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1.537 commenti su “Latte alla spina

  1. Claudio R.

    Qui in Provincia di Cuneo, qualche anno fa, c’è stato il boom di distributori automatici di latte fresco. La gente aveva ben accolto questa novità, tanto che alcuni distributori dovevano essere riempiti più volte al giorno. Poi purtroppo, la “mannaia” di qualche interesse di parte, si è abbattuta su queste forme di erogazione … adducendo ad un qualche problema di natura igienica (francamente non riesco a capire quale!). Il risultato è stata la progressiva rimozione di tutti gli impianti…. Speriamo che il Movimento 5 Stelle possa fare qualcosa per ripristinare questi impianti …. che la gente aveva accolto così favorevolmente!

  2. annalisa prandi

    Nel mio comune e nei comuni limitrofi (Arco, Riva del Garda, Dro in provincia di trento) alcuni produttori avevano installato numerosi di questi distributori sparsi per la città; dopo le prime (prevedibili) proteste (certo che il latte crudo fa male, se hai la flora batterica annullata da anni di cibo predigerito e te lo prendi così senza bollirlo. Incredibile, ah, il latte vero?) l’attività sembrava avviata, e cominciavano a vendere anche dello jogurt autoprodotto. Dopo circa 5 anni, nel silenzio generale, questi distributori però stanno scomparendo, e non per l’opposizione di caseifici e supermercati, ma semplicemente perchè è un’attività in perdita: è un’idea geniale, ma la gente (io compresa), finito il periodo della “novità”, preferisce continuare a comprare comodamente il latte al supermercato.

  3. Simona Valenti

    Ciao,bevo latte crudo tuti i giorni da 2 anni,ho una bambina di 9 anni e lo faccio bere anche a lei………sta/stiamo benissimo!!!!E NON LO FACCIO BOLLIRE,perchè devo farlo bollire?ho la possibilità di prenderlo fresco tutti i giorni,se lo faccio bollire dov’è il risparmio?Il gas costa…..ah ah ah !!!!E’ buonissimo così come!!!!Grazie Sig. Grillo
    Simona

  4. Alessandro Salvatore

    ….ed ora, con i primi bambini ricoverati a causa del latte crudo, come la mettiamo??
    Una centrale del latte effettua analisi giornaliere dal costo di Euro 1000 cad. poi distribuisce il latte SICURO al 100%! Mi si spieghi come un semplce allevatore possa garantire la sicurezza del suo prodotto da quando non scrive L’OBBLIGO DI FAR BOLIRE IL LATTE da subito, almeno a 70° sui famosi distributori, ma lo consiglia solamente di farlo dopo i 2 giorni dall’acquisto!! E che garanzie si hanno sui controlli obbligatori: vengono sempre fatti o…?
    Credo che il business sia stato solo a vantaggio dei rivenditori di distributori a scapito, come sempre , del consumatore finale tra cui, importante ricordarlo, ci sono i BAMBINI!!!

    1. G.Luca Mazzotti

      Il latte crudo fa male!
      SI! ALLA CONCORRENZA!
      Quali Bambini? Quali Distributori?
      E’ tutto frutto di una vergognosa messa in scena, architettata dall’industria del latte e dalla Grande Distribuzione Organizzata.
      Non esistono casi di infezione causati dal latte crudo messo in vendita con i distributori automatici!
      Ci sono controlli severissimi e completi da parte dell’ASL che ha sempre scagionato il latte crudo.

    2. Giulio P.

      Sembri la morlie del reverendo dei Simson quando istericamente dice: “Nessuno pensa ai bambiniiiiiiiiiiiiiiiii!”.
      Con il latte crudo cirimettono le multinazionali del latte pastorizzato.

    3. Carta Luna

      Vorrei farti presente che dei nove casi segnalati, nessuno è CERTAMENTE addebitabile al latte crudo..e che uno dei casi è stato segnalato in Campania dove NON ESISTE NEMMENO UN DISTRIBUTORE DI LATTE CRUDO..e vorrei segnalarti anche che alcuni casi sono accaduti nel 2007..come mai viene fuori solo adesso? Per la diossina nei maiali ci stanno rompendo le palle da giorni, idem per il latte cinese (ma va?), l’aviaria e la mucca pazza..ebbene, nel 2007 alcuni bambini finivano in dialisi per il latte e i mass media non hanno detto nulla? Forse perchè adesso il latte crudo è un giro d’affari, una realtà concreta che ogni anno toglie 18 milioni di euro alle multinazionali, e inizia a dare fastidio, e invece nel 2007 no?
      Consiglio a tutti di leggere più le notizie di internet e meno i telegiornali..quelli sono asserviti al potere, tutti..

    4. Marco Testa

      Le ditte che forniscono il latte crudo sono soggette a controlli molto rigidi su tutto il latte prodotto.

    5. federica c.

      mia figlia eve il latte crudo da quando aveva 4 mesi e non sono fortunata perchè non ha preso malattie, sem,plicemente perchè qualsiasi allevamento viene controllato dalla asl e per garranzie possono essere richieste le analisi.
      secondo punto in passato ogniuno di noi beveva latte crudo e non c’erano tutte le norme sanitarie di adesso.
      il latte non viene a contatto con nulla, dal capezzolo passa al refrigeratore attraverso l’impianto di mungitura.
      terzo punto avete mai provato a portare il latte nvenduto dalle grandi aziende che dicono sia un latte di qulità?
      provate. sapete che arriva latte dall’estero dove non ci sono tutte le norme di qui, sapete che non è certo cosa state bevendo?
      il latte crudo se non ti fidi puoi andre in azienda e controllare come lavora l’allevatore.
      puoi fare lo stesso con le grandi industrie??

    6. Fabiana Maggi

      Bhè i bambini ci vanno di mezzo per la solita disinformazione dei genitori…visto che la legge obbliga a scrivere “da consumarsi previa bollitura” sempre…non dopo i primi 2 giorni!!
      Se cosi fosse berremmo un minestrone di batteri!!
      Il latte crudo se bollito è assolutamente sicuro da punto di vista igienico sanitario…il problema è che portandolo ad una temperatura cosi alta si perdono tanti dei suoi nutrieni che lo differenziano invece da quello pastorizzato…a questo punto conviene comprare il pastorizzato,che anche se meno nutriente è garantito al 100% … almeno alle categorie a rischio sarebbe meglio dare latte trattato termicamente onde evitare rischi del tipo “i nostri nonni lo bevevano crudo quindi possiamo farlo anche noi”…i nostri amici hanno acquisito resistenza nel frattempo…

    7. Carlo Marchisio

      A Cuneo i distributori del latte funzionano benissimo, e ce ne sono ormai parecchi. così come si stanno installando i distributori di acqua gasata e, alemeno nelle scuole quelli della frutta (ovviamente sono un acquisto paragonabile agli snack).
      non ci sono problemi igienici perchè per quel che riguarda il latte si tratta di una produzione giornaliera e ovviamente il concetto del distributore sta nel bere latte fresco….se poi uno lo gestisce come l’UHT e ne fa scorta non ha capito nulla. provate il latte crudo intero (quello con cui potete farvi le tome a casa) e scoprirete che fino ad oggi non avete bevuto latte, ma acqua bianca. La persona che si preoccupava per i bambini mi fa tenerezza, noi siamo abituati a mangiare la frutta dagli alberi, i pomodori dall’orto, anche le uova fresche…mai avuto problemi! ma lui può tranquillamente continuare a mangiare le merendine, se sapesse come funzionano le industrie agroalimentari cambierebbe idea. Firmato un Tecnologo agroalimentare

  5. enrico modenese

    questa si che e’ stata una “grande” idea ha un profumo e un sapore….. io che di latte ne bevo a litri adesso per me il famoso cartone di latte e’ andato in pensione

  6. Antonio Pescrilli

    Sono disperato, qualcuno mi sà dire quali sono gli adempimenti per poter istallare un distributore automatico di latte crudo? Vi ringrazio tantissimo……

  7. giuseppe capobianco

    Ciao a tutti , non so se è già presente questo link sul blog : http://www.milkmaps.com/
    lo ripropongo , è sempre utile .

    Il sito ha la mapa dei distributori di latte alla spina : l’ho acquistato l’altro ieri per mia figlia ottimo , davvero ottimo .

    non comprerò più latte a breve scadenza (per quello a lunga , devo avere un po’ di scorte 🙂 🙂 in caso di emergenza) Saluti

  8. eleonora .

    caro beppe come mai in televisione non parlano dei prodotti alla spina,e perchè a roma non ci sono supermercati che li vendono? mentre invece nelle altre citta ci sono gia’.Vorrei una spiegazione grazie. ciao leo57

  9. salvatore cautero

    Sarebbe possibile un distributore di latte alla spina nella mia gastronomia a Napoli?Vorrei aiuto per avere un contatto che mi indirizzi sul come fare:Grazie

  10. Marco Tani

    Buona idea quella del latte crudo. Io in zona ho un “distributore” che viene giornalmente fornito di latte fresco. Ma… un paio di incazzature permetetemele!!! Di latte appena munto, per intenderci come quello che ho gustato in Valle d’Aosta, non ha ne il gusto, ne tantomeno il colore. Sembra veramente annacquato. E poi, scusate, un prodotto venduto direttamente dal produttore, senza costi di trasformazione, di confezionamento e di trasporto dovrebbe costare almeno il 60/70% in meno di quello che spendi al supermercato. Invece, compresa la bottiglia di plastica (consigliabile xchè sterilizzata) un litro lo paghi 1,30 € (contro 1,30/1,50 di quello industriale fresco). Perchè non si fà una seria battaglia (Beppe, coldiretti, consumatori?) per far vendere questi prodotti almeno al 50% di quanto venduto nella grande distribuzione?

  11. Maria Grazia Pizzi

    Mi piace molto l’idea del latte crudo, più per la sua sostenibilità che per i valori nutrizionali aggiunti (alle nostre latitudini non ci sono più molti problemi di denutrizione).
    Mi chiedo se consumarlo senza bollirlo incrementa il rischio di infezioni come la brucellosi o la listeriosi (la pastorizzazione è finalizzata alla riduzione di queste e altre contaminazioni). In tal caso credo sia doveroso specificare che anziani, donne gravide o persone malate/immunodepresse dovrebbero bollirlo prima dell’uso. Non so se ciò possa alterarne le qualità. Se ci sono veterinari/igienisti/nutrizionisti ci facciano sapere.
    Grazie.

    1. Ruggero Verardi

      Ciao,
      sono uno studente di medicina veterinaria all’ultimo anno e vorrei intraprendere la strada dell’ispezione degli alimenti, quindi il discorso “latte crudo” mi interessa moltissimo.

      Il latte può essere veicolo di innumerevoli patogeni e la pastorizzazione uccide tutti i germi patogeni! Pertanto il latte pastorizzato è più sicuro di quello crudo. Per questo un’ordinanza ministeriale dello scorso Dicembre, ha imposto di specificare su ogni distributore di latte crudo che DEVE ESSERE BOLLITO PRIMA DI CONSUMARLO!

      http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/latte_crudo/

      Ovviamente la bollitura altera il sapore del latte, ma almeno ci mette al sicuro da una intossicazione da parte di Lysteria, E. coli O 157, Mycobatteri, ecc…
      I controlli su alcune malattie trasmesse dal latte (ad esempio brucellosi e tubercolosi) vengono fatte negli allevamenti con una cadenza SEMESTRALE. Chi ci assicura che, tra un controllo e l’altro, una vacca non si ammali? E ti assicuro che la tubercolosi bovina decorre in maniera sub-clinica nel 95%dei casi (non ci sono sintomi per lungo tempo)!

      Pertanto ritengo che il latte crudo sia un’ottima idea per il risparmio di contenitori, carburante per movimentarlo, ecc… Ma se io acquistassi il latte crudo lo tratterei termicamente prima di berlo, anche se sono giovane e sano! Non è necessario bollirlo, la pastorizzazione si attua a 73°C per pochi secondi… quindi basterebbe fare altrettanto. Ma solo la bollitura garantisce al consumatore il raggiungimento di una temperatura elevata.

      Contattami pure: verardiruggero@yahoo.it

  12. Stefano V.

    Ste cose non te le dicono mica. Solo la rete: la rete può dare informazione vera e diretta senza imbrogli!
    Per la PRIMA VOLTA nella mia vita berrò il latte crudo.

  13. Rita Panarelli

    L’attuazione dei distributori del latte sono una cosa molto saggia per l’ambiente.. anche perchè ho sempre creduto che la sensibilità verso l’ecologia a mio parere si combatte partendo dal distributore al consumatore e mai viceversa, almeno che non si voglia fare inutile propaganda.

    Il latte però non è proprio “intero”, almeno questa è la mia esperienza col distributore di Ciriè, in provincia di Torino, so di cosa parlo, sono stata tirata su a latte di mucca appena munto, e così mia cugina mi ha messo alla prova, ho gustato il latte (vi erano anche i bicchieri di plastica), come fosse un bel bicchiere di vino e… il latte è annacquato.
    Il latte di mucca non è bianco ma leggermente paglierino, ha un gusto pieno e dopo l’ebollizione la panna spessa in superficie scioglie ogni dubbio.. una scodella di latte a colazione è in grado di saziarti per 4 ore piene, per questo dico il latte al distributore è annacquato… non ha dato gli stessi effetti ai sensi perchè spacciarlo per un’altra cosa?
    Andate in una fattoria, intorno alle 18-19 in genere iniziano la mungitura, l’attesa per i bambini sarà educativa, (forse le piccole fattorie mungono ancora a mano) comprate un litro di latte come Dio comanna bollitelo e poi mi dite.

    Si ventilava, inoltre la stessa iniziativa del distributore anche per il vino e i detersivi liquidi.. speriamo!
    Approverei in pieno, perchè sono una sfegatata della raccolta differenziata e molto preoccupata per l’ambiente.
    speriamo però che il prodotto non perda la qualità.

    Sono felice, qualcosa pur lentamente si muove!!!

    Rita Panarelli

  14. ugo palagonia

    http://www.genovazerodieci.it/salute/lattecrudo.htm
    è l’indirizzo per trovare il latte fresco “sfuso” piu’ vicino.
    A Genova c’è in via Trebisonda e al mecaro Orientale.

    Speriamo aumentino i punti di ditribuzione che ritengo siano legati al successo dell’operazione.

    USIAMOLO !!!!

  15. valeria d.

    salve a tutti, qualcuno mi potrebbe dare delle dritte circa la possibilità di aprire un distributore automatico di latte?
    grazie

  16. Roberto Michelini

    A TUTTI COLORO CHE PARLANO MALE DEL LATTE CRUDO

    Pochi giorni fa hanno intervistato un’anziana signora in occasione del suo 110° compleanno.

    Le hanno chiesto quale fosse il suo segreto di tanta longevità, salute e vitalità nonostante l’età.

    La sua risposta…
    …latte di vacca, tutti i giorni mattina e sera, almeno 1 litro.

    Cercasi testimonianze più attendibili!!!

  17. Alessandro Procacci

    Salve a tutti. Come avete già detto esiste già on line una mappa dei distributori di latte crudo. L’indirizzo è http://www.milkmaps.com .Sarebbe bello se ognuno di noi controllasse che il nostro distributore sia presente e inviare la segnalazione dei non censiti. Potrebbe essere un modo per aumentare la conoscenza di questo “nuovo” prodotto. Grazie a tutti.

    1. andrea busetto

      Da allevatore che ha installato negli ultimi 24 mesi 5(apprezzatissimi) distributori di latte in prov. di Pesaro ,segnalo la strana attenzione delle CCIA di tutta Italia per la nostra attività,con la fondata minaccia di veder sequestrare in tutta Italia le macchine distributrici se non in regola con le norme metriche.Siccome 8 su 10 di tali macchine sono “fuorilegge”prego Beppe Grillo e tutti coloro che ci tengono,di fare quanto possibile per impedire che per applicare norme e tecnicismi ignoti a tutti gli allevatori(normativa europea per gli strumenti di misura in base alla quale ogni distributore di latte dovrebbe avere ottenuto un decreto di omologazione del ministero delle attività produttive,neanche fosse una pompa di carburante),venga interrotta un’attività ,come la vendita diretta del latte crudo ,che potrebbe salvare la vita a molte vacche destinate al macello e permettere ai consumatori di risparmiare gustando un prodotto migliore.Forse ancora una volta si guarda la pagliuzza senza preoccuparsi della trave.

      andrea busetto

    2. Giorgio Zanta

      Non so se per Venezia sia più vicino Mogliano(provincia Treviso) o Oriago ma so che proprio qui, a Oriago(comune di Mira), stanno aprendo un distributore automatico di latte! non conosco la data di apertura esatta ma il distributore è già installato! Si trova nella strada secondaria al di la del canale tra Oriago e Malcontenta(prima del semaforo della Romea).
      E’ un po’ fuori mano effettivamente, pero intanto l’iniziativa è buona!

  18. Melisa De Lonti

    Visto il prezzo del latte oramai alle stelle, mi son decisa a provare quello crudo. Per chi abita a VENEZIA il distributore più vicino è quello di Campocroce, vicino a Mogliano Veneto, in via Molino n. 25. Il prezzo è di 80 €/cent al litro e la qualita ottima. Lo consiglio a tutti.

    1. Paolo carraro

      a Cazzago di Pianiga c’è un distributore di latte crudo NO OGM e fra pochi giorni verra aperto un nuovo distributore di latte crudo NO OGM anche a PIANIGA, i distributori sono dell’azienda agricola Salviato Liliana di Rivale di PIaniga (VE)

  19. giuseppe luppi

    ciao,
    se vi può interessare, in via biella 22 a milano
    (zona barona p.zza miani) abbiamo posizionato il primo distributore di latte crudo cittadino!!!
    ne seguiranno altri.

    cordiali saluti Luppi Giuseppe

    1. luppi giuseppe

      sono sempre io, se volete potete collegarvi al nostro sito all’indirizzo http://www.agrifilco.it, dedicato tra l’altro ai distributori automatici d latte crudo…..saluti

  20. Giuseppe Brandizzi (www.biola.it)

    Mappa Google dei distributori di Latte crudo nella zona di Roma e dintorni .

    In blu latte crudo Biologico
    In rosso latte crudo Convenzionale

    http://maps.google.it/maps/ms?ie=UTF8&hl=it&msa=0&msid=116264970722709794391.00043a12234a8e773e8de&ll=41.906365,12.374725&spn=0.966846,1.837463&z=9&om=0

    oppure

    http://www.biola.it

  21. Mappa dei Distributori del Latte Crudo

    Ciao,
    sono Andrea del Meetup di Bologna.
    Abbiamo creato la mappa nazionale dei distributori di latte crudo.
    Cliccate sul link nella firma di questo messaggio per visitarlo.
    Buona bevuta a tutti.

  22. Andrea Verlicchi

    E’ online la MAPPA NAZIONALE DEI DISTRIBUTORI DEL LATTE CRUDO!!

    La trovate su Milk Maps.

    L’indirizzo è: www[punto]milkmaps[punto]com

    1. Alessandro Procacci

      Ciao. Ho provato ad inserire un distributore ma ancora non è apparso. Inoltre ogni tanto spariscono delle “bandierine”. E’ corretto?
      Grazie.

  23. Andrea Verlicchi

    E’ online la MAPPA NAZIONALE DEI DISTRIBUTORI DEL LATTE CRUDO!!

    La trovate su Milk Maps, l’indirizzo è http://www.milkmaps.com

  24. Fabio Chiappetta

    ho provato il latte crudo di due distributori della mia zona per fare il formaggio per autoconsumo,come faccio da anni e ho avuto la spiacevole sorpresa di constatare che la resa era inferiore e di molto a quella che ottengo di solito con il latte “normale” del supermercato.Se qualcuno mi può aiutare vorrei sapere se crudo significa anche intero oppure solo ‘non bollito’ma scremato a piacere e inoltre se sono previsti dei controlli da parte di qualche ente a campione e a sorpresa oppure se dobbiamo far affidamento solo sull’autocontrollo del produttore.

  25. chiara caccamo

    Dopo aver letto vari commenti vorrei veramente capire se sia giusto dare da bere il latte crudo al mio bambino di 4 anni senza bollirlo.Lo espongo forse al rischio di contrarre infezioni batteriche!

  26. Stefano Franzin

    Ciao a tutti, sono un produttore di distributori di latte crudo, quelli che trovate in zona Rimini con la grafica “La Latteria”.. Sono sconsolato sentendo quanto le grandi aziende vedi Granarolo, Parmalat etc.. stiano facendo di tutto per dar contro a questa iniziativa…molti mi dicono ..” bhe cosa ti aspettavi siamo in Italia…!!”
    Comunque sia il latte crudo è una Prelibatezza con la P maiuscola, continuate a berlo, a cercarlo e a chiederlo!! Ciao a tutti!!
    Stefano

    1. Claudio Cordini

      Ciao Stefano Franzin, vorrei potermi mettere in contatto con te.
      Saluti Claudio.

    2. Claudio Cordini

      Ciao Stefano Franzin, vorrei potermi mettere in contatto con te.
      Saluti Claudio.

    3. orazio la marca

      vorrei acquistare o noleggiare alcuni distributori di latte crudo.
      può darmi caratteristiche e condizioni di vendita o noleggio delle sue macchine?
      grazie o.la marca
      tel 340-7739076

  27. ANTONIO ROSSETTO

    Ciao a tutti… finalmente anche a Carmignano di Brenta (PD) hanno installato un distributore di latte crudo. Ciaooooo

  28. Sante Migliaccio

    Sono appena stato alla 1.ma Mostra Promozionale dei Prodotti Biologici, qui ad Albano Laziale (Roma), e sono molto contento di aver partecipato a questa simpatica iniziativa ( la prima del genere dalle nostre parti). All’interno degli stand sono stati proposti numerosi prodotti rigorosamente BIO e cosa molto gradita è stato distribuito gratuitamente del latte fresco crudo (buonissimo !!). Ringrazio il Comune di Albano e l’Associazione Culturale “Nuovi Orizzonti” organizzatori dell’evento , che spero, apra concretamente la strada a tutta una serie di iniziative volte a promuovere il biologico e il latte crudo, soprattutto dalle mie parti, dove ricordo, non sono presenti distributori di “ORO BIANCO”.
    Un saluto a tutti!!!

  29. Silvia Tartari

    questo messaggio è per lo staff del blog ed è importante…vi prego togliete i commenti che ho inviato per favore!!! vi prego toglieteli DAVVERO!!!!! per favore… grazie

  30. Silvia Tartari

    Per favore rispondi solo a me sulla vicenda del distributore automatico del latte

  31. Silvia Tartari

    ciao beppe ho un piccolo negozio di alimentari a druogno un piccolo paese in montagna.Ho appena installato un distributore del latte automatico,o meglio mia cognata l’ha fatto visto che l’azienza agricola è sua.io mi chiedo como possa dare così fastidio a una grande multinazionale come la granarolo visto le reazioni avute questa mattina.AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO RISPONDI TI PREGO

    1. sonia gigante

      ciao Beppe Grillo,
      volevo farti due domande
      1. perche la normativa del latte crudo non è uguale in tutte le regioni.
      vivo in puglia provincia di bari e i veterinari locali si rifiutano di far vendere il latte crudo nei distributori fuori dall’azienda perchè?
      2. cosa sai sulle proprietà del latte crudo?

    2. sonia gigante

      ciao Beppe Grillo,
      volevo farti due domande
      1. perche la normativa del latte crudo non è uguale in tutte le regioni.
      vivo in puglia provincia di bari e i veterinari locali si rifiutano di far vendere il latte crudo nei distributori fuori dall’azienda perchè?
      2. cosa sai sulle proprietà del latte crudo?

    3. sonia gigante

      ciao Beppe Grillo,
      volevo farti due domande
      1. perche la normativa del latte crudo non è uguale in tutte le regioni.
      vivo in puglia provincia di bari e i veterinari locali si rifiutano di far vendere il latte crudo nei distributori fuori dall’azienda perchè?
      2. cosa sai sulle proprietà del latte crudo?

    4. sonia gigante

      ciao Beppe Grillo,
      volevo farti due domande
      1. perche la normativa del latte crudo non è uguale in tutte le regioni.
      vivo in puglia provincia di bari e i veterinari locali si rifiutano di far vendere il latte crudo nei distributori fuori dall’azienda perchè?
      2. cosa sai sulle proprietà del latte crudo?

  32. Giuseppe Brandizzi

    Ad ALBANO Laziale Domenica 8 Luglio dalle 9 alle 21 Pza Carducci Prima Mostra Promozionale di prodotti Biologici Natura Amica organizzata dalla Ass. Culturale Nuovi Orizzonti 348 5109282, con il patrocinio del Comune di Albano Laziale e della Provincia di Roma .
    Durante l’ evento verra’ distribuito gratuitamente latte crudo in contenitori in vetro da cc 500 , grazie all’ interessamento del Comune di Albano Laziale .

  33. paola conversi

    Caro Beppe la guerra ai distributori di latte automatico e’ cominciata!!! A Roma i sequestri fioccano e gli ispettori dell’ ufficio metrico vanno a caccia.Noi siamo produttori di latte alta qualita’ ed abbiamo messo in funzione recentemente un distributore a Villanova di Guidonia RM . E’ inutile che ti dica quanto i consumatori siano contenti!!!DIFENDIAMOCI
    Atto Senato

    Interrogazione a risposta orale 3-00711
    presentata da
    LOREDANA DE PETRIS
    mercoledì 6 giugno 2007 nella seduta n.161

    DE PETRIS – Ai Ministri dello sviluppo economico e delle politiche agricole alimentari e forestali – Premesso che:

    da circa tre anni, per iniziativa di piccole e medie aziende zootecniche operanti in tutto il Paese, vengono installati, presso l’unità produttiva o in corrispondenza di esercizi commerciali e mercati, distributori automatici per l’erogazione diretta al consumatore di latte crudo, nel rispetto delle specifiche disposizioni igienico-sanitarie vigenti;

    tale iniziativa incontra grande interesse nei consumatori, in relazione alla qualità del prodotto e al prezzo, e costituisce una interessante integrazione del reddito per gli imprenditori zootecnici, facilitando l’approccio diretto al mercato e l’orientamento alla qualità dell’attività d’impresa;

    la vendita diretta di latte crudo è già praticata da tempo, con le suddette modalità, anche in altri Paesi dell’Unione europea, fra i quali l’Austria, la Francia e la Germania, senza incontrare alcun problema di ordine burocratico o sanitario;

    recentemente in diverse province, per iniziativa degli Uffici metrici delle Camere di commercio, sono stati sottoposti a sequestro distributori automatici di latte crudo in quanto non risulterebbero omologati per la misurazione della quantità di liquido erogata;
    considerato inoltre che:
    la messa a disposizione presso l’erogatore, a cura del titolare, di contenitori di capacità no
    SPAZIO NON SUFF VEDI http://www.camera.it interpellanza n 711 del 6/6/07 Sen L DePetris

    1. giuseppe luppi

      ciao,
      se ti può interessare, in via biella 22 a milano
      (zona barona p.zza miani) abbiamo posizionato il primo distributore di latte crudo cittadino!!!
      ne seguiranno altri.

      cordiali saluti Luppi Giuseppe

    2. giuseppe luppi

      ciao,
      se ti può interessare, in via biella 22 a milano
      (zona barona p.zza miani) abbiamo posizionato il primo distributore di latte crudo cittadino!!!
      ne seguiranno altri.

      cordiali saluti Luppi Giuseppe

    3. giuseppe luppi

      ciao,
      se ti può interessare, in via biella 22 a milano
      (zona barona p.zza miani) abbiamo posizionato il primo distributore di latte crudo cittadino!!!
      ne seguiranno altri.

      cordiali saluti Luppi Giuseppe

    4. giuseppe luppi

      ciao,
      se ti può interessare, in via biella 22 a milano
      (zona barona p.zza miani) abbiamo posizionato il primo distributore di latte crudo cittadino!!!
      ne seguiranno altri.

      cordiali saluti Luppi Giuseppe

    5. giuseppe luppi

      ciao,
      se ti può interessare, in via biella 22 a milano
      (zona barona p.zza miani) abbiamo posizionato il primo distributore di latte crudo cittadino!!!
      ne seguiranno altri.

      cordiali saluti Luppi Giuseppe

    6. giuseppe luppi

      ciao,
      se ti può interessare, in via biella 22 a milano
      (zona barona p.zza miani) abbiamo posizionato il primo distributore di latte crudo cittadino!!!
      ne seguiranno altri.

      cordiali saluti Luppi Giuseppe

  34. Andrea Verlicchi

    A me interessa, contattami!
    Il mio e-mail è info chiocciola andreaverlicchi.com
    Ciao!

  35. Andrea Verlicchi

    A me interessa, contattami!
    Il mio e-mail è info chiocciola andreaverlicchi.com
    Ciao!

  36. enrico benucci

    Vorrei preparare, insieme a qcun altro, una Google Map da mettere online con i vari distributori del latte presenti sul territorio xlo- dell’Italia Settentrionale: interessa a qcuno?

    1. Andrea Verlicchi

      A me interessa, contattami!
      Il mio e-mail è info chiocciola andreaverlicchi.com
      Ciao!

  37. ENRICO CANALE

    Vi invio la lista aggiornata alla data di oggi dei distributori di latte in Liguria.
    Vi ricordo inoltre il nostro nuovo sito internet dove potete trovare tutte le informazioni che desiderate: http://www.lattecrudoinliguria.com

    1.Azienda Agricola Cavanna Andrea

    -Panificio Fratelli Priano in Via Carlo Camozzini 69R a Genova Voltri
    -Banco n° 123 del Mercato Orientale di Genova sito in Genova Via XX Settembre
    -Punto SMA Via Multedo di Pegli 23 Genova Pegli

    2.Azienda Agricola Giassetto

    -Campoligure in Piazza Marconi 3 presso il supermercato Gulliver
    -Alimentari Gailli Via Trebisonda 56C Genova

    3.Azienda Agricola Macciò Gregorio

    -Masone: Punto Sma Via Roma 75

    4.Azienda Agricola Parodi Marco

    -Serra Riccò: DiperDi, Via Medicina 186

    1. giuseppe pluchino

      Voglio comunicare che da oltre un anno nella nostra provincia sono stati installati i distributori di latte alla spina.La nostra Provincia è rinomata per la bontà dei pascoli
      della sanità degli allevamenti e di conseguenza dei prodotti lattiero caseari.Tali distributori
      sono stati molto bene accolti dalla popolazione
      sopratutto giovanile che ha comiciato a sostituire
      alcune bevande non perfettamente salubri con il nostro buon latte.Ha fatto quasi moda.

    2. Stefano Termanini

      L’iniziativa è così bella, nuova e interessante che anche noi abbiamo voluto dare – per la Liguria – il nostro contributo.
      Trovate sul nostro portale (www.travel2liguria.com), all’interno di un’intervista all’Associazione Provinciale Allevatori di Genova, il senso dell’iniziativa in Liguria: dal “come funziona” a quali sono i benefici ecc.

  38. Sante Migliaccio

    Volevo completare la segnalazione fatta per il Distributore Automatico di Latte Crudo a Villanova di Guidonia: infatti, è sito all’esterno della pompa di benzina Q8 in via Maremmana; si chiama “Latte Mio” ed è gestito e alimentato dall’Azienda Zootecnica Fratelli Conversi, da anni specializzata nella produzione di latte crudo di alta qualità. Salute a tutti!!

  39. Alessia R.

    Finalmente anche a Villanova di Guidonia è stato attivato un distributore di latte.

    1. Sante Migliaccio

      Ciao! Potresti essere più preciso indirizzo, azienda….ciao!

  40. Casa FC

    Forlì – Latte fresco a 20 centesimi in meno al litro
    Dopo farmaci e benzina la “guerra dei prezzi” si sposta sul latte fresco. E’ una liberalizzazione di fatto quella che si sta sperimentando nell’area di Forlì. Una catena della grande distribuzione organizzata sta proponendo latte fresco alta qualità con il proprio marchio, a un prezzo inferiore di circa 20 centesimi al litro rispetto ai marchi più noti.

    http://www.casafc.it/showarticle.php?articleID=738

  41. Sante Migliaccio

    Salve a tutti!

    Volevo rinnovare il mio appello presso un qualsiasi allevatore presente nella zona di Aprilia, Pomezia, Ardea, Albano ( a cavallo tra le province di Roma e Latina)per l’apertura di nuovi distributori di latte crudo.
    So che sono in tanti e ben presenti sulla zona, e allora coraggio……attendiamo numerosi!!!
    Grazie per la vostra attenzione!

    1. Giancarlo Lanzone

      Il latte fresco si puo’ acquistare a Santa Procula presso l’azienda agricola “La Pometina”.
      Il costo è di un euro a litro. Mungitura alle 17,00 latte pronto dalle 18,00 in poi.

      Usate latte fresco. Mi raccomando andate con la bottiglia di vetro !!!
      FARE VERDE -Pomezia-Torvajanica

    2. DANIELE GALLIO

      Ciao, io sono un contadino, come definisci tu quelli del mio settore, sono anch’io un venditore di latte crudo con dispositivo automatico, e se sapessi a livello di controlli tutto quello che c’e’ dietro a quei distributori di latte che vedi piazzati in giro, troveresti anche tu un senso per acquistare questo latte, essendo agricoltore da molti anni ti posso garantire al 100% che il latte che trovi confezionato con tutte quelle belle scrittine sulla confezione, se sapessi da che aziende arriva non ne ingoieresti piu’ neanche un sorso, comunque prima di giudicare informati bene da chi di competenza e vedrai poi dove andrai ad acquistare il latte…

    3. Sante Migliaccio

      Ciao!

      Ti faccio presente che hai risposto, qui , al post precedente…io bevo solo latte crudo…quello “anonimo” delle centrali non lo bevo!!

  42. flavio bulla

    sinceramente io nn mi fido molto ,e se poi visto come viene venduto (crudo) chi mi dice che ci sono gli stessi controlli come li ha una centrale del latte? e poi con una misera differenza di 20/30 cent. vendita diretta dai contadini? ,no grazie

    1. Sante Migliaccio

      Scusami….ma siamo ancora in un Paese libero…, quindi nessuno ti dice di comprarlo..!!

  43. simone sembiante

    sarei interessato a tenere un distriubutore di latte crudo nel mio bar ma non so a chi rivolgermi.qualcuno mi può aiutare rispondendomi a sendys@libero.it.
    abito nel tigullio
    grazie

    1. cosso marco

      ho un’azienda agricola sull’appennino di genova con circa 40 vacche disposte a fornire latte fresco a tutti i genovesi desiderosi di assaggiare il latte appena munto, il latte crudo preserva integre tutte le proteine le vitamine come madre natura le ha create perchè non subisce alcun trattamento termico violento come la pastorizzazione o peggio la sterilizzazione (latte uht) chiunque fosse interessato a installare un distributore di latte mi può contattare cosso marco valverdedicosso@libero.it

  44. Angela vicino

    Ho scoperto il latte crudo per caso mentre ero di passaggio a Mantova: è squisito! Quando potremo avere dei distributori di quartiere qui da noi a Roma?

    1. Giuseppe Brandizzi

      Il latte crudo e’ disponibile a Roma in 3 mercati Rionali :
      Tuscolano ( Calisse )
      Magliana
      Esquilino
      su http://www.biola.it/distributoremobile.aspx
      trovi informazioni + precise

      infoRIMUOVI@biola.it

    2. daniela dolcetti

      Esiste un distributore di latte appena munto a villanova di guidonia presso il distributore di benzinaQ8. provatelo……

  45. Stefano Ciochetta

    A Settimo Milanese (vicino a san siro), in via vittorio Veneto 30, c’è un distributore di latte crudo di formaggi e yogurt.

    1. katia melato

      Da quest’anno anche a Padova (Ponte San Nicolò ) c’è il distributore del latte. buonissimo, ed è aperto tutti i giorni, anche la domenica e nei mesi estivi.
      ciao

  46. Alessandro Procacci

    Salve a tutti. Ho scoperto che anche a Treviso, dove lavoro, ci sono due distributori automatici del latte (Istrana e Paese). 60€cent per 70cl. Puoi avere anche la chiavetta come le macchinette del caffè dell’ufficio.
    Speriamo arrivino anche a Padova (dove vivo …).
    Grande Beppe. Dopo più di 10 anni ci siamo arrivati anche noi. Continua così !!!

  47. Sante Migliaccio

    Salve a tutti!!!

    Sono molto emozionato nel darvi questa notizia, ma finalmente anche a Sud della provincia di Roma, “HABEMUS DISTRIBUTORE DI LATTE ALLA SPINA” -….si propio così!!!
    Presso il Maxy Sidis di via della Cannuccia ad Anzio (Roma) è stato installato un nuovo impianto.
    Un grandissimo ringraziamento al promotore di questa iniziativa (Az. Perica Roberto); finalmente, potremmo assaporare un prodotto eccezionale IL NOSTRO LATTE CRUDO!!!
    Un grazie da parte mia e dei miei bambini…., intanto ho destato l’interesse di tutti i miei colleghi presenti in zona, e sono rimasti entusiasti: un buon motivo per piazzarne ancora in zona ( io spingo su Aprilia (LT) e zone limitrofe…poi si vedrà)!!
    Ancora grazie a tutti!!!

  48. Sante Migliaccio

    Sono molto felice per l’apertura sempre più numerosa di punti vendita del LATTE ALLA SPINA.
    Scusate ma sono un po invidioso, e ritorno a dire, come in qualche post fa, possibile che nella zona SUD o SUD-EST di Roma( Castelli Romani, Pomezia, Aprilia, Ardea,ecc.)non aprono nessun distributore di latte?
    Eppure nella zona descritta ci sono molti produttori, soprattutto su Aprilia (LT), possibile che nessuno si muova in questa direzione?
    Se qualcuno è a conoscenza di qualche novità,….lo aspetto con la BOTTIGLIA IN MANO!!!
    Io ci spero ancora e continuo ad aspettare….
    Un saluto a tutti!!!

    1. Sante Migliaccio

      Ebbene si….finalmente qualcosa si è mosso!!!!
      “HABEMUS DISTRIBUTORE ALLA SPINA” – si,…avete capito bene!!! Anche a sud della provincia di Roma, è partito un distributore, con mia immensa gioia!!!
      Voglio ringraziare in primis, colui che me lo ha segnalato, ovvero Giuseppe Brandizzi di BIOLA’ ( grazie davvero di cuore), e non meno importante, l’azienda agricola di Perica Roberto, operante nella zona di Anzio e Nettuno, un grazie a tutti!
      A due passi da Anzio in zona Pocacqua, e precisamente in via della Cannuccia, vi è un Supermercato (no pubblicità) dove è stato da poco installato un distributore automatico di latte crudo, da cui è possibile prelevare 0,5 o 1 litro a singola erogazione, il latte, che ve lo dico a fare, è una cosa stupenda!!!
      E’ un passo importante per la zona, ma invito ancora gli operatori, a considerare per la zona di Roma sud, un luogo di grande richiamo commerciale (forse per la grande diffusione di centri commerciali e catene GDO), ovvero APRILIA (LT).
      Dico questo perchè in quella zona, in un punto ad HOC, si farebbe conoscere a tutti e in poco tempo la qualità e la bontà del latte fresco alla spina: io dico, più viene conosciuto più viene diffuso!!!
      Grazie a tutti !!! Ciao!!!

  49. Sante Migliaccio

    Sono molto felice per l’apertura sempre più numerosa di punti vendita del LATTE ALLA SPINA.
    Scusate ma sono un po invidioso, e ritorno a dire, come in qualche post fa, possibile che nella zona SUD o SUD-EST di Roma( Castelli Romani, Pomezia, Aprilia, Ardea,ecc.)non aprono nessun distributore di latte?
    Eppure nella zona descritta ci sono molti produttori, soprattutto su Aprilia (LT), possibile che nessuno si muova in questa direzione?
    Se qualcuno è a conoscenza di qualche novità,….lo aspetto con la BOTTIGLIA IN MANO!!!
    Io ci spero ancora e continuo ad aspettare….
    Un saluto a tutti!!!

    1. Martina Celebrin

      salve!!!bhè sono qui per darti una bella notizia,un distributore cè,vicino latina, a Sabaudia è dell’azienda de miei genitori,hanno comprato questo distributore e devo dire un vero successo….se è interessato ci passi a trovare…a prestoooooooooooo!!!!per maggiori informazioni questo è il mio indirizzo e-mail : martix84@libero.it

  50. Sante Migliaccio

    Sono molto felice per l’apertura sempre più numerosa di punti vendita del LATTE ALLA SPINA.
    Scusate ma sono un po invidioso, e ritorno a dire, come in qualche post fa, possibile che nella zona SUD o SUD-EST di Roma( Castelli Romani, Pomezia, Aprilia, Ardea,ecc.)non aprono nessun distributore di latte?
    Eppure nella zona descritta ci sono molti produttori, soprattutto su Aprilia (LT), possibile che nessuno si muova in questa direzione?
    Se qualcuno è a conoscenza di qualche novità,….lo aspetto con la BOTTIGLIA IN MANO!!!
    Io ci spero ancora e continuo ad aspettare….
    Un saluto a tutti!!!

  51. Sante Migliaccio

    Sono molto felice per l’apertura sempre più numerosa di punti vendita del LATTE ALLA SPINA.
    Scusate ma sono un po invidioso, e ritorno a dire, come in qualche post fa, possibile che nella zona SUD o SUD-EST di Roma( Castelli Romani, Pomezia, Aprilia, Ardea,ecc.)non aprono nessun distributore di latte?
    Eppure nella zona descritta ci sono molti produttori, soprattutto su Aprilia (LT), possibile che nessuno si muova in questa direzione?
    Se qualcuno è a conoscenza di qualche novità,….lo aspetto con la BOTTIGLIA IN MANO!!!
    Io ci spero ancora e continuo ad aspettare….
    Un saluto a tutti!!!

  52. Sante Migliaccio

    Sono molto felice per l’apertura sempre più numerosa di punti vendita del LATTE ALLA SPINA.
    Scusate ma sono un po invidioso, e ritorno a dire, come in qualche post fa, possibile che nella zona SUD o SUD-EST di Roma( Castelli Romani, Pomezia, Aprilia, Ardea,ecc.)non aprono nessun distributore di latte?
    Eppure nella zona descritta ci sono molti produttori, soprattutto su Aprilia (LT), possibile che nessuno si muova in questa direzione?
    Se qualcuno è a conoscenza di qualche novità,….lo aspetto con la BOTTIGLIA IN MANO!!!
    Io ci spero ancora e continuo ad aspettare….
    Un saluto a tutti!!!

  53. andrea ottonello

    ehm…in realtà non so se sto facendo pubblicità lecita o meno. va beh, chissene…

    provincia LA SPEZIA:
    latte crudo imbottigliato!!
    Az. Agr. Badini http://www.lattevero.it

    ciao

  54. andrea ottonello

    IN LIGURIA:
    4 DISTRIBUTORI LATTE CRUDO! (ed uno in funzione già dal settembre 2005!!)

    1. c/o Panificio Priano – Via Camozzini 69/r GE VOLTRI (Latte Az. Agr. Cavanna Andrea – Rossiglione GE)
    2. c/o Caffè Meo – P.zza Martiri della Libertà 10 Cogoleto GE (Latte Az. Agr. Cavanna Andrea – Rossiglione GE)
    3. c/o DìPerDì – Via Medicina, Pedemonte di Serra Riccò GE (Latte Az.Agr.Parodi Marco – Serra Riccò GE)
    4. c/o Alimentari Cooperativa – Via Roma, Masone GE (Latte Az.Agr.Macciò – Masone)

    BUON ASSAGGIO A TUTTI I GENOVESI!!!!!!!

  55. Enea Leoni

    Ciao, sono un ragazzo che avrebbe intenzione di aprire un punto venedita di detersivi, biodegradabili il più possibile, latte e prodotti tipici provenienti da agricoltori che ci sono nelle campagne del mio paese: Peglio in provincia di Pesaro-Urbino. Qualcuno può darmi delle informazioni? il mio indirizzo e-mail è: enealeoni@libero.it
    eneaeliaeva@tele2.it
    Grazie Mille e avanti così.

  56. Enea Leoni

    Ciao, sono un ragazzo che avrebbe intenzione di aprire un punto venedita di detersivi, biodegradabili il più possibile, latte e prodotti tipici provenienti da agricoltori che ci sono nelle campagne del mio paese: Peglio in provincia di Pesaro-Urbino. Qualcuno può darmi delle informazioni? il mio indirizzo e-mail è: enealeoni@libero.it
    eneaeliaeva@tele2.it
    Grazie Mille e avanti così.

  57. Simona Santangelo

    Il latte crudo non è pastorizzato ed è proprio questo che lo rende migliore di quello fresco confezionato…sabato mattina è stato inaugurato un punto vendita self-service anche a Ciriè (TO)in Via Monte Soglio 14.
    Il LATTE KM. 0 sta diventando una realtà anche da noi…speriamo arrivino presto anche tanti altri alimenti…bella l’idea di miele, formaggio e riso

  58. Silvia Baschino

    Con mia immensa gioia ho scoperto che anche a Udine in piazzale Chiavris è attivo un distributore di latte crudo presso la Latteria di Coderno. O.40 cent per mezzo litro. Non vedevo l’ora di provarlo!!!! Appena finisco quello fresco pastorizzato mi precipito!!!!!!!!!!!!!!!!

  59. Arrigossi Daniela

    Anche in Friuli a Martignacco (UD) c’è lo spaccio di una latteria sociale, dove io lavoro, che ha messo il distributore automatico del latte appena munto a 0.80 €/Litro. E’ buonissimo.

  60. MARIA ROSARIA IMPARATO

    Ciao a tutti! Circa tre settimane fa sull’altopiano di Lavarone (TN) ha aperto un distributore di latte crudo. Che gioia! Ho ritrovato il gusto (quasi) del latte che bevevo da piccola 25/30 anni fa. L’unico inconveniente è che quando alla domenica sera torno a Padova, dove abito, devo portarne almeno una decina di bottiglie per amici, parenti e colleghi che non sanno più rinunciare ad una colazione dal sapore corposo (quasi quasi comincio a fare un pò la cresta sul prezzo!). Qualcuno mi sa indicare se nella zona al confine tra Padova e Venezia trovo qualche distributore di latte crudo?
    Grazie e buona vita a tutti. Maria.

  61. Giuseppe Brandizzi

    Alla pagina http://www.biola.it/link.aspx ho raccolto i links ad alcuni produttori che distribuiscono latte crudo in Italia , chi vuole contribuire o vuole essere presente puo’ segnalare sito o email o telefono .

    info@biola.it

  62. Domenico Savino

    Qualcuno sà se in zona Bari ci sono distributori “da mungere”?
    Un saluto a tutti.

    1. simona paternoster

      A Gravina in Puglia ne esiste uno.
      Ciao

  63. Sante Migliaccio

    Salve a tutti! Ma è possibile che nel Lazio non proliferano come altrove(vedi al Nord)i distributori alla spina.
    Eppure di allevamenti ve ne sono un infinità tra Roma e Latina, perchè qualcuno non prende, una buona e sana iniziativa?
    Io sono ai Castelli, se si muove qualcosa fate un fischio! Grazie….Sante

    1. martina celebrin

      ciao Sante dovresti essere contento…qualcuno finalmente si è mosso!!!cè un distributore di latte alla spina a Sabaudia,precisamente Borgo Vodice vicino a latina in un’azienda agricola è dei miei genitori,ed ora si prenotazione anche macelleria….se sei interessato vienici a trovare ti aspettiamo ciaooooo

    2. Martina Celebrin

      se ti interessa sapere qualcosa di più specifico ed avere delle informazioni puoi scrivere alla mia e mail, martix84@libero.it oppure inviare un fax al n° 0773/531201 saremo felici di risponderti….grazie ciao

    3. Giuseppe Brandizzi

      Sante ,

      Roma Nord – Aurelia http://www.biola.it
      Roma Sud – Nomentano Az. Agr. Le Vittorie
      tel 0641400310

      http://www.biola.it

  64. nadia bovo

    Io abito a Bollate (MI) dove ci sono due aziende che vendono latte crudo, solo che, per quanto ne so io, queste aziende non danno nè informazioni nè garanzie sull’alimentazione (OGM o biologico?, o almeno no OGM) e sui trattamenti sanitari (trattamenti antibiotici??, dose si può meglio l’omeopatia).
    Io quel latte non me la sento di comprarlo (anche se mi fa gola) perchè non so cosa ci trovo dentro oltre al latte vero e proprio…
    Mi piacerebbe che da parte di noi consumatori ci fosse più attenzione alla qualità, che si pretendesse di più dai produttori. E’ vero che la qualità costa un pò di più, ma alla lunga ci fa risparmiare in salute.

    1. Angelo Santus

      Cara Nadia, le due Aziende di Bollate le conosco molto bene, io Faccio Impianti di Mungitura e Installo anche i Distributori del Latte, è giusto per chi non è del settore abbia dei dubbi sulla Qualità del Latte, (sarà mia premura di chiedere a questi agricoltori di Esporre le Analisi giornaliere che la Latteria esegue di Norma) ma posso assicurarle che A.S.L. compie ulteriori analisi sulla macchina Ditributrice e se qualcosa non và bene la macchina viene chiusa, comunque provi ad assagiare anche solo un goccio vedra non si pentirà… colgo l’occassione per porgerLe i miei migliori saluti

    2. allex milani

      ciao ti volevo segnalare il distributore che cè a settimo milanese in zona posta perche in questa azienda ci sono esposte tutte le analisi che settimanalmente vengono eseguite dall’istituto zooprofilattico. A Settimo sono in tre a vendere il latte ma solo la Fattoria in cui vado io ha l’alta qualita certificata. Prova ad andare è a Settimo Milanese Via podere la vigna 27 in zona posta…a dimenticavo si chiama FATTORIA MACCAZZOLA

    3. eleonora campi

      Ciao,sono Eleonora di Cogliate.Volevo rispondere al tuo commento per dirti che il latte crudo è assolutamente ottimo e salutare.Io ho lavorato x un periodo di tempo in un’azienda dove da un anno è installato il distributore di latte crudo e ti posso garantire che le mucche mangiano una razione adatta ai loro fabbisogni produttivi e che prima di essere messo in commercio, il latte, viene rigorosamente controllato.Controlli mensili delle APA e controlli in azienda per verificare che le mucche che sono state precedentemente trattate con antibiotici non abbiano nel latte più alcun residuo,in tal caso il latte viene buttato.Inoltre il latte crudo è adatto anche a chi ha problemi di intolleranza. Provare per credere!! Ciao.

    4. an.rinaldi

      Cara Nadia
      ho un distributore di latte all’iper di Cremona e ho riscontrato un buon successo nonostante la concorrenza del supermercato.Non capisco queste tue perplessità sul latte crudo…fidati gli agricoltori che come me hanno deciso di fare questo tipo di vendita hanno un latte decisamente più sicuro e sano di quanto prevede la legge per il latte alimentare .
      Il disciplinare è molto rigido e le regole sono difficili da rispettare perciò non tutti possono vendere il latte crudo. Siamo monitorati costantemente dall’ASL ,attraverso seri controlli sulla qualità chimica e batteriologica del nostro prodotto.
      Ogni distributore è un marchio d’origine controllato e come tale la responsabilità è del produttore che risponde civilmente e penalmente .
      Sulla salute pubblica non si scherza.
      Ciao

  65. davide cerniero

    vorrei sottolineare che il latte crudo è venduto mediante distributori anche in abruzzo e precisamente nella zona del teramano, visto che la maggior parte della popolazione pensa che gli ottimi allevamenti siano solo al nord.
    un allevamento in particolare è situata all’interno della riserva dei calanchi di Atri.
    grazie

    1. Fanca Baroni

      Con piacere ho scoperto che ci sono venditori di latte alla spina.Chiedo che ne venga aperto uno anche a Chiavari dove esistono allevamenti nella valle dell’Aveto che forniscono ottimo latte.
      Ciao a tutti Franca.

  66. alessandro milani

    ciao ti scrivo per segnalarti uno dei distributori migliori della prov di milano. Si trova a Settimo Milanese è una baita di legno nel quale trovi oltre al solito distributore di latte crudo anche un altro distributore di riso farine uova miele e ora da poco anche dello splendido yogurt. te lo segnalo perche merida davvero si trova a settimo milanese in via podere la vigna 27 per intenderci è in zona posta. Ciao da Alex Milani

  67. marcovecchio michele

    spero che skype non sia un pacco grazie beppe

    1. rachele fossati

      Avviso importante per chi apprezza il buon latte
      A Bussero – Via Barzago,9 – è aperto dal 4 marzo un distributore self-service di latte appena munto.
      Buonissimo, sano e controllo da bere senza timori.
      Costo 1 Euro al litro
      Ricordati di portare la tua bottiglia oppure la puoi acquistare a 20 cent.

  68. marcovecchio michele

    spero di non pagare piu cifre assurde alla telecom

  69. marcovecchio michele

    spero di non pagare piu cifre assurde alla telecom

  70. Massimo Tumiati

    Dopo l’arrivo dell’ennesima psicosi legata al consumo di un particolare tipo di carne, per la quale, a farne le spese, sono ancora una volta i piccoli produttori, consiglio a tutti la visione, estremamente illuminante, di questo sito:

    http://www.themeatrix.com/italian

    e non dimenticate di divulgarlo!

  71. Paola Stringhetti

    Ciao sono Paola e abito in un ridente paesello alle porte di Milano: Sesto Ulteriano.
    Da qualche mese anche da noi l’azienda agricola del paese ha inaugurato un distributore automatico di latte…..buonissimo!!!!!
    Provare per credere.

  72. Antonio Rinaldi

    Caro Matteo quando ti trovo all’iper di Cremona ti regalo un litro di latte della mia stalla fatti riconoscere oppure scrivimi!!! C I A O

    an.rinaldi@tiscalinet.it

  73. sommarti jaio

    In tutti questi commenti, nessuno ha ancora sollevato la domanda: Perché il latte scremato che, in teoria contiene 50 per cento d’acqua in più non costa 50 per cento di meno?
    Suggerimento:
    Perché, invece di comperare il latte scremato non ce lo facciamo noi stessi aggiungendo 50% d’acqua a un litro di latte intero:-) ???

    1. Giancarlo SAVOIA

      il latte crudo è già da anni una realtà, disponibile in alcuni supermecati. Io lo bevo da tempo e non riuscirei più a bero l”altro”.
      vedi anche http://www.lattecrudobaronchelli.it/
      Ciao e … sei forte Beppe!
      Giancarlo Savoia

    2. giancarlo savoia

      che tristezza … sei quello che mangi e non sai che cosa mangi … che tristezza …
      il latte intero è latte che deve avere almeno il 3,5% di grasso: normalmente alla stalla ha una percentuale leggermente superiore (3,5/4,00), e quindi, quando necessario, viene leggermente “scremato”.
      Quello parzialmente scremato deve avere il 1,5% di grasso, quello scremato ha lo 0,3% i grasso.
      Le conseguenze? vediamole: se il produttore toglie il grasso e ci fa il burro, sarà disposto a venderlo ad un prezzo un po’ più basso, per noi è un po’ meno calorico, visto che non è di calorie che abbiamo bisogno, e dovremmo esere tutti più contenti. Ma … togliendo il grasso il latte ha meno sapore (il grasso aiuta a esaltare il spore del latte) e con il grasso si tolgono anche aromi e profumi del latte.
      Quindi se allunghi il latte con l’acqua non hai un latte scremato, hai un latte “allungato”, e se hai palato (sempre in meno ce l’hanno) lo troverai sgradevole …
      smettiamo di cibarci e impariamo a nutrirci e gustare ….
      saluti e … sempre grande Beppe !!

    3. VITO MIALE

      Vorrei rispondere a quel genio che ha sollevato la questione del latte scremato…evidentemente non essendo del settore lei ignora che : 1)scremare il latte è un processo tecnologico e in quanto tale ha un costo 2)c’è gente che fa soltanto quello in azienda e se gli togli la mansione vengono a mangiare a casa tua 3)togliere grasso dal latte non è aggiungere acqua, l’annacquamento modifica negativamente le proprietà organolettiche del latte e la sua conservabilità.
      Proponga questioni più acute.

  74. sommarti jaio

    In tuuti questi commenti, nessuno ha ancora sollevato la domanda: Perché il latte scremato che, in teoria contiene 50 per cento d’acqua in più non costa 50 per cento di meno?

  75. martina celebrin

    ciao beppe! ti scrivo da Borgo Vodice,SABAUDIA.
    io abito in campagna,i miei sono degli allevatori e sin da piccola ho sempre bevuto latte appena munto!!!ora lo bevo alla spina!!! ;)i miei hanno preso da circa 5 mesi il distributore è fantastico!!!la richiesta è molta è le persone sono contente,soprattutto i bambini,di cui molti oltre a bere il latte riescono a vedere per la prima volta una mucca,un maialino,un coniglietto ecc… restano entusiasmati da tutto cio!!!evviva la campagna!!!!!!

    1. Roberto Masia

      Ciao vivo a Cagliari sarebbe una cosa fantastica riuscire a installare un distributore di latte fresco nella mia città vorrei informazioni su dove richiedere il distributore di LATTE alla spina.

  76. marco orsini

    leggendo quasi tutti i commenti di questo blog mi sono reso conto che c’è molta confusione sull’argomento pertanto invito tutti gli interessati a visitare il sito internet http://www.bevilatte.it
    qui troverete tutte le risposte alle vostre perplessità e una lista di moltissimi distributori automatici

  77. Lorenzo Nava

    Leggo oggi la notizia perchè iscrittomi da un giorno al blog.
    Evviva!
    Pensavo che Bergamo fosse arrivata ultima in questa cosa mentre invece scopro che è tra le prime, perchè grazie ad un privato allevatore in valle Seriana (non ricordo se ad Albino, Nembro o Gazzaniga) c’è un distributore di latte fresco che funziona da Novembre e che ha permesso l’eliminazione dei contenitori del latte nei negozi di paese e che serve qualcosa come duecento famiglie al giorno! Per la prima volta ho la mentalità bergamasca del fai da te che fai per tre!
    Confermo la bontà del latte e la praticità del mezzo che a permesso a mia moglie di poter mungere qualcosa senza rischiare di prende un calcio in bocca o sui piedi!

  78. Matteo a

    Ciao Beppe,
    questo distributore lo trovi anche all’Iper di Gadesco Pieve Delmona (CREMONA). Più o meno vende un centinaio di bottiglie al giorno, tipo che ci paga l’affitto, qualche spesa e forse qualcosina in più. speriamo tenga duro. comunque l’idea è bellissima.
    ci vediamo il 26 marzo a piacenza!
    P.s. sai che le prevendite dei biglietti per piacenza sono iniziate ieri e già si parla che entro la settimana vanno in esaurimento? vogliamo il bis! 🙂

    1. Antonio Rinaldi

      Caro Matteo quando ti trovo all’iper di Cremona ti regalo un litro di latte della mia stalla fatti riconoscere oppure scrivimi!!! C I A O

      an.rinaldi@tiscalinet.it

  79. rachele fossati

    Vorrei rispondere al Sig. Severi.
    Abbiamo un allevamento di mucche da latte a Bussero, attualmente abbiamo un distributore di latte installato presso la Cascina Nibai a Cernusco sul Naviglio, a breve, entro marzo sarà possibile acquistarlo anche a Bussero in centro paese.
    E’ possibile comunque attraverso il sito della provincia di Milano conoscere l’ubicazione degli altri distributori.

  80. Giuseppe Brandizzi

    Queste lavorazioni industriali rendono qualsiasi Latte , anche il piu’ sporco , assolutamente sicuro dal punto di vista

    igienico-sanitario , forse anche troppo , rendendo un alimento vivo e vegeto come il latte spesso un inerte .

    SIg.ra Crepaldi, il Parmigiano Reggiano non le risulta essere un formaggio fatto a LATTE CRUDO ?

    Saluti 🙂

    Giuseppe Brandizzi http://WWW.BIOLA.IT

  81. crepaldi valeria

    Vorrei esprimere la nostra perlessità come operatori del settore lattiero caseario sui distributori di latte crudo. Il latte crudo può contenere patogeni derivanti sia da scarsa igiene che da mastiti delle bovine: viene forse controllato tutti i giorni? Lo sapete che per fare la ricerca di un patogeno ci vogliono fino a 3 giorni? Infatti nel vostro articolo si consiglia di bollirlo. Ma così si perde gran parte delle sue proprietà: la pastorizzazione classica invece è stata studiata per eliminare solo i patogeni e preservare le caratteristiche nutraceutiche di questa preziosa bevanda (vitamine, proteine, fattori di protezione, fermenti lattici, grassi utili etc). Non vi sembra contraddittorio decantare questa iniziativa perchè si intravede maggiormente un ritorno alla tradizione contadina ed alla natura per poi ottenere in realtà il risultato opposto? E’ vero che la bollitura non rappresenta un obbligo, ma una volta informati dei rischi microbiologici (che vedono purtroppo maggiormente implicati bambini e anziani) lo utilizzereste come alimento crudo per i vostri bambini? La listeriosi per esempio ha un indice di mortalità del 30% ed il batterio che la sostiene (la Listeria monocytogenes) si trova in almeno il 4% dei latti crudi e cresce tranquillamente a temperature di frigorifero. Come si può inoltre pensare di evitare la contaminazione crociata, vale a dire la diffusione degli eventuali patogeni attraverso gli strumenti utilizzati in cucina? Tutto ciò mentre la CEE sta abolendo anche la fabbricazione di formaggio da latte crudo per i potenziali problemi di natura igienica che potrebbero comportare.

    1. Giuseppe Brandizzi

      Gentile SIg.ra Crepaldi ,Le espongo degli argomenti che , anche se non rimuoveranno le sue perplessita’ , spero la indurranno a considerare l’ argomento sotto un altro punto di vista :
      Non tutti gli allevamenti sono idonei alla vendita diretta di Latte Crudo , bisogna infatti controllare a fondo il latte per controllare preventivamente e durante l’ attivita’ la presenza di patogeni presso laboratori accreditati . Inoltre e’ indispensabile la stesura e l’ adozione di un manuale di autocontrollo che preveda analisi periodiche sul latte .

      Secondo alcuna letteratura bollendo il latte crudo o pastorizzandolo vengono inattivati enzimi come la LATTASI deputato a rendere digeribile il lattosio e quindi il latte , ecco spiegato il perche’ delle cosidette ‘INTOLLERANZE’ al latte industriale e NON al Latte CRUDO .
      Dopo 2 mesi di presenza ad un distributore di LATTE CRUDO ho notato che un 20 % circa dell’ utenza ha seri problemi con il latte industriale , in altre parole coliti , mal di pancia , comunque disturbi intestinali , alcuni consumatori avevano totalmente abbandonato il latte ..
      Con il LATTE CRUDO questi consumatori NON hanno piu’ questi problemi e riprendono tranquillamente a consumare latte ….
      dopo questa esperienza , assolutamente pratica e non scientifica mi sorgono dei dubbi quando lei asserisce :
      “la pastorizzazione classica invece è stata studiata per eliminare solo i patogeni e preservare le caratteristiche nutraceutiche di questa preziosa bevanda (vitamine, proteine, fattori di protezione, fermenti lattici, grassi utili etc)”
      Le caratteristiche nutraceutiche del latte industriale con la pastorizzazione sono modificate per quanto riguarda gli
      enzimi cosi’ come la omogeinizzazione modifica la struttura dei grassi , la titolazione per centrifugazione non penso , sinceramente , aiuti a migliorare la situazione …

    2. antonio rinaldi

      Signora Crepaldi, mi spiace che abbia così paura di bere il latte crudo…faccia una bella cosa invece di spararare cazzate e fare del terrorismo ingiustificato venga a trovarmi nella mia azienda che sono 40 anni che lo bevo senza problemi.

    3. rachele fossati

      Sig.a Crepaldi,
      sono più di 40 anni che bevo latte crudo e come me tantissime altre persone HANNO AVUTO E CONTINUANO AVERE QUESTA FORTUNA.
      Nessuno ha mai avuto problemi anche quando negli anni passati non c’erano controlli frequenti e mirati come quelli attuali.
      Il settore lattiero-caseario pensa forse di avere danno econimico dalla diffusione dei distributori?

    4. Homer Simpson

      Veramente, cara signora Crespaldi, la CEE voleva anche eliminare dal mercato la pizza cotta al forno a legna, il lardo di Colonnata ed altri prodotti tipici italiani dietro i quali ci sono tradizioni a volte anche secolari che sfortunatamente mal si coniugano con le necessità (per tempi di produzione e quantità) della produzione industriale. Non vorrei esagerare, ma sembrerebbe che una parte dei paesi che partecipano alla comunità europea, mancando di queste tradizioni ed essendo maggiormente portati alle produzioni industriali massive, si mettano d’impegno a trovare problemi igienico-sanitari nei nostri prodotti, salvo poi approvare livelli più alti di diossina accettabili in alimenti quali il prosciutto cotto proprio dopo aver rilevato che, per aumentare la produzione, si propinava qualunque cosa (non cibo, visto che si è parlato anche di olii per macchine esausti) ai poveri maiali del Belgio (notizia di qualche tempo fa che sembra essere stata dimenticata).

    5. blisco jajo

      Capisco il vostro interesse nella vendita del latte industriale. Si sà che il latte uperizzato é di buona qualità ma il gusto del latte fresco é insorpassabile. Daltronde, spiegateci come il latte scremato industriale costi di più allorché, maticamente, in un litro, c’é 50 per cento di acqua in più!

    6. fausto cavalli

      Quando si parla di latte crudo, si intende un latte venduto direttamente dal produttore al consumatore e autorizzato alla vendita espressamente dall’autorità competente (ASL e Sindaco). Sono state emanate dalla Regione Lombardia per prima e poi da altre Regioni (Veneto, Friuli V.G., ecc)normative apposite per regolare questa attività.
      Per quanto riguarda le qualità sanitarie del latte crudo, quindi dalla caratteristiche sopra descritte, bisogna chiarire che questo latte non è più quello di una volta: la catena del freddo è diventato un sistema così perfezzionato, che permette il mantenimento della temperatura inferiore a 4°C. Una volta (fino agli anni ’70) il latte munto semplicemente veniva messo in un fusto a temperatura ambiente e lì lasciato fino all’arrivo del menalatte; così la carica batterica aumentava in maniera esponenziale, non essendo bloccata dal freddo, così come avviene invece ora. Pochi sanno che il latte fresco pastorizzato, anche quello ad alta qualità contiene un quantitativo di batteri, che è uguale in quantità a quello presente nel latte crudo. La dimostrazione è che il latte fresco pastorizzato “va a male” dopo un certo po’ di tempo, così come il latte crudo. Per quanto riguarda la presenza di patogeni, innanzi tutto questi sono controllati regolarmente nel latte crudo. Oltre a ciò, la analisi di un anno di campionamento del latte crudo da parte dei produttori ha evidenziato la totale assenza di patogeni, quali Salmonella,Listeria,Aureus,Campylobacter,Escherichia Coli. A conferma di ciò c’è anche il fatto che il latte crudo è venduto nella sola Lombardia in almeno 100 punti vendita da circa un anno e non ci sono state lamentele da parte dei consumatori, i quali anzi sostengono che il latte crudo sia più digeribile e più buono al gusto del latte “industriale”. Rimarrebbe altro ancora da aggiungere, ma lo spazio si è esaurito. Grazie.

    7. andrea ottonello

      Anche io lavoro nell’ambito dei controlli sulle produzioni lattiero-casearie e pur non essendo un luminare, penso di poter dire 2-3 cose come precisazione.
      1.
      la storia del 50% d’acqua non è corretta: nel senso che, si..togliendo il grasso (scrematura) lo “spazio lasciato libero viene occupato” dalla porzione acquosa del latte, che contiene proteine ed altre sostanze idro-solubili. Quindi, ok farlo pagare meno perchè c’è Grasso in meno, ma non parliamo di “allungare il latte” con acqua: è ben altra cosa!
      2.
      Il formaggio Parmigiano è fatto a latte crudo, come molte altre produzioni italiane ed europee,
      ma i rischi sanitari POTENZIALMENTE legati al latte crudo e ad un formaggio prodotto da latte crudo sono diversi. La lavorazione casearia (acidificazione, salatura, stagionatura…) abbatte di per sè la maggior parte dei patogeni.
      3.
      nella mia esperienza posso dire che il latte crudo, se prodotto da Aziende agricole serie e preparate, è OTTIMO E igienicamente SANO.
      Certo, è come un bimbo in fasce da tenere con cura, perchè se da una parte è l’alimento + nutriente, ricco e complesso che esista, dall’altra (e proprio per lo stesso motivo) è anche quello più delicato!

    8. pietro fabiani

      Mi permetto di rammentare alla Sig.ra Valeria Crepaldi, che, sebbene assolutamente certo della sua buona fede, la maggior parte degli operatori lattiero caseari, difende il privilegio concesso alla lobby del latte di operare in regime di monopolio in sede di trattativa del prezzo all’ingrosso del latte. Inutile parlare dei rischi che si incorrono ingerendo latte crudo, perchè i controlli che vengono fatti per l’haccp e quelli dell’AUSL si incrociano costantemente e basta un minimo discostamento dai parametri di legge per sospendere il permesso a vendere al dettaglio. Il latte pastorizzato viene importato da mezza Europa ( e guarda caso è la metà che riesce a vendere a prezzi irrisori perchè gli standard produttivi sono a dir poco vergognosi ). Lei potrà dire che non è vero, ma basterebbe starsene una mattina in frontiera e contare le cisterne che entrano in Italia dall’est europeo per verificare che i bugiardi non sono gli allevatori, ma chi gestisce e amministra i centri di trattamento e raccolta.
      Le caratteristiche nutraceutiche ( non è male per far colpo ) del latte cominciano ad andare a farsi benedire già attorno ai 55 gradi assieme agli enzimi che ne favoriscono la digeribilità e alla assimilabilità del calcio che, nel pastorizzato è praticamente nulla. La listeria è contenuta nel 4% dei latti crudi che arrivano nei centri di trattamento e raccolta e non in quelli che la AUSL autorizza per il consumo al dettaglio perchè ben superiori sono i controlli effettuati su quel latte e sulle bovine che lo producono.
      E’ vero che le analisi microbiologiche arrivano dopo almeno tre giorni, ma la conta della carica batterica nel mio allevamento avviene tutti i giorni e Lei saprà che a cariche batteriche che viaggiano attorno a 10.000/ml ( considerato che nel pastorizzato di alta qualità è tollerato fino a 50.000/ml ) è improbabile corrisponda la presenza di listeria e altrettanto improbabile che la contaminazione si instauri in modo così repentino da causare listeriosi

    9. Grazia Difebo

      Il tuo punto di vista mi interessa molto, Valeria.
      Da profana, avrei piacere tu mi indicassi testi per letture approfondite, anche tecniche, sull’argomento. Eventualmente, se non ti rompe, mandami qualche riferimento, anche al mio indirizzo e-mail (pacesilenzio@tiscali.it). Grazie mille…

  82. Alessandro Gropelli, Giornale di Rovato

    Anche a Rovato, in PROVINCIA DI BRESCIA, è attivo un nuovo distributore di latte. Costi e modalità uguali a quelli indicati.
    Una nota: il latte è controllato dall’Azienda Sanitaria Locale. Ergo dovrebbe poter essere bevuto in tranquillità.

  83. isabella bianchi

    ho letto un po’ di tempo fa un articolo sul primo distributore di latte appena munto a genova voltri, mi sembra in un panificio, qualcuno conosce l’indirizzo esatto?
    grazie
    isabella

    1. andrea ottonello

      genova voltri – panificio Priano via camozzini 69/r
      Il latte è dell’Az.Agr. Cavanna Andrea di Rossiglione (GE).
      OTTIMO!
      ti rispondo dopo mesi e mesi…per cui di certo avrai nel frattempo trovato risposta alla domanda, ma non si sa mai!

  84. isabella bianchi

    ho letto un po’ di tempo fa un articolo sul primo distributore di latte appena munto a genova voltri, mi sembra in un panificio, qualcuno conosce l’indirizzo esatto?
    grazie
    isabella

    1. paolo fossati

      ciao sono paolo volevo chiederti se sapevi chi distribuisce questo tipo di opportunita a genova non riesco a trovare contatti.se sai qual cosa di piu di me ti prego mandami informazioni sulla mia e mail razie paolo

  85. Ruggero Verardi

    DESIDERO RISPONDERE A TUTTI COLORO I QUALI HANNO FRAINTESO IL MIO INTERVENTO:
    Se si consuma del latte crudo proveniente da aziende certificate dopo adeguati controlli veterinari come quella del Sig. Busetto, solo allora si è certi di avere un prodotto SANO, digeribile e di QUALITà superiore al comune latte che si trova al supermarket. Ma se durante una scampagnata con gli amici, dovessimo incappare in un allevatore con l’hobby della compravendita più o meno legale di bovini che non capendo i seri rischi che corre, ci invita ad assaggiare un bicchiere del suo latte appena munto, senza alcuna certificazione… allora dovremmo evitare di assumere QUEL latte crudo!!!
    Non volevo offendere la figura di allevatori seri che si fanno in quattro per poter produrre e vendere un prodotto di tale pregio!

    1. giuseppe divella

      solo oggi leggo il commento di questo signore …. purtroppo … il quale parla della condizione sanitaria delle aziende pugliesi , non voglio commentare il suo dire , inutile. i fatti dicono che : ho 3 distributori a gravina in puglia autorizzati, controllati,ed in funzione dal o1/o6/2oo5 ,circa 2 anni senza alcun problema e con la gratitudine dei mie clienti . grazie …. scusatemi devo andare a mungere le mie vacche .

    2. giuseppe divella

      solo oggi leggo il commento di questo signore …. purtroppo … il quale parla della condizione sanitaria delle aziende pugliesi , non voglio commentare il suo dire , inutile. i fatti dicono che : ho 3 distributori a gravina in puglia autorizzati, controllati,ed in funzione dal o1/o6/2oo5 ,circa 2 anni senza alcun problema e con la gratitudine dei mie clienti . grazie …. scusatemi devo andare a mungere le mie vacche .

  86. Ruggero Verardi

    Caro Sig. Busetto,
    sono perfettamente al corrente dei rischi alimentari del latte crudo,conosco bene i vari processi di pastorizzazzione e microfiltrazione del latte e sono lieto che la Sua azienda sia esente da tubercolosi. Ciò premesso, con il mio messaggio sul blog di Grillo, volevo solo mettere in guardia i consumatori dai vari imprenditori che, adifferenza di Lei,non sono esenti dalle varie zoonosi e potrebbero avere la malsana idea di vendere il loro latte crudo… In altre parole,io Le scrivo dalla Puglia,regione con gravi problemi di Sanità pubblica e Le assicuro che le aziende veramente affidabili sono poche!
    Non volevo assolutamente creare panico e scompiglio in chi compera latte crudo da aziende serie e certificate, ma avevo solo intenzione di informare gli acquirenti che il latte crudo è POTENZIALMENTE pericoloso se la sua provenienza è dubbia.
    Con questo Le porgo i miei più cari saluti e se dovessi passare dalle Sue parti spero di riuscire a visitare la Sua azienda e bere con Lei un buon bicchiere di latte… crudo ovviamente!!!

  87. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e nella selezione molte morirebbero!

  88. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e nella selezione molte morirebbero!

  89. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e nella selezione molte morirebbero!
    negli allevamenti comunque vengono curate per interesse dell’allevatore! purtroppo -come ho letto in un commento- x migliorare le condizioni delle stalle ci vogliono molti soldi..
    se poi consideri anche la mungitura un maltrattamento, rispondo che il latte non può stare a marcire nelle mammelle(certo mi dirai, “allora lasciamo loro allattare i vitelli”, ma soffermiamoci sul latte, la carne richiede un discorso più lungo)!

  90. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e nella selezione molte morirebbero!
    negli allevamenti comunque vengono curate per interesse dell’allevatore! purtroppo -come ho letto in un commento- x migliorare le condizioni delle stalle ci vogliono molti soldi..
    se poi consideri anche la mungitura un maltrattamento, rispondo che il latte non può stare a marcire nelle mammelle(certo mi dirai, “allora lasciamo loro allattare i vitelli”, ma soffermiamoci sul latte, la carne richiede un discorso più lungo)!

  91. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e nella selezione molte morirebbero!
    negli allevamenti comunque vengono curate per interesse dell’allevatore! purtroppo -come ho letto in un commento- x migliorare le condizioni delle stalle ci vogliono molti soldi..
    se poi consideri anche la mungitura un maltrattamento, rispondo che il latte non può stare a marcire nelle mammelle(certo mi dirai, “allora lasciamo loro allattare i vitelli”, ma soffermiamoci sul latte, la carne richiede un discorso più lungo)!

    poi ti ho già chiesto perchè secondo te il latte non ci serve. io ti ho dato anche dei dati sulla quantità del calcio negli alimenti, neccessario a ossa e denti. dove lo trovi il calcio se non nei latticini? diventare deboli, sdentati e con l’artrite precoce solo perchè mungere le mucche ti sembra un’attività immorale mi sembra eccessivo. e, tornando sullo specismo che ti preme tanto, a grandi linee un paragone con gli umani si può fare: ci sono donne che allattano bambini di sconosciute, ma non si sentono sfruttate..

  92. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e x selezione naturale molte morirebbero!
    negli allevamenti, invece e comunque, vengono curate per stesso interesse dell’allevatore! purtroppo -come ho letto in un commento- x migliorare le condizioni delle stalle ci vogliono molti soldi..
    Se poi consideri anche la mungitura un maltrattamento, rispondo che il latte non può stare a marcire nelle mammelle(certo mi dirai, “allora lasciamo loro allattare i vitelli”, ma soffermiamoci sul latte, la carne richiede un discorso più lungo)!

    Poi ti ho già chiesto perchè secondo te il latte non ci serve. io ti ho dato anche dei dati sulla quantità del calcio negli alimenti, neccessario a ossa e denti. dove lo trovi il calcio se non nei latticini? diventare deboli, sdentati e con l’artrite precoce solo perchè mungere le mucche ti sembra un’attività immorale è eccessivo. e, tornando sullo specismo che ti preme tanto, a grandi linee un paragone con gli umani si può fare: ci sono donne che allattano bambini di sconosciute, ma non si sentono sfruttate..

  93. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e x selezione naturale molte morirebbero!
    negli allevamenti, invece e comunque, vengono curate per stesso interesse dell’allevatore! purtroppo -come ho letto in un commento- x migliorare le condizioni delle stalle ci vogliono molti soldi..
    Se poi consideri anche la mungitura un maltrattamento, rispondo che il latte non può stare a marcire nelle mammelle(certo mi dirai, “allora lasciamo loro allattare i vitelli”, ma soffermiamoci sul latte, la carne richiede un discorso più lungo)!

    Poi ti ho già chiesto perchè secondo te il latte non ci serve. io ti ho dato anche dei dati sulla quantità del calcio negli alimenti, neccessario a ossa e denti. dove lo trovi il calcio se non nei latticini? diventare deboli, sdentati e con l’artrite precoce solo perchè mungere le mucche ti sembra un’attività immorale è eccessivo. e, tornando sullo specismo che ti preme tanto, a grandi linee un paragone con gli umani si può fare: ci sono donne che allattano bambini di sconosciute, ma non si sentono sfruttate..

  94. Beatrice Compagni

    cara Veronica, ti stai scaldando troppo per questa storia dello specismo: credi che se si lasciassero le mucche libere di “correre” per i pochi prati che ci ritroviamo vivrebbero a lungo? dovrebbero riadattarsi alla selvatichità e x selezione naturale molte morirebbero!
    negli allevamenti, invece e comunque, vengono curate per stesso interesse dell’allevatore! purtroppo -come ho letto in un commento- x migliorare le condizioni delle stalle ci vogliono molti soldi..
    Se poi consideri anche la mungitura un maltrattamento, rispondo che il latte non può stare a marcire nelle mammelle(certo mi dirai, “allora lasciamo loro allattare i vitelli”, ma soffermiamoci sul latte, la carne richiede un discorso più lungo)!

    Poi ti ho già chiesto perchè secondo te il latte non ci serve. io ti ho dato anche dei dati sulla quantità del calcio negli alimenti, neccessario a ossa e denti. dove lo trovi il calcio se non nei latticini? diventare deboli, sdentati e con l’artrite precoce solo perchè mungere le mucche ti sembra un’attività immorale è eccessivo. e, tornando sullo specismo che ti preme tanto, a grandi linee un paragone con gli umani si può fare: ci sono donne che allattano bambini di sconosciute, ma non si sentono sfruttate..

  95. Renzo Pisu

    perchè l’ex PM Di Pietro è entrato in Politica ? Che fine hanno fatto tutti i processi di Tangetopoli ? Che fine faranno quelli di Bancopoli, perche i policiti che hanno commesso reati non vanno in galera ? e invece sono sempre ai talk show, ! E’ possibile che i soldi di Cirio , Parmalat, Unipol , BPL , non si trovano , chi ha perso , qualcuno ha vinto. Dove sono i soldi degli Italiani ??
    Forse non è ora di iniziare a svegliarsi !?!?

  96. Luca Severi

    Salve. qualcuno mi potrebbe gentilmente indicare dove è possibile trovare il “latte alla spina” a Milano e provincia. Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare dei riferimenti quanto più precisi… in internet sembrano non esistere.
    Grazie, Luca Severi

    1. andrea busetto

      A MILANO C’è IL LATTECRUDO DEI FRATELLI BARONCHELLI IN TUTTI I SUPERMARKT ESSELUNGA

      ANDREA

    2. andrea busetto

      A MILANO C’è IL LATTECRUDO DEI FRATELLI BARONCHELLI IN TUTTI I SUPERMARKT ESSELUNGA

      ANDREA

    3. andrea busetto

      A MILANO C’è IL LATTECRUDO DEI FRATELLI BARONCHELLI IN TUTTI I SUPERMARKT ESSELUNGA

      ANDREA

    4. Alex Sassella

      anche noi abbiamo un distributore automatico di latte crudo, i 7° in italia,
      ci trovate in Valtellina, a Talamona dove abbiamo anche un piccolo agriturismo, “l’agriturismo sciaresola”
      ciao a tutti

    5. Alex Sassella

      anche noi abbiamo un distributore automatico di latte crudo, i 7° in italia,
      ci trovate in Valtellina, a Talamona dove abbiamo anche un piccolo agriturismo, “l’agriturismo sciaresola”
      ciao a tutti

  97. Elisabetta Materato

    Buonasera sig. Grillo,volevo chiederle per cortesia se mi sa indicare a che azienda mi posso rivolgere per fare il latte alla spina,la ringrazio tanto
    distinti saluti
    Elisabetta

  98. Elisabetta Munerato

    Buonasera sig. Grillo,volevo chiederle per cortesia se mi sa indicare a che azienda mi posso rivolgere per fare il latte alla spina,la ringrazio tanto
    distinti saluti
    Elisabetta

  99. Giuseppe Brandizzi

    Stefano Giua scrive ( NON quoto per motivi di spazio )

    I distributori che ho aquistato sono dotati di lavaggio automatico , circa 10 minuti ‘ mediante detersivo ed acqua calda , di tutti i passaggi del latte , questa procedura e’ OBBLIGATORIA ogniqualvolta si cambia il bidone del latte . Se non si lava NON sipuo’ cambiare il bidone del latte .

    L’ acqua , detersivo e latte di risulta vengono convogliati in una apposita tanica che viene svuotata prima di introdurre il nuovo bidone del latte nel distributore .

    I primi 500 cc di latte , dopo il collegamento del bidone del latte , vengono anch’ essi eliminati .

    Inoltre il latte non puo’ sostare piu’ di 24 ore altrimenti la macchina va in FUORI SERVIZIO

    Tutto questo e’ agevolmente svolto da una persona su piu’ distributori .

    I distributori sono NECESSARIAMENTE legati ad una azienda produttrice ovvero vaccheria , NON possono essere anonimi . Il rapporto per la vendita di Latte crudo e’ tra il PRODUTTORE ed il CONSUMATORE . Eventuali responsabilita’ sono e devono essere assolutamente individuabili .

    Esistono poi le procedure di AUTOCONTROLLO a cui l’ azienda deve assoggettarsi .

    Proprio stamattina ho eseguito in autocontrollo analisi di campioni prelevati ai distributori la carica Batterica e’ in entrambi i casi entro i 6.000 contro i 100.000 permessi ….Le cellule entro le 30.000 contro le 400.000 permesse ….

    Come ho gia scritto , e’ un lavoro di attenzione e di particolari che svolto seriamente e’ di piena tranquillita’ per le responsabilita’ dell’ ALLEVATORE e per la salute del CONSUMATORE

    Spero di essere stato esauriente
    a quesito serio si risponde seriamente …..

    Giuseppe Brandizzi http://www.biola.it

  100. Stefano Giua

    si l’iniziativa del latte alla spina è ottima ma credo che sia di difficile applicazione lontano dalle aziende produttrici, infatti, utilizzare dei distributori automatici in supermercati o scuole o altro è complesso e oneroso, dal punto di vista sanitario occorre ricordare che il latte non sterilizzato possiede, ad esempio per citare un parametro, una carica batterica propria che dipende da vari fattori, quindi per poter distribuire il latte così il distributore necessita di una pulizia giornaliera completa e profonda per non inquinare il carico del giorno successivo, quindi occorre molto personale(se lontano dall’azienda di produzione) con un aggravio di costi. L’altro problema è legato alla sanità pubblica, nel senso che se una persona (adulto o bambino che sia)beve il latte prelevato in un distributore non collegato ad una specifica azienda e lo si sente male, anche se l’intossicazione è dovuta ad altro, durante gli accertamenti da parte delle ASL i distributori verrebbero tutti fermati, con un danno economico e di immagine per gli allevatori coinvolti nel progetto.
    Spero di aver dato un contributo per una discussione seria e senza demagogia. Io sono un agronomo e con gli allevatori ci lavoro, in questi anni di crisi tutte le iniziative che portino reddito alle aziende agricole sono bene accette ma occorre valutare i costi e i benefici di un’operazione che sviluppata in larga scala potrebbe non essere più vantaggiosa.
    un saluto a tutti.
    Beppe continua così!

    1. Manea Codruta*

      ciao!un saluto grandioso da Romania,vi scrivo perche mi interesa di cominciare un affare in mio paese ho cominceato a studiare di fare una fattoria di muche ho visto che moltto pesante prima di tutto mi serve un progetto dopo di avere moltto curagio di andare avanti perche non e una cosa tropo facile spero di riuscire.A prestto…

  101. Stefano Giua

    si l’iniziativa del latte alla spina è ottima ma credo che sia di difficile applicazione lontano dalle aziende produttrici, infatti, utilizzare dei distributori automatici in supermercati o scuole o altro è complesso e oneroso, dal punto di vista sanitario occorre ricordare che il latte non sterilizzato possiede, ad esempio per citare un parametro, una carica batterica propria che dipende da vari fattori, quindi per poter distribuire il latte così il distributore necessita di una pulizia giornaliera completa e profonda per non inquinare il carico del giorno successivo, quindi occorre molto personale(se lontano dall’azienda di produzione) con un aggravio di costi. L’altro problema è legato alla sanità pubblica, nel senso che se una persona (adulto o bambino che sia)beve il latte prelevato in un distributore non collegato ad una specifica azienda e lo si sente male, anche se l’intossicazione è dovuta ad altro, durante gli accertamenti da parte delle ASL i distributori verrebbero tutti fermati, con un danno economico e di immagine per gli allevatori coinvolti nel progetto.
    Spero di aver dato un contributo per una discussione seria e senza demagogia. Io sono un agronomo e con gli allevatori ci lavoro, in questi anni di crisi tutte le iniziative che portino reddito alle aziende agricole sono bene accette ma occorre valutare i costi e i benefici di un’operazione che sviluppata in larga scala potrebbe non essere più vantaggiosa.
    un saluto a tutti.
    Beppe continua così!

  102. donata panuccio

    Anch’io desidererei sapere se nei dintorni di firenze ci fosse un’azienda dove poter andare a prendere il latte alla spina….almeno provare a sentire se è davvero latte appena munto…al di là di tutte le polemiche ne ho una grande nostalgia. Grazie a chi mi risponderà

  103. Fabrizio Ascari

    1 euro al litro per del VERO latte è poco.
    Ma avete idea di come viene fatto il latte industriale?
    Ma siente mai andati da un contadino e avete mai bevuto il latte appena munto?
    Anche il latte di giornata che vendono le varie Parmalat, Giglio etc, non è latte fresco appena munto, ma è latte (che proviene per la maggior parte dall’estero, come fa ad essere di giornata????) con una scadenza di dieci giorni più uno (il cosiddetto microfiltrato).

    Senza entrare nel dettaglio, il latte appena munto viene centrifugato, per separare la panna dal siero. Dopo svariati processi chimico-fisici vengono riuniti e sterilizzati con UHT scegliendo quanta panna (che oramai non è più panna) e quanto siero (che oramai è acqua) per ottenere il latte parzialmente scremato, scremato, intero (che non ha per nulla la quantità di panna che aveva all’inizio). Il residuo di panna (perchè ovviamente il NUOVO latte non l’ha tutta la sua panna) serve per confezionare la panna da cucina, la panna per dolci.

  104. Luca Severi

    Salve. qualcuno mi potrebbe gentilmente indicare dove è possibile trovare il “latte alla spina” a Milano e provincia. Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare dei riferimenti quanto più precisi… in internet sembrano non esistere.
    Grazie, Luca Severi

    1. rachele fossati

      Vorrei rispondere al Sig. Severi.
      Abbiamo un allevamento di mucche da latte a Bussero, attualmente abbiamo un distributore di latte installato presso la Cascina Nibai a Cernusco sul Naviglio, a breve, entro marzo sarà possibile acquistarlo anche a Bussero in centro paese.
      E’ possibile comunque attraverso il sito della provincia di Milano conoscere l’ubicazione degli altri distributori.

    2. gabriella vitale

      latte alla spina anche a riozzo di cerro al lambro vicino a Melegnano

  105. Mario Marini

    cara Catia, potrai trovare il latte appena munto e altri prodotti aziendali presso “La Muccheria” in via fosso dell’Olgiata 32 -00123- Roma

  106. monica lugini

    caro beppe , mi dispiace molto che una persona come te, anche se non vegatariana, possa enfatizzare una notizia simile..
    lo sai bene che il latte non arriva da quelle due belle, sane e felici mucche distese su quel bel prato verde…vero?
    parli di distributori senza minimamente menzionare che quel “distributore” è un essere senziente che viene dall’uomo sfruttato ed umiliato.
    lo sai che le mucche passano la loro intera esistenza ad essere prima ingravidate e poi munte? lo sai che appena partorito, fra urla e strazi, viene separata dal suo vitello? lei per diventare distributore ed il vitello,( che non avrà mai preso il latte di sua madre!!!!) se maschio, una splendita e gustosa carne bianca, mentre se femmina ha la fortuna di diventare anche lei un’altro distibutore….
    come puoi far finta di niente beppe?…se preferisci ignorare tale realtà, a parer mio sarebbe meglio tacere…come fa daltronde la nostra società che sa bene che è meglio non parlarne….
    saluti antispecisti..
    monica

  107. katia patrese

    anche a Busto Arsizio loc. S.Anna c’e’ un distributore. 1 euro al litro. Decisamente troppo caro!Saluti

  108. enzo di leo

    un euro al litrooo???? ma diamo ai numeri.
    Caro Beppe,hai provato a quantificare il costo di un azienda x confezionare il litro di latte e i costi dei vettori,dei grossisti e…… vado avanti?????????????.
    E tu proprio tu mi scrivi tranquillamente
    ( al costo di 1 euro)in una azienda agricola.?
    No non ci siamo.
    saluti

  109. catia coletti

    ciao a tutti. sono curiosissima di conoscere se anche a Roma esistono distributori di latte fresco. E, possibilmente, se si conoscono i nomi di aziende laziali che offrono tale servizio.
    E’ vero che tutto è mistificabile, ma si potrebbe provare e tentare di cambiare un po’, per noi stessi e per chi ci è vicino.
    Un “Grazie” anticipato a tutti.

    1. Michele Passante

      E’ stato già scritto…
      Sull’Aurelia, località Testa di Lepre.

      Sulla via Palombarese, a due passi dal raccordo, presso l’azienda agricola “Le Vittorie”.

      Provalo, ne vale la pena.

    2. Mario Marini

      Cara Catia,
      potrai trovare il latte appena munto e altri prodotti aziendali presso azienda agricola “La Muccheria” in via fosso Dell’Olgiata 32 -00123- Roma

    3. Frank

      À good site, good short contents of the good work. Ñongratulations !

  110. Sonia Pasinato

    Vorrei far presente che anche presso una fattoria di Gorla Maggiore (Va)si può ormai da tempo (io ne sono a conoscenza da c.ca 6 mesi)”mungere” il proprio latte fresco, mentre vorrei segnalare che nella città di Mantova,proprio in una via che conduce allo splendido centro storico, c’è un distributore di latte fresco 24h, con accanto un distributore di bottiglie riciclabili x gli sprovveduti, un vero simbolo di innovazione.

  111. luigi priore

    Sinor Vincenzo ho letto il suo messaggio e a mio parere dice cose apprezzabili (droga, falso in bilancio,….), ma su Piero F. NO NO NO NO NO
    Sempre a mio parere ha perso una buona parte di credibilità (e Piero F. lo sa)e se mi permette le espongo la mia idea:
    -per prima cosa ha commesso l’errore di esprimere concetti cosi’ importanti al cellulare (NON si fa)
    -poi se ha letto sul foglio quello che si son detti e inequivocabile
    -in piu’ è un po’ difficile difendere il potere operaio scalando BPI con L’unipol
    -per concludere i DS secondo me sono ancora peggio di SILVIO che almeno lo conosco e so con chi ho a che fare
    e invece sento persone intelligenti come lei che ripeto, esprime dei concetti giusti, difendere l’indifendibile. In piu non vedo da un po’ il baffo d’oro, dov’è in barca………..(quale delle tre)…………..
    scusi l’ultima battuta e spero in una sua risposta.

    1. massimo gaffeo

      a commento delle considerazioni del Sig. Priore dico solo che silvio resta checchè se ne dica e se ne pensi invece un emerito sconosciuto e che nonstante la sua esposizione mediatica restano misteriosi i suoi inizi…insomma CHI E’ SILVIO BERLUSCONI? è che in Italia questo non interessa più a nessuno….i padrini di Fassino sono tutti nei mausolei a Mosca mentre i padrini di silvio?

      Massimo Gaffeo

  112. RENATA GIUNTI

    CIAO! SONO RENATA DA PESARO (MARCHE) VISTO CHE SIAMO DEI GRANDI CONSUMATORI DI LATTE SIA IO CHE MIO FIGLIO VORREI SAPERE SE VICINA A ME C’E’ UN CENTRO DI VENDITA LATTE ALLA “SPINA”. GRAZIE MILLE DELL’IMFORMAZIONE. BEPPE VAI AVVANTI COSI CHE SEI IL MASSIMO……

    1. andrea busetto

      per renata da pesaro

      c’è il mio latte ,a montecchio ,dentro la macelleria londei (a fianco della farmacia) e a cà gallo sulla prov. fogliense

      guarda come lavoriamo in
      http://www.lattemonefeltro.it
      azienda ,video

      andrea busetto

  113. Tiziana Fera

    Anche gli “sfaccendati” della Val di Susa (per non fare citazioni) hanno il loro latte alla spina alla FRAZIONE BUFFA di Giaveno (TO).
    Le mucche però hanno intenzione di iniziare lo sciopero totale anti TAV!!

    1. giancarlo masserini

      ho in frigor 2 litri di latte alla spina preso questa mattina a Gazzaniga (bergamo), gestito e fornito da un giovane agricoltore intelligente, coadiuvato dalla comunità montana e dal’asl competenti e altrettanto inelligenti, già da alcuni mesi; il latte costa 1 euro al litro: pensa che i vicini alla “spina” ne prendono anche una tazza con 10 centesimi ciao giancarlo

    2. Tiziana Fera

      RETTIFICA: Giaveno è in Val Sangone, comunque adiacente alla Val di Susa. Il servizio è attivo da circa un anno al costo di 1 € al litro (min 10 cent= 1 bicchiere)

  114. Pizzuti Paolo

    Il latte è fonte di ricchezza difendiamolo,il latte pastorizzato e quindi non crudo rende i formaggi tutti eguali(omologati)vedi grandi industrie che in nome dell’igiene fanno chiudere piccoli caseifici,che danno degli ottimi prodotti di gusto superiore.Questo in nome di quelle regole dettate dalla comunità europea che fra propi menbri ha dei marziani che mangiano tutto pulito ed asfittico e che forse dovrebbero ricordarsi che ci sono migliaia di ottimi prodotti fatti ovunque nei paesi d’europa che hanno cresciuto molte generazioni

    1. Angelo Consalvo

      Forse non le risulta ma, il formaggio può essere prodotto anche con latte crudo. Però i cosidetti piccoli caseifici non lo fanno perchè la loro “igiene” non è cosi accurata, per cui sono costretti a pastorizzare.

  115. Luca Tarricone

    c’è anche a vercelli un negozio che ha questo distributore. entusiasta sono andato a prenderlo, come altre persone che conosco, ma il latte è finto. coiè non è assolutamente latte crudo, appena munto, ecc. ecc. ma solo (probabilmente) latte fresco come quello nel tetrapak. Allora tanto vale! Una bella idea e una furbata di troppo….

  116. STEFANIA GAMBARELLI

    Ti adoro e vorrei venirti a vedere nella data del tour 2006 a Modena per il 01/03.
    Cè modo di prenotare ed acquistare i biglietti prima?
    grazie

    1. olivia tosi

      vorrei sapere con precisione l’indirizzo del distributore che posso trovare a bollate.
      grazie

  117. CROSA GOLLI INES

    In risposta allo scritto del 16/01/2006 riguardante il latte alla spina, volevo comunicare che anche a Bollate in provincia di Milano c’è una cascina che da tempo vende il latte fresco alla spina ad 1€ al litro. Anche lì bisogna andare con la propria bottiglia di vetro.
    Saluti Ines

  118. enrico m menegon

    Buongiorno a Beppe e buongiorno a Tutti. vi segnalo (se non arrivo tardi) un libro dal titolo L’ORGIA DEL POTERE di Mario Guarino: tratta la “strana” nascita di finivest e dei legami con il portatore nano di democrazia.INCREDIBILIE, saluti

  119. luca pontis

    salve sig. beppe, vorrei un suo parere sulla trasmissione “matrix” di venerdì scorso!
    codriali saluti

    1. Damn

      Keep a good work man!

    2. Haree

      Keep a good work man!

  120. cortinovis eugenio

    Caro beppe se vieni a TREVIGLIO
    ricordati di me

    C’ERA UNA VOLTA LISTE ELETTORALI
    CANDIDATI IN ORDINE AFABETICO

    Sono un
    operaio militante della sinistra radicale che dagli anni 70
    incomincia a partecipare all’ organizzazione politica Avanguardia
    Operaia a Democrazia Proletaria e infine a Rifondazione .
    Vi scrivo
    perchè Rifondazione ha votato in Parlamento
    contro la legge
    proporzionale del centro destra smentendo se stessa
    in quanto era ed
    e’ nella sua proposta politica dell’ultimo congresso.
    Una testa e un
    voto e’ la base della democrazia, ma Rifondazione ha votato
    contro
    anche perchè nella legge ci sono le liste bloccate.
    Quando si sa bene
    che nel partito a tutti i livelli in tutte e Federazioni fanno e
    sempre comunque i capilista e adirittura escludono compagni come mi
    e’ successo nei miei confronti (della minoranza ) esludendomi
    nelle
    amministrative del 2004 perche’ pur disponibile ad essere ultimo in
    lista, eliminato dalla lista perche’ c’era il pericolo di
    essere
    eletto.
    Il compagno Bertinotti sapeva di questa esclusione e non è
    intervenuto di fronte ad una discriminazione plateale, intervistato
    dal Corriere sul problema di etica politica sul caso Unipol dice che
    ci vuole una campagna di moralizzazione ed intellettuale
    Consiglio a
    Bertinotti di comportarsi come scrive e parla, di fare una campagna
    nel suo partito che per la scelta di governare puo’ risvegliare
    molti
    appetiti di compagni anche giovani di comportamenti uguali.
    Questo
    comportamenti si spiega nelle iscrizione di tesserati nel partito di
    Rifondazioneche ogni anno escono ed entrano da una
    percentuale del
    25%.
    L’astensionismo e al disimpegno di sinistra dopo il caso di
    Unipol sara’ maggiore a causa di comportamenti non coerenti di
    dirigenti di tutta la sinistra compresa quella piu’
    “radicale”
    dove i
    militanti si e ‘ disposta la massima fiducia.
    La mia scelta
    politica
    del 2006 e’ di non tesserarmi piu’ a Rifondazi

  121. roberto ricci

    Beppe,
    vorrei fare una riflessione su un tema di urgente attualità. Il Gas!
    Ci viene comunicato che ce ne sarà poco, che verranno quindi fatti dei tagli. AI GRANDI CLIENTI? Se questo significa alle industrie, qualcosa mi sfugge. Presupposto di partenza:
    1) il sistema è in affanno per tutta una serie di motivi che risparmio, ma ben noti
    2) l’Italia più dei partner europei, e risparmio anche questo
    3) ci vengono chiesti sacrifici di ordine economico, quale l’inflazione ed il ritardato rinnovo dei contratti, inasprimenti di tasse locali, ma nessuno lo deve dire perchè le tasse se non non risultano diminuite. Tutto questo per compensare i problemi del sistema.
    Da non più giovane, mi sarei aspettato che la proposta fosse:
    1) le case possono essere scaldate fino ad 1°C meno del decreto in vigore in tutte le Regioni
    2) i grandi utenti avranno a disposizione tutto il gas che serve per PRODURRE a pieno ritmo, sperando che il ritmo non cali mai! Gli uffici ed i servizi accessori debbono essere portati ad un rispormio pari a quello imposto per l’uso domestico
    3) tutte le aziende piccole e medie e quelle superiori, debbono realizzare piani di risparmio energetico su base biennale per raggiungere un obiettivo definito (5%?).
    4) i grandi consumatori di fonti energetiche debbono pianificare fonti alternative di approvvigionamento, quali il gasolio per alimentare le caldaie.
    5) il governo mette in essere un piano energetico e di approvvigionamento intelligente e lungimirante ed urgente. I black out estivi saranno infatti seguiti da quelli invernali, primaverili, autunnali ecc.
    Forse tutto questo può sembrare eccessivo, ma credo che stiamo assistendo ad una nuova epoca di “guerre”, in cui le armi sono alquanto superflue. Sarà sufficiente chiudere i rubinetti del gas, o del petrolio o dell’acqua o delle materie prime, ecc. Se quello che dico è vero il Governo deve dichiarare lo stato di “emergenza”, ma ciò è poco utile in peirodo di elezioni.
    Ciao.

  122. roberto ricci

    Beppe,
    vorrei fare una riflessione su un tema di urgente attualità. Il Gas!
    Ci viene comunicato che ce ne sarà poco, che verranno quindi fatti dei tagli. AI GRANDI CLIENTI? Se questo significa alle industrie, qualcosa mi sfugge. Presupposto di partenza:
    1) il sistema è in affanno per tutta una serie di motivi che risparmio, ma ben noti
    2) l’Italia più dei partner europei, e risparmio anche questo
    3) ci vengono chiesti sacrifici di ordine economico, quale l’inflazione ed il ritardato rinnovo dei contratti, inasprimenti di tasse locali, ma nessuno lo deve dire perchè le tasse se non non risultano diminuite. Tutto questo per compensare i problemi del sistema.
    Da non più giovane, mi sarei aspettato che la proposta fosse:
    1) le case possono essere scaldate fino ad 1°C meno del decreto in vigore in tutte le Regioni
    2) i grandi utenti avranno a disposizione tutto il gas che serve per PRODURRE a pieno ritmo, sperando che il ritmo non cali mai! Gli uffici ed i servizi accessori debbono essere portati ad un rispormio pari a quello imposto per l’uso domestico
    3) tutte le aziende piccole e medie e quelle superiori, debbono realizzare piani di risparmio energetico su base biennale per raggiungere un obiettivo definito (5%?).
    4) i grandi consumatori di fonti energetiche debbono pianificare fonti alternative di approvvigionamento, quali il gasolio per alimentare le caldaie.
    5) il governo mette in essere un piano energetico e di approvvigionamento intelligente e lungimirante ed urgente. I black out estivi saranno infatti seguiti da quelli invernali, primaverili, autunnali ecc.
    Forse tutto questo può sembrare eccessivo, ma credo che stiamo assistendo ad una nuova epoca di “guerre”, in cui le armi sono alquanto superflue. Sarà sufficiente chiudere i rubinetti del gas, o del petrolio o dell’acqua o delle materie prime, ecc. Se quello che dico è vero il Governo deve dichiarare lo stato di “emergenza”, ma ciò è poco utile in peirodo di elezioni.
    Ciao.

    1. Hakee

      I love you so much! Great place to visit!

  123. barbara savardi danesi

    Ciao Beppe, ci chiamiamo Barbara e Giuseppe,ci piace tantissimo il tuo spazio per riflettere sulle “assurdità” del mondo. Da anni conosciamo e collaboriamo con Antonio Vermigli in un progetto a Rio in Brasile nella Baixada Fluminense insieme a Waldemar Boff volevamo proporti una serata ma partiamo dall’inizio.
    Altre voci, nata il 12 febbraio del 2005 è poco più di una stanza, una vetrina e qualche scaffale in compensato dove sono esposti i libri. Tutto questo nasce dal desiderio di un progetto di divulgare sul nostro territorio un’informazione sociale e culturale degna di questi termini.
    Sicuramente, in un paese come Rovato (BS) Altre voci ( una sola cultura è prigione) fa storcere un po’ il naso, non ha molto a che vedere con le librerie fikette dei centri delle grandi città, siamo più ruspanti e forse anche un po’ più goffi, e sicuramente per esserci lanciati in questo progetto anche un po’ incoscienti , ma questo è quello che desideravamo, un punto di relazione che non possiamo semplicemente chiamarla libreria ma che va ben oltre, dove le varie associazioni socio-culturali che operano in questo territorio attingono materiale per le proprie iniziative e dove insieme si preparano percorsi di conoscenza .
    Accanto all’esposizione di libri abbiamo come sostegno della struttura la vendita dei prodotti del commercio equo e solidale .
    Questo è il nostro lavoro o meglio la cosa in cui crediamo e come diceva Gandhi cosa importa se ci prendono per sognatori?
    Sabato 11 febbraio 2006 festeggeremo il primo anno di “Altre Voci” volevamo chiederti se eri disposto ad unirti a noi .

    Grazie un grosso abbraccio e…….. ti aspettiamo

    Facci sapere Barbara e Giuseppe .

  124. Giuseppe Mario

    Con questo blog si sta cercando di “svegliare” l’opinione pubblica sulle tante distorsioni della nostra società.Ma non è una questione solo di persone, bensì è il sistema che è anomalo, costrutito sulla menzogna e adattato a favorire solo gli interessi delle elite e dei potenti.
    Le regole in Italia,ci sono e sono valide.Il guaio è che invece di rispettarle esse vengono “interpretate” dagli avvocati o dai commercialisti che le hanno scritte.Per cui se hai un problema legale e hai un buon avvocato,puoi sfuggire qualunque reato e cavartela.Lo stesso per le tasse, se hai un buon commercialista(come lo studio tremonti ed associati)non paghi le tasse dovute(esempio la hopa che su 600 milioni di plusvalenze da vendita telecom non ha versato un centesimo al fisco, poicHè lo studio fa capo al ministro delle finanze….).
    Ma il vero guaio di queste distorsioni è che noi cittadini siamo consezienti le avalliamo!
    E sapete come? I SONDAGGI….ci fregano con i sondaggi.Oggi i politici vanno in tv, sparano le loro cazzate e subito parte il sondaggio:ti è piaciuta più la cazzata di tizio o caio?
    E naturalmente ci si casca a rispondere, per cui siamo noi i colpevoli delle nostre disgrazie.
    Non ci chiedono nei sondaggi:cosa avete bisogno?Cosa pensate o volete veramente?
    No, ci chiedono…preferite questo o quest’altro?
    Che alla fine sono sempre gli stessi.
    PER CUI SE GRILLO,di cui non condivido molte sue “scappate” come quella di sputtanare i ds, senza rendersi conto di mettere il fu pci in mano al futuro partito democratico riformista di confindustria,corsera,grandi banche e finanza internazionale,il cui scopo è quello di “cinesizzarci” a tutti,oppure di comprare una pagina di un giornale inglese per scriverci sopra i nomi dei nostri parlamentari “galeotti”,senza rendersi conto che all’estero queste cose le sanno, MENTRE è IN ITALIA CHE NON SI SANNO.Gli spazi si compravano sulle radio e i giornali locali.E SOPRATTUTTO…BASTA SONDAGGI..NON RISPONDERE PIù AI SONDAGGI…

  125. Giuseppe Mario

    Con questo blog si sta cercando di “svegliare” l’opinione pubblica sulle tante distorsioni della nostra società.Ma non è una questione solo di persone, bensì è il sistema che è anomalo, costrutito sulla menzogna e adattato a favorire solo gli interessi delle elite e dei potenti.
    Le regole in Italia,ci sono e sono valide.Il guaio è che invece di rispettarle esse vengono “interpretate” dagli avvocati o dai commercialisti che le hanno scritte.Per cui se hai un problema legale e hai un buon avvocato,puoi sfuggire qualunque reato e cavartela.Lo stesso per le tasse, se hai un buon commercialista(come lo studio tremonti ed associati)non paghi le tasse dovute(esempio la hopa che su 600 milioni di plusvalenze da vendita telecom non ha versato un centesimo al fisco, poicHè lo studio fa capo al ministro delle finanze….).
    Ma il vero guaio di queste distorsioni è che noi cittadini siamo consezienti le avalliamo!
    E sapete come? I SONDAGGI….ci fregano con i sondaggi.Oggi i politici vanno in tv, sparano le loro cazzate e subito parte il sondaggio:ti è piaciuta più la cazzata di tizio o caio?
    E naturalmente ci si casca a rispondere, per cui siamo noi i colpevoli delle nostre disgrazie.
    Non ci chiedono nei sondaggi:cosa avete bisogno?Cosa pensate o volete veramente?
    No, ci chiedono…preferite questo o quest’altro?
    Che alla fine sono sempre gli stessi.
    PER CUI SE GRILLO,di cui non condivido molte sue “scappate” come quella di sputtanare i ds, senza rendersi conto di mettere il fu pci in mano al futuro partito democratico riformista di confindustria,corsera,grandi banche e finanza internazionale,il cui scopo è quello di “cinesizzarci” a tutti,oppure di comprare una pagina di un giornale inglese per scriverci sopra i nomi dei nostri parlamentari “galeotti”,senza rendersi conto che all’estero queste cose le sanno, MENTRE è IN ITALIA CHE NON SI SANNO.Gli spazi si compravano sulle radio e i giornali locali.E SOPRATTUTTO…BASTA SONDAGGI..NON RISPONDERE PIù AI SONDAGGI…

  126. marco liberali

    è molto importante tutto ciò che hai detto dei metalmaccanici,c’è però una categoria,di cui faccio parte,non molto tutelata..la piccola azienda.Lavoro come operaio da 16 anni ed ho versati 2 anni di contributi con una media di 10 ore al giorno di lavoro.quando ho provato a fare una vertenza il sindacato è stato veramente ridicolo.oltretutto mi ha fatto perdere un ucchio di tempo.morale della storia,io ho 10 anni per poter richiedere i miei contributi ma per le aziende vanno in prescrizione dopo 5…

    1. fabrizio farruggio

      Non c’entra con il latte, ma voglio condividere la penosa immagine che i sindacati confederati hanno offerto nel nostro caso.
      40 dipendenti regionali che la toscana ha assunto 15 anni fa con la qualifica 7° QF invece di 8° QF, grazie ad una opportuna quanto tempestiva modifica della relativa legge regionale di assunzione dei “divulgatori agricoli”.
      Ed anche in questo caso i sindacati (tutti) cosa hanno fatto? Un bel niente ma ben condito di promesse di impegno lasciate cadere nel vuoto.
      Ma dov’è un pò di etica o almeno di coraggio ad ammettere che questi sindacati (almeno di adesso) il più delle volte sostengono le cause più comode che danno maggiore risalto?

    2. Haree

      Hello admin, nice site ! Good content, eautiful design, thank !

  127. brunetti alvaro

    PEPPE SEI GRANDE !!!!!!

  128. brunetti alvaro

    Mara Monti per il Sole 24 ore

    Sarà una settimana delicata quella che si profila per il gruppo Fiat. Nei prossimi giorni è atteso il verdetto della Consob sull’operazione equity swap perfezionata lo scorso agosto. La commissione è chiamata a valutare se quella transazione in derivato doveva essere comunicata al mercato e possibilmente sciogliere una volta per tutte il dilemma sul trattamento degli strumenti derivati di fronte al mercato.

    Ma non c’è soltanto la commissione guidata da Lamberto Cardia a volere fare chiarezza su quei passaggi che nei mesi estivi infiammarono il titolo Fiat in Borsa. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, la procura di Milano ha aperto un fascicolo modello 45 nei confronti di Ifil, Fiat e Merrill Lynch, senza ipotizzare per ora alcun reato, ma limitandosi a raccogliere gli atti relativi al procedimento.

    I magistrati Carlo Nocerino e Riccardo Targetti ai qua¬li il fascicolo è stato affidato dal procuratore aggiunto Fran¬cesco Greco, attendono nei prossimi giorni il risultato dell’ispezione degli uomini di Cardia, istruttoria che viene inoltrata alla magistratura quan¬do la Consob ravvisa ipotesi di
    reato. Da quel mo¬mento si saprà quale strada intenderà per¬correre la procura.

    II lavoro degli ispettori dell’authority di Borsa, comunque, non è stato facile: la commissione ha dovuto raccogliere informazioni anche all’estero (in particolare in Lussemburgo), in¬contrando non poche difficoltà. È pos¬sibile, a questo ri¬guardo, che la magi¬stratura possa arrivare dove la Consob si è fermata. Ma per ora sono solo supposizioni.

    Nel frattempo, i magistrati non vogliono farsi trovare im¬preparati e da quanto si è appre¬so, da mesi stanno passando al setaccio le comunicazioni delle società del gruppo e gli articoli apparsi sulla stampa per capire se sono ravvisabili ipotesi di aggiotaggio oppure di false comunicazioni al mercato, reati per i quali è competente la procura di Milano. Contatti ci sarebbero già stati anche con i colleghi

    1. Aaron

      I love you so much! Great place to visit!

  129. Flavia Ciampaglia

    Carissimo Beppe,ti seguo da quando sono piccolina e eri in tv(ora ho 24anni e mezzo)!!Sei un grande!Sono daccordissimo su questa tua notizia:le grandi rivoluzioni si iniziano anche dalle piccolissime cose e con delle svolte che possono,se seguite,alla lunga…aiutarci a vivere meglio. Ti seguo con stima e simpatia,Flavia.

  130. antonino puglisi

    non dormo sonni tranquilli da quando giornalmente sfoglio questo sito. ti chiedo se non sia giunta l’ora di dire la nostra ?
    basta con le discese in campo! di personaggi a scopo di lucro. non ti stuzzica l’idea di provare a scendere su sto stramaledetto campo ?

    dimenticavo per il dipendente Stanca (nuntereghe piu’)

  131. antonino puglisi

    non dormo sonni tranquilli da quando giornalmente sfoglio questo sito. ti chiedo se non sia giunta l’ora di dire la nostra ?
    basta con le discese in campo! di personaggi a scopo di lucro. non ti stuzzica l’idea di provare a scendere su sto stramaledetto campo ?

    dimenticavo per il dipendente Stanca (nuntereghe piu’)

  132. formamentis@ alice.it

    Per Giuseppe Brandizzi che ha scritto:

    >o comunque difficolta’ digestive per il LATTE >INDUSTRIALE NON si manifestano assumendo LATTE >CRUDO .>Non chiedetemi perche’ , non e’ di mia competenza

    Ogni alimento crudo e’ stato dotato da Madre Natura di enzimi che ne permettono la digestione e la assimilazione da parte dell’ organismo che li assume. Detti enzimi vengono distrutti gia’ a 50 gradi, ed ecco perche’ le intolleranze sono maggiori con il latte ”denaturato” uht, rispetto al latte crudo, che li mantiene tutti fino a che non si decide di scaldarlo. Cio’ non toglie che il latte comunque rimanga un alimento non necessario all’ uomo, se non per il piacere di berlo, come tante altre cose che si fanno per gusto. Io lo bevo perche’ mi piace, in quanto la storia del calcio e’ solo un mito creato ad arte. Il latte ne ha tanto, ma non e’ assimilabile direttamente come si pensa. Inoltre il latte di mucca esiste per fare crescere i vitelli in fretta, non per essere bevuto dall’ uomo. Nell’ uomo quello che cresce in fretta nei primi mesi e’ la rete neuronale, e non certo tramite latte di mucca, ma latte umano. Non facciamoci influenzare piu’ di tanto dalle industrie. Continuiamo pure a bere latte, se ci piace, ma pensiamo ad esso come si pensa ad una sigaretta o ad un bel bicchierino di grappa; facciamolo perche’ ci piace e non per convinzione che faccia bene.
    Saluti.

    1. Giuseppe Brandizzi

      Ringrazio della spiegazione il Sig. Formamentis@alice.it , che rispetto e registro

      Ho purtroppo problemi a digerire la frase :

      “Continuiamo pure a bere latte, se ci piace, ma pensiamo ad esso come si pensa ad una

      sigaretta o ad un bel bicchierino di grappa; facciamolo perche’ ci piace e non per

      convinzione che faccia bene.”

      la trovo un po’ estrema , paradossale , trovo difficolta’ ad accumunare il tabacco e l’

      alcool al latte .

      Forse dovremmo rivedere l’ antico proverbio :

      – Bacco Tabacco e Venere riducono l’ uomo in cenere –

      introducendovi anche il latte ?

      mah ! chissà !

      buona serata !

      Giuseppe Brandizzi http://www.biola.it

    2. Gianluca Miano

      Di nuovo ciao Giuseppe…

      2 link che possono essere utili a fare chiarezza ed informazione:

      http://www.medicinenon.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=10
      http://www.medicinenon.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=9

      Buona Lettura 😉

    3. Giuseppe Brandizzi

      Sembra che questo Blog sia diventato una arena in cui si dibattano assertori dell’ uso del latte come alimento per gli umani e convinti assertori del contrario …

      Senza polemizzare , se le basi e gli argomenti su cui si fondano le teorie del LATTE NO sono quelle in

      http://www.medicinenon.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=10
      http://www.medicinenon.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=9

      alzo le braccia e tiro innanzi facendo finta di non aver letto …

      non posto piu’ , davvero , me ne vado ….

      Giuseppe Brandizzi http://www.biola.it

  133. lucia nicolai

    Mi sento autorizzata, come semplice madre che ha a cuore la crescita sana delle proprie figlie, a difendere la bontà del latte crudo, non sottoposto pertanto a normalizzazione e pastorizzazione. Do alle mie figlie, di quattro e di otto anni, quotidianamente e, ormai, da lungo tempo, latte rigorosamente crudo. Mai ho riscontrato problemi intestinali o di altra natura. Somministro il latte con la massima serenità perché ho la certezza della sua provenienza: stalla indenne e sottoposta ai più rigorosi controlli da parte della AUSL di competenza. Non ho la stessa certezza riguardo il latte commercializzato.
    Le remore dei diffidenti, vd. lo studente di Veterinaria o altri, derivano, a mio giudizio, unicamente da scarsa conoscenza o da motivazioni che non conosco né voglio conoscere.
    Vorrei solo invitare le persone di buon senso a far uso del pensiero critico e a documentarsi seriamente.
    Una domanda: perché tanto ostracismo nei confronti di chi cerca di sopravvivere con onestà, senza mettere a repentaglio la salute altrui? E’ già tanto duro e impari dover concorrere con i “signori del latte”, che non sempre hanno dimostrato di avere a cuore la genuinità di ciò che commercializzano (vd. le confezioni tetrapack…).

  134. veronica pagani

    mi ero dimenticata di far notare come anche l’immagine scelta per questo argomento sia distante anni luce da una vera controinformazione!
    mucche felici, libere di pascolare in un verde svizzero!
    in italia purtroppo le cose non funzionano assolutamente così!
    quindi mi chiedo : perchè si è scelta quest’immagine se non rispecchia la realtà di cui si sta discutendo?

    1. andrea busetto

      riguardo al benessere degli animali sono d’accordo quasi del tutto(allevo vacche da latte)
      Il motivo per cui in Italia le vacche sono fitte in stalle brutte è esclusivamente finanziario.
      L’ industria che ci pagava 15-20 anni fa la metà del prezzo finale del latte fresco (650 lire a noi 1300 al consumatore ) insieme alla grande distribuzione cooperativa e non ,ha tirato il collo agli allevatori ,con la scusa che lo stesso prodotto lo si trovava all’estero a meno(a parte che il latte polacco o ungherese non è assolutamente di una qualità paragonabile alla nostra ,e i costi di produzione là sono minori),ed oggi il latte che il consumatore paga alla coop 1.42 viene pagato a me 0.38
      L’azienda Baronchelli di Lodi merita di essere presa ad esempio per il benessere delle vacche,e difatti i titolari sono stati i primi in italia a imbottigliare latte crudo e a venderlo

      http://www.lattebaronchelli.it

      andrea busetto

    2. andrea busetto

      riguardo al benessere degli animali sono d’accordo quasi del tutto(allevo vacche da latte)
      Il motivo per cui in Italia le vacche sono fitte in stalle brutte è esclusivamente finanziario.
      L’ industria che ci pagava 15-20 anni fa la metà del prezzo finale del latte fresco (650 lire a noi 1300 al consumatore ) insieme alla grande distribuzione cooperativa e non ,ha tirato il collo agli allevatori ,con la scusa che lo stesso prodotto lo si trovava all’estero a meno(a parte che il latte polacco o ungherese non è assolutamente di una qualità paragonabile alla nostra ,e i costi di produzione là sono minori),ed oggi il latte che il consumatore paga alla coop 1.42 viene pagato a me 0.38
      L’azienda Baronchelli di Lodi merita di essere presa ad esempio per il benessere delle vacche,e difatti i titolari sono stati i primi in italia a imbottigliare latte crudo e a venderlo

      http://www.lattebaronchelli.it

      andrea busetto

    3. veronica pagani

      in cosa consisterebbe la sua innovazione nel trattamento delle vacche da latte?
      il benessere lo misura in base al fatto che lei vende latte fresco direttamente al consumatore?
      dubito che lei non tolga i vitelli alle madri appena nati, abbia pascoli infiniti che possano rendere naturale la vita e alla fine non macelli i suoi animali:questa secondo lei è una condizione di non sofferenza per le mucche?
      mi spiace, abbiamo due concezioni opposte del benessere, ma forse no in quanto dubito molto seriamente che lei tratterebbe nello stesso modo un umano … visto che non è crudele dal suo punto di vista, perchè non allevare madri umani per la vendita del latte nello stesso modo in cui lei tratta le sue mucche?

  135. Giulio Verne

    Caro Ruggero, se Tu fossi iscritto ad una Università seria, e non ad una Università italiana, dove la massa dei Tuoi docenti (tranne poche lodevoli eccezioni) sono degli Asini (tanto per rimanere in tema) assurti al ruolo docente grazie al fatto di ragliare intonati al coro, o in quanto provenienti dalla stessa stalla, o perchè qualche Asino più anziano ha assestato loro un calcio nel di dietro abbastanza potente da spingerli in avanti, se Tu frequentassi una Università seria, dicevo, ti saresti preoccupato, prima di riferire quello che hai letto sui libri, di analizzare esattamente i fatti. Purtroppo per Te, questo comporta l’uso del pensiero autonomo e della critica, entrambi estranei agli ambienti accademici italiani.
    Per questa ragione chiedo agli allevatori di non mandarti al macello per le Tue affermazioni ma di invitarti a fare uno stage (rigorosamente gratis per loro ed a tue spese come in uso nel nosro Paese, con tanto di sponsorizzazione da parte del tuo Ateneo) nelle loro stalle.

    1. Ruggero Verardi

      Devo dire che provo un certo piacere a rispondere ai vostri commenti dopo tanto tempo…
      Sostenevo allora che il latte crudo rappresentasse un alimento “rischioso” e lo sottolineo ancora oggi!
      Mi hanno dato del matto quando ho scritto che il latte andrebbe scaldato almeno a temperatura di pastorizzzione o, per eccesso di zelo, bollito.
      E cosa accade? L’Onorevole Martini firma le ‘Misure urgenti in materia di produzione, commercializzazione e vendita diretta di latte crudo per l’alimentazione umana” con cui impone di esibire un avviso sui distributori di latte crudo con cui si consiglia di bollire (addirittura) il latte,
      Vieta la distribuzione nelle scuole, ospedali, mense, ecc…
      Vi lascio il sito per maggior chiarezza:

      http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/latte_crudo/ordinanza_ministro.pdf

      Con questo ti saluto e ti invito a sparlare meno dei miei docenti, persone autorevoli che mi hanno insegnato parlare con cognizione di causa e soprattuto mi hanno inegnato ad essere paziente… come vedi è bello poterti rispondere dopo tanto tempo con dati di fatto.

      Ad maiora
      Ruggero Verardi

  136. sara cremoli

    Danilo, Invece di URLARE, informati.

    Ti sono state date ragioni (il fatto della non digestione è un effetto non la causa) ti sono stati dati riferimenti bibliografici e sitografici, esistono ottimi motori di ricerca, esistono biblioteche scientifiche, esistono posizioni scientifiche assodate, (Veronesi ad esempio, ex ministro, è vegetariano e fa l’oncologo).

    E tu non hai trovato niente…

    Ma cosa pretendi che tutta la bibliografia disponibile in merito venga riportata qui sul blog di grillo?

    comincia da qui:

    http://www.scienzavegetariana.org
    http://www.saicosamangi.info
    http://www.nomilk.com
    http://www.ssnv.it (società scientifica di nutrizione vegetariana)

    E poi usa la testa, chiediti come mai (tranne che in rarissimi casi) quando cominci a non stare bene cominciano i divieti alimentari? E cosa ti viene vietato di solito? Carne, formaggi, salumi, insaccati ecc ecc, MAI verdura e frutta, un caso?

    Perchè chi vive di SOLI ALIMENTI VEGETALI in una dieta varia bilanciata si ammala meno e cmq non muore, mentre se elimini la verdura e la frutta ti condanni a sicura malattia e finanche alla morte?

    Perchè in caso a fronte di qualsiasi evenienza medica le grida di allarme sono sempre quelle di limitare la carne, i grassi saturi, le uova, i formaggi e mai ti dicono di limitare l’insalata o gli spinaci piuttosto che i legumi o i cereali?

    Servono libri per queste evidenze?

    Suvvia… fa il bravo, informati (se davvero hai voglia di farlo) e non URLARE per cortesia.

    1. Giuseppe Brandizzi

      Premesso che ho rispetto per i vegetariani , e non vorrei assolutamente polemizzare sull’ argomento ,

      vorrei ricordare che da esperienza pratica la maggior parte delle cosiddette ‘ INTOLLERANZE ‘o comunque difficolta’ digestive per il LATTE INDUSTRIALE NON si manifestano assumendo LATTE CRUDO .

      Non chiedetemi perche’ , non e’ di mia competenza , ma un numero considerevole di casi lo testimonia !

      Provare per credere

      Giuseppe Brandizzi

      http://www.biola.it

    2. Gianluca Miano

      Ciao Giuseppe, nessuna polemica, figurati, personalmente le detesto.

      Ma se rileggi meglio i miei post precedenti parlavo chiaramente in questi termini:

      Tutti i mammiferi, nessuno escluso, dopo l’allattamento smettono di produrre gli enzimi atti a digerire il latte (la lattasi, la rennina) e questo timer biologico rende il latte indigeribile tant’è che nessun mammifero se ne ciba dopo l’allattamento e, sopratutto, nessun mammifero si ciba di latte di altre specie.

      Quindi i termini del “problema” sono radicalmente diversi.

      Ricordavo poi che per quanto concerne la specie umana, il mondo è diviso radicalmente in 2: un buon 60% sono intolleranti mentre il restante 40 è parzialmente tollerante.

      La parziale tolleranza è dovuta a generazioni e generazioni di dieta lattea, che si riflette anche sugli animali “domesticati” a causa di un meccanismo biologico che ha, nel corso dei secoli parzialmente modificato le informazioni del dna. Infatti questo accade solo nei paesi grandi consumatori di latte e latticini.

      Quindi non mi stupisce che tu abbia rilevato questa tolleranza nella tua esperienza diretta.

      Rimando ai link che ho già postato e, una volta avuta l’autorizzazione dell’autore a distribuirlo, invito a leggere il libro “il mal di latte” del dott. Lorenzo Acerra che sarà disponibile sul nostro sito. (ma è già disponibile in rete solo che non ricordo i link, cercatelo con google).

      Il volume riporta centinaia e centinaia di riferimenti bibliografici di informazione medico scientifica sull’argomento, è quindi un ottimo punto di partenza per chi volesse approfondire.

      Ciao a tutti

      Gianluca Miano

  137. pietro fabiani

    Graaaande Andrea Busetto. Anche io ho una stalla seria. Non vorrei scioccarti dicendoti che è a Roma. Per favore, lasciamo le graduatorie sulla civiltà, il progresso la superiorità di alcune regioni rispetto ad altre a chi la merda se la stipa ben bene nella testa e non la tiene costantemente sotto la suola degli stivali come invece facciamo noi. Sono sicuro che il nostro amico studente di veterinaria, non appena si sarà sbarazzato di tutte le fattispecie cliniche, subcliniche, extracliniche che legge sui trattati di medicina veterinaria, e avrà trascorso una congrua quantità di tempo tra i fanghi termali delle nostre stalle ( ammesso che non si imboschi in qualche ambulatorio a limare le unghie ai gatti ), si renderà conto anche della professionalità di chi produce il latte.La possibilità di poterlo vendere crudo al dettaglio è una ulteriore distinzione qualitativa che la gente deve apprezzare. Forse noi allevatori siamo un po’ troppo coinvolti per affrontare senza polemiche l’argomento della sostanziale differenza tra latte crudo e latte pastorizzato e questo non aiuta i consumatori a comprendere. Una cosa è certa: nell’immaginario collettivo, gli allevatori sono visti più come una macchietta da far vedere ai bambini quando vanno in campagna che come dei professionisti preparati. E’ fondamentale, secondo me, guadagnare la fiducia delle persone rendendole consapevoli della serietà con cui SI DEVE gestire un allevamento e dell’INDISPENSABILE controllo da parte del servizio veterinario inteso non come strumento repressivo ma preventivo ed informativo funzionale alla qualità del nostro prodotto. Ti saluto con stima e solidarietà
    P.S. Complimenti, ho guardato il sito della tua azienda : bellissimi tutti e due ( il sito e l’azienda)
    P.P.S. Il primo comune in Italia ad autorizzare una stalla alla vendita del latte al dettaglio è stato quello di Iesolo, in Veneto, alcuni anni fa. Chissà, magari c’era pure un napoletano tra i veterinari che lo ratificarono.

  138. sara cremoli

    Danilo, Invece di URLARE, informati.

    Ti sono state date ragioni (il fatto della non digestione è un effetto non la causa) ti sono stati dati riferimenti bibliografici e sitografici, esistono ottimi motori di ricerca, esistono biblioteche scientifiche, esistono posizioni scientifiche assodate, (Veronesi ad esempio, ex ministro, è vegetariano e fa l’oncologo).

    E tu non hai trovato niente…

    Ma cosa pretendi che tutta la bibliografia disponibile in merito venga riportata qui sul blog di grillo?

    comincia da qui:

    http://www.scienzavegetariana.org
    http://www.saicosamangi.info
    http://www.nomilk.com
    http://www.ssnv.it (società scientifica di nutrizione vegetariana)

    E poi usa la testa, chiediti come mai (tranne che in rarissimi casi) quando cominci a non stare bene cominciano i divieti alimentari? E cosa ti viene vietato di solito? Carne, formaggi, salumi, insaccati ecc ecc, MAI verdura e frutta, un caso?

    Perchè chi vive di SOLI ALIMENTI VEGETALI in una dieta varia bilanciata si ammala meno e cmq non muore, mentre se elimini la verdura e la frutta ti condanni a sicura malattia e finanche alla morte?

    Perchè in caso a fronte di qualsiasi evenienza medica le grida di allarme sono sempre quelle di limitare la carne, i grassi saturi, le uova, i formaggi e mai ti dicono di limitare l’insalata o gli spinaci piuttosto che i legumi o i cereali?

    Servono libri per queste evidenze?

    Suvvia… fa il bravo, informati (se davvero hai voglia di farlo) e non URLARE per cortesia.

  139. danilo pozzoli

    NON HO ANCORA TROVATO NESSUNO ( TRA QUESTI CI METTO DOTTORI O DIETOLOGI O ALIMENTARISTI ) CHE AFFERMA CHE IL LATTE O LA CARNE O ALTRI ALIMENTI DI DERIVAZIONE ANIMALE FACCIANO MALE.

    DIRE CHE IL LATTE NON DOVREBBE EESERE CONSUMATO PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE NON LO DIGERISCE E’ UN ARGOMENTAZIONE CHE NON STA IN PIEDI

    1. Gianluca Miano

      Beh sicuramente hai cercato male, visti i milioni di vegetariani e vegani nel mondo…

      A non stare in piedi sono semmai gli intolleranti al latte che, se lo bevono, passano ore sulla tazza del cesso in preda a fastidiose quando non dolorose coliti.

      E poi rispondevo alla tua affermazione che bere latte fosse NATURALE, dimostrandoti il contrario.

      Madre natura ha inserito nel timer biologico di TUTTI I MAMMIFERI, una precisa scadenza: dopo l’allattamento il latte viene reso indigeribile.

      Quindi madre natura dice che dopo tale periodo non è naturale, tu invece sostieni il contrario, perdonami ma preferisco dar retta a madre natura 😉

      Ed in ogni caso Danilo, e lo dico anche a tutti gli altri amici che frequentano il blog, questa discussione credo abbia raggiunto la sua maturità per il luogo in cui ci troviamo.

      Siti e riferimenti sono stati dati, x chi fosse interessato ad ampliare le sue conoscenze il materiale non manca, no?

      Un affettuoso saluto a tutti ed arrivederci alla prossima occasione…

      Gianluca Miano

    2. Gianluca Miano

      Beh sicuramente hai cercato male, visti i milioni di vegetariani e vegani nel mondo…

      A non stare in piedi sono semmai gli intolleranti al latte che, se lo bevono, passano ore sulla tazza del cesso in preda a fastidiose quando non dolorose coliti.

      E poi rispondevo alla tua affermazione che bere latte fosse NATURALE, dimostrandoti il contrario.

      Madre natura ha inserito nel timer biologico di TUTTI I MAMMIFERI, una precisa scadenza: dopo l’allattamento il latte viene reso indigeribile.

      Quindi madre natura dice che dopo tale periodo non è naturale, tu invece sostieni il contrario, perdonami ma preferisco dar retta a madre natura 😉

      Ed in ogni caso Danilo, e lo dico anche a tutti gli altri amici che frequentano il blog, questa discussione credo abbia raggiunto la sua maturità per il luogo in cui ci troviamo.

      Siti e riferimenti sono stati dati, x chi fosse interessato ad ampliare le sue conoscenze il materiale non manca, no?

      Un affettuoso saluto a tutti ed arrivederci alla prossima occasione…

      Gianluca Miano

    3. Gianluca Miano

      Beh sicuramente hai cercato male, visti i milioni di vegetariani e vegani nel mondo, e tra loro molti moltissimi medici e studiosi.

      A non stare in piedi sono semmai gli intolleranti al latte che, se lo bevono, passano ore sulla tazza del cesso in preda a fastidiose quando non dolorose coliti.

      E poi rispondevo alla tua affermazione che bere latte fosse NATURALE, dimostrandoti il contrario.

      Madre natura ha inserito nel timer biologico di TUTTI I MAMMIFERI, una precisa scadenza: dopo l’allattamento il latte viene reso indigeribile.

      Quindi madre natura dice che dopo tale periodo non è naturale, tu invece sostieni il contrario, perdonami ma preferisco dar retta a madre natura 😉

      Ed in ogni caso Danilo, e lo dico anche a tutti gli altri amici che frequentano il blog, questa discussione credo abbia raggiunto la sua maturità per il luogo in cui ci troviamo.

      Siti e riferimenti sono stati dati, x chi fosse interessato ad ampliare le sue conoscenze il materiale non manca, no?

      Un affettuoso saluto a tutti ed arrivederci alla prossima occasione…

      Gianluca Miano

    4. Gianluca Miano

      Beh sicuramente hai cercato male, visti i milioni di vegetariani e vegani nel mondo, e tra loro molti moltissimi medici e studiosi.

      A non stare in piedi sono semmai gli intolleranti al latte che, se lo bevono, passano ore sulla tazza del cesso in preda a fastidiose quando non dolorose coliti.

      E poi rispondevo alla tua affermazione che bere latte fosse NATURALE, dimostrandoti il contrario.

      Madre natura ha inserito nel timer biologico di TUTTI I MAMMIFERI, una precisa scadenza: dopo l’allattamento il latte viene reso indigeribile.

      Quindi madre natura dice che dopo tale periodo non è naturale, tu invece sostieni il contrario, perdonami ma preferisco dar retta a madre natura 😉

      Ed in ogni caso Danilo, e lo dico anche a tutti gli altri amici che frequentano il blog, questa discussione credo abbia raggiunto la sua maturità per il luogo in cui ci troviamo.

      Siti e riferimenti sono stati dati, x chi fosse interessato ad ampliare le sue conoscenze il materiale non manca, no?

      Un affettuoso saluto a tutti ed arrivederci alla prossima occasione…

      Gianluca Miano

  140. davide son io

    Nel mio paese(Ghedi, in provincia di Brescia) questo sistema e’ stato installato gia’ da 5 mesi e di problemi di malatie varie non ne ho mai sentiti…ora…chi ha ragione?un saluto a tutti.

  141. davide son io

    Nel mio paese(Ghedi, in provincia di Brescia) questo sistema e’ stato installato gia’ da 5 mesi e di problemi di malatie varie non ne ho mai sentiti…ora…chi ha ragione?un saluto a tutti.

    1. Ruggero Verardi

      Parlare di RISCHIO alimentare vuol dire analizzare i singoli fattori che rendono un alimento POTENZIALMENTE dannoso per la salute.

      Non ho mai detto che un bicchiere di latte crudo ti uccide di sicuro! Ho soltanto precisato che la pastorizzazione (che è il riscaldamento del latte a 73 °C per pochi secondi) azzera il rischio di contrarre alcune malattie infettive. Ed è un dato di fatto!

      E come dire che il fumo uccide… è vero, ma si deve precisare che chi fuma ha un maggior rischio di contrarre determinate patologie, che possono comunque insorgere anche nei non fumatori!

      Aspetto vostre notizie verardiruggero@yahoo.it

  142. sommarti jaio

    Senza entrare nelle polemiche tra le qualità del latte fresco e quello industriale io mi chiedo perché il latte magro costa più caro allorché c’é più acqua di quando é fresco!

  143. Giuseppe Brandizzi

    Schematicamente , volevo dare una idea di cosa Un allevatore che voglia vendere Latte Crudo attraverso distributore debba fare :

    – Essere in regola con tutti i processi autorizzativi per la produzione e Vendita di Latte Crudo ( e non sono pochi )

    – Analizzare preventivamente presso Laboratorio Accreditato il proprio latte per la presenza di Patogeni come Lysteria , Coli , Salmonella , Agalactiae , Aureus .

    – l’ allevamento deve essere ufficialmente indenne da TBC Brucellosi e Leucosi

    – Meglio se ha la qualifica di Latte Alta Qualita’

    quindi :

    – Chiedere autorizzazione al servizio Igiene e Sanita’ alimenti competente

    – Redigere ed Applicare il manuale di Autocontrollo HACCP ( Analisi dei rischi del processo produttivo , Analisi periodiche del latte , etc)

    – Comunicare al Comune , dove sara’ posto il distributore , l’ inizio di attivita’ di vendita diretta ( 30 gg silenzio assenso )

    – Comunicare all’ uff. Regionale competente lo spostamento di parte delle sue Quote da Vendite Consegne a Vendite Dirette

    – Acquistare il distributore ( se ne trova disponibili ) , possibilmente pagarlo …

    – Rifornire giornalmente il distributore di latte e bottiglie

    – Incrociare le dita e cercare di sopravvivere nonostante :

    l’ Industria
    la Grande Distribuzione
    il Mercato Globalizzato
    il latte dei Paesi dell Est a prezzi stracciati
    I crack finanziari nell ‘ Agroalimentare Italiano ( Parmalat , Cirio , Yomo )
    Quote Latte
    Disaccoppiamento Pac
    I costi che aumentano a rotta di collo
    qualche sprovveduto che pensa che il latte industriale fa bene perche’ dopo 4 lavorazioni e’ oramai un inerte …

    Scriverlo e’ facile , farlo e’ un attimino piu’ complicato ,

    cmq prima di chiudere il mio allevamento che ha 50 anni di storia e 3 generazioni di lavoro per far posto all latte Rumeno e domani , chissa’ , a quello Cinese sono pronto a spremermi il cervello ed a rimboccarmi le maniche e fare di tutto , stando nelle regole , perche’ questo non avvenga .
    Saluti

  144. ernesto scontento

    PER TUTTI QUEI RAGAZZI CHE MANIFESTANO DI NON ANDARE A VOTARE

    **************************************
    DOBBIAMO MANIFESTARE IL NOSTRO CONSENSO O DISSENSO CON IL VOTO, IN QUANTO DIRITTO ACQUISITO E IRRINUNCIABILE PER RISPETTARE IL SACRIFICIO DEI NOSTRI PADRI , CHE CI CONSENTE DI VIVERE IN UNA DEMOCRAZIA.
    UN MIO VECCHIO PROFESSORE DICEVA :
    ” Chi non vota non può neanche lamentarsi per quello che non gli và, non ha espresso cosa voleva”.

    **************************************
    *LIBERIAMOCI DAI SIMBOLI POLITICI IMPARIAMO A VEDERE SOLO LOGHI *
    (Solo per essere più liberi nelle nostre scelte, ragionando con la nostra testa – per capire la verità dell’immagine riflessa – nella società moderna il logo identifica la storia è la qualità di un prodotto, noi cambiamo prodotto quando non soddisfa più i nostri bisogni interiori ed esteriori senza rimpianti o conflitti – vedere loghi al posto di simboli vuol dire essere più liberi e rispettare noi stessi ).

    **************************************

    IN DEMOCRAZIA RAGAZZI
    L’astensione al voto può avere come conseguenza che una minoranza di cittadini governi e decida per la maggioranza dei cittadini.

    ANDIAMO TUTTI A VOTARE LIBERI DI MENTE

    **************************************

    IN DEMOCRAZIA RAGAZZI , LA RIVOLUZIONE SI FA CON LA PARTECIPAZIONE, L’ARMA E IL VOTO .
    **************************************
    Il presente commento sarà bloggato a intervalli regolari su tutti i POST visto il numero di persone indecise a manifestare il loro diritto a decidere sulle scelte politiche del paese in cui vivono.

    Da oggi tutti i commenti del sottoscritto avranno come intestazione il terzo capoverso del presente commento. Indipendentemente dal contenuto.

    I BUGIARDI CI SONO E CI SARANNO SEMPRE BASTA ESSERE PRAGMATICI E LIBERI DI MENTE

    1. Gianluca Ialenti

      ciao a beppe che e’ unico(purtroppo)ed un saluto a tutti i visitatori del blog.
      intervengo per dissentire con quello affermato dal sig.Scontento al riguardo la possibilita di boicottare le urne.
      Perche’ andare a votare delle persone che comunque non rispecchiano le mie idee.
      Un segnale forte non farebbe cambiare le cose??
      Sono stufo, come tutti del resto, di essere preso per il c…o. Ci stanno derubando col sorriso sulle labbra, sia che il sorriso arrivi da desra, sia che arrivi da sinistra, tanto poi alla fine sono tutti uguali.ancora grazie a Beppe Grillo a cui, quei mezzi ometti dei nostri dipendenti,non concedono spazi televisivi.E QUESTA E’DEMOCRAZIA!!!!!!

  145. andrea busetto

    A Ruggero Verardi dico che da studente di veterinaria dovrebbe sapere che le stalle serie(come la mia)non sanno più cosa siano la tubercolosi e brucellosi, perchè ufficialmente indenni da decenni.
    Dovrebbe altresì sapere che la bollitura è inutile in quanto per pastorizzare il latte bastano 72 °C per 15 secondi(procedimento industriale standard).
    Il fatto è che ,consumando il latte crudo ,si assumono tutti i fermenti lattici che nel latte pastorizzato sono stati distrutti dal calore ,inoltre la frazione proteica non è parzialmente denaturata e quindi molto più digeribile,per non parlare del sapore.
    Da studente di veterinaria dovrebbe pensare al perchè i servizi veterinari della più evoluta regione d’Italia (e non solo per la produzione di latte) ,hanno autorizzato tale pratica ,se fosse pericolosa per la salute.Buoni e proficui studi.

    andrea busetto

    http://www.lattemontefeltro.it

    1. pietro fabiani

      Graaande Andrea Busetto. Anche io ho una stalla seria. Non vorrei scioccarti dicendoti che è a Roma. Per favore!!! Le graduatorie sulla evoluzione delle regioni, dei popoli, delle culture lasciamoli fare a chi è sicuramente meno impegnato di noi. Noi dobbiamo pensare alle nostre vacche e non possiamo e, sono sicuro, non vogliamo degradarci ai livelli di chi la merda non la lascia, come noi, sotto la suola degli stivali ma se la insacca ben bene nella testa. Un saluto pieno di stima e solidarietà.
      P.S. Per quanto riguarda il giovane studente di veterinaria, vedrai, caro Andrea, che quando si sarà sbarazzato di tutte le fattispecie cliniche, subcliniche, extracliniche che stanno sui libri di medicina veterinaria, e inizierà, anche lui a fare un pò di fanghi termali nelle stalle ( ammesso che non si imboschi in qualche laboratorio a fare le unghie ai gatti ) vedendo che, nel corso degli anni, anche noi allevatori siamo cresciuti, professionalmente parlando, si convincerà della validità della iniziativa del latte crudo e sarà magari anche un valido supporto per quelli di noi che per quel giorno avranno ancora del latte da vendere .
      P.P.S. Il primo comune di Italia ad autorizzare la vendita di latte crudo al dettaglio e’ stato quello di Iesolo, in Veneto alcuni anni fa. Sicuramente anche il servizio veterinario di quel posto dimostrò una enorme lungimiranza e volontà. Non esistono strutture piu’ illuminate di altre a seconda di dove siano, esistono persone che di queste strutture fanno parte e che possono fare la differenza su questioni di tal genere. Impariamo a collaborare con loro quando è obbiettivamente opportuno farlo perchè sono un valido supporto per cio’ che riguarda la sanità del nostro prodotto e ad informarci e controbattere,se necessario, le loro opposizioni quando queste sono frutto dell’arbitrio del singolo. Ma prima di tutto convinciamo la gente che siamo dei professionisti e non delle macchiette da far vedere ai bimbi quando vengono in campagna. Ciao

    2. Ruggero Verardi

      Devo dire che provo un certo piacere a rispondere ai vostri commenti dopo tanto tempo…
      Sostenevo allora che il latte crudo rappresentasse un alimento “rischioso” e lo sottolineo ancora oggi! Devo ammettere con sincerità che all’epoca non conoscevo i pericoli del E. coli O157, ma ho provveduto ad informarmi…
      Mi hanno dato del matto quando ho scritto che il latte andrebbe scaldato almeno a temperatura di pastorizzzione o, per eccesso di zelo, bollito.
      E cosa accade? L’Onorevole Martini firma le ‘Misure urgenti in materia di produzione, commercializzazione e vendita diretta di latte crudo per l’alimentazione umana” con cui impone di esibire un avviso sui distributori di latte crudo con cui si consiglia di bollire (addirittura) il latte,
      Vieta la distribuzione nelle scuole, ospedali, mense, ecc…
      Vi lascio il sito per maggior chiarezza:

      http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/latte_crudo/ordinanza_ministro.pdf

      Con questo ti saluto e ti invito a rispettare il ruolo di chi ti sta di fronte, senza mostrarti altezzoso e irriverente come hai già fatto. Il mio messaggio era semplice e chiaro: il latte crudo è più rischioso di quello pastorizzato, ed è un dato di fatto che il trattmento termico ne riduca il rischio…
      è davvero bello poterti rispondere dopo tanto tempo con dati di fatto.

      Ad maiora
      Ruggero Verardi

  146. andrea busetto

    A Ruggero Verardi dico che da studente di veterinaria dovrebbe sapere che le stalle serie(come la mia)non sanno più cosa siano la tubercolosi e brucellosi, perchè ufficialmente indenni da decenni.
    Dovrebbe altresì sapere che la bollitura è inutile in quanto per pastorizzare il latte bastano 72 °C per 15 secondi(procedimento industriale standard).
    Il fatto è che ,consumando il latte crudo ,si assumono tutti i fermenti lattici che nel latte pastorizzato sono stati distrutti dal calore ,inoltre la frazione proteica non è parzialmente denaturata e quindi molto più digeribile,per non parlare del sapore.
    Da studente di veterinaria dovrebbe pensare al perchè i servizi veterinari della più evoluta regione d’Italia (e non solo per la produzione di latte) ,hanno autorizzato tale pratica ,se fosse pericolosa per la salute.Buoni e proficui studi.

    andrea busetto

    http://www.lattemontefeltro.it

  147. andrea busetto

    A Ruggero Verardi dico che da studente di veterinaria dovrebbe sapere che le stalle serie(come la mia)non sanno più cosa siano la tubercolosi e brucellosi, perchè ufficialmente indenni da decenni.
    Dovrebbe altresì sapere che la bollitura è inutile in quanto per pastorizzare il latte bastano 72 °C per 15 secondi(procedimento industriale standard).
    Il fatto è che ,consumando il latte crudo ,si assumono tutti i fermenti lattici che nel latte pastorizzato sono stati distrutti dal calore ,inoltre la frazione proteica non è parzialmente denaturata e quindi molto più digeribile,per non parlare del sapore.
    Da studente di veterinaria dovrebbe pensare al perchè i servizi veterinari della più evoluta regione d’Italia (e non solo per la produzione di latte) ,hanno autorizzato tale pratica ,se fosse pericolosa per la salute.Buoni e proficui studi.

    andrea busetto

    http://www.lattemontefeltro.it

  148. andrea busetto

    A Ruggero Verardi dico che da studente di veterinaria dovrebbe sapere che le stalle serie(come la mia)non sanno più cosa siano la tubercolosi e brucellosi, perchè ufficialmente indenni da decenni.
    Dovrebbe altresì sapere che la bollitura è inutile in quanto per pastorizzare il latte bastano 72 °C per 15 secondi(procedimento industriale standard).
    Il fatto è che ,consumando il latte crudo ,si assumono tutti i fermenti lattici che nel latte pastorizzato sono stati distrutti dal calore ,inoltre la frazione proteica non è parzialmente denaturata e quindi molto più digeribile,per non parlare del sapore.
    Da studente di veterinaria dovrebbe pensare al perchè i servizi veterinari della più evoluta regione d’Italia (e non solo per la produzione di latte) ,hanno autorizzato tale pratica ,se fosse pericolosa per la salute.Buoni e proficui studi.

    andrea busetto

    http://www.lattemontefeltro.it

  149. pietro fabiani

    Ri-rispondo al simpaticissimo sig.Gorini…..Oppsss!!
    Mi scuso ora non posso. Devo andare a vendere il latte .

    1. lucia nicolai

      Rispondo io al sig. Gorini, visto che il sig. Fabiani non ha tempo: alle mie figlie di quattro e di otto anni DO SOLO ed esclusivamente latte crudo e senza NEANCHE bollirlo.Ritengo, peraltro, le perplessità dello studente di Veterinaria, sig. Ruggero Verbani, legittime, ma non condivisibili, conoscendo i rigorosi controlli sanitari cui tutte le stalle da latte sono sottoposte. Ribadisco l’assoluta sicurezza del latte “crudo” e l’indiscutibile differenza di sapore rispetto al latte commercializzato normalmente. Anzi, invito le mamme a dare latte di “filiera corta” ai loro figli.

    2. lucia nicolai

      Rispondo io al sig. Gorini, visto che il sig. Fabiani non ha tempo: alle mie figlie di quattro e di otto anni DO SOLO ed esclusivamente latte crudo e senza NEANCHE bollirlo.Ritengo, peraltro, le perplessità dello studente di Veterinaria, sig. Ruggero Verbani, legittime, ma non condivisibili, conoscendo i rigorosi controlli sanitari cui tutte le stalle da latte sono sottoposte. Ribadisco l’assoluta sicurezza del latte “crudo” e l’indiscutibile differenza di sapore rispetto al latte commercializzato normalmente. Anzi, invito le mamme a dare latte di “filiera corta” ai loro figli.

  150. Gianluca Miano

    NO scusami, ma forse sei tu che devi informarti.

    Infatti dicevi:

    “…forse avrai capito male ma ciò che voglio spiegare è che la natura ha fornito ogni madre di latte materno per poter nutrire il proprio figlio. il latte quindi è il PRIMO ALIMENTO CHE NOI ASSUMIAMO. una volta cresciuti ,quindi, il latte ( ovviamente non più materno ) è importante nella nostra dieta.

    ciò che voglio spiegare è che il corpo umano deve seguire regole…”

    Ma le cose mi spiace non stanno affatto cosi’!

    In TUTTI I MAMMIFERI, nessuno escluso, dopo lo svezzamento il corpo smette di produrre due importanti enzimi: la lattasi e la rennina che servono a rendere digeribile il lattosio…

    Da quel momento in poi il latte diviene un alimento difficilmente assimilabile. Ed infatti nel totale della specie umana, oltre il 60% degli uomani sono intolleranti al latte. Il restante 40 è parzialmente tollerante per le modificazioni sopraggiunte dopo generazioni di dieta lattea.

    Come ripeto, che il latte sia tutt’altro che naturale dopo la fase dello svezzamento, e sopratutto che sia tutt’altro che naturale usare latte di un’altra specie, non sono io a dirlo ma è in primis MADRE NATURA, ed in secundis una miriade di studiosi (a partire da ippocrate fino ai giorni nostri). SI tratta di fatti assodati, non di fantasie di fanatici.

    Madre natura sa bene cosa fa, e noi piccoli stupidi umani vogliamo essere meglio di lei giocando ad ignorare o, come accade spesso, ad invertire le sue regole.

    Se NESSUN MAMMIFERO si ciba piu’ di latte dopo lo svezzamento ci sono delle ottime ragioni, credimi, madre natura sa bene quel che fa.

    Mi ripeto, il mio invito è: INFORMATEVI!
    Le fonti ci sono, (oggi sopratutto con internet non ci sono piu’ scusanti) poi se volete restate della vostra idea, ma per favore smettetela di mandare al rogo chi è foriero di conoscenze diverse dalle vostre, questo non è degno di chi crede nel valore della libertà e del rispetto.

    Saluti di pace

    Gianluca Miano

    1. andrea ferrari

      sei stato perfetto spiegazione degna di un premio nobel!!!!peccato che una piccolissima parte posssa capire, imbottiti di publicità come succede ogni giorno.Grazie a nome anche delle mucche

  151. Michele Passante

    Rispondo al sig. Gorini. In ogni settore ci sono i buoni e i cattivi e affermare il contrario è puerile. Le truffe, alimentari o no, si consumano ogni giorno. Conosco il sig. Fabiani e non ho motivo di ritenere ce non dica il vero. Non conosco il sig. Gorini, ma non ho dubbi sulla sua serietà e su quella dell’azienda in cui lavora (vorrei solo sapere se il sig. Gorini pensa di essere a conoscenza di tutte, ma proprio tutte, le fasi che conducono una goccia di latte dalla mammella di una vacca al frigo di un supermercato).

    Il discorso che faccio è uno solo: quando prendo un litro di latte in un supermercato non so cosa bevo (o meglio non posso esserne certo). Quando prendo un litro di latte dal sig. Fabiani so che viene dalle vacche che distano 50 metri dal punto vendita. Tanto mi basta per preferirlo.

  152. Ivo Antonini

    Hanno installato un paio di settimane fa un distributore di latte “crudo” a CastelGoffredo, alto mantovano, dove vivo, in una grande piazza con annesso parcheggio. Il prodotto è finalmente latte, non acqua al 50% come quello industriale. Latte latte. Personalmente è stato un tuffo nel passato rurale con cui non avevo mai avuto un contatto così ravvicinato e simbolicamente significativo, e con me mio figlio, il quale ha potuto per la prima volta bere latte non trattato. Trovo migliorabile l’idea, per esempio sostituendo il distributore di bottiglie di plastica annesso, con quelle di vetro, rendendole obbligatorie. Inoltre le amministrazioni locali potrebbero dare la disponibilità di aree pubbliche privilegiate (coperte, illuminate e videosorvegliate) per allocare i distributori; infine, le stesse dovrebbero incentivare questo tipo di commercio, consentendo che altri soggetti, anche diversi o in associazione con gli agricoltori, (purchè da essi riforniti e certificati), si incaricassero di organizzare la distribuzione in modo commercialmente e logisticamente valido. A beneficio di tutti i cittadini e con vantaggi ambienteli ed economici finalmente importanti.
    La cosa curiosamente bella è che i produttori allevatori, saltando un passaggio, incassano oltre il 30% in più, il consumatore li spende in meno ed è soddisfatto della qualità, con vantaggi sensibili anche all’ambiente.
    Ivo Antonini

  153. andrea ferrari

    BRAVI!!!!!!vi rendete conto che per produrre quel latte la mucca viene gravidata apposta il vitellino gli viene tolto appena nato per poi macellato,e lei viene spremuta fino a che non viene macellata a sua volta.Il tutto in uno spazio ristretto in mezzo ai suoi stessi escrementi.Tutto questo per bere del latte che anche causa di tanti mali (bevuto dopo lo svezzamento).Andate a vedere gli allevamenti(lagher)e guardate negli occhi una mucca , pensate se ci foste voi al suo posto !!!!!

  154. Ruggero Verardi

    LA VENDITA DI LATTE CRUDO (cioè non pastorizzato) è UN SERIO RISCHIO PER LA SALUTA DI CHI LO CONSUMA!!! SONO UNO STUDENTE IN MEDICINA VETERINARIA E CONOSCO BENE I RISCHI DERIVANTI DALL’ASSUNZIONE DI LATTE NON PASTORIZZATO: Tubercolosi, Brucellosi, Clamydiosi,… altro che cibi OGM-FREE!
    EVITATE DI ACQUISTARE LATTE CRUDO, O SE PROPRIO NON POTETE EVITARE QUESTO ACQUISTO, ABBIATE LA CAUTELA DI FAR BOLLIRE IL LATTE PER POCHI SECONDI PRIMA DI CONSUMARLO!!!

    1. giancarlo savoia

      rispondo allo studente in medicina: spero tanto che il sistema universitario non ti permetta di laurearti, se non dopo averti formato adeguatamente, in quanto da quanto scrivi si presuppone la tua ignoranza, cioè una disconoscenza/malconoscenza dell’argomento latte crudo. Dovresti sapere che non siamo più nel 1800 o giu di lì, e che i prodotti agricoli oggi sono sottoposti a controlli inimagginabili solo pochi anni fa. A livello di sicurezza sanitaria siamo nel momento più felice della storia umana, sempre perfettibile, certo.
      Caso mai ci dovrebbe essere la sensibilità sugli alimenti usati per nutrire gli animali: purtroppo per risparmiare qualche lire spesso si usano prodotti e procedure che non permettono la piena qualità dei prodotti: mi spiego se paghiamo la carne al Chilo, chi la produce cercherà di farne la quantità più alta possibile, spingendo con alimenti che portano gli animali ad accrescersi il più possibile, a discapito di sapore e salubrità.
      Se invece noi pagassimo, soprattutto il sapore e la salubrità, quindi la QUALITA’, il produttore cambia strategia.
      Dipende da noi sapere cosa vogliamo: vi siete mai domandati, è solo un esempio, cosa contengono i vari “formaggi da spalmare” delle multinazionali: acqua come primo ingrediente, sali di fusione, etc…, quindi ZERO qualità ….
      Pensate, a confrontocon il grana o pecorino o parmigiano, non c’è confronto. Ma il prezzo è il medesimo.
      Al che io penso semplicemente che il consumatore non conosca la differenza tra il diamnate e il fondo di bottiglia, e paghi uno al prezzo dell’altro ….
      Quello di prima dice di essere uno studente universitario …. mi vengono i brividi a pensare che ha fatto solo la 5 elkementare …
      Tanti cari saluti e auguri per un mondo di personi migliori …
      Giancarlo Savoia

    2. andrea busetto

      A Ruggero Verardi dico che da studente di veterinaria dovrebbe sapere che le stalle serie(come la mia)non sanno più cosa siano la tubercolosi e brucellosi, perchè ufficialmente indenni da decenni.
      Dovrebbe altresì sapere che la bollitura è inutile in quanto per pastorizzare il latte bastano 72 °C per 15 secondi(procedimento industriale standard).
      Il fatto è che ,consumando il latte crudo ,si assumono tutti i fermenti lattici che nel latte pastorizzato sono stati distrutti dal calore ,inoltre la frazione proteica non è parzialmente denaturata e quindi molto più digeribile,per non parlare del sapore.
      Da studente di veterinaria dovrebbe pensare al perchè i servizi veterinari della più evoluta regione d’Italia (e non solo per la produzione di latte) ,hanno autorizzato tale pratica ,se fosse pericolosa per la salute.Buoni e proficui studi.

      andrea busetto

      http://www.lattemontefeltro.it

    3. andrea busetto

      A Ruggero Verardi dico che da studente di veterinaria dovrebbe sapere che le stalle serie(come la mia)non sanno più cosa siano la tubercolosi e brucellosi, perchè ufficialmente indenni da decenni.
      Dovrebbe altresì sapere che la bollitura è inutile in quanto per pastorizzare il latte bastano 72 °C per 15 secondi(procedimento industriale standard).
      Il fatto è che ,consumando il latte crudo ,si assumono tutti i fermenti lattici che nel latte pastorizzato sono stati distrutti dal calore ,inoltre la frazione proteica non è parzialmente denaturata e quindi molto più digeribile,per non parlare del sapore.
      Da studente di veterinaria dovrebbe pensare al perchè i servizi veterinari della più evoluta regione d’Italia (e non solo per la produzione di latte) ,hanno autorizzato tale pratica ,se fosse pericolosa per la salute.Buoni e proficui studi.

      andrea busetto

      http://www.lattemontefeltro.it

    4. davide son io

      Nel mio paese(Ghedi, in provincia di Brescia) questo sistema e’ stato installato gia’ da 5 mesi e di problemi di malatie varie non ne ho mai sentiti…ora…chi ha ragione?un saluto a tutti.

    5. Ruggero Verardi

      “Devo dire che provo un certo piacere a rispondere ai vostri commenti dopo
      tanto tempo…
      Sostenevo allora che il latte crudo rappresentasse un alimento “rischioso”
      e lo sottolineo ancora oggi! Devo ammettere con sincerità che all’epoca non
      conoscevo i pericoli del E. coli O157, ma ho provveduto ad informarmi…
      Mi hanno dato del matto quando ho scritto che il latte andrebbe scaldato
      almeno a temperatura di pastorizzzione o, per eccesso di zelo, bollito.
      E cosa accade? L’Onorevole Martini firma le ‘Misure urgenti in materia di
      produzione, commercializzazione e vendita diretta di latte crudo per
      l’alimentazione umana” con cui impone di esibire un avviso sui distributori
      di latte crudo con cui si consiglia di bollire (addirittura) il latte,
      Vieta la distribuzione nelle scuole, ospedali, mense, ecc…
      Vi lascio il sito per maggior chiarezza:

      http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/latte_crudo/ordinanza_ministro
      .pdf

      Con questo ti saluto e ti invito a rispettare il ruolo di chi ti sta di
      fronte, senza mostrarti altezzoso e irriverente come hai già fatto. Il mio
      messaggio era semplice e chiaro: il latte crudo è più rischioso di quello
      pastorizzato, ed è un dato di fatto che il trattmento termico ne riduca il
      rischio…
      è davvero bello poter rispondervi dopo tanto tempo con dati di fatto.

      Ad maiora
      Ruggero Verardi”

  155. Ruggero Verardi

    Caro Grillo,
    ho letto l’articolo sul “latte alla spina” pubblicato sul tuo blog e devo dire che sono un pò perplesso su questa iniziativa di vendere il latte “crudo”, cioè non pastorizzato. Sono uno studente in Medicina Veterinaria e proprio per questo motivo conosco abbastanza bene i rischi che derivano dal consumo di latte non pastorizzato!
    La tecnica della pastorizzazione consente di RIDURRE la flora microbica che causerebbe l’alterazione del prodotto e con questo trattamento termico (73 °C per 10 secondi) si azzera il rischio di contrarre alcune zoonosi come la Tubercolosi, Clamydiosi, Brucellosi,…
    Voglio sottolineare che nonostante i controlli semestrali ed i piani di eradicazione già presenti Italia,la Tubercolosi è ancora presente nei bovini e soprattutto nei bufali campani!!! Quindi la notizia della vendita diretta di latte crudo a solo 1 euro/l mi lascia al quanto allibito…
    A questo punto ti saluto esprimendo tutta la mia ammirazione nei tuoi confronti!
    Ruggero

  156. Ruggero Verardi

    Caro Grillo,
    ho letto l’articolo sul “latte alla spina” pubblicato sul tuo blog e devo dire che sono un pò perplesso su questa iniziativa di vendere il latte “crudo”, cioè non pastorizzato. Sono uno studente in Medicina Veterinaria e proprio per questo motivo conosco abbastanza bene i rischi che derivano dal consumo di latte non pastorizzato!
    La tecnica della pastorizzazione consente di RIDURRE la flora microbica che causerebbe l’alterazione del prodotto e con questo trattamento termico (73 °C per 10 secondi) si azzera il rischio di contrarre alcune zoonosi come la Tubercolosi, Clamydiosi, Brucellosi,…
    Voglio sottolineare che nonostante i controlli semestrali ed i piani di eradicazione già presenti Italia,la Tubercolosi è ancora presente nei bovini e soprattutto nei bufali campani!!! Quindi la notizia della vendita diretta di latte crudo a solo 1 euro/l mi lascia al quanto allibito…
    A questo punto ti saluto esprimendo tutta la mia ammirazione nei tuoi confronti!
    Ruggero

  157. Ruggero Verardi

    Caro Grillo,
    ho letto l’articolo sul “latte alla spina” pubblicato sul tuo blog e devo dire che sono un pò perplesso su questa iniziativa di vendere il latte “crudo”, cioè non pastorizzato. Sono uno studente in Medicina Veterinaria e proprio per questo motivo conosco abbastanza bene i rischi che derivano dal consumo di latte non pastorizzato!
    La tecnica della pastorizzazione consente di RIDURRE la flora microbica che causerebbe l’alterazione del prodotto e con questo trattamento termico (73 °C per 10 secondi) si azzera il rischio di contrarre alcune zoonosi come la Tubercolosi, Clamydiosi, Brucellosi,…
    Voglio sottolineare che nonostante i controlli semestrali ed i piani di eradicazione già presenti Italia,la Tubercolosi è ancora presente nei bovini e soprattutto nei bufali campani!!! Quindi la notizia della vendita diretta di latte crudo a solo 1 euro/l mi lascia al quanto allibito…
    A questo punto ti saluto esprimendo tutta la mia ammirazione nei tuoi confronti!
    Ruggero

  158. Ruggero Verardi

    Caro Grillo,
    ho letto l’articolo sul “latte alla spina” pubblicato sul tuo blog e devo dire che sono un pò perplesso su questa iniziativa di vendere il latte “crudo”, cioè non pastorizzato. Sono uno studente in Medicina Veterinaria e proprio per questo motivo conosco abbastanza bene i rischi che derivano dal consumo di latte non pastorizzato!
    La tecnica della pastorizzazione consente di RIDURRE la flora microbica che causerebbe l’alterazione del prodotto e con questo trattamento termico (73 °C per 10 secondi) si azzera il rischio di contrarre alcune zoonosi come la Tubercolosi, Clamydiosi, Brucellosi,…
    Voglio sottolineare che nonostante i controlli semestrali ed i piani di eradicazione già presenti Italia,la Tubercolosi è ancora presente nei bovini e soprattutto nei bufali campani!!! Quindi la notizia della vendita diretta di latte crudo a solo 1 euro/l mi lascia al quanto allibito…
    A questo punto ti saluto esprimendo tutta la mia ammirazione nei tuoi confronti!
    Ruggero

  159. luca pastorino

    Anch’io volevo segnalare che a Voltri da Priano questa macchina esiste già, e a detta del proprietario ne vanno ben 5 quintali al giorno!!
    Spiace per Beppe che abita a levante, ma a ponente sembra che abbiano già iniziato a risparmiare….

  160. Giulio Verne

    Esiste un impianto identico in un’altra Regione.
    I suoi più assidui clienti sono i lavoratori extracomunitari della zona, i quali hanno capito subito la convenienza (latte fresco biologico ad 1 Euro al Litro).
    Ma loro non sono ancora stati rincoglioniti dalla pubblicità come la maggioranza degli Italiani, che, ormai privata della capacità di “pensare autonomamente le cose” sono diventati un insieme di “cani di Pavlov”.

  161. magius

    Voglio farvi notare che c’è una idea retrostante al “latte alla spina” di Grillo, molto importante. Riprenderci la produzione ed il consumo locale! Leggendo quello che ha scritto Grillo in questi anni, tutto si collega. Favorire la produzione ed il consumo locale (la cd. “filiera corta”) signifa attivare un processo economico/produttivo che diminuisce l’impatto ambientale, l’industiralizzazione del prodotto finale e che fa aumentare la qualità.

    Credo sia necessario riunire tutte queste proposte che Grillo ha veicolato in questi anni, in un **modello**. Che ne pensate?

    magius
    ——
    Meetup Roma Amici di Grillo

  162. Massimiliano Bellanca

    Altro che energia e innovazioni che fanno bene al pianeta. Nei “Contenitori” di questo non se ne sente neanche un accenno, come se l’ambiente con le varie argomentazioni al riguardo, fossero cose irrilevanti o un problema di altre nazioni.
    Simpatico è però vedere come la disinformazione dilaghi in maiera pubblica e da bocca di due grandi esponenti che si affrontano in un faccia a faccia televisivo dove il frequente confutare le cifre menzionate dall’altro,numeri comunque decisivi ed importanti,crei ancora più sgomento in chi ascolta.

  163. Paolo Rossato

    il problema e che molti di noi fanno comunque i 5 Km per comprare il latte “fresco” nei super,iper,mercati quindi .
    Nel paese in cui abito , molti anni fà , esisteva una latteria , i gestori avevano le loro mucche da latte , ogni giorno ques’uomo si caricava in macchina 2 o 3 contenutori da 50 lt ed erano suff. per soddisfare l’intero paese , che portandosi il suo baracchino faceva il pieno di latte fantastico , non insapore come quelli “freschi” nei tetra pack .
    Perche olte l’inquinamento delle cisterne c’è da considerare anche gli imballi di un materiale non reciclabile , il Tetra Pack .
    Io personalmente sono daccordo e vale anche per lacqua nelle bottiglie di vetro , VUOTO A RENDERE , mi costa un po di più , e vero m’ almeno si risparmia in salute , anche la plastica inquina , e i polimeri sono derivati da petrolio ,gas , ecc.

    tanti saluti
    Paolo

  164. veronica pagani

    credo sia inutile parlare con chi definisce la scelta vegana una dieta “veghiana” … questo dimostra la totale assenza di informazioni riguardo l’argomento (infatti non sono 10 medici ad affermare l’inutilità e la dannosità della dieta carnivora!)

    infine parlavo di incoerenza del sig grillo semplicemente per il fatto che, nel suo “grande piccolo”, si definisce antirazzista e non prevaricatore, paladino dei diritti dei più deboli e poi scade nello specismo!
    questo a mio modesto parere si chiama palese contraddizione!oltretutto è una contraddizione facilmente evitabile …
    infine in un blog che si definisce di controinformazione tutti questi luoghi comuni su carne e latte sono davvero fuori luogo!

    io da queste discussioni spero solo che il sig grillo abbia la voglia e prenda la spinta ad informarsi sull’antispecismo!
    solo dopo un’informazione adeguata spero dia una sua opinione, ma a quel punto con cognizione di causa!

  165. GIULIANO BARIGAZZI

    latte alla spina!!!!!
    ciao fratello

  166. Paolo gorini

    Rispondo al sig. Fabiani.
    Le Sue affermazioni sono estremamente gravi ed io credo che chi dovesse leggerle, prendendole per buone, si farebbe una pessima opinione degli operatori del settore. Premesso che si parla del settore produttivo del “latte fresco pastorizzato”, nell’Azienda in cui lavoro la raccolta del latte viene effettuata in ambito provinciale, ogni 48 ore e con percorrenze massime di un centinaio di km per giro di raccolta, pertanto le pratiche da Lei descritte, quali l’utilizzo di acqua ossigenata per correggere cariche batteriche elevate sono assolutamente sconosciute, oltre che non necessarie. Vengono inoltre effettuati, da noi come dagli organi di controllo preposti, frequenti e rigorosi controlli sui parametri qualitativi del latte, per garantire la qualità dello stesso. Per quanto è di mia conoscenza , posso affermare che anche altre Aziende del settore, nostre concorrenti , operano con grande serietà.

  167. alessandro goitan

    MI piace ricordare che da oltre sei mesi utilizzo un distributore a varese presso l’Azienda Agricola Valleluna.
    E’ fantastico.

  168. Gianluigi Dian

    A Mantova ci sono già da un po’ !!! Come mai hai dato risalto solo al 1° distributore della Regione “rossa” Emilia R. ? Forse x non dare occasione alla Lombardia di fare una giusta bella figura ?

    1. pio politi

      Latte alla spina? Direttamente dalle mucche? Sembrerebbe una bella idea. Tuttavia, dopo un po` di riflessione mi verrebbe da pensare che anche nel passato esisteva e fu introdotta la pastorizzazione industriale per evitare certi pericoli ad esso associati. La stessa popolazione, particolarmente nei Paesi caldi, soffre di elevate percentuali di lattosio-intolleranza che spesso non si rilevano se non con l`analisi. Non capisco quindi quali vantaggi si possono avere per le aziende agricole e per i consumatori nella distribuzione “artigianale”. I 30 cent. di risparmio a fronte di rischi per la salute? Diverso discorso sarebbe se le aziende produttrici del latte “alla spina”, oltre alle logiche garanzie di igiene, fossero in grado di darmi il latte con diverse percentuali di lattosio. Qui al nord Europa si e` gia` arrivati a latte in cui quest`ultimo elemento e` assente completamente. E` squisito e DIGERIBILE

    2. maurizio pelizzari

      anche a Gazzaniga provincia di Bergamo esiste un punto vendita nel paese su iniziativa lodevole di un piccolo allevatore,avanti così

  169. marzio ottone

    Vorrei anche aggiungere che il latte venduto alla spina non è l'”acqua” bianca che troviamo ai supermercati dopo i trattamenti da cui sono stati prodotti burro, formaggi e sono state tolte molte parti nutritive ed inoltre 1 € al produttore è molto di più dei 50/60 centesimi di vendita diretta del latte alle cooperative o alle centrali del latte da parte dei produttori. Perchè non viene fatta una campagna di sensibilizzazione su ciò? Credo che la gente sia stanca di comprare a 1,40 latte già sfruttato da cui sono già stati ricavati altri prodotti caseari, che viene definito fresco(!!) ed i poveri agricoltori fanno di tutto per far produrre alle loro vacche 50/60 litri di latte al giorno perchè altrimenti “non ci stanno” con i costi. Pensiamoci gente.. pensiamoci..

    1. antonio rinaldi

      Il prezzo che oggi mediamente viene corrisposto agli agricoltori in Lombardia è di 0.32 € al litro più I.V.A. compresa la refrigerazione. Tale prezzo che oggi è corrisposto agli ricoltori non è il frutto di una trattativa concordata attraverso le professionali ma imposto dall’industria con il ricatto… o mangi sta minestra o salti la finestra.Facciamo un esempio per capire la grave crisi che coinvolge tutta la nostra zootecnia da latte nel lontano 1995 il latte veniva pagato 842lire (0.395+IVA )

    2. antonio rinaldi

      Il prezzo che oggi mediamente viene corrisposto agli agricoltori in Lombardia è di 0.32 € al litro più I.V.A. compresa la refrigerazione. Tale prezzo che oggi è corrisposto agli ricoltori non è il frutto di una trattativa concordata attraverso le professionali ma imposto dall’industria con il ricatto… o mangi sta minestra o salti la finestra.Facciamo un esempio per capire la grave crisi che coinvolge tutta la nostra zootecnia da latte nel lontano 1995 il latte veniva pagato 842lire (0.395+IVA )

    3. antonio rinaldi

      Il prezzo che oggi mediamente viene corrisposto agli agricoltori in Lombardia è di 0.32 € al litro più I.V.A. compresa la refrigerazione. Tale prezzo che oggi è corrisposto agli ricoltori non è il frutto di una trattativa concordata attraverso le professionali ma imposto dall’industria con il ricatto… o mangi sta minestra o salti la finestra.Facciamo un esempio per capire la grave crisi che coinvolge tutta la nostra zootecnia da latte nel lontano 1995 il latte veniva pagato 842lire (0.395+IVA )

    4. antonio rinaldi

      Il prezzo che oggi mediamente viene corrisposto agli agricoltori in Lombardia è di 0.32 € al litro più I.V.A. compresa la refrigerazione. Tale prezzo che oggi è corrisposto agli ricoltori non è il frutto di una trattativa concordata attraverso le professionali ma imposto dall’industria con il ricatto… o mangi sta minestra o salti la finestra.Facciamo un esempio per capire la grave crisi che coinvolge tutta la nostra zootecnia da latte nel lontano 1995 il latte veniva pagato 842lire (0.395+IVA )

  170. Marco Cicchini

    Il distributore di latte è una grande idea. Però non è così scontato che abbia poco impatto sull’ambiente.

    Se il distributore è in un punto spesa, tutto bene, però se già devo prendere la macchina e farmi 5km per arrivare all’azienda agricola
    1- ho inquinato
    2- spendo più dei 30 centesimi che risparmio..

    1. Adriano Fazzari

      Si ma se ci si organizza magari con uno-due punti vendita, un buon servizio di trasporti, si cerca una convenzione con la regione per diminuire i costi dell’operazione, magari si riesce a portarlo nelle città senza aumentarne troppo il costo e con un danno minimo per l’ambiente.

    2. Marco Cicchini

      Certo! Basterebbe il mitico omino del latte che si vede nei film americani.. magari a bordo di un veicolo a zero emissioni..

  171. Dario Carta

    Tipico ligure 🙂
    ma di questi tempi anche io mi associo al popolo delle braccina corte 😉
    Abbiam bisogno di risparmiare tutti e speriamo che in effetti l’idea vada in porto… almeno per il latte. Certo mi viene da pensare che gli industriali del latte, se dovran tagliare i prezzi magari graveranno sulle spalle (come al solito) dei dipendenti.

    D.

  172. danilo pozzoli

    ho scrutato con piacere il sito ” il piccolo popolo” e ho notato non solo la pochezza di idee ma anche argomenti affrontati in modo superficiale e senza professionalità. mi riferisco soprattutto al post intitolato ” la mia bambina quasi vegan “. riporto alcuni spezzoni: Non sono mai riuscita a dimenticare, mentre facevo la spesa, che dentro al banco frigo della macelleria c’erano i pezzi del quarto di bue che tante volte avevo visto scaricare dal camion refrigerato: un animale senza più la testa, i piedi e il manto, le sue carni rosa e il grasso bianco ben visibili. Oppure che la gallina a fianco, esposta nuda, senza piume, era stata sfruttata sino allo sfinimento per le uova, rinchiusa nei pochi centimetri delle gabbie di batteria, per poi essere appesa per le zampe su di una catena della morte e finita con una scarica di corrente elettrica. Un vero orrore.

    se voi non mangiate carne perchè gli animali sono tenuti in posti non idonei all’ allevamento oppure uccisi in modo cruento è un discorso che può starmi anche bene, ma se scrivete che la carne e i suoi derivati , il latte, le uova ecc. non sono importanti per l’alimentazione siete voi che date assolutamente disinformazione.

    -SE IL LATTE NON E’ NECESSARIO ALLORA TUTTE LE MAMME CHE ALLATTANO VANNO CONTRO NATURA.

    -SE NON MANGIATE CARNE PERCHE’ GLI ANIMALI SONO UCCISI IN MODO CRUENTO NON VUOL DIRE CHE LA CARNE NON SIA IMPORTANTE PER L’ ALIMENTAZIONE DELL’UOMO.

    -IL LATTE MATERNO PER UN NEONATO E’ IMPORTANTE PERCHE’ ARRIVA DIRETTAMENTE DA SUA MADRE E’ UNA COSA NATURALE. CAPITO N.A.T.U.R.A.L.E
    ALLORA NON DOVRESTE MANGIARE NEMMENO LE VERDURE CHE ARRIVANO DALLA TERRA E NON FANNO CERTO PARTE DELLA VOSTRA NATURA. SENTITI SALUTI

    1. Gianluca Miano

      Se hai dato un’occhiata come dici, allora la tua occhiata è stata davvero superficiale.

      Riporti uno spezzone di una testimonianza di una mamma vegan, piccola cosa rispetto alle migliaia di articoli presenti sul sito, e comunque non riporti la fonte che è http://www.promiseland.it luogo dove si radunano migliaia di “disinformatori”.

      poi…

      “se voi non mangiate carne perchè gli animali sono tenuti in posti non idonei all’ allevamento oppure uccisi in modo cruento è un discorso che può starmi anche bene, ma se scrivete che la carne e i suoi derivati , il latte, le uova ecc. non sono importanti per l’alimentazione siete voi che date assolutamente disinformazione.”

      Il mio invito come sempre è: INFORMARSI, le cose che qui dici non le asseriamo noi, le asseriscono decine di scienziati, le asseriscono università, ricercatori ecc ecc.
      Noi possiamo solo dimostrarlo “vivendo” che non sono necessarie. Milioni di persone nel mondo si cibano senza nulla di origine animale, nessuno è mai morto per questo, anzi godono tutti di una salute migliore della media, quindi forse, prima di tacciare di disinformazione, informati tu per primo…

      Mai detto che il latte materno non sia importante, anzi noi SOSTENIAMO che il latte materno è ESSENZIALE ed INDISPENSABILE, e che è l’unico di cui abbiamo bisogno!

      Generalmente i genitori vegan allattano anche fino a 2 anni (ed in qualche caso oltre) i propri figli e guarda caso questi bambini si ammalano di meno dei loro coetanei, sarà un caso?

      Quindi non asserire che noi sosteniamo aberrazioni di questo genere, come negare il latte materno ai propri figli…

      Prova a leggere il libro “Il mal di latte” del Dott. Lorenzo Acerra ad esempio.

      Alcuni link:
      http://www.saicosamangi.info
      http://www.scienzavegetariana.it
      http://www.ivu.org/italian
      http://www.promiseland.it
      http://www.societavegetariana.org
      http://www.viverevegan.org

      E, tutto questo senza nemmeno accennare alle VERE motivazioni delle nostre scelte che sono etiche piu’ che salutistiche…

      Saluti di pace

      Gianluca Miano

    2. Gianluca Miano

      Aggiornamento:

      Lo stesso articolo che tu citi e che ha scatenato le tue ire in MAIUSCOLO ad un certo punto dice:

      “…Naturalmente il primo cibo che un bambino dovrebbe poter avere è il latte della sua mamma.
      Ogni neonato sano e nato a termine per i primi sei mesi di vita ha bisogno di latte materno, un alimento capace di apportare tutti i nutrienti che servono, dinamico perché si modifica di pari passo alla sua crescita e che conferisce una certa immunità, oltre che lasciargli assorbire tutto l’amore, il conforto e il contatto della sua mamma.
      Ho allattato Angelica per quasi due anni e mezzo nonostante alla nascita, per i primi tre giorni, sia stata nutrita in terapia intensiva esclusivamente con biberon di latte artificiale; abbiamo smesso pochi giorni fa, con enorme tristezza da parte di entrambe…”

      Strano che tu questo non lo abbia riportato ed anzi abbia usato questo articolo per tacciarci di voler togliere il latte materno ai nostri bambini…

      e poi i disinformatori siamo noi…. bah

    3. danilo pozzoli

      se leggi bene il mio post c’e’ una riga scritta in maiuscolo.-IL LATTE MATERNO PER UN NEONATO E’ IMPORTANTE PERCHE’ ARRIVA DIRETTAMENTE DA SUA MADRE E’ UNA COSA NATURALE. CAPITO N.A.T.U.R.A.L.E.

      tu hai invece scritto:Mai detto che il latte materno non sia importante, anzi noi SOSTENIAMO che il latte materno è ESSENZIALE ed INDISPENSABILE, e che è l’unico di cui abbiamo bisogno!.

      forse avrai capito male ma ciò che voglio spiegare è che la natura ha fornito ogni madre di latte materno per poter nutrire il proprio figlio. il latte quindi è il PRIMO ALIMENTO CHE NOI ASSUMIAMO. una volta cresciuti ,quindi, il latte ( ovviamente non più materno ) è importante nella nostra dieta.

      ciò che voglio spiegare è che il corpo umano deve seguire regole dettate dalla natura non dall’ etica. l’ uomo è onnivoro e deve riuscire a nutrirsi nel modo più equilibrato possibile.( sempre nel limite; ovviamente non voglio dire che fa bene cibarsi di 2 kg di carne al giorno come non è salutare per il corpo nutrirsi solo di vegetali). la carne ha proteine ; anche i vegetali le hanno ma sono proteine diverse, assimilate in modo diverso. non è mai morto nessuno perchè vegetariano, è vero; non è mai morto nessuno per una dieta varia ed equilibrata. la parola importante da capire è: EQUILIBRATA.

      NEL RISPETTO DELLE TUE SCELTE TI SALUTO. CIAO

  173. terry

    QUALCUNO SA DIRMI SE C’è UN DISTIBUTORE TRA SIENA E FIRENZE, NELLA VAL D’ELSA? In tal caso ci vado a piedi, camminando sulle mani e trascinando un carro di pietre! Sto cercando disperatamente di trovare una mucca nelle vicinanze per poter dare al mio bimbo di due anni del latte vero… fresco e genuino.. non un surrogato di colore biancastro! Grazie a chi mi vuol rispondere

  174. Giovanni Delle Cave

    Beh devo dire che nessuno si è posto il problema di verificare se quello che il ns. amico dice costituisce verità o meno. Proviamo allora a chiedergli da quali fonti attinge le proprie notizie e se vuole renderle pubbliche. Forse insultandolo o aggredendolo facciamo solo il suo gioco. Saluti a tutti e specialmente a Beppe che ci dal la possibilità di esprimerci liberamente e di confrontarci

  175. Simone Vettorello

    Anche a Gazzaniga (BG) è stato aperto un negozio simile da un allevatore del paese, distributore automatico rifornito quotidianamente con latte fresco. Buon successo di pubblico e latte davvero buono. Ciao

  176. carolina riboldi

    Il latte alla spina io lo compro a Collelongo (Aquila) un piccolissimo paese della Marsica abruzzese, terra selvaggia, povera e di emigranti. Eppure in questo paesino arriva la novità e i compaesani – sempre un po’ restii alle novità – fano la fila per comprare il latte della locale azienda agricola “Biondo”.

  177. raffaella marocchi

    ciao Beppe, sei un mito!!!!!!!!!! Allora, io abito a Casciago, in provincia di Varese (ricordi Varese, l’unica città con l’autostrada che sbuca nel centro…)e in questo paesino che ricorda tanto il villaggio di Heidi tanto è tranquillo e pulito, c’è il distributore di latte in un’azienda agricola a pochi metri da casa mia, però nei supermercati o altri siti adeguati (per esempio farmacie…)neanche l’ombra. Tra due mesi circa partorirò una bimba che spero di poter allattare, ma nel caso contrario col piffero che le darò il latte della Nestè, piuttosto mi compro una capretta e divento IO Heidi!!! Ti ringrazio di tutto quello che fai per aprirci gli occhi, continua così che io ti seguirò SEMPRE.

  178. Davide Pivi

    Come tutte le persone che leggono queste pagine e ogni tanto postano commenti amo questo blog non solo per la linea etica che si sta cercando di portare avanti ma anche per l’informazione libera e non mediata che ogni giorno riporta.
    Proprio la preoccupazione che questo blog sia e rimanga sempre libero dovrebbe far riflettere chi interviene su queste pagine e sentirsi, secondo me, portatore di una maggiore responsabilità rispetto a quello che dice.

    Non sono contro il libero pensiero, è la mia bandiera, non sono nemmeno contro i vegani e contro nessun altro movimento che sia portatore di un etica degna di questo nome.
    La critica che faccio ai vegani però è il loro fanatismo, non sbagliano a pensare quello che pensano, ognuno la pensa come vuole, ma è il loro atteggiamento fanatico che disturba la gente comune e che soprattuttio in questo blog mi sembra fuori luogo

    RAGAZZI SI STA PARLANDO DEL MODO GIUSTO PER VENDERE IL LATTE
    NON SE SIA GIUSTO O NO BERE IL LATTE O SE SIA GIUSTO O NO AMMAZZARE LE MUCCHE..
    DI QUESTO SE NE PARLERA’ IN UN ALTRO MOMENTO, MAGARI SEMPRE SUL BLOG DI BEPPE GRILLO…
    MA ADESSO COSA C’ENTRA??

  179. Pierpaolo Sparacino

    Sarebbe l’ideale organizzare qualcosa di simile anche nelle città:(brevemente)… i camion del latte, anzichè trasportare i tetrapack potrebbero portare nelle latterie contenitori per esempio da 100 litri che farebbero da ricarica a distributori automatici da installare in ogni punto vendita. Si andrebbe ognuno con la propria bottiglia di vetro (da un litro, da mezzo litro ecc.) e la si rempirebbe.
    Si potrebbero risparmiare tonnelate e tonnellate di tetrapack. Che ne dite?

  180. veronica pagani

    IL LATTE NON E’ NECESSARIO!!!

    noto con tristezza che moltissime risposte contro interventi di vegan e antispecisti sono totalmente e completamente prive di argomentazioni che riescano a mettere in discussione la tesi per cui il latte non è assolutamente necessario per la sopravvivenza umana!
    è molto facile signor Grillo creare un blog e lottare contro le ingiustizie di questo mondo
    l’unica cosa che non capisco è su cosa si basa la sua scelta di lottare solo contro alcuni abusi e dimenticarsi di altri(le ricordo che lo specismo E’ razzismo …)!
    inoltre Lei sembra voler creare un canale di controinformazione … allora mi sembra quantomeno incoerente spingere la massa cieca e ignorante al consumo di latte!
    faccia della vera controinformazione, acquisterà più credibilità e forse si sentirà anche un peso in meno sulla coscienza: il peso di milioni di vite salvate ogni anno!

    1. Alessandro Basile

      Chi ha detto che uno beve il latte perchè è indispensabile? Lo si beve perchè piace, come praticamente il 90% di cose che infiliamo in bocca.

    2. veronica pagani

      bè è bello e rassicurante sapere che le gente comune antepone il gusto alle scelte morali ed etiche!
      vorrei che ti informassi su cosa accade a miliardi di essere senziente per soddisfare il tuo palato!
      http://www.saicosamangi.info/index.html

    3. Giordana Luisetti

      Mi sembra evidente che il Sig. Beppe Grillo non abbia nessun problema di credibilità. Le sue affermazioni sono sempre veritiere, facilmente riscontrabili nella realtà, nonché utili e pratici contributi nel mondo perversamente complesso in cui viviamo…Trovo invece (mio modesto parere) che questo intervento di Veronica Pagani sia un tantino presuntuoso insensato disarticolato inutile e inutilmente e immeritatamente aggressivo. Penso che Beppe Grillo faccia molto…e soprattutto moltissimo più di quanto non faccia la maggior parte di noi e credo che suo intento (in quanto persona pratica e consapevole della realtà) non sia salvare “milioni di vite” come dice lei ma fare il possibile nel suo “grande piccolo” per dare il suo contributo…per altro non obbligatorio. Scusi lo sfogo e forse la scelta di termini cosi diretti ma è nel mio carattere. Forse sarebbe stato altrettanto valido un no comment.

    4. Marco Ermini

      Signora Veronica, si ricordi che il suo pensiero è legittimo, ma non ha alcun diritto di prevaricare quello degli altri.
      Per dieci “scienziati” che sostengono l’alimentazione Veghiana, ce ne sono 10.000 che la ritengono pericolosa ed insufficiente, quindi ci faccia il favore… la sua opinione va benissimo ma non faccia la Talebana, la esprima pure ma lasci che gli altri rimangano della loro.

      Cordiali saluti.

  181. Luigi Geddo

    Ciao Beppe,
    anche in provincia di Novara, presso la tenuta Graziosa, è in funzione un distributore di latte.
    L’allevamento, sono mucche di razza Jersey, un dei pochi in Italia è a pochi metri dal distributore…più sicuro di così.
    Sei forte e continua così

  182. doriana silvestri

    sarebbe proficuo sia x l’economia che x l’ecologia se ci fossero anche distrubitori di saponi (quanti involucri si risparmierebbero?)

  183. Enrico Leva

    Di distributori ne hanno appena aperto uno a Sesto Ulteriano a 50 metri dell’uscita San Giuliano Milanese della Tangenziale est di Milano.Sono d’accordo con i commenti favorevoli all’iniziativa, unica nota dolente sono i contenitori di plastica monouso presenti al distributore. Commercialmente servono perchè chiunque passa anche se sprovvisto di contenitore può acquistare il latte ma essendo gratis penso che ne venga fatto un uso continuo e non occasionale.

    1. Mario Lavezzi

      Finalmente!!! In Austria, per esempio, l’iniziativa è in atto da anni. Molto lentamente, ma prima o poi anche noi ci adeguiamo. Meglio tardi che mai.

    2. Davide R

      Ciao Enrico.
      Mi sai indicare dove e’ di preciso? Verso i corrieri? Io ci passo quasi tutti i giorni, e mi fermerei volentieri.
      Grazie

      Davide

  184. Roberto Vanni

    Tanto per rimanere in tema di distributori automatici, riporto qui sotto una notizia Ansa a dir poco aberrante.

    In effetti pare che ci sia addirittura di peggio: mi dicono che già esistono distributori automatici di pasta, in certi uffici milanesi (ma presto prenderanno piede ovunque il lavoro venga vissuto male); in sostanza scegli penne rigate, o spaghetti o fusilli, selezioni ragù o pomodoro e basilico, aspetti il tempo che la macchina impiega per passare in acqua calda la pasta precotta e il gioco è fatto.

    Quindi attenti a non legare il concetto di distributore con l’idea che possa migliorarci la vita, accorciando la catena distributiva sempre.

    Ecco la news di cui sopra. Buona lettura:

    ROMA, 10.54
    Arriva il primo distributore di cibo fresco
    01/12/2005 10.54.00
    [Notizie dall´Italia]

    (ANSA) – ROMA, 1 dic – E’ arrivato il primo distributore automatico di spesa sempre fresca. E’ stato installato in un ospedale in provincia di Padova. Ne da’ notizia la Coldiretti. Consente l’acquisto di circa 20 prodotti locali della campagna, come latte, formaggi, yogurt, frutta e insalata. La novita’ e’ stata sperimentata per la prima volta nell’ospedale civile ‘Pietro Cosmo’ di Camposampiero in provincia di Padova, con quasi mille posti letto, dove – dice la Coldiretti ha riscosso ampio consenso’.

  185. alessandra pelle

    Salve,e come dice un Mio vecchio amico:’Nbacio a n’occhio per tutte le cose che dici ma che soprattutto fai!!
    Ho scelto di inviare un mio messaggio su questo tema perchè è un argomento che mi stà a cuore.nel vero senso della parola xchè con mia fortuna ho il ricordo bellissimo di quando da bambina,con mia nonna,si portava il latte di casa in casa..mezzo di trasporto:il carretto e un cavallo!!
    Ho solo 41 anni ma sembra forse strano a molti che io abbia potuto vivere e vedere da vicino questa vera e indimenticabile avventura!! Evviva NONNA NANNINA!!!

  186. Andrea Spagnolo

    Ciao Beppe,
    ma dici che ci sono in Lombardia questi distributori? Ma dove sono? io non li ho mai visti. La cosa è molto interessante. In ogni caso sono d’accordo con te, è necessario ripartire dalle cose semplici, in tutto, anche dalla legge e dalla politica. Che ne dici se tiriamo una bella riga e si ricomincia daccapo??
    Ciao e continua così

    1. Liliana Burgazzi

      Ebbene si, esiste anche in Lombardia il latte alla spina. Precisamente a Bollate MI. L’ultimo allevatore rimasto in questa zona ha coraggiosamente abbracciato la vendita diretta di latte appena munto già l’anno scorso. Ed è stato un successone, File di macchine si fermano all’ingresso della fattoria, fanno il pieno di latte e ripartono. Ciao

    2. Andrea Cattalani

      A Mantova ci sono due distributori automatici di latte, di due aziende diverse, e sono in pieno centro storico. I prezzi però non li conosco…

  187. Giuseppe Natale

    ******
    ******
    ******

    Ho trovato questa pagina web con dei video

    riguardanti….

    – Viva Zapatero

    – Beppe Grillo Un futuro sostenibile

    – Beppe Grillo Un Grillo per la testa

    tutto qui

    http://grillo.50webs.com

    Sconvolgente O_O

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    ******
    ******

    1. Maria Macchi

      Anche a Bollate località Traversagna,in provincia di Milano c’è un’azienda agricola che distribuisce il latte alla spina, io ne faccio uso e mi trovo molto bene; costa 1 € al litro, puoi portare la tua bottiglia, oppure nel prezzo è compresa quella di plastica che ti forniscono loro, non è riciclabile, vendono anche uova, miele e fomaggio taleggioi prezzi sono veramente interessanti. Ciao a tutti

  188. Leonardo ranfagni

    ciao
    vorrei sapere se anche sù Fierenze ci sono distributori di questo tipo. Mi sempra una imiziatifa molto interessante.

    SALUTI….. e grazie

  189. pietro fabiani

    Vorrei rispondere al Sig Paolo Gorini per due fondamentali motivi. Il primo è che mia moglie, leggendo il mio intervento sul blog ha riscontrato un errore di ortografia ( promiscuità con la “q”) che ha provocato in lei uno stato di profonda prostrazione. Non bastava vaccaro, pure analfabeta. Quindi l’unico modo per riguadagnare un briciolo della sua stima è quello di “sculare” almeno una quarantina di parole senza errori e sperare nella sua benevolenza. Il secondo è che conoscere la fase di raccolta e trattamento del latte non significa conoscere cosa si raccoglie e si tratta. Il latte che viene raccolto dalle ” centrali”, viene trasportato, a volte per migliaia di chilometri, in cisterne a basso scambio termico ( parliamo di latte sfuso ) e non refrigerate come avviene nella fase di distribuzione alle rivendite. Il trasportatore è spesso costretto a far sostare il latte nella cisterna durante i fine settimana “aggiustando” l’inevitabile innalzamento della carica batterica con aggiunta di acqua ossigenata. Le offerte a bassissimo prezzo di latte proveniente dai “paesi emergenti” portano sulle nostre tavole un prodotto finito sicuramente assimilabile al latte ma la cui origine, prima del make up, è di ben altra impronta. Saprà sicuramente di cosa parlo,il sig.Gorini,quando dico che spesso a tonnellate di latte di buona qualità viene mischiato del latte con carica batterica e cellule somatiche oltre i limiti, contenente alti livelli di aflatossine e, tanto per gradire, antibiotici. Sicuramente, sulle nostre ( anzi vostre, perchè io bevo il mio di latte ) tavole,
    il latte che arriva è asettico, valido dal punto di vista dei parametri qualitativi e assolutamente certificato e rintracciabile, ma ritengo che, se il prodotto che arriva alla trasformazione è quanto meno a rischio, sotto tali aspetti, si possa comprendere chi viene in stalla a comprare il latte crudo. P.S. Ho rischiato scrivendo “sculare” con la “c” e non con un più vago “k”. CHEDIOMELAMANDIBUONA!!!

  190. Maurizio Gallo

    Odio i vegani ed i vegetariani.
    Sono una forma di integralismo che andrebbea bolita……. alla nascita!

    1. Inge Haake

      Signor Gallo, legga Harry Potter! La figura del bidello farebbe veramente per Lei.

    2. Quelque Penso

      E’ vero: i vegani andrebbero picchiati a sangue

  191. angelica ardovino

    Non avevo mai letto ne udito in vita mia tante balorde caz…..Sei piuttosto ignorante non solo in materia di alimentazione, biologia, genetica e zoologia ma anche di grammatica e sintassi. Rileggi quello che hai scritto e poi prova a rifletterci un momento come se l’avesse scritto un altro, forse puoi cominciare a capire.
    Tra l’altro c’è qualcosa di patologico nel tuo insulso accanimento contro il latte.
    Povero cucciolo chi ti ha spaventato tanto da ridurti così?…ma forse era solo uno scherzo e io ci sono cascata?
    Spero per te che sia così!

  192. denis rigon

    un distributore di latte crudo si trova a San Zenone
    degli Ezzelini in provincia di Treviso e posso garantirvi che il latte è ottimo

  193. Giancarlo Savoia

    il latte crudo è già da anni una realtà, disponibile in alcuni supermecati. Io lo bevo da tempo e non riuscirei più a bero l”altro”.
    vedi anche http://www.lattecrudobaronchelli.it/
    Ciao e … sei forte Beppe!
    Giancarlo Savoia

    1. Giancarlo Savoia

      il latte crudo è differente perchè non ha subito trttamenti termici, che taglierebbero il sapore … da piccolo, circa trenta anni fa bevevo il latte appena munto, e solo con questo latte crudo ho riassaporato lo stesso gusto … Io lotrovo anche nel mio supermercato
      Ciao
      Giancarlo Savoia

      http://www.lattecrudobaronchelli.it/

  194. Mario Reali

    Segnalo che un distributore di latte simile o analogo a quello descritto, esiste da tempo anche a Cappelletta di Virgilio (MN)

    Av saluti

  195. Roberto Bandini

    Ammazza si dovesse far così per forza sarebbe un casino di nulla… gli hanno inventati a posta i cartoni de latte al supermercato per facilitare la vita.

  196. Angelo Consalvo

    Come richiesto …
    per trovare la normativa in questione basta andare a:
    http://www.ausl.mo.it/informo/giornatastudio.php

    Per meglio chiarire la direttiva 92/46 (Il DPR 54/97 è il REGOLAMENTO RECANTE ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE 92/46 E 92/47/CEE IN MATERIA DI PRODUZIONE E IMMISSIONE SUL MERCATO DI LATTE E DI PRODOTTI A BASE DI LATTE)

    e viene abrogata dalla

    DIRETTIVA 2004/41/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 21 APRILE 2004 CHE ABROGA ALCUNE DIRETTIVE (ben 14 direttive) RECANTI NORME SULL’IGIENE DEI PRODOTTI ALIMENTARI E LE DISPOSIZIONI SANITARIE PER LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI DETERMINATI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE DESTINATI AL CONSUMO UMANO E CHE MODIFICA LE DIRETTIVE 89/662/CEE DEL CONSIGLIO E 92/118/CEE E LA DECISIONE 95/408/CE DEL CONSIGLIO
    Pubblicate nel n. L 195 del 2 giugno 2004.
    (G.U. Comunita’ Europee n. 60 del 02.08.2004)

    P.S. nessuno ha risposto ancora alle domande.

    1. Giuseppe Brandizzi

      Angelo Consalvo scrive :

      – Ho letto che molti nei loro post fanno riferimento al DPR 54/97 ma dovrebbe sapere che dal 1° gennaio 2006 non è più in vigore perchè abrogato.

      ringrazio il sig Consalvo per i riferimenti legislativi , che giro a chi di competenza ovvero al SIAN di mia appartenenza .

      Come Lei certamente sapra’ i Servizi Veterinari Italiani si distinguono oltre che per la loro efficenza anche per la differente capacita’ interpretativa delle Leggi e delle disposizioni , quello che e’ valido in Sicilia puo’ essere interpretato differentemente nel Lazio . La risposta alla Sua domanda deve provenire da chi di competenza

      La domanda che , al riguardo , mi sorge spontanea e’ come verranno interpretati ed applicati nei Paesi dell ‘Est recentementi entrati in Europa che ci inondano di prodotti tra cui latte e derivati , mentre noi ci accapigliamo sulla leicita’ di posizionare un distributore del latte in azienda o fuori Azienda , le nostre tavole ed i nostri figli sono esposti all ‘ ingresso di prodotti alimentari provenienti da Paesi in cui la Sicurezza Alimentare e’ non interpretabile ma sconosciuta , ed inoltre nello stesso tempo , ma forse a Lei non interessa , le NOSTRE STALLE CHIUDONO e le nostre produzioni zootecniche sono allo sbando ….

      – Un ultima cosa, chi è responsabile del sistema di refrigerazione della macchinetta se non è sotto diretto controllo, c’è percaso un registratore della temperatura di refrigerazione???

      I distributori sono dotati di GSM che inviano un SMS in caso di allarme come quello di Temperatura massima ovvero 10 gradi .

      – E se ho un problema “sanitario” con il latte del distributore come faccio a dimostrare di aver comprato quel prodotto???

      Che cosa intende per problema sanitario ? In 2 mesi con 2 distributori non e’ mai successo niente

      Saluti …

      P.S. Aiutiamo i Paesi dell ‘ EST a rimpiazzare le nostre produzioni con del Buon Parmigianu o dell ‘ ottimo Gorgonzoloff ……

  197. andrea logrippo

    Senti notmilk.com, hai ragione, l’uomo è l’unico animale adulto che beve latte. peccato che è anche l’unico animale adulto che sa la tabellina del nove.
    Curati e fatti un cappuccino.
    Ciao Beppe tira innanz’.

    Andrea

    1. Leonardo Carnesecchi

      Buonasera,
      non volevo rispondere a nessuno,volevo fare una riflessione.
      In Italia viene, come al solito, fatto qualcosa di buono ma solo per meta’. Perche’ non vendere il latte in questo modo anche nei supermercati? Dovrebbe essere un progetto da sviluppare e da consolidare.
      Pero’ cosi’ che succede:
      le grandi aziende perderebbero gran parte del loro mercato e quindi dei loro guadagni. Meno guadagni meno puoi spendere. Quindi meno passaggi pubblicitari in tv. Quindi meno soldi alle televisioni e si sa che le televisioni che vivono degli introiti dagli spot sono le televisioni private. E le tv private di chi sono?…

    2. Gianluca Miano

      E’ vero, è l’unico animale che sa la tabellina del nove. Peccato che ci sono interi popoli che hanno 3/4000 anni di cultura, di scienza di filosofia, di religione di matematica, di arte ecc ecc che non hanno MAI bevuto latte.

      Cito come esempio il giappone, il cui popolo, fino al 1946, non ha MAI bevuto latte nè ovino nè caprino nè tantomeno bovino.

      E non mi sembra che i giapponesi mancassero di intelletto, vista la loro storia, no?

      Anzi proprio si questo popolo si pootè fare il più grande studio clinico in proposito, proprio perchè si aveva a disposizione un’intera nazione sulla quale studiare che per generazioni e generazioni non avevano mai consumato latte e derivati.

      Ne saltarono fuori cose interessanti, come ad esempio che il popolo in questione non conosceva l’osteoporosi e non era mai stato afflitto da tutta un’altra serie di malattie degenerative.

      Persino Grillo nel suo spettacolo ad un certo punto citta tutta una serie di “non malattie” tra le quali figura proprio l’osteoporosi, chiedetevi pechè non viene considerata una malattia…

      Non mi stancherò mai di ripeterlo, e non solo a proposito del latte: curiosità e dubbi, dubbi e curiosità, bisogna averne sempre.

      La contro informazione, quella libera soprattutto, passa attraverso canali che non sono “protetti” da qualsivoglia interesse economico e/o politico ed è spesso fatta da notizie “sconvolgenti”, che sono tali proprio perchè l’informazione ufficiale unita al sapere “ufficiale” censura e nasconde altri saperi, dannosi ai mercati, ai profitti agli interessi di questo e di quello.

      Se una notizia ci sconvolge, per quanto assurda sia, val la pena di verificarne la veridicità no?

      Anche gesu’ diceva di essere il figlio di Dio, venne crocifisso, ma i cristiani oggi sono avunque sul pianeta… se è successo è perche’ qualcuno gli ha creduto, e pensa che strano, non ci sono dimostrazioni scientifiche che quel che asseriva fosse poi vero…

      Strano animale l’uomo non vi sembra?

      Gianluca Miano

  198. tossarian

    La definizione corretta per il latte appena munto non trattato e’ “LATTE CRUDO”

    ciao

  199. patrizia antonelli

    Era ora che qualcuno ci ri-pensasse a distribuire il latte a domicilio!!!
    Quando ero piccola, circa trent’anni fa, nel mio paesino delle Marche, ogni sera, passava una signora che con una tanica di latte distrubuiva a domicilio la quantità di latte neccessaria per il giorno dopo. Un latte così buono non l’ho più bevuto! Fresco e genuino.
    Sarebbe tanto difficile riproporre una cosa del genere al giorno d’oggi?
    Leggere che in alcune parti d’Italia c’è chi lo sta rifacendo, è una cosa che mi ha fatto tornare in mente non solo la mia infanzia, ma anche quel profumo di latte appena munto.
    Spero che l’iniziativa possa allargarsi in tutta Italia.

  200. luciano ciccarelli

    Gentile Sig.Brandizzi ,visto che lei ha gia’ due dispenser puo’ fornirmi il nominativo del fabbricante dei dispenser/erogatori del latte.
    Io mi sono rivolto a Gicieffe che mi ha fornito un numero di cellulare dicendo che era tale esclusivista ma questo signore fa squillare il telefono con segreteria che e’ una bellezza.
    Quindi se posso da lei o chi sappia qualcuno serio in materia .GRAZIE MILLE
    Se no saro’ costretto a partire per l’AUstria
    tanto per cambiare.
    Cordiali saluti
    L.C.

    1. Giuseppe Brandizzi

      Puo’ interpellare :

      COZOSERNO 0321 453140
      COFAZO 031 610962
      SATEMAC 0721 283585
      DF Italia 0348 3014023

      Buona fortuna (:

    2. Diego Ferronato

      Si rivolga a info@dfitalia.com

  201. Chris Claremont

    In Puglia c’e’ un distributore di latte appena munto di una coop locale .. a Gravina in Puglia !!

  202. pier mario fiori

    bella invenzione la spina per il latte,
    e chi ci aveva mai pensato?
    be in effetti i costo sono di meno per il semplice motivo che:
    il camion del latte non deve anzare nella azienda a prenderlo, il latte cosi non fa un viaggio per poi andare in caseificio per essere lavorato e trattato e inoltre non si acida e poi almeno si sa da dove arriva di chi e etc bella

  203. Francesco Campisi

    Ciao Carissimo Beppe,volevo solo portarti a conoscenza che qui in piemonte nella ridente cittadina di poirino esiste già da diversi anni un distributore automatico di latte appena munto,con la modica cifra di un euro di danno il LATTE e la relativa bottiglia con tappo annesso in P.E.T.
    Ciao continua sempre così vai avanti come un buldozer davanti alle inequità,alle prepotenze etc etc

  204. sergio liberta

    IL LATTE FA MALISSIMO NON MALE
    Non ascoltate le cazzate che sentite in giro il latte di per se fa non male ma malissimo specialmente ai bambini.
    Siamo l’unico animale adulto che beve latte perche’?
    La campagna per il latte e’ solo una stronzata per vendere in realta’ il latte di per se’ non apporta alcun beneficio.
    Anche il calcio che se ne sente tanto dire sono tute fandomie, e’ vero che c’e’ ma non e’ assimilabile.
    Sapete poi perche’ il latte e’ cosi bianco? perche’ e pieno di pus.
    Quindi prendete un po d’acqua schiacciatevi i VS. brufoli e bevetelo se avete coraggio in quanto e’ esattamente quello che avviene con le latte e le mucche.
    Le mucche in natura non dovrebbero produrre latte tutti i giorni ma solo durante l’allattamento dei vitelli.
    Quando invece vengono indotte dall’uomo ad allattare tutti i giorni si riempiono di infezioni che passano al latte che voi bevete…
    Senza poi parlare di ormoni steroidi etc.. etc…

    http://www.NOTMILK.COM

    1. Enzo Terribile

      Ma xkè pubblicate il commento di sto pazzo di nome sergio liberta che sostiene ke il latte è come l’acqua col pus????????
      Ma che ca..o ti bevi la mattina al posto del latte pazzoide….e poi sta cavolata ke il calcio compreso nel latte nn è assimilabile chi cacchio te l’ha detta….mah resta nella tua pazza ignoranza

    2. marta alberti

      sono d’accordo con te quando dici che ormai le mucche vengono obbligate a far latte in modo non fisiologico. Quanto alla storia del pus vorrei sapere dove l’hai trovata questa cazzata. La produzione di latte delle mucche non è poi tanto diversa dalla produzione del latte materno…pensi di aver bevuto pus da tua madre? O sei forse uno di quelli allevati con latti artificiali, come quelli della nestle prodotti in modo diciamo non proprio sicuro.Tanto per usare un eufemismo!

    3. Gianluca Miano

      Ci fu un tempo in cui un simpatico signore asseriva una cosa che metteva in discussione tutto quanto la società e la scienza di allora davano per assodato senza possibilità di discussione.

      Questo signore si accorse che qualcosa non andava per il verso giusto, che tutto quanto i suoi esimi colleghi, cattedratici e studiosi del tempo asserivano non funzionava.

      Provò ad esporre le sue tesi, non gli credettero e rischio’ di finire sul rogo, tutta la nostra scienza oggi si basa in gran parte proprio sulle sue intuizioni.

      Questo signore si chiamava GALILEO GALILEI.

      E’ deprimente notare questi atteggiamenti ottusi e poco propensi ad “informarsi”.

      Il fatto che non abbiate mai sentito prima che il latte ed i suoi derivati facciano male, molto male, non vuol dire che cio’ non sia vero, e non vuole nemmeno dire il suo contrario. Vuole semplicemente dire: ci sono altre fonti, ci sono altri scienziati che sostengono qualcosa, e, per quanto vi possa sembrare incredibile. cosa vi costa documentarvi?

      Andate e leggete, se sono caxxate, a voi non cambia nulla e rimanete della vostra idea originaria, ma se invece non lo sono…. potrebbero cambiare la vostra vita e la vostra salute.

      La documentazione scientifica su questo parte da lontano, Ippocrate stesso, sul quale i medici giurano, avvertiva della dannosità del latte…

      Nessuno vi obbliga a cambiare idea, ma l’apertura mentale è sempre un pregio, mai un difetto, come lo è invece l’ottusità.

      Cercate, ad esempio, “Justus Von Liebig”, il padre della moderna agricoltura chimica, e cercate il testamento col quale si scusa definendo tutta la sua esperienza professionale un fallimento, e chiedetevi xche questo documento non sia diffuso e non venga studiato negli istituti di agraria e di agronomia.

      Ma, la cosa importante è: siate mentalmente aperti pur conservando il dubbio, nulla di difficile no?

      X Beppe: aspetto una tua risposta privata sulla spiacevole censura di parlo qualche post fa, GRAZIE

      Gianluca Miano

    4. Giovanni Delle Cave

      Beh devo dire che nessuno si è posto il problema di verificare se quelloc he il ns amico dice costituisce verità o meno. Proviamo allora a chiedergli da quali fonti attinge le proprie notizie e se vuole renderlepubbliche. Forse insultandolo o aggredendolo facciomo il suo gioco. Saluti a tutti e specialmente a eppe che ci dal la possibilità di esprimerci liberamente e di confrontarci

  205. SIMONE DONATI

    Caro Beppe Grillo, ancora una volta non sono riuscito a prendere per tempo un biglietto per me e mia moglie per venire al tuo “illuminante” spettacolo. Il giorno dopo l’uscita delle date al palalottomatica, i biglietti erano già tutti esauriti. Possibile?!! Non è che qualcuno se li compra in blocco per rivenderseli poi a prezzo maggiorato?
    Peccato perchè ci tenevamo tanto.
    Sarà per la prossima volta.
    SIMONE DONATI

  206. Alberto Pizzini

    Qui’ in provincia di Brescia il latte alla spina c’e’, ma non sapevo venisse distribuito in bottiglie di vetro. E’ una grande idea, come quella di diverse aziende agricole qui’ nei dintorni che vendono direttamente i loro prodotti ai consumatori fornendo alta qualita’ e prezzi buoni. Credo che noi tutti dovremmo consumare anche l’acqa nelle bottiglie evitando di produrre quantita’ infinite di rifiuti che poi ci respiriamo per l’inquinamento dell’aria o ci beviamo per l’inquinamento delle falde gia’ compromesse in diverse zone. Ciao Alberto

  207. francesco guzzo

    beppe,
    da priano a voltri esiste un distributore di latte fresco come quello che hai descritto tu.
    è una cosa meravigliosa.

    ciao. francesco (genova)

  208. DANIELE ZOINO

    Appoggio Beppe Grillo perchè anche lui avrà usufruito delle agevolazioni berlusconi…perchè voi no? anche io contesto il cavaliere fortemente ma vi dico che per comprare questo fottuto pc mi sono avvalso dei contributi che il berlusca ha dato a mio fratello. Non vedo perchè non lo debba fare anche Grillo… Il problema non sono le case al mare di Grillo, mica deve andare a a fare il poveraccio in giro, l’importante è che poi non si faccia vedere a cena a casa di qualche politico perchè a quel punto mi crolla un mito.
    Restiamo in attesa di conferme

  209. Giuseppe Brandizzi

    Angelo Consalvo scrive :

    “Il DPR 54/97 è l’applicazione della direttiva comunitaria 92/46. Questa è stata abrogata

    dalla direttiva 2004/41. Quindi non essendoci più la norma madre non esiste più il DPR

    54/97.”

    All ‘ indirizzo :

    http://www.aral.lom.it/Tavola_Rotonda_Latte_Crudo/page4.html

    ci sono le linee guida della Regione Lombardia in materia di vendita diretta al consumatore

    di latte crudo vaccino, ovi-caprino e bufalino nell’azienda agricola di produzione .

    Di quanto Lei asserisce non v’e’ traccia … ci vorrebbe un parere legale ….

  210. Paolo Del Pino

    [OT]
    Salve a tutto lo Staff di Beppe Grillo,
    vorrei sapere se la notizia riportata sul giornale “Libero” del 10 Gennaio 2006 pag.8 è vera, lo dico anche nell’interesse del Sig. Grillo per tutelarsi legalmente riguardo a notizie false riportate sul suo conto (semmai dovessero essergli sfuggite) nel giornale medesimo. Riporto per chiarezza uno stralcio:

    ….non stupisce più di tanto scorrere la lista di esponenti e simpatizzanti del centrosinistra che, dopo aver detto in pubblico tutto il male possibile dei condoni fiscali dell’odiato governo Berlusconi, in privato hanno dato mandato al commercialista di avviare le pratiche per sanare le più disparate situazioni contributive.
    Il caso più recente è quello della signora Flavia Prodi…
    Idem per Beppe Grillo: Il comico genovese, novello Torquemada della sinistra moralista e giustizialista, ha usufruito del condono per ben due volte. A beneficiare della sanatoria, la sua impresa immobiliare (ne detiene il 99% delle quote) Gestimar srl, proprietaria di diverse costruzioni tra la Liguria e la Sardegna: Grillo si è avvalso del condono tombale, per gli esercizi degli anni 2002 e 2003: totale 461 mila euro…

    Cordialmente

  211. Angelo Consalvo

    Il DPR 54/97 è l’applicazione della direttiva comunitaria 92/46. Questa è stata abrogata dalla direttiva 2004/41.
    Quindi non essendoci più la norma madre non esiste più il DPR 54/97.

  212. ermanno mancini

    Ciao Beppe,
    sono un vitellino
    e quando ho visto la foto della mia mammina sul blog ho pensato ‘evvai finalmente il mio amico Beppe dirà qualcosa che potrà salvare me e la mia mamma dalla sorte atroce che ci attende?’
    niente da fare, un’altra occasione persa!!!
    noi continueremo ad essere uccisi dopo pochi giorni senza avere mai ciucciato neanche una stilla di latte materno e voi continuerete a ingozzarvi del latte destinato a me dalla natura.
    Non ti nascondo che da te mi sarei aspettato una maggiore sensibilità.
    addio

    1. Giovanni Pellegrini

      Non ti preoccupare: qui nessuno è così disumano. Devi però anche capire che noi abbiamo di proteine, quindi al momento cresci sereno. Per far di te bistecca c’è ancora tempo…

      Muuuu

    2. aldo galli

      caro Ermanno, amico degli animali suppongo, concordo con la tua mail. Purtroppo gli animali non votano e non hanno conto in banca. Praticamente non contano niente, se non per essere sfruttati, macellati ecc.. Qualcuno dirà:” ma sono solo animali e come tali vanno sfruttati” rispondo con una frase di Tolstoy “Dall’assassinio degli animali a quello degli uomini c’è solo un passo”

    3. francesca schiro'

      caro ermanno/vitellino sai che mi hai preceduta per pochi minuti?volevo dire la stessa cosa….che il latte fa bene…..ai cuccioli!,ai vitelli il latte della mucca, ai bimbi quello della mamma Tutti gli altri lo bevono a spese nostre!Mi piacerebbe sapere come avviene la produzione” di latte alla spina”quanto tempo passa la mucca incinta senza poter allattare….e che fine fanno i vitellini…..e cosa mangia la mucca…
      sono vegana e felice di esserlo mai come adesso!

    4. Maurizio Gallo

      Io essendo onnivoro mi mangio mia bella bistecchazza chianina a settimana e sorbisco 1 litro di latte fresco al giorno.

      MAI STATO MEGLIO.

      Alla facciazza di tutti i vegani/vegetariani smunti.

  213. Domenico Errico

    dove trovo a Milano il latte alle “spina”.
    grazie
    Mimmo

    1. cristina galli

      Sicuramente ci sono 2 distributori a Settimo Milanese, li ho provati entrambi e il latte… sa di latte!!!

    2. michele belvedere

      Ciao a tutti , a milano lo trovi in Via Dudovich in una cascina , arrivando dal via missaglia giri a dx verso il centro citta’ , a 100 mt sulla dx nella prima strada sterrata ( e’ nel parco agricolo)

  214. Elena Mazzoni

    Il latte alla spina c’è anche in centro a mantova! Vicino al Sociale.

    1. Tiziano Guerra

      Carissimo Beppe tu dici che nel nord europa si può trovare il latte alle spina.
      Mi dici in quale paese? perchè a me non risulta,mia moglie è svedese e lì non c’è traccia, stessa cosa in Finlandia in Norvegia non so in Danimarca non c’è traccia e a quanto mi risulta in Germania nemmeno.Saluti a tutti.

  215. Giuseppe Brandizzi

    Angelo Consalvo scrive
    “DPR 54/97 ma dovrebbe sapere che dal 1° gennaio 2006 non è più in vigore perchè abrogato.”

    Ci puo’ , cortesemente , dare un riferimento su questa abrogazione ?
    Grazie

  216. lisa ferrari

    Ciao Beppe, ammiro molto il tuo blog, non solo per la possibilità di espressione che fornisce a molti, ma anche per il valore dei contenuti che contiene. In particolare, prediligo l’ostinazione con cui evidenzi i problemi ecologici che ci sommergono.
    Generalmente, le tue informazioni-denunce, sono ben documentate, ma, in riferimento all’informazione che hai riportato sul latte spinato, ho una critica da rivolgerti. Essendo del settore, ti informo che il latte venduto nei distributori automatici non è lo stesso prodotto venduto al supermercato, dal momento che il latte confezionato viene prima sottoposto a trattamento di pastorizzazione. Questo trattamento si rende necessario per assicurare l’igiene del prodotto, unito anche ad una serie di controlli di sicurezza. Invece, il latte venduto nei distributori è crudo , pertanto, una volta acquistato, dev’essere sottoposto, ai fini della tutela da eventuali organismi patogeni, a bollitura casalinga. Il prezzo del latte al supermercato è determinato, pertanto, dal trattamento igienico-sanitario e dagli onerosi, ma doverosi passaggi lungo la distribuzione perchè il prodotto possa venire igienizzato. Un litro di latte venduto al distributore costa un euro, ma, a questo punto, dati i costi di cui sopra, è più onesto il prezzo del latte venduto al supermercato!

    1. Marisa Leone

      Ben venga la bollitura casalinga! Sono certa che i controlli saranno gli stessi del latte che acquistiamo nel supermercato. Non possiamo sempre criticare le nuove proposte, proviamo!
      Oltre al risparmio di 30 centesimi al litro avremo meno rifiuti e meno inquinamento.

  217. Giuseppe Natale

    ******
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    Ho trovato questa pagina web con dei video

    riguardanti….

    – Viva Zapatero

    – Beppe Grillo Un futuro sostenibile

    – Beppe Grillo Un Grillo per la testa

    tutto qui

    http://grillo.50webs.com

    Sconvolgente O_O

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    ******
    ******

  218. Angelo Consalvo

    Ognuno è libero di mangiare quello che più ritiene adeguato a sè.
    Io voglio fare un commento e qualche domanda per chiunque possa rispondermi.
    1) Ho letto che molti nei loro post fanno riferimento al DPR 54/97 ma dovrebbe sapere che dal 1° gennaio 2006 non è più in vigore perchè abrogato.
    2) Se la norma non esiste più come fanno ad autorizzare questi distributori e a far rimanere aperti quelli che NON sono posizionati nell’azienda di produzione?

    Un ultima cosa, chi è responsabile del sistema di refrigerazione della macchinetta se non è sotto diretto controllo, c’è percaso un registratore della temperatura di refrigerazione???
    E se ho un problema “sanitario” con il latte del distributore come faccio a dimostrare di aver comprato quel prodotto???

  219. Federica Coradduzza

    Come fare ad avere maggiori informazioni per un breve articolo sulla nostra rivista Terre del Vino?
    Grazie e buon lavoro

  220. fabrizio falcone

    Caro Beppe ti ringrazio per questo blog che ricevo sempre volentieri, alla tua creativa proposta vorrei solo fare un commento quando ero piccolo (mi dispiace molto iniziare cosi perchè mi ricorda i conservatori, ma tant’è) nei paesi dove andavo in vacanza c’era sempre la latteria del contadino dove si andava a prednere il latte, e fino a qualche anno prima esistevano anche a roma nella città, come c’erano anche il vini e oli, te li ricordi? Ma chi è che ha pensato bene di darci questo c…o di progresso e che questo sia la miglior strada per il miglioramenteo della condizione umana? Rivolgio il vini e oli sotto casa per bere bene e la trattoria per magiare bene e per non perdermi uno straccio di relazioni umane. ciao fabrizio

  221. fabrizio falcone

    Caro Beppe ti ringrazio per questo blog che ricevo sempre volentieri, alla tua creativa proposta vorrei solo fare un commento quando ero piccolo (mi dispiace molto iniziare cosi perchè mi ricorda i conservatori, ma tant’è) nei paesi dove andavo in vacanza c’era sempre la latteria del contadino dove si andava a prednere il latte, e fino a qualche anno prima esistevano anche a roma nella città, come c’erano anche il vini e oli, te li ricordi? Ma chi è che ha pensato bene di darci questo c…o di progresso e che questo sia la miglior strada per il miglioramenteo della condizione umana? Rivolgio il vini e oli sotto casa per bere bene e la trattoria per magiare bene e per non perdermi uno straccio di relazioni umane. ciao fabrizio

  222. fabrizio falcone

    Caro Beppe ti ringrazio per questo blog che ricevo sempre volentieri, alla tua creativa proposta vorrei solo fare un commento quando ero piccolo (mi dispiace molto iniziare cosi perchè mi ricorda i conservatori, ma tant’è) nei paesi dove andavo in vacanza c’era sempre la latteria del contadino dove si andava a prednere il latte, e fino a qualche anno prima esistevano anche a roma nella città, come c’erano anche il vini e oli, te li ricordi? Ma chi è che ha pensato bene di darci questo c…o di progresso e che questo sia la miglior strada per il miglioramenteo della condizione umana? Rivolgio il vini e oli sotto casa per bere bene e la trattoria per magiare bene e per non perdermi uno straccio di relazioni umane. ciao fabrizio

  223. davide pivi

    ciò,
    questa si che èp una ghran bella idea,
    beppe dovresti parlarne agli ex lavoratori della centrale del latte di Rimini che si sono ritrovati a fare i pendolari dall’oggi al domani perchè quei genialoidi dei manager della Granarolo hanno avuto esattamente l’idea contraria ovvero quella di centralizzare sempre di più.
    Così hanno chiuso la centrale di rimini che era in attivo e che lavorava con il latte prodotto dalle vacche di rimini e provincia con il risultato che adesso il latte munto deve essere trasportato coi camion fino a bologna, per essere poi pastorizzato con procedimenti ultramoderni che lo renderanno qualcosa di appena più nutriente dell’acqua sporca e poi Ri-trasportato, sempre con la rottura di coglioni dei camion sulla A-14 dalle parti di Rimini e circondario (e non è mica detto che quello che arriva è il latte Riminese, magari è Ucraino, oppure turco…)
    I lavoratori di rimini, e gran parte della società civile hanno protestato scioperato e manifestato contro questa stupida decisione che è apparsa invece ai dirigenti granarolo illuminata ed irrevocabile.
    I dipendenti della centrale, tutti impeccabili lavoratori, hanno dovuto rassegnarsi all’aut-aut e quindi o rassegnarsi a imparare a un altro mestiere o farsi te ore al giorno di strada per andare e tornare dal lavoro, senza che nessuno gli dia una lira in più rispettoa prima….
    vedi un pò tu,
    io penso ci sia materiale per riflettere

  224. Andrea Tavella

    Sono iscritto al blog da oltre 1 anno, ma ultimamente (da dicembre) non mi arrivano più le vostre e-mails con i link ai nuovi post.
    Sono costretto a re-iscrivermi ogni 2/3 giorni…. non è per caso che ti stanno boicottando anche in Internet? sai, le elezioni sono vicine, e non vorrei che un BerluscHacker stia mettendo in atto qualche diavoleria per impedire la circolazione della libera informazione.
    Tuo per sempre (sic!)… Andrea Tavella

  225. Andrea Tavella

    Sono iscritto al blog da oltre 1 anno, ma ultimamente (da dicembre) non mi arrivano più le vostre e-mails con i link ai nuovi post.
    Sono costretto a re-iscrivermi ogni 2/3 giorni…. non è per caso che ti stanno boicottando anche in Internet? sai, le elezioni sono vicine, e non vorrei che un BerluscHacker stia mettendo in atto qualche diavoleria per impedire la circolazione della libera informazione.
    Tuo per sempre (sic!)… Andrea Tavella

  226. Stefano Geremia

    “Latte alla spina” è arrivato anche alle porte di Milano, ad Abbiategrasso. Approfitto per chiedere informazioni anche sui Gruppi di Acquisto Solidali (GAS)

    1. Florella Cocconi

      Mi piacerebbe sapere dove si trova il “Latte alla Spina” alle porte di Milano, se non addirittura a Milano. Mi sembra una grande iniziativa!! Ciao

  227. Patrizia Fucci

    Abito ad Alessandria, città circondata dalla campagna e da aziende agricole ma di distributori per il latte fresco neanche l’ombra.
    L’idea mi sembra favolosa ma ancora di più l’idea dei distributori di prodotti per la pulizia e l’igiene personale, potrebbero essere venduti anche contenitori riutilizzabili e la cosa migliore con dispenser al posto del solito tappo.
    Una legge poi dovrebbe impedire gli imballaggi troppo ingombranti, le malefische vaschette di plastica ad esempio, e poi incentivare al massimo la raccolta differenziata. Avrei un suggerimento con la plastica ricilata fare che so una panchina con cartellino che specifichi: Realizzata con plastica riciclata” che ne dite?

  228. maria antonietta bonisolo

    latte alla spina

    caro Beppe,

    come al solito non si inventa niente anche se questa è un’ottima idea.
    Quando ero bambina, un po’ di tempo fa, andavo in latteria con il mio secchiello per il latte e compravo il latte sfuso ogni giorno.
    Bisognerebbe ogni tanto guardarsi indietro e rispolverare le cose che allora funzionavano bene.
    Antonietta

  229. cristina odelli

    ciao Beppe. Ti ringrazio intanto per il bellissimo servizio di informazione costante che fai per tutti noi.
    e poi ti volevo dire che anche a Borno (BS), paesotto molto bello in provincia di Brescia, in Valle Camonica, c’è il distributore di latte automatico (self-service). anche li costa 1 euro/litro e se vuoi con 20 cent ti prendi la bottiglia di plastica sempre in self-service.E’ un negozietto senza personale, con queste due macchine in acciaio, aperto dalle 06.00-21.00 orario continuato. La gente è molto contenta dell’iniziativa e speriamo che duri. Il latte è buonissimo e naturale!!!!

  230. Enrico Martino

    ciao Beppe, guarda che abbiamo il latte “sciolto” dal distributore anche a Genova. Io per esempio lo compro in un panificio / pasticceria di Voltri, arriva tutti i giorni da Rossiglione, e un mio amico conosce anche la mucca! giuro! arrivi con la tua bella bottiglia, te la riempi e te ne vai! 1 euro. ciao e complimenti per il tuo blog

  231. Giuseppe Brandizzi

    Il sig. Paolo Gorini ha illustrato molto chiaramente e professionalmente il processo industriale del latte .

    Premesso che sono un allevatore con 2 distributori di Latte Crudo funzionanti da 2 mesi e le mie competenze sono esclusivamente quelle allevatoriali , avrei una tema da proporre :

    Dopo 2 mesi di presenza ad un distributore di LATTE CRUDO ho notato che un 20 % circa dell’ utenza ha seri problemi con il latte industriale , in altre parole coliti , mal di pancia , comunque disturbi intestinali , alcuni consumatori avevano totalmente abbandonato il latte ..

    Con il LATTE CRUDO questi consumatori NON hanno piu’ questi problemi e riprendono tranquillamente a consumare latte ….

    dopo questa esperienza , assolutamente pratica e non scientifica mi sorgono dei dubbi quando lei asserisce :

    “trattamento non “traumatizzante” per il latte, che provoca danni minimi alle sostanze nutritive in esso contenute ”

    ma trattamenti come

    pastorizzazione
    Omogeneizzazione
    centrifugazione
    Titolatura del grasso

    mi sembra possano avere una influenza determinante sullo stato fisico del latte , catene proteiche rotte , stato fisico del grasso , anche se lo rendono assolutamente sicuro dal punto di vista igienico-sanitario , forse anche troppo , rendendo un alimento vivo e vegeto come il latte spesso un inerte .

    A questo proposito Un’ altra testimonianza dell ‘ utenza che fa yogourth a casa e’ che con il latte industriale spesso lo yogourth non riesce , con il Latte Crudo sempre ….

    Sarebbe interessante un confronto scientifico sull ‘ argomento , in tutta serenita’ e senza polemiche …

    1. SILVANA CURTO

      che meravigliosa notizia per una che come molti ha dovuto abbandonare il latte con grande sofferenza.
      Speriamo che anche in Liguri, dove io abito, qualcuno decida di fare altrettanto.

    2. Vittorio Tamburrini

      Sono un utente di latte crudo presso una stalla vicino casa mia in Lombardia (Brianza. Tutta la mia famiglia a difficoltà a digerire il latte (intolleranze, da quando consumiamo latte crudo abbiamo notato un netto miglioramento nella nostra capacità di tollerarlo, l’unico accorgimento rimasto è quello di non eccedere nei consumi, è una grande sorpresa.
      Credo che i processi di omogeneizzazione che si svolgono a pressisoni estremamente elevte, anche 180 atmosfere, distruggano gli aspetti qualitativi del latte che lo rendono digeribile. Per maggiori informazioni si possono vedere i risultati delle analisi fatte con il metodo per immagini.
      Cordiali saluti

    3. luciano ciccarelli

      Gentile Sig.Brandizzi ,visto che lei ha gia’ due dispenser puo’ fornirmi il nominativo del fabbricante dei dispenser/erogatori del latte.
      Io mi sono rivolto a Gicieffe che mi ha fornito un numero di cellulare dicendo che era tale esclusivista ma questo signore fa squillare il telefono con segreteria che e’ una bellezza.
      Quindi se posso da lei o chi sappia qualcuno serio in materia .GRAZIE MILLE
      Se no saro’ costretto a partire per l’AUstria
      tanto per cambiare.
      Cordiali saluti
      L.C.

  232. Alfonso Bianchi

    Caro Beppe, il sistema per distribuire il latte direttamente nelle stalle non è una novità per molti paesi europei. In Svizzera o in Austria, soprattutto nelle piccole città, si trovano stalle ovunque con i rispettivi distributori automatici di latte. Nel 2004 a Flachau, il paese di nascita di E. Mayer, mi sembra che un bicchiere da mezzo litro di latte costava appena 30 centesimi, per non parlare poi del sapore, squisito.
    A presto e tanti saluti

    1. Giancarlo Savoia

      il latte crudo è già da anni una realtà, disponibile in alcuni supermecati. Io lo bevo da tempo e non riuscirei più a bero l”altro”.
      vedi anche http://www.lattecrudobaronchelli.it/
      Ciao e … sei forte Beppe!
      Giancarlo Savoia

  233. Nicola Silvetti

    Vicino a casa mia (sempre in provincia di Reggio Emilia) c’è un’latra latterai che fa questo, perchè è sempre della stessa “famiglia”. Qui potete trovare un sito che ne parla:
    http://redacon.radionova.it/index2.php?/leggi_news.php?id=1677&origin=R&keyword=latte&ordine=&ogg=notizie

    Io sono d’accordo con Beppe, però, in tutta sincerità, la cosa puzza molto di “operazione di marketing”, visto che entrambe i caseifici sono stati acquistati da un mega-gruppo (FERRARINI, tanto per intenderci quello dei salumi e del lambrusco) che dalle nostri parti sta minando un po’ le piccole realtà artigiane…. Forse sono proprio queste che non sono state capaci di muoversi meglio, direte voi… Forse, chi sa.
    Ve la butto li, può darsi che sia una cosa buona, ma qualche dubbio sul fatto che sia veramente stato fatto a scopi ecologici, ce l’ho ancora…

  234. Paolo Gorini

    Concordo col signor Fabiani per quanto riguarda quelli che lui chiama inconvenienti economici, ma devo fare alcune precisazioni sugli inconvenienti tecnici da lui lamentati, che si verificherebbero nelle fasi di raccolta, lavorazione e distribuzione del latte fresco. Premetto che lavoro da oltre vent’anni in una Centrale del latte e conosco sufficientemente bene tutte le fasi del processo produttivo per poter sostenere quanto segue:
    – il latte fresco pastorizzato viene prodotto con latte crudo (quello che si trova “alla spina” in alcuni allevamenti) che viene sottoposto esclusivamente a trattamenti di natura termica (pastorizzazione e successivo raffreddamento) e meccanica (pulitura mediante centrifugazione ed omogeneizzazione). E’ quindi da escludere la possibilità di qualunque inquinamento durante tale processo.
    -nel trattamento di pastorizzazione il latte viene sottoposto alla combinazione tempo/temperatura minima necessaria per assicurare l’eliminazione dei germi patogeni eventualmente presenti, che è di circa 75° C per 15 secondi. Si tratta pertanto di un trattamento non “traumatizzante” per il latte, che provoca danni minimi alle sostanze nutritive in esso contenute e che assicura l’ottenimento di un prodotto assolutamente sicuro dal punto di vista igienico-sanitario.
    – l’eventuale promiscuità durante il trasporto del prodotto finito, che avviene comunque con automezzi refrigerati (ed è questo che importa), non determina alcuna conseguenza per il prodotto stesso, dato che la confezione del latte fresco è costituita, nel caso del classico cartoccio, da uno strato di cartone rivestito internamente da uno strato di polietilene, il che assicura l’impossibilità di inquinamenti con altri prodotti alimentari, la cui presenza, comunque, non compromette minimamente la tracciabilità del latte, che non è uno slogan pubblicitario, ma (parlo per l’Azienda in cui lavoro) una positiva realtà.
    Cordiali saluti.

    Paolo Gorini 18.01.06 19:39 |

    1. Roberto Vanni

      Egregio Gorini,
      si è dimenticato di dier diverse cosucce:
      1. la pastorizzazione uccide sia i batteri “cattivi” che i “buoni”
      2. il valore nutritivo di cui parlano tanto i medici è quello “teorico”, cioè del latte non ancora pastorizzato
      3. le splendide confezioni (Tetrapack) aggiungono al “buon latte pastorizzato” un additivo che si chiama Itx e che ora qualche bravo pubblicitario ci farà accettare come un gentile “omaggio” (basta sguinzagliare uno scienziato “giusto”) e quello scopre che l’Itx manda via i brufoli!

  235. Gianluca Miano

    Avevo risposto, peraltro molto civilmente, ad un messaggio postato dalla sig.ra Veronica Pagani ed insieme alla mia risposta c’era una discussione già attivata da altri frequentatori del blog puntualizzando alcune questioni e dando indicazioni invitando i frequentatori del blog a ricercare informazioni in merito alla poca salubrità del latte ampiamente dimostrata scientificamente.

    Sono davvero deluso di riscontrare che la discussione in oggetto sia “scomparsa”.

    Questo atteggiamento, specialmente in questo blog, è davvero riprovevole, e mi costringe a rivedere l’opinione che mi ero fatto del sig. Beppe Grillo, devo dire con molto molto dispiacere.

    Spero che si tratti di un errore, di un disguido, di una svista, e se cosi fosse, pregherei il sig Grillo di rispondermi privatamente.

    In mancanza di tale riscontro dovro’ considerare la cancellazione dei post (ripeto non c’era solo il mio, ma c’erano anche dei contraddittori di altri ospiti) una vera e propria forma di censura ingiustificata.

    Gianluca Miano
    Pres. Ass.ne “Il Piccolo Popolo”

    1. Piero Di Martino

      Sì alla Vendita Diretta dal Produttore al Consumatore,Sì al commercio Equo e Solidale e Biologico,Sì a Slow Food.

  236. antonio tommasin

    Caro beppe hai pienamente ragione, lavoro su una azienda vinicola e ti assicuro che riguardo il problema rifiuti se ne elemina una gran parte ( la gente viene con la sua bottiglia gliela laviamo e prende la quantità che vuole). Volevo farti notare che riguardo il mio settore non sempre la grande distribuzione aumenta la qualità, infatti mi domando ma quando la gente compra al supermercato un vino che a un costo inferiore a quello del produttore non si chiede che cosa beve? Infatti citerei la pubblicità “il successo di Tavernello invita a riflettere” ( o no?)

  237. Simone Berliat

    Quello che è triste caro Antonio è che quando io non ero ancora nato e mia madre era giovane, qua in italia lo facevamo anche noi di passare con il furgoncino e le bottiglie di latte. Che anzi, siamo stati noi ad insegnare agli inglesi. Solo che ci siamo gia dimenticati e siamo tornati indietro. Eravamo avanti, anni fa. Molto di più di adesso.
    Saluti Simone

  238. damiano boggiani

    ci sono distributori in centro a mantova e in provincia a castel d’ario lungo la statale…

  239. Peppino Russo

    Se dovessimno dare ascolto a quanto affermano il prof. Colin Campbell, biochimico alla Cornell University e il prof. Walter Willet, alimentarista alla Harvard University, nessuno dovrebbe usare il latte.
    Incredibile ma vero.

    Peppino Russo

  240. gabriele Monti

    Anche nella mia zona esiste la possibilità di avere il latte appena munto.
    Si va dalla sig.ra Zanetti in predappio con la propria bottiglia vuota e si torna con la bottiglia piena di latte appena munto.
    Vi assicuro che non è uguale a quello che si acquista in latteria.
    Credo che in Italia siano presenti molte altre fattorie che fanno questo servizio.
    Si intende che oltre al latte è possibile acquistare tutti i derivati.

  241. Donatella Onori

    Caro Beppe,non pensavo si potesse bere con tranquillità il latte appena munto senza preoccuparsi di eventuali rischi di malattie, (pensa come siamo ridotti!). Abito a Nepi (VT) e vicino casa ho la centrale del latte. Mi voglio informare se anche da noi c’è questa opportunità.
    Grazie per la bella notizia

    Donatella

  242. Giuseppe Natale

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    Ho trovato questa pagina web con dei video

    riguardanti….

    – Viva Zapatero

    – Beppe Grillo Un futuro sostenibile

    – Beppe Grillo Un Grillo per la testa

    tutto qui

    http://grillo.50webs.com

    Sconvolgente O_O

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    ******
    ******

  243. danilo piana

    Caro Beppe, sono genovese come te e ti seguo da parecchio tempo e sono d’accordo con le tue iniziative.
    In merito al latte alla spina ti segnalo che a Genova-Voltri è già presente un distributore del genere presso una pasticceria rinomata. Con 40 centesimi si acquista il vuoto in vetro e si ricarica nel locale. Il latte al litro costa 30 centesimi in meno rispetto a quello della centrale del latte di Genova, è fornito dal consorzio cooperative valle stura, il latte delle valli genovesi. Il distributore viene sterilizzato quotidianamente ed il latte è molto buono.

    A presto

    Danilo

    1. Roberto Vanni

      Conosco le cooperative valle stura e ho un forte sospetto, essendo loro organizzati per ritirare da molti soci conferenti, credo che non riescanoa lavorare il latte crudo. In tal caso la soluzione è la stessa(distributore self-service, monetina, etc.) ma il latte è immensamente meno interessante ai fini nutrizionali del crudo.

    2. Roberto Vanni

      Mi spiego meglio: suppongo che sia latte pastorizzato. Magari, Danilo, potrebbe informarsi e farcelo sapere?
      Grazie.

  244. Gianluca Miano

    Al di la delle considerazioni sullo specismo, peraltro sacrosante, L’uomo è l’unico mammifero che continua a cibarsi di latte anche dopo lo svezzamento, ed è l’unico mammifero che si ciba di latte di un’altra specie, vi sembra normale?

    Se una cosa non è contemplata dai meccanismi di madre natura, forse tanto normale non è, o forse noi stupidi umani abbiamo la pretesa di saperne di piu’?

    Senza entrare nei dettagli, la “malsanità” del latte è ormai comprovata da tonnellate di letteratura scientifica, a partire dallo stesso ippocrate fino ai giorni nostri.

    Per l’osteoporosi ad esempio, l’assumere latte, contrariamente a quanto si crede, diminuisce il calcio disponibile per le ossa invece di aumentarlo e questo è ampiamente dimostrato.

    Le popolazioni che non consumano latte e derivati non conoscono l’osteoporosi, quelle che invece ne consumano molto ne sono afflitte, non vi fa pensare questa cosa?

    Ma al di la di tutto questo, cioè che il latte, e ancora di più i latticini, FA MALE, FA DAVVERO MOLTO MALE, c’è che è un’alimento di cui non abbiamo affatto bisogno e, peggio, è un’alimento che sta in cima alla catena di sfruttamento, sofferenza e morte di milioni di animali non umani/umani.

    Ora, non dico che dobbiate prendere per oro colato quanto qualcuno tenta di dirvi, pur se vi appare assurdo per quanto sia controcorrente rispetto al comune pensare, liberissimi di non farlo ci mancherebbe, il mio personale invito è, come sempre: Informatevi!

    Ci sono decine di siti che fanno controinformazione, centinaia di documenti anche supportati da una cospicua documentazione scientifica, dategli un’occhiata, informatevi, traete da soli le vostre conclusioni, ma per favore, non tacciate di follia colui che vi porta informazioni diverse da quelle che conoscete solo perchè “vi sembra strano”, questo è pregiudizio e con il pregiudizio non si cresce, MAI.

    Un saluto

    Gianluca Miano
    pres. ass.ne “Il Piccolo Popolo”

  245. giusi pitari

    Consumo latte da quando sono nata, certo ora macchio solo il caffè, ma uso il formaggio garttuggiato, mi piace cucinare dolci, creme eccetera!! Non pensavo proprio per questo di essere accusata di specismo.

  246. Giovanni Pastrengo

    IN EPOCHE DI UNIPOL E COOPERATIVE ROSSE COSA C’E’ DI MEGLIO CHE LODARE UNA COOPERATIVA PERCHE’ CI DISPENSA IL LATTE ALLA SPINA?

    GLU GLU GLU GLU, LA BNL NON C’E’ PIU’

  247. Stefano Thiella

    Si sarebbe bello, ma con la quantità di marche e tipologie di shapoo che ci sono (a meno che non le riduciamo drasticamente) ci vorrebbe un intero supermercato solo per posizionare i bidoncini per il rifornimento di ogni tipologia e marca. Meglio è andare al discount, comperare “una” tanica da x litri di shampo o bagnoschiuma etc.. (che durano una vita), e dispensarcelo a casa, magari riutilizzando i piccoli contenitori esauriti vecchi da tenere nel box doccia!

    1. Andrea Mari

      Risposta a Stefano Thiella
      Io abitualmente faccio i “travasini” da contenitore a contenitore… a volte mi sembra ridicolo ma ci CREDO e persisto.
      In effetti non avevo mai pensato in termini di spazio! e hai ragione !
      Occorrerebbe rivoluzionare tutto … ciò rende la cosa difficile.
      Se qualche marca iniziasse a farlo sarebbe già qualcosa. Non trovi??
      Poi il mercato farebbe la sua selezione!
      ciao

  248. Andrea Mari

    Qualche anno fa avevo scritto un’articolo su un piccolissimo giornalino sperimentale, dove invitavo a riflettere sulla massa di rifiuti che produciamo.
    Invitavo ad una sana regressione,come quando (dai racconti di mia madre e mio nonno) il latte si andava a prendere con i tegamini di latta, la cioccolata la tagliavano ad etti,… alla BOTTEGA.
    Il concetto attuale di rifiuto è veramente sbagliato.
    Perchè buttare via i contenitori di detersivi, shampo, bagnoschiuma, latte, quando possono essere riempiti tante altre volte.
    Basterebbe mettere nei supermercati dei “dispensatori” del prodotto. Per cui, uno, parte da casa con il barattolo dello shampo e, al supermercato, pigiando un tasto, farebbe il “pieno”, ad un prezzo inferiore rispetto all’ intero prodotto nuovo.

  249. pietro fabiani

    PRECISAZIONE. A Roma, in Via Palombarese (incrocio via di Marco Simone) c’è l’Azienda Agricola LE VITTORIE che per prima nel Lazio ha ottenuto l’ autorizzazione per la vendita del latte crudo ( non che sia un merito, ma in una societa’ che va di corsa qualche primato lo puoi sempre mettere nel curriculum vitae ) grazie alla competenza e disponibilita’ del servizio veterinario dell’azienda usl Rm B. Quindi chi fosse troppo distante dal distributore automatico posto sull’Aurelia altezza Testa di Lepre dell’amico Giuseppe Brandizzi, puo’ sempre venire in via Palombarese e gustare dell’ottimo latte appena munto nell’azienda LE VITTORIE.

  250. ATTILIO CAMARDA

    CARO BEPPE,
    SE VUOI INFORMARE INFORMATI MEGLIO.
    IL “MUCCHIO SELVAGGIO” E’ UN GIORNALE PULITO,ONESTO E FATTO CON I CONTROCAZZI.
    NON MI FIDO PIU’ DI TE.
    CIAO

  251. Giuseppe Brandizzi

    per Johannes Ehrlichbiene :

    a) viene munto , raffreddato e posto nel bidone di trasporto per il distributore .

    b) l’ allevamento deve essere ufficialmente indenne da TBC Brucellosi e Leucosi , oltre ad assenza di patogeni nel latte : Lysteria , Coli , Salmonella , Agalactiae , Aureus .

    Deve adottare una prassi di autocontrollo , concordata con il servizio Igiene e Sanita’ alimenti competente .

    c) il contenitore e’ a carico e responsabilita’ del del consumatore

    Sono allevatore con 2 distributori vicino Roma , spero di essere stato esauriente alle domande poste … a disposizione per altre …

    1. gina congiatu

      il latte fresco è un ottimo alimento: è completo e ricco di calcio. Trovo l’idea di venderlo, così come si faceva una volta, dal produttore al conumatore, una geniale idea. Per quanto riguarda i figli dico che dovrebbero prima di tutto assaggiarlo e poi penso che si staccherebbero anche dai loro vieo giochi per andare a comprarlo.
      Gina Congiatu
      Biologa

  252. PIETRO FABIANI

    Due parole sul cosa mangiano le mucche che producono “quel latte”. Le stalle che vendono al consumatore finale il loro latte sono monitorate costantemente dalla azienda Usl e (aimè)dal centro di trattamento e raccolta che normalmente lo commercializza ( Granarolo, Centrali Comunali e via dicendo). La differenza sostanziale non sta in quello che mangiano le vacche il cui latte viene venduto direttamente, in quanto, ad oggi, è piu’ o meno quello che mangiano tutte le vacche da latte, bensì nel fatto che il ciclo produzione-consumo viene epurato delle fasi di trasporto, trattamento e normalizzazione, confezionamento e distribuzione. Queste fasi comportano una serie di inconvenienti di tipo tecnico ( inquinamenti, depauperamento di sostanze naturalmente contenute nel latte, promisquita’ durante il trasporto e, di conseguenza, una rintracciabilita’che si risolve solo in uno slogan pubblicitario). Accanto agli inconvenienti tecnici vi sono quelli economici che mi inducono, da allevatore, a rendere noto il piu’ possibile le condizioni vessatorie a cui i signori del latte costringono gli allevatori. Un litro di latte di alta qualita’ viene pagato da Granarolo al produttore poco piu’ di trentaquattro centesimi e viene rivenduto al banco ad un euro e quaranta centesimi. La qualita’ che pretendono i signori del latte, ratificata dal dpr 54/97, costa molto spesso agli allevatori la chiusura delle loro stalle e, cosa ancor piu’ importante per i consumatori, la necessita’ di razioni alimentari ben lontane dall’erbetta fresca che qualche bucolico visitatore vorrebbe auspicare. Comincino,i consumatori, a non farsi prendere in giro da chi dice loro che il latte deve avere caratteristiche di grasso e proteine costanti tutto l’anno, perchè con l’erbetta fresca questo non è possibile; comincino, i legislatori a legiferare affinchè la qualità e la genuinità convergano nello stesso prodotto, senza l’influenza delle grandi industrie; comincino tutti ad andare in stalla a comprare il latte

    1. Paolo Gorini

      Concordo col signor Fabiani per quanto riguarda quelli che lui chiama inconvenienti economici, ma devo fare alcune precisazioni sugli inconvenienti tecnici da lui lamentati, che si verificherebbero nelle fasi di raccolta, lavorazione e distribuzione del latte fresco. Premetto che lavoro da oltre vent’anni in una Centrale del latte e conosco sufficientemente bene tutte le fasi del processo produttivo per poter sostenere quanto segue:
      – il latte fresco pastorizzato viene prodotto con latte crudo (quello che si trova “alla spina” in alcuni allevamenti) che viene sottoposto esclusivamente a trattamenti di natura termica (pastorizzazione e successivo raffreddamento) e meccanica (pulitura mediante centrifugazione ed omogeneizzazione). E’ quindi da escludere la possibilità di qualunque inquinamento durante tale processo.
      -nel trattamento di pastorizzazione il latte viene sottoposto alla combinazione tempo/temperatura minima necessaria per assicurare l’eliminazione dei germi patogeni eventualmente presenti, che è di circa 75° C per 15 secondi. Si tratta pertanto di un trattamento non “traumatizzante” per il latte, che provoca danni minimi alle sostanze nutritive in esso contenute e che assicura l’ottenimento di un prodotto assolutamente sicuro dal punto di vista igienico-sanitario.
      – l’eventuale promiscuità durante il trasporto del prodotto finito, che avviene comunque con automezzi refrigerati (ed è questo che importa), non determina alcuna conseguenza per il prodotto stesso, dato che la confezione del latte fresco è costituita, nel caso del classico cartoccio, da uno strato di cartone rivestito internamente da uno strato di polietilene, il che assicura l’impossibilità di inquinamenti con altri prodotti alimentari, la cui presenza, comunque, non compromette minimamente la tracciabilità del latte, che non è uno slogan pubblicitario, ma (parlo per l’Azienda in cui lavoro) una positiva realtà.

  253. ilaria brancati

    Se non sbaglio, l’altro giorno di sfuggita ho visto un distibutore di questo genere a Carmagnola!!

  254. cuomo francesco

    ok tutto bene ma da una attenta analisi si evince che a parita di prodotto il latte della fattoria e un po caro che per soli 30 centesimi si evita di confezionarlo e di trasportarlo secondo me dovrebbe costare di meno visto che si elimina anche il ciclo della pastorizzazione. a volte non tutto quello che luccica…..

    1. Stefano Thiella

      Hai ragione, infatti dovrebbe costare meno…. Senza entrare in merito a “quanto” deve costare meno, consideriamo che però deve convenire anche al “fattore” mettere in moto il punto vendita (attrezzature e personale) sennò chi glielo fa fare? è “fattore” mica “benefattore” 😉

  255. Stefano Thiella

    Ciao a tutti! Sono affascinato da tutto ciò che è economico, ecologico e sano. Vorrei fare una riflessione insieme a voi cercando di capire come mai un mercato in regime di concorrenza, assetato di nuovi clienti e guadagni, non offre ovunque ciò che sembra essere richiesto da molti di noi, ovvero il “latte alla spina”. Purtroppo tale tipo di distribuzione è conveniente solo se adiacente ad una azienda agricola che produce latte. Nessun intermediario e trasporti. OK benissimo. Per portare il latte + capillarmente ovunque ci vuole infatti il supporto di una catena distributiva (vedi supermercato); la quasi totalità della popolazione italiana non vive vicino ad una azienda agricola e nel mio caso so che dovrei prendere l’auto e 2 bei litri di benzina minimo nonchè mezzora di tempo per raggiungerla e tornare a casa. Il latte prodotto “sotto casa” esiste già nei supermercati. Logicamente costa di più ma mi risparmio i miei 2 litretti di benzina (+ costo ecologico delle emissioni) e trovo tutto ciò che mi serve in una botta sola (e dura + di 4 giorni). Basta che a Palermo non comprimo il latte trentino e viceversa, come + volte sostenuto in questi blog e già si contribuisce bene. Il costo maggiore al supermercato è quindi (in linea di principio) giustificato. Diverso il discorso è per l’acquisto di carne e formaggi (stagionati) che, in quantità ed essendo conservabili a lungo, possono compensare la “scampagnata” dal produttore. Il latte fresco dura max 4 giorni: in famiglia ne facciamo fuori 1 litro al giorno e in quattro giorni avrei un risparmio di circa 0.30 x 4 (scorta massima) = 1,2 euro + costo ecologico del cartone della confezione (forse troppo poco per compensare tempo, costo benzina, costo auto e costo ecologico dell’uso della macchina, a meno che non vado a piedi). Purtroppo non tutto è oro (conveniente) ciò che luccica (costa meno). Siccome ci tengo veramente a tutte le buone iniziative, chiedo un contributo per smentire queste mie considerazioni.

  256. Johannes Ehrlichbiene

    Qui è riportata la normativa relativa alla vendita di latte crudo:

    http://www.cia.it/primapagina/latte/legge.htm

    Non so quanto sia aggiornata, comunque prevede che il latte crudo possa essere venduto solo nelle fattorie dove viene prodotto: ovverosia chi lo compra puo’ berlo, e allora come lo tratta sono affari suoi, oppure venderlo, e allora, come lo tratta diventa anche affare degli altri, e quindi ne deve garantire la salubrita’.

    Come ripeto, non sono un esperto di questioni casearie: vorrei quindi che un VETERINARIO (ovverosia L’ESPERTO) chiarisse alcuni punti riguardante l’igiene nella commercializzazione di latte crudo alla spina, quali, ad esempio:

    a) il latte crudo sfuso non subisce proprio nessun tipo di trattamento (tra i commenti ho letto quello di un produttore che vende latte alla spina il quale afferma che il suo latte semplicemente viene munto e poi subito travasato nel contenitore termostatato da cui viene poi erogato)?

    b) in tale caso, come viene garantita l’igiene del prodotto dal punto di vista microbiologico (ad es. brucellosi)?

    c) come funziona la questione dei contenitori? il fornitore ritira, per la sterilizzazione, il contenitore di vetro usato e semplicemente sciacquato per fornirne uno sterilizzato (vuoto a rendere)?

    Ringrazio chiunque fornisca informazioni valide e non semplici commenti nostalgici riguardanti il gusto del buon latte dei tempi andati.

    Riguardo al testo “Il latte vivo” della ed. Diabasis, ringrazio il produttore che lo ha consigliato

  257. Stefano Thiella

    Ciao a tutti! Sono affascinato da tutto ciò che è economico, ecologico e sano. Vorrei fare una riflessione insieme a voi cercando di capire come mai un mercato in regime di concorrenza, assetato di nuovi clienti e guadagni, non offre ovunque ciò che sembra essere richiesto da molti di noi, ovvero il “latte alla spina”. Purtroppo tale tipo di distribuzione è conveniente solo se adiacente ad una azienda agricola che produce latte. Nessun intermediario e trasporti. OK benissimo. Per portare il latte + capillarmente ovunque ci vuole infatti il supporto di una catena distributiva (vedi supermercato); la quasi totalità della popolazione italiana non vive vicino ad una azienda agricola e nel mio caso so che dovrei prendere l’auto e 2 bei litri di benzina minimo nonchè mezzora di tempo per raggiungerla e tornare a casa. Il latte prodotto “sotto casa” esiste già nei supermercati. Logicamente costa di più ma mi risparmio i miei 2 litretti di benzina (+ costo ecologico delle emissioni) e trovo tutto ciò che mi serve in una botta sola (e dura + di 4 giorni). Basta che a Palermo non comprimo il latte trentino e viceversa, come + volte sostenuto in questi blog e già si contribuisce bene. Il costo maggiore al supermercato è quindi (in linea di principio) giustificato. Diverso il discorso è per l’acquisto di carne e formaggi (stagionati) che, in quantità ed essendo conservabili a lungo, possono compensare la “scampagnata” dal produttore. Il latte fresco dura max 4 giorni: in famiglia ne facciamo fuori 1 litro al giorno e in quattro giorni avrei un risparmio di circa 0.30 x 4 (scorta massima) = 1,2 euro + costo ecologico del cartone della confezione (forse troppo poco per compensare tempo, costo benzina, costo auto e costo ecologico dell’uso della macchina, a meno che non vado a piedi). Purtroppo non tutto è oro (conveniente) ciò che luccica (costa meno). Siccome ci tengo veramente a tutte le buone iniziative, chiedo un contributo per smentire queste mie considerazioni.

  258. Lucio Rizzo

    Carissimo, non ne avevo mai sentito parlare.
    Però la notizie è straordinaria. Speriamo tanto approvino questo metodo anche qui nel veneto, siamo costretti a bere acqua all’ungata con il latte, se così si può chiamare.

    Grazie per la grande conoscenza di tutte le cose.

    1. Alessandro P.

      Se ti può interessare c’è un distributore a Istrana e uno a Paese (in provincia di Treviso).

  259. Stefano Thiella

    Ciao a tutti! Sono affascinato da tutto ciò che è economico, ecologico e sano. Vorrei fare una riflessione insieme a voi cercando di capire come mai un mercato in regime di concorrenza, assetato di nuovi clienti e guadagni, non offre ovunque ciò che sembra essere richiesto da molti di noi, ovvero il “latte alla spina”. Purtroppo tale tipo di distribuzione è conveniente solo se adiacente ad una azienda agricola che produce latte. Nessun intermediario e trasporti. OK benissimo. Per portare il latte + capillarmente ovunque ci vuole infatti il supporto di una catena distributiva (vedi supermercato); la quasi totalità della popolazione italiana non vive vicino ad una azienda agricola e nel mio caso so che dovrei prendere l’auto e 2 bei litri di benzina minimo nonchè mezzora di tempo per raggiungerla e tornare a casa. Il latte prodotto “sotto casa” esiste già nei supermercati. Logicamente costa di più ma mi risparmio i miei 2 litretti di benzina (+ costo ecologico delle emissioni) e trovo tutto ciò che mi serve in una botta sola (e dura + di 4 giorni). Basta che a Palermo non comprimo il latte trentino e viceversa, come + volte sostenuto in questi blog e già si contribuisce bene. Il costo maggiore al supermercato è quindi (in linea di principio) giustificato. Diverso il discorso è per l’acquisto di carne e formaggi (stagionati) che, in quantità ed essendo conservabili a lungo, possono compensare la “scampagnata” dal produttore. Il latte fresco dura max 4 giorni: in famiglia ne facciamo fuori 1 litro al giorno e in quattro giorni avrei un risparmio di circa 0.30 x 4 (scorta massima) = 1,2 euro + costo ecologico del cartone della confezione (forse troppo poco per compensare tempo, costo benzina, costo auto e costo ecologico dell’uso della macchina, a meno che non vado a piedi). Purtroppo non tutto è oro (conveniente) ciò che luccica (costa meno). Siccome ci tengo veramente a tutte le buone iniziative, chiedo un contributo per smentire queste mie considerazioni.

  260. Adriano Castellani

    Beppe sei fantastico !

  261. Marco Marini

    Ciao Beppe, anche a Cologno al Serio in provincia di Bergamo esiste un distributore del genere, nel piazzale del mercato..l’ho scoperto solo di recente, ed ho cominciato ad apprezzarlo ogni giorno..fra il latte che è molto buono ed il fatto che non butto più via chili e kili di tetrapack, sono veramente contento!!

  262. pasquale ippolito

    IDEA MAGNIFICA QUELLA DEL LATTE ALLA SPINA

  263. rossana ferrara

    Ciao,
    Beppe Volevo dire che a Giaveno in Provincia di Torino esiste il bancomat del latte, nella bassa Valle di Susa, saremo retrogradi pechè non Vogliamo la TAV ma abbiamo riscoperto il latte fresco e non vorremmo venisse contaminato dall’amianto.
    Ciao e grazie Rossana

  264. ROBERTO CIANCIOLA

    DA UN ANNO LATTE FRESCO APPENA MUNTO A UN EUR A LITRO VIENE VENDUTO TRAMITE DISTRIBUTORE AUTOMATICO IN MILANO CITTA’ PRESSO LA CASCINA CAMPAZZO DI VIA DUDOVICH, ALL’INTERNO DEL PARCO TICINELLO (WWW.PARCOTICINELLO.IT). QUESTO PARCO AGRICOLO TUTTORA PRODUTTIVO ESISTE PER I CITTADINI ED E’ RICCO DI INIZIATIVE DA PIU’ DI VENT’ANNI. PER L’AMMINISTRAZIONE “MODERATA” NON ESISTE…..

    ROBERTO

  265. formamentis@alice. it

    Grazie Roberto per le precisazioni. Comunque e’ chiaro che la carne e’ sparita dalla mia tavola molti anni fa. La cosa comica e’ che tutto comincio’ non per convinzione che la carne faccia male (lo scoprii dopo), ma perche’ una volta vidi un tir carico di polli (vivi), stipati in maniera vergognosa, e cominciai ad informarmi.
    Adesso leggo solo 2 riviste, nexus e scienza e conoscenza, e libri della macro edizioni, e sono un assiduo di particolari siti in internet che cercano di fare informazione decente. Niente tv, naturalmente, a parte qualche film.

    Biologico in Italia? Solo qualcosa dalla coop. La maggior parte dei cosmetici (weleda) e detersivi, li compro in Germania.

  266. Nicolò Corrà

    Caro Beppe. Avevo già sentito la notizia ancora qualche tempo fa in televisione(?!) o su un quotidiano. Ora non mi ricordo bene. Cmq l’iniziativa è encomiabile e andrebbe allargata accogliendo la richiesta della Coldiretti. Qui in Veneto purtroppo la proposta del Bancolat non è stata nemmeno abbozzata. Opposizione? Ci siete o ci fate?! Perchè non copiare certe iniziative?!

  267. gaulio cesare

    Ma come, ridurre i camion da una parte all’altra dell’Italia??? Io sono d’accordo. Possibile che siano solo gli anti-TAV (tra cui ci sei anche tu) a non essere d’accordo?

  268. formamentis@alice. it

    Grazie Roberto per le precisazioni. Comunque e’ chiaro che la carne e’ sparita dalla mia tavola molti anni fa. La cosa comica e’ che tutto comincio’ non per convinzione che la carne faccia male (lo scoprii dopo), ma perche’ una volta vidi un tir carico di polli (vivi), stipati in maniera vergognosa, e cominciai ad informarmi.
    Adesso leggo solo 2 riviste, nexus e scienza e conoscenza, e libri della macro edizioni, e sono un assiduo di particolari siti in internet che cercano di fare informazione decente. Niente tv, naturalmente, a parte qualche film.

    Biologico in Italia? Solo qualcosa dalla coop. La maggior parte dei cosmetici (weleda) e detersivi, li compro in Germania.

  269. Giovanni Perillo

    E’ TUTTO UN MAGNA MAGNA

    Le ultime dichiarazioni di Fiorani stanno facendo emergere la verità sull’incontro che ha visto il SENATORE LUIGI GRILLO, Gran Maestro dell’operazione di corruzione e appropriazione indebita più sporca dalla fine di Tangentopoli. L’incontro ha visto la partecipazione di: Fazio, Fiorani, Berlusconi e Grillo.

    Le dichiarazioni ufficiali vollero far passare l’idea di una difesa delle banche italiane contro l’assalto dei Barbari europei.

    In realtà, il Senatore Luigi Grillo, eletto in Liguria nelle fila di Forza Italia, aveva bisogno di tanti soldini per costruirsi la VILLA nella Riviera Ligure (costruita abusivamente nel Parco Naturale delle Cinque Terre e poi condonata); quale sistema migliore per fare ciò se non fregare un po’ di soldi ai correntisti della Banca Popolare di Lodi.

    Il sistema a quanto sta dicendo Fiorani era semplice: bastava aprire un conto nella sua Banca, dare l’appoggio politico all’operazione bancaria più sporca della Seconda Repubblica e in cambio ci si ritrovava un bel gruzzoletto sul proprio conto corrente.

    Il Senatore Grillo, una delle figure più losche della Politica italiana, ha fiutato subito l’affare e si è lanciato nella strenua difesa della scalata di Fiorani, ovviamente le sue dichiarazioni pubbliche sono state ripagate a suon di MILIONI d’euro.

    Il problema è che i soldi affluiti nelle tasche di LUIGI GRILLO erano dei correntisti della Banca Popolare di Lodi che sono stati truffati, rapinati e beffati; una persona che ha rubato dei soldi agli italiani dovrebbe stare in GALERA e non in Parlamento in una posizione chiave (Presidente della Commissione Trasporti del Senato).”

    1. Laura fen

      ma non si parlava di “latte alla spina”?!?!?

  270. PIETRO VERNI

    sentite io mi sono rotto i cosidetti a furie di vedere il nostro premier dappertutto, non è possibile, oltre ai telegiornali e va be’ ma che ci sia in ogni trasmissione a rompere col le sue lagne non mi sta bene specialmente in rai visto che pago il canone, mi sento offeso da quello che dice se sono comunista alui che ne importa perchè mi offende sempre e io non posso replicare, perchè mi invia delle lettere se da lui non le voglio ho la mia privacy lui come si permette, non vado o gli scrivo quello che penso di Lui, vorrei essere lasciato in pace e non essere rotto i …….. grazie, poi penso che a Milano sarebbe ora di avere un sindaco come si deve dopo essere vissuto negli anno settanta in questa grande città Fo lo vedo bene magari ci fosse un Fo anche al mio paese mi sa che staremmo meglio, meglio un giullare che un cretino di avvocato di cause perse. ciao pietro

  271. Giovanni Perillo

    MA CHI È IL SENATORE LUIGI GRILLO

    Il Senatore Grillo: nel 1994, quando Berlusconi diventò per la prima volta presidente del Consiglio, ben pochi sanno che la sua famosa vittoria elettorale non era stata completa, in quanto al Senato gli mancava giusto un voto per ottenere la maggioranza.

    Berlusconi non si era perso d’animo e, facendo fare sottovoce il primo ribaltone della storia, sul quale non aveva niente da ridire perché lo faceva lui, aveva subito trovato un senatore eletto per l’altro schieramento e pronto a passare a lui, tradendo i suoi elettori: il senatore Grillo, appunto, che da allora deve essere ricompensato – anche a spese dei piccoli risparmiatori della Banca di Fiorani, evidentemente.

  272. Espedito Alfarano

    Peccato! In Puglia non esiste nulla di simile, eppure qui la Granarolo ha stabilito il punto di produzione di molti suoi prodotto. Pugliesi!!! SVEGLIA!!!

  273. Andrea Negroni

    Ciao Beppe,

    anche dalle mie parti finalmente è arrivata questa possibilità, una bella spina di latte fresco appena munto. Azienda agricola Bianchi località Casoni nel basso lodigiano.
    Da queste parti non c’è copertura ADSL e non si sa quando ci sarà ma almeno riusciamo ad ubriacarci con del vero latte. Alla faccia del CALLISTO!
    Ciao Beppe sempre mitico!

  274. Michele Giubertoni

    VOLEVO SEGNARLTI CHE ANCHE A VERCELLI, E IN UN NEGOZIO.
    A NOVARA E’ ATTIVO FORSE IN UN AZIENDA AGRICOLA IN PROVICIA DI TORINO SONO GIA ATTIVI DA QUALCHE MESE FORSE ANCHE LORO IN UN AZIENDA AGRICOLA

  275. angelo zanetta

    io abito a Brugherio e posso dire che questa non è una novita perche l’azienda agricola Rolla e da un anno che vende latte alla spina e nel paese vicino Bussero un altro piccolo produttore ha adottato da pochi mesi il sistema qui siamo nell’interland osceno di Milano

    1. Marco Milani

      Perchè osceno? è un hinterland, l’hinterland è un hinterland eccheccazzo!

    2. Massimo Cante

      Hola ragazzi, vi confermo che l’ hinterland di Milano una volta tanto è davanti a molti.
      Anche qui a Settimo Milanese da più di un anno prendo il latte alla spina ad un euro e almeno al palato risulta essere più buono.
      Dico di più, mia nipote non roesce a bere il latte intero fresco(quello del supermecato) gli viene l’acetone………beve questo nessun sintomo….chissà cosa ci mettono dentro per portare la conservazione ad una settimana.
      Oltre naturalmente al fatto di produrre meno “monnezza”.
      Saluto tutti calorosamente Massimo

  276. Alessandro Moglioni

    sono in pieno accordo su quanto scrivi in merito al latte alla spina, devi sapere che anche nel lazio e precisamente sulla s.s.di collegamento sabaudia/frosinone presso l’azienda “Celebrin” da poco è stato installato un distributore automatico, come descritto nel tuo articolo, con tanto di autorizzazione sanitaria alla vendita.Da quando è iniziata la distribuzione la mia famiglia consuma esclusivamente latte alla spina con vantaggi sia economici che qualitativi riferiti all’integrità della materia ed alla freschezza. In più il proprietario dell’azienda sta promuovendo un’iniziativa molto simpatica: corsi per la produzione di fomaggio!!!! e sabato parteciperò anch’io.Ti farò sapere.
    Ciao e complimenti per i tuoi articoli ed il tuo impegno
    alessandro

  277. Agostino Pela

    Bravo Beppe il latte disponibile al Bancolat è cosa buona e giusta. Si risparmiano dei bei soldini ma sopratutto si consuma del prodotto genuino senza fare troppi passaggi ( spostamenti ).
    Vorrei segnalare che in provincia di Novara esiste da alcuni mesi presso l’azienda agricola la GRAZIOSA uno di questi strumenti per prendersi il latte alla spina. Credo che tutti dovremmo dare un segnale in questo senso.
    SPERO CHE QUESTA INIZIATIVA SIA RIPETIBILE IN ALTRI SETTORI AGRICOLI E COMMERCIALI DI ACQUISTO DIRETTO DAL PRODUTTORE
    AD ESEMPIO QUANTE PERSONE SAREBBERO INTERESSATE AD AQCUISTARE UNA VETTURA CON IL RISPARMIO DEL 30% DIRETTAMETE DALLA ( ES.) FIAT PIUTTOSTO CHE ANDARE DAI RIVENDITORI E DALLE SOLITE CONCESSIONARIE??
    LA FIAT INCREMENTEREBBE LE VENDITE I COMPRATORI ( CIOE’ NOI ) RISPARMIAMO E LE CONCESSIONARIE SI TRAQSFORMANO IN OFFICINE MECCANICHE
    CHE NE DITE ???
    AGO

  278. andrea losana

    A Poirino vicino a Torino esiste un distributore analogo da più di un anno. è buonissimo il latte alla spina, andrebbe incentivato

    1. Alberto Vanni

      x A N D R E A L O S A N A
      Grazie per la dritta! Sai dirmi anche l’indirizzo?

  279. Pio Planatscher

    IO IL LATTE FRESCO CRUDO, QUELLO DEL CONTADINO INSOMMA, SONO 23ANNI CHE LO BEVO OGNI GIORNO

    ANCORA STO BENE 🙂 E CREDO SIA UN TOCCASANA

  280. Carla Prunas

    Siamo noi gli artefici del nostro destino.Perchè l’uomo abbia un futuro bisogna tornare al passato.Beppe,sei un grande.Molti non condividono il fatto che tu ti occupi di cose politiche,quindi quotidiane,come se i comici non avessero cervello!Stanno dimostrando di averne più dei politici,nelle cui teste si trova molta segatura.

  281. Pietro Speroni di Fenizio

    ANNUNCIO URBIS ET ORBIS.
    Ho raccolto i commenti che davano indicazioni di come trovare i distributori di latte crudo. Sono su http://wiki.pietrosperoni.it/lattecrudo

    Essendo un wiki potete aggiungerne altri. Se commentate questo post con altre informazioni le aggiungo io.

    Erano anni che aspettavo il latte crudo, grazie a tutti quelli che hanno reso le informazioni disponibili.
    Pietro

  282. katia porta

    io volevo solo ringraziarvi per questa notizia perchè nonostante io abiti a reggio emilia, non ne sapevo nulla.La stampa locale non mi risulta ne abbia mai dato informazione.Andrò sicuramente a provarlo.
    grazie

  283. Michele Tartaglia

    latte alla spina. si potrebbe fare anche acqua alla spina. io abito all’eur a Roma. fino a qualche anno fa c’erano la fonte laurentina (all’altezza uscita GRA) e la fonte san pietro a Santa Maria delle Mole(di fronte il palaghiaccio di Marino) che davano questa possibilità. andavi con le tue bottiglie, prendevi l’acqua la pagavi (meno che al supermercato) e la portavi a casa. Niente rifiuti, meno camion, etc.
    Peccato che le abbiano chiuse. il motivo ufficiale è falde inquinate. Ma allora perchè non hanno interrotto l’erogazione dell’acqua alle casi circostanti che prendono l’acqua dalla stessa falda cosidetta inquinata?

    Viva l’Italia.

  284. nicoletta piazza

    Latte alla spina.

    Io la trovo un’idea fantastica.
    Per quello che riguarda le malattie che si possono prendere ho dei dubbi. Io sono cresciuta con il latte di mucca mucca che si andava a comprare dal contadino (ho 29 anni) e non ho mai avuto problemi.
    Ho continuato e continuo tutt’ora a bere latte.
    L’unico problema, è che dopo essere passata al latte che si compra al supermercato, ho manifestato una forte intolleranza per il latte e tutti i suoi derivati. Ovviamente è stata una cosa che si è sviluppata nel corso degli anni.
    Tuttavia, da quando ho cominciato a bere il latte di mucca mucca (come lo chiamo io) ovvero quello del contadino, non ho più nessun tipo di problema.

    Saluti Nicoletta

  285. Corrado Santoro

    Ciao Beppe. Complimenti per la tua iniziativa.
    Volevo solo dirti che noi di Cuneo siamo, come da un po’ di tempo a questa parte ci capita, all’avanguardia anche per cio’ che riguarda il latte alla spina. E’ da piu’ di un mese che in una strada del centro esiste un “bancomat” del latte, con la coda di gente che arriva anche da fuori per comperarlo. Oltre a viaggiare a fari accesi anche di giorno, ben prima dell’ obbligo della legge, riusciamo ad essere avanti anche con il latte delle nostre splendide mucche.
    Alla prossima.
    Ciao Beppe.

  286. Francesco Olivero

    Ciao Beppe,
    scrivo soltanto per felicitarmi di questa bella novità, e per segnalare a chi legge da Cuneo e dintorni che credo che anche a Cuneo,in via Roma, ci sia un analogo punto per il latte, gia da qualche mese, con l’unica differenza che le bottiglie sono di plastica ma assolutamente riutilizzabili molte volte, quindi non dovrebbero esserci problemi.

  287. giovanni fuligna

    … caro beppe, volevo solo dirti che nella provincia di Pesaro nel Montefeltro nei pressi di Urbino e’ una realtà esistente gia da qualche anno , vi e’ infatti un distributore di latte “veramente fresco” appena fuori all’azienda di questo signore recentemente intervistato dal tg3 regionale(marche)…l’unica pecca e’ di non essere pubblicizzato abbastanza e di essere un po troppo fuori mano da tutte quelle persone che dovrebbero farne un uso quotidiano… grazie dello spazio concesso!

    1. Concetta Di Pasquale

      Caro Beppe, vorrei segnalarti che anche in provincia di Milano e precisamente a Bollate esistono 2 cascine con un distributore di latte fresco al costo di 1 euro al litro aperti anche la domenica

  288. Celestino Amicone

    Siamo ormai i becchini di noi stessi!

    Finalmente riscopriamo la vecchia bottiglia del latte. Mi ricordo di quando andavo al mercato con mio padre ed il pizzicagnolo avvolgeva ciò che compravamo sfuso (il formaggio, il salame, …) in biodegradabili nonchè ecologissimi fogli di carta per alimenti. Mi ricordo ancora i vuoti a rendere. Se riportavi la bottiglia usata ti davano indietro 50 lire, quindi i camion che scaricavano le bottiglie piene, ripartivano con le bottiglie vuote. Oggi tutto ciò che compriamo ha un involucro da gettare non riutilizzabile generalmente di materiale plastico non biodegradabile che va in discarica.

    E’ come se stessimo in una fossa vestiti da becchini appunto, a gettarci terra addosso con la pala.

  289. bolzani maurizio

    finalmente il blog si anima di uno degli argomenti che a mio parere deve essere il suo leit motiv: il viver sano, l’ambiente, il mangiare!

    sono padano e barbaro, mangio con le mani il più sano possibile, mi metterò le dita nel naso e faccio i rutti, ecc. ecc….come qualcuno ama definire i leghisti!
    ma sono contento che dopo decine di messaggi politici, polemici e basta, finalmente ritorna un argomento che accomuna noi leghisti ambientalisti (verdi nel vero senso della parola) e i verdi, sempre più impegnati a difendere argomenti “rossi”.

    Sono contento della notizia, perchè mi rimanda ad esperienze di vacanze, presso parenti della val Camonica, negli alpeggi estivi, dove veramente la vita, benchè estiva era dura, da veri contadini e allevatori, vita cruda come a volte si mangiava, dura e puzzolente (si dormiva sopra un assito, avvolti nel mantello di panno, sotto il quale c’erano 2 manzette) ma a 12 anni per uno della città era un’avventura anche questo.

    alla mattina si beveva una tazza di latte fresco,
    a mezzogiorno se eravano lontano dalla cascina, una tagliata di formaggio con pane raffermo e un pezzo di salame misto (misto di carne di maiale e di vitello, perchè a quei tempi costava di più il maiale e quindi si mischiavano le due carni), altrimenti si trovava il tempo di una polenta sul fuoco con qualche fungo trovato al mattino; alla sera pane e latte, o riso e latte o polenta e latte.
    Figuratevi che missione era per un ragazzino portare il burro a valle e riportare il pane fresco.
    oggi per la paura dei pedofili, ai quali taglierei non solo i coglioni, si accompagnano i propri figli ovunque, saccheggiando il senso di libertà a cui avrebbe diritto una normale adolescenza.
    dopo tutto ciò potete ben capire quanto piacere può farmi questa notizia.
    purtroppo per i nostri figli bere il latte intero appena munto ha un sapore che non è riconosciuto come latte, perchè quello che si beve tutti i giorni ne avrà preso il colore, ma ne ha perso il gusto.
    un cordiale saluto a tutti.

  290. federica ferrigno

    che bello!speriamo che il latte alla spina faccia il giro d’italia!finalmente un’iniziativa intelligente!

  291. MASSIMO RENZONI

    Con lieto piacere ti informo che da ieri anche il supermercato PAM di Torre in Pietra(Roma)ha adottato questa distribuzione.
    E 700 lire al litro di risparmio al giorno sono più di ventimila lire al mese! Non è poco per un litro di latte.
    Rapporto tutto in lire perchè rende meglio il valore dei soldi e anche perchè il mio stipendio è rimasto a quel valore.
    D’accordo per FO sindaco di Milano
    Propongo:
    GRILLO SINDACO DI ROMA!!!
    Ciao da Massimo.

    1. Giuseppina Bossolotti

      Non c’entra niente con il latte (pro e contra ci sono , ma evviva l’acquisto diretto quando possibile e conveniente), ma insisto: perchè non creare questo famoso movimento politico con a capo beppe grillo? Sindaco di Roma? meglio presidente del consiglio, non vi pare?.
      Beppe per favore dacci un segno…..
      giuseppina bossolotti

  292. Carlo Bruzzone

    Buongiorno.
    Credo che dal cognome appaia evidente la mia origine; ligure, anzi, genovese DOC.
    Voglio informare che l’iniziativa del “Latte alla spina”, sicuramente degna di plauso, e’ gia’ stata intrapresa anche da noi. Questo per rispondere alla frase di Beppe, in calce all’articolo.
    Precisamente nella delegazione di Voltri esiste un negozio, un forno per la precisione, che distribuisce il latte prodotto dal Consorzio “Latte delle valli genovesi” lavorato nello stabilimento di Masone. Sinceramnete non so se tale iniziativa avvenga anche in altri punti vendita, ma lo reputo probabile.
    Esiste un sito dedicato: “http://www.cmvallisturaorba.it/vallilatte”.
    Colgo l’occasione per complimentarmi con chi, assieme a Grillo, volge il suo lavoro verso una pluralita’ d’informazione libera e fuori da tutti i canoni e preconcetti dell’informazione stessa.

    Un caloroso saluto.
    Carlo Bruzzone

  293. Andrea Profumo

    é una grandissima idea.
    Io mi ricordo da piccolino che nel mio paesino, Allumiere Rm, c’era una signora vestita di nero che tutte le mattine verso le 6,30 faceva il giro della mia contrada e lasciava una bottiglia di latte appena munto davanti alle porte delle case e al pomeriggio ripassava a prendere le bottiglie vuote. Riuso, Latte sano, incentivi alla produzione locale, mantenimento di equilibri naturali, cose che adesso cerchiamo ma che solo qualche anno fa già avevamo. Dove è finito tutto il nostro “Know how” che avevano i nostri padri e i nostri nonni?

  294. Roberto Vanni

    Ho letto sinora diversi interventi che parlano positivamente del latte pastorizzato e negativamente del latte crudo.
    È il risultato di anni e anni di lavoro che la stragrande mnaggioranza dei medici di base ha operato a vantaggio dell’industria lattiera.
    La verità è che tra il latte crudo (validissimo; ovvio è importante l’igiene e la sanità degli animali!) e quello pastorizzato (praticamente inutile ai fini nutrizionali) c’è un abisso a favore del primo.

    Traggo dall’utilissimo sito http://disinformazione.it :

    “Principali vantaggi commerciali della pastorizzazione:
    1) Il produttore può permettersi la sporcizia:
    Gli standard qualitativi degli animali che producono latte crudo sono considerevolmente più alti di quelli dei soggetti che producono latte da pastorizzare.
    2) E’ conveniente per il produttore e per il contadino:
    Nonostante che il latte crudo si mantenga più a lungo del latte pastorizzato, se non viene prodotto in condizioni di massima pulizia si potrà cagliare prima di quest’ultimo.
    3) La pastorizzazione compromette il potere nutrizionale?
    Il riscaldamento di ogni alimento oltre i 50 °C determina la distruzione degli enzimi, i trasformatori biochimici. Per esempio la pastorizzazione elimina la fosfatasi enzimatica che è necessaria all’assimilazione del calcio.
    4) Malattie provocate dalla pastorizzazione:
    La perdita delle vitamine lipo-solubili come la A e la E può aumentare di oltre due terzi. La perdita della vitamina B e C può andare dal 38 all’80 per cento. Il 20% dello iodio si perde volatilizzato. Il consumo di proteine da latte cotto è dimostrato correlarsi con l’alta incidenza della trombosi. E gli animali da laboratorio degenerano più rapidamente quando sono nutriti con tale latte.”

    Per chi è interessato ad approfondire:
    http://disinformazione.it/latte.htm

    1. luigi lenzini

      Mi sembra che lei sia una persona seria e competente, quindi credo a quello che dice. Io non sono un esperto e probabilmente mi sbaglio, ma ho brutti ricordi di quando il latte lo portava il lattaio nelle bombole di alluminio: a volte, andava a male subito o faceva venire la diarrea.
      Certo, oggi si possono rivisitare queste pratiche in modo scientificamente corretto e salvare capra (mucca)e cavoli. Il problema è che così ci affidiamo completamente al fornitore e, se non è scrupoloso e onesto, siamo nei guai. Se questo sistema prenderà piede, bisognerà organizzare dei controlli a campione, non delle semplici certificazioni di processo. Comunque, il suo intervento mi conferma che si tratta di un’iniziativa promozionale dei produttori per vendere a prezzo più alto direttamente al consumatore. Allora, perché non promuovere le “zucchine alla spina” con distributori automatici di frutta e verdura? Di fatto, tutti i produttori vorrebbero vendere il loro prodotto a prezzo più alto, ma temono di non venderlo tutto e alla fine cedono al ricatto dei grossisti. E ad ogni passaggio chi vende ha garantiti i suoi ricavi, tranne l’ultimo che, correndo il rischio dell’invenduto, farà il massimo ricarico. Mi sembra difficile invertire questa tendenza, anche se accorciare le catene è sempre auspicabile e positivo.

  295. lucia natale

    beppe e tutti voi mi dice un mio caro collega che questa iniziativa é stata attivata già da qualche mese a vercelli…….con le stesse modlaità e stessi costi

    1. rossana ferrara

      ciao,
      Beppe, anche a Giaveno provincia di TORINO dalle parti della bassa valle di SUSA esiste il distributore di Latte presso una cascina della zona, e ti dirò di più essendo in un bel posto è diventato meta di ritrovo per le domeniche estive poichè il latte è fresco e disseta ne puoi prendere anche a bicchieri.

      Rossana Ferrara

  296. luigi lenzini

    Latte alla spina

    Se c’è qualcosa che funziona bene in Italia è il trattamento e la distribuzione del latte: i costi sono ragionevoli, la qualità è buona e la sicurezza per la salute è ottima.
    Il latte alla spina sembra veramente solo una trovata pubblicitaria: non ci sono vantaggi concreti, né economici (la spesa di una famiglia per il latte non incide molto), né nutrizionali; in compenso, si rischia grosso per la salute.
    Ad ogni modo, non si tratterebbe di una rivoluzione, ma di un ritorno alla situazione di 50 anni fa, quando col latte non pastorizzato e tenuto in contenitori riutilizzabili si prendevano un sacco di malattie. Io non sono favorevole all’eccesso di prescrizioni di sicurezza che l’UE cerca di introdurre a scapito dei prodotti tradizionali e artigianali, ma col latte fresco è meglio non scherzare.
    Quanto al fatto che le mucche siano state nutrite con alimenti senza OGM, col latte c’entra ben poco; sarebbe più interessante sapere che controlli sanitari fanno sulle mucche e sul latte.
    Meglio se lasciamo questa notizia tra le curiosità le note di colore e pensiamo a cose più serie.

    1. Roberto Vanni

      Mi permetto di contraddirla: il latte alla spina è il risultato della reazione degli ultimi allevatori superstiti (i più fatti chiudere dall’assurda questione delle Quote Latte) allo strangolamento a cui sono ridotti dalle industrie del settore, che stanno pagando il latte sotto il prezzo di produzione italiano (possono permetterselo perché all’estero costa meno!).
      Sul fatto che il latte pastorizzato sia un valido alimento, questa è la più grande panzana di cui la gran parte dei consumatori sono convinti e su cui la classe medica (foraggiata dalle industrie) nella sua quasi totalità ha responsabilità gravissime. Per saperne di più, si vada a leggere quello che è scritto qui:
      http://disinformazione.it/latte.htm

    2. Stefano Della Regina

      Con tutto il rispetto, io non so lei dove vive. Euro 1,35 per un litro di latte per me è scandaloso.
      si ricordi che un bambino può crescere sano bevendo un litro di latte “sano” al giorno.
      E si guardi le statistiche. il latte è come l’acqua, il pane, non deve essere fonte di speculazione.
      il prezzo del latte in Italia è il più alto d’Europa. Uno scandalo
      Stop

  297. Alessandro Sorio

    Condivido l’idea, ma la rilancerei anche per:
    1. detersivi
    2. salumi (spesso per 100 gr di prosciutto buttiamo via 200 gr di carta)
    3. acqua
    4. vino
    5. cereali
    e quant’altro possa fare a meno di scatole inutili e costose.
    Ci sarebbe meno marketing e costi ridotti per il Cliente.

  298. Domenico Arresta

    caro Beppe,
    tra tutti i periodici citati c’è anche il Mucchio Selvaggio, ovvero l’unica (o quasi) vera fonte di informazione su carta stampata ancora esistente in Italia. qualche tempo fa ti hanno anche fatto un’ intervista. una rivista singolare, nata quasi trent’anni fa come mensile musicale, ma ora straordinariamente ricca di altri contenuti, dalla politica alla società all’arte, molto vicina alle tue posizioni, e fortemente impegnata nelle denunce di commistione affari-politica-mafia. libera, nè di destra nè di sinistra. poco conosciuta perchè poco pubblicizzata e “scomoda”. mi sarei aspettato da parte tua una maggiore cognizione di causa su ciò che hai denunciato. ti inviterei a leggerla e darne poi un’opinione, prima di metterla nel “mucchio” e spararci sopra. so che ne rimarresti piacevolmente sorpreso.
    Un affezzionato lettore del Mucchio Selvaggio e del tuo Blog.

  299. luigi lenzini

    Latte alla spina

    Se c’è qualcosa che funziona bene in Italia è il trattamento e la distribuzione del latte: i costi sono ragionevoli, la qualità è buona e la sicurezza per la salute è ottima.
    Il latte alla spina sembra veramente solo una trovata pubblicitaria: non ci sono vantaggi concreti, né economici, né nutrizionali; in compenso, si rischia grosso per la salute.
    Ad ogni modo, non si tratterebbe di una rivoluzione, ma di un ritorno alla situazione di 50 anni fa, quando col latte non pastorizzato e tenuto in contenitori riutilizzabili si prendevano un sacco di malattie. Io non sono favorevole all’eccesso di prescrizioni di sicurezza che l’UE cerca di introdurre a scapito dei prodotti tradizionali e artigianali, ma col latte fresco non si scherza.
    Quanto al fatto che le mucche siano state nutrite con alimenti senza OGM, col latte c’entra ben poco.
    Meglio se lasciamo questa notizia tra le curiosità le note di colore e pensiamo a cose più serie.

    1. Roberto Vanni

      Mi permetto di contraddirla: il latte alla spina è il risultato della reazione degli ultimi allevatori superstiti (i più fatti chiudere dall’assurda questione delle Quite Latte) allo strangolamento a cui sono ridotti dalle industrie del settore, che stanno pagando il latte sotto il prezzo di produzione italiano (possono permetterselo perché all’estero costa meno!).
      Sul fatto che il latte pastorizzato sia un valido alimento, questa è la più grande panzana di cui la gran parte dei consumatori sono convinti e su cui la classe medica (foraggiata dalle industrie) nella sua quasi totalità ha responsabilità gravissime. Per saperne di più, si vada a leggere quello che è scritto qui:
      http://disinformazione.it/latte.htm

  300. Roberto Vanni

    In molti supermercati lombardi trovi il Latte Crudo Baronchelli. Lo produce l’omonima azienda agricola di Lodi Vecchio.
    Io ho avuto la fortuna di vedere come funziona l’azienda. C’è da rimanere increduli se non lo vedi con i tuoi occhi: ogni vacca è monitorata alla mungitura sul livello di carica batterica (in ogni postazione di mungitura c’è un lettore digitale e se i dati “sforano” dai parametri di idoneità s’innesca un segnale acustico) e il latte viene refrigerato immediatamente (+4°C) e imbottigliato nell’arco di pochi minuti (peccato che usino il Pet e non il vetro).
    Se lo trovi provalo!

  301. Daniele Battisti

    OK sul fatto che si riducono gli sprechi di buste e/o bottiglie, ma sul fatto della qualità del latte che tiro giù da un distributore automatico…
    … diciamo che ho i miei dubbi.
    Se poi uno vuole risparmiare c’è il latte a lunga conservazione che costa ancora meno.

  302. Daniele Battisti

    OK sul fatto che si riducono gli sprechi di buste e/o bottiglie, ma sul fatto della qualità del latte che tiro giù da un distributore automatico…
    … diciamo che ho i miei dubbi.
    Se poi uno vuole risparmiare c’è il latte a lunga conservazione che costa ancora meno.

  303. Nicolò Leggiero

    Il latte «direttamente dal produttore al consumatore» sbarca per la prima volta in Liguria, dove è possibile acquistarlo nello spazio attrezzato al panificio dei fratelli Priano di via Camozzini 69 rosso a Voltri, uno dei più antichi in città che sforna, ogni giorno, eccellente focaccia per tutti i gusti e pandolci tipici.

    Tratto da:
    http://www.milkonline.com/fiera/settegiorni/targatocn111005.htm

  304. Daniele Battisti

    OK sul fatto che si riducono gli sprechi di buste e/o bottiglie, ma sul fatto della qualità del latte che tiro giù da un distributore automatico…
    … diciamo che ho i miei dubbi.
    Se poi uno vuole risparmiare c’è il latte a lunga conservazione che costa ancora meno.

  305. Giovanni Galbusera

    Beppe,
    certo la distribuzione di latte alla spina è un bel progetto, consente di avere latte più fresco ad un prezzo minore.
    Però ci sono alcuni problemi:
    – è possibile solo in certi contesti: difficile pensare alla distribuzione nei supermercati. Oltre ai problemi logistici, il problema grosso sarebbe abituare la gente ad andare a far la spesa con una bottiglia vuota. Ma già è tanto se ci va con un sacchetto vuoto di plastica da riciclare!
    – due giorni di resistenza sono un po’ pochini, in una società così frenetica che non trova più il tempo per passare dal “prestinaio”, e l’idea di bollirlo non mi piacerebbe.
    – è vero che forse si manderebbero in giro meno camion? però bisognerà usar la macchina per andare a prendere ‘sto latte. Allora aumentiamo i punti di distribuzione. Ma così i camion utilizzati per il trasporto del latte sfuso, dovrebbero essere addirittura di più rispetto a quelli attuali, visto l’alta rotazione del prodotto.
    Scusa Beppe, non era mia intenzione fare troppo il bastian contrario.

  306. Pasquale Franchini

    Siamo in Italia, la Nazione dei magna magna e delle corporazioni.
    Ideee rivoluzionarie come queste non vengono nemmeno divulgate.

  307. Mario Pertutti

    CARO BEPPE,
    affianco alla tua proposta un’idea che avevo da tempo nel cassetto, in attesa di tempi migliori, che potrebbe adattare la tua anche alle grandi città: in pratica, si tratterebbe di adottare (in cooperativa) delle attività agricole ed altro obbligando il ns. dipendente (il fattore o contadino) a “gestire” le attività in maniera tradizionale e genuina; naturalmente con possibilità di controllare e magari dandogli una mano nel tempo libero. Tra i vantaggi del contadino, vi sarebbe la sicurezza di copertura totale dei propri costi di produzione e la certezza di una sicura remunerazione del proprio lavoro. Per i “soci” la sicurezza (quasi totale) sul prodotto acquistato e magari un buon bagaglio di esperienze dirette con possibilità di passare qualche utile giornata di vera libertà insieme ai propri figli. Ma il vantaggio più grosso, sarà quello di “rieducare” tutte le generazioni al vero rispetto della natura tramite la diretta esperienza.

  308. Elena Bianchi

    O.T.
    Gente, si avvicinano le elezioni… e si vede!
    Per la prima volta nella storia della nostra repubblica i parlamentari si abbassano lo stipendio.
    http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=47240
    ma anche:
    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=57959
    Colpisce soprattutto la frase: “Finora lo stipendio era pari a 5.941 euro netti, dovrebbe ora collocarsi in una fascia tra i 5.350 e i 5.380”. Ohhh pppoveriiiiniiii!!! Che gran sacrificio han fatto!!! E intanto i metalmeccanici scioperano e un sacco di gente come me tira a campare con 900 euro al mese… Ma loro danno il contentino al “popolino”, la “carota” prima di ricominciare ad usare il bastone, che magnanimi!!!
    E poi comunque molti si erano fatti il “regalino” di Natale… (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/12_Dicembre/29/premi.shtml)

  309. francesco cassina

    Caro Beppe, in via di principio quello che scrivi è assolutamente giusto.
    Il problema purtoppo riguarda la distribuzione. Come si puo pensare di distribuire questo latte in una città come Milano? Chi vive in campagna a stretto contatto con queste aziende agricola ha la fortuna di poter usufruire di questo latte di qualità, ma in città sinceramente non saprei come si possa risolvere il problema.
    Mi piacerebbe sapere se qualche persona avesse idee a riguardo
    Grazie a tutti

  310. romeo abruzzo

    Un dispenser di latte crudo funziona nelle mia azienda a Collelongo (Aq) dalla fine di dicembre; E’ l’unico in tutta l’Italia centrale. Ho affrontato numerose difficoltà burocratiche, non totalmente superate perché non esiste ancora una normativa, ma confido nella dimostrata sensibilità degli amministratori locali e regionali. Il dispenser funzione anche con 10 centesimi, per un bicchiere. Spero che la Regione Abruzzo consenta l’istallazione di dispenser anche in luoghi commerciali diversi dalla sola azienda

    1. Pietro Speroni di Fenizio

      Ci dai l’indirizzo? Lo vorrei aggiungere alla pagina: wiki.pietrosperoni.it/lattecrudo

      Grazie,
      Pietro

  311. licia bardesono

    caro Beppe,
    mi piace questa iniziativa, perchè è concreta e positiva, attendo altre novità in questo senso, l’argomento cibo-sano e a prezzi contenuti penso sia molto importante, visto che ogni giorno c’è un nuovo scandalo alimentare.
    Sono decenni che ci avvelenano con ogni sorta di porcherie chimiche e quando la TV mi dice che i prodotti industriali ( barilla e il suo dannatissimo “mulino bianco” tanto per fare nomi) sono “genuini” lancio il telecomando.
    Purtroppo pochi hanno la possibilità di scegliere prodotti Bio o andare direttamente al produttore.
    Il problema è che il nostro paese è pieno di gente “privilegiata”.
    Tra le tante, c’è la lobby dei grossisti che fa i prezzi e determina quello che finisce nei negozi sotto casa…
    Poi quella degli autotrasportatori, e l’Italia è invasa dai camion…
    Occorre una rivoluzione dal basso, dobbiamo darci certe regole.
    Siamo noi che acquistiamo no? e allora diamo il via a iniziative che promuovano il cibo-sano, fatto vicino a casa e non quello importato chissà da dove.
    Attendo programmi e idee.
    Esercitiamo correttamente il potere di acquisto.
    Rifiutiamo prodotti nocivi.
    Andrebbero fatti degli elenchi.

  312. Marco Morenzetti

    Scusate se ho postato per ben tre volte il mio messaggio, ma è la prima volta che lo faccio ed ho commesso alcuni errori.
    Un grazie di cuore a Beppe Grillo per l’ utilità di questo blog e per il suo spettacolo in DVD davvero eccezionale.

  313. Marco Morenzetti

    Caro Beppe,
    anche a Pesaro abbiamo un distributore automatico di latte che sta avendo un successo inimmaginabile ormai da più di un anno, rispetto alle previsioni. Si trova vicino a Montecalvo in Foglia.
    Ti dico ciò perchè conosco molto bene la persona titolare dell’ azienda che gestisce il distributore e posso garantire che non fa assolutamente male! Il latte è comunque controllato ed assolutamente sicuro, altro che brucellosi!

  314. Marco Morenzetti

    Caro Beppe,
    anche a Pesaro abbiamo un distributore automatico di latte che sta avendo un successo inimmaginabile ormai da più di un anno, rispetto alle previsioni.
    Ti dico ciò perchè conosco molto bene la persona titolare dell’ azienda gestisce il distributore e posso garantire che non fa assolutamente male! Il latte è comunque controllato ed assolutamente sicuro, altro che brucellosi!

  315. Simone Colombo

    Caro Grillo,
    lodevole l’iniziativa di pubblicizzare il “latte alla spina”, ma c’è un’imprecisione. Quello emiliano non è il primo distributore del genere. In brianza, nelle aziende agricole si usa da tempo…almeno dal gennaio del 2005.

    Rinnovo i complimenti per il blog.
    Continua così.

  316. Marco Morenzetti

    Caro Beppe,
    anche a Pesaro abbiamo un distributore automatico di latte che sta avendo un successo inimmaginabile ormai da più di un anno, rispetto alle previsioni.
    Ti dico ciò perchè conosco molto bene la persona titolare dell’ azienda gestisce il distributore e posso garantire che non fa assolutamente male! Il latte è comunque controllato ed assolutamente sicuro, altro che brucellosi!

  317. luciano bava

    A Travagliato (BS) è già da due mesi che un’azienda agricola locale ha messo un distributore automatico allo stesso prezzo di 1 € a litro, e spero che questo fenomeno si espanda in tutta Italia con altri prodotti tipici; evitando sprechi ed inquinamento.

  318. Simone Colombo

    Caro Grillo,
    lodevole l’iniziativa di pubblicizzare il “latte alla spina”, ma c’è un’imprecisione. Quello emiliano non è il primo distributore del genere. In brianza, nelle aziende agricole si usa da tempo…almeno dal gennaio del 2005.

    Rinnovo i complimenti per il blog.
    Continua così.

  319. Cristina Albani

    Io abito a Milano, dove lo trovo? Non l’ho mai visto nei supermercati, nelle scuole etc. qualcuno ne sa qualcosa? Sono MOLTO interessata!!!

    1. savoia giancarlo

      latte crudo vedi http://WWW.lattecrudobaronchelli.it
      Ciao
      Giancarlo Savoia

    2. Vladi Canedi

      Ciao Cri’ !!!
      non so sericordidi me eneppure se sei la Cristina che dico io , ma se torni al 78….. etu eri con un certo Nicoladi piazza agrippa….. fatti viva!!!
      vlcaned@tin.it
      ciao!

  320. marco vig

    non per rompere il sogno ma quanto costa la benzina per arrivare al distributore del latte in campagna? E vi immaginate una intera città che va in un posto solo per prendere un litro di latte ogni giorno?????????????????
    P.S. non ho rapporti di affari con i supermercati.

    1. Simone Resta

      bè…quello che costa a far muovere anche gli altri camion che portano in giro il latte nelle varie città..se il latte crudo per milano arriva dalle campagne di milano e così anche per le altre città nn penso che il problema si ponga…per quanto riguarda il fatto che la gente vada tutta in un unico posto..bè il punto è questo! bisogna creare più posti dove si possa acquistare il latte crudo!
      per il benessere di tutti!!!
      TUTTI!!!

      RIVOLUZIONE!!!!

  321. Giovanni Soffientini

    Coro Beppe,
    è da tempo che a Bagnolo Mella (Bs) esiste un distributore automatico come da te descritto, anzi se non hai la bottiglia per € 0,20 te la fornisce lui. Aperto 24 ore su 24 è in centro al paese,ed è di proprietà di una azienda agricola del Paese. Saluti
    Gianni

  322. andrea bucci

    Il distributore di latte alla spina è già funzioante da più di un anno a Carmagnola (TO). Stesso prezzo di questo. Funsiona. E il latte è buono, bello grasso e non scremato come quelli da supermercato che non hanno più grassi e sanno solo di acqua.

  323. vittorio venero

    vi informo che anche vicino Roma sulla via palombarese c’è un allevamento di mucche che vende il latte fresco appena munto.
    l’unico latte che non mi ha dato problemi di colite!!

    1. Pietro Speroni di Fenizio

      Grandissimo. Sono impazzito per trovare un posto vicino a Roma dove vendanoi latte crudo. Grazie tantissimo. Sto facendo una lista dei posti su:
      http://wiki.pietrosperoni.it/lattecrudo
      se trovi l’indirizzo preciso ce lo aggiungiamo.

  324. ludwig thoma

    cari amici

    nei “paesi del nord europa” esiste da anni ( se non decenni) il “vuoto a rendere” come sistema per eliminare i rifiuti.
    le bottiglie vengono date in “pegno” e quando le si riporta al negozio viene ridato questo pegno ( per esempio 0,30 €)sulla bottiglia di vetro.
    sono tante le cose che fanno i “paesi del nordeuropa” mentre noi continuamo a fare come i “paesi del nordafrica”

  325. michael salvio

    Io abito a Milano, dove trovo un supermercato che vende il latte alla spina?

    Ciao

    1. Roberto Vanni

      In molti supermercati lombardi trovi il Latte Crudo Baronchelli. Lo produce l’omonima azienda agricola di Lodi Vecchio. Io ho avuto la fortuna di vedere come funziona l’azienda. C’è da rimanere increduli se non lo vedi con i tuoi occhi: ogni vacca è monitorata alla mungitura sul livello di carica batterica (a valle della pompetta che munge c’è un lettore digitale e se i dati “sforano” dai parametri di idoneità s’innesca un segnale acustico) e il latte viene refrigerato immediatamente (+4°C) e imbottigliato nell’arco di pochi minuti (peccato che usino il Pet e non il vetro). Se lo trovi provalo!

  326. Stefano della Regina

    ciao Alessandro,
    potresti dirmi dove sono ubicati i punti vendita di questa cooperativa nel territorio di Roma?
    Saluti.

  327. Luigi Gennari

    Bella la storia del latte fresco ma resta
    il timore che i grandi gruppi industriali del settore,trovino e facciano promulgare leggi ad hoc per bloccare queste iniziative, in quanto queste ledono i loro interessi.
    Passerei, non per offuscare questa bella notizia, all’argomento del grano all’ocratossina.Ne stiamo mangiando 58mila
    tonnellate che arrivano sulle nostre tavole a sorpresa, nascoste nelle varie marche di pasta
    “capolavoro”, pasta “silenzio”, pasta “barella”,e tra le merendine dei nostri bambini come “i macigni del mulino del Po”.
    Nessun grande marchio italiano si è fatto
    avanti per dire se ha fatto o meno uso di
    quelle farine.Così come “nessuno” ha usato l’ovolina estratta da uova marce con i vermi.
    Nel 2003, 300 ettari di altopiano delle Murge
    risultavano contaminati da cromo,piombo,arsenico e altri cancerogeni vari che superavano di 40volte il valore massimo previsto dalla legge,
    ma nessuno ci ha detto poi come li hanno risanati i 300 ettari e con quali alimenti è giunta sulle nostre tavole la farina che fra l’altro serve a fare un ottimo e rinomato pane.
    La democrazia in questo settore la si avrà solo
    quando con tecnologie accessibili potremo controllare a casa nostra quello che mangiamo, quando ogni cittadino potrà denunciare le adulterazioni dei prodotti che acquista, la morale di queste aziende è il danaro, solo se metti a repentaglio i loro introiti,si
    “moralizzano”.
    Una per tutte, il maggior introito per il re del grano all’ocratossina è stato di 1,5 milioni di euro.Questo signore così come tanti bravi imprenditori “risparmia” non risparmiandoci.Oggi più che mai, si va avanti proteggendo gli interessi dei ricchi e potenti.Le banche non chiuderanno i battenti per restituirci il maltolto, le assicurazioni continueranno a chiamare premio i soldoni che ci estorcono, l’Enel e la Telecom ci “distaccano” se restiamo indietro con i pagamenti, la Rai vorrà sequestrare nostri televisori per il canone non pagato.

  328. paolo casoni

    caro beppe

    purtroppo stavolta sono in disaccordo con te…questa cosa del latte alla spina mi sembra una trovata commerciale dal gusto retrò, ma non proprio geniale e ne spiego i motivi:
    il latte nei supermercati (il latte FRESCO INTERO DI ALTA QUALITA’, quello BUONO!) ha una caratteristica fondamentale: è pastorizzato!
    mio padre è veterinario e in passato non disdegnava di portare a casa il latte appena munto; io da piccolo bevendo il latte della stalla mi sono ammalato di brucellosi (malattia trasmissibile dai bovini all’uomo molto difficile da diagnosticare poichè i sintomi sono facilmente confondibili con altre malattie più comuni) e mi sono fatto mesi di ricovero in ospedale perchè i medici non riuscivano a capire di cosa soffrivo.
    i processi moderni di pastorizzazione del latte sono estremamente efficienti e riescono a conciliare le esigenze di sanificare il prodotto senza alterarne più del necessario le caratteristiche nutritive.
    il latte bollito a casa nel pentolino ha caratteristiche nutritive estremamente inferiori rispetto ad un prodotto pastorizzato con tecnologia UHT (altissime temperature per un tempo molto ridotto) perchè sottopone il prodotto a uno stress termico molto più elevato e dannoso (separazione della panna, caramellizzazione degli zuccheri..) e non garantisce di avere un prodotto sanificato, alcuni batteri o virus resistono anche alla temperatura di ebollizione.
    io proporrei una soluzione: incentiviamo la produzione decentrata di latte destinato al consumo alimentare, ad esempio a livello provinciale, pastorizzato e confezionato in bottiglie di vetro da restituire ai supermercati (basterebbe dotare di un pastorizzatore la più grande latteria della provincia).
    vantaggi:
    -ognuno si beve il suo latte più “sicuro”
    -inquiniamo meno; meglio un camion che va ai supermercati piuttosto che tutti noi alla latteria, al supermercato già ci dobbiamo andare…
    -risparmiamo: 0,4€/l di risparmio=1km in auto,vi basta per A/R alla latteria?)

    p.

    1. annalisa bragazzi

      alla latteria ci vai pure a piedi!
      e grillo propone il latte “sciolto” anche nei supermercati.
      non credo poi, che per appena munto, grillo non intendesse pastorizzato. è normale che venga pastorizzato, l’argomento principale è nutrizione no ogm e il vuoto lo porto io e faccio una vera riciclata, come ho visto in germania. perchè dovete sempre prendere tutto alla lettera?

    2. davide dalla ricca

      è da 25 anni che bevo il latte che producono le vacche di mio padre. sono alto un 190 cm e peso 103 kg. non mi sembra che il latte mi abbia mai dato problemi di salute… tanto meno di costituzione!!! quello dei supermecati è acqua fresca a confronto!!!

  329. Simone Resta

    Volevo ringraziare Paolo Crotti (uno dei ritolari dell’azienda menzionata da Beppe) per le delucidazioni sui vari processi che subisce il loro latte (praticamente quasi nessuno)..la gente parla tanto per parlare…(le parole sono importanti diceva Moretti).
    Bellissima l’idea di Giulia Crippa riguardo alla lista dei punti vendita in Italia…ad esempio…quì da me, a Milano, come siamo messi?? Qualcuno ne sà qualcosa??

    RIVOLUZIONE!!

  330. Pietro Filippi

    +latte -CaCaO2
    se il latte (o altri prodotti) non ce li portano vicino a casa in modo razionale non serve a niente. se ciascuno (con la propria auto) va alla azienda agricola brucia petrolio e genera traffico. E tutto sarebbe vanificato, a parte il piacere del latte fresco ovviamente.
    Se tutti avessero in casa (o in ufficio) un bel display luminoso che facesse vedere in tempo reale i consumi, ovvero i rifiuti (diciamo le emissioni) che generiamo, saremmo tutti molto più parsimoniosi!!
    Pietro
    PS
    io per fortunada piccolino ho avuto la fortuna di bere il latte “dal secchio”. Buonissimo.

  331. paolo casoni

    caro beppe

    purtroppo stavolta sono in disaccordo con te…questa cosa del latte alla spina mi sembra una trovata commerciale dal gusto retrò, ma non proprio geniale e ne spiego i motivi:
    il latte nei supermercati (il latte FRESCO INTERO DI ALTA QUALITA’, quello BUONO!) ha una caratteristica fondamentale: è pastorizzato!
    mio padre è veterinario e in passato non disdegnava di portare a casa il latte appena munto; io da piccolo bevendo il latte della stalla mi sono ammalato di brucellosi (malattia trasmissibile dai bovini all’uomo molto difficile da diagnosticare poichè i sintomi sono facilmente confondibili con altre malattie più comuni) e mi sono fatto mesi di ricovero in ospedale perchè i medici non riuscivano a capire di cosa soffrivo.
    i processi moderni di pastorizzazione del latte sono estremamente efficienti e riescono a conciliare le esigenze di sanificare il prodotto senza alterarne più del necessario le caratteristiche nutritive.
    il latte bollito a casa nel pentolino ha caratteristiche nutritive estremamente inferiori rispetto ad un prodotto pastorizzato con tecnologia UHT (altissime temperature per un tempo molto ridotto) perchè sottopone il prodotto a uno stress termico molto più elevato e dannoso (separazione della panna, caramellizzazione degli zuccheri..) e non garantisce di avere un prodotto sanificato, alcuni batteri o virus resistono anche alla temperatura di ebollizione.
    io proporrei una soluzione: incentiviamo la produzione decentrata di latte destinato al consumo alimentare, ad esempio a livello provinciale, pastorizzato e confezionato in bottiglie di vetro da restituire ai supermercati (basterebbe dotare di un pastorizzatore la più grande latteria della provincia).
    vantaggi:
    -ognuno si beve il suo latte più “sicuro”
    -inquiniamo meno; meglio un camion che va ai supermercati piuttosto che tutti noi alla latteria, al supermercato già ci dobbiamo andare…
    -risparmiamo: 0,4€/l di risparmio=1km in auto,vi basta per A/R alla latteria?)

    p.

  332. Vittorio Cometti

    Sei un grande Beppe!!! Sempre in prima linea a dare info a tutti. Immagino il c…o che ti fai per questa lotta.
    Ti scrivo queste due righe per ringraziarti per quello che fai e per dirti che ti sosterrò sempre (o quasi)
    Un saluto a te e tutti
    Vittorio

  333. alberto alberto

    volevo consigliare di leggwer el ‘articolo
    I MERIDIONALI SONO UNA “RAZZA INFERIORE” SUL SITO:
    http://www.fottilitalia.com

  334. giulia crippa

    Volevo comunicare a chi puo’ interessare che un distributore cosi’ e’ presente anche a EUPILIO (CO). Ragazzi che ne dite di fare una lista di questi distributori per Regione? sarebbe secondo me molto utile a tutti
    Si al consumo intelligente!!!!
    Bravo Beppe! Ti aspettiamo anche a Cantu’ / Lecco in tour!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    1. Pietro Speroni di Fenizio

      La sto facendo, sul mio wiki. Siete tutti invitati a aggiungere, copiare, editare, miglirare. Persino Sandro Pascucci!

      http://wiki.pietrosperoni.it/lattecrudo

  335. Simone Resta

    …Ragazzi cosa possiamo fare per bere e mangiare un pò di roba sana?? ma ci rendiamo conto che c’è gente , uomini donne e bambini, che nn hanno mai bevuto del latte fresco (nel senso di munto da poco e non da frigo) in tutta la loro vita? NON è NORMALE!!!

    VOGLIO IL LATTE NO OGM NEI SUPERMECATIIIII!!! ALLA PORTATA DI TUTTI!!! ABBIAMO IL DIRITTO DI PRETENDERE CERTE COSE!!! Ne và di mezzo la nostra salute e quella dei nostri FIGLI!!! … ah e la salute mentale..ma quella mi sà che ormai 😀 ….

    RIVOLUZIONE!!!

  336. Bruno Maccagnan

    Caro Beppe in Liguria e’ gia’ presente questo servizio.
    Precisamente a Voltri in un panificio forse il piu’ famoso e aprezzato per la sua focaccia , Priano.
    Uso oramai da 3 mesi questo latte e oserei dire che oltre il risparmio la qualita’ e’ il punto di forza di tutto questo .

  337. Beppe Castro

    ciao, sono di torino e vedo in ferie quasi sempre in toscana.
    non per fare pubblicità ad un ipermercato ma lo faccio lo stesso. alla Coop di follonica esiste lo stesso distributore ma non eroga latte…bensì detersivi. esatto…. tu vai li con il tuo flacone di plastica o vetro e ti fai il ricaricone di detersivo x i piatti, per la lavatrice e, se non ricordo male, per i pavimenti.risparmi in costo (le ricariche variano a seconda del prodotto e della quantità ma sicuramente sempre inferiori al flacone nuovo) e ci risparmiamo tonnellate e tonnellate di plastica buttata e da smaltire. Andiamo nel futuro con un ritorno al passato. (non è un rimprovero ma un suggerimento….)

  338. Paolo Crotti

    Sono uno dei titolari dell’azienda che viene citata nel blog e che vende tramite distributore automatico il latte crudo, cioè non trattato termicamente (pastorizzazione, termizzazione, sterilizzazione, …). Ho letto molti commenti qui sotto: mi pare, come produttore, di poter dire che prima di esprimere pareri affrettati, come in tutti gli argomenti, bisogna accertarsi DI PERSONA di quello che si sente o si vede. Il nostro latte inserito nel distributore è munto ogni mattina alle ore 5.30 e ogni sera alle 17.00 (vi invito a venire a vedere)e, uscito dalla mammella della vacca, va in una cisterna dove è tenuto refrigerato a 0-4° C. Finita la mungitura lo versiamo nel distributore automatico e l’operazione è finita qui. Mi pare che meno contaminato di così! Certo, se non lavassimo mai la mungitrice, se dessimo mangimi marci, e non curassimo mai la nostra mandria il latte sarebbe comunque contaminato! Ma a quel punto ci faremmo male da soli! Diamo fieno d’inverno ed erba in primavera ed estate, integrati con mangimi no-ogm (ogni tanto noi stessi facciamo analizzare questi mangimi ad insaputa del fornitore, e, se volete vedere le analisi, finora è tutto regolare)Certamente un inquinamento non possiamo eliminare, ma neppure nessuno di voi: quello atmosferico. Riguardo alla genuinità del latte, poi: chiedete alle persone che col nostro latte hanno potuto riprendere il consumo, dopo frequenti problemi di digestione e coliche varie avuti con quello trattato industrialmente! Se poi vi interessa approfondire il tema sul latte crudo, che è meglio di tutto il resto, leggete il libro ‘LATTE VIVO – il lungo viaggio del latte dai campi alla tavola – prospettive dopo il parmacrack’ Ed. Diabasis.Vi invito a fare una gita presso la nostra azienda, a presto.

    1. emanuela colarelli

      Buongiorno a tutti,
      leggo con piacere questo blog anche se certe volte mi viene lo sconforto nel vedere quanti problemi e quanti aspetti della nostra vita non sono trattati dall’informazione “ufficiale”.
      Volevo fare i miei più sentiti complimenti a chi, come l’imprenditore di questo messaggio, ha idee così brillanti e vorrei incoraggiare tutti ad imitarlo. Personalmente, non ho mai assaggiato il latte appena munto… E ho sempre pensato, sentendo mio padre che ogni tanto se lo ricorda e ne parla, di essermi persa qualcosa.
      Quasi sicuramente in Molise (dove vivo io) una cosa del genere non c’è: questa regione per molti versi è il terzo mondo d’italia.
      Se però avete info al riguardo, sarei felice se le metteste sul blog.

      Sono sempre molto favorevole a qualsiasi iniziativa che faccia ridurre la plastica e l’inquinamento.

      Grazie a tutti quelli che si impegnano per questo: stanno facendo qualcosa anche per me.

    2. emanuela colarelli

      Buongiorno a tutti,
      leggo con piacere questo blog anche se certe volte mi viene lo sconforto nel vedere quanti problemi e quanti aspetti della nostra vita non sono trattati dall’informazione “ufficiale”.
      Volevo fare i miei più sentiti complimenti a chi, come l’imprenditore di questo messaggio, ha idee così brillanti e vorrei incoraggiare tutti ad imitarlo. Personalmente, non ho mai assaggiato il latte appena munto… E ho sempre pensato, sentendo mio padre che ogni tanto se lo ricorda e ne parla, di essermi persa qualcosa.
      Quasi sicuramente in Molise (dove vivo io) una cosa del genere non c’è: questa regione per molti versi è il terzo mondo d’italia.
      Se però avete info al riguardo, sarei felice se le metteste sul blog.

      Sono sempre molto favorevole a qualsiasi iniziativa che faccia ridurre la plastica e l’inquinamento.

      Grazie a tutti quelli che si impegnano per questo: stanno facendo qualcosa anche per me.

    3. emanuela colarelli

      Buongiorno a tutti,
      leggo con piacere questo blog anche se certe volte mi viene lo sconforto nel vedere quanti problemi e quanti aspetti della nostra vita non sono trattati dall’informazione “ufficiale”.
      Volevo fare i miei più sentiti complimenti a chi, come l’imprenditore di questo messaggio, ha idee così brillanti e vorrei incoraggiare tutti ad imitarlo. Personalmente, non ho mai assaggiato il latte appena munto… E ho sempre pensato, sentendo mio padre che ogni tanto se lo ricorda e ne parla, di essermi persa qualcosa.
      Quasi sicuramente in Molise (dove vivo io) una cosa del genere non c’è: questa regione per molti versi è il terzo mondo d’italia.
      Se però avete info al riguardo, sarei felice se le metteste sul blog.

      Sono sempre molto favorevole a qualsiasi iniziativa che faccia ridurre la plastica e l’inquinamento.

      Grazie a tutti quelli che si impegnano per questo: stanno facendo qualcosa anche per me.

    4. emanuela colarelli

      Buongiorno a tutti,
      leggo con piacere questo blog anche se certe volte mi viene lo sconforto nel vedere quanti problemi e quanti aspetti della nostra vita non sono trattati dall’informazione “ufficiale”.
      Volevo fare i miei più sentiti complimenti a chi, come l’imprenditore di questo messaggio, ha idee così brillanti e vorrei incoraggiare tutti ad imitarlo. Personalmente, non ho mai assaggiato il latte appena munto… E ho sempre pensato, sentendo mio padre che ogni tanto se lo ricorda e ne parla, di essermi persa qualcosa.
      Quasi sicuramente in Molise (dove vivo io) una cosa del genere non c’è: questa regione per molti versi è il terzo mondo d’italia.
      Se però avete info al riguardo, sarei felice se le metteste sul blog.

      Sono sempre molto favorevole a qualsiasi iniziativa che faccia ridurre la plastica e l’inquinamento.

      Grazie a tutti quelli che si impegnano per questo: stanno facendo qualcosa anche per me.

  339. massimocampagnoli

    In maremma c’è un allevamento di mucche chianine.
    Loro ammazzano l’animale tu vai lì, ti porti un coltello affilato e ti puoi disossare la parte che ti occorre!
    Il costo è molto contenuto, la merce è fresca!

    1. Roberto Mologni

      Ti piace la carne eh? va su questo sito e rifletti… anch’io mangiavo la carne poi ho smesso. Fallo per la tua coscienza… http://www.saicosamangi.info/allevamenti/etica/sofferenze.html
      ciao, ciao

    2. Pietro Speroni di Fenizio

      Ci dai l’indirizzo?

      Grazie

  340. Paolo Crotti

    Sono uno dei titolari dell’azienda che viene citata nel blog e che vende tramite distributore automatico il latte crudo, cioè non trattato termicamente (pastorizzazione, termizzazione, sterilizzazione, …). Ho letto molti commenti qui sotto: mi pare, come produttore, di poter dire che prima di esprimere pareri affrettati, come in tutti gli argomenti, bisogna accertarsi DI PERSONA di quello che si sente o si vede. Il nostro latte inserito nel distributore è munto ogni mattina alle ore 5.30 e ogni sera alle 17.00 (vi invito a venire a vedere)e, uscito dalla mammella della vacca, va in una cisterna dove è tenuto refrigerato a 0-4° C. Finita la mungitura lo versiamo nel distributore automatico e l’operazione è finita qui. Mi pare che meno contaminato di così! Certo, se non lavassimo mai la mungitrice, se dessimo mangimi marci, e non curassimo mai la nostra mandria il latte sarebbe comunque contaminato! Ma a quel punto ci faremmo male da soli! Diamo fieno d’inverno ed erba in primavera ed estate, integrati con mangimi no-ogm (ogni tanto noi stessi facciamo analizzare questi mangimi ad insaputa del fornitore, e, se volete vedere le analisi, finora è tutto regolare)Certamente un inquinamento non possiamo eliminare, ma neppure nessuno di voi: quello atmosferico. Riguardo alla genuinità del latte, poi: chiedete alle persone che col nostro latte hanno potuto riprendere il consumo, dopo frequenti problemi di digestione e coliche varie avuti con quello trattato industrialmente! Vi invito a fare una gita presso la nostra azienda, a presto.

    1. bibbiana curati

      Potrei sapere dove si trova la Vs. azienda ?
      Grazie

  341. Michele Manna

    Caro Grillo l’han fatto anche nel Lazio 😉

  342. Giovanni Portera

    sulla strada per la valsassina prov. di Lecco presso un’azienda agricola e gia disponibile da molto tempo il distributore di latte fresco, descritto da te io personalmente lo preso con la mia bottiglia al costo di 1 euro al litro, sapore molto buono e diverso dal latte acquistato confezionato, consiglio la bollitura prima del consumo,ciao

  343. sauro selleri

    Beppe
    è questo il fulcro della politica sostenibile: una società di servizi e non di prodotti è il futuro!
    ciao a tutti

  344. Riccardo Solimena

    Questo articolo (come a tutti gli altri) è interessantissimo. Mi piacerebbe sapere cosa si può fare per far sì che questa produzione di latte alla spina arrivi giù fino a Lecce… Bevo latte ogni mattina praticamente da quando sono nato e lo fanno anche i miei nipoti e a sentire che per produrre latte molte case prendono il siero del latte marcio dalla francia (come detto da te Beppe nello spettacolo in Svizzera) beh… mi preoccupo un pò a bere ancora il latte di Granarolo e delle altre bande Bassotti… e visto che nn vorrei rinunciare al mio “latte quotidiano” farei il possibile per riuscire ad avere un distributore di latte alla spina dietro casa mia. Grazie

  345. Sandro Rosini

    Anche in provincia di Torino qualche allevatore ha fatto la stessa cosa e, nel luogo dove abito, è possibile acquistare latte alla spina anche presso un minimarket a conduzione familiare.
    Confermo il prezzo, anche qui di 1€ al litro.
    Saluti a tutti e in particolare a te, Beppe.

    1. doretta zago

      sandro rosini, dov’è questo posto in provinica di torino? ci voglio andare anch’io!

    2. FRANCESCO GIORZA

      ASPETTO CON ANSIA DI SAPERE DOVE SI TROVA IL MINIMARKET IN PROVINCIA DI TORINO!!!

      SONO ANCHE IO INTERESSATO

      GRAZIE

    3. FRANCESCO GIORZA

      ASPETTO CON ANSIA DI SAPERE DOVE SI TROVA IL MINIMARKET IN PROVINCIA DI TORINO!!!

      SONO ANCHE IO INTERESSATO

      GRAZIE

    4. FRANCESCO GIORZA

      ASPETTO CON ANSIA DI SAPERE DOVE SI TROVA IL MINIMARKET IN PROVINCIA DI TORINO!!!

      SONO ANCHE IO INTERESSATO

      GRAZIE

    5. FRANCESCO GIORZA

      VORREI ANCHE IO SAPERE DOVE SI TROVA IL MINIMARKET IN PROVINCIA DI TORINO

      SONO INTERESSATO!!!!

      GRAZIE
      Francesco

    6. FRANCESCO GIORZA

      POSSO SAPERE ANCHE IO DOVE SI TROVA IL MINIMARKET IN PROVINCIA DI TORINO? SONO ANCH’IO INTERESSATO!!!

      GRAZIE
      FRANCESCO

  346. Fabio Pollero

    di sicuro non c’è nulla menchemeno le schifezze che ti spacciano agli ipermarket.
    Meglio una diarreina da latte zozzo che prendere il colore del tetrapak.

    Gli istituti zooprofilattici continuino a fare il loro lavoro, e cioè i preservativi per i tori.

    hehe.

    :-(…sorry, non ho resistito.

    Fabio Pollero
    Savona

  347. max bellini

    A Vercelli un distributore di questo tipo è in funzione da qualche mese in un negozio in pieno centro.
    Il latte è buonissimo ma non assomiglia a quello “appena munto” dal momento che viene subito raffreddato bruscamente per evitare la formazione di batteri.
    Certo è che è più genuino e nutriente del latte industriale.

    Sul discorso di quello che mangiano le mucche posso solo dire che l’allevamento di provenienza è ben indicato sul distributore, è a pochi chilometri e chiunque può andare a vedere.

    Ho bevuto il latte fresco “preparato” con lo stesso sistema in alto adige e l’azienda da cui l’ho acquistato fornisce scuole ed asili della zona ed è sottoposta, ovviamente, a continui controlli sanitari da parte delle autorità locali.
    Dal punto di vista del gusto mi sembra che quello di montagna fosse più vicino a quello che bevevo da bambino appena munto ma può anche darsi che mi sia fatto suggestionare dall’ambiente idilliaco…..

  348. luigi spallini

    Ciao a tutti,
    scrivo da Bari, una città in cui si cerca di fare a fatica “ancora” la raccolta differenziata dei rifiuti; questa notizia che leggo mi giunge nuova e raccoglie tutto il mio entusiasmo.Invito il caro Beppe, o chi per lui (lo farò anch’io nel mio piccolo)a interessare il governatore della regione Puglia Niki Vendola, affinchè possa portare nella nostra regione questa legge per il bene della comunità. I benefici oltre a quelli dei rifiuti risparmiati sono molteplici ed è inutile elencarli. Grazie di esistere.

  349. Raffaele Colavecchi

    http://www.skype.it

    Scarica il programmino e leggi le brevi e chiare istruzioni.

    E non ti abituare a chiamare gratis (o a poco o nulla) che poi non ti stacca piu’ nessuno dal computer…

    Raffa!!!

    1. Nicola Porta

      scusami ma non ho più spazio sul disco del mio pc e quindi ti chiedevo se potevi aiutarmi con il programma di skype come posso fare ?

  350. Elena Bianchi

    Come ho già avuto modo di affermare, il mio cane e le mie due gatte (di 6, 3 e 2 anni, quindi già svezzati da un bel pezzo e guarda caso mammiferi) adorano il latte e si contendono le croste del formaggio. Per quanto riguarda gli esseri umani, soprattutto noi donne siamo a rischio osteoporosi e una bella fornitura di calcio è al momento l’unica prevenzione possibile. Se permetti preferisco mangiare parmigiano e bere latte piuttosto che ingozzarmi di pillole/integratori… Un’ultima considerazione, del tutto personale: ritengo che l’essere umano sia il più ottuso degli animali – tutti gli altri convivono con l’ambiente, noi cerchiamo di distruggerlo – quindi di tutto mi si può accusare tranne che di specismo.
    Cordialmente

  351. gianluigi lodetti

    L’idea del latte fresco appena munto e’ bella, ma igienicamente non sostenibile…
    La macchina erogatrice non ha infatti un sistema di pulizia interna tale da garantire che non rimanagano residui di latte nei tubi tra un’erogazione e l’altra….
    Caro Beppe chiedi all’istituto zooprofilattico/ centro latte della tua regione cosa ne pensa.
    Meglio un latte controllato e meno fresco ma piu’ sicuro.
    ciao gigi

    1. Massimo Sgambato

      Sono d’accordo con il Signore che dice che l’idea è bella ma non sostenibile per via dell’igiene. Ci dobbiamo ricordare che siamo in Italia! Inoltre non credo che questa idea porterebbe ad una riduzione dell’inquinamento. Come hai detto tu, Beppe, ci sarebbero meno camion (anche se non ho capito perchè) ma molto probabilmente più macchine: infatti il consumatore si dovrà comunque muovere da casa al supermercato e stai sicuro che per farlo utilizzerà la propria autovettura. Mi dirai: “si ma anche prima utilizzava la macchina per andare a comprare il latte al supermercato”… sono d’accordo con te… ma adesso se vuole il latte freschissimo lo deve fare tutti i giorni (magari prima prendeva quello in busta che si mantiene anche più di 4 giorni).
      Credo che come tutte le idee buone abbia anche dei lati negativi che devono essere valutati. L’Italia è piena di buone leggi applicate male.
      Ciao

    2. daniele lucidi

      ragazzi pensate che i residui di latte non rimangono nelle produzioni di latte ordinario??
      un saluto!
      daniele

  352. centa Lello

    prima o poi qualcuno finisce come Enrico Mattei!

  353. Andrea Orazietti

    Anche nelle Marche,Montecalvo in Foglia, il 19 Settembre un “grande” allevatore, per contrastare lo strapotere della garnarolo, ha attivato un distributore di latte crudo.OTTIMA IDEA E SOPRATTUTTO OTTIMO LATTE!!

  354. Andrea Vignali

    Come si può pensare a distribuire il latte in quella maniera nella regione di Parmalat e Granarolo?

  355. alberto guerrina

    tempo fa richiesi informazioni su skipe.

    non ricevo ancora nulla.

    grazie

  356. Giuseppe Brandizzi

    Romeo Romeis scrive :
    “Non credo che quel latte sia molto diverso dalla maggior parte degli altri latti, e non sara’ il fatto che è contenuto in vetro o che si distribuisca alla spina per farmela passare come rivoluzione.!”
    La differenza NON e’ nel contenitore ma nel contenuto e nel prezzo . Il concetto e’ quello di FILIERA CORTA

    ” non bisogna essere allevatori per capire che ormai alle mucche danno di tutto, tranne l’erba.”

    IN ITALIA I BOVINI NON POSSONO ESSERE ALIMENTATI CON PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE DAL 28 luglio 1994
    Una spiegazione del perche’ e’ insorta la BSE e a : http://www.cidis.it/articoli/bse/rischio_di_trasmissione_dell.htm

  357. Bobo Conti

    Appena posso vado a prendere il latte in questi
    distributori(in pochi chilometri ci sono un paio
    di fattorie che li hanno),e quando posso mi faccio un bel giro sui monti per mangiare formaggi nostrani in posti fuori mano.
    Mi sa che con un minimo di sbattimento si riesce
    a mangiare abbastanza genuino.

    1. Alessandro Erro

      Inizierei dalla Regione Liguria, così posso risparmiare subito qualcosina.

      Non fare il solito taccagnaccio genovese 😉
      In campania sono pura utopia cose così purtroppo!!!
      Sei un grande ti adoro e un giorno mi piacerebbe conoscerti!!!

      Con immensa stima e gratitudine ti saluto dalla mia bella Napoli (dove ti ho visto sia al teatro tenda che a piazza Dante)
      Ale

  358. ivan sintoni

    Latte alla spina……..ma lol
    Grosso Beppe
    Continua così 🙂

  359. VINCENZO BRUNO

    A Casarile (MI) dove vivo il distributore è
    stato installato il 9 gennaio nell’edicola del paese. prezzo 1 euro al litro, e con qualche euro in più puoi acquistare il kit per fare il formaggio in casa.

  360. beatrice compagni

    una ragazza, forse vegetariana, ha scritto che il latte non serve. all’indirizzo http://www.dietaround.com/lettura/lettura-calcio-tot.php puoi vedere gli alimenti col contenuto maggiore di calcio(per 100 grammi):
    Latte vacca in polvere scremato 1323, Grana 1169, [solo latticini…],
    Salvia 600, [solo latticini…], Pepe nero 430,
    [solo latticini…], Rosmarino 370, [solo latticini…], Tarassaco o dente di leone 316, Rughetta o rucola 309, Ricotta vacca 296, ……..

    posto che il CALCIO è NECESSARIO x ossa(soprattutto x le donne) e denti buoni, ora prova a ridirmi, a meno che non ci s’ingozzi di rosmarino, pepe o altre erbette minime, che il latte non serve!
    con simpatia.

    1. Alessandro de Pascale

      Infatti ci son stati degli studi sul latte. Come mai in certe zone sperdute della Russia dove allevamento non c’era gli habitanti non soffrivano di mancanza di calcio e che al contrario si registrava questo fenomeno presso popolazione svizzera (le cui mucche fanno diciamo parte della famiglia…) ? La risposta stava nel… cavolo. Nel fatto che il calcio contenuto nel cavolo era meglio metabolizzatio che quello contenuto nel latte. Ma il lobby del latte a fatto di tutto per farci imparare fin dall’infanzia che solo il latte è la risorsa indispensabile per il calcio.

    2. veronica pagani

      BEATRICE, sono vegana e non vegetariana!
      il tuo sito di riferimento non mi sembra molto attendibile (visti anche i riferimenti a diete piuttosto dubbie) ti consiglio quindi di consultare la posizione ufficiale dell’American Dietetic Association e dei Dietitians of Canada!
      ti vorrei comunque ricordare che al mondo i vegani sono moltissimi e non hanno mai risentito di carenze di calcio, anzi è dimostrato come in essi si riscontri l’insorgere di meno malattie legate al sistema cardiocircolatorio rispetto ai consumatori di latticini e carne!

      a parte che moltissimi alimenti contengono calcio, non solo il rosmarino come dici tu!
      comunque il Calcio si trova nei vegetali a foglia verde scuro, nel tofu ottenuto con il solfato di calcio ed in molti altri alimenti consumati solitamente dai vegani. Le diete ricche di proteine aumentano le perdite di Calcio quindi per i vegan il fabbisogno di calcio è minore rispetto alla dose necessaria di chi si nutre di carne.
      inoltre i latticini aiutano l’aumento esponenziale del colesterolo nel sangue il che comporta intuitivamente gravi malattie del sistema cardiovascolare.

      per non parlare poi dei risvolti etici che una dieta basata anche sul consumo di latticini provoca (basti pensare alla fame e alla sete nel mondo, alla distruzione delle foreste, all’inquinamento delle acque, all’effetto serra …)

      quindi assodato che il calcio non si trova esclusivamente nei latticini e che anzi essi se consumati come normalmente si usa provocano un eccesso di colesterolo ti saluto con simpatia!

  361. Romeo Romeis

    Caro Valerio Simone ,
    la differenza sta si in quello che mangiano ma sopratutto in LATTE INDUSTRIALE = LATTE COMPOSTO E RICOMPOSTO e LAVORATO mentre LATTE CRUDO = LATTE COME ESCE DALLA MUCCA .
    Per quanto riguarda l’ alimentazione , da mucca pazza in poi , e’ pressoche’ impossibile alimentare bovine da latte con prodotti di origine animale , se vuoi ti dico il mio punto di vista al riguardo , da allevatore .
    Altra differenza fondamentale e’ tra Convenzionale e Biologico , nel primo e’ consentito l’ uso di foraggi e mangimi prodotti con l’ aiuto di concimi e diserbanti chimici nel Bio e’ espressamente vietato il chimico e l ‘ OGM !
    infine , Ti chiedo gentilmente di non alzare la voce , specie su argomenti a te evidentemente poco conosciuti …

    Giuseppe Brandizzi 17.01.06 19:10


    Gli argomenti da me “evidentemente poco conosciuti” (come dici tu) sono quelli che sono balzati prepotentemente alla cronaca qualche anno fà, e non bisogna essere allevatori per capire che ormai alle mucche danno di tutto, tranne l’erba.
    So’ anche che è meglio una mucca che mangia qualche ogm ogni tanto di una mucca che non mangia ogm ma chissà quali altre porcherie (l’ogm per quanto culturalmente io non lo accetti, devo pur sempre convenire che è un vegetale al 100%. L’ogm io non lo accetto solo per una questione di cultura del mangiare, ma sicuramente è piu’ sano degli anabolizzanti che danno ai bovini da carne)

    Il mio discorso era che Beppe Grillo parla addirittura di rivoluzione. Quale rivoluzione?
    Quella del contenitore diverso? Sta tutta qua’ la rivoluzione?

    Non credo che quel latte sia molto diverso dalla maggior parte degli altri latti, e non sara’ il fatto che è contenuto in vetro o che si distribuisca alla spina per farmela passare come rivoluzione.

    Il mio discorso è che si dovrebbero privilegiare i produttori di latte che danno ERBA alle mucche, piuttosto che farsi incantare dal contenitore o dalla distribuzione “alla spina”.

  362. ferrrari franco

    ma il latte appena munto non contiene sostanze potenzialmente nocive che vengono eliminate con la pastorizzazione? Amche se il gusto ci perde?

    1. Maurizio Lobbia

      Scusa ma quali sostanze nocive intendi?

      Si parla di latte che viene “prodotto da mucche animali” e non di tubi di scarico di automobili.

      Mia madre andava a prendere il latte “appena munto” nella stalla vicino casa e io sono cresciuto con quel latte, oggi ho 40 anni e godo di ottima salute!!

    2. Paolo Clarà

      Ciao. Con la pastorizzazione si ha la certezza che non ci siano più microorganismi patogeni cioè che possono essere dannosi per la salute. Chiaramente devi andare da un allevatore di fiducia, che conosci e di cui sai che il latte è di alta qualità, cioè che ha una bassa carica batterica.
      Il latte viene venduto attraverso distributori che hanno un sistema di refrigerazione che garantisce la conservazione a +4°C. In ogni caso una volta acquistato puoi tranquillamente fare una “pastorizzazione” casalinga, ma intanto bevi latte di cui conosci il produttore.
      Buona giornata.

  363. Maurizio Lobbia

    Caro Beppe, sono perfettamente d’accordo con te!! Ricordo qualche anno fà, in un centro commerciale nuovo (uno dei tanti), avevano messo in alcuni reparti dei contenitori enormi (detersivi, ammorbidenti ecc..) “SENZA MARCHIO PUBBLICITARIO”, dove tu andavi con il tuo bel contenitore “ANONIMO” e facevi il pieno di detersivo e avevi un bel risparmio!! Purtroppo questo bel gioco è durato poco…perchè noi italiani “FURBI” preferiamo acquistare il bel prodotto, “VISTO PUBBLICIZZATO IN TV”, con la sua bella confezione al “PREZZO” che tutti sappiamo.

    Ricordate che non sempre “MAGGIOR PREZZO” significa “MIGLIOR PRODOTTO”

    Grazie Beppe!!

  364. Matteo Raggi

    super! sarebbe stupendo! dai cambiate le leggi!

  365. Alessandro Pecci

    Il latte crudo distribuito automaticamente con le modalità descritte dal nostro amico Beppe è disponibile anche a Roma, nei punti vendita della “cooperativa allevatori di bestiame” di Testa di Lepre.
    Colgo l’occasione per segnalare ache la bontà di tutti i prodotti della cooperativa. Le bestie (mucche, pollame, suini e ovini) sono allevate tutte in zona, mattate a Monterosi. I salumi vengono stagionati a Norcia. Il tutto nel raggioi di 100 Km dai luoghi di allevamento e vendita. I prezzi sono veramente concorrenziali.
    Non sono socio della cooperativa ma solo un felice utente.
    Saluti a tutti.
    Alessandro Pecci

  366. Stefano "akiro" Meraviglia

    un iniziativa che definir lodevole è poco!
    peccato che sarà difficile vederlo in altre zone d’Italia…

  367. danilo ruschetti

    verbania, ho acquistato il latte alla spina in una fiera di paese.
    Ne ho acquistato in litro, ho voluto confrontare il sapore con un lette a lunga conservazione che avevo a casa in frigo.
    risultato nessuna differenza. vuoi vedere che stanno gua facendo i furbi? mettenno nei distributori lattte akunga consevazone spacciandolo per fresco? mah cissa.
    ciao Danilo uschetti

  368. Bobo Conti

    Tuteliamo e comperiamo da chi NON E’ OGM,
    FORZA RAGAZZI.

  369. Michele Passante

    Per i romani, oltre ai produttori sull’Aurelia, segnalo l’azienda agricola “Le Vittorie”, sulla via Palombarese n. 200, a due minuti dalla nomentana e dal raccordo anulare (zona “Marco Simone”).

    E’ stata la prima a Roma (e credo nel Lazio) ad essere stata autorizzata alla vendita del latte crudo appena munto. Il latte è eccellente, cosi’ come i prodotti che prepara Pietro, il factotum dell’azienda. Io e la mia famiglia (ho anche un bambino di tre anni) ormai ne facciamo uso quotidiano, o quasi.

  370. andrea santosuosso

    Quando ero piccolo (adesso ho 39 anni) mia zia, che abita ancora oggi in campagna in provincia di Avellino, vendeva il latte delle sue mucche direttamente in paese. Verso le sette di sera, dopo aver munto le sue quattro mucche, andavamo insieme in paese distante 1 km a piedi con due contenitori di metallo pieni di latte. Si passava davanti alle porte delle case e mia zia versava il latte direttamente dalle sue taniche con dei mestoli alle persone che aspettavano con le loro bottiglie. A fine mese pagavano il latte consumato. Dopo molti anni le è stato proibito di consegnare il latte perché non era “a norma di legge”… E anche a Pratola Serra arrivò finalmente il TETRAPAK!

  371. Paolo Clarà

    Caro Konan, torna a fare il rabarbaro e impara a scrivere in italiano.

  372. Francesco Carlà Campa

    salve,
    abito in mugello a circa 30 km da firenze, zona immersa nel verde e nella TAV, comunque apparte tutto ciò, ho un cognato che è allevatore da una vita e che vorrebbe da circa due anni mettere un distributore di latte come descritto nella newsletter, ma in toscana e in particolare in provincia di firenze c’e’ il potenete mukki mugello che cerca di di essere leader indisscusso delle colazioni fiorentine. Comunque la comunità montana in assenza di legislazione su tale argomento non riesce a dare risposte chiare che purtroppo aspetta e aspettiamo ormai da tempo. Il latte fresco di mucca è qualcosa che ci avvicina in modo esemplare alla natura e vi assicuro che è una cosa insotituibile.

    Francesco Carlà Campa

  373. veronica pagani

    nessuno però sa che il LATTE NON SERVE per la sopravvivenza umana?
    com’è che ci si preoccupa così tanto per la salute e poi ci si comporta in modo del tutto malsano?
    come tutti i mammiferi non necessitiamo del latte dopo lo svezzamento!
    insomma qui dentro ci sono un sacco di buoni propositi e di ideali assolutamente condivisibili, ma vi manca un piccolo passo per essere completi e non cadere nella contraddizione più palese: eliminare lo SPECISMO (per chi non lo sapesse è una forma di razzismo che considera l’essere umano come la razza superiore e quindi in grado e in dovere di prevaricare su coloro che vengono considerati deboli, in special modo i nonumani)!

  374. Vera Dalla Via

    Che meraviglia!
    Ogni volta che bevo il latte mi viene in mente che probabilmente mi sto avvelenando… e oltre a questo, fa anche schifo e ha uno strano color grigio pallido… insomma, più che latte sembra “frizzina”…

  375. giusi pitari

    Ho letto alcuni interventi ed ho visto che ce n’è uno che viene dall’Abruzzo provincia dell’Aquila, e precisamente Collelongo. Io vivo a L’Aquila e sono originaria di Avezzano. Sono andata sul meetup di Beppe ed ho notato che nella mia zona non ci sono gruppi. Mi piacerebbe sapere quante persone frequentano questo sito e sono delle mie parti, ho intenzione di organizzare qualcosa che possa essere d’aiuto ai cittadini della mia provincia. Mi spiace approfittare così dello spazio di Beppe, ma non so come altro fare. Chiunque abiti a L’Aquila o in provincia mi contatti per piacere!! Mi piacerebbe che ci fosse democrazia diretta anche qui per la prossima tornata.
    Il mio indirizzo è giusi.pitari@fastwebnet.it

  376. Paolo Clarà

    Buonasera. Facciamo un po’ d’ordine; leggo che qualcuno è preoccupato delle intossicazioni. Sappiate che il latte può essere venduto crudo direttamente dal produttore al consumatore (alla stalla) a condizione naturalmente che sia sano. Se avete voglia leggetevi la normativa europea. L’allevamento (quindi le vacche) e il latte sono sotto stretto controllo delle ASL. Se risultano valori “fuori norma” il latte non può essere venduto. Perciò: TRANQUILLI che non morite.

    Detto ciò, vorrei anche dire che non è detto che se il latte viene venduto alla stalla allora non è OGM. Non c’entra un bel niente. Quindi caro Beppe io non legherei i due concetti.
    Inoltre, pur essendo contento dell’iniziativa che in Lombardia è già diffusa da tempo, non esagererei col “santificare” il produttore: in ogni caso la scelta di vendere latte crudo in stalla è dettata anche e soprattutto dal fatto che il prezzo pagato al produttore per un litro di latte vaccino (“grazie” alla PAC, che continua nel danneggiare l’agricoltura italiana) è bassissimo, tanto che il settore è da tempo in grossa crisi. Quindi, risulta un buon affare per il produttore (IMPRENDITORE AGRICOLO) vendere il latte a 1 euro/L.
    Per altre info contattatemi pure piolo76@virgilio.it
    Buonanotte.

  377. Eugenio Tanfani

    Grazie Beppe di darci questa opportunita’. Come dici Tu bisogna partire dalle cose semplici per cercare di cambiare qualcosa. Io prendo spunto dalla Tua iniziativa “La Settimana” per diffondere le Tue Idee. Io lavoro in Rai e di –notizie?– ne sento tante , ma ora ci sono anche le Tue e allora? Allora, ho stampato “La Settimana” ne ho fatte diverse copie e l’ho appesa al muro. Nel giro di pochissimo tempo le copie si sono esaurite e ne ho ristampate altre. Questo secondo Voi cosa significa? Per me c’e’ tanta voglia in giro di Verita’ d’Informazione. Ognuno di noi tragga le conclusioni che vuole, ma e’ necessario avere piu’ fonti.

  378. Giordano Mura

    Devi sapere che anche nel mio paese da poco tempo a questa parte hanno messo distributori simili grazie alla volontà di alcune persone.

    Daje Beppe

    Giordano da Cerveteri (Roma)

  379. Eugenio Tanfani

    Grazie Beppe di darci questa opportunita’. Come dici Tu bisogna partire dalle cose semplici per cercare di cambiare qualcosa. Io prendo spunto dalla Tua iniziativa “La Settimana” per diffondere le Tue Idee. Io lavoro in Rai e di –notizie?– ne sento tante , ma ora ci sono anche le Tue e allora? Allora, ho stampato “La Settimana” ne ho fatte diverse copie e l’ho appesa al muro. Nel giro di pochissimo tempo le copie si sono esaurite e ne ho ristampate altre. Questo secondo Voi cosa significa? Per me c’e’ tanta voglia in giro di Verita’ d’Informazione. Ognuno di noi tragga le conclusioni che vuole, ma e’ necessario avere piu’ fonti.

  380. morena fruttarolo

    bello, come si faceva una volta all’incirca 30 anni fa quando si andava dal contadino con il contenitore allora in alluminio per prendere il latte. si faceva bollire e a noi bambini davano la panna con lo zucchero. erano altri tempi magari poterli rivevere ; per i ns. figli sarebbe salutare oltre che stupendo.
    beppe sei forte.

    1. angelo mancinella

      rispondo a simone che evidentemente ne sa poco o nulla sugli OGM.
      da studi di laboratorio si evince che sono cancerogeni.
      la monsanto ha creato il suo ecomostro perchè tollera maggiori quantità di erbicida(che guarda a caso è da lei stessa prodotto..) quindi ti mangi + veleno!
      il resto con un pò di umiltà te lo puoi cercare da solo.

    2. franco tirelli

      CIAO BEPPE SONO PAOLA,
      abito a Rubiera a pochi km da Roncadella,
      faccio uso di questo buon latte ,
      con questo latte faccio anche il burro in casa ,
      è veramente ottimo.
      Un saluto PAOLA

  381. Paolo Crotti

    Caro Robusti,
    sono il titolare dell’azienda che produce e vende col distributore il latte ‘appena munto’.
    Chi l’ha detto che il latte appena munto non è commercializzabile? In azienda il latte munto alla mattina viene inserito direttamente in un bidone che entra nel ditributore automatico: mantiene la temperatura di 0/4° C e nient’altro.
    Mi pare che più incontaminato di così: come la natura crea, così noi solo lo refrigeriamo…

    1. Mario Robusti

      Caro Paolo
      Per appena munto intendo proprio appena munto. Se non erro prima di inviare il latte munto al distributore automatico, questo passa attraverso uno o due passaggi che lo rendono adatto alla vendita a livello sanitario. Mi pare che, per essere venduto direttamente, il latte debba avere un contenuto organolettico inferiore ad un tot. Per questo viene effettuato il passaggio attraverso botti che lo refrigerano (ho sbagliato: ho parlato di pastorizzazione che è un procedimento assolutamente inverso).

      Comunque intendevo rassicurare chi ha eventualmente paura di bere il latte appena munto, anche perchè al colore, al gusto e alla “consistenza” si tratta praticamente di un altro latte, molto più buono e nutriente, al quale molti non sono più abituati.

      Saluti

      Mario Robusti

  382. Luisa D'alterio

    ciao sono Luisa, abito a Susa nell’orami mitica e conosciutissima Val di Susa!
    a parte essere anarco-insurrezionalista visto che ho manifestato contro la Tav volevo solo farVi sapere che a Giaveno un paese ad unqa quarantina di km da qui c’è un distributore simile a quello che segnalate voi, e così ogni tanto parto mi faccio il “pieno” e mi bevo il latte fresco per qualche giorno.
    a parte che ha un altro sapore ma poi costa pure meno del supermercato.
    saluti a tutti

  383. Pier Paolo Pappalrdo

    Caro sig. Grillo,qst e-mail non fa riferimento al suo blog,volevo semplicemente chiederle un consiglio:sono uno ventenne student e vorrei aprirmi una qls attività,qlc di “alternativo” mi farebbe molto piacere se mi desse qlc consiglio utile.Grazie anticipatamente e complimenti per tutto quello che fa

  384. Riccardo Fiume

    dunque ho fatto una piccola ricerca e vi posto dove si dovrebbe (condizionale obbligatorio) trovare il latte crudo distribuito direttamente (non tutto BIO fate attenzione)se trovate errori vi prego di “non sparare sul pianista”
    tutto assolutamente “as is” e “no warranty”
    grazie.
    ********
    PER BEPPE
    IN LIGURIA
    Panificio Fratelli Priano
    Via Camozzini Carlo, 69/R.
    16100 Genova (GE)
    *****
    RONCADELLA
    azienda agricola Podere Giardino di Crotti & figli, che si trova a Roncadella,
    una piccola frazione in provincia di Reggio Emilia
    PODERE GIARDINO AZ. AGR. DI CROTTI E FIGLI
    VIA WALTER MANZOTTI, 7 REGGIO EMILIA
    L’azienda Podere Giardino si trova a pochi Km dalla città di Reggio Emilia.
    Percorrendo la via Emilia in direzione Modena prima del centro di Masone
    si svolta a destra per Roncadella e la si trova dopo 1 Km a destra.
    ******
    a Bulciago, Calco, Sirone ed Introbio Merate Ballabio
    Azienda agricola Canto di Acquate
    Distributori sono già in funzione a Ballabio, Colico e Merate
    *****+
    in via Nani a Morbegno (SO)
    *****+
    azienda agricola La Fiorida di Mantello Sondrio
    *****+
    LAZIO
    Lo spaccio della Cooperativa Allevatori Testa di Lepre si trova sulla SS Aurelia al km 22;
    provenendo da Roma si va in direzione di Civitavecchia:
    uscita Fregene – Cesano – Anguillara / alla rotonda girare a destra per Cesano,
    dopo 50 mt a sinistra
    *****+
    MONTECALVO IN FOGLIA (PESARO URBINO)
    *****+
    “Le Corti di Filippo Re” a Castelnovo Monti
    *****+
    a Berzana in via Vigna 1
    a Puianello di Quattro Castella, in via Menozzi 29
    azienda agricola Rossi Bartolo in piazza Cavour a Saluzzo
    *****+
    panificio Bonelli via Gorizia Cormòns (Gorizia) il primo
    *****+
    LOMBARDIA
    i distributori saranno un centinaio
    scaricate questo pdf
    http://www.agricoltura.regione.lombardia.it
    /admin/rla_Documenti/1-2348/distributori_latte_crudo_web.pdf
    (copiate il link in due tempi)
    se non ce la fate cercate: “latte crudo self-service” con google
    in fondo alla pagina a sx sotto “allegati” trovate il pdf

    1. Pietro Speroni di Fenizio

      Grazie della Lista. L’ho aggiunta alla pagina http://wiki.pietrosperoni.it/lattecrudo dove sto facendo una lista dei distributori.

  385. Marco Oliva

    Caro Beppe.. siccome anche io vivo in Liguria, non si potrebbe scrivere a Burlando, che anche da noi vengano installati questi distributori automatici di Latte?
    Se gli scrivi tu che sei un comico, magari ti danno retta…
    Marco Oliva

  386. Giuseppe Brandizzi

    “Il latte non è propriamente appena munto, perchè non sarebbe commercializzabile.”
    Non e’ esatto , il DPR 54/97 stabilisce che l’unica modalita’ di vendita del LATTE CRUDO ( NON pastorizzato, NON lavorato ) e’ possibile esclusivamente tra il Produttore ed il Consumatore Finale . I distributori posti fuori delle aziende sono interpretati come ‘emanazione ‘ delle aziende di produzione e DEVONO essere sotto la responsabilita’ diretta del Produttore .
    Se volete posto DPR ed allegati …. sono solo 39 pagine in PDF …

  387. Giuseppe Brandizzi

    Caro Valerio Simone ,
    la differenza sta si in quello che mangiano ma sopratutto in LATTE INDUSTRIALE = LATTE COMPOSTO E RICOMPOSTO e LAVORATO mentre LATTE CRUDO = LATTE COME ESCE DALLA MUCCA .
    Per quanto riguarda l’ alimentazione , da mucca pazza in poi , e’ pressoche’ impossibile alimentare bovine da latte con prodotti di origine animale , se vuoi ti dico il mio punto di vista al riguardo , da allevatore .
    Altra differenza fondamentale e’ tra Convenzionale e Biologico , nel primo e’ consentito l’ uso di foraggi e mangimi prodotti con l’ aiuto di concimi e diserbanti chimici nel Bio e’ espressamente vietato il chimico e l ‘ OGM !
    infine , Ti chiedo gentilmente di non alzare la voce , specie su argomenti a te evidentemente poco conosciuti …

  388. Mario Robusti

    Ciao Beppe,
    un’informazione che completa e ridefinisce il tuo post.
    Il latte non è propriamente appena munto, perchè non sarebbe commercializzabile. E’ latte praticamente identico a quello che viene messo nelle scatole di tetrapack, perchè il processo di pastorizzazione avviene direttamente in stalla.
    In Lombardia questa pratica è diffisussima,e c’è anche dell’altro. Latte Padano spa vende prodotti lattiero caseari fuori dai circuiti delle grandi distribuzioni. Succede questo: l’allevatore che da il latte alla Latte Padano, si fa dare i formaggi che Latte Padano produce con il suo latte, e poi li vende. Quindi l’allevatore fa tutto: munge e vende i prodotti che derivano dal suo latte, perchè un’azienda decide di produrgli il formaggio e di ridarglielo in contovendita.
    Che ne dici, è economia questa? Il venditore è il primo che si preoccupa dell salute dei suoi prodotti e delle materie prime.
    In più ci sono queste macchine che distribuiscono il latte. Se tutti i supermercati (una c’è già, all’Iper di Cremona) le adottassero, forse si migliorerebbe la condizione degli allevatori italiani che oggi stanno per morire grazie alla simpatica politica agricola del nostro dipendente-ministro-indagato Alemanno.
    Se andiamo avanti così, il latte lo berremo, ma quello in polvere neozelandese, o quello tedesco, francese, olandese (sempre in polvere).
    Voi non potete saperlo, ma il grana padano, non si fa quasi più con latte prodotto in Italia. Quindi fra comprare l’imitazione e comprare l’originale, non c’è più differenza.
    Ciao
    Mario

  389. Michele Passante

    Oltre ai produttori sull’Aurelia, segnalo l’azienda agricola “Le Vittorie”, sulla via Palombarese n. 200, a due minuti dalla nomentana e dal raccordo anulare (zona “Marco Simone”).

    E’ stata la prima a Roma (e credo nel Lazio) ad essere stata autorizzata alla vendita del latte crudo appena munto. Il latte è eccellente, cosi’ come i prodotti che prepara Pietro, il factotum dell’azienda. Io e la mia famiglia (ho anche un bambino di tre anni) ormai ne facciamo uso quotidiano, o quasi.

  390. ivo serentha'

    grazie anche a voi dell’emilia e della romagna so’ che esperimenti di questo genere nascono anche in altre parti del paese, ma vorrei in ogni caso complimentarmi siete sempre nei primi posti all’avanguardia, avete unicamente in maniera diffusa un problema votate troppo a sinistra…
    Regione ad altro concentrato di comunisti,post comunisti, cooperative rosse e’un vero peccato sopratutto per il cavaliere di arcore nostro esimio presidente, ancora per poco credo.
    Continuate cosi’avete la mia ammirazione e di gran parte di gente onesta del nostro paese ciao

  391. Ludovico Salemi

    Ciao Alberto, io sono di Moncalieri e quest’estate ho scoperto una cascina che si chiama “Agrigelateria” ed è situata a Santena… Ora di preciso non so dirti la via, ma andando da quelle parti trovi le indicazioni. Vende il latte appena munto a 50-70 centesimi di euro al litro… Prova ad informarti sulle pagine bianche per il numero di telefono, oppure se lo trovo io te lo spedisco tramite mail…

    1. Alberto Vanni

      x L U D O V I C O S A L E M I

      Grazie mille per la dritta!
      Conoscevo l’Agrigelateria, ma solo di nome: sapevo che produce e vende gelati artigianali ma nn sapevo che vendesse anche il latte. Ottima notizia!

      Sarebbe davvero bello riuscire a creare una rete di queste informazioni, raccolte per Comune, che interessino acqua, latte, formaggi, carne, vino e direi, in primis, frutta e verdura!

      Chi accoglie l’invito? o meglio, che è a conoscenza di un “archivio” simile?

  392. formamentis@alice.it

    Anch’ io vorrei bere il latte crudo, ed in provincia di Brescia ci sono molti distributori che lo permettono.
    Peccato che io spenda i miei soldi nel biologico, e quindi per adesso il latte crudo me lo sogno. Purtroppo il mio viene col camion dall’ austria, ma li’ le mucche sono all’ aperto e allevate come ognuno di noi vorrebbe esserlo, al loro posto. Non proprio ognuno, a dire il vero, perche’ anche qualche umano si fa di ormoni, ma per libera scelta.

    1. Roberto Vanni

      Il mondo dell’allevamento bovino è uno dei più irrispettosi della vita degli animali e… della nostra. Bestie come macchine da latte: questo è il concetto della cultura italiana e soprattutto padana. Animali segregati in spazi estremamente rdotti, anitbiotici sin dalla nascita a titolo preventivo, razze iperproduttive (la Frisona è d'”obbligo” tra certa gente) pompate a dismisura per un 10-15% di latte in più.
      Questa è la zootecnia italiana (almeno la più parte) e il latte di cui si sta parlando qui è il prodotto di questo “bel mondo”.
      Ma ti assicuro, amico di Brescia, che anche nel bio ce ne sono di “furbi”, soprattutto in Italia. Altro discorso merita l’Austria, Paese in cui le radici agricole, zootecniche oltre che morali non le hanno vendute per due soldi in più come da noi!
      A proposito di ormoni, ho l’impressione che – come per gli antibiotici – molti umani se li facciano anche inconsapevolmente (mangiando carne, bevendo latte, etc.)…

  393. david poggiolini

    Scusate se cambio di tema……..caro beppe,diffondi l’articolo scritto su THE ECONOMIST di questo mese,riguarda la televisione ed i suoi effetti spaventosi,specialmente per i bambini………..affronta il discorso Beppe ti prego,l’ignoranza uccide la psiche,siamo un popolo di Berlusconizzati,la Ventura……la D’urso….Marcuzzi….ecc. ecc.. sono le armi dei serial Killer.

  394. daniele ardizzoia

    ciao….anche qui nelle nostre zone del novarese e vercellese e’ abbastanza comune la distribuzione del latte self-service da piu’ di 3 mesi circa…non ho ancora provato ma appena lo metteran anche vicinissimo casa mia lo faro’ sicuramente…ora mi toccherebbe fare 10 km per prendermi il latte self-service..e non so se mi conviene…ciao da daniele oleggio(novara

  395. Valerio SImone

    BEPPE GRILLO SCRIVE:
    ((( Partiamo dalle cose semplici, le rivoluzioni si fanno anche così )))

    BALLE. LA VERA RIVOLUZIONE BUONA SAREBBE UN LATTE PRODOTTO DA MUCCHE CHE MANGIANO ERBA, COME DIO LE HA FATTE. VUOI DIRE CHE IL FATTO CHE ME LO SERVONO IN VETRO E ALLA SPINA RENDE IL TUO LATTE MIGLIORE DEGLI ALTRI?

    CI CREDO SOLO SE MI DICI COSA MANGIANO QUELLE MUCCE. SE QUELLE MUCCHE MANGIANO LE STESSE COSE DELLE ALTRE ALLORA QUEL LATTE E’ COME GLI ALTRI.

    BEPPE GRILLO SCRIVE:
    ((( con nuove leggi regionali per avere latte fresco, sano e a basso prezzo.)))

    BALLE. ANCORA CON LA QUESTIONE BASSO COSTO? LO SAI CHE CON LA QUESTIONE DEL BASSO COSTO TI FANNO CRESCERE UN PULCINO IN MENO DI UN MESE? IN NATURA SONO NECESSARI DAI 2 A TRE MESI. GLI DANNO ANTIBIOTICI E SOSTANZE CHE AUMENTANO LA MASSA NUSCOLARE, COSI TU PUOI MANGIARE CARNE “A BASSO COSTO”

    LA POLITICA DEL BASSO COSTO NON E’ BENE RAGGIUNGERLA IN QUESTA MANIERA, MA CON SPESE RAGIONATE E POSSIBILMENTE COLLETTIVE, DOVE PUOI RIUSCIRE A STRAPPARE PREZZI RAGONEVOLI IN VIRTU’ DEL QUANTITATIVO ACQUISTATO DIRETTAMENTE DAI PRODUTTORI CHE TU SCEGLI, SENZA INTERMEDIARI.

    ANCORA NON HAI IMPARATO LA LEZIONE MUCCA PAZZA?

    E NON DIRE BAGGIANATE SUGLI OGM, MAGARI LE MUCCHE MANGIASSERO SOLO OGM! GLI OGM ALMENO SONO VEGETALI AL 100%, INVECE ALLE MUCCHE FANNO MANGIARE MISTURE DI MANGIMI CON AGGIUNTE VARIE, ANCHE L’AZIENDA CHE TU PUBBLICIZZI.

    SVEGLIATEVI, ILLUSI E CONTENTI BEVITORI DI LATTE “ALLA SPINA”

  396. daniele ardizzoia

    ciao….anche qui nelle nostre zone del novarese e vercellese e’ abbastanza comune la distribuzione del latte self-service da piu’ di 3 mesi circa…non ho ancora provato ma appena lo metteran anche vicinissimo casa mia lo faro’ sicuramente…ora mi toccherebbe fare 10 km per prendermi il latte self-service..e non so se mi conviene…ciao da daniele oleggio(novara)

  397. Eugenio Tanfani

    Grazie Beppe di darci questa opportunita’. Come dici tu bisogna partire dalle cose semplici per cambiare qualcosa ed io prendo spunto dalla tua iniziativa “La Settimana” per diffondere le Tue idee. Io lavoro in Rai e di -notizie?- ne sento tante, ma ora ci sono anche le tue, e allora? Allora ho stampato la Tua “Settimana” ne ho fatte diverse copie e l’ho appesa al muro. Nel giro di pochissimo tempo le copie si sono esaurite e ne ho ristampate altre. Questo secondo Voi cosa significa? Anche Voi che scrivete e leggete su questo Blog non siate Passivi. Mai come adesso c’e’ bisogno di Svegliarci e darsi da fare come fa Beppe. Il mio e’ solo un piccolo esempio che potete fare anche Voi. Datemi retta in giro c’e’tanta voglia di Sapere ed andare Oltre la normale conoscenza ed informazione.
    MUOVIAMOCI!!!

    1. Ludovico Salemi

      Caro Eugenio… sto facendo la stessa cosa anche io nella mia università (Palazzo Nuovo) e nella mia zona… l’effetto è incredibile: l’altro giorno ho distribuito in tutto l’ateneo più di 1000 copie sparse in vari punti… finiti in poco…

  398. Armando Dupaal

    Ecco, bravo, vota Di pietro e risolverai tutti i problemi con le “Dichiarazioni”.
    Non rislta che Di Pietro abbia votato contro, nè che si sia astenuto

  399. Alberto Vanni

    Bene-bravi-bis!
    A proposito: qualcuno sa che esista un’iniziativa del genere in zona Torino (più precisamente Poirino)? Posso dirvi che in frazione (cazzarola non me la ricordo… se interessati mi informo e vi dico…) di Buttigliera d’Asti è stata aperta una cooperativa che macella bovini e suini e vende direttamente al consumatore…
    Sarebbe interessante creare all’interno del Blog una rete di informazioni simili, magari suddividendole per comuni. Sono sicuro che in giro per l’Italia esistano iniziative simili, ma che siano ahimé poco conosciute…

    1. Ludovico Salemi

      Ciao Alberto, io sono di Moncalieri e so che verso Santena c’è un posto che si chiama, credo, “Agrigelateria” e vende il latte appena munto. Dovrebbero esserci le indicazioni per arrivarci, oppure prova a cercare sulle pagine bianche…

    2. Ludovico Salemi

      Ciao Alberto, io sono di Moncalieri e so che a Poirino c’è un’Agriturismo e ti do anche l’indirizzo:
      casc. San Pietro 29/a
      Poirino (TO)
      tel.: 011 9452651
      fax: 011 9452651
      La cascina si chiama “Agrigelateria” e vende latte fresco appena munto a pochissimo… Io sono andato l’anno scorso ed è buonissimo. Se vuoi ulteriori info contattami pure al mio indirizzo mail: luredinverno@libero.it

  400. gennaro esposito

    congratulazioni a queste iniziative.dovrebbero togliere i distributori di benzina e quelle delle sigarette.in giro dovrebbero esserci solo distributori di latte e d erba..ciao…

    antonio gaetano 17.01.06 16:54

    sigh, ti vedo bene a far l’attore nello spot della lavazza in paradiso, posto ideale per un sognatore come te: occhio che anche li ti possono metteri a lavorare, e se vuoi l’erba te la devi sudare

  401. Martina Berno

    Certo! Esiste a San Zenone degli Ezzelini (Tv). E’ in funzione da poco più di un mese e, quanto pare sta riscuotendo un buon successo!

  402. stefano crema

    Grillo io sto andando giù di testa non ce la faccio a resistere impassibile al declino inesorabile delle nostre attività produttive, lo so che te il lavoro ce l’hai, sei praticamente un artigiano e siccome lo eserciti con la lingua non hai nemmeno bisogno di dipendenti o garzoni, so anche che non te frega un belino di dove i tuoi spettatori vadano a racattare i soldi per venire a vedere i tuoi spettacoli, continui a menarla con l’ambiente e nemmeno una parola su un tema che scotta da 100 anni, quale ?? Il lavoro,
    Beppe besugo, svegliati quei 4 razzi di posti di lavoro che avevamo in Italia stanno decollando tutti per andarsene in europa orientale o in cina, e dopo noi cosa razzo facciamo ? Ci mantieni tu bel beppone ?
    Beppe rispondi, porca puttana!!!!

    Stefano

  403. www.francesconardi.it

    Secondo voi è proprio un caso che Luttazzi ha chiuso il blog una settimana prima dell’ inizio del tour?

    http://www.francesconardi.it

  404. antonio gaetano

    congratulazioni a queste iniziative.dovrebbero togliere i distributori di benzina e quelle delle sigarette.in giro dovrebbero esserci solo distributori di latte e d erba..ciao…

  405. vincenzo cozzone

    ISF-Ingegneria Senza Frontiere Napoli

    ragazzi perdonate l’intrusione,ma c’è un IMPORTANTE INIZIATIVA da conoscere e da diffondere che riguarda le FONTI RINNOVABILI.

    Un gruppo di ingegneri ha realizzato un progetto di ricerca per lo sviluppo di sistemi ibridi microeolico-fotovoltaici destinati tanto all’Italia quanto ai paesi in via di sviluppo…

    per saperne di più:

    http://www.isf-napoli.org/home/it/microeolico

    dite la vostra a microeolico@isf-napoli.org

    BEPPE ASPETTIAMO UN TUO COMMENTO ED UN TUO SUPPORTO!!!

  406. michele silvestri

    andate a vedere questo sito (per arrivare direttamente al tema del post cercate “granarolo”: http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=125.

    vengono spiegate molte cose.

    Buona sera a tutti.

  407. Franco Pace 55

    Studiare un po’ di economia monetaria prima di parlare, please.

    Loris Capoz 17.01.06 14:07 |
    ==================================================
    Ecco bravo, vai a studiare, magari anche alla Cepu, ma va a studiare.

  408. michele silvestri

    andate a vedere questo sito (per arrivare direttamente al tema del post cercate “granarolo”: http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=125.

    vengono spiegate molte cose.

    Buona sera a tutti.

  409. michele silvestri

    andate a vedere questo sito (per arrivare direttamente al tema del post cercate “granarolo”: http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=125.

    vengono spiegate molte cose.

    Buona sera a tutti.

  410. Fabio Monteverde

    E’ vero Beppe quelli di Voltri sono così avanti che un distributore così l’hanno già in uso da almeno 5/6 mesi,ne ha parlato IL SECOLO XIX ed io l’ho subito provato.Sarebbe bello anche in centro però..Comunque è una grandissimissima idea.

  411. Alberto Vanni

    Bene-bravi-bis!
    A proposito: qualcuno sa che esista un’iniziativa del genere in zona Torino (più precisamente Poirino)? Posso dirvi che in frazione (cazzarola non me la ricordo… se interessati mi informo e vi dico…) di Buttigliera d’Asti è stata aperta una cooperativa che macella bovini e suini e vende direttamente al consumatore…
    Sarebbe interessante creare all’interno del Blog una rete di informazioni simili, magari suddividendole per comuni. Sono sicuro che in giro per l’Italia esistano iniziative simili, ma che siano ahimé poco conosciute…

  412. ugo intini

    Olimpiadi, bloccata la fiaccola – Repubblica 17/01/06

    Le contestazioni alla fiaccola
    VENEZIA – Dopo Bologna, Mantova, Modena, Parma anche a Venezia i no global ed il movimento che boicotta la Coca Cola, sponsor dei Giochi Olimpici di Torino 2006 hanno bloccato il percorso della fiaccola che doveva entrare nel capoluogo veneto …..

    ————————————————-
    VERGOGNATEVI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    ————————————————-
    State rovinando e politicizzando anche lo Sport

    FATE SCHIFO
    tornate a vivere nel letamaio (centri-sociali) in cui siete abituati a sguazzare e non rompete i c…….i alla gente che ancora ha voglia di fare in questo Paese.

  413. Elena Bianchi

    Avevo un amico allevatore che negli scorsi anni mi passava “sottobanco” un po’ del latte appena munto delle sue bestie. Buonissimo! Una cosa che nulla aveva a che spartire con l’acqua bianca che ci spacciano per latte negli ipermercati. Poi ci siamo persi di vista, so che la sua azienda faticava a tirare avanti (nessuno vuol più fare il contadino – alzarsi alle 3 tutte le mattine, magari quando la notte prima hai dormito solo 1 ora perchè hai aiutato una vacca a partorire non è una passeggiata…) e non so che ne sia stato di lui e delle sue bestie che tanto amava. Mi piace proprio tanto questa idea del latte VERO in bottiglie di vetro e spero che abbia grande successo! Per chi, come me, è lombardo, ecco dove trovare l’elenco dei distributori: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/sito/tmpl_action.asp?DocumentoId=2348&SezioneId=2400000000&action=Documento
    Buona serata a tutti!

  414. adriana fratini

    Caro Beppe Grillo
    mi chiamo Adriana, abito a Roma e Ti premetto che ho imparato a memoria la videocassetta del tuo spettacolo dell’anno scorso, quindi puoi immaginare quanto ho aspettato di poter acquistare i biglietti per vedere quello di quest’anno. Purtroppo oggi mio marito ha fatto il giro di 4 agenzie qui a Roma ed è già tutto esaurito, esaurito si, ma all’interno delle Agenzie perchè fuori ahimè era pieno di “Bagarini” che ci offrivano i posti migliori.
    Anche quest’anno Ti vedrò in videocassetta.
    P.S. Per me se un Mito.
    Baci Adriana

  415. bibbiana curati

    Gentile Massimo Ottonello,
    non può che farmi piacere sentire l’opinione di una persona che lavora nel settore.
    Ok che viene riscaldato a 85° e dura fino a 6 giorni…ma con il sapore e le proprietà nutritive come siamo messi ?
    Se la diversità si sente, vuol dire che è più “annacquato” e quindi questo processo distruggerà parte delle proprietà nutritive.
    Anche a parità di prezzo sarebbe preferibile il latte di queste aziende agricole…fino a che ci permetteranno di acquistarlo.
    Grazie mille.

  416. stefano crema

    tutto nell’universo cambia, non vedo perchè le pezze al culo devono averle sempre gli stessi.

    Stefano

  417. michele silvestri

    andate a vedere questo sito (per arrivare direttamente al tema del post cercate “granarolo”: http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=125.

    vengono spiegate molte cose.

    Buona sera a tutti.

  418. stefano crema

    tutto nell’universo cambia, non vedo perchè le pezze al culo devono averle sempre gli stessi.

    Stefano

  419. sergio serafini

    Scusate !
    Solo ora mi sono accorto che c’è una Azienda che distribuisce il latte appena munto anche nela Lazio e precisamente a Testa di lepre. Ci andrò anche se c’è la fila.
    Grazie a tutti
    Sergio

    1. martina bianchi

      ciao Sergio se può esserti utile la mia informazione…un distributore nel lazio c’è anche vicino a Latina,precisamente a Sabaudia.ciao

  420. ivana iorio

    pericolo di scomparire come civiltà, come popolo, come persone.

    Heinrich von Sybel 17.01.06 16:30

    ottimo, clap , clap, clap

  421. tommaso gallo

    caro beppe, grazie per la bella notizia!
    una volta tanto i reggiani si distinguono per aver fatto qualcosa di sensato…evidentemente però questo genere di iniziativa da fastidio a qualcuno delle alte sfere.
    strano, vero?
    ah, no, che sbadato…per un momento mi sono dimenticato che siamo in italia

  422. Gianluca Sini

    Scusate l’OT che con le mucche non ci azzecca molto.

    Nota per il webmaster: e’ possibile fare in modo che i messaggi duplicati non vengano registrati? per quanto sia giusto dare voce a tutti, c’e una crescente attivita’ spammatoria da parte di un numero limitato di persone. Si potrebbe limitare il numero di post per IP, oppure prima di inserire il post, verificare se non sia simile a post gia inseriti.

    Mi piace leggere quest blog, ma leggere 100 volte un passo di machiavelli mi innervosisce.

    Su alcuni forum ho visto che e’ possibile assegnare un “karma” ai messaggi … in modo che se 1000 persone “giudicano male” un messaggio, questo ottenga un cattivo punteggio, e possa venir filtrato facilmente.

    Pensieri in liberta’: torniamo alle mucche e al latte che l’argomento mi interessa

    1. Marco Rossi

      Approvo Specialment l’idea di poter assegnare un voto al messaggio

      Ciao

  423. sergio serafini

    Ok pè !!
    cominciamo pure dalla Liguria ma, subito dopo, passiamo al Lazio.
    Io, il latte appena munto l’ho bevuto da bambino e, anche se sono passati oltre 50 anni, ne ricordo ancora il buon sapore.
    Viva i distributori automatici di latte appena munto e un grazie di cuore a Beppe che, se non ci fosse stato bisognava inventarlo. Immaginate che fatica.
    Grazie di esistere e a presto.
    Ciao a tutti
    Sergio

  424. Heinrich von Sybel

    Una nazione che non conserva il vincolo tra i suoi membri viventi ed i loro antenati è prossima a scomparire, così come intristisce l’albero a cui si sono tagliate le radici.

    Ciò che eravamo ieri lo siamo ancora oggi.

    L’integrazione, e quella di massa in particolare, è una pianta che solo apparentemente cresce e fruttifica in modo sano e rigoglioso.

    In realtà produce frutti nel migliore dei casi acerbi, quando non avvelenati, e questo perché le sue radici non affondano nel suolo della Patria, ma poggiano bensì su un arido strato di necessità e utilitarismo; la linfa che scorre nel suo tronco e nei suoi rami è una linfa estranea, NON E’ LA NOSTRA E NON LO SARA’ MAI.

    Solo un intelligente ritorno alle tradizioni ed alla pienezza di un comune sentire che sgorghi dal cuore e non sia mediato dal cervello o suggerito da convenienze di bottega, potranno allontanare da noi il pericolo di scomparire come civiltà, come popolo, come persone.

  425. Gianluca Sini

    Scusate l’OT che con le mucche non ci azzecca molto.

    Nota per il webmaster: e’ possibile fare in modo che i messaggi duplicati non vengano registrati? per quanto sia giusto dare voce a tutti, c’e una crescente attivita’ spammatoria da parte di un numero limitato di persone. Si potrebbe limitare il numero di post per IP, oppure prima di inserire il post, verificare se non sia simile a post gia inseriti.

    Mi piace leggere quest blog, ma leggere 100 volte un passo di machiavelli mi innervosisce.

    Su alcuni forum ho visto che e’ possibile assegnare un “karma” ai messaggi … in modo che se 1000 persone “giudicano male” un messaggio, questo ottenga un cattivo punteggio, e possa venir filtrato facilmente.

    Pensieri in liberta’: torniamo alle mucche e al latte che l’argomento mi interessa

  426. Pasquale Rezza

    STRAQUOTOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!

  427. Stefano Cima

    Piccola Riflessione:

    1. Perchè l’essere umano è l’unico mammifero a nutrirsi di latte anche dopo lo svezzamento??

    Ne i felini, ne gli erbivori, ne i cacciatori , ne le prede hanno questa abitudine.

    2. Tra l’altro con latte di una altra specie, non della propria.
    _________
    _________

    secondo me l’abitudine del latte da adulti è contro natura.

  428. silvia baldi

    volevo informarvi che vicino Roma precisamente localita Testa di Lepre c’e un’azienda che distribuisce il latte come a Ronchedella si fa la fila x prenderlo

  429. gennaro esposito

    il mio personalissimo BRAVISSIMI!!! agli abitanti di Abbiate Grasso che, con un referendum, hanno detto di non volere ipermercati, supermercati ed affini sul loro territorio comunale!!! Siete dei grandi! Peccato che dove vivo io ormai sia troppo tardi: ci sono più Super…, Iper, Mega…, Bennet che case! SIGH!

    Martina Ferrario 17.01.06 15:57

    hihihiih, ma ne hanno di molto grossi appena esci dai confini………………..purtroppo di prodotti italiani ne sono rimasti pochi, ma almeno non comprate in supermercati stranieri, …abbandonate carrefour, auchan, GS lidl e simili

  430. Alessandro Parodi

    Certo che se tu Beppe diventassi il nuovo nano portatore sai che casino!!! Altro che latte alla spina…
    Sei un mito!!!
    Comunque a tutti i consumatori di latte e non che vogliono acquistare prodotti biologici volevo segnalare una cooperativa agricola vicino a Roma, in via Valle di Perna, una traversa della via Pontina, all’altezza del bivio per il quartiere Mostacciano, dove ancora si possono trovare prodotti genuini di stagione.

    Ciao a tutti

    1. Marco Gioria

      Vorrei sapere in Lombardia dove si possono trovare il latte alla spina…è un’idea molto semplice ma molto efficare…Grande Grillo che ci fornisci queste notizie…e non son bufale…

      Ciao Marco…

      p.s. qualcuno sa dove si possono comprare i biglietti per lo spettacolo di Grillo a Milano il 25 di Febbraio…a Beppe..sei così tirchio che non affiggi neanche le pubblicità 😉

  431. Corrado Ferri

    Queste sono cose importanti che tutti devono sapere. Io non lo avevo mai sentito e trovo sia un’idea fantastica. Quello che conta è che poi non ci sia qualche farabutto che sfrutta l’idea per buttarci il suo schifossisimo latte trattato con acqua ossigenata e quant’altro.

    Ciao e sempre grazie Beppe.

  432. savio pegolo

    Salve,vorrei sapere se qualcuno a letto il libro “euroschiavi” di Marco Della Luna ed. arianna Editrice sul tema del “signoraggio” ,cioè la differenza tra il costo di produzione delle banconote e il valore nominale scritto sulle stesse.Mi piacerebbe conoscere la loro opinione e se ritengono valga la pena diffondere le informazioni contenute.Grazie Savio.

  433. iolanda saia

    Ciao Antonio, l’intervista l’ho seguita anch’io tempo fa e mi ha lasciata di stucco l’altezzosità della signora, più adatta a dirigere un albergo a 8 stelle extra lusso che a occuparsi di così bassa popolazione come la maggior parte di noi. Ho due figli e mi basta comperare ai saldi per vestirli: non li ‘firmo’ per evitare che crescono in un mondo fatto di ‘cose firmate da XY’, non di cose fatte bene o male….La borsa di hermes è la mitica Kelly e ne costa 5.000 di euro non la cifra data dalla signora… e noi tiriamo a campare. ciao!!!

    1. mario foti

      ciao iolanda è incredibile come la maggioranza sia cieca abbagliata da un mondo di falsi miti luci e pajettes tutto bello e colorato poi non arrivano a fine mese e allora è grigia la storia.possibile che non riusciamo a renderci conto??ci stanno prendendo in giro ci danno quello che vogliono loro e noi come imbecilli beviamo quello che ci propinano..scusa lo sfogo ..ciao sono d accordo con tè…

  434. Alessandro Gallai

    Caro Beppe,
    mi fa piacere che stavolta la notizia non sia sfuggita ai vari TG: io l’avevo appresa da loro, infatti, proprio a ottobre/novembre scorsi.

    Oltre alla bontà (e alla salubrità) del latte appena munto, vorrei farvi ripensare al VUOTO A RENDERE, al poste dell’idea imperante del vuoto a perdere come sistema distributivo.

    Troppa esterofilia mi spiace, ma devo portare ad esempio la Germania, l’Austria e la Svizzera, dove acquisti la birra, il latte e quasi ogni altro liquido con la sua bella bottiglia di vetro a rendere pagando la cauzione, te la porti a casa e quando vai a ricomprarla porti il vuoto, e non paghi quello nuovo.

    Perché in Italia è sparito l’uso, anzi il riuso, dei recipienti di vetro?
    Non credo che dipenda dai costi, rifondere e rifare una bottiglia costerà certo di più che non sterilizzarla e ritapparla!

    C’è qualcuno che lo sa, o magari è un argomento già discusso e me l’ero perso?

    Riusiamo, è meglio che riciclare (finché si può!) 😉

  435. daniela maioli

    sapevate che esiste anche a MILANO?

    via DUDOVICH, vicino piazza Abbiategrasso.
    si entra nel cortile di una azienda agricola e c’è il distributore di latte munto in giornata!

    diffondete ma non troppo, che se si accorgono i grossi produttori ce lo tolgono!

  436. giacomo padrin

    …la classe non è acqua
    Caro Banane,
    se te lo fossi perso, ti riassumo l’intervento della Santanchè intervistata da Daria Bignardi l’altra sera:
    1 – “E’ vero, faccio fare a mio figlio di 9 (!) anni le camicie su misura con le iniziali ricamate…Embè? io a mio figlio gli voglio un gran bene…”
    2 – Bignardi: “E’ vero che per il compleanno suo figlio ha ricevuto in dono una Ferrari in scala ridotta del valore di molte migliaia di euro?”
    Santanchè: “Bè, sì, ma per adesso la terremo in garage: è ancora troppo piccolo per guidarla!”
    3 – Bignardi: “Sa quanto costa un litro di latte?”
    Santanchè, imbarazzata:”….no, veramente non lo so…”
    Bignardi: “Sa quanto costa una borsa di Hermes modello XXX?”
    Santanchè, stavolta giuliva: “Sì certo, circa duemila-duemilacinquecento Euro!”
    Bignardi:” Lo sa perchè si dice che ne abbia 20 di queste borse!”
    Santanchè, indignata: “E’ falso, ne avrò dieci o dodici!”

    Antonio Antonino 17.01.06 15:14 | Rispondi al commento

    a 18 anni come minimo gli regala la villa e tre filippini di servizio…
    io avrei spaccato la tv a sentire un intervista del genere..coem fanno a servire il popolo se non ne conoscono i veri bisogni?
    che rabbia!!

  437. iolanda saia

    Ciao, il latte alla spina viene venduto anche qua a Novara, da dove vi scrivo, e anche a Vercelli dove vado a lavorare, per cui il fenomeno è diffuso anche da noi.
    complimenti grillo!

  438. www.francesconardi.it

    Naturalmente Grillo munge la vacca in giardino. Ne siamo tutti convinti.

    http://www.francesconardi.it

  439. alessandra riva

    Caro Beppe,
    volevo informarti che a Genova esiste già questo sistema da qualche mese, in un panificio di Voltri, come scritto su Il Giornale, n. 243 del 13-10-2005 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=35466
    Il latte viene fornito da un giovane allevatore di Rossiglione (il mio paese nascosto nell’entroterra genovese) che tutte le mattine dopo la mungitura porta il maxi recipiente di latte in negozio nel distributore self service (rispettando tutte le norme di igiene previste dalla Asl)

  440. bibbiana curati

    In località Testa di lepre vicino Roma c’è un’Azienda Agricola (www.testadilepre.com) dove si possono comprare oltre a carne di ottima qualità anche il LATTE ALLA SPINA che mediamente dura 4 giorni e costa meno.
    Un mio collega me lo ha portato e devo dire che è ottimo e “sa di latte”.
    Il latte industriale sarà sì sicuro, pastorizzato, centrifugato ma sembra una volgare clonazione del latte di mucca e conosco il sapore del latte appena munto, lontano anni luce dal sapore del latte in commercio.
    Mi piacerebbe conoscere la percentuale reale di latte esistente all’interno.
    Un latte genuino non potrebbe mai durare più di 4 giorni senza contenere conservanti.
    In più secondo me ci sono all’interno “aromi naturali” ecc.
    Perchè non c’è scritto sulle confezioni ? Perchè il latte è un business gigantesco.
    Hai ragione caro Beppe quando dici che una società non può fallire con il latte.

    1. Massimo Ottonello

      Per favore, non diventiamo paranoici, o tra un po’ qualcuno posta che il latte viene da saturno e altre amenità.
      Io lavoro nel settore e il latte fresco pastorizzato viene riscaldato a 85° C per un breve lasso di tempo, e nulla più.
      Poi sicuramente ci sarà chi adultera, chi ci mangia sopra, ma vi giuro che il latte pastorizzato può benissimo durare fino a sei giorni ( certo, il primo giorno è più buono) . Questo perchè i batteri lattici vengono drasticamente ridotti e quindi la normale maturazione del latte che tende a cagliarsi naturalmente è moooolto rallentata.

      Se poi qualcuno in casa ha una bottiglia di latte che lo segue dopo una settimana cercando di convincerlo che è perfettamente sano e naturale, beh, questo è un altro discorso.

  441. Martina Ferrario

    A proposito di ritorno alle tradizione, di no agli sprechi e di “piccola distribuzione”: il mio personalissimo BRAVISSIMI!!! agli abitanti di Abbiate Grasso che, con un referendum, hanno detto di non volere ipermercati, supermercati ed affini sul loro territorio comunale!!! Siete dei grandi! Peccato che dove vivo io ormai sia troppo tardi: ci sono più Super…, Iper, Mega…, Bennet che case! SIGH!

  442. Carlo Magoni

    Fuori dal coro..Ieri sera è stata trasmessa la prima puntata della trasmissione di Bonolis
    >su Canale 5, dal titolo “il senso della vita”.
    >
    >Durante la trasmissione è stata presentata una rubrica che si rifà
    >all’iniziativa del settimanale Cuore (settimanale di resistenza
    >umana)chiuso
    >nel ’93, dove si chiedeva ai lettori di inviare un motivo per il quale vale
    >la pena vivere.
    >L’iniziativa viene riproposta inviando, dal sito della trasmissione
    >(www.ilsensodellavita.tv) la propria preferenza, e ogni settimana verrà
    >pubblicata la classifica dei 10 motivi piu’ votati.
    >
    >Da qui è nata l’dea di coinvolgere più persone possibili per proporre la
    >nostra motivazione : “BERLUSCONI IN GALERA”.
    >
    >Sarà molto divertente riuscire a vedere in trasmissione (Canale 5 Mediaset)
    >al primo posto la nostra scelta.
    >
    >Votare è molto semplice basta accedere al link
    >http://www.ilsensodellavita.tv/form_10motivi.php , inserire il proprio
    >indirizzo e-mail e nel campo “descrizione” , scrivere: BERLUSCONI IN
    >GALERA.
    >E’ ovvio che siete pregati di inviare questa e-mail a più persone possibile
    >invitandoli a votare!!!!
    >
    >Ce la possiamo fare in fondo siamo in campagna elettorale!
    >FATELA GIRARE IL PIU’ POSSIBILE !!!!!
    >

    1. Vito Liberto

      Fatto!
      Spedito 21 volte,sarà accettato?

  443. aleandro baldi

    Aleandro baldi, non voglio difendere Di Pietro, pero tu sei un po’ … cieco!!!

    Alfio Raffaelli 17.01.06 15:35 | Rispondi al commento |

    ===============================================
    ecco che arrivano le solite minacce dei grulli grilliani.
    NON MI TAPPERETE LA BOCCA
    A.BALDI

    1. Aldo Dipollo

      Hai ragione anche per me Carmen Di Pietro non é pulita? L’hai vista da Cucuzza?

  444. gabriele petrotta

    ke ficata!! io abito in provincia di roma, ci sono passato un sacco di volte lì x testa di lepre, xò il latte fresco nn l’ho mai preso…
    + latte x tutti! questo si ke è uno slogan
    ciao ciao
    il 17enne deluso

  445. bibbiana curati

    In località Testa di lepre vicino Roma

  446. donadoni luciano

    «Sono entrati a Palazzo Chigi con le pezze al sedere e ne sono usciti ricchi». Parole dette da Marco Travaglio nel 2004, minacciate di (mai partita) querela, rimaste come macigni a pesare sulla reputazione di Massimo D’Alema e della banda di bravacci che assieme a lui occuparono Palazzo Chigi. Ieri a Roma, durante la presentazione di Inciucio, Travaglio ha confermato le sue parole, rincarando la dose: «Se confermo le mie parole del 2004? Tutte. Con l’aggiunta di qualche nome. Adesso si conosce il giro dei soldi e dove sono stoccati. La banda è cominciata con Telecom. Non avevano né arte né parte, adesso hanno i soldi che gli escono dalle orecchie».

    GRANDE TRAVAGLIO! ora capisco perche untimamente non si parla piu di TRAVAGLIO nel BLOG

    1. sandro zonfrilli

      Egregio Donadoni,
      grazie.
      Queste sono belle notizie!
      Pnesa a tutti quei poveretti che hanno messo la loro anima nelle mani di questa gente!
      Questa volta il Travaglio non se la cava:lo fanno fuori.
      Ma è vera la notizia?Non ci credo.
      Saluti
      Sandro

    2. sandro zonfrilli

      Egregio Donadoni,
      grazie.
      Queste sono belle notizie!
      Pnesa a tutti quei poveretti che hanno messo la loro anima nelle mani di questa gente!
      Questa volta il Travaglio non se la cava:lo fanno fuori.
      Ma è vera la notizia?Non ci credo.
      Saluti
      Sandro

  447. Andrea Campani

    Per chi vive nelle campagne non é una novità!
    Ma come fanno le persone che non hanno produttori nelle vicinanze? Rimarrebbe indispensabile una distribuzone.Non credo sia possibile allevare mucche ovunque!?

    1. www.francesconardi.it

      che fai contraddici il messia?

      non sai forse che la decrescita come fattore di sviluppo è tutta una questione di fede?

      http://www.francesconardi.it

  448. sabrina onorati

    Caro Grillo,
    informo gli abitanti del Lazio che anche vicino Roma, esattamente in località Testa di Lepre http://www.testadilepre.com) dall’omonima Azienda agricola si acquista latte fresco in bottiglia.
    Ho saputo che un quotidiano romano ha riportato questa notizia…stupiva il fatto che a volte ci fosse la fila per acquistarlo.
    Un mio collega me l’ha portato e l’ho trovato più ricco di sapore anche se ho smesso di bere latte da anni, tranne un’eccezione nelle ultime feste natalizie. Quello industriale sarà sì sicuro,pastorizzato ma sembra una volgare clonazione del buon latte che bevevo da piccola.
    Forse il sapore dei ricordi è sempre migliore rispetto al presente ? Può darsi…ma qualcuno mi spieghi come può un latte denominato “Altà qualità” durare più di 4 giorni mantenendo intatte le caratteristiche organolettiche.
    A mio avviso e’ “supertrattato” e sono certa che è un intruglio di “aromi naturali” e conservanti.
    Perchè non c’è scritto ? Perchè è un business gigantesco.

  449. renato luccon

    cari amici,la comunità deve pagare i dipendenti comunali(politici),provinciali(politici),regionali(politici),camera,senato,e poi tutti gli spreconi che vanno a bruxsel ma non si potrebbe eliminare un pò di gente…anche la pensione una volta si chiamava sociale cioè suddivisa chi + chi – ma non con differenze del genere…facile pagarsi i contributi con i soldi dei cittadini e ancor di più farsi lo stipendio.
    a presto ciao a tutti

  450. sabrina onorati

    Caro Grillo,
    informo gli abitanti del Lazio che anche vicino Roma, esattamente in località Testa di Lepre http://www.testadilepre.com) dall’omonima Azienda agricola si acquista latte fresco in bottiglia.
    Ho saputo che un quotidiano romano ha riportato questa notizia…stupiva il fatto che a volte ci fosse la fila per acquistarlo.
    L’ho bevuto e l’ho trovato più ricco di sapore anche se ho smesso di bere latte da anni, tranne un’eccezione nelle ultime feste natalizie. Quello industriale sarà sì sicuro,pastorizzato ma sembra una volgare clonazione del buon latte che bevevo da piccola.
    Forse il sapore dei ricordi è sempre migliore rispetto al presente ? Può darsi…ma qualcuno mi spieghi come può un latte denominato “Altà qualità” durare più di 4 giorni mantenendo intatte le caratteristiche organolettiche.
    E’ supertrattato e sono certa che è un intruglio di “aromi naturali” e conservanti.
    Perchè non c’è scritto ? Perchè è un business gigantesco.

  451. ugo intini

    ————————————————-
    DOMANDA
    ————————————————-

    Qualcuno sà dirmi quando è prevista la ripresa dei lavori per la TAV ?. In Francia stanno andando avanti (con il Placet dei verdi Locali), non vorremo fare la solita figura di m…a con i nostri cigini?

    Oppure bisogna rassegnarci ad essere un paese di serie B in mano a Pseudo-Ambientalisti, Frequentatori centri anti-sociali ecc.

    IO NON MI RASSEGNO

    SONO ITALIANO W IL PROGRESSO

    1. Tuccia V

      Mi sa che anche tu hai bisogno di un po’ di buon latte…prova con il latte+…quello di arancia meccanica..magari un trattamento d’urto potrebbe giovarti ai neuroni eheheh

  452. carlo mecozzi

    i distributori di latte esistono anche qui i lombardia, alle porte di milano. l’unico problema da me sperimentato che il latte essendo non trattato in alcun modo, ottima cosa, non si conserva a lungo, e i distributori sono sempre presso le stalle. così diventa un problema andarlo a aprendere ogni giorno.

  453. Gianni Proietti Cara

    Acquistare latte fresco dirattamente dal produttore?
    Magari in quel di Romagna o Veneto, viene
    da ridere! Quei pochi che riescono ancora a farlo è soltanto per un semplice motivo:
    non farsi usurare dalle cooperative che impongono prezzi da fallimento e cercano solo di boicottare.
    Nelle grandi città, come pure in Sardegna i supermercati vendono lattaccio proveniente da paesi a rischio ma che costa un quinto.
    Ad esempio, sempre in Sardegna da tempo si produce il “pecorino romano”, provate ad indovinare da dove proviene il latte?
    Sardo!!! Neanche per sogno. Latte straniero semicontrabbandato, e così anche per il pecorino sardo. L’unico originale di pastorizia sarda si trova in qualche negozio e le imitazioni vengono vendute nei supermercati della Sisal coop, della standa ecc. Come prosciutti, salumi, frutta, pomodori…. Dove c’è la coop o qualunque altro tipo di supermercato, non ci sono più negozi alimentari.
    Per tornare alla qualità genuina bisognerebbe abbatterli tutti, magari regalando per un tempo i prodotti genuini per far riscroprire alle nuove generazioni i sapori persi.
    Come i sentimenti che non si trasmettono più. Essendo stati sostituiti dalle fesserie dei potentati e dei loro protettori.

  454. Alfio Raffaelli

    Aleandro baldi, non voglio difendere Di Pietro, pero tu sei un po’ … cieco!!!

  455. romoletto g.

    peppe crillo dammi retta a me che sono anziano e cio l’età matura : mo tutti i politici terremotati vengono ngop a stu blog per farsi publicià. mandali a fare in culo scappando

    tuo afezionato ronoletto

  456. Candido Volteri

    Noto con piacere che ci sono le solite testazze che inviano i soliti post decine di volte, rendendo difficoltosa la lettura del blog. Vi restassero attaccati i polpastrelli alle tastiere!

  457. Davide Caiaffa

    DI PIETRO TORNI A FARE IL MAGISTRATo, LA FINISCA DI CONTRIBUIRE AD AFFAMARE IL POPOLO BUE+++++

    Come si permette di parlare di “Sprechi e Privilegi” ? Dov’era quando il Senato ha bocciato la riduzione del 1o% del loro stipendio? Ma diciamo che, se non supererà lo sbarramento, lo manderemo a casa.
    __________________ http://www.ricostruire.it ______
    L’Enciclopedia dell’ ASTENSIONE PROPOSITIVA

    Armando Dupaal 17.01.06 14:18 | Rispondi al commento
    capisco e rispetto la vostra iniziativa dell’astensionismo per carità ma poichè ho visto tutta la trasmissione di Di Pietro su RaiUno ti sintetizzo quello che lui stesso ha detto dimostarndoti che quello che dici è un falsità:
    1)per la riduzione dello stipendio del 10% come mai sei sicuro che ha votato a favore. ti ricordo che esiste l’astensione e che la maggioranza è ancora del centrodx..poi al limite portami la prova prima di accusare che ha votato a favore altrimenti getti solo del fango.
    2)a parte il fatto che il finanziamento ai partiti lo ha sempre combattuto il suo partito (Italia dei Valori)si finanzia con i contributi dello stato sui rimborsi elettorali (come del resto tutti i partiti politici) e sull’autotassazione non ricevendo finanziamenti da nessuna impresa o altri. E’ chiaro che quindi vuole eleiminare i privilegi e gli sprechi (della politica e non solo)
    3)se L’Italia dei Valori non supererà lo sbarramento vorrà dire che ancora nion siamo un popolo maturo e non ipocrita che vota con il proprio cervello e non per partito preso!! ma spero che ciò non accada. io nel mio piccolo gli assicuro il mio voto sperando di portare un pò più di legalità ed eticità nella politica
    saluti

    Vincenzo Curcio 17.01.06 15:16 | Rispondi al commento |
    @@@@@@@@@@@@@
    grande intervento Vincernzo….
    siamo in molti a pensarla come te!!!!

  458. paola cenciarelli

    Lo dico sempre che la classe politica è sempre troppo aggrovigliata in un sistema di favoritismi da non vedere più la soluzione più semplice.

  459. guido zerbi

    La parte più interessante di questa iniziativa è che si sostituisce il vetro alla plastica (o cartone plastificato che è lo stesso).

    Ma perchè limitarsi al latte.

    Io quando posso evito qualsiasi contenitore che non sia vetro: plastica, lattina, cartone. Con l’acqua e la birra è relativamente facile (anche se un po’ costoso), ma con il latte è quasi impossibile. A Milano esiste una sola marca (Latte Milano) e un solo tipo di questa marca (Latte all’inglese non omogeneizzato) in bottiglia di vetro. Nei negozi è quasi introvabile, per non parlare di supermercati. Su internet è già più facile.

    Il tutto ovviamente andrebbe accompagnato dal riutilizzo con raccolta a cura del produttore.
    I vantaggi sono evidenti: contenitori immediatamente riciclabili; costi di smaltimento a carico di chi produce o distribuisce e non della comunità; riduzione del traffico di camion.

    Ma il vantaggio più grande è che il latte, così come la birra, l’acqua, e persino la Coca Cola (si può dire cocacola?) sono molto più buoni nel vetro.

    E non c’è bisogno di aspettare la legge, si può cominciare domani mattina.

    Ciao.

    guido m z

  460. aleandro baldi

    NON PRENDETEVELA CON DIPIETRO
    ORMAI E’ ALLA FRUTTA E SI METTE A 90° DAVANTI AL GRILLO PER AVERE UN PO’DI VISIBILITA’.

    DIPIETRO E’ FINITO.
    FRA MERCEDES E FONDI TOLTI A GIULIETTO CHIESA LA SUA ONORABILITA’ E’ UN PO’ IN BILICO.

    1. Daneel Ro

      …e allora votati berlusca e santanche’ ed un po’ di bondi che ti fa bene, cosi’ ti si seccano del tutto!

  461. antonio di bello

    Questa notizia mi ha fatto tornare indietro di quasi 50 anni, quando da bambino con mia mamma andavamo “dalle mucche” a prendere il latte appena munto. Ed era bello ritornare a casa d’inverno portando la bottiglia di vetro calda per il latte contenuto. Venendo ad oggi sono d’accordissimo con l’iniziativa, sia per la riduzione dei rifiuti sia per il recupero della genuinità e del reale valore nutritivo del latte.

  462. Antonio Antonino

    …la classe non è acqua
    Caro Banane,
    se te lo fossi perso, ti riassumo l’intervento della Santanchè intervistata da Daria Bignardi l’altra sera:
    1 – “E’ vero, faccio fare a mio figlio di 9 (!) anni le camicie su misura con le iniziali ricamate…Embè? io a mio figlio gli voglio un gran bene…”
    2 – Bignardi: “E’ vero che per il compleanno suo figlio ha ricevuto in dono una Ferrari in scala ridotta del valore di molte migliaia di euro?”
    Santanchè: “Bè, sì, ma per adesso la terremo in garage: è ancora troppo piccolo per guidarla!”
    3 – Bignardi: “Sa quanto costa un litro di latte?”
    Santanchè, imbarazzata:”….no, veramente non lo so…”
    Bignardi: “Sa quanto costa una borsa di Hermes modello XXX?”
    Santanchè, stavolta giuliva: “Sì certo, circa duemila-duemilacinquecento Euro!”
    Bignardi:” Lo sa perchè si dice che ne abbia 20 di queste borse!”
    Santanchè, indignata: “E’ falso, ne avrò dieci o dodici!”

  463. andrea bergamini

    Latte alla spina ? fantastico, ovvero vendere dirattamente un quantitativo considerevole della produzione aiuta il produttore a vivere meglio con profitto.Anch’io compro il latte che consumo direttamente da un’altro produttore ed è fantastico sia nel gusto che nella qualità, una volta bollito e fatto raffreddare viene scremato ed usato.
    La vendita diretta dei prodotti agricoli dovrebbe rappresentare un’opportunità per la sopravvivenza delle aziende agricole, che non andrebbe sottovalutata ,ma andrebbe potenziata permettendo così al consumatore di diventare un utente di prodotti evoluto e non un pollo da spennare.

  464. sandro zonfrilli

    Pane,Latte,Conserve..
    Si può fare di tutto,ed in maniera genuina.
    Egregi interlocutori,
    quante cose si possono operare per vivere bene alla faccia(passatemi l’espressione),di quelli che vanno a lavorare in fabbrica o si trovano dietro una scrivania.Questi, permettono a pochi di usufruire della modernità e di crescere sani sia con il cervello che con i muscoli.
    La fattoria è il benessere incarnato;una “star gate” che permette di entrare ed uscire dal mondo;così con un passo,pardon con un dito,dopo aver passato la giornata a mettere ordine nei campi, a mungere “rosina” la capra(certe capre sono migliori delle mucche),e aver controllato la crescita dei topinambur e delle fave,si accende il computer e con animo distaccato sentire tutte le “fesserie” dei giornalisti che disinformano in continuazione.
    Prima d’andare a dormire si mette il “panello” a lievitare vicino alla stufa e ,l’indomani ,voilà! trenta minuti ed il forno ti consegna sulle mani una pagnotta che stimola le narici ed attiva alcuni circuiti neuronali che producono endorfine.Si è felici di aver operato:il pane produce quest’effetto meraviglioso,sempre.
    Saluti
    Sandro

  465. Giovanni Zulberti

    Caro BEPPE, puoi iniziare a risparmiare già da subito. In Liguria stanno distribuendo le macchinette presso le panettiere/focaccerie. Le ho viste a Voltri.Il latte è quello delle valli genovesi. Il latte è pastorizzato e refrigerato. Lo puoi comprare al bicchiere (10 centesimi). A volte te lo offrono pure… That’s incredible!!
    Non ci son più i liguri di una volta, potenza della globalizzazione…

  466. Vincenzo Curcio

    DI PIETRO TORNI A FARE IL MAGISTRATo, LA FINISCA DI CONTRIBUIRE AD AFFAMARE IL POPOLO BUE+++++

    Come si permette di parlare di “Sprechi e Privilegi” ? Dov’era quando il Senato ha bocciato la riduzione del 1o% del loro stipendio? Ma diciamo che, se non supererà lo sbarramento, lo manderemo a casa.
    __________________ http://www.ricostruire.it ______
    L’Enciclopedia dell’ ASTENSIONE PROPOSITIVA

    Armando Dupaal 17.01.06 14:18 | Rispondi al commento
    capisco e rispetto la vostra iniziativa dell’astensionismo per carità ma poichè ho visto tutta la trasmissione di Di Pietro su RaiUno ti sintetizzo quello che lui stesso ha detto dimostarndoti che quello che dici è un falsità:
    1)per la riduzione dello stipendio del 10% come mai sei sicuro che ha votato a favore. ti ricordo che esiste l’astensione e che la maggioranza è ancora del centrodx..poi al limite portami la prova prima di accusare che ha votato a favore altrimenti getti solo del fango.
    2)a parte il fatto che il finanziamento ai partiti lo ha sempre combattuto il suo partito (Italia dei Valori)si finanzia con i contributi dello stato sui rimborsi elettorali (come del resto tutti i partiti politici) e sull’autotassazione non ricevendo finanziamenti da nessuna impresa o altri. E’ chiaro che quindi vuole eleiminare i privilegi e gli sprechi (della politica e non solo)
    3)se L’Italia dei Valori non supererà lo sbarramento vorrà dire che ancora nion siamo un popolo maturo e non ipocrita che vota con il proprio cervello e non per partito preso!! ma spero che ciò non accada. io nel mio piccolo gli assicuro il mio voto sperando di portare un pò più di legalità ed eticità nella politica
    saluti

  467. Daneel Ro

    Buongiorno a tutti, l’idea e’ semplice e bella, ridurre i passaggi e gli sprechi mantenendo se non aumentando la qualita’ ed il “localismo” del prodotto di modo da ridurre i tempi ed i percorsi che tanto incidono sul costo e sulla qualita’.

    Credo comunque che quando parliamo di merci il problema enorme sia anche quello dei … RIFIUTI.

    Non pratichiamo in modo sistematico la separazione dei rifiuti mentre il resto dell’Europa, in testa i soliti tedeschi, la praticano da decenni. Ci sono citta’ nel nord Italia che con i rifiuti riscaldano le abitazioni,ma sono rarissime se non uniche.

    Meno rifiuti certo, ma quelli che produciamo?
    Da questo punto di vista siamo ancora un paese incredibilmente arretrato .

  468. Emanuele Renzoni

    Ciò che è stato fatto a Roncadella è la dimostrazione che in Italia si sta ricominciando a fare qualcosa di positivo per la società civile. Questo processo di distribuzione automatica del latte ha lo scopo di distribuire un prodotto genuino alla clientela e di eliminare gli sprechi. Se tale metodologia fosse applicata anche ad altri campi come l’erogazione dell’energia elettrica si avrebbero dei tangibili benefici a vantaggio della collettività che si tradurrebbero nel miglioramento del servizio erogato al cliente, nella riduzione dei costi da parte della clientela e soprattutto nell’eliminazione degli sprechi che danneggiano l’ambiente.

  469. Antonio Antonino

    …la classe non è acqua
    Caro Banane,
    se te lo fossi perso, ti riassumo l’intervento della Santanchè intervistata da Daria Bignardi l’altra sera:
    1 – “E’ vero, faccio fare a mio figlio di 9 (!) anni le camicie su misura con le iniziali ricamate…Embè? io a mio figlio gli voglio un gran bene…”
    2 – Bignardi: “E’ vero che per il compleanno suo figlio ha ricevuto in dono una Ferrari in scala ridotta del valore di molte migliaia di euro?”
    Santanchè: “Bè, sì, ma per adesso la terremo in garage: è ancora troppo piccolo per guidarla!”
    3 – Bignardi: “Sa quanto costa un litro di latte?”
    Santanchè, imbarazzata:”….no, veramente non lo so…”
    Bignardi: “Sa quanto costa una borsa di Hermes modello XXX?”
    Santanchè, stavolta giuliva: “Sì certo, circa duemila-duemilacinquecento Euro!”
    Bignardi:” Lo sa perchè si dice che ne abbia 20 di queste borse!”
    Santanchè, indignata: “E’ falso, ne avrò dieci o dodici!”

    1. Candido Volteri

      Caro sig. Antonio,
      Talvolta,anche a me capita di sentire queste interviste. Quello che vorrei fare quando le sento, è meglio che non glielo scrivo. A proposito, ha saputo che a Valeria Marini per dire: videochiamami ha sgraffignato qualcosa come 200 mila euro?
      Ma VIDEOAFF….
      Un saluto,
      Candido Volteri

    2. Claudio Ranieri Rlua

      Io non ce l’ho mica con Daniela Santanchè,
      ce l’ho con chi l’ha mandata in parlamento.
      Popolo ignorante tutto vede eppur ci crede.

    3. Claudio Ranieri Rlua

      Io non ce l’ho mica con Daniela Santanchè,
      ce l’ho con chi l’ha mandata in parlamento.
      Popolo ignorante tutto vede eppur ci crede.

  470. Turi Finocchiaro

    SCANDALOSO da parte di L’ESPRESSO di pubblicare in prima pagina “TENTAZIONE NUCLEARE”…

    PERCHE’ NON “TENTAZIONE WIND FARM”…che andassero ad informarsi come la wind farm in Danimarca produce il 20% del fabbisogno energetico della Danimarca. Sporca Destra, Sporco Centro, Sporca SINISTRA!!

    VERGOGNA!

  471. gennaro esposito

    scusate..finitela con le caratteristiche nutritive…sembra che siamo tutti deperiti…………..

  472. Angelo Consalvo

    Questa del latte fresco venduto dal produttore è una grossa fortuna solo per i produttori di macchinette distributrici di latte e basta.
    Il latte che viene venduto non è pastorizzato… e quindi a rischio di contaminazioni microbiche che non valgono 30 centesimi di euro. E poi se le aziende eliminassero i “punti premio” dalle confezioni i centesimi sarebbero anche meno.
    Quanto carburante devo consumare per andare a comprare il latte fuori città quando ormai si trova già confezionato ad ogni angolo?
    Non è una legge regionale che prevede la vendita solo in stalla, ma una legge dello Stato.
    Non scambiamo il progresso con il consumismo, la pastorizzazione del latte è una conquista della nostra civiltà e non la rovina.

    1. Giovanni Zulberti

      Caro BEPPE guarda che in Liguria c’è già questo sistema. Io l’ho visto a Voltri in pasticceria/focacceria (non faccio nomi) e lo puoi bere anche al bicchiere. Super. Di sicuro si sta sviluppando.

  473. manuela bellandi

    vai accanto al faccione di beppe, c’è scritto “la settimaana, scaricala in pdf e stampa…ci vuole calma

  474. gianluca sini

    Questa estate sono stato in inghilterra da mia sorella per tre settimane. Io ho due figli, e mia sorella altri due: totale 4 piccoli consumatori di latte.
    Il latte che ci portavano tutte le mattine era

    a) diviso in piccole porzioni
    b) in contenitori di vetro, tappato con alluminio
    c) consegnato tutte le mattine tra le 4 e le 5
    d) ritiravano i vuoti; chiedendo di “sciacquarli solo con acqua calda”.

    Il latte era ottimo, e mio figlio piu’ piccolo lo consumava voracemente :D. Era … latte vero, sapeva di latte ed era grasso come sarebbe dovuto essere il latte. Qui in italia il latte mi brucia allo stomaco; in inghilterra non mi accadeva. Forse sara’ la suggestione, forse l’aria diversa. O forse era il latte piu’ buono.

    Tornato in italia, mi ha dato l’impressione che il nostro sia “parzialmente sciaquato”, disinfettato.

    Boh. Esterofilia? mio figlio di due anni non sa cosa sia, eppure era arrivato a chiedere quasi due litri di latte nel corso della giornata.

    G.

  475. Francesco marchioni

    Vorrei portar l’attenzione del blog sul seguente punto che interessa tutti credo:

    Il Progetto di Legge promosso da Coop per la liberalizzazione del mercato dei farmaci

    Perchè firmare?
    Un impegno per difendere potere d’acquisto e diritto alla salute.

    Il settore farmaceutico è un mercato chiuso, protetto da una legislazione che impedisce la concorrenza. Coop ha promosso un Progetto di Legge d’iniziativa popolare da presentare al Parlamento, volto a permettere la vendita a prezzo libero, anche al di fuori del circuito delle farmacie, dei medicinali da automedicazione e da banco , detti “OTC e SOP”, per i quali non è richiesta la prescrizione medica. Se il mercato sarà liberalizzato i farmaci potrebbero essere venduti con una riduzione dal 25 al 50% rispetto ai prezzi attuali.

    Se vuoi aderire per la raccolta delle 50.000 firme necessarie a portare in parlamento la proposta di legge vai su

    http://www.e-coop.it/portalWeb/coop.portal

  476. maria pia BASSANO

    prova:ciao a tutti belli e brutti

  477. Gianpiero Rossi

    Io lo salvo con nome sul pc e poi lo stampo…non ci vedo nulla di complicato!

  478. Matteo Ghedi

    anche nel mio paese esiste un distributore del genere (posto all’esterno di un centro commerciale) credo anche che lavori abbastanza bene riscuotendo un discreto successo tra i cittadini.

    il latte è prodotto da una azienda locale ed è comodissimo, utilizzandolo non solo si risparmia sul prodotto ma si levano qualche migliaio di litri di latte dalle strade, non si usano i tetrapack avendo cosi la certezza di non bervi anche qualche additivo per sigillare il colore sulla confenzione.

    Mucche e latte del tuo paese tanto il latte è sempre latte…

  479. Camillo Macaluso

    “un buon politico deve avere le giuste conoscenze, stringere mani, vestire in modo elegante, tessere amicizie clientelari per avere un adeguata scorta di voti”.

    Nicolò Machiavelli 1469 – 1527
    Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Machiavelli

  480. Camillo Macaluso

    “un buon politico deve avere le giuste conoscenze, stringere mani, vestire in modo elegante, tessere amicizie clientelari per avere un adeguata scorta di voti”.

    Nicolò Machiavelli 1469 – 1527
    Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Machiavelli

  481. antonio landi

    Avete sentito Tonino (Di pietro) ha parlato di DIPENDENTI (politici) nella trasmissione di “La rosa” (quella che faceva le pubblicità non tanto occulte alle case di cura e poi si faceva pagare col catering ai suoi compleanni), forza ragazzi e anche se ragazzo non sei più beppe :))) forza soprattutto a te “IL VERBO” si sta diffondendo………..

  482. Davide Ricci

    Tra l’altro ho letto su Repubblica, qualche mese fa, che in Scandinavia hanno messo a punto un trenino navetta tra due paesini alimentato a biogas proveniente dagli scarti di macellazione delle mucche. Con i resti di 3 mucche facevano andare questo trenino per 20Km!!!

    Dovrebbe funzionare così: Prendiamo una mucca, la curiamo, ci prendiamo il latte (e ci facciamo i latticini vari), la facciamo pascolare e vivere una vita FELICE da mucca;
    poi quando “è ora” la uccidiamo in modo indolore (eutanasia per mucche?), la macelliamo, ce la mangiamo e coi resti produciamo energia.

    Penso che in questo modo sarebbero QUASI d’accordo anche i vegetariani.
    No?

    Davide

  483. Raffaele Mascetra

    Vado fuori tema e me ne scuso. Ma perche’ il sig. Steven Allen Spielberg (andrebbe bene anche qualche suo collega tipo Polansky) oltre a realizzare Munich e il bellissimo Schindler’s List, non dedica un bel film a Sharon?
    Potrebbe soffermarsi sulle due piu’ memorabili imprese di questo eroe: la distruzione del villaggio palestinese di Qibya nel ’53 e il via libera ai massacri di Sabra e Chatila dell’82.
    p.s. Personalmente penso lo avrei apprezzato piu’ de La guerra dei Mondi.

  484. Matteo Ghedi

    anche nel mio paese esiste un distributore del genere (posto all’esterno di un centro commerciale) credo anche che lavori abbastanza bene riscuotendo un discreto successo tra i cittadini.

    il latte è prodotto da una azienda locale ed è comodissimo, utilizzandolo non solo si risparmia sul prodotto ma si levano qualche migliaio di litri di latte dalle strade. Mucche e latte del tuo paese tanto il latte è sempre latte…

  485. Camillo Macaluso

    “un buon politico deve avere le giuste conoscenze, stringere mani, vestire in modo elegante, tessere amicizie clientelari per avere un adeguata scorta di voti”.

    Nicolò Machiavelli 1469 – 1527
    Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Machiavelli

  486. davide vitellaro

    Cao beppe cari amici del blog a casarile, paese nel milanese, la macchina distributrice di latte è posizionata in una edicola. ho scritto un pezzo pubblicato sulla provincia pavese se può farvi piacere lo posso postare

    davide

  487. f. alberti

    Credo che il blog sia anche controinformazione e visto che nella stampa nazionale non c’è alcun accenno,sottopongo ai lettori quanto segue:
    Il Presidente dell’Unione degli Istriani sig. Lacota ha rilasciato al quotidiano della comunità slovena Primorski Dnevnik di Trieste, un intervista esplosiva, non ripresa da alcun giornale italiano.
    “L’ITALIA HA TRADITO GLI ISTRIANI E SI E’ FATTA GIOCO DI LORO”
    Alla fine della guerra l’Italia doveva pagare i danni di guerra per l’aggressione alla Yugoslavia ,ma invece di pagarlo con i propri soldi preferì offrire alla Yugoslavia i beni degli istriani di lingua italiana.
    Tutti i dirigenti delle associazioni istriane ed i politici italiani avrebbero tenuto nascosto alla propria gente, per tutti questi anni,la verità.
    Il sig. Lacota nell’intervista lascia intendere che anche nell’ultimo incontro delle associazioni istriane a Roma con Fini,questi abbia suggerito di continuare a tener nascosta la vicenda.
    Il sig. Lacota si auspica, che il Presidente Ciampi spieghi a reti unificate agli Italiani il fatto e chieda agli italiani di pagare una tassa “una tantum”, per pagare agli istriani il debito contratto con la Yugoslavia per danni di guerra,già anticipato dagli stessi.
    Alcune mie riflessioni:
    -L’esodo da quelle terre fu per logica se non “sollecitato” almeno ben accetto dall’Italia, fino a raggiungere il numero sufficiente di profughi, per far fronte al debito.
    -Il gran numero di profughi fu usato come serbatoio di voti, e come massa fortemente nazionalista da usare sul confine e contro la comunità slovena di Trieste e Gorizia, che si identificava nella stragrande maggioranza nell’allora PCI e PSI , facendogli credere che fu la Yugoslavia la colpa di tutti i loro mali.
    Ma è dignitoso per uno stato manipolare in questo modo la propria gente e per tanto tempo?

  488. andrea marelli

    -offtopic- NESSUNO PARLA PIU’ DEL T.A.V., CHISSA’ PERCHE’…….. SE VOLETE VE LO SPIEGO IO….SIAMO VERAMENTE UN POPOLO DI “POVERETTI E IGNORANTI” CI AUTO-PRENDIAMO IN GIRO E POI CI LAMENTIAMO…. VERGOGNAMOCI TUTTI!!

    1. Davide Ricci

      A dir la verità, sul nostro sito http://www.onedrop.it c’è un documentario sulla manifstazione anti-tav in Francia di qualche giorno fa.

      ciao
      Davide

    2. dario giordano

      basta cercarle le notizie!vai sul sito

      http://www.legambientevalsusa.it/

      leggi e guarda filmati per tutti i gusti!ciao

  489. Cristina Ferrando

    Caro Beppe, a Pinerolo (provincia di Torino) la scorsa primavera (se non ricordo male) hanno aperto un punto di distribuzione di latte fresco, come quello che descrivi tu in Emilia, vai lì con la tua bottiglia e con un euro ti porti via il tuo litro di buon latte. L’iniziativa ha avuto talmente successo che hanno paerto un altro distributore, sempre a Pinerolo, quindi lontano dall’azienda agricola che produce il latte. Forse tra poco ne apriranno anche uno a Luserna San Giovanni (il mio paese, sempre nel pinerolese), senza tanti problemi burocratici… Se hai bisogno di informazioni, fammi sapere che cercherò di raccoglierle.
    Cristina

  490. Stefano Cima

    Piccola Riflessione:

    1. Perchè l’essere umano è l’unico mammifero a nutrirsi di latte anche dopo lo svezzamento??

    Ne i felini, ne gli erbivori, ne i cacciatori , ne le prede hanno questa abitudine.

    2. Tra l’altro con latte di una altra specie, non della propria.
    _________
    _________

    secondo me l’abitudine del latte da adulti è contro natura.

    1. Loredana Solerte

      Sarà, però la mia gatta beve latte e adora yogurt e latticini.
      Nn è più un cucciolo, ha 5 anni

    2. Mauro Bellaspica

      Non è una questione nutrizionale quanto più di sopravvivenza. Nel mondo animale dopo una certa età i mammiferi sono e debbono essere pronti a sopravvivere. Non possono pertanto continuare ad attingere latte dalle mammelle delle madri che nonostante tutto hanno il loro ciclo di produzione. Inoltre nel caso di nuovi cuccioli il latte materno deve essere utilizzato per i nuovi nati. E’ che noi sfuggiamo alla regola della sopravvivenza, sebbene abbiamo un potenziale distruttivo e creativo davvero elevato dovuto ad una prerogativa o un handicap di cui l’uomo pare non potersi liberare: il libero arbitrio.

    3. Martina Ferrario

      Sarà… Però il mio cane e le mie due gatte (rispettivamente 6, 3 e 2 anni – non certo cuccioli) bevono il latte e fanno follie per le croste del formaggio. Mi risulta che siano mammiferi, svezzati da un bel pezzo e due di loro persino appartenenti ai felini… tu che dici?

  491. Alfonsina Massa

    Chiedere l’aumento incondizionato degli stipendi è oltremodo infantile: comporterebbe solo un ulteriore aumento dei prezzi, e a una inflazione maggiore. Studiare un po’ di economia monetaria prima di parlare, please.

    Loris Capoz 17.01.06 14:07
    ————————————————

    Visto che sei tanto bravo tu in economia spiega a tutte quelle famiglie (infantili) e poveri pensionati (infantili) che guadagnano pochissimo come fare ad arrivare alla fine del mese senza dover sperare in un aumento!
    Se l’euro fosse stato convertito in maniera migliore e lo stato avesse controllato le conversioni dei prezzi dei commercianti in maniera massiccia lasciando il doppio prezzo, oggi non saremmo ridotti così male!
    Tutto ciò che costava 100 mila lire oggi costa 100 euro peccato che chi guadagnava 2 milioni di lire oggi non guadagni 2000 euro, ecco qual’è il problema e non “l’infantilismo” di chi ha effettivamente bisogno di più soldi per la semplice sopravvivenza!

    Sissi (MI)
    settembre_01@excite.it

  492. benedetto sedicesimo

    Vado fuori tema e me ne scuso: ma perche’ il sig Steven Allen Spielberg (potrebbe pensarci anche qualche suo collega tipo Polansky) oltre a realizzare Munich, non fa un bel film su Sharon?? .
    Si Sharon colui che nel ’53 fece saltare con 600 chili di esplosivo il villaggio palestinese di Qibya e che diede via libera ai massacri di Sabra e Chatila.

  493. Fabio Mandelli

    Per salvare la costituzione sempre più massacrata

    http://www.salviamolacostituzione.it/

  494. marco garda

    C’è anche all’IPER di Cremona questo distributore

  495. camillo virge

    Vota Beppe for “Ministro dell’Economia”…….

    Cosa c’è di meglio di un genovese per decidere come spendere ed amministrare i soldi pubblici?

  496. salvador righi

    Ottima idea, se ce ne fosse uno vicino Firenze segnalatemelo, vi prego! D’altronde si parte proprio da queste piccole cose…per esempio anche l’acqua minerale! Siamo il primo paese in Europa per consumo di acque minerali perchè non ci fidiamo di quella del rubinetto (io bevo quella dell’Arno, non è di montagna ma intanto non inquino…), ma pensate tutta la trafila che fanno queste bottiglie prima di arrivare al vostro supermarket e immaginate quanto rimangano pure!

    1. Davide Ricci

      Ce l’hai già il distributore di acqua: è il rubinetto del tuo lavandino!

      Se il sapore è buono —> buona bevuta.
      Se il sapore è medio —> Lasciala in una brocca o in una bottiglia *di vetro* per qualche ora
      Se il sapore è pessimo —> Attaccaci un filtrino depuratore, non costa nemmeno tanto.
      Se è proprio imbevibile —> C’è qualcosa che non va: chiama la Asl perché chi controlla l’acqua della cisterna condominiale non fa il suo lavoro.

      ciao!

  497. Marco Gioanola

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    PROPONGO UNA RACCOLTA DI INDIRIZZI DISPONIBILE IN RETE
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    1. daniela maioli

      sapevate che esiste anche a MILANO?
      via DUDOVICH, vicino piazza Abbiategrasso.
      si entra nel cortile di una azienda agricola e c’è il distributore di latte munto in giornata!

      diffondete ma non troppo, che se no ce lo tolgono!

  498. Armando Dupaal

    DI PIETRO TORNI A FARE IL MAGISTRATo, LA FINISCA DI CONTRIBUIRE AD AFFAMARE IL POPOLO BUE+++++

    Come si permette di parlare di “Sprechi e Privilegi” ? Dov’era quando il Senato ha bocciato la riduzione del 1o% del loro stipendio? Ma diciamo che, se non supererà lo sbarramento, lo manderemo a casa.
    __________________ http://www.ricostruire.it ______
    L’Enciclopedia dell’ ASTENSIONE PROPOSITIVA

  499. Davide Ricci

    \begin{belinata}

    Col cavolo che mi bevo il latte appena munto, che chissà quante schifezze mi becco.
    Io mi bevo il latte agli omega3, che mi fa bene.
    E mi bevo anche quello cehe resta fresco per una settimana, perché mica ho voglia di farmi tutte le volte in macchina fino a Voltri da S. Margherita (35km) per andarmi a prendere un litro di latte che il giorno dopo non è più buono!

    \end{belinata}

    1. Loredana Solerte

      nessuno te lo impedisce.

      io e molti altri preferiamo bere invece il latte “fatto di latte” e il pesce fresco appena pescato senza per forza mischiarli

      Altrimenti meglio una bella bagna cauda.

  500. cimbro mancino

    molto bella la storiella sul rifatto e pecorella,
    la tua firma non mi piace pur trovandola mordace,
    ti saluto auguroni e un vaf…. lo a berlusconi

  501. giulio pedinotti

    ciao
    ne esiste anche uno a Borgo Bassano (urbino).
    saluti

    giuliopedinotti@libero.it

  502. Camillo Macaluso

    L’autodeterminazione ecco cos’è che manca agli italiani! Mi riferisco alla maggioranza degli italiani ovviamente. “L’italiano medio” lobotomizzato dal pallone (da calcio), pieno di luoghi comuni, rincoglionito dalle TV. Ma in cosa speriamo? Che arrivi il Salvatore? Assolutamente no! La vita è breve, godiamocela insieme. Dico no ai sopprusi! NO alla prepotenza! NO alle prevaricazioni! Siamo alla mercè di gente alla quale non importa nulla di noi! SVEGLIA!!! Con la globalizzazione ci stanno infinocchiando estendendo il predominio dei potenti in modo incondizionato e noi gente che non conta un bip(per non trascendere nel volgare)
    non siamo altro che pupi. Torniamo a leggere Machiavelli, potrebbe tornarci utile(io stesso ne ho una vaga memoria). La storia dovrebbe insegnarci qualcosa e invece incappiamo negli stessi errori. Che democrazia è la nostra? Sono ignorante e vorrei che qualcuno me lo spiegasse come lo si spiegherebbe ad un bimbo. Un bimbo curioso ed attento che non sente, ascolta. La gente esegue la volontà di chi? La propria? L’autodeterminazione impegna severamente l’uomo(o donna), richiede prima di tutto una presa di coscienza e cosa più importante la RESPONSABILITà, parola estranea nel nostro paese, paese rappresentato da un uomo che sfugge ai processi che chiedono VERITà. Perchè si nasconde la verità? Perchè fa male? somatizziamo gente, somatizziamo.

    Un quasi 23enne che vorrebbe un mondo più libero.

    La libertà non è stare su un albero,
    libertà è partecipazione.

    Grazie Gaber per essere esistito.

  503. Davide Ricci

    Il wap è nato morto.
    È la più grande cazzata dell’informatica e dell’elettronica da quando queste due cose esistono

  504. Loris Capoz

    stefania martani 17.01.06 13:54

    Vedi stefania, ti risponderò in modo gentile, cosa che faccio raramente davanti a tanto qualunquismo e pressapochismo. Pensare che il lato dell’offerta (del prezzo) delle case, o degli immobili in generale, sia di pertinenza del governo (di questo o di qualunque altro) è folle e stupido. Folle perchè solo nelle dittature comuniste la proprietà privata non esiste, è lo stato che regola tutto. Stupido perchè vuole dire che non si conoscono minimanente le regole che governano i mercati. Credo sia noto a tutti che in periodi di crisi il mattone venga considerato un bene rifugio. Da qui l’aumento dei prezzi che, a differenza di quello che avviene con la borsa dei capitali (fasi crescenti e decrescenti anche molto marcate), non subisce grosse “battute d’arresto”. Tutto questo si ripercuote in un amento degli affitti, e quindi nella maggiore difficoltà a potersi permettere una soluzione dignitosa. Chiedere l’aumento incondizionato degli stipendi è oltremodo infantile: comporterebbe solo un ulteriore aumento dei prezzi, e a una inflazione maggiore. Studiare un po’ di economia monetaria prima di parlare, please.

    1. cimbro mancino

      ma quandè che la smetterai di sparare cazzate !!
      fossile

  505. Marco resmini

    Beppe, vai in rete e cerca “Piratpartiet”.
    Siamo ad una svolta.

    Marco R.

  506. Riccardo Palazzani

    Idea carina, dalle mie parti, nel bresciano, ce ne sono già parecchi in funzione.
    Una sola avvertenza: il latte appena munto è tosto, ipercalorico rispetto al pastorizzato e ricco di batteri.
    Ci vuole un po’ per abituare lo stomaco e l’intestino.
    Intanto cacarella per tutti 🙂

  507. Stefano Ceccherini

    In alcuni supermercati lo fanno gia’. Ad esempio, al Citta’ Fiera a Udine. Hanno i distributori con i vari detersivi e uno si serve da se’.

  508. Davide Ricci

    \begin{ironico}

    È una vergogna!
    Se ora ognuno si beve il latte che ha sotto casa, che ne sarà del libero commercio?
    Non pensate a quanti camionisti finirebbero disoccupati se per tutti i prodotti si facesse così?
    Io voglio essere libero di comprare il latte che mi pare, o l’acqua che mi pare, e tra l’altro così non avrei sulla coscienza tutte le crisi dell’indotto che l'”autarchia alimentare” comporterebbe.

    L’autarchia era un’idea di Mussolini.
    E dare addosso al libero commercio e all’economia liberale è da comunisti.
    Tirate un po’ voi le somme.

    \end{ironico}

    Davide
    http://www.onedrop.it

    1. Giuseppe Noto

      Allora rinizia ad utilizzare il carbone, pensa a quanti minatori finirebbero disoccupati. Sei in tempo anche per ricominciare col calesse…pensa ai poveri cocchieri. Ricordati l’ombrellino nelle giornate calde! Ciao

    2. Mario Rossi

      Esagerato….
      Un distributore che mette in crisi l’indotto del latte…
      E’ come dire che i piccoli commercianti mettono in crisi la grande distribuzione. Ipotesi molto fantasiosa.

      Tu poi sei libero di andare al supermercato e prenderti FrescoBlu microfiltrato a alta digeribilità con integrazione di vitamine ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZ, ma lascia anche agli altri la scelta di comprare quello che vogliono e dove vogliono.

    3. Davide Ricci

      Penso che se usassi il calesse l’industria automobilistica ne risentirebbe.

      Ecco: avrò sia il calesse che l’auto!

    4. Maurizio Carrer

      Per come la vedo io è meglio alimentare le economie locali che globali. Traduco: preferisco dare i miei soldi ai produttori locali e incentivare i buoni prodotti, meglio se biologici. Se non cominciamo mai a ridurre gli sprechi, ad inquinare meno, a mangiare meglio (e meno) come pensiamo di poter vivere un pò meglio?
      Ciao

  509. serena palumbo

    e un idea grandiosa…io l’ho assaggiato in Piemonte vicino a Giaveno…ti rendi conto di come tutti i giorni butti giù nello stomaco qualcosa che chiamano latte ma non lo è!!

  510. Fassino Ingalera

    Il latte alla spina è un’ottima iniziativa. Crudo il latte è assai piu’ buono, sano e digeribile, altro che UHT (i vitelli nutriti col latte UHT muoiono).

    Mi impegno fin da oggi a portare un mezzo litro di latte alla spina al giorno a Fassino e D’Alema quando saranno finalmente in galera.

  511. Mauro Bellaspica

    X TE BEPPE. DIGRESSIONE AL TEMA PRINCIPALE: GRILLO INTERVIENI SUALLA QUESTIONE “VIP”. SONO I PEGGIORI INQUINATORI DELL’ETERE CHE MAI SI SIA SOPPORTATO FIN’ORA. INQUINANO GLI APPARATI CEREBRALI TRONFI DELLE PROPRIE VANITà ED EFFIMERE VITE. SI ARRICCHISCONO DIFFONDENDO L’IMMONDIZIA CHE SONO APPESTANDO SPAZI INTERMINABILI DI GENUINITà INDIFESA…. SI PROPONGONO COME MODELLO DA IMITARE GIUSTIFICANDO IN TAL MODO LE PROPRIE NEFANDEZZE. GRILLO DICCI QUALCOSA DI CONFORTEVOLE!!!!!! PERCHè NON INVIARLI AL CENTRO DELLA TERRA COME COMBUSTIBILE ADDIZIONALE, CONTRIBUIRANNO A RISCALDARCI ANCHE SE PER POCO!!!

    1. Mauro Clementi

      Sono completamente d’accordo con te. Ma ho paura che non ci sia modo di liberarsi di questi scarafaggi finchè i media saranno gestiti da gente come maurizio costanzo e compagnia bella.
      Ho smesso di guardare la telvisione da tempo proprio per evitare di vedere quei personaggi squallidi, dovrò decidermi anche a disdire l’abbonamento alla rai.
      Un saluto

    2. Mauro Clementi

      Sono completamente d’accordo con te. Ma ho paura che non ci sia modo di liberarsi di questi scarafaggi finchè i media saranno gestiti da gente come maurizio costanzo e compagnia bella.
      Ho smesso di guardare la telvisione da tempo proprio per evitare di vedere quei personaggi squallidi, dovrò decidermi anche a disdire l’abbonamento alla rai.
      Un saluto

  512. Emanuele Sigismondi

    Volevo solamente segnalare che un’iniziativa analoga a quella di Reggio Emilia è presente da più di un anno anche vicino a Centallo, provincia di Cuneo, in Piemonte.
    Il latte di giornata viene venduto ad un euro al litro in contenitori forniti dall’acquirente, tramite un sistema automatico e quindi dal costo estremamente ridotto. Inoltre oltre a opuscoli con ricette su come produrre con quel latte dell’ottima ricotta o della toma piemontese, l’azienda vende anche jogurth e gelati prodotti col proprio latte. A fine giornata il latte viene raccolto e immagazzinato per la vendita all’ingrosso alle società che ce lo fanno avere nei supermercati, con scadenze lunghissime e sacrificio di soldi e qualità.
    Ringrazio l’azienda in questione per l’ottimo lavoro che svolge ogni giorno per noi.

  513. Daniel Caliari

    lavora in una centrale del latte guarda cosa fanno al latte UHT, cosa ci mettono in mezzo e poi vedi se lo bevi ancora, inoltre perde parecchie caratteristiche nutritive, ma come ti fa a piacere di più l’ UHT? Magari ci fosse un distributore così anche vicino Pescara, continua così Beppe

  514. Roberto Chelli

    L’affare dei contratti in ritardo.

    Il governo come sempre e’ di parte e sostiene che la protesta dei metalmeccanici e’ illegale (vedi “la repubblica di oggi”.

    E’ un governo abituato alle truffe ed e’ logico che sostenga anche la truffa a danno dei metalmeccanici.

    Firmare i contratti con un anno di ritardo e’ un affare da svariati miliardi, ed eccone la dimostrazione.

    Quando il contratto sara’ firmato, verranno eragati i 90-100 euro richiesti dai metalmeccanici, ma per un anno intero, questi 90 euro mensili, li tengono in tasca le aziende.

    Per risarcire i lavoratori, per il ritardo subito, verra’ erogata una una tantum di 270 euro, ma i conti non tornano, perche’ 100 euro per le 14 retribuzioni annuali, fanno 1400 euro !!.

    Le aziende, ritardando i contratti, si mettono in tasca 1400-270= 1330 euro per ogni lavoratore !!!
    Ipotizzando 50.000 lavoratori soltanto in fiat fanno : 66 milioni e 500 mila euro, sottratti ai soli metalmeccanici !!!..

    La stessa cosa avviene per le altre aziende (FERROVIE, FERROTRANVIERI, OSPEDALIERI, SCUOLA ECC..)

    Ecco perche’ l’Italia e’ sempre in sciopero.

    Faciamo una nuova legge :
    se le azienda-sindacati non si mettono d’accordo, si divra’ erogare ai lavoratori un indennita’ di vacanza contrattuale che e’ pari alla media tra cio’ che chiedono i sindacati e cio’ che offre l’azienda (es. tra 130 euro e 70 euro = 100 euro.
    Il ritardo per la firma del contratto, sara’ indennizzato al prezzo pieno dell’accordo (es. 100 euro) per i mesi di ritardo, PIU’ GLI INTERESSI !!!..

    Oggi i metalmeccanici percepiscono una indennita’ di vacanza contrattuale di 12 euro!!! ed ogni mese perdono 88 euro.

    Con questo sistema, le aziende sono portate a prolungare le contrattazioni fino all’esasperazione dei lavoratori, perche’ ogni mese guadagnano miliardi.
    COn questo sistema avremo un paese costantemente in sciopero, a discapito dell’economia e del turismo.. e dei lavoratori sempre piu’poveri ed esasperati.

    1. stefano cima

      Il problema è della privatizzazione. Quando tutto è in mano ai privati, al minimo problema , gli imprenditori fanno dei tagli. e licenziano. oppure non pagano i straordianri ecc ecc.

      Lo stato dovrebbe GARANTIRE il lavoro, la casa, la sanità, la scuola, la democrazia, l’eguaglianza sociale…..

      cosa di tutto cio avviene in Italia???

    2. Pasquale Rezza

      Bravo Roberto! ti informo che gli ospedalieri senza contratto lo sono da 25 dico “VENTICINQUE MESI”!!!!!!!!!! e facendo parte della categoria potrai immaginare la mia rabbia.

    3. daniela maioli

      idem per gli enti locali (comuni,provincia..tutti quelli meno che statali)
      nonostante lo sbandierato accordo sugli stipendi agli statali, tanti enti locali sono ancora senza contratto (e aggiornamento stipendio)da ormai
      2 anni!!

  515. Riccardo Battistelli

    Anche a Pesaro esiste località Casinina esiste, da un anno circa, un distributore di latte fresco di allevamento locale ad un euro al litro, lungo la strada che collega Pesaro città col Montefeltro, ci sono anche le bottiglie per chi non le ha con sè…..

  516. Alessandro Caciabue

    Esiste un distributore simile a quello descritto nel post a Genova, nella delegazione di Voltri, all’interno del panifacio F.lli Priano. Bottiglia personale, costo € 1,00 al litro provenienza del latte Rossiglione.

  517. Fabio Fabio

    qualcuno potrebbe spiegarmi perchè è sparito il mio intervento ???

  518. Ricardo Gioia

    Se vorremmo definirci una civiltà evoluta, dovremmo ad esempio istituire un reddito di cittadinanza, perchè una civiltà evoluta garantisce a tutti i bisogni di base….QUEI VIP PIENI DI SOLDI CHE DICONO AL POPOLO GIA’ IMPOVERITO DI FAR SOLIDARIETA’ MI FANNO SCHIFO, SONO SOLO PEZZE CHE NON RISOLVERANNO MAI I PROBLEMI DI POVERTA’…. CANCELLARE IL DEBITO E REDDITO DI CIDDANINZA PER TUTTI…CONTO LA POVERTA’…E’ UNA SOCIETA’ INCAPACE
    DI RISALIRE AL PUNTO, ALLA SINTENSI…Di conseguenza incapace di risolvere e capire le dinamiche dei problemi….AUGURI! TORNO SU MARTE

  519. Roberto Chelli

    L’affare dei contratti in ritardo.

    Il governo come sempre e’ di parte e sostiene che la protesta dei metalmeccanici e’ illegale (vedi “la repubblica di oggi”.

    E’ un governo abituato alle truffe ed e’ logico che sostenga anche la truffa a danno dei metalmeccanici.

    Firmare i contratti con un anno di ritardo e’ un affare da svariati miliardi, ed eccone la dimostrazione.

    Quando il contratto sara’ firmato, verranno eragati i 90-100 euro richiesti dai metalmeccanici, ma per un anno intero, questi 90 euro mensili, li tengono in tasca le aziende.

    Per risarcire i lavoratori, per il ritardo subito, verra’ erogata una una tantum di 270 euro, ma i conti non tornano, perche’ 100 euro per le 14 retribuzioni annuali, fanno 1400 euro !!.

    Le aziende, ritardando i contratti, si mettono in tasca 1400-270= 1330 euro per ogni lavoratore !!!
    Ipotizzando 50.000 lavoratori soltanto in fiat fanno : 66 milioni e 500 mila euro, sottratti ai soli metalmeccanici !!!..

    La stessa cosa avviene per le altre aziende (FERROVIE, FERROTRANVIERI, OSPEDALIERI, SCUOLA ECC..)

    Ecco perche’ l’Italia e’ sempre in sciopero.

    Faciamo una nuova legge :
    se le azienda-sindacati non si mettono d’accordo, si divra’ erogare ai lavoratori un indennita’ di vacanza contrattuale che e’ pari alla media tra cio’ che chiedono i sindacati e cio’ che offre l’azienda (es. tra 130 euro e 70 euro = 100 euro.
    Il ritardo per la firma del contratto, sara’ indennizzato al prezzo pieno dell’accordo (es. 100 euro) per i mesi di ritardo, PIU’ GLI INTERESSI !!!..

    Oggi i metalmeccanici percepiscono una indennita’ di vacanza contrattuale di 12 euro!!! ed ogni mese perdono 88 euro.

    Con questo sistema, le aziende sono portate a prolungare le contrattazioni fino all’esasperazione dei lavoratori, perche’ ogni mese guadagnano miliardi.
    COn questo sistema avremo un paese costantemente in sciopero, a discapito dell’economia e del turismo.. e dei lavoratori sempre piu’poveri ed esasperati.

  520. Rodolfo Canaletti

    Questo sistema l’ho visto all’ipermercato di Cremona. Negli iper di Piacenza, dove abito non c’e’ nulla di simile. Purtroppo.

    A casa il nano malefico!
    Viva Zapatero!

    Rudy

  521. stefania martani

    La ballata degli impiccati.
    400 manichini di gomma sono stati appesi oggi per protesta contro il caro affitti e il caro mutui.
    Vorrei chiedere a Berlusconi come è stato possibile che l’affitto delle case sia raddoppiato se non triplicato nel giro di due-tre anni. Una stanza costa ora sui cinquecento euro e c’è chi non si fa scrupolo, nelle zone centrali, di chiederne anche sei-settecento.Una stanza. Un monolocale varia da un minimo di 500 a un max anche di novento mille euro per 30-35 metri quadrati. Un appartamento bilocale a meno che non si vada in periferia costa minimo 1000 euro.I dipendenti pubblici, specie se monoreddito, sono costretti a restare in famiglia, se ce l’hanno, a vivere nelle topaie se non possono usufruire dell’ospitalità. I mutui sono nodi scorsoi che strangolano la vita delle persone, prelevando per trent’anni dall e tasche dei dipendenti almeno 800-900 euro per 200.000 euro di prestito.E, continuo, se la famiglia è monoreddito? Si attacca. Senza casa non c’è dignità. Non c’è nulla.Aumentate gli stipendi, cari dipendenti parlamentari, che vi permettete liussuosi appartamentini al centro, piuttosto che continuare ad alzare il vostro a colpi di 100o-1200 euro mensili.Anche perchè siamo l’unica fonte del prelievo fiscale certo, a fronte di uno Stato di evasori e di condoni. Mentre le rendite finanziarie e immobiliari non le toccate.
    E’ una vergogna.Una vergogna.

  522. Paolo Borin

    Ecco dove finisce una particellina dei soldi che vengono generosamente elargiti alle clientele.
    Dai forza, scoperchiamolo sto vaso di Pandora puzzolente, e guardiamoci dentro per davvero.

    Paolo Borin

    1. Mario Rossi

      Cosa intendi dire con “vado di pandora puzzolente” e con “soldi della clientela”…
      Ognuno sarà o non libero di vendere il latte come meglio crede (garantendo condizioni igieniche adeguate) e sarà anche libero di comprare a un giusto prezzo.
      Bisogna sempre dire “W la grande distribuzione che ha i prezzi bassi” oppure si può andare dall’allevatore a prendersi il latte fresco tutte le mattine e poi passare dal coltivatore a prendere la frutta e la verdura appena raccolti…

      Io se devo decidere scelgo la seconda possibilità: dal produttore al consumatore senza intermediari. Quindi so che i miei soldi vanno a chi ha faticato (e non poco) per farmi bere del latte sano e mangiare della verdura sana…
      Io sono padrone dei miei (pochi) soldi e non tollero che gli altri mi dicano cosa farne.

      Saluti

  523. Marco Pappalepore

    Mi spiace, ma nulla può battere il vecchio buon latte parzialmente scremato UHT !

    – costa meno
    – è più digeribile
    – è più buono(de gustibus !)
    – è sterilizzato, dunque
    – deperisce meno
    – dura di più(lo posso addirittura dimenticare una giornata intera su un tavolo fuori dal frigo ed è ancora buono)
    lo compro al discount ogni 2 settimane !

  524. stefano crema

    Hai dimenticato il punto interrogativo in fondo all’ultima frase.

    Stefano

  525. Giuseppe Brandizzi

    Distributore di latte crudo biologico presso la Cooperativa Allevatori Testa di Lepre

    Per raggiungergi:

    DA ROMA
    ss Aurelia fino al km 22 direzione Civitavecchia / uscita Fregene – Cesano – Anguillara / alla rotonda girare a destra per Cesano dopo 50 mt a sinistra

    DA CIVITAVECCHIA
    ss Aurelia fino al km 22 direzione Roma / uscita Testa di Lepre – Cesano – Anguillare / alla rotonda proseguire diritti per Cesano 50 mt a sinistra

    Ne e’ presente un altro al 28 Km della Via Aurelia presso Il Centro Commerciale PAM ..
    ma non so per quanto … e’ sempre GDO ….

  526. Andrea Gardini

    A Mantova abbiamo il distributore di latte.
    Un’altra cosa rispetto a ciò che fino ad oggi ho bevuto.
    L’unico problema è che bisogna consumarlo nel giro di 24 ore.
    1 euro al litro, la bottiglia di vetro la metto io.
    Fantastico!
    Inoltre ho la fortuna di conoscere personalmente i proprietari dell’allevamento e questo è un bel valore aggiunto!!!

  527. Vetere Maria

    Io ho comprato latte crudo per più di un anno presso una cooperativa piemontese che me lo inviava a casa. Da un paio di mesi a questa parte l’amara sorpresa, il latte crudo è commercializzabile solo direttamente dalle aziende agricole con il metodo descritto da Beppe… purtroppo per chi produce diventa sempre più difficle raggiungere noi consumatori specie se abitiamo in una grande città come milano; io do il mio contributo comprando frutta verdura carne e latticini direttamente dai produttori di una piccola coopertaiva di produttori ed allevatori piemontesi, spendo meno, mangio bio e riduco inquinamento (trasporti) imballaggi ed ingiusti profitti per tutti gli intermediari… ho dovuto rinunciare al meraviglioso latte crudo, vediamo quale sarà la prossima mossa dei nostri brillanti governanti. Intanto teniamo duro!

  528. marcello maggiore

    Carobeppegrillo,
    ho il sospetto che se la cosa prendesse piede, e non solo per il latte, si pesterebbero molti calli. Immagina se, come tu stesso dicesti in uno dei tuoi spettacoli, anche per le arance (le italiane vanno in Spagna, le spagnole vengono qui in Italia) e così via con tutto il resto; vini, olii, produzioni locali ecc., quanto meno denaro si spenderebbe nei trasporti, quanta meno gente presente nella filiera produttiva si troverebbe fuori gioco, senza più speculazioni, senza più guadagni “liberali”. Senza contare che buona parte del commercio comunitario si fonda proprio su questo.
    A noi non resta che poter riflettere grazie al tuo blog, sempre provocatorio, auspicando che tra mille commenti più o meno biliosi non ne venga fuori qualcuno veramente costruttivo. Forse la riflessione e la presa di coscienza è già un ottimo risultato. Grazie.

  529. marcello maggiore

    Carobeppegrillo,
    ho il sospetto che se la cosa prendesse piede, e non solo per il latte, si pesterebbero molti calli. Immagina se, come tu stesso dicesti in uno dei tuoi spettacoli, anche per le arance (le italiane vanno in Spagna, le spagnole vengono qui in Italia) e così via con tutto il resto; vini, olii, produzioni locali ecc., quanto meno denaro si spenderebbe nei trasporti, quanta meno gente presente nella filiera produttiva si troverebbe fuori gioco, senza più speculazioni, senza più guadagni “liberali”. Senza contare che buona parte del commercio comunitario si fonda proprio su questo.
    A noi non resta che poter riflettere grazie al tuo blog, sempre provocatorio, auspicando che tra mille commenti più o meno biliosi non ne venga fuori qualcuno veramente costruttivo. Forse la riflessione e la presa di coscienza è già un ottimo risultato. Grazie.

  530. stefano crema

    @ maddalena ferraro e a Beppe

    e di che ti preoccupi tanto i nostri imprenditori sono i primi a delocalizzare di tutto e di più, se potessero delocalizzerebbero anche la sanità,
    sei malato ? vai a farti curare in cina dove medici e infermieri costano meno…
    Grillo io sto andando giù di testa non ce la faccio a resistere impassibile al declino inesorabile delle nostre attività produttive, lo so che te il lavoro ce l’hai, sei praticamente un artigiano e siccome lo eserciti con la lingua non hai nemmeno bisogno di dipendenti o garzoni, so anche che non te frega un belino di dove i tuoi spettatori vadano a racattare i soldi per venire a vedere i tuoi spettacoli, continui a menarla con l’ambiente e nemmeno una parola su un tema che scotta da 100 anni, quale ??
    Beppe, besugo, svegliati quei 4 razzi di posti di lavoro che avevamo in Italia stanno decollando tutti per andarsene in europa orientale o in cina, e dopo noi cosa razzo facciamo ? Ci mantieni tu bel beppone ?
    Beppe rispondi, porca puttana!!!!

    Stefano

  531. Giuseppe FLoris

    Al signore che ha scritto sotto, un bel chissenefrega !!!!
    Nessuno ti vieta di comprarlo all’ Hard Discount

    magari agli altri importa qlcs !?!?!?

    AIUTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Ho un problema !!!!!!!!!!!!!!

    Sono d’accordo con Grillo !!!

    Ma io il latte lo pago 49 cent al litro all’hard discount e visto il mio reddito da pseudo disoccupato vittima della new economy, questo prezzo mi va bene.

    Io il latte + costoso non lo voglio !!!

    vito santapaola

  532. Marco Ciacchi

    OFF TOPIC

    ADERIAMO ALL’INIZIATIVA…
    MI SEMBRA MOLTO INTELLIGENTE….
    BEPPE ACCOGLI SOLO PROPOSTE DI LEGGE E NON CHIACCHIERE ELETTORALI….

    Allo staff di Beppe Grillo.
    A proposito delle primarie dei cittadini.
    Vorrei chiedere allo staff di non consentire a nessun politico di intervenire sul blog a meno che non fornisca proposte di legge a supporto del loro intervento, proposte di legge serie e concrete che loro si impegneranno a portare in parlamento sia se al governo sia se all’opposizione.
    Senza queste proposte che dovranno rimanere PERMANENTI sul sito di Grillo, non si dovrà dare spazio a NESSUNO. Sarebbe meglio se le proposte venissero presentate in pdf e firmate in calce come per i candidati sindaci di Trieste.
    Troppo facile ripetere frasi tratte dai trattati di ecologia senza proporre iniziative concrete.
    Bastano anche una decina di proposte, non tutto il programma di governo!
    La verità e che questi si riempiono la bocca di belle parole di cui ignorano persino il significato.
    Si chiede CONCRETEZZA non parole.
    Nessuno dei tre capisce niente di energia ma tutti e 3 prendono a cuore le VS proposte, ma almeno le hanno capite? Possibile che nessuno avesse neanche un dubbio di attuabilità su almeno uno dei punti da voi esposti?
    Domani arriverà anche l’adesione di Mastella, sicuramente daccordo con tutto ciò proposto, e Voi gli darete vetrina senza avere nessuna garanzia in cambio.
    Se almeno ci regalassero una proposta a testa ne avremmo già 3 e impegnarsi per la realizzazione di tutte e 3 sarebbe già un MIRACOLO.

    Saluti
    Daniele

    Daniele Granata 17.01.06 12:32 | Rispondi al commento |
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    Discussione

  533. fabian favalli

    gent.mo sig. Vesco . le scrivo a nome mio ed a nome di tutti gli allevatori che giornalmente frequento per lavoro(tra di loro ce ne sono due che hanno inserito nella loro azienda un distributore automatico di latte crudo).
    le volevo fare solo un rilievo: per anni siamo stati abituati a bere latte fresco industrializzato,se mi consente il termine , che oltre ad innumerevoli vantaggi di ordine igienico ha pero’ portato il nostro organismo ad una disaffezione verso il latte crudo.
    20 o 30 anni fa’ i controlli alla produzione non erano cosi’ rigorosi come oggi quindi si preferi’ far passare il latte fresco attraverso l’industria.
    oggi ,le assicuro, non è piu’ cosi’ e le consiglio di provare partendo da piccole dosi per aumentare gradualmente , vedra’ che dopo due mesi potrà bere tutto il latte che vorra senza piu’ problemi.
    i migliori saluti

  534. Gianfranco Meneghello

    ………questa notizia è veramente interessante e mi auguro trovi appoggio non solo da chi ha figli da “sfamare” ma anche dalle persone che sono interessate ad una sana alimentazione.
    Inoltre, PER CHI HA PAURA DEL LATTE “INTERO”, posso assicurare, fonti affidabili e serie di dietologi, che l’integrità del prodotto, così come l’ha fatto madre natura, vacca, non fa nè ingrassare nè altera colesteroli o cavolate varie, appunto perchè non scisso dai suoi elementi naturali (a parte intolleranze accertate)
    Un brindisi a tutti a suon di latte!!

  535. michele silvestri

    buongiorno a tutti,

    se avete un quarto d’ora di tempo e volete capire un pò di più sul latte, andate al link http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=125 e leggete la parte relativa al latte.
    la fonte è autorevolissima !!!

    buona giornata a tutti.

  536. Marco Sicco

    Splendida acquisizione questa del latte. In Liguria la vorrei subito. L’altra cosa da fare prima possibile (in Svezia ad es. si fa da qualche decennio) è il ‘compost’ a livelli comunali. E’ uno spreco (e un peso) insopportabile, vedere gli scarti organici mischiati al resto della ‘spazzatura’. M.S.

  537. vito santapaola

    AIUTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Ho un problema !!!!!!!!!!!!!!

    Sono d’accordo con Grillo !!!

    Ma io il latte lo pago 49 cent al litro all’hard discount e visto il mio reddito da pseudo disoccupato vittima della new economy, questo prezzo mi va bene.

    Io il latte + costoso non lo voglio !!!

  538. Paolo Basello

    In Friuli a una ventina di kilometri da Udine c’è un’azienda agricola che vende oltre al latte crudo con il distributore, anche formaggi e altri prodotti derivati dal latte. Volevo inoltre dire che è da quando sono nato che bevo questo latte al naturale, e le poche volte che mi capita di bere quello industriale mi sembra di bere acqua.

  539. Luca Pasolini

    Ciao a tutti,
    volevo dirvi che al mio paesino, in provincia di Brescia, all’esterno di un centro commerciale un agricoltore del paese ha aperto un distributore di latte fresco alla spina e riesce a vendere fino a 150 litri al giorno : in questo modo riesce a coprire anche le spese e a ripagarsi piano piano tutto l’impianto!
    Ben vengano questi distributori ecologici e sopratutto economici!

    1. Roberta Pizzocaro

      Sono anch’io di Brescia (città); mi dici qual è il tuo paese e se ne hai notizie di altri nei dintorni? grazie
      Roberta

  540. Antonio Cataldi

    Vorrei far capire a qualcuno che in Italia non bisogna continuare a fare leggi,ma bisogna iniziare a far rispettare quelle che ci sono.Ci lamentiamo dei prezzi,ma perchè,non sappiamo che in Italia non esiste concorrenza:in ogni settore ci sono due tre grossi gruppi,chi non lo era negli ultimi anni è diventato multinazionale,che fanno una bella riunione una volta all’anno e decidono un prezzo del prodotto “ad cappochiam” ma sempre a loro favore.Sarebbe molto facile almeno per i commercianti,che acquistano e rivendono,farsi un bel conto: PREZZO MATERIA PRIMA+COSTO DI TRASFORMAZIONE+TRASPORTO=PREZZO FINALE.Qualcuno potrà dire che non è compito nostro,per questo c’è l’ANTITRUST.Il GARANTE DELLA CONCORRENZA cosa fa?Inchieste parlamentari su posizioni dominanti nel mercato che fanno la fine di una bolla di sapone.Basterebbe controllare in rete.Ma c’è rimasto ben poco,ci sono “imprenditori”che hanno impiegati impegnati nell’orario di lavoro a rendere inaccessibili notizie conpromettenti,e alla ricerca di nuovi finanziamenti regionali,non si vergognano neanche di quelli sulle borse di studio,tanto poi dicono che li usano per la formazione o la ricerca……del loro portafoglio!Lo scandalo del tetrapak,che conteneva vernici,e ci rispondono che è una vernice non tossica.Ma se io bevo il latte o un succo di frutta,la vernice dentro non la voglio!!E poi dopo faccio le puzze a colori……………………

  541. Davide Caiaffa

    http://www.centomovimenti.com/2006/gennaio/17_tv.htm

    …gli ultimi disperati tentativi di una nave che affonda!

  542. Andrea Gardini

    Per chi ha bimbi piccoli…

    Segnalo anche questa cosa sicuramente non comoda ma madre terra vi ringrazierà!

    http://www.popolini.com/produkte/index_i.php

  543. Simona De Santis

    Ritengo che questa idea sia balzana ed inutile. Non volermene, caro Grillo.
    Il latte non è un alimento fondamentale per l’uomo. I bambini bevono il latte della madre, ma allo svezzamento, perché dovrebbero continuare a bere il latte prodotto da un altro mammifero? Non rispondete “perché c’è bisogno di calcio”: il calcio lo sintetizziamo noi da altri elementi che assumiamo con l’alimentazione. Le madri che allattano non bevono latte per produrre altro latte ma, come le nonne insegnano ancora, mangiano pasta, pane e verdura per continuare l’allattamento.
    La storia del latte è una montatura delle multinazionali, che sfruttano le povere mucche, private dei vitellini (credete che non soffrano, o che non se ne accorgano?) ed attaccate ai mungitori automatici, che provocano la mastite. La mastite genera una serie di problemi, come produzione di pus e altre malattie (leggete pure le direttive CEE sulla presenza del pus nel latte:
    http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CELEXnumdoc&lg=IT&numdoc=31992L0046&model=guichett
    dopo la gustosa lettura, ditemi voi se è il caso di continuare a bere un liquido malsano, prodotto da animali malati e sofferenti, ingozzati di antibiotici (che passano nel latte.. come sanno bene le madri), che trascorrono la vita in una gabbia attaccati ad un mungitore automatico. Al mattino si può benissimo fare colazione con tè, caffè, succhi di frutta. Se poi vi piace proprio il latte, bevetene un bicchiere a temperatura ambiente e assaporate la vasta gamma di sapori artificiali in esso contenuti.
    La proposta mi sa di bucolico artificiale, che tanto va di moda oggi. Il prato, la mucca, il latte, i fiorellini.. sappiate guardare cosa c’è dietro.
    Grazie e ciao

    1. Fabrizio Ensini

      Simona, al sito indicato non c’è nulla. Hai sbagliato link opp. era vecchio? Hai qualche altra indicazione per arrivarci?

    2. Simona De Santis

      Simona, al sito indicato non c’è nulla. Hai sbagliato link opp. era vecchio? Hai qualche altra indicazione per arrivarci?

      Fabrizio Ensini 17.01.06 14:49 |

      caro Fabrizio, devi copiare TUTTE le righe con l’indirizzo che qui ripeto:

      http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CELEXnumdoc&lg=IT&numdoc=31992L0046&model=guichett

      nella barra

  544. maddalena ferraro

    Sono anni che penso ad una simile distribuzione x i detersivi, soprattutto liquidi, con notevolissimo ritorno in termini di smaltimento rifiuti ma il mio pensiero si è sempre spento sulla considerazione che ci sono milioni di individui che lavorano nelle aziende che producono contenitori e che la nostra incapacità nella riconversione industriale condannerebbe al ruolo di disoccupati.

    1. paolo degrassi

      ecco la madre(o il padre) di tutti i problemi.
      tutti i soggetti politici e sociali si sforza di trovare una continuità nel nostro modello di vita. si continua a creare attività inutili che generano inquinamento, rifiuti, in generale caos, più che benefici.
      la vera svolta della nostra società avverrà quando si capirà che il concetto di lavoro va radicalmente rielaborato alla luce dei notevoli progressi tecnologici che hanno reso la manodopera molto meno necessaria di appena 20/30 anni fa
      la vera svolta avverrà quando troveremo il coraggio di liberarci dal lavoro per darci all’ozio (quello degli antichi greci, pieno cioè di creatività, di cose da fare ma senza l’assillo del sostentamento).

  545. Pietro Speroni di Fenizio

    Ciao Sandro, io sono sicuramente interessato. Per adesso offro la pagina wiki: http://wiki.pietrosperoni.it/lattecrudo
    o comunque ci copierò i dati appena li sviluppiamo.

    Un saluto,
    Pietro

  546. Renata Schina

    E’ possibile avere l’indirizzo preciso della cooperativa per poter comprare il latte crudo? Spero che a Roma ci saranno presto altri allevamenti per poter usufruire di questa bellissima cosa…!

  547. Prospero Pirotti

    NON CAPIRO’ MAI COME UN IMMOBILIARISTA COME BEPPE GRILLO POSSA AVERE SIMPATIE PER LA SINISTRA
    ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
    Beppe Grillo è un assurdo vivente: (dicono) possiede immobili; fa il condono (cosa della quale non me ne può fregare meno) pagherà un fottio di tasse, e mostra simpatie per un Becchinotti, che dovrebbe essere bruciato vivo un pezzettino alla volta in una lunghissima agonia.
    Ma come cazzo è possibile?
    ___________ http://www.ricostruire.it ____________
    Ragiona, usa la testa non il minkio, quello serve per altre cose.

  548. G. Corona

    A tutti i nostalgici del passato e del latte appena munto: forse ricorderanno anche che appena portato a casa la mamma lo bolliva (ricordo il medico condotto del nostro paese che raccomandava di bollire sempre il famoso latte “appena munto”!). Il latte bollito, come tutti gli alimenti che vengono cotti perde le sue sostanze nutritive più importanti, tipo le vitamine A e D che sono termolabili, e diventa altamente indigesto. Già lo è di per se figuriamoci bollito! La pastorizzazione consente invece di abbassarne la carica batterica e conservarne le sostanze. Quanto poi al fatto che l’industrializzazione della produzione di cibo ci faccia venire il cancro…bè forse è vero ma
    1° adesso mangiamo tutti e a prezzi accessuibili
    2° prima non ci arrivavano proprio ad avere il cancro, morivano prima per altre malttie attualmente guaribili come le intossicazioni alimentari provocate ad esempio dal latte bevuto crudo
    3°quanti bambini morivano per le gastroenteriti provocate dalla scarsa igiene con cui venivano trattati i cibi cosiddetti “genuini”?
    Un’ultima cosa: lo sapevate che siamo gli unici mammiferi adulti che si nutrono del latte e per di più di un’altra specie?

  549. Filippo Sarti

    Per Giordano Giordani
    voglio precisare: della liberta di scegliere il detersivo x, piuttosto che xy oppure z ne farei a meno, anche se credo sia un innegabile vantaggio avere a disposizione dei “prodotti efficaci”; il dicorso si potrebbe estendere ai vari campi merceologici.
    Il punto è che i nostri “prodotti efficaci” sono inquinanti e ci rendono schiavi di quella brutta bestia che è il consumismo, e qui si potrebbe aprire un dibattito senza fine…..
    Ciao un saluto dalla Sardegna

  550. Maurizio Longo

    Caro Sor Beppe,

    se poi estendiamo la cosa anche ai detersivi (come avviene in germania) ed ad una miriade di altri prodotti “tetrapakkizzati” non solo il risparmio si farebbe considerevole ma si abbasserebbe drasticamente la quantità di rifiuti che ci sommerge (sopratutto nelle città del sud Italia come la mia, n.d.r.).

    Ma poi le provvigioni al nero a qualcuno, accreditate sui conticini offshore, chi le distribuisce?

    Ehehehehhh.

    W il vetro !

  551. Davide Caiaffa

    ci sono molti modi di scoprire il tradimento di una donna….questa volta e’proprio il caso di dire un “uccello” di troppo!

    http://www.hannobisognodiuncommento.splinder.com/

  552. Maiuna alias

    …inoltre sarebbe una specie di ritorno alla fanciullezza …. anche allora ci si nutriva di latte “alla spina”!!!

  553. Luca Bacilieri

    chi devo ammazzare per fare in modo di averlo anche io il latte alla spina?

    Sono un padre di famiglia con due figlie sotto i 4 anni e consumo dai 5 agli 8 litri di latte alla settimana. Inutile dire che l’unico latte in commercio che sappia di latte alla mia portata è il prima natura BIo della Granarolo ma magari ci fosse dalle mie parti un produttore che lo vendesse al deettaglio: gli farei raddoppiare il fatturato!
    Faccio già parte del G.a.s. di Rimini e del relativo Gruppo di Meetup. Spero e auspico di potermi interessare dell’argomento anche insieme al mio organizer che saluto!

    1. stefano crema

      Credo che ci sia anche nella tua regione una associazione regionale alleva tori e alleva mucche, prova a chiedere a loro.

      Stefano

    2. Silvio Cuomo

      PROva a dare il latte che dice Grillo ai TUOI figli e vedrai che divertimento!

  554. Nicola Cellamare

    Yahoo sta “tracciando” gli iscritti ai suoi gruppi
    Link al sito originale
    Traduzione per disinformazione.it di Stefano Pravato

    Se appartenete a un QUALSIASI gruppo di Yahoo – state attenti che Yahoo sta usando i “Web Beacons” per tracciare ogni utente dei gruppi Yahoo. Si tratta di una cosa simile ai cookies e che permette a Yahoo di registrare ogni sito web e ogni gruppo che venga visitato, anche se non si è connessi a Yahoo.

    Consultate il loro aggiornamento sulla privacy su http://privacy.yahoo.com/privacy.

    Circa a metà pagina verso il basso, nella sezione sui cookies, vedrete un link che dice WEB BEACONS.

    Cliccate sulla frase “Web Beacons.” Nella pagina che si apre, troverete un paragrafo intitolato “Outside the Yahoo Network.”

    In quella sezione c’è un piccolo link “Click Here to Opt Out” che vi permetterà di “opt-out” (uscire) dal loro tracciamento. State attenti! NON cliccate sul bottone che apparirà successivamente. Si tratta di un bottone di re-ingresso che, se cliccato, annullerà l’uscita dal tracciamento.

    Si noti che l’invasione di Yahoo della nostra privacy – e della nostra possibilità di sottrarvicisi – non è legata all’utente. Bensì è specifica della MACCHINA. Ciò significa che dovrete azionare l’opzione di uscita su ogni computer (e browser) che voi usiate.

    http://www.disinformazione.it

  555. Giuseppe Brandizzi

    Sono un produttore di latte Biologico vicino Roma e da 2 mesi vendo il latte con distributore al 22 Km dell Aurelia presso una Cooperativa che vende carne.
    Non tutti gli allevamenti possono vendere direttamente Latte Crudo , i controlli sanitari sono severissimi ed accurati .

    Dopo 2 mesi di esperienza l’ aspetto piu’ stupefacente e’ che un buon 20 % dei consumatori ha seri problemi di vario tipo con
    il latte industriale che , ricordo ha almeno 4 lavorazioni :
    Pastorizzazione
    Degasificazione
    Omogenizzazione
    Titolazione per centrifugazione
    senza entrare nel dettaglio e’ evidente che questo latte e’ eccessivamente lavorato e miei clienti che non bevevano latte da anni hanno ripreso a berlo crudo senza alcun problema …
    Un ultima annotazione di ordine economico :

    vendo ad 1 euro un latte BIO che al consumatore
    costa al supermarket 1,60 ,
    a noi produttori normalmente danno 45 cent , perche’ 1,15 vanno all’ industria ed alla GDO per avere un latte super lavorato che ha poco a che vedere con il latte di partenza ?

    Perche’ il latte aumenta del 400 % dal produttore al consumatore ?
    Perche’ il 25% delle stalle nel Lazio sta chiudendo ?

    W la globalizzazione che fa tanto bene !!!

    1. Silvio Cuomo

      a noi produttori normalmente danno 45 cent

      PINOCCHIOOOOOOOOOO!

      BUGIARDOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

  556. sara marchisio

    Anche a Cuneo (Piemonte) c’è una piccola latteria in centro che da un po’ fa questo tipo di servizio. Ho intenzione di prendermi una bella bottiglia e iniziare anch’io ad acquistare il latte in questo modo!

  557. Artemide Scandebisi

    Vorrei sapere se in veneto, per ogni provincia (con particolare attenzione per Belluno), c’è qualcosa del genere e a quel prezzo, perchè IO sarei MOLTO interessata. Ovvio, non posso andare in malga a prendere la roba.
    Però diversamente sarei molto molto interessata!

    Primo perchè non mi va di venire presa in giro. Secondo perchè se tutta la catena dell’alimentazione è corretta, io pappo roba buona …
    bisognerebbe sapere cosa mangiano, queste mucche … e come sono trattate …

    ma direi che intanto mi piace l’idea… se poi si può andare anche a vedere… ottimo!!!!!

  558. cinzia riviera

    ciao a tutti… a brescia esiste un servizio uguale per la distribuzione del latte appena munto, il distributore automatico non solo è nelle aziende agricole che aderiscono ma in pieno centro storico… utile e di facile utilizzo per tutti, inoltre, accanto alla macchina che eroga il latte ne esiste un’altra dove si possono prelevare bottiglie di vetro di diverse capacita, prive di etichette ed asteticamente carine: ricordano le vecchie bottiglie del lattaio di tanti anni fa…

    ciao a tutti e buon blog

  559. Diego Margagliotta

    Io abito a Cantù e c’è una fattoria che vende il latte fresco alla spina a 1 euro al litro. Puoi prenderne anche solo 10 cent., fa tutto l’erogatore. E puoi far partire e fermare l’erogatore come vuoi (per es se hai delle bottiglie piccole). Sfortunatamente non fanno il formaggio, però ti forniscono le istruzione per fare il primo sale fai-da-te. Questo è il vero latte fresco, non quello che si trova al supermercato che si “conserva” anche per 7-8 giorni (vedi l’inchiesta di Report). Poichè il latte in vendita nei supermercati è chiamato erroneamente fresco, il latte appena munto del tipo descritto da Beppe viene chiamato “latte crudo”. Io l’ho provato ed è molto buono, anche se più grasso di quello usuale, perchè non viene scremato. Da provare assolutamente, la colazione è tutta un’altra cosa!!!
    Diego

    PS: finalmente una buona notizia.

  560. marta terzo

    sono daccordo sarebbe una bellissima idea…
    ma invece di iniziare solo in liguria perche’ non distribuire l’idea secondo me geniale in tutta l’italia in particolare a palermo?
    ciao dal sud marta.

  561. Mluisa Rossi

    lo fanno anche in alcuni paesi della Lombardia, so per certo in Valsassina (Ballabio e Introbio) e a Lecco.
    Tra l’altro i distributori sono sempre accessibili perche’ non sono in un negozio. Io conosco una azienda agricola che ha messo il distributore in cortile.

    1. Gabriele De Agostini

      Mi spiace fare pubblicità ma essendo una iniziativa meritevole penso che vada in qualche modo incoraggiata: Nel supermercato Auchan (io vado a Merate provincia di Lecco non so in altre sedi) esiste un area chiamata “self discount” in cui si comprano sfusi anche pasta,riso, cereali e caramelle. Queste vengono pagate al chilo inserendoli in sacchetti tipo come si fa per la verdura e la frutta. In questo modo si riduce notevolmente l’imballaggio.
      Lancio inoltre un’altra idea : perchè non si estende questo modo di comprare anche ai detersivi, sapone e in genere a tutti quei prodotti che sono facilmente “imbottigliabili”?

  562. Lorenzo Lupi

    Abito in provincia di Varese ed anche da noi, da circa 5 mesi, un agricoltore ha installato il distributore automatico: eccezionale!!! I prezzi sono gli stessi che tu hai evidenziato, il servizio è continuato (24h su 24) ed il prodotto è stupendo. Ciao

  563. Claudio Musio

    La mia proposta è buttare fuori dal parlamento tutti i simapaticoni che sono stati presenti negli ultimi anni..sia di destra che d sinistra e di ripartire con una classe dirigente completamente nuova..il governo poi potrà anche essere d destra o di sinistra..nn è importante(tanto mi sembra che abbiano fatto pena ambedue negli ultimi anni)..a me interessa che curi l’interesse anche del cittadino..dico anche perchè è impensabile che facciano soltanto i nostri interessi..
    ciao ciao

  564. Maurizio Carrer

    Caro Beppe, molto bella la tua segnalazione sul latte alla spina, ma l’Emilia Romagna non è il primo caso italiano. Vivo in provincia di Varese e da circa 1 anno abitualmente faccio uso di latte alla spina in un’azienda agricola di Varese (ValleLuna), ma ci sono altre realtà in Lombardia. Solo in provincia di Varese conosco altre aziende che propongono lo stesso servizio utile e sano.

    Ciao a tutti

  565. Daniele Dani

    Buongiorno a tutti e a Beppe Grillo.
    Scusate la domanda fuori tema,ma ritengo che l’ambito “informazione” sia quello più indicato.

    Le seguenti società

    – Poste S.p.a
    – Gruppo Ferrovie dello Stato

    A chi appartengono?
    Tutti sappiamo che sono privatizzate (e quindi perchè “Ferrovie DELLO Stato”? Dovrebbero chiamarle “Ferrovie NELLO Stato” visto che sono un monopolio privato (gli economisti direbbero “naturale” ma è un altro discorso..)

    Chi sono i soci?Nelle mie preghierine della sera mi piacerebbe aricorsare i nomi dei proprietari di Trenitalia per i continui “disservizi” che offre.
    Grazie a chiunque possa darmi delle risposte.

    Ma chi sono i soci?Ho chiesto ad un po’gente è nessuno fin’ora me lo ha saputo dire.

  566. Franco Pace 55

    ATTENTION PLEASE, BISOGNA ESSERE CORRETTI

    aleandro baldi 17.01.06 12:41
    ==================================================
    Correttezza per correttezza, di quale societa’ del settore stai parlando?

  567. Marialuisa Rossi

    L’idea del latte dal produttore al consumatore e’ gia’ in funzione anche in alcuni paesi della Lombardia. In particolare io vado a prenderlo (purtroppo solo quando sono li’ in vacanza) in Valsassina, ma mi hanno detto che anche a Lecco c’e’ un distrubutore automatico. In pratica sembra un distributore di lattine solo che e’ un frigorifero: si mette la bottiglia e i soldi e, schiacciando un bottone, scende la quantita’ di latte corrispondente ai soldi introdotti.
    La cosa interessante e’ che e’ sempre disponibile visto che questi distributori sono all’aperto e non in un negozio. Il costo mi pare sia sempre 1 euro al litro, e che bonta’!!!

  568. Nicola Cellamare

    17/01/2006 – Pontinia – Come più volte proposte dai verdi per la pace la filiera corta in agricoltura significa controllare direttamente la produzione e la qualità, ridurre l’impatto ambientale (meno trasporto, meno inquinamento, meno rifiuti), aumentare il guadagno per il produttore, ridurre il costo per il consumatore. Nel caso del latte alla spina per la provincia di Latina significa una risposta intelligente alle scelte sbagliate del Governo di introdurre le quote latte (i recenti scandali hanno più volte evidenziato “fattorie di produzione del latte senza mucche”, oppure una produzione della fattoria ben al di sopra delle possibilità delle povere mucche) e la mancata applicazione dell’anagrafe bovina che avrebbe potuto evidenziare, appunto, la falsità delle quote latte. La provincia di Latina si è distinta in Italia, insieme ad alcune province del Nord per la protesta che è stata portata nelle varie aule del Tribunale, nei vari gradi TAR compresi. Ma per la provincia di Latina significa anche il rilancio certo di un settore in forte crisi (lo scorso anno ha chiuso circa il 40% degli allevamenti) a causa di altre scelte sbagliate (vaccino contro la blu tongue che procura danni maggiori di quelli che dovrebbe prevenire) e di mancato interventi dei Nostri Politici ed Amministratori. In questo senso la prima clamorosa protesta innescata da Mochi, da Sindaco e da presidente provinciale di AN, è stata proprio contro le sanzioni per il mancato vaccino per la blu tongue che ha provocato il blocco di piazza Indipendenza e della SS 148 Pontina per circa un mese. Una protesta che ha fatto scuola in tutta l’Italia.

    http://www.sabaudiain.it/notizia.php?id=1137481201Giorgio Libralato

  569. aleandro baldi

    DOMANDA IMPORTANTE:

    CHI POSSIEDE LE QUOTE DELLE SOCIETA’ DEL SETTORE????????
    NON VORREI CI FOSSE UN ALTRO GRAVE CASO DI CONFLITTO DI INTERESSI COME PER L’ENERGIA SOLARE.

    ATTENTION PLEASE, BISOGNA ESSERE CORRETTI

    1. Silvio Cuomo

      ESATTO baldi!

      Oltre all’energia alternativa (pannelli solari ecc)

      C’è l’acqua e la banca ETICA!

  570. Nicola Cellamare

    grande Beppe…

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°devono morire°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

  571. Franco Pace 55

    Già è vero… fa schifo perchè la morte per gentaglia di questa specie è una liberazione. Questo assassino doveva restare a vita in una cella 2×2. Le sue vittime non hanno avuto tanta sollevazione popolare… Il mondo va veramente alla rovescia ormai.

    Gennaro Riboldi 17.01.06 12:27
    =================================================

    Se per te chi deliberatamente assassina una persona di 76 anni, cieca, paralitca e con un quadro medico molto grave, e’ meno colpevole del giustiziato stesso, pazienza.

    Io resto dell’idea che si tratta di uno schifo.

    1. Gennaro Riboldi

      Vedi, anche io sono contro la pena di morte, perchè ritengo che al di fuori del Padreterno nessuno abbia il diritto di uccidere un essere umano.
      Quello che mi indigna, è che leggendo la notizia sembra quasi che sia stato ucciso un santo… ma tanto santo non era visto che era dentro per aver ammazzato una persona (e da dentro ne ha fatte ammazzare altre 3).
      Nessuno pensa più a quelli che ha ucciso, nessuno pensa al dolore delle loro famiglie, nessuno pensa al fatto che il “santo” condannato ha tolto loro la possibilità di vivere e di arrivare come lui alla vecchiaia.
      Si pensa sempre al “povero” assassino che ne ha fatte di cotte e di crude e solo perchè è diventato cieco e vecchio dovrebbe essere “perdonato”.
      NO alla pena di morte, ma chi ha ucciso deve stare in galera e rimanerci a vita. E questo da noi non succede! Questo sì che è un vero schifo!!

  572. Simone Belli

    Ciao a tutti, sapete se esiste un distributore nella provincia di firenze ???

    grazie e ciao

    Simone

  573. Viola Sassi

    CHE DIRE…. GRANDE COME SEMPRE!!!
    Grazie Beppe per essere sempre più una voce alta.

  574. claudio landi

    e certo che dovrà essere così per migliorare… ma quando passava il lattaio da casa e lasciava il latte nelle bottiglie di vetro…. o quando riportavamo la nostra bottiglia di vetro vuota al supermercato… quando le bibite erano solo nel vetro…. avwevamo qualche problema in meno.
    Poi il Dio PET ha invaso gli scaffali… e noi abbiamo abboccato… ma un approfondimento su chi controlla le aziende che producono PET, insomma su chi ci guadagna… io beppe inizierei a pensarci..

  575. Armando Dupaal

    L’HO CAPITO CHE BISOGNA VOTARE A SINISTRA PER MANDARE A CASA BERLUSCONI ++++
    ________________

    Peccato che con quei 270 seggi potrà ancora manovrare i Petruccioli, i D’Alema… e perpetruare il suo potere.
    Siete così abbagliati dall’ odio per Berlusconi, che avete perso la Ragione.

  576. Massimo Pagani

    Scusa Beppe ma CI puoi spiegare perchè ti lamenti che i giornalisti sono spesso ‘schiavi’ dei padroni/editori di un giornale o testata e poi non vuoi gli aiuti di stato???
    il blog è bello,la sua stampa è un ideona gli aiuti di stato a me paiono cosa in sè valida SE condivisa dagli Cittadini/datori di lavoro etc Un giornale pagato dai lettori prima che sia scritto(azionisti??) e’ ancora presto per l’italia, o NO?

  577. Andrea Rossi

    Veramente un idea eccezionale…….

    Peccato non sia diffusa nel resto di italia…..ne conoscete qualcuna nella zona di Roma??

    http://www.ilsitodaunmilionedieuro.com/

    1. Michele Passante

      Oltre ai produttori sull’Aurelia, segnalo l’azienda agricola “Le Vittorie”, sulla via Palombarese n. 200, a due minuti dalla nomentana e dal raccordo anulare (zona “Marco Simone”).

      E’ stata la prima a Roma (e credo nel Lazio) ad essere stata autorizzata alla vendita del latte crudo appena munto. Il latte è eccellente, cosi’ come i prodotti che prepara Pietro, il factotum dell’azienda. Io e la mia famiglia (ho anche un bambino di tre anni) ormai ne facciamo uso quotidiano, o quasi.

  578. sandro del mistro

    anche se non c’entra con l’argomento, mi viene la nausea nel vedere come i giornali e le televisioni del nano cerca di coprire di letame gli avversari:

    http://www.podisti.net/index.php?option=com_content&task=view&id=5871&Itemid=52

    Anche se a nessuno importa della maratona, rimane sempre il veleno sparso.
    Ma in che società viviamo?

  579. Franco Pace 55

    Ne abbiamo uno anche a Carugate (MI). Stessi prezzi, stesso servizio. Io mi bevo latte fresco ogni giorno e non faccio un solo grammo di rifiuto.

    Adriano Di bLasi 17.01.06 12:16
    =====================

    Scusa Adriano, ma credo abbia risposto al post sbagliato

    Ciao

    1. Giuseppe Brandizzi

      Sono un produttore di latte Biologico vicino Roma e da 2 mesi vendo il latte con distributore al 22 Km dell Aurelia presso una Cooperativa che vende carne.
      Non tutti gli allevamenti possono vendere direttamente Latte Crudo , i controlli sanitari sono severissimi ed accurati .

      Dopo 2 mesi di esperienza l’ aspetto piu’ stupefacente e’ che un buon 20 % dei consumatori ha seri problemi di vario tipo con
      il latte industriale che , ricordo ha almeno 4 lavorazioni :
      Pastorizzazione
      Degasificazione
      Omogenizzazione
      Titolazione per centrifugazione
      senza entrare nel dettaglio e’ evidente che questo latte e’ eccessivamente lavorato e miei clienti che non bevevano latte da anni hanno ripreso a berlo crudo senza alcun problema …
      Un ultima annotazione di ordine economico :

      vendo ad 1 euro un latte BIO che al consumatore
      costa al supermarket 1,60 ,
      a noi produttori normalmente danno 45 cent , perche’ 1,15 vanno all’ industria ed alla GDO per avere un latte super lavorato che ha poco a che vedere con il latte di partenza ?

      Perche’ il latte aumenta del 400 % dal produttore al consumatore ?
      Perche’ il 25% delle stalle nel Lazio sta chiudendo ?

      W la globalizzazione !!!

  580. dario patrone

    cari genovesi, sono felice di informarvi che a voltri, nel forno Priano, famoso per la mitica focaccia, da piu` di due mesi io compro latte alla spina proveniente da Rossiglione (circa 15 Km.)
    Dev’essere ben lecito, perche` il Priano non e` tipo da inguaiarsi con la legge, e credo che di ecologia se ne sbatta altamente.

  581. Lorenzo Malaguti

    Federico Pensa 17.01.06 00:09

    Ciao Federico,

    la storia è molto semplice, Pascucci voleva parlare del signoraggio, lo hanno massacrato, lo hanno insultato, hanno pubblicato il suo numero di telefono e il suo indirizzo di casa e non hanno eliminato i post se non dopo parecchio tempo, e alla fine, visto che non mollava, hanno cercato di impedirgli l’accesso al blog, cosa che peraltro non sono ancora, fortunatamente, riusciti a fare.
    Qui si gioca sporco, ma molto sporco.
    Diciamo che sei libero di postare democraticamente il tuo pensiero finchè tira il popò a Grillo e allo Staff, se il tuo pensiero non va bene sei fuori…
    Tempo addietro fu messa una protezione, e chiunque scriveva signoraggio non poteva postare.
    Poi si fanno chiacchere inutili sulla democrazia autogestita ecc.
    SOLITE, VECCHIE PAROLE, USATE TANTO PER FARSI BELLI DAVANTI ALLA MASSA.
    Torno nell’oblio…

    Lorenzo

  582. Franco Pace 55

    la produzione è finita in italia rimangono solo i servizi!!!!

    xxx 17.01.06 12:09
    ===============================================
    Mi auguro nella tua frase ci sia un’amara constatazione della deriva industriale italiana!

    1. Adriano Di bLasi

      Ne abbiamo uno anche a Carugate (MI). Stessi prezzi, stesso servizio. Io mi bevo latte fresco ogni giorno e non faccio un solo grammo di rifiuto.

  583. Giuseppe Brandizzi

    Sono un produttore di latte Biologico vicino Roma e da 2 mesi vendo il latte con distributore al 22 Km dell Aurelia presso una Cooperativa che vende carne.
    Non tutti gli allevamenti possono vendere direttamente Latte Crudo , i controlli sanitari sono severissimi ed accurati .

    Dopo 2 mesi di esperienza l’ aspetto piu’ stupefacente e’ che un buon 20 % dei consumatori ha seri problemi di vario tipo con
    il latte industriale che , ricordo ha almeno 4 lavorazioni :
    Pastorizzazione
    Degasificazione
    Omogenizzazione
    Titolazione per centrifugazione
    senza entrare nel dettaglio e’ evidente che questo latte e’ eccessivamente lavorato e miei clienti che non bevevano latte da anni hanno ripreso a berlo crudo senza alcun problema …
    Un ultima annotazione di ordine economico :

    vendo ad 1 euro un latte BIO che al consumatore
    costa al supermarket 1,60 ,
    a noi produttori normalmente danno 45 cent , perche’ 1,15 vanno all’ industria ed alla GDO per avere un latte super lavorato che ha poco a che vedere con il latte di partenza ?

    Perche’ il latte aumenta del 400 % dal produttore al consumatore ?
    Perche’ il 25% delle stalle nel Lazio sta chiudendo ?

    W la globalizzazione !!!

  584. Franco Pace 55

    WASHINGTON (Stati Uniti) – Clarence Ray Allen è stato giustiziato. Il 76enne americano di origine Cherokeee e Choktaw, ormai quasi completamente cieco e disabile, è stato ucciso con un’iniezione letale nella camera della morte del carcere di San Quintino, in California, dove era detenuto e dove fino all’ultimo aveva atteso il pronunciamento della Corte Suprema degli Stati Uniti, la sua ultima speranza di evitare l’incontro con il boia.

    =================================================
    Questa sicuramente non e’ una piccola cosa, e’ grande e fa tanto schifo.!

    1. Gennaro Riboldi

      Già è vero… fa schifo perchè la morte per gentaglia di questa specie è una liberazione. Questo assassino doveva restare a vita in una cella 2×2. Le sue vittime non hanno avuto tanta sollevazione popolare… Il mondo va veramente alla rovescia ormai.

  585. pierangelo santi

    L’articolo si intitola “Il Prezzo della Vergogna” e l’indirizzo giusto è
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1728

  586. Vincenzo Curcio

    OT
    occupazione di strade, autostrade e stazioni da parte dei metalmeccanici (il motore non dimentichiamlo dellla nostra economia) per potestare per il mancato rinnovo del contratto da ben 13 mesi scaduto. il bello che tutti questi disagi sono dovuti per 100 euro lordi richiesti dagli stessi lavoratori (che non sono tutti dei comunisti come dice il nostro premier) su uno stipendio di 1000 euro al mese.
    Beppe parla anche di questo e no solo del latte alla spina, c’è gente in mezzo a queste persone che il latte se lo sogna di notte !!
    saluti

  587. Armando Dupaal

    QUALI SCENARI DOPO IL NON VOTO DEL 70% degli ITALIANI ?? +++++++++++++++++++++++

    Maurizio Cataldo, tu metti il dito in una ferita.
    Si vede che abbiamo sbagliato nella Comunicazione.
    Ripetiamo: l’Astensione Strategica, Propositiva, su http://www.ricostruire.it ha il Programma, ma non ha trovato un Volto: un personaggio che desse le coordinate del proprio conto corrente, per raccogliere fondi, occorrenti per la pubblicazione
    dei MOTIVI dell’Astensione sulla Stampa estera.
    Il “Volto” avrebbe gestito il Dopo Astensione, magari da un blog.No, non si troverà il “Volto”, perché sono tutti di Sinistra, e quelle viscide foto (Di Pietro- Becchinotti e Pecoraro Scagno) che hanno preso l’opportunità di farsi gratuita pubblicità, lo provano in modo incontrovertibile: loro sarebbero “Meno peggio”.
    ___________ http://www.ricostruire.it _________
    Ma io a votare non ci andrò neanche morto

    1. Armando Dupaal

      Il “Volto” avrebbe gestito il Dopo Astensione da un Blog, e magari acquistando altre pagine in un martellamento senza soste.

  588. Raffaella Biferale

    OT:

    Chiedo la vostra collaborazione, cari bloggers!
    Sto facendo una ricerca sulla comunicazione via internet, come è cambiata e cosa si è modificato nel vissuto delle persone.
    A tale scopo ho approntato un questionario sperimentale, che deve essere tarato per pervenire poi a quello definitivo.
    Il questionario si può scaricare qui:

    http://www.veronica-vega.com/questionario.htm

    dove troverete anche informzioni sullo scopo della ricerca e le istruzioni per la compilazione

    chi volesse far parte del campione sperimentale (composto da persone attive nel mondo delle comunità virtuali, che frequentano quindi blog, forum e altre communities) non deve far altro che rispondere!

    VI RINGRAZIO PER LA COLLABORAZIONE e vi aspetto numerosi!

  589. claudia costa

    sono una che ha creduto alla proposta di legge per l’8×1000 alla ricerca ed ha firmato, anche se in ritardo vorrei leggere l’articolo che denuncia l’uso pessimo e deviante dei soldi destinati eventualmente alla ricerca, ma non ho capito come è intitolato e quando è stato pubblicato è possibile avere un riferimento più preciso?

  590. silvia scattolin

    Concordo nel ritenere vantaggiosa la proposta del latte alla spina. Io nel mio piccolo cerco di bere latte “vicino” per evitare viaggi inutili di camion. Ma dato che nel mio comune c’è la raccolta differenziata, con il latte alla spina ridurrei il peso del non riciclabile. Come posso avere maggiori informazioni per proporre anche alla mia provincia questa soluzione? Grazie
    Silvia

  591. pierangelo santi

    Comunque anche il gestore c’ha messo del suo. Nel pub dove vado di solito una pinta costa 4.00 euro. Che il gestore sia amico del Berluska?

  592. Loredana Solerte

    Informati meglio sui nuovi procedimenti per sterilizzare il latte e l’igiene dei distributori

    http://www.ceirsa.org/latte.HTM

  593. Giuseppe Ragusa

    Scusa beppe ma per dover di cronanca a Cormons,in provincia di Gorizia,sul collio,esiste già questa usanza del latte alla spina ed addirittura in un negozio oltre che in azienda,il tutto dalla scorsa primavera…

  594. g . corti

    ANTITRUST POLITICO

    nella mia visione ideale della politica in Italia faccio una proposta concreta :

    la creazione di un consiglio di 7 saggi ( veri e onesti e preparati e super partes) che impediscano qualsiasi alleanza prima delle elezioni . Il sistema proporzionale puro e senza premio di maggioranza ( con sbarramento al 3% ) potrebbe portare ciascuna forza politica in parlamento e su ogni legge, su ogni emendamento i partiti dovrebbero votare secondo la propria idea e il proprio programma senza alcuna alleanza. Emergerebbero ed avrebbero valore tutte le sfaccettature delle opinioni del popolo italiano senza vincoli di allenze forzate, senza lobbysmi vari ecc a maggioranza VERA !. Infatti non capisco per esempio perchè sui PACS , sull ‘ aborto, sulla TAV , Rifondazione comunista debba avere la stessa posizione di mastella per “alleanza prelettorale” sarebbe giusto invece che ogni parlamentare voti secondo il suo orientamento. Ogni legge votata sarebbe espressione vera dell’opinione pubblica , quindi vera democrazia .

    L’ idealista
    g . corti

  595. pierangelo santi

    Purtroppo i fondi dell’8×1000 sono destinati a finanziare le campagne belliche.
    Leggi l’articolo su
    http://www.donchisciotte.org
    Pierangelo

  596. fabio brambilla

    x carla meriggi: ad abbiategrasso lungo il naviglio che porta a robecco c’e una cascina che vende latte fresco. Non ne ricordo il nome ma forse e’ la stessa indicata in un post scritto poco piu’ sotto. A Settimo M.se, alle porte del paese, ve n’e’ un’altra. Ne esistono comunque altre. Non essendo esercizi commerciali tradizionali e spesso immersi nella campagna e’ un piccolo problema segnalarne nomi e indirizzi ma non e’ difficile trovarli dato che la maggior parte del latte italiano viene prodotto in lombardia.

    1. alessandro cattaneo

      in provincia di como ce ne sono alcuni di distributore del latte automatici

      uno è ad alzate brianza, vicino al santuario.
      Mi pare di ricordare che c’è anche un’insegna che lo indica.
      buon latte a tutti

  597. martina luini

    anche dalle mie parti (prv. di Varese, Cuveglio) c’è la possibilità di farlo, già da un anno ed è buonissimo. L’idea è splendida e i bambini non si annoiano come al supermercato… è un occasione per la famiglia di stare un po’ insieme nella natura. Ciao a tutti

    1. martina luini

      ma io non ho scritto questo commento…. dov’è il mio?

  598. Ernesto Menevara

    Le tasse Il bisluska le ha abbassate a se stesso e ai suoi compari! W la birra alla spina!

  599. Giuseppe Vianello

    Sono fuori tema:credo che ne valga la pena.
    C’è un giornalista,il sig.Enzo Mellano,promotore del referendum per dedicare l’8×1000 alla ricerca scientifica,visto che i fondi della ricerca stanno proprio nel fondo.
    L’e-mail è: http://www.clubfattinostri.it/8×1000
    Per informazioni: 8×1000@clubfattinostri.it
    Saluti
    Giuseppe Vianello

  600. Gianpiero Rossi

    Ma bevi VINO che fa + bene!!!
    A parte gli scherzi … il tuo post lo approvo e lo ripropongo x il vino!

  601. Denis Pazzaglia

    vi invito anche oggi a leggere il Blog della signora Aldrovandi…… Fatelo, ritengo che questa signora abbia bisogno della solidarietà di tutti e dell’aiuto di chiunque possa darglielo!

    federicoaldrovandi.blog.kataweb.it

  602. Mauro Testa

    Questa idea del “latte alla spina” è venuta anche ad alcuni agricoltori del Piemonte. Sono a conoscenza di allevatori di bovini che hanno inventato e messo in funzione questo sistema di distrubuzione del latte da qualche mese.
    E’ una bella idea, speriamo prenda piede. E’ più facile che succeda nella provincia o comunque nelle cittadine medio-piccole. Nelle aree metropolitane è più difficile da realizzare.

  603. Denis Pazzaglia

    vi invito anche oggi a leggere il Blog della signora Aldrovandi…… Fatelo, ritengo che questa signora abbia bisogno della solidarietà di tutti e dell’aiuto di chiunque possa darglielo!

    federicoaldrovandi.blog.kataweb.it

  604. Giuseppe Vianello

    Sono fuori tema:credo che ne valga la pena.
    C’è un giornalista,il sig.Enzo Mellano,promotore del referendum per dedicare l’8×1000 alla ricerca scientifica,visto che i fondi della ricerca stanno proprio nel fondo.
    L’e-mail è: http://www.clubfattinostri.it/8×1000
    Per informazioni: 8×1000@clubfattinostri.it
    Saluti
    Giuseppe Vianello

  605. Mauro Testa

    Questa idea del “latte alla spina” è venuta anche ad alcuni agricoltori del Piemonte. Sono a conoscenza di allevatori di bovini che hanno inventato e messo in funzione questo sistema di distrubuzione del latte da qualche mese.
    E’ una bella idea, speriamo prenda piede. E’ più facile che succeda nella provincia o comunque nelle cittadine medio-piccole. Nelle aree metropolitane è più difficile da realizzare.

  606. sara gionco

    io, non seguo la legge…lo ammetto…vado da un amico una volta la settimana che mi dà i 15 litri di latte che uso per la casa…lui E’ FUORI CON LE QUOTE e gli faccio un piacere…DOVREBBE BUTTARLO???…a casa lo faccio bollire e lo mette in frigo o in congelatore nelle bottiglie di plastica dell’acqua vuote…in cambio gli porto un pò del formaggio e dei dolci che lui, non avendo nessuno accanto, non riesce a farsi in casa…MI TIENE SEMPRE DA PARTE IUL LATTE DELLA MUCCA ROSETTA(SECONDO LUI E’ PIU’ BUONO) E I MIEI FIGLI CRESCONO SANISSIMI….questa è la nia esperienza

  607. Armando Dupaal

    IL POPOLO ITALIANO E’ UN POPOLO DI PECORONI: GLI SI PUO’ FARE TUTTO +++++++++++++++++++++++
    +
    E lo dico con molta rabbia in corpo. Cosa c’è di più vessatorio del Canone Rai? E adesso non c’è verso di liberarsene: da tre giorni telefono anche al Padreterno. Per liberarti del Canone RAI, devi morire e presentare un certificato di morte. Fino a qualche tempo fa bastava andare alla Guardia di Finanza, fare apporre i sigilli e mandare alla malora televisore e Canone. Ora devi morire. I partiti non molleranno mai la preda, e tu anche se passi le serate con il telecomando, senza trovare mai niente, devi pagare quet’altro obolo ai partiti.
    La soluzione di tutto sarebbe a portata di mano: basterebbe NON andare a votare, ma vallo a spiegare agli italiani che Non andare a votare, con la nuova legge elettorale, che assegna i seggi a tavolino (270 a chi perde e 350 a chi vince) NON SIGNIFICA AFFATTO VOTARE BERLUSCONI. Nel 2001, pecoroni, l’hanno votato in plebiscito , ora lo odiano al punto di darsi una martellata sulle gonadi e votare una Sinistra,che darà al Paese il colpo di grazia.
    ___________ http://www.ricostruire.it ___________
    Usate la testa, non l’utero.

  608. Maria Teresa Villani

    Caro Beppe, sono d’adccordissimo con te che le rivoluzioni si fanno partendo dalle piccole cose!
    Questa cose del latte mi piace molto perché mi riporta indietro nel tempo, quando, bambina, scendevo nel bar-latteria sotto casa con il pentolino di stagno per comperare il latte fresco!(In Liguria!)Salute!

  609. Carla Meriggi

    ma in Lombardia dove sarebbe disponibile questo latte alla spina? grazie e ancora complimenti.

  610. Paola Bassi

    Grazie a te Michele!

  611. theHand

    Son contento per il latte alla spina e auspico che altri rubinetti spuntino in ogni dove, però di spina in spina adesso mi è risalita l’incazzatura (che fu anche occasione di protesta qualche anno fa sul sito ufficiale degli irish pub) che avevo rimosso, per la pinta di birra che nel passaggio lira-euro i soliti gestori furbastri delle birrerie di casa nostra hanno portato da 5 mila lire a 5 euro! Ennesima amara conferma del fatto che nel resto d’Europa non è successo quello che certi politicanti sostengono, mi è gradita l’occasione per far notare che in Germania (certo dove la birra è di casa…) la pinta (mezzo litro) è rimasta pressocchè bloccata tra i 2 euro e i 2,50 euro, mentre da noi si parte dai 5 per arrivare addirittura agli 8 euro
    di uno stramaledetto pub della capitale che non nomino ma che spero chiuda oggi stesso.
    Un tempo chi beveva birra campava 100 anni oggi chi beve birra non arriva alla fine del mese!
    Chiedo che si apra una discussione sul tema.

    collericamente vostro ;)))

    1. mirco cimatti

      purtroppo hai ragione e il problema è che si potrebbero fare decine di esempi in moltissimi prodotti diversi.

    2. Vittorio Termini

      Bravo! mi sono fatto molte risate con la tua battuta finale. Quante cose vere che hai detto. Bravo continua così le rivoluzioni si fanno dalla base.
      Ciao

    3. Gianpiero Rossi

      Ma bevi VINO che fa + bene!!!
      A parte gli scherzi…il tuo post lo ripropongo identico x il vino!!

    4. Gianpiero Rossi

      Ma bevi VINO che fa + bene!!!
      A parte gli scherzi … il tuo post lo approvo e lo ripropongo x il vino!

  612. Paolo Borea

    Una piccola segnalazione. Anche ad Abbiategrasso c/o la Cascina Costa è stato installato un distributore analogo a quello descritto da Beppe. I prezzi sono gli stessi.
    Paolo

  613. Benito Le Rose

    PECHINO (Reuters) – Il vertice di esperti di influenza aviaria riuniti a Pechino ha lanciato oggi un avvertimento: il tempo è un fattore essenziale nella battaglia contro il morbo che ha provocato la morte di un’ottantina di persone dalla fine del 2003 e che ora è arrivato alle porte dell’Europa e del Medio Oriente.

    La Banca Mondiale spera che il vertice serva a raccogliere 1 miliardo e 200 milioni di dollari, per contribuire a migliorare i servizi sanitari e veterinari nei paesi in via di sviluppo che sono alle prese coi focolai del virus, e per rafforzare la sorveglianza nelle zone non ancora colpite dalla variante altamente patogena dell’H5N1.

    “L’H5N1 è prima di tutto un morbo animale . Comunque, dato l’ampliamento geografico della sua portata e il fatto che l’H5N1 è endemico in alcuni paesi, la nostra valutazione è che il rischio della pandemia è grande”, ha detto Margaret Chan, la principale esperta di pandemia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

    “I tempi non sono prevedibili e la gravità è incerta”, ha detto Chan durante la conferenza.

    Il virus ha già ucciso almeno 79 persone, secondo l’Oms, e gli scienziati temono che sia solo un problema di tempo prima che l’H5N1 muti in una forma pandemica che si trasmetta facilmente tra esseri umani.

    Fino a pochi giorni fa i decessi umani dovuti al morbo erano stati registrati solo in Estremo Oriente, ma con la morte prima di quattro ragazzi in Turchia il virus è arrivato nel punto di incrocio tra Europa, Asia e Medio Oriente.

    “La situazione è molto seria, molto preoccupante”, ha detto a Reuters il capo veterinario dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), Joseph Domenech.

    “Si può vedere che (il morbo) si sta spostando sempre più verso la parte occidentale del mondo… se la mobilitazione dei fondi non arriva immediatamente, in un paio di mesi avremo bisogno di altri soldi”.

    Anche se è difficile che gli umani contraggano il virus, circa 150 persone s

  614. Mario Gabrielli Cossellu

    Giovanni Senzitalia wrote:

    @ Mario Gabrielli Cossellu

    Senti microcefalo leccapiedi, se non ti piacciono i miei commenti, passa oltre come fanno molti altri, stasera non e’ sera.

    P.S. impara a leggere, oltre che a scrivere, di mentecatti qui c’e’ ne sono gia’ fin troppi.

    Hi Dade, ho un diavolo per capello per conto mio, e sto’ baciapile d’un sardagnolo non perde occasione per farsi strapazzare un po’.
    Ti scrivo un po’ piu’ tardi, ciao.

    _______________

    Azzz s’è arrabbiato il bambino portatore di latte con i bottiglioni magici…

    Sardagnolo? Sì, Sardo e fiero di esserlo! Qualche problema?

    Baciapile? A me? Hahahahaha ma sai almeno cosa vuol dire? Non sai neanche insultare… psà, ma che te lo dico a fare, se non sai neanche l’italiano, ah già ma dimenticavo, è che tu parli francese raffinato, quello del “merçi” con il ghiribizzo, chiaro :-)))

    Ma in un fulmineo momento di lucidità hai detto una grande verità: “di mentecatti qui c’e’ ne sono gia’ fin troppi”, ecco appunto, hai preso finalmente coscienza di te stesso! E allora comincia a dare il tuo contributo per un blog migliore: dato che non è sera, né mattina né pomeriggio, vedi un po’ di levarti dalle balle e di farti un giretto fuori, che magari ti schiarisci un po’ le idee… E le tue genialità e il tuo spirito di patata, riservalo per dei privilegiati tipo il “Hi Dade” :-)))

  615. Marco Gioanola

    Buongiorno a tutti,
    Perchè dobbiamo (scusate l’ovvietà) :
    – PAGARE PATTUME COSTRUITO QUANDO ACQUISTIAMO DEL PRODOTTO
    – PAGARE LO SMALTIMENTO DEL PATTUME COSTRUITO QUANDO ESTRAIAMO IL PRODOTTO DAI VARI INVOLUCRI

    ????
    E’ IL MASSIMO DELLA PIRLAGGINE !!!!

    La TECNOLOGIA deve migliorarci la vita e non complicarcela aggiungendoci cose inutili per prenderci per il CULO (niente paura hai letto bene).

    VIVA LE RICARICHE !

    Un saluto

  616. Marè Simona

    Lo hanno fatto anche nella provincia di Latina, l’ho visto al tg regionale,chissà in quanti sono in Italia.
    Auguriamoci che l’iniziativa prenda piede in quanti più posti possibili.

  617. cristiano panzera

    …..trovo giusto spingere i fornitori in tale direzione….comprerei tutto dalle piccole imprese se avessero tutti un prezzo piu equo…. fa bene all’economia andare nelle piccole botteghe invece che nei supermercati….sempre quando è possibile

  618. gianfranco avellino

    SCUSATE il fuori tema,ma la priorità è questo cancro che ci sta consumanto,mi riferisco ai nostri dipendenti,quasi tutti a dx ed alcuni a sx,più leggo è più vorrei fare qualcosa x mandare ognuno dove si merita di stare#######www.societàcivile.it

  619. Gianfrancesco Araneo

    La maggior parte delle cose che hai appena detto valgono anche per il succo di limone..senza parlare del fatto che lo stomaco ha un PH di circa 1..

  620. Marco Sala

    A proposito delle intossicazioni “ventilate” da qualcuno:

    è vero, gli ottimi standard igienici dell’industria alimentare non ci fanno prendere alcuna intossicazione.

    In conmpenso però ci fanno morire di tumore a 40 anni per tutte le porcherie che, per conservare i cibi e anche per evitarci le intossicazioni, mettono nei loro prodotti.

    Come altri ricordo anch’io (42 anni) il latte appena munto. Non ho mai preso malattie per quello.

    1. Antonio Brandis

      ed aggiungo ” 34 anni”
      da picollo bevevo praticamente solo latte di latteria appena munto, bevevo acqua del rubinetto, giocavo in mezzo alla terra e sulla strada ed non ho mai avuto un allergia.
      in compenso la coca cola era una cosa che si comprava solo nelle feste.

  621. Carmine Grof

    Uova marce, muffa, vermi e pulcini morti nei nostri panettoni… (Buone Feste!) …e nei biscotti, nella pasta, nei gelati, insomma in tutti quei prodotti contenenti uova.

    Grano cancerogeno che va a finire nei nostri corpi sotto forma di pasta e chissà cos’altro.

    Le persone responsabili di questi atti di TERRORISMO (quanti i morti e gli ammalati?) sono quelle che noi ammiriamo, invidiamo, rispettiamo, perchè sono ricche e potenti.

    FUORI I NOMI!!!
    CHI STA GUADAGNANDO SULLA NOSTRA PELLE, SULLA PELLE DEI NOSTRI FIGLI?

    VERGOGNA!!!
    Vergogna a noi tutti perchè siamo complici dei nostri assassini e avvelenatori.

  622. Raffaello Dell'Anna

    Sono un’amante del latte per cui sposo a pieno tale iniziativa… risiedo a milano ma non ho mai visto supermercati, negozi, mense che hanno adottato tale sistema, posso sapere come scoprire dove trovarli?
    GRAZIE
    RD

    1. fiorenza cecconi

      Vai in qualunque motore di ricerca e digita : latte fresco distributori ….in Lombardia ce ne sono parecchi ! Prosit

    2. Elena Bianchi

      Qui trovi proprio le produttrici lombarde: magari facci una scampagnata, qualche volta, in fuga dalla città…
      http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/sito/tmpl_action.asp?DocumentoId=2348&SezioneId=2400000000&action=Documento
      Buona bevuta!

    3. Raffaello Dell'Anna

      Grazie mille Elena provvederò subito a bere latte “appena munto”. baci da milano.
      R

  623. Bruno Crema

    Caro Fabio,
    mi ha fatto molto piacere leggere il tuo appunto, sono felice di potermi confrontare con te che mi sembri una persona molto pratica moderata e lungimirante.

    L’unico dubbio che mi pongo e’ se la spinta moderata nel risolvere i problemi sia ora efficace nei confronti di gruppi politici agguerriti e forti nel portare avanti quello che loro ritengono piu’ giusto, indipendentemente dall’interesse generale.

    Ciao Fabio,
    Bruno

  624. Simone Berliat

    Caro Beppe.
    Vorrei dirti che anche a Pedrengo in provincia di Bergamo il nostro amico Gioachino ha installato una “casetta” simie nel Luglio del anno scorso, il latte è sempre freschissino e costa 0,73 cents al litro. Vorrei soffermarmi a dirti che Gioachino, il propietario di questa azienda agricola è dovuto ricorrere a questo stratagemma perche la Parmalat, azzienda per la quale lavora, non gli paga il latte da circa 6 mesi; e lui non sa come andare avanti.
    Saluti da Simone
    p.s. Mi dispiace per chi ci lavora ma io il latte della Permalat e affini non lo compro più.

  625. Rosario Vesco

    Ritengo che l’idea specifica del latte fresco in contenitore riciclabile sia solo in parte una valida iniziativa, ma è comunque interessante.

    Chi, per esempio, ha provato a bere latte di capra prodotta dal contadino di fiducia usualmente è felice di averlo fatto, per il gusto speciale, per la qualità intrinseca del prodotto, per la fisica opportunità che tutti abbiamo di mantenere il contatto con la natura.
    Ma è una esperienza, nello specifico, che è meglio ripetere di rado.
    Ricordo anche che da bambino si beveva soprattutto il latte di mucca che dalle campagne veniva portato in città in appositi contenitori, ma personalmente credo che il passaggio al prodotto industriale abbia di molto migliorato la tecnologia e la digeribilità del latte.

    C’è da domandarsi, anche, di converso se è bene che ci siamo abituati ad essere troppo protetti dalla tecnologia. Credo che se il nostro corpo non si allontana troppo dalla natura e, ogni tanto, ci si rituffa dentro (con opportuna cautela) faccia la migliore cosa possibile, in termini di alimentazione (ma non solo quella) proprio per mantenere la il nostro corpo protetto nel lungo periodo.

    Da ciò, credo, venga la maggiore validità specifica dell’esperienza proposta in Emilia, dato che comunque si opera in ambiente industrialmente definito e controllato, per l’igiene, il controllo di qualità e tutto il resto.

    Sui costi globali ho qualche dubbio. Se però, oltre al latte, si acquista anche qualche altro prodotto locale i costi complessivi sono, allora si, ampiamente giustificati.

    C’è poi, credo, una validità intrinseca, credo, ancora maggiore la quale consiste nella scelta imprenditoriale di per se, cioè il fatto che ci si trova finalmente davanti ad imprenditori che hanno idee e, credendoci, cercano di portare il loro contributo alla società e, nel contempo, guadagnarci.
    Costoro preferiscono mungere la vacche anziché il contribuente. Ben vengano!

  626. Marco Sala

    A proposito delle intossicazioni “ventilate” da alcuni: è vero, gli ottimi standard igienici dell’industria alimentare non ci fanno prendere alcuna intossicazione. In compenso ci fanno morire di tumore a 4o anni per tutte le porcherie che, anche per evitarci le intossicazioni, ci mettono dentro.

  627. MARA PLAINO

    Il latte alla spina è già disponibile da alcuni mesi anche a Cormons in provincia di Gorizia con lo stesso procedimento di prelievo. Il distributore è posizionato in una via del centro e garantisco che è veramente ottimo come qualità e come costo: sempre € 1,00 al litro.
    mara

  628. Antonio Brandis

    a me francamente la cosa fà un pò ridere.
    sembra che la cosa sia come una delle più grandi scoperte del secolo.
    io mi ricordo che prima dell’ avvento del tetrapack, andavo ogni mattina dalla lattaia sotto casa con la mia bella bottiglia a 2 litri in vetro, mi riempiva la botiglia di latte portavo il latte a casa, mia mamma lo bolliva e il giorno dopo uguale.
    e come me credo tutti quelli che hanno superato i 30 anni si ricordano di questa cosa, come delle bottiglie d’ acqua vuoto a rendere, del vino vuoto a rendere, e di tutte quelle cose che sono andate scomparendo nell’arco di 30 anni.
    la mia domanda è questa.
    ma se le latterie sono scomparse e il vuoto a rendere non esiste praticamente più un motivo ci sarà.
    non credo che una latteria scompaia solo perchè adava di moda il latte in tetrapack.
    quindi credo che sia un pò inutile fare i finti scandalizzati.
    e fare la caccia al tesoro nella ricerca di un contadino che ci riempia le bottiglie di latte solo perchè ora va di moda fare cosi.
    la cosa dura 6 mesi poi tutti si scorderanno dell’iniziativa.
    meglio mettere una bella tassa su tutti i rifiuti prodotti, cosi una pacco di tetrapack ci costa 2 €.
    un cartone di late lo compriamo a 3 ed a quel punto vedi come si cambia la musica.
    in ogni caso ripeto se le cose vanno cosi ce lo meritiamo punto, l’unico modo di cambiare e farci lobotomizare tutti.

    p.s.
    io mi ricordo ancora la cristallina per far diventare l’acqua del rubbinetto frizzante 🙂

  629. fabio brambilla

    Sig Rinaldi, credo che il suo discorso sia semplicistico. Seguendo la sua logica potrei dirle: e se tutti facessero la spesa online facendosela recapitare a casa le case automobilistiche non lavorerebbero piu’ e gli operai troverebbero carissimo comprare il latte a 75 centesimi (tra l’altro mi permetta di dubitare fortemente che si tratta di latte fresco altrimenti comunichi il link, ma lasci perdere se si tratta di quello a lunga conservazione che si trova anche a meno). Ma questa non sarebbe che un’altra semplificazione ed in definitiva non coglie il problema. Il problema e’ che lei vede il mercato e le sue regole attuali come postulati. Questi postulati portano a storture molto evidenti e credo che il senso del post di Beppe Grillo sia quello di far pensare che possano esserci altre strade.

  630. FRANCO ZORDAN

    W il Latte sano alla spina …
    Io spero che prenda sempre + più piede quest’iniziativa, che cosi i poveri piccoli allevatori ormai decimati o estinti come dalle mie parti … trovino un valido e sano bisness….
    W Grillo e il latte sano e genuino….

  631. Lorenzo Eccher

    solo x curiosi

    http://news2000.libero.it/primopiano/2909.jhtml
    leggete attentamente il penultimo paragrafo…

    x chi non ha capito
    http://urlin.it/646

    andate in fondo alla pagina e leggetevi gli ultimi 2 paragrafi dell’articolo

    CIAO CIAO!!!

  632. Luca rumors

    Ragazzi…
    a me quest’idea del latte crudo non mi convince affatto.
    Ma il processo di pastorizzazione ce lo siamo dimenticati??
    ke si fa, si prende il latte e poi lo facciamo bollire?equivale a bere 1 bel bicchiere d’acqua tanto tutte le sostanze nutritive ce le siamo giocate.
    e poi non credo ke sia così conveniente.
    insomma, se calcoliamo la benzina x arrivare alla fattoria, il tempo perso x andare e tornare, l’eventuale tempo e gas utilizzato x far bollire il latte in casa…mi sa ke conviene comprare quello già imbustato al supermercato.
    ma poi l’avete mai bevuto il latte crudo??
    non è ke sia così saporito…

  633. andrea bernabei

    Mi pare che il latte appena munto sia bene bollirlo sempre, almeno così ha sempre fatto mia nonna che sicuramente è più esperta di me.
    Penso però che la distribuzione nei supermercati o negozi vanifichi in parte lo spirito dell’iniziativa:
    basso prezzo,eliminazione dei tir per il trasporto.

    Se tutto ciò poi causasse minori introiti delle aziende dei trasporti la cosa francamente non m’interesserebbe.Non possiamo continuare a sbagliare in nome del lavoro.
    Non sono informato attualmente della centrale di Cernobyl ma fino a pochi anni fa la gente continuava a lavorarci nonostante i grossi rischi per la salute.
    Noi (se consideriamo giusto che in nome del posto di lavoro si possa inquinare) sismo tanto migliori di loro?

    1. Loredana Solerte

      Informati meglio sui nuovi procedimenti per sterilizzare il latte nei distributori

      http://www.ceirsa.org/latte.HTM

  634. Michele Campana

    GAS – GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE

    Beppe, forse è venuto proprio il momento di parlare finalmente dei GAS, Gruppi di Acquisto Solidale, che già da anni si forniscono direttamente dai produttori, finanziandoli e saltando la filiera dei distributori. In questo modo si fanno sopravvivere i produttori, ora sottopagati, li si finanziano, si mangiano e bevono prodotti sani e si spende il giusto.
    Penso che i tuoi Meetup sul territorio potrebbero pensare di agganciarsi al GAS locale a loro più vicino perchè è uno di quei modi per fare davvero politica con il portafogli e con il proprio tempo. Noi al supermercato non ci andiamo inpratica più perchè ormai compriamo anche verdure e latticini da dei fornitori che ci portano tutto ad un garage di cui tutti noi abbiamo la chiave. Ci riforniamo anche di detersivi bio, carne, salumi, assorbenti bio per donne, ecc… Il tutto organizzato tramite un conto corrente virtuale di ogni associato che uno di noi tiene su Excel e da cui si scalano i costi delle varie spese.

    Parlane e informati a fondo Beppe perchè è davvero un “movimento” importante, locale per un’economia possibile. Un sito interessante è http://www.retegas.org mentre il nostro è http://gascascina.interfree.it

    Ciao e grazie, Michele

  635. Federico Martinelli

    L’idea di Grillo è di proporre. Uno spunto per trovare idee veramente realizzabili che possano seguire il filone del sostenibile per le nostre generazioni future. Cercare di puntualizzare inesattezze o cercare di analizzare una fattibilità che è espressa completamente in 10 righe 10 righe da una persona che non è altro che un comico è come sparare sulla croce rossa. Quindi non sentitevi cecchini ma semplicemente disfattisti senza remore…

    Negli ultimi post:
    1. economia come sistema. Buongiorno, sembra quasi che tu voglia preservare il sistema così com’è: il non informato sei tu
    2.Il partito dei disillusi è un partito di morti, meglio dire una caxxata che restare prono in attesa del prossimo..

    Scusate l’opinione, ovviamente non è questione personale.

  636. Sandro Paparozzi

    “inizierei dalla regione liguria” … quando ero bambino abitavo a Bogliasco e andavamo a prendere il latte fresco tutte le mattine a S.Ilario (30 minuti tra andata e ritorno); il latte veniva regolarmente bollito e non è mai successo nulla di spiacevole a nessuno, neanche una piccola diarrea; in più si faceva una bella passeggiata e si stava assieme (con mio padre, mia madre, mia zia, i miei nonni) … attività, quest’ultime, per nulla trascurabili

  637. Alfredo pierucci

    Viene spontaneo pensare che sia possibile estenderlo anche ad altri prodotti senza incontrare resistenze o difficolta´.
    Quanto si potrebbe risparmiare con : Scarpe,vestiti,borse e valigie,testi scolastici gioielli ……..
    Sarebbe una buona risposta al commercio scorretto,quello che ha portato il nostro potere di acquisto a dimezzarsi ed una buona difesa per tutti coloro che hanno ancora entrate in lire e spese in euro! Saluti a tutti,Alfredo Pierucci

    1. ettore bartomioli

      Anche in prossimità di Torrimpietra (roma) è nato il servizio di latte fresco da dispenser.

  638. Chiara Ba

    Ho letto su Google che in Piemonte ci sono solo due distributori di latte fresco, entrambi in provincia di Torino: uno a Vigone e l’altro a Pinerolo. Da casa mia distano 46 e 52 Km!!!! Qualcuno sa se ce ne sono altri nella zona di Venaria? Sostengo assolutamete l’iniziativa che dovrebbe essere molto più estesa sul territorio.

    Ciao!

    1. Benny Bianco Chinto

      so che ce n’è uno a Giaveno, ma è comunque molto lontano da venaria! bisognerebbe proporlo ai produttori della zona, a loro non costa molto

    2. Francesco Ciardullo

      Sicuramente uno a San Francesco al Campo, che non è troppo distante da Venaria.
      Comunque anche io sono alla richerca di altri distributori in provincia di Torino un po’ più vicini a Ivrea o Caluso.

  639. donadoni luciano

    Carissimo Beppe Grillo
    Forse Lei ed i Suoi figli non hanno MAI usato latte di MUCCA.
    Faccia SUBITO un post RIPARATORE altrimenti rischia di far intessicare TANTE persone!

    P.S. sia sincero dica a TUTTI cosa si è fumato ieri sera.

    1. Marco Sala

      Nelle risposte a questo post vengono citati “n” impianti già esistenti e funzionanti. Chi mi dice quanti intossicati ci sono già stati, per favore ?

    2. ivan biagiotti

      latte fresco, non credo significhi appena munto.
      non penso che si possa mettere in commercio, neppure in un’azienda agricola un prodotto che non rispetta un disciplinare asl…

      mi associo a chi a detto siete così occupati a guardare il dito che non vedete la luna…
      i post vanno presi con spirito critico, come sprone, in modo positivo e propositivo,…per migliorare il mondo non bisogna farlo su ampia scala (ne basta uno di esportatore di democrazia)ma in piccolo…su misura…dal comune, la provincia etc… se l’idea è buona e realizzabila anche altri imiteranno e così via!

  640. Giovanni Rinaldi

    Caro sig. Grillo.
    Mi duole vedere che una persona con la sua visibilità non si ponga problemi relativi alla “natura” del mercato.
    Il mercato è una entità dinamica che reagisce alle sollecitazioni. Che accadrebbe se il nuovo sistema di distribuzione del latte da lei illustrato venisse applicato su vasta scala?
    Si ridurrebbero i trasporti su camion… determinando minori introiti per i trasportatori e inducendo delle riduzioni di ricavi per aziende del settore, a partire dalle aziende produttrici di mezzi a quelle distributrici di carburanti.
    E che farebbero tutte le persone che lavorano nelle attuali aziende che lavorano il latte, che si collocano tra la tettarella della mucca ed il suo bicchiere? Glie lo dico io, troverebbero carissimo un litro di latte ad 1 euro!
    Questo “giro”, molto semplicisticamente accennato, implica per chi compra il latte, se va bene, maggiori spese in altri comparti. Se va male (cioè sempre) ci si “ricorda” di trattare il latte come un bene economico. Non ha quindi un valore intrinseco… ne 1 euro, ne 2 euro, ne 1000 euro.
    Quanto vale un litro di latte? Semplicemente quanto “il mercato” è disposto a pagare per lui.
    Adesso che il latte “alla spina” deve fare concorrenza al latte tradizionalmente distribuito, viene venduto ad 1 euro (con margini di guadagno molto superiori, per le aziende agricole). Se, come lei auspica, questo divenisse l’unico mezzo di distribuzione, potrebbe essere venduto al prezzo attuale di mercato.
    Quando sarà, troverò un bel post su beppegrillo.it che dice: “pensate, ci sono delle aziende in Italia che il latte lo prendono, lo pastorizzano, lo omogenizzano, lo imbustano e lo distribuiscono. Ci basta andare al supermercato e prenderlo… e costa meno di 1 euro”!
    A parte il fatto che, già attualmente, io il latte lo pago 75 cent al litro e me lo faccio portare comodamente a casa con la spesa ordinata “via internet”. Ebbene si… la spesa me la trasportano “su gomma”.

    1. Marco Sala

      In compenso bisognerebbe produrre i distributori di latte alla spina su larga scala, e poi fargli manutenzione, edificare luoghi dove poterli piazzare, creare software per migliorare il servizio del distributore, etc. etc.

      Tutti posti di lavoro che oggi non ci sono e che domani ci sarebbero. Magari qualcuno che oggi è instupidito da un lavoro scemo decide di comprare due mucche e un’impianto di latte alla spina e riapre la sua cascina in disuso da 30 anni

      Forse una vita più a misura d’uomo non sarebbe nemmeno male.

  641. Marco Sala

    Oltre ai costi di “concezione classica” esistono anche dei cosidetti “costi sociali”. I costi sociali li “causano” le aziende che producono beni e servizi, ma se li “accolla” la società (il guadagno non viene invece diviso). Il costo complessivo del latte che compriamo oggi è quindi superiore a quello che troviamo scritto sul bancone del supermercato. Il resto lo paghiamo in tasse, sovvenzioni, smog, stress e chi più ne ha più ne metta.

    E poi, scusa, ma anche oggi devi spendere tempo e benzina per andare a comprare il latte, o ti arriva direttamente a casa via internet ?

    Saluti.

  642. disi illuso

    E se si porta anche nei supermercati, o altri punti vendita non costa più un euro ma molto di più!! (e forse non è neanche più tanto fresco). Scendere, scendere!!!! fino a toccare il suolo con i piedi!!!!

  643. Mauro Bevilacqua

    Anche a Ghedi (BS) vi è un distributore di latte fresco(da circa 1 anno) proprio in piazza,ed è rifornito dagli agricoltori locali…avanti così…

  644. Luca Maroldo

    LEGGETE QUESTA… E FATEVI VENIRE UN’IDEA…

    In Svezia il partito «Libertà su Internet»

    Il precedente degli altri gruppi svedesi nati per perseguire un singolo obiettivo come femministe e antieuropeisti

    PER LEGGERE L’ARTICOLO BASTA COPIARE L’INDIRIZZO

    :http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/01_Gennaio/17/formenti.shtml

  645. Rosario Pisanò

    Azzo, bella iniziativa. Estendiamola dappertutto anche nei supermercati!!

  646. mario foti

    grazie gabriele..allora sarebbe da proporre la coca cola per uso industriale..così la togliamo dalle nostre tavole e dalle nostre ..balle ciao..

  647. Riccardo Fiume

    Buongiorno
    dunque ho fatto una piccola ricerca e vi posto dove si dovrebbe (condizionale obbligatorio) trovare il latte crudo distribuito direttamente (non tutto BIO fate attenzione)se trovate errori vi prego di “non sparare sul pianista”
    tutto assolutamente “as is” e “no warranty”
    grazie.
    ********
    PER BEPPE
    IN LIGURIA
    Panificio Fratelli Priano
    Via Camozzini Carlo, 69/R.
    16100 Genova (GE)
    *****
    RONCADELLA
    azienda agricola Podere Giardino di Crotti & figli, che si trova a Roncadella,
    una piccola frazione in provincia di Reggio Emilia
    PODERE GIARDINO AZ. AGR. DI CROTTI E FIGLI
    VIA WALTER MANZOTTI, 7 REGGIO EMILIA
    L’azienda Podere Giardino si trova a pochi Km dalla città di Reggio Emilia.
    Percorrendo la via Emilia in direzione Modena prima del centro di Masone
    si svolta a destra per Roncadella e la si trova dopo 1 Km a destra.
    ******
    a Bulciago, Calco, Sirone ed Introbio Merate Ballabio
    Azienda agricola Canto di Acquate
    Distributori sono già in funzione a Ballabio, Colico e Merate
    *****+
    in via Nani a Morbegno (SO)
    *****+
    azienda agricola La Fiorida di Mantello Sondrio
    *****+
    LAZIO
    Lo spaccio della Cooperativa Allevatori Testa di Lepre si trova sulla SS Aurelia al km 22;
    provenendo da Roma si va in direzione di Civitavecchia:
    uscita Fregene – Cesano – Anguillara / alla rotonda girare a destra per Cesano,
    dopo 50 mt a sinistra
    *****+
    MONTECALVO IN FOGLIA (PESARO URBINO)
    *****+
    “Le Corti di Filippo Re” a Castelnovo Monti
    *****+
    a Berzana in via Vigna 1
    a Puianello di Quattro Castella, in via Menozzi 29
    azienda agricola Rossi Bartolo in piazza Cavour a Saluzzo
    *****+
    panificio Bonelli via Gorizia Cormòns (Gorizia) il primo
    *****+
    LOMBARDIA
    i distributori saranno un centinaio
    scaricate questo pdf
    http://www.agricoltura.regione.lombardia.it
    /admin/rla_Documenti/1-2348/distributori_latte_crudo_web.pdf
    (copiate il link in due tempi)
    se non ce la fate cercate: “latte crudo self-service” con google
    in fondo alla pagina a sx sotto “allegati” trovate il pdf
    ********

  648. Andrea Brizzi

    Non bevo la c.c. e detesto le multinazionali, ma alcune cose che hai detto sono leggende metropilitane che girano da quando io avevo 6 anni, altre sono proprio scemenze anche solo se uno ci ragiona su 20 secondi, per il resto può darsi che sia vero ma sarebbe meglio citare la fonte e non dire “anni fa una ricerca in germania…”

  649. edoardo favrin

    latte crudo anche a Birago, frazione di Lentate sul Seveso (MI).
    viene distribuito con le modalità già accennate.
    però la maggior parte viene portato via in bottiglie di plastica sigillate e monouso messe a disposizione gratuitamente.
    ho provato a riutilizzarle più volte, ma sono stato fermato dai gestori, che mi hanno fatto notare l’odore proveniente dalla bottiglia che mi apprestavo a riutilizzare (effettivamente non un buon odore).
    tutto ciò per mantenere sotto controllo la carica batterica.
    in alternativa c’è la bottiglia di vetro, sì, ma, a detta loro, solo per chi può lavarla in lavastoviglie.
    il latte crudo comunque è molto buono e molte persone lo trovano più digeribile di quello a cui erano abituati.
    e in più, dalle finestre, si può ringraziare direttamente le produttrici…

  650. alessio lo vecchio

    ottimo! perchè non mettiamo in una pagina la lista di dove sono questi distributori?

  651. Nilushana Wijegunaratne

    Ciao Beppe !

    Sono un tuo grande fan da Roma ! Volevo sapere se lo spettacolo del 14o15 Febbraio 2006 è lo stesso del 29 Aprile 2005.

    GRazie Nilu

  652. Gennaro Cecere Palazzo

    Daccordissimo su tutto tranne sul luogo comune che a Napoli rubano per campare; A Napoli rubano per non lavorare….chiaramente poi, in qualche modo devono pur campare.
    C’è poi tutto il discorso da fare su come le leggi attuali incentivano l’attività criminale; Se mi volessi dare al crimine penserei: male che vada mi faccio qualche mese in galera, tanto poi le carceri sono sovraffollate e mi rimandano a casa.

  653. cris petrucci

    Anche nel Lazio su può comprare latte alla spina presso la Cooperativa Testa di Lepre (uscita Fregene della via Aurelia. E’ ottimo, costa 1 euro e con l’occasione si può assaggiare anche della carne vera. Io ci vado tutti i giorni!

  654. Giorgio Vannini

    A Bussero (MI) ne esiste uno ed è fantastico.
    Totale percorso del latte dalle mucche al distributore: 150 metri.
    Costo: 1 Euro al litro.
    Apertura da prima delle 7 del mattino alle 21, sette giorni su sette.
    Buono e sano; in più la stessa Cascina (è della famiglia Manzoni) sta cercando di avere le autorizzazioni per vendere il formaggio fresco in modo diretto e sembra ce la possa fare allestendo un distributore automatico tipo quelli delle merendine negli uffici o alle stazioni, soluzione che consentirebbe il rispetto dei parametri di igiene fissati dalle normative.
    Ottimo, avanti così.
    Giorgio Vannini, Bussero

    1. Antonio Cimò

      Posso avere l’indirizzo preciso della cascina di Bussero. In famiglia siamo forti consumatori di latte. Grazie

  655. Loredana Solerte

    Louis Pasteur ci guarda dall’alto della sua nuvoletta, sconsolato, e scuote la testa…
    …ma vabbè, chissenefrega, Pasteur era al soldo delle multinazionali, no?
    W lo Stafilococco!!!
    Massimiliano Altana 17.01.06 10:02
    ===========================

    informati meglio sui nuovi procedimenti per sterilizzare il latte

    http://www.ceirsa.org/latte.HTM

    e soprattutto x quelli che dicono che il latte crea problemi perché introduce troppe proteine animali, parliate solo se siete vegetariani puri sennò chiudete la bocca. La disinformazione la fate voi troll del cavolo.
    A chi nn piace il latte, o nn lo può bere per problemi di salute, faccia pure come ha sempre fatto. È suo diritto e dovere per la sua salute. Ma nn rompete le scatole a chi lo ama e soprattutto nn dite fesserie del tipo che il latte faccia male. Può far male a chi ha problemi particolari, come la semplice pasta fa male ai celiaci, e una cassata può addirittura uccidere un diabetico.
    Molti neonati che per svariati motivi nn potevano prendere latte materno o da balie, si sono salvati (un tempo, quando nn esisteva il latte artificiale) proprio col latte di mucca appena munto (previa bollitura ovviamente).

    Loredana Solerte 17.01.06 10:19 |

  656. Lorenzo PERROTTA

    Egr.Sig. Beppe GRILLO,

    mi chiamo Lorenzo PERROTTA, scrivo dalla provincia di Milano, e, ove possibile, vorrei ricevere un’informazione.

    In merito all’articolo “Latte alla spina” datato 16/1/06 lei riporta la seguente notizia:

    *************
    Peccato che in Emilia Romagna la legge regionale consente questi distributori solo presso le aziende agricole e non, come ha chiesto la Coldiretti, anche in supermercati, negozi, scuole, mense come avviene in Lombardia e nei Paesi del Nord Europa.
    *************

    E’ possibile avere maggiori ragguagli su dove in Lombardia tale tipologia di distribuzione e’ in essere?

    La ringrazio per la gentile risposta che vorra’ trasmettermi.
    Distinti Saluti.

    Lorenzo PERROTTA
    – Milano –

    1. Elena Bianchi

      Non sono il mitico Beppe, però sono lombarda anch’io e ben lieta di fornirti il link su cui trovare i distributori nella nostra regione! http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/sito/tmpl_action.asp?DocumentoId=2348&SezioneId=2400000000&action=Documento
      Buona giornata!

  657. davide dege

    C’è anche a Varese il latte è meraviglioso!

  658. Maria Cristina Fucile

    E’ bellissima questa idea! E’ possibile attuarla in tutta Italia? Qualcuno sa dirmi se nella provincia di Treviso esiste una iniziativa simile? Grazie, ciao a tutti, un bacino a Beppe.
    Maria Cristina, Paese (Tv)

    1. Martina Berno

      Certo! Esiste a San Zenone degli Ezzelini da poco più di un mese.E’ davvero un’ottima idea che, a quanto pare sta anche riscuotendo successo.

    2. Alessandro P.

      Salve Maria Cristina. Credo che uno sia proprio a Paese. Uno è sicuramente a Istrana (ci sono stato stasera). Buona degustazione.

    3. Alessandro Procacci

      Ciao. A Treviso ci sono due distributori. Uno proprio a Paese e uno ad Istrana.

  659. Marco Belli

    In Italia tutti i partiti politici sono costituiti da persone affariste e animate da un unico scopo: Rubare, fottere lo Stato e aumentare il proprio conto in banca. Ci sono poche eccezioni, veramente pochissime. Per questo motivo alle prossime elezioni non andrò a votare. Vi ricordate Alfredo Vito, mister 100.000 voti? Quel losco figuro, pluripregiudicato, è l’esempio di come si possa rubare in politica, e con lui ci sono i vari Cirino Pomicino, tantissimi senatori di Forza Italia… tanta melma che passerà per la Giustizia Divina, lì di sicuro avranno quello che meritano. La differenza tra i politici corrotti e i delinquenti criminali di Napoli è che i primi rubano “secondo legge”, i secondi rubano per campare. Secondo voi chi è più colpevole?

    1. roberto brianzolo

      mi spiace ma quello che dici non vale per Dipietro,….. l’hanno indagato controindagato,hanno rivoltato tutto quello che ha fatto sotto la lente di ingrandimento, han cercato di fargli pagare MANI PULITE…han cercato di fargli pagare il fatto che fosse DIVERSO, addirittura hanno messo in discussione il regalo di una pennastilografica….. ma alla fine NIENTE SE CERCHI UNA PERSONA ONESTA PER CUI VOTARE……SE VUOI UNA NUOVA MANI PULITE…

  660. Lello Borrelli

    Caro Beppe
    L’idea di distribuire il latte fresco da self service e un idea meravigliosa ma nello stesso tempo anche insidiosa.
    Pensate alle regioni meridionali dove la criminalità va a braccetto con la politica, perchè dico questo per il fatto che a Napoli c’era una centrale del latte gestita dal comune che distribuiva buon latte a basso costo poi venne un certo Cragnotti proprietario della Cirio che a suo tempo produceva anch’esso Latte ma a prezzi proibitivi per la popolo che non riesce a finire il mese con lo stipendio proprio come adesso be alla fine e andato che la centrale del latte di napoli ha chiuso il sig, Cragnotti per anni ha venduto il suo latte indisturbato e senza concorezza alla fine dopo decenni dove chi lavorava alla centrale del latte ha perso il lavoro e solo una decina di anni fa che la magistratura ha chiarito che la chiusura della centrale del latte di napoli per presunta contaminazione del batterio del colera era falso e su solo sabotaggio.
    Ora se una cosa che funziona e da dei benefici con questa classe dirigente,politica e impreditoriale potrebbe mai avverarsi….
    Lo spero e mi auguro che funzioni ma ho i miei dubbi perche gia idee valide in campo ambientale sono state messe da parte perche non c’è la possibilità di fare soldi, e i beneficiari questa volta saremmo noi e non loro, come vedi il digitale terreste ci ha rotto le scatole per due anni dicendo dell’innovazione che non si pagava niente e poi non e neanche andato a regime perche e ancora in fase sperimentale lui ha venduto decoder e si e intascato i soldi publici per l’incetivo sul decoder e adesso si sta acquisendo diritti calcio,grande fratello,film e te li fa pagare con la carta pre pagata furbo pensa se uno come qesto possa legiferare qualcosa di cosi semplice ma nello stesso tempo rivoluzionario e che a beneficiare saremo milioni questo potra fare solo una cosa creare una azienda che fabrica e istalla le colonnine poi vede se il mercato funziona a quel punto compra latte da chi sa quale paese forse dalla russia vedi i suoi rapporti con Putin o dal texas vedi Busch e poi te lo rivende come latte italiano e monopolizza anche sto mercato.
    Un Saluto Lello

  661. Gabriele Leggiero

    A proposito di coca cola
    Leggi qui!

    ACQUA

    Un bicchiere d’acqua toglie la sensazione di fame durante la notte
    per quasi 100 % delle persone in dieta.
    È quanto dimostra uno studio dell’università di Washington

    La mancanza d’acqua è il fattore N° 1 della causa della fatica
    durante il giorno.

    Studi preliminari indicano che da 8 a 10 bicchieri d’acqua al giorno
    potrebbero alleviare significativamente i dolori di schiena e nelle
    giunture nell’80 % delle persone che soffrono di questi mali.

    Una semplice riduzione del 2% di acqua nel corpo umano può provocare
    incoerenza nella memoria a breve termine, problemi con la matematica
    e difficoltà nel focalizzare lo schermo del computer o una pagina
    stampata.

    Bere 5 bicchieri d’acqua al giorno diminuisce il rischio di cancro
    al colon del 45%, può diminuire il rischio di cancro al seno del 79%
    e del 50% la probabilità che si sviluppi nella vescica.

    Tu stai bevendo la quantità di acqua che dovresti, tutti i giorni?

    1. Pietro Caccia

      Quale acqua? Quelle minerali, piene di joni che se presenti nell’acqua distribuita negli acquedotti sarebbe considerata non potabile? Personalmente ho sempre bevuto birra a mezzogiorno e vino alla sera. Ho settantacinque anni e vado alla grande? sarà che ho sempre seguito Veronelli…

    2. Pietro Caccia

      Quale acqua? Quelle minerali, piene di joni che se presenti nell’acqua distribuita negli acquedotti sarebbe considerata non potabile? Personalmente ho sempre bevuto birra a mezzogiorno e vino alla sera. Ho settantacinque anni e sto benone. Sarà che ho sempre seguito Veronelli…

  662. arianna o'carroll

    Anche qui in provincia di Lodi stanno sorgendo i distributori e in alcuni super si vende anche il latte crudo. A me sta bene perchè sono in zona, posso capire le obiezioni altrui.

  663. Silvia Colombo

    Non ho letto tutti i commenti e magari qualcuno l’ha già scritto… anche in Lombardia, per la precisione a Carugate (Mi), esiste da circa un anno o poco più un distributore automatico di latte crudo, che funziona con lo stesso sistema della bottiglia di vetro e lo stesso costo di un euro.
    Magari ce ne sono tante altre di realtà simili.
    E’ sicuramente positivo farle conoscere come sperimentazioni alternative valide rispetto alla grande distribuzione.
    Grazie e ciao

  664. Silvia Colombo

    Non ho letto tutti i commenti e magari qualcuno l’ha già scritto… anche in Lombardia, per la precisione a Carugate (Mi), esiste da circa un anno o poco più un distributore automatico di latte crudo, che funziona con lo stesso sistema della bottiglia di vetro e lo stesso costo di un euro.
    Magari ce ne sono tante altre di realtà simili.
    E’ sicuramente positivo farle conoscere come sperimentazioni alternative valide rispetto alla grande distribuzione.
    Grazie e ciao

  665. Alessandro Mariotti

    ciao beppe
    avevo sentito una notizia del genere già vicino roma, sull’aurelia.

    stessa cosa del vetro, stesso prezzo…

  666. nicola iacono

    ciao a tutti, io sono di ischia e purtroppo questa iniziativa sarebbe utilissima ma a noi i rifornimenti arrivano per forza di cose dalla terraferma. anche se in relazione ad un’economia seria e senza sprechi, l’iniziativa è stupenda.
    un abbraccio a tutti.

  667. CRISTIAN BERARDI

    Sarebbe una gran bella cosa….provate a mangiare qualunque cosa non sia allevata industrialmente…
    come galline ruspanti,conigli,bistecche di manzo,fino ai formaggi ed ai latticini…la qualità è eccezzionale…

    Chi ha la fortuna di abitare in campagna e conoscere qualcuno che ha le bestie lo saprà già…ma chi sfortunatamente abita in città dubito che lo sappia…Occhio a tutto ciò che è BIOLOGICO da SUPERMARKET….ho visto Pescheti BIO…correre lungo tangenziali o autostrade….così come lungo la Brennero file di meli…proprio attaccate alla carreggiata…

    CI MANCA APPENA CHE FACCIANO ANCHE IL “TAVERNELLO” D.O.C……Mah

    QUINDI OCCHIO ALLL’ETICHETTA MA NON SOLO….

  668. Anna Lucia Bellina

    Segnalo che in località Basovizza (Trieste) c’è una simpatica piccola fattoria con spaccio latte fresco. Il metodo è quello della ricarica manuale nel senso che al posto del distributore c’è la signora al banco, le bottiglie sono quelle riciclate dell’acqua, che uno si può portare, oppure che gli fengono fornite (rigorosamente riciclate n volte) direttamente dalla signora di cui sopra.
    Il costo del latte è di 1.20 per 1 litro e mezzo, non male.

    1. Federica sgorbissa

      Posso chiedere per favore il nome dell’azienda o l’indirizzo? cosi è troppo vago per rintracciarla. abito a Trieste e sarei davvero grata se qualcuno mi segnalasse ulteriori possibilità per comperare latte crudo

      grazie mille!

  669. Massimiliano Altana

    Louis Pasteur ci guarda dall’alto della sua nuvoletta, sconsolato, e scuote la testa…

    …ma vabbè, chissenefrega, Pasteur era al soldo delle multinazionali, no?

    W lo Stafilococco!!!

    1. Loredana Solerte

      informati meglio sui nuovi procedimenti per sterilizzare il latte

      http://www.ceirsa.org/latte.HTM

      e soprattutto x quelli che dicono che il latte crea problemi perché introduce troppe proteine animali, parliate solo se siete vegetariani puri sennò chiudete la bocca. La disinformazione la fate voi troll del cavolo.
      A chi nn piace il latte, o nn lo può bere per problemi di salute, faccia pure come ha sempre fatto. È suo diritto e dovere per la sua salute. Ma nn rompete le scatole a chi lo ama e soprattutto nn dite fesserie del tipo che il latte faccia male. Può far male a chi ha problemi particolari, come la semplice pasta fa male ai celiaci, e una cassata può addirittura uccidere un diabetico.
      Molti neonati che per svariati motivi nn potevano prendere latte materno o da balie, si sono salvati (un tempo, quando nn esisteva il latte artificiale) proprio col latte di mucca appena munto (previa bollitura ovviamente).

  670. giorgio zazzera

    a Ciliverghe di Mazzano(BS)è da tempo che c’è….e visto che ce l’ho davanti casa devo dire che ha un successone e il latte viene caricato 2 volte al giorno

  671. Filippo Rimi

    Sono un agronomo da Padova. Pienamente d’accordo con tutto quanto scritto nell’articolo. Solo avrei da aggiungere 2 precisazioni:
    1. Attualmente in Italia non mi risulta che negli altri allevamenti da latte venga fatto ricorso ad alimenti OGM.
    2. Per certo non vengono allevate da nessuna parte vacche (“mucche”) OGM.

  672. mario foti

    l idea del latte alla spina è ottima ma sarebbe opportuno….. far conoscere il latte. invece di pubblicizzare prodotti infami come coca cola o simili dobbiamo fare in modo che i nostri ragazzi si avvicinino al latte noi ne produciamo è di ottima qualità anche.farlo entrare nelle scuole e nelle fabbriche nei posti di pubblico impiego ecc..lo sò che è dura scontrarsi con coca cola end company ma…con un pò di buona volontà….credo ancora alle favole??? scusate…..ciao beppe

  673. Nicola Franco

    ATTI CONCRETI

    Trovo che la distribuzione diretta del latte sia una grande idea.

    Tuttavia non credo che il problema della speculazione risieda nei supermercati o nella piccola distribuzione in genere di cui non si può fare a meno per rifornirsi. Il VERO PROBLEMA SONO GLI IPERMERCATI.

    L’accentramento di migliaia di prodotti in un unica struttura e nelle mani di pochi pone dei problemi di DEMOCRAZIA ECONOMICA, di OLIGOPOLIO se non addirittura di MONOPOLIO che rappresentano il vero grande problema della società odierna.

    Accentrare tanto potere nelle mani di pochi significa scardinare il sistema della LIBERA CONCORRENZA che si regge sul fatto che IL PREZZO non può essere manipolato da nessuno e che come tale è un elemento indipendente.
    GLI IPER invece FANNO IL PREZZO!!! Prima distruggono il mercato della piccola distribuzione con I SOTTOCOSTI, in virtù della loro potenza finanziaria. Poi, in una seconda fase, annientata la concorrenza, impongono PREZZI ELEVATI ricavandone alti MARGINI DI PROFITTO!!

    Se a ciò si aggiunge il fatto che, grazie alle nuove tecnologie, riescono a gestire le proprie strutture con un personale sempre più esiguo, ci si rende conto del DANNO ENORME che essi stanno producendo al sistema economico.

    Una delle LEGGI FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA è che a fronte di una produzione di beni vi deve essere una percentuale di risorse che DEVE andare in PROFITTO (per gli ivestimenti) ed un’altra che DEVE andare in SALARI ( per acquistare i beni).

    IN CASO CONTRARIO IL SISTEMA COLLASSERA’ perché un giorno i SALARI non riusciranno più ad “ASSORBIRE” la produzione esistente!!

    Già ora si hanno i primi segnali.

    Un saluto a tutti.

  674. Stefano Ratto

    Non ha bisogno di farsi nessun giro, visto che ha scritto nel post stesso che in Lombardia viene già distribuito così il latte. Un giro te lo devi fare te, mi sa tanto. E impariamo a leggere una volta tanto!

  675. Stefano Viutti

    Fuori tema.
    Tanta gente crede che le elezioni si vincono da neovespa, mentre c’e’ chi come me o come tanta altra gente che pensa che i politici di sinistra non dovrebbero andare per niente in un programma televisivo specie di parte come quello lì a fare i comodi del padrone della rai.

  676. Filippo Rimi

    Sono un agronomo da Padova. Pienamente d’accordo con tutto quanto scritto nell’articolo. Solo avrei da aggiungere 2 precisazioni:
    1. Attualmente in Italia non mi risulta che negli altri allevamenti da latte venga fatto ricorso ad alimenti OGM.
    2. Per certo non vengono allevate da nessuna parte vacche (“mucche”) OGM.

  677. Stefano Ratto

    Non ha bisogno di farsi nessun giro, visto che ha scritto nel post stesso che in Lombardia viene già distribuito così il latte. Un giro te lo devi fare te, mi sa tanto. E impariamo a leggere una volta tanto!

  678. michele maistrello

    Latte fresco anche a Rosate provincia Sud Milano
    ..
    bisognerebbe promuovere le diete dei 100 km… dove possibile consumare solo cibi prodotti entro un raggio di 100 km
    ….
    a me il latte fà schifo… mi ci farò il formaggio

  679. Massimiliano Altana

    Louis Pasteur ci guarda dall’alto della sua nuvoletta e scuote la testa, sconsolato…

  680. walter benuzzi

    mi chiedo se è poi così difficile dare la possibilità ai cittadini di poter fornirsi di latte direttamente dagli stessi produttori:dove sta il problema?Forse nutrirsi in modo sano e autonomo è diventato un privilegio per pochi privilegiati?Grande Beppe,io amo il latte in particolare quello libero,pulito,sano e……soprattutto NON TAROCCATO!Spero che il Trentino si prodighi per dar seguito a questa semplice favolosa iniziativa:W il latte sano

  681. Marco Torres

    Concordo in pieno perciò riporto:
    sarebbe anche bello un fiorire di iniziative del tipo che ho visto un po’ di tempo fa su un giornale: la creazione di siti internet, per zona o provincia, in cui il contadino possa offrire 2000 kg. delle sue mele o 300 litri di olio o quant’altro e il consumatore salta tutta la catena distributiva guardando in faccia chi produce quello che mangiamo.

    francesco masala 16.01.06 19:43 | Rispondi al commento |

  682. giovanni perrino

    Mi pare che lo abbia detto che in Lombardia già si fa.

  683. Stefano Ratto

    Non ha bisogno di farsi nessun giro, visto che ha scritto nel post stesso che in Lombardia viene già distribuito così il latte. Un giro te lo devi fare te, mi sa tanto. E impariamo a leggere una volta tanto!

  684. Filippo Rimi

    Sono un agronomo da Padova. Pienamente d’accordo con tutto quanto scritto nell’articolo. Solo avrei da aggiungere 2 precisazioni:
    1. Attualmente in Italia non mi risulta che negli altri allevamenti da latte venga fatto ricorso ad alimenti OGM.
    2. Per certo non vengono allevate da nessuna parte vacche (“mucche”) OGM.

  685. Carlo Danieli

    anche nelle province di Torino e Cuneo è già attivo questo servizio che devo dire eccezionale sia per qualità che a livello economico.
    Chiaramente non vien eassolutamente pubblicizzato.

    Saluti

  686. Michele Maggioni

    Abito a Lecco e tra le tante cose negative di questa città c’è anche qualche nota positiva. Tra cui questa: un distributore di latte appena munto,a Lecco c’è già da tempo.Non solo,ma nella provincia i baracchini di questo tipo,fortunatamente,abbondano.Non penso che molti miei concittadini lo sappiano,ma come dice Beppe,basta andare con una bottiglia di vetro al distributore e con un euro vi comprate un litro di latte.E nella stessa azienda agricola vendono a dodici euro il materiale necessario per prodursi il formaggio in casa!!!Con un po’ di pazienza e buona volonta abbiamo latte di qualità e se ci sbattiamo un pochino ci produciamo formaggio senza additivi,conservanti e quasi senza spendere…

  687. Elena Bianchi

    Avevo un amico allevatore che negli scorsi anni mi passava “sottobanco” un po’ del latte appena munto delle sue bestie. Buonissimo! Una cosa che nulla aveva a che spartire con l’acqua bianca che ci spacciano per latte negli ipermercati. Poi ci siamo persi di vista, so che la sua azienda faticava a tirare avanti (nessuno vuol più fare il contadino – alzarsi alle 3 tutte le mattine, magari quando la notte prima hai dormito solo 1 ora perchè hai aiutato una vacca a partorire non è una passeggiata…) e non so che ne sia stato di lui e delle sue bestie che tanto amava. Mi piace proprio tanto questa idea del latte VERO in bottiglie di vetro e spero che abbia grande successo! Per chi, come me, è lombardo, ecco dove trovare l’elenco dei distributori: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/sito/tmpl_action.asp?DocumentoId=2348&SezioneId=2400000000&action=Documento
    Buona giornata a tutti!

  688. davide fiaschi

    ma davvero vi fidate a bere latte crudo? non è meglio quello pastorizzato o che abbia avuto comunque un trattamento antibatterico?

    1. Antonio Parisi

      Se proprio non ti fidi del latte “crudo” puoi sempre bollirlo…ma non sai cosa ti perdi, sia in termini di sapore che di proprietà nutrizionali. E poi tutti i soggetti della filiera sono interessati a fornire servizio di qualità: il contadino, perchè vende direttamente al consumatore, il punto di stoccaggio perchè ha un quadagno a cosi quasi nulli (deve sono occuparsi dell’igiene dell’impianto e della procedura di carico merce da parte dei fornitori). E poi siamo tanto sicuri che il latte confezionato sia esente al 100% da imperfezioni? Ultimamente mi è sembrato di no.

    2. Parisi Antonio

      Se proprio non ti fidi del latte “crudo” puoi sempre bollirlo…ma non sai cosa ti perdi, sia in termini di sapore che di proprietà nutrizionali. E poi tutti i soggetti della filiera sono interessati a fornire servizio di qualità: il contadino, perchè vende direttamente al consumatore, il punto di stoccaggio perchè ha un quadagno a cosi quasi nulli (deve sono occuparsi dell’igiene dell’impianto e della procedura di carico merce da parte dei fornitori). E poi siamo tanto sicuri che il latte confezionato sia esente al 100% da imperfezioni? Ultimamente mi è sembrato di no.

  689. Maurizio Longo

    Caro Sor Beppe,

    se poi estendiamo la cosa anche ai detersivi (come avviene in germania) ed ad una miriade di altri prodotti “tetrapakkizzati” non solo il risparmio si farebbe considerevole ma si abbasserebbe drasticamente la quantità di rifiuti che ci sommerge (sopratutto nelle città del sud Italia come la mia, n.d.r.).

    Ma poi le provvigioni al nero a qualcuno, accreditate sui conticini offshore, chi le distribuisce?

    Ehehehehhh.

    W il vetro !

  690. Sergio Falchero

    A proposito di latte, senza dover ricorrere alle stalle che non esistono più vicino alle città, basta ricordare come funzionava la distribuzione per le centrali del latte fino ad una quarantina di anni fa, si andava in latteria con la bottiglia di deposito vuota e si prendeva quella piena con il latte igienicamente a posto. Erano tante le cose che una volta si facevano e che poi il progresso (sic) ha stravolto, a questo proposito visto che recentemente mi è arrivata la nuova tassa rifiuti, sempre più cara, ho ripensato a come avveniva la raccolta nella mia città fino ai primi anni sessanta, due tre volte la settimana arrivava “l’immondezzaio” che senza chiederti una lira andava a prendersi in cantina l’immondizia se la portava nel suo deposito dove faceva una vera e propria raccolta differenziata, dalla quale ricavava da vivere, semplice vero o no? Vabbè dai siamo nel 2006, cinquant’anni fa eravamo dei buzzurri o no? Ciao a tutti

  691. alessandro zini

    Non è una novità prendere il latte appena munto io, tu, 40 anni fa era una consuetudine la sera si andava al “casello” con il bidoncino. Se lo acquistavi in bottiglia dovevi riportare il vuoto
    ciao !

  692. natalia rossi

    mi sembrate un poco fuori di testa…
    la storia del latte alla spina e’ una bella cosa se hai la fortuna di passargli vicino con la macchina quando torni dal lavoro, oppure avere come vicino una fattoria che fa questo servizio.

    voglio vedere quanti, tornando dal lavoro, si tufferanno nel traffico per andare a prendere un litro di latte a 10 km di distanza con la macchina ( uno, perche’ se e’ fresco non ti puoi far la scorta) o quante casalinghe si incontrano per fare un viaggio locale e andare a prendere questo latte

    il latte fresco andava bene una volta quando le donne erano a casa tutto il giorno o avevi il figlio in casa che lo andava a prendere ( che non sapeva neanche come si chiamava la citta vicina)..50/60 anni fa.
    adesso provate a dire a dire a vostra moglie che volete il latte fresco tutti i giorni e che lo deve andare a prendere dal contadino…oppure dite al figlio di andare a prendere il latte ogni sera..come minimo vi lancia due coltelli se lo togliete dai videogiochi…

    tranquilli che arriveremo a fare cio’…ma per bisogno non per dimostrare di essere schic.

    ———————————————–
    tutto questo e’ teoria:

    non volete piu’ la plastica o tetrapack ? : ok va bene, vuol dire che lasceremo a casa un po’ di persone che lavorano nella plastica..dove e’ il problema ?

    volete il latte alla spina ? ok va bene, vorra dire che alcune aziende trasformatrici di latte ridurranno il personale , lasceremo qualcuno a casa…dove e’ il problema ?

    dietro queste situazioni ci sara’ meno indotto ( autisti, tipografi, inchiostri, etichette, manutenzione relativa), qualche ditta gia’ in bilico chiudera’ definitamente : dove e’ il problema ?

    e voi volete anche diminuire il lavoro … sapendo che quello che c’e’ e’ in forse… ?

    e poi con quali soldi andate a comprare il latte alla spina ?

    1. roberto brianzolo

      e no natalia rossi, si chiama risparmio,(oltre che salute) quello che tutti, famiglie aziende stato devono fare……. ed è poi lo stesso risparmio che permette ulteriori consumi da cui arrivano ulteriori investimenti e quindi ulteriore mano d’opera….. mano d’opera ‘sana’ non quella fittizia che deriva esclusivamente dai servizi….. e che affossa l’economia, che fa diventare le città dei dormitori …. economia sana…..

    2. Rosanna Tarsiero

      Carissimi,
      la soluzione è semplice:
      1. si insegna a moglie/marito le proprietà del latte fresco
      2. occasionalmente, si educa la prole a fare la propria parte (altro che videogame… ci si lamenta di loro e non gli si insegna nulla? E la colpa di chi è? Di chi vuole il latte crudo? Ma per piacereeeee)
      3. il lavoro non è “diritto ad uno stipendio” ma diritto alla propria realizzazione personale… non ci si può prostituire per denaro e pretendere di non esser trattate come prostitute!
      4. la vita facile, sembra, piace a tutti… tutti a chiedere “diritti” per i quali non si ha nessuna voglia di lottare.

      Rosanna, con 2 disabilità (di cui una mi obbliga a cucinarmi tutto), imprenditrice autonoma, e comunista FELICE.

      PS: se la vita vi tira limoni, piantatela di lamentarvi e fate la limonata. Nessuno vi regala niente, specialmente se piangete su tutto.

  693. cristina patelli

    ciao beppe, non vedo l’ora di vederti a treviglio!!! i biglietti sono già esauriti!!!!!!!!

    tutte le mattine leggo il tuo “giornale”, ormai sei parte della mia giornata. Mi hai avvicinato alla politica e ti ringrazio.

    ti voglio bene beppe!!!!!!!!!!!

    beata tua moglie che ti ha sposato, oltre ad essere un “pazzo” intelligente, simpatico, onesto, generoso, sei anche un gran figone!!!!
    con quella barbetta li…… guarda………

    Cristina (calcio)

  694. Sebastiano Rossi

    Segnalo un articolo tratto da : http://www.greenplanet.net/maxdev/Articolo9867.html

    “CRESCONO COME FUNGHI I “BANCOMAT” DEL LATTE
    Latte crudo self service
    Ne arriveranno altri quattro.
    Crescono come funghi i distributori automatici di latte crudo.
    Oltre a Bulciago, presto anche Calco, Sirone ed Introbio godranno del servizio. E Merate raddoppierà.
    È un successo che in pochi si aspettavano e che nasce da un’idea perseguita con insistenza per tre anni dalla cooperativa degli allevatori Cofazoo, del presidente Giuseppe Invernizzi, che si è lasciato ispirare da un’esperienza analoga in Svizzera.
    Oggi i distributori self service di latte appena munto si trovano a Merate (prima località a crederci), a Ballabio (primo paese a proporre il macchinario manuale: oggi è automatico) e a Lecco, in zona Acquate, grazie all’azienda agricola Canto.
    I clienti sono in forte aumento e si lasciano tentare da un’idea di una semplicità disarmante, che poggia su due pilastri solidi: primo, la possibilità di fruire di un prodotto, come il latte crudo, che sul mercato era scomparso; secondo, offrire al consumatore un risparmio non indifferente, visto che un litro costa un euro.
    «Forse siamo ai primordi di una mini-rivoluzione», commenta orgoglioso Invernizzi, che sta promuovendo il macchinario, peraltro semplicissimo da usare (a patto di ricordarsi la bottiglia), in diverse zone d’Italia: ultima, in ordine di tempo, Taranto.
    Nel lecchese ce ne sono ancora pochini, ma il «poker» in arrivo, tra Brianza e Valsassina, potrebbe dare slancio ad una nuova abitudine”.
    La Provincia di Lecco, 8 giugno 2005

  695. ciro fontana

    è dalle piccole cose che iniziano le rivoluzioni!

    ma in questo caso nulla di nuovo sotto al sole.
    ottima idea ma copiata dagli americani.

    infatti si potrebbe estendere anche e sopratutto
    ai detersivi liquidi.

    grossi distributori posizionati in centri commerciali o negozi, dove si attinge con il proprio contenitore portato da casa.
    logico che si paga solo il contenuto!

    tutto arrosto e niente fumo.
    no trasporti costosi, no imballagi e
    imballaggini vari, risparmio vero e meno inquinamento.

    e se si applicasse anche al vino e all’olio
    che ne pensate?

    1. Chiara Ferrari

      d’accordissimo con Ciro, il viaggio alla fattoria per molti di noi si scontra con fatti di realtà: stiamo a Milano, i bambini vanno sfamati, noi lavoriamo,….la spesa si fa una volta alla sett.
      Però mi sembra che alcuni super/iper hanno già i distributori di acqua, per esempio, dove puoi riempire bottiglie che ricicli.
      Quindi, al di là della meraviglia di bere il latte buono, per noi l’obiettivo è quello di ridurre la qntità di rumenta che giriamo al comune di Mi, sotto forma di imballi: noi siamo in 7, svuotiamo tutti i giorni i contenitori del riciclo di casa nei bidoni condominiali, intasandoli non poco. Per ora, l’unica cosa che ci è venuta in mente è di stare un po’ attenti a quello che compriamo dal punto di vista degli strati di carta, plastica, ecc ecc.
      Per il resto, ogni buona idea – applicabile – è benvenuta. Le aziende devono fare la loro parte, però, no?

      ciao a tutti

      chiara

  696. davide scaramuzzino

    @Nicola Franco

    Caro Nicola,
    il tuo intervento non fa una piega!
    A quanti oggi corrono a firmare la petizione della COOP per i farmaci nei supermercati, ricordatevi che
    l’unico scopo della grande distribuzione è fare ingenti profitti e che, un giorno, pagherete cara e salata la vostra firma!
    LA COOP SEI TU!….IO NO,GRAZIE!

  697. ivan padula

    al mio paese in provincia di Lecce, da sempre esistono dei “vaccari” che girano il paese, fermandosi ad ogni rione ad una data ora, per vendere il latte. Io e molti di quelli che conosco siamo cresciuti e altri crescono con questo latte, credo comunque che sia meglio bollirlo. Da queste parti gli effetti del latte alla spina non si vedrebbero.

  698. giuseppe colella

    Attivare i distributori automatici self- service non credo significhi soppiantare la distribuzione tradizionale del latte.
    Ci saranno sicuramente consumatori che beneficeranno dell’iniziativa ed altri che continueranno ad acquistare il latte come prima.
    Anche perchè mi piacerebbe sapere quanti litri di latte riuscirebbe a vendere un contadino in questa maniera. Suppongo che le entrate maggiori per i produttori di latte derivino dalla trasformazione in prodotti caseari.
    Il punto semmai è un altro. Cominciamo a pensare a delle alternative, dove sono sostenibili ben vengano, creeranno comunque una sorta di concorrenza che non potrà far che bene al mercato.Mi farò un sorso di latte alla vostra salute.
    Con simpatia
    Giuseppe Colella

  699. luca icenetti

    Un piccolo problema mi sorge, il controllo delle provenienza di quel latte. Le cisterne che lo trasportano sono tutte uguali, chi mi dice che quella che sta riempiendo quel distributore non venga da zone infette dall’aviaria, da una mucca pazza, non possiamo caricare le forze dell’ordine di questo ulteriore controllo.
    Sono certo che il 90% dei distributori sono onesti, ma non è notizia recente di una partita di carne non sicura proveniente da un allevamento Igp,Doc o Dop che si chiami.

  700. Roberto Bertelli

    Scusate il fuori tema “Latte”

    ma mi domandavo, perche non si sente tutto il trambusto riguardo alle diachiarazioni di

    Fiorani che ha detto di aver parlato con Berlusconi?

    Grazie

  701. annibale santi

    M’ILLUMINO DI MENO 2006

    Per celebrare l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, il 16 febbraio 2006 risparmiamo energia insieme.
    Privati cittadini, scuole, comuni, aziende si sfidano per la migliore strategia anti-sprec o. Dalle cene a lume di candela alle partite di calcio al chiar di luna, si moltiplicano le iniziative per sensibilizzare più persone possibili sul tema del risparmio energetico.

    http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2005/

  702. Marco Lombardo

    sì,

    cOME LEGGO DA ALCUNI COMMENTI E’ VERO CIO’ CHE SI DICE SUL LATTE.Da una certa eta’ post svezzamento in poi i mammiferi ma in particolare gli ‘umani’ non producono piu’ un certo enzima che sarebbe indispensabile(lattasi?) alla digestione del prezioso liquido. Inoltre il latte di mucca e’ sempre stato piu’ indigesto di tutti gli altri , compreso ovviamente quello di capra.

    Marco

    1. daniela piras

      vero! lo sapevate che con il latte si fa anche la colla bianca per incollare legno?
      buona digestione…

  703. Paolo Baldassarre

    Un bell’esempio di economia sostenibile.
    Perchè non si fa altrettanto producendo e inaugurando così la distribuzione di bioetanolo e olio di colza per la trazione, presso le aziende agricole,supermercati e stazioni di servizio, cominciando decisamente a dare una forte spallata alla dittatura economica delle fottute multinazionali del petrolio e i Governi loro servi?
    Bisogna dare merito ad internet per la grande capacità di fare circolare le idee e soprattutto la verità che i media ufficiali ci nascondono,ma servono urgentemente i fatti.
    Beppe,tu hai un grande carisma e sei seguitissimo dalla gente,però sei così sprecato come grillo parlante.
    Perchè non provi a metterti a capo dell’esercito dei delusi dal sistema?
    Siamo milioni,sai?

    1. Maurizio Longo

      Un nuovo Lula.

  704. Roberto Bertelli

    OT

    Scusate il fuori tema “Latte”

    ma mi domandavo, perche non si sente tutto il trambusto riguardo alle diachiarazioni di

    Fiorani che ha detto di aver parlato con Berlusconi?

    Grazie

    /OT

    1. enzo bersano

      sono d’ accordo e aggiungo , ma possibile che con tutte le nefandezze che ha fatto sto maledetto, non riescano a tacitarlo, ad esempio, indaghiamo come mai gli attentati della mafia sono terminati nel 93 quando é stato fondato forza italia ? sarà proprio un caso ?

  705. Daniele Gafuri

    Il latte alla spina è una fantastica idea. Dalle mie parti ci sono ben tre aziende agricole che distribuiscono il latte in questo modo nel raggio di 2 km (Merate – Calco – Olgiate Molgora). Il prezzo è di € 0,70 al litro!!!!!
    Comodo, buono e conveniente

  706. enzo bersano

    FUORI TEMA ….
    avete visto ieri porta a porta ?
    e le dichiarazioni del nano ?
    be spero proprio che i toni si alzino al massimo cosi vediamo se sti molliccioni riescono a tirarle fuori ammesso che le abbiano; oppure i vari dalemini hanno altro da nascondere ??

  707. luigi vieri

    Un litro di latte esce da un animale vivo che necessita di una stalla, mangime, cure.
    Un litro di latte viene pastorizzato, confezionato litro x litro in confezioni di materiale relativamente costoso, ha una scadenza breve (e quindi è soggetto a deperimento), è distribuito al dettaglio con rilevanti costi di distribuzione e conservazione.

    Non voglio andare fuori tema ma leggere il prezzo del latte mi ha portato al confronto con il prezzo della benzina.
    Il paradosso è che sarebbe economicamente più conveniente se le auto funzionassero a latte anzichè a benzina e questo dovrebbe fare risaltare l’enormità di quanto siamo costretti a sborsare in termini economici e di salute per un litro di cancerogena benzina.

  708. Nicola Franco

    ATTI CONCRETI

    Trovo che la distribuzione diretta del latte sia una grande idea.

    Tuttavia non credo che il problema della speculazione risieda nei supermercati o nella piccola distribuzione in genere di cui non si può fare a meno per rifornirsi. Il VERO PROBLEMA SONO GLI IPERMERCATI.

    L’accentramento di migliaia di prodotti in un unica struttura e nelle mani di pochi pone dei problemi di DEMOCRAZIA ECONOMICA, di OLIGOPOLIO se non addirittura di MONOPOLIO che rappresentano il vero grande problema della società odierna.

    Accentrare tanto potere nelle mani di pochi significa scardinare il sistema della LIBERA CONCORRENZA che si regge sul fatto che IL PREZZO non può essere manipolato da nessuno e che come tale è un elemento indipendente.
    GLI IPER invece FANNO IL PREZZO!!! Prima distruggono il mercato della piccola distribuzione con I SOTTOCOSTI, in virtù della loro potenza finanziaria. Poi, in una seconda fase, annientata la concorrenza, impongono PREZZI ELEVATI ricavandone alti MARGINI DI PROFITTO!!

    Se a ciò si aggiunge il fatto che, grazie alle nuove tecnologie, riescono a gestire le proprie strutture con un personale sempre più esiguo, ci si rende conto del DANNO ENORME che essi stanno producendo al sistema economico.

    Una delle LEGGI FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA è che a fronte di una produzione di beni vi deve essere una percentuale di risorse che DEVE andare in PROFITTO (per gli ivestimenti) ed un’altra che DEVE andare in SALARI ( per acquistare i beni).

    IN CASO CONTRARIO IL SISTEMA COLLASSERA’ perché un giorno i SALARI non riusciranno più ad “ASSORBIRE” la produzione esistente!!

    Già ora si hanno i primi segnali.

    Un saluto a tutti.

    1. nadia bovo

      Caro Nicola,
      leggo solo ora la tua mail e la condivido. Io faccio parte di un Gruppo di Acquisto Solidale che credo sia un modo che abbiamo a disposizione tutti per fare la spesa senza alimentare i profitti e i “giochetti” della grande distribuzione. Tutti possono, associandosi liberamente con poche altre famiglie, costituire un gruppo di acquisto solidale e acquistare direttamente dai piccoli produttori cose sane e convenienti.

      Per informazioni: http://www.retegas.org

  709. mariano sirigu

    io ricordo che da bambino, quando andavo in vacanza al paese, in sardegna (in piemonte no, si era già *piu avanti*) passava l’ape, che, alla spina, ti vendeva la candeggina, il detersivo per i piatti e lo shampoo.

    ora no: è necessario il packaging, e per lavarsi il culetto dobbiamo fare un sacchetto di monnezza!

    e consumare petrolio

    mah

    voglio tornà bambino!

  710. loretta landoni

    vorrei segnalare (avendo tre figli e facendo grande uso di latte fresco)

    che che nei discount Lidl vendono il latte fresco intero a € 0.65 prodotto in Germania

    e alla Esselunga latte fresco intero a € 0.65 al litro prodotto in ITALIA

  711. Paolo Nicolini

    Io non me lo ricordo, ma mia mamma mi ha sempre detto che sono stato tirato su con il latte della “Brigitta”, la mucca dei miei nonni…E mi dice sempre che il latte che si beve ora non ha proprio niente a che vedere con quello di una volta…Ma forse vale per molti altri prodotti questo discorso!
    un consiglio, se abitate un pochino in periferia, non andate a fare la spesa al supermercato, fare un giro al sabato dai contadini della zona e compratevi la verdurra che hanno in casa!!Quella di stagione!Non andate a cercare le fragole a gennaio, perchè poi non vi potete lamentare se costano come il filetto di manzo!!!Comprate bene…E mangiate bene!Perdete dieci minuti i più e cuocetevi un piatto di pasta e non i 4 salti in padella!!!!!

    1. roberto bragazzi

      QUESTA STORIA DEL DISTRIBUTORE DEL LATTE NON MI è PER NIENTE NUOVA… HO AVUTO IL PIACERE DI VEDERNE UNO GIA 10 ANNI FA IN AUSTRIA AD INNSBRUCK DOVE ERA POSIZIONATO A CANTO A UNA STALLA NELLE VICINANZE DEL CENTRO CITTA’

  712. Nicola Franco

    ATTI CONCRETI

    Trovo che la distribuzione diretta del latte sia una grande idea.

    Tuttavia non credo che il problema della speculazione risieda nei supermercati o nella piccola distribuzione in genere di cui non si può fare a meno per rifornirsi. Il VERO PROBLEMA SONO GLI IPERMERCATI.

    L’accentramento di migliaia di prodotti in un unica struttura e nelle mani di pochi pone dei problemi di DEMOCRAZIA ECONOMICA, di OLIGOPOLIO se non addirittura di MONOPOLIO che rappresentano il vero grande problema della società odierna.

    Accentrare tanto potere nelle mani di pochi significa scardinare il sistema della LIBERA CONCORRENZA che si regge sul fatto che IL PREZZO non può essere manipolato da nessuno e che come tale è un elemento indipendente.
    GLI IPER invece FANNO IL PREZZO!!! Prima distruggono il mercato della piccola distribuzione con I SOTTOCOSTI, in virtù della loro potenza finanziaria. Poi, in una seconda fase, annientata la concorrenza, impongono PREZZI ELEVATI ricavandone alti MARGINI DI PROFITTO!!

    Se a ciò si aggiunge il fatto che, grazie alle nuove tecnologie, riescono a gestire le proprie strutture con un personale sempre più esiguo, ci si rende conto del DANNO ENORME che essi stanno producendo al sistema economico.

    Una delle LEGGI FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA è che a fronte di una produzione di beni vi deve essere una percentuale di risorse che DEVE andare in PROFITTO (per gli ivestimenti) ed un’altra che DEVE andare in SALARI ( per acquistare i beni).

    IN CASO CONTRARIO IL SISTEMA COLLASSERA’ perché un giorno i SALARI non riusciranno più ad “ASSORBIRE” la produzione esistente!!

    Già ora si hanno i primi segnali.

    Un saluto a tutti.

  713. Carlo Auriemma

    grazie Beppe per queste segnalazioni e per il tuo lavoro. Continua a farlo.
    Carlo

  714. ANDY MC TREDO

    OTTIMA IDEA (DA VEDERE PERO’ IL GRADIMENTO DEL PUBBLICO) MA DIMINUZIONE DEI CAMION NO, A MENO CHE NON SI COSTRIUSCANO DELLE CONDOTTE STALLA-SYUPERMERCATO !!!

    BOTTIGLIE DI VETRO: MEGLIO DI QUEL MMATERIALE IN USO IN SCANDINAVIA.

  715. Luca Luoni

    Il latte alla spina è buonissimo e comodissimo da prendere per me che ce l’ho vicino a casa!

    Ma poi che ne facciamo delle Centrali del Latte?
    Le centrali sono pubbliche, la Sinistra non accetterebbe mai di far chiudere un servizio pubblico per favorire il latte alla spina.
    Le centrali del latte sono nate anni e anni fa (75 anni fa a Milano, nel ’50 a Torino) per delle necessità altrettanto VECCHIE:

    garantire la genuinità del prodotto destinato al consumo diretto e disciplinarne la vendita in modo da escludere adulterazioni e annacquamenti.
    Ma oggi la situazione è cambiata e l’obiettivo delle Centrali riesce a garantirlo pienamente (se non meglio) IL CONTADINO.

    Ma allora cosa si fa? Si chiudono le centrali del latte, si toglie un servizio pubblico? Per me va bene, resta solo da risolvere il problema con i sindacati, con la Sinistra e soprattutto con la gente che ci lavora alle centrali:
    che gli si dice? Da oggi non servi più, stai a casa, il latte ce lo prendiamo alla fonte che è più buono, più fresco e ci costa pure meno.

    P.S. Avete chiesto per curiosità al contadino cosa costa mettere l’impianto del latte alla spina? Io sì, e non è certo un piccolo investimento (per l’azienda agricola)

    Luca
    —————————-
    http://insubriatimes.blogspot.com
    —————————-

    1. giordano giordani

      grande luca !
      la Sinistra !
      è come la juve !
      mandi dal friul

  716. Vincenzo Curcio

    Scusate l’OT ma quello che ho assistito ieri a Porta a porta tra Fini e Fassino è davvero scandaloso. si è parlato per un ora e mezza dei DS, dei 50 mln di euro e di altre insinuazioni che per fortuna lo stesso Fassino ha saputo ribattere con forza dando risposte convincenti e poi gli ultimi 45 min dei programmi. vabbe voi direte almeno 45 min si è parlato di fatti concreti. si ma la cosa scandalosa è che si affrontano temi del programma del centrosx su cui c’è più divisione (guarda caso TAV, IRAQ, PACS). ora, a parte il fatto che, per chi l’ha visto, anche in questo secondo confronto Fassino-Fini a mio parere Fassino ne uscito vincente ma sembrava che i problemi stessero tutti a sinistra e la destra era degli angioletti..ma per favore. POI e concludo nessuno dei giornalisti presenti e Vespa ha fatto due domande (dopo le mille fatte a Fassino) che mi piacerebbe sentire Fini (e i suoi elettori) cosa ne pensano:
    1)la legge Bossi FIni va riformata o va tenuta così com’è? e se va cambiata cosa vuole fare per la lotta all’immigrazione clandestina, per sconfiggere il lavoro nero nell’edilizia e agricoltura, sulla loro integrazione e sulla eventuale riforma dei CPT (definiti dalle associazioni umanitarie internazionali lager e con dei costi non controllabili – vedi servizio report)???
    2) è ancora convinto di portare avanti il suo disegno di legge sulla droga (dopo le critiche da tutti gli esperti del settore) che parifica droghe leggere e pesanti e che manda in galera una persona per due o tre canne parificandolo ad un cocainomane?
    aspetto risposte da lei o dai suoi elettori
    Saluti
    Enzo Da Bologna
    PS: ho tralasciato altre domande (devolution, falso in bilancio,.. etc) puntando solo su quelle da lui proposte o firmate.

    1. luigi priore

      Sinor Vincenzo ho letto il suo messaggio e a mio parere dice cose apprezzabili (droga, falso in bilancio,….), ma su Piero F. NO NO NO NO NO
      Sempre a mio parere ha perso una buona parte di credibilità (e Piero F. lo sa)e se mi permette le espongo la mia idea:
      -per prima cosa ha commesso l’errore di esprimere concetti cosi’ importanti al cellulare (NON si fa)
      -poi se ha letto sul foglio quello che si son detti e inequivocabile
      -in piu’ è un po’ difficile difendere il potere operaio scalando BPI con L’unipol
      -per concludere i DS secondo me sono ancora peggio di SILVIO che almeno lo conosco e so con chi ho a che fare
      e invece sento persone intelligenti come lei che ripeto, esprime dei concetti giusti, difendere l’indifendibile. In piu non vedo da un po’ il baffo d’oro, dov’è in barca………..(quale delle tre)…………..
      scusi l’ultima battuta e spero in una sua risposta.

  717. mercello plasma

    i dati espressi da marietta martin sulla ‘tossicità’ del latte vaccino per gli infanti sono sicuramente ‘attendibili’
    tant’è che io (essendo mia madre priva di latte) sono ‘venuto su’ a latte ‘intero’ di fattoria allungato con acqua.
    A differenza di mio fratello (allattamento standard) sono un metro e 85 per 85 chili 10 cm e 10 kg più di lui e dei miei genitori
    MAI avuto malattie,non porto occhiali,non ho allergie,ho gli anticorpi che di secondo lavoro fanno i pugili,sono donatore Avis da sempre. Queste mi sembrano le stesse statistiche dei ‘mancini’ che vivono meno dei destrimani.. prontamente rinnegate mesi od anni dopo..
    Il mio commento NON si basa su fonte scientifica ma solo su esperienza personale.
    nb il latte dovrebbe essere portato dal solo contadino direttamente al supermercato e distribuito in modo singolo, in modo da evitare frodi fiscali e traffico inusuale.

  718. Ivan Ziraldo

    Inazittuto grazie per il suo lavoro di costante informazione,con l’uscita dell’editoriale “La settimana” riesco a far portare a conoscenza anche mia nonna che non ha internet (che l’ammira tanto)di notizie utili alla sopravvivenza giornaliera . A proposito del latte gia’ una volta veniva consegnato a domicilio nelle bottiglie di vetro…non e’ che questa nostra industrializzazione esasperata ci riportera al punto di partenza ?
    Che per me andrebbe bene .
    La saluto e non vedo l’ora di vederla a Udine

  719. giorgio valgolio

    caro beppe è noto che gli emiliani oltre ad essere più simpatici dei lombardi sono anche più intelligenti perchè in lombardia la maggior parte delle persone usa bottiglie di plastica usa e getta per il latte,spesso c’è il distributore di bottigliette che puoi comprare all’interno dello stesso distributore di latte

    1. Loris Capoz

      Che cazzo spari, pirla! Dalla frase sconclusionata si deduce che:1) non sei certamente emiliano 2) sei un deficiente. Prima di dare giudizi su un gruppo pensa con la testa e non con il culo come hai appena fatto. Stronzone di merda.

  720. Roberto Bertelli

    OT

    Scusate il fuori tema “Latte”

    ma mi domandavo, perche non si sente tutto il trambusto riguardo alle diachiarazioni di

    Fiorani che ha detto di aver parlato con Berlusconi?

    Grazie

    /OT

  721. di palma emiddio

    vi ricordo che, da Anna la Rosa o come si chiama,Burlasconi alla domanda, allora è disposto a scontrarsi con Dalema, rispose poi vediamo,dopo la pub.disse ma” guardi giovedi c’è il grande fratello.quindi chi a paura e lui,(a parte il conflitto d’interessi tra le due trasmissioni.

  722. Riccardo Fiume

    Buongiorno
    dunque ho fatto una piccola ricerca e vi posto dove si dovrebbe (condizionale obbligatorio) trovare il latte crudo distribuito direttamente (non tutto BIO fate attenzione)se trovate errori vi prego di “non sparare sul pianista”
    tutto assolutamente “as is” e “no warranty”
    grazie.
    ********
    PER BEPPE
    IN LIGURIA
    Panificio Fratelli Priano
    Via Camozzini Carlo, 69/R.
    16100 Genova (GE)
    *****
    RONCADELLA
    azienda agricola Podere Giardino di Crotti & figli, che si trova a Roncadella,
    una piccola frazione in provincia di Reggio Emilia
    PODERE GIARDINO AZ. AGR. DI CROTTI E FIGLI
    VIA WALTER MANZOTTI, 7 REGGIO EMILIA
    L’azienda Podere Giardino si trova a pochi Km dalla città di Reggio Emilia.
    Percorrendo la via Emilia in direzione Modena prima del centro di Masone
    si svolta a destra per Roncadella e la si trova dopo 1 Km a destra.
    ******
    a Bulciago, Calco, Sirone ed Introbio Merate Ballabio
    Azienda agricola Canto di Acquate
    Distributori sono già in funzione a Ballabio, Colico e Merate
    *****+
    in via Nani a Morbegno (SO)
    *****+
    azienda agricola La Fiorida di Mantello Sondrio
    *****+
    LAZIO
    Lo spaccio della Cooperativa Allevatori Testa di Lepre si trova sulla SS Aurelia al km 22;
    provenendo da Roma si va in direzione di Civitavecchia:
    uscita Fregene – Cesano – Anguillara / alla rotonda girare a destra per Cesano,
    dopo 50 mt a sinistra
    *****+
    MONTECALVO IN FOGLIA (PESARO URBINO)
    *****+
    “Le Corti di Filippo Re” a Castelnovo Monti
    *****+
    a Berzana in via Vigna 1
    a Puianello di Quattro Castella, in via Menozzi 29
    azienda agricola Rossi Bartolo in piazza Cavour a Saluzzo
    *****+
    panificio Bonelli via Gorizia Cormòns (Gorizia) il primo
    *****+
    LOMBARDIA
    i distributori saranno un centinaio
    scaricate questo pdf
    http://www.agricoltura.regione.lombardia.it
    /admin/rla_Documenti/1-2348/distributori_latte_crudo_web.pdf
    (copiate il link in due tempi)
    se non ce la fate cercate: “latte crudo self-service” con google
    in fondo alla pagina a sx sotto “allegati” trovate il pdf
    ********
    Tarant

    1. Paola Bassi

      grazie Riccardo

  723. Carlo Prestini

    In merito a questa iniziativa devo segnalare che in provinica di Brescia già da un anno o forse più, esistono iniziative simili in diversi paesi della provincia. Il tutto avviene grazie a distributori automatici di latte crudo.

  724. marcello maggiore

    Propongo di comperare tutti i mici in bottiglia, liberarli, portare le bottiglie vuote dai distributori di latte, riempirle e fare a mezzi con i mici sgranchiti. Ti va?

  725. PIER PAOLO BASCIANO

    Salve Signor Grillo, sono Ligure e la sua idea del latte alla spina mi sembra perfetto per questa Regione così attenta al risparmio :-). A parte gli scherzi, sarebbe bello estendere il progetto ad altri prodotti alimentari e non, in modo da garantire un risparmio per il consumatore, aumentare la qualità e diminuire gli sprechi. Ottima idea!

  726. Marco Bona

    Anche in Piemonte si fa. Almeno in provincia di CN, ed è pure buono. E’ un’ottima iniziativa, e non mi preoccuperei per i produttori di tetra-pak come leggevo sotto. Accidenti, certa gente si preoccuperà anche delle fabbriche di mine anti uomo, quando chiuderanno.

    1. elisabetta testa

      Anche nell’interland milanese si possono trovare cascine con il distributore automatico di latte fresco, il costo è uguale a quello segnalato da Beppe. In particolare vorrei segnalare il parco agricolo urbano del Ticinello, proprio a Milano, sempre in lotta con l’amministrazione comunale per la sua sopravvivenza.

      http://www.parcoticinello.it/ilparco.html

  727. sandra frittella

    ciao beppe io sono di origine abruzzese e ti dico che al mio paesino piccolino che si chiama Collelongo in provincia dell’Aquila c’e’ un distibutore di latte appena munto delle vacche di un paesano che pascolano tranquille a ridosso del parco nazionale di Abruzzo e questo distributore si trova al centro del paese e o ti porti la tua bottiglia o addirittura la trovi li’ disponibile.Il costo e’ di 1 euro al litro,e’ piu’ buono piu’ economico e forse anche piu’ sano.
    a me questa iniziativa e’ piaciuta molto e sono felice di vedere che anche in altri posti ci sia qualcuno che ci ha pensato.grande Beppe siamo tutti con te.ciao

    1. Sebastiano Rizzardi

      Ciao Beppe. Sono di San Giorgio in Bosco (PD) ed un distributore alla spina c’è anche qui vicino, a Villa del Conte. 700 ml vengono 50 centesimi, quindi i prezzi sono più bassi di quelli che ho letto finora; di fatto, viene dimezzato il prezzo del latte fresco al supermercato.

  728. Antonio Antonino

    Una cosa importante mi sembra doverosa dirla, e cioe’ che sto clima di merda che si è creato nel mondo della politica l’ha creato proprio la sinistra, quindi ora invece di accusare le destre, forse farebbero bene a guardarsi indietro.
    Mio Nonno mi diceva sempre: non sputare in aria, che sicuramente ti ritorna in faccia.

    PS. sono antiberlusconiano di nascita.

    1. Massimo Ottonello

      Mi scusi ma credo che ogni asserzione che viene fatta va in qualche modo giustificata, e lei non lo ha fatto. Se vuol dare un qualsivoglia giudizio che sia spunto per una discussione e non suoni come una sentenza, giustifichi le sue affermazioni.

  729. Filippo Sarti

    Ciao Sig. Grillo ciao a tutti:
    il discorso del latte alla spina è molto interessante!! e lo si potrebbe estendere a tanti altri prodotti, vedi detersivi…..
    non è un idea originale in quanto credo che nel nostro evoluto nord, forse Lombardia, qualcosa del genere già si fà, o si faceva; ricordo una trasmissione in tv che ne parlava e faceva vedere le diligenti massaie/i in fila di fronte all’erogatore di detersivo.
    sembra tutto semplice e a portata di mano….. forse lo è, ma subito insorgerebbero, non a torto, gli addetti ai lavori del “settore detersivi”: che fine farebbero tutti i marchi (decine o forse centinaia) di prodotti utilizzati per la pulizia domestica??
    Ehhhhh come si farebbe senza quelle simpatiche bottiglie multiformi e multicolori dai nomi spaziali che riempiono i nostri scaffali?
    Santo consumismo che ci da la “libertà” di scegliere tra mille marche.
    EVVIVA LA LIBERTà
    CIAO BEPPE UN SALUTO A TUTTI E SCUSATE PER LA DIVAGAZIONE

    1. Silvia Baschino

      Per quanto riguarda la distribuzione dei detersivi (per piatti, biancheria, ammorbidente) all’Iper di Udine (parlo solo per la mia città perchè non so se ci sono iniziative analoghe altrove)puoi prenderli in bottiglie da 3 litri che una volta esaurite si possono ricaricare presso il punto vendita. Prezzo 2.68 euro la prima volta (comprende la bottiglia), poi solo 2 euro di ricarica.

    2. giordano giordani

      hai ragione, filippo.
      questa è la libertà, la libertà che i cittadini desiderano.
      lasciami però dire che io (come penso anche tu) di QUESTA libertà non so cosa farmene.
      mandi dal friul

    3. Filippo Sarti

      Per Giordano Giordani
      voglio precisare: della liberta di scegliere il detersivo x, piuttosto che xy oppure z ne farei a meno, anche se credo sia un innegabile vantaggio avere a disposizione dei “prodotti efficaci”; il dicorso si potrebbe estendere ai vari campi merceologici.
      Il punto è che i nostri “prodotti efficaci” sono inquinanti e ci rendono schiavi di quella brutta bestia che è il consumismo, e qui si potrebbe aprire un dibattito senza fine…..
      Per essere ancora più chiari, ABBASSO le mille marche di detersivi, non dico di fare come a Cuba, dove il dentifricio “di regime” non ha neanche l’etichetta perche tanto tutti sanno che la marca è Perla….
      Guardate se potete il filmato che gira in rete
      “Surplus”, provate a scaricarlo con Emule.
      Ciao un saluto dalla Sardegna

  730. Paolo Mascarino

    Se penso che il ministro dell’agricoltura Alemanno è accusato di aver preso un sacco di soldi da Tanzi per far passare la dicitura latte fresco per l’ormai scomparso (grazie a dio) Fresco Blu Parmalat, il latte filtrato che poteva definirsi fresco anche dopo tre settimane!!! Ma perché la destra fa un castello di tutto e la sinistra tace su fatti che seppur più piccoli sono ben più dannosi per la collettività? Mistero…

  731. andrea daravenna

    APPELLO ALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA:
    DISTRIBUTORI DI LATTE ANCHE PRESSO NEGOZI E IPERMERCATI!!!

    GRAZIE BEPPE!!!!

  732. Dario Miglietti

    Già da alcuni mesi a Carmagnola (TO) sono stati installati alcuni distributori di latte fresco come quelli descritti nel blog.
    Si tratta di un’ottima iniziativa che sta riscuotendo molti consensi.

  733. Martina Ferrario

    A proposito di ritorno alle tradizione, di no agli sprechi e di “piccola distribuzione”: il mio personalissimo BRAVISSIMI!!! agli abitanti di Abbiate Grasso che, con un referendum, hanno detto di non volere ipermercati, supermercati ed affini sul loro territorio comunale!!! Siete dei grandi! Peccato che dove vivo io ormai sia troppo tardi: ci sono più Super…, Iper, Mega…, Bennet che case! SIGH!

  734. gianfranco avellino

    per Beppe,in ogni tuo post dimentichi il sud,anche noi ti seguiamo con vigore,e con la stessa onestà che dimostrano i tuoi sostenitori.ciao a tutti.

  735. mauro giazza

    Per me è stato così per tutta la mia infanzia:
    andavo a prendere il latte appena munto in una cascina vicino casa con una bottiglia di vetro,
    poi l’industrializzazione ci ha tolto questo privilegio , sia chiaro non sono contro l’industrializzazione ma non sopporto, come te Beppe la complicazione degli affari semplici e puri che questo sistema continua a generare soprattutto nel settore dell’alimentazione.

  736. fabrizio laggiard

    In provincia di torino sono già presenti 5 o 6 distributori automatici e presto ne verranno posizionati altri.

    1. Antonio Arcarese

      Caro Beppe, il fatto che il latte si possa vendere solo presso le aziende agricole è dovuto all’intenzione di integrare il reddito degli agricoltori. Come tu stesso hai affermato il numero delle aziende è in calo, nonostante gli aiuti, è questo può dare un pò di ossigeno a chi lavora bene. Fidiamoci delle nostre sensazioni quando preleviamo del latte presso una fattoria e magari facciamo due chiacchiere col titolare per vedere il grado di conoscenza e di sicurezza del distributore.

    2. FRANCESCO GIORZA

      MI PUOI MICA DIRE DOVE POSSO TROVARE I DISTRIBUTORI AUTOMATICI IN PROVINCIA DI TORINO?
      SONO INTERESSATO E SE HAI ANCHE DEI SITI SAREBBE ANCORA MEGLIO.

      SPERIAMO DI MIGLIORARE SEMPRE PIU’ LE NOSTRE CONDIZIONI….RENDIAMO GRAZIE A BEPPE GRILLO!!!

      GRAZIE
      Francesco

  737. raffaele moccia

    pillole personalizzate? ma che dici?
    quello che marietta martin dice è che il latte vaccino non fa bene ai neonati, cosa che qualsiasi pediatra ti può comfermare….

  738. giuliano bes

    marietta martin 17.01.06 05:58
    —————-
    Sul fatto che per i neonati è meglio il latte materno rispetto a quello vaccino, è non solo ovvio, ma estremamente ovvio.
    Qualsiasi pediatra sconsiglia il latte vaccino in età neonatale in quanto non possiede gli anticorpi e le altre proprieta presenti in quello materno.
    Per contro sui “danni” o presunti tali che il latte vaccino provocherebbe nei bambini,…beh…sono un po’ perplesso.
    E’ ovvio che l’abuso di qualsivoglia alimento provoca effetti secondari, per quelllo pure il sovraddosoggio di vitamina C fa male.
    Tutto sta nel buon senso dei genitori….e nei gusti del bambino (se ne hai dovresti saperlo…)

  739. Andrea Gardini

    A Mantova ce ne sono 2 di distributori.
    Buonissimo!

  740. Pier Luigi Nerbini

    In Austria i distributori a gettone li ho visti già da tempo. Ho anche una foto digitale della macchinetta se interessa. La cosa più bella è però che mentre da un lato della stalla tu puoi servirti dalla macchinetta a gettone, dal lato opposto, verso i campi, vi è il deposito del letame che poi viene direttamente distribuito sui campi da concimare. Riciclo totale , spreco zero.
    Credo che l’Austria sia il paese più avanti d’europa dal punto di vista del risparmio energetico e del riciclo.

  741. Fabio Ferrario

    Ma il settimanale in PDF???

    1. Marco Sala

      Lo scarichi cliccando in alto a destra su “la settimana” (mi sembra !).
      Ciao

  742. massimo borio

    interessante.
    così invece di avere un solo camion che porta quattrocento litri di latte, avremo quattrocento automobili che ne portano un litro ciascuno.

    1. Elena Bianchi

      Ma se la gente usasse il cervello inizierebbe ad usare un’unica auto, riempita delle 5 persone massime trasportabili: io, interessata al latte, mi carico in macchina anche la mia vicina di casa, sua mamma, mio cugino e la portinaia… E via, a prenderci la nostra bottiglia. E domani si usa la macchina della vicina, un po’ per uno a pagare benzina e a guidare. Così, invece che 400 macchine, se ne muoverebbero 80! Se poi lo stesso si facesse per accompagnare i bambini a scuola o agli allenamenti di calcio (oh, ce ne fosse uno che non gioca a calcio!), per andare a caccia di saldi ecc. ecc. mi sa tanto che l’inquinamento diminuirebbe un bel po’… Non credi? Buona giornata!

    2. Ferrari Daniele

      Il latte lo vai a prendere quando sei in zona..non h a molto senso fare kilometri e kilometri solo per un litro di latte.Per questo bisognerebbe aumentare il numero di questi distributori,sicchè siano piu comodi in distribuzione sul territorio.

    3. Chiara Ferrari

      ciao max,
      rischio reale. Ma come ben sai, più della metà degli italiani abita in posti piccoli o piccolissimi che rischiano di essere a tiro di bici o scooter dalla fattoria con distributore. Noi facciamo sempre un po’ l’errore di pensare a ki come noi abita a Milano e l’associazione spesa+auto è automatica (noi veramente usiamo lo scooter, è un casino ma ce la si fa, siamo diventati virtuosi del caricamento del motorino…)
      hasta la vista!

      Chiara

  743. Elena Bianchi

    Avevo un amico allevatore che negli scorsi anni mi passava “sottobanco” un po’ del latte appena munto delle sue bestie. Buonissimo! Una cosa che nulla aveva a che spartire con l’acqua bianca che ci spacciano per latte negli ipermercati. Poi ci siamo persi di vista, so che la sua azienda faticava a tirare avanti (nessuno vuol più fare il contadino – alzarsi alle 3 tutte le mattine, magari quando la notte prima hai dormito solo 1 ora perchè hai aiutato una vacca a partorire non è una passeggiata…) e non so che ne sia stato di lui e delle sue bestie che tanto amava. Mi piace proprio tanto questa idea del latte VERO in bottiglie di vetro e spero che abbia grande successo! Per chi, come me, è lombardo, ecco dove trovare l’elenco dei distributori: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/sito/tmpl_action.asp?DocumentoId=2348&SezioneId=2400000000&action=Documento
    Buona giornata a tutti!

  744. giuseppe bertone

    Enrico Cumetti 17.01.06 07:31
    ————–
    Infatti la Centrale Latte Savona raccoglie tutto il latte su da noi in prov. di Cuneo…

  745. luca icenetti

    FORSE era prevedibile una campagna elettorale con tanti veleni. Un po’ la conclusione di una legislatura nel corso della quale il centrosinistra ha cercato di contrastare l’azione del governo non attraverso progetti alternativi ma con la politica del sospetto e dell’attacco alla persona. Solo gli ingenui potevano pensare a una campagna elettorale condotta in punta di fioretto. La novità semmai è che stavolta in difficoltà si sono trovati gli esponenti di sinistra, campioni di moralismo, che devono giustificare il loro ruolo nella scalata dell’amica Unipol a Bnl. Così sullo stesso terreno si è inserita la battaglia, con gli stessi veleni, ma con obiettivi diversi. E lo scandalo è tutto qui. L’intreccio tra le azioni della magistratura e la campagna elettorale è nei fatti. Può non piacere, ma nessun appello può cambiare la realtà. L’altro aspetto, forse meno prevedibile, è la corsa di tutti contro tutti. Sicuramente un effetto della scelta proporzionale. Ognuno tende a segnare il proprio confine, a marcare il proprio ruolo, a conquistare nell’ambito della propria alleanza un peso maggiore. Fino a ieri ne ha fatto le spese soprattutto Prodi, chiamato a mediare in una coalizione eterogenea e nella quale spinte contrapposte tendono a conquistarsi un ruolo da far pesare quando, e se, la coalizione sarà chiamata a governare. Ma anche a destra è emerso lo stesso problema. La Cdl ha rinunciato alle primarie, ma Berlusconi, Fini e Casini sono diventati alleati e rivali nello stesso tempo. Così il presidente della Camera si smarca dal Premier e lo contesta sulla vicenda Unipol. Marciare divisi per colpire uniti può essere una frase a effetto, ma presenta tanti, troppi rischi. È quello che deve aver pensato Fini, che ha abbandonato Casini per schierarsi con Berlusconi. Non rinuncia al suo nome nel simbolo, ma almeno una cosa ha voluto chiarirla: l’importante è vincere una partita ancora aperta. Per rivedere gli equilibri interni ci sarà tempo.

  746. Doriano Benedetti

    Caro Beppe, volevo passarti l’informazione che in provincia di Verona e precisamente a Sona, già nell’estate del 2005 è stato inaugurato il primo distributore automatico di latte fresco presso una azienda agricola, che funziona nell’identico modo descritto nel tuo blog. L’iniziativa ha riscontrato un buon successo.

  747. ines batini

    fai venire il latte alle ginocchia

  748. Renato Paccagnella

    Buongiorno a tutti!
    Qualcuno, magari Beppe se può, mi sa dire che fine ha fatto “La Settimana” che doveva essere scaricabile ieri?
    Grazie.

  749. roberto petrini

    Caro Beppe anche in Piemonte ci sono alcuni casi sporadici di vendita di latte di questo tipo . Io però non la trovo una idea stupefacente ! Ti espongo i miei punti di vista :
    – 1 Euro mi sembra un prezzo esagerato : Lo stesso latte viene venduto a 0.50 Euro alle centrali che lo raccolgono .
    – La maggior parte delle volte sono tutti soldi in nero che si intascano gli allevatori .
    – Acquistandolo in latteria o al supermercato è vero che si spendono 0.30 Euro in più ma a quante persone si dà lavoro !( dipendenti della centrale , del negozio e trasportatori )
    – Il latte raccolto dalle centrali ( nonteoricamente spero ! ) viene maneggiato e controllato secondo regole sanitarie . Chi ci assicura lo stesso con la ventita diretta degli allevatori ?

    1. mauro calciolari

      certamente è un prezzo superiore a quello che gli viene offerto dalle centrali (il prezzo è pressochè invarito da circa 15 anni e prova tu a tenere bloccato un prezzo per lo stesso tempo) ma ti dimentichi di un piccolo particolare… anche loro hanno spese in più, analisi del latte da parte d’un chimico dell’asl spese per la gestione dell’impianto di distribuzione…(la macchinetta possa costare tranquillamente 12/15 mila euri)poi chi ha l’impianto in città (come a mantova) dovrà pagare l’affitto, ecc. comunque a me il latte piace molto di più di un qualsiasi latte uht (pessimo per me e il solo lato positivo che si mantiene per 3 mesi e lo utilizzo solo per le emergenze) o latte fresco o ad alta qualità. Inolte penso che non si toglie lavoro anessuno italiano in quanto per primo aiutiamo il contadino italiano,e non quello tedesco (non per cattiveria ma come per il vino preferisco bere italiano piuttosto che francese o australiano o californiano) e poi basta ricrdare che non siamo autosufficenti come produzione di latte per soddisfare la richiesta interna e importiamo latte dalla germania di dubbia qualità e con viaggi di centinaia di km in cisterne non refrigerate… prova tu a portare latte per 200km e vedere cosa ti ritrovi.

  750. Enrico Fontana

    Grande Beppe, avanti così.
    E intanto aprile si avvicina.

  751. Enrico Cumetti

    ma belin! ma dove le vedi in liguria tutte ste mucche? su per i bricchi? ma ce lo vedi uno di armaditaggia che va a badalucco a chiedere del latte…. mi sa che non funziona per tutte le regioni…

  752. Rosario Moreno

    …una volta tanto che un’azienda fa le cose per bene…

  753. vittorio guida

    Oggi e’ Sant’Antonio Abate Protettore delle Stalle ( e del Latte ).

    … quando il latte si raccoglieva solo in secchi e bottiglie di vetro tutti lo sapevano!

    … ma a quel tempo c’era latte per tutti, cani e gatti compresi?

  754. sandro zonfrilli

    Egregio Beppe,
    niente di nuovo.
    Anche tu hai una certa età e non potrai ricordare la distribuzione diretta: i lattai passavano di casa in casa con il latte fresco.
    A parte le condizioni igieniche era una bella realtà.
    Da qualche anno è morto,nel mio paese, l’ultimo di questi addetti.Un certo “tittuccio il lattaio”,personaggio lunatico,pirandelliano.
    La comunità lo pensava come un lupo mannaro:era facile trovarlo ubriaco dentro l’abbeveratoio degli animali che urlava a squarciagola additando con la mano la luna.
    Cantando canzoni oscene vagava per i campi bestemmiando ed esacrando su dio e sugli uomini.
    L’ho avuto in cura negli ultimi anni della sua vita e mi ha confessato che ,qualche volta, ha sputato nel latte e che, molte delle feci che a volte si trovavano sulla strada principale del paese ,erano le sue.
    Pace alla sua anima.
    Saluti
    Sandro

  755. marietta martin

    TETANIA
    La tetania è una sindrome per cui un bambino ha delle convulsioni dovute a un basso tasso di calcio nel sangue. Il bambino che fa un gran consumo di latte di mucca assume una gran quantità di fosforo e soffre di quella che è stata descritta come “convulsioni iperfosfatemiche ipocalcemiche”. Poiché il latte di mucca è povero di vitamina D, questa condizione è ulteriormente aggravata se il bambino soffre di rachitismo.

    SCARSA ASSIMILAZIONE DEI MINERALI
    Il latte umano forma invece una piccola massa soffice e flocculosa che è di facile digeribilità. Il latte vaccino forma invece un grande caglio duro che è difficile da digerire per il bambino. I minerali del latte di mucca non sono quindi prontamente assimilati dal bambino cosicché un terzo di questi va a finire nell’intestino per essere poi eliminato.

    CARENZA DI CARBOIDRATI
    Con il latte di mucca il bambino ha un apporto di carboidrati non sufficiente, troppe proteine e troppo grasso. Esistono varie sindromi che possono presentarsi nei bambini alimentati con il latte di mucca ma non in bambini allattati al seno.

  756. marietta martin

    PERDITA DI PESO
    I più grandi svantaggi derivanti da un eccesso di proteine sono la perdita di peso e la mancata crescita, nonostante il bambino assuma molte calorie da molto cibo non equilibrato. Questa situazione può essere peggiorata dall’aggiunta di alimenti come uova, pollo, pesce e altri poiché essi aggiungono alla dieta un ulteriore carico di proteine. La dieta è così molto sbilanciata perché contiene troppe proteine, troppi grassi e, di solito, pochi carboidrati.

    ALTO TASSO DI UREA NEL SANGUE
    Una grande quantità di proteine nella dieta comporta un livello troppo alto di urea nel sangue, un aumento nel sangue del livello di ammoniaca, acidosi e disturbi nell’equilibrio elettrolitico. Livelli alti di ammoniaca nel sangue sono pericolosi perché possono produrre danni al cervello, soprattutto in quello dei neonati. Nei bambini che alla nascita pesavano poco questa condizione è descritta come “iperammoniemia nutrizionale”. Alcuni scienziati americani hanno osservato la crescita dei bambini che erano sottopeso alla nascita e a cui era stata data una dieta con molte proteine nel periodo neonatale e nell’infanzia: essi hanno potuto riscontrare che i progressi di questi bambini a scuola, anche all’etˆ di 7 anni, erano più lenti. Un tale effetto contrario allo sviluppo intellettuale dei bambini è stato riportato anche dal gruppo medico del Bombay Medical Hospital (dott. P.M. Udani, pediatra).

    ANEMIA
    Il latte di mucca provoca anche l’anemia, da moderata a grave, a causa della mancanza di ferro. I bambini alimentati con latte di mucca hanno i valori dell’emoglobulina da 3 a 8 g/dl, cioè dal 25% al 60% in meno rispetto ai valori normali. Il latte è inoltre povero di iodio e di ferro ma i bambini nascono con una grande riserva di ferro nel fegato. Il dott. Rosamond elenca i seguenti sintomi tipici di un eccessivo consumo di latte vaccino ni bambini: pallore amenico, stitichezza, irritabilità, rifiuto del cibo (e la madre insiste con più latte), sonno agitato, in

  757. marietta martin

    EFFETTI DANNOSI DEL LATTE DI MUCCA SU NEONATI E BAMBINI
    Torna all’inizio pagina

    PROTEINE IN ECCESSO
    Il bambino alimentato con latte di mucca o di bufala, con un consumo da 1 a 1,5 litri al giorno, assume quasi 40-60 gr di proteine. Il neonato che pesa sui 6-7 kg prende ogni giorno 7-8 gr di proteine per kg di peso corporeo, invece del normale fabbisogno di 1,8 gr. Questa condizione particolare porta ad una sindrome da eccesso di proteine. Il bambino che ha un appetito eccessivo, che piange molto, che ha coliche intestinali, che vuole sempre latte e che ha dilatazioni intestinali è costipato e ha feci voluminose, dure e nauseanti e produce una gran quantità di urina maleodorante. Questi bambini sottonutriti talvolta possono pesare – all’età di 10-12 mesi – circa 6 kg contro i previsti 9-10 kg.

    DANNI AL FEGATO
    Il bambino ha un ingrossamento marcato del fegato a causa dell’eccessivo carico di grasso e di proteine.

    DANNI AL CUORE
    Troppe proteine portano a effetti avversi nel metabolismo del corpo, con il risultato che il bambino ha un’evidente tachicardia, vale a dire un battito cardiaco molto veloce e una respirazione molto rapida e faticosa. Talvolta c’è un ingrossamento del cuore che probabilmente è causato dalla ritenzione di sodio nel sangue, perché il latte di mucca o di bufala contiene 3-4 volte più cloruro di sodio del latte umano.

    1. luca icenetti

      facciamo così nutriamoci solo di pastiglie personalizzate, così non faranno mai male, ma piantala e cerca di vivere più serena, o campi in una campana di vetro.

    2. Marco Torres

      Fai come il Piccolo Principe: piazza la tua rosa-bambino sotto una campana di vetro! Vedrai che vita felice gli riserverai…

  758. Rosalba Perini

    E’ vero ciò che affermi. ho appreso la notizia da Canale Italia qualche giorno fa. Questa emittente, ogni mattina – dalle ore sei alle ore otto – trasmette una trasmissione dedicata ai cittadini italiani, che possono intervenire – via telefono – esponendo il proprio pensiero, le proprie critiche ed i commenti sull’argomento del giorno o altro. A questa trasmissione vengono invitati quattro o cinque personaggi: politici, sindaci, avvocati, sindacalisti, artigiani, industriali, artisti, liberi pensatori, ecc.
    Una cosa che ho appreso e che mi ha tanto turbato è stata quella di sapere che queste povere mucche di oggi, sottoposte ad una produzione intensiva di 60 litri di latte al giorno, hanno vita breve.
    Infatti muoiono dopo appena tre anni di vita, mentre prima la loro vita era di almeno quindici anni.
    Beppe, perchè non ti domandi i motivi? Non lo sapevi?
    Io ho qualche riserva a bere il latte!
    Inoltre, nelle città non esisteno aziende agricole che operano.
    Solo a molti chilometri di distanza dal centro abitato puoi trovare aziende agricole e la maggior parte degli italiani non possiede i mezzi necessari per raggiungerle, e chi li possiede, riflettendo sul costo del carburante, ci pensa due volte a raggiungere tali luoghi.
    OGM a parte, ma che razza di alimento è quello che proviene da un animale, sottoposto allo stress forzoso di una produzione di 60 litri al giorno???
    Beppe, informati e facci sapere! Contiamo su di te che sei il nostro paladino, il nostro difensore, la nostra voce…….
    Saluti e buona giornata a tutti: soprattutto a quelli che lavorano, che studiano, che producono e che si alzano ogni mattina per mantenere questo governo di politicanti, sindacalisti, magistrati, dipendenti del pubblico impiego, delle Banche e della Banca d’Italia……………………..
    TUTTI servi del potere finanziario.
    Ciao
    R.Perini

  759. antonio guercio

    vorrei sapere cosa ne pensate della dichiarazione di james lovelock riguardante il clima terrestre.
    Ha dichiarato che la situazione terrestre ha superato il punto di non ritorno, per cui la catastrofe, o apocalisse che sia, sembra imminente
    (spero altri 100 anni) ed inevitabile.
    Il clima e’ stato scombussolato ed il sistema GAIA
    adesso sta cercando di adeguare l’autoregolazione
    termica della terra…. pero’ non ci sara’ tempo, spazio, vitto ed alloggio per tutti.
    Anni fa’,circa 6/7 riuscii a creare un sito dove misi diverse cose, lo so’ alcune frivole , altre insignificanti, altre commerciali, ma sopratutto avevo cercato di dire qualcosa a chiunque avesse aperto quella pagina. Adesso mi sembrano molto piu’ profetiche di ieri, le profezie di chi scrisse che l’apocalisse incombe sulla razza umana
    Peccato caro BEPPE, SE lOVELOCK JAMES, SE NOSTRADAMUS, SE I MAYA , HANNO RAGIONE, IL TUO BLOG DELLA CONTROINFORMAZIONE HA I POST …CONTATI
    E’ CHIARO , CHE SONO DISPIACIUTO, SUL SERIO, MA PENSA QUANTA GIUSTIZIA SARA’ RESA SENZA TROPPI
    CLAMORI O RICORSI O APPELLI O BOMBE O SCIOPERI
    O BLOG !!! COME VEDETE E’ IL CONCETTO CHE CONTA
    . FEDE O NON FEDE ….CIO’ CHE E’, E’ STATO’ , SARA’ IL GIUDICE UNICO.
    l’UOMO, NON DOVEVA MANGIARE IL FRUTTO DELL’ALBERO
    DELLA CONOSCENZA (la famosa mela di Adamo !), ma una volta che ne ha gustato il sapore poteva evitarte di danneggiare chi lo ha creato ….
    cioe’ madre natura (GAIA )la quale sta tentando di bilanciare e ricalibrare il suo sisteme di …
    madrenatura !MA CAMBIANDO LE LEGGI, LE REGOLE, CAMBIERANNO LE CONDIZIONI DI SOPRAVVIVENZA ..
    PECCATO , PER CIRCA 200/300 ANNI CI ERAVAMO ILLUSI DI …ASSOMIGLIARE A LUI .non intendo Berlus… che diamine e neanche Andre.. ma nemmeno Bus… . CARA MANUELA , NON TI CONOSCO, MA DEVO DIRE CHE IL TUO MOTTO ANDRA’ ALLA GRANDE . buonanotte a tutta la …tribu’ ! Antonio

    1. andrea venuti

      Esaurito !!!
      Ti conviene andare dal dotore e farti curare.
      Usa il Blog per commenti seri !!!

    2. Michele Crapuzzo

      Non capisco, che bisogno ci sia di insultare. Dopotutto quest’analisi catastrofista è piuttosto verosimile, visto che il 95% della gente non si rende conto della situazione …

  760. matteo ponzano

    a chi interessa qui di seguito la lista dei punti dove servirsi del latte crudo in lombardia..

    http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/sito/tmpl_action.asp?DocumentoId=2348&SezioneId=2500000000&action=Documento

    belìn

    1. Elena Bianchi

      Spettacolo! Ne ho una praticamente a due passi da casa e nemmeno lo sapevo… Grazie mille!!!
      e buona giornata!

  761. michele martelli

    ————
    Inizierei dalla Regione Liguria, così posso risparmiare subito qualcosina.
    ————

    Alla fin dei conti resti pur sempre un genovese 🙂

  762. alberto alessandri

    … ma il Berlusconi testimone ha fatto una cattiva riuscita. Noi, tutto sommato, lo preferiamo ancora imputato.

    dal sito http://www.marcotravaglio.it

    1. Nico Attanasio

      Più che testimone oserei dire “spione”.
      Una sorta di Huggy Bear di Starsky e Hutch, ma pessimamente riuscito…

  763. Camillo Macaluso

    LE COSE PIù SEMPLICI SONO ANCHE LE PIù EFFICACI

  764. Elisabetta Carosi

    Beppe!

    Che serata…

    Come tu hai detto:

    “alternativi come i carbonari,dobbiamo vederci nei teatrini”!

    E Furio Colombo?

    Dovevi esserci fisicamente.Cerca di rendere disponibile in rete quel che stasera è stato detto da Travaglio,Gomez e Furio Colombo.
    Devi assolutamente sentire quel che ha detto Colombo.

    1. di palma emiddio

      scusa puoi essere più precisa ,grazie

  765. Elisabetta Carosi

    Beppe!

    Capisci a me…

    LE FRAGOLE SONO MATURE!

    Ambra J.

  766. BRUNO GRANDE

    LA PIU GROSSA STRONZATA CHE O LETTO
    E QUELLA SCRITTA DA ROSSI MARIO
    PS DISTRIBUTORE C’E ANCHE A PINEROLO (TO)

  767. Apx Ramirez

    Benissimo ,mi piace tantissimo l’idea!!!
    cito…
    “”Peccato che in Emilia Romagna la legge regionale consente questi distributori solo presso le aziende agricole e non, come ha chiesto la Coldiretti, anche in supermercati, negozi, scuole, mense come avviene in Lombardia e nei Paesi del Nord Europa””

    Mi chiedo :gli emiliani vorrebbero latte appena munto nei supermercati??Io credo proprio di si ,anche perche costa meno;ma allora perchè c’è una legge che nn lo permette???Le leggi per che si fanno ??A vantaggio di chi??Delle aziende luride della grande distribuzione naturalmente…Perchè?Perche è più facile controllare(controllare,controllare,controllare) un tutto (come un’azienda) che una costellazione di piccoli (mucche!!!)—>

    Io vedo una chiara analogia,e perdonatemi se sono ripetitivo ,con l’impossibilità in quanto illegale di usare luridissimo olio per friggere come carburante per le nostre auto…
    Chi comanda?Chi lavora nelle aziende di chi comanda(italia=azienda(vedi contratto con gli italiani necrologio 2001.:))Chi si dovrebbe far rispettare o meglio non umiliare???

    Smettiamola di morire nelle parole,
    Art. 50.(costituzione italiana Data a Roma, addì 27 dicembre 1947.

    ENRICO DE NICOLA

    Controfirmano:

    Il Presidente dell’Assemblea Costituente :

    UMBERTO TERRACINI

    Il Presidente del Consiglio dei Ministri:

    ALCIDE DE GASPERI

    Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.

  768. marina voudouri

    l’idea è carina ma bisogna essere attenti. Se ho capito bene, non si fa pastorizzazione o altri processi di risannamento. Non sono esperta ma, che io sappia, il latte non processato può essere pericoloso. Ci sono diversi siti – qua cito questo:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Latte

  769. Emilio Chiarlo

    “Troppo tardi per salvare la Terra”
    Allarme dello scienziato Lovelock
    LONDRA – “Prima della fine di questo secolo, miliardi di noi moriranno e le ultime persone che sopravvivranno si troveranno nell’Artico, dove il clima resterà tollerabile”. Il catastrofico annuncio arriva da una fonte autorevole: James Lovelock. Il celebre scienziato inglese, guru dell’ambientalismo, negli anni ’70 concepì la teoria di Gaia, il sistema attraverso il quale la Terra si autoregolamenta in modo da continuare a fornire le condizioni adatte alle forme di vita che la abitano.
    CONTINUA SU
    http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/lovelock/lovelock/lovelock.html

    OFFERTO DA http://www.giannizaccone.it

    1. Mimmo Riccio

      Ho letto anche io… veramente inquietante. Del resto, siamo realisti: le cose, se cambieranno, lo faranno troppo lentamente per sperare nella reversibilità. C’è da non dormirci la notte.

  770. Nico Attanasio

    Grande idea!
    Peccato che l’italia si fermi a Roma!
    Giù, in africa, da noi non arriverà mai tutto ciò.
    E così passeremo il resto della nostra vita a comprare il tetra pack e a farci fottere con la scusa del progresso!!
    Al progresso sono in grado di rinunciarvi solo coloro che lo hanno avuto ed hanno capito che è una beffa!!
    Chi non lo ha ancora avuto davvero, non si fida del “sentito dire” deve andarci a finire col naso dentro!!
    Altrimenti in cina si fiderebbero di vedere noi che fine abbiamo fatto e continuerebbero ad andare in bici….

    Grazie mille Beppe!!

  771. cristina moser

    michele tranquillizzati è una bufala

  772. beppe medina

    Non solo il latte ma anche il detersivo, l’acqua minerale, lo yogurt, il succo di frutta, il vino e tutto quello che solitamente compriamo in dei contenitori che poi buttiamo via differenziandoli o no.Chiaramente tutto questo al supermercato portandoci i contenitori nostri. L’incentivo chiaramente dovrebbe essere la riduzione del prezzo, per esempio dell’acqua paghiamo quasi solo la bottiglia e la pubblicita’.
    Ma porca troia perche mi devo sentire una merda se butto qualche bottiglia di plastica nella spazzatura normale e poi in parlamento discutono una legge per istituire nei bar le bottiglette d’acqua monodose cioe’ non da mezzo litro ma da un bicchiere.Anche il dentifricio o il sapone liquido si potrebbero vendere sfusi, solo che loro ci vendono delle bellle grafiche sulle confezioni, siamo abituati a guardare i prodotti e sceglierli non a leggere quello che c’è dentro o quanto c’è ne. La storia che stanno facendo in emilia è sicuramente carina ma secondo me andare in un posto per comprare un litro di latte seppure non ogm diventa un po’ dispersivo, poi bisognerebbe andare in un altro per il pane in un altro per la carne in un altro per…etc. Comunque il punto è che i contenitori dei prodotti o gli imballi anche se in molti casi se ne potrebbe fare a meno, anche se sono i principali protagonisti dell’inquinamento, sono economicamente rilevanti quasi quanto i prodotti stessi e nessuno vuole perdere dei soldi.

  773. Davide Caiaffa

    La vera concezione di nuovo e’il ritorno al passato,lo diceva Grillo 12 anni fa con mostrando bottiglia di un materiale plastico di cui non ricordo il nome, che si poteva riutilizzare piu’ del vetro!…non esiste il riciclo ma il riutilizzo!!!
    Facendo proprio l’ esempio del latte…e’ come succedeva nel lontano 79,quando mia madre mi mandava a 100 metri dalla mia casa,in una fattoria con vacche vere,che ruminavano vagabondavano tutto il giorno per le campagne,e la sera venivano munte.Un latte caldo che bevevo all’istante senza bollire.
    Naturalmente erano batteri degli anni settanta,anni di piombo e in bianco e nero…ma alle vacche non gliene poteva fregare di meno ,avevano erba fresca tutti i giorni e si sgranchivano le gambe.I batteri di oggi sopravvivono piu’ di un Piersilvio qualsiasi che si lamenta di non arrivare a fine mese…quindi bollire il latte o pastorizzarlo servirebbe a poco.Mandiamo giu’ senza tante pretese di bere qualcosa di genuino.Le vacche da molto tempo mangiano erba cresciuta con piogge acide( se ne e’rimasta),che male fara’ il loro latte,certamente non meno di un riso integrale.Cio siamo oramai immunizzati a tutto,anche ai Gasparri e ai D’ Alema…ma riutilizzare il contenitore del latte questo e’ il senso del post di Beppe.Riutilizzo!!!
    …anche con i politici,riutilizziamoli e poi buttiamoli quando scadono!!!!

  774. Gianni Proietti

    Che notte buia che c’è…
    povero me, povero me…
    son caduto dalla nave
    mentre a bordo c’era il ballo…
    onda su onda chi sennefregaaaaaà…

    Grande Bruno Lauzi, una persona veramente
    splendida!
    Gianni dicembre 2000, G. Verga.

  775. marco fabbri

    Fortunatamente io abito a Cesena una citta/paese,qui puoi trovare tante aziende produttrici di latte di capra FRESCO prodotto in aziende biologiche ma molti miei coetanei(male informati)non sanno neppure di poter comprare una cosa sana e naturale…anzi ora che ci penso,non credo che conoscano neppure il latte di capra..e nemmeno le aziende biologiche…ma una cosa che conoscono bene è l’ipercoop.

  776. manuela bellandi

    …questo gioco mi mette tristezza…vado a nanna!!!

    Buona notte a tutta la tribù (augh!)

    P.S.
    ma la fate finita di liticare tutti quanti!
    ma non vi basta la rabbia e l’aggressività che ci ingoiamo a giornate sul lavoro, per strada, e ovunque???

    Siete rabbia dipendenti? drogati di astio?
    tirate un sospiro e rilassatevi un pò!

    (notte anche a pas.)

    1. Davide Caiaffa

      NOtte manu…..sai ogni tanto abbiamo bisogno di sfogare un po di istinti primordiali….ognuno ha il suo modo.
      A me piace farlo senza insultare nessuno,nemmeno l’ intelligenza di chicchessia….e comunque un poco di sano istinto e’ meglio conservarlo nella vita!

      specie nel sesso!

    2. manuela bellandi

      …vedi che rispondi da solo …gli istinti primordiali non vanno repressi…vanno conservati per occasioni più positive…

  777. Raimondo Dussin

    STASERA dal vescovo Vespa : BLA , BLA, BLA,
    mai una politica concreta a parte la solita demagogia sulla riduzione del costo del lavoro !
    Mai che dicano dove trovano i soldi , dove si tassa
    oppure pensano solo ad aumentare il Debito statale già arrivato al 120 % del PIL.
    Comunque secondo me fini se la cava meglio anche se usa la demagogia a piene mani. (aumentati il numero dei cittadini che non pagano più tasse: rispondigli che non pagano più i 50 euro di tasse di prima perchè quello pagavano: non è che adesso stiano meglio visto il rialzo dei prezzi).

  778. marco esposito

    Guarda che hai letto male, nn ho mai scritto Banca d’Italia, ma Banca dei Regolamenti Inernazionali, con sede a Basilea, ente sovranazionale per il controllo delle Bnache Centrali e della liquidità internazionale. I 3,7 centesimi di euro di costo di stampa è un dato ufficiale della Banca Centrale Europea, visto che fu bandita un’asta internazionale per la stampa dei biglietti. L’invito a studiare permane, oltre che fare un lungo elenco di nomi, a cui potrei opportene un’infinità mi farebbe piacere avere degli argomenti, l’invito è a smettere di parlare di castronerie, ma cose un pò più serie sul medesimo tipo, ad esempio chi detiene la leva finanziaria ? Informati sulla speculazione contro la lira, la sterlina inglese e quella neozalendese, scoprirai cose molto + interessanti della fesseria di chi stampa la cartamoneta.

  779. Giovanni Senzitalia

    @ Davide Caiaffa

    Hi Dade, ho un diavolo per capello per conto mio, e sto’ baciapile d’un sardagnolo non perde occasione per farsi strapazzare un po’.
    Ti scrivo un po’ piu’ tardi, ciao.

    1. Davide Caiaffa

      ti avevo letto….pensavo fossi gia’ andato!

  780. Antonio Cataldi

    Una rissa blogghistica,un momento di follia collettiva,mi sembrava un il prossimamente delle risse parlamentari di sinistra del prossimo governo.Ci mancava solo D’ Alema……..

  781. Paolo ariu

    Secondo me l’idea è buona, meno costi, riduzione dei cartoni quindi meno rifiuti ecc… ma per quanto riguarda i trasporti dei camion non credete che verrebbero compensati dalle persone che vanno a prendersi il latte alla fonte?
    certo sottintendendo che vadano in macchina a prenderselo)

    1. Massimiliano Sannino

      Il problema nn e’ se fassino abbia vinto un confronto televisivo contro fini o chichessia o meno, il vero problema e’ che partendo dal presupposto che bisogna mandare a casa l’attuale governo, chi puo’ davvero sostituirlo? i giardinieri del centro sinistra che piantano ulivi? propongo a tutti gli italiani di nn andare a votare, in questo modo mandiamo a casa in un solo colpo tutta la classe politica, di governo e di opposizione xche’ nn ne possiamo piu’ di essere rappresentati da questi manigoldi che ci chiedono il voto x mandare a casa berlusconi e poi mantengono immutata la catastrofe del paese. avete letto il programma dell’ulivo? nn si sa se ritireranno davvero le truppe dall’iraq, se aboliranno la legge 30 sul lavoro, se abrogheranno la legge moratti e se finalmente faranno una legge sul conflitto d’interessi. continuano a nn esprimersi e a dirci :vedremo! BASTA!!!!!!!!

    2. Elena Bianchi

      Ma se la gente usasse il cervello inizierebbe ad usare un’unica auto, riempita delle 5 persone massime trasportabili: io, interessata al latte, mi carico in macchina anche la mia vicina di casa, sua mamma, mio cugino e la portinaia… E via, a prenderci la nostra bottiglia. E domani si usa la macchina della vicina, un po’ per uno a pagare benzina e a guidare. Così, invece che 400 macchine, se ne muoverebbero 80! Se poi lo stesso si facesse per accompagnare i bambini a scuola o agli allenamenti di calcio (oh, ce ne fosse uno che non gioca a calcio!), per andare a caccia di saldi ecc. ecc. mi sa tanto che l’inquinamento diminuirebbe un bel po’… Non credi? Buona giornata!

  782. Franco Pace 55

    Notte ragazzi!

    risultato finale:

    Fassino 4 Fini 0, anzi

    Fini 0 Fassino 4 (Fassino giocava fuori casa)

    1. vittorio guida

      Continua a sognare ed accontentati di quello ( Fassino 4 Fini 0)

      … intanto ad Arenzano Hanno interrotto la via Aurelia per accedere con una bella rotonda alla nuova ipercoop

      … a Cogoleto dopo 20 anni e’ stato fatto un posteggio (davanti alla Coop).
      Nessuna allusione giunteRosse|Coop

  783. Franco Pace 55

    davide caiaffa@@@@@@@@@@@@@@

    Davide Caiaffa 16.01.
    =================================================

    Se posso darti un consiglio, vedi che il confine tra l’essere comico e l’essere ridicolo e’ assai labile.

    Tu l’hai oltrepassato!

    Franco Pace 55 16.01.06 22:39 | Rispondi al commento |
    Chiudi discussione
    Discussione
    mamma mia che serata di puritani…ok ok,sono stato eccessivo,ma non scandalizziamoci per queste cose!!
    Davide Caiaffa 17.01.06 00:33
    ==================================================
    Se vale per te esagerare un po’, permetti allora che valga anche per gli altri. Solo che ci vuole stile anche nell’esagerare!

  784. Giovanni senzitalia

    @ Mario Gabrielli Cossellu

    Senti microcefalo leccapiedi, se non ti piacciono i miei commenti, passa oltre come fanno molti altri, stasera non e’ sera.

    P.S. impara a leggere, oltre che a scrivere, di mentecatti qui c’e’ ne sono gia’ fin troppi.

    1. Davide Caiaffa

      Weee….que lo que pasa Giova’??!!….sei molto duro sta notte,per non dire acido

      😀

    2. Giovanni Senzitalia

      Hi Dade, ho un diavolo per capello per conto mio, e sto’ baciapile d’un sardagnolo non perde occasione per farsi strapazzare un po’.
      Ti scrivo un po’ piu’ tardi, ciao.

  785. Paola Bassi

    Buona notte e sogni verdi ed ecologici a tutti ^^^^^^

    1. manuela bellandi

      notte carissima

  786. Davide Caiaffa

    C’E’ TROPPA DISPARITA’ TRA IL MORTADELLONE E IL JO CONDOR ANORESSICO DEI DS, SE LO SI SOPPRIME UN QUARTO DELL’INDIA PUO’ SFAMARSI DECENTEMENTE

    Valerio SImone 17.01.06 00:23
    ================================================

    Invece se muori tu sei inutile, anche da morto, perche’ in molti di quei paesi il maiale non e’ commestibile.

    Franco Pace 55 17.01.06 00:33 | Rispondi al commento |
    @@@@@@@@@@@@@@@@@
    ma che fine ha fatto il valerio simone pungente,con commenti ecologisti degni di nota??
    Insulti cosi’ gratuiti anche per il sig.Pace 55 non vi fanno onore…rappresentate quello che in questo blog si deride,la stupidita’ e pochezza di contenuti della classe politica!
    Scopate un poco di piu’!!!!

  787. germano sanna

    che meraviglia!

    lo facessero anche in sardegna, sarei il primo!

  788. Franco Pace 55

    E vattene vai… fa un favore alla gente decente che c’è qui, e fallo anche a te stesso!

    Mario Gabrielli Cossellu 17.01.06 00:38
    ==================================================

    Mario noi lo sappiamo chi e’; e’ il vice sotto aiuto del maggiordomo di villa Cetosa, adesso e’ andato a pulire il salone poi torna dice una stronzata e torna a rassettare la villa.

    E’ cosi’, uno schiavo che e’ felice di esserlo.

    1. Paola Bassi

      Mario, Franco.. la pazienza è la virtù dei forti.. 🙂

  789. Anna Geraci

    Ovviamente sul blog di Daniele usavo un nick, esattamente come tutti gli altri.
    Non crederai mica che la gente esista solo se tu la noti, vero?
    E non mi dire che ti leggi TUTTI i post di questo blog….sei disoccupato, poverino?

    Uscire allo scoperto? oddio…questa non la sentivo da tempo…troppi film di 007 fanno male!

    Grillo è simpatico, non sempre sincero, ma serve così com’è. Speriamo non si candidi mai come tanti gli dicono di fare.
    Daniele è un pazzo o un genio, non importa.
    Nei loro blog si trovano link interessanti. Anche il tuo sito è “un link interessante”, peccato solo per te.Potevi giocartela meglio, ammettilo.
    Ah, se puoi, curati.

  790. Mario Gabrielli Cossellu

    E una rispostina anche a te, Valerio Simone:

    Un altro che non si capisce cosa ci viene a fare qui, uno che è solo negativo, distruttivo, irritante… Ma non lo capisci che qui solo disturbi?

    Ogni volta che mi capita di dare un’occhiata al blog, ci sei sempre, e non con un post, ma con molti, sempre gli stessi, sempre uguali, a volte proprio copiati più volte, in maiuscolo urlando, da propagandista ottuso… Ma senti un po’, cosa fai tu nella vita? Hai occasione di uscire, di vedere delle persone, di occuparti di qualcosa, di guadagnarti la vita? O è che proprio ti pagano per rompere le balle al prossimo? Ma che vuoi, che cerchi, che credi di fare qui? Credi di convincere qualcuno? O solo rompi per il gusto di rompere?

    E vattene vai… fa un favore alla gente decente che c’è qui, e fallo anche a te stesso!

    1. Domenico Stranieri

      Sai perchè persone come lui vengono a rompere qui da noi? perchè non sanno con chi parlare e con chi sfogarsi, altro che pagati per disturbare questi disturbano per disperazione. Andate dal figlio di LArussa, magari ha aperto un blog, e annate

  791. Franco Pace 55

    C’E’ TROPPA DISPARITA’ TRA IL MORTADELLONE E IL JO CONDOR ANORESSICO DEI DS, SE LO SI SOPPRIME UN QUARTO DELL’INDIA PUO’ SFAMARSI DECENTEMENTE

    Valerio SImone 17.01.06 00:23
    ================================================

    Invece se muori tu sei inutile, anche da morto, perche’ in molti di quei paesi il maiale non e’ commestibile.

    1. Domenico Stranieri

      FRANK PALADINO DELLA SINISTRA!!!

  792. Franco Pace 55

    Su canale 5 matrix si parla di pacs e quindi di rapporto di coppia, forse anche d’aborto.
    Invitati Fioroni, Paragone, Socci, Larussa,
    Belillo, Prestigiacomo.

    Le ultime due sono le uniche che dicono cose serie e abbastanza coese.

    Ma gli altri 4 cosa mai possono sapere di coppia, di sessualita’etc.etc.?
    sono sessuofobici solo per mancanza d’occasione.
    E anche invidiosi!

  793. Gianni Paciotti

    Beppe è da sempre sostenitore di queste iniziative, dai tempi lontani di quando in tv andava in onda con “te la do io l’America” e “te lo do io il Brasile”, quando cioè, girando il mondo, aveva cominciato a capire quanto fosse semplice la vita condotta secondo natura, e quanto invece si complica quando l’uomo vuole fare Dio. Se vivessimo in uno stato civile, non te lo farebbero ripetere due volte. E’ semplice. Basta andare con un contenitore vuoto e riempirlo. Latte, dentifricio, olio, vino, birra, sapone, shampo…. Ma questa signori è la terra dei furbi. Dove si trasporta la carta igienica da Milano a Palermo, e l’acqua minerale da che sgorga a 30 km da casa mia la bevono a 1000 km dopo un viaggio in camion. Dove ti vendono medicine a pacchi anche se te ne serve 1 al dì x 7 gg, e dove le liste di attesa per un esame sono gestite da chi ha tutto l’interesse a far in modo che siano il più lunghe possibile. Poi se paghi ti danno l’appuntamento anche il giorno stesso e nella stessa struttura dove con l’impegnativa aspetteesti 3 o 4 mesi!!! Guarda Beppe, io sono convinto (anche se non sembra) che per migliorare il mondo ci tocca combattere, ma te la immagini tu un’Italia senza più le tonnellate di immondizia, senza le confezioni di plastica da 6 di acqua avvolte in altra plastica, o la frutta su vassoio di polistirolo e involucro trasparente, o il detersivo da 99 misurini, o la lavastoviglie senza il pasticcone 5 in 1 che lava, scrosta, lucida, brilla, o il water senza le anatrelle che bombardano la merdaccia incrostata? Io proprio non ci riesco. Anzi sai che ti dico? Solo a pensarci mi sento già depresso. Pensa a tutta quella povera gente che lavora nelle “fabbriche” di acqua! Si troverebbe senza lavoro. Per non parlare dell’inventore del pasticcone 5 in 1 per lavastoviglie! Ci troveremmo testimoni di una fuga di cervelli. Oppure si vedrebbe costretto ad inventare il pasticcone 6 in 1. Tipo i rasoi da barba che sono arrivati alla release 4. Ho un’idea..ma non la dico

  794. roby rubini

    Vuoi vedere Beppe Grillo al Festival 2006 ???

    Aderisci anche tu all’iniziativa
    ‘Grillo al Festival’
    Qui il punto di incontro per organizzarci:

    http://grilloalfestival.blogspot.com

    Possiamo farcela (40 giorni al target)

    — Testo provvisorio della email che sarà inviata alla RAI —

    IN VIRTU’ DEL MIO RUOLO DI FRUITORE FINALE
    DEI CONTENUTI TELEVISIVI TRASMESSI DALLA RAI,
    CHE PERCEPISCE UN CANONE A LIVELLO NAZIONALE
    PER FORNIRMI SODDISFAZIONE
    NEL PROFITTO DI QUEI CONTENUTI,
    CHIEDO FORMALMENTE
    CHE IL SIGN. BEPPE GRILLO SIA UFFICIALMENTE INVITATO
    ALL’ULTIMA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO 2006
    IN DIRETTA SU RAI UNO.

    ROBY RUBINI

    1. Anna Geraci

      Ciao, scusa se rompo.
      leggi questo :
      http://www.danieleluttazzi.it/?q=node/242

      secondo me non è un brutto discorso…

  795. Gianni Paciotti

    Beppe è da sempre sostenitore di queste iniziative, dai tempi lontani di quando in tv andava in onda con “te la do io l’America” e “te lo do io il Brasile”, quando cioè, girando il mondo, aveva cominciato a capire quanto fosse semplice la vita condotta secondo natura, e quanto invece si complica quando l’uomo vuole fare Dio. Se vivessimo in uno stato civile, non te lo farebbero ripetere due volte. E’ semplice. Basta andare con un contenitore vuoto e riempirlo. Latte, dentifricio, olio, vino, birra, sapone, shampo…. Ma questa signori è la terra dei furbi. Dove si trasporta la carta igienica da Milano a Palermo, e l’acqua minerale da che sgorga a 30 km da casa mia la bevono a 1000 km dopo un viaggio in camion. Dove ti vendono medicine a pacchi anche se te ne serve 1 al dì x 7 gg, e dove le liste di attesa per un esame sono gestite da chi ha tutto l’interesse a far in modo che siano il più lunghe possibile. Poi se paghi ti danno l’appuntamento anche il giorno stesso e nella stessa struttura dove con l’impegnativa aspetteesti 3 o 4 mesi!!! Guarda Beppe, io sono convinto (anche se non sembra) che per migliorare il mondo ci tocca combattere, ma te la immagini tu un’Italia senza più le tonnellate di immondizia, senza le confezioni di plastica da 6 di acqua avvolte in altra plastica, o la frutta su vassoio di polistirolo e involucro trasparente, o il detersivo da 99 misurini, o la lavastoviglie senza il pasticcone 5 in 1 che lava, scrosta, lucida, brilla, o il water senza le anatrelle che bombardano la merdaccia incrostata? Io proprio non ci riesco. Anzi sai che ti dico? Solo a pensarci mi sento già depresso. Pensa a tutta quella povera gente che lavora nelle “fabbriche” di acqua! Si troverebbe senza lavoro. Per non parlare dell’inventore del pasticcone 5 in 1 per lavastoviglie! Ci troveremmo testimoni di una fuga di cervelli. Oppure si vedrebbe costretto ad inventare il pasticcone 6 in 1. Tipo i rasoi da barba che sono arrivati alla release 4. Ho un’idea..ma non la dico

  796. Valerio SImone

    POVERO CENTRO SINISTRA, NEANCHE LA PRESUNTA SUPERIORITA’ MORALE TI E’ RIMASTA PIU’ E CON ESSA E SCAPPATA VIA ANCHE LA BNL

    VOGLIAMO VEDERE FASSINO IN BERMUDONE PER VEDERE LE GAMBINE BIANCHE E SCHELETRICHE.

    C’E’ TROPPA DISPARITA’ TRA IL MORTADELLONE E IL JO CONDOR ANORESSICO DEI DS, SE LO SI SOPPRIME UN QUARTO DELL’INDIA PUO’ SFAMARSI DECENTEMENTE

    1. Mario Gabrielli Cossellu

      E una rispostina anche a te, Valerio Simone:
      Un altro che non si capisce cosa ci viene a fare qui, uno che è solo negativo, distruttivo, irritante… Ma non lo capisci che qui solo disturbi?
      Ogni volta che mi capita di dare un’occhiata al blog, ci sei sempre, e non con un post, ma con molti, sempre gli stessi, sempre uguali, a volte proprio copiati più volte, in maiuscolo urlando, da propagandista ottuso… Ma senti un po’, cosa fai tu nella vita? Hai occasione di uscire, di vedere delle persone, di occuparti di qualcosa, di guadagnarti la vita? O è che proprio ti pagano per rompere le balle al prossimo? Ma che vuoi, che cerchi, che credi di fare qui? Credi di convincere qualcuno? O solo rompi per il gusto di rompere?
      E vattene vai… fa un favore alla gente decente che c’è qui, e fallo anche a te stesso!

  797. Paolo Rivera

    ****** notte a tutti ***

    Mio padre guardiano di mucche,
    mia madre una contadina.
    Io, unico figlio biondo quasi come Gesù,
    avevo pochi anni e vent’anni sembran pochi,
    poi ti volti a guardarli e non li trovi più.
    E mi ricordo infatti di un pomeriggio triste,
    io, col mio amico ‘Culo di gomma’, famoso meccanico,
    sul ciglio di una strada a contemplare l’America,
    diminuzione dei cavalli, aumento dell’ottimismo.
    Mi presentarono i miei cinquant’anni
    e un contratto col circo “Pacebbeene” a girare l’Europa.
    E firmai, col mio nome e firmai,
    e il mio nome era Bufalo Bill.

    De Gregori

    1. manuela bellandi

      tana!
      ora tocca a te contare…io mi nascondo..eheheh
      notte!

    2. Paola Bassi

      notte Paolo .. e tranquilli sogni campagnoli

  798. Domenico Stranieri

    RAGAZZI SE VOLETE RENDERVI CONTO DI COSA SIA LA DESTRA VI BASTA SENTIRE COSA STA DICENDO IGNAZIO LA RUSSA SUI PACS E SUGLI OMOSESSUALI SU CANALE5 E FINI, SULL’1, CHE PENSA DI VINCERE L’ELEZIONI FACENDO LEVA SUL CASO UNIPOL-BNL. GIOVANNI GENTILE SI STA RIBALTANDO NELLA TOMBA

    1. Anna Geraci

      non ho la tv….mi fai un riassuntino di quel che dice? ( se riesci a ripetere senza crollare dalle risate ^^)

  799. Franco Pace 55

    FINIIIIIIII MA CHE STAI FACENDO HHAI FASSINO CON IL COLLETTINO SUL CEPPO DI CASTAGNO E TU CHE FAI LO ACCAREZZI?FINTOPOSTFASCISTANUOVO DEMOCRISTIANOCONLOSCAPPELLAMENTOASINISTRA…….FINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

    CONAN IL RABARBARO 17.01.06 00:18
    ==================================================
    Errata corrige.

    Anche il rabarbaro ha capito che non c’e’ lotta!

  800. Fabrizio Galletti

    Sarebbe utile un sito di raccolta di tutte queste informazioni… zone luoghi e oltre al latte chessò prodotti tipici..ricotte edaltro… in modo daandarsi a perndere direttamente ciò che serve 🙂 e trascorrereuna mezza giornata lontano da qualche centro commerciale

    tempo fa vidi qualche sito di consumatori che si univano e andavano a fare spesadai contadini.. ma ora non ricordo 🙂

  801. Mario Gabrielli Cossellu

    O tempora o mores:

    È così caduta in basso la politica italiana, infestata da berlusconoidi, fascistoidi, clericopapisti e legaioli – e senza contare gli striscianti lacché come Vespa e i suoi tirapiedi – che in confronto persino un arnese come Fini sembra presentabile!

    Che schifo che fanno… Fassino, ma mollali… non ne vale la pena, già gli daremo il fatto loro ad aprile!

    1. Paola Bassi

      ciao Mario.. sì, uffa e riuffa! come un dejà vu.. speriamo che il fegato regga ancora due mesi e passa

    2. Mario Gabrielli Cossellu

      Ciao Paola…
      … sto tirando tardi per ‘sto portaporta ma, come mi pentii di non vedere Bertinotti con Berlusconi, così mi sto pentendo di rimanere sveglio oggi 🙂
      Ma me ne vado già, che domani c’è da lavorare!
      Buonanotte carissima

  802. angela gagliardis

    Per chi crede che il latte vaccino faccia bene, e si beve le menzogne delle multinazionali del latte….

    Danila Fava 16.01.06 23:51
    ______
    allora..dicevo…(hanno cancellato il mio post)..
    che se guardi bene…tutto quello che normalmente mangiamo..prima o poi ci dicono che fa male! vanno a rotazione…
    Tu, di cosa ti nutri?

    1. Danila Fava

      Io mangio tutto, ma sto attenta a verificare che sia qualcosa di compatibile con il nostro organismo. Il latte no, perché l’homo sapiens non ha mai bevuto latte di altri animali e farlo bere al nostro corpo ed è solo una trovata industriale pericolossissima. Lo dimostra il fatto che a parte i paesi scandinavi, dove una mutazione recente ha limitato i danni, asiatici e africani registrano intolleranze per il 99% della popolazione. Noi italiani siamo un mix tra i due estremi, e alcuni sopportano il latte (avendo lontani parenti nel nord europa) e altri no. Ma in generale molte delle allergie derivano proprio dall’assorbimento di leucociti di mucca che fanno impazzire il nostro sistema immunitario. Non bisogna dimenticare che attraverso il latte i mammiferi trasmettono durante lo svezzamento le loro informazioni immunitarie. Come si può pensare di dare al nostro organismo le informazioni del sistema immunitario di una mucca?
      Comunque è sufficiente fare un giro su internet dove moltissimi siti sono nati per combattere la propaganda delle multinazionali caseari.

      Vedi:
      http://www.notmilk.com/
      o
      http://www.nomilk.com/

    2. sven hassel

      Particolare: le difese immunitarie al vitello vengono date esclusivamente con il primo latte detto COLOSTRO che, infatti, non è commercializzabile per il consumo umano e nemmeno per la caseificazione. Per quanto riguarda le altre notizie, non dico infondate, penso che darsi una misura sia il caso.Bere latte non equivale a tentare il suicidio azz. diamo alle cose la giusta misura. Tragedie…sempre tragedie. :-))

    3. angela gagliardis

      l’homo sapiens non ha mai bevuto latte di altri animali?
      Danila, Sven(go)..
      grazie per le informazioni!
      Ciao

  803. stefano canonico

    ciao, essendo di genova come te, caro beppe, non posso che sposare in pieno la tua proposta; che ne dici di organizzare qualcosa qui sul blog(tipo un’ unica mail collettiva da indirizzare singolarmente alla regione liguria) per dare alla medesima la visibilità che merita?

    italia, forza ..

    ..mandiamolo a casa..

  804. aurelio moriano

    beh…in effetti,sempra strano….ma per salvare la salute,l’economia e l’ecosistema della terra basta ritornare alle cose semplici!…però purtroppo poi come ci giustificheremo con i fornitori?!?….e con coloro che producono involucri usa e getta!?!…purtroppo l’economia di oggi(o meglio quello che rimane dell’economia…)si basa tristemente sulla speculazione e consumo,senza poi pensare i danni che subiscono l’economia e l’ecosistema!

  805. Federico Pensa

    Cos’è questa storia di Sandro Pascucci, del signoraggio e delle censure che Grillo opera?Sono moooolto scettico su tutto ciò, ma in quest’oretta m son documentato un po sul signotaggio è ho letto un’interessante rapporto del csm(centro studi monetari)publicato su disinformazione.it(http://disinformazione.it/signoraggio4.htm)..nn sono un esperto,consiglio solo alla gente d informarsi con oggettività..Personalmente credo che Pascucci esageri, sia nei suoi attacchi a Grillo e Luttazzi,sia sulla questione del signoraggio,ma il problema pare c sia,e m kiedo perchè mai Beppe dovrebbe censurarlo..chissà se è vero…intanto consiglio a tutti d leggersi qualcosa sulla questione,sperando che Beppe e Daniele rispondano direttamente a Sandro Pascucci..

    http://disinformazione.it/signoraggio4.htm

    1. Lorenzo Malaguti

      Ciao Federico,

      la storia è molto semplice, Pascucci voleva parlare del signoraggio, lo hanno massacrato, lo hanno insultato, hanno pubblicato il suo numero di telefono e il suo indirizzo di casa e non hanno eliminato i post se non dopo parecchio tempo, e alla fine, visto che non mollava, hanno cercato di impedirgli l’accesso al blog, cosa che peraltro non sono ancora, fortunatamente, riusciti a fare.
      Qui si gioca sporco, ma molto sporco.
      Diciamo che sei libero di postare democraticamente il tuo pensiero finchè tira il popò a Grillo e allo Staff, se il tuo pensiero non va bene sei fuori…
      Tempo addietro fu messa una protezione, e chiunque scriveva signoraggio non poteva postare.
      Poi si fanno chiacchere inutili sulla democrazia autogestita ecc.
      SOLITE, VECCHIE PAROLE, USATE TANTO PER FARSI BELLI DAVANTI ALLA MASSA.
      Torno nell’oblio…

      Lorenzo

  806. stefano canonico

    ciao, essendo di genova come te, caro beppe, non posso che sposare in pieno la tua proposta; che ne dici di organizzare qualcosa qui sul blog(tipo un’ unica mail collettiva da indirizzare singolarmente alla regione liguria) per dare alla medesima la visibilità che merita?

    italia, forza ..

    ..mandiamolo a casa..

  807. davide dalla ricca

    caro beppe a mantova di questi distributori del latte ce ne sono, che io sappia, almeno tre: due in centro ed un terzo appena fuori.

    1. sven hassel

      A Mantova:

      2 in centro città
      2 nel comune di Virgilio
      1 nel comune di Gonzaga
      1 nel comune di S. Benedetto Po
      2 nel territorio del destra Secchia
      più altri che ora mi sfuggono.

      Ciao ciao 😉

  808. Giovanni Senzitalia

    Scusa Beppe, voglio farti una domanda:

    >Se metto un po’ d’acqua nel pentolino, accendo un fuocherello sotto al pentolino, prima o poi l’acqua bolle?< Diamine, sei arrivato oltre ai 50 anni e hai scoperto solo adesso che il latte di mucca appena munto, comprato alla stalla, e' senz'altro migliore di quello venduto al supermercato? Di che diavolo di rivoluzione parli? C'era niente di meno lapalissiano? Da ragazzino, fra le mie mansioni, dovevo andare un giorno si e due no alla stalla. Portavo con me due bottiglioni da due litri, di quelli vecchi, con il tappo ermetico automatico (o cosi' lo chiamavano) e poi passavo anche dalle vecchiette della stradella per vedere se avevano bisogno di latte fresco. Insomma mi presentavo alla stalla con bottiglie sufficienti per 12-14 litri di latte. La stalla era piccola, una decina di mucche, mangiavano il fieno di erba medica ed erano munte ancora a mano. Il latte era ricco e cremoso, ma NON si poteva bere prima di essere bollito, prerequisito indispensabile per evitare di beccarsi qualche accidente. Dopo la bollitura si toglieva la panna venuta in superficie con cui, in una terrina, con un cucchiaio di legno e tanta pazienza, si rimescolava il tutto fino a quando non si otteneva il mascarpone o il burro. Non credo sia possibile avere latte fresco appena munto ai supermercati ecc. ecc., per un fatto puramente igienico. Poi c'e' da scommettere che ci sara' sempre un'asino che il latte non lo bolle e si cucca qualche regalino non troppo piacevole. Ovviamente dunque la colpa sara' della: Mucca Il cibo che la mucca mangia Il contadino che non l'ha munta bene Il produttore della bottiglia di vetro Il global warming La CIA Bush Al qaeda Le scie chimiche Il politico di turno.... Mai ovviamente che la colpa sia LA SUA!!!

    1. davide dalla ricca

      giovanni senzitalia mi spiace ma ti devo dare alcune notizie. gli anni passano e le tecnologie si evolvono, cosi come i metodi di mungitura. al giorno d’oggi il latte che finisce nelle cisterne dopo essere stato munto ha una carica batterica che lo rende bevile anche senza la necessità di bollirlo. l’ebollizione serve solo per fare un semplicissimo processo di pastorizzazione.

    2. Giovanni Senzitalia

      Certo, la tecnica si evolve, la mungitura odierna e’ sicuramente piu’ avanzata, comunque io il mio latte fresco me lo faccio bollire lo stesso, perche’ la mungitura moderna non elimina virus e/o batteri che l’organismo della mucca puo’immettere nel latte.

    3. Mario Gabrielli Cossellu

      Davide ma che gli rispondi a fare…
      Quello non sa neanche cosa scrive, figurati che dice che prendeva 12-14 litri di latte con due bottiglioni da due litri…
      Ma non si capisce proprio cosa ci viene a fare qui, a fare il criticonzolo tendenzioso, dando lezioncine spocchiose e credendo pure di essere spiritoso, o magari pensando di convincere qualcuno di chissà che…
      Vai, vai… fatti mandare a prendere il latte con i bottiglioni magici…

  809. Domenico Stranieri

    VEDO CON PIACERE CHE NELLO STUDIO DI VESPA CI SONO DEGLI SPETTATORI IMBUCATI DI SINISTRA. RAGAZZI SIAMO OVUNQUE, SIAMO COME IL PREZZEMOLO!!

  810. Antonio Cataldi

    A “porta a porta” dal fumo sono passati agli psicofarmaci………nà calma.Si sono messi d’accordo prima,pensano al futuro,una mano lava l’altra e…tutte e due vanno in tasca.capisc a me.———————-PS:CONAN IL RABARBARO SEI UN GRANDE!!

  811. sommarti jaio

    Bellisima l’idea del latte fresco e bello il blog che ne dà la notizia. Si dovrebbero moltiplicare questi punti latte in tutta Europa anzi, l’Europa dovrebbe promuovere l’iniziativa.
    Detto questo, mi sembra che nessuno abbia notato che le mucche in Italia sono tutte nelle stalle come le galline nei pollai industriali. Saranno forse stimolate a dar latte con la musica classica in sottofondo ma bisognerebbe vederci più chiaro. La foto delle mucche all’aperto che illustra l’articolo é sicuramente presa fuori Italia dove le mucche rimangono di fuori alle volte anche d’inverno.

  812. antonietta pisanelli

    Quando le leggi regionali si fanno attendere è bene che le rivoluzioni partano da un atteggiamento più attento del consumatore che con una scelta oculata dei prodotti può indirizzare i mercati a tipi di produzioni diverse. Intendo dire che se tutti tentiamo di comprare prodotti con scritto chiaro “No OGM” piuttosto che “PRODOTTO BIOLOGICO” o altre diciture del genere certificate allora possiamo obbligare i produttori ad orientarsi su una maggiore qualità dei prodotti stessi. Forse è utopia ma io sto tentando di fare così, anche se devo ammettere che delle volte perdo un bel po’ di tempo per verificare le etichette, mi rendo conto che non è possibile a tutti, infatti secondo me le grandi Holding alimentari contano molto sul fatto che ormai si vive per lavorare e quindi non si ha più nè molto tempo e nemmeno più molti soldi a disposizione…ciao.Anto.

  813. Danila Fava

    Per chi crede che il latte vaccino faccia bene, e si beve le menzogne delle multinazionali del latte, consiglio di leggere questo documento sui pericoli e i danni che il latte provoca al nostro organismo e che vengono nascosti:

    http://cristiana.iitalia.com/denti/maldilatte2002.doc

  814. Giuseppe Natale

    ******
    ******
    ******

    Ho trovato questa pagina web con dei video riguardanti….

    – Viva Zapatero

    – Beppe Grillo Un futuro sostenibile

    – Beppe Grillo Un Grillo per la testa

    tutto qui

    http://www.shadowed.hpg.ig.com.br/Video.html

    Sconvolgente O_O

    ******
    ******
    ******

  815. Franco Pace 55

    cxxo nella foto in studio berlusca e’ uguale a Grillo fateci caso

  816. Paola Bassi

    Fini annaspa per cercare argomentazioni e cerca di far arrabbiare Fassino .. Vespa guarda di sottecchi.. pfui!
    su Rai Edu (3) un ricordo del Generale della Chiesa, moolto meglio

  817. Gianni Proietti

    Ai fini e fassini…
    preferisco leccornie e vini.
    Tra il nano e mortadella
    preferisco la mia bella!

    La bella va nel bosco…

    1. Paola Bassi

      ..barbabietole e spinas
      tre palaneche al mas.. ?
      ciao Gianni!

    2. Gianni Proietti

      …ravanei remulazz
      tre palache al mazz
      la bella va nel fosso
      al fosso a resentar
      …….
      la spassa gli occhi all’onda
      ravanei…. e sì! e già!
      Ciao Paola

    3. Paola Bassi

      ..la cantanvano le mie amiche milanesi mentre, su un pullmetto affittato, arrancavamo da Milano verso la Spagna.. bei tempi!

  818. Paola Bassi

    Ho visto questi distributori in Baviera per la prima volta nel 1988! Erano nei supermercati, la gente andava e riempiva il proprio contenitore…
    Ora non so se esistono ancora, perchè è molto che non vado in baviera, e nel resto della Germania non li ho mai visti.
    Già allora mi sembrava una grande idea, e sarebbe bello che arrivassero davvero anche qui da noi!

    Raffaella Biferale 16.01.06 19:38
    ===============================================

    Ciao Raffaella.. e io ho visto in Svizzera campane per la raccolta del vetro distinte per colori, bianco, verde, marrone, almeno 20 anni fa! rimasi quasi sconvolta, la ricca Svizzera si preoccupa di non buttare il vetro e di riciclarlo per benino (poi una volta al mese fanno la raccolta del legno, e un’altra la raccolta di altri oggetti riciclabili.. raccolsi un aradio vecchiotta che funzionava benissimo!.. 🙂 e noi siamo così contenti di buttare tutto, giocattoli, libri, mobili.. italiani ricconi no?

    1. Raffaella Biferale

      magari fossimo riusciti almeno a buttare via pure il nano, invece quello ce lo siamo tenuti fino ad adesso….

  819. Paolo Rivera

    @ Manuela
    ************
    Grazie, sei molto gentile.

    1. Paola Bassi

      Ciao Paolo, ciao Manuela.. uffa! 🙂

    2. manuela bellandi

      quanto zucchero?

    3. manuela bellandi

      uffa che paola? hai guardato la tv di nuovo eh?

    4. Paola Bassi

      si Manu, saturazione.. tutto bene? ho letto le poesie, belle!

    5. manuela bellandi

      grazie, le rubo qua e là, compreso il mio vecchio diario…pezzi di me

    6. Paola Bassi

      brava..diversa da me (le nostre diversità..) io non saprei espormi (pensa se fossimo tutti così!)

    7. manuela bellandi

      non avevo mai letto una poesia fino a che qualcuno, per caso, me l’ha mostrata…hai visto mai? se le cose che si pensano possono servire ad altri…tanto non è mica un concorso a premi…

  820. Federico Pensa

    Cos’è questa storia di Sandro Pascucci, del signoraggio e delle censure che Grillo opera?Sono moooolto scettico su tutto ciò, ma in quest’oretta m son documentato un po sul signotaggio è ho letto un’interessante rapporto del csm(centro studi monetari)publicato su disinformazione.it(http://disinformazione.it/signoraggio4.htm)..nn sono un esperto,consiglio solo alla gente d informarsi con oggettività..Personalmente credo che Pascucci esageri, sia nei suoi attacchi a Grillo e Luttazzi,sia sulla questione del signoraggio,ma il problema pare c sia,e m kiedo perchè mai Beppe dovrebbe censurarlo..chissà se è vero…intanto consiglio a tutti d leggersi qualcosa sulla questione,sperando che Beppe e Daniele rispondano direttamente a Sandro Pascucci..

    http://disinformazione.it/signoraggio4.htm

  821. sven hassel

    Secondo me, la cosa importante è la proporzione dei vari alimenti. Non esiste l’alimento che fa male e nemmeno quello che fa bene in senso assoluto. Esistono le giuste quantità e l’importanza di assumere ogni tipo di nutriente da fonti varie. Bilanciare e variare gli apporti proteici, vitaminici ecc è la sola cosa saggia da fare. Inutile criminalizzare questo o quell’alimento. Opinioni ovviamente.

  822. luciano mazzarello

    La centrale del latte è a Fegino
    Dalle parti di Cornigliano, ah ah ah
    Dalle parti di Bavari dico io
    ah ah ah

  823. Federico Pensa

    Cos’è questa storia di Sandro Pascucci, del signoraggio e delle censure che Grillo opera?Sono moooolto scettico su tutto ciò, ma in quest’oretta m son documentato un po sul signotaggio è ho letto un’interessante rapporto del csm(centro studi monetari)publicato su disinformazione.it(http://disinformazione.it/signoraggio4.htm)..nn sono un esperto,consiglio solo alla gente d informarsi con oggettività..Personalmente credo che Pascucci esageri, sia nei suoi attacchi a Grillo e Luttazzi,sia sulla questione del signoraggio,ma il problema pare c sia,e m kiedo perchè mai Beppe dovrebbe censurarlo..chissà se è vero…intanto consiglio a tutti d leggersi qualcosa sulla questione,sperando che Beppe e Daniele rispondano direttamente a Sandro Pascucci..

    http://disinformazione.it/signoraggio4.htm

  824. Paola Bassi

    E’ iniziato in tv il MATCH FASSINO-FINI!!!!!!!

    Domenico Stranieri 16.01.06 23:24
    ——————————————–

    E Emiliani e Giannini su Rai 3 che parlano sempre dei DS, procure

    Smoke gets in your eyes… fate fate il gioco del grande nano, ma per fortuna conteranno i fatti, cioè i voti, di aprile

  825. Franco Pace 55

    Ma Fini sui soldi che Tanzi ha dato ad Alemanno non ha niente da dire?

    1. Domenico Stranieri

      Franco, sei troppo un grande, ogni volta che leggo un tuo post mi esalto. Ti posso chiamare Frank? Ciao Domenico

    2. Franco Pace 55

      Se ti fa piacere perche’ no?

    3. Domenico Stranieri

      Allora da oggi in poi per me sei FRANK, il mitico FRANK, mentre guardi fassino insulta un pò quel pirla di conan il barbaro.

  826. Franco Pace 55

    FINI CRAVATTA AZZURRA IMPECCABOLE………..MA STO’ FASSINO DOVE VA MISEMBRA UN DRACULETTOOOOOOOOOO

    CONAN IL RABARBARO 16.01.06 23:28
    =================================================

    E’ tutta la sera ce ci stai spaccando i cosiddetti con le tue baggianaggini, ma la cravatta azzurra dove cxxxo la vedi,oltre che semianalfabeta pure daltonico?

  827. Michela Muzzi

    Il latte alla spina è buono, non inquina, e i bimbi si divertono un sacco a fare il prelievo e ad andare a vedere le mucche da cui il latte proviene (almeno colgono il collegamento mucca=latte!).
    Io alle porte di Milano lo trovo a Settimo M.se, nei pressi del centro, credo sia via Vittorio Veneto, e a Cesano Boscone in via Vespucci, alle spalle del campo sportivo “Cereda”.
    Le grandi rivoluzioni le facciamo anche noi con i piccoli gesti quotidiani, anche prendere il latte allaspina; troppo comodo delegare smpre agli altri, e dire nascondersi dietro al “tanto non serve a niente”.

  828. davide fort

    si!!! c’è anche nel mio paese – Gerenzano in provincia di varese (vicino a saronno).
    bella idea.

  829. Luca Accapi

    Fassino sei un GNUGNU!!! non devi chiuderti in difesa!! Se sei nel giusto querelali tutti e basta! eccheccavolo.

  830. Paola Bassi

    Buonasera a tutti ! (in netto ritardo..)
    ——————————————-

    E’ già stato detto?
    Io sono D’ACCORDISSIMO!!
    – si usa il vetro (magico)!! e non lo stupido tetrapak che non so mai se buttare nella carta o nella plastica
    – muche alimentate no OGM!!
    – si risparmia!!
    – certo per chi vive in città, l’unica soluzione sono i supermercati!
    – stavolta ci vuole: brava l’Emilia ma pure la Lombardia!!

  831. Domenico Stranieri

    E’ iniziato in tv il MATCH FASSINO-FINI!!!!!!!

  832. marco formenti

    vicino a me in provincia di Lecco esistono aziende agricole (se non sbaglio almeno 2)che fanno questa cosa da un 6 mesi,purtroppo però la mia pigrizia come quella di molti altri mi porta ad acquistare nei supermercati e prenderei in considerazione l’idea solo se me la proponessero i supermercati

  833. marco esposito

    scusa, ma mi vedo costretto a spiegarti il SIGNORAGGIO. Premesso che quanto ti dico è reperibile in qualunque testo di Politica Economica e Finaziaria, ti espongo xchè il signoraggio è una scemenza.
    La Banca d’Italia stampa i biglietti ad un costo irrisorio (3,7cent. per una banconota da 100 Euro) e ci guadagna sulla differenza. FALSO. La Banca d’Italia,oggi Banca Centrale Europea, stampa E DISTRIBUISCE (che costa molto di più) i biglietti di banca per un ammontare STABILITO X LEGGE ED IN BASE ALLE PROPRIE RISERVE, seguendo una formula matematica, se la vuoie cercatela sul sito della Banca dei Regolamenti Internazionali,e BASTA. NON UN CENTESIMO IN PIU’ PUO’ ESSERE STAMPATO, altrimenti si avrebbe una stupenda inflazione, la REpubblica di Weimar, cercò di adottare le tecniche di signoraggio (stampa di cartamoneta) ed un pacchetto di fiammiferi costava 1.000.000.000 (unmiliardo) di marchi. Inoltre, se hai un biglietto da 100 Euro malridotto, lo porti in Banca e te ne danno uno nuovo, quello VECCHIO VA AL MACERO. NO PROFIT ! E questo nei secoli dei secoli !
    La Banca d’italia PRESTA il denaro al 2,5% allo Stato e ci guadagna. Vero, ma fino ad un punticino.
    1. Sono anticipazioni di cassa temporanee (SEMPRE X LEGGE !), max 30 gg. e non possono essere oggetto di nuove emissione! Bensì utilizzando le riserve di denaro che la Banca già ha, o NIENTE!
    2. La Banca d’Italia svolge GRATUITAMENTE il ruolo di gestore di fondi dello Stato. Infine la quantità di CARTAMONETA è una FRAZIONE DELLA LIQUIDITA’, che è invece, in buona parte creata dal nulla utilizzando la leva finanziaria. Ti risparmio le formulette, per i più capaci consiglio di leggersi le pubblicazioni della Banca dei Regolamenti Internazionali, che vi dice tutto, ma proprio tutto sulla LIQUIDITA’ INTERNAZIONALE, altro che signoraggio !
    La stampa materiale dei biglietti è una rogna con cui nessuno vuole + avere a che fare!STUDIA !

  834. Alvaro Chierici

    [inizio OT]

    Un italiano è prigioniero in una prigione U.S.A.,
    nessuno ne parla, nessuno lo aiuta, invito chi
    legge questo messaggio ad informarsi recandosi
    su questo sito:

    Citazione:

    Forse a Carlo potranno dare 25 anni da innocente
    Forse Carlo avrà perso solo due anni della sua vita
    Forse Carlo avrà perso lavoro e molti soldi
    Forse finiremo in mano agli strozzini
    Sicuramente nessuno potrà mai dire che non abbiamo
    chiesto Giustizia e Verità

    http://WWW.CARLOPARLANTI.IT

    grazie per l’attenzione!

    [fine OT]

  835. tonia Turitto

    Io ho smesso da qualche tempo di bere latte. Vi consiglio di dare un’occhiata al sito:
    http://www.promiseland.it/inchieste/latte/latte1.php

  836. Franco Pace 55

    All’anima di chi dice che in Italia c’e’ censura…ancora un po’ e mi ritrovo fassino che fa il chierichetto alla messa della domenica trasmessa dalla Rai…

    giuseppe bertone 16.01.06 23:01
    ==================================================
    Chierichetto non credo, perche’ sicuramente la messa la officera’ Berlusconi.

  837. Paolo Ares Morelli

    L’idea sembra carina…certo la rivoluzione che ho in mente io è un po’ diversa…

    1. brizio di donfrancesco

      Forse sottovaluti la portata ma anche il significato di una cosa del genere. Non è esagerato inserire questo nuovo tipo di distribuzione del latte come un piccolo passo verso la rivoluzione culturale di cui necessitiamo.

    2. brizio di donfrancesco

      Forse sottovaluti la portata ma anche il valore simbolico di una cosa del genere. Non è esagerato considerare questo nuovo tipo di distribuzione del latte come un piccolo passo verso la rivoluzione culturale di cui necessitiamo.

    3. Paolo Rivera

      Anche per me…….. dovremmo avvertire le mucche dei cambiamenti. Penso sia difficile trovare appartamenti liberi a Milano….non credi

  838. STEFANO PEDEMONTE

    Non c’entra con il latte ma penso che lo troverete interessante
    Debutta il computer portatile a manovella a soli 100 dollari
    È stato presentato oggi al WSIS di Tunisi il computer portatile progettato dal Media Lab del MIT che costerà soltanto 100 dollari (85 euro) e che potrà contribuire all’informatizzazione dei paesi in via di sviluppo.

    Questo rivoluzionario computer, destinato agli studenti, è stato progettato grazie all’iniziativa One laptop per child e verrà venduto direttamente ai governi e alle organizzazioni umanitarie, ma il suo ideatore, Nicholas Negroponte, ha spiegato che «sarà di proprietà dei bambini, questo è fondamentale. Solo così siamo certi che sarà trattato come si deve».

    Il WSIS è il forum mondiale dell’ONU per la società dell’informazione sui temi del digital divide e della diffusione dell’informatica, al quale era presente il segretario generale dell’ONU Kofi Annan che ha dichiarato: «la scommessa è quella di rendere i bambini liberi di impostare attivamente il proprio percorso culturale».

    Il portatile è grande come un libro, utilizza un processore AMD da 500MHz, 128MB di memoria RAM, 1GB di memoria fissa, può esser connesso a reti wireless ed è in grado di operare in zone in cui non è presente l’energia elettrica, utilizzando semplicemente una manovella. Il sistema operativo sarà Red Hat Linux o un altro sistema open source e comprenderà un elaboratore di testo, un browser web, un client e-mail e potrà funzionare anche come televisione o libro elettronico, risparmiando quindi anche sull’acquisto dei libri di testo.

    Il computer non è ancora in produzione ma Brasile, Tailandia, Egitto, Nigeria e Sudafrica sono stati i primi paesi ad aderire all’offerta e anche paesi più benestanti sono interessati, come il Massachusetts che ha stanziato 54 milioni di dollari (46 milioni di euro) per offrirlo ai propri studenti.

    Il basso consumo energetico è stato reso possibile grazie all’utilizzo di nuove tecnologie

  839. jacopo grassi

    ciao
    sapete dove posso trovare il latte alla spina a milano?
    grazie!
    ciao

  840. Simone Silvestri

    Non so quanti hanno sentito che il governo cinese ha ben pensato di impedire l’accesso a wikipedia da tutta la cina. Non capisco come i governi occidentali non si occupino di questo problema, interessandosi solo a intrattenere rapporti commerciali con un paese che sta rapidamente esplodendo in ogni campo. Beppe che ne pensi di scrivere qualcosa a riguardo?

    ciao e complimenti

    Simone

  841. Aniello Russo

    Il latte appena munto è disgustoso. E poi se non si passa nemmeno per la pastorizzazione mi sembrà più un passo indietro che uno in avanti…

  842. Alfredo Pugno

    Esiste pure un distributore di latte appena munto vicino a Giaveno, ma pochi lo sanno.
    E’ una azienda agricola che si chiama Versino.
    Sono daccordo con te e alla descrizione che hai fatto sul tuo sito.

  843. giuseppe bertone

    Franco Pace 55 16.01.06 22:57
    ————–
    Allora mi sa che vado a vederlo…anche se vespa mi sta sul gozzo.

    PS
    All’anima di chi dice che in Italia c’e’ censura…ancora un po’ e mi ritrovo fassino che fa il chierichetto alla messa della domenica trasmessa dalla Rai…

  844. Franco Pace 55

    Stasera a porca a porca da Vespa, Fassino e Fini.

    Mai un segretario dei ds si era trovato circondato da tanti maggiordomi in una volta sola.

    O tempora o mores!

  845. Giuseppe Trazzi

    … e chi me lo spiega come facciano a vendere alla Lidl latte fresco della baviera a 0,80?

  846. enrico agostini

    ciao a tutti sono enrico da urbino. volevo precisare che da noi il latte alla spina c’è da ben 6 mesi. si trova precisamente nella localtà cà gallo, nel comune di montecalvo in foglia. è buonissimo e costa 1 euro al litro. è prodotto da un’azienda agricola no ogm della zona. ha avuto un enorme successo. meno camion, meno carta e plastica, più genuinità. viva il latte alla spina!!

  847. simona rossi

    certo che è una bufala, tranquillizzatevi…
    http://www.magnaromagna.it/notizie/64.html

    nel mentre cercavo conferme, però, un pò di vomito mi è venuto!!!!!

    latte alla spina anche nel lazio please!!

    1. simona rossi

      pensa a me che facevo la ricerca con la mia micia sulle gambe che faceva ronf ronf!!!…

    2. simona rossi

      pensa a me che facevo la ricerca con la mia micia sulle gambe che faceva ronf ronf!!!…

    3. Franco Pace 55

      Angela se vuoi, puoi dirmi se sei di Napoli?
      Ciao

    4. Franco Pace 55

      Grazie Angela, mi ha portato fuoristrada quel tuo MADO’.
      Ciao

  848. M.Ester Contro

    Anche in Veneto,esiste almeno un’azieda agricola (la conosco personalmente)che adotta questo sistema,il latte si può “reperire” a qualsiasi ora perchè il distributore è automatico.C’è un problema che può essere una soluzione ottima per chi vive in campagna, ma per chi vive in città forse la distribuzione nei negozi è l’unica soluzione…

    1. Gianni Cara

      Caro amico, sembra che non sai come funzionino le cose.
      Nelle città, come nei comuni con più di 5000 abitanti ci sono i “superdistribumercati” che sono di questi e di quelli e lì, vendono solo latteschifosoimportatotrattato. Come anche l’ortofrutticola. Mi consolo quando vado in romagna, in sardegna e posso scegliere come dici tu. Ma poi in città è una guerra….per trovare prodotti genuini. Cioè italiani e non cinesi (vedi pummarola aglio conguaglio e …quiriquaglio. E’ un macello! A ciccia…a ciccia, parliamone…. ce ne sarebbero. Altro che
      Saluti

  849. francesco chiabotti

    Per i torinesi: c’è ne uno a Pralormo, alla base della salita che va al castello!

  850. Luca Accapi

    >>….E la mogli gli risponde:
    >>” E CHE NE SO’ IO!!!! ”
    >>Postato da Filippo Lippato il 16.01.06 22:08 ……

    Credo che la tua barza Filippo sia un po vecchiotta ma potrebbe avere grande successo se la mandassi a http://www.minbuonumore.com (niente paura, hai letto bene).
    Basterà cambiare il nome del protagonista con “Prodi” o “Fassino” e rideranno come matti per una settimana.
    Volevo ricordare, frenando un po il gaudio latticinoso, che eminenti scienziati e nutrizionisti mettono in dubbio le qualità benefiche e nutritive del latte (fresco).
    Risulta infatti che la maggior parte delle persone adulte non lo digerisce bene e tutti gli altri solo parzialmente provocando reazioni tipo aerofagia, dissenteria o allergia, se ricordo bene su alcune confezioni di detersivi o candeggianti, in caso di ingestione, viene consigliato di bere almeno un litro di latte, prima di recarsi al pronto soccorso (come fosse una lavanda gastrica).

  851. Maria Adele Del Vecchio

    ooops, sorry, forse sei campano…

  852. Franco Pace 55

    Starace? Lapsus freudiano?

    giuliano bes 16.01.06 22:27
    ==================================================
    Non sono io che ho fatto un lapsus, e’ lui che e’ un refuso!
    Enzo Biagi)

    Sapevo che l’avresti notata!

  853. Domenico Stranieri

    LONDRA – Un altro falso scuote il mondo della ricerca scientifica. Uno studio sul cancro alla bocca pubblicato nell’ottobre scorso sulla prestigiosa rivista medica Lancet è risultato totalmente inventato. Il suo autore, il dottor Jon Sudboe, ricercatore di fama internazionale, si è persino preso la briga di creare ben 900 profili paziente: nome, età, genere, peso, patologie, diagnosi, assunzione di medicinali. Tutto falso, comprese naturalmente le conclusioni della ricerca. Lo riferisce oggi il quotidiano britannico The Guardian.
    sono falsi anche i risultati della ricerca sulla relazione tra antinfiammatori e cancro orale: non esiste alcuna dimostrazione scientifica che nei soggetti che assumono medicinali come il paracetamolo (farmaco analgesico e antipiretico) sia minore il rischio di sviluppare quel tipo di tumore.

    “Nello studio non c’era un solo dato vero, si è inventato tutto”, afferma sconvolto Stein Vaaler, direttore sanitario del Radium. “Era uno dei nostri migliori scienziati, stentiamo a crederci”. L’ospedale intanto ha aperto un’inchiesta, e un’altra sarà condotta dal Karolinska Institute di Stoccolma: dovranno analizzare i 38 articoli che il dottor Sudboe (nel frattempo sparito dalla circolazione senza rilasciare alcuna dichiarazione) ha scritto dal 1997, e che avevano contribuito a renderlo noto e stimato dalla comunità scientifica internazionale.

    (16 gennaio 2006)

  854. Antonio Albo

    senza andare in emilia a comperare il latte alla spina che oltre alle spese di viaggio e anche caro,basta andare in via monticelli a marassi al supermercato
    Lins per comprare latte italiano garantito a 0.79

  855. Maria Adele Del Vecchio

    parla ancora cosi´della campania e ti cade per punizione divina… e leggi Giorgio Bocca Napoli siamo noi… se ci riesci, idiota

  856. Franco Pace 55

    Davide Caiaffa 16.01.
    =================================================

    Se posso darti un consiglio, vedi che il confine tra l’essere comico e l’essere ridicolo e’ assai labile.

    Tu l’hai oltrepassato!

    1. Davide Caiaffa

      mamma mia che serata di puritani…ok ok,sono stato eccessivo,ma non scandalizziamoci per queste cose!!

  857. artederaus@libero.it

    QUELLA DEL BONSAIKITTEN E’ UNA BUFALA VECCHIA DA ALMENO 3 ANNI.MA TU VUOI REPLICARLA IN ITALIA??
    PUOI FARE A MENO DI SCRIVERE QUESTE STUPIDATE SU QUESTO SITO?

  858. angela g

    spero che questa cosa non sia vera.
    vi prego, ditemi che non è così…plz..

  859. Franco Pace 55

    Ma il saggio adagio non ti curar di loro ma guarda e passa…dov’e’ finito?

    giuliano bes 16.01.06 22:30 |
    ==================================================
    Non per polemizzare, ma il poeta ha scritto:
    ” Non ragioniam di lor ma guarda e passa”.

    Infatti io non ho risposto a coloro i quali non meritano che di essi si ragioni.

    Ciao

    1. giuliano bes

      …….ma sta a guardar er capello…so gnorante…

    2. Franco Pace 55

      Scherzo dai,
      la sai che con te dialogo sempre sul filo della simpatica ironia.
      Ciao

  860. Michele Ennas

    Ciao Beppe è la prima volta che scrivo.Il mio commento non ha niente a che vedere con il post di oggi.in realtà non è neanche un commento.Ti inoltro l’email che mi è arrivata poco fa da un amica.
    “Spero che firmerete alla fine del foglio….Il messaggio in questione serve a raccogliere firme per bloccare l’affare di un cretino di un giapponese che vende GATTI IMBOTTIGLIATI, vivi e assolutamente coscienti e la cosa peggiore che la sta facendo diventare una moda in USA. Questo giapponese mette il cucciolo del gattino in una bottiglia di vetro con una sonda che penetrandolo dall’ano, tiene un’uscita fuori per liberarsi dall’urina e le feci.Tutto questo per fare prendere al gatto la forma di una bottiglia. Il micio viene alimentato con sostanze chimiche che lo renderanno sterile, rendendo inutili i suoi testicoli. Quindi il gatto vive così la sua vita, una vita di torture e sopravvivenza, non può muoversi nè camminare, ne’ pulirsi… è una vera tortura per questo povero animale. Vi prego di aiutarci firmando perchè è una moda che prende sempre più spazio in Usa, Cina, Indonesia e Nuova Zelanda! L’animale viene visto come un soprammobile… Se volete maggiori informazioni….andate a visitare il sito!!!!!!!!!!!!!
    http://www.bonsaikitten.com (andate a visitare il sito.)
    NON CREDERETE AI VOSTRI OCCHI. IO L’HO VISITATO E SONO ANCORA SGOMENTA.
    Quello che stiamo cercando di fare è raccogliere delle firme in tutto il
    mondo per non permettere a questa società giapponese di continuare con
    questa vergogna….e mandare queste firme ad una società che protegge gli animali in Usa e Messico.Spero che manderete questa lettera ad altre persone, non solo amanti degli animali,ma anche della decenza e della vita.”

    Di seguito c’era una lista di 300 persone.Queste e-mail stanno facendo il giro del mondo.BISOGNA FERMARLI!!Con il tuo blog potresti aiutare a metter fine a questo scempio.Compiuto contro gliunici esseri sicuramente innocenti.un saluto e Continua cosi.Ciao Michele

    1. roby rubini

      Michele, tranquillizzati.
      E’ tutta una bufala creata da un ragazzino americano molti mesi fa.
      Gira in rete da almeno 2 anni, ma è un falso.
      Sono già stati fatti tutti i controlli animalisti (anche il TG5 se ne interessò a suo tempo).

      Ha ragione Beppe..
      non si va mai a verificare se le cose sono vere.

  861. giuliano bes

    ……i’m pardon…..
    Ma cosa c’entra Berlusconi con il latte fresco?

    giuliano bes 16.01.06 22:24
    =================================================
    E fassino cosa c’entra?
    E’ per par condicio.

    Ciao Giuliano

    ————-

    ohhh mi signur…..

    Ma il saggio adagio non ti curar di loro ma guarda e passa…dov’e’ finito?

  862. Valerio SImone

    UN LATTE BUONO E’ SOLO QUELLO PRODOTTO DA ANIMALI IN ALLEVAMENTI NON INTENSIVI E CHE NON MANGIANO QUELLE PORCHERIE CHE OGGI TUTTI (TUTTI) DANNO ALLE MUCCHE, ANCHE L’AZIENDA CHE STAI PUBBLICIZZANDO. IL DISCORSO OGM O NON OGM NON CENTRA NIENTE, LE PORCHERIE CHE GLI ALLEVATORI DANNO ALLE MUCCHE SONO TUTTE “NON OGM”

    NON TI DEVI FERMARE A QUESTO DISCORSO, ALTRIMENTI GLI ALLEVATORI SARANNO LEGGITTIMATI A CONTINUARE GLI ALLEVAMENTI COME FANNO OGGI, E BASTA LORO VENDERTI IL LATTE IN VETRO PER FARTELO APPARIRE GENUINO.

    CERCA DI PRENDERE IL DISCORSO IN MANIERA PIU’ AMPIA,

    AD ESEMPIO ABBATTIAMO TUTTI GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI.
    SONO QUELLI CHE STANNO GENERANDO ANIMALI DEL TUTTO DIFFERENTI DALLE MUCCHE TRADIZIONALI, ELIMINAMO LE TECNICHE PER FAR CRESCERE I BOVINI IN TEMPI BREVI, LO SAPEVI CHE OGGI IN MENO DI 30 GIORNI UN PULCINO RIESCONO A FARTELO CRESCERE SINO A DIVENTARE GIA’ PRONTO PER LA COMMERCIALIZZAZIONE? IN NATURA CI VOGLIONO 2 O 3 MESI!!!
    SAPEVI CHE SE METTI UN BOVINO DI UN ALLEVAMENTO INTENSIVO IN CAMPAGNA QUESTO MUORE NEL GIRO DI POCHE SETTIMANE, PERCHE’ HA UN REGIME ALIMENTARE FATTO DI ANABOLIZZANTI, ANTIBIOTICI, E FARINE ANIMALI, PER CUI L’ERBA NATURALE NON BASTA PIU’ AL SUO ORGANISMO? PARLA DI QUESTA ROBA, NON DEL VETRO DEI CONTENITORI!! ALTRO CHE LATTE ALLA SPINA!!! MA STIAMO SCHERZANDO? TU HAI CONTROLLATO COSA DANNO DA MANGIARE E I TRATTAMENTI A QUI SOTTOPONGONO LE MUCCHE DI QUELLA AZIENDA PER POTER DIRE A NOI CHE QUELLA ROBA E’ GENUINA?

    VI SONO IN GIRO PETIZIONI DA FIRMARE PER CHIEDERE L’ABOLIZIONE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI.

    http://www.mednat.org/agri/allev_intensivii.htm

    ALTRO CHE LATTE ALLA SPINA ED IN VETRO! SVEGLIATEVI

    PS: SE POI QUALCUNO PIU’ INFORMATO DI ME, SAPESSE COME HA FATTO CONSORTE, L’EX MANAGER DELL’UNIPOL AD INTASCARE 50 MILIONI DI EURO …

    1. Luca Pancioni

      Caro Valerio hai perfettamente ragione, pero’ dobbiamo parlare sia degli allevamenti intensivi sia delle bottiglie di vetro; ad esempio si potrebbe generalizzare il discorso sulle bottigie di vetro anche per l’acqua: quanta plastica si brucia per smaltirla… Dobbiamo parlare e sensibilizzare le persone su OGNI problema.
      Un saluto,
      LP

    2. Nicola Bettoni

      >UN LATTE BUONO E’ SOLO QUELLO PRODOTTO DA ANIMALI >IN ALLEVAMENTI NON INTENSIVI E CHE NON MANGIANO >QUELLE PORCHERIE CHE OGGI TUTTI (TUTTI) DANNO >ALLE MUCCHE, ANCHE L’AZIENDA CHE STAI >PUBBLICIZZANDO.

      Mio padre possiede un allevamento di vacche da latte..e ciò che hai scritto tu mi ha particolarmente turbato.. perchè non puoi generalizzare come fai tu. Le schifezze alle vacche non si danno, così come anabolizzanti, farine animali ecc…per il semplice fatto che sono dannose per la loro salute. Ogni singola vacca da latte è un investimento che dura nel tempo (se vogliamo guardare la cosa da un ottica economica),e la loro buona salute e il loro benessere è essenziale perchè producano tanto latte e per tanto tempo. Inoltre in lombardia (dove vivo, ma credo anche in tutto il resto dell’italia) non esisto allevamenti intensivi. Ricorda che chi fa l’allevatore lo fa per passione anzitutto, per amore della terra e degli animali.

  863. roby rubini

    IN VIRTU’ DEL MIO RUOLO DI FRUITORE FINALE
    DEI CONTENUTI TELEVISIVI TRASMESSI DALLA RAI,
    CHE PERCEPISCE UN CANONE A LIVELLO NAZIONALE
    PER FORNIRMI SODDISFAZIONE
    NEL PROFITTO DI QUEI CONTENUTI,
    CHIEDO FORMALMENTE
    CHE IL SIGN. BEPPE GRILLO SIA UFFICIALMENTE INVITATO
    ALL’ULTIMA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO 2006
    IN DIRETTA SU RAI UNO.

    ROBY RUBINI
    —————————————–
    Aderisci all’iniziativa anche tu:
    http://grilloalfestival.blogspot.com – possiamo farcela (40 giorni al target)

  864. Franco Pace 55

    ……i’m pardon…..
    Ma cosa c’entra Berlusconi con il latte fresco?

    giuliano bes 16.01.06 22:24
    =================================================
    E fassino cosa c’entra?
    E’ per par condicio.

    Ciao Giuliano

  865. Marco Somaschini

    Ho già provato questi distributori, anche se in Lombardia sono quasi inesistenti. L’idea è ottima però migliorerei qualcosina dal punto di vista igienico.
    Marco

  866. giuliano bes

    Il vostro leader è come l’A.I.D.S se lo conosci lo eviti.

    franco b 16.01.06 22:15
    ——————-

    ……i’m pardon…..
    Ma cosa c’entra Berlusconi con il latte fresco?

  867. roberto tassini

    il problema è che la maggior parte di noi è abituata ormai da anni a mangiare roba industriale che quando assaggiamo dei prodotti buoni ci sembrano cattivi perchè non siamo più abituati a certi sapori.

  868. Maria Luisa Ragaini

    Che bello poter di nuovo bere il latte appena munto ed ancora caldo! Non è una novità, quando ero piccina ogni sera passava il lattaio a consegnarci il latte fresco (si segnava l’importo e si pagava a fine mese)- tutto ciò è durato sino alla fine degli anni ’70 poi anche qui nelle Marche ci si è “civilizzati” e per poter bere del latte fresco si aspetta di andare in ferie, magari in Austria. Vorrei tanto che qualche agricoltore della mia zona si organizzi per fornire del latte fresco.

  869. Niccolò Petrilli

    Idea più simpatica che utile, ma vabbè…

  870. Franco Pace 55

    ma piantala, porco!

    francesco pace 55,5
    =================================================

    Quella dell’asino che voleva travestirsi con la pelle del leone e’ stata scritta tanto tanto tempo fa.

    Non e’ il caso che tu la riproponga, saresti subito scoperto.

  871. ANDREA ARONICA

    BELLISSIMA, ADORO IL LATTE E ADORO RISPARMIARE QUANDO SI PUO’.
    CHISSA’ SE NELLE CAMPAGNE ROMANE ESISTE QUALCOSA DEL GENERE.
    BEPPE, NON MOLLARE ! CI VEDIAMO AL PALALOTTOMATICA

    1. Davide Anastasio

      a torre in pietra prima di ladispoli lo fanno questo!!

  872. Raffaella Biferale

    OT:

    Chiedo la vostra collaborazione, cari bloggers!
    Sto facendo una ricerca sulla comunicazione via internet, come è cambiata e cosa si è modificato nel vissuto delle persone.
    A tale scopo ho approntato un questionario sperimentale, che deve essere tarato per pervenire poi a quello definitivo.
    Il questionario si può scaricare qui:

    http://www.veronica-vega.com/questionario.htm

    dove troverete anche informzioni sullo scopo della ricerca e le istruzioni per la compilazione

    chi volesse far parte del campione sperimentale (composto da persone attive nel mondo delle comunità virtuali, che frequentano quindi blog, forum e altre communities) non deve far altro che rispondere!

    VI RINGRAZIO PER LA COLLABORAZIONE e vi aspetto numerosi!

  873. Gianni Proietti

    Te lo dico io perchè non gli fanno vendere il latte in certe realtà. Perchè le cooperative che importano dall’estero anche tantissimo latte,(BLEA!!!Manù, e quando l’ho berranno…mai?) strozzano i nostri produttori. Andate a chiedere a chi coltiva ciliege, pesche, olive, il latte ecc. Le coop, a cui ti devi obbligatoriamente rivolgere quando ti deve ritirare il raccolto ti disarma. Sì, però, sta cerasa è piccola…ma è una sola…. e sì…e già. Ti fan venire voglia di mollare tutto. Come tanti stanno facendo. Evidentemente il “nostro” mungitore di buon latte italiano è un ribelle. Ho paura che se alzate troppo il tiro, a quello lì tra un pò lo mettono in riga.
    Saluti et baci et veritas! Please!

    1. manuela bellandi

      buona sera zio,
      parlando di latte però tutto il blog è più buono…si ricorderanno di quando erano piccini?

    2. Gianni proiettile

      Quand’ero piccino, la guerra non c’era, allora sì che si viveva.
      Sono nato in Via delle Vigne Nuove periferia (una volta) romana. Una via che dice tutto. Un’altro pò ciucciavamo le mammelle delle mucche come i vitellini. Frutta olio verdura ecc. Erano altri sapori e oggi è scontato che stanno scomparendo e nulla si può. Sono le multinazionali che ci vendono i pomodori che son talmente “perfetti” che una volta, nel mese di agosto, ne ho dimenticati in casa quando, gia erano da sugo. Al ritorno, con Milano sui 30 gradi, erano uguali ad un mese prima.
      Mi sono spaventato!. Veramente!
      Cia Manù
      Zio

  874. Davide Caiaffa

    Latte alla spina come potrebbe essere dentifricio,detersivo,schampo,bagno schiuma,etc etc…ma sai quanta plastica,carta e vetro in meno???

    ps per le donne:per un altro tipo di latte alla spina rivolgersi al proprio compagno!…siamo sempre molto generosi a fornirne in quantita’ minime giornaliere!

    1. bruno rossi

      chapeau! signori si nasce! questo sottile humor non è da tutti. Come si dice hai chiuso il tuo post in bellezza.

      Sei una risorsa di comicità inesauribile.

      Grillo, in quattro e quattrotto ti ruba il mestiere……..

    2. Davide Caiaffa

      non volevo scandalizzarti…perdon

  875. antonio damiano

    ecco si parla di latte..almeno chi è nato + di venti anni fà avrà bevuto il latte appena munto..magari vedendo la signora che lo mungeva…oggi c’è il fruttolo :-)…cmq cazzarola son cambiati i tempi: stai attento a che mangi, comprando prodotti quali verdure pane derivati del latte fatti in casa quasi e poi arriva un industriale del cazzo che ti smercia 58000 tonnellate di grano tossico…uova marce..pomodori nei bidoni arruginiti…insomma quello che sappiano…è la stessa merda che produciamo che dal sistema ci viene messa in bocca col cucchiaino…son proprio contento a questo pensiero…che bella cosa le importazioni e il mercato globale…ora la merda la importiamo da tutto il mondo!###

  876. Mario Rossi

    Ad Alzate Brianza (CO) c’e’ una azienda agricola che ha un distributore del genere da anni…

  877. Filippo Lippato

    (Barzelletta dedicata a tutti coloro che amano fare la voce… GROSSA!!!)

    Un bicchiere di latte

    Un signore tutte le mattine si reca al bar prima di andare a
    lavoro e al bancone chiede:
    “Un bicchiere di latte” (con una vocina ridicola)
    Allora tutti i presenti lo prendono in giro.
    Il giorno dopo stessa scena:
    “Un bicchiere di latte”(sempre con la sua vocina stridula)
    e tutti lo scherniscono…
    Allora un bel giorno si reca dal suo medico e gli espone il problema…
    il medico con fare sicuro gli dice:
    “Guardi per il suo problema c’è un rimedio sicuro, anche se un po’ strano, domani mattina prima di uscire dovra inserire nel suo ano
    questo tronchetto di legno, e vedrà
    che tutto si risolve”
    Il signore un po’ perplesso accetta…
    Il mattino dopo al bar e chiede:
    “UN BICCHIERE DI LATTE!!!!” (con una voce talmente possente da far paura)
    tutti i presenti si ammutoliscono e
    lui esce soddisfatto…
    il giorno dopo entra dinuovo al bar e chiede:
    “un bicchiere di latte” (dinuovo la vocina stridula di prima)”
    e tutti lo prendono in giro…
    Allora amareggiato torna a casa e chiede a sua moglie:
    “Cara non hai mica visto dove è finito il tronchetto di legno che c’era sul mio comodino?”
    E la mogli gli risponde:
    ” E CHE NE SO’ IO!!!! “

    1. Gianni Cesari

      :-)))))))))))))

  878. Franco Pace 55

    A proposito di latte, quando e’scoppiato il caso del latte insaporito con l’inchiostro, ci fu qualcuno che sostenne che il ministro della salute STARACE, aveva autorizzato la vendita di tutto lo stock giacente di questo prezioso prodotto.

    Il ministro in orbace annuncio’ ai quattro venti che AVREBBE dato querela per tutelare la sua onorabilita’

    Il fatto di sapere che il piccolo balilla fosse a conoscenza del termine onorabilita’ fu una sorpresa generale,comunque di quella querela non si e’ saputo piu’ nulla.

    Come mai?

    1. giuliano bes

      Starace? Lapsus freudiano?

  879. Stefano Comoglio

    tu non vuoi sapere dalle ghiandole di quale animale esce la Coca Cola! ^_^ 😛

  880. Gianni Cesari

    Ho letto e concordo che:
    -non tutti possono recarsi in campagna, come me, per approvigionarsi di latte fresco.
    -distribuirlo nei supermercati comporta una lievitazione del prezzo, ad andrà cmq trasportato con mezzi pesanti.

    Cmq si risparmia sul confezionamento e sui rifiuti da smaltire.

    si potrebbe fare un passo in più. oltre all’acquedotto, il “lattodotto” così lo spilliamo dal rubinetto di casa direttamente!
    nota bene: igienicamente un lattodotto è improponibile, per la rapida deperibilità del latte, però se in casa avessimo l’acqua “potabile” per lavarci il sedere, per cuocere la pasta, ecc, ed in più il rubinetto dell’acqua minerale, sarebbe un bel colpaccio contro la diffusione nell’ambiente di bottiglie in PET. Ci sarebbe da investire un pò di quattrini, ma anche solo un secolo fa l’acqua potabile c’è la sognavamo in casa….

  881. marco petrosino

    Abito nella provincia di Salerno.

    Il latte (quello fresco) qui è buono tutto l’anno (o quasi), fino all’ultimo giorno di scadenza.

    In estate invece qualunque latte di qulunque marca ha un sapore acido fin dal primo giorno.

    E’ normale?

    Capita anche altrove?

  882. Stefano Morelli

    porca vacca! (con rispetto)

    1. aldo biscotti

      ..di quale delle due ??

  883. Domenico Stranieri

    Il secondo esempio riguarda invece le polveri prodotte dalle industrie, che ricoprono con un sottile velo tutto l’emisfero settentrionale. Queste producono un fenomeno noto come ‘oscuramento globale’, che mantiene basse le temperature in maniera artificiale, impedendo che tutti i raggi solari raggiungano la superficie del pianeta. Ma con una riduzione dell’attività industriale e della produzione di gas inquinanti questa coltre potrebbe scomparire velocemente, causando un improvviso aumento delle temperature.

    Secondo Lovelock è ormai troppo tardi per evitare la catastrofe. Anziché appellarsi ai governi mondiali affinchè si impegnino nella lotta all’effetto serra, lo scienziato consiglia invece di prepararsi al peggio e di cercare modi per assicurare la sopravvivenza della razza umana, prima che essa si trasformi in “una caotica calca governata da signori della guerra”.

    Tra le più scioccanti proposte contenute nel suo nuovo libro, vi è quella di “una guida per i superstiti dei cambiamenti climatici”, per aiutarli a sopravvivere dopo il totale crollo della società umana. Scritta non in forma elettronica, ma “in forma cartacea e con inchiostro durevole”, e dovrà contenere tutto il sapere scientifico basilare accumulato in migliaia di anni, come la posizione della Terra nel sistema solare ed il fatto che batteri e virus causano malattie infettive. Insomma un’ultima traccia dopo “la fine del mondo che conosciamo”.

    (16 gennaio 2006)

    1. Gianni Cesari

      Guardi,
      io non contesto ne approva il contenuto del suo post, però rimango…disorientato! ma queste polveri, questa cappa che filtrando i raggi solari porta ad un raffreddamento…non è la stessa che è accusata di favorire il surriscaldamento del pianeta per il noto effetto serra?
      Lei, ovviamente sa, che d’inverno, nelle notti nuvolose la terra non gela, mentre quando c’è sereno si ghiaccia tutto!
      Tutto ciò, sia che provochino il raffreddamento, che il riscaldamento, non toglie che sono nocive e bisognerà prima, o poi, combatterle.

    2. Domenico Stranieri

      Gianni, non sono molto ferrato in materia, ho letto quest’articolo sul sito di repubblica. non vorrei che parlandone in un libro l’autore non voglia creare un pò di panico così da incentivarne l’acquisto. la saluto DOMENICO

  884. Jon Mors

    @Rossi Mario
    ———————–
    Non tirate fuori la faccenda del calcio perchè è ridicola: non esiste periodo storico in cui la razza umana abbia MAI avuto problemi di carenza di latte, e l’usanza di bere latte vaccino è relativametne una novità, una stupida e triste novità.
    ———————–

    vai ad informarti un po’ sul latte, che ti fa bene
    http://it.wikipedia.org/wiki/Latte

    Jon

  885. Paolo Rivera

    ****** buona sera *********

    1. manuela bellandi

      …ti sei messo a studiare il pc?

    2. Paolo Rivera

      Paolo Rivera 16.01.06 22:01
      Sto leggendo……
      hai dipinto la mia casa?
      Da questo post, stanno uscendo le bestie, per commentare…..l’ultimo proprio adesso di Davide.
      santa cleopatra…ma cosa passa per la mente!!!
      “poveri mentecatti”
      clicca sul mio nome

    3. manuela bellandi

      …noi donne ormai siamo abituate…mi dispiace per dade, non si rende conto di avere detto una cosa poco carina, non c’è intenzione…
      brutta cosa mi hai fatto leggere…chissà se quel ragazzo picchiato lo sa…come si chiamava?
      cosa hai detto della casa?
      la mia famiglia…imbianchini da 3 generazioni eheheh

    4. manuela bellandi

      c’è anche la storia di pasolini…è una lettura da fare con calma, mi ha sempre inquietato la sua morte, non se lo meritava proprio

    5. manuela bellandi

      la storia di ilariaa è ancora più inquietante…
      ma in che mondo schifoso viviamo?

    6. manuela bellandi

      vuoi favorire?
      sformato di spinaci in salsa parmigiano e finocchietti gratinati?

    7. manuela bellandi

      basta, non ce la faccio più a leggere…quando mangio ho i tuoi stessi problemi, molto spesso.

  886. Domenico Stranieri

    LONDRA – “Prima della fine di questo secolo, miliardi di noi moriranno e le ultime persone che sopravvivranno si troveranno nell’Artico, dove il clima resterà tollerabile”. Il catastrofico annuncio arriva da una fonte autorevole: James Lovelock. Il celebre scienziato inglese, guru dell’ambientalismo, negli anni ’70 concepì la teoria di Gaia, il sistema attraverso il quale la Terra si autoregolamenta in modo da continuare a fornire le condizioni adatte alle forme di vita che la abitano.

    L’allarme lanciato dallo scienziato sulle pagine del quotidiano The Independent non potrebbe essere più inquietante: anticipando il contenuto del suo nuovo libro, che uscirà nelle librerie britanniche il 2 febbraio con il titolo ‘The Revenge Of Gaia’ (‘La vendetta di Gaia’), Lovelock afferma che ormai è troppo tardi per fermare il surriscaldamento globale e che sugli esseri umani si sta per abbattere una catastrofe di dimensioni peggiori di quanto finora si era previsto.

    Il suo approccio olistico allo studio del ‘sistema Terra’ è del tutto unico: anzichè studiare singoli fattori indicativi dei cambiamenti climatici, Lovelock analizza come l’intero sistema di controllo del nostro pianeta si comporta una volta messo sotto pressione. Grazie a questo approccio, lo scienziato è riuscito ad identificare una miriade di meccanismi di reazione e controreazione che finora sono serviti a mantenere la Terra ad una temperatura più o meno fresca. Ora che il delicato equilibrio di Gaia è stato spezzato, conclude Lovelock, questi stessi meccanismi serviranno invece a rendere la Terra insopportabilmente calda.

    Nel suo articolo per l’Independent, lo scienziato si sofferma su due esempi. In primo luogo, i ghiacci dei Poli sono finora serviti a riflettere i raggi solari, deflettendo così il calore. Con il loro scioglimento, la scura superficie degli Oceani aumenterà immagazzinando così più calore.

    Il secondo esempio riguarda invece le polveri prodotte dalle industrie, che ricoprono con un

  887. stefano comoglio

    e pensare che avrei lo spazio per allevare un paio di caprette o pecore (la mucca no, è troppo ingombrante), se non avessi due cani fissati col genocidio di qualsiasi altra specie vivente lo farei

  888. Emanuele Dasso

    Geniale!
    Appoggio per cominciare dalla Liguria.
    ;-P

  889. Franco Pace 55

    Non dovete stupirvi se solo il 20% di chi posta su questo blog è donna. Ci sono uomini in questo blog che scrivono porcate o sono verbalmente violenti contro chi non la pensa nella stessa maniera e se poi si tratta di una donna, le cose peggiorano. Che schifo! Maledetti!

    Maria Milella 16.01.06 21:52
    ==================================================
    Cara Maria, non preoccuparti tutto sommato e’una percentuale abbastanza sostenibile.

    Cosa vuoi ognuno si sceglie un ruolo, e quelli che hai denunciato si sono scelti come ruolo quello di “scemi del villaggio”.

    Cerca di ad ignorarli.

    Ciao
    Francesco

    1. manuela bellandi

      ciao fra,
      grazie per la dedica cilena…

    2. Franco Pace 55

      Ciao ragazze, il mondo ha bisogno di voi!

      Francesco

    3. francesco pace 55,5

      ma piantala, porco!

  890. Gianni Proiett

    *** Berta mugeva

    E Berta mungeva
    mungeva la grana
    la grana e il contante
    del banco del monte
    che andavan sul logo
    e mentre incassava
    rideva e cantava
    e la gente diceva
    anvedi che sòla
    vestita di stola

    zazza…zazzazà

    E Berta imbertava
    e Berta imbertava
    ……………
    e Berta imbertava,
    imbertava la grana
    imbertava i risparmi
    del povero fesso
    che andava sul rogo
    e mentre bruciava
    urlava e piangeve
    e la gente diceva
    che fesso che è stato
    che fine ch’ha fatto
    perchè se fidato…

    zazza…zazzazà

    Ciao tribù,
    Zio

  891. Ludovico Schiavo

    lo sai come si dice a Roma? Ma magara…
    Ciao Ludovico

  892. stefano comoglio

    e intanto la Parmalat (ma non era morta?) ha tirato di nuovo fuori la pubblicità del latte al merluzzo (l’omega3), che schifo XP

  893. Oriano Modenini

    Ma siamo cicuri che il latte è sicuro?
    Le produttrici sono delle gran “vacche” quindi ci spossono fregare?

  894. Maria Milella

    Non dovete stupirvi se solo il 20% di chi posta su questo blog è donna. Ci sono uomini in questo blog che scrivono porcate o sono verbalmente violenti contro chi non la pensa nella stessa maniera e se poi si tratta di una donna, le cose peggiorano. Che schifo!

    1. manuela bellandi

      cara maria,
      chi lo fa trova pane per i suoi denti, da donne e da uomini educati!!!
      resta con noi, incrementiamo la quotaa rosa.
      ciao carissima

    2. Francesco Di Martino

      Haime’, l’Itaia ne e’ piena.
      Ogni giorno combatto contro chi usa nel linguaggio comune vocaboli oltragiosi.
      Non e’ una questione di uomini o donne, anche se e’ innegabile che la percentuale e’ a mio sfavore 😉
      Tieni duro. filtra le sciocchezze ed ascolta il senso delle parole “pulite” (come son sicuro che gia’ fai), poi se qualcuno ti capita a tiro, glielo fai notare con tanta eleganza da farlo/a vergognarre.
      con affetto

  895. Maria Milella

    Non dovete stupirvi se solo il 20% di chi posta su questo blog è donna. Ci sono uomini in questo blog che scrivono porcate o sono verbalmente violenti contro chi non la pensa nella stessa maniera e se poi si tratta di una donna, le cose peggiorano. Che schifo! Maledetti!

  896. rosanna fedele

    Che bello! Avrei l’impressione che il mio bambino crescesse più sano.
    Il problema e’ che troppe aziende sarebbero contrarie e si sa che l’unione fa la forza. E poi conosco delle aziende agricole che fanno cose buonissime e sanissime ma che non possono vendere al pubblico perché non hanno alcuni “requisiti” (tra cui etichettature e altre cavolate varie).
    A proposito di questo, per chi vive a Roma vi consiglio un sito officinaebio.it, per ricevere a casa (o per andarvi a prendere) tanta buona frutta e verdura di stagione. Fatemi sapere.

  897. Giuseppe Pavone

    E’ veramente un notizia splendida, come mai i nostri Telegiornali o quelli della carta stampata non danno mai un (GOOD NOTIZIA?), come questa del latte.
    Sono un pugliese della provincia di Bari, e non vorrei sbagliarmi, anche nella mia zona ci sono aziende agricole che producono il latte (la Murgia, la Valle d’Itria, le colline di Putignano ecc.)sarebbe bello che anche dalle nostre zone ci fosse un distributore automatico di latte fresco, come quello di Roccandella in prov. di Reggio Emilia.
    Speriamo bene…….

  898. giuliano bes

    ………sarà, ma al latte alla spina preferisco la Paulaner alla spina.
    W l’Oktoberfest!
    Prosit!!

    PS
    Beppe c’e’ anche a Cuneo il distributore , un’ora di macchina e ti fai la scorta di latte, formaggi doc, mele, castagne bianche, funghi secchi, dolcetto, nebbiolo, ecc ecc ecc., vieni su con la tua station così ammortizzi la spesa.

  899. Cristian corrini

    http://www.chimeraweb.net tra un lattaio e un altro cercasi cronisti e collaboratori

  900. Ludovico Schiavo

    lo sai come si dice a Roma? Ma magara…
    Ciao Ludovico

  901. sandro pascucci

    (>)

    grillo DEVI parlare di signoraggio!

    ma cosa racconterai al tuo popolo di fans quando
    si saprà la verità sul signoraggio, rizerva
    frasionaria e banchieri sovranazionali ?

    cosa dirai ? che ne hai
    “già parlato nel ’98” ?
    oppure dirai che volevi parlarne
    “ma i tempi non erano maturi” ?
    oppure che
    “pascucci ha rovinato tutto” ?

    farai come i bambini, batterai i piedi per terra ?

    vergognati beppe! apri un post sul signoraggio e
    lascia al popolo la possibilità di conoscere e
    credere in qualcosa di veramente utile e
    rivoluzionario! hai ancora 15 giorni!

    (^)

    1. Marco Petrosino

      Grillo non è un tutore della giustizia e non ha obblighi a riguardo, tuttavia si impegna per informare il suo pubblico e tutto quello che fa risponde al suo senso civico.

      Non pui rimproverargli “stronzo xke non hai scritto sto’ post!”
      Prova a chiederlo con gentilezza…

    2. Flavio Cipriani

      c’è TANTA CARNE AL FUOCO. MA, QUALCUNO DRIBBLA CERTE REALTA’. COME MAI?
      Allora se parliamo del latte romagnolo, diciamola tutta. Lì son solo cooperative.
      E le cooperative ti strozzano.
      Ne sanno qualcosa i coltivatori, di frutta, di olive, di latte appunto….
      caro peppino, delutente fusti

    3. sandro pascucci

      ♪♪♪♪♪♪♪♪ ~·~·~ ♪♪♪♪♪♪♪♪ ~·~·~ ♪♪♪♪♪♪♪♪
      il solo stronzo sei tu, idiota di una u~Civetta©
      senza cervello! (mi scuso per gli articoli e le
      preposizioni che ho messo tra le parolacce 🙂
      ♪♪♪♪♪♪♪♪ ~·~·~ ♪♪♪♪♪♪♪♪ ~·~·~ ♪♪♪♪♪♪♪♪

  902. Mariano Carta

    Io trovo il latte fresco e appena munto a 1 euro al litro all’azienda Manzoni di Bussero, che per Natale ha anche invitato i bambini all’inaugurazione del Presepe con gli animali veri e raccoglieva le letterine per Gesù Bambino. Per loro c’era la cioccolata calda e per gli adulti il vin brulè e la polenta con il taleggio. Tanta ospitalità e visite guidate per spiegare come si allevano gli animali. Mio figlio era entusiasta: altro che scuola!!! Scuola di vita!!!!

  903. Valerio Simone

    Caro valerio,il lavagista di cervelli c,è
    già,il tuo amico silvio,che per fortuna non è riuscito nell’intento di lavare il cervello a tutti gli italiani.
    ciao

    satti giuliano 16.01.06

    AH AH AH, MA SENTILO IL GUARDIANO DEL BLOG. HAI IL SILVIO PORTATILE DA TIRARE FUORI DI TASCA OGNI VOLTA, OPPURE SEI CAPACE DI RAGIONAMENTO ANCHE TU? DOPO ANNI DI BLOG DI GRILLO DUBITO CHE TU POSSA ESSERE IN GRADO DI RAGIONARE DA SOLO.

    DA CHI PREDICA ONESTA’ TRASPARENZA E MORALITA’ (ALLA SPICCIOLATA) CI SI DOVREBBE ASPETTARE PERLOMENO PIU’ CHIAREZZA E ONESTA MORALE, ANCHE PIU’ INTELLIGENZA E MENO SOLDI DA INTASCARE DALLE AZIENDE A CUI FARE PUBBLICITA’.

    SE IO PRODUTTORE DI LATTE VOLESSI FARMI SPAZIO TRA LA CONCORRENZA LA PRIMA COSA CHE FAREI E’ CAMBIARE PARTITO, DIVENTEREI UN DS, POI INVITEREI GRILLO NELLA MIA AZIENDA DOVE PRODUCO LATTE E GLI FAREI NOTARE COME IL LATTE IO LO METTO IN BOTTIGLIE DI VETRO, INVENTO UN NUOVO MODO DI DISTRIBUIRLO (ALLA SPINA AH AH AH AH ) GLI DIREI CHE LE MIE MUCCHE NON MANGIANO OGM E LO PREGHEREI DI SCRIVERE IL MOME DELLA MIA AZIENDA NEL SUO BOG PER INCANTARE I CRETINI COME TE PER FARGLI CREDERE CHE IL MIO LATTE E’ PIU’ ECOLOGICO DI QUELLO DELLA CONCORRENZA.

    IL VETRO E’ BUONO, MA DA SOLO NON BASTA A GARANTIRE LA GENUINITA’ DI CIO CHE CONTIENE, COSI’ COME NEANCHE LA MANIERA CON CUI LO DISTRIBUISCO.

    ILLUSO, ALLE MUCCHE DI QUELLA AZIENDA DANNO LE STESSE COSE CHE MANGIANO LE MUCCHE DI UN’ALTRA AZIENDA CHE NON E’ AMICA DI GRILLO. CIO’ CHE CAMBIA E’ SOLO IL CONTENITORE E LA MANIERA CON CUI LO DOSTRIBUISCONO.
    INFATTI NON BASTA MICA CHE ALLE MUCCHE NON DIANO OGM PER DIRE CHE NON MANGIANO PORCHERIE. COME HO DETTO PRIMA, IL MORBO DELLA MUCCA PAZZA E’ NATO NON PER COLPA DEI MANGIMI OGM.

    SAPESSI LE MISTURE CHE FANNO MANGIARE A QUELLE MUCCHE! TUTTE LE AZIENDE.

    BRAVO BEPPE, ECOLOGIA SPICCIOLA LA TUA, COME SEMPRE.

    1. Antonio Colombo

      A Vale’…
      mavvattenaff…lo va’…!!!

    2. andrea aronica

      Iscriviti al blog di emilio fede!

    3. satti giuliano

      ah ah ah,scusa se ti rispondo in ritardo,ma mi premeva dirti che CRETINO SARAI tu,non sono il guardiano del blog,lo leggo da qualche mese,non ho il nano in tasca,sicuramente tu hai la sua foto sul comodino, meglio ragionare con la testa di grillo che con la tua,che il latte non lo bevo,che dici sempre le stesse str…ate, che……… ti saluto.

  904. Andrea Malizia

    Duecentoquattresimo!:-)

    Lo sviluppo ci ha riportato esattamente al punto di partenza: cibo sano vicino casa e senza rifiuti ed energia coi mulini a vento…..

  905. enrico panzarasa

    io lavoro fianco a fianco con il guru del formaggio alberto marcomini e quindi sarò anche un maniaco del latte e del formaggio. ma sono convinto, lo so, che proprio dal latte può partire una piccola grande rivoluzione. pensa a quanto formaggio schifoso la gente comincerebbe a rinunciare se venisse a conoscere il vero sapore del latte fresco…

    ps per la cronaca la ricotta non è proprio un formaggio

  906. Filippo Lippato

    Berlusconi porta in campagna due illustri ospiti: il 1° Ministro indiano ed il 1° Ministro turco. Dopo un po’ si accorgono di aver perso l’orientamento, e vista l’ora tarda, Silvio prende in mano la situazione.
    – Consentitemi cari colleghi, ho intravisto una fattoria dove troveremo un rifugio sicuro.
    TOC TOC…
    – Chi è? – chiede la voce del proprietario.
    – Sono Berlusconi, e ci siamo persi! Ci ospiterebbe per una notte?
    – Volentieri, ma ho solo 2 posti, uno dovrebbe andare a dormire nella stalla.
    – Nessun problema, andrò io – si offre il ministro indiano.
    – Buonanotte…
    TOC TOC…
    – Chi è?
    – Sono il Ministro indiano, nella stalla c’è una mucca ed io non sono degno di dormire nello stesso luogo dove dorme un animale considerato sacro dalla nostra religione.
    – Nessun problema, andrò io, dice il Premier turco.
    – Buonanotte…
    TOC TOC…
    – Chi è?
    – Sono il Ministro turco, nella stalla c’è un maiale e la nostra religione vieta di stare nella stesso luogo di un animale inpuro.
    – E va bene, andrò io – si fa avanti Berlusconi.
    TOC TOC…
    – Chi è?
    – Siamo la mucca e il maiale, nella stalla…

  907. Amedeo Ferretti

    Meravigliosa idea… magari subito anche in Umbria. In questo modo si ha un controllo diretto del produttore e se esce qualche magagna… si sa con chi interagire….

  908. Gioacchino fazio

    E’ vero: le aziende agricole si trovano in campagna e quindi i cittadini sono costretti a fare chilometri per raggiungerle. Ma tenete presente che queste aziende non vendono solo latte, di solito. Quasi sempre si possono trovare anche uova fresche, ricotta, formaggi freschi… Se l’azienda alleva maiali, troverete salami, cotechini, sanguinacci… Insomma un po’ di roba “auspicabilmente” genuina che in parte varrà la pena del viaggio. Inoltre, queste aziende sono aperte anche la domenica mattina: si può profittarne per passare un paio d’ore all’aria aperta e magari far vedere gli animali ai più piccoli. Aiutiamo chi è disposto a lavorare la terra e ad allevare gli animali: è un lavoro duro che può migliorare la qualità della nostra vita.

  909. Gianni Cesari

    simpatica iniziativa.

  910. giancarlo conte

    Miiii…latte..polli..banche…assicur…polit..economia..soldi!!!
    Quand’e’ che si parlera’ un po’ di piu dei problemi sociali dei giovani?
    Che ci sta un limite d’eta’ in sto blog?
    Ah…quanto vi voglio bene

  911. manuela bellandi

    augh!

    Bellissima iniziativa, ne avevo già sentito parlare…così non si berrebbe più latte contaminato dalle stampe di scadenza o chissà cos’altro…
    Mi ricorda quando ero piccola, trascorrevo l’estate da mia nonna, in un mini-paese.
    Alle quattro di mattina una vecchietta andava a mungere, dopo tre ore quel latte era nella mia tazza per la colazione…
    Non era un secolo fa, ma le mie figlie quel sapore irripetibile non l’hanno mai assaggiato…

    1. gabriele petino

      A Varese, città dove vivo, l’azienda agricola Valleluna offre questo servizio da anni.

    2. manuela bellandi

      diciamo che varese per me non è proprio a portata di …bottiglia…comunque grazie.

  912. antonio casciano

    ce l’abbiamo a tre km. da casa e non lo sapevamo, grazie per l’informazione.

  913. Rossi Mario

    le mucche soffrono per produrre il latte. Vengono allevate selettivamente, rinchiuse a forza in recinti lontani dall’essere adeguati alle loro esigenze di vita. Dopo l’inseminazione (perchè le mucche per produrre latte DEVONO produrre anche un FIGLIO) i vitelli vengono subito manadati al macello, strappati a poche ore dal parto dalla loro madre. Le femmine vengono invece allevate per diventare animali da mungitura. Lo resteranno per massimo un paio d’anni prima di essere destinate anche loro al macello. Un ciclo infinito di sofferenze.

    Nel processo di mungitura le mammelle si ammalano e lacerano, provocano strazianti dolori agli animali. Il pus e il sangue delle pustole viene emunto assieme al latte, in quantità spesso talmente alte che stato necessario imporre un LIMITE MINIMO di pus nel latte distribuito sugli scaffali dei negozi.

    Tutto questo considerando che l’uomo è l’unico animale a nutrirsi di latte DOPO lo svezzamento… e si tratta di latte DI UN’ALTRA SPECIE, adatto solo ed esclusivamente al vitello per cui è naturalmente prodotto e non certo per un essere UMANO ADULTO.

    Vivere senza latte non solo è possibile, ma salva la vita di migliaia di animali, compresa la salute del vostro organismo e delle vostre arterie.

    Non tirate fuori la faccenda del calcio perchè è ridicola: non esiste periodo storico in cui la razza umana abbia MAI avuto problemi di carenza di latte, e l’usanza di bere latte vaccino è relativametne una novità, una stupida e triste novità.

    1. Gianni Cesari

      Scusi, io un pò di mucche me ne intendo..e non poco!
      Ma chi gliela detta sta sciocchezza che i vitelli vengono allontanti e macellati poche ore dopo il parto? Dove la letta, su novella 2000?

    2. sven hassel

      Forse il latte che hai bevuto era andato a male, forse non lo digerisci, forse sei allergico a quelle proteine ma la catastrofe da te descritta è un pò troppo fantasiosa.I vitelli vanno al macello, come minimo a 6 mesi d’età (e guardate che parliamo di animali quindi l’età è differente dalla nostra), che pesano quasi 250 kg.e ci vanno perchè il mercato chiede la fettina di carne bianca, quindi siamo noi a mandarceli così presto.Se le vacche durassero solo i due anni da te preventivati non ci sarebbero stati, o quasi, problemi di mucca pazza che, invece, ha riguardata per lo più vacche molto avanti con l’età (anche 18 anni).Il pus al quale ti riferisci tu è causato dalle Mastiti e il latte in questione viene eliminato, non tanto per amore dei consumatori, quanto perchè, oltretutto, inadatto alla caseificazione. Il dolore le vacche lo patiscono se non vengono munte con crampi e fitte allucinanti. La mungitura è un sollievo per quelle vacche che, in mancanza del vitello, scoppierebbero di latte.L’usanza di bere latte vaccino deriva dall’aumento della popolazione e del consumo.Sarebbe con pecore e capre anche in salotto se non ci si affidasse alle vacche per il latte.Inoltre se vogliamo tutelare le vacche perchè non anche capre e pecore ? Forse quelle, stando alle tue teorie, si divertono a farsi mungere ? Ciao a tutti e come sempre…sono solo mie opinioni.

    3. cristina moser

      fammi un favore

      vai a parlare con un qualsiasi contadino
      ti dirà che ti sbagli
      kisses

  914. Roberto Luttino

    Capisco perfettamente il tuo sentimento..
    C’è chi è abituato a mangiare m…a, convinto che sia caviale…

    Noi abbiamo frutta carne e verdura coltivata con le nostre manine, e *molto stranamente* tutti questi cibididio hanno un gusto e un “odore” (se ti piace chiamarlo così) molto diversi da quelli artificiali…

    E comunque buon appetito!

  915. Enrico Meloni

    Questa del latte è una cosa splendida. E’ vero che si può acquistare con questa modalità anche latte non omogeneizzato, quello che fà la panna ?

  916. emilio marini

    IO PROPORREI IL DISTRIBUTORE DI SBERLE ALLA SPINA:
    NEI SUPERMECATI SI METTE UNA PARETE DA CUI SPUNTA A ROTAZIONE UNA FACCIA DI MERDA A CASO,
    BERLUSCONI,
    FASSINO,
    D’ALEMA,
    PRODI,
    LUNARDI,
    LETTA,
    PREVITI….GRILLO:-))
    SI INSERISCE LA MONETINA,1 EURO PER UNO SCHIAFFONE,
    SAI CHE INCASSI?

    1. Gianni Cesari

      Se per caso vieni a sapere dove ne montano uno, avvisami! ci vado anche a piedi…fosse pure in Sicilia (a piedi se fanno il ponte, altrimenti a nuoto)

  917. Bruno Bortolussi

    Bella iniziativa, quella del distributore di latte appena munto. Anche perchè solo chi ha almeno una volta bevuto latte appena munto può dire di aver davvero bevuto latte.
    Quella bevanda che tutti beviamo e che ci vendono nei tetrabrik, con il latte ha in comune solo il colore.

  918. luca urbani

    e allora?
    se era tisserato ds?
    che c’è?

  919. emanuele sandrone

    che grande.queste sono le idee che servono a qualcosa,non le solite cose inutili che si leggono nei proclami elettorali di qualche politicante da strapazzo senza programmi ma solo fumose frasi fatte che non dicono nulla.w grillo
    continua cosi noi ti sosteniamo

  920. Domenico Stranieri

    Ciao Beppe, volevo dirti che in Lombardia questo fenomeno è già una piccola realtà. Ti scrivo da una zona periferica quasi in campagna, quindi per le persone risulta facile andare presso fattorie o allevamenti e prelevare dalla fonte. Sicuramente in città è molto più difficile e anche dispendioso sia dal punto di vista economico che del tempo andare in campagna per 2 litri di latte. Per questo è giusto che la grande distribuzione, supermercati, possano prendere il latte della zona e rivenderlo al pubblico. Ne trarremmo tutti beneficio, sia sotto l’aspetto economico che del traffico; Mi chiedo però: pensiamo che il latte preso direttamente dalla fonte sia migliore dal punto di vista qualitativo? Mi rispondo: NO. le campagne lombarde sono piene di fabbriche ed industrie chimiche, tessili, anche farmaceutiche, quindi chi mi dice che il latte non assorba tutti gli inquinanti? Certo ha ragione Beppe, qualche tir in meno non farebbe male e poi sarebbe un primo passo per smuovere questa situazione, però pensiamo anche a tutto l’inquinamento prodotto dalle industrie che sono situate nelle periferie, per non parlare poi delle discariche……

    1. marco cavina

      Domenico vieni alla cascina Campazzo e’ 200 metri dal capolinia della linea verde del metro 2 di Milano vedrai che vedendo come viene il ciclo e assaggiando il latte ti ricrederai ti aspetto ciao marco

    2. Domenico Stranieri

      Ciao Marco, non dubito assolutamente del tuo latte, o più generalmente del latte crudo preso direttamente dai rubinetti delle fattorie. Pongo però il problema del fatto che sicuramente il latte fatto in montagna è meno inquinato di quello fatto dalla stessa mucca ma a 2 km da milano, oppure di fattorie a 2 passi da una ditta come ad esempio la mapei. Verrò sicuramente a prendere il latte fatto nella tua cascina, non dubito del vostro ciclo di lavorazione. ti saluto a presto Domenico

  921. giacomo padrin

    ho sbagliato, sono io lo s.t.r.o.n.z.o…..
    ciao a tutti!!

  922. silvestro schena

    ciao beppe sono un operaio metalmeccanico che ti scrive, innanzitutto voglio ringraziarti per la tua informazione pulita che fai a noi cittadini che siamo ubriacati tutti i giorni di informazioni distorte e poche serie nei giornali.
    il motivo per il quale ti scrivo è il seguente è una vergogna per noi lavoratori metalmeccanici che siamo senza contratto di lavoro da 13 mesi e nessuno ne parla nemmeno i giornali della cosidetta sinistra, non la sinistra operaia ma quella borghese intendo,(quella delle assicurazioni,e mancata banca ) infatti ci dicono di votare a sinistra perche’ siamo operai impiegati, proletari, ecc ma alla fine il voto va sempre ai borghesi quelli che hanno nelle mani i mezzi di produzione.
    abbiamo già fatto 64 ore di sciopero a sostegno della nostra richiesta di 105 euro di aumento in 2 anni ma i nostri padroni ci dicono che chiediamo la luna,
    ma in quale paese democratico europeo i lavoratori sono costretti ad andare a bloccare le autostrade e le statali per farsi notare?
    scusami se lo fatta lunga spero che ci darai una mano scrivendo nel tuo blog la nostra situazione
    ciao e grazie anticipatamente
    un operaio metalmeccanico

  923. Alessandro De Sanctis

    A essere sinceri non è che mi fido molto di un distributore automatico di un prodotto deperibile come il latte. Il concetto in sé è ottimo, ma preferirei vederlo applicato a prodotti non deperibili: detersivi e saponi liquidi per dirne una. O a prodotti alimentari o deperibili su tempi più lunghi: olio e vino per esempio. E non dimentichiamoci dell’infinità di prodotti che liquidi non sono: un distributore di riso, di farina, di pasta, di caffé, di zucchero, sale, spezie e condimenti vari. Non sarebbe una cattiva idea, non trovate?

  924. enzo romano

    Questa mattina 400 impiccati ci guardano dai lampioni, dai ponti, dalle insegne delle banche di tutti i capoluoghi del Lazio. 300 Impiccati su Roma e provincia. Altri 100 su Rieti, Viterbo, Latina.

    (http://img72.imageshack.us/img72/3453/mutuo5tt.jpg)

    Rappresentano una moltitudine di Italiani che non possono sopportare oltre affitti usurai e mutui bancari che sono vere e proprie condanne a morte.

    Le scritte che portavano al collo: Vivevo in affitto ; 30 anni di Mutuo ; L’affitto è usura! ; Sfratto Esecutivo.

    E’ l’estremo messaggio lanciato dal COORDINAMENTO NAZIONALE per il MUTUO SOCIALE. Con questa prima azione parte la campagna nazionale per la raccolta delle firme che serviranno ad ottenere un referendum popolare per il MUTUO SOCIALE.

    MUTUO SOCIALE è una proposta di legge popolare che impegna le REGIONI a costruire su terreni demaniali tramite un ENTE specifico, CASE PUBBLICHE da vendere a prezzo di costo (80.000 Euro ad appartamento) a tutti gli ITALIANI NON PROPRIETARI di casa, con una rata mensile che non superi un quinto delle entrate della famiglia e che si blocchi in caso di disoccupazione.

    Ci auguriamo che l’azione abbia disturbato il sonno di tutti quei soggetti come BANCHE, IMMOBILIARISTI, GRANDI COSTRUTTORI, GRANDI PROPRIETARI che in questi anni hanno spinto al SUICIDIO tanti ITALIANI gettati letteralmente in mezzo alla strada.

    Le 150.000 famiglie in attesa di sfratto non resteranno a guardare. Le giovani coppie, un’intera generazione, a cui viene negato il diritto di esistenza attraverso l’impossibilità di accedere ai mutui usurai delle BANCHE non subiranno in silenzio.

    Con il MUTUO SOCIALE si apre una nuova richiesta di giustizia: IL DIRITTO ALLA PROPRIETA’ DELLA CASA.

    Quando finirà l’emergenza abitativa? Quando saremo TUTTI proprietari di una casa.

    Per informazioni sul progetto MUTUO SOCIALE:
    http://www.mutuosociale.orginfo@mutuosociale.org
    CEll: 3349996932

    COORDINAMENTO MUTUO SOCIALE
    Via Napoleone III n°8
    00185 ROMA

    1. massimo stilli

      sarebbe una cosa tanto GRANDE che ho paura che non si avveri,ma sarebbe un grande passo di civiltà
      max

  925. gianfranco gatti

    Mi dispiace molto contraddirti:io sono un abituale consumatore di latte crudo (esatta definizione)e non ho mai sentito “odori nauseabondi” come tu li chiami. Tengo a precisare che il latte crudo per essere venduto, viene sottoposto a continui e rigidissimi controlli da parte dell’ASL: forse che tutti abbiamo il naso rovinato tanto da non sentire gli odori? Non è forse che tu, dopo lunga abitudine ai prodotti industriali, non sai più apprezzare la genuinità e bontà di un prodotto sano e non “trattato”? Certo, il sapore è più intenso, pieno, e può non piacere a tutti, ma di certo non definiamo questo “odore nauseabondo”!

  926. giacomo padrin

    censura, sto subendo censura, oh s.t.r.o.n.z.i!!
    perchè censurate?

  927. roberto papetti

    non temere…le vacche mangiano ogm…altrimenti la fonte proteica da che la prendono se non dalla soia??…sono anni che ci nutriamo con ogm ed è ora di finirla con tutto sto’ terrorismo ridicolo.

  928. angelo scialpi

    Idea ottima.
    Però… Se per acquistare del latte fresco devo andare a comprarlo presso l’azienda agricola, devo necessariamente prendere la macchina. E addio allora al risparmio e alla diminuzione dell’inquinamento (riduzione dei camion da una parte all’altra dell’Italia).
    Del resto, se il latte potesse essere venduto fuori dall’azienda, addio risparmio (i 30 centesimi in meno finirebbero in spese per il trasporto e costi di intermediazione) ed eccoci nuovamente ai camion su e giù per le strade 🙁
    Peccato 🙁

  929. Andrea Pitonzo

    sono di milano. l’ho bevuto ed è buonissimo. il problema è che l’azienda agricola è un po’ lontana da casa e quindi non mi conviene arrivare fin là per un litro di latte. forse organizzando dei gruppi condominiali…

  930. salvatore tamburro

    stupenda questa iniziativa…ma a Napoli ahimè non ho mai sentito parlare di distributori automatici di latte resco! Speriamo che si decidano a fare sta proposta anche nelle regioni del sud.

  931. marco cavina

    VOLEVO AGGIUNGERE SOLO QUESTO VISITATE IL SITO http://WWW.PARCOTICINELLO.IT PER SAPERNE DI PIU’ E VENITE A TROVARCI PRESTO PARTIREMO CON MOLTE INIZIATIVE DI LOTTA. AMICI DI BEPPE FATEVI SENTIRE.

    IL LATTE SI ACQUISTA DAL DISTRIBUTORE AUTOMATICO ATTCACCATO ALLA STALLA QUANTO SE NE VUOLE ANCHE 10 CENTESIMI SE DIMENTICATE LA BOTTIGLIA VA BENISSIMO ANCHE QUELLA DI PLASTICA E SE NON L’AVETE RIVOLGETEVI IN CASCINA CHE VE LA DANNO.

    COME HA ACCOLTO IL COMUNE QUESTA INIZIATIVA ????

    I SOLERTI VIGILI DI ZONA HANNO DATO UNA
    BELLA MULTA PERCHE’ SI ERA MESSO UN CARTELLO
    ALL’INIZIO DELLA STRADA NON ASFALTATA CHE PORTA IN CASCINA CON LA SCRITTA VENDITA LATTE.CIO’ E’ VIETATO PERCHE’ E’ CONFINANTE CON LA VIA PUBBLICA E BISOGNAVA METTERE IL BOLLO.

    RIBADISCO OTTENERE CHE IL COMUNE REALIZZI IL PARCO TICINELLO E’ LA PIU’ GROSSA VITTORIA ECOLOGICA CHE SI POSSA FARE A MILANO

    VI ASPETTO NUMEROSI

  932. michel bertaccini

    una bella idea peccato che il distributore ci sia solo a reggioemilia

  933. Antonio Cataldi

    Speriamo che questa iniziativa possa continuare in tutte le città d’Italia.Cosi’ finisce la mafia del tretapak.Ma se cosi’si risparmia il 30%,quanto incide il prezzo del contenitore,escludendo manodopera e trasporto?

  934. giacomo padrin

    scusate l’intrusione politica,ma finalmente un politico di sinistra dice quello che deve essere detto, da repubblica:

    fassino: “Berlusconi, prima di mettere in discussione la mia onorabilità, pensi alla sua. Io non ho subìto processi, non sono stato assolto per prescrizione né ho cambiato le leggi a mio uso personale”. E’ dura la replica del leader Ds Piero Fassino – durante il confronto con Gianfranco Fini a Porta a porta – alle “insinuazioni di Berlusconi” sui 50 milioni di euro versati da Gnutti sul conto di Consorte. Dichiarazioni per le quali Fassino si dice “indignato”, invitando il premier a “preoccuparsi dei suoi processi e delle leggi ad personam che lo hanno scagionato dai procedimenti giudiziari a suo carico”.

    il boomerang sta tornando indietro al mittente…

    giacomo

  935. Simona Zimbardi

    Eh una cosa del genere quando arriverà qui al sud???

    1. marco salici

      ciao simona,
      volevo solo dirti che qui al sud (io sono di Palermo) una cosa del genere se mai arriverà lo farà troppo tardi come tutto il resto, purtroppo!

      ciao

  936. Massimo Del Zotto

    Un’idea bella e buona! Con il latte ‘di mucca’ si fa pasto con una tazza, è quasi come mangiarsi una bistecca dopo che ci si è abituati alla robaccia industriale.

  937. luca urbani

    bene bene….. molto bene
    🙂

  938. Davide Davide

    certamente…

    … niente di meglio di un bel cartone di latte inodore dal retrogusto d’ichiostro!

    😉

  939. Raffaele Pannella

    Ci vado a cavallo di tua sorella !!!!

  940. Enrico Sartirana

    Nel mio paese alla porte di Milano,abbiamo 3 distributori di latte fresco……

  941. Alberto Rizzi

    Grande! Eccez-SuperSup!!

    Come hanno già scritto altri, la rivoluzione si fa partendo dalle cose piccole, altro che girotondi e preghiere ai politici perché “dicano qualcosa di sinistra”!

    Le leggi di mercato hanno frantumato la società civile (che forse tanto civile non era se se le è bevute così passivamente…): è partendo dal basso che c’è la speranza di ricostruirla. Ricordiamoci solo di fare piazza pulita dei parassiti buonisti e finto-progressisti che abbiamo fra noi, prima di passare all’azione.

  942. Davide De Conti

    A proposito dei detersivi, nel piccolo market sotto casa mia, in provincia di Biella, è già possibile andare col proprio flacone e farselo riempire, con detersivo per piatti e per lavatrice…mi sono stupito perchè siamo pure in un paesino piccolo!!!

  943. Roberto Giuliani

    Ciao a tutti,
    è poco che seguo il blog di Beppe è la prima volta che scrivo e meno male!!!
    Per quanto riguarda l’organizzazione di andare a prendere il latte per tutti e portarlo sotto casa, la cosa esiste già! Basta andare in un negozio di commercio equo e solidale. Infatti loro organizzano delle spedizioni per andare a farti la spesa presso allevamenti, fattorie e quant’altro, che coltivano solo prodotti biologici. Basta cercare in rete commercio equo e solidale e come dice Beppe appare tutto in 0,26 sec. Ahhh la conoscenza che bella cosa! Peccato che ce la stanno occultando!!! Saluti

  944. Stefano Berra

    Il latte preso direttamente dal produttore, in bottiglie di vetro, mentre quello non usato viene utilizzato per i formaggi è un’idea vecchia come le nostre campagne.
    Ma siccome va contro l’idea di progresso grandioso per cui vogliamo vedere un gigantesco centro commerciale e decine di camion che rombano sulle strade per portare confezioni in tetrapak che dopo l’uso finiranno in discarica, ci ridiamo sopra o al massimo ce lo facciamo raccontare dai nostri nonni come un ricordo di tempi passati.

    Se in questo modo il latte costasse 30 centesimi in più al litro ne varrebbe lo stesso la pena, ma qui si parla di risparmiare 30 centesimi!!
    Un’idea così andrebbe applicata in tutti i comuni d’Italia!
    Questo è vero progresso: cose piccole, semplici e diffuse che migliorano la qualità della vita.
    Altro che le varie cattedrali nel deserto (ponte stretto, galleria tav, ecc.) che ci piacciono tanto e che vanno così di moda.

    Complimenti a Beppe, continua a farci sapere di queste ottime iniziative!

  945. fabio lauria

    Grande Beppe!
    Io o visto un distributore del genere a Carmagnola, quando passo da lì ne prendo il più possibile!
    Questa sì che é un’idea che andrebbe applicata dappertutto!
    E’ davvero comodo e il latte é buonissimo!

    1. Davide Davide

      io ne avvistai uno ma ero sprovvisto di bottiglia, così ho riempito il cruscotto!

      😉

  946. marco cavina

    CARO BEPPE DEVI SAPERE CHE A MILANO E’ DA MAGGIO DELLO SCORSO ANNO CHE LA CASCINA CAMPAZZO SITUATA A SUD MILANO A 100 METRI DA PIAZZA ABBIATEGRASSO CAPOLINIA METRO 2 FORNISCE QUESTO SERVIZIO E’L’ULTIMA CASCINA IN ATTIVITA’ SITA IN CITTA’CON 100 MUCCHE DA LATTE. LA FAMIGLIA FALAPPI CHE L’HA IN GESTIONE DA PIU’ DI 50 ANNI E’ PERO IN GRAVE PERICOLO E NECESSITA DI UN AIUTO DA PARTE DI TUTTI. LA PROPIETA’ DELLA CASCINA E’ ATTUALMENTE DELL’IMMOBILIARISTA LIGRESTI AZIONISTA DELLE GENERALI (COINCIDENZA) IL QUALE L’HA ACQUISTATA CON UN ASTA MOLTO STRANA SE SI PENSA CHE IL FITTAVOLO LA FAMIGLIA FALAPPI NON HA POTUTO PARTECIPARVI. IL SIG.DI PIETRO CONOSCE BENE LA STORIA PERCHE’RIGUARDA LE FAMOSE AREE D’ORO DI CARRARIA-CRAXI E COMPAGNIA.SE SEGUI IL BLOG COME AFFERMI DI PIETRO FATTI SENTIRE ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE.MORALE LA CASCINA PRODUCE LATTE E COLTIVA LA TERRA C’E PURE UNA MARCITA (LA CASCINA E’ DEL 1700)A MAIS.NEL LONTANO 1972 IL COMUNE FECE UN ACCORDO CON IL GRUPPO LIGRESTI DOPO AVERGLI VENDUTO AREE AGRICOLE A PREZZI STRACCIATI TI RENDO EDIFICABILI LE AREE SE TU CONTESTUALMENTE CI CEDI DELLE AREE AGRICOLE COMPRESE LA CASCINA CAMPAZZO PER REALIZZARE IL PRIMO PARCO AGRICOLO URBANO. AD OGGI LIGRESTI NON HA MOLLATO NIENTE!!! GRAZIE ALLA LOTTA DEI CITTADINI DELLA ZONA CHE SI SONO COSTITUITI IN “COMITATO PARCO TICINELLO” DAL LONTANO 1982 SIAMO RIUSCITI A FAR APPROVARE DAL COMUNE DI MILANO L’ESPROPRIO DELLE AREE ORA PERO’ LA FAMIGLIA FALAPPI HA LO SFRATTO E ENTRO 11-11-2006 DEVE LASCIARE LA CASCINA.ORA IL COMUNE HA SI ESPROPIATI ALCUNE AREE A PARCO MA LA CASCINA NON ANCORA ORA SE CIO’ NON AVVIENE IL PARCO SENZA LA CASCINA NON SI FARA’ MAI. DARIO FO APPENA L’HO CHIAMATO E’ VENUTO A VEDERE LA CASCINA HA PRANZATO CON NOI (HA PRESO ANCHE LUI IL LATTE) E CI HA DATO TUTTA LA SUA DISPONIBILITA’PER OGNI INIZIATIVA.QUESTA E’ UNA GRANDE OPPORTUNITA’CHE I CITTADINI DELLA ZONA SUD MILANO NON VOGLIONO PERDERE.BEPPE QUANDO VIENI A MILANO VIENI A PRENDERE IL LATTE DA NOI TI ASPETTIAMO PREST

    1. manuela bellandi

      manda una e-mail allo staff, trovi l’indirizzo in alto dov’è scritto e-mail.

      per di pietro te la do io :
      dipietro@antoniodipietro.it

  947. Gianni Fraeli

    Grande Idea, se si potesse fare su tuti i prodotti, l’economia andrebbe a Gonfie vele.

  948. Franco Pace 55

    E’ questa la differenza tra il centro destra ed il centro sinistra, da una parte i veri moderati che argomentano a 360 gradi, e dall’altra posizioni estreme su temi scottanti come droga, aborto, matrimoni di fatto, ecc ecc ecc.

    Valerio Simone 16.01.06 01:15 |
    =================================================

    Leggo solo adesso, e ti rispondo.

    DA una parte ci sono quelli come te, che per fortuna nel centro destra sono pochi,o almeno spero, che piu’ che argomentare a 360 gradi, sanno stare solo a 90 gradi; e la differenza non di poco conto.

    Ci sentiamo quando avrai finito di rassettare la villa.

  949. Luca Venturini

    Viva le solite corporazioni italiane: ogni volta che si tenta di portare qualche innovazione, la tarpano per renderla inusabile. Avremo bisogno di un Antitrust di grandezza cosmica per rimettere ordine nel nostro marasma italiano, magari con una seria riscrittura delle leggi che riguardano gli albi…
    P.S. un po’ infuriato:
    PERCHE’ si deve sempre dire “senza Ogm”, come se fosse IL MALE assoluto dell’industria alimentare? Le ricerche in proposito sono in piena fioritura, costituiscono fondatamente una delle speranze maggiori per riuscire ad avere una produzione agricola sufficiente a sostenere la popolazione umana ai limiti di sfruttamento del terreno, ma ogni volta che se ne parla sembra di sentire odore di zolfo. A furia di evocarli come spauracchio ci vorranno DECENNI prima di avere un’opinione pubblica disposta solo a discutere del loro utilizzo, quando saranno finalmente messi a punto, e non ci vorrà così tanto, nel giro di quindici-venti anni probabilmente saremo in grado di avere colture ogm sicure e decisamente vantaggiose per la coltivazione.
    Solo che, battuta qui, battuta di là, ci vorrà più tempo a convincere la gente che a ottenere i genomi dell’intero regno vegetale.

    Uno studente di biologia

    1. Davide Davide

      mio fratello è ingegnere nucleare…

    2. dario patrone

      caro luca e` un discorso molto complesso, ma proprio perche` tale non si puo` liquidare con calcoli come “mangeremo tutti” o con la fiducia nelle “magnifiche sorti e progressive”. Due secoli di promesse non ci hanno portato dove promettevano (non dico che per certi versi non ci hanno portato avanti, dico che non ci hanno portato dove promettevano, mai: non dovrebbe far riflettere?). Non ti tedio oltre, ti consiglio un libro. E` una lettera in cui un prete invita la congregazione della fede a ragionare un po’ piu a fondo su un argomento che sta superficialmente delegando ai “vescovi squali”. Se la chiesa ti ripugna, o non sei credente, non c’e` controindicazione: neppure io credo, e mi fa schifo molto della chiesa. Questo non mi impedisce di ascoltare la ragionevoli parole di chi parla onestamente.
      il libro e` della Libreria Editrice Fiorentina, e si intitola Biotecnologie: Tradimento del disegno di Dio. Il nome dell’autore non lo ricordo, se non riesci a trovarlo scrivimi e te lo cerco.
      Riassunto essenziale: Non conta solo cosa si fa, o quanto si fa, ma COME lo si fa. Questo da uomini, non necessariamewnte da cristiani.

  950. Magni Pier

    C’è un distributore anche in una fattoria di Merate (Lecco). Fico!
    Ma quel latte non è proprio adatto ai deboli di stomaco, è buonissimo ma un pò pesante.
    Ciaaaoooo

  951. Claudio Bellasio

    Qui da noi in Provincia di Varese, possiamo prendere il latte direttamente dal produttore dal mese di Aprile 2005… ed è tutto giusto quello che scrivi. Si va con le bottiglie di vetro (sempre quelle) e costa il 30% in meno.

  952. Riccardo Schiavon

    Bravo Beppe partiamo dalle cose semplici che poi anche quelle complesse si risolveranno.

    P.S. io mi ricordo di aver visto un distributore del genere in Austria

  953. r.cante

    Ciao grillo non riesco a comunicare , stanno togliendo l’intelligenza.

  954. Marco Bruno

    E’ in funzione un distributore del genere anche presso l’azienda agricola Versino in frazione Buffa a Giaveno (TO), dall’estate scorsa. Mesi fa ne hanno parlato diffusamente giornali locali e televisione. Mi sembra un’ottima idea, semplicemnte ritorniamo a quello che faceva mia nonna andando a prendere il latte in cascina tutti i pomeriggi alle 4. Lo bevevamo crudo… mai avuto un mal di pancia.

    Dobbiamo rivedere i modelli di sviluppo, approvvigionamento, produzione. Bruciando gasolio per trasportare derrate da qui a li’ e da li’ a qui non si arriva da nessuna parte.

    Marco

  955. Valerio SImone

    Sei un grande!Non mi stanco mai di leggerti. Candidati! Altro che Blog. se ti candidi tu, mi candido pure io. un abbraccio.

    michele cannito 16.01.06 20:22



    CIOE’… BASTA COSI’ POCO PER AVERE SUCCESSO? SI VEDE CHE E’ SUN SUCCESSO CHE GODE DI UNA CERTA INERZIA INIZIALE, COME LA BARCA CHE CONTINUA AD ANDARE PER UN CERTO TRATTO ANCHE QUANDO VIENE MENO LA SPINTA. PER INIERZIA APPUNTO.

    CIOE’, BEPPE DICE CHE QUELLE MUCCHE NON MANGIANO OGM

    IO AVREI PREFERITO MUCCHE CHE MANGIANO SOLO OGM (CHE IN FONDO IN FONDO SONO VEGETALI A TUTTI GLI EFFETTI) ALLE MUCCHE NUTRITE CON MISTURE DI MANGIMI IN POLVERE CON AGGIUNTE DI ANTIBIOTICI E ACCELLERATORI DELLA CRESCITA MUSCOLARE.
    QUELL’AZIENDA PUBBLICIZZATA DA GRILLO CHE ROBA DA DA MANGIARE ALLE MUCCHE?

    E BEPPE DOVREBBE CANDIDARSI A CHE? COME LAVAGISTA DEI CERVELLI?
    POSSIBILE CHE NON GLI VENGANO (ANCHE A VOI) ALTRE CONSIDERAZIONI DA FARE, LUI CHE E’ COSI ATTENTO A CERTE QUESTIONI?

    1. satti giuliano

      E BEPPE DOVREBBE CANDIDARSI A CHE? COME LAVAGISTA DEI CERVELLI?
      Caro valerio,il lavagista di cervelli c,è
      già,il tuo amico silvio,che per fortuna non è riuscito nell’intento di lavare il cervello a tutti gli italiani.
      ciao

  956. Ettore Bonanno

    D’accordo con te Beppe, mio zio dice sempre, a poco a poco il poco unito al poco, fa un cumulo che non è poco…
    Una buona legge e una buona inziativa su un settore, un’altra buona idea realizzata in un altro settore e la nostra vita migliora. Perchè si tratta di aspetti con i quali siamo ogni giorno a contatto e dai quali il beneficio che ne traiamo è immediatamente percepibile. Il latte “alla spina”, meno inquinamento, più risparmio, un prodotto fresco e genunio e un’ondata di “aria di campagna” per chi vive in città…Bisogna estendere l’iniziativa in più campi e perchè no in piu regioni. Giù in Calabria aspetto e …spero.

  957. Marco Fiorani

    r.cante 16.01.06 20:3

    he!?

  958. bruno audisio

    Sto preparando un’interessante documento ( che vi farò pervenire )sullo scenario energetico che ci attende nei prossimi 30 anni e che prende in considerazione sia l’energia primaria disponibile sul pianeta che la tecnologie per utilizzarla e trasformarla al meglio in energia elettrica , termica calda e fredda.
    Contrariamente a quanto dice Jeremy Rifkin in questo medio periodo il sistema mondiale vivrà in una “economia al metano” e non in quella all’idrogeno.
    In futuro se mai si raggiungerà una tecnologia sostenibile per la produzione dell’idrogeno questo sarà destinato solo alla “soft energy” .
    Comunque una domanda di cui non ho ancora avuto nessun convincente riscontro è la seguente :
    perchè quando il costo del barile di petrolio aumenta per ragioni varie che si conoscono aumenta anche il costo del gas naturale che è fonte prodotta da ben altra filiera e non ha ancora nessun “picco critico” ?
    Anche se intuibile ma non accettabile forse Tu Caro Beppe saprai trovarla o contestarla .
    Saluti Bruno Audisio – Torino

    1. Pino Rizzo

      perché il prezzo del petrolio di solito aumenta in presenza di calo della produzione, dovuto a guerre, crisi o decisioni dell’OPEC. Questo innesca un aumento di domanda verso le altre fonti più “compatibili”, quindi verso il gas, che quindi rincara (legge di mercato, e un po’ di “sana” speculazione…)

  959. Sebastiano Putinato.

    Sig. Grillo, signori lettori.

    Ho appena letto il commento di un lettore, poco prima del mio, affermava che in fondo c’è da lavare il contenitore, e macinare chilometri per il solo latte.

    Ha ragione.

    E ha ragione anche Grillo.

    I piccoli passi che Grillo descrive sono ottimi, e giusti. Solo, devono essere diversi, e coordinati tra loro.

    Esempio: latte alla spina. Ottimo.
    Vendiamolo nelle botteghe sottocasa, e organizziamo gruppi di vicini di casa che si organizzano, a turno o come gli viene meglio, per ritirare il latte e altri prodotti freschi, risparmiando, e facendo amicizia tra vicini di casa, che non va male.

    Quindi, i passi sarebbero:
    – latte alla spina, dove si può, per cominciare.
    – gruppi di vicini che si organizzano per prenderlo
    – produttori che si organizzano per sfruttare il canale dei gruppi di vicini.
    – passaparola tra amici.

  960. r.cante

    Di cose positive in Italia è un Enfasi, forse avete tempo per parlare male, non riuscite ad essere PROPOSITIVI.Il tempo è ENERGIA. Usate il vostro cervello peri giovani come indirizzo e per gli anziani come conservazione di energia. EGOISTI

  961. Doriano Biondelli

    Ciao Pino,

    se rileggi il messaggio, Beppe parla del primo per la regione Emilia Romagna.

    PS: io sono di Varese… dov’è il distributore che segnali tu?

  962. Marco Fiorani

    allora facciamolo anche con i detersivi liquidi. quanti contenitori di plastica pesante tra i rifiuti! si va al negozio con la nostra bottiglia di plastica e comperiamo il detersivo liquido alla spina: per piatti, lavatrice, lavastoviglie, sciampo, bagnoschiuma,… dai!

    ————————————————–
    giusto!

  963. alberto alessandri

    ma costa di piu’ produrre un litro di benzina o di lattte visto il costo similare?
    o sulla benzina ce stanno a frega’ di brutto?

    a proposito di costi: un litro di inchiostro di una cartuccia stampante costa circa 7-800 euro; altro che oro nero; n.b. inchiostro è quanto di piu’ economico alla fonte esista (deriva dal petrolio);
    capito perchè le stampanti costano poco!!

    1. Marcello Marino

      Ora l’hai capito che ci stanno fregando con la benzina? Se vai in Austria la benzina costa 1 euro, in slovenia 70 centesimi e così via.
      Le stampanti costano poco perchè con l’euro tutta l’elettronica costa pochissimo, motivo per cui, se vai nei paesi fuori euro, i pezzi ti costano di più.
      Per le stampanti compra le cartucce compatibili, non quelle originali, costano molto meno, oppure le ricarichi, anche se fai un casino con l’inchiostro.
      Se vieni nel mio blog trovi qualche dritta per risparmiare qua e là

      http://greenhouseffect.blogspot.com

  964. Marcello Marino

    Ottima cosa, spero la si faccia anche nella mia regione, in questo modo si abbattono i prezzi e si bypassano vari passaggi che fanno lievitare i prezzi.
    A proposito, la differenza non è di 30 centesimi, certe marche di latte ALTA QUALITA’ (non faccio i nomi) costano 1,42 centesimi, le stesse tipi intero e parzialmente scremato 1,35 centesimi, quindi c’è una differenza da 35 a 42 centesimi.
    Ma a questo punto sarebbe la cosa migliore con la frutta e gli ortaggi, ovvero comprarla direttamente dagli agricoltori, ci vai con la tua cesta e porti via.
    Consideriamo che, proprio per la frutta e la verdura, ci sono passaggi assurdi che fanno lievitare i prezzi, dove sono proprio gli agricoltori che ci guadagnano di meno e, forse, sono quelli che più si fanno il culo.
    Oltretutto ciò consentirebbe un minor giro di camion, cosa non da poco.
    Cmq ancora complimenti a Beppe, ancora si parla di UniPol in giro e nessuno dice come ci voglia davvero poco per risolvere parecchi problemi.

    http://greenhouseffect.blogspot.com

  965. chiara Fuori

    x MIRCO
    ***************************************
    Visitando il tuo sito, posso immaginare che tipo di latte gradisci….e magari scommetto che ti piace mungerlo direttamente alla fonte….fammi sapere, ti ho lasciato un messaggio con il mio indirizo email.

    Ciao Mirco.

    ***************************************

    COMPLIMENTI. SEI UN SIGNORE. NON TI HANNO INSEGNATO CHE NON SI PARLA COSI’ A UNA RAGAZZA?

    1. Maria Adele Del Vecchio

      Povera Chiara… offensivo?
      inconvenienti del mestiere!
      ma ormai sei a 100.000 visitatori…
      cosa non si fa per un po´di notorieta´?
      qualche offesina… nulla di grave!

    2. Sandro Menga

      Hai ragione Maria, é veramente patetica.

      Sandro

    3. Valentina Cocco

      …però se ti dicono cose così, io il tuo sito non lo voglio vedere!

  966. andrea pini

    ma come fanno ad assicurare la sicurezza sanitaria verso malattie che verrebbero eliminate dalla pastorizzazione che, invece, qui non avviene? vogliamo parlare della brucellosi? Noj dico che le mucche sono malate. mi chiedo. che accade sde una mucca è malata? Prima si ammalano tutti quelli che hanno bevuto il latte e poi se ne accorgono? E chi paga i danni?

    questo metodo di distribuzione è interessante ma ha dei rischi.

  967. Prospero Pirotti

    Si’ BERLUSCONE VOTERO’: UOMO DI FASCINO
    +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
    +
    Non si capirà mai come per questioni singole, marginali siano stati acquistate pagine di giornali, invece per il SISTEMA nella sua interezza non se ne parla proprio. Va bè, ognuno poi nell’urna deciderà se e con chi votare, ma intanto avremmo assestato un colpo di maglio agli UNDICI cardini del SISTEMA, mettendo sul tavolo questioni delle quali non si è mai parlato.
    Gli UNDICI cardini del SISTEMA sono:
    (Mink, a tutta pagina le pubblicheremo)

    + Azzeramento e subito, senza se e senza ma del Finanziamento pubblico dei Partiti ( il finanziamento deve essere spontaneo e non imposto per legge);
    + Azzeramento e subito senza se e senza ma di Stipendi & Privilegi per TUTTE le cariche elettive, Presidente della Repubblica compreso (40 milioni al mese è il loro stipendio);
    + Abrogazione immediata della Legge Bassanini, istitutiva di Incarichi e Consulenze (Non si contano i miliardi distribuiti e divisi con il partito);
    + Abrogazione immediata della Legge 150/2000 (le manine sulla stampa)
    + Al macero il finanziamento pubblico della stampa dei partiti (ci stanno sul cassero)
     +Maggioritario a Doppio Turno (cu c’è c’è, diciamo a Catania)
    + Vendita immediata delle tre reti Rai (ci siamo rotti di pagare un canone Rai vessatorio.
    + Divieto di cumulo: una sola rete e un solo giornale, soprattutto a livello locale (ha da finì il monopolio (indisturbato) del Gruppo Ciancio a Catania
    + Via i partiti dalle tre Authority: saranno costituite da Magistrati in pensione, le cui sentenze non sono state stravolte in Appello
    +Responsabilità civile e penale dei Giudici: totale revisione del CSM
    + Ineleggibilità di deputati e senatori uscenti

    Si inizi la raccolta dei fondi, si faccia qualcosa
    __________ http://www.ricostruire.it _______________
    Fatti, non latte di mucca :))

    1. Nicole Tirabassi

      Un modo c’è per abrogare le leggi. Se ci si organizza bene ci si riesce.
      Bisogna semplicemente richiedere il referendum abrogativo. Come? Si devono raccogliere almeno 500.000 firme di cittaidini/e elettori/trici.Punto.Lo dice la Costituzione.
      Una raccolta di firme per ogni legge che si vuole abrogare non sarebbe male. Certo nessuno ci garantisce che, una volta abrogate, i nostri dipendenti non rivotino delle leggi uguali/simili..na almeno è un inizio!!
      E se lo rifanno,noi “ri-abroghiamo”!!

  968. Nicòle ferri

    BEPPE, I CRUMIRI SONO DI DESTRA O DI SINISTRA?

  969. pino santacroce

    Scusa Beppe, ma qui in Lombardia (perlomeno nella mia provincia, Varese, ed uno di questi distributori è a 2-300 metri da casa mia) è da tempo che c’è questo sistema. Proprio sicuro che il primo sia stato installato a Roncadella? Io non ne sarei così sicuro…

    1. stefano spensieri

      infatti è scritto “..primo dell’Emilia…”
      e poi “…come già in Lombardia…”

    2. pino santacroce

      opps, che sbadato: chiedo scusa
      :-

  970. roberto braga

    SICURO AL 100%

    il prodotto viene filtrato, refrigerato e messo in una botte da 100 litri in acciaio inox, procedimento che rispetta le norme di igiene previste dalla Asl. Poi viene trasportato e il contenitore cambiato con quello messo il giorno prima nella macchina distributrice. I collettori e i tubi di erogazione vengono lavati e quindi il latte è pronto per essere distribuito self service. Sicuro al cento per cento». Il latte risulta quindi naturale, il grasso non omogeneizzato affiora se lasciato in frigorifero per mezza giornata rendendo quindi possibile gustarlo a parte oppure avere il latte magro e scremato. Al progetto non possono accedere tutti gli allevatori, ma soltanto i migliori che hanno un eccellente storico sulla qualità del latte.

  971. Andrea Rossi

    I fascisti non riescono a concepire che la diversità, non implica necessariamente essere migliori o peggiori, ma semplicemente diversi

    1. Davide Davide

      ma è proprio l’essere diversi che non riescono a mandar giù!

  972. Davide Davide

    e allora, già che ci siamo…

    … mettiamoci una mucca in giardino!

  973. p zellner

    me le vedo. le grasse casalinghe, ormai inciucchite di ambientalismo. Aho, me prendo er Cayenne (20litri 100km) e vado a prende’ er latte biologgico e non lo pago un c….
    Le bottie le devo compra. Poi le butto. Ecchissenefrega.
    Tanto so ecccologgica
    Tutte le referenze se ci fossero all’idioma romano sono spontanee. Vale istess per i milanes. Seppoi capissi i liguri…

  974. Giovanni Paolo Sperti

    ahahahah chissà xkè dalla Liguria!
    io trovo molto interassante qsto fatto xo’ mi chiedo come sia possibile portare un distributore a Via del Corso a Roma…visto k sto lì vicino m pare un po’ difficile anke se sempre meglio dell’euro e 30 cent di sempre!

    P.S.: cmq un litro d latte k costa più d un litro d benzina nn lo vedemo dalla mia scorsa vita eh. è_é

  975. Nicòle ferri

    BEPPE, I CRUMIRI SONO DI DESTRA O DI SINISTRA?

  976. Michele Giulianelli

    L’idea è veramente geniale! Sempre che le mucche siano veramente alimentate senza ogm…e sinceramente ci credo poco!
    Ho appena visto il tuo spettacolo a Roma del 28 Aprile 2005 in dvd!!! Sei proprio un grande!!
    Sono sempre più convinto che sei milioni di anni avanti a TUTTI i nostri politici!!!
    Se ti candidi hai il mio voto!ASSICURATO!!!!
    Ciaooo
    CONTINUA COSI’!!!E SPERIAMO CHE CRESCA LA NOSTRA CONSAPEVOLEZZA SU QUESTI E ALTRI ARGOMENTI!!!

    P.S: ma questi tipi del blog, tipo Francesco Nardi e simili…MA NON C’AVETE UN CAZZO DA FARE CHE STARE TUTTO IL GIORNO A SCRIVERE BELINATE??? MA ANDATE A LAVORARE VA!!!

  977. MASSIMO GUIDARELLI

    allora facciamolo anche con i detersivi liquidi. quanti contenitori di plastica pesante tra i rifiuti! si va al negozio con la nostra bottiglia di plastica e comperiamo il detersivo liquido alla spina: per piatti, lavatrice, lavastoviglie, sciampo, bagnoschiuma,… dai!

    1. Marcello Marino

      Nella mia città c’è già e costa molto meno di quello classico in commercio, vai con la tua bottiglia, riempi, premi un bottone, attacchi lo scontrino e paghi.

  978. roberto braga

    È freschissimo, munto un paio d’ore prima, buono, cremoso, filtrato e controllato secondo le ultime tecniche alimentari e sanitarie, gustoso, rigorosamente di mucche allevate secondo l’antica tradizione ligure. Costa pure un trenta per cento in meno di quello che normalmente si trova in commercio: un euro al litro contro circa un euro e quaranta centesimi degli «altri». Basta munirsi di una bottiglia, prendere la monetina, infilarla nella fessura del distributore self service e consumarlo a casa entro tre giorni. Il latte «direttamente dal produttore al consumatore» sbarca per la prima volta in Liguria, dove è possibile acquistarlo nello spazio attrezzato al panificio dei fratelli Priano di via Camozzini 69 rosso a Voltri, uno dei più antichi in città che sforna, ogni giorno, eccellente focaccia per tutti i gusti e pandolci tipici.

    eccolo!!!

  979. Massimo Renaldini

    A Brescia e a Nuvolento (BS) questi distributori di latte fresco ci sono già da un po’ di tempo (un anno?…).
    E il latte è davvero molto buono, persino meglio di quello fresco della Centrale del Latte di Brescia (che è comunque mooolto buono) 😉

    Massimo

  980. Valerio Simone

    BEPPE, QUANDO SCRIVERAI UNA TUA ENCICLICA?

    LA MORALITA’ SECONDO BEPPE GRILLO
    L’ECOLOGIA SECONDO BEPPE GRILLO
    L’ECONOMIA SECONDO BEPPE GRILLO

    ANCHE SE L’INIZIATIVA E’ DEGNA DI NOTA, NON E’ IL CONTENITORE IN VETRO CHE FA UN LATTE DI QUALITA’.

    BISOGNA VEDERE COSA MANGIANO LE MUCCHE INNANZITUTTO, E SE SI TRATTA DI ANIMALI DA ALLEVAMENTO INTENSIVO O NO.. DIRE CHE LE MUCCHE NON MANGIANO OGM NON SIGNIFICA NIENTE, IL MORBO DELLA MUCCA PAZZA NON SI E’ FORMATO A CAUSA DEGLI ALIMENTI OGM.

    ANCHE NEI MANGIMI NON OGM INFATTI VENGONO AGGIUNTE UN SACCO DI PORCHERIE COME ANTIBIOTICI STIMOLATORI DELLA CRESCITA ECC ECC.

    IL LATTE MIGLIORE E’ QUELLO PRODOTTO DA MUCCHE CHE MANGIANO ERBA (CHE ORMAI SI SONO ESTINTE NELLE VOSTRE REGIONI, PERCHE’ TUTTI I PRODUTTORI DI LATTE NON TROVERANNO MAI CONVENIENTE ALLEVARE ANIMALI CON I VECCHI SISTEMI NATURALI).

    QUINDI E’ INUTILE CHE ME LO PRESENTINO SU VETRO PER SPACCIARLO PER LATTE GENUINO, NON BASTA!

    PAROLA DI UNO CHE DIFFIDA SEMPRE, SOPRATUTTO DA COLORO CHE INVITANO A FARE LO STESSO.

    STRANO CHE BEPPE RIESCA SEMPRE A TROVARE OASI DI MORALITA, DI ONESTA’ E PARNARNE CON COSI’ SICURA CERTEZZA, LUI CHE RIESCE A TROVARE NANO-MOLECOLE DI METALLI PERSINO NEI PANETTONI (TRANNE QUELLI DELLE COOP)

  981. michele cannito

    Sei un grande!Non mi stanco mai di leggerti. Candidati! Altro che Blog. se ti candidi tu, mi candido pure io. un abbraccio.

  982. Raffaella Biferale

    OT:

    Chiedo la vostra collaborazione, cari bloggers!
    Sto facendo una ricerca sulla comunicazione via internet, come è cambiata e cosa si è modificato nel vissuto delle persone.
    A tale scopo ho approntato un questionario sperimentale, che deve essere tarato per pervenire poi a quello definitivo.
    Il questionario si può scaricare qui:

    http://www.veronica-vega.com/questionario.htm

    dove troverete anche informzioni sullo scopo della ricerca e le istruzioni per la compilazione

    chi volesse far parte del campione sperimentale (composto da persone attive nel mondo delle comunità virtuali, che frequentano quindi blog, forum e altre communities) non deve far altro che rispondere!

    VI RINGRAZIO PER LA COLLABORAZIONE e vi aseptto numerosi!

    1. chiara Fuori

      Ciao raffaella, per farti un’idea dai un’occhiata al mio blog, a quello che scrivo e ai commenti che ricevo…

      baci

      xxx
      chiara fuori

    2. Raffaella Biferale

      Già fatto, Chiara… in effetti è molto istruttivo!
      Intanto, se vuoi rispondere al questionario ne sarei molto contenta!
      ciao
      raffaella

  983. Marco Cerve

    è un iniziativa certamente lodevole, permette di risparmiare denaro, e di diminuire il numero di mezzi che trasportano il latte, ma non basta.. a chi beve soltanto latte di mucca consiglio di provare il latte di soia o di riso: si ottiene senza lo sfruttamento delle mucche (x essere ambientalisti non bisogna pensare soltanto all’ambiente inteso come piante e fiori, ma anche agli animali, e bisognerebbe cominciare a mangiare meno carne e prodotti di origine animale, compensando con prodotti di origine vegetale), contiene molte fibre e carboidrati complessi, al contrario del latte di mucca che contiene grasso e colesterolo.

    inoltre ha un sapore più buono e lo stesso valore di calcio!

    http://www.milksucks.com
    http://www.viverevegan.org

  984. Turi Finocchiaro

    Grande Idea.

    Non solo risparmiamo e beviamo del buon latte ma avremo nuovamente la possibilità di assimilare il calcio, cosa praticamente impossibile fare dopo che il latte sia stato trattato con il processo di pastorizzazione.

    Parola di tecnico delle tecnologie alimentari.

    1. Luciano Di Nardo

      Non ho capito bene: stiamo parlando di latte non pastorizzato?
      In questo caso mi vengono dei dubbi, visto che la pastorizzazione, oltre a mantenere le proprietà nutritive del latte (parlo di latte portato ad alta temperatura per un brevissimo lasso di tempo, non bollito), elimina germi patogeni. Non sono un esperto di scienza dell’alimentazione, ma queste cose mi sono state ripetute più volte da medici.
      Non credo che la vendita di latte non pastorizzato ( o trattato in modo equivalente) sia consentita, ma vi chiedo lumi in proposito.

    2. Roberto Vanni

      Ripondo a Luciano Di Nardo. Anche io non sono un tecnico dell’alimentazione ma cerco d’informarmi al di là e meglio di quanto sappiano fare i medici di base.
      La pastorizzazione del latte uccide sia i batteri “buoni” che i “cattivi” e perde la gran parte delli nutrienti fondamentali. I medici di base fanno parte della cricca che gioca per l’industria. Quindi nulla di strano se hanno inculcato a te come a milioni d’italiano (e non solo) che “bere latte (pastorizzato) fa bene”.
      VIVA IL LATTE CRUDO e i formaggi da latte crudo!

  985. Antonio Andretti

    x Davide Davide

    Macchè camion, ci vai a piedi.
    Tu hai la cascina a 5 km? Secondo Beppe esci di casa con la bottiglia di vetro e ti fai 10km per avere il litro di latte.
    Altrimenti puoi andare in auto, così togli i camion e ci metti le automobili. Sai che vantaggio!

    1. R. Leo

      …e tu comprati una mucca !
      non bisogna mica scoraggiarsi davanti a qualche piccola difficoltà !
      Ciao

  986. Antonello Sepe

    comprare direttamente dal produttore?

    geniale

    non ho altri commenti

  987. dario mencucci

    …e perché devo venirlo a sapere sempre da Beppe Grillo?.. di questo i tg non hanno parlato. tg… si fa per dire
    ..cmq qua ad Arezzo cose simili ce le sognamo. quello a cui si pensa è soprattutto come spillare maggior quantità di quattrini al cittadino, figuriamoci se montano dei distributori che invece permettono di risparmiare

    ciao Beppe, nostro unico vero tg

    1. Morgan Falsini

      Sono anch’io d’Arezzo e devo dissentire un due punti:
      1) Questa notizia la appresi dal TG5 diversi mesi or sono
      2) qua ad arezzo non si pensa solo a come spillare la maggior parte dei soldi ai cittadini, ma anche a come spenderli per realizzare rotatorie con l’aiuto delle nanotecnologie (quella nel parcheggio dell’europlex è un francbollo 😉 )

  988. Marco Cerve

    è un iniziativa certamente lodevole, permette di risparmiare denaro, e di diminuire il numero di mezzi che trasportano il latte, ma non basta.. a chi beve soltanto latte di mucca consiglio di provare il latte di soia o di riso: si ottiene senza lo sfruttamento delle mucche (x essere ambientalisti non bisogna pensare soltanto all’ambiente inteso come piante e fiori, ma anche agli animali, e bisognerebbe cominciare a mangiare meno carne e prodotti di origine animale), contiene molte fibre e carboidrati complessi, al contrario del latte di mucca che contiene grasso e colesterolo.

    inoltre ha un sapore più buono e lo stesso valore di calcio!

    1. R. Leo

      …magari soia transgenica …

      BLEAHHH !

    2. GIUSEPPE MAZZA

      la soia che troviamo in italia è quasi tutta importata e trasgenica, bevitelo te il latte di soia, io preferisco il latte naturale di mucca, in oltre aiuto l’agricoltura italiana e il comparto latte perennemente in crisi.
      Per chi pensa che per andare a prendere il latte bisogna per forza usare l’auto, vorrei ricordare che esistono le biciclette.

  989. mauro maggiora

    in linea di principio tutto cio’ che limita la diffusione di contenitori di plastica credo sia positivo: pensate che in germania chi acquista una bottiglia di acqua minerale in plastica deve versare una cauzione di 50 centesimi. anche la francia ha aumentato fortemente la tassazione dei contenitori in plastica.
    in italia invece abbiamo una tassa infinitesimale che si chiama conai, che i produttori di sostanze imbottigliate in plastica devono versare al momento dell’acquisto della materia prima.
    se si dovesse versare una cauzione significativa , si spezzerebbe la catena grande distribuzione-multinazionali produttori di alimenti a vantaggio del consumatore , dell’ambiente e dei piccoli produttori.
    se si pensa all’acqua minerale, ad esempio, questo binomio ha distrutto piccole realtà produttive , che imbottigliavano acqua minerale in vetro a rendere (ce ne sono ancora comunque!!)ed erano fortemente localizzate sul proprio territorio:quindi, spostamenti estremammente modesti e rispetto dell’ambiente.
    da genovese mi associo a quanto auspicato da beppe!!!

  990. Marco Cerve

    è un iniziativa certamente lodevole, permette di risparmiare denaro, e di diminuire il numero di mezzi che trasportano il latte, ma non basta.. a chi beve soltanto latte di mucca consiglio di provare il latte di soia o di riso: si ottiene senza lo sfruttamento delle mucche (x essere ambientalisti non bisogna pensare soltanto all’ambiente inteso come piante e fiori, ma anche agli animali, e bisognerebbe cominciare a mangiare meno carne e prodotti animali), contiene molte fibre e carboidrati complessi, al contrario del latte di mucca che contiene grasso e colesterolo.

    inoltre ha un sapore più buono e lo stesso valore di calcio!

    1. cristina moser

      ci ho provato mi fa schifo
      kisses

  991. Iohannes Ehrlichbiene

    Non sono esperto in argomenti lattiero-caseari, e quindi mi viene spontaneo domandarmi come si risolve la questione igienica: la tubercolosi ormai non dovrebbe essere più un problema, date le profilassi sanitarie, ma le altre malattie trasmissibili con il latte non pastorizzato?(come ad esempio la brucellosi)? Questo latte “alla spina” ha subito qualche trattamento fisico (calore, scrematura etc.)? Mi ricordo che il latte appena munto era quasi imbevibile, aveva un sapore terribile, fortissimo.

    Valido comunque il fatto che, così, possano essere eliminate le confezioni a perdere, ma mi viene comunque un dubbio, da igienista paranoico quale sono: siamo sicuri che al momento dell’erogazione del latte vengano rispettati alcuni parametri di pulizia? Uno arriva con una bottiglia personale non pulita bene, magari tocca il bocchettone di erogazione, anche solo con le mani, ed altre cose del genere: il latte non è vino, ha una conservabilità diversa… Forse l’erogazione è comunque affidata al personale addetto, e i contenitori vengono ritirati e forniti ogni volta dopo opportuna sterilizzazione.

    Non so, mi sono venuti questi dubbi, ma suppongo che se è un sistema che da anni viene usato, questi inconvenienti siano stati superati, o comunque che siano dei non problemi, o argomentazioni di scarsa rilevanza.

    Mi piacerebbe comunque avere dei chiarimenti al riguardo. Acquabomber a parte, le confezioni a perdere mi hanno sempre dato un senso di sicurezza, o per lo meno di tracciabilità riguardo all’origine di eventuali inconvenienti, anche se mi rendo conto di quale sia il loro impatto dal punto di vista economico e ambientale.

    1. Morgan Falsini

      Credo che per latte “appena munto” Beppe intenda dire “fresco”, come quello che si compra al supermercato e dura due giorni.
      Per quello che ne so io, poi, il problema delle varie malattie che si possono riscontrare nel latte non “sterilizzato” è dovuto ai batteri che sono presenti nelle mammelle delle mucche: mia nonna le puliva prima di mungere (ne aveva solo una) e poi me lo dava per colazione ancora tiepido (bei ricordi…)

    2. Roberto Vanni

      Ogni azienda zootecnica è periodicamente sottoposta a controllo Usl e tenuta alla gestione di un proprio registro Haccp (Hazard Analisys and Critical Control Point).
      Gli allevatori di oggi – come quelli d’un tempo – sanno riconoscere i sintomi di un animale malato e sanno che se non escludono il latte di quella munta rischiano di compromettere il totale del latte munto.
      Piuttosto mi preoccuperei dell’alimentazioen animale. L’allevamento di cui parla Beppe è uno e usa Ogm-free. Ma molti allevatori comprano i mangimi più economici e pompano le vacche con integratori per avere un 10-15% di latte in più.
      Per non parlare poi degli antibiotici dati agli animali a titolo preventivo…

  992. Fabio Sacramella

    Solo per info: a Delebio (SO) Latteria Di Delebio. Cooperativa di produttori distribuisce latte fresco autoprodotto in bottiglia di vetro (a carico del consumatore) a 0,75 Euro il litro per il latte di vacca, 0,83 per quello di capra. A Mantello (SO) Azienda Agrituristica La Fiorida con latte fresco autoprodotto in bottiglia di vetro a carico del consumatore a 1,00 Euro il litro (Certificato Bio…). Volere è potere!

  993. chiara Fuori

    Io se bevo latte vengo assalita da COLITE acuta e non posso uscire di casa. Quindi facessero come vogliono.

    QUI IN CENTRO ho scoperto un fatto strano che secondo me va evidenziato, perchè penso che sia un FENOMENO molto DIFFUSO.

    C’è una FARMACIA e c’è pure un DOTTORE della mutua che ha lo studio di fronte. ORA se hai bisogno di un particolare farmaco, puoi evitare di recarti dal dottore, perdere tempo per farti visitare e poi farti prescrivere la MEDICINA che ti occorre.

    BASTA dirlo al FARMACISTA che ti dà il farmaco e poi – ci pensa lui a farsi fare la PRESCRIZIONE dal dottore.

    ORA quello che mi chiedo è: se mi segna una confezione di antibiotici per esempio, quanti ne scrive sulla ricetta? PRATICAMENTE può farsene rimborsare quante confezioni vuole lui.

    POI visto che gli AVANZANO dei farmaci che in realtà non sono mai usciti dal negozio, cosa ci fa?

    Bo!

    E pensare che vogliono pure la laurea per fare i FARMACISTI. Alla fine sono COMMESSI.

    COMUNQUE è sempre dei nostri soldi che si tratta che come al solito vanno ad impizzare le tasche dei soliti FURBI.

    continuate a visitarmi sul mio blog, siete quasi in 100 mila.

    bacibaci

    xxx
    chiara fuori

    1. Pietro Speroni di Fenizio

      Probabilmente hai un’intolleraza al latte pastorizzato. Viene quando si ha bevuto troppo latte pastorizzato, esaurendo la milza che deve provvedere agli enzimi. Leggiti il mio post (linkato dal mio nome).

      Pietro

    2. riccardo Arcidiacono

      Carissima Chiara, sono farmacista e cercherò di darti una risposta se riesco. Anzitutto la responsabilità è tua perchè se hai un problema di salute serio che richiede somministrazione di farmaci che richiedono la ricetta non è al farmacista che ti devi rivolgere ma al medico. A seguire dopo la tua indispensabile sprovvedutezza iniziale seguono la scorrettezza del farmacista che ti anticipa il farmaco e quella del medico che scrive la ricetta. Ambedue i comportamenti dei professionisti sanitari sono sanzionabili per legge. Un esempio: se tu hai un guasto all’orologio ti rechi da un calzolaio? Sicuramente cercherai invece il miglior orologiaio sulla piazza. Vedi di comportarti ugualmente per i tuoi problemi di salute ed eviterai tutte le illegalità che descrivi… O la tua salute vale meno del tuo orologio? Cordialmente Riccardo Arcidiacono

    3. riccardo Arcidiacono

      Carissima Chiara, sono farmacista e cercherò di darti una risposta se riesco. Anzitutto la responsabilità è tua perchè se hai un problema di salute serio che richiede somministrazione di farmaci che richiedono la ricetta non è al farmacista che ti devi rivolgere ma al medico. A seguire dopo la tua indispensabile sprovvedutezza iniziale seguono la scorrettezza del farmacista che ti anticipa il farmaco e quella del medico che scrive la ricetta. Ambedue i comportamenti dei professionisti sanitari sono sanzionabili per legge. Un esempio: se tu hai un guasto all’orologio ti rechi da un calzolaio? Sicuramente cercherai invece il miglior orologiaio sulla piazza. Vedi di comportarti ugualmente per i tuoi problemi di salute ed eviterai tutte le illegalità che descrivi… O la tua salute vale meno del tuo orologio? Cordialmente Riccardo Arcidiacono

    4. riccardo Arcidiacono

      Carissima Chiara, sono farmacista e cercherò di darti una risposta se riesco. Anzitutto la responsabilità è tua perchè se hai un problema di salute serio che richiede somministrazione di farmaci che richiedono la ricetta non è al farmacista che ti devi rivolgere ma al medico. A seguire dopo la tua indispensabile sprovvedutezza iniziale seguono la scorrettezza del farmacista che ti anticipa il farmaco e quella del medico che scrive la ricetta. Ambedue i comportamenti dei professionisti sanitari sono sanzionabili per legge. Un esempio: se tu hai un guasto all’orologio ti rechi da un calzolaio? Sicuramente cercherai invece il miglior orologiaio sulla piazza. Vedi di comportarti ugualmente per i tuoi problemi di salute ed eviterai tutte le illegalità che descrivi… O la tua salute vale meno del tuo orologio? Cordialmente Riccardo Arcidiacono

  994. giulio ulko

    Qualcosa del genere potrebbe essere fatto anche x i detersivi liquidi di qualsiasi tipo che non hanno neanche il problema di igiene nel riutilizzo: xchè dobbiamo buttare nel cassonetto lo stramaledetto bottiglione di plastica che riempie le discariche x poi andare a ricomprarne di nuovi al supermercato?
    basterebbe portare quello vuoto e riempirlo in distributori cosa che assicurerebbe prezzi anche + bassi pensando di limitare le fottutissime confezioni che incidono sul prezzo finale x il 30/40%.

  995. Valerio SImone

    BEPPE GRILLO SCRIVE:
    ((( La durata del latte fresco è di due giorni se lo tieni in frigo e dopo, portandolo a bollitura, lo puoi bere per altri due. )))

    CHE BELLO, IL PRIMO LATTE ALLA SPINA, LO CARICHI E VIA.

  996. Cristoforo Zervos

    E’una delle tante soluzioni che ci permetterebbe di migliorare la nostra qualità della vita sia a livello di salute che a livello di “portafoglio”. E sempre preferibile consumare prodotti della regione in cui si vive , perchè vicino a casa. Trasparenza è genuinità, conosci i luoghi , sai cosa mangi. In più come ha detto beppe , meno rifiuti, meno spostamenti di camion qua è la per l’italia ect ect. Bisognerebbe fare così non solo per i prodotti alimentari ma anche per altre cose. Il problema sta sempre nel business delle aziende che ci perderebbero troppo con una cosa del genere. Quindi deve essere ognuno di noi a portare il mercato e le aziende a cambiare, il consumatore stabilisce la domanda, e l’azienda a domanda risponde altrimenti chiude! Preferiamo ad esempio al supermercato frutta e verdura di stagione e non le primizie (più facile che la frutta e gli ortaggi di stagione il supermercato se li vada a prendere vicino ), preferiamo ad esempio latte prodotto nella nostra regione (io sono di Modena , adesso che vivo a Roma cerco di comprare quello della centrale del latte di roma) e così via per tutti i prodotti.Spero che la cosa arrivi nei supermercati sarebbe una bella rivoluzione(sperando che i prezzi non si livellino agli attuali).

  997. Francesco Addante

    L’idea mi sembra molto bella. Vorrei avere maggiori informazioni (tipo azienda produttrice del distributore, riferimenti della legge regionale, ecc.). E’ possibile? Tra l’altro penso che l’attuale amministrazione regionale pugliese potrebbe essere favorevolmente orientata per una legge in tal senso. Come si puo’ passare ad un’iniziativa concreta?

  998. Alberto Prandini

    o cavolo…un altro cabarettista nato a quanto pare!

    era una battuta ragazzi…sveglia!!!

  999. Paola Bassi

    O.T.—– SCUSATE——- O.T.——- URGENTE

    Il 16 gennaio in California, Clarence Ray Allen, conosciuto anche come “Orso che corre”, compie 76 anni. Il giorno dopo, il 17 gennaio, è prevista l’esecuzione della sua condanna a morte. Allen ha seri problemi di salute, è diabetico e quasi cieco e può spostarsi solo su una sedia a rotelle. Lo scorso settembre ha avuto un attacco di cuore. Amnesty lancia un appello per salvarlo al governatore della California Arnold Schwarzenegger, che questa mattina ha dichiarato di escludere la possibilità di un’udienza per esaminare la richiesta di clemenza per il detenuto.
    (…..

    Firma on line l’appello !

    Tratto da: http://www.amnesty.it

  1000. ivano frattin

    anche nel mio paese c’è nè uno.
    Presso l’azienda agricola Versino in frazione Buffa a Giaveno , provincia di Torino.
    un po’ di pubblicita gratutita per amici non guasta mai…

    ciao a tutti

  1001. Francesco Addante

    L’idea mi sembra molto bella. Vorrei avere maggiori informazioni. E’ possibile? Tra l’altro penso che l’attuale amministrazione regionale pugliese potrebbe essere favorevolmente orientata per una legge in tal senso. Come si puo’ passare ad un’iniziativa concreta?

    1. Espedito Alfarano

      Dici che sono interessati?? io conosco i personaggi che oggi lavorano in regione e ti posso garantire che sono poco interessati. ma questa è un’altra storia. Invece si potrebbe gar girare questa notizia nelle varie associazioni di categoria. Penso a Gioia del Colle e Manfredonia. Vediamo cosa si muove.

  1002. Elda Caruso

    Alla faccia del FRESCO BLU (che si mantiene una settimana) di una certa azienda con tanti e Tanzi problemi…

  1003. matteo murgia

    WWW:VIRALVIDEO.IT

  1004. Davide Davide

    “… come ha chiesto la Coldiretti, anche in supermercati, negozi, scuole, mense…”

    “Latte fresco alla spina fatto vicino a casa, mucche no Ogm, riduzione dei camion da una parte all’altra dell’Italia.”

    Si, va be’, ma alle scuole, ai negozi, alle mense, come ci arriva il latte? Camion!

    1. Roberto Vanni

      Ho idea che non appena i distributori di latte fresco entreranno nelle scuole, il ministro dell’istruzione di turno farà un bell’accordo con Granarolo o Parmalat…

  1005. R. Leo

    Questa piccola grande idea permette di inquinare meno…di avere un prodotto più fresco, oltre che buono.
    Inoltre sempre come dice Beppe avremmo meno rifiuti.

    Io già adesso, quando finisco di fare la spesa, raggruppo tutti gli imballaggi INUTILI, e li lascio al supermercato. Se tutti facessimo così, “educheremmo” i negozi a non usare contenitori, scatole o plastiche superflue…

  1006. Tony Pacati

    Caro Beppe,
    non ho capito a che titolo nomini la Coldiretti. Forse non tutti sanno che la Coldiretti è stata il più grande raccoglitore di voti dai contadini alla D.C. Ricorso che ai tempi di Bonomi le varie pubblicazioni di categoria servivano solo alla propaganda politica. Non mi risulta che la Coldiretti abbia mai proposto qualcosa per togliere gli aagricoltori dagli strozzini che infestano i mercati ortofrutticoli e con le quote latte si è svegliata con un ingiustificabile ritardo quando le multe erano ormai state irrorate.
    Per non parlare delle tristi vicende dei Consorzi Agrari massacrati dai debiti e dagli sperperi molti hanno dovuto chiudere lasciando solo debiti da pagare.
    Una gestione catrastofica legata alla politica e al finanziamento occulto della D.C.
    Oggi cerca di rifarsi il maquillage ma la sostanza rimane la stessa.
    Perciò Beppe non tirare in ballo Coldiretti che è una delle prime responsabili del disastro agricolo in Italia.

  1007. Valerio SImone

    BEPPE, IL VOSTRO DIPENDENTE FASSINO DEVE SPIEGARE CHI HA DATO I 50 MILIONI DI EURO A CONSORTE.

    DELLA BARCA DI DALEMA O DELLE MUCCHE TOSCANE NON CE NE FREGA NIENTE!

    1. alessandro borgogno

      Il dipendente fassino è aunche un TUO dipendente.
      Ad ogni modo, dovrebbero dimettersi quasi tutti!!!

    2. R. Leo

      …ed io che pensavo che lo avesse già spiegato Berlusconi con la sua “soffiata”…dell’ altro giorno…

      Della serie “un giorno in pretura”

    3. Claudio Ranieri Rlua

      Il tuo signore e padrone Silvio, mentitore che ha
      giurato il falso in tribunale, è stato condannato, ma non ha scontato la pena per AMNISTIA, si deve levare dai c…….

    4. Giovanni Coa

      Pensa a chi non si fa processare perchè si fa una legge a posta per evitare di essere messo in GALERA !!!

      Mi sembra + GRAVE !!!

    5. Roberto Volpi

      Questi soggetti monotematici alla Lulù Pascucci hanno stancato.

  1008. roberto braga

    @alesssandro asborno

    da priano a ge-voltri cè il latte alla spina?????
    belin,ci vado a dare un occhiata appena posso!!!

  1009. Alessio Zini

    Come si può non essere d’accordo?

  1010. Dante Cannarsa

    Viva le micro-rivoluzioni.
    Viva il latte fresco.

  1011. Alessandro Asborno

    Caro Beppe, da tuo concittadino ti informo che a Voltri il panificio Priano ha gia iniziato ad attuare la distribuzione del latte con macchina 24 ore, funziona esattamente come hai descritto, prova anche tu, si che da Sant’Ilario a Voltri c’e’ un po’ di strada, ma se ci vai tu pubblicizzi ancora di piu’ la cosa.
    Un saluto a tutti!

  1012. Antonio Andretti

    Il latto appena munto è latte pastorizzato? Per l’igiene di bottiglie e distributore come la mettiamo coi controlli?
    L’idea non mi convince molto.

    1. Seloua Skara

      Ma se le bottiglie me le porto da casa mia lo saprò bene se sono pulite o no…e i controlli si possono fare tranquillamente.

    2. Stefano Comoglio

      le bottiglie sono le tue, se non te le lavi è un problema tuo 😛

  1013. Valerio SImone

    IL VOSTRO DIPENDENTE FASSINO SI DEVE DIMETTERE

    1. Alberto Prandini

      e perchè?

    2. Claudio Ranieri Rlua

      Il tuo signore e padrone Silvio, mentitore che ha
      giurato il falso in tribunale, è stato condannato, ma non ha scontato la pena per AMNISTIA, si deve levare dai c…….

    3. alberto alessandri

      per coerenza con il post:

      perchè non ha bevuto mai latte ed è rimasto magro come un osso

  1014. Tullio Angioletti

    “Comunque l’ho sempre visto solo nelle aziende agricole, mai in supermercati qui in lombardia”

    Infatti, anch’io non l’ho mai visto nei supermercati.

    Non sapevo nemmeno che esistesse!

  1015. Alessandro Asborno

    Caro Beppe, da tuo concittadino ti informo che a Voltri il panificio Priano ha gia iniziato ad attuare la distribuzione del latte con macchina 24 ore, funziona esattamente come hai descritto, prova anche tu, si che da Sant’Ilario a Voltri c’e’ un po’ di strada, ma se ci vai tu pubblicizzi ancora di piu’ la cosa.
    Un saluto a tutti!

  1016. Donato Bartoli

    “Inizierei dalla Regione Liguria, così posso risparmiare subito qualcosina.”

    ______

    …e poi continueresti con la Regione Toscana, così risprmi qualcosina anche in estate ed autunno….

    CIAO BEPPONE!

    un saluto da marina di b(losaite!)

    donato bartoli “dei 30 milioni di euro”

  1017. Davide Prevarin

    *Inizierei dalla Regione Liguria, così posso risparmiare subito qualcosina.*

    Per caso sei di Genova? heheh

  1018. Davide Ricci

    Ultima cosa: ma non è che se le distribuissero nei supermercati, il prezzo salirebbe tanto da farlo diventare simile a quello imbottigliato?

    Davide

  1019. Mario Letizia

    la stessa iniziativa già da tempo è presente anche nella campagne di Latina dove una società ha realizzato un distributore di latte a 1 euro al litro…..
    quindi anche nel lazio ci sono iniziative del genere e non solo in Emilia Romagna :)))
    saluti a tutti gli amici di questo bellissimo blog

    Mario Letizia da Latina (LT)

  1020. Davide Ricci

    Non so perché, ma quelle mucche nella foto sembrano giraffe.
    OGM?

    Davide

  1021. Luca Luoni

    Io prendo il latte così già da parecchi mesi!
    Vicino a casa, in Lombardia.
    Il latte è buonissimo ed è comodissimo da prendere!
    E il bello è anche andarlo a prendere in fattoria!
    Comunque l’ho sempre visto solo nelle aziende agricole, mai in supermercati qui in lombardia.
    Ma il bello è anche questo, andare nelle aziende agricole e vedere le mucche che hanno fatto il latte che prendi!

    ——————————–
    http://insubriatimes.blogspot.com
    ——————————–

  1022. nello mainente

    l’esperimento è stato riproposto anche a roma con notevole successo!!
    è una piccola grande rivoluzione

    1. Katia Paqliuca

      A Roma ? A Roma dove??

  1023. Angelo Rossi

    Bellissima cosa !!! Dovrebbe diffondersi un pò con tutto, a partire dall’acqua minerale (la lynx non è distante da me, ad esempio).
    Purtoppo quella del rubinetto è clorata forte a casa mia!

  1024. Tullio Angioletti

    “Latte alla spina” è un vantaggio che si può rendere realizzabile in modo globale in Italia grazie sopratutto ad una riforma:

    LA DEVOLUZIONE.

    ————————————————-
    http://pronoi.leonardo.it
    ————————————————-

  1025. Marco Giannotti

    Finalmente una battuta!!!!!!!!!!!
    la mia non vuol essere una critica bensí un augurio a Beppe che continui con questo grandissimo sforzo (só di cosa parlo e te ne sono grato a nome credo di moltissima gente, ma sicuramente mia e dei miei due figli) senza perdere la sua ironia…. a volte le cose si cambiano anche cosí..non perdendo il sorriso sulle labbra.. perché in fondo una cosa ci sostiene con forza: NOI ABBIAMO RAGIONE!!!!!!!!!!!!!
    grazie
    mar

  1026. francesco masala

    sarebbe anche bello un fiorire di iniziative del tipo che ho visto un po’ di tempo fa su un giornale: la creazione di siti internet, per zona o provincia, in cui il contadino possa offrire 2000 kg. delle sue mele o 300 litri di olio o quant’altro e il consumatore salta tutta la catena distributiva guardando in faccia chi produce quello che mangiamo.

  1027. Luca Capelli

    Caro Beppe
    mi fa piacere che hai fatto notare questa piacevole singolarità nella distribuzione. te lo dico perchè io sono direttamente interessato, in quanto abito nelle vicinanze di Roncadella, in campagna, nutrendomi di prodotti dei quali mi fido. fortunatamente posso giovare di questa opportunità, ma purtroppo la stragrande maggioranza dei consumatori non sa neppure dell’iniziativa, in quanto queste informazioni trapelano sempre col contagocce, se non nei tg regionali… fortunatamente hai mostrato questa realtà alla folta schiera dei blogger: è già un passo avanti!
    speriamo in un potenziamento del servizio al più presto!
    ciao

  1028. Alberto Prandini

    come diavolo fate a bere un qualcosa che viene dalle mammelle di un animale??? che schifo…

    molto meglio le uova

    1. claudio sgrignani

      che vengono dal culo delle galline???
      intelligente!!!!
      vota ancora x berlusconi

    2. Alberto Prandini

      ah ah…come hai fatto a non cogliere il senso ironico della battuta?

      beh…ora che ci sei arrivato possiamo decretare che finalmente anche l’ultimo cavallo è infine giunto all’arrivo…vai così che sei forte!

      ah ah ah

    3. Emmanuel Da Iglesias

      …grande Claudio!

    4. Stefano Benigni

      lo sai ciccio che siamo mammiferi!!!! forse tu avrai bevuto il latte in polvere, ma grazie a dio mia madre, animale come me, mi ha allattato!!!

      Ciao
      Tzokarola
      Valcariga snowboard
      ride & fun with us in the wet valley

      p.s.: non so cosa ho scritto, e soprattutto come l’ho scritto, ma suona troooppo bene!!!!!

    5. Nicola Barbieri

      ma dove vivi?su marte……

    6. Alberto Prandini

      non pensavo che il blog fosse così assiduamente frequentato da cabarettisti provetti…

      …ragazzi sveglia! era una battuta!

  1029. Marco Giannotti

    Finalmente una battuta!!!!!!!!!!!
    la mia non vuol essere una critica bensí un augurio a Beppe che continui con questo grandissimo sforzo (só di cosa parlo e te ne sono grato a nome credo di moltissima gente, ma sicuramente mia e dei miei due figli) senza perdere la sua ironia…. a volte le cose si cambiano anche cosí..non perdendo il sorriso sulle labbra.. perché in fondo una cosa ci sostiene con forza: NOI ABBIAMO RAGIONE!!!!!!!!!!!!!
    grazie
    marco

  1030. Davide Ricci

    Mi sa che dalle parti di Cornigliano, dove c’è la centrale del latte, si può già prendere il latte come dici tu.

    ciao
    Davide
    http://www.onedrop.it

    1. Domenico Milanesi

      Qui si parla di latte o sbaglio? Pensa che invece io andrò all’estero proprio esattamente per l’opposto di quello che tu affermi, ovvero bisognava fare un grande grandissimo sforzo per fare peggio del nano trapiantato, ma per mortadella & C. è stato un gioco da ragazzi…. c’è voluto un NANO secondo. Quindi ergo parliamo di latte che è meglio.
      Bye

  1031. Raoul Scerra

    Se il nano portatore di lavoro mi legge, sto ancora aspettando uno tra quel milione di posti di lavoro che aveva promesso. Nel frattempo dopo una laurea in ingegneria e tante speranze disilluse, mi tocca vivere all’estero per avere una occupazione soddisfacente.

    Non so se i pagliacci di sinistra al governo potrebbero fare qualcosa di buono, ma di peggio proprio non ciriuscirebbero, neanche impegnandosi.

    Vattene, nessuno ti vuole, nano portatore di capelli trapiantati!

  1032. Lino Ziliotto

    Ciao Beppe, nonappena ho saputo che Farai lo spettacolo a Roma ho deciso subito di comprare il biglietto…e chissenefrega che 3 giorni dopo ho l’esame!!!
    Sei sempre un grande!!!
    Lino.

  1033. Tullio Angioletti

    “Latte alla spina” è un vantaggio che si può rendere realizzabile in modo globale in Italia grazie sopratutto ad una riforma:

    LA DEVOLUZIONE.

    ————————————————-
    http://pronoi.leonardo.it
    ————————————————-

  1034. VITTORIO DI GIACINTO

    CARO BEPPE SU QUESTO TI FREGO HO UN AMICO CHE STA A 100 MT DA ME E HA DELLE MUCCHE DOMATTINA VADO A PRENDERE IL LATTE GRATIS QUANDO PASSI IN ABBRUZZO NON TI OFFRO UNA BIRRA MA UN LATTE ALLA SPINA SALUTI L’ABBRUZZO ASPETTA E FREME

    1. Antonio Cataldi

      IMPAPITO ABRUZZO CON UNA B !

  1035. Raffaella Biferale

    Ho visto questi distributori in Baviera per la prima volta nel 1988! Erano nei supermercati, la gente andava e riempiva il proprio contenitore…
    Ora non so se esistono ancora, perchè è molto che non vado in baviera, e nel resto della Germania non li ho mai visti.
    Già allora mi sembrava una grande idea, e sarebbe bello che arrivassero davvero anche qui da noi!

    1. R. Leo

      …certo che in Baviera…i distributori di birra alla spina…sono tutta un altra cosa !
      Prosit !

    2. Antonio Ciardi

      Ci sono ancora,anche succo di mele,uova

  1036. Demetrio De Sio

    Si vede che questi argomenti interessano poco… a scannarsi per la politica, tutti pronti!
    Le “piccole” grandi idee come questa, invece… Sono già 10 minuti e non si è precipitato ancora nessuno…
    Comunque: vai così Beppe! Sei tutti noi (o almeno tutti tranne qualche povero illuso…).

  1037. kenzo tange

    Belin Beppe, fosse vero anche a Zena.

  1038. luca tiraboschi

    menomale che qualche volte dimentichi la tua fede COMUNISTA e posti qualche cosa interessante e non di parte. solo per questo continuo a leggerti.

    1. matteo murgia

      caro lei, beppe non è un comunista ma una persona realistica che ha aperto gli occhi da tanto tempo,le critiche le fa con chi sbaglia,sia esso di destra che di sinistra,evidentemente non segue assiduamente questo blog.
      buona serata

    2. Marco Mari

      A Mattè !
      Ma che stai a dì !!
      Beppe è di sinistra e come !!!
      Che ingeniutà…

  1039. Davide Caiaffa

    Bellissima iniziativa…mi ricortda quando i miei andavano con la bottiglia in una fattoria dietro la mia casa a prendere il latte caldo appena munto!
    Che bei ricordi…ero piccolo e non avevo neanche peli!

  1040. Matteo Ortenzi

    il solo tirchiaccio genovese 🙂 !!
    Finalmente qualcuno che fà una delle cose che dicevi 10 anni fa… un’iniezione di fiducia, un po’ in ritardo ma tant’è… meglio che niente. Avanti così.

  1041. www.francesconardi.it

    ovviamente non c’è risposta per le centinaia di critiche del post precedente.

    http://www.francesconardi.it

  1042. Matteo Ortenzi

    il solo tirchiaccio genovese 🙂 !!
    Finalmente qualcuno che fà una delle cose che dicevi 10 anni fa… un’iniezione di fiducia, un po’ in ritardo ma tant’è… meglio che niente. Avanti così.

  1043. Gianni Nasutti

    Si, l’ho visto fare anche a ballabio nel lecchese… yum yum e poi così è buonissimo.

    ciao
    gianni

  1044. Riccardo Negro

    grande Beppe!!! bravissimo comincia dalla tua amata terra!

  1045. Marco Fiorani

    Porca ma ne sono acorto tardicmq tra i primi dieci

  1046. Cascioli Marco

    Sei sempre un grande

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