La logica ci dice che è sbagliato. Abbiamo la consapevolezza che è inevitabile che se giochiamo con il fuoco, ci bruciamo…se facciamo il bagno nel mare in tempesta, affoghiamo…se viaggiamo a 200 all’ora in auto, ci sfracelliamo… Ma se neanche la logica ci basta, gurdiamo indietro alla storia, che non è poi così lontana. A loro si, e a noi no? No, gli altri SIAMO NOI. Possiamo fermarli se vogliamo. Insieme possiamo, prima che sia troppo tardi
Per favore qualcuno mi aiuti!!
ho bisogno di sapere dei dati UFFICIALI su quanto scritto nella frase di “copertina” che risponde alle argomentazioni sul nucleare!!
Vi prego è per me davvero importante!così saprò come rispondere a tono e con i numeri a chi vuole riportare un’abominio (o meglio un DELIRIO) simile in Italia…
Se qualcuno mi risponderà gliene sarò davvero grato!!! GRAZIE!!!
la mia mail personale è blackaxe83@libero.it
Visto che il nostro paese è tutto a rischio sismico, che succede alle centrali nucleari colpite da terremoto?
E non mi venite a dire che i terremoti sono prevedibili!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho trovato un’articolo molto interessante sul nucleare, è di un Professore di Fisica di Firenze, è il più chiaro che abbia trovato anche perchè indica tutte le referenze a cui si rifà:
(3) segue dal sottostante punto (2)
Possiamo permetterci il lusso di snobbare il petrolio, rivolgendoci ad una fonte energetica alternativa che ha dato origine al nome Lucania: terra della luce del sole nascente (da qui le ore ante-lucane), che deriva da una radice indo-europea luc o dal nome di un antico popolo proveniente dall’Anatolia-Turchia, i Liky. Una luce adamantina che, oltre alla grande capacità di assorbire e condurre il calore, ha in comune con il diamante la limpidezza e ancor più il candore, trasmettendo una luminosità speciale, capace di far brillare della natura anche il più sottile filo d’erba. Ciò che gli antichi avevano scoperto empiricamente viene, oggi, confermato dagli scienziati (non quelli prezzolati). Secondo i dati UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) la Lucania, assieme alla Turchia (a volte ritornano e tutto torna), è una delle zone che ha la più grande quantità di irraggiamento solare del bacino del Mediterraneo. Una vera pacchia per gli impianti fotovoltaici e solari termici (quest’ultimi si possono facilmente autocostruire). Interessante è il rapporto: 1 mq di pannello solare = 1 barile di petrolio. Se in occasione della volontà manifestata, illo tempore, dal Governo di costruire qui in Basilicata il deposito nazionale delle scorie radioattive protestai: “Anche le formiche nel loro piccolo si … Scanzano”, ora suggerirei di seguire l’esempio de “i ribelli dell’energia”, gli abitanti di Schönau, un piccolo centro della Foresta Nera – Germania i quali, dopo Chernobyl, acquistarono la rete elettrica locale e cominciarono a produrre energia per proprio conto (pur avendo una quantità di irraggiamento solare di gran lunga inferiore alla nostra), sganciandosi dalle centrali atomiche per dimostrare che era possibile rinunciare al nucleare. Per ulteriori informazioni visitate il sito: http://www.tecnosolarpz.it
Antonio Adobbato, poeta e novelliere lucano
(2) segue dal sottostante punto (1)
Prima che quest’ultimo tornerà a sedimentarsi, liberando l’acqua dalle impurità, ci vorranno tempi biblici. Maledette sanguisughe! Che voi possiate annegare nel petrolio che “succhiate”, così come chi affoga nel proprio sangue. Estrarre, oltreché innaturale, è immorale. Continuando di questo passo andremo allegramente sull’orlo del baratro per precipitarvi dentro. Ma una soluzione c’è. Se solo noi tutti iniziassimo una volta per tutte ad avere la consapevolezza che il futuro dobbiamo tenercelo ben stretto nelle nostre mani e non affidarlo in quelle incoscienti dei politici che, già prima di essere eletti, sono stati “sequestrati” dalle lobby (sostenute da scienziati prezzolati) di cui innanzi, solo allora potremmo dirci ospiti degni del suolo che calpestiamo. Procederemo, altrimenti, sempre come quel bambino che inizia a muovere i primi passi e le cui gambe vanno nella direzione opposta all’obiettivo che vuole raggiungere, perché non sono ancora ben coordinate con gli occhi. Saremo degli eterni schizofrenici. Infatti la logica comune suggerisce talune soluzioni ai problemi. La “politica” delle altre è in tutt’altra direzione. Dobbiamo trasformarci da consumatori a datori di lavoro. Protagonisti delle nostre scelte. E’ giunto il momento di usare l’intelligenza. Del suo buon uso, prima o poi, ci verrà chiesto conto. Ricordate la parabola evangelica dei talenti? No! Non sto delirando libertà contro il servile buon senso da più parti, pappagallescamente, invocato. Occorre avere il coraggio di rivedere l’attuale modello di vita, senza poi troppi sconvolgimenti. E come? Noi lucani siamo favoriti dalla natura (una volta tanto), ma dobbiamo spostare l’attenzione dal sottosuolo al cielo. (continua)
(1)OUTLET LUCANIA O TERRA DELLA LUCE DEL SOLE NASCENTE?
Prima in Basilicata, già Lucania, c’era, a causa della povertà di questa terra, l’emigrazione delle braccia al ritmo di un noto adagio che recitava: “Se sei brutto ti tirano le pietre”. Ora, a causa dell’attuale “ricchezza” (Petrolio, Fiat, Fondi UE per quest’ultimi si può affermare, senza tema di smentita, che non è vero che la Basilicata è l’unica regione a sfruttarli tutti se si considera che alcuni di questi, ad esempio, sono scomparsi con un colpo di bacchetta magica dopo che è stata pronunciata la famosa formula, qui riveduta e corretta: “Bibbidi-Bibbibo-Bubbico” per finanziare un’impresa di bachi da seta mai apparsi in terra lucana) c’è l’emigrazione dei cervelli al ritmo incalzante dello stesso adagio che rincarava la dose con: “Se sei bello ti tirano le pietre”. Se nel primo caso le pietre erano “meritate”, nel secondo la colpa va cercata in colui che le scaglia. Ad ogni modo la verità, che nasce da questo paradosso, è che noi lucani, comprese le future generazioni, siamo stati venduti ai poteri occulti (lobby, massoneria, servizi deviati dello Stato, malavita organizzata, ecc.) al prezzo di una scodella di lenticchie. Questa terra è diventata crocevia di traffici illeciti: sparizione di rifiuti altamente tossici e di esseri umani, nonché di delitti inspiegati che hanno addentellati sparsi per il mondo (l’inchiesta di Ilaria Alpi in Somalia ne è un esempio emblematico). Il Parco Nazionale della Val d’Agri è solo il fumo gettato negli occhi dei lucani. Dopo il danno, la beffa. Su questo suolo sorge il più grosso giacimento petrolifero d’Europa. La crosta terrestre di questa valle sta crepando (lesionandosi oggi e chissà! Sprofondando domani) sotto i colpi inferti dalle trivelle e a causa dello svuotamento da estrazione. Per via di quest’ultimo le falde acquifere soprastanti i giacimenti si stanno abbassando, con la conseguente sparizione delle sorgenti, e mescolandosi con il petrolio.
(continua)
Secondo me, caro beppe, la catena degli incidenti di Cernobyl ecc… sono stati dalla noncuranza del reattore: questo però sottointende che basta un’attimo di distrazione per generare una catastrofe. Ma a dire la verità, dobbiamo aspettare che qualcuno inventi un metodo per smaltire una volta per tutte le scorie radioattive dopo l’uso in centrale, in modo tale da salvaguardare l’ambiente.
Ciao Beppe, aspetto con impazienza il tuo spettacolo a Roma ed intanto mi tengo allenato con il DVD. Volevo dirti che un fisico ricercatore, impegnato in importanti esperimenti circa sulla materia e con il quale ho sporadici rapporti di lavoro, alla mia domanda sul futuro della “fusione (non fissione) nucleare” mi ha risposto che questa sarebbe possibile se ci fosse un serio impegno politico a livello europeo. Visto che non se ne sente minimamente parlare devo dedurre che di volontà non c’è nè neanche l’ombra. Tu cosa ne sai?
per tutti quelli che parlano continuamente della necessità di investire nel nucleare e che dicono che le fonti alternative non sono sufficenti, vorrei far notare che esiste un nucleare non inquinante. Già la tanto vituperata fusione fredda funziona perfettamente. invio a tale proposito il link da dove si può scaricare un breve filmato di una nuova cella in funzione.
Video del nuovo sistema al Plasma Elettrolitico (Cirillo-Germano-Iorio-Tontodonato) realizzato in PROMETE S.r.l. – 6,5Mb – file .wmv
per tutti quelli che parlano continuamente della necessità di investire nel nucleare e che dicono che le fonti alternative non sono sufficenti, vorrei far notare che esiste un nucleare non inquinante. Già la tanto vituperata fusione fredda funziona perfettamente. invio a tale proposito il link da dove si può scaricare un breve filmato di una nuova cella in funzione.
Video del nuovo sistema al Plasma Elettrolitico (Cirillo-Germano-Iorio-Tontodonato) realizzato in PROMETE S.r.l. – 6,5Mb – file .wmv
per tutti quelli che parlano continuamente della necessità di investire nel nucleare e che dicono che le fonti alternative non sono sufficenti, vorrei far notare che esiste un nucleare non inquinante. Già la tanto vituperata fusione fredda funziona perfettamente. invio a tale proposito il link da dove si può scaricare un breve filmato di una nuova cella in funzione.
Video del nuovo sistema al Plasma Elettrolitico (Cirillo-Germano-Iorio-Tontodonato) realizzato in PROMETE S.r.l. – 6,5Mb – file .wmv
La radioattività è un fenomeno naturale, con la quale conviviamo anche se i “verdi” non ce lo dicono. Noi stessi, come persone, siamo radioattivi, perché il nostro corpo contiene una componente di radioisotopi che ci rende tali. Sembra assurdo, ma quanti partecipano ad una manifestazione contro una struttura energetica nucleare scambiano tra loro, proprio a causa dell’assembramento, dosi di radiazione superiori a quelle che assorbirebbero passando il resto della loro vita appesi, come un quadro, alle pareti della struttura che contestano.
Ad esempio, la radioattività media in Piazza San Pietro, selciata con cubetti di porfido che contengono un elemento radioattivo, è di 7,50 mSv annui, una volta e mezza i 5 mSv della zona rossa di Chernobyl. La stazione ferroviaria di New York, lastricata con granito uranifero quando ancora non si conosceva la radioattività, supera i 10 mSv annui, che sono il doppio di quelli della zona pericolosa di Chernobyl. Le Catacombe di Priscilla, tra le più belle di Roma, hanno un fondo di 48 mSv annui; gli antichi cristiani che le frequentavano ebbero a soffrire per ragioni diverse dalla così “elevata” radioattività, alla quale ancora oggi si espongono normali turisti laddove valori simili riscontrati in qualsivoglia installazione nucleare porterebbero alla chiusura ed alla bonifica del sito. Se qualcuno facesse una “pernacchia” nelle Catacombe di Priscilla e poi venissero i “verdi” a misurare la radioattività dell’obiettivo, ne concluderebbero che è stato fatto oggetto di “pernacchiamento nucleare”, con sonorità proibite.
Raccontava un ufficiale britannico di marina che nel periodo in cui prestava servizio a bordo di un sommergibile a propulsione nucleare non poteva recarsi nei fine settimana nella sua casa di campagna, perché il fondo naturale dovuto alle emissioni di radon lo contaminava ad un livello tale da fare scattare tutti i sistemi d’allarme di bordo, con il rischio di venire radiato dall’incarico per il superamento dei valori
La radioattività è un fenomeno naturale, con la quale conviviamo anche se i “verdi” non ce lo dicono. Noi stessi, come persone, siamo radioattivi, perché il nostro corpo contiene una componente di radioisotopi che ci rende tali. Sembra assurdo, ma quanti partecipano ad una manifestazione contro una struttura energetica nucleare scambiano tra loro, proprio a causa dell’assembramento, dosi di radiazione superiori a quelle che assorbirebbero passando il resto della loro vita appesi, come un quadro, alle pareti della struttura che contestano.
Ad esempio, la radioattività media in Piazza San Pietro, selciata con cubetti di porfido che contengono un elemento radioattivo, è di 750 millirem annui, una volta e mezza i 500 millirem della zona rossa di Chernobyl. La stazione ferroviaria di New York, lastricata con granito uranifero quando ancora non si conosceva la radioattività, supera i 1000 millirem annui, che sono il doppio di quelli della zona pericolosa di Chernobyl. Le Catacombe di Priscilla, tra l’altro relativamente poco distanti dalla mia abitazione, hanno un fondo di 4.800 millirem annui; gli antichi cristiani che le frequentavano ebbero a soffrire per ragioni diverse dalla così “elevata” radioattività, alla quale ancora oggi si espongono normali turisti laddove valori simili riscontrati in qualsivoglia installazione nucleare porterebbero alla chiusura ed alla bonifica del sito. Mi raccontava un ufficiale britannico di marina che nel periodo in cui prestava servizio a bordo di un sommergibile a propulsione nucleare non poteva recarsi nei fine settimana nella sua casa di campagna, perché il fondo naturale dovuto alle emissioni di radon lo contaminava ad un livello tale da fare scattare tutti i sistemi d’allarme di bordo, con il rischio di venire radiato dall’incarico a causa del superamento dei valori massimi consentiti al personale addetto.
Durante l’esplosione del nocciolo morirono due lavoratori della centrale travolti dei detriti. Tra le circa 1000 persone che si trovavano nella centrale durante il disastro e i pompieri che intervennero per spegnere l’incendio 134 contrassero la sindrome da intossicazione radioattiva acuta avendo ricevuto dosi di radiazioni comprese tra i 2 e i 20 gray. Di queste 28 morirono nel 1986 e 19 nei vent’anni successivi. In totale un rapporto della FAO poi confermato dal Chernobyl Forum stima che vi siano state 58 vittime del disastro dal 1986 al 2006.
È stato riscontrato che molti individui hanno sviluppato tumori alla tiroide dovuti all’accumulo di iodio radioattivo all’interno dell’organo, fortunatamente le probabilità di guarigione da questo tipo di tumori è molto alta (fino al 99% per i casi legati a Chernobyl, il 90% nei paesi occidentali) e di conseguenza le vittime sono state relativamente poche secondo il rapporto dell’OMS. Inoltre l’assorbimento di iodio radioattivo sembra abbia un effetto considerevole solo sugli individui che erano ancora bambini nel 1986.
Anche studi epidemiologici sulle 600 mila persone, per la maggior parte militari, che parteciparono alla costruzione del rivestimento di cemento hanno evidenziato un aumento dell’incidenza di vari tipi di tumori, per lo più leucemie.
In questo modo è stato stimato che il numero di vittime dal 2006 in poi sarà di 4000 tra gli abitanti dei dintorni e i militari per salire a più 9000 persone considerando anche i dati sugli effetti a lungo raggio.
Per fare un paragone durante il disastro di Bhopal in India morirono 4000 persone in una sola notte e, si stima, circa 30 mila nel giro di qualche mese, ed un totale di 500 mila intossicati. È da tenere in considerazione che i dintorni di Chernobyl erano (e tuttora sono) molto meno popolati dei dintorni di Bhopal.
Caro Grillo ti stai veramente dimostrando un campione di disinformazione! Una curiosità: quanto rende ciò?
Cercando di limitare la portata del disastro le autorità sovietiche inviarono immediatamente sul posto delle squadre di pulizia. Vigili del fuoco furono mandati sul luogo dell’incidente per provare ad estinguere l’incendio sebbene non fossero stati avvisati di quanto fossero pericolosi i fumi radioattivi che si sprigionavano dal reattore esploso. Nei mesi successivi molte persone, in gran parte membri dell’ esercito e altri lavoratori, furono coinvolte nei lavori di pulizia e di messa in sicurezza del sito. Anche in questo caso, come in quello dei pompieri accorsi subito dopo l’incidente queste persone non erano state informate sui rischi e non avevano dispositivi di sicurezza, non erano nemmeno disponibili tute protettive.
Inizialmente il disastro di Chernobyl fu tenuto nascosto. La notizia che un grave incidente nucleare era accaduto fu resa nota non da fonti sovietiche ma dalla Svezia dove il 27 aprile sugli indumenti di addetti della centrale nucleare di Forsmark furono rilevate particelle radioattive. Dopo avere constatato che nel loro impianto non c’erano perdite gli svedesi ricercarono l’origine della radioattività giungendo alla conclusione che si dovesse essere verificato qualche problema di natura nucleare in Unione Sovietica.
200 persone furono ricoverate immediatamente, di cui 31 morirono (28 di queste per l’esposizione diretta alle radiazioni). Molti di loro erano pompieri e addetti che cercarono di mantenere l’incidente sotto controllo e che non erano stati informati di quanto pericolosa fosse l’esposizione diretta alle radiazioni.
In particolare Il reattore RBMK ha un coefficiente di vuoto pericolosamente positivo, questo significa che le bolle di vapore, che si formano nell’acqua usata come refrigerante, incrementano la reazione nucleare in modo incontrollato. Ancora peggio, alle basse potenze, il coefficiente positivo non è compensato da altri fattori, rendendo il reattore instabile e pericoloso in tali condizioni.
Il reattore RBMK presenta un difetto nelle barre di controllo. Normalmente inserendo le barre di controllo in reattore nucleare si riduce la reazione. Nel reattore RBMK le barre di controllo terminano con gli estensori (la parte finale lunga circa 1 metro) in grafite, mentre la parte funzionale, che riduce la reazione assorbendo neutroni, è in carbonato di boro, per cui significa che quando si inseriscono le barre, gli estensori rimpiazzano l’acqua refrigerante (che assorbe neutroni) con la grafite (che fa da moderatore di neutroni) e quindi inizialmente, per pochi secondi, si ottiene un incremento della reazione. Questo comportamento contro-intuitivo era ignoto agli operatori della centrale. Tale anomalia creò un problema nel 1983 in Lituania con un reattore dello stesso tipo.
Gli operatori commisero diverse violazioni delle procedure, e questo insieme alla scarsa comunicazione tra gli addetti alla sicurezza e gli operatori che dovevano condurre l’esperimento contribuì all’incidente.
Va anche sottolineato che gli operatori disattivarono i sistemi di sicurezza del reattore, che è proibito dai manuali operativi dell’impianto. Secondo il rapporto dell’agosto 1986 della commissione governativa, gli operatori rimossero almeno 204 barre di controllo delle 211 presenti, lasciandone solo 7. Anche questa condizione è vietata dai manuali operativi, che pongono a 15 il numero minimo di barre nel reattore RBMK-1000 in funzione.
Ciao scusa se mi permetto ma invece che triste mi sembra comprensibile non sapere codeste cose che solo una persona specializzata nel settore può sapere o comunque ha particolare interesse a sapere. Io per primo non so niente di niente,ho letto su le scienze che adottare il nucleare è probabilmente la scelta piu ragionevole per soddisfare le richieste energetiche in un prossimo futuro e che la sicurezza è ottima (sono state ideate delle centrali che anche a seguito della fusione del nocciolo bloccherebbero le radiazioni al loro interno). Comunque il mio intento era quello di farti capire che occuparsi di ogni problema dall’energetica alla sanità alla politica e a quant’altro è nobile e non semplice, quindi sarebbe duopo che tu dessi il tuo parere da specialista sulla questione, cosa senz’altro molto utile, ma magari omettendo quelle frasettine stupide tipo “che tristezza non sapere queste cose, quanto è distratto Beppe Grillo..”. Cioe in ultima analisi perchè devi buttare merda su una delle poche persone in Italia, e forse l’unica, che cerca di trovare una soluzione ai problemi?
Viva l’ignoranza! Che tristezza! Caro Grillo perchè parli di cose che non conosci? Sono un medico che da più di 30 anni si occupa di radioprotezione e ormai non mi arrabbio più di fronte a tale ignoranza, mi pervade solo un senso di grande tristezza. Di tutti gli incidenti che citi, l’unico con conseguenze serie è stato quello di Chernobyl: una centrale obsoleta, costruita con criteri sorpassati e con materiali assolutamente inadeguati, ma eravamo nel paradiso tecnologico comunista! E la gestione era affidata a tecnici incompetenti e dirigenti piazzati ai loro posti esclusivamente per la loro …. fedeltà al partito! Anche la gestione dell’incidente è stata a dir poco criminale: l’importante era soprattutto non far sapere all’estero che la tecnologia rossa aveva fallito. Vediamo cosa dice in merito il Chernobyl Forum (Il Chernobyl Forum è stato un incontro istituzionale promosso dall’IAEA che ha avuto luogo dal 3 al 5 febbraio 2003, a Vienna. Vi hanno partecipato, oltre all’IAEA, altre organizzazioni dell’ONU (FAO, UN-OCHA, UNDP, UNEP, UNSCEAR, OMS), la Banca Mondiale e le autorità della Russia, della Bielorussia e dell’Ucraina. Un secondo incontro si è tenuto il 10 e 11 marzo 2004 e un terzo dal 18 al 20 aprile 2005).
L’incidente fu causato da debolezze nel progetto del reattore RBMK, in particolare alle barre di controllo. Inoltre gli operatori della centrale non erano a conoscenza dei problemi del reattore. I progettisti sapevano che il reattore era pericoloso in certe condizioni, ma nascosero intenzionalmente tale informazione. In aggiunta il personale dell’impianto era composto per la maggior parte da operatori non qualificati per il reattore RBMK: il direttore, V.P. Bryukhanov aveva esperienza di impianti a carbone; anche il capo ingegnere, Nikolai Fomin, proveniva da impianti convenzionali; anche Anatoliy Dyatlov, capo ingegnere dei reattori 3 e 4 aveva solo una limitata esperienza con reattori nucleari.
Confermo che l’ncidente di Cernobyl è stato provocato solo e sopratutto dalla incompetenza. Nonostante tutto il reattore di cernobyle era dotato di sistemi di sicurezza (oggi obsoleti) ed è stato necessario disattivarli per provocare il disastro. Se i sistemi di spegnimento non fossero stati manomessi il disastro non sarebbe potuto succedere. Perchè sono stati manomessi i sistemi di autocontrollo? Perchè i militari russi stavano conducendo degli esperimenti per verificare quanta energia elettrica si poteva produrre sfruttando la energia cinetica residua delle turbine. Per fare questa prova è stato necessario arrestare il flusso di vapore proveniente dal reattore (ciò avrebbe immediatmente causato il suo arresto ad opera dei sistemi automatici che però erano stati manomessi). In seguito l’incompetenza ha fatto il resto: un reattore RBMK presena una risposta particolare alla inserzione delle barre di controllo; quando le barre vengono inserite si ha un temporaneo aumento di reattività e viceversa quando vengono estratte si ha un temporaneo abbassamento di reattività (previsto dal sistema automaico che era stato escluso) questo comportamento è dovuto alla formazione di residui di fissione (in particolare Xenon) nelle barre di combustibile ed è del tutto normale. Non si è trattato quindi di un incidente, ma di un deliberato atto di distruzione e incompetenza. Sarebbe come dire che le automobili sono pericolose perchè qualcuno (senza patente) si è ferito o è morto lanciando una vettura contro un muro dopo averne manomesso l’airbag e l’ABS. Tutto ciò non è serio e sopratutto non è scientifico (come tutto ciò che è guidato dalle reazioni emotive di uan tragedia).
Il problema è che il petrolio, nonostante tutto, costa ancora troppo poco e a nessuno frega nulla delle fonti alterntive. Quando il petrolio tochherà diciamo i 300$ al barile allora forse si fiuterà l’affare e si comincerà a investire in ricerca…ma sarà troppo tardi.
Confermo che l’ncidente di Cernobyl è stato provocato solo e sopratutto dalla incompetenza. Nonostante tutto il reattore di cernobyle era dotato di sistemi di sicurezza (oggi obsoleti) ed è stato necessario disattivarli per provocare il disastro. Se i sistemi di spegnimento non fossero stati manomessi il disastro non sarebbe potuto succedere. Perchè sono stati manomessi i sistemi di autocontrollo? Perchè i militari russi stavano conducendo degli esperimenti per verificare quanta energia elettrica si poteva produrre sfruttando la energia cinetica residua delle turbine. Per fare questa prova è stato necessario arrestare il flusso di vapore proveniente dal reattore (ciò avrebbe immediatmente causato il suo arresto ad opera dei sistemi automatici che però erano stati manomessi). In seguito l’incompetenza ha fatto il resto: un reattore RBMK presena una risposta particolare alla inserzione delle barre di controllo; quando le barre vengono inserite si ha un temporaneo aumento di reattività e viceversa quando vengono estratte si ha un temporaneo abbassamento di reattività (previsto dal sistema automaico che era stato escluso) questo comportamento è dovuto alla formazione di residui di fissione (in particolare Xenon) nelle barre di combustibile ed è del tutto normale. Non si è trattato quindi di un incidente, ma di un deliberato atto di distruzione e incompetenza. Sarebbe come dire che le automobili sono pericolose perchè qualcuno (senza patente) si è ferito o è morto lanciando una vettura contro un muro dopo averne manomesso l’airbag e l’ABS. Tutto ciò non è serio e sopratutto non è scientifico (come tutto ciò che è guidato dalle reazioni emotive di uan tragedia).
Il problema è che il petrolio, nonostante tutto, costa ancora troppo poco e a nessuno frega nulla delle fonti alterntive. Quando il petrolio tochherà diciamo i 300$ al barile allora forse si fiuterà l’affare e si comincerà a investire in ricerca…ma sarà troppo tardi.
Caro (nel senso di costoso) Beppe,
qui di balle nucleari ci sono solo le tue.
Se leggi le stesse statistiche che hai letto distrattamente, ti accorgerai che la quota delle fonti fossili aumenta per lo sviluppo impetuoso di paesi che hanno poco nucleare.
Riguardo al resto… sono SOLO TUE OPINIONI maturate sempre per la tua DISATTENTA consultazione delle fonti (scelte PURE ditrattamente).
Ma che stai dicendo? Sisi diciamo pure che le “balle nucleari” sono quelle di Grillo. E’ incredibile, l’Italia va a rotoli, e voi vi impegnate per buttare merda su uno dei pochi che ne sanno veramente di nucleare e dell’Italia di oggi e che si impegnano varamente a dare una mano a tutti noi!!!
Da una mia attenta verifica Internazionale con decine di contatti diretti,
ho potuto verificare che :
In Cina costano meno i pannelli Termici (di cui io sono importatore e
distributore )di qualunque tipo, a tubi , sottovuoto, piani ecc..
In Italia Costano meno i pannelli Fotovoltaici, strano ma vero, abbiamo una
meravigliosa fabbrica di Potenza
(di cui io sono distributore)
Inoltre la Rai e la stampa in genere spesso dicono sciocchezze, cioè che non
abbiamo fabbriche di Eolici, e non è vero abbiamo una bella ditta di
Taranto.
Mancano informazioni importanti e non vi è sito che ne parli (neanche il mio!)
Dunque:
Perchè non dobbiamo far lavorare gli Italiani ?
Perchè compriamo spesso All’estero senza sapere ?
Perchè non costruiamo anche i Termici in Italia a prezzi bassi ?
Perchè non compriamo al prezzo più basso ?
Ma ci vorrebbe poco a fare trasmissioni di cultura, di utilità e soprattutto
di informazione.
Ma allora è proprio lo Stato (attraverso le sue reti )che non vuole renderci le informazioni giuste non vuole farci acculturare, ci tiene come i Talebani… o no??
c’è tanta gente in gamba veramente ,, tiriamoli fuori , e ora della
Meritocrazia e non della Partitocrazia.
bravi ragazzi ..bravi
speriamo ci legga qualcuno buono….
cordialità a Tutti
Le tecnologie ci sono e le fabbriche pure, sfruttiamole!
Beh, non ne conosco la convenienza economica, ma esiste in Salento una AZIENDA DI PRODUZIONE PANNELLI SOLARI TERMICI ad ACQUARICA DEL CAPO vicino Lecce
Buona sera a tutti,
Volevo segnalare un documentario Ormai di 3 anni ma che credo non tutti abbiamo visto..e come dice beppe L’OVVIO bisogna controllarlo!!!ECONOMIA,lotta sociale, energia.
questo doc
Per certi aspetti sintetizza molto bene un aggressione silenziosa (ormai non troppo)che la societa convezionale ci impone e ordina!!! SURPLUS di Eric Gandini
Surplus: terrorized into being consumers è un documentario di contenuti forti e di perizia tecnica. Le contraddizioni del mondo moderno si materializzano nelle immagini della tv, nei volti dei capi politici, nei simboli del consumismo, negli scontri durante il G8, nel lavoro di operai indiani, nella Cuba di Fidel Castro.
Il commento parlato è affidato principalmente a John ZERZAN, intellettuale anarchico americano, intervistato appositamente per il film. La sua posizione radicale ha portato a considerarlo l’ideologo dei black block; lui, pur non dichiarandosi tale, sostiene che «distruggere banche e vetrine non è violenza, è più violento stare a guardare Mtv ingurgitando cibo svaccati sul divano».
In realtà, il commento più incisivo è ottenuto dalla ricerca tecnica, attraverso cui il documentario si sviluppa con un ritmo che lo avvicina molto al videoclip. Il regista si è affidato in gran parte alle potenzialità del montaggio e del commento musicale, dai quali nasce la vera e propria denuncia.
L’accostamento ragionato in termini sarcastici di voci e immagini (molto utilizzata la reiterazione) sono la maniera più efficace per evidenziare l’assurdità di un mondo in cui “il 20% della popolazione consuma l’80% delle risorse”.
Nel 2003 Surplus ha vinto il Silver Wolf award, come miglior documentario al festival IDFA di Amsterdam.
Hey beppe …dai da bere agli assetati!!!! Siamo in tanti
Io, ai tempi che il nucleare in Italia era ancora in funzione, ho fatto degli interventi di manutenzione su apparecchiature elettroniche delle centrali ed ho visto il sistema di lavoro e la sicurezza e pertanto al referendum ho votato per il no alle centrali nucleari e voterei ancora no non per la sfiducia della tecnica con cui sono costruite, ma per il personale che le gestisce.
Le centrali nucleari in Italia non sono necessarie, basterebbe far funzionare quelle esistenti, visto che in tutti i paesi europei il rapporto tra potenza prodotta e installata delle centrali e’ di circa 54-57% mentre in Italia e’ solo del 37%.
dispiace vedere che sul nucleare c’è ancora troppa
disinformazione.
chi conosce la differenza fra un reattore a coefficiente termico positivo ed uno negativo, fra uno moderato ad acqua leggera o pesante, fra un reattore PWR o BWR, fra uno termico ed uno veloce? solo gli “addetti ai lavori” o chi ha reale interesse a conoscere.
ecco perchè il referendum sul nucleare, il cui esito ha tagliato le gambe all’intero paese, non doveva nemmeno essere proposto, maledetti i verdi e chi stava con loro.
L’energia nucleare E’ a tutti gli effetti l’energia più pulita, sicura e, teoricamente, abbondante (considerando anche la fissione veloce e, speriamo, la fusione quanto prima possibile.
L’Italia NON ha rinunciato al nucleare, paga solo quello degli altri. SVEGLIAMOCI.
P:S: i reattori russi del tipo Chernobyl non vengono più ordinati nè prodotti da almeno 40 anni. BASTA con la dietrologia!
Le solite balle di Beppe Grillo!!! La dimostrazione che sono balle è data dal fatto che beppe Grillo non ha realizzato e in seguito brevettato ciò di cui parla.
Lo hai detto; “a Chernobyl è stato un errore umano!” E’ proprio questo il problema, non sono le tecnologie, molto spesso, ad essere inaffidabile, é sempre e soltanto LUI: l’UOMO!
… Comunque faccio un esempio concreto; Dalle mie parti un dipendente di un Centro di ricerca e di rigenerazione e stoccaggio di Plutonio radioattivo, camuffato da centro di ricerca generico, decantava, circa un anno fa, l’assoluta affidabilità e sicurezza del centro, tanto é che: “Il nostro Centro per fare un esempio, ha ben tre condotte di approvvigionamento dell’acqua, di modo che in caso di avaria su una condotta ce ne siano sempre due di riserva!”. Bene, a questo punto due considerazioni: 1) Se l’avaria su una condotta avviene quando non se ne è ancora riparata un’altra, la sicurezza sarebbe solo legata all’unica condotta ancora funzionante! 2) Se qualcuno con la testa calda e piuttosto arrabbiato, (indubbiamente ce ne sono tanti!) decidesse di fare un bell’attentato in Italia facendo saltare quel tale celato reattore nucleare di questo bellissimo e accogliente centro di ricerca, basterebbero semplicemente tre piccoli detonatori simultanei nel punto giusto! Nota Bene: le suddette condotte idriche (nessuno ci ha pensato!) non sono mica presidiate lungo i chilometri di percorso da un militare, diciamo ogni 50 metri, e anche se lo fossero? Dai retta a me, incominciamo a GUARDARE COME E DOVE NON ABBIAMO MAI GUARDATO! … Forse abbiamo bisogno solo di un po’ di poesia per vivere e continuare a vivere…accarezzati, magari, dalla brezza marina, con lo sguardo catturato da quella forza prorompente dell’acqua che infiltrandosi, tra gli anfratti della scogliera, si gonfia paurosamente, per poi ritirarsi seducente e ricominciare. Quanta energia in quelle onde! E’ la forza dell’Universo; enorme, infinita e paradossalmente gratuita. Forse è bene CHE SE NE INCOMINCI A PARLARE e dare il ben servito alla nostra classe politica e giù(o su) di lì.
Purtroppo il vizio è sempre lo stesso: parlare sempre e comunque anche quando gli argomenti in oggetto hanno bisogno del supporto di conoscenze scientifiche. La tecnica per sua natura risolve dei problemi e ce ne mette di fronte altri: il modo più efficace di tentare un approccio logico razionale è l’analisi dei costi\benefici. Ora chi è colui il quale dice che il nucleare è la soluzione a tutti i mali energetici del mondo? Chi può affermare con sicurezza che il rischio associato all’istallazione di una centrale nucleare è zero? Però bisogna essere anche consapevoli che non esistono attività umane che hanno stime di rischio pari a zero! Su questa asserzione si basa l’analisi dei costi\benefici.
Purtroppo le fonti alternative non sono competitive per la grande produzione elettrica: intendo dire che non è ragionevole pensare che una grande industria sia come un condominio sul quale s’installano pannelli solari sul tetto ed è tutto risolto. Lo spazio occupato da un impianto solare a parità di energia prodotta è circa 100 volte superiore a quello necessario per esempio ad un impianto nucleare.
La sicurezza degli impianti nucleari di IV generazione è paragonabile a quelli convenzionali, e paragonabile in questo caso significa dire che per alcune voci di sicurezza essi sono addirittura più affidabili. Degli incidenti citati solo quello di Chernobyl ha avuto conseguenze per la popolazione: la causa fu la negligenza del personale. Io non so neanche se è possibile fare una stima degli incidenti che hanno interessato gli impianti convenzionali: credo siano un numero smisuratamente più grande.
Ci sarebbero innumerevoli motivi per preferire il nucleare e mi rendo conto che in 2000 caratteri non è possibile citarli tutti. Quello che voglio mettere in evidenza è che il problema non è la tecnologia ma il ritardo culturale(scientifico) che la società italiana accusa ormai da qualche anno:la frangia ecologista italiana credo sia tra le più ignoranti in materia scientifica d’Europa!
Dì pure quello che vuoi, ma i dati scientifici confermano quello che vuole dire Grillo, non i dati forniti da falsi scienziati che stanno dalla parte del nucleare e quindi ci vogliono rovinare. E allora?
Il petrolio sta finendo, così come il gas naturale e il carbone. L’inquinamento sta aumentando. Ad oggi, esiste un’unica strada per evitare una tragedia di proporzioni immani, che potrebbe portare alla morte i tre quarti della popolazione mondiale tra 15-20 anni: l’energia nucleare.
Quando si estrae una materia prima, ad esempio il petrolio, da un giacimento, si suol dire che si è raggiunto il “picco” quando si è estratta la metà di ciò che il giacimento contiene.
In realtà il raggiungimento del picco significa che il giacimento si è quasi esaurito.
Il motivo è che estrarre la prima parte della risorsa è facile ed economico (molti pozzi petroliferi in Arabia, ad esempio, nella prima fase della loro vita fanno uscire il greggio come una fontana, senza bisogno di alcun intervento). Man mano che si va ad estrarre più in profondità, si devono utilizzare tecniche più complesse e costose, e l’ultima parte della materia prima sarà comunque non estraibile.
Ebbene, gran parte dei giacimenti di petrolio nel mondo ha già raggiunto il picco (Mare del Nord, Golfo del Messico, Alaska, Canada occidentale, Norvegia). Per quanto riguarda gli altri, è questione di pochi anni (Russia nel 2015, OPEC nel 2025).
…per leggere il testo completo, potete andare sul mio sito:
La risposta è molto semplice…..
L’idrogeno non è una fonte di energia, ma semplicemente un vettore come l’energia elettrica.
Per produrre idrogeno, nel modo in cui si produce oggi, cioè utilizzando come materia prima il petrolio o il carbone, si inquina ed è economicamente sconveniente! Se si vuole utilizzare l’idrogeno come combustibile nelle autovetture, prima si dovrebbe trovare ( e “applicare”)una tecnologia che permetta di ricavare idrogeno economicamente e possibilmente con il minimo impatto ambientale.
Il mio piu’ che un commento e’ una domanda fatta da un cittadino italiano qualunque quindi privo di specifiche conoscenze tecnologiche, si parla tanto di automobili con motori all’idrogeno, ma perche’ non si potrebbe pensare a centrali elettriche ad idrogeno che non inquinano e utilizzano una fonte energetica rinnovabile. Si potrebbero poi utilizzare auto elettriche con batterie intercabiabili, tipo vado al distributore, lascio la batteria scarica e la sostituisco con una gia’ caricata dal distributore stesso pagando la differenza fra l’eventuale carica residua della batteria che viene sostituita e la carica piena della batteria che inserisco…forse e’ fantascienza???
E’ PAROLA DI NOBEL!
A proposito di centrali nucleari, voglio sottolineare la recente posizione del Nobel sulla Fisica Carlo Rubbia, che ritiene decisamente da archiviare tale tecnologia; I favorevoli al nucleare, semplici avventori o gli stessi politici, cospiratori e quant’altri, spesso esordiscono infelicemente con la improvvida e strumentale considerazione che siamo circondati da centrali nucleari, per cui non ha senso l’ostinazione a non metterle anche in Italia;a questi, a parte il problema delle scorie, farei osservare che in caso di incidenti, una cosa è stare a 10 km di distanza, un’altra cosa a 100 o meglio ancora a 200 e più km! A parte ciò se dovessimo rassegnarci all’idea che l’entropia dell’Universo
è fatalmente in aumento (legge della termodinamica) non avrebbe senso qualsiasi attenzione alla civiltà, alla vita, e al benessere dell’uomo. Credo che l’imperativo morale sia invece ostinarci a portare avanti le sane e buone idee e convinzioni, sperando quanto meno che questa ineluttabile degenerazione dell’Universo sia la più lenta possibile. E’ un atto dovuto fino a quando vogliamo trovare il coraggio di guardare negli occhi i nostri bambini. Per dare una indicazione operativa, comunque,solleciterei una domanda: perché non parliamo di energia delle maree e dei moti ondosi dei mari; ho la netta senzazione che che ci troviamo di fronte ad una risorsa infinita, pulita e… gratuita!
Forniture di uranio: avviati i colloqui tra Canberra e Pechino – oggi, ore 7:51
Sono iniziati oggi, nella capitale australiana, i negoziati fra Canberra e Pechino per l’esportazione in Cina di uranio estratto dalle miniere australiane. I colloqui a livello diplomatico, che proseguono fino a domani, sono condotti dal direttore dell’Ufficio per la sorveglianza della non proliferazione nucleare, John Carlson. L’obiettivo principale dei negoziati consiste nella creazione di un regime di controlli, atti a impedire che la Cina utilizzi l’uranio australiano a scopi militari, o lo impieghi per sostituire le scorte cinesi destinate alla costruzione di ordigni nucleari.
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Il problema vero secondo me non è dato dalla sicurezza degli impianti. Il rischio di incidente nucleare oggi è talmente basso che lo si potrebbe quantificare in uno ogni mille anni per ogni mille reattori.
Ciò che deve preoccupare è che questi impianti producono scorie radioattive che vanno stoccate in depositi permanenti. E, ad oggi, in realtà ciò che si pone in discussione è la sicurezza nel tempo di tali depositi.
Individuare il sito per la costruzione di un reattore nucleare è poca cosa, in confronto all’individuazione di molteplici siti nel tempo per lo stoccaggio delle scorie.
A ciò aggiungiamo che in Italia, precisamente a Saluggia, abbiamo 230 metri cubi di scorie radiottative attualmente stoccate in depositi che si stanno rapidamente deteriorando e che andranno spostate in altri depositi (soggetti anch’essi a deterioramento), prima che possano filtrare nel Po. I nuovi depositi non sono ancora stati realizzati.
Se pensiamo che i reattori nucleari siano il nostro futuro, dobbiamo pensare che anche le scorie radiottive faranno parte di questo futuro, che se i reattori saranno pochi, le scorie saranno in continuo aumento e con esse il numero dei depositi. E visto che a quanto pare non siamo in grado di gestire le scorie esistenti, mi chiedo come faremo quando le scorie rappresenteranno esse stesse produzione costante. Saremo in grado di individuare siti per costruire maxi depositi permanenti senza deturpare quel poco di paesaggio che ci resta, o penseremo a stoccaggi in terrapieno un pò ovunque, abituandoci a vedere viaggiare le scorie al pari dei pendolari, e ai recinti intorno ai vecchi terrapieni contaminati.
Forse allora ci coglierà la sindrome “non nel mio giardino” e penseremo che era meglio cercare soluzioni energetiche alternative, ma sopratutto abituarsi a un consumo delle risorse che tenga conto che non sono illimitate.
non credo che siano “balle nucleari”…
penso purtroppo che inevitabilmente i nostri figli (forse noi non saremi costretti) dovranno ritornare al nucleare perchè l’energia delle fonti alternative (fotovoltaico, eolico, biomasse ecc.) ci aiuteranno a tamponare l’emergenza ma non sono in grado di soddisfare i futuri GRANDI NUMERI della fame di energia.
Penso però che se avremo il coraggio di investire nello sviluppo di nuove centrali nucleari, pensate e progettate per l’uso civile della produzione di energia e non costruite rattoppando e riconvertendo progetti concepiti per scopi militari, dove la produzione di energia era solo una trascurabile evenienza o addirittura un fastidioso sottoprodotto da eliminare, i pericoli che tanto preoccupano (Three Miles Island, Chernobyl, Superfenix….) possono essere limitati in maniera accettabile.
Mentre scrivo, ascolto le notizie sulla “crisi politica” legata alle forniture del metano siberiano e mi viene in mente la cosa più assurda che stiamo facendo e incentivando in ogni modo: bruciare il metano per far andare milioni di caldaiette per impianti di riscaldamento autonomi…
Lo sapete che già oggi sono disponibili gruppi termici, costituiti da una turbina a gas + scambiatori termici, in grado di fornire un rendimento dell’80-85% complessivo fra energia elettrica e calore disponibile per il riscaldamento, che hanno una potenza di soli 200 Kw termici e 80 Kw elettrici (disponibili per l’autoconsumo o riversabili in rete)?
Questi gruppi termici sono “piccolissimi” se confrontati con le turbine a gas impiegate normalmente dall’industria, e potrebbero essere adottate per tantissimi impianti civili (abitazioni, negozi, mercati, ospedali) che richiedono potenze termiche di quest’ordine di grandezza e potrebbero avere una diffusione incredibile!
link: http://www.bowmanpower.co.uk ; http://www.jucker.it
Salute, da un paio d’anni al mio paese è iniziata la raccolta differenziata dei rifiuti. Pare che la cosa incominci a girare, ma comunque resta un discreto problema quello di smaltire la semplicissima “monnezza” che produciamo; e se è (e lo è) difficile trovare una soluzione per questo tipo di “monnezza”, figuriamoci per quella derivata dalle centrali nucleari! E non solo per il materiale radiattivo, ma per quello normale che ha assorbito la radioattività durante l’uso,e che deve essere sostituito. In Italia poi? Dove è pieno di quelli col fiammifero in mano, pronti a dar fuoco alla propria madre per vendersi le ceneri.
Carlo Leonardi
Ciao a tutti, mi dispiace essere in disaccordo con parecchi di voi. Io credo che il nucleare sia la sola alternativa al petrolio veramente fattibile almeno fino a che non riusciremo a controllare la fusione. Faccio alcune precisazioni le centrali moderne NON hanno costi di SMANTELLAMENTO: sono costruite in moduli sostituibili e i sistemi di sicurezza sono ormai basati su sistemi fisici (come ad esempio la gravità) che non si possono guastare. Inoltre sono l’unico mezzo per fornire idrogeno a buon mercato per alimentare le automobili. Trovo molto fantasiose idee come quella di ricoprire il deserto del sahara di pannelli fotovoltaici: al massimo si può produrre l’energia per quei paesi ma a trasportarla in Europa si perderebbe tutta per strada. Inoltre è vero che ci sono stati incidenti nucleari ma la casistica è di circa una decina mentre sono innumerevoli quelli legati al petrolio come petroliere che affondano e liberano nel mare il loro carico, disastri negli stabilimenti, guerre , ecc… Inoltre non so quanti siano i morti (arriveranno a 100?) ma penso non siano minimamente paragonabili con le migliaia di persone che muoiono all’anno di inquinamento o per tumori, o le 100.000 vittime del recente conflitto in Iraq (non ne è il petrolio la causa?) L’unico problema vero del nucleare è lo stoccaggio delle scorie ma anche il petrolio ne produce e le stocchiamo nell’aria che respiriamo. Inoltre la maggior parte delle scorie viene riutilizzate, rimane una piccola parte i Lantanidi (forse il nome è sbagliato non sono andato a controllare) per i quali il nostro fisico Rubbia sta studiando un sistema che ne riduce i tempi di dimezzamento da decine di migliaia di anni a secoli. Forse in futuro si potrà fare anche di meglio. Per adesso lo stoccaggio è cmq sicuro come ha ben documentato un servizio di Report (che consiglio di vedere) sul sito per lo stoccaggio in Francia.Una preghiera: comprate elettrodomestici classe A e andate a lavoro coi mezzi Questo possiamo farlo tutti!
Ciao Mario, davvero non capisco come fai ad affermare che i morti a causa del nucleare siano al massimo un centinaio.
Secondo te quante persone sono morte a Cernobyl tra chi ci abitava e tra i militari che buttavano secchi di sabbia per costruire il sarcofago: dicamo, una ventina? E i malati ancora in vita non valgono ai fini del tuo rapido conteggio?
Ed ancora dimmi: davvero pensi che il fall-out radioattivo non abbia mortalmente avvelenato alcuno degli abitanti dei paesi europei?
Anch’io ho visto, e con molta attenzione dato che vivo vicino a Saluggia, la puntata di Report che presentava il sito di stoccaggio delle scorie nucleari in Francia: diceva che hanno impiegato circa 15 anni per realizzare un sito con i requisiti di sicurezza necessari, ma noi italiani lo vogliamo costruire i soli 2 o 3 anni!
Ma anche se fossero i tecnici francesi a costruire il sito italiano di stoccaggio, da chi lo faremo poi gestire: dagli speculatori della Repubblica delle Banane????
Piuttosto vado a lavare parabrezza all’estero.
IL NUCLEARE NON E’ UNA SOLUZIONE !!! sul fatto che il nucleare sia meno peggio delle attuali centrali a petrolio , non sono molto daccordo . è vero che la percentuale di incidenti è inferiore , ma un solo incidente può essere letale dal punto di vista ambientale per una vastissima area per migliaia d’anni ,visto che una particella di materiale radioattivo impiega circa 250000 mila anni a decadere . inoltre qui si apre un dibattito sullo smaltimento delle scorie : questa operazione costa milioni di euro all’anno , mentre se le scorie venissero seppellite illegalmente o scaricate in mare si và incontro a multe dell ordine di migliaia di euro , è logico pensare quale sarà la scelta che verrà fatta finche inquinare sarà un ‘attività più reditizia dello smaltimento….vale la pena rischiare appellandoci all’etica di persone disposte a tutto pur di guadagnare ?
Per quanto riguarda il nucleare: attualmente è controproducente contrastare sulla pericolosità delle centrali. Sono più sicure di altri tipi di centrali;quindi basta dire che anche se noi non le costruiamo le abbiamo ai confini. Il vero e per il momento irrisolvibile problema è quello delle scorie. Noi abbiamo costruito pochissime centrali e le scorie sono ancora tutte lì dentro! Pensate se ne costruissimo ancora. Dove metteremmo le scorie? Nelle miniere (come fanno Gran Bretagna, Francia , Germania e USA)? Non le abbiamo, e anche se le avessimo (vedi Basilicata)di certo non sarebbero altrettanto sicure, il nostro è notoriamente un territorio sismico.
Probabilmente finiremmo per trafficare per nasconderle in qualche paese del terzo mondo, grazie ai loro governanti spesso facilmente corrompibili.
baciamo le mani
Buongiorno, io sono un giovane ingegnere nucleare, laureato presso il Politecnico di Torino. Ho anche una laurea in ingegneria fisica applicata all’Ecole Centrale Paris, una delle migliori scuole francesi.
Mi sento toccato in prima linea quando si parla di nucleare.
Innanzitutto nel computo dei costi derivanti dal nucleare SI TIENE sempre conto di tutto il processo: dall’estrazione dell’Uranio in miniera fino al confinamento del combustibile e alla messa in sicurezza del sito.
Secondo, non è affatto vero che gli altri Paesi stiano abbandonando il nucleare. A parte i Paesi extraeuropei (vedi India, Cina,…), Paesi europei come Francia (dove anche l’Enel vorrebbe partecipare) e Finlandia (dove sono già iniziati i lavori per un nuovo reattore ancora più SICURO) puntano ancora fortemente sul nucleare.
Solo la Germania si è presa 20 anni di tempo per riflettere sul proprio futuro energetico, ma non ha minimamente pensato di fermare le centrali in funzione.
Inoltre quasi tutti i Paesi hanno deciso di prolungare la vita dei reattori esistenti: ciò ovviamente in seguito ad accurate analisi sullo stato delle centrali. E’ un segnale forte sul fatto che i reattori occidentali sono sicuri.
Incidenti del tipo di Chernobyl non sono possibili nei reattori di tipo occidentale, la cui sicurezza è stata analizzata fin dal progetto dei primi reattori e sempre migliorata.
Per concludere, io non so se l’Italia tornerà mai al nucleare. Quello che vorrei è solo una giusta informazione sull’argomento. Così pure su tutte le altre fonti di energia… poi spero che i governi decidano la cosa migliore, che a mio modesto avviso è un mix di tante fonti e una razionalizzazione dei consumi.
Segnalo il “kite wind generator”, generatore eolico di nuova concezione ancora in fase di studio, ma molto promettente.
Si tratta di una centrale composta da pale d’acciaio che ruotano grazie all’ausilo di aquiloni che raggiungono altezze anche di un kilometro. A quell’altezza il vento è sempre disponibile e ben più forte che a terra. Simulazioni al computer hanno confermato la validità dell’idea che ora ha bisogno di finanziamenti per essere messa in pratica.
Un solo impianto potrebbe produrre anche 1 Gigawatt elettrico o più (lo stesso ordine di grandezza di una centrale nucleare) a costi irrisori (sia d’investimento che operativi); sarebbe una rivoluzione nella produzione di energia!
Non sembra affatto una balla, ed anche se lo fosse non è “nucleare”.
Potessi, io vorrei investirci il soldi del mio salvadanaio…
Perché chi la propone (che peraltro è italiano) ha difficoltà a trovare finanziamenti per sviluppare l’idea e costruire il primo prototipo?
ecco un problema che nessuno affronta neanche Beppe, il problema delle SCIE CHIMICHE l’unico che ne parla è il sito http://www.fottilitalia.com/
il sito anti-italiano per eccellenza
praticamente in esclusiva
C’è qualcuno che ha i dati nazionali sull’andamento della frequenza delle patologie relative alla tiroide? Perché, a occhio (cioè guardandomi attorno nel giro dei miei concittadini che conosco), mi sembra che negli ultimi anni, ci siano state molte persone che hanno avuto problemi alla suddetta ghiandola; ricordate Chernobyl?
Ciao.
Carlo Leonardi
caro Beppe sono uno studente di ingegneria meccanica del politecnico di Milano, dopo aver visto il video della data di Milano sono rimasto scioccato…ammetto di non essermi mai interessato molto all’ambito dell’energia però mi sento confuso perchè durante uno dei corsi che ho sostenuto durante il primo anno(Fisica Tecnica) mi sono state “propinate” come buone per il futuro le energie derivate da carbone e nucleare.
Forse sono un po’ presuntuoso ma se a noi studenti di ingegneria che probabilmente ci troveremo a lavorare in importanti industrie italiane e non ci viene data una formazione già “vecchia” come possiamo sperare in una generazione di ingegneri preparati e al passo coi tempi…mi rendo conto che subire le informazioni che ci vengono date da un docente non sia il modo migliore per formarsi una cultura autonoma ma se non posso fare affidamento su ciò che mi viene insegnato come posso affrontare con fiducia il mio ,e dunque nostro, futuro? non voglio entrare in merito dei problemi del’università ma se stiamo perdendo anche i grandi docenti che ci hanno dato lustro credo che la crisi sia veramente irreversibile
Caro Beppe, ho sentito per radio il discorso del notro Presidente del Consiglio alla festa della liberta’ (??) del 9.11.2005. Tra gli innumerevoli temi trattati dal Cavaliere c’è anche quello sull’energia. Per chi non lo sapesse riporto sue testuali parole (Fonte : http://www.forzaitalia.it):
‘Silvio Berlusconi ha anche toccato il problema del nucleare, diventato di attualita’ con l’aumento del costo dell’energia: “Abbiamo approfittato poco del nucleare attraverso la realizzazione di nuove centrali. Bisogna rivedere questa posizione. Credo che soltanto l’Unione europea, centralmente, potra’ dare il via alla realizzazione e alla costruzione di nuove centrali nucleari, perche’ i singoli governi non hanno la forza per convincere i cittadini visto che il nucleare e’ un termine che li spaventa ancora, nonostante sia una necessita’ per il futuro”‘.
Con mia incredulità penso che razza di futuro abbiamo intenzione di costruire dando credito a personaggi come Berlusconi? Lui ci viene a dire che il futuro è il nucleare? Che per tagliare i costi dell’energia è necessario mettere a repentaglio l’incolumita’ della vita sul pianeta? Sicuramente non rappresenta un grosso pericolo per lui visto che ha già provveduto a costriuirsi un bunker sotterraneo anti-nucleare a Villa Certosa.
Mi rammarico che tanta gente si lasci infinocchiare da personaggi cosi’…
a mio parere la guerra che si fa sul nucleare e’figlia di una malainformazione e del terrorismo mediatico che se ne fa attorno.
prego tutte le persone interessate all’argomento di visitare il sito http://digilander.libero.it/nucleare
dopo aver visitato tale sito la mia personale idea e’ che non bisogna abbandonare il nucleare bensi’ metterlo in stand-by convogliando al tempo stesso risorse umane ed economiche sullo studio per lo smaltimento delle scorie.IL NUCLEARE E’ UNA GRANDE FONTE DI ENERGIA CHE PUO’ ESSERE PULITA,VA STUDIATO NON ABBANDONATO!
Carissimo Beppe, per quanto ieri impossibilitato a sentirti da Napoli, confesso che solo ora conosco il tuo sito.
sono un dottore in Fisica…. e da poco ho ricominciato ad interessarmi di energia.
Per quanto il mio attuale “Mestiere” sia legato all’imprenditoria informatica, molto lontano dal tema dell’Energia, ti cheidevo se non avessi cominciato ad interessarti all’argomento “FUSIONE FREDDA”.
Su molti siti in varie lingue l’attenzione è oramai portata all’estremo.
Ti consiglio, se non lo hai ancora fatto, di iniziare ad informarti sul problema legato alla disinformazione voluta dalle “sette Sorelle” sull’argometno in questione.
posso inviarti link utili e testimonianze che non possono essere trascurate. Quello che sta accadendo è di rilevanza MONDIALE e non può lasciarci indifferenti.
Ma devi anche sapere che lo stesso argomento è stato trattato più volte in vari contesti mediali e dagli stessi occultato prontamente.
Carissimo Beppe, per qwuanto ieri impossibilitato a sentirti da Napoli, confesso che solo ora conosco il tuo sito.
sono un Fisico…. e da poco ho ricominciato ad interessarmi di energia.
Per quanto il mio attuale “Mestiere” sia legato all’imprenditoria informatica, molto lontano dal tema dell’Energia, ti cheidevo se non avessi cominciato ad interessarti all’argomento “FUSIONE FREDDA”.
Su molti siti in varie lingue l’attenzione è oramai portata all’estremo.
Ti consiglio, se non lo hai ancora fatto, di iniziare ad informarti sul problema legato alla disinformazione voluta dalle “sette Sorelle” sull’argometno in questione.
posso inviarti link utili e testimonianze che non possono essere trascurate. Quello che sta accadendo è di rilevanza MONDIALE e non può lasciarci indifferenti.
Ma devi anche sapere che lo stesso argomento è stato trattato più volte in vari contesti mediali e dagli stessi occultato prontamente.
Sono convinto che fino a che non ci renderemo conto che il futuro non sarà del “mega” ma del “mini”, es: no mega centrali, si mini impianti, e cioè finchè non lasceremo che ognuno possa nei propri limiti essere indipendente dal “mega” per la produzione del proprio fabbisogno energetico…….. ai, ai, ai.
Ed aspettate quando tra qualche anno cominceremo a rubarci l’acqua l’un l’altro……. ri ai, ai, ai.
Buon lavoro a tutti, siete forti.
Per Atomo Spento (…)
Caro amico non disperare…vedrai che col petrolio a 100 dollari al barile qualcuno comincerà a ragionare!
Zapatero in Spagna ritira le truppe dall’Iraq ma, anche se è di sinistra, il presidio atomico se lo tiene ben stretto e puo’ cosi vendere crediti di emissioni CO2 agli altri paesi (essendo in regola con il protocollo di Kioto). In Italia invece a parlare bene di nucleare sembra quasi che sei un fascista…ma possibile che anche a sinistra non si possa parlarne in modo adeguato e razionale?
Ci crediamo i più grandi ecologi del mondo perchè non usiamo il nucleare e poi insozziamo l’aria come nessun altro ( i dati che porti tu li ho visti anch’io…sono del mestiere). Investiamo lo 0.9 del PIL in ricerca contro il 4% della Finlandia ( tra l’altro un paese leggermente piu’ ecologico del nostro) che si sta costruendo il suo bel reattore nucleare di potenza SICURO!!! Che sporcaccioni guerrafondai i finlandesi vero? Diamogli una lezione di educazione civica a quei porci!!!
Ahimè, l’Italia è diventato il paese dei falsi ( in bilancio) e ideologici…
Dopo una lezione di politica estera, dal Professore Prodi in caso di “vittoria”ci piacerebbe tanto conoscere pure come intende affrontare la crisi energetica verso cui è proiettata l’Italia grazie ai suoi amici “Verdi”…
” … La domanda di energia è infatti in continuo aumento, più 2,6 per cento nel 2001, più 3 per cento nel 2002 e stiamo parlando di due anni di quasi stagnazione per la nostra economia e dunque anche di risparmio energetico mentre se guardiamo al medio periodo, dal 1980 ad oggi il fabbisogno di elettricità è cresciuto del 40 per cento a fronte di un’offerta aumentata solo del 30 … tanto che da qualche anno siamo saldamente in testa anche alla classifica dei maggiori importatori di elettricità sia nell’Unione europea sia nella più vasta famiglia dei paesi dell’Ocse. Non basta. Il sistema energetico italiano oltre ad essere il più costoso e il meno autosufficiente, è anche il più inquinante dell’intero mondo industrializzato. Insomma, dipendiamo dai reattori nucleari transalpini che hanno gli stessi livelli di sicurezza dei nostri, che invece abbiamo preferito spegnere. Senza con questo metterci al riparo da nuove Chernobyl nell’Est europeo, dove quello della sicurezza è invece un problema serio. A sedici anni dal referendum italiano, il nucleare contribuisce per circa il 18 per cento alla produzione elettrica mondiale, per il 25 per cento a quella dei paesi Ocse e per il 35 per cento nell’Unione europea, dove l’atomo è addirittura la prima fonte di produzione di elettricità. Anzi, secondo l’Ocse nei prossimi cinquant’anni il peso del nucleare è destinato a crescere fino al 25 per cento nel Nordamerica e dal 40 al 60 per cento nell’Europa occidentale e in Giappone. Eppure in Italia il nucleare è ancora un argomento tabù. Per mantenere alta la guardia, c’è poi anche chi periodicamente rivendica la giustezza di quella scelta referendaria… http://www.ideazione.com/settimanale/1.politica/94_26-09-2003/94mensurati.htm
Caro Beppe, sono un ing. nucl. indirizzo impianti (conta!) classe 1952 (conta?), tesi all’Euratom su un’abitazione ‘autonoma’ a 2.000 metri di quota! Già al quart’anno ci era chiaro che a tutto avremmo potuto risponder ‘subito’ (!!!) tranne che al problema delle scorie e che quindi DUE fossero i motivi per abbandonare il nucleare ‘per ora’: il primo la maturità e l’onestà intellettuale dei gestori (tecnici e politici, i primi messi lì dai secondi -come nelle cliniche e nelle università del resto- e tutti con in mente il proprio ‘particulare’ e non il bene di tutti, progenie compresa; allora si valutava che solo i crucchi tedeschi avessero la serietà, il senso del ‘servizio’ nelle cariche pubbliche e la cultura ‘gestionale’ in grado di condurre e mantenere in efficienza un’impianto) ed il SECONDO il fatto che avevamo anche l’idea di come evitare di produrle quelle scorie ma dovessimo ancora terminare dei progetti nuovi. Una leggenda voluta dai barbari americani invece il ‘credo’ imposto che il nucleare dovesse avere i limiti che tuttora ha nella gran maggioranza degli impianti in esercizio. Non creder che dimensione, costi (tutti esclusi quelli ‘nascosti’ delle scorie), sicurezza ed impatto ambientale (esclusi…) non sian da decenni ampiamente risolti anche in realizzazioni ‘commerciali’: è solo una prepotenza dei barbari imporre con l’uso anche della violenza estrema il ‘nuovo petrolio’ di cui anche vorrebbero il monopolio: l’uranio ‘arricchito’ (e guai a chi se lo arricchisce!) polverizzando ogni tecnologia alternativa, economica, semplice, alla portata dei Paesi emergenti. Su queste basi è intellettualmente GIUSTO segare il nucleare. Non lo sarebbe più se POTESSIMO adottare i reattori autofertilizzanti raffreddati a piombo (vedi un aggiornamento su Le Scienze marzo 2005) e che digeriscon di tutto, a cominciare dalle scorie degli altri (appetibili concentrati di energia inespressa ma irrefrenabile, in fondo!) per continuare con il torio eventualmente al posto dell’uranio, di cui è tanto più diffuso. Come a dire un inceneritore che cava energia dal pattume e che, in mancanza, brucia torba o qualsiasi altra cosa non sia un distillato d’energia. Riguardo ai fossili ed alle radiazioni poi, ricordo troppo male per citarli i dati impressionanti delle radiazioni nucleari emesse dagl’impianti a combustibile fossile ma sappi che quando si cava dal sottosuolo qualsiasi cosa, pietre pel calcestruzzo comprese, ci si tira dietro almeno il radon (da cui la raccomandazione d’arieggiare gli ambienti chiusi soprattutto sotterranei nelle case) e che estraendo e bruciando combustibili fossili (carbone in testa) si liberano nell’ambiente circostante materiali radioattivi in quantità di parecchi ordini di grandezza maggiori della peggiore delle centrali russe. La prima delle conclusioni ‘generali’ della mia tesi era che il maggior ‘ritorno’ da un investimento volto a ‘bilanciare’ il bisogno d’energia venisse dal RISPARMIO, in testa l’isolamento termico, dove contener lo spreco costava assai meno che aumentar la disponibilità; una ‘scoperta’ impressionante per chi ‘credeva’ d’essere indispensabile (noi tutti avevamo il ‘fuoco’ dei salvatori del mondo dopo il 1973, c’era del sincero idealismo e tuttora ci sarebbe, ad ‘America’ piacendo! Il genio poi… No, non fatecele progettare nel dettaglio, costruire, figurati, e men che meno gestire, ma ideare soprattutto ed impostare il progetto.. lascia fare, siam dei grandi!). Come per le auto però, dopo aver ridotto dell’80% il loro uso a spese di un probabile 20% di disagio, direbbe Wilfredo Pareto, che Dio l’ascolti, qualcosa si dovrebbe pur produrre, e sarei davvero disonesto intellettualmente se, tenendo per me quel che so anziché tentar di spiegarlo a rischio di incomprensioni, dicessi che un BEL nucleare sarebbe sia la soluzione delle scorie vecchie che una gran bella soluzione, elegante, pulita, sicura, non invasiva e democratica (salvo che non comperare petrolio ed uranio arricchito dagli u.s.a. venga considerato terrorismo e come tale motivo d’esportazione della democrazia, come pare ora si chiamino le guerre, mi tocca di cambiare il dizionario, poveri soldi miei!) non meno delle altre, idroelettrico, geotermico, solare ed eolico, nessuna delle quali dovrebbe mai cancellare le altre. E non è finita qui, di energia ne circola a bizzeffe nelle forme più esotiche, il vero problema è di CAPIRE: che belle le lezioni ‘ecologiche’, che potenza i modelli che già ci insegnavano (Kyoto non venne dal nulla) ‘a porte chiuse’, ché i migliori professori rischiavano persin la vita (vedi il caso Ippolito!) affrontando equanimemente la modellizzazione degl’ecosistemi ‘al di là’ delle conclusioni anche pericolosamente paralizzanti, almeno fino a nuove soluzioni, cui avrebbero portato. Il mare d’Aral è stato prosciugato dai miei colleghi russi; non lo volevano ma non l’avevan previsto, s’eran mossi prima di capire (o li avevan spinti…) la diga di Assuan è una barzelletta, ma noi… sapevamo! E sappiamo quel che NON sappiamo e VOGLIAMO SAPERE, poter studiare, e… poter DIRE, perché la cultura condivisa (siamo in sintonia perfetta) è l’unica nostra fuga in avanti!
Il problema,almeno per quel che riguarda l’Italia,e quindi le misure che intendono adottare le due coalizioni è che noi non siamo autosufficienti a livello energetico e dovremmo diventarlo il prima possibile. La nostra energia elettrica la importiamo dalla Francia in grandissima parte e loro usano delle centrali nucleari dipendere da loro non è il massimo della vita,anzi è uno scempio totale!
Ora,utilizzare il carbone come propone il centro-sinistra mi sembra del tutto fuori discussione,inquina e molto,non ne avremmo abbastanza (non importiamo l’energia ma la materia prima per farla,che gran passo in avanti!) e non è neppure rinnovabile,finirebbe piuttosto in fretta.
Perchè non ritornare sulle nostre (ok ok vostre io nn sapevo nemmeno dire ‘mamma’ nell’86) decisioni e riprendere la via del nucleare? Nemmeno questo ci converrebbe!Lasciando anche da parte il discorso dello stoccaggio delle scorie,che nessuno saprebbe mai dove depositare (già non ce la facciamo con i rifiuti)…noi stiamo pagando ancora per lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari,proprio quelle che volevamo costruire qui…
Sarebbe magnifico,paghiamo per demilirne un po’ qui e pure per costruirne un po’ la,ma il punto è che anche volendo fare uno sforzo del genere dovremmo importare la tecnologia e gli ingegneri dall’estero che sanno come fare per costruirle e renderle operative,perchè qui queste abilità e competenze non esistono più!
Quali dovrebbero essere le nostre fonti allora? Eolica? rovina il paesaggio secondo alcuni. Solare? stessa storia…eppure potremmo primeggiare in questo settore,per lo meno all’interno della UE…
Allora idroelettrica,che cavolo aspettiamo a sfuttare come si deve le nostre acque,non inquinandole,facendoci dare energia,accidenti.
E poi geotermica,in Islanda ci vivono TUTTI quei cavolo di geyser e qui abbiamo a parte larderello abbiamo solo terme?! Cos’hanno in comune queste fonti? Sono infinite a portata di mano e non inquinano NULLA! La soluzione c’è,anzi ce ne sono molte,forse bisogna ficcarle negli occhi dei nostri politici con dei paletti di legno per fargliele vedere?
Mi e’ arrivata questa mail: mi ha sconvolto. Oltre cento anni di guerre, inquinamento, finto progresso.. tutto da buttare. Ci siamo rovinati con le nostre mani. Ci hanno rovinati con le nostre mani. Avevamo la soluzione in mano. Il futuro nel passato. Un mondo migliore, pulito, in cui nessuno ha la possibilita’ di speculare. E abbiamo buttato via tutto. Un principio banale, di cui si parla a scuola sin dalle medie: il campo elettrico terrestre. Un uomo, circa settanta anni fa, era riuscito ad attingere energia dal campo elettrico terrestre. Energia infinita, per tutti, senza cavi, senza contatori, senza generatori, senza bollette. Abbiamo remato cento anni controcorrente. Segue il testo della mail. E’ lunga, e romanzata, ma vale la pena leggerla.
Al fondo ci sono le fonti.
Comincia cosi, facendo riferimento al progetto eolo, la macchina ad aria compressa, centro di scalpori di pochi anni fa. Dice:
“Non e’ la prima auto del genere che viene fatta scomparire. Questa era stata costruita nel 1931 da Nikolas Tesla, uno scienziato piu’ o meno come Albert
Einstein:
L’automobile spinta dall’etere di Nikola Tesla
Di Igor Spajic – tratto da Nexus Gold maggio-giugno 2005 http://www.nexusitalia.com
La città di Buffalo, nel nord dello stato di New York negli USA, fu silenziosa testimone di un fatto straordinario nel corso di una settimana durante l’estate del 1931. Nonostante la depressione economica avesse compromesso la produzione e i commerci, la città nondimeno rimaneva una fucina di attività. Un giorno, tra le migliaia di veicoli che ne percorrevano le vie, una lussuosa automobile si fermò accanto, al marciapiede presso il semaforo di un incrocio. Un passante notò come si trattasse di una berlina Pierce-Arrow ultimo modello, coi fari che s’integravano con grazia nei parafanghi nel tipico stile di questa marca. Quello che caratterizzava l’auto in quella fredda giornata estiva era l’assoluta assenza di emissione di vapore o fumi dal tubo di scarico. Il passante si avvicinò al guidatore e attraverso il finestrino aperto commentò l’assenza di fumi dallo scarico. Il guidatore ringraziò il passante per i complimenti sottolineando che era così perché l’automobile “non aveva motore”.
Questa dichiarazione non è stravagante o maliziosa come potrebbe sembrare. C’era una certa verità in essa. Infatti, la Pierce-Arrow non aveva un motore a combustione interna; aveva invece un motore elettrico. Se l’autista si fosse preoccupato di completare la sua spiegazione al passante, avrebbe potuto dirgli che il motore elettrico non era alimentato da batterie
– da nessun tipo di “carburante”.
L’autista era Petar Savo, e nonostante stesse guidando quell’auto non era il responsabile delle sue incredibili caratteristiche. Queste erano il lavoro dell’unico passeggero, un uomo che Petar Savo conosceva come uno
“zio”: non altri che il genio dell’elettricità Nikola Tesla (1856-1943).
Negli anni ’90 del 19′ secolo Nikola Tesla aveva rivoluzionato il mondo con le sue invenzioni per sfruttare l’elettricità, dandoci il motore elettrico a induzione, la corrente alternata (AC), la radiotelegrafia, il radiocomando a distanza, le lampade a fluorescenza ed altre meraviglie scientifiche. In realtà fu la corrente alternata polifase di Tesla e non la corrente continua di Thomas Edison ad inaugurare la moderna epoca tecnologica.
Tesla non rimase a dormire sugli allori ma continuò a fare scoperte fondamentali nei campi dell’energia e della materia. Scoprì i raggi cosmici decenni prima di Millikan e fu il primo a sviluppare i raggi-X, il tubo a raggi catodici e altri tipi di valvole.
Comunque, la scoperta potenzialmente più significativa di Nikola Tesla fu che l’energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra ed anche attorno ad essa in una zona atmosferica chiamata cavità di Schumann. Essa si estende dalla superficie del pianeta fino alla ionosfera, all’altezza di circa 80 chilometri . Le onde elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre) viaggiano, praticamente senza perdite, verso ogni punto del pianeta. Il sistema di distribuzione dell’energia di Tesla e la sua dedizione alla free energy significavano che con l’appropriato dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell’energia, chiunque nel mondo avrebbe potuto attingere dal suo sistema.
Lo sviluppo di una simile tecnologia rappresentava una minaccia troppo grande per gli enormi interessi di chi produce, distribuisce e vende l’energia elettrica.
La scoperta di Tesla finì con la sospensione dell’appoggio finanziario alle sue ricerche, l’ostracismo da parte della scienza ufficiale e la graduale rimozione del suo nome dai libri di storia. Dalla posizione di superstar della scienza nel 1895, Tesla nel 1917 era virtualmente un “signor nessuno”, costretto a piccoli esperimenti scientifici in solitudine. Nei suoi incontri annuali con la stampa in occasione del suo compleanno, una figura sottile nel cappotto aperto di stile anteguerra avrebbe annunciato ai giornalisti le scoperte e gli sviluppi delle sue idee. Era un triste miscuglio di ego e genio frustrato.
Nel 1931, Nikola Tesla compì 75 anni. In una rara dimostrazione di omaggio da parte dei media, la rivista Time gli dedicò la copertina e un profilo biografico. L’anziano ingegnere e scienziato appariva emaciato anche se non sofferente, i suoi capelli ancora di un nero lucido e lo stesso sguardo lontano nei suoi occhi di sognatore.
Le Auto Elettriche Rimangono Indietro
All’inizio del ventesimo secolo, per le automobili elettriche le prospettive erano luminose. Futuristi come Jules Verne avevano anticipato veicoli elettrici alimentati da batterie che erano meccanicamente più semplici, silenziosi, inodori, facili da adoperare e con meno problemi di qualunque automobile con motore a benzina.
Nell’automobile con motore a benzina occorreva regolare la valvola a farfalla, l’anticipo dell’accensione, pompare sull’acceleratore e far girare il motore con una manovella. In un’auto elettrica bastava soltanto girare una chiave e premere l’acceleratore. Rilasciando l’acceleratore l’auto rallentava immediatamente.
Se necessario, in un’epoca in cui vi erano poche officine per auto, un normale elettricista poteva eseguire la manutenzione del semplice motore a corrente continua. Non vi era olio da cambiare, né radiatore da riempire, né pompe della benzina o dell’acqua da sistemare, nessun problema di carburazione, nessuna marmitta che si arrugginiva, nessun differenziale o trasmissione da controllare, e nessun inquinamento! Il grasso e l’olio erano limitati a un paio di cuscinetti a sfere del motore elettrico e ad alcuni raccordi del telaio.
Per le loro consegne i grandi magazzini impiegavano camion elettrici. I medici iniziarono a recarsi alle visite al domicilio dei pazienti con “l’elettrica”, sostituendo il proprio cavallo e calesse con qualcosa di altrettanto semplice da mantenere. Le donne preferivano le auto elettriche per la facilità di guida. Poiché le vetture elettriche erano limitate in velocità e autonomia dalle loro batterie, diventarono popolari come trasporti cittadini.
Al di fuori delle città, le strade dell’America di allora erano così primitive che diventarono riservate ai veicoli con motore a combustione interna, più veloci, con autonomia maggiore e in rapido progresso. Così, negli USA vi fu una specie di età dell’oro per i veicoli elettrici dopo che il resto del mondo iniziò ad abbandonarli. Detroit Electric, Columbia, Baker, Rauch & Lang e Woods furono le principali aziende tra quelle che producevano questo tipo di veicoli elettrici; si svilupparono nella loro nicchia di mercato con una serie di carrozzerie formali, spesso eleganti.
Il tallone d’Achille delle vetture elettriche, comunque, fu sempre la densità energetica delle sue batterie, ovvero la sua scarsità. Le batterie erano dei tipo al piombo, pesanti e ingombranti, e sottraevano molto spazio prezioso. Il peso eccessivo riduceva la maneggevolezza e limitava le prestazioni, anche per gli standard di quegli anni. I veicoli elettrici non potevano superare i 70- 80 Km/h , poiché a queste velocità la batteria si poteva distruggere in un attimo. Spunti attorno ai 60 Km/h si potevano sostenere per tempi brevissimi, e la tipica gamma di velocità dei percorsi era di 25- 35 Km/h . Le batterie richiedevano ricariche ogni notte e l’autonomia massima superava difficilmente i 160 chilometri . Nessun costruttore di veicoli aveva mai installato un generatore elettrico di corrente continua, che avrebbe potuto restituire piccole quantità di energia alle batterie mentre il veicolo era in movimento, aumentandone così l’autonomia. Vi furono promesse su future potenti batterie innovative sin dai tempi di Edison, ma alla fine non se ne vide traccia.
Non appena la velocità e l’affidabilità delle automobili a benzina migliorarono, le auto elettriche furono abbandonate e rimasero le preferite dai pensionati e dalle signore anziane. L’introduzione della messa in moto elettrica nelle auto a benzina mise il chiodo finale alla bara delle auto elettriche.
La Comparsa di Nikola Tesla
Negli anni ’60 un ingegnere aeronautico di nome Derek Alilers incontrò Petar Savo e sviluppò una lunga amicizia con lui. Durante il loro sodalizio durato dieci anni, Savo gli parlò del suo illustre “zio” Nikola Tesla e delle sue realizzazioni negli anni ’30. (Savo era un giovane parente di Tesla anche se non un nipote, ma si riferiva a lui come “zio”.)
Nel 1930 Nikola Tesla chiese a suo “nipote” Petar Savo di venire a New York. Savo (nato in Jugoslavia nel 1899, quindi 43 anni più giovane di
Tesla) era stato nell’esercito austriaco ed era un esperto pilota, così colse fervidamente l’opportunità di lasciare la Jugoslavia (paese natale di Nikola Tesla). Si trasferì negli USA stabilendosi a New York.
Nel 1967, in una serie di interviste, Savo descrisse la sua parte nell’episodio dell’auto elettrica di Tesla.
Durante l’estate del 1931, Tesla invitò Savo a Buffalo, nello stato di New York, per mostrargli e collaudare un nuovo tipo di automobile che aveva sviluppato di tasca sua. Casualmente, Buffalo è vicina alle cascate del Niagara – dove era entrata in funzione nel 1895 la stazione idroelettrica a corrente alternata di Tesla che lo aveva innalzato al culmine della stima da parte della scienza ortodossa. La Westinghouse Electric e la Pierce-Arrow avevano preparato questa automobile elettrica sperimentale seguendo le indicazioni di Tesla. (George Westinghouse aveva acquistato da Tesla i brevetti sulla corrente alternata per 15 milioni di dollari all’inizio del 20′ secolo.)
La Pierce-Arrow adesso era posseduta e finanziata dalla Studebacker Corporation, e utilizzò questo solido appoggio finanziario per lanciare una serie di innovazioni. Tra il 1928 e il 1933 l ‘azienda automobilistica presentò nuovi modelli con motori ad 8 cilindri in linea e 12 cilindri a V, i futuristici prototipi Silver Arrows, nuovi stili e miglioramenti di tecnica ingegneristica. La clientela reagì positivamente e le vendite della Pierce-Arrow aumentarono la quota aziendale nel mercato delle auto di lusso, nonostante nel 1930 quest’ultimo fosse in diminuzione. In una situazione così positiva, progetti “puramente teorici” come l’auto elettrica di Tesla erano all’interno di questa sfera concettuale. Nella tradizionale mistura di arroganza e ingenuità dell’azienda, niente sembrava impossibile.
Così, per le sperimentazioni era stata selezionata una Pierce-Arrow Eight del 1931, proveniente dall’area di collaudo dell’azienda a Buffalo, nello stato di New York. Il suo motore a combustione interna era stato rimosso, lasciando intatti la frizione, il cambio e la trasmissione verso l’asse posteriore. La normale batteria da 12 volt rimase al suo posto, ma alla trasmissione era stato accoppiato un motore elettrico da 80 cavalli.
Tradizionalmente, le auto elettriche montavano motori a corrente continua alimentati da batterie, dato che quella continua è il solo tipo di corrente che le batterie possono fornire. Si sarebbe potuto utilizzare un convertitore corrente continua/corrente alternata, ma a quei tempi tali dispositivi erano troppo ingombranti per essere montati su un’automobile.
Il crepuscolo delle auto elettriche era già passato da tempo, ma questa Pierce-Arrow non venne dotata di un semplice motore a corrente continua. Si trattava di un motore elettrico a corrente alternata progettato per raggiungere 1.800 giri al minuto. Il motore era lungo 102 centimetri con un diametro di 76, senza spazzole e raffreddato ad aria per mezzo di una ventola frontale, e presentava due terminali di alimentazione indirizzati sotto il cruscotto ma lasciati senza collegamento. Tesla non disse chi costruì il motore elettrico, ma si ritiene che fu una divisione della Westinghouse. Sul retro dell’automobile era stata fissata un’antenna di 1,83 metri .
L’Affare “Etere-Arrow”
Petar Savo raggiunse il suo famoso parente, come quest’ultimo gli aveva chiesto, e a New York salirono assieme su un treno diretto verso il nord dello stato omonimo. Durante il viaggio l’inventore non commentò la natura dell’esperimento.
Arrivati a Buffalo, si recarono presso un piccolo garage dove trovarono la nuova Pierce-Arrow. Il Dr. Tesla sollevò il cofano e fece qualche regolazione sul motore elettrico a corrente alternata sistemato al suo interno. In seguito si recarono a predisporre gli strumenti di Tesla. Nella camera di un hotel delle vicinanze il genio dell’elettricità si mise a montare il suo dispositivo. In una valigia a forma di cassetta si era portato dietro 12 valvole termoioniche. Savo descrisse le valvole “di costruzione curiosa”, sebbene in seguito almeno tre di esse siano state identificate come valvole rettificatrici 70L7-GT. Furono inserite in un dispositivo contenuto in una scatola lunga 61 centimetri , larga 30,5 e alta 15. Non era più grande di un ricevitore radio ad onde corte. Al suo interno era predisposto tutto il circuito elettronico comprese le 12 valvole, i cablaggi e le resistenze. Due terminali da 6 millimetri di diametro e della lunghezza di 7,6 centimetri sembravano essere le connessioni per quelli del motore.
Ritornati all’auto del l’esperimento, misero il contenitore in una posizione predisposta sotto il cruscotto dalla parte del passeggero. Tesla inserì i due collegamenti controllando un voltmetro.
“Ora abbiamo l’energia”, dichiarò, porgendo la chiave d’accensione a suo nipote. Sul cruscotto vi erano ulteriori strumenti che visualizzavano valori che Tesla non spiegò.
Dietro richiesta dello zio, Savo mise in moto. “Il motore è partito”, disse Tesla. Savo non sentiva alcun rumore. Nonostante ciò, col pioniere dell’elettricità sul sedile del passeggero, Savo selezionò una marcia, premette sull’acceleratore e portò fuori l’automobile.
Quel giorno Petar Savo guidò questo veicolo senza combustibile per lungo tempo, per circa 80 chilometri attorno a Buffalo, avanti e indietro nella campagna. Con un tachimetro calibrato a 190 chilometri orari a fondo scala, la Pierce-Arrow venne spinta fino a 145 km/h , e sempre con lo stesso livello di silenziosità del motore.
Mentre percorrevano la campagna Tesla diventava sempre più disteso e fiducioso sulla sua invenzione; cominciò così a confidare a suo nipote alcuni suoi segreti. Quel dispositivo poteva alimentare le richieste di energia del veicolo per sempre, ma poteva addirittura soddisfare il fabbisogno energetico di un’abitazione – e con energia in avanzo.
Pur se riluttante, inizialmente, a spiegarne i principi di funzionamento, Tesla dichiarò che il suo dispositivo era semplicemente un ricevitore per una “misteriosa radiazione, che proviene dall’etere” la quale “era disponibile in quantità illimitata”.
Riflettendo, mormorò che “il genere umano dovrebbe essere molto grato per la sua presenza”.
Nel corso dei successivi otto giorni Tesla e Savo provarono la Pierce-Arrow in percorsi urbani ed extraurbani, dalle velocità estremamente lente ai 150 chilometri all’ora. Le prestazioni erano analoghe a quelle di qualunque potente automobile pluricilindrica dell’epoca, compresa la stessa Pierce Eight col motore da 6.000 cc di cilindrata e 125 cavalli di potenza.
Tesla raccontò a Savo che presto il ricevitore di energia sarebbe stato utilizzato per la propulsione di treni, natanti, velivoli e automobili.
Alla fine della sperimentazione, l’inventore e il suo autista consegnarono l’automobile in un luogo segreto, concordato in precedenza – il vecchio granaio di una fattoria a circa 30 chilometri da Buffalo. Lasciarono l’auto sul posto, ma Tesla si portò dietro il suo dispositivo ricevitore e la chiave d’accensione.
Questo romanzesco aspetto dell’affare continuò. Petar Savo raccolse delle indiscrezioni secondo le quali una segretaria aveva parlato delle prove segrete ed era stata licenziata. Ciò spiegherebbe un impreciso resoconto sulle sperimentazioni che apparve su diversi quotidiani.
Quando chiesero a Tesla da dove arrivasse l’energia, data l’evidente assenza di batterie, egli rispose riluttante: “Dall’etere tutto attorno a noi”.
Alcuni suggerirono che Tesla fosse pazzo e in qualche modo collegato a forze sinistre e occulte. Tesla fu incensato. Rientrò assieme alla sua scatola misteriosa al suo laboratorio di New York. Terminò così la breve esperienza di Tesla nel mondo dell’automobile.
Questo incidente dell’infrazione nella sicurezza può essere apocrifo, dato che Tesla non disdegnava di utilizzare la pubblicità per promuovere le sue idee ed invenzioni, sebbene quando questi dispositivi mettevano in pericolo lo status quo dell’industria egli aveva ogni buona ragione per essere circospetto nei suoi rapporti.
L’azienda Pierce-Arrow aveva già toccato il culmine del suo successo nel 1930. Nel 1931 era in calo. Nel 1932 l ‘azienda perse 3 milioni di dollari. Nel 1933 vi furono problemi amministrativi anche nell’azienda madre Studebacker che vacillò sull’orlo della liquidazione. L’interesse passò dall’innovazione alla pura sopravvivenza, e qui la Pierce-Arrow abbandona il nostro racconto.
Un mistero all’interno di un enigma
Circa un mese dopo la pubblicazione dell’episodio, Petar Savo ricevette una telefonata da Lee DeForest, un amico di Tesla e pioniere nello sviluppo delle valvole termoioniche. Egli chiese a Savo se i test lo avessero soddisfatto. Savo rispose con entusiasmo e DeForest lodò Tesla come il più grande scienziato vivente al mondo.
In seguito, Savo chiese a suo “zio” sugli sviluppi del ricevitore energetico in altre applicazioni. Tesla rispose che era in contatto con uno dei principali cantieri nautici per realizzare una nave con un dispositivo simile a quello dell’automobile elettrica sperimentale. Tuttavia, non gli si potevano chiedere maggiori dettagli dato che era ipersensibile riguardo alla sicurezza del suo dispositivo – e non si può dargli torto. In passato, potenti interessi avevano cercato di ostracizzare Tesla, ostacolando ogni suo sforzo per promuovere ed applicare le proprie tecnologie.
Chi scrive non è a conoscenza di alcun documento pubblico che descriva un esperimento nautico, o se quest’ultimo accadde. Non venne divulgata alcuna informazione.
Il New York Daily News del 2 aprile 1934 riportava un articolo intitolato “Il sogno di Tesla di un’energia senza fili vicino alla realtà”, che descriveva un “esperimento programmato per spingere un’automobile utilizzando la trasmissione senza fili di energia elettrica”. Questo successe dopo l’episodio e non vi era menzione di “free energy”.
Nel periodo in cui l’automobile dovrebbe essere stata svelata, la Westinghouse Corporation , sotto la presidenza di F. A. Merrick, pagò per la sistemazione di Tesla al New Yorker, il più nuovo e lussuoso hotel di New York. In esso l’anziano scienziato visse gratuitamente per tutto il resto della sua vita. Tesla venne anche reclutato dalla Westinghouse per ricerche non ben specificate sulle trasmissioni senza fili ed egli interruppe le sue dichiarazioni pubbliche sui raggi cosmici.
Forse che la Westinghouse comprò il riluttante silenzio di Tesla sulle sue scoperte free energy? Oppure venne finanziato per proseguire dei progetti segreti talmente speculativi da non costituire una minaccia per il complesso industriale nell’immediato futuro? Cala il sipario su un mistero all’interno di un enigma.”
Riferimenti
– Abram, Arthur, “The Forgotten Art of Electric-Powered Automobiles”, The Cormorant, bollettino del Packard Club (data sconosciuta)
– Intervista di Derek Ahiers a Petar Savo, 16 settembre 1967 (dagli archivi di Ralph Bergstrasser)
– Childress, David H., The Fantastic Inventions of Nikola Tesla, Adventures Unlimited Press, Illinois , 1993, ISBN l932813-19-4
– Childress, David H. (ed.), The Tesla Papers, Adventures Unlimited Press, Illinois , 2000, ISBN 0-932813-86-0
– Decker, Jerry, “Tesla’s Electric Car – The Moray Version”, KeelyNet BBS, postato il 31 gennaio 1993
– Extraordinary Technology, vol. 1, nr. 2, aprile/maggio/giugno 2003
– Greene, A.C., “The Electric Auto That Almost Triumphed”, Dallas Morning News, 24 gennaio 1993
– Nieper, Hans A., Revolution in Technology, Medicine and Society, MIT Verlag, Oldenburg, 1985, ISBN 3-925188-07-X (inizialmente pubblicato in Germania come Revolution in Technik, Medizin, Gesellschaft, 1981)
– Siefer, Marc I., Wizard. The Life and Times of Nikola Tesla, Birch Lane Press/Carol Publishing Group, NJ, 1996, ISBN 1-55972-329-7
– Seife, C., “Running on Empty”, New Scientist, 25 aprile 1998
– Southward Car Museum Trust Inc., The illustrated Motor Vehicle Collection, Paraparaumu, Nuova Zelanda, ISBN 0-47305583-X
– TFC Books FAQ, http://www.tfcbooks.com/tesiafaq e Vassilatos, Gerry, “Tesla’s Electric Car, KeelyNet BBS
il problema delle pompe di calore è:
-basso rendimento con temperature vicino o sotto alla zero e con alti tassi di umidità,
– costi notevolmente + alti rispetto alle caldaie
– costo delle energia elettrica 3 volte superiore a quella del metano
– ora con caldaie a condensazione il rendimento delle caldaie è amentato di circa un 15-20%
– la pompa di calore fa romure
ecc…. ecc….
Risposta ad Antonio Scalisi:
Grazie per l’interesse dimostrato verso le pompe di calore elettriche, ti devo però togliere un’illusione: le pompe di calore elettriche sono efficaci per produrre calore (…acqua calda per uso riscaldamento fino ca. 55°C) con rendimenti elevatissimi (con 1KWh elettrico si producono fino 5 KWh termici)ma non produrranno mai neanche 1 Watt di energia elettrica. Ma non importa, un’alloggio da 150 mq consuma in media in un anno 16.000 kWh termici e ca. 3.000 kWh elettrici, è nel riscaldamento che si deve risparmiare non tanto nel consumo elettrico! Lo spreco enorme (ambientale e di costi) è bruciare combustibili con temperatura di fiamma tra 800 e 1200°C per scaldare ambienti a 20°C.
Noi siamo abituati a credere che per riscaldare non si possa che bruciare qualcosa, completamente falso, la termodinamica (ciclo di Carnot) ci insegna che il calore si può “concentrare e trasportare”: da una massa a bassa temperatura (p.es. il mare) si può estrarre calore e scaldare una massa più piccola per portarla ad una temperatura elevata (p.es. l’acqua di un impianto).
Si può quindi estrarre calore da un secchio di acqua fredda (10°C) e trasferirlo ad un bicchiere affinchè diventi bollente? La risposta è si, purchè si utilizzi una seppur piccola percentuale di energia meccanica o elettrica (compressore).
E’ possibile riscaldare i condomini che intendi ma attenzione ai requisiti dell’impianto: i condomini devono essere ben coibentati (non ha senso avere una grande pompa di calore per coprire le perdite da muri e finestre non coibentate) meglio una piccola pompa di calore ed edifici a bassa dispersione, inoltre gli impianti devono essere preferibilmente a bassa temperatura (pavimento radiante o radiatori per bassa temperatura). Esistono anche grandi pompe di calore abbinate a motori diesel o a gas per essere svincolate dalla rete elettrica, hanno una resa DOPPIA rispetto le comuni caldaie.
All’estero ce ne sono centinaia, in Germania e Svizzera tutte le piscina coperte sono riscaldate in questo modo.
Più pompe di calore elettriche significa più centrali elettriche? Assolutamente no, in Germania ci sono diverse centinaia di migliaia di pompe di calore elettriche e non hanno costruito centrali aggiuntive nonostante abbiano comunque anche loro problemi di potenza. Come hanno fatto? Semplice, le pompe di calore girano in orari prestabiliti saltando le quelle poche ore di punta critiche per la rete elettrica.
Le reti elettriche digitali servono anche a questo.
Perchè non si installano pompe di calore in Italia? Mancano tecnici preparati, manca la promozione (meno tasse e più informazione) da parte degli enti pubblici, manca la sensibilità e cultura degli utenti (chi ha i mezzi preferisce acquistare una barca e non un sistema di risparmio energetico), oltre al fatto che il risparmio energetico non interessa a chi vende idrocarburi e a chi incassa le relative tasse.
Armati di coraggio e vai avanti, visita i siti internet dedicati, non ti scoraggiare, io di pompe di calore ne ho installate 500 nei primi anni 80 prima che cominciasse la campagna del metano.
Mi chiamo Stefano Fontana, responsabile di una società che si occupa di vendere sistemi a basso consumo per la produzione di energia (elettrica, termica e frigorifera).
Scrivo perchè ho notato che ultimamente si è molto parlato e si sono fatti diversi speciali sull’argomento dei problemi dell’energia; ma, questo problema, non è nato certo recentemente ma esiste già da diverso tempo fin, secondo me, da quando una volta rinunciato al nucleare.
Perché allora solo adesso se ne parla? Forse perché adesso l’opinione pubblica è diventata più attenta ed allora si vuole far vedere (per le elezioni) che è un problema ben presente nei partiti politici?
Figuriamoci che autorizzeranno, per problemi di rifornimento di metano, l’utilizzo degli olicombustibili (incredibile!!!!!) ; poi facciamo le targhe alterne per il troppo inquinamento.
Non capisco perchè, paesi come la Finlandia che addirittura ha dei periodi lunghi con pochissima luce possa essere più avanzata dell’Italia (il paese del sole) nello sfruttamento dell’energia solare; non capisco come altri paesi europei, come la Germania siano più avanzati dell’Italia nell’utilizzo dei piccoli sistemi di cogenerazione (produzione di energia elettrica e termica contemporanea); non capisco perché l’Italia, quando si tratta di ambiente, sia sempre indietro rispetto agli altri paesi europei.
E’ da diversi anni che mi occupo di sistemi alternativi a basso consumo energetico ed ho sempre trovato tante difficoltà sia psicologiche che burocratiche, molte volte ho incontrato tecnici statali con la responsabilità di autorizzare i progetti che non conoscevano la materia anche se, ultimamente, c’è stato un cambiamento di rotta ma, le difficoltà rimangono.
Secondo me è inutile parlare di problemi di inquinamento, di rifornimento di combustibile se, poi, uno si trova ad affrontare un sistema che invece di aiutarlo nell’approccio alle fonti di energia alternative, lo ostacola.
Per questo le dico di continuoare così.
vorrei segnale che il nuovo reattore a fusione nucleare, noto con il nome Iter, utilizza un combustibile composto da isotopi dell’idrogeno (deuterio e trizio). questi nuovi reattori, al contrario di quelli esistenti, a fusione sono sicuri in quanto non ci sono rischi di esplosione. infine come scarto la fusione produce solo elio, un gas inoffensivo, e neutroni, che saranno resi innocui scegliendo i materiali adatti per le pareti del reattore. la convenienza di questo reattore è che una tonnellata di combustibile (come detto prima deuterio e trizio)produce tanta energia quanto otto milioni di tonnellate di petrolio. il deuterio si trova nell’acqua (33 grammi ogni metro cubo di acqua di mare), mentre il trizio si fabbrica a partire dal litio, anch’esso presente nell’acqua.
il tempo previsto per gestire al meglio questa nuova tecnologia è di 50 anni!
Volevo chiedere a Marco List un chiarimento.
Il 24 ago egli dice: “Con l’energia elettrica si possono invece azionare DA OGGI pulite ed efficienti pompe di calore con rendimenti fino a COP 5 (1KWH elettrico rende 5 KWH come calore)!”.
Questo riaccende le speranze di un mio “progetto nel cassetto” che illustro brevemente: abito a Genova in un condominio di 5 palazzi da 7 piani ciascuno (tot 120 famiglie), riscaldamento ed acqua centralizzati: da anni mi chiedo, ma possibile che con le fuel cells (a genova c’e Ansaldo Fuel Cells n.d.r.) il nostro condominio non possa sostituire sta maledetta caldaia e in piu anche diventare autoproduttore di energia elettrica? Mi rispondevo di no perche’ ricordavo che usare enegia elettrica per produrre calore era una bestemmia. Ma Marco mi riaccende le speranze. Si puo’ approfondire?
vorrei semplicemente far notare che la finlandia, una delle nazione al mondo con le leggi ambientali piu’ severe, ha recemente approvato la costruzione di un nuovo impianto nucleare definito EPR (European Pressurised Reactor).
Caro Beppe mi potresti spiegare perche’, se il nucleare fa cosi schifo come dici, una nazione cosi attenta alle politiche ambientali ha fatto questa scelta?
ciao e grazie per l attenzione
Gianluigi
Caro Beppe! Sei un grande! Ci vorrebbero qualche centinaio di Beppi Grilli con vita eterna… L’ultima frase che hai detto però mi dà da pensare… Anche con i referendum decidiamo direttamente ma ci influenzano talmente attraverso i loro TG… Finische che, la maggioranza, vota quello che vogliono loro con la differenza che ufficialmente abbiamo scelto noi: quindi siamo cornuti e mazziati. E dopo non sai più nemmeno con chi prendertela se le cose van male! Questo tipo di democrazia che dicevi si potrà attuare solo creando cultura nella popolazione. Non è cambiando politici o regole elettorali che si arriva alla svolta ma cambiando mentalità. Purtroppo è un processo che richiede tempo, una forse due generazioni (a patto di iniziare) però siamo già in piena crisi idealistico-sociale e servirebbe cambiare “registro” subito.
Rifletti: di chi e’ la nostra vita? Di sicuro non nostra e quei quintali di carta straccia chiamata moneta diventaranno polvere, per inquinare meno una casa automobilistica ha immesso sul mercato ora finalmente anche Italiano un’auto ibrida che regolarmente guido tutti i giorni perche’ l’ho acquistata, aspettando quella di Beppe a vapore acqueo,e’ un Ibrida ed a 2 motori uno elettrico e uno a scoppio termico in euro 5, indi produco l’89 per cento in meno di gas responsabili del cambiamento del nostro amato ecosistema dove ci viviamo tutti belli e brutti, l’auto non si mette in moto ma cammina spenta… gestendo il motore termico da se’ e accendendosi quando le condizioni di guida lo richiedono mentre il fase di rilascio dell’accelleratore l’energia cinetica delle ruote ricarica la batteria piccola
agli idruri mantenendo sempre un ottimo stato di carica ottimale. In citta’ sei un eletto fortunato perche’ si guida spenti…..una goccia nel mare direte, ma io ci credo e amo tanto questa terra.
Purtroppo il nucleare è necessario altrimenti abbiamo come mestiere solo il valore aggiunto più misero del mondo: il turismo (tutti camerieri, cuochi e bagnini). Gli svantaggi del nucleare menzionati da Beppe sono indubbi ma esiste un crimine 1.000.000 di volte più orrendo: bruciare petrolio al ritmo di una petroliera ogni 30 minuti e in aggiunta consumare carbone 2 volte tanto, oltre allo spreco un inquinamento inimmaginabile.
Il nucleare deve accompagnare l’utilizzo delle energie rinnovabili per una sostituzione del consumo di petrolio per produrre energia elettrica e, ATTENZIONE, anche per sostituire gas/gasolio per uso riscaldamento! Bruciare quantità massicce di combustibili preziosi per scaldare le nostre casa a 20°C è CRIMINALE!! Con l’energia elettrica si possono invece azionare DA OGGI pulite ed efficienti pompe di calore con rendimenti fino a COP 5 (1KWH elettrico rende 5 KWH come calore)!
La tecnica è molto più avanti delle scelte politiche e delle alternative che la gente comune conosce. Solo che le scelte tecniche vengono privilegiate nelle nazioni a cultura scientifica (centro / nord europa) dove che le utilizza ha interesse a c0onoscerle e a sceglierele. Qui da noi, umanisti (medici, avocati, notai, professori, deputati, ecc) le tecnologie non interessano se non a fine propagandistico e quindi strumento politico per arrivare o rimanere al potere (vedi referendum sul nucleare), inoltre il monopolio dei combustibili (ENI) fa comodo per tanti finanziamenti sottobanco.
Il nucleare è antieconomico? Non è meglio investire p.es. 10 miliardi di euro per le centrali (soldi per le nostre imprese) che versarne p.es. 5 miliardi ai paesi arabi per un petrolio in via di esaurimento? Da che parte siete?
Il nucleare è pericoloso? Ma certo che lo è, ma non deve essere qusto l’ostacolo per chi deve renderlo sicuro, altrimenti non andremmo neanche in automobile.
Se qualcuno mi fa un’offerta di lavoro per andare a lavorare in una centrale termonucleare ci vado di corsa, io e mia moglie. Aspetto un’offerta.
BASTAAAAAAA! Voglio aria pulita. Basta con il petrolio, il gas, il carbone, la NUCLEARE, il diesel, polveri sottili, il consumismo, i politici……. Cerchiamo di crearci la nostra ARIA PULITA partendo dai panneli solari (non è da escludere anche l’energia eolica), io mi sto già informando per come installarli sul tetto di casa mia. Oltre a questo vogliamo queste benedette macchine a idrogeno. Se ci fosse qualche ingegnere in giro con le controp…e creerebbe anche un’automobile che funziona con la m…a, basta studiarci su! Pultroppo il Dio denaro e diventato più potente del nostro Dio!
Perché bisogna averne voglia (spesi 70 miliardi di dollari in ricerca sul nucleare, 10 miliardi per le rinnovabili – world-nuclear.org/info/inf68.htm ).
Per Gaetano Subbacchi:
” Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”
Come mai una centrale del genere non l` hanno ancora costruita in India/Brasile/Australia/Messico?
Tutti cretini?
Approposito dei costi cito ancora Rubbia sul solare termodinamico (non foftovoltaico):
“Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell’impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un’energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”.
Per l’amico Gaetano Subacchi e tutti gli altri amici del Forum.
Il Prof.Rubbia oltre che ispiratore del progetto italiano del solare termodinamico ( l’impianto dimostrativo dovrebbe partire a Priolo…salvo pastoie politiche e/o mafiose di vario tipo) è anche l’ispiratore del progetto ADS che rappresenta una interessante e valida soluzione al problema dello stoccaggio di scorie nucleari con tempi di decadimento geologici.
Questo per dire che uno scienziato serio agisce a 360° e non ha preclusioni ideologiche e/o politiche verso nessun tipo di tecnologia. Semplicemente cerca di risolvere i problemi posti dai cittadini e dalla società nel suo insieme.
Tornando a noi un reattore ADS accoppiato ai reattori di quarta generazione a ciclo del combustibile chiuso rappresenta, insieme alla fusione termonucleare controllata, il cardine della ricerca nel settore della tecnologia nucleare sostenibile.
Mi permetto di riportare un paio di citazioni prese dal documento “Calore ad alta temperatura ed Energia Solare” edito dall’ENEA e scaricabile dal sito:
1-
“…nella nicchia creata dall’evoluzione
epidemica delle tecnologie attuali,
è prevista l’apparizione e la crescita
di una nuova forma di energia,
per la quale l’energia solare è la più
accreditata candidata, eventualmente
seguita da un’altra nuova ipotetica
tecnologia, che potrebbe essere un
nuovo nucleare (fissione o fusione).
La conclusione è rafforzata dal fatto
che, nel futuro, soltanto il sole e una
rinnovata fonte di origine nucleare
hanno potenzialità di contributo energetico
tali da sostenere l’enorme domanda
di energia primaria, aggiuntiva
a quella dei combustibili fossili, i quali
evidentemente dovrebbero continuare
a seguire la loro curva epidemica.”
2-
“Uno dei problemi fondamentali sarà
la produzione di idrogeno su larga
scala a costi competitivi ed in modo
sostenibile. Ciò significa l’uso di acqua
come materia prima e di una fonte
energetica primaria che non produca
gas serra. Le due opzioni possibili
sono ad oggi, per le fonti primarie,
il ricorso all’energia solare concentrata
ovvero all’uso dell’energ i a
nucleare con reattori nucleari di nuova
generazione.”
Aggiungo io e concludo con un evviva l’energia solare che a me piace moltissimo insieme al risparmio energetico!
Ma anche i dati stessi della tabella di Beppe e tutte le previsioni dei massimi organismi internazionali preposti sugli scenari futuri ci dicono che le fonti rinnovabili, nonostante il loro straordinario sviluppo, purtroppo non bastano.
Dobbiamo renderci conto che la situazione dei gas serra nell’atmosfera si sta avvicinando al punto di non ritorno e che quindi occorre fare in fretta ed avere un approccio razionale al problema.
Per Gaetano Subbacchi:
Deduco quindi è un problema di soldi, non di spazio. Ma in fondo 500 dollari per kW mi sembra un’offerta generosa. Io ci starei.
MM
Non e` un problema di soldi.
E` un problema di moooooooltissimi soldi
Per Gaetano Subbacchi:
Ricapitolando:
Oggi abbiamo bisogno di circa 13 TW. Nel 2050, di circa 30 TW. Perciò nei prossimi 45 anni dovremmo investire circa 335 miliardi di dollari all’anno. Non mi sembra una tragedia se pensiamo che 15 000 miliardi di dollari sono i soldi spesi nel mondo per gli armamenti in 15 anni (circa 1000 miliardi di dollari all’anno).
MM
Dovrei andare a fondo dei calcoli e onestamente non ho tempo.
Tieni presente che i pannelli oggi hanno una vita media di 20 anni per cui il calcolo che fai tu lo devi ammortizzare su 20 anni ( i pannelli non sono eterni ).
Poi devi tener conto che i calcoli da me proposti parlano di picco di energia, se devi installare dei pannelli solari questi la sera non funzionano a pieno per cui la capacita` installata deve essere maggiore.
Tieni inoltre presente che la rendita dei pannelli e` teorica e che ci sono delle ( grosse ) perdite di carico nello spostare l` energia.
Cosa ancora piu` importante, io ho assunto del tutto arbitrariamente che il costo dei pannelli diventi un decimo con la produzione di massa, probabilmente questo non succedera`.
Per Gaetano Subbacchi:
Per fare un paragone dei costi cito questo articolo:
“Nel Regno Unito ad esempio i costi di costruzione di una centrale nucleare assommano a 1.828 $/kW a cui vanno aggiunti 420 $/kW di interessi passivi durante la costruzione (fonte OCSE-NEA). A titolo di confronto un Ciclo Combinato a gas viaggia ormai intorno ai 500
MM
Ti dico solo che il costo del solare oggi come oggi e` dalle 3 alle 5 volte piu` caro dell` energia elettrica che si trova in rete.
“a) visto che abbiamo bisogno di 30 TW di energia = 30000 GW = 30000000 MW = 30000000000 KW = 3 X 10^10 KW = 3 X 10^13 W, e visto che il costo di un pannello solare da 170W costa 780 dollari ( link http://www.affordable-solar.com/solarpanels–by-manufacturer.html ), quanto costerebbe installare pannelli solari per produrre 30 TW?
Soluzione alla domanda a):
Costo totale = 3 X 10^ 13 W / 170 * 785 = circa 15 X 10 ^ 13 dollari.
Assumendo che i costi con la produzione di massa si riducano pure del 90% grazie a economie di scala mettiamo pure si arrivi a 15 X 10 ^ 12 dollari, cioe` 15 000 miliardi di dollari!!”
Grazie per il calcolo, interessante.
Deduco quindi è un problema di soldi, non di spazio. Ma in fondo 500 dollari per kW mi sembra un’offerta generosa. Io ci starei.
Ricapitolando:
Oggi abbiamo bisogno di circa 13 TW. Nel 2050, di circa 30 TW. Perciò nei prossimi 45 anni dovremmo investire circa 335 miliardi di dollari all’anno. Non mi sembra una tragedia se pensiamo che 15 000 miliardi di dollari sono i soldi spesi nel mondo per gli armamenti in 15 anni (circa 1000 miliardi di dollari all’anno).
Per fare un paragone dei costi cito questo articolo:
“Nel Regno Unito ad esempio i costi di costruzione di una centrale nucleare assommano a 1.828 $/kW a cui vanno aggiunti 420 $/kW di interessi passivi durante la costruzione (fonte OCSE-NEA). A titolo di confronto un Ciclo Combinato a gas viaggia ormai intorno ai 500 Euro/kW.” ( http://www.cambiaclima.it/apps/essay.php?id=103 )
Per Gaetano Subacchi:
” Servirebbero circa 30 Tw, non 90.000! (cioè la tremilesima parte)
Per l’Italia, Rubbia dice:”Basterebbe un impianto solare di 50 chilometri per 50 per fornire all’Italia tutta l’energia che utilizza”.
Cioè un decimo della Sicilia. Oppure un centoventesimo dell’Italia. ”
Gia` cosi` le cose stanno diversamente da come avevi scritto prima.
Adesso per cortesia ti chiedo di fare i seguenti due conti:
a) visto che abbiamo bisogno di 30 TW di energia = 30000 GW = 30000000 MW = 30000000000 KW = 3 X 10^10 KW = 3 X 10^13 W, e visto che il costo di un pannello solare da 170W costa 780 dollari ( link http://www.affordable-solar.com/solarpanels–by-manufacturer.html ), quanto costerebbe installare pannelli solari per produrre 30 TW?
Soluzione alla domanda a):
Costo totale = 3 X 10^ 13 W / 170 * 785 = circa 15 X 10 ^ 13 dollari.
Assumendo che i costi con la produzione di massa si riducano pure del 90% grazie a economie di scala mettiamo pure si arrivi a 15 X 10 ^ 12 dollari, cioe` 15 000 miliardi di dollari!!
Per concludere, gente ( Grillo compreso ) non sapete quello di cui state parlando!!
“Senza tener conto che circa 2/3 della superficie terreste sono coperti da oceani, non vedo l` ora che qualcuno metta pannelli solari sopra terre arabili, nei ghiacciai e sulle spiagge.. ”
Servirebbero circa 30 Tw, non 90.000! (cioè la tremilesima parte)
Per l’Italia, Rubbia dice:”Basterebbe un impianto solare di 50 chilometri per 50 per fornire all’Italia tutta l’energia che utilizza”.
Cioè un decimo della Sicilia. Oppure un centoventesimo dell’Italia.
“Senza tener conto che circa 2/3 della superficie terreste sono coperti da oceani, non vedo l` ora che qualcuno metta pannelli solari sopra terre arabili, nei ghiacciai e sulle spiagge.. ”
Servirebbero circa 30 Tw, non 90.000! (cioè la tremilesima parte)
Per l’Italia, Rubbia dice:”Basterebbe un impianto solare di 50 chilometri per 50 per fornire all’Italia tutta l’energia che utilizza”.
Cioè un decimo della Sicilia. Oppure un centoventesimo dell’Italia.
Non cambiera mai nulla…fino a quando nonb si potrà guadagnare di più con le fonti pulite…fino ad allora tutto resterà Possiamo solo combattere perchè questo avvenga il più presto possibile.
Saluti a tutti.
L’inziativa GENERATION IV
Ciao a tutti! Volevo, riallacciandomi al tema originale del blog proposto da Beppe, informarvi sull’iniziativa GENERATION IV ( Generazione 4) portata avanti dai seguenti 10 paesi:
USA, Gran Bretagna, Francia,Argentina, Corea del Sud, Sud Africa, Canada,Brasile e Giappone.
Aggiungo che l’Unione Europea nel suo insieme supporta e partecipa al progetto.
In sintesi si tratta del piu’ grande progetto a livello mondiale nel campo del nucleare da fissione innovativo che ha lo scopo di realizzare una nuova generazione di reattori nucleari ( la quarta appunto) che soddisfi le esigenze poste dalla società con particolare riferimento ai seguenti punti:
1- Sostenibilità ( soddisfacimento delle esigenze dell’attuale società senza pregiudicare quelle delle società future:vedi il problema delle scorie)
2- Competitività economica
3- Sicurezza ed affidabilità della tecnologia
4- Protezione fisica e resistenza alla proliferazione (ossia protezione contro attacchi terroristici e tecnologia che eviti l’incremento degli arsenali nucleari militari).
Personalmente ritengo che Generation IV sia un progetto che cerca di rispondere ai problemi ( reali) posti da Beppe nell’incipit di questo Blog e dai cittadini giustamente preoccupati.
Si tratta di un progetto molto complesso e articolato ma che, in un ottica di diversificazione delle fonti di approvigionamento energetico, sarebbe doveroso prendere in considerazione. In particolare mi parrebbe ragionevole che anche l’Italia, vista la sua difficile situazione in termini di approvigionamento energetico, partecipasse a Generation IV insieme agli altri 10 paesi. Grazie a tutti per l’attenzione e la pazienza.
Per Gaetano Subacchi:
” Consideriamo ora l’energia solare:
L’energia inviata dal sole è pari a 170.000 (centosettantamila) Tw.
50.000 TW vengono riflessi dagli strati superiori dell’atmosfera.
30.000 TW vengono assorbiti dall’atmosfera.
90.000 TW arrivano alla superficie terrestre.
Di questi 90.000 Tw qualche briciola serve al ciclo dell’acqua (400 Tw), al vento (370 Tw), e alla fotosintesi (80 Tw).
Abbiamo quindi a disposizione una quantità enorme di energia gratuita che aspetta solo di essere sfruttata. ”
Senza tener conto che circa 2/3 della superficie terreste sono coperti da oceani, non vedo l` ora che qualcuno metta pannelli solari sopra terre arabili, nei ghiacciai e sulle spiagge..
Caro Beppe, per quanto riguarda il nucleare, condivido le paure ed i dati, tuttavia in un tuo spettacolo hai affermato che le compagnie assicurative non assicurano le centrali nucleari. Incuriosito da questa cosa ho fatto un po di ricerche; in USA, dove sono sempre più all’avanguardia di noi sud europei (non degli scandinavi però) e dove per quanto se ne dica è l’unico mercato al mondo dell’energia davvero
liberalizzato) TUTTE le centrali nucleari sono OBBLIGATORIAMENTE assicurate
(con un meccanismo complesso regolato dal Price-Anderson act) fino ad una
soglia superiore ai 9 miliardi di dollari (l’una).Superato questo limite in
teoria dovrebbe intervenire lo Stato,ma in pratica nessun incidente in
nessuna centrale *occidentale* ha provocato danni di tale entità.Faccio
presente che oggi una centrale nucleare di grosse dimensioni,1000 MWe ad
es.,non costa più di 1 o 2 miliardi di dollari,per cui costruire ed
eventualmente smantellare dopo un incidente grave (una fusione del
combustibile) un reattore non costa nemmeno un terzo di più di quei 9
miliardi di dollari che dicevo
Voglio inoltre sottolineare che io non sono nè favorevole,nè contrario al
nucleare (non ho mai sostenuto,ad es.,che il nucleare “costa meno” di altre
fonti eneretiche),ma sostengo che bisogna avere in Italia un’approccio serio
e pragmatico verso argomenti così importanti come quello energetico.Molti
dei nostri problemi (basti vedere quello che è successo a Terni o quello
che sta succedendo all’industria pesante a Taranto o in altre zone
d’Italia-peraltro è il mio settore lavorativo)sono causati dalla scelta
fatta una ventina di anni fa,di affidare,in maniera totalmente
irresponsabile,la nostra produzione elettrica pressocchè totalmente agli
idrocarburi (metano e petrolio),cioè le fonti più costose e rischiose dal
punto di vista geo-politico.
Le alternativa sono molto tristi di questa dipendenza sproposita dagli
idrocarburi:sono l’instabilità politica,il terrorismo internazionale e le
migrazioni di massa.Dal punto di vista etico è assolutamernte necessario,a
mio parere,che i paesi maggiormente industriali investano nelle tecnologie
più complesse (comprese quelle delle nuove rinnovabili) e lascino ai paesi
più poveri le loro riserve di idrocarburi (o almeno riservarli per il
settore dei trasporti dove oggi non ci sono alternative su larga
scala),anzicchè letteralmente *rubarli* ad essi con tutte le conseguenze
politiche e sociali che prima ho elencato
Per Donato Bartoli:
” La rivista Designengineer’ [ http://www.engineerlive.com ] nel mese di Aprile ha pubblicato uno studio sui motori delle navi che si avvalgono di essi: meno 30% di peso, notevole riduzione di ingombro e dei consumi e se in un certo tempo riuscissimo a dotarci solo di macchine industriali a superconduttori non sarebbe un’altra aliquota di energia risparmiata? Ora mi domando infine: quanti sono i politici che si informano a fondo riguardo ai problemi energetici? Non sarà che alla fine si fidano solo del tecnico a cui affidano le loro indagini la cui opinione conta in via definitiva più di tanti dibattiti aperti a tutti? ”
Mi scuso se e` un po` di tempo che manco dal blog, non avevo molto tempo.
1) se riusciamo ad applicare il lavoro della ricercatrice italiana sara` perche` il mercato lo richiede e non perche` i governi ” desiderano ” e ” incentivano ” questa o quella soluzione
2) In queste discussioni chi bisogna ascoltare se non i tecnici?
Sono loro che conoscono i problemi, non certo Luca Frangella ( mi perdoni per l` ironia )
Vorrei sottoporre un’altra tabellina ricavata da un’intervista a Daniel Nocera (ricercatore del MIT), apparsa sul sole 24 ore del 5 marzo 2005.
Potenza necessaria oggi al genere umano: 12,8 Tw.
Potenza necessaria nel 2050: da 28 a 35 Tw.
Potenza teoricamente ricavabile da tutte le biomasse disponibili: da 7 a 10 Tw.
Costruendo 8000 (ottomila) nuove centrali (una ogni due giorni!): 8 Tw.
Saturando il pianeta di impianti eolici: 2,1 Tw
Costruendo dighe ovunque: 2 Tw.
Sommando il tutto arriviamo a circa 20 Tw, ben lontani dai 28-35 previsti.
Fine della citazione Sole 24 ore.
Consideriamo ora l’energia solare:
L’energia inviata dal sole è pari a 170.000 (centosettantamila) Tw.
50.000 TW vengono riflessi dagli strati superiori dell’atmosfera.
30.000 TW vengono assorbiti dall’atmosfera.
90.000 TW arrivano alla superficie terrestre.
Di questi 90.000 Tw qualche briciola serve al ciclo dell’acqua (400 Tw), al vento (370 Tw), e alla fotosintesi (80 Tw).
Abbiamo quindi a disposizione una quantità enorme di energia gratuita che aspetta solo di essere sfruttata.
Se voi foste gli amministratori di una nazione su quale fonte energetica concentrereste le risorse per la ricerca?
Salve a tutti, lavoro nella ricerca da una quindicina d’anni, soprattutto nel campo della fusione nucleare controllata e nel campo dei rettori nucleari di nuova generazione. Vorrei dare un mio piccolo contributo al blog con spirito costruttivo.
In effetti mi sembra di poter dire che la ricerca sta cercando di fare degli sforzi notevoli per rendere la tecnologia nucleare più sicura ed economica. Ho avuto diversi ripensamenti durante la mia carriera sull’uso del nucleare ma ora posso dire che, tenendo conto del grave problema dell’effetto serra e della migliorata tecnologia dei reattori a fissione, abbiamo il dovere di considerare il nucleare come un opzione possibile.
Purtroppo la disponibilità di fonti tradizionali è sempre più scarsa e le fonti rinnovabili da sole purtroppo non possono bastare a soddisfare il nostro enorme fabbisogno energetico, per questo motivo il nucleare potrebbe diventare addirittura una scelta obbligata ( vedi Cina e paesi emergenti).
Comunque alla base di tutto dovrebbe cambiare il nostro atteggiamento basato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse. Concludo dicendo che sono disponibile ad aggiornarvi, almeno per quanto è a mia conoscenza, sullo stato delle ultime ricerche in campo nucleare (scorie, sicurezza del reattore, ciclo del combustibile,non proliferazione). Io sono un ricercatore al servizio del mio paese e della collettività pertanto ritengo che informarvi sia un mio preciso dovere.
Grazie per l’attenzione
Caro Beppe,tu che da anni stai parlando di energie alternative,saprai certamente del carburante sintetico che i tedeschi erano riusciti a produrre durante la seconda guerra mondiale in enormi quantità,con un procedimento che prende il nome dal chimico che l’ha inventato,tale BERGIUS,ora quel brevetto è stato comprato nel 1948 da una delle famose sette sorelle del petrolio,basterebbe che quando il prezzo del petrolio al barile sale si immettesse sul mercato un milione di barili di quello prodotto sinteticamente per calmierare il mercato del petrolio,ma evidentemente non interessa nessuno se gli “arabi “fanno quello che vogliono,forse sono in molti quellli però che se nè aprofittano.marcello
Ho letto che la Cina sta per costruire 40 (QUARANTA !!) centrali atomiche a fissione (ovviamente) per il crescente bisogno di energia.
Pazzesco, proprio quando iniziano le sperimentazioni su modelli 1:1 per la fusione in Francia!
Possibile che la gente giochi ancora con prodotti che hanno tempi di dimezzamento di migliaia d’anni?
Quale Geologo serio potrà mai asserire che una regione è stabile (?), sicura (?), fin tanto che le scorie saranno ancora pericolose?
La geologia è una scienza recente, troppo recente.
Caro beppe io sono daccordo su tutte le cose che dici ,ma sul nucleare credo che ci sia poca informazione su tutti i fronti,la gente non sa.Il nucleare potrebbe essere una alternativa se la gente che ci governa fosse più saggia e competente,ma questo per il momento è solo un sogno.Però come persona che studia l’idrogeno e forme di enrgia alternative ti posso dire che le cose potrebbero cambiare subito anche domani.Purtroppo nel nostro paese chi la fa da padrone è l’incopetenza e la mediocrità.W l’italia Ciao
Ciao a tutti.
Si parla sempre del nucleare (pro e contro) in termini di sicurezza e smaltimento dei rifiuti. Non ho avuto la pazienza di leggermi tutti i 900 commenti e mi scuso subito se sarò ripetitivo. Però non sento mai porre la questione dal punto di vista delle risorse. Quali sono i combustibili delle centrali? Da quali paesi arriva? E chi ce lo venderebbe?
Mentre mi aspetto che la sicurezza migliori col tempo e che una soluzione possa essere trovata per smaltire i rifiuti, nella mia ignoranza mi domando se per le risorse minerarie sorgeranno prima o poi gli stessi problemi che abbiamo oggi col petrolio: guerre per imposessarsi delle materie prime e nascita di una lobby in grado di uniformare e far lievitare i prezzi.
Abbiamo la caratura morale necessaria a risolvere questo problema nel caso in cui il nucleare diventi l’alternativa?
davvero interessante l’articolo sulla fusione fredda.
è un argomento che nei corridoi dei dipartimenti di fisica viene sussurrato quasi con timore.
ricordo tempo fa quando per la prima volta sentì parlare di Preparata. non ne seppi più niente.
i miei studi mi hanno portato altrove.
l’inquadramento del fenomeno nell’ambito della teoria dell’elettrodinamica quantistica mi stimola.
negli ultimi anni la natura quantistica di alcuni fenomeni ha stupito il mondo scientifico: superatomi, superconduttori, superfluidi, entanglement (e dunque “teletrasporto”), laser (sempre “magica” sebbene più “vecchiotta” come tecnologia).
i “miracoli”, o meglio, le “magie” sono oramai pane per la scienza. la fisica dei quanti ha aperto nuove prospettive epistemologiche e cognitive alla scienza e dunque alla visione del mondo fenomenico e all’approccio ad esso (anche tecnologico): peccato che gli stessi ambienti accademici non se ne siano accorti: sono rimasti ancorati al determinismo e al meccanicismo della fisica classica…
e poi gli ingegneri…
non voglio screditare un intera categoria, ho anche fratelli e amici ingegneri…
però in genere gli manca la minima cognizione di cosa sia la scienza, delle sue problematiche etc.
in genere sono dei tecnici, non c’è niente da fare..
mi spiace ma la penso così; ho un ottimo rapporto con gli studenti di ingegneria e con gli ingegneri, ma non posso fare a meno di notare questa differenza.
fra l’altro i più obiettivi fra di loro confermano la mia opinione e danno a cesare quel che è di cesare; e anche il ministero dell’istruzione visto che ora gli ingegneri non potranno più insegnare matematica e fisica nei licei…(era ora, ne hanno fatte di rovine!)
fra l’altro nei nuovi programmi universitari di ingegneria è stato diminuita l’importanza di materie come fisica e matematica di base: vedete? non sono io che faccio discriminazioni…
ingegnere: tecnico laureato: è così…
e poi i più cercano di trarre solo profitto dalla tecnologia e spesso hanno “le mani in pasta”.
insomma se un ing vi parla di scienza non vi fidate ciecamente… per quanto oggi l’ambiente scientifico è dominato da loro.
e il brutto è che i fisici per non essere da meno cercano di adeguarsi a loro per cui anche noi stiamo diventando dei tecnici.
bleah! sigh! 🙁
Per tutti coloro che credono che non esistono alternative pulite valide al nucleare consiglio vivamente di leggere questa interessante intervista al Prof. E. Del Giudice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Milano sulla Fusione Fredda!
PROMOZIONE DELL’USO DEI BIOCARBURANTI NEI TRASPORTI
E’ in vigore dal 13 luglio scorso il decreto legislativo 30 maggio 2005,
n. 128 concernente “Attuazione della direttiva 2003/30/CE relativa alla
promozione dell’uso dei biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili
nei trasporti”. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del
12 luglio 2005, è finalizzato alla promozione dell’uso di biocarburanti
(carburanti liquidi o gassosi per i trasporti, ricavati dalla biomassa) o
di altri carburanti rinnovabili in sostituzione del diesel o della benzina,
al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali in
materia di riduzione delle emissioni di gas serra e di sicurezza
dell’approvvigionamento di fonti di energia. In base alla direttiva
2003/30/CE tutti i carburanti per i mezzi di trasporto dovranno
contenere una quota minima di combustibili rinnovabili. Il decreto
legislativo fissa i seguenti obiettivi indicativi nazionali, calcolati sulla
base del tenore energetico, di immissione in consumo di
biocarburanti e altri carburanti rinnovabili, espressi come
percentuale del totale del carburante diesel e di benzina nei
trasporti immessi al consumo nel mercato nazionale: 1,0 per cento
entro il 31 dicembre 2005 ; 2,5 per cento entro il 31 dicembre 2010.
sono pienamente d’accordo con te! Tutto questo è tragicamente ridicolo! Ma questa volta ho paura che non sia solo un problema politico, ogni volta che si bloccano queste iniziative ci sono sempre di mezzo vari comitati locali con partecipazione di ambientalisti vari e non. Il problema siamo noi italiani che per anni abbiamo coltivato la cultura del “furbo” a dispetto della cultura del “bene comune” non ce ne frega un c…o dell’energia pulita, basta che qualunque cosa sia stia lontana da casa nostra!
E pensare che dagli ultimi studi condotti dall’universita di stanford (http://news-service.stanford.edu/news/2005/may25/wind-052505.html)che ha realizzato una nuova mappa mondiale del vento, ce ne sarebbe a sufficenza per il fabbisogno di energia elettrica di tutti.
Bloccati i progetti degli impianti eolici in Puglia
Legge regionale mette in stand-by quelli presentati dopo il 30 aprile
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13/07/2005 – La giunta regionale della Puglia ha approvato uno schema di disegno di legge che blocca le procedure di valutazione di impatto ambientale e, quindi, le autorizzazioni per l’installazione di impianti per la produzione di energia eolica.
Il blocco, valido per le istanze presentate dopo il 30 aprile 2005, durerà fino al 30 giugno 2006, data entro la quale la regione dovrà approvare il Piano energetico ambientale regionale.
Critiche al provvedimento vengono da molti Comuni dell’Appennino dauno che vedono sfumare gli introiti derivanti dalle royalties pagate dalle aziende produttrici di energia per installare le pale.
Non è molto diversa la situazione in alcune altre regioni: in Sardegna una legge regionale ha bloccato tutti i nuovi progetti di impianti eolici; la Basilicata introdurrà nuovi vincoli mentre in Calabria gli impianti possono essere installati, previ accordi con la Regione e a condizione che siano rispettati l’equilibrio e la sostenibilità ambientale.
Visto che l’energia solare potrebbe essere una vera alternativa a questo modello energetico mi sono chiesto dove potrebbero essere installati questi pannelli…la soluzione secondo me è quella di istituire piattaforme marine (che rispettino l’ambiente marino) sun cui sono disposti una miriade di pannelli solari…non sono moltom informato sulla resa di un pannello solare ma penso che una piattaforma di qulache migliaio di metri quadrati possa veramente aiutarci a mantenere più pulito il mondo…
Caro Martini sono felice di risponderle dal momento che ho trovato la sua replica finalmente idonea ad una sana conversazione e non inquinata da eccessiva aggressività. Faccio per chiarire, se mi è possibile, qualcosa ovvero la filosofia generale del mio discorso. Quello che lei afferma è vero: la potenza generata in Germania tramite le fonti rinnovabili è bassa se confrontata con le altre fonti tradizionali’; a fronte di incentivi ed investimenti promossi con volontà si è arrivati cioè a percentuali di produzione che non superano il 4% in totale (prendo i suoi ufficiali ed indiscutibili dati). A fronte di queste affermazioni credo che il problema che sta alla base sia però una questione di scelte di spesa, utilità, obiettivi. Chiarendo fin da subito che con le fonti rinnovabili non si possono coprire i bisogni energetici dei paesi industrializzati vorrei dire però che arrivare con campagne di investimenti a coprire un 10-15% del fabbisogno di ciascuna nazione darebbe già un risultato in termini di minori emissioni di gas serra. La logica fino ad oggi perseguita dai governi è stata quella di sfruttare il petrolio da portare a casa con qualche guerra mirata o con il controllo dei paesi produttori amici’. Adesso ci sono lo scoglio della produzione di CO2 che cambia lo scenario di fronte a noi e lo spettro della fine della fonte-petrolio nell’arco di qualche decennio (breve termine). Quello che mi interessava di comunicare è che deve cambiare la mentalità di chi ci governa, che dobbiamo cercare di incentivare anzi, di mettere a profitto, tutto ciò che è disponibile in termini alternativi’ (anche il riscaldamento dell’acqua sanitaria) in maniera da ridurre la quantità di fonte energetica tradizionale’ nella speranza’ che si arrivi a migliorare la tecnologia esistente per lo sfruttamento del rinnovabile e facendo le opportune modifiche per consumare meno; se tutti gli utilizzatori utilizzassero lampade a basso consumo infatti la percentuale di risparmio delle medesime sarebbe, per quella tipologia, automaticamente trasferita a livello nazionale. Non si può abbandonare lo sfruttamento delle rinnovabili aprioristicamente solo perché ad oggi sappiamo bene che anche utilizzando tutto il possibile non si arriverebbe mai ad una percentuale sufficiente di energia elettrica per le nostre nazioni e lo dimostro con un esempio: se dalle mie parti non si fosse mai sviluppata la geotermia adesso questa non costituirebbe una congrua percentuale della produzione elettrica della regione Toscana. Cominciamo a fare quel che possiamo fare. Una centrale a pannelli fotovoltaici che produce 1 MW occupa approssimativamente 1 ettaro e costa 6,5 milioni di euro circa: quanta superficie possiamo destinare, quante risorse abbiamo a disposizione, quante possiamo farne (di centrali di questo tipo) per ogni regione? E per il solare? E per l’idroelettrico? Non sono poi affatto d’accordo con lei sui tempi delle scoperte scientifiche per i quali non si può dire niente salvo fare previsioni di carattere aleatorio il fatto che nei passati 40 anni non si sia trovata una soluzione ad un problema non comporta però che non la si trovi nei prossimi 40 che verranno. Una cosa è certa: CHI FA RICERCA SI PONE NELLA CONDIZIONE DI POTER SCOPRIRE LE COSE, CHI NON LA FA CAMPA DI RENDITA’ SU SCOPERTE VETUSTE E DEVE INFINE ACQUISTARE A CARO PREZZO DAGLI ALTRI. Negli Stati Uniti una ricercatrice italiana (uno dei tanti cervelli fuggiti’ dall’Italia) studia le proprietà dei superconduttori. La rivista Designengineer’ [ http://www.engineerlive.com ] nel mese di Aprile ha pubblicato uno studio sui motori delle navi che si avvalgono di essi: meno 30% di peso, notevole riduzione di ingombro e dei consumi e se in un certo tempo riuscissimo a dotarci solo di macchine industriali a superconduttori non sarebbe un’altra aliquota di energia risparmiata? Ora mi domando infine: quanti sono i politici che si informano a fondo riguardo ai problemi energetici? Non sarà che alla fine si fidano solo del tecnico a cui affidano le loro indagini la cui opinione conta in via definitiva più di tanti dibattiti aperti a tutti?
Cordialmente, Donato Bartoli
p.s.1 l’ultima volta non mi ha offeso ed ha letto bene; mi scusi la lentezza nel rispondere ma la telecom ha deciso che la mia linea telefonica non debba più funzionare o giù di lì
p.s.2 ringrazio comunque Luca Frangella per la solidarietà
Caro Sig Sauri Giorgi,
sarei tentato di rispondere ai suoi insulti gratuiti, ma non lo faccio: la esorto, invece a parlare con numeri e cifre, come io faccio di sistema.
Lei richiama l’acido solforico utilizzato nella produzione dell’uranio (processo che non conosco: conosco solo quello di arricchiomento del 238 convertito iln gas esafluoruro di uranio, per aver costruito dei componenti dei 760 stadi di compressione dell’usine di pierallatte ,Francia ) io ho solo costruito gli internals (in inox ASI 316 low carbon)della centrale di Caorso.
Per inciso non ho perso il lavoro per il referendum: sono solo andato a pigliare il doppio di stipendio in quel di Bergamo a dirigere un’azienda che ha lavorato sul superphenix (dopo essere stato nel mirino delle Brigate rosse, ed aver viaggiato per un anno con i lacci emostatici in tasca: i dieci colpi di calibro 9 nelle gambe, a me destinati, sono capitati al collega che mi aveva sostituito, come scrissero i brigatisti nel loro volantino, che conservo!).
Come può immaginare so cosa costa un bidone di AISI 316.
Vedo che lei non sa quanto difficile sia spaccare un blocco di vetro da un m3: lo chieda a chi lavora nel campo specifico.
Vedo che lei poi, mettendosi nei panni di un gruppo di terroristi considera facile portarsi a spasso un “bambino” di quel peso, quale è un contenitore in oggetto.
Nelle officine in cui ho lavorato per 17 anni ho imparato qualcosa di sollevamenti e trasporti (per tre anni ho costruito anche diversi tipi di mezzi di sollevamento: lei parla, evidentemente per esperienza, vero?
Ma poi le aggiungo la considerazione che con un po’ più di attenzione poteva farsi da solo: se metto i bidoni a 1000 m di profondità di una miniera abbandonata un terremoto (uno tsunami???, suvvia!!!!, i bidoni galleggiano vero?) che riporti alla luce i bidoni da quelle profondità, su per gallerie non diritte, (sa che bella mescolata di terra!!) chi troverebbe ancora vivo sulla faccia della terra da irragiare?
Certo, lei ha ragione, ho sbagliato, se nella lista ho messo il Brasimone, ma sa dopo trent’anni la mia memoria comincia ad avere buchi: il brasimone non c’entra nella produzione di scorie, di cui si parlava: mi scusi!.
Vedo, per contro che lei non mastica di gestione di centrali nucleari (o di centrali tout-court): la dose di irragiamento ammessa dalle leggi dello stato e dalle specifiche di best practice (dopo trent’anni non saprei esserle preciso in merito), dopo la quale scatta un periodo di riposo e controlli medici continui, è proprio di 50 millirem anno: il sole emette radiazioni gamma e a Rimini o Jesolo in una giornata di sole (lo ripeto, e mi dimostri il contario!) se ne prendono almeno 30-40.
Questa notizia me la davano i miei colleghi che lavoravano a Caorso che per gioco e per prendere in giro il troppo severo limite suddetto, hanno fatto la prova con un dosimetro a pellicola (sostititi ben presto con quelli a “penna” : un piccolo misuratore di radiazioni a lettura istantanea, che non si dovevano rinnovare più come quelli a pellicola)lasciandolo al sole per una giornata!
Vedo poi che lei si intestardisce ad affermare che l’idroelettrico , il solare , il geotermico ecc. ecc, sono alternative valide. La invito a leggersi i numeri della tabella di Grillo (spero che non me la contesti!): stiamo parlando di potenzialità complessiva di ordine di grandezza del 2% di solare e altre rinnovabili e 17% per l’idro, che penso lei sappia non si possa incrementare (anzi sta pericolosamente dimnuendo!).
Parli con numeri alla mano! e scoprirà che purtroppo non ci sono alternative al carbone e petrolio! Sottolineo purtroppo!!
So anche che se volessimo incrementare il nucleare, decidendo oggi, ne riparleremmo tra 15 anni: abbiamo, infatti, smantellato tutte le officine in grado di fare queste grandi costruzioni e, quel che è peggio, abbiamo perso tutto il patrimonio di conoscenze tecnologiche: i nostri governanti andrano a comperare le centrali dai francesi, tedeschi, svizzeri, che le sapevano fare molto peggio di noi (mi creda sulla parola!) e ad un prezzo almeno doppio di quello italiano attualizzato!
Vedo anche che lei ha letto il mio vecchio blog che riportava le migliaia di tonnellate/ora emesse da una centrale a carbone/petrolio e non dice nulla! provi a commentare!. Vedo che si fissa solo sull’acido solforico (per attaccare il sistema nucleare), ma il resto?
Non mi dice nulla delle decine di tonnellate giorno di gesso sacricato bellamente in Adriatico? nulla sulle 596 tonn /ora (per 24 ore al giorno per almeno 360 giorni anno) per gruppo da 660 MW di CO2 (ce ne sono 12 in Italia?)
Quando lei dice che una centrale nucleare deve solo andare a tavoletta, evidentemente non sa che lo stesso succede per le 120 caldaie UP da 320 MW di centrali a carbone/petrolio(io ne ho costruite una ventina), pena un rendimento disastroso.
Ed evidentemente lei sa pochino di reti di distribuzione (anche io, sa, non ne so molto!, ma vivendo nell’ambiente queste informazioni le giuro che sono veritiere, se poi vuole le faccio parlare direttamente con due ex direttori di zona ENEL, che ne sanno moltissimo) un certo numero di centrali è bene che vada a tavoletta e si moduli il fabbisogno con altre della rete/anello/zona!
Concludendo, non usi male parole, vedo che la supponenza di cui lei mi taccia, non le manca! Veda di sostituire i sarcasmi con i numeri: così possiamo confrontarci.
Se no, le auguro ogni bene: ricordo una strofa di una poesiola di un grande poeta inglese “go, go ,little fly, the world is wide enough to hold both you and I)
cordiali saluti
Paolo Ruffatti
Il Governo riparte alla carica con il nucleare? E’ normale !!! Deve farci preoccupare per qualcosa, no? E così nel 2003 black out in Italia… quest’anno s’era paventato un nuovo black out. Produciamo poca energia e la dobbiamo acquistare dall’estero… ma il vero motivo è che non sanno più quali “Grandi Opere” realizzare. E di conseguenza la costruzione di un paio (anche 3) centrali nucleari, rilancerebbe l’occupazione, gli investimenti (di chi non si sa), e bla bla bla… La verità vera è che non sanno più dove andare a trovare il rilancio economico del nostro Paese. Ma il nucleare, per quanto dicano che sia ormai diventato “sicuro”, non rilancerà proprio un bel niente. Addiooooo!
non è del tutto esatto affermare che attualmente montare pannelli fotovoltaici costi uno sproposito. il prezzo è quello di una utilitaria. i vantaggi in 30 anni (tanto durano i pannelli) superano di gran lunga i costi iniziali e saranno maggiori se sarà possibile vendere l’energia prodotta in eccesso. al momento è possibile solo addebitarla all’enel ed è già un gran guadagno.
ogni tanto spuntano delle finanziarie che tagliano del 70% i costi dei pannelli e dell’installazione.
inoltre costituiscono un investimeno per i vostri figli e sui valori di rispetto dell’ambiente e di condivisione sociale ed ecomonica. l’energia solare non è centralizzabile e monopolizzabile. la luce del sole è di tutti.
allora invece di acquistare un automobile fiammante di grossa cilindrata, acquistate un utilitaria per svolgere il vostro lavoro e montate i pannelli fotovoltaici sulla vostra casa.
Ben detto Daniele Brunetti! In particolare vorrei porre l’accento sui nuovi (riprogettati) reattori di seconda generazione da te citati. Si tratta di reattori nei quali al posto dell’acqua o del sodio liquido(usato nei reattori autofertilizzanti come il Superphoenix) viene utilizzata una lega liquida di metalli pesanti (piombo e bismuto). La sicurezza intrinseca di questi reattori è notevole: la lega metallica liquida assorbe in maniera estremamente efficiente i neutroni veloci e i raggi gamma; nel caso di fusione del nocciolo il rischio di fuoriuscite è minimo in quanto lo stesso non è pressurizzato e, cosa fondamentale, cessata la fissione, il metallo liquido, raffreddandosi, solidificherebbe attorno al nocciolo isolandolo dall’ambiente esterno. Infine questo tipo di centrali è in grado di bruciare il 98% delle scorie a lungo tempo di decadimento convertendole in scorie il cui tempo di decadimento è dell’ordine di mesi (al limite qualche anno).
Occorre andare avanti con la ricerca: solo così si può pensare di costruire una tecnologia che trasformi l’insicurezza del passato e del presente in tranquillità nel futuro.
Il referendum italiano è stato un errore!
sono convinto che sia inevitabile il ritorno al nucleare: innanzi tutto bisogna dire che per quanto riguarda l’incidente di Chernobyl le cause sono da attribuire a errori umani (erano stati disattivati per un test i sistemi di emergenza che avrebbero dovuto spegnere il reattore in caso di anomalie), e soprattutto al fatto che si trattava di un reattore tipo RBMK-1000, moderato a grafite raffreddato ad acqua leggera, un tipo di reattore che risulta essere altamente instabile alle basse potenze, ma che in occidente è assolutamente vietato costruire. Quindi incidenti simil Chernobyl non possono avvenire. Anche in Three Mile Island l’errore fu umano, ma l’edificio di contenimento (assente a Chernobyl) ha evitato il disperdersi nell’ambiente di ingenti quantità di sostanze radioattive.
Ora inoltre sono in fase di studio reattori raffreddati con una lega liquida di piombo-bismuto (già però utilizzati dai sovietici negli anni ’60), i quali hanno una elevata sicurezza intrinseca, grazie alle basse pressioni di funzionamento e anche al fatto che il liquido refrigerante è già una buona schermatura contro le radiazioni. Opera ad alte temperature il che permette la produzione industriale di idrogeno. Poi naturalmente vengono tuttora perfezionati i PWR e i BWR con misure di sicurezza ancora più efficaci. Per il futuro penso si debba optare per una combinazione del tipo reattori nucleari a fissione e reattori nucleari a fusione: i primi producono elettricità e idrogeno per i secondi i quali fondendo idrogeno in elio liberano energia che poi verrà utilizzata nelle industrie o nelle città.
Per quanto riguarda il pericolo di uso di scorie a fini terroristici io sono convinto che non valga la pena sfidare misure di sicurezza dei siti di stoccaggio quando ad un terrorista basta entrare nottetempo in uno studio dentistico o in un ospedale e prendere il contenitore di materiale radioattivo in una macchina per raggi X, attaccarci una bomba a mano ed il gioco è fatto, una bella bomba sporca per rendere inagibile qualche sito sensibile. Dopo il poco (relativamente) risalto dato agli attentati di Londra l’attacco radiologico è secondo me molto probabile.
Non credo pero’ che l’industria nucleare abbia grandi ricadute in campo bellico a meno che i reattori non siano progettati specificamente per l’uso militare (Chernobyl serviva a produrre plutonio da bomba). Il plutonio che esce dalle centrali occidentali non e’ adatto ad essere utilizzato in una bomba e l’uranio impoverito, in se’ molto poco radiattivo, sara’indispensabile per la produzione di energia in reattori autofertilizzanti.
Caro Beppe,
per cercare di delocalizzare la produzione di energia elettrica, e ridurre la nostra dipendenza dalle grosse centrale, sarebbe bello avere uno sportello informativo (anche un sito internet… non per forza un presidio fisico) su dove e come muoversi per montare, ad esempio, un paio di pannelli solari sui propri tetti, o sui propri balconi, se proprio.
Ho dato un’occhiata in giro su internet… ma purtroppo questi pannelli pare che costino un occhio della testa, uno sproposito.
Ho a disposizione alcune decine di mq di tetto, ma non ho avuto modo di reperire informazioni utili su eventuali montatori e incentivi. Ormai ho desistito. Quando affronto l’argomento mi guardano come se fossi matto e la risposta è sempre la solita “non so se le conviene”…
Sai mica se c’è qualche produttore cinese di pannelli solari? magari i loro costano meno… ho sentito che si stanno per buttare in questo settore per ridurre la loro dipendenza dal petrolio.
ho detto dieci volte ma forse dovevo dire 100..
dimenticavo i fondi bellici del nucleare…
grazie al signor Giorgi ora la stima mi sembra più realistica…
le volevo anche ricordare che è la ricerca sulle fonti alternative va incentivata; è chiaro che al momento attuale queste non costituiscono una soluzione immediata.
ovvio con investimenti, passati e presenti, almeno dieci volte inferiori a quelli per il nucleare…
Egr. Sig. Paolo Ruffatti,
da quello che scrive sembra che non sia mai stato in una centrale nucleare e che le sue opinioni in merito siano dettate più dal preconcetto che da altro. Lei è forse un ingegnere? Lavora alla Ansaldo? E’ rimasto senza lavoro per colpa del referendum?
Qualora non lo sapesse la informo che il PEC del Brasimone, genialmente costruito in zona ad alto rischio sismico, non ha mai funzionato e nel wessel non c’è mai stato combustibile di alcun genere, nemmeno gasolio; doveva essere un reattore veloce raffreddato a sodio liquido, tipo il super phoenix francese. Nessuno smantellamento è previsto per quell’impianto mai completato (forse nella segreta speranza che un giorno si possa attivare). Se non ci crede può recarsi sul posto e accedere al sito con visita guidata.
Quanto da lei affermato sui rifiuti a bassa radiattività invece è preoccupante. Gli impiegati non usano sempre le tute monouso? E gli esterni dei subappalti nemmeno? Neanche quelli di servizio al reattore o quelli delle pulizie? Gli stracci vengono rigorosamente conservati? L’acqua delle docce non è filtrata e i residui stoccati? La polvere scopata la buttano alla normale raccolta urbana? E i filtri dei condizionatori dove li mettono? I dosimetri durano un anno? Ma da quando? Un giorno di sole al mare è peggio di un anno in una centrale nucleare? Uno scenario che fa tremare le ginocchia quello che lei dipinge. Nei luoghi più pericolosi del pianeta si lavora senza alcuna cautela! Mi ricorda quegli stupidi tecnici giapponesi che trasportando liquido altamente contaminato in un secchiello da spiaggia, provocarono il più grave incidente nucleare nella storia del Giappone.
Lo stoccaggio delle scorie un problema politico? Questa, mi scusi, è una bestemmia in chiesa. Chi è in grado di rompere un cubo di vetro?
Il tempo, un terremoto, l’erosione, un’eruzione vulcanica, uno tsunami, un meteorite e tutte le forze incontrollate e incontrollabili della natura. Anche una molto meno naturale banda di terroristi decisi a tutto, perchè no? Le ricordo che stiamo parlando di materiali che mantengono la loro radioattività per secoli e alcuni per millenni. Tra 10000 anni i nostri pronipoti si ricorderanno del pericolo? Solo un egoismo scraniato e irresponsabile può fregarsene così delle generazioni future.
Lei la vorrebbe una discarica nucleare sotto casa? Dalla sicumera che sfoggia direi proprio di si. Si accomodi prego, si sieda su un bel bidone inox pieno! Ma lo sa lei quanto costa un bidone inox AISI 316? Lo sa quanto costa una discarica nucleare?
No, evidente che non lo sa, altrimenti saprebbe anche che l’elettronucleare costa quasi il doppio del termoelettrico e 10 volte l’idroelettrico. E non mi si venga a dire che l’Italia compre il nucleare all’estero e allora bla bla bla. La Francia e la Svizzera ci vendono energia elettrica sotto costo perchè non sanno dove metterla visto che il nucleare non si può spengere e riaccendere al bisogno come fosse un frullatore girmi.
In ultimo un invito al rispetto dell’altrui intelligenza. Secondo lei l’unica alternativa al nucleare sarebbero le centrali termoelettriche? O nucleare o inquinamento atmosferico? E tutti noi del blog, Beppe compreso, siamo dei fessi che discutono di aria fritta? I gas di scarico di una centrale termica vengono abbattuti dalle intemperie in tempi relativamente brevi e quindi il giorno che l’ultima ct sarà spenta, il pianeta potrà riprendersi, non come il suo plutonio che sopravviverà alla razza che l’ha generato.
Un’ultima domanda: l’acido solforico (H2SO4 se no non capisce) altamente radioattivo che avanza dal processo di arricchimento dell’uranio dove lo mettiamo? Si perchè quando si parla di nucleare non si parla solo di centrali ma di industria nucleare. L’uranio deve essere estratto, trasportato, arricchito, trasportato a destinazione o mi sbaglio. L’unico problema brillantemente risolto è quello dell’uranio esausto: lo metteremo nei proiettili d’artiglieria da sganciare nel culo a qualche ignaro beduino.
Prima di criticare gratuitamente si accerti di essere completamente edotto sull’argomento e non mosso da interessi personali o politici. Altrimenti l’unico risultato che ottiene è il mancar di rispetto all’interlocutore che le assicuro, è intelligente almeno quanto lei.
L’unico scopo dell’industria nucleare è quello bellico.
Completamente daccordo con te Luca..scelti i valori si seguono le strade migliori per raggiungerli.
E, seppur amante della natura e dell’ambiente, non credo che le fonti alternative (per ora) siano la risposta.
La ricerca di nuove strade o il miglioramento di quelle vecchie (che ci sono state) la lascio a chi e’ piu’ competente di me.
Quello che non vorrei e’che le vecchie strade (vedi nucleare) vengano abbandonate solo perche’nel passato sono stati commessi degli errori.
Non sono un sostenitore del nucleare, ma sono convinto che bisogna ammettere che passi in avanti sono stati fatti, sia in materia di efficienza, che di sicurezza, che di gestione delle scorie (che ricordo quelle a media-bassa radiazione servono in campi come la medicina).
Se poi ci sono delle nuove tecnologie, che perseguono meglio i nostri valori, che vengono nascoste per proteggere interessi allora dobbiamo veramente incazzarci…
Ma dobbiamo incazzarci contro tiene nascoste le tecnologie, non con il nucleare (o chi per lui).
A proposito dell’idrogeno incollo questo scritto che ne smonta l’efficacia.
I firmatari della presente – ricercatori e persone a vario titolo impegnate in ambiente accademico e scientifico – desiderano esprimere la loro forte preoccupazione e un netto dissenso rispetto alla campagna mediatica che viene sostenuta per propagandare «l’idrogeno come combustibile pulito», addirittura alla base di una pretesa «rivoluzione ecologica». Questa campagna è stata avviata dal noto economista Jeremy Rifkin (Economia all’idrogeno, Mondadori 2002), presidente della Foundation on Economic Trends di Washington, e continua ad essere alimentata, nonostante incongruenze piuttosto evidenti negli assunti di fondo. L’idrogeno è un gas infiammabile che non esiste sulla superficie terrestre, e produrlo artificialmente richiede di per sé un notevole dispendio di energia. Di conseguenza esso non può essere di per sé etichettato come di energia, ma soltanto come vettore, cioè come mezzo per immagazzinare l’energia prodotta da altre fonti. Notiamo qui subito che tale immagazzinamento, come ogni conversione da un tipo di energia ad un altro, ha un costo energetico, cioè comporta la degradazione in calore e la conseguente perdita di una parte dell’energia coinvolta. Oggi quasi tutto l’idrogeno prodotto industrialmente viene ottenuto a partire da fonti di energia fossili, più precisamente dal metano o da derivati del petrolio, attraverso processi detti di «reforming». L’idrogeno prodotto in questi processi contiene circa il 75% dell’energia fornita in ingresso, mentre il restante 25% viene perso sotto forma di calore. Il nostro vettore di energia è quindi in realtà assimilabile a un secchio bucherellato.
Inoltre, per ogni atomo di carbonio presente negli idrocarburi utilizzati nei processi di reforming, si produce una molecola di anidride carbonica. Come sappiamo, l’anidride carbonica è il principale tra quei gas che, immessi nell’atmosfera, contribuiscono al riscaldamento del nostro pianeta, con gravi e ancora non del tutto prevedibili conseguenze sul clima. In effetti, la quantità di anidride carbonica ottenuta producendo idrogeno per reforming è la stessa che si produrrebbe se il metano o il petrolio utilizzati fossero bruciati direttamente in una centrale elettrica. Dal punto di vista dell’effetto serra, che dovrebbe essere uno dei criteri di valutazione principali della compatibilità ecologica di una tecnologia, l’uso dell’idrogeno così prodotto non apporta quindi alcun vantaggio, anzi, come vedremo, può risultare svantaggioso quando si consideri l’anidride carbonica prodotta per unità di energia generata.
Come si utilizza l’idrogeno? Se consideriamo l’uso per autotrazione, che è quello per il quale viene maggiormente propagandato, esistono due opzioni. La prima, più immediata, è di utilizzarlo come combustibile per un motore a combustione interna opportunamente modificato, simile a quelli attualmente utilizzati nelle automobili. Questa soluzione avrebbe effettivamente l’effetto di liberare le città da buona parte dei gas di scarico prodotti dagli autoveicoli, e quindi di migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Purtroppo, si tratta di un approccio al problema assolutamente insostenibile dal punto di vista globale. Ammettendo per i motori a idrogeno un rendimento pari a quello dei motori a benzina, come abbiamo detto vi è nel processo di produzione dell’idrogeno una perdita di energia che fa sì che, a parità di energia utile, occorra un consumo maggiore di idrocarburi, e conseguentemente il rilascio di una maggiore quantità di anidride carbonica nell’atmosfera.
La seconda opzione è quella di usare l’idrogeno in celle a combustibile. Si tratta di dispositivi che convertono l’energia immagazzinata nell’idrogeno in energia elettrica, che può essere usata per alimentare un motore elettrico. Anche in questo caso, il merito dell’idrogeno sarebbe quello di spostare l’inquinamento dalle città alle centrali di produzione dell’idrogeno. Visti i buoni rendimenti delle celle a combustibile, con questa tecnologia ci si può aspettare un livello di consumi di idrocarburi – e quindi di produzione di anidride carbonica – pressoché pari a quello attuale, a parità di energia utile prodotta. Neanche questa dunque è una opzione valida dal punto di vista ambientale, stante la necessità di ridurre prima possibile i consumi di combustibili fossili e le emissioni di anidride carbonica.
C’è poi una visione che prevede la produzione di idrogeno senza il ricorso a sorgenti fossili, per mezzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (solare, eolico, ecc.). L’idea di un sostanziale incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili non può che trovarci pienamente favorevoli. Tenuto conto però che, ragionevolmente, queste fonti potranno al più fornire solo una parte dell’attuale fabbisogno energetico mondiale, è possibile verificare che l’elettricità così prodotta sarebbe utilizzata in maniera più efficiente, cioè con minore spreco, immettendola direttamente nella rete elettrica piuttosto che non immagazzinandola nel nostro «secchio bucherellato».
Infine, va citato il fatto che l’idrogeno può essere ottenuto per reforming anche dal carbone. Questo procedimento, che come detto sopra equivale, in termini di produzione di anidride carbonica, a bruciare il carbone stesso (ma con minore resa energetica), aprirebbe in pratica la strada all’uso per autotrazione, e non solo, delle abbondanti riserve di carbone ancora esistenti sul pianeta, con un effetto sul riscaldamento globale ancora peggiore di quello degli scenari descritti precedentemente. Infatti, a parità di energia prodotta il carbone produce ancora più anidride carbonica del petrolio e del metano. Né può risultare di conforto la prospettiva oggi propagandata che la produzione dell’idrogeno avvenga in impianti in cui l’anidride carbonica venga «sequestrata» e immagazzinata in siti sotterranei. Infatti, al di là dei grossi problemi tecnici ancora da superare e del costo energetico del procedimento, nessuno è in grado di predire se nel lungo periodo questa anidride carbonica non sia comunque in grado di raggiungere l’atmosfera, per diffusione o in occasione di terremoti o altri eventi geologici violenti.
Riassumendo: gli idrocarburi fossili (petrolio e metano) sono preziosi in quanto esistono sul nostro pianeta in quantità limitate e costituiscono, oltre che fonti di energia, anche materie prime preziose per una grande quantità di processi industriali. Di conseguenza essi vanno risparmiati ed indirizzati agli usi strettamente necessari, non solo perché il loro utilizzo aumenta l’effetto serra, ma anche perché il prossimo raggiungimento del picco mondiale di produzione (previsto entro pochi anni) è causa di gravi tensioni internazionali, e sempre più lo sarà in futuro. Le azioni militari contro la repubblica federale di Jugoslavia e l’Afghanistan erano motivate principalmente dalla preoccupazione degli Usa e dei loro alleati di assumere il controllo delle vie di trasporto del petrolio del Mar Caspio. Il riferimento al petrolio è ovviamente ancora più esplicito quando si parla dell’Iraq.
I combustibili fossili, per poterli risparmiare, vanno utilizzati nel modo più efficiente possibile, il che oggi vuol dire che bisogna bruciarli in centrali elettriche. Altri usi vanno disincentivati. In quest’ottica, il motore a combustione interna rappresenta una tecnologia terribilmente inefficiente che va superata quanto prima, in quanto utilizza solo metà o anche meno dell’energia che si riesce a estrarre in una centrale elettrica. L’introduzione dell’idrogeno non può modificare questa visione, anzi renderebbe la situazione ancora più critica qualora venisse usato come combustibile per motori a combustione interna. Per di più, qualora la scarsità di petrolio e metano portasse in futuro all’utilizzo di idrogeno prodotto a partire dal carbone, gli effetti in termini di cambiamenti climatici sarebbero ancora più devastanti.
Invitiamo quindi tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro pianeta a non cadere nel tranello dell’idrogeno, che è in realtà uno stratagemma di marketing utilizzato dalle compagnie petrolifere con l’intento di mantenere l’attuale situazione di spreco dei combustibili fossili, e da alcuni governi in vista di un insostenibile passaggio ad un regime di produzione di energia basato principalmente sul carbone. L’idrogeno non rappresenta quindi la rivoluzione energetica promessa, ma una semplice riedizione degli odierni scempi ambientali (si pensi alle truffe della benzina verde e dell’ecodiesel). Il grosso problema dell’energia non è come immagazzinarla (anche questo ha un peso, ma diverso e di portata molto più limitata), ma come produrla e come utilizzarla con minori sprechi. Se ci sta a cuore il futuro del pianeta diventa improcrastinabile, accanto a un deciso sviluppo nel campo delle fonti rinnovabili e delle politiche di risparmio e di uso differenziato delle diverse fonti, uno sforzo collettivo verso l’elaborazione di un nuovo concetto dello sviluppo, che non sia basato sulla continua crescita economica, cioè sul continuo aumento quantitativo delle merci, dei prodotti e dei consumi. Tale crescita, la cui insostenibilità diventa di giorno in giorno più evidente, ci sta portando ad un stato di guerra infinita e permanente per appropriarsi delle sempre più scarse risorse energetiche.
Firmato,
Angelo Baracca, Franco Marenco, Emilio Martines, Andrea Martocchia, Luca Nencini, Maria Luigia Paciello, Libero Vitiello, aderenti al Comitato «Scienziate e scienziati contro la guerra»
EOLO non rappresenta di per se una soluzione al problema energetico. In effetti sposta il problema sulla produzione di energia elettrica (per muovere il compressore)e qui siamo da capo. Però introduce un concetto interessante che è quello di un’automobile con consumi molto ridotti. Tutto sommato sono convinto che sia possibile realizzare auto con motore a combustione interna (comunque decenti e sicure) con consumi molto ma molto ridotti.
Il punto cruciale però è questo:
1)Lo Stato italiano può rinunciare ai proventi dell’accisa? (basati su un largo consumo del prodotto petrolifero).
2)Gli Stati Uniti (appoggiati dagli altri produttori) permetteranno all’Europa di consumare meno petrolio? (senza ad esempio aumentare enormemente il prezzo e mettere in ginocchio un’economia non totalmente petrolio-indipendente).
Ricordiamoci bene che come è stato detto “i politici sono i camerieri dei banchieri”
e sempre a propositi di EOLO sembra che ci siano anche storie poco chiare su costi molto “sgonfiati” in business plan per accedere a finanziamenti finiti italiamente in tasca a qualcuno.
Il complotto c’è, ma al contrario.
Per quanto riguarda l’auto EOLO è interessante notare come si tenda a parlare sempre di complotti quando una tecnologia che sembra promettente non vede la luce. Nella realtà dei fatti se la macchina EOLO non viene prodotta o se non viene utilizzata la fusione freddà è perchè queste tecnologie o non esistono o non sono economicamente sfruttabili, il perchè è tra le pagine dei libri di fisica e per capirlo bisogna avere qualche conoscenza di base. Secondo me si puo’ ragionare semplicemente in questo modo: in questo mondo ognuno pensa al suo tornaconto , se qualcuno dimostra che la fusione fredda funziona vince un Nobel e la ‘gloria’, se qualcuno rende economicamente valida la EOLO diventa miliardario (in euro). Nessuno finora lo ha fatto quindi nessuno è ancora stato in grado di farlo….. e smettiamola di parlare di complotti.
La macchina ad aria compressa…
finisce in una nuvola di fumo
Il caso Eolo auto di Marco Pagani
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato
alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di
Bologna una macchina rivoluzionaria: la Eolo (questo il nome originario dato
al
modello), era una vettura con motore ad aria
compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e
resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77
euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di
10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che
veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore
il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria
compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche
la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una
bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle
vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l’ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it
venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei
tanti a mettersi in lista d’attesa, lo stabilimento era in costruzione,
la produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare
ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della
benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia,
dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato
sull’autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l’attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure
stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it
risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che senza
aspettare 20
anni per l’idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo
venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di
problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia
è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,
hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant’è che anche oggi, se scrivete su Google la parola “Eolo”, nella
prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana
storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti:
Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca
cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90
dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente
in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un’auto.
I dirigenti di Eolo auto Italia rimandano l’inizio della produzione a
data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà
del
2006…
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda?
Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio
non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi,
l’idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio,
che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia
elettrica,
non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos’altro in quei
cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di
qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed
intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie
del petrolio e le case costruttrici, senza che l'”informazione” ufficiale
dica mai nulla, presa com’è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto
al
tavolo…
… fatele girare certe informazioni!!! La gente deve SAPERE!!!!!!!
no, non credo che sia qualche lobby internazionale del petrolio a nascondere la eolo, ma che siano i governi, che non possono rischiare di perdere le grasse accise che arrivano dal petrolio. e intanto ci sono uragani, gelate e quant’altro, ma quando i costi dei disastri supereranno i vantaggi economici del petrolio??
Bravo Beppe, hai centrato il punto in pieno. Ma purtroppo c’è un piccolo problema: l’Italia è un paese di egoisti. Ognuno pensa sempre prima al proprio tornaconto, alla propria immagine, alla propria opinione che è sempre la migliore. Non c’è confronto perché non c’è la volontà di confrontarsi. Ognuno sostiene la propria tesi senza dare il braccio a torcere. Non c’è un’unione di intenti che porti all più saggia via di mezzo.
Un esempio vivente sei tu. Il nostro paese “dovrebbe” garantire la libertà di parola a tutti, a me, a te e a chiunque voglia dire la sua denunciando, ove provatamente vero, i casi di abusi, mala gestione, dolo ecc. ecc. Ma garantire a qualcuno la libertà di parola significa anche sopportare le critiche e gli attacchi verso gli organi garantisti. Significa che se io ti do la libertà di critica, devo sopportare che tu critichi me. Se io vado dal tronchetto dell’infelicità e gli dico che, secondo me, è un ladro bugiardo mafioso corrotto, mi fa un culo in tribunale che finisce di suturarmelo mio figlio perché avrò i reumatismi per farlo da solo. Ma la colpa non è del tronchetto, ma del giudice, il vero garante del mio diritto di opinione.
Mentre, d’altro canto, io non posso citare il costruttore di casa mia perché mi si è staccato il calorifero del bagno che, cadendo sulla vasca, mi ha spaccato rubinetteria e vasca stessa. E se qualcuno fosse seduto sulla vasca che sarebbe successo? Questo dopo altre mille incompetenze, come l’inversione dell’acqua calda e l’acqua fredda sempre in bagno (avevo il vapore nel cesso!!!), inversione delle piastrelle nei due bagni, e altre cosucce ancora. Per non parlare dei mobilieri!!!
Mi sono consultato con più di un avvocato e TUTTI mi hanno sconsigliato di procedere perché, se anche avessi vinto, avrei comunque perso dei soldi!!!.
E allora di che cosa abbiamo bisogno? Di un cambio GENERALIZZATO di mentalità. Siamo tutti con l’ambiente ma ce ne sbattiamo le palle se mischiamo la plastica con la carta e, anzi, ci rompe pure le palle smistarle. Siamo tutti caritatevoli, ma non ci occupiamo di sapere dove cazzo sono finiti i nostri doni ai paesi, tanto per dirne una, colpiti dallo tsunami. E Bertolaso! Che dio l’abbia in gloria, mi viene a dire “Be’, forse è meglio controllare perché forse non tutti gli aiuti sono arrivati a destinazione”!!??!! E tu che cazzo ci stai a fare lì??!!!
Recentemente sono stato in Australia (viaggio di nozze) e me ne sono innamorato. Non perché sia di “moda”, ma perché, tra le innumerevoli altre cose che mi hanno portato a volermi trasferire là definitivamente, ho notato un tratto della loro vita che mi ha colpito molto: la loro è una mentalità positiva e propositiva. Non è una lotta continua come qui!!! Là ognuno si fa il culo per offrire il miglior prodotto possibile, perché sa che 1) da quello dipende la propria possibilità di vendere e 2) perché sa che avrà altrettanto acquistando a sua volta!!!! La vita non è una LOTTA continua contro il datore di lavoro, il costruttore o il fisco. E’ un lavoro comune per addivenire ad un fine che beneficia tutta quanta la comunità! Poi ci mancherebbe, anche loro hanno i loro tronchetti dell’infelicità, i loro capretti rampanti (cordero in spagnolo vuol dire capretto), e i loro nani portatori di democrazia, ma non hanno il margine osceno di azioni e impunità che hanno qui. E lo sai perché? Perché sono coscienti di avere in mano l’arma che tutti temono: il voto!!
se avete seguito la discussione fin quà, vi sarete resi conto che ognuno ha detto la sua in merito al problema energetico: c’è chi mette avanti la fissione, chi la fusione, chi il solare, chi la geotermica, chi l’eolica, chi il petrolio, chi il carbone, chi l’idrogeno etc. etc.
da un punto di vista scientifico nessuno potrà mai dare certezze ed un valore assoluto riguardo la scelta di una fonte più che di un altra. la scienza non da certezze.
da un punto di vista economico idem: certezze non ce ne sono poichè il concetto di economia è di per se stesso molto ma molto relativo.
i valori, i valori in gioco sono la chiave di tutto, i valori condivisibili di solidarietà, condivisione sociale ed economica, rispetto per l’uomo e per l’ambiente, i valori umani e democratici, etc. etc.
in base ad essi dovremmo fare le nostre scelte per il futuro e tagliare i ponti con un inglorioso passato e un penoso presente.
guardiamo assieme alle fonti alternative e rinnovabili. la scienza e l’economia saranno solo degli strumenti al servizio dei valori condivisi e non più degli interessi di pochi.
Leggendo questo blog ho visto tante discussioni sulle differenze tra diverse fonti di energia. Se sia meglio una che l’altra, secondo considerazioni di pulizia sicurezza ed efficienza.
Purtroppo, se si vogliono fare veramente dei discorsi che portino a qualcosa, bisogna mettersi sullo stesso piano di chi “abbiamo” votato e chi ci e’ stato imposto (vedi amministratori delegati vari).
D’altronde tutti sarebbero d’accordo sull’utilizzo di fonti rinnovabili, pulite, sicure, ecc, ecc, se pero’ queste possano sostenere il bisogno di energia che ogni giorno noi italiani richiediamo ed a un costo sostenibile (avere una bolletta triplicata per avere questo tipo di energia, non farebbe piacere comunque a nessuno).
Possiamo dire moltissime cose positive sull’eolica, sull’energia solare, ecc, ma se facciamo un’analisi, anche spicciola, possiamo vedere come i risultati di anni di investimenti (se non ricordo male qualcuno, in un post precedente, accennava a 18 miliardi di euro) abbiano portato ad un 2% di soddisfazione del bisogno energetico italiano.
Io la vedo un po’ scarsina la situazione…il perche’ ci sono, e sono dati sostanzialmente da vingoli fisici (del processo di trasformazione) e (strutturali delle centrali). L’uniche fonti rinnovabili sotto questo punto di vista sono l’idrotermica e la geotermica.
Probabilmente se questi soldi fossero stati investiti per fare un piano energetico, che in Italia non c’e’ mai stato (si e’, infatti, sempre giocato alla rincorsa della domanda), che prevedesse una migliore gestione dei finanziamenti ad iniziative di autoproduzione (e non dico maggiori finaziamenti), a un incentivo ad sostituire elettrodomestici, lampadine, e quant’altro, antiquati e con consumi che sono quasi il doppio di quelli in commercio oggi, Il discorso potrebbe essere migliore.
Per quanto riguarda l’autoproduzione, in Germania (questa informazione mi e’ stata riferita e non posso garantire sulla sua autenticita’) funziona che: le banche ti prestano soldi per costruire l’impianto. Quest’ultimo, allaciato alla rete nazionale, vende l’elettricta’ che produce in eccesso e quel guadagno del privato serve per restiture il finanziamento.
Una procedura snella semplice, che porta ad un effettivo vantaggio anche per il privato.
Se guardiamo alla possibilita’ di scelta da parte dell’ENEL di diversificare la produzione, cercando strade alternative, vediamo che e’ un po’ limitata (e con questo non e’ mia intenzione difendere l’ENEL). Importazione e’ resa difficile dall’imposibilita’ di costruzione di altri elettrodotti. Neanche io vorrei dei cavi di alta tensione sopra la mia casa.
Il nucleare e’ vietato in Italia e da poco e’ possibile per aziende italiane all’estero. Strada dove e’ indirizzata l’ENEL (e questo sarebbe discorso per un altro blog…pensaci tu Beppe).
Le politiche finanziarie dell’ENEL hanno portato ad una incapacita’ della stessa a incrementare rese e capacita’ delle centrali a carbone e a petrolio…con conseguente perdita di produttivita’. Ma vi rendete conto che ci sono delle centrali che producono sotto costo? l’ENEL paga lo stato per poterle utilizzare perche’ troppo inquinanti? in pratica si compra la licenza di inquinare piu’ del dovuto.
Restano quindi le fonti dove si fa ricerca ,o almeno cosi’ si dice, ancora oggi: vale a dire fusione e spaziale (mi ricordo una missione, anche italiana, per vedere se era possibile produrre energia dal campo magnetico terreste).
Purtroppo per la fusione, come anche per l’idrogeno, il costo di produzione supera la produzione in termini di energia (fonte “Le Scienze”). E per quanto riguarda la spaziale non ne ho saputo piu’ niente.
Forse da questa situazione se ne uscira’ solamente nel 2007 con la liberizzazione del mercato, dove ENEL, con questi presupposti, ne verra’ tagliata fuori.
Se in questo post avessi detto qualcosa di non veritiero, o che le mie informazioni sono sbagliate vi pregherei di segnalarmelo con relativa fonte.
scusate ma trovo la vostra diatriba piuttosto sterile e scarsamente interessante. Quindi se per favore avete da dire qualcosa di interessante, oppure interrogativi da porre o ancora spazio per uno sfogo personale ok, se vi interessa invece che la platea stabilisca chi tra voi due ha il pisello più lungo vi chiederei di smetterla. Non si capisce nemmeno qual’è (se c’è) la tesi dibattuta. Scambiatevi le mail e continuate in privato, oppure trovatevi e risolvetela con un duello rusticano! (ancor meglio spegnete la rissa con due belle birre gelate e una stretta di mano). Se vi ho offeso pazienza, vi passerà. In ogni caso non inviatemi messaggi, non risponderò, non ho alcuna intenzione di condurre in questo blog inutili discussioni.
Ma esiste ancora qualcuno chesi riferisce all’idrogeno come ad una “FONTE” di energia? E’ UN VETTORE’ come una pila che non produce niente ma costa soltanto! Poi tanto per spaventare i duri e puri dell’ecologia: IL SOLE é RADIOATTIVO!! lo spegnamo? 😉
Un bel blog! Complimenti merita veramente tanto! Inoltre volevo complimentarmi per lo spettacolo fatto a Milano! Cose sagge e soprattutto vere e come al solito la verità fa male!!
Un abbraccio.
Alessandro
Ciao, mi chiamo Mario e vorrei avere delle informazioni riguardo i finanziamenti per l’installazione di pannelli fotovoltaici, perchè sto costruendo un’abitazione a basso consumo di energia, ora sono nella fase dell’installazione dei pannelli solari per la produzione dell’acqua calda e volevo attendere appunto i fondi per posare anche quelli per la produzione di energia elettrica.
Chi sa qualcosa me lo passi, Grazie.
e mail:info@fratellivisini.com
FS
conclusione:conviene effettuare la fase di compressione in fase liquida,perchè è necessario meno lavoro…è più facile “comprimere” un fluido allo stato liquido.
MM
Di male in peggio.
Quello che vuoi dire e` che e` richiede meno lavoro far aumentare di pressione un liquido anziche` un gas.
FS
Si.(NB:densità diversa)
La fase si chiama di compressione perchè qlcs si comprime… indovina cosa?…ciclo bifase!..quindi??
ma scusa non sai com’è fatta una centrale termoelettrica??
FS
il lavoro di compressione di un fluido incomprimibile è semplicemte uguale al prodotto del volume specifo del fluido per il salto di pressione o ancora è pari al salto entalpico misurato tra i due livelli di pressione.
entalpia di un liquido? che cos’è?
è più corretto parlare di pompaggio,
MM
Era ora!!
FS
lo avevo già detto… ma la fase è di compressione..il lavoro è di…?
FS
gli antichi romani dicevano : spiritu ducere (=aspirare)
aspirare ad-spirare..vuol dire curiosamente soffiare 🙂
si succhia..si aspira..ci sono le pompe per il vuoto…ma il fluido non si tira…è una sbagliata percezione…
MM
E quindi un fluido non si puo` nemmeno ” soffiare “?
Nelle trombe cosa si “soffia” se non un fluido?
FS
volevo farti notare che aspirare ha assunto un significato diverso rispetto all’origine latina… soffiare in italiano non mi pare sia sinonimo di aspirare…
certo i gas si possono:”spingere”(soffiare),comprimere,aspirare(ma non come si pensa).
non si possono tirare!
si succhia l’aranciata con la cannuccia dalla lattina,ma come si fa a succhiare qualcosa che non resiste a trazione??
io bevo l’aranciata è innegabile…
aspirare(da vocobalario..lo hai scritto tu!):trarre a sè…
trarre(latino:trahere)=tirare… trascinare..
un gas tirato? trascinato??
ma tu che stai dicendo??
ma scherziamo??
non faccio affatto confusione!!
si dice aspirare,ma in realtà non si aspira…lo sò sembra una scemenza…
FS
lo stantuffo dell’auto non risucchia dentro il gas..è il gas SPINTO dalla pressione atmosferica ad entrare dentro la camera dove sussiste una condizione di minore pressione….(e non solo x questo)
MM
Il che e` per l` appunto l` ” aspirazione ”
FS
il gas è spinto…non tirato.. attenzione!
si dice aspirazione,ok…ma… ripeto.. sbagliata percezione…
vedo che ti intendi bene di momenti torcenti etc,,vai a vedere il tensore degli sforzi nel caso di un fluido…
FS
si parla di combustibile per le centrali nucleari… non fai nessuna osservazione?
ma l’uranio non è un combustibile!! o no?
cacchio..che imbecilli non sanno scrivere!!
MM
ma cosa stai dicendo?
FS
aspirare un gas non è sbagliato in italiano,però è simile a dire combustibile quando si parla di centrali nucleari… capì?
l’uranio non brucia !!! eppure si chiama combustibile…
fai la prova con la siringa…
togli l’ago..tira un pò indietro lo stantuffo per esempio fino a 1ml…poi tappala con un dito(premi forte) e cerca di tirare indietro lo stantuffo…
oppone resistenza??
perchè??
ti ho già risposto.
ripeto…si usa dire aspirazione o aspirare i gas ma in realtà è un modo di dire ingannevole,anche se esatto in italiano.
ripeto..si parla di fase di compressione ..quindi lavoro di compressione nella fase liquida oltra la curva di isotitolo zero dove le isobare sono ripidissime(diagramma di Gibbs dell’acqua o vapore saturo)…
ripeto..il liquido viene portato a una pressione maggiore..però a notare bene qualcosa viene compressa…che cosa?
il circuito è chiuso e cis ono parti con vapore e parti con liquido…
capì????
ripeto…fase di compressione di fluido allo stato liquido ..lavoro di compressione..
ripeto…aspirazione di un gas…ma in realtà non si succhia ne tira..
ripeto…si dice combustibile nucleare ..ma l’uranio non brucia..
mi dispiace non sà che altro dirti…
rileggiti i testi di fisica tecnica,meccanica dei fluidi…
mi spiace è così!!
ma ora davvero basta… leggti qlcs in merito..se ho sbagliato io..ok sono un cazzone ..se hai sbagliato tu…ehm…aggettivo a scelta…
chiedo scusa per avere abusato dello spazio riservato ai commenti in questo blog.
È l’obiettivo di una direttiva europea che entrerà in vigore il prossimo anno. Secondo un recento studio i cittadini del continente passano il novanta percento del tempo al chiuso, e lo spreco energetico è enorme.Le esperienze condotte e cosa cambierà nel futuro prossimo è il tema di europeans in onda fino a giovedì. Siamo a Linz, nel nord dell’Austria. In questa città il centro regionale di consulenza energetica ha accolto nel corso degli anni centinaia di persone desiderose di ridurre l’ammontare delle proprie bollette. I frequentatori sono giovani coppie che hanno deciso di far costruire la propria abitazione, o prioprietari che vogliono rinnovare la propria residenza.
Sig. Bettanini, mi scusi, ma a quanto ne so io sul Vajont, le vittime sono da imputare SOLO all’orgoglio umano, in quanto la diga, capolavoro di ingegneria, non ha ceduto ed è ancora al suo posto.
La tragedia che si è consumata era stata da tempo segnalata e monitorata, erano stati anche fatti degli esperimenti all’epoca per calcolarne il comportamento su di un plastico grande all’incirca 40 mt. ed era stato ritenuto il risultato molto allarmante.
Non si è voluto però evacuare il paese e svuotare la diga solo per l’orgoglio dei responsabili della SADE.
I morti ci sono stati per il cedimento della cima del monte TOC che ha fatto traboccare l’invaso.Il tutto è ancora visibile per chi lo vuole vedere.
La diga è ancora un capolavoro di ingegneria italiana.
In quanto all’orgoglio: come abbiamo visto sopra è proprio questo da temere quando si parla di sicurezza per le centrali nucleari.
E’ poi curioso quanto asserisce sull’anidride carbonica; a me sembra vero il contrario: l’anidride è riassorbibile dall’ecosistema in relativamente breve tempo, una contaminazione nucleare mi sembra che ci metta qualche migliaio di anni, mi sbaglio?
Caro Beppe,
mi chiamo Massimiliano Cesaretti e leggendo questo articolo ho finalmente scoperto una questione sulla quale non corcordo con te(è la prima volta!). Le tue considerazioni, a mio avviso, possono valere in parte e solo per quanto riguarda i processi di fissione nucleare. I processi di fusione (sui quali si dovrebbe basare la futura centrale Iter, finanziata dalle maggiori potenze mondiali) permetterebbero invece di ottenere energia senza alcun tipo di rischio radioattivo.
Resta invece il problema delle scorie, sul quale si stanno comunque facendo importanti passi avanti.
Grazie per l’attenzione e continua così perchè sei un grande.
Ciao!
Massimiliano Cesaretti
In realtà, signori, non è il nucleare in sé ad essere pericoloso, ma il metodo (fissione o fusione a caldo) utilizzato per ottenere l’energia. La fissione a caldo ha come risultato l’emissione di raggi gamma (quelli radioattivi, per intenderci) ed è questo che la rende pericolosa. Forse qualcuno di voi saprà che, tuttavia, la fissione non è il solo metodo per ottenere energia elettrica dal nucleare. C’è una “nuova” tecnologia (per la quale i finanziamenti, guarda caso, sono stati sospesi e soppressa l’esperimentazione) che si chiama “fusione a freddo” ed è davvero 1) pulita, 2) economica 3) molto produttiva. vi allego il link ad un libro molto interessante.
Le informazioni date da Beppe sono un po’ imprecise, come il commento della tabella. Comunque volevo solo dare uno spunto di riflessione. L’energia pulita in Italia ha gia’ fatto 2000 morti (Vajont). Quello che bisogna decidere adesso senza fretta ed arroganza è se vogliamo continuare ad avvelenarci con centrali c onvenzionali e con il traffico o vogliamo guardare al futuro. Allo stato attuale della tecnologia il futuro energetico (prossimi 50 anni) sara’ dominato da carbone+petrolio+nucleare (versione occidentale, molto diversa da Chernobyl che era versione sovietica ad uso militare). Nei prossimi 100 anni potra’, se adeguatamente finanziata, vedere la luce la fusione nucleare piu’ pulita economica e sicura della fissione. L’anidride carbonica avvelena il pianeta nel suo complesso con conseguenze per adesso imprevedibili, l’esplosione di una centrale nucleare come Chernobyl porta invece a livello globale danni localizzati e riassorbibili dall’ecosistema. Pensiamoci.
Per Francesco Spina:
“mi sono espresso male sia sull’aspirazione che sulla compressione…
vediamo se va meglio…”
Gia meglio..
Per Francesco Spina:
“il lavoro di compressione durante la fase di compressione nel ciclo Rankine del fluido di lavoro allo stato liquido è di un ordine di grandezza nettamante inferiore(circa 100 volte)rispetto a quello del lavoro di espansione ottenuto durante la fase di espansione del fluido di lavoro.”
MM
NON si parla di compressione di un liquido!!
Lo hai appena detto tu qui sopra..
FS
conclusione:conviene effettuare la fase di compressione in fase liquida,perchè è necessario meno lavoro…è più facile “comprimere” un fluido allo stato liquido.
MM
Di male in peggio.
Quello che vuoi dire e` che e` richiede meno lavoro far aumentare di pressione un liquido anziche` un gas.
FS
Si,lo sò..fa orrore anche a me,ma si dice così!!
MM
NON si dice cosi` e lo hai detto a chiare lettere tu qui sopra, quando dici” mi sono espresso male sia sull’aspirazione che sulla compressione… “.
Perche` continui a insistere?
FS
il lavoro di compressione di un fluido incomprimibile è semplicemte uguale al prodotto del volume specifo del fluido per il salto di pressione o ancora è pari al salto entalpico misurato tra i due livelli di pressione.
è più corretto parlare di pompaggio,
MM
Era ora!!
FS
i gas nello studio dei compressori posoono essere ritenuti in particolari condizioni di moto incomprimibili(sono 3 volte che te lo dico!!)
FS
certo,è scorretto anche se entrato nel linguaggio comune(e non) parlare di aspirazione di un fluido.
MM
ERRATO!
In Fisica Tecnica si parla comunemente di aspirazione di un fluido!!
FS
i fluidi (a rigore sono gas o liquidi che si trovano oltre la temp e/o pressione K) non si oppongono alla trazione!!!
MM
Ho capito, ma che Kaiser centra questo con l` aspirazione?
La trazione significa applicare una forza all` estremita` di una trave tesa ad ” allungare ” la trave stessa, che ca**o centra la trazione, il momento torcente, il momento flettente ( che NON si applicano ai fluidi ) con l` aspirazione ( che interessa SOLO E PROPRIO i fluidi? )
Ti ho dato anche i link al vocabolario della lingua italiana, leggitelo
FS
più corretto parlare di “intake” “immissione” e non aspirazione anche se non è sbagliato.
MM
Adesso dici che pero` ” non e` sbagliato “. Guarda che e` proprio giusto, ti ripeto che si parla comunemente di aspirazione di gas, di aspirazione di aria all` interno della camera di combustione, etc.
FS
non si possono fare cestini di acqua liquida..o funi…
quando mi fai un cestino di azoto gassoso?? 🙂
MM
Confondi l` aspirazione con la trazione!!
I fluidi nonresistono a trazione ma possono essere aspirati
FS
gli antichi romani dicevano : spiritu ducere (aspirare)
aspirare ad-spirare..vuol dire curiosamente soffiare 🙂
si succhia..si aspira..ci sono le pompe per il vuoto…ma il fluido non si tira…è una sbagliata percezione…
MM
E quindi un fluido non si puo` nemmeno ” soffiare “?
Nelle trombe cosa si “soffia” se non un fluido?
FS
lo stantuffo dell’auto non risucchia dentro il gas..è il gas spinto dalla pressione atmosferica ad entrare dentro la camera dove sussiste una condizione di minore pressione….etc
MM
Il che e` per l` appunto l` ” aspirazione ”
FS
prendi una siringa togli l’ago(non usarla per quello che la usi abitualmente…scherzo!)aspira un pò di aria,tappa il forellino e adesso tira lo stantuffo(come se dovessi riempirla)…è difficile tirare vero??
MM
Ma cosa stai dicendo?
FS
cavolo i fluidi resistono a trazione!!!!
Nobel per la fisica a Martini!!…
MM
Vedi sopra, confondi trazione con aspirazione
FS
no…è la pressione atmosferica esterna che preme!
non esistono valori di pressione assoluta negativa!!
si parla di depressione e pressione negativa quando si parla di pressione relativa.
MM
E allora?
FS
si parla di combustibile per le centrali nucleari… non fai nessuna osservazione?
ma l’uranio non è un combustibile!! o no?
cacchio..che imbecilli non sanno scrivere!!
ORRORE attenti le centrali nucleari producono biossido di carbo uranio CUO2…che provoca l’effetto radietta guasta…diventeremo tutti sordi…
MM
Ma cosa stai dicendo?
FS
bella la storia dell’aspirazione?
se è bella…e sei ing..cambia lavoro… :)alla svelta!!
adesso capisco perchè saltano in aria i reattori delle centrali.
ti aiuto per la lettera di licenziamento??
iscriviti a un corso di recupero.
corso finito.
ciao
MM
Non mi sembri proprio un professore di corsi di recupero.
Beppe,non sai mica dove si possono trovare celle fotovoltaiche ad un prezzo accettabile? In Italia hanno tutti adeguato i costi a quanto viene rimborsato nei bandi regionali, che sono notoriamente senza fondi. Risultato i prezzi per chi vuole fare senza essere finanziato dallo stato sono doppi di quelli reali. Non è che ci si potrebbe dare una mossa in questo senso?
Ci terrei a segnalare un avvenimento molto importante per quanto riguarda l’energia: l’avvio della costruzione presso Cadarache in Francia del prototipo di reattore a fusione nucleare, un sistema che permetterebbe di creare energia pulita e abbondante.
Per maggiori informazioni, vi consiglio di leggere il sito http://www.iter.org (in inglese), visto che io non sono uno studioso di fisica (studio scienze politiche) e quindi non sono in grado di darvi informazioni dettagliate sul funzionamento.
Posso solo dire che la fusione nucleare prende due atomi, credo di deuterio e sfrutta l’energia che si crea quando questi due atomi si fondono.
Il deuterio si può ricavare dall’acqua di mare, quindi non c’e’ necessità di usare l’acqua dolce (di cui c’e’ una obbiettiva scarsità).
Bene, spero che questa sia per voi, come per me, una bella notizia di cui tutti abbiamo bisogno, ogni tanto 🙂
i gas sono comprimibili..in particolare risultano più o meno comprimibili rispetto ai gas ideali tanto che è necessario introdurre in una formula che tu hai scritto un fattore di correzione(fattore di compribilità Z)
i liquidi sono difficilmente comprimibili..cioè…scarse variazioni di densità o volume specifico.
i liquidi ideali sono incomprimibili.
mi sono espresso male sia sull’aspirazione che sulla compressione…
vediamo se va meglio…
il lavoro di compressione durante la fase di compressione nel ciclo Rankine del fluido di lavoro allo stato liquido è di un ordine di grandezza nettamante inferiore(circa 100 volte)rispetto a quello del lavoro di espansione ottenuto durante la fase di espansione del fluido di lavoro.se si comprimesse vapore(aeriforme) ad alta temperatura il lavoro di compressione sarebbe molto più grande.
se si comprimesse in condizioni di vapore saturo ci sarebbe il rischio di cavitazione nelle pompe e problemi anche in un compressore e inoltre sarebbe molto difficile costruire un impianto che possa soddisfare queste condizioni di funzionamento..non solo..ma verrebbe meno il vantaggio della compressione in fase liquida.
il lavoro di compressione durante la fase di compressione nel ciclo Joule del fluido di lavoro allo stato gassoso è di un ordine di grandezza quasi pari a quello del lavoro di espansione ottenuto durante la fase di espansione del fluido di lavoro.
conclusione:conviene effettuare la fase di compressione in fase liquida,perchè è necessario meno lavoro…è più facile “comprimere” un fluido allo stato liquido.
si,lo sò..fa orrore anche a me,ma si dice così!!
il lavoro di compressione di un fluido incomprimibile è semplicemte uguale al prodotto del volume specifo del fluido per il salto di pressione o ancora è pari al salto entalpico misurato tra i due livelli di pressione.
è più corretto parlare di pompaggio,ma è lo stesso discorso sull’aspirazione(leggi dopo)
il lavoro di compressione di un fluido comprimibile è uguale all’integrale del volume specifico in dp tra gli stati termodinamici
di ingresso e uscita della macchina termica operatrice.
suggerimento:c’è vapore..è un ciclo bifase(Rankine)… sibillino come suggerimento??..
i gas nello studio dei compressori posoono essere ritenuti in particolari condizioni di moto incomprimibili(sono 3 volte che te lo dico!!)
per bassi rapporti di compressione e M=0.2-0.3 C=1.01..1.02 (fattore di comprimibilità)…. sei ing? allora sai di cosa sto parlando… che cavolo me lo chiedi a fare??
certo,è scorretto anche se entrato nel linguaggio comune(e non) parlare di aspirazione di un fluido.
i fluidi (a rigore sono gas o liquidi che si trovano oltre la temp e/o pressione K)
non si oppongono alla trazione!!!
è più corretto parlare di “intake” “immissione” e non aspirazione anche se non è sbagliato.
non si possono fare cestini di acqua liquida..o funi…
quando mi fai un cestino di azoto gassoso?? 🙂
gli antichi romani dicevano : spiritu ducere (aspirare)
aspirare ad-spirare..vuol dire curiosamente soffiare 🙂
si succhia..si aspira..ci sono le pompe per il vuoto…ma il fluido non si tira…è una sbagliata percezione…
lo stantuffo dell’auto non risucchia dentro il gas..è il gas spinto dalla pressione atmosferica ad entrare dentro la camera dove sussiste una condizione di minore pressione….etc
prendi una siringa togli l’ago(non usarla per quello che la usi abitualmente…scherzo!)aspira un pò di aria,tappa il forellino e adesso tira lo stantuffo(come se dovessi riempirla)…è difficile tirare vero??
cavolo i fluidi resistono a trazione!!!!
Nobel per la fisica a Martini!!…
no…è la pressione atmosferica esterna che preme!
non esistono valori di pressione assoluta negativa!!
si parla di depressione e pressione negativa quando si parla di pressione relativa.
si parla di combustibile per le centrali nucleari… non fai nessuna osservazione?
ma l’uranio non è un combustibile!! o no?
cacchio..che imbecilli non sanno scrivere!!
ORRORE attenti le centrali nucleari producono biossido di carbo uranio CUO2…che provoca l’effetto radietta guasta…diventeremo tutti sordi…
bella la storia dell’aspirazione?
se è bella…e sei ing..cambia lavoro… :)alla svelta!!
adesso capisco perchè saltano in aria i reattori delle centrali.
ti aiuto per la lettera di licenziamento??
iscriviti a un corso di recupero.
Comincio a non tollerare più l’IGNORANZA e la grettezza di buona parte degli ambientalisti!
Il fatto: Il GRTN ha (da tempo)pubblicato la sintesi degli impianti qualificati al 31 maggio 2003 (ce n’è una copia ne il Giornale dell’Ingegnere – n.11 15/06/05 pag.6) da questi emerge che è previsto un massiccio incremento di centrali eoliche, oggi ci sono 21 impianti in esercizio con producibilità pari a 272,2 GWh ce ne sono in progetto 95 con producibilità pari a 7207,9 GWh! Fantastico, fonte totalmente naturale e rinnovabile con ZERO emissioni inquinanti e con materia prima GRATIS. PERO’ appena si presentano i finanziatori con i progetti esecutivi spuntano comitati locali come funghi!(vedi valtaro PR o sicilia) Quasi sempre appoggiati da esponenti di Legambiente o del CAI ecc. ecc. CONTRARI alla realizzazione degli impianti eolici! E’ una follia! Cacchio dato che nessuno di noi può o vuole rinunciare all’energia elettrica da qualche parte e in qualche modo bisogna pure produrla!! dico, se c’è la possibilità di produrla da una fonte gratuita (le altre fonti le compriamo all’estero pagandole di tasca nostra) e che in più NON INQUINA, che se la vuoi smantellare lo fai in una settimana senza lasciare traccie e i materiali li ricicli al 100%, NON VA BENE?? Beh allora dico che le possibilità sono due:
1)qualcuno ha il cervello grande come una mandorla.
2)qualcuno è in malafede, in realtà non gliene frega unca di inquinare il pianeta, basta che sia fatto a casa del vicino e non a casa propria!
Bella roba!!
Caro Francesco, prima mi dici che ( post del 30.06.05 alle 23.01 ) ” il lavoro necessaario per comprimere un gas è maggiore di quello necessario per comprimere un liquido. ” e poi che ( post del 4.07.05 alle 17.40 ) ” i liquidi come giustamnete fai notare sono quasi incomprimibili e infatti quelli ideali sono incomprimibili. ”
Caro Francesco, poi dici che ( post del 6.07.05 alle 15.57 ) ” si confermo i gas negli studi dei compressori(stadi..sezioni di passaggio..palettature) sono ritenuti incomprimibili. ” ma subito dopo specifichi che ”
complessivamente però vengono compressi ” e dici che e` pure ” ovvio “!!
Riguardo al nucleare e alle fonti rinnovabili,
rispondetemi a questo: rivista “Le Scienze”
Giugno 2005, editoriale di Enrico Bellone, articolo di Ugo Spezia. Dati alla mano:
“All’epoca di Chernobyl, la potenza nucleare mondiale era di 250000 magawatt, mentre nel 2003 era di 361000, una crescita del 45%…. sono in costruzione 31 nuovi impianti e 7 sono già stati ordinati……la Francia si regge sul nucleare per il 78% dell’energia prodotta e la Germania per il 33%.Le fonti rinnovabili in Italia coprono un fabbisogno nazionale dello 0.5% con una spesa complessiva di 100000 miliardi.”
come si chiama Messner di nome? Reynold..s(non si scrive così) ma suoba uguale.
il numero di Mach non ha neinte a che fare con pomep e compressori..sei sicuro??
sicuro ..sicuro…sicuro??
sezione di passaggio…convergente divergente…chocking..blocco sonico della portata.. numero di Mach… ricorda qlcs??
il lavoro specifico è proporzionale al vulume specifico…
“peso o volume??” vedi tu.. matteo!!!ti boccio 🙂
lavoro specifico per portata dà il lavoro.. come non ha importanza?
c’è lo stallo causato da problemi del flusso d’aria sul profilo alare..e c’è lo stallo negli aerei a reazione nel compressore…
per fortuna evento piuttosto raro.
i profili alari sono per certi versi simili ai profili delle palettature dei compressori.
la differenza tra ciclo rankine e ciclo joule è fondamentale…
è proprio quello il nocciolo della questione e spiega pechè pompare un liquido(contento?) è meglio che comprire un gas(uhhh come sei pignolo!!)
le pompe a stantuffo sono sistemi chiusi?
sul motore dell’auto non ne usciamo…,,siamo in stallo 🙂
“se il ciclo viene eseguito spesso in minuto”…potrebbe voler dire che è eseguito molte volte!
non ho detto un ciclo…
è una sottigliezza che non hai capito…
nel singolo ciclo per esempio la fase di compressione dura pochi millesimi quindi non sufficienti ad uniforme la temperatura nella camera fino alle pareti,però in un minuto ci sono moltissime compressioni che rimetto in contatto ogni volta un fluido caldo con le pareti…è come se riscaldassi ad intermittenza…ma così velocemente che il riscaldamento sembra continuo(ma non è così)
sbagliato?? e allora togli l’acqua dal motore…
purtroppo è di ghisa…si dilata..è…grippp azzo!
mi spiace deluderti i gas non si aspirano…i sensi ingannano la mente… tu aspiri acqua con una siringa?? sicuro??
realizza una fune di acqua..
se è corretto parlare di aspirazione,,perchè non è corretto parlaredi fase di compressione in un ciclo rankine?
la pressione è un tensore…non è filosofia…
la pressione idrostatica è un tensore speciale.
la pressione relativa può essere negativa…la pressione assoluta no!!!! al massimo si può avere pressione zero…o cmq condizione di vuoto.
non è la depressione che risucchia,ma la pressione che spinge…
le pompe non pompano vapore!!ci mancherebbe!!! le vuoi distruggere??
se consideri un liquido come caso particolare di un gas …incomprimibile…lavoro di compressione di un fluido incomprimibile ha senso…anche se non è un’espressione molto corretta.
si il liquido non diminuisce molto di volume…
ti ho citato la compressione in un sistema aperto e in uno chiuso,perchè tu insistevi con la storia del bussolotto e dello stantuffo che comprime il gas.
si confermo i gas negli studi dei compressori(stadi..sezioni di passaggio..palettature) sono ritenuti incomprimibili.
complessivamente però vengono compressi(ovvio!!!)
si i compressori volumetrici sono pompe rotative…mi dispiace.
Per Daniele:
” Guardata il sito se vi interessa, io non commento per mancanza di informazioni. So solo che è indirizzata ai possessori di partita IVA, per adesso, e che la pubblicità per radio è sparita dopo poche settimane…
Saluti ”
Ho cercato su Google e non ho trovato niente ne` sulla societa` ne` sul presidente.
La cosa mi puzza
Quante parole spese.
Sono riuscito a leggere tutti i post i questo blog ma alla fine non ho ricavato altro che dubbi.
Comprendo bene chi si schiera nell’ecologia ad oltranza e capisco anche chi è favorevole al nucleare. Non capisco invece chi non è in grado di accettare le opinioni dell’altro. Soprattutto qui, in un blog che non pretende altro che ci scambiamo idee e conoscenze.
Vabbè è una mia considerazione.
elettricità 100% solare, eolica, geotermica o idroelettrica da bacini naturali, a un prezzo inferiore a quello del tuo attuale fornitore.
Guardata il sito se vi interessa, io non commento per mancanza di informazioni. So solo che è indirizzata ai possessori di partita IVA, per adesso, e che la pubblicità per radio è sparita dopo poche settimane…
Saluti
allora vediamo un po’, dopo 4000 post dovremmo aver capito che il nucleare fa male alla pelle, che il solare è economicamente conveniente e magari che i combustibili fossili non provocano emissioni di Co2.
Veniamo al dunque: greenpeace afferma che il solare è una scelta economicamente conveniente? Bene, smettetela di rompere i koglioni con i vostro gommoni, prendetevi i soldi di Borselli e dei suoi amici e mettete in piedi la solargreenborsellipower. Il mercato è libero e NESSUNO ve lo impedisce. Se mi fate le tariffe anche il 50% più care di quelle di ENEL compro da voi. Ma smettetela di rompere il kazzo con sta storia dell’economicità e di pretendere contributi da mezzoeuro al kwh. Se è economica c’è un mercato porka troia, i contributi li diamo ai bambini africani, non a sti puzzolenti di merda.
E se ci sono le lobby amerikane andatevene in cina, o in iran o in corea del nord, ma smettetela di parlare a kazzo.
Il nucleare non è conveniente? si, può darsi, degli ultimi 20 anni i francesi hanno costruito 8 centrali nucleari per il mercato italiano. Saranno koglioni? Secondo me no, poi può darsi.
Borsè Frangè e tutta la massa dei rinkoekologisti, il famoso Terawatt Indocinese come lo facciamo a carbone metano e petrolio?
Sicuro che sia più facile gestire cambiamenti climatici apocalittici invece che un deposito del di scorie radioattive che se ne stanno lì senza rompere il kazzo a nessuno?
Vogliamo provare ad azionare il cervello prima di postare tutte ste cagate da ecoterroristi?
PER Francesco Spina:
FS
Secondo te,un fluido entra in un tubo ed esce dall’altra parte se ti dimostri gentile?
Non ti sorge il dubbio che ci sia una differenza di pressione?
MM
OK, ma il liquido a fronte di un delta di pressione non diminuisce di volume ( i.e. non si comprime ), il misunderstanding e` tutto qua
FS
Attrito? No? Perdite di carico? Regime di moto?
Il numero di Messner?(suona simile,ma si scrive diverso)
MM
Che e` il numero di Messner?
FS
Quello di Bach? Bach 1 2 3 aerei supersinfonici
MM
Numero di Mach, ma non c` entra molto con le pompe e i compressonri, semmai centra con il Concorde
FS
Ti sei scordato tutto? ..scherzo dai non te la prendere
Ok,un gas ha densità minore di un liquido,ma è piuttosto capriccioso
Quello di cui tu parli è il lavoro specifico.
MM
No, no io to parlando del lavoro di compressione ( gas ) e pompaggio ( liquidi ). Il lavoro specifico, se ricordo bene, e` il lavoro per unita` di fluido pompato ( peso o volume? ) ma questo non ha molta imprtoanza con la discussione
FS
Se un pilota di un aereo, malauguratamente, ha uno stallo al compressore ha pareggiato ad una partita a scacchi o rischia di precipitare?
Ok..sono serio
MM
Gli aerei stallano quando salgono con un angolo troppo elevato per cui la portanza dell` aereo stessa e` al picco relativamente all` angolo di salita ( che poi e` l` angolo tra l` ala e l` aria che colpisce l` aereo ) per cui la portanza stessa non puo` essere aumentata ulteriormente inclinando ulteriormente l` ala ( perche` sei gia` al massimo ).
Non capisco cosa centri il compressore qui..
FS
Ripeto i gas sono capricciosi
In un ciclo Joule il salto entalpico in compressione è paragonabile come ordine di grandezza con quello in fase di espansione.
In un ciclo Rankine il salto entalpico in compressione è trascurabile rispetto a quello in espansione.
E’ arcinoto!! Mi meraviglio che tu non te lo ricordi.
MM
E questo che centra con la ” compressione del liquido ” di cui parlavi tu?
FS
Visto che sei pignolo
La compressione non è un sistema,semmai è una trasformazione termodinamica o una fase di un ciclo termodinamico che avviene nell’esempio che riporti in un sistema chiuso e isolato.
Il motore di un’auto funziona con una portata di aria e combustibile quindi globalmente è un sistema aperto.
MM
Questo fino a che non hai iniettato il combustibile ( o la miscela aria-combustibile ) nella camera di combustione. Da allora in poi, cioe` quando avviene la compressione, il sistema si puo` considerare chiuso
FS
La compressione è adiabatica per la velocità con la quale avviene,ma è anche vero che il ciclo è eseguito spesso in un minuto
MM
COSA COSA COSA??
Che ciclo viene eseguito in un minuto?
Stai parlando dei cicli Otto-Diesel?
Le ruote della tua macchina fanno un giro al minuto?
Il numero di cicli al minuto del tuo motore lo vedi sul cruscotto e varia da circa mille a tre- quattromila.
Al minuto.
Per cui il tuo motore esegue questo ciclo circa 20-50 e piu` volte AL SECONDO, a queste velocita` il calore non riesce a propagarsi velocemente per cui il sistema PUO` definirsi chiuso
FS
e il gas caldo rimane in contatto delle pareti per circa tre fasi quindi le la camera si scalda ed è necessario disperdere il calore attraverso un sistema di raffreddamento per garantire il corretto accoppiamento tra i pezzi e evitare il grippaggio.
MM
Tutto sbagliato mi dispiace, vedi osservazione di prima
FS
Quando si parla di motori si usa il termine aspirazione se fossi pignolo come te,direi che è una colossale stupidaggine perché i fluidi non si possono aspirare non resistono a trazione.
MM
Guarda che su tutti i libri di testo si parla di aspirazione dell` aria, e` corretto in italiano
FS
Si parla anche di depressione ma è una convenzione non esistono valori negativi di pressione .
MM
Esistono pressioni positive in senso opposto.
Ma qui si va sulla filosofia.
FS
Ancora un altro esempio? Le fasi di aspirazione e scarico in un motore sono chiamate fasi di pompaggio si pompono i gas?? Orrore??
Contropressione allo scarico? Perdite di carico nei condotti di aspirazione?
Orrore??
La fase di prelievo del liquido saturo (nel ciclo Rankine,ciclo bifase..come il ciclo di una macchima frigorifera ad assorbimento) dal condensatore e di innalzamento di pressione e immissione nel generatore di vapore si chiama fase di compressione(NON é COLPA MIA)
MM
Per appunto stai parlando di vapore non di acqua.
FS
Il lavoro di questa fase si dice lavoro di compressione(lc) o meglio lavoro di pompaggio(lp).
Il liquido saturo esce dal condensatore a una pressione inferiore a quella atmosferica e deve essere portato alla pressione massima di esercizio dell’impianto attraverso un sistema di pompe in serie e in parallelo pluristadio(in particolare il primo gruppo di pompe è a bassa prevalenza manometrica e collocato a una precisa altezza per evitare la cavitazione).
MM
Riappunto qui si parla di lavoro di pomaggio infatti e` un liquido
FS
Il lavoro specifico di pompaggio o compressione è pari all’integrale (calcolato tra gli stati termodinamici del fluido di lavoro rilevati alle sezioni di ingresso e uscita della macchina) del volume specifico o dell’inverso della densità per il differenziale della pressione o…detto più semplicemte è pari al salto entalpico tra l’isobara di uscita dal condensatore e l’isobara di ingresso nel generatore di vapore.
Il lavoro specifico di compressione di un fluido incomprinibile è semplicemente uguale al prodotto tra il volume specifico e la differenza di pressione.
MM
” Lavoro di compressione di un fluido incomprimibile ” io la trovo una contraddizione in termini;
FS
cavolo…un liquido aumenta di pressione??
ma non è incomprimibile?? scherzo..
MM
Il liquido aumenta di pressione ma, a differenza del gas, NON diminuisce di volume, quindi non viene compresso
FS
La compressione adiabatica in un sistema chiuso è pari alla variazione di energia interna…
La compressione adiabatica in un sistema aperto è pari alla variazione di entalpia(nelle cui espressione è contenuto un termine noto come potenziale di trasporto che tiene conto del fluire della massa).
MM
E quindi?
FS
Inoltre i gas nei calcoli per lo studio dei compressori sono ritenuti incomprimibili.orrore?? 🙂
MM
Ma cosa stai dicendo?
Un compressore che comprime un gas che e` incomprimibile?
I gas nei calcoli dei compressori vengono ritenuti comprimibili eccome!!
FS
Pompe rotative mai sentito parlare?? Bene,il compressore volumetrico di tipo Roots è una pompa rotativa. Orrore??
MM
Il compressore volumetrico, non so se lo puoi definire una pompa rotativa, comprime gas ( e non liquidi )
FS
P.S:non parliamo di queste cose nel Blog di Beppe Grillo.
ciao…
MM
Se vuoi pompare un fluido lungo un tubo e farlo passare dall` altra parte mi pare di ricordate che il lavoro fosse inversamente proporzionale alla densita` del fluido per cui maggiore per il gas che non per il liquido
FS
Secondo te,un fluido entra in un tubo ed esce dall’altra parte se ti dimostri gentile?
Non ti sorge il dubbio che ci sia una differenza di pressione?
Attrito? No? Perdite di carico? Regime di moto?
Il numero di Messner?(suona simile,ma si scrive diverso)
Quello di Bach? Bach 1 2 3 aerei supersinfonici
Ti sei scordato tutto? ..scherzo dai non te la prendere
Ok,un gas ha densità minore di un liquido,ma è piuttosto capriccioso
Quello di cui tu parli è il lavoro specifico.
Se un pilota di un aereo, malauguratamente, ha uno stallo al compressore ha pareggiato ad una partita a scacchi o rischia di precipitare?
Ok..sono serio
Ripeto i gas sono capricciosi
In un ciclo Joule il salto entalpico in compressione è paragonabile come ordine di grandezza con quello in fase di espansione.
In un ciclo Rankine il salto entalpico in compressione è trascurabile rispetto a quello in espansione.
E’ arcinoto!! Mi meraviglio che tu non te lo ricordi.
MM
Tu stavi parlando di compressione.
La compressione adiabatica che avviene nel cilindro della tua auto e` un sistema aperto?
E` chiuso sia per quanto riguarda lo scambio di calore ( la compressione si suppone adiabatica perche` il calore non ha tempo di propagarsi ) e decisamente chiuso per quanto riguarda lo scambio di materia.
Si tratta quindi di un sistema chiuso
FS
Visto che sei pignolo
La compressione non è un sistema,semmai è una trasformazione termodinamica o una fase di un ciclo termodinamico che avviene nell’esempio che riporti in un sistema chiuso e isolato.
Il motore di un’auto funziona con una portata di aria e combustibile quindi globalmente è un sistema aperto.
La compressione è adiabatica per la velocità con la quale avviene,ma è anche vero che il ciclo è eseguito spesso in un minuto e il gas caldo rimane in contatto delle pareti per circa tre fasi quindi le la camera si scalda ed è necessario disperdere il calore attraverso un sistema di raffreddamento per garantire il corretto accoppiamento tra i pezzi e evitare il grippaggio.
Quando si parla di motori si usa il termine aspirazione se fossi pignolo come te,direi che è una colossale stupidaggine perché i fluidi non si possono aspirare non resistono a trazione.
Si parla anche di depressione ma è una convenzione non esistono valori negativi di pressione .
Ancora un altro esempio? Le fasi di aspirazione e scarico in un motore sono chiamate fasi di pompaggio si pompono i gas?? Orrore??
Contropressione allo scarico? Perdite di carico nei condotti di aspirazione?
Orrore??
La fase di prelievo del liquido saturo (nel ciclo Rankine,ciclo bifase..come il ciclo di una macchima frigorifera ad assorbimento) dal condensatore e di innalzamento di pressione e immissione nel generatore di vapore si chiama fase di compressione(NON é COLPA MIA)
Il lavoro di questa fase si dice lavoro di compressione(lc) o meglio lavoro di pompaggio(lp).
Il liquido saturo esce dal condensatore a una pressione inferiore a quella atmosferica e deve essere portato alla pressione massima di esercizio dell’impianto attraverso un sistema di pompe in serie e in parallelo pluristadio(in particolare il primo gruppo di pompe è a bassa prevalenza manometrica e collocato a una precisa altezza per evitare la cavitazione).
Il lavoro specifico di pompaggio o compressione è pari all’integrale (calcolato tra gli stati termodinamici del fluido di lavoro rilevati alle sezioni di ingresso e uscita della macchina) del volume specifico o dell’inverso della densità per il differenziale della pressione o…detto più semplicemte è pari al salto entalpico tra l’isobara di uscita dal condensatore e l’isobara di ingresso nel generatore di vapore.
Il lavoro specifico di compressione di un fluido incomprinibile è semplicemente uguale al prodotto tra il volume specifico e la differenza di pressione.
cavolo…un liquido aumenta di pressione??
ma non è incomprimibile?? scherzo..
La compressione adiabatica in un sistema chiuso è pari alla variazione di energia interna…
La compressione adiabatica in un sistema aperto è pari alla variazione di entalpia(nelle cui espressione è contenuto un termine noto come potenziale di trasporto che tiene conto del fluire della massa).
Inoltre i gas nei calcoli per lo studio dei compressori sono ritenuti incomprimibili.orrore?? 🙂
Pompe rotative mai sentito parlare?? Bene,il compressore volumetrico di tipo Roots è una pompa rotativa. Orrore??
P.S:non parliamo di queste cose nel Blog di Beppe Grillo.
ciao…
CILIEGINA SULLA TORTA! dal corriere della sera, notizia recente
ESTERI
Il premier Koizumi: «Ogni sforzo per garantire la sicurezza»
GIAPPONE; INCIDENTI IN TRE CENTRALI NUCLEARI
Quattro morti e sette feriti nel giorno dell’anniversario di Nagasaki. «Non c’è stata fuga radioattiva»
Una sequenza impressionante. Tre incidenti in tre diversi impianti nucleari, nello stesso giorno, ieri, in Giappone. Quattro le vittime, ma altri sette operai sono ricoverati in fin di vita. La Kansai Electric Power che gestisce, a 350 chilometri da Tokio, la centrale di Mihama, quella dove si è verificato l’incidente più grave, si è affrettata a comunicare che «non c’è stata contaminazione radioattiva e non ci saranno effetti sull’ambiente circostante».
Si pesca davanti alla centrale nucleare di Mihama (Ansa)
PAURA E BUGIE – Dichiarazione accolta con un misto di paura e scetticismo, se si tiene conto che la Tepco (Tokyo Electric Power), la più grande azienda produttrice di energia in Giappone, che controlla due delle tre centrali coinvolte negli incidenti di ieri, lo scorso aprile ha dovuto ammettere di aver falsificato i documenti riguardanti la sicurezza per più di dieci anni e per questo è stata costretta al blocco temporaneo dei suoi 17 impianti nucleari. Il primo ministro Junichiro Koizumi, che proprio ieri, poche ore prima degli incidenti, aveva partecipato alle cerimonie commemorative per il bombardamento atomico di Nagasaki, ha assicurato che sarà fatto ogni sforzo per garantire la sicurezza nelle centrali atomiche.
In Giappone (terzo Paese per produzione di energia nucleare dopo Usa e Francia) le centrali atomiche soddisfano un terzo del fabbisogno energetico. Sono 52, gestite da dieci società private. I gravi incidenti di ieri riaccenderanno la polemica su due fronti. Da una parte, sull’opportunità di continuare a far gestire ai privati un settore che ha un impatto così forte sulla vita dei cittadini. Dall’altra, sull’opportunità d’insistere nello sviluppo del nucleare. Negli ultimi anni in Giappone si sono svolti diversi referendum sull’energia nucleare e la maggioranza degli elettori ha votato contro la realizzazione di nuovi impianti. Ma il governo giapponese non sembra tenere conto di questa indicazione: «Servono altre centrali – sostengono i rapporti presentati dal ministero dell’Economia, industria e commercio -. L’ideale è arrivare a coprire con il nucleare il 50% del fabbisogno nazionale».
UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA – L’incidente alla centrale di Mihama è il più grave della storia giapponese, per quanto riguarda lo sfruttamento civile dell’energia atomica. L’esplosione è avvenuta alle 15,30 (8,30 italiane) nella sala turbine del terzo reattore, probabilmente a causa di un buco nelle tubazioni del condensatore dell’impianto di raffreddamento. Dalla falla si è sprigionata un’onda di vapore ad altissima temperatura (270 gradi) che ha investito gli operai. «Le vittime avevano il volto completamente bianco – ha raccontato ai cronisti Yoshihiro Sugiura, il medico che ha soccorso i feriti gravi all’ospedale di Tsuruga -. Questo dimostra con quale rapidità e intensità siano state esposte al calore».
Malgrado la proverbiale efficienza giapponese, gli incidenti alle centrali si verificano con cadenza periodica. Sempre la centrale di Mihama, nel febbraio del 1991, versò in mare 20 tonnellate di acqua altamente radioattiva. Altri due gravissimi incidenti hanno colpito la centrale di Tokaimura. Quello più recente, nel settembre del 1999, ha provocato la morte di due tecnici, il ricovero di 600 persone colpite da radiazioni e l’evacuazione di 320 mila abitanti.
Fortunatamente ieri gli altri due incidenti non hanno fatto vittime. A Shimane, in un impianto adiacente alla Prefettura, gestito dalla Tepco, si è sviluppato un incendio nel settore di smaltimento delle scorie, accanto al reattore due. Anche in questo caso, secondo i dirigenti della centrale, non ci sarebbe stata fuga radioattiva.
Il terzo incidente si è verificato nell’impianto nucleare di Ekushima-Daini. Secondo un comunicato della Tepco, che controlla anche questa centrale, c’è stata una perdita d’acqua dal generatore, che non ha prodotto conseguenze gravi.
Inghilterra
Fine marzo 2005: circa 10 dei 12 reattori nucleari in Inghilterra potrebbero essere chiusi nel giro di poco tempo. “New Scientist” riporta la notizia direttamente da enti governativi di controllo, i quali hanno riscontrato in diversi casi rotture interne delle sbarre di grafite nel nucleo dei reattori (che dovevano durare fino al 2010…)! Oltre ai rischi per la fuoriuscita di radiazioni, si prospetta anche una crisi energetica: spegnendo diversi impianti contemporaneamente ci sarà un calo verticale nella produzione di energia.
La British Energy, che gestisce le centrali nucleari inglesi, l’anno scorso ha presentato un bilancio in rosso di 130 milioni di sterline. Un quadro critico, tanto che il governo inglese è stato costretto ad accollare alle finanze pubbliche spese di decommissioning delle centrali nucleari per 200 milioni di sterline l’anno.
Secondo la Reuters (10 aprile 2005), nessuno dei tre partiti politici inglesi si sogna di mettere la costruzione di nuove centrali nucleari in agenda nel dibattito politico. L’obbiettivo invece è arrivare al 20% della generazione elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020.
Svizzera
Lunedì di Pasqua 2005: nella centrale nucleare di Leibstadt, nel canton Argovia, il generatore e la turbina dell’impianto si disattivano automaticamente in seguito a un cortocircuito. Si decide di disattivare il reattore. Poi, i responsabili annunciano che i lavori di riparazione sarebbero durati più del previsto: la centrale sarebbe rimasta fuori servizio almeno fino alla fine di aprile. A fine aprile, l’annuncio che l’arresto della centrale nucleare sarebbe durato un mese in più. Le cause esatte dell’avaria non sono ancora state accertate. Durante la revisione annuale del 2004 il generatore era stato esaminato da specialisti che ne avevano accertato il buon funzionamento.
Italia
A gennaio 2005, il premier Silvio Berlusconi ribadisce l’esigenza di avviare una “riflessione” sull’utilizzo del nucleare per la produzione di energia. Gli fanno eco il presidente della commissione attività produttive, Bruno Tabacci, e altri esponenti politici. Il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio risponde lanciando la sfida per un nuovo referendum sul nucleare in Italia: “Vediamo chi vuole una centrale nucleare sotto casa… pensiamo ai veri problemi, quelli di una vera energia pulita, a cominciare dall’energia solare e dall’idrogeno”. Secondo una ricerca di “Energia 1-2003”, la nuova centrale atomica in costruzione in Finlandia, parametrata agli ipotetici investimenti italiani per un impianto del genere, dà un costo di generazione elettrica di 54 euro al Mwh, valore che conferma che “in una situazione di mercato non monopolistica, con tassi di remunerazione del capitale non dettati dal mercato e ai prezzi dei combustibili fossili ipotizzati, l’energia nucleare non è oggi economicamente competitiva”.
Usa
Negli Stati Uniti è dal 1978 che non viene commissionata una nuova centrale ed è dal 1995 che non ne entra una in funzione. Il 40 per cento dei 103 impianti esistenti continua a rischiare la chiusura a causa degli alti costi. E secondo una rapporto del Department of Energy (DOE) il 31 per cento dell’attuale capacità produttiva sarà smantellata entro il 2015.
Il 19 aprile 2005 esperti hanno testimoniato davanti al Congresso che gli Usa “dovrebbero essere più decisi nell’organizzare le difese contro i possibili attentati terroristici contro centrali nucleari”.
Il costo per la conservazione delle scorie nucleari è enorme: secondo stime fatte nella seconda metà degli anni Novanta, solo per incapsulare e disporre in condizioni di sicurezza le scorie ad alto livello di radioattività, si dovranno spendere negli Stati uniti oltre 110 miliardi di dollari; in Francia e Germania, rispettivamente oltre 7 e 5 miliardi.
Se gli scenari ecologici (cambiamento del clima) e geopolitici (instabilità del Medio Oriente) ridanno fiato alle “sirene atomiche”, restano inalterati i problemi di fondo che, negli ultimi quindici anni, hanno bloccato il suo proliferare: gli alti costi, lo smaltimento delle scorie, le questioni di sicurezza sanitaria, ambientale e militare.
ecco come ha avuto inizio il calvario del sito unico di stoccaggio delle scorie (fonte: la repubblica):
Il governo firma un’ordinanza di protezione civile
per i siti di Trino, Caorso, Garigliano e Latina
Centrali nucleari sotto tutela
“Alto il rischio attentati”
Ci sono 55 mila metri cubi di scorie in tutta Italia
Il Sisde: “La mafia vuole mettere le mani sull’uranio”
ROMA – Siti nucleari italiani sotto tutela contro il rischio attentati. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato oggi un’ordinanza di protezione civile per consentire l’attività di messa in sicurezza dei materiali radioattivi presenti nelle centrali nucleari e nei siti di stoccaggio situati in Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Basilicata. A guidare le operazioni sarà il generale Carlo Jean, presidente della Sogin (la società che gestisce lo smantellamento delle quattro centrali nucleari italiane), che è stato nominato commissario delegato.
L’ordinanza arriva dopo una serie di allarmi lanciati dal commissario straordinario dell’Enea, il premio Nobel Carlo Rubbia e dallo stesso Jean, rimarcati anche dai servizi segreti nella relazione semestrale inviata al Parlamento.
Il provvedimento consentirà così di procedere in maniera più veloce a rafforzare le misure anti-attentati nelle aree su cui sorgono le ex centrali nucleari – Caorso (Piacenza), Garigliano (Caserta), Latina e Trino (Vercelli) – e nelle altre aree in cui è presente materiale radioattivo, in attesa dell’individuazione del deposito nazionale in cui stoccare tutte le scorie sparse nei diversi siti; sono 55 mila metri cubi complessivamente, di cui 35 mila solo nelle ex centrali.
Gli eventi dell’11 settembre, aveva detto Rubbia nel corso di un’audizione alla commissione Ambiente della Camera, “hanno profondamente modificato la strategia da seguire per la messa in sicurezza dei residui radioattivi e hanno introdotto un carattere di assoluta urgenza”. Prima dell’11 settembre, aveva proseguito, “la gestione di questi materiali era esclusivamente determinata da considerazioni che esulavano dalla volontà di nuocere. Oggi in Italia ci troviamo in una situazione di intollerabile fragilità che deve essere urgentemente risolta”.
Per questi motivi “il deposito nazionale deve essere realizzato nei tempi più brevi. Un sito unico, adeguatamente protetto, dà più garanzie di sicurezza rispetto alla situazione attuale, con tanti siti più difficili da sorvegliare”.
Analoghe preoccupazioni sono state espresse nella stessa sede dal generale Jean. I siti Sogin, aveva rilevato, “sono già a prova di attacco aereo: se un velivolo, anche militare, cade sopra uno dei siti, i contenitori delle scorie resistono all’impatto. Ma questa protezione è inefficace nel caso di caduta di grossi aerei civili come i Boeing 747”. Ci vorrebbero zone di rispetto aereo, aveva osservato Jean, “ma questo in Italia non è possibile perché ci sono molte rotte che passano nelle vicinanze dei luoghi contenenti i rifiuti nucleari”.
E il rischio di eventuali azioni terroristiche contro gli ex impianti nucleari è aggravato dall’attuale situazione internazionale, come rilevano Sisde e Sismi nella relazione inviata due giorni fa al Parlamento. In attesa della realizzazione di un deposito centralizzato di rifiuti nucleari, sostengono gli 007, “la sicurezza del combustibile nucleare, delle scorie radioattive e degli altri materiali irraggiati ha assunto una crescente valenza nel quadro della continua evoluzione del rischio terroristico, nonché in relazione all’eventualità di traffici illeciti della criminalità organizzata”.
IL RISCHIO
La Murgia rischia di ospitare una discarica di scorie nucleari. Infatti tra i 214 siti idonei individuati sul territorio nazionale, ben 65 si trovano in Puglia. O, peggio ancora, rischia di ospitare uno o più siti per le centrali nucleari per la produzione dienergia elettrica, auspicate ormai da quasi tutta la nostra classe dirigente dopo il grande blackout del 28 settembre, una data che in realtà segna l’inizio dell’attacco all’Italia delle multinazionali del nucleare.
AGIRE LOCALMENTE, PENSARE GLOBALMENTE
La grave crisi economica Usa, che non accenna a risolversi, ha indotto l’amministrazione Bush a rilanciare il “complesso militare-industriale”, 85.000 aziende, vero motore dell’economia americana, nell’intento di sostenere la domanda e di superare così la depressione. Dopo aver destinato una forte spesa pubblica militare, tra le maggiori della loro storia, quasi 400 miliardi di dollari l’anno, al settore degli armamenti convenzionali, giustificati con le guerre in Afganistan e in Iraq, ora il governo Usa sta tentando anche il rilancio del settore nucleare, giustificandolo con i blackout elettrici degli ultimi mesi. Una serie sospetta che in rapida successione ha colpito Stati Uniti, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Italia, le cui cause, in realtà ancora tutte oscure, sono state invece sbrigativamente trovate dai rispettivi governi nella mancanza di centrali nucleari. Tanto che, per esempio, il Senato Usa ha già stanziato 15 miliardi di dollari per la loro costruzione (con la stessa cifra si potrebbe invece eliminare nel mondo la morte per fame). Ma non si tratta affatto di sole centrali.
CENTRALI e BOMBE
infatti sono due momenti dello stesso processo produttivo: alla tecnologia del nucleare civile mancano solo gli “ultimi 5 minuti” per la produzione delle bombe. Ed è proprio la quarta generazione di queste bombe che ha preso l’avvio negli Usa lo scorso marzo: dopo le testate a fissione, a fusione, al neutrone, ora si producono, con le nano-tecnologie, bombe nucleari “low yeld”, a basso potenziale. Ed è questa la vera ragione per cui si costruiscono anche le nuove centrali (la famigerata “weapon connection”): infatti non avrebbe senso costruire queste centrali solo per produrre elettricità, perché il nucleare è il modo più costoso e più pericoloso di produrre energia. Torna dunque il terrore nucleare come ai tempi della Guerra fredda, ma con la drammatica differenza che queste nuove bombe, più piccole, non sono più solo un deterrente, ma sono fatte per essere effettivamente usate, in dotazione ai militari in battaglia. Tende così a scomparire la differenza tra armi nucleari e convenzionali e quindi il commercio internazionale delle armi potrà trattare ora anche le piccole bombe nucleari, o la tecnologia per fabbricarle truccata da nucleare civile. Le nuove bombe verranno vendute ai paesi amici o stoccate, come è gia successo in passato, in depositi strategici in questi paesi, magari accanto ai depositi delle scorie nucleari. Non a casoinfatti il governo italiano ha affidato a un militare, il generale Jean, la scelta dei siti per questi depositi (uno in ogni regione secondo il ministro Giovanardi), ed all’esercito il compito di gestirli, rendendo così nel contempo non ispezionabili i depositi ed inefficace l’opposizione delle amministrazioni locali. Se si trattasse solo di scorie nucleari infatti, perché tanta fretta se le nostre vecchie centrali, disattivate negli anni ’80, non possono essere smantellate prima del 2016 per la radioattività ancora troppo forte? Secondo l’ing. Alvise Rilli, un dirigente della Sogin, l’ente che si occupa del nucleare presieduto dal generale Jean, in Italia verrebbero riattivate subito due vecchie centrali, e ne verrebbero costruite altre 10 ma con tecnologia Caorso’, vecchia di quarant’anni. Seguirebbero solo in un secondo tempo le centrali a letto di sfere, definite “più sicure”: qualcuno ci sta vendendo vecchi fondi di magazzino? E’ chiaro che almeno una di queste centrali tipo Caorso’ ce la ritroveremmo sulla Murgia.
SULLA MURGIA
infatti, oltre ai poligoni militari ci sono altri siti a rischio. C’è per esempio una zona – il “campo dei missili” nel territorio di Bitonto – su cui si sono accaniti tutti i mali del secolo, passata direttamente dal neolitico all’era atomica, per anni rampa di lancio di testate nucleari, ceduta poi per la costruzione di una centrale, bloccata appena in tempo dal referendum antinucleare del 1987, poi discarica dei peggiori rifiuti ed oggi, non a caso esclusa dal Parco, col rilancio del nucleare ancora una volta esposta a tutti i pericoli. E’ ciò che tutti i cittadini già sanno benissimo, sanno di Cernobyl e delle altre tragedie nucleari: ma è necessario, ancora una volta, esprimere nettamente questo generale rifiuto perché non sempre i nostri rappresentanti politici siimpegnano come invece dovrebbero: se molti di essi conducono una vigorosa opposizione alle scorie e alle centrali nucleari, ce ne sono alcuni che sostengono che l’allarme per il nucleare sulla Murgia sia solo una stupidaggine estiva, e ce ne sono altri già al servizio della lobby nucleare.
IL PARCO DELLA MURGIA
invece deve essere un parco di PACE, un primo importante passo per liberare TUTTA la Murgia e l’intera regione da ogni strumento di guerra.
COME OPPORSI.
Le nuove bombe nucleari, e le connesse centrali, sono la continuazione della guerra, la sua intensificazione. Il nucleare è una tecnologia di morte, e come la guerra va bandito dalla Puglia, dall’Italia, dal mondo.
Il disarmo nucleare e il rifiuto del nucleare civile diventano questioni vitali per il futuro di noi tutti. Per questo il Movimento contro la guerra si mobilita contro la ripresa dell’intero settore nucleare, la bandiera della PACE significa anche NO AL NUCLEARE in tutte le sue forme: bombe, centrali e scorie.
L’Italia e l’allarme vicini di casa
(articolo pubblicato su Corriere.it nel 1999)
Da tredici anni l’Italia ha chiuso col nucleare, ma 13 centrali straniere sono a un passo da casa nostra e l’Anpa, l’Agenzia nazionale per la protezione ambientale, le considera come se fossero praticamente nel territorio italiano, ai fini delle conseguenze di un incidente rilevante sulla popolazione e sugli ecosistemi naturali.
Le 13 centrali che si trovano a meno di 200 km dai nostri confini sono quelle di: Phenix, Tricast, Cruas, Saint-Alban, Bugey e Fessenheim in Francia; Muenleberg, Goesgen, Beznau e Leibstadt in Svizzera; Grundemmingen e Isar in Germania; Krsko in Slovenia.
Per esse sono state fatte valutazioni di rischio ed è stato messo a punto un piano nazionale d’emergenza. Sebbene protette dalla barriera alpina, le nostre regioni confinanti con le centrali elencate subirebbero ugualmente il fall-out di un’eventuale nube di particelle radioattive liberata nel caso di un incidente. Le province italiane più direttamente interessate sono quelle di: Cuneo, Torino, Aosta, Varese, Sondrio, Bolzano, Udine e Trieste. Ma, a seconda della quantità del materiale liberato e della direzione dei venti, le aree coinvolte potrebbero estendersi ben sotto la fascia settentrionale del nostro Paese.
Anche altre centrali nucleari dell’Est europeo più lontane, di cui una quindicina del tutto simili all’impianto di Chernobyl, vengono considerate sorgenti di rischi potenziali perché, in caso di grave incidente, potrebbero disperdere il materiale radioattivo fino nel nostro Paese.
57 CENTRALINE – Per difendere la popolazione, e non solo quella delle regioni più vicine alle centrali nucleari, dal rischio di esposizione a nubi radioattive che dovessero essere rilasciate in caso di incidente, l’Anpa sta per completare una nuova rete di rilevamento della radioattività in atmosfera costituita da 57 stazioni (in media, 3 per ogni regioni italiana), collegate alla Sala Operativa della stessa Anpa e in parte finanziate dalla Protezione Civile. Entrerà in funzione all’inizio dell’estate, ma già da tempo è parzialmente attiva in fase sperimentale. La rete è composta da 7 stazioni ad alta tecnologia che rilevano istantaneamente i tre tipi di radioattività: alfa, beta e gamma; e da 50 centraline più semplici, che rilevano solo la radioattività gamma.
CASI DI ALLARME – Il nuovo sistema di monitoraggio servirà a fare scattare in pochi minuti l’emergenza nucleare in caso di:
* incidente rilevante a una delle centrali nucleari che si trovano ai margini dei confini italiani, seguito da rilascio di sostanze radioattive in atmosfera del tipo nube di Chernobyl;
* dispersione di materiale radioattivo sul territorio nazionale, a causa di incidente o errore umano presso nostri siti industriali, di ricerca, biomedici, di stoccaggio rifiuti, o nel corso di operazioni di trasporto;
* caduta di satellite artificiale contenente materiale radioattivo sul territorio italiano.
ESERCITAZIONI – A seconda della gravità dell’incidente, il piano nazionale di emergenza prevede azioni che vanno dal confinamento della popolazione all’interno delle proprie abitazioni, in attesa che i valori della radioattività tornino a livelli normali, al divieto di consumo di verdure, latte fresco e altri alimenti eventualmente contaminati. A seguito di accordi con i Paesi nuclearizzati confinanti, sono anche previste esercitazioni congiunte di Protezione Civile con il coinvolgimento delle diverse istituzioni italiane.
(articolo di Franco Foresta Martin pubblicato su Corriere.it nel 1999)
Se i materiali radioattivi, come per esempio l’uranio, sono presenti in certe quantità, si raggiunge una “massa critica” e si innesca naturalmente la fissione nucleare. Perché succede ciò?
Posta da Luca Trevisan
Ricevuta il
15 marzo 2001
Risposta
La radioattività di un materiale consiste nella emissione di particelle (elettroni, protoni, raggi X, particelle alfa, neutroni) prodotte dalla esplosione spontanea dei nuclei atomici di quel materiale. Si sa che i nuclei di ogni atomo contengono protoni in numero che va da 1 a 92, detto numero atomico: ad ogni elemento della tavola di Mendeleev corrisponde un preciso numero atomico. Essendo ogni protone carico positivamente ed essendo che cariche di segno uguale si respingono secondo la legge di Coulomb, ci si deve aspettare che tutti i nuclei tendano a esplodere (eccetto quello dell’idrogeno che ha solo un protone). A impedire questa esplosione interviene un’altra forza la forza nucleare che funziona come una colla che tiene attaccate tra loro le cariche positive purché siano opportunamente circondate dai neutroni (particelle neutre, di massa circa uguale a quella dei protoni).
I neutroni sono presenti mediamente in numero circa doppio del numero di ioni: la somma del numero di protoni e di neutroni dà all’incirca la massa atomica del nucleo (per esempio nell’uranio 235 ci sono 92 protoni e 143 neutroni).
Riassumendo, il nucleo si può assimilare a una pentola a pressione in cui i protoni per via della repulsione coulombiana tendono a esplodere come un gas e la forza nucleare costituisce le pareti di contenimento.
La funzione di contenimento è tanto più difficile quanto più la “pentola” è popolata di protoni. Il numero massimo di protoni che possono essere “tenuti insieme” dalla forza nucleare è 92 (l’uranio per l’appunto).Anche nel caso che la “pentola” funzioni c’è però una certa probabilità che sia insatabile e che esploda casualmente. Questa probabilità dipende dal numero di protoni e dal numero di neutroni che stanno nel nucleo. Quando ciò avviene, il nucleo si distrugge e frammenti di esso vengono sparati nello spazio dando origine alla radioattività naturale scoperta dai Curie.
Questo modello supersemplificato ci dà gli elementi per capire che cosa sia una reazione a catena: è facile convincersi che se un frammento di nucleo sparato nello spazio da un decadimento radioattivo urta un altro nucleo “sotto pressione”, quest’ultimo può esplodere a sua volta mandando altri frammenti nello spazio che inducono altre esplosioni “a catena”. Si capisce che questo avviene solo se intorno al nucleo che decade per primo, c’è una densità di nuclei instabili sufficiente: se questi sono troppo rarefatti, le particelle prodotte dal primo decadimento si perdono nello spazio senza provocare altre esplosioni.
Supponiamo per esempio che in una esplosione si producano in media due frammenti in grado di “rompere” un nucleo instabile colpendolo. Affinchè la reazione si mantenga è necessario che almeno uno dei due frammenti incontri un atomo di materiale fissile prima di lasciare il reattore, cioè che per ciascuno dei due ci sia probabilità maggiore di 0,5 di urtare un nucleo. Se l è la dimensione del reattore e s è la sezione di ciascuna “pentola”, il numero di atomi che il frammento può urtare prima di uscire dal reattore sarà n·l·s (dove n è il numero di atomi radioattivi per unità di volume): questo numero deve essere maggiore di 0,5. Se N è il numero totale di nuclei presenti nel reattore, N = n·V, si ha N·s/l2 > 0,5 che dice che la reazione a catena può avvenire solo se si ha nel reattore un numero minimo di atomi N > 0,5·l2/s, detto massa critica.
A cura di Fulvio Carnolti
Dipartimento di fisica
Università di Pisa
Negli ultimi 30 anni, a livello globale (con esclusione di Russia e Cina), sono stati spesi 70 miliardi di dollari di fondi pubblici per ricerca e sviluppo del settore nucleare, anche per questo l’attuale tecnologia si può definire economicamente matura e con un accettabile grado di sicurezza di gestione ( rimane fondamentale la professionalità dei gestori), per le rinnovabili sono stati dedicati fondi pubblici per meno di 10 miliardi di dollari, probabilmente anche per questo alcune rinnovabili non hanno ancora raggiunto una adeguata maturità tecnica ed economica.
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura.
“Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l’energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare”. E’ un Carlo Rubbia in grande forma quello che si accinge a battezzare la fase uno del suo sogno. A meno di quattro anni dall’ideazione del progetto Archimede, il premio Nobel che guida l’Enea festeggerà oggi l’inaugurazione della nuova centrale elettrica di Priolo, in provincia di Siracusa, l’impianto Enel ristrutturato per far posto al sole. Si tratta della prima dimostrazione della realizzabilità del programma solare dell’Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica made in Italy.
Eppure, dopo Archimede che l’aveva usata per altri scopi, questa forma di energia solare ha avuto poco successo. E l’esperienza della centrale siciliana a specchi di Adrano, che ha inghiottito molti fondi e prodotto poca energia, aveva indotto al pessimismo. Cosa è cambiato?
“Lasciando da parte Archimede, troviamo che il primo brevetto per gli specchi solari risale al 1860. Da allora è stato un succedersi di prove ed errori. Per esempio vent’anni fa, in California, avevano costruito centrali ibride che usavano il solare e il gas naturale, ma bastava una nuvoletta per bloccare il solare e far partire l’impianto a gas: il rendimento era scarso. E poi come fluido per accumulare il calore si usava un olio minerale poco sicuro e ad alto impatto ambientale. Oggi parliamo di una tecnologia completamente diversa”.
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Molto più affidabile?
“Non c’è paragone. Noi usiamo specchi di nuova progettazione che si muovono lungo l’arco della giornata seguendo il sole e quindi riescono a catturare più luce. Al posto del vecchio olio infiammabile abbiamo una miscela di sali fusi che non causa problemi e consente di accumulare l’energia in moda da renderla disponibile in ogni momento, anche quando non c’è il sole, in modo da ottenere la flessibilità richiesta dal mercato. E infine c’è il fattore temperatura che è fondamentale perché lo scopo finale è produrre vapore per far girare le turbine: la vecchia tecnologia solare non arrivava a superare i 350 gradi; ora raggiungiamo i 550 gradi, la stessa temperatura che si usa negli impianti a combustibili fossili”.
Siamo comunque ancora alla fase di sperimentazione.
“Come esperimento pilota i 20 megawatt aggiunti dalle tecnologie solari alla centrale di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l’anno ed evitano l’emissione di 40 mila tonnellate l’anno di anidride carbonica. E il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali l’impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento”.
Quanto costa oggi un metro quadrato di specchi?
“Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell’impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un’energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”.
Per esempio?
“Non si producono rifiuti né emissioni. L’energia è abbondante e rinnovabile. Non bisogna costruire sistemi di trasporto per i combustibili perché il sole arriva da solo. Gli investimenti e i costi sono più bassi rispetto alle centrali convenzionali. Il sistema è estremamente flessibile e si presta ad essere usato con impianti di piccola taglia in località isolate. I tempi di costruzione sono brevi, circa tre anni”.
Ritiene che questa tecnologia cambi il ruolo delle rinnovabili?
“Secondo le previsioni dell’Iaea le rinnovabili di nuovo tipo, escludendo dunque l’idroelettrico e la biomassa tradizionale, non supereranno il 3,5 per cento del totale energetico nel 2030. Per andare oltre occorrono due condizioni. La prima è che i costi siano competitivi. La seconda è che il sistema sia flessibile: non a caso l’unica rinnovabile che ha mercato è l’idroelettrico perché le dighe consentono di usare l’acqua quando ce n’è bisogno. La tecnologia che si sperimenta a Priolo soddisfa entrambe queste condizioni”.
Quanta energia si può produrre con questo tipo di centrali?
“In prospettiva, arrivando a un’applicazione industriale su larga scala, si può pensare che in regioni con una buona insolazione come il Sud dell’Italia si ricavi energia sufficiente a sostituire carbone, petrolio e metano”.
Ma se la tecnologia è così semplice e i costi così bassi, perché il sistema non si è già imposto?
“Perché è un’idea nuova, e come tutte le idee nuove fatica ad essere assimilata. Noi stiamo aprendo un mercato dalle potenzialità enormi in un momento in cui c’è un disperato bisogno di un’energia non inquinante. Decidere tempi e modi spetta ai politici. Certo dal punto di vista scientifico una cosa va detta: o si lavora seriamente alla costruzione di un sistema energetico diverso da quello attuale, più pulito e in grado di ottenere più consenso, oppure si va avanti continuando a immettere gas serra nell’atmosfera e ci si assume il rischio dell’instabilità climatica legata a questo processo”.
mai titolo (Ing.) fu’ piu’ azzeccato.
Chi ha studiato con spirito critico e si è provato nel mondo del lavoro si distingue sempre per classe e lucidità delle sue affermazioni. Lei rappresenta uno di questi casi. La cultura scientifica e il pensiero critico sono oramai concetti cosi’ assopiti nella mente degli italiani che addirittua nemmeno chi studia riesce ad affrancarsene. E questa è la cosa più triste perchè queste persone con un titolo di studio vuoto e acritico saranno usate demagogicamente per circuire la maggioranza della popolazione.
Purtroppo la nostra decadenza è iniziata anni addietro, nuove prospettive saranno possibili solo se toccheremo il fondo (la storia lo insegna).
Per esempio quando si parla del referendum sul nucleare nessuno ha approfondito la questione.
Tutti parlano, parlano…i nostri nonni e genitori non sanno nemmeno cosa sono andati a votare (se poi pensiamo al numero di persone laureate nel 1987, a parte i vari Frangella ovviamente…)…
Giusto un riepilogo (per fare due amare risate):
1) i tre sì ai quesiti del referendum sul nucleare del 1987 hanno ormai perso efficacia giuridica da oltre 10 anni;
2) nuove centrali sarebbero legali;
3) che quesiti erano?
Bene, non c’era nessun quesito secco sull’uso del nucleare (la disciplina del referendum lo impediva e lo impedirebbe tuttora).
I cittadini approvarono a stragrande maggioranza tre quesiti, mirati a bloccare nei fatti la costruzione di nuovi impianti, che riguardavano:
a) l’abolizione della norma che consentiva al Cipe di decidere la localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non deliberassero entro tempi stabiliti.
b) l’abrogazione del compenso previsto per i Comuni disponibili ad ospitare centrali nucleari ma anche a carbone.
c) l’abrogazione della norma che consentiva all’Enel di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all’estero (oggi il problema non sussiste poichè con l’apertura del mercato elettrico e il superamento del monopolio, l’Enel ha uno statuto nuovo che cancella ogni riferimento a vincoli di questo tipo).
Per Francesco Spina,
scusa se ho postato il post precedentemente in maniera disordinata.
” le pompe,i compressori sono tutti sistemi aperti. ”
Non mi ricordo di aver MAI sentito parlare di ” compressori ” per liquidi, solo per gas.
Per i liquidi di parlare di ” pompe “.
anche se di natura diversa..si misura la pressioen dei gas e qualle dei liquidi.
MM
OK e con cio`?
Per Francesco Spina:
i liquidi come giustamnete fai notare sono quasi incomprimibili e infatti quelli ideali sono incomprimibili.
i gas sono comprimibili(però anche qui si possono fare delle ipotesi semplificative a livello locale o in certe condizioni di moto)
MM
Appunto
il ciclo termodinamico che eseguono le centrali termoelettriche (nucleari e non) è bifase(vapore liquido) ciclo Rankine Hirn
il ciclo termodinamico che eseguono alcuen centrali nucleari e tutti i turbogas è un ciclo Joule.
anche se non è corretto si usa dire indifferentemente lavoro di pompaggio..lavoro di compressione. ”
MM
Se vuoi pompare un fluido lungo un tubo e farlo passare dall` altra parte mi pare di ricordate che il lavoro fosse inversamente proporzionale alla densita` del fluido per cui maggiore per il gas che non per il liquido.
OK
Per Francesco Spina:
le pompe,i compressori sono tutti sistemi aperti.
MM
Tu stavi parlando di compressione.
La compressione adiabatica che avviene nel cilindro della tua auto e` un sistema aperto?
E` chiuso sia per quanto riguarda lo scambio di calore ( la compressione si suppone adiabatica perche` il calore non ha tempo di propagarsi ) e decisamente chiuso per quanto riguarda lo scambio di materia.
Si tratta quindi di un sistema chiuso
Per Francesco Spina
queste informazioni dovrebbero aiutarti a ricordarti fisica tecnica e capire a cosa mi riferivo. ”
MM
Avevi parlato di ” lavoro per comprimere un liquido ”
E i liquidi ideali sono incomprimibili.
Da qui la mia osservazione!
Probabilmente intendevi, il lavoro per far aumentare di pressione un liquido e` maggiore di quello per far aumentare di pressione un gas, con la differenza che il gas diminuisce di volume all` aumetnare della pressione seguendo la legge pV=nRT il liquido no
Ma poi scusate: ma avete letto quella tabella??? le colonne sono in percentuale e danno poi un risultato globale di energia prodotta…uhm…pensiamoci bene: io tolgo un 2% di carbone, un 7,5% di nucleare, e ancora metto via un 5% di petrolio…aggiungo un 2%di rinnovabile e un bel 15% di gas…et voilà! Si è passati da 15,5Twh a 31!! Ma è meraviglioooooso!!! tutti quanti allora possiamo poi divertirci a fare tabelline! E’ facilissssimo!
E proseguendo il Post (che pochi hanno analizzato nel profondo):
1. non sono sicure:
Nulla è sicuro a questo mondo: si parla di rischio accettabile. Sembra cinico ma non lo è. In pratica noi accettiamo tantissimi rischi perchè il beneficio che ne deriva è alto. Ad esempio prendiamo un aereo perchè la velocità dello spostamento è superiore al rischio di morte certa che è insito in un non troppo probabile incidente; eppure di incidenti aerei ce ne sono stati a migliaia.
Le assicurazioni non stipulano RC: neanche ai 14enni con il motorino a Napoli. Che vogliamo fare: facciamo un referendum e li ammazziamo tutti?
2. Non è pulita:
nessuno dice “E’ PULITA” (tranne i demagoghi) ma dicono l’inquinamento prodotto su lungo termine è minore di quello prpdotto da altre centrali a parità di potenza prodotta. C’è tantissima differenza.
3. Non e’ economica:
Quando si fanno i calcoli economici il costo di creazione e smantellamento e’ inserito. Non so se lo sapete ma nessuno lavoro per cattiveria o per assoluta bontà: lo si fa per denaro. Quindi, poichè lo smantellamento è un costo, è stato analizzato. E ancora una volta è economicamente vantaggioso il nucleare. Che strano, eh?
hai ragione. quel referendum è stato un autentico suicidio. purtroppo allora ebbero la meglio le emozioni sulla razionalità. fu gioco facile far leva sulla paura (legittima ma irrazionale) della gente.
il problema delle scorie sussiste anche senza l’uso di energia nucleare (poichè sono prodotte dagli ospedali). facile lavarsi le mani mandandole all’estero spendendo milioni su milioni. grazie scanzano ionico!
“Che valori diamo ai nostri figli?”
Postato da: Beppe Bravi il 04.07.05 18:24
Ma tu trovi moralmente giusto che per colpa di noi italiani, un bel po’ di francesi vivano in mezzo a un sovrannumero di centrali nucleari? Ti sembra una cosa da insegnare ai tuoi figli? Perché è proprio come comprare le scarpe fatte dai bambini cinesi, a noi farle fare ai nostri bambini non piace, però poi gliele facciamo fare a quelli dei cinesi. Capirei se tu dicessi, piuttosto rinunciamo all’energia elettrica, d’ora in poi abbandoneremo la distribuzione continua e passeremo ad una distribuzione a macchia di leopardo ed alternata per luoghi ed orari.
Per quanto riguarda le scorie, non sono l’unica schifezza esistente, c’è di peggio. Però tali rifiuti, che in Italia produciamo pare non facciano così tanta paura. Eppure fanno male tanto uguale, provocano cancri tanto uguale. Solo che quelle si possono tranquillamente lasciare stipate in depositi merci, sui vagoni dei treni. Pensa un po’ che noi è da più di un secolo che usiamo il mercurio, ma che dico, da molto di più:
“Alcune parti interessate ritengono che il mercurio debba essere tolto dalla circolazione e immagazzinato. Secondo un’altra idea, il mercurio dovrebbe essere eliminato in modo definitivo mediante un trattamento specializzato, anche se questo metodo comporta rischi ambientali a lungo termine e potrebbe rivelarsi molto costoso.” http://europa.eu.int/comm/environment/news/efe/17/print_article_1424_it.htm
(L’unione Europea vuole vietare tutto quello che contiene mercurio entro il 2020 mi pare)
Eliminare in modo definitivo ha solo 2 possibili significati, o lo trasmutano nuclearmente in qualcos’altro, cosa che non credo, oppure lo sotterrano, proprio come le scorie nucleari. Solo che il mercurio, ci sarà per l’eternità, visto che non decade nuclearmente; si spera che l’attenzione che si dà ai depositi di scorie nucleari, ci sia anche per quest’altri.
Infine, le scorie nucleari sono cmq prodotte in Italia oggigiorno, dagli ospedali. Si parla di rifiuti diversi da quelli che vengono prodotti in impianti nucleari, ma cmq sono sempre e solo elementi radioattivati (radioterapia, PET, etc). Ecco, anche di quelli cosa ne facciamo, giù nella spazzatura normale, o li vogliamo mettere in qualche deposito speciale per loro? Possibilmente in Italia e non in Francia, se no io ai miei figli preferisco non dovergli insegnare niente.
(Anche le batterie, sono rifiuti speciali e che non vanno buttate nella spazzatura da cui può fuoriuscire quel liquido che si dice sia cancerogeno)
Evviva. Sembra che qualcuno un pò più tecnico si sia svegliato. Il problema è che quel dannatissimo referendum sul nucleare è stato fatto in maniera demagogica, in maniera non tanto diversa da quello che ho letto oggi su questo blog. in pratica gli italiani si sono sentiti dire “Vuoi una Bomba Nucleare sotto casa? ” e chiaramente tutti i non addetti ai lavori hanno risposto NO!. E vorrei ben vedere! Se domani si facesse un altro referendum “Lo vuoi il cancro?” tutti risponderebbero NO e allora via le automobili, i cibi grassi, le sigarette etc etc etc.
Ma perchè tanta gente che non ha idea neppure da lontano di come si generi energia elettrica nè di cosa sia realmente l’energia elettrica o la sicurezza nel nucleare, si mette in cattedra? Ma voi pensate davvero che la Francia, o il Giappone o altri stati *importanti* investetrebbero tanto nel nucleare se la contropartita fosse un fungo nucleare con milioni di morti??? Non vi passa neanche per la testa che voi (che magari siete maestri nelle vostre professioni) possiate avere *qualche* informazione in meno di un ingegnere che lavora nel settore dell’energia? Pensate davvero che Beppe Grillo, per quanto stimatissimo comico e uomo di cultura, sia un’arca di scienza ? Ma se sa tutto, perchè non produce un mega reattore cosmico che va ad immondizia e produce fiorellini?
Il nucleare mi fa paura.
Il futuro che stiamo preparando per i nostri figli è disarmante.
Facciamo finta che il problema non ci sia.
Chi dice “tanto ce l’hanno in Francia” trova una buona scusa. Verissimo che un disastro appena sopra le nostre teste ci coinvolgerebbe pienamente, ma non è una scusa sufficiente per fare altrettanto.
Le scorie non si possono smaltire… non c’è ancora conoscenza sufficiente.
Nel 73.. ero piccolo… durante la prima crisi “austerity” camminavo per strada con papà, mamma e fratello senza macchine…e già allora si parlava di solare, eolico…ma niente… uno dei paesi più assolati e ventosi d’europa non ha una ricerca degna di questo nome per queste energie alternative…
Se poi leggo “basta che mi fanno pagar meno non me ne puo’ fregar meno di come fanno l’energia” rabbrividisco…
Che valori diamo ai nostri figli?
Allora compriamo le scarpe cinesi di contrabbando fatte da bambini chiusi in fabbriche con schiavisti che li torturano…
Se solo penso a questo mi arrabbio.. anzi .. mi inc..o…!!!
Ci tappiamo occhi e orecchie perchè.. costa meno.. e’ più facile.. e ci fa dormire tranquilli di notte…
Grazie Beppe per aiutarci a svegliarci …
The Matrix is here..!
Poverino!, perchè lo attaccatte a male parole? solo perchè si fa forte di quanto ha studiato e, beato lui, ha delle certezze sulla fisica?, perchè non sa nulla (lo ha detto lui, mi pare!) sulle centrali nucleari a fissione?
perchè ha tante ma confuse idee tra la differenza che passa tra le conoscenze teoriche e l’esperienza di lavoro ?
Anche a me ha seccato quando ha detto (cito a memoria perchè non ho nessunissima voglia di andare a vedere il suo fiume di parole su tutto e su tutti) che se uno parla bene del nucleare è un prezzolato!.
Lui evidentemente non ha esperienza, come il sottoscritto, che si è visto proporre una tangente del valore equivalente a due appartamenti da un notissimo imprenditore italiano (lavorando nel campo dell’energia!) e che ha pagato molto salata la scelta del rifiuto!
Lui non è a conoscenza che quello che gli hanno raccontato a scuola è per lo meno vecchio di 20 anni!
Da giovane ingegnere, avendo fatto una tesi proprio sugli impianti per la produzione di energia, sono andato a lavorare in una grande azienda (privata) del settore e mi sono immediatamente reso conto di quanto ho affermato sopra.
Quando ho cominciato a lavorare sulla centrale di Caorso (e su altre centrali nucleari europee) mi sono accorto di che cosa sapevano all’università sul nucleare: tanta teoria, ma abissalmente all’oscuro di tutto ciò che riguarda gli impianti (dalle teconologie costruttive e dei materiali, ai sistemi di progettazione, ma anche e solo dei sistemi di controllo e sicurezza!) tutta teoria e vecchia.
Voi sapete il perchè!.
Per Frangella dirò che chi spende in ricerca, nel privato (con in testa le multinazionali) non è mica matto a farsi copiare!!, questa è la logica “normale” in tutto il mondo: io stesso facendo ricerca tecnologica avanzata feci una pubblicazione, ma il mio capo mi disse di pubblicare i risultati di 5 anni prima!
All’università che veniva a chiedere notizie si davano le cose vecchissime e i professori si leccavano le dita (per questo Raging Mad le ha detto dispregiativamente che lei ha studiato sulle “dispensine”: purtroppo per lei è tutto vero!
Ma lei no si deve adombrare: non è mica colpa sua! è colpa dell’università e di chi dice che la vuole cambiare per portarla più vicina alle aziende. Se ci credete sietre dei poveri illusi!
Io, mosso a pietà dei miei colleghi che erano rimasti ad insegnare all’università ho fornito moltissimo materiale (c’è chi si è fatto dei corsi interi, con grosso successo!!), anche rischiando di divulgare materiale segreto!.
Se volete ho ancora una cassetta (che ho trasformato in CD) che fa vedere come è fatta una centrale elettrica a carbone, ma non coi disegnetti: si tratta di una centrale che esiste (Brasile) e si vedono tutti i pezzi , mentre si lavorano e si controllano in officina. Lo posso dare ai professori di università, ancora adesso (è del 1985!) sicuri di fare loro cosa gradita: ci si può fare un esame di macchine!
Concludendo, cari Marzo e Raging Mad (che brutto nick name!) lasciate Frangella nel suo beato nirvana della conoscenza scolastica: ci penserà il lavoro a svegliarlo! Trattatelo bene!
A lei Frangella, chiedo di considerare il mio vecchio post del 29/7 15:35, in cui davo dei dati sulle emissioni gassose (e non) di una centrale a carbone o petrolio, tanto per inquadrare il problema (lei lo avrà letto, ma certamente lo ha ignorato: mi piacerebbe provasse a rispondermi!); con questo non voglio dire che sono depositario di certezze e verità, ma solo esorto a parlare di numeri.
Ho visto che alla fine delle lunghe diatribe e chiacchierate lei si è rifugiato sul solare!.
Tenga sempre presente che un qualsiasi paese che ha bisogno di energia ha bisogno “seriamente” di tanta energia! (la prego però di non fare filosofia e vagheggiare al ritorno del focolare e dell’andare a letto con le galline: ormai voi giovani non rinuncereste a tante comodità, per nessuna cosa al mondo!).
Potrei darle ragguagli sul solare di Rubbia (non l’impianto nuovo che hanno avviato, ma quello di Adrano): da ingegnere le dico comunque che i m2 di specchi non sono cambiati: hanno solo scoperto il principio del girasole, hanno usato forse il sodio o sali che abbiano la capacità di ridurre l’effetto notte, ma la notte e i giorni di pioggia, purtroppo non si possono eliminare, mentre la necessità di energia c’è sempre, anche di notte, quindi questo tipo di generazione dovrà sempre essere immesso in una rete e….siamo sempre al solito problema che le energie alternative possono solo e sempre essere COADIUVANTI (per il 2-5 %), non ALTERNATIVE.
Certo! si può strategicamente decidere di investire per ricercare, per passare da 2 a 10, al 20!…purtroppo ricasciamo sull’egoismo ed il tornaconto di pochi marpioni che comandano il mondo…la mia vecchiaia dice che sarà molto dura! Coraggio ragazzi!
non è ,ovviamente, un 1MW,ma un 1kW!
errore di battitura…
1kW per 10 metri quadrati.
0.1kW al metro quadrato. 100W circa…
è un valore puramente indicativo ma non molto lontano dalla realtà.
la potenza irraggiata dal Sole è di 1kW/m^2…quindi auto al fresco mi raccomando 🙂
invece 0.4-0.6kWh è l’energia media ottenuta in un giorno.
in un anno in media si ottengono 180kWh.
questo valore dipende molto dal tipo di pannelli solari(rendimento),dalla latitudine(stagione,ore di sole e ore di picco),dalla presenza di zone d’ombra..e naturalmente dall’inutilizzo nelle ore notturne.
Ah, un ultima cosa: un grosso ospedale produce più scorie radiottive che una centrale nucleare. che si fa allora? Chiudiamo gli ospedali ? Oppure le scorie degli ospedali sono meno “scorie” ?
oops ancora una cosa per gli amanti del solare: un impianto fotovoltaico ha una vita media di 10 anni, dopodicchè va smanetllato e sostituito altrimenti rende molto meno e soprattutto gli acidi che si formano sono incredibiolmente inquinanti (e vanno direttamente nella terra). Quanti di voi dopo avere speso 30 mila euro di impianto dopo 10 anni ne rispendono 30 mila ? mmm…mi sa che qui si fa un pò tanta demagogia.
Considerazioni sul solare:
“10m^2 di pannelli solari fotovoltaici al silicio in pieno sole erogano una potenza di 1 MW!!! e solo per poche ore aliorno(poi la potenza cala)
mediamente si riesce a ottenre in un giorno 0.4..0.6KWh/m^2
la potenza messa a disposizione dal sole sulla superficie terrestre è di 1kW/m^2.
dpmani:si vedrà… ma alcuni problemi rimangono(condizioni meteo…alternarsi giorno notte)”
Postato da: Francesco Spina il 02.07.05 23:45
Quindi in piena luce il sole dà 100kw/mq (10mq=1MW), sembra parecchio, poi però in media dà 1kW/mq, e infine si ottiene solo 0,4kW/mq
Se guardo fonti di centrali solari: http://www.enel.it/rinnova/app_sole.asp
“La centrale di Serre è attualmente la più grande centrale fotovoltaica operante al mondo; si sviluppa su un’estensione di territorio pari a circa 5 ettari e mezzo, con una superficie di pannelli installati di 26.500 mq.
…
La potenza installata è di 3,3 MW.”
Quindi, 3,3MW/26500mq=0,1245283kW/mq, se però considerò i 5 ettari (1ettaro=100×100=10000mq) di terreno occupato, si avrebbero 0.66MW/ettaro ovvero 0,066kW/mq.
Se cerco su altre fonti più fisiche,
“Fuori dall’atmosfera la radiazione solare su una superficie perpendicolare alla radiazione è di circa 1,4 KW/m².
Sulla superficie terrestre la radiazione solare su una superficie perpendicolare alla radiazione minore o uguale a 1KW/m².” http://www.confartigianato.it/minisiti/energia/documenti/Servizi/prontuario/solar.htm
Quindi il dato di 1kW/mq potrebbe essere attendibile.
Il solare può essere una soluzione per il privato, per chi sia appassionato, qualcuno che sia un hobbysta del campo, come: http://www.vogliaditerra.com/solar/solar.htm.
Ma per il resto, il solare non c’ha i numeri adatti in termini di kW/mq, per essere una soluzione, cioè, per avere una centrale da 1GW, servirebbe nella migliore delle ipotesi con 1kW/mq, 1kmq di superficie e già questo numero fa impressione. Restando invece nell’ipotesi di Serre, con .12kW/mq, servirebbero 6.8kmq di pannelli solari, se poi il rapporto pannelli solari superficie fosse lo stesso di Serre, cioè .66MW/ettaro allora ci vorrebbe una superficie territoriale di 15kmq per avere una centrale da 1GW.
D’accordo. Avete ragione Voi. Il nucleare fa schifo. Inoltre, e qui rispondo a due o tre post che ho letto, in Italia non abbiamo aree *desertiche* in cui impiantare metri quadrati di pannelli solari. Giusto un informazione: un aeroporto di medie dimensione vuole 7.500 MWatt per funzionare, un ospedale piccolo (100pl) ne vuole 2.000. E quindi che si fa?. Possiamo demolire, ad esempio, l’Umbria per dare energia a metà Lombardia ? Facilisimo dire *NO* ad ogni cosa che puzza ma la soluzione qual’è? Non mi venite a dire eolica o solare, per favore. E allora? Sig. Grillo, come li raggiungiamo quei famosi 2030 in cui le fonti di energia saranno quasi tutte rinnovabili? Ancora mancano 25 anni in cui l’aumento di energia elettrica cresce a ritmi spaventosi. So perfettamente che anche se si decidesse ora di costrure una centrale nucleare servirebbero 10 anni, ma che dobbiamo fare? Possiamo, come vedo Vi riesce benissino, continuare ad insultare il politico di turno destra o sinistra non importa) e pensare a chissà quale complotto lobbistico americano. Fate voi. Io da ingegnere posso solo constatare che il problema è serio e che “le fonti alternative”, non nascono dal nulla. (ah, tanto per curiosita l’unico modo per produrre idrogeno a prezzi competitivi è attraverso il nucleare).
Concordo e ribadisco: se non parlano gli esperti perchè di parte, chi resta a parlare?
Bisogna smetterla di credere che postare un link o leggere qualcosa qua e là porti alla verità.
Ci si deve rassegnare, gli italiani devono scoprire l’importanza dello studio e della cultura scientifica, senza demandare pur di non aprire un libro o incorciare due dati. E che diamine…
Si può fare, si possono dare numeri a fare prove, con testimoni, con documenti veri.
Cosa c’è di male nel riciclare? Come al solito le cose non vanno bene se vengono dette in faccia. Ma se faccio gli stessi oggetti senza dire nulla della provenienza delle materie prime allora va bene!
“Io sono rimasto sconcertato voi cosa ne pensate?”
Caro Antonio è una vergogna, ma non ti stupire più di tanto. L’ekologismo di alcuni non ha nulla a che fare con il miglioramento dell’ambiente in cui l’uomo vive e prospera, è semplice e pura decadenza e distruttività.
Perchè credi che Grillo sia contro l’olio di colza?
Perchè grillo vuole che in cina ed india si producano terawatt a carbone?
Perchè gli ecologisti sono contro le linee ad alta velocità ed il ponte sullo stretto?
Ti lascia stupefatto il post di grillo contro il riciclaggio?
l’unico prof in fisica che si sveglia nel pomeriggio e passa la notte a scrivere kagate…
frangè lavori negli USA e c’hai il fuso orario sballato oppure di sballato c’hai il cervello, non fai una sega dalla mattina alla sera e c’hai bisogno di postare sul blog di grillo per sentirti un premio nobel???
Che strano…i nucleari spargono scorie radioattive in giro…i rinnovabili invece assolutamente nulla (eppure tacciono queste fughe di olii, non dicono nulla su come li smaltiranno, non fanno mica tutti i controlli di sicurezza, ecc. ecc.). Fate una prova: andate a vedere un parco eolico e osservate le sottili strisce marroni rilasciate attraverso i labirinti dei cuscinetti degli impianti in questione. Basta l’usura a permettere questo malfunzionamento. E voi credete che per “un po’” di olio fermano tutto e smontano un aggeggio del genere? Poveri illusi…
Questo dimostra quanto siete distanti nella realtà. Chi sta’ leggendo ed ha oppure ha avuto esperienze nel campo della Safety (in senso lato) sa’ che se l’industria (a meno a che abbia a che fare con argomenti resi sensibili dalla demagogia politico-ideologica) farà qualcosa solo perchè costretta non tanto dalle norme ma piuttosto dalle ricadute anti-aconomiche che può avere una non osservanza delle misure di sicurezza.
Ma avete ancora la sveglia al collo, le biglie di vetro colorate e le caramelle in tasca?
P.S.
Per l’esimio: bene non lavora per il CEPU, ma allora per chi? Sembra l’unico fisico in Italia a fare fisica…mah…dall’analisi dei sui scritti sembra uno sbarbatello che si atteggia a fare l’adulto.
E poi, perchè ce l’ha con gli ingegneri e i tecnici in generale?
ERRATA CORRIGE:
Innanzitutto, chiariamo che pompaggio e compressione sono due cose RADICALMENTE diverse.
Io pompo un fluido = il fluido rimane alla pressione atmosferica ( o quasi, bisogna considerare il dislivello ) e io semplicamente installo una pompa ad una estremita` del tubo e il fluido esce dall` altra` estremita`.
Io comprimo un fluido = Io metto il fluido nel cilindro di un motore e spingo il pistone comprimendolo.
era equivoco..capisco..
ma un pò mi meravglia che me lo fai osservare…
comprimere=pompare..va meglio così?
fidati..anzi dai un’occhiata al diagramma entropico dell’acqua.
ti accorgerai che il lavoro di “compressione” ..pompaggio(contento?) di un liquido è nettamente inferiore rispetto a un gas.
in una macchina ad assorbimento acqua ammoniaca..il solvente è l’acqua il soluto e refrigerante è l’ammoniaca.
si comprime questa miscela dopodichè con il calore si separa l’ammoniaca che poi passando da liquido in vapore nell’evaporatore della macchina frigorifera raffredda. ”
Innanzitutto, chiariamo che pompaggio e compressione sono due cose RADICALMENTE diverse.
Io pompo un fluido = il fluido rimane alla pressione atmosferica ( o quasi, bisogna considerare il dislivello ) e io semplicamente installo una pompa ad una estremita` del tubo e il fluido esce dall` altra` estremita`.
Io metto il fluido nel cilindro di un motore e spingo il pistone comprimendolo.
Sono due cose 100% diverse.
Tornando a bomba, ho cercato le formule edl lavoro di compressione adiabatica, ma non ho gli appunti del corso di fisica tecnica qui a Tokyo.
Solo prova a immaginare di riempire una bottiglia di plastica di:
a) aria;
b) acqua
Poi chiudi ermeticamente il tappo, in quale dei due casi fai piu` fatica a comprimere il fluido?
Da quel che mi ricordo, i liquidi sono QUASI incomprimibili, i cicli di Carnot, Otto, etc. si riferiscono a fluidi in fase gassosa.
Ma, come ti ripeto, le formule le ho dimenticate..
e allora?????
Ecofave scatenate nel we, non leggo nessuna risposta, i + 1000GWe di indiani e cinesi nei prossimi 25 anni, come li vogliamo produrre?
Carbone metano petrolio?
Diamo retta alle kagate di grillo mettiamo una pietra sopra al nucleare e fra 25 anni facciamo la sauna a gennaio? Figlio mio, ho fatto di tutto credimi, purtroppo all’imbecillità umana non c’è veramente rimedio…
Per Donato Bartoli:
” Rispondo al simpaticissimo (come al solito) matteo martini e chiudo la polemica da lui innescata nei miei confronti; lo faccio soltanto adesso perché non sono sempre sul blog come lui che, credo, non abbia niente da fare dalla mattina alla sera salvo offendere gli altri mentre confrontano civilmente le proprie opinioni ”
MM
Vabbe`..
Per Donato Bartoli:
La riflessione che lei contesta era basata su notizie acquisite da due diversi servizi giornalistici (tg1 economia e tg7) che parlavano a proposito delle fonti rinnovabili. Dal momento che non ricordo le date delle trasmissioni provvedo a fornirle un link [ http://www.fonti-rinnovabili.it/energie.htm ] dove trova il confronto (sugli anni passati) tra le produzioni in termini di fonti rinnovabili relativo a vari paesi europei. Se lei dopo aver letto accuratamente ciò che è stato scritto nella pagina osserva in maniera adeguata la tabella di confronto tra lo sviluppo negli anni del solare termico, del solare fotovoltaico e dell’eolico nei vari paesi noterà che mentre la Germania risulta sempre fissa al primo posto per potenze installate l’Italia è sempre negli ultimi posti.
MM
Giusto caro Bartoli, ma il suo discorso fa acqua come una fontana!
Cosa vuol dire che la Germania e` al primo posto?
La potenza installata di fonti rinnovabili ( escluso l` idroelettrico ) in Europa e nel mondo E` RISIBILE!
Che poi in Germania la potenza installata sia il 2% dell` energia totale prodotta ( tenendo fuori le auto ! ) mentre da noi siamo allo 0,2%, RIMANE IL FATTO CHE IN TUTTI I DUE I CASI LA POTENZA INSTALLATA E` RISIBILE.
Per Donato Bartoli:
Mi dispiace contraddirla e deluderla ma non ho mai detto che le fonti rinnovabili sono la panacea dei nostri mali energetici, stavo semplicemente osservando che mentre altre nazioni hanno imboccato negli anni un certo TREND di sviluppo delle fonti rinnovabili
MM
Dove porta questo trend?
L` utilizzo dell` energia solare e` vecchio di almeno quarant` anni, quello dell` energia eolica forse anche di piu`.
Nella ” verde ” Germania in 40 anni si e` passati dallo 0% di energia prodotta con il rinnovabile al 2%.
Quanto tempo ci vorra` prima che arriviamo a qualche percentuale degna di nota?
Tenga presente che tra 40 anni secondo molti studi il petrolio potrebbe finire..
Per Donato Bartoli:
(il che comporta poi che si faccia ricerca per migliorare le soluzioni, che si arrivi a scoperte innovative ed alla fine magari alla vendita a terzi di tecnologia) noi stiamo passivamente ad osservarli.
MM
Sempre SUPPONENDO che si riescano a trovare soluzioni, etc.
Lei da troppe cose per scontate.
Ricordo che negli anni`80 Montaigner diceva che non voleva arrivare al 2000 prima di aver trovato un vaccino per l` AIDS.
Mi ricordo anche che molti all` inizio degli anni `80 prevedevano l` uomo su Marte nel 2000.
Vuole fare delle previsioni anche lei?
Ma forse chiedendole questo la offendo?
Per Donato Bartoli:
Non possiamo limitarci a dire che l’energia prodotta con fonti alternative è attualmente più costosa di quella prodotta con altre fonti più inquinanti: si devono cercare soluzioni che vadano nella direzione dell’abbassamento dei costi.
MM
Lei ha qualche idea che gli scienziati interessati non conoscono?
Per Donato Bartoli:
A parte la battuta su un ministro, il post continuava poi con una osservazione (ci tengo a sottolinearlo) che riguardava un certo generalizzato malo modo di fare politica che spesso hanno i partiti in Italia e non voleva essere un concetto da leggersi solo contro lo schieramento che attualmente ci governa.
MM
Cosa ci dobbiamo fare?
Alle prossime elezioni voteremo Unione ma non credo cambiera` molto
Per Donato Bartoli:
Chiariti gli eventuali equivoci, caro martini, la invito a leggere un po’ meglio (se vuole farlo, altrimenti può passare oltre!) quello che scrivo e le idee che esprimo e che voglio confrontare apertamente con gli altri SENZA OFFENDERE, SENZA FARE (NE’ IO NE’ GLI ALTRI) I PROFESSORI, MA CON LA VOGLIA DI ARRIVARE A CONDIVIDERE O ANCHE SOLTANTO CONFRONTARE IN MODO PACIFICO SOLUZIONI AI PROBLEMI DELL’OGGI O DEL DOMANI. ”
Grazie mille Sig. Frangella, in poco tempo ha demolito i mulini a vento che avevano costruito con delle notizie a dir poco…”incomplete” i suoi detrattori, e a quanto pare “Esimi Colleghi”.
Mi sembra che il suo intervento sia sufficentemente chiaro da essere compreso e valutato da chi vuole capire se ci sono rischi reali o “pilotati”.
A me francamente sembrano molto pilotati e non riesco a capire bene il perchè certa gente si voglia fare del male; anche se è vero che molti fumano nonostante non sia per niente positivo per la salute…
non sono daccordo “sull’affidarci” alla tecnologia e alla ricerca “consolidata”.
non sono per gli atteggiamenti fideistici verso la scienza, bensì per quelli critici.
consolidata è una parola fuori luogo in ambito scientifico, soprattutto nel panorama scientifico odierno, quasi del tutto assoggettato a logiche di potere.
prima i valori poi le scelte poi la tecnologia come strumento di tali valori e concretizzazione di tali scelte.
purtroppo le fonti di energia alternative non potranno MAI garantire una buona percentuale sul fabbisogno energetico nazionale. l’uso del petrolio invece sta diventando troppo dispendioso, sia in termini di costi (visto che è quasi totalmente importata dall’estero), sia in termini ambientali.
per risparmiare e sopperire in parte alla mancanza di energia, durante la notte la importiamo dalla francia e dalla svizzera.
ritengo invece che l’autonomia energetica sia un obbiettivo di primaria importanza.
per avvicinarsi a tale scopo (visto che la sua realizzazione è utopica) bisogna superare questo bigottismo medioevale insito nell’animo della maggior parte degli italiani, affidarci alle tecnologie consolidate e alla ricerca.
ciò che voglio dire è che se l’italia non vuole toccare il fondo (visto che nel baratro ci sta già cadendo) deve tornare al nucleare.
dubito fortemente sull’accusa di mancanza di severe norme di sicurezza e di sorveglianza degli impianti eolici, una delle tecnologie più all’avanguardia in tal senso. visto che per legge esistono da tempo dei precisi parametri sul contenimento di tali oli e l’eolico è una tecnologia recente, dubito che le torri eoliche non siano state costruite nel rispetto di tali parametri e perdano così tanto olio da inquinare ettari di terreno. più che altro il problema potrebbe essere quello dello smaltimento di tale olio che potrebbe essere gettato illegalmente nel terreno in grosse quantità.
in ogni caso il problema degli oli pcb prescinde dagli impianti eolici. sono usati massicciamnete da decenni e decenni come lubrificanti e refrigeratori in altre tecnologie molto molto più diffuse dell’eolico. qualsiasi generatore e qualsiasi turbina possono usare questi oli dunque il problema è comune a tutti gli impianti di produzione di energia elettrica che usino questi metodi. attualmente questi oli sono in fase di dismissione e possono essere sostituiti da altri oli più raffinati e molto meno pericolosi per l’ambiente.
i problemi ambientali che vengono accollati agli impianti eolici sono solo quelli legati all’impatto paesaggistico e faunistico della struttura e, secondariamente, all’impatto acustico.
A proposito del fenomeno “tutti ne parlano ma nessuno fa niente” volevo attirare l’attenzione su un articolo apparso sul Corriere della Sera del 4 giugno 2005 per la precisione a pagina 14.
Il titolo è “Puglia, stop all’energia eolica Giunta rossa contro i sindaci”. Il fattaccio è successo in Puglia, precisamente nel foggiano dove già da tempo alcuni comuni hanno pensato di installare dei generatori eolici con grande successo e rendimento: si parla di tasse comunali ridotte se non annullate(per i cittadini), spese per corrente elettrica annullate,royalties versate ai comuni che risanano i bilanci(altro che task force per multare ogni oggetto che si muove)e la possibilità di respirare aria pulita grazie all’assenza di una centrale a carbone nelle immediate vicinanze. Ho un amico che abita nella zona,nel suo territorio comunale sono installate una trentina di queste pale e mi ha giurato che l’unico fastidio che si ha è un po di rumore ma solo nelle immediate vicinanze ossia 150/200 metri. Tutto questo solo grazie ad un accordo tra comune, cittadino proprietario del terreno e l’azienda che vuole investire.Ora ci sono dei comuni che vorrebbero aumentare le installazioni e altri che vorrebbero iniziare. MA come nella migliore tradizione italiana questa possibilità deve passare sotto il vaglio della regione, nella persona specifica dell’ assessore regionale all’Ambiente e alle politiche Energetiche Michele Losappio(inutile citare il partito tanto uno vale l’altro in questi problemi)il quale con grande immediatezza ha annunciato una MORATORIA contro l’installazione di queste nuove centrali eoliche. La motivazione? Impatto visivo(è meglio una centrale a carbone con le sue schifezze), bloccano le migrazioni degli uccelli(vuoi che i cacciatori abbiano meno passeri da usare come bersaglio) e poi… la Puglia pordurrebbe troppa energia eolica!(siete mica tutti matti a voler produrre più energia eolica della Danimarca o della Germania) Inoltre dice di avere al suo fianco Italia Nostra e una parte di Legambiente.
caro beppe sono d’accordo sul nucleare , ma c’è un ma ! grande grande – i nostri Verdi mi dici da che parte stanno bocciano tutto ciò che serve per produrre energia pulita . Es. nelle marche si volevano installare i mulini a vento per produrre energia , ma sono stati bocciati grazie alla profusione in giunta dei verdi, poi ins. verdi promuovono un albergo in un parco cittadino ??? – giorni fà è stato demolito un inceneritore (10 Mld di lire)AN che poteva produrre energia come fanno in Danimarca ,in germania e via, ma noi no perchè inquina , ma mi dici che ca… vogliono sti verdi l’energia dove la pigliamo dalle centrali NUCLEARI intorno all’Italia vedi Enel che finanzia le centrali in Slovenia .
Dobbiamo metterci in testa che l’energia in qualche modo la dobbiamo produrre ed è logico scegliere il modo meno inquinate e i VERDI vedano di non seguire solo le logiche di partito o di parte Grazie Maurizio
la ringrazio profondamente per il suo intervento.
sono le persone sensibili ragionevoli e civili come lei che mi danno speranza e fiducia nel continuare il mio lavoro e perseguire la mia strada.
mi impegnerò a trovare il maggior numero di informazioni possibili sul problema che mi pone.
sul nucleare nutro dei dubbi(ci sono “nuove” soluzioni in questo campo)..ma non nego la pericolosità delle scorie e le conseguenze di un incidente coem quello di chernobyl.
sono d’accordo però su quello che scrive Grillo:…
Ha ragione il Professor Giorgio Nebbia quando sottolinea la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte.
Un controllo pubblico sugli atti dei Governanti e degli imprenditori ridurrebbe le morti e i danni per gli uomini e costituirebbe un formidabile stimolo per l’innovazione, la ricerca scientifica e per la realizzazione di prodotti in grado di soddisfare i veri bisogni umani che comprendono la sicurezza, il diritto alla vita e la dignità.
io ognitanto faccio l’avvocato del diavolo e dico stupidaggini…ma non esageriamo…
sul nucleare ne ho sentite tante!
sul solare e eolico …un bel mucchio!
io vi invito a informarvi bene su alcuni argomenti,prima di dare giudizi.
io ho l’impressione che si giudichi senza sapere.
vorrei che qualcuno riflettesse su alcuni numeri…
la potenza elettrica richiesta(se preferite..uso il termine energia)in Italia varia da 25000MW a circa 50000MW(qlcs di più)
il “consumo” di energia elettrica in Italia si attesta su circa 300000 GWh annui(di più!)
oggi:
10m^2 di pannelli solari fotovoltaici al silicio in pieno sole erogano una potenza di 1 MW!!! e solo per poche ore aliorno(poi la potenza cala)
mediamente si riesce a ottenre in un giorno 0.4..0.6KWh/m^2
la potenza messa a disposizione dal sole sulla superficie terrestre è di 1kW/m^2.
dpmani:si vedrà… ma alcuni problemi rimangono(condizioni meteo…alternarsi giorno notte)
si può fare di meglio d’accordo…ma…cautela…
di quei 300000 GWh..circa circa 250000 son prodotti con centrali termoelettriche…
quanto petrolio si consuma??
sapete di cosa sono fatte le scorie??
sapete cos’è la radioattività naturale??
il radon??
credete che gli aerogeneratori possano migliorare e diventare molto più efficienti di oggi??
sapete quanta energia ci vuole per estrarre un kg di idrogeno dall’acqua?
Sig. Frangella, io la ammiro per come riesce ad esprimere il suo parere e ad apportare informazioni utili, altri lo potrebbero fare se solo la smettessero di fare gli sbruffoni.
Anche per questo molti scienziati e ricercatori si precludono molti progressi:per delle banali incomprensioni e falso orgoglio.
Se non le è di disturbo, potrebbe informarci sulla veridicità degli effetti dell’olio che usano per l’energia eolica, come poco sotto affermato e non meglio precisato?”
per esempio l’eolico è promettente, certo. Peccato che nessuno si soffermi sul fatto che gli oli lubrificanti ad alte prestazioni utilizzati in tali impianti contengano PCB. E siccome non sono tecnologie controllate come per esempio il nucleare i banditi che vendono tali impianti non sanno nemmeno cosa sia l’affidabilità e la sicurezza. Chieda a chi ha i campi vicino a tali alternatori. Sono imbibiti di questi oli, non cresce più nulla e l’acqua nel giro di km è non potabile, anzi di più, è teratogena.”
Vorrei riportare che quello che sostiene Lei riguardo la scienza, lo affermava anche il professor Zichichi quando rispondeva alle domande dei telespettatori la domenica mattina alla RAI,e cioè:”la scienza non è in grado di dare sicurezze o certezze, anzi tutt’altro; se dava certezze sarebbe stato un contro senso perchè la scienza è ricerca, curiosità e se uno pensa di giungere a certezze il gioco è finito.”
caro Beppe,
da sempre ti seguo ed apprezzo il tuo coraggio appassionato in difesa dei brandelli di democrazia che rimangono nel nostro paese. Devo dire però che la tua voce e la tua opera mi appaiono come i samizdat al tempo della non rimpianta Unione Sovietica,soffocati e rincoglioniti come siamo da programmi televisivi e da giornali e giornalisti allineati, ligi e proni alle direttive del potere.Non voglio e non intendo mollare anche se mi rendo conto che
Il mio è un pessimismo della ragione che non piace a Berlusconi.
Non parlo tanto per me che presto porterò via le palle, quanto per i giovani per la loro sempre più sfocata visione del mondo e per le loro scarsissime prospettive future.
Abbiamo in questi ultimi anni consumato più risorse del pianeta che in tutta la storia precedente dell’umanità.
Siamo come la locomotiva di Guccini che corre verso il disastro e fingiamo di non accorgercene.
Quando parlo di queste cose sono considerato un profeta di sventure e un menagramo, come se appartenessi ad una setta di catastrofisti per partito preso.
Il dilemma oggi non è più tra apocalittici ed integrati ma fra esseri pensanti e non, fra vivi e morti.
“Ora e sempre Resistenza”
Ciao
Egregio Prof. Dott. Frangella,
allora lavora per il CEPU, si o no?
E quanto anni ha?
P.S.
Ah dimenticavo…ancora una volta le dispensine l’hanno tradita. Lei, ma se prefereisce Le do’ del LORO, ha citato reattori lwr e hwr…ma questa è una classificazione basata sul moderatore/refrigerante in questione. Se vuole parlare della instabilità (strano, questo termine Le sta’ davvero a cuore…o a testa?) deve citare la loro classificazione in base al principio di estrazione del calore di fissione, e.g. bwr oppure pwr. Va bene? Non ne abbia a male, Le avevo detto che le dispensine che le passa il giornalaio sono un po’ datate.
Ho letto molte cose terribili su chernobyl e le centrali nucleari, ma vorrei che chi riporta gli effetti di questi incidenti si informasse anche sugli effetti dei gas serra che con la combustione sono inevitabilmente immessi in atmosfera!
Le cifre di cernobyl fanno sicuramente paura…. ma il pianeta si scalda x colpa dei gas serra… chernobyl ha fatto tanti morti in un colpo solo…. forse fa paura x questo, il gas serra invece zitto zitto fa più danni di quanto immaginiamo!
quello della ricerca in italia è un altro grande problema. siamo sempre fra gli ultimi posti nel settore e il governo attuale ha mostrato posizioni oscurantiste a riguardo.
vorrei invece che fosse favorita e finanziata massicciamente la ricerca per la fonti alternative come il solare.
Poco ma sicuro, il petrolio ha fatto molti più morti del nucleare.
Le energie rinovabili non bastano da sole. (Si parla di un 5% massimo di produzione per il 2020).
Se vogliamo continuare ad ammazzarci con petrolio e carbone ok, ma non venitemi a parlare di sicurezza o simili.
Evidentemente vi fa più impressione vedere y morti in una volta piuttosto che vederne 10 volte tanto morire nello stesso lasso di tempo, ma sparpagliati.
allora, la radioattività c’è, ma si parla di un tempo di decadimento dell’ordine dei 50 anni, nulla a che vedere rispetto alle al tempo di decadimento dei prodotti di fissione.
La fusione nucleare è intrinsicamente sicura: se succede qualcosa, semplicemente si spegne tutto
L’energia che si sviluppa per ogni grammo di miscela deuterio – tritio è superiore a quella che deriva dalla combustione di oltre diecimila litri di benzina ed è circa 6 volte maggiore di quella derivante da fissione (per unità di massa).
Un esempio che rende ancora meglio l’idea è che 10 gr di Deuterio estratti da 500 litri di acqua e 15gr di trizio estratti da 30 gr di Litio produrrebbero sufficiente energia da coprire i fabrisogni energetici di una persona che abitasse in uno stato industrializzato per l’intera durata della sua vita.
Non ti preoccupare che la ricerca va avanti, anche qua in Italia.
In Europa è pieno di centrali nucleari. Se volete questa è una mappa di quelle di potenza, così la prossima volta che viaggiate sapete bene che percorsi evitare, visto la nucleofobia dilagante. http://www.insc.anl.gov/pwrmaps/map/europe.php
CIAO,
guardando qua’ e la su internet ho trovato una cosa riguardo le centrali nucleari, dato che fra non molto il meraviglioso governo decidera’ tra le energie che loro chiamano alternative, ma che sono decisamente pessime per l’ambiente tipo quella del il carbone che andava nell’ottocento :-).
Ora pero’ al di la’ del governo ho letto anche notizie sulla strage che la centrale di chernobyl (penso si scriva cosi) ha fatto al mondo e alle persone.
Qusto risottolinea quanto GRILLO abbia ragione sulla sicurezza delle centrali nucleari, in quanto sicure non sono.
Quanto segue e’ tratto da un sito SERIO per gli aiuti alle persone.
————————————————–
Data incidente: 26.04.1986 (esplosione del quarto reattore)
Conseguenza dell’esplosione:
Proiezione all’esterno di 35 tonnellate di combustibile nucleare
La colonna degli elementi radioattivi dispersi si è alzata a due chilometri d’altezza e si è dispersa per un raggio di 1.200 Km
Livello di radiazioni pari a 20 milioni di curie equivalente ad un miliardo di Giga Beckerel (200 volte superiore a Hiroshima e Nagasaki
Area contaminata: 155000 kmq (un’area grande due volte l’Irlanda fra Bielorussia, Russia, Ucraina).
Paese più coinvolto: Bielorussia (70% di ricaduta radioattiva; 23% del territorio contaminato, fra cui il 20% del territorio boschivo e 3.000 kmq di terreno agricolo; danno economico valutato in 200 miliardi di $ USA)
Persone coinvolte: 10000000
Persone evacuate definitivamente: 400000 (l’area compresa in un raggio di 30 Km dalla centrale, grande come l’Olanda, è completamente evacuata ed inabitabile):
Liquidatori (addetti al controllo degli effetti dell’esplosione) impegnati: 800000 (10000 morti, 400000 affetti da patologia tumorale)
Vittime (dirette ed indirette) dell’incidente: 3,2 milioni (di cui un terzo bambini)
Persone decedute a tutt’oggi a causa dell’incidente: 200000
Durata degli effetti dell’esplosione: centinaia di anni a causa dell’azione del Cesio, dello Stronzio, del Plutonio (il Plutonio ha un’emivita di 14000 anni; il ritorno all’originaria situazione dei terreni contaminati dal Cesio 137 è prevista fra 300 anni)
La situazione in Bielorussia(10000000 di abitanti)
SITUAZIONE SANITARIA:
11000 casi di cancro tiroideo nei bambini
aumento esponenziale delle patologie da immunodeficienza
cancro ai polmoni passato da 6 a 7,5 casi su 100000 persone
tumore alla vescica da 5,5 a 19,7 casi su 100000 persone
tumore ai reni aumentato di 2,5 volte
in 7 anni passaggio delle leucemie da 9,34 a 11,52 casi su 100000 bambini
mortalità prossima al 14 per mille
2500 nascite annuali con anormalità genetiche (3% dei nati)
500 aborti non spontanei per presenza anomalie
picco delle conseguenze genetiche previsto, dagli esperti dell’ONU, fra il 2006 ed il 2010 quando coloro che erano bambini all’epoca dell’incidente cominceranno a procreare
SITUAZIONE SOCIALE:
tasso di povertà infantile aumentato del 150% rispetto ai tassi globali di povertà
stipendio medio mensile: 50/70 $ USA
aumento dell’alcolismo e dei casi di Aids (legati alla tossicodipendenza)
aumento delle patologie della povertà (tubercolosi e difterite)
LO STATO ATTUALE DELLE COSE:
15.12.00: chiusura definitiva dell’ultimo reattore funzionante
presenza di 1000 mq di crepe sul sarcofago che ricopre il reattore esploso. Da esse fuoriescono costantemente polveri e materiale radioattivi
il sarcofago di contenimento è stato costruito utilizzando, oltre le parti rimanenti del reattore esploso, 300000 tonnellate di cemento e 1000 tonnellate di strutture metalliche
il peso sulle fondamenta del reattore esploso è aumentato di 10 volte (dalle 20 alle 200 ton/mq): il reattore è sprofondato di 4 metri
lo sprofondamento del reattore ha messo in contatto il materiale radioattivo con le falde acquifere tributarie dei fiumi Pripiat e Dniepr che convogliano le loro acque nel Mar Nero e che fungono da bacino idrico per 30 milioni di persone (ad aggravare la situazione vi è la presenza di 800 siti di smaltimento di scorie radioattive, allestiti in emergenza subito dopo l’esplosione)
all’interno del sarcofago sono presenti: 180 tonnellate di combustibile e pulviscolo radioattivi, 11000 metri cubi e 740000 metri cubi di macerie altamente contaminati. La radioattività totale supera i 20 milioni di curie
la centrale è costruita su terreno sismico
il rischio di esplosione è elevato.
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PER CHI E’ INTERESSATO IL SITO E’
Di queste cose alla tv non se ne parla eppure i dati parlano chiaro,
“Il rischio di esplosione e’ elevato”.
e non si tratta di esplosione di palloncini…..
Vedo piu’ servizi al telegiornale per cani ciechi o senza una gamba, che servizi che aiutano ad informare che decine di migliaia di persone mangiano beveno e vivono tuttora in zone contaminate, e ve lo dice uno che adora i cani ma che non le puo’ tenere per problemi di spazio.
io ho l’impressione da quello che leggo nei commenti che ci sia molta passione per la fantascienza(sognare non fa male..per carità) e tanto odio e paura per la scienza.
ho notato che si son molti pignoli…quindi…
anche se nel linguaggio comune(lo faccio pure io)dico:”prodotti tot Watt di energia..”vi pregherei di usare il Watt come unità di misura della potenza elettrica.
l’unità di misura dell’energia è invece il Joule,ma se preferite..potete usare il Watt-ora..Wh.
vi assicuro che non è pignoleria…:)
è assolutamente vero.
quando ci dicono che quella nucleare è l’energia più economica non vengono inseriti i costi di costruzione dell’impianto e smaltimento delle scorie, che sono a carico della collettività.
ma se il costo della costruzione dell’impianto può in qualche modo essere certo, quelo dello smaltimento delle scorie no.
a causa delle variabili: se ti rivolgi alla mafia italiana hai un costo, la mafia russa ne ha un’altro, quella cinese un’altro ancora….
dipende anche dai siti: le grotte della bielorussia sono più economiche dell’interramento in un campo agricolo del casertano o nei sabbioni di chioggia, ma ci sono gli alti costi di trasporto, magari rallentati da quei rompic******i dei verdi.
i costi variano, per cui manco li inseriscono.
tanto, chi se ne accorge?
Ok i disastri ci sono stati…. Ma pensate che il cancro provocato dall’inquinamento da petrolio abbia fatto meno danni?? O forse ne ha fatti meno l’innalzamento della temperatura causato dall’aumento dell’anidride carbonica nell’aria? Con uragani, desertificazione e innalzamento del mare connessi. Le risorse rinnovabili per ora non possono coprire il fabbisogno energetico.
Forse il nucleare sarebbe il male minore fino a quando le risorse rinnovabili non saranno in grado di coprire una buona parte del fabbisogno energetico.
Chi mi conosce sa che non amo le polemiche; questo non significa comunque che mi faccia “maltrattare” dal primo che incontro, anzi Rispondo al simpaticissimo (come al solito) matteo martini e chiudo la polemica da lui innescata nei miei confronti; lo faccio soltanto adesso perché non sono sempre sul blog come lui che, credo, non abbia niente da fare dalla mattina alla sera salvo offendere gli altri mentre confrontano civilmente le proprie opinioni La riflessione che lei contesta era basata su notizie acquisite da due diversi servizi giornalistici (tg1 economia e tg7) che parlavano a proposito delle fonti rinnovabili. Dal momento che non ricordo le date delle trasmissioni provvedo a fornirle un link [ http://www.fonti-rinnovabili.it/energie.htm ] dove trova il confronto (sugli anni passati) tra le produzioni in termini di fonti rinnovabili relativo a vari paesi europei. Se lei dopo aver letto accuratamente ciò che è stato scritto nella pagina osserva in maniera adeguata la tabella di confronto tra lo sviluppo negli anni del solare termico, del solare fotovoltaico e dell’eolico nei vari paesi noterà che mentre la Germania risulta sempre fissa al primo posto per potenze installate l’Italia è sempre negli ultimi posti. Mi dispiace contraddirla e deluderla ma non ho mai detto che le fonti rinnovabili sono la panacea dei nostri mali energetici, stavo semplicemente osservando che mentre altre nazioni hanno imboccato negli anni un certo TREND di sviluppo delle fonti rinnovabili (il che comporta poi che si faccia ricerca per migliorare le soluzioni, che si arrivi a scoperte innovative ed alla fine magari alla vendita a terzi di tecnologia) noi stiamo passivamente ad osservarli. Non possiamo limitarci a dire che l’energia prodotta con fonti alternative è attualmente più costosa di quella prodotta con altre fonti più inquinanti: si devono cercare soluzioni che vadano nella direzione dell’abbassamento dei costi. A parte la battuta su un ministro, il post continuava poi con una osservazione (ci tengo a sottolinearlo) che riguardava un certo generalizzato malo modo di fare politica che spesso hanno i partiti in Italia e non voleva essere un concetto da leggersi solo contro lo schieramento che attualmente ci governa. Chiariti gli eventuali equivoci, caro martini, la invito a leggere un po’ meglio (se vuole farlo, altrimenti può passare oltre!) quello che scrivo e le idee che esprimo e che voglio confrontare apertamente con gli altri SENZA OFFENDERE, SENZA FARE (NE’ IO NE’ GLI ALTRI) I PROFESSORI, MA CON LA VOGLIA DI ARRIVARE A CONDIVIDERE O ANCHE SOLTANTO CONFRONTARE
IN MODO PACIFICO SOLUZIONI AI PROBLEMI DELL’OGGI O DEL DOMANI. Capisco che il caldo di questi giorni dia noia alle nostre teste ma LA PROSSIMA VOLTA NON PERDA TEMPO a “fare il lavoro di ricerca che spettava a me” come lei stesso afferma (no, vero.. siamo impazziti?), LEGGA ATTENTAMENTE ciò che ho scritto, RIFLETTA SUI CONCETTI CHE VOLEVO ESPRIMERE SENZA ISOLARE UNA SINGOLA FRASE DAL CONTESTO ED INFINE ANZICHE’ RISPONDERMI ESCA A CENA CON UNA BELLA DONNA DIA RETTA A ME LA RITROVEREMO CON LE SUE IDEE SU QUESTO BLOG MA MOLTO MENO NERVOSO!
DONATO BARTOLI p.s. riguardo al mio commento sul post di renzo piano pur vivendo nella società attuale mi impegno ogni giorno per produrre meno rifiuti e per sprecare (o se vuole consumare) meno energia possibile.Tanto per fare un esempio la mia casa servita da impianto di teleriscaldamento generato da vapore geotermico naturale (fortuna geografica!), quando d’estate non c’è distribuzione di acqua calda dalla rete provvedo con pannelli solari che in casa mia sono stati installati per la prima volta nel lontano 1985 se in tutta Italia li avessero già installati tutti il consumo energetico sarebbe più basso. PASSO E CHIUDO!
ci si lamenta del prezzo più caro del solare e delle fonti alternative in generale.
è un atteggiamento sbagliato a mio avviso.
infatti nel considerare la convenienza economica di una tecnologia dobbiamo considerare non solo i benefici imediati al nostro portafogli ma anche quelli a lungo termine.
investire nelle tecnologie alternative vuol dire investire sulla salute, sull’energia senza padroni. questo avrebbe un ingente ritorno economico a nostro favore.
spendiamo adesso qualche lira in più per poi avere in futuro enormi vantaggi. ai vostri figli che mondo volete lasciare? almeno la speranza gliela vogliamo lasciare?
geniale e semplice il sistema geoexchange!!
grazie a GUIOTTO per avermelo segnalato!
ma vi rendete conto delle possibilità che offrono la scienza e la tecnologia?
siamo noi che buttiamo tutto agli squali!!
basta alzare gli occhi e individuare la nuova strada da percorrere!
siamo ormai così abituati alle miserie della nostra società che non ci accorgiamo delle alternative. come se avessimo i paraocchi, complici i mass media. rimaniamo chiusi sempre nelle stesse logiche, dando corda ai potenti che ne approfittano.
altro che condizionatori!!
e se il sistema si diffondesse state certi che il prezzo già basso scenderebbe ancora!
Riguardo il commento di Renzo Piano sul costo di un bombardiere americano, questo dovrebbe far capire una volta di più quali sono i veri notivi di una guerra: il danaro! Le lobbies costruttrici di armi, che hanno finanziato la campagna elettorale di George Bush. il quale ha ricambiato tutti i soldi investiti per la sua elezione.
In punta di piedi vorrei anche io aggiungere qualcosa a questo ribollire di idee:
Odio la retorica, e parlare di pro o contro nucleare quando non c’è ancora nessun referendum o altro mi sembra inutile, preferirei invece discutere (come in parte si sta appunto facendo) di cose più concrete
1) Domanda per Grillo
Più volte ho sentito parlare del famoso motore a idrogeno, ne ho visto anche una dimostrazione ai tuoi spettacoli ma, se permetti, le informazioni che davi al riguardo erano frammentarie, siccome sarei, da fisico, molto interessato all’idea vorrei che specificassi:
A) chi lo produce
B) le specifiche tecniche
C) la capacità di immagazzinamento del combustibile (tallone di achille delle attuali macchine a idrogeno), ottenere un po di idrogeno, e riuscire cosi a far funzionare il motore per due minuti durante lo spettacolo, non si può considerare un traguardo praticamente interessante
2) Non riesco a capire perchè non sia possibile (come viene già fatto in Spagna e penso anche altri posti) rivendere, anche qui in Italia, l’elettricità in eccesso prodotta dai pannelli solari, in modo da trasformare l’attacco dell’enel in una specie di mega accumulatore di elettricità, di giorno la dai, di notte la prendi.
E non riesco proprio a capire perchè i verdi ( ma questo è proprio uno dei motivi per cui non li voto) non si buttino a capofitto in questa battaglia, i cui effetti, a lungo termine sarebbero notevoli, invece di portare avanti stupide e ambigue battaglie ideologiche.
però se vuoi fare divulgazione scientifica devi svegliarti prima, non puoi stare a dormì fino all’una…
oggi sono così intrinsecamente instabile che non ho manco voglia di insultarti. Vabbè senti na cosa, te che sei professore de sto kazzo, mi spieghi come si fa a produrre energia dal sole pagandola 2 cent a kwh?
devo dare un consiglio ad un paio di miliardi di amici dall’altra parte del pianeta, di più non vogliono spendere, m’hanno detto che si fanno 1000 GW di carbone metano e petrolio e un po’ inizavo a preoccuparmi…
ma te da dove esci fuori, se il figlio illeggittimo di beppegrillo e rosybindi?
Vabbè ti lascio, quando torno voglio trovarti a 1000 post ok?
si piccoli sforzi sono stati fatti verso la sicurezza con almeno mezzo secolo di ritardo….
e si parla di reattori sperimentali…
i reatori attivi sono lwr e hwr che sono sinonimo di instabilità e criticità ergo insicurezza intrinseca! oggi ancora paghiamo lo scotto di una tale follia! non so come faccia la gente che vive vicino le centrali a fare sonni tranquilli! ma c’è da temere per tutti: le radiazioni se ne fregano delle distanze che a noi sembrano grandi.
e le scorie rimangono qualunque sia il reattore.
poi la sicurezza è qualcosa da definire: e se dei terroristi prendono di mira un reattore htr la sicurezza intrinseca diventa estrinseca? 🙂
e se ci seppelliscono le scorie sotto casa?
abbandoniamo il nucleare, pensiamo alle fonti alternative come il solare.
sia chiaro che qui non si fa dell’oscurantismo verso la ricerca e la scienza, ma si muovono delle pesanti e giustificate critiche verso un modo di intenderle e organizzarle.
si parla tanto male del nucleare…ma qualcuno si è ricordato di parlare delle radiografie,della TAC,della RMN,della PET…se non ci fossero stati gli studi e esperimenti di fisica nucleare…esisterebbero?
era equivoco..capisco..
ma un pò mi meravglia che me lo fai osservare…
comprimere=pompare..va meglio così?
fidati..anzi dai un’occhiata al diagramma entropico dell’acqua.
ti accorgerai che il lavoro di “compressione” ..pompaggio(contento?) di un liquido è nettamente inferiore rispetto a un gas.
in una macchina ad assorbimento acqua ammoniaca..il solvente è l’acqua il soluto e refrigerante è l’ammoniaca.
si comprime questa miscela dopodichè con il calore si separa l’ammoniaca che poi passando da liquido in vapore nell’evaporatore della macchina frigorifera raffredda.
Per Fabio Morpurgo:
” vi ricordo che prima del 2040 con la fusione nucleare non se ne fa nulla, a detta di chi ci lavora sopra… cosa facciamo fino ad (almeno) il 2040? ”
ha centrato un altro aspetto del problema nucleare.
tutti abbiamo una tv e possiamo vedere con occhi la campagna acritica pro nucleare che i mass media stanno portando avanti, le vili pressioni che stanno facendo per convincere i giovani dell’opportunità del nucleare.
ciò dimostra i grossi interessi in gioco, da ragione alle mie riflessioni, e quindi ci invita ancor di più a contrastare l’ascesa del nucleare.
chi ha ancora uno spirito nobile ed intelligenza da vendere si schieri apertamente contro il nucleare.
fosse anche manna dal cielo (e non lo è, tutt’altro..), chi cerca di imporre subdolamente e incivilmente le cose non merita soddisfazione.
“Ci informiamo tanto di tutto e di piú, ci interoghiamo sulla vita di quello o quell’altro che poco ha a che vedere con il nostro quotidiano, guardiamo lontano e oltre il nostro raggio di visione e tutto ció ci fa sentire importanti, indispensabili e partecipi nella societá, ma chi vi domanda mai qualcosa in merito di tutto cio prima di prendere una decisione?”
il fatto è che oggi è tutto così dannatamente complicato e complesso. non vedete come le nuove generazioni sono disorientate?
e purtroppo non si può abbassare la guardia perchè se no i potenti di turno continuano a mettercela nel di dietro.
bisogna distinguere però fra chi vuole imporre con inciviltà a proprio vantaggio e chi invece invita a ragionare e a fare scelte condivisibili.
“perché pensiamo sempre che i paesi in via di sviluppo debbano seguire i nostri passi e imitarci e invece non viceversa?
Perché chi determina le scelte del pianeta é quello piú forte e|o meglio quello che stia messo economicamente meglio? che percaso qualcuno Ha detto che forza e ricchezza siano legati all’inteligenza e\o che furbizia e intelligenza vadano a braccietto? chi lo pensa contempla un campo di visione molto ristretto. Chi é saggio sa che é vero il contrario!..”
ottima riflessione, complimenti! daccordo al 1000 per 1000!
i fatti parlano chiaro, lasciate stare i giustificazionisti dell’ultima ora che hanno le mani in pasta (per di più incivili): i soldi destinati alle ricerche di fonti alternative come il solare sono una minima frazione di quelli destinati al nucleare e al petrolchimico. che fanno tutt’uno con quelli destinati agli armamenti. o avete dimenticato il post di grillo?
il sistema attuale inibisce la ricerca di fonti pulite e sicure e condivisibili da tutti, ma non per schiribizzo, ma per interesse, per convenienza. è uno stato di cose marcio fino al midollo che prosegue la sua folle corsa verso l’autodistruzione.
detronizziamo chi ci comanda, mandiamo a casa i nuclearisti: hanno toppato di brutto, hanno fatto scelte sbagliate che hanno condizionato e condizionano la nostra vita, ma non contenti tornano alla carica più arroganti e incivili che mai. e sbandierano ancora la scienza come fosse portatrice di verità incontestabile e assoluta, la loro verità, ergo il loro interesse, il loro egoismo.
in questo blog ne avete chiara testimonianza. è inutile che aggiunga altro.
a voi il compito di riflettere.
“1)chi produce energia lo fa per aiutare il mondo oppure per guadagnare dei soldi?”
E chi consuma energia lo fa per aiutare il mondo, magari pensando anche a non sprecarla, o lo fa solo per suoi interessi privati e personali.
“2)partendo da questo presupposto se esistesse un modo per fare energia pulita e gratuita i nostri produttori ce la fornirebbero?”
Quante sono le persone disposte a pagare di più per avere energia, tipo il solare? E quanti pochi di questi potrebbero usufruirne? Quanti andrebbero in vacanza viaggiando a cavallo o sul dorso di un mulo per non inquinare? Eppure tutte quelle auto messe insieme non è che facciano proprio bene in questi giorni di luglio.
“3)perchè i vari amministratori delegati, presidenti e quantaltro a capo dell’ industria dell’energia in genere sono sempre dei pregiudicati?”
Vabbe.., perché esistono migliaia di persone che prendono la macchina per andare al supermarket a 50metri da casa loro sbattendosene altamente dell’inquinamento?
“4)il sole fornisce ogni giorno una quantità di energia incredibilmente grande in grado di soddisfare il nostro pianeta più che abbondantemente, però non costa nulla.”
E allora sfruttatela, ma non a parole; che nessuno al mondo impedisce di costruirsi la propria centrale solare o di comprarsi due pannelli da installare sopra il tetto.
“5)mi rattista leggere nei vostri commenti una sorta di battaglia per vedere chi c’è la più grosso. ricordatevi che siamo tutti dallo stesso lato della barricata.”
Sembra che alcuni credano di vivere nel mondo delle meraviglie e non si rendano conto, che ogni anno vengano prodotti chilometri cubi di spazzatura, non più riciclabili, tonnellate di rifiuti tossici che non devono contaminare l’ambiente e tante altre belle sostanze e che cmq se vengono trattate bene non possono fare assolutamente niente, se no sono molto più pericolose di tutte le scorie nucleari che ci sono. Infine le scorie nucleari diminuiscono nel tempo (effetivamente, almeno quelle a vita breve), i rifiuti tossici non decadono mai. Continueremo fino a quando a chiudere gli occhi su tutta una serie di rifiuti dannosi e a tenerli aperti solo sulle scorie? (ci sarebbe anche da dire che ci sta il fattore 10^6 riguardo all’energia prodotta per tonnelate bruciate del nucleare, rispetto agli altri combustibili, cioè se per produrre x energia brucio una ton di nucleare, per produrre la stessa x ne devo bruciare un milione di ton col carbone, con conseguente aumento di rifiuti da smaltire)
1) personalmente non ne ho una conoscenza profonda
essendo qualcosa di relativamente nuovo (intendo la tecnologia non il processo in sè)
2) nessuno scienziato ne ha una conoscenza profonda essendo una sperimentazione che avrà bisogno di molti e molti anni per dare qualche risultato.
eppure, strano, senza incertezze tutti vi si fiondano come squali….
il dilemma è : sono cambiati i presupposti di tale ricerca?
ovvero la sperimentazione avrà termine solo quando darà come risultato una tecnologia assolutamente sicura e pulita? o si fermerà non appena sarà possibile produrre energia fregandosene come al solito delle conseguenze? la seconda che hai detto…
si parte già male poichè i primi reattori a fusione che si vogliono realizzare usano il trizio e i neutroni in una configurazione che è la più facile da ottenere e da realizzare. insomma il problema scorie e fuga di radiazioni rimane.
ce ne sono altre al momento più difficili e più costose che però promettono maggiori sicurezza e pulizia.
ma come vedete il lupo perde il pelo ma non il vizio. viene prima l’interesse e poi casomai i valori.
e gli attori di questa “commedia” sono sempre gli stessi: nuclearisti incivili come quelli che scrivono su questo blog (ne avete una prova concreta non mi invento niente!), militari, industriali, mercanti di scorie, etc.
è la solita pantomima? energia in grandi quantità al minimo costo col massimo profitto per continuare questa immane tragedia che è la nostra società? le tecnologie come fossero vangeli? la scienza come fosse religione?
penso di si.
io propongo invece di voltare pagina se possibile.
investiamo sul solare e le atre fonti alternative.
Pur essendo un tuo ammiratore Beppe, non concordo. Ti invito a leggere “Energia, quale futuro?” lo speciale pubblicato sull’ultimo numero de “Le scienze”. http://www.lescienze.it/
Qualche domanda a tutti prima ancora di altri commenti!
Vi siete mai chiesti da dove derivino tutte quelle situazioni che alterano repentinamente il comportamento fisico psicologico delle persone?
E gli attacchi di isterismo o nervoso improvvisi?
Non vi siete mai chiesti quali siano i nostri legami con la natura e a quale livelli? noi siamo fatti solo di carne e altro di tipo materico?
qual’é il primo legame che accompagna sin dalla nascita (in veritá ancor prima) e fino all’ultimo giorno in questo mondo (e dimensione)?
Perché non la finiamo di correre appresso a cause ed effetti di problemini e problemacci sempre nuovi e essenzialmente sempre gli stessi, quando il vero problema ad ascoltare la nostra coscenza é un altro? Di cosa abbiamo veramente bisogno e che cavolo vogliamo alla fine dei conti? cavoli e capre é quasi impossibile averli allo stesso tempo.
perché pensiamo sempre che i paesi in via di sviluppo debbano seguire i nostri passi e imitarci e invece non viceversa?
Perché chi determina le scelte del pianeta é quello piú forte e|o meglio quello che stia messo economicamente meglio? che percaso qualcuno Ha detto che forza e ricchezza siano legati all’inteligenza e\o che furbizia e intelligenza vadano a braccietto? chi lo pensa contempla un campo di visione molto ristretto. Chi é saggio sa che é vero il contrario!..
Ora come ultima domanda: Ci informiamo tanto di tutto e di piú, ci interoghiamo sulla vita di quello o quell’altro che poco ha a che vedere con il nostro quotidiano, guardiamo lontano e oltre il nostro raggio di visione e tutto ció ci fa sentire importanti, indispensabili e partecipi nella societá, ma chi vi domanda mai qualcosa in merito di tutto cio prima di prendere una decisione? non avete anche voi la sensazione del tempo senza sapore senza sostanza?
e la vita vi va bene o vi scorre via di mano?
Come sta il vostro vicino, il vostro gatto, il vostro giardino il vostro fiore (e pensare che un tempo tutti lo potevano avere un giardino o prato,ricchi e poveri, anche se solo da vedere)? e il vostro anulare o il vostro pelo bianco sotto l’ascella o quel passero che ogni primavera sentivate cinguettare sotto il tetto di casa?…
tutto ció non vi manca,ca,ca,ca,ca,ca,ca,ca?!…………….
porca vacca d’oro!
Perchè citi gli scenziati che ti fanno comodo.. e solo quelli… è la solità libertà di pensiero che tu neghi… perchè tutti devono pensarla come te… e accetti pareri solo di chi la pensa come te…
Vai dal professor carlo rubbia… premio nobel per la fisica.. e senti cosa ti dice sul nucleare…
E basta dire che l’energia nucleare non è sicura…
Il nucleare è sicuro quanto un aereo…. tu vuoi la matematica certezza ma questa chi mai te la potrèà dare??
Tu sei rimasto fermo a 200 anni fa… e da allora quanti passi sono stati fatti…
Questi amientalisti di merda ci negano tutto… ponti… strade.. ferrovie… energia…. tutto…. ma bravi
Il problema che i media iniziano a farci pensare che se non passiamo al nucleare rimarremo senza energia. Ho molti amici che dicono”tanto è sicuro” oppure “Anche la Francia possiede centrali”. Vi rendete conto che nessuno persa ai resti della lavorazione?????? Anche se la centrale avesse vita eterna e nessun incidente delle scorie cosa ne facciamo? “Le farei mangiare a loro.”
“chi produce energia lo fa per aiutare il mondo oppure per guadagnare dei soldi?”
Per fare soldi
“partendo da questo presupposto se esistesse un modo per fare energia pulita e gratuita i nostri produttori ce la fornirebbero?”
assolutamente sì, se ci fosse la possibilità di vendere un dispositivo per produrre energia a costo zero qualcuno lo farebbe.
E se per ipotesi fosse vietato dalle potentissime lobby del pianeta girerebbe di contrabbando.
Si contrabbanda la cocaina, si contrabbandano le schede di sky, non si capisce perchè nessuno contrabbandi scatolette da un kw…
“il sole fornisce ogni giorno una quantità di energia incredibilmente grande in grado di soddisfare il nostro pianeta più che abbondantemente, però non costa nulla.”
sicuro non costi nulla? a me risultano 0,5 /kwh, se effettivamente non costa nulla mi spieghi come si fa? Mi sono rotto di pagare l’Enel, sul serio…
P.S. avete visto come stanno zitti gli ecogrilli quando gli chiedi come vogliono produrre i 1000GW che servono a indiani e cinesi per i prossimi 25 anni?
ho letto un po’ di commenti fatti su questo argomento: l’energia e ne risulta un accavallarsi di dati, notizie, teorie, battute e battutacce che non fanno che confondere me e tutti gli ignoranti come me. Io come ho gia’ detto capisco poco di centrali nucleari, e quant’altro serva a produrre energia, ma qualche considerazione vorrei farla:
1)chi produce energia lo fa per aiutare il mondo oppure per guadagnare dei soldi?
2)partendo da questo presupposto se esistesse un modo per fare energia pulita e gratuita i nostri produttori ce la fornirebbero?
3)perchè i vari amministratori delegati, presidenti e quantaltro a capo dell’ industria dell’energia in genere sono sempre dei pregiudicati?
4)il sole fornisce ogni giorno una quantità di energia incredibilmente grande in grado di soddisfare il nostro pianeta più che abbondantemente, però non costa nulla.
5)mi rattista leggere nei vostri commenti una sorta di battaglia per vedere chi c’è la più grosso. ricordatevi che siamo tutti dallo stesso lato della barricata.
Non voglio/posso entrare nel merito dell’etica nucleare nè dello smaltimento dei rifiuti.
Studio a Pavia, uno dei pochi centri in italia dove c’è un reattore nucleare per scopi scientifici.
“Il nucleare non è sicuro”
E’ una frase SCORRETTA in generale.
Di passi avanti ne sono stati fatti moltissimi per quanto concerne la sicurezza.
Io vi posso parlare solo del LENA, il piccolo reattore di Pavia e, tralaltro, decisamente in modo parziale.
Ebbene, questo piccolo reattore è FISICAMENTE SICURO.
Il “combustibile” di una centrale nucleare è dato da una barra di materiale fissile. In seguito al processo di fissione, “sparando” delle particelle contro questa barra si ottiene energia. Il rischio fatale è che la situazione sfugga di mano, che la temperatura salga a dismisura e diventi impossibile controllare questo processo di fissione. Che si arrivi cioè la fusione del nocciolo.
Se però mescoliamo alla nostra barra di combustibile un’altra sostanza (idrogeno) che, raggiunte certe temperature, riesca, vibrando, ad allontanare le particelle (quelle “sparate” che danno inizio al processo di fissione), ecco subito che il processo rallenta da solo, che il processo è INTRINSECAMENTE SICURO.
Ragazzi Frangè è uno sballo, comunque il generatore di tubokazzate va alla grande, non so se avete notato, ieri non c’è stato il picco nei consumi, è stato bilanciato da Mw e Mw di puttanate…
cmq frangelli a parte, quello che manca è una buona dose di realismo:
L’italia può rinunciare al nucleare, alla fine, lo ammetto anch’io, non è un grosso problema.
La Germania può permettersi di installare 700MW di pannelli solari a 0,5 al kwh ed anche qui nessun problema (700 MW, non 70 GW).
Il problema di cui Grillo e seguaci sembrano non rendersi conto sono quel paio di miliardi di cinesi e indiani inkazzati neri…
Facciamo un paragone banale, in Italia siamo 58 milioni e abbiamo un picco di consumi di 56GWe, quasi un GWe a milione. Supponiamo che cinesi e indiani siano veramente bravi e consumino la metà di noi.
Si tratta di 1000 GWe.
1000 GWe, nemmeno se mandiamo Frangella e il turbokazzategeneratore in cina li facciamo 1000 GWe.
Allora, Grilli, pecorariscani, pannelli rotelli etc, sti 1000 GWe come li facciamo a carbone? Perchè da qui a 25 non è che ci siano tante alternative, stiamo parlando di 25 anni, non 250…
bho, fate voi, cos’è più devastante per i vostri figli, gestire un sito unico di stoccaggio de ste kazzo de terribili scorie nucleari (si chiama unico perchè ce ne sta uno solo), oppure avere a che fare con sconvolgimenti climatici, desertificazioni, neoglaciazioni, scioglimenti di calotte e qui mi fermo perchè siete voi i catastrofisti?
Ribadisco il conceto e la domanda, che come al solito cadrà nel vuoto, che gli facciamo fare a sti cinesi? tutti d’accordo a bruciare carbone metano e petrolio? sicuri sicuri?
sicuri sicuri sicuri?
ci pensiamo un altro minuto prima di scrivere n’altra kazzata? dai forza, che magari se gli date na mano c’arriva pure frangè…
Per Lucio Gobbetti:
” E’ di questi giorni la notizia che la Francia (ma va?) sta facendo partire la costruzione della prima centrale a fusione nucleare europea (e forse anche mondiale). ”
MM
Non aspettarti risultati concreti prima di meta` secolo..
Per Lucio Gobbetti:
Lo possono fare, perchè il passaggio dalla fissione ha fornito loro (come a tutti coloro che l’hanno adottata) la tecnologia e le conoscenze indispensabili per il salto di qualità.
MM
Chi ha detto che la fusione e la fissione sono collegate?
L` ITER e` un progetto internazionale, la Francia e` solo il paese ospitante
Per Lucio Gobbetti:
Le cosidette energie rinnovabili e sostenibili hanno tutte un costo in termini di denaro e di impatto ambientale senza considerare che non sono sufficienti. Spesso si tratta di scegliere il male minore.
MM
Concordo
Per Lucio Gobbetti:
La considerazione ultima però è questa: mentre i paesi evoluti si stanno attrezzando per produrre energia a ridotto impatto ambientale i nostri politici meditano di ritornare alle centrali a carbone… (vedere a questo proposito il recente post di Beppe).
il nucleare sarà il futuro dell’energia, che lo vogliate o no.
Tutte le considerazioni espresse da Beppe sono sacrosante ma si riferiscono al processo di fissione, una tecnologia vecchia, pericolosa e antieconomica.
E’ di questi giorni la notizia che la Francia (ma va?) sta facendo partire la costruzione della prima centrale a fusione nucleare europea (e forse anche mondiale). Lo possono fare, perchè il passaggio dalla fissione ha fornito loro (come a tutti coloro che l’hanno adottata) la tecnologia e le conoscenze indispensabili per il salto di qualità. Il danno più grande prodotto dal nostro passato referendum è stato proprio questo: ci ha tagliati fuori dalla ricerca e per questo saremo sempre più dipendenti da chi invece la ricerca l’ha portata avanti e sviluppata. Meriterebbe una citazione la manovra canaglia di chi ha cavalcato l’ondata emotiva di Cernobyl per indurre l’Italia a votare contro per motivi intuibili quanto innominabili, ma sarebbe un argomento che ci porterebbe fuori tema.
Le cosidette energie rinnovabili e sostenibili hanno tutte un costo in termini di denaro e di impatto ambientale senza considerare che non sono sufficienti. Spesso si tratta di scegliere il male minore.
La considerazione ultima però è questa: mentre i paesi evoluti si stanno attrezzando per produrre energia a ridotto impatto ambientale i nostri politici meditano di ritornare alle centrali a carbone… (vedere a questo proposito il recente post di Beppe).
Concludo con una citazione di Beppe: l’età della pietra, non è mica finita per mancanza di pietre…
Un caro saluto a tutti.
Per Roberto Guiotto:
” Personalmente sono favorevole al solare, ma attualmente non è economicamente conveniente.
Ho visto la pagina http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
e, conti alla mano i costi a Kwh variano
da 0,5 e 0,6
il calcolo è semplice (costo pannello)/(Energia prodotta).
mentre L’Enel Vende la corrente a circa 0,2
I contributi ci sono, ma difficili da ottenere.
L’unica è sperare nella diminuzione dei costi di produzione. ”
Per Luca Frangella:
” ho detto di investire in queste ricerche. che lo stato ne aiuti la diffusione se questo può migliorare la nostra salute pubblica.
MM
Si sta gia` facendo
Per Luca Frangella:
ma se vogliamo andiamo anche oltre il fotovoltaico.
mi pare che rubbia parlava di un altro modo di sfruttare l’energia solare. ma non vorrei essere impreciso. se non va bene un metodo ne studiamo un altro non vi pare?
MM
Non e` che i ricercatori di tutto il mondo stanno aspettando che glielo dici tu.. 🙂
Per Luca Frangella:
oggi il solare costa di più domani no!
MM
Domani 2 Luglio costera` ancora ” di piu` “.
Forse tra 10/15 anni, speriamo!!
Per Francesco Spina:
” il lavoro necessaario per comprimere un gas è maggiore di quello necessario per comprimere un liquido. ”
Intendi dire che per comprimere del 5% ( in volume ) un liquido fai MENO lavoro di quello per comprimere del 5% ( in volume ) un gas?
Non sono mica tanto d` accordo.
Prova a comprimere dell` acqua!!
Spero di non dire una cappella, sono dieci anni che ho studiato ` ste robe..
il prof. rubbia scrisse dopo l’incidente di chernobyl un libro intitolato ” il dilemma nucleare”.
in tale libro veniva espressa una lucida analisi del problema, riassumo:
il nucleare va abbandonato, fin quando non verrà sviluppata una tecnologia che in seguito ad una sperimentazione intensa e seria mostri caratteristiche di assoluta sicurezza e di assoluta pulizia.
tesi lodevole. oggi rubbia coerentemente continua a teorizzare tecnologie nucleari che incontrino quei parametri. il problema più grave sono le scorie; sembra (rimarco il sembra attenzione: la scienza non è religione e da fisico sono il primo a non fidarmi) che i reattori a sicurezza intrinseca garantiscano un coefficiente di reattività negativo in funzione della temperatura per cui la reazione a catena “non esplode” (sto semplificando ok? è chiaro che esplosione non è il termine più rigoroso ma al momento non so come sostituirlo senza perdere di comprensione ok?).
ma il problema delle scorie rimane. rubbiatrone a perte (!), rubbia scarta ancora queste soluzioni tecnologiche poichè non incontrano ancora quei parametri e invece teorizza una nuova fissione al torio in cui pare anche il problema scorie sarebbe risolto. tutta ancora da impiantare e da verificare (penso sia solo un abbozzo).
sapete come sono questi scienziati se vogliono campare devono stare sempre a proporre nuove tecnologie nuove scoperte, a volte fanno un pò di casino, se le inventano per richiamare le attenzioni degli investitori o rinconfermare la fiducia di chi gli ha dato l’incarico!!! rubbia non è nuovo a tali cose!!
però rubbia fa il suo lavoro in maniera encomiabile: intanto si occupa, oltre dellla fusione e (ormai poco) della fissione, di energie alternative come il solare.
è coerente con dei principi e valori condivisibili.
non conosco direttamente il suo lavoro nei dettagli, però è uno di quei fisici che mi ispirano fiducia, che guarda all’etica della scienza: spero di non sbagliarmi.
di sicuro non lo mitizzo. fa il suo lavoro mi sembra in maniera corretta. per lo meno rispetto ad altri. poi è chiaro, è un marpione anche lui e non è scevro da compromessi.
le mie posizioni sono comunque diverse dalle sue.
le mie riflessioni sul nucleare vanno oltre la semplice sfera tecnologia come avrete capito dai miei post.
sono fermamente contrario al nucleare, anche alla fusione.
sono per la ricerca di fonti alternative. ad esempio incentiviamo le ricerche sul solare.
dunque affidarsi al nucleare oggi è come andare in bici su una strada piena di chiodi, ci si bucano le ruote in continuazione e continuaiamo a mettere pezze e andiamo avanti per la stessa strada, giù a capofitto fin quando la ruota non scoppia e caschiamo dal ciglio della strada in un burrone.
non so se mi spiego..
invece un discorso realistico è questo:
oramai ci siamo inguaiati, questo è fuor di dubbio. presa coscienza di questo vediamo se è possibile cambiare strada.
toh solo ora alzo lo sguardo e vedo in lontananza una strada tutta bella senza chiodi; cacchio se mi decidevo prima a prendere quella strada a quest’ora stavo meglio… altro che pezze, una vera strada…
bè inguiato per inguaiato che faccio? continuo sui chiodi e con le pezze o anche se a fatica e col rischio di non farcela cerco di raggiungere quella bella strada?
io senza dubbio cercherei di raggiungere quella strada perchè per quanto davvero difficile almeno è una speranza; fosse anche per fare ammenda del mio errore di aver preso la strada sbagliata.
certo così il discorso sembra manicheo, ma è chiaro che le metafore funzionano fino ad un certo punto.
quello che voglio dire è che realisticamente parlando dovremmo partire da questo momento di crisi per cercare una nuova strada, nuovi valori, un diverso modo di organizzare la società, di vivere la tecnologia e la scienza, nuove e diverse abitudini: diminuire i consumi etc. etc.
certo difficile, ma più dignitoso che continuare sulla vecchia strada…
allora indirizziamoci verso le fonti alternative, finanziamo tali ricerche, intanto cambiamo le nostre abitudini, sforziamoci, riflettiamo sulla società , sul mondo che ci circonda, che senso dare alla scienza, quale indirizzo etico, etc etc.
difficile, costerà molti sacrifici, molta confusione, una società che si rivoluziona…
sarà una cosa lenta, forse non ci riusciremo mai..
si può darsi, ma tentiamoci..
una sfida alla vita, a noi stessi..
non periamo come agnellini al macello senza lottare… (alcuni macellai li conosciamo: bush berlusconi etc.. 🙂 )
mettiamoci in discussione.
chi mi ha seguito fin qui meriterebbe un premio: io non ce l’avrei fatta! 🙂
molti guardano al nucleare come soluzione realistica alla crisi attuale. alcuni un pò più saggi affermano che è una buona soluzione momentanea.
naturalmente poi sfoderano i nuovi reattori di ultima generazione, danno garanzie di sicurezza e di contenimento delle scorie e così via…
secondo il mio punto di vista queste soluzioni equivarrebbero a mettere pezze ad una società che ha ormai toccato il fondo.
mi spiego. sappiamo tutti il degrado in cui versa la nostra società attualmente, degrado che attenzione non è solo economico. chiaramente questa situazione è figlia delle scelte passate e presenti, della cultura consumistica e capitalistica del passato e del presente, della scala di valori in cui quelli di solidarietà e rispetto sono in fondo e quelli egoistici (ricchezza, potere, etc) sono in cima.
ora non mi dilungo nell’analisi dei mali del nostro tempo, ci vorrebbe troppo. l’importante è che ci capiamo.
il nucleare, come la quasi totalità della tecnologia passata e presente, rispecchia questo stato di cose: nato per scopi bellici, protagonista di hiroshima, “scomodo” (va sono buono…) compagno di vita nei reattori a fusione. tecnologia nata nel segno del potere, del non rispetto per la vita umana, per la natura.
la tecnologia che, strumento del potere, determina poi i valori e il nostro modo di vivere.
la scienza come fede, e così via…
se avete letto i miei post precedenti capirete che voglio dire.
grazie! mi fa piacere sentire le tue parole! sopratutto per quanto riguarda l’investimento personale in fonti di energia magari più care ma comunque vantaggiose per l’ambiente e la società!
è per questo tipo di scambio di idee e informazioni, per questa “crescita” comune che continuo ad impegnarmi sul fronte divulgativo.
le macchine frigorifere(per esempio frigorifero,condizionatore di casa)usano un gas a base di fluoro-carburo(famoissimo il cloro-fluoro-carburo)e i componenti essenziali sono:evaporatore,condensatore,compressore,valvola di laminazione.
in queste macchine si sfrutta un semplice “meccanismo”:il gas compresso e liquefatto(è liquido a basse temperature) ritorna allo stato di aeriforme prelevando calore dall’ambiente interno(casa,interno del frigorifero).
il principale difetto di queste macchine sta nella compressione del gas ottenuta attraverso una pompa mossa da un motore elettrico.
)causa del black-out!!)
il lavoro necessaario per comprimere un gas è maggiore di quello necessario per comprimere un liquido.
nelle macchine frigorifere ad assorbimento il”gas” refrigerante approfitta di un passaggio dato da un solvente(per esempio l’acqua).
il liquido richiede un lavoro di pompaggio minore e quindi fa risparmiare energia elettrica.
però..come si fa a separare il”gas” refrigerante dal liquido?
si utilizza del calore (per esempio dei fumi caldi a 100°C)..separato il gas il ciclo procede come nel caso del primo tipo di macchine frigorifere.
forse ho semplicifato troppo…ma spero che sia compresibile.
vedo con piacere che ha scoperto quello che tutti sanno: che in una centrale nucleare ci sono anche i rifiuti prodotti dai mono uso inquinati e dosimetri. Un dosimetro (grosso come una penna), o una tavoletta da 4X5X0,5 cm viene portata per un anno da un operatore. Le tute e stracci mono uso inquinate sono usate solo quando ci sono lavori in cui c’è pericolo di venire sottoposti a radiazioni in caso di incidenti, o manutenzioni strasordinarie in prossimità di combustibile.
Sappia che il personale non deve prendere più di 50 millirem/anno, cioè quanta se ne prende in una bella giornata di sole in spiaggia a Jesolo o a Rimini).
Come fa a dire che sono migliaia di bidoni seppure in 30 anni? (forse i bene informati le hanno detto un numero così grosso, ma non le hanno detto che però comprende gli smantellamenti di Trino Vercellese, del brasimone, di Caorso, ecc., cioè tutto ciò che ciò che è stato prodotto in italia in condizioni assolutamente straordinarie, non dovute quindi a gestione ordinaria).
Adesso la vorrei invitare, invece, a leggersi il mio post del 29/6 ore 15.30. e le chiedo di rispondermi: dove le mettiamo i circa 80 milioni di tonnellate di emissioni e rifiuti pieni di aria balsamica che vengono prodotti in Italia in un anno dalle 60 centrali a carbone e petrolio?
La risposta me l’ha data l’Enel che ci ha raccontato recentemente che la centrale che sarà convertita a carbone sul delta del PO avrà il carbone direttamente dal mare, portato con una nave oceanica (!) (una nave dalla mirabolante capacità di 5.000 tonnellate, in pratica una bettolina!) capace di dare carbone a 4 gruppi che bruciano 224 tonn /ora ciascuno, per neanche mezza giornata! Detta nave, dice l’Enel, avrà il compito di prendere le decine di tonnellate di gesso e le 120 tonnellate/ora di cenere e portarle, suppongo in mezzo all’oceano, dato che è una nave oceanica!.
Ma diamine: ho paura che l’oceano sia solo l’Adriatico, anzi al largo di qualche chilometro, magari di notte così non vede nessuno. (altrimenti come farebbero a tornare indietro dall’oceano dopo qualche ora per riportare il carbone e poi riportare il gesso e poi il calcare e poi di nuovo….)
Ha pensato poi che per fare quel gesso e abbattere le 15 tonn/ora di SO2 (la balsamica anidride solforosa, che purtroppo quando i sistemi di abbattimento sono fermi fa anche H2SO4:acido solforico!) l’Enel deve andarsi a prendere decine di tonnella di roccia calcarea (dolomite, ad esempio!).
La gestione delle scorie nucleari ha bisogno solo di volontà politica: tecnicamente non è un problema insolubile; ho sentito tante palle pseudo tecniche in questo blog in merito! prima fra tutte la paura dei terroristi che se li vadano a prendere a mille metri sotto terra dal fondo di una miniera esaurita di carbone o altro (il Sulcis per esempio: Bush in testa agita i terroristi per vincere le elezioni, Berlusconi grida al comunista.
Ma ragioniamo un pochino: i famosi bidoni di inox con le scorie vetrificate (solo i pellet di uranio esaurito, non le sue tute monouso di carta compattabilissime in un cubetto di 3-4 cm3, l’una) sono intrasportabili da uno sfigato gruppo di terroristi che dovrebbe entrare di nascosto equipaggiato di potenti gru e bilici e poi scappare nottetempo con un gingillino di alcune tonnellate! e poi cosa fanno lo aprano e poi spaccano il vetro? lei lo sa ccome si fa a spaccare un blocco da metro cubi di vetro? provare per credere! (senza essere irragiati loro!!: ma via, siamo seri!!)
Esorto anche lei a parlare con numeri certi!
cordiali saluti
Paolo Ruffatti
ah dimenticavo. Lo sapete che solo per soddisfare le nostre necessita energetiche oltre confine lavorano 8 centrali nucleari della potenza di quella del carso che lavorano giorno e notte per noi?
Ho letto i tuoi post con interesse e noto con piacere che hai colto il vero senso del blog: la discussione e la condivisione di informazioni.
Mi sembra chiaro ormai che qui se ne dicono di cotte e di crude, con e senza fondamento scientifico e morale.
Da parte mia ti stimo ed il linguaggio ma soprattutto l’atteggiamento di alcuni frequentatori del blog non fanno altro che metterti in miglior luce.
Continua e divulga, dai la tua opinione e motivala. Non ti preoccupare dei vari disturbi tanto chi è qui e legge il blog è una persona che PENSA e le proprie opinioni se le fa da se!
Faccio anche una considerazione personale: se proprio devo scegliere e rimetterci economicamente nel comprare energia un po’ più “pulita” di altre e se il mio contributo, anche se piccolo e sconveniente per me, può aiutare qualcuno, se non addiruttura me stesso, ad evitarsi problemi di salute e vivere più a lungo, ben venga! La mia morale mi dice così!
… comprate “le scienze” di giugno, forse lo trovate ancora. I dati sono scritti là e il tutto sembra attendibile. Molti paesi avrebbero dovuto smantellare, ma nessuno lo sta facendo, semplicemente perchè non hanno niente con cui sostituire.
Ora, non dico di non investire sull’energie rinnovabile, ma allo stato attuale della situazione del mercato del petrolio, non c’è tempo per questo. Sempre sull’articolo sono dati alcuni costi: per produrre lo 0,5 di energie proveniente da energie rinnovabile, sono stati spesi, in meno di ventanni, solo dalll’italia, 51 miliardi di euro. £ volte la fiananziaria 2004… si sono già “investiti” troppi soldi…
Ho letto, ma non ricordo dove, che al contrario di quello che dici tu al mondo, a parte in una nazione, nessuno sta construendo centrali nucleari “classiche” e che comunque la sua costruzione è possibile solo grazie ad incenti ingentissimi da parte dello stato. Purtroppo non ricordo ne la fonte ne la nazione in questione ma mi sono sembrate informazioni interessanti.
ripeto: non sto dicendo che allo stato attuale risolveremmo tutti i nostri problemi con il fotovoltaico. purtroppo..
ho detto di investire in queste ricerche. che lo stato ne aiuti la diffusione se questo può migliorare la nostra salute pubblica.
ma se vogliamo andiamo anche oltre il fotovoltaico.
mi pare che rubbia parlava di un altro modo di sfruttare l’energia solare. ma non vorrei essere impreciso. se non va bene un metodo ne studiamo un altro non vi pare?
oggi il solare costa di più domani no!
capite?
è una questione di valori, di come vogliamo il mondo di domani, cosa vogliamo lasciare ai nostri figli (il bello che io non ne ho e non ho intenzione di farne… 🙂 ).
ma le scelte vanno fatte adesso.
Anch’io ho in progetto di installare un impianto fotovoltaico, ma lo installerò solo se riuscirò ad avere un contributo regionale.
A proposito di anbiente che ne pensa delle pompe di calore a sonda geotermica. Io non ne so molto di fisica, ma il processo con cui si ricava energia termica e frigorifera mi sembra interessante.
da fisico continuo a dire che è meglio voltare pagina e girare le spalle al nucleare, nonostante le promesse (attenzione promesse non realtà) di alcune nuove tecnologie che a detta degli interessati sembrerebbero più sicure. rimarrebbe il problema scorie. rubbia ha teorizzato una fissione col torio che eliminerebbe anche quelle.
ma oramai il nucleare ha implicazioni troppo vaste e nefaste che vanno oltre il fatto tecnologico e scientifico. è nato male e ritengo debba fare il mea culpa e mettersi da parte. rappresenta il marcio della scienza e della tecnologia del passato e eodierna.
è anche una questione di investimenti. io investirei di più sulla ricerca di fonti energetiche alternative invertendo il rapporto attuale per cui a chi si occupa di fonti alternative arivano le briciole in proporzione.
alla fine è una questione di valori e ideali in cui si crede.
come lo vogliamo questo mondo? dominato dalla tecnologia (e quindi da chi la gestisce: militari e industria) o dominato da valori condivisibili al cospetto dei quali la tecnologia sarebbe solo un prezioso strumento?
ho letto da più fonti certe che la maggiorparte dei paesi europei con in testa la germania ha intenzione di smantellare entro una certa data le centrali nucleari. ho pure riportato alcuni articoli nel blog a riguardo. forse hanno cambiato idea?
termodinamica e fisica le conosco abbastanza anche se c’è sempre da imparare ne sono certo.
però lei come altri (che però non possono paragonarsi a lei in termini di civiltà: continui così) le evidenzia come fossero portatrici di verità, magari la sua verità più che la mia.
invece sono solo strumenti interpretativi della realtà su cui ragionare.
certo capisco. però c’è invece chi si fa i conti e dice che anche così com’è adesso conviene!
mio fratello che è ingegnere si è prodigato per l’acquisto di pannelli fotovoltaici tramite un finanziamento e li farà avere anche a me.
su internet trovi molti siti di esperti che ne parlano a favore.
non so..
secondo me l’ambiguità nasce dai parametri usati per fare i conti.
cioè magari c’è chi mette o non mette in conto i benefici in termini ambientali e sociali del solare. uno usa dei parametri uno un altro.
sapete com’è l’economia….
oppure chi fa i conti sbagliati lo fa per interesse. oppure viene data un info parziale dunque non corretta. parlo di ambo le parti ma chissà perchè sono convinto che chi osteggia il solare abbia la coda di paglia… 🙂
per tagliare la testa al toro io sono della convinzione che bisogna investire sulla ricerca per lo sfruttamento dell’energia solare. così magari un domani ci ritroviamo con una fonte di energia davvero pulita, con un buon rendimento e soprattutto di tutti. eh si perchè il sole è di tutti e tutti potranno avere il proprio pannellino per sfruttare la sua energia.
oh e poi chissà se non esce qualche nuova tecnologia migliore per lo sfruttamento dell’enrgia solare. l’importante è investire in tali ricerche. per me vanno bene anche le altre fonti alternative sia chiaro.
però la realtà è dura: tali ricerche ricevono pochissimi investimenti rispetto ad altri settori energetici.
nessun complotto: è uno stato di cose: valori, sistema economico, funzionamento del mercato, etc.. anche se sono convinto che in alcuni casi ci sia stato un boicottaggio vero e proprio, quando legalizzato e quando occulto….
ma lasciamo stare se no mi mettono al rogo…
1) continuate ad offendere maleducatamente forse a casa vostra si discute così, non da me.
“Ma direi che i presupposti per dare una diagnosi esaustiva sulla trollaggine di tale personaggio, ci sono tutti.”
2) “Comportamento infiammatorio.”
ci credo con le vostre ingiurie manco un santo regge. ma cari amici se pensate che retroceda vi sbagliate i vostri miagolii non mi toccano più di tanto.
3) “Post lunghissimi e ridondanti.”
certo voi siete abituati alle ricette tecnologiche senza riflettere. come quelle dei medici. il pensiero e la discussione seria hanno bisogno di linguaggio fluente e di argomentazione.
forse il mio errore è stato quello di esprimermi in sede non adatta e con le persone non adatte (grette maleducate e interssate). ma daltronde non ho paura della conseguenze al massimo mi fa pena l’inciviltà della gente…
4)”Scarsissima professionalità”
ah si perchè quella degli altri maleducati ti è sembrata più alta ,o la tua?
pfff ahhah ahha che ridere!!!
nessuno che abbia mantenuto il discorso sul piano scientifico e civile…. tranne il signor santini
è facile offendere nascosti dietro uno schermo di un pc eh?
vigliacchi!!
5)”prendere tutte le critiche sul personale.”
critiche??? ingiurie! e come se sono personali! mi è stato dato del coglione ed è stata citata mia madre!!
6) “Paroloni ad effetto scenico e teorie scienziopolitiche strampalate, per impressionare.”
dove? sono le mie idee espresse con civiltà e umiltà!! forse ti imbrogli con gli altri incivili che non sono riusciti a discuter rimanendo sul piano scientifico presentando prove o fatti delle loro parole. io invece l’ho fatto.
7) Autoglorificazione di meriti e titoli.
ve l’ho detto mi sono difeso dalle accuse di quel signore maleducato nessuna autoglorificazione. non penso che i voti di laurea i titoli e tutto il resto individuino l’intelligenza e la correttezza di un individuo. ho risposto al signore che metteva in dubbio che fossi fisico.
8) Manca solo la targhetta su bynoi “luca frangella (laurea in fisica con ottimi voti)” oppure “luca frangella (Fermi? un venduto.)”.
ma veramente non ho ritirato neanche la pergamena di laurea che solitamente la gente appende al muro per gloriarsi. sono un tranquillo studioso di fisica che dallo studio e dalla conoscenza cerca di trarrerealizzazione e insegnamenti.
cari amici comportatevi civilmente lo dico per il bene di tutti.
Personalmente sono favorevole al solare, ma attualmente non è economicamente conveniente.
Ho visto la pagina http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
e, conti alla mano i costi a Kwh variano
da 0,5 e 0,6
il calcolo è semplice (costo pannello)/(Energia prodotta).
mentre L’Enel Vende la corrente a circa 0,2
I contributi ci sono, ma difficili da ottenere.
L’unica è sperare nella diminuzione dei costi di produzione.
Certo. Senza contare che dal 1985 al 2003 la produzione di energia nucleare mondiale è aumentata del 45%, nessun paese sta più chiudendo centrali nucleari (non cè nulla con cui sostituirle) e sopratutto, sono in costruzione 33 centrali nucleari e 7 ne sono state ordinate. Un declino evidentissimo direi. Continuamo a vivere nei sogni delle energie rinnovabili e sorpatutto a paralre senza sapere niente di termodinamica e fisica.
nucleare ok scartiamolo…
e allora che si fa??
non sò se si nota ma il sistema economico è basato sulla distruzione e consumo.
da dove prendiamo l’energia elettrica?
che ne facciamo delle scorie?
Ma direi che i presupposti per dare una diagnosi esaustiva sulla trollaggine di tale personaggio, ci sono tutti. Comportamento infiammatorio. Post lunghissimi e ridondanti. Scarsissima professionalità, prendere tutte le critiche sul personale. Paroloni ad effetto scenico e teorie scienziopolitiche strampalate, per impressionare. Autoglorificazione di meriti e titoli. Manca solo la targhetta su bynoi “luca frangella (laurea in fisica con ottimi voti)” oppure “luca frangella (Fermi? un venduto.)”.
mi spiace per voi accaniti nuclearisti ma continuo ad essere del parere che il futuro energetico non è da vedersi realizzato nel nucleare ma nella ricerca di altre fonti alternative.
e ovviamente in un cambiamento delle nostre abitudini consumistiche e del nostro sistema economico nonchè della nostra società tout court
.. i’m a dreamer but i’m not the only one…
così diceva il vecchio lennon..
è stato sparato…
porc.. che mondo…
fermi invece è morto onorato e riverito e ancora gli fanno le statue… (sono un provocatore eh?)
oggi viene prima la tecnologia a cui i valori devono adeguarsi..
e la tecnologia è spesso guidata da interessi tutt’altro che umanitari. e non parlo di complotti ma di uno “stao di cose” alla luce del sole.
invece io ambisco ad un rapporto inverso in cui la tecnologia sia strumento dei valori umanitari di rispetto e condivisione.
forse tanto astio è proprio dovuto alla consapevolezza di aver fallito il proprio proggetto di vita. parlo di chi tempo fa si è gettato a capofitto sul nucleare.
mi spiace ma non prendetevela con me. al limite con voi stessi che non avete fatto le opportune considerazioni.
io in questa sede vorrei rappresentare, è una speranza attenzione non un affermazione, una nuova generazione di “uomini di scienza” (immagino qui le battutine scontate…) più umili (in senso etico non esistenziale..), pronti a non rifare gli errori del passato, impegnati a cambiare il rapporto tecnologia scienza (conoscenza) società, sforzandosi di volgerlo in linea con valori più umani di rispetto e solidarietà.
oh finalmente una persona civile con cui discutere!
caro SANTINI una vera boccata di ossigeno!!
questa è la ricerca che mi piace, quella che parte già da presupposti di sicurezza, di rispetto ambientale etc. etc.
rubbia in questo è un grande.
penso che non abbia senso sperimentare la fusione se poi si impianta subito una centrale senza aver prima vagliato certe prospettive.
eppure ho come l’impressione che questo errore sia lì per lì per ripetersi.. bisogna stare attenti..
con il nucleare abbiamo toppato alla grande: ancora sono in funzione i vecchi reattori con alte percentuali di rischio! e le scorie prodotte nessuno sa come smaltirle! è una tecnologia nata male in partenza!
come dicevo prima siamo abituati a subire passivamnete le tecnologie che ci piovono dall’alto e che spesso soddisfano solo gli interessi di alcuni e poi con le dita incrociate aspettiamo e speriamo che non succeda nulla.
e attenzione che nonostante quello che molti colleghi affermano con superbia, anche i nuovi reattori a fissione e le future centrali a fusione non è detto che garantiscano pulizia e sicurezza tout court. è una questione di inquadrare il problema in tutta la sua vastità di implicazioni, di scelte etiche e morali capisce?
tali tecnologie oltre che vaglate attentamente già in fase di proggettazione in base a criteri di pulizia e sicurezza, necessitano di una lunga e ponderata sperimentazione prima di essere messe, diaciamo, in commercio.
recentemente rubbia parlava di fissione con il torio garantendo ultrasicurezza e ultrapulizia.
bene. ok perfetto proviamo sperimentiamo, ma allora fino ad esso non avrebbe dovuto verificarsi il ricorso massiccio al nucleare vista la mancanza di garanzie.
non so se mi spiego!
e invece ancora i nuclearisti, che hanno toppato, ma di brutto, ritornano alla carica con i reattori di nuova generazione sbandierando sicurezza e pulizia e come vede lanciano insulti a chi li contraddice. ma come possiamo fidarci di tale gente?
vede il nucleare è un problema che oramai proprio a causa degli errori del passato non è più solo fisico e tecnologico.
leggevo un articolo di un collega in cui proprio faceva un analisi completa del fenomeno: fra intrallazzi con il potere militare e gli scopi bellici, fra l’impatto che hanno avuto e hanno i rettori impiantati, fusi o no, fra il mercato e la tratta dell’uranio, le scorie, il pericolo terrorista etc. etc. forse è meglio guardare avanti.
ecco questa è la mia posizione! guardare agli errori del passato per non farli più!
ma come vede la mentalità non è cambiata! per questo mi oppongo al nucleare e preferisco altre fonti le cui ricerche nascono invece da propositi molto più nobili!
capisce? io non sparo a zero su niente e su nessuno. discuto, esprimo le mie interpretazioni. divulgo un modo più critico di interfacciarsi alla scienza. e se anche sbagliassi gradirei un dialogo civile. grazie!
Il trizio è radioattivo, ma rubbia ed un altro scenziato italiano, l’hanno gai sperimentata con un altro elemento, non radioattivo, il palladio, addirittura funziona con l’uranio impoverito!!!
praticamente vengono “caricate” di idrogeno cristalli di Palladio che un una elttrostimolazione, produce un erme quantitativo di corrente, alcuni credono che le armi utilizzate in kossovo usino proprio questa tecnica con l’uranio impoverito. infati, in teoria, caricando di idrogeno un proiettile di uranio impoverito, basterbee l’urto per creare un enorme esplosione, questo spiega perchi da una parte il proiettile fa un buco e dall’altre, dove esce il buco è 10 volte piu grosso)
queste persone che offendono pesantemente vorrei vedere se avessero il coraggio di farlo di persona! vigliacchi, scostumati, incivili, gentaglia!
spero che gli utenti civili che seguono la discussione sappiano discernere e trovare spunti di riflessione nei miei post! almeno questa massa di ingiurie che mi sono state inflitte non sarà stata vana!
immaginate una sala un pò affollata(un pub..bar)
a un certo punto entrano due tipetti piccoli attaccabrighe uno si chiama Eric Neut e l’altro Albert Rone
(americani)e cominciano a infastidire un tipo che è una testa
calda ed è anche bello grosso..se non sbaglio si chiama Umberto Ranio…volano parole grosse “Rone fa rima con coglione…” “sto arracchito di merda!!” etc…
a sto punto cominciaa la rissa(reazione a catena)..
arrivano i poliziotti a tentare di separare le “persone” e placare gli animi anche con gli idranti(acqua)..sfollagente…ma la situazione si fa esplosiva…
esempio reazione subcritica-reazione a catena
stessa sala…
entrano Eric Neut e Paul Rone…
di nuovo si mettono a litigare con Umberto Ranio..
ma stavolta le pigliano…senonchè chiamano i loro parenti (altri Neut e Rone) a dargli man forte..e la “litigata” continua…
ho detto esplodere per capirci!! l’ho pure sottolineato! volevo esprimere il pericolo che comporta!! non sono entrato nei particolari perchè lo ritengo fuori luogo.
so bene come funziona una centrale a fissione!
grazie comunque per l’attenzione!
continuate a sentirvi i custodi della verità eh?
bravi bravi complimenti continuate così che ci divertiamo un mondo!
basta che non offendiate! siamo gente civile… o no?
cari colleghi è solo questo che sapete fare? ribatterere alle mie tesi con l’ingiuria e la maleducazione?
il pubblico che legge si farà la sua idea ne sono certo e non mi preoccupo di questo.
più che altro mi danno fastidio le offese e l’attacco alla mia professionalità.
completamente gratuiti e ingiustificati e intollerabili in una società civile.
ancora con questa storia del massimo dei voti: non l’ho sbandierata per darmi delle arie. l’ho detto in mia difesa quando lei mi ha accusato di avere una preparazione da dispensine; e ancora continua.
guardi che chi fa una magra figura è lei: possibile non sappia discutere civilmente e rimanere sull’argomento?
le tesi scientifiche che affermo possono essere verificate su qualsiasi libro o sito scientifico.
che instabilità e criticità caratterizzino i reattori nucleari a fissione non me lo invento mica io!
al limite mi può accusare di non aver usato un linguaggio tecnico, di non aver espresso rigorosamente i concetti. forse per questo li fraintende e pensa che siano stupidaggini.
eppure proprio or ora su un sito sulla fusione ritrovo fra le righe le mie stesse considerazioni sulla sicurezza della fissione.
il fatto è che il mio è un tentativo di divulgare le conoscenze scientifiche e quindi cerco di andare al succo del discorso. non si pensi che è un lavoro facile. sicuramente più difficile che sparare paroloni.
comunque io lavoro; sono professore.
e lasciate stare la mia mamma per favore.
cercate di essere più civili.
lo dico anche per voi stessi.
e guardate che se pensate di avere ragione lei e i suoi colleghi vi sbagliate di grosso; se pensa che la scienza possa tutelare la verità di uno più che di un altro allora non sapete cosa è la scienza.
la sicurezza della tecnologia è un problema su cui nessuno scienziato può dare certezze.
ci rifletta.
qui siamo nel campo dell’interpretazione; perchè questa è la scienza (come tutta la conoscienza): interpretazione niente più.
si vergogni dunque a divertirsi alle mie spalle e ad ingiuriarmi e chieda scusa se è un uomo e non un caporale.
io per primo le chiedo scusa se, innervosito dai suoi attacchi, la ho offesa. la cosa non si ripeterà più mi creda. errare humanum est, ma anche cercare di riparare ai propri errori e non commetterli più!
sta storia dell’impianto di raffreddamento che serve per non fare esplodere le centrali nucleari è troppo mitica… (ma sentito parlare di cicli termodinamici? le turbine con cosa le fai girare, con la manovella?)
a frange’, ma perchè non inventi un generatore che si alimenta con le turbokazzate? te mettiamo a scrvere sul blog e hai risolto il problema per sempre…
fermi immaginava anzi sapeva bene a quali scopi distruttivi sarebbero servite le sue scoperte. sapeva proprio tutto.
ma non è solo fermi, non vorrei che si pensasse ce l’ho personalmente con lui.
la storia della scienza è piena di simili esempi!
tutti da non seguire in futuro se possibile please!
Signori Vi prego.
Lasciate stare il Sig. Frangella, anzi il Dott. Frangella Laureato Con Il Massimo Dei Voti (mi scusi).
Vorrei ribadire che non è l’unico: ce nè di gente migliore di Lei…
Credo che siamo davvero ai limiti della psicopatologia, guardi che Lei non è certamente John Nash, non si è ancora ripreso da quando è diventato dottore? Non ci crede nemmeno lei eh?
Dovrebbe leggere il libro “The Making of the Atomic Bomb”. Prima di sparare a zero bisogna inquadrare la realtà nel suo contesto storico, sociale ed epistemologico. E se proprio vuole saperlo, il padre (putativo) della bomba atomica è stato Einstein ed il motore di tutto è stato Szilard (Einstein l’ha citato Lei, ma ovviamente senza cognizione di causa, come al solito ci riempiamo la bocca…).
Attenzione qui non c’entrano i servizi segreti o le sue paranoie. Parliamo dei loro scritti autografi. A meno che siamo in presenza di una allucinazione collettiva. Beh, forse ha ragione Lei, non ci avevo ancora pensato (sintomo di sanità mentale perarltro…).
Forse Lei non sa’ che Le ricadute scientifiche del Progetto Manhattan sono state incredibili. E forse non sa’ nemmeno che i vari scienziati che collaboravano al progetto erano quasi “segregati” e alle volte inconsapevoli dello scopo dei loro studi. E non può comprendere, ovviamente, l’emozione di fare scoperte e invenzioni scientifiche…
Guardi, La prego, faccia una vacanza…
Non è che siccome conosce i tre principi della dinamica (e della termodinamica) allora ha finito.
Si metta a studiare, a leggere, a comprendere. Rifletta, rifletta. Ma non come uno specchio…
Le risposte di tipo tecnico che Lei da’ mi fanno davvero rabbrividire, le Sue basi scientifiche sono davvero carenti e incomplete, ma soprattutto offuscate. La cosa più brutta.
Qui nessuno vuole un reattore per ogni italiano (nessuno slogan stile Silvio). Però ricordo che tante tecnologie sono state condannate all’insuccesso dalla politica e dal potere, non dall’intelligenza e dal buon senso.
Orama siamo arrivati ad un tale livello di marcio che dobbiamo scegliere il male minore…
La prego di elencare ora (vediamo se riesce a fare questo compitino facile facile) i disastri ambientali e umani avvenuti per causa delle industrie alternative al nucleare. Poi se ne riparla…
Giusto per farLa partecipe della Sua ignoranza: per esempio l’eolico è promettente, certo. Peccato che nessuno si soffermi sul fatto che gli oli lubrificanti ad alte prestazioni utilizzati in tali impianti contengano PCB. E siccome non sono tecnologie controllate come per esempio il nucleare i banditi che vendono tali impianti non sanno nemmeno cosa sia l’affidabilità e la sicurezza. Chieda a chi ha i campi vicino a tali alternatori. Sono imbibiti di questi oli, non cresce più nulla e l’acqua nel giro di km è non potabile, anzi di più, è teratogena. Ovvio queste cose non fanno scalpore, non fanno notizia.
E’ come chi non prende l’aereo e preferisce l’auto.
Lei è completamente deconstualizzato e avulso dalla realtà. Diciamo che la sua impedenza è disadattata (può interpretare la parola sia in senso elettrotecnico che ondulatorio). Mi chiedo chi siano quegli “illuminati” che Le hanno dato un lavoro (anche se credo che sia ancora a casa con mamma)…
Studi, studi…vuole iniziare a capirne di reattori? Studi un po’ di neutronica e di cinetica per poi terminare con termofluidodinamica e chimica fisica dei materiali solidi.
Nonostante abbia criticato Fermi (si vergogni!) posso affermare che Lei è un “fermione”: il suo stato qua(lu)n(quis)tico è per fortuna occupabile in questo blog solo da Lei.
P.S.
Comunque è il mio mito. Sto inviando a colleghi e amici i suoi post e Le posso assicurare che non ridevamo così da tempo, GRAZIE. CONTINUI COSI’!
P.S. bis
Forse non si è accorto che le dispensine che Le vende l’edicolante sono degli anni 60′. Con Lei deve essere facile fare affari…basta essere antiamericani e scienzofobi. GRAZIE. CONTINUI COSI’!
anche spegnendo tutte le centrali il problema scorie rimane…
in Italia tuttora non sono state messe al sicuro le scorie…dal 1987!!!!
che le scorie finascano in mare non è mica colpa di Fermi…
chi ha invetanto il polipropilene e il politene ha trasformato una “scoria” del petrolio in qlcs di molto utile…non credo immaginasse che gli oggetti realizzati con questo materiale venissero buttati in mare…
allora, in barba alla maleducazione di alcuni utenti continuo a fare divulgazione scientifica, daltronde è il mio mestiere.
ho dato una veloce occhiata al problema della fusione.
sembrerebbe che l’instabilità della fusione sia a nostro favore, ovvero la fusione tende a spegnersi, al contrario della fissione che tende, diciamo per capirci, ad esplodere (per questo nei reattori a fissione sentite parlare di moderatori, impianti di raffreddamento, etc etc).
anche i problemi di criticità nella fusione sono scongiurati dalle minime quantità di fuel utilizzato.
questo dovrebbe farci dormire più tranquilli!
rimane il problema della radioattività!
purtroppo i neutroni la fanno da padrone anche qui!
i problemi sono di radiattività indotta e di radioattività legata al trizio!
certamente mai ingente come nella fissione: quella è pura follia!
anche in questo caso la manutenzione dela struttura e dell’elettronica di controllo è critica a causa della radioattività, però come detto pare che rischi non ce ne siano: la reazione tende a spegnersi.
è previsto però un incidente limite dovuto a ingenti fughe di radioattività, anche se gli viene addebbitata una scarsa probabilità.
comunque va detto che sono allo studio diverse configurazioni tecnologiche di fusione.
sembra che alcune prevedano un carico radioattivo molto minore, ma ci vorrà più tempo per sviluppare le tecnologie adeguate.
chi virà vedrà!
ricordate: la fusione è in sperimentazione.
abbandonate ogni atteggiamento fideistico nei confronti della scienza e guardate con piglio critico al problema. non delegate passivamente il vostro futuro agli scienziati.
gli scienziati sono persone comuni come noi, sbagliano, fanno previsioni errate, considerazioni sbagliate; le leggi fisiche hanno dei limiti di applicazione, possono esprimere mezze “verità”.
è molto più produttivo prendere la conoscenza scientifica come spunto di riflessione che come bibbia.
stiamo attenti affinchè la fusione da speranza non si trasformi in incubo.
purtroppo debbo ricordarvi che la scienza è serva del potere, quindi bisogna stare con gli occhi aperti. solitamente prima ci propinano la tecnologia e poi ne aspettiamo con le dita incrociate le conseguenze che spesso sono nefaste.
io continuo a simpatizzare per il solare, però ora temo di meno la fusione: speriamo che non ci sia davvero di che temere e che le sperimentazioni vengano fatte con coscienza e non si salti subito all’impianto di centrali senza prendere in considerazione gli aspetti che ho evidenziato. (ci credo poco…) 🙂
per una trattazione divulgativa in italiano della fusione va bene anche il sito dell’enea; anche se preferisco altri siti anglosassoni.
prendete mr google e fatene buon uso!
Beppe, sugli altri punti del tuo messaggio si è già discusso nel forum, non condivido il tuo punto di vista ma non voglio tornarci. Voglio solo dirti che la fonte nucleare include già nel costo del kwh anche i costi di smantellamento, e ciononostante riesce ad essere competitiva (non ti sto a dire quanta ne importiamo).
“una lotta all’ultimo sangue con la germania nazista….”
romantica come visione della storia….
i buoni e i cattivi, i cavalieri jedi e l’impero cattivo…
voglio dire grazie a fermi e a chi come lui ha partecipato con freddezza attivamente deliberatamente e consapevolmente alla creazione dell’arma di distruzione di massa più pericolosa mai concepita, nemmeno nei film horror più spinti.
grazie anche per la pila atomica che ancora oggi rende il mare più frizzante a causa delle scorie radioattive in esso gettate. che ci fa guardare con fiducia alla sicurezza e alla “pulizia” della tecnologia.
grazie a questi scienziati ora il nostro mondo è sicuramente migliore.
grazie davvero grazie. sono contento che a voi geni, numi tutelari della conoscenza umana, siano dedicate statue e vie. che le generazioni future prendano esempio da voi.
einstein invece lo premierei di meno; e si perchè ha mostrato un atteggiamento ambiguo nei confronti del grande progresso tecnologico della bomba atomica; si è fatto troppi problemi.
Fermi un venduto?
questa non la capisco…
tutti i ricercatori italiani in America sono dei venduti??
ma ha tanto importanza parlare di Fermi?
mica è colpa sua se le centrali nucleari vanno male..
non mi pare che sia stato l’unico scienziato a partecipare alla costruzione della bomba atomica.
se Fermi vivesse oggi probabilmente non dedicherebbe neanche un minuto del suo tempo alla vecchia fissioen nucleare.
sul solare…
c’è qualche passo avanti sui costi,ma ancora non sull’efficienza.
non cito la ditta… ma esistono pannelli solari organici..(non con pezzi di pelle umana non vi spaventate)..sono 20 volte meno costosi ma hanno un efficienza più bassa degli attuali al silicio.
sapete cos’è incredibile?
esistono anche dei led organici OLED…questi ci son già sui cellulari…
mmhh
vorrei mettere però in chiaro alcuen cose:
1) ogni tecnologia ha dei limiti fisici…
anche volendolo e spendendo somme immani non si può fare di meglio
2) ci sono dei limiti economici…questi però..si pososno più facilmente modificare volendolo!!
“dubbio curiosità ricerca esplorazione…questa è scienza…”
certo, invece Fermi aspettava la rivelazione della madonna di Lourd…
Fermi è il più grande scenziato italiano del 900, costretto alla fuga per proteggere la moglie dalle leggi razziali di un regime fascista.
Un uomo che credeva in primis nelle applicazioni civili dell’energia nucleare.
Fermi fu “costretto” a lavorare per costruire un’arma perchè coinvolto in una lotta all’ultimo sangue con la germania nazista, che alla stessa “arma segreta” aspirava da tempo (i tedeschi fecero fortunatamente una scelta tecnologica sbagliata, quella dell’acqua pesante).
“non parlo a vanvera”
guarda, sinceramente mi sembra tu stia scrivendo un sacco di kazzate, sinceramente, non è un dogma
stavolta sono d’accordo con quello che dice Luca…i dogmi esistono solo nella fede…nella scienza no…
dubbio curiosità ricerca esplorazione…questa è scienza…
fermi ha sviluppato consapevolmente e miratamente le sue scoperte per conto del potere militare. non certo per amor di conoscenza o per fini umanitari. comunque sulla figura di fermi numerose sono le perplessià degli storici. non parlo a vanvera.
fermi simboleggia proprio quello che NON deve essere uno scienziato.
se dovessi porre all’attenzione della gente una figura di scienziato al limite sceglierei bohr o einstein. comunque sono contrario ai miti. nell’arte come nella scienza. nella storia come nel presente.
vedete, il fatto principale è la percezione che si ha della scienza.
chi non la studia o non vi riflette adeguatamente pensa che scienza = verità, certezza assoluta.
non è così ve lo garantisco; non ho preso la laurea con la patatine, anzi ho condotto (e continuo) degli studi molto profondi per passione personale.
la scienza non è in grado di dare sicurezze o certezze, anzi tutt’altro; se dava certezze sarebbe stato un contro senso perchè la scienza è ricerca, curiosità e se uno pensa di giungere a certezze il gioco è finito.
invece la storia della scienza e le sue teorie mostrano il contrario.
purtroppo nei secoli si è venuto a creare quello che gli storici hanno chiamato positivismo e che oggi ritorna sotto le spoglie del neopositivismo.
è il movimento di pensiero dell’ottimismo borghese, del concetto di progresso (ma cos’è? si mangia come le patatine?), dei vari Comte e compagnia bella. un movimento di pensiero che ha portato ad un atteggiamento acritico nei confronti della scienza, facendola assurgere quasi a religione. chiaramente questo atteggiamento fa da spalla ad interessi molto più veniali, ma lasciamo stare per il momento…. se no poi mi tacciano di complottismo e mi mandano al rogo.. 🙂
invece invito tutti quanti a farvi una cultura scientifica e ad assumere un atteggiamento critico.
guardate che la scienza è alla portata di tutti.
certo dovrebbe pensarci la scuola ad istruirci in merito (e questo è il mio pane quotidiano…); capisco che ad una certa età oberati da altri impegni sia difficile dedicarsi allo studio.
non vi fate impressionare dai paroloni che alcuni hanno detto in questa sede: quella è roba tecnica, ognuno ha il suo mestiere.
una cultura scientifica è un altra cosa, molto più profonda e allo stesso tempo alla portata di tutti.
e non fidatevi ciecamente dello scienziato di turno come se fosse un prete o un guru (a parte che io non mi fiderei nemmeno dei preti… 🙂 )
e non state lì ad aspettare i miracoli dagli scienziati.. entrate nel merito della discussione scientifica. dubitate… dubitate…
oggi la scienza è al servizio del potere più che mai. il connubio potere tecnologia è più pericoloso che mai.
vedete, quando si afferma che una tecnologia è sicura mi viene da ridere..
ma che vorranno mai dire?
boh! secondo voi?
quello che si può fare di una tecnologia è discuterne le implicazioni.
per il nucleare (almeno per la fissione) fra pericoli e scorie è lampante la negatività di tali implicazioni.
certo c’è chi vuole convincerci che quando vedi il simbolo di pericolo nucleare (quello nel triangolino) non devi preoccuparti ma sorridere tranquillo!
come diceva grillo questa è gente che prende una parola e gli cambia il significato. capite che voglio dire? se seguite grillo si.
e la stessa gente da informazioni scorrette. non c’è bisogno di dire bugie. solo di dire le cose a metà. mettere in risalto un aspetto più che un altro. dire una cosa ma celare l’altra.
è quello che fanno i mass media giornalmente.
è l’informazione scorretta di cui parla grillo.
ed ecco che allora l’energia solare per alcuni diventa un illusione per altri una promessa reale.
sono convinto che possiamo riporre molte speranze nell’energia solare, a patto che le ricerche in tal senso vengano finanziate.
“Ah! Ah! Io sono per la fusione! Peccato che i burocrati mondiali ci abbiano impiegato 3 anni per decidere dove iniziare a costruire ITER”
… evvai, un’altro genio dall’ovetto kinder…
se ci hanno messo 3 anni per capire dove fare un prototipo:
quanto ci metteranno per mantenere nel vuoto una miscela di deuterio/trizio a qualche milione di gradi, estrarne energia termica, convertirla in enrgia elettrica, avere un bilancio energetico positivo, renderlo economicamente conveniente, industrializzare il progetto e costruire la filiera???
Guarda che fare la fusione nucleare è difficilino, altrimenti la facevano grillo e pecoraroscanio…
Ripeto, come kazzo la fanno i cinesi l’energia elettrica nei prossimi 25 anni, 25 non 250?
A carbone, a metano, col petrolio a scorregge?
quella che è instabile non è la fissione del SINGOLO nucleo in sè; non avrebbe senso tacciare di instabilità tale fenomeno; sarebbe un abuso di terminologia! si dice di nucleo instabile ma il discorso non si riferisce a questo.
la reazione a catena, la reazione a catena..
il reattore, il reattore…
instabilità e criticità sono fattori imprescindibili….
o mio dio..
fermi?
un venduto, basta con i miti.
il sole..
una fusione CONTROLLATA dall’attrazione gravitazionale?
ah ah ah ah
ma dove si leggono tali cose? nelle patatine?
ma perchè straparlate invece di studiare?
comunque sulla fusione ho espresso delle lecite perplessità, non ho affermato nulla!
anzi chiedevo a chi ne sapesse!
ma la parola umiltà è sconosciuta ad alcuni..
per non parlare dell’educazione..
non avendo preso la mia laurea in fisica con le patatine mi aggrego a chi cerca di fare lo sforzo principale in merito alla questione energia: che parlino i competenti! l’analisi di rischio è una scienza seria, e smetterla di pensare che ogni considerazione pro nucleare (fissione perche la fusione è ancora una speranza)sia frutto del solito complotto internazionale
Mi limito a segnalare a tutti un articolo che ho letto sulla rivista “Le Scienze” di Giugno 2005, dal titolo “Energia: quale futuro?”, scritto dal Prof. Ugo Spezia. Lo segnalo perchè, secondo me, fornisce un quadro molto chiaro sulla nostra situazione energetica, anche in rapporto a ciò che succede nel resto del mondo. Credo che occorrerebbe, qui da noi, capire cosa significa non avere una politica energetica mirata all’aumento della nostra competitività economica: occorrerebbe inoltre capire cosa significa, sempre in termini economici (ma anche politici), dipendere “energeticamente” da altri paesi. Intendiamoci, l’ambiente va salvaguardato, questo è certo: ma non si campa solo con i prati verdi ed i fiori, purtroppo. Gli altri paesi lo sanno meglio di noi, mentre l’Italia sta a guardare…Quando rifletto su queste cose mi chiedo anche dove sia l’Europa…Oltre ad averci portato questo bellissimo Euro, che cosa fanno i signori parlamentari europei….Io penso ogni giorno di più che siano lì, al parlamento europeo, in vacanza premio….Non avrebbe più senso che fosse la comunità europea ad avviare un piano energetico comune a tutti i paesi?
Riguardo al progetto ITER, il quale ha stabilito la costruzione di una centrale Nucleare a Fusione Calda (Non produce scorie radioattive, ma elio, e deuterio) nel sud della Francia, costo 10 Miliardi e impiego di 3500 fra tecnici e scenziati, finanziati per il 10% dalla Francia, 30% dal resto del EU, e il 60% fra Russia, Cina, Giappone e USA. Per costruirla occorreranno circa 10 anni, la quale non inizierà prima del 2010, quindi nel 2020 dovrebbe cominciare ad entrare in esercizio, ma invece non lo farà prima del 2050 perché:”Finirà il petrolio” scritto sul Corriere della sera di Ieri. Perchè aspettare la fine del petrolio, quando con questa centrale potremmo fornire energia pulita per tutta l’UE, ad un costo bassissimo?
La risposte possono essere 2, ho i finanziatori sono gli stessi che vendono il petrolio, oppure finche c’è la possibilità di usare l’energia con la combustione di idrocarburi la usano perchè costando di + ci possono lucrare di più, se un kw dal petrolio costa 10, loro lo vendono a 20 e ci guadagnano 10, ma se dalla fusiona calda gli costa 0.1 lo dovranno vendere a 0.2 ed il guadagno è nettamente inderiore.
Inoltre, io questa notizi la vedo come una svolta energetica da l’avvento del nucelare del dopoguerra, e x caso avete visto qualche servzio sui TG di qualche rete televisiva? no, niente, inoltre sui quotidiani non se ne parlava neanche in prima pagina, perchè nascondere un Evento del genere?
Sta storia dell’instabilità intrinseca delle reazioni nucleari ma fatto troppo ridere, ormai siamo al festival della kazzata…
Tutti i sistemi che possono evolvere verso una configurazione a minore energia tendono a farlo:
– lo fa l’acqua quando precipita dalla diga (kazzo che paura anche l’acqua è instabile)
– lo fa l’aria passando da alta a bassa pressione (kazzo che paura, c’è un vento della madonna è instabileeeee)
– lo fa il gas del tuo accendino e quello delle centrali a metano ossidandosi e cedendo energia (dio noooooo, una catastrofe, è instabile)
– lo fa un nucleo di uranio 235 perchè un po’ troppo pesante e con un rapporto fra protoni e neutroni non ottimale (cristo cristo è instabile, si salvi chi può)
– la fanno un nucleo di deuterio e trizio nella fusione dell’idrogeno (via via via, siete dei pazzi suicidi, è instabile scappateeeee)
le reazioni nucleari si controllano, così come si contrallano le reazioni di combustione o le cadute di acqua.
Esempi eclatanti? quella palla gialla fuori dalla finestra: una reazione di fusione nucleare controllata dall’attrazione gravitazionale.
Altri esempi? c’era un tizio italiano, uno bravo pare, tale Enrico Fermi, non Beppe Grillo, pare che sto tizio sia riuscito a controllare una reazione nucleare nei sotterranei dello stadio di chicago, usando bottiglie di acqua e acido borico (mammmaaaaa aiutoooo è instabileeee!!!).
ma come kazzo ve la danno la laurea a fisica, con i punti della coop??? ma di instabile c’avrete il cervello…
Ah, a proposito, non mi sembra di aver sentito risposte su come vogliamo che i cinesi producano la loro energia nei prossimi 25 anni.
Tutti d’accordo per carbone metano e petrolio? kazzi vostri, non vi lamentate se fuori fa caldo…
Per Luca Frangella:
” e mi dice che il sito del dipartimento dell’energia americano è affidabile? e mi fa leggere 4 righe in inglese a fronte dei siti che io le ho proposto?
ma cos’è una barzelletta?
ma lo sa chi governa l’america? ”
Ah! Mi ero dimenticavo con chi sto parlando!!
Siamo ai complotti paranoici!!
Ovviamente sono gli 007 di Bush che stanno manovrando il DOE manomettendo dati preziosi per nascondere la Verita`!
M
Per Danilo Bartoli:
faccio io il lavoro che avrebbe dovuto fare lei..
Secondo il sito del DOE e della EIA ( lei sa cosa sono Bartoli? ) http://www.eia.doe.gov/emeu/cabs/germany.html nel 2002 la Germania ha prodotto 548.3 miliardi di KWh ( 548.3 TWh ) di cui:
40% da petrolio
23% dal carbone
22% dal gas
11% dal nucleare
2% da idroelettrica
2% DA TUTTE LE RINNOVABILI MESSE ASSIEME ( geotermica/solare/eolica e biomasse )
In sostanza, nella ” verde ” Germania, il solare+l` eolico+il geotermico+ le biomasse TUTTO ASSIEME fanno il 2% dell` energia totale prodotta.
E si ricordi che qui lasciamo fuori le auto!!
Questo significa caro Sig. Donato parlare informati!!
La prossima volta, prima di parlare si informi e non ” spari ” senza sapere quello di cui parla!!
un sito dove si parla in maniera competente e completa dei pannelli e delle varie tecnologie esistenti e possibili (se finanziamo le ricerche) con tanto di foto e decine e decine di link annessi che portano a svariati siti che non ho fatto neanche in tempo a vedere tanta la mole?
e mi dice che il sito del dipartimento dell’energia americano è affidabile? e mi fa leggere 4 righe in inglese a fronte dei siti che io le ho proposto?
ma cos’è una barzelletta?
ma lo sa chi governa l’america?
un petroliere!!! e i petrolieri nel governo bush abbondano!!
è come dire consulta l’esercito per capire se è vero che hanno usato le armi al plutonio..
ma dico…
non mi raccapezzo, l’unica spiegazione è che lo fate apposta!
beppe su queste cose c’avrebbe fatto morire dal ridere; io non sono capace..
ma sono capace di chiudere nuovamente i contatti con lei e con tutti i provocatori maleducati e arroganti su questo blog.
chiedo venia se anche io sono caduto nel loro gioco; cercherò di non farlo più.
Per Donato Bartoli:
” in Germania esistono incentivi alla produzione di energia solare fin dal ’94 che stanno producendo i loro effetti positivi generali (estesi alla nazione intera); ”
Signor Donato,
si vada a leggere quanta dell` energia consumata in Germania viene ricavata dal solare..
Perche` non si informa bene e quando parla non mette un link autorevole?
Gentile Sig. Frangella,
Prima di dire in modo arrogantello che e` la stupidita` umana che ferma la diffusione del solare, la invito a dare un` occhiata e a informarsi, magari presso un sito un tantino piu` autorevole di quello citato da lei, del Dipartimento dell` Energia degli U.S.A.: http://www.eere.energy.gov/consumerinfo/makeelectricity/eval_pv_economics.html
Legga qui:
” Although the cost of your photovoltaic (PV) system will vary depending on factors such as the system you choose, the solar resource at your site, and available subsidies, in general, a PV system will deliver electricity at a cost between 20 and 40 cents per kilowatt-hour (kWh) over a 20-year lifecycle. ”
Cioe` se io installo il mio impianto, ammortizzandolo su 20 anni, l` energia solare mi costa dai 20 ai 40 centesimi di dollaro per KWh.
Il costo dell` energia di rete negli U.S.A. per KWh mi pare sia ancora attorno a 5 cents.
Si informi presso siti autorevoli, non presso il sito di Nonna Papera, e si informi bene!
Questione FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE (tralascio il nucleare che ho già criticato più di una volta): in Germania esistono incentivi alla produzione di energia solare fin dal ’94 che stanno producendo i loro effetti positivi generali (estesi alla nazione intera); c’è un paese in cui tutte le abitazioni sono dotate di celle e pannelli solari e nel quale c’è un’industria che li produce. Questo non sarà tutto il futuro ma prevedo che negli anni a venire quest’azienda avrà molto da fare (anche in termini di fatturati positivi) mentre chi è restato a guardare e a dormire per un decennio dovrà cedere il passo ed importare tecnologia (o rimboccarsi le maniche in una sfida quasi impossibile: recuperare un gap che viene da molto lontano sia in termini di scoperte che di tecnologie che di tempi). Molti lo hanno capito in Italia: i nostri governanti no! Loro stanno studiando (oggi, 29/06/2005) qualche misura che in qualche modo possa incentivare l’impiego di pannelli e celle nei condomini dei palazzi di città ..
Chissà cosa ne pensa Buttiglione dopotutto è un ministro di questo governo! Ho l’impressione che finché la POLITICA sarà intesa come OCCUPAZIONE INDISCRIMINATA DEL POTERE SENZA UN MINIMO DI COMPETENZA le cose andranno sempre peggio . Bisogna impegnarsi perché in una visione nuova del mondo COMANDI CHI HA LE COMPETENZE E LE CONOSCENZE PER FARLO BENE indipendentemente dal credo politico. Non sto offendendo la Politica con la P maiuscola ma credo che ci siano modi tra loro diversi di esercitarla. Qualsiasi cosa sviluppata secondo una visione miope produce effetti nefasti; non sono un disfattista ma ognuno di noi deve fare bene ciò che è veramente capace di fare e provvedere ad indietreggiare dignitosamente quando il compito che gli è proposto è più grande di lui ..
Reputo ECCELLENTE la CONCLUSIONE DEL POST. Condivido in pieno quanto affermato da NEBBIA ed anche da BEPPE perché esplicita un modo di essere RAZIONALE e di ragionare INTELLIGENTEMENTE sulle cose. Dovremmo sempre chiederci che cosa facciamo ma prima di tutto perché, a che fine, scopo, lo stiamo facendo. L’ETICA è ben altra cosa dal vivere quotidiano che caratterizza ormai il comportamento di molte persone che in nome di un finalità che si concretizza in pratica nella parola SOLDI, GUADAGNO, MONETA, CASSA supera a colpo le domande di cui sopra. Giusto sarebbe cominciare a ragionare diversamente e PORRE LA PERSONA al centro della società che ci circonda. La persona INTESA COME INDIVIDUO CHE DEVE POTER SODDISFARE DIGNITOSAMENTE I PROPRI BISOGNI ELEMENTARI QUALI SALUTE, DIRITTO ALLA VITA, SICUREZZA senza dover affrontare una jungla di problematiche (altrimenti tanto vale la regressione al periodo dell’homo erectus e della legge del più forte) che complicano soltanto le nostre esistenze e ci fanno soltanto perdere tempo impiegabile in maniera più proficua.
come al solito per lei la teoria quantistica è un insieme di leggi e principi buoni per un insalata tecnologica, non ne fa un occasione per riflettere profondamente, perchè altrimenti lo capterei dalle sue parole. lei a mio parere è un tecnico, un esperto del mestiere e niente più. i tipi come lei sono come i piazzisti o i procacciatori di polizze assicurative: per guadagnare e vendere a costo di dire bufale o verità parziali siete impareggiabili.
come daltronde la magiorparte dei miei colleghi purtroppo lei ha le mani in pasta, lo si capisce. e una mentalità ristretta a mio avviso.
di solito scelgo le mie fonti di conoscenza con la sicurezza che non hanno le mani in pasta. e una mente più aperta.
dei suoi pareri non mi fido.
preferisco studiare il problema fusione da solo visto che non mi mancano le capacità e le possibilità.
e invito gli altri utenti a fare altrettanto.
cioè a non fidarsi delle sue parole..
per quanto riguarda petrolio e polo chimico: ovvio che sono un grave problema!!
ma qui si sta parlando di nucleare!!!
se lei ha letto i miei post precedenti sa che propongo di incentivare le ricerche sull’energia alternativa in particolare quella solare!
scusi se continuo ad offenderla ma ha iniziato lei . di solito non entro in queste bambinate. ma stavolta non smetterò fin quando non smetterà lei.
quando è troppo è troppo! bisogna pure difendersi con le stesse armi di chi attacca a volte…
non mi venite a dire che le radiazioni fanno bene…
i raggi gamma sono un tipo di raggi per ruote di bicicletta??..
diciamo la verità le centrali nucleari costruite negli anni 50-60-70 son servite a generare un isotopo di Plutonio per la fabbricazione di armi nucleari.
esclusi i reattori a neutroni veloci o autofertilizzanti(o i recenti studi sul ADS )… la maggior parte degli attuali reattori anche se forniscono un’elevata quantità di energia in relazione all’ingombro della centrale e alla massa di combustibile atomico(ammettiamolo!producono un sacco di energia!!)..sfruttano solo in minima percentuale l’uranio presente nel reattore.
pregio non emettono gas serra.
difetto principale e per niente trascurabile dell’attuali centrali nucleari sono le scorie.
in Italia nonostante il no al nucleare non sono state ancora messe in sicurezza le scorie prodotte dalle poche centrali nucleari presenti.
molti stati nel mondo usano l’energia nucleare…e si professano paladini del rispetto ambientale…mi sembra piuttosto facile ragionare così senza avere l’acqua alla gola(Italia)…
usano l’eolico…che bravi!! però hanno le centrali nucleari…
usano i pannelli solari..che ambientalisti!! però hanno le centrali nucleari..
ormai l’Italia ha deciso nel 1987 cosa fare delle proprie centrali nucleari(forse ragionando poco) e non si può tornare indietro.
in Svezia si è stati più cauti.
il si al referendum non ci ha messi al riparo dai danni del nucleare.
è da ipocriti comprare energia nucleare da altri stati se si è dichiarato di essere contrari al nucleare.
gli esperimenti atomici(esplosioni) fan bene??
sempre per obiettività…
non mi venite a dire che bersi un goccio di benzene da un pò più di brio al cuore! :))
idrocarburi aromatici non possono fare male sono così profumati!!
il mercurio è molto utile per misurarsi la febbre senza termometro??
la plastica è commestibile?
il pvc?? no no non fa male infatti vuol dire “Più Vivi Cari”
la diossina?? va bene alle ossa ..sennò perchè l’hanno chiamata così?
i CFC(sostituiti per fprtuna) bucano l’ozono.. i raggi UV fan sempre bene alla pelle?
(scherzo un pò)
le scorie nucleari sono ottim eper comincieme e si chmanao così perchè sono tipo ciotoli di ghiaia
i panneli solari son pericolosi perchè il silicio è drogato e esposto a onde elettromagnetiche..che si magnano tutti!!
le centrali idroelettriche sono pericolose perchè provocano frane..e consumano idrogeno..sennà perchè le han chiamate così?
le centrali termoelettriche a metano sono come le bombole a casa..sono delle enormi bombe a gas…
i NOx? che sono? una squadra difootball…carabinieri?
gli aerogeneratori amazzano tutti gli uccelli migratori e ipnotizzano le mucche la pascolo che non fanno più latte…
l’acqua prodotta dai panneli solari termodinamici e radioattiva perchè irraggiata dal sole…
ha iniziato lei ad offendere con le dispensine…
io con la mia professionalità ci campo…..
e mi spiace deluderla ma non lavoro presso l’università. se le ho detto che non mi vendo non mi vendo e basta, nemmeno ai baroni, non crede?
ho avuto il torto di continuare sulla sua strada offensiva, lo ammetto.
comunque continua a dare un sacco di numeri teorie e tecniche senza senso me lo lasci dire e non si offenda: mancano proprio di contenuto e non colgono il problema le sue dissertazioni, solo paroloni che vogliono impressionare ma che tradiscono una preparazione tecnica e superficiale sull’argomento.
accetti anche lei educatamente le mie critiche e si legga i miei post che di contenuto comprovato dai fatti ne hanno e come, semplice lineare alla portata di tutti senza paroloni: il primo dovere di uno scienziato è divulgare….
non continuo la lista perchè mi sembra inutile, penso che il messaggio sia chiaro:
tutte le centrali vecchie o nuove hanno avuto e hanno costantemente incidenti che hanno messo e mettono a rischio la stabilità del reattore.
e noi dovremmo stare con le dita incrociate e la fronte sudata e sperare che non succeda nulla di grave?
ma che c’abbiamo scritto “scemo” sulla fronte?
solo tre paesi in europa hanno deciso di continuare con il nucleare, gli altri 5 saggiamente stanno smantellando.
in una cosa noi italiani siamo stati in gamba: rifiutare il nucleare. eppure oggi basta solo la squallida presenza dei reattori spenti per farci venire i sudori freddi: che ne faremo di tutto quello schifo prodotto da quelle merdacce di reattori?
a proposito: quelli citati erano solo i reattori europei, non dimentichiamo quelli nell resto del mondo: incidenti, vendiamo incidenti, incidenti a poco prezzo per tutti, quanti ne volete…
Effettivamente i costi sono molti, ma col tempo diminuiranno. Esistono tecnologie già in grado di aumentae la sicurezza delle centrali nucleari (reattore a “letto di sfere”) e di eliminare definitivamente le scorie radioattive grazie alle trasmutazioni nucleari, ossia un materiale radioattivo viene TRASFORMATO in uno non radioattivo (quest’ultima è uin fase di ricerca, ma già ci sono risultati incoraggianti).
Mi sorprende la moderata ascesa delle fonti alternative.
Gli incidenti nucleari in Slovacchia, tutti nella centrale di Bohunice, negli anni novanta:
1) 1990 Sovrarriscaldamento dei cavi per il controllo del reattore e la protezione del sistema.
2) 1990 Congelamento di parti della centrale per un aumento del livello di raffreddamento.
3) 1996 Ingegnere slovacco accusato di contrabbandare uranio radioattivo con la Germania.
contrabbando?
ahahahah!
errare humanum est.. ma siamo pazzi che mettiamo uranio in mano alle persone???
La Germania conta oggi 20 reattori, da cui riceve un terzo dell’energia elettrica consumata su suolo tedesco. L’ultima generazione di stazioni nucleari ha visto la luce nel 1989.
Dopo la riunificazione, tutti i reattori della Germani dell’Est vennero spenti per ragioni di sicurezza.
La Germania è stato il primo paese ad annunciare la sua uscita nel nucleare: la prima proposta in tal direzione è del 1998. Il 15 Giugno del 2000 il Governo tedesco ha raggiunto l’accordo con le compagnie elettriche per lo smantellamento delle stazioni nucleari: l’ultimo impianto verrà chiuso nel 2020.
Gli incidenti nucleari in Germania sono stati numerosi nel corso degli anni.
Gli incidenti degli anni novanta:
1990: Infiltrazione di tritio nella stazione nucleare di Kruemmel.
1991: Incidente durante il rifornimento di carburante nella stazione di Wuergassen.
1992: Avaria nel sistema di raffreddamento nella centarle di Brunsbuttel.
1995: L’Alta Corte tedesca decide che la licenza di attività concessa alla stazione di Mülheim-Kärlich è illegale, a causa della mancata considerazione, in fase di concessione, del rischio di terremoto nella zona.
1996: Un programma della TV tedesca, Monitor, svela che la Siemens ha compiuto numerosi errori durante la costruzione della stazione di Kruemmel.
1997: 20,000 dimostranti si affollano presso il deposito dis corie radioattive di Gorleben per manifestare contro il trasporto di scorie nucleari.
1997: Un treno trasportante liquido nucleare deraglia di fronte alla stazione di Kruemmel.
2001: Esplosione di una parte dell’impianto di Brunsbuettel.
l nucleare in Francia compare dal 1945, con la creazione del Commissariato per l’Energia Atomica ad opera del generale de Gaulle ma ha il suo maggior sviluppo negli anni 70-80, con due progetti di creazione di 54 stazioni nucleari.
Nel 2000, la Francia presentava in totale 59 reattori, sparsi lungo tutto il territorio.
Gli incidenti nucleari in Francia, causa il gran numero di stazioni presenti sono stai numerosissimi a partire dal 1968.
Nella seconda metà degli anni novanta, gli incidenti sono stati i seguenti:
1990: Cinque metri cubi di acqua radioattiva sono stati scoperti presso al stazione nucleare di Fessenheim;
1990: Avaria nelle tubature della stazione nucleare di Gravelines;
1990: Il reattore della stazione di Creys-Malville viene spento a causa della scoperta di un’infiltrazione di sodio.
1990:Due operai vengono contaminati nella stazione nucleare di Blayais.
1991: Avaria nel sistema id raffreddamento nell’impiato nucleare di Belleville.
1991: Un errore umano causa lo spegnimento della stazione di Paluel.
1991: Un’infiltrazione nel sistema refrigerante causa lo spegnimento del reattore della stazione di Nogent.
1991: Un’avaria tecnica crea problemi nella stazione di Belleville.
1991:Scopeta una violazione delle tecniche di specificazione per l’impianto di raffredda,emto dell’impianto di Cattenom.
1992: Avaria tecnica nello stabilimento di Fessenheim.
1992: Avaria tecnica per un’infiltrazione nel sistema refrigerante nell’impianto di Dampierre .
1992: Due operai contaminati nell’impianto di Dampierre.
1993: Errore umano causa problemi tecnici nell’impianto di Cruas.
1993: Avaria nel sistema di strumentazione e di controllo nello stabilimento di Saint Alban.
1993: Problemi tecnici causano un incidente nel sistema di raffreddamento nella stazione di Paluel.
1997:Un treno trasportante 180 tonnellate di scorie altamento radioattive deralia vicino il confine franco-tedesco, nei pressi di Apach.
cacchio i francesi mi sono simpatici per la loro grande cultura fumetistica e mi cadono su queste cazzate…
IDopo l’indipendenza dall’unione Sovietica, la Lituania ha cercato di ampliare la sua potenza nucleare.
Nel 1995, l’unica stazione esistente, quella di Ignalina, produceva l’87.5% di tutta l’energia elettrica lituana.
Tuttavia, con l’inizio delle trattative per l’entrata in Ue, si è decisa la chiusura di Ignalina, con un piano di chiusura che terminerà al più tardi nel 2009.
Gli incidenti della centrale di Ignalina negli anni novanta:
1) 1992: Avaria nel sistema di spegnimento.
2) 1992: Avaria tecnica.
3) 1994:Spegnimento della centrale nucleare di Ignalina a causa del pericolo di attacco terroristico.
4) 1996: Un’infiltrazione d’olio causa lo spegnimento della centrale.
Già prima della seconda guerra mondiale, il Belgio era impegnato nella ricerca di uranio in quello che veniva chiamto il Congo belga (oggi Zaire).
L’attività nucleare vera e proprio cominciò, anche grazie alla collaborazione degli Stati Uniti, con la costruzione del primo reattore nel 1966.
Oggi sono sette gli impianti in attività, ma è del marzo 2002 la decisone del Parlamento belga di smantellare gli impianti nucleari entro i prossimi quarant’anni.
Non sono stati molti gli incidenti nucleari lungo il corso della storia belga. Gli incidenti degli anni novanta:
1990 Avaria nel sistema di raffreddamento nella stazione nucleare di Doel.
1991 Spegnimento del reattore della stazione di Tihange a causa di un errore tecnico.
1996 Esplosione nella stazione nucleare di Tihange. 1997 In panne il sistema di controllo della stazione di Doel
Il Regno Unito fa parte, insieme a Francia e Finlandia, al gruppo dei paesi che ha deciso, per il momento, di continuare ad utilizzare l’energia nucleare.
Il regno Unito conta oggi sedici reattori nucleari, ma il governo di Tony Blair è da tempo sotto pressione da parte delle industrie elettriche per la costruzione di nuove stazioni.
Le nuove centrali, dicono i magnati inglesi dell’elettricità, permetterebbero all’Inghilterra di non incorrere nel rischio di carenza di fonti energetiche pe ril futuro.
Il più grave incidente nucleare mai avvenuto in Europa è accaduto proprio nel Regno Unito, in quello che si chiama oggi lo stabilimento di Sellafield.Costruita per dotare l’Inghilterra di una bomba atomica, la centrale britannica prese fuoco nel 1957, portando ad un volume di radioattività nei territori circostanti pari a quella intorno a Chernobyl. Da quel giorno, continue sono le rimostranze dell’Irlanda per la chiusura della centrale, che è a solo 60 miglia dalla costa irlandese.
Questi gli incidenti in Gran Bretagna negli anni novanta:
1990 Infiltrazione di sodio nel reattore di Dounreay.
1991 Un errore umano causa un incendio nella stazione nucleare di Hinkley.
1992 Avaria tecnica alla stazione di Sizewell.
1993 Malfunzionamento della stazione nucleare di Wylfa.
1995 Spegnimento di un reattore dovuto all’infiltrazione di liquido refrigerante nella satzione nucleare di Hartlepool.
Le centrali nucleari in Europa
Una guida per conoscere la diffusione, i reattori e gli incidenti avvenuti
Attualmente, ci sono 150 reattori attivi in OTTO paesi dell’Unione, ma CINQUE paesi hanno già annunciato od iniziato lo smantellamento delle centrali.
Nei nuovi Stati membri e in quelli candidati, esistono 68 reattori, situati in sette paesi: le centrali nucleari dell’Est sono di progettazione sovietica e, quindi, spesso NON CONFORMI agli standard di sicurezza dell’Ue. La politica della Commissione è quella di distinguere tra unità nucleari ammodernabili e unità nucleari pericolose, procedendo poi al miglioramento delle prime ed alla chiusura delle seconde
Caro Frangella,
Lei è il classico italiano da “lei non sa’ chi sono io…”. Sia più umile, non saprà mai fino all’ultimo con chi ha a che fare…
Chi Le ha offerto le borse da 850 al mese: università italiane o straniere? Credo solo italiane…anzi, ne sono certo. E visto che le ha rifiutate presumo che La mantenga la famiglia oppure il professorone di turno che Le elargisce dei soldini mediante tutoraggi e cosine varie (peraltro assegnate ai soliti noti…).
Ha preso fuoco subito sciorinando il curriculum, ecc. ecc. Crede di essere l’unico a laurearsi con il massimo dei voti? Lei è davvero uno spettacolo!
Ma sa’ quanta ce nè di gente in gamba, non credo ne abbia idea. Mi creda non c’è solo Lei, e aggiungo una cosa: la maggior parte non è nemmeno laureata.
Invece di sentire esimi pareri che possono essere, citando Lei, “prezzolati” sia ideologicamente che politicamente che economicamente, si metta a studiare, davvero.
Ma se le beve davvero tutte?
Ma come fa’ a sostenere che le reazioni nucleari sono incontrollate?! Ha dimenticato di citare (metaforicamente) condizioni iniziali e al contorno.
In natura le reazioni di fissione si estinguono naturalmente, in un reattore sono sostenute artificialmente mediante l’equilibrio di fattori geometrici (bilancio produzione vs. perdite dovute alle forme in gioco) e materiali (sezioni d’urto, temperatura, miscela di materiale fissile e via discorrendo). Come Le dicevo se si vuole produrre solo energia e non interessa la produzione di armi, ci sono tecnologie intrinsecamente stabili: la reazione alla minima varibile fuori controllo si spegne. Non ce la fa’ proprio a capire, eh?! Per le scorie vale lo stesso discorso, ci sarebbero le tecnologe ma vengono ostacolate (è già successo in altri campi della scienza che le innovazioni fossero osteggiate perchè i “baroni” continuassero a regnare). E si fa’ bene ad averne paura se vengono osteggiate queste tecnologie…
Un ultimo appunto: come si fa’ a capire da come si scrive che una persona è digiuna di meccanica quantistica? Bella questa, davvero.
Per Sua conoscenza Le posso citare (così può prendere appunti) le grandezze propriamente nucleari che interessano la progettazione del core di un reattore (andando per macro-argomenti): sezioni d’urto, reazioni nucleari e canali di reazione, effetto doppler, tipi di radiazioni emesse, interazioni con la materia a livello di danno reticolare, equazioni del trasporto neutronico multigruppo, separazione spazio/energia del flusso neutronico, leggi di decadimento radioattivo, accoppiamento termico-neutronico, ecc.
Cosa pretende che in un blog si parli di equazione di Schrodinger, principi di indeterminazione, statistiche bosoniche e fermioniche, momento di spin, numeri quantici, meccanica statistica, buche di potenziale, effetto tunnel, equazione dell’iconale, Hamiltoniane, Lagrangiane, angoli di Eulero, processi radiativi, dosimetria, cammino libero nella materia, polinomi di Legendre, equazioni ipergeometriche confluenti…
Ma per cortesia. Se scrive in modo educato Le sarà risposto in modo educato altrimenti sarà bacchettato per benino. Qualcuno dovrà pur educarLa.
Comunque sono d’accordo con la comunità. Se le cose non si sanno fare meglio non attivarsi (immaginiamo il Frangella all’opera…). Non dimentichiamo però che molti di noi italiani sono bravi e apprezzati anche all’estero. Cerchiamo di valutare serenamente cosa nell’immediato può migliorare la situazione e cosa può farlo a lungo termine.
Credo che in questi anni sia mancata soprattutto una programmazione futura delle nostre intenzioni a livello collettivo.
P.S.
Le industrie chimiche e petrolifere continuano a distruggere l’ambiente con uno stillicidio impressionante. Ogno secondo, minuto, ora, giorno…
Come volevasi dimostrare l’informazione può creare falsi mostri contro cui combattere distogliendo l’attenzione da cosa accade realmente..
LEGGETE LEGGETE CARI NUCLEARISTI CHE TANTO VANTATE LA SICUREZZA DELLE VOSTRE CENTRALI: LE TECNOLOGIE SONO FATTE E GESTITE DA UOMINI ED ERRARE HUMANUM EST….
Vorrei avere qualche informazione sull’incidente di Three Mile Island e sapere quali centrali nucleari ci sono in Germania.
Posta da Alessia Romagnoni
Ricevuta il
27 marzo 2004
Risposta
L’incidente alla centrale Three Mile Island-2 (Harrisburg) nelle prime ore del 28 marzo 1979 è stato il più serio verificatosi nei primi 25 anni di esercizio di centrali elettronucleari. L’evento che l’ha scatenato è stato il blocco delle pompe che forniscono l’acqua di raffreddamento.
La turbina si arrestò automaticamente e subito dopo si spense il reattore a causa dell’inserimento automatico delle barre di controllo (SCRAM). Il successivo errore di un operatore e il cattivo funzionamento di una valvola provocarono la perdita dell’acqua di raffreddamento del reattore (LOCA, ossia Loss Of Coolant Accident). La confusione e gli errori successivi (disattivazione manuale del sistema di raffreddamento di emergenza) provocarono un aumento della pressione e un eccessivo riscaldamento del nocciolo , quella parte del reattore dove hanno luogo le reazioni di fissione dell’uranio.
Il nocciolo infatti continuò a riscaldarsi anche quando il reattore venne spento, a causa della radioattività dei prodotti della fissione nucleare, e quindi doveva essere continuamente raffreddato. La temperatura del nocciolo raggiunse i 2200 gradi prima che si riuscisse a intervenire e si ebbe rilascio di materiale radioattivo all’interno dell’edificio del reattore e, in misura modesta, all’esterno. Si formò anche una grossa bolla di idrogeno nella parte superiore del vessel che conteneva il reattore e si sfiorò una esplosione. In alcuni giorni la situazione però tornò gradualmente sotto controllo.
L’esposizione del pubblico alla radioattività esterna fu valutata tale da non causare danni misurabili alla salute, ma l’incidente avrebbe potuto provocare un disastro ben più grave. Il giudizio della commissione che indagò sull’incidente fu severo sia verso l’industria nucleare, sia verso la Nuclear Regulatory Commission.
“La Germania conta oggi 20 reattori, da cui riceve un terzo dell’energia elettrica consumata su suolo tedesco. L’ultima generazione di stazioni nucleari ha visto la luce nel 1989. Dopo la riunificazione, tutti i reattori della Germania dell’Est vennero spenti per ragioni di sicurezza. La Germania è stato il primo paese ad annunciare la sua uscita nel nucleare. Nel giugno del 2000 il governo tedesco ha raggiunto l’accordo con le compagnie elettriche per lo smantellamento delle stazioni nucleari: l’ultimo impianto verrà chiuso nel 2020”.
A cura di Roberto Fieschi
Dipartimento di Fisica
Università di Parma
si purtroppo i miei colleghi a volte fanno proprio schifo con il loro freddo e interessato positivismo scientifico.
però le assicuro che ci sono fisici impegnati davvero in ricerche che guardano al futuro benessere di tutti.
in particolar modo voglio ricordare il formidabile lavoro dei fisici (in collaborazione con altri scienziati), se non erro dell’enea, che hanno sviluppato le teorie dell’impronta ecologica e che hanno proposto, diciamo, una new new economy (!) basata sui consumi delle risorse, quantificabili in termini di energia.
e che dire poi del grande sogno dell’energia solare, un sogno che se non ci fossero stupidi impedimenti, sarebbe già realtà da un pezzo!!
per non parlare del fascino e del profondo significato delle grandi teorie moderne: la quantistica e la relatività.
e cosa dire del mitico laser, uno strumento quasi magico che se non ci fosse bisognerebbe comunque inventarlo… peccato che i militari debbano guastare sempre tutto finanziando ricerche sui laser a raggi x per ovvi scopi distruttivi.
Una cosa che non tutti sanno è che uno tra i problemi più difficili da risolvere sono le scorie a bassa radioattività, anch’esse molto pericolose. Pensate agli stracci per pulire i pavimenti, alle tute del personale, alla polvere, ai dosimetri misuratori, alle scarpette, tutta roba monouso contaminata che deve essere chiusa ermeticamente in grossi bidoni e… e qui nasce il problema: dove li mettono tutti quei bidoni? quelle migliaia di bidoni che la centrale produce nella sua vita di circa 30 anni. Tonnellate di materiali di risulta, radioattivi per tempi biblici che nessuno sa dove nascondere. Li manderanno in Somalia o in Russia? Li interreranno, li affogheranno in mare?
Meglio lasciar perdere il nucleare alla faccia della Ansaldo & C e di tutti i nuclearisti dell’ultim’ora.
Ogni tanto acquisto le Scienze (è l’edizione italiana di Scientific american) e nel numero di giugno 2005 si può leggere l’editoriale di Enrico Bellone dove afferma che
“il nucleare è in attività da circa mezzo secolo, e ha sinora causato, come risulta dai dati dell’organizzazione mondiale della sanità, alcune decine di vittime anche se qualcuno vaneggia di 300.000 caduti a Chernobyl. Pericoloso? Basta ricordare quante persone muoiono sulle nostre autostrade durante un tranquillo fine settimana……”
Sono convinto che il nucleare non è la soluzione ma che dovremo trovare una nuova energia.
Questo signore scrive e afferma delle cose che mi lasciano incredulo. E’ possibile che non si possa sapere come stanno veramente le cose? Vorrei che qualcuno mi aiutasse, meglio, ci aiutasse a capire.
Basta fabbricare male gli oggetti, mi sono rotto di comprare un lettore cd ogni 6 mesi, un frigo ogni 5 anni: basta con queste logiche terra terra, che se non si consuma le fabbriche non producono. Ricominciamo a fare bene le cose. Poi il resto verrà da sè. Si apriranno nuove strade, nuovi mestieri, la gente ritroverà fiducia. Con questa idea che niente dura, tutto si consuma, stiamo distruggendo nel profondo la fiducia delle persone ed il senso più intimo e sacro della nostra esistenza. Mio zio ha al mare un frigorifero FIART degli anni ’50 che ancora funziona. Oggi con la tecnologia attuale, se mi vogliono far comprare un frigo nuovo, me lo devono garantire 50 anni, nel senso che se si rompe tra 50 anni, me lo sostituisci perchè di anni ne deve durare almeno 100. Ma perchè, uno deve lavorare per forza in fabbrica? Non possiamo organizzarci nei servizi? Creare che so dei responsabili di strada che si occupino della pulizia, degli alberi, delle scritte sui muri,ecc. ecc. Basta, con le cose che si rompono, basta con le cose che non durano, basta riempire il vuoto esistenziale con il nulla.
l’Italia è in una situazione piuttosto “comica”(meglio ridere)..
non investe nella ricerca e nelle sviluppo di altre risorse energetiche e ha rinunciato al nucleare tanti anni fa’…quindi nel futuro non rimanarrà che produrre l’energia elettrica con il carbone… sembra che sia stata “bocciata” in scienza e rimandata agli inizi della rivoluzione industriale …
adesso,però vuole ritornare al nucleare??
la pazzia dilaga?
(credo non tornerà al nucleare,ma si limiterà a comprare da altri una parte della propria energia elettrica..)
riguardo al nucleare..volevo fare notare che dalla fine della seconda guerra mondiale si son fatti un bel pò di prove di ordigni nucleari non solo nel sottosuolo ma anche nell’atmosfera..dove credete che siano andati a finire i “resti” di queste esplosioni?
credo che le assicurazioni non intedano avere nulla a che fare con uan centrale nucleare,perchè i danni che può causare in caso di grave incidente potrebbero essere difficilmente quantificabili e risarcibili…
si può grossomodo indicare la percentuale di guasti nelle centrali termonucleari(capisco che “alcuni” sono stati taciuti) e confrontarla con quella di altri tipi di centrali?
non metto in dubbio la tossicità delle scorie,ma nel mondo non sono le sole sostanze tossiche e cancerogene…
vorrei che sia chiaro che non metto assolutamente in discussione la maggiore pericolosità di un incidente in una centrale nucleare..ma vorrei anche che non si dimeticassero gli incidenti avvenuti in alcuni tipi di industrie o centrali.
e lei esperto da come parla non lo è per niente. al massimo un tecnico specializzato, non più di un ingegnere impegnato nel settore. parla di criteri, leggi e configurazioni e range come fossero pasta carne e frutta!!!
le mie tesi riguardo al nucleare sono supportate da numerosi ed esimi colleghi. non mi pare debba giustificare oltre le mie tesi scientifiche, non opinioni sia ben chiaro. daltronde chiunque può navigare trovare siti dove si discute seriamente il problema e in cui molti fisici guardano con perplessità alla soluzione del nucleare (per lo meno la fissione).
in quanto alle dispensine….
beh carina come provocazione!!
peccato per lei che il qui presente appena laureato con il massimo dei voti è stato assalito da offerte di dottorato e di borse di ricerca triennali!
tutte orgogliosamente rifiutate!
come rifiuto ciò che oggi la ricerca e la tecnologia rappresentano!
e lei purtroppo ne sembra invece il portavoce ideale!!
mediti! mediti!!
a proposito! ho detto chiaramente che io di centrali a fusione non ne capisco e cercavo un parere!
e lei con la coda di paglia ha sparato a zero!
e ha tirato fuori un mucchio di spazzatura teorica e tecnica senza andare al cuore del problema!
il suo intervento mi fa preoccupare ancor di più!
le stesse cose si dicevano allora delle centrali a fissione prima che fossero impiantate!
penso proprio sia il caso di affrontare il problema da solo! studierò qualcosa in proposito così sarò sicuro di non essere preso in giro da colleghi prezzolati!
e un altra cosa: la favola che i militari non c’entrano la vada a raccontare a qualcun altro!
so bene dalle ricerche in ambito nucleare dei miei colleghi che fra i finanziatori appaiono i militari in prima linea: U.S. Army: le dice qualcosa? il fatto che ci sia già stata una sperimentazione militare della fusione rende tutto più facile, anche i soldi….
arrivederci e studi più a fondo un pò di fisica che non è una insalata di leggi teoremi principi esatti etc… mi sa che si confonde con la matematica…
sa cos’è la meccanica quantistica? da come parla mi sa proprio di no altrimenti parlerebbe diversamente. la studi, ci rifletta a fondo e ne faccia tesoro!!
le centrali nucleari a fissione sicure??
AH AH AH cos’è una barzelletta?
o siamo riusciti a cambiare la natura del fenomeno? incredibile roba da dei!!!
e in effetti uno dei difetti del pensiero neopositivista che oggi interessa la scienza è proprio questo: ci crediamo degli dei con la nostra miserabile conoscenza e tecnologia!
progresso, sicurezza, ah puttanate…
lei è un esempio di tale mentalità arrogante!
la prossima volta risponda più umilmente e con rispetto! ma che mi potevo aspettare da un raging mad qualsiasi…
Qualcuno sa darmi informazioni su pannelli solari in Lombardia?
Per chi dice che l’energia nucleare è “pulita e sicura”… qualche settimana fa c’è stata una puntata di SuperQuark sulle atomiche di Hiroshima e Nagasaki (con filmati e foto dell’epoca)… =8-(
NO AL NUCLEARE!!!!
NO AL CARBONE!!!!
UTILIZZIAMO LE FONTI RINNOVABILI!!!!
“Concludo dicendo che non mi sento un’ipocrita se oggi uso la corrente che arriva dalla Francia, perchè questa è la situazione che mi ritrovo, ma non sono contento certo delle centrali che ci sono negli altri Stati” giuseppe
Se dovessi definire l’ipocrisia con una frase sceglierei proprio questa. Oltre che per colpa di gente che la pensa come te, un sacco di francesi sul confine sono costretti a vivere in mezzo a un sovrannumero di centrali nucleari, hai anche il coraggio di sentirti innocente e di esprimere una buona preghiera per loro.
vorrei segnalarvi un sito dove stiamo raccogliendo le adesioni(siamo già oltre le 12000) di tutti coloro sono a favore di un forte sviluppo dell’energia solare cosi poco utilizzata in Italia. http://www.coop-vit.it sezione link utili
GRAZIE
Quello che fa più specie in queste risposte, è il vedere come si arrabbiano quelli che sono a favore del nucleare…!
E’ veramente sconsolante vedere come non riescano a fare il raffronto benefici/malefici in tutta la faccenda, credo che dovrebbero impegnarsi un po di più nel mettere assieme le notizie.
Vediamo se posso aiutarli:
Avete mai avuto amici o conoscenti malati di tumore o di leucemia, magari anche piccoli, io noto che se comincio a contarli sono molti, e non sono uno che lavora in ospedale, sono solo un operaio.
Avete mai conosciuto nessuno con un tumore alle ghiandole linfatiche?io si, provate ad immaginare che non potete più aprire le mani perchè altrimenti si rompe la pelle da quanto è secca,(non riuscite a sudare=la pelle perde tutta l’elasticità) bene ora moltiplicatelo per tutto il corpo, bello vero?
Questo mio amico ha tribolato per 4 anni ed è morto tra sofferenze anche peggiori.
Tante malattie nuove dovute proprie alle contaminazioni nucleari (anche se non solo).
Però il nucleare non sono solo le centrali, sono anche le discariche di armi e mezzi militari, gli esperimenti che tuttti gli stati non vogliono farsi (e farCI) mancare(leggi:prove di detonazione di ordigni nucleari ecc.), le varie attrezzature che spesso si usano nei laboratori e negli ospedali e che poi magari vengono abbandonate, e tutto questo in zone che nessuno immagina sparse per il mondo!!!
Stupendo!
Non tanto per noi, ma per le generazioni future:quindi i nostri figli che ora alleviamo dandogli tutto il meglio possibile.
Concludo dicendo che non mi sento un’ipocrita se oggi uso la corrente che arriva dalla Francia, perchè questa è la situazione che mi ritrovo, ma non sono contento certo delle centrali che ci sono negli altri Stati e spero che i cittadini di quegli Stati possano avere anche loro un Beppe Grillo che li sveglia;
Le energie alternative ci sono manca solo la volontà di usarle (o la saggezza di taluni)!
Nello spazio orbitale mi sembra non ci vadano con mezzi a petrolio…
A proposito di spazio: lo sapete che un giovane ricercatore italiano ha inventato la pila infinita?
La centrale in costruzione in Francia è veramente nucleare pulito? Significa che non produce scorie? Qualcuno è a conoscenza di questa novità? Sarebbe una grandissima novità!
Egregio Sig. Frangella,
ebbene Lei è un fisico. Uhm…
Allora, gentilmente Le chiedo: in cosa è esperto?
Crede che per sparare a zero su una qualsiasi tecnologia basti leggere qualche dispensina?
Reattori a fissione: esistono configurazioni intrinsecamente stabili. Un qualsiasi evento incidentale porta allo spegnimento della reazione a catena (l’accoppiamento refrigerante-moderatore/impianto termofluidodinamico garantisce tale comportamento).
Reattori a fusione: il criterio di Lawson assicura che la reazione si spegne automaticamente appena un qualsiasi parametro è fuori range, anche di poco (stabilità intrinseca). Forse non ha presenta le fisica del problema. Infatti non ha citato una controindicazione e io lo faccio per onestà. Si produce trizio, che è tossico per gli esseri umani. Tuttavia questo problema non deve spaventare di più del nostro parco macchine antiquato che sparge nell’aria gasolio/benzina praticemente incombusta e polverizzata finemente… Comunque i sistemi di recupero ed intrappolamento del trizio sono più che eccellenti, sicuramente migliori di quelli che attualmente equipaggiano la maggior parte degli impianti chimici attualmente funzionanti.
Mi permetta di dirLe un’altra cosa: non conosco la sua età ma posso dire che è piuttosto ingenuo. Secondo Lei i militari aspettano di investire di una veste innocua una tecnologia di loro interesse? Suvvia, la storia lo insegna: se vogliono fare una cosa la fanno e basta. Lei non ha nemmeno idea di quanti brevetti e tecnologie saranno a nostra disposizione tra vent’anni solo perchè ora sono a disposizione dei militari.
Questo è il motivo per cui deve essere capita l’importanza della ricerca scientifica indipendente e soprattutto civile. Ovviamente condotta da chi è esperto, non da chi legge dispensine…
Grazie al sig. Ivan Verdi per avermi letto. Io penso che effettivamente chi ora detiene il potere farebbe di tutto per impedire la nascita di un partito mirato alla gestione popolare dell’energia. Ma proprio questo motivo potrebbe giustificare gli sforzi per costruire un qualcosa che cerca di opporsi ad una situazione sbagliata. O no? Per quanto riguarda l’uso del nucleare posso dire di non essere contrario per partito preso ma anzi ne diventerò un convinto fautore quando tutti quelli che lo propongono (parlo dei politici, dei manager, dei giornalisti favorevoli, dei responsabili tecnici e scientifici, dei capi militari, ecc.) mi faranno vedere che abitano vicino ad una centrale nucleare, ne accettano le scorie nel proprio collegio elettorale o nel proprio giardino di casa e lo stesso fanno figli e parenti. Sapete, ancora credo nella importanza di dare l’esempio se si vuole essere credibili.
Saluti.
Caro sig. Rossi, quel noto personaggio che anche io non voglio nominare non c’entra niente!! E nemmeno l’ENEL!!
Se vogliamo rimanere sul piano delle idee io credo che il sig. Barbagallo intendesse: un vero, effettivo ed onesto controllo delle fonti energetiche fatto dalle persone e per le persone!!
I due casi che lei invece riporta sono:
1) l’ascesa di un criminale al potere che ha rubato tutto quello che poteva e anche di più
2) la creazione di un carrozzone con il quale lo Stato si spianava la strada per gestire altre forme di potere
Quindi stiamo parlando di due cose distinte e separate. Certo il potere al popolo è un’utopia ma questo non vuol dire che sia sbagliato pensarvi.
“Infine, occorrerà spingere verso la nazionalizzazione dell’energia il cui unico proprietario deve essere il popolo” Tiziano Barbagallo
(così parlerebbe proprio quel noto personaggio, che per un po’ comandò l’Italia nel secolo scorso, quello del “qualche strada anche lui l’avrà costruita” o noto anche per aver nazzionalizzato (leggi anche rubato ai legittimi proprietari) un po’ tutto quello che gli capitò sotto mano, anche quell’altra industria di auto)
Ma lo hanno già fatto nel 1962 con l’istituzione dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (ENEL) cosa credevi? Prima, in Italia c’era più produttori di energia elettrica, quelli del boom. Il mercato è stato riaperto solo nel 1999, anche se ogni tanto si sente qualcuno che lamenta ancora una certa monopolizzazione dell’elettricità, chissà perché?
Scorie: A tutti i fisici chimici etc: spero lo sappiate che esiste una categoria di rifiuti elementali, tra cui il mercurio, che non emettono radiazioni e non decadono mai, restando altamente tossici per sempre. Che servono depositi anche per tali categorie di rifiuti e che tali depositi devono essere intrinsecamente sicuri, come quelli per i nucleari, e che tali depositi devono assolutamente evitare il ritorno della sostanza contenuta all’uomo, con la differenza che questi lo devono essere per l’eternità e non per due o trecento se non migliaia o milioni di anni.
Nucleare ultima: in Italia non si è riusciti in Campania a costruire la discarica delle bucce di banana, quindi di depositi di scorie radioattive non ne vedremo mai, ergo le centrali non si faranno mai. Continueremo a dire che il nucleare fa schifo, ma allo stesso tempo a comprarlo dalla Francia.
Il discorso del sig. Barbagallo è lungo ma sensato!! La ovvia controindicazione è che un partito del popolo x gestire l’energia non sarebbe mai “permesso” da chi gestisce il potere attualmente.
Per quanto riguarda il sig. Franco Crecca suggerisco delle semplici considerazioni dettate dal buon senso (dote che raramente ho potuto rilevare negli ingegneri!!):
– se sono nel dubbio che una cosa fa male NON LA FACCIO; ripeto NEL DUBBIO!!
– se anche UNA SOLA PERSONA si ammala causa le “scorie” è stato commesso un grave crimine; ripeto anche UNA SOLA PERSONA!!
Per chiarimenti magari potremmo chiedere ai residenti d Trino Vercellese o Montalto di Castro ecc ecc
Ma tanto in Francia le centrali già le hanno!!
Ci vuole umiltà ma anche rispetto per le persone ed il prossimo!!
RIPETO
da fisico nutro perplessità anche nei confronti dei reattori a fusione.
anche il processo di fusione come quello di fissione presenta caratteristiche intrinseche di instabilità e criticità. e le energie in gioco sono superiori alla fissione.
domanda:
anche le centrali a fusione, come quelle a fissione, saranno dei complessissimi e costosissimi “giocattolini” costruiti allo scopo di mantenere a bada una reazione nucleare che da luogo alle supernove e alle bombe atomiche?
se così fosse vorrei capire dove sta la sicurezza!
voi vi fidereste di centrali, come quelle a fissione, che non sono altro che costosissimi e complessisimi sistemi di controllo e sicurezza? che “mettono pezze” a probabili instabilità e criticità del processo (che vi ricordo è una pericolosissima reazione a catena)! e per di più mediante strumenti e strutture che sono continuamente messe ko dalle inevitabili e massiccie radiazioni emenate nel processo e che quindi necessitano un controllo ed una sostituzione ed una manutenzione pazzeschi!! vi fidereste del personale della centrale? uomini come tutti gli altri con tutta la loro capacità di fare cazzate come a chernobyl. ho solo molta pena del personale che fa un simile lavoro…
non esistono tecnologie sicure!! non esistono certezze nella scienza!! non esiste la sicurezza assoluta!! anzi la storia ci dice che la tecnologia servendo la logica del potere fa più danni che altro!
non so molto delle centrali a fusione. so solo che il problema delle scorie sarebbe mano ingente, ma non del tutto assente attenzione. qualcuno vuole rispondere alle mie perplessità? sono pericolose le centrali a fusione, al di là di tutti i crismi di sicurezza che possono inventarsi i mei colleghi?
sapete è meglio tagliargli le gambe in tempo a certe cose…
poi non mi dite che non lo sapevate…
vedete dalla storia non si impara mai: adesso molti miei colleghi si prostituiranno con il nucleare e la fusione perchè è un filone su cui si sta investendo, ergo arrivano soldi..
io spero che però prima si chiedano che conseguenze avrà questa loro scelta.
spero anche che la fusione sia davvero una soluzione sicura e con scarso impatto ambientale così siamo tutti più tranquilli e fiduciosi nel futuro.
Credo che Grillo sia un grande in quanto possiede il coraggio e la grinta di smascherare un sacco di fatti reali che altrimenti passerebbero inosservati.
Ma in quanto ad energia, mi dispiace ma condivido pienamente il giudizio dell’ingegnere meccanico che ha commentato in questo forum.
Le argomentazione portate infatti sono totalmente errate in quanto l’energia nucleare, pur avendo moltissimi costi in fatto di smantellamento, il risparmio durante il suo funzionamento è talmente grande che ne copre le spese.
La sicurezza nelle centrali nucleari moderne è altissima. Il reattore esploso a Chernobyl è esploso in quanto si trattava di macchinari obsoleti, nelle centrali nucleari moderne questo pericolo non esiste proprio! Le consiglierei di andarne a visitare una per chiarirsi le idee sul livello di serietà ed estrema sicurezza con cui vengono gestite!
E se non utilizziamo il nucleare, da dove la prendiamo l’energia per i nostri bisogni, superflui che siano?!
è da ipocriti pensare che da un giorno all’altro si possa trovare abbastanza energia per fronteggiare una futura mancanza di petrolio. Le previsioni più rosee auspicano un 25% di energia prodotta tramite fonti rinnovabili sul totale al massimo! E il resto?!
Il nucleare, per ora, in questo periodo di transizione tra fonti energetiche, rimane il miglior compromesso!
Caro Grillo,
ormai è chiaro che il futuro del pianeta è nelle mani di chi controlla e dispone dell’energia (nelle sue forme più disparate). Costoro, per il controllo dell’energia, stanno scatenando guerre, stanno intaccando concetti condivisi che pensavamo consolidati (libertà, giustizia, democrazia). Già, la democrazia. Spero sia chiaro a tutti che la democrazia è una creatura fragile, che si ammala facilmente se non la si cura. Diciamo che è un sistema termodinamico instabile e che ha bisogno di iniezioni energetiche per sopravvivere. Questo lo sanno i signori dell’energia e tendono a rendere tale sistema sempre più instabile perchè solo così possono governarlo meglio. La civiltà occidentale (che è diventata “la civiltà” tout court, al cui modello di sviluppo tutti, volenti o nolenti, kamikaze e ayatollah compresi, si adegueranno) ed il suo modello politico, detto democrazia, sono diventate creature energivore sempre più affamate. Ma questo succede perchè il popolo non controlla l’energia e lascia che siano personaggi senza scrupoli o i loro burattini a farlo, personaggi che non esitano ad ammazzare, sgozzare, abbattere torri gemelle e Budda di pietra, costruire muri, dichiarare guerre di religione, guerre nei golfi e tempeste nei deserti e tutto ciò per controllare l’energia. Il popolo, tutt’al più, può fare da sfondo alle parate militar-politico-religiose di costoro o, se si sta nel mondo “civile”, può anche fare marce contro la guerra e per la pace, ma poi continua a bruciare energia, creando le premesse per una guerra infinita per il di lei controllo. Allora che fare? Direi che chi non vuole subire il ricatto dei signori dell’energia (rieccoli col loro nucleare pulito e con l’idrogeno che, per farlo, ti inquinano ma mica te lo dicono, ecc.) deve togliergliene il controllo e restituirlo al popolo. Come? Ammesso che le rivoluzioni sono soluzioni piuttosto rapide ai problemi socio-economici ma spesso prendono una piega diversa dalle buone intenzioni iniziali, una soluzione meno traumatica potrebbe essere la creazione di un partito per l’energia al popolo, un partito a rete che si formi in tutte le città con lo scopo concreto di stimolare da subito i cittadini a usare fonti di energia rinnovabili e a basso costo ed a premiare il risparmio energetico. Nel contempo farà pressione sui politici locali e poi nazionali, anche con azioni dimostrative forti, perché prendano provvedimenti concreti su queste tematiche. Infine, occorrerà spingere verso la nazionalizzazione dell’energia il cui unico proprietario deve essere il popolo. E’ utopia? Può darsi, ma la guerra per l’energia è ancora agli inizi e non conviene restare alla finestra, anche perché si porterà dietro la guerra per un altro bene in via di privatizzazione: l’acqua (solo chi avrà disponibilità di energia potrà trovarsi l’acqua necessaria).
Chiedo scusa per la lunghezza. Sono gradite critiche costruttive da parte di tutti.
P.S. Mi permetto di suggerire il nome di Beppe Grillo come Coordinatore nazionale di un siffatto partito.
E’ davvero triste leggere le parole di un tale ignorante in materia… i tuoi “non è vero” sono ingenui e irrealistici, io sono uno studente di ingegneria meccanica indirizzo energia in fase “terminale” (mi manca solo la tesi e un paio di esami non del ramo energetico. Credimi, con tutto il rispetto di cui sono capace: ti sbagli di grosso sia sui costi che sulla pericolosità, e ti consiglio un po’ di umiltà: io ho studiato (e duramente!) per 7 (diconsi sette) lunghi anni per arrivare a capire qualcosa (qualcosina?) di energia, sia dal punto di vista tecnico che economico; tu in base a che conoscenze parli? Umiltà! Tu sei un bravo attore, un eccellente comico. Dopo che avrai studiato energetica, fisica, economia per lunghi anni potremo confrontarci seriamente su questo. Prima no. Ti assicuro che non stai rendendo un buon servizio al mondo, diffondendo falsità grazie alla tua verve a alle tue indubbie doti di uomo di spettacolo, ma stai inquinando l’opinione della gente con delle falsità. Ti chiedo come favore di fermarti a pensare se davvero è possibile che di energia ne capisca più tu di chi ci ha speso una vita, o anche solo “qualche” anno come me.
Un piccolo reminder: perchè non ti informi riguardo il reattore nucleare a FUSIONE che stanno per fare in Francia? Quello sarà davvero totalmente pulito e non rischioso, dato che non userà uranio come combustibile, ma presumibilmente idrogeno, producendo elio come scarto.
Con tutto il rispetto che ho nei confronti del signor Grillo mi spiace leggere simili dichiarazioni, altamente fuorvianti, superficiali e mal argomentate, che si contestualizzano perfettamente nella nostra concezione nazionale e popolare di politica energetica per la felicità di molti petrolieri(o produttori di combustibili fossili in generale). Quello del nucleare non è un argomento che può essere trattato in poche righe, condito da una tabella e da qualche “non è”, a meno che non si preferisca proseguire lungo la tanto cara via dell’ignoranza parlando di soluzioni fantastiche quali l’energia solare o il vettore idrogeno, tanto amate dalla gente. Un saluto a tutti
Non ce l’ho fatta a leggermi tutti i commenti, anche se noto che la ridondanza dei contrari è molto forte. Personalmente non me ne frega niente.
I fatti: In Francia l’elettricità costa 3 volte di meno. La Francia ha più di 100 centrali nucleari. mappa
come si può vedere sulla mappa delle centrali di potenza francesi, vicino all’Italia ci sono circa 4 siti, con 4 centrali circa ciascuno. Di quei 4 siti, scegliete 4 centrali, ecco quelle 4 lavorano solo per l’Italia. Per concludere, siamo solo degli ipocriti del cazzo. Secondariamente, la Svizzera importa un 20% di energia nucleare dalla Francia, e la Svizzera esporta un altro 20% di energia elettrica all’Italia. Le linee di trasporto elettriche costano. Nel mezzogiorno, la fornitura di energia elettrica è molto più scarsa che al nord, l’Italia è lunga più o meno 3000km. Intanto proprio oggi sentivo al tg che il gas aumenterà del 17%, anche se ci sono riserve di gas in Italia noi lo importiamo anche dalla Libia perché non siamo autosufficienti. Mentre mi pare che il petrolio sia sui 60$ in continua ascesa verso l’alto.
Intanto si continuano futili discorsi su energie inesistenti che ricordano tanto i discorsi della pentola piena d’oro nel mezzo del bosco che c’è ma nessuno ancora ha ttrovato. Visto che tutti sono così bravi a parlare, metteteveli i pannelli solari sul tetto, li potete comprare pure su internet, fate un investimento per i vostri figli e il vostro futuro invece di chiedere a tutti gli altri di accettare le vostre pretese ideoligiche ipocrite di non usare il nucleare. Il vento c’è? Costruitevelo il vostro mulino, che nessuno si opporrà. Solo per le centrali nucleari esiste il divieto per le altre no. Se avete soldi da investire, investiteli, formate una società e costruitevi la vostra centrale eolica o a sfruttamento delle correnti marine, che poi rivenderete con ottimi guadagni (girando un po’ di link postati, l’energia prodotta così costa meno dell’aria), ma non chiedete a tutti gli altri, di fare quello che pare a voi. Grazie.
ma perchè non fanno delle macchine per le palestre con la dinamo attaccata…..c’è un sacco di energia in giro e noi invece di sfruttarla consumiamo altra energia per difenderci dalla prima…(vedi il sole cocente di questi giorni combattuto con l’aria condizionata invece che raccolto e immagazzinato, vedi le onde del mare temute e combattute con giganteschi muraglioni..ecc..ecc)
E’ ormai assodato che la “fissione” nucleare ha un sacco di controindicazioni, ma proprio questa mattina leggevo sulla Repubblica di un progetto Francese che prevede la creazione di un super reattore a “Fusione” che in teoria dovrebbe risolvere i problemi legati alle scorie, alla pericolosità delle radiazioni in caso di incidente e tante belle altre cose …. ma mi chiedo, non è forse meglio sfruttare le fonti rinnovabili di energia? Per quale motivo bisogna investire un sacco di miliardi di Euro quando potenzialmente possiamo avere energia a basso costo e praticamente senza limiti.
… qualcuno mi sa rispondere?
Grazie e ciao
x Raging Mad:
Aggiungiamo pure che bisognerebbe favorire l’acquisto e la produzione di elettrodomestici di classe A, (che consumano meno degli altri), rottamando quelli vecchi che inquinano e consumano molta piu’ corrente. Insomma sono d’accordo che risparmiare energia e’ il modo piu’ veloce ed efficace per diminuire l’inquinamento (il tutto in un’ottica non da ritorno al medioevo). Aumentare la produzione di energia con le centrali atomiche in Italia mi sembra l’ultima delle soluzioni possibili praticabili ed accettabili.
Egr. Sig. Ruffatti,
in quanto “esperto” sarà subito messo a tacere perchè ritenuto di parte. Cosa si può pretendere da un paese dove la cultura antiscientifica ha sempre predominato: diffidenza verso l’ignoto non a causa di lecite paure ma perchè non desiderosi di capire e conentrarsi sui problemi, risultati subito e con pochi sforzi!
Però poi vogliono tenere accesi in casa: TV, lettore DVD, lettore MP3, PC, lavastoviglie, lavatrice, radio, luci in ogni stanza, frigorifero, condozionatori, e chi più ne ha più ne metta.
Volete non inquinare e vivere in un mondo migliore?
Meno menefreghismo, risparmiate acqua ed energia!
O consumate e quindi vi ingegnate a produrre più energia (e a volere più ricerca) o risparmiate e dimostrate che non c’è bisogno di inquinare oltre. Attenti, o faremo la fine dell’asino di Buridano!
P.S.
Attenti con idrogeno e silicio. Fate ragionamenti troppo semplicistici. Ha senso ricorrere alla tecnologia che ti fa risparmiare x ma che costa x volte?
Esempio: uso 1 g l’idrogeno e risparmio x, per risparmiare x ho dovuto spendere tante volte x produrre 1g di idrogeno. Dov’è la convenienza?
E l’impatto ambientale degli impianti per la sua produzione…
Come al solito il giochino funziona perchè c’è lo stato di mezzo…
A tutti i “paladini” del nucleare (appartenenti alla categoria “saputelli”):
A) Siete i soliti italiani tipici della serie: “Viva la patente a punti basta che i punti non li tolgano a me!!” In Francia le centrali nucleari….bla bla.
Sempre pronti a scopiazzare dagli altri paesi le (poche) cazzate che fanno. Le cose buone (tipo l’efficienza nel combattere l’evasione fiscale) mai mi raccomando!!
B) Sì costruiamo centrali nucleari a tutto spiano!! Però non davanti casa di noi paladini!! E le scorie possibilmente mandiamole in Sardegna, comunque lontano da noi paladini!!
‘Ngulo al nucleare!!
PS: Andrea Marzo mi pari un po’ troppo “convinto”!! Calmati che non fa bene fare certe cose!!
ciò che affermo sul nucleare è assolutamente comprovato dai miei studi in materia.
ma se non vi basta vi do dei fatti.
nel mare della mia regione si sa con certezza che sono stati illegalmente gettati ingenti quantità di rifiuti tossici e radioattivi.
mafia ci cova….
ultimamente so di un processo aperto sul caso di barche affondate al largo piene di rifiuti.
la cosa è stata scoperta dalle case assicuratrici delle navi… mi ricorda la storia degli intoccabili e di al capone: sconfitto da un azione fiscale…
che mondo…
se parlate ancora a favore del nucleare che vi venga un colpo!!!!!
🙂
non riesco al momento a trovare sulla rete un sito che illustri le caratteristiche costruttive dei pannelli. continuerò la ricerca.
però leggo che con una spesa pari a quella di un utilitaria una famiglia media può tagliare il costo di 23-30 anni di bolletta elettrica!
e non solo! senza inquinare! dunque è anche un gesto di rispetto ambientale e sociale e per la propria salute!! un investimento sul futuro dei propri figli!
cioè già così i pannelli convengono eccome!
soprattutto al sud, dove sto io dove abbiamo il sole 365 giorni all’anno!!!
altro che germania o svezia!!!
e invece non se ne vede manco uno sui tetti!
come vedi è una questione di dare valore..a certi valori…
la gente spende fior di quatrini per esibire davanti agli amici la propria auto fiammante ma non per i pannelli….
recentemente ho fatto richiesta per un finanziamento che mi aiuti nell’acquisto di pannelli fotovoltaici; mi finanziano, se la cosa va in porto, fino al 70% se non erro; e mi sembra che siano le banche a finanziare; è mio fratello che se ne occupa, debbo informarmi meglio.
lo sapevate? queste cose non si sanno mai, sono stato fortunato… ma che mondo…
e lo stato (cioè noi) che fa? dorme?
chi dorme non piglia pesci…
O.T.
Dal sito la repubblica: http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/economia/prezzi9/aumentiluglio/aumentiluglio.html
leggo:
……………
E’ la stessa Authority a indicare nel caro-greggio la causa dell’aumento delle tariffe del gas, che si verifica, si legge nel comunicato, “in conseguenza dei prolungati rialzi del petrolio e degli altri combustibili ai quali è attualmente indicizzato il valore tariffario della materia prima gas”.
……………..
ma porca p******a il gas non doveva svincolarci dal petrolio. Aumenta il petrolio ed allora aumenta il gas? …mi sembra solo speculazione e basta!!!!
Qualcuno mi puo’ spiegare (non DESCRIVERE MA SPIEGARE) perche’ accade?
Grazie
Caro Grillo,
vedo che ha aperto ancora il dibattito sul nucleare e, purtroppo, ha di nuovo scatenato una ridda di chiacchiere, con pochi casi di persone che sanno qualcosa, ma che vengono zittiti da molti trincia-giudizi-che-parlano-perchè-l’ha detto-qualcuno. (in effetti non avendo nessun dato certo, si lasciano prendere da odio o amore viscerali per questa o quella scelta.
Le proporrei di chiamare esperti di sua fiducia, che inquadrino bene i problemi (con numeri e cifre), per fare davvero un servizio alla comunità informandoli bene. Lei ne ha certamente le capacità, i mezzi, il seguito della gente che la vorrebbe addirittura Presidente del Consiglio (sono d’accordo!, perchè quello che abbiamo fa solo enormi danni alla nazione e enormi guadagni per le sue aziende).
Mi sono già espresso su un suo blog precedente su un concetto, che non ripeto in dettaglio, ma che sostanzialmente è questo:
Per parlare di un problema come quello di cui stiamo parlando bisogna conoscerne:
– il tipo
– le dimensioni (con delle cifre: le parola enorme, pericolosissimo, poco, scarso, ecc. ecc. non hanno significato)
– gli impatti (compresa la severità, la probabilità di accadimento, la vastità degli effetti)
– poi, ma molto poi, i costi
Poi analizzato il problema, se si vogliono tentare le soluzioni, anche queste vanno misurate: eolico, fotovoltaico, fuel cell, ecc. ecc..
(Ricordo il caso di un blogger che riportava l’esperienza di un sito in Svizzera che bruciava legna in centrale, che in un anno risparmiava un treno lungo 20 KM di petrolio!
gli ho fatto i conti e quel petrolio bastava per far andare 17 giorni una solo gruppo, ce ne sono di solito 4, di una delle 60 centrali termoelettriche che ci sono in italia).
In tutto il blog non ho visto nessuno che dava numeri sui rifiuti prodotti da queste centrali.
Mi è piaciuto, ad es Marco Dalma che , andato in gita scolastica a Vado Ligure, si è bevuto la propoganda del gesso che eviterebbe totalmente le emissioni di una central a carbone.
Ripeto per lui e per tanti altri i seguenti numeri, tratti da un vademecum Ansaldo (che costruiva le centrali, a sua volta tratto da un vademecun ENEL degli anni ’80)
Un gruppo (a carbone o petrolio è lo stesso)da 660 Mw produce ogni ora, dico ogni ora e in un giorno ci sono 24 ore!:
3040 tonnellate di fumi
30 tonn di ceneri (caso del carbone)
I fumi sono composti da:
71,54% in peso di Azoto
19,62% di Anidride carbonica (596 tonnellate)
4,96% di ossigeno (meno male!)
3,76% di acqua (114 tonnellate)
0,12% di anidride solforosa (3,65 tonnellate)
0,026% di ossidi complessi di Azoto (i famosi NOx) (790 chilogrammi= bastano pochi milligrammi inalati per sentirsi male)
La SO2 viene abbattuata negli abbattitori che utilizzano roccia calcarea e ne viene fuori gesso, una decina di tonnellate all’ora =dove la mettono???, le 30 t/h di ceneri (dove c’è dentro di tutto!) dove le mettono???. Ripeto fino alla noia = ogni ora, e subito non tra due anni!
Chiedo all’Enel di aggiornare questi miei dati (ma attenti!, non sono in gita scolastica!: sono uno che le vostre centrali le ha costruite per una mezza vita!)
Volevo dire agli amici chiacchieranti
di rispondere a MAX Pavani, (17:41 del 27/6).
La realtà è che purtroppo queste 60 centrali a carbone e petrolio continuano ad emettere milioni di tonnellate di gas ed inquinanti che fanno migliaia di morti all’anno per malattie le più disparate (soprattutto all’apparato respiratorio)che non vanno a finire sui giornali o nei blog!, e, soprattutto, non ne viene censito il numero da nessuno!!
Volevo dire a Mark Zecca, che stigmatizza la capacità di noi italiani di far funzionare una centrale (nucleare) che: Three miles island era in mano ad Americani, Sellafield, in mano a Inglesi, Icmesa di Seveso e Bhopal in india erano in mano dei criminali Svizzeri.= non buttiamoci giù!
Gli americani, dopo averci venduto il progetto di Caorso, sono venuti da noi per copiare il nostro progetto rifatto di Montalto di Castro, perchè lo avevano considerato nettamente migliore del loro, per sicurezza e genialità delle soluzioni tecniche, pensate per risolvere alcuni problemi del loro progetto, in alcuni punti maldestro!
Katya Madio cita un ricercatore (Mario Tozzi) del CNR, che liquida con tre o quattro righette l’assenza di inquinanti delle centrali nucleari: gli dedico i numeri che ho pubblicato sopra!
A Pietro Sannino, che parlava di centrali che scoppiano (salvo la pazzia di Chernobil= un regime di straccioni come nella Povera URSS può portare a questi disastri ecologici, ma se guardiamo cosa fanno le multinazionali tutti i giorni, chernobyl è un raffreddore!) vorrei dire che una centrale nucleare non può semplicemente scoppiare: tutte, dico tutte, quelle che conosco sono subcritiche, anche quelle a tecnologia canadese CANDU, che sono fatte per produrre plutonio per scopi bellici!
Scusate la prolissità,
non dite che sono un nuclearista (come già detto in un altro blog), ma ripeto cio che possiamo fare veramente: molto e subito = risparmiare energia!.
La vera fonte energetica disponibile da subito e gratis!! è il risparmio: stiamo parlando del 20% dell’energia che consumiamo!.
Cominciamo a spegnere le luci delle vetrine, dopo una certa ora: tanto nessuno le guarda più! (come fatto, con successo, nell’ ultima crisi energetica)e vedrete che nessuno parlerà più di black-out.
Spegnamo gli appaerecchi in stand by (la lucetta rossa del televisore, del CD player, ecc.).
Se solo spegnessimo le lucette rosse daremmo gratis la corrente ad una città come Verona o Catania.
Togliamo il famigerato caricatore del telefonino dalla presa di corrente, quando abbiamo finito la carica! (e non usiamo il telefonino per dire ” ‘ndo siete, che fate, ‘ndo annate?”, come dicevano i protagonisti di un arguto e piacevolissimo film di Verdone).
“Tutti puntano il dito contro il nucleare, ma come mai nessuno e’ andato a votare SI al referendum sugli elettrodotti? Sicuramente non avrete un centrale nuclare attiva vicino a casa, ma non potete impedire che vi piazzino un traliccio dell’altatensione in giardino.”
Rispondo con una provocazione a quest’ottima osservazione: perchè all’italiano che vive nell’appartamentino in città non frega nulla di quello che succede all’italiano che vive lontano da lui.
Egoismo e stupidità che verrà ripagata con la stessa moneta… spero.
Concordo con Beppe per tutto quello che dice riguardo le centrali che producono energia elettrica mediante la FISSIONE nucleare. Secondo il quotidiano La Repubblica (http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/scienza_e_tecnologia/reattore/reattore/reattore.html) in Francia verrà costruita una centrale sperimentale che utilizzerà un reattore a FUSIONE nucleare. Energia pulita, gente, senza (forze) scorie di nessun tipo.
innanzitutto grazie per la risposta e il dialogo civile!
mi chiedo come fai a dire che non vengono boicottate!
guarda che non intendo per forza azioni occulte e illegali!!
basta anche solo muoversi fra le maglie del sistema con la concorrenza sleale ( cioè il più forte detta legge), chiudere alcuni sbocchi del mercato, tirare acqua al proprio mulino etc etc.
cosa facilissima per i magnati del petrolio e per gli industriali e i governi al loro seguito.
già destinare pochi spiccioli a tali ricerche o non prenderle in considerazione adeguata è un boicotaggio!
lo sai che negli anni passati un tizio in italia aveva scoperto come aumentare il rendimento dei pannelli solari? tu ne hai sentito parlare?
anche se fosse stato un tentativo fallito, queste cose vengono accolte a priori con scetticismo e insufficienza e non gli si da la giusta importanza.
dovremmo tutti pendere dai risultati di tali ricerche, aspettarle come manna dal cielo!!!
è chiaro che ogni cosa ha un costo intrinseco che dipende dalle risorse che utilizza e dal lavoro necessario per costruirla. ora mi informerò meglio sui pannelli.
però ti faccio osservare che il costo delle materie prime e del lavoro è spesso e volentieri deciso dal mercato in base ai prorpi capricci…
eh già la nostra è un economia che non guarda molto al valore intrinseco della cose ma più che altro al valore aggiunto….
insomma alla fine è una questione di quanto siamo disposti a far valere una tecnologia come quella dei pannelli, che importanza e priorità gli diamo.
alla fine è una questione di distribuzione di valori e ricchezze: fin quando chi ha i mezzi di produzione e i capitali non darà valore e osteggierà la ricerca di fonti alternative le cose non potranno cambiare.
Nel mio post iniziale volevo solo mettere in luce il fatto che molta gente da’ dei commenti/giudizi su cose che conosce solo per sentito dire, avrai letto anche te i commenti sulla fusione fredda….
Io non voglio dire che il nucleare e’ bello (mai detto) dico solo che ci sono tante altre cose dannose di cui la gente non si preoccupa.
Poi per quanto riguarda il discorso su Chernobyl, non e’ vero che l’addetto era ubriaco, ho letto il report ufficiale sul disatro, e l’incidente e’ avvenuto perche’ hanno sistematicamente ignorato tutti gli allarmi che si presentavano durante l’esperimenento che stavano facendo (sono arrivati anche a spengerli visto che gli davano noia…).
Rimaniamo in tema energia.
Nella mia azienda (come nella maggior parte delle grosse aziende) c’è un mucchio di gente che viene vestita con camicia lunga, giacca e cravatta. La conseguenza è che i condizionatori vanno a manetta per raffreddare le ascelle ben coperte di questi individui.
Io vengo al lavoro coi pantaloni a 3/4 e i sandali… e la cosa buffa è che LORO guardano storto me, sostenendo che il loro abbigliamento è necessario per mantenere una buona immagine coi clienti.
Ma che immagine si può avere di uno che con 36 gradi si veste pesante per far bella figura e poi boccheggia dal caldo tenendo al massimo il condizionatore?
E come se non bastasse aggiungono “Guarda che se dipendesse da me anche io mi metterei in ciabatte e canottiera”… quindi subordinazione totale alle più superficiali regole sociali, anche contro la propria volontà, e soprattutto con la più totale indifferenza per lo spreco energetico.
Fateci caso, la maggior parte di quelli che consigliano di ridurre l’uso di condizionatori si veste in giacca e cravatta pure a luglio!
Ma del resto siamo, fra tutte, la specie più intelligente del pianeta, a chi, se non a noi, va il diritto di sfasciarlo?
io sono laureato in fisica e quello che ho detto sul nucleare l’ho detto con cognizione di causa.
se stai studiando sai benissimo che i processi nucleari di fissione e fusione sono caratterizzati da INSTABILITa’ E CRITICITA’, caratteristiche intrinseche e imprescindibili.
un reattore nucleare non è nient’altro che un complessissimo e costosissimo (anche in termini di manodopera umana oltre che di elettronica) apparato che è stato proggettato con la pretesa di tenere a bada e sotto controllo una REAZIONE NUCLEARE A CATENA COME QUELLA DELLE BOMBE ATOMICHE: follia!!
e sulla rete trovi pure i siti che simulano un instabilità del sistema e come le moderne centrali vi pongono rimedio: E’ QUESTA LA SICUREZZA DELLE CENTRALI… CAPITE? METTERE PEZZE….
le radiazioni generate da un normale funzionamento di una centrale costringono ad una manutenzione (leggi sostituzione) continua e costosissima dell’elettronica di controllo e della struttura.
la sorveglianza deve essere ultrarigida, guai a sgarrare.
è disumano sotto tutti i punti di vista!!!
sapete perchè chernobyl è stato quel che è stato: perchè il responsabile della centrale quel giorno era ubriaco e ha mosso qualche leva di troppo per sperimentare un livello di produzione vicino a quello di criticità! il bello che questa spiegazione la danno gli stessi colleghi nuclearisti (con le mani in pasta appunto) per difendere la loro tecnologia!!
la tecnologia è sicura è stato un errore umano, dicono!!
e certo io ho scritto fesso sulla fronte che do adito ad una tecnologia che a causa di un banale errore umano (tipo spostare un pò di leve un pò più del solito) può fare enormi e irreparabili danni!!!
e poi non esistono tecnologie sicure!
fortuna che ci sono gli hacker a dimostrarlo.. 🙂
basta con questa fede cieca nella tecnologia e nella scienza!!
non è religione!!
il progresso.. il progresso..
ma quale progresso!! che cos’è?? è una cosa che si mangia? non capisco il significato di tale parola!!!
e quello di chernobyl non è stato l’unico incidente! il fatto che certe notizie non vengano divulgate non vuol dire che certi fatti non accadano.
e sai bene quanto siano pericolose e ingestibili le scorie radoattive.
e poi nucleare = guerra = potere militare. per questo è nato e per questo ritorna sempre alla carica….
per cui cari colleghi abbiate la coscienza di togliere le mani dalla pasta in cui l’avete infilate e dedicatevi alla ricerca di fonti alternative se proprio volete fare i ricercatori in questo mondo dominato dai signori dell’economia e della guerra.
altrimenti vi consiglio caldamente di cambiare mestiere: andate a coltivarvi un orticello, è più salutare per voi e per noi tutti.
Gentile Sig. Dal Forno,
uso un nick come dice lei “fasullo” perchè già in passato ho espresso la mia opinione e gente esattamente come Lei mi ha reso impossibile l’uso della posta elettronica. Per motivi di sicurezza personale preferisco non essere tracciabile da persone come Lei.
Dalla rabbia (non aggressività, badi bene) con cui scrivo evinco che se non lavora per la Fiat (badi bene la Holding non Auto, forse non ha capito) lo fa’ per una Sua società satellite.
Se lavorasse per un’altra casa automobilistica sarebbe più sereno…forse.
Se legge quello che ha scritto il Sig. Viciani si renderà conto di come devono essere affrontati i problemi. Con la materia grigia e non con quella marrone (e qui evito facili allusioni ai Suoi interventi).
Mi scusi ma che differenza c’è tra pescare un pesce che non può mangiare e non pescarlo affatto? E poi ancora una volta Lei dimostra la Sua non conoscenza. In alcune zone d’Italia, causa la loro origine vulcanica, il fondo radioattivo è paragonabile a quello di diverse attività condotte a livello industriale. Forse lei ci abita pure in quelle zone…
Lei ha davvero le idee confuse.
E’ come chi ha paura di volare e fa’ la milano-bologna oppure la bologna-firenze due volte al giorno. Praticamente resterà certamente secco nei prossimi 3-5 anni.
Ripeto, l’informazione è manipolata. In Russia in effetti l’incidente è avvenuto per errore umano, disattivando volontariamente tutti i sistemi di sicurezza. E poi quella classe di reattori è di quella detta “intrinsicamente instabile”, lo scopo primario non era certo quello di produrre energia elettrica.
Tornando a quello che dice il Sig. Vinciani, hanno bloccato tutti i finanziamenti per studiare tecnologie legate alla fissione, fusione calda e fredda, reattori sotto-critici che possono “bruciare” le scorie e sistemi di stoccaggio innovativi. Forse non sa’ che in Gabon trovarono una centrale nucleare naturale…
La lobby del petrolio è troppo forte, e Lei lo sa bene visto che lavora nel settore auto: quante scoperte ingegneristiche che potevano far risparmiare carburante sono state nascoste per anni?
Spero che abiti in Piemonte o nel nord-est così può andare a vedere una centrale dal vivo…
Le dico un’altra cosa e poi non Le risponderò più: quando ci fu il disastro da Lei citato i produttori agricoli portavano in vari laboratori intere cassette di ortaggi e prodotti caseari per vedere se erano commestibili. Bastava sciacquare le verdure con acqua corrente e saturare la tiroide con iodio in compresse. Tutto questo non fu detto. Tantissimi specularono sia sul nucleare (a favore delle Sette Sorelle) che sul mercato ortofrutticolo.
Se sapesse quello che mangia…
Ha mai visto le superpetroliere lavare le proprie cisterne nel nostro mediterraneo?
E il suo meccanico scaricare il suo olio motore nello scarico del lavandino?
Vado avanti?
P.S.
Dimenticavo, nessuno ha detto che quando la combustione non avviene correttamente si produce diossina. Si, proprio quella di Seveso.
Hai perfettamente ragione, se esplode una centrale ad idrogeno a roma tu che stai a milano non dovresti risentirne, ma se come e’ in progetto, voglio utilizzare l’idrogeno liquido come combustibile per le macchine, la tua macchinina targata MI e il benzinaio sotto casa tua possono esplodere…
mi scocciano sempre la tua maleducazione e i tuoi modi poco civili ma stavolta ti rispondo, visto che non hai ecceduto.
MM
Potevi fare a meno se ti costa tanto..
Per Luca Frangella:
l’athlon che tu dici fra un pò costerà pochissimo…. come tutti i nuovi ritrovati elettronici è questione di mercato, di diffusione e di scelte…
MM
Mah!
Tutti i chip ( che si aggirano sul cm quadrato di area ) costano dai 200 dollari in su.
Tieni conto che per ricavare GROSSO MODO un KW picco di corrente ci vuole un metro quadro di area di silicio, fai un po` di conti.
Comunque i pannelli per quanto costosi costano meno dei chip ovviamente
Per Luca Frangella:
all’inizio vengono prodotti in pochi esemplari quindi non in serie o a regime di produzione, ci sono dei costi iniziali di proggettazione, bisogna tastare il mercato, la domanda potrebbe essere poca, ci sono i rischi dell’investimento, si vuole recuperare l’investimento, pagare i proggettisti, non si vuole subito rendere vecchi i precedenti processori altrimenti non vendono più, ci marciano di sopra ovviamente: non esauriscono subito il filone ma negli anni fanno uscire tutta una serie di modelli ognuno sempre con una miglioria in più etc. etc. ma poi a brevissimo il prezzo cala vertiginosamente.
MM
Sta calando anche quello dei pannelli, ma vatti comunque a vedere quanto costano e di quanto stanno calando
Per Luca Frangella:
se no perchè una playstation2 all’inizio costa 600 euro ma dopo due anni te la regalano…
MM
Ho capito, ma ti rendi conto che 1 cm quadro e` 1000 volte in meno di un metro quacro? E che con un m2 si ricava rosso modo un KW.
Per fortuna i pannelli costano meno dei chip altrimenti non esisterebbero proprio
Per Luca Frangella:
e perchè non fanno una tastiera elettronica con suoni stupefacenti per tutti gli utilizzi e invece ci sono in vendita tastiere a caro prezzo con utilizzi sempre parziali e suoni non tutti di buon livello? eppure la tecnologia, il materiale e la fattura sono gli stessi dei computer. il campionamento digitale ormai è roba da bambini.
semplice: essendo un bene poco diffuso e con un certo target di utenti, si mantengono guardinghi per trarre più guadagni a lungo termine e mantenerli alti: ogni anno esce un modello nuovo e superiore, se vuoi un organo più che un piano devi differenziare l’acquisto, etc, etc,
MM
Luca, ti chiedo solo di andare a controllare i prezzi dei pannelli poi ne riparliamo
Per Luca Frangella:
per i pannelli è anche questione di mercato: falli entrare in produzione in serie a larga diffusione e poi vediamo quanto costano…
MM
I prezzi stanno gia` diminuendo
Per Luca Frangella:
per il momento dovrebbero essere incentivati da iniziative statali: perchè non lo si fa?
MM
Anche dove sono incentivati ( Germania ), comunqque la % di energia ricavata del solare e` risibile
Per Luca Frangella:
la tecnologia e i mezzi di produzione con cui si costruiscono i componenti elettronici sono gli stessi da decenni: non è una questione di risorse usate per quel dato componente, nè della quantità di lavoro spesa. mercato…..
i pannelli non fanno eccezzione: qualsiasi processo particolare di produzione essi richiedano , il loro prezzo astronomico non è giustificato, se non da un mercato insulso ed egoistico e protezionistico nei confronti del petrolio e delle fonti tradizionali.
MM
Ho capito ma questo e` valido FINO A UN CERTO PUNTO!!
Perche` non mi compro un` auto a 10 euro?
E` fatta in serie come i chip e i pannelli
Per Luca Frangella:
comunque mi informerò su come vengono costruiti.
anche se fosse come dici tu, ti ricordo che esiste sempre la ricerca e la possibilità di approntare nuove e migliori tecnologie per ricavare energia dal sole (rubbia docet).
ma gli investimenti per questo tipo di ricerca sono insulsi; anzi tali tecnologie vengono puntualmente boicottate. il mercato…
anch’io non rispondo a quell’altro 🙂 ma finisco il tuo discorso sui processori.
i processori vengono creati, tutti assieme, su dei wafer di silicio, poi passano il quality test e li decidono se sarà l’athlon ultimo modello a 2,4 ghz o a causa di un difettuccio di fabbricazione restera un athlon penultimo modello a 2,2 ghz.
in piu tanti il test non lo passano e vengono buttati, aumentando i costi.
aggiungerei che per l’atlhon fx paghi l'”emotion value” cioé il fatto che puoi andare in giro a fare lo sborone con i tuoi amici.
Ho letto molti commenti in seguito a questa tua invettiva contro il nucleare e
quello che mi risulta e’ che, come sempre accade in Italia, la gente esprime dei giudizi su argomenti che non conosce o di cui ha semplicemente visto un servizio in televisione tra un pubblicita’ e l’altra.
Considerando che i miei studi universitari mi hanno portato ad imbattermi in problemi come radioattivita’ e centrali nucleari (non si direbbe, ma sto per laurearmi in fisica), vorrei poter dire la mia.
E’ vero che i reattori attuali producono scorie e sono pericolosi, ma come mai nessuno si e’ interessato alla svilippo dei, cosi’ detti, reattori ibridi ideati da Rubbia che, oltre ad essere sicuri da un punto di vista di possibili esplosioni, potrebbero essere in grado di smaltire le scorie?
Vi siete mai chiesti come mai nei reattori si utilizza proprio U235? La risposta e’ molto semplice, tra i sottoprodotti ci sono elementi come Pu239 utili per costriure le bombe atomiche.
Vi siete mai chiesti come mai la centrale di Chernobyl esplose? La risposta e’ molto semplice, hanno provato a fare un esperimento sulle possibilita’ di funzionamento in situazione critica, e violando tutti i protocolli di sicurezza hanno fatto si che il nocciolo fondesse.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’idrogeno come combustibile, forse sono in pochi a sapere che e’ in materiale altamente esplosivo.
Concludo dicendo che non voglio promuovere il nucleare, voglio solo farvi notare che la gente comune non sa assolutamente niente su questo argomento, conosce solo cio’ che le lobby del petrolio etc. vogliano far sapere.
PS
Tutti puntano il dito contro il nucleare, ma come mai nessuno e’ andato a votare SI al referendum sugli elettrodotti? Sicuramente non avrete un centrale nuclare attiva vicino a casa, ma non potete impedire che vi piazzino un traliccio dell’altatensione in giardino.
prima cosa non lavoro alla fiat e non lo considero unmotivo di cui vergognarsi.
scrivo male?è un blog non un compito in classe, e sono libero di esprimere la mia opizione, mentre non sei tenuto a criticare la forma di ciò che dico ,ma la sostanza.
ho conosciuto molti sapientoni come te, intellettuali si, ma nella vita di tutti i giorni erano dei poveri stronzi senza criterio.
Se salta una centrale, il pesce non peschi proprio professore.
mi scocciano sempre la tua maleducazione e i tuoi modi poco civili ma stavolta ti rispondo, visto che non hai ecceduto.
l’athlon che tu dici fra un pò costerà pochissimo…. come tutti i nuovi ritrovati elettronici è questione di mercato, di diffusione e di scelte…
all’inizio vengono prodotti in pochi esemplari quindi non in serie o a regime di produzione, ci sono dei costi iniziali di proggettazione, bisogna tastare il mercato, la domanda potrebbe essere poca, ci sono i rischi dell’investimento, si vuole recuperare l’investimento, pagare i proggettisti, non si vuole subito rendere vecchi i precedenti processori altrimenti non vendono più, ci marciano di sopra ovviamente: non esauriscono subito il filone ma negli anni fanno uscire tutta una serie di modelli ognuno sempre con una miglioria in più etc. etc. ma poi a brevissimo il prezzo cala vertiginosamente.
se no perchè una playstation2 all’inizio costa 600 euro ma dopo due anni te la regalano…
e perchè non fanno una tastiera elettronica con suoni stupefacenti per tutti gli utilizzi e invece ci sono in vendita tastiere a caro prezzo con utilizzi sempre parziali e suoni non tutti di buon livello? eppure la tecnologia, il materiale e la fattura sono gli stessi dei computer. il campionamento digitale ormai è roba da bambini.
semplice: essendo un bene poco diffuso e con un certo target di utenti, si mantengono guardinghi per trarre più guadagni a lungo termine e mantenerli alti: ogni anno esce un modello nuovo e superiore, se vuoi un organo più che un piano devi differenziare l’acquisto, etc, etc,
per i pannelli è anche questione di mercato: falli entrare in produzione in serie a larga diffusione e poi vediamo quanto costano…
per il momento dovrebbero essere incentivati da iniziative statali: perchè non lo si fa?
la tecnologia e i mezzi di produzione con cui si costruiscono i componenti elettronici sono gli stessi da decenni: non è una questione di risorse usate per quel dato componente, nè della quantità di lavoro spesa. mercato…..
i pannelli non fanno eccezzione: qualsiasi processo particolare di produzione essi richiedano , il loro prezzo astronomico non è giustificato, se non da un mercato insulso ed egoistico e protezionistico nei confronti del petrolio e delle fonti tradizionali.
comunque mi informerò su come vengono costruiti.
anche se fosse come dici tu, ti ricordo che esiste sempre la ricerca e la possibilità di approntare nuove e migliori tecnologie per ricavare energia dal sole (rubbia docet).
ma gli investimenti per questo tipo di ricerca sono insulsi; anzi tali tecnologie vengono puntualmente boicottate. il mercato…
non lavoro alla fiat, e non lo considererei una colpa comunque….
io scrivo male forse, tu magari sei colto, hai fatto le scuole alte, ragioni coi numeri, ciò non toglie, come spesso accade, che le persone più intelligenti sono le più idiote come nel tuo caso.
Almeno io ho le palle di firmarmi col mio vero nome, non mi nascondo dietro un nick fasullo.
Ah se si verifica un’incidente in una centrale, il pesce non lo peschi proprio professore dei miei coglioni.
non lavoro alla fiat, e non lo considererei una colpa comunque….
io scrivo male forse, tu magari sei colto, hai fatto le scuole alte, ragioni coi numeri, ciò non toglie, come spesso accade, che le persone più intelligenti sono le più idiote come nel tuo caso.
Almeno io ho le palle di firmarmi col mio vero nome, non mi nascondo dietro un nick fasullo.
Ah se si verifica un’incidente in una centrale, il pesce non lo peschi proprio professore dei miei coglioni.
Va bene, no al nucleare. Ma se ai nostri confini con la Francia o con la Slovenia vi sono delle centrali nucleari che incombono come delle spade di Damocle sui nostri territori e sulle nostre genti, che senso ha? Che ne à di quelle persone? Torino è forse meno a rischio se da noi non ci sono le centrali nucleari ma ce ne sono subito al di là del confine?
Gentile Sig. Dal Forno,
guardi che il terreno è nelle stesse condizioni a Seveso…
Forse il caldo, visto anche la qualità del suo scritto, Le ha fatto perdere la lucidità.
Lavora nel settore auto?
Fiat per caso?
Bella roba…
Gli incidenti nucleari sono eclatanti, ma quelli che giornalmento accadono in ambito chimico (si parla di grandi rischi industriali con tanto di leggi fatte apposta) sono all’ordine del giorno.
Vuole qualche esempio? Elettrofiltri spenti di notte, scarico nelle fogne, discariche abusive, ecc.
Ha dimenticato i pesci pescati in diversi mari che possono essere usati come termometri (inquinamento da Hg)?
Aveva ragione Aristotele: non conta la realtà dei fatti ma come i fatti vengono presentati.
L’auto scomparirà con il tempo…ma i pressapochisti e le persone a digiuno delle nozioni elementari riguardanti la scienza aumenteranno, soprattutto in Italia…
di recente ho lavorato in un asilo e nell’informatica. il mio sogno é una casa autossuciente dal punto di vista energetico, un po? di compost dai rifiuti pannelli solari e un ruscello. ma dico sappiamo tutti che le grandi aziende fornitrici ormai non sono dirette nemmeno da persone. licenziano, trattano gli utenti come oggetti e chi si arricchisce un impersonale Consiglio di Amministrazione che non é nemmeno personalizzabile (insomma negli anni 70 almeno c’era da inveire contro Agnelli) perché permettiamo tutto questo? A firenze circola una petizione per dare l’acqua gratis a certe categorie, vi farò sapere se vi interessa
claudio
io non volevo scrivere, perchè leggo che ci sono molti maleducati qui…ma quando paragonano l’inquinamento delle automobili ai rischi del
nucleare, mio Dio…
Il problema delle auto si risolverà nei prossimi anni, lavoro nel settore dell’auto, è solo questione di qualche anno e i motori di nuova
generazione non saranno delle scatolette inquinanti come gli attuali.
Il problema sarà cambiare il parco auto, non basta qualche anno.
Poi non ho capito che centrano le auto….volete fare andare a energia atomica?Andranno a corrente in futuro probabilmente, alcune già lo
fanno.
Se ci fosse un guasto in una centrale atomica(centrali italiane di 4° generazione, wow…chissà se anche la mafia parteciperà al
progetto)altro che gas inquinanti….
Una nube radioattiva può sterminare migliaia di persone come niente, compromettere le generazioni future per secoli, nascerebbero storpi e
pieni di malattie, i campi sarebbero incoltivabili praticamente per sempre(la volete l’insalatina di chernobyl? la mangereste tra 100 anni?)ecc…
Ma che trovata del CAZZO che avete/hanno tirato fuori, sembra che la storia non abbia insegnato nulla.
…se si legge bene il dato non è come è stato interpretato…
il 9% di produzione col nucleare su una produzione di 15000 TWH è circa uguale al 4% su una produzione di 31000 TWH,…
quindi il nucleare non diminuirà secondo quella tabella… rimarrà pressochè costante (così come la produzione idrica di energia….
Siamo alle solite…tutti discettano su tutto.
Siamo la patria dei titoli onorifici e dei pressapochisti.
Del resto gli esperti non si fanno parlare perchè sono di parte…e allora chi resta?
Quella poi sul processore…ma avete idea di quanta tecnologia e lavorazioni particolari ci sono da effetturare?
Immaginiamo di prendere un masso di sale e di farne una scultura che richiede 1 settimana di lavoro. La volete pagare al massimo una decina di euro? E lo scultore, non lo paghiamo?
Una considerazione sul nucleare: fu dichiarato antieconomico perchè si stimò negli anni ’80 che negli anni 2000 il barile di petrolio non avrebbe superato i 25 dollari…se pensate che siamo a 61!
Un’ultima cosa: il nucleare ha il problema delle scorie, ma è la lobby del petrolio che impedisce di fare investimenti sui reattori ADS et similii.
E le industrie chimiche: nessuno ricorda più Seveso e tutto quello che scaricano in mare senza dire nulla oppure che riciclano nei cibi? Nessuno ricorda gli ormoni negli omogeneizzati di una famosa marca che inducevano il Telarca?
Il problema è come si usa una cosa, non la cosa in sè.
Meditate gente, meditate…
P.S.
Chiedo a Grillo di non citare come se nulla fosse, ma di farsi i conti a manina. Magari gli ci vuola una laurea… Anche perchè sta’ toccando un tema molto caldo: decide chi è esperto e non di parte o meno. Forte!
sul perchè grillo e quelli della sua setta odiano il nucleare e l’olio di colza.
Cosa c’è alla base di quest’odio viscerale verso una fonte energetica pulita e di basso costo e un carburante che potrebbe sostituire benzina e gasolio?
La tristezza del pagliaccio: una vita sprecata per far ridere gli altri mentre si distrugge se stessi, un pessimismo cronico, la decadenza del vecchio continente, l’immobilità e le proteste degli ecopacifisti mentre a 100 km dall’italia avvenivano stupri di massa e massacri.
La volontà di distruggere il mondo con la scusa di volerlo salvare.
Contro tutto: contro l’eolico perchè i piloni da 150 metri fanno schifo, contro il nucleare perchè le scorie saranno lì per migliaia di anni, contro il metano perchè il molise è autosufficiente e le centrali ve le fate a milano, contro le lobby che non si capisce perchè siano favorevoli al nucleare se sono le stesse lobby del petrolio o del carbone.
A favore del solare perchè costa 0,5 al kwh e distruggerebbe la nostra economia, a favore della ricerca sulle fonti alternative perchè sono già stati spesi 51,5 miliardi per produrre lo 0,5% del fabbisogno nazionale.
Alla tristezza del pagliaccio rispondo con l’entusiasmo di Edward Teller, agli ecocatastrofismi con la geoingegneria, all’ignoranza e alla superficialità con il positivismo della scienza.
Vi lascio il pagliaccio, perchè non è stato lui a muovere i primi passi sulla luna.
Per Luca Frangella:
” sono solo delle scelte e degli interessi di mercato che ne stabiliscono il prezzo alto;
Col cavolo, e` il SISTEMA di mercato che ne stabilisce il prezzo alto, costano tanto perche` costa tanto farli!
Per Luca Frangella:
la tecnologia dei panneli è quella dei semiconduttori a silicio con cui sono costruiti tutti i componenti elettronici in nostro possesso.
Che osservazione superficiale!
Di che lavorazioni hanno bisogno i pannelli?
Informati!
Per Luca Frangella:
e di silicio ne abbiamo in quantità praticamente illimitate; e il silico è un cristallo e non mi sembra che abbia controindicazioni ambientali
Allora, se il silicio costa poco, perche` l` AthlonFX57 ( ultimo processore della AMD ) che e` largo 2 cm per 2 cm costa piu` di 1000 euro a pezzo?
sia chiaro che la logica del potere va di pari passo con quella del consumismo:
e qui siamo noi cittadini che entriamo in ballo.
DOBBIAMO RIDURRE I NOSTRI CONSUMI E RENDERE PIU’ RAZIONALI I NOSTRI ACQUISTI.
è chiaro che questo cambiamento di abitudine non può avvenire se non FACCIAMO NOSTRI E IN PROFONDITA’ DETERMINATI VALORI COME IL RISPETTO DELLA NATURA E DELL’AMBIENTE (ALLA RICERCA DI UNA INTEGRAZIONE ED ARMONIA CON ESSI), LA SOLIDARIETA’ e LA CONDIVISIONE SOCIALE, IL VIVERE UMILE: METTIAMO UN FRENO ALLE AMBIZIONI EGOISTICHE, ALLA RICCHEZZA, AL LUSSO, AL POSSEDERE A TUTTI I COSTI, AL SUCCESSO, AL POTERE, AL VOLER A TUTTI COSTI ESSERE MIGLIORI, PIU’ IN ALTO, PIU’ IMPORTANTI DI CHI CI STA INTORNO.
NON C’E’ NULLA DI PIU’ REALIZZANTE CHE FARE QUALCOSA PER GLI ALTRI; PER CHI CI STA INTORNO,PER IL MONDO IN CUI VIVIAMO, PER IL BENE COMUNE.
è una sfida alla vita stessa, accettiamola tutti!!
non c’è bisogno di santi o eroi (a quel paese la coerenza: non è roba da esseri umani, l’importante è essere sinceri con se stessi e con gli altri e riconoscere le proprie responsabilità). solo di persone comuni, normali che inizino a dare un senso diverso ai propri pensieri alle proprie azioni, al loro lavoro, e pian pianino, se necessario e possibile, a cambiarle, magari anche rinunciando a qualcosa (ma senza sentirlo come sacrificio o martirio).
nessuno vi giudica, solo voi stessi!!
e rendiamoci conto che c’è chi ci domina, chi ci comanda, chi determina le nostre vite in base ai suoi interessi egoistici e cerchiamo di ribellarci come possiamo!!
oggi LA SCIENZA ci offre grandi possibilità…
tutte vanificate dal nostro sistema economico e dai suoi signori…
ricordate che in materia energetica due principi sono importanti: il principio di conservazione dell’energia e il principio dell’entropia.
la nostra economia se ne sbatte ampiamente di ambedue…
la SCIENZA invece in base a tali principi ci assicura che tutto è energia, anche la materia,
e che in teoria i modi per trasformare a nostro favore l’energia sono limitati solo dal secondo principio (entropia).
il problema è quello pratico, tecnologico, ovvero approntare sistemi di trasformazione adeguati, con un certo rendimento, ma soprattutto che non siano dannosi e non abbiano conseguenze nocive ovvero che tutelino le risorse stesse e gli usufruitori; se vogliamo che non favoriscano troppo l’aumento di entropia dell’ambiente (naturale e sociale)…!!!
oggigiorno si fa proprio il contrario!
come nell’esempio che facevo prima del bambino con le caramelle! il nucleare ne è l’esempio lampante: nato e sostenuto da interessi economici e militari.
e questo stato di cose (potere, interessi, profitto, consumismo etc. etc) limita fortemente la ricerca in campo energetico e vincola di fatto le tecnologie ad una stasi.
in realtà le possibilità di approntare tecnologie più funzionali e completamente alternative sono molto grandi e alla portata della scienza attuale; inoltre sarebbe possibile gestire meglio le tecnologie già esistenti.
a mio parere ricavare energia dal SOLE (o da altre sorgenti “illimitate” e non inquinanti e dannose, già in “armonia” con il contesto ambientale e sociale) rimane la vera sfida energetica del presente e del futuro.
IL SOLARE è costoso per una mera questione economica.. di un economia che se ne sbatte della tutela e della gestione delle risorse naturali oltre che del benessere comune e pensa solo al profitto egoistico e immediato; il paragone che potrei fare è questo:
un bambino che per raggiungere le caramelle in cima alla credenza sfascia piatti bicchieri vasi e tutto quello che c’è nella credenza e poi soddisfatto si lecca le dita dopo aver mangiato la sua caramella…
sono solo delle scelte e degli interessi di mercato che ne stabiliscono il prezzo alto; la tecnologia dei panneli è quella dei semiconduttori a silicio con cui sono costruiti tutti i componenti elettronici in nostro possesso.
e di silicio ne abbiamo in quantità praticamente illimitate; e il silico è un cristallo e non mi sembra che abbia controindicazioni ambientali.
a proposito di piero angela.
quanti km quadrati coprono le zone abitate dall’uomo?
non pensi che se sulla maggiorparte dei tetti e in zone opportune fossero installati pannelli, altro che 2% della superficie terrestre…
ehi dario non ce l’ho con te!!
è che con il tuo “pseudorealismo” mi sembri difendere la logica e gli interessi del “potere” e del consumismo; probabilmente non volendo.
senza offesa: è solo per scambiarci un parere.
Per Andrea de Vita:
” La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). ”
Facciamo almeno quaranta.
Vai sul sito dell` ITER c` e` la timetable.
L` ITER hanno deciso di iniziarlo adesso dopo qualche anno di pensamento e ripensamento e ci vorranno sette anni.
Poi c`e` il DEMO e poi il PROTO.
Forse per il 2050?
dici che beppe dovrebbe informarsi meglio.
veramente quello che lui afferma a proposito del nucleare lo confermo anch’io e numerosi altri miei colleghi.
solitamente chi fra i miei colleghi è a favore del nucleare ha le mani in pasta o prevede di mettercele.. non so se rendo l’idea…
mi spiace non convenire con te, ma ho studiato fisica e ho sentito parlare di fusione fredda in ambito accademico.
penso che non sia lungimirante scartare un idea solo perchè non è tangibile.
le grandi teorie scientifiche moderne non sarebbero mai nate seguendo questa logica.
a parte che c’è chi dice che ci sono evidenze sperimentali che posono essere interpretate proprio secondo la teoria della fusione fredda.
non sono un esperto nel campo ma le mie conoscenze in materia dicono che anche in questo caso l’instabilità e la criticità sono caratteristiche imprescindibili del processo di fusione; e le energie in gioco sono maggiori rispetto alla fissione. a quanto pare inotre siamo ben lontani da una tecnologia adeguata per il controllo e il mantenimento della fusione.
ora non so questo come si tradurrà in una centrale e quali rischi comporterà, ma non mi fido delle rassicurazioni dei miei colleghi “interessati”.
di certo so che le centrali a fusione prevedono un ingente e costosa elettronica di controllo e sistemi di sicurezza ancora più massicci di quelli usati nelle centrali a fissione.
a me tutto ciò preoccupa…
certamente le scorie sarebbero nettamente inferiori ma non del tutto assenti. comunque l’usura della struttura prevista a causa delle radiazioni sembra notevole.
non penso che il nucleare sia una buona strada da perseguire.
cerchiamo altrove.
comunque se qualcuno più esperto può intervenire, ben venga.
mi chiedo quali possano essere le conseguenze se una centrale a fusione perde di stabilità e supera la criticità.
X carosi
Basta,te ne han dette di tutti i colori in tutti gli argomenti,ridimensionati e togliti il latte dalla bocca,mocciosa.A NANNA, carosello è finito!!!
Questa volta sono bastate sei ore per contraddirsi!
— 28/06/2005 18:11 —
Grtn:nessun rischio blackout,rete regge – Il sistema elettrico italiano “regge” e non c’è rischio di blackout nonostante il nuovo record della domanda che, per l’ondata di afa e il massiccio uso di condizionatori, oggi ha raggiunto il nuovo massimo storico.
La rassicurazione viene dal presidente del Gestore nazionale della rete di trasmissione (Grtn), Bollino, che spiega: “La rete sta facendo fronte ai picchi di domanda. Il sistema appare pronto a sopperire anche le criticità che si stanno venendo a creare per il protrarsi della siccità”.
— 29/06/2005 00:06 —
Blackout, parte di Pavia al buio – La zona occidentale di Pavia è al buio dalle 21 di ieri sera. Un blackout che, secondo i primi rilievi, sembra essere stato provocato dall’intenso utilizzo dei condizionatori d’aria per far fronte all’ondata di caldo
Numerose telefonate sono giunte anche al centralino dei vigili del fuoco, con richieste d’intervento per ascensori bloccati o cancelli elettrici che non
si aprivano.
l’Italia è in una situazione piuttosto “comica”(meglio ridere)..
non investe nella ricerca e nelle sviluppo di altre risorse energetiche e ha rinunciato al nucleare tanti anni fa’…quindi nel futuro non rimanarrà che produrre l’energia elettrica con il carbone… sembra che sia stata “bocciata” in scienza e rimandata agli inizi della rivoluzione industriale …
adesso,però vuole ritornare al nucleare??
la pazzia dilaga?
(credo non tornerà al nucleare,ma si limiterà a comprare da altri una parte della propria energia elettrica..)
non mi sembra una cattiva idea ricoprire i tetti con panneli solari fotovoltaici o termodinamici..
piuttosto ridicola..l’idea degli alberi 🙂
riguardo al nucleare..volevo fare notare che dalla fine della seconda guerra mondiale si son fatti un bel pò di prove di ordigni nucleari non solo nel sottosuolo ma anche nell’atmosfera..dove credete che siano andati a finire i “resti” di queste esplosioni?
credo che le assicurazioni non intedano avere nulla a che fare con uan centrale nucleare,perchè i danni che può causare in caso di grave incidente potrebbero essere difficilmente quantificabili e risarcibili…
si può grossomodo indicare la percentuale di guasti nelle centrali termonucleari(capisco che “alcuni” sono stati taciuti) e confrontarla con quella di altri tipi di centrali?
non metto in dubbio la tossicità delle scorie,ma nel mondo non sono le sole sostanze tossiche e cancerogene…
vorrei che sia chiaro che non metto assolutamente in discussione la maggiore pericolosità di un incidente in una centrale nucleare..ma vorrei anche che non si dimeticassero gli incidenti avvenuti in alcuni tipi di industrie o centrali.
Vorrei far notare un grosso errore che ha fatto Beppe. All’inizio del post afferma:
“Dai dati presentati al 19° Congresso Mondiale dell’Energia, […] Come risulta dalla tabella aumenterà la produzione di energia ottenuta con il gas e le fonti rinnovabili, mentre diminuirà quella ottenuta da petrolio, carbone ed idroelettrica”
Qui Grillo afferma che diminuira la produzione di energia prodotta data
petrolio carbone ed idroelettrica
Purtroppo è in parte falso
La tabella dice che ci sare un cambiamento dei rapporti tra queste ma non una diminuzione.
Infatti l’energia prodotta dal 2002 al 2030 da raddoppiera!
energia da Carbone sarà +5425 (39 % di 15500 – 37% di 31000)
energia da petrolio sarà -155
energia da gas +7285
energia da idro +1550
energia da nucleare +155
altre +1224
riassumendo entreremo nell’era del carbone?
e certamente saremo ancor piu’ nell’era degli idrocarburi
sia relativamente alle altre fonti passeremo da un 65 % a un 73%, sia in senso assoluto da 10000twh a 22630
A proposito di chi vorrebbe tappezzare muri e rivestire tetti con pannelli solari e fotovoltaici: ho letto oggi, su un quotidiano nazionale da poco on-line, che a Milano i Verdi vorrebbere coprire i tetti delle case con … alberi per mantenere sui 4-5 gradi la differenza di temperatura tra esterno ed interno. Proprio ieri ho letto su questo BLOG ho letto che un Verde illustre anche perchè ex ministro, ha detto di non preoccuparsi per eventuali radiazioni provenienti dalla Francia e sospinte fino a noi dalle correnti Atlantiche, perchè tanto . . . ci sono le Alpi. Ma a pensato di murare il tunnel del Bianco e del frejus in caso di emergenza?
Siano ( solamente )nelle mani di Dio! Speriamo nin gli venga da applaudire !
Ad majora!
“””permettetemi di essere scettico e guardingo anche delle centrali a fusione (quella “calda”), come quella che stanno approntando i francesi.
penso che siano altrettanto pericolose quanto quelle a fissione.
io da fisico guarderei altrove per un alternativa energetica.””
??
mi spieghi perche la Fusione Calda e pericolosa quanto la fissione?
francamente pensavo fosse molto meno pericolosa la Fusione ,in particolare al riguardo delle scorie..
grazie
Mi dispiace che Beppe Grillo mini la sua credibilità di “informatore alternativo” lanciandosi a volte in filippiche fondamentaliste su argomenti su cui occorrerebbe documentarsi bene e ragionare.
Non è la prima volta ed è un vero peccato. Facendo così si rischia di non essere presi sul serio nemmeno quando si dicono cose sacrosante.
Beppe, per favore, sul nucleare credo dovresti rivedere le tue posizioni dopo esseri informato meglio. Persone come te sono degli influencer e quindi hanno grandi responsabilità. Un messaggio sbagliato può fare molti danni. Non ti chiedo di credere a questo o a quello — la scienza non è un atto di fede — ma di informarti meglio da fonti attendibili, e sopratutto di raccogliere un’informazione esaustiva, evitando interpretazioni di dati parziali.
Postato da: riccardo croce il 28.06.05 14:13
“Ho sentito ad una sua trasmisione, PIERO ANGELA dire che basterebbe il 2% della superfice terrestre adibita a pannelli solari per soddiffare l’intero fabbisogno elettrico mondiale.”
Basterebbe il 2% della superficie terrestre? Basterebbe? La superficie della Terra è di circa 510 milioni di chilometri quadrati, di cui il 71% sono acque. Il 2% della superficie della terra sono quindi un po’ più di 10 milioni di chilometri quadrati. Tanto per dare un’idea, l’intero Sahara è “solo” 8 milioni di chilometri quadrati…
X carosi
Basta,te ne han dette di tutti i colori in tutti gli argomenti,ridimensionati e togliti il latte dalla bocca,mocciosa.A NANNA, carosello è finito!!!
Questi diodi emettono luce visibile se polarizzati direttamente: di solito vengono usati per segnalazione su pannelli di controllo e come spie luminose, oppure come trasmettitori per telecomandi e fibre ottiche. Di recente sono stati sviluppati modelli ad alta luminosità adatti per illuminotecnica, e si profila la possibilità che nuove lampade a LED possano sostituire le normali lampadine e i neon per illuminazione, con grossi vantaggi in termini di risparmio energetico e durata. La loro tensione di polarizzazione diretta varia a seconda della lunghezza d’onda della luce che emettono, ed emettono tanta più luce quanta più corrente li attraversa: in genere è necessario una corrente minima di 4 mA (corrente di soglia) perché possano emettere luce in quantità percettibile.
Detto questo, si tratta di una nuova tecnologia che deve ancora essere a punto ma che sicuramente ci permetterà di risparmiare. Affermare tuttavia che grazie ai diodi led non avremo più problemi energetici vuol dire non avere le idee molto chiare sul bilancio energetico di un Paese.
Il fabbisogno energetico primario è rappresentato per un terzo dalla necessità di energia elettrica, per terzo di calore e per un terzo di trasporto. Per quello che riguarda l’energia elettrica, quella per uso domestico rappresenta solo una piccola percentuale del fabbisogno complessivo. La parte del leone la fanno le industrie, e non certo per l’illuminazione. Avete idea di quanta energia assorba un macchinario industriale?
L’energia per uso domestico (elettrica e calore) è la parte più semplice del problema. Basterebbe ad esempio costruire le case isolandole in modo intelligente che potremmo risparmiare fino al 60% dell’energia per il riscaldamento, con grossi vantaggi anche sul piano ambientale.
Ma quanti anni hai?
Ma cosa vuoi da Beppe e dal suo Blog?
Prima minacci di riempire la posta dello staff perche’ non fanno come dici tu, poi ti gli dici di vergognarsi, poi dici che non scriverai piu’, (ma ci sei sempre), insomma sarai anche una brava ragazza ma ricordati che sei un OSPITE in blog altrui, tu non puoi PRETENDERE nulla! Se Beppe non vorra’ mai proporre un forum, o un incontro E? UNA SUA LIBERA SCELTA! Certo voreemo tutti che lo facesse ma lui e’ libero di fare quello che vuole. Mi sembre una di quelle persone che gridano tanto che gl’altri non fanno abbastanza ecc. Ma apriti un tuo Blog, scrivi articoli, intressa la gente, guarda Pasucci, lui rompe un poco le scatola ma fa’ molto piu’ di te.
Ricorda: Beppe E’ LIBERO DI FARE COSA VUOLE DEL SUO BLOG!
scusate lo sfogo ma mia hai vermente rotto.
Elena
Postato da: Elena Rossi il 28.06.05 11:43
INFORMATI MEGLIO COCCOCCOCCOCCA!
Mai chiesto niente di simile a Beppe.
La faccenda della posta era riferita al fatto che un certo Pascucci era riuscito ad impossessarsi degli indirizzi delle nostre e-mail attraverso i nostri post al Beppe. Per questo ce l’avevo con queto sito: non aveva tutelato la nostra privacy.
Caro Beppe,
qualche mese fa è uscito su “Newton” un ottimo articolo sul nucleare. Ti consiglio di leggerlo poichè seppur pubblicato da una rivista esclusivamente divulgativa, riporta in maniera semplice ed esaustiva lo stato dell’arte dell’europa in merito a quest’argomento. Ti prego veramente di leggerlo prima di sparare ancora a zero sul nucleare con frasi come “poi succede come a Chernobyl” adatte più alla Sciura Maria che a te!L’informazione prima di tutto…me l’hai insegnato tu! 🙂
Ciao
Valerio
i tetti non li usiamo perchè allora non rivestirli di pannelli fotovoltaici e idrotermici, diventeremmo produttori di energia elettrica e avremmo acqua calda senza dipendere dal petrolio
Ma qualcuno conosce i diodi led ad alta luminosità,,,
i signori che li producono non li commercializzano!!!
sostituendo tutti gli altri tipi di lampadine varie (alogene, incandescenda, neon, e pure quelle a risparmio energetico) con i “diodi led ad alta luminosità”si risolverebbero tutti i problemi energetici di questa nazione senza le maledette “centrali nucleari”;senza contare che mettendo su ogni tetto di questa nazione un pannellino di 2 metri quadri x il termico,e un altro x il fotovoltaico aiuterebbe a ridurre di 1/5 le esigenze energetiche(la maggiorparte dell’energia si disperde nel trasporto)……ma sto solo sognando!!!!!!
Credo che il nucleare sia una delle soluzione che l’Italia può ( e secondo me deve) adottare.
Ci sono tante centrali in Francia, Svizzera e nei paesi del vicino Est che se succede qualcosa di grave, ci prendiamo i danni come se fossero sotto casa.
Noi compriamo energia da Francia e Svizzera. E quando questi decidono di non vendercela più perchè serve a loro?? Noi che facciamo? candele?
Ci vuole solo la volontà politica di farlo. Prendere seriamente un progetto dall’inizio (luogo dove mettere le centrali) alla fine (come e dove smaltirle).
Succederà mai? Non lo so…però lo spero, e dipendere dai Francesi non è mai bello!!
A proposito di consumi energetici eccovi una notiziola “alla Beppe Grillo”.
Avete comprato un videoregistratore? In un anno vi costerà molto di più quando è spento che quando è acceso! Infatti l’orologio mostrato a videoregistratore spento, 24 ore su 24, costa di più di quanto spendete quando guardate le cassette.
Questa energia consumata da elettrodomestici spenti si chiama “Standby Power” e ci sono studi scientifici seri che dimostrano che se ne va cosi’ il 10 PER CENTO dell’energia che consumiamo!
Oggi il 16% della energia elettrica che usiamo è nucleare (francese). La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). (La ‘fusione fredda’ per ora è confinata alle pagine di Topolino). L’idrogeno per le celle a combustibile è un vettore energetico: come produrlo?
Le energie alternative sono specchietti per le allodole: un caseggiato tappezzato di pannelli solari produce potenza sì e no per tre famiglie (e tenendo spenti i condizionatori).
L’eolico è anche peggio, date le perdite di trasmissione sulle linee -si produce energia lontano dall’utente finale, come per il carbone e a differenza del solare- e tenuto conto anche del fatto che le pale vanno chiuse se c’e’ troppo vento o se ce n’e’ troppo poco.
I combustibili fossili inducono effetto serra e producono miliardi di tonnellate di anidride carbonica, che una volta immessa nell’ambiente ci resta per MILIONI di anni magari sciolta nell’Oceano, che pero’ così ci perde in ossigeno a scapito dell’ecosistema. Certo, l’anidride carbonica puo’ essere assorbita dalle piante: ma ci stiamo deforestando. Vogliono anche sparare la anidride carbonica liquida sul fondo oceanico: il plancton ringrazia.
Il nucleare ‘da fissione’ (uranio, plutonio) produce ogni anno qualche migliaio di tonnellata di rifiuti radioattivi, di cui alcuni decadono dopo ventimila anni e gli altri MOLTO prima. Le assicurazioni non coprono i guasti delle centrali perchè le interruzioni di funzionamento sono assai frequenti data la complessità delle procedure di sicurezza, ma i guasti non incidono sula vita di chi sta fuori la centrale (Three Miles Island) a meno di gestioni totalmente imbecilli (Chernobyl).
Usare uranio è meno economico che usare carbone (la Cina è piena di carbone) e costa quanto il petrolio (che bisogna andare ad estrarre, con guerre ed altro). Le energie alternative sono ‘competitive’ (come in Germania) solo grazie a massicci benefici fiscali. Si puo’ ad esempio scaldare il metano del turbogas col Sole e aumentare di 1% il rendimento, ma è economico solo per la compravendita dei diritti di Kyoto.
Il nucleare da fissione serve per fare le bombe? Parzialmente è vero, ma tanto quelle ci sono già (Iran, Corea del Nord; Bush vuole addirittura produrre plutonio 238 nell’Iowa per scopi militari).
Aspettando la fusione nucleare, o facciamo come la Francia o stringiamo la cinghia. Ipotesi, quest’ultima, che ritengo più probabile.
Oggi il 16% della energia elettrica che usiamo è nucleare (francese). La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). (La ‘fusione fredda’ per ora è confinata alle pagine di Topolino). L’idrogeno per le celle a combustibile è un vettore energetico: come produrlo?
Le energie alternative sono specchietti per le allodole: un caseggiato tappezzato di pannelli solari produce potenza sì e no per tre famiglie (e tenendo spenti i condizionatori).
L’eolico è anche peggio, date le perdite di trasmissione sulle linee -si produce energia lontano dall’utente finale, come per il carbone e a differenza del solare- e tenuto conto anche del fatto che le pale vanno chiuse se c’e’ troppo vento o se ce n’e’ troppo poco.
I combustibili fossili inducono effetto serra e producono miliardi di tonnellate di anidride carbonica, che una volta immessa nell’ambiente ci resta per MILIONI di anni magari sciolta nell’Oceano, che pero’ così ci perde in ossigeno a scapito dell’ecosistema. Certo, l’anidride carbonica puo’ essere assorbita dalle piante: ma ci stiamo deforestando. Vogliono anche sparare la anidride carbonica liquida sul fondo oceanico: il plancton ringrazia.
Il nucleare ‘da fissione’ (uranio, plutonio) produce ogni anno qualche migliaio di tonnellata di rifiuti radioattivi, di cui alcuni decadono dopo ventimila anni e gli altri MOLTO prima. Le assicurazioni non coprono i guasti delle centrali perchè le interruzioni di funzionamento sono assai frequenti data la complessità delle procedure di sicurezza, ma i guasti non incidono sula vita di chi sta fuori la centrale (Three Miles Island) a meno di gestioni totalmente imbecilli (Chernobyl).
Usare uranio è meno economico che usare carbone (la Cina è piena di carbone) e costa quanto il petrolio (che bisogna andare ad estrarre, con guerre ed altro). Le energie alternative sono ‘competitive’ (come in Germania) solo grazie a massicci benefici fiscali. Si puo’ ad esempio scaldare il metano del turbogas col Sole e aumentare di 1% il rendimento, ma è economico solo per la compravendita dei diritti di Kyoto.
Il nucleare da fissione serve per fare le bombe? Parzialmente è vero, ma tanto quelle ci sono già (Iran, Corea del Nord; Bush vuole addirittura produrre plutonio 238 nell’Iowa per scopi militari).
Aspettando la fusione nucleare, o facciamo come la Francia o stringiamo la cinghia. Ipotesi, quest’ultima, che ritengo più probabile.
Oggi il 16% della energia elettrica che usiamo è nucleare (francese). La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). (La ‘fusione fredda’ per ora è confinata alle pagine di Topolino). L’idrogeno per le celle a combustibile è un vettore energetico: come produrlo?
Le energie alternative sono specchietti per le allodole: un caseggiato tappezzato di pannelli solari produce potenza sì e no per tre famiglie (e tenendo spenti i condizionatori).
L’eolico è anche peggio, date le perdite di trasmissione sulle linee -si produce energia lontano dall’utente finale, come per il carbone e a differenza del solare- e tenuto conto anche del fatto che le pale vanno chiuse se c’e’ troppo vento o se ce n’e’ troppo poco.
I combustibili fossili inducono effetto serra e producono miliardi di tonnellate di anidride carbonica, che una volta immessa nell’ambiente ci resta per MILIONI di anni magari sciolta nell’Oceano, che pero’ così ci perde in ossigeno a scapito dell’ecosistema. Certo, l’anidride carbonica puo’ essere assorbita dalle piante: ma ci stiamo deforestando. Vogliono anche sparare la anidride carbonica liquida sul fondo oceanico: il plancton ringrazia.
Il nucleare ‘da fissione’ (uranio, plutonio) produce ogni anno qualche migliaio di tonnellata di rifiuti radioattivi, di cui alcuni decadono dopo ventimila anni e gli altri MOLTO prima. Le assicurazioni non coprono i guasti delle centrali perchè le interruzioni di funzionamento sono assai frequenti data la complessità delle procedure di sicurezza, ma i guasti non incidono sula vita di chi sta fuori la centrale (Three Miles Island) a meno di gestioni totalmente imbecilli (Chernobyl).
Usare uranio è meno economico che usare carbone (la Cina è piena di carbone) e costa quanto il petrolio (che bisogna andare ad estrarre, con guerre ed altro). Le energie alternative sono ‘competitive’ (come in Germania) solo grazie a massicci benefici fiscali. Si puo’ ad esempio scaldare il metano del turbogas col Sole e aumentare di 1% il rendimento, ma è economico solo per la compravendita dei diritti di Kyoto.
Il nucleare da fissione serve per fare le bombe? Parzialmente è vero, ma tanto quelle ci sono già (Iran, Corea del Nord; Bush vuole addirittura produrre plutonio 238 nell’Iowa per scopi militari).
Aspettando la fusione nucleare, o facciamo come la Francia o stringiamo la cinghia. Ipotesi, quest’ultima, che ritengo più probabile.
Non esiste ALCUNA evidenza scientifica di FUSIONE FREDDA. Cerchiamo di mantenere i piedi per terra ed evitiamo i miti metropolitani. La scienza moderna si basa sul metodo galileiano, metodo che, piaccia o meno, garantisce rigore e aderenza alla verità. Se questo metodo non funzionasse, non avremmo nessuna delle tecnologie che usiamo ogni giorno, incluso il PC con il quale state scrivendo su questo blog.
Elisabetta, ti confermo quello che ho detto. Se parliamo di morti sono solo 51. Se parliamo di persone contaminate sono molte di più, ma comunque non comparabili ai 6.000 morti e ai 200.000 feriti, molti dei quali con invalidità permanenti, che in un SOLO anno si hanno in Italia per incidenti automobilistici.
Detto questo, è evidente che anche una SOLA vita umana ha valore immenso MA
1. non è corretto inmputare a una tecnologia un evento che si deve all’incompetenza e alla superficialità criminale di un sistema che realizzava opere ingegneristiche e tecnologiche senza adottare nemmeno i livelli minimi di sicurezza
2. è ipocrita affermare che è il numero dei morti o dei contaminati a giustificare l’attacco al nucleare, perché se vogliamo farne proprio una questione di numeri, allora il nucleare risulta MOLTO più sicuro di tecnologie che tutti noi usiamo tutti i giorni
Se la tua amica ne vuole discutere civilmente, sono a disposizione, qui o sul mio blog (http://lindipendente.splinder.com), come preferite.
Oggi si e’ saputo che in Francia verra’ costruito un reattore a FUSIONE e non a FISSIONE sperimentale.
Se si riuscira’ a farlo funzionare e ad avviare la fusione(quel processo che si verifica nel sole) non ci saranno piu’ problemi di scorie nucleari ad inquinare l’ambiente.In piu’ e’ una fonte di energia praticamente inesauribile.
Comunque sono del parere che bisogna spendere soldi pubblici(tasse) per centrali all’idrogeno,solari, eoliche invece che buttarli via in ricerche i cui risultati saranno fruibili soltanto in un futuro remoto.
Sono italiano ma vivo negli USA da 16 anni. In questo momento mi trovo in Italia e ho appena visto un DVD di una tua trasmissione registrata a Milano e mandata in onda dalla televisione Svizzera.
Sono andato via dall’Italia, che amo, perche’ non ne potevo piu’. Non che adesso viva in un paese migliore. Il paese migliore non esiste piu’.Il marcio non ha piu’ confini. E’ ovunque. In Italia pero’, il livello di truffe che dovete subire supera ogni limite. Sarebbe quasi positivo se questa esagerazione portasse a un risveglio collettivo. Invece il risveglio sembra soltanto di pochi, come te. In America invece ti fregano in maniera piu’ furba, ancora piu’ diabolica. E’ come il tuo esempio del parassita inteligente e sofisticato, che non uccide mai la preda. in America ci sono parassiti infallibili.
Ma questo lo sappiamo e non voglio rubare neanche questo spazio virtuale e bellissimo.
Il problema vero e’ che non e’ vero che non esistono le technologie; quelle ci sono. Le hanno gia’ inventate, sperimentate e collaudate.
La verita’ mostruosa e’ che queste technologie, migliori, nuove, pulite non le vogliono…perche’ cambiare un sistema di truffe perfette? con qualcosa di nuovo, che poi magari ci mettono anni a trovare la maniera di fotterti..E’ come la tua macchina a idrogeno…ci si possono fare anche inalazioni all’eucaliptus…una battuta, ma tutto vero.
Scrivo solo per informarvi di una technologia gia’ esistente e sperimentata che produce energia elettrica, di una semplicita’ assurda che proprio per questo funziona.
Spero non mi prendiate per un venditore: non sto vendendo nulla. Le azioni di questa impresa non sono in vendita.
Andate voi a vedere cosa fa. E’ tutto li su internet. E’ un informazione pubblica. Basta andare su Google e fare un search con due parole.. Due pagine di articoli…ma questo lo sanno pochi…come Skype…che pero’ adesso finalmente ha 40 milioni di users e che uso da un anno. Ma davvero 10mila persone alla trasmissione non lo conoscevano?…
E’ una pompa, del diametro di circa 2 metri, che, ancorata al fondo del mare sfrutta il movimento ondoso per trasferire l’acqua di mare attraverso condotti in una grande cisterna. L’acqua immagazzinata, per caduta, alimenta una turbina, che produce energia e ritorna in mare.
L’acqua ritorna al mare senza essere stata inquinata o riscaldata. l’impatto ambientale e’ nullo. Anzi dopo un po di tempo si trasforma in una specie di reef artificiale, attrae la vita.
Finalmente dopo moltissimi anni, una contea del nord della California ha dato l’ok per l’installazione pilota di 16 pompe il prossimo ottobre. Questa installazione minima (si possono infatti installare migliaia di queste pompe) puo’ produrre energia sufficente per oltre 450 abitazioni.
A differenza di una diga o peggio, una centrale nucleare, le pompe (che sono innoque)lavorano singolarmente, come tante formichine…se ne rompe una…ce ne sono altre mille…non si interrompe neanche la produzione. Se si installasse questa technologia solo nei punti strategigi del pianeta, cioe’ in quelle aree di mare piu’ idonee, dove il moto ondoso e’ piu’ forte, la produzione di energia sarebbe migliaia di volte superiore a quella della diga piu’ grande che stanno costruendo in China, ancora per molti anni in costruzione (gia’ adesso obsoleta), con un impatto ambientale e manutenzione devastanti.
Negli USA tutto questo e’ pubblico.
A quanto mi risulta, la stampa europea non ne ha mai parlato. Il link del sito e’: http://www.inri.us
Caro Beppe, sono contento che ci sei.
Svegliamoci tutti e informiamoci.
Basta con le inculate! (si puo’ dire questo? c’e’ scritto di non scrivere oscenita’…ma l’oscenita’ non e’ forse quanto ci inculano ogni giorno?)
Avro’ anch’io il problema dei figli presto: quando nasceranno non potro’ neanche mandarli a scuola perche in USA vanno armati alle elementari. Ma vedro’ almeno di far mettere le luci blu. Per fortuna da noi possiamo decidere di non mandarceli a scuola.
Non so quanto serva, ma noi comunque ci proviamo sempre (per un mondo migliore)…
Un abbraccio. Bravo.
Sapevo che nelle basi di Ghedi ed Aviano ci sonop delle atomiche ma 200 mi sembra un po’ esagrato io so che ce ne sono circa 90…
…è comunque una notizia squallida
Vi ricordo che l’incidente di Chernobyl ha provocato una trentina di morti fra gli operatori e un aumento di circa 1800 casi di cancro alla tiroide.
Il cancro alla tiroide si cura facilmente e il totale delle vittime di Chernobyl si aggira sulla quarantina.
Nessun aumento di leucemie e malformazioni è stato mai osservato.
Questo è stato confermato dall’ONU (rapporto UNSCEAR, settembre 2000, Annex J); approvato all’unanimità da tutti i paesi del mondo.
Il rapporto è scaricabile da internet in formato .pdf
Il resto è pura demagogia.
Non ci siamo proprio…
Leggo sempre più messaggini sarcastici tra iscritti, alcuni al limite dell’offensivo.
La situazione sta degenerando! Caro Sig. Beppe (chissà se leggerà)questa terribile parola che è “Odio” credo sia fuori luogo in un “Non luogo”” come questo. Abbiamo tutti il diritto di esprimere opinioni, certo, ma in questa sezione “Odio”, mi pare che non si rispettino molto le scelte personali.
“ODIO” era una parola che usava molto spesso Adolf Hitler e i risultati li conosciamo tutti, o quasi…
Ho paura caro Sig. Beppe che anche Lei sia l’enesima farsa del sistema italico, anzi forse Lei è più bravo di quegli altri ai quali usa dare addosso! Più bravo perchè Lei riesce a fersi volere bene. Forse la maggior parte degli italici che postano in questo Blog, non l’hanno mai vista al casello di Genova Nervi al volante di una Porche lustra e fiammante (non credo fosse ibrida). O non l’hanno mai vista alla fiera di Genova in visita allo stand Riva, noto produttore di Mega Yacht a motore (Consumo medio, circa 200 litri ora). Per carità io sono un suo grande ammiratore (l’adoravo di più ai tempi di “Te lo do io il Brasile) e voglio credere che invecchiando si sia ravveduto, ma sarebbe bello non trovare più la parola Odio in questo Blog. Grazie per la contro informazione che fa. Mi sforzo di credere che non ci sta prendendo tutti per il culo!!!
Abbracci a tutti!
Non ci siamo proprio…
Leggo sempre più messaggini sarcastici tra iscritti, alcuni al limite dell’offensivo.
La situazione sta degenerando! Caro Sig. Beppe (chissà se leggerà)questa terribile parole che è “Odio” credo sia fuori luogo in un “Non luogo” come questo. Abbiamo tutti il diritto di esprimere opinioni, certo, ma in questa sezione “Odio”, mi pare che non si rispettino molto le scelte personali altrui.
“ODIO” era una parola che usava molto spesso Adolf Hitler e i risultati li conosciamo tutti, o quasi…
Ho paura caro Sig. Beppe che anche Lei sia l’enesima farsa del sistema italico, anzi forse Lei è più bravo di quegli altri ai quali usa dare addosso! Più bravo perchè Lei riesce a fersi volere bene. Forse la maggior parte degli italici che postano in questo Blog, non l’hanno mai vista al casello di Genova Nervi al volante di una Porche lustra e fiammante (non credo fosse ibrida). O non l’hanno mai vista alla fiera di Genova in visita allo stand Riva, noto produttore di Mega Yacht a motore (Consumo medio, circa 200 litri ora). Per carità io sono un suo grande ammiratore (l’adoravo di più ai tempi di “Te lo do io il Brasile) e voglio credere che invecchiando si sia ravveduto, ma sarebbe bello non trovare più la parola Odio in questo Blog. Grazie per la contro informazione che fa. Mi sforzo di credere che non ci sta prendendo tutti per il culo!!!
Abbracci a tutti!
Riguardo al nucleare, magari non sarà ne sicuro nè pulito, e avrà anche tutti i difetti di questo mondo, ma che senso ha acquistare l’energia elettrica dalla Francia, prodotta proprio con delle centrali nucleari? In caso di disastro nucleare della più vicina centrale francese, ovvero ad un centinaio di chilometri dal nostro confine, noi ne subiremmo tutte le conseguenze, la nube tossica non si fermerà di certo alla frontiera. Inoltre si devono considerare tutti gli ingegneri e fisici nucleari costretti ad emigrare o a fare un lavoro diverso dai loro studi perchè in Italia non si può utilizzare l’energia nucleare. Sono questi i motivi che rendono molte, moltissime persone, favorevoli al ritorno al nucleare. Certo, sarebbero meglio specchi solari ed energia eolica, ma molto spesso tali centrali non vengono costruite perchè rovinano il paesaggio, vedi ad esempio la Puglia e la Calabria. Ringraziamo i Verdi ed il loro spicato senso estetico.
permettetemi di essere scettico e guardingo anche delle centrali a fusione (quella “calda”), come quella che stanno approntando i francesi.
penso che siano altrettanto pericolose quanto quelle a fissione.
io da fisico guarderei altrove per un alternativa energetica.
sembra che prendiamo gusto a fare le cose più magniloquenti distruttive e folli…
la chiamerei sindrome del titanic o sindrome di chernoby o del ponte di messina…
la verità è che sono in ballo gli interessi della grande industria, delle grandi multinazionali: si vuole la massima energia ad un costo conveniente (costo finanziario attenzione!) e subito. massimo profitto immediato al minimo costo.
dunque non si tengono in conto tutte le gravissime e importanti conseguenze e implicazioni: questo è capitalismo ottocentesco, capitalismo all’ennesima potenza: follia, pura follia autodistruttiva…
e la scienza fa da serva…
che tristezza..
x Nino D’eugenio
per fare girare le turbine eoliche ci vuole una certa quantita’ di vento costante e non sempre puo’ risultare conveniente.
Il loro costo poi…ma davvero un soldato in Iraq guadagna cosi’ tanto??
Se poi speri con 5.000,00 Euro di affrancarti dal contatore Enel allora vuol dire che non hai ben chiaro il costo delle apparecchiature di cui parli.
Per produrre 3KWH in caso di buon irraggiamento medio occorrono (per un impianto solare) mooolti soldi in piu’…
Eppoi porca miseria lo vogliamo capire che il nodo sta nell’impossibilita’ (Per Legge) di produrre e rivendere energia!!
Televisori LCD, lampade a risparmio etc..
Ho notato che c’e’ chi si diverte a fare questi esperimenti di calcolo, e’ grazioso ma non sufficiente.
La maggior preoccupazione dovrebbe essere quella di dare finalmete a tutti una cultura del risparmio energetico evoluta.
Se chiedete ad un bambino come si fa quando a scuola il riscaldamento e’ troppo 90su100 vi dira’ che basta aprire un poco la finestra…
Per il resto sono ormai anni che vivo in una grande casa con due appartamenti ed abbiamo un solo contatore Enel: come facciamo?
Semplice con un paio di accorgimenti tecnici ed educativi…
STACCHIAMOCI DALL’ENEL.
PROPOSTA: con il solare termico, fotovoltaico e piccoli impianti eolici possiamo signolarmente dire addio all’ENEL.
Per favore non dite che e’ troppo costoso perche’ posso dimostrare il contrario, alla fine si risparmia specialmente con il solare termico, anche senza incentivi dello stato.
In Italia c’e’ chi si compra il SUV da 100.000 euro per andare a portare i figli all’asilo, bella soddisfazione. Io vi invito a spenderne meno di 5.000 per staccarvi dall’ENEL, anche questa e’ un’altra soddisfazione, meno costosa e che vi fa risparmiare.
ciao
Nino
e i costi di manutenzione, di riorganizzazione, di smantellamento o riconversione delle centrali, e poi quanto durano ste turbine? Una volta che si guastano che fine gli facciamo fare, sempre monnezza è, e ogni quanto tempo bisogna cambiarle, e al cittadino quanto costa tutto questo e le comodità a cui siamo abituati siamo sicuri che possiamo rinunciarci, e i filobus i treni andranno pure loro a energia eolica? e quanto costa?
Sono d’accordo con chi pone l’accento prima di tutto sul risparmio e, secondo me questa è la chiave di volta di molte, molte questioni.
In generale non risparmierei di sicuro sui calci in culo a chi ha ideato e pagato quella vaccata di campagna in cui il mona col sacchetto giallo veniva osannato da passanti vari perché faceva girare l’economia!
Banale dire cosa fa davvero girare…
Prima di schierarci con sospetta “virulenza” su un tema sensibile come il nucleare, fate un “esame” alla vostra coscienza energetica…
O, se non ne avete voglia o dubitate della “attendibilità” (mi pare che qualcuno abbia il morbo del complotto…:-), fatevi qualche sempice domanda:
– i miei elettrodomestici sono di classe “A”?
– ho apparecchi che rimangono in “stand-by”?
– potrei mettere lampadine a basso consumo e/o accendere una luce di meno?
– quanto consuma quella figata di TV al plasma da mille pollici per il quale sono disposto ad accendere l’ennesimo finanziamento a rate?
E così via…
Dopo, e solo dopo, possiamo ritrovarci e strapparci le vesti tra nucleare sì e nucleare no.
Non è detto che le rivoluzioni si debbano fare con i gesti o le decisioni epocali.
Un saluto (pacato) a tutti
Una risposta a chi dice che non ci sono le alternative al petrolio o al nucleare.
Oggi 28 giugno 2005 in Italia si sono consumate 54.100 Megawatt, record assoluto, che sono pari a 10.820 turbine eoliche di nuova generazione che producono 5 MW l’una.
Con solo 5 mila di quelle turbine potremmo dire addio al petrolio, quasi la meta’ dell’energia in Italia e’ prodotta da fonti Idroelettriche e Gas naturale.
Pensateci bene 5.000 turbine non sono tante sono pochissime perche’ di solito di mettono in Wind Farm da 100, 200 agglomerati l’una. Poi c’e’ anche la soluzione Off Shore, in mare aperto.
Il costo? una turbina costa meno di un soldato in Iraq per un anno e noi ne abbiamo sbattuti li’ 3000 da due e piu’. Avremmo potuto non fare la guerra del petrolio e affrancarci dal petrolio allo stesso tempo.
ciao
Nino
CI RIAsIAMO COL NUCLEARE…..
Bè oltre che è pericoloso e istabile, si da energia a basso costo!!! ma a che prezzo di vite umane?io sono contrario al nucleare e apoggio il sole, il vento,l’acqua che in natura danno l’enegia che ci serve, sia eletrica che in calore!
forse per i nostri potenti li non c’è troppo da guadagnare!! oggi un barile di petrolio vale 60$ bè forse in un futuro molto molto lontano bruceremo quelli per riscaldarci!!!
scusami se ti do del tu la domanda che vorrei farti dopo aver letto il tuo post è questa:
tu a quanto e a cosa saresti disposto a rinunciare per utilizzare una fonte alternativa al petrolio o al nucleare?
Buonasera a tutti,
da quel che leggo quì di alternative al nucleare ce ne sarebbero eccome, e tutte avrebbero un impatto sull’ambiente (e sulle persone) decisamente più sostenibili. Il fatto però è che la maggior parte delle persone comuni (ovviamente senza alcun giudizio sulla loro situazione), che poi sono la maggioranza della popolazione, probabilmente neanche si pone il problema dell’alternativa al nucleare e/o al petrolio, e continua a vivere accettando (per vari motivi) la situazione attuale. Io mi auguro che su questo soggetto, ma anche su tutti gli altri affrontati in questo blog, nasca un movimento di opinione capace di scuotere le coscenze delle persone e di proporre alternative più compatibili alle reali esigenze di tutti. Questo è, a mio avviso, il più grande merito di Beppe Grillo.
MILANO – Fa già discutere la decisione della giunta di Milano che ha deliberato la posa di una targa commemorativa in memoria di Bettino Craxi, scomparso cinque anni fa ad Hammamet, in Tunisia. Verrà installata davanti agli uffici dell’ex leader socialista in piazza del Duomo al numero civico 19, indirizzo un tempo frequentatissimo dai potenti della «Milano da bere» e tornato negli ultimi anni a un austero anonimato.
LA TARGA – Mistero su che cosa verrà scritto sopra la targa. «Se ne occuperanno gli uffici della toponomastica», ha spiegato il vicesindaco, Riccardo De Corato di An. «Abbiamo deciso così di ricordare la storia di questo personaggio della politica italiana. Un personaggio controverso per alcuni settori politici», ha osservato il sindaco Albertini. La delibera, che è stata approvata con scrutinio segreto, fu presentata già alcuni anni fa d’accordo con la figlia di Craxi, Stefania, ma allora fu respinta a maggioranza.
POLEMICA – Soddisfazione tra i figli di Bettino, che a Milano era nato il 24 febbraio 1934. «Non posso che ringraziare il sindaco della città e gli esponenti della giunta – spiega Bobo Craxi – e di quei partiti che hanno avuto quest’idea, che hanno voluto sostenere un fatto storico che riconcilia Bettino Craxi con i milanesi, e non solo». Ironico invece il commento di Antonio Di Pietro, ex pm di Mani pulite ed attuale leader dell’Italia dei Valori: «Ben venga una targa commemorativa per Bettino Craxi a piazza Duomo, a condizione però che nella targa siano indicati i titoli di quando era in vita: politico e latitante».
Ciao Ciao Roberto
Cè una legge che stabilisce quanter ore max al giorno, in quali ore della giornata, ed in quali giorni dell’anno può essere acceso il riscaldamento!!!
Perchè non si fa lo stesso per i condizionatori che sono accessi 24 ore su 24? e poi la gente dice che non c’ha un centesimo, quando spende di corrente 500 euro al bimestre!!!
A parte che voglio vedere chi tiene accesi in casa 3 Televisori contemporaneamente e faccio notare che le TV LCD oltre a costare parecchio ( non tutti posso spendere i soldi che forse tu hai) hanno una qualità d’immagine è una durata inferiori ai tradizionali televisori a tubo Catodico, non catotico,
un Tv color standard consuma dai 70 ai 100W/h quindi enormemente meno dei 300W/h che hai tirato fuori da chissà dove.
“10 Punti luce
7 Soffitto (3 camere salotto(2), bagno, cucina) 100 W/h l’una + 3 Comodino (3 Camere) 40 W/h l’una
7 lampadine da risp energetico 20w/h + 3 comodino da 8W/h
RISPARMIO 656W/h”
Idem come sopra, non sono mai accese contemporaneamente, i conti andrebbero fatti per le ore di accensione e ormai le lampadine a risparmio evnergetico sono molto diffuse.
“Lavatrice
Vechia 600W/h
Moderna 300W/h
RISPARMIO 300W/h”
Fai sempre i conti ad ore….si vede che la lavatrice da te funziona sempre….quelle nuove consumano molto meno di quelle vecchie, anche meno della metà, di certo non 300W per un ora di lavaggio anche a basse temperature.
“Lavastoviglie
Circa 600W/h
A Mano 0W/h
RISPARMIO 600W/h”
Anche quì ci sono quelle nuove e quelle vecchie, le nuove con 1KW/h circa lavano 12 coperti in un oretta circa, e fanno risparmiare ore ed ore di lavoro all’addetto di turno al lavaggio piatti, scommetto che non lo hai mai lavati in vita tua.
Ah per la cronaca, con la lavastoviglie si consuma molta meno acqua e detersivo rispetto al lavaggio a mano, quindi non la demonizzerei come tendono a fare in molti, basta usarla a pieno carico.
Tra l’altro, visto che proponi di lavare i piatti a mano, perchè non hai proposto lo stesso per la lavatrice?? CHe esistono lavaggi di seria A e serie B???
“Condizionatore
Circa 1000W/h
Finestre aperte 0W/h
Risparmio 1000W/h”
Il condizionatore è una cosa utile, ovvio che va usato con parsimonia e attenzione, prova ad aprire le finestre con 35°C all’ombra come ci sono in questo momento fuori e poi vediamo a quanto serve aprire le finestre…..ma per favore….
“Altro
Senza Attenzione (Strumenti elettrici lasciati in stand by e non spenti automaticamente, ecc) 50W/h
Con Attenzione 0W/h”
Ecco, questo è giusto, finalmente
“cominciamo noi!!!!”
Giusto, cominciamo noi, facendo anche più attenzione a quello che si scrive
io proporrei il propulsore dell’enterprise come energia alternativa; il fatto è che non esistono fonti energetiche che possano permetterci lo stesso risultato che abbiamo oggi con gli idrocarburi, quindi o rinunciamo a condizionatori, televisori, computer, frigoriferi, lavatrici e qualche altra cazzabubbola oppure dobbiamo sfruttare fino all’ultimo goccio di petrolio e fino all’ultima gemma di uranio, fintanto che non venga a trovarci qualcuno con le orecchie a punta e ci insegni quello che non sappiamo
Personalmente ho un’ attività in proprio, una bambina che dalle 16,30 del pomeriggio sta con me in ufficio e una casa de seguire……….
il bello del blog è come un libro rimane tutto scritto e ci puoi andare non appena hai un po’ di tempo libero e ti assicuro che riesco a leggere quasi tutti i commenti e ogni tanto vado pure a vedere i post passati se hanno qualche aggiornamento chiaro che ogni tanto quando gli impegni si accavallano ho meno tempo, ma ognuno spende il tempo libero tra un appuntamento e un altro, tra una telefonata e l’ altra.
Il vero guaio è che ultimamente di tempo libero sul lavoro siamo in troppi ad averne…..che sia per quello che da molti post si legge angoscia per il futuro?
Se pensi che qua ci sono solo statali che si grattano la pancia ti sbagli, c’è davvero di tutto.
E puoi imparare molto, non perdere l’ occasione!
A me fanno RIDERE quei poveracci pieni di soldi che parlano di energia nucleare, energia PULITA e SICURA la definiscono. E che provino ad andare in Russia, a Chenobyl, a dire che l’energia nucleare è pulita e sicura! Nemmeno nel secolo venturo avranno smesso di seppellire i morti di cancro, senza contare quelle straminchia di sbarre di uranio esaurito che seppelliscono in giro per il mondo, anche nei centri abitati. Ma che se le ficchino su per il culo quelle cazzo di sbarre per almeno un’ora o due, e che poi vengano a spiegare al mondo perché cagano liquido fosforescente.
Come disse Grillo, quella gente dovrebbe trovarsi in galera, e invece vanno in televisione a spiegare che l’energia nucleare è pulita e che l’incremento esponenziale della produzione d’energia sarà aumentato del doppio o il triplo rispetto a quello attuale. BALLE!
I nostri amati industriali “energetici”, coloro che ci peggiorano la vita e che con uno stupido gioco di scartoffie riducono legalmente i bambini sani a malati di leucemia e tutte le persone piene di tumori e cancri a norma di legge. NORMA DI LEGGE! Ma porc l’omicidio può essere a norma di legge?? Ma santo Dio, arrestano uno perché ha ammazzato la sua famiglia, e non arrestano la gente che ammazza milioni di persone con centrali ad olio combustibile, a carbone o a energia nucleare! BAMBINI DI OTTO ANNI MALATI DI LEUCEMIA PER VIA DELLE RADIAZIONI! E nessuno muove un dito per smantellare le centrali atomiche. Io ho visto una centrale nucleare in disuso in Toscana, ancora in piedi affacciata su una zona che era praticamente deserta. Nemmeno una casa era stata costruita lì attorno, e chissà perché!
Hanno preso la scoperta del nucleare come una rivoluzione energetica, una delle più grandi scoperte della storia. Ma qualcuno si è mai immaginato che avrebbero usato quella conoscenza per forgiare bombe di una potenza spropositata? Se 60 anni fa andavi a sproloquiare delle bombe atomiche ti avrebbero rinchiuso in un manicomio e saresti morto in una cella d’isolamento, ma la bomba nacque comunque.
Ed ora, se parli del pericolo delle centrali nucleari, ti prendono per scemo quelli che fanno i SOLDI con questa “energia alternativa” del cazzo. Per scemo! Loro ci mangiano e stramangiano con questa attività, ed è OVVIO che smentirebbero ogni pericolo delle centrali atomiche, loro guadagnano i miliardi con queste pazzie!
Ma se c’è una cosa che mi fa morire dal ridere, è quel pilota americano che sganciò la bomba su Hiroshima e che una volta pentito, si fece prete. Ma bomba atomica o non bomba atomica quella era sempre una bomba che avrebbe ammazzato, lo sapeva benissimo! E’una cosa assurda, io non riesco a capire. Non riesco. Tutto questo è un controsenso.
Ci vogliono anche far credere che a Chernobyl ci sono stati solo 32 morti dopo la fusione del nocciolo. Forse è vero.. solo 32 ma ci sono altre centinaia e centinaia di persone malate di cancro e leucemia. Non voglio dire boiate ma credo che i morti siano oltre il centinaio, quelli coinvolti nella reazione di fusione. I primi a morire sono sempre quelli bruciati sul luogo del disastro, poi tocca alle vittime della LEUCEMIA (sempre sta cazzo di leucemia) che colpisce soprattutto i bambini, poi ci sono i casi di cancro negli adulti dai 40 anni in su. Cancro del seno, cancro intestinale, tumori cerebrali, cancro della pelle, etc . E teniamo anche conto delle falde acquifere contaminate dalle radiazioni. L’acqua che tutti noi usiamo per bere, cucinare, lavare i vestiti corriamo anche questo pericolo qua, mentre in alcune zone della Russia e del mondo questa pericolo è già una terribile verità.
Siamo pilotati da questa gente che ci sta uccidendo poco alla volta, sta facendo una carneficina per uno schifosissimo pugno di banconote, per detenere un monopolio sull’energia.
L’ENEL ha COMPRATO una centrale nucleare nonostante noi non fossimo d’accordo! Questo lo ha detto anche Beppe Grillo.
Ed è doloroso vedere questi omiciattoli del cazzo che vanno in televisione a parlare di energia e produttività, quando dovrebbero stare in una cella d’isolamento in un carcere di stato, incatenati al muro con catene d’acciaio inossidabile spesse cinque metri.
Ma non si può andare in televisione a parlare di queste cose, poi va a finire che la gente ci crede! E quando magari in futuro si farà un referendum per aprire una centrale nucleare in Italia, potrebbero anche dire si al nucleare. Dubito che succederà, ma ormai io mi aspetto di tutto dallo Stato Italiano, mi aspetto di tutto. Ormai ho VISTO e SENTITO di tutto. Io da Beppe Grillo ho sentito delle cose che non mi sarei mai aspettato di sentire! Ci sono rimasto veramente di sale a capire le cose che succedono qui in Italia, ma è una cosa oscena!
E poi, gli americanini fanno i film dove mostrano la bombetta atomica da 600 megatoni che salva il pianetino ed i suoi abitantini. C’è il meteorite grande come la Georgia che sta per schiantarsi sulla Casa Bianca, e allora la NASA manda su i soliti omuncoli in tuta spaziale che fanno saltare l’asteroide con la bombetta.
Ma che io sappia sta cazzo di bomba ha solo ammazzato, non ha mai salvato nessuno. Non ho mai visto una bomba nucleare esplodere per il beneficio dell’umanità e non.
Dio mio fanno i test nucleari nell’oceano, nelle isolette che reputano deserte! Fanno esplodere bombe nucleari su delle isolette che prima avevano qualche filo d’erba, ora sono dei deserti.
Le radiazioni si propagano nel mare, nell’acqua, stanno contaminando il nostro pianeta e noi non possiamo far nulla per fermarli, almeno per ora.
Non abbiamo il potere di farli smettere, nemmeno se ci mettessimo in due miliardi a protestare! Per il loro profitto sarebbero anche capaci di ignorare tutta questa gente accantonando delle storie tipo “Ah! Quando la gente capirà che senza l’energia atomica non potranno più accendere il microonde, la lampadina o un elettrodomestico, sarà ormai troppo tardi!”. Così diranno! E forse lo dicono tuttora!
Quella gente sarebbe capace di ammazzare la propria madre per un pugno di dollari, questa è la verità. Ma io chi sono per dire tutto questo? Sono solo uno stupido adolescente di 18 anni che ci tiene al suo pianeta, alla natura, ad una vita senza menzogne, energia PERICOLOSA Io non sono nessuno, il mio parere non conta niente. Se fossi il Presidente della Repubblica probabilmente le mie parole farebbero saltar fuori uno scandalo, ma io sono solo un cittadino italiano preso per il culo.
Il mondo sta andando a puttane, e per che cosa? Per i soldi! Scartoffie colorate a cui l’uomo ha dato un valore approssimativo e insignificante dal punto di vista filosofico e naturale. I veri valori sono gli alberi, l’aria, l’acqua, il cibo, il mare, i laghi, le montagne, i fiori
Se continuiamo così non ci sarà più niente di tutto questo, NIENTE!
L’aria diverrà un veleno, che in confronto l’atmosfera di Urano sembrerà eucalipto. Le piante morranno, il sole verrà oscurato da una nera cappa di smog, gli animali morranno assieme alle piante, la terra diventerà secca, desertica e improduttiva. La gente morirà di cancro ai polmoni e tumori e malattie di ogni genere.
MA in cambio potremmo gustare la fantastica energia nucleare, l’energia del carbone e dell’olio! Avremmo il nostro bel petrolio da bere e le nostre fantastiche barre di uranio da mangiare. Senza contare le monete da un euro come contorno, devono essere squisite assieme a banconote da mille dollari.
Io ora mi chiedo perché sfruttano il petrolio, quando abbiamo a disposizione il sole, l’acqua e il gas per far funzionare i motori delle nostre automobili.
L’auto sarà un ingombro, come dice il caro Beppe, ma dato che abbiamo questo mezzo, perché non sfruttarlo con dei combustibili non inquinanti? Ogni anno il caso di una petroliera affondata in mare emerge nei nostri TG. Intere spiagge vengono ricoperte da uno strato di petrolio grezzo. I pesci muoiono, la fauna e la flora marina va a farsi benedire..
Ma io mi chiedo il perché di questo accanimento con il denaro, gente. Il denaro è anche utile, ma non bisogna diventare MALATI per il denaro. Quelli che sono ossessionati dal guadagno, che farebbero di tutto per aggiungere un milioncino in più ai loro triliardi.
Esiste gente che in tutta la sua vita non ha mai visto nemmeno centomila euro tutti in una volta, ma riesce a campare anche con mille euro al mese, senza problemi. Cioè, con qualche problema magari, ma si campa.
E se cominciano a produrre macchine a idrogeno, a gas, ad aria compressa, elettriche al posto di quelle a benzina o a gasolio, ci perderebbero, è vero. Ma ci riguadagnerebbero, sia economicamente che NATURALMENTE. La nostra atmosfera resterà respirabile e nei centri delle grandi città non ci sarà più bisogno di girare con la mascherina per evitare quelle cazzo di polveri sottili, che provocano tumori e cancri.
E’ arrivato il momento di dire NO al nucleare, NO al carbone, NO al petrolio! Il pianeta vivibile è uno ed uno soltanto, ci viviamo noi e ci vivranno i nostri figli, i figli dei nostri figli .
Posso paragonare la Terra alla nostra casa, ora in fiamme. Se la nostra casa andasse in fiamme grideremmo AL FUOCO! AL FUOCO!
Ora la Terra sta andando a fuoco e noi dobbiamo gridarlo! Dobbiamo raccogliere un estintore e spegnere queste fiamme che poco a poco stanno divorando tutto quanto. Bisogna cominciare a odiare il petrolio, a odiare tutto quello che uccide legalmente’.
Io mi domando: quante centrali nucleari dovranno esplodere prima che i politici capiscano che questa energia è letale? Quante persone dovranno ancora morire fra atroci tormenti prima che si faccia qualcosa per fermare questa follia? Perché questa è una FOLLIA.
Solo i pazzi con problemi di mente andrebbero a dire che l’energia atomica è un beneficio. PAZZI.
Loro sono i veri folli, non quelli al manicomio, sono loro. I veri assassini.
Forse sbaglio, forse no. Nell’80% dei casi sto dicendo cazzate e non me ne rendo conto, e se qualcuno di voi vuole illuminarmi, vuole contestarmi per farmi capire meglio questa situazione, io ne sarei felicissimo.
Se saltasse fuori un pinco pallo qualunque con un tipo di energia alternativo, efficace e relativamente economico, state certi che il sig. Rockefeller e tutta la cricca di amichetti suoi,
che basano la loro ricchezza per la maggior parte sul petrolio, se lo mangerebbero a colazione un pezzo per uno.
Il mitico D. Icke che qualcuno reputa pazzo, ipotizza, anzi lui ne è quasi certo, che gli incidenti alle centrali elencati da Beppe, possano essere stati provocati di proposito, per fomentare la paura nella popolazione e spingere il consumo del petrolio.
Sporadicamente leggo il blog, e leggo i commenti principalmetne la sera, e vedo che c’è un gruppo di persono che lascia numerosi commenti in tutto l’arco della giornata, su tutti gli argomenti, ma questa gente non lavora, come cavolo fate a stare sempre sul blog a commentare tutto anche i commenti?
Siete disoccupati?
Scroccate la connessione al Vs. datore di lavoro’
Siete dipendenti statali?
caro luca,
in effetti l’eternit (o ethernit), preso tal quale, è sicuro. Mi spiego. Se fosse completamente integro dormirei tranquillamente su una bella lastra di eternit. Ma come ben sai l’eternit è un conglomerato di cemento + fibra di amianto percui è, come dire, un bel foglio di amianto inzuppato e ricoperto da cemento.
Il problema nasce quando il laminato di eternit (sia esso un tubo, una ondulina, un comignolo), si rompe. La frattura lascia libera la fibra (scoperta dal cemento) e per questo libera di svolazzare qua e là. Il grosso problema dell’amianto è che ha una struttura tale per cui, se inalato, resta nei nostri polmoni…. Non è giusto dire agli altri di informarsi quando poi ci si mostra così disinformati. Nessuno dice che appena entri in contatto con l’amianto muori ma è pur vero che a lungo andare fa male. Quanto agli acquedotti: è vero, sono in eternit ma resta il fatto che se non lesionati, non sono pericolosi. Problemi da inalazione di polveri da amianto sono stati riscontrati in pecore che pascolavano in campi vicino a stabilimenti che lo producevano. In pratica, Luca, fa male. E mi sembra anche una esagerazione paragonare l’esplosione di una centrale nucleare a quella di una fabrica di vernici. Forse (ma molto forse) è la stessa cosa dal punto di vista chimico ma dal punto di vista degli agenti fisici che entrerebbero in ballo non sono per niente assimilabili. Comunque, per continuare il dibattito, visto che non vengo spesso nel blog, ti prego (e vi prego) di inviarmi qualunque cosa vogliate postare a daniele_melillo@virgilio.it
ufff
centrali ad acqua fluente
centrali a serbatoio
centrali a bacino
si dividono quasi equamente(15,12,10 mila GWh/a) la produzione di energia (idro)elettrica in Italia.
quelli a serbatoio..sono a pompaggio(8 mila GWh/a)
non sono centrali sperimentali.
mi riferivo a quelle.
Sono laureato in Fisica. Conosco la fisica nucleare solamente a livello superficiele in quanto ho sostenuto solo un esame obbligatorio relativo al nucleare. Tempo fa, però ho letto qualcosa del Prof. Carlo Rubbia in merito alla possibilità di rendere il processo di fissione più sicuro grazie all’utilizzo di acceleratori. Voi sapete qualcosa in più? Sarebbe possibile economicamente? Inoltre è possibile avere tabelle di raffronto per i costi (suppongo di si visto che si afferma con certezza che non ci sia un reale vantaggio economico nel nucleare.)
Grazie per la vostra attenzione e complimenti per il vostro sito ricco ed interessante.
Luigi Moro.
ecco, nella rabbia mi sono confuso e ho inserito il messaggio commentando questo argomento invece che il caso parmalat…anche il mio encefalogramma…segna piatto!
e se invece il cancrino me lo prendo lo stesso anche senza centrali nucleari????? cosa dici paladina del senso civico.
Prima di dire certe cose dovresti provarle certe esperienze….stai pur certa che certe malattie i Italia ci sono anche senza le tue odiate centrali.
Informatevi prima…le centrali nucleari sono pericolose soltante se saltano in area, praticamente come un industria di vernice….cosa facciamo vietiamo anche la vernice????? sono delle superballe come la storia degli eternit…ma lo sapete che tutte le condotte dell’acqua fatte dal 1950 (e sono la maggioranza) sono fatte in eternit??? saremmo gia’ tutti morti solo facendoci la doccia.
INFORMATEVI
Postato da: luca colzani il 27.06.05 17:39
sono un tecnico che lavora e progetta acquedotti da 20 anni !!
è vero c’è un’enorme quantità di acquedotti in eternit, ma sono pericolosi solo per chi ci lavora a secco, cioè quando vanno posati e/o aggiustati, l’acqua che ci passa dentro non raccoglie “scorie” ed è sicura per la doccia e per il consumo alimentare.
puoi credermi perchè la uso anch’io e la usano i miei bambini.
a proposito del fatto di informarsi e non sparare c….te a caso.
Io parlavo di energia solare in cui l’efficienza è molto più elevata rispetto al fotovoltaico. Si tratta di specchi che concentrano i raggi solari in un punto o su una retta in cui si raccoglie il calore prodotto. E i costi sono alla portata di amministrazioni locali che in questo modo avrebbero delle entrate non indifferenti se stipulassero contratti con compagnie energetiche finalmente libere di poter operare (in Italia la legge sul ‘conto energia’ è presente dal 2003 ma manca , guarda un pò, il decreto attuativo….)
Ma a che cazzo serve fare gli esperimenti per la fusione fredda?
Abbiamo già una lunga lista di tecnologie che sfruttano fonti energetiche alternative, rinnovabili ed economiche e non ne usiamo nessuna!
Cazzo se a Milano c’è qualcuno che produce auto o elettrodomestici o qualunque altro prodotto di uso comune che vanno a idrogeno, luce solare, o celle a combustibile me lo dica che vengo a lavorare per lui!
Si,ho capito,tu proponi di raddoppiare(per semplicità do per scontato che si possa fare) le centrali idroelettriche e farle funzionare in due gruppi distinti che si alternano nelle fasi di produzione e di pompaggio(riempimento degli invasi).
Ti ripeto,nutro qualche perplessità sulla convenienza economica e sulla flessibilità di funzionamento di un sistema del genere.
Effettuare un pompaggio in pieno giorno prelevando energia elettrica in una fase di picco di richiesta energetica è a dir poco indesiderato e dannoso:equivarrebbe a guidare un’auto con il freno a mano tirato.
Le centrali idroelettriche sono come dei “cuscini” che assorbono gli “urti”(le impennate di richiesta di energia elettrica) e devono essere pronte ad attutire questi scossoni e non impegnate in operazioni di pompaggio non si può dormire mentre bisogna stare allerta
Attualmente le centrali idroelettriche si gestiscono in questo modo.
Si privilegia la loro estrema facilità di regolazione,senza nuocere eccessivamente sul rendimento.
Una centrale idroelettrica è come un centometrista,una termoelettrica è come un maratoneta
a tutti quelli che scrivono:
destra, sinistra, bianchi , neri arancioni, ma cosa cazzo stiamo dicendo, riflettiamo per favore,
dice bene beppe, ci prendono tutti per il culo,
in altri paesi di fronte alla presa per il culo la gente i cittadini sarebbero già scesi in piazza a scassare tutto.
E’ pazzesco sentire le solite motivazioni dai sostenitori della tecnologia nucleare. Il fatto che l’Italia non sia immune da eventuali incidenti in Francia o in Slovenia è la più vetusta. Le scorie nucleari sono state e sono oggetto di grossi affari politico-mafiosi. In mare sono state fatte affondare carrette imbottite di materiale radioattivo (non solo in Africa, anche in Calabria, in Puglia; in Basilicata i tecnici incaricati dall’autorità giudiziaria, in seguito alle dichiarazioni di un pentito, stanno scandagliando una vasta area in cui sarebbero sepolti centinaia di fusti radioattivi, e ci sarebbero responsabilità di politici, come Craxi o De Michelis e di alti dirigenti dell’ENEA). Ilaria Alpi ed il suo collega sono stati uccisi perchè avevano scoperto un tassello del complesso mosaico dello smaltimento illecito di rifiuti tossici. Addirittura il governo americano provava rabbia per il fatto che i mezzi pesanti italiani contenenti rifiuti anche radioattivi fossero lasciati liberi di scaricare, mentre i loro erano sempre bersaglio di gruppi armati somali. In mezzo a quei fusti ce ne erano molti provenienti dal centro ENEA Trisaia di Rotondella, in provincia di Matera, che serviva, a detta del pentito, da centro operativo per organizzare i vari movimenti. Non vi sembra che tutto questo, che è solo la punta dell’iceberg, sia già sufficiente per parlare di inquinamento ben peggiore di quello imputabile alla CO2? E’ l’inquinamento dell’umana coscienza, la morte dell’uomo in quanto essere pensante. E’ la vittoria dell’animale più stupido del creato, che si nasconde dietro dottrine scientifiche supportate solo ed esclusivamente da sporchi, torbidi, turpi interessi lobbistici che si intrecciano come al solito con gli interessi mafiosi. Perchè il solare termico, che potrebbe salvare il Mezzogiorno d’Italia e che è stato sperimentato con successo proprio dall’ENEA, con Carlo Rubbia, non viene minimamente preso in considerazione? I costi sono del tutto paragonabili a quelli di una normale centrale idroelettrica! Ma queste sono domande che fanno gli ingenui, come me.
I BREVETTI!!! Una lotta inutile portata avanti per le grosse industrie, le quali si trovano in un piatto d’argento un Business troppo RICCO!!
Io penso che, tra una decina d’anni, non esisteranno più i Software, così come li conosciamo oggi, poichè saranno i Software già preinstallati nei Cip di memoria a creare il programma adatto per ogni momento. Non si potrà parlare di diritto d’autore o copyright, perchè tutta la Rete sarà completamente interconnessa e… non con i soli Computer ma, con ogni tipo di periferica o meccanismo tecnico.
Abbiamo bisogno di una certa musica?? Bene, il cellulare, il PC , il televisore di casa, provvederenno ad intercettare e registrare i brani di nostro interesse senza che noi ce ne rendiamo conto.
Questo è il futuro BABBEI INGORDI!!
Vedrette che la vostra forza servirà per mettervela in CULO da voi stessi.
Il progresso sarà per tutti indistintamente.
Ciao
dr. Gian Pietro Bomboi.
Dimenticavo, per quelli del Potere, il mio indirizzo e-mail è: bomboi45@hotmail.com
C’è qualcuno che ancora giustifica il nucleare additando le famose centrali dietro l’angolo della Francia….
Questa è una emerita strr…
Tecnicamente è facilmente dimostrabile che l’effetto delle radiazioni è proporzionale alla vicinaza della fonte di emissione, quindi tra 50 e 1000 Km, gli effetti sono abissalmente più modesti
Inoltre c’è una barriera di 3000 metri di media alta che impedirebbe al flusso di radiazioni residue di investire il territorio italiano.
Questa tesi è stata avvalorata da fisici dell’ENEA che la hanno divulgata in una trasmissione TV qualche tempo fa.
Inoltre tuttele nazioni più progredite, 20 più industrializzate , non hanno in cantiere nessuna nuava centrale…. Gli unici che ne vogliono costruire qualcuna è l’ I R A N, e non per farci l’elettricità….
Troppo semplice sfruttare internet x i nostri comodi! A loro in tasca cosa andrebbe? Internet è inutile, se non porta danari a chi comanda, e anoi solo incazzature.
Da quanto tempo si parla di queste forme alternative, dei scienziati, di ciò che si scopre, di ciò che abbiamo a disposizione, di quanto costano, e via dicendo ai voja a parlà!
Lo ripeto: marcia su Montecitorio a prenderli a calci nel c**o!
Si accettano iscrizioni e sottoscrizioni: E’ TUTTO GRATIS! ACCORRETE NUMEROSI.
Buona giornata a tutti!
L’energia atomica, l’unica, per ora che ci potrà salvare, è sicura tanto è che comperiamo dalla Francia l’elettricità da essa ottenuta, pagandola profumatamente e non preoccupandoci che le centrali sono diertro l’angolo. Se c’è qualche italiano che pensa di salvarsi da una Cernobil in Francia ce lo faccia sapere. Il fatto è che l’ideologia che ha bandito le centrali nucleari dall’Italia non si cura del nostro portafoglio e noi siamo ben lieti di farci ubriacare dalle sue panzane.
Quello chi mi fa incazzare è che tutti sti scienziati parlano troppo presto, invece di sparlare dovrebbero una volta scoperta la fusione fredda pubblicare le formule e le procedure su centinaia di siti internet, senza provare a brevettare niente, appena uno brevetta una cosa innovativa che potrebbe cambiare l’economia del mondo, e spostare le ricchezze si muove tutto un gigantesco sistema per nascondere e mettere a tacere il tutto. Ora abbiamo internet, cazzo, sfruttiamolo!!!!
Il problema energetico a mio avviso non e’ risolvibile attualmente con le fonti di energia rinnovabili.
Nucleare? Se costruito con i dovuti criteri e gestito da persone affidabili un reattore a fissione puo’ fare la differenza sul fabbisogno energetico italiano(che ricordo dipende all’80% da acquisti esteri).
Gli incidenti poi capitano, esattamente come capitano alle industrie chimiche a taiwan che producono solventi usati nei server che ospitano questo stesso blog. Eppure la fabbrica in questione(distrutta da un incendio qualche anno fa) era dotata dei sistemi di sicurezza moderni.
La sicurezza totale non esiste, dimentichiamocela; la semplice digitazione sulla tastiera di un pc e’ rischiosa per le articolazioni(io stesso soffro di tendinite, che chiamo amichevolmente “mousite”)
Si puo’ pero’ raggiungere un compromesso, compromesso che IMHO sembra accettabile per le centrali nucleari, in attesa di nuove soluzioni.
Soluzioni che *potrebbero* contemplare la fusione, anche se al giorno d’oggi l’acqua pesante prodotta dai jet(motori a fusione) sperimentali e’ veramente eccessiva.
Il problema energetico a mio avviso non e’ risolvibile attualmente con le fonti di energia rinnovabili.
Nucleare? Se costruito con i dovuti criteri e gestito da persone affidabili un reattore a fissione puo’ fare la differenza sul fabbisogno energetico italiano(che ricordo dipende all’80% da acquisti esteri).
Gli incidenti poi capitano, esattamente come capitano alle industrie chimiche a taiwan che producono solventi usati nei server che ospitano questo stesso blog. Eppure la fabbrica in questione(distrutta da un incendio qualche anno fa) era dotata dei sistemi di sicurezza moderni.
La sicurezza totale non esiste, dimentichiamocela; la semplice digitazione sulla tastiera di un pc e’ rischiosa per le articolazioni(io stesso soffro di tendinite, che chiamo amichevolmente “mousite”)
Si puo’ pero’ raggiungere un compromesso, compromesso che IMHO sembra accettabile per le centrali nucleari, in attesa di nuove soluzioni.
Soluzioni che *potrebbero* contemplare la fusione, anche se al giorno d’oggi l’acqua pesante prodotta dai jet(motori a fusione) sperimentali e’ veramente eccessiva.
Guarda che sono d’accordo con te.
Era solo per ironizzare un pò sui nostri giornalisti del ca..o, che fino a due settimane fà dicevano che l’estate non voleva arrivare, oggi sono in emergenza.
Ciao Beppe
Credo che un giorno diverrai rassegnato e malinconico come lo divenne Gaber verso la fine…anche lui era forte,dissacratore,graffiante e stracolmo di grinta.
La tua informazione e’ utile ed inutile allo stesso tempo…le stesse persone che la leggono oggi, finiranno per amareggiarsi leggendola ancora domani…dato che comunque non possono intervenire per cambiare uno status quo eterno, indistruttibile.
Non vorranno piu’ leggerla perche’ a lungo andare fa male…sottolinea il preciso concetto della nostra impotenza su tutto.
Se continui a scrivere sulla falsita’ del mondo e di chi lo comanda…in un blog…finirai anche tu per deprimerti nel leggere i nostri commenti.
Commenti altro non sono che commenti.
Parole di cui non resta niente.
Beppe fai sto partito…e’ l’unica alternativa valida.
Hai il mio voto.
Postato da: andrea giordano il 28.06.05 12:33
commento finale:
è da circa un mese che frequento questo blog interessantissimo, ma il senso di sconforto ha preso il sopravvento; sarà il fatto che vado sui 36 anni e non ho un lavoro e di conseguenza non ho niente… ma su cosa devo risparmiare? su quale futuro credere? su chi? su cosa? qui si parla solo di doveri (già… la carta dei doveri -sic!-), di mettere le lampadine economiche in casa, dell’auto a idrogeno…(ma chi ne ha la possibilità?)
lo ammetto sono una persona fragile, (debole se volete)e leggere questo blog mi ha fatto venire un po’ di depressione per l’impotenza nei confronti di argomenti “Macro”.
io sono solo una persona che cerca di sopravvivere quotidianamente a questa “Microvita” tritatutto. non ho argomenti non ho soluzioni. ho conosciuto tanti ragazzi che sognavano di ribellarsi a questa società, ma li ho visti finire con le ali tarpate o peggio in galera. la loro colpa? “sognare”… un mondo migliore. beppe for president?lo annienterebbero prima ancora di cominciare.
qui siamo al “si salvi chi può” e non ce ne siamo ancora resi conto! scusate il catastrofismo, ma io la penso così… forse De Andrè ci ha lasciato in eredità, o meglio dall’alto della sua saggezza, ci ha indicato (è una mia interpretazione sia chiaro!) la via dell’individualismo come “salvezza”… sottolineo “individualismo” anche se molti lo confondono con “qualunquismo”, ma secondo me c’è un’enorme differenza…(e Lui per primo ce ne ha dato esempio). non ho altro da aggiungere.
scusate di nuovo per lo sfogo.
un saluto a tutti.
giuseppe
Ahhhhh come goooodoooooo a vedere il 73% dell’energia elettrica mondiale del 2030 prodotta con combustibili fossili, come godoooooooo, quasi quasi mi faccio una sega e scrivo sul blog.
Ma va koglione va, torna a fare il comico che qui c’è poco da ridere…
“una centrale idroelettrica non può erogare energia elettrica per le intere 24 ore(o più..se ne fosse capace).
prima o poi l’invaso a monte della centrale arriverebbe a un livello dell’acqua così basso da non poter ricavare un quantitativo adeguato di energia elettrica(è addirittura impossibile ricavare energia).”
Mi chiedevo, in relazione al discorso del pompaggio…. ???? Ma come sarebbe a dire ??
Guarda che l’ingegnere sarai tu (forse) ma ti garantisco che non è assolutamente vero il discorso del pompaggio per tutte le idroelettirche. Se si fa uno sbarramento lungo un fiume, ( e le fan così…) a meno di chissà quale siccità il bacino a monte non si svuota. Chiaramente anche per il discorso del DMV non ci sarà una produzione costante di energia, ma comunque si ha una struttura conveniente, decisamente conveniente. Garantisco infatti, non so dalle tue parti, ma le richieste per derivazioni idroelettriche sono in crescita esponenziale, conosco 1 discreto numero di avvoltoi che se non avessero convenienza a farlo stai tranquillo, non la farebbero. Invece, vista la convenienza di una centrale (si ripaga in 2-3 anni con i certificati verdi), continuano a fare richieste. Sai stare a casa a dormire mentre l’acqua fa girare le pale su una centrale sul rio pinco pallo, è una discreta figata. Il discorso del pompaggio è stato fatto più a livello sperimentale che altro mi dissero (centrale di entracque (cn) per es.). Pompando di notte l’acqua in salita nel momento in cui l’energia costa meno. Indubbiamente una fesseria dal punto di visa pratico, ma se era una cosa sperimentale perdoniamoli. Se si scelgono siti idonei non temere sono redditizie. C’è una vera e propria corsa alle concessioni. Dopo di che, c’è il discorso dell’impatto, e lì è tutta un’altra solfa. Si devono valutare numerose componenti, ma mica si fa sempre la diga di Assuan, anche robe più piccole.
E’ la somma di vari tipi di fonti energia che contribuirà a ridurre il petrolio e forse evitare il nucleare.
Anche le biomasse….. quindi, esimio avvocato del diavolo che nell’altro blog continui a denigrare, mentre qui la vedi più positiva, bene.
Ciao
Un giorno scrissi al presidente del CO TRA.L. (trasporti laziali) come, secondo me, si poteva risparmiare tempo, danaro e inquinamento, ovvero mettendo corse ogni 30 minuti che collegassero le provincie di Viterbo e i vari comuni di Roma Nord Ovest (Bracciano, Manziana, Blera) serviti dalla Braccianese, dalla Cassia e dalla Cassia Veientana) con Roma Nord (Saxa Rubra), descrivendo per filo e per segno, gli orari e le varie coincidenze con i treni della FM3. I pullman sarebbero transitati al di fuori di Roma, evitando di accrescere il traffico nella città e soprattutto facendo risparmiare tempo ai pendolari come me. Purtroppo, c’è un accordo con il Comune di Roma (il famoso METREBUS!!??), voluto da quella mente eccelsa del Sig. Rutelli, per cui ciò che avevo proposto non era realizzabile (fatto sta che neanche mi hanno risposto). Pensano esclusivamente ai cavoli loro, per non dire altre cose! Dentro Roma i bus inquinano e perdono tempo, portando a circa 2 ore di viaggio ciò che normalmente si copre in 40 minuti (Barbarano-Roma). Per chi è pendolare come me sarebbe una svolta, mentre per chi sta a Roma sarebbe una boccata di smog in meno (causa per cui mi sono trasferito dalla capitale).
Riguardo alle piste ciclabili, concordo pienamente con Claudio Santini: a proposito, ma quella che va da Ponte Milvio a via Flaminia (con incorporato un bel puttantour) x chi l’hanno fatta?
Buon lavoro a tuutti.
Mentre discutiamo quale sarà il futuro dell’energia ed in attesa dell’avvento di quella pulita (mi auguro che ciò avvenga al più presto altrimenti scompariremo), mi parrebbe ovvio cominciare a fare qualcosa di concreto, per risparmiare un pò di energia. Alcuni provvedimenti hanno un costo pari a zero.
Per esempio:
– Montare un aeratore sui rubinetti di casa. Costa 1 Euro e riduce il consumo di acqua del 50 %.
– Regolare la temperatura del boiler a 35-38°C. Più che sufficiente per fare doccia e bagno. Inutile e dispendioso avere l’acqua a 60-70 °C.
– Andare in vacanza con l’autobus e con la bicicletta nel rimorchio. Mentre tornavo dalle vacanze sulla trafficata A14, ho superato due autobus (Ovviamente tedeschi) dotati ciascuno di un rimorchio per biciclette. Un autobus di quel tipo è mosso da un motore diesel da 250 CV e può trasportare 75 persone ed altrettante biciclette.
Lo stesso motore muove UNO di quegli orrendi ed ingombranti SUV con a bordo UNA sola persona.
La prossima volta vado in vacanza così, a costo di andare in Germania a prendere l’autobus.
Volevo solo dire che se si raddoppiasse il numero di centrali ,semplicemente si farebbe un ciclo di riempimento degl’invasi su un gruppo di centrali mentre l’altro produrrebbe energia……quindi la produzione media raddoppierebbe comunque.Il discorso delle’energia che tu menzionavi per riempire nuovamente gl’invasi, incide in minima parte se si accumula l’acqua sfruttando la stessa forza di gravità (che poi è lo stesso principio sul quale si basa la cntrale stessa).
Cè una legge che stabilisce quanter ore max al giorno, in quali ore della giornata, ed in quali giorni dell’anno può essere acceso il riscaldamento!!!
Perchè non si fa lo stesso per i condizionatori che sono accessi 24 ore su 24? e poi la gente dice che non c’ha un centesimo, quando spende di corrente 500 euro al bimestre!!!
Se vogliamo fare disinformazione facciamola, altrimenti atteniamoci ai fatti, per cortesia…. ….. …. …. …. … …. ….. … … .. . ….. .. Il disastro di Chernobyl è stato provocato da una sequenza di atti volontari del personale che gestiva la centrale… un po’ come se uno decidesse di cospargersi il corpo di benzina e darsi fuoco, per vedere se rotolandosi per terra riesce a spegnere le fiamme…. inoltre la centrale in questione era costruttivamente lontana un abisso dagli schemi adottati in occidente, che prevedevano e prevedono il guscio di sicurezza…. ….. ….. ….. …. …. ….. …. … ….. Sul resto possiamo discutere, purché con dati tecnici alla mano, altrimenti il rischio di sparare “cazzate da bar” è forte…
Caro Beppe, nel post di qualche giorno fa (“il Paese del Bengodi”) s’è parlato anche di questo. Io ho elencato tre punti (pericolosità, alto inquinamento per le scorie, prezzo più conveniente etc).
Sul post di oggi devo solo- se posso- fare una precisazione: in realtà il nucleare conviene economicamente PERCHè I PRODUTTORI E GLI ACQUIRENTI DI QUESTA FORMA DI ENERGIA SE NE FREGANO DELLO SMANTELLAMENTO. Nella nostra economia ormai i manager pensano a salire al potere, attribuirsi stock options, arrichirsi e saltare dal carro prima del fallimento. A chi costruisce e gestisce centrali nucleari (i produttori di enrgia) NN INTERESSA NULLA di quanto costerà (in termini economici ed ambientali) smantellere o riconvertire alcunchè, perchè tra dieci anni saranno altrove (e per cinque-dieci anni una centrale *non dovrebbe* avere problemi di sicurezza).
L’energia nucleare costa relativamente poco per questo (se davvero pensassero a smantellamenti e estione delle scorie costerebbe molto di più e, in definitiva, non converrebbe neanche APRIRE le centrali)
leggendo i post, l’unico commento che mi viene da fare e’ “che palle!!!!!”
1) l’unica cosa seria che si legge dalla tabella e’ che il fabbisogno energetico mondiale raddoppiera’ in 30 anni: ammesso che sia vero (secondo me la stima e’ moooolto ottimistica), la cifra non non e’ tollerabile dall’ecosistema terrestre, dato che praticamente sara’ ottenuta raddoppiando l’emissione di inquinanti (annua).
2) domanda domandina: si fa un gran parlare di ricerca e sviluppo, ma quanti di voi sono disposti a mettere mano al portafogli?
fate questa domanda in giro… bene che vi vada vi rispondono “…ma io ho dato a telethon…”.
Ora, non vi stupira’ il fatto che l’energia solare sia (quasi) l’unica fonte di elettricita’ per sistemi spaziali: di conseguenza, se cercate il top della tecnologia, dovete chiedere, ad esempio, ad ESA (European Space Agency).
Peccato che ESA (di cui l’Italia e’ un partner importantissimo) sia perennemente a corto di fondi, e che l’opinione pubblica europea non ne voglia sapere di finanziarla: “ma a che serve l’esplorazione spaziale con tutti i problemi che abbiamo qui sulla Terra!?!?”
se volete una risposta a questa domanda… http://WWW.ESA.INT
e gia che ci siete, andate su google e cercate le parole
“esa” “nuna” :
quella macchinetta li l’hanno costruita gli olandesi con i soldi vostri (nostri)… capito pollastri???
altro che celle a combustibile…
pero’ bisogna fare ricerca, ed appoggiarla se non si e’ coinvolti in prima persona, e finanziarla, e controllare che i ricercatori non si mangino il pane a tradimento
bisogna essere tutti attivi ed interessati, sollecitare e supportare gli sforzi nazionali ed europei
mentre si chiacchiera solo
ps vel a ricordate la maxi-centrale solare di Rubbia???
no?
….buona notte!!!!
Ho sentito ad una sua trasmisione, PIERO ANGELA dire che basterebbe il 2% della superfice terrestre adibita a pannelli solari per soddiffare l’intero fabbisogno elettrico mondiale.
Molte agenzie hanno battuto la notizia che la Francia darà presto il via alla costruzione di un reattore nucleare sperimentale a fusione (denominato iter).L’investimento è di circa 10 miliardi e alla costruzione partecipano (Ue, Russia, Cina, Giappone, Usa e Corea del Sud).
> Pensi veramente che il paese con le più grandi riserve petrolifere dopo l’arabia saudita, e che può bruciare petrolio gratis per alimentarsi da qui a due secoli, abbia bisogno di una centrale elettrica nucleare?
Pensi veramente che un paese con 200 miliardi di contratti con la Cina abbia bisogno di costruirsi in casa un pidocchioso missile nucleare? E cosa ci dovrebbe fare, lanciarlo su Washington? Con la fionda?
Prova a dare un taglio alle boiate razziste e leggere un giornale.
E ricorda che la favoletta dell’antisemitismo non attacca, ci metto due secondi a seppellirti di link con qualche bella notizia da Tel Aviv per farti passare la voglia di discutere.
avendo Energia di base (nucleare) di seguito si possono attivare tutte le risorse energetiche immaginabili (rinnovabili naturali e/o petrolio) per potere soddisfare i picchi energetici..
ma affidarsi totalmente a l’uno all’altro sistema è sbagliato!!
Il nuclare è una fonte di energia come tutte le altre con i suoi pregi e i suoi difetti sicuramente l’unica adesso disponibile per far fronte al fabisogno di energia che c’è nel mondo.
Volete il fotovoltaico bene guardatevi i rendimenti e quanti Km quadrati ci vogliono per fare 1000MW di potenza, (potenza sviluppata da una normale centrale ) e poi mi direte se ne vale la pena.
Alessio
Smaltire i rifiuti nucleari (facendosi pagare per lo smalitimento) e produrre energia (quindi valore)? E’ possibile, ed è una tecnologia ‘made in Italy’. (Gli italiani non sono il popolo più scemo del mondo, e Carlo Rubbia lo dimostra).
La “trasmutazione” dei nuclei radioattivi a vita media-lunga in elementi stabili.
Ma oltre a distruggere le scorie radioattive, la macchina di Rubbia nasce con l’obiettivo di generare energia, con un vantaggio sui generatori nucleari finora costruiti: essere molto più sicuro, allontanando lo spettro di Chernobyl.
Ciao a tutti,
Scrivo per la prima volta su questo blog, una forna straordinaria di comunicazione e diffusione delle idee.
Ho scelto questo articolo poiché contestualmente ho letto dello stesso argomento su un altro sito altrettanto interessante (disinformazione.it).
Nell’accingermi a segnalarvelo ho notato però che già qualcunaltro lo ha fatto, segno che persone curiose, alla ricerca della verità e spinte dal bisogno di “effondere” il benessere comune – contro la banalità e l’arroganza grossolana dell’uomo medio moderno – esistono, eccome se estistono; non bisogna perdersi d’animo.
Si fa un gran parlare di energie alternative e di modi e tempi con cui realizzarle, ma non si accenna mai ai reali scopi di chi dovrebbe governare questi eventi ed innovazioni.
Quando poi se ne accenna, la tracontanza con cui si vuol far passare per verità ogni palese menzogna intellettuale/scentifica/economica e/o politica è disarmante.
Quello su cui dobbiamo interrogarci, però, è un punto essenziale, troppo spesso lasciato nel limbo e nell’oblio dell’impotenza del singolo verso i “mostri industriali” e le “oligarchie politiche”. Tale punto deve coinvolgerci in prima persona e la sua forza giace tutta nella nostra capacita di scelta consapevole. Nella nostra capacita di esempio positivo nei confronti del prossimo. Nella nostra capacita d’insegnamento verso i nostri figli affinché crescano anch’essi consapevoli che la vita è una e di tutti ed il nostro benessere non può esistere da solo e isolato ma esclusivamente quando coincide con il benessere di tutti. Un mondo ove si cerchi di migliorare la qualità della vita del genere umano tutto è un mondo più sano di quello che le “multinazionali” ci stanno confezionando e lasciando.
Quando usiamo l’energia ricordiamoci che essa è un bene prezioso e non va sprecata. E quando risparmiamo per l’energia, mettiamo da parte quel piccolo euro non speso affiché possa essere “donato” a chi ne ha bisogno per “fare ricerca”. Se generalizziamo questo comportamento aumenteranno le persone con “la testa sulle spalle” e di conseguenza anche i risultati su “grande scala” della ricerca e di chi deve decidere su come farla applicare.
Diffondiamo il sapere, aiutiamo i piccoli, i nostri piccoli, soprattutto quelli in più seria difficolta nei mondi a noi lontani geograficamente, nelle terre della “inesistenza” economica e civile, della disperazione del sud (sud est asiatico, africa, america latina).
In modo tale che la loro “cultura” accresciuta si trasformi in un volano di cambiamenti in positivo per tutto il “popolo umano”
Saluti e a presto,
Massimo
Non ho letto tutti i post, quindi se è una ripetizione mi scuso.
I pannelli fotovoltaici non producono corrente “utile”, cioè utilizzabile, ma solo corrente che viene immessa sul circuito Enel, e l’Enel la compra.
E’ conveniente, ma:
1- il risparmio va visto annualmente, quando l’Enel fa il conguaglio corrente comprata/corrente prodotta, e non è sempre la solita cifra.
2- E’ difficile fare un impianto adatto alle nostre esigenze: un pannello in più costa, quindi meglio uno di meno che uno di troppo, però se decidiamo di installare un condizionatore, che non era stato previsto in fase di progettazione dell’impianto, ci troviamo a fine anno a sborsare all’Enel il consumo del condizionatore.
3- I pannelli sono costosi, parliamo di 7000 euro a KW/h. Ne servono almeno 2, quindi 14000 euro, e attualmente NON CI SONO FINANZIAMENTI, almeno nella mia regione ( TOSCANA ).
4-A fronte di una spesa media annua di corrente di circa 700-800 euro, noi mettiamo una spesa di 14000 euro, esclusi i finanziameni, quanti anni servono per “guadagnarci”? 14000/800 = 17,5!!
Quindi? Conviene, certo, ma nell’ottica di un investimento. E conoscendo la voglia di investire degli italiani in cose diverse dal mattone, si capisce perchè ce ne sono pochi!
Probabilmente sono più i televisori al plasma!!!
Se ci fossero degli incentivi VERI, forse….
Il modo di produrre energia per il futuro esiste, o meglio, esisterebbe se fosse reso fruibile; che poi sarebbe anche un modo per continuare a carpire i segreti della materia e, addirittura, utile a smaltire le scorie radioattive. Diceva infatti Carlo Rubbia, ma con piglio scettico e dispregiatore, che se fosse vero tutto quello che si dice della fuosione fredda (ma sarebbe meglio dire a basse energie) Dio sarebbe stato troppo buono con noi. E allora, non potrebbe essere?
Sul sito http://www.progettomeg.it trovate dei documenti interessantissimi sulla fusione fredda e anche dei filmati di esperimenti, la storia, dalla sua scoperta ad oggi, e una buona bibliografia.
>Ma non sara’ che questo allarmismo sul caldo e >rischio blackout e’ tutta una manovra per far >credere agli italiani che senza nucleare non si va >avanti?
>Postato da: Sabrina Calcagno il 28.06.05 12:37
Non credevo che qualcuno avesse dubbi.. chi ha visto l’albero che, cadendo sui cavi, ha causato il blackout? Ovviamente nessuno…
Ma l’energia nucleare derivata dalla fusione? Come mai non si é andato avanti con la ricerca ma addirittura il padre della fusione é stato trovato inspiegabilmente morto davanti alla casa della madre? http://www.disinformazione.it
Un paese come l’Italia potrebbe produrre un enorme quantitavivo di energia elettrica CON IL FOTOVOLTAICO..e se si facesse come in Germania con il CONTO ENERGIA potremmo ricavarne anche reddito… http://www.ilmondonuovo.blogspot.com conto energia
sto cercando informazioni per quanto riguarda lo sfruttamento di quella che considero l’energia più pulita e inesauribile in natura. quella solare.
diciamo pure che sono interessato alla diffusione dei pannelli solari. c’é qualcuno che mi può indicare un sito o il nome di una ditta, in italiana, dove si possano chiedere informazioni in proposito ?
sapete quanto costano e l’eventuale prezzo per un installazione ?
“Non sono contrario alle piste ciclabili”: ci mancherebbe altro!
“A Roma d’inverno fa freddo”: e cosa dovrebbe dire il mio collega olandese, che pedala anche sul ghiaccio e in mezzo alla neve? Dopo 5 minuti di una sana pedalata il freddo se ne va. E magari, oltre ai muscoli, si irrobustisce anche lo spirito…
“Gli spogliatoi non ci saranno mai”: con la filosofia del “tanto…mai” non si combina molto, neppure dove invece ci sarebbe più di qualche chance. Ti sarà molto più facile ottenere quello, che non (concordo con te) una mega pista ciclabile, senza la quale – ahimè – tutto il resto del discorso è totalmente inutile…e si ritorna al potere della politica: Beppe, quando lo fai ‘sto partito??? Dei Verdi non ci si può più fidare.
perchè dicono i mass-media quando è uno straniero: “un extracomunitario, due immigrati minorenni” mentre se è un italiano “tre uomini, un gruppo di giovani, il fanzato ventenne”
invece di dire: “un disoccupato, un sensa tetto, un violento, un gruoppo di ragazzi con piccolo precedenti no denunciati”
hanno fatto un casino a varese per quell’extracomunitario(che per me potrebbe anche essere svizzero o americano) quando in 10 giorni ci sono state 5 violenze fatte da almeno 9 persone di cui solo 3 non italiane!!!
Postato da: claudio santini il 28.06.05 13:37
Caro Claudio, adesso siamo riusciti a capirci, sono d’accordo con te , nn è possibile per tutti, ma se fosse sicuro perchè nn i ragazzi a scuola, le mamma a fare alcuna spesa , recarsi alla posta o in banca , in soma un sacco di piccoli trasferte che si fano normalmente in machina , io ho avuto la fortuna di vivere a Roma è anche la enorme fortuna di alontanarmi un po, cmq ne anche nei piccoli centri c’è , ti dico di piu se esco a camminare cosa che de state faccio alla sera, devo calcolare di nn allontanarmi tropo perchè se si fa buio nn ci sono ne anche marciapiedi è molto pericoloso. così poco a poco giro meno a piede , meno in bicicletta e aspetto il mio compagno per andare IN MACHINA a fare tutti i piccoli giri.
Si, io credo che aiuterebbe il traffico, ma rispetto la tuo opinione.
Saluti
Io sono un tecnico delle industrie elettriche ( almeno così è scritto nel diploma ), ma posso dire di aver studiato tutte le possibilità esistenti di produrre energia elettrica, e credetemi, il nucleare non è così necessario come ci dicono. Il tema è assai ampio ma non è complesso. Con l’energia alternativa impostata come si deve sul territorio Italiano, saremmo in grado di produrre più che sufficentemente l’energia necessaria al paese. Il vero problema è che c’è troppo spreco di energia, molte persone sprecano veramente tanta, troppa energia elettrica inutilmente…..ci stiamo troppo americanizzando!!! ( vedi anche il tema dell’obesità mac donald ecc…..).
Secondo me se tutti fossimo in grado di utilizzare in maniera saggia l’energia che ci viene data, la domanda di elettricità calerebbe a picco.
Vedi il Giappone sui condizionatori! Quindi viva l’energia alternativa, ma dobbiamo iniziare a pensare per il bene di tutti non solo per noi stessi, siamo o non siamo “fratelli d’Italia”?
Ma che discorso fa?
Ovviamente per ritornare al nucleare serve know how ed un programma serio. Ma anche senza ritorno al nucleare serve un programma serio sullo smaltimewnto di rifiuti!!!
Al momento in Italia abbiamo solo gli aspetti negativi (scorie,centrali da decommissionare,energia nucleare da pagare ad altri paesi-vedi francia e svizzera) e nessuno dei positivi del nucleare.
Noi di fatto il nucleare lo paghiamo … ma quello degli altri!!!!
NON E’ COLPA DEL NUCLEARE SE L’ITALIA NON RIESCE A GESTIRE LE SUE SCORIE OSPEDALIERE!!!!!!!
Non sono contrario alle piste ciclabili, ma in molti casi non si puo’ usare, d’inverno fa troppo freddo. e d’estate, io vado a lavoro in gacca e cravatta, certo se ci fossero degli spogliatoi sul posto di lavoro, dove mi posso cambiare e fare la doccia, e una pista cilabile complanare al raccordo di roma, non sarebbe male, 30km si fanno in un ora sia con la bici che con la macchina nel traffico (parlo del mio caso, in altri casi è peggio). il proble che gli spogliatoi non ci saranno mai ed antrare in una società di servizi, in bermuda e maglietta tuto fradicio di sudore non mi sembra fattibile.
Se devo uscire la sere uguale, ci dovrebbero essere degli spogliato nei ristoranti,pizzerie, pub, discoteche con tanto di doccia, le strade anche fuori citta devono esser tutte molto illuminate, altrimenti rischi la vita!!!
Se ci fossero piste ciclabili ovunque, parlo di Roma, la gente le userebbe la domenica, gli adolescenti nei pomeriggi quotidiani, sarebbe sicuramente una manna per le attivita fisica, siminuirebbero gli obesi e i sovrappeso, ma non il traffico!!
Io mi arrabbio quando penso che lo stesso uomo che é andato sulla luna mi dice che l’energia eolica é troppo cara, l’impatto ambientale… E che impatto ci da la immensa quantitá di scoria radioattiva prodotta ogni anno!
A volte penso che ci stanno nascondendo le scoperte che potrebbero rivoluzionare la produzione d’energia perché non danno soldi.
Il petrolio, per esempio, da soldi all’ emirato, da soldi a chi lo trasporta, da soldi ai diversi intermediari, da i soldi a chi inquina e a chi ripulisce l’aria.
L’energia eolica no.
E’ un’elica che sta li e non dice niente. Ti chiede che l’ingrassi una volta ogni tanto. Peró l’ingrasso non da soldi. E se non compro la quota di Kioto non muovo i dollari.
In Spagna, dove vivo, ci sono grandi zone desertiche, con grandi venti dall’ Africa.
Il governo, proprio lí, sta montando un cimitero di scorie.
L’impianto è abbastanza costoso se lo denunci legalmente all’enel! costa da 5.000 a 7.000 euro pero’ produci 700 kw e il fa bisogno è 300 kw il resto lo vendi!
Altrimenti i pannelli fotovoltaici sono facili da autocostruire ma non legale anche se funzionanti
non sono pregiudizialmente contraria al nucleare di per sé, solo che ora è ridicolmente tardi per installare o riattivare delle centrali che sarebbero operative solo tra molti anni; la nostra tecnologia nel campo è pari a zero e dovremmo importarla; i costi sarebbero mostruosi; il nostro è un territorio soggetto ad altissimo rischio idrogeologico e sismico; e poi, diciamocelo chiaramente, ragazzi, io ai miei compatrioti una centrale nucleare non gliela farei gestire. e poi le scorie chi le gestisce, la mafia? e il personale tecnico delle centrali con altissime responsabilità, come lo assumiamo, per concorso pubblico dove passa il nipote dell’assessore ai lavori pubblici di Roccacannuccia?
Non scherziamo. No. Zero. Al limite avvisatemi per tempo che me ne vado IL PIù LONTANO POSSIBILE.
Non diciamo cavolate, la macchina non puo’ essere sostituita dalla bicicletta,
Postato da: claudio santini il 28.06.05 13:06
Non potresti , per esempio dire, nel mio caso nn posso sostituire la bicicletta con la machina, perchè sempre prima squalificare e poi mettersi come unica verità, ce ne sono tante realtà diverse è se ci fossero piu piste ciclabili parallela alla strada sarebbe utile anche nelle grandi città , nn hai mai visto, al meno in un documentale, delle città provviste di piste dove 1/2 popolazione si muove anche 30 km con la bicicletta in assoluta sicuressa.
Ringrazio il Sig. Onesti per il suo intervento sul Biodiesel. Aggiungo solo che il Ministro delle Finanze e quello delle Politiche Agricole litigano furiosamente perchè il primo ha bisogno dei nostri soldi (che entrano grazie alle tasse sul diesel), mentre il secondo vorrebbe riconvertirer a colza e barbabietole vasti appezzamenti di terreno (ma non può, per i motivi da Lei ben spiegati). Ergo, noi e i ns figli respiriamo m***a perchè allo Stato tornino i conti.
E anch’io, cara Daniela, andrei volentieri a lavorare in bicicletta, se l’intero percorso (21 km) fosse sicuro! Percorrerei all’inverso lo stesso percorso che mio padre e mio nonno facevano OGNI GIORNO in bicicletta 60 anni fa, non avrei bisogno di pagare una palestra dove il condizionatore, per di più, va a manetta…non è assurdo il modo e il mondo in cui viviamo? Ho aspettato l’estate per poter passare i pomeriggi all’aperto coi miei figli, e adesso mi dicono di tenerli al chiuso per via dell’ozono, che è – ma guarda un po’ – SOPRATTUTTO nelle zone verdi…non è diabolico tutto ciò??
“tra il 60 e l’80 l’italia ha prodotto circa 12*20= 240GW quindi circa 1/100 quindi se in questi 28 anni avrà in % la stessa produzione di energia nucleare di allora, produrrebbe 100*8000mc=800’000mc di scorie, pari ad 10 campi di calcio con 80 metri di scorie e noi dovremmo poi controllare, monitorare per centinai di migliaia di anni tutti e 80 metri di scorie radiattive su 10 campi di calcio.”
Ma dai ci penseranno i nostri lungimiranti politici a darle ai nostri alleati ,che ne farranno un buon uso con le attuali e future guerre che ci attendono, per fare proiettili all’uranio impoverito, che fanno tanta bene alle popolazioni dei paesi che non vivevano in paesi liberi.
Anch’io volevo mettere i pannelli solari. Che ho fatto? Ho scritto pannellisolari ed ho cliccato invio. Ci sono parecchi siti che ti informano anche sui prezzi, sulle varie problematiche relative a questi pannelli, sulla manutenzione.
Mi sono scoraggiato!! E fatto sta che ancora non ho deciso come cavolo riscaldare casa. Spero che nel giro di due anni le cose cambino, ed allora potrei optare per questi benedetti pannelli.
S C A D A L O — P A R M A L A T — NESSUNO IN CARCERE ???? E LA PENA DI MORTE DOV’è ???
SALUTI
P.S. BEPPE COSA è SUCCESSO AL PROCESSO PARMALAT ????
Postato da: Francesco Seddio il 28.06.05 12:57
Frase detta da Al Pacino nel “Padrino 3” “piu salgo in alto piu corruzione trovo” , diceva lui che era un mafioso (parlava del vaticano, ma è lo steso)
Non diciamo cavolate, la macchina non puo’ essere sostituita dalla bicicletta, io per andare a lavorare devo fare 30km all’andata e altrettanti a ritorno, e non cambio comune (Roma) per andare al centro devo fare 20km, da alcuni miei amici 15, se ci fossero mezzi pubblici decenti il problema sarebbe sicuramente migliore ma dovrebbero esserci 24ore su 24, tutti i giorni, frequenti e che portano dovunque (costerebbero + del taxi)
Prezzo della benzina..
Il ministro Scajola recentemente, quando gli è stato chisto che provvedimento avrebbe preso per contrastare l’aumento dei prezzi del greggio ha risposto “ci stiamo lavorando”, il giornalista ha insistito, e il ministro “ci stiamo lavorando”. Traduzione: “non abbiamo la più pallida idea di che pesci pigliare!”.
L’idea è quella di abbassare le accise: una boiata pazzesca!Non servirebbe che a spostare in là il problema di una settimana!
L’unico provvedimento sensato da parte del governo è stato quello di finanziare l’acquisto di auto elettriche/ibride, provvedimento che guarda al futuro rinnovando il parco macchine…
PECCATO CHE ORA QUESTI INCENTIVI DA QUEST’ANNO NON CI SONO PIU’!!!!
Personalmente penso che adesso comunque sarà incrementata la ricerca relativamente ai mezzi di trasporto che utilizzano fonti alternative,per due motivi:
1)La domanda di pertrolio,causa richiesta da parte dei Cinesi, è in aumento e quindi le famose “lobby dei petrolieri”non contrasteranno più lo sviluppo di fonti alternative, in quanto la domanda di petrolio non mancherà mai.
2)E’fisiologico che se il prezzo del combustibile aumenta, in occidente la gente sarà sempre meno disposta a spendere.Quindi,dopo una iniziale riduzione dei consumi,si cercheranno necessariamente delle vie alternative.
Un tafano mette in marcia una mandria di bisonti.
Da un piccolo seme nasce la grande quercia.
Un piccolo fiocco che cede può scatenare una valanga.
La massa non conta finchè tutti vanno in direzioni diverse.
Anche il mare ha avuto la sua prima goccia.
La debole voce di un solo uomo non arriva alle ultime file ma si vede la direzione indicata dal suo braccio teso.
Grazie Beppe!
x Massimiliano Montelatici:
Bella!
E’ venuta proprio bene la tua tabella, non si capisce niente!
Ma perchè costruiscono tutti questi prototipi che vanno con le celle a combustibile, a idrogeno o coi pannelli solari e che esistono da anni? Per farci rodere il fegato.
A cosa servono? A niente.
A chi interessano? A nessuno.
Come va il mondo? A carbone.
Come va il mondo? A soldi.
Quanto costa il diesel? Tanto tanto tanto tanto tanto!
Voglio dare altre informazioni sulla fusione fredda: la commissione che valutò il lavoro di Pons e Fleishman fu nominata nel 1991 da Jeorge Bush senior, cioè un petroliere ha commissionato un’ inchiesta su di una fonte energetica alternativa al petrolio.
La commissione diede, ovviamente, parere negativo sulla fusione fredda anzi si disse che fu: “La più grande frode della storia della scienza”.
Ma ci fu un uomo, uno scienziato che raccolse i dati della commissione e ne denuncio l’ alterazione.
Questa persona era un professore che studiava la free energy e disse che fu la commissione di Bush a commettere “La più grande frode contro l’ umanità”, perhé la fusione fredda funzionava.
Questo scienziato, Eugene Mallove, è morto (in circostanze molto, ma molto misteriose) e tutto fu insabbiato.
P.S.
Gli americani NON andranno mai via dall’ Iraq perché è da lì che lanceranno l’ attacco all’ Iran altro grande produttore di petrolio
Scusami Beppe, ma la tabella non mi è chiara. Il totale del 2002 è 15.500 TWh, quello del 2030 è 31.000 TWh. Quindi il 16 per cento di 15.500 è 2.480 TWh. Invece l’8,5 per cento di 31.000 è 2.635 TWh… da come riesco a leggere la tabella io il nucleare aumenterà! Non è che manca qualche indicazione? O hai banalmente letto male i dati?
Grazie
Elena
Ciao ho notato una cosa: nella tabella è indicato il totale in Tera Watt per ora (1 TWh = mille miliardi di Watt per ora), nel 2002 15500 TWh, nel 2030 è previsto 31000 TWh, ossia il doppio.
Quindi se riconsideriamo le percentuali in rapporto all’energia prodotta in un caso e nell’altro abbiamo:
Per fare un esempio, il nucelare: il 16% nel 2002 su base 15500 Twh equivarrebbe all’8% su base 31000 Twh. Nel 2030 si prevede l’8,5% quindi si prevede un, seppur modesto, aumento di produzione energetica nucleare.
Facciamo la stessa considerazione per il carbone (che sorpresa!), che nel 2002 ha rappresentato il 39% della produzione energetica (di tot 15500 TWh), contro gli ipotetici 31000 Twh sarebbe solo il 19,5% quindi per il 2030 si prevede un FORTISSIMO aumento nella produzione energetica carbonifera, quasi il doppio.
nucelare: il 16% nel 2002 su base 15500 Twh equivarrebbe all’8% su base 31000 Twh. Nel 2030 si prevede l’8,5% quindi si prevede un, seppur modesto, aumento di produzione energetica nucleare.
Lo stesso discorso vale per tutte le altre fonti. Quindi si prevede un ulteriore fortissimo aumento nell’uso del gas (bene), notevole aumento della produzione idroelettrica (bene), il petrolio calerà, ma non tanto quanto doveva sembrare, solo un pochino rispetto a oggi (ma chi ci crede?).
Le “altre rinnovabili” dovrebbero quadrulpicare… speriamo!
Che mondo di bla bla, tecnologia tecnologia… ma alla fine andiamo (e andremo) avanti ancora col carbone…
caro grillo, sono un tuo strenue sostenitore nonchè un assiduo lettore del tuo blog ma ciò non mi impedisce di leggere criticamente le tue informazioni.
dalla tabella che pubblichi si evince che è vero che la produzione a carbone scende in percentuale dal 39 al 37% ma è anche vero che il consumo totale di energia raddoppia nel 2030. questo mi fa pensare che o le centrali a carbone esistenti raddoppiano quasi la produzione o raddoppiano di numero. ti pare?
baci
in Italia non abbiamo la fortuna di avere una caldaia naturale gratis grande come quella che si ritrovano sotto i loro piedi gli islandesi,ma cmq viene sfruttata l’energia geotermica presente anche nel nostro territorio.
per esempio la centrale di Lardarello in Toscana è geotermica.
non ti sò dire se questa risorsa è efficacemente sfruttata in tutta Italia(ammesso che sia possibile farlo),ma cmq non ci garantirebbe l’autonomia energetica(è poca energia).
beppe, le centrali nucleari proccupano tutti, il problema è che non è possibile che andiamo avanti a comprare energia dalla francia..
gli incidenti che elenchi sono terrificanti.. ho trovato qui una lista di incidenti nucleari, ma il più vecchio risale a 10 anni fa.
Forse la tecnologia adesso può riservarci più sicurezza..
Nel post sul clima io dicevo in altri termini questo.
Calore = energia
Entropia = funzione di calore e temperatura
l’Entropia dell’universo è in costante aumento (perché bruciamo sempre più energia e produciamo calore)
Entropia = disordine
Alla fine ci sarà disordine massimo, nell’universo.
Sono tutti modi abbastanza semplici (concetti di Fisica terra-terra) che la gente non considera. Meglio dare più credito agli economisti: aumentiamo i profitti, la produttività, gli utili…..avremo più benessere.
già che si parla di bici sottolineo che… chi fa lavoro di ufficio passa almeno l’80 % del suo tempo seduto o sdraiato (domendo, andando in macchina, lavorando… in un paub, al cinema e così via)…
Andare in bici fa bene alla salute.. andare in macchina no!
Visto che leiè un illuminato per il Nucleare, dovrebbe spiegarmi perchè in Italia dove non siamo in grado di smaltire i rifiuti tradizionali, dovremmo essere sicuri con nucleare e scorie al seguito. Io l’energia la produca a casa mia con due pannelli fotovoltaici e mi posso permettere di tenere acceso la luce tutto il giorno e la notte tanto paga il sole!
Inizi ad umanizzarsi prima di scrivere che il nucleare è sicuro!
Se veramente a qualcuno l’interessase iniziare con delle soluzioni possibili o al meno abbassare la contaminazione ci sarebbe nelle priorità dei sindaci di tutta Italia di creare una vera e continuativa ciclabile, io nn guido, mi piace camminare e mi piacerebbe usare di piu la bicicletta, ci sarebbe un sacco di persone che potrebbero muoversi così,ma nn lo fano perchè è veramente pericoloso, nella zona dove avito solo gli extracomunitari la usano, specialmente gl’indiani ma purtroppo è di tutti i giorni la notizia che qualch’uno finisce sotto le ruote di una machina.
Qua il sindaco è cambiato da poco , il presidente della provincia pure ma ne quelli che se ne sono andati ne quelli che sono arrivati ne hanno mai parlato.
So che in confronto di quelli che sano tanto sulla energia questa mio è uno sfogo provinciale, ma costerebbe molto poco ,guardate i paesi del nord europa , da piccoli usano la bici come il miglior trasporto è diventa una abitudine sana e nn inquinante
Qualcuno di quelli che promuovono l’idrogeno ha idea di come si produce? di che costo energetico ha tirare fuori l’idrogeno dall’acqua? non si trova in natura…da dove lo prendiamo?
dal mare??? siamo sicuri di voler danneggiare il mare ( e di conseguenza l’equilibrio biologico del sistema ) per produrre energia?
Il mondo, naturalmente, ha una sua fonte energetica principale su cui si basa ed è il sole.
Secondo me tutti ragionano in termini di:
“C’è un bisogno crescente di energia.. troviamola!” senza pensare che forse non siamo nel paese dei balocchi e non è detto che solo perchè NOI desideriamo tanta energia ce ne debba essere per forza.
L’unica soluzione è il cambiamento della modalità di vita, la riduzione dei consumi energetici, l’utilizzo dell’energia solare.
Ci stiamo mangiando la terra sotto i piedi…
speriamo bene!
Ciao
Mike
Ma non sara’ che questo allarmismo sul caldo e rischio blackout e’ tutta una manovra per far credere agli italiani che senza nucleare non si va avanti?
Ciao
mi spiace ti sbagli.
una centrale idroelettrica non può erogare energia elettrica per le intere 24 ore(o più..se ne fosse capace).
prima o poi l’invaso a monte della centrale arriverebbe a un livello dell’acqua così basso da non poter ricavare un quantitativo adeguato di energia elettrica(è addirittura impossibile ricavare energia).
alla fine del suo ciclo produttivo giornaliero qualsiasi centrale idroelettrica deve ricaricare gli invasi.(pompaggio)
il pompaggio avviene prelevando energia elettrica dalla rete e quindi qlcs deve produrla…quel qlcs è costituito dalle centrali termoelettriche.
le centrali idroelettriche nelle attuali reti elettriche nazionali servono e sono servite per: potenza di riserva immediatamente disponibiile in caso di emergenza o picchi di richiesta,potenza normalmente necessaria(piccola quota),”motori di avviamento” delle centrali termoelettriche.
l’aumento della quota di energia elettrica prodotta dalle centrali idroelettriche è vincolato alla disponibilità di acqua e alla caratteristiche del suolo.
per esempio,dei circa 50000MW di massima richiesta che avviene quasi ogni giorno in Italia le idroelettriche producono al massimo circa 10000MW.
le centrali idroelettriche sono utilizzate principalmente per coprire i picchi di energia.
le centrali termoelettriche(specie quelle di elevata potenza) costituiscono,invece,una sorta di zoccolo duro della produzione energetica complessiva e funzionano quasi semprea alla massima potenza.
la discontinuità di funzionamento di uan centrale idrolettrica è “fisiologica”…è insita nella sua “natura”.
tanto più grande è l’energia elettrica fornita dalle centrali idrolettriche tanto più grande è l’energia elettrica richiesta per il pompaggio…quindi alla fine serve sempre un’altra fonte di energia elettrica.
in parole povere…la quota di energia prodotta dalle centrali idroelettriche è limitata a quel 15%-20% circa.
Sono completamente ignorante per quanto concerne le problematiche energetiche e gli sviluppi tecnologici relativi ad esse; qualte tempo fa, non miricordo bene dove lessi un articolo sull’Islanda e sulle fonti di energia. Mi ricordo che si diceva che l’Islanda stava sfruttanto l’energia del sottosuolo, in quanto terra ricca di vulcani, per creare idrogeno, elemento che non si trova in natura, con lo scopo di diventare il primo paese al mondo nell’esportazionem dell’idrogeno ed essere il primo paese al mondo completamente INDIPENDENTE dal petrolio. Come idea non credo che sia malvagia e mi chiedo se sia possibile attuare una politica del genere in Italia. Certo non abbiamo la potenza magmatica che possiede l’Islanda, ma abbiamo il sole, il vento e il mare ed anche alcuni vulcani attivi. Si può sfruttare quest’energia per la produzione di idrogeno in scala industriale? Può essere sufficiente quest’energia per il fabbisogno italiano? Quello che sta facendo l’Islanda può essere fattibile in Italia?
Grazie, Emiliano Sabatini.
Smettere di bruciare idrocarburi nei motori è un sogno, ma anche una necessità. Sì, un sogno perché allo stadio attuale della tecnologia e dell’industrializzazione le alternative, completamente carbon-free, sono ben lungi da venire, mentre la ricerca di soluzioni differenti è un’esigenza perché le riserve di petrolio non sono inesauribili e come George Olah, premio Nobel per la chimica del 1996, sostiene da anni, bruciare idrocarburi, materia prima non rinnovabile e a “rischio di estinzione” è uno spreco: non solo si danneggia l’ambiente e si riduce l’approvvigionamento di elementi di base per realizzare i materiali sintetici dai quali si dipende enormemente.
Quali sono le alternative? Una su tutte: il motore elettrico, ma qui sorge subito il problema di come alimentarlo, cioè come fare per fornire l’energia necessaria. Già perché automobili e veicoli commerciali non possono avere il trolley come i treni, i tram o il filobus: è indispensabile generare energia a bordo. Le strade sono due: le batterie chimiche e le celle a combustibile.
L’auto elettrica.
Nel primo caso, i convenzionali accumulatori con piombo e acido solforico non sono la soluzione giusta: pesano troppo e per muovere una vettura occorrono pacchi da 10 a 20 unità e fanno sorgere tre ordini di problemi: l’autonomia, la ricarica e lo smaltimento. Occorre, infatti, che siano in grado di fornire energia per lungo tempo e attualmente l’autonomia è confinata in un paio di centinaia di chilometri. Decisamente troppo poco, senza considerare anche le prestazioni scarse a causa del peso della vettura e della limitata erogazione di corrente. Le batterie vanno dunque ricaricate con frequenza e si pone il macroproblema della produzione di energia necessaria: si può, da un lato, ricorrere alla rete domestica/industriale dove la corrente è prodotta da centrali a gas, a carbone, a olio combustibile, oppure nucleari (non in Italia) o idroelettriche. È possibile anche impiegare centrali non massive (eoliche e solari), magari sfruttare l’energia elettrica di origine fotovoltaica prodotta il loco grazie pannelli posti sui tetti delle abitazioni. E in questo caso la ricerca si sta concentrando sull’incremento dell’efficienza delle celle. Lo smaltimento di batterie tradizionali è poi antiecologico: la vettura, è vero, non produce emissioni durante la marcia, ma il piombo e l’acido contenuto nelle sue batterie, che vanno sostituite tutte in breve tempo (18-24 mesi al massimo) comporta fenomeno di inquinamento.
Ioni di litio.
La frontiera dell’auto elettrica passa però dalle batterie a ioni di litio. Utilizzando la tecnologia in uso per telefoni cellulari e computer portatili si ottiene elevata autonomia e peso contenuto. I primi risultati su prototipi sono incoraggianti.
Le pile a combustibile e l’idrogeno.
La ricerca scientifica si sta concentrando sull’evoluzione degli accumulatori: l’obiettivo è aumentare la capacità delle batterie utilizzando tecnologie mutuate da quelle in degli accumulatori usati nei cellulari con sistemi basati su pile agli ioni di litio. In effetti, l’autonomia dei telefonini è aumentata a dismisura e le batterie sono più piccole che in passato, ma gran parte del merito è del progresso della microelettronica che ha permesso di costruire circuiti con un limitato assorbimento elettrico, perché in realtà la capacità degli accumulatori non è migliorata di molto, tant’è che alcuni protagonisti dell’elettronica di consumo stanno studiando pile a combustibile. Già, le celle a combustibile che sono indicate come il futuro dell’auto elettrica e l’elemento cardine di quella rivoluzione dell’idrogeno ora tanto di moda, ma dalle poco solide fondamenta economiche e di fattibilità industriale.
L’idrogeno può essere utilizzato in due modi. Bruciato dentro i cilindri di comuni propulsori a combustione interna, la strada preferita da Bmw, oppure sfruttato per alimentare celle a combustibile che producono l’energia elettrica in gran quantità per alimentare motori elettrici.
Il principio di funzionamento delle celle a combustibile (o fuel cell) fu scoperto nel 1839 dal fisico inglese William Grove e le prime applicazioni concrete risalgono alle missioni spaziali. Si tratta di generatori chimici di energia elettrica che sfruttano il principio inverso a quello dell’elettrolisi, dove la corrente elettrica scinde le molecole di acqua in idrogeno e ossigeno. Al contrario, nelle fuel cell questi due gas reagiscono l’uno con l’altro producendo energia elettrica e liberando acqua. Una pila a combustibile è quindi composta da un elemento in cui idrogeno e ossigeno vengono a contatto creando una differenza di potenziali ai capi di un anodo e di un catodo separati, nei sistemi più moderni, da una sottile membrana polimerica.
La sfida delle fuel cell.
La ricerca tecnologica punta sulla riduzione degli ingombri, dei pesi e dei costi. I problemi, infatti, sono enormi e vertono principalmente sull’impiego dell’idrogeno, un gas che non esiste libero in natura ma va prodotto, scindendo molecole di acqua o ottenuto dagli idrocarburi. Per fare questo occorre spendere energia, e questo limita il rendimento complessivo, e altra energia va spesa per immagazzinarlo a pressioni elevatissime (oltre i 300 bar!) perché a pressione ambientale per conservare un chilo di idrogeno occorre un serbatotoio grande come un’intera autobotte. La ricerca scommette da tempo su serbatoi-spugna ma i costi sono esorbitanti e la strategia sembra essere quella di andare per gradi, un passo alla volta, magari utilizzando la via intermedia della conversione di idrocarburi a bordo del veicolo.
Le vetture a fuel cell presentano molti vantaggi rispetto a veicoli con motore a ciclo otto o con propulsione elettrica e accumulatori. Qualora questi generatori elettrochimici siano alimentati direttamente da idrogeno si realizza uno Zev (Zero emission vehicle) o, se si usano gli altri schemi, un veicolo a emissioni quasi nulle (Near zero-emission vehicle – Nzev).
DaimlerChrylser, il costruttore che più di tutti crede alla sfide delle fuel cell, ha prima sviluppato la serie di prototipi Necar, l’ultimo dei quali utilizzava generatori alimentati a metanolo. Un’altra strada per evitare l’uso diretto dell’idrogeno, insieme a quella di utilizzare un refomer alimentato da un comune idrocarburo, soluzione questa non troppo conveniente nel bilancio energetico complessivo. L’obiettivo di DaimlerChrysler e delle altre case automobilistiche (Fiat con la 600, Ford con Focus per esempio) è non fermarsi: continuare a progettare prototipi e arrivare vicini alla produzione di serie. Mercedes dopo le Necar adesso ha costruito la Classe A F-Cell con idrogeno contenuto in un serbatoio a 350 bar. L’auto funziona, è efficiente, costa ancora uno sproposito ma è un passo avanti verso la produzione di serie e l’avvio delle vendite.
La configurazione con idrogeno a bordo è più semplice rispetto a quella che prevede la trasformazione, tuttavia vi sono problemi di costi, di distribuzione e di sicurezza. La ricerca è orientata a comprimere fino a 2-300 bar l’idrogeno in serbatoi speciali oppure a utilizzare idrogeno liquido (sistema che è però molto costoso) o, ancora, usare “spugne” di idruri metallici.
La seconda architettura – produzione di idrogeno a bordo con conversione di idrocarburi, anche benzina – pare essere una scelta più praticabile nel breve termine poiché i derivati del petrolio continuerebbero a mantenere un ruolo importante nell’autotrazione.
La terza ipotesi, che richiede ancora affinamenti e ricerche, è l’utilizzo delle cosiddette Dmfc (celle a combustibile polimeriche a metanolo diretto) dove il combustibile non è idrogeno bensì metanolo. In questo modo si semplifica la struttura e si riducono i costi eliminando serbatoi e reformer.
Ad ogni modo le emissioni sono comunque molto più contenute rispetto ai propulsori tradizionali e i rendimenti più elevati benché i progressi sui diesel (common rail) e sull’iniezione diretta di benzina potrebbero rendere i “vecchi” motori ancora competitivi.
Il miracolo delle economie di scala.
La rivoluzione dell’auto a celle a combustibile non ne sicura ne è immediata e i costruttori sono pienamente consapevoli che non si può cambiare dall’oggi al domani un modello economico planetario bastato sull’estrazione, la vendita la trasformazione di idrocarburi e puntano a un cambiamento lento. Del resto l’ostacolo dei costi non è insormontabile quando si riesce ad abbinare la tecnologie con le economie di scala.
Alla fine degli anni Quaranta l’Ibm credeva che in futuro il mercato dei computer avrebbe potuto assorbire meno di dieci unità, poi vennero i minicomputer e poi sulla scia della rivoluzione della microelettronica i personal computer. Risultato: sulla scrivania abbiamo macchine così potenti da non essere neanche ipotizzabile a una frazione infinitesimale del costo della prima generazione. Un simile trend potrebbe avvenire anche con le celle a combustibile e le vetture potrebbero essere disponibili a costi paragonabili a quelle tradizionali attraverso una strategia di lenta, progressiva ma inesorabile diffusione. Ma anche se si riuscisse ad abbattere i costi delle celle, sulla carta rimangono tutti i problemi di distribuzione di un gas raro e costoso da produrre e da distribuire. Un idrogenodotto, anche per motivi di sicurezza, non è ipotizzabile e l’alternativa pare essere quella di produrre il gas direttamente nel distributore dalla conversione del metano in idrogeno liberando anidride carbonica. E a questo punto bisogna trovare un sistema per “confinarla” a meno che non si voglia incrementare l’effetto serra che invece l’auto pulita e carbon-free vuole ridurre. Infine tra le strade per produrre idrogeno sembra promettente l’utilizzo dell’energia solare per scindere le molecole di acqua.
Un futuro lontano.
I tempi sono molto lunghi. Per l’avvio di una commercializzazione le case stimano l’anno 2010, ma la rivoluzione di massa potrebbe avvenire nell’arco di 20 e anche 30 anni.
Le f uel cell sono una distruptive technology per l’industria dell’auto, una tecnologia capace di cambiarne completamente il business, i processi e i prodotti. Al di là dell’aspetto esterno della carrozzeria (che potrebbe non differire troppo in futuro) quello che cambierà è la struttura dell’auto: i motori elettrici non hanno bisogno di cambio e tutti i gruppi meccanici, come nel prototipo Autonomy di Gm, sono alloggiati in una piattaforma integrata, mentre i motori sono calettati direttamente sulle quattro ruote. Destinati a mutare anche i modelli di business e le competenze delle case automobilistiche che si basano in gran parte nella progettazione/produzione di motori a scoppio. Non a caso, costruttori come Bmw puntano a bruciare l’idrogeno in motori a pistoni, così da preservare l’intero know-how tecnico e commerciale.
L’auto a fuel cell potrebbe essere una trasformazione epocale, ma la sfida, anche in termini di guidabilità e prestazioni, è tutta da affrontare. Non è comunque chiaro se e quando le riserve petrolifere si esauriranno, ma un punto fermo c’è: è indispensabile ridurre i consumi, per inquinare di meno e risparmiare materie prime.
Le macchine ibride: una realtà concreta.
Negli ultimi anni i motori, in particolare, hanno fatto passi da gigante, e a patto di non esagerare cioè la potenza specifica, come sta avvenendo ora, i turbodiesel con iniezione diretta ad accumulo di carburante (common rail e iniettore pompa) garantiscono prestazioni esuberante e bassi consumi. Ma si può fare di più con le vetture ibride, spinte cioè da gruppi motopropulsori che abbinano un motore elettrico con uno a combustione interna. Il primo per la marcia in città, il secondo quando si richiedono prestazioni più elevate come in autostrada, oppure tutte e due lavorano in tandem per offrire più spunto. Il risultato è una vettura dall’impatto ambientale minimale, concorrenziale, soprattutto se si utilizza un motore diesel con le celle a combustibile nel bilancio complessivo dal pozzo alle ruote, «from well to wheel».
La macchina ibrida non è un sogno del futuro, esiste già e si può comprare. Anche in Italia. Si chiama Toyota Prius e si basa su una tecnologia che ora Ford utilizza in licenza, contribuisce a sviluppare e ha montato su un fuoristrada Explorer in vendita negli Stati Uniti da qualche mese. Il successo di Prius e gli innegabili vantaggi della tecnica ibrida hanno spinto la connazionale Honda a introdurre la sua Insight anche in europa all’interno di un piano che coinvolge l’Italia e comporterà la vendita anche di versioni “hybrid” della popolare Jazz, mentre negli Usa è in vendita una versione ibrida della grossa berlina Accord. Anche i costruttori europei si sono accorti che l’ibrido è probabilmente un’architettura vincente e attualmente sostenibile: bassi consumi, impatto ambientale limitato e addirittura nullo durante la marcia completamente elettrica. Ed ecco che da Renault a Psa, fino a Mercedes, si moltiplicano iniziative e progetti per l’ibrido made in Europe.
Io penso che in Italia, di trovare una soluzione non interessa a nessuno xchè, purtroppo x loro, ci rimette lo STATO! CAPITO!! Lo STATO!? Ma non dovremmo essere noi, lo STATO?
Ringraziando sentitamente, l’occasione è lieta per porgere MAVAFFANC**O, BRUTTI PEZZI DI M***A!!!
Stiamo qua ad ammazzarci tra noi, a contrariarci se qualche osservazione è un pochettino fuori posto, quando ci stanno prendendo per il c**o!
PENSATE E MEDITATE che quello che ho scritto, giè altri lo dicono da tempo.
Buon lavoro a tutti.
Ciao Beppe
Credo che un giorno diverrai rassegnato e malinconico come lo divenne Gaber verso la fine…anche lui era forte,dissacratore,graffiante e stracolmo di grinta.
La tua informazione e’ utile ed inutile allo stesso tempo…le stesse persone che la leggono oggi, finiranno per amareggiarsi leggendola ancora domani…dato che comunque non possono intervenire per cambiare uno status quo eterno, indistruttibile.
Non vorranno piu’ leggerla perche’ a lungo andare fa male…sottolinea il preciso concetto della nostra impotenza su tutto.
Se continui a scrivere sulla falsita’ del mondo e di chi lo comanda…in un blog…finirai anche tu per deprimerti nel leggere i nostri commenti.
Commenti altro non sono che commenti.
Parole di cui non resta niente.
Beppe fai sto partito…e’ l’unica alternativa valida.
Hai il mio voto.
dal mio punto di vista e devo ammetere non propriamente tecnico, credo dovremmo affrontare il problema energia in 3 grossi gruppi:
1) quella necessaria ai motori di qualsiasi veicolo a 4 ruote
2) quella necessaria al comparto industriale planetario
3) quello necessario ad uso civile come produzione di elettricità e/o riscladamento ove necessario.
A)se dovessimo analizzare il tasso di crescita in termini di popolazione e PIL di paesi quali Cina e India ed ipotizzando che nel migliorare le loro condizioni di vita ogni nucleo famigliare gradirebbe avere una utilitaria…è facile immaginare che da qui a 20 anni dovremmo necessariamente sigillare casa ed uscire con le maschere ad ossigeno. di conseguenza essendo il fenomeno di sviluppo sociologico ed insito nell’uomo la ricerca del benessere, credo che la svolta dovrebbe necessriamente essere IDROGENO PER TUTTI A PARTIRE DA ORA CON UNA RICONVERSIONE A LIVELLO PLANETARIO DI TUTTE LE DANNATE POMPE DI BENZINA….e smettiamola con le balle del metano e gpl pulito, il diesel ecologico, le marmitte cataliche!!!
B)energia ad uso industriale….purtroppo l’eolico, il moto ondoso, il solare ed altre fonti…non potranno mai e poi mai sopperire al fabbisogno energetico industriale planetario…è semplicemente impossibile…e pensare che il capitale smetta di investire in futilità…è pura demagogia…perlomeno limitiamo i danni…possaimo con l’idrolelettrico? NO… le riserve di acqua del pianeta sono in via di esaurimento e pensare di fare ulteriori dighe è impensabile. potremmo ipotizzare l’utilizzo dei letami naturali d’allevamento come bio gas…uno studio, nemmeo molto complicato potrebbe determinare quanto biogas sarebbe necessario in ogni paese ed allestire centrali di energia in merito se non addirittura fornire con aiuto governativo tale impianto direttamente alle industrie. esistono anche impianti di cogenerazione…vedasi smaltimento rifiuti oppure turbine che sfruttano la pressione del gas metano giaà presente nella ragnatela di condutture che dalla siberia vanno fino al portogallo oltre a quelle che giungono dall’africa..oppure nucleare, purché privo di casini ed effetti collateralei..ma resto piuttosto scettico in merito.
c) uso civile: VOGLIAMO I PANNELLI SOLARI E LE CELLULE FOTOVOLTAICHE CON CONTRIBUTO STATALE DEL 65% SUL COSTO DELL’IMPIANTO …E NON E’ UTOPIA…VEDASI AUSTRIA E PAESI UN PELO PIU’ CIVILI DI QUESTA GIUNGLA ITALIANA!!!!VOGLIAMO IL GEOTERMICO…VOGLIAMO IMPIANTI TIPO FINLANDIA…DOVE UN TUBO INSERITO FINO A 30MT DI PROFONDITA’ VIENE USATO COME SCAMBIATORE DI CALORE CON LA MASSA TERRESTRE E RISCALDA VILLETTE MONOFAMIGLIARI AL COMPLETO …E LI CI SONO -32° L’INVERNO…COSA SONO GENI LORO O PIRLA NOI?
Caro Beppe,
mi frulla sempre in mente da un po di tempo a questa parte la possibilità di riconvertire o costruire centrali elettrice ad idrogeno! Perché non se ne parla? Visto che per le auto dicono che per il momento c’è il problema, in realtà fittizio, della distribuzione, questo credo non sia un problema per un insediamento produttivo di energia.
Se credi utile qualche riflessione sulla mia idea, spero che tu possa fare da cassa di risonanza e sollevare la questione.
Ti ringrazio per l’opportunità di espressione.
Ciao
Giovanni
Porto una riflessione che mi è venuta in mente a seguito dell’ennesimo servizio TG sul caldo incombente.
Ogni cosa che facciamo scalda.
Ho studiato un po’ di fisica… beh… vogliamo fare qualcosa? ..non riusciamo a farla senza produrre calore. Certo! il frigo raffredda.. ma non produciamo freddo dalla materia come produciamo caldo con il fuoco.. no! per fare freddo dobbiamo produrre caldo.. mentre per produrre caldo non è necessario produrre freddo.
Non so se mi seguite.. la produzione di calore è un processo irreversibile… non si torna indietro.
Quando cuciniamo in casa accendiao i fornelli.. trasformiamo della materia (gas) in calore (e altri residui).. questo calore dove va a finire? nel mondo! Possiamo recuperare il calore e trasformarlo in materia per creare un ciclo?
Allo stato attuale delle cose no! per lo meno non ne ho sentito parlare..
Allora chiunque può capire che:
1) Ogni giorno, ogni cosa che brucia, trasofrma della MATERIA in CALORE:
MATERIA => CALORE
2) Non sappiamo come tornare indietro quindi:
NO CALORE => MATERIA
3) Viviamo nel mondo che è il luogo da cuo prendiamo MATERIA
4) Viviamo nel mondo che è il luogo in cui buttiamo il CALORE
Stiamo trasformando il mondo in calore.
ma non solo… quando trasformiamo materia in altra materia (produciamo oggetti) produciamo anche un po’ di calore, e produciamo degli SCARTI. Praticamente tutte le attività produttive sono irreversibili (anche il riciclaggio perchè dalla carta non puoi rifare il legno)e producono:
MATERIA = CALORE + SPAZZATURA + PRODOTTO
Il prodotto dopo pochi anni diventa spazzatura quindi quello che otteniamo è:
MONDO => CALORE + SPAZZATURA
( il simbolo => equivale a “diventa” o “trasformiamo”).
In pratica siamo come dei piccoli parassiti che rodono il mondo per trasformarlo in una massa di roba inutile e dannosa a noi stessi.
Perchè???
Cosa stiamo cercando???
COMODITA’!
Avete altre risposte?
Spero di aver interessato almeno una persona sulle 100 che ho annoiato.
Scusate ma mi sembra importante condividere questa cosa.
Ciao
Mike
la cosa più preoccupante secondo me non è tanto il discorso nucleare o non nucleare (io cmq rimango dell’idea che il nucleare “ben progettato” sia più sicuro e più efficiente di molti altri sistemi di produzione di energia, e abbiamo l’infinità dello spazio per buttare via le nostre schifezze…)bensì le previsioni di consumo da qui a 30 anni, assolutamente non sostenibili…
d’altra parte che è disposto a rinunciare al secondo (dico secondo per ottimismo) cellulare, alla terza auto (difficile condividerla con un parente o un vicino), al quarto televisore, al condizionatore, ecc. ecc.?
io per esempio non rinuncerei MAI al condizionatore… tu beppe? 🙂
lo stile di vita degli anni ’70 (inteso come mole di consumi pro-capite), che sarebbe quello che garantirebbe un vero sviluppo sostenibile per tutti, è morto e sepolto per sempre.
Rassegnamoci.
Nessuno può farci niente.
Nè con la non-violenza, nè con la violenza.
Ogni abitante sulla terra, mediamente può produrre circa 2 (? non ricordo il dato esatto, ma non ha rilevanza in questo contesto, a chi interessa guardi gli studi del wuppertal institute) tonnellate di CO2 all’anno…gli italiani ne producono mediamente 8, i tedeschi 10, gli usa 20…
cina e india sono di poco sotto questo valore,
per adesso…
PS: complimenti a chi ha scritto (non ricordo il nome) il commento riguardo al ragazzo cinese…
un esempio di civiltà ed intelligenza…
(e poi ci si chiede chi saranno i nuovi ebrei)
in italia fra il ’60 e ’80 abbiamo prodotto 8000mc di scrie di 3a categoria, le + radiottive, delle quali occorrono centinaia di migliaia di anni per farle decontaminare.
in italia, non siamo ancora riusciti a smaltirle, e parliamo di soli 8000mc, in poche parole un campo di calcio con 8 metri di scorie, questo in 20 per produrre un energia pari ad 1/4 di quella di oggi, considerando il trend della tebella, ogni anno c’è un aumento medio del 3.4% rispetto al 2002 (100% in 30 anni), quindi noi nei prossimi 30 anni dovremmo produrre (nel 2002 55GW, nel 230 circa 110GW), in 28 anni ( S[1,n,28]55*0.55*3.4*n GW= 55GW*S[1,n,28]1.87nGW ~ 55GW * S[1,n,28] 2n GW) = 55*2*406GW ~ 22TW prodotti fra il 2002 e il 2030 in italia (mooolto approssimativo) sempre se l’andamento medio mondiale si uguale a quello in italia.
tra il 60 e l’80 l’italia ha prodotto circa 12*20= 240GW quindi circa 1/100 quindi se in questi 28 anni avrà in % la stessa produzione di energia nucleare di allora, produrrebbe 100*8000mc=800’000mc di scorie, pari ad 10 campi di calcio con 80 metri di scorie e noi dovremmo poi controllare, monitorare per centinai di migliaia di anni tutti e 80 metri di scorie radiattive su 10 campi di calcio.
Naturalmente è una cosa molto approsimativa, i numeri non saranno sicuramente questo ma l’ordine di grandezza (100 volte) sicuramente si!!!
Quante parole… tutte idee ottime certo…
Ma avete idea del giro di soldi che crea il petrolio? Bene… di più!
Fin quando può continuare il giro di miliardi NESSUNO avrà interesse a investire in qualcos’altro.
Nemmeno i politici dei paesi che hanno bisogno di comprare il petrolio… non glielo permetterebbero i loro “amici” petrolieri!
E’ possibile? O è una mia follia? Magari un pò estremizzata ma, chissà…
Ma quanti anni hai?
Ma cosa vuoi da Beppe e dal suo Blog?
Prima minacci di riempire la posta dello staff perche’ non fanno come dici tu, poi gli dici di vergognarsi, poi dici che non scriverai piu’, (ma ci sei sempre), insomma sarai anche una brava ragazza ma ricordati che sei un OSPITE in blog altrui, tu non puoi PRETENDERE nulla! Se Beppe non vorra’ mai proporre un forum, o un incontro E’ UNA SUA LIBERA SCELTA! Certo vorremmo tutti che lo facesse ma lui e’ libero di fare quello che vuole. Mi sembre una di quelle persone che gridano tanto che gl’altri non fanno abbastanza ecc. Ma apriti un tuo Blog, scrivi articoli, intressa la gente, guarda Pasucci, lui rompe un poco le scatola ma fa’ molto piu’ di te.
Ricorda: Beppe E’ LIBERO DI FARE COSA VUOLE DEL SUO BLOG!
scusate lo sfogo ma mia hai vermente rotto.
Butto lì una provocazione : ci saranno 500 persone che frequentano questo blog disposte a “giocarsi” 1000 euro ciascuno su un progetto coordinato dal Sig. Grillo? Cosa potrebbe realizzare una cooperativa con un capitale iniziale di 500 000 Euro? Se otteniamo degli sponsor accettati da tutti i soci, facciamo una fabbrica che costruisce macchine ad aria? Ci mettiamo una bella webcam cosí la controlliamo on-line … 🙂 … non ditemi che nessuno c’ha pensato ….
Ciao Beppe,
apprezzo sempre i tuoi sforzi per migliorare la consapevolezza dei tuoi lettori su certe cose; mi trovo però in disaccordo con te.
L’energia nucleare è estremamente più economica, e le scorie radioattive possono essere facilmente stoccate in piccoli volumi, piuttosto che disperse nell’aria come nel caso delle centrali termoelettriche.
Rimane il problema, alla base, che i consumi aumentano in maniera incredibile, senza per questo migliorare la vita di chi consuma.
Bisognerebbe preoccuparsi, semmai, di studiare una procedura per costruire edifici a basso consumo e basso impatto ambientale, e proporre incentivi per il loro uso. E usare automobili con motori sufficienti ad un normale tragitto, non invece con motori da formula uno e telai super pesanti.
Cmq, ti chiedo di informarti meglio sul nucleare: ascolta qualche parere in giro, professori o quant’altro, vedrai che le cose stanno diversamente da come tu dici.
MA VI RENDETE CONTO DI CIO’ CHE IL GOVERNO FA’ X I CONSUMATORI!!!!!
Gasolio alle stelle con un prezzo alla pompa che negli ultimi mesi è aumentato, in modo molto poco giustificabile, proporzionalmente di più di quello della benzina, ed ecco che nascono le alternative «fai da te».
Primo fra tutti il pieno con oli vegetali come quello di colza, puro o diluito, acquistato all’ipermercato. Trasmissioni tv e giornali hanno dato enfasi e notorietà a un fenomeno “underground” molto diffuso tra gli automobilisti e ora fare rifornimento con i barattoli di olio di colza comprati al Lidl o alla Coop è diventato una pratica di moda, illegale questo è certo, non più riservata a una nicchia fan del common rail targato risparmio. Già perché un litro di olio di colza costa meno della metà di uno di gasolio, ma solo perché si evadono accise e balzelli. E il motore diesel in genere lo digerisce bene. L’ingegner Rudolf, infatti, lo progettò per fargli bruciare di tutto: il primo motore progettato dal padre del Diesel andava ad olio vegetale, di canapa e cereali.
Nessun dubbio dunque. Fare il pieno con l’olio del supermarket è illegale: si rischia una pesante sanzione per evasione fiscale. Ma qualcuno avanza anche l’ipotesi che l’olio di colza al posto del gasolio sia da considerare una reazione forte, quasi un esempio di disobbedienza civile, di fronte al caro carburanti.
La benzina un anno fa in questo periodo costava 1,094 euro al litro, il gasolio 0,901 euro al litro. Oggi invece la benzina costa il 9,7% in più rispetto al 2004, mentre il gasolio addirittura ha registrato un 20,7% in più. E il rincaro ha colpito il carburante dal rendimento, in termini di litri per km, più elevato e il suo costo è vicino al pareggio con la benzina. Penalizzando in questo modo i proprietari delle mediamente più costose vetture diesel che vedono allontanarsi il punto di pareggio rispetto all’acquisito di un’equivalente auto alimentata a benzina.
L’olio di colza costa negli ipermercati e nei discount dai 45 al 70 centesimi al litro. E la differenza è tutta nel carico fiscale, mentre l’aumento del petrolio è molto meno influente sul prezzo finale alla pompa
Biocarburanti.
L’enfasi mediatica data in queste settimane all’olio di colza come carburante “fai da te” ha riproposto agli onori della cronaca il biodiesel, ovvero il gasolio derivato da prodotti agricoli.
Bisogna tuttavia distinguere tra i due prodotti: l’olio di colza è un prodotto vegetale che viene venduto nei supermercati a uso alimentare, mentre il biodiesel si ottiene attraverso un processo industriale di esterificazione dai semi di colza e girasole.
A spingere l’utilizzo di carburanti di origine vegetale sono dunque le associazioni di categoria. Secondo Coldiretti, che parla esplicitamente di una penalizzazione fiscale per i carburanti di origine vegetale, a oltre sei milioni di auto potrebbe essere garantita l’autonomia energetica necessaria a percorrere ventimila chilometri in un anno grazie all’utilizzo di biocarburanti, da miscelare al 5% con le normali benzine o gasolio, ottenuti dalla coltivazione di oltre 250.000 ettari coltivati a colza, girasole e barbabietola da zucchero.
L’utilizzo di olio di colza al posto del gasolio nelle vetture diesel, soprattutto se miscelato con gasolio convenzionale è possibile, ma secondo dice il responsabile per l’ambiente di Coldiretti, Stefano Masini, il suo impiego oltre alla frode fiscale pone problemi di adattabilità dal punto di vista tecnico e della correttezza della combustione.
Invece il biodiesel, sottolinea Masini, è penalizzato da problemi economico-fiscali. «Produrlo è molto costoso: se un metro cubo di petrolio costa 300 euro, un metro cubo di questa miscela arriva a 650 euro. Se a questi costi di produzione si applica l’accisa che è di 400 euro a metro cubo è chiaro come il biodiesel vada del tutto fuori mercato. Ed è questa la ragione per cui chiediamo la sua defiscalizzazione. Se lo stato eliminasse l’accisa il biodiesel diventerebbe immediatamente concorrenziale».
Purtroppo non si sta andando in questa direzione. Nell’ultima Finanziaria è stato ridotto il quantitativo di biodiesel che gode di fiscalità di favore da 300mila a 200mila tonnellate mentre, ad esempio, la Francia lo ha completamente liberalizzato.
«Per questo – afferma Masini -il quantitativo prodotto in Italia è solo quello che è defiscalizzato, cioè ben poco. L’idea è di eliminare il carico fiscale su tutto il biodiesel prodotto introducendo misure strutturali nei comuni a rischio targhe alterne o l’obbligo di introdurre nei parchi autovetture circolanti delle miscele in grado di abbattere il carico inquinante». Secondo la Coldiretti, con il biodiesel, è possibile ridurre dell’80% le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50% quelli di particolato e polveri sottili.
Anche Confagricoltura ricorda che la legge Finanziaria ha favorito l’introduzione del bioetanolo, mentre è stato penalizzato il biodiesel (con la già citata riduzione da 300mila a 200mila tonnellate del quantitativo esente da imposte). Questo perché, secondo Confagricoltura, c’è un interesse a livello nazionale per spingere le filiere di prodotti nazionali, come ad esempio la barbabietola, mentre il biodiesel viene prodotto da semi di girasole o colza che importiamo soprattutto dal nord Europa.
«Quanto all’olio di colza di cui si fa un gran parlare – dice Claudio Raddino, esperto del settore in Confagricoltura – bisogna frenare questi entusiasmi: primo perché si fa evasione fiscale e poi perché c’è un problema di tecnologia, di difficoltà oggettive, non tutti i motori rispondono al meglio. È un argomento che fa molto folclore perché i prezzi sono molto bassi, anche se dal punto di vista ambientale l’abbattimento delle emissioni nocive è notevole».
A favore della fattibilità tecnica del pieno alla colza anche gli esperti di automobili. Roberto Landini, presidente di Confartigianato Autoriparazione (l’associazione che rappresenta le officine automeccaniche), sostiene infatti che «l’olio di colza non crea danni. Ha minori emissioni inquinanti. L’unica controindicazione è che utilizzarlo è illegale perché chi lo fa froda il fisco». Quanto all’utilizzo del biodiesel, il carburante ricavato dal trattamento degli scarti delle lavorazioni agricole di diverse colture, secondo il presidente di Confartigianato Autoriparazione «può già essere utilizzato al 30-50% nelle automobili a motore diesel senza controindicazioni». Le case automobilistiche frenano gli entususiami: l’utilizzo di carburanti diversi da quelli previsto nel libretto d’uso e manutenzione della vettura potrebbe invalidare la garanzia in caso di danni.
Ma quando la finiranno di prenderci x i fondelli e pensare al bene dell’Italia e del loro portafoglio.
Un sondaggio: vorrei conoscere una Vostra opinione, nell’eventualità di un altro 29 ottobre con obiettivo prenderli a calci nel c**o!
Buon lavoro a tutti.
Sul fatto che non e’ economica ti chiedo per favore di sottolineare a tutti che, anche se non brucia idrocarburi, e’ sempre una centrale TERMOELETTRICA che trasforma calore in elettricita’ e questo comporta due conseguenze:
1) Scarico di almeno il 40% del calore nell’ambiente (perchè e’ fisicamente impossibile convertire calore compleatamente in elettricita’)
2) Lo scarico del calore nell’ambiente lo si fa sfruttando l’evaporazione di acqua ergo, IN CASO DI SICCITA’, una centrale nucleare non riesce a funzionare.
Se non hai l’acqua non fai l’elettricità, neanche l’idrogeno in maniera pulita!!!!
Leggendo alcuni post, ripropongo un commento che già ho fatto in altra parte del blog:
i “saputelli” finiscono solo per fare danni!!
Io all’analisi del problema energetico fatta basandosi sui “tecnicismi” ottusi, preferisco quelle più filosofiche (per così dire). Mi è piaciuta molto quella che parla di aborto del pianeta terra, con la terra che subisce inconsapevolmente. Quanta profondità e verità in un concetto così astratto!! Quanta pericolosità nel sostenere che le scorie vanno interrate, che il nuclerare è sicuro, che nell’uomo alberga la fobia nucleare per l’effetto Hiroshima e Nagasaki (hai detto niente!! qualche milionata di morti cosa sono?).
Niente da fare: il problema è di pensiero e si risolve col pensiero!! Ridurre i consumi è la regola primaria. Specie se di beni inutili, superflui.
Ovviamente non lo faremo e la fine della storia è già scritta. Come già lo è stata scritta, per anni, per centinaia di poveri disgraziati (Porto Marghera, Augusta, Priolo, Melilli, Gela, Milazzo, Termini Imerese, ecc ecc ecc).
Piccola digressione: qualcuno conosce il concetto di “Ricatto Occupazionale”?
Ciao Beppe, ti segnalo l’ennesima schifezza che capitera’ alla citta’ in cui vivo (Torino).
Subject: [Fwd: FW: AMIANTO – URANIO]
Della serie:fai girare se non vuoi morire di cancro
Il treno ad alta velocità o ad alta capacità come viene ultimamente
chiamato, al di là del fatto che è un’opera faraonica dai costi
elevatissimi
( oltre 40 miliardi di Euro ) che sottrarrà denaro di tutti noi alla
ricerca, alla sanità, alla scuola, ai servizi ecc., è un vero e proprio
disastro ambientale che non solo minaccia la Valle di Susa, ma tutta la
cintura di Torino e Torino stessa. Infatti il problema più grave di
quest’opera è l’aspetto sanitario: la galleria di 23 chilometri che dal
Musinè risalirà lungo la valle porterà da fuori terra solo nella zona
di
Almese più di un milione e 200.000 metri cubi di roccia finemente
triturata
ricca di AMIANTO che sarà stoccata a cielo aperto a Sant’Ambrogio e a
Rivera
di Almese. Il vento della Valle di Susa distribuirà democraticamente le
fibre di amianto finemente triturate dagli scavi e dalle mine di
galleria su
tutta la cintura di Torino e su Torino compresa, vista la velocità e
forza
del vento della valle che spesso raggiunge i cento chilometri l’ora.
Basta inalare una fibra di amianto per sviluppare il mesotelioma,
tumore
del
polmone con mortalità del cento per cento e senza possibilità di
terapia.
Una fibra di amianto in sospensione nell’aria impiega 24 ore ad un
metro di
altezza prima di arrivare al suolo.
I sondaggi sulla montagna commissionati dalle Ferrovie stesse alla
Università di Siena, hanno evidenziato su 39 carotaggi ben 14 positivi
per
la presenza di amianto: da Balangero ( tristemente nota per essere la
più
grande cava di amianto d’Europa e con il primato insieme a Casale per
la
più
alta mortalità da tumore del tipo mesotelioma da esposizione
all’amianto) la
stessa dorsale amiantifera si prolunga fino al Musinè e risale per la
Valle
di Susa: per le Olimpiadi la pista da Bob non è più stata fatta a Sauze
d’Oulx per la presenza di grandi quantità di amianto già in superficie.
L’amianto finchè non è triturato e quindi le sue fibre non possono
essere
inalate, non presenta pericoli: il pericolo arriva dalla triturazione
della
roccia durante i lavori di scavo.
Oltre a quello di Sant’Ambrogio e a quello di Almese sono previsti
altri 24
siti di stoccaggio sparsi per la Valle!
Per non parlare del dissesto idrogeologico, delle centinaia di migliaia
di
camion e mezzi movimento terra che per anni renderanno invivibile e
intransitabile la valle, dell’uranio presente nella montagna tra
Francia e
Italia dove sarà scavato il tunnel di 53 Km, del fatto che l’attuale
linea
ferroviaria è sfruttata solo al 38% delle sue potenzialità per il
trasporto
merci, della non sostenibilità economica dell’opera tanto che tutte le
banche e i capitali privati hanno fatto marcia indietro, del fatto che
a
breve entrerà in funzione a pieno regime il nuovo potenziato
collegamento
ferroviario del Gottardo che soddisferà ampiamente il traffico merci su
rotaia dal Nord Europa senza tagliare fuori il Piemonte,del fatto che
la
gestione e la sicurezza di due gallerie rispettivamente di 53 e di 23
chilometri sarà difficilissima e costosissima, del fatto che i deficit
gestionali previsti che hanno dissuaso i capitali privati dalla
partecipazione a quest’opera saranno a totale carico delle nostre
tasche,
esattamente come accade attualmente per il tunnel ferroviario sotto la
Manica spacciato come opera indispensabile e che invece è risultato
essere
un clamoroso insuccesso con un deficit pauroso ormai vicino al
fallimento e
a totale carico degli enti pubblici.
Naturalmente le lobbies politiche ed economiche fanno di tutto per
promuovere questa follia: importante è che i soldi siano spesi,
l’utilità
dell’opera è del tutto secondaria agli interessi economici in gioco.
Stampa,tv, radio, settimanali boicottano in modo quasi totale la
controinformazione dei comitati spontanei nati dalla base, dalla gente
comune.
Vi invito a consultare il sito _www.legambientevalsusa.it_
: qui troverete
tutti i dati tecnici e gli approfondimenti che desiderate aggiornati al
21
Maggio scorso.
Come potete vedere già da una prima sommaria documentazione questo
problema
non è solo della Valle di Susa, ma coinvolge la salute anche della
popolazione che risiede nella cintura di Torino e nella stessa Torino,
mantenuta all’oscuro dalla informazione ufficiale.
Io mi chiedo, perchè è cinquant’anni che esiste un energia alternativa come l’idrogeno completamente sicuro, facilmente reperibile non inquinante, la produzione non è inquinante (ellettrolisi la puoi fare con l’energia solare) e la comunità europea insiste sulla sua insicurezza l’istabilità e altre cavolate infodate? Perchè la comunità europea rifiuta di rendere legali i serbatoi ad idrogeno?
Per Rosario Pisano:
magari stesse dentro più di un anno Tanzi!
Per tutti gli italiani:
BASTA CAZZATE! RIDUCIAMO DRASTICAMENTE IL CONSUMO!
PER DIO CAMBIAMO TUTTE LE LAMPADINE CON QUELLE A RISPARMIO ENERGIA. FREDDE QUINDI D’ESTATE NON HAI CALDO, NON TI SCOTTI QUANDO LE TOCCHI E IL RISPARMIO SI VEDE IN BOLLETTA (consumano meno di 1/4) ORA LO RISCRIVO:
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
Avete presente la pubblicità di un’auto che fa
basta BLA BLA BLA….
Agire non riempire il server di Grillo di panzane!
Ciao Beppe sei un mito!
Ti voglio nei libri di storia! (almeno ed.civica)
caro Beppe! (posso darti del tu?)
cosa dire, sono (purtroppo) perfettamente d’accordo con te.
il problema delle fonti energetiche sta diventando davvero di vitale importanza.
soprattutto perchè paesi enormemente popolati (cina,india) sono in via di sviluppo e quindi necessitano petrolio (come facciamo noi da anni)
l’orientamento politico sta andando verso il nucleare.
ed io come lei sono moolto, molto preoccupato!
ma nessuno oltre a lei si domanda perchè nn esiste un’assicurazione sulle centrali nucleari?
la risposta è semplice… perchè nn sono sicure!!
e anche se lo fossero al 98 % nn lo sarebbero abbastanza, ricordiamoci che siamo esseri umani e l’errore fa parte della nostra natura
io sono un italiano che vive in Austria e per mia fortuna questo splendido paese nn ha centrali nucleari e nn ha in programma di costruirne.
voi direte “che culo beato te”, e invece no perchè a 200 km dalla mia città (Vienna) in Repubblica Ceca stanno costruendo una “straordinaria centrale nucleare” quindi è come se ce l’avessi dietro l’angolo!!
poi vedo la politica estera e il nuovo presidente dell’iran dice che il nucleare si ma per scopi pacifici!!
ma che cazzo dice!!
ho finito
signor Grillo grazie dello spazio che mi ha messo a disposizione e le vorrei dire una cosa:
continui a farsi sentire!!
credo che siamo davvero arrivati alla frutta se un comico, è oggi in italia l’unica persona che parla di problemi veri reali, concreti che riguardano il futuro di tutti noi!!
Io capisco perfettamente il suo punto di vista ma le fonti da lei citate possono essere usate ma solo come integratori ad un’energia primaria.
Se – ad esempio – lei riempisse il tetto di un palazzo di pannelli solari (lasciamo perdere la spesa) avrebbe un’integrazione all’energia annuale consumata ma non otterrebbe mai una completa sostituzione.
In sostanza non consumerebbe + il 100% di metano (per ipotesi) per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria ma – ipotiziamo – il 60%.
Questo vuol dire sicuramente avere un risparmio di combustibili “nobili” ma il problema non viene risolto.
Certe energie sono sicuramente interessanti ma non potranno mai sostituire le altre ad elevato indice.
Vivo a Milano
e alcune volte durante l’anno succede che fermano per alcune ore o per tutta la giornata il traffico per contrastare il tasso di polveri sottili che ha raggiunto un valore al di sopra della soglia di sopportazione.La gente giustamente si lamenta perchè se il blocco è infrasettimanale la PRODUZIONE si ferma e quindi nessuno si può permettere di rischiare una giornata andata in fumo perchè le spese si dovranno pur sostenere.Quindi per quanto possiamo far finta di eliminare un pò di merda dall’aria,di fatto questo resta un fattore marginale.Mi sono sempre chiesto anch’io,ma produciamo tanto x cosa,e poi mi sento dire che quest’economia è allo sbando,debito pubblico in aumento vertiginoso.Ma io noto che nella tasca degl’italiani non rimane manco + un soldo:Dove CAZZO vanno,qualcuno lo sà?
Hai fatto bene, caro Beppe, a sollevare il problema. Non passerà molto tempo prima che i nostri politici comincino a fare davvero pressioni notevoli per riproporre il nucleare, servendosi come al solito della grancassa mediatica. Ma è vero anche, come sottolineato qui da alcuni, che è assolutamente ipocrita da parte dell’Italia servirsi dell’energia nucleare altrui. Questa volta il dibattito dovrà andare di pari passo con una seria politica energetica: e per seria intendo coerente, costante, uniforme. Si scelgano dei criteri e in base a quelli si sfrondi e si scelga. E’ già sorprendente, a pensarci, che non ci siano delle linee-guida comuni all’intera Europa. La propagazione delle radiazioni di una centrale nucleare è talmente rapida, da far vedere un confine per quel che è: una linea ridicola! Quella slovena, ad esempio: una militante dei Verdi ha fatto un’interpellanza parlamentare in merito, si tratta di una centrale posta in zona altamente sismica, senza avere però i requisiti di sicurezza appropriati. In caso di incidente, in poche ore tutto il Friuli e tutto il Veneto verrebbero coinvolti. E dovremmo aspettare il 2020 perchè venga chiusa?
E per quanto riguarda l’articolo su “Le Scienze”, l’ho letto anch’io. Essendo stato scritto da uno scienziato che ha fatto del nucleare la propria vita, non mi aspetterei certo che propugnasse alternative convincenti. E mi colpisce certamente, però, che un paese scandinavo (gli ecologisti più battaglieri) si sia arreso al nucleare: fa pensare che davvero non esistano – al momento – soluzioni “vere” in alternativa.
La soluzione sarà probabilmente molteplice, ci dovrà essere risparmio (verrà da sè, con l’aumento dei costi: è l’unico modo per costringere gli Italiani ad un comportamento civile), e un’accelerata alla ricerca ed allo sfruttamento delle fonti alternative, specifiche per ciscuna zona d’Italia: certamente il Veneto – la regione meno ventosa in assoluto – non potrà avere molte pale eoliche, ma potrebbe aumentare l’idroelettrico, SE LA POLITICA SBLOCCHERA’ LA COSTRUZIONE DI NUOVE DIGHE, COSA IMPOSSILE DOPO IL VAJONT. Ma le capacità della Geologia moderna sono assai superiori a quelle di 50 anni fa.
E se la Puglia e la Sardegna sono ventose, via all’eolico: perchè cari miei, il problema estetico è pur sempre un male minore (ecco perchè parlavo prima di “criteri” da scegliere: se il primo è la sicurezza, l’estetico va in coda). Tanto più che una pala è un allestimento temporaneo che tra 10 o 20, scoperta una fonte migliore, si toglie. Punto. Invece l’illuminato Presidente della Puglia, insieme all’Assessore all’Ambiente (Rifondazione Comunista) hanno deciso per prima cosa di togliere quelle che c’erano, e che stavano risolvendo anche i problemi di emigrazione e di economia domestica. Bravi, complimenti.
Io non capisco…
Abbiamo la possibilità, offerta dalla tecnologia, di produrre energia senza dover pagare qualcuno perchè ci dia del carburante da bruciare, sfruttando delle risorse naturali che ci sono sempre e comunque.
Ho capito che il nucleare e il petrolio produce più energia in meno spazio, ma non si paga niente per un raggio di sole o un soffio di vento.
Problemi sismici: è ovvio pensare che una centrale sia costruita con le più elementari precauzioni ed accorgimenti per non subire danni da eventuali terremoti (oltre magari scegliere un sito non proprio ballerino 🙂 ).
Per quanto riguarda la struttura edile la cosa è molto semplice. Gli studio edili in merito sono ormai ad uno stadio avanzato e offrono delle soluzioni molto buone. Vengono impiegate anche nell’edilizia privata (le case) se viene richiesto.
Ovviamente ha un costo superiore rispetto alla costruzione di una struttura classica.
Per quanto riguarda le apparecchiature atte alla produzione di energia ci sono anche qui accorgimenti tecnici che in realtà sono molto semplici e derivano direttamente dallo studio sulla propagazione del rumore (lo so sembra strano).
Per quanto riguarda il nocciolo vero e proprio la sua costruzione e la tecnologia applicata alla sua edificazione implica già una resistenza ad urti anche notevoli che possono derivare appunto da un evento sismico.
NON è STRETTAMENTE PERTINENTE MA FA CAPIRE COME GIRANO LE COSE…
NOTIZIA TROVATA SU GOOGLE QUESTA MATTINA
Pesa appena 30 kg, ha una pila a combustibile e ha polverizzato tutti i primati
in fatto di consumi. Il prototipo è stato progettato dal Politecnico di Zurigo
Pac Car, incredibile record
Più di 5000 km con un litro
La Pac Car prima di stabilire il record mondiale di consumo
QUanto fa con un litro? Più di 5000 km. Non è un errore: sono proprio oltre cinquemila i chilometri coperti dal Pac Car con un litro di carburante. Il veicolo (chiamarlo auto ci sembra comunque troppo…) è stato progettato dal Politecnico federale di Zurigo e ha ovviamente segnato un record modiale: con 1,07 grammi di idrogeno, che equivarrebbe a un litro di benzina, ha percorso 5134 chilometri sul circuito francese di Ladoux.
La Pac Car, del peso di 30 chilogrammi, è dotata di una pila (o cella) a combustibile (fuel cell), che fa entrare in reazione chimica idrogeno e ossigeno, con produzione di energia e di sola acqua come ½gas di scappamento.
Il prototipo è nato dalla collaborazione fra Ufficio federale dell’energia, Istituto Paul Scherrer, Università di Valenciennes e tre partner dell’industria. Al progetto hanno lavorato una ventina di studenti del Politecnico, fra cui alcune studentesse che si sono messe alla guida. Gli ingegneri del Politecnico di Zurigo hanno integrato in un solo sistema gli sviluppi più recenti delle celle a combustibile, delle tecniche di trazione, dell’aerodinamica e delle strutture leggere.
Una pila a combustibile è un dispositivo in grado di generare energia utilizzando reazioni elettrochimiche, al posto di bruciare carburante. Nel generatore entrano un combustibile (solitamente idrogeno) e un ossidante (ossigeno o aria) e da cui si ricavano corrente elettrica continua, acqua e calore.
La cella è costituita da una coppia di elettrodi (l’anodo e il catodo) separati da una membrana che permette il transito dei protoni (ioni di idrogeno) ma non quello della corrente elettrica. Inoltre, vengono utilizzati degli elementi catalizzatori, come il platino, per aumentare la velocità della reazione e quindi il quantitativo di energia elettrica prodotta. Tutto ciò ovviamente non si tradurrà tanto facilmente in qualcosa da produrre in serie, ma costituisce un grande passo avanti sul fronte della ricerca.
Cosa non ti torna del mio ragionamento? A parte limitarti a dire “le cose non stanno cosi'”, cosa puoi dirmi per argomentare le mie affermazioni, magari smentendole?
Tu sei stato bravo, ti sei attivato e hai fatto quello che ritieni giusto. Ma la stragrande maggioranza delle persone, ivi comprese quelle che si sfogano su questo forum cos’ha fatto a parte parlare?
Io dico niente, e la controprova che quello che dico e’ vero e’ che le persone come te in Italia sono come i panda in Cina, rarita’.
Io prima sono stato sferzante, ma l’ho fatto x smuovere i cervelli, che in alcuni casi, come bevono dalla TV, qui bevono da Grillo. L’ho fatto s stimolare un confronto che finora langue, anche nella tua non-risposta. Aspetto interventi piu’ costruttivi, se devi confutare le mie affermazioni fallo, ma non limitarti a dire “la situazione non e’ cosi'”.
Con quello che consumiamo e considerato il livello delle attuali tecnologie sul rinnovabile (che io comunque sostengo) non vedo alternative al nucleare. Sempre meglio delle centrali al carbone…
L’unica soluzione è che finisca il petrolio e che scienziati e ingegneri energetici comincino a studiare qualche valida alternativa sia per produrre corrente che per muovere le auto.
(Vedi articolo di Ugo Spezia pubblicato su “Le Scianze” di Giugno)
E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Cordiali saluti
Lino Rossi
bibliografia:
1) Roberto Germano, Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia, seconda edizione. Postfazione di E. Del Giudice pp. 224, 2003 – Ed. Bibliopolis;
2) Giuliano Preparata, Dai quark ai cristalli – Ed. Boringhieri;
3) Antony C. Sutton, Cold Fusion: Secret Energy Revolution – Ed. FTIR Publications, P.O. Box 2903 , Sacramento CA 95812 . http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm.
Germano è un fisico dell’INFN;
Preparata era un fisico professore di fisica teorica dell’università di Milano, purtroppo scomparso nel 2000;
Sutton è uno storico con il vizietto di documentare quello che asserisce, purtroppo scomparso nel 2002.
note: nella fascia F1 l’energia elettrica è molto costosa; nelle fasce F2, F3 ed F4 il costo cala progressivamente.
altri spunti di riflessione:
1) quando è stata creata l’Enel, quanti anni mancavano allo scadere delle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche poste su siti demaniali? Come sono state pagate dallo Stato le società private “nazionalizzate” in vicinanza dello scadere delle concessioni?
2) la privatissima Società Idroelettrica Piemontese (SIP) con tutti i soldi che ha percepito dall’operazione ENEL ha comprato tutte le società telefoniche d’Italia realizzando uno dei più grandi monopoli privati di tutti i tempi. Visto che uno scatto telefonico costava come un kWh di energia elettrica, ma con costi infimi rispetto a quelli dell’energia elettrica stessa, dove sono andate a finire le montagne di soldi che noi italiani gli abbiamo regalato? quante tasse ha pagato la SIP in quegli anni? quanti condoni tombali ha fatto la SIP ?
3) come mai queste infami operazioni non sono partite quando c’era in giro il Sig. Enrico Mattei? I topi per ballare aspettavano che il gatto andasse via?
Mi viene da pensare:” e se questa corsa al nucleare non fosse altro che per produrre milioni di nuovi ammalati per un bel po di anni a venire?” Lo sappiamo tutti (o quasi) che ci sono fonti energetiche alternative e rinnovabili ma purtroppo continueranno a fare come gli pare ed il petrolio sale. Mandiamoli tutti a casa, tutti!!!!!!
“papà ,ma è vero che le le centrali nucleari sono il posto più sicuro dove vivere?! certo figliolo… li non ci entra nessuno!… anche gli aereoporti sono sicuri, !? anche le cassette di sicurezza delle banche sono sicure.. certo… tutto è controllato da dei supercomputer, da telecamere e operatori attenti e vigili… e tutto è progettato con cura, non esiste la possibilità di sbaglio, tutto è sicuro al cento per cento… non esiste rischio!?? almeno credo… figliolo.. dormi sereno… ”
“estrapolando….
in Piemonte, a Trino. Anche qui nelle piscine ci sono 14 tonnellate di combustibili, con ossido di uranio e plutonio. In questa centrale, dove ogni tanto arrivano le alluvioni, ci sono 800 metri cubi di rifiuti e a pochi km ci sono gli impianti di Saluggia, dove il 15 ottobre sono stati allagati dall’esondazione del fiume. E’ tutto sotto controllo, hanno detto, ma qua dentro sono stoccati 1.600 metri cubi di rifiuti e 28 tonnellate di combustibile irraggiato. Il materiale seppellito qui sotto e’ liquido, contenuto in 12 serbatoi di acciaio, protetto da calcestruzzo e rivestito di terra e qui sotto sembrano esserci anche cinque litri di plutonio puro.
Ma e’ vero?
MICHELE GILI – Dir. impianto Eurex
Non posso… commentare questa informazione, e’ un’informazione riservata. ”
per favore…
piccolo
manualetto
di
protezione
civile
“il rischio consiste nella probabilità che una potenziale situazione di pericolosità (area soggetta ad esondazione, a valanghe, a frane, sede di impianto industriale, (centrale nucleare?! deposito di scorie questi sono o non sono impianti industriali ? ) ) si manifesti apportando danni al territorio inteso nel suo insieme di popolazione, insediamenti, attività e ambiente…
una espressione simbolica del rischio è:
rischio = pericolosità x vulnerabilità.
la prevenzione opera principalmente sulla mitigazione del rischio tentando, ripeto tentando di ridurre a zero uno o entrambi i fattori di rischio (pericolosità e vulnerabilità). il rischio zero non esiste a meno che le persone a rischio siano già tutte morte o prima del verificarsi dell’evento, antropico o naturale che sia….siano state tutte trasportate in un posto sicuro ( anche il trasporto è comunque un rischio )
Certo l’Italia non e’ il Giappone, il senso civico dei giapponesi e’ altra cosa.
Il trattamento di scorie radiattive e’ un problema che prescinde dall’impiego di impianti nucleari di potenza …. ne abbiamo tonnellate
provenienti da ospedali cmq …
Cerchero’ il tempo per rispondere ad alcuni di voi ..
p.s. Eros, il tuo link mi manda a “Live Jazz a mezzanotte” ..
Ma scusa, se sono 20 anni che cercano un sito per le scorie nucleari attualmente presenti in Italia, e non si trova, come cacchio faremmo a smaltire quelle prodotte da nuove centrali????
E poi molti sono d’accordo con queste centrali, ma nessuno le vuole davanti casa… PERCHE’????
Noi non siamo l’America, che ha deserti lontano da centri abitati dove piazzare tutte le schifezze (magari utili) che è bene tenere lontano dagli occhi della popolazione, da noi dove vai vai o rovini parchi nazionali, aree turistiche o altro, o ti piazzi vicino a qualche paesello.
I paragoni con il Giappone, poi, non reggono affatto. Il Giappone sta avanti anni luce a noi.
Premetto che non sono una persona preparata in materia ma ho letto molto e parlato con persone ed ingegneri che mi hanno aiutato a farmi un’idea personale sulle centrali nucleari.
Vorrei invitarti ad esporci le tue conoscenze qui sul blog.
Condividiamo le opinioni rispettando quelle degl’altri, per primo quelle di Grillo che ci ospita e che sicuramenente non è infallibile.
Quindi esponi con i tuoi mezzi le tue contrarietà e rendici partecipe delle tue conoscenze.
Ma quanti anni hai?
Ma cosa vuoi da Beppe e dal suo Blog?
Prima minacci di riempire la posta dello staff perche’ non fanno come dici tu, poi ti gli dici di vergognarsi, poi dici che non scriverai piu’, (ma ci sei sempre), insomma sarai anche una brava ragazza ma ricordati che sei un OSPITE in blog altrui, tu non puoi PRETENDERE nulla! Se Beppe non vorra’ mai proporre un forum, o un incontro E? UNA SUA LIBERA SCELTA! Certo voreemo tutti che lo facesse ma lui e’ libero di fare quello che vuole. Mi sembre una di quelle persone che gridano tanto che gl’altri non fanno abbastanza ecc. Ma apriti un tuo Blog, scrivi articoli, intressa la gente, guarda Pasucci, lui rompe un poco le scatola ma fa’ molto piu’ di te.
Ricorda: Beppe E’ LIBERO DI FARE COSA VUOLE DEL SUO BLOG!
scusate lo sfogo ma mia hai vermente rotto.
Caro Beppe,
sei un grande sei diventato un compagno inseparabile ed insostituibile del mio quotiano. Le tue notizie sono ogni volta fonte di nuova consapevolezza e stimolo della coscienza di continuare a vivere ma forse di cominciare a prepararci anche al peggio come sta già del resto accandendo ora sotto i nostri occhi.
Sapere che ci sono tante persone che nel silenzio uniscono le loro energie per difficilmente contrastare tutto ciò che di dannoso e malefico orami ci sovrasta è come vedere la lucina in fondo al tunnel e sentire una coraggiosa e forte spinta per andare avanti.
Caro Grillo,ho assistito alle tue serate a Rimini, io sono di Riccione ma sono originaria di Ravenna e l’ultima ci ha divertito ma l’amaro in bocca e le riflessioni erano piuttosto drammatiche per non dire tragiche.
E’ un gran caos………adoro il mio paese e soffro nel vedere che chi è al potere non prova lo stesso amor di patria di una vera italiana.
Che dire….non so…..continuerò a leggerti a vederti e nel mio piccolo contrinuire a ciò che potrà migliorare il sistema. Se non ci riusciremo sarà lo stesso ma l’importante è sapere che in tanti amici ci abbiamo provato…
Un abbraccio
Stefania
a proposito di sprechi: domandiamoci quanti sono i trasformatori attaccati alla rete giorno e notte per 365 giorni all’anno, e qualcuno mi dica quanto è la spesa inutile per il loro collegamento inutilizzato.
altro spreco: l’acqua. Non ho ancora finito di ringraziare il mio Tecnico, perchè quando ho costruito la mia abitazione mi ha consigliato di fare una vasca interrata per la raccolta dell’acqua piovana, che adopero per bagnare l’orto e qualche pianta. Col senno di poi l’avrei fatta 3 volte più grande.
Dovrebbe essere obbligatoria per legge, secondo me, ovviamente su larga scala, sfruttando la differenza di tempo dallo scarico diretto al troppo pieno, si regimenterebbero in parte anche le piene dei valletti di raccolta.
Chi non ha l’orto potrebbe utilizzarla per lo “sciacquone” del gabinetto.
Non sono convinto che con il vento ed il sole si risolva tutto il problema energetico del mondo.
Agli scienziati e ricercatori il compito di studiare i sistemi alternativi, poi ai politici che stimolati dall’opinione pubblica (purtroppo l’opinione pubblica in italia e in Padania la fanno i quotidiani sportivi ed i settimanali rosa che ti venderanno in copertina il primo figlio/a di Totti) il compito di dirigere i finanziamenti e la politica energetica.
Certo che poi se la Cina aumenta del 30% la richiesta di petrolio, non è come il Belgio o il Lussemburgo, aspettiamoci a breve il petrolio a 70/80 dollari al barile.
Speriamo nel frattempo non esplodano altri vulcani che accellerano l’effetto serra.
Comunque, una battuta, se tutto va bene siamo rovinati.
1) gli incidenti ce ne sono stati parecchi in Giappone, USA, Canada (unici incidenti riportati)… chissà quanti capitati nell’ex sovietico…
2) scorie: una parte di esse viene riutilizzata per creare altro materiale fissile come il plutonio (nonché materiale per la costruzione di ordigni atomici) – principalmente da quello che ne so avviene in Francia, Cina, USA, GB.
Inoltre esse in parte sono state, vengono stoccate sui fondi marini… (chissà quanti bidoni si stanno aprendo per colpa della pressione marina. Non dimentichiamoci che fino all’incidente di Cernobyl nessuno capiva realmente gli effetti (e molti ancora oggi).
Il problema diventa più acuto nei paesi più piccoli e più sensibili (in Francia, poco sensibile, ha soprattutto stoccato rifiuti sia radioattivi sia tossici nelle sue colonie, mentre in Svizzera la discussione è aperta da più di 10 anni dove costruire un nuovo deposito per scorie altamente radioattive (e vi assicuro non è così semplice trovare un posto dove potranno restarvi per migliaia di anni senza che siano in ogni qual fonte di pericolo).
Però vi invio una bella novità:
il nuovo reattore nucleare per la FUSIONE A FREDDO verrà costruito in Francia. Questo significa che non siamo così lontani da questa RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA.
(fonte : http://www.rtsi.ch nelle flash news)
La provincia di Roma ha un fabbisogno di 300*Xmc (X perchè non mi ricordo se mila milioni o miliardi) l’anno per il consumo privato, aziende comprese di acqua potabile, altrettanti tra fontane e fontanelle, ma le due fonti principali Peschiera e Marcia ne producono oltre il doppio, e considerando che le riserve bastano per almeno 5 anni, viene buttata la metà di acqua prodotta, se si chiudono le fontanelle verrebbe buttata 3/4 di acqua potabile, portarla in altri posti costerebbe troppo, inoltre la % di perdita nelle tubazioni nella provincia di Roma è quasi nulla, anche se nel resto del Lazio si raggiunge anche il 70%.
Inoltre Nel comune di Roma sono presenti tante altre fonti, ne cito alcune: Appia, Capannelle, Sacra, Acetosa, Claudia, Bullicante, e tante altre.
X Finire, la siccita riguarda il Nord il Sud e le isole, nel centro non c’è nessun problema di acqua, i bacini sono ancora pieni, e le nevi ancora non si sono scolte completamente, tant’è vero che il tevere all’altezza della diga del raccordo, sta fuori dagli argini!!! e con gli acquazioni, di 3 settimane fa il quartiere di Roma Prima Porta ha rischiato di allagarsi proprio per la piena del tevere.
In Italia l’Acqua cè e tanta, il problema è che è distribuita male, sia naturalmente che artificilamente!!!
In tutto questo c’è una fregatura, perchè l’acqua potabile ha lo stesso prezzo in tutta italia? A roma dovrebbe esssere quasi gratuita!!!
X Postato da: Stefano Caruso il 28.06.05 11:22
“….Date un occhiata al Giappone ad esempio, convive con entrambi!!!”
L’Italia NON E’ il Giappone! Conosci il Giappone, Vacci a vivere e vedrai cosa fanno e quanti soldi e tecnologia spendono per prevenire i disastri causati dai terremoti! Ah, e già che ci siamo guarda anche come sono costruite le centrali nucleari per ovviare ai terremoti. In Italia Ahimè …di disastri ne facciamo uno al minuto e bastano solo quelli dei Politici
Beppe stanno condannando Tanzi, era ora 🙂 anche se le cose vanno per le lunghe ancora (come al solito in italia..) e le pene sono sempre da asilo nido..
“Parmalat, prime condanne
Un anno e 11 mesi a Stefano Tanzi”
Per essere precisi i terremoti non costituiscono alcun problema per una centrale nucleare (per tutto il resto magari si).
Date un occhiata al Giappone ad esempio, convive con entrambi!!!
PER CHI VUOLE QUESTE MALEDETTE CENTRALI NUCLEARI…PRIMA LEGGETE QUESTO! E dopo aver letto e guardato la cartina dei TERREMOTI dall’anno 1000 al 1987 MI VOLETE DIRE dove le volete costruire le centrali!! ? Si,mi direte la Sardegna..ma non credo che quella regione sia d’accordo e allora dove!? A CASA VOSTRA ?
DISSENTO TOTALMENTE!!!!!!!!
MA QUALI DISASTRI AMBIENTALI!!!??????
Non credo ai miei occhi!!!!!
DOCUMENTATEVI DA FONTI SERIE, PER FAVORE, PRIMA DI DIRE CERTE BESTIALITA’!!!!!
Ho sempre ammirato ed apprezzato Grillo, ma quel che leggo in questo post e’ allucinante.
La guerra al nucleare nasce ed e’ guidata dalle lobby del petrolio!! Avete mai visto un ing nucleare in un dibattito televisivo? MAI!!!!
SOLO DISINFORMAZIONE!!!!!
RIBADISCO 2 PUNTI:
1) LA SICUREZZA DI UN IMPIANTO NUCLEARE E’ COSI’ ELEVATA CHE NON E’ PARAGONABILE A NESSUNA TECNOLOGIA INDUSTRIALE (CHERNOBYL ERA QUALCOSA DI BEN DIVERSO …..)
2) IL PROBLEMA DELLE SCORIE ESISTE, MA PRIMA DI AFFRONTARLO IN MODO COSI’ BANALE CERCATE DI CAPIRE COSA SONO “SCORIE NUCLEARI” E COME SI GESTISCONO
SONO APERTO A QUALSIASI DIBATTITO, MA PER FAVORE CHE CI SIANO PERSONE PREPARATE E POSSIBILMENTE NON PREVENUTE!!!!!
In questi giorni alcuni parlamentari di FI capeggiati da on. Luigi Vitali stanno cercando di sbloccare la Legge Cirielli (la famosa SALVA-PREVITI) ferma in parlamento. DOVE SONO I GIROTONDI, I NANNI MORETTI? Facciamo sentire la nostra voce!
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Non perdetevi “Report” su RaiTre stasera (mar, 28/06/05). Disponibile anche su http://www.report.rai.it
Ciao Beppe!
E naturalmente saluti a tutti i tuoi lettori. Riguardo l’argomento energie, sopratutto alternative, segnalo la realizzazione di questo “condominio autonomo” utilizzando fonti pulite e rinnovabili a Settimo Torinese (TO): http://www.pianetah2.it/it/primo_settimo.htm
Avevamo detto no alla costruzione di nucleare e alla produzione, non all’acquisto (per altro sicuro) dell’energia elettrica!
Ripeto NOI in Italia non abbiamo centrali e allora dobbiamo sentirci sicuri? Io non mi sento sicuro visto che siamo circondati…..noi, secondo me, la nostra battaglia per evitare le centrali ‘in casa’ l’abbiamo vinta
Gentile Sig. Stefano Cristiano dell’Agenzia di Beppe Grillo,
Facendo seguito alla mia e-mail del 19 aprile e del successivo colloquio telefonico con Lei avuto, Le comunico che non ho ancora ricevuto il dvd/vhs con lo spettacolo di Beppe Grillo che mi era stato promesso.
Forse ha smarrito il mio indirizzo? Allora eccolo qua: SALVATORE AMORE-VIA ORSINI, 102 PALAZZO B 96012 AVOLA (SR).
GRATO PER LA SUA DISPONIBILITA’, LA SALUTO CORDIALMENTE.
……..quante belle parole!!
Peccato che in Francia vicino al confine italiano c’è una grossa centrale non molto sicura, si protesta per non avere il nucleare in Italia ma se scoppia quella pensate che le radiazioni ci evitino (Chernobyl insegna)?
Se vogliamo fare una lotta facciamola a livello mondiale, non solo per noi stessi!
E’ questa la realtà Tanzi Giovanni (tra l’altro mi ricorda qualcuno questo cognome.. ) cmq in proposito ho risposto già a taluna che si firma Cinzia Rossi..
X Dottorini
Scusa ma forse stai facendo un pò di confusione:
La siccità che stà colpendo mezzo paese non è la causa diretta della sottoproduzione di energia idroelettrica.le cause sono varie e sintomo di scarsa organizzazione.
Primo:il fatto che le centrali idroelettriche attualmente in funzione non coprano sufficientemente la richiesta,dipende semplicemente dal fatto che NON NE HANNO COSTRUITE ABBASTANZA!(le nostre fonti idriche di altitudine sono enormi ma sfruttate si e no al 3-4%)
Secondo:per i sopraccitati motivi(ed essendo la maggiorparte delle centrali idroelettriche sita al nord),data la richiesta A VALLE di acqua per irrigazioni lungo il Po,che stà prosciugandosi,molti invasi artificiali sono stati aperti per tamponare solo in parte la situazione,dovendo di conseguenza diminuire la produzione di energia(il sud nella zona appenninica ad esempio,potrebbe dare energia a palate e con costi accettabili).
Questo dimostra pricipalmente che:
il sitema di distribuzione idrica del paese non è efficiente,e occorre ognivolta ricorrerre a soluzioni da palliativo,come recuperare acqua dagli invasi (che guarda caso sono quasi solo per le centrali)invece di costruirne di nuovi ad uso esclusivamente irrigativo.
Vorrei solo far presente a te e a chi scrive circa la non continuatività delle centrali idroelettriche, che se ce ne fossero almeno il doppio(dico almeno perchè dal punto di vista idrico,costruendone tante l’italia potrebbe avere una totale autonomia energetica),il problema della continuità sarebbe meno percepito.
Ci stiamo incontrando dal vivo con gli altri blogger di Beppe Grillo, per discutere, proporre, invitare, coinvolgere, scambiarsi idee, e perchè no per vedersi anche di persona. Sei invitato pure tu a questo incontro se sei d’accordo che da qualche anno a questa parte il “paese” Italia stia sprofondando nella crisi economico-politica più disastrosa dal dopoguerra.. e l’Argentina potrebbe già dire “vi stiamo aspettando”..
Lista Partecipanti
Rosario Pisanò Pino Colella Emanuela Milano
Michele Martini Marco A. Bartolucci Davide Attila
Simona Stagni Sacheli Mattia
Stefano Crema Sacheli Bruno
Claudio Carli Walter Tasso
Monica Corinti Davide Candiani
Valentina Rho Daniele Silvestri
Alexandra Mc Millan Claudia Bologna
Loris Pea Marco Milano
Roberto Tonini Riccardo Antoniol
Ecco a voi Il Totale dei RIVOLUZIONARI hehehehehe
Siete in pochini x le vostre aspirazioni
Caro ego 73, è talmente inutile che ti sei firmato.. tanto ti potevi chiamare solo così visto quello che hai scritto. Datti una calmata!Non è vero che parliamo, parliamo e non facciamo niente. Io due mesi fa, ho installato, sul tetto della mia casa (provincia di Roma) un pannello solare. Mi sono informato se potevo ususfruire di qualche agevolazione: niente di niente. L’ho fatto lo stesso perchè avevo deciso a prescindere. . Ho anche installato un termocamino che scalderà l’acqua dei termosifoni durante l’inverno. Entrambe le cose sono costate un pò ma mi sono stancato di sentire le cose giuste e non vederle poi mai fare da nessuno!!!
Ma tu pensa, signor ego 73, cosa potrebbe accadere se ci fosse una volontà di spingere verso il solare. In Germania, dove di sole ne vedono molto meno, lo utilizzano alla grande.
Mi ricordo, quando 30 anni fa ci fu la grande crisi petrolifera, si fecero un paio di domeniche a piedi e poi.. tutto come prima. Abbiamo gettato via tutto questo tempo!
Ci sono interessi troppo grandi che impediscono il tentativo di cambiare rotta. Enrico Mattei vorrà dire qualcosa o no?
Pensa che hanno fatto carte false per scatenare una guerra in una zona cruciale per il petrolio, figurati se pensano alle energie alternative.
Tu sarai pure molto “ego”, ma le cose non stanno esattamante le racconti.
la nuova parmalat non ha niente a che fare con tanzi!!! associare il faccione di quel delinquente con cio che stanno facendo azienda e lavoratori per salvare il salvabile e pessima informazione. tanzi e famiglia sono stati estromessi da qualsiasi incarico societario le loro quote sequestrate. approvare il concordato e l unico modo per salvare un azienda che dal punto di vista produttivo e sana.puntare ad altro significa mettere a rischio 4000 posti di lavoro piu l indotto senza ottenere nessun beneficio.a me sembra follia.saluti
E’ quello il problema Cinzia Rossi, che nonostante il paese stia andando allo scatafascio ognuno continua a farsi i c…. propri.. e non scende in piazza a sconvolgere l’impossibile.. cmq io ho provato a lanciare delle iniziative, però poi i fatti sono quelli che contanto.. E’ inutile che ci si lamenta se non si fa niente per modificare la realtà.. che ognuno si tenga quello che ha..
cernobyl è a pù di 2000 km dall’italia… e penso che per quel “piccolo incidente” stiamo pagando ancora oggi a mamma natura debito con la nostra salute!! chissà se quello è l’unico incidente, cioè l’unico di cui siamo venuti a conoscenza… e in america? e in giappone? non è mai successo nulla??!!
ma va tutto bene…
per fortuna che noi in italia le centrali le abbiamo fermate, o spente? mi sorge un dubbio fermate e rese innoque o spente e lasciate li “e poi pensiamo cosa farne delle scorie…” (ma le scorie e l’uranio sono ancora al loro posto… e che tipo sonno le centrali italiane ferme? ad acqua pesante? Caorso PWR ?! Trino Vercellese PWR, Latina GCR, Garigliano BWR, c’è qualcuno che ne sa più di me? poi c’è un depositino a Saluggia dove le scorie dovevano esser ritrattate e che ora serve da deposito, il proprietario è Fiat-Avio) e ce ne sono altri sparsi per l’italia… un po qui un po la… grazie a http://www.geocities.com/energia_nucleare/
per le sigle grazie a http://www.uic.com.au/nip64.htm
per i dati grazie a greenpeace e all’ufficio dove lavoro
“ma papà.. la francia, la svizzera, la germania, la slovenia hanno centrali addossate al confine… belle nuove… accese…
ma noi stiamo tranquilli, non sono come quelle russe, vero papà? … sono sicure!?… papààààà”
“si!, son belle e sicure, nuove e verniciate di fresco e ci danno tutta l’energia che ci serve per i nostri bei condizionatori… per la nostra tv e la tua playstation figlio mio … ”
…le centrali che sono a meno di 200 km dai nostri confini sono quelle di: phenix, tricast, cruas, saint-alban, bugey e fessenheim in francia; muenleberg, goesgen, beznau e leibstadt in svizzera; grundemmingen e isar in germania; krsko in slovenia, brividi… con sto caldo? … forse è meglio che abbasso il condizionatore, dimenticavo.. per tutte queste belle fabbriche di energia pulita sono state fatte valutazioni di rischio ed è stato messo a punto un piano nazionale d’emergenza, peccato che tale rischio non sia stato affatto considerato da chi si occupa di protezione civile (chiedete al sindaco del vostro paese, vi guarderà come un marziano!!!!) il rischio in caso di incidente non è diretto ma è legato al fenomeno del fall-out ( le particelle radioattive trasportate dall’aria nella loro bella nuvoletta cadrebbero sulla testolina degli abitandi delle provincie italiane … vorrei citare cuneo, torino, aosta, varese, sondrio, bolzano, udine e trieste, scusandomi con quelle che non ho citato!
il tutto trasportato dal vento, in caso di incidente grave tutto il settentrione ne sarebbe coinvolto… : ) : ) : )
ma va bene… va tutto bene
http://www.imrt.ethz.ch/pac-car/
the results of PAC-Car I
First classification ever of a hydrogen powered car at the Shell Eco-Marathon Paul Armagnac race circuit – Nogaro France May 17th and 18th 2003
http://www.paccar.ethz.ch/technics/pac_I_vs_II
ETH-Fahrzeug “PAC-Car II” gewinnt Shell Eco-Marathon in Frankreich. MTW berichtet am Donnerstag darüber.
Zürich, 22. Mai 2005. Ein Wasserstoff-betriebenes Fahrzeug der ETH Zürich siegte am Shell Eco-Marathon in Südfrankreich. Der so genannte PAC-Car II benötigte einen umgerechneten Energieverbrauch von einem Liter Benzin auf sensationelle 3836 Kilometer.
presumo che produrre in grande serie una cosa simile, che percorra con pochi grammi di carburante (idrogeno) e trasporti 3/4 persone a velocità non incredibili (entro gli attuali limiti del codice della strada) sia possibile e fattibilissimo…
difficile e al limite dell’impossibile convincer lapo o il signor vw o chi per loro a produrre queste macchine… (se non ci sei riuscito tu Beppe con la
propongo un gioco
“.. fuma finta d’ese l padrun dla fiat!”
presumo che il prezzo di una berlina media non discosti di molto dal prezzo di una utilitaria… giocando a fare giovannin lamiere ipotizzo che se una nuova panda costa(a chi la produce) esagerando 5000 euro (una nuova croma costa poco di più, diciamo 7000 euro) con la tecnologia attuale e motori alimentati da derivati del petrolio…
(non so se è una leggenda ma negli anni settanta a fiat costava tanto una ritmo quanto una argenta.. se dico castronerie qualcuno mi corregga)
allora, se al posto di questi motori ci mettessimo un bel motore elettrico, anzi due, sulle ruote anteriori (il motore elettrico non ha bisogno di frizione, non servono i freni, anzi in frenata puo’ essere usato come un generatore e caricare una batteria classica per i servizi… penso) alimentato da una fuel cell made in italy, (se ci sono riusciti i ricercatori di una università con accesso alle materie prime a prezzi sicuramente più elevati di quelli che otterrebbe fiat per una grande serie ) la tecnologia per costruirla c’è basta replicarla su grande scala (grande scala=bassi prezzi)…
potremmo lasciare il gasolio e la benzina per quei mezzi che per ora non possono usare motori elettrici, anche se penso che con fuel cell potenti e un maggior numero di motori elettrici si potrebbero costruire mezzi movimento terra, escavatori, gru, draghe ecc.. ec… (dove il grosso motore diesel serve a metter in pressione l’olio idraulico), e voglio pure un frigidair a fuelcell!! bella favola… 8000 euro per la nuova “1100 luce” o il nuovo “maggiolino” a idrogeno!!
c’è qualcuno che conosce il cinese o l’indiano e viene con me a parlarne a qualche imprenditur del sol levante?
intanto in Svizzera… Lucerne Fuel Cell Forum 2005 04 July 2005 – 08 July 2005
scusate se ho commesso orrori ortografici…
saluti ai bloggers, ciao Beppe
Ci stiamo incontrando dal vivo con gli altri blogger di Beppe Grillo, per discutere, proporre, invitare, coinvolgere, scambiarsi idee, e perchè no per vedersi anche di persona. Sei invitato pure tu a questo incontro se sei d’accordo che da qualche anno a questa parte il “paese” Italia stia sprofondando nella crisi economico-politica più disastrosa dal dopoguerra.. e l’Argentina potrebbe già dire “vi stiamo aspettando”..
Lista Partecipanti
Rosario Pisanò Pino Colella Emanuela Milano
Michele Martini Marco A. Bartolucci Davide Attila
Simona Stagni Sacheli Mattia
Stefano Crema Sacheli Bruno
Claudio Carli Walter Tasso
Monica Corinti Davide Candiani
Valentina Rho Daniele Silvestri
Alexandra Mc Millan Claudia Bologna
Loris Pea Marco Milano
Roberto Tonini Riccardo Antoniol
Ecco a voi Il Totale dei RIVOLUZIONARI hehehehehe
Siete in pochini x le vostre aspirazioni
A tutti coloro che affermano che la produzione di centrali nucleari sarebbe in calo: informatevi meglio, perché non è assolutamente vero. In tutto il Mondo attualmente ne sarebbero in costruzione quasi quattrocento.
Piuttosto che affannarvi a sostenere i concetti tanto cari ai “verdi” e tanto comodi a qualcun altro, che dall’87 hanno iniziato a farci precipitare nel baratro della non-competitività, andate a leggere l’articolo di di Ugo Spezia “Energia: quale futuro” pubblicato su Le Scienze di questo mese.
Per gentilezza riporto il riassunto che potete trovare nel sito ufficiale del noto periodico scientifico:
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Unico paese al mondo, dopo Chernobyl l’Italia ha rinunciato completamente al nucleare (salvo acquistare energia nucleare dall’estero), favorendo gli investimenti nelle fonti rinnovabili.
Oggi le rinnovabili, vecchie e nuove, a fronte di oltre 50 miliardi di euro di finanziamenti producono appena il 6,5 per cento del fabbisogno nazionale, mentre il 65 per cento dell’energia deriva dagli idrocarburi.
La progressiva riduzione delle risorse petrolifere e il conseguente aumento del prezzo del greggio impongono di rivedere le scelte politiche degli ultimi decenni, mettendo mano a un nuovo piano energetico nazionale.
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Tra le tante cose che affossano le prospettive future questo paese c’è anche una abissale ignoranza scientifica…
Cerchiamo di riflettere bene prima di farci coinvolgere da temi che hanno un troppo marcato aroma di demagogia.
E’ semplicemente disinformazione. NON E’ VERO NULLA, è una BUFALA CHE CONOSCONO ANCHE I BAMBINI. Finitela di divulgare notizie che sono risultate bufale da più di 2 anni. Documentatevi prima!
che i fisici inventino una macchina che accumula energia tramite le onde sonore!!
oppure che qualcuno ne brevetti una che la accumula dalle vibrazioni di un letto di due innamorati!!
Per tutti coloro che pensano ai combustibili fossili come unica risorsa energetica economicamente vantaggiosa da sfruttare…TUTTE CAZZATE!
I suddetti combustibili sono la preistoria dell’energia…anti economici in tutti i loro aspetti e fortemente aggressivi verso l’ambiente. In poche parole sono il passato. Il futuro è lo sfruttamento delle risorse rinnovabili…sole…vento…maree ed altre…molti progetti ed impianti in tutto il mondo lo dimostrano. Il problema è che le multinazionali dell’energia frenano fortemente questo passaggio inevitabile verso energie pulite. In tempo di guerra le auto andavano a metano…alcool ed i tedeschi avevano la benzina sintetica…la necessità aguzza l’ingegno. Logicamente ora gli impianti solari…eolici ed a idrogeno sono ancora costosi rispetto al petrolio ma è solo questione di mercato…perchè sono ancora poco richiesti. Vogliamo forse illuderci che le grandi multinazionali non hanno nel cassetto già i brevetti per lo sfruttamento delle risorse del futuro? Stanno solo spremendo tutto quello che possono dal petrolio e dal carbone. Che fine hanno fatto i brevetti di Tesla? La fusione a freddo? Nei loro centri di ricerca a maturare. Loro lo sanno che il petrolio tra poco finirà…lo sanno eccome e l’aumento continuo dei prezzi lo dimostra. Gli Stati Uniti vanno alla ricerca di tutti i giacimenti disponibili con guerre di “conquista”, perchè i loro giacimenti strategici in Alaska non li toccano. Modificare l’attuale politica energetica mondiale comporterebbe stravolgimenti politici in tutto il mondo…con enormi ripercussioni sulla stabilità di intere aree del globo. Solo per queste ragioni ancora andiamo a benzina…come disse Grillo…le nostre auto sono delle stufe…con una dispersione paurosa di energia. Il futuro probabilmete sarà migliore…ma solo quando le multinazionali lo vorranno…purtroppo.
E’ tutta un’assurdità, parlare del ritorno al nucleare, parlare di un futuro pulito fatto di energia pulita… in Amazzonia e non solo lì stanno sventrando le foreste, in Africa accanto a popolazioni che muoiono di fame e sete ci sono Industrie Multinazionali che producono. E’ assurdo, solo parlare. Ormai solo il tempo darà ragone a tutte quelle persone come voi che sostengono la verità (persone giuste)! Troppi soldi e troppi affari sporchi ci sono in mezzo a tutto, solo le persone disinteressate dal potere riescono ad avere un punto di vista vero perchè gli altri davanti a gli occhi ormai non hanno più le fette di prosciutto ma le banconote.
Un pensiero che molte volte mi ritorna in mente, pochi giorni fa c’è stato l’incontro tra il Papa e il presidente della Repubblica coronato da celebrazioni faraoniche. Adesso io penso l’Italia è andata a fare una missione di “pace” per aiutare un popolo in difficoltà la chiesa è “dovrebbe” di per sè essere un salvagente per tutte le persone deboli e indifese, allora il mio pensiero è questo come mai con tutta questa voglia di fare del bene il Vaticano e lo Stato Italiano non ha detto recuperiamo tutti i soldi che servirebbero all’organizzazione di un ricevimento di tale dimensione e doniamo tutto ai bimbi che muoiono di sete nel sud Africa (CHE COSA E’ PIU’ IMPORTANTE VEDERE UNA CELEBRAZIONE O NON VEDERE GLI OCCHI DI UN BIMBO CHE SI CHIUDONO E MUOIONO?)
Gesù avrebbe fatto questo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(IPOCRISIA, SOLO IPOCRISIA)
QUESTO MESSAGGIO E’ ARRIVATO DA UNA PERSONA CHE LAVORA ALL’ISTITUTO DI ONCOLOGIA DI MILANO.
Controlla gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo e controlla se contengono una sostanza chiamata “SODIUM LAURETH” o “LAURYL SULFATE” o semplicemente “SLS”.
Questa sostanza si trova nella maggior parte degli shampoo, i produttori la usano perché fa molta schiuma ed e economica. Ma il fatto e che l’ SLS si usa per strofinare i pavimenti dei garage ed e molto forte. E’ anche provato che può provocare il cancro a lungo andare, e questo non e uno scherzo. Il livello di cancerosità è a livello del benzene.
Il “VO5”, Palmolive, Raul Mitchel, il nuovo shampoo della Hemp contengono questa sostanza, allora ho chiamato una ditta e gli ho detto che il loro prodotto contiene una sostanza che può far venire il cancro. Hanno
risposto: “Si, lo sappiamo, ma non possiamo farci niente perché abbiamo bisogno di quella sostanza per produrre la schiuma.” Ancheil dentifricio Colgate contiene quella sostanza per produrre bolle. Dicono che mi manderanno delle informazioni. La ricerca ha dimostrato che negli anni ’80 la probabilità di prendere il cancro era di 1 su 800 e ora, negli anni 2000 e di 1 a 3, e ciò è ovviamente molto preoccupante. Cosi speroche prendiate questa lettera sul serio e la passiate a tutti quelli che conoscete, nella speranza di impedire di provocarci il cancro. Contengono questa sostanza:
* Shampoo dell’Antica Erboristeria
* Bagnoschiuma Bionsen,
* Bagnoschiuma Nivea
* Colluttorio l’Angelica
* Gli shampoo CLEAR, GARNIER, OREAL, OSMOSE e BIOPOINT
* Dentifricio Mcleens, Oral-B Sensitive Fluoride, AZ verde protezione carie Non so quelli dell’ ERBOLARIO perché ho scoperto che non hanno gli ingredienti scritti sulla confezione.
Se hai ancora dubbi leggi “SALUTE” il settimanale di Repubblica del 9 novembre 2000 alla pagina 40 e 41 (riquadro verde in alto al centro), troveraiun articolo che parla di questa sostanza.
CONCLUSIONE: NESSUNA DITTA NEGA LA PRESENZA DI TALE SOSTANZA, MA LA GIUSTIFICANO;
ANZI PER MOTIVI PURAMENTE ECONOMICI, DICONO CHE LE BASSE DOSI SAREBBERO ININFLUENTI.
MA UNA BASSA DOSE CON LA DOCCIA, UNA PER LAVARE I DENTI, UNA PER LAVARE I CAPELLI….
A LUNGO ANDAREQUANTO FA’?
Ti consiglio di inoltrare questa lettera a tutti quelli che conosci.
ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA – Via Ripamonti 435 20141 Milano tel +39 0257489205 – fax +39 0257489872
un paese con una politica energetica, incerta, non alcuna speranza di sopravvivere..
Quando gli arabi venderanno il petrolio a 150$ al barile l’Italia non potrà fare a meno di comprarlo.
Saremo e siamo ricattati nel modo più spietato dal “Libero mercato”…
Piccola notizia sulla sicurezza sulle centrali nucleari visto che quando un’argomentazione diventa incontrollabile si passa al terrorismo ideologico..
I nuovi requisiti di sicurezza riducono a un evento ogni 100 mila anni la probabilità di danneggiamento del nocciolo, e a un evento ogni milione di anni la probabilità che un ipotetico individuo residente alla recinzione della centrale possa assumere una dose (non letale) di 25 rem. Questi requisiti equivalgono ad affermare il principio che il rischio di danno di origine nucleare per un individuo della popolazione deve essere inferiore all’1% del rischio derivante dalle altre principali attività industriali: nessuna altra attività industriale, per quanto rischiosa, e stata mai assoggettata a restrizioni analoghe.
Ciao Beppe, mio concittadino…
Sul tuo post riguardo l’energia e la sua produzione e ricerca vorrei citare una persona che credo ne capisca un pò: è italiano, è un fisico nucleare di fama mondiale, premio Nobel, presidente di un Centro di Ricerca… Logicamente all’estero perchè qua in Italia non ha trovato un posto per farla. Si tratta del Prof. Rubbia.
Qualche mese fa durante un congresso in italia ha rilasciato una bellissima intervista a Radio 24, che mi ha molto colpito. Vi chiedo se riuscite a recuperarla per riproporla anche su questo sito.
In sintesi il Prof. Rubbia sostiene l’anti economicità, al momento attuale, della conversione dell’Italia al nucleare; propone per risolvere i nostri problemi endemici d’energia sul breve termine centrali a carbone con metodologie all’avanguardia che renderebbero più ecologiche lo sfruttamento di questa fonte. Pone anche un assurdo riguardo ai Paesi Arabi, che sono i maggiorni produttori di petrolio, ma che per il futuro dovrebbero guardare con molta benevolenza non allo sfruttamento massivo di questa risorsa ma all’inizio dello sfruttamento d’energia alternativa, anche come strumento antinflazionistico della loro risorsa principale (il petrolio).
Un’idea genialmente semplice che tutti hanno sotto gli occhi ma che l’ottusista di chi governa acceca.
In effetti quasi per scherzo i Paesi maggiori produttori di petrolio sarebbero, visto la loro posizione geografica i maggiori produttori d’energia solare.
Il Prof. Rubbia con dati certi alla mano ha dichiarato che un metro quadrato di deserto arabo è in valore assoluto più economico sfruttarlo mettendoci un pannello solare che trivellando per estrarre petrolio.
I dati che avete esposto in un certo senso confermano questo tipo d’analisi, che a questo punto fa risaltare la vera questione; non sono i possessori/produttori di petrolio che spingono verso un sempre più massivo consumo di petrolio sono le multinazionali del settore che vogliono spremere fino all’ultima goccia per avere subito il massimo guadagno economico.
un Saluto Roberto Parodi
Ho letto l’articolo di Nexus (angosciante).
Parla pure di quegli scienziati inglesi che son stati “suicidati”misteriosamente negl’anni ottanta.
Spero si approfondisca la cosa,io intanto vado a cercare in altrisiti qualcosa di più sull’argomento
NEBBIA ALL'”IRTO” COLLE…
da ingegnere sono andato recentemente a diversi convegni sull’energie alternative (tra cui la Conf Naz sulle pol. energ. in ITA) e il discorso nucleare è chiaro:
LE CENTRALI DI OGGI SONO SICURE MA LO SMANTELLAMENTO DELLE STESSE NONCHE’ QUELLO DEI RIFIUTI COSTA TROPPO (e dà altri problemi di vario tipo).
gli USA da 25-30 anni non ordinano più nessuna centrale nucleare e gli altri della UE hanno fatto lo stesso. Credo che NEL MONDO chi abbia negli ultimi anni costruito una centrale siano stati Iran, Jappone (forse) Russia e/o Corea. Prendete questo ultimo dato con beneficio di inventario.
l’UNICA ECCEZIONE IN EUROPA è la Finlandia, che ne ha ordinata una, ma perchè si sono avute agevolazioni/incentivi per la costruzione e/o la genstione e il governo si è accollato le spese di smantellamento. Cioè è una situazione fuori da ogni logica di mercato.
e comunque se in Italia si volesse attivare una nuova centrale tra progetto, autorizzazioni (ammesso mai che arrivino) e costruzioni hanno detto che ci vorrebbero 10 anni!…
NESSUNO si sbilancerebbe in un investimento tanto incerto ed oneroso.
I filisofi della storia hanno influenzato gli eventi della storia facendo prendere certe decisioni sia ai potenti che alla gente comune.
TORNIAMO A FARE DELLA FILOSOFIA, un po’ più etica ed un po’ più ambientale.
“Ha ragione il Professor Giorgio Nebbia quando sottolinea la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte”
e che c…o fa la Moratti? Quanto detto dal Prof. Nebbia dovrebbero scriverlo su tutti i testi tecnico-scientifici e di filisofia!…é un discordo da Presidente…
pietro
Giusto per mettere i puntini sulle ” i ” a tutte le illusioni:
a) l` energia solare e` troppo cara; per far andare la tua casa a energia solare devi spendere almeno due decine di migliaia di euro ( se non ricordo male .. ), una spesa insostenibile. Per fare andare la tua macchina a energia solare e` ancora peggio, dovresti convertire l` energia in idrogeno, poi fare andare la tua macchina ad idrogeno
b) l` energia eolica, ce n` e` troppo poca,
c) fusione nuclere: al di la` da venire
Questa e` la tragica realta` ragazzi, non raccontiamoci balle!
Voglio ringraziare il Sig. Marco Palazzolo a nome di tutti quelli che cercavano risposte semplici ma esaustive, a un problema importante e delicato.
Con il suo messaggio dimostra l’importanza della libera comunicazione, e implicitamente del Blog in questione.
Grazie
ODIO CHI FA’ LE PREVISIONI SBAGLIATE.
E’ allarme blackout in Italia. Il caldo sta spingendo i condizionatori al massimo e mentre si è registrata una domanda di oltre 2mila mw superiore alle previsioni.
Secondo l’art. 18 li potremmo lasciare a casa tutti per giusta causa.
Riflessione…….
Mettendo insieme un pool di scienziati, fisici, esperti, economisti, ecc… ecc.. è possibile stilare una semplice classifica in cui vengano elencati i modi di produrre energia che tengano conto dell’impatto ambientale e dei costi??
Dopo di che, si inizia a studiare e mettere in produzione le migliori soluzioni…
io non ho ancora capito quale è la soluzione con il rapporto impatto ambietale – costi più basso.
Emergia solare??? Eolica??? Gas??? ai premi Nobel la risposta……
Ciao a tutti, devo dire la verità quello che mi fa letteralmente rimanere di sasso è vedere che il termine di paragone delle cose è il denaro e solo il denaro…non si può affermare il proprio disinteresse alla questione-basta-che-mi-facciano-pagar-meno!!Ma stiamo scherzando??Oppure dire che non si vivrebbe vicino ad una centrale nucleare solo perchè piace un paesaggio differente…se proprio non ve ne fraga nulla della vostra salute pensate a quella dei vostri figli!!e se un giorno accadesse quello che è successo a Chernobyl?Non basta dire che era un’altra epoca per garantirci che non accada più…se il vostro termine di paragone fra la vita di vostri figli e il nucleare è il risparmio di un centinaio di euro…fate voi,così gli potrete comprare un paio di nike nuove quando avranno una malattia allucinante causata dalle radiazioni…
E poi (dopo l’odio all’adolescenza) voglio L’ODIO AGLI ANZIANI (quelli che a 80 anni suonati poverini soffrono tanto il caldo, scusate ma non è l’ora di passare a miglior vita a 80 anni?).
Io, se mai arriverò a quell’età spero tanto di arrivarci sapendo di aver vissuto e senza troppo temere la morte.
Riguardo al nucleare: io penso che
sicuro o non sicuro (e lo è veramente pochino), pulito o non pulito (e lo è veramente pochino)
bisognerebbe lasciarlo stare perchè il futuro energetico dovrebbe chiamarsi
sole, vento, rinnovabili, e forse idrogeno.
MA SOPRATTUTTO PENSO CHE A QUESTI RITMI DI CONSUMO
NON ANDIAMO DA NESSUNA PARTE.
BISOGNA RIDURRE I CONSUMI (NON SOLO DI ENRGIA) BISOGNA CAMBIARE MENTALITA’.
E dare molto più spazio alla ricerca e molto meno alla finanza.
Ciao,
Il petrolio a 62 dollari al barile e pum la benzina a 1,220 Euro al litro 2363 lire al litro…
Ma cosa aspettiamo a svincolarci da questa “eroina” chiamata petrolio!!
L’ Enel aumenta le bollette,il gas per il riscaldamento aumenta e di conseguenza aumenta tutto il resto.
Le alternative ci sono…perchè lo stato/provi ncia/comune non contribuisce a chi monta sul tetto del proprio condominio dei pannelli solari…
Con affetto
Ho letto tanti messaggi e, a parte qualcuno, che gran parlare per niente ragazzi…
Sempre con la storia della disinformazione, del complotto, il governo, bla bla bla…
Possibile che nessuno dica mai “e’ colpa nostra?”.
E poi se si vuole essere idealisti, allora spegniamo i condizionatori, viaggiamo in bicicletta e smettiamola di inquinare.
Ma se vogliamo mantenere il nostro livello di vita, con le sue agiatezze, dobbiamo essere realisti e capire che serve energia, e la sua domanda crescera’ esponenzialmente, perche’ non possiamo pensare che i ¾ della popolazione mondiale, che ancora non ha raggiunto il nostro livello di vita, rimarra’ per sempre sottosviluppata. E quando anche loro cominceranno a vivere come noi, avranno bisogno di energia.
E a questo punto o sacrificheremo tutte le fonti di energia mondiali (petrolio, carbone, gas, legna, ecc) o ricorreremo a fonti di energia INTENSIVE (nucleare).
E invece siete ancora qui a sproloquiare, a sfogarvi perche’ avete un PC…
Le fonti alternative siamo noi che non le vogliamo, se non solo a parole….
Le biomasse? In Italia la produzione di energia mediante biomasse non e’ mai decollata causa il totale rigetto del mercato italiano dei sottoprodotti di questo processo (leggasi Compost).
L’energia eolica e’ adesso osteggiata anche da chi se ne era fatto propugnatore, perche’ si e’ scoperto che l’impatto ambientale di tali impianti non e’ cosi’ trascurabile.
I pannelli fotovoltaici li ha montati solo Grillo, e con lui pochi altri. Perche’? Eppure sembrano funzionare discretamente. Allora e’ solo una questione di volonta’, siete tutti bravi a scandalizzarvi a parole qui sul blog, ma poi nei fatti non fate niente….
L’impatto ambientale delle centrali idroelettriche e’ devastante, ma alcuni continuano a parlarne come della soluzione a tutti i nostri mali, quando poi si scopre che, causa siccita’, rimarrebbero ferme per ¾ mesi l’anno.
L’idrogeno sarebbe una gran bella materia prima da cui partire per produrre energia nelle celle a combustibile, ma non esiste in natura come elemento libero, ergo va prodotto: per farlo serve energia, e quindi siamo punto e a capo.
Chi si riempe la bocca con la parola idrogeno vi sta prendendo in giro.
Cosa rimane? Il nucleare….
Ma non va bene, dite voi…
Io volevo solo porre delle domande:
perché noi, che siamo contro il nucleare, continuiamo a consumare energia prodotta con questo mezzo?
perché ci diciamo soddisfatti di non abitare a 10 km da una centrale quando abitiamo a 50?
perché c’è ancora molta discrepanza sui dati, quelli dovrebbero essere validi per tutti, dopo ognuno si fa le sue convinzioni.
Secondo me l’unica cosa da non fare è comportarsi come gli struzzi. Bisogna discutere delle problematiche per risolverle.
Ciao a tutti,
ho letto tutto quanto avete scritto e mi sento – per una volta – di dire la mia visto che l’energia mi da il pane 🙂 ovvero lavoro nel campo.
Sono solo alcuni appunti indipendentemente da come io la penso in merito al nucleare.
Ho letto infatti molte imprecisioni e senza usare termini “strani” vorrei dire quanto segue:
1) L’energia nucleare non potrebbe costare meno ovvero nel caso in cui l’Italia si dotasse di una notevole quantità di centrali nucleari il prezzo dell’energia (la bolletta x capirci) non sarebbe molto differente e questo perchè è vero il fatto che la mera produzione di energia mediante la fissione è più economica ma la dua gestione e la messa in sicurezza è molto + costosa, quindi potremmo affermare senza problemi che il costo rimarebbe lo stesso, allora perchè dotarci di centrali nuc.? Il problema principale – per un paese come l’Italia – è il fatto di dipendere dall’estero per il proprio fabbisogno energetico e sicuramente con le centrali nuc. questo problema verrebbe ridotto. Dico ridotto e non risolto in quanto cmq l’Italia non dispone di materiale nuc. proprio e quindi dovrebbe comprarlo sul mercato libero.
2) Scusate ma portare come esempio Chernobyl o altre centrali progettate e costruite negli anni ’60 e ’70 è un’assurdità. Chernobyl è si un esempio ma di come non deve essere gestita la produzione di energia nuc. e non può certo essere portato ad esempio per definire la pericolosità del nucleare. I sistemi di gestione (ma anche di costruzione) e di sicurezza di una centrale oggi sono completamente differenti (e + costosi).
3) Fonti energetiche “pulite”: è un gran bel discorso ma la relatà è assai diversa. L’energia eolica – che ho letto + volte in questi post – non è certo una risorsa in grado di soddisfare la domanda energetica (indipendentemente dalla “bellezza” 🙂 dei piloni) e bisogna tenere in considerazione che il costo e la quantità di gas come fonte alternativa diverrà sempre + un problema in rapporto al costo e alla quantità di petrolio disponibile. L’energia solare può essere sicuramente un’alternativa ma può coprire una percentuale modesta nel computo globale energetico in + non è economica. Proprio per questo motivo in alcuni stati (vedi Germania) la pubblica amministrazione sovvenziona gli impianti solari
Devo però aggiungere che in ItaGlia 🙂 le cose si stanno muovendo, forse non vengono pubblicizzate ma la Normativa in vigore è diventata molto più rigida in tal senso. Rimane il problema – ovviamente – che il costo di installazione dei captatori solari e di tutto il sistema è a carico dell’utente ma questo per ovvi motivi di “cassa” dello stato italiano.
Non ricordo chi ha postato in realtà il vero problema dell’energia nuc. (oltre a quello delle scorie ovviamente) è quello gestionale.
La gestione “privata” può essere fonte di enormi problemi (vedi USA) dove il profitto diventa il principale scopo della gestione della centrale.
Noi saremmo, in teoria, un paese fortunato:
1. SIAMO PIENI DI SOLE. E col sole, si sa, si può generare molta energia (andatevi a vedere l’esperimento fatto dal dott. Rubbia in Sicilia)
2. SIAMO PIENI DI MARE. Con le onde del mare si può produrre energia (attraverso dei “tubi” o con altri sistemi)!
3. ABBIAMO ZONE MOLTO VENTOSE. E anche col vento si può fare un sacco di energia (e a chi lamenta problemi “estetici” di paesaggio dico: meglio quello che un cancretto guardando un paesaggio “incontaminato”!)
4. ABBIAMO PIOGGIA IN ABBONDANZA. E anche con la pioggia si può generare energia.
Ma come è possibile che paesi freddi e molto meno fortunati (da questo punto di vista) come la Germania spendano per le energie pulite circa il 300% di quello che spendiamo noi??????
Perchè non si decide, una volta per tutte, di cambiare radicamente sistema?
La soluzione non è fare mega centrali che forniscono mezzo Stivale, ma sfruttare le risorse di ogni luogo per produre la dove serve!
E inoltre: VOGLIAMO PIANTARLA COI SPRECHI???
1. Mi spiegate perchè i videoregistratori devono restare accesi ANCHE QUANDO NON LI USO? INDICANO L’ORA, COME SE NON AVESSI GIA’ ABBASTANZA OROLOGI PER CASA!
2. Stesso discorso vale per televisori, termostati della caldaia, campanelli, DVD, computer ecc ecc.!
3. Bisogna inculcare nella testa della gente che l’energia è un bene prezioso e non va sprecato, anche se lo spreco si riduce a pochi euro in più sulla bolletta.
E infine sarebbe una bella cosa se i comuni costruissero delle belle piste ciclabili per spostarci in città, permettendo al contempo:
1. Risparmi di energia
2. Risparmi di CO2 e PM10
3. Risparmi economici per gli ex-automobilisti
4. Guadagni di salute per tutti (ciclisti in primis)
5. Meno traffico
Mah, mi sembrato tutte ovvietà talmente ovvie da non comprendere per quale ragione non si muova mai niente in questa direzione!
DIMINUZIONE DEI CONSUMI+GESTIONE PROFICUA DELLE RISORSE+ENERGIE ALTERNATIVE=FUTURO!!!!
Ogni estate fa caldo(effettivamente sempre di più..),ogni estate gli stessi problemi che si ripresentano…fare qualcosa però è un optional:paura di decisioni impopolari o lassismo generale?
Ma perche’ tutti continuano a pensare a come produrre energia invece di pensare a come non sprecarla?
Tempo fa ascoltavo un notiziario alla radio nel quale si sosteneva che il 30% dell’energia elettrica prodotto viene dispersa e sprecata a causa dello stato degli impianti di trasferimento.
Cerchero’ fonti che confermano questa frase, non ci vorra’ molto.
In Svezia e Norvegia dove i luoghi abitati sono molto lontani tra loro, le compangie energetiche investono ogni anno in ricerca per diminuire il kw da portare nelle case ma contemporaneamente permettere l’uso di ogni apparecchiatura, questo allo scopo di recuperare energia gia esistente e non arrivare alla necessita’ di produrre altra…
Leggendo questo blog mi rendo conto che , tanto per cambiare, la “necessita’” comanda.
Le risorse di questo pianeta non sono infinite e sopratutto non reggeranno ancora a lungo.
Avremo presto problemi di acqua potabile,anche noi.
Avremo presto problemi di energia perche’ invece di limitarne l’uso ne abusiamo, perche’ chi ce la vende tendera’ sempre a renderla indispensabile per tutti e a farcela usare il piu’ possibile.
Avremo problemi di inquinamento e problemi di vivibilita’, sempre piu’ compressi e sempre piu’ vessati.
Schiacciati dagli interessi di chi ha potere,sembra che la massa conti sempre meno e venga spremuta sempre di piu’.
Continuo a non vedere il futuro roseo…
Buongiorno a tutti,
ieri (27.06) ascoltando il telegiornale, si parlava della siccità del nord Italia e del fatto che le centrali idroelettriche non potevano generare corrente a sufficienza per il fabbisogno indicando come colpevoli i soliti condizionatori.
Ebbene tutto il servizio si basava sul fatto che senza acqua no idrolettrico e no corrente sì blackout. Bella schifezza. Si parla tanto di energia alternativa (eolica ad esempio) ma noi dipendiamo solo dall’idroelettrico e se non piove non è colpa di questo stramaledetto petrolio ma dei nostri climatizzatori.
Allora mi domando e dico: come mai non ci sono centrali eoliche? Dov’è la politica del governo (di questo e di quelli precedenti) che permette di sfruttare energie come l’eolica, la solare ecc.?
Adesso va di moda l’idrogeno: alti costi di gestione, poca possibilità di farlo in casa, qualcosa mi dice che faremo la fine del petrolio. Le società lo producono, le aziende automobilistiche faranno motori che per fare il pieno sarà necessario di pompe attrezzate e noi? Noi ce lo prendiamo nel solito posto e paghiamo.
Un mio amico aveva deciso di utilizzare gli aiuti dello Stato per mettere un’impianto di pannelli solari. L’Enel gli ha detto che la corrente in eccedenza gliela avrebbe pagata, lo Stato disse che avrebbe fornito i soldi. Insomma tutto sembrava perfetto oserei dire sembrava essere in un paese civile. E invece no! Al momento dei fatti, il costo dell’operazione era di 120 milioni, lui doveva anticipare l’intera somma e poi fare domanda e infine dopo solo 2 anni gli avrebbero restituito parte dei soldi.
E’ così che si incentivano le energie alternative!!!
Un’ultima cosa: ieri al telegiornale (tg5 credo che fosse) si parlava di questo stramaledetto petrolio che aumenta: diceva che si erano superati i 60 dollari al barile (a proposito c’è qualcuno che sa a quanto equivale un barile?) per gli ordini in consegna a dicembre 2005. Come mai la benzina al ditributore è aumentata subito?
Ciao,
Giulio
I giacimenti di petrolio sono limitati, i maggiori sono stati scoperti e non se ne troveranno piu tanti altri. Anche i piu scettiti affermano che il petrolio incastrato nei giacimenti non potra bastare per piu di 50 anni. Previsioni piu attendibili danno 30 anni.
Ma c’e’ di peggio…tra 15-20 il prezzo del petrolio raggiungera dei prezzi elevatissimi che butteranno le economie di molti paesi in una profonda crisi. Quindi non c’e’ scampo, il petrolio dovra essere in qualche modo sostituito.
L’idrogeno e’ indubiamente il vettore più idoneo per innumervoli motivi. Il problema rimane come produrlo e trasportarlo. Qui entrano in gioco cosi tanti fattori che non posso esporli qui.
Voglio solo dire che nuove tecnologie come le nanotecnologie, nuovi sistemi per catturare l’energia solare, centrali nucleari di nuova generazione con scorie ridottissime, un nuovo concetto di distribuzione di energia molto simile a una rete informatica e tanti altri fattori .
L’uomo ha trovato in natura il petrolio, una fonte di energia che finora e stata la più economica, ma non lo sara’ più…in compenso lo sviluppo creato grazie al petrolio ha dato all’umanita’ le conoscenze per poter trovare ed utilizzare nuove tecnologie per utilizzare nuove fonti e nuovi vettori…ora e solo questione di tempo…per convertire il sistema.
Parliamo adesso di FUEL CELLS (ovvero di combustibile ad idrogeno)
Negli Stati Uniti, vorace comsumatore di petrolio, da anni diverse aziende stanno lavorando per la realizzazione di impianti ad idrogeno. Vi riporto l’ultima notizia circa di l’installazione da parte di una di queste compagnie (PPL, di una centrale di combustibile ad idrogeno niente pò pò di meno che dentro il 4° piano di uno degli alberghi più conosciuti di Manhattan (New York City), l’ex New York Hilton& Towers (ora Starwood). Questo prototipo sta già generando il 10% di energia del fabbisogno giornaliero dell’albergo e ci sono altri tre alberghi nel New Jersey che già utilizzano questo sistema. E NOI DOVE SIAMO!!!?
“PPL Completes Fuel Cell Installation at Starwood’s Sheraton New York Hotel and Towers; First of Its Kind for Manhattan
Tuesday June 14, 12:00 pm ET ”
UN INVITO A TUTTI! PER CHI NON CE L’HA FATEVI LA PARABOLA (NON SKY)E LASCIATE PERDERE LE NOTIZIE ITALIANE IN UNISON!
Proprio ieri la Euronews and la TV5 francese hanno annunciato il grande salto dalla fissione alla fusione nucleare. Il più grande reattore di fusione nucleare (ITER) verrà molto probabilmene costruito in Francia (conteso anche da Giappone).
La fusione nucleare (vedi la fornace chiamata SOLE) avrebbe questi vantaggi e svantaggi:
VANTAGGI
Le centrali a fusione nucleare produrrebbero, come unico tipo di scoria, elio 4 che è un gas inerte e assolutamente non radioattivo, inoltre non userebbero sistemi a combustione e quindi non inquinerebbero l’atmosfera (di fatto non avrebbero emissioni di pericolosità rilevante). Inoltre dovrebbero essere in grado di ottenere grandi quantità di energia, anche superiori rispetto alle centrali a fissione odierne.
SVANTAGGI
La fusione richiede temperature di lavoro elevatissime, tanto elevate da non poter essere contenuta in nessun materiale esistente. Il plasma di fusione viene quindi trattenuto grazie all’ausilio di elevatissimi campi magnetici, e le alte temperature vengono raggiunte con l’utilizzo di potenti laser. Il tutto rende il processo difficile, tecnologicamente dispendioso e complesso. Altro problema è il materiale di ingresso in quanto trizio e deuterio non sono materiali facilmente reperibili in natura. Inoltre rimane per queste, come per le centrali nucleari tradizionali, il problema della limitata vita operativa a causa della radioattività indotta nelle strutture.
CMQ, perchè non si parla di centrali a FUSIONE anzicchè a FISSIONE (Generatrici di milioni di scorie radioattive, e di radioattività in generale?)
a proposito di energia fatto in casa
io ho visto piu di una volta di piccole eliche messe nei giardini in prossimita di una strada
penso che solo il passaggio delle macchine puo dare una mano a fare girar l’elica e quindi produrre un po di corrente. e non credo che qualcuno puo lamentarsi del rumore perche le macchine ne fanno molto di piu.
sono d’accordo sull’uso smodato dei condizionatori come dice luca frangella…
gente!…ha sempre fatto caldo l’estate…
anche quando i condizionatori non esistevano…
e allora?
ci si riparava sotto un’albero all’ombra,chi poteva andava al mare…
in fabbrica i condizionatori non esistono, negli uffici sì e sono a pieno regime…;-)
forse gli operai devono sudare e negli uffici le macchie di sudore sono brutte da vedere?
queste sono le discriminazioni sociali, altro che…
gli operai sudano in fabbrica e gli altri in palestra…
X Danila Fava
“[…]Hai pensato che nei posti di potere la gente tende ad assumere persone più intelligenti,
ed è noto che gli ebrei hanno un QI del 20%
superiore alla media, oltre che essere
semplicemente “noti per essere bravi
negli affari” […]”
Ciao, scusa se estrapolo una parte del tuo commento e non vorrei iniziare una sterile polemica, ma, se parli di Einstein, Freud, Max Plank, W. Allen, John Zorn, i fratelli Cohen, Saul Bellow, etc.etc., siamo d’accordo! Ma qui fai una asserzione ‘definitiva’, un ‘assioma’, che facciamo, si ricomincia con il ‘popolo eletto da Dio’? Ci sono ebrei con il quoziente d’intelligenza superiore, perchè ci sono ESSERI UMANI con il quoziente d’intelligenza superiore e poi, possibile che non si possa serenamente criticare alcuni aspetti della politica di uno Stato, vedi Israele, senza per forza essere tacciati di antisemitismo? Pensaci un po’…
sono laureato in fisica; in particolare ho studiato fisica dell’ambiente e ho affrontato il problema del nucleare, sia da un punto di vista teorico (struttura del nucleo, fissione, fusione, decadimenti radioattivi, etc.etc.), sia da un punto di vista applicativo (reattori, centrali, scorie etc.)
sono giunto alla conclusione che il nucleare non è una valida fonte di energia.
sono a favore invece delle cosidette fonti alternative; in particolare dell’energia solare.
penso che andrebbero notevolmente sostenute e favorite la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie.
purtroppo so poco della fusione fredda e della teoria di Preparata per cui non entro nel merito.
anche sull’idrogeno so poco. lascio ad altri interventi in merito.
penso che dovremmo diminuire i nostri consumi e gestire meglio le risorse a nostra disposizione; parlo sia dell’industria che del cittadino medio.
trovo ad esempio disdicevole il massiccio ricorso ai condizionatori che ultimamente si è verificato nel nostro paese.
Caro Beppe,
il mio commento non c’entra nulla con il tuo articolo, ad ogni modo, cosa ne pensi del p2p? E del fatto che tutti i tuoi DVD siano disponibili per chiunque gratuitamente grazie alla rete p2p?
Sono davvero curioso di sapere che cosa ne pensi,
Saluti FF
Ciao Rosario Pisanò,
dei tre siti da te citati, se non erro, il primo non ha un forum, il secondo è più diretto a dibattiti politici, il terzo è al momento a terra (ricordo che ha avuto problemi spesso con i censori del web).
Io intendevo uno fatto semplicemente come miglior luogo rispetto a questo blog per poter discutere su alcuni argomenti. Un blog è un blog, anche se pieno e libero (qualcuno avrà sicuramente da ridire pare) ai commenti. Un forum, asettico da un punto di vista partitico e ideologico, sarebbe una buona idea, anche solo per la praticità di lettura e archiviazione dei contenuti. Beh, pensateci, non ci vuole poi molto a farlo.
P.S. Potremmo dedicare un’intera sezione al signoraggio e riscattare il non dimenticato Pascucci con la sua documentazione. 😉
OK!
La adottiamo e la mandiamo, in massa a Ciampi?
Però voglio darti una notizia: dopo le ultime elezioni regionali, qualcosa sembrava si muovesse e invece niente.
Negli ambienti di sinistra qualcuno mi ha detto:”lasciamoli ancora governare. Noi non siamo pronti!”
Capito? Non sono pronti!!!
Io esterefatta e ignorantissima di fronte a sì tante testone ho obbiettato:”ma come? Se trovo un delinquente in casa che faccio? Lo lascio razziare tutto perchè mi trova impreparata? Io chiamo i carabinieri e SUBITO! Poi si vedrà”.
Ti farò sapere Elisabetta, anche se l’aderenza è stata proprio minima, della serie veniamo tutti però poi ad alzare il culo dalla sedia c’è ne vuole che c’è ne vuole..
esempio tipico vedi http://www.disinformazione.it, l’indymedia, il donchisciotte, questo, altri.. l’articolo21.info..
questi siti sono nati come reazione alla mancanza di informazione nei mezzi pubblici.. astutamente voluta..
Se in televisione si sarebbe raccontato di tutti i processi che sono stati fatti a dell’utri, a berlusconi, ad andreotti negli ultimi anni .. non c’era bisogno che Marco Travaglio scrivesse il libro sui censurati in TV, e sugli intoccabili di questo paese che sappiamo chi sono.. sono quelli stessi che manipolano l’informazione e non vogliono che certe notizie scandalose sul loro conto non si sappiano o che si sappiano il meno possibile.. altrimenti perdono le elezioni e di popolarità, se perdono le prossime elezioni, finisce la loro immunità come dalla legge che loro stessi si son fatti, e se finisce la loro immunità i processi DOVREBBERO continuare e dovrebbero produrre qualche annetto di detenzione.. magari..
Non c’era bisogno che Beppe Grillo si aprisse questo sito, la poteva fare direttamente in televisione la sua comicità, ma purtroppo, poichè in televisione non si è liberi di dire tutto anzi si può dire ben poco, ecco che tutti si ripiegano sull’informazione orizzontale, questa di internet. che sembra sia l’ultima spiaggia della libertà di espressione. Tra l’altro internet è il vantaggio che non è unidirezionale come la televisione, ma è multidirezionale cioè che tutti possono rispondere a tutti in teoria però almeno non è unidirezionale..
Ma anche qui siamo controllati.. cmq per il momento internet ancora promette bene, non sapremo in futuro..
L’unica cosa che si può fare è spingere ancora di più sull’informazione sempre quella vera, tramite internet perchè anche lei ha la sua potenza..
un modo potrebbe essere quello d’ andare di quartiere in quartiere, fermare la gente, e dire:
signore/signora, sapete che tra 10 giorni inzieranno i lavori per la costruzione di una centrale nucleare in questa zona?Sì, propriolì, vicino ai giardini pubblici dove porta i suoi bambini, i suoi nipotini!…e così in tutta Italia!
Purtroppo, solo se si sente minacciata personalmente, la gente si muove in massa.
Gia nel 2001, su 400 milioni circa di lampade installate solo 10 milioni erano a basso consumo (2,5%). Ciò determinava una riduzione della richiesta di picco pomeridiano (invernale) di 420 MW. Se ci fosse una politica di incentivazione all’uso di lampade a basso consumo che portasse la quota a 1/3 dell’installato, avremmo una centrale “virtuale” dell’ordine dei
5.000 MW. Installare le migliori tecnologie in tutti i settori entro il 2012 potrebbe ridurre del 50% i consumi di elettricità: più efficienza e meno centrali, cosa indigeribile per le lobby energetiche.
Quindi si può veramente pensare ad aprire un sito con forum annesso (sempre che faccia riferimento a questo blog e ai suoi utenti), per poter discutere sulle varie tematiche e prendere iniziative di informazione. Che ne dite?
Sei antisemita? O sei solo uno di quelli
che credono che poiché molti uomini di
potere sono ebrei, questo significa che
c’è una qualche sorta di cospirazione?
Hai pensato che potrebbe esserci una
spiegazione molto più semplice?
Hai pensato che nei posti di potere la gente
tende ad assumere persone più intelligenti,
ed è noto che gli ebrei hanno un QI del 20%
superiore alla media, oltre che essere
semplicemente “noti per essere bravi
negli affari” e quindi ispirano fiducia
agli azionisti per noti e diffusi preconcetti?
Cosa ti fa credere che se quei posti
di potere fossero dati a uomini non ebrei
questi non ne approfitterebbero allo
stesso modo? Credi che i non ebrei siano
generose pecorelle? Forse dovresti
svegliarti dal tuo sonno e guardare in
faccia la realtà. In questo mondo il potere
corrompe. E il potere assoluto, corrompe
assolutamente. E questo non cambierà mai,
sia che ai vertici ci siano ebrei, marocchini,
cinesi o confuciani. E’ la natura umana, uguale
per tutti, ad essere egoista per natura.
>Non sarà che – per caso – fanno prima a comprare i >soliti Sunburn da Putin?
Pensi veramente che il paese con le più grandi
riserve petrolifere dopo l’arabia saudita,
e che può bruciare petrolio gratis per alimentarsi
da qui a due secoli, abbia bisogno di una
centrale elettrica nucleare?
Per me l’unica direzione in cui possiamo marciare è quella dell’informazione, più gente sa cosa, più l’opinione pubblica si muove, ma si muove nel momento in cui conosce le novità e le alternative, e modificando a seguito di queste le proprie abitudini di vita, vedrai che il cambiamento sarà automatico quasi.. o comunuque come minimo ci sarà una presa di coscenza generale,.. il resto sarà automatico per me..
Però prima bisogna informare ma nel vero senso della parola non ascoltare le cazzate alle quali la televisione vorrebbe che noi crediamo..
Sono questi gli effetti della manipolazione e del filtraggio dell’informazione sia a livello italiano sia a livello internazionale..,
è ovvio : la gente non sa e continua nell’arretratezza di sempre..
Agli scioperi di consumo non credo. Per lo meno non credo a quelli di benzina! Non la compri quel giorno perchè magari ne hai rifornito un pò in più prima, poi torni il giorno successivo. Al massimo si possono avere delle preferenze circa le compagnie…
In genere non credo nemmeno a questo, però se si fa un pò di movimento, di informazione, di pressione, piano piano un pò di miglioramento si può sperare. Altrimenti perchè quella santissima Svezia è sempre prima in tutto? Forse è questione anche culturale, no?
Per me la disinformazione voluta o no, è una delle cause principali per cui certe cose non prendono piede e perchè in italia siamo ancora al medio evo anzi, come vediamo stiamo scendendo ancora di più al 1200..
A dimostrazione di quanto il nucleare necessiti di ingenti sovvenzioni pubbliche per mantenersi in vita diamo due dati esemplificativi. L’Unione europeacontinua a dare sussidi alle imprese per ricerca e sviluppo nel campo dell’energia nucleare a scapito di altre fonti: nell’ultimo programma quadro per la ricerca europea, le tecnologie nucleari hanno ricevuto più di 1,2 miliardi di euro, mentre le energie rinnovabili solo 390 milioni di euro. L’industria nucleare ha inoltre beneficiato di prestiti stanziati nel quadro del trattato Euratom per un totale di 3,2 miliardi di euro dal 1977. In Finlandia, l’unico paese europeo deciso a costruire nuovi impianti, il governo ha
dovuto dare al raggruppamento di imprese che lo realizzeranno una serie di garanzie decisamente svantaggiose per la collettività: sono a carico del pubblico, fra l’altro, i costi di sicurezza della centrale nonché quelli di smaltimento e gestione dei rifiuti radioattivi.
primo perchè guarda caso queste informazioni noi le stiamo trovando solo adesso su internet, quando queste ricerche ci sono da anni.. e la televisione non ne parla (tenere nell’ignoranza il popolo)
secondo perchè non siamo capaci ad unirci e ad organizzare una rivoluzione globale contro tutto il sistema (per rivoluzione intendo scioperi di acquisto di carburante in massa ed esempio in un giorno.. o altra roba del genere..)
Quello che dicevo io.. ci vendono l’energia che vogliono loro al prezzo che vogliono loro.. con tanti altri tipi di energia e stratagemmi a disposizione a costi davvero irrisori..
Ditemi se questa non è dittatura occultata e disinformata anche :/
Per Rosario Pisanò
Il costo è quello mi pare. La vita garantita di un impianto fotovoltaico è attorno ai 25 anni. Certo che se aumentassero la produzione i prezzi si abbatterebbero di molto! Ma perchè non si pubblicizza? Lo stato dovrebbe incentivare, invece non rinnova nemmeno i finanziamenti! Eppure, se uno si fa l’impianto toglie molte spese allo stato, no? Per 25 anni. Perchè non utilizza invece tali soldi per incrementarne l’uso? Ne guadagnerebbe già di inquinamento e di minore dipendenza energetica. Eppure niente!
Le automobili di oggi consumano quanto quelle di 50/60 anni fa (anzi, in certi casi di più.. vedi la 500), possibile che tutta questa tecnologia non smuova mai il consumo di petrolio?
piccolo estratto del postato che ho consigliato di leggere:
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
ho letto molti post…(che mal di testa)..alcuni sono molto interessanti e ho deciso di copiare il testo e rileggerlo con calma.
mi pare però di aver letto che per produrre l’idorgeno basterebbe mettere due fili nell’acqua e usare una batteria di 12volts… era una battuta??
forse si fa confusione con la dissociazione elettrolitica che sicuramente non il miglior mdod per produrre idrogeno..:)
se mi permettete prima di parlare di nucleare(magari domani mattin a amente fresca) mi piacerebbe fare una rapida carrellata delle alternative energetiche in base alle attuali conoscenze(esclusi progetti chiusi nei cassetti!)..
IDROELETTRICA:
copiamo dai castori a quanto pare..:)
a parte gli scherzi…
la produzione di energia prodotta con questo “metodo” non causa emissioni di CO2 durante il funzionamento.
la produzione non è continua!
le centrali idroelettriche di notte “ricaricano” gli invasi assorbendo energia elettrica dalla rete…si chiama POMPAGGIO.
l’impatto ambientale..mi pare evidente.
si può discutere semmai sull’entità di questo impatto,ma è innegbaile che ci sia.
emettono gas serra (CO2)
hanno bisogno di corsi di acqua o di torri evaporative (quelle grosse e alte torri che hanno anche le centrali nuclerari)per il raffreddamento.
le centrali termoelettriche funzionano come delle grosse locomotive o come dei motori di aereo.
quelle come le locmotive si chiamano a vapore o ciclo Rankine Hirn…
per fare funzionare la locomotiva è necessario aver carbone,petrolio(nafta),metano o biomassa.
quelle come i motori di aereo si chiamano turbo gas o ciclo Joule..effettivamente non sono altro che motori di aereo con attaccato un alternatore(l’aggeggio che produece energia elettrica).
non mi soffermo troppo sui dettagli.
GEOTERMICHE
in Islanda risparmiano!!
in Italia esistono ma servono a poco…
sono centrali a vapore…il tipo locomotiva per intenderci…
sfruttano i vapori caldi che la natura offre gratis.
non emettono gas serra(CO2).(la centarle…il vulcano non è conteggiato!)
SOLARE FOTOVOLTAICO
non emette gas serra(CO2).
materiale usato ..il slicio./sabbia tanta..di nuovo gli sceicchi??:) )
poco diffuso l’uso.. quindi costoso.
rendimento scarso(almeno per ora..poi non sò)
0.4-0.6kWh/m^2 al giorno.
condivide un difetto con l’idroelettrica..vale a dire non fornisce continuamente energia.
in “teoria”basterebbe la superficie di uan piccola provincia italiana(pianeggiante) per coprire il nostro fabbisogno…però.. a ore alterne non è comodo!
soluzione?
immagazzinare l’energia del sole…
come?
per esempio producendo idrogeno…
batterie? no scordatevele!!
SOLARE TERMICO
per intenderci meglio… gli specchi ustori di Archimede…
il più raffinato esempio di questo sistema è a Priolo a Siracusa e a Casaccia(laboratorio)
non produce gas serra(CO2)
stesso problema…produzione non continua/si può immagazzinare parte dell’energia)…e resa per m^2 bassa..ma superiore al fotovoltaico.
il sole ci fornisce “gratis” al max 1 kW/m^2
quella di Priolo però non è una centrale a solare termico,ma combina più sistemi.
EOLICO
se c’è vento ok…se non c’è…no comment..
in genere anche studiando bene l’area di installazione di questi mulini moderni la produzione di energia è inferiore alle aspettative.
l’idelae sarebbe collocare gli aerogeneratori in posti dle globo a vento costante..o quasi.
non emette gas serra(CO2)…ma affidarsi qausi la caso per produrre energia elettrica…non mi sembra molto serio.
MAREE….ehm peggio dell’eolico..
correnti marine…va un pò meglio!
auto ad aria,a idrogeno,elettriche con le batterie,a volani…a molla…sono tuutte la setssa cosa…
ci vuole qualcosa(energia) per compriremere l’aria…
energia per produrre idrogeno…
energia per ricaricare le batterie
energia per far girarei volani
energia per caricare la molla..
localmente..nn inquinano..ma globalmente ..dipende..
l’idrogeno è coem una molla… è un vettore non uan fonte di energia..
non è facile strapaprlo all’ossigeno…
io prevedo che ahimè aumenterà sicuramente il consumo di carbone
anche il gas(metano..sembra promettente)..e dal gas si ricaveranno idrocarburi di migliore qualità..idrocarburi sintatici…
perchè il metano è promettente??
perchè è l’idorcarburo con più alto rapporto carbonio idrogeno.
nella benzina o nel gasolio si sta a meno di 2.
credo che aumenterà anche l’uso delle biomasse…una fonte rinnovabile..ma forse un pò ingombrante.
per me sono queste merdose di lobby del petrolio che con tutti i miliardi che si girano non fanno sviluppare nessun’altra forma di energia ad un prezzo più basso del petrolio, se qualcuno inizia a scoprire qualcosa di nuovo, dopo un pò non si sa più niente.. si occulta abilmente tutto, e noi continuiamo a regalare soldi a sti porci di petrolieri e allo stato, chiaramente d’accordo con la politica del petrolio..
E’ questo che mi fa incazzare, di ricerche sulle energie alternative c’è ne sono un sacco, però tutte interrotte..
Per gli impianti a celle voltaiche, di recente lessi che un impianto in media costa intorno ai 9-10 mila euro, però te lo conservi per tutta la vita sul tetto.. ovviamente allo stato delle cose attuali in italia questo è un costo anche un pò alto per i pochi impianti che ci sono (5MW italiani contro 6000 in germania) però se la produzione avverrebbe a larga scale si dice che questo prezzo diminuirebbe drasticamente..
A proposito, qualcuno sa dirmi come vengono alimentati tutti i satelliti e le varie manfrine che da anni ci girano sopra la testa nello spazio?
Forse ad energia nucleare, o a petrolio, o a carbone, a gas?
Boh, forse semplicemente a pannelli solari, chissa!
Ci sono un sacco di energie alternative che si possono tranquillamente studiare e migliorarne lo sfruttamento e sti schifosi di scienziati, e governi soprattutto, si fissano con il petrolio e col nucleare.
Uscite dalla finestra politici, ma l’avete mai visto il sole?
Dunque. Il nucleare inquina ed è insicuro molto meno del petrolio e del gas. Non raccontiamo balle: la stessa Chernobyl è servita al plutonio francese, e stop, ma quanto alle decine di migliaia di morti, ce ne sono migliaia di volte di più per inquinamento da petrolio. E qui non ci piove.
Vero è invece che il nucleare non è poi così economico. Ha però il vantaggio politico di non essere fonte di guerre come il petrolio…
TUTTE LE FONTI RINNOVABILI invece, hanno vantaggi sull’inquinamento ma non sono per NIENTE economiche. Per questo non decollano: sul fotovoltaico attendo lumi e paralumi. Se fosse possibile ed economico ce l’avremmo già tutti sul tetto di casa, e i nostri stati ce l’avrebbero decretato come obbligo… a meno che non si voglia accusare le lobbies petrolifere di tenerci col cervello tappato, e noi di cretinismo acuto….
qualcuno ha scritto:
Non mi importa con che cosa l’ importante è che io risparmi!!!!!
Cosa ne dici di ripristinare le vecchie navi ed andare a catturare un bel po’ di SCHIAVI africani da far pedalare per produrre energia elettrica?
Cosi’ ti costerebbe ancora meno del nucleare, l’importante è che tu abbia la luce e ti costi poco no?
Forse tu ragioni così perchè ai tempi di cernobil no eri ancora nato, ma io che c’ero mi ricordo che per almeno 9 mesi vietavano/scosigliavano di mangiare qualsiasi verdura a foglia larga perchè erano un concentrato di cesio136(o 137), e per fortuna che eravamo lontani da cernobil, infatti ce n’era arrivato solo una scoreggina portata dal vento.
Quel cesio ci mette qualcosa come 100.000 anni a perdere la sua radioattività, se ti scoppia una centrale in casa hai voglia di aspettare per farti una bella insalatona.
Il fatto che i francesi le abbiano non è che mi consola, certo che se riuscissimo a non comprare energia da loro sicuramente ridurrebbero le loro produzioni ed i relativi rischi e magari le dismetterebbero pure.
Oltretutto con il rischio terrorismo come la mettiamo? Ci auto prepariamo delle belle bombe atomiche in casa in modo che qualsiasi kamikaze deficente con un aeroplanino possa schiantarcisi sopra per metterci tutti nella m…a per i prossimi 100.000 anni?
Complimenti a tutti quei GENI che ancora ce la menano con sto’ nucleare del cazzo.
Piuttosto preferisco eliminare lo standby da tutte le apparecchiature elettriche (che qualcosa comunque consumano) o usare il pc due ore in meno al giorno, ma il nucleare proprio NO!!!
Dobbiamo essere sempre schiavi della benzina a 3/4 di tasse e dei petrolieri schifosi..
“ED EOLO SI TINGE DI GIALLO: CHE FINE HA FATTO?
Nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, incontrammo colui che ha progettato questo veicolo: il francese Guy Negre. Era anche l’unico che ci potesse dare qualche informazione utile sul progetto.
Niente non c’è stato modo di saperne di più. Gentilmente riusciva ad evitare le nostre domande. Dopo tanta fatica siamo riusciti solo a farci dire che la sperimentazione stava continuando ad avere risultati positivi, che avevano delle difficoltà economiche per aprire gli stabilimenti di produzione ma che comunque tutto si sarebbe risolto entro la fine del 2003.
Siamo ad aprile 2004 e non ci sono novità se non quella che i dipendenti della Eolo Italia ( hanno mai lavorato alla produzione della vettura ??? ) sono in cassa integrazione e che il sito internet italiano non esista più.
Vi terremo comunque aggiornati su questa straordinaria invenzione, che si sta trasformando giorno dopo giorno in un grande giallo automobilistico.”
Davide Sanna aveva scritto
>Scusate, so che non ha attinenza col post
>sull’energia ma mi domando se non fosse meglio
>affiancare al blog anche un forum dove
>proseguire con le proprio argomentazioni, penso
>risulti difficile identificare un post o
>proseguire lungo il filo di una discussione in
>questa serie post che non contengono solo
>commenti ma nuovi spunti di riflessione.
Ci stavo pensando anch’io. Si potrebbe invitare Grillo ed il suo Staff a rendere disponibile un forum ispirato dal suo sito, oppure lo si fa!
P.S. Scusa, Elisabetta, ho sbagliato a leggere l’autore prima. 😉
Soluzioni?
Con l’aria e il sole, staremmo tutti a posto.
Non e’ possibile?
Ci sono paesi che gia’ sfruttano il vento per produrre quote sostanziali della loro energia, vedi europa del nord.
E, per chi non la conoscesse… http://www.theaircar.com .
Per non parlare del sole…
Chi parla di nucleare, idrogeno, petrolio, e’ solo un deliquente.
Quando si analizzano delle cifre, bisogna farlo con attenzione al contesto, altrimenti si può dimostrare tutto e il contrario di tutto. Se si legge con attenzione la tabella, si vede che la produzione totale di energia raddoppierà. Questo aumneto è per la maggior parte dovuto all’industrializzazione dei Paesi emergenti, Paesi che utilizzeranno prevalentemente gas naturale e idroelettrico per produrre energia elettrica.
Le altre fonti di energia, più che altro usate nei Paesi industrializzati, rimarrano praticamnete immutate. Raddoppiando tuttavia la produzione totale, le percentuali si dimezzano, ovviamente.
Questo non vuol dire che il nucleare sarà meno importante, ma semplicemente che tutti i Paesi industrializzati (tranne l’Italia) hanno già raggiunto un mix soddisfacente fra le varie fonti di energia.
E sono di nuovo d’acordo con te Elisabetta, tanto per iniziare io non ho un macchina, economizzo e cerco di ottimizzare il tutto a casa, abolirei completamente molto volentieri la televisione (che qui non ho), e farei di piu’se l’intera società si spingesse verso questa direzione…ma non ci credo in questa soluzione non consumistica,poiché non tutti mi sembrano disposti, quindi allo stato attuale non puoi dirmi che il nucleare possa essere sostituito con una fonte energetica con lo stesso rendimento energetico…che ne pensi?
LUCA
(scusa se commetto errori di scrittura ma ho una tastiera tedesca :-))
ciao a tutti,vi consiglio vivamente di consultare ogni giorno ,oltre al blog di Beppe,anche un sito geniale dove si fa vera informazione ed è documentata:www.disinformazione.it per farvi capire ho copiato l’ultimo articolo di oggi che parla proprio di quello di cui stiamo parlando:l’energia,le sue possibili fonti e l’assoluta non necessità del nucleare inteso come fusione calda.
ecco a voi l’articolo:
“E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Cordiali saluti
Lino Rossi
bibliografia:
1) Roberto Germano, Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia, seconda edizione. Postfazione di E. Del Giudice pp. 224, 2003 – Ed. Bibliopolis;
2) Giuliano Preparata, Dai quark ai cristalli – Ed. Boringhieri;
3) Antony C. Sutton, Cold Fusion: Secret Energy Revolution – Ed. FTIR Publications, P.O. Box 2903 , Sacramento CA 95812 . http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm.
Germano è un fisico dell’INFN;
Preparata era un fisico professore di fisica teorica dell’università di Milano, purtroppo scomparso nel 2000;
Sutton è uno storico con il vizietto di documentare quello che asserisce, purtroppo scomparso nel 2002.
note: nella fascia F1 l’energia elettrica è molto costosa; nelle fasce F2, F3 ed F4 il costo cala progressivamente.
altri spunti di riflessione:
1) quando è stata creata l’Enel, quanti anni mancavano allo scadere delle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche poste su siti demaniali? Come sono state pagate dallo Stato le società private “nazionalizzate” in vicinanza dello scadere delle concessioni?
2) la privatissima Società Idroelettrica Piemontese (SIP) con tutti i soldi che ha percepito dall’operazione ENEL ha comprato tutte le società telefoniche d’Italia realizzando uno dei più grandi monopoli privati di tutti i tempi. Visto che uno scatto telefonico costava come un kWh di energia elettrica, ma con costi infimi rispetto a quelli dell’energia elettrica stessa, dove sono andate a finire le montagne di soldi che noi italiani gli abbiamo regalato? quante tasse ha pagato la SIP in quegli anni? quanti condoni tombali ha fatto la SIP ?
3) come mai queste infami operazioni non sono partite quando c’era in giro il Sig. Enrico Mattei? I topi per ballare aspettavano che il gatto andasse via?
Caro Grillo,
ovviamente u sei molto pronto a fare dei commenti ovvi ( alemno per chi ha un IQ sopra l` 80 ) sui pericoli del nucleare.
MA IN CONCRETO COSA PROPONI?
Di fare andare l` economia mondiale con l` olio di colza?
Come diceva mia nonna, ” criticare e` facile, risolvere i problemi piu` difficile .. ”
E sono completamente d’accordo con Nicola Calisesi e il suo Prof.di fisica…..quando si riusciranno a trovare fonti alternative veramente in grado di sostituire il nucleare allora si potra’intervenire…per ora bisogna risolvere l’incremento di CO2 chiudendo le centrali a carbone e a petrolio…questa é la prima cosa da fare per il nostro pianeta…
Questo è il rapporto dell’ENEA a cui ha fatto da supervisore Rubbia. Se cerchi su Internet ne trovi di molto molto tecnici, il motivo percui è stata occultata la cosa è legata alla sua tutto sommato semplicità realizzativa che toglierebbe il controllo della produzione energetica dalle mani dei pochi che la gestiscono adesso. Appunto veloce, i reattori a fusione fredda possono funzionare utilizzando come metallo tungsteno oppure uranio impoverito (ci sono studi che affermano che i proiettili anticarro all’uranio impoverito sguaglino i carri perchè all’impatto fondono l’idrogeno atmosferico producendo circa 15.000 gradi) infatti la strada che cercano di seguire è quella dell’uranio per 2 motivi:
1) Inanzitutto devono trovare un modo per smaltire tutto quello che hanno
2) L’impiego di uranio produce raggi gamma questo comporta la necessità di impiegare tecnologie di costruzione e schermatura che renderebbero costoso e complicato farselo in casa, oltre al costo e alla difficoltà di procurarselo
Secondo voi quale divulgerebbero?
Tra l’altro, negli studi, hanno provato vari tipi di metalli, leghe, e vari tipi di acqua, da quella di rubinetto all’acqua pesante, all’acqua distillata, funziona in tutti i casi. Il punto è che ancora non sanno bene perchè funzioni, ma una cosa è certa, avviene la fusione. Sul dielettrico di tungsteno al termine della reazione sono stati trovati molti altri prodotti che prima non erano presenti, oro, argento, rame, zinco, etc… La fusione atomica avviene normalmente anche negli esseri viventi, alcuni esperimenti hanno dimostrato che delle piante riescono a produrre degli atomi di alcuni metalli anche se nell’ambiente in cui si trovano questi non sono presenti. Leggitevi quel rapporto soprattuto la parte in inglese per gli addetti ai lavori se la trovate, io l’ho scaricata se mi gira la uppo e vi do il link e date un occhiata anche qui se avete voglia e tempo: http://www.xmx.it/fusionefredda.htm http://www.padrak.com/ine/SUBJECTS.html
sono perfettamente d’accordo sull’utilizzo di fonti energetiche alternative ma con l’attuale concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera (376 ppm, http://www.climate.unibe.ch/gallery_co2.html) bisogna che si faccia in fretta, e lo smantellamento del nucleare richiede una sostituzione imminente con altre centrali efficienti…mi chiedo se questo sia possibile….per quanto riguarda l’anno 2003 la temperatura media annuale si colloca completamente fuori dalla distribuzione di temperature degli ultimi 100 anni circa (se ti interessa la bibliografia posso mandarti gli articoli scientifici) e sembra che cio’sia dovuto al cambiamento climatico che sta appunto alargando questa distribuzione…..insomma ritorniamo alla CO2 e alla produzione di petrolio per l’energia…percio’penso che attualmente bisogerebbe sfruttare il nucleare al massimo, ridurre le centrali a carbone e a petrolio e quindi introdurre velocemente nuove fonti di energia (riducendo quindi il nucleare).
x Luca Andreozzi :
la cosa mi interessa e faro’una ricerca appena avro’tempo nella letteratura, ma se tu hai gia’qualcosa mandamela,
Scusate, so che non ha attinenza col post sull’energia ma mi domando se non fosse meglio affiancare al blog anche un forum dove proseguire con le proprio argomentazioni, penso risulti difficile identificare un post o proseguire lungo il filo di una discussione in questa serie post che non contengono solo commenti ma nuovi spunti di riflessione.
o raga vado a farmi una doccia e poi mi fiondo nel letto a leggermi un pò di roba che ho stampato sulla storia della fusione fredda che mi ha intrippato (sopratutto l’intervista di report del 2003 )
a quale post di Elisabetta ti riferisci?
Chiede Elisabetta, che guarda Blu Notte, anche se l’ha già visto anni fa.
Ah, Elisabetta, ma che t’informi a fare….tanto tutto si riduce in,,,opinione….anche le verità…anche quelle scientifiche…DETTATO DA Elisabetta.
Un controllo dell’autorità pubblica si rende indispensabile qualunque sia o sarà la fonte enrgetica utilizzata. Il mercato da solo non garantisce il benessere sociale.
Se un giorno l’unica fonte utilizzabile sarà lo sterco umano, in mancanza di un regolatore, la mafia prenderà il totale controllo del mercato dei lassativi.
Ciao a tutti,
volevo solo riportare alcuni discorsi che fa il mio professore di fisica all’università un certo Antonio Vitale. Premetto che questo professore lavora al CERN di Ginevra al progetto Atlas e altri progetti…gomito a gomito con Rubbia, ha fatto parte di diverse commissioni governative per le politiche energetiche ecc ecc insomma una persona direi + che autorevole!! parla più o meno come Beppe e come il nostro comico gira con il foglietto dove ha la tabellina del costo pro-capite per ogni stato dell’adeguamento al protocollo di Kyoto!! l’unica cosa su cui è in disaccordo con quanto si dice in questo blog è la questione delle centrali nucleari..secondo lui è stato un errore chiuderle e per quanto si cercheranno soluzioni alternative il nucleare rimarrà una risorsa cardinale…sempre che qualcuno non trovi il modo di fondere gli atomi a freddo…un sogno che gli scienziati si portano avanti da 50 anni e che continuano a rimandare!!
Elisabetta, la via italiana per le cose purtroppo la conosciamo, quindi giusta osservazione, però, pensaci bene, sarebbe abbastanza eversiva. Nel romanzo il potere politico scappa con la scusa di un complotto di “eversori”, qui certo non scapperebbero, ma il culo sulla sedia un pò gli scotterebbe. Perchè comunque significherebbe che:
1) non hanno posti su cui sedersi per volontà popolare;
2) il “popolo”, in massa, ha alzato la testa in maniera straordinaria;
3) prima o poi potrebbe prenderli e mandarli dove vuole visto che non li ha scelti.
> Caro Tampieri e queste 4 cazzate secondo lei
> giustificano le cifre spese per “abbattere”
> l’inquinamento luminoso?
No, infatti la questione non è così fondamentale.
Queste sono questioni secondarie che vengono tirate fuori per nascondere problemi ben più gravi.
Ha perfettamente ragione.
> Il buonsenso non dovrebbe essere sufficiente?
Ovviamente sì. MA quanto buon senso c’è in giro? Poco.
E su questo blog, come può vedere, anche meno. 🙂
> Non mi metto a fare il tuttologo come Grillo per
> cui ammetto la mia ignoranza su temi tecnici
> specifici legati ai disturbi arrecati alle
> osservazioni astronomiche, ma secondo me la
> strada più veloce sono sistemi di rilevazione
> più sofisticati che campagne generaliste del
> tipo “spegniamo i cartelloni pubblicitari”.
> Costano e non servono a nulla.
Non ci sono sistemi più sofisticati per questioni varie. Se vuole può contattarmi, le spiegherò brevemente la cosa, ma cercherò cmq di farlo qui:
semplicemente l’unico modo per evitare la cosa è andare FUORI dall’atmosfera, cosa possibile solo tramite i satelliti (tra l’altro DETERMINATI tipi di satelliti, non tutti). I satelliti hanno una vita (dovuta all’energia immagazzinata), non ne vengono messi in orbita più molti, e infatti i pochi che ci sono sono già tutti prenotati da qui a 10 anni (o anche più) i cui esperimenti probabilmente saranno obsoleti quando le osservazioni avverranno. Sigh. 🙁
Cmq, sono d’accordo con lei. O si aumenta l’educazione della gente, o non serve a nulla fare campagne stupide come quella “spegniamo i cartelloni”. Ma oramai nessuno si affida più a chi di dovere, tanto meno i politici.
——————————
Riguardo la fusione a caldo sono ignorante, la questione di quella a freddo è stata male interpretata. Gli esperimenti sono stati fatti, ma NON è ancora stato trovato un modo VERO di replicare l’esperimento di fusione a freddo con costanza.
La realtà è che il progetto è stato “dimenticato” perchè come sempre i finanziamenti pubblici sono stati tagliati al primo “fallimento”.
Credo siano stati ridistribuiti i fondi. PEccato, ma buono così.
guarda che sulla fusione fredda c’è molto di più che qualche link di sito scandalistico… ci sono storie di ricercatori, libri rapporti dell’ENEA, ecc. ecc..
RAGA PROVIAMO TUTTI A FARE UNA BELLA COSA— MANDIA DECINE DI MAIL A TESTA AL SITE DELLA AGIP O ENI CHE SIA, VISTO CHE HANNO ANCORA ALZATO I PREZZI ALLA POMPA DELLA BENZINA, CON LA SCUSA E RIPETO SOLO CON LA SCUSA DEL RIALZO DEL PREZZO DEL GREGGIO AL BARILE, PERCHE SE IL PREZZO DEL BARILE SALE DOVREBBE SALIRE IL PREZZO ALLA POMPA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DOPO MESI….. MEDITATE GENTE MEDITATE… CI STANNO SOLO SPENNANDO GIORNO DOPO GIORNO…..CHE NE DITE DELL’IDEA???????????
adesso é chiaro….non uso postare sempre su questo blog quindi non conosco i vari personaggi. Comunque non diciamo cavolate e soprattutto non facciamo gli opinionisti sulla ricerca scientifica…non voglio essere provocatore ma le opinioni sono altra cosa non scienza…al massimo possiamo parlare di interpretazioni….chi ha detto che la fusione fredda é stata realizzata in Italia potrebbe mandarmi la letteratura scientifica a riguardo? (non siti web di opinionisti possibilmente)
chiedi
ma allora il mondo è impazzito e l’italia è la sola ad avere il lume della ragione??
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ci stiamo pensando, ormai tutti coinvolti nel blog…
e ti rispondiamo con un recente fatto di cronaca:
nella torrida estate del 2003 l’emergenza scattata in molte centrali nucleari francesi dovuta all’abbassamento delle acque nei fiumi. Un normale fenomeno naturale ha messo a rischio l’intero processo di refrigerazione e controllo della temperatura del moderno reattore francese.
ed aggiungiamo:
ormai quelle che abbiamo,
NOI SIAMO IL MONDO,
dobbiamo tenercele.
Le più vecchie, DISMETTERLE, fino a che avremo sostituito con energie A L T E R N A T I V E.
Yuri, certamente sarebbe un bel risultato: tutti gli italiani aventi diritto di voto, non vanno a fare il loro…dovere. Sai cosa farebbero, quelli de Roma? Direbbero: chi tace, acconsente! Ciao
Ciao Beppe, ho appena finito come al solito di leggere la notizia oggi sul nucleare, e mi stupisco che una persona qualunque con titolo di studio 3° media che sarei io, la sta pensando come tè, o meglio, credevo che risolvendo il problema di smaltimento scorie(ammesso che ci si riesca)l?energia prodotta sarebbe stata pulita, invece scopro che non è cosi, quindi continuo a sostenere la mia voce contro il nucleare, ma mi chiedo il perchè ci siano tante persone che non riescono a valutare il rischio che può avere sull’uomo, e sono persone del mio rango non VIP!!! Ba… ora un altra cosa: perchè se siamo in tanti a pensarla allo stesso modo non riusciamo a metterci daccordo??? ma siamo proprio degli stupidi?!? speriamo di accordarci prima di perdere tutto…..P.S. dovresti mandere questa E-MAIL per posta a tutti gli Italiani. un grtande saluto a te e tutto lo staff Massimiliano
Ireneo Gerosa aveva scritto:
>Ma se la gente si svegliasse e civilmente si
>organizzasse e non si contentasse di segnare
>questo o quel simbolo partitico, forse le cose
>comincierebbero a cambiare, magari in meglio.
L’ideale sarebbe fare come nel romanzo di Saramago (Saggio sulla lucidità), dove all’improvviso tutti (o quasi) votano scheda bianca, e il potere trema perchè non rappresenta ufficialmente nessuno.
Ma quanto costa il fotovoltaico a casa oggi? Trovate qualche dato. C’erano dei finanziamenti anni fa, ma sono tutti scaduti da 2/3 anni. Perchè cianciano tanto i nostri politici se non fanno nemmeno il minimo sforzo? Che interessi hanno dietro la neo-polemica del nucleare?
Riguardo al per ora utopistico controllo pubblico sugli atti dei governanti, Beppe, tieni conto che il primo impegno che un governo prende con se stesso, è di non permette al popolo di rompergli le scatole,elezioni farsa a parte!
Ma se la gente si svegliasse e civilmente si organizzasse e non si contentasse di segnare questo o quel simbolo partitico, forse le cose comincierebbero a cambiare, magari in meglio.
Ciao.
Per Francesca Caroli:
E’ vero che stanno facendo esperimenti per la fusione, ma sono una bufala. In realtà stanno solo cercando il modo di fottersi un po di soldi dei finanziamenti (30.000 miliradi solo in Italia) per inseguire la fusione calda, fior fiore di premi Nobel ritengono che sia semplicemente irrealizzabile. Vogliono costruire un reattore a fusione che dovrebbe sviluppare 100 milioni di gradi e pressioni che non so neance a quanto arrivano (secondo degli studi la fusione nel Sole avviene a 10.000 gradi) esperimenti condotti dall’ENEA (http://digilander.libero.it/outofbounds/FusioneFredda/FusioneFredda.html) qui in Italia hanno dimostrato che è possibile la fusione fredda, ma la cosa l’hanno insabbiata perchè data la semplicità uno se la potrebbe fare a casa e non vi sarebbe più mercato (Un certo professor Preparata a Milano sostenne che con 200 euro si poteva realizzare un generatore a fusione che produceva 10Kw/h per 50 anni, anno più anno meno) non è quello che dicono, è quello che non dicono che mi preoccupa.
a chi interessa sapere qualcosa di più sulla strage di ustica, è iniziato ora su rai tre una bella ricostuzione di carlo Lucarelli di quello che è accaduto (fatti e ipotesi)
Anche se tra poco sarà Elisabetta a fare strakkete su di me…sono sua ospite e sono qua.
Me lo aveva detto che è interessante, ma lei aveva la scusa del gesso!
Per me le balle sono quelle esposte nella tabella.
Scusate ma fra 100 anni, quando il petrolio sarà finito (e allora non avremo più neanche la plastica, ma ci penseremo fra 100 anni) e il gas sarà agli sgoccioli? con cosa faremo l’energia? con le celle fotovoltaiche? ah si è vero, col carbone e col vento! (e con l’idrogeno preso da giove)
ciao
secondo i dati dell’ONU, al momento del disastro di Chernobyl, la potenza nucleare nel mondo era di 250000 megawatt, alla fine del 2003 era di 361000 megawatt: il 44,6 % in più…
oggi i reattori in esercizio sono 439, 31 in costrizione e 7 sono stati ordinati…. ma allora il mondo è impazzito e l’italia è la sola ad avere il lume della ragione??
se andiamo a contare i Twh di ognuna delle voci si vede che, a fronte di un raddoppio dell’energia prodotta, l’unica quota che diminuirà è quella relativa al petrolio (-11%).
L’energia prodotta da fonti rinnovabili arriverà al 18.5%, contro una quota del 19% attuale: l’incremento di Twh “puliti” è di 2790, ovvero il 95% in più degli attuali 2945. Il fabbisogno sarà quindi coperto da gas e carbone. Da Wikipedia “Le riserve mondiali di gas naturale, a fine 2003, ammontavano a cira 154.000 miliardi di m³. Secondo stime, queste riserve, se si manterranno i livelli di consumo attuali, dovrebbero esauruirsi fra circa 70 anni scarsi. Le riserve di gas naturale nel mondo sono così ripartite:
* Europa + CSI : 60.360 miliardi di m³
* Asia + Australia : 12.470 miliardi di m³
* Africa : 11.710 miliardi di m³
* Medio Oriente : 55.430 miliardi di m³
* Nordamerica : 7.160 miliardi di m³
* Sudamerica : 7.000 miliardi di m³ ”
Sul carbone, sempre su Vikipedia, sono riportate alcune perplessità circa l’estrazione e le riserve, che si troverebbero a quasi 2 km nel suolo.
Il nucleare produrrà il 6% in più.
In pratica in questo congresso si è dichiarato di voler dare ulteriormente fondo alle risorse del pianeta, attaccando le riserve di gas e carbone dopo aver “fatto fuori” il petrolio. La produzione di energia da carbone e gas aumenterà quindi del 90% e del 270%. SI arriverà ad un consumo annuo di piu’ di 250 milioni di barili equivalenti di petrolio da queste due fonti contro i 110 attuali (78 di petrolio)
Ritengo un incremento del 400% in 25 anni delle fonti rinnovabili un obiettivo minimo.
X Saad.
..e mi sa che è bella chiusa la finestra, sono tutti stretti intorno al fresco del mega condizionatore che discutono su come far risparmiare agli altri energia!….
Negli ultimi 20 anni il nucleare ha riscontrato un netto rallentamento nella sua diffusione, una chiara conseguenza dell’incidente di Chernobyl. Nessuna nuova centrale nucleare è stata costruita in Europa (fatta eccezione per la Finlandia). Dai primi anni ’90 la produzione di energia nucleare è sostanzialmente ferma a valori costanti. Attualmente le principali fonti energetiche restano pertanto basate su petrolio, carbone e gas.
E nel futuro?
Difficile fare ipotesi. Entro il 2025 si prevede l’ncremento dell’uso di gas per produrre energia, una sostanziale stabilità per il carbone, il petrolio e le risorse rinnovabili, una lieve riduzione marginale dell’energia nucleare. Nulla può essere affermato con certezza ma è evidente una generale prudenza mondiale nell’affrontare piani di investimenti energetici basati sul nucleare.
Nel frattempo sono stati portati avanti da Europa-Cina-USA-Canada i piani di ricerca sulla fusione nucleare. Il nucleare del futuro, privo di rischio e con bassa produzione di scorie radioattive.
Vivo a Berna e ho una centrale nucleare a qualche chilometro da casa, una delle cinque centrali nucleari che funziona da anni……e non é mai accaduto niente di grave….IN SVIZZERA…anche se qui le cose sono cambiate un po’. Comunque penso che il nucleare gestito come si deve ha una bassa probabilità di incidenti catastrofici….certo che con la precisione e tecnologia all’italiana e soprattutto con le nomine dei dirigenti all’italiana non mi fiderei molto…quindi dico no al nucleare in Italia ma si alla bomba nucleare in Italia…una proprio personalizzata per i politici e per tutta questa caz di gente chiassosa (inclusa quella di questo blog) che litiga e litiga senza arrivare a una conclusione….un’alternativa sarebbe anche, come dice mio zio, una bomba di merda….piu’ecologica e con molta materia prima a disposiozione (il bEL pAESE ne é una risorsa naturale…vedi http://www.parlamento.it). E smettetela di litigare….
Un saluto a tutti.
LUCA
se in Italia con il referendum del 1987 il popolo italiano ha deciso di non volere niente a che fare con le centrali nucleari,perchè si compra energia elettrica prodotta da centrali nucleari in Francia e perchè di recente l’Enel ha acquistato parte della Slovanske Elektrarne?
infine perchè non si provvede a collocare in un luogo sicuro le scorie prodotte dalle centrali nucleari in funzione prima del 1987?
cmq l’energia nucleare in Italia era già morta prima del 1987..almeno 25 anni prima..
come al solito scarseggiavano i fondi per la ricerca e lo sviluppo di questa fonte energetica.
quindi non inquino in città con la mia bella macchinina all’idrogeno,ma inquino in campagna con la bella centrale che mi produce idrogeno utilizzando comq petrolio…
Postato da: Nicola Argese il 27.06.05 23:11
..si, ma se invece della macchinona che fa i 180K/mh, ne facessero una che consuma meno e va solo fino ai 130 (limite consentito), magari inquini meno e rischi meno incidenti mortali…
ma chi la vuole una macchina che va piano? Meglio beccarsi qualche multa (nel migliore dei casi) ma fare bella figura con la fighetta….
Sei cinese?
Perchè non ci torni e vai a far danno lì?
Non sono razzista ma, noi che vogliamo aiutare l’Italia a risorgere, di gente come te ne facciamo volentieri a meno.
Ti rimando in Cina perchè almeno lì hai una casa. Ci tengo a te.
..continuando
Vorrei sfatare qualche mito..come quello ad esempio dell’idrogeno.
E’ verissimo che non inquina,ma quello che nessuno dice e che purtoppo l’idrogeno non si trova in natura…ma deve essere prodotto,andando a scindere magari una molecola d’acqua(H2O)…e come si farà questo????Con altra energia…e da dove la prendiamo l’altra energia?Da nessuna parte!!attualmente per produrre idrogeno serve comq petrolio oppure energia elettrica oppure nucleare oppure solare…quindi non inquino in città con la mia bella macchinina all’idrogeno,ma inquino in campagna con la bella centrale che mi produce idrogeno utilizzando comq petrolio…
…Storti:le radiazioni non escono dal recinto…
e quelli che lavorano dentro il recinto cosa sono?
Vittime sacrificali al suo bisogno di energia?…
Ci va lei nel recinto?
Mi sembra di rivedere ciò che accade nel casalese (zona monferrina, Piemonte) per via dell’eternit: quando venne impiantata la fabbrica uhhhhhh, quanti posti di lavoro, che cosa innovativa….
Sono almeno vent’anni che la fabbrica ha chiuso, molti tetti di città e paesi sono ancora ricoperti d’amianto e i lavoratori? Se ne stanno andando uno per uno col mesotelioma….tra di loro c’era uno dei miei zii, che in quel posto di merda ci ha lavorato “solo” anni….
CHE BELLA LA TECNOLOGIA!..
E io che ho dettoOOO? Ho forse detto di usare il petrolioooo?
Mò vengo lì e ti………..
Senti(chè la pazienza ha un limite)se ti leggi il mio post precedente(leggiiiiiiii you understand?)
parlavo di altre fonti utlizzabili SUL NOSTRO TERRITORIO(poi se fai il bravo ti do anche i dati e tabelle,anzi no!visto che non hai nemmeno voglia di legger tutto il blog,perchè mai dovrei sprecar la plastica(=petrolio,ahimè!)per spiegartelo.
Una raccomandazione ai blogger:
Se proprio volete fare polemica con qualcuno,almeno leggete TUTTI i suoi post sul tema …………………………………………..
Grazie!
Ho paura delle compagnie petrolifere…sono tutte intorno a noi e ci fanno “la posta” come nella pesca subacquea, manovrano ogni cosa, bloccano le innovazioni tecnologiche acquistando i brevetti.
Ho letto che se il 2% della terra fosse coperto da pannelli solari non ci sarebbe il problema dell’energia…evidentemente a “qualcuno” non sta bene e i prezzi di questa tecnologia vengono tenuti alti…
P.s.:Non mi comprerò una macchina fino a quando non ci sarà in circolazione quella a idrogeno, a costo di andare a lavoro in bicicletta!!!
P.p.s.:Beato lei che ce l’ha (non la bici, che ho anch’io, ma la macchina a idrogeno)!!! Se dovesse passare a Cagliari, mi farebbe fare un giro sul bolide?
P.p.p.s:Perchè la FIAT non ha pensato di fare la 500 vecchio stile con tecnologie moderne per evitare il crack? Si venderebbe moooolto più della SMART…magari 356cc turbo compresso…piccola, leggera e poco inquinante 😉
Simone Arca
> Ma se gli unici che stanno cercando di costruire nuove centrali nel mondo sono l’IRAN ( e non per farci la corrente…)
Te l’ha detto qualche neocon zerbino d’Israele, o l’hai letto sul Corriere dei Piccoli? Non sarà che – per caso – fanno prima a comprare i soliti Sunburn da Putin?
Sapevo che sarei cascato in un flame, perciò mi riprometto di non rispondere ulteriormente, a meno che non fortemente richiesto. 🙂
Sia chiaro, preferisco rispondere solo perchè ritengo che qualche anima pia che abbia voglia di uscire da questo blog relativamente informata, abbia il diritto ad una informazione (DI QUALUNQUE GENERE) anzichè di una disinformazione.
Per altro, mi sono letto parecchi commenti, e oltre ad una quantità di Off topic paurosi, ci sono una miriade di inesattezze.
Tenete conto di chi dice che è necessario cercare un ulteriore fonte di energia.
Tenete conto di chi dice che il referendum sul nucleare è stato una cazzata. E’ vero. Dal punto di vista energetico/economico è stato un quasi-suicidio.
Tenete conto di chi dice che Sole e Acqua sono le nostre migliori risorse.
Sugli altri commenti, non mi pronuncio.
————————————-
Sarei felice di entrare in contatto con Vincenzo di Gennaro, per conoscere le sue esperienze di ricercatore all’estero.
Il mio contatto è simotronehotmail.com . Se mi riesci a conttattare lì, dopo semmai ti passo un indirizzo non fake. 🙂
————————————–
Vengo citato qui:
> Povero Tampieri, ma che usa? il cannocchiale?
Spero stia scherzando!
I telescopi elettronici utilizzati or ora (in Italia come in Cile), risentono comunque dell’inquinamento luminoso.
E pure in Cile, dove le distanze delle città dal monte Palomar sono di svariati chilometri, le perturbazioni luminose creano cmq disturbo.
> Che io sappia solo studi estremamente
> sofisticati e pretenziosi sono disturbati dal
> fenomeno.
Lei ha idea del fatto che i telescopi recepiscono luce, che ha una lunghezza d’onda decisamente particolare e poichè questa radiazione non è radio (che è decisamente più captabile), è più complessa da “catturare”? Lei questo lo sa vero? Perchè sennò non capisco cosa sta dicendo.
Può decidere di fidarsi o meno, ma persino al III° anno del corso di laurea si fanno esperimenti abbastanza “banali” di misurazioni ottiche su stelle di galassie di media distanza.
Qualunque misurazione di questo genere risente di quel disturbo.
Non è una questione di sofistichezza, ma di misurazione.
Se lei dovesse registrare il canto degli uccellini, ed andasse vicino ad un’autostrada sarebbe disturbato, suppongo. Beh, la cosa funzionerebbe anche se cercasse di registrare un discorso, o l’abbaiare di un cane. Perciò non è una questione di essere sofisticati o meno.
> E cmq è buona regola costruire
> l’osservatrio lontano dalle città.
Grazie per avermelo spiegato. Passerò il suo suggerimento a chi di dovere.
A parte gli scherzi, temo lei mi abbia confuso. Io non sono un astrofilo che gironzola per le campagne a fare foto… sono un astronomo: studio la composizione chimica ed i moti fisici tramite rivelazioni che non sono possibili in determinate condizioni. Non pretendo che le cose siano perfette, ma non mi va che i problemi reali esistenti vengano esposti in maniera così grezza.
Le sue inesattezze portano effettivamente disinformazione.
I commenti di Beppe Grillo non sono necessariamente verità da assorbire, ma argomenti su cui discutere.
> Mi spiace per i vecchi osservatori cittadini, ma
> si fa prima a demolirli e ricostruirli in alta
> montagna che spendere tonnellate di quattrini
> per l’inquinamento luminoso.
A me degli osservatori cittadini non frega nulla, perchè come lei dice sono inutilizzabili, e sono utili (quasi) solo come musei – a Bologna c’è uno strumento ZEISS tedesco risalente alla seconda guerra mondiale magnifico – e per questo non vanno abbattuti.
Cmq sia, non vengono utilizzati per gli studi fisici, questo glielo dico per informazione.
L’inquinamento luminoso è un problema che “sfora” dall’ambiente astronomico, perchè concerne l’educazione civile riguardante lo spreco di energia che siamo abituati ad avere.
Come già detto, tutti abbiamo problemi a tollerare il rumore. Avremmo tutti dei problemi, se il mondo fosse COSTANTEMENTE con la luce accesa… penso che questo siate in grado di capirlo tutti.
E con noi gli altri organismi che condividono la vita sul pianeta.
STOP sulla dissertazione riguardante l’inquinamento luminoso.
Sono circa 438 i reattori nucleari nel mondo da cui si produce energia elettrica:
104 negli USA
59 in Francia
53 in Giappone
Complessivamente, le centrali nucleari nel mondo producono 352 gigawatt, pari al 16% della fornitura globale d’energia. Un dato consistente ma ben lontano dai 1000 gigawatt stimato negli anni ’70 per i nostri anni.
########-Alcuni tragici eventi degli anni ’80 frenarono l’ottimismo verso il nucleare.-######
Un evidente freno allo sviluppo di questa fonte energetica dettata dalla
*******consapevolezza*************
dei grandi rischi in caso di incidente.
Molti paesi soddisfano tramite il nucleare gran parte del proprio fabbisogno interno:
Il caso della Francia è unico al mondo. Il 76% dei consumi energetici francesi sono soddisfatti mediante reattori nucleari. Seguono i Paesi dell’Est, le cui centrali rappresentano una *********pericolosa eredità************
del precedente regime sovietico.
Queste vecchie centrali sono ormai obsolete e comportano un grande rischio per tutti.
Desta attenzione il caso degli USA, il paese dove il nucleare è nato, dove la produzione di energia dal nucleare non supera ancora il 20%.
COME MAI? VOGLIONO FARLA PRODURRE A NOI? NOI CHE SIAMO DIVENTATI LA LORO OMNI-DISCARICA?
L’Europa soddisfa mediamente il 35% del proprio fabbisogno energetico interno mediante l’uso di centrali nucleari, anche se nel dato medio pesa fortemente la politica energetica francese.
Nel futuro si prevede un minore impiego dell’energia nucleare?
Nonostante i dati favorevoli al nucleare (soprattutto la situazione francese), secondo l’IAEA (International Atomic Energy Agency) il peso dell’energia nucleare rispetto alle altri fonti di energia è
******destinato a ridursi entro il 2020.*******
Questa previsione trova conferma osservando l’evidente assenza di investimenti nella costruzione di nuove centrali nucleari in Europa negli ultimi venti anni. Fa eccezione la Finlandia che ha in cantiere la costruzione di una nuova centrale nucleare a Olkiluoto. Sarà attiva entro il 2010.
Nel resto del mondo occidentale, Europa e America, non sono previste nuove centrali atomiche.
In Svezia, Germania, Olanda e Belgio le attuali centrali continueranno a funzionare fino alla fine del ciclo produttivo, al termine del quale non saranno sostituite con altre di nuova costruzione.
Diversa è la situazione in Asia, dove sono attualmente in cantiere almeno 15 nuove centrali nucleari (Cina, Corea del Sud, India e Taiwan).
MA GUARDA CASO!!!!
PROPRIO QUELLE NAZIONI CHI I “POTENTI” HONNO DECISO CHE DEBBANO DIVENTARE LE FABBRICHE DEL MONDO!
Mannaggia a Francesca che mi ha roportato qua. Mannaggia a me che le ho detto che in questi giorni d’inerzia, causa gesso,postavo.
A Beppeeeeee, possibile che quando sono sul tuo blog devo sempre INC……I come una bestia?
…La politica del nostro governo è libera da ogni forma di condizionamento.
…condizionamento o condizionatore?
La mia era una risposta ironica al dato che hai riportato, si riferiva solo al fattore spreco-energia per inutili cazzate…se rileggi un mio post precedente dico che qualunque persona sana fino ad una certa età, può sopravvivere anche ad un estate più calda…pensa allo spreco di energia dei centri commerciali, dove una persona normale entra e va a far spesa, ma anche al suo personale, credi davvero che sia più salutare passare da 30° a 20° in un attimo, piuttosto che sudare un pò?
Io concordo con il sig. Portincasa.
Siamo proprio ipocriti a scrivere nei cartelli “Comune Denuclearizzato” e poi compriamo a caro prezzo l’energia delle centrali nucleari a due passi da noi…La fissione nucleare NON è la soluzione al problema energetico e ha i suoi rischi, ma al giorno d’oggi vedo più rischiose e inquinanti altre forme come il petrolio (vedi carrette del mare e Galapagos…).Solo la fusione a freddo POTRA’ ESSERE LA SOLUZIONE al problema energetico per un mondo pulito, ma ancora non l’abbiamo, dobbiamo spingere molto la ricerca in questo campo. Gurdiamoci in faccia e diciamo le cose come stanno: nel 2030 il petrolio sarà quasi finito, in Asia ci sarà un bisogno energetico che oggi nemmeno lontanamente immaginiamo…Nel futuro pensare di soddisfare la richiesta di energia con poco più delle fonti alternative e rinnovabili (gas) purtroppo è solo UTOPIA…Ripeto, solo la fusione ci potrà salvare…
il veicolo che ha ottenuto quel record di consumo di cui scrive la Repubblica si chiama Pac Car II ed ha partecipato alla Eco Marathon(SEM..lo sponsor è una famosa compagnia petrolifera)
La Eco Marathon prevede di percorrere in totale 25.27km(in genere 7 giri)in un tempo massimo di 50min 34sec con un valore minimo di velcoità media pari a 30km/h.
Il pilota deve pesare almeno 45kg e avere almeno 13 anni.
Questo veicolo ha ottenuto due record:il primo di 5134km/l e il secondo di 5385km/l (litri di benzina).
mi spiego meglio..ha consumato 1.07g di idrogeno che equivalgono a circa 4.5millitiri di benzina come “quantitativo” di energia.
il veicolo è lungo circa 3 metri..2.72 e pesa 30kg perchè realizzato in carbonio.
oltre al peso si è badato molto alla riduzione degli attriti e della resistenza aerodinamica.
miracolo??
NO,SCIENZA.RICERCA!!
questo piccolo veicolo ha bisogno per avanzare(il tracciato è pressochè pianeggiante)di una potenza pari a quella di una lampadina(40-60Watt).
brucia idrogneo nelle celle a combustibile(esitono da più di un secolo!) che producono elettricità che fa muovere un motore elettrico.
i motori elettrici sono molto efficienti..le batterie sono il tallone di Achille.
indubbiamente è un veicolo scomodo e che non supererebbe le prove di crash,ma molto interessante…
il problema cmq dell’idrogeno è principalmente come procurarselo e gestirlo.
Finalmente un pò d’aria fresca(mò vado a chiuder la finestra)
Insomma signori(qui lo dico qui lo confermo)
Se qualcuno parla ancora positivamente di nucleare(sotto i 20-25 anni immagino,visto che chi
si ricorda chernobyl ancora si tocca le palline),chiamo la neuro!
Hi, hi, hi, ancora volete far riciacciare il nucleare?
Ma se gli unici che stanno cercando di costruire nuove centrali nel mondo sono l’IRAN ( e non per farci la corrente…) e qualche altro paese del terzo mondo!
Svegliatevi gente, toglietevi le fette di prosciutto dagli occhi!
Scusate per il “fuori tema”, sapete se è stato attivato un forum che riporti i commenti di questo blog?
Purtroppo (seppur spesso interessanti) è praticamente impossibile riuscire a leggere tutti i commenti (a meno di non aver null’altro da fare per tutto il giorno)e questo mi dispiace molto in quanto spesso vi si trovano informazioni veramente interessanti. …NOn sarà forse perchè in tal caso questo blog diventerebbe probabilmente “troppo potente” e questo spaventa anche il padrone di casa? …Caro Beppe, non voglio peccare di scortesia nei tuoi confronti, però credo che riuscendo a dare un senso ed un ordine migliore anche ai nostri commenti si riuscirebbe a fare veramente qualcosa di bello!
Grazie per aver letto il mio messaggio e buona serata a tutti!
P.S.: c’è qualcuno che ha letto la mia proposta sul “giardino delle idee”? (lasciata nel commento “odio al turismo”) Se sì, che ne dite?)
Gli incidenti nelle centrali nucleari sono classificabili da 0 (guasto) a 7 (incidente molto grave) in una scala denominata INES (International Nuclear Event Scale). Elenco i principali incidenti di cui si è avuta conferma:
Kyshtym (Unione Sovietica 1957) – scala Ines 6.
Un bidone di rifiuti radioattivi prese fuoco ed esplose contaminando migliaia di Kmq di terreno. Furono esposte alle radiazioni circa 270.000 persone.
Sellafield (Gran Bretagna 1957) – scala Ines 5.
Un incendio nel reattore dove si produceva plutonio per scopi militari generò una nube radioattiva imponente. La nube attraverà l’intera Europa. Finora sono stati ufficializzati soltanto 300 morti a causa dell’incidente. Il dato è chiaramente sottostimato e ottimistico.
Three Mile Island (Harrisburgh, Usa 1969) – scala Ines 5.
Il surriscaldamento del reattore provocò la parziale fusione del nucleo rilasciando gas radioattivi pari a 15000 terabequerel (TBq). In quella occasione vennero evacuate 3.500 persone.
Chernobyl (Unione Sovietica, 1986) – scala Ines 7.
L’incidente in assoluto più grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provocò la fusione del nucleo del reattore e l’esplosione del vapore radioattivo. Una nube pari a 12.000.000 di TBq di materiale radioattivo disperso nell’aria (per avere un’entità del disastro confrontate questo valore con i 15.000 Tbq del precedente incidente nucleare registrato nel 1979 a Three Mile Island negli Usa) si sollevò dalla centrale. Circa 30 persone morirono immediatamente, altre 2.500 nel periodo successivo. Il vero problema fu l’esposizione radioattiva dell’intera Europa alla nube radioattiva. Milioni di cittadini europei furono esposti alla radioattività aumentando pertanto il rischio di contrarre tumori e leucemia nel tempo. Non esistono dati ufficiali.
Tokaimura (Giappone, 1999) – scala Ines 4
Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare causò la reazione a catena incontrollata. Tre persone morirono all’istante mentre altre 400 furono esposte alle radiazioni.
La lista non può considerarsi esaustiva. Molti incidenti non sono balzati in cronaca perchè coperti dal segreto militare. La lista “nera”, quindi, si presume molto più lunga di quella che abbiamo presentato. Sulle conseguenze degli incidenti abbiamo già osservato come manchi ancora oggi un dato ufficiale che consideri l’impatto sulla salute dei cittadini nel lungo periodo.
Volevo solo ritagliarmi un po di spazio per commentare che il problema dell’Italia non è l’energia, ma lo spreco di energia.
L’energia più pulita è quella che si risparmia con una corretto isolamento degli edifici, dal caldo e dal freddo.
Non so se vi è capitato di andare su una macchina utilitaria ed inverno avere il riscaldamento a palla perchè l’auto si sfredda rapidamente.
L’enegia prodotta, il calore prodotto, il combustibile trasformato si disperde nell’aria.
Impariamo ed informiamoci su come evitare gli sprechi energetici e calcoli alla mano daremo un reale contributo all’ambiente e alle nostre tasche.
Sul nucleare:
Il nucleare è l’alternativa immediata alle centrali termoelettriche…. diversamente qual’è la soluzione più veloce per produrre vapore?
Tutte le cose possono diventare pericolose, se non si rispettano le misure di sicurezza previste.
Poi che fine ha fatto la fusione nucleare?
Cordialmente a tutti i bloggers!
Buona estate a tutti.
Accusare Grillo di disinformare è come accusare Mandela di razzismo.
Allora parafrasando Daniele Luttazzi mi viene da chiedere : Come mai Bin Laden può andare in televisione mentre Luttazzi, Grillo ed altri comici (!?) non possono andarci?
Io una idea me la sono fatta.
Ciao
Copia-incolla:
20000 morti in Italia nel 2003 per il caldo torrido.
Postato da: marco pighetti il 27.06.05 22:24
..poverini, magari avevano 90 anni ed era già quasi giunta l’ora!…
Magari il governo gli avesse fornito un condizionatore che gli prolungava la vita di qualche mese…..
Beh!Leggendo un pò di blog,devo rendermi conto che di energia in italia c’è GROSSA disinformazione!
Ma signori!….Ancora a parlare di nucleareeeeee?
Forse non lo sapete ma in ITALIA DI URANIO(almeno fino a quando qualcuno non si decide a scavare sotto
ARCORE)………NON…………CE…………………..
N’EEEEEEEEEEEEEEEEEEE’!!!!!!!!!!!!
Allora ,secondo molti dei presenti,sarebbe più logico sfruttare tale forma di energia piuttosto che FONTI TUTTORA DISPONIBILI SUL NOSTRO TERRITORIO!
Bene allora corro subito su EBAY a comprare qualche tonnellata di Uranio!
Chissà!Magari me la rivendo fra diec’anni e divento anch’io un tronchetto della felicità
La mia amica Francesca Caroli posta da casa mia, dal mio indirizzo e-mail, quindi.
Siamo qui, un pò di amici, a festeggiare il fatto che finalmente mi sono liberata del GESSO, torno a vivere!
Lei vuole postare sul tuo blog.
Non cancellarla, non è un falso nome. E’ mia ospite, quindi tua.
Non ho intenzione di entrare in polemiche da poveretti in un blog altrui, andando per altro OT, però quando rispondete e leggete le risposte altrui tenete sempre conto di una cosa:
i nostri, nella maggior parte dei casi, sono commenti.
In quanto tali, NON SONO VERITA’, e vanno presi a distanza.
Un esempio:
Giovanni Storti dixit:
> Si spendono soldi per cazzate come l’inquinamento
> luminoso (povero Scanio, non vede bene le stelle
> dalla terrazza del suo attico) ma si fa ancora
> poco per far entrare nella vita quotidiana e
> costano uno sproposito per rese ridicole.
Signor Storti, lei denota una discreta ignoranza dicendo una cosa del genere. Sono un quasi-astronomo, ed il problema dell’inquinamento luminoso è una questione sicuramente un po’ più complicata di quello che lei crede.
Mi ricorda un po’ tutta quella massa ignorante che ritiene che la matematica serva solo per fare i conti della spesa e nulla più.
La scienza per procedere necessita di studi di diverso tipo, e non è importante siano essi chimici, fisici o di qualunque altro genere. La scienza procede, e ci porta comodità, cure e notevoli altri effetti (fra cui anche danni, a seconda di come viene utilizzata).
Senza le stelle non avremmo misure metriche e temporali (ma lei non usa ne orologi ne metri, suppongo), energia, e conoscenza delle risorse. Non avremmo informazioni sull’inquinamento, sulle condizioni del nostro pianeta e non ci sarebbero vascelli ne sapremmo che al di là dell’europa ci sono altre terre. Insomma, non avremmo informazioni vitali di qualunque genere.
Purtroppo, prima di argomentare sarebbe meglio informarsi, almeno in maniera minima – cosa che comunque, non è richiesta in generale, figuriamoci in rete.
Riguardo l’energia nucleare, che io sappia i problemi esistono, ma almeno fino a un po’ di anni fa erano di gran lunga inferiori ai vantaggi – cioè una quantità molto grande di energia, con rischi grandissimi ma minimi come probabilità di accadimento. Perciò, come sempre, era una questione di “propensione al rischio” (un po’ come salire su un aereo 🙂 ).
Cmq, l’Italia risolse il problema con un referendum popolare e con le molteplici risorse idrogeologiche che la nostra terra forniva.
Ora come ora cmq, ritengo che SICURAMENTE sarebbero necessarie nuove forme di energia – ne consumiamo sempre di più – ma è probabile che la nucleare tenda ad essere obsoleta oramai, e bisognerebbe cercarne di migliori.
In questo senso, condivido la preoccupazione del signor Grillo.
io un po’ me ne intendo studinado fisica all’ universita’ e vi assicuro che gli scienziati non se ne vanno perche’ non ci sono piu’ centrali nucleari, ma perche’ in italia tutti parlano di ricerca ma nessuno (governo, industriali e quantaltro) la fa. E poi anche tra i professori e studenti molti credono che l’ energia prodotta dal combustibile nucleare non e’ la soluzione di tutti i mali dell’ umanita’ anzi la comunita’ scientifica e’ molto critica, purtroppo in italia appaiono in tv solo i veronesi, gli zichichi che non sono altro che ricercatori che si sono prostituiti a delle aziende private e quindi hanno tutto l’ interesse a dire certe cose
Io vorrei però capire che se è vero il discorso di Beppe Grillo, cioè che costa tantissimo in termini economici l’energia nucleare e alla fin fine costano di meno le energie “canoniche”, io vorrei capire perchè noi rinunciando al nucleare spendiamo milioni di euro all’anno per comprare energia dalla Francia energia, prodotta da centrali spesso collocate sul nostro confine e che al minimo incidente, (cosa che a quanto pare non si è verificata forse per un controllo decente delle medesime), ci inonderebbero comunque di veleni. Se questa è la REALTA’, allora perchè essere ipocriti? Magari utilizzando la fusione fredda che a quanto pare ha minori effetti sull’ambiente. Questa è la riflessione, cosa ne pensate?
Sig. Storti,
prima di scrivere ho letto un bel pò dei suoi post (anche perchè è quello che ne ha scritti di più), da ciò che dice si direbbe una persona molto colta in materia di nucleare, me ne congratulo, quello che non sopporto è l’astio che dimostra verso chi esprime le sue opinioni personali (a volte sottolineando di non essere intenditore) e si prende dell’ignorante…
L’ho ammetto, anch’io mi reputo ignorante in materia, ma se permette vivo a circa 15 km. dalla ex (si spera) centrale nucleare di Trino Vercellese, il paese è separato solo dal fiume Po, ma affaciandosi si intravvedono comunque le luci che illuminano la centrale…..
Lei ci vive o ci vivrebbe proprio tranquillo accanto ad una centrale nucleare? E ci farebbe crescere i suoi figli? Ho due bimbe di quasi tre anni e spererei di vederle crescere in buona salute, lontano dai miti tv e dalle più “spinte” tecnologie…
In questi giorni di gran caldo i tg non parlano d’altro, ma ragazzi, è o non è estate? Ho 35 anni e ricordo che ha sempre fatto caldo d’estate! la mia famiglia ha sempre sopravvissuto all’estate, anche senza il condizionatore: OGGI SEMBRA IMPOSSIBILE VIVERE SENZA! MA SIAMO SCHERZANDO?
Ripeto: da ignorante quale mi ritengo penso solo che se molti rinunciassero al condizionatore, molti di questi problemi di energia non ci sarebbero! O NO?
Beppe, hai ragione al 1000 per mille, ancora con questo nucleare?! Costa un casino smaltire le scorie radioattive e poi dove le portiamo, a Scansano o in qualche paese dell’AFRICA disposto a tutto pur di incassare qualche euro. Le centrali francesi è meglio averle oltre le Alpi che vicino alle nostre città. Ma che fine hanno fatto le ricerche sulla fusione nucleare visto che la fissione non produce passi in avanti?
“Il nucleare, con centrali di 4° generazione che sono ormai prossime è praticamente privo di rischi e le scorie inquinano soprattutto quanto gli ambientalisti idioti fermano i treni.”
IL NUCLEARE PRIVO DI RISCHI?????
DOVREBBERO RINCHIUDERTI E BUTTARE VIA LA CHIAVE
Tanto per cominciare,avrei voluto leggere tutti i commenti come faccio di solito(230 aggiornati alle 21:43)ma stavolta preferisco dire prima la mia,che coinciderà sicuramente con altre.
Tra i miei studi ho fatto pure l’elettrotecnico,e vi posso garantire che è molto frustrante sentir fare discorsi sull’energia da parte di pseudo-ministri che di energia (o lo fanno o lo sono) non ne capiscono un’acca(=H)
Senza voler fare il saccente (che di saccenti ‘sto blog ne ospita abbastanza) mi sovviene alla mente un mio professore dell’Avogadro di Torino(noto ai pochi come più antico istituto tecnico italiano)che semplicemente
individuava come miglior risorsa-produzione energetica (elettricità per non farmi fraintendere dai sessuofili) quella più disponibile ed,allo stesso tempo, meno costosa da trasformare sul territorio:Ora,visto e considerato che tra tutte le fonti energetiche disponibili in italia,quelle più diffuse (vi giuro,caso tra gli unici nel mondo se consideriamo la coesistenza di entrambe nel medesimo posto) sono (papparapparapaaaaà!):
L’ACQUA EEEEEEEEEEEEEEEE……………………..
IL SOLE!
Mi chiedo,come mai (ricordiamoci il black-out di un paio d’anni fa)siamo costretti a chiedere,non solo energia alla francia(prodotta in gran parte dal nucleare=andare a comprare la maria a chiasso),ma anche di rinunciare al REALE sfruttamento di tali risorse sul nostro territorio?
Risposta:” Cazzi nostri!Se volete parlare di energia al nostro cospetto(governo italiano),dovete prima avere le credenziali,ovvero:
non porvi la domanda sovraesposta!”
Buonasera Sig. Grillo,
probabilmente ciò che andrò a dire c’entra poco con il problema energia nucleare, ma comunque mi chiedo:
i nostri governanti continuano a rilasciare appelli ad un uso più razionale di acqua ed energia ………….
Perchè non si sospende durante la notte lo spreco di acqua nelle fontane tipo P.za Castello a Milano, o nelle varie fontane di Roma ecc…..?
perchè non si sistema una volta per tutte la rete idrica sul territorio Nazionale ( dispersione al 30% )?
perchè non si toglie il controllo dell’acqua alla Mafia nel meridione ?
Per quanto riguarda il problema energetico :
perchè si dà adito ad una serie di sindaci nel meridione di opporsi alla creazione di impianti ad energia eolica, e non lo si estende ad altre zone d’Italia ricche di ventilazione ?
perchè durante le ore notturne non si azzera completamente l’uso indiscriminato di illuminazione per pubblicità inutili ?
…..quasi mi dimenticavo:vi preoccupate per lo smaltimento delle scorie radiottive?
Ma perchè? Le possiamo sempre stoccare…in contenitori a prova di rottura…nei giardini di quei gentili signori che sono a favore del ritorno al nucleare!
Buona serata!
Rita
sul nucleare devo dare ragione a Storti.
se avessi potuto votare nel 1987, avrei votato SI.
Considero il nucleare la migliore fonte di energia attuale.
Il problema che non capisce, e che in italia ci vogliono 15-20 per riattivarlo!! e quindi per me dovremmo ripiegare tutti gli sforzi nella ricerca di altre fonti energetiche come l’idrogeno. Forse il concetto è più chiaro.
Buonasera Sig. Grillo,
probabilmente ciò che andrò a dire c’entra poco con il problema energia nucleare, ma comunque mi chiedo:
i nostri governanti continuano a rilasciare appelli ad un uso più razionale di acqua ed energia ………….
Perchè non si sospende durante la notte lo spreco di acqua nelle fontane tipo P.za Castello a Milano, o nelle varie fontane di Roma ecc…..?
perchè non si sistema una volta per tutte la rete idrica sul territorio Nazionale ( dispersione al 30% )?
perchè non si toglie il controllo dell’acqua alla Mafia nel meridione ?
Per quanto riguarda il problema energetico :
perchè si dà adito ad una serie di sindaci nel meridione di opporsi alla creazione di impianti ad energia eolica, e non lo si estende ad altre zone d’Italia ricche di ventilazione ?
perchè durante le ore notturne non si azzera completamente l’uso indiscriminato di illuminazione per pubblicità inutili ?
Buonasera Sig. Grillo,
probabilmente ciò che andrò a dire c’entra poco con il problema energia nucleare, ma comunque mi chiedo:
i nostri governanti continuano a rilasciare appelli ad un uso più razionale di acqua ed energia ………….
Perchè non si sospende durante la notte lo spreco di acqua nelle fontane tipo P.za Castello a Milano, o nelle varie fontane di Roma ecc…..?
perchè non si sistema una volta per tutte la rete idrica sul territorio Nazionale ( dispersione al 30% )?
perchè non si toglie il controllo dell’acqua alla Mafia nel meridione ?
Per quanto riguarda il problema energetico :
perchè si dà adito ad una serie di sindaci nel meridione di opporsi alla creazione di impianti ad energia eolica, e non lo si estende ad altre zone d’Italia ricche di ventilazione ?
perchè durante le ore notturne non si azzera completamente l’uso indiscriminato di illuminazione per pubblicità inutili ?
Non so voi o il Grillo ma io ho imparato, sotto il militare pensa un pò, a cavarmela, praticamente per sempre, senza elettricità.
Preparatevi ragazzi!!!
Ah! Già che ci siete andate a cercare in soffitta la vecchia fionda. Tra qualche anno tornerà utile!!!
Mi pare che proprio oggi o ieri l’IBM ha annunciato che entro fine anno usciranno PC Portatili con batteria FULL CELL ad IDROGENO, con una durata misurabile in giorni e non in ore come si fa oggi con quelle al Litio!!!
Saranno 30’anni che gli shuttle usano propulsori ad IDROGENO.
A Berlino sono 2 anni che una intera line di autobus è alimentata ad IDROGENO
Entro l’anno lo stesso farà Torino.
La Citario/Merchedess che vende gli autobus anche a roma ha annuciato che entro il 2008 tutti i suoi mezzi saranno alimentati ad IDROGENO.
…io opterei per la terza!!!!
Infatti abbiamo visto con il disastro di Chernobyl a quanto sono servite le catene montuose che ci separavano dall’URSS!!!
Io avevo votato contro il nucleare al referendum del 1987 e voterei ancora così:NOOOOOOOOOOOOOOOOO AL NUCLEARE!!!
Stiamo pagando ancora adesso per il casino che è successo nel 1992 e non me ne può fregar di meno se abbiamo centrali nucleari tutto intorno a noi e se, adesso, le centrali nucleri sono diventate più sicure (…ne siete proprio convinti ?!?).
Chiedete un po’ in giro e guardate un po’ di quanto sono aumentati tutti i tipi di tumore, ma soprattutto, quelli legati alla tiroide e del sangue….dopo che sono passati un po’ di più di 1O anni dal disastro: certo avranno contribuito molti altri fattori, ma la radioattività non ha certo aiutato a farli calare….e forse non abbiamo mai saputo veramente la portata di quel disastro!!!
Rita
Ora, caro Storti, mi informero piu dettegliatamente e e ti invierò tutto il materiale che riuscero a trovare a riguardo, vedremo chi la spunterà, tu farai lo stesso,continueremo a leggere questo forum nei prodssimi giorni per vedere se l’altro a postato dei link o cose prese da riviste specialistiche (Non Focus, che dice solo cazzate).
naturalmente solo fonti affidabili!!!! Alla prossima!!!
Io vorrei mettere la discussione su un altro piano.
Ci sono offerte due possibilità:
1. Adottare energie rinnovabili, più costose inizialmente, ma che non inquinano, sono sicure e non hanno bisogno di manutenzione, se non dopo anni (facendo risparmiare molti italiani dopo la prima spesa iniziale);
2. Adottare il nucleare, magari meno costose perché coperte da un appalto, ma con bisogno di molta manutenzione che comunque non riuscirebbe a evitare possibili sbagli del tutto umani; permettendo a gente come Berlusconi di detenere il controllo sull’energia e arricchirsi a spese degli italiani.
X FAVORE RISPONDETEMI IGOR.FRU@LIBERO.IT
allora x quanto ne sappia io quando aumenta il prezzo del greggio al barile il prezzo alla pompa non dovrebbe alzarsi di conseguenza, perche il prezzo alla pompa è CALCOLATO IN BASE AI PREZZI PRECEDENTEMENTE CONCORDATI….. è VERO O NO…. CA CHE CAZZO VOGLIAMO PRENDERE X IL CULO ogni volta che viene l’estate siamo sempre alle solite, ma come (scusate il linguaggio ma ci vuole) cazzo faccio a fare 20 di benzina e infilare nel serbatoio 15 litri!!!!!!!!!!1 NON SI PUO PIU’ ANDARE AVANTI COSI DOBBIAMO FARE QUALCOSA. SUL SERIO….
A tutti quelli che hanno delle idee contrarie al sig Storti: dite a lui di argomentarsi, perché ha una gran capacità demagogica e di fare disinformazione.
per fortuna ci sei tu a fare il professore..
io non dico che l’idrogeno sia piu conveniente del nucleare, ho detto solo che in 15-20 anni si possono trovare altre soluzioni (come l’idrogeno).
Non ho affermato che l’idrogeno è piu conveniente..
Non capisci neanchè l’italiano, che parli a fare.
Poi io ho la mia testa per pensare, non ho bisogno di quella di altri o di Beppe.
comunque se per la ricerca l’Italia si affida a gente come te, non scoprirebbe nemmeno l’energia a carbone in 150 anni.
per fortuna vivo all’estero, faccio ricerca e non posso lamentarmi..del resto circondati da personaggi come te litalia cade in un buco vuoto come il tuo cervellino.
il problema è che noi viviamo per produrre, mentre dovremmo produrre per vivere…siamo circondati da cose che dovrebbero semplificarci la vita ma invece ce la complicano..e quindi dobbiamo comprare cose che ci evitino tali problemi che le tali cose inutili di cui sopra ci procurano..un circolo vizioso che oltre a farci vivere male, ci fa sempre più inquinare e consumare energia..cosa faremo quando i cinesi e gli indiani (che sommati sono la metà della popolazione mondiale) raggiungeranno il nostro standard di vita?? la terra già affaticata, potrà reggere???
idrogeno…
si ma vi siete mai chiesti da dove lo tiriamo fuori?l’idrogeno non è una vera e propria fonte di energia:è un vettore di energia,un po’ come l’elettricità.per isolarlo serve fornire altra energia…e quindi?
1
consumiamo di meno!
con gli attuali ritmi possiamo inventarci quello che vogliamo,ma non tireremo avanti per molto..
2
ricerca su fonti alternative,nucleare compresa.esistono progetti di centrali nucleari in grado di funzionare con le scorie prodotte da quelle attuali,bruciandone circa il 90% e producendo scarti con una vita di un 100 di anni al massimo.il problema(pesante) è che sono centinaia di volte più radioattivi,ma se si cerca è possibile trovare una soluzione..
3
ricerca su mezzi alternativi per trasportare l’energia(le reti elettriche ne dissipano un 30%)e macchine più efficienti.
Quando il petrolio starà per finire o sarà finito ed il resto del mondo lo sostituirà con energia atomica il nostro paese sarà vittima delle speculazioni altrui. Un paese non autosufficiente è un paese senza futuro.
Si alle energie rinnovabili, ma il bisogno di energia cresce più che esponenzialmente… non possiamo riepire il mondo di pale eoliche, non basterebbe.
L’energia atomica non è il massimo, ma ad oggi lo smog ha mietuto molte più vittime di tutti i disastri nucleari…con un ordine di grandezza ben maggiore. Allora perchè non fare un referendum sull’abolizione delle macchine a benzina?
Prima di tutto non mi ritengo una persona ignorante e non condivido sempre quello che dice Grillo, e soprattutto non giudico gli altri, cosa che fai tu.
a parte la flammata, ti dico che dopo 19 anni, ancora non abbiamo smaltito, sotterrato, secondo le norme di sicurezza internazionali oggi vigenti, le scorie nucleari del 1986, e secondo te se ripristiniamo l’energia nucleare saremo capaci di smaltirle senza generare surplus?, Secondo te, non ci saranno malintezionati che si faranno appaltare il loro smaltimente, ma invece di farlo le vondono per altri scopi? Ricodiamoci sempre che la sicurezza deve tener conto dell’uomo, che per sua natura sbaglia, gli incidenti possono avvenire per errore ma anche se ci fosse solo lo 0,01% di possibilita che esploada un reattore, non lo voglio costruire, perchè quella % è milioni di volte superiore a qualsiasi causa naturale, inoltre i costi non sono bassi come si crede, perechè occorrono 10 anni per costruire una centreale per poi distrugerla dopo 20/30 di vita, e non si tratta di usare un booldozer, anzi costa piu distrugerla che costuirla, in Cina stanno costruendo una centrale idroelettrica che coprirebbe 2 volte il fabbisogno dell’italia, (100GWatt, 100 miliardi di Watt, oggi sono stati raggiunti i 58) le possibilità ci sono, bisogna solo sfruttarle, non siamo quelli che pagano di piu la corrente, e questo è causato da un maggior utilizzo del gas e del aqcua come fonte rispetto al resto d’europa, bhe sono fiero di pagare di piu per questo, pensassero a dimnuire le bollette di telefono e banda larga, di evitare di fare pubblicita in continuazione di automobili, che in italia la cambiano ogni 2 anni, e potremo tranquillamente pagare la corrente un po’ di+ ma con la consapevolezza di essere pulita
Per favore basta con questi messaggi pieni di insulti e istigazioni.
Ognuno e’ quello che e’. Deve essere rispettato. Postiamo in questo Blog per esprimerci senza infamare o dare degli scemi a degli amici che condividono le vostre idee.
Amiamoci senza Infierire ulteriormente su i pochi uomini e donne che stanno cercando di condividere valori e sentimenti d’amore per l’universo.
ho solo 27 anni, se nel 1986 avessi potuto votare, beh, avrei sicuramente scelto il nucleare.
La cosa incredibile che i politicanti di oggi (tutti dirigenti mediocri) propongono di riattivare il Nucleare. Che balle!!
Se l’Italia cercasse di riattivare il nucleare ci metterebbe circa 15 anni (forse più dell’Iran), nel frattempo le grandi nazioni come Stati Uniti, Francia, Germania, GB..etc saranno passati all’idrogeno.
Sveglia!!!! L’italia deve ricercare seriamente una nuova fonte di energia!!! deve portare nuove soluzioni al problema energetico.. (del resto nel 1946 è stato un fisico Italiano a originare per la prima volta la reazione nucleare che sviluppava l’energia omonima, si chiamava Fermi)
Il problema che la classe dirigente politica e la maggioranza degli Italiani sono mediocri… pensiamo ai telefonini, videofonini, grandefratello e grandica…te!
I politici dicono queste caz..te o perchè sono completamente lessi o perche hanno paura di sciacciare i piedi ai signori del petrolio..
Credo che sia la Prima delle ipotesi, la seconda richiede uno sforzo intelletuale impossibile per un politico di oggi.
Il perché di tutto questo consenso da parte di Berlusconi e degli alti industriali verso il nucleare è presto detto: perché così i ricchissimi possono detenere il monopolio (=controllo) sull’energia elettrica, mentre noi comuni cittadini non possiamo, perché non abbiamo fonti rinnovabili domestiche come pannelli solari. Quindi, smettiamola di dire che costa troppo l’energia alternativa perché se ci fosse la volontà politica si riuscirebbe a trovare una soluzione! Ho 16 anni, non bisogna essere maggiorenni per capirlo…
OT
Mi sono fiaccato di sentire che solo in Italia succedono scandali, perché accadono in tutti i Paesi del mondo, come è vero che sbagliare è umano.
vi ricordate il blak-out nel 2003, quando rimanemmo una notte senza energia?
ci hanno raccontato la cazzata che un albero aveva troncato un cavo.
e’ una vera cazzata, gli elettrodotti di montagna a grande trasferimento sono controllatissimi e in sicurezza, gli alberi vengono tolti e tenuti ad una distanza tale che in caso di caduta mai e poi mai possono interessare i cavi, che in ogni caso sono sempre piu alti
che non sia successo qualcosa che non ci hanno detto? gli svizzeri o i francesi che abbiano avuto quache problemino con le loro tencologiche centrali tra le alpi?
Noto con dispiacere nell’opinione pubblica il perdurare della fobia nucleare… La produzione di energia elettrica utilizzando combustibile nucleare (fissione) rappresenta di gran lunga la più sicura fra tutte le tecniche di produzione. Vorrei ricordare che:
A) Carbone, idrocarburi e gas utilizzati nelle centrali termoelettriche tradizionali sono responsabili
per il 50 per cento dell’effetto serra (CO2, CH4, NO2 etc.)
con ripercussioni a livello planetario della qualità dell’ambiente.
B) Il metano (CH4) utilizzato nelle centrali a gas e nel riscaldamento civile si perde per il 70% prima di arrivare a destinazione (fughe dai gasdotti) con impatto notevolissimo sull’ambiente
(CH4 è notevolmente più dannoso della CO2 per effetto serra)
C) Emissione gas nocivi+disastri ambientali legati alla produzione e al trasporto dei combustibili fossili è responsabile ogni anno di migliaia di decessi per cause imputabili a questi fattori.
A fronte di una letteratura sconfinata sull’impatto ambientale (e l’uomo ne fa parte) per produzione di energia in maniera tradizionale,
nel campo nucleare gli unici incidenti seri degni di menzione sono Chernobyl 1986 e Three Mile ISland 1978. In tutti e due i casi vi fu fusione del nocciolo e LOCA (Loss Of Coolant Accident). Ci si ricorda solo di Chernobyl!! Come mai??? La risposta è semplice: nel caso americano i sistemi di protezione funzionarono (Il vessel, il ‘sarcofago’ in calcestruzzo che conteneva il rattore ‘esploso’, resse all’impatto), mentre nel caso di Chernobyl il vessel non c’era!!!!! Morale della favola: nel caso americano l’ambiente esterno non fu interessato all’incidente (rilascio di radioattività pressochè nullo), mentre quello che successe a Chernobyl è storia nota.
La ‘sicurezza’ in qualunque ambito in cui la tecnologia modifica il vivere quotidiano per un ingegnere è un numero, non uno stato d’animo. E’un po come la paura di volare: tutti sappiamo che è il mezzo più sicuro per viaggiare ma noi ci sentiamo più sicuri al volante della nostra automobile, che è responsabile di 6000 morti l’anno . Il nucleare soffre della fobia indotta da Hiroshima e Nagasaki ed il rischio connesso all’installazione di impianti connessi al nucleare (vedi Scanzano) è avvertito dalla popolazione locale come inaccettabile anche se ciò non un fondamento plausibile. Ciao a tutti
L’energia nucleare e’ un’aborto della terra. Noi stiamo facendo abortire il pianeta. Utilizzando dei sistemi di manipolazione del “feto”. Il feto non puo’ reagire, puo’ solo subire. Alla fine visto che e’ una ruota, questo si ritorcera’ su di noi.
Uccidere il pianeta e’ L’aborto degli Aborti.
La fine.
Non possiamo fare a meno degli scienziati; non possiamo fare a meno dell’industria. Il problema è cambiare radicalmente il nostro stile di vita, l’attuale modello di sviluppo è una fornace in cui gettiamo il futuro dei nostri figli. Per produrre esponenzialmente. Se vogliamo che il bilancio energetico del nostro pianeta sia in equilibrio, dobbiamo assorbire meno risorse dall’ambiente; non ci sono fonti energetiche alternative che bastino, altrimenti.
Ma se pensiamo di cambiare stile di vita, dobbiamo considerare la reatà degli attuali rapporti di classe: non penso che i padroni del vapore hanno voglia di discutere.
3-4Km basteranno per una dozzina d’anni poi tutta l’area sarà inquinata, qualcuna ha detto che in svezia fanno il pic-nic nei boschi con sotto le scorie nucleari, infatti la svezia è il paese europe col piu alto tasso di radioattivita da Cesio negli alimenti (il cesio è uno degli elementi che si generano dopu la scissione, e che ne sono pieni le scorie)
La Svezia una volta produceva piu mais dell’italia, oggi praticamento non lo produce piu, perchè non passava gli esemi di controllo ambientale, soltanto che il mais è famoso per la capacità di assorbire la radiooattivita, figuriamoci per gli alimenti che ne assorbono di meno, e che superano gli esami.
tra’l’altro la quantita di cesio si dimezza nel tempo soltanto ogni 1000 anni
Se mai aspetterò un bambino, me lo auguro, sarò contentissima di crescerlo e amarlo. Sono fortunata perchè amo il mio uomo e sono sicura che la nostra sarà una famiglia stupenda. Se mai avrò un bambino spero di regalargli un futuro migliore (non fra 50 anni, un po’ prima).
Però ci sono tante donne che non hanno la mia stessa fortuna. Ci possono essere tante motivazioni (strupro, paura, condizionamenti familiari specie con ragazze minorenni, problemi di salute) che portano all’aborto e fortunatamente ricorrere all’aborto è un gesto estremo a cui molte donne ricorrono, anche se con molto dolore. Non tutte le donne hanno la forza di scegliere di portare avanti la gravidanza.
Lei è ancora più fortunato rispetto a tutte le donne.
Non si troverà mai di fronte a tale dilemma, almeno personalmente.
Ma chi sono quegli aborti umani che parlano di aborto in questo post? PARLIAMO DI ENERGIA NUCLEARE GENTE! Un mio amico d’infanzia è morto di leucemia per le radiazioni provenienti dal disastro di Cernobyl! Era andato a vivere sulel Alpi bellunesi pensando che quel posto fosse il più puro e incontaminato. Si è beccato tutto il fall out! E meno male che abbiamo le Alpi altrimenti la caduta delle scorie radioattive sarebbe arrivata fino a a Bologna!! MA SVEGLIATEVI!!!
Il nucleare è tornato di moda perchè, come per il petrolio, è una fonte di energia che può essere monopolizzata dal grande capitale, chiaramente a fini di lucro ma sopratutto per impedire che l’umanità prenda in mano le redini del proprio destino imboccando la strada delle fonti alternative (che sono democratiche perchè ognuno può produrre l’energia di cui ha bisogno). Rientrano in questa logica le esternazioni del nostro Presidente del Consiglio a dimostrazione che ciò che dice non è sempre farina del suo sacco (le gaffes si).
Last but not least consiglio la lettura del Libro Economia all’Idrogeno di Jeremy RIFKIN (non comunista)
Anche l’aborto è un OMICICIDIO!
Al massimo puo essere un FETOcidio, e un feto non è un uomo, e cmq se lo vieti chi lo vuol fare lo fara cmq, anzi aumenteranno!!!!
L’energia NUCLEARE non è inquinante!
non sarà inquinate ora, ma lo sara fra 50’anni e per i successivi 5’000, in francia 1/5 della spazzatura sono scorie nucleari, noi non sappiamo dove mettere la spazzatura classica, figuriamoci le scorie nucleari. e ricordati Non esiste al mondo nessun sistema sicuro al 100%
Circalare con la macchina è inquinante!
E’ vero, infatti io ce lo a gpl, inquino co2, ma non tutta l’altra merda, se la macchina ad aria l’avessoro gia prodotta userei quella, per andare al lavoro (30Km anda e 30Km a torna) l’unico mezzo che posso usare al posto della macchina è il taxi, perchè non ci sono mezzi pubblici dove abito
Usare il celluare ed il Microonde è cancerogeno!
puo’ darsi, tutto quello che ho descritto prima è provato da dati o scentificamente, quello del cellulare scentificamente si sa solo che scalda di 1 grado la superfics della pelle per ogni ora di conttatto fisico con un cellulare.
E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Questo e’ un’argomento delicato come quello dei Farmaci e i varii rimedi alternativi.
Qui si scende in un campo dove entriamo in un conflitto d’interesse.
Questi qua sono una sorta di “gang” che decide le sorti di tutti attraverso decisioni di comodo.
Le idee alternative ci sono, ma bisogna stare attenti a portarle avanti.
Ho gia’ sentito storie di personaggi che avevano la soluzione giusta per risolvere il problema energia in modo sano e pulito, senza fare nomi, che sono morti in circostanze sospette.
Grillo sono sicuro tu hai capito di chi parlo!
Gli interessi sono troppo alti. C’e’ gente disposta a tutto pur di fare andare avanti il loro sistema.
Siamo controllati da una sorta di “Dittatura Democratica”. Bisogna stare attenti a non pestare i piedi a chi non ha scrupoli.
Personaggi che vogliono cambiare per il meglio:
“Gardini era un uomo di carattere molto impulsivo. Di cultura tipicamente romagnola con componenti anarcoidi e antisistema. Era un battitore libero. Non aveva arretrato di un passo nella battaglia sulla benzina ecologica all’etanolo (quella ricavata dai cereali) che metteva in discussione il potere delle multinazionali petrolifere. E anche sull’Enimont non ebbe esitazioni. Rilanciò sempre e alla fine si mise contro tutti i partiti”.
Questo testo e’ preso dal link qui sotto: http://www.rifondazione-cinecitta.org/raul-decennale.html
Raul Gardini era una persona che secondo me stava provando a fare qualcosa di grande, ma si e’ suicidato, o forse e’ stato ucciso. Nessuno lo sapra’. http://www.cronologia.it/storia/a1986a10.htm
Anche il suicidio è una scelta democratica…e ognuno è liberissimo di farlo.
Temo però che il nucleare, come tutte le energie inquinanti, sia causa di suicidio collettivo e quindi di omicidio. Anche l’omnicidio è una scelta democratica?
IO Voglio produrre energia nucleare
Io VOGLIO abolire l’aborto
Io voglio tagliare le gambe alla ricerca embrionale.
Allora ti piacerbbe avere fra 50anni dei pro nipoti con 4 gambe 3 braccia 1 solo occhio con la pelle di colore blu, con l’aids e 3 anni di vita massima, che si sapeva, ma non potevi abortire?
Quando nel resto del mondo probabilmente camperanno 150’anni senza nessun tipo di malattia di causa genetica, ne di causa radiattiva?
E naturlmente col divieto di ogni italiano di uscire dal proprio paese per evitare contaggi?
Quanto appreso oggi leggendo i post, pur essendo notizie di dominio pubblico da anni, mi hanno proiettato in una realtà glaciale anche se abbiamo temperature… mortali.
Il nucleare non convince più come prima delle tragedie subite di cui, ancora oggi, si stanno pagando le conseguenze. Tralascio per mia ignoranza ogni altro commento sulle più diverse fonti di energia ed annessi sistemi di produzione. Nessuno tratta… dell’energia solare? Costerebbe troppo cambiare tutti i sistemi odierni? Sarebbe meno impegnativo accettare il rischio concretissimo di tragedie definitive?
Mi allontano un attimo dall’argomento.
A fronte del dilagare della violenza su donne e bambini, si sta parlando di “castrazione chimica”. Non sarebbe più utile praticare la lobotomia?
Anche il suicidio è una scelta democratica…e ognuno e liberissimo di farlo.
Temo però che il nucleare, come tutte le energie inquinanti siano causa di suicidio collettivo e quindi di omicidio. Anche l’omnicidio è una scelta democratica?
Ma cosa sta’ succedendo a questo povero mondo???
non sento parlar d’altro che corruzione , inquinamento, violenza , avidita’, malattie,interessi , morte, malasanita’….
Sara’ il caldo, ma io non ne posso piu’, mi sento intrappolata in un sistema perverso..e non so’ come uscirne,non so’ come mi potrei rendere utile per cambiare le cose…
Giorni fa’ mi son recata da un medico , per sapere che possibilita’ di miglioramento avrei, sottoponendomi ad un intervento di chirurgia ricostruttiva , perche’ ho dei cheloidi sul corpo causati da una grave ustione,mi e’ stato preventivato un autotrapianto di cute mia , ma alla domanda sul perche’ non si limitino a togliere un piccolo lembo e di coltivarlo poi in laboratorio , invece di deturparmi ulteriormente levandomi pelle dalle gia’ poche zone integre, mi han risposto che sarebbe un operazione troppo dispendiosa !!!!! Questo e’ solo un “piccolo esempio” di come vanno le cose oggi..
Soldi…Soldi..Soldi messi davanti a tutto e a tutti.
CARBONE – La piu economica, ma la Piu inquinante ma dovremmo cmq comprare le quote di kyoto per utilizzarlo – ESCLUSO
GAS – Costa più del Carbone ma inquina meno, non occorre comprare le quote di kyoto – UTILE
PETROLIO – Il piu Caro. Il Piu inquinante – ESCLUSO
Fonti Rinnovabili
IDROELETTRICA – Molto caro, grosso impatto ambientale, ma non inquina – UTILE
EOLICA- Carissima, enorme impatto ambientale, SOLO PER ALCUNE ZONE
TERMOELETTRICA – come l’eolica, la possiamo usare solo in prossimita di vulcani – SOLO PER ALCUNE ZONE
SCISSIONE NUCLEARE – Costo Medio(produrre energia costa poco, ma la sicurezza molto) – Inquinamento negli anni, possibile esplosione nucleare – SOLO SE NE SARA’ PROPRIO NECESSARIO
FUSIONE NUCLEARE – Costo nullo, inquinamento Zero, se esplode, è come una enorme bomba, ma senza radioattività – PERFETTO, ancora non ufficialmente scoperta
MAREA – Costosa, non inquinante,ma in italia non ci fai niente
SOLARE – Costosa (ma i prezzi scendono velocemente), non inquinante,
per noi sarebbe perfetta. MOLTO UTILE
DAL FULMINE, scenziati stanno cercando di creare un modo per assorbire l’elettricità dai fulmini, non so se in futura potremo produrre questa energia, il grosso problema e creare un condensatore che possa immagazzinare diversi TWatt(1’000’000 MWatt) in frazioni di secondo per ogni fulmine, vedendo la tabella nel mondo basterebbero raccogliere ogni ora le’energia di 1 fulmini oggi e di 30 nel 2030
berlusconi=terzo mondo!!!!!!!!!
Querian Berlusconi eco, Italia derecho derecho al tercer mundo!!!!
Bogogno, nel novarese, un uomo con problemi psichici(ESTO NO ES VERDAD, COM PROBLEMAS PSOCHICI MA!!!! ); si è chiuso nella sua abitazione armato di un fucile dopo aver ricevuto un’ingiunzione di sfratto. E’ un cacciatore, ha già colpito una decina di persone. Le vittime sono l’ufficiale giudiziario, un carabiniere e un passante. Pronte le “teste di cuoio”. Nella palazzina anche i familiari dell’uomo
Ogni opera umana cerca, in teoria, di rispettare queste tre cose.
Nei fatti, le prime due non vengono rispettate perché la terza ne possa beneficiare maggiormente.
Questo dualismo NUCLEARE-CARBONE ci viene propinato solo perché ci tengono all’ oscuro di ciò che, veramente, ci può cambiare la vita.
Proprio ieri ho postato sull’ argomento parlando di FUSIONE NUCLEARE FREDDA, quella annunciata nel 1989 da Pons e Fleischmann e che la comunità internazionale bocciò perché l’ esperimento era poco riproducibile.
Anzi, si disse che era una vera e propria bufala.
Da quel giorno, fisici e ricercatori hanno continuato lo studio sulla fusione fredda; tra questi voglio ricordare il prof. PREPARATA Giuliano che grazie hai suoi studi, anche e soprattutto di carattere teorico, si è riuscito a dare al fenomeno una dimostrazione teorica usando la QED (teoria elettrodinamica quantistica).
Non paghi, si è riusciti a dare anche una dimostrazione pratica mediante un esperimento dove si è ottenuta energia dalla cella di reazione non di natura chimica, bensì nucleare.
Tutto questo è successo a Frascati e come ricompensa hanno tagliato i fondi per la ricerca.
Basti pensare che sull’ argomento i giapponesi hanno cominciato a richiedere i brevetti sulla fusione fredda – niente male per una bufala.
Domani potremmo avere energia pulita economica e INFINITA: per la fusione fredda serve acqua pesante che si trova nel mare in quantità enormi, il rapporto è di un litro di acqua pesante per ogni 6000 litri di acqua di mare.
Voglio rendere un doveroso omaggio a coloro che, malgrado tutto, continuano la ricerca sulla fusione fredda.
P.S.
Su Wikipedia ci sono dei link utili sull’ argomento
Vogliono rimettere in discussione la scelta di non produrre energia nucleare… vogliono abolire l’aborto…
Hanno già tagliato le gambe alla ricerca embrionale… Che fine faremo?
non è il solo pacco ce ne fanno tanti altri,la prima cosa da buttare sono gli orologi,io sono di infilarci un piede di porco invece del badge nel marcatempo al lavoro.
un saluto a ivan
Di recente Renzo Piano ha ridisegnato il porto di Genova in maniera più razionale e funzionale. oltre all’aspetto paesaggistico e tecnico, si è anche preoccupato di introdurre u sistema di recupero dell’energia dalle onde tramite strutture poste all’interno dei più di 30 km di diga foranea che proteggono il porto dal mare aperto.
Da anni abbiamo una centrale ENEL (ENEL davanti ENEL didietro) proprio sotto alla Lanterna (un po’ come se la facessero in Piazza San Marco a Venezia o dentro il colosseo a Roma.
Chi si fosse poi trovato a viaggiare lungo le autostrade liguri avrà potuto notare specie a ponente, in qualsiasi periodo dell’anno lo avesse fatto, che c’è sempre un gran vento, questo perchè la maggior parte delle valli vanno da Nord a Sud e perciò incanalano le correnti d’aria verso il mare. Ci sarebbero decine di posti ove sfruttare l’energia eolica ma gli AMBIENTALISTI, quelli delle grandi battaglie dell’umanità ma mai in prima linea con la gente, ipocriti come tutti noi italiani, dicono che le centrali eoliche deturpano il paesaggio e allora costruiamo altre centrali ENEL e nuovi TERMOVALORIZZATORI.
Riguardo a questi, da quando Grillo predica di stare attenti alle parole, perchè con le parole ci fottono, non sanno più come chiamarli sti inceneritori, termodistruttori, termoutilizzatori ……..ma sono sempre la stessa cosa.
Il sud è un oceano di sole ma c’è la MAMMA che controlla tutto, controlla i rifiuti, l’acqua e l’energia. se non sbaglio in Puglia c’è uno dei più grossi campi di cellule fotovoltaiche d’Europa no?
Vogliono sempre farci passare le braghe per le orecchie (come si dice a Genova) ma voi ve la immaginate una centrale nucleare in Italia. Non tanto per la centrale in sè che è già un abominio ma per il fatto che la facciano qui, gestita da italiani; non siamo neppure capaci a fare un cantiere in una strada che non scoppino casini, figuriamoci la centrale atomica, sarebbe sicuramente non a norma, con gravi carenze tecniche e di personale e ci farebbe estinguere tutti dopo due giorni.
Ma v……..o il nucleare e chi ce lo vuole propinare a tutti i costi (cioè la nostra salute e la nostra vita).
E allora? I denigratori di Beppe Grillo e gli scettici sono serviti!!
Stavolta la profondità dei temi sollevati dal Beppe e le sue opinioni non lasciano dubbi.
“la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte.”
“Un controllo pubblico sugli atti dei Governanti e degli imprenditori ridurrebbe le morti e i danni per gli uomini e costituirebbe un formidabile stimolo per l’innovazione, la ricerca scientifica e per la realizzazione di prodotti in grado di soddisfare i veri bisogni umani che comprendono la sicurezza, il diritto alla vita e la dignità.”
Mi sembrano argomenti di un certo effetto o no?
Aggiungo solo: produciamo produciamo a più non posso; programmiamo di bruciare milioni di miliardi di “wattora” di energia!! L’impressionante quantità di calore prodotto dove andrà a finire? Forse nell’atmosfera e nelle acque? E poi cosa respiriamo e ci beviamo?
Io la lancia la spezzerei sulla testa dei politici che sbaglieranno scelte capitali come questa.
Riprendendo il mio messaggio delle 19.00.
Personaggi che vogliono cambiare per il meglio:
“Gardini era un uomo di carattere molto impulsivo. Di cultura tipicamente romagnola con componenti anarcoidi e antisistema. Era un battitore libero. Non aveva arretrato di un passo nella battaglia sulla benzina ecologica all’etanolo (quella ricavata dai cereali) che metteva in discussione il potere delle multinazionali petrolifere. E anche sull’Enimont non ebbe esitazioni. Rilanciò sempre e alla fine si mise contro tutti i partiti”.
Questo testo e’ preso dal link qui sotto: http://www.rifondazione-cinecitta.org/raul-decennale.html
Raul Gardini era una persona che secondo me stava provando a fare qualcosa di grande, ma si e’ suicidato, o forse e’ stato ucciso. Nessuno lo sapra’. http://www.cronologia.it/storia/a1986a10.htm
1- Rischio incidenti: le centrali citate da Beppe erano (in alcuni casi) progettate con criteri “sbagliati” (chernobyl, ad esempio, raffreddata a grafite, invece che ad acqua, come gli impianti occidentali); c’e’da dire inoltre che gli incidenti sono dovuti al 99% dei casi per “distrazione umana”: eclatante proprio il caso chernobyl, dove, per effettuare un esperimento, furono disattvati tutti i sistemi di sicurezza; sisitemi che non furono piu’ riattivati, causando il disastro che tutti conosciamo. Ma al giorno d’oggi le centrali sono del tutto sicure. Ci sarebbe poi da valutare l’incidenza mortale della produzione di energia facendo un confronto tra energia prodotta con idrocarburi e quella prodotta con centrali nucleari. Chi volesse controllare i dati troverebbe delle bellissime sorprese.
2- Inquinamento: l’inquinamento da idrocarburi e’ sotto gli occhi di tutti; consideriamo poi un altro fatto; nessuno pensa che lo spessore della nostra atmosfera respirabile e’ di pochi Km (8 al massimo); quindi inquinare questi 8 Km di spessore, significa avvelenamento certo. Il raggio terrestre e’ invece di 6187 Km (piu’ o meno); si vede chiaramente che, in teoria si potrebbero scavare gallerie a qualche Km di profondita’ e le scorie nucleari non avrebbero nessun effetto sulla vita di tutti i giorni. Ricordo, a chi lo avesse dimenticato, che durante la guerra fredda, si realizzavano bunker antiatomici (quindi antiradiazioni) a non piu’ di 5 metri di profondita’, perche’ le radiazioni non sarebbero giunte tanto in profondita’; e penso che tutti i lettori presenti in questo blog si sarebbero fidati a pernortarci in caso di necessita’; quindi non capisco questa mancanza di fiducia nello stoccaggio di scorie a diversi Km di profondita’; ricordo che queste tecniche di stoccaggio vengono praticate normalmente in Svezia; sopra tali depositi crescono dei normalissimi boschi dove gli svedesi vanno tranquillamente a fare picnic; e non mi sembra che la popolazione svedese stia morendo per effetti radioattivi.
Quindi direi di iniziare a piantarla di fare solo demagogia nei riguardi del nucleare; ad oggi e’ l’unica, vera alternativa al petrolio e carbone. Perdere di nuovo oggi questo treno, significa voler far ridivemtare l’Italia un paese di pastori.
Molti obietteranno che e’ possibile avere energie alternative. Ma per l’energia solare sno necessarie elevate superfici (e molta manutenzione); l’eolico sarebbe un vero disastro ambientale se posto in zone collinose o montane, come si vorrebbe fare in Italia. Ed in entrambi i casi non garantirebbero l’autosufficienza.
La verita’ e’ che nella nostra societa’ il superconsumo di tutto e’ diventato la normalita’. L’unica soluzione sta nel passare da una vita fatta di usaEgetta e sprechi ad una vita meno lussuosa (basterebbe poco poco da parte di tutti). Sarebbe bello poter lasciare alle generazioni future un mondo migliore di quello che abbiamo trovato….Sarebbe bello che tutti riescano a vivere senza dover sopravvivere…”Basterebbe” cambiare questa mentalita’ del ‘profitto sopra ogni cosa’….”basterebbe” guardare un po piu’ in la del proprio naso e accorgersi che non esiste solo il nostro orticello…W il fotovoltaico W le auto(aerosol) all’idrogeno W la biciletta(dal superendimento) W Schonau e grazie Beppe!!
Siamo alle solite … la politica del “fai questo che è bello” .
Oggi è il nucleare (ma non avevamo votato per il NO???) , domani chissà cosa ….. è un mondo che gira storto … ci si preoccupa di incrementare la produzione di energia invece di diminuire i consumi. E oltre a tutto ciò l’informazione segue sempre la politica del non informare i compratori sui lati negativi . Un esempio ?? I condizionatori d’aria ; oggi sembra che non si possa stare senza ma nessuno si è mai preoccupato di farci notare che oltre al consumo smisurato di energia elettrica il condizionatore ha un altro grande difetto : produce una quantità di aria calda
molto maggiore di quella fredda ; morale della favola per raffreddare 100 mq ne riscaldiamo 300 !!! dubbio … non è che tutto sto caldo dipenda anche dai “nostri” condizionatori?
Dannazione,
da Roma in giù abbiamo sole tutto l’anno e la Svezia ci supera come quantità di pannelli fotovoltaici installati? La Svezia???
Oltre a cantare ” ‘o sole mio”, vediamo di votare gente che incentivi una politica basata sull’utilizzo di questa fonte GRATUITA e RINNOVABILE.
Ah, dimenticavo…è gratuita…ci mangiano soltanto gli installatori e manutentori di impianti fotovoltaici… Inoltre, se ci rendiamo un po’ più indipendenti dal petrolio, chi ci vende petrolio si incazzerà un po’…ci faranno una guerra preventiva?
Qualcuno mi sa dare qualche sito che parli di come sfruttare l’energia solare,anche per ottenere modeste quantita’ di energia?
Grazie.
P.S.
Secondo me ci si dovrebbe muovere per dfare un referendum nel quale si chiede se la vogliamo o no l’energia ricavata dal nucleare.Sperando che stavolta la gente vada a votare.Paese di bestie che siamo.
Anche il buon beppe ogni tanto non si comporta benissimo … cmq sono sempre tuo ammiratore.
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Estratto da una intervista a Daniele Luttazzi:
Da quello che hai detto negli anni su di lui, non ho ancora capito se lo stimi o no. Parlo di Beppe Grillo.
Lo stimavo. Poi una volta è venuto a Chiavari a vedere un mio spettacolo, Tabloid, tutto sull’attualità. Due anni dopo, leggo la recensione di una sua serata a Roma, in cui il critico scrive: “Uno spettacolo un po’ mio fiacco, c’è solo una battuta che rivela la zampata del vecchio leone, ed è quella del Papa col Parkinson ai terremotati d’Assisi”. Quella battuta era mia. L’avevo detta a Chiavari in tempo reale, perché il Papa era stato ad Assisi la settimana prima. A quel punto telefono a Marangoni, che è il suo agente, e gli dico: “Cazzo, ma mi copia le battute? Non ha senso, mi scade completamente!”. Sullo sfondo, sento Grillo che dice a Marangoni, ridendo: “Digli che gliele copio tutte le battute, sono bellissime!”. Si ride, si sdrammatizza, non si litiga, però a quel punto quella persona ti scade. Ti è già scaduta.
Se le centrali avranno la stessa potenza media delle attuali si avrano quindi:
1,9 volte le centrali a carbone di ora
3,76 volte le centrali a Gas di ora
1,58 volte le centrali idroelettriche di ora
1,06 volte le centrali nucleari di ora
0,88 volte le centrali a petrolio di ora
5 volte le centrali Rinnovabili di ora
Non è tanto diverso da come uno si puo’ aspettare, il nucleare rimane stabile, poi nel 2040 secondo me crollerà perchè i reattori di oggi saranno da buttare e non penso li rifacciano, il gas è laa fonte migliore per il rapporto costo/ambiente, il carbone è il piu economico, 5 volte le centrali rinnovabili sembra una bella cosa, ma 5 per un numero viciono all 0 rimane vicino allo 0
le centrali non sono pericolose ,
basta diffamarle poverine ,
solo perche ogni tanto un po di gassino tossico se ne va in giro ,
cosa volete che sia????
basta non respirarlo!!!!!
per le radiazioni poi quante scatole ,
basta non farsele misurare ,
se vedete uno con un contatore geiger che viene verso di voi ditegli
NO GRAZIE HO GIA DATO!!!!!
e scappate subito prima che vi infili il suo coso per le misurazioni ,
perche voi sapete bene dove si mette il coso del geiger per le misurazioni o no????
comunque basta!!!!!
apriamo piu centrali atomiche ,
si al atomica in giardino!!!!
PIU CENTRALI PER TUTTI ,
PIU ENERGIA QUASI PULITA PER TUTTI !!!!!
La storia che sto per scrivervi ? veramente molto interessante, quindi concentratevi.
L’ha raccontata al convegno di Nexus il prof. Emilio Del Giudice ricercatore di fisica teorica dell’ INFM. Ricorderete la faccenda della fusione fredda:
nel 1989 due scienziati sfigati, Fleishman e Pons danno l’annuncio del fenomeno, salvo poi essere derisi dai fisici teorici della comunità internazionale, primo tra tutti Rubbia, perché il processo non produceva l’emissione di particelle previste dalla teoria (nel caso specifico neutroni, emessi dalla fusione di 2 atomi di deuterio, isotopo dell’idrogeno).
Nel giro di pochi anni le condizioni dell’esperimento originale dei due scopritori vengono riprodotte correttamente dai prof. Emilio del Giudice e Giuliano Preparata, il quale, morto di tumore 2 anni fa, perse il Nobel per la fisica in “elettrodinamica quantistica”, a causa di questo suo sconveniente interesse.
Praticamente del Palladio, un metallo dalle peculiari caratteristiche, viene caricato con idrogeno gassoso fino ad un limite di saturazione prestabilito, oltre il quale si rileva una produzione di energia in eccesso tipica di una reazione nucleare.
I nostri due scienziati non solo dimostrano la realtà del fenomeno con l’esperimento, ma forniscono anche un nuovo modello teorico che dà spiegazione dei fenomeni misteriosi che fino a 10 anni fa non erano comprensibili con la teoria delle forze nucleari.
Mi spiego: fino a ieri si pensava che l’unico modo per fare avvicinare 2 protoni tanto da vincere la repulsione elettromagnetica e fare agire il campo delle forze nucleari che innescano la fusione, con produzione di una quantità enorme di energia, fosse il metodo dell’acceleratore, che lavora a 100 milioni di C° (ben inteso nel nostro sole la temperatura è 2 milioni di C° !). Oggi invece, grazie a queste ricerche svolte dall’ INFM e dall’ ENEA (nel frattempo Rubbia rinsavito, si è accorto della bontà della cosa e ha appoggiato i nostri due), è possibile ottenere la fusione a temperatura ambiente!
Dentro al cristallo di Palladio le molecole di idrogeno, in quelle particolari condizioni di “saturazione”, si comportano un po’ come la struttura solida circostante e, avvicinandosi molto, grazie ad una provvidenziale “buca di potenziale”, producono una particolare fusione, senza emissioni radioattive, con produzione di elio (misurato nell’esperimento) e di un eccesso di energia mai visto fino ad oggi in una reazione (se non ho capito male 2 ordini di grandezza superiore all’energia in entrata, necessaria a preparare le condizioni della reazione).
Per completezza, si produce anche la fissione del Palladio. Quindi abbiamo già a disposizione un generatore di energia praticamente illimitata e a costi contenutissimi; rimane solo da risolvere il problema dell’intercettazione opportuna di questo surplus di energia.
Nonostante questa pazzesca rivoluzione, ad oggi, il prof. Del Giudice non è ancora riuscito a farsi pubblicare la ricerca da una rivista scientifica (ad es.: Science ha rifiutato perché “l’argomento è troppo Tecnico”).
Ma il bello viene adesso. E’ ovvio capire i motivi economici alla base della
soppressione di una tecnologia quasi “free-energy”. Ma non ci sono solo quelli. Del Giudice ha formulato un’ipotesi inquietante.
Tutta la faccenda è partita da uno studio commissionato dalla Marina Militare Inglese a Fleishman per indagare sui metalli più idonei ad immagazzinare l’idrogeno. I migliori risultarono essere il Palladio e l’Uranio. Lo scienziato ovviamente sperimentò sul Palladio, la cui fissione non produce danni; ma qualcuno era molto più interessato all’Uranio.
Immaginate cosa succederebbe se la matrice solida in cui avviene la fusione fosse Uranio: si innescherebbe la fissione, e quindi una esplosione atomica, anche con quantità molto inferiori alla necessaria “massa critica” (che è qualche kg), date le nuove sorprendenti condizioni di reazione.
Si possono così fare esplodere delle micro-bombe atomiche di potenza controllata (armi chirurgiche..) capaci per esempio di abbattere un singolo palazzo invece di una città intera.
Ecco così trovato un modo per utilizzare utilmente tutto quell’Uranio che giace inutilizzato nelle testate tattiche (a meno di non scatenare la guerra termonucleare globale, s’intende), che, con il disarmo, va smantellato.
Fanta-politica? Forse invece è già realtà. Consideriamo i proiettili rivestiti
con quello che ci viene venduto come “uranio impoverito”.
Guardiamo le foto dei carri armati iracheni distrutti nella guerra del golfo:
un foro di entrata, una carcassa di acciaio fusa (dal calore!) e i cadaveri dei soldati anneriti (non carbonizzati, ma irradiati da una esplosione fortissima e localizzata di raggi gamma).
Non ci sarebbe niente di più facile, sostiene Del Giudice, nel rivestire un proiettile di cannone o un missile con un strato di uranio caricato da idrogeno fino quasi al limite critico. L’impatto con il bersaglio e la sovrapressione sarebbero sufficienti a innescare la fusione fredda e la conseguente fissione dell’uranio, con annessa esplosione atomica.
Incredibile! La fonte ideale di energia pulita per tutta l’umanità usata come spoletta per l’innesco di una bombetta atomica! (il contrario di quello che avviene con la bomba H, in cui una fissione innesca la fusione distruttiva dell’idrogeno).
Inoltre spot di altissima radioattività localizzati nei campi di battaglia sono la spiegazione ideale per i sintomi della sindrome del Golfo e quella dei Balcani: la prima riscontrata esclusivamente tra i soldati anglo-americani (i primi a raggiungere le zone bombardate durante le operazioni in Iraq), la seconda invece osservata solo su italiani e tedeschi, a cui sono state destinate le zone bombardate in Bosnia e Kosovo dal vertice NATO, dopo aver fatto l’esperienza nel Golfo.
In questa nostra Italia, oramai, mi sembra d’essere alle prese con un secchio traforato in più punti. Devo traspostare acqua, e non so quale buco tappare.
Basta Beppe, siamo nella m.
Il FUROR DI POPOLO ormai è anche ira, collera, sdegno e rabbia.
La tabella proposta non descrive molto bene cio’ che succedera’ perche’ riporta percentuali su totali differenti.
Riscrivo quindi la tabella con i valori assoluti
(Mi scuso in anticipo per il fatto che non riesco in alcun modo a formattarla)
Tipo di energia-2003-2030-Differenza.
Carbone-6045-11470-+5425.
Gas-2635-9920-+7285.
Idro-2635-4185-+1550.
Nucleare-2480-2635-+145.
Petrolio-1395-1240–155.
Altre rinnovabili-310-1550-+1240.
Totale-15500-31000-+1550.
Tutte le cifre sono in TWh
Se le centrali avranno la stessa potenza media delle attuali si avrano quindi:
1,9 volte le centrali a carbone di ora
3,76 volte le centrali a Gas di ora
1,58 volte le centrali idroelettriche di ora
1,06 volte le centrali nucleari di ora
0,88 volte le centrali a petrolio di ora
5 volte le centrali Rinnovabili di ora
In totale il doppio delle centrali che ci sono ora.
E quasi il doppio della produzione di CO2 di ora.
Ma una tegola fotovoltaica non e’ mai venuta in mente a nessuno?
Sicuramente ci arrivera’ in testa se non la prendiamo seriamente in considerazione!
Manifestazione antimilitarista a Taranto
In corteo contro il rischio nucleare, in concomitanza con l’esercitazione Nato che prevede l’affondamento simulato di quattro sommergibili
TARANTO – Circa 200 pacifisti e antimilitaristi sono sfilati in serata in corteo per le strade del centro cittadino per protestare contro il rischio nucleare, in concomitanza con l’esercitazione Nato Sorbet Royal 2005, in corso nel golfo di Taranto che prevede l’affondamento simulato di quattro sommergibili e il salvataggio dei loro equipaggi.
Alla manifestazione, organizzata dalle associazioni pacifiste Peacelink e Taranto sociale, hanno aderito anche la confederazione Cobas, Legambiente, esponenti di Rifondazione comunista e dei gruppi di appoggio di Greenpeace di Bari e Lecce.
«Base Nato e nucleare-Dalla nostra terra ve ne dovete andare» era la scritta che campeggiava all’inizio del corteo. La manifestazione si è conclusa sulla rotonda del lungomare di Taranto con l’esibizione di alcuni artisti di strada.
I pacifisti chiedono in particolare che «le istituzioni diano un’informazione completa alla popolazione sugli eventuali rischi derivanti dalla presenza o dal passaggio di sommergibili nucleari nelle acque di Taranto». A questo scopo Peacelink e Taranto sociale nei giorni scorsi avevano inviato una lettera al prefetto, Giancarlo Ingrao, e una al comandante in capo del Dipartimento marittimo dello Jonio e del canale d’Otranto, ammiraglio di squadra Francesco Ricci.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Ritengo che i governi debbano impegnarsi seriamente ad utilizzare le fonti di energia alternative, più che tornare a vecchie produzioni che il più delle volte hanno creato dei seri problemi sia alle persone, con i morti o i contagiati dal nucleare, sia all’ambiente (non oso immaginare cosa possa sprigionarsi nell’aria quando brucia una centrale nucleare!).
Notizia di oggi sul Corriere del Ticino in ultima pagina:
Con 1 grammo di idrogeno percorsi 5’134 chilometri.
Un veicolo progettato dal Politecnico di Zurigo (ETH), ha segnato un record mondiale: con 1,07 grammi di idrogeno, che equivarrebbe a un litro di benzina, ha percorso 5’134 Km. sul circuito francese di Ladoux.
La PAC-Car, del peso di 30 Kg., è dotata di una pila (o cella) a combustibile, che fa entrare in reazione chimica idrogeno e ossigeno, con produzione di energia e di sola acqua come “gas di scappamento”. Il prototipo è nato dalla collaborazione tra l’Ufficio federale dell’energia, Istituto Paul Scherrer, Università di Valenciennes e tre partner dell’industria. Al progetto hanno lavorato una ventina di studenti del ETH, fra cui alcune studentesse che si sono messe alla guida.
Un mio modesto commento:
Nella fotografia a corredo dell’articolo spicca il marchio dello sponsor (o come riferito nell’articolo: partner dell’industria) e immaginate un po’ chi è?
Una delle cosiddette sette sorelle: la Shell !!
La mia paura è che sia entrata proprio una delle sette sorelle per insabbiare tutto!!!!
Ma come si fa a tornare al nucleare,Cristo!
Già abbiamo le nostre bombe atomiche sparse per il mondo (e secondo me, prima o poi, qualcuna parte)ci possiamo pure ricostruire le centrali!
Sapete dove la vedo bene una centrale io…?
Secondo me non ha avuto senso togliere il nucleare dall’Italia anni fa. Anche Beppe ha parlato del reattore Superphoenix che è bello vicino al confine ialiano. Anche la Svizzera non è che sia poi in capo al mondo. Un bel botto a casa loro equivale a un bel botto in casa nostra.
Per esempio Chernobyl è in Ucraina ma ci sono posti nella Bielorussia meridionale in cui c’è tutt’ora un elevato livello di radioattività.
Inoltre in Italia abbiamo ancora le nostre vecchie scorie che presentano un bel problema dimenticato.
Dire se riaprire o meno il discorso nucleare per scopi energetici sia conveniente non lo so comunque ancora qualche reattore c’è (es Pavia). Non è utilizzato per produrre energia ma solo per studi e comunque c’è.
Pecoraro Scanio ad una trasmissione TV alcuni mesi fa, nella quale si pralava proprio del ritorno al nucleare: Qui in Italia siamo al sicuro perchè se anche scoppiasse la una centrale in Francia, noi ABBIAMO LE ALPI CHE FANNO DA BARRIERA!!!!!! non so se ridere, piangere, o mandarlo aff……..
E’ vero bisogna puntare ai veri bisogni della gente, ma per fare questo abbiamo bisogno di una politica seria e oggi questo non è possibile( soprattutto da quando è in mano ai finanzieri). I cittadini del mondo dovrebbero incominciare a dare fiducia a chi mette in cima alla lista priorità fondamentali per la nostra stessa sopravivenza( invece negli USA hanno confermato BUSH che non ha firmato il trattato di Kyoto). Io rimango convinto che una grossa percentuale di come vanno le cose dipendono da noi. Purtroppo la gente,e non solo in Italia, ha rinunciato da tempo a svolgere un ruolo attivo a scegliere a impegnarsi per migliorare la società in cui si vive. Sono anche convinto che solo le esperienze fortemente negative insegnano a reagire, chissà che cosa dovrà succedere perche il mondo si svegli?? Intanto consoliamoci a settembre riprende il campionato di calcio, ritorna la De Filippi, ci saranno tanti nuovi giochi con tanti ricchi premi e tante altre cazzate. Sveglia la guerra è finita, rendiamocene conto prima che cominci un’altra. Come spesso mi capita di dire la mattina non è sufficente alzarsi dal letto, BISOGNA SVEGLIARSI.
ma è possibile che a qualsiasi ora uno si colleghi ci siano risposte in questo blog? ma u nu fa in belin nisciun e l’economia chi a manda avanti u felluga cun a see cravetta? che u fa a furmagetta ?
Questo e’ un’argomento delicato come quello dei Farmaci e i varii rimedi alternativi.
Qui si scende in un campo dove entriamo in un conflitto d’interesse.
Questi qua sono una sorta di “gang” che decide le sorti di tutti attraverso decisioni di comodo.
Le idee alternative ci sono, ma bisogna stare attenti a portarle avanti.
Ho gia’ sentito storie di personaggi che avevano la soluzione giusta per risolvere il problema energia in modo sano e pulito, senza fare nomi, che sono morti in circostanze sospette.
Grillo sono sicuro tu hai capito di chi parlo!
Gli interessi sono troppo alti. C’e’ gente disposta a tutto pur di fare andare avanti il loro sistema.
Siamo controllati da una sorta di “Dittatura Democratica”. Bisogna stare attenti a non pestare i piedi a chi non ha scrupoli.
Che impressione vi siete fatti dal LIVE?
Peccato, per voi, che non ci fosse Ivan.
Gran bella persona!
Anche noi aspettiamo il verbo…del portatore sano di barba…aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo…(come al solito letto alla sandrelli di Troisi).
Tra scemi e imbecilli, su questo post, purtroppo, mi tocca dire…stronzi(un carattere più piccolo, per farlo passare inosservato, purtroppo, non c’era).
invece i fare petizioni inutili, facciamola per avviare un programma di ricerca per la fusione fredda…. ma dubito che i nostri politici sappiano cosa sia: ora vogliono rifare la DC!!!!
Forse sarebbe utile diffondere l’obbligo della lettura di qualche libretto pornografico tipo”il mondo in riserva” e “un futuro senza luce”.
Nella tavola riassuntiva sono indicati i consumi futuri,ma…..non i costi.
I verdi latitano alla grande,non hanno imposto la certificazione energetica….ma in Austria in Svizzera,in Germania lo fanno da anni,non hanno imposto il cambiamento degli standard abitativi,coibentazione ecc.,non si sono battuti per la microgenerazione diffusa,insomma hanno fatto più politica che ambiente.
Oggi raccogliamo i cocci,posti di lavoro persi,economia in affanno,scelte scriteriate.
Per raddoppiare la Ventimiglia Genova….80 anni.
Forse sarebbe utile diffondere l’obbligo della lettura di qualche libretto pornografico tipo”il mondo in riserva” e “un futuro senza luce”.
Nella tavola riassuntiva sono indicati i consumi futuri,ma…..non i costi.
I verdi latitano alla grande,non hanno imposto la certificazione energetica….ma in Austria in Svizzera,in Germania lo fanno da anni,non hanno imposto il cambiamento degli standard abitativi,coibentazione ecc.,non si sono battuti per la microgenerazione diffusa,insomma hanno fatto più politica che ambiente.
Oggi raccogliamo i cocci,posti di lavoro persi,economia in affanno,scelte scriteriate.
Per raddoppiare la Ventimiglia Genova….80 anni.
Forse sarebbe utile diffondere l’obbligo della lettura di qualche libretto pornografico tipo”il mondo in riserva” e “un futuro senza luce”.
Nella tavola riassuntiva sono indicati i consumi futuri,ma…..non i costi.
I verdi latitano alla grande,non hanno imposto la certificazione energetica….ma in Austria in Svizzera,in Germania lo fanno da anni,non hanno imposto il cambiamento degli standard abitativi,coibentazione ecc.,non si sono battuti per la microgenerazione diffusa,insomma hanno fatto più politica che ambiente.
Oggi raccogliamo i cocci,posti di lavoro persi,economia in affanno,scelte scriteriate.
Per raddoppiare la Ventimiglia Genova….80 anni.
ADESSO E’ SCAVALCATO CON L’ACQUISIZIONE DA PARTE DELL’ENEL DI SOCIETA’ STRANIERE (CONFINI ITALIANI) DI SOCIETA’ CON PRODUZIONE NUCLEARE E COSTRUZIONE DI NUOVE CENTRALI……
MA QUALE REFERENDUM ABBIAMO FATTO
FERMIAMOLI…. IL NUCLEARE NON E’ TERRITORIALE….
BEPPE FACCIAMO UNA PETIZIONE CONTRO QUESTO SCEMPIO
FACCIAMO……
ELIMINIAMO L’ARTICOLO CHE VIETA AD UN PRIVATO DI FARE PROFITTO PRODUCENDO ENERGIA PULITA (FOTOVOLTAICO, EOLICO ECC.)
QUESTA E’ UNA SOLUZIONE INIZIALE
FACCIAMO
QUESTO DEVE ESSERE IL TUO NUOVO MOTTO……
PAROLA D’ORDINE
NO COST…….
INVECE CI VOGLIONO PROPINARE SOLUZIONI PER IL SERVILISMO
nucleare? gas? la vita sulla terra si è sviluppata grazie all’energia del sole, ed ora (ultimi 100 anni..) che abbiamo la capacità di poterla sfruttare immagazinandola e ritrasformandola in corrente elettrica ci ostiniamo a dover inquinare il mondo in cui viviamo ed in cui vivranno i nostri figli usando tecnologie obsolete
Resta comunque un problema…
Quando frequantavo le medie, un insegnante di educazione tecnica (materia che discute anche delle fonti di energia) affermò con molto candore di aver votato a favore dell’energia nucleare in quel famoso referendum che ora i politici italiani vorrebbero clamorosamente ribaltare.
Si giustificò dicendo “ragazzi, se scoppia una centrale nucleare in Francia,siamo f****ti anche noi,ragion per cui non ha senso rifiutare il nucleare, quando ad usarlo sono anche altri paesi vicino al tuo”…
Sono passati anni da quando sentii per la prima volta questa affermazione, e ho dovuto constatare che quelli che la pensavano (e, purtroppo, la pensano anche oggi) come il mio ex prof sono moltissimi…
Ma come bisogna spiegargli a questi che la possibile esplosione di una centrale nucleare non è che la cima del cumulo di rischi che porta ad averne una sul proprio territorio?
Ma da chi l’hann sentito questo ragionamento, per poi andarlo a sbandierare in pubblico?
Mah…
X betta,con sergio ci siamo incontrati,ivan invece teme per la sua verginita’ e resiste ancora,al mio fascino mediterraneo;) .
io sono certo che prima o poi il nostro novello catone barbuto ci proporra’ qualcosa,ho sentito che è stato invitato al live aid,chissa che non ne venga fuori qualcosa,e magari all’estero penseranno che siamo solo scemi invece che imbecilli completi
“certo che lo era….ma siccome sei capace di trovare facilmente il problema anche dove non sei sicuro che ci sia io ti ho trovato una facile soluzione che e’ paragonabile hai tuoi problemi”
Io sono sicuro che non vorrei vivere ne` vicino ad una centrale nucleare ne` ad un deposito di scorie… tu poi fai come credi….
** x Il thread
L’energia… Io credo che valga la pena anche pagarla di piu`, a patto di avere la certezza che sia prodotta con il minor rischio per la nostra salute e il nostro ambiente.
E’ da anni che cerco di non sprecare i miei soldi pagando l’affitto di una casa. Finalmente ho trovato un’occasione una casa per poche decine di migliaia di euro… ma per risparmiare e soprattutto rispettare l’ambiente dovrei installare pannelli fotovoltaici per la “modica” cifra di 10.000,00 euro?
Ho sentito dire che ci dovrebbero essere dei contributi statali.
Se esistono, sono poco pubblicizzati.
Se esistono: perchè i consumatori che ricorrono a tale sistema sono una piccola percentuale?
Se è vero sono economici, perchè ci sono così pochi pannelli solari? Siamo tutti pazzi e ignoranti?
‘la memoria è decoro
è cio che fa dell’uomo un uomo’
non bisogna mai dimenticare aiuta noi stessi
a fare la differenza in questo mondo dove dimenticare pare essere diventato il modo migliore di vivere
ciao
Sono perfettamente concorde, credo che non si possa nemmeno minimamente ragionare in un futuro in cui esista il nucleare, oltre a questo vorrei aggiungere, se non erro, che le sole acque utilizzate per il raffreddamento sono già inquinanti.
Lo smaltimento delle scorie è impressionate, le stesse sono divise in gruppi e il peggiore si chiama High level waste.
Cito la seguente fonte da http://www.esymmetries.com/nuke/nonuke/nonuke/problema.html:
La HLW è altamente radioattiva ed ha una attività di lungo periodo. Genera considerevoli quantità di calore e necessità di essere raffreddata per molti anni prima della conservazione. La maggior parte di queste scorie proviene dalle centrali nucleari destinate alla produzione di energia elettrica. Attualmente occorrono circa 25 Kg di combustibile nucleare ogni anno per fornire elettricità ad un migliaio di persone.
Per conservarle:
I tipi di HLW devono essere trattati prima di poter essere conservati, vengono “vetrificate” in blocchi solidi di uno speciale tipo di silicato di boro (Pyrex: simile a quello usato in piatti e pentole di vetro). Il combustibile esausto destinato alla conservazione immediata, viene incapsulato in contenitori fatti di acciaio o calcestruzzo. Negli altri casi è necessario un periodo di raffreddamento variabile dai 20 ai 50 anni, in luoghi di stoccaggio temporanei. dalla rimozione dal reattore fino alla finale conservazione.
eros dici delle cose sacrosante,ma qui c’è genmte che non si puo’ comprare il pane,ecco perchè delinque (delinquente= colui che manca al proprio dovere),altro che vetri a doppia camera,prima devi averci la finestra porca vacca.
puoi, ma prima leggi la definizione di stronzio 🙂 in wikipedia.
ciao
Lo stronzio è molto comune in natura, costituisce mediamente lo 0.034% di tutte le rocce ignee ed è presente di solito sotto forma di celestite, un solfato (SrSO4), o di stronzianite, un carbonato (SrCO3). Di questi due minerali, la celestite è molto più frequente nei depositi sedimentari di grandi dimensioni, mentre la stronzianite, più interessante minerariamente poiché lo stronzio è spesso usato come carbonato, è molto più rara. Lo stronzio metallico si può ottenere per elettrolisi di una miscela di cloruro di stronzio e cloruro di potassio fusa:
Sr2+ + 2 e- → Sr
2 Cl- → Cl2 (g) + 2 e-
In alternativa si può ottenere riducendo l’ossido di stronzio con alluminio nel vuoto, a temperature al di sopra di quella di evaporazione dello stronzio, che viene così distillato. Lo stronzio metallico ha tre forme allotropiche, i cui punti di transizione di fase sono a 235 e a 540°C. Il costo industriale dello stronzio metallico (puro al 98%) era si circa 5 dollari l’oncia nel gennaio 1990; i giacimenti di stronzio più grandi al mondo sono situati in Inghilterra.
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Isotopi
In natura, lo stronzio presenta quattro isotopi: 84Sr (0,56%), 86Sr (9,86%), 87Sr (7,0%) e 88Sr (82,58%). Solo l’isotopo 87 proviene da un decadimento radioattivo, è infatti il prodotto di decadimento di 87Rb che ha un’emivita di 48 milioni e 800 mila anni. Vi sono quindi due fonti di 87Sr: quello prodotto durante la nucleosintesi primordiale insieme agli altri isopoti (84, 86, 88) e quello formato dal decadimento di 87Rb. I rapporti tra le concentrazioni dei diversi isotopi 87Sr/86Sr (il cui valore oscilla tra 0,7 e 4,0) e 87Rb/87Sr consentono pertanto di datare le rocce.
Sr si trova in concentrazioni sufficientemente elevate nei minerali perché avendo un raggio atomico simile a quello del calcio, vi si sostituisce facilmente.
Sono inoltre noti 16 isotopi meno stabili, tra i quali il più importante è 90Sr, con la sua emivita di 29 anni. 90Sr è un sotto-prodotto delle esplosioni nucleari ed è presente nel fallout (le polveri che ricadono sulla superficie dopo un’esplosione). È pericoloso per la salute perché tende a sostituirsi al calcio delle ossa e quindi a permanervi per lungo tempo, provocando tramite la sua radioattività l’insorgere di forme tumorali.
90Sr è uno dei più longevi emettitori noti di raggi beta ad alta energia ed è allo studio per poter essere impiegato in sistemi ausiliari di produzione di energia elettrica (Systems for Nuclear Auxiliary Power, SNAP) utilizzabili dove è richiesta una fonte di energia elettrica leggera, compatta e durevole.
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Precauzioni
Nella sua forma pura, lo stronzio è estremamente reattivo verso l’aria, alla cui esposizione si infiamma spontaneamente.
L’organismo umano assorbe lo stronzio in maniera simile al calcio; questo non è un problema per quanto riguarda gli isotopi non radioattivi, ma l’isotopo radioattivo 90Sr può provocare gravi dan
ni alle ossa, incluso il cancro.
certo che puoi ma credimi se facesse male non la venderebbero l’acqua altrimenti sai che processi….non ci sono mica le lobbie del tabacco dietro l’acqua
Mi permetto un commentino, dopo tutto il settore dell’energia mi tocca da vicino (in una piccola Svizzera ci sono ben 5 centrali atomiche… – e se non fosse per il coraggio di un deputato della destra… a quest’ora ne avremmo avuto ben 6…).
Non consumare nulla è impossibile… ma consumare coscientemente è possibile… che ce ne facciamo dell’uso di mille luci e lampadine per scritte che di notte non le legge nessuno???
Eppoi, umilmente, credo che alla fine una merce, qualsiasi essa sia, debba costare all’utenza in generale avendo incluso tutti i costi che realmente produce (sennò è concorrenza sleale verso altro tipo di energie), non trovate?
Dico di più: cosa ce ne facciamo di abitazioni con all’interno 40 gradi? dai… 18 sono più che sufficenti, noh? Eppoi, perché non tassare il consumo di combustibili fossili (nafta per riscaldamento degli appartamenti) utilizzando questi fondi per ampliare l’offerta di termopompe?
E se si investisse inoltre con migliorie alle proprie case (magari con aiuti comunali) per isolare meglio la propia abitazione (p. es. doppi vetri, oppure un sistema di circolazione d’aria che non diminuisca il calore – vedasi in Germania)?
I mezzi ci sono, oltretutto non bisogna neppure importare tale tecnologia …dalla Cina… .
Dai… provate pensare tutti cosa potete fare nel vostro “piccolo” 😉
Come sempre in Italia siamo in leggera controtendenza.
Condivido in pieno il fatto che ormai anche i sosiddetti POTENTI siano dei servi al servizio del DIO ECONOMIA, che se ne sbatte di quello che fa all’ambiente, della dignità delle persone, in nome di una corsa sfrenata alla produzione ed al successivo consumo.
Che formidabili esseri pensanti che siamo noi esseri umani!
Stiamo ottenendo una società che le formiche hanno ormai da milioni di anni. La sola differenza è che la loro non distrugge il pianeta.
no che non ne sono sicuro ma come ho gia’ detto prima non sono sicuro neanche che il prossimo aereo che prendero’ non cada, come non sono sicuro che non fumando e non bevendo non mi ammalero’ mai di cancro, come non sono sicuro se tra dieci minuti si mette a piovere….e com’e’ che dovrei vivere secondo te…non dovrei viaggiare, dovrei andare in giro con la mascherina alla michael jackson o dovrei portarmi sempre additro l’ombrello…ma come si fa a vivere sempre con la paura…..comunque non lavoro al sole 24 ore e non sono per il nucleare a tutti i costi.
Ma come!!! L’energia fornita dal petrolio E’ SOLO IL NOVE PERCENTO???
Ma che caxxo!
Ma allora perché ogni volta che aumenta il petrolio, qui in Italia IMMEDIATAMENTE si parla di aumento dei costi dell’energia elettrica come se TUTTO DIPENDESSE da quanto costa al barile quella merxa liquida?
E poi, l’Italia è uno dei paesi con il maggior numero di fiumi!!! Ma perché non sfruttiamo maggiormente una cavolo di energia idroelettrica???
************marc zecca****************
Sono perfettamente daccordo con te…il problema non sono le centrali nucleari in quanto tali (oggi FORSE con le nuove tecnologie POTREBBERO pure essere quasi sicure…..) ma il problema è il nostro classico modo di fare le cose in italia….”il progetto dice 3 metri di cemento armato…vabbè 50 cm da una parte 50 dall’altra e una bella intercapedine in mezzo…e chi se ne accorge…””tubi di spessore 5mm…vabbè fai 3…chi controlla…” e via dicendo…signori…siamo obbiettivi…siamo italiani…uno dei pochi posti al mondo dove a governare mandiamo gente che dovrebbe stare in galera… ne andiamo pure fieri…sarò un disfattista…ma non mi fido per niente del nucleare “made in italy”.
P.s. Luca Andreozzi….sei quello che conosco io???
Sei così sicuro che non ci sarebbero incidenti? sei così sicuro che, nel caso ci siano, non ci sarebbero conseguenze per noi, sei così sicuro che esistano centrali sicure?
E poi dimmi, le scorie dove le mettiamo, nel tuo garage? nel tuo giardino? Oppure le inviamo in Africa, tanto è la discarica del mondo e chissenefrega tanto io risparmio?
Hai mai pensato che il problema non è solo costruire le centrali in posti isolati (Chernobyl era molto lontano da noi eppure…..)ma lo smaltimento delle scorie?
Ti ricordi il casino scoppiato per la discarica in Calabria (se non ricordo male la regione)? Erano stupidi, menefreghistri, terroni, o solo prudenti?
Senza il nuclerare spenderemo di più, ma almeno non creiamo altro inquinamento non smaltibile.
I primi responsabili del nostro futuro siamo noi. Sarò ideialista, ma preferisco non lasciare eredità simili a mia figlia.
Toglimi una curiosità, lavori per il sole 24 ore, che sono mesi che rompe con il nucleare?
Sono assolutamente contrario al nucleare, almeno finchè le centrali saranno così poco sicure, e finchè ci sarà il problema dello smaltimento delle scorie. Propongo una cosa: utilizziamo questo spazio in maniera costruttiva. Chiunque abbia esperienze o conoscienze su sistemi di energia alternativa effettivamente funzionanti e produttivi di qualsiasi tipo, è pregato di fornire spiegazioni, dettagli e fonti, anche dei semplici link da cui partire. E’ ormai ovvio il motivo per il quale nessun governo attui una politica veramente efficace su diverse forme di energia. Dobbiamo farlo noi il cambiamento, rifiutando e sostituendo il modo adottato fino adesso per creare energia, gli antichi facevano meglio di noi, sapete come funziona una torre del vento?. Anche tu Beppe potresti e dovresti dare maggiori informazioni, io ricordo il tuo intervento mandato su striscia sulla twingo modificata, ma poi non si è saputo più niente. Potresti parlarci del “girasole solare” oppure più in dettaglio dell’esempio di schoenau di cui riporto subito il link: http://www.ews-schoenau.de/
ho letto tutti i post e non ce ne uno che discuta su questa frase…..
Ha ragione il Professor Giorgio Nebbia quando sottolinea la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte.
ma solo come continuare a produrre tutte le minchiate che produciamo adesso ma senza inquinare….
Io sono molto ignorante in materia ma ho capito una cosa sola,il nucleare mi fa c…..are!!!!Beh voi potreste discuterne da ottimi scienziati ecc ecc potrete dire :”Ma no il nucleare va bene funziona non inquina,è sicuro”Beh(torno a ripetere che sono ignorante)ma una centrale che usa l’uranio puo mai essere sicura§?E la stessa cosa vale per le scorie!!!!!Quindi se come opportunita da qui a 30 anni, di fare energia, abbiamo solo in nucleare,che è sicuro e non inquina, allora w il nucleare no?
Sembra che ci sia stato un incidente anche recentemente:
Il 29 maggio un lancio dell’Ansa rende noto che dalla centrale nucleare di Sellafield, in Gran Bretagna, in nove mesi, sono fuoriusciti circa 83.000 litri di liquido radioattivo. L’incidente, causato dalla crepatura di una condotta, è consequenziale ad una serie d’errori umani e tecnici. Secondo l’Independent, sarebbe il più grave degli ultimi anni (Liliana Adamo, Reporter Associati). http://www.criticamente.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1811&mode=thread&order=0&thold=0
(spero che si riesca leggere..)
Mi sembra che anche alla base navale militare nel nord della sardegna ci sia stato un incidente nucleare l’anno scorso, era stato rilevato dalle postazioni francesi in corsica (se aspettiamo che ce lo dicano gli americani…) ne sapete niente? se non ricordo male avevo letto che il comandante della base era stato sostituito in seguito a quell’incidente…
e se invece il cancrino me lo prendo lo stesso anche senza centrali nucleari????? cosa dici paladina del senso civico.
Prima di dire certe cose dovresti provarle certe esperienze….stai pur certa che certe malattie i Italia ci sono anche senza le tue odiate centrali.
Informatevi prima…le centrali nucleari sono pericolose soltante se saltano in area, praticamente come un industria di vernice….cosa facciamo vietiamo anche la vernice????? sono delle superballe come la storia degli eternit…ma lo sapete che tutte le condotte dell’acqua fatte dal 1950 (e sono la maggioranza) sono fatte in eternit??? saremmo gia’ tutti morti solo facendoci la doccia.
INFORMATEVI
postato da luca colzani
dovresti informarti bene prima di dire certe cose….
1) l’eternit provoca il carcinoma bronchiolo alveolare non se lo ingerisci ma se lo respiri.
2) le sostanze radioattive determinano delle mutazioni che possiamo definire puntiformi o meno, ma che quando interessano cellule in attiva moltiplicazione come quelle del midollo osseo oppure le cellule germinali, determinano lo sviluppo di forme neoplastiche o la nascita di soggetti subvitali oppure deformi.
3) le sostanze radioattive, è vero, non sono le sole che sostanze inquinanti con attività oncogena, ma questo non significa che non ne aumentino l’incidenza.
il fumo di tabacco, ad esempio, aumenta di 20 volte il rischio di carcinoma polmonare.
saluti
mazzerioli ha me hanno sparato la modica cifra di 25000 euro per un impianto fotovoltaico da 3 kw,e ahhiungo che prima se ne occupava la conphoebus (enel) con sede qui a catania,e quando sono andato da loro mi hanno detto che hanno delegato la cosa a ditte esterne,mi sa che la cosa puzza in un modo o nell’altro.
quindi elisabetta non beviamo neanche piu’ l’acqua….ma vivete proprio in un mondo brutto….fortunamente io vivo in un altro…con i suoi problemi quello si ma non cosi’ catastrofico.
gas e petrolio non si esauriranno tanto presto. quindi, cuori in pace. i nostri figli ne parleranno ancora.
la CO2 si puo’ reimmettere nel sottosuolo, bastano i soldi. in norvegia lo fanno con successo. anziché finanziare gli agricoltori francesi, la comunitá europea potrebbe sponsorizzare cose del genere. giá lo fa, ma non a sufficienza purtroppo. i pomodori olandesi sono piú importanti. le compagnie petrolifere non lo fanno perché non é economicamente fattibile, ed essendo compagnie quotate in borsa, per campare hanno bisogno di mostrare che generano profitto.
sono d’accordo col beppe sul nucleare, in linea di massima, ma purtroppo é un po’ da babbioni avere una politica nazionale e non almeno europea. cosa ci guadagnamo a non avere le centrali in italia e comprare l’elettricitá dalla francia? la quale tra l’altro ora ci sta chiedendo di partecipare a smaltire le scorie.
io ho visto un documentario sulla TSI, nei cancri dei soldati italiani di ritorno da bosnia e irak hanno trovato un sacco di metalli pesanti non^solo e non sempre uranio impoverito.
E giusto dire che le armi all’uranio impoverito creano il cancro é diverso dire che il cancro é l’uranio che lo procura.
dal post di beppe sulle nanoparticelle
…..
Da allora, le scoperte si sono susseguite e, tra queste, la spiegazione dell’origine della cosiddetta Sindrome dei Balcani, l’insieme di malattie, cioè, che colpisce i militari ed i civili coinvolti nella guerra combattuta nella ex-Jugoslavia.
La particelle responsabili delle malattie hanno una provenienza abbastanza varia, ma sempre riconducibile ad inquinamento, sia esso di origine industriale, venga dal traffico o, per fortuna più raramente, dall’esplosione di ordigni bellici, ordigni che non sono, però, limitati alle zone di guerra ma anche ai territori dei poligoni di tiro militari.
certo che lo era….ma siccome sei capace di trovare facilmente il problema anche dove non sei sicuro che ci sia io ti ho trovato una facile soluzione che e’ paragonabile hai tuoi problemi
intanto, gli USA, per smaltire le loro scorie, fabbricano proiettili ad uranio impoverito, e i nostri ragazzi mandati a morire nella ex Yugoslavia hanno tutti un cancro…
secondo voi ai carabinieri in IRAQ, tra qualche anno, che gli capita?
A proposito di smaltimento scorie.
Al tempo di Cernobyl girava una vignetta di STAINO,ancora è attaccata sul mio frigorifero, che diceva:
Staino su una mucca che, insieme, gridano- ARIDATECI L’INSALATA!! e il cane, ai loro “piedi”- “STRONZIO!!”
Ecco, lo STRONZIO non si smaltisce neanche in 100 anni.
Leggete le etichette delle acque minerali: in alcune c’è lo STRONZIO.
se l’idrogeno lo ricavi dall’acqua attraverso energia solare, emetti solo ossigeno!!!
per dividere ossigeno ed idrogeno nell’acqua è sufficiente una batteria da 12 volts e un recipiente ad U con sopra due bocchette di uscita, su un ci metti il polo negativo e sull’altra quello positivo, riempi di acqua distillata, chiudi ermeticamente attacchi alla batteria e in un minuto invece di acqua avrai da una parte l’idrogeno dall’altra l’ossigeno, te ne accorgi, perchè la distanza fra i bordi e l’acqua rimasta, da una parte sarà il doppio che dall’altra
E molto semplice dire “NO AL NUCLEARE”, “NO AL COMBUSTIBILE FOSSILE”, “ABBASSO L’INQUINAMENTO” quando poi a casa si hanno una collezione infinita di elettrodomestici. Con i consumi energetici odierni è praticamente impossibile ottenere il 100% di energia da fonti rinnovabili, a meno che non si voglia ricoprire ogni mq di collina con generatori eolici (in Sardegna ne siamo pieni e vi garantisco che non sono molto utili al panorama) ogni valle con mastodontiche dighe (che tra l’altro modificano in maniera permanente il microclima della zona e contribuiscono in maniera determinante all’erosione delle spiagge, vedi mancato apporto solido…) certo in quel caso avremmo un inquinamento inferiore ma che mondo lasceremo a noi nostri figli, non certo quello che abbiamo trovato noi! Quindi o diminuiamo i consumi energetici, cosa praticamente improponibile, sfido chiunque in questo blog a fare a meno dei più comuni elettrodomestici, e torniamo agli anni ’50 o arriviamo a compromessi diminuendo la quota di energia prodotta da fonti non rinnovabili a favore di quelle rinnovabili. Se guardate la distribuzione delle centrali nucleari francesi che servono l’Italia vi accorgerete che sono tutte a ridosso del confine (entro i 100 km), alla faccia di chi non le vuole nel nostro territorio, inoltre l’accordo prevede che noi oltre alla corrente ci prendiamo anche le scorie Ora con il petrolio a 70$ il barile e con una previsione al rialzo del prezzo, con i parametri di Kioto da rispettare non sarebbe più logico pensare al ritorno al nucleare almeno per quella quota di energia che compriamo da Francia e Svizzera?
Cambiate anche nel vostro piccolo le fonti di ENERGIA!
I vostri portafogli ve ne saranno grati oggi ed i vostri nipoti ve ne saranno un domani!
Fatevi l’energia dal sole e dal vento!
Sto lavorando su un sito internet che vende proprio questi prodotti ad alta tecnologia, on-line, certificati, sicuri, piccolissimi, ad alto rendimento e ad un costo di ammortamento.
In più aprirà un negozio affiliato quì a Roma, che vende anche di più…
santini,mi pare se ne sia parlato in un post di qulache tempo fa di quell’auto,pare che la fabbrica sia chiusa e i dipendenti in cassa integrazione,non ricordo i particolari mannaggia,peraltro al posto degli ultrasuoni ci sono in vendita delle zanzariere da soffitto le attacchi sopra il letto con un bel rampino e via ,ninte sprechi,nemmeno le baterie
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caterina io mi ricordo di ustica,e di molte altre cose,bologna,peppino impastato,falcone,borsellino, è sempre lo stesso maledetto gioco,è lampante la cosa,o pensate che il “mostro del circeo lo abbino messo in libera uscita così,perchè il ragazzo aveva bisogno di svago? come mai non si parla piu’ di cogne? e del moby prince? che fino ha fatto la karin b ?
mi ricordo caterina,la natura mi ha maledetto con una memoria da elefante,matrigna schifosa,non riesco non voglio e non posso dimenticare,ho quello che mi merito,non quello che vorrei.
un saluto a te
I vantaggi del nucleare sono ben noti e vanno (ri-)conosciuti:
non produce gas serra
inquina poco o affatto e produce poche scorie
è praticamente inesauribile alla scala umana
ha ricadute scientifiche e tecnologiche
riduce la dipendenza estera.
Gli svantaggi sono però altrettanto chiari:
– scorie e rifiuti sono ridotti, ma sono molto pericolosi e non perdono il loro potenziale devastante per migliaia di anni: non esistono luoghi sulla Terra completamente sicuri per tempi sufficienti, ci vogliono poi barriere ingegneristiche, controlli di sicurezza particolari e trattamenti vitrificanti. In Italia il lavoro di sole 4 centrali per pochissimi anni ha prodotto 28.00 m3 di scorie che ancora non hanno trovato un posto definitivo;
– alle scorie di produzione vanno aggiunti i rifiuti radioattivi che derivano dalla dismissione delle centrali che hanno terminato la loro vita o che risultano obsolete;
– il rischio di incidenti è sempre presente (non solo Chernobyl, ma anche Tokaimura): nel 1991 23 centrali francesi su 56 si sono fermate per guasti, e un incidente nucleare è più grave di qualsiasi altro incidente in centrali di altro tipo, in pratica nessun reattore è intrinsecamente sicuro e quelli in attività hanno costantemente dei problemi endemici, costosi e lunghi da riparare. Se i problemi non fossero invece così gravi, perché vengono sempre nascosti ? Inoltre l’incidente di Chernobyl dimostra che l’esposizione cronica alle radiazioni ionizzanti ha effetti ancora sconosciuti (Nature): 14 anni dopo l’incidente crescono ancora prodotti agricoli che mostrano tassi di mutazione abnormi.
– La partecipazione del nucleare alla lotta contro l’effetto-serra è comunque marginale, vista la scarsa diffusione. I guadagni sulle emissioni di CO2 ottenuti con il risparmio energetico sono sempre superiori a quelli legati alla produzione di elettricità per via nucleare.
– Le centrali nucleari costano molto e ci vogliono tempi lunghi per costruirle (5-10 anni), hanno poi vita breve: nessuna arriva ai 30-40 anni teorici e ci si attesta sui 25 anni di media. I costi di smantellamento sono elevati.
– Per via del costo capitale, delle assicurazioni contro gli incidenti, dello smantellamento finale, dello stoccaggio e smaltimento scorie il mercato finora non ha premiato il nucleare che copre solo il 6% del consumo di energia primaria mondiale. Se è così vantaggioso, perché non si investe di più ?
– Solo poche persone lo manipolano e ciò ingenera diffidenza fra la popolazione. Non c’è consenso sociale sul nucleare: sono decine i comuni denuclearizzati in Italia e sarebbe arduo piazzare oggi una centrale in qualche provincia o comune. Non bisogna poi dimenticare che nel 1987 c’è stato un referendum che ha bocciato sonoramente l’ipotesi nucleare.
– C’è un possibile uso militare che sfrutta le conoscenze acquisite e il plutonio prodotto dai reattori autofertilizzanti. Nucleare significa ancora guerra.
Complessivamente il nucleare è bocciato non solo dalla diffidenza delle popolazioni, ma anche dai problemi che ha dovunque e soprattutto dal mercato: le grandi centrali di un tempo possono essere costruite solo in presenza di forti interventi statali che abbattano i costi elevati, interventi sempre meno possibili in regimi concorrenziali privati: sostanzialmente il nucleare non conviene e impedisce di sperimentare nuove fonti più sicure.
In realtà, in generale, il problema non è tanto l’esaurimento delle risorse energetiche, quanto quello dell’ambiente che si consuma: cioè quella che si sta esaurendo è la capacità dell’ambiente di assorbire gli effetti dell’estrazione, trasporto, trasformazione e uso dei combustibili fossili senza conseguenze intollerabili soprattutto per il benessere umano. Non è solo un problema di esaurimento, ma di impatti e rischi ambientali. Per tutto questo il nucleare non può essere la soluzione.
è inutile lanciare anatemi e sbandierare verità assolute (che non esistono, punto!), occorre aprire un dibattito serio ed INFORMATO sull’argomento: una volta tanto sarebbe il caso di dar retta agli esperti, scienziati (veri se possibile, non da salotto) delle varie discipline connesse all’argomento in questione (dalla costruzione dell’impianto alla sicurezza, dalla manutenzione al trattamento e stoccaggio delle scorie), invece politici e, in particolar modo, preti andrebbero lasciati fuori dalla discussione perchè mancanti delle cognizioni necessarie per dire qualcosa di serio (sempre che non si stia parlando di come fare a rubare o come raggirare il prossimo).
Premesso questo si deve considerare il fatto che se, SE, il nucleare non è una scelta sicura che opzioni abbiamo? le energie alternative sono belle e pulite ma anche nella più ottimistica delle ipotesi (l’Italia intera piena di generatori eolici e pannelli solari) possono soddisfare solo una minima parte della richiesta energetica attuale (e qulla futura sarà maggiore), carbone e petrolio costano, inquinano (costano anche di più dal punto di vista ambientale e della salute) e dureranno solo per pochi decenni ancora.
Il nucleare costituisce un rischio, questo è fuori discussione; il punto è che TUTTO costituisce un rischio, qualsiasi cosa è o può essere pericolosa, l’importante è stabilire, una volta appurata l’entità e la reale natura del rischio, se tale rischio è accettabile.
Un dibattito democratico presuppone SEMPRE una popolazione libera, responsabile delle proprie scelte e informata sull’argomento in esame; sui mezzi di informazione si parla molto ma
1-di calcio, moda o altri argomenti irrilevanti ed inutili
2-per gli argomenti seri a parlare sono dei non-esperti, gente che non centra nulla con l’argomento, che non sà nulla dell’argomento, che si mette a parlare d’altro, idioti (politici, preti, veline, sportivi). Per informarsi correttamente sono importanti anche le fonti a cui si attinge…
Per la causa pro-nucleare consiglio la lettura del mensile Le Scienze e di “I Rifiuti Nucleari: sfida tecnologica o politica?” di Piero Risoluti, Armando Editore 15; se poi voi siete contro leggeteli comunque, se le vostre argomentazioni contro, in un’aperta sfida con quelle pro di questi testi, vincono uscirete rafforzati sulla verità delle vostre idee, se perdono forse dovreste rivedere le vostre idee, non muore nessuno, non è la fine del mondo!
Qualcuno potrebbe indicarmi testi contro e altri pro per arricchire e mettere alla prova le mie conoscienze e le mie idee?
Grazie
Circa dieci anni fà si fece un gran parlare di fusione a freddo,poi…nulla.Il motivo di questo silenzio è presto detto, costruire e gestire un reattore per fusione nucleare a caldo può costare molte migliaia di miliardi di vecchie lire, costruire e mettere in uso un generatore a freddo costerebbe poche migliaia di euro (ed in fututo anche centinaia)!!Lo dimostra uno splendido servizio andato in onda su “Report” qualche anno fà, gli autori di tale scoperta hanno subito pesanti minacce dalla comunità scientifica stessa e dalla lobby dell’energia (anche italiana).Nella realtà l’energia è un interesse strategico tanto più sono elevati i suoi costi di produzione in primis e di gestione poi,ed è solo all’interno di questa logica di mercato che si riaffaccia oggi il desiderio di nucleare!Dire no al nucleare, oggi, significa evitare che la nostra bolletta fra dieci anni sia servita ad ingrassare ancor di più i vari: Scaroni, Bollino, etc…..
Cordiali saluti a tutti
concordo sul fatto che finora gli investimenti sulle fonti rinnovabili non hanno portato ad un prodotto commercializzabile, ma se è vero che qualcuno ha dei pannelli solari sopra il tetto di casa, si dovrebbe cercare di allargare il mercato per provare a ridurre i costi. Oppure dovrebbe prendere l’appalto dei pannelli solari qualche AMICO DEGLI AMICI (il Tronchetto, il Nano etc…) così che magari ci daranno qualche incentivo statale per comprare i pannelli della sua aziendina privata. In fondo ce la messo nel c*** con la televisione, per una volta farebbero qualcosa di……..
Il 5 % di fonti rinnovabili nel 2030 non sembra un obiettivo molto ambizioso. Credo che in realta’ faremo meglio di cosi’ (basta estrapolare l’impiego di tali fonti negli ultimi anni) …. le percentuali della tabella possono cambiare ANCHE DIMINUENDO i consumi …. si puo’ fare, le ns case e abitubini sono un concentrato di sprechi. Oppure preferiamo costruire centinaia di NUOVE centrali a carbone ( il 37% di 31.000 TWh fa 11.470 TWh prodotti con carbone contro i 6.045 TWh del 2002, cioe’ un raddoppio della capacita! ).
Tocca a ciascuno di noi…..
Dimenticavo.
Al Motor show di bologna di due o tre anni fa sono montato su una macchina che camminava ad aria, si proprio ad aria.
montava un compressore elettrico alimentato da una batteria ricaricabile che rimpiva d’aria compressa du grosse bombole poste sotto la macchina, queste sparava l’aria a forte pressione attraverso gli inniettori dentro i cilindri; attraverso le valvole di uscita l’aria usciva direttamente, senza marmitta ne catalizzatore ne filtro pm, nel tubo di scappamento, dal quale usciva aria pulitissima ad una temperatura di 0/-20 gradi, le prestazioni erao leggermente inferiori ad un motore benzina di una utilitaria.
….scusate l’intromissione
ma qualcuno di voi si ricorda di ustica?
beh! non sarebbe male….
esistono ancora dei fascicoli in mano agli americani che sono secretati e quindi non visibili
sono 25 anni che aspettiamo di saperne di più
grazie dell’attenzione
PS ivan padula mi era sfuggito il tuo post,conosci la realtà di quella zona? è da paura,
un saluto a elisabetta carosi onnipresente, e ivan verdi, che mette nei suoi post anche il giusto filo di ironia scusate l’off topic
salvo
” non cercare il colpevole,cerca prima una soluzione al problema.
Appunto cerchiamola stimolando il dibattito a livello nazionale, perchè il tempo del rimandare stà per finire….. o credete che quando il prezzo del petrolio toccherà i 70, 80 o 90 dollari al barile, in Italia basterà fissare il prezzo per legge?!
anni fa andai a visitare la centrale termoelettrica di vado ligure, era solo una visita didattica per comprendere meglio il ciclo del vapore. allora la centrale era ancora di proprietà dell’ enel, ora è di una certa tirreno power. la centrale usa due tipi di combustile, olio combustibile o carbone, ora in maggior parte il carbone credo, visto che costa molto meno…. cmq i tecnici della centrale mi avevano assicurato che dalla ciminiera usciva solo vapore acqueo!!!! già già solo vapore, in effetti sembrerebbe di si, perchè ai gas di scarico venivano combinati alcuni reagenti in modo tale che le emissioni inquinanti venissero totalmente abbattute e la relativa pruduzine di altre sostanze. era vero perchè mi fecero vedere alcune di queste sostanze prodotte e tra loro c’era del gesso, semplice gesso. il tecnico mi disse che questo era dovuto alle normative anti inquinamento. cmq con i mezzi che abbiamo ora e quelli stupidi che vogliono reinserire non avremo mai energia pulita, forse solo con l’eolico si prudurrebbe energia veramente pulita senza l’ombra di emissioni inquinanti. perchè abbiamo così poche centrali eoliche? sono
brutte? deturperebbero il bel paesaggio italiano? continuando di questo passo nessuno se lo godrà più, comunque resterà sempre il bel paesaggio italiano. saremo morti, ma con il piacere di aver lasciato un promontorio o una valle o che ne so, privi di strani e brutti aggeggi rotanti. meno male!!!
[OT]Ho sentito parlare di batteria a combustibile chiamate fuell cell che funzionano ad idrogeno o anche a metanolo, questo significa che anche una macchina potrebbe camminare sia ad idrogeno che a metanolo, giusto? E non dicano balle che non sia sicuro perché ibm entro l’hanno produrra pc portatili alimentati ad hidrogeno!!![ot]
Per tornare IT, dobbiamo prima di tutto dire che non è il “nucleare che è nocivo, ma l’energia riacavata da una scissione nucleare” che per fare cio’ utilizza ioni di elementi radiattivi, se beppe lo puoi ricordare, ne vorrei sapere anchio di piu, c’è anche un nucleare “buono” che è l’energia prodotta da fusione nucleare, 1000 volte + efficiente della scissione, che utilizza ioni di idrogeno e di elio, quindi non radioattiva, ma che raggiunge temperature elevatissime non circoscrivibili in alcun modo sulla terra, così si parla di “fusione nucleare fredda” la stessa cosa ma a temperature accettabili. Ufficialmente non è stato ancora scoperto come fare, ma ci credo poco. considerate che basterebbe una sola centrale in tutta europa con un migliaio di dipendeti per fornire ai sui 450 mil di abitanti energia pulitissima, ad un costo quasi nullo. Ma cosa ci faremmo poi con le centrali attuali, e le decine di migliaia di persone che lavorano oggi in europa nella produzione elettrica verrano licenziate? Non si potrà + usare il petrolio! E i due ingegneri scomparsi pochi giorni dopo aver annunciato di afer scoperto la fusione fredda?
Inoltre mi ricordo, qualche anno fa, circa una decina, al TG5 della Sera, parlarono attraverso il suo inventore di una batteria al magnesio grossa come un bottone, che avrebbe potuto alimentare un motore elettrico da 50KW per 200KM alla velocita di 90KM/H, inoltre immediatamente dopo pertì un servizio sul magnesio del quale l’italia sarebbe il primo produttore in europa, cosa che ci consentirebbe di sostituire economicamente i pasi arabi se la batteria di prima sostituirebbe il petrolio per far camminare delle macchine!!!
Ne parlarono in quel momento per 10 min, e mai +, neanche il giorno dopo su i giornali, niente, sono due le cose, o era una bufala, o qualche magnate del petrolio si è comprato il brevetto e ha fatto sparire la notizia.
Infine volevo ricordare che queste cose esistono in tutti i campi ma farebbero diminuire i guadagni alle aziende, faccio alcuni esempi:
Vaccino per le Carie – mai + dal dentista.
Emettitore di ultrasuoni scaccia zanzare – mai + ricariche della Raid o Vape
Batterie per cellulari che durano anni – meno spesa per lacorrente di casa
ecc.ecc.
IO SONO A FAVORE DEL NUCLEARE!!!!!!!
NON VI RENDETE CONTO : SE I NOSTRI FIGLI SONO FOSFORESCENTI LI VEDIAMO ANCHE DI NOTTE E NON RISCHIAMO DI PERDERLI.
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Non pensiamo solo ai rischi futuri,abbiamo anche dei casini non da poco al presente da risolvere,e non parlo delle beghe di quel cortile che chiamano
parla-mento,parla quanto vuoi sarebbe meglio,io ho vissuto per molti anni ad augusta in provincia di siracusa,dove da molti anni il dottor giacinto franco,pediatra dell’ospedale locale,lanciò il primo allarme sulle malformazioni dei nascituri.
il periodo è all’incirca lo stesso della tragedia di seveso,1976,e l’attenzione dei media era rivolta li a chi volte che freghi se un’intera provincia soffoca nei miasmi? augusta-priolo-melilli, un triangolo di morte,una costa bellissima devastata dalle raffinerie,un mare tra i più belli del mondo,chiedete ad enzo maiorca,altro che mar rosso,senza dimenticare marina di melilli,un intero paese evacuato, scomparso.
e poi pure la crisi occupazionale,con la comparsa successiva dei primi,gravi problemi sociali,eroina,furti,i primi omicidi,in una cittadina che prima era un paesino di pescatori;
un paio d’anni fa linea blu ,rai tre,fece un servizio sulla zona intervistando proprio il dr. franco,il risultato è che ad augusta si lotta amcora per impedire la costruzione di un mega-inceneritore,e a catania a doli 43 km di distanza,la maggior parte delle persone non sa che esiste una simile realtà,se gli chiedi di augusta,chi ci ha fatto il militare ti dirà che ci sono un sacco di belle ragazze,è vero,e qualcuno conosce brucoli,frazione,come zona di villeggiatura.il resto ? ma figurati,è colpa dei politici,della mafia,delle industrie,di chi sta fermo a guardare mai….
preveniamo i guai di domani risolvendo quelli di oggi,m sovviene una frase sentita una volta,forse il solito luogo comune ma è esemplicativo : i giapponesi hanno un detto” non cercare il colpevole,cerca prima una soluzione al problema.
arigato’ a tutti
cazzo alex ma guarda che non devi costruirla al posto della chiesa del paese…ci sono tantissime zone isolate per chilometri…per risponderti piu’ precisamente, io non andrei a vivere vicino ad una centrale non per paura ma semplicemente per vivere in un ambiente piu’ armonioso. Cio’ vuol dire che non vivrei nemmeno vicino ad una floricoltura per intenderci.
io non voglio fare il sostenitore accanito delle centrali…per carità pero’ non voglio dire no senza dei motivi piu’ che validi e concreti.
Non basta portare ad esempio dei casi passati(vedi chernobyl) perche’ il progresso continua e con lui anche i sistemi di sicurezza….quindi se dovessi aver paura delle centrali perche’ qualcuna e’ saltata in area, non dovrei nemmeno piu’ salire su un aereo…giusto?
beppe.. ho l’impressione che si stia leggendo male la tabella.
il carbone ad esempio in questa tabella non diminuisce, ma aumenta e di parecchio.
il 37 percento di 31.000 e’ di piu’ del 39 percento di 15.500.
il nucleare mi sembra che resti piu o meno uguale
Le energie alternative esistono. Il problema è trasformare tutta un’economia globale dal petrolio ad altro, mantenendo intatti i rapporti di forza e di lavoro. Ad esempio, adottando il motore ad acqua, anche un bambino capirebbe che chiunque potrebbe rifornirsi da solo a costi ridicoli, attingendo, è proprio il caso di dirlo, direttamente alla fonte. Eliminando tutti i passaggi che vanno dall’estrazione di petrolio al consumatore, si creerebbe un’enorme instabilità sociale e politica, con enormi masse di disoccupati. Inoltre gli Stati produttori di petrolio, non più privilegiati e ricattatori degli Stati acquirenti, conoscerebbero delle crisi inaudite che potrebbero portare a guerre inevitabili. Si salverebbero, come al solito, gli ex-monopolisti petroliferi, ricchi sfondati, che per generazioni non hanno condiviso la loro fortuna con le popolazioni sottomesse(vedi A. Saudita, guarda caso principale alleato USA). Almeno quel pazzo di Saddam un pò di benessere al suo popolo glielo dava, ma qui apro un argomento che non finirebbe più…
Per cui bisogna sperare che questo cazzo di petrolio si esaurisca al più presto, ché la tecnologia è gia pronta, ma è rimasta nei cassetti dei potenti.
Certo. Perchè se salta in aria una fabbrica di vernici fa lo stesso effetto di una centrale nucleare. Sicuramente non è solo quello il problema del cancro, ma se si può evitare sarebbe meglio. I disastri passati non hanno insegnato proprio nulla. Che tristezza…. ma tanto chi se ne importa. Basta risparmiare.
ciao beppe,
per quanto riguarda gli incidenti nucleari tu ti riferisci a casi di molti anni fa (poi non si può parlare di sicurezza per i paesi dell’ex URSS).
Hai ragione sulla ricerca…
Hai per caso visto il filmato andato in onda su rai3 la settimana scorsa di riccardo iacona (W la ricerca)?
E’ molto impressionante…
se vuoi ti posso spedire una copia o chiedila direttamente a lui r.iacona@rai.it
I danni delle radiazioni nucleari a livello cellulare
In caso di una guerra atomica enormi dosi di radiazioni verrebbero liberate nell’ambiente nei modi sopra descritti; colpendo i nuclei delle cellule, queste, provocherebbero la rottura dei cromosomi nel nucleo (solitamente uniti grazie al centromero). Quando la radiazione causa una sola rottura in uno dei molti cromosomi della cellula, non si hanno, di solito, effetti negativi immediati sul funzionamento generale della cellula, dato che in genere le cellule possiedono due copie di ogni cromosoma; il danno è in questo caso compensato dalla presenza del cromosoma integro. I problemi cominciano quando la cellula si divide. Infatti, dato che, durante la mitosi, i cromosomi sono trascinati verso i poli della cellula dai microtubuli attaccati al centromero, un frammento di cromosoma che non sia più fisicamente connesso con il centromero non partecipa alla mitosi e non viene quindi ripartito in modo normale tra le due cellule figlie. Ne consegue uno sbilanciamento nelle informazioni genetiche che può essere sufficiente a provocare la morte delle nuove cellule. Pertanto, una conseguenza di un’eccessiva irradiazione è l’uccisione delle cellule in attività mitotica. Gli effetti sull’intero organismo possono essere devastanti. In una pianta irradiata si ha un arresto della crescita: non si formano più foglie, corteccia, radici e fiori. La pianta continua a vivere, ma solo fintanto che le foglie, la corteccia e le radici preesistenti sono in grado di sopperire ai suoi bisogni. Il destino degli animali è analogo: dopo un’esposizione alle radiazioni i nervi, i muscoli, i reni e molti altri organi della vittima funzionano quasi normalmente per qualche tempo. Ma un’eventuale ferita non si rimargina, perché la pelle asportata da un’escoriazione o da una bruciatura non si riforma, e l’organismo non può produrre nuovi globuli bianchi per combattere le infezioni. In effetti, nel tempo, le infezioni sono la prima causa di morte delle vittime da radiazione.
Non c’ e’ da stupirsi che molti governi puntino sul nucleare. Benvenuti nell era dell industrocrazia,
In tema di idrogeno, un articolo su Science del 24 giugno (tra I più autorevoli giornali scientifici al mondo) parla di come sostituendo I motori a benzina con motori a idrogeno prodotto con energia eolica, si possano ridurre di 3 milioni i casi di asma annuali negli stati uniti. Inoltre 6400 persone all anno non schiatterebbero a causa dell inquinamento.
La chicca e’ che l’ idrogeno prodotto per via eolica costerebbe meno della benzina, a parita di prestazioni.
Se poi si fanno 5000km con un grammo di idrogeno tanto meglio
(vedi post di sante consiglio)
il progetto ARCHIMEDE di Rubbia è almeno un annetto che è disponibile …. ne avete mai sentito parlare da qualche politico? DI QUESTE COSE DOBBIAMO PARLARNE!! ma tenendo a mente che l’energia da fonti rinnovabili va messa accanto a produzioni stabili e sicure( in termini di prestazioni) … perchè se viene una nuvola o se cambia il vento non si può mica fermare una fabbrica!
D’accordo sul nucleare, ma occhio che anche l’idrogeno inquina, non direttamente, ma indirettamente…infatti per ottenere particelle di idrogeno si libera una enorme quantità di anidride carconica nell’atmosfera…quindi buttiamoci sulle altre forme di energia alternativa rinnovabili 😉
mi sto veramente rendendo conto quanto sia pericolosa la disinformazione…mamma mia pendete dalle labbra di grillo qualsiasi cosa egli dica (a volte molto giuste ma a volte un po esagerate), alcuni di voi non sono diversi dai fanatici dell’islam. Ricercatela voi la verita’ non solo sul bolg.
ti ringrazio per il suggerimento, ma proprio la natura stessa della rete mi suggerisce l’assoluta libertà di scegliere di leggere quello che mi pare, nell’ordine che mi pare 🙂
E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Cordiali saluti
Lino Rossi
bibliografia:
1) Roberto Germano, Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia, seconda edizione. Postfazione di E. Del Giudice pp. 224, 2003 – Ed. Bibliopolis;
2) Giuliano Preparata, Dai quark ai cristalli – Ed. Boringhieri;
3) Antony C. Sutton, Cold Fusion: Secret Energy Revolution – Ed. FTIR Publications, P.O. Box 2903 , Sacramento CA 95812 . http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm.
Germano è un fisico dell’INFN;
Preparata era un fisico professore di fisica teorica dell’università di Milano, purtroppo scomparso nel 2000;
Sutton è uno storico con il vizietto di documentare quello che asserisce, purtroppo scomparso nel 2002.
note: nella fascia F1 l’energia elettrica è molto costosa; nelle fasce F2, F3 ed F4 il costo cala progressivamente.
altri spunti di riflessione:
1) quando è stata creata l’Enel, quanti anni mancavano allo scadere delle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche poste su siti demaniali? Come sono state pagate dallo Stato le società private “nazionalizzate” in vicinanza dello scadere delle concessioni?
2) la privatissima Società Idroelettrica Piemontese (SIP) con tutti i soldi che ha percepito dall’operazione ENEL ha comprato tutte le società telefoniche d’Italia realizzando uno dei più grandi monopoli privati di tutti i tempi. Visto che uno scatto telefonico costava come un kWh di energia elettrica, ma con costi infimi rispetto a quelli dell’energia elettrica stessa, dove sono andate a finire le montagne di soldi che noi italiani gli abbiamo regalato? quante tasse ha pagato la SIP in quegli anni? quanti condoni tombali ha fatto la SIP ?
3) come mai queste infami operazioni non sono partite quando c’era in giro il Sig. Enrico Mattei? I topi per ballare aspettavano che il gatto andasse
Vicino a Siracusa un impianto all’avanguardia: oggi l’inaugurazione, parla il Nobel che lo ha progettato
Rubbia e la centrale di Archimede “Così catturerò l’energia del sole”
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura
Il premio Nobel
Carlo Rubbia
di ANTONIO CIANCIULLO
ROMA – “Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l’energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare”. E’ un Carlo Rubbia in grande forma quello che si accinge a battezzare la fase uno del suo sogno. A meno di quattro anni dall’ideazione del progetto Archimede, il premio Nobel che guida l’Enea festeggerà oggi l’inaugurazione della nuova centrale elettrica di Priolo, in provincia di Siracusa, l’impianto Enel ristrutturato per far posto al sole. Si tratta della prima dimostrazione della realizzabilità del programma solare dell’Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica made in Italy.
Eppure, dopo Archimede che l’aveva usata per altri scopi, questa forma di energia solare ha avuto poco successo. E l’esperienza della centrale siciliana a specchi di Adrano, che ha inghiottito molti fondi e prodotto poca energia, aveva indotto al pessimismo. Cosa è cambiato?
“Lasciando da parte Archimede, troviamo che il primo brevetto per gli specchi solari risale al 1860. Da allora è stato un succedersi di prove ed errori. Per esempio vent’anni fa, in California, avevano costruito centrali ibride che usavano il solare e il gas naturale, ma bastava una nuvoletta per bloccare il solare e far partire l’impianto a gas: il rendimento era scarso. E poi come fluido per accumulare il calore si usava un olio minerale poco sicuro e ad alto impatto ambientale. Oggi parliamo di una tecnologia completamente diversa”.
Molto più affidabile?
“Non c’è paragone. Noi usiamo specchi di nuova progettazione che si muovono lungo l’arco della giornata seguendo il sole e quindi riescono a catturare più luce. Al posto del vecchio olio infiammabile abbiamo una miscela di sali fusi che non causa problemi e consente di accumulare l’energia in moda da renderla disponibile in ogni momento, anche quando non c’è il sole, in modo da ottenere la flessibilità richiesta dal mercato. E infine c’è il fattore temperatura che è fondamentale perché lo scopo finale è produrre vapore per far girare le turbine: la vecchia tecnologia solare non arrivava a superare i 350 gradi; ora raggiungiamo i 550 gradi, la stessa temperatura che si usa negli impianti a combustibili fossili”.
Siamo comunque ancora alla fase di sperimentazione.
“Come esperimento pilota i 20 megawatt aggiunti dalle tecnologie solari alla centrale di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l’anno ed evitano l’emissione di 40 mila tonnellate l’anno di anidride carbonica. E il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali l’impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento”.
Quanto costa oggi un metro quadrato di specchi?
“Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell’impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un’energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”.
Per esempio?
“Non si producono rifiuti né emissioni. L’energia è abbondante e rinnovabile. Non bisogna costruire sistemi di trasporto per i combustibili perché il sole arriva da solo. Gli investimenti e i costi sono più bassi rispetto alle centrali convenzionali. Il sistema è estremamente flessibile e si presta ad essere usato con impianti di piccola taglia in località isolate. I tempi di costruzione sono brevi, circa tre anni”.
Ritiene che questa tecnologia cambi il ruolo delle rinnovabili?
“Secondo le previsioni dell’Iaea le rinnovabili di nuovo tipo, escludendo dunque l’idroelettrico e la biomassa tradizionale, non supereranno il 3,5 per cento del totale energetico nel 2030. Per andare oltre occorrono due condizioni. La prima è che i costi siano competitivi. La seconda è che il sistema sia flessibile: non a caso l’unica rinnovabile che ha mercato è l’idroelettrico perché le dighe consentono di usare l’acqua quando ce n’è bisogno. La tecnologia che si sperimenta a Priolo soddisfa entrambe queste condizioni”.
Quanta energia si può produrre con questo tipo di centrali?
“In prospettiva, arrivando a un’applicazione industriale su larga scala, si può pensare che in regioni con una buona insolazione come il Sud dell’Italia si ricavi energia sufficiente a sostituire carbone, petrolio e metano”.
Ma se la tecnologia è così semplice e i costi così bassi, perché il sistema non si è già imposto?
“Perché è un’idea nuova, e come tutte le idee nuove fatica ad essere assimilata. Noi stiamo aprendo un mercato dalle potenzialità enormi in un momento in cui c’è un disperato bisogno di un’energia non inquinante. Decidere tempi e modi spetta ai politici. Certo dal punto di vista scientifico una cosa va detta: o si lavora seriamente alla costruzione di un sistema energetico diverso da quello attuale, più pulito e in grado di ottenere più consenso, oppure si va avanti continuando a immettere gas serra nell’atmosfera e ci si assume il rischio dell’instabilità climatica legata a questo processo”.
la cosa più triste è l’incremento delle rinnovabili dal 2 al 5% in 25 anni….
rimarrà davvero una tecnologia di elite?
in germania e in jappone il fotovoltaico va forte grazie ad oculate politiche di incentivi e al “conto energia”. cosa aspettano ad introdurre questi bonus anche qui?
ok, ti manderei ad abitare all’interno di una centrale nucleare (a mo’ di custode)… ti fornirei l’energia elettrica gratuitamente e un super stipendio… se tutto si basa sui soldi sei il tipo giusto per fare da cavia AHAHAHAHAHAH.
è vero che in Francia le usano, e noi compriamo energia da loro, e la centrale è al confine, e in caso di problemi anche noi subiremo l’effetto delle radiazioni, ma se mai ci opponiamo, mai la finiranno con questo nucleare!!
se Beppe riesce a produrre tanta energia da rivenderla all’enel, perchè non possiamo dotarci tutti del sistema che ha lui… in fondo è genovese, quindi non avrà pagato tanto…!!!!
qualche giorno fa, al tg2, hanno detto che in america stanno commercializzando una moto ad idrogeno… COMMERCIALIZZANDO!!!
sull’energia, Beppe ha sicuramente ragione!!
in un paese qui vicino hanno inaugurato una piccola centrale elettrica a idrogeno, ha pochi kw di potenza, ma intanto c’è e funziona!!!!!!!!!! qualcuno lo sapeva????
riassumendo:
carbone e gas non vanno bene perche’ emettono co2,
il petrolio inquina e costa un occhio,
il nucleare è pericoloso,
l’idroelettrico è trascurabile ed in piu’ tra poco non ci saranno piu’ ghiacciai,
eolico e solare costano ed in più ci sono sempre i soliti quattro ambientalisti ottusi che dicono che le pale rovinano il paesaggio
e allora? Siamo in un paese in cui la politica energetica viene fatta dai parroci, dai sindaci e dai “paesaggisti”. Enel e Cir (proprietaria della Tirreno Power) hanno già detto che date le difficoltà burocratiche e l’ostilità dei comuni (in sardegna hanno già sabotato più di una pala eolica), i progetti per le fonti alternative li faranno all’estero…non credo che andando avanti così andremo molto lontano
E’ uno scandalo che questi finti fantapolitici continuino a tratarci da imbecilli-caz.oni non possiamo subire per sempre.
carbone??? nucleare??? ma di kosa stiamo parlando, cosa riescono a fare pur di non parlare di cose che potrebbero essere ‘gratis’ (l’idro) e anke capibile che non lo facciano, sappiamo chi sono quesi loski individui, ma stiamo anke ad askoltarli???
Personalmente, non solo non mi fa piacere leggere questi dati: non mi sento affatto tranquillo ad una prospettiva del genere! Sarebbe ora di approfondire una volta per tutte la questione del nucleare, ed io comincerò a farlo da oggi stesso. Invito tutti quanti hanno a disposizione la rete a fare altrettanto, leggendo dati, materiali, articoli che, almeno in internet, è molto più difficile censurare. E intanto splende un sole caldissimo, che potrebbe essere facilmente – almeno qui – convertito in tonnellate di kilowatt…
Mi piacciono un casino questi messaggi d’impatto!!
E’ vero, ci sono un casino di altre energie alternative da sfruttare e da studiare dalla quali sicuramente si avranno molti più vantaggi a basso costo e senza impatti ambientali e soprattutto sulle persone .. quello che non fa l’energia nucleare..
Un esempio per tutti l’energia solare che l’abbiamo veramente “a gratis”, però studiano sempre poco su questo tipo di energia. Si devono sempre cimentare sulle energie “pericolose”, la nucleare.. scienziati ma per cosa campate a fare?
Per fare sempre più danni alla gente?
e se invece il cancrino me lo prendo lo stesso anche senza centrali nucleari????? cosa dici paladina del senso civico.
Prima di dire certe cose dovresti provarle certe esperienze….stai pur certa che certe malattie i Italia ci sono anche senza le tue odiate centrali.
Informatevi prima…le centrali nucleari sono pericolose soltante se saltano in area, praticamente come un industria di vernice….cosa facciamo vietiamo anche la vernice????? sono delle superballe come la storia degli eternit…ma lo sapete che tutte le condotte dell’acqua fatte dal 1950 (e sono la maggioranza) sono fatte in eternit??? saremmo gia’ tutti morti solo facendoci la doccia.
INFORMATEVI
La decisione degli italiani di puntare tutto sulle fonti rinnovabili è una scelta rispettabile, ma ha portato ad un esborso di 51 miliardi di euro dal 1981 a oggi , per ottenere un contributo alla copertura del farbisogno energetico nazionale dello 0,5 %. Questa è la realtà, e da qui bisogna ripartire con onestà intellettuale.
Aprite il cofano di un’automobile nuova. C’è più elettronica di uno space shuttle. Gli interni sono rigorosamente pieni di gadgets digitali. C’è pure il navigatore gps e il lettore dvd. Ma c’è qualcosa che non quadra… il pulsore, in parole povere il motore. E’ sempre lo stesso da più di 100 anni, cilindri e pistoni, cilindri e pistoni, carburante-petrolio. IL MOTORE E’ PRIMITIVO! Tutto il resto è adeguato al progresso tecnologico contemporaneo, ma il funzionamento di base no. E’ un anacronismo che mi ha fatto sempre riflettere. E’ come se aprissimo un pc e ci trovassimo freccette di pellirossa. Io la risposta a questo dilemma la conosco, ma poi passo per uno scemo della teoria del complotto…
A proposito informatevi sugli strani casi di numerose morti sospette tra gli scienziati che lavorano sulla fusione fredda…
CARO BEPPE ORA UN’IDEA PER I FAVOREVOLI ALLE CENTRALI NUCLEARI VISTO CHE LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI NON LE VUOLE NEANCHE VEDERE IN CARTOLINA,ALLORA PERCHE’ NON LE COSTRUISCONO A PORTOFINO,COSTA SMERALDA,PUNTA ALA,CAPRI,PORTO CERVO E I DEPOSITI DI SCORIE VICINO ALLE VILLE DI MATTEOLI,GASPARRI,TREMONTI,BOSSI E DEL NANO,COSI’ DIMOSTRERANNO CHE VIVENDOCI LORO VICINO POSSONO VIVERCI TUTTI.
Dalla quantità totale d’energia comparata tra 2002 e 2030 (come peraltro per il petrolio) debbo ooservare che il numero delle centrali dovrebbe rimanere invariato.
Al di là di ciò quando sento parlare che l’Ialia dovrebbe toranre all’energia nucleare mi domando e avrei voglia di domandare a chi parla: E LE SCORIE NOI ITALIANI DOVE DOVREMMO LE METTERLE?????????????
Non ho mai creduto alla validità delle centrali nucleari, men che meno alla loro efficienza o sicurezza. Le scorie radioattive poi… secondo voi dov’è che finirebbero, avendo centrali nucleari in Italia come voleva Fini? Un posto a caso: la Sardegna. No, grazie. Purtroppo c’è molta ignoranza sul tema, e mi rendo conto che molta gente è convinta che il nucleare = progresso e non nucleare = pirlata, pensano che ormai le centrali sono sicure, ma a Chernobyl nascono ancora bambini e animali deformi. Dobbiamo opporci al nucleare. Ciao Beppe, grazie di questa vera informazione.
caro Samy che tenerezza fai!
ma tutti noi possiamo votare contro il nucleare per 100 anni ma a che serve se tutto il resto d’europa lo usa e se perfino l’enel affitta centrali nucleari ai paesi dove e’ consentita????
è di oggi un articolo di repubblica in cui si presenta un “veicolo” che ha percorso 5000Km con l’equivalente di un litro di benzina. Non è che sia questo gioiello della comodità a vedersi ma diciamo che se la mia punto avesse un decimo del rendimento potrei baciarmi i gomiti.
a mio parere uno dei problemi maggiori che abbiamo in italia è affrontiamo oggi i problemi di ieri, li rimandiamo a domani e dopodomani li risolviamo con la tecnologia dell’altro ieri.
forse non è molto chiaro ma il concetto è che siamo sempre in ritardo sui problemi e sulle soluzioni.
se le celle a combustibile non saranno pronte prima di 10 anni perchè non investirci il doppio dei fondi e svilupparle nella metà del tempo ? tanto è sempre un problema di fondi . . .
C O S A ???Non basteranno 25 anni s convertire tutte le centrali e fare in modo che utilizzino solo fonti rinnovabili?Forse sono una sognatrice e mi era rimasto un briciolo di ottimismo… Ma mi devo rassegnare. Nel 2030 sarò una ultra cinquantenne… Significa che vivrò TUTTA la mia vita in quest’ambiente sempre più putrido con la consapevolezza che anche quando non ci sarò più, più del 50% delle centrali continuerà a insozzare il mondo? Coraggio, possiamo sperare di riuscirci per il 2070 (io di sicuro non avrò l’onore di partecipare a un simile evento).
Buongiorno mi chiamo Davide ed invito tutti i sostenitori del nucleare di fare un viaggio premio nella zona di Chernobyl cosi per costatare con mano (e attenzione a non scottarsi con gli amichevoli raggi gamma rimasti) ciò che è stato e sarà (purtroppo) della stupidià umana.
Non basteranno 25 anni s convertire tutte le centrali e fare in modo che utilizzino solo fonti rinnovabili?
Forse sono una sognatrice e mi era rimasto un briciolo di ottimismo… Ma mi devo rassegnare. Nel 2030 sarò una ultra cinquantenne… Significa che vivrò TUTTA la mia vita in quest’ambiente sempre più putrido con la consapevolezza che anche quando non ci sarò più, più del 50% delle centrali continuerà a insozzare il mondo?
Coraggio, possiamo sperare di riuscirci per il 2070 (io di sicuro non avrò l’onore di partecipare a un simile evento).
Su radiouno a volte ascoto zapping, il conduttore di una antipatia colossale è un attivista del nucleare, è il classico tipo che vede soltanto in una direzione non considerando gli effetti secondari. Spesso invita “esperti” per avvalorare la sua tesi, io mi chiedo se un giorno mettessero una bella centrale nucleare vicino a casa sua cosa direbbe, così come se la mattessero vicino a villa certosa o ad arcore. Sono stato vicino ad una centrale nucleare, nel campano, una di quelle semi abbandonate ancora in attivo, nel raggio di chilometri le case sono svuotate, molti abitanti dopo tumori e figli ma anche animali nati malformati se ne sono scappati….
a noi la scelta
Ma che tristezza tutti questi inutili che fanno a gara per essere i primi a scrivere sul forum: mi fate pena.
Volete un premio per essere arrivati primo, secondo, terzo….che inutili che siete.
beh, l’inquinamento è davvero importante come problema, ma penso che non ci sia inquinamento peggiore delle radiazioni nucleari!! abbiamo già votato una volta contro il nucleare, lo faremo ancora se serve!!
ci sono altri modi di produrre energia, non vedo perchè l’unico vantaggioso debba essere il nucleare!!
i tanti servizi in tv servono proprio per creare un’idea favorevole verso questa forma di produzione di energia, e se notate come sono fatti, non spiegano i reali pro e contro, ma ci dicono solo che il resto del mondo continua ad avere centrali e noi no… allora noi? che siamo inferiori?? costruiamo e riapriamo le centrali!!
abbiamo bisogno di energia in tempi rapidi, e non è rapido costruire una centrale, ci vogliono 9 anni!! quest’anno come faremo? l’anno prossimo?…
GUERRA CONTRO IL NUCLEARE!!!! e che dicano pure che siamo comunisti!!
Mi domando, quale aspettative abbiamo se vi sono ancora degli uomini politici cosi ottusi nel credere nel futuro nucleare, quando disponiamo di fiumi e non sarebbe insensato aumentare i bacini per una migliore risorsa idrica, vedi elettricità e irrigazione, disponiamo di sole e vento a volontà. Che ne dite di uno sfruttamento dell’energia geotermica? Ciao a tutti.
Più della centrale nucleare in se, in Italia sarebbe molto più pericoloso chi ne sarebbe responsabile della gestione, che sarebbe sicuramente qualche raccomandato politico incapace con le spalle supercoperte.
Non dimentichiamo che viviamo in un paese dove De Lorenzo (Ministro della sanità) ha permesso che venisse trasfuso sangue infetto; dove il responsabile dell’Aeroporto di Linate se ne infischiava se il radar di terra erano MESI che non funzionava; dove un primario di cardiologia ha impiantato COSCIENTEMENTE valvole brasiliane difettose; etc. etc. etc. etc.
Come si fa anche solo a pensare di dare in mano una CENTRALE NUCLEARE ad un Italiano?
Pac Car, incredibile record
Più di 5000 km con un litro
La Pac Car prima di stabilire il record mondiale di consumo
QUanto fa con un litro? Più di 5000 km. Non è un errore: sono proprio oltre cinquemila i chilometri coperti dal Pac Car con un litro di carburante. Il veicolo (chiamarlo auto ci sembra comunque troppo…) è stato progettato dal Politecnico federale di Zurigo e ha ovviamente segnato un record modiale: con 1,07 grammi di idrogeno, che equivarrebbe a un litro di benzina, ha percorso 5134 chilometri sul circuito francese di Ladoux.
La Pac Car, del peso di 30 chilogrammi, è dotata di una pila (o cella) a combustibile (fuel cell), che fa entrare in reazione chimica idrogeno e ossigeno, con produzione di energia e di sola acqua come ½gas di scappamento.
Il prototipo è nato dalla collaborazione fra Ufficio federale dell’energia, Istituto Paul Scherrer, Università di Valenciennes e tre partner dell’industria. Al progetto hanno lavorato una ventina di studenti del Politecnico, fra cui alcune studentesse che si sono messe alla guida. Gli ingegneri del Politecnico di Zurigo hanno integrato in un solo sistema gli sviluppi più recenti delle celle a combustibile, delle tecniche di trazione, dell’aerodinamica e delle strutture leggere.
Una pila a combustibile è un dispositivo in grado di generare energia utilizzando reazioni elettrochimiche, al posto di bruciare carburante. Nel generatore entrano un combustibile (solitamente idrogeno) e un ossidante (ossigeno o aria) e da cui si ricavano corrente elettrica continua, acqua e calore.
La cella è costituita da una coppia di elettrodi (l’anodo e il catodo) separati da una membrana che permette il transito dei protoni (ioni di idrogeno) ma non quello della corrente elettrica. Inoltre, vengono utilizzati degli elementi catalizzatori, come il platino, per aumentare la velocità della reazione e quindi il quantitativo di energia elettrica prodotta. Tutto ciò ovviamente non si tradurrà tanto facilmente in qualcosa da produrre in serie, ma costituisce un grande passo avanti sul fronte della ricerca.
(26 giugno 2005)
……………….. Le auto a idrogeno sono una realtà da anni.
Emettono acqua e il comburente è semplice aria… certo, il problema è lo stoccaggio dell’idrogeno liquido (è necessaria un’enorme pressione) e il costo dei catalizzatori.
Eppure le prime auto a idrogeno esistono (anche se sono prototipi) e sembrano uguali a quelle che vediamo tutti i giorni.
Ma allora… PERCHE’ siamo costretti a subire i rincari e la puzza e le 4×4 e i superbolli e le polveri sottili, mentre il petrolio sale e una pubblicità su tre sui giornali e alla tv è dedicata alle auto? … ma ci sarà mica un complotto fra la società autostrade e le case automobilistiche per boicottare il protocollo di kyoto?
in siberia un mesetto fa, è riapparso uno scienziato scomparso da 2 anni, con un bel lavaggio del cervello (fonte repubblica.it); stava lavorando alle scorie nucleari con lo scopo di renderle innoque non in tempi geologigi….
Il nucleare e’ da abolire!!!!!
una società che alla fine del suo processo produttivo ha un qualsiasi rifiuto non riciclabile è una società condannata a soffocare sotto una montagna di rifiuti.
Il nucleare e’ il processo produttivo che produce i rifiuti peggiori.
Ma tanto c’è il mare per buttarli…!?
o magari lo spazio…….!?
il mio è un no secco senza dubbi..
ciao
quello che non dici è che non serve a nulla essere coontrari al nucleare se poi abbiamo le centrali al confine (Francia) e ce ne serviamo.
Un incidente causerebbe danni enormi anche a noi. Esattamente come se fossero sul nostro territorio.
Con atteggiamento tipicamente italiano, diciamo di essere contrari al nucleare e lo facciamo produrre da altri ma poi ci inseriamo nella filiera produttiva diventando partecipi e convinti consumatori.
Forse il nucleare è pericolosissimo.
Forse però dovremmo finirla di fare gli itaGliani.
Negli anni’ 70 partecipai ad un convegno sul nucleare e le fonti di energia alternative…….
Siamo nel 2005 e ritorniamo da capo senza avere fatto nessun progresso.
L’ unica cosa che a me è saltata agli occhi è che ci vogliono convincere che saranno sicure, ma se le nostre centrali hanno ancora scorie da smaltire(ma non so se sia vero e gradirei essere informata sulla veridicità) quando non sono mai state attivate, quante ne avremo se partiranno?
Per quel che mi riguarda ho già partecipato alle manifestazioni contro la costruzione della centrale nucleare a MONTALTO DI CASTRO, ho anche delle bellissimissimissime foto! Le vuoi Beppe?
Per me l’argomento deve essere chiuso, chiuso, chiuso!
e tutti i morti che causa l’aumento di Co2 nell’aria? e perchè non dire che sul mercato l’energia più economica che acquistiamo è quella nucleare? e le nuove centrali intrinsecamente sicure? RAGAZZI DOBBIAMO SVEGLIARCI!!! Il prezzo del petrolio salirà sempre di più nei prossimi anni, aumenteranno le bollette e l’inflazione: dico solo una cosa: PARLIAMONE!! pianifichiamo il nostro futuro energetico o sarà la fine dell’italia (dipendente all’80% dal petrolio)
Tra l’altro il gas è una delle pochissime risorse naturali che abbiamo. Non so quanto attendibili siano i dati della tabella pubblicata in ogni caso mi sembra molto interessante. Occhio però alle emissioni nell’aria che col gas o carbone sono enormi!!!
Ma se tutti questi dati che diffondono i politici per convincerci ad accettare queste scelte sono falsi, perchè gli scienziati che li forniscono non vengono sputtanati uno per uno con nome e cognome sulle autorevoli riviste che spesso vengono citate per suffragare le varie teorie o iddee in merito a qualche argomento?
Mi sembra di rivivere le campagne elettorali degli ultimi anni in cui ogni fazione ha il proprio sondaggio personalizzato che guarda caso da sempre per favorito la coalizione che si avvale seu suoi servizi.
Per farla breve uno come me che non capisce una verza di energia a chi deve dare ascolte se tutte le parti hanno a disposizione studiosi pronti a confermare le proprie tesi?
Oltre ad essere stato il primo, sono assolutamente contrario al nucleare…. Gli esempi dei disastri citati da Beppe dovrebbero bastare….. O per qualcuno sono solo dettagli???
Beppe aderisci anche tu alla trasformazione in legge del conto energia….magari anche da noi “scoppierà” la moda del solare
La logica ci dice che è sbagliato. Abbiamo la consapevolezza che è inevitabile che se giochiamo con il fuoco, ci bruciamo…se facciamo il bagno nel mare in tempesta, affoghiamo…se viaggiamo a 200 all’ora in auto, ci sfracelliamo… Ma se neanche la logica ci basta, gurdiamo indietro alla storia, che non è poi così lontana. A loro si, e a noi no? No, gli altri SIAMO NOI. Possiamo fermarli se vogliamo. Insieme possiamo, prima che sia troppo tardi
Per favore qualcuno mi aiuti!!
ho bisogno di sapere dei dati UFFICIALI su quanto scritto nella frase di “copertina” che risponde alle argomentazioni sul nucleare!!
Vi prego è per me davvero importante!così saprò come rispondere a tono e con i numeri a chi vuole riportare un’abominio (o meglio un DELIRIO) simile in Italia…
Se qualcuno mi risponderà gliene sarò davvero grato!!! GRAZIE!!!
la mia mail personale è blackaxe83@libero.it
DAVVERO GRAZIE!!!
Visto che il nostro paese è tutto a rischio sismico, che succede alle centrali nucleari colpite da terremoto?
E non mi venite a dire che i terremoti sono prevedibili!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho trovato un’articolo molto interessante sul nucleare, è di un Professore di Fisica di Firenze, è il più chiaro che abbia trovato anche perchè indica tutte le referenze a cui si rifà:
http://www.carta.org/archivio/autori/1127
Giudicate voi!!
Ciao
(3) segue dal sottostante punto (2)
Possiamo permetterci il lusso di snobbare il petrolio, rivolgendoci ad una fonte energetica alternativa che ha dato origine al nome Lucania: terra della luce del sole nascente (da qui le ore ante-lucane), che deriva da una radice indo-europea luc o dal nome di un antico popolo proveniente dall’Anatolia-Turchia, i Liky. Una luce adamantina che, oltre alla grande capacità di assorbire e condurre il calore, ha in comune con il diamante la limpidezza e ancor più il candore, trasmettendo una luminosità speciale, capace di far brillare della natura anche il più sottile filo d’erba. Ciò che gli antichi avevano scoperto empiricamente viene, oggi, confermato dagli scienziati (non quelli prezzolati). Secondo i dati UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) la Lucania, assieme alla Turchia (a volte ritornano e tutto torna), è una delle zone che ha la più grande quantità di irraggiamento solare del bacino del Mediterraneo. Una vera pacchia per gli impianti fotovoltaici e solari termici (quest’ultimi si possono facilmente autocostruire). Interessante è il rapporto: 1 mq di pannello solare = 1 barile di petrolio. Se in occasione della volontà manifestata, illo tempore, dal Governo di costruire qui in Basilicata il deposito nazionale delle scorie radioattive protestai: “Anche le formiche nel loro piccolo si … Scanzano”, ora suggerirei di seguire l’esempio de “i ribelli dell’energia”, gli abitanti di Schönau, un piccolo centro della Foresta Nera – Germania i quali, dopo Chernobyl, acquistarono la rete elettrica locale e cominciarono a produrre energia per proprio conto (pur avendo una quantità di irraggiamento solare di gran lunga inferiore alla nostra), sganciandosi dalle centrali atomiche per dimostrare che era possibile rinunciare al nucleare. Per ulteriori informazioni visitate il sito: http://www.tecnosolarpz.it
Antonio Adobbato, poeta e novelliere lucano
(2) segue dal sottostante punto (1)
Prima che quest’ultimo tornerà a sedimentarsi, liberando l’acqua dalle impurità, ci vorranno tempi biblici. Maledette sanguisughe! Che voi possiate annegare nel petrolio che “succhiate”, così come chi affoga nel proprio sangue. Estrarre, oltreché innaturale, è immorale. Continuando di questo passo andremo allegramente sull’orlo del baratro per precipitarvi dentro. Ma una soluzione c’è. Se solo noi tutti iniziassimo una volta per tutte ad avere la consapevolezza che il futuro dobbiamo tenercelo ben stretto nelle nostre mani e non affidarlo in quelle incoscienti dei politici che, già prima di essere eletti, sono stati “sequestrati” dalle lobby (sostenute da scienziati prezzolati) di cui innanzi, solo allora potremmo dirci ospiti degni del suolo che calpestiamo. Procederemo, altrimenti, sempre come quel bambino che inizia a muovere i primi passi e le cui gambe vanno nella direzione opposta all’obiettivo che vuole raggiungere, perché non sono ancora ben coordinate con gli occhi. Saremo degli eterni schizofrenici. Infatti la logica comune suggerisce talune soluzioni ai problemi. La “politica” delle altre è in tutt’altra direzione. Dobbiamo trasformarci da consumatori a datori di lavoro. Protagonisti delle nostre scelte. E’ giunto il momento di usare l’intelligenza. Del suo buon uso, prima o poi, ci verrà chiesto conto. Ricordate la parabola evangelica dei talenti? No! Non sto delirando libertà contro il servile buon senso da più parti, pappagallescamente, invocato. Occorre avere il coraggio di rivedere l’attuale modello di vita, senza poi troppi sconvolgimenti. E come? Noi lucani siamo favoriti dalla natura (una volta tanto), ma dobbiamo spostare l’attenzione dal sottosuolo al cielo. (continua)
(1)OUTLET LUCANIA O TERRA DELLA LUCE DEL SOLE NASCENTE?
Prima in Basilicata, già Lucania, c’era, a causa della povertà di questa terra, l’emigrazione delle braccia al ritmo di un noto adagio che recitava: “Se sei brutto ti tirano le pietre”. Ora, a causa dell’attuale “ricchezza” (Petrolio, Fiat, Fondi UE per quest’ultimi si può affermare, senza tema di smentita, che non è vero che la Basilicata è l’unica regione a sfruttarli tutti se si considera che alcuni di questi, ad esempio, sono scomparsi con un colpo di bacchetta magica dopo che è stata pronunciata la famosa formula, qui riveduta e corretta: “Bibbidi-Bibbibo-Bubbico” per finanziare un’impresa di bachi da seta mai apparsi in terra lucana) c’è l’emigrazione dei cervelli al ritmo incalzante dello stesso adagio che rincarava la dose con: “Se sei bello ti tirano le pietre”. Se nel primo caso le pietre erano “meritate”, nel secondo la colpa va cercata in colui che le scaglia. Ad ogni modo la verità, che nasce da questo paradosso, è che noi lucani, comprese le future generazioni, siamo stati venduti ai poteri occulti (lobby, massoneria, servizi deviati dello Stato, malavita organizzata, ecc.) al prezzo di una scodella di lenticchie. Questa terra è diventata crocevia di traffici illeciti: sparizione di rifiuti altamente tossici e di esseri umani, nonché di delitti inspiegati che hanno addentellati sparsi per il mondo (l’inchiesta di Ilaria Alpi in Somalia ne è un esempio emblematico). Il Parco Nazionale della Val d’Agri è solo il fumo gettato negli occhi dei lucani. Dopo il danno, la beffa. Su questo suolo sorge il più grosso giacimento petrolifero d’Europa. La crosta terrestre di questa valle sta crepando (lesionandosi oggi e chissà! Sprofondando domani) sotto i colpi inferti dalle trivelle e a causa dello svuotamento da estrazione. Per via di quest’ultimo le falde acquifere soprastanti i giacimenti si stanno abbassando, con la conseguente sparizione delle sorgenti, e mescolandosi con il petrolio.
(continua)
(2) segue dal punto (1)
ciao bebbe una domanda
ma la cosidetta fusione fredda che fine a fatto? è stata ocultata da i signori del petrolio dicendo che era una bufala?
Secondo me, caro beppe, la catena degli incidenti di Cernobyl ecc… sono stati dalla noncuranza del reattore: questo però sottointende che basta un’attimo di distrazione per generare una catastrofe. Ma a dire la verità, dobbiamo aspettare che qualcuno inventi un metodo per smaltire una volta per tutte le scorie radioattive dopo l’uso in centrale, in modo tale da salvaguardare l’ambiente.
Vorrei segnalare alcuni link sull’Energy Amplifier un progetto sviluppato da Rubbia e dal suo team al CERN.
http://en.wikipedia.org/wiki/Energy_amplifier
http://preprints.cern.ch/cgi-bin/setlink?base=preprint&categ=.&id=CERN-LHC-96-001
http://www.inesap.org/bulletin17/bul17art25.htm
Ciao Beppe, aspetto con impazienza il tuo spettacolo a Roma ed intanto mi tengo allenato con il DVD. Volevo dirti che un fisico ricercatore, impegnato in importanti esperimenti circa sulla materia e con il quale ho sporadici rapporti di lavoro, alla mia domanda sul futuro della “fusione (non fissione) nucleare” mi ha risposto che questa sarebbe possibile se ci fosse un serio impegno politico a livello europeo. Visto che non se ne sente minimamente parlare devo dedurre che di volontà non c’è nè neanche l’ombra. Tu cosa ne sai?
per tutti quelli che parlano continuamente della necessità di investire nel nucleare e che dicono che le fonti alternative non sono sufficenti, vorrei far notare che esiste un nucleare non inquinante. Già la tanto vituperata fusione fredda funziona perfettamente. invio a tale proposito il link da dove si può scaricare un breve filmato di una nuova cella in funzione.
Video del nuovo sistema al Plasma Elettrolitico (Cirillo-Germano-Iorio-Tontodonato) realizzato in PROMETE S.r.l. – 6,5Mb – file .wmv
//xoomer.alice.it/progettomeg/download-cella.htm
Saluti Angdrak
per tutti quelli che parlano continuamente della necessità di investire nel nucleare e che dicono che le fonti alternative non sono sufficenti, vorrei far notare che esiste un nucleare non inquinante. Già la tanto vituperata fusione fredda funziona perfettamente. invio a tale proposito il link da dove si può scaricare un breve filmato di una nuova cella in funzione.
Video del nuovo sistema al Plasma Elettrolitico (Cirillo-Germano-Iorio-Tontodonato) realizzato in PROMETE S.r.l. – 6,5Mb – file .wmv
http://xoomer.alice.it/progettomeg/download-cella.htm
Saluti Angdrak
per tutti quelli che parlano continuamente della necessità di investire nel nucleare e che dicono che le fonti alternative non sono sufficenti, vorrei far notare che esiste un nucleare non inquinante. Già la tanto vituperata fusione fredda funziona perfettamente. invio a tale proposito il link da dove si può scaricare un breve filmato di una nuova cella in funzione.
Video del nuovo sistema al Plasma Elettrolitico (Cirillo-Germano-Iorio-Tontodonato) realizzato in PROMETE S.r.l. – 6,5Mb – file .wmv
http://xoomer.alice.it/progettomeg/download-cella.htm
Saluti Angdrak
La radioattività è un fenomeno naturale, con la quale conviviamo anche se i “verdi” non ce lo dicono. Noi stessi, come persone, siamo radioattivi, perché il nostro corpo contiene una componente di radioisotopi che ci rende tali. Sembra assurdo, ma quanti partecipano ad una manifestazione contro una struttura energetica nucleare scambiano tra loro, proprio a causa dell’assembramento, dosi di radiazione superiori a quelle che assorbirebbero passando il resto della loro vita appesi, come un quadro, alle pareti della struttura che contestano.
Ad esempio, la radioattività media in Piazza San Pietro, selciata con cubetti di porfido che contengono un elemento radioattivo, è di 7,50 mSv annui, una volta e mezza i 5 mSv della zona rossa di Chernobyl. La stazione ferroviaria di New York, lastricata con granito uranifero quando ancora non si conosceva la radioattività, supera i 10 mSv annui, che sono il doppio di quelli della zona pericolosa di Chernobyl. Le Catacombe di Priscilla, tra le più belle di Roma, hanno un fondo di 48 mSv annui; gli antichi cristiani che le frequentavano ebbero a soffrire per ragioni diverse dalla così “elevata” radioattività, alla quale ancora oggi si espongono normali turisti laddove valori simili riscontrati in qualsivoglia installazione nucleare porterebbero alla chiusura ed alla bonifica del sito. Se qualcuno facesse una “pernacchia” nelle Catacombe di Priscilla e poi venissero i “verdi” a misurare la radioattività dell’obiettivo, ne concluderebbero che è stato fatto oggetto di “pernacchiamento nucleare”, con sonorità proibite.
Raccontava un ufficiale britannico di marina che nel periodo in cui prestava servizio a bordo di un sommergibile a propulsione nucleare non poteva recarsi nei fine settimana nella sua casa di campagna, perché il fondo naturale dovuto alle emissioni di radon lo contaminava ad un livello tale da fare scattare tutti i sistemi d’allarme di bordo, con il rischio di venire radiato dall’incarico per il superamento dei valori
La radioattività è un fenomeno naturale, con la quale conviviamo anche se i “verdi” non ce lo dicono. Noi stessi, come persone, siamo radioattivi, perché il nostro corpo contiene una componente di radioisotopi che ci rende tali. Sembra assurdo, ma quanti partecipano ad una manifestazione contro una struttura energetica nucleare scambiano tra loro, proprio a causa dell’assembramento, dosi di radiazione superiori a quelle che assorbirebbero passando il resto della loro vita appesi, come un quadro, alle pareti della struttura che contestano.
Ad esempio, la radioattività media in Piazza San Pietro, selciata con cubetti di porfido che contengono un elemento radioattivo, è di 750 millirem annui, una volta e mezza i 500 millirem della zona rossa di Chernobyl. La stazione ferroviaria di New York, lastricata con granito uranifero quando ancora non si conosceva la radioattività, supera i 1000 millirem annui, che sono il doppio di quelli della zona pericolosa di Chernobyl. Le Catacombe di Priscilla, tra l’altro relativamente poco distanti dalla mia abitazione, hanno un fondo di 4.800 millirem annui; gli antichi cristiani che le frequentavano ebbero a soffrire per ragioni diverse dalla così “elevata” radioattività, alla quale ancora oggi si espongono normali turisti laddove valori simili riscontrati in qualsivoglia installazione nucleare porterebbero alla chiusura ed alla bonifica del sito. Mi raccontava un ufficiale britannico di marina che nel periodo in cui prestava servizio a bordo di un sommergibile a propulsione nucleare non poteva recarsi nei fine settimana nella sua casa di campagna, perché il fondo naturale dovuto alle emissioni di radon lo contaminava ad un livello tale da fare scattare tutti i sistemi d’allarme di bordo, con il rischio di venire radiato dall’incarico a causa del superamento dei valori massimi consentiti al personale addetto.
Durante l’esplosione del nocciolo morirono due lavoratori della centrale travolti dei detriti. Tra le circa 1000 persone che si trovavano nella centrale durante il disastro e i pompieri che intervennero per spegnere l’incendio 134 contrassero la sindrome da intossicazione radioattiva acuta avendo ricevuto dosi di radiazioni comprese tra i 2 e i 20 gray. Di queste 28 morirono nel 1986 e 19 nei vent’anni successivi. In totale un rapporto della FAO poi confermato dal Chernobyl Forum stima che vi siano state 58 vittime del disastro dal 1986 al 2006.
È stato riscontrato che molti individui hanno sviluppato tumori alla tiroide dovuti all’accumulo di iodio radioattivo all’interno dell’organo, fortunatamente le probabilità di guarigione da questo tipo di tumori è molto alta (fino al 99% per i casi legati a Chernobyl, il 90% nei paesi occidentali) e di conseguenza le vittime sono state relativamente poche secondo il rapporto dell’OMS. Inoltre l’assorbimento di iodio radioattivo sembra abbia un effetto considerevole solo sugli individui che erano ancora bambini nel 1986.
Anche studi epidemiologici sulle 600 mila persone, per la maggior parte militari, che parteciparono alla costruzione del rivestimento di cemento hanno evidenziato un aumento dell’incidenza di vari tipi di tumori, per lo più leucemie.
In questo modo è stato stimato che il numero di vittime dal 2006 in poi sarà di 4000 tra gli abitanti dei dintorni e i militari per salire a più 9000 persone considerando anche i dati sugli effetti a lungo raggio.
Per fare un paragone durante il disastro di Bhopal in India morirono 4000 persone in una sola notte e, si stima, circa 30 mila nel giro di qualche mese, ed un totale di 500 mila intossicati. È da tenere in considerazione che i dintorni di Chernobyl erano (e tuttora sono) molto meno popolati dei dintorni di Bhopal.
Caro Grillo ti stai veramente dimostrando un campione di disinformazione! Una curiosità: quanto rende ciò?
Cercando di limitare la portata del disastro le autorità sovietiche inviarono immediatamente sul posto delle squadre di pulizia. Vigili del fuoco furono mandati sul luogo dell’incidente per provare ad estinguere l’incendio sebbene non fossero stati avvisati di quanto fossero pericolosi i fumi radioattivi che si sprigionavano dal reattore esploso. Nei mesi successivi molte persone, in gran parte membri dell’ esercito e altri lavoratori, furono coinvolte nei lavori di pulizia e di messa in sicurezza del sito. Anche in questo caso, come in quello dei pompieri accorsi subito dopo l’incidente queste persone non erano state informate sui rischi e non avevano dispositivi di sicurezza, non erano nemmeno disponibili tute protettive.
Inizialmente il disastro di Chernobyl fu tenuto nascosto. La notizia che un grave incidente nucleare era accaduto fu resa nota non da fonti sovietiche ma dalla Svezia dove il 27 aprile sugli indumenti di addetti della centrale nucleare di Forsmark furono rilevate particelle radioattive. Dopo avere constatato che nel loro impianto non c’erano perdite gli svedesi ricercarono l’origine della radioattività giungendo alla conclusione che si dovesse essere verificato qualche problema di natura nucleare in Unione Sovietica.
200 persone furono ricoverate immediatamente, di cui 31 morirono (28 di queste per l’esposizione diretta alle radiazioni). Molti di loro erano pompieri e addetti che cercarono di mantenere l’incidente sotto controllo e che non erano stati informati di quanto pericolosa fosse l’esposizione diretta alle radiazioni.
In particolare Il reattore RBMK ha un coefficiente di vuoto pericolosamente positivo, questo significa che le bolle di vapore, che si formano nell’acqua usata come refrigerante, incrementano la reazione nucleare in modo incontrollato. Ancora peggio, alle basse potenze, il coefficiente positivo non è compensato da altri fattori, rendendo il reattore instabile e pericoloso in tali condizioni.
Il reattore RBMK presenta un difetto nelle barre di controllo. Normalmente inserendo le barre di controllo in reattore nucleare si riduce la reazione. Nel reattore RBMK le barre di controllo terminano con gli estensori (la parte finale lunga circa 1 metro) in grafite, mentre la parte funzionale, che riduce la reazione assorbendo neutroni, è in carbonato di boro, per cui significa che quando si inseriscono le barre, gli estensori rimpiazzano l’acqua refrigerante (che assorbe neutroni) con la grafite (che fa da moderatore di neutroni) e quindi inizialmente, per pochi secondi, si ottiene un incremento della reazione. Questo comportamento contro-intuitivo era ignoto agli operatori della centrale. Tale anomalia creò un problema nel 1983 in Lituania con un reattore dello stesso tipo.
Gli operatori commisero diverse violazioni delle procedure, e questo insieme alla scarsa comunicazione tra gli addetti alla sicurezza e gli operatori che dovevano condurre l’esperimento contribuì all’incidente.
Va anche sottolineato che gli operatori disattivarono i sistemi di sicurezza del reattore, che è proibito dai manuali operativi dell’impianto. Secondo il rapporto dell’agosto 1986 della commissione governativa, gli operatori rimossero almeno 204 barre di controllo delle 211 presenti, lasciandone solo 7. Anche questa condizione è vietata dai manuali operativi, che pongono a 15 il numero minimo di barre nel reattore RBMK-1000 in funzione.
Ciao scusa se mi permetto ma invece che triste mi sembra comprensibile non sapere codeste cose che solo una persona specializzata nel settore può sapere o comunque ha particolare interesse a sapere. Io per primo non so niente di niente,ho letto su le scienze che adottare il nucleare è probabilmente la scelta piu ragionevole per soddisfare le richieste energetiche in un prossimo futuro e che la sicurezza è ottima (sono state ideate delle centrali che anche a seguito della fusione del nocciolo bloccherebbero le radiazioni al loro interno). Comunque il mio intento era quello di farti capire che occuparsi di ogni problema dall’energetica alla sanità alla politica e a quant’altro è nobile e non semplice, quindi sarebbe duopo che tu dessi il tuo parere da specialista sulla questione, cosa senz’altro molto utile, ma magari omettendo quelle frasettine stupide tipo “che tristezza non sapere queste cose, quanto è distratto Beppe Grillo..”. Cioe in ultima analisi perchè devi buttare merda su una delle poche persone in Italia, e forse l’unica, che cerca di trovare una soluzione ai problemi?
Viva l’ignoranza! Che tristezza! Caro Grillo perchè parli di cose che non conosci? Sono un medico che da più di 30 anni si occupa di radioprotezione e ormai non mi arrabbio più di fronte a tale ignoranza, mi pervade solo un senso di grande tristezza. Di tutti gli incidenti che citi, l’unico con conseguenze serie è stato quello di Chernobyl: una centrale obsoleta, costruita con criteri sorpassati e con materiali assolutamente inadeguati, ma eravamo nel paradiso tecnologico comunista! E la gestione era affidata a tecnici incompetenti e dirigenti piazzati ai loro posti esclusivamente per la loro …. fedeltà al partito! Anche la gestione dell’incidente è stata a dir poco criminale: l’importante era soprattutto non far sapere all’estero che la tecnologia rossa aveva fallito. Vediamo cosa dice in merito il Chernobyl Forum (Il Chernobyl Forum è stato un incontro istituzionale promosso dall’IAEA che ha avuto luogo dal 3 al 5 febbraio 2003, a Vienna. Vi hanno partecipato, oltre all’IAEA, altre organizzazioni dell’ONU (FAO, UN-OCHA, UNDP, UNEP, UNSCEAR, OMS), la Banca Mondiale e le autorità della Russia, della Bielorussia e dell’Ucraina. Un secondo incontro si è tenuto il 10 e 11 marzo 2004 e un terzo dal 18 al 20 aprile 2005).
L’incidente fu causato da debolezze nel progetto del reattore RBMK, in particolare alle barre di controllo. Inoltre gli operatori della centrale non erano a conoscenza dei problemi del reattore. I progettisti sapevano che il reattore era pericoloso in certe condizioni, ma nascosero intenzionalmente tale informazione. In aggiunta il personale dell’impianto era composto per la maggior parte da operatori non qualificati per il reattore RBMK: il direttore, V.P. Bryukhanov aveva esperienza di impianti a carbone; anche il capo ingegnere, Nikolai Fomin, proveniva da impianti convenzionali; anche Anatoliy Dyatlov, capo ingegnere dei reattori 3 e 4 aveva solo una limitata esperienza con reattori nucleari.
Confermo che l’ncidente di Cernobyl è stato provocato solo e sopratutto dalla incompetenza. Nonostante tutto il reattore di cernobyle era dotato di sistemi di sicurezza (oggi obsoleti) ed è stato necessario disattivarli per provocare il disastro. Se i sistemi di spegnimento non fossero stati manomessi il disastro non sarebbe potuto succedere. Perchè sono stati manomessi i sistemi di autocontrollo? Perchè i militari russi stavano conducendo degli esperimenti per verificare quanta energia elettrica si poteva produrre sfruttando la energia cinetica residua delle turbine. Per fare questa prova è stato necessario arrestare il flusso di vapore proveniente dal reattore (ciò avrebbe immediatmente causato il suo arresto ad opera dei sistemi automatici che però erano stati manomessi). In seguito l’incompetenza ha fatto il resto: un reattore RBMK presena una risposta particolare alla inserzione delle barre di controllo; quando le barre vengono inserite si ha un temporaneo aumento di reattività e viceversa quando vengono estratte si ha un temporaneo abbassamento di reattività (previsto dal sistema automaico che era stato escluso) questo comportamento è dovuto alla formazione di residui di fissione (in particolare Xenon) nelle barre di combustibile ed è del tutto normale. Non si è trattato quindi di un incidente, ma di un deliberato atto di distruzione e incompetenza. Sarebbe come dire che le automobili sono pericolose perchè qualcuno (senza patente) si è ferito o è morto lanciando una vettura contro un muro dopo averne manomesso l’airbag e l’ABS. Tutto ciò non è serio e sopratutto non è scientifico (come tutto ciò che è guidato dalle reazioni emotive di uan tragedia).
Il problema è che il petrolio, nonostante tutto, costa ancora troppo poco e a nessuno frega nulla delle fonti alterntive. Quando il petrolio tochherà diciamo i 300$ al barile allora forse si fiuterà l’affare e si comincerà a investire in ricerca…ma sarà troppo tardi.
Confermo che l’ncidente di Cernobyl è stato provocato solo e sopratutto dalla incompetenza. Nonostante tutto il reattore di cernobyle era dotato di sistemi di sicurezza (oggi obsoleti) ed è stato necessario disattivarli per provocare il disastro. Se i sistemi di spegnimento non fossero stati manomessi il disastro non sarebbe potuto succedere. Perchè sono stati manomessi i sistemi di autocontrollo? Perchè i militari russi stavano conducendo degli esperimenti per verificare quanta energia elettrica si poteva produrre sfruttando la energia cinetica residua delle turbine. Per fare questa prova è stato necessario arrestare il flusso di vapore proveniente dal reattore (ciò avrebbe immediatmente causato il suo arresto ad opera dei sistemi automatici che però erano stati manomessi). In seguito l’incompetenza ha fatto il resto: un reattore RBMK presena una risposta particolare alla inserzione delle barre di controllo; quando le barre vengono inserite si ha un temporaneo aumento di reattività e viceversa quando vengono estratte si ha un temporaneo abbassamento di reattività (previsto dal sistema automaico che era stato escluso) questo comportamento è dovuto alla formazione di residui di fissione (in particolare Xenon) nelle barre di combustibile ed è del tutto normale. Non si è trattato quindi di un incidente, ma di un deliberato atto di distruzione e incompetenza. Sarebbe come dire che le automobili sono pericolose perchè qualcuno (senza patente) si è ferito o è morto lanciando una vettura contro un muro dopo averne manomesso l’airbag e l’ABS. Tutto ciò non è serio e sopratutto non è scientifico (come tutto ciò che è guidato dalle reazioni emotive di uan tragedia).
Il problema è che il petrolio, nonostante tutto, costa ancora troppo poco e a nessuno frega nulla delle fonti alterntive. Quando il petrolio tochherà diciamo i 300$ al barile allora forse si fiuterà l’affare e si comincerà a investire in ricerca…ma sarà troppo tardi.
Caro (nel senso di costoso) Beppe,
qui di balle nucleari ci sono solo le tue.
Se leggi le stesse statistiche che hai letto distrattamente, ti accorgerai che la quota delle fonti fossili aumenta per lo sviluppo impetuoso di paesi che hanno poco nucleare.
Riguardo al resto… sono SOLO TUE OPINIONI maturate sempre per la tua DISATTENTA consultazione delle fonti (scelte PURE ditrattamente).
Ma che stai dicendo? Sisi diciamo pure che le “balle nucleari” sono quelle di Grillo. E’ incredibile, l’Italia va a rotoli, e voi vi impegnate per buttare merda su uno dei pochi che ne sanno veramente di nucleare e dell’Italia di oggi e che si impegnano varamente a dare una mano a tutti noi!!!
Da una mia attenta verifica Internazionale con decine di contatti diretti,
ho potuto verificare che :
In Cina costano meno i pannelli Termici (di cui io sono importatore e
distributore )di qualunque tipo, a tubi , sottovuoto, piani ecc..
In Italia Costano meno i pannelli Fotovoltaici, strano ma vero, abbiamo una
meravigliosa fabbrica di Potenza
(di cui io sono distributore)
Inoltre la Rai e la stampa in genere spesso dicono sciocchezze, cioè che non
abbiamo fabbriche di Eolici, e non è vero abbiamo una bella ditta di
Taranto.
Mancano informazioni importanti e non vi è sito che ne parli (neanche il mio!)
Dunque:
Perchè non dobbiamo far lavorare gli Italiani ?
Perchè compriamo spesso All’estero senza sapere ?
Perchè non costruiamo anche i Termici in Italia a prezzi bassi ?
Perchè non compriamo al prezzo più basso ?
Ma ci vorrebbe poco a fare trasmissioni di cultura, di utilità e soprattutto
di informazione.
Ma allora è proprio lo Stato (attraverso le sue reti )che non vuole renderci le informazioni giuste non vuole farci acculturare, ci tiene come i Talebani… o no??
c’è tanta gente in gamba veramente ,, tiriamoli fuori , e ora della
Meritocrazia e non della Partitocrazia.
bravi ragazzi ..bravi
speriamo ci legga qualcuno buono….
cordialità a Tutti
Le tecnologie ci sono e le fabbriche pure, sfruttiamole!
Beh, non ne conosco la convenienza economica, ma esiste in Salento una AZIENDA DI PRODUZIONE PANNELLI SOLARI TERMICI ad ACQUARICA DEL CAPO vicino Lecce
Buona sera a tutti,
Volevo segnalare un documentario Ormai di 3 anni ma che credo non tutti abbiamo visto..e come dice beppe L’OVVIO bisogna controllarlo!!!ECONOMIA,lotta sociale, energia.
questo doc
Per certi aspetti sintetizza molto bene un aggressione silenziosa (ormai non troppo)che la societa convezionale ci impone e ordina!!! SURPLUS di Eric Gandini
Surplus: terrorized into being consumers è un documentario di contenuti forti e di perizia tecnica. Le contraddizioni del mondo moderno si materializzano nelle immagini della tv, nei volti dei capi politici, nei simboli del consumismo, negli scontri durante il G8, nel lavoro di operai indiani, nella Cuba di Fidel Castro.
Il commento parlato è affidato principalmente a John ZERZAN, intellettuale anarchico americano, intervistato appositamente per il film. La sua posizione radicale ha portato a considerarlo l’ideologo dei black block; lui, pur non dichiarandosi tale, sostiene che «distruggere banche e vetrine non è violenza, è più violento stare a guardare Mtv ingurgitando cibo svaccati sul divano».
In realtà, il commento più incisivo è ottenuto dalla ricerca tecnica, attraverso cui il documentario si sviluppa con un ritmo che lo avvicina molto al videoclip. Il regista si è affidato in gran parte alle potenzialità del montaggio e del commento musicale, dai quali nasce la vera e propria denuncia.
L’accostamento ragionato in termini sarcastici di voci e immagini (molto utilizzata la reiterazione) sono la maniera più efficace per evidenziare l’assurdità di un mondo in cui “il 20% della popolazione consuma l’80% delle risorse”.
Nel 2003 Surplus ha vinto il Silver Wolf award, come miglior documentario al festival IDFA di Amsterdam.
Hey beppe …dai da bere agli assetati!!!! Siamo in tanti
Io, ai tempi che il nucleare in Italia era ancora in funzione, ho fatto degli interventi di manutenzione su apparecchiature elettroniche delle centrali ed ho visto il sistema di lavoro e la sicurezza e pertanto al referendum ho votato per il no alle centrali nucleari e voterei ancora no non per la sfiducia della tecnica con cui sono costruite, ma per il personale che le gestisce.
Le centrali nucleari in Italia non sono necessarie, basterebbe far funzionare quelle esistenti, visto che in tutti i paesi europei il rapporto tra potenza prodotta e installata delle centrali e’ di circa 54-57% mentre in Italia e’ solo del 37%.
dispiace vedere che sul nucleare c’è ancora troppa
disinformazione.
chi conosce la differenza fra un reattore a coefficiente termico positivo ed uno negativo, fra uno moderato ad acqua leggera o pesante, fra un reattore PWR o BWR, fra uno termico ed uno veloce? solo gli “addetti ai lavori” o chi ha reale interesse a conoscere.
ecco perchè il referendum sul nucleare, il cui esito ha tagliato le gambe all’intero paese, non doveva nemmeno essere proposto, maledetti i verdi e chi stava con loro.
L’energia nucleare E’ a tutti gli effetti l’energia più pulita, sicura e, teoricamente, abbondante (considerando anche la fissione veloce e, speriamo, la fusione quanto prima possibile.
L’Italia NON ha rinunciato al nucleare, paga solo quello degli altri. SVEGLIAMOCI.
P:S: i reattori russi del tipo Chernobyl non vengono più ordinati nè prodotti da almeno 40 anni. BASTA con la dietrologia!
Le solite balle di Beppe Grillo!!! La dimostrazione che sono balle è data dal fatto che beppe Grillo non ha realizzato e in seguito brevettato ciò di cui parla.
Lo hai detto; “a Chernobyl è stato un errore umano!” E’ proprio questo il problema, non sono le tecnologie, molto spesso, ad essere inaffidabile, é sempre e soltanto LUI: l’UOMO!
… Comunque faccio un esempio concreto; Dalle mie parti un dipendente di un Centro di ricerca e di rigenerazione e stoccaggio di Plutonio radioattivo, camuffato da centro di ricerca generico, decantava, circa un anno fa, l’assoluta affidabilità e sicurezza del centro, tanto é che: “Il nostro Centro per fare un esempio, ha ben tre condotte di approvvigionamento dell’acqua, di modo che in caso di avaria su una condotta ce ne siano sempre due di riserva!”. Bene, a questo punto due considerazioni: 1) Se l’avaria su una condotta avviene quando non se ne è ancora riparata un’altra, la sicurezza sarebbe solo legata all’unica condotta ancora funzionante! 2) Se qualcuno con la testa calda e piuttosto arrabbiato, (indubbiamente ce ne sono tanti!) decidesse di fare un bell’attentato in Italia facendo saltare quel tale celato reattore nucleare di questo bellissimo e accogliente centro di ricerca, basterebbero semplicemente tre piccoli detonatori simultanei nel punto giusto! Nota Bene: le suddette condotte idriche (nessuno ci ha pensato!) non sono mica presidiate lungo i chilometri di percorso da un militare, diciamo ogni 50 metri, e anche se lo fossero? Dai retta a me, incominciamo a GUARDARE COME E DOVE NON ABBIAMO MAI GUARDATO! … Forse abbiamo bisogno solo di un po’ di poesia per vivere e continuare a vivere…accarezzati, magari, dalla brezza marina, con lo sguardo catturato da quella forza prorompente dell’acqua che infiltrandosi, tra gli anfratti della scogliera, si gonfia paurosamente, per poi ritirarsi seducente e ricominciare. Quanta energia in quelle onde! E’ la forza dell’Universo; enorme, infinita e paradossalmente gratuita. Forse è bene CHE SE NE INCOMINCI A PARLARE e dare il ben servito alla nostra classe politica e giù(o su) di lì.
Purtroppo il vizio è sempre lo stesso: parlare sempre e comunque anche quando gli argomenti in oggetto hanno bisogno del supporto di conoscenze scientifiche. La tecnica per sua natura risolve dei problemi e ce ne mette di fronte altri: il modo più efficace di tentare un approccio logico razionale è l’analisi dei costi\benefici. Ora chi è colui il quale dice che il nucleare è la soluzione a tutti i mali energetici del mondo? Chi può affermare con sicurezza che il rischio associato all’istallazione di una centrale nucleare è zero? Però bisogna essere anche consapevoli che non esistono attività umane che hanno stime di rischio pari a zero! Su questa asserzione si basa l’analisi dei costi\benefici.
Purtroppo le fonti alternative non sono competitive per la grande produzione elettrica: intendo dire che non è ragionevole pensare che una grande industria sia come un condominio sul quale s’installano pannelli solari sul tetto ed è tutto risolto. Lo spazio occupato da un impianto solare a parità di energia prodotta è circa 100 volte superiore a quello necessario per esempio ad un impianto nucleare.
La sicurezza degli impianti nucleari di IV generazione è paragonabile a quelli convenzionali, e paragonabile in questo caso significa dire che per alcune voci di sicurezza essi sono addirittura più affidabili. Degli incidenti citati solo quello di Chernobyl ha avuto conseguenze per la popolazione: la causa fu la negligenza del personale. Io non so neanche se è possibile fare una stima degli incidenti che hanno interessato gli impianti convenzionali: credo siano un numero smisuratamente più grande.
Ci sarebbero innumerevoli motivi per preferire il nucleare e mi rendo conto che in 2000 caratteri non è possibile citarli tutti. Quello che voglio mettere in evidenza è che il problema non è la tecnologia ma il ritardo culturale(scientifico) che la società italiana accusa ormai da qualche anno:la frangia ecologista italiana credo sia tra le più ignoranti in materia scientifica d’Europa!
– Non è sicura.
Gli incidenti legati al petrolio sono molti di più.
http://www.wwf.it/news/20112002_2594.asp
– Non è pulita.
C’è chi pensa il contrario.
http://www.ecolo.org/intro/introit.htm
– Non è economica.
Chiedilo ai francesi che la producono e ce la vendono…
Dì pure quello che vuoi, ma i dati scientifici confermano quello che vuole dire Grillo, non i dati forniti da falsi scienziati che stanno dalla parte del nucleare e quindi ci vogliono rovinare. E allora?
Io sull’energia la penso come questoarticolo: BEPPE GRILLO E L’ENERGIA sul fatto che Grillo o si adegua al sistema lo fanno fuori
http://www.fottilitalia.com/index.php
il sito antitaliano per eccellenza
marcello
Sul mio sito ho scritto una pagina relativa all’energia:
http://www.geocities.com/pietromele/opinions/PeggiorProblema.html
Il petrolio sta finendo, così come il gas naturale e il carbone. L’inquinamento sta aumentando. Ad oggi, esiste un’unica strada per evitare una tragedia di proporzioni immani, che potrebbe portare alla morte i tre quarti della popolazione mondiale tra 15-20 anni: l’energia nucleare.
Quando si estrae una materia prima, ad esempio il petrolio, da un giacimento, si suol dire che si è raggiunto il “picco” quando si è estratta la metà di ciò che il giacimento contiene.
In realtà il raggiungimento del picco significa che il giacimento si è quasi esaurito.
Il motivo è che estrarre la prima parte della risorsa è facile ed economico (molti pozzi petroliferi in Arabia, ad esempio, nella prima fase della loro vita fanno uscire il greggio come una fontana, senza bisogno di alcun intervento). Man mano che si va ad estrarre più in profondità, si devono utilizzare tecniche più complesse e costose, e l’ultima parte della materia prima sarà comunque non estraibile.
Ebbene, gran parte dei giacimenti di petrolio nel mondo ha già raggiunto il picco (Mare del Nord, Golfo del Messico, Alaska, Canada occidentale, Norvegia). Per quanto riguarda gli altri, è questione di pochi anni (Russia nel 2015, OPEC nel 2025).
…per leggere il testo completo, potete andare sul mio sito:
http://www.geocities.com/pietromele/opinions/PeggiorProblema.html
La risposta è molto semplice…..
L’idrogeno non è una fonte di energia, ma semplicemente un vettore come l’energia elettrica.
Per produrre idrogeno, nel modo in cui si produce oggi, cioè utilizzando come materia prima il petrolio o il carbone, si inquina ed è economicamente sconveniente! Se si vuole utilizzare l’idrogeno come combustibile nelle autovetture, prima si dovrebbe trovare ( e “applicare”)una tecnologia che permetta di ricavare idrogeno economicamente e possibilmente con il minimo impatto ambientale.
Il mio piu’ che un commento e’ una domanda fatta da un cittadino italiano qualunque quindi privo di specifiche conoscenze tecnologiche, si parla tanto di automobili con motori all’idrogeno, ma perche’ non si potrebbe pensare a centrali elettriche ad idrogeno che non inquinano e utilizzano una fonte energetica rinnovabile. Si potrebbero poi utilizzare auto elettriche con batterie intercabiabili, tipo vado al distributore, lascio la batteria scarica e la sostituisco con una gia’ caricata dal distributore stesso pagando la differenza fra l’eventuale carica residua della batteria che viene sostituita e la carica piena della batteria che inserisco…forse e’ fantascienza???
E’ PAROLA DI NOBEL!
A proposito di centrali nucleari, voglio sottolineare la recente posizione del Nobel sulla Fisica Carlo Rubbia, che ritiene decisamente da archiviare tale tecnologia; I favorevoli al nucleare, semplici avventori o gli stessi politici, cospiratori e quant’altri, spesso esordiscono infelicemente con la improvvida e strumentale considerazione che siamo circondati da centrali nucleari, per cui non ha senso l’ostinazione a non metterle anche in Italia;a questi, a parte il problema delle scorie, farei osservare che in caso di incidenti, una cosa è stare a 10 km di distanza, un’altra cosa a 100 o meglio ancora a 200 e più km! A parte ciò se dovessimo rassegnarci all’idea che l’entropia dell’Universo
è fatalmente in aumento (legge della termodinamica) non avrebbe senso qualsiasi attenzione alla civiltà, alla vita, e al benessere dell’uomo. Credo che l’imperativo morale sia invece ostinarci a portare avanti le sane e buone idee e convinzioni, sperando quanto meno che questa ineluttabile degenerazione dell’Universo sia la più lenta possibile. E’ un atto dovuto fino a quando vogliamo trovare il coraggio di guardare negli occhi i nostri bambini. Per dare una indicazione operativa, comunque,solleciterei una domanda: perché non parliamo di energia delle maree e dei moti ondosi dei mari; ho la netta senzazione che che ci troviamo di fronte ad una risorsa infinita, pulita e… gratuita!
Forniture di uranio: avviati i colloqui tra Canberra e Pechino – oggi, ore 7:51
Sono iniziati oggi, nella capitale australiana, i negoziati fra Canberra e Pechino per l’esportazione in Cina di uranio estratto dalle miniere australiane. I colloqui a livello diplomatico, che proseguono fino a domani, sono condotti dal direttore dell’Ufficio per la sorveglianza della non proliferazione nucleare, John Carlson. L’obiettivo principale dei negoziati consiste nella creazione di un regime di controlli, atti a impedire che la Cina utilizzi l’uranio australiano a scopi militari, o lo impieghi per sostituire le scorte cinesi destinate alla costruzione di ordigni nucleari.
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Buongiorno a tutti. Abito in Germania da pochi mesi, in un condominio riscaldato dall’energia prodotta dal vicino termovalorizzatore che utilizza i rifiuti non altrimenti riciclabili. (Qui in Germania il riciclaggio è una cosa molto seria e non una pagliacciata come in molti comuni italiani). Prima domanda: Perchè in Italia ad ogni proposta sull’utilizzo di questo tipo di energia si scatenano interminabili risse? E’ perchè si tratta di un sistema inquinante, o perchè interessi privati indirizzano a scegliere un tipo di termovalorizzatore-obsoleto- rispetto a un’altro, più all’avanguardia, o cos’altro? Veramente non sono riuscita a capirlo e vorrei che qualcuno mi desse la sua opinione.
Il secondo punto riguarda questa magnifica invenzione, il contatore applicato ad ogni termosifone, una delle realtà del mio appartamento che non cessa mai di deliziarmi e stupirmi. Invece di pagare costi condominiali assurdi, come mi capitava quando abitavo a Roma, e rimanere peraltro sempre al gelo, qui posso disporre del riscaldamento 24 ore al giorno, regolando la temperatura secondo parametri sensati. Il consumo inoltre non è moltissimo grazie anche ai meravigliosi infissi tedeschi che veramente evitano l’eccessiva dispersione termica. Quindi inevitabile la domanda: perchè non in Italia?
La terza cosa che voglio farvi sapere è che la Germania, che produce anche il nucleare, ha intenzione di smantellare le sue centrali in futuro. E’ un bene? E’ un male? Non lo so, però mi pare di aver capito che anche l’uranio non sia proprio disponibile in quantità illimitate, un po’ come il petrolio, insomma. Nel frattempo vedo molte pale eoliche, che non mi pare deturpino il paesaggio più dei tralicci dell’alta tensione (altra polemica italiana che non ho interamente capito, e portata avanti dai verdi, altra cosa per me inspiegabile) e ovviamente pannelli solari che starebbero anche meglio in italia visto che qua di sole se ne vede meno. Grazie a chi vorrà illuminarmi sui punti oscuri…
Il problema vero secondo me non è dato dalla sicurezza degli impianti. Il rischio di incidente nucleare oggi è talmente basso che lo si potrebbe quantificare in uno ogni mille anni per ogni mille reattori.
Ciò che deve preoccupare è che questi impianti producono scorie radioattive che vanno stoccate in depositi permanenti. E, ad oggi, in realtà ciò che si pone in discussione è la sicurezza nel tempo di tali depositi.
Individuare il sito per la costruzione di un reattore nucleare è poca cosa, in confronto all’individuazione di molteplici siti nel tempo per lo stoccaggio delle scorie.
A ciò aggiungiamo che in Italia, precisamente a Saluggia, abbiamo 230 metri cubi di scorie radiottative attualmente stoccate in depositi che si stanno rapidamente deteriorando e che andranno spostate in altri depositi (soggetti anch’essi a deterioramento), prima che possano filtrare nel Po. I nuovi depositi non sono ancora stati realizzati.
Se pensiamo che i reattori nucleari siano il nostro futuro, dobbiamo pensare che anche le scorie radiottive faranno parte di questo futuro, che se i reattori saranno pochi, le scorie saranno in continuo aumento e con esse il numero dei depositi. E visto che a quanto pare non siamo in grado di gestire le scorie esistenti, mi chiedo come faremo quando le scorie rappresenteranno esse stesse produzione costante. Saremo in grado di individuare siti per costruire maxi depositi permanenti senza deturpare quel poco di paesaggio che ci resta, o penseremo a stoccaggi in terrapieno un pò ovunque, abituandoci a vedere viaggiare le scorie al pari dei pendolari, e ai recinti intorno ai vecchi terrapieni contaminati.
Forse allora ci coglierà la sindrome “non nel mio giardino” e penseremo che era meglio cercare soluzioni energetiche alternative, ma sopratutto abituarsi a un consumo delle risorse che tenga conto che non sono illimitate.
non credo che siano “balle nucleari”…
penso purtroppo che inevitabilmente i nostri figli (forse noi non saremi costretti) dovranno ritornare al nucleare perchè l’energia delle fonti alternative (fotovoltaico, eolico, biomasse ecc.) ci aiuteranno a tamponare l’emergenza ma non sono in grado di soddisfare i futuri GRANDI NUMERI della fame di energia.
Penso però che se avremo il coraggio di investire nello sviluppo di nuove centrali nucleari, pensate e progettate per l’uso civile della produzione di energia e non costruite rattoppando e riconvertendo progetti concepiti per scopi militari, dove la produzione di energia era solo una trascurabile evenienza o addirittura un fastidioso sottoprodotto da eliminare, i pericoli che tanto preoccupano (Three Miles Island, Chernobyl, Superfenix….) possono essere limitati in maniera accettabile.
Mentre scrivo, ascolto le notizie sulla “crisi politica” legata alle forniture del metano siberiano e mi viene in mente la cosa più assurda che stiamo facendo e incentivando in ogni modo: bruciare il metano per far andare milioni di caldaiette per impianti di riscaldamento autonomi…
Lo sapete che già oggi sono disponibili gruppi termici, costituiti da una turbina a gas + scambiatori termici, in grado di fornire un rendimento dell’80-85% complessivo fra energia elettrica e calore disponibile per il riscaldamento, che hanno una potenza di soli 200 Kw termici e 80 Kw elettrici (disponibili per l’autoconsumo o riversabili in rete)?
Questi gruppi termici sono “piccolissimi” se confrontati con le turbine a gas impiegate normalmente dall’industria, e potrebbero essere adottate per tantissimi impianti civili (abitazioni, negozi, mercati, ospedali) che richiedono potenze termiche di quest’ordine di grandezza e potrebbero avere una diffusione incredibile!
link: http://www.bowmanpower.co.uk ; http://www.jucker.it
Salute, da un paio d’anni al mio paese è iniziata la raccolta differenziata dei rifiuti. Pare che la cosa incominci a girare, ma comunque resta un discreto problema quello di smaltire la semplicissima “monnezza” che produciamo; e se è (e lo è) difficile trovare una soluzione per questo tipo di “monnezza”, figuriamoci per quella derivata dalle centrali nucleari! E non solo per il materiale radiattivo, ma per quello normale che ha assorbito la radioattività durante l’uso,e che deve essere sostituito. In Italia poi? Dove è pieno di quelli col fiammifero in mano, pronti a dar fuoco alla propria madre per vendersi le ceneri.
Carlo Leonardi
Ciao a tutti, mi dispiace essere in disaccordo con parecchi di voi. Io credo che il nucleare sia la sola alternativa al petrolio veramente fattibile almeno fino a che non riusciremo a controllare la fusione. Faccio alcune precisazioni le centrali moderne NON hanno costi di SMANTELLAMENTO: sono costruite in moduli sostituibili e i sistemi di sicurezza sono ormai basati su sistemi fisici (come ad esempio la gravità) che non si possono guastare. Inoltre sono l’unico mezzo per fornire idrogeno a buon mercato per alimentare le automobili. Trovo molto fantasiose idee come quella di ricoprire il deserto del sahara di pannelli fotovoltaici: al massimo si può produrre l’energia per quei paesi ma a trasportarla in Europa si perderebbe tutta per strada. Inoltre è vero che ci sono stati incidenti nucleari ma la casistica è di circa una decina mentre sono innumerevoli quelli legati al petrolio come petroliere che affondano e liberano nel mare il loro carico, disastri negli stabilimenti, guerre , ecc… Inoltre non so quanti siano i morti (arriveranno a 100?) ma penso non siano minimamente paragonabili con le migliaia di persone che muoiono all’anno di inquinamento o per tumori, o le 100.000 vittime del recente conflitto in Iraq (non ne è il petrolio la causa?) L’unico problema vero del nucleare è lo stoccaggio delle scorie ma anche il petrolio ne produce e le stocchiamo nell’aria che respiriamo. Inoltre la maggior parte delle scorie viene riutilizzate, rimane una piccola parte i Lantanidi (forse il nome è sbagliato non sono andato a controllare) per i quali il nostro fisico Rubbia sta studiando un sistema che ne riduce i tempi di dimezzamento da decine di migliaia di anni a secoli. Forse in futuro si potrà fare anche di meglio. Per adesso lo stoccaggio è cmq sicuro come ha ben documentato un servizio di Report (che consiglio di vedere) sul sito per lo stoccaggio in Francia.Una preghiera: comprate elettrodomestici classe A e andate a lavoro coi mezzi Questo possiamo farlo tutti!
Ciao Mario, davvero non capisco come fai ad affermare che i morti a causa del nucleare siano al massimo un centinaio.
Secondo te quante persone sono morte a Cernobyl tra chi ci abitava e tra i militari che buttavano secchi di sabbia per costruire il sarcofago: dicamo, una ventina? E i malati ancora in vita non valgono ai fini del tuo rapido conteggio?
Ed ancora dimmi: davvero pensi che il fall-out radioattivo non abbia mortalmente avvelenato alcuno degli abitanti dei paesi europei?
Anch’io ho visto, e con molta attenzione dato che vivo vicino a Saluggia, la puntata di Report che presentava il sito di stoccaggio delle scorie nucleari in Francia: diceva che hanno impiegato circa 15 anni per realizzare un sito con i requisiti di sicurezza necessari, ma noi italiani lo vogliamo costruire i soli 2 o 3 anni!
Ma anche se fossero i tecnici francesi a costruire il sito italiano di stoccaggio, da chi lo faremo poi gestire: dagli speculatori della Repubblica delle Banane????
Piuttosto vado a lavare parabrezza all’estero.
IL NUCLEARE NON E’ UNA SOLUZIONE !!! sul fatto che il nucleare sia meno peggio delle attuali centrali a petrolio , non sono molto daccordo . è vero che la percentuale di incidenti è inferiore , ma un solo incidente può essere letale dal punto di vista ambientale per una vastissima area per migliaia d’anni ,visto che una particella di materiale radioattivo impiega circa 250000 mila anni a decadere . inoltre qui si apre un dibattito sullo smaltimento delle scorie : questa operazione costa milioni di euro all’anno , mentre se le scorie venissero seppellite illegalmente o scaricate in mare si và incontro a multe dell ordine di migliaia di euro , è logico pensare quale sarà la scelta che verrà fatta finche inquinare sarà un ‘attività più reditizia dello smaltimento….vale la pena rischiare appellandoci all’etica di persone disposte a tutto pur di guadagnare ?
Per quanto riguarda il nucleare: attualmente è controproducente contrastare sulla pericolosità delle centrali. Sono più sicure di altri tipi di centrali;quindi basta dire che anche se noi non le costruiamo le abbiamo ai confini. Il vero e per il momento irrisolvibile problema è quello delle scorie. Noi abbiamo costruito pochissime centrali e le scorie sono ancora tutte lì dentro! Pensate se ne costruissimo ancora. Dove metteremmo le scorie? Nelle miniere (come fanno Gran Bretagna, Francia , Germania e USA)? Non le abbiamo, e anche se le avessimo (vedi Basilicata)di certo non sarebbero altrettanto sicure, il nostro è notoriamente un territorio sismico.
Probabilmente finiremmo per trafficare per nasconderle in qualche paese del terzo mondo, grazie ai loro governanti spesso facilmente corrompibili.
baciamo le mani
Beppe non sono esperto nell usare il p.c.,vorrei sapere come si fa a usare il telefono senza passare tramite i vari gestori,grazie
vorrei sapere come installare i pannelli fotovoltaici io vivo a lecce,e se ci sono ditte in loco ,ti ringrazio
Buongiorno, io sono un giovane ingegnere nucleare, laureato presso il Politecnico di Torino. Ho anche una laurea in ingegneria fisica applicata all’Ecole Centrale Paris, una delle migliori scuole francesi.
Mi sento toccato in prima linea quando si parla di nucleare.
Innanzitutto nel computo dei costi derivanti dal nucleare SI TIENE sempre conto di tutto il processo: dall’estrazione dell’Uranio in miniera fino al confinamento del combustibile e alla messa in sicurezza del sito.
Secondo, non è affatto vero che gli altri Paesi stiano abbandonando il nucleare. A parte i Paesi extraeuropei (vedi India, Cina,…), Paesi europei come Francia (dove anche l’Enel vorrebbe partecipare) e Finlandia (dove sono già iniziati i lavori per un nuovo reattore ancora più SICURO) puntano ancora fortemente sul nucleare.
Solo la Germania si è presa 20 anni di tempo per riflettere sul proprio futuro energetico, ma non ha minimamente pensato di fermare le centrali in funzione.
Inoltre quasi tutti i Paesi hanno deciso di prolungare la vita dei reattori esistenti: ciò ovviamente in seguito ad accurate analisi sullo stato delle centrali. E’ un segnale forte sul fatto che i reattori occidentali sono sicuri.
Incidenti del tipo di Chernobyl non sono possibili nei reattori di tipo occidentale, la cui sicurezza è stata analizzata fin dal progetto dei primi reattori e sempre migliorata.
Per concludere, io non so se l’Italia tornerà mai al nucleare. Quello che vorrei è solo una giusta informazione sull’argomento. Così pure su tutte le altre fonti di energia… poi spero che i governi decidano la cosa migliore, che a mio modesto avviso è un mix di tante fonti e una razionalizzazione dei consumi.
Arrivederci
Segnalo il “kite wind generator”, generatore eolico di nuova concezione ancora in fase di studio, ma molto promettente.
Si tratta di una centrale composta da pale d’acciaio che ruotano grazie all’ausilo di aquiloni che raggiungono altezze anche di un kilometro. A quell’altezza il vento è sempre disponibile e ben più forte che a terra. Simulazioni al computer hanno confermato la validità dell’idea che ora ha bisogno di finanziamenti per essere messa in pratica.
Un solo impianto potrebbe produrre anche 1 Gigawatt elettrico o più (lo stesso ordine di grandezza di una centrale nucleare) a costi irrisori (sia d’investimento che operativi); sarebbe una rivoluzione nella produzione di energia!
Non sembra affatto una balla, ed anche se lo fosse non è “nucleare”.
Potessi, io vorrei investirci il soldi del mio salvadanaio…
Perché chi la propone (che peraltro è italiano) ha difficoltà a trovare finanziamenti per sviluppare l’idea e costruire il primo prototipo?
Come essergli di appoggio?
Vedi http://www.kitewindgenerator.com
SCIE CHIMICHE
ecco un problema che nessuno affronta neanche Beppe, il problema delle SCIE CHIMICHE l’unico che ne parla è il sito
http://www.fottilitalia.com/
il sito anti-italiano per eccellenza
praticamente in esclusiva
Invito ancheBeppe Grillo ad occuparsene
Marcello
C’è qualcuno che ha i dati nazionali sull’andamento della frequenza delle patologie relative alla tiroide? Perché, a occhio (cioè guardandomi attorno nel giro dei miei concittadini che conosco), mi sembra che negli ultimi anni, ci siano state molte persone che hanno avuto problemi alla suddetta ghiandola; ricordate Chernobyl?
Ciao.
Carlo Leonardi
Egr. Signori,
Gradirei un Vs.commento su:
1)Centrali nucleari a fissione alimentate con Torio, esperienza indiana e proposta di C. Rubbia;
2)Progetto Iter: Prototipo di centrale a fusione per il quale e’ stato selezionato il sito di Cadarache, vicino Marsiglia;
3) Alcohol come conbustibile per auto,vedi Brasile.
Rimgrazio.
Giacomo Matturro
Egr. Signori,
Gradirei un Vs.commento su:
1)Centrali nucleari a fissione alimentate con Torio, esperienza indiana e proposta di C. Rubbia;
2)Progetto Iter: Prototipo di centrale a fusione per il quale e’ stato selezionato il sito di Cadarache, vicino Marsiglia;
3) Alcohol come conbustibile per auto,vedi Brasile.
Rimgrazio.
Giacomo Matturro
Egr. Signori,
Gradirei un Vs.commento su:
1)Centrali nucleari a fissione alimentate con Torio, esperienza indiana e proposta di C. Rubbia;
2)Progetto Iter: Prototipo di centrale a fusione per il quale e’ stato selezionato il sito di Cadarache, vicino Marsiglia;
3) Alcohol come conbustibile per auto,vedi Brasile.
Rimgrazio.
Giacomo Matturro
Egr. Signori,
Gradirei un Vs.commento su:
1)Centrali nucleari a fissione alimentate con Torio, esperienza indiana e proposta di C. Rubbia;
2)Progetto Iter: Prototipo di centrale a fusione per il quale e’ stato selezionato il sito di Cadarache, vicino Marsiglia;
3) Alcohol come conbustibile per auto,vedi Brasile.
Rimgrazio.
Giacomo Matturro
Egr. Signori,
Gradirei un Vs.commento su:
1)Centrali nucleari a fissione alimentate con Torio, esperienza indiana e proposta di C. Rubbia;
2)Progetto Iter: Prototipo di centrale a fusione per il quale e’ stato selezionato il sito di Cadarache, vicino Marsiglia;
3) Alcohol come conbustibile per auto,vedi Brasile.
Rimgrazio.
Giacomo Matturro
Egr. Signori,
Gradirei un Vs.commento su:
1)Centrali nucleari a fissione alimentate con Torio, esperienza indiana e proposta di C. Rubbia;
2)Progetto Iter: Prototipo di centrale a fusione per il quale e’ stato selezionato il sito di Cadarache, vicino Marsiglia;
3) Alcohol come conbustibile per auto,vedi Brasile.
Rimgrazio.
Giacomo Matturro
Egr. Signori,
Gradirei un Vs.commento su:
1)Centrali nucleari a fissione alimentate con Torio, esperienza indiana e proposta di C. Rubbia;
2)Progetto Iter: Prototipo di centrale a fusione per il quale e’ stato selezionato il sito di Cadarache, vicino Marsiglia;
3) Alcohol come conbustibile per auto,vedi Brasile.
Rimgrazio.
Giacomo Matturro
caro Beppe sono uno studente di ingegneria meccanica del politecnico di Milano, dopo aver visto il video della data di Milano sono rimasto scioccato…ammetto di non essermi mai interessato molto all’ambito dell’energia però mi sento confuso perchè durante uno dei corsi che ho sostenuto durante il primo anno(Fisica Tecnica) mi sono state “propinate” come buone per il futuro le energie derivate da carbone e nucleare.
Forse sono un po’ presuntuoso ma se a noi studenti di ingegneria che probabilmente ci troveremo a lavorare in importanti industrie italiane e non ci viene data una formazione già “vecchia” come possiamo sperare in una generazione di ingegneri preparati e al passo coi tempi…mi rendo conto che subire le informazioni che ci vengono date da un docente non sia il modo migliore per formarsi una cultura autonoma ma se non posso fare affidamento su ciò che mi viene insegnato come posso affrontare con fiducia il mio ,e dunque nostro, futuro? non voglio entrare in merito dei problemi del’università ma se stiamo perdendo anche i grandi docenti che ci hanno dato lustro credo che la crisi sia veramente irreversibile
Caro Beppe, ho sentito per radio il discorso del notro Presidente del Consiglio alla festa della liberta’ (??) del 9.11.2005. Tra gli innumerevoli temi trattati dal Cavaliere c’è anche quello sull’energia. Per chi non lo sapesse riporto sue testuali parole (Fonte : http://www.forzaitalia.it):
‘Silvio Berlusconi ha anche toccato il problema del nucleare, diventato di attualita’ con l’aumento del costo dell’energia: “Abbiamo approfittato poco del nucleare attraverso la realizzazione di nuove centrali. Bisogna rivedere questa posizione. Credo che soltanto l’Unione europea, centralmente, potra’ dare il via alla realizzazione e alla costruzione di nuove centrali nucleari, perche’ i singoli governi non hanno la forza per convincere i cittadini visto che il nucleare e’ un termine che li spaventa ancora, nonostante sia una necessita’ per il futuro”‘.
Con mia incredulità penso che razza di futuro abbiamo intenzione di costruire dando credito a personaggi come Berlusconi? Lui ci viene a dire che il futuro è il nucleare? Che per tagliare i costi dell’energia è necessario mettere a repentaglio l’incolumita’ della vita sul pianeta? Sicuramente non rappresenta un grosso pericolo per lui visto che ha già provveduto a costriuirsi un bunker sotterraneo anti-nucleare a Villa Certosa.
Mi rammarico che tanta gente si lasci infinocchiare da personaggi cosi’…
a mio parere la guerra che si fa sul nucleare e’figlia di una malainformazione e del terrorismo mediatico che se ne fa attorno.
prego tutte le persone interessate all’argomento di visitare il sito
http://digilander.libero.it/nucleare
dopo aver visitato tale sito la mia personale idea e’ che non bisogna abbandonare il nucleare bensi’ metterlo in stand-by convogliando al tempo stesso risorse umane ed economiche sullo studio per lo smaltimento delle scorie.IL NUCLEARE E’ UNA GRANDE FONTE DI ENERGIA CHE PUO’ ESSERE PULITA,VA STUDIATO NON ABBANDONATO!
Carissimo Beppe, per quanto ieri impossibilitato a sentirti da Napoli, confesso che solo ora conosco il tuo sito.
sono un dottore in Fisica…. e da poco ho ricominciato ad interessarmi di energia.
Per quanto il mio attuale “Mestiere” sia legato all’imprenditoria informatica, molto lontano dal tema dell’Energia, ti cheidevo se non avessi cominciato ad interessarti all’argomento “FUSIONE FREDDA”.
Su molti siti in varie lingue l’attenzione è oramai portata all’estremo.
Ti consiglio, se non lo hai ancora fatto, di iniziare ad informarti sul problema legato alla disinformazione voluta dalle “sette Sorelle” sull’argometno in questione.
posso inviarti link utili e testimonianze che non possono essere trascurate. Quello che sta accadendo è di rilevanza MONDIALE e non può lasciarci indifferenti.
Ma devi anche sapere che lo stesso argomento è stato trattato più volte in vari contesti mediali e dagli stessi occultato prontamente.
saluti
PS: ecco i link
http://www.disinformazione.it
http://disinformazione.it/eugenemallove.htm/
Carissimo Beppe, per qwuanto ieri impossibilitato a sentirti da Napoli, confesso che solo ora conosco il tuo sito.
sono un Fisico…. e da poco ho ricominciato ad interessarmi di energia.
Per quanto il mio attuale “Mestiere” sia legato all’imprenditoria informatica, molto lontano dal tema dell’Energia, ti cheidevo se non avessi cominciato ad interessarti all’argomento “FUSIONE FREDDA”.
Su molti siti in varie lingue l’attenzione è oramai portata all’estremo.
Ti consiglio, se non lo hai ancora fatto, di iniziare ad informarti sul problema legato alla disinformazione voluta dalle “sette Sorelle” sull’argometno in questione.
posso inviarti link utili e testimonianze che non possono essere trascurate. Quello che sta accadendo è di rilevanza MONDIALE e non può lasciarci indifferenti.
Ma devi anche sapere che lo stesso argomento è stato trattato più volte in vari contesti mediali e dagli stessi occultato prontamente.
saluti
PS: ecco i link
http://www.disinformazione.it
http://disinformazione.it/eugenemallove.htm/
Sono convinto che fino a che non ci renderemo conto che il futuro non sarà del “mega” ma del “mini”, es: no mega centrali, si mini impianti, e cioè finchè non lasceremo che ognuno possa nei propri limiti essere indipendente dal “mega” per la produzione del proprio fabbisogno energetico…….. ai, ai, ai.
Ed aspettate quando tra qualche anno cominceremo a rubarci l’acqua l’un l’altro……. ri ai, ai, ai.
Buon lavoro a tutti, siete forti.
Per Atomo Spento (…)
Caro amico non disperare…vedrai che col petrolio a 100 dollari al barile qualcuno comincerà a ragionare!
Zapatero in Spagna ritira le truppe dall’Iraq ma, anche se è di sinistra, il presidio atomico se lo tiene ben stretto e puo’ cosi vendere crediti di emissioni CO2 agli altri paesi (essendo in regola con il protocollo di Kioto). In Italia invece a parlare bene di nucleare sembra quasi che sei un fascista…ma possibile che anche a sinistra non si possa parlarne in modo adeguato e razionale?
Ci crediamo i più grandi ecologi del mondo perchè non usiamo il nucleare e poi insozziamo l’aria come nessun altro ( i dati che porti tu li ho visti anch’io…sono del mestiere). Investiamo lo 0.9 del PIL in ricerca contro il 4% della Finlandia ( tra l’altro un paese leggermente piu’ ecologico del nostro) che si sta costruendo il suo bel reattore nucleare di potenza SICURO!!! Che sporcaccioni guerrafondai i finlandesi vero? Diamogli una lezione di educazione civica a quei porci!!!
Ahimè, l’Italia è diventato il paese dei falsi ( in bilancio) e ideologici…
Dopo una lezione di politica estera, dal Professore Prodi in caso di “vittoria”ci piacerebbe tanto conoscere pure come intende affrontare la crisi energetica verso cui è proiettata l’Italia grazie ai suoi amici “Verdi”…
” … La domanda di energia è infatti in continuo aumento, più 2,6 per cento nel 2001, più 3 per cento nel 2002 e stiamo parlando di due anni di quasi stagnazione per la nostra economia e dunque anche di risparmio energetico mentre se guardiamo al medio periodo, dal 1980 ad oggi il fabbisogno di elettricità è cresciuto del 40 per cento a fronte di un’offerta aumentata solo del 30 … tanto che da qualche anno siamo saldamente in testa anche alla classifica dei maggiori importatori di elettricità sia nell’Unione europea sia nella più vasta famiglia dei paesi dell’Ocse. Non basta. Il sistema energetico italiano oltre ad essere il più costoso e il meno autosufficiente, è anche il più inquinante dell’intero mondo industrializzato. Insomma, dipendiamo dai reattori nucleari transalpini che hanno gli stessi livelli di sicurezza dei nostri, che invece abbiamo preferito spegnere. Senza con questo metterci al riparo da nuove Chernobyl nell’Est europeo, dove quello della sicurezza è invece un problema serio. A sedici anni dal referendum italiano, il nucleare contribuisce per circa il 18 per cento alla produzione elettrica mondiale, per il 25 per cento a quella dei paesi Ocse e per il 35 per cento nell’Unione europea, dove l’atomo è addirittura la prima fonte di produzione di elettricità. Anzi, secondo l’Ocse nei prossimi cinquant’anni il peso del nucleare è destinato a crescere fino al 25 per cento nel Nordamerica e dal 40 al 60 per cento nell’Europa occidentale e in Giappone. Eppure in Italia il nucleare è ancora un argomento tabù. Per mantenere alta la guardia, c’è poi anche chi periodicamente rivendica la giustezza di quella scelta referendaria… http://www.ideazione.com/settimanale/1.politica/94_26-09-2003/94mensurati.htm
Caro Beppe, sono un ing. nucl. indirizzo impianti (conta!) classe 1952 (conta?), tesi all’Euratom su un’abitazione ‘autonoma’ a 2.000 metri di quota! Già al quart’anno ci era chiaro che a tutto avremmo potuto risponder ‘subito’ (!!!) tranne che al problema delle scorie e che quindi DUE fossero i motivi per abbandonare il nucleare ‘per ora’: il primo la maturità e l’onestà intellettuale dei gestori (tecnici e politici, i primi messi lì dai secondi -come nelle cliniche e nelle università del resto- e tutti con in mente il proprio ‘particulare’ e non il bene di tutti, progenie compresa; allora si valutava che solo i crucchi tedeschi avessero la serietà, il senso del ‘servizio’ nelle cariche pubbliche e la cultura ‘gestionale’ in grado di condurre e mantenere in efficienza un’impianto) ed il SECONDO il fatto che avevamo anche l’idea di come evitare di produrle quelle scorie ma dovessimo ancora terminare dei progetti nuovi. Una leggenda voluta dai barbari americani invece il ‘credo’ imposto che il nucleare dovesse avere i limiti che tuttora ha nella gran maggioranza degli impianti in esercizio. Non creder che dimensione, costi (tutti esclusi quelli ‘nascosti’ delle scorie), sicurezza ed impatto ambientale (esclusi…) non sian da decenni ampiamente risolti anche in realizzazioni ‘commerciali’: è solo una prepotenza dei barbari imporre con l’uso anche della violenza estrema il ‘nuovo petrolio’ di cui anche vorrebbero il monopolio: l’uranio ‘arricchito’ (e guai a chi se lo arricchisce!) polverizzando ogni tecnologia alternativa, economica, semplice, alla portata dei Paesi emergenti. Su queste basi è intellettualmente GIUSTO segare il nucleare. Non lo sarebbe più se POTESSIMO adottare i reattori autofertilizzanti raffreddati a piombo (vedi un aggiornamento su Le Scienze marzo 2005) e che digeriscon di tutto, a cominciare dalle scorie degli altri (appetibili concentrati di energia inespressa ma irrefrenabile, in fondo!) per continuare con il torio eventualmente al posto dell’uranio, di cui è tanto più diffuso. Come a dire un inceneritore che cava energia dal pattume e che, in mancanza, brucia torba o qualsiasi altra cosa non sia un distillato d’energia. Riguardo ai fossili ed alle radiazioni poi, ricordo troppo male per citarli i dati impressionanti delle radiazioni nucleari emesse dagl’impianti a combustibile fossile ma sappi che quando si cava dal sottosuolo qualsiasi cosa, pietre pel calcestruzzo comprese, ci si tira dietro almeno il radon (da cui la raccomandazione d’arieggiare gli ambienti chiusi soprattutto sotterranei nelle case) e che estraendo e bruciando combustibili fossili (carbone in testa) si liberano nell’ambiente circostante materiali radioattivi in quantità di parecchi ordini di grandezza maggiori della peggiore delle centrali russe. La prima delle conclusioni ‘generali’ della mia tesi era che il maggior ‘ritorno’ da un investimento volto a ‘bilanciare’ il bisogno d’energia venisse dal RISPARMIO, in testa l’isolamento termico, dove contener lo spreco costava assai meno che aumentar la disponibilità; una ‘scoperta’ impressionante per chi ‘credeva’ d’essere indispensabile (noi tutti avevamo il ‘fuoco’ dei salvatori del mondo dopo il 1973, c’era del sincero idealismo e tuttora ci sarebbe, ad ‘America’ piacendo! Il genio poi… No, non fatecele progettare nel dettaglio, costruire, figurati, e men che meno gestire, ma ideare soprattutto ed impostare il progetto.. lascia fare, siam dei grandi!). Come per le auto però, dopo aver ridotto dell’80% il loro uso a spese di un probabile 20% di disagio, direbbe Wilfredo Pareto, che Dio l’ascolti, qualcosa si dovrebbe pur produrre, e sarei davvero disonesto intellettualmente se, tenendo per me quel che so anziché tentar di spiegarlo a rischio di incomprensioni, dicessi che un BEL nucleare sarebbe sia la soluzione delle scorie vecchie che una gran bella soluzione, elegante, pulita, sicura, non invasiva e democratica (salvo che non comperare petrolio ed uranio arricchito dagli u.s.a. venga considerato terrorismo e come tale motivo d’esportazione della democrazia, come pare ora si chiamino le guerre, mi tocca di cambiare il dizionario, poveri soldi miei!) non meno delle altre, idroelettrico, geotermico, solare ed eolico, nessuna delle quali dovrebbe mai cancellare le altre. E non è finita qui, di energia ne circola a bizzeffe nelle forme più esotiche, il vero problema è di CAPIRE: che belle le lezioni ‘ecologiche’, che potenza i modelli che già ci insegnavano (Kyoto non venne dal nulla) ‘a porte chiuse’, ché i migliori professori rischiavano persin la vita (vedi il caso Ippolito!) affrontando equanimemente la modellizzazione degl’ecosistemi ‘al di là’ delle conclusioni anche pericolosamente paralizzanti, almeno fino a nuove soluzioni, cui avrebbero portato. Il mare d’Aral è stato prosciugato dai miei colleghi russi; non lo volevano ma non l’avevan previsto, s’eran mossi prima di capire (o li avevan spinti…) la diga di Assuan è una barzelletta, ma noi… sapevamo! E sappiamo quel che NON sappiamo e VOGLIAMO SAPERE, poter studiare, e… poter DIRE, perché la cultura condivisa (siamo in sintonia perfetta) è l’unica nostra fuga in avanti!
Il problema,almeno per quel che riguarda l’Italia,e quindi le misure che intendono adottare le due coalizioni è che noi non siamo autosufficienti a livello energetico e dovremmo diventarlo il prima possibile. La nostra energia elettrica la importiamo dalla Francia in grandissima parte e loro usano delle centrali nucleari dipendere da loro non è il massimo della vita,anzi è uno scempio totale!
Ora,utilizzare il carbone come propone il centro-sinistra mi sembra del tutto fuori discussione,inquina e molto,non ne avremmo abbastanza (non importiamo l’energia ma la materia prima per farla,che gran passo in avanti!) e non è neppure rinnovabile,finirebbe piuttosto in fretta.
Perchè non ritornare sulle nostre (ok ok vostre io nn sapevo nemmeno dire ‘mamma’ nell’86) decisioni e riprendere la via del nucleare? Nemmeno questo ci converrebbe!Lasciando anche da parte il discorso dello stoccaggio delle scorie,che nessuno saprebbe mai dove depositare (già non ce la facciamo con i rifiuti)…noi stiamo pagando ancora per lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari,proprio quelle che volevamo costruire qui…
Sarebbe magnifico,paghiamo per demilirne un po’ qui e pure per costruirne un po’ la,ma il punto è che anche volendo fare uno sforzo del genere dovremmo importare la tecnologia e gli ingegneri dall’estero che sanno come fare per costruirle e renderle operative,perchè qui queste abilità e competenze non esistono più!
Quali dovrebbero essere le nostre fonti allora? Eolica? rovina il paesaggio secondo alcuni. Solare? stessa storia…eppure potremmo primeggiare in questo settore,per lo meno all’interno della UE…
Allora idroelettrica,che cavolo aspettiamo a sfuttare come si deve le nostre acque,non inquinandole,facendoci dare energia,accidenti.
E poi geotermica,in Islanda ci vivono TUTTI quei cavolo di geyser e qui abbiamo a parte larderello abbiamo solo terme?! Cos’hanno in comune queste fonti? Sono infinite a portata di mano e non inquinano NULLA! La soluzione c’è,anzi ce ne sono molte,forse bisogna ficcarle negli occhi dei nostri politici con dei paletti di legno per fargliele vedere?
Mi e’ arrivata questa mail: mi ha sconvolto. Oltre cento anni di guerre, inquinamento, finto progresso.. tutto da buttare. Ci siamo rovinati con le nostre mani. Ci hanno rovinati con le nostre mani. Avevamo la soluzione in mano. Il futuro nel passato. Un mondo migliore, pulito, in cui nessuno ha la possibilita’ di speculare. E abbiamo buttato via tutto. Un principio banale, di cui si parla a scuola sin dalle medie: il campo elettrico terrestre. Un uomo, circa settanta anni fa, era riuscito ad attingere energia dal campo elettrico terrestre. Energia infinita, per tutti, senza cavi, senza contatori, senza generatori, senza bollette. Abbiamo remato cento anni controcorrente. Segue il testo della mail. E’ lunga, e romanzata, ma vale la pena leggerla.
Al fondo ci sono le fonti.
Comincia cosi, facendo riferimento al progetto eolo, la macchina ad aria compressa, centro di scalpori di pochi anni fa. Dice:
“Non e’ la prima auto del genere che viene fatta scomparire. Questa era stata costruita nel 1931 da Nikolas Tesla, uno scienziato piu’ o meno come Albert
Einstein:
L’automobile spinta dall’etere di Nikola Tesla
Di Igor Spajic – tratto da Nexus Gold maggio-giugno 2005
http://www.nexusitalia.com
La città di Buffalo, nel nord dello stato di New York negli USA, fu silenziosa testimone di un fatto straordinario nel corso di una settimana durante l’estate del 1931. Nonostante la depressione economica avesse compromesso la produzione e i commerci, la città nondimeno rimaneva una fucina di attività. Un giorno, tra le migliaia di veicoli che ne percorrevano le vie, una lussuosa automobile si fermò accanto, al marciapiede presso il semaforo di un incrocio. Un passante notò come si trattasse di una berlina Pierce-Arrow ultimo modello, coi fari che s’integravano con grazia nei parafanghi nel tipico stile di questa marca. Quello che caratterizzava l’auto in quella fredda giornata estiva era l’assoluta assenza di emissione di vapore o fumi dal tubo di scarico. Il passante si avvicinò al guidatore e attraverso il finestrino aperto commentò l’assenza di fumi dallo scarico. Il guidatore ringraziò il passante per i complimenti sottolineando che era così perché l’automobile “non aveva motore”.
Questa dichiarazione non è stravagante o maliziosa come potrebbe sembrare. C’era una certa verità in essa. Infatti, la Pierce-Arrow non aveva un motore a combustione interna; aveva invece un motore elettrico. Se l’autista si fosse preoccupato di completare la sua spiegazione al passante, avrebbe potuto dirgli che il motore elettrico non era alimentato da batterie
– da nessun tipo di “carburante”.
L’autista era Petar Savo, e nonostante stesse guidando quell’auto non era il responsabile delle sue incredibili caratteristiche. Queste erano il lavoro dell’unico passeggero, un uomo che Petar Savo conosceva come uno
“zio”: non altri che il genio dell’elettricità Nikola Tesla (1856-1943).
Negli anni ’90 del 19′ secolo Nikola Tesla aveva rivoluzionato il mondo con le sue invenzioni per sfruttare l’elettricità, dandoci il motore elettrico a induzione, la corrente alternata (AC), la radiotelegrafia, il radiocomando a distanza, le lampade a fluorescenza ed altre meraviglie scientifiche. In realtà fu la corrente alternata polifase di Tesla e non la corrente continua di Thomas Edison ad inaugurare la moderna epoca tecnologica.
Tesla non rimase a dormire sugli allori ma continuò a fare scoperte fondamentali nei campi dell’energia e della materia. Scoprì i raggi cosmici decenni prima di Millikan e fu il primo a sviluppare i raggi-X, il tubo a raggi catodici e altri tipi di valvole.
Comunque, la scoperta potenzialmente più significativa di Nikola Tesla fu che l’energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra ed anche attorno ad essa in una zona atmosferica chiamata cavità di Schumann. Essa si estende dalla superficie del pianeta fino alla ionosfera, all’altezza di circa 80 chilometri . Le onde elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre) viaggiano, praticamente senza perdite, verso ogni punto del pianeta. Il sistema di distribuzione dell’energia di Tesla e la sua dedizione alla free energy significavano che con l’appropriato dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell’energia, chiunque nel mondo avrebbe potuto attingere dal suo sistema.
Lo sviluppo di una simile tecnologia rappresentava una minaccia troppo grande per gli enormi interessi di chi produce, distribuisce e vende l’energia elettrica.
La scoperta di Tesla finì con la sospensione dell’appoggio finanziario alle sue ricerche, l’ostracismo da parte della scienza ufficiale e la graduale rimozione del suo nome dai libri di storia. Dalla posizione di superstar della scienza nel 1895, Tesla nel 1917 era virtualmente un “signor nessuno”, costretto a piccoli esperimenti scientifici in solitudine. Nei suoi incontri annuali con la stampa in occasione del suo compleanno, una figura sottile nel cappotto aperto di stile anteguerra avrebbe annunciato ai giornalisti le scoperte e gli sviluppi delle sue idee. Era un triste miscuglio di ego e genio frustrato.
Nel 1931, Nikola Tesla compì 75 anni. In una rara dimostrazione di omaggio da parte dei media, la rivista Time gli dedicò la copertina e un profilo biografico. L’anziano ingegnere e scienziato appariva emaciato anche se non sofferente, i suoi capelli ancora di un nero lucido e lo stesso sguardo lontano nei suoi occhi di sognatore.
Le Auto Elettriche Rimangono Indietro
All’inizio del ventesimo secolo, per le automobili elettriche le prospettive erano luminose. Futuristi come Jules Verne avevano anticipato veicoli elettrici alimentati da batterie che erano meccanicamente più semplici, silenziosi, inodori, facili da adoperare e con meno problemi di qualunque automobile con motore a benzina.
Nell’automobile con motore a benzina occorreva regolare la valvola a farfalla, l’anticipo dell’accensione, pompare sull’acceleratore e far girare il motore con una manovella. In un’auto elettrica bastava soltanto girare una chiave e premere l’acceleratore. Rilasciando l’acceleratore l’auto rallentava immediatamente.
Se necessario, in un’epoca in cui vi erano poche officine per auto, un normale elettricista poteva eseguire la manutenzione del semplice motore a corrente continua. Non vi era olio da cambiare, né radiatore da riempire, né pompe della benzina o dell’acqua da sistemare, nessun problema di carburazione, nessuna marmitta che si arrugginiva, nessun differenziale o trasmissione da controllare, e nessun inquinamento! Il grasso e l’olio erano limitati a un paio di cuscinetti a sfere del motore elettrico e ad alcuni raccordi del telaio.
Per le loro consegne i grandi magazzini impiegavano camion elettrici. I medici iniziarono a recarsi alle visite al domicilio dei pazienti con “l’elettrica”, sostituendo il proprio cavallo e calesse con qualcosa di altrettanto semplice da mantenere. Le donne preferivano le auto elettriche per la facilità di guida. Poiché le vetture elettriche erano limitate in velocità e autonomia dalle loro batterie, diventarono popolari come trasporti cittadini.
Al di fuori delle città, le strade dell’America di allora erano così primitive che diventarono riservate ai veicoli con motore a combustione interna, più veloci, con autonomia maggiore e in rapido progresso. Così, negli USA vi fu una specie di età dell’oro per i veicoli elettrici dopo che il resto del mondo iniziò ad abbandonarli. Detroit Electric, Columbia, Baker, Rauch & Lang e Woods furono le principali aziende tra quelle che producevano questo tipo di veicoli elettrici; si svilupparono nella loro nicchia di mercato con una serie di carrozzerie formali, spesso eleganti.
Il tallone d’Achille delle vetture elettriche, comunque, fu sempre la densità energetica delle sue batterie, ovvero la sua scarsità. Le batterie erano dei tipo al piombo, pesanti e ingombranti, e sottraevano molto spazio prezioso. Il peso eccessivo riduceva la maneggevolezza e limitava le prestazioni, anche per gli standard di quegli anni. I veicoli elettrici non potevano superare i 70- 80 Km/h , poiché a queste velocità la batteria si poteva distruggere in un attimo. Spunti attorno ai 60 Km/h si potevano sostenere per tempi brevissimi, e la tipica gamma di velocità dei percorsi era di 25- 35 Km/h . Le batterie richiedevano ricariche ogni notte e l’autonomia massima superava difficilmente i 160 chilometri . Nessun costruttore di veicoli aveva mai installato un generatore elettrico di corrente continua, che avrebbe potuto restituire piccole quantità di energia alle batterie mentre il veicolo era in movimento, aumentandone così l’autonomia. Vi furono promesse su future potenti batterie innovative sin dai tempi di Edison, ma alla fine non se ne vide traccia.
Non appena la velocità e l’affidabilità delle automobili a benzina migliorarono, le auto elettriche furono abbandonate e rimasero le preferite dai pensionati e dalle signore anziane. L’introduzione della messa in moto elettrica nelle auto a benzina mise il chiodo finale alla bara delle auto elettriche.
La Comparsa di Nikola Tesla
Negli anni ’60 un ingegnere aeronautico di nome Derek Alilers incontrò Petar Savo e sviluppò una lunga amicizia con lui. Durante il loro sodalizio durato dieci anni, Savo gli parlò del suo illustre “zio” Nikola Tesla e delle sue realizzazioni negli anni ’30. (Savo era un giovane parente di Tesla anche se non un nipote, ma si riferiva a lui come “zio”.)
Nel 1930 Nikola Tesla chiese a suo “nipote” Petar Savo di venire a New York. Savo (nato in Jugoslavia nel 1899, quindi 43 anni più giovane di
Tesla) era stato nell’esercito austriaco ed era un esperto pilota, così colse fervidamente l’opportunità di lasciare la Jugoslavia (paese natale di Nikola Tesla). Si trasferì negli USA stabilendosi a New York.
Nel 1967, in una serie di interviste, Savo descrisse la sua parte nell’episodio dell’auto elettrica di Tesla.
Durante l’estate del 1931, Tesla invitò Savo a Buffalo, nello stato di New York, per mostrargli e collaudare un nuovo tipo di automobile che aveva sviluppato di tasca sua. Casualmente, Buffalo è vicina alle cascate del Niagara – dove era entrata in funzione nel 1895 la stazione idroelettrica a corrente alternata di Tesla che lo aveva innalzato al culmine della stima da parte della scienza ortodossa. La Westinghouse Electric e la Pierce-Arrow avevano preparato questa automobile elettrica sperimentale seguendo le indicazioni di Tesla. (George Westinghouse aveva acquistato da Tesla i brevetti sulla corrente alternata per 15 milioni di dollari all’inizio del 20′ secolo.)
La Pierce-Arrow adesso era posseduta e finanziata dalla Studebacker Corporation, e utilizzò questo solido appoggio finanziario per lanciare una serie di innovazioni. Tra il 1928 e il 1933 l ‘azienda automobilistica presentò nuovi modelli con motori ad 8 cilindri in linea e 12 cilindri a V, i futuristici prototipi Silver Arrows, nuovi stili e miglioramenti di tecnica ingegneristica. La clientela reagì positivamente e le vendite della Pierce-Arrow aumentarono la quota aziendale nel mercato delle auto di lusso, nonostante nel 1930 quest’ultimo fosse in diminuzione. In una situazione così positiva, progetti “puramente teorici” come l’auto elettrica di Tesla erano all’interno di questa sfera concettuale. Nella tradizionale mistura di arroganza e ingenuità dell’azienda, niente sembrava impossibile.
Così, per le sperimentazioni era stata selezionata una Pierce-Arrow Eight del 1931, proveniente dall’area di collaudo dell’azienda a Buffalo, nello stato di New York. Il suo motore a combustione interna era stato rimosso, lasciando intatti la frizione, il cambio e la trasmissione verso l’asse posteriore. La normale batteria da 12 volt rimase al suo posto, ma alla trasmissione era stato accoppiato un motore elettrico da 80 cavalli.
Tradizionalmente, le auto elettriche montavano motori a corrente continua alimentati da batterie, dato che quella continua è il solo tipo di corrente che le batterie possono fornire. Si sarebbe potuto utilizzare un convertitore corrente continua/corrente alternata, ma a quei tempi tali dispositivi erano troppo ingombranti per essere montati su un’automobile.
Il crepuscolo delle auto elettriche era già passato da tempo, ma questa Pierce-Arrow non venne dotata di un semplice motore a corrente continua. Si trattava di un motore elettrico a corrente alternata progettato per raggiungere 1.800 giri al minuto. Il motore era lungo 102 centimetri con un diametro di 76, senza spazzole e raffreddato ad aria per mezzo di una ventola frontale, e presentava due terminali di alimentazione indirizzati sotto il cruscotto ma lasciati senza collegamento. Tesla non disse chi costruì il motore elettrico, ma si ritiene che fu una divisione della Westinghouse. Sul retro dell’automobile era stata fissata un’antenna di 1,83 metri .
L’Affare “Etere-Arrow”
Petar Savo raggiunse il suo famoso parente, come quest’ultimo gli aveva chiesto, e a New York salirono assieme su un treno diretto verso il nord dello stato omonimo. Durante il viaggio l’inventore non commentò la natura dell’esperimento.
Arrivati a Buffalo, si recarono presso un piccolo garage dove trovarono la nuova Pierce-Arrow. Il Dr. Tesla sollevò il cofano e fece qualche regolazione sul motore elettrico a corrente alternata sistemato al suo interno. In seguito si recarono a predisporre gli strumenti di Tesla. Nella camera di un hotel delle vicinanze il genio dell’elettricità si mise a montare il suo dispositivo. In una valigia a forma di cassetta si era portato dietro 12 valvole termoioniche. Savo descrisse le valvole “di costruzione curiosa”, sebbene in seguito almeno tre di esse siano state identificate come valvole rettificatrici 70L7-GT. Furono inserite in un dispositivo contenuto in una scatola lunga 61 centimetri , larga 30,5 e alta 15. Non era più grande di un ricevitore radio ad onde corte. Al suo interno era predisposto tutto il circuito elettronico comprese le 12 valvole, i cablaggi e le resistenze. Due terminali da 6 millimetri di diametro e della lunghezza di 7,6 centimetri sembravano essere le connessioni per quelli del motore.
Ritornati all’auto del l’esperimento, misero il contenitore in una posizione predisposta sotto il cruscotto dalla parte del passeggero. Tesla inserì i due collegamenti controllando un voltmetro.
“Ora abbiamo l’energia”, dichiarò, porgendo la chiave d’accensione a suo nipote. Sul cruscotto vi erano ulteriori strumenti che visualizzavano valori che Tesla non spiegò.
Dietro richiesta dello zio, Savo mise in moto. “Il motore è partito”, disse Tesla. Savo non sentiva alcun rumore. Nonostante ciò, col pioniere dell’elettricità sul sedile del passeggero, Savo selezionò una marcia, premette sull’acceleratore e portò fuori l’automobile.
Quel giorno Petar Savo guidò questo veicolo senza combustibile per lungo tempo, per circa 80 chilometri attorno a Buffalo, avanti e indietro nella campagna. Con un tachimetro calibrato a 190 chilometri orari a fondo scala, la Pierce-Arrow venne spinta fino a 145 km/h , e sempre con lo stesso livello di silenziosità del motore.
Mentre percorrevano la campagna Tesla diventava sempre più disteso e fiducioso sulla sua invenzione; cominciò così a confidare a suo nipote alcuni suoi segreti. Quel dispositivo poteva alimentare le richieste di energia del veicolo per sempre, ma poteva addirittura soddisfare il fabbisogno energetico di un’abitazione – e con energia in avanzo.
Pur se riluttante, inizialmente, a spiegarne i principi di funzionamento, Tesla dichiarò che il suo dispositivo era semplicemente un ricevitore per una “misteriosa radiazione, che proviene dall’etere” la quale “era disponibile in quantità illimitata”.
Riflettendo, mormorò che “il genere umano dovrebbe essere molto grato per la sua presenza”.
Nel corso dei successivi otto giorni Tesla e Savo provarono la Pierce-Arrow in percorsi urbani ed extraurbani, dalle velocità estremamente lente ai 150 chilometri all’ora. Le prestazioni erano analoghe a quelle di qualunque potente automobile pluricilindrica dell’epoca, compresa la stessa Pierce Eight col motore da 6.000 cc di cilindrata e 125 cavalli di potenza.
Tesla raccontò a Savo che presto il ricevitore di energia sarebbe stato utilizzato per la propulsione di treni, natanti, velivoli e automobili.
Alla fine della sperimentazione, l’inventore e il suo autista consegnarono l’automobile in un luogo segreto, concordato in precedenza – il vecchio granaio di una fattoria a circa 30 chilometri da Buffalo. Lasciarono l’auto sul posto, ma Tesla si portò dietro il suo dispositivo ricevitore e la chiave d’accensione.
Questo romanzesco aspetto dell’affare continuò. Petar Savo raccolse delle indiscrezioni secondo le quali una segretaria aveva parlato delle prove segrete ed era stata licenziata. Ciò spiegherebbe un impreciso resoconto sulle sperimentazioni che apparve su diversi quotidiani.
Quando chiesero a Tesla da dove arrivasse l’energia, data l’evidente assenza di batterie, egli rispose riluttante: “Dall’etere tutto attorno a noi”.
Alcuni suggerirono che Tesla fosse pazzo e in qualche modo collegato a forze sinistre e occulte. Tesla fu incensato. Rientrò assieme alla sua scatola misteriosa al suo laboratorio di New York. Terminò così la breve esperienza di Tesla nel mondo dell’automobile.
Questo incidente dell’infrazione nella sicurezza può essere apocrifo, dato che Tesla non disdegnava di utilizzare la pubblicità per promuovere le sue idee ed invenzioni, sebbene quando questi dispositivi mettevano in pericolo lo status quo dell’industria egli aveva ogni buona ragione per essere circospetto nei suoi rapporti.
L’azienda Pierce-Arrow aveva già toccato il culmine del suo successo nel 1930. Nel 1931 era in calo. Nel 1932 l ‘azienda perse 3 milioni di dollari. Nel 1933 vi furono problemi amministrativi anche nell’azienda madre Studebacker che vacillò sull’orlo della liquidazione. L’interesse passò dall’innovazione alla pura sopravvivenza, e qui la Pierce-Arrow abbandona il nostro racconto.
Un mistero all’interno di un enigma
Circa un mese dopo la pubblicazione dell’episodio, Petar Savo ricevette una telefonata da Lee DeForest, un amico di Tesla e pioniere nello sviluppo delle valvole termoioniche. Egli chiese a Savo se i test lo avessero soddisfatto. Savo rispose con entusiasmo e DeForest lodò Tesla come il più grande scienziato vivente al mondo.
In seguito, Savo chiese a suo “zio” sugli sviluppi del ricevitore energetico in altre applicazioni. Tesla rispose che era in contatto con uno dei principali cantieri nautici per realizzare una nave con un dispositivo simile a quello dell’automobile elettrica sperimentale. Tuttavia, non gli si potevano chiedere maggiori dettagli dato che era ipersensibile riguardo alla sicurezza del suo dispositivo – e non si può dargli torto. In passato, potenti interessi avevano cercato di ostracizzare Tesla, ostacolando ogni suo sforzo per promuovere ed applicare le proprie tecnologie.
Chi scrive non è a conoscenza di alcun documento pubblico che descriva un esperimento nautico, o se quest’ultimo accadde. Non venne divulgata alcuna informazione.
Il New York Daily News del 2 aprile 1934 riportava un articolo intitolato “Il sogno di Tesla di un’energia senza fili vicino alla realtà”, che descriveva un “esperimento programmato per spingere un’automobile utilizzando la trasmissione senza fili di energia elettrica”. Questo successe dopo l’episodio e non vi era menzione di “free energy”.
Nel periodo in cui l’automobile dovrebbe essere stata svelata, la Westinghouse Corporation , sotto la presidenza di F. A. Merrick, pagò per la sistemazione di Tesla al New Yorker, il più nuovo e lussuoso hotel di New York. In esso l’anziano scienziato visse gratuitamente per tutto il resto della sua vita. Tesla venne anche reclutato dalla Westinghouse per ricerche non ben specificate sulle trasmissioni senza fili ed egli interruppe le sue dichiarazioni pubbliche sui raggi cosmici.
Forse che la Westinghouse comprò il riluttante silenzio di Tesla sulle sue scoperte free energy? Oppure venne finanziato per proseguire dei progetti segreti talmente speculativi da non costituire una minaccia per il complesso industriale nell’immediato futuro? Cala il sipario su un mistero all’interno di un enigma.”
Riferimenti
– Abram, Arthur, “The Forgotten Art of Electric-Powered Automobiles”, The Cormorant, bollettino del Packard Club (data sconosciuta)
– Intervista di Derek Ahiers a Petar Savo, 16 settembre 1967 (dagli archivi di Ralph Bergstrasser)
– Childress, David H., The Fantastic Inventions of Nikola Tesla, Adventures Unlimited Press, Illinois , 1993, ISBN l932813-19-4
– Childress, David H. (ed.), The Tesla Papers, Adventures Unlimited Press, Illinois , 2000, ISBN 0-932813-86-0
– Decker, Jerry, “Tesla’s Electric Car – The Moray Version”, KeelyNet BBS, postato il 31 gennaio 1993
– Extraordinary Technology, vol. 1, nr. 2, aprile/maggio/giugno 2003
– Greene, A.C., “The Electric Auto That Almost Triumphed”, Dallas Morning News, 24 gennaio 1993
– Nieper, Hans A., Revolution in Technology, Medicine and Society, MIT Verlag, Oldenburg, 1985, ISBN 3-925188-07-X (inizialmente pubblicato in Germania come Revolution in Technik, Medizin, Gesellschaft, 1981)
– Siefer, Marc I., Wizard. The Life and Times of Nikola Tesla, Birch Lane Press/Carol Publishing Group, NJ, 1996, ISBN 1-55972-329-7
– Seife, C., “Running on Empty”, New Scientist, 25 aprile 1998
– Southward Car Museum Trust Inc., The illustrated Motor Vehicle Collection, Paraparaumu, Nuova Zelanda, ISBN 0-47305583-X
– TFC Books FAQ, http://www.tfcbooks.com/tesiafaq e Vassilatos, Gerry, “Tesla’s Electric Car, KeelyNet BBS
La mail era firmata in questo modo:
http://www.disinformazione.it
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il problema delle pompe di calore è:
-basso rendimento con temperature vicino o sotto alla zero e con alti tassi di umidità,
– costi notevolmente + alti rispetto alle caldaie
– costo delle energia elettrica 3 volte superiore a quella del metano
– ora con caldaie a condensazione il rendimento delle caldaie è amentato di circa un 15-20%
– la pompa di calore fa romure
ecc…. ecc….
Risposta ad Antonio Scalisi:
Grazie per l’interesse dimostrato verso le pompe di calore elettriche, ti devo però togliere un’illusione: le pompe di calore elettriche sono efficaci per produrre calore (…acqua calda per uso riscaldamento fino ca. 55°C) con rendimenti elevatissimi (con 1KWh elettrico si producono fino 5 KWh termici)ma non produrranno mai neanche 1 Watt di energia elettrica. Ma non importa, un’alloggio da 150 mq consuma in media in un anno 16.000 kWh termici e ca. 3.000 kWh elettrici, è nel riscaldamento che si deve risparmiare non tanto nel consumo elettrico! Lo spreco enorme (ambientale e di costi) è bruciare combustibili con temperatura di fiamma tra 800 e 1200°C per scaldare ambienti a 20°C.
Noi siamo abituati a credere che per riscaldare non si possa che bruciare qualcosa, completamente falso, la termodinamica (ciclo di Carnot) ci insegna che il calore si può “concentrare e trasportare”: da una massa a bassa temperatura (p.es. il mare) si può estrarre calore e scaldare una massa più piccola per portarla ad una temperatura elevata (p.es. l’acqua di un impianto).
Si può quindi estrarre calore da un secchio di acqua fredda (10°C) e trasferirlo ad un bicchiere affinchè diventi bollente? La risposta è si, purchè si utilizzi una seppur piccola percentuale di energia meccanica o elettrica (compressore).
E’ possibile riscaldare i condomini che intendi ma attenzione ai requisiti dell’impianto: i condomini devono essere ben coibentati (non ha senso avere una grande pompa di calore per coprire le perdite da muri e finestre non coibentate) meglio una piccola pompa di calore ed edifici a bassa dispersione, inoltre gli impianti devono essere preferibilmente a bassa temperatura (pavimento radiante o radiatori per bassa temperatura). Esistono anche grandi pompe di calore abbinate a motori diesel o a gas per essere svincolate dalla rete elettrica, hanno una resa DOPPIA rispetto le comuni caldaie.
All’estero ce ne sono centinaia, in Germania e Svizzera tutte le piscina coperte sono riscaldate in questo modo.
Più pompe di calore elettriche significa più centrali elettriche? Assolutamente no, in Germania ci sono diverse centinaia di migliaia di pompe di calore elettriche e non hanno costruito centrali aggiuntive nonostante abbiano comunque anche loro problemi di potenza. Come hanno fatto? Semplice, le pompe di calore girano in orari prestabiliti saltando le quelle poche ore di punta critiche per la rete elettrica.
Le reti elettriche digitali servono anche a questo.
Perchè non si installano pompe di calore in Italia? Mancano tecnici preparati, manca la promozione (meno tasse e più informazione) da parte degli enti pubblici, manca la sensibilità e cultura degli utenti (chi ha i mezzi preferisce acquistare una barca e non un sistema di risparmio energetico), oltre al fatto che il risparmio energetico non interessa a chi vende idrocarburi e a chi incassa le relative tasse.
Armati di coraggio e vai avanti, visita i siti internet dedicati, non ti scoraggiare, io di pompe di calore ne ho installate 500 nei primi anni 80 prima che cominciasse la campagna del metano.
Mi chiamo Stefano Fontana, responsabile di una società che si occupa di vendere sistemi a basso consumo per la produzione di energia (elettrica, termica e frigorifera).
Scrivo perchè ho notato che ultimamente si è molto parlato e si sono fatti diversi speciali sull’argomento dei problemi dell’energia; ma, questo problema, non è nato certo recentemente ma esiste già da diverso tempo fin, secondo me, da quando una volta rinunciato al nucleare.
Perché allora solo adesso se ne parla? Forse perché adesso l’opinione pubblica è diventata più attenta ed allora si vuole far vedere (per le elezioni) che è un problema ben presente nei partiti politici?
Figuriamoci che autorizzeranno, per problemi di rifornimento di metano, l’utilizzo degli olicombustibili (incredibile!!!!!) ; poi facciamo le targhe alterne per il troppo inquinamento.
Non capisco perchè, paesi come la Finlandia che addirittura ha dei periodi lunghi con pochissima luce possa essere più avanzata dell’Italia (il paese del sole) nello sfruttamento dell’energia solare; non capisco come altri paesi europei, come la Germania siano più avanzati dell’Italia nell’utilizzo dei piccoli sistemi di cogenerazione (produzione di energia elettrica e termica contemporanea); non capisco perché l’Italia, quando si tratta di ambiente, sia sempre indietro rispetto agli altri paesi europei.
E’ da diversi anni che mi occupo di sistemi alternativi a basso consumo energetico ed ho sempre trovato tante difficoltà sia psicologiche che burocratiche, molte volte ho incontrato tecnici statali con la responsabilità di autorizzare i progetti che non conoscevano la materia anche se, ultimamente, c’è stato un cambiamento di rotta ma, le difficoltà rimangono.
Secondo me è inutile parlare di problemi di inquinamento, di rifornimento di combustibile se, poi, uno si trova ad affrontare un sistema che invece di aiutarlo nell’approccio alle fonti di energia alternative, lo ostacola.
Per questo le dico di continuoare così.
Saluti.
vorrei segnale che il nuovo reattore a fusione nucleare, noto con il nome Iter, utilizza un combustibile composto da isotopi dell’idrogeno (deuterio e trizio). questi nuovi reattori, al contrario di quelli esistenti, a fusione sono sicuri in quanto non ci sono rischi di esplosione. infine come scarto la fusione produce solo elio, un gas inoffensivo, e neutroni, che saranno resi innocui scegliendo i materiali adatti per le pareti del reattore. la convenienza di questo reattore è che una tonnellata di combustibile (come detto prima deuterio e trizio)produce tanta energia quanto otto milioni di tonnellate di petrolio. il deuterio si trova nell’acqua (33 grammi ogni metro cubo di acqua di mare), mentre il trizio si fabbrica a partire dal litio, anch’esso presente nell’acqua.
il tempo previsto per gestire al meglio questa nuova tecnologia è di 50 anni!
Il nucleare è roba di 70 anni fa. Pensare al futuro non è proprio possibile?
Senza le lobby del petrolio oggi viaggeremo ad acqua, sole e vento!
Volevo chiedere a Marco List un chiarimento.
Il 24 ago egli dice: “Con l’energia elettrica si possono invece azionare DA OGGI pulite ed efficienti pompe di calore con rendimenti fino a COP 5 (1KWH elettrico rende 5 KWH come calore)!”.
Questo riaccende le speranze di un mio “progetto nel cassetto” che illustro brevemente: abito a Genova in un condominio di 5 palazzi da 7 piani ciascuno (tot 120 famiglie), riscaldamento ed acqua centralizzati: da anni mi chiedo, ma possibile che con le fuel cells (a genova c’e Ansaldo Fuel Cells n.d.r.) il nostro condominio non possa sostituire sta maledetta caldaia e in piu anche diventare autoproduttore di energia elettrica? Mi rispondevo di no perche’ ricordavo che usare enegia elettrica per produrre calore era una bestemmia. Ma Marco mi riaccende le speranze. Si puo’ approfondire?
Grazie
vorrei semplicemente far notare che la finlandia, una delle nazione al mondo con le leggi ambientali piu’ severe, ha recemente approvato la costruzione di un nuovo impianto nucleare definito EPR (European Pressurised Reactor).
Caro Beppe mi potresti spiegare perche’, se il nucleare fa cosi schifo come dici, una nazione cosi attenta alle politiche ambientali ha fatto questa scelta?
ciao e grazie per l attenzione
Gianluigi
Caro Beppe! Sei un grande! Ci vorrebbero qualche centinaio di Beppi Grilli con vita eterna… L’ultima frase che hai detto però mi dà da pensare… Anche con i referendum decidiamo direttamente ma ci influenzano talmente attraverso i loro TG… Finische che, la maggioranza, vota quello che vogliono loro con la differenza che ufficialmente abbiamo scelto noi: quindi siamo cornuti e mazziati. E dopo non sai più nemmeno con chi prendertela se le cose van male! Questo tipo di democrazia che dicevi si potrà attuare solo creando cultura nella popolazione. Non è cambiando politici o regole elettorali che si arriva alla svolta ma cambiando mentalità. Purtroppo è un processo che richiede tempo, una forse due generazioni (a patto di iniziare) però siamo già in piena crisi idealistico-sociale e servirebbe cambiare “registro” subito.
Il Dio denaro piu’ potente del nostro Dio?
Rifletti: di chi e’ la nostra vita? Di sicuro non nostra e quei quintali di carta straccia chiamata moneta diventaranno polvere, per inquinare meno una casa automobilistica ha immesso sul mercato ora finalmente anche Italiano un’auto ibrida che regolarmente guido tutti i giorni perche’ l’ho acquistata, aspettando quella di Beppe a vapore acqueo,e’ un Ibrida ed a 2 motori uno elettrico e uno a scoppio termico in euro 5, indi produco l’89 per cento in meno di gas responsabili del cambiamento del nostro amato ecosistema dove ci viviamo tutti belli e brutti, l’auto non si mette in moto ma cammina spenta… gestendo il motore termico da se’ e accendendosi quando le condizioni di guida lo richiedono mentre il fase di rilascio dell’accelleratore l’energia cinetica delle ruote ricarica la batteria piccola
agli idruri mantenendo sempre un ottimo stato di carica ottimale. In citta’ sei un eletto fortunato perche’ si guida spenti…..una goccia nel mare direte, ma io ci credo e amo tanto questa terra.
Purtroppo il nucleare è necessario altrimenti abbiamo come mestiere solo il valore aggiunto più misero del mondo: il turismo (tutti camerieri, cuochi e bagnini). Gli svantaggi del nucleare menzionati da Beppe sono indubbi ma esiste un crimine 1.000.000 di volte più orrendo: bruciare petrolio al ritmo di una petroliera ogni 30 minuti e in aggiunta consumare carbone 2 volte tanto, oltre allo spreco un inquinamento inimmaginabile.
Il nucleare deve accompagnare l’utilizzo delle energie rinnovabili per una sostituzione del consumo di petrolio per produrre energia elettrica e, ATTENZIONE, anche per sostituire gas/gasolio per uso riscaldamento! Bruciare quantità massicce di combustibili preziosi per scaldare le nostre casa a 20°C è CRIMINALE!! Con l’energia elettrica si possono invece azionare DA OGGI pulite ed efficienti pompe di calore con rendimenti fino a COP 5 (1KWH elettrico rende 5 KWH come calore)!
La tecnica è molto più avanti delle scelte politiche e delle alternative che la gente comune conosce. Solo che le scelte tecniche vengono privilegiate nelle nazioni a cultura scientifica (centro / nord europa) dove che le utilizza ha interesse a c0onoscerle e a sceglierele. Qui da noi, umanisti (medici, avocati, notai, professori, deputati, ecc) le tecnologie non interessano se non a fine propagandistico e quindi strumento politico per arrivare o rimanere al potere (vedi referendum sul nucleare), inoltre il monopolio dei combustibili (ENI) fa comodo per tanti finanziamenti sottobanco.
Il nucleare è antieconomico? Non è meglio investire p.es. 10 miliardi di euro per le centrali (soldi per le nostre imprese) che versarne p.es. 5 miliardi ai paesi arabi per un petrolio in via di esaurimento? Da che parte siete?
Il nucleare è pericoloso? Ma certo che lo è, ma non deve essere qusto l’ostacolo per chi deve renderlo sicuro, altrimenti non andremmo neanche in automobile.
Se qualcuno mi fa un’offerta di lavoro per andare a lavorare in una centrale termonucleare ci vado di corsa, io e mia moglie. Aspetto un’offerta.
BASTAAAAAAA! Voglio aria pulita. Basta con il petrolio, il gas, il carbone, la NUCLEARE, il diesel, polveri sottili, il consumismo, i politici……. Cerchiamo di crearci la nostra ARIA PULITA partendo dai panneli solari (non è da escludere anche l’energia eolica), io mi sto già informando per come installarli sul tetto di casa mia. Oltre a questo vogliamo queste benedette macchine a idrogeno. Se ci fosse qualche ingegnere in giro con le controp…e creerebbe anche un’automobile che funziona con la m…a, basta studiarci su! Pultroppo il Dio denaro e diventato più potente del nostro Dio!
staranno esagerando il berlusca lo scajola & Co.?
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/08_Agosto/22/scorie.shtml
Per Matteo Martini:
“Come mai una centrale del genere non l’hanno ancora costruita in India/Brasile/Australia/Messico?
Tutti cretini?”
Perché bisogna essere capaci (v. Rubbia/progetto Archimede – http://www.enel.it/eventi/priolo/progettoArchimede.asp?m=2 )
Perché bisogna averne voglia (spesi 70 miliardi di dollari in ricerca sul nucleare, 10 miliardi per le rinnovabili – world-nuclear.org/info/inf68.htm ).
Comunque qualche tentativo lo stanno facendo:
Torre solare nel deserto australiano, un chilometro di altezza, 5 chilometri quadrati di vetri, 200 MW di energia.
http://www.enviromission.com.au/solar-mission-project/solar-mission.htm
Centrale solare concentrazione da 500 MW abbinata a motori Stirling in California
http://www.renewableenergyaccess.com/rea/news/story?id=35263
Per Gaetano Subbacchi:
” Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”
Come mai una centrale del genere non l` hanno ancora costruita in India/Brasile/Australia/Messico?
Tutti cretini?
Approposito dei costi cito ancora Rubbia sul solare termodinamico (non foftovoltaico):
“Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell’impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un’energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”.
“Si stima che la quantità di uranio disponibile sul pianeta ammonti a 4 milioni tonnellate.
Nel mondo, il consumo annuale di uranio delle centrali nucleari è stato valutato pari a circa 60.000 tonnellate.
Oggi, la potenza nucleare installata è di 350 gigawatts, cioè circa il 3 % dell’energia prodotta nel mondo.
Per ridurre del 50% le emissioni di anidride carbonica, sarebbe necessario costruire parecchie migliaia di nuovi reattori.
Questi esaurirebbero le riserve mondiali di uranio, in meno di cinque anni.”
( http://www.mybestlife.com/ambiente/News/07052002_energia_nucleare_avvenire.htm )
L` energia solare ad oggi non e` competitiva economicamente con le tradizionali fonti di energia
Per l’amico Gaetano Subacchi e tutti gli altri amici del Forum.
Il Prof.Rubbia oltre che ispiratore del progetto italiano del solare termodinamico ( l’impianto dimostrativo dovrebbe partire a Priolo…salvo pastoie politiche e/o mafiose di vario tipo) è anche l’ispiratore del progetto ADS che rappresenta una interessante e valida soluzione al problema dello stoccaggio di scorie nucleari con tempi di decadimento geologici.
Questo per dire che uno scienziato serio agisce a 360° e non ha preclusioni ideologiche e/o politiche verso nessun tipo di tecnologia. Semplicemente cerca di risolvere i problemi posti dai cittadini e dalla società nel suo insieme.
Tornando a noi un reattore ADS accoppiato ai reattori di quarta generazione a ciclo del combustibile chiuso rappresenta, insieme alla fusione termonucleare controllata, il cardine della ricerca nel settore della tecnologia nucleare sostenibile.
Mi permetto di riportare un paio di citazioni prese dal documento “Calore ad alta temperatura ed Energia Solare” edito dall’ENEA e scaricabile dal sito:
1-
“…nella nicchia creata dall’evoluzione
epidemica delle tecnologie attuali,
è prevista l’apparizione e la crescita
di una nuova forma di energia,
per la quale l’energia solare è la più
accreditata candidata, eventualmente
seguita da un’altra nuova ipotetica
tecnologia, che potrebbe essere un
nuovo nucleare (fissione o fusione).
La conclusione è rafforzata dal fatto
che, nel futuro, soltanto il sole e una
rinnovata fonte di origine nucleare
hanno potenzialità di contributo energetico
tali da sostenere l’enorme domanda
di energia primaria, aggiuntiva
a quella dei combustibili fossili, i quali
evidentemente dovrebbero continuare
a seguire la loro curva epidemica.”
2-
“Uno dei problemi fondamentali sarà
la produzione di idrogeno su larga
scala a costi competitivi ed in modo
sostenibile. Ciò significa l’uso di acqua
come materia prima e di una fonte
energetica primaria che non produca
gas serra. Le due opzioni possibili
sono ad oggi, per le fonti primarie,
il ricorso all’energia solare concentrata
ovvero all’uso dell’energ i a
nucleare con reattori nucleari di nuova
generazione.”
Aggiungo io e concludo con un evviva l’energia solare che a me piace moltissimo insieme al risparmio energetico!
Ma anche i dati stessi della tabella di Beppe e tutte le previsioni dei massimi organismi internazionali preposti sugli scenari futuri ci dicono che le fonti rinnovabili, nonostante il loro straordinario sviluppo, purtroppo non bastano.
Dobbiamo renderci conto che la situazione dei gas serra nell’atmosfera si sta avvicinando al punto di non ritorno e che quindi occorre fare in fretta ed avere un approccio razionale al problema.
Saluti
Per Gaetano Subbacchi:
Deduco quindi è un problema di soldi, non di spazio. Ma in fondo 500 dollari per kW mi sembra un’offerta generosa. Io ci starei.
MM
Non e` un problema di soldi.
E` un problema di moooooooltissimi soldi
Per Gaetano Subbacchi:
Ricapitolando:
Oggi abbiamo bisogno di circa 13 TW. Nel 2050, di circa 30 TW. Perciò nei prossimi 45 anni dovremmo investire circa 335 miliardi di dollari all’anno. Non mi sembra una tragedia se pensiamo che 15 000 miliardi di dollari sono i soldi spesi nel mondo per gli armamenti in 15 anni (circa 1000 miliardi di dollari all’anno).
MM
Dovrei andare a fondo dei calcoli e onestamente non ho tempo.
Tieni presente che i pannelli oggi hanno una vita media di 20 anni per cui il calcolo che fai tu lo devi ammortizzare su 20 anni ( i pannelli non sono eterni ).
Poi devi tener conto che i calcoli da me proposti parlano di picco di energia, se devi installare dei pannelli solari questi la sera non funzionano a pieno per cui la capacita` installata deve essere maggiore.
Tieni inoltre presente che la rendita dei pannelli e` teorica e che ci sono delle ( grosse ) perdite di carico nello spostare l` energia.
Cosa ancora piu` importante, io ho assunto del tutto arbitrariamente che il costo dei pannelli diventi un decimo con la produzione di massa, probabilmente questo non succedera`.
Per Gaetano Subbacchi:
Per fare un paragone dei costi cito questo articolo:
“Nel Regno Unito ad esempio i costi di costruzione di una centrale nucleare assommano a 1.828 $/kW a cui vanno aggiunti 420 $/kW di interessi passivi durante la costruzione (fonte OCSE-NEA). A titolo di confronto un Ciclo Combinato a gas viaggia ormai intorno ai 500
MM
Ti dico solo che il costo del solare oggi come oggi e` dalle 3 alle 5 volte piu` caro dell` energia elettrica che si trova in rete.
Per Matteo Martini
“a) visto che abbiamo bisogno di 30 TW di energia = 30000 GW = 30000000 MW = 30000000000 KW = 3 X 10^10 KW = 3 X 10^13 W, e visto che il costo di un pannello solare da 170W costa 780 dollari ( link http://www.affordable-solar.com/solarpanels–by-manufacturer.html ), quanto costerebbe installare pannelli solari per produrre 30 TW?
Soluzione alla domanda a):
Costo totale = 3 X 10^ 13 W / 170 * 785 = circa 15 X 10 ^ 13 dollari.
Assumendo che i costi con la produzione di massa si riducano pure del 90% grazie a economie di scala mettiamo pure si arrivi a 15 X 10 ^ 12 dollari, cioe` 15 000 miliardi di dollari!!”
Grazie per il calcolo, interessante.
Deduco quindi è un problema di soldi, non di spazio. Ma in fondo 500 dollari per kW mi sembra un’offerta generosa. Io ci starei.
Ricapitolando:
Oggi abbiamo bisogno di circa 13 TW. Nel 2050, di circa 30 TW. Perciò nei prossimi 45 anni dovremmo investire circa 335 miliardi di dollari all’anno. Non mi sembra una tragedia se pensiamo che 15 000 miliardi di dollari sono i soldi spesi nel mondo per gli armamenti in 15 anni (circa 1000 miliardi di dollari all’anno).
Per fare un paragone dei costi cito questo articolo:
“Nel Regno Unito ad esempio i costi di costruzione di una centrale nucleare assommano a 1.828 $/kW a cui vanno aggiunti 420 $/kW di interessi passivi durante la costruzione (fonte OCSE-NEA). A titolo di confronto un Ciclo Combinato a gas viaggia ormai intorno ai 500 Euro/kW.” ( http://www.cambiaclima.it/apps/essay.php?id=103 )
Per Gaetano Subacchi:
” Servirebbero circa 30 Tw, non 90.000! (cioè la tremilesima parte)
Per l’Italia, Rubbia dice:”Basterebbe un impianto solare di 50 chilometri per 50 per fornire all’Italia tutta l’energia che utilizza”.
Cioè un decimo della Sicilia. Oppure un centoventesimo dell’Italia. ”
Gia` cosi` le cose stanno diversamente da come avevi scritto prima.
Adesso per cortesia ti chiedo di fare i seguenti due conti:
a) visto che abbiamo bisogno di 30 TW di energia = 30000 GW = 30000000 MW = 30000000000 KW = 3 X 10^10 KW = 3 X 10^13 W, e visto che il costo di un pannello solare da 170W costa 780 dollari ( link http://www.affordable-solar.com/solarpanels–by-manufacturer.html ), quanto costerebbe installare pannelli solari per produrre 30 TW?
Soluzione alla domanda a):
Costo totale = 3 X 10^ 13 W / 170 * 785 = circa 15 X 10 ^ 13 dollari.
Assumendo che i costi con la produzione di massa si riducano pure del 90% grazie a economie di scala mettiamo pure si arrivi a 15 X 10 ^ 12 dollari, cioe` 15 000 miliardi di dollari!!
Per concludere, gente ( Grillo compreso ) non sapete quello di cui state parlando!!
Chiedo scusa,
per Matteo Martini
“Senza tener conto che circa 2/3 della superficie terreste sono coperti da oceani, non vedo l` ora che qualcuno metta pannelli solari sopra terre arabili, nei ghiacciai e sulle spiagge.. ”
Servirebbero circa 30 Tw, non 90.000! (cioè la tremilesima parte)
Per l’Italia, Rubbia dice:”Basterebbe un impianto solare di 50 chilometri per 50 per fornire all’Italia tutta l’energia che utilizza”.
Cioè un decimo della Sicilia. Oppure un centoventesimo dell’Italia.
Per Giovanni Mercurio
“Senza tener conto che circa 2/3 della superficie terreste sono coperti da oceani, non vedo l` ora che qualcuno metta pannelli solari sopra terre arabili, nei ghiacciai e sulle spiagge.. ”
Servirebbero circa 30 Tw, non 90.000! (cioè la tremilesima parte)
Per l’Italia, Rubbia dice:”Basterebbe un impianto solare di 50 chilometri per 50 per fornire all’Italia tutta l’energia che utilizza”.
Cioè un decimo della Sicilia. Oppure un centoventesimo dell’Italia.
Non cambiera mai nulla…fino a quando nonb si potrà guadagnare di più con le fonti pulite…fino ad allora tutto resterà Possiamo solo combattere perchè questo avvenga il più presto possibile.
Saluti a tutti.
L’inziativa GENERATION IV
Ciao a tutti! Volevo, riallacciandomi al tema originale del blog proposto da Beppe, informarvi sull’iniziativa GENERATION IV ( Generazione 4) portata avanti dai seguenti 10 paesi:
USA, Gran Bretagna, Francia,Argentina, Corea del Sud, Sud Africa, Canada,Brasile e Giappone.
Aggiungo che l’Unione Europea nel suo insieme supporta e partecipa al progetto.
In sintesi si tratta del piu’ grande progetto a livello mondiale nel campo del nucleare da fissione innovativo che ha lo scopo di realizzare una nuova generazione di reattori nucleari ( la quarta appunto) che soddisfi le esigenze poste dalla società con particolare riferimento ai seguenti punti:
1- Sostenibilità ( soddisfacimento delle esigenze dell’attuale società senza pregiudicare quelle delle società future:vedi il problema delle scorie)
2- Competitività economica
3- Sicurezza ed affidabilità della tecnologia
4- Protezione fisica e resistenza alla proliferazione (ossia protezione contro attacchi terroristici e tecnologia che eviti l’incremento degli arsenali nucleari militari).
Personalmente ritengo che Generation IV sia un progetto che cerca di rispondere ai problemi ( reali) posti da Beppe nell’incipit di questo Blog e dai cittadini giustamente preoccupati.
Si tratta di un progetto molto complesso e articolato ma che, in un ottica di diversificazione delle fonti di approvigionamento energetico, sarebbe doveroso prendere in considerazione. In particolare mi parrebbe ragionevole che anche l’Italia, vista la sua difficile situazione in termini di approvigionamento energetico, partecipasse a Generation IV insieme agli altri 10 paesi. Grazie a tutti per l’attenzione e la pazienza.
Per Gaetano Subacchi:
” Consideriamo ora l’energia solare:
L’energia inviata dal sole è pari a 170.000 (centosettantamila) Tw.
50.000 TW vengono riflessi dagli strati superiori dell’atmosfera.
30.000 TW vengono assorbiti dall’atmosfera.
90.000 TW arrivano alla superficie terrestre.
Di questi 90.000 Tw qualche briciola serve al ciclo dell’acqua (400 Tw), al vento (370 Tw), e alla fotosintesi (80 Tw).
Abbiamo quindi a disposizione una quantità enorme di energia gratuita che aspetta solo di essere sfruttata. ”
Senza tener conto che circa 2/3 della superficie terreste sono coperti da oceani, non vedo l` ora che qualcuno metta pannelli solari sopra terre arabili, nei ghiacciai e sulle spiagge..
Caro Beppe, per quanto riguarda il nucleare, condivido le paure ed i dati, tuttavia in un tuo spettacolo hai affermato che le compagnie assicurative non assicurano le centrali nucleari. Incuriosito da questa cosa ho fatto un po di ricerche; in USA, dove sono sempre più all’avanguardia di noi sud europei (non degli scandinavi però) e dove per quanto se ne dica è l’unico mercato al mondo dell’energia davvero
liberalizzato) TUTTE le centrali nucleari sono OBBLIGATORIAMENTE assicurate
(con un meccanismo complesso regolato dal Price-Anderson act) fino ad una
soglia superiore ai 9 miliardi di dollari (l’una).Superato questo limite in
teoria dovrebbe intervenire lo Stato,ma in pratica nessun incidente in
nessuna centrale *occidentale* ha provocato danni di tale entità.Faccio
presente che oggi una centrale nucleare di grosse dimensioni,1000 MWe ad
es.,non costa più di 1 o 2 miliardi di dollari,per cui costruire ed
eventualmente smantellare dopo un incidente grave (una fusione del
combustibile) un reattore non costa nemmeno un terzo di più di quei 9
miliardi di dollari che dicevo
Voglio inoltre sottolineare che io non sono nè favorevole,nè contrario al
nucleare (non ho mai sostenuto,ad es.,che il nucleare “costa meno” di altre
fonti eneretiche),ma sostengo che bisogna avere in Italia un’approccio serio
e pragmatico verso argomenti così importanti come quello energetico.Molti
dei nostri problemi (basti vedere quello che è successo a Terni o quello
che sta succedendo all’industria pesante a Taranto o in altre zone
d’Italia-peraltro è il mio settore lavorativo)sono causati dalla scelta
fatta una ventina di anni fa,di affidare,in maniera totalmente
irresponsabile,la nostra produzione elettrica pressocchè totalmente agli
idrocarburi (metano e petrolio),cioè le fonti più costose e rischiose dal
punto di vista geo-politico.
Le alternativa sono molto tristi di questa dipendenza sproposita dagli
idrocarburi:sono l’instabilità politica,il terrorismo internazionale e le
migrazioni di massa.Dal punto di vista etico è assolutamernte necessario,a
mio parere,che i paesi maggiormente industriali investano nelle tecnologie
più complesse (comprese quelle delle nuove rinnovabili) e lascino ai paesi
più poveri le loro riserve di idrocarburi (o almeno riservarli per il
settore dei trasporti dove oggi non ci sono alternative su larga
scala),anzicchè letteralmente *rubarli* ad essi con tutte le conseguenze
politiche e sociali che prima ho elencato
Per Donato Bartoli:
” La rivista Designengineer’ [ http://www.engineerlive.com ] nel mese di Aprile ha pubblicato uno studio sui motori delle navi che si avvalgono di essi: meno 30% di peso, notevole riduzione di ingombro e dei consumi e se in un certo tempo riuscissimo a dotarci solo di macchine industriali a superconduttori non sarebbe un’altra aliquota di energia risparmiata? Ora mi domando infine: quanti sono i politici che si informano a fondo riguardo ai problemi energetici? Non sarà che alla fine si fidano solo del tecnico a cui affidano le loro indagini la cui opinione conta in via definitiva più di tanti dibattiti aperti a tutti? ”
Mi scuso se e` un po` di tempo che manco dal blog, non avevo molto tempo.
1) se riusciamo ad applicare il lavoro della ricercatrice italiana sara` perche` il mercato lo richiede e non perche` i governi ” desiderano ” e ” incentivano ” questa o quella soluzione
2) In queste discussioni chi bisogna ascoltare se non i tecnici?
Sono loro che conoscono i problemi, non certo Luca Frangella ( mi perdoni per l` ironia )
Vorrei sottoporre un’altra tabellina ricavata da un’intervista a Daniel Nocera (ricercatore del MIT), apparsa sul sole 24 ore del 5 marzo 2005.
Potenza necessaria oggi al genere umano: 12,8 Tw.
Potenza necessaria nel 2050: da 28 a 35 Tw.
Potenza teoricamente ricavabile da tutte le biomasse disponibili: da 7 a 10 Tw.
Costruendo 8000 (ottomila) nuove centrali (una ogni due giorni!): 8 Tw.
Saturando il pianeta di impianti eolici: 2,1 Tw
Costruendo dighe ovunque: 2 Tw.
Sommando il tutto arriviamo a circa 20 Tw, ben lontani dai 28-35 previsti.
Fine della citazione Sole 24 ore.
Consideriamo ora l’energia solare:
L’energia inviata dal sole è pari a 170.000 (centosettantamila) Tw.
50.000 TW vengono riflessi dagli strati superiori dell’atmosfera.
30.000 TW vengono assorbiti dall’atmosfera.
90.000 TW arrivano alla superficie terrestre.
Di questi 90.000 Tw qualche briciola serve al ciclo dell’acqua (400 Tw), al vento (370 Tw), e alla fotosintesi (80 Tw).
Abbiamo quindi a disposizione una quantità enorme di energia gratuita che aspetta solo di essere sfruttata.
Se voi foste gli amministratori di una nazione su quale fonte energetica concentrereste le risorse per la ricerca?
http://www.provincia.torino.it/ambiente-provto/prog_energia/energia/ensol.htm
Salve a tutti, lavoro nella ricerca da una quindicina d’anni, soprattutto nel campo della fusione nucleare controllata e nel campo dei rettori nucleari di nuova generazione. Vorrei dare un mio piccolo contributo al blog con spirito costruttivo.
In effetti mi sembra di poter dire che la ricerca sta cercando di fare degli sforzi notevoli per rendere la tecnologia nucleare più sicura ed economica. Ho avuto diversi ripensamenti durante la mia carriera sull’uso del nucleare ma ora posso dire che, tenendo conto del grave problema dell’effetto serra e della migliorata tecnologia dei reattori a fissione, abbiamo il dovere di considerare il nucleare come un opzione possibile.
Purtroppo la disponibilità di fonti tradizionali è sempre più scarsa e le fonti rinnovabili da sole purtroppo non possono bastare a soddisfare il nostro enorme fabbisogno energetico, per questo motivo il nucleare potrebbe diventare addirittura una scelta obbligata ( vedi Cina e paesi emergenti).
Comunque alla base di tutto dovrebbe cambiare il nostro atteggiamento basato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse. Concludo dicendo che sono disponibile ad aggiornarvi, almeno per quanto è a mia conoscenza, sullo stato delle ultime ricerche in campo nucleare (scorie, sicurezza del reattore, ciclo del combustibile,non proliferazione). Io sono un ricercatore al servizio del mio paese e della collettività pertanto ritengo che informarvi sia un mio preciso dovere.
Grazie per l’attenzione
Caro Beppe,tu che da anni stai parlando di energie alternative,saprai certamente del carburante sintetico che i tedeschi erano riusciti a produrre durante la seconda guerra mondiale in enormi quantità,con un procedimento che prende il nome dal chimico che l’ha inventato,tale BERGIUS,ora quel brevetto è stato comprato nel 1948 da una delle famose sette sorelle del petrolio,basterebbe che quando il prezzo del petrolio al barile sale si immettesse sul mercato un milione di barili di quello prodotto sinteticamente per calmierare il mercato del petrolio,ma evidentemente non interessa nessuno se gli “arabi “fanno quello che vogliono,forse sono in molti quellli però che se nè aprofittano.marcello
La fusione nucleare controllata è ancora un miraggio! Forse occorreranno 50 o 100 anni prima di poterla rendere disponibile per scopi civili.
Ho letto che la Cina sta per costruire 40 (QUARANTA !!) centrali atomiche a fissione (ovviamente) per il crescente bisogno di energia.
Pazzesco, proprio quando iniziano le sperimentazioni su modelli 1:1 per la fusione in Francia!
Possibile che la gente giochi ancora con prodotti che hanno tempi di dimezzamento di migliaia d’anni?
Quale Geologo serio potrà mai asserire che una regione è stabile (?), sicura (?), fin tanto che le scorie saranno ancora pericolose?
La geologia è una scienza recente, troppo recente.
Caro beppe io sono daccordo su tutte le cose che dici ,ma sul nucleare credo che ci sia poca informazione su tutti i fronti,la gente non sa.Il nucleare potrebbe essere una alternativa se la gente che ci governa fosse più saggia e competente,ma questo per il momento è solo un sogno.Però come persona che studia l’idrogeno e forme di enrgia alternative ti posso dire che le cose potrebbero cambiare subito anche domani.Purtroppo nel nostro paese chi la fa da padrone è l’incopetenza e la mediocrità.W l’italia Ciao
Io ho trovato un link che mi ha fatto un pò pensare voi cosa ne dite?
http://www.nwo.it/potere_occulto.html
Ciao a tutti.
Si parla sempre del nucleare (pro e contro) in termini di sicurezza e smaltimento dei rifiuti. Non ho avuto la pazienza di leggermi tutti i 900 commenti e mi scuso subito se sarò ripetitivo. Però non sento mai porre la questione dal punto di vista delle risorse. Quali sono i combustibili delle centrali? Da quali paesi arriva? E chi ce lo venderebbe?
Mentre mi aspetto che la sicurezza migliori col tempo e che una soluzione possa essere trovata per smaltire i rifiuti, nella mia ignoranza mi domando se per le risorse minerarie sorgeranno prima o poi gli stessi problemi che abbiamo oggi col petrolio: guerre per imposessarsi delle materie prime e nascita di una lobby in grado di uniformare e far lievitare i prezzi.
Abbiamo la caratura morale necessaria a risolvere questo problema nel caso in cui il nucleare diventi l’alternativa?
davvero interessante l’articolo sulla fusione fredda.
è un argomento che nei corridoi dei dipartimenti di fisica viene sussurrato quasi con timore.
ricordo tempo fa quando per la prima volta sentì parlare di Preparata. non ne seppi più niente.
i miei studi mi hanno portato altrove.
l’inquadramento del fenomeno nell’ambito della teoria dell’elettrodinamica quantistica mi stimola.
negli ultimi anni la natura quantistica di alcuni fenomeni ha stupito il mondo scientifico: superatomi, superconduttori, superfluidi, entanglement (e dunque “teletrasporto”), laser (sempre “magica” sebbene più “vecchiotta” come tecnologia).
i “miracoli”, o meglio, le “magie” sono oramai pane per la scienza. la fisica dei quanti ha aperto nuove prospettive epistemologiche e cognitive alla scienza e dunque alla visione del mondo fenomenico e all’approccio ad esso (anche tecnologico): peccato che gli stessi ambienti accademici non se ne siano accorti: sono rimasti ancorati al determinismo e al meccanicismo della fisica classica…
e poi gli ingegneri…
non voglio screditare un intera categoria, ho anche fratelli e amici ingegneri…
però in genere gli manca la minima cognizione di cosa sia la scienza, delle sue problematiche etc.
in genere sono dei tecnici, non c’è niente da fare..
mi spiace ma la penso così; ho un ottimo rapporto con gli studenti di ingegneria e con gli ingegneri, ma non posso fare a meno di notare questa differenza.
fra l’altro i più obiettivi fra di loro confermano la mia opinione e danno a cesare quel che è di cesare; e anche il ministero dell’istruzione visto che ora gli ingegneri non potranno più insegnare matematica e fisica nei licei…(era ora, ne hanno fatte di rovine!)
fra l’altro nei nuovi programmi universitari di ingegneria è stato diminuita l’importanza di materie come fisica e matematica di base: vedete? non sono io che faccio discriminazioni…
ingegnere: tecnico laureato: è così…
e poi i più cercano di trarre solo profitto dalla tecnologia e spesso hanno “le mani in pasta”.
insomma se un ing vi parla di scienza non vi fidate ciecamente… per quanto oggi l’ambiente scientifico è dominato da loro.
e il brutto è che i fisici per non essere da meno cercano di adeguarsi a loro per cui anche noi stiamo diventando dei tecnici.
bleah! sigh! 🙁
Per tutti coloro che credono che non esistono alternative pulite valide al nucleare consiglio vivamente di leggere questa interessante intervista al Prof. E. Del Giudice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Milano sulla Fusione Fredda!
http://www.progettomeg.it/ffreddadelgiudice.htm
giro questa notizia che ho trovato oggi.
PROMOZIONE DELL’USO DEI BIOCARBURANTI NEI TRASPORTI
E’ in vigore dal 13 luglio scorso il decreto legislativo 30 maggio 2005,
n. 128 concernente “Attuazione della direttiva 2003/30/CE relativa alla
promozione dell’uso dei biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili
nei trasporti”. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del
12 luglio 2005, è finalizzato alla promozione dell’uso di biocarburanti
(carburanti liquidi o gassosi per i trasporti, ricavati dalla biomassa) o
di altri carburanti rinnovabili in sostituzione del diesel o della benzina,
al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali in
materia di riduzione delle emissioni di gas serra e di sicurezza
dell’approvvigionamento di fonti di energia. In base alla direttiva
2003/30/CE tutti i carburanti per i mezzi di trasporto dovranno
contenere una quota minima di combustibili rinnovabili. Il decreto
legislativo fissa i seguenti obiettivi indicativi nazionali, calcolati sulla
base del tenore energetico, di immissione in consumo di
biocarburanti e altri carburanti rinnovabili, espressi come
percentuale del totale del carburante diesel e di benzina nei
trasporti immessi al consumo nel mercato nazionale: 1,0 per cento
entro il 31 dicembre 2005 ; 2,5 per cento entro il 31 dicembre 2010.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/biocarburanti/index.html
per Paolo Serra,
sono pienamente d’accordo con te! Tutto questo è tragicamente ridicolo! Ma questa volta ho paura che non sia solo un problema politico, ogni volta che si bloccano queste iniziative ci sono sempre di mezzo vari comitati locali con partecipazione di ambientalisti vari e non. Il problema siamo noi italiani che per anni abbiamo coltivato la cultura del “furbo” a dispetto della cultura del “bene comune” non ce ne frega un c…o dell’energia pulita, basta che qualunque cosa sia stia lontana da casa nostra!
E pensare che dagli ultimi studi condotti dall’universita di stanford (http://news-service.stanford.edu/news/2005/may25/wind-052505.html)che ha realizzato una nuova mappa mondiale del vento, ce ne sarebbe a sufficenza per il fabbisogno di energia elettrica di tutti.
Bloccati i progetti degli impianti eolici in Puglia
Legge regionale mette in stand-by quelli presentati dopo il 30 aprile
——————————————————————————–
13/07/2005 – La giunta regionale della Puglia ha approvato uno schema di disegno di legge che blocca le procedure di valutazione di impatto ambientale e, quindi, le autorizzazioni per l’installazione di impianti per la produzione di energia eolica.
Il blocco, valido per le istanze presentate dopo il 30 aprile 2005, durerà fino al 30 giugno 2006, data entro la quale la regione dovrà approvare il Piano energetico ambientale regionale.
Critiche al provvedimento vengono da molti Comuni dell’Appennino dauno che vedono sfumare gli introiti derivanti dalle royalties pagate dalle aziende produttrici di energia per installare le pale.
Non è molto diversa la situazione in alcune altre regioni: in Sardegna una legge regionale ha bloccato tutti i nuovi progetti di impianti eolici; la Basilicata introdurrà nuovi vincoli mentre in Calabria gli impianti possono essere installati, previ accordi con la Regione e a condizione che siano rispettati l’equilibrio e la sostenibilità ambientale.
Fonte http://www.edilportale.com
…questo per confermare la tesi che nè la destra nè la sinistra fanno l’interesse del nostro Paese.
Mi sono rotto i c….i, facciamo qualcosa!speriamo almeno nel decreto legge per gli incentivi sul solare…
i pannelli possono essere montati sui tetti delle case e dei palazzi senza dunque creare ulteriore ingombro e senza causare danni alla salute.
il solare a mio parere non andrebbe centralizzato e questo sarebbe uno dei suoi pregi.
ognuno di noi potrebbe usare e vendere l’energia che produce.
Visto che l’energia solare potrebbe essere una vera alternativa a questo modello energetico mi sono chiesto dove potrebbero essere installati questi pannelli…la soluzione secondo me è quella di istituire piattaforme marine (che rispettino l’ambiente marino) sun cui sono disposti una miriade di pannelli solari…non sono moltom informato sulla resa di un pannello solare ma penso che una piattaforma di qulache migliaio di metri quadrati possa veramente aiutarci a mantenere più pulito il mondo…
sono io che ringrazio lei signor Bartoli.
intervento saggio ineccepibile ed eccellente.
X MATTEO MARTINI
Caro Martini sono felice di risponderle dal momento che ho trovato la sua replica finalmente idonea ad una sana conversazione e non inquinata da eccessiva aggressività. Faccio per chiarire, se mi è possibile, qualcosa ovvero la filosofia generale del mio discorso. Quello che lei afferma è vero: la potenza generata in Germania tramite le fonti rinnovabili è bassa se confrontata con le altre fonti tradizionali’; a fronte di incentivi ed investimenti promossi con volontà si è arrivati cioè a percentuali di produzione che non superano il 4% in totale (prendo i suoi ufficiali ed indiscutibili dati). A fronte di queste affermazioni credo che il problema che sta alla base sia però una questione di scelte di spesa, utilità, obiettivi. Chiarendo fin da subito che con le fonti rinnovabili non si possono coprire i bisogni energetici dei paesi industrializzati vorrei dire però che arrivare con campagne di investimenti a coprire un 10-15% del fabbisogno di ciascuna nazione darebbe già un risultato in termini di minori emissioni di gas serra. La logica fino ad oggi perseguita dai governi è stata quella di sfruttare il petrolio da portare a casa con qualche guerra mirata o con il controllo dei paesi produttori amici’. Adesso ci sono lo scoglio della produzione di CO2 che cambia lo scenario di fronte a noi e lo spettro della fine della fonte-petrolio nell’arco di qualche decennio (breve termine). Quello che mi interessava di comunicare è che deve cambiare la mentalità di chi ci governa, che dobbiamo cercare di incentivare anzi, di mettere a profitto, tutto ciò che è disponibile in termini alternativi’ (anche il riscaldamento dell’acqua sanitaria) in maniera da ridurre la quantità di fonte energetica tradizionale’ nella speranza’ che si arrivi a migliorare la tecnologia esistente per lo sfruttamento del rinnovabile e facendo le opportune modifiche per consumare meno; se tutti gli utilizzatori utilizzassero lampade a basso consumo infatti la percentuale di risparmio delle medesime sarebbe, per quella tipologia, automaticamente trasferita a livello nazionale. Non si può abbandonare lo sfruttamento delle rinnovabili aprioristicamente solo perché ad oggi sappiamo bene che anche utilizzando tutto il possibile non si arriverebbe mai ad una percentuale sufficiente di energia elettrica per le nostre nazioni e lo dimostro con un esempio: se dalle mie parti non si fosse mai sviluppata la geotermia adesso questa non costituirebbe una congrua percentuale della produzione elettrica della regione Toscana. Cominciamo a fare quel che possiamo fare. Una centrale a pannelli fotovoltaici che produce 1 MW occupa approssimativamente 1 ettaro e costa 6,5 milioni di euro circa: quanta superficie possiamo destinare, quante risorse abbiamo a disposizione, quante possiamo farne (di centrali di questo tipo) per ogni regione? E per il solare? E per l’idroelettrico? Non sono poi affatto d’accordo con lei sui tempi delle scoperte scientifiche per i quali non si può dire niente salvo fare previsioni di carattere aleatorio il fatto che nei passati 40 anni non si sia trovata una soluzione ad un problema non comporta però che non la si trovi nei prossimi 40 che verranno. Una cosa è certa: CHI FA RICERCA SI PONE NELLA CONDIZIONE DI POTER SCOPRIRE LE COSE, CHI NON LA FA CAMPA DI RENDITA’ SU SCOPERTE VETUSTE E DEVE INFINE ACQUISTARE A CARO PREZZO DAGLI ALTRI. Negli Stati Uniti una ricercatrice italiana (uno dei tanti cervelli fuggiti’ dall’Italia) studia le proprietà dei superconduttori. La rivista Designengineer’ [ http://www.engineerlive.com ] nel mese di Aprile ha pubblicato uno studio sui motori delle navi che si avvalgono di essi: meno 30% di peso, notevole riduzione di ingombro e dei consumi e se in un certo tempo riuscissimo a dotarci solo di macchine industriali a superconduttori non sarebbe un’altra aliquota di energia risparmiata? Ora mi domando infine: quanti sono i politici che si informano a fondo riguardo ai problemi energetici? Non sarà che alla fine si fidano solo del tecnico a cui affidano le loro indagini la cui opinione conta in via definitiva più di tanti dibattiti aperti a tutti?
Cordialmente, Donato Bartoli
p.s.1 l’ultima volta non mi ha offeso ed ha letto bene; mi scusi la lentezza nel rispondere ma la telecom ha deciso che la mia linea telefonica non debba più funzionare o giù di lì
p.s.2 ringrazio comunque Luca Frangella per la solidarietà
Caro Sig Sauri Giorgi,
sarei tentato di rispondere ai suoi insulti gratuiti, ma non lo faccio: la esorto, invece a parlare con numeri e cifre, come io faccio di sistema.
Lei richiama l’acido solforico utilizzato nella produzione dell’uranio (processo che non conosco: conosco solo quello di arricchiomento del 238 convertito iln gas esafluoruro di uranio, per aver costruito dei componenti dei 760 stadi di compressione dell’usine di pierallatte ,Francia ) io ho solo costruito gli internals (in inox ASI 316 low carbon)della centrale di Caorso.
Per inciso non ho perso il lavoro per il referendum: sono solo andato a pigliare il doppio di stipendio in quel di Bergamo a dirigere un’azienda che ha lavorato sul superphenix (dopo essere stato nel mirino delle Brigate rosse, ed aver viaggiato per un anno con i lacci emostatici in tasca: i dieci colpi di calibro 9 nelle gambe, a me destinati, sono capitati al collega che mi aveva sostituito, come scrissero i brigatisti nel loro volantino, che conservo!).
Come può immaginare so cosa costa un bidone di AISI 316.
Vedo che lei non sa quanto difficile sia spaccare un blocco di vetro da un m3: lo chieda a chi lavora nel campo specifico.
Vedo che lei poi, mettendosi nei panni di un gruppo di terroristi considera facile portarsi a spasso un “bambino” di quel peso, quale è un contenitore in oggetto.
Nelle officine in cui ho lavorato per 17 anni ho imparato qualcosa di sollevamenti e trasporti (per tre anni ho costruito anche diversi tipi di mezzi di sollevamento: lei parla, evidentemente per esperienza, vero?
Ma poi le aggiungo la considerazione che con un po’ più di attenzione poteva farsi da solo: se metto i bidoni a 1000 m di profondità di una miniera abbandonata un terremoto (uno tsunami???, suvvia!!!!, i bidoni galleggiano vero?) che riporti alla luce i bidoni da quelle profondità, su per gallerie non diritte, (sa che bella mescolata di terra!!) chi troverebbe ancora vivo sulla faccia della terra da irragiare?
Certo, lei ha ragione, ho sbagliato, se nella lista ho messo il Brasimone, ma sa dopo trent’anni la mia memoria comincia ad avere buchi: il brasimone non c’entra nella produzione di scorie, di cui si parlava: mi scusi!.
Vedo, per contro che lei non mastica di gestione di centrali nucleari (o di centrali tout-court): la dose di irragiamento ammessa dalle leggi dello stato e dalle specifiche di best practice (dopo trent’anni non saprei esserle preciso in merito), dopo la quale scatta un periodo di riposo e controlli medici continui, è proprio di 50 millirem anno: il sole emette radiazioni gamma e a Rimini o Jesolo in una giornata di sole (lo ripeto, e mi dimostri il contario!) se ne prendono almeno 30-40.
Questa notizia me la davano i miei colleghi che lavoravano a Caorso che per gioco e per prendere in giro il troppo severo limite suddetto, hanno fatto la prova con un dosimetro a pellicola (sostititi ben presto con quelli a “penna” : un piccolo misuratore di radiazioni a lettura istantanea, che non si dovevano rinnovare più come quelli a pellicola)lasciandolo al sole per una giornata!
Vedo poi che lei si intestardisce ad affermare che l’idroelettrico , il solare , il geotermico ecc. ecc, sono alternative valide. La invito a leggersi i numeri della tabella di Grillo (spero che non me la contesti!): stiamo parlando di potenzialità complessiva di ordine di grandezza del 2% di solare e altre rinnovabili e 17% per l’idro, che penso lei sappia non si possa incrementare (anzi sta pericolosamente dimnuendo!).
Parli con numeri alla mano! e scoprirà che purtroppo non ci sono alternative al carbone e petrolio! Sottolineo purtroppo!!
So anche che se volessimo incrementare il nucleare, decidendo oggi, ne riparleremmo tra 15 anni: abbiamo, infatti, smantellato tutte le officine in grado di fare queste grandi costruzioni e, quel che è peggio, abbiamo perso tutto il patrimonio di conoscenze tecnologiche: i nostri governanti andrano a comperare le centrali dai francesi, tedeschi, svizzeri, che le sapevano fare molto peggio di noi (mi creda sulla parola!) e ad un prezzo almeno doppio di quello italiano attualizzato!
Vedo anche che lei ha letto il mio vecchio blog che riportava le migliaia di tonnellate/ora emesse da una centrale a carbone/petrolio e non dice nulla! provi a commentare!. Vedo che si fissa solo sull’acido solforico (per attaccare il sistema nucleare), ma il resto?
Non mi dice nulla delle decine di tonnellate giorno di gesso sacricato bellamente in Adriatico? nulla sulle 596 tonn /ora (per 24 ore al giorno per almeno 360 giorni anno) per gruppo da 660 MW di CO2 (ce ne sono 12 in Italia?)
Quando lei dice che una centrale nucleare deve solo andare a tavoletta, evidentemente non sa che lo stesso succede per le 120 caldaie UP da 320 MW di centrali a carbone/petrolio(io ne ho costruite una ventina), pena un rendimento disastroso.
Ed evidentemente lei sa pochino di reti di distribuzione (anche io, sa, non ne so molto!, ma vivendo nell’ambiente queste informazioni le giuro che sono veritiere, se poi vuole le faccio parlare direttamente con due ex direttori di zona ENEL, che ne sanno moltissimo) un certo numero di centrali è bene che vada a tavoletta e si moduli il fabbisogno con altre della rete/anello/zona!
Concludendo, non usi male parole, vedo che la supponenza di cui lei mi taccia, non le manca! Veda di sostituire i sarcasmi con i numeri: così possiamo confrontarci.
Se no, le auguro ogni bene: ricordo una strofa di una poesiola di un grande poeta inglese “go, go ,little fly, the world is wide enough to hold both you and I)
cordiali saluti
Paolo Ruffatti
Il Governo riparte alla carica con il nucleare? E’ normale !!! Deve farci preoccupare per qualcosa, no? E così nel 2003 black out in Italia… quest’anno s’era paventato un nuovo black out. Produciamo poca energia e la dobbiamo acquistare dall’estero… ma il vero motivo è che non sanno più quali “Grandi Opere” realizzare. E di conseguenza la costruzione di un paio (anche 3) centrali nucleari, rilancerebbe l’occupazione, gli investimenti (di chi non si sa), e bla bla bla… La verità vera è che non sanno più dove andare a trovare il rilancio economico del nostro Paese. Ma il nucleare, per quanto dicano che sia ormai diventato “sicuro”, non rilancerà proprio un bel niente. Addiooooo!
non è del tutto esatto affermare che attualmente montare pannelli fotovoltaici costi uno sproposito. il prezzo è quello di una utilitaria. i vantaggi in 30 anni (tanto durano i pannelli) superano di gran lunga i costi iniziali e saranno maggiori se sarà possibile vendere l’energia prodotta in eccesso. al momento è possibile solo addebitarla all’enel ed è già un gran guadagno.
ogni tanto spuntano delle finanziarie che tagliano del 70% i costi dei pannelli e dell’installazione.
inoltre costituiscono un investimeno per i vostri figli e sui valori di rispetto dell’ambiente e di condivisione sociale ed ecomonica. l’energia solare non è centralizzabile e monopolizzabile. la luce del sole è di tutti.
allora invece di acquistare un automobile fiammante di grossa cilindrata, acquistate un utilitaria per svolgere il vostro lavoro e montate i pannelli fotovoltaici sulla vostra casa.
è appunto l’errore umano che preoccupa. è il primo fattore da tenere in considerazione.
il nucleare si è sviluppato grazie all’interesse bellico.
il solare non si sviluppa perchè non interessa ai signori della guerra e per di più viene messo in sordina da petrolieri e nuclearisti.
questo è il mondo in cui viviamo.
di conseguenza no al nucleare e si al solare ( e alle altre fonti alternative).
voglio vivere da uomo non da caporale.
alle future generazioni voglio lasciare un buon esempio e se possibile un mondo migliore.
cambiamo strada invertiamo rotta: invochiamo a gran voce le fonti alternative e consumiamo di meno.
Ben detto Daniele Brunetti! In particolare vorrei porre l’accento sui nuovi (riprogettati) reattori di seconda generazione da te citati. Si tratta di reattori nei quali al posto dell’acqua o del sodio liquido(usato nei reattori autofertilizzanti come il Superphoenix) viene utilizzata una lega liquida di metalli pesanti (piombo e bismuto). La sicurezza intrinseca di questi reattori è notevole: la lega metallica liquida assorbe in maniera estremamente efficiente i neutroni veloci e i raggi gamma; nel caso di fusione del nocciolo il rischio di fuoriuscite è minimo in quanto lo stesso non è pressurizzato e, cosa fondamentale, cessata la fissione, il metallo liquido, raffreddandosi, solidificherebbe attorno al nocciolo isolandolo dall’ambiente esterno. Infine questo tipo di centrali è in grado di bruciare il 98% delle scorie a lungo tempo di decadimento convertendole in scorie il cui tempo di decadimento è dell’ordine di mesi (al limite qualche anno).
Occorre andare avanti con la ricerca: solo così si può pensare di costruire una tecnologia che trasformi l’insicurezza del passato e del presente in tranquillità nel futuro.
Il referendum italiano è stato un errore!
sono convinto che sia inevitabile il ritorno al nucleare: innanzi tutto bisogna dire che per quanto riguarda l’incidente di Chernobyl le cause sono da attribuire a errori umani (erano stati disattivati per un test i sistemi di emergenza che avrebbero dovuto spegnere il reattore in caso di anomalie), e soprattutto al fatto che si trattava di un reattore tipo RBMK-1000, moderato a grafite raffreddato ad acqua leggera, un tipo di reattore che risulta essere altamente instabile alle basse potenze, ma che in occidente è assolutamente vietato costruire. Quindi incidenti simil Chernobyl non possono avvenire. Anche in Three Mile Island l’errore fu umano, ma l’edificio di contenimento (assente a Chernobyl) ha evitato il disperdersi nell’ambiente di ingenti quantità di sostanze radioattive.
Ora inoltre sono in fase di studio reattori raffreddati con una lega liquida di piombo-bismuto (già però utilizzati dai sovietici negli anni ’60), i quali hanno una elevata sicurezza intrinseca, grazie alle basse pressioni di funzionamento e anche al fatto che il liquido refrigerante è già una buona schermatura contro le radiazioni. Opera ad alte temperature il che permette la produzione industriale di idrogeno. Poi naturalmente vengono tuttora perfezionati i PWR e i BWR con misure di sicurezza ancora più efficaci. Per il futuro penso si debba optare per una combinazione del tipo reattori nucleari a fissione e reattori nucleari a fusione: i primi producono elettricità e idrogeno per i secondi i quali fondendo idrogeno in elio liberano energia che poi verrà utilizzata nelle industrie o nelle città.
Per quanto riguarda il pericolo di uso di scorie a fini terroristici io sono convinto che non valga la pena sfidare misure di sicurezza dei siti di stoccaggio quando ad un terrorista basta entrare nottetempo in uno studio dentistico o in un ospedale e prendere il contenitore di materiale radioattivo in una macchina per raggi X, attaccarci una bomba a mano ed il gioco è fatto, una bella bomba sporca per rendere inagibile qualche sito sensibile. Dopo il poco (relativamente) risalto dato agli attentati di Londra l’attacco radiologico è secondo me molto probabile.
Non credo pero’ che l’industria nucleare abbia grandi ricadute in campo bellico a meno che i reattori non siano progettati specificamente per l’uso militare (Chernobyl serviva a produrre plutonio da bomba). Il plutonio che esce dalle centrali occidentali non e’ adatto ad essere utilizzato in una bomba e l’uranio impoverito, in se’ molto poco radiattivo, sara’indispensabile per la produzione di energia in reattori autofertilizzanti.
Caro Beppe,
per cercare di delocalizzare la produzione di energia elettrica, e ridurre la nostra dipendenza dalle grosse centrale, sarebbe bello avere uno sportello informativo (anche un sito internet… non per forza un presidio fisico) su dove e come muoversi per montare, ad esempio, un paio di pannelli solari sui propri tetti, o sui propri balconi, se proprio.
Ho dato un’occhiata in giro su internet… ma purtroppo questi pannelli pare che costino un occhio della testa, uno sproposito.
Ho a disposizione alcune decine di mq di tetto, ma non ho avuto modo di reperire informazioni utili su eventuali montatori e incentivi. Ormai ho desistito. Quando affronto l’argomento mi guardano come se fossi matto e la risposta è sempre la solita “non so se le conviene”…
Sai mica se c’è qualche produttore cinese di pannelli solari? magari i loro costano meno… ho sentito che si stanno per buttare in questo settore per ridurre la loro dipendenza dal petrolio.
grazie,
Mario
ho detto dieci volte ma forse dovevo dire 100..
dimenticavo i fondi bellici del nucleare…
grazie al signor Giorgi ora la stima mi sembra più realistica…
🙂
le volevo anche ricordare che è la ricerca sulle fonti alternative va incentivata; è chiaro che al momento attuale queste non costituiscono una soluzione immediata.
ovvio con investimenti, passati e presenti, almeno dieci volte inferiori a quelli per il nucleare…
Egr. Sig. Paolo Ruffatti,
da quello che scrive sembra che non sia mai stato in una centrale nucleare e che le sue opinioni in merito siano dettate più dal preconcetto che da altro. Lei è forse un ingegnere? Lavora alla Ansaldo? E’ rimasto senza lavoro per colpa del referendum?
Qualora non lo sapesse la informo che il PEC del Brasimone, genialmente costruito in zona ad alto rischio sismico, non ha mai funzionato e nel wessel non c’è mai stato combustibile di alcun genere, nemmeno gasolio; doveva essere un reattore veloce raffreddato a sodio liquido, tipo il super phoenix francese. Nessuno smantellamento è previsto per quell’impianto mai completato (forse nella segreta speranza che un giorno si possa attivare). Se non ci crede può recarsi sul posto e accedere al sito con visita guidata.
Quanto da lei affermato sui rifiuti a bassa radiattività invece è preoccupante. Gli impiegati non usano sempre le tute monouso? E gli esterni dei subappalti nemmeno? Neanche quelli di servizio al reattore o quelli delle pulizie? Gli stracci vengono rigorosamente conservati? L’acqua delle docce non è filtrata e i residui stoccati? La polvere scopata la buttano alla normale raccolta urbana? E i filtri dei condizionatori dove li mettono? I dosimetri durano un anno? Ma da quando? Un giorno di sole al mare è peggio di un anno in una centrale nucleare? Uno scenario che fa tremare le ginocchia quello che lei dipinge. Nei luoghi più pericolosi del pianeta si lavora senza alcuna cautela! Mi ricorda quegli stupidi tecnici giapponesi che trasportando liquido altamente contaminato in un secchiello da spiaggia, provocarono il più grave incidente nucleare nella storia del Giappone.
Lo stoccaggio delle scorie un problema politico? Questa, mi scusi, è una bestemmia in chiesa. Chi è in grado di rompere un cubo di vetro?
Il tempo, un terremoto, l’erosione, un’eruzione vulcanica, uno tsunami, un meteorite e tutte le forze incontrollate e incontrollabili della natura. Anche una molto meno naturale banda di terroristi decisi a tutto, perchè no? Le ricordo che stiamo parlando di materiali che mantengono la loro radioattività per secoli e alcuni per millenni. Tra 10000 anni i nostri pronipoti si ricorderanno del pericolo? Solo un egoismo scraniato e irresponsabile può fregarsene così delle generazioni future.
Lei la vorrebbe una discarica nucleare sotto casa? Dalla sicumera che sfoggia direi proprio di si. Si accomodi prego, si sieda su un bel bidone inox pieno! Ma lo sa lei quanto costa un bidone inox AISI 316? Lo sa quanto costa una discarica nucleare?
No, evidente che non lo sa, altrimenti saprebbe anche che l’elettronucleare costa quasi il doppio del termoelettrico e 10 volte l’idroelettrico. E non mi si venga a dire che l’Italia compre il nucleare all’estero e allora bla bla bla. La Francia e la Svizzera ci vendono energia elettrica sotto costo perchè non sanno dove metterla visto che il nucleare non si può spengere e riaccendere al bisogno come fosse un frullatore girmi.
In ultimo un invito al rispetto dell’altrui intelligenza. Secondo lei l’unica alternativa al nucleare sarebbero le centrali termoelettriche? O nucleare o inquinamento atmosferico? E tutti noi del blog, Beppe compreso, siamo dei fessi che discutono di aria fritta? I gas di scarico di una centrale termica vengono abbattuti dalle intemperie in tempi relativamente brevi e quindi il giorno che l’ultima ct sarà spenta, il pianeta potrà riprendersi, non come il suo plutonio che sopravviverà alla razza che l’ha generato.
Un’ultima domanda: l’acido solforico (H2SO4 se no non capisce) altamente radioattivo che avanza dal processo di arricchimento dell’uranio dove lo mettiamo? Si perchè quando si parla di nucleare non si parla solo di centrali ma di industria nucleare. L’uranio deve essere estratto, trasportato, arricchito, trasportato a destinazione o mi sbaglio. L’unico problema brillantemente risolto è quello dell’uranio esausto: lo metteremo nei proiettili d’artiglieria da sganciare nel culo a qualche ignaro beduino.
Prima di criticare gratuitamente si accerti di essere completamente edotto sull’argomento e non mosso da interessi personali o politici. Altrimenti l’unico risultato che ottiene è il mancar di rispetto all’interlocutore che le assicuro, è intelligente almeno quanto lei.
L’unico scopo dell’industria nucleare è quello bellico.
a meno che intorno e dietro al nucleare non ci sia un business tutt’altro che disinteressato…
il nucleare e i valori di cui parlo cozzano come l’acqua e il fuoco….
ma ho apprezzato il suo intervento.
e la mia è solo un opinione come la sua.
a proposito: lo sapevate che le ricerche sulla fissione nucleare nacquero nella germania nazista?
Completamente daccordo con te Luca..scelti i valori si seguono le strade migliori per raggiungerli.
E, seppur amante della natura e dell’ambiente, non credo che le fonti alternative (per ora) siano la risposta.
La ricerca di nuove strade o il miglioramento di quelle vecchie (che ci sono state) la lascio a chi e’ piu’ competente di me.
Quello che non vorrei e’che le vecchie strade (vedi nucleare) vengano abbandonate solo perche’nel passato sono stati commessi degli errori.
Non sono un sostenitore del nucleare, ma sono convinto che bisogna ammettere che passi in avanti sono stati fatti, sia in materia di efficienza, che di sicurezza, che di gestione delle scorie (che ricordo quelle a media-bassa radiazione servono in campi come la medicina).
Se poi ci sono delle nuove tecnologie, che perseguono meglio i nostri valori, che vengono nascoste per proteggere interessi allora dobbiamo veramente incazzarci…
Ma dobbiamo incazzarci contro tiene nascoste le tecnologie, non con il nucleare (o chi per lui).
A proposito dell’idrogeno incollo questo scritto che ne smonta l’efficacia.
I firmatari della presente – ricercatori e persone a vario titolo impegnate in ambiente accademico e scientifico – desiderano esprimere la loro forte preoccupazione e un netto dissenso rispetto alla campagna mediatica che viene sostenuta per propagandare «l’idrogeno come combustibile pulito», addirittura alla base di una pretesa «rivoluzione ecologica». Questa campagna è stata avviata dal noto economista Jeremy Rifkin (Economia all’idrogeno, Mondadori 2002), presidente della Foundation on Economic Trends di Washington, e continua ad essere alimentata, nonostante incongruenze piuttosto evidenti negli assunti di fondo. L’idrogeno è un gas infiammabile che non esiste sulla superficie terrestre, e produrlo artificialmente richiede di per sé un notevole dispendio di energia. Di conseguenza esso non può essere di per sé etichettato come di energia, ma soltanto come vettore, cioè come mezzo per immagazzinare l’energia prodotta da altre fonti. Notiamo qui subito che tale immagazzinamento, come ogni conversione da un tipo di energia ad un altro, ha un costo energetico, cioè comporta la degradazione in calore e la conseguente perdita di una parte dell’energia coinvolta. Oggi quasi tutto l’idrogeno prodotto industrialmente viene ottenuto a partire da fonti di energia fossili, più precisamente dal metano o da derivati del petrolio, attraverso processi detti di «reforming». L’idrogeno prodotto in questi processi contiene circa il 75% dell’energia fornita in ingresso, mentre il restante 25% viene perso sotto forma di calore. Il nostro vettore di energia è quindi in realtà assimilabile a un secchio bucherellato.
Inoltre, per ogni atomo di carbonio presente negli idrocarburi utilizzati nei processi di reforming, si produce una molecola di anidride carbonica. Come sappiamo, l’anidride carbonica è il principale tra quei gas che, immessi nell’atmosfera, contribuiscono al riscaldamento del nostro pianeta, con gravi e ancora non del tutto prevedibili conseguenze sul clima. In effetti, la quantità di anidride carbonica ottenuta producendo idrogeno per reforming è la stessa che si produrrebbe se il metano o il petrolio utilizzati fossero bruciati direttamente in una centrale elettrica. Dal punto di vista dell’effetto serra, che dovrebbe essere uno dei criteri di valutazione principali della compatibilità ecologica di una tecnologia, l’uso dell’idrogeno così prodotto non apporta quindi alcun vantaggio, anzi, come vedremo, può risultare svantaggioso quando si consideri l’anidride carbonica prodotta per unità di energia generata.
Come si utilizza l’idrogeno? Se consideriamo l’uso per autotrazione, che è quello per il quale viene maggiormente propagandato, esistono due opzioni. La prima, più immediata, è di utilizzarlo come combustibile per un motore a combustione interna opportunamente modificato, simile a quelli attualmente utilizzati nelle automobili. Questa soluzione avrebbe effettivamente l’effetto di liberare le città da buona parte dei gas di scarico prodotti dagli autoveicoli, e quindi di migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Purtroppo, si tratta di un approccio al problema assolutamente insostenibile dal punto di vista globale. Ammettendo per i motori a idrogeno un rendimento pari a quello dei motori a benzina, come abbiamo detto vi è nel processo di produzione dell’idrogeno una perdita di energia che fa sì che, a parità di energia utile, occorra un consumo maggiore di idrocarburi, e conseguentemente il rilascio di una maggiore quantità di anidride carbonica nell’atmosfera.
La seconda opzione è quella di usare l’idrogeno in celle a combustibile. Si tratta di dispositivi che convertono l’energia immagazzinata nell’idrogeno in energia elettrica, che può essere usata per alimentare un motore elettrico. Anche in questo caso, il merito dell’idrogeno sarebbe quello di spostare l’inquinamento dalle città alle centrali di produzione dell’idrogeno. Visti i buoni rendimenti delle celle a combustibile, con questa tecnologia ci si può aspettare un livello di consumi di idrocarburi – e quindi di produzione di anidride carbonica – pressoché pari a quello attuale, a parità di energia utile prodotta. Neanche questa dunque è una opzione valida dal punto di vista ambientale, stante la necessità di ridurre prima possibile i consumi di combustibili fossili e le emissioni di anidride carbonica.
C’è poi una visione che prevede la produzione di idrogeno senza il ricorso a sorgenti fossili, per mezzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (solare, eolico, ecc.). L’idea di un sostanziale incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili non può che trovarci pienamente favorevoli. Tenuto conto però che, ragionevolmente, queste fonti potranno al più fornire solo una parte dell’attuale fabbisogno energetico mondiale, è possibile verificare che l’elettricità così prodotta sarebbe utilizzata in maniera più efficiente, cioè con minore spreco, immettendola direttamente nella rete elettrica piuttosto che non immagazzinandola nel nostro «secchio bucherellato».
Infine, va citato il fatto che l’idrogeno può essere ottenuto per reforming anche dal carbone. Questo procedimento, che come detto sopra equivale, in termini di produzione di anidride carbonica, a bruciare il carbone stesso (ma con minore resa energetica), aprirebbe in pratica la strada all’uso per autotrazione, e non solo, delle abbondanti riserve di carbone ancora esistenti sul pianeta, con un effetto sul riscaldamento globale ancora peggiore di quello degli scenari descritti precedentemente. Infatti, a parità di energia prodotta il carbone produce ancora più anidride carbonica del petrolio e del metano. Né può risultare di conforto la prospettiva oggi propagandata che la produzione dell’idrogeno avvenga in impianti in cui l’anidride carbonica venga «sequestrata» e immagazzinata in siti sotterranei. Infatti, al di là dei grossi problemi tecnici ancora da superare e del costo energetico del procedimento, nessuno è in grado di predire se nel lungo periodo questa anidride carbonica non sia comunque in grado di raggiungere l’atmosfera, per diffusione o in occasione di terremoti o altri eventi geologici violenti.
Riassumendo: gli idrocarburi fossili (petrolio e metano) sono preziosi in quanto esistono sul nostro pianeta in quantità limitate e costituiscono, oltre che fonti di energia, anche materie prime preziose per una grande quantità di processi industriali. Di conseguenza essi vanno risparmiati ed indirizzati agli usi strettamente necessari, non solo perché il loro utilizzo aumenta l’effetto serra, ma anche perché il prossimo raggiungimento del picco mondiale di produzione (previsto entro pochi anni) è causa di gravi tensioni internazionali, e sempre più lo sarà in futuro. Le azioni militari contro la repubblica federale di Jugoslavia e l’Afghanistan erano motivate principalmente dalla preoccupazione degli Usa e dei loro alleati di assumere il controllo delle vie di trasporto del petrolio del Mar Caspio. Il riferimento al petrolio è ovviamente ancora più esplicito quando si parla dell’Iraq.
I combustibili fossili, per poterli risparmiare, vanno utilizzati nel modo più efficiente possibile, il che oggi vuol dire che bisogna bruciarli in centrali elettriche. Altri usi vanno disincentivati. In quest’ottica, il motore a combustione interna rappresenta una tecnologia terribilmente inefficiente che va superata quanto prima, in quanto utilizza solo metà o anche meno dell’energia che si riesce a estrarre in una centrale elettrica. L’introduzione dell’idrogeno non può modificare questa visione, anzi renderebbe la situazione ancora più critica qualora venisse usato come combustibile per motori a combustione interna. Per di più, qualora la scarsità di petrolio e metano portasse in futuro all’utilizzo di idrogeno prodotto a partire dal carbone, gli effetti in termini di cambiamenti climatici sarebbero ancora più devastanti.
Invitiamo quindi tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro pianeta a non cadere nel tranello dell’idrogeno, che è in realtà uno stratagemma di marketing utilizzato dalle compagnie petrolifere con l’intento di mantenere l’attuale situazione di spreco dei combustibili fossili, e da alcuni governi in vista di un insostenibile passaggio ad un regime di produzione di energia basato principalmente sul carbone. L’idrogeno non rappresenta quindi la rivoluzione energetica promessa, ma una semplice riedizione degli odierni scempi ambientali (si pensi alle truffe della benzina verde e dell’ecodiesel). Il grosso problema dell’energia non è come immagazzinarla (anche questo ha un peso, ma diverso e di portata molto più limitata), ma come produrla e come utilizzarla con minori sprechi. Se ci sta a cuore il futuro del pianeta diventa improcrastinabile, accanto a un deciso sviluppo nel campo delle fonti rinnovabili e delle politiche di risparmio e di uso differenziato delle diverse fonti, uno sforzo collettivo verso l’elaborazione di un nuovo concetto dello sviluppo, che non sia basato sulla continua crescita economica, cioè sul continuo aumento quantitativo delle merci, dei prodotti e dei consumi. Tale crescita, la cui insostenibilità diventa di giorno in giorno più evidente, ci sta portando ad un stato di guerra infinita e permanente per appropriarsi delle sempre più scarse risorse energetiche.
Firmato,
Angelo Baracca, Franco Marenco, Emilio Martines, Andrea Martocchia, Luca Nencini, Maria Luigia Paciello, Libero Vitiello, aderenti al Comitato «Scienziate e scienziati contro la guerra»
tratto da Il Manifesto del 9 marzo 2003
EOLO non rappresenta di per se una soluzione al problema energetico. In effetti sposta il problema sulla produzione di energia elettrica (per muovere il compressore)e qui siamo da capo. Però introduce un concetto interessante che è quello di un’automobile con consumi molto ridotti. Tutto sommato sono convinto che sia possibile realizzare auto con motore a combustione interna (comunque decenti e sicure) con consumi molto ma molto ridotti.
Il punto cruciale però è questo:
1)Lo Stato italiano può rinunciare ai proventi dell’accisa? (basati su un largo consumo del prodotto petrolifero).
2)Gli Stati Uniti (appoggiati dagli altri produttori) permetteranno all’Europa di consumare meno petrolio? (senza ad esempio aumentare enormemente il prezzo e mettere in ginocchio un’economia non totalmente petrolio-indipendente).
Ricordiamoci bene che come è stato detto “i politici sono i camerieri dei banchieri”
Giusto per chi dice che non si sta facendo nulla in America per emanciparsi dal petrolio:
http://www.hydrogenhighway.ca.gov/
Un progetto che prevede per il 2010 la costruzione di oltre un centinaio di stazioni di servizio a idrogeno
” Grazie
Dott.Ing.M.Paladini ”
Stai attento a firmarti cosi` che poi il buon Francesco prende di mira anche te..
🙂
e sempre a propositi di EOLO sembra che ci siano anche storie poco chiare su costi molto “sgonfiati” in business plan per accedere a finanziamenti finiti italiamente in tasca a qualcuno.
Il complotto c’è, ma al contrario.
Per quanto riguarda l’auto EOLO è interessante notare come si tenda a parlare sempre di complotti quando una tecnologia che sembra promettente non vede la luce. Nella realtà dei fatti se la macchina EOLO non viene prodotta o se non viene utilizzata la fusione freddà è perchè queste tecnologie o non esistono o non sono economicamente sfruttabili, il perchè è tra le pagine dei libri di fisica e per capirlo bisogna avere qualche conoscenza di base. Secondo me si puo’ ragionare semplicemente in questo modo: in questo mondo ognuno pensa al suo tornaconto , se qualcuno dimostra che la fusione fredda funziona vince un Nobel e la ‘gloria’, se qualcuno rende economicamente valida la EOLO diventa miliardario (in euro). Nessuno finora lo ha fatto quindi nessuno è ancora stato in grado di farlo….. e smettiamola di parlare di complotti.
La macchina ad aria compressa…
finisce in una nuvola di fumo
Il caso Eolo auto di Marco Pagani
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato
alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di
Bologna una macchina rivoluzionaria: la Eolo (questo il nome originario dato
al
modello), era una vettura con motore ad aria
compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e
resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77
euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di
10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che
veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore
il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria
compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche
la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una
bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle
vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l’ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it
venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei
tanti a mettersi in lista d’attesa, lo stabilimento era in costruzione,
la produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare
ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della
benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia,
dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato
sull’autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l’attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure
stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it
risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che senza
aspettare 20
anni per l’idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo
venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di
problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia
è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,
hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant’è che anche oggi, se scrivete su Google la parola “Eolo”, nella
prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana
storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti:
Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca
cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90
dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente
in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un’auto.
I dirigenti di Eolo auto Italia rimandano l’inizio della produzione a
data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà
del
2006…
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda?
Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio
non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi,
l’idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio,
che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia
elettrica,
non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos’altro in quei
cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di
qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed
intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie
del petrolio e le case costruttrici, senza che l'”informazione” ufficiale
dica mai nulla, presa com’è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto
al
tavolo…
… fatele girare certe informazioni!!! La gente deve SAPERE!!!!!!!
no, non credo che sia qualche lobby internazionale del petrolio a nascondere la eolo, ma che siano i governi, che non possono rischiare di perdere le grasse accise che arrivano dal petrolio. e intanto ci sono uragani, gelate e quant’altro, ma quando i costi dei disastri supereranno i vantaggi economici del petrolio??
Bravo Beppe, hai centrato il punto in pieno. Ma purtroppo c’è un piccolo problema: l’Italia è un paese di egoisti. Ognuno pensa sempre prima al proprio tornaconto, alla propria immagine, alla propria opinione che è sempre la migliore. Non c’è confronto perché non c’è la volontà di confrontarsi. Ognuno sostiene la propria tesi senza dare il braccio a torcere. Non c’è un’unione di intenti che porti all più saggia via di mezzo.
Un esempio vivente sei tu. Il nostro paese “dovrebbe” garantire la libertà di parola a tutti, a me, a te e a chiunque voglia dire la sua denunciando, ove provatamente vero, i casi di abusi, mala gestione, dolo ecc. ecc. Ma garantire a qualcuno la libertà di parola significa anche sopportare le critiche e gli attacchi verso gli organi garantisti. Significa che se io ti do la libertà di critica, devo sopportare che tu critichi me. Se io vado dal tronchetto dell’infelicità e gli dico che, secondo me, è un ladro bugiardo mafioso corrotto, mi fa un culo in tribunale che finisce di suturarmelo mio figlio perché avrò i reumatismi per farlo da solo. Ma la colpa non è del tronchetto, ma del giudice, il vero garante del mio diritto di opinione.
Mentre, d’altro canto, io non posso citare il costruttore di casa mia perché mi si è staccato il calorifero del bagno che, cadendo sulla vasca, mi ha spaccato rubinetteria e vasca stessa. E se qualcuno fosse seduto sulla vasca che sarebbe successo? Questo dopo altre mille incompetenze, come l’inversione dell’acqua calda e l’acqua fredda sempre in bagno (avevo il vapore nel cesso!!!), inversione delle piastrelle nei due bagni, e altre cosucce ancora. Per non parlare dei mobilieri!!!
Mi sono consultato con più di un avvocato e TUTTI mi hanno sconsigliato di procedere perché, se anche avessi vinto, avrei comunque perso dei soldi!!!.
E allora di che cosa abbiamo bisogno? Di un cambio GENERALIZZATO di mentalità. Siamo tutti con l’ambiente ma ce ne sbattiamo le palle se mischiamo la plastica con la carta e, anzi, ci rompe pure le palle smistarle. Siamo tutti caritatevoli, ma non ci occupiamo di sapere dove cazzo sono finiti i nostri doni ai paesi, tanto per dirne una, colpiti dallo tsunami. E Bertolaso! Che dio l’abbia in gloria, mi viene a dire “Be’, forse è meglio controllare perché forse non tutti gli aiuti sono arrivati a destinazione”!!??!! E tu che cazzo ci stai a fare lì??!!!
Recentemente sono stato in Australia (viaggio di nozze) e me ne sono innamorato. Non perché sia di “moda”, ma perché, tra le innumerevoli altre cose che mi hanno portato a volermi trasferire là definitivamente, ho notato un tratto della loro vita che mi ha colpito molto: la loro è una mentalità positiva e propositiva. Non è una lotta continua come qui!!! Là ognuno si fa il culo per offrire il miglior prodotto possibile, perché sa che 1) da quello dipende la propria possibilità di vendere e 2) perché sa che avrà altrettanto acquistando a sua volta!!!! La vita non è una LOTTA continua contro il datore di lavoro, il costruttore o il fisco. E’ un lavoro comune per addivenire ad un fine che beneficia tutta quanta la comunità! Poi ci mancherebbe, anche loro hanno i loro tronchetti dell’infelicità, i loro capretti rampanti (cordero in spagnolo vuol dire capretto), e i loro nani portatori di democrazia, ma non hanno il margine osceno di azioni e impunità che hanno qui. E lo sai perché? Perché sono coscienti di avere in mano l’arma che tutti temono: il voto!!
Scusa lo sfogo.
Marcos
se avete seguito la discussione fin quà, vi sarete resi conto che ognuno ha detto la sua in merito al problema energetico: c’è chi mette avanti la fissione, chi la fusione, chi il solare, chi la geotermica, chi l’eolica, chi il petrolio, chi il carbone, chi l’idrogeno etc. etc.
da un punto di vista scientifico nessuno potrà mai dare certezze ed un valore assoluto riguardo la scelta di una fonte più che di un altra. la scienza non da certezze.
da un punto di vista economico idem: certezze non ce ne sono poichè il concetto di economia è di per se stesso molto ma molto relativo.
i valori, i valori in gioco sono la chiave di tutto, i valori condivisibili di solidarietà, condivisione sociale ed economica, rispetto per l’uomo e per l’ambiente, i valori umani e democratici, etc. etc.
in base ad essi dovremmo fare le nostre scelte per il futuro e tagliare i ponti con un inglorioso passato e un penoso presente.
guardiamo assieme alle fonti alternative e rinnovabili. la scienza e l’economia saranno solo degli strumenti al servizio dei valori condivisi e non più degli interessi di pochi.
Leggendo questo blog ho visto tante discussioni sulle differenze tra diverse fonti di energia. Se sia meglio una che l’altra, secondo considerazioni di pulizia sicurezza ed efficienza.
Purtroppo, se si vogliono fare veramente dei discorsi che portino a qualcosa, bisogna mettersi sullo stesso piano di chi “abbiamo” votato e chi ci e’ stato imposto (vedi amministratori delegati vari).
D’altronde tutti sarebbero d’accordo sull’utilizzo di fonti rinnovabili, pulite, sicure, ecc, ecc, se pero’ queste possano sostenere il bisogno di energia che ogni giorno noi italiani richiediamo ed a un costo sostenibile (avere una bolletta triplicata per avere questo tipo di energia, non farebbe piacere comunque a nessuno).
Possiamo dire moltissime cose positive sull’eolica, sull’energia solare, ecc, ma se facciamo un’analisi, anche spicciola, possiamo vedere come i risultati di anni di investimenti (se non ricordo male qualcuno, in un post precedente, accennava a 18 miliardi di euro) abbiano portato ad un 2% di soddisfazione del bisogno energetico italiano.
Io la vedo un po’ scarsina la situazione…il perche’ ci sono, e sono dati sostanzialmente da vingoli fisici (del processo di trasformazione) e (strutturali delle centrali). L’uniche fonti rinnovabili sotto questo punto di vista sono l’idrotermica e la geotermica.
Probabilmente se questi soldi fossero stati investiti per fare un piano energetico, che in Italia non c’e’ mai stato (si e’, infatti, sempre giocato alla rincorsa della domanda), che prevedesse una migliore gestione dei finanziamenti ad iniziative di autoproduzione (e non dico maggiori finaziamenti), a un incentivo ad sostituire elettrodomestici, lampadine, e quant’altro, antiquati e con consumi che sono quasi il doppio di quelli in commercio oggi, Il discorso potrebbe essere migliore.
Per quanto riguarda l’autoproduzione, in Germania (questa informazione mi e’ stata riferita e non posso garantire sulla sua autenticita’) funziona che: le banche ti prestano soldi per costruire l’impianto. Quest’ultimo, allaciato alla rete nazionale, vende l’elettricta’ che produce in eccesso e quel guadagno del privato serve per restiture il finanziamento.
Una procedura snella semplice, che porta ad un effettivo vantaggio anche per il privato.
Se guardiamo alla possibilita’ di scelta da parte dell’ENEL di diversificare la produzione, cercando strade alternative, vediamo che e’ un po’ limitata (e con questo non e’ mia intenzione difendere l’ENEL). Importazione e’ resa difficile dall’imposibilita’ di costruzione di altri elettrodotti. Neanche io vorrei dei cavi di alta tensione sopra la mia casa.
Il nucleare e’ vietato in Italia e da poco e’ possibile per aziende italiane all’estero. Strada dove e’ indirizzata l’ENEL (e questo sarebbe discorso per un altro blog…pensaci tu Beppe).
Le politiche finanziarie dell’ENEL hanno portato ad una incapacita’ della stessa a incrementare rese e capacita’ delle centrali a carbone e a petrolio…con conseguente perdita di produttivita’. Ma vi rendete conto che ci sono delle centrali che producono sotto costo? l’ENEL paga lo stato per poterle utilizzare perche’ troppo inquinanti? in pratica si compra la licenza di inquinare piu’ del dovuto.
Restano quindi le fonti dove si fa ricerca ,o almeno cosi’ si dice, ancora oggi: vale a dire fusione e spaziale (mi ricordo una missione, anche italiana, per vedere se era possibile produrre energia dal campo magnetico terreste).
Purtroppo per la fusione, come anche per l’idrogeno, il costo di produzione supera la produzione in termini di energia (fonte “Le Scienze”). E per quanto riguarda la spaziale non ne ho saputo piu’ niente.
Forse da questa situazione se ne uscira’ solamente nel 2007 con la liberizzazione del mercato, dove ENEL, con questi presupposti, ne verra’ tagliata fuori.
Se in questo post avessi detto qualcosa di non veritiero, o che le mie informazioni sono sbagliate vi pregherei di segnalarmelo con relativa fonte.
per Francesco Spina e Matteo Martini:
scusate ma trovo la vostra diatriba piuttosto sterile e scarsamente interessante. Quindi se per favore avete da dire qualcosa di interessante, oppure interrogativi da porre o ancora spazio per uno sfogo personale ok, se vi interessa invece che la platea stabilisca chi tra voi due ha il pisello più lungo vi chiederei di smetterla. Non si capisce nemmeno qual’è (se c’è) la tesi dibattuta. Scambiatevi le mail e continuate in privato, oppure trovatevi e risolvetela con un duello rusticano! (ancor meglio spegnete la rissa con due belle birre gelate e una stretta di mano). Se vi ho offeso pazienza, vi passerà. In ogni caso non inviatemi messaggi, non risponderò, non ho alcuna intenzione di condurre in questo blog inutili discussioni.
Grazie
Dott.Ing.M.Paladini
Ma esiste ancora qualcuno chesi riferisce all’idrogeno come ad una “FONTE” di energia? E’ UN VETTORE’ come una pila che non produce niente ma costa soltanto! Poi tanto per spaventare i duri e puri dell’ecologia: IL SOLE é RADIOATTIVO!! lo spegnamo? 😉
Un bel blog! Complimenti merita veramente tanto! Inoltre volevo complimentarmi per lo spettacolo fatto a Milano! Cose sagge e soprattutto vere e come al solito la verità fa male!!
Un abbraccio.
Alessandro
Ciao, mi chiamo Mario e vorrei avere delle informazioni riguardo i finanziamenti per l’installazione di pannelli fotovoltaici, perchè sto costruendo un’abitazione a basso consumo di energia, ora sono nella fase dell’installazione dei pannelli solari per la produzione dell’acqua calda e volevo attendere appunto i fondi per posare anche quelli per la produzione di energia elettrica.
Chi sa qualcosa me lo passi, Grazie.
e mail:info@fratellivisini.com
FS
conclusione:conviene effettuare la fase di compressione in fase liquida,perchè è necessario meno lavoro…è più facile “comprimere” un fluido allo stato liquido.
MM
Di male in peggio.
Quello che vuoi dire e` che e` richiede meno lavoro far aumentare di pressione un liquido anziche` un gas.
FS
Si.(NB:densità diversa)
La fase si chiama di compressione perchè qlcs si comprime… indovina cosa?…ciclo bifase!..quindi??
ma scusa non sai com’è fatta una centrale termoelettrica??
FS
il lavoro di compressione di un fluido incomprimibile è semplicemte uguale al prodotto del volume specifo del fluido per il salto di pressione o ancora è pari al salto entalpico misurato tra i due livelli di pressione.
entalpia di un liquido? che cos’è?
è più corretto parlare di pompaggio,
MM
Era ora!!
FS
lo avevo già detto… ma la fase è di compressione..il lavoro è di…?
FS
gli antichi romani dicevano : spiritu ducere (=aspirare)
aspirare ad-spirare..vuol dire curiosamente soffiare 🙂
si succhia..si aspira..ci sono le pompe per il vuoto…ma il fluido non si tira…è una sbagliata percezione…
MM
E quindi un fluido non si puo` nemmeno ” soffiare “?
Nelle trombe cosa si “soffia” se non un fluido?
FS
volevo farti notare che aspirare ha assunto un significato diverso rispetto all’origine latina… soffiare in italiano non mi pare sia sinonimo di aspirare…
certo i gas si possono:”spingere”(soffiare),comprimere,aspirare(ma non come si pensa).
non si possono tirare!
si succhia l’aranciata con la cannuccia dalla lattina,ma come si fa a succhiare qualcosa che non resiste a trazione??
io bevo l’aranciata è innegabile…
aspirare(da vocobalario..lo hai scritto tu!):trarre a sè…
trarre(latino:trahere)=tirare… trascinare..
un gas tirato? trascinato??
ma tu che stai dicendo??
ma scherziamo??
non faccio affatto confusione!!
si dice aspirare,ma in realtà non si aspira…lo sò sembra una scemenza…
FS
lo stantuffo dell’auto non risucchia dentro il gas..è il gas SPINTO dalla pressione atmosferica ad entrare dentro la camera dove sussiste una condizione di minore pressione….(e non solo x questo)
MM
Il che e` per l` appunto l` ” aspirazione ”
FS
il gas è spinto…non tirato.. attenzione!
si dice aspirazione,ok…ma… ripeto.. sbagliata percezione…
vedo che ti intendi bene di momenti torcenti etc,,vai a vedere il tensore degli sforzi nel caso di un fluido…
FS
si parla di combustibile per le centrali nucleari… non fai nessuna osservazione?
ma l’uranio non è un combustibile!! o no?
cacchio..che imbecilli non sanno scrivere!!
MM
ma cosa stai dicendo?
FS
aspirare un gas non è sbagliato in italiano,però è simile a dire combustibile quando si parla di centrali nucleari… capì?
l’uranio non brucia !!! eppure si chiama combustibile…
fai la prova con la siringa…
togli l’ago..tira un pò indietro lo stantuffo per esempio fino a 1ml…poi tappala con un dito(premi forte) e cerca di tirare indietro lo stantuffo…
oppone resistenza??
perchè??
ti ho già risposto.
ripeto…si usa dire aspirazione o aspirare i gas ma in realtà è un modo di dire ingannevole,anche se esatto in italiano.
ripeto..si parla di fase di compressione ..quindi lavoro di compressione nella fase liquida oltra la curva di isotitolo zero dove le isobare sono ripidissime(diagramma di Gibbs dell’acqua o vapore saturo)…
ripeto..il liquido viene portato a una pressione maggiore..però a notare bene qualcosa viene compressa…che cosa?
il circuito è chiuso e cis ono parti con vapore e parti con liquido…
capì????
ripeto…fase di compressione di fluido allo stato liquido ..lavoro di compressione..
ripeto…aspirazione di un gas…ma in realtà non si succhia ne tira..
ripeto…si dice combustibile nucleare ..ma l’uranio non brucia..
mi dispiace non sà che altro dirti…
rileggiti i testi di fisica tecnica,meccanica dei fluidi…
mi spiace è così!!
ma ora davvero basta… leggti qlcs in merito..se ho sbagliato io..ok sono un cazzone ..se hai sbagliato tu…ehm…aggettivo a scelta…
chiedo scusa per avere abusato dello spazio riservato ai commenti in questo blog.
Ridurre il consumo energetico in Europa.
È l’obiettivo di una direttiva europea che entrerà in vigore il prossimo anno. Secondo un recento studio i cittadini del continente passano il novanta percento del tempo al chiuso, e lo spreco energetico è enorme.Le esperienze condotte e cosa cambierà nel futuro prossimo è il tema di europeans in onda fino a giovedì. Siamo a Linz, nel nord dell’Austria. In questa città il centro regionale di consulenza energetica ha accolto nel corso degli anni centinaia di persone desiderose di ridurre l’ammontare delle proprie bollette. I frequentatori sono giovani coppie che hanno deciso di far costruire la propria abitazione, o prioprietari che vogliono rinnovare la propria residenza.
Fonte:Euronews
Sig. Bettanini, mi scusi, ma a quanto ne so io sul Vajont, le vittime sono da imputare SOLO all’orgoglio umano, in quanto la diga, capolavoro di ingegneria, non ha ceduto ed è ancora al suo posto.
La tragedia che si è consumata era stata da tempo segnalata e monitorata, erano stati anche fatti degli esperimenti all’epoca per calcolarne il comportamento su di un plastico grande all’incirca 40 mt. ed era stato ritenuto il risultato molto allarmante.
Non si è voluto però evacuare il paese e svuotare la diga solo per l’orgoglio dei responsabili della SADE.
I morti ci sono stati per il cedimento della cima del monte TOC che ha fatto traboccare l’invaso.Il tutto è ancora visibile per chi lo vuole vedere.
La diga è ancora un capolavoro di ingegneria italiana.
In quanto all’orgoglio: come abbiamo visto sopra è proprio questo da temere quando si parla di sicurezza per le centrali nucleari.
E’ poi curioso quanto asserisce sull’anidride carbonica; a me sembra vero il contrario: l’anidride è riassorbibile dall’ecosistema in relativamente breve tempo, una contaminazione nucleare mi sembra che ci metta qualche migliaio di anni, mi sbaglio?
Caro Beppe perchè non ti esprimi chiaramente sulle magagne della chiesa? Del servilismo politico ai voti dei cattolici?
Caro Beppe,
mi chiamo Massimiliano Cesaretti e leggendo questo articolo ho finalmente scoperto una questione sulla quale non corcordo con te(è la prima volta!). Le tue considerazioni, a mio avviso, possono valere in parte e solo per quanto riguarda i processi di fissione nucleare. I processi di fusione (sui quali si dovrebbe basare la futura centrale Iter, finanziata dalle maggiori potenze mondiali) permetterebbero invece di ottenere energia senza alcun tipo di rischio radioattivo.
Resta invece il problema delle scorie, sul quale si stanno comunque facendo importanti passi avanti.
Grazie per l’attenzione e continua così perchè sei un grande.
Ciao!
Massimiliano Cesaretti
In realtà, signori, non è il nucleare in sé ad essere pericoloso, ma il metodo (fissione o fusione a caldo) utilizzato per ottenere l’energia. La fissione a caldo ha come risultato l’emissione di raggi gamma (quelli radioattivi, per intenderci) ed è questo che la rende pericolosa. Forse qualcuno di voi saprà che, tuttavia, la fissione non è il solo metodo per ottenere energia elettrica dal nucleare. C’è una “nuova” tecnologia (per la quale i finanziamenti, guarda caso, sono stati sospesi e soppressa l’esperimentazione) che si chiama “fusione a freddo” ed è davvero 1) pulita, 2) economica 3) molto produttiva. vi allego il link ad un libro molto interessante.
http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm
Marcos
Le informazioni date da Beppe sono un po’ imprecise, come il commento della tabella. Comunque volevo solo dare uno spunto di riflessione. L’energia pulita in Italia ha gia’ fatto 2000 morti (Vajont). Quello che bisogna decidere adesso senza fretta ed arroganza è se vogliamo continuare ad avvelenarci con centrali c onvenzionali e con il traffico o vogliamo guardare al futuro. Allo stato attuale della tecnologia il futuro energetico (prossimi 50 anni) sara’ dominato da carbone+petrolio+nucleare (versione occidentale, molto diversa da Chernobyl che era versione sovietica ad uso militare). Nei prossimi 100 anni potra’, se adeguatamente finanziata, vedere la luce la fusione nucleare piu’ pulita economica e sicura della fissione. L’anidride carbonica avvelena il pianeta nel suo complesso con conseguenze per adesso imprevedibili, l’esplosione di una centrale nucleare come Chernobyl porta invece a livello globale danni localizzati e riassorbibili dall’ecosistema. Pensiamoci.
Per Francesco Spina:
“mi sono espresso male sia sull’aspirazione che sulla compressione…
vediamo se va meglio…”
Gia meglio..
Per Francesco Spina:
“il lavoro di compressione durante la fase di compressione nel ciclo Rankine del fluido di lavoro allo stato liquido è di un ordine di grandezza nettamante inferiore(circa 100 volte)rispetto a quello del lavoro di espansione ottenuto durante la fase di espansione del fluido di lavoro.”
MM
NON si parla di compressione di un liquido!!
Lo hai appena detto tu qui sopra..
FS
conclusione:conviene effettuare la fase di compressione in fase liquida,perchè è necessario meno lavoro…è più facile “comprimere” un fluido allo stato liquido.
MM
Di male in peggio.
Quello che vuoi dire e` che e` richiede meno lavoro far aumentare di pressione un liquido anziche` un gas.
FS
Si,lo sò..fa orrore anche a me,ma si dice così!!
MM
NON si dice cosi` e lo hai detto a chiare lettere tu qui sopra, quando dici” mi sono espresso male sia sull’aspirazione che sulla compressione… “.
Perche` continui a insistere?
FS
il lavoro di compressione di un fluido incomprimibile è semplicemte uguale al prodotto del volume specifo del fluido per il salto di pressione o ancora è pari al salto entalpico misurato tra i due livelli di pressione.
è più corretto parlare di pompaggio,
MM
Era ora!!
FS
i gas nello studio dei compressori posoono essere ritenuti in particolari condizioni di moto incomprimibili(sono 3 volte che te lo dico!!)
FS
certo,è scorretto anche se entrato nel linguaggio comune(e non) parlare di aspirazione di un fluido.
MM
ERRATO!
In Fisica Tecnica si parla comunemente di aspirazione di un fluido!!
FS
i fluidi (a rigore sono gas o liquidi che si trovano oltre la temp e/o pressione K) non si oppongono alla trazione!!!
MM
Ho capito, ma che Kaiser centra questo con l` aspirazione?
La trazione significa applicare una forza all` estremita` di una trave tesa ad ” allungare ” la trave stessa, che ca**o centra la trazione, il momento torcente, il momento flettente ( che NON si applicano ai fluidi ) con l` aspirazione ( che interessa SOLO E PROPRIO i fluidi? )
Ti ho dato anche i link al vocabolario della lingua italiana, leggitelo
FS
più corretto parlare di “intake” “immissione” e non aspirazione anche se non è sbagliato.
MM
Adesso dici che pero` ” non e` sbagliato “. Guarda che e` proprio giusto, ti ripeto che si parla comunemente di aspirazione di gas, di aspirazione di aria all` interno della camera di combustione, etc.
FS
non si possono fare cestini di acqua liquida..o funi…
quando mi fai un cestino di azoto gassoso?? 🙂
MM
Confondi l` aspirazione con la trazione!!
I fluidi nonresistono a trazione ma possono essere aspirati
FS
gli antichi romani dicevano : spiritu ducere (aspirare)
aspirare ad-spirare..vuol dire curiosamente soffiare 🙂
si succhia..si aspira..ci sono le pompe per il vuoto…ma il fluido non si tira…è una sbagliata percezione…
MM
E quindi un fluido non si puo` nemmeno ” soffiare “?
Nelle trombe cosa si “soffia” se non un fluido?
FS
lo stantuffo dell’auto non risucchia dentro il gas..è il gas spinto dalla pressione atmosferica ad entrare dentro la camera dove sussiste una condizione di minore pressione….etc
MM
Il che e` per l` appunto l` ” aspirazione ”
FS
prendi una siringa togli l’ago(non usarla per quello che la usi abitualmente…scherzo!)aspira un pò di aria,tappa il forellino e adesso tira lo stantuffo(come se dovessi riempirla)…è difficile tirare vero??
MM
Ma cosa stai dicendo?
FS
cavolo i fluidi resistono a trazione!!!!
Nobel per la fisica a Martini!!…
MM
Vedi sopra, confondi trazione con aspirazione
FS
no…è la pressione atmosferica esterna che preme!
non esistono valori di pressione assoluta negativa!!
si parla di depressione e pressione negativa quando si parla di pressione relativa.
MM
E allora?
FS
si parla di combustibile per le centrali nucleari… non fai nessuna osservazione?
ma l’uranio non è un combustibile!! o no?
cacchio..che imbecilli non sanno scrivere!!
ORRORE attenti le centrali nucleari producono biossido di carbo uranio CUO2…che provoca l’effetto radietta guasta…diventeremo tutti sordi…
MM
Ma cosa stai dicendo?
FS
bella la storia dell’aspirazione?
se è bella…e sei ing..cambia lavoro… :)alla svelta!!
adesso capisco perchè saltano in aria i reattori delle centrali.
ti aiuto per la lettera di licenziamento??
iscriviti a un corso di recupero.
corso finito.
ciao
MM
Non mi sembri proprio un professore di corsi di recupero.
Beppe,non sai mica dove si possono trovare celle fotovoltaiche ad un prezzo accettabile? In Italia hanno tutti adeguato i costi a quanto viene rimborsato nei bandi regionali, che sono notoriamente senza fondi. Risultato i prezzi per chi vuole fare senza essere finanziato dallo stato sono doppi di quelli reali. Non è che ci si potrebbe dare una mossa in questo senso?
Ci terrei a segnalare un avvenimento molto importante per quanto riguarda l’energia: l’avvio della costruzione presso Cadarache in Francia del prototipo di reattore a fusione nucleare, un sistema che permetterebbe di creare energia pulita e abbondante.
Per maggiori informazioni, vi consiglio di leggere il sito http://www.iter.org (in inglese), visto che io non sono uno studioso di fisica (studio scienze politiche) e quindi non sono in grado di darvi informazioni dettagliate sul funzionamento.
Posso solo dire che la fusione nucleare prende due atomi, credo di deuterio e sfrutta l’energia che si crea quando questi due atomi si fondono.
Il deuterio si può ricavare dall’acqua di mare, quindi non c’e’ necessità di usare l’acqua dolce (di cui c’e’ una obbiettiva scarsità).
Bene, spero che questa sia per voi, come per me, una bella notizia di cui tutti abbiamo bisogno, ogni tanto 🙂
x matteo martini
i gas sono comprimibili..in particolare risultano più o meno comprimibili rispetto ai gas ideali tanto che è necessario introdurre in una formula che tu hai scritto un fattore di correzione(fattore di compribilità Z)
i liquidi sono difficilmente comprimibili..cioè…scarse variazioni di densità o volume specifico.
i liquidi ideali sono incomprimibili.
mi sono espresso male sia sull’aspirazione che sulla compressione…
vediamo se va meglio…
il lavoro di compressione durante la fase di compressione nel ciclo Rankine del fluido di lavoro allo stato liquido è di un ordine di grandezza nettamante inferiore(circa 100 volte)rispetto a quello del lavoro di espansione ottenuto durante la fase di espansione del fluido di lavoro.se si comprimesse vapore(aeriforme) ad alta temperatura il lavoro di compressione sarebbe molto più grande.
se si comprimesse in condizioni di vapore saturo ci sarebbe il rischio di cavitazione nelle pompe e problemi anche in un compressore e inoltre sarebbe molto difficile costruire un impianto che possa soddisfare queste condizioni di funzionamento..non solo..ma verrebbe meno il vantaggio della compressione in fase liquida.
il lavoro di compressione durante la fase di compressione nel ciclo Joule del fluido di lavoro allo stato gassoso è di un ordine di grandezza quasi pari a quello del lavoro di espansione ottenuto durante la fase di espansione del fluido di lavoro.
conclusione:conviene effettuare la fase di compressione in fase liquida,perchè è necessario meno lavoro…è più facile “comprimere” un fluido allo stato liquido.
si,lo sò..fa orrore anche a me,ma si dice così!!
il lavoro di compressione di un fluido incomprimibile è semplicemte uguale al prodotto del volume specifo del fluido per il salto di pressione o ancora è pari al salto entalpico misurato tra i due livelli di pressione.
è più corretto parlare di pompaggio,ma è lo stesso discorso sull’aspirazione(leggi dopo)
il lavoro di compressione di un fluido comprimibile è uguale all’integrale del volume specifico in dp tra gli stati termodinamici
di ingresso e uscita della macchina termica operatrice.
suggerimento:c’è vapore..è un ciclo bifase(Rankine)… sibillino come suggerimento??..
i gas nello studio dei compressori posoono essere ritenuti in particolari condizioni di moto incomprimibili(sono 3 volte che te lo dico!!)
per bassi rapporti di compressione e M=0.2-0.3 C=1.01..1.02 (fattore di comprimibilità)…. sei ing? allora sai di cosa sto parlando… che cavolo me lo chiedi a fare??
certo,è scorretto anche se entrato nel linguaggio comune(e non) parlare di aspirazione di un fluido.
i fluidi (a rigore sono gas o liquidi che si trovano oltre la temp e/o pressione K)
non si oppongono alla trazione!!!
è più corretto parlare di “intake” “immissione” e non aspirazione anche se non è sbagliato.
non si possono fare cestini di acqua liquida..o funi…
quando mi fai un cestino di azoto gassoso?? 🙂
gli antichi romani dicevano : spiritu ducere (aspirare)
aspirare ad-spirare..vuol dire curiosamente soffiare 🙂
si succhia..si aspira..ci sono le pompe per il vuoto…ma il fluido non si tira…è una sbagliata percezione…
lo stantuffo dell’auto non risucchia dentro il gas..è il gas spinto dalla pressione atmosferica ad entrare dentro la camera dove sussiste una condizione di minore pressione….etc
prendi una siringa togli l’ago(non usarla per quello che la usi abitualmente…scherzo!)aspira un pò di aria,tappa il forellino e adesso tira lo stantuffo(come se dovessi riempirla)…è difficile tirare vero??
cavolo i fluidi resistono a trazione!!!!
Nobel per la fisica a Martini!!…
no…è la pressione atmosferica esterna che preme!
non esistono valori di pressione assoluta negativa!!
si parla di depressione e pressione negativa quando si parla di pressione relativa.
si parla di combustibile per le centrali nucleari… non fai nessuna osservazione?
ma l’uranio non è un combustibile!! o no?
cacchio..che imbecilli non sanno scrivere!!
ORRORE attenti le centrali nucleari producono biossido di carbo uranio CUO2…che provoca l’effetto radietta guasta…diventeremo tutti sordi…
bella la storia dell’aspirazione?
se è bella…e sei ing..cambia lavoro… :)alla svelta!!
adesso capisco perchè saltano in aria i reattori delle centrali.
ti aiuto per la lettera di licenziamento??
iscriviti a un corso di recupero.
corso finito.
ciao
Comincio a non tollerare più l’IGNORANZA e la grettezza di buona parte degli ambientalisti!
Il fatto: Il GRTN ha (da tempo)pubblicato la sintesi degli impianti qualificati al 31 maggio 2003 (ce n’è una copia ne il Giornale dell’Ingegnere – n.11 15/06/05 pag.6) da questi emerge che è previsto un massiccio incremento di centrali eoliche, oggi ci sono 21 impianti in esercizio con producibilità pari a 272,2 GWh ce ne sono in progetto 95 con producibilità pari a 7207,9 GWh! Fantastico, fonte totalmente naturale e rinnovabile con ZERO emissioni inquinanti e con materia prima GRATIS. PERO’ appena si presentano i finanziatori con i progetti esecutivi spuntano comitati locali come funghi!(vedi valtaro PR o sicilia) Quasi sempre appoggiati da esponenti di Legambiente o del CAI ecc. ecc. CONTRARI alla realizzazione degli impianti eolici! E’ una follia! Cacchio dato che nessuno di noi può o vuole rinunciare all’energia elettrica da qualche parte e in qualche modo bisogna pure produrla!! dico, se c’è la possibilità di produrla da una fonte gratuita (le altre fonti le compriamo all’estero pagandole di tasca nostra) e che in più NON INQUINA, che se la vuoi smantellare lo fai in una settimana senza lasciare traccie e i materiali li ricicli al 100%, NON VA BENE?? Beh allora dico che le possibilità sono due:
1)qualcuno ha il cervello grande come una mandorla.
2)qualcuno è in malafede, in realtà non gliene frega unca di inquinare il pianeta, basta che sia fatto a casa del vicino e non a casa propria!
Bella roba!!
Per Francesco Spina:
Caro Francesco, prima mi dici che ( post del 30.06.05 alle 23.01 ) ” il lavoro necessaario per comprimere un gas è maggiore di quello necessario per comprimere un liquido. ” e poi che ( post del 4.07.05 alle 17.40 ) ” i liquidi come giustamnete fai notare sono quasi incomprimibili e infatti quelli ideali sono incomprimibili. ”
Caro Francesco, poi dici che ( post del 6.07.05 alle 15.57 ) ” si confermo i gas negli studi dei compressori(stadi..sezioni di passaggio..palettature) sono ritenuti incomprimibili. ” ma subito dopo specifichi che ”
complessivamente però vengono compressi ” e dici che e` pure ” ovvio “!!
Infine sostieni che ( post del 5.07.5 alle 16.47 ) ” ..perché i fluidi non si possono aspirare non resistono a trazione. ”
Questa non l` avevo vista ma e` la piu` bella di tutte!
Leggiti nel Vocabolario della lingua italiana cosa si dice del termine ” apirare “: http://www.sapere.it/gr/DictionarySearchServlet?DS_action=ItalySearch&DS_resType=14&DS_userInput=aspirare
C` e` scritto ” est. anche di macchine e apparecchi, trarre a sé gas, liquidi ”
Immagino che tu ora dica che gas e liquidi magari NON sono fluidi, ti prevengo: http://www.sapere.it/gr/DictionarySearchServlet?DS_action=ShowArticle&DS_tid=10020982&DS_resType=14, dove e` scritto: ” flùido: flùido
agg.
corpo allo stato liquido o aeriforme “.
Dunque, secondo il vocabolario della lingua italiana, i ” fluidi ” si possono proprio ” aspirare “!!
Infine dici: ” ps:non sono la cepu!!! ”
Francesco, non te la prendere, ma non c` era proprio bisogno di dirlo!!
Riguardo al nucleare e alle fonti rinnovabili,
rispondetemi a questo: rivista “Le Scienze”
Giugno 2005, editoriale di Enrico Bellone, articolo di Ugo Spezia. Dati alla mano:
“All’epoca di Chernobyl, la potenza nucleare mondiale era di 250000 magawatt, mentre nel 2003 era di 361000, una crescita del 45%…. sono in costruzione 31 nuovi impianti e 7 sono già stati ordinati……la Francia si regge sul nucleare per il 78% dell’energia prodotta e la Germania per il 33%.Le fonti rinnovabili in Italia coprono un fabbisogno nazionale dello 0.5% con una spesa complessiva di 100000 miliardi.”
X matteo martini
matteo ma che lavoro fai?
studi?che fai a tokyo?
uhhhh come sei pignolo!!!!
ma sempre così??
come si chiama Messner di nome? Reynold..s(non si scrive così) ma suoba uguale.
il numero di Mach non ha neinte a che fare con pomep e compressori..sei sicuro??
sicuro ..sicuro…sicuro??
sezione di passaggio…convergente divergente…chocking..blocco sonico della portata.. numero di Mach… ricorda qlcs??
il lavoro specifico è proporzionale al vulume specifico…
“peso o volume??” vedi tu.. matteo!!!ti boccio 🙂
lavoro specifico per portata dà il lavoro.. come non ha importanza?
c’è lo stallo causato da problemi del flusso d’aria sul profilo alare..e c’è lo stallo negli aerei a reazione nel compressore…
per fortuna evento piuttosto raro.
i profili alari sono per certi versi simili ai profili delle palettature dei compressori.
la differenza tra ciclo rankine e ciclo joule è fondamentale…
è proprio quello il nocciolo della questione e spiega pechè pompare un liquido(contento?) è meglio che comprire un gas(uhhh come sei pignolo!!)
le pompe a stantuffo sono sistemi chiusi?
sul motore dell’auto non ne usciamo…,,siamo in stallo 🙂
“se il ciclo viene eseguito spesso in minuto”…potrebbe voler dire che è eseguito molte volte!
non ho detto un ciclo…
è una sottigliezza che non hai capito…
nel singolo ciclo per esempio la fase di compressione dura pochi millesimi quindi non sufficienti ad uniforme la temperatura nella camera fino alle pareti,però in un minuto ci sono moltissime compressioni che rimetto in contatto ogni volta un fluido caldo con le pareti…è come se riscaldassi ad intermittenza…ma così velocemente che il riscaldamento sembra continuo(ma non è così)
sbagliato?? e allora togli l’acqua dal motore…
purtroppo è di ghisa…si dilata..è…grippp azzo!
mi spiace deluderti i gas non si aspirano…i sensi ingannano la mente… tu aspiri acqua con una siringa?? sicuro??
realizza una fune di acqua..
se è corretto parlare di aspirazione,,perchè non è corretto parlaredi fase di compressione in un ciclo rankine?
la pressione è un tensore…non è filosofia…
la pressione idrostatica è un tensore speciale.
la pressione relativa può essere negativa…la pressione assoluta no!!!! al massimo si può avere pressione zero…o cmq condizione di vuoto.
non è la depressione che risucchia,ma la pressione che spinge…
le pompe non pompano vapore!!ci mancherebbe!!! le vuoi distruggere??
se consideri un liquido come caso particolare di un gas …incomprimibile…lavoro di compressione di un fluido incomprimibile ha senso…anche se non è un’espressione molto corretta.
si il liquido non diminuisce molto di volume…
ti ho citato la compressione in un sistema aperto e in uno chiuso,perchè tu insistevi con la storia del bussolotto e dello stantuffo che comprime il gas.
si confermo i gas negli studi dei compressori(stadi..sezioni di passaggio..palettature) sono ritenuti incomprimibili.
complessivamente però vengono compressi(ovvio!!!)
si i compressori volumetrici sono pompe rotative…mi dispiace.
ciao…
ps:non sono la cepu!!!
THE END.
Per Daniele:
” Guardata il sito se vi interessa, io non commento per mancanza di informazioni. So solo che è indirizzata ai possessori di partita IVA, per adesso, e che la pubblicità per radio è sparita dopo poche settimane…
Saluti ”
Ho cercato su Google e non ho trovato niente ne` sulla societa` ne` sul presidente.
La cosa mi puzza
Quante parole spese.
Sono riuscito a leggere tutti i post i questo blog ma alla fine non ho ricavato altro che dubbi.
Comprendo bene chi si schiera nell’ecologia ad oltranza e capisco anche chi è favorevole al nucleare. Non capisco invece chi non è in grado di accettare le opinioni dell’altro. Soprattutto qui, in un blog che non pretende altro che ci scambiamo idee e conoscenze.
Vabbè è una mia considerazione.
Energia Pulita, vantaggio economico.
Dal sito: http://www.la220.it/index.htm
La 220 verde
elettricità 100% solare, eolica, geotermica o idroelettrica da bacini naturali, a un prezzo inferiore a quello del tuo attuale fornitore.
Guardata il sito se vi interessa, io non commento per mancanza di informazioni. So solo che è indirizzata ai possessori di partita IVA, per adesso, e che la pubblicità per radio è sparita dopo poche settimane…
Saluti
Evvai grande Borselli, un altro genio..
allora vediamo un po’, dopo 4000 post dovremmo aver capito che il nucleare fa male alla pelle, che il solare è economicamente conveniente e magari che i combustibili fossili non provocano emissioni di Co2.
Veniamo al dunque: greenpeace afferma che il solare è una scelta economicamente conveniente? Bene, smettetela di rompere i koglioni con i vostro gommoni, prendetevi i soldi di Borselli e dei suoi amici e mettete in piedi la solargreenborsellipower. Il mercato è libero e NESSUNO ve lo impedisce. Se mi fate le tariffe anche il 50% più care di quelle di ENEL compro da voi. Ma smettetela di rompere il kazzo con sta storia dell’economicità e di pretendere contributi da mezzoeuro al kwh. Se è economica c’è un mercato porka troia, i contributi li diamo ai bambini africani, non a sti puzzolenti di merda.
E se ci sono le lobby amerikane andatevene in cina, o in iran o in corea del nord, ma smettetela di parlare a kazzo.
Il nucleare non è conveniente? si, può darsi, degli ultimi 20 anni i francesi hanno costruito 8 centrali nucleari per il mercato italiano. Saranno koglioni? Secondo me no, poi può darsi.
Borsè Frangè e tutta la massa dei rinkoekologisti, il famoso Terawatt Indocinese come lo facciamo a carbone metano e petrolio?
Sicuro che sia più facile gestire cambiamenti climatici apocalittici invece che un deposito del di scorie radioattive che se ne stanno lì senza rompere il kazzo a nessuno?
Vogliamo provare ad azionare il cervello prima di postare tutte ste cagate da ecoterroristi?
PER Francesco Spina:
FS
Secondo te,un fluido entra in un tubo ed esce dall’altra parte se ti dimostri gentile?
Non ti sorge il dubbio che ci sia una differenza di pressione?
MM
OK, ma il liquido a fronte di un delta di pressione non diminuisce di volume ( i.e. non si comprime ), il misunderstanding e` tutto qua
FS
Attrito? No? Perdite di carico? Regime di moto?
Il numero di Messner?(suona simile,ma si scrive diverso)
MM
Che e` il numero di Messner?
FS
Quello di Bach? Bach 1 2 3 aerei supersinfonici
MM
Numero di Mach, ma non c` entra molto con le pompe e i compressonri, semmai centra con il Concorde
FS
Ti sei scordato tutto? ..scherzo dai non te la prendere
Ok,un gas ha densità minore di un liquido,ma è piuttosto capriccioso
Quello di cui tu parli è il lavoro specifico.
MM
No, no io to parlando del lavoro di compressione ( gas ) e pompaggio ( liquidi ). Il lavoro specifico, se ricordo bene, e` il lavoro per unita` di fluido pompato ( peso o volume? ) ma questo non ha molta imprtoanza con la discussione
FS
Se un pilota di un aereo, malauguratamente, ha uno stallo al compressore ha pareggiato ad una partita a scacchi o rischia di precipitare?
Ok..sono serio
MM
Gli aerei stallano quando salgono con un angolo troppo elevato per cui la portanza dell` aereo stessa e` al picco relativamente all` angolo di salita ( che poi e` l` angolo tra l` ala e l` aria che colpisce l` aereo ) per cui la portanza stessa non puo` essere aumentata ulteriormente inclinando ulteriormente l` ala ( perche` sei gia` al massimo ).
Non capisco cosa centri il compressore qui..
FS
Ripeto i gas sono capricciosi
In un ciclo Joule il salto entalpico in compressione è paragonabile come ordine di grandezza con quello in fase di espansione.
In un ciclo Rankine il salto entalpico in compressione è trascurabile rispetto a quello in espansione.
E’ arcinoto!! Mi meraviglio che tu non te lo ricordi.
MM
E questo che centra con la ” compressione del liquido ” di cui parlavi tu?
FS
Visto che sei pignolo
La compressione non è un sistema,semmai è una trasformazione termodinamica o una fase di un ciclo termodinamico che avviene nell’esempio che riporti in un sistema chiuso e isolato.
Il motore di un’auto funziona con una portata di aria e combustibile quindi globalmente è un sistema aperto.
MM
Questo fino a che non hai iniettato il combustibile ( o la miscela aria-combustibile ) nella camera di combustione. Da allora in poi, cioe` quando avviene la compressione, il sistema si puo` considerare chiuso
FS
La compressione è adiabatica per la velocità con la quale avviene,ma è anche vero che il ciclo è eseguito spesso in un minuto
MM
COSA COSA COSA??
Che ciclo viene eseguito in un minuto?
Stai parlando dei cicli Otto-Diesel?
Le ruote della tua macchina fanno un giro al minuto?
Il numero di cicli al minuto del tuo motore lo vedi sul cruscotto e varia da circa mille a tre- quattromila.
Al minuto.
Per cui il tuo motore esegue questo ciclo circa 20-50 e piu` volte AL SECONDO, a queste velocita` il calore non riesce a propagarsi velocemente per cui il sistema PUO` definirsi chiuso
FS
e il gas caldo rimane in contatto delle pareti per circa tre fasi quindi le la camera si scalda ed è necessario disperdere il calore attraverso un sistema di raffreddamento per garantire il corretto accoppiamento tra i pezzi e evitare il grippaggio.
MM
Tutto sbagliato mi dispiace, vedi osservazione di prima
FS
Quando si parla di motori si usa il termine aspirazione se fossi pignolo come te,direi che è una colossale stupidaggine perché i fluidi non si possono aspirare non resistono a trazione.
MM
Guarda che su tutti i libri di testo si parla di aspirazione dell` aria, e` corretto in italiano
FS
Si parla anche di depressione ma è una convenzione non esistono valori negativi di pressione .
MM
Esistono pressioni positive in senso opposto.
Ma qui si va sulla filosofia.
FS
Ancora un altro esempio? Le fasi di aspirazione e scarico in un motore sono chiamate fasi di pompaggio si pompono i gas?? Orrore??
Contropressione allo scarico? Perdite di carico nei condotti di aspirazione?
Orrore??
La fase di prelievo del liquido saturo (nel ciclo Rankine,ciclo bifase..come il ciclo di una macchima frigorifera ad assorbimento) dal condensatore e di innalzamento di pressione e immissione nel generatore di vapore si chiama fase di compressione(NON é COLPA MIA)
MM
Per appunto stai parlando di vapore non di acqua.
FS
Il lavoro di questa fase si dice lavoro di compressione(lc) o meglio lavoro di pompaggio(lp).
Il liquido saturo esce dal condensatore a una pressione inferiore a quella atmosferica e deve essere portato alla pressione massima di esercizio dell’impianto attraverso un sistema di pompe in serie e in parallelo pluristadio(in particolare il primo gruppo di pompe è a bassa prevalenza manometrica e collocato a una precisa altezza per evitare la cavitazione).
MM
Riappunto qui si parla di lavoro di pomaggio infatti e` un liquido
FS
Il lavoro specifico di pompaggio o compressione è pari all’integrale (calcolato tra gli stati termodinamici del fluido di lavoro rilevati alle sezioni di ingresso e uscita della macchina) del volume specifico o dell’inverso della densità per il differenziale della pressione o…detto più semplicemte è pari al salto entalpico tra l’isobara di uscita dal condensatore e l’isobara di ingresso nel generatore di vapore.
Il lavoro specifico di compressione di un fluido incomprinibile è semplicemente uguale al prodotto tra il volume specifico e la differenza di pressione.
MM
” Lavoro di compressione di un fluido incomprimibile ” io la trovo una contraddizione in termini;
FS
cavolo…un liquido aumenta di pressione??
ma non è incomprimibile?? scherzo..
MM
Il liquido aumenta di pressione ma, a differenza del gas, NON diminuisce di volume, quindi non viene compresso
FS
La compressione adiabatica in un sistema chiuso è pari alla variazione di energia interna…
La compressione adiabatica in un sistema aperto è pari alla variazione di entalpia(nelle cui espressione è contenuto un termine noto come potenziale di trasporto che tiene conto del fluire della massa).
MM
E quindi?
FS
Inoltre i gas nei calcoli per lo studio dei compressori sono ritenuti incomprimibili.orrore?? 🙂
MM
Ma cosa stai dicendo?
Un compressore che comprime un gas che e` incomprimibile?
I gas nei calcoli dei compressori vengono ritenuti comprimibili eccome!!
FS
Pompe rotative mai sentito parlare?? Bene,il compressore volumetrico di tipo Roots è una pompa rotativa. Orrore??
MM
Il compressore volumetrico, non so se lo puoi definire una pompa rotativa, comprime gas ( e non liquidi )
FS
P.S:non parliamo di queste cose nel Blog di Beppe Grillo.
ciao…
MM
Concordo..
E` meglio se la piantiamo qua..
MM
Se vuoi pompare un fluido lungo un tubo e farlo passare dall` altra parte mi pare di ricordate che il lavoro fosse inversamente proporzionale alla densita` del fluido per cui maggiore per il gas che non per il liquido
FS
Secondo te,un fluido entra in un tubo ed esce dall’altra parte se ti dimostri gentile?
Non ti sorge il dubbio che ci sia una differenza di pressione?
Attrito? No? Perdite di carico? Regime di moto?
Il numero di Messner?(suona simile,ma si scrive diverso)
Quello di Bach? Bach 1 2 3 aerei supersinfonici
Ti sei scordato tutto? ..scherzo dai non te la prendere
Ok,un gas ha densità minore di un liquido,ma è piuttosto capriccioso
Quello di cui tu parli è il lavoro specifico.
Se un pilota di un aereo, malauguratamente, ha uno stallo al compressore ha pareggiato ad una partita a scacchi o rischia di precipitare?
Ok..sono serio
Ripeto i gas sono capricciosi
In un ciclo Joule il salto entalpico in compressione è paragonabile come ordine di grandezza con quello in fase di espansione.
In un ciclo Rankine il salto entalpico in compressione è trascurabile rispetto a quello in espansione.
E’ arcinoto!! Mi meraviglio che tu non te lo ricordi.
MM
Tu stavi parlando di compressione.
La compressione adiabatica che avviene nel cilindro della tua auto e` un sistema aperto?
E` chiuso sia per quanto riguarda lo scambio di calore ( la compressione si suppone adiabatica perche` il calore non ha tempo di propagarsi ) e decisamente chiuso per quanto riguarda lo scambio di materia.
Si tratta quindi di un sistema chiuso
FS
Visto che sei pignolo
La compressione non è un sistema,semmai è una trasformazione termodinamica o una fase di un ciclo termodinamico che avviene nell’esempio che riporti in un sistema chiuso e isolato.
Il motore di un’auto funziona con una portata di aria e combustibile quindi globalmente è un sistema aperto.
La compressione è adiabatica per la velocità con la quale avviene,ma è anche vero che il ciclo è eseguito spesso in un minuto e il gas caldo rimane in contatto delle pareti per circa tre fasi quindi le la camera si scalda ed è necessario disperdere il calore attraverso un sistema di raffreddamento per garantire il corretto accoppiamento tra i pezzi e evitare il grippaggio.
Quando si parla di motori si usa il termine aspirazione se fossi pignolo come te,direi che è una colossale stupidaggine perché i fluidi non si possono aspirare non resistono a trazione.
Si parla anche di depressione ma è una convenzione non esistono valori negativi di pressione .
Ancora un altro esempio? Le fasi di aspirazione e scarico in un motore sono chiamate fasi di pompaggio si pompono i gas?? Orrore??
Contropressione allo scarico? Perdite di carico nei condotti di aspirazione?
Orrore??
La fase di prelievo del liquido saturo (nel ciclo Rankine,ciclo bifase..come il ciclo di una macchima frigorifera ad assorbimento) dal condensatore e di innalzamento di pressione e immissione nel generatore di vapore si chiama fase di compressione(NON é COLPA MIA)
Il lavoro di questa fase si dice lavoro di compressione(lc) o meglio lavoro di pompaggio(lp).
Il liquido saturo esce dal condensatore a una pressione inferiore a quella atmosferica e deve essere portato alla pressione massima di esercizio dell’impianto attraverso un sistema di pompe in serie e in parallelo pluristadio(in particolare il primo gruppo di pompe è a bassa prevalenza manometrica e collocato a una precisa altezza per evitare la cavitazione).
Il lavoro specifico di pompaggio o compressione è pari all’integrale (calcolato tra gli stati termodinamici del fluido di lavoro rilevati alle sezioni di ingresso e uscita della macchina) del volume specifico o dell’inverso della densità per il differenziale della pressione o…detto più semplicemte è pari al salto entalpico tra l’isobara di uscita dal condensatore e l’isobara di ingresso nel generatore di vapore.
Il lavoro specifico di compressione di un fluido incomprinibile è semplicemente uguale al prodotto tra il volume specifico e la differenza di pressione.
cavolo…un liquido aumenta di pressione??
ma non è incomprimibile?? scherzo..
La compressione adiabatica in un sistema chiuso è pari alla variazione di energia interna…
La compressione adiabatica in un sistema aperto è pari alla variazione di entalpia(nelle cui espressione è contenuto un termine noto come potenziale di trasporto che tiene conto del fluire della massa).
Inoltre i gas nei calcoli per lo studio dei compressori sono ritenuti incomprimibili.orrore?? 🙂
Pompe rotative mai sentito parlare?? Bene,il compressore volumetrico di tipo Roots è una pompa rotativa. Orrore??
P.S:non parliamo di queste cose nel Blog di Beppe Grillo.
ciao…
.
CILIEGINA SULLA TORTA! dal corriere della sera, notizia recente
ESTERI
Il premier Koizumi: «Ogni sforzo per garantire la sicurezza»
GIAPPONE; INCIDENTI IN TRE CENTRALI NUCLEARI
Quattro morti e sette feriti nel giorno dell’anniversario di Nagasaki. «Non c’è stata fuga radioattiva»
Una sequenza impressionante. Tre incidenti in tre diversi impianti nucleari, nello stesso giorno, ieri, in Giappone. Quattro le vittime, ma altri sette operai sono ricoverati in fin di vita. La Kansai Electric Power che gestisce, a 350 chilometri da Tokio, la centrale di Mihama, quella dove si è verificato l’incidente più grave, si è affrettata a comunicare che «non c’è stata contaminazione radioattiva e non ci saranno effetti sull’ambiente circostante».
Si pesca davanti alla centrale nucleare di Mihama (Ansa)
PAURA E BUGIE – Dichiarazione accolta con un misto di paura e scetticismo, se si tiene conto che la Tepco (Tokyo Electric Power), la più grande azienda produttrice di energia in Giappone, che controlla due delle tre centrali coinvolte negli incidenti di ieri, lo scorso aprile ha dovuto ammettere di aver falsificato i documenti riguardanti la sicurezza per più di dieci anni e per questo è stata costretta al blocco temporaneo dei suoi 17 impianti nucleari. Il primo ministro Junichiro Koizumi, che proprio ieri, poche ore prima degli incidenti, aveva partecipato alle cerimonie commemorative per il bombardamento atomico di Nagasaki, ha assicurato che sarà fatto ogni sforzo per garantire la sicurezza nelle centrali atomiche.
In Giappone (terzo Paese per produzione di energia nucleare dopo Usa e Francia) le centrali atomiche soddisfano un terzo del fabbisogno energetico. Sono 52, gestite da dieci società private. I gravi incidenti di ieri riaccenderanno la polemica su due fronti. Da una parte, sull’opportunità di continuare a far gestire ai privati un settore che ha un impatto così forte sulla vita dei cittadini. Dall’altra, sull’opportunità d’insistere nello sviluppo del nucleare. Negli ultimi anni in Giappone si sono svolti diversi referendum sull’energia nucleare e la maggioranza degli elettori ha votato contro la realizzazione di nuovi impianti. Ma il governo giapponese non sembra tenere conto di questa indicazione: «Servono altre centrali – sostengono i rapporti presentati dal ministero dell’Economia, industria e commercio -. L’ideale è arrivare a coprire con il nucleare il 50% del fabbisogno nazionale».
UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA – L’incidente alla centrale di Mihama è il più grave della storia giapponese, per quanto riguarda lo sfruttamento civile dell’energia atomica. L’esplosione è avvenuta alle 15,30 (8,30 italiane) nella sala turbine del terzo reattore, probabilmente a causa di un buco nelle tubazioni del condensatore dell’impianto di raffreddamento. Dalla falla si è sprigionata un’onda di vapore ad altissima temperatura (270 gradi) che ha investito gli operai. «Le vittime avevano il volto completamente bianco – ha raccontato ai cronisti Yoshihiro Sugiura, il medico che ha soccorso i feriti gravi all’ospedale di Tsuruga -. Questo dimostra con quale rapidità e intensità siano state esposte al calore».
Malgrado la proverbiale efficienza giapponese, gli incidenti alle centrali si verificano con cadenza periodica. Sempre la centrale di Mihama, nel febbraio del 1991, versò in mare 20 tonnellate di acqua altamente radioattiva. Altri due gravissimi incidenti hanno colpito la centrale di Tokaimura. Quello più recente, nel settembre del 1999, ha provocato la morte di due tecnici, il ricovero di 600 persone colpite da radiazioni e l’evacuazione di 320 mila abitanti.
Fortunatamente ieri gli altri due incidenti non hanno fatto vittime. A Shimane, in un impianto adiacente alla Prefettura, gestito dalla Tepco, si è sviluppato un incendio nel settore di smaltimento delle scorie, accanto al reattore due. Anche in questo caso, secondo i dirigenti della centrale, non ci sarebbe stata fuga radioattiva.
Il terzo incidente si è verificato nell’impianto nucleare di Ekushima-Daini. Secondo un comunicato della Tepco, che controlla anche questa centrale, c’è stata una perdita d’acqua dal generatore, che non ha prodotto conseguenze gravi.
Claudio Lazzaro
15 giugno 2005
dal sito
http://www.lifegate.it/ambiente/articolo.php?id_articolo=1978&parte=2
Inghilterra
Fine marzo 2005: circa 10 dei 12 reattori nucleari in Inghilterra potrebbero essere chiusi nel giro di poco tempo. “New Scientist” riporta la notizia direttamente da enti governativi di controllo, i quali hanno riscontrato in diversi casi rotture interne delle sbarre di grafite nel nucleo dei reattori (che dovevano durare fino al 2010…)! Oltre ai rischi per la fuoriuscita di radiazioni, si prospetta anche una crisi energetica: spegnendo diversi impianti contemporaneamente ci sarà un calo verticale nella produzione di energia.
La British Energy, che gestisce le centrali nucleari inglesi, l’anno scorso ha presentato un bilancio in rosso di 130 milioni di sterline. Un quadro critico, tanto che il governo inglese è stato costretto ad accollare alle finanze pubbliche spese di decommissioning delle centrali nucleari per 200 milioni di sterline l’anno.
Secondo la Reuters (10 aprile 2005), nessuno dei tre partiti politici inglesi si sogna di mettere la costruzione di nuove centrali nucleari in agenda nel dibattito politico. L’obbiettivo invece è arrivare al 20% della generazione elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020.
Svizzera
Lunedì di Pasqua 2005: nella centrale nucleare di Leibstadt, nel canton Argovia, il generatore e la turbina dell’impianto si disattivano automaticamente in seguito a un cortocircuito. Si decide di disattivare il reattore. Poi, i responsabili annunciano che i lavori di riparazione sarebbero durati più del previsto: la centrale sarebbe rimasta fuori servizio almeno fino alla fine di aprile. A fine aprile, l’annuncio che l’arresto della centrale nucleare sarebbe durato un mese in più. Le cause esatte dell’avaria non sono ancora state accertate. Durante la revisione annuale del 2004 il generatore era stato esaminato da specialisti che ne avevano accertato il buon funzionamento.
Italia
A gennaio 2005, il premier Silvio Berlusconi ribadisce l’esigenza di avviare una “riflessione” sull’utilizzo del nucleare per la produzione di energia. Gli fanno eco il presidente della commissione attività produttive, Bruno Tabacci, e altri esponenti politici. Il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio risponde lanciando la sfida per un nuovo referendum sul nucleare in Italia: “Vediamo chi vuole una centrale nucleare sotto casa… pensiamo ai veri problemi, quelli di una vera energia pulita, a cominciare dall’energia solare e dall’idrogeno”. Secondo una ricerca di “Energia 1-2003”, la nuova centrale atomica in costruzione in Finlandia, parametrata agli ipotetici investimenti italiani per un impianto del genere, dà un costo di generazione elettrica di 54 euro al Mwh, valore che conferma che “in una situazione di mercato non monopolistica, con tassi di remunerazione del capitale non dettati dal mercato e ai prezzi dei combustibili fossili ipotizzati, l’energia nucleare non è oggi economicamente competitiva”.
Usa
Negli Stati Uniti è dal 1978 che non viene commissionata una nuova centrale ed è dal 1995 che non ne entra una in funzione. Il 40 per cento dei 103 impianti esistenti continua a rischiare la chiusura a causa degli alti costi. E secondo una rapporto del Department of Energy (DOE) il 31 per cento dell’attuale capacità produttiva sarà smantellata entro il 2015.
Il 19 aprile 2005 esperti hanno testimoniato davanti al Congresso che gli Usa “dovrebbero essere più decisi nell’organizzare le difese contro i possibili attentati terroristici contro centrali nucleari”.
Il costo per la conservazione delle scorie nucleari è enorme: secondo stime fatte nella seconda metà degli anni Novanta, solo per incapsulare e disporre in condizioni di sicurezza le scorie ad alto livello di radioattività, si dovranno spendere negli Stati uniti oltre 110 miliardi di dollari; in Francia e Germania, rispettivamente oltre 7 e 5 miliardi.
Se gli scenari ecologici (cambiamento del clima) e geopolitici (instabilità del Medio Oriente) ridanno fiato alle “sirene atomiche”, restano inalterati i problemi di fondo che, negli ultimi quindici anni, hanno bloccato il suo proliferare: gli alti costi, lo smaltimento delle scorie, le questioni di sicurezza sanitaria, ambientale e militare.
Stefano Carnazzi
ecco come ha avuto inizio il calvario del sito unico di stoccaggio delle scorie (fonte: la repubblica):
Il governo firma un’ordinanza di protezione civile
per i siti di Trino, Caorso, Garigliano e Latina
Centrali nucleari sotto tutela
“Alto il rischio attentati”
Ci sono 55 mila metri cubi di scorie in tutta Italia
Il Sisde: “La mafia vuole mettere le mani sull’uranio”
ROMA – Siti nucleari italiani sotto tutela contro il rischio attentati. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato oggi un’ordinanza di protezione civile per consentire l’attività di messa in sicurezza dei materiali radioattivi presenti nelle centrali nucleari e nei siti di stoccaggio situati in Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Basilicata. A guidare le operazioni sarà il generale Carlo Jean, presidente della Sogin (la società che gestisce lo smantellamento delle quattro centrali nucleari italiane), che è stato nominato commissario delegato.
L’ordinanza arriva dopo una serie di allarmi lanciati dal commissario straordinario dell’Enea, il premio Nobel Carlo Rubbia e dallo stesso Jean, rimarcati anche dai servizi segreti nella relazione semestrale inviata al Parlamento.
Il provvedimento consentirà così di procedere in maniera più veloce a rafforzare le misure anti-attentati nelle aree su cui sorgono le ex centrali nucleari – Caorso (Piacenza), Garigliano (Caserta), Latina e Trino (Vercelli) – e nelle altre aree in cui è presente materiale radioattivo, in attesa dell’individuazione del deposito nazionale in cui stoccare tutte le scorie sparse nei diversi siti; sono 55 mila metri cubi complessivamente, di cui 35 mila solo nelle ex centrali.
Gli eventi dell’11 settembre, aveva detto Rubbia nel corso di un’audizione alla commissione Ambiente della Camera, “hanno profondamente modificato la strategia da seguire per la messa in sicurezza dei residui radioattivi e hanno introdotto un carattere di assoluta urgenza”. Prima dell’11 settembre, aveva proseguito, “la gestione di questi materiali era esclusivamente determinata da considerazioni che esulavano dalla volontà di nuocere. Oggi in Italia ci troviamo in una situazione di intollerabile fragilità che deve essere urgentemente risolta”.
Per questi motivi “il deposito nazionale deve essere realizzato nei tempi più brevi. Un sito unico, adeguatamente protetto, dà più garanzie di sicurezza rispetto alla situazione attuale, con tanti siti più difficili da sorvegliare”.
Analoghe preoccupazioni sono state espresse nella stessa sede dal generale Jean. I siti Sogin, aveva rilevato, “sono già a prova di attacco aereo: se un velivolo, anche militare, cade sopra uno dei siti, i contenitori delle scorie resistono all’impatto. Ma questa protezione è inefficace nel caso di caduta di grossi aerei civili come i Boeing 747”. Ci vorrebbero zone di rispetto aereo, aveva osservato Jean, “ma questo in Italia non è possibile perché ci sono molte rotte che passano nelle vicinanze dei luoghi contenenti i rifiuti nucleari”.
E il rischio di eventuali azioni terroristiche contro gli ex impianti nucleari è aggravato dall’attuale situazione internazionale, come rilevano Sisde e Sismi nella relazione inviata due giorni fa al Parlamento. In attesa della realizzazione di un deposito centralizzato di rifiuti nucleari, sostengono gli 007, “la sicurezza del combustibile nucleare, delle scorie radioattive e degli altri materiali irraggiati ha assunto una crescente valenza nel quadro della continua evoluzione del rischio terroristico, nonché in relazione all’eventualità di traffici illeciti della criminalità organizzata”.
(7 marzo 2003)
dal sito
http://www.altramurgia.it/html/modules.php?name=News&file=article&sid=55
NO AL NUCLEARE,
NO bombe, NO centrali, NO scorie
IL RISCHIO
La Murgia rischia di ospitare una discarica di scorie nucleari. Infatti tra i 214 siti idonei individuati sul territorio nazionale, ben 65 si trovano in Puglia. O, peggio ancora, rischia di ospitare uno o più siti per le centrali nucleari per la produzione dienergia elettrica, auspicate ormai da quasi tutta la nostra classe dirigente dopo il grande blackout del 28 settembre, una data che in realtà segna l’inizio dell’attacco all’Italia delle multinazionali del nucleare.
AGIRE LOCALMENTE, PENSARE GLOBALMENTE
La grave crisi economica Usa, che non accenna a risolversi, ha indotto l’amministrazione Bush a rilanciare il “complesso militare-industriale”, 85.000 aziende, vero motore dell’economia americana, nell’intento di sostenere la domanda e di superare così la depressione. Dopo aver destinato una forte spesa pubblica militare, tra le maggiori della loro storia, quasi 400 miliardi di dollari l’anno, al settore degli armamenti convenzionali, giustificati con le guerre in Afganistan e in Iraq, ora il governo Usa sta tentando anche il rilancio del settore nucleare, giustificandolo con i blackout elettrici degli ultimi mesi. Una serie sospetta che in rapida successione ha colpito Stati Uniti, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Italia, le cui cause, in realtà ancora tutte oscure, sono state invece sbrigativamente trovate dai rispettivi governi nella mancanza di centrali nucleari. Tanto che, per esempio, il Senato Usa ha già stanziato 15 miliardi di dollari per la loro costruzione (con la stessa cifra si potrebbe invece eliminare nel mondo la morte per fame). Ma non si tratta affatto di sole centrali.
CENTRALI e BOMBE
infatti sono due momenti dello stesso processo produttivo: alla tecnologia del nucleare civile mancano solo gli “ultimi 5 minuti” per la produzione delle bombe. Ed è proprio la quarta generazione di queste bombe che ha preso l’avvio negli Usa lo scorso marzo: dopo le testate a fissione, a fusione, al neutrone, ora si producono, con le nano-tecnologie, bombe nucleari “low yeld”, a basso potenziale. Ed è questa la vera ragione per cui si costruiscono anche le nuove centrali (la famigerata “weapon connection”): infatti non avrebbe senso costruire queste centrali solo per produrre elettricità, perché il nucleare è il modo più costoso e più pericoloso di produrre energia. Torna dunque il terrore nucleare come ai tempi della Guerra fredda, ma con la drammatica differenza che queste nuove bombe, più piccole, non sono più solo un deterrente, ma sono fatte per essere effettivamente usate, in dotazione ai militari in battaglia. Tende così a scomparire la differenza tra armi nucleari e convenzionali e quindi il commercio internazionale delle armi potrà trattare ora anche le piccole bombe nucleari, o la tecnologia per fabbricarle truccata da nucleare civile. Le nuove bombe verranno vendute ai paesi amici o stoccate, come è gia successo in passato, in depositi strategici in questi paesi, magari accanto ai depositi delle scorie nucleari. Non a casoinfatti il governo italiano ha affidato a un militare, il generale Jean, la scelta dei siti per questi depositi (uno in ogni regione secondo il ministro Giovanardi), ed all’esercito il compito di gestirli, rendendo così nel contempo non ispezionabili i depositi ed inefficace l’opposizione delle amministrazioni locali. Se si trattasse solo di scorie nucleari infatti, perché tanta fretta se le nostre vecchie centrali, disattivate negli anni ’80, non possono essere smantellate prima del 2016 per la radioattività ancora troppo forte? Secondo l’ing. Alvise Rilli, un dirigente della Sogin, l’ente che si occupa del nucleare presieduto dal generale Jean, in Italia verrebbero riattivate subito due vecchie centrali, e ne verrebbero costruite altre 10 ma con tecnologia Caorso’, vecchia di quarant’anni. Seguirebbero solo in un secondo tempo le centrali a letto di sfere, definite “più sicure”: qualcuno ci sta vendendo vecchi fondi di magazzino? E’ chiaro che almeno una di queste centrali tipo Caorso’ ce la ritroveremmo sulla Murgia.
SULLA MURGIA
infatti, oltre ai poligoni militari ci sono altri siti a rischio. C’è per esempio una zona – il “campo dei missili” nel territorio di Bitonto – su cui si sono accaniti tutti i mali del secolo, passata direttamente dal neolitico all’era atomica, per anni rampa di lancio di testate nucleari, ceduta poi per la costruzione di una centrale, bloccata appena in tempo dal referendum antinucleare del 1987, poi discarica dei peggiori rifiuti ed oggi, non a caso esclusa dal Parco, col rilancio del nucleare ancora una volta esposta a tutti i pericoli. E’ ciò che tutti i cittadini già sanno benissimo, sanno di Cernobyl e delle altre tragedie nucleari: ma è necessario, ancora una volta, esprimere nettamente questo generale rifiuto perché non sempre i nostri rappresentanti politici siimpegnano come invece dovrebbero: se molti di essi conducono una vigorosa opposizione alle scorie e alle centrali nucleari, ce ne sono alcuni che sostengono che l’allarme per il nucleare sulla Murgia sia solo una stupidaggine estiva, e ce ne sono altri già al servizio della lobby nucleare.
IL PARCO DELLA MURGIA
invece deve essere un parco di PACE, un primo importante passo per liberare TUTTA la Murgia e l’intera regione da ogni strumento di guerra.
COME OPPORSI.
Le nuove bombe nucleari, e le connesse centrali, sono la continuazione della guerra, la sua intensificazione. Il nucleare è una tecnologia di morte, e come la guerra va bandito dalla Puglia, dall’Italia, dal mondo.
Il disarmo nucleare e il rifiuto del nucleare civile diventano questioni vitali per il futuro di noi tutti. Per questo il Movimento contro la guerra si mobilita contro la ripresa dell’intero settore nucleare, la bandiera della PACE significa anche NO AL NUCLEARE in tutte le sue forme: bombe, centrali e scorie.
L’Europa e il nucleare
L’Italia e l’allarme vicini di casa
(articolo pubblicato su Corriere.it nel 1999)
Da tredici anni l’Italia ha chiuso col nucleare, ma 13 centrali straniere sono a un passo da casa nostra e l’Anpa, l’Agenzia nazionale per la protezione ambientale, le considera come se fossero praticamente nel territorio italiano, ai fini delle conseguenze di un incidente rilevante sulla popolazione e sugli ecosistemi naturali.
Le 13 centrali che si trovano a meno di 200 km dai nostri confini sono quelle di: Phenix, Tricast, Cruas, Saint-Alban, Bugey e Fessenheim in Francia; Muenleberg, Goesgen, Beznau e Leibstadt in Svizzera; Grundemmingen e Isar in Germania; Krsko in Slovenia.
Per esse sono state fatte valutazioni di rischio ed è stato messo a punto un piano nazionale d’emergenza. Sebbene protette dalla barriera alpina, le nostre regioni confinanti con le centrali elencate subirebbero ugualmente il fall-out di un’eventuale nube di particelle radioattive liberata nel caso di un incidente. Le province italiane più direttamente interessate sono quelle di: Cuneo, Torino, Aosta, Varese, Sondrio, Bolzano, Udine e Trieste. Ma, a seconda della quantità del materiale liberato e della direzione dei venti, le aree coinvolte potrebbero estendersi ben sotto la fascia settentrionale del nostro Paese.
Anche altre centrali nucleari dell’Est europeo più lontane, di cui una quindicina del tutto simili all’impianto di Chernobyl, vengono considerate sorgenti di rischi potenziali perché, in caso di grave incidente, potrebbero disperdere il materiale radioattivo fino nel nostro Paese.
57 CENTRALINE – Per difendere la popolazione, e non solo quella delle regioni più vicine alle centrali nucleari, dal rischio di esposizione a nubi radioattive che dovessero essere rilasciate in caso di incidente, l’Anpa sta per completare una nuova rete di rilevamento della radioattività in atmosfera costituita da 57 stazioni (in media, 3 per ogni regioni italiana), collegate alla Sala Operativa della stessa Anpa e in parte finanziate dalla Protezione Civile. Entrerà in funzione all’inizio dell’estate, ma già da tempo è parzialmente attiva in fase sperimentale. La rete è composta da 7 stazioni ad alta tecnologia che rilevano istantaneamente i tre tipi di radioattività: alfa, beta e gamma; e da 50 centraline più semplici, che rilevano solo la radioattività gamma.
CASI DI ALLARME – Il nuovo sistema di monitoraggio servirà a fare scattare in pochi minuti l’emergenza nucleare in caso di:
* incidente rilevante a una delle centrali nucleari che si trovano ai margini dei confini italiani, seguito da rilascio di sostanze radioattive in atmosfera del tipo nube di Chernobyl;
* dispersione di materiale radioattivo sul territorio nazionale, a causa di incidente o errore umano presso nostri siti industriali, di ricerca, biomedici, di stoccaggio rifiuti, o nel corso di operazioni di trasporto;
* caduta di satellite artificiale contenente materiale radioattivo sul territorio italiano.
ESERCITAZIONI – A seconda della gravità dell’incidente, il piano nazionale di emergenza prevede azioni che vanno dal confinamento della popolazione all’interno delle proprie abitazioni, in attesa che i valori della radioattività tornino a livelli normali, al divieto di consumo di verdure, latte fresco e altri alimenti eventualmente contaminati. A seguito di accordi con i Paesi nuclearizzati confinanti, sono anche previste esercitazioni congiunte di Protezione Civile con il coinvolgimento delle diverse istituzioni italiane.
(articolo di Franco Foresta Martin pubblicato su Corriere.it nel 1999)
scusate ma non era il caso di ricopiare il contenuto del seguente articolo a cui vi rimando con il link:
http://www.greenpeace.it/new/rapporto_nucleare.pdf
Domanda
Se i materiali radioattivi, come per esempio l’uranio, sono presenti in certe quantità, si raggiunge una “massa critica” e si innesca naturalmente la fissione nucleare. Perché succede ciò?
Posta da Luca Trevisan
Ricevuta il
15 marzo 2001
Risposta
La radioattività di un materiale consiste nella emissione di particelle (elettroni, protoni, raggi X, particelle alfa, neutroni) prodotte dalla esplosione spontanea dei nuclei atomici di quel materiale. Si sa che i nuclei di ogni atomo contengono protoni in numero che va da 1 a 92, detto numero atomico: ad ogni elemento della tavola di Mendeleev corrisponde un preciso numero atomico. Essendo ogni protone carico positivamente ed essendo che cariche di segno uguale si respingono secondo la legge di Coulomb, ci si deve aspettare che tutti i nuclei tendano a esplodere (eccetto quello dell’idrogeno che ha solo un protone). A impedire questa esplosione interviene un’altra forza la forza nucleare che funziona come una colla che tiene attaccate tra loro le cariche positive purché siano opportunamente circondate dai neutroni (particelle neutre, di massa circa uguale a quella dei protoni).
I neutroni sono presenti mediamente in numero circa doppio del numero di ioni: la somma del numero di protoni e di neutroni dà all’incirca la massa atomica del nucleo (per esempio nell’uranio 235 ci sono 92 protoni e 143 neutroni).
Riassumendo, il nucleo si può assimilare a una pentola a pressione in cui i protoni per via della repulsione coulombiana tendono a esplodere come un gas e la forza nucleare costituisce le pareti di contenimento.
La funzione di contenimento è tanto più difficile quanto più la “pentola” è popolata di protoni. Il numero massimo di protoni che possono essere “tenuti insieme” dalla forza nucleare è 92 (l’uranio per l’appunto).Anche nel caso che la “pentola” funzioni c’è però una certa probabilità che sia insatabile e che esploda casualmente. Questa probabilità dipende dal numero di protoni e dal numero di neutroni che stanno nel nucleo. Quando ciò avviene, il nucleo si distrugge e frammenti di esso vengono sparati nello spazio dando origine alla radioattività naturale scoperta dai Curie.
Questo modello supersemplificato ci dà gli elementi per capire che cosa sia una reazione a catena: è facile convincersi che se un frammento di nucleo sparato nello spazio da un decadimento radioattivo urta un altro nucleo “sotto pressione”, quest’ultimo può esplodere a sua volta mandando altri frammenti nello spazio che inducono altre esplosioni “a catena”. Si capisce che questo avviene solo se intorno al nucleo che decade per primo, c’è una densità di nuclei instabili sufficiente: se questi sono troppo rarefatti, le particelle prodotte dal primo decadimento si perdono nello spazio senza provocare altre esplosioni.
Supponiamo per esempio che in una esplosione si producano in media due frammenti in grado di “rompere” un nucleo instabile colpendolo. Affinchè la reazione si mantenga è necessario che almeno uno dei due frammenti incontri un atomo di materiale fissile prima di lasciare il reattore, cioè che per ciascuno dei due ci sia probabilità maggiore di 0,5 di urtare un nucleo. Se l è la dimensione del reattore e s è la sezione di ciascuna “pentola”, il numero di atomi che il frammento può urtare prima di uscire dal reattore sarà n·l·s (dove n è il numero di atomi radioattivi per unità di volume): questo numero deve essere maggiore di 0,5. Se N è il numero totale di nuclei presenti nel reattore, N = n·V, si ha N·s/l2 > 0,5 che dice che la reazione a catena può avvenire solo se si ha nel reattore un numero minimo di atomi N > 0,5·l2/s, detto massa critica.
A cura di Fulvio Carnolti
Dipartimento di fisica
Università di Pisa
Negli ultimi 30 anni, a livello globale (con esclusione di Russia e Cina), sono stati spesi 70 miliardi di dollari di fondi pubblici per ricerca e sviluppo del settore nucleare, anche per questo l’attuale tecnologia si può definire economicamente matura e con un accettabile grado di sicurezza di gestione ( rimane fondamentale la professionalità dei gestori), per le rinnovabili sono stati dedicati fondi pubblici per meno di 10 miliardi di dollari, probabilmente anche per questo alcune rinnovabili non hanno ancora raggiunto una adeguata maturità tecnica ed economica.
world-nuclear.org/info/inf68.htm
Da Repubblica :
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura.
“Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l’energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare”. E’ un Carlo Rubbia in grande forma quello che si accinge a battezzare la fase uno del suo sogno. A meno di quattro anni dall’ideazione del progetto Archimede, il premio Nobel che guida l’Enea festeggerà oggi l’inaugurazione della nuova centrale elettrica di Priolo, in provincia di Siracusa, l’impianto Enel ristrutturato per far posto al sole. Si tratta della prima dimostrazione della realizzabilità del programma solare dell’Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica made in Italy.
Eppure, dopo Archimede che l’aveva usata per altri scopi, questa forma di energia solare ha avuto poco successo. E l’esperienza della centrale siciliana a specchi di Adrano, che ha inghiottito molti fondi e prodotto poca energia, aveva indotto al pessimismo. Cosa è cambiato?
“Lasciando da parte Archimede, troviamo che il primo brevetto per gli specchi solari risale al 1860. Da allora è stato un succedersi di prove ed errori. Per esempio vent’anni fa, in California, avevano costruito centrali ibride che usavano il solare e il gas naturale, ma bastava una nuvoletta per bloccare il solare e far partire l’impianto a gas: il rendimento era scarso. E poi come fluido per accumulare il calore si usava un olio minerale poco sicuro e ad alto impatto ambientale. Oggi parliamo di una tecnologia completamente diversa”.
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Molto più affidabile?
“Non c’è paragone. Noi usiamo specchi di nuova progettazione che si muovono lungo l’arco della giornata seguendo il sole e quindi riescono a catturare più luce. Al posto del vecchio olio infiammabile abbiamo una miscela di sali fusi che non causa problemi e consente di accumulare l’energia in moda da renderla disponibile in ogni momento, anche quando non c’è il sole, in modo da ottenere la flessibilità richiesta dal mercato. E infine c’è il fattore temperatura che è fondamentale perché lo scopo finale è produrre vapore per far girare le turbine: la vecchia tecnologia solare non arrivava a superare i 350 gradi; ora raggiungiamo i 550 gradi, la stessa temperatura che si usa negli impianti a combustibili fossili”.
Siamo comunque ancora alla fase di sperimentazione.
“Come esperimento pilota i 20 megawatt aggiunti dalle tecnologie solari alla centrale di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l’anno ed evitano l’emissione di 40 mila tonnellate l’anno di anidride carbonica. E il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali l’impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento”.
Quanto costa oggi un metro quadrato di specchi?
“Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell’impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un’energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”.
Per esempio?
“Non si producono rifiuti né emissioni. L’energia è abbondante e rinnovabile. Non bisogna costruire sistemi di trasporto per i combustibili perché il sole arriva da solo. Gli investimenti e i costi sono più bassi rispetto alle centrali convenzionali. Il sistema è estremamente flessibile e si presta ad essere usato con impianti di piccola taglia in località isolate. I tempi di costruzione sono brevi, circa tre anni”.
Ritiene che questa tecnologia cambi il ruolo delle rinnovabili?
“Secondo le previsioni dell’Iaea le rinnovabili di nuovo tipo, escludendo dunque l’idroelettrico e la biomassa tradizionale, non supereranno il 3,5 per cento del totale energetico nel 2030. Per andare oltre occorrono due condizioni. La prima è che i costi siano competitivi. La seconda è che il sistema sia flessibile: non a caso l’unica rinnovabile che ha mercato è l’idroelettrico perché le dighe consentono di usare l’acqua quando ce n’è bisogno. La tecnologia che si sperimenta a Priolo soddisfa entrambe queste condizioni”.
Quanta energia si può produrre con questo tipo di centrali?
“In prospettiva, arrivando a un’applicazione industriale su larga scala, si può pensare che in regioni con una buona insolazione come il Sud dell’Italia si ricavi energia sufficiente a sostituire carbone, petrolio e metano”.
Ma se la tecnologia è così semplice e i costi così bassi, perché il sistema non si è già imposto?
“Perché è un’idea nuova, e come tutte le idee nuove fatica ad essere assimilata. Noi stiamo aprendo un mercato dalle potenzialità enormi in un momento in cui c’è un disperato bisogno di un’energia non inquinante. Decidere tempi e modi spetta ai politici. Certo dal punto di vista scientifico una cosa va detta: o si lavora seriamente alla costruzione di un sistema energetico diverso da quello attuale, più pulito e in grado di ottenere più consenso, oppure si va avanti continuando a immettere gas serra nell’atmosfera e ci si assume il rischio dell’instabilità climatica legata a questo processo”.
(19 maggio 2004)
Egregio Ing. Ruffatti,
mai titolo (Ing.) fu’ piu’ azzeccato.
Chi ha studiato con spirito critico e si è provato nel mondo del lavoro si distingue sempre per classe e lucidità delle sue affermazioni. Lei rappresenta uno di questi casi. La cultura scientifica e il pensiero critico sono oramai concetti cosi’ assopiti nella mente degli italiani che addirittua nemmeno chi studia riesce ad affrancarsene. E questa è la cosa più triste perchè queste persone con un titolo di studio vuoto e acritico saranno usate demagogicamente per circuire la maggioranza della popolazione.
Purtroppo la nostra decadenza è iniziata anni addietro, nuove prospettive saranno possibili solo se toccheremo il fondo (la storia lo insegna).
Per esempio quando si parla del referendum sul nucleare nessuno ha approfondito la questione.
Tutti parlano, parlano…i nostri nonni e genitori non sanno nemmeno cosa sono andati a votare (se poi pensiamo al numero di persone laureate nel 1987, a parte i vari Frangella ovviamente…)…
Giusto un riepilogo (per fare due amare risate):
1) i tre sì ai quesiti del referendum sul nucleare del 1987 hanno ormai perso efficacia giuridica da oltre 10 anni;
2) nuove centrali sarebbero legali;
3) che quesiti erano?
Bene, non c’era nessun quesito secco sull’uso del nucleare (la disciplina del referendum lo impediva e lo impedirebbe tuttora).
I cittadini approvarono a stragrande maggioranza tre quesiti, mirati a bloccare nei fatti la costruzione di nuovi impianti, che riguardavano:
a) l’abolizione della norma che consentiva al Cipe di decidere la localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non deliberassero entro tempi stabiliti.
b) l’abrogazione del compenso previsto per i Comuni disponibili ad ospitare centrali nucleari ma anche a carbone.
c) l’abrogazione della norma che consentiva all’Enel di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all’estero (oggi il problema non sussiste poichè con l’apertura del mercato elettrico e il superamento del monopolio, l’Enel ha uno statuto nuovo che cancella ogni riferimento a vincoli di questo tipo).
Il solito pasticciaccio all’italiana…
Per Francesco Spina,
scusa se ho postato il post precedentemente in maniera disordinata.
” le pompe,i compressori sono tutti sistemi aperti. ”
Non mi ricordo di aver MAI sentito parlare di ” compressori ” per liquidi, solo per gas.
Per i liquidi di parlare di ” pompe “.
salve!
Per Francesco Spina:
” x matteo martini
continuo a meravigliarmi che me lo fai notare…
anche se di natura diversa..si misura la pressioen dei gas e qualle dei liquidi.
MM
OK e con cio`?
Per Francesco Spina:
i liquidi come giustamnete fai notare sono quasi incomprimibili e infatti quelli ideali sono incomprimibili.
i gas sono comprimibili(però anche qui si possono fare delle ipotesi semplificative a livello locale o in certe condizioni di moto)
MM
Appunto
il ciclo termodinamico che eseguono le centrali termoelettriche (nucleari e non) è bifase(vapore liquido) ciclo Rankine Hirn
il ciclo termodinamico che eseguono alcuen centrali nucleari e tutti i turbogas è un ciclo Joule.
anche se non è corretto si usa dire indifferentemente lavoro di pompaggio..lavoro di compressione. ”
MM
Se vuoi pompare un fluido lungo un tubo e farlo passare dall` altra parte mi pare di ricordate che il lavoro fosse inversamente proporzionale alla densita` del fluido per cui maggiore per il gas che non per il liquido.
OK
Per Francesco Spina:
le pompe,i compressori sono tutti sistemi aperti.
MM
Tu stavi parlando di compressione.
La compressione adiabatica che avviene nel cilindro della tua auto e` un sistema aperto?
E` chiuso sia per quanto riguarda lo scambio di calore ( la compressione si suppone adiabatica perche` il calore non ha tempo di propagarsi ) e decisamente chiuso per quanto riguarda lo scambio di materia.
Si tratta quindi di un sistema chiuso
Per Francesco Spina
queste informazioni dovrebbero aiutarti a ricordarti fisica tecnica e capire a cosa mi riferivo. ”
MM
Avevi parlato di ” lavoro per comprimere un liquido ”
E i liquidi ideali sono incomprimibili.
Da qui la mia osservazione!
Probabilmente intendevi, il lavoro per far aumentare di pressione un liquido e` maggiore di quello per far aumentare di pressione un gas, con la differenza che il gas diminuisce di volume all` aumetnare della pressione seguendo la legge pV=nRT il liquido no
desiderei che si meditasse su una questione molto importante(scusate il fuori tema):
la velocità con cui stiamo immettendo CO2 nell’atmosfera è maggiore della velocità con la quale stiamo cercando di capire quali effetti possa causare.
mom è un gioco di parole.
non è un frase a favore del nucleare o viceversa,ma è una questione molto importante.
Ma poi scusate: ma avete letto quella tabella??? le colonne sono in percentuale e danno poi un risultato globale di energia prodotta…uhm…pensiamoci bene: io tolgo un 2% di carbone, un 7,5% di nucleare, e ancora metto via un 5% di petrolio…aggiungo un 2%di rinnovabile e un bel 15% di gas…et voilà! Si è passati da 15,5Twh a 31!! Ma è meraviglioooooso!!! tutti quanti allora possiamo poi divertirci a fare tabelline! E’ facilissssimo!
E proseguendo il Post (che pochi hanno analizzato nel profondo):
1. non sono sicure:
Nulla è sicuro a questo mondo: si parla di rischio accettabile. Sembra cinico ma non lo è. In pratica noi accettiamo tantissimi rischi perchè il beneficio che ne deriva è alto. Ad esempio prendiamo un aereo perchè la velocità dello spostamento è superiore al rischio di morte certa che è insito in un non troppo probabile incidente; eppure di incidenti aerei ce ne sono stati a migliaia.
Le assicurazioni non stipulano RC: neanche ai 14enni con il motorino a Napoli. Che vogliamo fare: facciamo un referendum e li ammazziamo tutti?
2. Non è pulita:
nessuno dice “E’ PULITA” (tranne i demagoghi) ma dicono l’inquinamento prodotto su lungo termine è minore di quello prpdotto da altre centrali a parità di potenza prodotta. C’è tantissima differenza.
3. Non e’ economica:
Quando si fanno i calcoli economici il costo di creazione e smantellamento e’ inserito. Non so se lo sapete ma nessuno lavoro per cattiveria o per assoluta bontà: lo si fa per denaro. Quindi, poichè lo smantellamento è un costo, è stato analizzato. E ancora una volta è economicamente vantaggioso il nucleare. Che strano, eh?
x pietro li castri
hai ragione. quel referendum è stato un autentico suicidio. purtroppo allora ebbero la meglio le emozioni sulla razionalità. fu gioco facile far leva sulla paura (legittima ma irrazionale) della gente.
il problema delle scorie sussiste anche senza l’uso di energia nucleare (poichè sono prodotte dagli ospedali). facile lavarsi le mani mandandole all’estero spendendo milioni su milioni. grazie scanzano ionico!
“Che valori diamo ai nostri figli?”
Postato da: Beppe Bravi il 04.07.05 18:24
Ma tu trovi moralmente giusto che per colpa di noi italiani, un bel po’ di francesi vivano in mezzo a un sovrannumero di centrali nucleari? Ti sembra una cosa da insegnare ai tuoi figli? Perché è proprio come comprare le scarpe fatte dai bambini cinesi, a noi farle fare ai nostri bambini non piace, però poi gliele facciamo fare a quelli dei cinesi. Capirei se tu dicessi, piuttosto rinunciamo all’energia elettrica, d’ora in poi abbandoneremo la distribuzione continua e passeremo ad una distribuzione a macchia di leopardo ed alternata per luoghi ed orari.
Per quanto riguarda le scorie, non sono l’unica schifezza esistente, c’è di peggio. Però tali rifiuti, che in Italia produciamo pare non facciano così tanta paura. Eppure fanno male tanto uguale, provocano cancri tanto uguale. Solo che quelle si possono tranquillamente lasciare stipate in depositi merci, sui vagoni dei treni. Pensa un po’ che noi è da più di un secolo che usiamo il mercurio, ma che dico, da molto di più:
“Alcune parti interessate ritengono che il mercurio debba essere tolto dalla circolazione e immagazzinato. Secondo un’altra idea, il mercurio dovrebbe essere eliminato in modo definitivo mediante un trattamento specializzato, anche se questo metodo comporta rischi ambientali a lungo termine e potrebbe rivelarsi molto costoso.”
http://europa.eu.int/comm/environment/news/efe/17/print_article_1424_it.htm
(L’unione Europea vuole vietare tutto quello che contiene mercurio entro il 2020 mi pare)
Eliminare in modo definitivo ha solo 2 possibili significati, o lo trasmutano nuclearmente in qualcos’altro, cosa che non credo, oppure lo sotterrano, proprio come le scorie nucleari. Solo che il mercurio, ci sarà per l’eternità, visto che non decade nuclearmente; si spera che l’attenzione che si dà ai depositi di scorie nucleari, ci sia anche per quest’altri.
Infine, le scorie nucleari sono cmq prodotte in Italia oggigiorno, dagli ospedali. Si parla di rifiuti diversi da quelli che vengono prodotti in impianti nucleari, ma cmq sono sempre e solo elementi radioattivati (radioterapia, PET, etc). Ecco, anche di quelli cosa ne facciamo, giù nella spazzatura normale, o li vogliamo mettere in qualche deposito speciale per loro? Possibilmente in Italia e non in Francia, se no io ai miei figli preferisco non dovergli insegnare niente.
(Anche le batterie, sono rifiuti speciali e che non vanno buttate nella spazzatura da cui può fuoriuscire quel liquido che si dice sia cancerogeno)
Evviva. Sembra che qualcuno un pò più tecnico si sia svegliato. Il problema è che quel dannatissimo referendum sul nucleare è stato fatto in maniera demagogica, in maniera non tanto diversa da quello che ho letto oggi su questo blog. in pratica gli italiani si sono sentiti dire “Vuoi una Bomba Nucleare sotto casa? ” e chiaramente tutti i non addetti ai lavori hanno risposto NO!. E vorrei ben vedere! Se domani si facesse un altro referendum “Lo vuoi il cancro?” tutti risponderebbero NO e allora via le automobili, i cibi grassi, le sigarette etc etc etc.
Ma perchè tanta gente che non ha idea neppure da lontano di come si generi energia elettrica nè di cosa sia realmente l’energia elettrica o la sicurezza nel nucleare, si mette in cattedra? Ma voi pensate davvero che la Francia, o il Giappone o altri stati *importanti* investetrebbero tanto nel nucleare se la contropartita fosse un fungo nucleare con milioni di morti??? Non vi passa neanche per la testa che voi (che magari siete maestri nelle vostre professioni) possiate avere *qualche* informazione in meno di un ingegnere che lavora nel settore dell’energia? Pensate davvero che Beppe Grillo, per quanto stimatissimo comico e uomo di cultura, sia un’arca di scienza ? Ma se sa tutto, perchè non produce un mega reattore cosmico che va ad immondizia e produce fiorellini?
Il nucleare mi fa paura.
Il futuro che stiamo preparando per i nostri figli è disarmante.
Facciamo finta che il problema non ci sia.
Chi dice “tanto ce l’hanno in Francia” trova una buona scusa. Verissimo che un disastro appena sopra le nostre teste ci coinvolgerebbe pienamente, ma non è una scusa sufficiente per fare altrettanto.
Le scorie non si possono smaltire… non c’è ancora conoscenza sufficiente.
Nel 73.. ero piccolo… durante la prima crisi “austerity” camminavo per strada con papà, mamma e fratello senza macchine…e già allora si parlava di solare, eolico…ma niente… uno dei paesi più assolati e ventosi d’europa non ha una ricerca degna di questo nome per queste energie alternative…
Se poi leggo “basta che mi fanno pagar meno non me ne puo’ fregar meno di come fanno l’energia” rabbrividisco…
Che valori diamo ai nostri figli?
Allora compriamo le scarpe cinesi di contrabbando fatte da bambini chiusi in fabbriche con schiavisti che li torturano…
Se solo penso a questo mi arrabbio.. anzi .. mi inc..o…!!!
Ci tappiamo occhi e orecchie perchè.. costa meno.. e’ più facile.. e ci fa dormire tranquilli di notte…
Grazie Beppe per aiutarci a svegliarci …
The Matrix is here..!
x matteo martini
continuo a meravigliarmi che me lo fai notare…
anche se di natura diversa..si misura la pressioen dei gas e qualle dei liquidi.
i liquidi come giustamnete fai notare sono quasi incomprimibili e infatti quelli ideali sono incomprimibili.
i gas sono comprimibili(però anche qui si possono fare delle ipotesi semplificative a livello locale o in certe condizioni di moto)
se entra acqua in un motore di un’auto si ha la spiacevole sorpresa di ritrovare gli steli della valvole e le bielle piegate.
il ciclo termodinamico che eseguono le centrali termoelettriche (nucleari e non) è bifase(vapore liquido) ciclo Rankine Hirn
il ciclo termodinamico che eseguono alcuen centrali nucleari e tutti i turbogas è un ciclo Joule.
anche se non è corretto si usa dire indifferentemente lavoro di pompaggio..lavoro di compressione.
le pompe,i compressori sono tutti sistemi aperti.
queste informazioni dovrebbero aiutarti a ricordarti fisica tecnica e capire a cosa mi riferivo.
Cari Andrea Marzo e Raging Mad,
a proposito di Frangella:
Poverino!, perchè lo attaccatte a male parole? solo perchè si fa forte di quanto ha studiato e, beato lui, ha delle certezze sulla fisica?, perchè non sa nulla (lo ha detto lui, mi pare!) sulle centrali nucleari a fissione?
perchè ha tante ma confuse idee tra la differenza che passa tra le conoscenze teoriche e l’esperienza di lavoro ?
Anche a me ha seccato quando ha detto (cito a memoria perchè non ho nessunissima voglia di andare a vedere il suo fiume di parole su tutto e su tutti) che se uno parla bene del nucleare è un prezzolato!.
Lui evidentemente non ha esperienza, come il sottoscritto, che si è visto proporre una tangente del valore equivalente a due appartamenti da un notissimo imprenditore italiano (lavorando nel campo dell’energia!) e che ha pagato molto salata la scelta del rifiuto!
Lui non è a conoscenza che quello che gli hanno raccontato a scuola è per lo meno vecchio di 20 anni!
Da giovane ingegnere, avendo fatto una tesi proprio sugli impianti per la produzione di energia, sono andato a lavorare in una grande azienda (privata) del settore e mi sono immediatamente reso conto di quanto ho affermato sopra.
Quando ho cominciato a lavorare sulla centrale di Caorso (e su altre centrali nucleari europee) mi sono accorto di che cosa sapevano all’università sul nucleare: tanta teoria, ma abissalmente all’oscuro di tutto ciò che riguarda gli impianti (dalle teconologie costruttive e dei materiali, ai sistemi di progettazione, ma anche e solo dei sistemi di controllo e sicurezza!) tutta teoria e vecchia.
Voi sapete il perchè!.
Per Frangella dirò che chi spende in ricerca, nel privato (con in testa le multinazionali) non è mica matto a farsi copiare!!, questa è la logica “normale” in tutto il mondo: io stesso facendo ricerca tecnologica avanzata feci una pubblicazione, ma il mio capo mi disse di pubblicare i risultati di 5 anni prima!
All’università che veniva a chiedere notizie si davano le cose vecchissime e i professori si leccavano le dita (per questo Raging Mad le ha detto dispregiativamente che lei ha studiato sulle “dispensine”: purtroppo per lei è tutto vero!
Ma lei no si deve adombrare: non è mica colpa sua! è colpa dell’università e di chi dice che la vuole cambiare per portarla più vicina alle aziende. Se ci credete sietre dei poveri illusi!
Io, mosso a pietà dei miei colleghi che erano rimasti ad insegnare all’università ho fornito moltissimo materiale (c’è chi si è fatto dei corsi interi, con grosso successo!!), anche rischiando di divulgare materiale segreto!.
Se volete ho ancora una cassetta (che ho trasformato in CD) che fa vedere come è fatta una centrale elettrica a carbone, ma non coi disegnetti: si tratta di una centrale che esiste (Brasile) e si vedono tutti i pezzi , mentre si lavorano e si controllano in officina. Lo posso dare ai professori di università, ancora adesso (è del 1985!) sicuri di fare loro cosa gradita: ci si può fare un esame di macchine!
Concludendo, cari Marzo e Raging Mad (che brutto nick name!) lasciate Frangella nel suo beato nirvana della conoscenza scolastica: ci penserà il lavoro a svegliarlo! Trattatelo bene!
A lei Frangella, chiedo di considerare il mio vecchio post del 29/7 15:35, in cui davo dei dati sulle emissioni gassose (e non) di una centrale a carbone o petrolio, tanto per inquadrare il problema (lei lo avrà letto, ma certamente lo ha ignorato: mi piacerebbe provasse a rispondermi!); con questo non voglio dire che sono depositario di certezze e verità, ma solo esorto a parlare di numeri.
Ho visto che alla fine delle lunghe diatribe e chiacchierate lei si è rifugiato sul solare!.
Tenga sempre presente che un qualsiasi paese che ha bisogno di energia ha bisogno “seriamente” di tanta energia! (la prego però di non fare filosofia e vagheggiare al ritorno del focolare e dell’andare a letto con le galline: ormai voi giovani non rinuncereste a tante comodità, per nessuna cosa al mondo!).
Potrei darle ragguagli sul solare di Rubbia (non l’impianto nuovo che hanno avviato, ma quello di Adrano): da ingegnere le dico comunque che i m2 di specchi non sono cambiati: hanno solo scoperto il principio del girasole, hanno usato forse il sodio o sali che abbiano la capacità di ridurre l’effetto notte, ma la notte e i giorni di pioggia, purtroppo non si possono eliminare, mentre la necessità di energia c’è sempre, anche di notte, quindi questo tipo di generazione dovrà sempre essere immesso in una rete e….siamo sempre al solito problema che le energie alternative possono solo e sempre essere COADIUVANTI (per il 2-5 %), non ALTERNATIVE.
Certo! si può strategicamente decidere di investire per ricercare, per passare da 2 a 10, al 20!…purtroppo ricasciamo sull’egoismo ed il tornaconto di pochi marpioni che comandano il mondo…la mia vecchiaia dice che sarà molto dura! Coraggio ragazzi!
cordiali saluti
Paolo Ruffatti
X Roberto Rossi
non è ,ovviamente, un 1MW,ma un 1kW!
errore di battitura…
1kW per 10 metri quadrati.
0.1kW al metro quadrato. 100W circa…
è un valore puramente indicativo ma non molto lontano dalla realtà.
la potenza irraggiata dal Sole è di 1kW/m^2…quindi auto al fresco mi raccomando 🙂
invece 0.4-0.6kWh è l’energia media ottenuta in un giorno.
in un anno in media si ottengono 180kWh.
questo valore dipende molto dal tipo di pannelli solari(rendimento),dalla latitudine(stagione,ore di sole e ore di picco),dalla presenza di zone d’ombra..e naturalmente dall’inutilizzo nelle ore notturne.
Ah, un ultima cosa: un grosso ospedale produce più scorie radiottive che una centrale nucleare. che si fa allora? Chiudiamo gli ospedali ? Oppure le scorie degli ospedali sono meno “scorie” ?
oops ancora una cosa per gli amanti del solare: un impianto fotovoltaico ha una vita media di 10 anni, dopodicchè va smanetllato e sostituito altrimenti rende molto meno e soprattutto gli acidi che si formano sono incredibiolmente inquinanti (e vanno direttamente nella terra). Quanti di voi dopo avere speso 30 mila euro di impianto dopo 10 anni ne rispendono 30 mila ? mmm…mi sa che qui si fa un pò tanta demagogia.
Considerazioni sul solare:
“10m^2 di pannelli solari fotovoltaici al silicio in pieno sole erogano una potenza di 1 MW!!! e solo per poche ore aliorno(poi la potenza cala)
mediamente si riesce a ottenre in un giorno 0.4..0.6KWh/m^2
la potenza messa a disposizione dal sole sulla superficie terrestre è di 1kW/m^2.
dpmani:si vedrà… ma alcuni problemi rimangono(condizioni meteo…alternarsi giorno notte)”
Postato da: Francesco Spina il 02.07.05 23:45
Quindi in piena luce il sole dà 100kw/mq (10mq=1MW), sembra parecchio, poi però in media dà 1kW/mq, e infine si ottiene solo 0,4kW/mq
Se guardo fonti di centrali solari:
http://www.enel.it/rinnova/app_sole.asp
“La centrale di Serre è attualmente la più grande centrale fotovoltaica operante al mondo; si sviluppa su un’estensione di territorio pari a circa 5 ettari e mezzo, con una superficie di pannelli installati di 26.500 mq.
…
La potenza installata è di 3,3 MW.”
Quindi, 3,3MW/26500mq=0,1245283kW/mq, se però considerò i 5 ettari (1ettaro=100×100=10000mq) di terreno occupato, si avrebbero 0.66MW/ettaro ovvero 0,066kW/mq.
Se cerco su altre fonti più fisiche,
“Fuori dall’atmosfera la radiazione solare su una superficie perpendicolare alla radiazione è di circa 1,4 KW/m².
Sulla superficie terrestre la radiazione solare su una superficie perpendicolare alla radiazione minore o uguale a 1KW/m².”
http://www.confartigianato.it/minisiti/energia/documenti/Servizi/prontuario/solar.htm
Quindi il dato di 1kW/mq potrebbe essere attendibile.
Il solare può essere una soluzione per il privato, per chi sia appassionato, qualcuno che sia un hobbysta del campo, come: http://www.vogliaditerra.com/solar/solar.htm.
Ma per il resto, il solare non c’ha i numeri adatti in termini di kW/mq, per essere una soluzione, cioè, per avere una centrale da 1GW, servirebbe nella migliore delle ipotesi con 1kW/mq, 1kmq di superficie e già questo numero fa impressione. Restando invece nell’ipotesi di Serre, con .12kW/mq, servirebbero 6.8kmq di pannelli solari, se poi il rapporto pannelli solari superficie fosse lo stesso di Serre, cioè .66MW/ettaro allora ci vorrebbe una superficie territoriale di 15kmq per avere una centrale da 1GW.
D’accordo. Avete ragione Voi. Il nucleare fa schifo. Inoltre, e qui rispondo a due o tre post che ho letto, in Italia non abbiamo aree *desertiche* in cui impiantare metri quadrati di pannelli solari. Giusto un informazione: un aeroporto di medie dimensione vuole 7.500 MWatt per funzionare, un ospedale piccolo (100pl) ne vuole 2.000. E quindi che si fa?. Possiamo demolire, ad esempio, l’Umbria per dare energia a metà Lombardia ? Facilisimo dire *NO* ad ogni cosa che puzza ma la soluzione qual’è? Non mi venite a dire eolica o solare, per favore. E allora? Sig. Grillo, come li raggiungiamo quei famosi 2030 in cui le fonti di energia saranno quasi tutte rinnovabili? Ancora mancano 25 anni in cui l’aumento di energia elettrica cresce a ritmi spaventosi. So perfettamente che anche se si decidesse ora di costrure una centrale nucleare servirebbero 10 anni, ma che dobbiamo fare? Possiamo, come vedo Vi riesce benissino, continuare ad insultare il politico di turno destra o sinistra non importa) e pensare a chissà quale complotto lobbistico americano. Fate voi. Io da ingegnere posso solo constatare che il problema è serio e che “le fonti alternative”, non nascono dal nulla. (ah, tanto per curiosita l’unico modo per produrre idrogeno a prezzi competitivi è attraverso il nucleare).
Concordo e ribadisco: se non parlano gli esperti perchè di parte, chi resta a parlare?
Bisogna smetterla di credere che postare un link o leggere qualcosa qua e là porti alla verità.
Ci si deve rassegnare, gli italiani devono scoprire l’importanza dello studio e della cultura scientifica, senza demandare pur di non aprire un libro o incorciare due dati. E che diamine…
Si può fare, si possono dare numeri a fare prove, con testimoni, con documenti veri.
Cosa c’è di male nel riciclare? Come al solito le cose non vanno bene se vengono dette in faccia. Ma se faccio gli stessi oggetti senza dire nulla della provenienza delle materie prime allora va bene!
Senza parole…buio…sempre più…
“Io sono rimasto sconcertato voi cosa ne pensate?”
Caro Antonio è una vergogna, ma non ti stupire più di tanto. L’ekologismo di alcuni non ha nulla a che fare con il miglioramento dell’ambiente in cui l’uomo vive e prospera, è semplice e pura decadenza e distruttività.
Perchè credi che Grillo sia contro l’olio di colza?
Perchè grillo vuole che in cina ed india si producano terawatt a carbone?
Perchè gli ecologisti sono contro le linee ad alta velocità ed il ponte sullo stretto?
Ti lascia stupefatto il post di grillo contro il riciclaggio?
l’unico prof in fisica che si sveglia nel pomeriggio e passa la notte a scrivere kagate…
frangè lavori negli USA e c’hai il fuso orario sballato oppure di sballato c’hai il cervello, non fai una sega dalla mattina alla sera e c’hai bisogno di postare sul blog di grillo per sentirti un premio nobel???
Che strano…i nucleari spargono scorie radioattive in giro…i rinnovabili invece assolutamente nulla (eppure tacciono queste fughe di olii, non dicono nulla su come li smaltiranno, non fanno mica tutti i controlli di sicurezza, ecc. ecc.). Fate una prova: andate a vedere un parco eolico e osservate le sottili strisce marroni rilasciate attraverso i labirinti dei cuscinetti degli impianti in questione. Basta l’usura a permettere questo malfunzionamento. E voi credete che per “un po’” di olio fermano tutto e smontano un aggeggio del genere? Poveri illusi…
Questo dimostra quanto siete distanti nella realtà. Chi sta’ leggendo ed ha oppure ha avuto esperienze nel campo della Safety (in senso lato) sa’ che se l’industria (a meno a che abbia a che fare con argomenti resi sensibili dalla demagogia politico-ideologica) farà qualcosa solo perchè costretta non tanto dalle norme ma piuttosto dalle ricadute anti-aconomiche che può avere una non osservanza delle misure di sicurezza.
Ma avete ancora la sveglia al collo, le biglie di vetro colorate e le caramelle in tasca?
P.S.
Per l’esimio: bene non lavora per il CEPU, ma allora per chi? Sembra l’unico fisico in Italia a fare fisica…mah…dall’analisi dei sui scritti sembra uno sbarbatello che si atteggia a fare l’adulto.
E poi, perchè ce l’ha con gli ingegneri e i tecnici in generale?
Grazie “r g”, la notizia un po’ mi conforta, se poi quel 4% diventasse il 40…
cmq a quanto pare c’è qualcuno che ragiona
http://www.infomanager.it/index.php?id=42233
ERRATA CORRIGE:
Innanzitutto, chiariamo che pompaggio e compressione sono due cose RADICALMENTE diverse.
Io pompo un fluido = il fluido rimane alla pressione atmosferica ( o quasi, bisogna considerare il dislivello ) e io semplicamente installo una pompa ad una estremita` del tubo e il fluido esce dall` altra` estremita`.
Io comprimo un fluido = Io metto il fluido nel cilindro di un motore e spingo il pistone comprimendolo.
Per Francesco Spina:
” x matteo martini
era equivoco..capisco..
ma un pò mi meravglia che me lo fai osservare…
comprimere=pompare..va meglio così?
fidati..anzi dai un’occhiata al diagramma entropico dell’acqua.
ti accorgerai che il lavoro di “compressione” ..pompaggio(contento?) di un liquido è nettamente inferiore rispetto a un gas.
in una macchina ad assorbimento acqua ammoniaca..il solvente è l’acqua il soluto e refrigerante è l’ammoniaca.
si comprime questa miscela dopodichè con il calore si separa l’ammoniaca che poi passando da liquido in vapore nell’evaporatore della macchina frigorifera raffredda. ”
Innanzitutto, chiariamo che pompaggio e compressione sono due cose RADICALMENTE diverse.
Io pompo un fluido = il fluido rimane alla pressione atmosferica ( o quasi, bisogna considerare il dislivello ) e io semplicamente installo una pompa ad una estremita` del tubo e il fluido esce dall` altra` estremita`.
Io metto il fluido nel cilindro di un motore e spingo il pistone comprimendolo.
Sono due cose 100% diverse.
Tornando a bomba, ho cercato le formule edl lavoro di compressione adiabatica, ma non ho gli appunti del corso di fisica tecnica qui a Tokyo.
Solo prova a immaginare di riempire una bottiglia di plastica di:
a) aria;
b) acqua
Poi chiudi ermeticamente il tappo, in quale dei due casi fai piu` fatica a comprimere il fluido?
Da quel che mi ricordo, i liquidi sono QUASI incomprimibili, i cicli di Carnot, Otto, etc. si riferiscono a fluidi in fase gassosa.
Ma, come ti ripeto, le formule le ho dimenticate..
X Andrea Marzo
non preoccuparti
http://www.infomanager.it/index.php?id=42233
e allora?????
Ecofave scatenate nel we, non leggo nessuna risposta, i + 1000GWe di indiani e cinesi nei prossimi 25 anni, come li vogliamo produrre?
Carbone metano petrolio?
Diamo retta alle kagate di grillo mettiamo una pietra sopra al nucleare e fra 25 anni facciamo la sauna a gennaio? Figlio mio, ho fatto di tutto credimi, purtroppo all’imbecillità umana non c’è veramente rimedio…
Per Donato Bartoli:
” Rispondo al simpaticissimo (come al solito) matteo martini e chiudo la polemica da lui innescata nei miei confronti; lo faccio soltanto adesso perché non sono sempre sul blog come lui che, credo, non abbia niente da fare dalla mattina alla sera salvo offendere gli altri mentre confrontano civilmente le proprie opinioni ”
MM
Vabbe`..
Per Donato Bartoli:
La riflessione che lei contesta era basata su notizie acquisite da due diversi servizi giornalistici (tg1 economia e tg7) che parlavano a proposito delle fonti rinnovabili. Dal momento che non ricordo le date delle trasmissioni provvedo a fornirle un link [ http://www.fonti-rinnovabili.it/energie.htm ] dove trova il confronto (sugli anni passati) tra le produzioni in termini di fonti rinnovabili relativo a vari paesi europei. Se lei dopo aver letto accuratamente ciò che è stato scritto nella pagina osserva in maniera adeguata la tabella di confronto tra lo sviluppo negli anni del solare termico, del solare fotovoltaico e dell’eolico nei vari paesi noterà che mentre la Germania risulta sempre fissa al primo posto per potenze installate l’Italia è sempre negli ultimi posti.
MM
Giusto caro Bartoli, ma il suo discorso fa acqua come una fontana!
Cosa vuol dire che la Germania e` al primo posto?
La potenza installata di fonti rinnovabili ( escluso l` idroelettrico ) in Europa e nel mondo E` RISIBILE!
Che poi in Germania la potenza installata sia il 2% dell` energia totale prodotta ( tenendo fuori le auto ! ) mentre da noi siamo allo 0,2%, RIMANE IL FATTO CHE IN TUTTI I DUE I CASI LA POTENZA INSTALLATA E` RISIBILE.
Per Donato Bartoli:
Mi dispiace contraddirla e deluderla ma non ho mai detto che le fonti rinnovabili sono la panacea dei nostri mali energetici, stavo semplicemente osservando che mentre altre nazioni hanno imboccato negli anni un certo TREND di sviluppo delle fonti rinnovabili
MM
Dove porta questo trend?
L` utilizzo dell` energia solare e` vecchio di almeno quarant` anni, quello dell` energia eolica forse anche di piu`.
Nella ” verde ” Germania in 40 anni si e` passati dallo 0% di energia prodotta con il rinnovabile al 2%.
Quanto tempo ci vorra` prima che arriviamo a qualche percentuale degna di nota?
Tenga presente che tra 40 anni secondo molti studi il petrolio potrebbe finire..
Per Donato Bartoli:
(il che comporta poi che si faccia ricerca per migliorare le soluzioni, che si arrivi a scoperte innovative ed alla fine magari alla vendita a terzi di tecnologia) noi stiamo passivamente ad osservarli.
MM
Sempre SUPPONENDO che si riescano a trovare soluzioni, etc.
Lei da troppe cose per scontate.
Ricordo che negli anni`80 Montaigner diceva che non voleva arrivare al 2000 prima di aver trovato un vaccino per l` AIDS.
Mi ricordo anche che molti all` inizio degli anni `80 prevedevano l` uomo su Marte nel 2000.
Vuole fare delle previsioni anche lei?
Ma forse chiedendole questo la offendo?
Per Donato Bartoli:
Non possiamo limitarci a dire che l’energia prodotta con fonti alternative è attualmente più costosa di quella prodotta con altre fonti più inquinanti: si devono cercare soluzioni che vadano nella direzione dell’abbassamento dei costi.
MM
Lei ha qualche idea che gli scienziati interessati non conoscono?
Per Donato Bartoli:
A parte la battuta su un ministro, il post continuava poi con una osservazione (ci tengo a sottolinearlo) che riguardava un certo generalizzato malo modo di fare politica che spesso hanno i partiti in Italia e non voleva essere un concetto da leggersi solo contro lo schieramento che attualmente ci governa.
MM
Cosa ci dobbiamo fare?
Alle prossime elezioni voteremo Unione ma non credo cambiera` molto
Per Donato Bartoli:
Chiariti gli eventuali equivoci, caro martini, la invito a leggere un po’ meglio (se vuole farlo, altrimenti può passare oltre!) quello che scrivo e le idee che esprimo e che voglio confrontare apertamente con gli altri SENZA OFFENDERE, SENZA FARE (NE’ IO NE’ GLI ALTRI) I PROFESSORI, MA CON LA VOGLIA DI ARRIVARE A CONDIVIDERE O ANCHE SOLTANTO CONFRONTARE IN MODO PACIFICO SOLUZIONI AI PROBLEMI DELL’OGGI O DEL DOMANI. ”
MM
Ho offeso?
Spero di no.
Ho letto bene?
Spero di si`
x giuseppe verdi
sono contento di esserle stato utile.
grazie anche a lei per le sue belle parole.
Grazie mille Sig. Frangella, in poco tempo ha demolito i mulini a vento che avevano costruito con delle notizie a dir poco…”incomplete” i suoi detrattori, e a quanto pare “Esimi Colleghi”.
Mi sembra che il suo intervento sia sufficentemente chiaro da essere compreso e valutato da chi vuole capire se ci sono rischi reali o “pilotati”.
A me francamente sembrano molto pilotati e non riesco a capire bene il perchè certa gente si voglia fare del male; anche se è vero che molti fumano nonostante non sia per niente positivo per la salute…
La saluto cordialmente
per non cadere nel baratro bisogna invertire rotta e non continuare sulla stessa strada. cosa ardua ma possibile.
il nucleare rappresenta la solita logica del passato e del presente che ci ha portato e ci sta precipitando nel baratro.
non sono daccordo “sull’affidarci” alla tecnologia e alla ricerca “consolidata”.
non sono per gli atteggiamenti fideistici verso la scienza, bensì per quelli critici.
consolidata è una parola fuori luogo in ambito scientifico, soprattutto nel panorama scientifico odierno, quasi del tutto assoggettato a logiche di potere.
prima i valori poi le scelte poi la tecnologia come strumento di tali valori e concretizzazione di tali scelte.
purtroppo le fonti di energia alternative non potranno MAI garantire una buona percentuale sul fabbisogno energetico nazionale. l’uso del petrolio invece sta diventando troppo dispendioso, sia in termini di costi (visto che è quasi totalmente importata dall’estero), sia in termini ambientali.
per risparmiare e sopperire in parte alla mancanza di energia, durante la notte la importiamo dalla francia e dalla svizzera.
ritengo invece che l’autonomia energetica sia un obbiettivo di primaria importanza.
per avvicinarsi a tale scopo (visto che la sua realizzazione è utopica) bisogna superare questo bigottismo medioevale insito nell’animo della maggior parte degli italiani, affidarci alle tecnologie consolidate e alla ricerca.
ciò che voglio dire è che se l’italia non vuole toccare il fondo (visto che nel baratro ci sta già cadendo) deve tornare al nucleare.
x giuseppe verdi
non ho trovato al momento notizie che colleghino gli oli pcb agli impianti eolici, ma solo notizie sui suddetti oli lubrificanti e refrigeranti:
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Rifiuti/Analisi_di_particolari_flussi_di_rifiuti/I_policlorobifenili-policlorotrifenili_(PCB-PCT)/
http://www.geatech.com/Oli.htm
http://www.safetal.com/articoli_uni/id_articolo__547-utente__Business___visualizza_articolo.asp
dubito fortemente sull’accusa di mancanza di severe norme di sicurezza e di sorveglianza degli impianti eolici, una delle tecnologie più all’avanguardia in tal senso. visto che per legge esistono da tempo dei precisi parametri sul contenimento di tali oli e l’eolico è una tecnologia recente, dubito che le torri eoliche non siano state costruite nel rispetto di tali parametri e perdano così tanto olio da inquinare ettari di terreno. più che altro il problema potrebbe essere quello dello smaltimento di tale olio che potrebbe essere gettato illegalmente nel terreno in grosse quantità.
in ogni caso il problema degli oli pcb prescinde dagli impianti eolici. sono usati massicciamnete da decenni e decenni come lubrificanti e refrigeratori in altre tecnologie molto molto più diffuse dell’eolico. qualsiasi generatore e qualsiasi turbina possono usare questi oli dunque il problema è comune a tutti gli impianti di produzione di energia elettrica che usino questi metodi. attualmente questi oli sono in fase di dismissione e possono essere sostituiti da altri oli più raffinati e molto meno pericolosi per l’ambiente.
i problemi ambientali che vengono accollati agli impianti eolici sono solo quelli legati all’impatto paesaggistico e faunistico della struttura e, secondariamente, all’impatto acustico.
A proposito del fenomeno “tutti ne parlano ma nessuno fa niente” volevo attirare l’attenzione su un articolo apparso sul Corriere della Sera del 4 giugno 2005 per la precisione a pagina 14.
Il titolo è “Puglia, stop all’energia eolica Giunta rossa contro i sindaci”. Il fattaccio è successo in Puglia, precisamente nel foggiano dove già da tempo alcuni comuni hanno pensato di installare dei generatori eolici con grande successo e rendimento: si parla di tasse comunali ridotte se non annullate(per i cittadini), spese per corrente elettrica annullate,royalties versate ai comuni che risanano i bilanci(altro che task force per multare ogni oggetto che si muove)e la possibilità di respirare aria pulita grazie all’assenza di una centrale a carbone nelle immediate vicinanze. Ho un amico che abita nella zona,nel suo territorio comunale sono installate una trentina di queste pale e mi ha giurato che l’unico fastidio che si ha è un po di rumore ma solo nelle immediate vicinanze ossia 150/200 metri. Tutto questo solo grazie ad un accordo tra comune, cittadino proprietario del terreno e l’azienda che vuole investire.Ora ci sono dei comuni che vorrebbero aumentare le installazioni e altri che vorrebbero iniziare. MA come nella migliore tradizione italiana questa possibilità deve passare sotto il vaglio della regione, nella persona specifica dell’ assessore regionale all’Ambiente e alle politiche Energetiche Michele Losappio(inutile citare il partito tanto uno vale l’altro in questi problemi)il quale con grande immediatezza ha annunciato una MORATORIA contro l’installazione di queste nuove centrali eoliche. La motivazione? Impatto visivo(è meglio una centrale a carbone con le sue schifezze), bloccano le migrazioni degli uccelli(vuoi che i cacciatori abbiano meno passeri da usare come bersaglio) e poi… la Puglia pordurrebbe troppa energia eolica!(siete mica tutti matti a voler produrre più energia eolica della Danimarca o della Germania) Inoltre dice di avere al suo fianco Italia Nostra e una parte di Legambiente.
Io sono rimasto sconcertato voi cosa ne pensate?
caro beppe sono d’accordo sul nucleare , ma c’è un ma ! grande grande – i nostri Verdi mi dici da che parte stanno bocciano tutto ciò che serve per produrre energia pulita . Es. nelle marche si volevano installare i mulini a vento per produrre energia , ma sono stati bocciati grazie alla profusione in giunta dei verdi, poi ins. verdi promuovono un albergo in un parco cittadino ??? – giorni fà è stato demolito un inceneritore (10 Mld di lire)AN che poteva produrre energia come fanno in Danimarca ,in germania e via, ma noi no perchè inquina , ma mi dici che ca… vogliono sti verdi l’energia dove la pigliamo dalle centrali NUCLEARI intorno all’Italia vedi Enel che finanzia le centrali in Slovenia .
Dobbiamo metterci in testa che l’energia in qualche modo la dobbiamo produrre ed è logico scegliere il modo meno inquinate e i VERDI vedano di non seguire solo le logiche di partito o di parte Grazie Maurizio
x giuseppe verdi
la ringrazio profondamente per il suo intervento.
sono le persone sensibili ragionevoli e civili come lei che mi danno speranza e fiducia nel continuare il mio lavoro e perseguire la mia strada.
mi impegnerò a trovare il maggior numero di informazioni possibili sul problema che mi pone.
sul nucleare nutro dei dubbi(ci sono “nuove” soluzioni in questo campo)..ma non nego la pericolosità delle scorie e le conseguenze di un incidente coem quello di chernobyl.
sono d’accordo però su quello che scrive Grillo:…
Ha ragione il Professor Giorgio Nebbia quando sottolinea la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte.
Un controllo pubblico sugli atti dei Governanti e degli imprenditori ridurrebbe le morti e i danni per gli uomini e costituirebbe un formidabile stimolo per l’innovazione, la ricerca scientifica e per la realizzazione di prodotti in grado di soddisfare i veri bisogni umani che comprendono la sicurezza, il diritto alla vita e la dignità.
io ognitanto faccio l’avvocato del diavolo e dico stupidaggini…ma non esageriamo…
sul nucleare ne ho sentite tante!
sul solare e eolico …un bel mucchio!
io vi invito a informarvi bene su alcuni argomenti,prima di dare giudizi.
io ho l’impressione che si giudichi senza sapere.
vorrei che qualcuno riflettesse su alcuni numeri…
la potenza elettrica richiesta(se preferite..uso il termine energia)in Italia varia da 25000MW a circa 50000MW(qlcs di più)
il “consumo” di energia elettrica in Italia si attesta su circa 300000 GWh annui(di più!)
oggi:
10m^2 di pannelli solari fotovoltaici al silicio in pieno sole erogano una potenza di 1 MW!!! e solo per poche ore aliorno(poi la potenza cala)
mediamente si riesce a ottenre in un giorno 0.4..0.6KWh/m^2
la potenza messa a disposizione dal sole sulla superficie terrestre è di 1kW/m^2.
dpmani:si vedrà… ma alcuni problemi rimangono(condizioni meteo…alternarsi giorno notte)
si può fare di meglio d’accordo…ma…cautela…
di quei 300000 GWh..circa circa 250000 son prodotti con centrali termoelettriche…
quanto petrolio si consuma??
sapete di cosa sono fatte le scorie??
sapete cos’è la radioattività naturale??
il radon??
credete che gli aerogeneratori possano migliorare e diventare molto più efficienti di oggi??
sapete quanta energia ci vuole per estrarre un kg di idrogeno dall’acqua?
Sig. Frangella, io la ammiro per come riesce ad esprimere il suo parere e ad apportare informazioni utili, altri lo potrebbero fare se solo la smettessero di fare gli sbruffoni.
Anche per questo molti scienziati e ricercatori si precludono molti progressi:per delle banali incomprensioni e falso orgoglio.
Se non le è di disturbo, potrebbe informarci sulla veridicità degli effetti dell’olio che usano per l’energia eolica, come poco sotto affermato e non meglio precisato?”
per esempio l’eolico è promettente, certo. Peccato che nessuno si soffermi sul fatto che gli oli lubrificanti ad alte prestazioni utilizzati in tali impianti contengano PCB. E siccome non sono tecnologie controllate come per esempio il nucleare i banditi che vendono tali impianti non sanno nemmeno cosa sia l’affidabilità e la sicurezza. Chieda a chi ha i campi vicino a tali alternatori. Sono imbibiti di questi oli, non cresce più nulla e l’acqua nel giro di km è non potabile, anzi di più, è teratogena.”
Vorrei riportare che quello che sostiene Lei riguardo la scienza, lo affermava anche il professor Zichichi quando rispondeva alle domande dei telespettatori la domenica mattina alla RAI,e cioè:”la scienza non è in grado di dare sicurezze o certezze, anzi tutt’altro; se dava certezze sarebbe stato un contro senso perchè la scienza è ricerca, curiosità e se uno pensa di giungere a certezze il gioco è finito.”
Complimenti a tutti e cordiali saluti 🙂
in google digitare e invio:
crimine solicitationies
caro Beppe,
da sempre ti seguo ed apprezzo il tuo coraggio appassionato in difesa dei brandelli di democrazia che rimangono nel nostro paese. Devo dire però che la tua voce e la tua opera mi appaiono come i samizdat al tempo della non rimpianta Unione Sovietica,soffocati e rincoglioniti come siamo da programmi televisivi e da giornali e giornalisti allineati, ligi e proni alle direttive del potere.Non voglio e non intendo mollare anche se mi rendo conto che
Il mio è un pessimismo della ragione che non piace a Berlusconi.
Non parlo tanto per me che presto porterò via le palle, quanto per i giovani per la loro sempre più sfocata visione del mondo e per le loro scarsissime prospettive future.
Abbiamo in questi ultimi anni consumato più risorse del pianeta che in tutta la storia precedente dell’umanità.
Siamo come la locomotiva di Guccini che corre verso il disastro e fingiamo di non accorgercene.
Quando parlo di queste cose sono considerato un profeta di sventure e un menagramo, come se appartenessi ad una setta di catastrofisti per partito preso.
Il dilemma oggi non è più tra apocalittici ed integrati ma fra esseri pensanti e non, fra vivi e morti.
“Ora e sempre Resistenza”
Ciao
non lavoro per il cepu.
non studio su dispensine.
si classifichi lei che straparla tanto.
tiro ad indovinare:
un ingegnere con le mani in pasta nel settore del nucleare.
non mi fido di ciò che dice e invito anche gli altri utenti a non farlo.
è facile farsi gli esperti e i depositari della verità con i paroloni e le offese senza portare avanti un ragionamento sensato.
l’idea di scienza che lei rappresenta mi fa venire i brividi: un insieme di nozioni prive di anima.
scienza è una forma mentis, un modo di interfacciarsi con la realtà che ci circonda, capacità di astrarre di osservare e dedurre.
non si arrampichi sugli specchi, vedo che sta scivolando…
Egregio Prof. Dott. Frangella,
allora lavora per il CEPU, si o no?
E quanto anni ha?
P.S.
Ah dimenticavo…ancora una volta le dispensine l’hanno tradita. Lei, ma se prefereisce Le do’ del LORO, ha citato reattori lwr e hwr…ma questa è una classificazione basata sul moderatore/refrigerante in questione. Se vuole parlare della instabilità (strano, questo termine Le sta’ davvero a cuore…o a testa?) deve citare la loro classificazione in base al principio di estrazione del calore di fissione, e.g. bwr oppure pwr. Va bene? Non ne abbia a male, Le avevo detto che le dispensine che le passa il giornalaio sono un po’ datate.
Ho letto molte cose terribili su chernobyl e le centrali nucleari, ma vorrei che chi riporta gli effetti di questi incidenti si informasse anche sugli effetti dei gas serra che con la combustione sono inevitabilmente immessi in atmosfera!
Le cifre di cernobyl fanno sicuramente paura…. ma il pianeta si scalda x colpa dei gas serra… chernobyl ha fatto tanti morti in un colpo solo…. forse fa paura x questo, il gas serra invece zitto zitto fa più danni di quanto immaginiamo!
x morpurgo
quello della ricerca in italia è un altro grande problema. siamo sempre fra gli ultimi posti nel settore e il governo attuale ha mostrato posizioni oscurantiste a riguardo.
vorrei invece che fosse favorita e finanziata massicciamente la ricerca per la fonti alternative come il solare.
Poco ma sicuro, il petrolio ha fatto molti più morti del nucleare.
Le energie rinovabili non bastano da sole. (Si parla di un 5% massimo di produzione per il 2020).
Se vogliamo continuare ad ammazzarci con petrolio e carbone ok, ma non venitemi a parlare di sicurezza o simili.
Evidentemente vi fa più impressione vedere y morti in una volta piuttosto che vederne 10 volte tanto morire nello stesso lasso di tempo, ma sparpagliati.
x luca frangella
allora, la radioattività c’è, ma si parla di un tempo di decadimento dell’ordine dei 50 anni, nulla a che vedere rispetto alle al tempo di decadimento dei prodotti di fissione.
La fusione nucleare è intrinsicamente sicura: se succede qualcosa, semplicemente si spegne tutto
L’energia che si sviluppa per ogni grammo di miscela deuterio – tritio è superiore a quella che deriva dalla combustione di oltre diecimila litri di benzina ed è circa 6 volte maggiore di quella derivante da fissione (per unità di massa).
Un esempio che rende ancora meglio l’idea è che 10 gr di Deuterio estratti da 500 litri di acqua e 15gr di trizio estratti da 30 gr di Litio produrrebbero sufficiente energia da coprire i fabrisogni energetici di una persona che abitasse in uno stato industrializzato per l’intera durata della sua vita.
Non ti preoccupare che la ricerca va avanti, anche qua in Italia.
In Europa è pieno di centrali nucleari. Se volete questa è una mappa di quelle di potenza, così la prossima volta che viaggiate sapete bene che percorsi evitare, visto la nucleofobia dilagante.
http://www.insc.anl.gov/pwrmaps/map/europe.php
per chi ha letto l’articolo di spazia su Le Scienze invito a leggere quest’altro articolo
http://www.lanuovaecologia.it/energia/politiche/4375.php
a proposito di petrolio..
sapete che cose’è quella fumetta che esce dal serbatoio quando fate benzina??
provate a indovinare…
sapete quanti anni ci impiega la natura per degradare una bottiglia di plastica?
CIAO,
guardando qua’ e la su internet ho trovato una cosa riguardo le centrali nucleari, dato che fra non molto il meraviglioso governo decidera’ tra le energie che loro chiamano alternative, ma che sono decisamente pessime per l’ambiente tipo quella del il carbone che andava nell’ottocento :-).
Ora pero’ al di la’ del governo ho letto anche notizie sulla strage che la centrale di chernobyl (penso si scriva cosi) ha fatto al mondo e alle persone.
Qusto risottolinea quanto GRILLO abbia ragione sulla sicurezza delle centrali nucleari, in quanto sicure non sono.
Quanto segue e’ tratto da un sito SERIO per gli aiuti alle persone.
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Data incidente: 26.04.1986 (esplosione del quarto reattore)
Conseguenza dell’esplosione:
Proiezione all’esterno di 35 tonnellate di combustibile nucleare
La colonna degli elementi radioattivi dispersi si è alzata a due chilometri d’altezza e si è dispersa per un raggio di 1.200 Km
Livello di radiazioni pari a 20 milioni di curie equivalente ad un miliardo di Giga Beckerel (200 volte superiore a Hiroshima e Nagasaki
Area contaminata: 155000 kmq (un’area grande due volte l’Irlanda fra Bielorussia, Russia, Ucraina).
Paese più coinvolto: Bielorussia (70% di ricaduta radioattiva; 23% del territorio contaminato, fra cui il 20% del territorio boschivo e 3.000 kmq di terreno agricolo; danno economico valutato in 200 miliardi di $ USA)
Persone coinvolte: 10000000
Persone evacuate definitivamente: 400000 (l’area compresa in un raggio di 30 Km dalla centrale, grande come l’Olanda, è completamente evacuata ed inabitabile):
Liquidatori (addetti al controllo degli effetti dell’esplosione) impegnati: 800000 (10000 morti, 400000 affetti da patologia tumorale)
Vittime (dirette ed indirette) dell’incidente: 3,2 milioni (di cui un terzo bambini)
Persone decedute a tutt’oggi a causa dell’incidente: 200000
Durata degli effetti dell’esplosione: centinaia di anni a causa dell’azione del Cesio, dello Stronzio, del Plutonio (il Plutonio ha un’emivita di 14000 anni; il ritorno all’originaria situazione dei terreni contaminati dal Cesio 137 è prevista fra 300 anni)
La situazione in Bielorussia(10000000 di abitanti)
SITUAZIONE SANITARIA:
11000 casi di cancro tiroideo nei bambini
aumento esponenziale delle patologie da immunodeficienza
cancro ai polmoni passato da 6 a 7,5 casi su 100000 persone
tumore alla vescica da 5,5 a 19,7 casi su 100000 persone
tumore ai reni aumentato di 2,5 volte
in 7 anni passaggio delle leucemie da 9,34 a 11,52 casi su 100000 bambini
mortalità prossima al 14 per mille
2500 nascite annuali con anormalità genetiche (3% dei nati)
500 aborti non spontanei per presenza anomalie
picco delle conseguenze genetiche previsto, dagli esperti dell’ONU, fra il 2006 ed il 2010 quando coloro che erano bambini all’epoca dell’incidente cominceranno a procreare
SITUAZIONE SOCIALE:
tasso di povertà infantile aumentato del 150% rispetto ai tassi globali di povertà
stipendio medio mensile: 50/70 $ USA
aumento dell’alcolismo e dei casi di Aids (legati alla tossicodipendenza)
aumento delle patologie della povertà (tubercolosi e difterite)
LO STATO ATTUALE DELLE COSE:
15.12.00: chiusura definitiva dell’ultimo reattore funzionante
presenza di 1000 mq di crepe sul sarcofago che ricopre il reattore esploso. Da esse fuoriescono costantemente polveri e materiale radioattivi
il sarcofago di contenimento è stato costruito utilizzando, oltre le parti rimanenti del reattore esploso, 300000 tonnellate di cemento e 1000 tonnellate di strutture metalliche
il peso sulle fondamenta del reattore esploso è aumentato di 10 volte (dalle 20 alle 200 ton/mq): il reattore è sprofondato di 4 metri
lo sprofondamento del reattore ha messo in contatto il materiale radioattivo con le falde acquifere tributarie dei fiumi Pripiat e Dniepr che convogliano le loro acque nel Mar Nero e che fungono da bacino idrico per 30 milioni di persone (ad aggravare la situazione vi è la presenza di 800 siti di smaltimento di scorie radioattive, allestiti in emergenza subito dopo l’esplosione)
all’interno del sarcofago sono presenti: 180 tonnellate di combustibile e pulviscolo radioattivi, 11000 metri cubi e 740000 metri cubi di macerie altamente contaminati. La radioattività totale supera i 20 milioni di curie
la centrale è costruita su terreno sismico
il rischio di esplosione è elevato.
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PER CHI E’ INTERESSATO IL SITO E’
http://www.progettohumus.it
Di queste cose alla tv non se ne parla eppure i dati parlano chiaro,
“Il rischio di esplosione e’ elevato”.
e non si tratta di esplosione di palloncini…..
Vedo piu’ servizi al telegiornale per cani ciechi o senza una gamba, che servizi che aiutano ad informare che decine di migliaia di persone mangiano beveno e vivono tuttora in zone contaminate, e ve lo dice uno che adora i cani ma che non le puo’ tenere per problemi di spazio.
GRAZIE…
x bartoli
ci faccia il callo a questi incivili e maleducati. è inevitabile se vuole continuare a partecipare alle discussioni.
io ho l’impressione da quello che leggo nei commenti che ci sia molta passione per la fantascienza(sognare non fa male..per carità) e tanto odio e paura per la scienza.
ho notato che si son molti pignoli…quindi…
anche se nel linguaggio comune(lo faccio pure io)dico:”prodotti tot Watt di energia..”vi pregherei di usare il Watt come unità di misura della potenza elettrica.
l’unità di misura dell’energia è invece il Joule,ma se preferite..potete usare il Watt-ora..Wh.
vi assicuro che non è pignoleria…:)
CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA…
🙂
è assolutamente vero.
quando ci dicono che quella nucleare è l’energia più economica non vengono inseriti i costi di costruzione dell’impianto e smaltimento delle scorie, che sono a carico della collettività.
ma se il costo della costruzione dell’impianto può in qualche modo essere certo, quelo dello smaltimento delle scorie no.
a causa delle variabili: se ti rivolgi alla mafia italiana hai un costo, la mafia russa ne ha un’altro, quella cinese un’altro ancora….
dipende anche dai siti: le grotte della bielorussia sono più economiche dell’interramento in un campo agricolo del casertano o nei sabbioni di chioggia, ma ci sono gli alti costi di trasporto, magari rallentati da quei rompic******i dei verdi.
i costi variano, per cui manco li inseriscono.
tanto, chi se ne accorge?
Ok i disastri ci sono stati…. Ma pensate che il cancro provocato dall’inquinamento da petrolio abbia fatto meno danni?? O forse ne ha fatti meno l’innalzamento della temperatura causato dall’aumento dell’anidride carbonica nell’aria? Con uragani, desertificazione e innalzamento del mare connessi. Le risorse rinnovabili per ora non possono coprire il fabbisogno energetico.
Forse il nucleare sarebbe il male minore fino a quando le risorse rinnovabili non saranno in grado di coprire una buona parte del fabbisogno energetico.
Chi mi conosce sa che non amo le polemiche; questo non significa comunque che mi faccia “maltrattare” dal primo che incontro, anzi Rispondo al simpaticissimo (come al solito) matteo martini e chiudo la polemica da lui innescata nei miei confronti; lo faccio soltanto adesso perché non sono sempre sul blog come lui che, credo, non abbia niente da fare dalla mattina alla sera salvo offendere gli altri mentre confrontano civilmente le proprie opinioni La riflessione che lei contesta era basata su notizie acquisite da due diversi servizi giornalistici (tg1 economia e tg7) che parlavano a proposito delle fonti rinnovabili. Dal momento che non ricordo le date delle trasmissioni provvedo a fornirle un link [ http://www.fonti-rinnovabili.it/energie.htm ] dove trova il confronto (sugli anni passati) tra le produzioni in termini di fonti rinnovabili relativo a vari paesi europei. Se lei dopo aver letto accuratamente ciò che è stato scritto nella pagina osserva in maniera adeguata la tabella di confronto tra lo sviluppo negli anni del solare termico, del solare fotovoltaico e dell’eolico nei vari paesi noterà che mentre la Germania risulta sempre fissa al primo posto per potenze installate l’Italia è sempre negli ultimi posti. Mi dispiace contraddirla e deluderla ma non ho mai detto che le fonti rinnovabili sono la panacea dei nostri mali energetici, stavo semplicemente osservando che mentre altre nazioni hanno imboccato negli anni un certo TREND di sviluppo delle fonti rinnovabili (il che comporta poi che si faccia ricerca per migliorare le soluzioni, che si arrivi a scoperte innovative ed alla fine magari alla vendita a terzi di tecnologia) noi stiamo passivamente ad osservarli. Non possiamo limitarci a dire che l’energia prodotta con fonti alternative è attualmente più costosa di quella prodotta con altre fonti più inquinanti: si devono cercare soluzioni che vadano nella direzione dell’abbassamento dei costi. A parte la battuta su un ministro, il post continuava poi con una osservazione (ci tengo a sottolinearlo) che riguardava un certo generalizzato malo modo di fare politica che spesso hanno i partiti in Italia e non voleva essere un concetto da leggersi solo contro lo schieramento che attualmente ci governa. Chiariti gli eventuali equivoci, caro martini, la invito a leggere un po’ meglio (se vuole farlo, altrimenti può passare oltre!) quello che scrivo e le idee che esprimo e che voglio confrontare apertamente con gli altri SENZA OFFENDERE, SENZA FARE (NE’ IO NE’ GLI ALTRI) I PROFESSORI, MA CON LA VOGLIA DI ARRIVARE A CONDIVIDERE O ANCHE SOLTANTO CONFRONTARE
IN MODO PACIFICO SOLUZIONI AI PROBLEMI DELL’OGGI O DEL DOMANI. Capisco che il caldo di questi giorni dia noia alle nostre teste ma LA PROSSIMA VOLTA NON PERDA TEMPO a “fare il lavoro di ricerca che spettava a me” come lei stesso afferma (no, vero.. siamo impazziti?), LEGGA ATTENTAMENTE ciò che ho scritto, RIFLETTA SUI CONCETTI CHE VOLEVO ESPRIMERE SENZA ISOLARE UNA SINGOLA FRASE DAL CONTESTO ED INFINE ANZICHE’ RISPONDERMI ESCA A CENA CON UNA BELLA DONNA DIA RETTA A ME LA RITROVEREMO CON LE SUE IDEE SU QUESTO BLOG MA MOLTO MENO NERVOSO!
DONATO BARTOLI p.s. riguardo al mio commento sul post di renzo piano pur vivendo nella società attuale mi impegno ogni giorno per produrre meno rifiuti e per sprecare (o se vuole consumare) meno energia possibile.Tanto per fare un esempio la mia casa servita da impianto di teleriscaldamento generato da vapore geotermico naturale (fortuna geografica!), quando d’estate non c’è distribuzione di acqua calda dalla rete provvedo con pannelli solari che in casa mia sono stati installati per la prima volta nel lontano 1985 se in tutta Italia li avessero già installati tutti il consumo energetico sarebbe più basso. PASSO E CHIUDO!
ci si lamenta del prezzo più caro del solare e delle fonti alternative in generale.
è un atteggiamento sbagliato a mio avviso.
infatti nel considerare la convenienza economica di una tecnologia dobbiamo considerare non solo i benefici imediati al nostro portafogli ma anche quelli a lungo termine.
investire nelle tecnologie alternative vuol dire investire sulla salute, sull’energia senza padroni. questo avrebbe un ingente ritorno economico a nostro favore.
spendiamo adesso qualche lira in più per poi avere in futuro enormi vantaggi. ai vostri figli che mondo volete lasciare? almeno la speranza gliela vogliamo lasciare?
geniale e semplice il sistema geoexchange!!
grazie a GUIOTTO per avermelo segnalato!
ma vi rendete conto delle possibilità che offrono la scienza e la tecnologia?
siamo noi che buttiamo tutto agli squali!!
basta alzare gli occhi e individuare la nuova strada da percorrere!
siamo ormai così abituati alle miserie della nostra società che non ci accorgiamo delle alternative. come se avessimo i paraocchi, complici i mass media. rimaniamo chiusi sempre nelle stesse logiche, dando corda ai potenti che ne approfittano.
altro che condizionatori!!
e se il sistema si diffondesse state certi che il prezzo già basso scenderebbe ancora!
http://web.tiscali.it/geonet/geology/geotech/story.html
questo sito è una vera risorsa; si leggono tante cose interessanti anche sul geotermico con tanto di links di approfondimento.
http://www.energoclub.it/a%20geotermico.htm
questa è la ricerca che mi piace…
ah, se fosse più finanziata, quanti benefici che ne ricaveremmo…
l’energia senza padroni…
un sogno che può diventare realtà, dipende dalle scelte che facciamo..
x il disilluso (!)
con il terzo punto metti in evidenza un’altra stortura italiana.
so che si stanno raccogliendo firme per una petizione pro conto energia solare.
questo uno dei siti che partecipa:
http://www.nimer.it/nimer.asp?ar=320
chi dorme non piglia pesci.
chi è maleducato dovrebbe farsi un esame di coscienza.
gradirei che il dibattito continuasse sul piano civile e scientifico, scambio di idee e di opinioni; non è corretto offendere sul piano personale.
chi guarda alle pagliuzze del suo portaflogli e non alle minacciose travi che pendono sulle nostre teste non è degno di risposta.
Riguardo il commento di Renzo Piano sul costo di un bombardiere americano, questo dovrebbe far capire una volta di più quali sono i veri notivi di una guerra: il danaro! Le lobbies costruttrici di armi, che hanno finanziato la campagna elettorale di George Bush. il quale ha ricambiato tutti i soldi investiti per la sua elezione.
In punta di piedi vorrei anche io aggiungere qualcosa a questo ribollire di idee:
Odio la retorica, e parlare di pro o contro nucleare quando non c’è ancora nessun referendum o altro mi sembra inutile, preferirei invece discutere (come in parte si sta appunto facendo) di cose più concrete
1) Domanda per Grillo
Più volte ho sentito parlare del famoso motore a idrogeno, ne ho visto anche una dimostrazione ai tuoi spettacoli ma, se permetti, le informazioni che davi al riguardo erano frammentarie, siccome sarei, da fisico, molto interessato all’idea vorrei che specificassi:
A) chi lo produce
B) le specifiche tecniche
C) la capacità di immagazzinamento del combustibile (tallone di achille delle attuali macchine a idrogeno), ottenere un po di idrogeno, e riuscire cosi a far funzionare il motore per due minuti durante lo spettacolo, non si può considerare un traguardo praticamente interessante
2) Non riesco a capire perchè non sia possibile (come viene già fatto in Spagna e penso anche altri posti) rivendere, anche qui in Italia, l’elettricità in eccesso prodotta dai pannelli solari, in modo da trasformare l’attacco dell’enel in una specie di mega accumulatore di elettricità, di giorno la dai, di notte la prendi.
E non riesco proprio a capire perchè i verdi ( ma questo è proprio uno dei motivi per cui non li voto) non si buttino a capofitto in questa battaglia, i cui effetti, a lungo termine sarebbero notevoli, invece di portare avanti stupide e ambigue battaglie ideologiche.
mitico frange’ buongiorno,
però se vuoi fare divulgazione scientifica devi svegliarti prima, non puoi stare a dormì fino all’una…
oggi sono così intrinsecamente instabile che non ho manco voglia di insultarti. Vabbè senti na cosa, te che sei professore de sto kazzo, mi spieghi come si fa a produrre energia dal sole pagandola 2 cent a kwh?
devo dare un consiglio ad un paio di miliardi di amici dall’altra parte del pianeta, di più non vogliono spendere, m’hanno detto che si fanno 1000 GW di carbone metano e petrolio e un po’ inizavo a preoccuparmi…
ma te da dove esci fuori, se il figlio illeggittimo di beppegrillo e rosybindi?
Vabbè ti lascio, quando torno voglio trovarti a 1000 post ok?
x novelli
si piccoli sforzi sono stati fatti verso la sicurezza con almeno mezzo secolo di ritardo….
e si parla di reattori sperimentali…
i reatori attivi sono lwr e hwr che sono sinonimo di instabilità e criticità ergo insicurezza intrinseca! oggi ancora paghiamo lo scotto di una tale follia! non so come faccia la gente che vive vicino le centrali a fare sonni tranquilli! ma c’è da temere per tutti: le radiazioni se ne fregano delle distanze che a noi sembrano grandi.
e le scorie rimangono qualunque sia il reattore.
poi la sicurezza è qualcosa da definire: e se dei terroristi prendono di mira un reattore htr la sicurezza intrinseca diventa estrinseca? 🙂
e se ci seppelliscono le scorie sotto casa?
abbandoniamo il nucleare, pensiamo alle fonti alternative come il solare.
ops.. la frase è rimasta tagliata..
ripeto:
sia chiaro che qui non si fa dell’oscurantismo verso la ricerca e la scienza, ma si muovono delle pesanti e giustificate critiche verso un modo di intenderle e organizzarle.
sia chiaro che qui non si fa dell’oscurantismo verso la ricerca e la scienza in generale, ma verso un modo di intenderle e di organizzarle.
si parla tanto male del nucleare…ma qualcuno si è ricordato di parlare delle radiografie,della TAC,della RMN,della PET…se non ci fossero stati gli studi e esperimenti di fisica nucleare…esisterebbero?
x matteo martini
era equivoco..capisco..
ma un pò mi meravglia che me lo fai osservare…
comprimere=pompare..va meglio così?
fidati..anzi dai un’occhiata al diagramma entropico dell’acqua.
ti accorgerai che il lavoro di “compressione” ..pompaggio(contento?) di un liquido è nettamente inferiore rispetto a un gas.
in una macchina ad assorbimento acqua ammoniaca..il solvente è l’acqua il soluto e refrigerante è l’ammoniaca.
si comprime questa miscela dopodichè con il calore si separa l’ammoniaca che poi passando da liquido in vapore nell’evaporatore della macchina frigorifera raffredda.
Per Fabio Morpurgo:
” vi ricordo che prima del 2040 con la fusione nucleare non se ne fa nulla, a detta di chi ci lavora sopra… cosa facciamo fino ad (almeno) il 2040? ”
Petrolio
x locatelli
ha centrato un altro aspetto del problema nucleare.
tutti abbiamo una tv e possiamo vedere con occhi la campagna acritica pro nucleare che i mass media stanno portando avanti, le vili pressioni che stanno facendo per convincere i giovani dell’opportunità del nucleare.
ciò dimostra i grossi interessi in gioco, da ragione alle mie riflessioni, e quindi ci invita ancor di più a contrastare l’ascesa del nucleare.
chi ha ancora uno spirito nobile ed intelligenza da vendere si schieri apertamente contro il nucleare.
fosse anche manna dal cielo (e non lo è, tutt’altro..), chi cerca di imporre subdolamente e incivilmente le cose non merita soddisfazione.
“Ci informiamo tanto di tutto e di piú, ci interoghiamo sulla vita di quello o quell’altro che poco ha a che vedere con il nostro quotidiano, guardiamo lontano e oltre il nostro raggio di visione e tutto ció ci fa sentire importanti, indispensabili e partecipi nella societá, ma chi vi domanda mai qualcosa in merito di tutto cio prima di prendere una decisione?”
il fatto è che oggi è tutto così dannatamente complicato e complesso. non vedete come le nuove generazioni sono disorientate?
e purtroppo non si può abbassare la guardia perchè se no i potenti di turno continuano a mettercela nel di dietro.
bisogna distinguere però fra chi vuole imporre con inciviltà a proprio vantaggio e chi invece invita a ragionare e a fare scelte condivisibili.
“perché pensiamo sempre che i paesi in via di sviluppo debbano seguire i nostri passi e imitarci e invece non viceversa?
Perché chi determina le scelte del pianeta é quello piú forte e|o meglio quello che stia messo economicamente meglio? che percaso qualcuno Ha detto che forza e ricchezza siano legati all’inteligenza e\o che furbizia e intelligenza vadano a braccietto? chi lo pensa contempla un campo di visione molto ristretto. Chi é saggio sa che é vero il contrario!..”
ottima riflessione, complimenti! daccordo al 1000 per 1000!
i fatti parlano chiaro, lasciate stare i giustificazionisti dell’ultima ora che hanno le mani in pasta (per di più incivili): i soldi destinati alle ricerche di fonti alternative come il solare sono una minima frazione di quelli destinati al nucleare e al petrolchimico. che fanno tutt’uno con quelli destinati agli armamenti. o avete dimenticato il post di grillo?
il sistema attuale inibisce la ricerca di fonti pulite e sicure e condivisibili da tutti, ma non per schiribizzo, ma per interesse, per convenienza. è uno stato di cose marcio fino al midollo che prosegue la sua folle corsa verso l’autodistruzione.
detronizziamo chi ci comanda, mandiamo a casa i nuclearisti: hanno toppato di brutto, hanno fatto scelte sbagliate che hanno condizionato e condizionano la nostra vita, ma non contenti tornano alla carica più arroganti e incivili che mai. e sbandierano ancora la scienza come fosse portatrice di verità incontestabile e assoluta, la loro verità, ergo il loro interesse, il loro egoismo.
in questo blog ne avete chiara testimonianza. è inutile che aggiunga altro.
a voi il compito di riflettere.
“1)chi produce energia lo fa per aiutare il mondo oppure per guadagnare dei soldi?”
E chi consuma energia lo fa per aiutare il mondo, magari pensando anche a non sprecarla, o lo fa solo per suoi interessi privati e personali.
“2)partendo da questo presupposto se esistesse un modo per fare energia pulita e gratuita i nostri produttori ce la fornirebbero?”
Quante sono le persone disposte a pagare di più per avere energia, tipo il solare? E quanti pochi di questi potrebbero usufruirne? Quanti andrebbero in vacanza viaggiando a cavallo o sul dorso di un mulo per non inquinare? Eppure tutte quelle auto messe insieme non è che facciano proprio bene in questi giorni di luglio.
“3)perchè i vari amministratori delegati, presidenti e quantaltro a capo dell’ industria dell’energia in genere sono sempre dei pregiudicati?”
Vabbe.., perché esistono migliaia di persone che prendono la macchina per andare al supermarket a 50metri da casa loro sbattendosene altamente dell’inquinamento?
“4)il sole fornisce ogni giorno una quantità di energia incredibilmente grande in grado di soddisfare il nostro pianeta più che abbondantemente, però non costa nulla.”
E allora sfruttatela, ma non a parole; che nessuno al mondo impedisce di costruirsi la propria centrale solare o di comprarsi due pannelli da installare sopra il tetto.
“5)mi rattista leggere nei vostri commenti una sorta di battaglia per vedere chi c’è la più grosso. ricordatevi che siamo tutti dallo stesso lato della barricata.”
Sembra che alcuni credano di vivere nel mondo delle meraviglie e non si rendano conto, che ogni anno vengano prodotti chilometri cubi di spazzatura, non più riciclabili, tonnellate di rifiuti tossici che non devono contaminare l’ambiente e tante altre belle sostanze e che cmq se vengono trattate bene non possono fare assolutamente niente, se no sono molto più pericolose di tutte le scorie nucleari che ci sono. Infine le scorie nucleari diminuiscono nel tempo (effetivamente, almeno quelle a vita breve), i rifiuti tossici non decadono mai. Continueremo fino a quando a chiudere gli occhi su tutta una serie di rifiuti dannosi e a tenerli aperti solo sulle scorie? (ci sarebbe anche da dire che ci sta il fattore 10^6 riguardo all’energia prodotta per tonnelate bruciate del nucleare, rispetto agli altri combustibili, cioè se per produrre x energia brucio una ton di nucleare, per produrre la stessa x ne devo bruciare un milione di ton col carbone, con conseguente aumento di rifiuti da smaltire)
anche la fusione suscita delle perplessità:
1) personalmente non ne ho una conoscenza profonda
essendo qualcosa di relativamente nuovo (intendo la tecnologia non il processo in sè)
2) nessuno scienziato ne ha una conoscenza profonda essendo una sperimentazione che avrà bisogno di molti e molti anni per dare qualche risultato.
eppure, strano, senza incertezze tutti vi si fiondano come squali….
il dilemma è : sono cambiati i presupposti di tale ricerca?
ovvero la sperimentazione avrà termine solo quando darà come risultato una tecnologia assolutamente sicura e pulita? o si fermerà non appena sarà possibile produrre energia fregandosene come al solito delle conseguenze? la seconda che hai detto…
si parte già male poichè i primi reattori a fusione che si vogliono realizzare usano il trizio e i neutroni in una configurazione che è la più facile da ottenere e da realizzare. insomma il problema scorie e fuga di radiazioni rimane.
ce ne sono altre al momento più difficili e più costose che però promettono maggiori sicurezza e pulizia.
ma come vedete il lupo perde il pelo ma non il vizio. viene prima l’interesse e poi casomai i valori.
e gli attori di questa “commedia” sono sempre gli stessi: nuclearisti incivili come quelli che scrivono su questo blog (ne avete una prova concreta non mi invento niente!), militari, industriali, mercanti di scorie, etc.
è la solita pantomima? energia in grandi quantità al minimo costo col massimo profitto per continuare questa immane tragedia che è la nostra società? le tecnologie come fossero vangeli? la scienza come fosse religione?
penso di si.
io propongo invece di voltare pagina se possibile.
investiamo sul solare e le atre fonti alternative.
Pur essendo un tuo ammiratore Beppe, non concordo. Ti invito a leggere “Energia, quale futuro?” lo speciale pubblicato sull’ultimo numero de “Le scienze”. http://www.lescienze.it/
Ciao Andrea
Qualche domanda a tutti prima ancora di altri commenti!
Vi siete mai chiesti da dove derivino tutte quelle situazioni che alterano repentinamente il comportamento fisico psicologico delle persone?
E gli attacchi di isterismo o nervoso improvvisi?
Non vi siete mai chiesti quali siano i nostri legami con la natura e a quale livelli? noi siamo fatti solo di carne e altro di tipo materico?
qual’é il primo legame che accompagna sin dalla nascita (in veritá ancor prima) e fino all’ultimo giorno in questo mondo (e dimensione)?
Perché non la finiamo di correre appresso a cause ed effetti di problemini e problemacci sempre nuovi e essenzialmente sempre gli stessi, quando il vero problema ad ascoltare la nostra coscenza é un altro? Di cosa abbiamo veramente bisogno e che cavolo vogliamo alla fine dei conti? cavoli e capre é quasi impossibile averli allo stesso tempo.
perché pensiamo sempre che i paesi in via di sviluppo debbano seguire i nostri passi e imitarci e invece non viceversa?
Perché chi determina le scelte del pianeta é quello piú forte e|o meglio quello che stia messo economicamente meglio? che percaso qualcuno Ha detto che forza e ricchezza siano legati all’inteligenza e\o che furbizia e intelligenza vadano a braccietto? chi lo pensa contempla un campo di visione molto ristretto. Chi é saggio sa che é vero il contrario!..
Ora come ultima domanda: Ci informiamo tanto di tutto e di piú, ci interoghiamo sulla vita di quello o quell’altro che poco ha a che vedere con il nostro quotidiano, guardiamo lontano e oltre il nostro raggio di visione e tutto ció ci fa sentire importanti, indispensabili e partecipi nella societá, ma chi vi domanda mai qualcosa in merito di tutto cio prima di prendere una decisione? non avete anche voi la sensazione del tempo senza sapore senza sostanza?
e la vita vi va bene o vi scorre via di mano?
Come sta il vostro vicino, il vostro gatto, il vostro giardino il vostro fiore (e pensare che un tempo tutti lo potevano avere un giardino o prato,ricchi e poveri, anche se solo da vedere)? e il vostro anulare o il vostro pelo bianco sotto l’ascella o quel passero che ogni primavera sentivate cinguettare sotto il tetto di casa?…
tutto ció non vi manca,ca,ca,ca,ca,ca,ca,ca?!…………….
porca vacca d’oro!
Ilventomariolino
Grillo,
altro post, solite cazzate…
Perchè citi gli scenziati che ti fanno comodo.. e solo quelli… è la solità libertà di pensiero che tu neghi… perchè tutti devono pensarla come te… e accetti pareri solo di chi la pensa come te…
Vai dal professor carlo rubbia… premio nobel per la fisica.. e senti cosa ti dice sul nucleare…
E basta dire che l’energia nucleare non è sicura…
Il nucleare è sicuro quanto un aereo…. tu vuoi la matematica certezza ma questa chi mai te la potrèà dare??
Tu sei rimasto fermo a 200 anni fa… e da allora quanti passi sono stati fatti…
Questi amientalisti di merda ci negano tutto… ponti… strade.. ferrovie… energia…. tutto…. ma bravi
Il problema che i media iniziano a farci pensare che se non passiamo al nucleare rimarremo senza energia. Ho molti amici che dicono”tanto è sicuro” oppure “Anche la Francia possiede centrali”. Vi rendete conto che nessuno persa ai resti della lavorazione?????? Anche se la centrale avesse vita eterna e nessun incidente delle scorie cosa ne facciamo? “Le farei mangiare a loro.”
“chi produce energia lo fa per aiutare il mondo oppure per guadagnare dei soldi?”
Per fare soldi
“partendo da questo presupposto se esistesse un modo per fare energia pulita e gratuita i nostri produttori ce la fornirebbero?”
assolutamente sì, se ci fosse la possibilità di vendere un dispositivo per produrre energia a costo zero qualcuno lo farebbe.
E se per ipotesi fosse vietato dalle potentissime lobby del pianeta girerebbe di contrabbando.
Si contrabbanda la cocaina, si contrabbandano le schede di sky, non si capisce perchè nessuno contrabbandi scatolette da un kw…
“il sole fornisce ogni giorno una quantità di energia incredibilmente grande in grado di soddisfare il nostro pianeta più che abbondantemente, però non costa nulla.”
sicuro non costi nulla? a me risultano 0,5 /kwh, se effettivamente non costa nulla mi spieghi come si fa? Mi sono rotto di pagare l’Enel, sul serio…
P.S. avete visto come stanno zitti gli ecogrilli quando gli chiedi come vogliono produrre i 1000GW che servono a indiani e cinesi per i prossimi 25 anni?
ho letto un po’ di commenti fatti su questo argomento: l’energia e ne risulta un accavallarsi di dati, notizie, teorie, battute e battutacce che non fanno che confondere me e tutti gli ignoranti come me. Io come ho gia’ detto capisco poco di centrali nucleari, e quant’altro serva a produrre energia, ma qualche considerazione vorrei farla:
1)chi produce energia lo fa per aiutare il mondo oppure per guadagnare dei soldi?
2)partendo da questo presupposto se esistesse un modo per fare energia pulita e gratuita i nostri produttori ce la fornirebbero?
3)perchè i vari amministratori delegati, presidenti e quantaltro a capo dell’ industria dell’energia in genere sono sempre dei pregiudicati?
4)il sole fornisce ogni giorno una quantità di energia incredibilmente grande in grado di soddisfare il nostro pianeta più che abbondantemente, però non costa nulla.
5)mi rattista leggere nei vostri commenti una sorta di battaglia per vedere chi c’è la più grosso. ricordatevi che siamo tutti dallo stesso lato della barricata.
Non voglio/posso entrare nel merito dell’etica nucleare nè dello smaltimento dei rifiuti.
Studio a Pavia, uno dei pochi centri in italia dove c’è un reattore nucleare per scopi scientifici.
“Il nucleare non è sicuro”
E’ una frase SCORRETTA in generale.
Di passi avanti ne sono stati fatti moltissimi per quanto concerne la sicurezza.
Io vi posso parlare solo del LENA, il piccolo reattore di Pavia e, tralaltro, decisamente in modo parziale.
Ebbene, questo piccolo reattore è FISICAMENTE SICURO.
Il “combustibile” di una centrale nucleare è dato da una barra di materiale fissile. In seguito al processo di fissione, “sparando” delle particelle contro questa barra si ottiene energia. Il rischio fatale è che la situazione sfugga di mano, che la temperatura salga a dismisura e diventi impossibile controllare questo processo di fissione. Che si arrivi cioè la fusione del nocciolo.
Se però mescoliamo alla nostra barra di combustibile un’altra sostanza (idrogeno) che, raggiunte certe temperature, riesca, vibrando, ad allontanare le particelle (quelle “sparate” che danno inizio al processo di fissione), ecco subito che il processo rallenta da solo, che il processo è INTRINSECAMENTE SICURO.
vi ricordo che prima del 2040 con la fusione nucleare non se ne fa nulla, a detta di chi ci lavora sopra… cosa facciamo fino ad (almeno) il 2040?
Ragazzi Frangè è uno sballo, comunque il generatore di tubokazzate va alla grande, non so se avete notato, ieri non c’è stato il picco nei consumi, è stato bilanciato da Mw e Mw di puttanate…
cmq frangelli a parte, quello che manca è una buona dose di realismo:
L’italia può rinunciare al nucleare, alla fine, lo ammetto anch’io, non è un grosso problema.
La Germania può permettersi di installare 700MW di pannelli solari a 0,5 al kwh ed anche qui nessun problema (700 MW, non 70 GW).
Il problema di cui Grillo e seguaci sembrano non rendersi conto sono quel paio di miliardi di cinesi e indiani inkazzati neri…
Facciamo un paragone banale, in Italia siamo 58 milioni e abbiamo un picco di consumi di 56GWe, quasi un GWe a milione. Supponiamo che cinesi e indiani siano veramente bravi e consumino la metà di noi.
Si tratta di 1000 GWe.
1000 GWe, nemmeno se mandiamo Frangella e il turbokazzategeneratore in cina li facciamo 1000 GWe.
Allora, Grilli, pecorariscani, pannelli rotelli etc, sti 1000 GWe come li facciamo a carbone? Perchè da qui a 25 non è che ci siano tante alternative, stiamo parlando di 25 anni, non 250…
bho, fate voi, cos’è più devastante per i vostri figli, gestire un sito unico di stoccaggio de ste kazzo de terribili scorie nucleari (si chiama unico perchè ce ne sta uno solo), oppure avere a che fare con sconvolgimenti climatici, desertificazioni, neoglaciazioni, scioglimenti di calotte e qui mi fermo perchè siete voi i catastrofisti?
Ribadisco il conceto e la domanda, che come al solito cadrà nel vuoto, che gli facciamo fare a sti cinesi? tutti d’accordo a bruciare carbone metano e petrolio? sicuri sicuri?
sicuri sicuri sicuri?
ci pensiamo un altro minuto prima di scrivere n’altra kazzata? dai forza, che magari se gli date na mano c’arriva pure frangè…
Per Lucio Gobbetti:
” E’ di questi giorni la notizia che la Francia (ma va?) sta facendo partire la costruzione della prima centrale a fusione nucleare europea (e forse anche mondiale). ”
MM
Non aspettarti risultati concreti prima di meta` secolo..
Per Lucio Gobbetti:
Lo possono fare, perchè il passaggio dalla fissione ha fornito loro (come a tutti coloro che l’hanno adottata) la tecnologia e le conoscenze indispensabili per il salto di qualità.
MM
Chi ha detto che la fusione e la fissione sono collegate?
L` ITER e` un progetto internazionale, la Francia e` solo il paese ospitante
Per Lucio Gobbetti:
Le cosidette energie rinnovabili e sostenibili hanno tutte un costo in termini di denaro e di impatto ambientale senza considerare che non sono sufficienti. Spesso si tratta di scegliere il male minore.
MM
Concordo
Per Lucio Gobbetti:
La considerazione ultima però è questa: mentre i paesi evoluti si stanno attrezzando per produrre energia a ridotto impatto ambientale i nostri politici meditano di ritornare alle centrali a carbone… (vedere a questo proposito il recente post di Beppe).
MM
Non credere a tutto quello che dice Grillo!
il nucleare sarà il futuro dell’energia, che lo vogliate o no.
Tutte le considerazioni espresse da Beppe sono sacrosante ma si riferiscono al processo di fissione, una tecnologia vecchia, pericolosa e antieconomica.
E’ di questi giorni la notizia che la Francia (ma va?) sta facendo partire la costruzione della prima centrale a fusione nucleare europea (e forse anche mondiale). Lo possono fare, perchè il passaggio dalla fissione ha fornito loro (come a tutti coloro che l’hanno adottata) la tecnologia e le conoscenze indispensabili per il salto di qualità. Il danno più grande prodotto dal nostro passato referendum è stato proprio questo: ci ha tagliati fuori dalla ricerca e per questo saremo sempre più dipendenti da chi invece la ricerca l’ha portata avanti e sviluppata. Meriterebbe una citazione la manovra canaglia di chi ha cavalcato l’ondata emotiva di Cernobyl per indurre l’Italia a votare contro per motivi intuibili quanto innominabili, ma sarebbe un argomento che ci porterebbe fuori tema.
Le cosidette energie rinnovabili e sostenibili hanno tutte un costo in termini di denaro e di impatto ambientale senza considerare che non sono sufficienti. Spesso si tratta di scegliere il male minore.
La considerazione ultima però è questa: mentre i paesi evoluti si stanno attrezzando per produrre energia a ridotto impatto ambientale i nostri politici meditano di ritornare alle centrali a carbone… (vedere a questo proposito il recente post di Beppe).
Concludo con una citazione di Beppe: l’età della pietra, non è mica finita per mancanza di pietre…
Un caro saluto a tutti.
Per Roberto Guiotto:
” Personalmente sono favorevole al solare, ma attualmente non è economicamente conveniente.
Ho visto la pagina
http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
e, conti alla mano i costi a Kwh variano
da 0,5 e 0,6
il calcolo è semplice (costo pannello)/(Energia prodotta).
mentre L’Enel Vende la corrente a circa 0,2
I contributi ci sono, ma difficili da ottenere.
L’unica è sperare nella diminuzione dei costi di produzione. ”
Una speranza: http://www.nanosolar.com
Ma non contiamoci troppo!
Per Luca Frangella:
” ho detto di investire in queste ricerche. che lo stato ne aiuti la diffusione se questo può migliorare la nostra salute pubblica.
MM
Si sta gia` facendo
Per Luca Frangella:
ma se vogliamo andiamo anche oltre il fotovoltaico.
mi pare che rubbia parlava di un altro modo di sfruttare l’energia solare. ma non vorrei essere impreciso. se non va bene un metodo ne studiamo un altro non vi pare?
MM
Non e` che i ricercatori di tutto il mondo stanno aspettando che glielo dici tu.. 🙂
Per Luca Frangella:
oggi il solare costa di più domani no!
MM
Domani 2 Luglio costera` ancora ” di piu` “.
Forse tra 10/15 anni, speriamo!!
Per Francesco Spina:
” il lavoro necessaario per comprimere un gas è maggiore di quello necessario per comprimere un liquido. ”
Intendi dire che per comprimere del 5% ( in volume ) un liquido fai MENO lavoro di quello per comprimere del 5% ( in volume ) un gas?
Non sono mica tanto d` accordo.
Prova a comprimere dell` acqua!!
Spero di non dire una cappella, sono dieci anni che ho studiato ` ste robe..
il prof. rubbia scrisse dopo l’incidente di chernobyl un libro intitolato ” il dilemma nucleare”.
in tale libro veniva espressa una lucida analisi del problema, riassumo:
il nucleare va abbandonato, fin quando non verrà sviluppata una tecnologia che in seguito ad una sperimentazione intensa e seria mostri caratteristiche di assoluta sicurezza e di assoluta pulizia.
tesi lodevole. oggi rubbia coerentemente continua a teorizzare tecnologie nucleari che incontrino quei parametri. il problema più grave sono le scorie; sembra (rimarco il sembra attenzione: la scienza non è religione e da fisico sono il primo a non fidarmi) che i reattori a sicurezza intrinseca garantiscano un coefficiente di reattività negativo in funzione della temperatura per cui la reazione a catena “non esplode” (sto semplificando ok? è chiaro che esplosione non è il termine più rigoroso ma al momento non so come sostituirlo senza perdere di comprensione ok?).
ma il problema delle scorie rimane. rubbiatrone a perte (!), rubbia scarta ancora queste soluzioni tecnologiche poichè non incontrano ancora quei parametri e invece teorizza una nuova fissione al torio in cui pare anche il problema scorie sarebbe risolto. tutta ancora da impiantare e da verificare (penso sia solo un abbozzo).
sapete come sono questi scienziati se vogliono campare devono stare sempre a proporre nuove tecnologie nuove scoperte, a volte fanno un pò di casino, se le inventano per richiamare le attenzioni degli investitori o rinconfermare la fiducia di chi gli ha dato l’incarico!!! rubbia non è nuovo a tali cose!!
però rubbia fa il suo lavoro in maniera encomiabile: intanto si occupa, oltre dellla fusione e (ormai poco) della fissione, di energie alternative come il solare.
è coerente con dei principi e valori condivisibili.
non conosco direttamente il suo lavoro nei dettagli, però è uno di quei fisici che mi ispirano fiducia, che guarda all’etica della scienza: spero di non sbagliarmi.
di sicuro non lo mitizzo. fa il suo lavoro mi sembra in maniera corretta. per lo meno rispetto ad altri. poi è chiaro, è un marpione anche lui e non è scevro da compromessi.
le mie posizioni sono comunque diverse dalle sue.
le mie riflessioni sul nucleare vanno oltre la semplice sfera tecnologia come avrete capito dai miei post.
sono fermamente contrario al nucleare, anche alla fusione.
sono per la ricerca di fonti alternative. ad esempio incentiviamo le ricerche sul solare.
dunque affidarsi al nucleare oggi è come andare in bici su una strada piena di chiodi, ci si bucano le ruote in continuazione e continuaiamo a mettere pezze e andiamo avanti per la stessa strada, giù a capofitto fin quando la ruota non scoppia e caschiamo dal ciglio della strada in un burrone.
non so se mi spiego..
invece un discorso realistico è questo:
oramai ci siamo inguaiati, questo è fuor di dubbio. presa coscienza di questo vediamo se è possibile cambiare strada.
toh solo ora alzo lo sguardo e vedo in lontananza una strada tutta bella senza chiodi; cacchio se mi decidevo prima a prendere quella strada a quest’ora stavo meglio… altro che pezze, una vera strada…
bè inguiato per inguaiato che faccio? continuo sui chiodi e con le pezze o anche se a fatica e col rischio di non farcela cerco di raggiungere quella bella strada?
io senza dubbio cercherei di raggiungere quella strada perchè per quanto davvero difficile almeno è una speranza; fosse anche per fare ammenda del mio errore di aver preso la strada sbagliata.
certo così il discorso sembra manicheo, ma è chiaro che le metafore funzionano fino ad un certo punto.
quello che voglio dire è che realisticamente parlando dovremmo partire da questo momento di crisi per cercare una nuova strada, nuovi valori, un diverso modo di organizzare la società, di vivere la tecnologia e la scienza, nuove e diverse abitudini: diminuire i consumi etc. etc.
certo difficile, ma più dignitoso che continuare sulla vecchia strada…
allora indirizziamoci verso le fonti alternative, finanziamo tali ricerche, intanto cambiamo le nostre abitudini, sforziamoci, riflettiamo sulla società , sul mondo che ci circonda, che senso dare alla scienza, quale indirizzo etico, etc etc.
difficile, costerà molti sacrifici, molta confusione, una società che si rivoluziona…
sarà una cosa lenta, forse non ci riusciremo mai..
si può darsi, ma tentiamoci..
una sfida alla vita, a noi stessi..
non periamo come agnellini al macello senza lottare… (alcuni macellai li conosciamo: bush berlusconi etc.. 🙂 )
mettiamoci in discussione.
chi mi ha seguito fin qui meriterebbe un premio: io non ce l’avrei fatta! 🙂
molti guardano al nucleare come soluzione realistica alla crisi attuale. alcuni un pò più saggi affermano che è una buona soluzione momentanea.
naturalmente poi sfoderano i nuovi reattori di ultima generazione, danno garanzie di sicurezza e di contenimento delle scorie e così via…
secondo il mio punto di vista queste soluzioni equivarrebbero a mettere pezze ad una società che ha ormai toccato il fondo.
mi spiego. sappiamo tutti il degrado in cui versa la nostra società attualmente, degrado che attenzione non è solo economico. chiaramente questa situazione è figlia delle scelte passate e presenti, della cultura consumistica e capitalistica del passato e del presente, della scala di valori in cui quelli di solidarietà e rispetto sono in fondo e quelli egoistici (ricchezza, potere, etc) sono in cima.
ora non mi dilungo nell’analisi dei mali del nostro tempo, ci vorrebbe troppo. l’importante è che ci capiamo.
il nucleare, come la quasi totalità della tecnologia passata e presente, rispecchia questo stato di cose: nato per scopi bellici, protagonista di hiroshima, “scomodo” (va sono buono…) compagno di vita nei reattori a fusione. tecnologia nata nel segno del potere, del non rispetto per la vita umana, per la natura.
la tecnologia che, strumento del potere, determina poi i valori e il nostro modo di vivere.
la scienza come fede, e così via…
se avete letto i miei post precedenti capirete che voglio dire.
continuna…
x daniele farneti
grazie! mi fa piacere sentire le tue parole! sopratutto per quanto riguarda l’investimento personale in fonti di energia magari più care ma comunque vantaggiose per l’ambiente e la società!
è per questo tipo di scambio di idee e informazioni, per questa “crescita” comune che continuo ad impegnarmi sul fronte divulgativo.
le macchine frigorifere(per esempio frigorifero,condizionatore di casa)usano un gas a base di fluoro-carburo(famoissimo il cloro-fluoro-carburo)e i componenti essenziali sono:evaporatore,condensatore,compressore,valvola di laminazione.
in queste macchine si sfrutta un semplice “meccanismo”:il gas compresso e liquefatto(è liquido a basse temperature) ritorna allo stato di aeriforme prelevando calore dall’ambiente interno(casa,interno del frigorifero).
il principale difetto di queste macchine sta nella compressione del gas ottenuta attraverso una pompa mossa da un motore elettrico.
)causa del black-out!!)
il lavoro necessaario per comprimere un gas è maggiore di quello necessario per comprimere un liquido.
nelle macchine frigorifere ad assorbimento il”gas” refrigerante approfitta di un passaggio dato da un solvente(per esempio l’acqua).
il liquido richiede un lavoro di pompaggio minore e quindi fa risparmiare energia elettrica.
però..come si fa a separare il”gas” refrigerante dal liquido?
si utilizza del calore (per esempio dei fumi caldi a 100°C)..separato il gas il ciclo procede come nel caso del primo tipo di macchine frigorifere.
forse ho semplicifato troppo…ma spero che sia compresibile.
Egregio sig Sauro Giorgi,
vedo con piacere che ha scoperto quello che tutti sanno: che in una centrale nucleare ci sono anche i rifiuti prodotti dai mono uso inquinati e dosimetri. Un dosimetro (grosso come una penna), o una tavoletta da 4X5X0,5 cm viene portata per un anno da un operatore. Le tute e stracci mono uso inquinate sono usate solo quando ci sono lavori in cui c’è pericolo di venire sottoposti a radiazioni in caso di incidenti, o manutenzioni strasordinarie in prossimità di combustibile.
Sappia che il personale non deve prendere più di 50 millirem/anno, cioè quanta se ne prende in una bella giornata di sole in spiaggia a Jesolo o a Rimini).
Come fa a dire che sono migliaia di bidoni seppure in 30 anni? (forse i bene informati le hanno detto un numero così grosso, ma non le hanno detto che però comprende gli smantellamenti di Trino Vercellese, del brasimone, di Caorso, ecc., cioè tutto ciò che ciò che è stato prodotto in italia in condizioni assolutamente straordinarie, non dovute quindi a gestione ordinaria).
Adesso la vorrei invitare, invece, a leggersi il mio post del 29/6 ore 15.30. e le chiedo di rispondermi: dove le mettiamo i circa 80 milioni di tonnellate di emissioni e rifiuti pieni di aria balsamica che vengono prodotti in Italia in un anno dalle 60 centrali a carbone e petrolio?
La risposta me l’ha data l’Enel che ci ha raccontato recentemente che la centrale che sarà convertita a carbone sul delta del PO avrà il carbone direttamente dal mare, portato con una nave oceanica (!) (una nave dalla mirabolante capacità di 5.000 tonnellate, in pratica una bettolina!) capace di dare carbone a 4 gruppi che bruciano 224 tonn /ora ciascuno, per neanche mezza giornata! Detta nave, dice l’Enel, avrà il compito di prendere le decine di tonnellate di gesso e le 120 tonnellate/ora di cenere e portarle, suppongo in mezzo all’oceano, dato che è una nave oceanica!.
Ma diamine: ho paura che l’oceano sia solo l’Adriatico, anzi al largo di qualche chilometro, magari di notte così non vede nessuno. (altrimenti come farebbero a tornare indietro dall’oceano dopo qualche ora per riportare il carbone e poi riportare il gesso e poi il calcare e poi di nuovo….)
Ha pensato poi che per fare quel gesso e abbattere le 15 tonn/ora di SO2 (la balsamica anidride solforosa, che purtroppo quando i sistemi di abbattimento sono fermi fa anche H2SO4:acido solforico!) l’Enel deve andarsi a prendere decine di tonnella di roccia calcarea (dolomite, ad esempio!).
La gestione delle scorie nucleari ha bisogno solo di volontà politica: tecnicamente non è un problema insolubile; ho sentito tante palle pseudo tecniche in questo blog in merito! prima fra tutte la paura dei terroristi che se li vadano a prendere a mille metri sotto terra dal fondo di una miniera esaurita di carbone o altro (il Sulcis per esempio: Bush in testa agita i terroristi per vincere le elezioni, Berlusconi grida al comunista.
Ma ragioniamo un pochino: i famosi bidoni di inox con le scorie vetrificate (solo i pellet di uranio esaurito, non le sue tute monouso di carta compattabilissime in un cubetto di 3-4 cm3, l’una) sono intrasportabili da uno sfigato gruppo di terroristi che dovrebbe entrare di nascosto equipaggiato di potenti gru e bilici e poi scappare nottetempo con un gingillino di alcune tonnellate! e poi cosa fanno lo aprano e poi spaccano il vetro? lei lo sa ccome si fa a spaccare un blocco da metro cubi di vetro? provare per credere! (senza essere irragiati loro!!: ma via, siamo seri!!)
Esorto anche lei a parlare con numeri certi!
cordiali saluti
Paolo Ruffatti
ah dimenticavo. Lo sapete che solo per soddisfare le nostre necessita energetiche oltre confine lavorano 8 centrali nucleari della potenza di quella del carso che lavorano giorno e notte per noi?
x Luca Frangella
Ho letto i tuoi post con interesse e noto con piacere che hai colto il vero senso del blog: la discussione e la condivisione di informazioni.
Mi sembra chiaro ormai che qui se ne dicono di cotte e di crude, con e senza fondamento scientifico e morale.
Da parte mia ti stimo ed il linguaggio ma soprattutto l’atteggiamento di alcuni frequentatori del blog non fanno altro che metterti in miglior luce.
Continua e divulga, dai la tua opinione e motivala. Non ti preoccupare dei vari disturbi tanto chi è qui e legge il blog è una persona che PENSA e le proprie opinioni se le fa da se!
Faccio anche una considerazione personale: se proprio devo scegliere e rimetterci economicamente nel comprare energia un po’ più “pulita” di altre e se il mio contributo, anche se piccolo e sconveniente per me, può aiutare qualcuno, se non addiruttura me stesso, ad evitarsi problemi di salute e vivere più a lungo, ben venga! La mia morale mi dice così!
… comprate “le scienze” di giugno, forse lo trovate ancora. I dati sono scritti là e il tutto sembra attendibile. Molti paesi avrebbero dovuto smantellare, ma nessuno lo sta facendo, semplicemente perchè non hanno niente con cui sostituire.
Ora, non dico di non investire sull’energie rinnovabile, ma allo stato attuale della situazione del mercato del petrolio, non c’è tempo per questo. Sempre sull’articolo sono dati alcuni costi: per produrre lo 0,5 di energie proveniente da energie rinnovabile, sono stati spesi, in meno di ventanni, solo dalll’italia, 51 miliardi di euro. £ volte la fiananziaria 2004… si sono già “investiti” troppi soldi…
x Fabio Morpurgo post del 30.06.05 18:19
Ho letto, ma non ricordo dove, che al contrario di quello che dici tu al mondo, a parte in una nazione, nessuno sta construendo centrali nucleari “classiche” e che comunque la sua costruzione è possibile solo grazie ad incenti ingentissimi da parte dello stato. Purtroppo non ricordo ne la fonte ne la nazione in questione ma mi sono sembrate informazioni interessanti.
devo assentarmi ragazzi!
grazie dell’attenzione!
guiotto: mi documenterò e le risponderò al più presto.
per qualsiasi dubbio tecnico sul fotovoltaico ho dato un link.
http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
ripeto: non sto dicendo che allo stato attuale risolveremmo tutti i nostri problemi con il fotovoltaico. purtroppo..
ho detto di investire in queste ricerche. che lo stato ne aiuti la diffusione se questo può migliorare la nostra salute pubblica.
ma se vogliamo andiamo anche oltre il fotovoltaico.
mi pare che rubbia parlava di un altro modo di sfruttare l’energia solare. ma non vorrei essere impreciso. se non va bene un metodo ne studiamo un altro non vi pare?
oggi il solare costa di più domani no!
capite?
è una questione di valori, di come vogliamo il mondo di domani, cosa vogliamo lasciare ai nostri figli (il bello che io non ne ho e non ho intenzione di farne… 🙂 ).
ma le scelte vanno fatte adesso.
Anch’io ho in progetto di installare un impianto fotovoltaico, ma lo installerò solo se riuscirò ad avere un contributo regionale.
A proposito di anbiente che ne pensa delle pompe di calore a sonda geotermica. Io non ne so molto di fisica, ma il processo con cui si ricava energia termica e frigorifera mi sembra interessante.
da fisico continuo a dire che è meglio voltare pagina e girare le spalle al nucleare, nonostante le promesse (attenzione promesse non realtà) di alcune nuove tecnologie che a detta degli interessati sembrerebbero più sicure. rimarrebbe il problema scorie. rubbia ha teorizzato una fissione col torio che eliminerebbe anche quelle.
ma oramai il nucleare ha implicazioni troppo vaste e nefaste che vanno oltre il fatto tecnologico e scientifico. è nato male e ritengo debba fare il mea culpa e mettersi da parte. rappresenta il marcio della scienza e della tecnologia del passato e eodierna.
è anche una questione di investimenti. io investirei di più sulla ricerca di fonti energetiche alternative invertendo il rapporto attuale per cui a chi si occupa di fonti alternative arivano le briciole in proporzione.
alla fine è una questione di valori e ideali in cui si crede.
come lo vogliamo questo mondo? dominato dalla tecnologia (e quindi da chi la gestisce: militari e industria) o dominato da valori condivisibili al cospetto dei quali la tecnologia sarebbe solo un prezioso strumento?
scusa Luca,ma i pannelli solari servono di giorno..poi ci sono le batterie?
quanti metri quadrati?
a proposito!
forse tutto questo accanimento verso di me è fatto con lo scopo di mettere in secondo piano il contenuto dei miei post.
ragion per cui vi invito invece a leggerli se ne avete la pazienza il tempo e la volontà!
basta cercare il mio nome con la funzione find in this page nel menù edit del vostro browser.
x morpurgo
mmmm..
ho letto da più fonti certe che la maggiorparte dei paesi europei con in testa la germania ha intenzione di smantellare entro una certa data le centrali nucleari. ho pure riportato alcuni articoli nel blog a riguardo. forse hanno cambiato idea?
termodinamica e fisica le conosco abbastanza anche se c’è sempre da imparare ne sono certo.
però lei come altri (che però non possono paragonarsi a lei in termini di civiltà: continui così) le evidenzia come fossero portatrici di verità, magari la sua verità più che la mia.
invece sono solo strumenti interpretativi della realtà su cui ragionare.
x roberto guiotto
certo capisco. però c’è invece chi si fa i conti e dice che anche così com’è adesso conviene!
mio fratello che è ingegnere si è prodigato per l’acquisto di pannelli fotovoltaici tramite un finanziamento e li farà avere anche a me.
su internet trovi molti siti di esperti che ne parlano a favore.
non so..
secondo me l’ambiguità nasce dai parametri usati per fare i conti.
cioè magari c’è chi mette o non mette in conto i benefici in termini ambientali e sociali del solare. uno usa dei parametri uno un altro.
sapete com’è l’economia….
oppure chi fa i conti sbagliati lo fa per interesse. oppure viene data un info parziale dunque non corretta. parlo di ambo le parti ma chissà perchè sono convinto che chi osteggia il solare abbia la coda di paglia… 🙂
per tagliare la testa al toro io sono della convinzione che bisogna investire sulla ricerca per lo sfruttamento dell’energia solare. così magari un domani ci ritroviamo con una fonte di energia davvero pulita, con un buon rendimento e soprattutto di tutti. eh si perchè il sole è di tutti e tutti potranno avere il proprio pannellino per sfruttare la sua energia.
oh e poi chissà se non esce qualche nuova tecnologia migliore per lo sfruttamento dell’enrgia solare. l’importante è investire in tali ricerche. per me vanno bene anche le altre fonti alternative sia chiaro.
però la realtà è dura: tali ricerche ricevono pochissimi investimenti rispetto ad altri settori energetici.
nessun complotto: è uno stato di cose: valori, sistema economico, funzionamento del mercato, etc.. anche se sono convinto che in alcuni casi ci sia stato un boicottaggio vero e proprio, quando legalizzato e quando occulto….
ma lasciamo stare se no mi mettono al rogo…
ah ahha ha
mi fate scompisciare!!
1) continuate ad offendere maleducatamente forse a casa vostra si discute così, non da me.
“Ma direi che i presupposti per dare una diagnosi esaustiva sulla trollaggine di tale personaggio, ci sono tutti.”
2) “Comportamento infiammatorio.”
ci credo con le vostre ingiurie manco un santo regge. ma cari amici se pensate che retroceda vi sbagliate i vostri miagolii non mi toccano più di tanto.
3) “Post lunghissimi e ridondanti.”
certo voi siete abituati alle ricette tecnologiche senza riflettere. come quelle dei medici. il pensiero e la discussione seria hanno bisogno di linguaggio fluente e di argomentazione.
forse il mio errore è stato quello di esprimermi in sede non adatta e con le persone non adatte (grette maleducate e interssate). ma daltronde non ho paura della conseguenze al massimo mi fa pena l’inciviltà della gente…
4)”Scarsissima professionalità”
ah si perchè quella degli altri maleducati ti è sembrata più alta ,o la tua?
pfff ahhah ahha che ridere!!!
nessuno che abbia mantenuto il discorso sul piano scientifico e civile…. tranne il signor santini
è facile offendere nascosti dietro uno schermo di un pc eh?
vigliacchi!!
5)”prendere tutte le critiche sul personale.”
critiche??? ingiurie! e come se sono personali! mi è stato dato del coglione ed è stata citata mia madre!!
6) “Paroloni ad effetto scenico e teorie scienziopolitiche strampalate, per impressionare.”
dove? sono le mie idee espresse con civiltà e umiltà!! forse ti imbrogli con gli altri incivili che non sono riusciti a discuter rimanendo sul piano scientifico presentando prove o fatti delle loro parole. io invece l’ho fatto.
7) Autoglorificazione di meriti e titoli.
ve l’ho detto mi sono difeso dalle accuse di quel signore maleducato nessuna autoglorificazione. non penso che i voti di laurea i titoli e tutto il resto individuino l’intelligenza e la correttezza di un individuo. ho risposto al signore che metteva in dubbio che fossi fisico.
8) Manca solo la targhetta su bynoi “luca frangella (laurea in fisica con ottimi voti)” oppure “luca frangella (Fermi? un venduto.)”.
ma veramente non ho ritirato neanche la pergamena di laurea che solitamente la gente appende al muro per gloriarsi. sono un tranquillo studioso di fisica che dallo studio e dalla conoscenza cerca di trarrerealizzazione e insegnamenti.
cari amici comportatevi civilmente lo dico per il bene di tutti.
tanto i miei post rimangono visibili a tutti.
X luca frangella
Personalmente sono favorevole al solare, ma attualmente non è economicamente conveniente.
Ho visto la pagina
http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
e, conti alla mano i costi a Kwh variano
da 0,5 e 0,6
il calcolo è semplice (costo pannello)/(Energia prodotta).
mentre L’Enel Vende la corrente a circa 0,2
I contributi ci sono, ma difficili da ottenere.
L’unica è sperare nella diminuzione dei costi di produzione.
Certo. Senza contare che dal 1985 al 2003 la produzione di energia nucleare mondiale è aumentata del 45%, nessun paese sta più chiudendo centrali nucleari (non cè nulla con cui sostituirle) e sopratutto, sono in costruzione 33 centrali nucleari e 7 ne sono state ordinate. Un declino evidentissimo direi. Continuamo a vivere nei sogni delle energie rinnovabili e sorpatutto a paralre senza sapere niente di termodinamica e fisica.
nucleare ok scartiamolo…
e allora che si fa??
non sò se si nota ma il sistema economico è basato sulla distruzione e consumo.
da dove prendiamo l’energia elettrica?
che ne facciamo delle scorie?
Ma direi che i presupposti per dare una diagnosi esaustiva sulla trollaggine di tale personaggio, ci sono tutti. Comportamento infiammatorio. Post lunghissimi e ridondanti. Scarsissima professionalità, prendere tutte le critiche sul personale. Paroloni ad effetto scenico e teorie scienziopolitiche strampalate, per impressionare. Autoglorificazione di meriti e titoli. Manca solo la targhetta su bynoi “luca frangella (laurea in fisica con ottimi voti)” oppure “luca frangella (Fermi? un venduto.)”.
mi spiace per voi accaniti nuclearisti ma continuo ad essere del parere che il futuro energetico non è da vedersi realizzato nel nucleare ma nella ricerca di altre fonti alternative.
e ovviamente in un cambiamento delle nostre abitudini consumistiche e del nostro sistema economico nonchè della nostra società tout court
.. i’m a dreamer but i’m not the only one…
così diceva il vecchio lennon..
è stato sparato…
porc.. che mondo…
fermi invece è morto onorato e riverito e ancora gli fanno le statue… (sono un provocatore eh?)
ah ha h in fondo mi fate divertire!!
🙂
oggi viene prima la tecnologia a cui i valori devono adeguarsi..
e la tecnologia è spesso guidata da interessi tutt’altro che umanitari. e non parlo di complotti ma di uno “stao di cose” alla luce del sole.
invece io ambisco ad un rapporto inverso in cui la tecnologia sia strumento dei valori umanitari di rispetto e condivisione.
forse tanto astio è proprio dovuto alla consapevolezza di aver fallito il proprio proggetto di vita. parlo di chi tempo fa si è gettato a capofitto sul nucleare.
mi spiace ma non prendetevela con me. al limite con voi stessi che non avete fatto le opportune considerazioni.
io in questa sede vorrei rappresentare, è una speranza attenzione non un affermazione, una nuova generazione di “uomini di scienza” (immagino qui le battutine scontate…) più umili (in senso etico non esistenziale..), pronti a non rifare gli errori del passato, impegnati a cambiare il rapporto tecnologia scienza (conoscenza) società, sforzandosi di volgerlo in linea con valori più umani di rispetto e solidarietà.
Quella del Frangellageneratore è GENIALE!!!
Spassosissimo…
Bene Prof. Frangella, dove insegna, al CEPU?
Visto che non fa’ parte del sistema mi chiedo dove possa insegnare…uhm…
Finisca di sciorinare…oppure all’ENEA visto che Le sta’ tanto a cuore Rubbia…
Quanti anni ha?
P.S.
Per chi conosce il gergo: che sia è un TROLL?
oh finalmente una persona civile con cui discutere!
caro SANTINI una vera boccata di ossigeno!!
questa è la ricerca che mi piace, quella che parte già da presupposti di sicurezza, di rispetto ambientale etc. etc.
rubbia in questo è un grande.
penso che non abbia senso sperimentare la fusione se poi si impianta subito una centrale senza aver prima vagliato certe prospettive.
eppure ho come l’impressione che questo errore sia lì per lì per ripetersi.. bisogna stare attenti..
con il nucleare abbiamo toppato alla grande: ancora sono in funzione i vecchi reattori con alte percentuali di rischio! e le scorie prodotte nessuno sa come smaltirle! è una tecnologia nata male in partenza!
come dicevo prima siamo abituati a subire passivamnete le tecnologie che ci piovono dall’alto e che spesso soddisfano solo gli interessi di alcuni e poi con le dita incrociate aspettiamo e speriamo che non succeda nulla.
e attenzione che nonostante quello che molti colleghi affermano con superbia, anche i nuovi reattori a fissione e le future centrali a fusione non è detto che garantiscano pulizia e sicurezza tout court. è una questione di inquadrare il problema in tutta la sua vastità di implicazioni, di scelte etiche e morali capisce?
tali tecnologie oltre che vaglate attentamente già in fase di proggettazione in base a criteri di pulizia e sicurezza, necessitano di una lunga e ponderata sperimentazione prima di essere messe, diaciamo, in commercio.
recentemente rubbia parlava di fissione con il torio garantendo ultrasicurezza e ultrapulizia.
bene. ok perfetto proviamo sperimentiamo, ma allora fino ad esso non avrebbe dovuto verificarsi il ricorso massiccio al nucleare vista la mancanza di garanzie.
non so se mi spiego!
e invece ancora i nuclearisti, che hanno toppato, ma di brutto, ritornano alla carica con i reattori di nuova generazione sbandierando sicurezza e pulizia e come vede lanciano insulti a chi li contraddice. ma come possiamo fidarci di tale gente?
vede il nucleare è un problema che oramai proprio a causa degli errori del passato non è più solo fisico e tecnologico.
leggevo un articolo di un collega in cui proprio faceva un analisi completa del fenomeno: fra intrallazzi con il potere militare e gli scopi bellici, fra l’impatto che hanno avuto e hanno i rettori impiantati, fusi o no, fra il mercato e la tratta dell’uranio, le scorie, il pericolo terrorista etc. etc. forse è meglio guardare avanti.
ecco questa è la mia posizione! guardare agli errori del passato per non farli più!
ma come vede la mentalità non è cambiata! per questo mi oppongo al nucleare e preferisco altre fonti le cui ricerche nascono invece da propositi molto più nobili!
capisce? io non sparo a zero su niente e su nessuno. discuto, esprimo le mie interpretazioni. divulgo un modo più critico di interfacciarsi alla scienza. e se anche sbagliassi gradirei un dialogo civile. grazie!
Postato da: luca frangella il 30.06.05 14:34
Il trizio è radioattivo, ma rubbia ed un altro scenziato italiano, l’hanno gai sperimentata con un altro elemento, non radioattivo, il palladio, addirittura funziona con l’uranio impoverito!!!
praticamente vengono “caricate” di idrogeno cristalli di Palladio che un una elttrostimolazione, produce un erme quantitativo di corrente, alcuni credono che le armi utilizzate in kossovo usino proprio questa tecnica con l’uranio impoverito. infati, in teoria, caricando di idrogeno un proiettile di uranio impoverito, basterbee l’urto per creare un enorme esplosione, questo spiega perchi da una parte il proiettile fa un buco e dall’altre, dove esce il buco è 10 volte piu grosso)
tutti i torti non li hanno…. eh eh eh
queste persone che offendono pesantemente vorrei vedere se avessero il coraggio di farlo di persona! vigliacchi, scostumati, incivili, gentaglia!
spero che gli utenti civili che seguono la discussione sappiano discernere e trovare spunti di riflessione nei miei post! almeno questa massa di ingiurie che mi sono state inflitte non sarà stata vana!
ehi STAFF DEL BLOG DI GRILLO ma che fate?
qui mi si dà del coglione impunemente!!
se eravamo in una discusione a tu per tu ok ce la sbrigavamo da soli!
ma qui dovete intervenire voi!
scusate..visto che litigate
(scherzo un pò)…
esempio di reattore critico-reazione a catena
immaginate una sala un pò affollata(un pub..bar)
a un certo punto entrano due tipetti piccoli attaccabrighe uno si chiama Eric Neut e l’altro Albert Rone
(americani)e cominciano a infastidire un tipo che è una testa
calda ed è anche bello grosso..se non sbaglio si chiama Umberto Ranio…volano parole grosse “Rone fa rima con coglione…” “sto arracchito di merda!!” etc…
a sto punto cominciaa la rissa(reazione a catena)..
arrivano i poliziotti a tentare di separare le “persone” e placare gli animi anche con gli idranti(acqua)..sfollagente…ma la situazione si fa esplosiva…
esempio reazione subcritica-reazione a catena
stessa sala…
entrano Eric Neut e Paul Rone…
di nuovo si mettono a litigare con Umberto Ranio..
ma stavolta le pigliano…senonchè chiamano i loro parenti (altri Neut e Rone) a dargli man forte..e la “litigata” continua…
“ho detto esplodere per capirci”
se dicevi “funzionare” ci capivamo lo stesso, hai scritto “esplodere” perchè sei un gran koglione, altro che rispetto…
senti, vado a lavorare, mi ricollego domani, me raccomando, datte da fare, 15000 MWh di turbokazzate ok?
è significativo essere così bersagliato!!! e pure in malo modo!
siete ai minimi termini eh?
ma dico un pò di dignità no eh?
ma ci siete o ci fate?
ho detto esplodere per capirci!! l’ho pure sottolineato! volevo esprimere il pericolo che comporta!! non sono entrato nei particolari perchè lo ritengo fuori luogo.
so bene come funziona una centrale a fissione!
grazie comunque per l’attenzione!
continuate a sentirvi i custodi della verità eh?
bravi bravi complimenti continuate così che ci divertiamo un mondo!
basta che non offendiate! siamo gente civile… o no?
vai frange’, continua così, con l’ultimo post hai fatto 12kwh col generatore di turbokazzate
cari colleghi è solo questo che sapete fare? ribatterere alle mie tesi con l’ingiuria e la maleducazione?
il pubblico che legge si farà la sua idea ne sono certo e non mi preoccupo di questo.
più che altro mi danno fastidio le offese e l’attacco alla mia professionalità.
completamente gratuiti e ingiustificati e intollerabili in una società civile.
ancora con questa storia del massimo dei voti: non l’ho sbandierata per darmi delle arie. l’ho detto in mia difesa quando lei mi ha accusato di avere una preparazione da dispensine; e ancora continua.
guardi che chi fa una magra figura è lei: possibile non sappia discutere civilmente e rimanere sull’argomento?
le tesi scientifiche che affermo possono essere verificate su qualsiasi libro o sito scientifico.
che instabilità e criticità caratterizzino i reattori nucleari a fissione non me lo invento mica io!
al limite mi può accusare di non aver usato un linguaggio tecnico, di non aver espresso rigorosamente i concetti. forse per questo li fraintende e pensa che siano stupidaggini.
eppure proprio or ora su un sito sulla fusione ritrovo fra le righe le mie stesse considerazioni sulla sicurezza della fissione.
http://www-fusion-magnetique.cea.fr/gb/fusion/surete01.htm
il fatto è che il mio è un tentativo di divulgare le conoscenze scientifiche e quindi cerco di andare al succo del discorso. non si pensi che è un lavoro facile. sicuramente più difficile che sparare paroloni.
comunque io lavoro; sono professore.
e lasciate stare la mia mamma per favore.
cercate di essere più civili.
lo dico anche per voi stessi.
e guardate che se pensate di avere ragione lei e i suoi colleghi vi sbagliate di grosso; se pensa che la scienza possa tutelare la verità di uno più che di un altro allora non sapete cosa è la scienza.
la sicurezza della tecnologia è un problema su cui nessuno scienziato può dare certezze.
ci rifletta.
qui siamo nel campo dell’interpretazione; perchè questa è la scienza (come tutta la conoscienza): interpretazione niente più.
si vergogni dunque a divertirsi alle mie spalle e ad ingiuriarmi e chieda scusa se è un uomo e non un caporale.
io per primo le chiedo scusa se, innervosito dai suoi attacchi, la ho offesa. la cosa non si ripeterà più mi creda. errare humanum est, ma anche cercare di riparare ai propri errori e non commetterli più!
sta storia dell’impianto di raffreddamento che serve per non fare esplodere le centrali nucleari è troppo mitica… (ma sentito parlare di cicli termodinamici? le turbine con cosa le fai girare, con la manovella?)
a frange’, ma perchè non inventi un generatore che si alimenta con le turbokazzate? te mettiamo a scrvere sul blog e hai risolto il problema per sempre…
Per Luca Frangella:
” fermi?
un venduto, basta con i miti. ”
Caro Luca,
fai piu` bella figura se la pianti qua.
fermi immaginava anzi sapeva bene a quali scopi distruttivi sarebbero servite le sue scoperte. sapeva proprio tutto.
ma non è solo fermi, non vorrei che si pensasse ce l’ho personalmente con lui.
la storia della scienza è piena di simili esempi!
tutti da non seguire in futuro se possibile please!
sulle scorie in mare: era un’ironia!
Signori Vi prego.
Lasciate stare il Sig. Frangella, anzi il Dott. Frangella Laureato Con Il Massimo Dei Voti (mi scusi).
Vorrei ribadire che non è l’unico: ce nè di gente migliore di Lei…
Credo che siamo davvero ai limiti della psicopatologia, guardi che Lei non è certamente John Nash, non si è ancora ripreso da quando è diventato dottore? Non ci crede nemmeno lei eh?
Dovrebbe leggere il libro “The Making of the Atomic Bomb”. Prima di sparare a zero bisogna inquadrare la realtà nel suo contesto storico, sociale ed epistemologico. E se proprio vuole saperlo, il padre (putativo) della bomba atomica è stato Einstein ed il motore di tutto è stato Szilard (Einstein l’ha citato Lei, ma ovviamente senza cognizione di causa, come al solito ci riempiamo la bocca…).
Attenzione qui non c’entrano i servizi segreti o le sue paranoie. Parliamo dei loro scritti autografi. A meno che siamo in presenza di una allucinazione collettiva. Beh, forse ha ragione Lei, non ci avevo ancora pensato (sintomo di sanità mentale perarltro…).
Forse Lei non sa’ che Le ricadute scientifiche del Progetto Manhattan sono state incredibili. E forse non sa’ nemmeno che i vari scienziati che collaboravano al progetto erano quasi “segregati” e alle volte inconsapevoli dello scopo dei loro studi. E non può comprendere, ovviamente, l’emozione di fare scoperte e invenzioni scientifiche…
Guardi, La prego, faccia una vacanza…
Non è che siccome conosce i tre principi della dinamica (e della termodinamica) allora ha finito.
Si metta a studiare, a leggere, a comprendere. Rifletta, rifletta. Ma non come uno specchio…
Le risposte di tipo tecnico che Lei da’ mi fanno davvero rabbrividire, le Sue basi scientifiche sono davvero carenti e incomplete, ma soprattutto offuscate. La cosa più brutta.
Qui nessuno vuole un reattore per ogni italiano (nessuno slogan stile Silvio). Però ricordo che tante tecnologie sono state condannate all’insuccesso dalla politica e dal potere, non dall’intelligenza e dal buon senso.
Orama siamo arrivati ad un tale livello di marcio che dobbiamo scegliere il male minore…
La prego di elencare ora (vediamo se riesce a fare questo compitino facile facile) i disastri ambientali e umani avvenuti per causa delle industrie alternative al nucleare. Poi se ne riparla…
Giusto per farLa partecipe della Sua ignoranza: per esempio l’eolico è promettente, certo. Peccato che nessuno si soffermi sul fatto che gli oli lubrificanti ad alte prestazioni utilizzati in tali impianti contengano PCB. E siccome non sono tecnologie controllate come per esempio il nucleare i banditi che vendono tali impianti non sanno nemmeno cosa sia l’affidabilità e la sicurezza. Chieda a chi ha i campi vicino a tali alternatori. Sono imbibiti di questi oli, non cresce più nulla e l’acqua nel giro di km è non potabile, anzi di più, è teratogena. Ovvio queste cose non fanno scalpore, non fanno notizia.
E’ come chi non prende l’aereo e preferisce l’auto.
Lei è completamente deconstualizzato e avulso dalla realtà. Diciamo che la sua impedenza è disadattata (può interpretare la parola sia in senso elettrotecnico che ondulatorio). Mi chiedo chi siano quegli “illuminati” che Le hanno dato un lavoro (anche se credo che sia ancora a casa con mamma)…
Studi, studi…vuole iniziare a capirne di reattori? Studi un po’ di neutronica e di cinetica per poi terminare con termofluidodinamica e chimica fisica dei materiali solidi.
Nonostante abbia criticato Fermi (si vergogni!) posso affermare che Lei è un “fermione”: il suo stato qua(lu)n(quis)tico è per fortuna occupabile in questo blog solo da Lei.
P.S.
Comunque è il mio mito. Sto inviando a colleghi e amici i suoi post e Le posso assicurare che non ridevamo così da tempo, GRAZIE. CONTINUI COSI’!
P.S. bis
Forse non si è accorto che le dispensine che Le vende l’edicolante sono degli anni 60′. Con Lei deve essere facile fare affari…basta essere antiamericani e scienzofobi. GRAZIE. CONTINUI COSI’!
anche spegnendo tutte le centrali il problema scorie rimane…
in Italia tuttora non sono state messe al sicuro le scorie…dal 1987!!!!
che le scorie finascano in mare non è mica colpa di Fermi…
chi ha invetanto il polipropilene e il politene ha trasformato una “scoria” del petrolio in qlcs di molto utile…non credo immaginasse che gli oggetti realizzati con questo materiale venissero buttati in mare…
allora, in barba alla maleducazione di alcuni utenti continuo a fare divulgazione scientifica, daltronde è il mio mestiere.
ho dato una veloce occhiata al problema della fusione.
sembrerebbe che l’instabilità della fusione sia a nostro favore, ovvero la fusione tende a spegnersi, al contrario della fissione che tende, diciamo per capirci, ad esplodere (per questo nei reattori a fissione sentite parlare di moderatori, impianti di raffreddamento, etc etc).
anche i problemi di criticità nella fusione sono scongiurati dalle minime quantità di fuel utilizzato.
questo dovrebbe farci dormire più tranquilli!
rimane il problema della radioattività!
purtroppo i neutroni la fanno da padrone anche qui!
i problemi sono di radiattività indotta e di radioattività legata al trizio!
certamente mai ingente come nella fissione: quella è pura follia!
anche in questo caso la manutenzione dela struttura e dell’elettronica di controllo è critica a causa della radioattività, però come detto pare che rischi non ce ne siano: la reazione tende a spegnersi.
è previsto però un incidente limite dovuto a ingenti fughe di radioattività, anche se gli viene addebbitata una scarsa probabilità.
comunque va detto che sono allo studio diverse configurazioni tecnologiche di fusione.
sembra che alcune prevedano un carico radioattivo molto minore, ma ci vorrà più tempo per sviluppare le tecnologie adeguate.
chi virà vedrà!
ricordate: la fusione è in sperimentazione.
abbandonate ogni atteggiamento fideistico nei confronti della scienza e guardate con piglio critico al problema. non delegate passivamente il vostro futuro agli scienziati.
gli scienziati sono persone comuni come noi, sbagliano, fanno previsioni errate, considerazioni sbagliate; le leggi fisiche hanno dei limiti di applicazione, possono esprimere mezze “verità”.
è molto più produttivo prendere la conoscenza scientifica come spunto di riflessione che come bibbia.
stiamo attenti affinchè la fusione da speranza non si trasformi in incubo.
purtroppo debbo ricordarvi che la scienza è serva del potere, quindi bisogna stare con gli occhi aperti. solitamente prima ci propinano la tecnologia e poi ne aspettiamo con le dita incrociate le conseguenze che spesso sono nefaste.
io continuo a simpatizzare per il solare, però ora temo di meno la fusione: speriamo che non ci sia davvero di che temere e che le sperimentazioni vengano fatte con coscienza e non si salti subito all’impianto di centrali senza prendere in considerazione gli aspetti che ho evidenziato. (ci credo poco…) 🙂
ah ecco un sito che potrà esservi utile:
http://www-fusion-magnetique.cea.fr/gb/fusion/surete01.htm
per una trattazione divulgativa in italiano della fusione va bene anche il sito dell’enea; anche se preferisco altri siti anglosassoni.
prendete mr google e fatene buon uso!
l’avrà già scritto qualcun’altro cmq l’ 8,5% di 31000 è di più del 16% di 15500 , quindi non si può parlare di diminuzione del nucleare …
Beppe, sugli altri punti del tuo messaggio si è già discusso nel forum, non condivido il tuo punto di vista ma non voglio tornarci. Voglio solo dirti che la fonte nucleare include già nel costo del kwh anche i costi di smantellamento, e ciononostante riesce ad essere competitiva (non ti sto a dire quanta ne importiamo).
Baci
MS
guarda che ti prendeva per culo..
ehi davvero sono un mito?
ehi non mi piace! odio i miti!
fate qualcosa! non datemi corda!
leggete i miei post e passate avanti senza darmi tropa importanza!
vi prego!
🙂
“una lotta all’ultimo sangue con la germania nazista….”
romantica come visione della storia….
i buoni e i cattivi, i cavalieri jedi e l’impero cattivo…
voglio dire grazie a fermi e a chi come lui ha partecipato con freddezza attivamente deliberatamente e consapevolmente alla creazione dell’arma di distruzione di massa più pericolosa mai concepita, nemmeno nei film horror più spinti.
grazie anche per la pila atomica che ancora oggi rende il mare più frizzante a causa delle scorie radioattive in esso gettate. che ci fa guardare con fiducia alla sicurezza e alla “pulizia” della tecnologia.
grazie a questi scienziati ora il nostro mondo è sicuramente migliore.
grazie davvero grazie. sono contento che a voi geni, numi tutelari della conoscenza umana, siano dedicate statue e vie. che le generazioni future prendano esempio da voi.
einstein invece lo premierei di meno; e si perchè ha mostrato un atteggiamento ambiguo nei confronti del grande progresso tecnologico della bomba atomica; si è fatto troppi problemi.
🙂
non ho detto che i cinesi e gli indianai devono andare a carbone.
ma mi auguro non usino nucleare arcaico…
sennò io comincio a costruirmi un bunker 😀
“comunque sono contrario ai miti.”
Postato da: luca frangella (laurea in fisica con ottimi voti) il 30.06.05 12:52
Ma come, proprio adesso che lo sei diventato..
“vorrei richiamere l’attenzione dello staff su questi post offensivi”
si bravo, chiama pure la mamma..
Spina, allora sei d’accordo anche tu, cinesi e indiani li facciamo andare a carbone, approvato…
ottima scelta complimenti, geniale
cacchio siamo arrivati ai calci nel culo..
la verità brucia?
ma non sa ragionare e ribattere civilmente?
vorrei richiamere l’attenzione dello staff su questi post offensivi…
Fermi un venduto?
questa non la capisco…
tutti i ricercatori italiani in America sono dei venduti??
ma ha tanto importanza parlare di Fermi?
mica è colpa sua se le centrali nucleari vanno male..
non mi pare che sia stato l’unico scienziato a partecipare alla costruzione della bomba atomica.
se Fermi vivesse oggi probabilmente non dedicherebbe neanche un minuto del suo tempo alla vecchia fissioen nucleare.
sul solare…
c’è qualche passo avanti sui costi,ma ancora non sull’efficienza.
non cito la ditta… ma esistono pannelli solari organici..(non con pezzi di pelle umana non vi spaventate)..sono 20 volte meno costosi ma hanno un efficienza più bassa degli attuali al silicio.
sapete cos’è incredibile?
esistono anche dei led organici OLED…questi ci son già sui cellulari…
mmhh
vorrei mettere però in chiaro alcuen cose:
1) ogni tecnologia ha dei limiti fisici…
anche volendolo e spendendo somme immani non si può fare di meglio
2) ci sono dei limiti economici…questi però..si pososno più facilmente modificare volendolo!!
“dubbio curiosità ricerca esplorazione…questa è scienza…”
certo, invece Fermi aspettava la rivelazione della madonna di Lourd…
Fermi è il più grande scenziato italiano del 900, costretto alla fuga per proteggere la moglie dalle leggi razziali di un regime fascista.
Un uomo che credeva in primis nelle applicazioni civili dell’energia nucleare.
Fermi fu “costretto” a lavorare per costruire un’arma perchè coinvolto in una lotta all’ultimo sangue con la germania nazista, che alla stessa “arma segreta” aspirava da tempo (i tedeschi fecero fortunatamente una scelta tecnologica sbagliata, quella dell’acqua pesante).
“non parlo a vanvera”
guarda, sinceramente mi sembra tu stia scrivendo un sacco di kazzate, sinceramente, non è un dogma
stavolta sono d’accordo con quello che dice Luca…i dogmi esistono solo nella fede…nella scienza no…
dubbio curiosità ricerca esplorazione…questa è scienza…
“fermi? un venduto…”
ribadisco, altro che rispetto, calci nel culo, se uno fa affermazioni come queste merita solo calci nel culo
fermi ha sviluppato consapevolmente e miratamente le sue scoperte per conto del potere militare. non certo per amor di conoscenza o per fini umanitari. comunque sulla figura di fermi numerose sono le perplessià degli storici. non parlo a vanvera.
fermi simboleggia proprio quello che NON deve essere uno scienziato.
se dovessi porre all’attenzione della gente una figura di scienziato al limite sceglierei bohr o einstein. comunque sono contrario ai miti. nell’arte come nella scienza. nella storia come nel presente.
chiederei un pò di rispetto se non è troppo….
vedete, il fatto principale è la percezione che si ha della scienza.
chi non la studia o non vi riflette adeguatamente pensa che scienza = verità, certezza assoluta.
non è così ve lo garantisco; non ho preso la laurea con la patatine, anzi ho condotto (e continuo) degli studi molto profondi per passione personale.
la scienza non è in grado di dare sicurezze o certezze, anzi tutt’altro; se dava certezze sarebbe stato un contro senso perchè la scienza è ricerca, curiosità e se uno pensa di giungere a certezze il gioco è finito.
invece la storia della scienza e le sue teorie mostrano il contrario.
purtroppo nei secoli si è venuto a creare quello che gli storici hanno chiamato positivismo e che oggi ritorna sotto le spoglie del neopositivismo.
è il movimento di pensiero dell’ottimismo borghese, del concetto di progresso (ma cos’è? si mangia come le patatine?), dei vari Comte e compagnia bella. un movimento di pensiero che ha portato ad un atteggiamento acritico nei confronti della scienza, facendola assurgere quasi a religione. chiaramente questo atteggiamento fa da spalla ad interessi molto più veniali, ma lasciamo stare per il momento…. se no poi mi tacciano di complottismo e mi mandano al rogo.. 🙂
invece invito tutti quanti a farvi una cultura scientifica e ad assumere un atteggiamento critico.
guardate che la scienza è alla portata di tutti.
certo dovrebbe pensarci la scuola ad istruirci in merito (e questo è il mio pane quotidiano…); capisco che ad una certa età oberati da altri impegni sia difficile dedicarsi allo studio.
non vi fate impressionare dai paroloni che alcuni hanno detto in questa sede: quella è roba tecnica, ognuno ha il suo mestiere.
una cultura scientifica è un altra cosa, molto più profonda e allo stesso tempo alla portata di tutti.
e non fidatevi ciecamente dello scienziato di turno come se fosse un prete o un guru (a parte che io non mi fiderei nemmeno dei preti… 🙂 )
e non state lì ad aspettare i miracoli dagli scienziati.. entrate nel merito della discussione scientifica. dubitate… dubitate…
oggi la scienza è al servizio del potere più che mai. il connubio potere tecnologia è più pericoloso che mai.
vedete, quando si afferma che una tecnologia è sicura mi viene da ridere..
ma che vorranno mai dire?
boh! secondo voi?
quello che si può fare di una tecnologia è discuterne le implicazioni.
per il nucleare (almeno per la fissione) fra pericoli e scorie è lampante la negatività di tali implicazioni.
certo c’è chi vuole convincerci che quando vedi il simbolo di pericolo nucleare (quello nel triangolino) non devi preoccuparti ma sorridere tranquillo!
come diceva grillo questa è gente che prende una parola e gli cambia il significato. capite che voglio dire? se seguite grillo si.
e la stessa gente da informazioni scorrette. non c’è bisogno di dire bugie. solo di dire le cose a metà. mettere in risalto un aspetto più che un altro. dire una cosa ma celare l’altra.
è quello che fanno i mass media giornalmente.
è l’informazione scorretta di cui parla grillo.
ed ecco che allora l’energia solare per alcuni diventa un illusione per altri una promessa reale.
sono convinto che possiamo riporre molte speranze nell’energia solare, a patto che le ricerche in tal senso vengano finanziate.
ragazzi, questo pensa di essere figo perchè ha imparato a dire instabilità, criticità, reazione a catena… sul serio, sono impressionato
“fermi? un venduto…”
se uno fa affermazioni come questa si sta firmando “sono un koglione”, non aggiungo altro
USIAMO IL SOLE !!!!e facciamoci pagare!!!
Beppe aderisci anche tu alla trasformazione in legge del conto energia….magari anche da noi “scoppierà” la moda del solare
http://www.ilportaledelsole.it/index.asp?id_pagina=0254&avanti=true&cat=0022
“Ah! Ah! Io sono per la fusione! Peccato che i burocrati mondiali ci abbiano impiegato 3 anni per decidere dove iniziare a costruire ITER”
… evvai, un’altro genio dall’ovetto kinder…
se ci hanno messo 3 anni per capire dove fare un prototipo:
quanto ci metteranno per mantenere nel vuoto una miscela di deuterio/trizio a qualche milione di gradi, estrarne energia termica, convertirla in enrgia elettrica, avere un bilancio energetico positivo, renderlo economicamente conveniente, industrializzare il progetto e costruire la filiera???
Guarda che fare la fusione nucleare è difficilino, altrimenti la facevano grillo e pecoraroscanio…
Ripeto, come kazzo la fanno i cinesi l’energia elettrica nei prossimi 25 anni, 25 non 250?
A carbone, a metano, col petrolio a scorregge?
o mio dio!!!
chi non capisce taccia please!!
quella che è instabile non è la fissione del SINGOLO nucleo in sè; non avrebbe senso tacciare di instabilità tale fenomeno; sarebbe un abuso di terminologia! si dice di nucleo instabile ma il discorso non si riferisce a questo.
la reazione a catena, la reazione a catena..
il reattore, il reattore…
instabilità e criticità sono fattori imprescindibili….
o mio dio..
fermi?
un venduto, basta con i miti.
il sole..
una fusione CONTROLLATA dall’attrazione gravitazionale?
ah ah ah ah
ma dove si leggono tali cose? nelle patatine?
ma perchè straparlate invece di studiare?
comunque sulla fusione ho espresso delle lecite perplessità, non ho affermato nulla!
anzi chiedevo a chi ne sapesse!
ma la parola umiltà è sconosciuta ad alcuni..
per non parlare dell’educazione..
la laurea con i punti…
bah lasciamo stare….
non avendo preso la mia laurea in fisica con le patatine mi aggrego a chi cerca di fare lo sforzo principale in merito alla questione energia: che parlino i competenti! l’analisi di rischio è una scienza seria, e smetterla di pensare che ogni considerazione pro nucleare (fissione perche la fusione è ancora una speranza)sia frutto del solito complotto internazionale
Mi limito a segnalare a tutti un articolo che ho letto sulla rivista “Le Scienze” di Giugno 2005, dal titolo “Energia: quale futuro?”, scritto dal Prof. Ugo Spezia. Lo segnalo perchè, secondo me, fornisce un quadro molto chiaro sulla nostra situazione energetica, anche in rapporto a ciò che succede nel resto del mondo. Credo che occorrerebbe, qui da noi, capire cosa significa non avere una politica energetica mirata all’aumento della nostra competitività economica: occorrerebbe inoltre capire cosa significa, sempre in termini economici (ma anche politici), dipendere “energeticamente” da altri paesi. Intendiamoci, l’ambiente va salvaguardato, questo è certo: ma non si campa solo con i prati verdi ed i fiori, purtroppo. Gli altri paesi lo sanno meglio di noi, mentre l’Italia sta a guardare…Quando rifletto su queste cose mi chiedo anche dove sia l’Europa…Oltre ad averci portato questo bellissimo Euro, che cosa fanno i signori parlamentari europei….Io penso ogni giorno di più che siano lì, al parlamento europeo, in vacanza premio….Non avrebbe più senso che fosse la comunità europea ad avviare un piano energetico comune a tutti i paesi?
Per Andrea Marzo:
” Tutti d’accordo per carbone metano e petrolio? kazzi vostri, non vi lamentate se fuori fa caldo… ”
Ah! Ah!
Io sono per la fusione!
Peccato che i burocrati mondiali ci abbiano impiegato 3 anni per decidere dove iniziare a costruire ITER
Riguardo al progetto ITER, il quale ha stabilito la costruzione di una centrale Nucleare a Fusione Calda (Non produce scorie radioattive, ma elio, e deuterio) nel sud della Francia, costo 10 Miliardi e impiego di 3500 fra tecnici e scenziati, finanziati per il 10% dalla Francia, 30% dal resto del EU, e il 60% fra Russia, Cina, Giappone e USA. Per costruirla occorreranno circa 10 anni, la quale non inizierà prima del 2010, quindi nel 2020 dovrebbe cominciare ad entrare in esercizio, ma invece non lo farà prima del 2050 perché:”Finirà il petrolio” scritto sul Corriere della sera di Ieri. Perchè aspettare la fine del petrolio, quando con questa centrale potremmo fornire energia pulita per tutta l’UE, ad un costo bassissimo?
La risposte possono essere 2, ho i finanziatori sono gli stessi che vendono il petrolio, oppure finche c’è la possibilità di usare l’energia con la combustione di idrocarburi la usano perchè costando di + ci possono lucrare di più, se un kw dal petrolio costa 10, loro lo vendono a 20 e ci guadagnano 10, ma se dalla fusiona calda gli costa 0.1 lo dovranno vendere a 0.2 ed il guadagno è nettamente inderiore.
Inoltre, io questa notizi la vedo come una svolta energetica da l’avvento del nucelare del dopoguerra, e x caso avete visto qualche servzio sui TG di qualche rete televisiva? no, niente, inoltre sui quotidiani non se ne parlava neanche in prima pagina, perchè nascondere un Evento del genere?
Sta storia dell’instabilità intrinseca delle reazioni nucleari ma fatto troppo ridere, ormai siamo al festival della kazzata…
Tutti i sistemi che possono evolvere verso una configurazione a minore energia tendono a farlo:
– lo fa l’acqua quando precipita dalla diga (kazzo che paura anche l’acqua è instabile)
– lo fa l’aria passando da alta a bassa pressione (kazzo che paura, c’è un vento della madonna è instabileeeee)
– lo fa il gas del tuo accendino e quello delle centrali a metano ossidandosi e cedendo energia (dio noooooo, una catastrofe, è instabile)
– lo fa un nucleo di uranio 235 perchè un po’ troppo pesante e con un rapporto fra protoni e neutroni non ottimale (cristo cristo è instabile, si salvi chi può)
– la fanno un nucleo di deuterio e trizio nella fusione dell’idrogeno (via via via, siete dei pazzi suicidi, è instabile scappateeeee)
le reazioni nucleari si controllano, così come si contrallano le reazioni di combustione o le cadute di acqua.
Esempi eclatanti? quella palla gialla fuori dalla finestra: una reazione di fusione nucleare controllata dall’attrazione gravitazionale.
Altri esempi? c’era un tizio italiano, uno bravo pare, tale Enrico Fermi, non Beppe Grillo, pare che sto tizio sia riuscito a controllare una reazione nucleare nei sotterranei dello stadio di chicago, usando bottiglie di acqua e acido borico (mammmaaaaa aiutoooo è instabileeee!!!).
ma come kazzo ve la danno la laurea a fisica, con i punti della coop??? ma di instabile c’avrete il cervello…
Ah, a proposito, non mi sembra di aver sentito risposte su come vogliamo che i cinesi producano la loro energia nei prossimi 25 anni.
Tutti d’accordo per carbone metano e petrolio? kazzi vostri, non vi lamentate se fuori fa caldo…
Per Luca Frangella:
” e mi dice che il sito del dipartimento dell’energia americano è affidabile? e mi fa leggere 4 righe in inglese a fronte dei siti che io le ho proposto?
ma cos’è una barzelletta?
ma lo sa chi governa l’america? ”
Ah! Mi ero dimenticavo con chi sto parlando!!
Siamo ai complotti paranoici!!
Ovviamente sono gli 007 di Bush che stanno manovrando il DOE manomettendo dati preziosi per nascondere la Verita`!
M
Per Danilo Bartoli:
faccio io il lavoro che avrebbe dovuto fare lei..
Secondo il sito del DOE e della EIA ( lei sa cosa sono Bartoli? ) http://www.eia.doe.gov/emeu/cabs/germany.html nel 2002 la Germania ha prodotto 548.3 miliardi di KWh ( 548.3 TWh ) di cui:
40% da petrolio
23% dal carbone
22% dal gas
11% dal nucleare
2% da idroelettrica
2% DA TUTTE LE RINNOVABILI MESSE ASSIEME ( geotermica/solare/eolica e biomasse )
In sostanza, nella ” verde ” Germania, il solare+l` eolico+il geotermico+ le biomasse TUTTO ASSIEME fanno il 2% dell` energia totale prodotta.
E si ricordi che qui lasciamo fuori le auto!!
Questo significa caro Sig. Donato parlare informati!!
La prossima volta, prima di parlare si informi e non ” spari ” senza sapere quello di cui parla!!
x matteo martini
ma lei lo fa apposta?
ho capito, come quell’altro, il mad…
siete dei maleducati provocatori..
c’eravate quasi riusciti anche con me che solitamente non mi altero tanto…
lei mi dice che quello da me segnalatovi è il sito di nonna papera?
http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
un sito dove si parla in maniera competente e completa dei pannelli e delle varie tecnologie esistenti e possibili (se finanziamo le ricerche) con tanto di foto e decine e decine di link annessi che portano a svariati siti che non ho fatto neanche in tempo a vedere tanta la mole?
e mi dice che il sito del dipartimento dell’energia americano è affidabile? e mi fa leggere 4 righe in inglese a fronte dei siti che io le ho proposto?
ma cos’è una barzelletta?
ma lo sa chi governa l’america?
un petroliere!!! e i petrolieri nel governo bush abbondano!!
è come dire consulta l’esercito per capire se è vero che hanno usato le armi al plutonio..
ma dico…
non mi raccapezzo, l’unica spiegazione è che lo fate apposta!
beppe su queste cose c’avrebbe fatto morire dal ridere; io non sono capace..
ma sono capace di chiudere nuovamente i contatti con lei e con tutti i provocatori maleducati e arroganti su questo blog.
chiedo venia se anche io sono caduto nel loro gioco; cercherò di non farlo più.
Per Donato Bartoli:
” in Germania esistono incentivi alla produzione di energia solare fin dal ’94 che stanno producendo i loro effetti positivi generali (estesi alla nazione intera); ”
Signor Donato,
si vada a leggere quanta dell` energia consumata in Germania viene ricavata dal solare..
Perche` non si informa bene e quando parla non mette un link autorevole?
” ecco signor martini un sito approfondito sui pannelli solari.
non mi pare ci sia nulla che impedisca la difusione l’abbattimento dei costi e il miglioramento di tali tecnologie se non la stupidità umana…
http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
Postato da: luca frangella il 29.06.05 16:31 ”
Gentile Sig. Frangella,
Prima di dire in modo arrogantello che e` la stupidita` umana che ferma la diffusione del solare, la invito a dare un` occhiata e a informarsi, magari presso un sito un tantino piu` autorevole di quello citato da lei, del Dipartimento dell` Energia degli U.S.A.: http://www.eere.energy.gov/consumerinfo/makeelectricity/eval_pv_economics.html
Legga qui:
” Although the cost of your photovoltaic (PV) system will vary depending on factors such as the system you choose, the solar resource at your site, and available subsidies, in general, a PV system will deliver electricity at a cost between 20 and 40 cents per kilowatt-hour (kWh) over a 20-year lifecycle. ”
Cioe` se io installo il mio impianto, ammortizzandolo su 20 anni, l` energia solare mi costa dai 20 ai 40 centesimi di dollaro per KWh.
Il costo dell` energia di rete negli U.S.A. per KWh mi pare sia ancora attorno a 5 cents.
Si informi presso siti autorevoli, non presso il sito di Nonna Papera, e si informi bene!
Questione FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE (tralascio il nucleare che ho già criticato più di una volta): in Germania esistono incentivi alla produzione di energia solare fin dal ’94 che stanno producendo i loro effetti positivi generali (estesi alla nazione intera); c’è un paese in cui tutte le abitazioni sono dotate di celle e pannelli solari e nel quale c’è un’industria che li produce. Questo non sarà tutto il futuro ma prevedo che negli anni a venire quest’azienda avrà molto da fare (anche in termini di fatturati positivi) mentre chi è restato a guardare e a dormire per un decennio dovrà cedere il passo ed importare tecnologia (o rimboccarsi le maniche in una sfida quasi impossibile: recuperare un gap che viene da molto lontano sia in termini di scoperte che di tecnologie che di tempi). Molti lo hanno capito in Italia: i nostri governanti no! Loro stanno studiando (oggi, 29/06/2005) qualche misura che in qualche modo possa incentivare l’impiego di pannelli e celle nei condomini dei palazzi di città ..
Chissà cosa ne pensa Buttiglione dopotutto è un ministro di questo governo! Ho l’impressione che finché la POLITICA sarà intesa come OCCUPAZIONE INDISCRIMINATA DEL POTERE SENZA UN MINIMO DI COMPETENZA le cose andranno sempre peggio . Bisogna impegnarsi perché in una visione nuova del mondo COMANDI CHI HA LE COMPETENZE E LE CONOSCENZE PER FARLO BENE indipendentemente dal credo politico. Non sto offendendo la Politica con la P maiuscola ma credo che ci siano modi tra loro diversi di esercitarla. Qualsiasi cosa sviluppata secondo una visione miope produce effetti nefasti; non sono un disfattista ma ognuno di noi deve fare bene ciò che è veramente capace di fare e provvedere ad indietreggiare dignitosamente quando il compito che gli è proposto è più grande di lui ..
Reputo ECCELLENTE la CONCLUSIONE DEL POST. Condivido in pieno quanto affermato da NEBBIA ed anche da BEPPE perché esplicita un modo di essere RAZIONALE e di ragionare INTELLIGENTEMENTE sulle cose. Dovremmo sempre chiederci che cosa facciamo ma prima di tutto perché, a che fine, scopo, lo stiamo facendo. L’ETICA è ben altra cosa dal vivere quotidiano che caratterizza ormai il comportamento di molte persone che in nome di un finalità che si concretizza in pratica nella parola SOLDI, GUADAGNO, MONETA, CASSA supera a colpo le domande di cui sopra. Giusto sarebbe cominciare a ragionare diversamente e PORRE LA PERSONA al centro della società che ci circonda. La persona INTESA COME INDIVIDUO CHE DEVE POTER SODDISFARE DIGNITOSAMENTE I PROPRI BISOGNI ELEMENTARI QUALI SALUTE, DIRITTO ALLA VITA, SICUREZZA senza dover affrontare una jungla di problematiche (altrimenti tanto vale la regressione al periodo dell’homo erectus e della legge del più forte) che complicano soltanto le nostre esistenze e ci fanno soltanto perdere tempo impiegabile in maniera più proficua.
ah si dimenticavo signor raging mad
come al solito per lei la teoria quantistica è un insieme di leggi e principi buoni per un insalata tecnologica, non ne fa un occasione per riflettere profondamente, perchè altrimenti lo capterei dalle sue parole. lei a mio parere è un tecnico, un esperto del mestiere e niente più. i tipi come lei sono come i piazzisti o i procacciatori di polizze assicurative: per guadagnare e vendere a costo di dire bufale o verità parziali siete impareggiabili.
come daltronde la magiorparte dei miei colleghi purtroppo lei ha le mani in pasta, lo si capisce. e una mentalità ristretta a mio avviso.
di solito scelgo le mie fonti di conoscenza con la sicurezza che non hanno le mani in pasta. e una mente più aperta.
dei suoi pareri non mi fido.
preferisco studiare il problema fusione da solo visto che non mi mancano le capacità e le possibilità.
e invito gli altri utenti a fare altrettanto.
cioè a non fidarsi delle sue parole..
per quanto riguarda petrolio e polo chimico: ovvio che sono un grave problema!!
ma qui si sta parlando di nucleare!!!
se lei ha letto i miei post precedenti sa che propongo di incentivare le ricerche sull’energia alternativa in particolare quella solare!
scusi se continuo ad offenderla ma ha iniziato lei . di solito non entro in queste bambinate. ma stavolta non smetterò fin quando non smetterà lei.
quando è troppo è troppo! bisogna pure difendersi con le stesse armi di chi attacca a volte…
siamo obiettivi
non mi venite a dire che le radiazioni fanno bene…
i raggi gamma sono un tipo di raggi per ruote di bicicletta??..
diciamo la verità le centrali nucleari costruite negli anni 50-60-70 son servite a generare un isotopo di Plutonio per la fabbricazione di armi nucleari.
esclusi i reattori a neutroni veloci o autofertilizzanti(o i recenti studi sul ADS )… la maggior parte degli attuali reattori anche se forniscono un’elevata quantità di energia in relazione all’ingombro della centrale e alla massa di combustibile atomico(ammettiamolo!producono un sacco di energia!!)..sfruttano solo in minima percentuale l’uranio presente nel reattore.
pregio non emettono gas serra.
difetto principale e per niente trascurabile dell’attuali centrali nucleari sono le scorie.
in Italia nonostante il no al nucleare non sono state ancora messe in sicurezza le scorie prodotte dalle poche centrali nucleari presenti.
molti stati nel mondo usano l’energia nucleare…e si professano paladini del rispetto ambientale…mi sembra piuttosto facile ragionare così senza avere l’acqua alla gola(Italia)…
usano l’eolico…che bravi!! però hanno le centrali nucleari…
usano i pannelli solari..che ambientalisti!! però hanno le centrali nucleari..
ormai l’Italia ha deciso nel 1987 cosa fare delle proprie centrali nucleari(forse ragionando poco) e non si può tornare indietro.
in Svezia si è stati più cauti.
il si al referendum non ci ha messi al riparo dai danni del nucleare.
è da ipocriti comprare energia nucleare da altri stati se si è dichiarato di essere contrari al nucleare.
gli esperimenti atomici(esplosioni) fan bene??
sempre per obiettività…
non mi venite a dire che bersi un goccio di benzene da un pò più di brio al cuore! :))
idrocarburi aromatici non possono fare male sono così profumati!!
il mercurio è molto utile per misurarsi la febbre senza termometro??
la plastica è commestibile?
il pvc?? no no non fa male infatti vuol dire “Più Vivi Cari”
la diossina?? va bene alle ossa ..sennò perchè l’hanno chiamata così?
i CFC(sostituiti per fprtuna) bucano l’ozono.. i raggi UV fan sempre bene alla pelle?
(scherzo un pò)
le scorie nucleari sono ottim eper comincieme e si chmanao così perchè sono tipo ciotoli di ghiaia
i panneli solari son pericolosi perchè il silicio è drogato e esposto a onde elettromagnetiche..che si magnano tutti!!
le centrali idroelettriche sono pericolose perchè provocano frane..e consumano idrogeno..sennà perchè le han chiamate così?
le centrali termoelettriche a metano sono come le bombole a casa..sono delle enormi bombe a gas…
i NOx? che sono? una squadra difootball…carabinieri?
gli aerogeneratori amazzano tutti gli uccelli migratori e ipnotizzano le mucche la pascolo che non fanno più latte…
l’acqua prodotta dai panneli solari termodinamici e radioattiva perchè irraggiata dal sole…
caro raging mad
ha iniziato lei ad offendere con le dispensine…
io con la mia professionalità ci campo…..
e mi spiace deluderla ma non lavoro presso l’università. se le ho detto che non mi vendo non mi vendo e basta, nemmeno ai baroni, non crede?
ho avuto il torto di continuare sulla sua strada offensiva, lo ammetto.
comunque continua a dare un sacco di numeri teorie e tecniche senza senso me lo lasci dire e non si offenda: mancano proprio di contenuto e non colgono il problema le sue dissertazioni, solo paroloni che vogliono impressionare ma che tradiscono una preparazione tecnica e superficiale sull’argomento.
accetti anche lei educatamente le mie critiche e si legga i miei post che di contenuto comprovato dai fatti ne hanno e come, semplice lineare alla portata di tutti senza paroloni: il primo dovere di uno scienziato è divulgare….
non continuo la lista perchè mi sembra inutile, penso che il messaggio sia chiaro:
tutte le centrali vecchie o nuove hanno avuto e hanno costantemente incidenti che hanno messo e mettono a rischio la stabilità del reattore.
e noi dovremmo stare con le dita incrociate e la fronte sudata e sperare che non succeda nulla di grave?
ma che c’abbiamo scritto “scemo” sulla fronte?
solo tre paesi in europa hanno deciso di continuare con il nucleare, gli altri 5 saggiamente stanno smantellando.
in una cosa noi italiani siamo stati in gamba: rifiutare il nucleare. eppure oggi basta solo la squallida presenza dei reattori spenti per farci venire i sudori freddi: che ne faremo di tutto quello schifo prodotto da quelle merdacce di reattori?
a proposito: quelli citati erano solo i reattori europei, non dimentichiamo quelli nell resto del mondo: incidenti, vendiamo incidenti, incidenti a poco prezzo per tutti, quanti ne volete…
🙂
Effettivamente i costi sono molti, ma col tempo diminuiranno. Esistono tecnologie già in grado di aumentae la sicurezza delle centrali nucleari (reattore a “letto di sfere”) e di eliminare definitivamente le scorie radioattive grazie alle trasmutazioni nucleari, ossia un materiale radioattivo viene TRASFORMATO in uno non radioattivo (quest’ultima è uin fase di ricerca, ma già ci sono risultati incoraggianti).
Mi sorprende la moderata ascesa delle fonti alternative.
Gli incidenti nucleari in Slovacchia, tutti nella centrale di Bohunice, negli anni novanta:
1) 1990 Sovrarriscaldamento dei cavi per il controllo del reattore e la protezione del sistema.
2) 1990 Congelamento di parti della centrale per un aumento del livello di raffreddamento.
3) 1996 Ingegnere slovacco accusato di contrabbandare uranio radioattivo con la Germania.
contrabbando?
ahahahah!
errare humanum est.. ma siamo pazzi che mettiamo uranio in mano alle persone???
La Germania conta oggi 20 reattori, da cui riceve un terzo dell’energia elettrica consumata su suolo tedesco. L’ultima generazione di stazioni nucleari ha visto la luce nel 1989.
Dopo la riunificazione, tutti i reattori della Germani dell’Est vennero spenti per ragioni di sicurezza.
La Germania è stato il primo paese ad annunciare la sua uscita nel nucleare: la prima proposta in tal direzione è del 1998. Il 15 Giugno del 2000 il Governo tedesco ha raggiunto l’accordo con le compagnie elettriche per lo smantellamento delle stazioni nucleari: l’ultimo impianto verrà chiuso nel 2020.
Gli incidenti nucleari in Germania sono stati numerosi nel corso degli anni.
Gli incidenti degli anni novanta:
1990: Infiltrazione di tritio nella stazione nucleare di Kruemmel.
1991: Incidente durante il rifornimento di carburante nella stazione di Wuergassen.
1992: Avaria nel sistema di raffreddamento nella centarle di Brunsbuttel.
1995: L’Alta Corte tedesca decide che la licenza di attività concessa alla stazione di Mülheim-Kärlich è illegale, a causa della mancata considerazione, in fase di concessione, del rischio di terremoto nella zona.
1996: Un programma della TV tedesca, Monitor, svela che la Siemens ha compiuto numerosi errori durante la costruzione della stazione di Kruemmel.
1997: 20,000 dimostranti si affollano presso il deposito dis corie radioattive di Gorleben per manifestare contro il trasporto di scorie nucleari.
1997: Un treno trasportante liquido nucleare deraglia di fronte alla stazione di Kruemmel.
2001: Esplosione di una parte dell’impianto di Brunsbuettel.
l nucleare in Francia compare dal 1945, con la creazione del Commissariato per l’Energia Atomica ad opera del generale de Gaulle ma ha il suo maggior sviluppo negli anni 70-80, con due progetti di creazione di 54 stazioni nucleari.
Nel 2000, la Francia presentava in totale 59 reattori, sparsi lungo tutto il territorio.
Gli incidenti nucleari in Francia, causa il gran numero di stazioni presenti sono stai numerosissimi a partire dal 1968.
Nella seconda metà degli anni novanta, gli incidenti sono stati i seguenti:
1990: Cinque metri cubi di acqua radioattiva sono stati scoperti presso al stazione nucleare di Fessenheim;
1990: Avaria nelle tubature della stazione nucleare di Gravelines;
1990: Il reattore della stazione di Creys-Malville viene spento a causa della scoperta di un’infiltrazione di sodio.
1990:Due operai vengono contaminati nella stazione nucleare di Blayais.
1991: Avaria nel sistema id raffreddamento nell’impiato nucleare di Belleville.
1991: Un errore umano causa lo spegnimento della stazione di Paluel.
1991: Un’infiltrazione nel sistema refrigerante causa lo spegnimento del reattore della stazione di Nogent.
1991: Un’avaria tecnica crea problemi nella stazione di Belleville.
1991:Scopeta una violazione delle tecniche di specificazione per l’impianto di raffredda,emto dell’impianto di Cattenom.
1992: Avaria tecnica nello stabilimento di Fessenheim.
1992: Avaria tecnica per un’infiltrazione nel sistema refrigerante nell’impianto di Dampierre .
1992: Due operai contaminati nell’impianto di Dampierre.
1993: Errore umano causa problemi tecnici nell’impianto di Cruas.
1993: Avaria nel sistema di strumentazione e di controllo nello stabilimento di Saint Alban.
1993: Problemi tecnici causano un incidente nel sistema di raffreddamento nella stazione di Paluel.
1997:Un treno trasportante 180 tonnellate di scorie altamento radioattive deralia vicino il confine franco-tedesco, nei pressi di Apach.
cacchio i francesi mi sono simpatici per la loro grande cultura fumetistica e mi cadono su queste cazzate…
IDopo l’indipendenza dall’unione Sovietica, la Lituania ha cercato di ampliare la sua potenza nucleare.
Nel 1995, l’unica stazione esistente, quella di Ignalina, produceva l’87.5% di tutta l’energia elettrica lituana.
Tuttavia, con l’inizio delle trattative per l’entrata in Ue, si è decisa la chiusura di Ignalina, con un piano di chiusura che terminerà al più tardi nel 2009.
Gli incidenti della centrale di Ignalina negli anni novanta:
1) 1992: Avaria nel sistema di spegnimento.
2) 1992: Avaria tecnica.
3) 1994:Spegnimento della centrale nucleare di Ignalina a causa del pericolo di attacco terroristico.
4) 1996: Un’infiltrazione d’olio causa lo spegnimento della centrale.
i terroristi, l’olio…
cos’è una barzelletta?…
ah hah ah ah ridete nuclearisti ridete…ahahahah
Già prima della seconda guerra mondiale, il Belgio era impegnato nella ricerca di uranio in quello che veniva chiamto il Congo belga (oggi Zaire).
L’attività nucleare vera e proprio cominciò, anche grazie alla collaborazione degli Stati Uniti, con la costruzione del primo reattore nel 1966.
Oggi sono sette gli impianti in attività, ma è del marzo 2002 la decisone del Parlamento belga di smantellare gli impianti nucleari entro i prossimi quarant’anni.
Non sono stati molti gli incidenti nucleari lungo il corso della storia belga. Gli incidenti degli anni novanta:
1990 Avaria nel sistema di raffreddamento nella stazione nucleare di Doel.
1991 Spegnimento del reattore della stazione di Tihange a causa di un errore tecnico.
1996 Esplosione nella stazione nucleare di Tihange. 1997 In panne il sistema di controllo della stazione di Doel
Il Regno Unito fa parte, insieme a Francia e Finlandia, al gruppo dei paesi che ha deciso, per il momento, di continuare ad utilizzare l’energia nucleare.
Il regno Unito conta oggi sedici reattori nucleari, ma il governo di Tony Blair è da tempo sotto pressione da parte delle industrie elettriche per la costruzione di nuove stazioni.
Le nuove centrali, dicono i magnati inglesi dell’elettricità, permetterebbero all’Inghilterra di non incorrere nel rischio di carenza di fonti energetiche pe ril futuro.
Il più grave incidente nucleare mai avvenuto in Europa è accaduto proprio nel Regno Unito, in quello che si chiama oggi lo stabilimento di Sellafield.Costruita per dotare l’Inghilterra di una bomba atomica, la centrale britannica prese fuoco nel 1957, portando ad un volume di radioattività nei territori circostanti pari a quella intorno a Chernobyl. Da quel giorno, continue sono le rimostranze dell’Irlanda per la chiusura della centrale, che è a solo 60 miglia dalla costa irlandese.
Questi gli incidenti in Gran Bretagna negli anni novanta:
1990 Infiltrazione di sodio nel reattore di Dounreay.
1991 Un errore umano causa un incendio nella stazione nucleare di Hinkley.
1992 Avaria tecnica alla stazione di Sizewell.
1993 Malfunzionamento della stazione nucleare di Wylfa.
1995 Spegnimento di un reattore dovuto all’infiltrazione di liquido refrigerante nella satzione nucleare di Hartlepool.
se andate sul sito è tutto più documentato.
oh ma guardate quà cari nuclearisti cosa ho trovato sul sito di tiscali:
http://europa.tiscali.it/futuro/news/200207/17/nuclear.html
BUONA LETTURA CARI!
Le centrali nucleari in Europa
Una guida per conoscere la diffusione, i reattori e gli incidenti avvenuti
Attualmente, ci sono 150 reattori attivi in OTTO paesi dell’Unione, ma CINQUE paesi hanno già annunciato od iniziato lo smantellamento delle centrali.
Nei nuovi Stati membri e in quelli candidati, esistono 68 reattori, situati in sette paesi: le centrali nucleari dell’Est sono di progettazione sovietica e, quindi, spesso NON CONFORMI agli standard di sicurezza dell’Ue. La politica della Commissione è quella di distinguere tra unità nucleari ammodernabili e unità nucleari pericolose, procedendo poi al miglioramento delle prime ed alla chiusura delle seconde
aspettate non è finita: leggete il prosimo post..
Caro Frangella,
Lei è il classico italiano da “lei non sa’ chi sono io…”. Sia più umile, non saprà mai fino all’ultimo con chi ha a che fare…
Chi Le ha offerto le borse da 850 al mese: università italiane o straniere? Credo solo italiane…anzi, ne sono certo. E visto che le ha rifiutate presumo che La mantenga la famiglia oppure il professorone di turno che Le elargisce dei soldini mediante tutoraggi e cosine varie (peraltro assegnate ai soliti noti…).
Ha preso fuoco subito sciorinando il curriculum, ecc. ecc. Crede di essere l’unico a laurearsi con il massimo dei voti? Lei è davvero uno spettacolo!
Ma sa’ quanta ce nè di gente in gamba, non credo ne abbia idea. Mi creda non c’è solo Lei, e aggiungo una cosa: la maggior parte non è nemmeno laureata.
Invece di sentire esimi pareri che possono essere, citando Lei, “prezzolati” sia ideologicamente che politicamente che economicamente, si metta a studiare, davvero.
Ma se le beve davvero tutte?
Ma come fa’ a sostenere che le reazioni nucleari sono incontrollate?! Ha dimenticato di citare (metaforicamente) condizioni iniziali e al contorno.
In natura le reazioni di fissione si estinguono naturalmente, in un reattore sono sostenute artificialmente mediante l’equilibrio di fattori geometrici (bilancio produzione vs. perdite dovute alle forme in gioco) e materiali (sezioni d’urto, temperatura, miscela di materiale fissile e via discorrendo). Come Le dicevo se si vuole produrre solo energia e non interessa la produzione di armi, ci sono tecnologie intrinsecamente stabili: la reazione alla minima varibile fuori controllo si spegne. Non ce la fa’ proprio a capire, eh?! Per le scorie vale lo stesso discorso, ci sarebbero le tecnologe ma vengono ostacolate (è già successo in altri campi della scienza che le innovazioni fossero osteggiate perchè i “baroni” continuassero a regnare). E si fa’ bene ad averne paura se vengono osteggiate queste tecnologie…
Un ultimo appunto: come si fa’ a capire da come si scrive che una persona è digiuna di meccanica quantistica? Bella questa, davvero.
Per Sua conoscenza Le posso citare (così può prendere appunti) le grandezze propriamente nucleari che interessano la progettazione del core di un reattore (andando per macro-argomenti): sezioni d’urto, reazioni nucleari e canali di reazione, effetto doppler, tipi di radiazioni emesse, interazioni con la materia a livello di danno reticolare, equazioni del trasporto neutronico multigruppo, separazione spazio/energia del flusso neutronico, leggi di decadimento radioattivo, accoppiamento termico-neutronico, ecc.
Cosa pretende che in un blog si parli di equazione di Schrodinger, principi di indeterminazione, statistiche bosoniche e fermioniche, momento di spin, numeri quantici, meccanica statistica, buche di potenziale, effetto tunnel, equazione dell’iconale, Hamiltoniane, Lagrangiane, angoli di Eulero, processi radiativi, dosimetria, cammino libero nella materia, polinomi di Legendre, equazioni ipergeometriche confluenti…
Ma per cortesia. Se scrive in modo educato Le sarà risposto in modo educato altrimenti sarà bacchettato per benino. Qualcuno dovrà pur educarLa.
Comunque sono d’accordo con la comunità. Se le cose non si sanno fare meglio non attivarsi (immaginiamo il Frangella all’opera…). Non dimentichiamo però che molti di noi italiani sono bravi e apprezzati anche all’estero. Cerchiamo di valutare serenamente cosa nell’immediato può migliorare la situazione e cosa può farlo a lungo termine.
Credo che in questi anni sia mancata soprattutto una programmazione futura delle nostre intenzioni a livello collettivo.
P.S.
Le industrie chimiche e petrolifere continuano a distruggere l’ambiente con uno stillicidio impressionante. Ogno secondo, minuto, ora, giorno…
Come volevasi dimostrare l’informazione può creare falsi mostri contro cui combattere distogliendo l’attenzione da cosa accade realmente..
ora mi immagino la reazione dei nuclearisti:
si ma quello era un vecchio impianto adesso ci sono quelli più nuovi più sicuri!
e uomini più sicuri sono stati inventati?
oppure siamo riusciti a cambiare la natura della fissione e della reazione a catena?
beccatevi questa, miei cari positivisti dell’ultima ora!!!
LEGGETE LEGGETE CARI NUCLEARISTI CHE TANTO VANTATE LA SICUREZZA DELLE VOSTRE CENTRALI: LE TECNOLOGIE SONO FATTE E GESTITE DA UOMINI ED ERRARE HUMANUM EST….
copio e incollo da un sito internet:
http://ulisse.sissa.it/SingleQuestionAnswerProfile.jsp?questionCod=71041146
Vorrei avere qualche informazione sull’incidente di Three Mile Island e sapere quali centrali nucleari ci sono in Germania.
Posta da Alessia Romagnoni
Ricevuta il
27 marzo 2004
Risposta
L’incidente alla centrale Three Mile Island-2 (Harrisburg) nelle prime ore del 28 marzo 1979 è stato il più serio verificatosi nei primi 25 anni di esercizio di centrali elettronucleari. L’evento che l’ha scatenato è stato il blocco delle pompe che forniscono l’acqua di raffreddamento.
La turbina si arrestò automaticamente e subito dopo si spense il reattore a causa dell’inserimento automatico delle barre di controllo (SCRAM). Il successivo errore di un operatore e il cattivo funzionamento di una valvola provocarono la perdita dell’acqua di raffreddamento del reattore (LOCA, ossia Loss Of Coolant Accident). La confusione e gli errori successivi (disattivazione manuale del sistema di raffreddamento di emergenza) provocarono un aumento della pressione e un eccessivo riscaldamento del nocciolo , quella parte del reattore dove hanno luogo le reazioni di fissione dell’uranio.
Il nocciolo infatti continuò a riscaldarsi anche quando il reattore venne spento, a causa della radioattività dei prodotti della fissione nucleare, e quindi doveva essere continuamente raffreddato. La temperatura del nocciolo raggiunse i 2200 gradi prima che si riuscisse a intervenire e si ebbe rilascio di materiale radioattivo all’interno dell’edificio del reattore e, in misura modesta, all’esterno. Si formò anche una grossa bolla di idrogeno nella parte superiore del vessel che conteneva il reattore e si sfiorò una esplosione. In alcuni giorni la situazione però tornò gradualmente sotto controllo.
L’esposizione del pubblico alla radioattività esterna fu valutata tale da non causare danni misurabili alla salute, ma l’incidente avrebbe potuto provocare un disastro ben più grave. Il giudizio della commissione che indagò sull’incidente fu severo sia verso l’industria nucleare, sia verso la Nuclear Regulatory Commission.
Per ciò che concerne la seconda parte della domanda, il nucleare in Germania riporto alcuni dati tratti dal sito http://europa.tiscali.it/futuro/news/200207/17/germany.html.
“La Germania conta oggi 20 reattori, da cui riceve un terzo dell’energia elettrica consumata su suolo tedesco. L’ultima generazione di stazioni nucleari ha visto la luce nel 1989. Dopo la riunificazione, tutti i reattori della Germania dell’Est vennero spenti per ragioni di sicurezza. La Germania è stato il primo paese ad annunciare la sua uscita nel nucleare. Nel giugno del 2000 il governo tedesco ha raggiunto l’accordo con le compagnie elettriche per lo smantellamento delle stazioni nucleari: l’ultimo impianto verrà chiuso nel 2020”.
A cura di Roberto Fieschi
Dipartimento di Fisica
Università di Parma
x giuseppe scarpino
si purtroppo i miei colleghi a volte fanno proprio schifo con il loro freddo e interessato positivismo scientifico.
però le assicuro che ci sono fisici impegnati davvero in ricerche che guardano al futuro benessere di tutti.
in particolar modo voglio ricordare il formidabile lavoro dei fisici (in collaborazione con altri scienziati), se non erro dell’enea, che hanno sviluppato le teorie dell’impronta ecologica e che hanno proposto, diciamo, una new new economy (!) basata sui consumi delle risorse, quantificabili in termini di energia.
e che dire poi del grande sogno dell’energia solare, un sogno che se non ci fossero stupidi impedimenti, sarebbe già realtà da un pezzo!!
per non parlare del fascino e del profondo significato delle grandi teorie moderne: la quantistica e la relatività.
e cosa dire del mitico laser, uno strumento quasi magico che se non ci fosse bisognerebbe comunque inventarlo… peccato che i militari debbano guastare sempre tutto finanziando ricerche sui laser a raggi x per ovvi scopi distruttivi.
Una cosa che non tutti sanno è che uno tra i problemi più difficili da risolvere sono le scorie a bassa radioattività, anch’esse molto pericolose. Pensate agli stracci per pulire i pavimenti, alle tute del personale, alla polvere, ai dosimetri misuratori, alle scarpette, tutta roba monouso contaminata che deve essere chiusa ermeticamente in grossi bidoni e… e qui nasce il problema: dove li mettono tutti quei bidoni? quelle migliaia di bidoni che la centrale produce nella sua vita di circa 30 anni. Tonnellate di materiali di risulta, radioattivi per tempi biblici che nessuno sa dove nascondere. Li manderanno in Somalia o in Russia? Li interreranno, li affogheranno in mare?
Meglio lasciar perdere il nucleare alla faccia della Ansaldo & C e di tutti i nuclearisti dell’ultim’ora.
Ogni tanto acquisto le Scienze (è l’edizione italiana di Scientific american) e nel numero di giugno 2005 si può leggere l’editoriale di Enrico Bellone dove afferma che
“il nucleare è in attività da circa mezzo secolo, e ha sinora causato, come risulta dai dati dell’organizzazione mondiale della sanità, alcune decine di vittime anche se qualcuno vaneggia di 300.000 caduti a Chernobyl. Pericoloso? Basta ricordare quante persone muoiono sulle nostre autostrade durante un tranquillo fine settimana……”
Sono convinto che il nucleare non è la soluzione ma che dovremo trovare una nuova energia.
Questo signore scrive e afferma delle cose che mi lasciano incredulo. E’ possibile che non si possa sapere come stanno veramente le cose? Vorrei che qualcuno mi aiutasse, meglio, ci aiutasse a capire.
Basta fabbricare male gli oggetti, mi sono rotto di comprare un lettore cd ogni 6 mesi, un frigo ogni 5 anni: basta con queste logiche terra terra, che se non si consuma le fabbriche non producono. Ricominciamo a fare bene le cose. Poi il resto verrà da sè. Si apriranno nuove strade, nuovi mestieri, la gente ritroverà fiducia. Con questa idea che niente dura, tutto si consuma, stiamo distruggendo nel profondo la fiducia delle persone ed il senso più intimo e sacro della nostra esistenza. Mio zio ha al mare un frigorifero FIART degli anni ’50 che ancora funziona. Oggi con la tecnologia attuale, se mi vogliono far comprare un frigo nuovo, me lo devono garantire 50 anni, nel senso che se si rompe tra 50 anni, me lo sostituisci perchè di anni ne deve durare almeno 100. Ma perchè, uno deve lavorare per forza in fabbrica? Non possiamo organizzarci nei servizi? Creare che so dei responsabili di strada che si occupino della pulizia, degli alberi, delle scritte sui muri,ecc. ecc. Basta, con le cose che si rompono, basta con le cose che non durano, basta riempire il vuoto esistenziale con il nulla.
l’Italia è in una situazione piuttosto “comica”(meglio ridere)..
non investe nella ricerca e nelle sviluppo di altre risorse energetiche e ha rinunciato al nucleare tanti anni fa’…quindi nel futuro non rimanarrà che produrre l’energia elettrica con il carbone… sembra che sia stata “bocciata” in scienza e rimandata agli inizi della rivoluzione industriale …
adesso,però vuole ritornare al nucleare??
la pazzia dilaga?
(credo non tornerà al nucleare,ma si limiterà a comprare da altri una parte della propria energia elettrica..)
riguardo al nucleare..volevo fare notare che dalla fine della seconda guerra mondiale si son fatti un bel pò di prove di ordigni nucleari non solo nel sottosuolo ma anche nell’atmosfera..dove credete che siano andati a finire i “resti” di queste esplosioni?
credo che le assicurazioni non intedano avere nulla a che fare con uan centrale nucleare,perchè i danni che può causare in caso di grave incidente potrebbero essere difficilmente quantificabili e risarcibili…
si può grossomodo indicare la percentuale di guasti nelle centrali termonucleari(capisco che “alcuni” sono stati taciuti) e confrontarla con quella di altri tipi di centrali?
non metto in dubbio la tossicità delle scorie,ma nel mondo non sono le sole sostanze tossiche e cancerogene…
vorrei che sia chiaro che non metto assolutamente in discussione la maggiore pericolosità di un incidente in una centrale nucleare..ma vorrei anche che non si dimeticassero gli incidenti avvenuti in alcuni tipi di industrie o centrali.
x raging mad
e lei esperto da come parla non lo è per niente. al massimo un tecnico specializzato, non più di un ingegnere impegnato nel settore. parla di criteri, leggi e configurazioni e range come fossero pasta carne e frutta!!!
le mie tesi riguardo al nucleare sono supportate da numerosi ed esimi colleghi. non mi pare debba giustificare oltre le mie tesi scientifiche, non opinioni sia ben chiaro. daltronde chiunque può navigare trovare siti dove si discute seriamente il problema e in cui molti fisici guardano con perplessità alla soluzione del nucleare (per lo meno la fissione).
in quanto alle dispensine….
beh carina come provocazione!!
peccato per lei che il qui presente appena laureato con il massimo dei voti è stato assalito da offerte di dottorato e di borse di ricerca triennali!
tutte orgogliosamente rifiutate!
come rifiuto ciò che oggi la ricerca e la tecnologia rappresentano!
e lei purtroppo ne sembra invece il portavoce ideale!!
mediti! mediti!!
a proposito! ho detto chiaramente che io di centrali a fusione non ne capisco e cercavo un parere!
e lei con la coda di paglia ha sparato a zero!
e ha tirato fuori un mucchio di spazzatura teorica e tecnica senza andare al cuore del problema!
il suo intervento mi fa preoccupare ancor di più!
le stesse cose si dicevano allora delle centrali a fissione prima che fossero impiantate!
penso proprio sia il caso di affrontare il problema da solo! studierò qualcosa in proposito così sarò sicuro di non essere preso in giro da colleghi prezzolati!
e un altra cosa: la favola che i militari non c’entrano la vada a raccontare a qualcun altro!
so bene dalle ricerche in ambito nucleare dei miei colleghi che fra i finanziatori appaiono i militari in prima linea: U.S. Army: le dice qualcosa? il fatto che ci sia già stata una sperimentazione militare della fusione rende tutto più facile, anche i soldi….
arrivederci e studi più a fondo un pò di fisica che non è una insalata di leggi teoremi principi esatti etc… mi sa che si confonde con la matematica…
sa cos’è la meccanica quantistica? da come parla mi sa proprio di no altrimenti parlerebbe diversamente. la studi, ci rifletta a fondo e ne faccia tesoro!!
le centrali nucleari a fissione sicure??
AH AH AH cos’è una barzelletta?
o siamo riusciti a cambiare la natura del fenomeno? incredibile roba da dei!!!
e in effetti uno dei difetti del pensiero neopositivista che oggi interessa la scienza è proprio questo: ci crediamo degli dei con la nostra miserabile conoscenza e tecnologia!
progresso, sicurezza, ah puttanate…
lei è un esempio di tale mentalità arrogante!
la prossima volta risponda più umilmente e con rispetto! ma che mi potevo aspettare da un raging mad qualsiasi…
Qualcuno sa darmi informazioni su pannelli solari in Lombardia?
Per chi dice che l’energia nucleare è “pulita e sicura”… qualche settimana fa c’è stata una puntata di SuperQuark sulle atomiche di Hiroshima e Nagasaki (con filmati e foto dell’epoca)… =8-(
NO AL NUCLEARE!!!!
NO AL CARBONE!!!!
UTILIZZIAMO LE FONTI RINNOVABILI!!!!
“Concludo dicendo che non mi sento un’ipocrita se oggi uso la corrente che arriva dalla Francia, perchè questa è la situazione che mi ritrovo, ma non sono contento certo delle centrali che ci sono negli altri Stati” giuseppe
Se dovessi definire l’ipocrisia con una frase sceglierei proprio questa. Oltre che per colpa di gente che la pensa come te, un sacco di francesi sul confine sono costretti a vivere in mezzo a un sovrannumero di centrali nucleari, hai anche il coraggio di sentirti innocente e di esprimere una buona preghiera per loro.
vorrei segnalarvi un sito dove stiamo raccogliendo le adesioni(siamo già oltre le 12000) di tutti coloro sono a favore di un forte sviluppo dell’energia solare cosi poco utilizzata in Italia.
http://www.coop-vit.it sezione link utili
GRAZIE
Quello che fa più specie in queste risposte, è il vedere come si arrabbiano quelli che sono a favore del nucleare…!
E’ veramente sconsolante vedere come non riescano a fare il raffronto benefici/malefici in tutta la faccenda, credo che dovrebbero impegnarsi un po di più nel mettere assieme le notizie.
Vediamo se posso aiutarli:
Avete mai avuto amici o conoscenti malati di tumore o di leucemia, magari anche piccoli, io noto che se comincio a contarli sono molti, e non sono uno che lavora in ospedale, sono solo un operaio.
Avete mai conosciuto nessuno con un tumore alle ghiandole linfatiche?io si, provate ad immaginare che non potete più aprire le mani perchè altrimenti si rompe la pelle da quanto è secca,(non riuscite a sudare=la pelle perde tutta l’elasticità) bene ora moltiplicatelo per tutto il corpo, bello vero?
Questo mio amico ha tribolato per 4 anni ed è morto tra sofferenze anche peggiori.
Tante malattie nuove dovute proprie alle contaminazioni nucleari (anche se non solo).
Però il nucleare non sono solo le centrali, sono anche le discariche di armi e mezzi militari, gli esperimenti che tuttti gli stati non vogliono farsi (e farCI) mancare(leggi:prove di detonazione di ordigni nucleari ecc.), le varie attrezzature che spesso si usano nei laboratori e negli ospedali e che poi magari vengono abbandonate, e tutto questo in zone che nessuno immagina sparse per il mondo!!!
Stupendo!
Non tanto per noi, ma per le generazioni future:quindi i nostri figli che ora alleviamo dandogli tutto il meglio possibile.
Concludo dicendo che non mi sento un’ipocrita se oggi uso la corrente che arriva dalla Francia, perchè questa è la situazione che mi ritrovo, ma non sono contento certo delle centrali che ci sono negli altri Stati e spero che i cittadini di quegli Stati possano avere anche loro un Beppe Grillo che li sveglia;
Le energie alternative ci sono manca solo la volontà di usarle (o la saggezza di taluni)!
Nello spazio orbitale mi sembra non ci vadano con mezzi a petrolio…
A proposito di spazio: lo sapete che un giovane ricercatore italiano ha inventato la pila infinita?
Con affetto, Giuseppe
La centrale in costruzione in Francia è veramente nucleare pulito? Significa che non produce scorie? Qualcuno è a conoscenza di questa novità? Sarebbe una grandissima novità!
Egregio Sig. Frangella,
ebbene Lei è un fisico. Uhm…
Allora, gentilmente Le chiedo: in cosa è esperto?
Crede che per sparare a zero su una qualsiasi tecnologia basti leggere qualche dispensina?
Reattori a fissione: esistono configurazioni intrinsecamente stabili. Un qualsiasi evento incidentale porta allo spegnimento della reazione a catena (l’accoppiamento refrigerante-moderatore/impianto termofluidodinamico garantisce tale comportamento).
Reattori a fusione: il criterio di Lawson assicura che la reazione si spegne automaticamente appena un qualsiasi parametro è fuori range, anche di poco (stabilità intrinseca). Forse non ha presenta le fisica del problema. Infatti non ha citato una controindicazione e io lo faccio per onestà. Si produce trizio, che è tossico per gli esseri umani. Tuttavia questo problema non deve spaventare di più del nostro parco macchine antiquato che sparge nell’aria gasolio/benzina praticemente incombusta e polverizzata finemente… Comunque i sistemi di recupero ed intrappolamento del trizio sono più che eccellenti, sicuramente migliori di quelli che attualmente equipaggiano la maggior parte degli impianti chimici attualmente funzionanti.
Mi permetta di dirLe un’altra cosa: non conosco la sua età ma posso dire che è piuttosto ingenuo. Secondo Lei i militari aspettano di investire di una veste innocua una tecnologia di loro interesse? Suvvia, la storia lo insegna: se vogliono fare una cosa la fanno e basta. Lei non ha nemmeno idea di quanti brevetti e tecnologie saranno a nostra disposizione tra vent’anni solo perchè ora sono a disposizione dei militari.
Questo è il motivo per cui deve essere capita l’importanza della ricerca scientifica indipendente e soprattutto civile. Ovviamente condotta da chi è esperto, non da chi legge dispensine…
Grazie al sig. Ivan Verdi per avermi letto. Io penso che effettivamente chi ora detiene il potere farebbe di tutto per impedire la nascita di un partito mirato alla gestione popolare dell’energia. Ma proprio questo motivo potrebbe giustificare gli sforzi per costruire un qualcosa che cerca di opporsi ad una situazione sbagliata. O no? Per quanto riguarda l’uso del nucleare posso dire di non essere contrario per partito preso ma anzi ne diventerò un convinto fautore quando tutti quelli che lo propongono (parlo dei politici, dei manager, dei giornalisti favorevoli, dei responsabili tecnici e scientifici, dei capi militari, ecc.) mi faranno vedere che abitano vicino ad una centrale nucleare, ne accettano le scorie nel proprio collegio elettorale o nel proprio giardino di casa e lo stesso fanno figli e parenti. Sapete, ancora credo nella importanza di dare l’esempio se si vuole essere credibili.
Saluti.
Caro sig. Rossi, quel noto personaggio che anche io non voglio nominare non c’entra niente!! E nemmeno l’ENEL!!
Se vogliamo rimanere sul piano delle idee io credo che il sig. Barbagallo intendesse: un vero, effettivo ed onesto controllo delle fonti energetiche fatto dalle persone e per le persone!!
I due casi che lei invece riporta sono:
1) l’ascesa di un criminale al potere che ha rubato tutto quello che poteva e anche di più
2) la creazione di un carrozzone con il quale lo Stato si spianava la strada per gestire altre forme di potere
Quindi stiamo parlando di due cose distinte e separate. Certo il potere al popolo è un’utopia ma questo non vuol dire che sia sbagliato pensarvi.
Saluti
“Infine, occorrerà spingere verso la nazionalizzazione dell’energia il cui unico proprietario deve essere il popolo” Tiziano Barbagallo
(così parlerebbe proprio quel noto personaggio, che per un po’ comandò l’Italia nel secolo scorso, quello del “qualche strada anche lui l’avrà costruita” o noto anche per aver nazzionalizzato (leggi anche rubato ai legittimi proprietari) un po’ tutto quello che gli capitò sotto mano, anche quell’altra industria di auto)
Ma lo hanno già fatto nel 1962 con l’istituzione dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (ENEL) cosa credevi? Prima, in Italia c’era più produttori di energia elettrica, quelli del boom. Il mercato è stato riaperto solo nel 1999, anche se ogni tanto si sente qualcuno che lamenta ancora una certa monopolizzazione dell’elettricità, chissà perché?
Scorie: A tutti i fisici chimici etc: spero lo sappiate che esiste una categoria di rifiuti elementali, tra cui il mercurio, che non emettono radiazioni e non decadono mai, restando altamente tossici per sempre. Che servono depositi anche per tali categorie di rifiuti e che tali depositi devono essere intrinsecamente sicuri, come quelli per i nucleari, e che tali depositi devono assolutamente evitare il ritorno della sostanza contenuta all’uomo, con la differenza che questi lo devono essere per l’eternità e non per due o trecento se non migliaia o milioni di anni.
Nucleare ultima: in Italia non si è riusciti in Campania a costruire la discarica delle bucce di banana, quindi di depositi di scorie radioattive non ne vedremo mai, ergo le centrali non si faranno mai. Continueremo a dire che il nucleare fa schifo, ma allo stesso tempo a comprarlo dalla Francia.
Il discorso del sig. Barbagallo è lungo ma sensato!! La ovvia controindicazione è che un partito del popolo x gestire l’energia non sarebbe mai “permesso” da chi gestisce il potere attualmente.
Per quanto riguarda il sig. Franco Crecca suggerisco delle semplici considerazioni dettate dal buon senso (dote che raramente ho potuto rilevare negli ingegneri!!):
– se sono nel dubbio che una cosa fa male NON LA FACCIO; ripeto NEL DUBBIO!!
– se anche UNA SOLA PERSONA si ammala causa le “scorie” è stato commesso un grave crimine; ripeto anche UNA SOLA PERSONA!!
Per chiarimenti magari potremmo chiedere ai residenti d Trino Vercellese o Montalto di Castro ecc ecc
Ma tanto in Francia le centrali già le hanno!!
Ci vuole umiltà ma anche rispetto per le persone ed il prossimo!!
una cosa è certa:
le ricerche sulla fusione vengono finanziate soprattutto perchè fanno comodo al potere militare..
i soldi con cui i miei colleghi impegnati nel campo vengono pagati sono soldi sporchi… di sangue…
meditate gente meditate…
RIPETO
da fisico nutro perplessità anche nei confronti dei reattori a fusione.
anche il processo di fusione come quello di fissione presenta caratteristiche intrinseche di instabilità e criticità. e le energie in gioco sono superiori alla fissione.
domanda:
anche le centrali a fusione, come quelle a fissione, saranno dei complessissimi e costosissimi “giocattolini” costruiti allo scopo di mantenere a bada una reazione nucleare che da luogo alle supernove e alle bombe atomiche?
se così fosse vorrei capire dove sta la sicurezza!
voi vi fidereste di centrali, come quelle a fissione, che non sono altro che costosissimi e complessisimi sistemi di controllo e sicurezza? che “mettono pezze” a probabili instabilità e criticità del processo (che vi ricordo è una pericolosissima reazione a catena)! e per di più mediante strumenti e strutture che sono continuamente messe ko dalle inevitabili e massiccie radiazioni emenate nel processo e che quindi necessitano un controllo ed una sostituzione ed una manutenzione pazzeschi!! vi fidereste del personale della centrale? uomini come tutti gli altri con tutta la loro capacità di fare cazzate come a chernobyl. ho solo molta pena del personale che fa un simile lavoro…
non esistono tecnologie sicure!! non esistono certezze nella scienza!! non esiste la sicurezza assoluta!! anzi la storia ci dice che la tecnologia servendo la logica del potere fa più danni che altro!
non so molto delle centrali a fusione. so solo che il problema delle scorie sarebbe mano ingente, ma non del tutto assente attenzione. qualcuno vuole rispondere alle mie perplessità? sono pericolose le centrali a fusione, al di là di tutti i crismi di sicurezza che possono inventarsi i mei colleghi?
sapete è meglio tagliargli le gambe in tempo a certe cose…
poi non mi dite che non lo sapevate…
vedete dalla storia non si impara mai: adesso molti miei colleghi si prostituiranno con il nucleare e la fusione perchè è un filone su cui si sta investendo, ergo arrivano soldi..
io spero che però prima si chiedano che conseguenze avrà questa loro scelta.
spero anche che la fusione sia davvero una soluzione sicura e con scarso impatto ambientale così siamo tutti più tranquilli e fiduciosi nel futuro.
Credo che Grillo sia un grande in quanto possiede il coraggio e la grinta di smascherare un sacco di fatti reali che altrimenti passerebbero inosservati.
Ma in quanto ad energia, mi dispiace ma condivido pienamente il giudizio dell’ingegnere meccanico che ha commentato in questo forum.
Le argomentazione portate infatti sono totalmente errate in quanto l’energia nucleare, pur avendo moltissimi costi in fatto di smantellamento, il risparmio durante il suo funzionamento è talmente grande che ne copre le spese.
La sicurezza nelle centrali nucleari moderne è altissima. Il reattore esploso a Chernobyl è esploso in quanto si trattava di macchinari obsoleti, nelle centrali nucleari moderne questo pericolo non esiste proprio! Le consiglierei di andarne a visitare una per chiarirsi le idee sul livello di serietà ed estrema sicurezza con cui vengono gestite!
E se non utilizziamo il nucleare, da dove la prendiamo l’energia per i nostri bisogni, superflui che siano?!
è da ipocriti pensare che da un giorno all’altro si possa trovare abbastanza energia per fronteggiare una futura mancanza di petrolio. Le previsioni più rosee auspicano un 25% di energia prodotta tramite fonti rinnovabili sul totale al massimo! E il resto?!
Il nucleare, per ora, in questo periodo di transizione tra fonti energetiche, rimane il miglior compromesso!
Caro Grillo,
ormai è chiaro che il futuro del pianeta è nelle mani di chi controlla e dispone dell’energia (nelle sue forme più disparate). Costoro, per il controllo dell’energia, stanno scatenando guerre, stanno intaccando concetti condivisi che pensavamo consolidati (libertà, giustizia, democrazia). Già, la democrazia. Spero sia chiaro a tutti che la democrazia è una creatura fragile, che si ammala facilmente se non la si cura. Diciamo che è un sistema termodinamico instabile e che ha bisogno di iniezioni energetiche per sopravvivere. Questo lo sanno i signori dell’energia e tendono a rendere tale sistema sempre più instabile perchè solo così possono governarlo meglio. La civiltà occidentale (che è diventata “la civiltà” tout court, al cui modello di sviluppo tutti, volenti o nolenti, kamikaze e ayatollah compresi, si adegueranno) ed il suo modello politico, detto democrazia, sono diventate creature energivore sempre più affamate. Ma questo succede perchè il popolo non controlla l’energia e lascia che siano personaggi senza scrupoli o i loro burattini a farlo, personaggi che non esitano ad ammazzare, sgozzare, abbattere torri gemelle e Budda di pietra, costruire muri, dichiarare guerre di religione, guerre nei golfi e tempeste nei deserti e tutto ciò per controllare l’energia. Il popolo, tutt’al più, può fare da sfondo alle parate militar-politico-religiose di costoro o, se si sta nel mondo “civile”, può anche fare marce contro la guerra e per la pace, ma poi continua a bruciare energia, creando le premesse per una guerra infinita per il di lei controllo. Allora che fare? Direi che chi non vuole subire il ricatto dei signori dell’energia (rieccoli col loro nucleare pulito e con l’idrogeno che, per farlo, ti inquinano ma mica te lo dicono, ecc.) deve togliergliene il controllo e restituirlo al popolo. Come? Ammesso che le rivoluzioni sono soluzioni piuttosto rapide ai problemi socio-economici ma spesso prendono una piega diversa dalle buone intenzioni iniziali, una soluzione meno traumatica potrebbe essere la creazione di un partito per l’energia al popolo, un partito a rete che si formi in tutte le città con lo scopo concreto di stimolare da subito i cittadini a usare fonti di energia rinnovabili e a basso costo ed a premiare il risparmio energetico. Nel contempo farà pressione sui politici locali e poi nazionali, anche con azioni dimostrative forti, perché prendano provvedimenti concreti su queste tematiche. Infine, occorrerà spingere verso la nazionalizzazione dell’energia il cui unico proprietario deve essere il popolo. E’ utopia? Può darsi, ma la guerra per l’energia è ancora agli inizi e non conviene restare alla finestra, anche perché si porterà dietro la guerra per un altro bene in via di privatizzazione: l’acqua (solo chi avrà disponibilità di energia potrà trovarsi l’acqua necessaria).
Chiedo scusa per la lunghezza. Sono gradite critiche costruttive da parte di tutti.
P.S. Mi permetto di suggerire il nome di Beppe Grillo come Coordinatore nazionale di un siffatto partito.
E’ davvero triste leggere le parole di un tale ignorante in materia… i tuoi “non è vero” sono ingenui e irrealistici, io sono uno studente di ingegneria meccanica indirizzo energia in fase “terminale” (mi manca solo la tesi e un paio di esami non del ramo energetico. Credimi, con tutto il rispetto di cui sono capace: ti sbagli di grosso sia sui costi che sulla pericolosità, e ti consiglio un po’ di umiltà: io ho studiato (e duramente!) per 7 (diconsi sette) lunghi anni per arrivare a capire qualcosa (qualcosina?) di energia, sia dal punto di vista tecnico che economico; tu in base a che conoscenze parli? Umiltà! Tu sei un bravo attore, un eccellente comico. Dopo che avrai studiato energetica, fisica, economia per lunghi anni potremo confrontarci seriamente su questo. Prima no. Ti assicuro che non stai rendendo un buon servizio al mondo, diffondendo falsità grazie alla tua verve a alle tue indubbie doti di uomo di spettacolo, ma stai inquinando l’opinione della gente con delle falsità. Ti chiedo come favore di fermarti a pensare se davvero è possibile che di energia ne capisca più tu di chi ci ha speso una vita, o anche solo “qualche” anno come me.
Un piccolo reminder: perchè non ti informi riguardo il reattore nucleare a FUSIONE che stanno per fare in Francia? Quello sarà davvero totalmente pulito e non rischioso, dato che non userà uranio come combustibile, ma presumibilmente idrogeno, producendo elio come scarto.
Ti saluto, e ricorda: umiltà!
Con tutto il rispetto che ho nei confronti del signor Grillo mi spiace leggere simili dichiarazioni, altamente fuorvianti, superficiali e mal argomentate, che si contestualizzano perfettamente nella nostra concezione nazionale e popolare di politica energetica per la felicità di molti petrolieri(o produttori di combustibili fossili in generale). Quello del nucleare non è un argomento che può essere trattato in poche righe, condito da una tabella e da qualche “non è”, a meno che non si preferisca proseguire lungo la tanto cara via dell’ignoranza parlando di soluzioni fantastiche quali l’energia solare o il vettore idrogeno, tanto amate dalla gente. Un saluto a tutti
Senti na cosa pagliaccio,
lo sai cosa c’è scritto fra le righe del tuo post? Che se non fanno centrali nucleari i cinesi bruceranno carbone metano e petrolio.
La domanda è semplice, da quiz televisivo, scegli la busta uno o scegli la busta due?
La uno o la due imbecille?
E’ semplice, la uno o la due?
LA UNO O LA DUE???
o vuoi mandare qualcuno della tua setta a togliere le lucine dai citofoni o i led dai videoregistratori
http://www.insc.anl.gov/pwrmaps/map/france.php
Non ce l’ho fatta a leggermi tutti i commenti, anche se noto che la ridondanza dei contrari è molto forte. Personalmente non me ne frega niente.
I fatti: In Francia l’elettricità costa 3 volte di meno. La Francia ha più di 100 centrali nucleari. mappa
come si può vedere sulla mappa delle centrali di potenza francesi, vicino all’Italia ci sono circa 4 siti, con 4 centrali circa ciascuno. Di quei 4 siti, scegliete 4 centrali, ecco quelle 4 lavorano solo per l’Italia. Per concludere, siamo solo degli ipocriti del cazzo. Secondariamente, la Svizzera importa un 20% di energia nucleare dalla Francia, e la Svizzera esporta un altro 20% di energia elettrica all’Italia. Le linee di trasporto elettriche costano. Nel mezzogiorno, la fornitura di energia elettrica è molto più scarsa che al nord, l’Italia è lunga più o meno 3000km. Intanto proprio oggi sentivo al tg che il gas aumenterà del 17%, anche se ci sono riserve di gas in Italia noi lo importiamo anche dalla Libia perché non siamo autosufficienti. Mentre mi pare che il petrolio sia sui 60$ in continua ascesa verso l’alto.
Intanto si continuano futili discorsi su energie inesistenti che ricordano tanto i discorsi della pentola piena d’oro nel mezzo del bosco che c’è ma nessuno ancora ha ttrovato. Visto che tutti sono così bravi a parlare, metteteveli i pannelli solari sul tetto, li potete comprare pure su internet, fate un investimento per i vostri figli e il vostro futuro invece di chiedere a tutti gli altri di accettare le vostre pretese ideoligiche ipocrite di non usare il nucleare. Il vento c’è? Costruitevelo il vostro mulino, che nessuno si opporrà. Solo per le centrali nucleari esiste il divieto per le altre no. Se avete soldi da investire, investiteli, formate una società e costruitevi la vostra centrale eolica o a sfruttamento delle correnti marine, che poi rivenderete con ottimi guadagni (girando un po’ di link postati, l’energia prodotta così costa meno dell’aria), ma non chiedete a tutti gli altri, di fare quello che pare a voi. Grazie.
CI RISIAMO, MA TANTO LO SAPEVO!
ma perchè non fanno delle macchine per le palestre con la dinamo attaccata…..c’è un sacco di energia in giro e noi invece di sfruttarla consumiamo altra energia per difenderci dalla prima…(vedi il sole cocente di questi giorni combattuto con l’aria condizionata invece che raccolto e immagazzinato, vedi le onde del mare temute e combattute con giganteschi muraglioni..ecc..ecc)
E’ ormai assodato che la “fissione” nucleare ha un sacco di controindicazioni, ma proprio questa mattina leggevo sulla Repubblica di un progetto Francese che prevede la creazione di un super reattore a “Fusione” che in teoria dovrebbe risolvere i problemi legati alle scorie, alla pericolosità delle radiazioni in caso di incidente e tante belle altre cose …. ma mi chiedo, non è forse meglio sfruttare le fonti rinnovabili di energia? Per quale motivo bisogna investire un sacco di miliardi di Euro quando potenzialmente possiamo avere energia a basso costo e praticamente senza limiti.
… qualcuno mi sa rispondere?
Grazie e ciao
x Raging Mad:
Aggiungiamo pure che bisognerebbe favorire l’acquisto e la produzione di elettrodomestici di classe A, (che consumano meno degli altri), rottamando quelli vecchi che inquinano e consumano molta piu’ corrente. Insomma sono d’accordo che risparmiare energia e’ il modo piu’ veloce ed efficace per diminuire l’inquinamento (il tutto in un’ottica non da ritorno al medioevo). Aumentare la produzione di energia con le centrali atomiche in Italia mi sembra l’ultima delle soluzioni possibili praticabili ed accettabili.
fatevi un giro a ‘sto link e fatemi sapere….
http://www.spazioambiente.com/enea/Enea%20News%20solare%201.html
ecco signor martini un sito approfondito sui pannelli solari.
non mi pare ci sia nulla che impedisca la difusione l’abbattimento dei costi e il miglioramento di tali tecnologie se non la stupidità umana…
http://www.energoclub.it/a%20solarebis.htm
interessante articolo sul solare.
http://novimpresa.area.trieste.it/novimpresa/progetti05_89.htm
Egr. Sig. Ruffatti,
in quanto “esperto” sarà subito messo a tacere perchè ritenuto di parte. Cosa si può pretendere da un paese dove la cultura antiscientifica ha sempre predominato: diffidenza verso l’ignoto non a causa di lecite paure ma perchè non desiderosi di capire e conentrarsi sui problemi, risultati subito e con pochi sforzi!
Però poi vogliono tenere accesi in casa: TV, lettore DVD, lettore MP3, PC, lavastoviglie, lavatrice, radio, luci in ogni stanza, frigorifero, condozionatori, e chi più ne ha più ne metta.
Volete non inquinare e vivere in un mondo migliore?
Meno menefreghismo, risparmiate acqua ed energia!
O consumate e quindi vi ingegnate a produrre più energia (e a volere più ricerca) o risparmiate e dimostrate che non c’è bisogno di inquinare oltre. Attenti, o faremo la fine dell’asino di Buridano!
P.S.
Attenti con idrogeno e silicio. Fate ragionamenti troppo semplicistici. Ha senso ricorrere alla tecnologia che ti fa risparmiare x ma che costa x volte?
Esempio: uso 1 g l’idrogeno e risparmio x, per risparmiare x ho dovuto spendere tante volte x produrre 1g di idrogeno. Dov’è la convenienza?
E l’impatto ambientale degli impianti per la sua produzione…
Come al solito il giochino funziona perchè c’è lo stato di mezzo…
x massimiliano montelatici
parole di saggezza caro signore!
lei ha colto il succo del discorso!!
Per Andrea Marzo PS2: dicono che si diventa ciechi!!
ben detto IGOR SCICCHITANO!!!
A tutti i “paladini” del nucleare (appartenenti alla categoria “saputelli”):
A) Siete i soliti italiani tipici della serie: “Viva la patente a punti basta che i punti non li tolgano a me!!” In Francia le centrali nucleari….bla bla.
Sempre pronti a scopiazzare dagli altri paesi le (poche) cazzate che fanno. Le cose buone (tipo l’efficienza nel combattere l’evasione fiscale) mai mi raccomando!!
B) Sì costruiamo centrali nucleari a tutto spiano!! Però non davanti casa di noi paladini!! E le scorie possibilmente mandiamole in Sardegna, comunque lontano da noi paladini!!
‘Ngulo al nucleare!!
PS: Andrea Marzo mi pari un po’ troppo “convinto”!! Calmati che non fa bene fare certe cose!!
FATTI NON PAROLE
ciò che affermo sul nucleare è assolutamente comprovato dai miei studi in materia.
ma se non vi basta vi do dei fatti.
nel mare della mia regione si sa con certezza che sono stati illegalmente gettati ingenti quantità di rifiuti tossici e radioattivi.
mafia ci cova….
ultimamente so di un processo aperto sul caso di barche affondate al largo piene di rifiuti.
la cosa è stata scoperta dalle case assicuratrici delle navi… mi ricorda la storia degli intoccabili e di al capone: sconfitto da un azione fiscale…
che mondo…
se parlate ancora a favore del nucleare che vi venga un colpo!!!!!
🙂
x matteo martini
non riesco al momento a trovare sulla rete un sito che illustri le caratteristiche costruttive dei pannelli. continuerò la ricerca.
però leggo che con una spesa pari a quella di un utilitaria una famiglia media può tagliare il costo di 23-30 anni di bolletta elettrica!
e non solo! senza inquinare! dunque è anche un gesto di rispetto ambientale e sociale e per la propria salute!! un investimento sul futuro dei propri figli!
cioè già così i pannelli convengono eccome!
soprattutto al sud, dove sto io dove abbiamo il sole 365 giorni all’anno!!!
altro che germania o svezia!!!
e invece non se ne vede manco uno sui tetti!
come vedi è una questione di dare valore..a certi valori…
la gente spende fior di quatrini per esibire davanti agli amici la propria auto fiammante ma non per i pannelli….
recentemente ho fatto richiesta per un finanziamento che mi aiuti nell’acquisto di pannelli fotovoltaici; mi finanziano, se la cosa va in porto, fino al 70% se non erro; e mi sembra che siano le banche a finanziare; è mio fratello che se ne occupa, debbo informarmi meglio.
lo sapevate? queste cose non si sanno mai, sono stato fortunato… ma che mondo…
e lo stato (cioè noi) che fa? dorme?
chi dorme non piglia pesci…
O.T.
Dal sito la repubblica:
http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/economia/prezzi9/aumentiluglio/aumentiluglio.html
leggo:
……………
E’ la stessa Authority a indicare nel caro-greggio la causa dell’aumento delle tariffe del gas, che si verifica, si legge nel comunicato, “in conseguenza dei prolungati rialzi del petrolio e degli altri combustibili ai quali è attualmente indicizzato il valore tariffario della materia prima gas”.
……………..
ma porca p******a il gas non doveva svincolarci dal petrolio. Aumenta il petrolio ed allora aumenta il gas? …mi sembra solo speculazione e basta!!!!
Qualcuno mi puo’ spiegare (non DESCRIVERE MA SPIEGARE) perche’ accade?
Grazie
Caro Grillo,
vedo che ha aperto ancora il dibattito sul nucleare e, purtroppo, ha di nuovo scatenato una ridda di chiacchiere, con pochi casi di persone che sanno qualcosa, ma che vengono zittiti da molti trincia-giudizi-che-parlano-perchè-l’ha detto-qualcuno. (in effetti non avendo nessun dato certo, si lasciano prendere da odio o amore viscerali per questa o quella scelta.
Le proporrei di chiamare esperti di sua fiducia, che inquadrino bene i problemi (con numeri e cifre), per fare davvero un servizio alla comunità informandoli bene. Lei ne ha certamente le capacità, i mezzi, il seguito della gente che la vorrebbe addirittura Presidente del Consiglio (sono d’accordo!, perchè quello che abbiamo fa solo enormi danni alla nazione e enormi guadagni per le sue aziende).
Mi sono già espresso su un suo blog precedente su un concetto, che non ripeto in dettaglio, ma che sostanzialmente è questo:
Per parlare di un problema come quello di cui stiamo parlando bisogna conoscerne:
– il tipo
– le dimensioni (con delle cifre: le parola enorme, pericolosissimo, poco, scarso, ecc. ecc. non hanno significato)
– gli impatti (compresa la severità, la probabilità di accadimento, la vastità degli effetti)
– poi, ma molto poi, i costi
Poi analizzato il problema, se si vogliono tentare le soluzioni, anche queste vanno misurate: eolico, fotovoltaico, fuel cell, ecc. ecc..
(Ricordo il caso di un blogger che riportava l’esperienza di un sito in Svizzera che bruciava legna in centrale, che in un anno risparmiava un treno lungo 20 KM di petrolio!
gli ho fatto i conti e quel petrolio bastava per far andare 17 giorni una solo gruppo, ce ne sono di solito 4, di una delle 60 centrali termoelettriche che ci sono in italia).
In tutto il blog non ho visto nessuno che dava numeri sui rifiuti prodotti da queste centrali.
Mi è piaciuto, ad es Marco Dalma che , andato in gita scolastica a Vado Ligure, si è bevuto la propoganda del gesso che eviterebbe totalmente le emissioni di una central a carbone.
Ripeto per lui e per tanti altri i seguenti numeri, tratti da un vademecum Ansaldo (che costruiva le centrali, a sua volta tratto da un vademecun ENEL degli anni ’80)
Un gruppo (a carbone o petrolio è lo stesso)da 660 Mw produce ogni ora, dico ogni ora e in un giorno ci sono 24 ore!:
3040 tonnellate di fumi
30 tonn di ceneri (caso del carbone)
I fumi sono composti da:
71,54% in peso di Azoto
19,62% di Anidride carbonica (596 tonnellate)
4,96% di ossigeno (meno male!)
3,76% di acqua (114 tonnellate)
0,12% di anidride solforosa (3,65 tonnellate)
0,026% di ossidi complessi di Azoto (i famosi NOx) (790 chilogrammi= bastano pochi milligrammi inalati per sentirsi male)
La SO2 viene abbattuata negli abbattitori che utilizzano roccia calcarea e ne viene fuori gesso, una decina di tonnellate all’ora =dove la mettono???, le 30 t/h di ceneri (dove c’è dentro di tutto!) dove le mettono???. Ripeto fino alla noia = ogni ora, e subito non tra due anni!
Chiedo all’Enel di aggiornare questi miei dati (ma attenti!, non sono in gita scolastica!: sono uno che le vostre centrali le ha costruite per una mezza vita!)
Volevo dire agli amici chiacchieranti
di rispondere a MAX Pavani, (17:41 del 27/6).
La realtà è che purtroppo queste 60 centrali a carbone e petrolio continuano ad emettere milioni di tonnellate di gas ed inquinanti che fanno migliaia di morti all’anno per malattie le più disparate (soprattutto all’apparato respiratorio)che non vanno a finire sui giornali o nei blog!, e, soprattutto, non ne viene censito il numero da nessuno!!
Volevo dire a Mark Zecca, che stigmatizza la capacità di noi italiani di far funzionare una centrale (nucleare) che: Three miles island era in mano ad Americani, Sellafield, in mano a Inglesi, Icmesa di Seveso e Bhopal in india erano in mano dei criminali Svizzeri.= non buttiamoci giù!
Gli americani, dopo averci venduto il progetto di Caorso, sono venuti da noi per copiare il nostro progetto rifatto di Montalto di Castro, perchè lo avevano considerato nettamente migliore del loro, per sicurezza e genialità delle soluzioni tecniche, pensate per risolvere alcuni problemi del loro progetto, in alcuni punti maldestro!
Katya Madio cita un ricercatore (Mario Tozzi) del CNR, che liquida con tre o quattro righette l’assenza di inquinanti delle centrali nucleari: gli dedico i numeri che ho pubblicato sopra!
A Pietro Sannino, che parlava di centrali che scoppiano (salvo la pazzia di Chernobil= un regime di straccioni come nella Povera URSS può portare a questi disastri ecologici, ma se guardiamo cosa fanno le multinazionali tutti i giorni, chernobyl è un raffreddore!) vorrei dire che una centrale nucleare non può semplicemente scoppiare: tutte, dico tutte, quelle che conosco sono subcritiche, anche quelle a tecnologia canadese CANDU, che sono fatte per produrre plutonio per scopi bellici!
Scusate la prolissità,
non dite che sono un nuclearista (come già detto in un altro blog), ma ripeto cio che possiamo fare veramente: molto e subito = risparmiare energia!.
La vera fonte energetica disponibile da subito e gratis!! è il risparmio: stiamo parlando del 20% dell’energia che consumiamo!.
Cominciamo a spegnere le luci delle vetrine, dopo una certa ora: tanto nessuno le guarda più! (come fatto, con successo, nell’ ultima crisi energetica)e vedrete che nessuno parlerà più di black-out.
Spegnamo gli appaerecchi in stand by (la lucetta rossa del televisore, del CD player, ecc.).
Se solo spegnessimo le lucette rosse daremmo gratis la corrente ad una città come Verona o Catania.
Togliamo il famigerato caricatore del telefonino dalla presa di corrente, quando abbiamo finito la carica! (e non usiamo il telefonino per dire ” ‘ndo siete, che fate, ‘ndo annate?”, come dicevano i protagonisti di un arguto e piacevolissimo film di Verdone).
cordiali saluti
Paolo Ruffatti
X Andrea Viciani
“Tutti puntano il dito contro il nucleare, ma come mai nessuno e’ andato a votare SI al referendum sugli elettrodotti? Sicuramente non avrete un centrale nuclare attiva vicino a casa, ma non potete impedire che vi piazzino un traliccio dell’altatensione in giardino.”
Rispondo con una provocazione a quest’ottima osservazione: perchè all’italiano che vive nell’appartamentino in città non frega nulla di quello che succede all’italiano che vive lontano da lui.
Egoismo e stupidità che verrà ripagata con la stessa moneta… spero.
Concordo con Beppe per tutto quello che dice riguardo le centrali che producono energia elettrica mediante la FISSIONE nucleare. Secondo il quotidiano La Repubblica (http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/scienza_e_tecnologia/reattore/reattore/reattore.html) in Francia verrà costruita una centrale sperimentale che utilizzerà un reattore a FUSIONE nucleare. Energia pulita, gente, senza (forze) scorie di nessun tipo.
x matteo martini
innanzitutto grazie per la risposta e il dialogo civile!
mi chiedo come fai a dire che non vengono boicottate!
guarda che non intendo per forza azioni occulte e illegali!!
basta anche solo muoversi fra le maglie del sistema con la concorrenza sleale ( cioè il più forte detta legge), chiudere alcuni sbocchi del mercato, tirare acqua al proprio mulino etc etc.
cosa facilissima per i magnati del petrolio e per gli industriali e i governi al loro seguito.
già destinare pochi spiccioli a tali ricerche o non prenderle in considerazione adeguata è un boicotaggio!
lo sai che negli anni passati un tizio in italia aveva scoperto come aumentare il rendimento dei pannelli solari? tu ne hai sentito parlare?
anche se fosse stato un tentativo fallito, queste cose vengono accolte a priori con scetticismo e insufficienza e non gli si da la giusta importanza.
dovremmo tutti pendere dai risultati di tali ricerche, aspettarle come manna dal cielo!!!
è chiaro che ogni cosa ha un costo intrinseco che dipende dalle risorse che utilizza e dal lavoro necessario per costruirla. ora mi informerò meglio sui pannelli.
però ti faccio osservare che il costo delle materie prime e del lavoro è spesso e volentieri deciso dal mercato in base ai prorpi capricci…
eh già la nostra è un economia che non guarda molto al valore intrinseco della cose ma più che altro al valore aggiunto….
insomma alla fine è una questione di quanto siamo disposti a far valere una tecnologia come quella dei pannelli, che importanza e priorità gli diamo.
alla fine è una questione di distribuzione di valori e ricchezze: fin quando chi ha i mezzi di produzione e i capitali non darà valore e osteggierà la ricerca di fonti alternative le cose non potranno cambiare.
X luca frangella
Nel mio post iniziale volevo solo mettere in luce il fatto che molta gente da’ dei commenti/giudizi su cose che conosce solo per sentito dire, avrai letto anche te i commenti sulla fusione fredda….
Io non voglio dire che il nucleare e’ bello (mai detto) dico solo che ci sono tante altre cose dannose di cui la gente non si preoccupa.
Poi per quanto riguarda il discorso su Chernobyl, non e’ vero che l’addetto era ubriaco, ho letto il report ufficiale sul disatro, e l’incidente e’ avvenuto perche’ hanno sistematicamente ignorato tutti gli allarmi che si presentavano durante l’esperimenento che stavano facendo (sono arrivati anche a spengerli visto che gli davano noia…).
Rimaniamo in tema energia.
Nella mia azienda (come nella maggior parte delle grosse aziende) c’è un mucchio di gente che viene vestita con camicia lunga, giacca e cravatta. La conseguenza è che i condizionatori vanno a manetta per raffreddare le ascelle ben coperte di questi individui.
Io vengo al lavoro coi pantaloni a 3/4 e i sandali… e la cosa buffa è che LORO guardano storto me, sostenendo che il loro abbigliamento è necessario per mantenere una buona immagine coi clienti.
Ma che immagine si può avere di uno che con 36 gradi si veste pesante per far bella figura e poi boccheggia dal caldo tenendo al massimo il condizionatore?
E come se non bastasse aggiungono “Guarda che se dipendesse da me anche io mi metterei in ciabatte e canottiera”… quindi subordinazione totale alle più superficiali regole sociali, anche contro la propria volontà, e soprattutto con la più totale indifferenza per lo spreco energetico.
Fateci caso, la maggior parte di quelli che consigliano di ridurre l’uso di condizionatori si veste in giacca e cravatta pure a luglio!
Ma del resto siamo, fra tutte, la specie più intelligente del pianeta, a chi, se non a noi, va il diritto di sfasciarlo?
x andrea viciani
io sono laureato in fisica e quello che ho detto sul nucleare l’ho detto con cognizione di causa.
se stai studiando sai benissimo che i processi nucleari di fissione e fusione sono caratterizzati da INSTABILITa’ E CRITICITA’, caratteristiche intrinseche e imprescindibili.
un reattore nucleare non è nient’altro che un complessissimo e costosissimo (anche in termini di manodopera umana oltre che di elettronica) apparato che è stato proggettato con la pretesa di tenere a bada e sotto controllo una REAZIONE NUCLEARE A CATENA COME QUELLA DELLE BOMBE ATOMICHE: follia!!
e sulla rete trovi pure i siti che simulano un instabilità del sistema e come le moderne centrali vi pongono rimedio: E’ QUESTA LA SICUREZZA DELLE CENTRALI… CAPITE? METTERE PEZZE….
le radiazioni generate da un normale funzionamento di una centrale costringono ad una manutenzione (leggi sostituzione) continua e costosissima dell’elettronica di controllo e della struttura.
la sorveglianza deve essere ultrarigida, guai a sgarrare.
è disumano sotto tutti i punti di vista!!!
sapete perchè chernobyl è stato quel che è stato: perchè il responsabile della centrale quel giorno era ubriaco e ha mosso qualche leva di troppo per sperimentare un livello di produzione vicino a quello di criticità! il bello che questa spiegazione la danno gli stessi colleghi nuclearisti (con le mani in pasta appunto) per difendere la loro tecnologia!!
la tecnologia è sicura è stato un errore umano, dicono!!
e certo io ho scritto fesso sulla fronte che do adito ad una tecnologia che a causa di un banale errore umano (tipo spostare un pò di leve un pò più del solito) può fare enormi e irreparabili danni!!!
e poi non esistono tecnologie sicure!
fortuna che ci sono gli hacker a dimostrarlo.. 🙂
basta con questa fede cieca nella tecnologia e nella scienza!!
non è religione!!
il progresso.. il progresso..
ma quale progresso!! che cos’è?? è una cosa che si mangia? non capisco il significato di tale parola!!!
e quello di chernobyl non è stato l’unico incidente! il fatto che certe notizie non vengano divulgate non vuol dire che certi fatti non accadano.
e sai bene quanto siano pericolose e ingestibili le scorie radoattive.
e poi nucleare = guerra = potere militare. per questo è nato e per questo ritorna sempre alla carica….
per cui cari colleghi abbiate la coscienza di togliere le mani dalla pasta in cui l’avete infilate e dedicatevi alla ricerca di fonti alternative se proprio volete fare i ricercatori in questo mondo dominato dai signori dell’economia e della guerra.
altrimenti vi consiglio caldamente di cambiare mestiere: andate a coltivarvi un orticello, è più salutare per voi e per noi tutti.
Gentile Sig. Dal Forno,
uso un nick come dice lei “fasullo” perchè già in passato ho espresso la mia opinione e gente esattamente come Lei mi ha reso impossibile l’uso della posta elettronica. Per motivi di sicurezza personale preferisco non essere tracciabile da persone come Lei.
Dalla rabbia (non aggressività, badi bene) con cui scrivo evinco che se non lavora per la Fiat (badi bene la Holding non Auto, forse non ha capito) lo fa’ per una Sua società satellite.
Se lavorasse per un’altra casa automobilistica sarebbe più sereno…forse.
Se legge quello che ha scritto il Sig. Viciani si renderà conto di come devono essere affrontati i problemi. Con la materia grigia e non con quella marrone (e qui evito facili allusioni ai Suoi interventi).
Mi scusi ma che differenza c’è tra pescare un pesce che non può mangiare e non pescarlo affatto? E poi ancora una volta Lei dimostra la Sua non conoscenza. In alcune zone d’Italia, causa la loro origine vulcanica, il fondo radioattivo è paragonabile a quello di diverse attività condotte a livello industriale. Forse lei ci abita pure in quelle zone…
Lei ha davvero le idee confuse.
E’ come chi ha paura di volare e fa’ la milano-bologna oppure la bologna-firenze due volte al giorno. Praticamente resterà certamente secco nei prossimi 3-5 anni.
Ripeto, l’informazione è manipolata. In Russia in effetti l’incidente è avvenuto per errore umano, disattivando volontariamente tutti i sistemi di sicurezza. E poi quella classe di reattori è di quella detta “intrinsicamente instabile”, lo scopo primario non era certo quello di produrre energia elettrica.
Tornando a quello che dice il Sig. Vinciani, hanno bloccato tutti i finanziamenti per studiare tecnologie legate alla fissione, fusione calda e fredda, reattori sotto-critici che possono “bruciare” le scorie e sistemi di stoccaggio innovativi. Forse non sa’ che in Gabon trovarono una centrale nucleare naturale…
La lobby del petrolio è troppo forte, e Lei lo sa bene visto che lavora nel settore auto: quante scoperte ingegneristiche che potevano far risparmiare carburante sono state nascoste per anni?
Spero che abiti in Piemonte o nel nord-est così può andare a vedere una centrale dal vivo…
Le dico un’altra cosa e poi non Le risponderò più: quando ci fu il disastro da Lei citato i produttori agricoli portavano in vari laboratori intere cassette di ortaggi e prodotti caseari per vedere se erano commestibili. Bastava sciacquare le verdure con acqua corrente e saturare la tiroide con iodio in compresse. Tutto questo non fu detto. Tantissimi specularono sia sul nucleare (a favore delle Sette Sorelle) che sul mercato ortofrutticolo.
Se sapesse quello che mangia…
Ha mai visto le superpetroliere lavare le proprie cisterne nel nostro mediterraneo?
E il suo meccanico scaricare il suo olio motore nello scarico del lavandino?
Vado avanti?
P.S.
Dimenticavo, nessuno ha detto che quando la combustione non avviene correttamente si produce diossina. Si, proprio quella di Seveso.
X anna paolin
Hai perfettamente ragione, se esplode una centrale ad idrogeno a roma tu che stai a milano non dovresti risentirne, ma se come e’ in progetto, voglio utilizzare l’idrogeno liquido come combustibile per le macchine, la tua macchinina targata MI e il benzinaio sotto casa tua possono esplodere…
X andrea viciani….
solo una domanda (chiaramente fatta da una che non se ne intende)…..
ma se scoppia un impianto ad idrogeno ad esempio a roma…..ed io stò a milano……
che pericolo c’è che io possa morire x effetti di radioattività????
gradita una risposta :o)
ANNA
Per Luca Frangella:
x matteo martini
mi scocciano sempre la tua maleducazione e i tuoi modi poco civili ma stavolta ti rispondo, visto che non hai ecceduto.
MM
Potevi fare a meno se ti costa tanto..
Per Luca Frangella:
l’athlon che tu dici fra un pò costerà pochissimo…. come tutti i nuovi ritrovati elettronici è questione di mercato, di diffusione e di scelte…
MM
Mah!
Tutti i chip ( che si aggirano sul cm quadrato di area ) costano dai 200 dollari in su.
Tieni conto che per ricavare GROSSO MODO un KW picco di corrente ci vuole un metro quadro di area di silicio, fai un po` di conti.
Comunque i pannelli per quanto costosi costano meno dei chip ovviamente
Per Luca Frangella:
all’inizio vengono prodotti in pochi esemplari quindi non in serie o a regime di produzione, ci sono dei costi iniziali di proggettazione, bisogna tastare il mercato, la domanda potrebbe essere poca, ci sono i rischi dell’investimento, si vuole recuperare l’investimento, pagare i proggettisti, non si vuole subito rendere vecchi i precedenti processori altrimenti non vendono più, ci marciano di sopra ovviamente: non esauriscono subito il filone ma negli anni fanno uscire tutta una serie di modelli ognuno sempre con una miglioria in più etc. etc. ma poi a brevissimo il prezzo cala vertiginosamente.
MM
Sta calando anche quello dei pannelli, ma vatti comunque a vedere quanto costano e di quanto stanno calando
Per Luca Frangella:
se no perchè una playstation2 all’inizio costa 600 euro ma dopo due anni te la regalano…
MM
Ho capito, ma ti rendi conto che 1 cm quadro e` 1000 volte in meno di un metro quacro? E che con un m2 si ricava rosso modo un KW.
Per fortuna i pannelli costano meno dei chip altrimenti non esisterebbero proprio
Per Luca Frangella:
e perchè non fanno una tastiera elettronica con suoni stupefacenti per tutti gli utilizzi e invece ci sono in vendita tastiere a caro prezzo con utilizzi sempre parziali e suoni non tutti di buon livello? eppure la tecnologia, il materiale e la fattura sono gli stessi dei computer. il campionamento digitale ormai è roba da bambini.
semplice: essendo un bene poco diffuso e con un certo target di utenti, si mantengono guardinghi per trarre più guadagni a lungo termine e mantenerli alti: ogni anno esce un modello nuovo e superiore, se vuoi un organo più che un piano devi differenziare l’acquisto, etc, etc,
MM
Luca, ti chiedo solo di andare a controllare i prezzi dei pannelli poi ne riparliamo
Per Luca Frangella:
per i pannelli è anche questione di mercato: falli entrare in produzione in serie a larga diffusione e poi vediamo quanto costano…
MM
I prezzi stanno gia` diminuendo
Per Luca Frangella:
per il momento dovrebbero essere incentivati da iniziative statali: perchè non lo si fa?
MM
Anche dove sono incentivati ( Germania ), comunqque la % di energia ricavata del solare e` risibile
Per Luca Frangella:
la tecnologia e i mezzi di produzione con cui si costruiscono i componenti elettronici sono gli stessi da decenni: non è una questione di risorse usate per quel dato componente, nè della quantità di lavoro spesa. mercato…..
i pannelli non fanno eccezzione: qualsiasi processo particolare di produzione essi richiedano , il loro prezzo astronomico non è giustificato, se non da un mercato insulso ed egoistico e protezionistico nei confronti del petrolio e delle fonti tradizionali.
MM
Ho capito ma questo e` valido FINO A UN CERTO PUNTO!!
Perche` non mi compro un` auto a 10 euro?
E` fatta in serie come i chip e i pannelli
Per Luca Frangella:
comunque mi informerò su come vengono costruiti.
anche se fosse come dici tu, ti ricordo che esiste sempre la ricerca e la possibilità di approntare nuove e migliori tecnologie per ricavare energia dal sole (rubbia docet).
ma gli investimenti per questo tipo di ricerca sono insulsi; anzi tali tecnologie vengono puntualmente boicottate. il mercato…
MM
Non credere che vengano boicottate.
x luca frangella
anch’io non rispondo a quell’altro 🙂 ma finisco il tuo discorso sui processori.
i processori vengono creati, tutti assieme, su dei wafer di silicio, poi passano il quality test e li decidono se sarà l’athlon ultimo modello a 2,4 ghz o a causa di un difettuccio di fabbricazione restera un athlon penultimo modello a 2,2 ghz.
in piu tanti il test non lo passano e vengono buttati, aumentando i costi.
aggiungerei che per l’atlhon fx paghi l'”emotion value” cioé il fatto che puoi andare in giro a fare lo sborone con i tuoi amici.
ciao
Caro Beppe
Ho letto molti commenti in seguito a questa tua invettiva contro il nucleare e
quello che mi risulta e’ che, come sempre accade in Italia, la gente esprime dei giudizi su argomenti che non conosce o di cui ha semplicemente visto un servizio in televisione tra un pubblicita’ e l’altra.
Considerando che i miei studi universitari mi hanno portato ad imbattermi in problemi come radioattivita’ e centrali nucleari (non si direbbe, ma sto per laurearmi in fisica), vorrei poter dire la mia.
E’ vero che i reattori attuali producono scorie e sono pericolosi, ma come mai nessuno si e’ interessato alla svilippo dei, cosi’ detti, reattori ibridi ideati da Rubbia che, oltre ad essere sicuri da un punto di vista di possibili esplosioni, potrebbero essere in grado di smaltire le scorie?
Vi siete mai chiesti come mai nei reattori si utilizza proprio U235? La risposta e’ molto semplice, tra i sottoprodotti ci sono elementi come Pu239 utili per costriure le bombe atomiche.
Vi siete mai chiesti come mai la centrale di Chernobyl esplose? La risposta e’ molto semplice, hanno provato a fare un esperimento sulle possibilita’ di funzionamento in situazione critica, e violando tutti i protocolli di sicurezza hanno fatto si che il nocciolo fondesse.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’idrogeno come combustibile, forse sono in pochi a sapere che e’ in materiale altamente esplosivo.
Concludo dicendo che non voglio promuovere il nucleare, voglio solo farvi notare che la gente comune non sa assolutamente niente su questo argomento, conosce solo cio’ che le lobby del petrolio etc. vogliano far sapere.
PS
Tutti puntano il dito contro il nucleare, ma come mai nessuno e’ andato a votare SI al referendum sugli elettrodotti? Sicuramente non avrete un centrale nuclare attiva vicino a casa, ma non potete impedire che vi piazzino un traliccio dell’altatensione in giardino.
prima cosa non lavoro alla fiat e non lo considero unmotivo di cui vergognarsi.
scrivo male?è un blog non un compito in classe, e sono libero di esprimere la mia opizione, mentre non sei tenuto a criticare la forma di ciò che dico ,ma la sostanza.
ho conosciuto molti sapientoni come te, intellettuali si, ma nella vita di tutti i giorni erano dei poveri stronzi senza criterio.
Se salta una centrale, il pesce non peschi proprio professore.
x matteo martini
mi scocciano sempre la tua maleducazione e i tuoi modi poco civili ma stavolta ti rispondo, visto che non hai ecceduto.
l’athlon che tu dici fra un pò costerà pochissimo…. come tutti i nuovi ritrovati elettronici è questione di mercato, di diffusione e di scelte…
all’inizio vengono prodotti in pochi esemplari quindi non in serie o a regime di produzione, ci sono dei costi iniziali di proggettazione, bisogna tastare il mercato, la domanda potrebbe essere poca, ci sono i rischi dell’investimento, si vuole recuperare l’investimento, pagare i proggettisti, non si vuole subito rendere vecchi i precedenti processori altrimenti non vendono più, ci marciano di sopra ovviamente: non esauriscono subito il filone ma negli anni fanno uscire tutta una serie di modelli ognuno sempre con una miglioria in più etc. etc. ma poi a brevissimo il prezzo cala vertiginosamente.
se no perchè una playstation2 all’inizio costa 600 euro ma dopo due anni te la regalano…
e perchè non fanno una tastiera elettronica con suoni stupefacenti per tutti gli utilizzi e invece ci sono in vendita tastiere a caro prezzo con utilizzi sempre parziali e suoni non tutti di buon livello? eppure la tecnologia, il materiale e la fattura sono gli stessi dei computer. il campionamento digitale ormai è roba da bambini.
semplice: essendo un bene poco diffuso e con un certo target di utenti, si mantengono guardinghi per trarre più guadagni a lungo termine e mantenerli alti: ogni anno esce un modello nuovo e superiore, se vuoi un organo più che un piano devi differenziare l’acquisto, etc, etc,
per i pannelli è anche questione di mercato: falli entrare in produzione in serie a larga diffusione e poi vediamo quanto costano…
per il momento dovrebbero essere incentivati da iniziative statali: perchè non lo si fa?
la tecnologia e i mezzi di produzione con cui si costruiscono i componenti elettronici sono gli stessi da decenni: non è una questione di risorse usate per quel dato componente, nè della quantità di lavoro spesa. mercato…..
i pannelli non fanno eccezzione: qualsiasi processo particolare di produzione essi richiedano , il loro prezzo astronomico non è giustificato, se non da un mercato insulso ed egoistico e protezionistico nei confronti del petrolio e delle fonti tradizionali.
comunque mi informerò su come vengono costruiti.
anche se fosse come dici tu, ti ricordo che esiste sempre la ricerca e la possibilità di approntare nuove e migliori tecnologie per ricavare energia dal sole (rubbia docet).
ma gli investimenti per questo tipo di ricerca sono insulsi; anzi tali tecnologie vengono puntualmente boicottate. il mercato…
non lavoro alla fiat, e non lo considererei una colpa comunque….
io scrivo male forse, tu magari sei colto, hai fatto le scuole alte, ragioni coi numeri, ciò non toglie, come spesso accade, che le persone più intelligenti sono le più idiote come nel tuo caso.
Almeno io ho le palle di firmarmi col mio vero nome, non mi nascondo dietro un nick fasullo.
Ah se si verifica un’incidente in una centrale, il pesce non lo peschi proprio professore dei miei coglioni.
non lavoro alla fiat, e non lo considererei una colpa comunque….
io scrivo male forse, tu magari sei colto, hai fatto le scuole alte, ragioni coi numeri, ciò non toglie, come spesso accade, che le persone più intelligenti sono le più idiote come nel tuo caso.
Almeno io ho le palle di firmarmi col mio vero nome, non mi nascondo dietro un nick fasullo.
Ah se si verifica un’incidente in una centrale, il pesce non lo peschi proprio professore dei miei coglioni.
Va bene, no al nucleare. Ma se ai nostri confini con la Francia o con la Slovenia vi sono delle centrali nucleari che incombono come delle spade di Damocle sui nostri territori e sulle nostre genti, che senso ha? Che ne à di quelle persone? Torino è forse meno a rischio se da noi non ci sono le centrali nucleari ma ce ne sono subito al di là del confine?
Per notizie sui pannelli solari.
http://www.jacopofo.it/pannellisolari/index.html
Gentile Sig. Dal Forno,
guardi che il terreno è nelle stesse condizioni a Seveso…
Forse il caldo, visto anche la qualità del suo scritto, Le ha fatto perdere la lucidità.
Lavora nel settore auto?
Fiat per caso?
Bella roba…
Gli incidenti nucleari sono eclatanti, ma quelli che giornalmento accadono in ambito chimico (si parla di grandi rischi industriali con tanto di leggi fatte apposta) sono all’ordine del giorno.
Vuole qualche esempio? Elettrofiltri spenti di notte, scarico nelle fogne, discariche abusive, ecc.
Ha dimenticato i pesci pescati in diversi mari che possono essere usati come termometri (inquinamento da Hg)?
Aveva ragione Aristotele: non conta la realtà dei fatti ma come i fatti vengono presentati.
L’auto scomparirà con il tempo…ma i pressapochisti e le persone a digiuno delle nozioni elementari riguardanti la scienza aumenteranno, soprattutto in Italia…
e anche qui…
http://www.worldenergy.org/wec-geis/publications/reports/ser/overview.asp
di recente ho lavorato in un asilo e nell’informatica. il mio sogno é una casa autossuciente dal punto di vista energetico, un po? di compost dai rifiuti pannelli solari e un ruscello. ma dico sappiamo tutti che le grandi aziende fornitrici ormai non sono dirette nemmeno da persone. licenziano, trattano gli utenti come oggetti e chi si arricchisce un impersonale Consiglio di Amministrazione che non é nemmeno personalizzabile (insomma negli anni 70 almeno c’era da inveire contro Agnelli) perché permettiamo tutto questo? A firenze circola una petizione per dare l’acqua gratis a certe categorie, vi farò sapere se vi interessa
claudio
anche qui…
http://www.worldenergy.org/wec-geis/wec_congress/2004/default.asp
se vi va,leggete qui…
http://www.worldenergy.org/wec-geis/publications/statements/stat2005.asp
io non volevo scrivere, perchè leggo che ci sono molti maleducati qui…ma quando paragonano l’inquinamento delle automobili ai rischi del
nucleare, mio Dio…
Il problema delle auto si risolverà nei prossimi anni, lavoro nel settore dell’auto, è solo questione di qualche anno e i motori di nuova
generazione non saranno delle scatolette inquinanti come gli attuali.
Il problema sarà cambiare il parco auto, non basta qualche anno.
Poi non ho capito che centrano le auto….volete fare andare a energia atomica?Andranno a corrente in futuro probabilmente, alcune già lo
fanno.
Se ci fosse un guasto in una centrale atomica(centrali italiane di 4° generazione, wow…chissà se anche la mafia parteciperà al
progetto)altro che gas inquinanti….
Una nube radioattiva può sterminare migliaia di persone come niente, compromettere le generazioni future per secoli, nascerebbero storpi e
pieni di malattie, i campi sarebbero incoltivabili praticamente per sempre(la volete l’insalatina di chernobyl? la mangereste tra 100 anni?)ecc…
Ma che trovata del CAZZO che avete/hanno tirato fuori, sembra che la storia non abbia insegnato nulla.
…se si legge bene il dato non è come è stato interpretato…
il 9% di produzione col nucleare su una produzione di 15000 TWH è circa uguale al 4% su una produzione di 31000 TWH,…
quindi il nucleare non diminuirà secondo quella tabella… rimarrà pressochè costante (così come la produzione idrica di energia….
Siamo alle solite…tutti discettano su tutto.
Siamo la patria dei titoli onorifici e dei pressapochisti.
Del resto gli esperti non si fanno parlare perchè sono di parte…e allora chi resta?
Quella poi sul processore…ma avete idea di quanta tecnologia e lavorazioni particolari ci sono da effetturare?
Immaginiamo di prendere un masso di sale e di farne una scultura che richiede 1 settimana di lavoro. La volete pagare al massimo una decina di euro? E lo scultore, non lo paghiamo?
Una considerazione sul nucleare: fu dichiarato antieconomico perchè si stimò negli anni ’80 che negli anni 2000 il barile di petrolio non avrebbe superato i 25 dollari…se pensate che siamo a 61!
Un’ultima cosa: il nucleare ha il problema delle scorie, ma è la lobby del petrolio che impedisce di fare investimenti sui reattori ADS et similii.
E le industrie chimiche: nessuno ricorda più Seveso e tutto quello che scaricano in mare senza dire nulla oppure che riciclano nei cibi? Nessuno ricorda gli ormoni negli omogeneizzati di una famosa marca che inducevano il Telarca?
Il problema è come si usa una cosa, non la cosa in sè.
Meditate gente, meditate…
P.S.
Chiedo a Grillo di non citare come se nulla fosse, ma di farsi i conti a manina. Magari gli ci vuola una laurea… Anche perchè sta’ toccando un tema molto caldo: decide chi è esperto e non di parte o meno. Forte!
x Andrea Marzo
Vi lascio il pagliaccio…
Postato da: Andrea Marzo il 29.06.05 09:23
E tu non rimani?
In un circo ne serve sempre um’altro!
Stamattina ho letto un’articolo a commento del suo.
Questo : http://www.businessonline.it/1/EconomiaeFinanza/513/Balle_nucleari_di_Beppe_Grillo.html
Saluti
La tristezza del pagliaccio:
sul perchè grillo e quelli della sua setta odiano il nucleare e l’olio di colza.
Cosa c’è alla base di quest’odio viscerale verso una fonte energetica pulita e di basso costo e un carburante che potrebbe sostituire benzina e gasolio?
La tristezza del pagliaccio: una vita sprecata per far ridere gli altri mentre si distrugge se stessi, un pessimismo cronico, la decadenza del vecchio continente, l’immobilità e le proteste degli ecopacifisti mentre a 100 km dall’italia avvenivano stupri di massa e massacri.
La volontà di distruggere il mondo con la scusa di volerlo salvare.
Contro tutto: contro l’eolico perchè i piloni da 150 metri fanno schifo, contro il nucleare perchè le scorie saranno lì per migliaia di anni, contro il metano perchè il molise è autosufficiente e le centrali ve le fate a milano, contro le lobby che non si capisce perchè siano favorevoli al nucleare se sono le stesse lobby del petrolio o del carbone.
A favore del solare perchè costa 0,5 al kwh e distruggerebbe la nostra economia, a favore della ricerca sulle fonti alternative perchè sono già stati spesi 51,5 miliardi per produrre lo 0,5% del fabbisogno nazionale.
Alla tristezza del pagliaccio rispondo con l’entusiasmo di Edward Teller, agli ecocatastrofismi con la geoingegneria, all’ignoranza e alla superficialità con il positivismo della scienza.
Vi lascio il pagliaccio, perchè non è stato lui a muovere i primi passi sulla luna.
Per Luca Frangella:
” sono solo delle scelte e degli interessi di mercato che ne stabiliscono il prezzo alto;
Col cavolo, e` il SISTEMA di mercato che ne stabilisce il prezzo alto, costano tanto perche` costa tanto farli!
Per Luca Frangella:
la tecnologia dei panneli è quella dei semiconduttori a silicio con cui sono costruiti tutti i componenti elettronici in nostro possesso.
Che osservazione superficiale!
Di che lavorazioni hanno bisogno i pannelli?
Informati!
Per Luca Frangella:
e di silicio ne abbiamo in quantità praticamente illimitate; e il silico è un cristallo e non mi sembra che abbia controindicazioni ambientali
Allora, se il silicio costa poco, perche` l` AthlonFX57 ( ultimo processore della AMD ) che e` largo 2 cm per 2 cm costa piu` di 1000 euro a pezzo?
dai cavolo!
DA DOMANI FACCIAMO COLARE A PICCO IL MERCATO DEI CONDIZIONATORI; ALMENO QUELLI PER USO DOMESTICO!!
😉
sia chiaro che la logica del potere va di pari passo con quella del consumismo:
e qui siamo noi cittadini che entriamo in ballo.
DOBBIAMO RIDURRE I NOSTRI CONSUMI E RENDERE PIU’ RAZIONALI I NOSTRI ACQUISTI.
è chiaro che questo cambiamento di abitudine non può avvenire se non FACCIAMO NOSTRI E IN PROFONDITA’ DETERMINATI VALORI COME IL RISPETTO DELLA NATURA E DELL’AMBIENTE (ALLA RICERCA DI UNA INTEGRAZIONE ED ARMONIA CON ESSI), LA SOLIDARIETA’ e LA CONDIVISIONE SOCIALE, IL VIVERE UMILE: METTIAMO UN FRENO ALLE AMBIZIONI EGOISTICHE, ALLA RICCHEZZA, AL LUSSO, AL POSSEDERE A TUTTI I COSTI, AL SUCCESSO, AL POTERE, AL VOLER A TUTTI COSTI ESSERE MIGLIORI, PIU’ IN ALTO, PIU’ IMPORTANTI DI CHI CI STA INTORNO.
NON C’E’ NULLA DI PIU’ REALIZZANTE CHE FARE QUALCOSA PER GLI ALTRI; PER CHI CI STA INTORNO,PER IL MONDO IN CUI VIVIAMO, PER IL BENE COMUNE.
è una sfida alla vita stessa, accettiamola tutti!!
non c’è bisogno di santi o eroi (a quel paese la coerenza: non è roba da esseri umani, l’importante è essere sinceri con se stessi e con gli altri e riconoscere le proprie responsabilità). solo di persone comuni, normali che inizino a dare un senso diverso ai propri pensieri alle proprie azioni, al loro lavoro, e pian pianino, se necessario e possibile, a cambiarle, magari anche rinunciando a qualcosa (ma senza sentirlo come sacrificio o martirio).
nessuno vi giudica, solo voi stessi!!
e rendiamoci conto che c’è chi ci domina, chi ci comanda, chi determina le nostre vite in base ai suoi interessi egoistici e cerchiamo di ribellarci come possiamo!!
non è dignitoso perire senza lottare…
oggi LA SCIENZA ci offre grandi possibilità…
tutte vanificate dal nostro sistema economico e dai suoi signori…
ricordate che in materia energetica due principi sono importanti: il principio di conservazione dell’energia e il principio dell’entropia.
la nostra economia se ne sbatte ampiamente di ambedue…
la SCIENZA invece in base a tali principi ci assicura che tutto è energia, anche la materia,
e che in teoria i modi per trasformare a nostro favore l’energia sono limitati solo dal secondo principio (entropia).
il problema è quello pratico, tecnologico, ovvero approntare sistemi di trasformazione adeguati, con un certo rendimento, ma soprattutto che non siano dannosi e non abbiano conseguenze nocive ovvero che tutelino le risorse stesse e gli usufruitori; se vogliamo che non favoriscano troppo l’aumento di entropia dell’ambiente (naturale e sociale)…!!!
oggigiorno si fa proprio il contrario!
come nell’esempio che facevo prima del bambino con le caramelle! il nucleare ne è l’esempio lampante: nato e sostenuto da interessi economici e militari.
e questo stato di cose (potere, interessi, profitto, consumismo etc. etc) limita fortemente la ricerca in campo energetico e vincola di fatto le tecnologie ad una stasi.
in realtà le possibilità di approntare tecnologie più funzionali e completamente alternative sono molto grandi e alla portata della scienza attuale; inoltre sarebbe possibile gestire meglio le tecnologie già esistenti.
a mio parere ricavare energia dal SOLE (o da altre sorgenti “illimitate” e non inquinanti e dannose, già in “armonia” con il contesto ambientale e sociale) rimane la vera sfida energetica del presente e del futuro.
IL SOLARE è costoso per una mera questione economica.. di un economia che se ne sbatte della tutela e della gestione delle risorse naturali oltre che del benessere comune e pensa solo al profitto egoistico e immediato; il paragone che potrei fare è questo:
un bambino che per raggiungere le caramelle in cima alla credenza sfascia piatti bicchieri vasi e tutto quello che c’è nella credenza e poi soddisfatto si lecca le dita dopo aver mangiato la sua caramella…
sono solo delle scelte e degli interessi di mercato che ne stabiliscono il prezzo alto; la tecnologia dei panneli è quella dei semiconduttori a silicio con cui sono costruiti tutti i componenti elettronici in nostro possesso.
e di silicio ne abbiamo in quantità praticamente illimitate; e il silico è un cristallo e non mi sembra che abbia controindicazioni ambientali.
x dario de judicibus
a proposito di piero angela.
quanti km quadrati coprono le zone abitate dall’uomo?
non pensi che se sulla maggiorparte dei tetti e in zone opportune fossero installati pannelli, altro che 2% della superficie terrestre…
ehi dario non ce l’ho con te!!
è che con il tuo “pseudorealismo” mi sembri difendere la logica e gli interessi del “potere” e del consumismo; probabilmente non volendo.
senza offesa: è solo per scambiarci un parere.
Per Andrea de Vita:
” La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). ”
Facciamo almeno quaranta.
Vai sul sito dell` ITER c` e` la timetable.
L` ITER hanno deciso di iniziarlo adesso dopo qualche anno di pensamento e ripensamento e ci vorranno sette anni.
Poi c`e` il DEMO e poi il PROTO.
Forse per il 2050?
Per Francesco Spina:
” non mi sembra una cattiva idea ricoprire i tetti con panneli solari fotovoltaici o termodinamici..
Guarda che non te li regalano, sono costosetti
x dario de judicibus
dici che beppe dovrebbe informarsi meglio.
veramente quello che lui afferma a proposito del nucleare lo confermo anch’io e numerosi altri miei colleghi.
solitamente chi fra i miei colleghi è a favore del nucleare ha le mani in pasta o prevede di mettercele.. non so se rendo l’idea…
x dario de judicibus
mi spiace non convenire con te, ma ho studiato fisica e ho sentito parlare di fusione fredda in ambito accademico.
penso che non sia lungimirante scartare un idea solo perchè non è tangibile.
le grandi teorie scientifiche moderne non sarebbero mai nate seguendo questa logica.
a parte che c’è chi dice che ci sono evidenze sperimentali che posono essere interpretate proprio secondo la teoria della fusione fredda.
X ELENA ROSSI
DEMOCRAZIA ANIMALE
Ora capisco il tuo inferire, sei
LA SAPIENTONA!
Quella che tutto sà di tutti.
Ce ne hai messo di tempo per rispondere al mio post, dopo gli altri insulti gratuiti su DEMOCRAZIA ANIMALE(appunto).
Rileggiti:
Postato da: Elena Rossi il 23.06.05 11:24
e la mia risposta:
Postato da: Elisabetta Carosi il 23.06.05 23:06
Mi dispiace informarti che ai prossimi TUOI GRATUITI INSULTI non degnerò neanche uno sguardo!
Prendi di mira altri se questo è il tuo metodo per metterti in mostra.
Ora vado ad ERUDIRMI cercando i tuoi siiiiiiiicuramente interessantissimi posts.
C’è chi rompe i cog….i di professione, quelli che,io dico, si alzano la mattina “pensando” a chi rompere i suddetti. Una sei tu.
x paolo r.
hai sbagliato il mio nome.. ma poco importa…
non sono un esperto nel campo ma le mie conoscenze in materia dicono che anche in questo caso l’instabilità e la criticità sono caratteristiche imprescindibili del processo di fusione; e le energie in gioco sono maggiori rispetto alla fissione. a quanto pare inotre siamo ben lontani da una tecnologia adeguata per il controllo e il mantenimento della fusione.
ora non so questo come si tradurrà in una centrale e quali rischi comporterà, ma non mi fido delle rassicurazioni dei miei colleghi “interessati”.
di certo so che le centrali a fusione prevedono un ingente e costosa elettronica di controllo e sistemi di sicurezza ancora più massicci di quelli usati nelle centrali a fissione.
a me tutto ciò preoccupa…
certamente le scorie sarebbero nettamente inferiori ma non del tutto assenti. comunque l’usura della struttura prevista a causa delle radiazioni sembra notevole.
non penso che il nucleare sia una buona strada da perseguire.
cerchiamo altrove.
comunque se qualcuno più esperto può intervenire, ben venga.
mi chiedo quali possano essere le conseguenze se una centrale a fusione perde di stabilità e supera la criticità.
X SERGIO SERRA
X carosi
Basta,te ne han dette di tutti i colori in tutti gli argomenti,ridimensionati e togliti il latte dalla bocca,mocciosa.A NANNA, carosello è finito!!!
Postato da: sergio serra il 28.06.05 22:40
INVIDIOSONE.
Se li hai letti, c’eri anche tu.
Eh, eh, non si fa. Guardone!
Questa volta sono bastate sei ore per contraddirsi!
— 28/06/2005 18:11 —
Grtn:nessun rischio blackout,rete regge – Il sistema elettrico italiano “regge” e non c’è rischio di blackout nonostante il nuovo record della domanda che, per l’ondata di afa e il massiccio uso di condizionatori, oggi ha raggiunto il nuovo massimo storico.
La rassicurazione viene dal presidente del Gestore nazionale della rete di trasmissione (Grtn), Bollino, che spiega: “La rete sta facendo fronte ai picchi di domanda. Il sistema appare pronto a sopperire anche le criticità che si stanno venendo a creare per il protrarsi della siccità”.
— 29/06/2005 00:06 —
Blackout, parte di Pavia al buio – La zona occidentale di Pavia è al buio dalle 21 di ieri sera. Un blackout che, secondo i primi rilievi, sembra essere stato provocato dall’intenso utilizzo dei condizionatori d’aria per far fronte all’ondata di caldo
Numerose telefonate sono giunte anche al centralino dei vigili del fuoco, con richieste d’intervento per ascensori bloccati o cancelli elettrici che non
si aprivano.
l’Italia è in una situazione piuttosto “comica”(meglio ridere)..
non investe nella ricerca e nelle sviluppo di altre risorse energetiche e ha rinunciato al nucleare tanti anni fa’…quindi nel futuro non rimanarrà che produrre l’energia elettrica con il carbone… sembra che sia stata “bocciata” in scienza e rimandata agli inizi della rivoluzione industriale …
adesso,però vuole ritornare al nucleare??
la pazzia dilaga?
(credo non tornerà al nucleare,ma si limiterà a comprare da altri una parte della propria energia elettrica..)
chi volesse prendersi la briga di leggere direttamente dal sito del WEC(World Energy Council)…
http://www.worldenergy.org/wec-geis/publications/reports/ser/overview.asp
il prossimo si terrà nel 2007 a Roma.
non mi sembra una cattiva idea ricoprire i tetti con panneli solari fotovoltaici o termodinamici..
piuttosto ridicola..l’idea degli alberi 🙂
riguardo al nucleare..volevo fare notare che dalla fine della seconda guerra mondiale si son fatti un bel pò di prove di ordigni nucleari non solo nel sottosuolo ma anche nell’atmosfera..dove credete che siano andati a finire i “resti” di queste esplosioni?
credo che le assicurazioni non intedano avere nulla a che fare con uan centrale nucleare,perchè i danni che può causare in caso di grave incidente potrebbero essere difficilmente quantificabili e risarcibili…
si può grossomodo indicare la percentuale di guasti nelle centrali termonucleari(capisco che “alcuni” sono stati taciuti) e confrontarla con quella di altri tipi di centrali?
non metto in dubbio la tossicità delle scorie,ma nel mondo non sono le sole sostanze tossiche e cancerogene…
vorrei che sia chiaro che non metto assolutamente in discussione la maggiore pericolosità di un incidente in una centrale nucleare..ma vorrei anche che non si dimeticassero gli incidenti avvenuti in alcuni tipi di industrie o centrali.
Mi chiamo cristiano
Vorrei far notare un grosso errore che ha fatto Beppe. All’inizio del post afferma:
“Dai dati presentati al 19° Congresso Mondiale dell’Energia, […] Come risulta dalla tabella aumenterà la produzione di energia ottenuta con il gas e le fonti rinnovabili, mentre diminuirà quella ottenuta da petrolio, carbone ed idroelettrica”
Qui Grillo afferma che diminuira la produzione di energia prodotta data
petrolio carbone ed idroelettrica
Purtroppo è in parte falso
La tabella dice che ci sare un cambiamento dei rapporti tra queste ma non una diminuzione.
Infatti l’energia prodotta dal 2002 al 2030 da raddoppiera!
energia da Carbone sarà +5425 (39 % di 15500 – 37% di 31000)
energia da petrolio sarà -155
energia da gas +7285
energia da idro +1550
energia da nucleare +155
altre +1224
riassumendo entreremo nell’era del carbone?
e certamente saremo ancor piu’ nell’era degli idrocarburi
sia relativamente alle altre fonti passeremo da un 65 % a un 73%, sia in senso assoluto da 10000twh a 22630
Bel periodo ci aspetta
Cristiano
A proposito di chi vorrebbe tappezzare muri e rivestire tetti con pannelli solari e fotovoltaici: ho letto oggi, su un quotidiano nazionale da poco on-line, che a Milano i Verdi vorrebbere coprire i tetti delle case con … alberi per mantenere sui 4-5 gradi la differenza di temperatura tra esterno ed interno. Proprio ieri ho letto su questo BLOG ho letto che un Verde illustre anche perchè ex ministro, ha detto di non preoccuparsi per eventuali radiazioni provenienti dalla Francia e sospinte fino a noi dalle correnti Atlantiche, perchè tanto . . . ci sono le Alpi. Ma a pensato di murare il tunnel del Bianco e del frejus in caso di emergenza?
Siano ( solamente )nelle mani di Dio! Speriamo nin gli venga da applaudire !
Ad majora!
Guido Barbaglia hai scritto…
“””permettetemi di essere scettico e guardingo anche delle centrali a fusione (quella “calda”), come quella che stanno approntando i francesi.
penso che siano altrettanto pericolose quanto quelle a fissione.
io da fisico guarderei altrove per un alternativa energetica.””
??
mi spieghi perche la Fusione Calda e pericolosa quanto la fissione?
francamente pensavo fosse molto meno pericolosa la Fusione ,in particolare al riguardo delle scorie..
grazie
x Ilaria De Leo
La prego non dica minchiate riguardo l’aborto
Mi dispiace che Beppe Grillo mini la sua credibilità di “informatore alternativo” lanciandosi a volte in filippiche fondamentaliste su argomenti su cui occorrerebbe documentarsi bene e ragionare.
Non è la prima volta ed è un vero peccato. Facendo così si rischia di non essere presi sul serio nemmeno quando si dicono cose sacrosante.
Beppe, per favore, sul nucleare credo dovresti rivedere le tue posizioni dopo esseri informato meglio. Persone come te sono degli influencer e quindi hanno grandi responsabilità. Un messaggio sbagliato può fare molti danni. Non ti chiedo di credere a questo o a quello — la scienza non è un atto di fede — ma di informarti meglio da fonti attendibili, e sopratutto di raccogliere un’informazione esaustiva, evitando interpretazioni di dati parziali.
Grazie
Postato da: riccardo croce il 28.06.05 14:13
“Ho sentito ad una sua trasmisione, PIERO ANGELA dire che basterebbe il 2% della superfice terrestre adibita a pannelli solari per soddiffare l’intero fabbisogno elettrico mondiale.”
Basterebbe il 2% della superficie terrestre? Basterebbe? La superficie della Terra è di circa 510 milioni di chilometri quadrati, di cui il 71% sono acque. Il 2% della superficie della terra sono quindi un po’ più di 10 milioni di chilometri quadrati. Tanto per dare un’idea, l’intero Sahara è “solo” 8 milioni di chilometri quadrati…
X carosi
Basta,te ne han dette di tutti i colori in tutti gli argomenti,ridimensionati e togliti il latte dalla bocca,mocciosa.A NANNA, carosello è finito!!!
x R. Riva:
DIODI LED AD ALTA LUMINOSITA’
Questi diodi emettono luce visibile se polarizzati direttamente: di solito vengono usati per segnalazione su pannelli di controllo e come spie luminose, oppure come trasmettitori per telecomandi e fibre ottiche. Di recente sono stati sviluppati modelli ad alta luminosità adatti per illuminotecnica, e si profila la possibilità che nuove lampade a LED possano sostituire le normali lampadine e i neon per illuminazione, con grossi vantaggi in termini di risparmio energetico e durata. La loro tensione di polarizzazione diretta varia a seconda della lunghezza d’onda della luce che emettono, ed emettono tanta più luce quanta più corrente li attraversa: in genere è necessario una corrente minima di 4 mA (corrente di soglia) perché possano emettere luce in quantità percettibile.
Detto questo, si tratta di una nuova tecnologia che deve ancora essere a punto ma che sicuramente ci permetterà di risparmiare. Affermare tuttavia che grazie ai diodi led non avremo più problemi energetici vuol dire non avere le idee molto chiare sul bilancio energetico di un Paese.
Il fabbisogno energetico primario è rappresentato per un terzo dalla necessità di energia elettrica, per terzo di calore e per un terzo di trasporto. Per quello che riguarda l’energia elettrica, quella per uso domestico rappresenta solo una piccola percentuale del fabbisogno complessivo. La parte del leone la fanno le industrie, e non certo per l’illuminazione. Avete idea di quanta energia assorba un macchinario industriale?
L’energia per uso domestico (elettrica e calore) è la parte più semplice del problema. Basterebbe ad esempio costruire le case isolandole in modo intelligente che potremmo risparmiare fino al 60% dell’energia per il riscaldamento, con grossi vantaggi anche sul piano ambientale.
X ELENA ROSSI (STESSA FAMIGLIA?)
ECCO UN’ALTRA SCEMA.
Posti:
x Elisabetta Carosi
Ma quanti anni hai?
Ma cosa vuoi da Beppe e dal suo Blog?
Prima minacci di riempire la posta dello staff perche’ non fanno come dici tu, poi ti gli dici di vergognarsi, poi dici che non scriverai piu’, (ma ci sei sempre), insomma sarai anche una brava ragazza ma ricordati che sei un OSPITE in blog altrui, tu non puoi PRETENDERE nulla! Se Beppe non vorra’ mai proporre un forum, o un incontro E? UNA SUA LIBERA SCELTA! Certo voreemo tutti che lo facesse ma lui e’ libero di fare quello che vuole. Mi sembre una di quelle persone che gridano tanto che gl’altri non fanno abbastanza ecc. Ma apriti un tuo Blog, scrivi articoli, intressa la gente, guarda Pasucci, lui rompe un poco le scatola ma fa’ molto piu’ di te.
Ricorda: Beppe E’ LIBERO DI FARE COSA VUOLE DEL SUO BLOG!
scusate lo sfogo ma mia hai vermente rotto.
Elena
Postato da: Elena Rossi il 28.06.05 11:43
INFORMATI MEGLIO COCCOCCOCCOCCA!
Mai chiesto niente di simile a Beppe.
La faccenda della posta era riferita al fatto che un certo Pascucci era riuscito ad impossessarsi degli indirizzi delle nostre e-mail attraverso i nostri post al Beppe. Per questo ce l’avevo con queto sito: non aveva tutelato la nostra privacy.
E ti ho pure spiegato….COCCOCCOCCOCCOCCOCCA!
Non lo avresti meritato.
Informati meglio prima…gnurant!
Ecco a voi Il Totale dei RIVOLUZIONARI hehehehehe
Siete in pochini x le vostre aspirazioni
*** SEMPRE TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO! ***
Postato da: TANZI GIOVANNI il 28.06.05 10:50
Sei tu l’arrosto?
Ecco a voi Il Totale dei RIVOLUZIONARI hehehehehe
Siete in pochini x le vostre aspirazioni
Postato da: Cinzia Rossi il 28.06.05 10:41
Ma questa è scema?
Ma come ti permetti?
Rivoluzionari?
Occupa il tuo tempo a pettinarti…la lingua!
@Postato da: Eros Carrara il 28.06.05 09:22
Non era affatto ironico!
By, by.
Caro Beppe,
qualche mese fa è uscito su “Newton” un ottimo articolo sul nucleare. Ti consiglio di leggerlo poichè seppur pubblicato da una rivista esclusivamente divulgativa, riporta in maniera semplice ed esaustiva lo stato dell’arte dell’europa in merito a quest’argomento. Ti prego veramente di leggerlo prima di sparare ancora a zero sul nucleare con frasi come “poi succede come a Chernobyl” adatte più alla Sciura Maria che a te!L’informazione prima di tutto…me l’hai insegnato tu! 🙂
Ciao
Valerio
i tetti non li usiamo perchè allora non rivestirli di pannelli fotovoltaici e idrotermici, diventeremmo produttori di energia elettrica e avremmo acqua calda senza dipendere dal petrolio
Ma qualcuno conosce i diodi led ad alta luminosità,,,
i signori che li producono non li commercializzano!!!
sostituendo tutti gli altri tipi di lampadine varie (alogene, incandescenda, neon, e pure quelle a risparmio energetico) con i “diodi led ad alta luminosità”si risolverebbero tutti i problemi energetici di questa nazione senza le maledette “centrali nucleari”;senza contare che mettendo su ogni tetto di questa nazione un pannellino di 2 metri quadri x il termico,e un altro x il fotovoltaico aiuterebbe a ridurre di 1/5 le esigenze energetiche(la maggiorparte dell’energia si disperde nel trasporto)……ma sto solo sognando!!!!!!
Credo che il nucleare sia una delle soluzione che l’Italia può ( e secondo me deve) adottare.
Ci sono tante centrali in Francia, Svizzera e nei paesi del vicino Est che se succede qualcosa di grave, ci prendiamo i danni come se fossero sotto casa.
Noi compriamo energia da Francia e Svizzera. E quando questi decidono di non vendercela più perchè serve a loro?? Noi che facciamo? candele?
Ci vuole solo la volontà politica di farlo. Prendere seriamente un progetto dall’inizio (luogo dove mettere le centrali) alla fine (come e dove smaltirle).
Succederà mai? Non lo so…però lo spero, e dipendere dai Francesi non è mai bello!!
A proposito di consumi energetici eccovi una notiziola “alla Beppe Grillo”.
Avete comprato un videoregistratore? In un anno vi costerà molto di più quando è spento che quando è acceso! Infatti l’orologio mostrato a videoregistratore spento, 24 ore su 24, costa di più di quanto spendete quando guardate le cassette.
Questa energia consumata da elettrodomestici spenti si chiama “Standby Power” e ci sono studi scientifici seri che dimostrano che se ne va cosi’ il 10 PER CENTO dell’energia che consumiamo!
Fonte: “Things that go Blip in the Night” dell’International Energy Agency (2001), online su http://www.iea.org/Textbase/publications/freeres.asp?select=4102&Submit=Submit
W IL NUCLEARE!
Sono un fisico, e lavoro sulla fusione nucleare.
Oggi il 16% della energia elettrica che usiamo è nucleare (francese). La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). (La ‘fusione fredda’ per ora è confinata alle pagine di Topolino). L’idrogeno per le celle a combustibile è un vettore energetico: come produrlo?
Le energie alternative sono specchietti per le allodole: un caseggiato tappezzato di pannelli solari produce potenza sì e no per tre famiglie (e tenendo spenti i condizionatori).
L’eolico è anche peggio, date le perdite di trasmissione sulle linee -si produce energia lontano dall’utente finale, come per il carbone e a differenza del solare- e tenuto conto anche del fatto che le pale vanno chiuse se c’e’ troppo vento o se ce n’e’ troppo poco.
I combustibili fossili inducono effetto serra e producono miliardi di tonnellate di anidride carbonica, che una volta immessa nell’ambiente ci resta per MILIONI di anni magari sciolta nell’Oceano, che pero’ così ci perde in ossigeno a scapito dell’ecosistema. Certo, l’anidride carbonica puo’ essere assorbita dalle piante: ma ci stiamo deforestando. Vogliono anche sparare la anidride carbonica liquida sul fondo oceanico: il plancton ringrazia.
Il nucleare ‘da fissione’ (uranio, plutonio) produce ogni anno qualche migliaio di tonnellata di rifiuti radioattivi, di cui alcuni decadono dopo ventimila anni e gli altri MOLTO prima. Le assicurazioni non coprono i guasti delle centrali perchè le interruzioni di funzionamento sono assai frequenti data la complessità delle procedure di sicurezza, ma i guasti non incidono sula vita di chi sta fuori la centrale (Three Miles Island) a meno di gestioni totalmente imbecilli (Chernobyl).
Usare uranio è meno economico che usare carbone (la Cina è piena di carbone) e costa quanto il petrolio (che bisogna andare ad estrarre, con guerre ed altro). Le energie alternative sono ‘competitive’ (come in Germania) solo grazie a massicci benefici fiscali. Si puo’ ad esempio scaldare il metano del turbogas col Sole e aumentare di 1% il rendimento, ma è economico solo per la compravendita dei diritti di Kyoto.
Il nucleare da fissione serve per fare le bombe? Parzialmente è vero, ma tanto quelle ci sono già (Iran, Corea del Nord; Bush vuole addirittura produrre plutonio 238 nell’Iowa per scopi militari).
Aspettando la fusione nucleare, o facciamo come la Francia o stringiamo la cinghia. Ipotesi, quest’ultima, che ritengo più probabile.
W IL NUCLEARE!
Sono un fisico, e lavoro sulla fusione nucleare.
Oggi il 16% della energia elettrica che usiamo è nucleare (francese). La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). (La ‘fusione fredda’ per ora è confinata alle pagine di Topolino). L’idrogeno per le celle a combustibile è un vettore energetico: come produrlo?
Le energie alternative sono specchietti per le allodole: un caseggiato tappezzato di pannelli solari produce potenza sì e no per tre famiglie (e tenendo spenti i condizionatori).
L’eolico è anche peggio, date le perdite di trasmissione sulle linee -si produce energia lontano dall’utente finale, come per il carbone e a differenza del solare- e tenuto conto anche del fatto che le pale vanno chiuse se c’e’ troppo vento o se ce n’e’ troppo poco.
I combustibili fossili inducono effetto serra e producono miliardi di tonnellate di anidride carbonica, che una volta immessa nell’ambiente ci resta per MILIONI di anni magari sciolta nell’Oceano, che pero’ così ci perde in ossigeno a scapito dell’ecosistema. Certo, l’anidride carbonica puo’ essere assorbita dalle piante: ma ci stiamo deforestando. Vogliono anche sparare la anidride carbonica liquida sul fondo oceanico: il plancton ringrazia.
Il nucleare ‘da fissione’ (uranio, plutonio) produce ogni anno qualche migliaio di tonnellata di rifiuti radioattivi, di cui alcuni decadono dopo ventimila anni e gli altri MOLTO prima. Le assicurazioni non coprono i guasti delle centrali perchè le interruzioni di funzionamento sono assai frequenti data la complessità delle procedure di sicurezza, ma i guasti non incidono sula vita di chi sta fuori la centrale (Three Miles Island) a meno di gestioni totalmente imbecilli (Chernobyl).
Usare uranio è meno economico che usare carbone (la Cina è piena di carbone) e costa quanto il petrolio (che bisogna andare ad estrarre, con guerre ed altro). Le energie alternative sono ‘competitive’ (come in Germania) solo grazie a massicci benefici fiscali. Si puo’ ad esempio scaldare il metano del turbogas col Sole e aumentare di 1% il rendimento, ma è economico solo per la compravendita dei diritti di Kyoto.
Il nucleare da fissione serve per fare le bombe? Parzialmente è vero, ma tanto quelle ci sono già (Iran, Corea del Nord; Bush vuole addirittura produrre plutonio 238 nell’Iowa per scopi militari).
Aspettando la fusione nucleare, o facciamo come la Francia o stringiamo la cinghia. Ipotesi, quest’ultima, che ritengo più probabile.
W IL NUCLEARE!
Sono un fisico, e lavoro sulla fusione nucleare.
Oggi il 16% della energia elettrica che usiamo è nucleare (francese). La fusione nucleare è lontana almeno vent’anni (se va bene). (La ‘fusione fredda’ per ora è confinata alle pagine di Topolino). L’idrogeno per le celle a combustibile è un vettore energetico: come produrlo?
Le energie alternative sono specchietti per le allodole: un caseggiato tappezzato di pannelli solari produce potenza sì e no per tre famiglie (e tenendo spenti i condizionatori).
L’eolico è anche peggio, date le perdite di trasmissione sulle linee -si produce energia lontano dall’utente finale, come per il carbone e a differenza del solare- e tenuto conto anche del fatto che le pale vanno chiuse se c’e’ troppo vento o se ce n’e’ troppo poco.
I combustibili fossili inducono effetto serra e producono miliardi di tonnellate di anidride carbonica, che una volta immessa nell’ambiente ci resta per MILIONI di anni magari sciolta nell’Oceano, che pero’ così ci perde in ossigeno a scapito dell’ecosistema. Certo, l’anidride carbonica puo’ essere assorbita dalle piante: ma ci stiamo deforestando. Vogliono anche sparare la anidride carbonica liquida sul fondo oceanico: il plancton ringrazia.
Il nucleare ‘da fissione’ (uranio, plutonio) produce ogni anno qualche migliaio di tonnellata di rifiuti radioattivi, di cui alcuni decadono dopo ventimila anni e gli altri MOLTO prima. Le assicurazioni non coprono i guasti delle centrali perchè le interruzioni di funzionamento sono assai frequenti data la complessità delle procedure di sicurezza, ma i guasti non incidono sula vita di chi sta fuori la centrale (Three Miles Island) a meno di gestioni totalmente imbecilli (Chernobyl).
Usare uranio è meno economico che usare carbone (la Cina è piena di carbone) e costa quanto il petrolio (che bisogna andare ad estrarre, con guerre ed altro). Le energie alternative sono ‘competitive’ (come in Germania) solo grazie a massicci benefici fiscali. Si puo’ ad esempio scaldare il metano del turbogas col Sole e aumentare di 1% il rendimento, ma è economico solo per la compravendita dei diritti di Kyoto.
Il nucleare da fissione serve per fare le bombe? Parzialmente è vero, ma tanto quelle ci sono già (Iran, Corea del Nord; Bush vuole addirittura produrre plutonio 238 nell’Iowa per scopi militari).
Aspettando la fusione nucleare, o facciamo come la Francia o stringiamo la cinghia. Ipotesi, quest’ultima, che ritengo più probabile.
Non esiste ALCUNA evidenza scientifica di FUSIONE FREDDA. Cerchiamo di mantenere i piedi per terra ed evitiamo i miti metropolitani. La scienza moderna si basa sul metodo galileiano, metodo che, piaccia o meno, garantisce rigore e aderenza alla verità. Se questo metodo non funzionasse, non avremmo nessuna delle tecnologie che usiamo ogni giorno, incluso il PC con il quale state scrivendo su questo blog.
Elisabetta, ti confermo quello che ho detto. Se parliamo di morti sono solo 51. Se parliamo di persone contaminate sono molte di più, ma comunque non comparabili ai 6.000 morti e ai 200.000 feriti, molti dei quali con invalidità permanenti, che in un SOLO anno si hanno in Italia per incidenti automobilistici.
Detto questo, è evidente che anche una SOLA vita umana ha valore immenso MA
1. non è corretto inmputare a una tecnologia un evento che si deve all’incompetenza e alla superficialità criminale di un sistema che realizzava opere ingegneristiche e tecnologiche senza adottare nemmeno i livelli minimi di sicurezza
2. è ipocrita affermare che è il numero dei morti o dei contaminati a giustificare l’attacco al nucleare, perché se vogliamo farne proprio una questione di numeri, allora il nucleare risulta MOLTO più sicuro di tecnologie che tutti noi usiamo tutti i giorni
Se la tua amica ne vuole discutere civilmente, sono a disposizione, qui o sul mio blog (http://lindipendente.splinder.com), come preferite.
Oggi si e’ saputo che in Francia verra’ costruito un reattore a FUSIONE e non a FISSIONE sperimentale.
Se si riuscira’ a farlo funzionare e ad avviare la fusione(quel processo che si verifica nel sole) non ci saranno piu’ problemi di scorie nucleari ad inquinare l’ambiente.In piu’ e’ una fonte di energia praticamente inesauribile.
Comunque sono del parere che bisogna spendere soldi pubblici(tasse) per centrali all’idrogeno,solari, eoliche invece che buttarli via in ricerche i cui risultati saranno fruibili soltanto in un futuro remoto.
Ciao
Caro Beppe,
Sono italiano ma vivo negli USA da 16 anni. In questo momento mi trovo in Italia e ho appena visto un DVD di una tua trasmissione registrata a Milano e mandata in onda dalla televisione Svizzera.
Sono andato via dall’Italia, che amo, perche’ non ne potevo piu’. Non che adesso viva in un paese migliore. Il paese migliore non esiste piu’.Il marcio non ha piu’ confini. E’ ovunque. In Italia pero’, il livello di truffe che dovete subire supera ogni limite. Sarebbe quasi positivo se questa esagerazione portasse a un risveglio collettivo. Invece il risveglio sembra soltanto di pochi, come te. In America invece ti fregano in maniera piu’ furba, ancora piu’ diabolica. E’ come il tuo esempio del parassita inteligente e sofisticato, che non uccide mai la preda. in America ci sono parassiti infallibili.
Ma questo lo sappiamo e non voglio rubare neanche questo spazio virtuale e bellissimo.
Il problema vero e’ che non e’ vero che non esistono le technologie; quelle ci sono. Le hanno gia’ inventate, sperimentate e collaudate.
La verita’ mostruosa e’ che queste technologie, migliori, nuove, pulite non le vogliono…perche’ cambiare un sistema di truffe perfette? con qualcosa di nuovo, che poi magari ci mettono anni a trovare la maniera di fotterti..E’ come la tua macchina a idrogeno…ci si possono fare anche inalazioni all’eucaliptus…una battuta, ma tutto vero.
Scrivo solo per informarvi di una technologia gia’ esistente e sperimentata che produce energia elettrica, di una semplicita’ assurda che proprio per questo funziona.
Spero non mi prendiate per un venditore: non sto vendendo nulla. Le azioni di questa impresa non sono in vendita.
Andate voi a vedere cosa fa. E’ tutto li su internet. E’ un informazione pubblica. Basta andare su Google e fare un search con due parole.. Due pagine di articoli…ma questo lo sanno pochi…come Skype…che pero’ adesso finalmente ha 40 milioni di users e che uso da un anno. Ma davvero 10mila persone alla trasmissione non lo conoscevano?…
E’ una pompa, del diametro di circa 2 metri, che, ancorata al fondo del mare sfrutta il movimento ondoso per trasferire l’acqua di mare attraverso condotti in una grande cisterna. L’acqua immagazzinata, per caduta, alimenta una turbina, che produce energia e ritorna in mare.
L’acqua ritorna al mare senza essere stata inquinata o riscaldata. l’impatto ambientale e’ nullo. Anzi dopo un po di tempo si trasforma in una specie di reef artificiale, attrae la vita.
Finalmente dopo moltissimi anni, una contea del nord della California ha dato l’ok per l’installazione pilota di 16 pompe il prossimo ottobre. Questa installazione minima (si possono infatti installare migliaia di queste pompe) puo’ produrre energia sufficente per oltre 450 abitazioni.
A differenza di una diga o peggio, una centrale nucleare, le pompe (che sono innoque)lavorano singolarmente, come tante formichine…se ne rompe una…ce ne sono altre mille…non si interrompe neanche la produzione. Se si installasse questa technologia solo nei punti strategigi del pianeta, cioe’ in quelle aree di mare piu’ idonee, dove il moto ondoso e’ piu’ forte, la produzione di energia sarebbe migliaia di volte superiore a quella della diga piu’ grande che stanno costruendo in China, ancora per molti anni in costruzione (gia’ adesso obsoleta), con un impatto ambientale e manutenzione devastanti.
Negli USA tutto questo e’ pubblico.
A quanto mi risulta, la stampa europea non ne ha mai parlato. Il link del sito e’: http://www.inri.us
Caro Beppe, sono contento che ci sei.
Svegliamoci tutti e informiamoci.
Basta con le inculate! (si puo’ dire questo? c’e’ scritto di non scrivere oscenita’…ma l’oscenita’ non e’ forse quanto ci inculano ogni giorno?)
Avro’ anch’io il problema dei figli presto: quando nasceranno non potro’ neanche mandarli a scuola perche in USA vanno armati alle elementari. Ma vedro’ almeno di far mettere le luci blu. Per fortuna da noi possiamo decidere di non mandarceli a scuola.
Non so quanto serva, ma noi comunque ci proviamo sempre (per un mondo migliore)…
Un abbraccio. Bravo.
X Francesco Comencini
Sapevo che nelle basi di Ghedi ed Aviano ci sonop delle atomiche ma 200 mi sembra un po’ esagrato io so che ce ne sono circa 90…
…è comunque una notizia squallida
Vi ricordo che l’incidente di Chernobyl ha provocato una trentina di morti fra gli operatori e un aumento di circa 1800 casi di cancro alla tiroide.
Il cancro alla tiroide si cura facilmente e il totale delle vittime di Chernobyl si aggira sulla quarantina.
Nessun aumento di leucemie e malformazioni è stato mai osservato.
Questo è stato confermato dall’ONU (rapporto UNSCEAR, settembre 2000, Annex J); approvato all’unanimità da tutti i paesi del mondo.
Il rapporto è scaricabile da internet in formato .pdf
Il resto è pura demagogia.
A proposito di risparmio energetico, suggerisco di consultare le pubblicazioni prodotte dall’ENEA e disponibili GRATUITAMENTE on-line all’indirizzo:
http://www.enea.it/com/web/pubblicazioni/opuscoli.html
Non ci siamo proprio…
Leggo sempre più messaggini sarcastici tra iscritti, alcuni al limite dell’offensivo.
La situazione sta degenerando! Caro Sig. Beppe (chissà se leggerà)questa terribile parola che è “Odio” credo sia fuori luogo in un “Non luogo”” come questo. Abbiamo tutti il diritto di esprimere opinioni, certo, ma in questa sezione “Odio”, mi pare che non si rispettino molto le scelte personali.
“ODIO” era una parola che usava molto spesso Adolf Hitler e i risultati li conosciamo tutti, o quasi…
Ho paura caro Sig. Beppe che anche Lei sia l’enesima farsa del sistema italico, anzi forse Lei è più bravo di quegli altri ai quali usa dare addosso! Più bravo perchè Lei riesce a fersi volere bene. Forse la maggior parte degli italici che postano in questo Blog, non l’hanno mai vista al casello di Genova Nervi al volante di una Porche lustra e fiammante (non credo fosse ibrida). O non l’hanno mai vista alla fiera di Genova in visita allo stand Riva, noto produttore di Mega Yacht a motore (Consumo medio, circa 200 litri ora). Per carità io sono un suo grande ammiratore (l’adoravo di più ai tempi di “Te lo do io il Brasile) e voglio credere che invecchiando si sia ravveduto, ma sarebbe bello non trovare più la parola Odio in questo Blog. Grazie per la contro informazione che fa. Mi sforzo di credere che non ci sta prendendo tutti per il culo!!!
Abbracci a tutti!
Non ci siamo proprio…
Leggo sempre più messaggini sarcastici tra iscritti, alcuni al limite dell’offensivo.
La situazione sta degenerando! Caro Sig. Beppe (chissà se leggerà)questa terribile parole che è “Odio” credo sia fuori luogo in un “Non luogo” come questo. Abbiamo tutti il diritto di esprimere opinioni, certo, ma in questa sezione “Odio”, mi pare che non si rispettino molto le scelte personali altrui.
“ODIO” era una parola che usava molto spesso Adolf Hitler e i risultati li conosciamo tutti, o quasi…
Ho paura caro Sig. Beppe che anche Lei sia l’enesima farsa del sistema italico, anzi forse Lei è più bravo di quegli altri ai quali usa dare addosso! Più bravo perchè Lei riesce a fersi volere bene. Forse la maggior parte degli italici che postano in questo Blog, non l’hanno mai vista al casello di Genova Nervi al volante di una Porche lustra e fiammante (non credo fosse ibrida). O non l’hanno mai vista alla fiera di Genova in visita allo stand Riva, noto produttore di Mega Yacht a motore (Consumo medio, circa 200 litri ora). Per carità io sono un suo grande ammiratore (l’adoravo di più ai tempi di “Te lo do io il Brasile) e voglio credere che invecchiando si sia ravveduto, ma sarebbe bello non trovare più la parola Odio in questo Blog. Grazie per la contro informazione che fa. Mi sforzo di credere che non ci sta prendendo tutti per il culo!!!
Abbracci a tutti!
Riguardo al nucleare, magari non sarà ne sicuro nè pulito, e avrà anche tutti i difetti di questo mondo, ma che senso ha acquistare l’energia elettrica dalla Francia, prodotta proprio con delle centrali nucleari? In caso di disastro nucleare della più vicina centrale francese, ovvero ad un centinaio di chilometri dal nostro confine, noi ne subiremmo tutte le conseguenze, la nube tossica non si fermerà di certo alla frontiera. Inoltre si devono considerare tutti gli ingegneri e fisici nucleari costretti ad emigrare o a fare un lavoro diverso dai loro studi perchè in Italia non si può utilizzare l’energia nucleare. Sono questi i motivi che rendono molte, moltissime persone, favorevoli al ritorno al nucleare. Certo, sarebbero meglio specchi solari ed energia eolica, ma molto spesso tali centrali non vengono costruite perchè rovinano il paesaggio, vedi ad esempio la Puglia e la Calabria. Ringraziamo i Verdi ed il loro spicato senso estetico.
Guido Barbaglia
permettetemi di essere scettico e guardingo anche delle centrali a fusione (quella “calda”), come quella che stanno approntando i francesi.
penso che siano altrettanto pericolose quanto quelle a fissione.
io da fisico guarderei altrove per un alternativa energetica.
sembra che prendiamo gusto a fare le cose più magniloquenti distruttive e folli…
la chiamerei sindrome del titanic o sindrome di chernoby o del ponte di messina…
la verità è che sono in ballo gli interessi della grande industria, delle grandi multinazionali: si vuole la massima energia ad un costo conveniente (costo finanziario attenzione!) e subito. massimo profitto immediato al minimo costo.
dunque non si tengono in conto tutte le gravissime e importanti conseguenze e implicazioni: questo è capitalismo ottocentesco, capitalismo all’ennesima potenza: follia, pura follia autodistruttiva…
e la scienza fa da serva…
che tristezza..
x Nino D’eugenio
per fare girare le turbine eoliche ci vuole una certa quantita’ di vento costante e non sempre puo’ risultare conveniente.
Il loro costo poi…ma davvero un soldato in Iraq guadagna cosi’ tanto??
Se poi speri con 5.000,00 Euro di affrancarti dal contatore Enel allora vuol dire che non hai ben chiaro il costo delle apparecchiature di cui parli.
Per produrre 3KWH in caso di buon irraggiamento medio occorrono (per un impianto solare) mooolti soldi in piu’…
Eppoi porca miseria lo vogliamo capire che il nodo sta nell’impossibilita’ (Per Legge) di produrre e rivendere energia!!
Televisori LCD, lampade a risparmio etc..
Ho notato che c’e’ chi si diverte a fare questi esperimenti di calcolo, e’ grazioso ma non sufficiente.
La maggior preoccupazione dovrebbe essere quella di dare finalmete a tutti una cultura del risparmio energetico evoluta.
Se chiedete ad un bambino come si fa quando a scuola il riscaldamento e’ troppo 90su100 vi dira’ che basta aprire un poco la finestra…
Per il resto sono ormai anni che vivo in una grande casa con due appartamenti ed abbiamo un solo contatore Enel: come facciamo?
Semplice con un paio di accorgimenti tecnici ed educativi…
Niente sarà mai conveniente come il petrolio ed i suoi derivati finchè gli interessi attorno all’oro nero saranno così elevati.
Dimenticavo,
c’e’ l’alternativa proposta da Rubbia.
leggete la sua intervista: http://www.mybestlife.com/ambiente/News/21112000_Rubbia.htm
STACCHIAMOCI DALL’ENEL.
PROPOSTA: con il solare termico, fotovoltaico e piccoli impianti eolici possiamo signolarmente dire addio all’ENEL.
Per favore non dite che e’ troppo costoso perche’ posso dimostrare il contrario, alla fine si risparmia specialmente con il solare termico, anche senza incentivi dello stato.
In Italia c’e’ chi si compra il SUV da 100.000 euro per andare a portare i figli all’asilo, bella soddisfazione. Io vi invito a spenderne meno di 5.000 per staccarvi dall’ENEL, anche questa e’ un’altra soddisfazione, meno costosa e che vi fa risparmiare.
ciao
Nino
a Nino D’Eugenio il 28.06.05 18:07
e i costi di manutenzione, di riorganizzazione, di smantellamento o riconversione delle centrali, e poi quanto durano ste turbine? Una volta che si guastano che fine gli facciamo fare, sempre monnezza è, e ogni quanto tempo bisogna cambiarle, e al cittadino quanto costa tutto questo e le comodità a cui siamo abituati siamo sicuri che possiamo rinunciarci, e i filobus i treni andranno pure loro a energia eolica? e quanto costa?
Sono d’accordo con chi pone l’accento prima di tutto sul risparmio e, secondo me questa è la chiave di volta di molte, molte questioni.
In generale non risparmierei di sicuro sui calci in culo a chi ha ideato e pagato quella vaccata di campagna in cui il mona col sacchetto giallo veniva osannato da passanti vari perché faceva girare l’economia!
Banale dire cosa fa davvero girare…
Prima di schierarci con sospetta “virulenza” su un tema sensibile come il nucleare, fate un “esame” alla vostra coscienza energetica…
Ad esempio potete trovare un facile test sul sito si Altroconsumo: http://www.altroconsumo.it/asp/energy/energy.aspx
O, se non ne avete voglia o dubitate della “attendibilità” (mi pare che qualcuno abbia il morbo del complotto…:-), fatevi qualche sempice domanda:
– i miei elettrodomestici sono di classe “A”?
– ho apparecchi che rimangono in “stand-by”?
– potrei mettere lampadine a basso consumo e/o accendere una luce di meno?
– quanto consuma quella figata di TV al plasma da mille pollici per il quale sono disposto ad accendere l’ennesimo finanziamento a rate?
E così via…
Dopo, e solo dopo, possiamo ritrovarci e strapparci le vesti tra nucleare sì e nucleare no.
Non è detto che le rivoluzioni si debbano fare con i gesti o le decisioni epocali.
Un saluto (pacato) a tutti
Una risposta a chi dice che non ci sono le alternative al petrolio o al nucleare.
Oggi 28 giugno 2005 in Italia si sono consumate 54.100 Megawatt, record assoluto, che sono pari a 10.820 turbine eoliche di nuova generazione che producono 5 MW l’una.
Con solo 5 mila di quelle turbine potremmo dire addio al petrolio, quasi la meta’ dell’energia in Italia e’ prodotta da fonti Idroelettriche e Gas naturale.
Pensateci bene 5.000 turbine non sono tante sono pochissime perche’ di solito di mettono in Wind Farm da 100, 200 agglomerati l’una. Poi c’e’ anche la soluzione Off Shore, in mare aperto.
Il costo? una turbina costa meno di un soldato in Iraq per un anno e noi ne abbiamo sbattuti li’ 3000 da due e piu’. Avremmo potuto non fare la guerra del petrolio e affrancarci dal petrolio allo stesso tempo.
ciao
Nino
@Paolo Accolli
eh, sono sempre il primo a fare dell’ironia.. ma sempre l’ultimo a capire quella degli altri!
Pardon!
CI RIAsIAMO COL NUCLEARE…..
Bè oltre che è pericoloso e istabile, si da energia a basso costo!!! ma a che prezzo di vite umane?io sono contrario al nucleare e apoggio il sole, il vento,l’acqua che in natura danno l’enegia che ci serve, sia eletrica che in calore!
forse per i nostri potenti li non c’è troppo da guadagnare!! oggi un barile di petrolio vale 60$ bè forse in un futuro molto molto lontano bruceremo quelli per riscaldarci!!!
a Daniele Segatori il 28.06.05 17:50
scusami se ti do del tu la domanda che vorrei farti dopo aver letto il tuo post è questa:
tu a quanto e a cosa saresti disposto a rinunciare per utilizzare una fonte alternativa al petrolio o al nucleare?
La più grande centrale termo-nucleare l’abbiamo sopra le nostre teste e non sappiamo sfruttarla!!
Storici aggiornatevi!!Siamo ancora nel medioevo :-((
Buonasera a tutti,
da quel che leggo quì di alternative al nucleare ce ne sarebbero eccome, e tutte avrebbero un impatto sull’ambiente (e sulle persone) decisamente più sostenibili. Il fatto però è che la maggior parte delle persone comuni (ovviamente senza alcun giudizio sulla loro situazione), che poi sono la maggioranza della popolazione, probabilmente neanche si pone il problema dell’alternativa al nucleare e/o al petrolio, e continua a vivere accettando (per vari motivi) la situazione attuale. Io mi auguro che su questo soggetto, ma anche su tutti gli altri affrontati in questo blog, nasca un movimento di opinione capace di scuotere le coscenze delle persone e di proporre alternative più compatibili alle reali esigenze di tutti. Questo è, a mio avviso, il più grande merito di Beppe Grillo.
Un caro saluto a tutti.
Daniele
SEMPRE MEGLIO L’ITALIA!!!
MILANO – Fa già discutere la decisione della giunta di Milano che ha deliberato la posa di una targa commemorativa in memoria di Bettino Craxi, scomparso cinque anni fa ad Hammamet, in Tunisia. Verrà installata davanti agli uffici dell’ex leader socialista in piazza del Duomo al numero civico 19, indirizzo un tempo frequentatissimo dai potenti della «Milano da bere» e tornato negli ultimi anni a un austero anonimato.
LA TARGA – Mistero su che cosa verrà scritto sopra la targa. «Se ne occuperanno gli uffici della toponomastica», ha spiegato il vicesindaco, Riccardo De Corato di An. «Abbiamo deciso così di ricordare la storia di questo personaggio della politica italiana. Un personaggio controverso per alcuni settori politici», ha osservato il sindaco Albertini. La delibera, che è stata approvata con scrutinio segreto, fu presentata già alcuni anni fa d’accordo con la figlia di Craxi, Stefania, ma allora fu respinta a maggioranza.
POLEMICA – Soddisfazione tra i figli di Bettino, che a Milano era nato il 24 febbraio 1934. «Non posso che ringraziare il sindaco della città e gli esponenti della giunta – spiega Bobo Craxi – e di quei partiti che hanno avuto quest’idea, che hanno voluto sostenere un fatto storico che riconcilia Bettino Craxi con i milanesi, e non solo». Ironico invece il commento di Antonio Di Pietro, ex pm di Mani pulite ed attuale leader dell’Italia dei Valori: «Ben venga una targa commemorativa per Bettino Craxi a piazza Duomo, a condizione però che nella targa siano indicati i titoli di quando era in vita: politico e latitante».
Ciao Ciao Roberto
Cè una legge che stabilisce quanter ore max al giorno, in quali ore della giornata, ed in quali giorni dell’anno può essere acceso il riscaldamento!!!
Perchè non si fa lo stesso per i condizionatori che sono accessi 24 ore su 24? e poi la gente dice che non c’ha un centesimo, quando spende di corrente 500 euro al bimestre!!!
Per risparmiare basterebbe:
3 Televisori
Catotici 300W/h l’uno,
LCD 30W/h l’uno
RISPARMIO 810W/h
10 Punti luce
7 Soffitto (3 camere salotto(2), bagno, cucina) 100 W/h l’una + 3 Comodino (3 Camere) 40 W/h l’una
7 lampadine da risp energetico 20w/h + 3 comodino da 8W/h
RISPARMIO 656W/h
Lavatrice
Vechia 600W/h
Moderna 300W/h
RISPARMIO 300W/h
Computer
Personal Computer + Monitor 400+300 = 700W/h Max
Computer portatile 160W/h
RISPARMIO 540W/h
Lavastoviglie
Circa 600W/h
A Mano 0W/h
RISPARMIO 600W/h
Condizionatore
Circa 1000W/h
Finestre aperte 0W/h
Risparmio 1000W/h
Altro
Senza Attenzione (Strumenti elettrici lasciati in stand by e non spenti automaticamente, ecc) 50W/h
Con Attenzione 0W/h
cominciamo noi!!!!
Ma sti numeri li hai tirati fuori con le palline della tombola????
“Per risparmiare basterebbe:
3 Televisori
Catotici 300W/h l’uno,
LCD 30W/h l’uno
RISPARMIO 810W/h”
A parte che voglio vedere chi tiene accesi in casa 3 Televisori contemporaneamente e faccio notare che le TV LCD oltre a costare parecchio ( non tutti posso spendere i soldi che forse tu hai) hanno una qualità d’immagine è una durata inferiori ai tradizionali televisori a tubo Catodico, non catotico,
un Tv color standard consuma dai 70 ai 100W/h quindi enormemente meno dei 300W/h che hai tirato fuori da chissà dove.
“10 Punti luce
7 Soffitto (3 camere salotto(2), bagno, cucina) 100 W/h l’una + 3 Comodino (3 Camere) 40 W/h l’una
7 lampadine da risp energetico 20w/h + 3 comodino da 8W/h
RISPARMIO 656W/h”
Idem come sopra, non sono mai accese contemporaneamente, i conti andrebbero fatti per le ore di accensione e ormai le lampadine a risparmio evnergetico sono molto diffuse.
“Lavatrice
Vechia 600W/h
Moderna 300W/h
RISPARMIO 300W/h”
Fai sempre i conti ad ore….si vede che la lavatrice da te funziona sempre….quelle nuove consumano molto meno di quelle vecchie, anche meno della metà, di certo non 300W per un ora di lavaggio anche a basse temperature.
“Lavastoviglie
Circa 600W/h
A Mano 0W/h
RISPARMIO 600W/h”
Anche quì ci sono quelle nuove e quelle vecchie, le nuove con 1KW/h circa lavano 12 coperti in un oretta circa, e fanno risparmiare ore ed ore di lavoro all’addetto di turno al lavaggio piatti, scommetto che non lo hai mai lavati in vita tua.
Ah per la cronaca, con la lavastoviglie si consuma molta meno acqua e detersivo rispetto al lavaggio a mano, quindi non la demonizzerei come tendono a fare in molti, basta usarla a pieno carico.
Tra l’altro, visto che proponi di lavare i piatti a mano, perchè non hai proposto lo stesso per la lavatrice?? CHe esistono lavaggi di seria A e serie B???
“Condizionatore
Circa 1000W/h
Finestre aperte 0W/h
Risparmio 1000W/h”
Il condizionatore è una cosa utile, ovvio che va usato con parsimonia e attenzione, prova ad aprire le finestre con 35°C all’ombra come ci sono in questo momento fuori e poi vediamo a quanto serve aprire le finestre…..ma per favore….
“Altro
Senza Attenzione (Strumenti elettrici lasciati in stand by e non spenti automaticamente, ecc) 50W/h
Con Attenzione 0W/h”
Ecco, questo è giusto, finalmente
“cominciamo noi!!!!”
Giusto, cominciamo noi, facendo anche più attenzione a quello che si scrive
io proporrei il propulsore dell’enterprise come energia alternativa; il fatto è che non esistono fonti energetiche che possano permetterci lo stesso risultato che abbiamo oggi con gli idrocarburi, quindi o rinunciamo a condizionatori, televisori, computer, frigoriferi, lavatrici e qualche altra cazzabubbola oppure dobbiamo sfruttare fino all’ultimo goccio di petrolio e fino all’ultima gemma di uranio, fintanto che non venga a trovarci qualcuno con le orecchie a punta e ci insegni quello che non sappiamo
******PER MARCO BENISTI*****
Personalmente ho un’ attività in proprio, una bambina che dalle 16,30 del pomeriggio sta con me in ufficio e una casa de seguire……….
il bello del blog è come un libro rimane tutto scritto e ci puoi andare non appena hai un po’ di tempo libero e ti assicuro che riesco a leggere quasi tutti i commenti e ogni tanto vado pure a vedere i post passati se hanno qualche aggiornamento chiaro che ogni tanto quando gli impegni si accavallano ho meno tempo, ma ognuno spende il tempo libero tra un appuntamento e un altro, tra una telefonata e l’ altra.
Il vero guaio è che ultimamente di tempo libero sul lavoro siamo in troppi ad averne…..che sia per quello che da molti post si legge angoscia per il futuro?
Se pensi che qua ci sono solo statali che si grattano la pancia ti sbagli, c’è davvero di tutto.
E puoi imparare molto, non perdere l’ occasione!
A me fanno RIDERE quei poveracci pieni di soldi che parlano di energia nucleare, energia PULITA e SICURA la definiscono. E che provino ad andare in Russia, a Chenobyl, a dire che l’energia nucleare è pulita e sicura! Nemmeno nel secolo venturo avranno smesso di seppellire i morti di cancro, senza contare quelle straminchia di sbarre di uranio esaurito che seppelliscono in giro per il mondo, anche nei centri abitati. Ma che se le ficchino su per il culo quelle cazzo di sbarre per almeno un’ora o due, e che poi vengano a spiegare al mondo perché cagano liquido fosforescente.
Come disse Grillo, quella gente dovrebbe trovarsi in galera, e invece vanno in televisione a spiegare che l’energia nucleare è pulita e che l’incremento esponenziale della produzione d’energia sarà aumentato del doppio o il triplo rispetto a quello attuale. BALLE!
I nostri amati industriali “energetici”, coloro che ci peggiorano la vita e che con uno stupido gioco di scartoffie riducono legalmente i bambini sani a malati di leucemia e tutte le persone piene di tumori e cancri a norma di legge. NORMA DI LEGGE! Ma porc l’omicidio può essere a norma di legge?? Ma santo Dio, arrestano uno perché ha ammazzato la sua famiglia, e non arrestano la gente che ammazza milioni di persone con centrali ad olio combustibile, a carbone o a energia nucleare! BAMBINI DI OTTO ANNI MALATI DI LEUCEMIA PER VIA DELLE RADIAZIONI! E nessuno muove un dito per smantellare le centrali atomiche. Io ho visto una centrale nucleare in disuso in Toscana, ancora in piedi affacciata su una zona che era praticamente deserta. Nemmeno una casa era stata costruita lì attorno, e chissà perché!
Hanno preso la scoperta del nucleare come una rivoluzione energetica, una delle più grandi scoperte della storia. Ma qualcuno si è mai immaginato che avrebbero usato quella conoscenza per forgiare bombe di una potenza spropositata? Se 60 anni fa andavi a sproloquiare delle bombe atomiche ti avrebbero rinchiuso in un manicomio e saresti morto in una cella d’isolamento, ma la bomba nacque comunque.
Ed ora, se parli del pericolo delle centrali nucleari, ti prendono per scemo quelli che fanno i SOLDI con questa “energia alternativa” del cazzo. Per scemo! Loro ci mangiano e stramangiano con questa attività, ed è OVVIO che smentirebbero ogni pericolo delle centrali atomiche, loro guadagnano i miliardi con queste pazzie!
Ma se c’è una cosa che mi fa morire dal ridere, è quel pilota americano che sganciò la bomba su Hiroshima e che una volta pentito, si fece prete. Ma bomba atomica o non bomba atomica quella era sempre una bomba che avrebbe ammazzato, lo sapeva benissimo! E’una cosa assurda, io non riesco a capire. Non riesco. Tutto questo è un controsenso.
Ci vogliono anche far credere che a Chernobyl ci sono stati solo 32 morti dopo la fusione del nocciolo. Forse è vero.. solo 32 ma ci sono altre centinaia e centinaia di persone malate di cancro e leucemia. Non voglio dire boiate ma credo che i morti siano oltre il centinaio, quelli coinvolti nella reazione di fusione. I primi a morire sono sempre quelli bruciati sul luogo del disastro, poi tocca alle vittime della LEUCEMIA (sempre sta cazzo di leucemia) che colpisce soprattutto i bambini, poi ci sono i casi di cancro negli adulti dai 40 anni in su. Cancro del seno, cancro intestinale, tumori cerebrali, cancro della pelle, etc . E teniamo anche conto delle falde acquifere contaminate dalle radiazioni. L’acqua che tutti noi usiamo per bere, cucinare, lavare i vestiti corriamo anche questo pericolo qua, mentre in alcune zone della Russia e del mondo questa pericolo è già una terribile verità.
Siamo pilotati da questa gente che ci sta uccidendo poco alla volta, sta facendo una carneficina per uno schifosissimo pugno di banconote, per detenere un monopolio sull’energia.
L’ENEL ha COMPRATO una centrale nucleare nonostante noi non fossimo d’accordo! Questo lo ha detto anche Beppe Grillo.
Ed è doloroso vedere questi omiciattoli del cazzo che vanno in televisione a parlare di energia e produttività, quando dovrebbero stare in una cella d’isolamento in un carcere di stato, incatenati al muro con catene d’acciaio inossidabile spesse cinque metri.
Ma non si può andare in televisione a parlare di queste cose, poi va a finire che la gente ci crede! E quando magari in futuro si farà un referendum per aprire una centrale nucleare in Italia, potrebbero anche dire si al nucleare. Dubito che succederà, ma ormai io mi aspetto di tutto dallo Stato Italiano, mi aspetto di tutto. Ormai ho VISTO e SENTITO di tutto. Io da Beppe Grillo ho sentito delle cose che non mi sarei mai aspettato di sentire! Ci sono rimasto veramente di sale a capire le cose che succedono qui in Italia, ma è una cosa oscena!
E poi, gli americanini fanno i film dove mostrano la bombetta atomica da 600 megatoni che salva il pianetino ed i suoi abitantini. C’è il meteorite grande come la Georgia che sta per schiantarsi sulla Casa Bianca, e allora la NASA manda su i soliti omuncoli in tuta spaziale che fanno saltare l’asteroide con la bombetta.
Ma che io sappia sta cazzo di bomba ha solo ammazzato, non ha mai salvato nessuno. Non ho mai visto una bomba nucleare esplodere per il beneficio dell’umanità e non.
Dio mio fanno i test nucleari nell’oceano, nelle isolette che reputano deserte! Fanno esplodere bombe nucleari su delle isolette che prima avevano qualche filo d’erba, ora sono dei deserti.
Le radiazioni si propagano nel mare, nell’acqua, stanno contaminando il nostro pianeta e noi non possiamo far nulla per fermarli, almeno per ora.
Non abbiamo il potere di farli smettere, nemmeno se ci mettessimo in due miliardi a protestare! Per il loro profitto sarebbero anche capaci di ignorare tutta questa gente accantonando delle storie tipo “Ah! Quando la gente capirà che senza l’energia atomica non potranno più accendere il microonde, la lampadina o un elettrodomestico, sarà ormai troppo tardi!”. Così diranno! E forse lo dicono tuttora!
Quella gente sarebbe capace di ammazzare la propria madre per un pugno di dollari, questa è la verità. Ma io chi sono per dire tutto questo? Sono solo uno stupido adolescente di 18 anni che ci tiene al suo pianeta, alla natura, ad una vita senza menzogne, energia PERICOLOSA Io non sono nessuno, il mio parere non conta niente. Se fossi il Presidente della Repubblica probabilmente le mie parole farebbero saltar fuori uno scandalo, ma io sono solo un cittadino italiano preso per il culo.
Il mondo sta andando a puttane, e per che cosa? Per i soldi! Scartoffie colorate a cui l’uomo ha dato un valore approssimativo e insignificante dal punto di vista filosofico e naturale. I veri valori sono gli alberi, l’aria, l’acqua, il cibo, il mare, i laghi, le montagne, i fiori
Se continuiamo così non ci sarà più niente di tutto questo, NIENTE!
L’aria diverrà un veleno, che in confronto l’atmosfera di Urano sembrerà eucalipto. Le piante morranno, il sole verrà oscurato da una nera cappa di smog, gli animali morranno assieme alle piante, la terra diventerà secca, desertica e improduttiva. La gente morirà di cancro ai polmoni e tumori e malattie di ogni genere.
MA in cambio potremmo gustare la fantastica energia nucleare, l’energia del carbone e dell’olio! Avremmo il nostro bel petrolio da bere e le nostre fantastiche barre di uranio da mangiare. Senza contare le monete da un euro come contorno, devono essere squisite assieme a banconote da mille dollari.
Io ora mi chiedo perché sfruttano il petrolio, quando abbiamo a disposizione il sole, l’acqua e il gas per far funzionare i motori delle nostre automobili.
L’auto sarà un ingombro, come dice il caro Beppe, ma dato che abbiamo questo mezzo, perché non sfruttarlo con dei combustibili non inquinanti? Ogni anno il caso di una petroliera affondata in mare emerge nei nostri TG. Intere spiagge vengono ricoperte da uno strato di petrolio grezzo. I pesci muoiono, la fauna e la flora marina va a farsi benedire..
Ma io mi chiedo il perché di questo accanimento con il denaro, gente. Il denaro è anche utile, ma non bisogna diventare MALATI per il denaro. Quelli che sono ossessionati dal guadagno, che farebbero di tutto per aggiungere un milioncino in più ai loro triliardi.
Esiste gente che in tutta la sua vita non ha mai visto nemmeno centomila euro tutti in una volta, ma riesce a campare anche con mille euro al mese, senza problemi. Cioè, con qualche problema magari, ma si campa.
E se cominciano a produrre macchine a idrogeno, a gas, ad aria compressa, elettriche al posto di quelle a benzina o a gasolio, ci perderebbero, è vero. Ma ci riguadagnerebbero, sia economicamente che NATURALMENTE. La nostra atmosfera resterà respirabile e nei centri delle grandi città non ci sarà più bisogno di girare con la mascherina per evitare quelle cazzo di polveri sottili, che provocano tumori e cancri.
E’ arrivato il momento di dire NO al nucleare, NO al carbone, NO al petrolio! Il pianeta vivibile è uno ed uno soltanto, ci viviamo noi e ci vivranno i nostri figli, i figli dei nostri figli .
Posso paragonare la Terra alla nostra casa, ora in fiamme. Se la nostra casa andasse in fiamme grideremmo AL FUOCO! AL FUOCO!
Ora la Terra sta andando a fuoco e noi dobbiamo gridarlo! Dobbiamo raccogliere un estintore e spegnere queste fiamme che poco a poco stanno divorando tutto quanto. Bisogna cominciare a odiare il petrolio, a odiare tutto quello che uccide legalmente’.
Io mi domando: quante centrali nucleari dovranno esplodere prima che i politici capiscano che questa energia è letale? Quante persone dovranno ancora morire fra atroci tormenti prima che si faccia qualcosa per fermare questa follia? Perché questa è una FOLLIA.
Solo i pazzi con problemi di mente andrebbero a dire che l’energia atomica è un beneficio. PAZZI.
Loro sono i veri folli, non quelli al manicomio, sono loro. I veri assassini.
Forse sbaglio, forse no. Nell’80% dei casi sto dicendo cazzate e non me ne rendo conto, e se qualcuno di voi vuole illuminarmi, vuole contestarmi per farmi capire meglio questa situazione, io ne sarei felicissimo.
Se saltasse fuori un pinco pallo qualunque con un tipo di energia alternativo, efficace e relativamente economico, state certi che il sig. Rockefeller e tutta la cricca di amichetti suoi,
che basano la loro ricchezza per la maggior parte sul petrolio, se lo mangerebbero a colazione un pezzo per uno.
Il mitico D. Icke che qualcuno reputa pazzo, ipotizza, anzi lui ne è quasi certo, che gli incidenti alle centrali elencati da Beppe, possano essere stati provocati di proposito, per fomentare la paura nella popolazione e spingere il consumo del petrolio.
Sporadicamente leggo il blog, e leggo i commenti principalmetne la sera, e vedo che c’è un gruppo di persono che lascia numerosi commenti in tutto l’arco della giornata, su tutti gli argomenti, ma questa gente non lavora, come cavolo fate a stare sempre sul blog a commentare tutto anche i commenti?
Siete disoccupati?
Scroccate la connessione al Vs. datore di lavoro’
Siete dipendenti statali?
per luca colzani
caro luca,
in effetti l’eternit (o ethernit), preso tal quale, è sicuro. Mi spiego. Se fosse completamente integro dormirei tranquillamente su una bella lastra di eternit. Ma come ben sai l’eternit è un conglomerato di cemento + fibra di amianto percui è, come dire, un bel foglio di amianto inzuppato e ricoperto da cemento.
Il problema nasce quando il laminato di eternit (sia esso un tubo, una ondulina, un comignolo), si rompe. La frattura lascia libera la fibra (scoperta dal cemento) e per questo libera di svolazzare qua e là. Il grosso problema dell’amianto è che ha una struttura tale per cui, se inalato, resta nei nostri polmoni…. Non è giusto dire agli altri di informarsi quando poi ci si mostra così disinformati. Nessuno dice che appena entri in contatto con l’amianto muori ma è pur vero che a lungo andare fa male. Quanto agli acquedotti: è vero, sono in eternit ma resta il fatto che se non lesionati, non sono pericolosi. Problemi da inalazione di polveri da amianto sono stati riscontrati in pecore che pascolavano in campi vicino a stabilimenti che lo producevano. In pratica, Luca, fa male. E mi sembra anche una esagerazione paragonare l’esplosione di una centrale nucleare a quella di una fabrica di vernici. Forse (ma molto forse) è la stessa cosa dal punto di vista chimico ma dal punto di vista degli agenti fisici che entrerebbero in ballo non sono per niente assimilabili. Comunque, per continuare il dibattito, visto che non vengo spesso nel blog, ti prego (e vi prego) di inviarmi qualunque cosa vogliate postare a daniele_melillo@virgilio.it
@ Marco Bona
ufff
centrali ad acqua fluente
centrali a serbatoio
centrali a bacino
si dividono quasi equamente(15,12,10 mila GWh/a) la produzione di energia (idro)elettrica in Italia.
quelli a serbatoio..sono a pompaggio(8 mila GWh/a)
non sono centrali sperimentali.
mi riferivo a quelle.
aspetta che parlo del nucleare….
ciao
Per Luca Colzani.
Non si tratta di paura di tutto.
E’ solo rispetto per quelli che verranno.
Non possiamo lamentarci di quell che ci hanno lasciato e fare peggio.
E’ così difficile da capire?
Rispetto, nulla di più.
Saluti.
Sono laureato in Fisica. Conosco la fisica nucleare solamente a livello superficiele in quanto ho sostenuto solo un esame obbligatorio relativo al nucleare. Tempo fa, però ho letto qualcosa del Prof. Carlo Rubbia in merito alla possibilità di rendere il processo di fissione più sicuro grazie all’utilizzo di acceleratori. Voi sapete qualcosa in più? Sarebbe possibile economicamente? Inoltre è possibile avere tabelle di raffronto per i costi (suppongo di si visto che si afferma con certezza che non ci sia un reale vantaggio economico nel nucleare.)
Grazie per la vostra attenzione e complimenti per il vostro sito ricco ed interessante.
Luigi Moro.
ecco, nella rabbia mi sono confuso e ho inserito il messaggio commentando questo argomento invece che il caso parmalat…anche il mio encefalogramma…segna piatto!
*****claudia parmeggiani****
e se invece il cancrino me lo prendo lo stesso anche senza centrali nucleari????? cosa dici paladina del senso civico.
Prima di dire certe cose dovresti provarle certe esperienze….stai pur certa che certe malattie i Italia ci sono anche senza le tue odiate centrali.
Informatevi prima…le centrali nucleari sono pericolose soltante se saltano in area, praticamente come un industria di vernice….cosa facciamo vietiamo anche la vernice????? sono delle superballe come la storia degli eternit…ma lo sapete che tutte le condotte dell’acqua fatte dal 1950 (e sono la maggioranza) sono fatte in eternit??? saremmo gia’ tutti morti solo facendoci la doccia.
INFORMATEVI
Postato da: luca colzani il 27.06.05 17:39
sono un tecnico che lavora e progetta acquedotti da 20 anni !!
è vero c’è un’enorme quantità di acquedotti in eternit, ma sono pericolosi solo per chi ci lavora a secco, cioè quando vanno posati e/o aggiustati, l’acqua che ci passa dentro non raccoglie “scorie” ed è sicura per la doccia e per il consumo alimentare.
puoi credermi perchè la uso anch’io e la usano i miei bambini.
a proposito del fatto di informarsi e non sparare c….te a caso.
Io parlavo di energia solare in cui l’efficienza è molto più elevata rispetto al fotovoltaico. Si tratta di specchi che concentrano i raggi solari in un punto o su una retta in cui si raccoglie il calore prodotto. E i costi sono alla portata di amministrazioni locali che in questo modo avrebbero delle entrate non indifferenti se stipulassero contratti con compagnie energetiche finalmente libere di poter operare (in Italia la legge sul ‘conto energia’ è presente dal 2003 ma manca , guarda un pò, il decreto attuativo….)
Ma a che cazzo serve fare gli esperimenti per la fusione fredda?
Abbiamo già una lunga lista di tecnologie che sfruttano fonti energetiche alternative, rinnovabili ed economiche e non ne usiamo nessuna!
Cazzo se a Milano c’è qualcuno che produce auto o elettrodomestici o qualunque altro prodotto di uso comune che vanno a idrogeno, luce solare, o celle a combustibile me lo dica che vengo a lavorare per lui!
@ Stefano Serra
Si,ho capito,tu proponi di raddoppiare(per semplicità do per scontato che si possa fare) le centrali idroelettriche e farle funzionare in due gruppi distinti che si alternano nelle fasi di produzione e di pompaggio(riempimento degli invasi).
Ti ripeto,nutro qualche perplessità sulla convenienza economica e sulla flessibilità di funzionamento di un sistema del genere.
Effettuare un pompaggio in pieno giorno prelevando energia elettrica in una fase di picco di richiesta energetica è a dir poco indesiderato e dannoso:equivarrebbe a guidare un’auto con il freno a mano tirato.
Le centrali idroelettriche sono come dei “cuscini” che assorbono gli “urti”(le impennate di richiesta di energia elettrica) e devono essere pronte ad attutire questi scossoni e non impegnate in operazioni di pompaggio non si può dormire mentre bisogna stare allerta
Attualmente le centrali idroelettriche si gestiscono in questo modo.
Si privilegia la loro estrema facilità di regolazione,senza nuocere eccessivamente sul rendimento.
Una centrale idroelettrica è come un centometrista,una termoelettrica è come un maratoneta
beppe,
un mondo al contrario……bah!
a tutti quelli che scrivono:
destra, sinistra, bianchi , neri arancioni, ma cosa cazzo stiamo dicendo, riflettiamo per favore,
dice bene beppe, ci prendono tutti per il culo,
in altri paesi di fronte alla presa per il culo la gente i cittadini sarebbero già scesi in piazza a scassare tutto.
E’ pazzesco sentire le solite motivazioni dai sostenitori della tecnologia nucleare. Il fatto che l’Italia non sia immune da eventuali incidenti in Francia o in Slovenia è la più vetusta. Le scorie nucleari sono state e sono oggetto di grossi affari politico-mafiosi. In mare sono state fatte affondare carrette imbottite di materiale radioattivo (non solo in Africa, anche in Calabria, in Puglia; in Basilicata i tecnici incaricati dall’autorità giudiziaria, in seguito alle dichiarazioni di un pentito, stanno scandagliando una vasta area in cui sarebbero sepolti centinaia di fusti radioattivi, e ci sarebbero responsabilità di politici, come Craxi o De Michelis e di alti dirigenti dell’ENEA). Ilaria Alpi ed il suo collega sono stati uccisi perchè avevano scoperto un tassello del complesso mosaico dello smaltimento illecito di rifiuti tossici. Addirittura il governo americano provava rabbia per il fatto che i mezzi pesanti italiani contenenti rifiuti anche radioattivi fossero lasciati liberi di scaricare, mentre i loro erano sempre bersaglio di gruppi armati somali. In mezzo a quei fusti ce ne erano molti provenienti dal centro ENEA Trisaia di Rotondella, in provincia di Matera, che serviva, a detta del pentito, da centro operativo per organizzare i vari movimenti. Non vi sembra che tutto questo, che è solo la punta dell’iceberg, sia già sufficiente per parlare di inquinamento ben peggiore di quello imputabile alla CO2? E’ l’inquinamento dell’umana coscienza, la morte dell’uomo in quanto essere pensante. E’ la vittoria dell’animale più stupido del creato, che si nasconde dietro dottrine scientifiche supportate solo ed esclusivamente da sporchi, torbidi, turpi interessi lobbistici che si intrecciano come al solito con gli interessi mafiosi. Perchè il solare termico, che potrebbe salvare il Mezzogiorno d’Italia e che è stato sperimentato con successo proprio dall’ENEA, con Carlo Rubbia, non viene minimamente preso in considerazione? I costi sono del tutto paragonabili a quelli di una normale centrale idroelettrica! Ma queste sono domande che fanno gli ingenui, come me.
I BREVETTI!!! Una lotta inutile portata avanti per le grosse industrie, le quali si trovano in un piatto d’argento un Business troppo RICCO!!
Io penso che, tra una decina d’anni, non esisteranno più i Software, così come li conosciamo oggi, poichè saranno i Software già preinstallati nei Cip di memoria a creare il programma adatto per ogni momento. Non si potrà parlare di diritto d’autore o copyright, perchè tutta la Rete sarà completamente interconnessa e… non con i soli Computer ma, con ogni tipo di periferica o meccanismo tecnico.
Abbiamo bisogno di una certa musica?? Bene, il cellulare, il PC , il televisore di casa, provvederenno ad intercettare e registrare i brani di nostro interesse senza che noi ce ne rendiamo conto.
Questo è il futuro BABBEI INGORDI!!
Vedrette che la vostra forza servirà per mettervela in CULO da voi stessi.
Il progresso sarà per tutti indistintamente.
Ciao
dr. Gian Pietro Bomboi.
Dimenticavo, per quelli del Potere, il mio indirizzo e-mail è: bomboi45@hotmail.com
Nel mio sito: http://www.dott-bomboi.it
c’è un libro dal titolo “SFIDA AL POTERE CON LA RETE”.
Gratis per tutti, niente diritto d’autore – niente copyright.
C’è qualcuno che ancora giustifica il nucleare additando le famose centrali dietro l’angolo della Francia….
Questa è una emerita strr…
Tecnicamente è facilmente dimostrabile che l’effetto delle radiazioni è proporzionale alla vicinaza della fonte di emissione, quindi tra 50 e 1000 Km, gli effetti sono abissalmente più modesti
Inoltre c’è una barriera di 3000 metri di media alta che impedirebbe al flusso di radiazioni residue di investire il territorio italiano.
Questa tesi è stata avvalorata da fisici dell’ENEA che la hanno divulgata in una trasmissione TV qualche tempo fa.
Inoltre tuttele nazioni più progredite, 20 più industrializzate , non hanno in cantiere nessuna nuava centrale…. Gli unici che ne vogliono costruire qualcuna è l’ I R A N, e non per farci l’elettricità….
Troppo semplice sfruttare internet x i nostri comodi! A loro in tasca cosa andrebbe? Internet è inutile, se non porta danari a chi comanda, e anoi solo incazzature.
Da quanto tempo si parla di queste forme alternative, dei scienziati, di ciò che si scopre, di ciò che abbiamo a disposizione, di quanto costano, e via dicendo ai voja a parlà!
Lo ripeto: marcia su Montecitorio a prenderli a calci nel c**o!
Si accettano iscrizioni e sottoscrizioni: E’ TUTTO GRATIS! ACCORRETE NUMEROSI.
Buona giornata a tutti!
Bravo Antonio!
Ce ne siamo giocato un’altro.
I medici sono costretti a fingersi stregoni per non essere perseguitati.
Gli scienziati però cosa possono fare?
Dovrebbero associarsi migliaia/milioni di persone e forse non sarebbe abbastanza….
L’energia atomica, l’unica, per ora che ci potrà salvare, è sicura tanto è che comperiamo dalla Francia l’elettricità da essa ottenuta, pagandola profumatamente e non preoccupandoci che le centrali sono diertro l’angolo. Se c’è qualche italiano che pensa di salvarsi da una Cernobil in Francia ce lo faccia sapere. Il fatto è che l’ideologia che ha bandito le centrali nucleari dall’Italia non si cura del nostro portafoglio e noi siamo ben lieti di farci ubriacare dalle sue panzane.
Quello chi mi fa incazzare è che tutti sti scienziati parlano troppo presto, invece di sparlare dovrebbero una volta scoperta la fusione fredda pubblicare le formule e le procedure su centinaia di siti internet, senza provare a brevettare niente, appena uno brevetta una cosa innovativa che potrebbe cambiare l’economia del mondo, e spostare le ricchezze si muove tutto un gigantesco sistema per nascondere e mettere a tacere il tutto. Ora abbiamo internet, cazzo, sfruttiamolo!!!!
Il problema energetico a mio avviso non e’ risolvibile attualmente con le fonti di energia rinnovabili.
Nucleare? Se costruito con i dovuti criteri e gestito da persone affidabili un reattore a fissione puo’ fare la differenza sul fabbisogno energetico italiano(che ricordo dipende all’80% da acquisti esteri).
Gli incidenti poi capitano, esattamente come capitano alle industrie chimiche a taiwan che producono solventi usati nei server che ospitano questo stesso blog. Eppure la fabbrica in questione(distrutta da un incendio qualche anno fa) era dotata dei sistemi di sicurezza moderni.
La sicurezza totale non esiste, dimentichiamocela; la semplice digitazione sulla tastiera di un pc e’ rischiosa per le articolazioni(io stesso soffro di tendinite, che chiamo amichevolmente “mousite”)
Si puo’ pero’ raggiungere un compromesso, compromesso che IMHO sembra accettabile per le centrali nucleari, in attesa di nuove soluzioni.
Soluzioni che *potrebbero* contemplare la fusione, anche se al giorno d’oggi l’acqua pesante prodotta dai jet(motori a fusione) sperimentali e’ veramente eccessiva.
Il problema energetico a mio avviso non e’ risolvibile attualmente con le fonti di energia rinnovabili.
Nucleare? Se costruito con i dovuti criteri e gestito da persone affidabili un reattore a fissione puo’ fare la differenza sul fabbisogno energetico italiano(che ricordo dipende all’80% da acquisti esteri).
Gli incidenti poi capitano, esattamente come capitano alle industrie chimiche a taiwan che producono solventi usati nei server che ospitano questo stesso blog. Eppure la fabbrica in questione(distrutta da un incendio qualche anno fa) era dotata dei sistemi di sicurezza moderni.
La sicurezza totale non esiste, dimentichiamocela; la semplice digitazione sulla tastiera di un pc e’ rischiosa per le articolazioni(io stesso soffro di tendinite, che chiamo amichevolmente “mousite”)
Si puo’ pero’ raggiungere un compromesso, compromesso che IMHO sembra accettabile per le centrali nucleari, in attesa di nuove soluzioni.
Soluzioni che *potrebbero* contemplare la fusione, anche se al giorno d’oggi l’acqua pesante prodotta dai jet(motori a fusione) sperimentali e’ veramente eccessiva.
Postato da: giuseppe ubaldi il 28.06.05 14:53
Magari si candidasse Beppe, ma sara come suicidarsi, lo farebbero fuori!!!!
Hanno fatto fuori Diana per molto meno!!!
x Alessandro Tufi.
Guarda che sono d’accordo con te.
Era solo per ironizzare un pò sui nostri giornalisti del ca..o, che fino a due settimane fà dicevano che l’estate non voleva arrivare, oggi sono in emergenza.
ciao.
Ciao Beppe
Credo che un giorno diverrai rassegnato e malinconico come lo divenne Gaber verso la fine…anche lui era forte,dissacratore,graffiante e stracolmo di grinta.
La tua informazione e’ utile ed inutile allo stesso tempo…le stesse persone che la leggono oggi, finiranno per amareggiarsi leggendola ancora domani…dato che comunque non possono intervenire per cambiare uno status quo eterno, indistruttibile.
Non vorranno piu’ leggerla perche’ a lungo andare fa male…sottolinea il preciso concetto della nostra impotenza su tutto.
Se continui a scrivere sulla falsita’ del mondo e di chi lo comanda…in un blog…finirai anche tu per deprimerti nel leggere i nostri commenti.
Commenti altro non sono che commenti.
Parole di cui non resta niente.
Beppe fai sto partito…e’ l’unica alternativa valida.
Hai il mio voto.
Postato da: andrea giordano il 28.06.05 12:33
commento finale:
è da circa un mese che frequento questo blog interessantissimo, ma il senso di sconforto ha preso il sopravvento; sarà il fatto che vado sui 36 anni e non ho un lavoro e di conseguenza non ho niente… ma su cosa devo risparmiare? su quale futuro credere? su chi? su cosa? qui si parla solo di doveri (già… la carta dei doveri -sic!-), di mettere le lampadine economiche in casa, dell’auto a idrogeno…(ma chi ne ha la possibilità?)
lo ammetto sono una persona fragile, (debole se volete)e leggere questo blog mi ha fatto venire un po’ di depressione per l’impotenza nei confronti di argomenti “Macro”.
io sono solo una persona che cerca di sopravvivere quotidianamente a questa “Microvita” tritatutto. non ho argomenti non ho soluzioni. ho conosciuto tanti ragazzi che sognavano di ribellarsi a questa società, ma li ho visti finire con le ali tarpate o peggio in galera. la loro colpa? “sognare”… un mondo migliore. beppe for president?lo annienterebbero prima ancora di cominciare.
qui siamo al “si salvi chi può” e non ce ne siamo ancora resi conto! scusate il catastrofismo, ma io la penso così… forse De Andrè ci ha lasciato in eredità, o meglio dall’alto della sua saggezza, ci ha indicato (è una mia interpretazione sia chiaro!) la via dell’individualismo come “salvezza”… sottolineo “individualismo” anche se molti lo confondono con “qualunquismo”, ma secondo me c’è un’enorme differenza…(e Lui per primo ce ne ha dato esempio). non ho altro da aggiungere.
scusate di nuovo per lo sfogo.
un saluto a tutti.
giuseppe
@Paolo Accolli
>L’ESTATE!!!
Alle 3 di notte? Dai..
http://www.verdi.it/document/blackout2003/7.htm
A proposito di riscaldamento e condizionamento.
Qualcuno sa se la pompa di calore geotermica funziona ed è conveniente?
Ahhhhh come goooodoooooo a vedere il 73% dell’energia elettrica mondiale del 2030 prodotta con combustibili fossili, come godoooooooo, quasi quasi mi faccio una sega e scrivo sul blog.
Ma va koglione va, torna a fare il comico che qui c’è poco da ridere…
Idroelettrico
cit.
“una centrale idroelettrica non può erogare energia elettrica per le intere 24 ore(o più..se ne fosse capace).
prima o poi l’invaso a monte della centrale arriverebbe a un livello dell’acqua così basso da non poter ricavare un quantitativo adeguato di energia elettrica(è addirittura impossibile ricavare energia).”
Mi chiedevo, in relazione al discorso del pompaggio…. ???? Ma come sarebbe a dire ??
Guarda che l’ingegnere sarai tu (forse) ma ti garantisco che non è assolutamente vero il discorso del pompaggio per tutte le idroelettirche. Se si fa uno sbarramento lungo un fiume, ( e le fan così…) a meno di chissà quale siccità il bacino a monte non si svuota. Chiaramente anche per il discorso del DMV non ci sarà una produzione costante di energia, ma comunque si ha una struttura conveniente, decisamente conveniente. Garantisco infatti, non so dalle tue parti, ma le richieste per derivazioni idroelettriche sono in crescita esponenziale, conosco 1 discreto numero di avvoltoi che se non avessero convenienza a farlo stai tranquillo, non la farebbero. Invece, vista la convenienza di una centrale (si ripaga in 2-3 anni con i certificati verdi), continuano a fare richieste. Sai stare a casa a dormire mentre l’acqua fa girare le pale su una centrale sul rio pinco pallo, è una discreta figata. Il discorso del pompaggio è stato fatto più a livello sperimentale che altro mi dissero (centrale di entracque (cn) per es.). Pompando di notte l’acqua in salita nel momento in cui l’energia costa meno. Indubbiamente una fesseria dal punto di visa pratico, ma se era una cosa sperimentale perdoniamoli. Se si scelgono siti idonei non temere sono redditizie. C’è una vera e propria corsa alle concessioni. Dopo di che, c’è il discorso dell’impatto, e lì è tutta un’altra solfa. Si devono valutare numerose componenti, ma mica si fa sempre la diga di Assuan, anche robe più piccole.
E’ la somma di vari tipi di fonti energia che contribuirà a ridurre il petrolio e forse evitare il nucleare.
Anche le biomasse….. quindi, esimio avvocato del diavolo che nell’altro blog continui a denigrare, mentre qui la vedi più positiva, bene.
Ciao
> Il prezzo del petrolio salirà sempre di più nei prossimi anni, aumenteranno le bollette e l’inflazione
Ohibò: cosa c’entra il prezzo del petrolio con l’inflazione? Forse il petrolio influisce sulla massa monetaria di carta straccia? 😀
> Yang sparli , cambia fornitore o faci partecipi, nn capisco niente, con chi c’è l’hai?
“faci? nn? c’è l’hai?”
Forse non capisci perché sei analfabeta. Da quale strano paese arrivi? Dalla Badombia Occidentale?
Provo a spiegarmi meglio.
Fose nn cpisci pché 6 an alfabbeta?
Get the point?
Un giorno scrissi al presidente del CO TRA.L. (trasporti laziali) come, secondo me, si poteva risparmiare tempo, danaro e inquinamento, ovvero mettendo corse ogni 30 minuti che collegassero le provincie di Viterbo e i vari comuni di Roma Nord Ovest (Bracciano, Manziana, Blera) serviti dalla Braccianese, dalla Cassia e dalla Cassia Veientana) con Roma Nord (Saxa Rubra), descrivendo per filo e per segno, gli orari e le varie coincidenze con i treni della FM3. I pullman sarebbero transitati al di fuori di Roma, evitando di accrescere il traffico nella città e soprattutto facendo risparmiare tempo ai pendolari come me. Purtroppo, c’è un accordo con il Comune di Roma (il famoso METREBUS!!??), voluto da quella mente eccelsa del Sig. Rutelli, per cui ciò che avevo proposto non era realizzabile (fatto sta che neanche mi hanno risposto). Pensano esclusivamente ai cavoli loro, per non dire altre cose! Dentro Roma i bus inquinano e perdono tempo, portando a circa 2 ore di viaggio ciò che normalmente si copre in 40 minuti (Barbarano-Roma). Per chi è pendolare come me sarebbe una svolta, mentre per chi sta a Roma sarebbe una boccata di smog in meno (causa per cui mi sono trasferito dalla capitale).
Riguardo alle piste ciclabili, concordo pienamente con Claudio Santini: a proposito, ma quella che va da Ponte Milvio a via Flaminia (con incorporato un bel puttantour) x chi l’hanno fatta?
Buon lavoro a tuutti.
> Perchè non si fa lo stesso per i condizionatori che sono accessi 24 ore su 24?
Perché la proprietà privata conserva ancora un vago significato, e non viviamo nella Russia comunista?
(idea…)
Mentre discutiamo quale sarà il futuro dell’energia ed in attesa dell’avvento di quella pulita (mi auguro che ciò avvenga al più presto altrimenti scompariremo), mi parrebbe ovvio cominciare a fare qualcosa di concreto, per risparmiare un pò di energia. Alcuni provvedimenti hanno un costo pari a zero.
Per esempio:
– Montare un aeratore sui rubinetti di casa. Costa 1 Euro e riduce il consumo di acqua del 50 %.
– Regolare la temperatura del boiler a 35-38°C. Più che sufficiente per fare doccia e bagno. Inutile e dispendioso avere l’acqua a 60-70 °C.
– Andare in vacanza con l’autobus e con la bicicletta nel rimorchio. Mentre tornavo dalle vacanze sulla trafficata A14, ho superato due autobus (Ovviamente tedeschi) dotati ciascuno di un rimorchio per biciclette. Un autobus di quel tipo è mosso da un motore diesel da 250 CV e può trasportare 75 persone ed altrettante biciclette.
Lo stesso motore muove UNO di quegli orrendi ed ingombranti SUV con a bordo UNA sola persona.
La prossima volta vado in vacanza così, a costo di andare in Germania a prendere l’autobus.
x Francesco Spina
Volevo solo dire che se si raddoppiasse il numero di centrali ,semplicemente si farebbe un ciclo di riempimento degl’invasi su un gruppo di centrali mentre l’altro produrrebbe energia……quindi la produzione media raddoppierebbe comunque.Il discorso delle’energia che tu menzionavi per riempire nuovamente gl’invasi, incide in minima parte se si accumula l’acqua sfruttando la stessa forza di gravità (che poi è lo stesso principio sul quale si basa la cntrale stessa).
Cè una legge che stabilisce quanter ore max al giorno, in quali ore della giornata, ed in quali giorni dell’anno può essere acceso il riscaldamento!!!
Perchè non si fa lo stesso per i condizionatori che sono accessi 24 ore su 24? e poi la gente dice che non c’ha un centesimo, quando spende di corrente 500 euro al bimestre!!!
Per risparmiare basterebbe:
3 Televisori
Catotici 300W/h l’uno,
LCD 30W/h l’uno
RISPARMIO 810W/h
10 Punti luce
7 Soffitto (3 camere salotto(2), bagno, cucina) 100 W/h l’una + 3 Comodino (3 Camere) 40 W/h l’una
7 lampadine da risp energetico 20w/h + 3 comodino da 8W/h
RISPARMIO 656W/h
Lavatrice
Vechia 600W/h
Moderna 300W/h
RISPARMIO 300W/h
Computer
Personal Computer + Monitor 400+300 = 700W/h Max
Computer portatile 160W/h
RISPARMIO 540W/h
Lavastoviglie
Circa 600W/h
A Mano 0W/h
RISPARMIO 600W/h
Condizionatore
Circa 1000W/h
Finestre aperte 0W/h
Risparmio 1000W/h
Altro
Senza Attenzione (Strumenti elettrici lasciati in stand by e non spenti automaticamente, ecc) 50W/h
Con Attenzione 0W/h
cominciamo noi!!!!
Se vogliamo fare disinformazione facciamola, altrimenti atteniamoci ai fatti, per cortesia…. ….. …. …. …. … …. ….. … … .. . ….. .. Il disastro di Chernobyl è stato provocato da una sequenza di atti volontari del personale che gestiva la centrale… un po’ come se uno decidesse di cospargersi il corpo di benzina e darsi fuoco, per vedere se rotolandosi per terra riesce a spegnere le fiamme…. inoltre la centrale in questione era costruttivamente lontana un abisso dagli schemi adottati in occidente, che prevedevano e prevedono il guscio di sicurezza…. ….. ….. ….. …. …. ….. …. … ….. Sul resto possiamo discutere, purché con dati tecnici alla mano, altrimenti il rischio di sparare “cazzate da bar” è forte…
Yang sparli , cambia fornitore o faci partecipi, nn capisco niente, con chi c’è l’hai?
Caro Beppe, nel post di qualche giorno fa (“il Paese del Bengodi”) s’è parlato anche di questo. Io ho elencato tre punti (pericolosità, alto inquinamento per le scorie, prezzo più conveniente etc).
Sul post di oggi devo solo- se posso- fare una precisazione: in realtà il nucleare conviene economicamente PERCHè I PRODUTTORI E GLI ACQUIRENTI DI QUESTA FORMA DI ENERGIA SE NE FREGANO DELLO SMANTELLAMENTO. Nella nostra economia ormai i manager pensano a salire al potere, attribuirsi stock options, arrichirsi e saltare dal carro prima del fallimento. A chi costruisce e gestisce centrali nucleari (i produttori di enrgia) NN INTERESSA NULLA di quanto costerà (in termini economici ed ambientali) smantellere o riconvertire alcunchè, perchè tra dieci anni saranno altrove (e per cinque-dieci anni una centrale *non dovrebbe* avere problemi di sicurezza).
L’energia nucleare costa relativamente poco per questo (se davvero pensassero a smantellamenti e estione delle scorie costerebbe molto di più e, in definitiva, non converrebbe neanche APRIRE le centrali)
A proposito di fusione nucleare, piuttosto che fissione…
http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/scienza_e_tecnologia/reattore/reattore/reattore.html
forse c’e’ un nucleare “buono”, o almeno “meno peggio” :O)
leggendo i post, l’unico commento che mi viene da fare e’ “che palle!!!!!”
1) l’unica cosa seria che si legge dalla tabella e’ che il fabbisogno energetico mondiale raddoppiera’ in 30 anni: ammesso che sia vero (secondo me la stima e’ moooolto ottimistica), la cifra non non e’ tollerabile dall’ecosistema terrestre, dato che praticamente sara’ ottenuta raddoppiando l’emissione di inquinanti (annua).
2) domanda domandina: si fa un gran parlare di ricerca e sviluppo, ma quanti di voi sono disposti a mettere mano al portafogli?
fate questa domanda in giro… bene che vi vada vi rispondono “…ma io ho dato a telethon…”.
Ora, non vi stupira’ il fatto che l’energia solare sia (quasi) l’unica fonte di elettricita’ per sistemi spaziali: di conseguenza, se cercate il top della tecnologia, dovete chiedere, ad esempio, ad ESA (European Space Agency).
Peccato che ESA (di cui l’Italia e’ un partner importantissimo) sia perennemente a corto di fondi, e che l’opinione pubblica europea non ne voglia sapere di finanziarla: “ma a che serve l’esplorazione spaziale con tutti i problemi che abbiamo qui sulla Terra!?!?”
se volete una risposta a questa domanda…
http://WWW.ESA.INT
e gia che ci siete, andate su google e cercate le parole
“esa” “nuna” :
quella macchinetta li l’hanno costruita gli olandesi con i soldi vostri (nostri)… capito pollastri???
altro che celle a combustibile…
pero’ bisogna fare ricerca, ed appoggiarla se non si e’ coinvolti in prima persona, e finanziarla, e controllare che i ricercatori non si mangino il pane a tradimento
bisogna essere tutti attivi ed interessati, sollecitare e supportare gli sforzi nazionali ed europei
mentre si chiacchiera solo
ps vel a ricordate la maxi-centrale solare di Rubbia???
no?
….buona notte!!!!
A CHI DOMANDA INFORMAZIONI SUI PANNELLI SOLARI
Nel sito di Jacopo Fo http://www.alcatraz.it potrete vedere prezzi e ditte che li producono nonchè sgravi fiscali e finanziamenti regionali.
Buona lettura!
Ho sentito ad una sua trasmisione, PIERO ANGELA dire che basterebbe il 2% della superfice terrestre adibita a pannelli solari per soddiffare l’intero fabbisogno elettrico mondiale.
Magari in un deserto. non è male….
> Sei cinese? Perchè non ci torni e vai a far danno lì?
Perché mi diverte restare qui e vedervi sguazzare nella società multiculturale.
> Non sono razzista ma,
…solo ignorante?
> noi che vogliamo aiutare l’Italia a risorgere, di gente come te ne facciamo volentieri a meno.
Di che “gente” si tratta, tanto per sapere?
> Ti rimando in Cina perchè almeno lì hai una casa. Ci tengo a te.
Se ci tieni a me, non farmi venire i crampi alla mascella dalle risate con le tue boiate.
Molte agenzie hanno battuto la notizia che la Francia darà presto il via alla costruzione di un reattore nucleare sperimentale a fusione (denominato iter).L’investimento è di circa 10 miliardi e alla costruzione partecipano (Ue, Russia, Cina, Giappone, Usa e Corea del Sud).
> Sei antisemita?
No, però…
> ed è noto che gli ebrei hanno un QI del 20% superiore alla media
…forse tu sei razzista. Hai altre domande?
> Cosa ti fa credere che se quei posti di potere fossero dati a uomini non ebrei questi non ne approfitterebbero allo stesso modo?
Leggi qualcosa su http://www.jewsagainstzionism.com, dopo cortesemente spiegami con quale faccia associ gli “ebrei” ad “Israele”.
> Pensi veramente che il paese con le più grandi riserve petrolifere dopo l’arabia saudita, e che può bruciare petrolio gratis per alimentarsi da qui a due secoli, abbia bisogno di una centrale elettrica nucleare?
Pensi veramente che un paese con 200 miliardi di contratti con la Cina abbia bisogno di costruirsi in casa un pidocchioso missile nucleare? E cosa ci dovrebbe fare, lanciarlo su Washington? Con la fionda?
Prova a dare un taglio alle boiate razziste e leggere un giornale.
E ricorda che la favoletta dell’antisemitismo non attacca, ci metto due secondi a seppellirti di link con qualche bella notizia da Tel Aviv per farti passare la voglia di discutere.
avendo Energia di base (nucleare) di seguito si possono attivare tutte le risorse energetiche immaginabili (rinnovabili naturali e/o petrolio) per potere soddisfare i picchi energetici..
ma affidarsi totalmente a l’uno all’altro sistema è sbagliato!!
@ Alessandro Tufi
& Sabrina Calcagno
Ma non vi siete accorti che, in tutta la storia dell’umanità, per la prima volta in assoluto si è verificato un nuovo fenomeno metereologico?
L’ESTATE!!!
Ciao a tutti.
Cazzate NUcleari
Il nuclare è una fonte di energia come tutte le altre con i suoi pregi e i suoi difetti sicuramente l’unica adesso disponibile per far fronte al fabisogno di energia che c’è nel mondo.
Volete il fotovoltaico bene guardatevi i rendimenti e quanti Km quadrati ci vogliono per fare 1000MW di potenza, (potenza sviluppata da una normale centrale ) e poi mi direte se ne vale la pena.
Alessio
Smaltire i rifiuti nucleari (facendosi pagare per lo smalitimento) e produrre energia (quindi valore)? E’ possibile, ed è una tecnologia ‘made in Italy’. (Gli italiani non sono il popolo più scemo del mondo, e Carlo Rubbia lo dimostra).
La “trasmutazione” dei nuclei radioattivi a vita media-lunga in elementi stabili.
Ma oltre a distruggere le scorie radioattive, la macchina di Rubbia nasce con l’obiettivo di generare energia, con un vantaggio sui generatori nucleari finora costruiti: essere molto più sicuro, allontanando lo spettro di Chernobyl.
leggetevi il resto su questo sito:
http://www.isinsardegna.it/modules.php?name=News_Pro&file=print&sid=1574
Naturalmente, quando Carlo Rubbia presentò questa tecnologia allo Stato Italiano, gli hanno riso dietro… altro che politica energetica!
Ciao a tutti,
Scrivo per la prima volta su questo blog, una forna straordinaria di comunicazione e diffusione delle idee.
Ho scelto questo articolo poiché contestualmente ho letto dello stesso argomento su un altro sito altrettanto interessante (disinformazione.it).
Nell’accingermi a segnalarvelo ho notato però che già qualcunaltro lo ha fatto, segno che persone curiose, alla ricerca della verità e spinte dal bisogno di “effondere” il benessere comune – contro la banalità e l’arroganza grossolana dell’uomo medio moderno – esistono, eccome se estistono; non bisogna perdersi d’animo.
Si fa un gran parlare di energie alternative e di modi e tempi con cui realizzarle, ma non si accenna mai ai reali scopi di chi dovrebbe governare questi eventi ed innovazioni.
Quando poi se ne accenna, la tracontanza con cui si vuol far passare per verità ogni palese menzogna intellettuale/scentifica/economica e/o politica è disarmante.
Quello su cui dobbiamo interrogarci, però, è un punto essenziale, troppo spesso lasciato nel limbo e nell’oblio dell’impotenza del singolo verso i “mostri industriali” e le “oligarchie politiche”. Tale punto deve coinvolgerci in prima persona e la sua forza giace tutta nella nostra capacita di scelta consapevole. Nella nostra capacita di esempio positivo nei confronti del prossimo. Nella nostra capacita d’insegnamento verso i nostri figli affinché crescano anch’essi consapevoli che la vita è una e di tutti ed il nostro benessere non può esistere da solo e isolato ma esclusivamente quando coincide con il benessere di tutti. Un mondo ove si cerchi di migliorare la qualità della vita del genere umano tutto è un mondo più sano di quello che le “multinazionali” ci stanno confezionando e lasciando.
Quando usiamo l’energia ricordiamoci che essa è un bene prezioso e non va sprecata. E quando risparmiamo per l’energia, mettiamo da parte quel piccolo euro non speso affiché possa essere “donato” a chi ne ha bisogno per “fare ricerca”. Se generalizziamo questo comportamento aumenteranno le persone con “la testa sulle spalle” e di conseguenza anche i risultati su “grande scala” della ricerca e di chi deve decidere su come farla applicare.
Diffondiamo il sapere, aiutiamo i piccoli, i nostri piccoli, soprattutto quelli in più seria difficolta nei mondi a noi lontani geograficamente, nelle terre della “inesistenza” economica e civile, della disperazione del sud (sud est asiatico, africa, america latina).
In modo tale che la loro “cultura” accresciuta si trasformi in un volano di cambiamenti in positivo per tutto il “popolo umano”
Saluti e a presto,
Massimo
SUL FOTOVOLTAICO:
Non ho letto tutti i post, quindi se è una ripetizione mi scuso.
I pannelli fotovoltaici non producono corrente “utile”, cioè utilizzabile, ma solo corrente che viene immessa sul circuito Enel, e l’Enel la compra.
E’ conveniente, ma:
1- il risparmio va visto annualmente, quando l’Enel fa il conguaglio corrente comprata/corrente prodotta, e non è sempre la solita cifra.
2- E’ difficile fare un impianto adatto alle nostre esigenze: un pannello in più costa, quindi meglio uno di meno che uno di troppo, però se decidiamo di installare un condizionatore, che non era stato previsto in fase di progettazione dell’impianto, ci troviamo a fine anno a sborsare all’Enel il consumo del condizionatore.
3- I pannelli sono costosi, parliamo di 7000 euro a KW/h. Ne servono almeno 2, quindi 14000 euro, e attualmente NON CI SONO FINANZIAMENTI, almeno nella mia regione ( TOSCANA ).
4-A fronte di una spesa media annua di corrente di circa 700-800 euro, noi mettiamo una spesa di 14000 euro, esclusi i finanziameni, quanti anni servono per “guadagnarci”? 14000/800 = 17,5!!
Quindi? Conviene, certo, ma nell’ottica di un investimento. E conoscendo la voglia di investire degli italiani in cose diverse dal mattone, si capisce perchè ce ne sono pochi!
Probabilmente sono più i televisori al plasma!!!
Se ci fossero degli incentivi VERI, forse….
Il modo di produrre energia per il futuro esiste, o meglio, esisterebbe se fosse reso fruibile; che poi sarebbe anche un modo per continuare a carpire i segreti della materia e, addirittura, utile a smaltire le scorie radioattive. Diceva infatti Carlo Rubbia, ma con piglio scettico e dispregiatore, che se fosse vero tutto quello che si dice della fuosione fredda (ma sarebbe meglio dire a basse energie) Dio sarebbe stato troppo buono con noi. E allora, non potrebbe essere?
Sul sito http://www.progettomeg.it trovate dei documenti interessantissimi sulla fusione fredda e anche dei filmati di esperimenti, la storia, dalla sua scoperta ad oggi, e una buona bibliografia.
>Ma non sara’ che questo allarmismo sul caldo e >rischio blackout e’ tutta una manovra per far >credere agli italiani che senza nucleare non si va >avanti?
>Postato da: Sabrina Calcagno il 28.06.05 12:37
Non credevo che qualcuno avesse dubbi.. chi ha visto l’albero che, cadendo sui cavi, ha causato il blackout? Ovviamente nessuno…
Ma l’energia nucleare derivata dalla fusione? Come mai non si é andato avanti con la ricerca ma addirittura il padre della fusione é stato trovato inspiegabilmente morto davanti alla casa della madre? http://www.disinformazione.it
Un paese come l’Italia potrebbe produrre un enorme quantitavivo di energia elettrica CON IL FOTOVOLTAICO..e se si facesse come in Germania con il CONTO ENERGIA potremmo ricavarne anche reddito…
http://www.ilmondonuovo.blogspot.com conto energia
Claudio me lai tolto dalla tastiera stavo per postare la stessa cosa.
sto cercando informazioni per quanto riguarda lo sfruttamento di quella che considero l’energia più pulita e inesauribile in natura. quella solare.
diciamo pure che sono interessato alla diffusione dei pannelli solari. c’é qualcuno che mi può indicare un sito o il nome di una ditta, in italiana, dove si possano chiedere informazioni in proposito ?
sapete quanto costano e l’eventuale prezzo per un installazione ?
grazie a tutti in anticipo.
x Claudio:
“Non sono contrario alle piste ciclabili”: ci mancherebbe altro!
“A Roma d’inverno fa freddo”: e cosa dovrebbe dire il mio collega olandese, che pedala anche sul ghiaccio e in mezzo alla neve? Dopo 5 minuti di una sana pedalata il freddo se ne va. E magari, oltre ai muscoli, si irrobustisce anche lo spirito…
“Gli spogliatoi non ci saranno mai”: con la filosofia del “tanto…mai” non si combina molto, neppure dove invece ci sarebbe più di qualche chance. Ti sarà molto più facile ottenere quello, che non (concordo con te) una mega pista ciclabile, senza la quale – ahimè – tutto il resto del discorso è totalmente inutile…e si ritorna al potere della politica: Beppe, quando lo fai ‘sto partito??? Dei Verdi non ci si può più fidare.
Riguardo quanto detto da frontini:
perchè dicono i mass-media quando è uno straniero: “un extracomunitario, due immigrati minorenni” mentre se è un italiano “tre uomini, un gruppo di giovani, il fanzato ventenne”
invece di dire: “un disoccupato, un sensa tetto, un violento, un gruoppo di ragazzi con piccolo precedenti no denunciati”
hanno fatto un casino a varese per quell’extracomunitario(che per me potrebbe anche essere svizzero o americano) quando in 10 giorni ci sono state 5 violenze fatte da almeno 9 persone di cui solo 3 non italiane!!!
Postato da: claudio santini il 28.06.05 13:37
Caro Claudio, adesso siamo riusciti a capirci, sono d’accordo con te , nn è possibile per tutti, ma se fosse sicuro perchè nn i ragazzi a scuola, le mamma a fare alcuna spesa , recarsi alla posta o in banca , in soma un sacco di piccoli trasferte che si fano normalmente in machina , io ho avuto la fortuna di vivere a Roma è anche la enorme fortuna di alontanarmi un po, cmq ne anche nei piccoli centri c’è , ti dico di piu se esco a camminare cosa che de state faccio alla sera, devo calcolare di nn allontanarmi tropo perchè se si fa buio nn ci sono ne anche marciapiedi è molto pericoloso. così poco a poco giro meno a piede , meno in bicicletta e aspetto il mio compagno per andare IN MACHINA a fare tutti i piccoli giri.
Si, io credo che aiuterebbe il traffico, ma rispetto la tuo opinione.
Saluti
Io sono un tecnico delle industrie elettriche ( almeno così è scritto nel diploma ), ma posso dire di aver studiato tutte le possibilità esistenti di produrre energia elettrica, e credetemi, il nucleare non è così necessario come ci dicono. Il tema è assai ampio ma non è complesso. Con l’energia alternativa impostata come si deve sul territorio Italiano, saremmo in grado di produrre più che sufficentemente l’energia necessaria al paese. Il vero problema è che c’è troppo spreco di energia, molte persone sprecano veramente tanta, troppa energia elettrica inutilmente…..ci stiamo troppo americanizzando!!! ( vedi anche il tema dell’obesità mac donald ecc…..).
Secondo me se tutti fossimo in grado di utilizzare in maniera saggia l’energia che ci viene data, la domanda di elettricità calerebbe a picco.
Vedi il Giappone sui condizionatori! Quindi viva l’energia alternativa, ma dobbiamo iniziare a pensare per il bene di tutti non solo per noi stessi, siamo o non siamo “fratelli d’Italia”?
Per Alessandro Cortigiani (Dot ?)
Ma che discorso fa?
Ovviamente per ritornare al nucleare serve know how ed un programma serio. Ma anche senza ritorno al nucleare serve un programma serio sullo smaltimewnto di rifiuti!!!
Al momento in Italia abbiamo solo gli aspetti negativi (scorie,centrali da decommissionare,energia nucleare da pagare ad altri paesi-vedi francia e svizzera) e nessuno dei positivi del nucleare.
Noi di fatto il nucleare lo paghiamo … ma quello degli altri!!!!
NON E’ COLPA DEL NUCLEARE SE L’ITALIA NON RIESCE A GESTIRE LE SUE SCORIE OSPEDALIERE!!!!!!!
Per chi ha chiesto se il Governo dorma sugli orrori!? Chiedetegli se sa qualcosa di questi orrori! VERGOGNA!!
http://www.disinformazione.it/falluja2.htm
X Danila polini
Non sono contrario alle piste ciclabili, ma in molti casi non si puo’ usare, d’inverno fa troppo freddo. e d’estate, io vado a lavoro in gacca e cravatta, certo se ci fossero degli spogliatoi sul posto di lavoro, dove mi posso cambiare e fare la doccia, e una pista cilabile complanare al raccordo di roma, non sarebbe male, 30km si fanno in un ora sia con la bici che con la macchina nel traffico (parlo del mio caso, in altri casi è peggio). il proble che gli spogliatoi non ci saranno mai ed antrare in una società di servizi, in bermuda e maglietta tuto fradicio di sudore non mi sembra fattibile.
Se devo uscire la sere uguale, ci dovrebbero essere degli spogliato nei ristoranti,pizzerie, pub, discoteche con tanto di doccia, le strade anche fuori citta devono esser tutte molto illuminate, altrimenti rischi la vita!!!
Se ci fossero piste ciclabili ovunque, parlo di Roma, la gente le userebbe la domenica, gli adolescenti nei pomeriggi quotidiani, sarebbe sicuramente una manna per le attivita fisica, siminuirebbero gli obesi e i sovrappeso, ma non il traffico!!
Caro Beppe concordo, come spesso mi accade, con quanto hai sostenuto, tuttavia, io temo molto CHI sarà deputato a fare il “controllo”.
E’ possibile che il governo dorma sugli allori ?? orrori ?
http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo263781.shtml
Io mi arrabbio quando penso che lo stesso uomo che é andato sulla luna mi dice che l’energia eolica é troppo cara, l’impatto ambientale… E che impatto ci da la immensa quantitá di scoria radioattiva prodotta ogni anno!
A volte penso che ci stanno nascondendo le scoperte che potrebbero rivoluzionare la produzione d’energia perché non danno soldi.
Il petrolio, per esempio, da soldi all’ emirato, da soldi a chi lo trasporta, da soldi ai diversi intermediari, da i soldi a chi inquina e a chi ripulisce l’aria.
L’energia eolica no.
E’ un’elica che sta li e non dice niente. Ti chiede che l’ingrassi una volta ogni tanto. Peró l’ingrasso non da soldi. E se non compro la quota di Kioto non muovo i dollari.
In Spagna, dove vivo, ci sono grandi zone desertiche, con grandi venti dall’ Africa.
Il governo, proprio lí, sta montando un cimitero di scorie.
@ Michelangelo
L’impianto è abbastanza costoso se lo denunci legalmente all’enel! costa da 5.000 a 7.000 euro pero’ produci 700 kw e il fa bisogno è 300 kw il resto lo vendi!
Altrimenti i pannelli fotovoltaici sono facili da autocostruire ma non legale anche se funzionanti
vodo completamente OT, notizia di oggi:
P2p: colpevoli produttori software – Vietato produrre software che permette il p2p in usa.
su:
http://www.tgcom.it/tgtech/articoli/articolo263884.shtml
non sono pregiudizialmente contraria al nucleare di per sé, solo che ora è ridicolmente tardi per installare o riattivare delle centrali che sarebbero operative solo tra molti anni; la nostra tecnologia nel campo è pari a zero e dovremmo importarla; i costi sarebbero mostruosi; il nostro è un territorio soggetto ad altissimo rischio idrogeologico e sismico; e poi, diciamocelo chiaramente, ragazzi, io ai miei compatrioti una centrale nucleare non gliela farei gestire. e poi le scorie chi le gestisce, la mafia? e il personale tecnico delle centrali con altissime responsabilità, come lo assumiamo, per concorso pubblico dove passa il nipote dell’assessore ai lavori pubblici di Roccacannuccia?
Non scherziamo. No. Zero. Al limite avvisatemi per tempo che me ne vado IL PIù LONTANO POSSIBILE.
Non diciamo cavolate, la macchina non puo’ essere sostituita dalla bicicletta,
Postato da: claudio santini il 28.06.05 13:06
Non potresti , per esempio dire, nel mio caso nn posso sostituire la bicicletta con la machina, perchè sempre prima squalificare e poi mettersi come unica verità, ce ne sono tante realtà diverse è se ci fossero piu piste ciclabili parallela alla strada sarebbe utile anche nelle grandi città , nn hai mai visto, al meno in un documentale, delle città provviste di piste dove 1/2 popolazione si muove anche 30 km con la bicicletta in assoluta sicuressa.
Ringrazio il Sig. Onesti per il suo intervento sul Biodiesel. Aggiungo solo che il Ministro delle Finanze e quello delle Politiche Agricole litigano furiosamente perchè il primo ha bisogno dei nostri soldi (che entrano grazie alle tasse sul diesel), mentre il secondo vorrebbe riconvertirer a colza e barbabietole vasti appezzamenti di terreno (ma non può, per i motivi da Lei ben spiegati). Ergo, noi e i ns figli respiriamo m***a perchè allo Stato tornino i conti.
E anch’io, cara Daniela, andrei volentieri a lavorare in bicicletta, se l’intero percorso (21 km) fosse sicuro! Percorrerei all’inverso lo stesso percorso che mio padre e mio nonno facevano OGNI GIORNO in bicicletta 60 anni fa, non avrei bisogno di pagare una palestra dove il condizionatore, per di più, va a manetta…non è assurdo il modo e il mondo in cui viviamo? Ho aspettato l’estate per poter passare i pomeriggi all’aperto coi miei figli, e adesso mi dicono di tenerli al chiuso per via dell’ozono, che è – ma guarda un po’ – SOPRATTUTTO nelle zone verdi…non è diabolico tutto ciò??
“tra il 60 e l’80 l’italia ha prodotto circa 12*20= 240GW quindi circa 1/100 quindi se in questi 28 anni avrà in % la stessa produzione di energia nucleare di allora, produrrebbe 100*8000mc=800’000mc di scorie, pari ad 10 campi di calcio con 80 metri di scorie e noi dovremmo poi controllare, monitorare per centinai di migliaia di anni tutti e 80 metri di scorie radiattive su 10 campi di calcio.”
Ma dai ci penseranno i nostri lungimiranti politici a darle ai nostri alleati ,che ne farranno un buon uso con le attuali e future guerre che ci attendono, per fare proiettili all’uranio impoverito, che fanno tanta bene alle popolazioni dei paesi che non vivevano in paesi liberi.
X MICHELANGELO SANGUINETTI
Anch’io volevo mettere i pannelli solari. Che ho fatto? Ho scritto pannellisolari ed ho cliccato invio. Ci sono parecchi siti che ti informano anche sui prezzi, sulle varie problematiche relative a questi pannelli, sulla manutenzione.
Mi sono scoraggiato!! E fatto sta che ancora non ho deciso come cavolo riscaldare casa. Spero che nel giro di due anni le cose cambino, ed allora potrei optare per questi benedetti pannelli.
S C A D A L O — P A R M A L A T — NESSUNO IN CARCERE ???? E LA PENA DI MORTE DOV’è ???
SALUTI
P.S. BEPPE COSA è SUCCESSO AL PROCESSO PARMALAT ????
Postato da: Francesco Seddio il 28.06.05 12:57
Frase detta da Al Pacino nel “Padrino 3” “piu salgo in alto piu corruzione trovo” , diceva lui che era un mafioso (parlava del vaticano, ma è lo steso)
dimezzassero l’accisa sulle benzine e quadruplicassero quella sui tabacchi, cosi’ forse smettero’ di fumare 🙂 !!!!
Non diciamo cavolate, la macchina non puo’ essere sostituita dalla bicicletta, io per andare a lavorare devo fare 30km all’andata e altrettanti a ritorno, e non cambio comune (Roma) per andare al centro devo fare 20km, da alcuni miei amici 15, se ci fossero mezzi pubblici decenti il problema sarebbe sicuramente migliore ma dovrebbero esserci 24ore su 24, tutti i giorni, frequenti e che portano dovunque (costerebbero + del taxi)
Prezzo della benzina..
Il ministro Scajola recentemente, quando gli è stato chisto che provvedimento avrebbe preso per contrastare l’aumento dei prezzi del greggio ha risposto “ci stiamo lavorando”, il giornalista ha insistito, e il ministro “ci stiamo lavorando”. Traduzione: “non abbiamo la più pallida idea di che pesci pigliare!”.
L’idea è quella di abbassare le accise: una boiata pazzesca!Non servirebbe che a spostare in là il problema di una settimana!
L’unico provvedimento sensato da parte del governo è stato quello di finanziare l’acquisto di auto elettriche/ibride, provvedimento che guarda al futuro rinnovando il parco macchine…
PECCATO CHE ORA QUESTI INCENTIVI DA QUEST’ANNO NON CI SONO PIU’!!!!
Personalmente penso che adesso comunque sarà incrementata la ricerca relativamente ai mezzi di trasporto che utilizzano fonti alternative,per due motivi:
1)La domanda di pertrolio,causa richiesta da parte dei Cinesi, è in aumento e quindi le famose “lobby dei petrolieri”non contrasteranno più lo sviluppo di fonti alternative, in quanto la domanda di petrolio non mancherà mai.
2)E’fisiologico che se il prezzo del combustibile aumenta, in occidente la gente sarà sempre meno disposta a spendere.Quindi,dopo una iniziale riduzione dei consumi,si cercheranno necessariamente delle vie alternative.
Un tafano mette in marcia una mandria di bisonti.
Da un piccolo seme nasce la grande quercia.
Un piccolo fiocco che cede può scatenare una valanga.
La massa non conta finchè tutti vanno in direzioni diverse.
Anche il mare ha avuto la sua prima goccia.
La debole voce di un solo uomo non arriva alle ultime file ma si vede la direzione indicata dal suo braccio teso.
Grazie Beppe!
x Massimiliano Montelatici:
Bella!
E’ venuta proprio bene la tua tabella, non si capisce niente!
Ma perchè costruiscono tutti questi prototipi che vanno con le celle a combustibile, a idrogeno o coi pannelli solari e che esistono da anni? Per farci rodere il fegato.
A cosa servono? A niente.
A chi interessano? A nessuno.
Come va il mondo? A carbone.
Come va il mondo? A soldi.
Quanto costa il diesel? Tanto tanto tanto tanto tanto!
Voglio dare altre informazioni sulla fusione fredda: la commissione che valutò il lavoro di Pons e Fleishman fu nominata nel 1991 da Jeorge Bush senior, cioè un petroliere ha commissionato un’ inchiesta su di una fonte energetica alternativa al petrolio.
La commissione diede, ovviamente, parere negativo sulla fusione fredda anzi si disse che fu: “La più grande frode della storia della scienza”.
Ma ci fu un uomo, uno scienziato che raccolse i dati della commissione e ne denuncio l’ alterazione.
Questa persona era un professore che studiava la free energy e disse che fu la commissione di Bush a commettere “La più grande frode contro l’ umanità”, perhé la fusione fredda funzionava.
Questo scienziato, Eugene Mallove, è morto (in circostanze molto, ma molto misteriose) e tutto fu insabbiato.
P.S.
Gli americani NON andranno mai via dall’ Iraq perché è da lì che lanceranno l’ attacco all’ Iran altro grande produttore di petrolio
Scusami Beppe, ma la tabella non mi è chiara. Il totale del 2002 è 15.500 TWh, quello del 2030 è 31.000 TWh. Quindi il 16 per cento di 15.500 è 2.480 TWh. Invece l’8,5 per cento di 31.000 è 2.635 TWh… da come riesco a leggere la tabella io il nucleare aumenterà! Non è che manca qualche indicazione? O hai banalmente letto male i dati?
Grazie
Elena
MI SCUSO:
x Michelangelo Sanguineti (ore 12:26 del 28.06.05)
ed ancora:
sono tutti modi abbastanza semplici =
sono tutti modi abbastanza semplici di ragionare
Aricià
Ciao ho notato una cosa: nella tabella è indicato il totale in Tera Watt per ora (1 TWh = mille miliardi di Watt per ora), nel 2002 15500 TWh, nel 2030 è previsto 31000 TWh, ossia il doppio.
Quindi se riconsideriamo le percentuali in rapporto all’energia prodotta in un caso e nell’altro abbiamo:
2002 15500 Twh 31000 Twh
—————————————
carbone 39 19,5
gas 17 8,5
Idro 17 8,5
Nucleare 16 8
Petrolio 9 4,5
Rinnovabili 2 1
Per fare un esempio, il nucelare: il 16% nel 2002 su base 15500 Twh equivarrebbe all’8% su base 31000 Twh. Nel 2030 si prevede l’8,5% quindi si prevede un, seppur modesto, aumento di produzione energetica nucleare.
Facciamo la stessa considerazione per il carbone (che sorpresa!), che nel 2002 ha rappresentato il 39% della produzione energetica (di tot 15500 TWh), contro gli ipotetici 31000 Twh sarebbe solo il 19,5% quindi per il 2030 si prevede un FORTISSIMO aumento nella produzione energetica carbonifera, quasi il doppio.
nucelare: il 16% nel 2002 su base 15500 Twh equivarrebbe all’8% su base 31000 Twh. Nel 2030 si prevede l’8,5% quindi si prevede un, seppur modesto, aumento di produzione energetica nucleare.
Lo stesso discorso vale per tutte le altre fonti. Quindi si prevede un ulteriore fortissimo aumento nell’uso del gas (bene), notevole aumento della produzione idroelettrica (bene), il petrolio calerà, ma non tanto quanto doveva sembrare, solo un pochino rispetto a oggi (ma chi ci crede?).
Le “altre rinnovabili” dovrebbero quadrulpicare… speriamo!
Che mondo di bla bla, tecnologia tecnologia… ma alla fine andiamo (e andremo) avanti ancora col carbone…
S C A D A L O — P A R M A L A T — NESSUNO IN CARCERE ???? E LA PENA DI MORTE DOV’è ???
SALUTI
P.S. BEPPE COSA è SUCCESSO AL PROCESSO PARMALAT ????
caro grillo, sono un tuo strenue sostenitore nonchè un assiduo lettore del tuo blog ma ciò non mi impedisce di leggere criticamente le tue informazioni.
dalla tabella che pubblichi si evince che è vero che la produzione a carbone scende in percentuale dal 39 al 37% ma è anche vero che il consumo totale di energia raddoppia nel 2030. questo mi fa pensare che o le centrali a carbone esistenti raddoppiano quasi la produzione o raddoppiano di numero. ti pare?
baci
@ Emiliano Sabatini
in Italia non abbiamo la fortuna di avere una caldaia naturale gratis grande come quella che si ritrovano sotto i loro piedi gli islandesi,ma cmq viene sfruttata l’energia geotermica presente anche nel nostro territorio.
per esempio la centrale di Lardarello in Toscana è geotermica.
non ti sò dire se questa risorsa è efficacemente sfruttata in tutta Italia(ammesso che sia possibile farlo),ma cmq non ci garantirebbe l’autonomia energetica(è poca energia).
beppe, le centrali nucleari proccupano tutti, il problema è che non è possibile che andiamo avanti a comprare energia dalla francia..
gli incidenti che elenchi sono terrificanti.. ho trovato qui una lista di incidenti nucleari, ma il più vecchio risale a 10 anni fa.
Forse la tecnologia adesso può riservarci più sicurezza..
http://members.aol.com/_ht_a/lillithsrealm/myhomepage/Humanity/RadiationExposure/Accidents_Nuclear.htm
Caro William Sanguineti, d’accordo con te 100%.
Nel post sul clima io dicevo in altri termini questo.
Calore = energia
Entropia = funzione di calore e temperatura
l’Entropia dell’universo è in costante aumento (perché bruciamo sempre più energia e produciamo calore)
Entropia = disordine
Alla fine ci sarà disordine massimo, nell’universo.
Sono tutti modi abbastanza semplici (concetti di Fisica terra-terra) che la gente non considera. Meglio dare più credito agli economisti: aumentiamo i profitti, la produttività, gli utili…..avremo più benessere.
Più benessere?????
Ciao
Per un eventuale partito, forse, potrai contare anche su di me. Fammi sapere gli sviluppi. L’importante è che non diventi come gli altri….
X Alessandro Cortigiani
Quanto ti è costato l’impianto a pannelli solari? mi interesserebbe metterlo..
già che si parla di bici sottolineo che… chi fa lavoro di ufficio passa almeno l’80 % del suo tempo seduto o sdraiato (domendo, andando in macchina, lavorando… in un paub, al cinema e così via)…
Andare in bici fa bene alla salute.. andare in macchina no!
Per il Dott. ing. Caruso
Visto che leiè un illuminato per il Nucleare, dovrebbe spiegarmi perchè in Italia dove non siamo in grado di smaltire i rifiuti tradizionali, dovremmo essere sicuri con nucleare e scorie al seguito. Io l’energia la produca a casa mia con due pannelli fotovoltaici e mi posso permettere di tenere acceso la luce tutto il giorno e la notte tanto paga il sole!
Inizi ad umanizzarsi prima di scrivere che il nucleare è sicuro!
andrea giordano sono con te..
Se veramente a qualcuno l’interessase iniziare con delle soluzioni possibili o al meno abbassare la contaminazione ci sarebbe nelle priorità dei sindaci di tutta Italia di creare una vera e continuativa ciclabile, io nn guido, mi piace camminare e mi piacerebbe usare di piu la bicicletta, ci sarebbe un sacco di persone che potrebbero muoversi così,ma nn lo fano perchè è veramente pericoloso, nella zona dove avito solo gli extracomunitari la usano, specialmente gl’indiani ma purtroppo è di tutti i giorni la notizia che qualch’uno finisce sotto le ruote di una machina.
Qua il sindaco è cambiato da poco , il presidente della provincia pure ma ne quelli che se ne sono andati ne quelli che sono arrivati ne hanno mai parlato.
So che in confronto di quelli che sano tanto sulla energia questa mio è uno sfogo provinciale, ma costerebbe molto poco ,guardate i paesi del nord europa , da piccoli usano la bici come il miglior trasporto è diventa una abitudine sana e nn inquinante
Ho letto qualche post in più e mi consola, almeno un po’, vedere molti “illuminati” che puntano sull’approccio filosofico al problema.
MENO ENERGIA e PIU’ AMBIENTE
Purtroppo la delusione rimane: parlare di energia vuol dire parlare di denaro quindi…….l’approccio filosofico scordiamocelo!!
Cià.
Qualcuno di quelli che promuovono l’idrogeno ha idea di come si produce? di che costo energetico ha tirare fuori l’idrogeno dall’acqua? non si trova in natura…da dove lo prendiamo?
dal mare??? siamo sicuri di voler danneggiare il mare ( e di conseguenza l’equilibrio biologico del sistema ) per produrre energia?
Il mondo, naturalmente, ha una sua fonte energetica principale su cui si basa ed è il sole.
Secondo me tutti ragionano in termini di:
“C’è un bisogno crescente di energia.. troviamola!” senza pensare che forse non siamo nel paese dei balocchi e non è detto che solo perchè NOI desideriamo tanta energia ce ne debba essere per forza.
L’unica soluzione è il cambiamento della modalità di vita, la riduzione dei consumi energetici, l’utilizzo dell’energia solare.
Ci stiamo mangiando la terra sotto i piedi…
speriamo bene!
Ciao
Mike
Ma non sara’ che questo allarmismo sul caldo e rischio blackout e’ tutta una manovra per far credere agli italiani che senza nucleare non si va avanti?
Ciao
leggete un po’ qui
http://www.disinformazione.it/fusionefredda6.htm
robi q
@ Stefano Serra
mi spiace ti sbagli.
una centrale idroelettrica non può erogare energia elettrica per le intere 24 ore(o più..se ne fosse capace).
prima o poi l’invaso a monte della centrale arriverebbe a un livello dell’acqua così basso da non poter ricavare un quantitativo adeguato di energia elettrica(è addirittura impossibile ricavare energia).
alla fine del suo ciclo produttivo giornaliero qualsiasi centrale idroelettrica deve ricaricare gli invasi.(pompaggio)
il pompaggio avviene prelevando energia elettrica dalla rete e quindi qlcs deve produrla…quel qlcs è costituito dalle centrali termoelettriche.
le centrali idroelettriche nelle attuali reti elettriche nazionali servono e sono servite per: potenza di riserva immediatamente disponibiile in caso di emergenza o picchi di richiesta,potenza normalmente necessaria(piccola quota),”motori di avviamento” delle centrali termoelettriche.
l’aumento della quota di energia elettrica prodotta dalle centrali idroelettriche è vincolato alla disponibilità di acqua e alla caratteristiche del suolo.
per esempio,dei circa 50000MW di massima richiesta che avviene quasi ogni giorno in Italia le idroelettriche producono al massimo circa 10000MW.
le centrali idroelettriche sono utilizzate principalmente per coprire i picchi di energia.
le centrali termoelettriche(specie quelle di elevata potenza) costituiscono,invece,una sorta di zoccolo duro della produzione energetica complessiva e funzionano quasi semprea alla massima potenza.
la discontinuità di funzionamento di uan centrale idrolettrica è “fisiologica”…è insita nella sua “natura”.
tanto più grande è l’energia elettrica fornita dalle centrali idrolettriche tanto più grande è l’energia elettrica richiesta per il pompaggio…quindi alla fine serve sempre un’altra fonte di energia elettrica.
in parole povere…la quota di energia prodotta dalle centrali idroelettriche è limitata a quel 15%-20% circa.
Sono completamente ignorante per quanto concerne le problematiche energetiche e gli sviluppi tecnologici relativi ad esse; qualte tempo fa, non miricordo bene dove lessi un articolo sull’Islanda e sulle fonti di energia. Mi ricordo che si diceva che l’Islanda stava sfruttanto l’energia del sottosuolo, in quanto terra ricca di vulcani, per creare idrogeno, elemento che non si trova in natura, con lo scopo di diventare il primo paese al mondo nell’esportazionem dell’idrogeno ed essere il primo paese al mondo completamente INDIPENDENTE dal petrolio. Come idea non credo che sia malvagia e mi chiedo se sia possibile attuare una politica del genere in Italia. Certo non abbiamo la potenza magmatica che possiede l’Islanda, ma abbiamo il sole, il vento e il mare ed anche alcuni vulcani attivi. Si può sfruttare quest’energia per la produzione di idrogeno in scala industriale? Può essere sufficiente quest’energia per il fabbisogno italiano? Quello che sta facendo l’Islanda può essere fattibile in Italia?
Grazie, Emiliano Sabatini.
Guardate quà e ditemi se dobbiamo ancora continuare a REGALARE soldi a questo governo maledetto!! Ladro e approfittatore dei cittadini.
“I TANTI MODI PER RIDURRE IL PREZZO DELLA BENZINA MA PETROLIERI E STATO NON CI PENSANO NEANCHE ”
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=113044
E NON SOLO!!!!
Smettere di bruciare idrocarburi nei motori è un sogno, ma anche una necessità. Sì, un sogno perché allo stadio attuale della tecnologia e dell’industrializzazione le alternative, completamente carbon-free, sono ben lungi da venire, mentre la ricerca di soluzioni differenti è un’esigenza perché le riserve di petrolio non sono inesauribili e come George Olah, premio Nobel per la chimica del 1996, sostiene da anni, bruciare idrocarburi, materia prima non rinnovabile e a “rischio di estinzione” è uno spreco: non solo si danneggia l’ambiente e si riduce l’approvvigionamento di elementi di base per realizzare i materiali sintetici dai quali si dipende enormemente.
Quali sono le alternative? Una su tutte: il motore elettrico, ma qui sorge subito il problema di come alimentarlo, cioè come fare per fornire l’energia necessaria. Già perché automobili e veicoli commerciali non possono avere il trolley come i treni, i tram o il filobus: è indispensabile generare energia a bordo. Le strade sono due: le batterie chimiche e le celle a combustibile.
L’auto elettrica.
Nel primo caso, i convenzionali accumulatori con piombo e acido solforico non sono la soluzione giusta: pesano troppo e per muovere una vettura occorrono pacchi da 10 a 20 unità e fanno sorgere tre ordini di problemi: l’autonomia, la ricarica e lo smaltimento. Occorre, infatti, che siano in grado di fornire energia per lungo tempo e attualmente l’autonomia è confinata in un paio di centinaia di chilometri. Decisamente troppo poco, senza considerare anche le prestazioni scarse a causa del peso della vettura e della limitata erogazione di corrente. Le batterie vanno dunque ricaricate con frequenza e si pone il macroproblema della produzione di energia necessaria: si può, da un lato, ricorrere alla rete domestica/industriale dove la corrente è prodotta da centrali a gas, a carbone, a olio combustibile, oppure nucleari (non in Italia) o idroelettriche. È possibile anche impiegare centrali non massive (eoliche e solari), magari sfruttare l’energia elettrica di origine fotovoltaica prodotta il loco grazie pannelli posti sui tetti delle abitazioni. E in questo caso la ricerca si sta concentrando sull’incremento dell’efficienza delle celle. Lo smaltimento di batterie tradizionali è poi antiecologico: la vettura, è vero, non produce emissioni durante la marcia, ma il piombo e l’acido contenuto nelle sue batterie, che vanno sostituite tutte in breve tempo (18-24 mesi al massimo) comporta fenomeno di inquinamento.
Ioni di litio.
La frontiera dell’auto elettrica passa però dalle batterie a ioni di litio. Utilizzando la tecnologia in uso per telefoni cellulari e computer portatili si ottiene elevata autonomia e peso contenuto. I primi risultati su prototipi sono incoraggianti.
Le pile a combustibile e l’idrogeno.
La ricerca scientifica si sta concentrando sull’evoluzione degli accumulatori: l’obiettivo è aumentare la capacità delle batterie utilizzando tecnologie mutuate da quelle in degli accumulatori usati nei cellulari con sistemi basati su pile agli ioni di litio. In effetti, l’autonomia dei telefonini è aumentata a dismisura e le batterie sono più piccole che in passato, ma gran parte del merito è del progresso della microelettronica che ha permesso di costruire circuiti con un limitato assorbimento elettrico, perché in realtà la capacità degli accumulatori non è migliorata di molto, tant’è che alcuni protagonisti dell’elettronica di consumo stanno studiando pile a combustibile. Già, le celle a combustibile che sono indicate come il futuro dell’auto elettrica e l’elemento cardine di quella rivoluzione dell’idrogeno ora tanto di moda, ma dalle poco solide fondamenta economiche e di fattibilità industriale.
L’idrogeno può essere utilizzato in due modi. Bruciato dentro i cilindri di comuni propulsori a combustione interna, la strada preferita da Bmw, oppure sfruttato per alimentare celle a combustibile che producono l’energia elettrica in gran quantità per alimentare motori elettrici.
Il principio di funzionamento delle celle a combustibile (o fuel cell) fu scoperto nel 1839 dal fisico inglese William Grove e le prime applicazioni concrete risalgono alle missioni spaziali. Si tratta di generatori chimici di energia elettrica che sfruttano il principio inverso a quello dell’elettrolisi, dove la corrente elettrica scinde le molecole di acqua in idrogeno e ossigeno. Al contrario, nelle fuel cell questi due gas reagiscono l’uno con l’altro producendo energia elettrica e liberando acqua. Una pila a combustibile è quindi composta da un elemento in cui idrogeno e ossigeno vengono a contatto creando una differenza di potenziali ai capi di un anodo e di un catodo separati, nei sistemi più moderni, da una sottile membrana polimerica.
La sfida delle fuel cell.
La ricerca tecnologica punta sulla riduzione degli ingombri, dei pesi e dei costi. I problemi, infatti, sono enormi e vertono principalmente sull’impiego dell’idrogeno, un gas che non esiste libero in natura ma va prodotto, scindendo molecole di acqua o ottenuto dagli idrocarburi. Per fare questo occorre spendere energia, e questo limita il rendimento complessivo, e altra energia va spesa per immagazzinarlo a pressioni elevatissime (oltre i 300 bar!) perché a pressione ambientale per conservare un chilo di idrogeno occorre un serbatotoio grande come un’intera autobotte. La ricerca scommette da tempo su serbatoi-spugna ma i costi sono esorbitanti e la strategia sembra essere quella di andare per gradi, un passo alla volta, magari utilizzando la via intermedia della conversione di idrocarburi a bordo del veicolo.
Le vetture a fuel cell presentano molti vantaggi rispetto a veicoli con motore a ciclo otto o con propulsione elettrica e accumulatori. Qualora questi generatori elettrochimici siano alimentati direttamente da idrogeno si realizza uno Zev (Zero emission vehicle) o, se si usano gli altri schemi, un veicolo a emissioni quasi nulle (Near zero-emission vehicle – Nzev).
DaimlerChrylser, il costruttore che più di tutti crede alla sfide delle fuel cell, ha prima sviluppato la serie di prototipi Necar, l’ultimo dei quali utilizzava generatori alimentati a metanolo. Un’altra strada per evitare l’uso diretto dell’idrogeno, insieme a quella di utilizzare un refomer alimentato da un comune idrocarburo, soluzione questa non troppo conveniente nel bilancio energetico complessivo. L’obiettivo di DaimlerChrysler e delle altre case automobilistiche (Fiat con la 600, Ford con Focus per esempio) è non fermarsi: continuare a progettare prototipi e arrivare vicini alla produzione di serie. Mercedes dopo le Necar adesso ha costruito la Classe A F-Cell con idrogeno contenuto in un serbatoio a 350 bar. L’auto funziona, è efficiente, costa ancora uno sproposito ma è un passo avanti verso la produzione di serie e l’avvio delle vendite.
La configurazione con idrogeno a bordo è più semplice rispetto a quella che prevede la trasformazione, tuttavia vi sono problemi di costi, di distribuzione e di sicurezza. La ricerca è orientata a comprimere fino a 2-300 bar l’idrogeno in serbatoi speciali oppure a utilizzare idrogeno liquido (sistema che è però molto costoso) o, ancora, usare “spugne” di idruri metallici.
La seconda architettura – produzione di idrogeno a bordo con conversione di idrocarburi, anche benzina – pare essere una scelta più praticabile nel breve termine poiché i derivati del petrolio continuerebbero a mantenere un ruolo importante nell’autotrazione.
La terza ipotesi, che richiede ancora affinamenti e ricerche, è l’utilizzo delle cosiddette Dmfc (celle a combustibile polimeriche a metanolo diretto) dove il combustibile non è idrogeno bensì metanolo. In questo modo si semplifica la struttura e si riducono i costi eliminando serbatoi e reformer.
Ad ogni modo le emissioni sono comunque molto più contenute rispetto ai propulsori tradizionali e i rendimenti più elevati benché i progressi sui diesel (common rail) e sull’iniezione diretta di benzina potrebbero rendere i “vecchi” motori ancora competitivi.
Il miracolo delle economie di scala.
La rivoluzione dell’auto a celle a combustibile non ne sicura ne è immediata e i costruttori sono pienamente consapevoli che non si può cambiare dall’oggi al domani un modello economico planetario bastato sull’estrazione, la vendita la trasformazione di idrocarburi e puntano a un cambiamento lento. Del resto l’ostacolo dei costi non è insormontabile quando si riesce ad abbinare la tecnologie con le economie di scala.
Alla fine degli anni Quaranta l’Ibm credeva che in futuro il mercato dei computer avrebbe potuto assorbire meno di dieci unità, poi vennero i minicomputer e poi sulla scia della rivoluzione della microelettronica i personal computer. Risultato: sulla scrivania abbiamo macchine così potenti da non essere neanche ipotizzabile a una frazione infinitesimale del costo della prima generazione. Un simile trend potrebbe avvenire anche con le celle a combustibile e le vetture potrebbero essere disponibili a costi paragonabili a quelle tradizionali attraverso una strategia di lenta, progressiva ma inesorabile diffusione. Ma anche se si riuscisse ad abbattere i costi delle celle, sulla carta rimangono tutti i problemi di distribuzione di un gas raro e costoso da produrre e da distribuire. Un idrogenodotto, anche per motivi di sicurezza, non è ipotizzabile e l’alternativa pare essere quella di produrre il gas direttamente nel distributore dalla conversione del metano in idrogeno liberando anidride carbonica. E a questo punto bisogna trovare un sistema per “confinarla” a meno che non si voglia incrementare l’effetto serra che invece l’auto pulita e carbon-free vuole ridurre. Infine tra le strade per produrre idrogeno sembra promettente l’utilizzo dell’energia solare per scindere le molecole di acqua.
Un futuro lontano.
I tempi sono molto lunghi. Per l’avvio di una commercializzazione le case stimano l’anno 2010, ma la rivoluzione di massa potrebbe avvenire nell’arco di 20 e anche 30 anni.
Le f uel cell sono una distruptive technology per l’industria dell’auto, una tecnologia capace di cambiarne completamente il business, i processi e i prodotti. Al di là dell’aspetto esterno della carrozzeria (che potrebbe non differire troppo in futuro) quello che cambierà è la struttura dell’auto: i motori elettrici non hanno bisogno di cambio e tutti i gruppi meccanici, come nel prototipo Autonomy di Gm, sono alloggiati in una piattaforma integrata, mentre i motori sono calettati direttamente sulle quattro ruote. Destinati a mutare anche i modelli di business e le competenze delle case automobilistiche che si basano in gran parte nella progettazione/produzione di motori a scoppio. Non a caso, costruttori come Bmw puntano a bruciare l’idrogeno in motori a pistoni, così da preservare l’intero know-how tecnico e commerciale.
L’auto a fuel cell potrebbe essere una trasformazione epocale, ma la sfida, anche in termini di guidabilità e prestazioni, è tutta da affrontare. Non è comunque chiaro se e quando le riserve petrolifere si esauriranno, ma un punto fermo c’è: è indispensabile ridurre i consumi, per inquinare di meno e risparmiare materie prime.
Le macchine ibride: una realtà concreta.
Negli ultimi anni i motori, in particolare, hanno fatto passi da gigante, e a patto di non esagerare cioè la potenza specifica, come sta avvenendo ora, i turbodiesel con iniezione diretta ad accumulo di carburante (common rail e iniettore pompa) garantiscono prestazioni esuberante e bassi consumi. Ma si può fare di più con le vetture ibride, spinte cioè da gruppi motopropulsori che abbinano un motore elettrico con uno a combustione interna. Il primo per la marcia in città, il secondo quando si richiedono prestazioni più elevate come in autostrada, oppure tutte e due lavorano in tandem per offrire più spunto. Il risultato è una vettura dall’impatto ambientale minimale, concorrenziale, soprattutto se si utilizza un motore diesel con le celle a combustibile nel bilancio complessivo dal pozzo alle ruote, «from well to wheel».
La macchina ibrida non è un sogno del futuro, esiste già e si può comprare. Anche in Italia. Si chiama Toyota Prius e si basa su una tecnologia che ora Ford utilizza in licenza, contribuisce a sviluppare e ha montato su un fuoristrada Explorer in vendita negli Stati Uniti da qualche mese. Il successo di Prius e gli innegabili vantaggi della tecnica ibrida hanno spinto la connazionale Honda a introdurre la sua Insight anche in europa all’interno di un piano che coinvolge l’Italia e comporterà la vendita anche di versioni “hybrid” della popolare Jazz, mentre negli Usa è in vendita una versione ibrida della grossa berlina Accord. Anche i costruttori europei si sono accorti che l’ibrido è probabilmente un’architettura vincente e attualmente sostenibile: bassi consumi, impatto ambientale limitato e addirittura nullo durante la marcia completamente elettrica. Ed ecco che da Renault a Psa, fino a Mercedes, si moltiplicano iniziative e progetti per l’ibrido made in Europe.
Io penso che in Italia, di trovare una soluzione non interessa a nessuno xchè, purtroppo x loro, ci rimette lo STATO! CAPITO!! Lo STATO!? Ma non dovremmo essere noi, lo STATO?
Ringraziando sentitamente, l’occasione è lieta per porgere MAVAFFANC**O, BRUTTI PEZZI DI M***A!!!
Stiamo qua ad ammazzarci tra noi, a contrariarci se qualche osservazione è un pochettino fuori posto, quando ci stanno prendendo per il c**o!
PENSATE E MEDITATE che quello che ho scritto, giè altri lo dicono da tempo.
Buon lavoro a tutti.
Ciao Beppe
Credo che un giorno diverrai rassegnato e malinconico come lo divenne Gaber verso la fine…anche lui era forte,dissacratore,graffiante e stracolmo di grinta.
La tua informazione e’ utile ed inutile allo stesso tempo…le stesse persone che la leggono oggi, finiranno per amareggiarsi leggendola ancora domani…dato che comunque non possono intervenire per cambiare uno status quo eterno, indistruttibile.
Non vorranno piu’ leggerla perche’ a lungo andare fa male…sottolinea il preciso concetto della nostra impotenza su tutto.
Se continui a scrivere sulla falsita’ del mondo e di chi lo comanda…in un blog…finirai anche tu per deprimerti nel leggere i nostri commenti.
Commenti altro non sono che commenti.
Parole di cui non resta niente.
Beppe fai sto partito…e’ l’unica alternativa valida.
Hai il mio voto.
dal mio punto di vista e devo ammetere non propriamente tecnico, credo dovremmo affrontare il problema energia in 3 grossi gruppi:
1) quella necessaria ai motori di qualsiasi veicolo a 4 ruote
2) quella necessaria al comparto industriale planetario
3) quello necessario ad uso civile come produzione di elettricità e/o riscladamento ove necessario.
A)se dovessimo analizzare il tasso di crescita in termini di popolazione e PIL di paesi quali Cina e India ed ipotizzando che nel migliorare le loro condizioni di vita ogni nucleo famigliare gradirebbe avere una utilitaria…è facile immaginare che da qui a 20 anni dovremmo necessariamente sigillare casa ed uscire con le maschere ad ossigeno. di conseguenza essendo il fenomeno di sviluppo sociologico ed insito nell’uomo la ricerca del benessere, credo che la svolta dovrebbe necessriamente essere IDROGENO PER TUTTI A PARTIRE DA ORA CON UNA RICONVERSIONE A LIVELLO PLANETARIO DI TUTTE LE DANNATE POMPE DI BENZINA….e smettiamola con le balle del metano e gpl pulito, il diesel ecologico, le marmitte cataliche!!!
B)energia ad uso industriale….purtroppo l’eolico, il moto ondoso, il solare ed altre fonti…non potranno mai e poi mai sopperire al fabbisogno energetico industriale planetario…è semplicemente impossibile…e pensare che il capitale smetta di investire in futilità…è pura demagogia…perlomeno limitiamo i danni…possaimo con l’idrolelettrico? NO… le riserve di acqua del pianeta sono in via di esaurimento e pensare di fare ulteriori dighe è impensabile. potremmo ipotizzare l’utilizzo dei letami naturali d’allevamento come bio gas…uno studio, nemmeo molto complicato potrebbe determinare quanto biogas sarebbe necessario in ogni paese ed allestire centrali di energia in merito se non addirittura fornire con aiuto governativo tale impianto direttamente alle industrie. esistono anche impianti di cogenerazione…vedasi smaltimento rifiuti oppure turbine che sfruttano la pressione del gas metano giaà presente nella ragnatela di condutture che dalla siberia vanno fino al portogallo oltre a quelle che giungono dall’africa..oppure nucleare, purché privo di casini ed effetti collateralei..ma resto piuttosto scettico in merito.
c) uso civile: VOGLIAMO I PANNELLI SOLARI E LE CELLULE FOTOVOLTAICHE CON CONTRIBUTO STATALE DEL 65% SUL COSTO DELL’IMPIANTO …E NON E’ UTOPIA…VEDASI AUSTRIA E PAESI UN PELO PIU’ CIVILI DI QUESTA GIUNGLA ITALIANA!!!!VOGLIAMO IL GEOTERMICO…VOGLIAMO IMPIANTI TIPO FINLANDIA…DOVE UN TUBO INSERITO FINO A 30MT DI PROFONDITA’ VIENE USATO COME SCAMBIATORE DI CALORE CON LA MASSA TERRESTRE E RISCALDA VILLETTE MONOFAMIGLIARI AL COMPLETO …E LI CI SONO -32° L’INVERNO…COSA SONO GENI LORO O PIRLA NOI?
Grazie a tutti . ciao. William – Milano
Caro Beppe,
mi frulla sempre in mente da un po di tempo a questa parte la possibilità di riconvertire o costruire centrali elettrice ad idrogeno! Perché non se ne parla? Visto che per le auto dicono che per il momento c’è il problema, in realtà fittizio, della distribuzione, questo credo non sia un problema per un insediamento produttivo di energia.
Se credi utile qualche riflessione sulla mia idea, spero che tu possa fare da cassa di risonanza e sollevare la questione.
Ti ringrazio per l’opportunità di espressione.
Ciao
Giovanni
Porto una riflessione che mi è venuta in mente a seguito dell’ennesimo servizio TG sul caldo incombente.
Ogni cosa che facciamo scalda.
Ho studiato un po’ di fisica… beh… vogliamo fare qualcosa? ..non riusciamo a farla senza produrre calore. Certo! il frigo raffredda.. ma non produciamo freddo dalla materia come produciamo caldo con il fuoco.. no! per fare freddo dobbiamo produrre caldo.. mentre per produrre caldo non è necessario produrre freddo.
Non so se mi seguite.. la produzione di calore è un processo irreversibile… non si torna indietro.
Quando cuciniamo in casa accendiao i fornelli.. trasformiamo della materia (gas) in calore (e altri residui).. questo calore dove va a finire? nel mondo! Possiamo recuperare il calore e trasformarlo in materia per creare un ciclo?
Allo stato attuale delle cose no! per lo meno non ne ho sentito parlare..
Allora chiunque può capire che:
1) Ogni giorno, ogni cosa che brucia, trasofrma della MATERIA in CALORE:
MATERIA => CALORE
2) Non sappiamo come tornare indietro quindi:
NO CALORE => MATERIA
3) Viviamo nel mondo che è il luogo da cuo prendiamo MATERIA
4) Viviamo nel mondo che è il luogo in cui buttiamo il CALORE
Stiamo trasformando il mondo in calore.
ma non solo… quando trasformiamo materia in altra materia (produciamo oggetti) produciamo anche un po’ di calore, e produciamo degli SCARTI. Praticamente tutte le attività produttive sono irreversibili (anche il riciclaggio perchè dalla carta non puoi rifare il legno)e producono:
MATERIA = CALORE + SPAZZATURA + PRODOTTO
Il prodotto dopo pochi anni diventa spazzatura quindi quello che otteniamo è:
MONDO => CALORE + SPAZZATURA
( il simbolo => equivale a “diventa” o “trasformiamo”).
In pratica siamo come dei piccoli parassiti che rodono il mondo per trasformarlo in una massa di roba inutile e dannosa a noi stessi.
Perchè???
Cosa stiamo cercando???
COMODITA’!
Avete altre risposte?
Spero di aver interessato almeno una persona sulle 100 che ho annoiato.
Scusate ma mi sembra importante condividere questa cosa.
Ciao
Mike
errore, la forumula parte con
S[1,n,28]55+0.55*3.4*n GW ma per il resto è giusta
la cosa più preoccupante secondo me non è tanto il discorso nucleare o non nucleare (io cmq rimango dell’idea che il nucleare “ben progettato” sia più sicuro e più efficiente di molti altri sistemi di produzione di energia, e abbiamo l’infinità dello spazio per buttare via le nostre schifezze…)bensì le previsioni di consumo da qui a 30 anni, assolutamente non sostenibili…
d’altra parte che è disposto a rinunciare al secondo (dico secondo per ottimismo) cellulare, alla terza auto (difficile condividerla con un parente o un vicino), al quarto televisore, al condizionatore, ecc. ecc.?
io per esempio non rinuncerei MAI al condizionatore… tu beppe? 🙂
lo stile di vita degli anni ’70 (inteso come mole di consumi pro-capite), che sarebbe quello che garantirebbe un vero sviluppo sostenibile per tutti, è morto e sepolto per sempre.
Rassegnamoci.
Nessuno può farci niente.
Nè con la non-violenza, nè con la violenza.
Ogni abitante sulla terra, mediamente può produrre circa 2 (? non ricordo il dato esatto, ma non ha rilevanza in questo contesto, a chi interessa guardi gli studi del wuppertal institute) tonnellate di CO2 all’anno…gli italiani ne producono mediamente 8, i tedeschi 10, gli usa 20…
cina e india sono di poco sotto questo valore,
per adesso…
PS: complimenti a chi ha scritto (non ricordo il nome) il commento riguardo al ragazzo cinese…
un esempio di civiltà ed intelligenza…
(e poi ci si chiede chi saranno i nuovi ebrei)
secondo questo:
http://www.wwf.it/ambiente/dossier/PosizioneWWF.pdf
in italia fra il ’60 e ’80 abbiamo prodotto 8000mc di scrie di 3a categoria, le + radiottive, delle quali occorrono centinaia di migliaia di anni per farle decontaminare.
in italia, non siamo ancora riusciti a smaltirle, e parliamo di soli 8000mc, in poche parole un campo di calcio con 8 metri di scorie, questo in 20 per produrre un energia pari ad 1/4 di quella di oggi, considerando il trend della tebella, ogni anno c’è un aumento medio del 3.4% rispetto al 2002 (100% in 30 anni), quindi noi nei prossimi 30 anni dovremmo produrre (nel 2002 55GW, nel 230 circa 110GW), in 28 anni ( S[1,n,28]55*0.55*3.4*n GW= 55GW*S[1,n,28]1.87nGW ~ 55GW * S[1,n,28] 2n GW) = 55*2*406GW ~ 22TW prodotti fra il 2002 e il 2030 in italia (mooolto approssimativo) sempre se l’andamento medio mondiale si uguale a quello in italia.
tra il 60 e l’80 l’italia ha prodotto circa 12*20= 240GW quindi circa 1/100 quindi se in questi 28 anni avrà in % la stessa produzione di energia nucleare di allora, produrrebbe 100*8000mc=800’000mc di scorie, pari ad 10 campi di calcio con 80 metri di scorie e noi dovremmo poi controllare, monitorare per centinai di migliaia di anni tutti e 80 metri di scorie radiattive su 10 campi di calcio.
Naturalmente è una cosa molto approsimativa, i numeri non saranno sicuramente questo ma l’ordine di grandezza (100 volte) sicuramente si!!!
PS se ci sono errori ditemelo
Quante parole… tutte idee ottime certo…
Ma avete idea del giro di soldi che crea il petrolio? Bene… di più!
Fin quando può continuare il giro di miliardi NESSUNO avrà interesse a investire in qualcos’altro.
Nemmeno i politici dei paesi che hanno bisogno di comprare il petrolio… non glielo permetterebbero i loro “amici” petrolieri!
E’ possibile? O è una mia follia? Magari un pò estremizzata ma, chissà…
Elisabetta Carosi
Ma quanti anni hai?
Ma cosa vuoi da Beppe e dal suo Blog?
Prima minacci di riempire la posta dello staff perche’ non fanno come dici tu, poi gli dici di vergognarsi, poi dici che non scriverai piu’, (ma ci sei sempre), insomma sarai anche una brava ragazza ma ricordati che sei un OSPITE in blog altrui, tu non puoi PRETENDERE nulla! Se Beppe non vorra’ mai proporre un forum, o un incontro E’ UNA SUA LIBERA SCELTA! Certo vorremmo tutti che lo facesse ma lui e’ libero di fare quello che vuole. Mi sembre una di quelle persone che gridano tanto che gl’altri non fanno abbastanza ecc. Ma apriti un tuo Blog, scrivi articoli, intressa la gente, guarda Pasucci, lui rompe un poco le scatola ma fa’ molto piu’ di te.
Ricorda: Beppe E’ LIBERO DI FARE COSA VUOLE DEL SUO BLOG!
scusate lo sfogo ma mia hai vermente rotto.
Elena
Butto lì una provocazione : ci saranno 500 persone che frequentano questo blog disposte a “giocarsi” 1000 euro ciascuno su un progetto coordinato dal Sig. Grillo? Cosa potrebbe realizzare una cooperativa con un capitale iniziale di 500 000 Euro? Se otteniamo degli sponsor accettati da tutti i soci, facciamo una fabbrica che costruisce macchine ad aria? Ci mettiamo una bella webcam cosí la controlliamo on-line … 🙂 … non ditemi che nessuno c’ha pensato ….
Ciao Beppe,
apprezzo sempre i tuoi sforzi per migliorare la consapevolezza dei tuoi lettori su certe cose; mi trovo però in disaccordo con te.
L’energia nucleare è estremamente più economica, e le scorie radioattive possono essere facilmente stoccate in piccoli volumi, piuttosto che disperse nell’aria come nel caso delle centrali termoelettriche.
Rimane il problema, alla base, che i consumi aumentano in maniera incredibile, senza per questo migliorare la vita di chi consuma.
Bisognerebbe preoccuparsi, semmai, di studiare una procedura per costruire edifici a basso consumo e basso impatto ambientale, e proporre incentivi per il loro uso. E usare automobili con motori sufficienti ad un normale tragitto, non invece con motori da formula uno e telai super pesanti.
Cmq, ti chiedo di informarti meglio sul nucleare: ascolta qualche parere in giro, professori o quant’altro, vedrai che le cose stanno diversamente da come tu dici.
Con immutata stima,
Simone
MA VI RENDETE CONTO DI CIO’ CHE IL GOVERNO FA’ X I CONSUMATORI!!!!!
Gasolio alle stelle con un prezzo alla pompa che negli ultimi mesi è aumentato, in modo molto poco giustificabile, proporzionalmente di più di quello della benzina, ed ecco che nascono le alternative «fai da te».
Primo fra tutti il pieno con oli vegetali come quello di colza, puro o diluito, acquistato all’ipermercato. Trasmissioni tv e giornali hanno dato enfasi e notorietà a un fenomeno “underground” molto diffuso tra gli automobilisti e ora fare rifornimento con i barattoli di olio di colza comprati al Lidl o alla Coop è diventato una pratica di moda, illegale questo è certo, non più riservata a una nicchia fan del common rail targato risparmio. Già perché un litro di olio di colza costa meno della metà di uno di gasolio, ma solo perché si evadono accise e balzelli. E il motore diesel in genere lo digerisce bene. L’ingegner Rudolf, infatti, lo progettò per fargli bruciare di tutto: il primo motore progettato dal padre del Diesel andava ad olio vegetale, di canapa e cereali.
Nessun dubbio dunque. Fare il pieno con l’olio del supermarket è illegale: si rischia una pesante sanzione per evasione fiscale. Ma qualcuno avanza anche l’ipotesi che l’olio di colza al posto del gasolio sia da considerare una reazione forte, quasi un esempio di disobbedienza civile, di fronte al caro carburanti.
La benzina un anno fa in questo periodo costava 1,094 euro al litro, il gasolio 0,901 euro al litro. Oggi invece la benzina costa il 9,7% in più rispetto al 2004, mentre il gasolio addirittura ha registrato un 20,7% in più. E il rincaro ha colpito il carburante dal rendimento, in termini di litri per km, più elevato e il suo costo è vicino al pareggio con la benzina. Penalizzando in questo modo i proprietari delle mediamente più costose vetture diesel che vedono allontanarsi il punto di pareggio rispetto all’acquisito di un’equivalente auto alimentata a benzina.
L’olio di colza costa negli ipermercati e nei discount dai 45 al 70 centesimi al litro. E la differenza è tutta nel carico fiscale, mentre l’aumento del petrolio è molto meno influente sul prezzo finale alla pompa
Biocarburanti.
L’enfasi mediatica data in queste settimane all’olio di colza come carburante “fai da te” ha riproposto agli onori della cronaca il biodiesel, ovvero il gasolio derivato da prodotti agricoli.
Bisogna tuttavia distinguere tra i due prodotti: l’olio di colza è un prodotto vegetale che viene venduto nei supermercati a uso alimentare, mentre il biodiesel si ottiene attraverso un processo industriale di esterificazione dai semi di colza e girasole.
A spingere l’utilizzo di carburanti di origine vegetale sono dunque le associazioni di categoria. Secondo Coldiretti, che parla esplicitamente di una penalizzazione fiscale per i carburanti di origine vegetale, a oltre sei milioni di auto potrebbe essere garantita l’autonomia energetica necessaria a percorrere ventimila chilometri in un anno grazie all’utilizzo di biocarburanti, da miscelare al 5% con le normali benzine o gasolio, ottenuti dalla coltivazione di oltre 250.000 ettari coltivati a colza, girasole e barbabietola da zucchero.
L’utilizzo di olio di colza al posto del gasolio nelle vetture diesel, soprattutto se miscelato con gasolio convenzionale è possibile, ma secondo dice il responsabile per l’ambiente di Coldiretti, Stefano Masini, il suo impiego oltre alla frode fiscale pone problemi di adattabilità dal punto di vista tecnico e della correttezza della combustione.
Invece il biodiesel, sottolinea Masini, è penalizzato da problemi economico-fiscali. «Produrlo è molto costoso: se un metro cubo di petrolio costa 300 euro, un metro cubo di questa miscela arriva a 650 euro. Se a questi costi di produzione si applica l’accisa che è di 400 euro a metro cubo è chiaro come il biodiesel vada del tutto fuori mercato. Ed è questa la ragione per cui chiediamo la sua defiscalizzazione. Se lo stato eliminasse l’accisa il biodiesel diventerebbe immediatamente concorrenziale».
Purtroppo non si sta andando in questa direzione. Nell’ultima Finanziaria è stato ridotto il quantitativo di biodiesel che gode di fiscalità di favore da 300mila a 200mila tonnellate mentre, ad esempio, la Francia lo ha completamente liberalizzato.
«Per questo – afferma Masini -il quantitativo prodotto in Italia è solo quello che è defiscalizzato, cioè ben poco. L’idea è di eliminare il carico fiscale su tutto il biodiesel prodotto introducendo misure strutturali nei comuni a rischio targhe alterne o l’obbligo di introdurre nei parchi autovetture circolanti delle miscele in grado di abbattere il carico inquinante». Secondo la Coldiretti, con il biodiesel, è possibile ridurre dell’80% le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50% quelli di particolato e polveri sottili.
Anche Confagricoltura ricorda che la legge Finanziaria ha favorito l’introduzione del bioetanolo, mentre è stato penalizzato il biodiesel (con la già citata riduzione da 300mila a 200mila tonnellate del quantitativo esente da imposte). Questo perché, secondo Confagricoltura, c’è un interesse a livello nazionale per spingere le filiere di prodotti nazionali, come ad esempio la barbabietola, mentre il biodiesel viene prodotto da semi di girasole o colza che importiamo soprattutto dal nord Europa.
«Quanto all’olio di colza di cui si fa un gran parlare – dice Claudio Raddino, esperto del settore in Confagricoltura – bisogna frenare questi entusiasmi: primo perché si fa evasione fiscale e poi perché c’è un problema di tecnologia, di difficoltà oggettive, non tutti i motori rispondono al meglio. È un argomento che fa molto folclore perché i prezzi sono molto bassi, anche se dal punto di vista ambientale l’abbattimento delle emissioni nocive è notevole».
A favore della fattibilità tecnica del pieno alla colza anche gli esperti di automobili. Roberto Landini, presidente di Confartigianato Autoriparazione (l’associazione che rappresenta le officine automeccaniche), sostiene infatti che «l’olio di colza non crea danni. Ha minori emissioni inquinanti. L’unica controindicazione è che utilizzarlo è illegale perché chi lo fa froda il fisco». Quanto all’utilizzo del biodiesel, il carburante ricavato dal trattamento degli scarti delle lavorazioni agricole di diverse colture, secondo il presidente di Confartigianato Autoriparazione «può già essere utilizzato al 30-50% nelle automobili a motore diesel senza controindicazioni». Le case automobilistiche frenano gli entususiami: l’utilizzo di carburanti diversi da quelli previsto nel libretto d’uso e manutenzione della vettura potrebbe invalidare la garanzia in caso di danni.
Ma quando la finiranno di prenderci x i fondelli e pensare al bene dell’Italia e del loro portafoglio.
Un sondaggio: vorrei conoscere una Vostra opinione, nell’eventualità di un altro 29 ottobre con obiettivo prenderli a calci nel c**o!
Buon lavoro a tutti.
Ciao Beppe
Sul fatto che non e’ economica ti chiedo per favore di sottolineare a tutti che, anche se non brucia idrocarburi, e’ sempre una centrale TERMOELETTRICA che trasforma calore in elettricita’ e questo comporta due conseguenze:
1) Scarico di almeno il 40% del calore nell’ambiente (perchè e’ fisicamente impossibile convertire calore compleatamente in elettricita’)
2) Lo scarico del calore nell’ambiente lo si fa sfruttando l’evaporazione di acqua ergo, IN CASO DI SICCITA’, una centrale nucleare non riesce a funzionare.
Se non hai l’acqua non fai l’elettricità, neanche l’idrogeno in maniera pulita!!!!
Gridalo a tutti, please
Leggendo alcuni post, ripropongo un commento che già ho fatto in altra parte del blog:
i “saputelli” finiscono solo per fare danni!!
Io all’analisi del problema energetico fatta basandosi sui “tecnicismi” ottusi, preferisco quelle più filosofiche (per così dire). Mi è piaciuta molto quella che parla di aborto del pianeta terra, con la terra che subisce inconsapevolmente. Quanta profondità e verità in un concetto così astratto!! Quanta pericolosità nel sostenere che le scorie vanno interrate, che il nuclerare è sicuro, che nell’uomo alberga la fobia nucleare per l’effetto Hiroshima e Nagasaki (hai detto niente!! qualche milionata di morti cosa sono?).
Niente da fare: il problema è di pensiero e si risolve col pensiero!! Ridurre i consumi è la regola primaria. Specie se di beni inutili, superflui.
Ovviamente non lo faremo e la fine della storia è già scritta. Come già lo è stata scritta, per anni, per centinaia di poveri disgraziati (Porto Marghera, Augusta, Priolo, Melilli, Gela, Milazzo, Termini Imerese, ecc ecc ecc).
Piccola digressione: qualcuno conosce il concetto di “Ricatto Occupazionale”?
Sarei contento di sentire opinioni in merito.
Ciao a tutti (ciao salvo ciulla e sergio pensato)
parlando di scienza e progresso…
http://www.nexusitalia.com/nexus_new/index.php?option=com_content&task=view&id=390&Itemid=100
brrrr
Ciao Beppe, ti segnalo l’ennesima schifezza che capitera’ alla citta’ in cui vivo (Torino).
Subject: [Fwd: FW: AMIANTO – URANIO]
Della serie:fai girare se non vuoi morire di cancro
Il treno ad alta velocità o ad alta capacità come viene ultimamente
chiamato, al di là del fatto che è un’opera faraonica dai costi
elevatissimi
( oltre 40 miliardi di Euro ) che sottrarrà denaro di tutti noi alla
ricerca, alla sanità, alla scuola, ai servizi ecc., è un vero e proprio
disastro ambientale che non solo minaccia la Valle di Susa, ma tutta la
cintura di Torino e Torino stessa. Infatti il problema più grave di
quest’opera è l’aspetto sanitario: la galleria di 23 chilometri che dal
Musinè risalirà lungo la valle porterà da fuori terra solo nella zona
di
Almese più di un milione e 200.000 metri cubi di roccia finemente
triturata
ricca di AMIANTO che sarà stoccata a cielo aperto a Sant’Ambrogio e a
Rivera
di Almese. Il vento della Valle di Susa distribuirà democraticamente le
fibre di amianto finemente triturate dagli scavi e dalle mine di
galleria su
tutta la cintura di Torino e su Torino compresa, vista la velocità e
forza
del vento della valle che spesso raggiunge i cento chilometri l’ora.
Basta inalare una fibra di amianto per sviluppare il mesotelioma,
tumore
del
polmone con mortalità del cento per cento e senza possibilità di
terapia.
Una fibra di amianto in sospensione nell’aria impiega 24 ore ad un
metro di
altezza prima di arrivare al suolo.
I sondaggi sulla montagna commissionati dalle Ferrovie stesse alla
Università di Siena, hanno evidenziato su 39 carotaggi ben 14 positivi
per
la presenza di amianto: da Balangero ( tristemente nota per essere la
più
grande cava di amianto d’Europa e con il primato insieme a Casale per
la
più
alta mortalità da tumore del tipo mesotelioma da esposizione
all’amianto) la
stessa dorsale amiantifera si prolunga fino al Musinè e risale per la
Valle
di Susa: per le Olimpiadi la pista da Bob non è più stata fatta a Sauze
d’Oulx per la presenza di grandi quantità di amianto già in superficie.
L’amianto finchè non è triturato e quindi le sue fibre non possono
essere
inalate, non presenta pericoli: il pericolo arriva dalla triturazione
della
roccia durante i lavori di scavo.
Oltre a quello di Sant’Ambrogio e a quello di Almese sono previsti
altri 24
siti di stoccaggio sparsi per la Valle!
Per non parlare del dissesto idrogeologico, delle centinaia di migliaia
di
camion e mezzi movimento terra che per anni renderanno invivibile e
intransitabile la valle, dell’uranio presente nella montagna tra
Francia e
Italia dove sarà scavato il tunnel di 53 Km, del fatto che l’attuale
linea
ferroviaria è sfruttata solo al 38% delle sue potenzialità per il
trasporto
merci, della non sostenibilità economica dell’opera tanto che tutte le
banche e i capitali privati hanno fatto marcia indietro, del fatto che
a
breve entrerà in funzione a pieno regime il nuovo potenziato
collegamento
ferroviario del Gottardo che soddisferà ampiamente il traffico merci su
rotaia dal Nord Europa senza tagliare fuori il Piemonte,del fatto che
la
gestione e la sicurezza di due gallerie rispettivamente di 53 e di 23
chilometri sarà difficilissima e costosissima, del fatto che i deficit
gestionali previsti che hanno dissuaso i capitali privati dalla
partecipazione a quest’opera saranno a totale carico delle nostre
tasche,
esattamente come accade attualmente per il tunnel ferroviario sotto la
Manica spacciato come opera indispensabile e che invece è risultato
essere
un clamoroso insuccesso con un deficit pauroso ormai vicino al
fallimento e
a totale carico degli enti pubblici.
Naturalmente le lobbies politiche ed economiche fanno di tutto per
promuovere questa follia: importante è che i soldi siano spesi,
l’utilità
dell’opera è del tutto secondaria agli interessi economici in gioco.
Stampa,tv, radio, settimanali boicottano in modo quasi totale la
controinformazione dei comitati spontanei nati dalla base, dalla gente
comune.
Vi invito a consultare il sito _www.legambientevalsusa.it_
: qui troverete
tutti i dati tecnici e gli approfondimenti che desiderate aggiornati al
21
Maggio scorso.
Come potete vedere già da una prima sommaria documentazione questo
problema
non è solo della Valle di Susa, ma coinvolge la salute anche della
popolazione che risiede nella cintura di Torino e nella stessa Torino,
mantenuta all’oscuro dalla informazione ufficiale.
Io mi chiedo, perchè è cinquant’anni che esiste un energia alternativa come l’idrogeno completamente sicuro, facilmente reperibile non inquinante, la produzione non è inquinante (ellettrolisi la puoi fare con l’energia solare) e la comunità europea insiste sulla sua insicurezza l’istabilità e altre cavolate infodate? Perchè la comunità europea rifiuta di rendere legali i serbatoi ad idrogeno?
Per Rosario Pisano:
magari stesse dentro più di un anno Tanzi!
Per tutti gli italiani:
BASTA CAZZATE! RIDUCIAMO DRASTICAMENTE IL CONSUMO!
PER DIO CAMBIAMO TUTTE LE LAMPADINE CON QUELLE A RISPARMIO ENERGIA. FREDDE QUINDI D’ESTATE NON HAI CALDO, NON TI SCOTTI QUANDO LE TOCCHI E IL RISPARMIO SI VEDE IN BOLLETTA (consumano meno di 1/4) ORA LO RISCRIVO:
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
CAMBIAMO LE LAMPADINE DA NORMALI A RISP.ENERGETICO
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
BUTTIAMO VIA TUTTE LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA!
Avete presente la pubblicità di un’auto che fa
basta BLA BLA BLA….
Agire non riempire il server di Grillo di panzane!
Ciao Beppe sei un mito!
Ti voglio nei libri di storia! (almeno ed.civica)
caro Beppe! (posso darti del tu?)
cosa dire, sono (purtroppo) perfettamente d’accordo con te.
il problema delle fonti energetiche sta diventando davvero di vitale importanza.
soprattutto perchè paesi enormemente popolati (cina,india) sono in via di sviluppo e quindi necessitano petrolio (come facciamo noi da anni)
l’orientamento politico sta andando verso il nucleare.
ed io come lei sono moolto, molto preoccupato!
ma nessuno oltre a lei si domanda perchè nn esiste un’assicurazione sulle centrali nucleari?
la risposta è semplice… perchè nn sono sicure!!
e anche se lo fossero al 98 % nn lo sarebbero abbastanza, ricordiamoci che siamo esseri umani e l’errore fa parte della nostra natura
io sono un italiano che vive in Austria e per mia fortuna questo splendido paese nn ha centrali nucleari e nn ha in programma di costruirne.
voi direte “che culo beato te”, e invece no perchè a 200 km dalla mia città (Vienna) in Repubblica Ceca stanno costruendo una “straordinaria centrale nucleare” quindi è come se ce l’avessi dietro l’angolo!!
poi vedo la politica estera e il nuovo presidente dell’iran dice che il nucleare si ma per scopi pacifici!!
ma che cazzo dice!!
ho finito
signor Grillo grazie dello spazio che mi ha messo a disposizione e le vorrei dire una cosa:
continui a farsi sentire!!
credo che siamo davvero arrivati alla frutta se un comico, è oggi in italia l’unica persona che parla di problemi veri reali, concreti che riguardano il futuro di tutti noi!!
@ Sig. Davide Casero:
Io capisco perfettamente il suo punto di vista ma le fonti da lei citate possono essere usate ma solo come integratori ad un’energia primaria.
Se – ad esempio – lei riempisse il tetto di un palazzo di pannelli solari (lasciamo perdere la spesa) avrebbe un’integrazione all’energia annuale consumata ma non otterrebbe mai una completa sostituzione.
In sostanza non consumerebbe + il 100% di metano (per ipotesi) per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria ma – ipotiziamo – il 60%.
Questo vuol dire sicuramente avere un risparmio di combustibili “nobili” ma il problema non viene risolto.
Certe energie sono sicuramente interessanti ma non potranno mai sostituire le altre ad elevato indice.
Un giorno una mia professoressa scienziata mi disse:
Vivo a Milano
e alcune volte durante l’anno succede che fermano per alcune ore o per tutta la giornata il traffico per contrastare il tasso di polveri sottili che ha raggiunto un valore al di sopra della soglia di sopportazione.La gente giustamente si lamenta perchè se il blocco è infrasettimanale la PRODUZIONE si ferma e quindi nessuno si può permettere di rischiare una giornata andata in fumo perchè le spese si dovranno pur sostenere.Quindi per quanto possiamo far finta di eliminare un pò di merda dall’aria,di fatto questo resta un fattore marginale.Mi sono sempre chiesto anch’io,ma produciamo tanto x cosa,e poi mi sento dire che quest’economia è allo sbando,debito pubblico in aumento vertiginoso.Ma io noto che nella tasca degl’italiani non rimane manco + un soldo:Dove CAZZO vanno,qualcuno lo sà?
Hai fatto bene, caro Beppe, a sollevare il problema. Non passerà molto tempo prima che i nostri politici comincino a fare davvero pressioni notevoli per riproporre il nucleare, servendosi come al solito della grancassa mediatica. Ma è vero anche, come sottolineato qui da alcuni, che è assolutamente ipocrita da parte dell’Italia servirsi dell’energia nucleare altrui. Questa volta il dibattito dovrà andare di pari passo con una seria politica energetica: e per seria intendo coerente, costante, uniforme. Si scelgano dei criteri e in base a quelli si sfrondi e si scelga. E’ già sorprendente, a pensarci, che non ci siano delle linee-guida comuni all’intera Europa. La propagazione delle radiazioni di una centrale nucleare è talmente rapida, da far vedere un confine per quel che è: una linea ridicola! Quella slovena, ad esempio: una militante dei Verdi ha fatto un’interpellanza parlamentare in merito, si tratta di una centrale posta in zona altamente sismica, senza avere però i requisiti di sicurezza appropriati. In caso di incidente, in poche ore tutto il Friuli e tutto il Veneto verrebbero coinvolti. E dovremmo aspettare il 2020 perchè venga chiusa?
E per quanto riguarda l’articolo su “Le Scienze”, l’ho letto anch’io. Essendo stato scritto da uno scienziato che ha fatto del nucleare la propria vita, non mi aspetterei certo che propugnasse alternative convincenti. E mi colpisce certamente, però, che un paese scandinavo (gli ecologisti più battaglieri) si sia arreso al nucleare: fa pensare che davvero non esistano – al momento – soluzioni “vere” in alternativa.
La soluzione sarà probabilmente molteplice, ci dovrà essere risparmio (verrà da sè, con l’aumento dei costi: è l’unico modo per costringere gli Italiani ad un comportamento civile), e un’accelerata alla ricerca ed allo sfruttamento delle fonti alternative, specifiche per ciscuna zona d’Italia: certamente il Veneto – la regione meno ventosa in assoluto – non potrà avere molte pale eoliche, ma potrebbe aumentare l’idroelettrico, SE LA POLITICA SBLOCCHERA’ LA COSTRUZIONE DI NUOVE DIGHE, COSA IMPOSSILE DOPO IL VAJONT. Ma le capacità della Geologia moderna sono assai superiori a quelle di 50 anni fa.
E se la Puglia e la Sardegna sono ventose, via all’eolico: perchè cari miei, il problema estetico è pur sempre un male minore (ecco perchè parlavo prima di “criteri” da scegliere: se il primo è la sicurezza, l’estetico va in coda). Tanto più che una pala è un allestimento temporaneo che tra 10 o 20, scoperta una fonte migliore, si toglie. Punto. Invece l’illuminato Presidente della Puglia, insieme all’Assessore all’Ambiente (Rifondazione Comunista) hanno deciso per prima cosa di togliere quelle che c’erano, e che stavano risolvendo anche i problemi di emigrazione e di economia domestica. Bravi, complimenti.
Io non capisco…
Abbiamo la possibilità, offerta dalla tecnologia, di produrre energia senza dover pagare qualcuno perchè ci dia del carburante da bruciare, sfruttando delle risorse naturali che ci sono sempre e comunque.
Ho capito che il nucleare e il petrolio produce più energia in meno spazio, ma non si paga niente per un raggio di sole o un soffio di vento.
Problemi sismici: è ovvio pensare che una centrale sia costruita con le più elementari precauzioni ed accorgimenti per non subire danni da eventuali terremoti (oltre magari scegliere un sito non proprio ballerino 🙂 ).
Per quanto riguarda la struttura edile la cosa è molto semplice. Gli studio edili in merito sono ormai ad uno stadio avanzato e offrono delle soluzioni molto buone. Vengono impiegate anche nell’edilizia privata (le case) se viene richiesto.
Ovviamente ha un costo superiore rispetto alla costruzione di una struttura classica.
Per quanto riguarda le apparecchiature atte alla produzione di energia ci sono anche qui accorgimenti tecnici che in realtà sono molto semplici e derivano direttamente dallo studio sulla propagazione del rumore (lo so sembra strano).
Per quanto riguarda il nocciolo vero e proprio la sua costruzione e la tecnologia applicata alla sua edificazione implica già una resistenza ad urti anche notevoli che possono derivare appunto da un evento sismico.
NON è STRETTAMENTE PERTINENTE MA FA CAPIRE COME GIRANO LE COSE…
NOTIZIA TROVATA SU GOOGLE QUESTA MATTINA
Pesa appena 30 kg, ha una pila a combustibile e ha polverizzato tutti i primati
in fatto di consumi. Il prototipo è stato progettato dal Politecnico di Zurigo
Pac Car, incredibile record
Più di 5000 km con un litro
La Pac Car prima di stabilire il record mondiale di consumo
QUanto fa con un litro? Più di 5000 km. Non è un errore: sono proprio oltre cinquemila i chilometri coperti dal Pac Car con un litro di carburante. Il veicolo (chiamarlo auto ci sembra comunque troppo…) è stato progettato dal Politecnico federale di Zurigo e ha ovviamente segnato un record modiale: con 1,07 grammi di idrogeno, che equivarrebbe a un litro di benzina, ha percorso 5134 chilometri sul circuito francese di Ladoux.
La Pac Car, del peso di 30 chilogrammi, è dotata di una pila (o cella) a combustibile (fuel cell), che fa entrare in reazione chimica idrogeno e ossigeno, con produzione di energia e di sola acqua come ½gas di scappamento.
Il prototipo è nato dalla collaborazione fra Ufficio federale dell’energia, Istituto Paul Scherrer, Università di Valenciennes e tre partner dell’industria. Al progetto hanno lavorato una ventina di studenti del Politecnico, fra cui alcune studentesse che si sono messe alla guida. Gli ingegneri del Politecnico di Zurigo hanno integrato in un solo sistema gli sviluppi più recenti delle celle a combustibile, delle tecniche di trazione, dell’aerodinamica e delle strutture leggere.
Una pila a combustibile è un dispositivo in grado di generare energia utilizzando reazioni elettrochimiche, al posto di bruciare carburante. Nel generatore entrano un combustibile (solitamente idrogeno) e un ossidante (ossigeno o aria) e da cui si ricavano corrente elettrica continua, acqua e calore.
La cella è costituita da una coppia di elettrodi (l’anodo e il catodo) separati da una membrana che permette il transito dei protoni (ioni di idrogeno) ma non quello della corrente elettrica. Inoltre, vengono utilizzati degli elementi catalizzatori, come il platino, per aumentare la velocità della reazione e quindi il quantitativo di energia elettrica prodotta. Tutto ciò ovviamente non si tradurrà tanto facilmente in qualcosa da produrre in serie, ma costituisce un grande passo avanti sul fronte della ricerca.
PERCHè NON SI INVESTE QUI??
x giorgio piermaria
Cosa non ti torna del mio ragionamento? A parte limitarti a dire “le cose non stanno cosi'”, cosa puoi dirmi per argomentare le mie affermazioni, magari smentendole?
Tu sei stato bravo, ti sei attivato e hai fatto quello che ritieni giusto. Ma la stragrande maggioranza delle persone, ivi comprese quelle che si sfogano su questo forum cos’ha fatto a parte parlare?
Io dico niente, e la controprova che quello che dico e’ vero e’ che le persone come te in Italia sono come i panda in Cina, rarita’.
Io prima sono stato sferzante, ma l’ho fatto x smuovere i cervelli, che in alcuni casi, come bevono dalla TV, qui bevono da Grillo. L’ho fatto s stimolare un confronto che finora langue, anche nella tua non-risposta. Aspetto interventi piu’ costruttivi, se devi confutare le mie affermazioni fallo, ma non limitarti a dire “la situazione non e’ cosi'”.
Con quello che consumiamo e considerato il livello delle attuali tecnologie sul rinnovabile (che io comunque sostengo) non vedo alternative al nucleare. Sempre meglio delle centrali al carbone…
L’unica soluzione è che finisca il petrolio e che scienziati e ingegneri energetici comincino a studiare qualche valida alternativa sia per produrre corrente che per muovere le auto.
(Vedi articolo di Ugo Spezia pubblicato su “Le Scianze” di Giugno)
E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Cordiali saluti
Lino Rossi
bibliografia:
1) Roberto Germano, Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia, seconda edizione. Postfazione di E. Del Giudice pp. 224, 2003 – Ed. Bibliopolis;
2) Giuliano Preparata, Dai quark ai cristalli – Ed. Boringhieri;
3) Antony C. Sutton, Cold Fusion: Secret Energy Revolution – Ed. FTIR Publications, P.O. Box 2903 , Sacramento CA 95812 .
http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm.
Germano è un fisico dell’INFN;
Preparata era un fisico professore di fisica teorica dell’università di Milano, purtroppo scomparso nel 2000;
Sutton è uno storico con il vizietto di documentare quello che asserisce, purtroppo scomparso nel 2002.
note: nella fascia F1 l’energia elettrica è molto costosa; nelle fasce F2, F3 ed F4 il costo cala progressivamente.
altri spunti di riflessione:
1) quando è stata creata l’Enel, quanti anni mancavano allo scadere delle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche poste su siti demaniali? Come sono state pagate dallo Stato le società private “nazionalizzate” in vicinanza dello scadere delle concessioni?
2) la privatissima Società Idroelettrica Piemontese (SIP) con tutti i soldi che ha percepito dall’operazione ENEL ha comprato tutte le società telefoniche d’Italia realizzando uno dei più grandi monopoli privati di tutti i tempi. Visto che uno scatto telefonico costava come un kWh di energia elettrica, ma con costi infimi rispetto a quelli dell’energia elettrica stessa, dove sono andate a finire le montagne di soldi che noi italiani gli abbiamo regalato? quante tasse ha pagato la SIP in quegli anni? quanti condoni tombali ha fatto la SIP ?
3) come mai queste infami operazioni non sono partite quando c’era in giro il Sig. Enrico Mattei? I topi per ballare aspettavano che il gatto andasse via?
Mi viene da pensare:” e se questa corsa al nucleare non fosse altro che per produrre milioni di nuovi ammalati per un bel po di anni a venire?” Lo sappiamo tutti (o quasi) che ci sono fonti energetiche alternative e rinnovabili ma purtroppo continueranno a fare come gli pare ed il petrolio sale. Mandiamoli tutti a casa, tutti!!!!!!
“papà ,ma è vero che le le centrali nucleari sono il posto più sicuro dove vivere?! certo figliolo… li non ci entra nessuno!… anche gli aereoporti sono sicuri, !? anche le cassette di sicurezza delle banche sono sicure.. certo… tutto è controllato da dei supercomputer, da telecamere e operatori attenti e vigili… e tutto è progettato con cura, non esiste la possibilità di sbaglio, tutto è sicuro al cento per cento… non esiste rischio!?? almeno credo… figliolo.. dormi sereno… ”
http://www.grist.org/news/maindish/2002/03/26/dance/
http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=194
“estrapolando….
in Piemonte, a Trino. Anche qui nelle piscine ci sono 14 tonnellate di combustibili, con ossido di uranio e plutonio. In questa centrale, dove ogni tanto arrivano le alluvioni, ci sono 800 metri cubi di rifiuti e a pochi km ci sono gli impianti di Saluggia, dove il 15 ottobre sono stati allagati dall’esondazione del fiume. E’ tutto sotto controllo, hanno detto, ma qua dentro sono stoccati 1.600 metri cubi di rifiuti e 28 tonnellate di combustibile irraggiato. Il materiale seppellito qui sotto e’ liquido, contenuto in 12 serbatoi di acciaio, protetto da calcestruzzo e rivestito di terra e qui sotto sembrano esserci anche cinque litri di plutonio puro.
Ma e’ vero?
MICHELE GILI – Dir. impianto Eurex
Non posso… commentare questa informazione, e’ un’informazione riservata. ”
per favore…
piccolo
manualetto
di
protezione
civile
“il rischio consiste nella probabilità che una potenziale situazione di pericolosità (area soggetta ad esondazione, a valanghe, a frane, sede di impianto industriale, (centrale nucleare?! deposito di scorie questi sono o non sono impianti industriali ? ) ) si manifesti apportando danni al territorio inteso nel suo insieme di popolazione, insediamenti, attività e ambiente…
una espressione simbolica del rischio è:
rischio = pericolosità x vulnerabilità.
la prevenzione opera principalmente sulla mitigazione del rischio tentando, ripeto tentando di ridurre a zero uno o entrambi i fattori di rischio (pericolosità e vulnerabilità). il rischio zero non esiste a meno che le persone a rischio siano già tutte morte o prima del verificarsi dell’evento, antropico o naturale che sia….siano state tutte trasportate in un posto sicuro ( anche il trasporto è comunque un rischio )
ma va tutto bene… va tutto benissimo…
saluti ai bloggers .. ciao Beppe
Certo l’Italia non e’ il Giappone, il senso civico dei giapponesi e’ altra cosa.
Il trattamento di scorie radiattive e’ un problema che prescinde dall’impiego di impianti nucleari di potenza …. ne abbiamo tonnellate
provenienti da ospedali cmq …
Cerchero’ il tempo per rispondere ad alcuni di voi ..
p.s. Eros, il tuo link mi manda a “Live Jazz a mezzanotte” ..
X Stefano Caruso
Ma scusa, se sono 20 anni che cercano un sito per le scorie nucleari attualmente presenti in Italia, e non si trova, come cacchio faremmo a smaltire quelle prodotte da nuove centrali????
E poi molti sono d’accordo con queste centrali, ma nessuno le vuole davanti casa… PERCHE’????
Noi non siamo l’America, che ha deserti lontano da centri abitati dove piazzare tutte le schifezze (magari utili) che è bene tenere lontano dagli occhi della popolazione, da noi dove vai vai o rovini parchi nazionali, aree turistiche o altro, o ti piazzi vicino a qualche paesello.
I paragoni con il Giappone, poi, non reggono affatto. Il Giappone sta avanti anni luce a noi.
Saluti! 🙂
Patrick
per Stefano Caruso
Premetto che non sono una persona preparata in materia ma ho letto molto e parlato con persone ed ingegneri che mi hanno aiutato a farmi un’idea personale sulle centrali nucleari.
Vorrei invitarti ad esporci le tue conoscenze qui sul blog.
Condividiamo le opinioni rispettando quelle degl’altri, per primo quelle di Grillo che ci ospita e che sicuramenente non è infallibile.
Quindi esponi con i tuoi mezzi le tue contrarietà e rendici partecipe delle tue conoscenze.
Elisabetta Carosi
Ma quanti anni hai?
Ma cosa vuoi da Beppe e dal suo Blog?
Prima minacci di riempire la posta dello staff perche’ non fanno come dici tu, poi ti gli dici di vergognarsi, poi dici che non scriverai piu’, (ma ci sei sempre), insomma sarai anche una brava ragazza ma ricordati che sei un OSPITE in blog altrui, tu non puoi PRETENDERE nulla! Se Beppe non vorra’ mai proporre un forum, o un incontro E? UNA SUA LIBERA SCELTA! Certo voreemo tutti che lo facesse ma lui e’ libero di fare quello che vuole. Mi sembre una di quelle persone che gridano tanto che gl’altri non fanno abbastanza ecc. Ma apriti un tuo Blog, scrivi articoli, intressa la gente, guarda Pasucci, lui rompe un poco le scatola ma fa’ molto piu’ di te.
Ricorda: Beppe E’ LIBERO DI FARE COSA VUOLE DEL SUO BLOG!
scusate lo sfogo ma mia hai vermente rotto.
Elena
Caro Beppe,
sei un grande sei diventato un compagno inseparabile ed insostituibile del mio quotiano. Le tue notizie sono ogni volta fonte di nuova consapevolezza e stimolo della coscienza di continuare a vivere ma forse di cominciare a prepararci anche al peggio come sta già del resto accandendo ora sotto i nostri occhi.
Sapere che ci sono tante persone che nel silenzio uniscono le loro energie per difficilmente contrastare tutto ciò che di dannoso e malefico orami ci sovrasta è come vedere la lucina in fondo al tunnel e sentire una coraggiosa e forte spinta per andare avanti.
Caro Grillo,ho assistito alle tue serate a Rimini, io sono di Riccione ma sono originaria di Ravenna e l’ultima ci ha divertito ma l’amaro in bocca e le riflessioni erano piuttosto drammatiche per non dire tragiche.
E’ un gran caos………adoro il mio paese e soffro nel vedere che chi è al potere non prova lo stesso amor di patria di una vera italiana.
Che dire….non so…..continuerò a leggerti a vederti e nel mio piccolo contrinuire a ciò che potrà migliorare il sistema. Se non ci riusciremo sarà lo stesso ma l’importante è sapere che in tanti amici ci abbiamo provato…
Un abbraccio
Stefania
bravo Patrick!
a proposito di sprechi: domandiamoci quanti sono i trasformatori attaccati alla rete giorno e notte per 365 giorni all’anno, e qualcuno mi dica quanto è la spesa inutile per il loro collegamento inutilizzato.
altro spreco: l’acqua. Non ho ancora finito di ringraziare il mio Tecnico, perchè quando ho costruito la mia abitazione mi ha consigliato di fare una vasca interrata per la raccolta dell’acqua piovana, che adopero per bagnare l’orto e qualche pianta. Col senno di poi l’avrei fatta 3 volte più grande.
Dovrebbe essere obbligatoria per legge, secondo me, ovviamente su larga scala, sfruttando la differenza di tempo dallo scarico diretto al troppo pieno, si regimenterebbero in parte anche le piene dei valletti di raccolta.
Chi non ha l’orto potrebbe utilizzarla per lo “sciacquone” del gabinetto.
Non sono convinto che con il vento ed il sole si risolva tutto il problema energetico del mondo.
Agli scienziati e ricercatori il compito di studiare i sistemi alternativi, poi ai politici che stimolati dall’opinione pubblica (purtroppo l’opinione pubblica in italia e in Padania la fanno i quotidiani sportivi ed i settimanali rosa che ti venderanno in copertina il primo figlio/a di Totti) il compito di dirigere i finanziamenti e la politica energetica.
Certo che poi se la Cina aumenta del 30% la richiesta di petrolio, non è come il Belgio o il Lussemburgo, aspettiamoci a breve il petrolio a 70/80 dollari al barile.
Speriamo nel frattempo non esplodano altri vulcani che accellerano l’effetto serra.
Comunque, una battuta, se tutto va bene siamo rovinati.
Buon dì,
giusto un commentino al signor Caruso.
1) gli incidenti ce ne sono stati parecchi in Giappone, USA, Canada (unici incidenti riportati)… chissà quanti capitati nell’ex sovietico…
2) scorie: una parte di esse viene riutilizzata per creare altro materiale fissile come il plutonio (nonché materiale per la costruzione di ordigni atomici) – principalmente da quello che ne so avviene in Francia, Cina, USA, GB.
Inoltre esse in parte sono state, vengono stoccate sui fondi marini… (chissà quanti bidoni si stanno aprendo per colpa della pressione marina. Non dimentichiamoci che fino all’incidente di Cernobyl nessuno capiva realmente gli effetti (e molti ancora oggi).
Il problema diventa più acuto nei paesi più piccoli e più sensibili (in Francia, poco sensibile, ha soprattutto stoccato rifiuti sia radioattivi sia tossici nelle sue colonie, mentre in Svizzera la discussione è aperta da più di 10 anni dove costruire un nuovo deposito per scorie altamente radioattive (e vi assicuro non è così semplice trovare un posto dove potranno restarvi per migliaia di anni senza che siano in ogni qual fonte di pericolo).
Però vi invio una bella novità:
il nuovo reattore nucleare per la FUSIONE A FREDDO verrà costruito in Francia. Questo significa che non siamo così lontani da questa RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA.
(fonte : http://www.rtsi.ch nelle flash news)
Buona giornata a tutti.
E.
X mazzoni maurizio…
La provincia di Roma ha un fabbisogno di 300*Xmc (X perchè non mi ricordo se mila milioni o miliardi) l’anno per il consumo privato, aziende comprese di acqua potabile, altrettanti tra fontane e fontanelle, ma le due fonti principali Peschiera e Marcia ne producono oltre il doppio, e considerando che le riserve bastano per almeno 5 anni, viene buttata la metà di acqua prodotta, se si chiudono le fontanelle verrebbe buttata 3/4 di acqua potabile, portarla in altri posti costerebbe troppo, inoltre la % di perdita nelle tubazioni nella provincia di Roma è quasi nulla, anche se nel resto del Lazio si raggiunge anche il 70%.
Inoltre Nel comune di Roma sono presenti tante altre fonti, ne cito alcune: Appia, Capannelle, Sacra, Acetosa, Claudia, Bullicante, e tante altre.
X Finire, la siccita riguarda il Nord il Sud e le isole, nel centro non c’è nessun problema di acqua, i bacini sono ancora pieni, e le nevi ancora non si sono scolte completamente, tant’è vero che il tevere all’altezza della diga del raccordo, sta fuori dagli argini!!! e con gli acquazioni, di 3 settimane fa il quartiere di Roma Prima Porta ha rischiato di allagarsi proprio per la piena del tevere.
In Italia l’Acqua cè e tanta, il problema è che è distribuita male, sia naturalmente che artificilamente!!!
In tutto questo c’è una fregatura, perchè l’acqua potabile ha lo stesso prezzo in tutta italia? A roma dovrebbe esssere quasi gratuita!!!
X Postato da: Stefano Caruso il 28.06.05 11:22
“….Date un occhiata al Giappone ad esempio, convive con entrambi!!!”
L’Italia NON E’ il Giappone! Conosci il Giappone, Vacci a vivere e vedrai cosa fanno e quanti soldi e tecnologia spendono per prevenire i disastri causati dai terremoti! Ah, e già che ci siamo guarda anche come sono costruite le centrali nucleari per ovviare ai terremoti. In Italia Ahimè …di disastri ne facciamo uno al minuto e bastano solo quelli dei Politici
Beppe stanno condannando Tanzi, era ora 🙂 anche se le cose vanno per le lunghe ancora (come al solito in italia..) e le pene sono sempre da asilo nido..
“Parmalat, prime condanne
Un anno e 11 mesi a Stefano Tanzi”
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/economia/parmachiude/primeconda/primeconda.html
Per essere precisi i terremoti non costituiscono alcun problema per una centrale nucleare (per tutto il resto magari si).
Date un occhiata al Giappone ad esempio, convive con entrambi!!!
PER CHI VUOLE QUESTE MALEDETTE CENTRALI NUCLEARI…PRIMA LEGGETE QUESTO! E dopo aver letto e guardato la cartina dei TERREMOTI dall’anno 1000 al 1987 MI VOLETE DIRE dove le volete costruire le centrali!! ? Si,mi direte la Sardegna..ma non credo che quella regione sia d’accordo e allora dove!? A CASA VOSTRA ?
CARTINA ED INFO.:TERREMOTI
http://www.pianetascuola.it/attualita_scientifica/articoli/terremoti/PDF_terremoti/ter_geografia1_minerva.pdf
DISSENTO TOTALMENTE!!!!!!!!
MA QUALI DISASTRI AMBIENTALI!!!??????
Non credo ai miei occhi!!!!!
DOCUMENTATEVI DA FONTI SERIE, PER FAVORE, PRIMA DI DIRE CERTE BESTIALITA’!!!!!
Ho sempre ammirato ed apprezzato Grillo, ma quel che leggo in questo post e’ allucinante.
La guerra al nucleare nasce ed e’ guidata dalle lobby del petrolio!! Avete mai visto un ing nucleare in un dibattito televisivo? MAI!!!!
SOLO DISINFORMAZIONE!!!!!
RIBADISCO 2 PUNTI:
1) LA SICUREZZA DI UN IMPIANTO NUCLEARE E’ COSI’ ELEVATA CHE NON E’ PARAGONABILE A NESSUNA TECNOLOGIA INDUSTRIALE (CHERNOBYL ERA QUALCOSA DI BEN DIVERSO …..)
2) IL PROBLEMA DELLE SCORIE ESISTE, MA PRIMA DI AFFRONTARLO IN MODO COSI’ BANALE CERCATE DI CAPIRE COSA SONO “SCORIE NUCLEARI” E COME SI GESTISCONO
SONO APERTO A QUALSIASI DIBATTITO, MA PER FAVORE CHE CI SIANO PERSONE PREPARATE E POSSIBILMENTE NON PREVENUTE!!!!!
In questi giorni alcuni parlamentari di FI capeggiati da on. Luigi Vitali stanno cercando di sbloccare la Legge Cirielli (la famosa SALVA-PREVITI) ferma in parlamento. DOVE SONO I GIROTONDI, I NANNI MORETTI? Facciamo sentire la nostra voce!
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Non perdetevi “Report” su RaiTre stasera (mar, 28/06/05). Disponibile anche su http://www.report.rai.it
Basta al nucleare di quei papponi al governo!
Ciao Beppe!
E naturalmente saluti a tutti i tuoi lettori. Riguardo l’argomento energie, sopratutto alternative, segnalo la realizzazione di questo “condominio autonomo” utilizzando fonti pulite e rinnovabili a Settimo Torinese (TO): http://www.pianetah2.it/it/primo_settimo.htm
Avevamo detto no alla costruzione di nucleare e alla produzione, non all’acquisto (per altro sicuro) dell’energia elettrica!
Ripeto NOI in Italia non abbiamo centrali e allora dobbiamo sentirci sicuri? Io non mi sento sicuro visto che siamo circondati…..noi, secondo me, la nostra battaglia per evitare le centrali ‘in casa’ l’abbiamo vinta
quoto”Se vogliamo fare una lotta facciamola a livello mondiale, non solo per noi stessi!”
prima di andare… mondiali, dobbiamo imparare ad essere coerenti in casa…
avevamo detto no al nucleare
che ci facciamo con le partecipazioni italiane in centrali all’estero?
e l’acquisto di energia prodotta da centrali nucleari?
Gentile Sig. Stefano Cristiano dell’Agenzia di Beppe Grillo,
Facendo seguito alla mia e-mail del 19 aprile e del successivo colloquio telefonico con Lei avuto, Le comunico che non ho ancora ricevuto il dvd/vhs con lo spettacolo di Beppe Grillo che mi era stato promesso.
Forse ha smarrito il mio indirizzo? Allora eccolo qua: SALVATORE AMORE-VIA ORSINI, 102 PALAZZO B 96012 AVOLA (SR).
GRATO PER LA SUA DISPONIBILITA’, LA SALUTO CORDIALMENTE.
S. AMORE
E basta co sto nucleafre!!!!!!!!!!!!!!!
……..quante belle parole!!
Peccato che in Francia vicino al confine italiano c’è una grossa centrale non molto sicura, si protesta per non avere il nucleare in Italia ma se scoppia quella pensate che le radiazioni ci evitino (Chernobyl insegna)?
Se vogliamo fare una lotta facciamola a livello mondiale, non solo per noi stessi!
E’ questa la realtà Tanzi Giovanni (tra l’altro mi ricorda qualcuno questo cognome.. ) cmq in proposito ho risposto già a taluna che si firma Cinzia Rossi..
Buongiorno dal Serra(yaaaaasawwwn!)
X Dottorini
Scusa ma forse stai facendo un pò di confusione:
La siccità che stà colpendo mezzo paese non è la causa diretta della sottoproduzione di energia idroelettrica.le cause sono varie e sintomo di scarsa organizzazione.
Primo:il fatto che le centrali idroelettriche attualmente in funzione non coprano sufficientemente la richiesta,dipende semplicemente dal fatto che NON NE HANNO COSTRUITE ABBASTANZA!(le nostre fonti idriche di altitudine sono enormi ma sfruttate si e no al 3-4%)
Secondo:per i sopraccitati motivi(ed essendo la maggiorparte delle centrali idroelettriche sita al nord),data la richiesta A VALLE di acqua per irrigazioni lungo il Po,che stà prosciugandosi,molti invasi artificiali sono stati aperti per tamponare solo in parte la situazione,dovendo di conseguenza diminuire la produzione di energia(il sud nella zona appenninica ad esempio,potrebbe dare energia a palate e con costi accettabili).
Questo dimostra pricipalmente che:
il sitema di distribuzione idrica del paese non è efficiente,e occorre ognivolta ricorrerre a soluzioni da palliativo,come recuperare acqua dagli invasi (che guarda caso sono quasi solo per le centrali)invece di costruirne di nuovi ad uso esclusivamente irrigativo.
Vorrei solo far presente a te e a chi scrive circa la non continuatività delle centrali idroelettriche, che se ce ne fossero almeno il doppio(dico almeno perchè dal punto di vista idrico,costruendone tante l’italia potrebbe avere una totale autonomia energetica),il problema della continuità sarebbe meno percepito.
Ci stiamo incontrando dal vivo con gli altri blogger di Beppe Grillo, per discutere, proporre, invitare, coinvolgere, scambiarsi idee, e perchè no per vedersi anche di persona. Sei invitato pure tu a questo incontro se sei d’accordo che da qualche anno a questa parte il “paese” Italia stia sprofondando nella crisi economico-politica più disastrosa dal dopoguerra.. e l’Argentina potrebbe già dire “vi stiamo aspettando”..
Lista Partecipanti
Rosario Pisanò Pino Colella Emanuela Milano
Michele Martini Marco A. Bartolucci Davide Attila
Simona Stagni Sacheli Mattia
Stefano Crema Sacheli Bruno
Claudio Carli Walter Tasso
Monica Corinti Davide Candiani
Valentina Rho Daniele Silvestri
Alexandra Mc Millan Claudia Bologna
Loris Pea Marco Milano
Roberto Tonini Riccardo Antoniol
Ecco a voi Il Totale dei RIVOLUZIONARI hehehehehe
Siete in pochini x le vostre aspirazioni
*** SEMPRE TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO! ***
Caro ego 73, è talmente inutile che ti sei firmato.. tanto ti potevi chiamare solo così visto quello che hai scritto. Datti una calmata!Non è vero che parliamo, parliamo e non facciamo niente. Io due mesi fa, ho installato, sul tetto della mia casa (provincia di Roma) un pannello solare. Mi sono informato se potevo ususfruire di qualche agevolazione: niente di niente. L’ho fatto lo stesso perchè avevo deciso a prescindere. . Ho anche installato un termocamino che scalderà l’acqua dei termosifoni durante l’inverno. Entrambe le cose sono costate un pò ma mi sono stancato di sentire le cose giuste e non vederle poi mai fare da nessuno!!!
Ma tu pensa, signor ego 73, cosa potrebbe accadere se ci fosse una volontà di spingere verso il solare. In Germania, dove di sole ne vedono molto meno, lo utilizzano alla grande.
Mi ricordo, quando 30 anni fa ci fu la grande crisi petrolifera, si fecero un paio di domeniche a piedi e poi.. tutto come prima. Abbiamo gettato via tutto questo tempo!
Ci sono interessi troppo grandi che impediscono il tentativo di cambiare rotta. Enrico Mattei vorrà dire qualcosa o no?
Pensa che hanno fatto carte false per scatenare una guerra in una zona cruciale per il petrolio, figurati se pensano alle energie alternative.
Tu sarai pure molto “ego”, ma le cose non stanno esattamante le racconti.
la nuova parmalat non ha niente a che fare con tanzi!!! associare il faccione di quel delinquente con cio che stanno facendo azienda e lavoratori per salvare il salvabile e pessima informazione. tanzi e famiglia sono stati estromessi da qualsiasi incarico societario le loro quote sequestrate. approvare il concordato e l unico modo per salvare un azienda che dal punto di vista produttivo e sana.puntare ad altro significa mettere a rischio 4000 posti di lavoro piu l indotto senza ottenere nessun beneficio.a me sembra follia.saluti
x donatello menna
Magari la tua di energia? Ma fammi il piacere con ste stupidate!
L’italiano di solito è sempre molto critico e poco concludente.
Si lamentano sempre, ma portano poche proposte o fanno poco o nulla, però la bocca è sempre in funzione, il cervello di meno!
E’ quello il problema Cinzia Rossi, che nonostante il paese stia andando allo scatafascio ognuno continua a farsi i c…. propri.. e non scende in piazza a sconvolgere l’impossibile.. cmq io ho provato a lanciare delle iniziative, però poi i fatti sono quelli che contanto.. E’ inutile che ci si lamenta se non si fa niente per modificare la realtà.. che ognuno si tenga quello che ha..
“words are cheap”
basta con il nucleare, ma che voi sappiate, enel ha firmato il contratto con i cugini francesi?
cernobyl
grazie a http://news.bbc.co.uk/1/hi/in_depth/health/2001/european_cancer_conference/1615299.stm
ed a
http://english.pravda.ru/main/2001/08/08/12096.html
cernobyl è a pù di 2000 km dall’italia… e penso che per quel “piccolo incidente” stiamo pagando ancora oggi a mamma natura debito con la nostra salute!! chissà se quello è l’unico incidente, cioè l’unico di cui siamo venuti a conoscenza… e in america? e in giappone? non è mai successo nulla??!!
ma va tutto bene…
per fortuna che noi in italia le centrali le abbiamo fermate, o spente? mi sorge un dubbio fermate e rese innoque o spente e lasciate li “e poi pensiamo cosa farne delle scorie…” (ma le scorie e l’uranio sono ancora al loro posto… e che tipo sonno le centrali italiane ferme? ad acqua pesante? Caorso PWR ?! Trino Vercellese PWR, Latina GCR, Garigliano BWR, c’è qualcuno che ne sa più di me? poi c’è un depositino a Saluggia dove le scorie dovevano esser ritrattate e che ora serve da deposito, il proprietario è Fiat-Avio) e ce ne sono altri sparsi per l’italia… un po qui un po la… grazie a http://www.geocities.com/energia_nucleare/
per le sigle grazie a http://www.uic.com.au/nip64.htm
per i dati grazie a greenpeace e all’ufficio dove lavoro
“ma papà.. la francia, la svizzera, la germania, la slovenia hanno centrali addossate al confine… belle nuove… accese…
ma noi stiamo tranquilli, non sono come quelle russe, vero papà? … sono sicure!?… papààààà”
“si!, son belle e sicure, nuove e verniciate di fresco e ci danno tutta l’energia che ci serve per i nostri bei condizionatori… per la nostra tv e la tua playstation figlio mio … ”
…le centrali che sono a meno di 200 km dai nostri confini sono quelle di: phenix, tricast, cruas, saint-alban, bugey e fessenheim in francia; muenleberg, goesgen, beznau e leibstadt in svizzera; grundemmingen e isar in germania; krsko in slovenia, brividi… con sto caldo? … forse è meglio che abbasso il condizionatore, dimenticavo.. per tutte queste belle fabbriche di energia pulita sono state fatte valutazioni di rischio ed è stato messo a punto un piano nazionale d’emergenza, peccato che tale rischio non sia stato affatto considerato da chi si occupa di protezione civile (chiedete al sindaco del vostro paese, vi guarderà come un marziano!!!!) il rischio in caso di incidente non è diretto ma è legato al fenomeno del fall-out ( le particelle radioattive trasportate dall’aria nella loro bella nuvoletta cadrebbero sulla testolina degli abitandi delle provincie italiane … vorrei citare cuneo, torino, aosta, varese, sondrio, bolzano, udine e trieste, scusandomi con quelle che non ho citato!
il tutto trasportato dal vento, in caso di incidente grave tutto il settentrione ne sarebbe coinvolto… : ) : ) : )
ma va bene… va tutto bene
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fuel cell .. e la fusione fredda??!!
http://www.imrt.ethz.ch/pac-car/
the results of PAC-Car I
First classification ever of a hydrogen powered car at the Shell Eco-Marathon Paul Armagnac race circuit – Nogaro France May 17th and 18th 2003
300km covered with 0 failure Fuel effiency: 15.9g hydrogen /100km (gasoline equivalent : 1694 km/l)
http://www.paccar.ethz.ch/technics/pac_I_vs_II
ETH-Fahrzeug “PAC-Car II” gewinnt Shell Eco-Marathon in Frankreich. MTW berichtet am Donnerstag darüber.
Zürich, 22. Mai 2005. Ein Wasserstoff-betriebenes Fahrzeug der ETH Zürich siegte am Shell Eco-Marathon in Südfrankreich. Der so genannte PAC-Car II benötigte einen umgerechneten Energieverbrauch von einem Liter Benzin auf sensationelle 3836 Kilometer.
presumo che produrre in grande serie una cosa simile, che percorra con pochi grammi di carburante (idrogeno) e trasporti 3/4 persone a velocità non incredibili (entro gli attuali limiti del codice della strada) sia possibile e fattibilissimo…
difficile e al limite dell’impossibile convincer lapo o il signor vw o chi per loro a produrre queste macchine… (se non ci sei riuscito tu Beppe con la
propongo un gioco
“.. fuma finta d’ese l padrun dla fiat!”
presumo che il prezzo di una berlina media non discosti di molto dal prezzo di una utilitaria… giocando a fare giovannin lamiere ipotizzo che se una nuova panda costa(a chi la produce) esagerando 5000 euro (una nuova croma costa poco di più, diciamo 7000 euro) con la tecnologia attuale e motori alimentati da derivati del petrolio…
(non so se è una leggenda ma negli anni settanta a fiat costava tanto una ritmo quanto una argenta.. se dico castronerie qualcuno mi corregga)
allora, se al posto di questi motori ci mettessimo un bel motore elettrico, anzi due, sulle ruote anteriori (il motore elettrico non ha bisogno di frizione, non servono i freni, anzi in frenata puo’ essere usato come un generatore e caricare una batteria classica per i servizi… penso) alimentato da una fuel cell made in italy, (se ci sono riusciti i ricercatori di una università con accesso alle materie prime a prezzi sicuramente più elevati di quelli che otterrebbe fiat per una grande serie ) la tecnologia per costruirla c’è basta replicarla su grande scala (grande scala=bassi prezzi)…
potremmo lasciare il gasolio e la benzina per quei mezzi che per ora non possono usare motori elettrici, anche se penso che con fuel cell potenti e un maggior numero di motori elettrici si potrebbero costruire mezzi movimento terra, escavatori, gru, draghe ecc.. ec… (dove il grosso motore diesel serve a metter in pressione l’olio idraulico), e voglio pure un frigidair a fuelcell!! bella favola… 8000 euro per la nuova “1100 luce” o il nuovo “maggiolino” a idrogeno!!
c’è qualcuno che conosce il cinese o l’indiano e viene con me a parlarne a qualche imprenditur del sol levante?
intanto in Svizzera… Lucerne Fuel Cell Forum 2005 04 July 2005 – 08 July 2005
scusate se ho commesso orrori ortografici…
saluti ai bloggers, ciao Beppe
Ci stiamo incontrando dal vivo con gli altri blogger di Beppe Grillo, per discutere, proporre, invitare, coinvolgere, scambiarsi idee, e perchè no per vedersi anche di persona. Sei invitato pure tu a questo incontro se sei d’accordo che da qualche anno a questa parte il “paese” Italia stia sprofondando nella crisi economico-politica più disastrosa dal dopoguerra.. e l’Argentina potrebbe già dire “vi stiamo aspettando”..
Lista Partecipanti
Rosario Pisanò Pino Colella Emanuela Milano
Michele Martini Marco A. Bartolucci Davide Attila
Simona Stagni Sacheli Mattia
Stefano Crema Sacheli Bruno
Claudio Carli Walter Tasso
Monica Corinti Davide Candiani
Valentina Rho Daniele Silvestri
Alexandra Mc Millan Claudia Bologna
Loris Pea Marco Milano
Roberto Tonini Riccardo Antoniol
Ecco a voi Il Totale dei RIVOLUZIONARI hehehehehe
Siete in pochini x le vostre aspirazioni
Per Veronica Arpaia e tutti quelli che hanno letto il suo post.
E’ UNA BUFALA!!!
…e consiglio di verificare le notizie sul sito attivissimo.
http://www.attivissimo.net/antibufala/sls/dentifrici_cancerogeni.htm
A tutti coloro che affermano che la produzione di centrali nucleari sarebbe in calo: informatevi meglio, perché non è assolutamente vero. In tutto il Mondo attualmente ne sarebbero in costruzione quasi quattrocento.
Piuttosto che affannarvi a sostenere i concetti tanto cari ai “verdi” e tanto comodi a qualcun altro, che dall’87 hanno iniziato a farci precipitare nel baratro della non-competitività, andate a leggere l’articolo di di Ugo Spezia “Energia: quale futuro” pubblicato su Le Scienze di questo mese.
Per gentilezza riporto il riassunto che potete trovare nel sito ufficiale del noto periodico scientifico:
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Unico paese al mondo, dopo Chernobyl l’Italia ha rinunciato completamente al nucleare (salvo acquistare energia nucleare dall’estero), favorendo gli investimenti nelle fonti rinnovabili.
Oggi le rinnovabili, vecchie e nuove, a fronte di oltre 50 miliardi di euro di finanziamenti producono appena il 6,5 per cento del fabbisogno nazionale, mentre il 65 per cento dell’energia deriva dagli idrocarburi.
La progressiva riduzione delle risorse petrolifere e il conseguente aumento del prezzo del greggio impongono di rivedere le scelte politiche degli ultimi decenni, mettendo mano a un nuovo piano energetico nazionale.
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Tra le tante cose che affossano le prospettive future questo paese c’è anche una abissale ignoranza scientifica…
Cerchiamo di riflettere bene prima di farci coinvolgere da temi che hanno un troppo marcato aroma di demagogia.
Cordiali saluti a tutti.
Incontro di Milano bloggers di Beppe Grillo
Annullato.
http://www.geocities.com/whatthehellsgoinon/incontro_milano.htm
@ Veronica Arpaia
E’ semplicemente disinformazione. NON E’ VERO NULLA, è una BUFALA CHE CONOSCONO ANCHE I BAMBINI. Finitela di divulgare notizie che sono risultate bufale da più di 2 anni. Documentatevi prima!
che i fisici inventino una macchina che accumula energia tramite le onde sonore!!
oppure che qualcuno ne brevetti una che la accumula dalle vibrazioni di un letto di due innamorati!!
FACCIAMO L’ENERGIA DALLA MUSICA E DALL’AMORE!!!
dox
Per tutti coloro che pensano ai combustibili fossili come unica risorsa energetica economicamente vantaggiosa da sfruttare…TUTTE CAZZATE!
I suddetti combustibili sono la preistoria dell’energia…anti economici in tutti i loro aspetti e fortemente aggressivi verso l’ambiente. In poche parole sono il passato. Il futuro è lo sfruttamento delle risorse rinnovabili…sole…vento…maree ed altre…molti progetti ed impianti in tutto il mondo lo dimostrano. Il problema è che le multinazionali dell’energia frenano fortemente questo passaggio inevitabile verso energie pulite. In tempo di guerra le auto andavano a metano…alcool ed i tedeschi avevano la benzina sintetica…la necessità aguzza l’ingegno. Logicamente ora gli impianti solari…eolici ed a idrogeno sono ancora costosi rispetto al petrolio ma è solo questione di mercato…perchè sono ancora poco richiesti. Vogliamo forse illuderci che le grandi multinazionali non hanno nel cassetto già i brevetti per lo sfruttamento delle risorse del futuro? Stanno solo spremendo tutto quello che possono dal petrolio e dal carbone. Che fine hanno fatto i brevetti di Tesla? La fusione a freddo? Nei loro centri di ricerca a maturare. Loro lo sanno che il petrolio tra poco finirà…lo sanno eccome e l’aumento continuo dei prezzi lo dimostra. Gli Stati Uniti vanno alla ricerca di tutti i giacimenti disponibili con guerre di “conquista”, perchè i loro giacimenti strategici in Alaska non li toccano. Modificare l’attuale politica energetica mondiale comporterebbe stravolgimenti politici in tutto il mondo…con enormi ripercussioni sulla stabilità di intere aree del globo. Solo per queste ragioni ancora andiamo a benzina…come disse Grillo…le nostre auto sono delle stufe…con una dispersione paurosa di energia. Il futuro probabilmete sarà migliore…ma solo quando le multinazionali lo vorranno…purtroppo.
E’ tutta un’assurdità, parlare del ritorno al nucleare, parlare di un futuro pulito fatto di energia pulita… in Amazzonia e non solo lì stanno sventrando le foreste, in Africa accanto a popolazioni che muoiono di fame e sete ci sono Industrie Multinazionali che producono. E’ assurdo, solo parlare. Ormai solo il tempo darà ragone a tutte quelle persone come voi che sostengono la verità (persone giuste)! Troppi soldi e troppi affari sporchi ci sono in mezzo a tutto, solo le persone disinteressate dal potere riescono ad avere un punto di vista vero perchè gli altri davanti a gli occhi ormai non hanno più le fette di prosciutto ma le banconote.
Un pensiero che molte volte mi ritorna in mente, pochi giorni fa c’è stato l’incontro tra il Papa e il presidente della Repubblica coronato da celebrazioni faraoniche. Adesso io penso l’Italia è andata a fare una missione di “pace” per aiutare un popolo in difficoltà la chiesa è “dovrebbe” di per sè essere un salvagente per tutte le persone deboli e indifese, allora il mio pensiero è questo come mai con tutta questa voglia di fare del bene il Vaticano e lo Stato Italiano non ha detto recuperiamo tutti i soldi che servirebbero all’organizzazione di un ricevimento di tale dimensione e doniamo tutto ai bimbi che muoiono di sete nel sud Africa (CHE COSA E’ PIU’ IMPORTANTE VEDERE UNA CELEBRAZIONE O NON VEDERE GLI OCCHI DI UN BIMBO CHE SI CHIUDONO E MUOIONO?)
Gesù avrebbe fatto questo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(IPOCRISIA, SOLO IPOCRISIA)
QUESTO MESSAGGIO E’ ARRIVATO DA UNA PERSONA CHE LAVORA ALL’ISTITUTO DI ONCOLOGIA DI MILANO.
Controlla gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo e controlla se contengono una sostanza chiamata “SODIUM LAURETH” o “LAURYL SULFATE” o semplicemente “SLS”.
Questa sostanza si trova nella maggior parte degli shampoo, i produttori la usano perché fa molta schiuma ed e economica. Ma il fatto e che l’ SLS si usa per strofinare i pavimenti dei garage ed e molto forte. E’ anche provato che può provocare il cancro a lungo andare, e questo non e uno scherzo. Il livello di cancerosità è a livello del benzene.
Il “VO5”, Palmolive, Raul Mitchel, il nuovo shampoo della Hemp contengono questa sostanza, allora ho chiamato una ditta e gli ho detto che il loro prodotto contiene una sostanza che può far venire il cancro. Hanno
risposto: “Si, lo sappiamo, ma non possiamo farci niente perché abbiamo bisogno di quella sostanza per produrre la schiuma.” Ancheil dentifricio Colgate contiene quella sostanza per produrre bolle. Dicono che mi manderanno delle informazioni. La ricerca ha dimostrato che negli anni ’80 la probabilità di prendere il cancro era di 1 su 800 e ora, negli anni 2000 e di 1 a 3, e ciò è ovviamente molto preoccupante. Cosi speroche prendiate questa lettera sul serio e la passiate a tutti quelli che conoscete, nella speranza di impedire di provocarci il cancro. Contengono questa sostanza:
* Shampoo dell’Antica Erboristeria
* Bagnoschiuma Bionsen,
* Bagnoschiuma Nivea
* Colluttorio l’Angelica
* Gli shampoo CLEAR, GARNIER, OREAL, OSMOSE e BIOPOINT
* Dentifricio Mcleens, Oral-B Sensitive Fluoride, AZ verde protezione carie Non so quelli dell’ ERBOLARIO perché ho scoperto che non hanno gli ingredienti scritti sulla confezione.
Se hai ancora dubbi leggi “SALUTE” il settimanale di Repubblica del 9 novembre 2000 alla pagina 40 e 41 (riquadro verde in alto al centro), troveraiun articolo che parla di questa sostanza.
CONCLUSIONE: NESSUNA DITTA NEGA LA PRESENZA DI TALE SOSTANZA, MA LA GIUSTIFICANO;
ANZI PER MOTIVI PURAMENTE ECONOMICI, DICONO CHE LE BASSE DOSI SAREBBERO ININFLUENTI.
MA UNA BASSA DOSE CON LA DOCCIA, UNA PER LAVARE I DENTI, UNA PER LAVARE I CAPELLI….
A LUNGO ANDAREQUANTO FA’?
Ti consiglio di inoltrare questa lettera a tutti quelli che conosci.
ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA – Via Ripamonti 435 20141 Milano tel +39 0257489205 – fax +39 0257489872
un paese con una politica energetica, incerta, non alcuna speranza di sopravvivere..
Quando gli arabi venderanno il petrolio a 150$ al barile l’Italia non potrà fare a meno di comprarlo.
Saremo e siamo ricattati nel modo più spietato dal “Libero mercato”…
Piccola notizia sulla sicurezza sulle centrali nucleari visto che quando un’argomentazione diventa incontrollabile si passa al terrorismo ideologico..
I nuovi requisiti di sicurezza riducono a un evento ogni 100 mila anni la probabilità di danneggiamento del nocciolo, e a un evento ogni milione di anni la probabilità che un ipotetico individuo residente alla recinzione della centrale possa assumere una dose (non letale) di 25 rem. Questi requisiti equivalgono ad affermare il principio che il rischio di danno di origine nucleare per un individuo della popolazione deve essere inferiore all’1% del rischio derivante dalle altre principali attività industriali: nessuna altra attività industriale, per quanto rischiosa, e stata mai assoggettata a restrizioni analoghe.
Ciao Beppe, mio concittadino…
Sul tuo post riguardo l’energia e la sua produzione e ricerca vorrei citare una persona che credo ne capisca un pò: è italiano, è un fisico nucleare di fama mondiale, premio Nobel, presidente di un Centro di Ricerca… Logicamente all’estero perchè qua in Italia non ha trovato un posto per farla. Si tratta del Prof. Rubbia.
Qualche mese fa durante un congresso in italia ha rilasciato una bellissima intervista a Radio 24, che mi ha molto colpito. Vi chiedo se riuscite a recuperarla per riproporla anche su questo sito.
In sintesi il Prof. Rubbia sostiene l’anti economicità, al momento attuale, della conversione dell’Italia al nucleare; propone per risolvere i nostri problemi endemici d’energia sul breve termine centrali a carbone con metodologie all’avanguardia che renderebbero più ecologiche lo sfruttamento di questa fonte. Pone anche un assurdo riguardo ai Paesi Arabi, che sono i maggiorni produttori di petrolio, ma che per il futuro dovrebbero guardare con molta benevolenza non allo sfruttamento massivo di questa risorsa ma all’inizio dello sfruttamento d’energia alternativa, anche come strumento antinflazionistico della loro risorsa principale (il petrolio).
Un’idea genialmente semplice che tutti hanno sotto gli occhi ma che l’ottusista di chi governa acceca.
In effetti quasi per scherzo i Paesi maggiori produttori di petrolio sarebbero, visto la loro posizione geografica i maggiori produttori d’energia solare.
Il Prof. Rubbia con dati certi alla mano ha dichiarato che un metro quadrato di deserto arabo è in valore assoluto più economico sfruttarlo mettendoci un pannello solare che trivellando per estrarre petrolio.
I dati che avete esposto in un certo senso confermano questo tipo d’analisi, che a questo punto fa risaltare la vera questione; non sono i possessori/produttori di petrolio che spingono verso un sempre più massivo consumo di petrolio sono le multinazionali del settore che vogliono spremere fino all’ultima goccia per avere subito il massimo guadagno economico.
un Saluto Roberto Parodi
X Simiele
Ho letto l’articolo di Nexus (angosciante).
Parla pure di quegli scienziati inglesi che son stati “suicidati”misteriosamente negl’anni ottanta.
Spero si approfondisca la cosa,io intanto vado a cercare in altrisiti qualcosa di più sull’argomento
grazie Riccardo
NEBBIA ALL'”IRTO” COLLE…
da ingegnere sono andato recentemente a diversi convegni sull’energie alternative (tra cui la Conf Naz sulle pol. energ. in ITA) e il discorso nucleare è chiaro:
LE CENTRALI DI OGGI SONO SICURE MA LO SMANTELLAMENTO DELLE STESSE NONCHE’ QUELLO DEI RIFIUTI COSTA TROPPO (e dà altri problemi di vario tipo).
gli USA da 25-30 anni non ordinano più nessuna centrale nucleare e gli altri della UE hanno fatto lo stesso. Credo che NEL MONDO chi abbia negli ultimi anni costruito una centrale siano stati Iran, Jappone (forse) Russia e/o Corea. Prendete questo ultimo dato con beneficio di inventario.
l’UNICA ECCEZIONE IN EUROPA è la Finlandia, che ne ha ordinata una, ma perchè si sono avute agevolazioni/incentivi per la costruzione e/o la genstione e il governo si è accollato le spese di smantellamento. Cioè è una situazione fuori da ogni logica di mercato.
e comunque se in Italia si volesse attivare una nuova centrale tra progetto, autorizzazioni (ammesso mai che arrivino) e costruzioni hanno detto che ci vorrebbero 10 anni!…
NESSUNO si sbilancerebbe in un investimento tanto incerto ed oneroso.
I filisofi della storia hanno influenzato gli eventi della storia facendo prendere certe decisioni sia ai potenti che alla gente comune.
TORNIAMO A FARE DELLA FILOSOFIA, un po’ più etica ed un po’ più ambientale.
“Ha ragione il Professor Giorgio Nebbia quando sottolinea la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte”
e che c…o fa la Moratti? Quanto detto dal Prof. Nebbia dovrebbero scriverlo su tutti i testi tecnico-scientifici e di filisofia!…é un discordo da Presidente…
pietro
Per Carlo Palazzolo:
Comlimenti!
Finalmente dopo tante sciocchezze che si leggono in questo blog, un intervento puntuale, preciso e competente.
Giusto per mettere i puntini sulle ” i ” a tutte le illusioni:
a) l` energia solare e` troppo cara; per far andare la tua casa a energia solare devi spendere almeno due decine di migliaia di euro ( se non ricordo male .. ), una spesa insostenibile. Per fare andare la tua macchina a energia solare e` ancora peggio, dovresti convertire l` energia in idrogeno, poi fare andare la tua macchina ad idrogeno
b) l` energia eolica, ce n` e` troppo poca,
c) fusione nuclere: al di la` da venire
Questa e` la tragica realta` ragazzi, non raccontiamoci balle!
http://www.progettomeg.it/
http://www.disinformazione.it/fusionefredda6.htm
Sul tema, imperdibili.
Voglio ringraziare il Sig. Marco Palazzolo a nome di tutti quelli che cercavano risposte semplici ma esaustive, a un problema importante e delicato.
Con il suo messaggio dimostra l’importanza della libera comunicazione, e implicitamente del Blog in questione.
Grazie
ODIO CHI FA’ LE PREVISIONI SBAGLIATE.
E’ allarme blackout in Italia. Il caldo sta spingendo i condizionatori al massimo e mentre si è registrata una domanda di oltre 2mila mw superiore alle previsioni.
Secondo l’art. 18 li potremmo lasciare a casa tutti per giusta causa.
Riflessione…….
Mettendo insieme un pool di scienziati, fisici, esperti, economisti, ecc… ecc.. è possibile stilare una semplice classifica in cui vengano elencati i modi di produrre energia che tengano conto dell’impatto ambientale e dei costi??
Dopo di che, si inizia a studiare e mettere in produzione le migliori soluzioni…
io non ho ancora capito quale è la soluzione con il rapporto impatto ambietale – costi più basso.
Emergia solare??? Eolica??? Gas??? ai premi Nobel la risposta……
Ciao a tutti, devo dire la verità quello che mi fa letteralmente rimanere di sasso è vedere che il termine di paragone delle cose è il denaro e solo il denaro…non si può affermare il proprio disinteresse alla questione-basta-che-mi-facciano-pagar-meno!!Ma stiamo scherzando??Oppure dire che non si vivrebbe vicino ad una centrale nucleare solo perchè piace un paesaggio differente…se proprio non ve ne fraga nulla della vostra salute pensate a quella dei vostri figli!!e se un giorno accadesse quello che è successo a Chernobyl?Non basta dire che era un’altra epoca per garantirci che non accada più…se il vostro termine di paragone fra la vita di vostri figli e il nucleare è il risparmio di un centinaio di euro…fate voi,così gli potrete comprare un paio di nike nuove quando avranno una malattia allucinante causata dalle radiazioni…
Beppe, voglio L’ODIO AI CONDIZIONATORI
E poi (dopo l’odio all’adolescenza) voglio L’ODIO AGLI ANZIANI (quelli che a 80 anni suonati poverini soffrono tanto il caldo, scusate ma non è l’ora di passare a miglior vita a 80 anni?).
Io, se mai arriverò a quell’età spero tanto di arrivarci sapendo di aver vissuto e senza troppo temere la morte.
Riguardo al nucleare: io penso che
sicuro o non sicuro (e lo è veramente pochino), pulito o non pulito (e lo è veramente pochino)
bisognerebbe lasciarlo stare perchè il futuro energetico dovrebbe chiamarsi
sole, vento, rinnovabili, e forse idrogeno.
MA SOPRATTUTTO PENSO CHE A QUESTI RITMI DI CONSUMO
NON ANDIAMO DA NESSUNA PARTE.
BISOGNA RIDURRE I CONSUMI (NON SOLO DI ENRGIA) BISOGNA CAMBIARE MENTALITA’.
E dare molto più spazio alla ricerca e molto meno alla finanza.
Ciao,
Il petrolio a 62 dollari al barile e pum la benzina a 1,220 Euro al litro 2363 lire al litro…
Ma cosa aspettiamo a svincolarci da questa “eroina” chiamata petrolio!!
L’ Enel aumenta le bollette,il gas per il riscaldamento aumenta e di conseguenza aumenta tutto il resto.
Le alternative ci sono…perchè lo stato/provi ncia/comune non contribuisce a chi monta sul tetto del proprio condominio dei pannelli solari…
Con affetto
X Elisabetta Carosi
Buon dì,
giusto una semplice domandina… era ironico il tuo commento che invitava ad aspettare il portatore di barba sano???
Lo spero… sennò che volete si raggiunga cosa ad aspettare?
Con simpatia.
E.
Ho letto tanti messaggi e, a parte qualcuno, che gran parlare per niente ragazzi…
Sempre con la storia della disinformazione, del complotto, il governo, bla bla bla…
Possibile che nessuno dica mai “e’ colpa nostra?”.
E poi se si vuole essere idealisti, allora spegniamo i condizionatori, viaggiamo in bicicletta e smettiamola di inquinare.
Ma se vogliamo mantenere il nostro livello di vita, con le sue agiatezze, dobbiamo essere realisti e capire che serve energia, e la sua domanda crescera’ esponenzialmente, perche’ non possiamo pensare che i ¾ della popolazione mondiale, che ancora non ha raggiunto il nostro livello di vita, rimarra’ per sempre sottosviluppata. E quando anche loro cominceranno a vivere come noi, avranno bisogno di energia.
E a questo punto o sacrificheremo tutte le fonti di energia mondiali (petrolio, carbone, gas, legna, ecc) o ricorreremo a fonti di energia INTENSIVE (nucleare).
E invece siete ancora qui a sproloquiare, a sfogarvi perche’ avete un PC…
Le fonti alternative siamo noi che non le vogliamo, se non solo a parole….
Le biomasse? In Italia la produzione di energia mediante biomasse non e’ mai decollata causa il totale rigetto del mercato italiano dei sottoprodotti di questo processo (leggasi Compost).
L’energia eolica e’ adesso osteggiata anche da chi se ne era fatto propugnatore, perche’ si e’ scoperto che l’impatto ambientale di tali impianti non e’ cosi’ trascurabile.
I pannelli fotovoltaici li ha montati solo Grillo, e con lui pochi altri. Perche’? Eppure sembrano funzionare discretamente. Allora e’ solo una questione di volonta’, siete tutti bravi a scandalizzarvi a parole qui sul blog, ma poi nei fatti non fate niente….
L’impatto ambientale delle centrali idroelettriche e’ devastante, ma alcuni continuano a parlarne come della soluzione a tutti i nostri mali, quando poi si scopre che, causa siccita’, rimarrebbero ferme per ¾ mesi l’anno.
L’idrogeno sarebbe una gran bella materia prima da cui partire per produrre energia nelle celle a combustibile, ma non esiste in natura come elemento libero, ergo va prodotto: per farlo serve energia, e quindi siamo punto e a capo.
Chi si riempe la bocca con la parola idrogeno vi sta prendendo in giro.
Cosa rimane? Il nucleare….
Ma non va bene, dite voi…
Io volevo solo porre delle domande:
perché noi, che siamo contro il nucleare, continuiamo a consumare energia prodotta con questo mezzo?
perché ci diciamo soddisfatti di non abitare a 10 km da una centrale quando abitiamo a 50?
perché c’è ancora molta discrepanza sui dati, quelli dovrebbero essere validi per tutti, dopo ognuno si fa le sue convinzioni.
Secondo me l’unica cosa da non fare è comportarsi come gli struzzi. Bisogna discutere delle problematiche per risolverle.
Ciao a tutti,
ho letto tutto quanto avete scritto e mi sento – per una volta – di dire la mia visto che l’energia mi da il pane 🙂 ovvero lavoro nel campo.
Sono solo alcuni appunti indipendentemente da come io la penso in merito al nucleare.
Ho letto infatti molte imprecisioni e senza usare termini “strani” vorrei dire quanto segue:
1) L’energia nucleare non potrebbe costare meno ovvero nel caso in cui l’Italia si dotasse di una notevole quantità di centrali nucleari il prezzo dell’energia (la bolletta x capirci) non sarebbe molto differente e questo perchè è vero il fatto che la mera produzione di energia mediante la fissione è più economica ma la dua gestione e la messa in sicurezza è molto + costosa, quindi potremmo affermare senza problemi che il costo rimarebbe lo stesso, allora perchè dotarci di centrali nuc.? Il problema principale – per un paese come l’Italia – è il fatto di dipendere dall’estero per il proprio fabbisogno energetico e sicuramente con le centrali nuc. questo problema verrebbe ridotto. Dico ridotto e non risolto in quanto cmq l’Italia non dispone di materiale nuc. proprio e quindi dovrebbe comprarlo sul mercato libero.
2) Scusate ma portare come esempio Chernobyl o altre centrali progettate e costruite negli anni ’60 e ’70 è un’assurdità. Chernobyl è si un esempio ma di come non deve essere gestita la produzione di energia nuc. e non può certo essere portato ad esempio per definire la pericolosità del nucleare. I sistemi di gestione (ma anche di costruzione) e di sicurezza di una centrale oggi sono completamente differenti (e + costosi).
3) Fonti energetiche “pulite”: è un gran bel discorso ma la relatà è assai diversa. L’energia eolica – che ho letto + volte in questi post – non è certo una risorsa in grado di soddisfare la domanda energetica (indipendentemente dalla “bellezza” 🙂 dei piloni) e bisogna tenere in considerazione che il costo e la quantità di gas come fonte alternativa diverrà sempre + un problema in rapporto al costo e alla quantità di petrolio disponibile. L’energia solare può essere sicuramente un’alternativa ma può coprire una percentuale modesta nel computo globale energetico in + non è economica. Proprio per questo motivo in alcuni stati (vedi Germania) la pubblica amministrazione sovvenziona gli impianti solari
Devo però aggiungere che in ItaGlia 🙂 le cose si stanno muovendo, forse non vengono pubblicizzate ma la Normativa in vigore è diventata molto più rigida in tal senso. Rimane il problema – ovviamente – che il costo di installazione dei captatori solari e di tutto il sistema è a carico dell’utente ma questo per ovvi motivi di “cassa” dello stato italiano.
Non ricordo chi ha postato in realtà il vero problema dell’energia nuc. (oltre a quello delle scorie ovviamente) è quello gestionale.
La gestione “privata” può essere fonte di enormi problemi (vedi USA) dove il profitto diventa il principale scopo della gestione della centrale.
Noi saremmo, in teoria, un paese fortunato:
1. SIAMO PIENI DI SOLE. E col sole, si sa, si può generare molta energia (andatevi a vedere l’esperimento fatto dal dott. Rubbia in Sicilia)
2. SIAMO PIENI DI MARE. Con le onde del mare si può produrre energia (attraverso dei “tubi” o con altri sistemi)!
3. ABBIAMO ZONE MOLTO VENTOSE. E anche col vento si può fare un sacco di energia (e a chi lamenta problemi “estetici” di paesaggio dico: meglio quello che un cancretto guardando un paesaggio “incontaminato”!)
4. ABBIAMO PIOGGIA IN ABBONDANZA. E anche con la pioggia si può generare energia.
Ma come è possibile che paesi freddi e molto meno fortunati (da questo punto di vista) come la Germania spendano per le energie pulite circa il 300% di quello che spendiamo noi??????
Perchè non si decide, una volta per tutte, di cambiare radicamente sistema?
La soluzione non è fare mega centrali che forniscono mezzo Stivale, ma sfruttare le risorse di ogni luogo per produre la dove serve!
E inoltre: VOGLIAMO PIANTARLA COI SPRECHI???
1. Mi spiegate perchè i videoregistratori devono restare accesi ANCHE QUANDO NON LI USO? INDICANO L’ORA, COME SE NON AVESSI GIA’ ABBASTANZA OROLOGI PER CASA!
2. Stesso discorso vale per televisori, termostati della caldaia, campanelli, DVD, computer ecc ecc.!
3. Bisogna inculcare nella testa della gente che l’energia è un bene prezioso e non va sprecato, anche se lo spreco si riduce a pochi euro in più sulla bolletta.
E infine sarebbe una bella cosa se i comuni costruissero delle belle piste ciclabili per spostarci in città, permettendo al contempo:
1. Risparmi di energia
2. Risparmi di CO2 e PM10
3. Risparmi economici per gli ex-automobilisti
4. Guadagni di salute per tutti (ciclisti in primis)
5. Meno traffico
Mah, mi sembrato tutte ovvietà talmente ovvie da non comprendere per quale ragione non si muova mai niente in questa direzione!
Saluti! 🙂
Patrick
DIMINUZIONE DEI CONSUMI+GESTIONE PROFICUA DELLE RISORSE+ENERGIE ALTERNATIVE=FUTURO!!!!
Ogni estate fa caldo(effettivamente sempre di più..),ogni estate gli stessi problemi che si ripresentano…fare qualcosa però è un optional:paura di decisioni impopolari o lassismo generale?
però si contina a sfornare figli in gran quantità!
Ma perche’ tutti continuano a pensare a come produrre energia invece di pensare a come non sprecarla?
Tempo fa ascoltavo un notiziario alla radio nel quale si sosteneva che il 30% dell’energia elettrica prodotto viene dispersa e sprecata a causa dello stato degli impianti di trasferimento.
Cerchero’ fonti che confermano questa frase, non ci vorra’ molto.
In Svezia e Norvegia dove i luoghi abitati sono molto lontani tra loro, le compangie energetiche investono ogni anno in ricerca per diminuire il kw da portare nelle case ma contemporaneamente permettere l’uso di ogni apparecchiatura, questo allo scopo di recuperare energia gia esistente e non arrivare alla necessita’ di produrre altra…
Bah!
un barile di petrolio contiene 194 litri circa
Leggendo questo blog mi rendo conto che , tanto per cambiare, la “necessita’” comanda.
Le risorse di questo pianeta non sono infinite e sopratutto non reggeranno ancora a lungo.
Avremo presto problemi di acqua potabile,anche noi.
Avremo presto problemi di energia perche’ invece di limitarne l’uso ne abusiamo, perche’ chi ce la vende tendera’ sempre a renderla indispensabile per tutti e a farcela usare il piu’ possibile.
Avremo problemi di inquinamento e problemi di vivibilita’, sempre piu’ compressi e sempre piu’ vessati.
Schiacciati dagli interessi di chi ha potere,sembra che la massa conti sempre meno e venga spremuta sempre di piu’.
Continuo a non vedere il futuro roseo…
Buongiorno a tutti,
ieri (27.06) ascoltando il telegiornale, si parlava della siccità del nord Italia e del fatto che le centrali idroelettriche non potevano generare corrente a sufficienza per il fabbisogno indicando come colpevoli i soliti condizionatori.
Ebbene tutto il servizio si basava sul fatto che senza acqua no idrolettrico e no corrente sì blackout. Bella schifezza. Si parla tanto di energia alternativa (eolica ad esempio) ma noi dipendiamo solo dall’idroelettrico e se non piove non è colpa di questo stramaledetto petrolio ma dei nostri climatizzatori.
Allora mi domando e dico: come mai non ci sono centrali eoliche? Dov’è la politica del governo (di questo e di quelli precedenti) che permette di sfruttare energie come l’eolica, la solare ecc.?
Adesso va di moda l’idrogeno: alti costi di gestione, poca possibilità di farlo in casa, qualcosa mi dice che faremo la fine del petrolio. Le società lo producono, le aziende automobilistiche faranno motori che per fare il pieno sarà necessario di pompe attrezzate e noi? Noi ce lo prendiamo nel solito posto e paghiamo.
Un mio amico aveva deciso di utilizzare gli aiuti dello Stato per mettere un’impianto di pannelli solari. L’Enel gli ha detto che la corrente in eccedenza gliela avrebbe pagata, lo Stato disse che avrebbe fornito i soldi. Insomma tutto sembrava perfetto oserei dire sembrava essere in un paese civile. E invece no! Al momento dei fatti, il costo dell’operazione era di 120 milioni, lui doveva anticipare l’intera somma e poi fare domanda e infine dopo solo 2 anni gli avrebbero restituito parte dei soldi.
E’ così che si incentivano le energie alternative!!!
Un’ultima cosa: ieri al telegiornale (tg5 credo che fosse) si parlava di questo stramaledetto petrolio che aumenta: diceva che si erano superati i 60 dollari al barile (a proposito c’è qualcuno che sa a quanto equivale un barile?) per gli ordini in consegna a dicembre 2005. Come mai la benzina al ditributore è aumentata subito?
Ciao,
Giulio
L’idrogeno e petrolio?:
I giacimenti di petrolio sono limitati, i maggiori sono stati scoperti e non se ne troveranno piu tanti altri. Anche i piu scettiti affermano che il petrolio incastrato nei giacimenti non potra bastare per piu di 50 anni. Previsioni piu attendibili danno 30 anni.
Ma c’e’ di peggio…tra 15-20 il prezzo del petrolio raggiungera dei prezzi elevatissimi che butteranno le economie di molti paesi in una profonda crisi. Quindi non c’e’ scampo, il petrolio dovra essere in qualche modo sostituito.
L’idrogeno e’ indubiamente il vettore più idoneo per innumervoli motivi. Il problema rimane come produrlo e trasportarlo. Qui entrano in gioco cosi tanti fattori che non posso esporli qui.
Voglio solo dire che nuove tecnologie come le nanotecnologie, nuovi sistemi per catturare l’energia solare, centrali nucleari di nuova generazione con scorie ridottissime, un nuovo concetto di distribuzione di energia molto simile a una rete informatica e tanti altri fattori .
L’uomo ha trovato in natura il petrolio, una fonte di energia che finora e stata la più economica, ma non lo sara’ più…in compenso lo sviluppo creato grazie al petrolio ha dato all’umanita’ le conoscenze per poter trovare ed utilizzare nuove tecnologie per utilizzare nuove fonti e nuovi vettori…ora e solo questione di tempo…per convertire il sistema.
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L’ultima “berlusconata”: il ritorno al nucleare.
leggete l’articolo su Grillopedia!
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Parliamo adesso di FUEL CELLS (ovvero di combustibile ad idrogeno)
Negli Stati Uniti, vorace comsumatore di petrolio, da anni diverse aziende stanno lavorando per la realizzazione di impianti ad idrogeno. Vi riporto l’ultima notizia circa di l’installazione da parte di una di queste compagnie (PPL, di una centrale di combustibile ad idrogeno niente pò pò di meno che dentro il 4° piano di uno degli alberghi più conosciuti di Manhattan (New York City), l’ex New York Hilton& Towers (ora Starwood). Questo prototipo sta già generando il 10% di energia del fabbisogno giornaliero dell’albergo e ci sono altri tre alberghi nel New Jersey che già utilizzano questo sistema. E NOI DOVE SIAMO!!!?
“PPL Completes Fuel Cell Installation at Starwood’s Sheraton New York Hotel and Towers; First of Its Kind for Manhattan
Tuesday June 14, 12:00 pm ET ”
Fonte:
http://biz.yahoo.com/prnews/050614/phtu036.html?.v=10
UN INVITO A TUTTI! PER CHI NON CE L’HA FATEVI LA PARABOLA (NON SKY)E LASCIATE PERDERE LE NOTIZIE ITALIANE IN UNISON!
Proprio ieri la Euronews and la TV5 francese hanno annunciato il grande salto dalla fissione alla fusione nucleare. Il più grande reattore di fusione nucleare (ITER) verrà molto probabilmene costruito in Francia (conteso anche da Giappone).
La fusione nucleare (vedi la fornace chiamata SOLE) avrebbe questi vantaggi e svantaggi:
VANTAGGI
Le centrali a fusione nucleare produrrebbero, come unico tipo di scoria, elio 4 che è un gas inerte e assolutamente non radioattivo, inoltre non userebbero sistemi a combustione e quindi non inquinerebbero l’atmosfera (di fatto non avrebbero emissioni di pericolosità rilevante). Inoltre dovrebbero essere in grado di ottenere grandi quantità di energia, anche superiori rispetto alle centrali a fissione odierne.
SVANTAGGI
La fusione richiede temperature di lavoro elevatissime, tanto elevate da non poter essere contenuta in nessun materiale esistente. Il plasma di fusione viene quindi trattenuto grazie all’ausilio di elevatissimi campi magnetici, e le alte temperature vengono raggiunte con l’utilizzo di potenti laser. Il tutto rende il processo difficile, tecnologicamente dispendioso e complesso. Altro problema è il materiale di ingresso in quanto trizio e deuterio non sono materiali facilmente reperibili in natura. Inoltre rimane per queste, come per le centrali nucleari tradizionali, il problema della limitata vita operativa a causa della radioattività indotta nelle strutture.
CMQ, perchè non si parla di centrali a FUSIONE anzicchè a FISSIONE (Generatrici di milioni di scorie radioattive, e di radioattività in generale?)
>>>>>>
SI VOGLIONO MANGIARE IL NOSTRO TFR!!!
QUALCUNO NE SA’ QUALCOSA?
FATE GIRARE LA VOCE!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
a proposito di energia fatto in casa
io ho visto piu di una volta di piccole eliche messe nei giardini in prossimita di una strada
penso che solo il passaggio delle macchine puo dare una mano a fare girar l’elica e quindi produrre un po di corrente. e non credo che qualcuno puo lamentarsi del rumore perche le macchine ne fanno molto di piu.
sono d’accordo sull’uso smodato dei condizionatori come dice luca frangella…
gente!…ha sempre fatto caldo l’estate…
anche quando i condizionatori non esistevano…
e allora?
ci si riparava sotto un’albero all’ombra,chi poteva andava al mare…
in fabbrica i condizionatori non esistono, negli uffici sì e sono a pieno regime…;-)
forse gli operai devono sudare e negli uffici le macchie di sudore sono brutte da vedere?
queste sono le discriminazioni sociali, altro che…
gli operai sudano in fabbrica e gli altri in palestra…
X Danila Fava
“[…]Hai pensato che nei posti di potere la gente tende ad assumere persone più intelligenti,
ed è noto che gli ebrei hanno un QI del 20%
superiore alla media, oltre che essere
semplicemente “noti per essere bravi
negli affari” […]”
Ciao, scusa se estrapolo una parte del tuo commento e non vorrei iniziare una sterile polemica, ma, se parli di Einstein, Freud, Max Plank, W. Allen, John Zorn, i fratelli Cohen, Saul Bellow, etc.etc., siamo d’accordo! Ma qui fai una asserzione ‘definitiva’, un ‘assioma’, che facciamo, si ricomincia con il ‘popolo eletto da Dio’? Ci sono ebrei con il quoziente d’intelligenza superiore, perchè ci sono ESSERI UMANI con il quoziente d’intelligenza superiore e poi, possibile che non si possa serenamente criticare alcuni aspetti della politica di uno Stato, vedi Israele, senza per forza essere tacciati di antisemitismo? Pensaci un po’…
Qualche anno fa, il National Geographic ha scritto un reportage sulle scorie nucleari. Una cosa accessibile a tutti, senza troppi tecnicismi.
Per chi sa l’inglese:
Foto:
http://magma.nationalgeographic.com/ngm/0207/feature1/zoom3.html
Pagina Principale:
http://magma.nationalgeographic.com/ngm/0207/feature1/
Ma l’Enel quando accetterà di pagare l’energia prodotta in casa?
Così installiamo una marea di impianti fotovoltaici e la corrente in surplus la cediamo all’ENEL…
Pare sia già possibile cederla per accreditarsela, ma non venderla…
Sarebbe un incentivo per coprire vaste aree invece che a pomodori a impianti fotovoltaici…
soprattutto qui al sud…
Eppure non se ne parla molto in giro… non è conveniente?
Le uniche info si trovano in rete… Ma occorre un po di tempo per districarsi nel mare…
sono laureato in fisica; in particolare ho studiato fisica dell’ambiente e ho affrontato il problema del nucleare, sia da un punto di vista teorico (struttura del nucleo, fissione, fusione, decadimenti radioattivi, etc.etc.), sia da un punto di vista applicativo (reattori, centrali, scorie etc.)
sono giunto alla conclusione che il nucleare non è una valida fonte di energia.
sono a favore invece delle cosidette fonti alternative; in particolare dell’energia solare.
penso che andrebbero notevolmente sostenute e favorite la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie.
purtroppo so poco della fusione fredda e della teoria di Preparata per cui non entro nel merito.
anche sull’idrogeno so poco. lascio ad altri interventi in merito.
penso che dovremmo diminuire i nostri consumi e gestire meglio le risorse a nostra disposizione; parlo sia dell’industria che del cittadino medio.
trovo ad esempio disdicevole il massiccio ricorso ai condizionatori che ultimamente si è verificato nel nostro paese.
Caro Beppe,
il mio commento non c’entra nulla con il tuo articolo, ad ogni modo, cosa ne pensi del p2p? E del fatto che tutti i tuoi DVD siano disponibili per chiunque gratuitamente grazie alla rete p2p?
Sono davvero curioso di sapere che cosa ne pensi,
Saluti FF
Postato da: Antonio Balsamo il 28.06.05 02:31
Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
esagerato!
Nessuno vuole una guerra civile!
Le cose vanno sistemate civilmente, legalmente, in modo ordinato, serio, tranquillo.
Questo vogliono tutti, nessuno escluso.
Anche la maggior parte del governo lavora per questo…altrimenti sai dove saremmo ora?
Certo è dura, c’è un braccio di ferro, ma lavorano.
Tutti e PER TUTTI!
Ciao Rosario Pisanò,
dei tre siti da te citati, se non erro, il primo non ha un forum, il secondo è più diretto a dibattiti politici, il terzo è al momento a terra (ricordo che ha avuto problemi spesso con i censori del web).
Io intendevo uno fatto semplicemente come miglior luogo rispetto a questo blog per poter discutere su alcuni argomenti. Un blog è un blog, anche se pieno e libero (qualcuno avrà sicuramente da ridire pare) ai commenti. Un forum, asettico da un punto di vista partitico e ideologico, sarebbe una buona idea, anche solo per la praticità di lettura e archiviazione dei contenuti. Beh, pensateci, non ci vuole poi molto a farlo.
P.S. Potremmo dedicare un’intera sezione al signoraggio e riscattare il non dimenticato Pascucci con la sua documentazione. 😉
@ Postato da: Antonio Balsamo il 28.06.05 02:15
OK!
La adottiamo e la mandiamo, in massa a Ciampi?
Però voglio darti una notizia: dopo le ultime elezioni regionali, qualcosa sembrava si muovesse e invece niente.
Negli ambienti di sinistra qualcuno mi ha detto:”lasciamoli ancora governare. Noi non siamo pronti!”
Capito? Non sono pronti!!!
Io esterefatta e ignorantissima di fronte a sì tante testone ho obbiettato:”ma come? Se trovo un delinquente in casa che faccio? Lo lascio razziare tutto perchè mi trova impreparata? Io chiamo i carabinieri e SUBITO! Poi si vedrà”.
Vogliamo COMMISSARIARE l’Italia?
CARA ELISABETTA CAROSI IL VERO IRAQ ADESSO E’ L’ITALIA.
notte a tutti.. e… meditiamo, informiamo.. 😉
Postato da: Antonio Balsamo il 28.06.05 02:14
Hei calmo, calmo!
Appena tornato dall’IRAQ?
Di quale popolo parli? Il tuo?
Ti farò sapere Elisabetta, anche se l’aderenza è stata proprio minima, della serie veniamo tutti però poi ad alzare il culo dalla sedia c’è ne vuole che c’è ne vuole..
poi vedrò anche il tuo sito Antonio Balsamo..
Ci sono già Yuri di Gioia,
esempio tipico vedi http://www.disinformazione.it, l’indymedia, il donchisciotte, questo, altri.. l’articolo21.info..
questi siti sono nati come reazione alla mancanza di informazione nei mezzi pubblici.. astutamente voluta..
Se in televisione si sarebbe raccontato di tutti i processi che sono stati fatti a dell’utri, a berlusconi, ad andreotti negli ultimi anni .. non c’era bisogno che Marco Travaglio scrivesse il libro sui censurati in TV, e sugli intoccabili di questo paese che sappiamo chi sono.. sono quelli stessi che manipolano l’informazione e non vogliono che certe notizie scandalose sul loro conto non si sappiano o che si sappiano il meno possibile.. altrimenti perdono le elezioni e di popolarità, se perdono le prossime elezioni, finisce la loro immunità come dalla legge che loro stessi si son fatti, e se finisce la loro immunità i processi DOVREBBERO continuare e dovrebbero produrre qualche annetto di detenzione.. magari..
Non c’era bisogno che Beppe Grillo si aprisse questo sito, la poteva fare direttamente in televisione la sua comicità, ma purtroppo, poichè in televisione non si è liberi di dire tutto anzi si può dire ben poco, ecco che tutti si ripiegano sull’informazione orizzontale, questa di internet. che sembra sia l’ultima spiaggia della libertà di espressione. Tra l’altro internet è il vantaggio che non è unidirezionale come la televisione, ma è multidirezionale cioè che tutti possono rispondere a tutti in teoria però almeno non è unidirezionale..
Ma anche qui siamo controllati.. cmq per il momento internet ancora promette bene, non sapremo in futuro..
L’unica cosa che si può fare è spingere ancora di più sull’informazione sempre quella vera, tramite internet perchè anche lei ha la sua potenza..
L’ARTICOLO E’ FIRMATO DA DANIELE JOHN ANGRISANI SU
http://WWW.REPORTERASSOCIATI.ORG
E’ UNA LETTERA A CIAMPI
@ Postato da: Rosario Pisanò il 28.06.05 02:01
un modo potrebbe essere quello d’ andare di quartiere in quartiere, fermare la gente, e dire:
signore/signora, sapete che tra 10 giorni inzieranno i lavori per la costruzione di una centrale nucleare in questa zona?Sì, propriolì, vicino ai giardini pubblici dove porta i suoi bambini, i suoi nipotini!…e così in tutta Italia!
Purtroppo, solo se si sente minacciata personalmente, la gente si muove in massa.
Accendete ora RAI 3.
L’Italia di oggi è tanto diversa?
Aparte l’abbigliamento, gli accessori.
Quanto sono belli, però. Allora però!
POPOLO DI QUALUNQUISTI E IMBECILLI! LEGGETE COSA SCRIVE UN VOSTRO CONNAZIONALE DI 26 ANNI DALL’AMERICA!!!
ECCO L’ARTICOLO
QUI NESSUNO SI RIBELLA! CI VORREBBE UNA GUERRA CIVILE!!!
Risparmio Energetico –
si può fare, si può fare!!!!!!
Gia nel 2001, su 400 milioni circa di lampade installate solo 10 milioni erano a basso consumo (2,5%). Ciò determinava una riduzione della richiesta di picco pomeridiano (invernale) di 420 MW. Se ci fosse una politica di incentivazione all’uso di lampade a basso consumo che portasse la quota a 1/3 dell’installato, avremmo una centrale “virtuale” dell’ordine dei
5.000 MW. Installare le migliori tecnologie in tutti i settori entro il 2012 potrebbe ridurre del 50% i consumi di elettricità: più efficienza e meno centrali, cosa indigeribile per le lobby energetiche.
Fonte: Rapporto Nucleare GreenPeace 2005
x Rosario
fateci sapere dopo l’incontro di domani!
Quindi si può veramente pensare ad aprire un sito con forum annesso (sempre che faccia riferimento a questo blog e ai suoi utenti), per poter discutere sulle varie tematiche e prendere iniziative di informazione. Che ne dite?
per Yang Chenping:
>Te l’ha detto qualche neocon zerbino d’Israele?
Sei antisemita? O sei solo uno di quelli
che credono che poiché molti uomini di
potere sono ebrei, questo significa che
c’è una qualche sorta di cospirazione?
Hai pensato che potrebbe esserci una
spiegazione molto più semplice?
Hai pensato che nei posti di potere la gente
tende ad assumere persone più intelligenti,
ed è noto che gli ebrei hanno un QI del 20%
superiore alla media, oltre che essere
semplicemente “noti per essere bravi
negli affari” e quindi ispirano fiducia
agli azionisti per noti e diffusi preconcetti?
Cosa ti fa credere che se quei posti
di potere fossero dati a uomini non ebrei
questi non ne approfitterebbero allo
stesso modo? Credi che i non ebrei siano
generose pecorelle? Forse dovresti
svegliarti dal tuo sonno e guardare in
faccia la realtà. In questo mondo il potere
corrompe. E il potere assoluto, corrompe
assolutamente. E questo non cambierà mai,
sia che ai vertici ci siano ebrei, marocchini,
cinesi o confuciani. E’ la natura umana, uguale
per tutti, ad essere egoista per natura.
>Non sarà che – per caso – fanno prima a comprare i >soliti Sunburn da Putin?
Pensi veramente che il paese con le più grandi
riserve petrolifere dopo l’arabia saudita,
e che può bruciare petrolio gratis per alimentarsi
da qui a due secoli, abbia bisogno di una
centrale elettrica nucleare?
Per me l’unica direzione in cui possiamo marciare è quella dell’informazione, più gente sa cosa, più l’opinione pubblica si muove, ma si muove nel momento in cui conosce le novità e le alternative, e modificando a seguito di queste le proprie abitudini di vita, vedrai che il cambiamento sarà automatico quasi.. o comunuque come minimo ci sarà una presa di coscenza generale,.. il resto sarà automatico per me..
Però prima bisogna informare ma nel vero senso della parola non ascoltare le cazzate alle quali la televisione vorrebbe che noi crediamo..
Sono questi gli effetti della manipolazione e del filtraggio dell’informazione sia a livello italiano sia a livello internazionale..,
è ovvio : la gente non sa e continua nell’arretratezza di sempre..
Qualcuno ancora sveglio in casa mi fa notare che ho firmato: Elisabetta Carosi $ company dormiente.
Intendevo che DORMONO, andati, vista l’ora.
Non dormienti nel senso che qualcun’altro potrebbe voler intendere.
Non equivochiamo please!
Buonanotte.
Agli scioperi di consumo non credo. Per lo meno non credo a quelli di benzina! Non la compri quel giorno perchè magari ne hai rifornito un pò in più prima, poi torni il giorno successivo. Al massimo si possono avere delle preferenze circa le compagnie…
In genere non credo nemmeno a questo, però se si fa un pò di movimento, di informazione, di pressione, piano piano un pò di miglioramento si può sperare. Altrimenti perchè quella santissima Svezia è sempre prima in tutto? Forse è questione anche culturale, no?
Per me la disinformazione voluta o no, è una delle cause principali per cui certe cose non prendono piede e perchè in italia siamo ancora al medio evo anzi, come vediamo stiamo scendendo ancora di più al 1200..
E Pascucci che fine ha fatto?
Sussidi al nucleare
A dimostrazione di quanto il nucleare necessiti di ingenti sovvenzioni pubbliche per mantenersi in vita diamo due dati esemplificativi. L’Unione europeacontinua a dare sussidi alle imprese per ricerca e sviluppo nel campo dell’energia nucleare a scapito di altre fonti: nell’ultimo programma quadro per la ricerca europea, le tecnologie nucleari hanno ricevuto più di 1,2 miliardi di euro, mentre le energie rinnovabili solo 390 milioni di euro. L’industria nucleare ha inoltre beneficiato di prestiti stanziati nel quadro del trattato Euratom per un totale di 3,2 miliardi di euro dal 1977. In Finlandia, l’unico paese europeo deciso a costruire nuovi impianti, il governo ha
dovuto dare al raggruppamento di imprese che lo realizzeranno una serie di garanzie decisamente svantaggiose per la collettività: sono a carico del pubblico, fra l’altro, i costi di sicurezza della centrale nonché quelli di smaltimento e gestione dei rifiuti radioattivi.
Fonte: Rapporto Nucleare GreenPeace 2005
Yuri di Gioia,
il perchè è sempre quello:
primo perchè guarda caso queste informazioni noi le stiamo trovando solo adesso su internet, quando queste ricerche ci sono da anni.. e la televisione non ne parla (tenere nell’ignoranza il popolo)
secondo perchè non siamo capaci ad unirci e ad organizzare una rivoluzione globale contro tutto il sistema (per rivoluzione intendo scioperi di acquisto di carburante in massa ed esempio in un giorno.. o altra roba del genere..)
Ah MATTEI, MATTEI, dove sei?
Quello che dicevo io.. ci vendono l’energia che vogliono loro al prezzo che vogliono loro.. con tanti altri tipi di energia e stratagemmi a disposizione a costi davvero irrisori..
Ditemi se questa non è dittatura occultata e disinformata anche :/
Per Rosario Pisanò
Il costo è quello mi pare. La vita garantita di un impianto fotovoltaico è attorno ai 25 anni. Certo che se aumentassero la produzione i prezzi si abbatterebbero di molto! Ma perchè non si pubblicizza? Lo stato dovrebbe incentivare, invece non rinnova nemmeno i finanziamenti! Eppure, se uno si fa l’impianto toglie molte spese allo stato, no? Per 25 anni. Perchè non utilizza invece tali soldi per incrementarne l’uso? Ne guadagnerebbe già di inquinamento e di minore dipendenza energetica. Eppure niente!
Le automobili di oggi consumano quanto quelle di 50/60 anni fa (anzi, in certi casi di più.. vedi la 500), possibile che tutta questa tecnologia non smuova mai il consumo di petrolio?
piccolo estratto del postato che ho consigliato di leggere:
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
ho letto molti post…(che mal di testa)..alcuni sono molto interessanti e ho deciso di copiare il testo e rileggerlo con calma.
mi pare però di aver letto che per produrre l’idorgeno basterebbe mettere due fili nell’acqua e usare una batteria di 12volts… era una battuta??
forse si fa confusione con la dissociazione elettrolitica che sicuramente non il miglior mdod per produrre idrogeno..:)
se mi permettete prima di parlare di nucleare(magari domani mattin a amente fresca) mi piacerebbe fare una rapida carrellata delle alternative energetiche in base alle attuali conoscenze(esclusi progetti chiusi nei cassetti!)..
IDROELETTRICA:
copiamo dai castori a quanto pare..:)
a parte gli scherzi…
la produzione di energia prodotta con questo “metodo” non causa emissioni di CO2 durante il funzionamento.
la produzione non è continua!
le centrali idroelettriche di notte “ricaricano” gli invasi assorbendo energia elettrica dalla rete…si chiama POMPAGGIO.
l’impatto ambientale..mi pare evidente.
si può discutere semmai sull’entità di questo impatto,ma è innegbaile che ci sia.
TERMOELETTRICHE(classiche..a combustibile fossile)
emettono gas serra (CO2)
hanno bisogno di corsi di acqua o di torri evaporative (quelle grosse e alte torri che hanno anche le centrali nuclerari)per il raffreddamento.
le centrali termoelettriche funzionano come delle grosse locomotive o come dei motori di aereo.
quelle come le locmotive si chiamano a vapore o ciclo Rankine Hirn…
per fare funzionare la locomotiva è necessario aver carbone,petrolio(nafta),metano o biomassa.
quelle come i motori di aereo si chiamano turbo gas o ciclo Joule..effettivamente non sono altro che motori di aereo con attaccato un alternatore(l’aggeggio che produece energia elettrica).
non mi soffermo troppo sui dettagli.
GEOTERMICHE
in Islanda risparmiano!!
in Italia esistono ma servono a poco…
sono centrali a vapore…il tipo locomotiva per intenderci…
sfruttano i vapori caldi che la natura offre gratis.
non emettono gas serra(CO2).(la centarle…il vulcano non è conteggiato!)
SOLARE FOTOVOLTAICO
non emette gas serra(CO2).
materiale usato ..il slicio./sabbia tanta..di nuovo gli sceicchi??:) )
poco diffuso l’uso.. quindi costoso.
rendimento scarso(almeno per ora..poi non sò)
0.4-0.6kWh/m^2 al giorno.
condivide un difetto con l’idroelettrica..vale a dire non fornisce continuamente energia.
in “teoria”basterebbe la superficie di uan piccola provincia italiana(pianeggiante) per coprire il nostro fabbisogno…però.. a ore alterne non è comodo!
soluzione?
immagazzinare l’energia del sole…
come?
per esempio producendo idrogeno…
batterie? no scordatevele!!
SOLARE TERMICO
per intenderci meglio… gli specchi ustori di Archimede…
il più raffinato esempio di questo sistema è a Priolo a Siracusa e a Casaccia(laboratorio)
non produce gas serra(CO2)
stesso problema…produzione non continua/si può immagazzinare parte dell’energia)…e resa per m^2 bassa..ma superiore al fotovoltaico.
il sole ci fornisce “gratis” al max 1 kW/m^2
quella di Priolo però non è una centrale a solare termico,ma combina più sistemi.
EOLICO
se c’è vento ok…se non c’è…no comment..
in genere anche studiando bene l’area di installazione di questi mulini moderni la produzione di energia è inferiore alle aspettative.
l’idelae sarebbe collocare gli aerogeneratori in posti dle globo a vento costante..o quasi.
non emette gas serra(CO2)…ma affidarsi qausi la caso per produrre energia elettrica…non mi sembra molto serio.
MAREE….ehm peggio dell’eolico..
correnti marine…va un pò meglio!
auto ad aria,a idrogeno,elettriche con le batterie,a volani…a molla…sono tuutte la setssa cosa…
ci vuole qualcosa(energia) per compriremere l’aria…
energia per produrre idrogeno…
energia per ricaricare le batterie
energia per far girarei volani
energia per caricare la molla..
localmente..nn inquinano..ma globalmente ..dipende..
l’idrogeno è coem una molla… è un vettore non uan fonte di energia..
non è facile strapaprlo all’ossigeno…
io prevedo che ahimè aumenterà sicuramente il consumo di carbone
anche il gas(metano..sembra promettente)..e dal gas si ricaveranno idrocarburi di migliore qualità..idrocarburi sintatici…
perchè il metano è promettente??
perchè è l’idorcarburo con più alto rapporto carbonio idrogeno.
nella benzina o nel gasolio si sta a meno di 2.
credo che aumenterà anche l’uso delle biomasse…una fonte rinnovabile..ma forse un pò ingombrante.
Postato da: comis sebastiano il 28.06.05 00:54
da leggere
X Paolo della Sala,
per me sono queste merdose di lobby del petrolio che con tutti i miliardi che si girano non fanno sviluppare nessun’altra forma di energia ad un prezzo più basso del petrolio, se qualcuno inizia a scoprire qualcosa di nuovo, dopo un pò non si sa più niente.. si occulta abilmente tutto, e noi continuiamo a regalare soldi a sti porci di petrolieri e allo stato, chiaramente d’accordo con la politica del petrolio..
E’ questo che mi fa incazzare, di ricerche sulle energie alternative c’è ne sono un sacco, però tutte interrotte..
Per gli impianti a celle voltaiche, di recente lessi che un impianto in media costa intorno ai 9-10 mila euro, però te lo conservi per tutta la vita sul tetto.. ovviamente allo stato delle cose attuali in italia questo è un costo anche un pò alto per i pochi impianti che ci sono (5MW italiani contro 6000 in germania) però se la produzione avverrebbe a larga scale si dice che questo prezzo diminuirebbe drasticamente..
Per Paolo della Sala
la mia amica si riferisce a questo. Altrimenti non capisci la sua risposta:
X Francesca
Continua così…….e se vedi un nuclearista muoversi…………..STRAKKETE!
Postato da: Stefano Serra il 27.06.05 23:31
—————————–
Non ti preoccupare Serra
STRAKKETE! STRAKKETE! STRAKKETE!
Francesca.
A proposito, qualcuno sa dirmi come vengono alimentati tutti i satelliti e le varie manfrine che da anni ci girano sopra la testa nello spazio?
Forse ad energia nucleare, o a petrolio, o a carbone, a gas?
Boh, forse semplicemente a pannelli solari, chissa!
Postato da: Paolo della Sala il 28.06.05 01:26
STAKKETE! STRAKKETE! STRAKKETE!
Ci sono un sacco di energie alternative che si possono tranquillamente studiare e migliorarne lo sfruttamento e sti schifosi di scienziati, e governi soprattutto, si fissano con il petrolio e col nucleare.
Uscite dalla finestra politici, ma l’avete mai visto il sole?
Dunque. Il nucleare inquina ed è insicuro molto meno del petrolio e del gas. Non raccontiamo balle: la stessa Chernobyl è servita al plutonio francese, e stop, ma quanto alle decine di migliaia di morti, ce ne sono migliaia di volte di più per inquinamento da petrolio. E qui non ci piove.
Vero è invece che il nucleare non è poi così economico. Ha però il vantaggio politico di non essere fonte di guerre come il petrolio…
TUTTE LE FONTI RINNOVABILI invece, hanno vantaggi sull’inquinamento ma non sono per NIENTE economiche. Per questo non decollano: sul fotovoltaico attendo lumi e paralumi. Se fosse possibile ed economico ce l’avremmo già tutti sul tetto di casa, e i nostri stati ce l’avrebbero decretato come obbligo… a meno che non si voglia accusare le lobbies petrolifere di tenerci col cervello tappato, e noi di cretinismo acuto….
qualcuno ha scritto:
Non mi importa con che cosa l’ importante è che io risparmi!!!!!
Cosa ne dici di ripristinare le vecchie navi ed andare a catturare un bel po’ di SCHIAVI africani da far pedalare per produrre energia elettrica?
Cosi’ ti costerebbe ancora meno del nucleare, l’importante è che tu abbia la luce e ti costi poco no?
Forse tu ragioni così perchè ai tempi di cernobil no eri ancora nato, ma io che c’ero mi ricordo che per almeno 9 mesi vietavano/scosigliavano di mangiare qualsiasi verdura a foglia larga perchè erano un concentrato di cesio136(o 137), e per fortuna che eravamo lontani da cernobil, infatti ce n’era arrivato solo una scoreggina portata dal vento.
Quel cesio ci mette qualcosa come 100.000 anni a perdere la sua radioattività, se ti scoppia una centrale in casa hai voglia di aspettare per farti una bella insalatona.
Il fatto che i francesi le abbiano non è che mi consola, certo che se riuscissimo a non comprare energia da loro sicuramente ridurrebbero le loro produzioni ed i relativi rischi e magari le dismetterebbero pure.
Oltretutto con il rischio terrorismo come la mettiamo? Ci auto prepariamo delle belle bombe atomiche in casa in modo che qualsiasi kamikaze deficente con un aeroplanino possa schiantarcisi sopra per metterci tutti nella m…a per i prossimi 100.000 anni?
Complimenti a tutti quei GENI che ancora ce la menano con sto’ nucleare del cazzo.
Piuttosto preferisco eliminare lo standby da tutte le apparecchiature elettriche (che qualcosa comunque consumano) o usare il pc due ore in meno al giorno, ma il nucleare proprio NO!!!
E la eolo car che fine ha fatto? :/
Dobbiamo essere sempre schiavi della benzina a 3/4 di tasse e dei petrolieri schifosi..
“ED EOLO SI TINGE DI GIALLO: CHE FINE HA FATTO?
Nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, incontrammo colui che ha progettato questo veicolo: il francese Guy Negre. Era anche l’unico che ci potesse dare qualche informazione utile sul progetto.
Niente non c’è stato modo di saperne di più. Gentilmente riusciva ad evitare le nostre domande. Dopo tanta fatica siamo riusciti solo a farci dire che la sperimentazione stava continuando ad avere risultati positivi, che avevano delle difficoltà economiche per aprire gli stabilimenti di produzione ma che comunque tutto si sarebbe risolto entro la fine del 2003.
Siamo ad aprile 2004 e non ci sono novità se non quella che i dipendenti della Eolo Italia ( hanno mai lavorato alla produzione della vettura ??? ) sono in cassa integrazione e che il sito internet italiano non esista più.
Vi terremo comunque aggiornati su questa straordinaria invenzione, che si sta trasformando giorno dopo giorno in un grande giallo automobilistico.”
fonte: http://www.ecotrasporti.it/eolo.html
Vogliamo le energie alternative, basta con questo cazzo di petrolio che costa sempre più!! Usurai!!
Postato da: luca valentino il 28.06.05 00:56
Scusa Luca,
vorrei risponderti, ma sono fusa.
Non ho soluzioni certe, ma drastiche.
Ogni governo impone qualcosa al popolo e il popolo ubbidisce, mi pare, guarda come stiamo messi!
Ecco, auspicherei un governo che imponesse al popolo un pò di austerity.
Ci farebbe anche bene.
Sai quante passeggiate all’aria, senza auto,senza televisori, tutti in bicicletta…già dormo…sogno….
Buona notte.
Davide Sanna aveva scritto
>Scusate, so che non ha attinenza col post
>sull’energia ma mi domando se non fosse meglio
>affiancare al blog anche un forum dove
>proseguire con le proprio argomentazioni, penso
>risulti difficile identificare un post o
>proseguire lungo il filo di una discussione in
>questa serie post che non contengono solo
>commenti ma nuovi spunti di riflessione.
Ci stavo pensando anch’io. Si potrebbe invitare Grillo ed il suo Staff a rendere disponibile un forum ispirato dal suo sito, oppure lo si fa!
P.S. Scusa, Elisabetta, ho sbagliato a leggere l’autore prima. 😉
Soluzioni?
Con l’aria e il sole, staremmo tutti a posto.
Non e’ possibile?
Ci sono paesi che gia’ sfruttano il vento per produrre quote sostanziali della loro energia, vedi europa del nord.
E, per chi non la conoscesse… http://www.theaircar.com .
Per non parlare del sole…
Chi parla di nucleare, idrogeno, petrolio, e’ solo un deliquente.
Postato da Dario de Judicibus il 28.06.05 00:57
stavamo leggendo il tuo articolo…ci siamo fermati a questa tua affermazione:
In 60 anni di vita del nucleare per produzione di energia elettrica sono morte solo 51 persone…
ho douto fermare la mia amica Laura che voleva entrare nel mio computer per venire a cercarti, e le sue intenzioni ti assicuro non erano benevole.
Ha adottato una bambina di Cernobyl…e terminiamo qui.
@Postato da: comis sebastiano il 28.06.05 00:54
….Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica.
E C C O, appunto!
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica.
E C C O, appunto!
Quando si analizzano delle cifre, bisogna farlo con attenzione al contesto, altrimenti si può dimostrare tutto e il contrario di tutto. Se si legge con attenzione la tabella, si vede che la produzione totale di energia raddoppierà. Questo aumneto è per la maggior parte dovuto all’industrializzazione dei Paesi emergenti, Paesi che utilizzeranno prevalentemente gas naturale e idroelettrico per produrre energia elettrica.
Le altre fonti di energia, più che altro usate nei Paesi industrializzati, rimarrano praticamnete immutate. Raddoppiando tuttavia la produzione totale, le percentuali si dimezzano, ovviamente.
Questo non vuol dire che il nucleare sarà meno importante, ma semplicemente che tutti i Paesi industrializzati (tranne l’Italia) hanno già raggiunto un mix soddisfacente fra le varie fonti di energia.
Sul nucleare vi rimando al mio articolo:
http://lindipendente.splinder.com/post/5149017
E sono di nuovo d’acordo con te Elisabetta, tanto per iniziare io non ho un macchina, economizzo e cerco di ottimizzare il tutto a casa, abolirei completamente molto volentieri la televisione (che qui non ho), e farei di piu’se l’intera società si spingesse verso questa direzione…ma non ci credo in questa soluzione non consumistica,poiché non tutti mi sembrano disposti, quindi allo stato attuale non puoi dirmi che il nucleare possa essere sostituito con una fonte energetica con lo stesso rendimento energetico…che ne pensi?
LUCA
(scusa se commetto errori di scrittura ma ho una tastiera tedesca :-))
W W W W W W W W W W W W W
R O S A C A L I P A R I
ciao a tutti,vi consiglio vivamente di consultare ogni giorno ,oltre al blog di Beppe,anche un sito geniale dove si fa vera informazione ed è documentata:www.disinformazione.it per farvi capire ho copiato l’ultimo articolo di oggi che parla proprio di quello di cui stiamo parlando:l’energia,le sue possibili fonti e l’assoluta non necessità del nucleare inteso come fusione calda.
ecco a voi l’articolo:
“E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Cordiali saluti
Lino Rossi
bibliografia:
1) Roberto Germano, Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia, seconda edizione. Postfazione di E. Del Giudice pp. 224, 2003 – Ed. Bibliopolis;
2) Giuliano Preparata, Dai quark ai cristalli – Ed. Boringhieri;
3) Antony C. Sutton, Cold Fusion: Secret Energy Revolution – Ed. FTIR Publications, P.O. Box 2903 , Sacramento CA 95812 .
http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm.
Germano è un fisico dell’INFN;
Preparata era un fisico professore di fisica teorica dell’università di Milano, purtroppo scomparso nel 2000;
Sutton è uno storico con il vizietto di documentare quello che asserisce, purtroppo scomparso nel 2002.
note: nella fascia F1 l’energia elettrica è molto costosa; nelle fasce F2, F3 ed F4 il costo cala progressivamente.
altri spunti di riflessione:
1) quando è stata creata l’Enel, quanti anni mancavano allo scadere delle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche poste su siti demaniali? Come sono state pagate dallo Stato le società private “nazionalizzate” in vicinanza dello scadere delle concessioni?
2) la privatissima Società Idroelettrica Piemontese (SIP) con tutti i soldi che ha percepito dall’operazione ENEL ha comprato tutte le società telefoniche d’Italia realizzando uno dei più grandi monopoli privati di tutti i tempi. Visto che uno scatto telefonico costava come un kWh di energia elettrica, ma con costi infimi rispetto a quelli dell’energia elettrica stessa, dove sono andate a finire le montagne di soldi che noi italiani gli abbiamo regalato? quante tasse ha pagato la SIP in quegli anni? quanti condoni tombali ha fatto la SIP ?
3) come mai queste infami operazioni non sono partite quando c’era in giro il Sig. Enrico Mattei? I topi per ballare aspettavano che il gatto andasse via?
http://www.disinformazione.it”
Caro Grillo,
ovviamente u sei molto pronto a fare dei commenti ovvi ( alemno per chi ha un IQ sopra l` 80 ) sui pericoli del nucleare.
MA IN CONCRETO COSA PROPONI?
Di fare andare l` economia mondiale con l` olio di colza?
Come diceva mia nonna, ” criticare e` facile, risolvere i problemi piu` difficile .. ”
x Luca Valentino
Che ne diresti se cominciassimo a consumare meno?
AUSTERITY?
Eliminando le cose inutili che assorbono energia!
Io,in attesa del completamento del cambio,sarei disposta a tornare alle candele!
Con una tecnologia avanzata come la nostra, non dovrebbero metterci molto!
Come quando vengono a casa a metterti i pannelli solari, quanto ci mettono? Per quanto sei a disagio?
Se tutte le forze si mettono all’opera…
vuoi dirmi che forze occulte si opporrebbero?
Allora inutile parlare, pensare, cercare ancora soluzioni…per tutto.
Notte blu!
io sono sempre di quell’idea di< prima, se qualcuno intanto ci ha pensato sopra......
E sono completamente d’accordo con Nicola Calisesi e il suo Prof.di fisica…..quando si riusciranno a trovare fonti alternative veramente in grado di sostituire il nucleare allora si potra’intervenire…per ora bisogna risolvere l’incremento di CO2 chiudendo le centrali a carbone e a petrolio…questa é la prima cosa da fare per il nostro pianeta…
buona notte a tutti,
LUCA
Ma anche voi sentite questo caldo infernale?
Odio i condizionatori!
Non l’installerò mai.
Consuma energia.
Nucleare.
http://www.frascati.enea.it/nhe/
http://digilander.libero.it/outofbounds/FusioneFredda/FusioneFredda.html
Questo è il rapporto dell’ENEA a cui ha fatto da supervisore Rubbia. Se cerchi su Internet ne trovi di molto molto tecnici, il motivo percui è stata occultata la cosa è legata alla sua tutto sommato semplicità realizzativa che toglierebbe il controllo della produzione energetica dalle mani dei pochi che la gestiscono adesso. Appunto veloce, i reattori a fusione fredda possono funzionare utilizzando come metallo tungsteno oppure uranio impoverito (ci sono studi che affermano che i proiettili anticarro all’uranio impoverito sguaglino i carri perchè all’impatto fondono l’idrogeno atmosferico producendo circa 15.000 gradi) infatti la strada che cercano di seguire è quella dell’uranio per 2 motivi:
1) Inanzitutto devono trovare un modo per smaltire tutto quello che hanno
2) L’impiego di uranio produce raggi gamma questo comporta la necessità di impiegare tecnologie di costruzione e schermatura che renderebbero costoso e complicato farselo in casa, oltre al costo e alla difficoltà di procurarselo
Secondo voi quale divulgerebbero?
Tra l’altro, negli studi, hanno provato vari tipi di metalli, leghe, e vari tipi di acqua, da quella di rubinetto all’acqua pesante, all’acqua distillata, funziona in tutti i casi. Il punto è che ancora non sanno bene perchè funzioni, ma una cosa è certa, avviene la fusione. Sul dielettrico di tungsteno al termine della reazione sono stati trovati molti altri prodotti che prima non erano presenti, oro, argento, rame, zinco, etc… La fusione atomica avviene normalmente anche negli esseri viventi, alcuni esperimenti hanno dimostrato che delle piante riescono a produrre degli atomi di alcuni metalli anche se nell’ambiente in cui si trovano questi non sono presenti. Leggitevi quel rapporto soprattuto la parte in inglese per gli addetti ai lavori se la trovate, io l’ho scaricata se mi gira la uppo e vi do il link e date un occhiata anche qui se avete voglia e tempo:
http://www.xmx.it/fusionefredda.htm
http://www.padrak.com/ine/SUBJECTS.html
x Elisabetta Carosi:
sono perfettamente d’accordo sull’utilizzo di fonti energetiche alternative ma con l’attuale concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera (376 ppm, http://www.climate.unibe.ch/gallery_co2.html) bisogna che si faccia in fretta, e lo smantellamento del nucleare richiede una sostituzione imminente con altre centrali efficienti…mi chiedo se questo sia possibile….per quanto riguarda l’anno 2003 la temperatura media annuale si colloca completamente fuori dalla distribuzione di temperature degli ultimi 100 anni circa (se ti interessa la bibliografia posso mandarti gli articoli scientifici) e sembra che cio’sia dovuto al cambiamento climatico che sta appunto alargando questa distribuzione…..insomma ritorniamo alla CO2 e alla produzione di petrolio per l’energia…percio’penso che attualmente bisogerebbe sfruttare il nucleare al massimo, ridurre le centrali a carbone e a petrolio e quindi introdurre velocemente nuove fonti di energia (riducendo quindi il nucleare).
x Luca Andreozzi :
la cosa mi interessa e faro’una ricerca appena avro’tempo nella letteratura, ma se tu hai gia’qualcosa mandamela,
saluti a tutti,
LUCA
Ai capito cosa ti combinano questi?
La morte dei piloti delle frecce tricolori…poufff…incidenti….suicidi….
dovevano essere tutti interrogati su Ustica.
Mizzica!
Scusate, so che non ha attinenza col post sull’energia ma mi domando se non fosse meglio affiancare al blog anche un forum dove proseguire con le proprio argomentazioni, penso risulti difficile identificare un post o proseguire lungo il filo di una discussione in questa serie post che non contengono solo commenti ma nuovi spunti di riflessione.
Grazie
o raga vado a farmi una doccia e poi mi fiondo nel letto a leggermi un pò di roba che ho stampato sulla storia della fusione fredda che mi ha intrippato (sopratutto l’intervista di report del 2003 )
notte!!
Postato da: marco pighetti il 28.06.05 00:23
da questo INTERNET BLOG PARTY plaudiamo a Marco
Postato da: Yuri Di Gioia il 28.06.05 00:17
a quale post di Elisabetta ti riferisci?
Chiede Elisabetta, che guarda Blu Notte, anche se l’ha già visto anni fa.
Ah, Elisabetta, ma che t’informi a fare….tanto tutto si riduce in,,,opinione….anche le verità…anche quelle scientifiche…DETTATO DA Elisabetta.
Un controllo dell’autorità pubblica si rende indispensabile qualunque sia o sarà la fonte enrgetica utilizzata. Il mercato da solo non garantisce il benessere sociale.
Se un giorno l’unica fonte utilizzabile sarà lo sterco umano, in mancanza di un regolatore, la mafia prenderà il totale controllo del mercato dei lassativi.
Ciao a tutti,
volevo solo riportare alcuni discorsi che fa il mio professore di fisica all’università un certo Antonio Vitale. Premetto che questo professore lavora al CERN di Ginevra al progetto Atlas e altri progetti…gomito a gomito con Rubbia, ha fatto parte di diverse commissioni governative per le politiche energetiche ecc ecc insomma una persona direi + che autorevole!! parla più o meno come Beppe e come il nostro comico gira con il foglietto dove ha la tabellina del costo pro-capite per ogni stato dell’adeguamento al protocollo di Kyoto!! l’unica cosa su cui è in disaccordo con quanto si dice in questo blog è la questione delle centrali nucleari..secondo lui è stato un errore chiuderle e per quanto si cercheranno soluzioni alternative il nucleare rimarrà una risorsa cardinale…sempre che qualcuno non trovi il modo di fondere gli atomi a freddo…un sogno che gli scienziati si portano avanti da 50 anni e che continuano a rimandare!!
Elisabetta, la via italiana per le cose purtroppo la conosciamo, quindi giusta osservazione, però, pensaci bene, sarebbe abbastanza eversiva. Nel romanzo il potere politico scappa con la scusa di un complotto di “eversori”, qui certo non scapperebbero, ma il culo sulla sedia un pò gli scotterebbe. Perchè comunque significherebbe che:
1) non hanno posti su cui sedersi per volontà popolare;
2) il “popolo”, in massa, ha alzato la testa in maniera straordinaria;
3) prima o poi potrebbe prenderli e mandarli dove vuole visto che non li ha scelti.
Ritorno per breve tempo. 🙂
> Caro Tampieri e queste 4 cazzate secondo lei
> giustificano le cifre spese per “abbattere”
> l’inquinamento luminoso?
No, infatti la questione non è così fondamentale.
Queste sono questioni secondarie che vengono tirate fuori per nascondere problemi ben più gravi.
Ha perfettamente ragione.
> Il buonsenso non dovrebbe essere sufficiente?
Ovviamente sì. MA quanto buon senso c’è in giro? Poco.
E su questo blog, come può vedere, anche meno. 🙂
> Non mi metto a fare il tuttologo come Grillo per
> cui ammetto la mia ignoranza su temi tecnici
> specifici legati ai disturbi arrecati alle
> osservazioni astronomiche, ma secondo me la
> strada più veloce sono sistemi di rilevazione
> più sofisticati che campagne generaliste del
> tipo “spegniamo i cartelloni pubblicitari”.
> Costano e non servono a nulla.
Non ci sono sistemi più sofisticati per questioni varie. Se vuole può contattarmi, le spiegherò brevemente la cosa, ma cercherò cmq di farlo qui:
semplicemente l’unico modo per evitare la cosa è andare FUORI dall’atmosfera, cosa possibile solo tramite i satelliti (tra l’altro DETERMINATI tipi di satelliti, non tutti). I satelliti hanno una vita (dovuta all’energia immagazzinata), non ne vengono messi in orbita più molti, e infatti i pochi che ci sono sono già tutti prenotati da qui a 10 anni (o anche più) i cui esperimenti probabilmente saranno obsoleti quando le osservazioni avverranno. Sigh. 🙁
Cmq, sono d’accordo con lei. O si aumenta l’educazione della gente, o non serve a nulla fare campagne stupide come quella “spegniamo i cartelloni”. Ma oramai nessuno si affida più a chi di dovere, tanto meno i politici.
——————————
Riguardo la fusione a caldo sono ignorante, la questione di quella a freddo è stata male interpretata. Gli esperimenti sono stati fatti, ma NON è ancora stato trovato un modo VERO di replicare l’esperimento di fusione a freddo con costanza.
La realtà è che il progetto è stato “dimenticato” perchè come sempre i finanziamenti pubblici sono stati tagliati al primo “fallimento”.
Credo siano stati ridistribuiti i fondi. PEccato, ma buono così.
eh eh eh
Postato da: Luca Andreozzi il 27.06.05 23:58
ora te lo spiega mio fratello
Postato da: luca valentino il 28.06.05 00:09
guarda che sulla fusione fredda c’è molto di più che qualche link di sito scandalistico… ci sono storie di ricercatori, libri rapporti dell’ENEA, ecc. ecc..
RAGA PROVIAMO TUTTI A FARE UNA BELLA COSA— MANDIA DECINE DI MAIL A TESTA AL SITE DELLA AGIP O ENI CHE SIA, VISTO CHE HANNO ANCORA ALZATO I PREZZI ALLA POMPA DELLA BENZINA, CON LA SCUSA E RIPETO SOLO CON LA SCUSA DEL RIALZO DEL PREZZO DEL GREGGIO AL BARILE, PERCHE SE IL PREZZO DEL BARILE SALE DOVREBBE SALIRE IL PREZZO ALLA POMPA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DOPO MESI….. MEDITATE GENTE MEDITATE… CI STANNO SOLO SPENNANDO GIORNO DOPO GIORNO…..CHE NE DITE DELL’IDEA???????????
nell’estate del 2003 , nel peggiore dei casi, avrebbero spento i reattori. meglio la francia al buio che la francia e l’europa al microonde no?..
@Postato da: Alessandro Sanna il 27.06.05 23:4
Vorrà dire che dovremo impiegare ancora tempo per sederci, in un sit-in, sul luogo dove vorranno costruirla.
Grazie Francesca,
adesso é chiaro….non uso postare sempre su questo blog quindi non conosco i vari personaggi. Comunque non diciamo cavolate e soprattutto non facciamo gli opinionisti sulla ricerca scientifica…non voglio essere provocatore ma le opinioni sono altra cosa non scienza…al massimo possiamo parlare di interpretazioni….chi ha detto che la fusione fredda é stata realizzata in Italia potrebbe mandarmi la letteratura scientifica a riguardo? (non siti web di opinionisti possibilmente)
LUCA
e già: mica si fanno problemi quelli a governare senza il consenso di nessuno
x Daniela Corradini
com’e la storia delle morti sospette di studiosi della fusione fredda?
attendo tue notizie
grazie 🙂
Postato da: daniela corradini il 27.06.05 19:17
Salve, ecco il link: http://www.nexusitalia.com/nexus_new/index.php?option=com_content&task=view&id=152&Itemid=100
x Luca
chiedi
ma allora il mondo è impazzito e l’italia è la sola ad avere il lume della ragione??
—-
ci stiamo pensando, ormai tutti coinvolti nel blog…
e ti rispondiamo con un recente fatto di cronaca:
nella torrida estate del 2003 l’emergenza scattata in molte centrali nucleari francesi dovuta all’abbassamento delle acque nei fiumi. Un normale fenomeno naturale ha messo a rischio l’intero processo di refrigerazione e controllo della temperatura del moderno reattore francese.
ed aggiungiamo:
ormai quelle che abbiamo,
NOI SIAMO IL MONDO,
dobbiamo tenercele.
Le più vecchie, DISMETTERLE, fino a che avremo sostituito con energie A L T E R N A T I V E.
Questo sarebbe un piano intelligente e UMANO.
E ti diamo una notizia, per TUTTO IL MONDO!
Yuri, certamente sarebbe un bel risultato: tutti gli italiani aventi diritto di voto, non vanno a fare il loro…dovere. Sai cosa farebbero, quelli de Roma? Direbbero: chi tace, acconsente! Ciao
Ciao Beppe, ho appena finito come al solito di leggere la notizia oggi sul nucleare, e mi stupisco che una persona qualunque con titolo di studio 3° media che sarei io, la sta pensando come tè, o meglio, credevo che risolvendo il problema di smaltimento scorie(ammesso che ci si riesca)l?energia prodotta sarebbe stata pulita, invece scopro che non è cosi, quindi continuo a sostenere la mia voce contro il nucleare, ma mi chiedo il perchè ci siano tante persone che non riescono a valutare il rischio che può avere sull’uomo, e sono persone del mio rango non VIP!!! Ba… ora un altra cosa: perchè se siamo in tanti a pensarla allo stesso modo non riusciamo a metterci daccordo??? ma siamo proprio degli stupidi?!? speriamo di accordarci prima di perdere tutto…..P.S. dovresti mandere questa E-MAIL per posta a tutti gli Italiani. un grtande saluto a te e tutto lo staff Massimiliano
tutti scheda bianca…. FICO !!!!!!!!!!
Chiedo venia per non aver correttamente scritto la parola ” permettere”- Pignoleria?
Ireneo Gerosa aveva scritto:
>Ma se la gente si svegliasse e civilmente si
>organizzasse e non si contentasse di segnare
>questo o quel simbolo partitico, forse le cose
>comincierebbero a cambiare, magari in meglio.
L’ideale sarebbe fare come nel romanzo di Saramago (Saggio sulla lucidità), dove all’improvviso tutti (o quasi) votano scheda bianca, e il potere trema perchè non rappresenta ufficialmente nessuno.
ok Francesca:
come mai siete così “distratte”, cosa farete mai di così interessante per distogliere l’attenzione da questo stupendo blog…. eh eh eh
x Luca
Elisabetta mi spiega che aveva capito che a postare fosse Bruno Mammola.
Chiedo venia per non aver correttamente scritto la parola ” permettere”- Pignoleria?
Ma quanto costa il fotovoltaico a casa oggi? Trovate qualche dato. C’erano dei finanziamenti anni fa, ma sono tutti scaduti da 2/3 anni. Perchè cianciano tanto i nostri politici se non fanno nemmeno il minimo sforzo? Che interessi hanno dietro la neo-polemica del nucleare?
IRENEO vuoi mica fare una rivoluzione?
X Luca
Elisabetta si scusa, ma con il fatto che è distratta da altro si è confusa.
Riguardo al per ora utopistico controllo pubblico sugli atti dei governanti, Beppe, tieni conto che il primo impegno che un governo prende con se stesso, è di non permette al popolo di rompergli le scatole,elezioni farsa a parte!
Ma se la gente si svegliasse e civilmente si organizzasse e non si contentasse di segnare questo o quel simbolo partitico, forse le cose comincierebbero a cambiare, magari in meglio.
Ciao.
Elisabetta si scusa, ma con il fatto che è distratta da altro si è confusa.
Per Francesca Caroli:
E’ vero che stanno facendo esperimenti per la fusione, ma sono una bufala. In realtà stanno solo cercando il modo di fottersi un po di soldi dei finanziamenti (30.000 miliradi solo in Italia) per inseguire la fusione calda, fior fiore di premi Nobel ritengono che sia semplicemente irrealizzabile. Vogliono costruire un reattore a fusione che dovrebbe sviluppare 100 milioni di gradi e pressioni che non so neance a quanto arrivano (secondo degli studi la fusione nel Sole avviene a 10.000 gradi) esperimenti condotti dall’ENEA (http://digilander.libero.it/outofbounds/FusioneFredda/FusioneFredda.html) qui in Italia hanno dimostrato che è possibile la fusione fredda, ma la cosa l’hanno insabbiata perchè data la semplicità uno se la potrebbe fare a casa e non vi sarebbe più mercato (Un certo professor Preparata a Milano sostenne che con 200 euro si poteva realizzare un generatore a fusione che produceva 10Kw/h per 50 anni, anno più anno meno) non è quello che dicono, è quello che non dicono che mi preoccupa.
a chi interessa sapere qualcosa di più sulla strage di ustica, è iniziato ora su rai tre una bella ricostuzione di carlo Lucarelli di quello che è accaduto (fatti e ipotesi)
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
STORTI FOR PRESIDENT!!!!!
x Elisabetta,
scusa la mia ignoranza ma mi spieghi che significa “ciao Mammola”?
LUCA
è riferito alla affermazione di elisabetta, quando dice che da chernobyl in poi l’energia nucleare è stata abbandonata dai paesi occidentali..
Postato da: Luca Andreozzi il 27.06.05 23:35
non capiamo cosa vuoi dire…e siamo in tanti
bEL pAESE
ciao Mammola?
==
Il crac finanziario USA in un colpo d’occhio
Volete sapere un po’ di più dell’enorme debito degli USA?
Leggete qui:
http://www.grillopedia.com/index.php?title=Categoria:Esteri
==
http://www.grillopedia.com/forum
Si cercano ancora collaboratori!
Non ti preoccupare Serra
STRAKKETE! STRAKKETE! STRAKKETE!
Anche se tra poco sarà Elisabetta a fare strakkete su di me…sono sua ospite e sono qua.
Me lo aveva detto che è interessante, ma lei aveva la scusa del gesso!
Per me le balle sono quelle esposte nella tabella.
Scusate ma fra 100 anni, quando il petrolio sarà finito (e allora non avremo più neanche la plastica, ma ci penseremo fra 100 anni) e il gas sarà agli sgoccioli? con cosa faremo l’energia? con le celle fotovoltaiche? ah si è vero, col carbone e col vento! (e con l’idrogeno preso da giove)
ciao
PER ——–Elisabetta Carosi——-
secondo i dati dell’ONU, al momento del disastro di Chernobyl, la potenza nucleare nel mondo era di 250000 megawatt, alla fine del 2003 era di 361000 megawatt: il 44,6 % in più…
oggi i reattori in esercizio sono 439, 31 in costrizione e 7 sono stati ordinati…. ma allora il mondo è impazzito e l’italia è la sola ad avere il lume della ragione??
X LUCA
precisione italiana
AHAHAHAHAHAHAHA scusa
ma qui ancora ci sono giovani muratori inesperti che vengono mandati a morire, cadendo, dai ponteggi.
Ma quale precisioneeeeeee
se andiamo a contare i Twh di ognuna delle voci si vede che, a fronte di un raddoppio dell’energia prodotta, l’unica quota che diminuirà è quella relativa al petrolio (-11%).
L’energia prodotta da fonti rinnovabili arriverà al 18.5%, contro una quota del 19% attuale: l’incremento di Twh “puliti” è di 2790, ovvero il 95% in più degli attuali 2945. Il fabbisogno sarà quindi coperto da gas e carbone. Da Wikipedia “Le riserve mondiali di gas naturale, a fine 2003, ammontavano a cira 154.000 miliardi di m³. Secondo stime, queste riserve, se si manterranno i livelli di consumo attuali, dovrebbero esauruirsi fra circa 70 anni scarsi. Le riserve di gas naturale nel mondo sono così ripartite:
* Europa + CSI : 60.360 miliardi di m³
* Asia + Australia : 12.470 miliardi di m³
* Africa : 11.710 miliardi di m³
* Medio Oriente : 55.430 miliardi di m³
* Nordamerica : 7.160 miliardi di m³
* Sudamerica : 7.000 miliardi di m³ ”
Sul carbone, sempre su Vikipedia, sono riportate alcune perplessità circa l’estrazione e le riserve, che si troverebbero a quasi 2 km nel suolo.
Il nucleare produrrà il 6% in più.
In pratica in questo congresso si è dichiarato di voler dare ulteriormente fondo alle risorse del pianeta, attaccando le riserve di gas e carbone dopo aver “fatto fuori” il petrolio. La produzione di energia da carbone e gas aumenterà quindi del 90% e del 270%. SI arriverà ad un consumo annuo di piu’ di 250 milioni di barili equivalenti di petrolio da queste due fonti contro i 110 attuali (78 di petrolio)
Ritengo un incremento del 400% in 25 anni delle fonti rinnovabili un obiettivo minimo.
Raga!…sapete che vi dico?
mi sono appena finito di scaricare “ridere per ridere” di Landis(ve lo consiglio) e me lo vado a vedè………..
X Francesca
Continua così…….e se vedi un nuclearista muoversi…………..STRAKKETE!
X Saad.
..e mi sa che è bella chiusa la finestra, sono tutti stretti intorno al fresco del mega condizionatore che discutono su come far risparmiare agli altri energia!….
ALLORA RAGIONIAMO
L’evoluzione dell’energia nucleare
Negli ultimi 20 anni il nucleare ha riscontrato un netto rallentamento nella sua diffusione, una chiara conseguenza dell’incidente di Chernobyl. Nessuna nuova centrale nucleare è stata costruita in Europa (fatta eccezione per la Finlandia). Dai primi anni ’90 la produzione di energia nucleare è sostanzialmente ferma a valori costanti. Attualmente le principali fonti energetiche restano pertanto basate su petrolio, carbone e gas.
E nel futuro?
Difficile fare ipotesi. Entro il 2025 si prevede l’ncremento dell’uso di gas per produrre energia, una sostanziale stabilità per il carbone, il petrolio e le risorse rinnovabili, una lieve riduzione marginale dell’energia nucleare. Nulla può essere affermato con certezza ma è evidente una generale prudenza mondiale nell’affrontare piani di investimenti energetici basati sul nucleare.
Nel frattempo sono stati portati avanti da Europa-Cina-USA-Canada i piani di ricerca sulla fusione nucleare. Il nucleare del futuro, privo di rischio e con bassa produzione di scorie radioattive.
Vivo a Berna e ho una centrale nucleare a qualche chilometro da casa, una delle cinque centrali nucleari che funziona da anni……e non é mai accaduto niente di grave….IN SVIZZERA…anche se qui le cose sono cambiate un po’. Comunque penso che il nucleare gestito come si deve ha una bassa probabilità di incidenti catastrofici….certo che con la precisione e tecnologia all’italiana e soprattutto con le nomine dei dirigenti all’italiana non mi fiderei molto…quindi dico no al nucleare in Italia ma si alla bomba nucleare in Italia…una proprio personalizzata per i politici e per tutta questa caz di gente chiassosa (inclusa quella di questo blog) che litiga e litiga senza arrivare a una conclusione….un’alternativa sarebbe anche, come dice mio zio, una bomba di merda….piu’ecologica e con molta materia prima a disposiozione (il bEL pAESE ne é una risorsa naturale…vedi http://www.parlamento.it). E smettetela di litigare….
Un saluto a tutti.
LUCA
Lo so, ma bisogna imparare a ragionare, altrimenti, prendono il sopravvento solo i più demagoghi. Questo è far politica.
XSaad…………………………………………
…………………………………………….
…………………………………………….
OK!……………..ma è dura cazzo!
Sì, nella casa delle libertà è tutto libero. Se gli alleati vogliono uscire, la finestra è aperta…
>La politica del nostro governo è libera da ogni forma di condizionamento.
>Postato da: marco pighetti il 27.06.05 22:39
liberO, quando i bambini fanno O, da ogni condizionamento dall’opinione del popolo sovrano.
Stefano Serra, apprezzo la tua posizione, ma cerchiamo di mantenere la calma, altrimenti facciamo a gara a chi denigra meglio.
se in Italia con il referendum del 1987 il popolo italiano ha deciso di non volere niente a che fare con le centrali nucleari,perchè si compra energia elettrica prodotta da centrali nucleari in Francia e perchè di recente l’Enel ha acquistato parte della Slovanske Elektrarne?
infine perchè non si provvede a collocare in un luogo sicuro le scorie prodotte dalle centrali nucleari in funzione prima del 1987?
cmq l’energia nucleare in Italia era già morta prima del 1987..almeno 25 anni prima..
come al solito scarseggiavano i fondi per la ricerca e lo sviluppo di questa fonte energetica.
Postato da: Giovanni Storti il 27.06.05 22:56
e le finisca prima le elementari e poi posti
Un grazie a Ivan Padula(m’hai tolto l’uranio di bocca)
quindi non inquino in città con la mia bella macchinina all’idrogeno,ma inquino in campagna con la bella centrale che mi produce idrogeno utilizzando comq petrolio…
Postato da: Nicola Argese il 27.06.05 23:11
..si, ma se invece della macchinona che fa i 180K/mh, ne facessero una che consuma meno e va solo fino ai 130 (limite consentito), magari inquini meno e rischi meno incidenti mortali…
ma chi la vuole una macchina che va piano? Meglio beccarsi qualche multa (nel migliore dei casi) ma fare bella figura con la fighetta….
Il giorno in cui si userà l’idrogeno, farò incetta di ossigeno.
Roba da togliere il respiro.
Domanda: riconosco la mia ignoranza in materia, ma vi domando: l’idrogeno è una risorsa riproducibile su vasta scala? O soffocheremo tutti?
Postato da: Yang Chenping il 27.06.05 22:53
Sei cinese?
Perchè non ci torni e vai a far danno lì?
Non sono razzista ma, noi che vogliamo aiutare l’Italia a risorgere, di gente come te ne facciamo volentieri a meno.
Ti rimando in Cina perchè almeno lì hai una casa. Ci tengo a te.
..continuando
Vorrei sfatare qualche mito..come quello ad esempio dell’idrogeno.
E’ verissimo che non inquina,ma quello che nessuno dice e che purtoppo l’idrogeno non si trova in natura…ma deve essere prodotto,andando a scindere magari una molecola d’acqua(H2O)…e come si farà questo????Con altra energia…e da dove la prendiamo l’altra energia?Da nessuna parte!!attualmente per produrre idrogeno serve comq petrolio oppure energia elettrica oppure nucleare oppure solare…quindi non inquino in città con la mia bella macchinina all’idrogeno,ma inquino in campagna con la bella centrale che mi produce idrogeno utilizzando comq petrolio…
>La politica del nostro governo è libera da ogni forma di condizionamento.
>Postato da: marco pighetti il 27.06.05 22:39
ahah.. ancora sto ridendo!
Poi penso che forse ti stavi riferendo ai condizionatori d’aria.. ahah, di +!
ops dimenticato di indicare gli anni:
lavorato “solo” 5 anni….
…Storti:le radiazioni non escono dal recinto…
e quelli che lavorano dentro il recinto cosa sono?
Vittime sacrificali al suo bisogno di energia?…
Ci va lei nel recinto?
Mi sembra di rivedere ciò che accade nel casalese (zona monferrina, Piemonte) per via dell’eternit: quando venne impiantata la fabbrica uhhhhhh, quanti posti di lavoro, che cosa innovativa….
Sono almeno vent’anni che la fabbrica ha chiuso, molti tetti di città e paesi sono ancora ricoperti d’amianto e i lavoratori? Se ne stanno andando uno per uno col mesotelioma….tra di loro c’era uno dei miei zii, che in quel posto di merda ci ha lavorato “solo” anni….
CHE BELLA LA TECNOLOGIA!..
Si, si, ero io.
Francesca mi stava facendo vedere quello che il Serra le aveva scritto.
Concordo sulla grandezza della Francesca e del Serra.
Bastaaaaaaa.C’ho genteeeeeee.Anche se vedere che c’è altra gente che ancora crede nel NUCLEARE mi manda in BESTIA, bestia, bestia.
Sono passati 20 anni, anche più, da quando manifestavamo contro il nucleare…ed eccoci ancora qua…NON C’E’ SALVEZZA!!!!!
Baci a tutti.
Lascio Francesca. La ignoro.
MANNAGGIAAAAAAA STORTI!
E io che ho dettoOOO? Ho forse detto di usare il petrolioooo?
Mò vengo lì e ti………..
Senti(chè la pazienza ha un limite)se ti leggi il mio post precedente(leggiiiiiiii you understand?)
parlavo di altre fonti utlizzabili SUL NOSTRO TERRITORIO(poi se fai il bravo ti do anche i dati e tabelle,anzi no!visto che non hai nemmeno voglia di legger tutto il blog,perchè mai dovrei sprecar la plastica(=petrolio,ahimè!)per spiegartelo.
Una raccomandazione ai blogger:
Se proprio volete fare polemica con qualcuno,almeno leggete TUTTI i suoi post sul tema …………………………………………..
Grazie!
Paki Poli… qualche link per te!
http://www.vialls.com/subliminalsuggestion/s_300.html
http://www.vialls.com/myahudi/sunburn.html
http://www.vialls.com/myahudi/greatsatan.html
Sperando che te la cavi con l’inglese..
Se no, dovrai accontentarti di questo:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=974
Ho paura delle compagnie petrolifere…sono tutte intorno a noi e ci fanno “la posta” come nella pesca subacquea, manovrano ogni cosa, bloccano le innovazioni tecnologiche acquistando i brevetti.
Ho letto che se il 2% della terra fosse coperto da pannelli solari non ci sarebbe il problema dell’energia…evidentemente a “qualcuno” non sta bene e i prezzi di questa tecnologia vengono tenuti alti…
P.s.:Non mi comprerò una macchina fino a quando non ci sarà in circolazione quella a idrogeno, a costo di andare a lavoro in bicicletta!!!
P.p.s.:Beato lei che ce l’ha (non la bici, che ho anch’io, ma la macchina a idrogeno)!!! Se dovesse passare a Cagliari, mi farebbe fare un giro sul bolide?
P.p.p.s:Perchè la FIAT non ha pensato di fare la 500 vecchio stile con tecnologie moderne per evitare il crack? Si venderebbe moooolto più della SMART…magari 356cc turbo compresso…piccola, leggera e poco inquinante 😉
Simone Arca
@ Postato da: Stefano Serra il 27.06.05 22:43
Grande Serra.
Elisabetta me lo aveva detto.
> Ma se gli unici che stanno cercando di costruire nuove centrali nel mondo sono l’IRAN ( e non per farci la corrente…)
Te l’ha detto qualche neocon zerbino d’Israele, o l’hai letto sul Corriere dei Piccoli? Non sarà che – per caso – fanno prima a comprare i soliti Sunburn da Putin?
Sapevo che sarei cascato in un flame, perciò mi riprometto di non rispondere ulteriormente, a meno che non fortemente richiesto. 🙂
Sia chiaro, preferisco rispondere solo perchè ritengo che qualche anima pia che abbia voglia di uscire da questo blog relativamente informata, abbia il diritto ad una informazione (DI QUALUNQUE GENERE) anzichè di una disinformazione.
Per altro, mi sono letto parecchi commenti, e oltre ad una quantità di Off topic paurosi, ci sono una miriade di inesattezze.
Tenete conto di chi dice che è necessario cercare un ulteriore fonte di energia.
Tenete conto di chi dice che il referendum sul nucleare è stato una cazzata. E’ vero. Dal punto di vista energetico/economico è stato un quasi-suicidio.
Tenete conto di chi dice che Sole e Acqua sono le nostre migliori risorse.
Sugli altri commenti, non mi pronuncio.
————————————-
Sarei felice di entrare in contatto con Vincenzo di Gennaro, per conoscere le sue esperienze di ricercatore all’estero.
Il mio contatto è simotronehotmail.com . Se mi riesci a conttattare lì, dopo semmai ti passo un indirizzo non fake. 🙂
————————————–
Vengo citato qui:
> Povero Tampieri, ma che usa? il cannocchiale?
Spero stia scherzando!
I telescopi elettronici utilizzati or ora (in Italia come in Cile), risentono comunque dell’inquinamento luminoso.
E pure in Cile, dove le distanze delle città dal monte Palomar sono di svariati chilometri, le perturbazioni luminose creano cmq disturbo.
> Che io sappia solo studi estremamente
> sofisticati e pretenziosi sono disturbati dal
> fenomeno.
Lei ha idea del fatto che i telescopi recepiscono luce, che ha una lunghezza d’onda decisamente particolare e poichè questa radiazione non è radio (che è decisamente più captabile), è più complessa da “catturare”? Lei questo lo sa vero? Perchè sennò non capisco cosa sta dicendo.
Può decidere di fidarsi o meno, ma persino al III° anno del corso di laurea si fanno esperimenti abbastanza “banali” di misurazioni ottiche su stelle di galassie di media distanza.
Qualunque misurazione di questo genere risente di quel disturbo.
Non è una questione di sofistichezza, ma di misurazione.
Se lei dovesse registrare il canto degli uccellini, ed andasse vicino ad un’autostrada sarebbe disturbato, suppongo. Beh, la cosa funzionerebbe anche se cercasse di registrare un discorso, o l’abbaiare di un cane. Perciò non è una questione di essere sofisticati o meno.
> E cmq è buona regola costruire
> l’osservatrio lontano dalle città.
Grazie per avermelo spiegato. Passerò il suo suggerimento a chi di dovere.
A parte gli scherzi, temo lei mi abbia confuso. Io non sono un astrofilo che gironzola per le campagne a fare foto… sono un astronomo: studio la composizione chimica ed i moti fisici tramite rivelazioni che non sono possibili in determinate condizioni. Non pretendo che le cose siano perfette, ma non mi va che i problemi reali esistenti vengano esposti in maniera così grezza.
Le sue inesattezze portano effettivamente disinformazione.
I commenti di Beppe Grillo non sono necessariamente verità da assorbire, ma argomenti su cui discutere.
> Mi spiace per i vecchi osservatori cittadini, ma
> si fa prima a demolirli e ricostruirli in alta
> montagna che spendere tonnellate di quattrini
> per l’inquinamento luminoso.
A me degli osservatori cittadini non frega nulla, perchè come lei dice sono inutilizzabili, e sono utili (quasi) solo come musei – a Bologna c’è uno strumento ZEISS tedesco risalente alla seconda guerra mondiale magnifico – e per questo non vanno abbattuti.
Cmq sia, non vengono utilizzati per gli studi fisici, questo glielo dico per informazione.
L’inquinamento luminoso è un problema che “sfora” dall’ambiente astronomico, perchè concerne l’educazione civile riguardante lo spreco di energia che siamo abituati ad avere.
Come già detto, tutti abbiamo problemi a tollerare il rumore. Avremmo tutti dei problemi, se il mondo fosse COSTANTEMENTE con la luce accesa… penso che questo siate in grado di capirlo tutti.
E con noi gli altri organismi che condividono la vita sul pianeta.
STOP sulla dissertazione riguardante l’inquinamento luminoso.
Chi produce l’energia nucleare?
Sono circa 438 i reattori nucleari nel mondo da cui si produce energia elettrica:
104 negli USA
59 in Francia
53 in Giappone
Complessivamente, le centrali nucleari nel mondo producono 352 gigawatt, pari al 16% della fornitura globale d’energia. Un dato consistente ma ben lontano dai 1000 gigawatt stimato negli anni ’70 per i nostri anni.
########-Alcuni tragici eventi degli anni ’80 frenarono l’ottimismo verso il nucleare.-######
Un evidente freno allo sviluppo di questa fonte energetica dettata dalla
*******consapevolezza*************
dei grandi rischi in caso di incidente.
Molti paesi soddisfano tramite il nucleare gran parte del proprio fabbisogno interno:
Francia: 76% fabbisogno energetico interno
Paesi dell’Europa dell’Est: 40-50%
USA: 20%
Il caso della Francia è unico al mondo. Il 76% dei consumi energetici francesi sono soddisfatti mediante reattori nucleari. Seguono i Paesi dell’Est, le cui centrali rappresentano una *********pericolosa eredità************
del precedente regime sovietico.
Queste vecchie centrali sono ormai obsolete e comportano un grande rischio per tutti.
Desta attenzione il caso degli USA, il paese dove il nucleare è nato, dove la produzione di energia dal nucleare non supera ancora il 20%.
COME MAI? VOGLIONO FARLA PRODURRE A NOI? NOI CHE SIAMO DIVENTATI LA LORO OMNI-DISCARICA?
L’Europa soddisfa mediamente il 35% del proprio fabbisogno energetico interno mediante l’uso di centrali nucleari, anche se nel dato medio pesa fortemente la politica energetica francese.
Nel futuro si prevede un minore impiego dell’energia nucleare?
Nonostante i dati favorevoli al nucleare (soprattutto la situazione francese), secondo l’IAEA (International Atomic Energy Agency) il peso dell’energia nucleare rispetto alle altri fonti di energia è
******destinato a ridursi entro il 2020.*******
Questa previsione trova conferma osservando l’evidente assenza di investimenti nella costruzione di nuove centrali nucleari in Europa negli ultimi venti anni. Fa eccezione la Finlandia che ha in cantiere la costruzione di una nuova centrale nucleare a Olkiluoto. Sarà attiva entro il 2010.
Nel resto del mondo occidentale, Europa e America, non sono previste nuove centrali atomiche.
In Svezia, Germania, Olanda e Belgio le attuali centrali continueranno a funzionare fino alla fine del ciclo produttivo, al termine del quale non saranno sostituite con altre di nuova costruzione.
Diversa è la situazione in Asia, dove sono attualmente in cantiere almeno 15 nuove centrali nucleari (Cina, Corea del Sud, India e Taiwan).
MA GUARDA CASO!!!!
PROPRIO QUELLE NAZIONI CHI I “POTENTI” HONNO DECISO CHE DEBBANO DIVENTARE LE FABBRICHE DEL MONDO!
Mannaggia a Francesca che mi ha roportato qua. Mannaggia a me che le ho detto che in questi giorni d’inerzia, causa gesso,postavo.
A Beppeeeeee, possibile che quando sono sul tuo blog devo sempre INC……I come una bestia?
Ciao agli amici TUTTI!
…La politica del nostro governo è libera da ogni forma di condizionamento.
…condizionamento o condizionatore?
La mia era una risposta ironica al dato che hai riportato, si riferiva solo al fattore spreco-energia per inutili cazzate…se rileggi un mio post precedente dico che qualunque persona sana fino ad una certa età, può sopravvivere anche ad un estate più calda…pensa allo spreco di energia dei centri commerciali, dove una persona normale entra e va a far spesa, ma anche al suo personale, credi davvero che sia più salutare passare da 30° a 20° in un attimo, piuttosto che sudare un pò?
Io concordo con il sig. Portincasa.
Siamo proprio ipocriti a scrivere nei cartelli “Comune Denuclearizzato” e poi compriamo a caro prezzo l’energia delle centrali nucleari a due passi da noi…La fissione nucleare NON è la soluzione al problema energetico e ha i suoi rischi, ma al giorno d’oggi vedo più rischiose e inquinanti altre forme come il petrolio (vedi carrette del mare e Galapagos…).Solo la fusione a freddo POTRA’ ESSERE LA SOLUZIONE al problema energetico per un mondo pulito, ma ancora non l’abbiamo, dobbiamo spingere molto la ricerca in questo campo. Gurdiamoci in faccia e diciamo le cose come stanno: nel 2030 il petrolio sarà quasi finito, in Asia ci sarà un bisogno energetico che oggi nemmeno lontanamente immaginiamo…Nel futuro pensare di soddisfare la richiesta di energia con poco più delle fonti alternative e rinnovabili (gas) purtroppo è solo UTOPIA…Ripeto, solo la fusione ci potrà salvare…
il veicolo che ha ottenuto quel record di consumo di cui scrive la Repubblica si chiama Pac Car II ed ha partecipato alla Eco Marathon(SEM..lo sponsor è una famosa compagnia petrolifera)
La Eco Marathon prevede di percorrere in totale 25.27km(in genere 7 giri)in un tempo massimo di 50min 34sec con un valore minimo di velcoità media pari a 30km/h.
Il pilota deve pesare almeno 45kg e avere almeno 13 anni.
Questo veicolo ha ottenuto due record:il primo di 5134km/l e il secondo di 5385km/l (litri di benzina).
mi spiego meglio..ha consumato 1.07g di idrogeno che equivalgono a circa 4.5millitiri di benzina come “quantitativo” di energia.
il veicolo è lungo circa 3 metri..2.72 e pesa 30kg perchè realizzato in carbonio.
oltre al peso si è badato molto alla riduzione degli attriti e della resistenza aerodinamica.
miracolo??
NO,SCIENZA.RICERCA!!
questo piccolo veicolo ha bisogno per avanzare(il tracciato è pressochè pianeggiante)di una potenza pari a quella di una lampadina(40-60Watt).
brucia idrogneo nelle celle a combustibile(esitono da più di un secolo!) che producono elettricità che fa muovere un motore elettrico.
i motori elettrici sono molto efficienti..le batterie sono il tallone di Achille.
indubbiamente è un veicolo scomodo e che non supererebbe le prove di crash,ma molto interessante…
il problema cmq dell’idrogeno è principalmente come procurarselo e gestirlo.
Su RadioCittaFujiko (http://www.radiocittafujiko.it/ Bologna 103.1 Mhz) ci stiamo occupando da tempo della questione nucleare in maniera approfondita…
[1a puntata:–> http://www.acabnews.it/view/3564%5D
[2a puntata:–>
http://www.acabnews.it/view/3675%5D
[3a puntata:–>
http://www.acabnews.it/view/3744%5D
Grande Francesca
Finalmente un pò d’aria fresca(mò vado a chiuder la finestra)
Insomma signori(qui lo dico qui lo confermo)
Se qualcuno parla ancora positivamente di nucleare(sotto i 20-25 anni immagino,visto che chi
si ricorda chernobyl ancora si tocca le palline),chiamo la neuro!
Hi, hi, hi, ancora volete far riciacciare il nucleare?
Ma se gli unici che stanno cercando di costruire nuove centrali nel mondo sono l’IRAN ( e non per farci la corrente…) e qualche altro paese del terzo mondo!
Svegliatevi gente, toglietevi le fette di prosciutto dagli occhi!
==
x Elisa Laudi
un aiuto al tuo problema è Grillopedia Forum!
Dacci un’occhiata
http://www.grillopedia.com/forum
==
x Stefania Monsini.
La politica del nostro governo è libera da ogni forma di condizionamento.
Scusate per il “fuori tema”, sapete se è stato attivato un forum che riporti i commenti di questo blog?
Purtroppo (seppur spesso interessanti) è praticamente impossibile riuscire a leggere tutti i commenti (a meno di non aver null’altro da fare per tutto il giorno)e questo mi dispiace molto in quanto spesso vi si trovano informazioni veramente interessanti. …NOn sarà forse perchè in tal caso questo blog diventerebbe probabilmente “troppo potente” e questo spaventa anche il padrone di casa? …Caro Beppe, non voglio peccare di scortesia nei tuoi confronti, però credo che riuscendo a dare un senso ed un ordine migliore anche ai nostri commenti si riuscirebbe a fare veramente qualcosa di bello!
Grazie per aver letto il mio messaggio e buona serata a tutti!
P.S.: c’è qualcuno che ha letto la mia proposta sul “giardino delle idee”? (lasciata nel commento “odio al turismo”) Se sì, che ne dite?)
x STORTI
Che dicevi a proposito dell’ unione sovietica?
I grandi incidenti nucleari
Gli incidenti nelle centrali nucleari sono classificabili da 0 (guasto) a 7 (incidente molto grave) in una scala denominata INES (International Nuclear Event Scale). Elenco i principali incidenti di cui si è avuta conferma:
Kyshtym (Unione Sovietica 1957) – scala Ines 6.
Un bidone di rifiuti radioattivi prese fuoco ed esplose contaminando migliaia di Kmq di terreno. Furono esposte alle radiazioni circa 270.000 persone.
Sellafield (Gran Bretagna 1957) – scala Ines 5.
Un incendio nel reattore dove si produceva plutonio per scopi militari generò una nube radioattiva imponente. La nube attraverà l’intera Europa. Finora sono stati ufficializzati soltanto 300 morti a causa dell’incidente. Il dato è chiaramente sottostimato e ottimistico.
Three Mile Island (Harrisburgh, Usa 1969) – scala Ines 5.
Il surriscaldamento del reattore provocò la parziale fusione del nucleo rilasciando gas radioattivi pari a 15000 terabequerel (TBq). In quella occasione vennero evacuate 3.500 persone.
Chernobyl (Unione Sovietica, 1986) – scala Ines 7.
L’incidente in assoluto più grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provocò la fusione del nucleo del reattore e l’esplosione del vapore radioattivo. Una nube pari a 12.000.000 di TBq di materiale radioattivo disperso nell’aria (per avere un’entità del disastro confrontate questo valore con i 15.000 Tbq del precedente incidente nucleare registrato nel 1979 a Three Mile Island negli Usa) si sollevò dalla centrale. Circa 30 persone morirono immediatamente, altre 2.500 nel periodo successivo. Il vero problema fu l’esposizione radioattiva dell’intera Europa alla nube radioattiva. Milioni di cittadini europei furono esposti alla radioattività aumentando pertanto il rischio di contrarre tumori e leucemia nel tempo. Non esistono dati ufficiali.
Tokaimura (Giappone, 1999) – scala Ines 4
Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare causò la reazione a catena incontrollata. Tre persone morirono all’istante mentre altre 400 furono esposte alle radiazioni.
La lista non può considerarsi esaustiva. Molti incidenti non sono balzati in cronaca perchè coperti dal segreto militare. La lista “nera”, quindi, si presume molto più lunga di quella che abbiamo presentato. Sulle conseguenze degli incidenti abbiamo già osservato come manchi ancora oggi un dato ufficiale che consideri l’impatto sulla salute dei cittadini nel lungo periodo.
Salve Sig. Beppe Grillo
Volevo solo ritagliarmi un po di spazio per commentare che il problema dell’Italia non è l’energia, ma lo spreco di energia.
L’energia più pulita è quella che si risparmia con una corretto isolamento degli edifici, dal caldo e dal freddo.
Non so se vi è capitato di andare su una macchina utilitaria ed inverno avere il riscaldamento a palla perchè l’auto si sfredda rapidamente.
L’enegia prodotta, il calore prodotto, il combustibile trasformato si disperde nell’aria.
Impariamo ed informiamoci su come evitare gli sprechi energetici e calcoli alla mano daremo un reale contributo all’ambiente e alle nostre tasche.
Sul nucleare:
Il nucleare è l’alternativa immediata alle centrali termoelettriche…. diversamente qual’è la soluzione più veloce per produrre vapore?
Tutte le cose possono diventare pericolose, se non si rispettano le misure di sicurezza previste.
Poi che fine ha fatto la fusione nucleare?
Cordialmente a tutti i bloggers!
Buona estate a tutti.
Accusare Grillo di disinformare è come accusare Mandela di razzismo.
Allora parafrasando Daniele Luttazzi mi viene da chiedere : Come mai Bin Laden può andare in televisione mentre Luttazzi, Grillo ed altri comici (!?) non possono andarci?
Io una idea me la sono fatta.
Ciao
Copia-incolla:
20000 morti in Italia nel 2003 per il caldo torrido.
Postato da: marco pighetti il 27.06.05 22:24
..poverini, magari avevano 90 anni ed era già quasi giunta l’ora!…
Magari il governo gli avesse fornito un condizionatore che gli prolungava la vita di qualche mese…..
Beh!Leggendo un pò di blog,devo rendermi conto che di energia in italia c’è GROSSA disinformazione!
Ma signori!….Ancora a parlare di nucleareeeeee?
Forse non lo sapete ma in ITALIA DI URANIO(almeno fino a quando qualcuno non si decide a scavare sotto
ARCORE)………NON…………CE…………………..
N’EEEEEEEEEEEEEEEEEEE’!!!!!!!!!!!!
Allora ,secondo molti dei presenti,sarebbe più logico sfruttare tale forma di energia piuttosto che FONTI TUTTORA DISPONIBILI SUL NOSTRO TERRITORIO!
Bene allora corro subito su EBAY a comprare qualche tonnellata di Uranio!
Chissà!Magari me la rivendo fra diec’anni e divento anch’io un tronchetto della felicità
(…………..fosforescente però!)
Per Storti:
Ma che fai nella vita? Vendi Uranio?
X Beppe
Ciao,
sono Elisabetta Carosi.
La mia amica Francesca Caroli posta da casa mia, dal mio indirizzo e-mail, quindi.
Siamo qui, un pò di amici, a festeggiare il fatto che finalmente mi sono liberata del GESSO, torno a vivere!
Lei vuole postare sul tuo blog.
Non cancellarla, non è un falso nome. E’ mia ospite, quindi tua.
Grazie.
http://www.wwf.it/ambiente/dossier/PosizioneWWF.pdf
Postato da: Francesca Caroli il 27.06.05 21:51
20000 morti in Italia nel 2003 per il caldo torrido.
Non ho intenzione di entrare in polemiche da poveretti in un blog altrui, andando per altro OT, però quando rispondete e leggete le risposte altrui tenete sempre conto di una cosa:
i nostri, nella maggior parte dei casi, sono commenti.
In quanto tali, NON SONO VERITA’, e vanno presi a distanza.
Un esempio:
Giovanni Storti dixit:
> Si spendono soldi per cazzate come l’inquinamento
> luminoso (povero Scanio, non vede bene le stelle
> dalla terrazza del suo attico) ma si fa ancora
> poco per far entrare nella vita quotidiana e
> costano uno sproposito per rese ridicole.
Signor Storti, lei denota una discreta ignoranza dicendo una cosa del genere. Sono un quasi-astronomo, ed il problema dell’inquinamento luminoso è una questione sicuramente un po’ più complicata di quello che lei crede.
Mi ricorda un po’ tutta quella massa ignorante che ritiene che la matematica serva solo per fare i conti della spesa e nulla più.
La scienza per procedere necessita di studi di diverso tipo, e non è importante siano essi chimici, fisici o di qualunque altro genere. La scienza procede, e ci porta comodità, cure e notevoli altri effetti (fra cui anche danni, a seconda di come viene utilizzata).
Senza le stelle non avremmo misure metriche e temporali (ma lei non usa ne orologi ne metri, suppongo), energia, e conoscenza delle risorse. Non avremmo informazioni sull’inquinamento, sulle condizioni del nostro pianeta e non ci sarebbero vascelli ne sapremmo che al di là dell’europa ci sono altre terre. Insomma, non avremmo informazioni vitali di qualunque genere.
Purtroppo, prima di argomentare sarebbe meglio informarsi, almeno in maniera minima – cosa che comunque, non è richiesta in generale, figuriamoci in rete.
Riguardo l’energia nucleare, che io sappia i problemi esistono, ma almeno fino a un po’ di anni fa erano di gran lunga inferiori ai vantaggi – cioè una quantità molto grande di energia, con rischi grandissimi ma minimi come probabilità di accadimento. Perciò, come sempre, era una questione di “propensione al rischio” (un po’ come salire su un aereo 🙂 ).
Cmq, l’Italia risolse il problema con un referendum popolare e con le molteplici risorse idrogeologiche che la nostra terra forniva.
Ora come ora cmq, ritengo che SICURAMENTE sarebbero necessarie nuove forme di energia – ne consumiamo sempre di più – ma è probabile che la nucleare tenda ad essere obsoleta oramai, e bisognerebbe cercarne di migliori.
In questo senso, condivido la preoccupazione del signor Grillo.
io un po’ me ne intendo studinado fisica all’ universita’ e vi assicuro che gli scienziati non se ne vanno perche’ non ci sono piu’ centrali nucleari, ma perche’ in italia tutti parlano di ricerca ma nessuno (governo, industriali e quantaltro) la fa. E poi anche tra i professori e studenti molti credono che l’ energia prodotta dal combustibile nucleare non e’ la soluzione di tutti i mali dell’ umanita’ anzi la comunita’ scientifica e’ molto critica, purtroppo in italia appaiono in tv solo i veronesi, gli zichichi che non sono altro che ricercatori che si sono prostituiti a delle aziende private e quindi hanno tutto l’ interesse a dire certe cose
Io vorrei però capire che se è vero il discorso di Beppe Grillo, cioè che costa tantissimo in termini economici l’energia nucleare e alla fin fine costano di meno le energie “canoniche”, io vorrei capire perchè noi rinunciando al nucleare spendiamo milioni di euro all’anno per comprare energia dalla Francia energia, prodotta da centrali spesso collocate sul nostro confine e che al minimo incidente, (cosa che a quanto pare non si è verificata forse per un controllo decente delle medesime), ci inonderebbero comunque di veleni. Se questa è la REALTA’, allora perchè essere ipocriti? Magari utilizzando la fusione fredda che a quanto pare ha minori effetti sull’ambiente. Questa è la riflessione, cosa ne pensate?
Piccola nota matematica:
L’8,5% di 31000 e’ maggiore del 16% di 15500… i dati che mostri indicano che la produzione di energia nucleare aumentera’, di poco ma aumentera’.
Sig. Storti,
prima di scrivere ho letto un bel pò dei suoi post (anche perchè è quello che ne ha scritti di più), da ciò che dice si direbbe una persona molto colta in materia di nucleare, me ne congratulo, quello che non sopporto è l’astio che dimostra verso chi esprime le sue opinioni personali (a volte sottolineando di non essere intenditore) e si prende dell’ignorante…
L’ho ammetto, anch’io mi reputo ignorante in materia, ma se permette vivo a circa 15 km. dalla ex (si spera) centrale nucleare di Trino Vercellese, il paese è separato solo dal fiume Po, ma affaciandosi si intravvedono comunque le luci che illuminano la centrale…..
Lei ci vive o ci vivrebbe proprio tranquillo accanto ad una centrale nucleare? E ci farebbe crescere i suoi figli? Ho due bimbe di quasi tre anni e spererei di vederle crescere in buona salute, lontano dai miti tv e dalle più “spinte” tecnologie…
In questi giorni di gran caldo i tg non parlano d’altro, ma ragazzi, è o non è estate? Ho 35 anni e ricordo che ha sempre fatto caldo d’estate! la mia famiglia ha sempre sopravvissuto all’estate, anche senza il condizionatore: OGGI SEMBRA IMPOSSIBILE VIVERE SENZA! MA SIAMO SCHERZANDO?
Ripeto: da ignorante quale mi ritengo penso solo che se molti rinunciassero al condizionatore, molti di questi problemi di energia non ci sarebbero! O NO?
Beppe, hai ragione al 1000 per mille, ancora con questo nucleare?! Costa un casino smaltire le scorie radioattive e poi dove le portiamo, a Scansano o in qualche paese dell’AFRICA disposto a tutto pur di incassare qualche euro. Le centrali francesi è meglio averle oltre le Alpi che vicino alle nostre città. Ma che fine hanno fatto le ricerche sulla fusione nucleare visto che la fissione non produce passi in avanti?
“Il nucleare, con centrali di 4° generazione che sono ormai prossime è praticamente privo di rischi e le scorie inquinano soprattutto quanto gli ambientalisti idioti fermano i treni.”
IL NUCLEARE PRIVO DI RISCHI?????
DOVREBBERO RINCHIUDERTI E BUTTARE VIA LA CHIAVE
Ciao a tutti dal Serra
X Tutti
Tanto per cominciare,avrei voluto leggere tutti i commenti come faccio di solito(230 aggiornati alle 21:43)ma stavolta preferisco dire prima la mia,che coinciderà sicuramente con altre.
Tra i miei studi ho fatto pure l’elettrotecnico,e vi posso garantire che è molto frustrante sentir fare discorsi sull’energia da parte di pseudo-ministri che di energia (o lo fanno o lo sono) non ne capiscono un’acca(=H)
Senza voler fare il saccente (che di saccenti ‘sto blog ne ospita abbastanza) mi sovviene alla mente un mio professore dell’Avogadro di Torino(noto ai pochi come più antico istituto tecnico italiano)che semplicemente
individuava come miglior risorsa-produzione energetica (elettricità per non farmi fraintendere dai sessuofili) quella più disponibile ed,allo stesso tempo, meno costosa da trasformare sul territorio:Ora,visto e considerato che tra tutte le fonti energetiche disponibili in italia,quelle più diffuse (vi giuro,caso tra gli unici nel mondo se consideriamo la coesistenza di entrambe nel medesimo posto) sono (papparapparapaaaaà!):
L’ACQUA EEEEEEEEEEEEEEEE……………………..
IL SOLE!
Mi chiedo,come mai (ricordiamoci il black-out di un paio d’anni fa)siamo costretti a chiedere,non solo energia alla francia(prodotta in gran parte dal nucleare=andare a comprare la maria a chiasso),ma anche di rinunciare al REALE sfruttamento di tali risorse sul nostro territorio?
Risposta:” Cazzi nostri!Se volete parlare di energia al nostro cospetto(governo italiano),dovete prima avere le credenziali,ovvero:
non porvi la domanda sovraesposta!”
(se non l’avete capita ,come dice Beppe…….)
Buonasera Sig. Grillo,
probabilmente ciò che andrò a dire c’entra poco con il problema energia nucleare, ma comunque mi chiedo:
i nostri governanti continuano a rilasciare appelli ad un uso più razionale di acqua ed energia ………….
Perchè non si sospende durante la notte lo spreco di acqua nelle fontane tipo P.za Castello a Milano, o nelle varie fontane di Roma ecc…..?
perchè non si sistema una volta per tutte la rete idrica sul territorio Nazionale ( dispersione al 30% )?
perchè non si toglie il controllo dell’acqua alla Mafia nel meridione ?
Per quanto riguarda il problema energetico :
perchè si dà adito ad una serie di sindaci nel meridione di opporsi alla creazione di impianti ad energia eolica, e non lo si estende ad altre zone d’Italia ricche di ventilazione ?
perchè durante le ore notturne non si azzera completamente l’uso indiscriminato di illuminazione per pubblicità inutili ?
…..quasi mi dimenticavo:vi preoccupate per lo smaltimento delle scorie radiottive?
Ma perchè? Le possiamo sempre stoccare…in contenitori a prova di rottura…nei giardini di quei gentili signori che sono a favore del ritorno al nucleare!
Buona serata!
Rita
sul nucleare devo dare ragione a Storti.
se avessi potuto votare nel 1987, avrei votato SI.
Considero il nucleare la migliore fonte di energia attuale.
Il problema che non capisce, e che in italia ci vogliono 15-20 per riattivarlo!! e quindi per me dovremmo ripiegare tutti gli sforzi nella ricerca di altre fonti energetiche come l’idrogeno. Forse il concetto è più chiaro.
Buonasera Sig. Grillo,
probabilmente ciò che andrò a dire c’entra poco con il problema energia nucleare, ma comunque mi chiedo:
i nostri governanti continuano a rilasciare appelli ad un uso più razionale di acqua ed energia ………….
Perchè non si sospende durante la notte lo spreco di acqua nelle fontane tipo P.za Castello a Milano, o nelle varie fontane di Roma ecc…..?
perchè non si sistema una volta per tutte la rete idrica sul territorio Nazionale ( dispersione al 30% )?
perchè non si toglie il controllo dell’acqua alla Mafia nel meridione ?
Per quanto riguarda il problema energetico :
perchè si dà adito ad una serie di sindaci nel meridione di opporsi alla creazione di impianti ad energia eolica, e non lo si estende ad altre zone d’Italia ricche di ventilazione ?
perchè durante le ore notturne non si azzera completamente l’uso indiscriminato di illuminazione per pubblicità inutili ?
Buonasera Sig. Grillo,
probabilmente ciò che andrò a dire c’entra poco con il problema energia nucleare, ma comunque mi chiedo:
i nostri governanti continuano a rilasciare appelli ad un uso più razionale di acqua ed energia ………….
Perchè non si sospende durante la notte lo spreco di acqua nelle fontane tipo P.za Castello a Milano, o nelle varie fontane di Roma ecc…..?
perchè non si sistema una volta per tutte la rete idrica sul territorio Nazionale ( dispersione al 30% )?
perchè non si toglie il controllo dell’acqua alla Mafia nel meridione ?
Per quanto riguarda il problema energetico :
perchè si dà adito ad una serie di sindaci nel meridione di opporsi alla creazione di impianti ad energia eolica, e non lo si estende ad altre zone d’Italia ricche di ventilazione ?
perchè durante le ore notturne non si azzera completamente l’uso indiscriminato di illuminazione per pubblicità inutili ?
Non so voi o il Grillo ma io ho imparato, sotto il militare pensa un pò, a cavarmela, praticamente per sempre, senza elettricità.
Preparatevi ragazzi!!!
Ah! Già che ci siete andate a cercare in soffitta la vecchia fionda. Tra qualche anno tornerà utile!!!
quela del sig. Santini è una risposta seria.
L’idrogeno non è la soluzione, almeno per ora, ma quanto meno gli altri ci provano..
certo che se spegniamo il cervello come altri non andremo da nessuna parte..
http://www.wwf.it/ambiente/dossier/PosizioneWWF.pdf
Mi pare che proprio oggi o ieri l’IBM ha annunciato che entro fine anno usciranno PC Portatili con batteria FULL CELL ad IDROGENO, con una durata misurabile in giorni e non in ore come si fa oggi con quelle al Litio!!!
Saranno 30’anni che gli shuttle usano propulsori ad IDROGENO.
A Berlino sono 2 anni che una intera line di autobus è alimentata ad IDROGENO
Entro l’anno lo stesso farà Torino.
La Citario/Merchedess che vende gli autobus anche a roma ha annuciato che entro il 2008 tutti i suoi mezzi saranno alimentati ad IDROGENO.
Ma sono un ignorante, che ne posso capire…..
…pausa VIGNETTA?
Bossi’s screaming!
http://www.alkemik.com/thehandxgrillo
Ciao a tutti, noto che qualche personaggio sta cercando di delegittimare Beppe Grillo.
Chiaramente Grillo da molto fastidio!!
NON CASCHIAMOCI E MI RIVOLGO A TUTTO IL BLOG.
NON DIMENTICHIAMO CHE GRILLO DA FASTIDIO A TUTTI, CENTRO -SINISTRA -DESTRA.
E CHE NON ACCETTA NE’ I SOLDI DI MEDIASET NE’ DELLA RAI.
MEDITATE GENTE..MEDITATE!
CIAO
x LUCA FANTIN
…io opterei per la terza!!!!
Infatti abbiamo visto con il disastro di Chernobyl a quanto sono servite le catene montuose che ci separavano dall’URSS!!!
Io avevo votato contro il nucleare al referendum del 1987 e voterei ancora così:NOOOOOOOOOOOOOOOOO AL NUCLEARE!!!
Stiamo pagando ancora adesso per il casino che è successo nel 1992 e non me ne può fregar di meno se abbiamo centrali nucleari tutto intorno a noi e se, adesso, le centrali nucleri sono diventate più sicure (…ne siete proprio convinti ?!?).
Chiedete un po’ in giro e guardate un po’ di quanto sono aumentati tutti i tipi di tumore, ma soprattutto, quelli legati alla tiroide e del sangue….dopo che sono passati un po’ di più di 1O anni dal disastro: certo avranno contribuito molti altri fattori, ma la radioattività non ha certo aiutato a farli calare….e forse non abbiamo mai saputo veramente la portata di quel disastro!!!
Rita
Ora, caro Storti, mi informero piu dettegliatamente e e ti invierò tutto il materiale che riuscero a trovare a riguardo, vedremo chi la spunterà, tu farai lo stesso,continueremo a leggere questo forum nei prodssimi giorni per vedere se l’altro a postato dei link o cose prese da riviste specialistiche (Non Focus, che dice solo cazzate).
naturalmente solo fonti affidabili!!!! Alla prossima!!!
scusa uomo di scienza,
ma se uno non prova a far meglio come pensi che si possa raggiungere un obiettivo.
al momento l’idrogeno e in fase sperimentale, infatti io dico di riporre gli sforzi nella ricerca.
anche il nucleare nel 1940 era in fase sperimentale..
Io vorrei mettere la discussione su un altro piano.
Ci sono offerte due possibilità:
1. Adottare energie rinnovabili, più costose inizialmente, ma che non inquinano, sono sicure e non hanno bisogno di manutenzione, se non dopo anni (facendo risparmiare molti italiani dopo la prima spesa iniziale);
2. Adottare il nucleare, magari meno costose perché coperte da un appalto, ma con bisogno di molta manutenzione che comunque non riuscirebbe a evitare possibili sbagli del tutto umani; permettendo a gente come Berlusconi di detenere il controllo sull’energia e arricchirsi a spese degli italiani.
X FAVORE RISPONDETEMI IGOR.FRU@LIBERO.IT
allora x quanto ne sappia io quando aumenta il prezzo del greggio al barile il prezzo alla pompa non dovrebbe alzarsi di conseguenza, perche il prezzo alla pompa è CALCOLATO IN BASE AI PREZZI PRECEDENTEMENTE CONCORDATI….. è VERO O NO…. CA CHE CAZZO VOGLIAMO PRENDERE X IL CULO ogni volta che viene l’estate siamo sempre alle solite, ma come (scusate il linguaggio ma ci vuole) cazzo faccio a fare 20 di benzina e infilare nel serbatoio 15 litri!!!!!!!!!!1 NON SI PUO PIU’ ANDARE AVANTI COSI DOBBIAMO FARE QUALCOSA. SUL SERIO….
A tutti quelli che hanno delle idee contrarie al sig Storti: dite a lui di argomentarsi, perché ha una gran capacità demagogica e di fare disinformazione.
per fortuna ci sei tu a fare il professore..
io non dico che l’idrogeno sia piu conveniente del nucleare, ho detto solo che in 15-20 anni si possono trovare altre soluzioni (come l’idrogeno).
Non ho affermato che l’idrogeno è piu conveniente..
Non capisci neanchè l’italiano, che parli a fare.
Poi io ho la mia testa per pensare, non ho bisogno di quella di altri o di Beppe.
comunque se per la ricerca l’Italia si affida a gente come te, non scoprirebbe nemmeno l’energia a carbone in 150 anni.
per fortuna vivo all’estero, faccio ricerca e non posso lamentarmi..del resto circondati da personaggi come te litalia cade in un buco vuoto come il tuo cervellino.
il problema è che noi viviamo per produrre, mentre dovremmo produrre per vivere…siamo circondati da cose che dovrebbero semplificarci la vita ma invece ce la complicano..e quindi dobbiamo comprare cose che ci evitino tali problemi che le tali cose inutili di cui sopra ci procurano..un circolo vizioso che oltre a farci vivere male, ci fa sempre più inquinare e consumare energia..cosa faremo quando i cinesi e gli indiani (che sommati sono la metà della popolazione mondiale) raggiungeranno il nostro standard di vita?? la terra già affaticata, potrà reggere???
idrogeno…
si ma vi siete mai chiesti da dove lo tiriamo fuori?l’idrogeno non è una vera e propria fonte di energia:è un vettore di energia,un po’ come l’elettricità.per isolarlo serve fornire altra energia…e quindi?
1
consumiamo di meno!
con gli attuali ritmi possiamo inventarci quello che vogliamo,ma non tireremo avanti per molto..
2
ricerca su fonti alternative,nucleare compresa.esistono progetti di centrali nucleari in grado di funzionare con le scorie prodotte da quelle attuali,bruciandone circa il 90% e producendo scarti con una vita di un 100 di anni al massimo.il problema(pesante) è che sono centinaia di volte più radioattivi,ma se si cerca è possibile trovare una soluzione..
3
ricerca su mezzi alternativi per trasportare l’energia(le reti elettriche ne dissipano un 30%)e macchine più efficienti.
Sig Storti, forse hai ragione, ma mi indichi una qualunque fonte che sostiene le tue idee nel web e nella carta stampata?
Quando il petrolio starà per finire o sarà finito ed il resto del mondo lo sostituirà con energia atomica il nostro paese sarà vittima delle speculazioni altrui. Un paese non autosufficiente è un paese senza futuro.
Si alle energie rinnovabili, ma il bisogno di energia cresce più che esponenzialmente… non possiamo riepire il mondo di pale eoliche, non basterebbe.
L’energia atomica non è il massimo, ma ad oggi lo smog ha mietuto molte più vittime di tutti i disastri nucleari…con un ordine di grandezza ben maggiore. Allora perchè non fare un referendum sull’abolizione delle macchine a benzina?
Azzurra C.
Prima di tutto non mi ritengo una persona ignorante e non condivido sempre quello che dice Grillo, e soprattutto non giudico gli altri, cosa che fai tu.
a parte la flammata, ti dico che dopo 19 anni, ancora non abbiamo smaltito, sotterrato, secondo le norme di sicurezza internazionali oggi vigenti, le scorie nucleari del 1986, e secondo te se ripristiniamo l’energia nucleare saremo capaci di smaltirle senza generare surplus?, Secondo te, non ci saranno malintezionati che si faranno appaltare il loro smaltimente, ma invece di farlo le vondono per altri scopi? Ricodiamoci sempre che la sicurezza deve tener conto dell’uomo, che per sua natura sbaglia, gli incidenti possono avvenire per errore ma anche se ci fosse solo lo 0,01% di possibilita che esploada un reattore, non lo voglio costruire, perchè quella % è milioni di volte superiore a qualsiasi causa naturale, inoltre i costi non sono bassi come si crede, perechè occorrono 10 anni per costruire una centreale per poi distrugerla dopo 20/30 di vita, e non si tratta di usare un booldozer, anzi costa piu distrugerla che costuirla, in Cina stanno costruendo una centrale idroelettrica che coprirebbe 2 volte il fabbisogno dell’italia, (100GWatt, 100 miliardi di Watt, oggi sono stati raggiunti i 58) le possibilità ci sono, bisogna solo sfruttarle, non siamo quelli che pagano di piu la corrente, e questo è causato da un maggior utilizzo del gas e del aqcua come fonte rispetto al resto d’europa, bhe sono fiero di pagare di piu per questo, pensassero a dimnuire le bollette di telefono e banda larga, di evitare di fare pubblicita in continuazione di automobili, che in italia la cambiano ogni 2 anni, e potremo tranquillamente pagare la corrente un po’ di+ ma con la consapevolezza di essere pulita
x i cattivi
STOP AGLI INSULTI.
Per favore basta con questi messaggi pieni di insulti e istigazioni.
Ognuno e’ quello che e’. Deve essere rispettato. Postiamo in questo Blog per esprimerci senza infamare o dare degli scemi a degli amici che condividono le vostre idee.
Amiamoci senza Infierire ulteriormente su i pochi uomini e donne che stanno cercando di condividere valori e sentimenti d’amore per l’universo.
Con Amore,
Ivan Bettelli
“il trattamento e la sepoltura delle scorie radioattive, determinano dei danni all’ambiente molto più gravi e duraturi.” (Beppe Grillo)
Chi ti paga sig Storti?
Argomentati prima di parlare utilizza delle fonti, altrimenti un discorso si trasforma in polemica.
ho solo 27 anni, se nel 1986 avessi potuto votare, beh, avrei sicuramente scelto il nucleare.
La cosa incredibile che i politicanti di oggi (tutti dirigenti mediocri) propongono di riattivare il Nucleare. Che balle!!
Se l’Italia cercasse di riattivare il nucleare ci metterebbe circa 15 anni (forse più dell’Iran), nel frattempo le grandi nazioni come Stati Uniti, Francia, Germania, GB..etc saranno passati all’idrogeno.
Sveglia!!!! L’italia deve ricercare seriamente una nuova fonte di energia!!! deve portare nuove soluzioni al problema energetico.. (del resto nel 1946 è stato un fisico Italiano a originare per la prima volta la reazione nucleare che sviluppava l’energia omonima, si chiamava Fermi)
Il problema che la classe dirigente politica e la maggioranza degli Italiani sono mediocri… pensiamo ai telefonini, videofonini, grandefratello e grandica…te!
I politici dicono queste caz..te o perchè sono completamente lessi o perche hanno paura di sciacciare i piedi ai signori del petrolio..
Credo che sia la Prima delle ipotesi, la seconda richiede uno sforzo intelletuale impossibile per un politico di oggi.
Sfogo a tutto campo..
grazie,
Vincenzo
Il perché di tutto questo consenso da parte di Berlusconi e degli alti industriali verso il nucleare è presto detto: perché così i ricchissimi possono detenere il monopolio (=controllo) sull’energia elettrica, mentre noi comuni cittadini non possiamo, perché non abbiamo fonti rinnovabili domestiche come pannelli solari. Quindi, smettiamola di dire che costa troppo l’energia alternativa perché se ci fosse la volontà politica si riuscirebbe a trovare una soluzione! Ho 16 anni, non bisogna essere maggiorenni per capirlo…
OT
Mi sono fiaccato di sentire che solo in Italia succedono scandali, perché accadono in tutti i Paesi del mondo, come è vero che sbagliare è umano.
Continua così Beppe!
vi ricordate il blak-out nel 2003, quando rimanemmo una notte senza energia?
ci hanno raccontato la cazzata che un albero aveva troncato un cavo.
e’ una vera cazzata, gli elettrodotti di montagna a grande trasferimento sono controllatissimi e in sicurezza, gli alberi vengono tolti e tenuti ad una distanza tale che in caso di caduta mai e poi mai possono interessare i cavi, che in ogni caso sono sempre piu alti
che non sia successo qualcosa che non ci hanno detto? gli svizzeri o i francesi che abbiano avuto quache problemino con le loro tencologiche centrali tra le alpi?
Noto con dispiacere nell’opinione pubblica il perdurare della fobia nucleare… La produzione di energia elettrica utilizzando combustibile nucleare (fissione) rappresenta di gran lunga la più sicura fra tutte le tecniche di produzione. Vorrei ricordare che:
A) Carbone, idrocarburi e gas utilizzati nelle centrali termoelettriche tradizionali sono responsabili
per il 50 per cento dell’effetto serra (CO2, CH4, NO2 etc.)
con ripercussioni a livello planetario della qualità dell’ambiente.
B) Il metano (CH4) utilizzato nelle centrali a gas e nel riscaldamento civile si perde per il 70% prima di arrivare a destinazione (fughe dai gasdotti) con impatto notevolissimo sull’ambiente
(CH4 è notevolmente più dannoso della CO2 per effetto serra)
C) Emissione gas nocivi+disastri ambientali legati alla produzione e al trasporto dei combustibili fossili è responsabile ogni anno di migliaia di decessi per cause imputabili a questi fattori.
A fronte di una letteratura sconfinata sull’impatto ambientale (e l’uomo ne fa parte) per produzione di energia in maniera tradizionale,
nel campo nucleare gli unici incidenti seri degni di menzione sono Chernobyl 1986 e Three Mile ISland 1978. In tutti e due i casi vi fu fusione del nocciolo e LOCA (Loss Of Coolant Accident). Ci si ricorda solo di Chernobyl!! Come mai??? La risposta è semplice: nel caso americano i sistemi di protezione funzionarono (Il vessel, il ‘sarcofago’ in calcestruzzo che conteneva il rattore ‘esploso’, resse all’impatto), mentre nel caso di Chernobyl il vessel non c’era!!!!! Morale della favola: nel caso americano l’ambiente esterno non fu interessato all’incidente (rilascio di radioattività pressochè nullo), mentre quello che successe a Chernobyl è storia nota.
La ‘sicurezza’ in qualunque ambito in cui la tecnologia modifica il vivere quotidiano per un ingegnere è un numero, non uno stato d’animo. E’un po come la paura di volare: tutti sappiamo che è il mezzo più sicuro per viaggiare ma noi ci sentiamo più sicuri al volante della nostra automobile, che è responsabile di 6000 morti l’anno . Il nucleare soffre della fobia indotta da Hiroshima e Nagasaki ed il rischio connesso all’installazione di impianti connessi al nucleare (vedi Scanzano) è avvertito dalla popolazione locale come inaccettabile anche se ciò non un fondamento plausibile. Ciao a tutti
x Ilaria De Leo
Sull’aborto.
L’energia nucleare e’ un’aborto della terra. Noi stiamo facendo abortire il pianeta. Utilizzando dei sistemi di manipolazione del “feto”. Il feto non puo’ reagire, puo’ solo subire. Alla fine visto che e’ una ruota, questo si ritorcera’ su di noi.
Uccidere il pianeta e’ L’aborto degli Aborti.
La fine.
Ivan Bettelli
per Giovanni Storti
EVVIVA! Rimpinziamo la crosta terrestre di scorie “radioettive non inquinanti”!
Perchè non ci abbiamo pensato prima?
Perchè non abbiamo seguito l’esempio di Francia, Belgio,Svezia?
Possibile che l’unica cosa giusta che abbia fatto l’Italia venga messa in discussione?
Non possiamo fare a meno degli scienziati; non possiamo fare a meno dell’industria. Il problema è cambiare radicalmente il nostro stile di vita, l’attuale modello di sviluppo è una fornace in cui gettiamo il futuro dei nostri figli. Per produrre esponenzialmente. Se vogliamo che il bilancio energetico del nostro pianeta sia in equilibrio, dobbiamo assorbire meno risorse dall’ambiente; non ci sono fonti energetiche alternative che bastino, altrimenti.
Ma se pensiamo di cambiare stile di vita, dobbiamo considerare la reatà degli attuali rapporti di classe: non penso che i padroni del vapore hanno voglia di discutere.
X Storti
3-4Km basteranno per una dozzina d’anni poi tutta l’area sarà inquinata, qualcuna ha detto che in svezia fanno il pic-nic nei boschi con sotto le scorie nucleari, infatti la svezia è il paese europe col piu alto tasso di radioattivita da Cesio negli alimenti (il cesio è uno degli elementi che si generano dopu la scissione, e che ne sono pieni le scorie)
La Svezia una volta produceva piu mais dell’italia, oggi praticamento non lo produce piu, perchè non passava gli esemi di controllo ambientale, soltanto che il mais è famoso per la capacità di assorbire la radiooattivita, figuriamoci per gli alimenti che ne assorbono di meno, e che superano gli esami.
tra’l’altro la quantita di cesio si dimezza nel tempo soltanto ogni 1000 anni
Se mai aspetterò un bambino, me lo auguro, sarò contentissima di crescerlo e amarlo. Sono fortunata perchè amo il mio uomo e sono sicura che la nostra sarà una famiglia stupenda. Se mai avrò un bambino spero di regalargli un futuro migliore (non fra 50 anni, un po’ prima).
Però ci sono tante donne che non hanno la mia stessa fortuna. Ci possono essere tante motivazioni (strupro, paura, condizionamenti familiari specie con ragazze minorenni, problemi di salute) che portano all’aborto e fortunatamente ricorrere all’aborto è un gesto estremo a cui molte donne ricorrono, anche se con molto dolore. Non tutte le donne hanno la forza di scegliere di portare avanti la gravidanza.
Lei è ancora più fortunato rispetto a tutte le donne.
Non si troverà mai di fronte a tale dilemma, almeno personalmente.
forse dovremo consumare di meno
Ma chi sono quegli aborti umani che parlano di aborto in questo post? PARLIAMO DI ENERGIA NUCLEARE GENTE! Un mio amico d’infanzia è morto di leucemia per le radiazioni provenienti dal disastro di Cernobyl! Era andato a vivere sulel Alpi bellunesi pensando che quel posto fosse il più puro e incontaminato. Si è beccato tutto il fall out! E meno male che abbiamo le Alpi altrimenti la caduta delle scorie radioattive sarebbe arrivata fino a a Bologna!! MA SVEGLIATEVI!!!
Il nucleare è tornato di moda perchè, come per il petrolio, è una fonte di energia che può essere monopolizzata dal grande capitale, chiaramente a fini di lucro ma sopratutto per impedire che l’umanità prenda in mano le redini del proprio destino imboccando la strada delle fonti alternative (che sono democratiche perchè ognuno può produrre l’energia di cui ha bisogno). Rientrano in questa logica le esternazioni del nostro Presidente del Consiglio a dimostrazione che ciò che dice non è sempre farina del suo sacco (le gaffes si).
Last but not least consiglio la lettura del Libro Economia all’Idrogeno di Jeremy RIFKIN (non comunista)
X Caruso nicola
Anche l’aborto è un OMICICIDIO!
Al massimo puo essere un FETOcidio, e un feto non è un uomo, e cmq se lo vieti chi lo vuol fare lo fara cmq, anzi aumenteranno!!!!
L’energia NUCLEARE non è inquinante!
non sarà inquinate ora, ma lo sara fra 50’anni e per i successivi 5’000, in francia 1/5 della spazzatura sono scorie nucleari, noi non sappiamo dove mettere la spazzatura classica, figuriamoci le scorie nucleari. e ricordati Non esiste al mondo nessun sistema sicuro al 100%
Circalare con la macchina è inquinante!
E’ vero, infatti io ce lo a gpl, inquino co2, ma non tutta l’altra merda, se la macchina ad aria l’avessoro gia prodotta userei quella, per andare al lavoro (30Km anda e 30Km a torna) l’unico mezzo che posso usare al posto della macchina è il taxi, perchè non ci sono mezzi pubblici dove abito
Usare il celluare ed il Microonde è cancerogeno!
puo’ darsi, tutto quello che ho descritto prima è provato da dati o scentificamente, quello del cellulare scentificamente si sa solo che scalda di 1 grado la superfics della pelle per ogni ora di conttatto fisico con un cellulare.
TRATTO DA http://www.disinformazione.it
E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Cordiali saluti
Lino Rossi
Questo e’ un’argomento delicato come quello dei Farmaci e i varii rimedi alternativi.
Qui si scende in un campo dove entriamo in un conflitto d’interesse.
Questi qua sono una sorta di “gang” che decide le sorti di tutti attraverso decisioni di comodo.
Le idee alternative ci sono, ma bisogna stare attenti a portarle avanti.
Ho gia’ sentito storie di personaggi che avevano la soluzione giusta per risolvere il problema energia in modo sano e pulito, senza fare nomi, che sono morti in circostanze sospette.
Grillo sono sicuro tu hai capito di chi parlo!
Gli interessi sono troppo alti. C’e’ gente disposta a tutto pur di fare andare avanti il loro sistema.
Siamo controllati da una sorta di “Dittatura Democratica”. Bisogna stare attenti a non pestare i piedi a chi non ha scrupoli.
Personaggi che vogliono cambiare per il meglio:
“Gardini era un uomo di carattere molto impulsivo. Di cultura tipicamente romagnola con componenti anarcoidi e antisistema. Era un battitore libero. Non aveva arretrato di un passo nella battaglia sulla benzina ecologica all’etanolo (quella ricavata dai cereali) che metteva in discussione il potere delle multinazionali petrolifere. E anche sull’Enimont non ebbe esitazioni. Rilanciò sempre e alla fine si mise contro tutti i partiti”.
Questo testo e’ preso dal link qui sotto:
http://www.rifondazione-cinecitta.org/raul-decennale.html
Raul Gardini era una persona che secondo me stava provando a fare qualcosa di grande, ma si e’ suicidato, o forse e’ stato ucciso. Nessuno lo sapra’.
http://www.cronologia.it/storia/a1986a10.htm
Ivan Bettelli
Ho sbagliato volevo dire genocidio…
A buon intenditore poche parole.
GRANDE CLAUDIO SANTINI!!!
errata corrige
per Caruso
Anche il suicidio è una scelta democratica…e ognuno è liberissimo di farlo.
Temo però che il nucleare, come tutte le energie inquinanti, sia causa di suicidio collettivo e quindi di omicidio. Anche l’omnicidio è una scelta democratica?
SANDRO GOZZI ANDA ACA Y DESPUES HABLAMOS!!!!
http://www.pentagonstrike.co.uk/pentagon_it.htm#Preloader
x caruso nicola
IO Voglio produrre energia nucleare
Io VOGLIO abolire l’aborto
Io voglio tagliare le gambe alla ricerca embrionale.
Allora ti piacerbbe avere fra 50anni dei pro nipoti con 4 gambe 3 braccia 1 solo occhio con la pelle di colore blu, con l’aids e 3 anni di vita massima, che si sapeva, ma non potevi abortire?
Quando nel resto del mondo probabilmente camperanno 150’anni senza nessun tipo di malattia di causa genetica, ne di causa radiattiva?
E naturlmente col divieto di ogni italiano di uscire dal proprio paese per evitare contaggi?
Quanto appreso oggi leggendo i post, pur essendo notizie di dominio pubblico da anni, mi hanno proiettato in una realtà glaciale anche se abbiamo temperature… mortali.
Il nucleare non convince più come prima delle tragedie subite di cui, ancora oggi, si stanno pagando le conseguenze. Tralascio per mia ignoranza ogni altro commento sulle più diverse fonti di energia ed annessi sistemi di produzione. Nessuno tratta… dell’energia solare? Costerebbe troppo cambiare tutti i sistemi odierni? Sarebbe meno impegnativo accettare il rischio concretissimo di tragedie definitive?
Mi allontano un attimo dall’argomento.
A fronte del dilagare della violenza su donne e bambini, si sta parlando di “castrazione chimica”. Non sarebbe più utile praticare la lobotomia?
Anche il suicidio è una scelta democratica…e ognuno e liberissimo di farlo.
Temo però che il nucleare, come tutte le energie inquinanti siano causa di suicidio collettivo e quindi di omicidio. Anche l’omnicidio è una scelta democratica?
Ma cosa sta’ succedendo a questo povero mondo???
non sento parlar d’altro che corruzione , inquinamento, violenza , avidita’, malattie,interessi , morte, malasanita’….
Sara’ il caldo, ma io non ne posso piu’, mi sento intrappolata in un sistema perverso..e non so’ come uscirne,non so’ come mi potrei rendere utile per cambiare le cose…
Giorni fa’ mi son recata da un medico , per sapere che possibilita’ di miglioramento avrei, sottoponendomi ad un intervento di chirurgia ricostruttiva , perche’ ho dei cheloidi sul corpo causati da una grave ustione,mi e’ stato preventivato un autotrapianto di cute mia , ma alla domanda sul perche’ non si limitino a togliere un piccolo lembo e di coltivarlo poi in laboratorio , invece di deturparmi ulteriormente levandomi pelle dalle gia’ poche zone integre, mi han risposto che sarebbe un operazione troppo dispendiosa !!!!! Questo e’ solo un “piccolo esempio” di come vanno le cose oggi..
Soldi…Soldi..Soldi messi davanti a tutto e a tutti.
Caro Caruso sei proprio figli d’sta italia.
Salutame a soreta
Proviamo ad analizzare le fonti di energia:
Fonti non rinnovabili
CARBONE – La piu economica, ma la Piu inquinante ma dovremmo cmq comprare le quote di kyoto per utilizzarlo – ESCLUSO
GAS – Costa più del Carbone ma inquina meno, non occorre comprare le quote di kyoto – UTILE
PETROLIO – Il piu Caro. Il Piu inquinante – ESCLUSO
Fonti Rinnovabili
IDROELETTRICA – Molto caro, grosso impatto ambientale, ma non inquina – UTILE
EOLICA- Carissima, enorme impatto ambientale, SOLO PER ALCUNE ZONE
TERMOELETTRICA – come l’eolica, la possiamo usare solo in prossimita di vulcani – SOLO PER ALCUNE ZONE
SCISSIONE NUCLEARE – Costo Medio(produrre energia costa poco, ma la sicurezza molto) – Inquinamento negli anni, possibile esplosione nucleare – SOLO SE NE SARA’ PROPRIO NECESSARIO
FUSIONE NUCLEARE – Costo nullo, inquinamento Zero, se esplode, è come una enorme bomba, ma senza radioattività – PERFETTO, ancora non ufficialmente scoperta
MAREA – Costosa, non inquinante,ma in italia non ci fai niente
SOLARE – Costosa (ma i prezzi scendono velocemente), non inquinante,
per noi sarebbe perfetta. MOLTO UTILE
DAL FULMINE, scenziati stanno cercando di creare un modo per assorbire l’elettricità dai fulmini, non so se in futura potremo produrre questa energia, il grosso problema e creare un condensatore che possa immagazzinare diversi TWatt(1’000’000 MWatt) in frazioni di secondo per ogni fulmine, vedendo la tabella nel mondo basterebbero raccogliere ogni ora le’energia di 1 fulmini oggi e di 30 nel 2030
berlusconi=terzo mondo!!!!!!!!!
Querian Berlusconi eco, Italia derecho derecho al tercer mundo!!!!
Bogogno, nel novarese, un uomo con problemi psichici(ESTO NO ES VERDAD, COM PROBLEMAS PSOCHICI MA!!!! ); si è chiuso nella sua abitazione armato di un fucile dopo aver ricevuto un’ingiunzione di sfratto. E’ un cacciatore, ha già colpito una decina di persone. Le vittime sono l’ufficiale giudiziario, un carabiniere e un passante. Pronte le “teste di cuoio”. Nella palazzina anche i familiari dell’uomo
ME DAN GANAS DE LLORAR.-
SICUREZZA – ECOLOGIA – ECONOMIA
Ogni opera umana cerca, in teoria, di rispettare queste tre cose.
Nei fatti, le prime due non vengono rispettate perché la terza ne possa beneficiare maggiormente.
Questo dualismo NUCLEARE-CARBONE ci viene propinato solo perché ci tengono all’ oscuro di ciò che, veramente, ci può cambiare la vita.
Proprio ieri ho postato sull’ argomento parlando di FUSIONE NUCLEARE FREDDA, quella annunciata nel 1989 da Pons e Fleischmann e che la comunità internazionale bocciò perché l’ esperimento era poco riproducibile.
Anzi, si disse che era una vera e propria bufala.
Da quel giorno, fisici e ricercatori hanno continuato lo studio sulla fusione fredda; tra questi voglio ricordare il prof. PREPARATA Giuliano che grazie hai suoi studi, anche e soprattutto di carattere teorico, si è riuscito a dare al fenomeno una dimostrazione teorica usando la QED (teoria elettrodinamica quantistica).
Non paghi, si è riusciti a dare anche una dimostrazione pratica mediante un esperimento dove si è ottenuta energia dalla cella di reazione non di natura chimica, bensì nucleare.
Tutto questo è successo a Frascati e come ricompensa hanno tagliato i fondi per la ricerca.
Basti pensare che sull’ argomento i giapponesi hanno cominciato a richiedere i brevetti sulla fusione fredda – niente male per una bufala.
Domani potremmo avere energia pulita economica e INFINITA: per la fusione fredda serve acqua pesante che si trova nel mare in quantità enormi, il rapporto è di un litro di acqua pesante per ogni 6000 litri di acqua di mare.
Voglio rendere un doveroso omaggio a coloro che, malgrado tutto, continuano la ricerca sulla fusione fredda.
P.S.
Su Wikipedia ci sono dei link utili sull’ argomento
Vogliono rimettere in discussione la scelta di non produrre energia nucleare… vogliono abolire l’aborto…
Hanno già tagliato le gambe alla ricerca embrionale… Che fine faremo?
errata corrige sogno non sono
non è il solo pacco ce ne fanno tanti altri,la prima cosa da buttare sono gli orologi,io sono di infilarci un piede di porco invece del badge nel marcatempo al lavoro.
un saluto a ivan
Di recente Renzo Piano ha ridisegnato il porto di Genova in maniera più razionale e funzionale. oltre all’aspetto paesaggistico e tecnico, si è anche preoccupato di introdurre u sistema di recupero dell’energia dalle onde tramite strutture poste all’interno dei più di 30 km di diga foranea che proteggono il porto dal mare aperto.
Da anni abbiamo una centrale ENEL (ENEL davanti ENEL didietro) proprio sotto alla Lanterna (un po’ come se la facessero in Piazza San Marco a Venezia o dentro il colosseo a Roma.
Chi si fosse poi trovato a viaggiare lungo le autostrade liguri avrà potuto notare specie a ponente, in qualsiasi periodo dell’anno lo avesse fatto, che c’è sempre un gran vento, questo perchè la maggior parte delle valli vanno da Nord a Sud e perciò incanalano le correnti d’aria verso il mare. Ci sarebbero decine di posti ove sfruttare l’energia eolica ma gli AMBIENTALISTI, quelli delle grandi battaglie dell’umanità ma mai in prima linea con la gente, ipocriti come tutti noi italiani, dicono che le centrali eoliche deturpano il paesaggio e allora costruiamo altre centrali ENEL e nuovi TERMOVALORIZZATORI.
Riguardo a questi, da quando Grillo predica di stare attenti alle parole, perchè con le parole ci fottono, non sanno più come chiamarli sti inceneritori, termodistruttori, termoutilizzatori ……..ma sono sempre la stessa cosa.
Il sud è un oceano di sole ma c’è la MAMMA che controlla tutto, controlla i rifiuti, l’acqua e l’energia. se non sbaglio in Puglia c’è uno dei più grossi campi di cellule fotovoltaiche d’Europa no?
Vogliono sempre farci passare le braghe per le orecchie (come si dice a Genova) ma voi ve la immaginate una centrale nucleare in Italia. Non tanto per la centrale in sè che è già un abominio ma per il fatto che la facciano qui, gestita da italiani; non siamo neppure capaci a fare un cantiere in una strada che non scoppino casini, figuriamoci la centrale atomica, sarebbe sicuramente non a norma, con gravi carenze tecniche e di personale e ci farebbe estinguere tutti dopo due giorni.
Ma v……..o il nucleare e chi ce lo vuole propinare a tutti i costi (cioè la nostra salute e la nostra vita).
E’ preoccupante come l’Italia al posto di seguire l’innovazione tecnologica si dedichi alla storia… Invece di andare avanti, torniamo indietro …
…Il nucleare non è un’invenzione della natura e, citando Beppe, “è un pacco” … come la famosa ruota …
E allora? I denigratori di Beppe Grillo e gli scettici sono serviti!!
Stavolta la profondità dei temi sollevati dal Beppe e le sue opinioni non lasciano dubbi.
“la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte.”
“Un controllo pubblico sugli atti dei Governanti e degli imprenditori ridurrebbe le morti e i danni per gli uomini e costituirebbe un formidabile stimolo per l’innovazione, la ricerca scientifica e per la realizzazione di prodotti in grado di soddisfare i veri bisogni umani che comprendono la sicurezza, il diritto alla vita e la dignità.”
Mi sembrano argomenti di un certo effetto o no?
Aggiungo solo: produciamo produciamo a più non posso; programmiamo di bruciare milioni di miliardi di “wattora” di energia!! L’impressionante quantità di calore prodotto dove andrà a finire? Forse nell’atmosfera e nelle acque? E poi cosa respiriamo e ci beviamo?
Io la lancia la spezzerei sulla testa dei politici che sbaglieranno scelte capitali come questa.
Perché le sbaglieranno!! Poco ma sicuro.
Ciao a tutti.
Riprendendo il mio messaggio delle 19.00.
Personaggi che vogliono cambiare per il meglio:
“Gardini era un uomo di carattere molto impulsivo. Di cultura tipicamente romagnola con componenti anarcoidi e antisistema. Era un battitore libero. Non aveva arretrato di un passo nella battaglia sulla benzina ecologica all’etanolo (quella ricavata dai cereali) che metteva in discussione il potere delle multinazionali petrolifere. E anche sull’Enimont non ebbe esitazioni. Rilanciò sempre e alla fine si mise contro tutti i partiti”.
Questo testo e’ preso dal link qui sotto:
http://www.rifondazione-cinecitta.org/raul-decennale.html
Raul Gardini era una persona che secondo me stava provando a fare qualcosa di grande, ma si e’ suicidato, o forse e’ stato ucciso. Nessuno lo sapra’.
http://www.cronologia.it/storia/a1986a10.htm
Ivan Bettelli
Vorrei spezzare un lancia a favore del nucleare:
1- Rischio incidenti: le centrali citate da Beppe erano (in alcuni casi) progettate con criteri “sbagliati” (chernobyl, ad esempio, raffreddata a grafite, invece che ad acqua, come gli impianti occidentali); c’e’da dire inoltre che gli incidenti sono dovuti al 99% dei casi per “distrazione umana”: eclatante proprio il caso chernobyl, dove, per effettuare un esperimento, furono disattvati tutti i sistemi di sicurezza; sisitemi che non furono piu’ riattivati, causando il disastro che tutti conosciamo. Ma al giorno d’oggi le centrali sono del tutto sicure. Ci sarebbe poi da valutare l’incidenza mortale della produzione di energia facendo un confronto tra energia prodotta con idrocarburi e quella prodotta con centrali nucleari. Chi volesse controllare i dati troverebbe delle bellissime sorprese.
2- Inquinamento: l’inquinamento da idrocarburi e’ sotto gli occhi di tutti; consideriamo poi un altro fatto; nessuno pensa che lo spessore della nostra atmosfera respirabile e’ di pochi Km (8 al massimo); quindi inquinare questi 8 Km di spessore, significa avvelenamento certo. Il raggio terrestre e’ invece di 6187 Km (piu’ o meno); si vede chiaramente che, in teoria si potrebbero scavare gallerie a qualche Km di profondita’ e le scorie nucleari non avrebbero nessun effetto sulla vita di tutti i giorni. Ricordo, a chi lo avesse dimenticato, che durante la guerra fredda, si realizzavano bunker antiatomici (quindi antiradiazioni) a non piu’ di 5 metri di profondita’, perche’ le radiazioni non sarebbero giunte tanto in profondita’; e penso che tutti i lettori presenti in questo blog si sarebbero fidati a pernortarci in caso di necessita’; quindi non capisco questa mancanza di fiducia nello stoccaggio di scorie a diversi Km di profondita’; ricordo che queste tecniche di stoccaggio vengono praticate normalmente in Svezia; sopra tali depositi crescono dei normalissimi boschi dove gli svedesi vanno tranquillamente a fare picnic; e non mi sembra che la popolazione svedese stia morendo per effetti radioattivi.
Quindi direi di iniziare a piantarla di fare solo demagogia nei riguardi del nucleare; ad oggi e’ l’unica, vera alternativa al petrolio e carbone. Perdere di nuovo oggi questo treno, significa voler far ridivemtare l’Italia un paese di pastori.
Molti obietteranno che e’ possibile avere energie alternative. Ma per l’energia solare sno necessarie elevate superfici (e molta manutenzione); l’eolico sarebbe un vero disastro ambientale se posto in zone collinose o montane, come si vorrebbe fare in Italia. Ed in entrambi i casi non garantirebbero l’autosufficienza.
La verita’ e’ che nella nostra societa’ il superconsumo di tutto e’ diventato la normalita’. L’unica soluzione sta nel passare da una vita fatta di usaEgetta e sprechi ad una vita meno lussuosa (basterebbe poco poco da parte di tutti). Sarebbe bello poter lasciare alle generazioni future un mondo migliore di quello che abbiamo trovato….Sarebbe bello che tutti riescano a vivere senza dover sopravvivere…”Basterebbe” cambiare questa mentalita’ del ‘profitto sopra ogni cosa’….”basterebbe” guardare un po piu’ in la del proprio naso e accorgersi che non esiste solo il nostro orticello…W il fotovoltaico W le auto(aerosol) all’idrogeno W la biciletta(dal superendimento) W Schonau e grazie Beppe!!
Siamo alle solite … la politica del “fai questo che è bello” .
Oggi è il nucleare (ma non avevamo votato per il NO???) , domani chissà cosa ….. è un mondo che gira storto … ci si preoccupa di incrementare la produzione di energia invece di diminuire i consumi. E oltre a tutto ciò l’informazione segue sempre la politica del non informare i compratori sui lati negativi . Un esempio ?? I condizionatori d’aria ; oggi sembra che non si possa stare senza ma nessuno si è mai preoccupato di farci notare che oltre al consumo smisurato di energia elettrica il condizionatore ha un altro grande difetto : produce una quantità di aria calda
molto maggiore di quella fredda ; morale della favola per raffreddare 100 mq ne riscaldiamo 300 !!! dubbio … non è che tutto sto caldo dipenda anche dai “nostri” condizionatori?
Dannazione,
da Roma in giù abbiamo sole tutto l’anno e la Svezia ci supera come quantità di pannelli fotovoltaici installati? La Svezia???
Oltre a cantare ” ‘o sole mio”, vediamo di votare gente che incentivi una politica basata sull’utilizzo di questa fonte GRATUITA e RINNOVABILE.
Ah, dimenticavo…è gratuita…ci mangiano soltanto gli installatori e manutentori di impianti fotovoltaici… Inoltre, se ci rendiamo un po’ più indipendenti dal petrolio, chi ci vende petrolio si incazzerà un po’…ci faranno una guerra preventiva?
Qualcuno mi sa dare qualche sito che parli di come sfruttare l’energia solare,anche per ottenere modeste quantita’ di energia?
Grazie.
P.S.
Secondo me ci si dovrebbe muovere per dfare un referendum nel quale si chiede se la vogliamo o no l’energia ricavata dal nucleare.Sperando che stavolta la gente vada a votare.Paese di bestie che siamo.
OFF-TOPIC
Anche il buon beppe ogni tanto non si comporta benissimo … cmq sono sempre tuo ammiratore.
—————————————————
Estratto da una intervista a Daniele Luttazzi:
Da quello che hai detto negli anni su di lui, non ho ancora capito se lo stimi o no. Parlo di Beppe Grillo.
Lo stimavo. Poi una volta è venuto a Chiavari a vedere un mio spettacolo, Tabloid, tutto sull’attualità. Due anni dopo, leggo la recensione di una sua serata a Roma, in cui il critico scrive: “Uno spettacolo un po’ mio fiacco, c’è solo una battuta che rivela la zampata del vecchio leone, ed è quella del Papa col Parkinson ai terremotati d’Assisi”. Quella battuta era mia. L’avevo detta a Chiavari in tempo reale, perché il Papa era stato ad Assisi la settimana prima. A quel punto telefono a Marangoni, che è il suo agente, e gli dico: “Cazzo, ma mi copia le battute? Non ha senso, mi scade completamente!”. Sullo sfondo, sento Grillo che dice a Marangoni, ridendo: “Digli che gliele copio tutte le battute, sono bellissime!”. Si ride, si sdrammatizza, non si litiga, però a quel punto quella persona ti scade. Ti è già scaduta.
Questa volta è vero!
OK ragazzi,
è stato bello.
Ad alcuni, grazie della compagnia,
grazie dell’arricchimento.
Per Beppe:
mi sembra che di materiale ne hai abbastanza, che aspetti?
Vado a farmi togliere il gesso,
che stà per aggredire anche il…cervello!
Se vedemiuuu…letto alla Gilberto Govi…altro grande.
Guardatelo! In edicola trovate le cassette o i DVD.
Baci, baci, baci.
@Postato da: Piero Battista il 27.06.05 19:18
Mi chiedo: quanti abitanti ha TARANTO?
Soltanto 200 persone a protestare per salvaguardare la salute di tutti?
Povera terra!!!
A proposito di nucleare, giunge proprio a proposito l’articolo: “E’ indispensabile il ritorno al nucleare?” di Lino Rossi, il testo completo è su:
http://www.disinformazione.it/fusionefredda6.htm
Leggetevelo un po’….
Ciao a tutti……….
Se le centrali avranno la stessa potenza media delle attuali si avrano quindi:
1,9 volte le centrali a carbone di ora
3,76 volte le centrali a Gas di ora
1,58 volte le centrali idroelettriche di ora
1,06 volte le centrali nucleari di ora
0,88 volte le centrali a petrolio di ora
5 volte le centrali Rinnovabili di ora
Non è tanto diverso da come uno si puo’ aspettare, il nucleare rimane stabile, poi nel 2040 secondo me crollerà perchè i reattori di oggi saranno da buttare e non penso li rifacciano, il gas è laa fonte migliore per il rapporto costo/ambiente, il carbone è il piu economico, 5 volte le centrali rinnovabili sembra una bella cosa, ma 5 per un numero viciono all 0 rimane vicino allo 0
le centrali non sono pericolose ,
basta diffamarle poverine ,
solo perche ogni tanto un po di gassino tossico se ne va in giro ,
cosa volete che sia????
basta non respirarlo!!!!!
per le radiazioni poi quante scatole ,
basta non farsele misurare ,
se vedete uno con un contatore geiger che viene verso di voi ditegli
NO GRAZIE HO GIA DATO!!!!!
e scappate subito prima che vi infili il suo coso per le misurazioni ,
perche voi sapete bene dove si mette il coso del geiger per le misurazioni o no????
comunque basta!!!!!
apriamo piu centrali atomiche ,
si al atomica in giardino!!!!
PIU CENTRALI PER TUTTI ,
PIU ENERGIA QUASI PULITA PER TUTTI !!!!!
volevo ringraziare Ivan Padula che ha messo forse il post più interessante.
Per chi non l’avesse fatto consiglio di leggere il post di ivan padula inviato il 27.06.05 alle 17:44
da http://www.indicius.it
La storia che sto per scrivervi ? veramente molto interessante, quindi concentratevi.
L’ha raccontata al convegno di Nexus il prof. Emilio Del Giudice ricercatore di fisica teorica dell’ INFM. Ricorderete la faccenda della fusione fredda:
nel 1989 due scienziati sfigati, Fleishman e Pons danno l’annuncio del fenomeno, salvo poi essere derisi dai fisici teorici della comunità internazionale, primo tra tutti Rubbia, perché il processo non produceva l’emissione di particelle previste dalla teoria (nel caso specifico neutroni, emessi dalla fusione di 2 atomi di deuterio, isotopo dell’idrogeno).
Nel giro di pochi anni le condizioni dell’esperimento originale dei due scopritori vengono riprodotte correttamente dai prof. Emilio del Giudice e Giuliano Preparata, il quale, morto di tumore 2 anni fa, perse il Nobel per la fisica in “elettrodinamica quantistica”, a causa di questo suo sconveniente interesse.
Praticamente del Palladio, un metallo dalle peculiari caratteristiche, viene caricato con idrogeno gassoso fino ad un limite di saturazione prestabilito, oltre il quale si rileva una produzione di energia in eccesso tipica di una reazione nucleare.
I nostri due scienziati non solo dimostrano la realtà del fenomeno con l’esperimento, ma forniscono anche un nuovo modello teorico che dà spiegazione dei fenomeni misteriosi che fino a 10 anni fa non erano comprensibili con la teoria delle forze nucleari.
Mi spiego: fino a ieri si pensava che l’unico modo per fare avvicinare 2 protoni tanto da vincere la repulsione elettromagnetica e fare agire il campo delle forze nucleari che innescano la fusione, con produzione di una quantità enorme di energia, fosse il metodo dell’acceleratore, che lavora a 100 milioni di C° (ben inteso nel nostro sole la temperatura è 2 milioni di C° !). Oggi invece, grazie a queste ricerche svolte dall’ INFM e dall’ ENEA (nel frattempo Rubbia rinsavito, si è accorto della bontà della cosa e ha appoggiato i nostri due), è possibile ottenere la fusione a temperatura ambiente!
Dentro al cristallo di Palladio le molecole di idrogeno, in quelle particolari condizioni di “saturazione”, si comportano un po’ come la struttura solida circostante e, avvicinandosi molto, grazie ad una provvidenziale “buca di potenziale”, producono una particolare fusione, senza emissioni radioattive, con produzione di elio (misurato nell’esperimento) e di un eccesso di energia mai visto fino ad oggi in una reazione (se non ho capito male 2 ordini di grandezza superiore all’energia in entrata, necessaria a preparare le condizioni della reazione).
Per completezza, si produce anche la fissione del Palladio. Quindi abbiamo già a disposizione un generatore di energia praticamente illimitata e a costi contenutissimi; rimane solo da risolvere il problema dell’intercettazione opportuna di questo surplus di energia.
Nonostante questa pazzesca rivoluzione, ad oggi, il prof. Del Giudice non è ancora riuscito a farsi pubblicare la ricerca da una rivista scientifica (ad es.: Science ha rifiutato perché “l’argomento è troppo Tecnico”).
Ma il bello viene adesso. E’ ovvio capire i motivi economici alla base della
soppressione di una tecnologia quasi “free-energy”. Ma non ci sono solo quelli. Del Giudice ha formulato un’ipotesi inquietante.
Tutta la faccenda è partita da uno studio commissionato dalla Marina Militare Inglese a Fleishman per indagare sui metalli più idonei ad immagazzinare l’idrogeno. I migliori risultarono essere il Palladio e l’Uranio. Lo scienziato ovviamente sperimentò sul Palladio, la cui fissione non produce danni; ma qualcuno era molto più interessato all’Uranio.
Immaginate cosa succederebbe se la matrice solida in cui avviene la fusione fosse Uranio: si innescherebbe la fissione, e quindi una esplosione atomica, anche con quantità molto inferiori alla necessaria “massa critica” (che è qualche kg), date le nuove sorprendenti condizioni di reazione.
Si possono così fare esplodere delle micro-bombe atomiche di potenza controllata (armi chirurgiche..) capaci per esempio di abbattere un singolo palazzo invece di una città intera.
Ecco così trovato un modo per utilizzare utilmente tutto quell’Uranio che giace inutilizzato nelle testate tattiche (a meno di non scatenare la guerra termonucleare globale, s’intende), che, con il disarmo, va smantellato.
Fanta-politica? Forse invece è già realtà. Consideriamo i proiettili rivestiti
con quello che ci viene venduto come “uranio impoverito”.
Guardiamo le foto dei carri armati iracheni distrutti nella guerra del golfo:
un foro di entrata, una carcassa di acciaio fusa (dal calore!) e i cadaveri dei soldati anneriti (non carbonizzati, ma irradiati da una esplosione fortissima e localizzata di raggi gamma).
Non ci sarebbe niente di più facile, sostiene Del Giudice, nel rivestire un proiettile di cannone o un missile con un strato di uranio caricato da idrogeno fino quasi al limite critico. L’impatto con il bersaglio e la sovrapressione sarebbero sufficienti a innescare la fusione fredda e la conseguente fissione dell’uranio, con annessa esplosione atomica.
Incredibile! La fonte ideale di energia pulita per tutta l’umanità usata come spoletta per l’innesco di una bombetta atomica! (il contrario di quello che avviene con la bomba H, in cui una fissione innesca la fusione distruttiva dell’idrogeno).
Inoltre spot di altissima radioattività localizzati nei campi di battaglia sono la spiegazione ideale per i sintomi della sindrome del Golfo e quella dei Balcani: la prima riscontrata esclusivamente tra i soldati anglo-americani (i primi a raggiungere le zone bombardate durante le operazioni in Iraq), la seconda invece osservata solo su italiani e tedeschi, a cui sono state destinate le zone bombardate in Bosnia e Kosovo dal vertice NATO, dopo aver fatto l’esperienza nel Golfo.
In questa nostra Italia, oramai, mi sembra d’essere alle prese con un secchio traforato in più punti. Devo traspostare acqua, e non so quale buco tappare.
Basta Beppe, siamo nella m.
Il FUROR DI POPOLO ormai è anche ira, collera, sdegno e rabbia.
Hai deciso di portarci alla pazzia?
La tabella proposta non descrive molto bene cio’ che succedera’ perche’ riporta percentuali su totali differenti.
Riscrivo quindi la tabella con i valori assoluti
(Mi scuso in anticipo per il fatto che non riesco in alcun modo a formattarla)
Tipo di energia-2003-2030-Differenza.
Carbone-6045-11470-+5425.
Gas-2635-9920-+7285.
Idro-2635-4185-+1550.
Nucleare-2480-2635-+145.
Petrolio-1395-1240–155.
Altre rinnovabili-310-1550-+1240.
Totale-15500-31000-+1550.
Tutte le cifre sono in TWh
Se le centrali avranno la stessa potenza media delle attuali si avrano quindi:
1,9 volte le centrali a carbone di ora
3,76 volte le centrali a Gas di ora
1,58 volte le centrali idroelettriche di ora
1,06 volte le centrali nucleari di ora
0,88 volte le centrali a petrolio di ora
5 volte le centrali Rinnovabili di ora
In totale il doppio delle centrali che ci sono ora.
E quasi il doppio della produzione di CO2 di ora.
Ma una tegola fotovoltaica non e’ mai venuta in mente a nessuno?
Sicuramente ci arrivera’ in testa se non la prendiamo seriamente in considerazione!
Manifestazione antimilitarista a Taranto
In corteo contro il rischio nucleare, in concomitanza con l’esercitazione Nato che prevede l’affondamento simulato di quattro sommergibili
TARANTO – Circa 200 pacifisti e antimilitaristi sono sfilati in serata in corteo per le strade del centro cittadino per protestare contro il rischio nucleare, in concomitanza con l’esercitazione Nato Sorbet Royal 2005, in corso nel golfo di Taranto che prevede l’affondamento simulato di quattro sommergibili e il salvataggio dei loro equipaggi.
Alla manifestazione, organizzata dalle associazioni pacifiste Peacelink e Taranto sociale, hanno aderito anche la confederazione Cobas, Legambiente, esponenti di Rifondazione comunista e dei gruppi di appoggio di Greenpeace di Bari e Lecce.
«Base Nato e nucleare-Dalla nostra terra ve ne dovete andare» era la scritta che campeggiava all’inizio del corteo. La manifestazione si è conclusa sulla rotonda del lungomare di Taranto con l’esibizione di alcuni artisti di strada.
I pacifisti chiedono in particolare che «le istituzioni diano un’informazione completa alla popolazione sugli eventuali rischi derivanti dalla presenza o dal passaggio di sommergibili nucleari nelle acque di Taranto». A questo scopo Peacelink e Taranto sociale nei giorni scorsi avevano inviato una lettera al prefetto, Giancarlo Ingrao, e una al comandante in capo del Dipartimento marittimo dello Jonio e del canale d’Otranto, ammiraglio di squadra Francesco Ricci.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
x riccardo simiele
com’e la storia delle morti sospette di studiosi della fusione fredda?
attendo tue notizie
grazie 🙂
x Enrico de Donatis
…. già abbiamo le bombe atomiche sparse per il mondo….
Guarda che se non lo sai, ca. 200 (duecento) bombe atomiche sono immagazzinate a Ghedi in provincia di Brescia!!
Ritengo che i governi debbano impegnarsi seriamente ad utilizzare le fonti di energia alternative, più che tornare a vecchie produzioni che il più delle volte hanno creato dei seri problemi sia alle persone, con i morti o i contagiati dal nucleare, sia all’ambiente (non oso immaginare cosa possa sprigionarsi nell’aria quando brucia una centrale nucleare!).
Paolo Tucci
I Verdi in Germania hanno il 10/15% dei voti, qui a malapena raggiungono il 3%
Notizia di oggi sul Corriere del Ticino in ultima pagina:
Con 1 grammo di idrogeno percorsi 5’134 chilometri.
Un veicolo progettato dal Politecnico di Zurigo (ETH), ha segnato un record mondiale: con 1,07 grammi di idrogeno, che equivarrebbe a un litro di benzina, ha percorso 5’134 Km. sul circuito francese di Ladoux.
La PAC-Car, del peso di 30 Kg., è dotata di una pila (o cella) a combustibile, che fa entrare in reazione chimica idrogeno e ossigeno, con produzione di energia e di sola acqua come “gas di scappamento”. Il prototipo è nato dalla collaborazione tra l’Ufficio federale dell’energia, Istituto Paul Scherrer, Università di Valenciennes e tre partner dell’industria. Al progetto hanno lavorato una ventina di studenti del ETH, fra cui alcune studentesse che si sono messe alla guida.
Un mio modesto commento:
Nella fotografia a corredo dell’articolo spicca il marchio dello sponsor (o come riferito nell’articolo: partner dell’industria) e immaginate un po’ chi è?
Una delle cosiddette sette sorelle: la Shell !!
La mia paura è che sia entrata proprio una delle sette sorelle per insabbiare tutto!!!!
Ma come si fa a tornare al nucleare,Cristo!
Già abbiamo le nostre bombe atomiche sparse per il mondo (e secondo me, prima o poi, qualcuna parte)ci possiamo pure ricostruire le centrali!
Sapete dove la vedo bene una centrale io…?
…ad Arcore
Filippo,
statisticamente, se c’e` “x” rischio di botto con una centrale, c’e` “x * n” rischio con “n” centrali!! 🙂
**********Luca Andreozzi*********
Se non mi riconosci dal cognome vuol dire che non sei quel Luca Andreozzi che conosco……
e che conosce mia sorella Sabrina…….
@Postato da: Igor Scicchitano il 27.06.05 18:46
Caro Igor,
prima di Cernobyl e della “NUVOLETTA” che ha sorvolato la nostra penisola, lo STRONZIO nelle nosre acque non c’era.
Ha cominciato ad esserci DOPO che la nuvoletta ha depositato l’ISOTOPO dello STRONZIO sui nostri terreni!
Anche tu credi che se facesse male, non ce la venderebbero?
Secondo me non ha avuto senso togliere il nucleare dall’Italia anni fa. Anche Beppe ha parlato del reattore Superphoenix che è bello vicino al confine ialiano. Anche la Svizzera non è che sia poi in capo al mondo. Un bel botto a casa loro equivale a un bel botto in casa nostra.
Per esempio Chernobyl è in Ucraina ma ci sono posti nella Bielorussia meridionale in cui c’è tutt’ora un elevato livello di radioattività.
Inoltre in Italia abbiamo ancora le nostre vecchie scorie che presentano un bel problema dimenticato.
Dire se riaprire o meno il discorso nucleare per scopi energetici sia conveniente non lo so comunque ancora qualche reattore c’è (es Pavia). Non è utilizzato per produrre energia ma solo per studi e comunque c’è.
x Francesco Parini
Solo un commento riguardo ai verdi qui in Italia.
Pecoraro Scanio ad una trasmissione TV alcuni mesi fa, nella quale si pralava proprio del ritorno al nucleare: Qui in Italia siamo al sicuro perchè se anche scoppiasse la una centrale in Francia, noi ABBIAMO LE ALPI CHE FANNO DA BARRIERA!!!!!! non so se ridere, piangere, o mandarlo aff……..
E’ vero bisogna puntare ai veri bisogni della gente, ma per fare questo abbiamo bisogno di una politica seria e oggi questo non è possibile( soprattutto da quando è in mano ai finanzieri). I cittadini del mondo dovrebbero incominciare a dare fiducia a chi mette in cima alla lista priorità fondamentali per la nostra stessa sopravivenza( invece negli USA hanno confermato BUSH che non ha firmato il trattato di Kyoto). Io rimango convinto che una grossa percentuale di come vanno le cose dipendono da noi. Purtroppo la gente,e non solo in Italia, ha rinunciato da tempo a svolgere un ruolo attivo a scegliere a impegnarsi per migliorare la società in cui si vive. Sono anche convinto che solo le esperienze fortemente negative insegnano a reagire, chissà che cosa dovrà succedere perche il mondo si svegli?? Intanto consoliamoci a settembre riprende il campionato di calcio, ritorna la De Filippi, ci saranno tanti nuovi giochi con tanti ricchi premi e tante altre cazzate. Sveglia la guerra è finita, rendiamocene conto prima che cominci un’altra. Come spesso mi capita di dire la mattina non è sufficente alzarsi dal letto, BISOGNA SVEGLIARSI.
“siete tuti delle teste di cazzo cagasotto”
…. ma sei normale?
ma è possibile che a qualsiasi ora uno si colleghi ci siano risposte in questo blog? ma u nu fa in belin nisciun e l’economia chi a manda avanti u felluga cun a see cravetta? che u fa a furmagetta ?
@ CATERINA MICHELIS
“per mauro nordio
grazie della risposta …”
La persona che ti ha risposto è Salvo Ciulla.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare …
Io chiedevo a LUCA LUSETTI se era originario di TREVISO.
Questo e’ un’argomento delicato come quello dei Farmaci e i varii rimedi alternativi.
Qui si scende in un campo dove entriamo in un conflitto d’interesse.
Questi qua sono una sorta di “gang” che decide le sorti di tutti attraverso decisioni di comodo.
Le idee alternative ci sono, ma bisogna stare attenti a portarle avanti.
Ho gia’ sentito storie di personaggi che avevano la soluzione giusta per risolvere il problema energia in modo sano e pulito, senza fare nomi, che sono morti in circostanze sospette.
Grillo sono sicuro tu hai capito di chi parlo!
Gli interessi sono troppo alti. C’e’ gente disposta a tutto pur di fare andare avanti il loro sistema.
Siamo controllati da una sorta di “Dittatura Democratica”. Bisogna stare attenti a non pestare i piedi a chi non ha scrupoli.
Ivan Bettelli
@Postato da: salvo ciulla il 27.06.05 18:45
Ben detto Salvo.
Che impressione vi siete fatti dal LIVE?
Peccato, per voi, che non ci fosse Ivan.
Gran bella persona!
Anche noi aspettiamo il verbo…del portatore sano di barba…aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo…(come al solito letto alla sandrelli di Troisi).
Tra scemi e imbecilli, su questo post, purtroppo, mi tocca dire…stronzi(un carattere più piccolo, per farlo passare inosservato, purtroppo, non c’era).
Baci, baci, baci.
siete tuti delle teste di cazzo cagasotto
invece i fare petizioni inutili, facciamola per avviare un programma di ricerca per la fusione fredda…. ma dubito che i nostri politici sappiano cosa sia: ora vogliono rifare la DC!!!!
Forse sarebbe utile diffondere l’obbligo della lettura di qualche libretto pornografico tipo”il mondo in riserva” e “un futuro senza luce”.
Nella tavola riassuntiva sono indicati i consumi futuri,ma…..non i costi.
I verdi latitano alla grande,non hanno imposto la certificazione energetica….ma in Austria in Svizzera,in Germania lo fanno da anni,non hanno imposto il cambiamento degli standard abitativi,coibentazione ecc.,non si sono battuti per la microgenerazione diffusa,insomma hanno fatto più politica che ambiente.
Oggi raccogliamo i cocci,posti di lavoro persi,economia in affanno,scelte scriteriate.
Per raddoppiare la Ventimiglia Genova….80 anni.
Forse sarebbe utile diffondere l’obbligo della lettura di qualche libretto pornografico tipo”il mondo in riserva” e “un futuro senza luce”.
Nella tavola riassuntiva sono indicati i consumi futuri,ma…..non i costi.
I verdi latitano alla grande,non hanno imposto la certificazione energetica….ma in Austria in Svizzera,in Germania lo fanno da anni,non hanno imposto il cambiamento degli standard abitativi,coibentazione ecc.,non si sono battuti per la microgenerazione diffusa,insomma hanno fatto più politica che ambiente.
Oggi raccogliamo i cocci,posti di lavoro persi,economia in affanno,scelte scriteriate.
Per raddoppiare la Ventimiglia Genova….80 anni.
Forse sarebbe utile diffondere l’obbligo della lettura di qualche libretto pornografico tipo”il mondo in riserva” e “un futuro senza luce”.
Nella tavola riassuntiva sono indicati i consumi futuri,ma…..non i costi.
I verdi latitano alla grande,non hanno imposto la certificazione energetica….ma in Austria in Svizzera,in Germania lo fanno da anni,non hanno imposto il cambiamento degli standard abitativi,coibentazione ecc.,non si sono battuti per la microgenerazione diffusa,insomma hanno fatto più politica che ambiente.
Oggi raccogliamo i cocci,posti di lavoro persi,economia in affanno,scelte scriteriate.
Per raddoppiare la Ventimiglia Genova….80 anni.
REFERENDUM NO AL NUCLEARE
ADESSO E’ SCAVALCATO CON L’ACQUISIZIONE DA PARTE DELL’ENEL DI SOCIETA’ STRANIERE (CONFINI ITALIANI) DI SOCIETA’ CON PRODUZIONE NUCLEARE E COSTRUZIONE DI NUOVE CENTRALI……
MA QUALE REFERENDUM ABBIAMO FATTO
FERMIAMOLI…. IL NUCLEARE NON E’ TERRITORIALE….
BEPPE FACCIAMO UNA PETIZIONE CONTRO QUESTO SCEMPIO
FACCIAMO……
ELIMINIAMO L’ARTICOLO CHE VIETA AD UN PRIVATO DI FARE PROFITTO PRODUCENDO ENERGIA PULITA (FOTOVOLTAICO, EOLICO ECC.)
QUESTA E’ UNA SOLUZIONE INIZIALE
FACCIAMO
QUESTO DEVE ESSERE IL TUO NUOVO MOTTO……
PAROLA D’ORDINE
NO COST…….
INVECE CI VOGLIONO PROPINARE SOLUZIONI PER IL SERVILISMO
BASTA
…poi mi spiegate perché sono stato censurato…grazie!
nucleare? gas? la vita sulla terra si è sviluppata grazie all’energia del sole, ed ora (ultimi 100 anni..) che abbiamo la capacità di poterla sfruttare immagazinandola e ritrasformandola in corrente elettrica ci ostiniamo a dover inquinare il mondo in cui viviamo ed in cui vivranno i nostri figli usando tecnologie obsolete
l’argomento mi mette davvero tristezza..
@Postato da: luca colzani il 27.06.05 18:37
Non è come affermi.Puoi credermi, ora non ho tempo per spiegarti. Cerca nel web.
Ciao.
x elisabetta
Stai avvalorando la mia tesi?
se la tua tesi é non bevo acqua con lo stronzio perché lo stronzio fa male.
No, assolutamente é solo un isotopo dello stronzio che fa male e proviene dalle reazioni nucleari.
ps. hai letto la definizione?
ciao
Resta comunque un problema…
Quando frequantavo le medie, un insegnante di educazione tecnica (materia che discute anche delle fonti di energia) affermò con molto candore di aver votato a favore dell’energia nucleare in quel famoso referendum che ora i politici italiani vorrebbero clamorosamente ribaltare.
Si giustificò dicendo “ragazzi, se scoppia una centrale nucleare in Francia,siamo f****ti anche noi,ragion per cui non ha senso rifiutare il nucleare, quando ad usarlo sono anche altri paesi vicino al tuo”…
Sono passati anni da quando sentii per la prima volta questa affermazione, e ho dovuto constatare che quelli che la pensavano (e, purtroppo, la pensano anche oggi) come il mio ex prof sono moltissimi…
Ma come bisogna spiegargli a questi che la possibile esplosione di una centrale nucleare non è che la cima del cumulo di rischi che porta ad averne una sul proprio territorio?
Ma da chi l’hann sentito questo ragionamento, per poi andarlo a sbandierare in pubblico?
Mah…
X betta,con sergio ci siamo incontrati,ivan invece teme per la sua verginita’ e resiste ancora,al mio fascino mediterraneo;) .
io sono certo che prima o poi il nostro novello catone barbuto ci proporra’ qualcosa,ho sentito che è stato invitato al live aid,chissa che non ne venga fuori qualcosa,e magari all’estero penseranno che siamo solo scemi invece che imbecilli completi
** x Luca Colzani
“certo che lo era….ma siccome sei capace di trovare facilmente il problema anche dove non sei sicuro che ci sia io ti ho trovato una facile soluzione che e’ paragonabile hai tuoi problemi”
Io sono sicuro che non vorrei vivere ne` vicino ad una centrale nucleare ne` ad un deposito di scorie… tu poi fai come credi….
** x Il thread
L’energia… Io credo che valga la pena anche pagarla di piu`, a patto di avere la certezza che sia prodotta con il minor rischio per la nostra salute e il nostro ambiente.
E’ da anni che cerco di non sprecare i miei soldi pagando l’affitto di una casa. Finalmente ho trovato un’occasione una casa per poche decine di migliaia di euro… ma per risparmiare e soprattutto rispettare l’ambiente dovrei installare pannelli fotovoltaici per la “modica” cifra di 10.000,00 euro?
Ho sentito dire che ci dovrebbero essere dei contributi statali.
Se esistono, sono poco pubblicizzati.
Se esistono: perchè i consumatori che ricorrono a tale sistema sono una piccola percentuale?
Se è vero sono economici, perchè ci sono così pochi pannelli solari? Siamo tutti pazzi e ignoranti?
per mauro nordio
grazie della risposta cominciavo a sentirmi sola.
‘la memoria è decoro
è cio che fa dell’uomo un uomo’
non bisogna mai dimenticare aiuta noi stessi
a fare la differenza in questo mondo dove dimenticare pare essere diventato il modo migliore di vivere
ciao
Sono perfettamente concorde, credo che non si possa nemmeno minimamente ragionare in un futuro in cui esista il nucleare, oltre a questo vorrei aggiungere, se non erro, che le sole acque utilizzate per il raffreddamento sono già inquinanti.
Lo smaltimento delle scorie è impressionate, le stesse sono divise in gruppi e il peggiore si chiama High level waste.
Cito la seguente fonte da http://www.esymmetries.com/nuke/nonuke/nonuke/problema.html:
La HLW è altamente radioattiva ed ha una attività di lungo periodo. Genera considerevoli quantità di calore e necessità di essere raffreddata per molti anni prima della conservazione. La maggior parte di queste scorie proviene dalle centrali nucleari destinate alla produzione di energia elettrica. Attualmente occorrono circa 25 Kg di combustibile nucleare ogni anno per fornire elettricità ad un migliaio di persone.
Per conservarle:
I tipi di HLW devono essere trattati prima di poter essere conservati, vengono “vetrificate” in blocchi solidi di uno speciale tipo di silicato di boro (Pyrex: simile a quello usato in piatti e pentole di vetro). Il combustibile esausto destinato alla conservazione immediata, viene incapsulato in contenitori fatti di acciaio o calcestruzzo. Negli altri casi è necessario un periodo di raffreddamento variabile dai 20 ai 50 anni, in luoghi di stoccaggio temporanei. dalla rimozione dal reattore fino alla finale conservazione.
io ho montato i pannelli fotovoltaici….
vanno che è una bomba..
e non inquino
@Postato da: Igor Scicchitano il 27.06.05 18:38
E allora?
Che c’entra con la mia affermazione che non acquisto acqua la cui etichetta mi dice che contiene STRONZIO?
Stai avvalorando la mia tesi?
eros dici delle cose sacrosante,ma qui c’è genmte che non si puo’ comprare il pane,ecco perchè delinque (delinquente= colui che manca al proprio dovere),altro che vetri a doppia camera,prima devi averci la finestra porca vacca.
un saluto a elisabetta carosi
Postato da: salvo ciulla il 27.06.05 18:04
————————————————-
Ciao Salvo.
Ieri sera si sono incontrati a Roma.
Il 28 a Milano.
Te, Ivan e Sergio,v’incontrate?
x elisabetta
posso?
puoi, ma prima leggi la definizione di stronzio 🙂 in wikipedia.
ciao
Lo stronzio è molto comune in natura, costituisce mediamente lo 0.034% di tutte le rocce ignee ed è presente di solito sotto forma di celestite, un solfato (SrSO4), o di stronzianite, un carbonato (SrCO3). Di questi due minerali, la celestite è molto più frequente nei depositi sedimentari di grandi dimensioni, mentre la stronzianite, più interessante minerariamente poiché lo stronzio è spesso usato come carbonato, è molto più rara. Lo stronzio metallico si può ottenere per elettrolisi di una miscela di cloruro di stronzio e cloruro di potassio fusa:
Sr2+ + 2 e- → Sr
2 Cl- → Cl2 (g) + 2 e-
In alternativa si può ottenere riducendo l’ossido di stronzio con alluminio nel vuoto, a temperature al di sopra di quella di evaporazione dello stronzio, che viene così distillato. Lo stronzio metallico ha tre forme allotropiche, i cui punti di transizione di fase sono a 235 e a 540°C. Il costo industriale dello stronzio metallico (puro al 98%) era si circa 5 dollari l’oncia nel gennaio 1990; i giacimenti di stronzio più grandi al mondo sono situati in Inghilterra.
[modifica]
Isotopi
In natura, lo stronzio presenta quattro isotopi: 84Sr (0,56%), 86Sr (9,86%), 87Sr (7,0%) e 88Sr (82,58%). Solo l’isotopo 87 proviene da un decadimento radioattivo, è infatti il prodotto di decadimento di 87Rb che ha un’emivita di 48 milioni e 800 mila anni. Vi sono quindi due fonti di 87Sr: quello prodotto durante la nucleosintesi primordiale insieme agli altri isopoti (84, 86, 88) e quello formato dal decadimento di 87Rb. I rapporti tra le concentrazioni dei diversi isotopi 87Sr/86Sr (il cui valore oscilla tra 0,7 e 4,0) e 87Rb/87Sr consentono pertanto di datare le rocce.
Sr si trova in concentrazioni sufficientemente elevate nei minerali perché avendo un raggio atomico simile a quello del calcio, vi si sostituisce facilmente.
Sono inoltre noti 16 isotopi meno stabili, tra i quali il più importante è 90Sr, con la sua emivita di 29 anni. 90Sr è un sotto-prodotto delle esplosioni nucleari ed è presente nel fallout (le polveri che ricadono sulla superficie dopo un’esplosione). È pericoloso per la salute perché tende a sostituirsi al calcio delle ossa e quindi a permanervi per lungo tempo, provocando tramite la sua radioattività l’insorgere di forme tumorali.
90Sr è uno dei più longevi emettitori noti di raggi beta ad alta energia ed è allo studio per poter essere impiegato in sistemi ausiliari di produzione di energia elettrica (Systems for Nuclear Auxiliary Power, SNAP) utilizzabili dove è richiesta una fonte di energia elettrica leggera, compatta e durevole.
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Precauzioni
Nella sua forma pura, lo stronzio è estremamente reattivo verso l’aria, alla cui esposizione si infiamma spontaneamente.
L’organismo umano assorbe lo stronzio in maniera simile al calcio; questo non è un problema per quanto riguarda gli isotopi non radioattivi, ma l’isotopo radioattivo 90Sr può provocare gravi dan
ni alle ossa, incluso il cancro.
per aurelio
no saprei… io non ti conosco….
Ci sono anche altri aumenti.
spero che l’acqua arrivi a chernobyl. bum. tanti saluti.
per elisabetta…
certo che puoi ma credimi se facesse male non la venderebbero l’acqua altrimenti sai che processi….non ci sono mica le lobbie del tabacco dietro l’acqua
Buona sera a tutti,
Mi permetto un commentino, dopo tutto il settore dell’energia mi tocca da vicino (in una piccola Svizzera ci sono ben 5 centrali atomiche… – e se non fosse per il coraggio di un deputato della destra… a quest’ora ne avremmo avuto ben 6…).
Non consumare nulla è impossibile… ma consumare coscientemente è possibile… che ce ne facciamo dell’uso di mille luci e lampadine per scritte che di notte non le legge nessuno???
Eppoi, umilmente, credo che alla fine una merce, qualsiasi essa sia, debba costare all’utenza in generale avendo incluso tutti i costi che realmente produce (sennò è concorrenza sleale verso altro tipo di energie), non trovate?
Dico di più: cosa ce ne facciamo di abitazioni con all’interno 40 gradi? dai… 18 sono più che sufficenti, noh? Eppoi, perché non tassare il consumo di combustibili fossili (nafta per riscaldamento degli appartamenti) utilizzando questi fondi per ampliare l’offerta di termopompe?
E se si investisse inoltre con migliorie alle proprie case (magari con aiuti comunali) per isolare meglio la propia abitazione (p. es. doppi vetri, oppure un sistema di circolazione d’aria che non diminuisca il calore – vedasi in Germania)?
I mezzi ci sono, oltretutto non bisogna neppure importare tale tecnologia …dalla Cina… .
Dai… provate pensare tutti cosa potete fare nel vostro “piccolo” 😉
Con rispetto, auguro una buona serata a tutti.
Eros
Come sempre in Italia siamo in leggera controtendenza.
Condivido in pieno il fatto che ormai anche i sosiddetti POTENTI siano dei servi al servizio del DIO ECONOMIA, che se ne sbatte di quello che fa all’ambiente, della dignità delle persone, in nome di una corsa sfrenata alla produzione ed al successivo consumo.
Che formidabili esseri pensanti che siamo noi esseri umani!
Stiamo ottenendo una società che le formiche hanno ormai da milioni di anni. La sola differenza è che la loro non distrugge il pianeta.
Io, quella dove trovo lo STRONZIO, non la compero e non la bevo.
Posso?
Postato da: Elisabetta Carosi il 27.06.05 18:28
Anche io non compro e non bevo l’ acqua se c’è uno stronzo dentro!!!
per gianni
no che non ne sono sicuro ma come ho gia’ detto prima non sono sicuro neanche che il prossimo aereo che prendero’ non cada, come non sono sicuro che non fumando e non bevendo non mi ammalero’ mai di cancro, come non sono sicuro se tra dieci minuti si mette a piovere….e com’e’ che dovrei vivere secondo te…non dovrei viaggiare, dovrei andare in giro con la mascherina alla michael jackson o dovrei portarmi sempre additro l’ombrello…ma come si fa a vivere sempre con la paura…..comunque non lavoro al sole 24 ore e non sono per il nucleare a tutti i costi.
salvo ciulla
************
QUELLO ERA FRANCO NEBBIA
Il 9% ?
Il 9 % ??
IL NOVE PERCENTO???????
Ma come!!! L’energia fornita dal petrolio E’ SOLO IL NOVE PERCENTO???
Ma che caxxo!
Ma allora perché ogni volta che aumenta il petrolio, qui in Italia IMMEDIATAMENTE si parla di aumento dei costi dell’energia elettrica come se TUTTO DIPENDESSE da quanto costa al barile quella merxa liquida?
E poi, l’Italia è uno dei paesi con il maggior numero di fiumi!!! Ma perché non sfruttiamo maggiormente una cavolo di energia idroelettrica???
A parte l’energia solare, ovviamente!
************marc zecca****************
Sono perfettamente daccordo con te…il problema non sono le centrali nucleari in quanto tali (oggi FORSE con le nuove tecnologie POTREBBERO pure essere quasi sicure…..) ma il problema è il nostro classico modo di fare le cose in italia….”il progetto dice 3 metri di cemento armato…vabbè 50 cm da una parte 50 dall’altra e una bella intercapedine in mezzo…e chi se ne accorge…””tubi di spessore 5mm…vabbè fai 3…chi controlla…” e via dicendo…signori…siamo obbiettivi…siamo italiani…uno dei pochi posti al mondo dove a governare mandiamo gente che dovrebbe stare in galera… ne andiamo pure fieri…sarò un disfattista…ma non mi fido per niente del nucleare “made in italy”.
P.s. Luca Andreozzi….sei quello che conosco io???
Perchè nn investire nell’energia solare o eolica?
qui di sole ce n’è anke troppo…..
per Luca Colzani.
Sei così sicuro che non ci sarebbero incidenti? sei così sicuro che, nel caso ci siano, non ci sarebbero conseguenze per noi, sei così sicuro che esistano centrali sicure?
E poi dimmi, le scorie dove le mettiamo, nel tuo garage? nel tuo giardino? Oppure le inviamo in Africa, tanto è la discarica del mondo e chissenefrega tanto io risparmio?
Hai mai pensato che il problema non è solo costruire le centrali in posti isolati (Chernobyl era molto lontano da noi eppure…..)ma lo smaltimento delle scorie?
Ti ricordi il casino scoppiato per la discarica in Calabria (se non ricordo male la regione)? Erano stupidi, menefreghistri, terroni, o solo prudenti?
Senza il nuclerare spenderemo di più, ma almeno non creiamo altro inquinamento non smaltibile.
I primi responsabili del nostro futuro siamo noi. Sarò ideialista, ma preferisco non lasciare eredità simili a mia figlia.
Toglimi una curiosità, lavori per il sole 24 ore, che sono mesi che rompe con il nucleare?
Un saluto
@Postato da: luca colzani il 27.06.05 18:24
Io, quella dove trovo lo STRONZIO, non la compero e non la bevo.
Posso?
Sono assolutamente contrario al nucleare, almeno finchè le centrali saranno così poco sicure, e finchè ci sarà il problema dello smaltimento delle scorie. Propongo una cosa: utilizziamo questo spazio in maniera costruttiva. Chiunque abbia esperienze o conoscienze su sistemi di energia alternativa effettivamente funzionanti e produttivi di qualsiasi tipo, è pregato di fornire spiegazioni, dettagli e fonti, anche dei semplici link da cui partire. E’ ormai ovvio il motivo per il quale nessun governo attui una politica veramente efficace su diverse forme di energia. Dobbiamo farlo noi il cambiamento, rifiutando e sostituendo il modo adottato fino adesso per creare energia, gli antichi facevano meglio di noi, sapete come funziona una torre del vento?. Anche tu Beppe potresti e dovresti dare maggiori informazioni, io ricordo il tuo intervento mandato su striscia sulla twingo modificata, ma poi non si è saputo più niente. Potresti parlarci del “girasole solare” oppure più in dettaglio dell’esempio di schoenau di cui riporto subito il link: http://www.ews-schoenau.de/
Link:
http://www.ecorete.it/
http://www.energoclub.it/
http://www.hydrogensolar.com/index.html
http://www.ilsolea360gradi.it/
http://www.progettomeg.it/
http://www.portalsole.it/
http://www.kyotoclub.org/ita/01.php
http://www.paea.it/
Un saluto continua così
fronitni ma giorgio nebbi è quello del giornale dei misteri? aveva pure una rubrica sull’intrepido
ciao a tutti.
ho letto tutti i post e non ce ne uno che discuta su questa frase…..
Ha ragione il Professor Giorgio Nebbia quando sottolinea la necessità di domandarci se valga la pena di proseguire questa corsa alla produzione di merci ed energia senza chiederci che cosa produciamo, che cosa acquistiamo, cosa accade all’interno delle fabbriche e delle centrali e a cosa servano le merci prodotte.
ma solo come continuare a produrre tutte le minchiate che produciamo adesso ma senza inquinare….
ciao a tutti
Scusa il fuori tema Beppe,
ma in questi giorni si assiste ad un curioso sciopero dei ticket restaurant…
Il giro che sta dietro a questi titoli è alquanto oscuro e “puzzolente”.
Secondo me troveresti pane per i tuoi denti…
ciao a tutti
grazie
Io sono molto ignorante in materia ma ho capito una cosa sola,il nucleare mi fa c…..are!!!!Beh voi potreste discuterne da ottimi scienziati ecc ecc potrete dire :”Ma no il nucleare va bene funziona non inquina,è sicuro”Beh(torno a ripetere che sono ignorante)ma una centrale che usa l’uranio puo mai essere sicura§?E la stessa cosa vale per le scorie!!!!!Quindi se come opportunita da qui a 30 anni, di fare energia, abbiamo solo in nucleare,che è sicuro e non inquina, allora w il nucleare no?
Se può essere utile:
http://www.disinformazione.it/fusionefredda6.htm
Sembra che ci sia stato un incidente anche recentemente:
Il 29 maggio un lancio dell’Ansa rende noto che dalla centrale nucleare di Sellafield, in Gran Bretagna, in nove mesi, sono fuoriusciti circa 83.000 litri di liquido radioattivo. L’incidente, causato dalla crepatura di una condotta, è consequenziale ad una serie d’errori umani e tecnici. Secondo l’Independent, sarebbe il più grave degli ultimi anni (Liliana Adamo, Reporter Associati).
http://www.criticamente.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1811&mode=thread&order=0&thold=0
(spero che si riesca leggere..)
Mi sembra che anche alla base navale militare nel nord della sardegna ci sia stato un incidente nucleare l’anno scorso, era stato rilevato dalle postazioni francesi in corsica (se aspettiamo che ce lo dicano gli americani…) ne sapete niente? se non ricordo male avevo letto che il comandante della base era stato sostituito in seguito a quell’incidente…
*****claudia parmeggiani****
e se invece il cancrino me lo prendo lo stesso anche senza centrali nucleari????? cosa dici paladina del senso civico.
Prima di dire certe cose dovresti provarle certe esperienze….stai pur certa che certe malattie i Italia ci sono anche senza le tue odiate centrali.
Informatevi prima…le centrali nucleari sono pericolose soltante se saltano in area, praticamente come un industria di vernice….cosa facciamo vietiamo anche la vernice????? sono delle superballe come la storia degli eternit…ma lo sapete che tutte le condotte dell’acqua fatte dal 1950 (e sono la maggioranza) sono fatte in eternit??? saremmo gia’ tutti morti solo facendoci la doccia.
INFORMATEVI
postato da luca colzani
dovresti informarti bene prima di dire certe cose….
1) l’eternit provoca il carcinoma bronchiolo alveolare non se lo ingerisci ma se lo respiri.
2) le sostanze radioattive determinano delle mutazioni che possiamo definire puntiformi o meno, ma che quando interessano cellule in attiva moltiplicazione come quelle del midollo osseo oppure le cellule germinali, determinano lo sviluppo di forme neoplastiche o la nascita di soggetti subvitali oppure deformi.
3) le sostanze radioattive, è vero, non sono le sole che sostanze inquinanti con attività oncogena, ma questo non significa che non ne aumentino l’incidenza.
il fumo di tabacco, ad esempio, aumenta di 20 volte il rischio di carcinoma polmonare.
saluti
Leggere Giorgio Nebbia, please.
http://www.greencrossitalia.it/ita/news/energia/news_032_e.htm
mazzerioli ha me hanno sparato la modica cifra di 25000 euro per un impianto fotovoltaico da 3 kw,e ahhiungo che prima se ne occupava la conphoebus (enel) con sede qui a catania,e quando sono andato da loro mi hanno detto che hanno delegato la cosa a ditte esterne,mi sa che la cosa puzza in un modo o nell’altro.
quindi elisabetta non beviamo neanche piu’ l’acqua….ma vivete proprio in un mondo brutto….fortunamente io vivo in un altro…con i suoi problemi quello si ma non cosi’ catastrofico.
gas e petrolio non si esauriranno tanto presto. quindi, cuori in pace. i nostri figli ne parleranno ancora.
la CO2 si puo’ reimmettere nel sottosuolo, bastano i soldi. in norvegia lo fanno con successo. anziché finanziare gli agricoltori francesi, la comunitá europea potrebbe sponsorizzare cose del genere. giá lo fa, ma non a sufficienza purtroppo. i pomodori olandesi sono piú importanti. le compagnie petrolifere non lo fanno perché non é economicamente fattibile, ed essendo compagnie quotate in borsa, per campare hanno bisogno di mostrare che generano profitto.
sono d’accordo col beppe sul nucleare, in linea di massima, ma purtroppo é un po’ da babbioni avere una politica nazionale e non almeno europea. cosa ci guadagnamo a non avere le centrali in italia e comprare l’elettricitá dalla francia? la quale tra l’altro ora ci sta chiedendo di partecipare a smaltire le scorie.
x yang
se stessimo piu attenti…
uranio impoverito o nanoparticelle?
io ho visto un documentario sulla TSI, nei cancri dei soldati italiani di ritorno da bosnia e irak hanno trovato un sacco di metalli pesanti non^solo e non sempre uranio impoverito.
E giusto dire che le armi all’uranio impoverito creano il cancro é diverso dire che il cancro é l’uranio che lo procura.
dal post di beppe sulle nanoparticelle
…..
Da allora, le scoperte si sono susseguite e, tra queste, la spiegazione dell’origine della cosiddetta Sindrome dei Balcani, l’insieme di malattie, cioè, che colpisce i militari ed i civili coinvolti nella guerra combattuta nella ex-Jugoslavia.
La particelle responsabili delle malattie hanno una provenienza abbastanza varia, ma sempre riconducibile ad inquinamento, sia esso di origine industriale, venga dal traffico o, per fortuna più raramente, dall’esplosione di ordigni bellici, ordigni che non sono, però, limitati alle zone di guerra ma anche ai territori dei poligoni di tiro militari.
ciao igor
certo che lo era….ma siccome sei capace di trovare facilmente il problema anche dove non sei sicuro che ci sia io ti ho trovato una facile soluzione che e’ paragonabile hai tuoi problemi
intanto, gli USA, per smaltire le loro scorie, fabbricano proiettili ad uranio impoverito, e i nostri ragazzi mandati a morire nella ex Yugoslavia hanno tutti un cancro…
secondo voi ai carabinieri in IRAQ, tra qualche anno, che gli capita?
saluti
A proposito di smaltimento scorie.
Al tempo di Cernobyl girava una vignetta di STAINO,ancora è attaccata sul mio frigorifero, che diceva:
Staino su una mucca che, insieme, gridano- ARIDATECI L’INSALATA!! e il cane, ai loro “piedi”- “STRONZIO!!”
Ecco, lo STRONZIO non si smaltisce neanche in 100 anni.
Leggete le etichette delle acque minerali: in alcune c’è lo STRONZIO.
E le vendono…e le comprano…
D’altronde, oramai, lo stronzio è DAPPERTUTTO!
X Ale Arr
se l’idrogeno lo ricavi dall’acqua attraverso energia solare, emetti solo ossigeno!!!
per dividere ossigeno ed idrogeno nell’acqua è sufficiente una batteria da 12 volts e un recipiente ad U con sopra due bocchette di uscita, su un ci metti il polo negativo e sull’altra quello positivo, riempi di acqua distillata, chiudi ermeticamente attacchi alla batteria e in un minuto invece di acqua avrai da una parte l’idrogeno dall’altra l’ossigeno, te ne accorgi, perchè la distanza fra i bordi e l’acqua rimasta, da una parte sarà il doppio che dall’altra
E molto semplice dire “NO AL NUCLEARE”, “NO AL COMBUSTIBILE FOSSILE”, “ABBASSO L’INQUINAMENTO” quando poi a casa si hanno una collezione infinita di elettrodomestici. Con i consumi energetici odierni è praticamente impossibile ottenere il 100% di energia da fonti rinnovabili, a meno che non si voglia ricoprire ogni mq di collina con generatori eolici (in Sardegna ne siamo pieni e vi garantisco che non sono molto utili al panorama) ogni valle con mastodontiche dighe (che tra l’altro modificano in maniera permanente il microclima della zona e contribuiscono in maniera determinante all’erosione delle spiagge, vedi mancato apporto solido…) certo in quel caso avremmo un inquinamento inferiore ma che mondo lasceremo a noi nostri figli, non certo quello che abbiamo trovato noi! Quindi o diminuiamo i consumi energetici, cosa praticamente improponibile, sfido chiunque in questo blog a fare a meno dei più comuni elettrodomestici, e torniamo agli anni ’50 o arriviamo a compromessi diminuendo la quota di energia prodotta da fonti non rinnovabili a favore di quelle rinnovabili. Se guardate la distribuzione delle centrali nucleari francesi che servono l’Italia vi accorgerete che sono tutte a ridosso del confine (entro i 100 km), alla faccia di chi non le vuole nel nostro territorio, inoltre l’accordo prevede che noi oltre alla corrente ci prendiamo anche le scorie Ora con il petrolio a 70$ il barile e con una previsione al rialzo del prezzo, con i parametri di Kioto da rispettare non sarebbe più logico pensare al ritorno al nucleare almeno per quella quota di energia che compriamo da Francia e Svizzera?
Solare termoelettrico ed eolico!!
Ce n’è per tutti, gratis!
Cosa aspettate??!!
Cambiate anche nel vostro piccolo le fonti di ENERGIA!
I vostri portafogli ve ne saranno grati oggi ed i vostri nipoti ve ne saranno un domani!
Fatevi l’energia dal sole e dal vento!
Sto lavorando su un sito internet che vende proprio questi prodotti ad alta tecnologia, on-line, certificati, sicuri, piccolissimi, ad alto rendimento e ad un costo di ammortamento.
In più aprirà un negozio affiliato quì a Roma, che vende anche di più…
Postato da: luca lusetti il 27.06.05 17:33
…. LUCA LUSETTI originario di Treviso?
santini,mi pare se ne sia parlato in un post di qulache tempo fa di quell’auto,pare che la fabbrica sia chiusa e i dipendenti in cassa integrazione,non ricordo i particolari mannaggia,peraltro al posto degli ultrasuoni ci sono in vendita delle zanzariere da soffitto le attacchi sopra il letto con un bel rampino e via ,ninte sprechi,nemmeno le baterie
**************************************************
caterina io mi ricordo di ustica,e di molte altre cose,bologna,peppino impastato,falcone,borsellino, è sempre lo stesso maledetto gioco,è lampante la cosa,o pensate che il “mostro del circeo lo abbino messo in libera uscita così,perchè il ragazzo aveva bisogno di svago? come mai non si parla piu’ di cogne? e del moby prince? che fino ha fatto la karin b ?
mi ricordo caterina,la natura mi ha maledetto con una memoria da elefante,matrigna schifosa,non riesco non voglio e non posso dimenticare,ho quello che mi merito,non quello che vorrei.
un saluto a te
“le portiamo ai poli ok”
AHAHAHA che sagoma!!!
Era una battuta vero?
depleted uranium
http://www.gulflink.osd.mil/faq_17apr.htm
ci diamo un’occhiata e poi commentiamo?
saluti
No nukes, ma con consapevolezza
I vantaggi del nucleare sono ben noti e vanno (ri-)conosciuti:
non produce gas serra
inquina poco o affatto e produce poche scorie
è praticamente inesauribile alla scala umana
ha ricadute scientifiche e tecnologiche
riduce la dipendenza estera.
Gli svantaggi sono però altrettanto chiari:
– scorie e rifiuti sono ridotti, ma sono molto pericolosi e non perdono il loro potenziale devastante per migliaia di anni: non esistono luoghi sulla Terra completamente sicuri per tempi sufficienti, ci vogliono poi barriere ingegneristiche, controlli di sicurezza particolari e trattamenti vitrificanti. In Italia il lavoro di sole 4 centrali per pochissimi anni ha prodotto 28.00 m3 di scorie che ancora non hanno trovato un posto definitivo;
– alle scorie di produzione vanno aggiunti i rifiuti radioattivi che derivano dalla dismissione delle centrali che hanno terminato la loro vita o che risultano obsolete;
– il rischio di incidenti è sempre presente (non solo Chernobyl, ma anche Tokaimura): nel 1991 23 centrali francesi su 56 si sono fermate per guasti, e un incidente nucleare è più grave di qualsiasi altro incidente in centrali di altro tipo, in pratica nessun reattore è intrinsecamente sicuro e quelli in attività hanno costantemente dei problemi endemici, costosi e lunghi da riparare. Se i problemi non fossero invece così gravi, perché vengono sempre nascosti ? Inoltre l’incidente di Chernobyl dimostra che l’esposizione cronica alle radiazioni ionizzanti ha effetti ancora sconosciuti (Nature): 14 anni dopo l’incidente crescono ancora prodotti agricoli che mostrano tassi di mutazione abnormi.
– La partecipazione del nucleare alla lotta contro l’effetto-serra è comunque marginale, vista la scarsa diffusione. I guadagni sulle emissioni di CO2 ottenuti con il risparmio energetico sono sempre superiori a quelli legati alla produzione di elettricità per via nucleare.
– Le centrali nucleari costano molto e ci vogliono tempi lunghi per costruirle (5-10 anni), hanno poi vita breve: nessuna arriva ai 30-40 anni teorici e ci si attesta sui 25 anni di media. I costi di smantellamento sono elevati.
– Per via del costo capitale, delle assicurazioni contro gli incidenti, dello smantellamento finale, dello stoccaggio e smaltimento scorie il mercato finora non ha premiato il nucleare che copre solo il 6% del consumo di energia primaria mondiale. Se è così vantaggioso, perché non si investe di più ?
– Solo poche persone lo manipolano e ciò ingenera diffidenza fra la popolazione. Non c’è consenso sociale sul nucleare: sono decine i comuni denuclearizzati in Italia e sarebbe arduo piazzare oggi una centrale in qualche provincia o comune. Non bisogna poi dimenticare che nel 1987 c’è stato un referendum che ha bocciato sonoramente l’ipotesi nucleare.
– C’è un possibile uso militare che sfrutta le conoscenze acquisite e il plutonio prodotto dai reattori autofertilizzanti. Nucleare significa ancora guerra.
Complessivamente il nucleare è bocciato non solo dalla diffidenza delle popolazioni, ma anche dai problemi che ha dovunque e soprattutto dal mercato: le grandi centrali di un tempo possono essere costruite solo in presenza di forti interventi statali che abbattano i costi elevati, interventi sempre meno possibili in regimi concorrenziali privati: sostanzialmente il nucleare non conviene e impedisce di sperimentare nuove fonti più sicure.
In realtà, in generale, il problema non è tanto l’esaurimento delle risorse energetiche, quanto quello dell’ambiente che si consuma: cioè quella che si sta esaurendo è la capacità dell’ambiente di assorbire gli effetti dell’estrazione, trasporto, trasformazione e uso dei combustibili fossili senza conseguenze intollerabili soprattutto per il benessere umano. Non è solo un problema di esaurimento, ma di impatti e rischi ambientali. Per tutto questo il nucleare non può essere la soluzione.
(Mario Tozzi, primo ricercatore del C.N.R.)
Fonte: http://www.raitre.rai.it/R3_popup_articolofoglia/0,,44^1572,00.html
le portiamo ai poli ok
volevo commentare questa libera interpretazione delle previsioni sulla produzione di energia
ho deciso di risparmiarmi/vi, stavolta
tanto basterà aspettare il momento in cui non ci sarà altra scelta 😮
è inutile lanciare anatemi e sbandierare verità assolute (che non esistono, punto!), occorre aprire un dibattito serio ed INFORMATO sull’argomento: una volta tanto sarebbe il caso di dar retta agli esperti, scienziati (veri se possibile, non da salotto) delle varie discipline connesse all’argomento in questione (dalla costruzione dell’impianto alla sicurezza, dalla manutenzione al trattamento e stoccaggio delle scorie), invece politici e, in particolar modo, preti andrebbero lasciati fuori dalla discussione perchè mancanti delle cognizioni necessarie per dire qualcosa di serio (sempre che non si stia parlando di come fare a rubare o come raggirare il prossimo).
Premesso questo si deve considerare il fatto che se, SE, il nucleare non è una scelta sicura che opzioni abbiamo? le energie alternative sono belle e pulite ma anche nella più ottimistica delle ipotesi (l’Italia intera piena di generatori eolici e pannelli solari) possono soddisfare solo una minima parte della richiesta energetica attuale (e qulla futura sarà maggiore), carbone e petrolio costano, inquinano (costano anche di più dal punto di vista ambientale e della salute) e dureranno solo per pochi decenni ancora.
Il nucleare costituisce un rischio, questo è fuori discussione; il punto è che TUTTO costituisce un rischio, qualsiasi cosa è o può essere pericolosa, l’importante è stabilire, una volta appurata l’entità e la reale natura del rischio, se tale rischio è accettabile.
Un dibattito democratico presuppone SEMPRE una popolazione libera, responsabile delle proprie scelte e informata sull’argomento in esame; sui mezzi di informazione si parla molto ma
1-di calcio, moda o altri argomenti irrilevanti ed inutili
2-per gli argomenti seri a parlare sono dei non-esperti, gente che non centra nulla con l’argomento, che non sà nulla dell’argomento, che si mette a parlare d’altro, idioti (politici, preti, veline, sportivi). Per informarsi correttamente sono importanti anche le fonti a cui si attinge…
Per la causa pro-nucleare consiglio la lettura del mensile Le Scienze e di “I Rifiuti Nucleari: sfida tecnologica o politica?” di Piero Risoluti, Armando Editore 15; se poi voi siete contro leggeteli comunque, se le vostre argomentazioni contro, in un’aperta sfida con quelle pro di questi testi, vincono uscirete rafforzati sulla verità delle vostre idee, se perdono forse dovreste rivedere le vostre idee, non muore nessuno, non è la fine del mondo!
Qualcuno potrebbe indicarmi testi contro e altri pro per arricchire e mettere alla prova le mie conoscienze e le mie idee?
Grazie
Circa dieci anni fà si fece un gran parlare di fusione a freddo,poi…nulla.Il motivo di questo silenzio è presto detto, costruire e gestire un reattore per fusione nucleare a caldo può costare molte migliaia di miliardi di vecchie lire, costruire e mettere in uso un generatore a freddo costerebbe poche migliaia di euro (ed in fututo anche centinaia)!!Lo dimostra uno splendido servizio andato in onda su “Report” qualche anno fà, gli autori di tale scoperta hanno subito pesanti minacce dalla comunità scientifica stessa e dalla lobby dell’energia (anche italiana).Nella realtà l’energia è un interesse strategico tanto più sono elevati i suoi costi di produzione in primis e di gestione poi,ed è solo all’interno di questa logica di mercato che si riaffaccia oggi il desiderio di nucleare!Dire no al nucleare, oggi, significa evitare che la nostra bolletta fra dieci anni sia servita ad ingrassare ancor di più i vari: Scaroni, Bollino, etc…..
Cordiali saluti a tutti
concordo sul fatto che finora gli investimenti sulle fonti rinnovabili non hanno portato ad un prodotto commercializzabile, ma se è vero che qualcuno ha dei pannelli solari sopra il tetto di casa, si dovrebbe cercare di allargare il mercato per provare a ridurre i costi. Oppure dovrebbe prendere l’appalto dei pannelli solari qualche AMICO DEGLI AMICI (il Tronchetto, il Nano etc…) così che magari ci daranno qualche incentivo statale per comprare i pannelli della sua aziendina privata. In fondo ce la messo nel c*** con la televisione, per una volta farebbero qualcosa di……..
Il 5 % di fonti rinnovabili nel 2030 non sembra un obiettivo molto ambizioso. Credo che in realta’ faremo meglio di cosi’ (basta estrapolare l’impiego di tali fonti negli ultimi anni) …. le percentuali della tabella possono cambiare ANCHE DIMINUENDO i consumi …. si puo’ fare, le ns case e abitubini sono un concentrato di sprechi. Oppure preferiamo costruire centinaia di NUOVE centrali a carbone ( il 37% di 31.000 TWh fa 11.470 TWh prodotti con carbone contro i 6.045 TWh del 2002, cioe’ un raddoppio della capacita! ).
Tocca a ciascuno di noi…..
x Luca Colzani
“cazzo alex ma guarda che non devi costruirla al posto della chiesa del paese…ci sono tantissime zone isolate per chilometri”
Beh, a Chernobyl l’incidente ha fatto danni per diverse centinaia di chilometri…
E poi, vediamo, come risolveresti il problema delle scorie? Le mettiamo in un magazzino vuoto?
prova
Finchè non arriverà un nuovo cataclisma che farà scomparire la razza dominante dei dinosauri non cambierà mai niente.
Altra occasione mancata per parlare di depleted uranium: certo! quello che svolazza in aria e finisce dritto nei vostri polmoni.
Ma ovviamente è colpa del fumo passivo…
(…e chi vuol capire…)
Dimenticavo.
Al Motor show di bologna di due o tre anni fa sono montato su una macchina che camminava ad aria, si proprio ad aria.
montava un compressore elettrico alimentato da una batteria ricaricabile che rimpiva d’aria compressa du grosse bombole poste sotto la macchina, queste sparava l’aria a forte pressione attraverso gli inniettori dentro i cilindri; attraverso le valvole di uscita l’aria usciva direttamente, senza marmitta ne catalizzatore ne filtro pm, nel tubo di scappamento, dal quale usciva aria pulitissima ad una temperatura di 0/-20 gradi, le prestazioni erao leggermente inferiori ad un motore benzina di una utilitaria.
che fine ha fatto?
….scusate l’intromissione
ma qualcuno di voi si ricorda di ustica?
beh! non sarebbe male….
esistono ancora dei fascicoli in mano agli americani che sono secretati e quindi non visibili
sono 25 anni che aspettiamo di saperne di più
grazie dell’attenzione
PS ivan padula mi era sfuggito il tuo post,conosci la realtà di quella zona? è da paura,
un saluto a elisabetta carosi onnipresente, e ivan verdi, che mette nei suoi post anche il giusto filo di ironia scusate l’off topic
salvo
” non cercare il colpevole,cerca prima una soluzione al problema.
Appunto cerchiamola stimolando il dibattito a livello nazionale, perchè il tempo del rimandare stà per finire….. o credete che quando il prezzo del petrolio toccherà i 70, 80 o 90 dollari al barile, in Italia basterà fissare il prezzo per legge?!
anni fa andai a visitare la centrale termoelettrica di vado ligure, era solo una visita didattica per comprendere meglio il ciclo del vapore. allora la centrale era ancora di proprietà dell’ enel, ora è di una certa tirreno power. la centrale usa due tipi di combustile, olio combustibile o carbone, ora in maggior parte il carbone credo, visto che costa molto meno…. cmq i tecnici della centrale mi avevano assicurato che dalla ciminiera usciva solo vapore acqueo!!!! già già solo vapore, in effetti sembrerebbe di si, perchè ai gas di scarico venivano combinati alcuni reagenti in modo tale che le emissioni inquinanti venissero totalmente abbattute e la relativa pruduzine di altre sostanze. era vero perchè mi fecero vedere alcune di queste sostanze prodotte e tra loro c’era del gesso, semplice gesso. il tecnico mi disse che questo era dovuto alle normative anti inquinamento. cmq con i mezzi che abbiamo ora e quelli stupidi che vogliono reinserire non avremo mai energia pulita, forse solo con l’eolico si prudurrebbe energia veramente pulita senza l’ombra di emissioni inquinanti. perchè abbiamo così poche centrali eoliche? sono
brutte? deturperebbero il bel paesaggio italiano? continuando di questo passo nessuno se lo godrà più, comunque resterà sempre il bel paesaggio italiano. saremo morti, ma con il piacere di aver lasciato un promontorio o una valle o che ne so, privi di strani e brutti aggeggi rotanti. meno male!!!
[OT]Ho sentito parlare di batteria a combustibile chiamate fuell cell che funzionano ad idrogeno o anche a metanolo, questo significa che anche una macchina potrebbe camminare sia ad idrogeno che a metanolo, giusto? E non dicano balle che non sia sicuro perché ibm entro l’hanno produrra pc portatili alimentati ad hidrogeno!!![ot]
Per tornare IT, dobbiamo prima di tutto dire che non è il “nucleare che è nocivo, ma l’energia riacavata da una scissione nucleare” che per fare cio’ utilizza ioni di elementi radiattivi, se beppe lo puoi ricordare, ne vorrei sapere anchio di piu, c’è anche un nucleare “buono” che è l’energia prodotta da fusione nucleare, 1000 volte + efficiente della scissione, che utilizza ioni di idrogeno e di elio, quindi non radioattiva, ma che raggiunge temperature elevatissime non circoscrivibili in alcun modo sulla terra, così si parla di “fusione nucleare fredda” la stessa cosa ma a temperature accettabili. Ufficialmente non è stato ancora scoperto come fare, ma ci credo poco. considerate che basterebbe una sola centrale in tutta europa con un migliaio di dipendeti per fornire ai sui 450 mil di abitanti energia pulitissima, ad un costo quasi nullo. Ma cosa ci faremmo poi con le centrali attuali, e le decine di migliaia di persone che lavorano oggi in europa nella produzione elettrica verrano licenziate? Non si potrà + usare il petrolio! E i due ingegneri scomparsi pochi giorni dopo aver annunciato di afer scoperto la fusione fredda?
Inoltre mi ricordo, qualche anno fa, circa una decina, al TG5 della Sera, parlarono attraverso il suo inventore di una batteria al magnesio grossa come un bottone, che avrebbe potuto alimentare un motore elettrico da 50KW per 200KM alla velocita di 90KM/H, inoltre immediatamente dopo pertì un servizio sul magnesio del quale l’italia sarebbe il primo produttore in europa, cosa che ci consentirebbe di sostituire economicamente i pasi arabi se la batteria di prima sostituirebbe il petrolio per far camminare delle macchine!!!
Ne parlarono in quel momento per 10 min, e mai +, neanche il giorno dopo su i giornali, niente, sono due le cose, o era una bufala, o qualche magnate del petrolio si è comprato il brevetto e ha fatto sparire la notizia.
Infine volevo ricordare che queste cose esistono in tutti i campi ma farebbero diminuire i guadagni alle aziende, faccio alcuni esempi:
Vaccino per le Carie – mai + dal dentista.
Emettitore di ultrasuoni scaccia zanzare – mai + ricariche della Raid o Vape
Batterie per cellulari che durano anni – meno spesa per lacorrente di casa
ecc.ecc.
IO SONO A FAVORE DEL NUCLEARE!!!!!!!
NON VI RENDETE CONTO : SE I NOSTRI FIGLI SONO FOSFORESCENTI LI VEDIAMO ANCHE DI NOTTE E NON RISCHIAMO DI PERDERLI.
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Non pensiamo solo ai rischi futuri,abbiamo anche dei casini non da poco al presente da risolvere,e non parlo delle beghe di quel cortile che chiamano
parla-mento,parla quanto vuoi sarebbe meglio,io ho vissuto per molti anni ad augusta in provincia di siracusa,dove da molti anni il dottor giacinto franco,pediatra dell’ospedale locale,lanciò il primo allarme sulle malformazioni dei nascituri.
il periodo è all’incirca lo stesso della tragedia di seveso,1976,e l’attenzione dei media era rivolta li a chi volte che freghi se un’intera provincia soffoca nei miasmi? augusta-priolo-melilli, un triangolo di morte,una costa bellissima devastata dalle raffinerie,un mare tra i più belli del mondo,chiedete ad enzo maiorca,altro che mar rosso,senza dimenticare marina di melilli,un intero paese evacuato, scomparso.
e poi pure la crisi occupazionale,con la comparsa successiva dei primi,gravi problemi sociali,eroina,furti,i primi omicidi,in una cittadina che prima era un paesino di pescatori;
un paio d’anni fa linea blu ,rai tre,fece un servizio sulla zona intervistando proprio il dr. franco,il risultato è che ad augusta si lotta amcora per impedire la costruzione di un mega-inceneritore,e a catania a doli 43 km di distanza,la maggior parte delle persone non sa che esiste una simile realtà,se gli chiedi di augusta,chi ci ha fatto il militare ti dirà che ci sono un sacco di belle ragazze,è vero,e qualcuno conosce brucoli,frazione,come zona di villeggiatura.il resto ? ma figurati,è colpa dei politici,della mafia,delle industrie,di chi sta fermo a guardare mai….
preveniamo i guai di domani risolvendo quelli di oggi,m sovviene una frase sentita una volta,forse il solito luogo comune ma è esemplicativo : i giapponesi hanno un detto” non cercare il colpevole,cerca prima una soluzione al problema.
arigato’ a tutti
ad alex
cazzo alex ma guarda che non devi costruirla al posto della chiesa del paese…ci sono tantissime zone isolate per chilometri…per risponderti piu’ precisamente, io non andrei a vivere vicino ad una centrale non per paura ma semplicemente per vivere in un ambiente piu’ armonioso. Cio’ vuol dire che non vivrei nemmeno vicino ad una floricoltura per intenderci.
io non voglio fare il sostenitore accanito delle centrali…per carità pero’ non voglio dire no senza dei motivi piu’ che validi e concreti.
Non basta portare ad esempio dei casi passati(vedi chernobyl) perche’ il progresso continua e con lui anche i sistemi di sicurezza….quindi se dovessi aver paura delle centrali perche’ qualcuna e’ saltata in area, non dovrei nemmeno piu’ salire su un aereo…giusto?
beppe.. ho l’impressione che si stia leggendo male la tabella.
il carbone ad esempio in questa tabella non diminuisce, ma aumenta e di parecchio.
il 37 percento di 31.000 e’ di piu’ del 39 percento di 15.500.
il nucleare mi sembra che resti piu o meno uguale
Le energie alternative esistono. Il problema è trasformare tutta un’economia globale dal petrolio ad altro, mantenendo intatti i rapporti di forza e di lavoro. Ad esempio, adottando il motore ad acqua, anche un bambino capirebbe che chiunque potrebbe rifornirsi da solo a costi ridicoli, attingendo, è proprio il caso di dirlo, direttamente alla fonte. Eliminando tutti i passaggi che vanno dall’estrazione di petrolio al consumatore, si creerebbe un’enorme instabilità sociale e politica, con enormi masse di disoccupati. Inoltre gli Stati produttori di petrolio, non più privilegiati e ricattatori degli Stati acquirenti, conoscerebbero delle crisi inaudite che potrebbero portare a guerre inevitabili. Si salverebbero, come al solito, gli ex-monopolisti petroliferi, ricchi sfondati, che per generazioni non hanno condiviso la loro fortuna con le popolazioni sottomesse(vedi A. Saudita, guarda caso principale alleato USA). Almeno quel pazzo di Saddam un pò di benessere al suo popolo glielo dava, ma qui apro un argomento che non finirebbe più…
Per cui bisogna sperare che questo cazzo di petrolio si esaurisca al più presto, ché la tecnologia è gia pronta, ma è rimasta nei cassetti dei potenti.
*** Luca Colzani ***
Certo. Perchè se salta in aria una fabbrica di vernici fa lo stesso effetto di una centrale nucleare. Sicuramente non è solo quello il problema del cancro, ma se si può evitare sarebbe meglio. I disastri passati non hanno insegnato proprio nulla. Che tristezza…. ma tanto chi se ne importa. Basta risparmiare.
di sicuro la casa costerebbe di meno….
ciao beppe,
per quanto riguarda gli incidenti nucleari tu ti riferisci a casi di molti anni fa (poi non si può parlare di sicurezza per i paesi dell’ex URSS).
Hai ragione sulla ricerca…
Hai per caso visto il filmato andato in onda su rai3 la settimana scorsa di riccardo iacona (W la ricerca)?
E’ molto impressionante…
se vuoi ti posso spedire una copia o chiedila direttamente a lui r.iacona@rai.it
A luca colzani:
tu andresti ad abitare non dico all’interno, ma vicino ad una centrale nucleare???
prego rispondi
I danni delle radiazioni nucleari a livello cellulare
In caso di una guerra atomica enormi dosi di radiazioni verrebbero liberate nell’ambiente nei modi sopra descritti; colpendo i nuclei delle cellule, queste, provocherebbero la rottura dei cromosomi nel nucleo (solitamente uniti grazie al centromero). Quando la radiazione causa una sola rottura in uno dei molti cromosomi della cellula, non si hanno, di solito, effetti negativi immediati sul funzionamento generale della cellula, dato che in genere le cellule possiedono due copie di ogni cromosoma; il danno è in questo caso compensato dalla presenza del cromosoma integro. I problemi cominciano quando la cellula si divide. Infatti, dato che, durante la mitosi, i cromosomi sono trascinati verso i poli della cellula dai microtubuli attaccati al centromero, un frammento di cromosoma che non sia più fisicamente connesso con il centromero non partecipa alla mitosi e non viene quindi ripartito in modo normale tra le due cellule figlie. Ne consegue uno sbilanciamento nelle informazioni genetiche che può essere sufficiente a provocare la morte delle nuove cellule. Pertanto, una conseguenza di un’eccessiva irradiazione è l’uccisione delle cellule in attività mitotica. Gli effetti sull’intero organismo possono essere devastanti. In una pianta irradiata si ha un arresto della crescita: non si formano più foglie, corteccia, radici e fiori. La pianta continua a vivere, ma solo fintanto che le foglie, la corteccia e le radici preesistenti sono in grado di sopperire ai suoi bisogni. Il destino degli animali è analogo: dopo un’esposizione alle radiazioni i nervi, i muscoli, i reni e molti altri organi della vittima funzionano quasi normalmente per qualche tempo. Ma un’eventuale ferita non si rimargina, perché la pelle asportata da un’escoriazione o da una bruciatura non si riforma, e l’organismo non può produrre nuovi globuli bianchi per combattere le infezioni. In effetti, nel tempo, le infezioni sono la prima causa di morte delle vittime da radiazione.
per filippo ricca
ci mancerebbe altro: era solo un punto di partenza: w il web!!
Non c’ e’ da stupirsi che molti governi puntino sul nucleare. Benvenuti nell era dell industrocrazia,
In tema di idrogeno, un articolo su Science del 24 giugno (tra I più autorevoli giornali scientifici al mondo) parla di come sostituendo I motori a benzina con motori a idrogeno prodotto con energia eolica, si possano ridurre di 3 milioni i casi di asma annuali negli stati uniti. Inoltre 6400 persone all anno non schiatterebbero a causa dell inquinamento.
La chicca e’ che l’ idrogeno prodotto per via eolica costerebbe meno della benzina, a parita di prestazioni.
Se poi si fanno 5000km con un grammo di idrogeno tanto meglio
(vedi post di sante consiglio)
il progetto ARCHIMEDE di Rubbia è almeno un annetto che è disponibile …. ne avete mai sentito parlare da qualche politico? DI QUESTE COSE DOBBIAMO PARLARNE!! ma tenendo a mente che l’energia da fonti rinnovabili va messa accanto a produzioni stabili e sicure( in termini di prestazioni) … perchè se viene una nuvola o se cambia il vento non si può mica fermare una fabbrica!
D’accordo sul nucleare, ma occhio che anche l’idrogeno inquina, non direttamente, ma indirettamente…infatti per ottenere particelle di idrogeno si libera una enorme quantità di anidride carconica nell’atmosfera…quindi buttiamoci sulle altre forme di energia alternativa rinnovabili 😉
ad alex malcisi
mi sto veramente rendendo conto quanto sia pericolosa la disinformazione…mamma mia pendete dalle labbra di grillo qualsiasi cosa egli dica (a volte molto giuste ma a volte un po esagerate), alcuni di voi non sono diversi dai fanatici dell’islam. Ricercatela voi la verita’ non solo sul bolg.
quello che trovo –spaventoso– e’ che oggi e nel 2030 il carbone sara’ la prominente fonte di energia..il carbone, ma siamo ammattiti??
A scopo di essere impopolare, ma tra un 40% di carbone e un 40% di nucleare, scelgo il nucleare senza rimpianti!
Se nel frattempo riescono a fare il 40% con eolica/fotosistesi 🙂 o criceti sulla ruota, ben venga…
Penso che il riassunto di Max Pagani sia perfetto… così come quello di Gigi Sabani delle 17h23.
Conclusione: no al nucleare in Italia, meglio farlo gestire ai francesi…
per LUCA ANDREAZZI
ti ringrazio per il suggerimento, ma proprio la natura stessa della rete mi suggerisce l’assoluta libertà di scegliere di leggere quello che mi pare, nell’ordine che mi pare 🙂
da http://www.disinformazione.it per restare in tema
E’ indispensabile il ritorno al nucleare?
Ing. Lino Rossi
Lettera inviata a Vittorio Feltri a seguito di un pezzo del suo giornale sulla AEM.
egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo di sabato 25 giugno relativo alla AEM.
Da parecchio tempo c’è molto movimento a proposito del riavvio di un piano “nucleare” nel nostro Paese.
Era una scelta “sicuramente giusta” nel 1964 quando Felice Ippolito subì quello che subì.
Forse lo era anche nel 1987, quando la lobby petrolifera, invece, vinse la battaglia referendaria.
Oggi lo è ancora?
1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.
Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?
Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.
CONCLUSIONE
E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.
Cordiali saluti
Lino Rossi
bibliografia:
1) Roberto Germano, Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia, seconda edizione. Postfazione di E. Del Giudice pp. 224, 2003 – Ed. Bibliopolis;
2) Giuliano Preparata, Dai quark ai cristalli – Ed. Boringhieri;
3) Antony C. Sutton, Cold Fusion: Secret Energy Revolution – Ed. FTIR Publications, P.O. Box 2903 , Sacramento CA 95812 .
http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm.
Germano è un fisico dell’INFN;
Preparata era un fisico professore di fisica teorica dell’università di Milano, purtroppo scomparso nel 2000;
Sutton è uno storico con il vizietto di documentare quello che asserisce, purtroppo scomparso nel 2002.
note: nella fascia F1 l’energia elettrica è molto costosa; nelle fasce F2, F3 ed F4 il costo cala progressivamente.
altri spunti di riflessione:
1) quando è stata creata l’Enel, quanti anni mancavano allo scadere delle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche poste su siti demaniali? Come sono state pagate dallo Stato le società private “nazionalizzate” in vicinanza dello scadere delle concessioni?
2) la privatissima Società Idroelettrica Piemontese (SIP) con tutti i soldi che ha percepito dall’operazione ENEL ha comprato tutte le società telefoniche d’Italia realizzando uno dei più grandi monopoli privati di tutti i tempi. Visto che uno scatto telefonico costava come un kWh di energia elettrica, ma con costi infimi rispetto a quelli dell’energia elettrica stessa, dove sono andate a finire le montagne di soldi che noi italiani gli abbiamo regalato? quante tasse ha pagato la SIP in quegli anni? quanti condoni tombali ha fatto la SIP ?
3) come mai queste infami operazioni non sono partite quando c’era in giro il Sig. Enrico Mattei? I topi per ballare aspettavano che il gatto andasse
Vicino a Siracusa un impianto all’avanguardia: oggi l’inaugurazione, parla il Nobel che lo ha progettato
Rubbia e la centrale di Archimede “Così catturerò l’energia del sole”
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura
Il premio Nobel
Carlo Rubbia
di ANTONIO CIANCIULLO
ROMA – “Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l’energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare”. E’ un Carlo Rubbia in grande forma quello che si accinge a battezzare la fase uno del suo sogno. A meno di quattro anni dall’ideazione del progetto Archimede, il premio Nobel che guida l’Enea festeggerà oggi l’inaugurazione della nuova centrale elettrica di Priolo, in provincia di Siracusa, l’impianto Enel ristrutturato per far posto al sole. Si tratta della prima dimostrazione della realizzabilità del programma solare dell’Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica made in Italy.
Eppure, dopo Archimede che l’aveva usata per altri scopi, questa forma di energia solare ha avuto poco successo. E l’esperienza della centrale siciliana a specchi di Adrano, che ha inghiottito molti fondi e prodotto poca energia, aveva indotto al pessimismo. Cosa è cambiato?
“Lasciando da parte Archimede, troviamo che il primo brevetto per gli specchi solari risale al 1860. Da allora è stato un succedersi di prove ed errori. Per esempio vent’anni fa, in California, avevano costruito centrali ibride che usavano il solare e il gas naturale, ma bastava una nuvoletta per bloccare il solare e far partire l’impianto a gas: il rendimento era scarso. E poi come fluido per accumulare il calore si usava un olio minerale poco sicuro e ad alto impatto ambientale. Oggi parliamo di una tecnologia completamente diversa”.
Molto più affidabile?
“Non c’è paragone. Noi usiamo specchi di nuova progettazione che si muovono lungo l’arco della giornata seguendo il sole e quindi riescono a catturare più luce. Al posto del vecchio olio infiammabile abbiamo una miscela di sali fusi che non causa problemi e consente di accumulare l’energia in moda da renderla disponibile in ogni momento, anche quando non c’è il sole, in modo da ottenere la flessibilità richiesta dal mercato. E infine c’è il fattore temperatura che è fondamentale perché lo scopo finale è produrre vapore per far girare le turbine: la vecchia tecnologia solare non arrivava a superare i 350 gradi; ora raggiungiamo i 550 gradi, la stessa temperatura che si usa negli impianti a combustibili fossili”.
Siamo comunque ancora alla fase di sperimentazione.
“Come esperimento pilota i 20 megawatt aggiunti dalle tecnologie solari alla centrale di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l’anno ed evitano l’emissione di 40 mila tonnellate l’anno di anidride carbonica. E il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali l’impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento”.
Quanto costa oggi un metro quadrato di specchi?
“Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell’impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un’energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un’area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno”.
Per esempio?
“Non si producono rifiuti né emissioni. L’energia è abbondante e rinnovabile. Non bisogna costruire sistemi di trasporto per i combustibili perché il sole arriva da solo. Gli investimenti e i costi sono più bassi rispetto alle centrali convenzionali. Il sistema è estremamente flessibile e si presta ad essere usato con impianti di piccola taglia in località isolate. I tempi di costruzione sono brevi, circa tre anni”.
Ritiene che questa tecnologia cambi il ruolo delle rinnovabili?
“Secondo le previsioni dell’Iaea le rinnovabili di nuovo tipo, escludendo dunque l’idroelettrico e la biomassa tradizionale, non supereranno il 3,5 per cento del totale energetico nel 2030. Per andare oltre occorrono due condizioni. La prima è che i costi siano competitivi. La seconda è che il sistema sia flessibile: non a caso l’unica rinnovabile che ha mercato è l’idroelettrico perché le dighe consentono di usare l’acqua quando ce n’è bisogno. La tecnologia che si sperimenta a Priolo soddisfa entrambe queste condizioni”.
Quanta energia si può produrre con questo tipo di centrali?
“In prospettiva, arrivando a un’applicazione industriale su larga scala, si può pensare che in regioni con una buona insolazione come il Sud dell’Italia si ricavi energia sufficiente a sostituire carbone, petrolio e metano”.
Ma se la tecnologia è così semplice e i costi così bassi, perché il sistema non si è già imposto?
“Perché è un’idea nuova, e come tutte le idee nuove fatica ad essere assimilata. Noi stiamo aprendo un mercato dalle potenzialità enormi in un momento in cui c’è un disperato bisogno di un’energia non inquinante. Decidere tempi e modi spetta ai politici. Certo dal punto di vista scientifico una cosa va detta: o si lavora seriamente alla costruzione di un sistema energetico diverso da quello attuale, più pulito e in grado di ottenere più consenso, oppure si va avanti continuando a immettere gas serra nell’atmosfera e ci si assume il rischio dell’instabilità climatica legata a questo processo”.
Scusatemi per il copia/incolla. Saluti Ivan.
e come dovrebbe funzionare una centrale ad idrogeno??? con mago merlino??
la cosa più triste è l’incremento delle rinnovabili dal 2 al 5% in 25 anni….
rimarrà davvero una tecnologia di elite?
in germania e in jappone il fotovoltaico va forte grazie ad oculate politiche di incentivi e al “conto energia”. cosa aspettano ad introdurre questi bonus anche qui?
A luca colzani:
ok, ti manderei ad abitare all’interno di una centrale nucleare (a mo’ di custode)… ti fornirei l’energia elettrica gratuitamente e un super stipendio… se tutto si basa sui soldi sei il tipo giusto per fare da cavia AHAHAHAHAHAH.
(tu hai il cervello??)
è vero che in Francia le usano, e noi compriamo energia da loro, e la centrale è al confine, e in caso di problemi anche noi subiremo l’effetto delle radiazioni, ma se mai ci opponiamo, mai la finiranno con questo nucleare!!
se Beppe riesce a produrre tanta energia da rivenderla all’enel, perchè non possiamo dotarci tutti del sistema che ha lui… in fondo è genovese, quindi non avrà pagato tanto…!!!!
qualche giorno fa, al tg2, hanno detto che in america stanno commercializzando una moto ad idrogeno… COMMERCIALIZZANDO!!!
sull’energia, Beppe ha sicuramente ragione!!
in un paese qui vicino hanno inaugurato una piccola centrale elettrica a idrogeno, ha pochi kw di potenza, ma intanto c’è e funziona!!!!!!!!!! qualcuno lo sapeva????
per FILIPPO RICCA
comincia da “Le Scienze” di giugno
riassumendo:
carbone e gas non vanno bene perche’ emettono co2,
il petrolio inquina e costa un occhio,
il nucleare è pericoloso,
l’idroelettrico è trascurabile ed in piu’ tra poco non ci saranno piu’ ghiacciai,
eolico e solare costano ed in più ci sono sempre i soliti quattro ambientalisti ottusi che dicono che le pale rovinano il paesaggio
e allora? Siamo in un paese in cui la politica energetica viene fatta dai parroci, dai sindaci e dai “paesaggisti”. Enel e Cir (proprietaria della Tirreno Power) hanno già detto che date le difficoltà burocratiche e l’ostilità dei comuni (in sardegna hanno già sabotato più di una pala eolica), i progetti per le fonti alternative li faranno all’estero…non credo che andando avanti così andremo molto lontano
E’ uno scandalo che questi finti fantapolitici continuino a tratarci da imbecilli-caz.oni non possiamo subire per sempre.
carbone??? nucleare??? ma di kosa stiamo parlando, cosa riescono a fare pur di non parlare di cose che potrebbero essere ‘gratis’ (l’idro) e anke capibile che non lo facciano, sappiamo chi sono quesi loski individui, ma stiamo anke ad askoltarli???
Personalmente, non solo non mi fa piacere leggere questi dati: non mi sento affatto tranquillo ad una prospettiva del genere! Sarebbe ora di approfondire una volta per tutte la questione del nucleare, ed io comincerò a farlo da oggi stesso. Invito tutti quanti hanno a disposizione la rete a fare altrettanto, leggendo dati, materiali, articoli che, almeno in internet, è molto più difficile censurare. E intanto splende un sole caldissimo, che potrebbe essere facilmente – almeno qui – convertito in tonnellate di kilowatt…
Grande Beppe!!!
Mi piacciono un casino questi messaggi d’impatto!!
E’ vero, ci sono un casino di altre energie alternative da sfruttare e da studiare dalla quali sicuramente si avranno molti più vantaggi a basso costo e senza impatti ambientali e soprattutto sulle persone .. quello che non fa l’energia nucleare..
Un esempio per tutti l’energia solare che l’abbiamo veramente “a gratis”, però studiano sempre poco su questo tipo di energia. Si devono sempre cimentare sulle energie “pericolose”, la nucleare.. scienziati ma per cosa campate a fare?
Per fare sempre più danni alla gente?
*****claudia parmeggiani****
e se invece il cancrino me lo prendo lo stesso anche senza centrali nucleari????? cosa dici paladina del senso civico.
Prima di dire certe cose dovresti provarle certe esperienze….stai pur certa che certe malattie i Italia ci sono anche senza le tue odiate centrali.
Informatevi prima…le centrali nucleari sono pericolose soltante se saltano in area, praticamente come un industria di vernice….cosa facciamo vietiamo anche la vernice????? sono delle superballe come la storia degli eternit…ma lo sapete che tutte le condotte dell’acqua fatte dal 1950 (e sono la maggioranza) sono fatte in eternit??? saremmo gia’ tutti morti solo facendoci la doccia.
INFORMATEVI
La decisione degli italiani di puntare tutto sulle fonti rinnovabili è una scelta rispettabile, ma ha portato ad un esborso di 51 miliardi di euro dal 1981 a oggi , per ottenere un contributo alla copertura del farbisogno energetico nazionale dello 0,5 %. Questa è la realtà, e da qui bisogna ripartire con onestà intellettuale.
Aprite il cofano di un’automobile nuova. C’è più elettronica di uno space shuttle. Gli interni sono rigorosamente pieni di gadgets digitali. C’è pure il navigatore gps e il lettore dvd. Ma c’è qualcosa che non quadra… il pulsore, in parole povere il motore. E’ sempre lo stesso da più di 100 anni, cilindri e pistoni, cilindri e pistoni, carburante-petrolio. IL MOTORE E’ PRIMITIVO! Tutto il resto è adeguato al progresso tecnologico contemporaneo, ma il funzionamento di base no. E’ un anacronismo che mi ha fatto sempre riflettere. E’ come se aprissimo un pc e ci trovassimo freccette di pellirossa. Io la risposta a questo dilemma la conosco, ma poi passo per uno scemo della teoria del complotto…
A proposito informatevi sugli strani casi di numerose morti sospette tra gli scienziati che lavorano sulla fusione fredda…
CARO BEPPE ORA UN’IDEA PER I FAVOREVOLI ALLE CENTRALI NUCLEARI VISTO CHE LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI NON LE VUOLE NEANCHE VEDERE IN CARTOLINA,ALLORA PERCHE’ NON LE COSTRUISCONO A PORTOFINO,COSTA SMERALDA,PUNTA ALA,CAPRI,PORTO CERVO E I DEPOSITI DI SCORIE VICINO ALLE VILLE DI MATTEOLI,GASPARRI,TREMONTI,BOSSI E DEL NANO,COSI’ DIMOSTRERANNO CHE VIVENDOCI LORO VICINO POSSONO VIVERCI TUTTI.
Dalla quantità totale d’energia comparata tra 2002 e 2030 (come peraltro per il petrolio) debbo ooservare che il numero delle centrali dovrebbe rimanere invariato.
Al di là di ciò quando sento parlare che l’Ialia dovrebbe toranre all’energia nucleare mi domando e avrei voglia di domandare a chi parla: E LE SCORIE NOI ITALIANI DOVE DOVREMMO LE METTERLE?????????????
Non ho mai creduto alla validità delle centrali nucleari, men che meno alla loro efficienza o sicurezza. Le scorie radioattive poi… secondo voi dov’è che finirebbero, avendo centrali nucleari in Italia come voleva Fini? Un posto a caso: la Sardegna. No, grazie. Purtroppo c’è molta ignoranza sul tema, e mi rendo conto che molta gente è convinta che il nucleare = progresso e non nucleare = pirlata, pensano che ormai le centrali sono sicure, ma a Chernobyl nascono ancora bambini e animali deformi. Dobbiamo opporci al nucleare. Ciao Beppe, grazie di questa vera informazione.
caro Samy che tenerezza fai!
ma tutti noi possiamo votare contro il nucleare per 100 anni ma a che serve se tutto il resto d’europa lo usa e se perfino l’enel affitta centrali nucleari ai paesi dove e’ consentita????
è di oggi un articolo di repubblica in cui si presenta un “veicolo” che ha percorso 5000Km con l’equivalente di un litro di benzina. Non è che sia questo gioiello della comodità a vedersi ma diciamo che se la mia punto avesse un decimo del rendimento potrei baciarmi i gomiti.
a mio parere uno dei problemi maggiori che abbiamo in italia è affrontiamo oggi i problemi di ieri, li rimandiamo a domani e dopodomani li risolviamo con la tecnologia dell’altro ieri.
forse non è molto chiaro ma il concetto è che siamo sempre in ritardo sui problemi e sulle soluzioni.
se le celle a combustibile non saranno pronte prima di 10 anni perchè non investirci il doppio dei fondi e svilupparle nella metà del tempo ? tanto è sempre un problema di fondi . . .
C O S A ???Non basteranno 25 anni s convertire tutte le centrali e fare in modo che utilizzino solo fonti rinnovabili?Forse sono una sognatrice e mi era rimasto un briciolo di ottimismo… Ma mi devo rassegnare. Nel 2030 sarò una ultra cinquantenne… Significa che vivrò TUTTA la mia vita in quest’ambiente sempre più putrido con la consapevolezza che anche quando non ci sarò più, più del 50% delle centrali continuerà a insozzare il mondo? Coraggio, possiamo sperare di riuscirci per il 2070 (io di sicuro non avrò l’onore di partecipare a un simile evento).
Buongiorno mi chiamo Davide ed invito tutti i sostenitori del nucleare di fare un viaggio premio nella zona di Chernobyl cosi per costatare con mano (e attenzione a non scottarsi con gli amichevoli raggi gamma rimasti) ciò che è stato e sarà (purtroppo) della stupidià umana.
saluti
Davide
C O S A ???
Non basteranno 25 anni s convertire tutte le centrali e fare in modo che utilizzino solo fonti rinnovabili?
Forse sono una sognatrice e mi era rimasto un briciolo di ottimismo… Ma mi devo rassegnare. Nel 2030 sarò una ultra cinquantenne… Significa che vivrò TUTTA la mia vita in quest’ambiente sempre più putrido con la consapevolezza che anche quando non ci sarò più, più del 50% delle centrali continuerà a insozzare il mondo?
Coraggio, possiamo sperare di riuscirci per il 2070 (io di sicuro non avrò l’onore di partecipare a un simile evento).
serve un dibattito serio, SENZA PREGIUDIZI !!!
Su radiouno a volte ascoto zapping, il conduttore di una antipatia colossale è un attivista del nucleare, è il classico tipo che vede soltanto in una direzione non considerando gli effetti secondari. Spesso invita “esperti” per avvalorare la sua tesi, io mi chiedo se un giorno mettessero una bella centrale nucleare vicino a casa sua cosa direbbe, così come se la mattessero vicino a villa certosa o ad arcore. Sono stato vicino ad una centrale nucleare, nel campano, una di quelle semi abbandonate ancora in attivo, nel raggio di chilometri le case sono svuotate, molti abitanti dopo tumori e figli ma anche animali nati malformati se ne sono scappati….
a noi la scelta
Perchè Beppe non ci racconti in dettaglio del tuo sistema casalingo per la produzione di elettricità.
Io sarei molto interessato
OT
macchina record consumi!!!!!!!!
http://www.repubblica.it/2005/f/motori/aagiugno/5000kmlitro/5000kmlitro.html
Ma che tristezza tutti questi inutili che fanno a gara per essere i primi a scrivere sul forum: mi fate pena.
Volete un premio per essere arrivati primo, secondo, terzo….che inutili che siete.
Almeno scrivete qualcosa in tema.
Siamo ormai un’ItaGlia da quiz.
Addio intelligenza
P.S. A quando un “Odio alla stupidità del Primo”
beh, l’inquinamento è davvero importante come problema, ma penso che non ci sia inquinamento peggiore delle radiazioni nucleari!! abbiamo già votato una volta contro il nucleare, lo faremo ancora se serve!!
ci sono altri modi di produrre energia, non vedo perchè l’unico vantaggioso debba essere il nucleare!!
i tanti servizi in tv servono proprio per creare un’idea favorevole verso questa forma di produzione di energia, e se notate come sono fatti, non spiegano i reali pro e contro, ma ci dicono solo che il resto del mondo continua ad avere centrali e noi no… allora noi? che siamo inferiori?? costruiamo e riapriamo le centrali!!
abbiamo bisogno di energia in tempi rapidi, e non è rapido costruire una centrale, ci vogliono 9 anni!! quest’anno come faremo? l’anno prossimo?…
GUERRA CONTRO IL NUCLEARE!!!! e che dicano pure che siamo comunisti!!
PER TUTTI:
su le scienze di questo mese c’è un articolo molto interessante dal titolo: “ENERGIA, QUALE FUTURO”
leggitelo Beppe!!!!!!!!
A meno che, caro Sor Beppe. qualcuno “prima del tempo” cacci dai cassetti qualche progetto già funzionante per produrre energia in modo alternativo.
Come, ad esempio, una centrale funzionante ad idrocarburi ma con una efficienza pari a 100 volte quella attuale, a parità di combuastibile bruciato.
In attesa di usare l’idrogeno contenuto nell’acqua come combustibile o qualche altra invenzione del genere.
P.s. : il quasi raddoppio del gas non è che lo vedo molto positivo per l’inquinamento come dato.
Mi domando, quale aspettative abbiamo se vi sono ancora degli uomini politici cosi ottusi nel credere nel futuro nucleare, quando disponiamo di fiumi e non sarebbe insensato aumentare i bacini per una migliore risorsa idrica, vedi elettricità e irrigazione, disponiamo di sole e vento a volontà. Che ne dite di uno sfruttamento dell’energia geotermica? Ciao a tutti.
….geologici
Più della centrale nucleare in se, in Italia sarebbe molto più pericoloso chi ne sarebbe responsabile della gestione, che sarebbe sicuramente qualche raccomandato politico incapace con le spalle supercoperte.
Non dimentichiamo che viviamo in un paese dove De Lorenzo (Ministro della sanità) ha permesso che venisse trasfuso sangue infetto; dove il responsabile dell’Aeroporto di Linate se ne infischiava se il radar di terra erano MESI che non funzionava; dove un primario di cardiologia ha impiantato COSCIENTEMENTE valvole brasiliane difettose; etc. etc. etc. etc.
Come si fa anche solo a pensare di dare in mano una CENTRALE NUCLEARE ad un Italiano?
****luca colzani***
Vedi?
Questo è senso civico.
Non mi importa con che cosa l’ importante è che io risparmi!!!!!
Ne sei sicuro? E se poi ti becchi un bel cancrino l’ importante è che te lo curi con la mutua così non paghi niente?
Letto su repubblica.it
Pac Car, incredibile record
Più di 5000 km con un litro
La Pac Car prima di stabilire il record mondiale di consumo
QUanto fa con un litro? Più di 5000 km. Non è un errore: sono proprio oltre cinquemila i chilometri coperti dal Pac Car con un litro di carburante. Il veicolo (chiamarlo auto ci sembra comunque troppo…) è stato progettato dal Politecnico federale di Zurigo e ha ovviamente segnato un record modiale: con 1,07 grammi di idrogeno, che equivarrebbe a un litro di benzina, ha percorso 5134 chilometri sul circuito francese di Ladoux.
La Pac Car, del peso di 30 chilogrammi, è dotata di una pila (o cella) a combustibile (fuel cell), che fa entrare in reazione chimica idrogeno e ossigeno, con produzione di energia e di sola acqua come ½gas di scappamento.
Il prototipo è nato dalla collaborazione fra Ufficio federale dell’energia, Istituto Paul Scherrer, Università di Valenciennes e tre partner dell’industria. Al progetto hanno lavorato una ventina di studenti del Politecnico, fra cui alcune studentesse che si sono messe alla guida. Gli ingegneri del Politecnico di Zurigo hanno integrato in un solo sistema gli sviluppi più recenti delle celle a combustibile, delle tecniche di trazione, dell’aerodinamica e delle strutture leggere.
Una pila a combustibile è un dispositivo in grado di generare energia utilizzando reazioni elettrochimiche, al posto di bruciare carburante. Nel generatore entrano un combustibile (solitamente idrogeno) e un ossidante (ossigeno o aria) e da cui si ricavano corrente elettrica continua, acqua e calore.
La cella è costituita da una coppia di elettrodi (l’anodo e il catodo) separati da una membrana che permette il transito dei protoni (ioni di idrogeno) ma non quello della corrente elettrica. Inoltre, vengono utilizzati degli elementi catalizzatori, come il platino, per aumentare la velocità della reazione e quindi il quantitativo di energia elettrica prodotta. Tutto ciò ovviamente non si tradurrà tanto facilmente in qualcosa da produrre in serie, ma costituisce un grande passo avanti sul fronte della ricerca.
(26 giugno 2005)
……………….. Le auto a idrogeno sono una realtà da anni.
Emettono acqua e il comburente è semplice aria… certo, il problema è lo stoccaggio dell’idrogeno liquido (è necessaria un’enorme pressione) e il costo dei catalizzatori.
Eppure le prime auto a idrogeno esistono (anche se sono prototipi) e sembrano uguali a quelle che vediamo tutti i giorni.
Ma allora… PERCHE’ siamo costretti a subire i rincari e la puzza e le 4×4 e i superbolli e le polveri sottili, mentre il petrolio sale e una pubblicità su tre sui giornali e alla tv è dedicata alle auto? … ma ci sarà mica un complotto fra la società autostrade e le case automobilistiche per boicottare il protocollo di kyoto?
in siberia un mesetto fa, è riapparso uno scienziato scomparso da 2 anni, con un bel lavaggio del cervello (fonte repubblica.it); stava lavorando alle scorie nucleari con lo scopo di renderle innoque non in tempi geologigi….
Il nucleare e’ da abolire!!!!!
una società che alla fine del suo processo produttivo ha un qualsiasi rifiuto non riciclabile è una società condannata a soffocare sotto una montagna di rifiuti.
Il nucleare e’ il processo produttivo che produce i rifiuti peggiori.
Ma tanto c’è il mare per buttarli…!?
o magari lo spazio…….!?
il mio è un no secco senza dubbi..
ciao
abbiamo ancora scorie da smaltire semplicemente perchè nessun governo s’è mai posto il problema di smaltirle in modo intelligente
quello che non dici è che non serve a nulla essere coontrari al nucleare se poi abbiamo le centrali al confine (Francia) e ce ne serviamo.
Un incidente causerebbe danni enormi anche a noi. Esattamente come se fossero sul nostro territorio.
Con atteggiamento tipicamente italiano, diciamo di essere contrari al nucleare e lo facciamo produrre da altri ma poi ci inseriamo nella filiera produttiva diventando partecipi e convinti consumatori.
Forse il nucleare è pericolosissimo.
Forse però dovremmo finirla di fare gli itaGliani.
Negli anni’ 70 partecipai ad un convegno sul nucleare e le fonti di energia alternative…….
Siamo nel 2005 e ritorniamo da capo senza avere fatto nessun progresso.
L’ unica cosa che a me è saltata agli occhi è che ci vogliono convincere che saranno sicure, ma se le nostre centrali hanno ancora scorie da smaltire(ma non so se sia vero e gradirei essere informata sulla veridicità) quando non sono mai state attivate, quante ne avremo se partiranno?
AIUTOOOOOO
COSA POSSIAMO O DOBBIAMO FARE????
Per quel che mi riguarda ho già partecipato alle manifestazioni contro la costruzione della centrale nucleare a MONTALTO DI CASTRO, ho anche delle bellissimissimissime foto! Le vuoi Beppe?
Per me l’argomento deve essere chiuso, chiuso, chiuso!
Altri sit-in ci aspettano?
Ci sarò!
a me basta che mi facciano pagare di meno se con il nucleare o il carbone o qualsiasi altra forma non me ne puo’ fregar di meno.
e tutti i morti che causa l’aumento di Co2 nell’aria? e perchè non dire che sul mercato l’energia più economica che acquistiamo è quella nucleare? e le nuove centrali intrinsecamente sicure? RAGAZZI DOBBIAMO SVEGLIARCI!!! Il prezzo del petrolio salirà sempre di più nei prossimi anni, aumenteranno le bollette e l’inflazione: dico solo una cosa: PARLIAMONE!! pianifichiamo il nostro futuro energetico o sarà la fine dell’italia (dipendente all’80% dal petrolio)
Tra l’altro il gas è una delle pochissime risorse naturali che abbiamo. Non so quanto attendibili siano i dati della tabella pubblicata in ogni caso mi sembra molto interessante. Occhio però alle emissioni nell’aria che col gas o carbone sono enormi!!!
Ma se tutti questi dati che diffondono i politici per convincerci ad accettare queste scelte sono falsi, perchè gli scienziati che li forniscono non vengono sputtanati uno per uno con nome e cognome sulle autorevoli riviste che spesso vengono citate per suffragare le varie teorie o iddee in merito a qualche argomento?
Mi sembra di rivivere le campagne elettorali degli ultimi anni in cui ogni fazione ha il proprio sondaggio personalizzato che guarda caso da sempre per favorito la coalizione che si avvale seu suoi servizi.
Per farla breve uno come me che non capisce una verza di energia a chi deve dare ascolte se tutte le parti hanno a disposizione studiosi pronti a confermare le proprie tesi?
Quante balle che raccontano… Tutta colpa degli Americani!!!! Te digo mi!
Oltre ad essere stato il primo, sono assolutamente contrario al nucleare…. Gli esempi dei disastri citati da Beppe dovrebbero bastare….. O per qualcuno sono solo dettagli???