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1.325 commenti su “Siamo tutti borbonici

  1. Marie Therese Letacon

    Buongiorno, signore e signori !
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  2. Barbara

    Egregio Grillo, la stimo e la seguo, ma queste dei neo borbonici sono fesserie per chi non conosce la storia. È ora di dire basta alla divulgazione di assurdità sbagliate e diffuse senza alcuna base o fonte storica. Che il movimento ti si tenga lontano da simili pagliacciata leghiste!!!!

    1. pino nicotri

      Egregia Barbara, anziché dire amene sciocchezzuole si legga almeno la legge Pica.
      Grazie.
      pino nicotri
      p. s. Si disintossichi: Grillo ha purtroppo scritto cose vere ed esatte

    2. Paolo Moreno

      cerca di essere realista Barbara coloro che scrivono la storia spesso sono condizionati e sono umani vedi anche la storia Americana dal punto di vista dei nativi di quel luogo essi si definiscono invasi da stranieri ed è vero,la storia reale italiana dice che il nord in difficoltà con la scusa di unire il paese si è appropriata del benessere del sud ora vogliono l’indipendenza ma noi non abbiamo mai voluto l’unita ridateci cio che e nostro e andate via

  3. turi migliore

    …”il sud non fu liberato…”, come se avessero dovuto pensarci altri a liberarlo, e non sarebbero stato lo stesso sud a farlo! Solo in quel caso l’annessione si sarebbe trasformata in liberazione, recuperando onore, dignità, lungimiranza; che avrebbero avuto un gran peso nel tavolo delle trattative post unitarie. Invece, da come sono andate le cose, i meridionali, e i siciliani in particolare, nel 1° parlamento poterono portarci solo i padrini di cosa nostra! E la stessa cosa fecero dopo la Resistenza (fatta anche stavolta dalle popolazioni del centro-nord). Non è con gli altri che ve la dovete sempre prendere, ma con voi stessi.

  4. Dan R.

    Hanno distrutto un regno per pagarsi i debiti, hanno bruciato, fucilato, torturato, stuprato senza distinzione di età e di sesso, i savoia della legge Pica e del bombardamento di Genova hanno fatto l’Italia, hanno rubato le industrie, le scuole, la zecca di Napoli, hanno speso i miliardi al nord e i milioncini al sud e dopo tutto oggi ci accusano di mafia. Voglio la vera storia sui libri perchè come tutti i popoli sconfitti (indiani d’America, ebrei, Irlandesi) il meridione merita il rispetto e la memoria storica, nel nome di Angelina Romano, dei contadini seppelliti vivi, dei soldati borbonici coperti con la calce, delle donne stuprate e bruciate vive, nel nome dei nostri eroi contadini trasformati in briganti dalla legge,di quella classe monarchica e di quei cittadini umiliati da scrittori piemontesi salariati per scrivere propaganda, nel nome della brigata Catanzaro, contadini calabresi barbaramente fucilati sulle colline del nord-est (1915) cosi ringraziati dopo aver cacciato via il nemico austriaco, da questo stato traditore che invece di dare il congedo versò il loro sangue su quelle colline. Nel nome di tutti quelli che hanno subito ingiustizia e ancora oggi non vengono onorati. Disonore a statue di assassini (Savoia,Cialdini,Cavour,Garibaldi,Mazzini) e onore agli eroi del meridione.

  5. Giuseppina Marrone

    VOGLIAMO L’APERTURA DEGLI ARCHIVI! VOGLIAMO LA VERITA` STORICA SUL “RISORGIMENTO”!
    CMQ GRAZIE.

  6. Luigi Fattorini

    Caro Grillo, i libri scolastici italiani diranno pure, o meglio non diranno (perché non le dicono, o non le dicono sempre e come dovrebbero) delle cose che, invece, andrebbero dette: e cioè che il Sud fu depredato da una guerra di conquista sovrapposta ad una guerra di “liberazione” in quel lontano autunno del 1860. Ma fatti dire che la storia che racconti tu è un’altra favola uguale e contraria, quella dei neoborbonici; per parafrasarti alla rovescia: togliamo Savoia e mettiamo Borbone. Il Regno delle Due Sicilie aveva molti pregi, che sono stati ingiustamente celati per giustificarne viepiù l’invasione e l’annessione (vista come “civilizzazione” per varie teste illuminate del Nord). Ma non nascondiamoci dietro al dito: alcuni dei problemi meridionali erano antecedenti l’Unità (o l’Unificazione che dir si voglia) e non tutto quanto di male ci fu nel Napoletano e nella Sicilia diventate succursali meridionali del Regno sabaudo d’Italia venne grazie alla croce di Re Vittorio Emanuele. L’analfabetismo che nel 1861 era superiore l’85% in tutte le regioni appartenute alla Real Casa di Borbone, non fu una invenzione dei Savoia. Il problema dell’istruzione obbligatoria, della quasi totale mancanza di una classe media borghese imprenditoriale e degli interessi dei grandi e piccoli latifondisti: tutte queste robe esistevano già sotto i Borbone. I quali, per carità, fecero molto per il popolo, ma al contempo erano loro a fare “ministri” i vari Liborio Romano, e tutto questo ben prima che il nizzardo in camicia rossa arrivasse da Quarto a chiedergli aiuto a Napoli. Lo so, i meridionali hanno bisogno di orgoglio, dopo decenni di “fallimenti” unitari. Ma c’è modo e modo. Non revisionismo o, anche qua, populismo. Semmai metà animo e metà demagogia. Ripuliamo questa seconda metà perdio!

    1. luigi de rosa

      Tratto dal saggio di GIOVANNI RAFFAELE, “Istruzione ed educazione nell’ultimo cinquantennio borbonico”, in “Contributi per un bilancio del Regno Borbonico”, edito dalla Fondazione Lauro Chiazzese, 1990.
      Adattamento a cura di Fara Misuraca e Alfonso Grasso
      Il contesto
      Nell’Europa del primo Ottocento si scontrarono due teorie scolastiche: una vedeva nella diffusione dell’istruzione un mezzo per diminuire la distanza tra le classi sociali, favorendo così anche lo sviluppo economico; l’altra sosteneva tutto il contrario, vale a dire si adoperava a tenere basso il livello di alfabetismo per non rompere il già instabile equilibrio sociale e per mantenere lo status quo economico. Negli Stati italiani era generalmente forte la seconda concezione socio-pedagogica e politica.
      L’esito di questa battaglia politico-culturale dipendeva dall’intreccio di molteplici e concomitanti fattori, quali il retroterra economico e sociale nei singoli stati, le direttive politiche, lo stato generale della cultura, il ruolo degli intellettuali e il loro rapporto con i detentori del potere, da un lato, e con le masse incolte, dall’altro. Influivano anche lo stato economico e la considerazione sociale di cui godeva – o meno – il corpo docente. Dando per scontato il quadro d’insieme della società siciliana della prima metà dell’Ottocento, cui faremo riferimento implicito, ci concentreremo in questa sede a sottolinearne gli aspetti che più strettamente condizionano l’istruzione.
      L’istruzione (in particolar modo quella primaria) è una variabile dipendente dalle condizioni socio-economiche, ma, a sua volta, le influenza spesso in maniera determinante. Da questo punto di vista, la situazione del Piemonte, della Toscana, del Lombardo-Veneto preunitari differisce sotto molti aspetti da quella del Regno delle due Sicilie. È vero che sovrani e governi della Restaurazione non poterono annullare completamente le riforme del periodo napoleonico.

    2. Gabriele Orfino Tancorre

      x Luigi Fattorini.
      Sa perchè nel Regno dei Savoia vi era meno analfabetismo?
      Non certo per buonismo o menti illuminate dei loro sgovernanti, ma perchè vi era la coscrizione obbligatoria.
      Si vada a vedere quante guerre hanno fatto i Savoja, e capirà del perchè nel Regno delle Due Sicilie vi erano più analfabeti.
      Vada a vedere i dati sull’analfabetismo tra le donne di polentonia.
      Continui a sguazzare nella sua proverbiale ignoranza!!!

  7. Fabio Galiano

    BASTA CON LA QUESTIONE MERIDIONALE.
    Qualche demente e sciagurato ignorante prima di parlare di questione meridionale, parlasse della rapina economica-culturale fatta all’intero meridione, quando questo all’atto della sua forzata e violenta unificazione ai vandali padani era il 3° stato piu’ efficiente, moderno e ricco d’europa.

    1. turi migliore

      E’ micidiale! Parlate del Borbone, cioè di un dominante con tanto di esercito di occupazione, come se stesse parlando di voi stessi… mah!…che tempi…

  8. Gianluca D'Angelo

    Vi prego,vi scongiuro di perdere 5 minuti per leggere quello che ho scritto e di pensarci.E vi chiedo scusa in anticipo per la molteplicità delle cose che ho scritto,ma ho scritto con il cuore e non con la ragione.

    Io sono un liceale e porterò come argomento della tesina di maturità “La questione meridionale”.Sto analizzando tutte le cause che hanno portato al degrado del sud italia,sto cercando tutti i documenti “nascosti” per ricostruire una vera Storia!E non quella che si impara a scuola.Non sono un meridionalista nè un nordista.A me sta a cuore solo il mio paese che è stato fecondato bene ma è nato in maniera sbagliata.L’italia non si è unita,si è espanso il Piemonte!Ora sono passati 150 anni!Le verità devono essere messe alla luce,ma sopratutto deve finire l’egemonia del nord sul sud italia.Si deve,dopo aver analizzato le cause trovare la soluzione al problema!Non ci si può solo lamentare.Il passato è passato.Ora si deve guardare avanti e creare i presupposti per uno sviluppo del sud italia.Questo con politiche economiche serie,e cercando di eliminare l’ignoranza che c’è nel sud italia.Bisogna riformare le scuole meridionale e cambiare la mentalità di molti.L’italia deve rinascere e ha bisogno del sud italia per farlo.L’italia intera si deve raccogliere e lottare per un italia veramente unita.Dove un milanese e un napoletano hanno ,nelle loro rispettive città,la stessa speranza di acculturarsi e lavorare e diventare importanti.Mi dispiace se vi ho fatto perdere tempo leggendo quello che ho scritto.Ma quello che volevo intendere è:Diciamo veramente com’è andata la storia;studiamo le cause della “questione meridionale;ma sopratutto risolviamola!I meridionali sono gente acuta,intelligente,ma a volte si lasciano prendere dal sentimento di vittimismo.Tirate fuori i coglioni!anzi,tiriamoli fuori..tutti insieme!

    1. Simonetta Crigna

      Ci devono chiedere scusa per tutte le bugie che ci hanno raccontato

    2. Davide Capocelli

      Allora analizza il tutto riportato ai giorni nostri… nel senso che se dovessi fare un tesi di laurea dovresti fare una ricerca a 360°, così facendo scoprirai che non è questione di lamentarsi o meno, ma è una questione che va avanti ancora oggi… al sud (LO STATO) “aiuta” le mafie, lasciandole libero accesso ai lavori edili su quasi tutto il territorio, spostando ancora oggi le aziende che producono da sud a nord, mantenendo il lavoro ancor più basso delle percentuali dovute alla crisi. Così facendo i giovani sono “costretti” in buona parte a finire tra la manovalanza dei clan. Gli introiti delle male verranno poi reinvestiti al centro nord, in aziende del tutto legali. Mantenendo la crescita a sud pari allo zero lo stato si trova a fare una MANOVRA ancor più sconcertante, fa passare come dono la cassa del mezzogiorno, ma in realtà la cassa del mezzogiorno viene restituita tutta con l’aggiunta di 15 di miliardi di euro al nord, perché il popolo del sud è “costretto” a comprare la merce che si produce al nord… perché a sud le aziende non ci sono. Così il cerchio si chiude. Spero di essere stato chiaro, fai una ricerca e vedrai che le cose stanno così. Semplice come calcolo. Cassa del mezzogiorno meno merce del nord comprata a sud. Vedrai quanti utili il nord fa con questo meccanismo criminale

    3. Davide Capocelli

      mi scuso… nella foga del messaggio mi sono dimenticato di salutare, mi succede spesso quando parlo di risorgimento. Lo faccio ora, ciao a presto

  9. raffaella vergiulo

    GRAZIE, GRAZIE E ANCORA GRAZIE!!!
    PER AVER PROMULGATO UNA STORIA DI CUI GLI STESSI NAPOLETANI HANNO PAURA E SI SENTONO COLPEVOLI. MA, PIù DI TUTTO, GRAZIE PER LA CORRETTA INFORMAZIONE CHE DAI A TUTTI COLORO CHE ANCORA NON SANNO (COMPRESI MOLTI NAPOLETANI STESSI). DEL RESTO, è NORMALE CHE NESUNO SAPPIA NULLA: DOPO L’UNITà ITALIANA LE SCUOLE AL SUD FURONO CHIUSE PER 20 ANNI DAI SAVOIA, PERCHè NESUNO SAPESSE! I NOSTRI MERIDIONALI SONO STATI SCIOLTI NELLA CALCE, PERCHè NESSUNO SAPESSE…
    MA ORA LA STORIA STA RIEMERGENDO, CON FORZA E DIGNITà! PROMULGHIAMO, INFORMIAMO E DIFFONDIAMO: FORZA NAPOLETANI ALZIAMO LA TESTA!!!

  10. stefano sticchi

    grazie a internet tutte le virità di questo mondo stanno venendo fuori….anche la verità dell’oppressione del suditalia e della finta unità d’italia

    le coscienze si stanno svegliando…ma cè troppa gente che dorme ancora!

  11. domenico anfora

    La storia si racconta dall’inizio. Oggi c’è la tendenza a partire dalla fine, così si parla del massacro dei “vinti” dopo la fine della guerra, ma non si parla di ciò che ha fatto il fascismo in Italia e nel resto d’Europa. In Italia il fascismo ha messo fuori legge i partiti politici, ha sminuito il parlamento, ha introdotto leggi speciali, ha condotto un genocidio in Libia dal 1922 al 1931, ha aggredito l’Etiopia nel 1935 utilizzando anche i gas, nel 1936 la Spagna, nel 1939 l’Albania, nel 1940 la Francia, l’Inghilterra e la Grecia, nel 1941 la Jugoslavia, la Russia e gli Stati Uniti. Ha condotto la guerra civile rastrellando, fucilando e impiccando, fiancheggiando le truppe d’occupazione tedesche. Solo dopo aver raccontato ciò si può parlare delle fucilazioni dei fascisti dopo il 25 aprile.
    La stessa cosa può dirsi del regno borbonico, oppressivo, con una dinastia spergiura che aveva per ben 4 volte giurato sulla costituzione e poi l’aveva ignorata. Si finiva i galera per aver letto un libro vietato, per aver la barba da liberale, o solo per essere sospettato. I briganti, cosiddetti partigiani legittimisti, fecero orrendi massacri, ruberie e violenze contro i loro stessi compaesani, e ciò si può leggere dalle stesse memorie del capo massa Crocco. Quindi viva Mazzini, viva Garibaldi, viva la democrazia, viva la repubblica.

    1. Ernesto Gallerano

      solo un analfabeta come Grillo e altri pseudostorici da bar tipo Lorenzo del Boca e qualche altro lacchè al servizio dei mafiosi americani che pagano quella mmerda di Grillo potevano riabiltare quei porci schifosi corrotti, assassini incapaci dei Borboni ,il cui lurido culo giunse sul trono di Napoli solo per la buona volontà delle forze dominanti allora,l’Austria,la francia e L’Inghilterra.studiate la storia bestie infami.vafanculu vui e i Borboni.dalla Calabria con odio.W Garibaldi W Cavour, W I savoia, W Mazzini.

    2. luciano giovannini

      evidentemente questa persona ama la non informazione ed è rimasta a ciò che le hanno “raccontato” a scuola,senza la volontà di informarsi,di modo che scrive e scrive sol luoghi comuni;cose normali per chi ha una cultura(?)televisiva.se vuole posso consigliare anche qualche scrjtto di D’Azzeglio.Altrimenti continui ad aggiornarsi con:uomini e donne,amici,xfactor,grande fratello ecc.ecc. e lasci stare le cose serie

    3. Sandro Mondelli

      Viva l’Italia. Io mi sento a casa mia in Val di Susa, come in Friuli e come in Sicilia. Vittorio Emanuele II di Savoia e Francesco II di Borbone erano cugini: mi rifiuto di parteggiare, perché le guerre civili possono fare bene solo a chi le fomenta (ma agli istigatori può andare anche male …)
      Oggi ci vuole più Italia, più Europa (quella della cultura, non solo quella dei soldi) per vincere le sfide mondiali, altro che le piccole patrie!
      Sandro Mondelli

  12. angelo frungillo

    Caro Beppe Grillo, senza darti la patente di nuovo Masaniello, vorrei chiederti di farti portavoce di un’esigenza : “Vogliamo che il segreto militare sia tolto da tutti i documenti sull’esercito italiano dal 1859 al 1871, e poi di poter avere uno storico neutrale che esamini e pubblichi quello che è interessante. Un’ultima cosa. grazie.
    angelo frungillo

  13. Alessandro

    Questa versione mi sembra più attendibile di quella di Bennato

    Brigante se more

    (testo: Anonimo )

    Ammo pusato chitarre e tamburo
    pecchè ‘sta musica s’adda cagnà.
    Simmo briganti e facimm’ paura,
    e cu ‘a scupetta vulimmo cantà.

    E mo cantammo ‘sta nova canzone,
    tutta la gente se l’adda ‘mpara.
    Nun ce ne fotte d’o re Burbone
    ma ‘a terra ‘a nostra e nun s’adda tucca.

    Tutte e paise d’a Basilicata
    se so scetati e vonno luttà,
    pure ‘a Calabria mo s’è arrevotata;
    e stu nemico ‘o facimmo tremmà.

    Chi a visto o lupo e s’è miso paura,
    nun sape buono qual’è verità.
    O vero lupo ca magna ‘e creature,
    e ‘o piemontese c’avimma caccià.

    Femmene belle ca date lu core,
    si lu brigante vulite salvà;
    nun ‘o cercate scurdateve ‘o nome;
    cai ce fà guerra nun tene pietà.

    Omo se nasce, brigante se more,
    ma fino all’ultimo avimma sparà.
    E se murimmo menate nu fiore
    e na bestemmia pe’ ‘sta libertà.

  14. Pasquale Parisi

    “INNO DEI BRIGANTI”
    ———– LIBERTA’ ———–
    Amme pusato chitarra e tammure,
    pecche’ sta musica s’adda cagna’,
    simme briganti e facimme paura,
    e cu’ ‘a scuppetta vulimmo canta’.
    E mo’cantamme ‘na nova canzona,
    tutta la gente se l’adda ‘mpara’,
    nuie cumbattimmo p’ ‘o rre burbone,
    e ‘a terra nosta nun s’adda tucca’.
    Chi ha visto ‘o lupo e s’e’ mmiso paura,
    nun sape buono qual e’ ‘a verita’,
    ‘o vero lupo ca magna e creature,
    e’ ‘o piemuntese c’avimma caccia.’
    Tutt’ ‘e paise d’ ‘a Basilicata,
    se so’ scetate e vonno lutta’,
    pure ‘a Calabria s’e’ arrevutata,
    e stu nnemico ‘o facimmo tremma’.
    Femmene belle ca date lu core,
    si lu brigante vulite aiuta’,nun ‘o cercate,
    scurdateve ‘o nomme,
    chi nce fa guerra nun tene pietà.
    Ommo se nasce,
    brigante se more,
    e fino all’urdemo avimma spara’,
    ma si murimmo menate nu sciore,
    e ‘na preghiera pe sta liberta’.

    W IL REGNO DELLE DUE SICILIE.
    W IL RE!!!!
    DA UN NAPOLETANO EMIGRANTE…
    O FORSE MEGLIO BRIGANTE !!!

  15. FRANCO SACCONE

    sono romano ma di origine meridionale. Preferendo l’istituzione monarchica a quella repubblicana, ho mantenuto la fedeltà a Casa Savoia secondo gli insegnamenti ricevuti dalla mia gioventù. Ora che sono diventato anziano ed ho più tempo per approfondire il tema del mezzogiorno, sto rivalutando l’operato dei Borbone, riconoscendo la validità di quel Regno perduto. In contrapposizione alle ridicole richieste della Lega Nord, perchè non si crea un grande movimento meridionalista che avrebbe oltre tuttoi una ragione storica ? Se nascesse un altro Masaniello, certamente i “vaccari” del Nord non avrebbero vita facile. Troviamolo !!!
    Per quanto riguarda poi Garibaldi c’è da pensare che esiste ancora una associazione reduci garibaldini (penso sovvenzionata dallo Stato), i cui adepti sicuramente dovranno avere duecento anni (si vede che la camicia rossa fa bene alla salute). E finiamola con queste carnevalate !!!
    Cordialmente FRANCO

  16. CUONO GAGLIONE

    grazie peppe grillo che ci hai ricordato che napoli e i campani siamo schiavi del nord dal 1861 – nel tuo mday del 24 in piazza dante- molti di quei napoletani pero’ volevano conoscere cialdini- del quale fai menzione- ha ragione del boca che dice che dobbiamo riscrivere la storia per evitare nuovi colonialismi- w il kosovo libero- w il sud indipendente

  17. paolo federici

    approfitto della ghiotta occasione … per ricordare che dopo la fine della seconda guerra mondiale, re Umberto II, ormai esiliato in Portogallo, decise di mettere la parola fine alla storia dei Savoia.
    Infatti quando muore, nel 1983, si porta nella tomba il sigillo del casato, a voler significare che nessun altro “Savoia” potrà essere re, dopo di lui.
    Perché?
    Cosa aveva scoperto di così importante da fargli prendere una tale decisione?
    Beh, lo racconto in un libro (Una labile traccia indelebile) che uscirà il 13 dicembre!
    Paolo Federici
    p.s.: non c’è bisogno di comprarlo, potete anche leggerlo “interamente” in anteprima direttamente sul web http://www.paolofederici.it/labile/incipit.htm

    click

  18. Ugo Giammarco

    Alla luce degli ultimi avvenimenti (richiesta di 260 Ml di euro di risarcimento)mi viene da pensare che gli ex reggenti dovrebbero essere grati all’ingenutià di permettergli di ritornare in Italia ma non bisogna tirare troppo la corda!!! Emanuele Filiberto, addirittura, non esclude che il suo “colorito” movimento diventi un partito politico, quando dovrebbero essere interdetti dalla politica!!! Ma mi viene un’idea: se alla luce delle malefatte documentate perpetuate dai Savoia, perchè non si promuove un’azione legale contro di loro per ottrenere risarcimenti per gli enormi danni causati dalle loro azioni!!!!!

  19. Francesco

    Su Youtube cercate: Ilovenaples2007 e DueSicilie.

    Sono due ragazzi che diffondono informazioni da tanto tempo negate ai popoli del sud.
    Guardate tutti i video.

  20. nicola forte (borboniano)

    una considerazione sul grande odio dei Savoia verso i Borbone, odio che continuò a manifestarsi con imponenti azioni di cancellazione di ogni memoria, perpetrata con la distruzione dei monumenti, delle lapidi e della toponomastica che li ricordava. Pensate che ancora oggi,non esiste un cimitero,un luogo,dove si possano ricordare i soldati napoletani ,i Borboniani del Volturno,di Caiazzo,di Gaeta,sono senza ricordo…In Italia esiste ancora per esempio, la Galleria Estense a Modena, mentre il Real Museo Borbonico è stato immediatamente ribattezzato Museo Nazionale. E cito a mo’ di esempio il Corso Maria Teresa ribattezzato Corso Vittorio Emanuele,in nome di un rozzo Re,che mentre criticava la dinastia Borbone per gli usi di corte,sposava morganaticamente Rosina,figlia di una guardia di palazzo ,che elevo’ al rango di contessa di Mirafiori….
    Non esistono quasi più monumenti, statue e ogni nome borbonico è sparito da tutte le città dell’antico Regno. (ndr.mi pregio di essere stato il fautore ad Ischia dell’intitolazione della piazza del porto a Ferdinando II.).
    Unica consolazione…Il gioco del destino ha voluto che Vittorio Emanuele,discendente di quei Savoia che misero a ferro e a fuoco soprattutto la Basilicata ,si sia fatto un periodo di carcere nel suo capoluogo,Potenza……
    Ma alle nuove generazioni, ai nostri figli, ai figli dei nostri figli, occorrerà raccontarla la verità , occorrerà che sia raccontata e ricordata, affinché sia recuperato il nostro passato che è un passato di grandezza, di cui andare orgogliosi .

  21. nicola forte (borboniano)

    Una considerazione sul grande odio dei Savoia verso i Borbone, odio che continuò a manifestarsi con imponenti azioni di cancellazione di ogni memoria, perpetrata con la distruzione dei monumenti, delle lapidi e della toponomastica che li ricordava. Pensate che ancora oggi,non esiste un cimitero,un luogo,dove si possano ricordare i soldati napoletani ,i Borboniani del Volturno,di Caiazzo,di Gaeta,sono senza ricordo…In Italia esiste ancora per esempio, la Galleria Estense a Modena, mentre il Real Museo Borbonico è stato immediatamente ribattezzato Museo Nazionale. E cito a mo’ di esempio il Corso Maria Teresa ribattezzato Corso Vittorio Emanuele,in nome di un rozzo Re,che mentre criticava la dinastia Borbone per gli usi di corte,sposava morganaticamente Rosina,figlia di una guardia di palazzo ,che elevo’ al rango di contessa di Mirafiori….
    Non esistono quasi più monumenti, statue e ogni nome borbonico è sparito da tutte le città dell’antico Regno. (ndr.mi pregio di essere stato il fautore ad Ischia dell’intitolazione della piazza del porto a Ferdinando II.).
    Unica consolazione…Il gioco del destino ha voluto che Vittorio Emanuele,discendente di quei Savoia che misero a ferro e a fuoco soprattutto la Basilicata ,si sia fatto un periodo di carcere nel suo capoluogo,Potenza……
    Ma alle nuove generazioni, ai nostri figli, ai figli dei nostri figli, occorrerà raccontarla la verità , occorrerà che sia raccontata e ricordata, affinché sia recuperato il nostro passato che è un passato di grandezza, di cui andare orgogliosi .

  22. CUONO GAGLIONE

    LO
    Dovunque, incontro meridionali scemi che si onorano di tutte le stronzate che dicono in tv a proposito di Napoli e del Sud; ma si può essere così ignoranti a dire non siamo buoni, fanno bene a chiamarci terroni, meglio che ci nascondiamo.
    Io vorrei fare, se mi è permesso, un cazziatone a tutti i Napolitani, intesi come meridionali, che non si sentono Duosiciliani pronti a pigliare a pesci in faccia questa italietta di merda. Io dico BASTA, è venuto il momento di fare qualcosa di grande per svegliare il nostro popolo dormiente e così mi sono inventato un volantino di protesta che sto pensando di divulgare:

    NAPOLITANI!

    POPOLO DEL SUD DELLA PENISOLA,

    E’ ORA DI RISVEGLIARCI.

    Molti politici del nord ci accusano di essere dei nullafacenti e che siamo in grado di esportare solo camorra e mafia (come sostengono alcuni leghisti), ma non sono altro che ignoranti falsi, perché la storia insegna che i camorristi e i mafiosi, prima dell’unità d’Italia non erano altro che dei prepotenti qualsiasi e che nessun nesso avevano con il sistema politico, cosa, questa, a cui ha provveduto quel ladro e pirata di Garibaldi che per farsi aiutare a depredare il Regno felice del Sud, prometteva cariche importanti, e peggio ancora fecero i piemontesi venuti subito dopo con il loro re bastardo che nemmeno conosceva la lingua italiana, bensì lui e tutti i suoi accoliti generali parlavano francese e fecero nel sud della penisola una tale carneficina e distruzione che questo popolo non aveva mai subito, dai Vandali ai nazisti, i quali non avevano per niente inventato loro i campi di sterminio, ma li avevano copiati dai piemontesi 100 anni prima; si veda Fenestrelle, nel cui campo sparirono migliaia di soldati napolitani sciolti nella calce viva solo perché non giurarono per Vittorio Emanuele II.

    Per toglierci la nostra identità nazionale che avevamo da ben ottocento anni, ci hanno divisi in regioni, inculcandoci che facevamo parte di un popolo nuovo, quello italiano; e poi ci hanno divi

  23. diego d.

    Il risorgimento è una cacata pazzesca, venitemi a smentire con dati concreti o tacete.

    http://www.rifondazioneborbonica.splinder.com

  24. Fiero meridionale

    Per curiosità sono andato sul sito del comitato per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Garibaldi, ho cliccato sul link musei e notato che non esistono musei del Risorgimento nel Sud Italia, comprese le isole. Questo è sintomatico di quanto sia attuale e ancora squilibrato il discorso sull’unità d’Italia. E’ anacronistico solo il fatto che continua la storiografia ufficiale a negare o quantomeno a minimizzare la portata dell'”invasione” del Sud Italia ad opera dei massoni-liberal-piemontesi. Ma siamo sempre di più a pretendere che sia restituita al Sud la verità, che siano finalmente resi pubblici i furti, le violenze e le vessazioni fisiche, economiche e morali che hanno dovuto subire i meridionali per lo sviluppo del Centro-Nord e per l’abboffarsi degli industriali. Da una parte l’emigrazione (con le cui rendite hanno creato le stesse industrie che poi hanno usufruito della seconda ondata migratoria di manodopera meridionale), il furto o la miseria, dall’altra la ricchezza diffusa e soprattutto una ingiustificata purezza morale che ha sempre giustificato e tuttora giustifica chi punta il dito verso il terrone, il cafone, il mafioso etc.
    Invito a leggere Francesco Saverio Nitti per capire come il Sud sia stato distrutto economicamente e socialmente in pochi anni, anche su internet si trova qualcosa. Un saluto a tutti

  25. simone voccia

    Io si che no ho letti di libri sul ‘Vero Risorgimento’tra cui: ‘I Savoia ed il massacro del Sud’…Risorgimento si, ma del Nord..L’unità d’Italia si è fatta solo per risanare le casse dei Savoia(ricordo che la regione ‘Savoia’ fu venduta dalla stessa casata alla Francia).Prima dell’unità il Sud, ovvero, REGNO DELLE DUE SICILIE era la terza potenza marinara del mediterraneo…Perchè elogiamo tanto quel mercenario di Garibaldi ed i Mille (anche Cavour lo disse)…un anticlericale, così come i Savoia..non è vero che erano Mille…Ma come fanno mille persone a conquistare un territorio che andava dalle marche alla sicilia?…Ma fatemi il piacere…!!A Napoli c’è Piazza del Plebiscito!Ma quale Plebiscito?Fu una costrizione (coi fucili) dei garibaldini a votare per il nuovo ‘Re’..Perchè vengono commemorati soltanto gli stermini fatti dai nazist e non quelli fatti dal Generale Cialdini e dai Bersaglieri alle popolazioni inermi del Sud ? (bambini e anziani compresi)..a titolo di informazione rammento le stragi di Casalduni(BN), Carbonara(oggi Aquilonia)(AV), e tanti altri paesi dell’entroterra campano e lucano…se non altro del lager savoiardo delle Finestrelle…
    Inoltre i Briganti non erano ‘terroristi’ erano PATRIOTI, gente che lottava per la propria terra – se fossero nati nel 1940 li avrebbero chiamati Partigiani…La Storia del Risorgimento non è quella che ci hanno insegnato a scuola, perchè la storia viene, spesso, scritta dai vincitori…documentatevi su cosa hanno fatto i Borbone per il Sud..per noi figli della Magna Graecia, di Federico II, di Carlo III di Borbone, di Ferdinando…Cosa ha fatto per noi meridionali l’Italia??? Emigrazione..Territori Aggrediti da Piani Industriali sbagliati!..Io non sono un anti-italiano, però vorrei che almeno venissero riconosciuto i meriti dei Borbone e il prezzo che ha pagato il Sud per l’Unità. Infine, perchè in TV non è mai stato trasmesso il film di P.Squitieri: ‘Li chiamorono Briganti’?Perchè è un film che ‘Scotta’!!

  26. Vincenzo Alongi

    per riparare ad un errore ho appena scritto “Ho inciato un contributo a puntate più incasiato dell’Italia”
    Che dire se non che la fretta fa brutti scherzi. Ciao a tutti

  27. Vincenzo Alongi

    Ho inciato un contributo a puntate più incasiato dell’Italia.
    Chi vuol capirci qualcosa legga, per favore, le “puntate” nel seguente ordine:
    I°- Giorni or sono
    II°- I governanti delle altre Nazioni
    III°- *A tutti, ai beceri
    IV°- E i beceri della
    TREditre saltatelo in quanto rano finale inviato due volte.
    Mi scuso, auguro buone ferie a tutti e grazie ancora a Beppe e a Voi.

  28. Vincenzo Alongi

    CHE CASINO HO COMBINATO!!!
    Giorni or sono hanno festeggiato in sordina Giuseppe Garibaldi, il controverso Eroe dei due Mondi. L’immancabile Siculo e l’immancabile “Padano” la grana sulle celebrazioni, a dire il vero poco sentite dai più, l’hanno depositata. In Parlamento.
    Fu vera gloria? Ai Posteri l’ardua sentenza.
    Non si capisce però perché l’Italia Unita non debba essere considerata una grande opportunità di riscatto per gli Italiani. Da secoli eravamo succubi delle “grandi” Nazioni europee le quali quando non riuscivano a risolvere le loro crisi economiche e sociali (vedi disoccupazione ed ingiustizie) si dichiaravano guerra ed invadevano militarmente il nostro territorio, rapinavano le nostre risorse, devastavano il nostro tessuto sociale.
    Chi ci ha guadagnato con l’unità d’Italia? Uomini, re, banchieri, ecc. intraprendenti e capaci a spese di uomini, re, banchieri, ecc. inetti e mediocri. Ci ha guadagnato chi ha fiutato l’affare, chi aveva grandi capitali da investire, chi non aveva nulla da perdere.
    Ci ha guadagnato il Nord e meno il Sud al quale sono state sottratte molte industrie. Alla fine non sta bene il Sud per mancanza di fabbriche, non sta bene il Nord per eccesso di esse.
    Agli Italiani morti nelle guerre, per unire prima e salvare dopo, la Patria” è andata molto male, agli altri meglio.
    Nel 1870 avevamo un debito pubblico enorme. Nel 2007 il debito pubblico è colossale.
    Gli “scandali bancari” che “nel 1892-3 travolsero sudati risparmi della nazione, credito di grandi istituti finanziari, riputazione di uomini politici, fiducia nel Governo e nei suoi organi che avevano permesso, anzi incoraggiato e imposto, operazioni finanziarie illegali e rovinose” si sono ripetuti ciclicamente fino ai nostri giorni (vedi “affaire” Parmalat o bond argentini).
    Il becero del Nord se la prende con i Terroni, il becero del Sud con i Polentoni. Entrambi, così, dimostrano l’esattezza della formula “Sporco terrone + ottuso polentone = popolo coglione”.

  29. Vincenzo alongi

    E i beceri della Nordonia continuano ad esaltarsi offendendo i “terroni”, se ne stanno nella trepida attesa dell’immancabile ” ‘fanculo polenta” e si sentono appagati. I beceri della Sudonia, idem cum patata. L’ottusità unita ai problemi personali fa sempre e solo danni, a sé e agli altri. Destinatari comunque dei miei per lo più semiseri contributi inviati in questo Blog sono di fatto le agenzie di statistica, senz’altro presenti dietro le quinte. A loro auguro buon lavoro. Salute e buona fortuna ai lettori del Blog, beceri compresi ai quali consiglio di tifare per questo nostro Bel Paese non SOLO quando 11 strapagati adulti in mutande rincorrono un pallone!!
    Il Bel Paese merita di essere amato anche se ha forma di stivale e si è nati, come me, nella bella e tormentata Sicilia. Grazie Beppe. valongi@libero.it

  30. Vincenzo Alongi

    *A tutti, ai beceri soprattutto, raccomando la lettura del breve saggio (13 facciate!) di V. Mathieu (La strana storia dell’Unità d’Italia) presentato per il CIDAS da Sergio Ricossa con il titolo “Breve corso di storia patria ad uso dei non politicamente corretti”, Leonardo Facco ed., MI.
    *Gioacchino Volpe, “Vittorio Emanuele III”, Officine Industrie Grafiche Nicola e C., 1939, Varese, MI (dal quale ho tratto la citazione sugli scandali bancari del 1892-3)
    *Titta Madia, Storia terribile del Parlamento italiano, Corbaccio Dall’Oglio ed., MI, 1942 (Dice del Parlamento quello che, nel 2007!, i bravi Rizzo e Stella dicono nel best seller “La Casta”).
    *Gino Cucchetti, Italia – Germania, G.B. Palumbo ed., Palermo, 194° (Perché si evince con chiarezza che Mussolini ha dichiarato guerra e ha inguaiato noi Italiani “motu proprio” e che quindi la democrazia parlamentare, per quanto sgangherata, è sempre un male minore. Di tale forma di governo dobbiamo essere grati ai nostri alleati USA anche se (da alleati) ci hanno … bombardato tutti, ma proprio tutti, i centri abitati; così hanno messo fine ad un triste periodo della nostra storia patria fatta anche di soprusi degli Alleati della Grande Guerra che hanno agevolato la fine della democrazia parlamentare, che ci hanno imposto le sanzioni delle Nazioni Unite per aver osato conquistare ciò che loro avevano conquistato da secoli.

    TREditre: … Più o meno le stesse “Grandi Potenze” che avevano deciso che l’Italia dovesse essere unificata dai Savoia, con un potere centralizzato come la secolare Francia e non come chiesto da Cattaneo prima e da Gramsci, Salvemini, Lussu, Silvio Trentin ed altri, dopo. Un’Italia Federata, cioè come la giovane Germania della quale spero i nostri Parlamentari si decidano finalmente a copiare pari pari non solo il sistema di governo, ma anche quello elettorale e quello istituzionale.

  31. Vincenzo Alongi

    I Governanti delle altre Nazioni (non solo quelle del “Terzo Mondo”) conoscono questa formula e ci accollano (fino ad oggi non militarmente) il disagio sociale ed economico dei loro sudditi, non contrastando l’espatrio dei loro disperati disposti a tutto pur di lavorare o di delinquere.
    E ringraziano il buonismo dei nostri Governi che troverebbero disdicevole pretendere da loro il “diritto alla reciprocità” che consenta a noi Italiani di fare altrettanto avendone gli stessi benefici.

    DUEditre: E intanto più i beceri della Polentonia e della Terronia (Isole comprese) si becchettano tra loro, come i capponi di manzoniana memoria, prima l’Italia verrà inglobata nella nascente Eurafràsia dove i nostri nipoti saranno meno bianchi dei bianchi, meno neri dei neri, con gli occhi un po’ più a mandorla e un po’ meno bovini, forse sorrideranno della stupidità dei loro nonni italici e forse vivranno un presente meno ansiogeno.
    Qui ci vorrebbe un “‘sticazzi!” parafrasando il Maestro ‘Sticazzi del programma radiofonico “sei uno zero” (610 mh). Ma preferisco ringraziare le molte persone perbene del Blog che mi hanno insegnato qualcosa sull’argomento, quanti hanno fatto notare che non si dice “i Borboni” ma “i Borbone” e quelli che hanno inviato bibliografie a supporto delle loro opinioni.
    Ricambio consigliando:
    *Francesco Crispi; Pensieri e profezia, Casa ed. Tiber, Roma, 1920. (definisce le Nazioni europee per come le percepiva: briganti!).
    *La lettura dei verbali delle sedute del Parlamento della Repubblica Siciliana dai quali risulta evidente che essa non poteva sopravvivere perché governata da persone incapaci.
    *La lettura degli ultimi giorni della Serenissima Repubblica di Venezia dalla quale risulta evidente che essa non poteva sopravvivere per lo stesso motivo.

  32. Vincenzo Alongi

    TREditre: … Più o meno le stesse “Grandi Potenze” che avevano deciso che l’Italia dovesse essere unificata dai Savoia, con un potere centralizzato come la secolare Francia e non come chiesto da Cattaneo prima e da Gramsci, Salvemini, Lussu, Silvio Trentin ed altri, dopo. Un’Italia Federata, cioè come la giovane Germania della quale spero i nostri Parlamentari si decidano finalmente a copiare pari pari non solo il sistema di governo, ma anche quello elettorale e quello istituzionale.
    E i beceri della Nordonia continuano ad esaltarsi offendendo i “terroni”, se ne stanno nella trepida attesa dell’immancabile ” ‘fanculo polenta” e si sentono appagati. I beceri della Sudonia, idem. L’ottusità unità ai problemi personali fa sempre e solo danni, a sé e agli altri. Destinatari comunque dei miei per lo più semiseri contributi inviati in questo Blog sono di fatto le agenzie di statistica, senz’altro presenti dietro le quinte. A loro auguro buon lavoro. Salute e buona fortuna ai lettori del Blog, beceri compresi ai quali consiglio di tifare per questo nostro Bel Paese non SOLO quando 11 strapagati adulti in mutande rincorrono un pallone!!
    Il Bel Paese merita di essere amato anche se ha forma di stivale e si è nati, come me, nella bella e tormentata Sicilia. Grazie Beppe. valongi@libero.it

  33. Lisa Puddu

    Beppe sei grande…..

    1. Matteo Patanè

      Stupendo questo blog….

    2. Matteo Patanè

      Bella discussione…

    3. Matteo Patanè

      Beppe grande giustiziere….

    4. Matteo Patanè

      Lisa, sono d’accordo con te è un gran giustiziere….

  34. DIEGO D.

    “Io sono un principe italiano illegalmente spogliato del suo potere, è qui l’unica casa che mi è rimasta, qui è un lembo della mia patria, qui sono vicino al mio Regno ed ai sudditi miei…..vengono chiamati assassini e briganti quegli infelici che difendono in una lotta diseguale l’indipendenza della loro patria e i diritti della loro legittima dinastia. In questo senso anche io tengo per un grand’onor di essere un brigante…per ciò che concerne la mia fortuna confiscata…quando si perde un trono, importa ben poco perdere anche la fortuna…sarò povero come tanti altri che sono migliori di me ed ai miei occhi il decoro ha pregio assai maggiore della ricchezza”

    SE MAI DOVESSI RIAVERE ANCHE SOLO PARTE DI QUELLO CHE E’ DOVUTO ALLA MIA FAMIGLIA DA OLTRE 100 ANNI PROMETTO DI INVESTIRE TANTO NEL RECUPERO DI QUELLO CHE FU UN MAGNIFICO REGNO…
    DIEGO

  35. DIEGO D.

    “Io sono un principe italiano illegalmente spogliato del suo potere, è qui l’unica casa che mi è rimasta, qui è un lembo della mia patria, qui sono vicino al mio Regno ed ai sudditi miei…..vengono chiamati assassini e briganti quegli infelici che difendono in una lotta diseguale l’indipendenza della loro patria e i diritti della loro legittima dinastia. In questo senso anche io tengo per un grand’onor di essere un brigante…per ciò che concerne la mia fortuna confiscata…quando si perde un trono, importa ben poco perdere anche la fortuna…sarò povero come tanti altri che sono migliori di me ed ai miei occhi il decoro ha pregio assai maggiore della ricchezza”

    SE MAI DOVESSI RIAVERE ANCHE SOLO PARTE DI QUELLO CHE E’ DOVUTO ALLA MIA FAMIGLIA DA OLTRE 100 ANNI PROMETTO DI INVESTIRE TANTO NEL RECUPERO DI QUELLO CHE FU UN MAGNIFICO REGNO…
    DIEGO

  36. Daniel Tiano

    Un consiglio A TUTTI: guardatevi il film censurato
    ” LI CHIAMARONO BRIGANTI ”

    Un film di Pasquale Squitieri. Con Claudia Cardinale, Enrico Lo Verso, Giorgio Albertazzi, Roberta Armani, Branko Tesanovic, Carlo Croccolo, Paul Müller, Salvatore Billa, Franco Nero, Victoria Zinny, Luigi Montini, Giuseppe Marrocu, Remo Girone, Franco Javarone, Lina Sastri, Francesco Capitano, Carlo Mucari, Santo Bellina, Francesca Chiarantano, Emanuela Garuccio, Ennio Coltorti, Salvatore Puntillo. Genere Storico, colore 129 minuti. – Produzione Italia 1999.

    recepibile solo con Emule

  37. Antonio Avano

    armonia , bellezza, anche di fronte all’universo, nel tentativo di raggiungere, contattare, e presentarsi a civiltà aliene, non può fare a meno di attingere dalla cultura partenopea, inviando nello spazio, tra le sue massime espressioni di civiltà umana, ” ‘O sole mio” la più celebre canzone del mondo.
    Mi piace ricordare che la mia città è innanzitutto la città di Masaniello, di Gennarino, lo scugnizzo che ha sacrificato la sua vita contro un nemico che faceva paura al mondo intero, espressioni simbolo di un popolo che resiste, reagisce, combatte e vince contro le ingiustizie e contro le inciviltà! Come diceva Pasolini: “preferisco la povertà dei napoletani al benessere della repubblica italiana, preferisco l’ignoranza dei napoletani alle scuole della repubblica italiana, preferisco le scenette, sia pure un po’ naturalistiche, cui si può assistere nei bassi napoletani alle scenette della televisione della repubblica italiana”. “Napoli è ancora l’ultima metropoli plebea, l’ultimo grande villaggio (e per di più con tradizioni culturali non strettamente italiane): questo fatto generale e storico livella fisicamente e intellettualmente le classi sociali. La vitalità è sempre fonte di affetto e ingenuità. A Napoli sono pieni di vitalità sia il ragazzo povero che il ragazzo borghese” […]
    Pasolini insegna, dunque. A 360 anni esatti dalla rivoluzione di Masaniello, voglio chiudere “cedendogli parola,” perchè nessuno rappresenta meglio, il fiero, instancabile e glorioso popolo napoletano!
    ” Popolo mio, viva il re, a morte il mal governo…Popolo! Chi ha dato foco alla cappella? Sono Stato io. Popolo mio. Io adesso vado a parlare con sua eccellenza e fra un’ora, o al massimo domani mattina, torno qua e porterò buone notizie per tutti. Però mi raccomando, state qua, calmi, io mi farò sentire. Se per domani mattina non torno qua, voi rompete tutto e mettete a ferro e fuoco la città!”
    Antonio Avano

  38. Antonio Avano

    NAPOLI
    A prescindere dai potenti che si sono avvicendati nel corso della storia.

    La storia della mia città è la forza che da fierezza al mio sguardo, da coraggio alle mie azioni e orgoglio alla mia identità!
    La storia della mia città mi rende consapevolmente superiore e pertanto immune da ogni sorta di attacco alla cultura a cui appartengo; sia essa avversione gratuita, misera, sfregio ignorante, sia esso abuso di potere, grave, presuntuoso, investito da autoritarismo istituzionale!
    Alle aggressioni, alle accuse ignoranti, rispondo, con la storia, anzi, risponde direttamente la storia, di una città e dei suoi abitanti che sempre si sono battuti con coraggio contro l’omologazione, contro l’ignoranza barbara, la superbia di chi con il potere, re, papa, nobile, borghese, ricco, nazista, fascista, camorrista, politico ecc… ha cercato con la violenza, di piegare, sotto la propria volontà Napoli e le sue espressioni culturali.
    L’assedio vigliacco, o peggio ancora la sottile perfida infamia nascosta dietro la falsa emergenza di turno, per aiutare, risolvere, aggiustare, migliorare, correggere; tutti pretesti usati in realtà per distruggere, depredare, speculare, a vantaggio proprio e della casta e/o del partito, di cui costoro facevano e fanno parte.
    Napoli e i napoletani, sono stati i primi a creare una repubblica, i primi a fare una rivoluzione ribellandosi contro un re, contro un sistema, contro un regime; i primi a resistere e rigettare in mare i barbari, ad opporsi a tutte le omologazioni possibili ed immaginabili, primi ed unici nella propria solitudine, senza l’aiuto di nessuno.
    Soli a difendere la propria identità che resiste ancora, nei secoli.
    Napoli resiste, da sola, come sempre, rimanendo ancora, nonostante tutto, quel faro di civiltà e di creatività, unica, libera, nel mondo, quel mondo che le sputa in faccia ma che quando si racconta ( racconta la propria umanità ) volendo trasmettere le sue manifestazioni migliori di civiltà, progresso, armonia

  39. Daniel Tiano

    L’Italia è una truffa per il SUD!
    Ci hanno spogliato di tutto e continuano a farlo ripetutamente!

    E ora di dire BASTA con l’Italia!!
    solo Regno delle Due Sicilie!!!

    W il separatismo rivoluzionario!
    W il SUD LIBERO!

    Il mio mito?? Prof. NICOLA ZITARA (storico)
    GRAZIE NICOLA!!!!!!!!!!!!!

    Si…Siamo tutti Borbonici!
    Sempre,fino alla morte!
    Omme se nasce Brigante se more!

    INFO: http://www.eleaml.org

  40. Daniel Tiano

    L’Italia è una truffa per il SUD!
    Ci hanno spogliato di tutto e continuano a farlo ripetutamente!

    W il Separatismo rivoluzionario!
    W il SUD LIBERO!

    SI,SIAMO TUTTI BORBONICI!!

    INFO: http://www.eleaml.org

  41. Luca Sorgente detto il brigante

    SIMME BRIGANTI E FACIMME PAURA A TERRA E’ A NOSTA E NUN S’ADDA’ TUCCA’!!!!

  42. Luca Sorgente detto il brigante

    Ammo pusat chitarr e tammorre pecchè sta musica s’addà cagnà, simme Brigante e facimme paura e ca scuppetta vulimme sunààààà…. Che il Risorgimento Italiano sia stato soltanto una presa in giro per nascondere la dominazione piemontese ormai nn è una novità, nn ti preoccupare Beppe anche se i libri di storia continueranno a dire solo un mare di str……ate chi avrà un pò di cervello nn ci metterà molto a capirlo, ma la cosa che più mi fa rabbia è la falsità storica con cui sono stai demonizzati i Briganti dove addirittura molti libri di storia li definiscono i diretti predecessori dei Camorristi… Quello che so non sono stati Carmine Crocco e la banda Pilone a dividersi i Capitali ed i Fondi stanziati per il Mezzoggiorno, come hanno fatto i nostri cari Boss nel nostro secolo insieme a politici ed imprenditori… alla fine è sempre stato così i veri criminali sono coloro che costituiscono un potere….

  43. Ninco Nanco

    la resistenza non e mai finita, ma e stata strumentalizata, oggi si chiama camorra, un altro regalo dell’unità, i briganti veri quelli che ancora oggi sono pronti a dare la loro vita per la libertà e la dignità, sono pochi ma decisi.
    TREMATE LA BANDA CROCCO VIVE.
    Ninco Nanco.
    grillo sei un grande sei l’unico che ha avuto le palle di dire le cose come stanno realmente.

  44. carlo ricci

    Purtroppo in Italia non s’e’ voluto chiarire tutta una serie di cose riguardo al sottosviluppo nel Sud. Io che sono nato al Nord ma che ho abitato due anni al Sud mi chiedo spesso di questo divario economico che ci mettera’ anni a cambiare, ovviamente con la globalizzazione tante cose cambieranno prima: meno male! Una cosa che pero’ mi fa “incazzare” e’ la mentalita’ di certi balordi nordisti ormai gia’ in pensione che non riconoscono al Meridione le proprie peculiarita’ di una cultura e di una capacita’ imprenditoriale. Ecco perche’ dicono che esistono due Italie. Ciao

  45. carlos carranza

    Ci hanno chiamato briganti ma noi volevamo solo giustizia

    Ci hanno chiamato briganti ma noi volevamo solo la pace

    Ci hanno chiamato briganti e stavamo solo difendendo i nostri figli

    Ci hanno chiamato briganti e ci hanno fatto soldati

    Ci hanno chiamato briganti e ci hanno uccisi tutti

    Ci hanno chiamato briganti e amavamo il sole

    Ci hanno chiamato briganti e ci hanno fatto partire

    Ci hanno chiamato briganti e ci hanno strappato l’anima

    Ci hanno chiamato briganti mentre loro erano i santi.

    http://blog.libero.it/dinzo10/

  46. emmanuel granatello

    E’ tutto vero.Io sono un ragazzo di caserta iscritto a ingegneria elettronica asalerno.quando andavo alle superiori,nel mio ultimo anno partecipai a un progetto teatrale che si chiamava “terra bruciata”,diretto dal prof. guido cecere di italiano e storia.il progetto consisteva in una ricerca sul campo delle conseguenze che i garibaldini e il regno di savoia hanno portato nel sud italia in genere,con testimonianze scritte enon nei comuni,soprattutto capua e dintorni (ric. teano).i risultati della ricerca poi sono serviti a mettere in scena un “musical”,appunto “TERRA BRUCIATA…”, diretto e interpretato a fine anno scolastico dal gruppo di noi studenti dell’ITIS g.c. falco di capua.il tema principale dell’ “opera”, si riversa nella speranza dei paesani di risolvere la situazione economica e politica sotto i borboni in nuive proosppettive verso il futuro.le varie figure paesane,il maestro,il sindaco..i luoghi di convivenza,la festa del paese,la casa del brigante,la campagna…sono state tutte notizie riportate grazie alle testimonianze di bisnonni ,che erano poco più di bambini,anzi non era no ancora nati,ma che avevano sentito parlare a loro volta dai nonni ,scritti di notai e avvocati dell’epoca.ad esempio posso raccontare l’episodio della povera “trapanarella”,una ragazza che era stata adescata da un garibaldino che le prometteva di portarsela al nord,dove la vita era più agiiata, dove avrebbe condotto la vita della “signora”…e invece..la ragazza è rimasta incinta…lui è scappato….e il paese,data la mentalità redrograda dell’epoca,l’incolpava di essere una “zoccola”!la scena è seguita da una canzone della nuova compagnia di canto popolare,o di bennato non ricordo bene,come del resto molti altri pezzi inseriti nel progetto..suonati dal sottoscritto e il “suo collega” michele rega,e cantate da TUTTI durantye la messa in scena.Appunto questa voleva essere una forma di protrest CORALE per cercare di non dimenticare cosa siamo e perchè lo siamo…grazie beppe

  47. donato menichella

    i savoia sono stati estromessi dal potere da 60 anni, eppure c’è ancora chi li protegge “storicamente”. E gli storici italiani repubblicani da chi sono protetti? come fanno a
    far tacere la loro coscienza? e non dimentichiamoci nel 2007 verrà celebrato in tutta italia il 200esimo anniversario della nascita di un grande criminale di pace e di guerra: giuseppe garibaldi.

  48. Massimo Orsi

    E i 30 milioni di sud-italiani
    morti in esilio?
    E la fortezza di Fenestrelle
    Un genocidio la cui portata è mitigata solo dalla fuga e dall’emigrazione forzata, nell’inesorabile comandamento di destino: “O briganti, o emigranti
    A migliaia questi uomini furono concentrati dei depositi di Napoli o nelle carceri, poi trasferiti con il decreto del 20 gennaio 1861, che istituì “Depositi d’uffiziali d’ogni arma dello sciolto esercito delle Due Sicilie”. Cinquemiladuecentododici condanne a morte 6564 arresti 54 paesi rasi al suolo centinaia di migliaia di morti(qualcuno azzarda 1 milione di morti).
    La prima pulizia etnica del mondo occidentale (Legge Pica) Una vergogna nazionale ancora sottaciuta dalla storia ufficiale.

    “E intorno a noi il timore e la complicità di un popolo.
    Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi
    sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità
    di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso
    destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo.
    Calpestati, come l’erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo.
    Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni.
    Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone.
    Non è parola vana ed astratta. E’ dire senza timore, E’ MIO,
    e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall’anima.
    E’ vivere di ciò che si ama.
    Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce.
    Così è stato, e così sempre sarà.”

    dal Monologo finale del “Generale” Carmine Crocco, con il quale Michele Placido
    conclude lo spettacolo, al Parco della Grancia,
    “La storia bandita”, cinespettacolo sul brigantaggio lucano.POTENZA
    Ma non sarà così sempre perchè tutto cambierà
    SIAMO TUTTI BORBONICI!

  49. gigi.g.

    Innazitutto complimeti per questo tema caro Beppe.

    I problemi moderni del sud cominciano con l’unita’ italiana(i savoia erano solo i sovrani costituzionali in mano a potentati finaziari piuttosto scafati.puntare il dito solo contro una dinastia,comunque discutibile,non centra il problema). Come l’autorevole prof. Zitara ha evidenziato, ma non solo lui, all’ unita’ italiana la penisola era essenzialmente agricola come attivita’ prevalente,il secondario si strutturava su una manifattura artigianale diffusa anche al sud e poca industria pesante che vedeva il sud comunque attivo grazie alle iniziative della monarchia borbonica. il sud esportava verso francia inghilterra e usa prodotti agricoli e loro trasformazioni.questo, + i consumi interni, garantivano la presenza di ottime quantita’ di scorte finaziarie nei banchi di napoli e sicilia.denaro che era il frutto del lavoro dei meridionali e che circolava con le fedi di credito ed altri titoli.il regno delle 2 sicilie cioe’ non era povero pur non essendo ricchissimo.era una realta’ in costante crescita, magari lenta in alcuni frangenti, ma in crescita.comunque non era il regno di morti fi fame descritti dalle storielle.una realta’ sociale quindi abbastanza equilibrata nelle varie componenti economiche(primario secondario e terziario del pubblico).sulle ferrovie, all’ unita’ vi erano circa 130 km concentrati nella provincia napoletana(campania) anche se erano gia’ stati indetti gli appalti per la napoli-brindisi a la napoli-abruzzo con imprenditori e societa’ meridionali .con l’unita’ furono oggetto di recesso e gli appalti furono conclusi con la societa’ delle ferrovie meridionali(i cui soci erano TUTTI del centro-nord,venendo esclusi i possibli investitori del sud)e furono realizzate le trivelle adriatica e tirrenica per far scendere i soldati durante la guerra del brigantaggio, poi sarebbero state usate per prendere materie prime e uomini a basso costo e per mandare giu’ prodotti finiti(aspetti del colonialismo).

  50. Antonio Avano

    Commento ad articolo di Beppe Grillo
    Antonio
    martedì, dicembre 19, 2006, 11:16 (continuo…)

    c’è la storia di un paese che…se pur “solo” attraverso uno spaccato di televisione e comicità ci sta tutto!
    A mio avviso non è un caso che Beppe Grillo abbia rotto con la televisione- e con quel sistema che stava dietro e dentro la televisione – proprio nel 1990, anno di svolta epocale, politicamente, economicamente, culturalmente, dunque storicamente.
    Prima di chiudere il mio commento ci tengo a complimentarmi con Andrea Cinquegrani per il suo articolo “Il nostro Polonio quotidiano”.
    Chiudo con una breve personale osservazione politica.
    I movimenti meridionalisti non hanno bisogno di contatti, alleanze, simpatie…con movimenti politici di stampo leghista, la direzione da seguire non è (con) a destra, né (con)a sinistra ma a SUD! Guardiamo sempre e solo a SUD!
    Anche Beppe Grillo da Genovese quale è riesce a guardare a SUD, e lo fa meglio di molti altri che sono del SUD e che DOVREBBERO essere meridionalisti.
    Antonio Avano

  51. Antonio Avano

    Commento ad articolo di Beppe Grillo
    Antonio
    martedì, dicembre 19, 2006, 11:16
    Tempo fa, non molto tempo fa, si parlava della necessità di “reperire” un meridionalista di notevole spessore culturale, non i soliti (o il solito), senza nulla togliere ai soliti (o al solito); un personaggio da poter invitare, coinvolgere in dibattiti incentrati sulle tematiche più care al mondo meridionalista.
    Bene, lo si è trovato. Il personaggio che si stava cercando è Beppe Grillo!
    Rispondendo a certi commenti, relativi a presunte strumentalizzazioni, devo citare Beppe Grillo per ricordarne lo spessore.
    Beppe Grillo ha scritto: ” Vent’ anni fa ho fatto una pubblicità. Ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità. Quindici anni fa me la prendevo con i politici. Ma poi ho capito alcune cose sull’economia. Dieci anni fa finivo i miei spettacoli sfasciando un computer a mazzate. Ma poi ho capito alcune cose sui computer e su internet. Oggi la pubblicità mi sembra uno dei mali peggiori, l’economia la vera padrona della politica, internet uno dei pochi spiragli per difendersi e per ridare alla politica lo spazio che l’economia le ha rubato”.
    Come si fa a strumentalizzare un personaggio così!
    Ritengo che sia impossibile. Ha le idee troppo chiare, con uno spessore fatto di conoscenza e criticità impenetrabile.
    Personalmente, dopo aver letto l’articolo “Siamo tutti Borbonici”, penso veramente che Beppe Grillo abbia raggiunto l’apice, l’eccellenza della capacità critica; ne ha fatta di strada da quando il suo autore era Ricci.
    Mi permetto di aggiungere…” trent’anni fa era solo un comico che recitava, pezzi scritti da Ricci, nella televisione pubblica per un pubblico italiano ignorante. Ma poi ha capito alcune cose sulla comicità, su Ricci, sulla televisione pubblica, sul pubblico italiano e sull’ignoranza”.
    Se si rilegge il tutto, passaggio per passaggio, c’è tutto, c’è la storia di un paese che…se pur “solo” attraverso uno spaccato di televisione e comicità

  52. Massimo Calabrese

    LA RESISTENZA CONTINUA!
    IL CANTODI RISCOSSA DEI BRIGANTI
    http://www.brigantaggio.net
    LIBERTA’
    Ammu pusato chitarra e tammure
    pecche’ sta musica s’adda cagna’
    simmo briganti e facimmo paure
    e cu’ ‘a scuppetta vulimmo canta’

    E mo’cantammo ‘na nova canzona
    tutta la gente se l’adda ‘mpara’
    nuie cumbattimmo p’ ‘o rre burbone
    e ‘a terra nosta nun s’adda tucca’

    Chi ha visto ‘o lupo e s’e’ miso paure
    nun sape buono qual e’ ‘a verita’
    ‘o vero lupo ca magna e criature
    e’ ‘o piemuntese c’avimm’ a caccia’

    Tutte ‘e paise d’ ‘a Basilicata
    se so’ scetate e vonno lutta’
    pure ‘a Calabria s’e’ arrevotata
    e stu nemico facimmo tremma’

    Femmene belle ca date lu core
    si lu brigante vulite aiuta’
    nun lo cercate, scurdateve ‘o nomme
    chi ce fa guerra nun tene pieta’

    Ommo se nasce, brigante se more
    e fino all’urdemo avimm’ a spara’
    ma si murimmo menate nu sciore
    e ‘na preghiera pe sta liberta’

  53. giovanni giacon

    come stavo dicendo la storia è lunga ma chiara purtroppo, perchè cavour uno alla volta si comprò vari generali napoletani l’appoggio della nobiltà e la connivenza anglosassone, infatti quando arrivarono i mille le navi inglesi li coprivano erano pochi e scalcagnati ma ben presto ebbero armi e munizioni arrivati chissà come(francia, piemonte, inghilterra) e cominciarono a combattere,all’inizio ebbero grosse difficoltà perchè incontrarono reparti napoletani poi miracolosamente i napoletani si ritirarono verso palermo seguendo gli ordini di generali, si traditori di un regno che era stato attaccato da irregolari e quindi briganti, che tennero fermi ventimila uomini e lasciarono campo libero a garibaldi che prese palermo senza sparare.
    si va verso messina che non si arrende perchè il generale che comandava non era venduto e la pagò cara in termini di morti visto che nel frattempo tanti si erano uniti a garibald credendo alle sue chiacchiere.
    a reggio calabria ci furono furiosi combattimenti ma i garibaldini passarono e poi via verso salerno e fino a napoli mentre i generali facevano ritirare le truppe senza sparare, non tutti però, profittando di ministri corrotti che sviavano francesco II che arriva al punto di lasciare napoli per non esporla a un bombardamento che l’avrebbe distrutta, attestandosi nelle campoagne casertane dove da battaglia e quasi la spunta, con tanto di ferimento di garibaldi.
    la fine è vicina ma il re cerca almeno di salvare la faccia accerchiato da garibaldini e piemontesi che nel frattempo hanno invaso il suo regno senza dichiarare guerra, e, attestandosi a gaeta resiste fin che può,
    altro che vittorio emanuele III che lasciò l’italia allo sbando fuggendo a brindisi, dopo averci dato alla II guerra mondiale.
    che romanzo che ho scritto ma come finale vorrei dire che so due nomi per cominciare: GEN.PIANELL E LIBORIO ROMANO gli altri li possono fare i tanti che conoscono la verità, per non dire dei risvolti del dopo-unità!
    meglio che mi fermo

  54. giovanni giacon

    bhè caro beppe da quel che vedo sai sempre sollevare vespai, comunque ho letto che ci sono persone che si domandano come, quando e perchè…
    semplice, se uno staterello per oltre cento anni fa guerra in media ogni dieci anni con tutti i tuoi vicini e anche di più, non ti bastano più le femmine di famiglia da dare in pegno agli altri regnanti, prima o poi ti ritrovi ad essere lo staterello più indebitato d’europa con le campagne spopolate perchè i contadini sono morti col fucile in mano, servo di regni che a vienna hanno spadroneggiato e sottoposto alle lotte di potere secolaridi potere tra francia e inghilterra.
    non è un caso che navi inglesi han stazionato nei golfi di napoli e palermo con i cannoni sempre puntati per anni, già nel 1799 e nel 1806 c’era lo zampino di francesi e inglesi…
    tornando a noi ricordate che la mamma di francesco II era una savoia data sì in garanzia(di debiti?, di buon vicinato?), eppure i savoiardi han tramato per buoni trenta anni contro le due sicilie, perchè?
    per motivi economici perchè le materie prime del sud erano tante e si vendevano di più, perchè le navi napoletane arrivavano a new york portando in esclusiva il grano dello zar e questo dava fastidio a mezza europa, perchè al sud c’erano le fabbriche, anche se dirette da svizzeri, e al nord no!!
    poi c’era il risultato finale di tale gestione un po’ feudale sì ma attiva, il regno delle due sicilie era il più ricco d’europa in oro dopo l’impero britannico , non conosceva la leva militare, la disoccupazione, la fame atavica del nord, checchè si dica oggi, aveva un sistema pensionistico corporativo e primati industriali di accialerie e fonderie etc etc, non aveva è vero un buon sistema viario e ferroviario ma il resto d’italia stava peggio e usava le navi di piccola stazza.
    a napoli si dice che si stava meglio quando si stava peggio.
    quindi all’epoca dei fatti cavour e vittorio emanuele già tramavano da anni coperti da francia e inghilterra per impadronirsi di tutto ciò
    segue

  55. Giuseppe Tafuri

    Caro Beppe,
    quello che hai detto è la sacrosanta verità.
    Il Regno delle due Sicilie era non solo più grande, ma anche più ricco del Piemonte, che lo ha saccheggiato in lungo e in largo con una vera e propria guerra d’occupazione e depauperamento.
    Ma c’è una cosa che non capisco: come sia stato possibile la vittoria di Garibaldi contro un esercito vero e proprio come quello del regno di Napoli.
    Devono esserci state delle manipolazioni, dei tradimenti, l’appoggio dell’Inghilterra che desiderava la scomparsa del Regno di Napoli.
    Se c’è qualcuno che ne sa di più, batta un colpo.
    Siamo tutt’orecchi!
    A prescindere da ripensamenti.
    Oramai l’Italia è fatta!
    E gli italiani…

    1. Maurizio D'Angelo

      Ci son due cose che, solitamente, non vengono troppo menzionate: dopo il felice esito dello sbarco, fu un susseguirsi di “volontari” (prevalentemente soldati sardi che erano “in licenza” o in “congedo temporaneo” e amenità simili come attestano le carte trovate su caduti o prigionieri…).
      Secondo, dalla Gran Bretagna erano arrivati fondi cospicui in piastre turche d’oro, una sorta di moneta franca del bacino del Mediterraneo, che avevano consentito l’acquisto (nel vero senso della parola) di alti ufficiali napoletani. In alcuni casi , come il “glorioso” comandante delle truppe a Calatafimi, furono bidonati: quando infatti il generale Landi andò a riscuotere una ricca fede di credito del Banco delle Due Sicilie
      ebbe la sorpresa di scoprire che era stata falsificata nell’importo grazie a tre zeri aggiunti….e tale fu il dispiacere che ne morì di lì a poco.
      E senza parlare di tutti i comandanti della Real Marina che non vollero vedere le due vecchie carrette…..

  56. Giancarlo Chiari1

    Seconda Parte
    Le canzoni all’improvviso parlano di tanti emigranti e partendo i bastimenti lasciano qui dolore e pianti
    Nei pensieri della gente ci sono ancora i bei ricordi di quando tutti stavan bene e la gente non andava via
    Ma chi ha fatto tutto questo? Mi potrò fidar di Lui? No, No chist’ ci’ann acciso L’amma fa fess pè nun murì
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché bisogna dire a chi non ricorda il perché si comporta così
    Passa il tempo nella Storia da un Monarca a un Presidente il Ricordo si disperde Resta solo quel che sei
    Non ti fidi dello Stato ma non ricordi più il perché non accetti le sue leggi e respingi la polizia
    Ma può esser proprio un caso che l’antistato è proprio al Sud con quattro cupole perenni accettate dalle genti
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché bisogna dare a chi ha paura per se una via per uscir
    Quanti danni abbiam subito e quanti ancora ne verranno Prima che un grande Stato abbia il coraggio di parlare
    non con soldi ma rispetto che la verità ci può ridare raccontando alle sue genti La vera Storia come andò
    Nelle scuole e nelle piazze bisogna dirlo con chiarezza per non essere più un peso e per far la nostra parte
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché bisogna dire a chi non sa ancora perché il Sud è sempre cosi

  57. Giancarlo Chiari

    Seconda Parte
    Le canzoni all’improvviso parlano di tanti emigranti e partendo i bastimenti lasciano qui dolore e pianti
    Nei pensieri della gente ci sono ancora i bei ricordi di quando tutti stavan bene e la gente non andava via
    Ma chi ha fatto tutto questo? Mi potrò fidar di Lui? No, No chist’ ci’ann acciso L’amma fa fess pè nun murì
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché bisogna dire a chi non ricorda il perché si comporta così
    Passa il tempo nella Storia da un Monarca a un Presidente il Ricordo si disperde Resta solo quel che sei
    Non ti fidi dello Stato ma non ricordi più il perché non accetti le sue leggi e respingi la polizia
    Ma può esser proprio un caso che l’antistato è proprio al Sud con quattro cupole perenni accettate dalle genti
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché bisogna dare a chi ha paura per se una via per uscir
    Quanti danni abbiam subito e quanti ancora ne verranno Prima che un grande Stato abbia il coraggio di parlare
    non con soldi ma rispetto che la verità ci può ridare raccontando alle sue genti La vera Storia come andò
    Nelle scuole e nelle piazze bisogna dirlo con chiarezza per non essere più un peso e per far la nostra parte
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché bisogna dire a chi non sa ancora perché il Sud è sempre cosi

  58. Giancarlo Chiari

    Questo è il mio contributo alla “questione” realizzata in bozza in 3 ore nel gennaio 2005 dopo circa 8 anni di incubazione e studi.
    Questione Meridionale© di Giancarlo Chiari
    Prima parte
    Lo stivale in lungo e in largo ho vissuto intensamente e dovunque sono andato ho incontrato tanta gente
    Si dicevan tante cose Ma poi chissà perché Si finiva col parlare della Questione Meridionale
    Non sapevo cosa dire Non sapevo dire perché Sembravamo cosi strani a chi non era come noi
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché c’è una guerra che si combatte sai proprio dentro di noi
    C’era una volta un gran paese Invidiato dalla gente Dove vivere er’un piacere Ricco Prospero e Vincente
    C’eran tante cose belle che nessuno aveva ancora industrie grandi e produttive da restare nella Storia
    e poi venne all’improvviso un enorme terremoto che durò dieci anni almeno e distrusse tutto ahimè
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Questo perché senza la verità nessun ricorda quello che c’ha dentro il suo DNA
    Se qualcuno ti fa male e lo fa solo a te con il tempo te lo scordi e qualcuno ti aiuterà
    Ma se il male lo riceve un’intera popolazione Nessun amico ti consola e l’odio ti travolgerà
    Ti hanno tolto proprio tutto nel nome di un’Unità che portò morti e dolore e un’incredibile povertà
    Ma adesso si ho capito sai c’è una Storia che va riscritta ormai
    Perché non sai perché non ti fidi di chi ora c’è anche se colpa non ha di quello che hai nel DNA

  59. Ferdinando Corradini

    In uno scritto dal titolo “Bilancio dello Stato dal 1862 al 1897”, raccolto negli “Scritti sulla questione meridionale” pubblicati a Bari nel 1958, Francesco Saverio Nitti esamina analiticamente le leggi finanziarie dal 1862 al 1897. Egli, con cifre ufficiali, potè provare che il Meridione, in rapporto alle sue capacità, diede allo Stato un contributo di imposte e di tasse nettamente superiore a quello del nord:
    “L’esame dei bilanci e le cifre ufficiali dell’Ufficio di Statistica provano che il Mezzogiorno contribuiva assai più del Settentrione alle entrate dello Stato, poiché possedendo il 27% della ricchezza pagava il 32% delle imposte”.
    Vero è che il nuovo Stato si assunse i debiti degli altri Stati italiani, ma, osserva il Nitti, mentre il Regno delle Due Sicilie ne presentò circa 35 milioni, il Piemonte, molto più piccolo per superficie e per popolazione, ne aveva circa 61 milioni di Lire; inoltre il 65% di tutta la moneta circolante in Italia era del Sud ed in pochi anni, in conseguenza delle nuove imposte e della vendita dei beni demaniali ed ecclesiastici, emigrò al Nord e fu impiegata per lavori pubblici nel Settentrione. In conclusione, il Sud, entrato nel nuovo Stato, fu privato dei suoi capitali ad esclusivo vantaggio del Nord, fu esautorato nelle sue risorse finanziarie e si trovò nell’impossibilità di poter provvedere a se stesso.

    Francesco Saverio Nitti fu politico esponente della sinistra liberale e studioso. Nacque a Melfi in provincia di Potenza nel 1868 e morì a Roma nel 1953. Fu parlamentare, ministro e presidente del consiglio nel 1919-20. Oppositore del Fascismo, trascorse gli anni della dittatura in esilio in Svizera e Francia.
    Ferdinando Corradini

  60. carmine napoli

    Siamo stati un grande popolo, abbiamo una grande storia.
    Non c’era alcun bisogno che arrivasse Garibaldi per insegnarci la libertà, sapevamo difenderla per antiche virtù, l’avevamo difesa in cento passaggi della storia. Siamo stati grandi quanto gli altri, qualche volta più degli altri. Siamo stati civili quanto gli altri, qualche volta più degli altri. Il nostro passato non è lontano millenni, come si racconta, ma solo centocinquant’anni.
    E’ necessario che la coltre di bugie che circonda la nostra identità collettiva sia fugata. La consapevolezza del passato ci aprirà gli occhi e ci permetterà di guardare al futuro.
    Nicola Zitara, 22 dicembre 2006

  61. marco caro (lumiere)

    Ho conosciuto a Milano africani che votano Calderoli perchè dicono che il problema dell’Italia sono i terroni perchè non hanno voglia di lavorare.

    Ho conosciuto a Milano filippini che dicono lo stesso e che non scenderebbero al di sotto di Roma.

    Conosco a Napoli africani che detestano Calderoli perchè è ignorante e non capisce l’essenza di Napoli.

    Cambiano le razze ma non i problemi.

    La storia non si cambia con un innesto genetico.

  62. nadia verdile

    Sono contenta che finalmente se ne parli non solo in chiave “borbonica”. Sono un’insegnante di Italiano e Storia presso l’Istituto Statale d’Arte “SAn Leucio” di Caserta. Da qualche anno, con grande fatica ma con forte convinzione, sto “riscrivendo” con le mie studentesse e i miei studenti la storia della mia terra, quella del regno di Napoli che appunto era un Regno molto prima di quello sabaudo e aveva tutto il diritto di continuare ad esserlo. A scanso di equivoci, i soliti, sono una donna di sinistra, seguo le vicende politiche con appassionata indignazione e non sono né filoborbonica né neoborbonica. Sono semplicemente una docente stanca di leggere, e insegnare, storie falsate e filtrate. Per favore, impariamo a leggere i documenti e lasciamo che la STORIA la facciano gli storici non gli storiografi di parte. Qualsiasi sia la loro parte.

  63. Vincenzo Alongi

    3- Dopo 150 anni, stringe un po’ il cuore percepire un generale orgoglio di appartenenza a questa Nazione solo quando 11 scalmanati in mutande rincorrono un pallone guadagnandoci miliardi (di vecchie lire) e una “coppa del mondo”. E’ ancora più penoso sentire un gruppo di ben remunerati parlamentari dileggiare il Tricolore, nella sostanziale indifferenza o peggio vigliaccheria dei più.
    Qualcuno dice che l’Italia non riuscirà a rimanere nell’Euro. I milioni di extra comunitari che la stanno popolando non ne sono molto turbati. I loro governanti pure e intanto scaricano sull’Italia il disagio sociale di questi loro sudditi, disoccupati o delinquenti. Manovalanza a bassissimo costo disposta a tutto anche a farsi sfruttare gli uni, ad uccidere gli altri. Per pochi soldi.
    Concordo con quanti prevedono che gli Italiani dello Stivale Unito (o forse frazionato) saranno mulatti con gli occhi a mandorla e che I SOLITI “COGLIONI” CONTINUERANNO A RINFACCIARSI DI ESSERE TERRONI O POLENTONI. valongi@libero.it
    Grazie Beppe

  64. Vincenzo Alongi

    1- A discussione ormai purtroppo di fatto esaurita, desidero suggerire il libro di Gualtiero Castellini (“Crispi”, ed. G. Barbera, 1924, Firenze). Ho la possibilità così di ringraziare quanti hanno fornito bibliografie sull’unificazione dell’Italia. Trattasi di un libro scoperto per caso tra gli scaffali di una biblioteca scolastica. Trovo soprattutto il capitolo quarto pieno di spunti per chi in buona fede e per desiderio di conoscenza voglia farsi un’idea più fedele della Storia dell’Unità d’Italia che nel bene e nel male considero provvidenziale nonostante: le tante ombre; i tanti squilibri sorti o accentuatisi negli anni tra Nord e Sud; i tanti privilegi dei tanti politici sempre più sgangherati che selezioniamo a rappresentarci in Parlamento; i tanti insopportabili sprechi; le tante rapine finanziarie di allora come di oggi che rimarranno sempre impunite e che rendono più povera e più fragile l’Italia.
    2- In effetti si dice ” i Borbone” non “i Borboni”! Insistere nel dire “i Borboni” significa derubarli anche del nome. E non penso che meritino cotanta rapina per essersi appoggiati ad alleati sbagliati e soprattutto per aver organizzato e mantenuto un Esercito ed una Marina zeppi di traditori. D’altra parte avesse almeno fatto partire dalla sua flotta un paio di bordate, anche a salve!, di riprovazione, contro le navi inglesi e francesi che facevano da palo mentre altri gli fregavano il regno!!!

  65. Vincenzo Alongi

    Alla fine ci sono riuscito!! Mi scuso ancora una volta per la confusione dovuta ad imperizia mia e a qualche filtro tecnico.
    La sequenza esatta pertanto è:
    1861 – 2061…
    Eppure il Popolo cui …
    Grazie soprattutto …
    E intanto godiamoci …
    Dimenticavo: a- spero di cuore che Napoli ritorni ad avere il posto che aveva tra le città europee prima dell’Unità d’Italia (o prima che fosse attaccata a tradimento, senza dichiarazione di guerra.
    b- Spero che Beppe Grillo, per il suo bene, dimagrisca un po’.

  66. Vincenzo Alongi

    Eppure il Popolo cui appartenevano era riuscito nei secoli ad essere protagonista, a modellare e a condizionare nel bene e nel male la cultura dell’intero Occidente. Grazie ai loro Morti ammazzati nelle varie guerre, grazie all’intelligenza ed all’operosità dei loro Padri, nonostante l’invadenza secolare razziatrice delle nazioni europee, pur privi di materie prime. Si chiedono perplessi e sostanzialmente annoiati perché non preferiscano impelagarsi ad indagare sul sesso degli angeli piuttosto che litigare per appurare se ai Savoia che se la sono svignata nel momento del pericolo erano da preferire i Borboni con le loro modernissime quanto inefficaci e per nulla fedeli armate e, peggio, con i loro forzieri stracolmi (sembra) di danaro ma inutilizzato per il benessere dei propri sudditi. Se la Storia è Maestra di vita, noi Italiani (e non solo!) siamo dei pessimi scolari. Grazie soprattutto ai tromboni che ce la raccontano come vogliono i loro padroni.

  67. Vincenzo Alongi

    Per un arcano tecnico è uscito un invio disordinato ed incompleto. Mi scuso.

  68. Vincenzo Alongi

    1861 – 2061. Si festeggia il duo-centenario dell’Unità d’Italia. Gli Euroafroasiatici che popolano l’Italia (e il resto d’Europa) partecipano per educazione e per svago ai festeggiamenti ormai solo folkloristici legati a tale anniversario ma è evidente che non sono attratti dagli avvenimenti storici del cosiddetto Risorgimento italiano. Essi sfoggiano la loro naturale, invidiata abbronzatura color caffèlatte e con lo sguardo reso enigmatico dalle forme orientaleggianti degli occhi, ridono un po’ divertiti un po’ sfottenti della insulsa diatriba campanilistica, ancora per nulla sopita, tra ottusi polentoni e sporchi terroni. A nessuno di loro interessa sapere se il Nord è stato famelico e rapace né se il Sud (Isole comprese) è piagnone e incapace.

  69. Vincenzo Alongi

    E intanto godiamoci la fortuna di vivere in questa Nazione nonostante le malefatte impunite dei malfattori che stanno distruggendo la nostra economia e la nostra cultura. Certo è comprensibile una maggiore voglia di federalismo fiscale anche per ripicca verso i Partenopei che hanno riconfermato gli stessi politici che non hanno saputo o voluto affrontare il problema spazzatura accollando anche a noi non Partenopei i relativi maggiori costi di confezionamento e spedizione altrove di tale loro spazzatura. Così come non si può non bofonchiare qualche improperio contro il becero di turno che scrive “Forza Etna” durante l’eruzione di quella che per noi Etnei è “la montagna”, la Madre come per i Veneti lo è “la” Piave.
    Giusto per lanciare, come si suole dire, un segnale forte di inversione di marcia sarei d’accordo con quanti vorrebbero togliere i nomi dei Savoia da vie, viali, corsi, piazze e sostituirli con nomi di personaggi famosi locali, italici e, perché no?, euroafroasiatici.
    P.s. La presa del Potere da parte dei Comunisti per vie democratiche iniziata con Togliatti: c’è o non c’è? E’ vero che Sindacati e partiti di sinistra per una manciata di voti hanno finito col conquistare tutte le leve del Potere politico, sindacale, giudiziario, economico, e sociale? E’ vero che hanno instaurato un Regime plutocattocomunista buonista anticlericale? E’ vero che questo Governo è il più vicino alle lobby bancarie e finanziarie italiane ed estere, un po’ come ai tempi dell’Unificazione politica ed economica dello Stivale? Chi paga adesso i loro immensi profitti? valongi@libero.it : Sono di cultura cristiano cattolica, sono iscritto ad un sindacato di sinistra, sono da sempre un socialista liberale prima e dopo Craxi (che se ladro era, è stato l’unico grande politico a pagare!). Un sincero, caloroso Buon anno a tutti.

  70. Vincenzo Alongi

    Grazie soprattutto ai tromboni che ce la raccontano come vogliono i loro padroni. Non sapremo mai nomi e cognomi di quanti ad oggi hanno rapinato con sfacciata continuità le casse dello Stato e le tasche dei cittadini sicuri di farla sempre franca; non sapremo chi ha ordinato ed eseguito le stragi che hanno martoriato corpi e sentimenti di quello che per qualche decennio si usava chiamare Popolo Italiano; non sapremo mai se Enrico Mattei è stato bruscamente atterrato dalla mafia o dalla distrazione di un meccanico; ma sappiamo nomi e cognomi di cosche mafiose, rituali più o meno macabri di affiliazione (boccacceschi bacinbocca compresi) ma molti continueranno a sostenere che la mafia è un’invenzione di Roma e Milano (“fituse bottane”) per fregare la Sicilia impedendone lo sviluppo economico e non solo; molti continueranno a definire tutti i Partigiani voltagabbana e vigliacchi ma molti altri continueranno a trattarli da eroi; molti sputeranno alla memoria dei Repubblichini altri diranno che sono stati dei veri soldati, fedeli all’impegno preso con la Germania. Tutti continueremo a chiamare “alleati” chi ci ha bombardato le città, i paesi, i villaggi. Tutti, penso, dobbiamo ringraziare questi alleati se non siamo finiti sotto la dittatura di Hitler o di Stalin. La Storia è Maestra di vita. Purtroppo la Storia è fatta di tante storie. A volte vere a volte false e tutte filtrate dal temperamento, dalla buona o mala fede, cultura, condizione psicofisica economica sociale di chi la racconta e di chi la sente raccontare.
    Tutti concorderanno finalmente nel descrivere l’Italia sommersa di debiti alla sua nascita e dopo duecento anni annegata in un mare di debiti ancora più stratosferici. I soliti a caccia di qualcuno sul quale scaricare le proprie frustrazioni daranno la colpa all’altro, del Nord o del Sud.
    E intanto godiamoci la fortuna di vivere in questa Nazione nonostante le malefatte impunite dei malfattori che stanno distruggendo la nostra economia e la nostra cu

  71. Francesco Cabiddu

    Carlo Bertani da disinformazione.it :

    Per gli amanti della Storia, possiamo citare alcuni eventi che illuminano quanto sia pieno di sfumature e contraddizioni ciò che ci raccontano.
    Garibaldi fu il conquistatore del Regno delle Due Sicilie? E come fece a raggiungere Marsala – con due piroscafi praticamente rubati – se a contrastarlo c’era la Marina Partenopea , ossia la più forte ed organizzata Armata Navale italiana dell’epoca? Come mai le navi di Francesco II non fecero a pezzi il Piemonte ed il Lombardo?

    Semplicemente perché nel porto di Marsala erano ormeggiate – casualmente – due fregate britanniche. Quando le navi borboniche giunsero nel luogo dello sbarco, non riuscirono a far molto per il timore di colpire i due legni inglesi – che a loro volta avrebbero chiamato qualche “fratello maggiore” della Flotta del Mediterraneo britannica – e Garibaldi riuscì ad inoltrarsi nell’interno indisturbato. Successivamente, parecchi alti ufficiali borbonici si fecero corrompere – ma qui entriamo già in aree dubbie – mentre la presenza delle due navi inglesi è inconfutabile. Molti, però, continuano a ritenere l’impresa dei Mille una semplice combinazione di coraggio e fortuna, mentre dietro all’impresa c’era la precisa volontà britannica, che vedeva in un futuro (e relativamente debole) stato italiano un contrasto all’espansione francese nel Mediterraneo.

  72. Francesco Cabiddu

    Recentemente sono rimasto sconvolto dal fatto che la via principale di Mamoiada (Mamujada), paese barbaricino famoso per la tradizione millenaria dei Mamuthones, abbia la via principale intitolata nientemeno che a Vittorio Emanuele III! quel ridicolo nano astioso, colluso con il fascismo e con la più becera chiesa cattolica……..proprio a Mamoiada non me lo sarei aspettato!

    1. Vincenzo Alongi

      Condivido pienamente, a meno che l’attuale erede non abbia promesso loro chissà cosa in cambio.

  73. Francesco Cabiddu

    Ormai quel che è fatto è fatto…..e lo dico da Sardo orgoglioso. Visto che noi, prima di tutti in Italia (piemontesi e liguri a parte)abbiamo avuto sul groppo questa banda di ladri e delinquenti (i Savoia appunto) posso parlare. La cosiddetta Italia è una realtà (politica) da 145 anni, e ne abbiamo viste di tutti i colori……non so se a noi sarebbe convenuto rimanere con la Spagna (a vederla oggi forse sì), ma certo a chi ha perso il governo austriaco non ha guadagnato nulla, e così è per il sud. La storia ufficiale è ridicolmente ingessata….non siamo in grado di liberarcene e di studiare davvero. Certo i Borbone non saranno stati la dinastia più illuminata d’Europa, la bigotteria e sistemi di produzione arcaici saranno stati più diffusi che al nord, ma “la conquista” sabauda non ha certo migliorato la situazione…..la Sardegna è stata spogliata di buna parte delle sue foreste in cambio di nulla, o quasi. Le ferrovie sono attualmente quasi inesistenti e per viaggiare in treno da Cagliari a Sassari ci impieghi oggi, nel 2006, quasi tre ore e mezzo salvo complicazioni. Per quale motivo la Sardegna conta il 60% del demanio militare italiano? forse perchè i Savoia l’hanno sin dall’inizio considerata come una colonia da sfruttare. E così è per il Sud. Che fare? Per togliermi un infantile piccola soddisfazione mi piacerebbe far pagare all’attuale signor Savoia, per tutte le nefandezze dei suoi avi. E ce ne sarebbe d’avanzo!

  74. marco caro (lumiere)

    Settima Parte)

    Giacinto de’ Sivo (da “Storia delle Due Sicilie”):
    -“La Patria nostra era il sorriso del Signore./La Provvidenza/la faceva abbondante e prospera,/lieta e tranquilla,gaia e bella,/aveva leggi sapienti,morigerati costumi/e pienezza di vita,/aveva esercito,flotta,/strade,industrie,opifici,/templi e regge meravigliose,/aveva un sovrano nato napoletano/e dal cuore napoletano./L’invidia,l’ateismo e l’ambizione/congiurarono insieme per abbatterla e spogliarla”. Caro lettore,mi rivolgo a te,consigliandoti di leggere,se hai tempo,la Storia in modo obiettivo,per poter scorgere al di là delle deformazioni,la Verità,riscoprendo,così, la nostra storia,quella che ci fa onore e ci fa essere orgogliosi di essere meridionali.

  75. marco caro (lumiere)

    Sesta Parte)

    Mi riesce difficile apprezzare i Savoia di allora. Anche oggi sono imbarazzanti non più di ieri. Le leggi razziali partono da lontano. Ai Savoia l’invenzione dei primi veri gangsters contemporanei, nonni dei Lucky Luciano e degli Al Capone, strutturati come una massoneria di bravi da tenere al potere delle regioni invase, per “portare ordine” alle colonie da spogliare, senza disturbo. Da menzionare anche l’invenzione del marchio da attaccare sulla spalla degli ebrei ad opera di Amedeo VIII di Savoia (Chambery 1383 Ginevra 1451) anticipatore dei nazisti. Inoltre, sempre per continuare il glorioso filo continuo della Casa, inventarono i primi lager moderni, prima ancora dei russi o dei tedeschi, con calce viva per sciogliere e far sparire i cadaveri dei soldati borbonici catturati e ostili al nuovo assetto. Come i mafiosi di oggi che usano l’acido. Furono uccisi decine di migliaia di meridionali nella calce in grandi vasche sul retro della chiesa che è nel forte di Fenestrelle, a duemila metri di altezza sulle montagne piemontesi, dove morivano di stenti, freddo e fame in celle senza finestre con i ceppi alle caviglie. Ma la cosa odiosa era che i prigionieri meridionali dovevano leggersi anche la scritta che è ancora visibile su un muro entrando: “Ognuno vale non in quanto è, ma in quanto produce”. E’ lì che nasce l’ancora in uso: “Ma và a lavorer, terun”, ma il più inquietante, “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi) all’ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz. Non fu il solo campo con queste caratteristiche. Altri furono a S. Maurizio Canavese, nel Forte S. Benigno in Genova, a Bergamo, ad Alessandria, a Milano, al Forte di Priamar vicino Savona.

  76. marco caro (lumiere)

    Quinta Parte)

    Liborio Romano era al soldo di Casa Savoia. Contatti massonici, vero referente di Cavour, è la base della strategia di Don Liborio. Dove non c’era in realtà reale consenso alla rivoluzione unitaria, ossia la maggior parte dei cittadini napoletani e dell’intero Regno, ci fu pressione camorristica per garantire il plebiscito. L’ordine ed il consenso all’unità fu garantito con la prima organizzazione criminale moderna che la storia ricordi così esplicitamente al governo di una nazione, l’Italia.

    I guappi allora erano personaggi da duello rusticano. Erano a quel tempo in varie forme simili in Europa e in quasi tutta Italia, addirittura a Milano. Di storie di avventurosa carboneria mista a mala ne era piena la penisola e non solo. Passatori, primule e ribelli non si contavano. Basta leggere o ascoltare le antiche canzoni di mala. Ma mai delinquenti furono resi così organizzati e potenti, mai così in alto. Mai nella nostra storia più recente si sono visti così potenti e vincenti, mai così e come inevitabilmente avvenne, “virtuoso esempio” da emulare. Questa vittoria savoiarda ha distrutto il Sud dall’interno, ha rovinato talune mentalità, quelle più esposte a questo tipo di “rispettabili” condizionamenti.

  77. marco caro (lumiere)

    Quarta Parte)

    Si è parlato di tradimenti. Un traditore celebre del quale secondo me fa riferimento Re Francesco II è certamente Liborio Romano. Questo Don Liborio è significativamente connesso alla caduta del Regno per vari motivi, non ultimo quello di appartenere alla nascente forza carbonara di liberazione nazionale contro i Borbone chiamata “Bella Società Riformata”, oppure con un termine entrato lentamente in uso in alcuni verbali giudiziari, nei primi anni del ‘900: Camorra. La Bella Società Riformata nasce durante i moti napoletani del 1820-21 e realmente comincia a nuocere all’assetto del governo borbonico dal 1848-50, durante le forti pressioni internazionali sulle concessioni per la Costituzione da Ferdinando II. Cosi controllando perfettamente a comando i suoi amici, Don Liborio dimostrò bluffando, sapendo a priori la soluzione, particolari doti poliziesche e riuscì ad imporsi con l’inganno come credibile prefetto di Polizia. Appena caduto il Regno di Napoli, divenne addirittura ministro dell’interno e di Polizia, lavorando immediatamente al fianco di Garibaldi, facendo insediare per la prima volta nella storia di Napoli, i camorristi suoi affiliati nei commissariati e nella spartizione delle proprietà requisite alla Chiesa, comprese quelle strutture di beneficenza e carità. Insieme al supereroe, naturalmente il nizzardo.

    Lezione questa appresa in forma diversa ma a pieno titolo dagli Americani quando sbarcarono in Sicilia, grazie anche all’aiuto “utilissimo” di Lucky Luciano, poi premiato abbondantemente nel pieno controllo del potere. Ancora una volta criminalità “legalmente” al potere.

  78. marco caro (lumiere)

    Terza Parte)

    Contrariamente alla romantica leggenda, “commuovente” direi, di un’Italia forte, temuta e rispettata perché unita, ma anche con ambiguità tutta italiana i più dimenticano che l’Italia è da tutti considerata all’estero come la ruota di scorta folcloristica ed inguaiata dell’Europa unita, anche se esagerano strategicamente, da vecchi coloni razzisti, come fanno i polentoni e i bauscia con i terroni.

    Con l’Unione Europea così fatta, Unione delle Banche, l’Italia tutta, è già pronta per essere razziata, come il nostro meridione è stato deturpato e annesso per giochi di potere e di finanza.

    Ritornando ai Supereroi si è parlato della povertà di Garibaldi. Anche Mussolini è morto povero, questo non ci fa dire che è provata dimostrazione scientifica che tutti sono unilateralmente d’accordo con il suo operato. La povertà di un dittatore come Garibaldi non è prova della sua ragionevolezza. La figura di Garibaldi, che non starò qui ad analizzare, è piena di ombre pesanti, come è logico per un fanatico avventuriero e mal gestito mercenario oltre che ladro invasato e scafista.

  79. marco caro (lumiere)

    Seconda Parte)

    Già nel 1876 la tesi razzista fu pienamente avallata dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla Sicilia che concluse: «la Sicilia s’avvicina forse più che qualunque altra parte d’Europa alle infuocate arene della Nubia; in Sicilia v’è sangue caldo, volontà imperiosa, commozione d’animo rapida e violenta». Cioè le stesse caratteristiche «psico-genetiche» che, con lo stesso identico linguaggio, i razzisti di tutto il mondo attribuivano alla cosiddetta «razza» nera. E di questo erano accusati i mediterranei: di essere «meticci», discendenti di popolazioni preistoriche di razza africana e semitica.
    Questo clima determinò tre cose:
    1. Subito fin dall’unità fu attuata una politica di tipo coloniale nei confronti del sud (spesso descritto nei giornali dell’epoca come l’«Africa italiana»), che ha portato quello che prima dell’unità era lo stato più ricco e sviluppato d’Italia (il Regno delle Due Sicilie) alla povertà quasi assoluta.
    2. Il sud fu politicamente abbandonato alla criminalità poiché essa venne considerata inestirpabile, essendo intrinseca a una cultura inferiore e primitiva, frutto di un popolo che oltre ad essere «reo» di avere avuto influenze genetiche negroidi e semitiche era un popolo di «criminali nati» secondo la terminologia del Lombroso.
    3. Furono smantellate molte industrie e infrastrutture del sud per poi ricostruirle al nord. Questo anche perché si riteneva che i settentrionali, per indole razziale, clima, temperamento e superiore civiltà «bianca» fossero più idonei a comprendere e gestire l’economia della nazione.

  80. marco caro (lumiere)

    Prima Parte)

    Noi italiani ci sentiamo i più furbi, definiamo con “simpatica arroganza”, “fessi o mona” quelli che vengono travolti da interessi e comportamenti ingiusti o criminali. Anche per quelle piccole ingiustizie da fare ai “fessi” di tutti i giorni, ammirando le gesta dei fasulli supereroi letti nei propagandistici libri di scuola. Addirittura secondo qualcuno dovremmo ammirare i Savoia.

    Poi c’è l’Italia cinica e pappona che ha paura di perdere posizioni di privilegio acquisite con la truffa. Ed infine l’Italia dei segreti e degli scheletri negli armadi e delle cospirazioni massoniche particolari, fondata palesemente sull’abuso criminale nei pilastri portanti della sua stessa storia. E’ l’Italia. E poi c’è l’Italia della gente onesta, silenziosa e laboriosa e che subisce e soffre sempre.

    Non si è fatto ancora nulla per riscattare un popolo. In fondo è il punto di questa lunghissima discussione.

    Il risentimento di noi meridionali che rompono i coglioni è quello di sapere con certezza che la sopraffazione è avvenuta e avviene tuttora su pianificate leggi e provvedimenti razzisti, mai realmente estinti. Qualsiasi ricerca sul “razzismo in Italia” porterà a vedere come personaggi quali Lombroso, misurando il cranio dei calabresi e dei briganti, costruivano le basi scientiste alla persecuzione della “razza mediterranea” a favore di quella “padana e ariana”. La “razza mediterranea” nell’ Italia di allora era identificata geograficamente in Liguria, nel Regno delle Due Sicilie e Sardegna. Anche in internet sono presenti le mappe delle razze di epoca savoiarda.

  81. marco caro (lumiere)

    Alcuni passi di studiosi che hanno sostenuto l’unità d’Italia e non certamente il governo borbonico.

    Giustino Fortunato a Pasquale Villari(2-IX-1899):-“L’unità d’Italia (…..) è stata,purtroppo, la nostra rovina economica.Noi eravamo,nel 1860,in floridissime condizioni per un risveglio economico,sano e profittevole.L’unità ci ha perduti.E come se questo non bastasse,è provato,contrariamente all’opinione di tutti,che lo Stato italiano profonde i suoi benefici finanziari alle province settentrionali in misura ben maggiore che nelle meridionali(…..)

    “Gaetano Salvemini (1900):-“Sull’unità d’Italia il Mezzogiorno è stato rovinato,Napoli è stata addirittura assassinata(…..)è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone(…..)

    “.Giustino Fortunato a Benedetto Croce:-“Non disdico il mio “unitarismo”.Ho modificato soltanto il mio giudizio sugli industriali del Nord.Sono dei porci più porci dei maggiori porci nostri.E la mia visione pessimistica è completa”.

    Giuseppe Garibaldi ad Adelaide Cairoli(1868):-“Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili:Sono convinto di non aver fatto male,nonostante ciò non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale,temendo di essere preso a sassate,essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio”.

    Antonio Gramsci(da “Ordine Nuovo” 1920):-“Lo stato italiano(leggasi sabaudo)è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole,squartando,fucilando,seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti”.

  82. Vincenzo Alongi

    Se qualche masochista ha voluto gratificarmi della sua attenzione, gli chiedo ‘, sinceramente, scusa per la tortuosa prolissità del mio pensiero sul tema in oggetto e … mi raccomando, se proprio s’ha da dividere lo Stivale, … : Nordonia, al Nord; Centronia, al Centro, Sudonia al Sud; Sicilia e Sardegna. La Corsica se la sono venduta, uomini e animali compresi!
    Buon Natale, a Cristiani. Cordiali saluti agli altri. valongi@libero.it

  83. Vincenzo Alongi

    mi chiedo se i profitti siano andati alle banche (estere soprattutto) o alle genti del Nord o del Sud dell’Italia.
    Alla fine ‘sta benedetta Italia Unita continua a non piacere a troppa gente. Chiesa (di allora!), Stati limitrofi timorosi di un concorrente finalmente temibile, beceri di adesso in guerra col mondo intero (cioè con se stessi),ecc. ecc.
    A parte quelli del periodo risorgimentale e fascista, tutti i tromboni di regime non fanno che mettere in rilievo o inventarsi differenze etniche tra italiani per distrarci dalle ruberie e dai privilegi dei loro padroni.
    E INTANTO il debito pubblico dagli 8 miliardi e 300 milioni di lire del 1870 è passato nel 2006 a TRE MILIONI E MEZZO DI MILIARDI DI LIRE (Alessandro Ercoli, blog di Beppe Grillo). “Metà del debito pubblico italiano è in mano estere”, commenta Alessandro Ercoli (stesso blog).
    E INTANTO a pag. 6 de “Il Sole 24 Ore di Giovedì 14 Dicembre 2006, Riccardo Sorrentino nell’analisi dal titolo “Così il Golfo tassa l’Occidente” si chiede perplesso perché ci spaventa la Cina con i suoi mille miliardi di riserve e non avvenga altrettanto con i 633 miliardi di dollari di riserve dei Paesi Arabi. Sommando tali articoli alle insensate leggi sull’immigrazione a favore di tutti gli extracomunitari del mondo (Stati Uniti e Russia compresi) potenziali futuri nostri concittadini, è molto realistico immaginare che fra qualche decennio esisterà in Italia (forse in tutto l’Occidente) una sola razza con la pelle caffèlatte e con gli occhi a mandorla, una sola religione (che non dico per lasciare un po’ di suspence) ed una sola lingua. A chi è amante del Pensiero Unico ciò non può non far piacere. A quelli che percepiscono tale evento come un grosso problema consiglio una lettura approfondita della Bibbia. In essa troveranno la soluzione. Mi riferisco all’episodio della Torre di Babele … e si ricomincia!

  84. Vincenzo Alongi

    nulla, le industrie del Sud; nulla, i Liguri che si sono beccati le cannonate di tal Bava Beccaris; nulla, coloro che volevano il ritorno dei Borboni assimilati ai “briganti” e come tali trucidati; nulla, i valorosi soldati di Gaeta che avevano giurato fedeltà al loro sovrano e non hanno tradito; molto, gli ufficiali e i soldati borbonici che avevano giurato fedeltà al loro sovrano e hanno tradito; nulla, tutti i morti ammazzati nelle guerre mondiali; molto, moltissimo gli Italiani sopravvissuti alle guerre o nati dopo . Non risponde al vero, a mio parere, che i libri di testo parlino in maniera acritica e solo a favore delle genti settentrionali. C’E’ DA CHIEDERSI INVECE PERCHE’ NON PARLINO DELLE BANCHE E DEI GRANDI POSSESSORI DI CAPITALI ITALIANI ED ESTERI CHE SONO STATI I SOLI A LUCRARE ENORMI PROFITTI senza rischiare né spargere una goccia del loro sangue. Ciò con le guerre prima e dopo l’Unità d’Italia; con i numerosi scandali finanziari a cominciare dal fallimento della Banca Romana di fine ‘800 sù sù fino alle cicliche rapine di Borsa; con le cicliche vendite delle azioni spazzatura; con i ciclici saccheggi delle Casse dello Stato, complici i politici.Nessuno però che si indigni per l’esistenza, davvero immorale, dei “paradisi” fiscali: Staterelli opportunisti, parassitari, paraculi con i nostri evasori e spocchiosi con i nostri connazionali emigrati là per lavoro.
    Quando leggo che il problema che assillava la destra, appena unificata l’Italia, era il grave indebitamento del nuovo Stato che si era trovato di fronte il dissesto degli antichi Stati Italiani (.. quali?).. che la spesa da 570 milioni nel 1859 passasse a 1.022 milioni nel 1870; .. e che il debito pubblico da circa 2.4 miliardi salisse al termine del decennio a 8 miliardi e 300 milioni con un carico di interessi ecc. (Il capitalismo nelle campagne, 1861-1900, Einaudi, Torino, 1968, E. Sereni) mi chiedo se i profitti siano andati alle banche (estere soprattutto) o alle genti del Nord o del Sud …

  85. Vincenzo Alongi

    DEI SAVOIA (non quelli di adesso che a farsi male ci pensano loro) non si può non lodarli per aver dimostrato spirito imprenditoriale nel rischiare regno, soldi, terra natìa (la Savoia) alla fine guadagnandoci l’intero Stivale e le due Isole (non la Corsica che era già stata venduta con gli uomini e gli animali che l’abitavano alla Francia).

    SE AGGIUNGIAMO il proclama di Francesco secondo di borbone, ultimo re delle “due” Sicilie (cioè: del regno di Napoli). ” … Voi da mesi combattete con impareggiabile coraggio. IL TRADIMENTO INTERNO,l’assalto di rivoluzionari stranieri,l’aggressione di uno stato che dicevasi amico, niente v’ha domato né stancato. Affrontando tradigioni piu’ terribili del ferro e del piombo, siete venuti a Capua e a Gaeta, segnando di eroismo le rive del Volturno e le sponde del Garigliano. Per voi e’ salvo l’onore dell’esercito delle due Sicilie”.

    CREDO CHE SI POSSA AFFERMARE che grazie ad un tradimento e grazie a degli squattrinati l’Italia è stata unificata e finalmente non è più stata merce di scambio e campo di battaglia delle Nazioni europee, sempre in guerra tra loro. E’ stata un’impresa ammirevole a spese dei possedimenti temporali della Chiesa Cattolica, dei potenti del Sud e del Nord che non hanno saputo adeguarsi (vedasi “Il Gattopardo”) e del regno dei Borboni (detto “delle due Sicilie”) che pur dotato di un esercito e di una marina “potentissimi” ha fatto la figura del mona (“fesso”). E’ stata anche un’impresa sanguinosa in cui il sangue versato è stato per lo più sangue meridionale. Non è stata una discussione salottiera come la nostra né una buona azione da dame di S. Vincenzo. Oltre ai Savoia, ci hanno guadagnato: molta gloria e poco danaro, Garibaldi; molto, Crispi; moltissimo, la Francia le sue banche le sue industrie; molto, le industrie settentrionali del Piemonte della Lombardia della Liguria); nulla, le industrie del Sud; …

  86. Vincenzo Alongi

    Tema: 1861, nasce l’Italia unita. 2061, l’Italia non sarà abitata da sporchi terroni e ottusi polentoni di fede laica o cristiana ma “da gente con la pelle caffèlatte e gli occhi a mandorla, che parlerà una lingua euroafroasiatica e che professerà una nuova religione che non dico perché ho fifa”

    Svolgimento
    PREMESSO CHE A PROPOSITO di G. Garibaldi, eroe dei due Mondi o spiantato idealista, cito da “L’arresto di Garibaldi nel settembre 1849” (Corrado De Biase, Felice Le Monnier, FI):
    “11 settembre 1849
    In seguito ad autorizzazione avuta con autografo del sig. ministro dell’interno in data 9 corr. mese, io richiedo V. S. Ill.ma di volermi far sborsare da questa tesoreria provinciale L. 2000. ond’io le faccia rimettere alla famiglia del sig. Giuseppe Garibaldi a titolo di grazioso sussidio che il governo si degna accordarle. La Marmora”

    “Genova, li 11 settembre 1849.
    Io sottoscritto dichiaro d’aver ricevuto la somma di franchi duemila in tanti biglietti da cinquanta franchi. G. Garibaldi” (op. cit.)

    “Genova, 16 settembre 1849.
    Il sottoscritto dichiara d’aver ricevuto dal Luogotenente Generale Alfonso La Marmora la somma di Mille lire duecento (1200), la quale corrisponde alla paga dei quattro mesi in ragione di L. 300 p. mese di settembre, ottobre, novembre e dicembre 1849. G. Garibaldi” (op. cit.)

    PREMESSO CHE A PROPOSITO di Francesco Crispi, Gualtiero Castellini scrive:” … ed esercita sempre la professione di avvocato, senza troppa fortuna benché con generale riconoscimento del suo valore. Dalla famiglia riceve ogni anno una pensione corrispondente a un migliaio di lire o poco più.” (p.8) “… aveva un impiego modesto di segretario comunale a Verolengo…; … e dovrà vivere qualche giorno con con l’elemosina di poche sterline di Mazzini, l’uomo che disporrà fra anni di milioni di fondi segreti!” (p.xxv) (“Crispi”, G. Castellini, G. Barbera editore, FI).

  87. marco caro (lumiere)

    scusatemi se continuo a parlare dei tagli totali fatti ai miei interventi in questo sito.
    I miei interventi sono spariti anche da questo blog a commento dell’ottimo libro di Roberto Saviano. Ma proprio di quella pagina provate a guardare la prima delle ultime – Discussione – che si clicca da:

    Nicola Cellamare 28.11.06 17:06
    uscirà un intervento che non commento … … e che è di ben oltre le 2000 battute a firma

    michele Schilzer 02.12.06 13:05 |

    BAH!

    1. marco caro (lumiere)

      scusatemi se continuo a parlare dei tagli totali fatti ai miei interventi in questo sito.
      I miei interventi sono spariti anche dal blog a commento dell’ottimo libro di Roberto Saviano www. beppegrillo. it/ 2006/11/ gomorra .html
      Ma proprio di quella pagina provate a guardare la prima dele ultime Discussione che si clicca da:

      Nicola Cellamare 28.11.06 17:06
      uscirà un intervento che non commento … … e che è di ben oltre le 2000 battute a firma

      michele Schilzer 02.12.06 13:05 |

      BAH!

  88. giovanni di domenico

    con tutto rispetto per gli anziani ;ma quando li sento raccontare dell’epoca di mussolini ,della guerra ,delle battaglie e del dopoguerra ,e vedo i loro occhi illuminarsi di orgoglio ,credo che se non fossero stati italiani a loro sarebbe toccata tutta un altra sorte e starebbero raccontando tutta un altra storia.sicuramente migliore .Onore agli anziani meridionali che diedero la vita per la bandiera ,e poi l’italia rinnego’ e rinnega quei sacrifizii.Non sono assolutamente fascista ma vi sembra giusto che un tipo come mussolini inganna l’uomo meridionale a schierarsi dalla sua parte e per i suoi ideali, e nel 1946 si rinnegano e si cancellano i 20 anni fascisti.Ditemi come si fa a non diventare diffidenti al sud nei confronti della storia e dela politica italiana .

  89. Plinio Il Giovanissimo

    Sulla base di questi savissimi saggi, mi pare evidentissimo che il pregevole uso di armi bianche, armi da fuoco, polvere da sparo, calce viva e calce morta, armi improprie e fantasiosi utilizzi di qualsivoglia utensile, sia stato da mafiosi, camorristi, ‘ndraghetisti ed affini tratto dall’ingegno e l’inventiva dei savoiardi.
    Lo stesso dicasi per la concezione dello Stato di Diritto.
    Credo che i tempi siano maturi per l’instaurazione di borboniche Università: laddove si adotti il metodo scientifico, e quindi per la ricerca storica, di sanfedista scuola.
    Un piccolo spunto: mai nessuno che osservi che il primissimo, in assoluto, atto di Italica Unità Nazionale lo compirono proprio i Borboni, mercè il Congresso di Vienna e la compiacente solidarietà delle Potenze Europee, allorquando Ferdinando IV, bellamente e disinvoltamente annichilendo capitale e parlamento palermitani, unì Regno di Napoli e Regno di Sicilia nel novello Regno delle Due Sicilie, regalando alla Trinacria il delizioso appellativo del reame nel mentre ne cassava otto secoli di storia e governo autonomi.
    Saluti reazionari.

    1. Vincenzo Alongi

      Grazie per aver inconsapevolmente risposto ad una mia molto perplessa precedente richiesta.
      “Perchè regno delle due sicilie quando di Sicilia ce n’è, ce n’è stata, ce ne sarà una?”. Cordiali saluti

  90. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    la tragedia della Rivoluzione francese: Google

  91. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    Interessante da leggere, su Google:

  92. marco caro (lumiere)

    AA.VV., La storia proibita. Quando i Piemontesi invasero il Sud, Controcorrente Edizioni, Napoli 2001.
    BIFFI Giacomo, Risorgimento, stato laico e identità nazionale, Piemme, Casale Monferrato 1999.
    DEL NOCE Augusto, Rivoluzione, Risorgimento, Tradizione (a cura di Francesco Mercadante), Giuffrè, Milano 1993.
    DE SAUCLIÈRES Hercule, Il risorgimento contro la Chiesa e il Sud. Intrighi, crimini e menzogne dei piemontesi, Controcorrente Edizioni, Napoli 2003.
    MESSORI Vittorio, Un italiano serio. Il beato Francesco Faà di Bruno, Paoline, Milano 1990.
    MOZZARELLI Cesare (a cura di), Identità italiana e cattolicesimo. Una prospettiva storica, Carocci, Roma 2003.
    O’CLERY Patrick Keyes, La rivoluzione italiana. Come fu fatta l’unità nazionale, Ares, Milano 2000.
    PAPPALARDO Francesco, Il mito di Garibaldi, Piemme, Casale Monferrato, 2002.
    RINALDI Gustavo, Il Regno delle Due Sicilie. Tutta la verità, Controcorrente Edizioni, Napoli 2001.
    TOPA Michele, Così finirono i Borbone di Napoli. Splendori e decadenza di un’antica dinastia, Fiorentino, Napoli 1990.
    Revisionismo storico DEL NOCE Augusto, L’interpretazione transpolitica della storia contemporanea, Guida, Napoli 1982.
    MESSORI Vittorio, Pensare la storia. Una lettura cattolica dell’avventura umana, Paoline, Milano 1992.
    MESSORI Vittorio, La sfida della fede. Fuori e dentro la Chiesa: la cronaca in una prospettiva cristiana, Paoline, Milano 1993.
    MESSORI Vittorio, Le cose della vita, Paoline, Milano 1995.
    NEGRI Luigi, La Chiesa nel mondo, Itaca, Faenza 1993.
    NEGRI Luigi, Controstoria. Una rilettura di mille anni di vita della Chiesa, San Paolo, Torino 2000.
    NEGRI Luigi, False accuse alla Chiesa. Quando la verità smaschera i pregiudizi, Piemme, Casale Monferrato 1997.

  93. marco caro (lumiere)

    12 – Luisa Sangiuolo”.
    “Il brigantaggio nella Provincia di Benevento”, DE Martini Ed. Benevento 1975
    13 – Carlo Margolfo:
    “Mi toccò in sorte il numero 15”, Ed. a cura del Comune e della Pro Loco di Delebio, Sondrio, 1992
    14 – Michele Topa:
    “I briganti di Sua Maestà” Casa Ed. dei Fratelli Fiorentino di Fausto Fiorentino, Napoli 1993
    15 – Edoardo Spagnuolo:
    “La rivolta di Montefalcione” Ed. Nazione Napoletana, Napoli 1997
    16 – Antonio Ciano:
    “I Savoia e il massacro del Sud” Grandmelò Roma 1996
    “Le stragi e gli eccidi dei Savoia” Graficart Formia 2006
    17 – Gigi Di Fiore:
    “1861-Un massacro dimenticato”, Ed. Grimaldi & C Editori 1998
    18 – Patrick Keys O’Clery:
    “La Rivoluzione Italiana”, Ed. Ares, Milano 2000
    19 – Charles Garnier:
    “Giornale dell’Assedio di Gaeta” 1860-68 Ed. C.R.T. Pistoia 1998
    20 – A. Amati:
    “Dizionario corografico dell’Italia” vol IV Milano 1868 pag. 8
    21 – Pasquale Troncone:
    “Legislazione penale dell’emergenza Italia” Jovene Editore, Napoli 2001
    22 – Diego Novelli:
    “Amor di Patria” Daniele Piazza Editore, Torino 1998
    23 – Istituto Centrale di Statistica, Sommario di Statistiche Storiche d’Italia 1861-1965
    24 – Michele de Sangro:
    “Storia di Napoli” 1735-1861 – Luca Torre Ed. 1994

  94. marco caro (lumiere)

    1 – Archivio Centrale dello Stato di Roma (patrimonio ancora parzialmente inesplorato)
    “Tribunali Militari per il brigantaggio” Busta numero 55, fascicolo 735
    “Tribunale Militare di Guerra di Caserta, cartella N. 30-37 Processo N. 153
    2 – Antonio Gramsci: “Sul Risorgimento” 1929 – 1935
    “La questione meridionale” 1927
    Vari testi sulla questione meridionale dal settimanale di cultura socialista “L’Ordine Nuovo” 1920 circa
    3 – Giacinto De Sivo:
    “Storia delle Due Sicilie” Ed. Brenner Cosenza, copia anastatica
    4 – Carlo Alianiello:
    “La conquista del Sud” Rusconi Ed. Libri 1994
    5 – “La Civiltà Cattolica”, Serie IV, volumi. VIII – IX – XI anno 1860-61 Roma
    6 – Timoteo Galanti:
    “Dagli Sciaboloni ai Piccioni” Edigrafital SpA S.Atto (Teramo) 1990
    7 – Pietro Calà:
    Unione, non unità d’Italia, Argo Lecce 1998
    8 – Salvatore Scalia:
    “Processo a Bixio, Giuseppe Maimone Editore, 1991
    9 – Alco De Jaco:
    “Il brigantaggio meridionale” Editori Riuniti, Roma 1969
    “Diario di guerra” 1860-61 Del Bianco Editore
    10 – Vincenzo Grimaldi:
    La reazione di Gioia del Colle ed il sergente Romano” Stab. Tipog. Pansini 1901-09
    11 – Franco Molfese:
    “Storia del brigantaggio dopo l’unità” Feltrinelli Ed. Milano 1983

  95. marco caro (lumiere)

    Intervengo nuovamente con Antonio Gramsci.

    Ancora inspiegabile la distruzione di tutti i miei interventi precedenti. Non che fosse importante la mia presenza, naturalmente. Inoltre Grillo è a casa sua e legittimamente può farlo, ci mancherebbe, ma perchè questo taglio? Posso solo dire che avendo innumerevoli volte citato brani di Gramsci non ho avuto problemi, neanche quando ho reso un vasto elenco storiografico relativo letture a mio avviso non convenzionali sul Risorgimento. Ma l’aver inserito, come corretta informazione e senza commenti personali, un proclama Reale di Francesco II di Borbone, integrale, relativo l’andamento dell’unità quasi compiuta, è arrivata la … censura. Parola grossa. Strano, ma è così. Sicuramente mi sbaglio, non capisco ne voglio credere alla censura in questo sito. Chissà, forse è semplicemente un insignificante guasto tecnico e questo che dico non è certamente significante, ma coincide. Solo una coincidenza? Certamente. Appena inserito Francesco II di Borbone… zak, il taglio integrale.
    Mistero. Ma non importa, io conto niente.
    Grazie comunque all’ottimo Beppe Grillo e buon lavoro.

    Da Antonio Gramsci: Lo stato “unitario” italiano, … è stata una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti.

    Antonio Gramsci da: “Sul Risorgimento” 1929 – 1935
    “La questione meridionale” 1927
    oltre che “L’Ordine Nuovo” 1920

  96. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    Libro di
    Giancarlo Padula
    -VERGOGNA!-
    Questa è la vera
    storia d’Italia
    Edizioni Segno
    —–
    685.000 persone uccise nel meridione, 500.000 arrestate, molti delle quali deportate nei lager sabaudi a Fenestrelle, località a 2000metri in Piemonte, dove i prigionieri venivano sciolti nella calce viva; 62 paesi distrutti e incendiati. Tutti gli ordini religiosi soppressi da una legge dello Stato. Persecuzioni ai cristiani.
    Questo è stato il Risorgimento italiano.
    E’ bene finalmente sapere che il Risorgimento è stata un’invenzione a tavolino della massoneria internazionale e che i veri eroi dell’Italia non sono stati i vari Garibaldi, Vittorio EmanueleII e Cavour, ma, se di eroi si deve parlare, questi furono gli insorgenti del Sud, invaso dalle orde massoniche dello stato sabaudo. Una vicenda taciuta, offuscata e manipolata, di cui ancora l’Italia paga durissime conseguenze.

  97. marco caro

    Ringrazio Grillo per l’ospitalità sin ora dimostrata, ma ho trovato inspiegabile l’aver cancellato tutti e dico tutti i miei interventi. Non capisco ma mi adeguo, considerato che sono ospite a casa sua.

    Grazie ancora …

  98. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    Con il Patriota MORETTI GAETANO di Apricena, condannato alla pena capitale della fucilazione in San Marco in Lamis nel 1862, interrompo la trascrizione per non togliere lo spirito critico e l’interesse storico della vicenda a chi sia interessato al libro:
    LA CAPITANATA FRA BRIGANTI E PIEMONTESI
    di GIOVANNI SAITTO

  99. giovanni di domenico

    continuando il commento precedente :
    il tradimento fa parte della guerra ,cosi’ come la corruzione ,la gente alla fine guarda i fatti).Cosi’ il simpaticone di garibaldi si era proclamato dittatore ,E conservando i privilegi dei ricchi,ed promettendo la terra ai contadini ,e dicendo magari che l’unita’ d’italia era partita da li’ dalla sicilia pionera della nuova unita’ nazionale,riusci’ a conquistare la simpatia dei siciliani ,di cui molti passarono nel suo esercito per andare a conquistare il resto del regno .Ma garibaldi trovo’ deserto dinanzi a se tanto che entro’ a napoli senza sparare un colpo, e metre lui si proclamava dittatore a napoli mando’ i suoi luogotenenti a combattere a capua .Ma da torino gli intimavano l’alt dicendogli di consegnare i territori conquistati ed unirsi alle truppe piemontesi che sarebbero arrivate nel sud .Cosi’ stette un altro poco nel sud e poi se ne ando’ via consapevole di essere stato fin troppo usato sopratutto dai piemontesi.e l sud divenne savoia ,con quei sovrani che con qualche viaggetto di rado al sud ricordavano di essere i loro sovrani,tra quella gente che forse si era illusa davvero nel sud fautore dell’inita’ d’italia magari con palermo o napoli capitale ,invece a loro si era mentito tutto per realizzare il disegno oscuro di cavour che si servi’ dela gente del sud per abbattere dei poteri ed instituire quelli dei savoia

  100. di domenico giovanni

    “che cosa fu il brigantaggio” e’ una domanda che ancora chiede una risposta analitica adeguata.Oggi troviamo una enorme quantita’ di giudizi storici ,che sicuramente non danno dignita’ e credibilita’ ad un fenomeno storico .percio’ credo che bisogni dare un a visione unitaria al brigantaggio.Beppe credo che tu abbia fatto bene a rievocare una pagina che ancora oggi suscita tanti enigmi ed interrogativi ,dietro ad romantiche interpetrazioni dell’unita’ d’italia bisogna fare i conti con una enorme quantita’ di morti,di tradimenti e di complotti internazionali.Inanzitutto permettetemi di fare una piccola osservazione:la parola “unita’” prevede che i soggetti ad attuarla sono mossi da intenti comuni ,che attraverso ripetuti incontri si stabilisce la nascita di una stato unitario che non grava su nessuna fetta di territorio.Ora ciascun stato possiede il suo rappresentante legittimo .Per il regno delle due sicilie era il re borbone, legittimato dal congresso di vienna a governare .Ora il re aveva sicuramente acquistato una riconoscena sia dai grandi signori che dalla popolazione facendosi garante delle antiche consuetudini di quella gente .Ora con questa geografia politica :austriaci al nord est ,papa al centro e borboni al sud ,(oltre ai savoia ) nel nord ovest ,o si costruiva una stato federale dove si conservavano i vecchi poteri per quei territori,od uno di questi poteri prendesse l’iniziativa ad abbattare quei poteri per estendere il suo ,ed ecco la genialata di cavour ,ecco “l’unita’ d’italia secondo cavour”.Un uomo che ha passato gran parte della sua vita a preparare ed attuare il suo progetto ,a costruirsi le alleanze necessarie per realizzare l’italia che voleva .la presa per il culo piu’ grande la hanno avuta i meridonali,da noi venne inviato garibaldi ,che riusci’ ad catturare la simpatia dei siciliani riuscendo a sconfiggere un esercito di 30000 uomini con la leggenda dei suoi 1000(molti diranno che fugrazie al tradimento ,ma il tradimento fa parte della

  101. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemantesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie)
    —————
    MASTROLITTO LUIGI: di Torremaggiore, ucciso il 7 dicembre 1863 presso Montefalcone (BN).
    MASTROMATTEO GIUSEPPE: alias SPACCANTE, di Felice, di Vico, dov’è fucilato il 13 agosto 1861.
    MAZZAMURRO ANGELO: fu Matteo, di Monte Sant’Angelo, dov’è fucilato il 12 ottobre 1862.
    MEGOLA GIUSEPPE: di Apricena, fucilato nel giugno 1863 a San Severo.
    MELCHIORRE DOMENICANTONIO: di Busso(CB), fucilato il 13 marzo 1862 a Torremaggiore.
    MERLA GIUSEPPE: di Apricena, fucilato il 23 aprile 1863 in San Marco in Lamis.
    METTA CARMINANTONIO: di Torremaggiore, fucilato nel 1863 a Poggio Imperiale.
    MEZZACAPPA GIOVANNI: fu Antonio di Campobasso, fucilato il 13 marzo 1862 a Torremaggiore.
    MIMMO MATTEO: di San Marco in Lamis, dov’è fucilato il 23 aprile 1863.
    MINELLI DOMENICO: alias TUPPOROSSO, fu Vincenzo, di Casalnuovo, ucciso nel maggio del 1862 in Santagata.
    MINISCHETTI ANTONIO: di San Severo, dov’è fucilato nel 1862.
    MINOTTI LUIGI: di Santagata Croce di Magliano (CB), fucilato in agosto del 1861 a Serracapriola.
    MIUCCI ANTONIO: alias VACCAIO, di Apricena, fucilato il 5 marzo 1863 a San marco in Lamis.
    MIUCCI GIAMBATTISTA: di Monte Sant’Angelo, fucilato a Torremaggiore il 13 marzo 1862.
    MODULA DOMENICO: di Biccari, fucilato a Lucera il 25 gennaio 1863.
    MODULA MICHELANGELO: di Biccari, dov’è fucilato il 13 gennaio 1863.
    MOFFA MICHELE: di Giuseppe, di Riccia (CB),fucilato il 5 luglio 1862 a san marco la Catola.
    MONACO GIUSEPPE: di Nicola, di Castelvetere (CB), fucilato a Deliceto il 1° aprile 1862.
    MONTAGNO GIOVANNI: di Celenza, fucilato il 13 marzo 1862 a Torremaggiore.
    MONTEFORTE ANGELO: del fu Gregorio, di Volturino, dov’è fucilato il 17 luglio 1861.
    MORALE VITO: di Carbonara (BA), fucilato il 19 dicembre 1861 ad Ascoli.
    MORETTI GAETANO: di Apricena, dov’è fucilato nel novembre 1862.
    —–>segue

  102. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    Il commento sottostante al titolo del libro di Giovanni Saitto LA CAPITANATA FRA BRIGANTI E PIEMONTESI, è mio e personale parere; mi scuso per la mancata precisazione nel precedente messaggio, grazie
    Giuseppe Erminio Ciuffreda

  103. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    Dal libro di Giovanni Saitto LA CAPITANATA FRA BRIGANTI E PIEMONTESI Edizioni del Poggio, tel 0882.996033
    A fronte alta i nostri Avi si batterono per la difesa dell’antico Regno delle Due Sicilie, i patrioti caduti sotto le fucilate dell’esercito savoiardo-piemontese, ancora attendono l’onore delle armi, ancora attendono degna e cristiana sepoltura, ancora attendono che i loro nomi vengano trascitti sull’altare di una Patria perduta: il Regno delle Due Sicilie. L’onore di questi uomini, chiamati briganti dalla storiografia ufficiale, rimasti ancora fedeli a Ferdinando II, a Francesco II e alla Bandiera Gigliata delle Due Sicilie, è ancora ignorato da questa Italia, che cerca di cancellare la memoria di un intero popolo: quello del Sud, orgoglioso e superbo!
    ———
    MARASCHILLO MICHELANTONIO: di Cagnano, fucilato il 13 marzo 1862 a Torremaggiore.
    MARASCO DOMENICO: di Vietri (PZ), fucilato il 10 novembre 1861 a Santagata.
    MARINACCIO MICHELE: fu Michele, di Savignano (AV), fucilato il 25 aprile 1862 ad Ascoli.
    MARRAFINO MICHELE: alias LUPACCHIO,di Volturara, dov’è fucilato il 16 luglio 1861.
    MARRONE GIUSEPPE: di Riccia (CB), fucilato il 23 aprile 1863 a San Marco in Lamis.
    MARRONE GIUSEPPE: alias PASSARELLO, di Apricena, fucilato il 5 marzo 1864 a San Marco in Lamis.
    MARTINO FRANCESCO: di Emiddio, di Isernia, fucilato il 2 ottobre 1862 a San Severo.
    MARTINO VINCENZO: di Isernia, fucilato il 13 marzo 1862 a Torremaggiore.
    MARUCCI DOMENICO: di Michelangelo, di Ripabottoni (CB), fucilato il 21 giugno 1862 a Serracapriola.
    MASCHILI MICHELANGELO: fu Fortunato, di San Paolo, dov’è fucilato il 17 gennaio 1863.
    MASCOLO MATTEO: di Sannicandro, fucilato il 13 marzo 1862 a Torremaggiore.
    MASTROIANNI VINCENZO: di Castelnuovo, fucilato il 16 luglio 1861 a Casalnuovo.
    MASTROLITTI GIORGIO: di Nicola, di San Paolo, fucilato in San Marco in Lamis.
    MASTROLITTO DOMENICO: fu Pasquale, di Torremaggiore, dov’è fucilato il 24 marzo 1863.
    —>segue elenco

  104. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua elenco di patrioti caduti nella difesa del regno delle Due Sicilie)
    ———–
    LONGO SAVERIO: di Rignano, fucilato il 6 marzo 1863 a Foggia.
    LOTTI GIOVANNI: di Torremaggiore, fucilato il 24 marzo 1863 a Bovino.
    LOTTI GIUSEPPE: fu Francesco Paolo, di Torremaggiore, dov’è fucilato il 24 marzo 1863.
    LUCA MICHELE: di Montefusco (AV), ucciso il 24 marzo 1863 a Bovino.
    LUCIANO GIUSEPPE: di Castelvetere (BN), fucilato a Bovino il 24 Marzo 1863.
    LUISO FRANCESCO: fu Domenico, di san Giorgio la Molara (BN), fucilato il 25 aprile 1862 ad Ascoli.
    MADONNA NICOLA: di Casalnuovo, domiciliato in San Severo dov’è fucilato nel 1861.
    MAGNATTA PASQUALE: fu Francescantonio, di Bovino, dov’è fucilato il 24 febbraio 1863.
    MAINARDO LORENZO: di Sannicandro, fucilato a Torremaggiore il 13 marzo 1862.
    MALAMISURA ANTONIO: di Sannicandro, fucilato il 13 marzo 1862 a Torremaggiore.
    MALCONGI TOMMASO: fu Leonardo, di Cerignola, fucilato il 25 aprile del 1862 ad Ascoli.
    MANCINI ANTONIO; di San Giuliano (CB), fucilato il 17 giugno 1862 a Serracapriola.
    MANDUZIO MICHELE: di Matteo, di Sannicandro, fucilato il 13 gennaio 1863 a Rodi.
    MANELLI GIUSEPPE: alias LUPO, di San Marco la Catola, fucilato nel luglio 1861 a Torremaggiore.
    MANES MERCURIO: di Domenico, di Portocannone, ucciso il 16 marzo 1863 presso la masseria Rivolta, in agro di Lesina.
    MANES VINCENZO: di Giuseppe, di Ururi (CB), ucciso il 25 febbraio 1863 nel Bosco Isola di Marina di Lesina.
    MANGIACAVALLO NICOLA: di Portocannone (CB), ma domiciliato a Campomarino (CB), ucciso presso la masseria Rivolta, in agro di Lesina, il 16 marzo 1863.
    MANGIACOTTO ANTONIO: di San Giovanni Rotondo, fucilato il 18 maggio 1862 a San marco in Lamis.
    MANSUETO NICOLA: di Montefalcone (BN), fucilato il 25 gennaio 1863 a Lucera.
    MARANO GAETANO: fu Domenico, di Montaguto (AV), fucilato il 25 aprile 1862 ad Ascoli.
    —-> continua

  105. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ————-
    LAVIANO DOMENICO: fu Gaetano, di Santagata, dov’è fucilato il 10 novembre 1861.
    LAVIANO GAETANO: fu Antonio, di Santagata,dov’è fucilato il 10 novembre 1861.
    RUGGIERO NICOLA: di San Marco in Lamis, dov’è ucciso il 21 marzo 1863.
    LENNA FRANCESCO: di Avellino, fucilato il 24 marzo 1863 a Bovino.
    LEUZZI FRANCESCO: di Vincenzo, di San Paolo, fucilato nel settembre 1862 a San Severo.
    LICURCI LEONARDO: di Casalnuovo, fucilato il 24 marzo 1863 a Bovino.
    LEONARDO NICOLA: fu Donato, di Volturara, dov’è fucilato il 3 agosto 1861.
    LISBONA ANTONIO: alias FERRARIELLO, di Baselice (BN), ucciso il 25 marzo 1861 presso Biccari.
    LO MASTRO GIOVANNI: di Alberobello (BA), fucilato il 31 ottobre 1862 ad Alberona.
    LOMBARDI ANTONIO: di baselice (BN), ma domiciliato a San Severo, ucciso nel 1862 presso Apricena.
    LOMBARDI GIUSEPPE: di San Marco in lamis, fucilato il 24 marzo 1863 a Bovino.
    LOMBARDI LUDOVICO: di Pietra, ucciso il 6 marzo 1863 presso Serracapriola.
    LOMBARDI PASQUALE: fu Girolamo, di Casalnuovo, fucilato il 4 agosto 1862 in Castelnuovo.
    LONGO CARMINE ANTONIO: di Pietra, fucilato il 16 marzo 1863 in San Marco in Lamis.
    LONGO MICHELE: di felice, di San Paolo, dov’è fucilato il 14 Giugno 1863.
    LONGO RAFFAELE: di Felice, di San Paolo, dov’è ucciso nel 1863.

  106. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti caduti per la difesa del Regno delle Due Sicilie)
    —–
    GUGLIELMO PASQUALE: alias VULPIANO: di Santa Croce di Magliano(CB), ucciso nel 1862 presso Lucera.
    GUIDONE FRANCESCO: alias ANDREONE, di Apricena, ucciso il 17 agosto 1863 presso San Marco in Lamis.
    IACONELLI GRAZIANO: di Canosa(BA), fucilato il 2 settembre 1862 in San Paolo.
    IACOVANGELO FRANCESCO: fu Vitantonio, di Vico dov’è fucilato il 7 settembre 1861.
    IACOVANGELO PIETRO: alias IL PEZZENTE, fu Vitantonio, di Vico, nel cui tenimento è ucciso il 2 settembre 1862.
    IACOVELLI GIANFILIPPO:fu Michele, di Casalvecchio, ucciso nei pressi di San Paolo il 2 settembre 1862.
    IADAROLA GIANBATTISTA:di Pietramontecorvino, ucciso l’11 febbraio 1863 presso Castelnuovo dalla banda Caruso, della quale faceva parte.
    IAMARINO SERAFINO: alias SPEZZAFERRO, di Pietra, fucilato il 2 settembre 1862. a Castelnuovo.
    IANNANTUONO LIBERATO: di Casalvecchio, fucilato il 2 settembre 1862 presso Castelnuovo.
    IANZITO BALDASSARRE: di Molinara(BN), ucciso il 7 dicembre 1863 nei pressi di Montefalcone (BN).
    LACCONE GIUSEPPE MARIA: di Michele, di Celenza, fucilato il 18 gennaio 1862 a San Marco la catola.
    LA CROCE MARTINO: di Apricena, fucilato il 6 marzo 1863 a San Marco in Lamis.
    LALLO FABIANO: di San Marco in Lamis, dov’è ucciso il 2 luglio 1862.
    LANGUZZI GIUSEPPE: fu Domenico, di Bovino, dov’è fucilato il 6 luglio 1861.
    LANZILLI PELLEGRINO: fu Domenico, di Monte Sant’Angelo, fucilato il 24 marzo 1863 a Torremaggiore.
    LANZONE DOMENICO: di san Severo, ucciso il 17 agosto 1863 presso San Marco in Lamis.
    LANZONE SEVERO:di San Severo, ucciso nel 1863 presso San Marco in Lamis.
    LA SERPE MICHELE:di San Paolo, ucciso il 29 settembre 1863 a San Marco in Lamis.
    LA TORRE DOMENICO:fu Leonardo, di Monte Sant’Angelo, dov’è fucilato il 29 gennaio 1862.
    –>(segue elenco di patrioti caduti nella difesa del Regno delle due Sicilie)

  107. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti caduti per la difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ———–
    GAMMINO GERARDO: di Melfi (PZ), fucilato il 12 settembre 1862 a Vieste.
    GAUDIOSO LEONARDO: di sant’Andrea (AV), fucilato il 17 aprile 1862 a Serracapriola.
    GENICOLO SEVERO: fu Antonio, di San Severo, dov’è fucilato l’8 marzo 1862.
    GIAMBATTISTA VINCENZO: fu LUIGI, di Alberona, dov’è fucilato il 16 agosto 1861.
    GIANDOMENICO GIUSEPPE: di Giuseppe, di Lecce nei Marsi (AQ), fucilato il 18 gennaio 1863 a Cerignola.
    GILIBERTI GIACOMO: di Nicola, di Trani (BA), fucilato il 25 aprile 1862 ad Ascoli.
    GIONA SALVATORE: di Castelnuovo, fucilato il 1° giugno 1862 in Serracapriola.
    GIORDANO GIUSEPPE: di Monte Sant’Angelo, fucilato l’11 agosto 1861 a Gambatesa (CB).
    GIORDANO MICHELE: del fu Luca, di Mattinata, fucilato il 12 settembre 1862 a Vieste.
    GIOTTARIELLO VITO: di Laviano (SA), fucilato il 12 settembre 1862 a Vieste.
    GIROLAMO LUIGI: di Santagata, fucilato il 12 settemre 1862 a Vieste.
    GISONNI MARCO: fu Nicola,di Bovino, dov’è fucilato il 10 febbraio 1862.
    GOLINO GIUSEPPE: di ragusa, fucilato il 12 settembre 1862 a Vieste.
    GRAMPONE DOMENICO: di Motta, fucilato il 12 settemrbe 1862 a Vieste.
    GRANATA GIUSEPPE MARIA: di Michele, di San Paolo, fucilato il 14 luglio 1862 a Castelnuovo.
    GRASSI NICOLA: di Santagata, fucilato il 12 settembre 1862 a Vieste.
    GRAZIANO LUIGI: di San Marco in Lamis, fucilato il 12 settembre 1862 a Vieste.
    GRIMALDI MICHELE: di Giovanni, di Cagnano, fucilato nell’ottobre 1862, in monte Sant’Angelo.
    GROSSO MICHELANTONIO: di Nunzio, di Carpino, fucilato il 16 luglio 1863 in Monte Sant’Angelo.
    GUALANO MICHELE: di San Marco in Lamis, nel cui tenimento è ucciso il 17 agosto 1863.
    GUERRIERI POTITO: fu Francesco, di Candela, ucciso in contrada Canestrello il 9 ottobre 1861.
    —–>segue elenco di patrioti caduti nella difsa del Regno delle Due Sicilie

  108. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti caduti per la difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ———
    FALCONE MATTEO: fu Giovanni, di Monte Sant’Angelo, fucilato a Vico nel 1862.
    FARASCO ANTONIO: di Ariano (AV), fucilato il 14 dicembre 1862 a Troia.
    FARSA PASQUALE: di Vallata (AV), fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FASCIA FEDELE: di Casalvecchio, fucilato l’11 febbraio 1863 a castelnuovo.
    FAVALA CLEMENTE: di Cerignola, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FAVATA’ PASQUALE: di Candela, fucilato nel 1862 a Cerignola.
    FERRANTE PASQUALE: di Castelnuovo, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FERRUCCI VINCENZO: fu Vincenzo, di Castelnuovo, dov’è fucilato l’11 febbraio 1863.
    FESTA FEDELE: di Montecalvo(AV), fucilato ad Ascoli il 25 Aprile 1862.
    FIORILLO ANTONIO: di San Bartolomeo (BN), fucilato nel 1861 a San Severo.
    FIORINO NICOLA: di Francesco, di Messina, fucilato il 30 luglio 1862 a Manfredonia.
    FIORITO ANTONIO: di San Giuliano (CB), fucilato il 23 luglio 1861 a San Paolo.
    FORTEZZA GIUSEPPE: di Ascoli, fucilato il 7 settemre 1862 ad Alberona.
    FRANCAVILLA SAVINO: di San Ferdinando, fucilato il 28 aprile 1862 a manfredonia.
    FRANCHINI GIUSEPPE: di Merì (ME), fucilato l’11 agosto 1862 a Manfredonia.
    FULGARO LIBORIO: di San Marco in Lamis, ucciso il 7 settemrbe 1862 nel tenimento di Apricena.
    FUSIANI LUIGI: di Torremaggiore, dov’è fucilato il 20 maggio 1862.
    GAGGIANO CARLO: di San Marco in Lamis, dov’è fucilato il 16 aprile 1861.
    GAGGIANO CARLO: alias CORLICIELLO, di San Marco in Lamis, nel cui tenimento viene ammazzato il 19 dicembre 1862.
    GALA FABIANO: di San Marco in Lamis, fucilato a Cagnano nel settembre 1862.
    GALLO ANTONIO: fu Donato, di Carpino, dov’è fucilato il 18 luglio 1863.
    GAMBUTO DOMENICO: fu Silvestro, di Monte Sant’Angelo, fucilato il 9 ottobre 1862 a Manfredonia.
    –>segue l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  109. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicile)

    DIAMANTE NICOLA: fu Michele, di Sannicandro, fucilato nel febbraio 1862 a San Marco in Lamis.
    DI CARLO MATTEO: di Motta, fucilato a Lucera il 26 gennaio 1862.
    DI CECCO MICHELE: di Alberona, fucilato il 17 luglio 1861 a Volturino.
    DI COSTANZO FRANCESCO: di Savino, di San Severo, dov’è fucilato l’8 marzo 1862.
    DI DONATO EVANGELISTA: di Pietramontecorvino, fucilato nel febbraio 1862 a San marco in Lamis.
    DI FINE FRANCESCO: di Pietro, di Vico dov’è fucilato nel febbraio 1862.
    DI FURIA GIUSEPPE: di Ariano (AV), fucilato ad Ascoli il 25 aprile 1862.
    DI GREGORIO POTITO: fu Filippo, di Ascoli, fucilato a Santagata il 27 dicembre 1861.
    DI IORIO BALDASSARRE: di Carlantino, fucilato nel maggio 1862 nel carcere di Lucera.
    DI IUZZI FRANCESCO: di Vincenzo, di san Paolo, fucilato il 2 ottobre 1862 a San Severo.
    DI MARIA DONATANTONIO: fu Marco, di Alberona, dov’è fucilato il 16 agosto 1861.
    DI MATTIA VINCENZO: alias MARTINIELLO, fu Francesco, di Bovino, dov’è fucilato il 24 febbraio 1863.
    DI PAOLA DOMENICO: di Macchiagodena (IS), fucilato il 22 febbraio 1863 a Serracapriola.
    DI PUMPO MICHELE: di Torremaggiore, dov’è fucilato nel maggio 1862.
    D’ONOFRIO ANTONIO: di Montefalcone (BN), fucilato il 31 giugno 1863 a Caserta.
    ESPOSITO ANTONIO: alias BRIELLA; di Apricena, dov’è fucilato il 2 marzo 1862.
    ESPOSITO MATTEO: di Guardia Lombardi (AV), fucilato il 13 febbraio 1863 a san Severo.
    ESPOSITO VINCENZO: alias LAVIANO, di Apricena, dov’è fucilato il 4 Marzo 1863.
    FALCETO FEDELE: di Castelluccio Valmaggiore, fucilato il 12 gennaio 1863 a Lucera.
    FALCONE GIAMBATTISTA: di Vico, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FALCONE GIUSEPPE: fu Giovanni, di Monte Sant’Angelo, fucilato il 26 settembre 1861 a San Giovanni Rotondo.
    ->segue l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  110. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicile)

    DIAMANTE NICOLA: fu Michele, di Sannicandro, fucilato nel febbraio 1862 a San Marco in Lamis.
    DI CARLO MATTEO: di Motta, fucilato a Lucera il 26 gennaio 1862.
    DI CECCO MICHELE: di Alberona, fucilato il 17 luglio 1861 a Volturino.
    DI COSTANZO FRANCESCO: di Savino, di San Severo, dov’è fucilato l’8 marzo 1862.
    DI DONATO EVANGELISTA: di Pietramontecorvino, fucilato nel febbraio 1862 a San marco in Lamis.
    DI FINE FRANCESCO: di Pietro, di Vico dov’è fucilato nel febbraio 1862.
    DI FURIA GIUSEPPE: di Ariano (AV), fucilato ad Ascoli il 25 aprile 1862.
    DI GREGORIO POTITO: fu Filippo, di Ascoli, fucilato a Santagata il 27 dicembre 1861.
    DI IORIO BALDASSARRE: di Carlantino, fucilato nel maggio 1862 nel carcere di Lucera.
    DI IUZZI FRANCESCO: di Vincenzo, di san Paolo, fucilato il 2 ottobre 1862 a San Severo.
    DI MARIA DONATANTONIO: fu Marco, di Alberona, dov’è fucilato il 16 agosto 1861.
    DI MATTIA VINCENZO: alias MARTINIELLO, fu Francesco, di Bovino, dov’è fucilato il 24 febbraio 1863.
    DI PAOLA DOMENICO: di Macchiagodena (IS), fucilato il 22 febbraio 1863 a Serracapriola.
    DI PUMPO MICHELE: di Torremaggiore, dov’è fucilato nel maggio 1862.
    D’ONOFRIO ANTONIO: di Montefalcone (BN), fucilato il 31 giugno 1863 a Caserta.
    ESPOSITO ANTONIO: alias BRIELLA; di Apricena, dov’è fucilato il 2 marzo 1862.
    ESPOSITO MATTEO: di Guardia Lombardi (AV), fucilato il 13 febbraio 1863 a san Severo.
    ESPOSITO VINCENZO: alias LAVIANO, di Apricena, dov’è fucilato il 4 Marzo 1863.
    FALCETO FEDELE: di Castelluccio Valmaggiore, fucilato il 12 gennaio 1863 a Lucera.
    FALCONE GIAMBATTISTA: di Vico, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FALCONE GIUSEPPE: fu Giovanni, di Monte Sant’Angelo, fucilato il 26 settembre 1861 a San Giovanni Rotondo.
    ->segue l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  111. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicile)

    DIAMANTE NICOLA: fu Michele, di Sannicandro, fucilato nel febbraio 1862 a San Marco in Lamis.
    DI CARLO MATTEO: di Motta, fucilato a Lucera il 26 gennaio 1862.
    DI CECCO MICHELE: di Alberona, fucilato il 17 luglio 1861 a Volturino.
    DI COSTANZO FRANCESCO: di Savino, di San Severo, dov’è fucilato l’8 marzo 1862.
    DI DONATO EVANGELISTA: di Pietramontecorvino, fucilato nel febbraio 1862 a San marco in Lamis.
    DI FINE FRANCESCO: di Pietro, di Vico dov’è fucilato nel febbraio 1862.
    DI FURIA GIUSEPPE: di Ariano (AV), fucilato ad Ascoli il 25 aprile 1862.
    DI GREGORIO POTITO: fu Filippo, di Ascoli, fucilato a Santagata il 27 dicembre 1861.
    DI IORIO BALDASSARRE: di Carlantino, fucilato nel maggio 1862 nel carcere di Lucera.
    DI IUZZI FRANCESCO: di Vincenzo, di san Paolo, fucilato il 2 ottobre 1862 a San Severo.
    DI MARIA DONATANTONIO: fu Marco, di Alberona, dov’è fucilato il 16 agosto 1861.
    DI MATTIA VINCENZO: alias MARTINIELLO, fu Francesco, di Bovino, dov’è fucilato il 24 febbraio 1863.
    DI PAOLA DOMENICO: di Macchiagodena (IS), fucilato il 22 febbraio 1863 a Serracapriola.
    DI PUMPO MICHELE: di Torremaggiore, dov’è fucilato nel maggio 1862.
    D’ONOFRIO ANTONIO: di Montefalcone (BN), fucilato il 31 giugno 1863 a Caserta.
    ESPOSITO ANTONIO: alias BRIELLA; di Apricena, dov’è fucilato il 2 marzo 1862.
    ESPOSITO MATTEO: di Guardia Lombardi (AV), fucilato il 13 febbraio 1863 a san Severo.
    ESPOSITO VINCENZO: alias LAVIANO, di Apricena, dov’è fucilato il 4 Marzo 1863.
    FALCETO FEDELE: di Castelluccio Valmaggiore, fucilato il 12 gennaio 1863 a Lucera.
    FALCONE GIAMBATTISTA: di Vico, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FALCONE GIUSEPPE: fu Giovanni, di Monte Sant’Angelo, fucilato il 26 settembre 1861 a San Giovanni Rotondo.
    ->segue l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  112. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicile)

    DIAMANTE NICOLA: fu Michele, di Sannicandro, fucilato nel febbraio 1862 a San Marco in Lamis.
    DI CARLO MATTEO: di Motta, fucilato a Lucera il 26 gennaio 1862.
    DI CECCO MICHELE: di Alberona, fucilato il 17 luglio 1861 a Volturino.
    DI COSTANZO FRANCESCO: di Savino, di San Severo, dov’è fucilato l’8 marzo 1862.
    DI DONATO EVANGELISTA: di Pietramontecorvino, fucilato nel febbraio 1862 a San marco in Lamis.
    DI FINE FRANCESCO: di Pietro, di Vico dov’è fucilato nel febbraio 1862.
    DI FURIA GIUSEPPE: di Ariano (AV), fucilato ad Ascoli il 25 aprile 1862.
    DI GREGORIO POTITO: fu Filippo, di Ascoli, fucilato a Santagata il 27 dicembre 1861.
    DI IORIO BALDASSARRE: di Carlantino, fucilato nel maggio 1862 nel carcere di Lucera.
    DI IUZZI FRANCESCO: di Vincenzo, di san Paolo, fucilato il 2 ottobre 1862 a San Severo.
    DI MARIA DONATANTONIO: fu Marco, di Alberona, dov’è fucilato il 16 agosto 1861.
    DI MATTIA VINCENZO: alias MARTINIELLO, fu Francesco, di Bovino, dov’è fucilato il 24 febbraio 1863.
    DI PAOLA DOMENICO: di Macchiagodena (IS), fucilato il 22 febbraio 1863 a Serracapriola.
    DI PUMPO MICHELE: di Torremaggiore, dov’è fucilato nel maggio 1862.
    D’ONOFRIO ANTONIO: di Montefalcone (BN), fucilato il 31 giugno 1863 a Caserta.
    ESPOSITO ANTONIO: alias BRIELLA; di Apricena, dov’è fucilato il 2 marzo 1862.
    ESPOSITO MATTEO: di Guardia Lombardi (AV), fucilato il 13 febbraio 1863 a san Severo.
    ESPOSITO VINCENZO: alias LAVIANO, di Apricena, dov’è fucilato il 4 Marzo 1863.
    FALCETO FEDELE: di Castelluccio Valmaggiore, fucilato il 12 gennaio 1863 a Lucera.
    FALCONE GIAMBATTISTA: di Vico, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FALCONE GIUSEPPE: fu Giovanni, di Monte Sant’Angelo, fucilato il 26 settembre 1861 a San Giovanni Rotondo.
    ->segue l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  113. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicile)

    DIAMANTE NICOLA: fu Michele, di Sannicandro, fucilato nel febbraio 1862 a San Marco in Lamis.
    DI CARLO MATTEO: di Motta, fucilato a Lucera il 26 gennaio 1862.
    DI CECCO MICHELE: di Alberona, fucilato il 17 luglio 1861 a Volturino.
    DI COSTANZO FRANCESCO: di Savino, di San Severo, dov’è fucilato l’8 marzo 1862.
    DI DONATO EVANGELISTA: di Pietramontecorvino, fucilato nel febbraio 1862 a San marco in Lamis.
    DI FINE FRANCESCO: di Pietro, di Vico dov’è fucilato nel febbraio 1862.
    DI FURIA GIUSEPPE: di Ariano (AV), fucilato ad Ascoli il 25 aprile 1862.
    DI GREGORIO POTITO: fu Filippo, di Ascoli, fucilato a Santagata il 27 dicembre 1861.
    DI IORIO BALDASSARRE: di Carlantino, fucilato nel maggio 1862 nel carcere di Lucera.
    DI IUZZI FRANCESCO: di Vincenzo, di san Paolo, fucilato il 2 ottobre 1862 a San Severo.
    DI MARIA DONATANTONIO: fu Marco, di Alberona, dov’è fucilato il 16 agosto 1861.
    DI MATTIA VINCENZO: alias MARTINIELLO, fu Francesco, di Bovino, dov’è fucilato il 24 febbraio 1863.
    DI PAOLA DOMENICO: di Macchiagodena (IS), fucilato il 22 febbraio 1863 a Serracapriola.
    DI PUMPO MICHELE: di Torremaggiore, dov’è fucilato nel maggio 1862.
    D’ONOFRIO ANTONIO: di Montefalcone (BN), fucilato il 31 giugno 1863 a Caserta.
    ESPOSITO ANTONIO: alias BRIELLA; di Apricena, dov’è fucilato il 2 marzo 1862.
    ESPOSITO MATTEO: di Guardia Lombardi (AV), fucilato il 13 febbraio 1863 a san Severo.
    ESPOSITO VINCENZO: alias LAVIANO, di Apricena, dov’è fucilato il 4 Marzo 1863.
    FALCETO FEDELE: di Castelluccio Valmaggiore, fucilato il 12 gennaio 1863 a Lucera.
    FALCONE GIAMBATTISTA: di Vico, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    FALCONE GIUSEPPE: fu Giovanni, di Monte Sant’Angelo, fucilato il 26 settembre 1861 a San Giovanni Rotondo.
    ->segue l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  114. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    In questi ultimi tempi sono stati messi e restaurati monumenti ai caduti delle guerre savoiarde anche nei paesi del subappennino dauno in via di estinzione a causa dell’emigrazione di intere famiglie: qui in Capitanata non c’è economia trainante, quelli che restano appartengono al ceto dominante, il quale richiede manodopera senza tutele e a prezzi di fame: questa è l’Italia piemontesizzata che avanza in questo Sud, arroccando l’economia in poche famiglie tricolorate…mai in nessuna guerra si è vista la sconfitta così persistente di un popolo, che ormai accetta la diaspora come avvenire per i propri figli.
    Per cui continuo a trascrivere l’elenco di chi ha combattuto per la difesa del Regno delle Due Sicilie: voglia essere un monito e un “monumento” a tutti i meridionali di quest’Italia, che abbiano a cuore la REDENZIONE della propria Dignità e della propria Terra.
    ———
    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco di patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ———
    DE NISI ALESSANDRO: di San Marco in Lamis, dov’è fucilato il 15 luglio 1862.
    DE NITTIS MICHELE: di San Marco in Lamis, fucilato il 26 aprile 1863 a Monte Sant’Angelo.
    DE PAOLA CARMINANTONIO: alias SARDELLO, del fu Sebastiano, di Casalanguida (CH), fucilato il 30 aprile 1863 ad Apricena.
    D’ERRICO PASQUALE: di Mattinata, fucilato nel 1862 a Monte Sant’Angelo.
    DE SIMONE BERARDINO: fu Francesco, di Mirabella (AV), fucilato il 25 aprile 1862 ad Ascoli.
    DE SIMONE FRANCESCO: alias FAMMILUCE, di Apricena, morto nella masseria Pontone, in agro di Lesina, il 7 novembre 1862.
    DE STEFANO NICOLA: di Savino, di Rocchetta,fucilato il 13 novembre 1861 a Cerignola.
    DE TROIA ANTONIO: di Nicola, di San Ferdinando, fucilato a Canosa (BA) il 24 aprile 1861.
    DIAMANTE GIUSEPPE: di San Marco im Lamis, ucciso il 27 febbraio 1863 in tenimento di San Marco.
    —>segue elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  115. osvaldo balestrieri

    CONOSCENDO LE NOSTRE RADICI POSSIAMO FAR RICRESCERE IL NOSTRO RAMO DELL’ALBERO DELLA STORIA DELL’UMANITA’
    GRAZIE BEPPE GRILLO
    AGGIUNGO UN’ALTRO RIFERIMENTO A QUELLI CHE MOLTI AMICI HANNO INVIATO:
    TRATTO DA “STATO OPERAIO 1930″(ULIIMO SCRITTO PRIMA DELL’ARRESTO-RISTAMPATO IN”RINASCITA ANNO II° 1945)/IN “LA RIVOLUZIONE MERIDIONALE” GUIDO DORSO.
    GRAMSCI PARLA DI REVISIONE CRITICA NON DI UN RIESAME IDEOLOGICO MA DI UN ESAME DI COSCIENZA STORICO-POLITICO,UN PROCESSO DI ADEGUAMENTO ALLA REALTA’…1930 E DOPO… CERCHIAMO STUDIAMO….

    GRAMSCI SI RIVOLGEVA AI COMUNISTI CHE SCRIVEVANO SU -ORDINE NUOVO – “Il primo problema da risolvere,per i comunisti torinesi,era quello di modificare l’indirizzo politico e l’ideologia generale del proletariato stesso,come elemento nazionale che vive nel complesso della vita statale,e subisce incosapevolmente l’influenza della scuola del giornale,della tradizione borghese.E’ noto quale ideologia sia diffusa in forma capillare dai propagantisti della borghesia nelle masse del Settentrione:il Mezzogiorno é la palla di piombo che impedisce più rapidi progressi allo sviluppo civile dell’Italia;i meridionali sono biolgicamente degli esseri inferiori,dei semi-barbari o dei barbari completi,per destino naturale;se il Mezzogiorno è arretrato,la colpa non è del sistema capitalisticoo di qualsivoglia altra causa storica,ma della natura che ha fatto i meridionali poltroni,incapaci,criminali,barbari,temperando questa sorte maligna con l’esplosione puramente individuale di grandi geni,che sono come le solitarie palme in un arido e sterile deserto…
    …il Partito Socialista fu in gran parte il veicolo di questa ideologia nelle masse settentrionali, diede il suo crisma a tutta la letteratura “meridionalistica”….che ripeteva lo stesso ritornello;ancora una volta la “scienza” era rivolta a schiacciare i miseri egli sfruttati,ma questa volta essa si ammantava dei colori socialisti,pretendeva essere la scienza del proletariato.” –

    saluti osvaldo

  116. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie)
    —-
    D’ALOIA LEONARDO:detto L’ALOIA, di Nicola,di Poggio Imperiale, ucciso il 7 novembre 1862 in agro di Poggio Imperiale.
    D’AMATO GAETANO: di Monteleone, fucilato il 25 aprile 1862 ad Ascoli.
    D’AMBROSIO PASQUALE: fu Biase, di Pietramontecorvino, fucilato a Castelnuovo il 3 ottobre1863.
    D’AMICO GIUSEPPE: fu Antonio, di Carpino, fucilato ad Ischitella il 22 Aprile 1862.
    D’ANDELE MICHELE: di Torremaggiore, fucilato a Troia il 23 marzo1863.
    D’ANGELI MICHELE: di Sessano (IS), fucilato a Troia il 23 marzo1863.
    D’ANGELO NICOLA: di Tommaso, di Reino (BN), fucilato il 20 luglio 1861 a Chieuti.
    DANIELE COSIMO: alias BUCHICCHIO, di San marco in Lamis, ucciso l’8 gennaio 1862 nel tenimento di Carpino.
    D’AUDISIO LEONARDO: di Serracapriola, fucilato il 23 Marzo 1863 a Troia.
    D’AULISIO FERNANDO: di Rocchetta, fucilato a Torremaggiore l’8 luglio 1862.
    DE CAROLIS EMANUELE: di San Marco in Lamis, fucilato a Torremaggiore il 20 maggio 1862.
    DE FELICE ANGELO MARIA: di San Marco in Lamis, ucciso il 7 settembre 1862 in tenimento di Rignano.
    DE FINIS LEONARDO:di Antonio, di Vieste dov’è fucilato il 12 settembre 1862.
    DEL CONTE RAFFAELE: di Torremaggiore, fucilato il 1° gennaio 1863 a San Marco in Lamis.
    DEL GROSSO GIUSEPPE:fu Francesco, di Santa Croce di Morcone (BN), fucilato il 14 luglio 1862 a Castelnuovo.
    DEL NOBILE GIUSEPPE: alias CARMOSINO,del fu Michele, di Monte Sant’Angelo, dov’è fucilato il 26 aprile 1863.
    DEL SAMBRO ANTONIO:alias U’ZAMBR, di San marco in Lamis, dov’è fucilato il 29 giugno 1862.
    DE MARIA GIUSEPPE: di Sebastiano, di Santa Croce di Morcone (BN),fucilato il 5 luglio 1862 a San Marco la Catola.
    DE MEO SALVATORE:alias NARDILLO, di Torremaggiore, ucciso il 7 dicembre 1863 nei pressi di Montefalcone(BN).
    —>continua l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie

  117. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai Piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ————-
    COLUCCI DOMENICO: fu Michelangelo, alias GIARDINO, di Casalnuovo dov’è fucilato il 21 giugno 1862.
    COLUCCI GIUSEPPE: fu Domenicangelo, di Casalnuovo dov’è fucilato il 24 febbraio 1862.
    CONSA DOMENICO: fu Pietro, di Volturino, fucilato a Volturara il 16 luglio 1861.
    CONSOLETTI COSIMO: di Pietramontecorvino, ucciso a Baselice (BN) l’11 febbraio 1863.
    CONTE MATTIA: fu Michele, di Deliceto, fucilato ad Ascoli il 25 Aprile 1862.
    CONVERSI SALVATORE: di Saline, fucilato il 28 aprile 1862 a Nanfredonia.
    CORNO FRANCESCO: fu Emanuele, di Casalvecchio uccisol’8 novembre 1862.
    CORRIDORE VINCENZO: di Donato, di Ruvo (BA), fucilato a Bovino il 23 gennaio 1862.
    CORSINO LORENZO: di Vallata (AV), fucilato ad Ascoli il 25 aprile 1862.
    CORVELLI MICHELE: di Alberona, ucciso il 28 luglio 1861 a Biccari.
    COTTURELLI GIUSEPPE: alias COPPOLA ROSSA, di Castelnuovo, fucilato a Foggia il 12 dicembre 1863.
    CROCE LEONARDO: di Panni, fucilato a Bovino nel 1863.
    CURCI ACHILLE: di Candela, fucilato il 20 maggio 1862 a Torremaggiore.
    CURSI SAVERIO: di San Marco in Lamis, fucilato a San Severo il 26 febbraio 1862.
    D’ADAMO FRANCESCO: fu Matteo, di San Paolo, fucilato il 28 maggio 1863 a Candela.
    D’ADAMO GIOVANNI: di Serracapriola, fucilato a Troia il 23 marzo 1863.
    D’AGOSTINO PASQUALE: di Giovanni, di Celenza dov’è fucilato il 19 gennaio 1862.
    D’AIUTO BENIAMINO: di San Bartolomeo, fucilato il 25 marzo 1864 a Lucera.
    D’AIUTO GIOVANNI: di Torremaggiore, fucilato il 23 marzo 1863 a Troia.
    D’ALESSANDRO LUIGI: di Monte Sant’Angelo, fucilato il 23 marzo 1863 a Troia.
    D’ALESSIO GIUSEPPE: fu Francesco, di Alberona, fucilato il 20 aprile 1862 a Biccari.
    D’ALOIA GAETANO: di Apricena, fucilato il 23 marzo 1863 a Troia.
    —>segue l’elenco degli insorgenti caduti in difesa del Regno delle Due Sicile

  118. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco dei patrioti caduti nella difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ———–
    CERRETO MICHELE: di Torremaggiore, dov’è ucciso il 1° gennaio 1863.
    CERRITO RAFFAELE: di Torremaggiore, dov’è fucilato il 1° gennaio 1863.
    CERUCCI LEONARDO: fu Raffaele, di Casalnuovo dov’è fucilato il 21 giugno 1862.
    CERULLO DOMENICO: di Rocco, di Cerignola, dov’è fucilato il 23 agosto 1863.
    CESARIELLO ANGELO: di Rocchetta, fucilato il 21 Aprile 1862 ad Ascoli.
    CHIULLI RAFFAELE: di Castiglione Messer Marino (CH), ucciso in tenimento di Lesina il 2 febbraio 1862.
    CIABORRI SALVATORE: di Castelnuovo, fucilato in Torremaggiore il 20 maggio 1862.
    CIANCI PAOLO: fu Gennaro, di San Giuliano (CB), fucilato il 25 luglio 1861.
    CIARAMELLA GAETANO: di Giovanni, di Bovino, dov’è fucilato il 24 marzo 1863.
    CILLA ANDREA: fu Michelangelo, di San Paolo, fucilato il 14 giugno 1863 a Castelfranco (BN).
    CILLA AURELIA: di San Paolo, fucilata a Torremaggiore il 20 maggio 1862.
    CILLA GIUSEPPE: alias ZECCHINO, fu Matteo, di San Paolo, fucilato il 14 giugno 1863 a Castelfranco.
    CIMAGLIA MICHELE: fu Domenico, di Bovino, dov’è fucilato il 24 marzo 1863.
    CIOFFARELLO MICHELE: fu Alessandro, di Laviano(SA), fucilato il 25 aprile 1862 ad Ascoli.
    CIUFFREDA DOMENICO: di Torremaggiore, fucilato nel 1862 a Manfredonia.
    CIUFFREDA PASQUALE: di Monte Sant’Angelo, fucilato il 28 aprile 1862 a Manfredonia.
    CIVITAVECCHIA LUIGI: alias CIANNARELLA, di San Marco in Lamis, fucilato ad Ischitella l’8 dicembre 1861.
    CODIANNI GIUSEPPE: alias BUFALARO, di Castelnuovo, fucilato il 20 Maggio 1862 a Torremaggiore.
    CODIPIETRO SALVATORE: di Torremaggiore, dov’è fucilato il 6 gennaio 1862.
    COLACCHIO ANTONIO: di Celenza, fucilato il 23 luglio 1861 a San Paolo.
    COLANGELO MICHELE: di Rocchetta, fucilato a Serracapriola il 17 gennaio 1863.
    COLANTONIO PIETRO: di Casalanguida, (CH), ucciso in agro di Lesina il 2 febbrio 1862.
    —>

  119. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elecnco dei patrioti caduti per la difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ———–
    CAPOBIANCO ANTONIO: di Motta, fucilato nel giugno 1863 a Castelfranco (BN).
    CAPOSSIO DOMENICO PELLEGRINO: di San Severo, fucilato il 20 maggio 1862 in Torremaggiore.
    CAPOZZO GIOVANNI: fu Giuseppe, di Volturara, fucilato a Roseto il 26 settembre 1862.
    CAPUTO PASQUALE: fu Francesco, di Monte Sant’Angelo dov’è fucilato il 7 febbraio 1862.
    CAPUTO SIMONE: di Giuseppe, di Cerignola,fucilato il 19 dicembre 1862 a Trinitapoli.
    CARAFFA ANGELO: di San Marco in Lamis, fucilato a Torremaggiore il 20 maggio 1862.
    CARDASCIA SERAFINO: fu Giuseppe, di Serracapriola dov’è fucilato il 17 gennaio 1863.
    CARDINALE VINCENZO: di Panni, fucilato a Bovino nel 1863.
    CARLOZZA FRANCESCO: di Celenza, fucilato il 23 luglio 1861 a San Paolo.
    CAROZZA GIOVANNA: di Carlantino, fucilata nel carcere di Lucera nell’ottobre del 1861.
    CARUSIELLO ANTONIO: di Faeto, fucilato a Torremaggiore il 20 maggio 1862.
    CARUSO DOMENICO: di Sant’Agata, dov’è fucilato il 3 gennaio 1863.
    CARUSO MICHELE: alias OCCHIOSCARCIATO, fu Vincenzo, di Torremaggiore, fucilato il 13 dicembre 1863 a Benevento.
    CASSASCO NICOLA: fu Raffaele, di Casalvecchio, fucilato l’8 novembre 1862 a Caserta.
    CASTALDI LUIGI: di Carlo, di Campomarino (CB), fucilato a Serracapriola il 1° luglio 1862.
    CATERINO ALFONSO: di Torremaggiore, fucilato nel 1863 a San Marco in Lamis.
    CECI VINCENZO: fu Pietro, di San Severo, dov’è fucilato il 19 marzo 1863.
    CELESTE SALVATORE: di Torremaggiore dov’è fucilato nel 1863.
    CELESTE VINCENZO: fu Matteo, di Torremaggiore, dov’è fucilato nel 1863.
    CENTOFANTI ANTONIO: di Tirolo, fucilato a Serracapriola nel 1863.
    CESARE FEDERICO: di Vincenzo, nativo di Castelnuovo, fucilato il 1° luglio 1862 a Serracapriola.
    CERRETO MICHELE: di Castelnuovo, fucilato il 21 giugno 1862 a Serracapriola.
    —>continua elenco dei martiri

    1. Graziano Giglio

      Graziano origine cognome : Sicilia.
      Nato al nord.
      Lancio un’idea: raccogliamo le firme per un referendum che restituisca l’ex regno delle due sicilie ai Borbonici naturalmente mantenuto nell’unione europea.. E finalmente l’Italia o il Piemonte Grande sarà veramente libera.

  120. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    Finiamola di definirci i d’Europa, e
    nessuno dei nostri fratelli del Nord venga a
    lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e
    degli anni successivi si chiamarono, almeno per
    gli abitanti dell’ex Regno delle Due Sicilie,
    Piemontesi.
    Perciò smettiamo di sbarrare gli occhi, di spa-
    lancare all’urlo le bocche, a deprecare violenze
    altrui in questo e in altri continenti.
    Ci bastino le nostre, per sentire un solo brivido di pudore.
    Noi abbiamo saputo fare di più e di peggio.
    (Carlo Alianello)
    Vittorio Emanuele II, criminale di guerra
    Camillo Benso di Cavour, criminale di guerra
    Bettino Ricasoli, criminale di guerra
    Ferdinando Pinelli, criminale di guerra
    Pietro Fumel, criminale di guerra
    Gaetano Negri, criminale di guerra
    Carlo Melegari, criminale di guerra
    Alfonso Ferrero La Marmora, criminale di guerra
    Giacomo Durando, criminale di guerra
    Carlo Pellion di Persano, criminale di guerra
    Giuseppe Garibaldi, criminale di guerra
    Nino Bixio, criminale di guerra
    Francesco Nullo, criminale di guerra
    Stefano Turr, criminale di guerra
    (dal libro di Antonio Ciano -I SAVOIA e il MASSACRO DEL SUD- by GRANDMELO’, Via S.Calepodio,29 Roma, Tel.06-5619549)

  121. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi nel
    1861 – 1862 – 1863 -1864
    (continua l’elenco di patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicilie)
    ————
    BIANO FRANCESCO: di Acquaviva (CB), fucilato il 21 maggio 1863 a Palata (CB).
    BILANCIA LEONARDO: di Volturara, fucilato il 4 luglio 1863 in Castelnuovo.
    BISACCIA SALVATORE: di Panni, fucilato a Bovino nel 1862.
    BISCOTTI MATTEO: di Vico, fucilato nel 1862 a Sannicandro.
    BISCOTTI NICOLA: fu Giuseppe, di San Marco in Lamis, fucilato nel 1862 in Sannicandro.
    BONFITTO MATTEO: di Acquaviva (CB), fucilato il 21 maggio 1863 a Palata (CB).
    BORRACCINO RUGGIERO: fu Domenico, di Barletta (BA), fucilato il 15 aprile 1862 in Ascoli.
    BORRELLI MICHELE: di Torremaggiore, fucilato a Foggia il 9 gennaio 1863.
    BRIGADIERE DOMENICO: di Torremaggiore, ucciso il 7 dicembre 1863 presso Montefalcone (BN).
    BRUNO DOMENICO: di Apricena, ucciso il 21 marzo 1863 in tenimento di Castelnuovo.
    BUCASSO DOMENICOANTONIO: di Csalvecchio, fucilato il 21 aprile 1863 a Torremaggiore.
    BUCCINO ANIELLO: di Antonio, originario di Bagnoli, fucilato a Troia il 19 marzo 1862.
    BUCCINO MICHELANGELO: fu Francesco, di Bovino dov’è fucilato il 10 febbraio 1862.
    CAGNANO FRANCESCO: di Celenza, fucilato il 24 marzo 1863 a Torremaggiore.
    CALICI NICOLANGELO: di San Marco in Lamis, dov’è fucilato il 13 maggio 1863.
    CALO’ GIOVANNI: di Gennaro, di Montefalcone (BN), fucilato il 20 aprile 1862 a Biccari.
    CAMARCA ANGELO: di Mirabella (AV) ma domiciliato a San Severo, fucilato il 24 febbraio 1863 a San Severo.
    CAMARCO ANGELO: di San Severo, fucilato a Torremaggiore il 20 maggio 1862.
    CAMEROTTA URBANO: di Troia, fucilato a Lucera il 12 maggio 1863.
    CAMPANOZZI ANTONIO: fu Matteo, di Serracapriola dov’è fucilato il 12 agosto 1862
    CAMPESE RUGGIERO: fu Ignazio, di Barletta (BA), fucilato in Ascoli il 25 aprile 1862.
    —>continua l’elenco dei guerriglieri fucilati senza processo, dagli invasori piemontesi.

  122. Bianca Fasano

    Caro Beppe, scusa se approfitto dello spazio che gentilmente ci metti a disposizione per scrivere una
    LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
    insegno “da sempre” Disegno e storia dell’arte nei licei scientifici ed annoto una caratteristica del programma di prima liceo che crea non poche difficoltà in ordine al proseguimento degli studi di storia dell’arte nelle classi successive per quanto riguarda l’interdisciplinarietà e la pluridisciplinarietà:
    La disciplina “Disegno e Storia dell’arte” è, almeno in teoria, trainante, nel curricolo degli studi superiori ad indirizzo scientifico, poiché si assume il compito di contribuire al carattere multi e pluridisciplinare, della formazione di una cultura di base solida e ben strutturata quale deve essere quella di un giovane che si prepara all’esame di Stato, vecchio o nuovo che sia. Un buon insegnante di disegno tenderà al potenziamento della sensibilità estetica ed alla promozione dell’esperienza estetica quale importante modalità di conoscenza del reale. Per quanto riguarda il disegno occorre non dimenticare che l’essere umano “vede” in prospettiva, ma che, se non guidato nell’uso di tale tecnica, non associa mentalmente la sua visione alle chiare linee di un inserimento ambientale, sia all’aperto che al chiuso. L’uomo non ha “istintivamente” la capacità di “vedere” la linea d’orizzonte ed i punti di fuga. Non è capace, dunque, di organizzare lo spazio e riconoscerne i principi in una foto, in un’opera d’arte o nella sua stessa realtà. Allo scopo di rendere possibile quest’abilità, un BUON insegnante di disegno “immerge” l’allievo sia nell’abilità manuale del disegno che, in contemporanea potremmo dire, nella conoscenza dell’arte, in tutte le sfumature possibili, di modo che lo spazio “interiore” dell’allievo, “corrisponda” consapevolmente, a quello del messaggio visivo sia nella vita quotidiana sia nella lettura dei messaggi in immagine. Continua…

  123. giovanni di domenico

    proclama di francesco secondo di borbone,ultimo re delle due sicilie alle sue trupPe assediate a gaeta.
    “generali,soldati,e ufficiali di gaeta.la sorte delle guerra ne separa.Combattuto insieme cinque mesi per l’indipendenza della patria,sfidando e sofferendo gli stessi pericoli e disagi,debbo in questo momento mettere fine ai vostri eroici sacrifizii.La resistenza divenuta era impossibile.Se il desio di soldato spingevami con voi a difendere l’ultimo baluardo delle monarchia,sino a caderne sotto le mura crollanti,il dovere di re e l’amore di padre oggi mi comandano di risparmiare tanto generoso sangue, la cui effusione oggi non sarebbe che l’ultima manifestazione di inutile eroismo.Per voi ,miei fidi compagni,per il vostro avvenire,per premiare la vostra lealta’ costanza e bravura,per voi rinunzio al bellico vanto di respingere gli ultimi assalti d’un nemico che questa piazza difesa da voi non avrebbe presa senza seminare di cadaveri il cammino.Voi da mesi combattete con impareggiabile coraggio.IL TRADIMENTO INTERNO,l’assalto di rivoluzionari stranieri,l’aggressione di uno stato che dicevasi amico,niente v’ha domato ne stancato.Affronatanto tradigioni piu’ terribili del ferro e del piombo,siete venuti A capua e a gaeta,segnando di eroismo le rive del volturno e le sponde del garigliano.Per voi e’ salvo l’onore dell’esercito delle due sicilie,per voi il vostro sovrano puo’ tenere il capo alto,e nella terra dell’esiglio,dove aspettera’ la giustizia di dio,il ricordo della vostra eroica lealta’ gli sara’dolcissima consolazione nelle sventure.sara’ distribuita una medaglia speciale che ricordi l’assedio;e quando i miei cari soldati torneranno in seno alle loro famiglie,gli uomini d’onore si inchineranno al loro passaggio e le madri mostreranno a’ figliuoli come esempio i prodi difensori di gaeta.Generali ,soldati, io vi ringrazio;a tutti stringo le mani con affetto e riconoscenza;non vi dico addio ma a rivederci.
    GAETA 14 FEBBRAIO 1861

  124. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    I BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA dai piemontesi
    nel 1861 – 1862 – 1863 – 1864
    (continua l’elenco dei patrioti immolatisi per la difesa del Regno delle Due Sicilie)
    —————-
    BIANCO NICOLA: di Agostino, nativo di Casalvecchio, fucilato a Torremaggiore il 21 aprile 1863.
    BIANO FRANCESCO: di Acquaviva (CB), fucilato il 21 maggio 1863 a Palata (CB).
    BILANCIA LEONARDO: di Volturara, fucilato il 4 luglio 1863 in Castelnuovo.
    BISACCIA SALVATORE: di Panni, fucilato a Bovino nel 1862.
    BISCOTTI MATTEO: di Vico, fucilato nel 1862 a Sannicandro.
    BISCOTTI NICOLA: fu Giuseppe, di San Marco in Lamis, fucilato nel 1862 in Sannicandro.
    BONFITTO MATTEO: di Acquaviva (CB), fucilato il 21 maggio 1863 a Palata (CB).
    BORRACCINO RUGGIERO: fu Domenico, di Barletta (BA), fucilato il 15 aprile 1862 in Ascoli.
    BORRELLI MICHELE: di Torremaggiore, fucilato a Foggia il 9 gennaio 1863.
    BRIGADIERE DOMENICO: di Torremaggiore, ucciso il 7 dicembre 1863 presso Montefalcone (BN).
    BRUNO DOMENICO: di Apricena, ucciso il 21 marzo 1863 in tenimento di Castelnuovo.
    BUCASSO DOMENICOANTONIO: di Casalvecchio, fucilato il 21 aprile 1863 a Torremaggiore.
    BUCCINO ANIELLO: di Antonio, originario di Bagnoli, fucilato a Troia il 19 marzo 1862.
    BUCCINO MICHELANGELO: fu Francesco, di Bovino dov’è fucilato il 10 febbraio 1862.
    CAGNANO FRANCESCO: di Celenza, fucilato il 24 marzo 1863 a Torremaggiore.
    CALICI NICOLANGELO: di San Marco in Lamis, dov’è fucilato il 13 maggio 1863.
    CALO’ GIOVANNI: di Gennaro, di Montefalcone (BN), fucilato il 20 aprile a Biccari.
    CAMARCA ANGELO: di Mirabella (AV) ma domiciliato a San Severo, fucilato il 24 febbraio a San Severo.
    CAMARCO ANGELO: di San Severo, fucilato a Torremaggiore il 20 maggio 1862.
    CAMEROTTA URBANO: di Troia, fucilato a Lucera il 12 gennaio 1863.
    CAMPANOZZI ANTONIO: fu Matteo, di Serracapriola dov’è fucilato il 12 agosto 1862.
    CAMPESE RUGGIERO: fu Ignazio, di Barletta (BA), fucilato in Ascoli il 25 aprile 1862
    —> segue elenco

  125. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    La Capitanata
    fra
    briganti e piemontesi
    Giovanni Saitto
    EDIZIONI DEL POGGIO
    Tel. 0882.996033
    I BRIGANTI UCCISI IN CAPITANATA NEGLI ANNI
    1861 – 1862 – 1863 – 1864
    ————–
    ABRUZZESE Donato: di Sannicandro, ucciso a Monte Sant’Angelo il 18 Marzo 1862.
    ALESSIO TEODORO: di Casalnuovo, fucilato il 23 marzo 1863 a Troia.
    ALTIERI LEOPOLDO: fu Giovanni, di Celenza ma domiciliato in Torremaggiore. Fucilato il 15 febbraio 1863 a San Severo.
    ALTIERI MARIANTONIA: di Castel Baronia (AV), fucilata a Sant’Agata il 7 agosto 1862.
    ANDREACCIO FRANCESCO: di San Fele (PZ) fucilato il 6 aprile 1863 a Deliceto.
    ANDREANO VINCENZO: di Francesco, originario di Casalvecchio, fucilato il 7 febbraio 1863 ad Acquaviva Collecroce (CB).
    ANGELILLIS MICHELE: di Sannicandro, fucilato nel 1862 a Monte Sant’Angelo.
    APRILE GIOVANNI: alias CHIARODDA, fu Domenico, di Vico dov’è fucilato il 23 agosto 1861.
    ARGENTINO PIETRO: di San Marco in Lamis dov’è fucilato il 28 giugno 1862.
    ARMIENTO GIOVANNI: di Pasquale, nativo di Monte Sant’Angelo dov’è fucilato il 18 marzo 1862.
    AUCELLO PIETRO: di San Marco in Lamis, dov’è fucilato il 6 luglio 1862.
    BARONE NICANDRO: alias LICANDRUCCIO, di Apricena, ucciso il 4 giugno 1863 in contrada Valle Farina, presso Apricena.
    BARTOLETTI MATTEO: di Torremaggiore, ucciso il 7 dicembre 1863 presso Montefalcone (BN).
    BARTUCCI FELICE: di Francesco, di Trani (BA), fucilato il 15 aprile 1862 in Ascoli Satriano.
    BARTUCCI FILIPPO: di Castiglione, fucilato a Serracapriola nel 1862.
    BASSO VINCENZO: fu Vincenzo, di Rodi Garganico dov’è fucilato il 3 giugno 1862.
    BECCIA MICHELE: di Casalnuovo, fucilato a Serracapriola nel 1862.
    BIANCO NICOLA: di Agostino, nativo di Casalvecchio, fucilato a Torremaggiore il 21 aprile 1863.
    BIANO FRANCESCO: di Acquaviva (CB), fucilato il 21 maggio 1863 a Palata (CB).

  126. monica mancuso

    Ciao Beppe
    volevo rigirati un invito..non so se già conosci Ulderico Pesce, credo ti piacerà(www.uldericopesce.com)

    TESTO VINCITORE DEL PREMIO MARISA FABBRI 2005 – sez. PREMIO RICCIONE TEATRO
    F I A To sul collo
    I 21 giorni di lotta degli operai della Fiat di Melfi
    di e con
    ULDERICO PESCE
    Indagini sonore dei TÊTES DE BOIS e incursioni di Andrea Satta e Rodolfo Maltese.
    Il Premio Marisa Fabbri, sezione del Premio Riccione Teatro, è destinato a indicare un’opera particolarmente impegnata nella ricerca di un linguaggio aperto e poetico ed è stato attribuito a “FIATo sul collo” di Ulderico Pesce con la seguente motivazione:
    Dal cuore della Basilicata, il racconto irridente e appassionato, in forma di monologo e nel solco del teatro di narrazione, di una vita costruita sulla speranza di un lavoro che mina ogni legame e sicurezza. Voci, pensieri e sentimenti intrecciati in una scrittura che parte da una base leggera e ironica per affondare nella crudezza cronachistica degli scioperi alla Fiat di Melfi e nella disperazione delle prospettive future. Il testo s’infiamma per via e sarebbe piaciuto a Marisa Fabbri per il suo impegno e il gusto con cui s’inventa parole e personaggi, tanto da supporre che le sarebbe piaciuto interpretarlo in abiti maschili.

    da martedì 28 novembre a sabato 23 dicembre 2006
    Teatro Piccolo Jovinelli
    via Giolitti, 287 Roma – tel. 06.4434

  127. Giuseppe Erminio Ciuffreda

    Caro Beppe, ti ringrazio per questa opportunità.
    L’invasione piemontese del Regno delle Due Sicilie fu un crimine verso l’umanità: Vittorio Emanuele II di Savoia, Camillo Benso di Cavour, Nino Bixio, Enrico Cialdini, il gen. Sacchi, il col. Milon, il col.Pietro Fumel, il gen. Trivulzio Pallavicino, il gen. Ferdinando Pinelli, costoro e altri che la storiografia ufficiale li esalta come “liberatori” del Sud, nel 1860 si macchiarono di una grave colpa: GENOCIDIO, per tale reato non è prevista alcuna prescizione, per cui sono tutti da condannare. Inoltre è bene che vengano tolti tali nomi ed altri, dalla nostra toponomastica per ripristinare quelli preesistenti; sia concesso l’onore delle armi all’Esercito delle due Sicilie, e siano messe in sito tutti le lapidi dei caduti nella difesa della nostra antica Nazione: il REGNO delle DUE SICILIE. Grazie per l’attenzione
    Giuseppe Erminio Ciuffreda

    1. balestrini rolando

      Carissimo, Le chiedo dove poter acquisire notizie, informazioni sulla “vera” storia del nostro Meridione che personalmente considero un tesoro dal valore immenso. Personalmente penso che vi siano notizie fatti e aneddoti riportare alla luce per far chiarezza sulla storia del Nostro Paese.
      La ringrazio anticipatamente
      fraternamente Rolando Balestrini

    2. balestrini rolando

      Carissimo, Le chiedo dove poter acquisire notizie, informazioni sulla “vera” storia del nostro Meridione che personalmente considero un tesoro dal valore immenso. Personalmente penso che vi siano notizie fatti e aneddoti riportare alla luce per far chiarezza sulla storia del Nostro Paese.
      La ringrazio anticipatamente
      fraternamente Rolando Balestrini

  128. Alessia De Mascellis

    Non mi meraviglia che una persona nota come Beppe Grillo abbia affrontato un tema così scottante per i risorgimentalisti; d’altronde anche i genovesi pagarono e non poco. Sono arcicontenta e mi auguro che un sito come quello di Beppe Grillo possa essere visitato da tantissimi e che queste considerazioni possano far nascere a qualcuno – soprattutto meridionali – il sospetto che le condizioni socio-economiche meridionali attuali hanno una sola paternità: politica savoiarda post-unitaria.

  129. CUONO GAGLIONE

    FENESTRELLE IL PRIMO LAGER EUROPEO
    SAVOIA- GARIBALDI – BIXIO – CAVOUR – PINELLI – CIALDIMI VIA DALLE PIAZZE E STRADE DEL REGNO DELLE DUE SICILIA – RIDATECI I NOSTRI DUCATI E LE NOSTRE BRACCIA DEGLI EMIGRANTI- GRAZIE PEPPE GRILLO FINALMENTE QUALCUNO CHE DICE LA VERITA’ SUL FALSO RISORGIMENTO !!!!! VERGOGNA A CHI CI TIENE ANCORA NASCOSTE LE VERITA’- VITTORIO EMANUELE II IL RE DEI PORNOMANI E DELLE RUBERIE.

  130. Pierluigi Moschitti

    Penso che l’obiettivo di una rivisitazione storica sui fatti del 1799 e sull’Unità d’Italia (meglio chiamarla “annessione al Piemonte”)non sia quello di pubblicizzare l’epopea dei Borboni ma quello di promuovere l’identità e le radici culturali del sud. La cosa si rivela ancora più importante in quanto attualmente, in un processo di globalizzazione, si tende ad omologare anche le diverse culture. Il popolo del sud, insorgendo, non ha fatto altro che difendere la propria terra, le proprie tradizioni e con essa la sua cultura millenaria.
    Briganti di frontiera – musica popolare dell’Italia del Sud

  131. Ettore Pannitti

    A cominciare da quelli offerti dalla Chiesa, abbiamo visto svariati esempi, negli ultimi tempi, di processi di revisionismo storico, laddove, in tutta onestà, si riconoscevano errori, rendendo, sia pure a posteriori e in molti casi anche troppo tardi, giustizia (vedi Sacco e Vanzetti ad es.). E’ vero anche che la Storia la scrivono i vincitori. Ma si può mai definire questa Italia, così cm’è oggi, a quasi 150 anni dall’unità, il risultato di una vera vittoria? Grazie, Beppe, per questa ennesima prova di obbiettività, ma tanto ancora c’è da sudare perchè la verità trovi il giusto posto nella nostra storiografia ufficiale. Pensa solo che l’unico paese ad aver intitolato ai nostri giorni una strada all’ultimo Re Borbone, il nemico, il cattivo, è Arco, in provincia di Trento, dove il Francesco II si spense in esilio.

    ettore pannitti

    1. Gianfranco Nassisi

      Caro Ettore, mi pregio aggiornarti che ora c’è una “Piazza Carlo III” ad Isernia ed una “Via Ferdinando II di Borbone” a Civitella del Tronto (al cui civico n. 1 è allocata la caserma dei carabinieri…)
      e ci stiamo ancora battendo perchè il Teatro Garibaldi di Lucera torni a chiamarsi “Maria Teresa Isabella”, che (come ben sai) era la seconda moglie di Ferdinando II e la madre, tra i tanti altri, di Giuseppe Pio, Conte di Lucera.
      Un abbraccio fraterno.
      Gianfranco

  132. Vincenzo Alongi

    Ce n’è quanto basta per decidermi, spero, ad andare in pensione ed approfondire per un bel po’ di tempo un argomento per me di grande interesse ma che ho sempre trascurato. Grazie

  133. giovanni di domenico

    un altro soggetto che potrebbe essere ottimo per un film e’ quello dell’assedio di gaeta ,secondo me se prodotto a dovere ne uscirebbe un capolavoro del cinema

  134. giovanni di domenico

    non so se e’ una notizia attendibile ,ma si dice che mel gibson stia pensando di girare un film nel sud italia sul brigantaggio,beh se e’ cosi’ chi si impegna viene a conoscenza della realta’ dei fatti .

  135. Vincenzo Alongi

    Ringrazio, non so cosa Lei non condivida delle forse molte cose che ho detto e spero di non cadere in contraddizione se dichiaro di condividere interamente quanto da Lei testè affermato.

  136. liccardo giuseppe

    continuando il commento precedente:
    ma ditemi chi e’ che rinuncerebbe mai ad una fetta di popolo cosi’ immobile capace di non entrare in concorrenza ,rendita sicura per le vostre tasche ,molti al nord vogliono che il sud rimanga cosi’ perche’ hanno una fetta di nazione a loro vantaggio ,questo e’ il nuovo colonialismo,ma intanto pensano come possiamo non farli ribellare : E’ con le organizzazioni malavitose si acquista la mentalita’ che al sud e’ difficile emergere quindi meglio andarsene al nord , poi ci sono i posti pubblici e la piccola impresa ,cosi’ una parte del sud non emigrera’ e infine e’ importante il sentimento italiano, ed ecco la nazionale italiana e valentino rossi simbolo dela nostra identita’ nazionale poi se vogliono andare a pescare dalla storia c’e la storia risorgimentale e dei fratelli d’italia ,la colonizzazione e’ ben riuscita signori miei un gran bel progetto massonico.

  137. liccardo giuseppe

    siamo stati colonizzati ?signori miei siamo tutt’ora una colonia ,tutti i nostri soldi vanno ad arricchire le tasche dei settendrionali e quelle degli scagnozzi che hanno qua .Banche ,assicurazioni .gruppi finanziari ,prodotti gastonomici etc etc ,e in piu’ si rubano i nostri cervelli ,laureati che subito inglobano nelle loro grandi aziende Guardate le strade del sud sono fatte apposta per portare le loro merci qua e far viaggiare i nostri cervelli e inostri soldi da loro ,nessun piano regolatore ha mai interessato ad collegare bene tutto il sud ,i borboni lo stavano facendo ,perche’ quello era un cervello che pensava per il sud.Le leggi fiscali che propone uesto stato sono state regolate sempre in base alle esigenze del nord ,ma poi vengono estese anche al sud .Ma non sono adatte allo sviluppo del nostro commercio fatto di gastronomia ,artigianato ,manufatti etc etc subito c’e’ la piovra dello stato a prelevare dalle tasche dei meridionali.questo i borboni non lo facevano .E poi c’e la mafia e la camorra che non permette al sud di svilupparsi beh ora ci vorrebbe una legge pica .

    1. Giovanni Giarratana

      Non condivido l’impostazione ideologica: Noi meridionali (tutti?) sfruttati e “loro” i settentrionali (tutti?) sfruttatori. Credo che sarebbe ora di chiamare gli sfruttatori e sfruttati con il loro nome. Fare di tutta l’erba un fascio, a chi giova? Ritengo che per rompere si debba chiamare tutto con il loro nome. Ad esempio: E’ la Fiat, (per dire una organizzazione, oppure “cosa nostra”, la mafia), che sfrutta e allora chiamiamola con il suo nome, non diciamo i settentrionali, ecc. Lo sfruttamento non ha luogo preferenziale ed è senza schieramento e colore politico. Sfrutta e basta. Per gli sfruttatori i “dané”, i “picciuli” sono quelli che contano: senza di essi non si fa niente!
      Certe volte mi sembra che abbiano ragione, i soldi sono quelli che tutti cercano e vorrebbero avere in quantità “industriale”…

  138. Marco Gretler

    Sull’onda dello sdegno suscitata in molti amici meridionali dal mio primo scritto ritengo doveroso aggiungere altre considerazioni. Il limite di 2000 caratteri ha in effetti reso la mia analisi più dura di quanto intendessi. Sono vere molte obiezioni riportate. Dopo la conquista il trattamento riservato a molti reduci borbonici fu vergognoso e gli sperati miglioramenti sociali non ebbero luogo. Vi fu l’introduzione della leva obbligatoria ed un aumento di tasse che per molti versi peggiorò la situazione delle classi più disagiate alimentando il fenomeno del brigantaggio. Questo del resto ebbe una rivendicazione legittimista solo nelle prime fasi e presto si trasformò in criminalità allo stato puro. Fu represso è vero con ferocia, ma si trattò di una guerra spietata da ambo le parti, feroce anche perché ebbe le caratteristiche di guerra civile all’interno della stessa popolazione meridionale divisa tra fazioni liberali e legittimistico/criminali poi. L’errore della classe governante piemontese fu di lasciare la gestione del potere alla stessa classe che aveva governato in precedenza senza affrontare in alcun modo il tema delle riforme. Il discorso poi diventa lungo, ma ricordo che Crispi era siciliano e che a lungo andare non si può sempre incolpare il passato per la propria situazione attuale. Il meridione nel dopoguerra ha avuto la sua classe dirigente ed ha beneficiato di finanziamenti enormi dalla stessa sperperati, rubati ecc. Il problema della criminalità e della spazzatura a Napoli è colpa dei napoletani stessi e solo loro possono risolverlo. i coglioni ed il talento gli avete, tirateli fuori e dimostrate con i fatti e non con discorsi che lasciano il tempo che trovano che i polentoni del nord hanno torto!

  139. giuseppe liccardo

    arrivera’ il giorno in cui i polenton quando verrano al sud si toglieranno il cappello e smetteranno di farla da padroni.Prima lo fecero mettendo in fiamme il sud con i loro bersaglieri assassini ora lo fannno con la beneficienza e l’assistenza ,ma il riscatto arrivera’ .Nel frattempo si prepareranno le coscienze alla verita’ dei fatti e per sfatare le favole risorgimentali.
    W I CADUTI DEL VOLTURNO E DI GAETA NOSTRI GRANDI EROI

  140. Alongi Vincenzo

    Dispiace leggere contributi offensivi come quello del sig. Giuseppe Liccardo che inizia con un deciso quanto fastidioso “polenton dagli elmi cornificati di scipio l’italia e’ nata in quela parte che oggi chiamate sud italia mentre i vostri avi erano tutti barbari i nostri erano eminenti filosofi, scienzati, dottori” ecc. ecc.

    Né d’altra parte fa certo piacere leggere le altrettanto offensive discettazioni linguistiche, del sig. Galimberti là dove scrive “a me viene da rispondere, con cortesie ma con fermezza: ma va’ a dar via i c…app (per chi non conoscesse un idioma del Settentrion, posso tradurre in italiano: rendi disponibile a chiunque la parte nei pressi dell’osso sacro per permettere ai sopramazionati di dilettarsi a piacimento con tale parte anatomica).

    Preferisco brani quali:” … le varie divisioni della terra danno a ciascun popolo una diversa Patria. Ma il mondo abitato offre a tutti gli uomini, capaci di amicizia, una sola casa comune: la Terra” (Diogene di Enoanda, seguace di Epicureo. Da “Storia della filosofia greca”, Luciano De Crescenzo, Oscar Mondatori,, p.166)

    Continuo ad essere dell’opinione che è un madornale errore continuare a beccarsi vicendevolmente come i polli di manzoniana memoria mentre i soliti noti continuano da decenni a sollazzarsi a spese nostre e … riderne. Per non parlare poi degli smisurati problemi dovuti alla globalizzazione che l’Italia deve affrontare.

    Rinnovo l’invito affinché mi vengano suggeriti libri non specialistici, di agevole lettura (di ogni opera bastano solo il nome dell’autore, il titolo e l’anno di edizione) scritti da autori possibilmente storici non giornalisti, credibili e scevri da sacro furore dimostrativo. Grazie

    1. giuseppe liccardo

      non si trattava di un offesa esplicita, ma di una reazione e di uno sfogo ,verso una parte d’italia (la vostra)che non si e’ mai sforzata di capire la realta’ del sud e la sua storia ,ed ha solo imposto ,offeso, e per i piu buoni “a ma che belli i meridionali genti di cuore “quando venite al sud dovreste togliervi il cappello e non sentirvi padroni.

    2. Vincenzo Alongi

      Gentile sig. Liccardo, sono nato sulle falde dell’Etna, vi ho vissuto fino a 19 anni. Ho studiato e mi sono laureato a Venezia, sono ormai nel Veneto da più di 40 anni. Ma sono e sarò sempre intimamente prima Siciliano e poi Italiano, e poi Europeo e … non vorrei essere altro. La stessa cosa succede alla maggioranza dei Veneti e, immagino, dei Toscani, degli Emiliani ecc. Adoro la polenta (ma chi ha detto che non sa di nulla?) o i musetti o il radicchio trevigiano o i vini che accompagno, spesso con risultati eccellenti, a prodotti tipici della mia “bella e martoriata” Sicilia. Ho imparato ad apprezzare le molte cose positive che offre questa laboriosa e altrettanto bella regione. Cerco di non farmi coinvolgere dalle cose negative che quì come altrove esistono. Ma, mi creda, mi è molto più diffile non farmi coinvolgere dallo stato di evidente degrado socio-economico in cui versa la mia Terra. Ne soffro e cerco sempre di conoscerne in maniera più approfondita le ragioni. Per me stesso e non solo. Cordiali saluti

  141. Alba nascente

    Chi, come me vede attuare la violazione della legge contro una donna con sistematiche impunità a causa di forti protezioni politiche, non si può aspettare un futuro migliore del Paese se rimangono gli stessi vili soggetti politici che fanno finta di non sapere. I moderni sistemi di controllo del crimine contengono talune potenzialità di sviluppo verso nuove mostruosità all’occidentale, ai danni delle parti lese e dei familiari di questi ultimi. Con la fine della Guerra Fredda, in una situazione di profonda recessione economica, in cui le più importanti nazioni industrializzate non hanno nemici esterni contro cui mobilitarsi, viene permesso di violare la legge a chi è amico dei signori della politica. Come per esempio, si vedono sistemi fuori legge a Milano contro una donna già martoriata di nascosto da tanto tempo, tanto da fare accapponare la pelle. In questo modo la si elimina dall’ordinaria vita sociale un segmento consistente: la sua salute e lentamente la sua completa vita. Ho visto trasformare in lei ciò che altrimenti sarebbe stata la parte più attiva della sua vita. Per questi motivi, ho ben compreso che in Italia non esiste nessuno che possa ritenersi con sicurezza completamente immune dalla potenzialità di divenire soggetto a subire violazioni di legge. Dico tutto questo da testimone ma anche perché ciò possa fungere da monito e quindi anche come un atto di un certo ottimismo credendo fiducioso nella possibilità di un cambiamento in meglio. La vicenda e le pro ve le troverete dopo avere ciccato sotto, sul mio nome, in questo modo si arriverà al sito internet della martirizzata donna.

  142. liccardo giuseppe

    cari polenton dagli elmi cornificati di scipio l’italia e’ nata in quela parte che oggi chiamate sud italia mentre i vostri avi erano tutti barbari i nostri erano eminenti filosofi, scienzati, dottori.Roma venne a conoscenza della cultura greca attraverso la magna grecia e tanto che erano pigri i romani al posto di creare una nuova cultura si servirono di quella greca .Poi mentre tra voi arrivavano strani popoli delle steppe dell’asia tipo visigoti e ostrogoti e passava per quelle terre attila l’unno,dalle nostre parti avveniva il contatto con delle culture fiorenti del mediterraneo ,arabi e bizantini,creando una societa’ multietnica da stati unita d’america.Poi ecco i magnifici comuni di cui tanto ne andate fieri tante cape diverse in un territorio piccolo,eccezione a quel che succedeva nel resto d’europa grandi famiglie feudali iniziavano ad estendere il loro dominio su un territorio vasto seme della nascita delle grandi monarchie e successivamente degli stati nazionali,cio’ avvenne anche nel sud italia dove prima i normanni e poi gli svevi costituirono una monarchia unitaria ,la storia andava di pari passo con quello che accadeva nel resto d’europa piccola scaramuccie tra sicilia e parte continentale e nuove famiglie che volevano metere le mani sul territorio ma cco la novita’ napoli capitale del regno aragonese che comprendeva anche una parte della spagna .Poi le guerre di religione napoli e il sud erano cattolici quindi erano con la spagna e inizio’ il periodo del viceregno che’ duro’ per ben due secoli altro che repentini cambi di dinastia mentre tra di voi si facevano guerre in piccolo borghetto e tra paesini limitrofi.Napoli stette con la spagna fino a quando questa fu una grande monarchia ,ma con la discesa del prestigio della monarchia spagnola il regno di napoli penso’ bene di assicurare le proprie sorti piu’ che ad un altro regno al proprio ed ecco l’ascesa dei borboni ,regno che duro’ per ben 127 anni con due grandi imperatori carlo di bornone e fer.

  143. Antonio De Franco

    AVVISO DI LIBERAZIONE AI SENZA POTERE, AI NON GARANTITI, AI NON PRIVILEGIATI:

    Elenco degli acquisiti (o privilegiati) appartenenti all’esercito corporativo dei parassiti statalisti:
    – notai e farmacisti
    – professori universitari
    – burocrati dei sindacati
    – manager delle imprese a capitale pubblico
    – senatori e deputati
    – cooperative rosse e bianche
    – dirigenti ministeriali (vedi INPS)
    – dirigisti parastatali (con finanz. editoria, 5xmille, incentivi pubblici, finanz. sindacati)

    QUESTI,IL 5% DELLA POPOLAZIONE ASSORBONO IL 40% DELLA RICCHEZZA NAZIONALE AFFAMANDOCI CON LA COLLABORAZIONE DI UN 10% DI MANUTENGOLI MORTI DI FAME CHE SI ACCONTENTANO DELLE BRICIOLE.

    Hai l’opportunità per toglierti d’avanti alcuni parassiti.Come?
    DISDETTA IL CANONE RAI
    HAI TEMPO SINO AL 31-12-2006 SBRIGATI
    per sapere come si fa vai su
    w-w-w . m-a-b-o-n-l-i-n-e .o-r-g /c-a-n-o-n-e-r-a-i . p-h-p
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    DISDETTA IL CANONE RAI
    NON FINANZIARE IL DIRIGISMO STATALISTA
    per sapere come si fa vai su
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    DISDETTA IL CANONE RAI
    ALZA LA TESTA,RIPRISTINA LO STATO DI DIRITTO
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    DISDETTA IL CANONE RAI
    HAI TEMPO SINO AL 31-12-2006 SBRIGATI
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    DISDETTA IL CANONE RAI
    NON FINANZIARE I GARANTITI DEI DIRITTI ACQUISITI
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  144. alberto bottos

    caro beppe ho avuto modo di vedere un tuo video in cui neghi l’esistenza dell’AIDS. Mi disoiace tu non abbia tempo per fare un giro nei reparti infettivi di alcune oncologie d’Italia e magari spegarlo ad alcuni malati terminali di AIDS che esso non esiste . ciao

  145. amico renato

    caro beppe
    si possono raccogliere le firme per ridurre i parlamentari da 630 a 300,e i senatori a 75,almeno limitiamo i danni……e ci incazziamo di meno…
    fammi sapere se sei daccordo e se si puo-fare
    ciap renato

  146. Roman Clarke

    Parole spontanee e guiste quelle di Grillo. Si pensi, ad esempio, alla rivoluzione del “sette e mezzo”, che quasi non mandò via i Savoia dalla Sicilia. Tutto taciuto dalla storia ufficiale. C’è chi ha fatto, anche e sopratutto, del revisionismo su quelle vicende. Era Mario Spataro. Chi può, si procuri il suo “I Primi Secessionisti”, edito per l’Editore Controcorrente nel 2001.

    http://www.siciliaindipendente.org

  147. giampaolo sardella

    E’ tutto vero quello che hai scritto, forse , anzi molto di più, si potrebberi scrivere libri su questo argomento.
    Purtroppo il potere di oggi ha calcolato tutto , perchè scrivere. divulgare questa verità , la controstoria, nell’immaginario collettivo vieni frainteso e interpretato come un nostalgico monarchico, perciò non avrà effetto sulle teste pensanti dei creativi che tendono a creare degli eserciti di creativi. Per capire come vanno le cose oggi e far si chè si possa fare meglio, occorre che gli opinionisti dello sport si dedichino alla storia del meridione d’italia e del mondo

  148. alessandro del monte

    Tutta l’Italia deve sapere quello che succede in sicilia (2°puntata)

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

    1. gianni epinotto

      scusate, non riesco a scrivere, è solo una prova!

  149. marco castellani

    VIOLENZA DI STATO!
    Vilolenza-di-stato! Violenza di stato è una storia vera dell’ingiustizia e d’abuso di potere, che i suoi fatti sono accaduti realmente a Roma del 1990 fin qui, dove proseguiva ancora senza nessun motivo tranne quello causato della follia fascista e razzista di (“alcuni operatori della legge e una parte degli operatori dello stato anti l’interesse comune ! Inoltre è stato fatto tutto per controllare questo delitto tra gli amici come facevano gli operatori della legge e lo stato, che mi perseguitavano perchè ero una persona scomoda fin dove sono diventato un corpo di reato da far sparire, ed esempio il caso del comandante dei servizi segreti romani Lussese Vincenzo, cha ha ordinato ai sui fedeli di distruggermi nel 1990/1, grazie ai suoi fedeli in azione da molti anni per liberarsi di me in un modo illegale! Ma in questa parte di questo delitto le cose si sono peggiore, perchè si è scoppiato lo scandalo nelle loro mani causando un caos nel mondo dei servizi segreti e il servizio dell’ordine romano! Inoltre questa storia di corruzione e ingiustizia privata non è più un segreto tra gli amici come si faceva del 1990, per questo credo che sia giusto condividerla con gli italiani per bene, giacchè non mi dispiace se gli stranieri sappiano i sui particolari per rendesi conto della giustizia della giungla che li ha riservato lo stato e il sistema in cui vivevano! In fine vorrei ricordare che il comandante C.l maggiore dei SERVIZI SERGRETI romani, il “mitico” LUSSESE VINCENZO, sostenuto dai sui fedeli sono impegnati per chiuede questo blog dopo il mio e-mail, che non piace agli umani di regime in questa città in cui mi perseguitavano e violentavano la mia persona da 16 anni! Chiudere il mio blog non mi dava fastidio, perchè faceva parte della guerra e violenza di stato contro di me, ma una iniziativa del genere significa molto per me, poichè rimette in discussione il sistema del comandante e…

    http://www.lemin.splinder.com

  150. alias ciccio

    Lo stesso ardore nel difendere la memoria storica del sud, andrebbe veicolata nel far nascere un grande movimento meridionalista, ma e come far passare un asino nella cruna di un ago; l’atavico individualismo di noi meridionali c’è lo impedisce,mentre se si viene toccati del proprio orticello…diventiamo delle bestie. Ci meritiamo tutto il male del mondo.Vogliamo il riconoscimento , la legittimità storica da persone( quelli del centro-nord) , che tranne eccezzioni, sono piu ignoranti di quanto si possa immagginare.

    1. Tommaso M. Patti

      Il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo é nato in Sicilia, ma si propone in tutto il Sud. Alle ultime politiche ha mandato 5 rappresentanti alla camera e due al senato. Le cose, come si può vedere, accadono. Occorre riuscire ad accorgersene. Che quel movimento sia assolutamente meridionalista non possono esservi dubbi. Chi desidera saperne di più può visitare il sito del movimento. Tommaso M. Patti

  151. Giulio Salvarenato

    — 8 DICEMBRE —

    Giorno dell’ Immacolata Concezione,
    Santa Patrona delle Due Sicilie.

    Come da tradizione verrà esposta in ogni balcone
    la bandiera Borbonica.

    per scaricare la bandiera in alta risoluzione, ottima per stampe, cliccare su:

    http://www.crwflags.com/fotw/images/i/it)2s.gif

  152. Agi Murad

    IL TERRORISMO PEGGIORE CHE ANNIENTA LA PERSONA, E’ QUELLO PROTETTO, OSCURATO E NASCOSTO
    Autore: Giacomo Montana

    La definizione di terrorismo, sta a significare l’uso illegale della forza e della violenza esercitate in mille maniere diverse con meccanismi perversi, contro persone o proprietà a fini intimidatori, discriminatori o denigratori. Persino il solo terrorismo fiscale ben camuffato e nascosto riesce a distruggere lentamente la vita di molti cittadini onesti.

    Generalmente ci viene dato ad intendere che il terrorismo è quello attuato piazzando una bomba o comunque uccidendo qualcuno con modi simili. La mia esperienza diretta di vita invece, mi ha convinto che il terrorismo peggiore è quello che viene attuato su una vittima e poi le violenze vengono protette e nascoste da qualcuno che ne ha tutto l’interesse strategico politico ed economico: così si distrugge la salute, sempre più la vita e infine impedisce di potere avere una morte naturale. Questa è una potente criminalità nuova con una interminabile catena di amici di cordata, che riscontra nel suo successo le ragioni stesse del suo continuare ad esistere e del suo progressivo dilagare.

    Questo è il peggiore sistema criminale che a velocità supersonica ci allontana da un autentico sviluppo dell’uomo e della società. Così non si promuoverà mai la persona in tutte le sue realtà! Il vero sviluppo non può essere fatto rientrare nella accanita accumulazione di ricchezza dei privilegiati, raggiunta da questi, col risultato di dovere fare applicare una giustizia finta, infinita discriminazione e pertanto la privazione dello stato di diritto e la mancanza della necessaria considerazione sul piano sociale, culturale e spirituale. CONTINUA IN Sisu2….

  153. Agi Murad

    CONTINUAZIONE Sisu2…..

    Meno male che la maggiore parte degli italiani sono delle brave persone, perché altrimenti, i cittadini violentemente esclusi dal diritto positivo ( le leggi dello Stato), potrebbero domandarsi: perché non rispondere con la violenza a quanti ci trattano per primi con discriminazione, raggiro e violenza? Sappiamo benissimo, e la storia ce lo insegna, che il battersi per disperazione con mezzi di fortuna, è tipico delle resistenze. .

    Infine, un altro costo viene fatto pagare alla gente per raggirarla con più facilità: la frammentazione, delle ideologie prodotta con lo strumentalismo politico, esercitato dai dirigenti degli stessi partiti politici, per portare avanti i loro stessi interessi economici personali. Se per molta gente in questo modo non viene attuata, né democrazia, né imparzialità, le funeste conseguenze non saranno mai impedite dai cardini dell’intendimento morale, e dai pilastri dell’orientamento verso una vita sana e decorosa.

    CHI DESIDERA AVERE ESEMPI E PROVE SUL TERRORISMO PROTETTO E NASCOSTO, CLICCHI QUI SOTTO SUL MIO NOME E CONSTATERA’ QUELLO ESERCITATO DA PARECCHI ANNI A MILANO, NEI CONFRONTI DI UNA DONNA CHE IO ASSISTO COME MEGLIO POSSO, COL MIO LAVORO DI VOLONTARIATO.

  154. Giovanna Nigris

    Strano dopo il mio Post precedente è tornato tutto nella norma. Un saluto a tutti da Gio

  155. Jenn y G io

    Si possono leggere delle notizie interessanti in un sito la cui pubblicazione qui viene impedita. Mi viene vigliaccamente impedito anche di postare con il mio nome e con il bollino verde!!!E’ una vergona, si predica bene e si razzola male nello staff di questo blog e non credo assolutamente che sia il titolare, ma qualcuno vuole fare sospettare che lo sia.
    Nel mio sito web potrete trovare tante prove documentali. Se volete informarvi cliccate su “Jenny Gio” . Grazie e buon giorno a tutti.

  156. giovanni di domenico

    Il sud povero, emigrante, mafioso, lo ha creato lo stato unitario,italiano e non i borboni(visto che questa cose erano praticamente inesistenti prima dell’unita’)Lo stato unitario a sud con l’esportazione di ricchezze ,la chiusura di fabbriche ,l’imposizione di ingiuste leggi fiscali ,la leva forzata etc etc manteneva l’ordine pubblico con i loro scagnozzi politici alleati con alcuni picciotti e guappi.quando poi per la malavita e’ finita questo ruolo istituzionale i guappi si diedero ad altre attivita’ tipo l’estorsione ,il contrabbando ,e da li anche la nascita di vari clan per il controllo dei territori.Cio’ nonostante lo stato italiano ha ricorso al supporto della mafia in varie occasioni nel corso della prima repubblica conservando questa antica alleanza che molto servi’ all’unita’ d’italia.

  157. pietro desantis

    E’ UNA SCOMODA VERITA’ PER LA SUPPONENZA DEI POLENTA

    purtroppo è andata proprio così. altro che meridionali parassiti. siamo stati derubati ed occupati. e come al solito nessun parlamentare meridionale ci difende dagli insulti dei ladri razzisti e seccesionisti.

    1. Fra Cesco

      Caro Grillo,
      quando le bugie non possono reggersi più, conviene ammettere la verità… credo che nel 1946 dopo il referendum che buttò fuori i Savoia l’ Italia ha perso una occasione “storica” per raccontare la verità sul risorgimento (.. risorgimento di di chi??) e addossare le colpe politiche ai Savoia come era giusto fare. Ma essendo già il nord diviso di suo tra fascisti coerenti e fascisti pentiti (Giorgio Bocca per esempio) si è cercato di tirare avanti per salvare l’ economia .. del nord, concedendo al più il diritto di emigrare al nord ai poveri sudditi per costruire il miracolo industriale .. sempre del nord. Nel frattempo le menzogne storiche hanno creato il consenso necessario ad un partito come la lega che guarda caso vuole scappare con la cassa…. parlando di secessione o federalismo filopadano. La mia opinione è che il leghismo come il fascismo e ancor prima il savoiardismo siano frutti della stesa malapianta padana; insomma per farla breve vedo l’ unità d’ italia non diversamente dal progetto di grande Serbia di Milosevic. Dobbiamo smettere di raccontarcela .. gli italiani non sono affatto “brava gente” (sopratutto quelli del nord) sono malati di balcanismo come i vicini ex-yugoslavi; e se non siamo ancora arrivati a quei livelli è solo xchè abbiamo una cultura storica che ruota intorno al cattolicesimo.

  158. Antonio De Franco

    DISDETTA IL CANONE RAI
    HAI TEMPO SINO AL 31-12-2006 SBRIGATI
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  159. Antonio Minelli

    A scuola la chiamano ancora:’la liberazione’. Chi ha liberato chi? E da che cosa? I soldati morivano, i briganti morivano, i contadini morivano. E chi ci campava? I briganti no… sono morti uccisi, carcerati, uccise le famiglie, bruciati i paesi, in Calabria, in Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia. Le deportazioni hanno portato decine di migliaia di giovani a costruire il nuovo nord. Strappati alle famiglie pena la fucilazione e il carcere. Il Generale Cialdini, in una sola leva, ne deportò forzatamente circa 12000. Prima di diventare italiani, i contadini andavano liberi per i boschi demaniali e padronali. Andavano per legna, per pascolo, per caccia… era la legge. Poi i piemontesi hanno fatto l’Italia. Hanno promesso le terre. E poi non le hanno date più. E hanno messo le tasse. Basterebbe guardare i contributi delle regioni per costituire il fondo monetario nazionale: 400 milioni il regno meridionale e 8 la Lombardia. Il parlamento decide le tasse. Un parlamento eletto (all’epoca) da 500.000 cittadini contro 20 milioni di italiani. E i contadini senza terra, e i padroni senza contadini e tutti rivogliono i borboni e i soldati sparano e i contadini si armano con quello che possono, pronti a scannare i buzzurri piemontesi! E i poveri soldati del nord morivano mentre cercavano di ammazzare altri infelici, che credevano che l’Italia sarebbe stata terra e lavoro, pronti a combattere, a volere l’Italia anche loro. Anche al Sud erano insorti, avevano combattuto per cacciare i borboni, e poi sono corsi al Volturno, a Gaeta. Se avessero saputo cosa li aspettava… le tasse hanno strangolato i ricchi, i ricchi hanno strangolato i poveri e i poveri sono diventati Briganti. Se il meridione dovesse chiedere i danni di quel’olocausto sia economici che morali (circa un milione di vittime fra deportati, carcerati, fucilati, impiccati ecc) e magari con gli interessi, ci sarebbe da ridere. Altro che la Venere di Morgantina dal Getty Museum.

  160. Paolo Apostati

    Ma guarda un po… tutte queste belle teorie sul meridione italiano avanguardia di gloria. napoli capitale mondiale, il nord pieno di poveracci, i savoia cattivi cattivi, i calbro-sauditi buoni buoni, ma poi, chissà perchè, Falcone lo ammazzano al sud e Borsellino pure. Continuamo? meglio lasciar perdere. Tutti. Tanto, il “pesce avariato” non lo compriamo più. SAS

  161. Enzo Marciano

    Caro Beppe,quando al nord ogni “provincia” era uno stato ed erano in guerra gli uni contro gli altri il regno di Napoli era uno degli stati più avanzati di Europa.Perciò ci hanno invaso,io sarei anche disposto a fare un referendum per la creazione di due stati Nord e Sud e sono convinto che dopo qualche anno si vedrebbero dei buoni risultati.

    1. Marco Sanmarchi

      Condivido al 100%! Bene: facciamoli qesti tre stati federali: Nord, centro e Sud. Io metto solo una condizione però, che tutti i “braccianti” e “scervellanti” sudisti che si sono installati su al nord se ne trornino a casa loro, che non ne possiamo più. Già, proprio più.

    2. alias ciccio

      Non le conviene signor sammarco: rimarrebbe senza mutande…

    3. Vincenzo Alongi

      Se la volete proprio dividere ‘sta benedetta Italia, vi riesce proprio insopportabile l’idea di dividerla in 5 come le dita di una mano umana?
      Al Nord la Nordonia, al Centro la Centronia, al Sud la Sudonia, fuori dallo Stivale la Sicilia e la Sardegna. Questa suddivisione non è farina del mio sacco ma dello stratega dell Lega Nord: Gianfranco Miglio.

  162. Valerio Farris

    Sino a quando l’esistenza stessa degli individui sarà legata al concetto di lavoro i fenomeni di sfruttamento perdureranno.Il lavoro deve essere un’attitudine dell’uomo non una necessità, il sistema di sfruttamento si regge sulle concezioni Marxiste del lavoro come fattore di produzione oggi del tutto inappropriate, infatti possediamo la tecnologia e le conoscenze adeguate per permettere l’uscita dalla condizione di necessita delle nostre comunità, ovviamente a scapito delle lobby economiche che oggi governano il mondo.

    1. Marco Tarocchi

      Ma cosa ti fumi? E’ grave? Hai problemi con il mondo? Siamo nel 2006 (vale a dire almeno 150 dalle teorie marxiane) per inciso, all’epoca di marx c’erano ancora pochi treni a vapore… E basta con sto’ tipo, ne ha fatto di MORTI in giro per il mondo con le sue teorie: è stato un UOMO DI MORTE. Uffa.

  163. Andrea Balìa

    L’argomento riguardante l’ex Regno delle Due Sicilie, e la consequenziale storia del Sud, è stato affrontato con opinioni e argomentazioni diverse (sfavorevoli o non ad esso, condivisibili o meno) da Don Benedetto Croce e tanti altri. Oggi di questi ultimi esistono pivelli replicanti di cattivi e lontani maestri (vedi Bocca!). Esistono però pure numeri, dati e cifre, in quanto tali poco manipolabili, da cui scaturisce un’oggettività rispetto alla quale non v’è opinione che tenga!
    Che studino, vadano negli archivi, dopodichè se hanno la faccia da culo simil Bocca poi possono anche dire cose oggi permesse agli “stronzobossisti” dei leghisti.
    Grazie Beppe..e vai così!!!
    Andrea Balìa

  164. roberto crociani

    Anche oggi la tradizione salumaria rimane viva a ROMA, citta’ che puo’ ancora, nonostante il mutare dei tempi e della realta’ economica e ambientale, vantare un primato nel campo della lavorazione delle carni suine. Oggi LA OFFICINA QUI SI MAGNA SEMPRE DELLO STABILIMENTO PALAZZO MADAMA CON UFFICI A PALAZZO CHIGI E UFFICI NELLO STATO ESTERO CITTA DEL VATICANO E S.MARINO.. famosa per la regina delle mortadelle, la “DUE BAFFETTI “, continua a tenere alta la bandiera della tradizione alimentare ROMANA ed a produrre le tipiche specialita’ salumarie STATALI per la gioia dei buongustai di tutti i partiti amici e parenti La mortadella STATALE infatti è’ prodotta con le piu’ moderne tecnologie ma nel pieno rispetto delle tradizioni; BUSTARELLE E CONSULENZE la versione moderna del prodotto e’ un impasto finissimo di carne suina magra e di pregiati lardelli di gola o di guancia incorporati come cubetti. Miscelato, insaccato in idonei involucri,MAZZETTE, E CONSULENZE aromatizzato con sale, pepe nero e spezie secondo l’antica ed originale ricetta ROMANA. Si passa poi alla cottura che varia, a seconda delle dimensioni; infine la mortadella viene raffreddata ed inviata nei punti vendita pronta.CANTIERI E UFFICI STATALI COOPERATIVE COMPRESE DI SX E DX per essere gustata in tutta la sua fragranza.

    1. vege tariano

      Ecchissenefrega non c’è lo metti?

  165. Beppe Provenza (fight club)

    Chi conosce la storia sa che nel regno delle due sicilie, la popolazione rurale era ridotta allo stremo, ma la conquista piemontese peggiorò la situazione, insabbiò i porti di Napoli e Palermo, smantellò intere fabbriche per ricostruirle nel nord-est, istituì la leva obbligatoria che tolse braccia lavoranti alle famiglie che invece ne avevano bisogno… tutto il meridione fu abbandonato a se stesso, aprendo le porte alla mafia… ma questo ovviamente non tutti lo sanno.

    1. Alessandro Reali

      Abbiamo udito il solito piagnisteo meridionale “ma-come-siamo-sfortunati-è-tutta-colpa-degli-altri-noi-siamo-alti-e-biondi-ma-voi-ci-vedete-piccoli-e-neri”. Non credo che ci sia nessuno dotato di media intelligenza che possa ancora scoltare queste baggianate. Ma va a lavurà (barbun).

  166. Giacomo Montana

    IL TERRORISMO PEGGIORE E’ QUELLO PROTETTO E NASCOSTO
    Autore: Giacomo Montana

    La definizione di terrorismo, sta a significare l’uso illegale della forza e della violenza esercitate in mille maniere diverse con meccanismi perversi, contro persone o proprietà a fini intimidatori, discriminatori o denigratori. Persino il solo terrorismo fiscale ben camuffato e nascosto riesce a distruggere la vita di molti e difficilmente, si verrà a sapere della loro fine violenta.

    Generalmente a tutti noi cittadini ci viene dato ad intendere che il terrorismo è quello attuato piazzando una bomba o comunque uccidendo qualcuno con modi simili con armi da fuoco. La mia esperienza diretta di vita invece, mi ha convinto che il terrorismo peggiore è quello che viene protetto e nascosto da qualcuno che ne ha tutto l’interesse strategico politico ed economico: esso distrugge la salute, sempre più la vita e impedisce così, una morte naturale.

    Questo è il peggiore sistema criminale che a velocità supersonica ci allontana da un autentico sviluppo dell’uomo e della società. Così non si promuoverà mai la persona in tutte le sue realtà! Il vero sviluppo non può essere fatto rientrare nella accanita accumulazione di ricchezza dei privilegiati, raggiunta da questi, col risultato di dovere fare applicare una giustizia finta, infinita discriminazione e pertanto la privazione dello stato di diritto e senza la necessaria considerazione sul piano sociale, culturale e spirituale.

    I cittadini violentemente esclusi dal diritto positivo ( le leggi dello Stato), potrebbero domandarsi: perché non rispondere con la violenza a quanti ci trattano per primi con discriminazione, raggiro e violenza?…CONTINUA IN Sisu2…..

  167. Domenico Giordano

    Informazione per tutti gli apprendisti storici:
    Si dice Borbone e non Borboni.
    Voi cosa dite Savoia o Savoi?

  168. Domenico Giordano

    con quale base storico scientifica si ritiene che ferdinando II abbia fatto costruire la ferrovia Napoli-Portici per puro svago se poi questa nel 1841 arriva a Nocera inferiore e procede verso caserta? perchè nel 1861 in italia vi erano solo 3 industrie in grado di produrre treni 2 erano a Napoli: Pietrarsa e Guppy?

  169. Domenico Giordano

    Mi chiedo perchè Ferdinando II che ha bombardato messina viene chiamato Re bomba e Vittorio Emanuele II che ha fatto borbandare Genova da Lamarmora No?
    Perchè per circa 10 anni è rimasta in vigore la legge marziale al sud? perchè Pietrarsa è un museo e l’Ansaldo è tuttora attiva (anche se a partecipazione statale)? perchè il mio professore delle superiori, pemontese d.o.c. mi ha insegnato che i conti dello stato unitario sono stati risanati grazie soprattutto alle popolazioni e alla dote in termini di lire-oro portate dalle popolazioni del sud, vessate da una tassazione decisamente maggiore rispetto al resto d’italia?
    Io a nome di tutti i meridionali rigrazio Cavour i Savoia e i Bersaglieri e tutti quelli che pensano che le condizioni dei meridionali siano migliorate dal 1861 in poi. Grazie a voi la mafia è stata sconfitta, Napoli è una città con i più alti standard di vita, i meridionali non devono più emigrare e possono essere orgogliosi delle loro origini.
    Grazie Grazie e ancora Grazie!

    1. Giulio Salvarenato

      Quello del bombardamento di Messina è un mito da sfatare.
      Poteva un re cattolico del calibro di Ferdinando II bombardare i suoi sudditi, siamo seri, mica si chiamava
      Savoia che bombardò dalle colline Genova o dal mare Palermo, il Savoia guardà un pò fu chiamato Re Gentiluomo…

      Il 1848 altro non fu che il tentativo di quello che
      riuscì nel 1861: anche allora la massoneria, carboneria innalzavano vessilli tricolori, perchè se ancora qualcuno non lo sa il verde ed il rosso sono i colori del Grande Oriente D’Italia.

      W IL CATTOLICESIMO, ABBASSO LA MASSONERIA

  170. Elio Adriano

    Beppe, da te non me la sarei mai aspettata una cantonata così pazzesca… Non posso credere che hai ceduto a tutti i paignistei meridionalisti e pro-borbonici che ho sentito in questi anni! si vede che piagnucolare (e non fare nulla per cambiare) serve a qualcosa! sai come si dice a Napoli.. chiagni e fotti! La Napoli borbonica: hai presente Versailles? così era la vita alla Reggia di Caserta, però a Napoli la popolazione non ha fatto come in francesi nel 1798. Il Regno di Napoli era una società feudale, dove i latifondisti controllavano territori enormi e spesso abbandonati, i nobili avevano ricchezze immense ma non c’era nessun intervento pubblico dello Stato in infrastrutture di qualsiasi tipo, la popolazione era rurale, arretrata, non istruita e non per colpa loro ovviamente. Hai presente Verga? hai presente De Roberto? La famosa prima ferrovia, ovviamente, era stata costrutira per puro svago del Re, e non per nessun altro motivo. Francesco II non sarà (forse) un miserabile, ma il padre Ferdinando II (il re bomba) ordinò di cannoneggiare Messina per paura dei moti mazziniani. quanto al brigantaggio, parliamone, ma non ti risulta forse che sia il fenomeno alla base della mafia?spero di essere smentito. spero, Beppe, che chiarirai questa tua posizione

    1. Gabriele Frasca

      Quando leggo commenti del genere mi convinco sempre più che la vera piaga nel nostro Paese è l’ignoranza.
      Due incisi:”hai presente Versailles? così era la vita alla Reggia di Caserta, però a Napoli la popolazione non ha fatto come in francesi nel 1798″…ebbene,forse il Sig. Elio Adriano avrà dimenticato che Napoli si rende protagonista della prima Repubblica nel nostro Paese,frutto di una Rivoluzione: la Repubblica Napoletana del 1799. Certo,l’esperienza durò poco,grazie anche all’assenza di quell’apporto determinante che pure i Francesi avevano promesso, e all’aiuto considerevole alla causa monarchica dato dagli Inglesi.
      Secondo inciso: “quanto al brigantaggio, parliamone,ma non ti risulta forse che sia il fenomeno alla base della mafia?”…ecco appunto,parliamone: ma con congnizione di causa, però. Probabilmente il Sig. Elio Adriano non sa di essere forse uno degli ultimi personaggi a credere ancora che la Mafia affondi le sue radici nella povertà. Tante ricerche hanno dimostrato che i fenomeni di criminalità organizzata attecchirono innanzitutto nelle zone ricche del Sud,poche,ma pure esistenti. Quanto al brigantaggio,si tratta di un fenomento assolutamente diverso,strumentalizzato a proprio piacimento da chi,per motivi diversi,vuole semplificare l’origine della malavita organizzata. I briganti erano in gran parte i c.d.”cafoni” che si opponevano già alla monarchia borbonica, ma che capirono subito che con i Piemontesi le cose sarebbero capitolate. Altri briganti furono i borghesi e i notabili appoggiati dalla Chiesa Cattolica che intravedeva nell’invasione savoiarda la sua futura fine. Dunque nulla a che vedere con la Mafia. Che già esisteva, sotto forme diverse, e che già allora tentava di infilitrarsi nei luoghi di potere:e il brigantaggio fu, sebbene a suo modo e per poco tempo, fenomeno catalizzatore di grandi interessi.
      Per finire:non si può banalizzare la storia;il Regno Borbonico non era tutte rose e fiori..ma la storia va studiata,non inventata.

    2. Giulio Salvarenato

      Certo che alcuni mi fanno proprio ridere, (questi alcuni purtroppo sono settentrionali) si sentono sapientoni e vogliono insegnare a noi meridionali la storia del nostro sud. Pensate prima alla storia dei paesi vostri, come ad esempio le invasioni barbariche, i goti, i visigoti, gli unni e vai con il liscio…

    3. aldo amico

      Senti polenta,i numeri sono inflessibili.
      Il Nord Italia è diventato quello che è derubando il Sud.

    4. luca sessa

      Napoli-Portici fu costruita per collegare Napoli al polo siderurgico di Pietrarsa!

  171. fabio Felline

    A proprosito dell’articolo sui Borboni aggiungerei che in alcune zone del sud si definisce con il vezzeggiativo “alla garibaldina” l’affrontare una situazione in maniera goffa e pasticciata.

  172. giovanni di domenico

    il revisionismo storico e’ una relata’ all’interno degli addetti al settore .Ma non si tratta di un revisionismo riguardanti specifici argomenti tipo l’unita’ d’italia ,il fascismo ,o la resistenza .Il revisionismo riguarda il filtro con il quale la storia viene letta ,si tratta di un filtro culturale, politico, o filosofico.Faccio un breve esempio:quanti di noi sonostati formati con il concetto del medioevo di eta’ buia senza mobilita’ sociale e dominata dalla figura opprimente della chiesa .Questa e’ una storia scritta con il filtro illuministico che vedeva nel medioevo un’eta’ da cancellare .Ma togliendo questo filtro si puo’ ammirare il medioevo nella sua realta’ e perche’ no anche nel suo splendore .Oppure se ci imbattiamo nella storia come susseguirsi di classi sociali nascenti ,tramontanti o in lotta tra di loro ci imbattiamo in una storia scritta con filtro marxista .Per quel che riguarda l’unita’ d’italia per anni i nostri libri hanno cercato di giustificare le differenze tra nord e sud italia attraverso la formazione dei comuni progressisti a l nord e la monarchia arretrata del sud, . Molti ancora oggi dicono “a se il sud avesse avuto i comuni”,Beh erano tutte affermazioni forzate per ceare un’unita’ tra soggetti differenti ed e’ una concezione completamente anacronistica .Oggi questa storia e’ in fase di riscrittura.Immaginatevi che oggi si faccia l’unita’ della palestina e i nuovi storici israeliani scrivano” ah ma se i palestinesi avessero girato il mondo come noi “.

  173. liccardo giuseppe

    non si tratta d revisione storica, una storia che non e’ stata mai raccontata ,la cronaca veritiera di quel periodo non e’stata mai scritta .Fino a pochi anni fa si studiava ancora sui libri dove gli autori a riguardo della prima battaglia dei mille a calatafimi contro l’esercito napoletano scrivevano:”garibaldi incoraggiava i suoi di tutto cuore e gridava di evitare di uccidere il nemico se non era il caso, ricordandogli che erano anche loro italiani”, roba da bambini ,da libro cuore.Ma quando i piemontesi bombardarono tutta la citta’ di capua uccidendo centinaia di civili,quando commisero l’eccidio di bronte ,quando durante la repressione del brigantaggio diedero alle fiamme molti comuni del mezzogiorno,quando portarono tutti i ex soldati borbonici a morire a 2000 metri d’altezza per il freddo e poi li sciolsero nella calce viva etc .etc .non sembra si siano comportati da fratelli.E’ questa storia i nostri libri non la raccontano .Oggi preferirei vivere in uno stato dove ci siano i vecchi poteri legittimi dello stato pontificio e del regno delle due sicilie piuttosto che in uno fondato da massoni .E quale eroe del risorgimento non lo fu il piu’ puzzolente e ignorante delle camicie rosse lo fu.E gli inglesi capirono bene che mettendo tutta l’italia nelle mani di questi potenti alleati avrebbero avuto vita facile nel mediterraneo delle nuove conquiste coloniali .Ma prima bisognava eliminare il regno delle due sicilie.

  174. Vincenzo Alongi

    Grazie per questa citazione. Capisco un po’ di più perché … neppure ai compagni comunisti di allora (in primis Togliatti) Gramsci non andasse a genio. assieme alla storia d’Italia andrebbe focalizzata un po’ meglio questa grande figura politica (e perciò martire) italiana.

  175. Dario Circon

    I SAVOIARDI ORA STANNO PAGANDO TUTTE LE LORO MALEFATTE, SONO DIVENTATI COLONIA DI AFRICANI, CINESI, ARABI E ALBANESI.
    VIVA I BORBONE. GIUSTIZIA E’ FATTA.

    1. Paolo Garimberti

      Questo è un commento veramente intelligente, pieno di buon cuore e di spirito di fratellanza… a me viene da rispondere, con cortesie ma con fermezza: ma va’ a dar via i c…app (per chi non conoscesse un idioma del Settentrion, posso tradurre in italiano: rendi disponibile a chiunque la parte nei pressi dell’osso sacro per permettere ai sopramazionati di dilettarsi a piacimento con tale parte anatomica). saluti

    2. Dario Circon

      PER ORA LI STATE SOLLAZZANDO VOI. BUON PROSEGUIMENTO.

    3. Luca Erolli

      O Signore dagli occhi buoni far venire il mal di pancia a tutti i T…..

  176. Luigi Lugli

    Va bene tutto, ma questo è veramente il colmo. Manca solo che la mafia, la camorra, la n’drangheta, la Sacra corona unita, i contrabbandieri di sigarette, sucià, il pizzo, i nomi di savatore, concetta, concettina, pasquale, peppino e via cosi’, le stragi di Borsellino e falcone, le cattedrali nel deserto, gli “impiegati statali che sono tutti meridinali e lo stato non funaziona una m…chia”, i carabinieri idem e l’esercito anche, ecc. ecc. li ABBIANO INVENTATI A BERGAMO e poi abbiamo detto tutto. Ma fatemi il piacere (diceva il buon Totò) e queste idiozie raccontatele all’estero e non a noi. Roba da mat!

  177. Marco Padoan

    Evviva il Beppe che, finalmente, scopre che quello che diceva (e dice) la LEGA NORD da anni è vicino alla realtà: era meglio non andare nel sud e LASCIARLI PROGRDIRE VELOCEMENTE VERSO IL LORO LUMINOSO FUTURO (Viste le citate premesse di grande sviluppo ottocentesco)… Purtroppo adesso ce li abbiamo a casa nostra che ci rompono le scatole con il loro modo di essere “più sviluppati”.. Ahi Ahi Ahi il risorgimento, che brutta cosa per il Nord.

    1. Francesco Borri

      Finalmente qualcosa di ben detto! Ma perchè questi pionieri della civiltà, del lavoro e della tecnologia non se ne tornano a casa loro (nel meridione) si levano dalle p..le di noi barbari del nord e se ne vanno a ricostruire il loro meridione? Che vadano pure, così potranno lavorare giorno e notte per ricostruire la famosa ferrovia Napoli portici (oggi a trazione nucleare), noi ritorneremo ad essere barbari brutti e cattivi (grandi soldati però, mi sembra di capire: spietati e non da operetta come i citati intelligentoni) e, soprattutto, ritorneremo a non trovarceli più tra i piedi (ma questo, purtroppo è solo un sogno)… Peccato

    2. liccardo giuseppe

      caro padano il vostro stato e’ nella vostra fantasia da 15 anni . il nostro lo e’ stato nella realta’ dal 1170 al 1860 .

    3. Luca Guglielmi

      Caro Padoan,
      viaggio continuamente per lavoro tra la mia città del sud ed il vostro “progredito” nordest. Ebbene, scarsa cultura, arroganza, superficialità, grettezza, e spocchia sono le cose che incontro più spesso, per fortuna non in tutti. Quello che dice Grillo, e sacrosanto, ed ha detto anche poco, ci sarebbe molto altro. Facciamo così: restituiteci il maltolto del 1861, attualizzato in valore di oggi, e S T A C C A T E V I! Affare fatto?

  178. antonio scorzelli

    Marco Gleter,
    dove hai letto quelle notizie sui Borbone? forse su un sussidiario che si usava durante il fascismo o nel primo dopoguerra. Hanno ben saputo lavarti il cervello, ma possibile che non fai niente per sanare la tua mente ormai geriatrica? La prima ferrovia fu fatta perchè quella zona era piena di industrie, solo a Gragnano vi erano 200 ( duecento) pastifici, a Pietrarsa la più grande fabbrica metalmeccanica d’Italia con 1000 operai e settemila di indotto. A Castellammare di Stabia vi erano cantieri navali che costruivano navi in ferro con motori potentissimi, e vi lavoravano duemila operai.Se non ci credi vai a consultare gli archivi di Napoli o gli stassi cantieri oggi quasi in disuso grazie al governo del nord ( Destra -sinistra) che da 150 anni difende solo l’economia padana avendo depauperato quella del sud. Ne fece un sol boccone.

    1. filippo scioli

      I pastifici sono rimasti, cosi’ come il cantiere di Castellammare, nessuno li ha tolti.
      Ma nessuno ha introdotto il latifondismo, c’era gia’. La classe dirigente meridionale, vuoi con i Borbone, vuoi con i Savoia, e’ rimasta la stessa. Incapace di creare uno stato ed un economia che andasse aldila’ dello sfruttamento, del clientelismo, delle caste protette.
      E’ esattamente quello che c’e’ ancora oggi, ne’ piu’, ne’ meno.
      La mafia e la camorra sono la versione moderna di quello che erano allora, non sono state introdotte dai Savoia.
      L’unica cosa che e’ riuscita ad ammodernarsi al sud.

  179. giosuè scotto

    Be! Stavolta sei proprio scivolato sul revisionismo!
    Rimpiangere i Borbone non mi sembra un giusto modo di fare storia.
    Il regno delle due sicilie era arrivato al capolinea; la prova è che crollò in poco tempo.
    Sono d’accordo che i piemontesi furono simili a dei rapinatori, ma noi meridionali ce l’abbiamo mesa tutta per aiutarli.
    Arrivederci, Giosuè

  180. giuseppe riccardo

    il vero problema non sara’ quello di riportare i borboni a napoli e di costruire una monarchia costituzionale molti ti direbbero ma sei impazzito vuo tornare secoli indietro le monarchie sono ricordi del passato che solo le pessime ficton italiane possono riproporre ,eppure la danimarca l’inghilterra ,la svezia e tanti ancora compresa la thailandia hanno ancora il loro re e la loro regina e si sentono rappresentati da quelle persone.A napoli e’stata risevata un ‘ altra regalita’ quella del folklore italiano ,della passionalita’ e delle lacrime napulitane e della rassegnazione alla condizione presente .Tutte le generazioni dal 1860 ad oggi sono cresciute con questa italiana napoletaneita’ ,e prima del 1860?sud nelle mani dell’inavasore straniero ,dei feudatari e dell’arretratezza economica,ma come si poteva dire che era staniero un re che parlava napoletano e mangiava le lasagne ed era completamente inserito nei costumi napoletani .La verita’ deve essera raccontata signori miei che prima del 1860eravamo una nazione ,avevamo un inno un esercito ,una bandiera e delle istituzioni ben radicate sul terreno nazionale che rappresentava la gente del sud .e poi bisogna dirlo una volata si diceva che la bandiera italiana rappresentava il bianco delle alpi il verde della pianura padana e il rosso delle terre di puglia .in verita’ quel rosso e’ il sangue dei meridionali conquistati e poi disprezzati e privati di memoria storica

  181. Vincenzo Alongi

    Gentile sig. Alessandro Melerato. A me pare che la gran parte degli interventi di Meridionali sono tutt’altro che vittimistici.
    Asseriscono (molto incacchiati a volte) dei fatti storici “inoppugnabili” e concludono che il Sud è stato fregato per sempre da un atteggiamento ostile del Nord iniziato con una guerra di conquista non dichiarata. A tali argomentazioni ribatta se vuole e se ne è in grado con altre argomentazioni basate su fatti storici “inoppugnabili” citandone possibilmente le fonti. Molte loro argomentazioni in effetti vanno un po’ soppesate ma il discorso sulle finanze sabaude dissestate perché prosciugate dalle guerre di Indipendenza (perse e quindi da pagare) mi risulta vero e incontestabile. Per carità il mio è solo desiderio di conoscere la storia della Nazione alla quale appartengo e che desidero capace di fare i conti con il proprio passato per affrontare meglio il futuro (molto incerto) che l’aspetta. Far la fine della Iugoslavia non credo sia una soluzione. Certo poi che se per esempio ADESSO ai Napoletani sta bene eleggere per due volte Bassolino e la Iervolino, che non sanno o non vogliono affrontare il problema della spazzatura, paghino loro le maggiori spese per i loro rifiuti senza una lira in più da parte nostra. Lo stesso vale per la mia bella e martoriata Sicilia che pure ha lo stesso statuto (speciale) dell’Alto Adige ma non sa ottenerne gli stessi benefici. Per tali ragioni sono per il federalismo fiscale spinto al limite della separazione finanziaria tra tutte le regioni d’Italia. Ho già votato in tal senso in una consultazione municipale. Mi scusi la prolissità. Cordiali saluti

  182. Alongi Vincenzo

    Mi fa piacere aver letto il Suo contributo. Sia per la forma che per il contenuto. Mi farebbe ancora più piacere avere un po’ di bibliografia di autori che hanno documentato le malefatte di tale conquista. Ovviamente che non sia prodotto di becerume meridionale in risposta al becerume settentrionale. Insomma desidererei approfondire l’argomento ma solo su autori seri. Gramsci per esempio (che stimo enormemente pur non essendo un comunista) Grazie

  183. alias ciccio

    Grande Marco! Condivido dalla A alla Z.

  184. Antonio Durante

    Caro Beppe,
    beh! in effetti anch’io ho una percezione di una scivolata (scivolatina?) verso qualche -ismo un po’ pericoloso!
    Però la vita reale, spesso, ti porta a pensare in termini di -ismi che, a mente fredda, terresti lontani. Fa parte del gioco: l’importante è avere la mente sgombra da pregiudizi e continuare a pensare con le proprie meningi.
    Riguardo al tema del revisionismo Borboni/Savoia ti segnalo un libro di Pasquale Amato, appena uscito presso l’editore Città del Sole, dal titolo
    “Il Risorgimento oltre i miti e i revisionismi
    Da Napoleone a Porta Pia (1796-1870)” che si propone proprio una rilettura di quel periodo senza cadere in agiografie dei vincitori o esaltazione dei vinti.
    Ciao

  185. gino poltronieri

    Rispondo ad Alessandro Melerato:
    Non ti fa troppo onore sbattere in questo modo la porta in faccia a coloro che vogliono saperne di più sull’argomento:mi auguro che il motivo nascosto non sia il dover ammettere certi errori di valutazione nonchè il dover affrontare certe “paure” recondite. (Io non sono meridionale e non me ne vanto).

  186. Alessandro Melerato

    Ma perché continuiamo a dare motivo ai meridionali di fare le vittime? Diamoci un taglio per favore!

  187. Alessandro Melerato

    Ma perché continuiamo a dare motivo ai meridionali di fare le vittime? Diamoci un taglio per favore!

  188. sebastiano gernone

    I tanti volontari furono spesso illusi ad arte dai garibaldini ma anche erano massa manovrata dagli stessi latifondisti (vedi Il Gattopardo libro e film )- a loro volta i garibaldini furono utili idioti del progetto moderato, come pensò l’idealista inconcludente Mazzini. Ma le cose non stanno solo così: la repressione dei moti contadini fu immediata basti pensare al racconto Libertà di Verga con i garibaldini che fucilano chi voleva occupare le terre.
    La strage di decine di migliaia di contadini tra il 1860 e il 1870 assomma secondo gli studi più accreditati (Martucci) tra i 20.000 e gli 80.000 solo i fucilati, beninteso. Altre migliaia furono rinchiusi in fortezze lager del piemonte, quest’ultimi soprattutto soldati borbonici che non si erano arresi o che provenivano dalla fortezza di Gaeta e che non giurarono due volte.
    I Borboni avevano moltissimi difetti ma i Savoia furono dei conquistatori e dei gran ladri del Sud
    (anche perché la guerra civile non si sapeva come sarebbe finita ), e l’impresa dei garibaldini nascose non pochi tradimenti dello stato maggiore militare napoletano: è una favoletta da scuola elementare quella della retorica risorgimentale. In effetti dopo il 1860 nacque la colonia sud, i plebisciti furono una mascalzonata con due urne all’aperto sorvegliate da soldati dell’esercito piemontese, garibaldini e guardie nazionali asservite ai potenti locali che esaltarono strumentalmente Garibaldi per sposare il disegno moderato che permise la conservazione dei loro interessi. Per la gente semplice fu il passaggio dalla padella alla brace.
    Storicamente e politicamente tra Borboni e Savoia il meno peggio furono i Borboni che erano meridionali. Il meno peggio non li assolve dai loro difetti (gonfiati dai vincitori per nascondere il loro scempio del Sud)ma il regno dei conquistatori Savoia e la Nazione Italia sono stati un disastro per il Sud. Film da vedere: Bronte di Vancini,Gattopardo di Visconti,Briganti di Squitieri,Uominicontro di Rosi, El Alamein

  189. Massimo Aulicino

    Volevo solo aggiungere che i libri e la storia è scritta, di solito, da chi ha il potere e i mezzi per farlo…spesso coincidono con i vincitori.
    A tal titolo sarei curioso di sapere cosa viene scritto sugli attuali testi di storia a proposito delle recenti guerre. Nazioni potenti che opprimono popoli e culture o nazioni potenti che liberano popoli bisognosi…

    Ciao;-)

    1. Massimo Aulicino

      Scusate per gli evidenti errori del commento

  190. Massimo Aulicino

    Volevo solo aggiungere che i libri e la storia è scritta, di solito, da chi ha il potere e i mezzi per farlo…spesso coincidono con i vincitori.
    A tal titolo sarei curioso di sapere cosa viene scritto sugli attuali testi di storia a proposito delle recenti guerre. Nazioni potenti che opprimono popoli e culture o nazioni potenti che liberano popoli bisognosi…

    Ciao;-)

  191. Massimo Aulicino

    Volevo solo aggiungere che i libri e la storia è scritta, di solito, da chi ha il potere e i mezzi per farlo…spesso coincidono con i vincitori.
    A tal titolo sarei curioso di sapere cosa viene scritto sugli attuali testi di storia a proposito delle recenti guerre. Nazioni potenti che opprimono popoli e culture o nazioni potenti che liberano popoli bisognosi…

    Ciao;-)

  192. Marco Gretler

    Da appassionato della storia del risorgimento non posso fare a meno di intervenire.La pagina d’introduzione al blog,con la descrizione del regno borbonico prima dell’annessione è infatti del tutto fantasiosa. Al tempo dei Borboni la ricchezza agricola era in mano a pochi latifondisti che sfruttavano in maniera indegna la manodopera contadina ridotta a vivere in condizioni pietose ai limiti dello schiavismo. La scarsa industria era in mano o straniera o delle solite famiglie ed a parte una sparuta ricca borghesia non si era nè voluto nè riusciti a creare una classe media. La burocrazia imperava sovrana foraggiando una classe parassitaria che si trasmetteva i privilegi in via ereditaria. La famosa ferrovia di Portici fu costruita unicamente quale svago per gli spostamenti di corte da Napoli alla residenza di campagna. Mai vi fu l’interesse a creare una reale rete ferroviaria utile per il paese. Lo stato era oppresso già prima dell’Unità da un endemico brigantaggio represso spesso ferocemente da truppe austriache e mercenarie al servizio dei Borboni. Napoli, città splendida, ma sfortunata era in mano alla criminalità già allora, tanto che l’ammiraglio Nelson agli inizi dell’800 la definiva la città d’Africa che preferiva. In Sicilia nel 1848 vi era stata una sollevazione generale repressa quella sì con metodi “iracheni” e che non fu mai perdonata. La chiesa poi era strumento d’oppressione al servizio dei potenti ed aveva tutto l’interesse a mantenere la popolazione nell’ignoranza più nera. Forse non tutti sanno, che il vaiolo negli stati della chiesa rimase a livello endemico fino all’Unità in quanto il vaccino era considerato dalle illuminate autorità papaline diabolico in quanto mescolato ad umori animali! Ricordo che Garibaldi sbarcò si con mille uomini, ma che non sarebbe mai riuscito ad arrivare a Napoli senza l’aiuto di migliaia di valorosi volontari meridionali che evidentemente non erano proprio soddisfatti del proprio governo.
    Ciò per la precisone storica

    1. Giulio Salvarenato

      Ciao,
      si vede che sei appassionato del risorgimento e non di storia.

      Mi chiedo che prove hai per dimostrare quello che dici, secondo me sei solo uno di quelli che sputano sempre odio sui meridionali.
      Non ti offendere, ma per affermare certe cose ha lavorato sugli archivi, tu avrai letto solo stampa di regime.

      Ma ti risponderò solo sulla questione delle ferrovie.

      Noi abbiamo fatto la prima ferrovia d’Italia ed abbiamo costruito la prima locomotiva d’Italia(vedi museo ferroviario di pietrarsa, vicino Napoli) ed abbiamo dimostrato a tutta Europa, l’avanzamento tecnologico del Regno delle Due Sicilie.
      Certo che la Prima Ferrovia D’Italia non poteva collegare
      roccacannuccia-s.salvino, è giusto che collegasse la residenza del re (Portici) con (Napoli)

      Difatti gli altri re d’Italia, fecero lo stesso, in Lombardia la prima ferrovia fu Monza-Milano(a Monza sbaglio o c’è la villa Reale..?)
      Stessa cosa a Torino…

      La ferrovia era il futuro, questo il nostro Re lo aveva capito, ma non dimentichiamoci che fino ancora ai primi del ‘900 era ancora il trasporto sul mare il piu economico.

    2. gino poltronieri

      Su : “Siamo tutti borbonici”
      come al solito non esistono verità esclusive ma certo il revisionismo del cosidetto Risorgimento è indispensabile. Comunque confermo l’intento d’invasione e di occupazione del Sud con metodi che oggi definiremmo nazisti.La “questione meridionale” non si risolverà senza il coraggio di chiedere scusa.

    3. Domenico Giordano

      Al signor Marco Grether,
      lei e la precisione storica sono due cose che non vanno d’accordo. Innanzitutto si dice Borbone e non Borboni, altrimenti i Savoia li chiamiamo Savoi.
      L’analisi storica deva, a mio giudizio, essere affrontata in modo scientifico. Tutte le affermazioni devono essere supportate dalla razionalità.
      Come può uno stato come quello da lei descritto avere titoli di stato floridi tanto da essere quotati sulla piazza di Parigi con un valore nominale di 120! ad avere la più bassa tassazione tra gli stati italiani il più grande istituto bancario. nel 1856, alla mostra dell’industria di Parigi, il regno delle due Sicilie vinse il 3° premio come NAZIONE più industrializzata. Il piemonte aveva la bilancia commerciale in rosso col regno delle Due Sicilie. Per quanto riguarda l’industria, è vero vi erano stranieri che investivano in quello stato. Di certo non erano multinazionali ma imprenditori che ritenevano conveniente trasferirsi nel sud Italia.
      Per quanto rigurda il confronto Borbone Savoia cito una vicenda per tutte. Quando, dopo la restaurazione la Sicilia fu annessa al regno di Napoli il re Ferdiando quarto prese il nome di Ferdiando primo re delle due sicilie ed inserì la trinacria nel suo stemma. Mentre Vittorio Emanuele II continuò a chiamrsi Vittorio Emanuele II. Per quanto riguarda il bobardamento di Palermo è vero fu tremendo così come lo fu quello di Genova ad opera di Lamarmora. Pontelandolofo e Casalduni furono braciate dal buon Cialdini così come i tedeschi bruciarono Boves in provincia di Cuneo. le consiglio di leggere il confronto tra le finanze piemontesi e napoletane dal 1848 al 1861 ad opera del barone Savarese. La gestione dei conti pubblici piemontesi rispecchia molto qella della storia repubblicana!

    4. Gianfranco Nassisi

      Una sola domanda a tutti coloro che ancora credono alla favoletta risorgimentale: ma se fosse stato vero che nel Regno delle Due Sicilie ci si puzzava dalla fame, come mai la grande emigrazione è cominciata solo dopo il 1860? chi o che cosa ci avrebbe impedito di emigrare prima? e come mai, invece, sono diffusi a sud cognomi come Mantovano, Lombardi, Piemontese, Veneziani, Trevisano, Brescia, Bresciani, Toscano, Veneto, Emiliano, Romagnoli, ecc.? non potrebbe essere che erano tutti immigrati perchè a sud c’era da mangiare, mentre a nord c’era solo polenta? prima di rispondere, ricordare che l’origine dei cognomi risale al 1500 circa…

  193. Alberto Mazza

    @@@@@ antonio scorzelli 28.11.06 21:30

    Beh, anche gli Stati Uniti di oggi sono una grande potenza economica, ma questo non significa che gli americani se la passino bene (credo sia superfluo scendere nei dettagli).

    Una mia riflessione.
    Anche se riportassimo alla luce la verità su un passato di ruberie e spoliazioni da parte dei Piemontesi (non c’è n’è bisogno, dite voi – d’accordo) e restituissimo al Regno Borbonico la dignità che molto probabilmente merita, cosa ci guadagneremmo, in concreto?
    Quello che più scandalizza è il DOPO. Dall’Unità in poi. Io non posso credere che i problemi del mezzogiorno siano soltanto il risultato di quella (mi esprimerò coi vostri termini) conquista. E nemmeno l’effetto di un perfido disegno politico, prima monarchico, in seguito repubblicano, votato all’emarginazione di metà del paese! E’ un’ipotesi ASSURDA!

    Mettiamoci una mano sul cuore, e ammettiamo tutti, uno per uno, le nostre responsabilità (sono meridionale anch’io). A me pare che la vostra difesa strenua di certe posizioni sia sollecitata non tanto da un bisogno di verità, quanto da un inconsistente narcisismo campanilistico.
    Io vi dico: nessuno mette in dubbio che Napoli era, e sarà sempre, una città di importanza fondamentale per i destini del nostro paese. Pensiamo al futuro, tuttavia…
    Come per il caso del revisionismo in atto riguardo alla Resistenza, anche questo è un voler rimestare una Storia sporca. Gli italiani hanno bisogno, ora più che mai, di digerire (non ho detto dimenticare) gli errori del passato e
    incamminarsi verso la riconciliazione, senza la quale la ricostruzione morale e politica del paese è praticamente impossibile.

    1. giulio larosa

      La cosa veramente ridicola, caro Mazza, e’ continuare con la bugia secondo cui i mali delle Duesicilie dipendono tutte dai Borbone, come se 150 anni non siano sufficienti a cancellare ogni traccia del passato.
      In 50 anni si trasforma una nazione di miserabili in una potenza economica (vedi Spagna), in 150 anni ancora si danno colpe ai Borbone?
      Ridicolo.
      Quanto alle misere condizioni della popolazione vorrei sapere come se la passavano nella bassa padana i contadini del Polesine o i montanari della Garfagnana o le mondine del vercellese e cosi’ via.
      La miseria del popolo era universale in tutti i posti e in tutte le nazioni d’europa e le duesicilie non facevano eccezione, anzi, l’ eccezione la fanno oggi dopo 150 anni di occupazione.
      Qui non si tratta di fare revisionismo ma di essere onesti e le legende sul risorgimento e’ ora di metterle in soffitta.

      Giulio Larosa Pescara

  194. alessandro del monte

    Tutta l’Italia deve sapere quello che succede in sicilia (1°puntata)

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

  195. napoli carmine

    cerca su ebay e lo trovi a buon prezzo
    emporio duesicilie
    L’eredità della priora.ALIANIELLO, CARLO

  196. carmine napoli

    Credo che tu abbia ragione
    è un muro impenetrabile
    di luoghi comuni e di ottusità
    Questo post di Grillo avrebbe dovuto
    far sscalpore, provocare almeno cinquemila
    repliche invece si è ridotto
    ad un problemuccio da quattro soldi.

  197. napoletano scippato

    Credo che sia solo una perdita di tempo; e come parlare ad un muro. Questi non sanno nemmeno la differenza trà viceregno spagnolo e monarchia borbonica. Confondono ferdinando di borbone con federico di svevia! Li sopravvalutate gli “itagliani”.

    1. napoletano scippato alias ciccio

      Perche L’oggetto di cui parliamo non ha paternità ideologica .Questo perchè c’è stata una cancellazione della memoria nel corso degli ultimi 150 anni. Ma non gliene faccio una colpa…ma ai loro padri si!

    2. carmin e napoli

      Qualche tempo fa ero portato a giustificare
      e a capire tutto e tutti
      col tempo comincio a pensarla come lo storico Zitara
      “Queste cose gli altri le sanno come le so io”
      Direi che almeno a certi livelli Zitara abbia ragione
      e il post di Grillo lo dimostra:
      a certi livelli la storia è conosciuta
      per quello che è stata.
      Viene taciuta solo per interesse personale
      per non intaccare i propri privilegi
      e per questo vivere
      ovviamente questo discorso riguarda
      principalmente i meridionali complici
      di questo stato di cose.
      Riccardo Pazzaglia scomparso di recente
      ne è sta prova vivente
      appena fece certe scelte scomparve
      dalla scena pubblica, gli altri sono ancora lì.

    3. alias ciccio

      Il discorso sarebbe troppo lungo da poterlo limitare in poche righe; c’è sicuramente il nostro atavico individualismo( nei meridionali raggiunge vette estreme) che privilegia il proprio orticello a discapito del bene comune.Proprio per questo ,sconsolato,mi sono allontanato da alcuni movimenti meridionalisti.Comunque, occasioni come queste servono per smuovere le coscienze ; soprattutto quelli a sud del garigliano.

  198. Sergio Fiori

    Lamanna dovresti davvero vergognarti, ma solo perchè sei ignorante e pavido. Sono orgoglioso di essere meridionale anche se vivo al nord. Il valore di una persona non è la sua origine, ma quello che fa nell’ambiente e nella società in cui per scelta o per forza si trova a vivere.
    Quelli come te alimentano il pregiudizio di altri ignoranti che non hanno l’intelligenza per apprezzare il vero valore di una persona a prescindere da dove provenga o dall’accento che ha. Invece di vergognarti affronta la fatica che ti serve per dimostrare quello che vali, come meridionale ma anche e soprattutto come uomo e cittadino italiano.

  199. Marco Salucci

    furono invece gli scrittori siciliani che vissero a cavallo tra i due secoli a mettere per iscritto il fallimento del Risorgimento, dell’Unità d’Italia (con buona pace di Bossi e Maroni).
    Verga parlò delle prime forme di mafia nel Mastro Don Gesualdo, e del fallimento dell’impresa garibaldina nella novella Libertà (non liberazione bensì nuova forma di repressione). Era poi chiaro e ben visibile a questi intellettuali che i Savoia, per controllare il Sud, avevano bisogno di mantenere in vita le vecchie gerarchie.
    Andiamo avanti:
    De Roberto nei Viceré, nelle figure del duca d’Oragua e di Consalvo Uzeda, fa vedere come l’antica nobiltà non sia scomparsa ma si sia semplicemente trasformata e adeguata alla nuova situazione. Tutta la tematica politica (demagogia, loggie antelitteram ecc) dei Viceré sarà poi ripresa, ai limiti del plagio, nel Gattopardo.
    I Viceré proseguono nell’Imperio dove De Roberto mostra la comprensione immediata del trasformismo depretisiano e della sua necessità per “rimanere a galla”.
    Infine il più ottocentesco lavoro di Pirandello, il romanzo I vecchi e i giovani, dove si parla della repressione dei vespri siciliani e degli scandali della Banca Romana: Tangentopoli prennunciata circa ottant’anni prima.
    Questi artisti avevano capito tutto in anticipo.
    Chisà se Bossi ha letto i Viceré? (domanda retorica)

  200. Filippo Noceti

    Caro Giuseppe, quanto hai ragione.

    Pensa a tutte le capitali d’Italia. Io parlo della mia, Genova, che probabilmente è anche la città d’origine del Doria che tu citi. Genova, occupata e vituperata dai Savoia ha in un’unica strada tredici palazzi nobiliari uno attaccato all’altro. Strada nuova, poi via Aurea ed oggi (sic) Via Garibaldi fu definita dal Vasari “la più bella strada d’Europa” s’innesta da un .ato in una piazzetta (piazza della meridiana) delimitata da altre due grandi dimore patrizie e dall’altrain una piazza un po’ più grande (piazza fontane marose) sulla quale vi se ne affacciano altri cinque.

    Questi palazzi, insieme agli altri (circa 200 in tutto) sono stati defini “Una reggia Repubblicana”.

    Oggi molti di essi sono in rovina, come le belle capitali d’Italia.

  201. Bruno Edeal

    Vorrei ricordare a qualcuno che siamo sul blog di Beppe Grillo non su quello di Calderoli! Che significa? Forse che bisogna mettere da parte certezze granitiche e luoghi comuni? Forse che bisogna leggere attentamente e prima di scrivere valutare le proprie reali conoscenze sull’argomento? Pensiamo bene a cos’è la storia, la maestra di vita! Chi vorrebbe una maestra falsa e tendenziosa? Chi affermerebbe che è inutile fare la storia dei lager nazisti perché ormai i morti sono morti e queste sono solo scuse degli israeliani per avere il loro tornaconto? Chi direbbe che è inutile fare la storia degli indiani nativi americani perché ormai ci sono i bianchi e sono tutte scuse degli indiani per non lavorare e prendere sussidi? Signori, conoscere la verità storica è interesse supremo dell’Umanità! Dopo aver saputo cosa è veramente stato il Risorgimento potremo dare maggior valore alla Resistenza con la ragionevole certezza che pur tra i tanti errori compiuti da “buoni” nessuno potrà mai venire a dirci che Hitler era ‘nu buono guaglione

  202. Luigi Borlenghi

    Da anni una corrente di storici sta dicendo le stesse cose pubblicando libri che sono stati messi all”indice’ dalla cultura dominante, una per tutti: Barbara Pellicciari.
    L’occupazione dell’Italia ebbe però un secondo atto, quello che riguardò l’eliminazione dello Stato della Chiesa, ancora più antico, legittimo e moderno del Regno delle due Sicilie.
    Signor Grillo, che ne direbbe di denunciare anche questo di crimine?

  203. raffaele lavolpe

    Beppe… adesso poniamo da parte per un attimo la retorica e passiamo ai fatti….rispettiamo i martiri veri..dedicando a loro quelle strade, piazze, viali, scuole…ke adesso sono dedicate a Cavour, re Vittorio, Cialdini, La marmora, Garibaldi….per sostiturli con Donatello Crocco, Borges, Francesco II, gli eorri di Gaeta, Messina e Civitella…..ecc ecc….
    Ho girato in lungo e in largo in Centro e Sud America e vi assicuro..che nnon ci sono monumenti (almeno così mi è parso) dedicati a Hernan Cortez e Francisco Pizarro…….come se tenessimo in Italia.anzi in Europa luoghi pubblici dedicati a Hitler Mussolini, Franco, Kappler, RSI, Priebke ecc ecc….
    Beppe..L’ Italia è bella com’ è..unita , nonostante le enormi diversità….ma se il Brasile è un continente in pratica ricco di sfumature, gneti, etnie e culture differenti è ununico paese..perchè non dovremmo esserlo noi?….quindi….cosìaffianco ai Pellico, Maroncelli, Flli Bandiera, Pisacane, Micca….mettiamo i nostri eroi.

    ADESSO MI ASPETTO UN GESTO DA GRILLO….PER RACCOGIERE PETIZIONI PER RINOMINARE I LUOGHI PUBBLICI ALMENO DEL SUD…..

    ASPETTERO’ FIDUCIOSO

    E forza.. anzi viva la vera Italia

    1. raffaele lavolpe

      non sono mai stato in Peru’…ma ho attraversato il Messico in lungo e in largo….cappelle, chiese, statue…ai conquistadores…non ne ho viste….la casa di Hernan Cortez nello stato di Vera Cruz è un rudere invaso da sterpi e liane…
      mentre purtroppo..il Brasile è pieno di monumenti dedicati ai Bandeirantes…meticci, razziatori e schiavisti…

  204. Alongi Vincenzo

    Errata corrige: Non è esatto affermare che “tutti gli extracomunitari del mondo saranno cittadini italiani. Molti non vorranno esserlo. ma quanti hanno convenienza ad esserlo lo saranno.
    Serenamente, con spirito veramente amichevole, mi permetto di suggerire a quanti odiano la nostra Patria di andare a vivere per alcuni mesi (meglio anni) all’estero. Anche nei cosiddetti Paesi più progrediti e poi vengano a ridare in buona fede il loro contributo. Il fatto è che l’Italia di Mazzini e di Cattaneo (quest’ultimo sostenitore del federalismo e non di uno Stato centralistico alla francese) faceva paura alla Francia ed all’Inghilterra. E’ stata, mi sembra, la conquista di un’intera Nazione da parte di uno staterello francofono e di un avventuriero (o eroe?) alla fine francese anche lui strapagatasi con il tesoro del Regno di Napoli e con gli espropri dei vasti possedimenti della Chiesa a beneficio dei malfattori del nord del sud e delle Nazioni “amiche” (definite da Crispi, che non amo, “rapaci briganti) ma alla fine anche dell’Italia nel suo insieme. Scandalo della Banca Romana sù sù fino alle rapine odierne dei Bond argentini, della Cirio, della Parmalat unite agli sprechi, alle inefficienze ed all’incapacità di programmazione dei nostri politici hanno portato alla distruzione nei decenni del tessuto culturale, economico, sociale: del Sud per scarsa industrializzazione, del Nord per eccessiva industrializzazione. Di chi la colpa? Ma dei nostri padri e di tutti noi. O No? “Ognuno ha il governo che si merita” recita un detto.
    E quindi? Ma VIVA L’ITALIA NONOSTANTE TUTTO.
    Mi scuso per il mio logorroico contributo.
    Ringrazio soprattutto quanti hanno messo a disposizione le loro conoscenze storiche, opinabili o meno.

  205. Alongi Vincenzo

    “Sudicio terrone + ottuso polentone = popolo coglione”? No, piuttosto “= popolo ignorantone”. Ai beceri del Nord e del Sud bisogna ricordare che “il mercato ciò che ha, vende” Se ha ignoranza, malanimo, paura, psicopatologie più o meno manifeste, “vende” ignoranza, malanimo, paura, psicopatologie più o meno manifeste.
    “Fratelli d’Italia” recita il nostro Inno nazionale. Ma … allora è vero che “parenti serpenti”! Non cito il brano dei capponi di manzoniana memoria che continuano a beccarsi tra loro prima di finire entrambi in pentola. A quei pochi beceri del nord e del sud che si augurano la fine di questa magnifica ma sempre più disastrata Nazione raccomando un nìnì (picca picca, pochino pochino) di pazienza. Con le nuove norme sui permessi di soggiorno e sulla cittadinanza tutti gli extracomunitari del mondo (USA, Russia, Cina compresi) dopo qualche anno saranno nostri concittadini. Loro maggioranza e noi insulsi italioti minoranza. Non posso non concludere con un’altra citazione (spero esatta)tratta da una commedia di un tale di Firenze, bella ma turbolenta città per troppo poco tempo capitale d’Italia: “Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello”. Per fortuna voi beceri siete una minoranza. Chiassosa, rissosa, fastidiosa, ottusa, ma sempre una minoranza. Ringrazio quanti con grande disponibilità e garbo hanno risposto alla mia richiesta di chiarimenti circa il luogo comune che vuole il Regno di Napoli” chiamato “Regno delle due Sicilie”. Per me siculo “verace” di Sicilia ce n’è stata e ce ne sarà solo UNA e sentir parlare di “DUE SICILIE” è come sentir parlare del giuoco delle tre carte: sento puzza di fregatura borbonica, partenopea, napoletana. A proposito hanno ragione i Napoletani di far notare che Napoli prima della guerra (non dichiarata) franco-anglo-savoiarda era fra le prime 5 più belle città d’Europa.
    Ma il loro esercito e la loro tanto decantata marina che .azzo ci stavano a fare?

  206. Giuseppe Balsamo

    Con l’unità d’Italia il Prodittatore Giuseppe Garibaldi vietò l’uso della lingua napoletana… i mille saccheggiarono le casse del Regno ed il Banco di Napoli e violentarono le donne…

    Le biblioteche meridionali non hanno più testi che si riferiscono al periodo che va dal 1850 al 1870… questi volumi dopo oltre 150 anni restano ancora secretati…

    L’unità d’Italia è come la storia del DC-9 dell’Itavia…o la verità sulle stragi di Bologna… siamo un paese pieno di misteri, depistaggi e menzogne…

    La storia la riscrivono i vincitori…

    Un Napoletano, Gino Doria, scrisse un libro meraviglioso sulla mia Napoli…si chiama “Storia di una capitale”….quel libro spega come sia possibile che in pochi metri quadrati diu strada ci possano essere un Reggia Vanvitelliana, uno tra i teatri lirici più importanti del mondo, un patrimonio di arte dal valore inestimabile…

    Le pietre parlano…gridano…molto più forte della menzogna e dell’ignoranza delle persone…

    Un caro saluto…Grazie Beppe…

    Giuseppe Balsamo/”Pride”

  207. napoletano scippato

    Consiglio a tutti gli amici meridionali di lasciar perdere; questi non sanno nemmeno la differenza trà viceregno spagnolo e dinastia borbonico! Ma di cosa vogliamo parlare?
    Hanno letto i soliti libri.

    Timeo hominem unius libri

  208. napoletano scippato

    Consiglio a tutti gli amici meridionali di lasciar perdere; questi non sanno nemmeno la differenza trà viceregno spagnolo e dinastia borbonico! Ma di cosa vogliamo parlare?
    Hanno letto i soliti libri.

    Timeo hominem unius libri

  209. antonio scorzelli

    Se volete visitare un sito ben strutturato sul brigantaggio potete farlo.
    http://www.brigantaggio.net
    Per i poveri di spirito, per coloro che non credono alla spoliazione del Sud si legga questa tabella presa dal libro di Antonio Ciano” I Savoia e il massacro del Sud” edizione Grandmelò di Roma dell’anno 1996.
    Le monete degli antichi Stati al momento dell’annessione ammontavano a 668 milioni così ripartiti:
    REGNO DELLE DUE SICILIE……MILIONI 443,2
    Lombardia………………. >> 8.1
    Ducato di Modena………… >> o,4
    Parma e Piacenza………… >> 1,2
    Roma…………………… >> 35,3
    Romagna-Marche-Umbria……. >> 55,3
    Regno di Sardegna……….. >> 27,0
    Toscana………………… >> 85,2
    venezia………………… >> 12,7
    per un totale di 668,4 Milioni di lire piemontesi.
    Il regno delle Due Sicilie aveva una ricchezza pari a due volte quella degli altri stati e quattro volte quella dei piemontesi, la Lombardia era la regione più povera, tanto che gli austriaci ritenevano il popolo lombardo fiacco. Il piemonte aveva sì 27 milioni di lire, ma un debito pubblico spaventoso ( oltre un miliardo e duecento milioni di lire del tempo) debito che scaricò sul Sud. I napoletani si trovarono a pagare il malgoverno di Cavour, una vera frana come ministro delle finanze.
    L’industria nel Regno delle Due sicilia occupava
    1,600,000 operai contro il milione e cento del resto d’Italia, i poveri nel sud non esistevano perchè accolti negli alberghi dei poveri, a Torino la polizia perseguitava anche Don Bosco che accudiva i ragazzi sfortunati.
    Napoli era una delle capitali più popolate e civili d’Europa con i suoi 500 mila abitanti ed il suo immenso parimonio industriale e museale.
    La disoccupazione era parola inesistente nel vocabolario del Regno, c’era l’occupazione piena, molti piemontesi emigravano nel Sud per trovare lavoro.

    1. filippo scioli

      Certo il Sud era un paese idilliaco, una potenza nel mediterraneo.
      E sono bastati 1000 uomini cattivi per farlo cadere.
      Poi al posto dei governanti illuminati e lungimiranti e della classe dirigente progressista che c’erano, hanno messo degli aguzzini, dei corrotti, degli sciovinisti.
      Nessuno dice che la conquista (non la liberazione) dei Savoia sia stata indolore e priva di sangue, pero’ quella che racconti e’ una favola basata su dati economici privi di un riscontro con la realta’. Come raccontare che la Russia di Stalin era la seconda potenza mondiale e dimenticare il sangue e le deportazioni che c’erano dietro.

  210. Lorenzo Degl'Innocenti

    Grazie per il tuo intervento: è la dimostrazione vivente che il revisionismo storico sta facendo enormi passi avanti verso la totale e definitiva riscoperta delle Nostre radici, della Nostra cultura, del Nostro Orgoglio e della Nostra dignità.
    Per “Nostro” intendo di Noi Duosiciliani o ben più noti meridionali, ma questa seconda accezione non mi piace più di tanto.
    Grazie ancora e non fermarti qui, VAI AVANTI!!!

  211. Francesca Diano

    A questo proposito vi prego di leggere un bellissimo romanzo; “L’eredità della priora” di Carlo Alianello, un grande romanzo e un grande scrittore dimenticati in questa Italia ormai preda dello sfascio culturale e intellettuale. In questo romanzo, scritto negli anni 60 e che è un romanzo storico, basato su documenti serissimi, c’è la vera storia della conquista del Regno di Napoli da parte di questi affamatissimi Savoia, che fecero così tanti danni da lasciarne traccia per sempre. Le ingiustizie, le stragi, le ruberie, le connivenze d’ogni tipo. Leggete e poi vedrete come è diversa la storia da come ce la raccontano sui libri. E mi fa molto piacere che Beppe Grillo dica una cosa del genere. Non dimentichiamo che a quell’epoca il nord era povero e arretrato e il sud ricco e al centro della vita europea. I Savoia non li voleva nessuno, eppure….

    1. Bruno Edeal

      peccato che sia ormai introvabile! Hai qualche dritta su come reperirlo? Grazie.

  212. Tobia Naddeo

    Caro Beppe la foto che hai messo è emblematica e chiarisce il grande “amore” che l’esercito piemontese aveva per noi.La ferita tra le due Sicilie e il resto della penisola italica è profonda e si allarga sempre di più come il divario economico finanziario.
    Consiglio la lettura dei seguenti testi:
    La conquista del Sud di Alianiello.
    I Borbone di Napoli di Acton
    I lager dei savoia e tanti altri la cui diffusione è fortemente ostacolata.
    Apprezzo molto la tua posizione molto obbiettiva.
    Purtroppo stiamo perdendo le nostre radici e la nostra storia come si erano prefissi gli INVASORI!!! Ma resistiamo da 145 anni e homme se nasce Briganti se more!!!!
    Le Due Sicilie ce la faranno quando cominceranno, a difendere la loro economia e contare solo sulle proprie forze perchè l’invasore non ci aiuterà mai!!!
    Meglio non toccare il tasto legha perchè non merita la nostra attenzione e li conosciamo bene.
    Cordiali saluti.

  213. marcello pragliola

    La ferrovia napoli portici e la prima cattedra di economia non sono gli unici primati del regno duosiculo pre unitario:
    il primo battelo a vapore
    Napoli la prima città italiana illuminata a gas
    La prima sperimentazione di illuminazione elettrica a Napoli – Capodimonte
    la prima flotta navale italiana la terza in europa

    Per non parlare dei quattrini portati all’unità di Italia (circa 3 volte il patrimonio portato dal resto di Italia)
    Per non parlare dei non primati dei savoia:
    I Savoia hanno inventato il debito pubblico , nel loro regno la cartamoneta circolante era tre volte riserve economiche.Invece nel regno delle Due Sicilie non esisteva la cartamoneta e la moneta circolante era di metalli preziosi oro argento bronzo.
    C’è tanto di dire !!!
    Non si tratta di revisionismo ma di restituire la storia ad un popolo.
    Grazie Beppe

  214. angela nocera

    Sono una cittadina italiana, ma anche una napoletana fiera di essere tale.
    Ho sempre pensato che noi non siamo stai annessi al regno di sardegna, ma conquistati. In fondo il regno borbonico era un ghiotto bocconcino sia per la sua posizione geografica che per le conquiste sociali ed economiche del tempo.. non voglio il federalismo ma spero che questo meridione ritorni alla’antico splendore.
    …Beppe ti ho sempre ammirato ma dopo questo
    articolo ti adoro!!

  215. marcella ariodante

    che le regioni meridionali chiedano i danni causati a quell’emerita testa di ……..savoia di vittorio emanuele che nella sua vita di cazzate, avrà fatto almeno una cosa buona ? io penso di no

  216. Rossi Maurizio

    Non ho nessun commento da fare. I due libri (poco letti dagli storici) che segnalo hanno già spiegato molto bene la questione.
    Nicola Zitara, L’unità d’Italia: nascita di una colonia, Jaca Book, Milano.
    E.M.Capecelatro-A.Carlo, Contro la “questione meridionale”, Savelli, Roma 1975.

  217. YURY PASTORE

    A PAOLO ROSSI

    Un giorno,fra qualche anno o domani,un dolore improvviso.Una sensazione nuova,nuovi pensieri.L’impegnativa dal dottore,l’ago che entra nel braccio,il sangua dentro la provetta.Una settimana d’attesa,per te,ancora sereno.Ancora per poco.Arrivano i risultati.Ti dirigi in ospedale,nel tragitto rispondi al telefono,scherzi,canticchi,cerchi nuove ispirazioni.Parcheggi,sali le scale.-Che puzza d’ospedale!”.Buongiorno sig Rossi,mi dispiace,ma credo sia necessario eseguire una tac.Ci sono valori sballati.Inizia qui il tuo monologo migliore,urlato per la strada,in mezzo alla gente che non sa se ridere o aver paura.Ti applaudono mentre piangi.Allora ecco il mancamento.Ti accasci per terra,panico e monetine.Gli hai fatti piangere dal ridere,tu piangerai.Sipario.

  218. Massimo Bertoni

    Che lo stato borbonico sia sinonimo di “degrado delle istituzioni”, lo testimonia anche il fatto di quanto si dimostrò “molle” nel cedere ad un manipolo di soli 1000 “scalcinati” garibaldini…

    1. Bruno Edeal

      mai sentito parlare di Gaeta, Messina, Civitella del Tronto e dei generali Lanza, Von Moechl??????
      Studiate gente, studiate.

    2. Fabrizio Lo Porto

      I borboni non si trovarono di fronte solo mille uomini, ma un intero popolo siciliano in rivolta.
      I siciliani non hanno mai amato i piemontesi (inteso come esercito), ma speravano che la Sicilia potesse ritornare quella nazione illuminata che era stata nel periodo normanno. Si ricorda che risale ad allora il Parlamento siciliano.
      Già prima della spedizione dei Mille, durante altri interventi armati, i soldati piemontesi venivano chiamati “Savoiardi”, ovviamente in senso di disprezzo.
      Sono sempre stato dell’idea che la mafia, quantomeno quella storica, trae origine dalla diffidenza dei siciliani nell’invasore di turno (da dopo i Normanni in poi). Questa diffidenza ha portato alla costruzione di uno stato (o struttura) ombra, alla quale affidare le proprie richieste e il proprio destino.
      Dal fascismo in poi la mafia è stata (e purtroppo continua ad esserlo) una organizzazione criminale.

    3. Francesco De Lauro

      L’esercito borbonico era attrezzatissimo.
      Gli ufficiali, con le buone cure inglesi, si fecero corrompere e menarono a mare il giovanissimo sovrano.
      Ci fosse stato il padre Garibaldi sarebbe stato buttato a mare e noi non dovremmo subire la caricatura di gente come te, che parla tanto per dire qualcosa.

  219. luisa romagnoli

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  220. Gianmarco Vescovi

    Noo, ti prego Beppe! Non ci cascare anche tu in questo revisionismo-rovescismo da Cieelle (CL)! Che le cose siano più complicate nel rapporto nord-sud e che la formazione dello Stato nazionale sia stata un percorso meno idilliaco di quello della oleografia liberale è vero, ma fermiamoci lì. Ci sono serie biblioteche di studi in merito. Non è possibile, come sul tema resistenza, affermare che siamo all’anno zero! Questo rovescismo sul meridione è funzionale solo a un negativo e autolesionistico compiangimento del sud (invaso e colonizzato) che non porta da nessuna parte e che le persone del Sud, per prime, dovrebbero respingere. Quindi, caro Beppe, non cadere in questi trappoloni e non c’indurre in tentazione….

    1. carmine napoli

      Non sapevo che la Savelli e la Feltrinerlli fossero cielline?
      Esci dai lughi comuni da sussidiario elementare e leggiti qualche buon libro di toria!

      E.M.Capecelatro-A.Carlo, Contro la “questione meridionale”, Savelli, Roma 1975.

      STORIA DEL BRIGANTAGGIO DOPO L’UNITÀ di Franco Molfese, Feltrinelli 1964

  221. Francesco De Lauro

    Caro Beppe,
    questo è il miglior post che hai fatto in tutta la tua vita.
    La storia, vera, che si racconta, sia pur velinata, negli istituti universitari parla di un Regno che era fra i più ricchi stati della Terra.
    Con una vita culturale che faceva concorrenza a quella francese, una solidità finanziaria migliore di quella inglese ed un tessuto industriale manifatturiero che, strano a dirsi, occupava oltre un milione di operai.
    La repressione ci fu in tutta Italia, ma nell’ex Regno fu più dura e sistematica.
    Lo consentiva la lontananza dall’Europa.
    Ma il danno più grosso non fu tanto lo smantellamento delle aziende, quanto l’annichilimento delle elites culturali, da cui deriva la mediocrità, il mandarinismo che impedisce, ancora oggi, di far emergere talenti originali nel territorio.
    Una brutta, sporca storia che viene contrabbandata per tradizione gloriosa.
    P.s.: è ammirevole che un genovese parli di queste cose.
    Un’impresa genovese, la Bastogi, fu la principale beneficiaria della distruzione dell’industria ferroviaria borbonica, fiore all’occhiello del Regno.

  222. TRUFFA della ZALES

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    OFFERTA DI LAVORO DA CASA!

    TRUFFA IN ATTO!

    (PASSAPAROLA!, REPLICATE QUESTO MESSAGGIO OVUNQUE)

    DITTA: ZALES PREZIOSI (E ALTRE)

    GIRANO IN TUTTA ITALIA SUI GIORNALI ANNUNCI DI LAVORO DA CASA PER CONFEZIONARE BRACCIALETTI.

    IL RISULTATO DI UNA RICERCA IN INTERNET CONFERMA LA TRUFFA! MOLTE PERSONE HANNO PAGATO LA CAUZIONE DI CIRCA 60-75 € PER RICEVERE IL PRIMO PACCO DA LAVORARE.
    HANNO RISPEDITO IL MATERIALE LAVORATO MA SENZA RICEVERE SOLDI.
    ADESSO SUI FORUM QUESTE AZIENDE STANNO LASCIANDO FALSI MESSAGGI DI PRESUNTI LAVORATORI SODDISFATTI.
    I BRACCIALETTI “CAMPIONE” NON SONO ALTRO CHE GLI STESSI LAVORATI DAI TRUFFATI E RIUTILIZZATI PER LE NUOVE TRUFFE! NON FACCIAMOCI FREGARE!
    HO RICERCATO E TELEFONATO A PERSONE CHE ABITANO NELLO STESSO STABILE O A QUELLO DI FIANCO AGLI INDIRIZZI DELLA DITTA CITATA MA DICONO CHE NON ESISTE UNA CON QUEL NOME ED ADDIRITTURA A ROMA NEMMENO ESISTE QUELLA VIA!
    HO TELEFONATO ALLA GUARDIA DI FINANZA (117) MA DICONO CHE BISOGNA ESSERE PRIMA FREGATI O AVERE MATERIALE COME PROVA.
    RICORDO VAGAMENTE DI AVER SENTITO QUESTA DITTA SU “STRISCIA” E “AL VOSTRO POSTO” SU RADIO 24.
    IL CORRIERE è ARRIVATO PROPRIO ORA CHE VI SCRIVO… HO RIMANDATO IN DIETRO IL PACCO!

    ECCOVI L’IMMAGINE DEL DOCUMENTO CHE HO RICEVUTO:

    http://img296.imageshack.us/img296/2884/zalesmj4.jpg

    ECCOVI UN FORUM DOVE SE NE PARLA:

    http://forum.alfemminile.com/forum/f202/__f365_p2_f202-Info-zales-preziosi.html

    I SITI CHE HO USATO PER LE MIE RICERCHE:

    http://www.telextra.com
    http://www.infoimprese.it

  223. matteo aresu

    la SARDEGNA fu concessa ai savoia da un trattato fasullo.La Sardigna ha resistito ai piu’temibili eserciti della storia dell’umanita’, a partire dagli antichi romani fino ai SABOIA;quindi resistette anche ai nuovi invasori,i quali davano l’appellativo di BANDITI alla maggioranza della gente dell’isola.I banditi erano il popolo sardo che si ribellava al nuovo invasore.Ma la Sardegna era ormai stanca da mille anni di guerra ,dopo la rivoluzione angyoina,soffocata nel sangue di diciannovemila sardi,il popolosardo si addormenta in un sonno mortifero e rassegnato.siamo la prima colonia D’itaglia,sfruttatae derisa.il sessanta per cento delle basimilitari itagliote sono giu’da noi.abbiamo ancora una OCCUPAZIONE MILITARE,grazie alla quale ancora si muore(vedi salto di Quirra ,uranio impoverito,nano particelle,scorie radioattive)Che vi piaccia o no ,NOI NON SIAMO ITALIANI

    1. elena mirò

      esatto
      non siete italiani
      siete sardi del c.a.z.z.o.
      e come tali dovreste darvi tutti fuoco cosi quando vengo a coda cavallo d’estate non sono costretta a parlare con trogloditi alti un metro e 50.

    2. Alberto Mazza

      Bottana industriale, le tue ferie del ***** valle a fare sul Mar Rosso, con l’augurio di non tornare più.

    3. clotilde iotti

      Matteo ha espresso una sua opinione, tu Elena hai dimostrato solo la tua piccolezza, mi fai proprio pena. P.S. non sono sarda lo dico perchè mi hai proprio colpito.

  224. Alberto Mazza

    Qua si stanno evocando dei fantasmi.

    Voi parlate di come si stava a Napoli, o a Palermo, ma nemmeno una parola sulla condizione delle popolazioni rurali di Calabria e Basilicata. Gente condannata per nascita alla schiavitù. La (non) distribuzione della proprietà, di stampo feudale. L’analfabetismo. I baroni del latifondo che esercitavano il furto legalizzato non meno di quanto facciano oggi gli amministratori locali “liberamente eletti”.
    Certe piaghe non sanano mai, rimangono impresse nello spirito di un popolo per generazioni e se ne possono misurare gli effetti a distanza di secoli.
    Ecco perchè non riusciamo a eleggere rappresentanti degni del loro incarico, a liberarci della malavita organizzata, a fare a meno di succhiare le mammelle avvizzite dell’assistenzialismo.
    Considerato ciò, era sempre meglio il feudalesimo e l’ignoranza che non l’ipocrisia dell’attuale “democrazia”. Non è cambiato niente, da allora.
    Qua nessuno ha veramente voglia di cambiare… e si guarda al passato, perchè guardare al futuro fa troppa paura.

    1. Bruno Edeal

      Per ciò che riguarda lo stato dei contadini sotto il Borbone la situazione non è tanto semplice come può sembrare. Il Re è sempre stato con il contado (anche per bilanciare il potere della nobiltà) ed esistevano apposite istituzioni reali che addirittura prestavano sementi, attrezzi e soldi ai piccoli coltivatori. Ampie parti di terra coltivabile erano destinate all’uso comune, quando un possidente se ne appropriava il Re provvedeva alla confisca. La lotta del Re Ferdinando contro i proprietari terrieri ed a favore dei contadini meritò al sovrano l’appellativo sprezzante di “Re Comunista”. La prova oggettiva è che prima dell’unità non c’era emigrazione (bensì immigrazione a Napoli dai vari stati d’Europa da parte di commercianti, artigiani, orafi, etc etc). Dieci anni dopo l’unità cominciò la diaspora dei cafoni.

    2. Alberto Mazza

      Non mi convince, Bruno.
      Il fatto che un fenomeno si presenti dopo un altro non è una prova sufficiente per poter affermare che il primo sia la causa del secondo. L’inizio della forte emigrazione di cui stiamo parlando potrebbe averne tante altre di cause: l’incremento demografico, ad esempio (vedi anche altri paesi europei come l’Irlanda).
      Un bracciante non si sarebbe comprato un pezzo di terra neanche lavorando per una vita, e mio nonno fu tra quelli che fece fagotto. Prima non era altro che uno schiavo, al ritorno era diventato un imprenditore agricolo.

  225. Alessandro Raso

    Leggendo il post di Beppe Grillo ovviamente non ho potuto che trovarmi in accordo col messaggio di fondo espresso,tuttavia vorrei dire che ,nonostante io abbia soli 19anni(quindi solo la maturità scientifica),le fonti storiche capaci di dimostrare la “VERA STORIA D’ITALIA” le ho trovate nel modo più semlice:sul mio libro di storiografia.
    Quello che voglio dire è la solita predica banale: basterebbe leggere le tesi di chi se ne intende veramente per capire e non essere indottrinati!
    Rinrgazio pubblicamente il mio straordinario Prof. per avermi insegnare a studiare la storia,non ad impararla a memoria !

    Guardare per credere:
    Storia degli italiani(La terza ,G.Procacci)

    Mazzini e Bakunin,12anni di movimento operaio in italia(1860-1872Einaudi,Rosselli)

    Nuova antologia della questione meridionale(Comunità,A.Desideri,autore Brano interessato:Dorso)

  226. enrico pallazzo

    Sono d’accordo, io sono Romagnolo ma appoggio pienamente la lotta per la libertà dei popoli del meridione d’Italia. Cerchiamo finalmente di fare una secessione in modo da lasciare il nord ai suoi problemi senza dovere pagare casse per il mezzogiorno, parlamenti regionali con 1000 persone come quello siciliano o viaggi da milioni di euro per partecipare al Columbus Day ed altre innumerevoli amenità colonialiste che hanno solo arricchito noi del nord. Lasciamo finalmente libero il sud di andare verso il proprio luminoso avvenire al quale fino ad ora noi del nord con le nostre tasse abbiamo tarpato le ali. Beppe organizza una raccolta di firme per la secessione così possiamo finalmente agire. Viva il sud libero dal nord evviva i Borbone esempio mirabile di regime illuminato.

    1. Bruno Edeal

      Bravo! Questo succede quando l’unico libro che si legge è il libro paga. Visto che sei romagnolo parlaci un po’ dei moti in Romagna

  227. antonio scorzelli

    IL PARTITO DEL SUD
    è NATO A GAETA IL PRIMO GENNAIO DEL 2001.
    E’ nato per una unica esigenza, difendere gli interessi del Sud.
    Oggi tutta l’economia staziona al Nord: Le compagnie telefoniche, le compagnie di assicurazione, la distribuzione,la grande e piccola industria, la Finanza, e soprattuto le banche. Anche l’antico e glorioso Banco di Napoli è stato assorbito dal San Paolo Imi di Torino. Ci son voluti 145 anni ma si è coompletata per intero l’opera di colonizzazione iniziata nel 1860 dal liberal massonico Cavour, ritenuto da noi di Gaeta un vero macellaio e criminale avendo distrutto la nostra città con 160 mila bombe, SENZA DICHIARAZIONE DI GUERRA.
    Il Partito del Sud è nato non per dividere l’Italia ma per unirla, ma ci pensate se avessimo una economia veramente nazionale? oggi la ricchezza industriale e commerciale staziona solo al Nord, se dessimo la possibilità al nostro Sud di crescere l?Italia sarebbe veramente la nazione più ricca d’Europa, invece questa destra e questa sinistra pensano ( legittimamente) a difendere il loro grande orticello. La Sinistra difende gli interessi tosco-emiliani( Coop, unipol, Mps, con collegamenti con la Confindustria; la Destra difende gli interessi economici del Lombardo -Veneto( legittimamente) con La Lega Nord tesa a difendere gli industrialotti lumbard, per lo più evasoti fiscali, ma li difende bene e viene votata, vuoi per antimeridionalismo becero e vuoi perchè si fa promotrice dei loro bisogni.
    Abbiamos entito l’esigenza strutturale di esistere per questi motivi, e affondando nella storia abbiamos coperto che tutto il male ha un nome e cognome, il RISORGIMENTO PIEMONTESE FATTO PASSARE PER ITALIANO, COME OGGI VIENE FATTO PASSARE PER ITRALIANA L’ECONOMIA NAZIONALE ESSENDO SOLO PADANA. AL Sud è stata solo potenziata la MANDRACA (Mafia ‘Ndranghta e Camorra)
    Se volete notizie scrivere a:
    ilpartitodelsud(chiocciola)libero.it
    tel.347-6929952

  228. Willy Bruschi

    Beppe hai colto nel segno !!!

    Io,da buon partenopeo(che mi onoro di essere)non
    posso che sdegnarmi quando vedo che nei bei nostri
    testi scolastici si falsifica la storia con grande
    ipocrisia.
    Il “Risorgimento” e “l’Unita’” hanno portato squallore e poverta’ per il meridione.
    Come hai detto prima Napoli era una capitale ed eramolto ricca.
    Sotto la grande dinastia borbonica(era una delle
    migliori) si sta NA’ BELLEZZA.
    Avevamo i cantieri navali,la prima ferrovia europea…il real albergo dei poveri.
    Basta con la menzogna

  229. Nicola Calvano

    Grazie Beppe,
    sono anni che persone come me e il Movimento Neoborbonico vanno in giro per divulgare la verità storica. Finalmente una voce autorevole che ci dà ragione. Siamo stufi dei soliti pennivendoli schierati col regime, viva la libertà, onore ai nostri padri morti per conquistarla.

    Nicola Calvano

    http://www.neoborbonici.it

    1. Andrea Picco

      Che cazzate. Si moriva di fame sia con i borboni che con i savoia. sia a Napoli che a Torino.
      vivo in un paese del friuli di 800 anime, fine ‘800 fino a metà del ‘900 emigrava 80% degli uomini.
      La storia vista dalla povera gente nessuno l’ha mai scritta.

    2. Nicola Calvano

      La vera storia è stata scritta su qualche libro, ma nessuno li ha letti. Nel Regno delle Due Sicilie non esisteva emigrazione fino al 1860. Aevamo la più alta percentuale di lavoratori nell’industria. Ora è tutto il contrario. Quindi, non sparare cazzate se prima non hai letto niente.

  230. Bacci Giacomo

    La notizia potrebbe essere vera, ma anche no!!! Ci sono molti studiosi che fondano l’arretratezza del sud sulla mancanza di politiche di tipo Listiano, cioè con l’applicazione dei dazi sulle importazioni. Il Regno dei Savoia le stava applicando nei suoi possedimenti e di fatto si ebbe lo sviluppo del triangolo industriale Torino-Genova-Milano; come del resto della Germania patria natale di List. Il sud invece non applicava i dazi e gli spagnoli hanno depredato il regno delle 2 sicilie esportando grano a buon mercato ed importando prodotti ad alto valore aggiunto. Un pò come si comportano oggi i paesi del terzo mondo che hanno deciso di aderire alle politiche economiche del FMI. Ecco dove stà la spiegazione, che dovrebbe essere verificata e può essere certamente criticata come del resto mi sono proposto di fare con il post del Grillo!!!!

    1. napoletano scippato

      Confonde il viceregno spagnolo ( quella si in gran parte spoliatrice dei beni del sud), con la dinastia borbonica illuminata. S’informi prima di dare giudizzi avventati.

    2. Bruno Edeal

      Carissimo le cose non stanno proprio così. L’assenza di dazii doganali si chiama liberismo, all’epoca era una cosa all’avanguardia. Sul Terzo Mondo, sappi che all’esposizione internazionale di Parigi Napoli arrivò terza nazione al mondo per numero di invenzioni e brevetti dopo Gran Bretagna e Germania. L’impoverimento del Sud e l’emigrazione sono venute dal 1870 in poi.

    3. Giacomo Bacci

      Si fuo parlare di Borboni illuminati, ma di certo non potete dire che l’arretratezza nella quale vive il sud sia dovuta solo ai Piemontesi. Anche oggi dopo quasi 2 secoli siete rimasti indietro, forse ci saranno altre cause, vedi sopratutto il sistema parastatale camorristico il quale vive e prospera con il vostro atteggiamento accondiscendente da bravi napoletani. Vedere sopratutto che ti firmi napoletano scippato mi irrita da morire, tu sarai pure scippato ma non fai niente insieme ai tuoi concittadini per migliorare la tua regione, guidata da una giunta ridicola ed a me tocca prendere nella mia discarica le tue monnezze, cioè quelle che il sistema parastatale mi spedisce sotto casa!!!!! Grazie mille.
      Per ritornare al discorso economico ricordatevi che il paese che ha imposto dazi ha propserato e si è sviluppato, mentre invece anche la grande Francia illuminista o l’Inghilterra liberale dei primi ottocento usavano i dazi per prevalere sugli altri, Vedi le corn laws!!!!

  231. Alessandro Benni

    Mamma mia di fondo c’è la solita manfrina.
    Quelli del sud accusano altri delle loro disgrazie.
    Quelli del nord tendono a generalizzare sulla cultura del sud.
    BASTA ! RESET !

  232. Gabriele Frasca

    Il filone neo-borbonico non è una novità nel panorama revisionista italiano..ovviamente, pur esistendo da anni, non ha avuto nessun tipo di visibilità fuori dai confini campani.
    Solo per avallare la tesi di Beppe, che andrebbe approfondita un bel pò, vorrei ricordare che il primo re del Regno d’Italia si chiamò Vittorio Emanuele II…quel “II” stava ad indicare la chiara volontà dei Savoia di sottolineare la continuità del Regno con quello precedente. Se si fosse trattato di un Nuovo Stato, allora sarebbe stato più logico avere un Nuovo Re. Invece si trattò di una invasione con conseguente annessione di territori stranieri. Successivamente si chiamò brigantaggio una vera e propria guerra civile di resistenza e si riuscì a sanare, in parte, il debito pubblico utilizzando le casse (ricche) dell’ex Regno delle Due Sicilie..

  233. Enzo Riccio

    Un saluto a Dario, ingegnere napoletano emigrato come me…bella cosa ‘o blog ‘e Beppe Grillo 😉

    Una domanda semplice semplice: e’ colpa nostra se il lavoro lo dobbiamo cercare al Nord e sempre più all’estero?

    Immagino che sarà anche per questo che cresce in noi la rabbia nel sentire tanti stupidi commenti da parte di chi generalizza e dice che al Sud non abbiamo voglia di fare sacrifici, poi quando vediamo tanti romani o milanesi o veneti o toscani che non si vogliono spostare a piu’ di qualche decina di km da casa ci incazziamo ancor di più, per noi e’ “naturale” emigrare per loro no…e poi noi siamo quelli che non vogliono lavorare?

    Cornuti e mazziati si dice a Napoli…

    Info per tutti i meridionali, da poco io e alcuni amici napoletan-toscani abbiamo un forum

    http://meridionali.forumfree.net/

    visitatelo e discutetene con noi…capirete ben presto che non siamo solo dei “nostalgici” o quelli che “si rassegnano alle cause storiche”…

    RISCOPRIRE LA VERA STORIA E COMPRENDERE IL PASSATO PER COSTRUIRE IL FUTURO!

    Enzo Riccio

  234. Davide Mamone

    Penso sia un errore molto comune quello di credere che nella storia ci siano solo due alternative: bush o saddam, i savoia o i borbone.
    Ecco perche’ vorrei ricordare, nel gioco al revisionismo risorgimentale, chi forse potrebbero essere i nostri eroi di quegli anni, condivisi da tutti: Carlo Pisacane, ad esempio, che mirava non ad invadere il sud ma a farlo sollevare contro la monarchia al fine di fondare una repubblica come la seconda repubblica romana, (9 febbraio 1849), breve esperienza di vera democrazia nella nostra penisola, cui presero parte lo stesso pisacane, mazzini e garibaldi.
    Nella costituzione di questa effimera repubblica venne espresso per la prima volta nella storia il rifiuto della pena capitale.
    C’e’ anche un grazioso film italiano che ne parla “in nome del popolo sovrano”
    http://www.imdb.com/title/tt0099836/

    1. Romaldo Peruzzi

      D’accordissimo con te, soprattutto su Pisacane. Detesto i Savoia, ma il revisionismo pro Borbone, o pro Cecco Beppe o pro Papa Re è di gran lunga peggiore, come se questi soggetti fossero “progressisti”. Di questo passo si arriverà a “rivalutare” i Vivamaria o la Vandea. Un solo appunto: il primo stato che abolì la pena di morte, sulla spinta di “Dei delitti e delle pene” di Beccaria, fu il Granducato di Toscana anche se dopo la restaurazione Canapone la ripristinò.

  235. Aniello De Gennaro

    ALLE ORE 10,01 DEL 27 NOVEMBRE 2006 E’ STATO DA ME POSTATO UN INTERVENTO SUI PROBLEMI LEGATI ALLA CITTA’ DI NAPOLI, ED IN PARTICOLARE HO PARLATO DELL’INIZIATIVA DEL MEETUP AMICI DI BEPPE GRILLO DI NAPOLI, PER LA CREAZIONE DI UNA MONETA COMPLEMETARE DENOMINATA “LO SCONTO CHE CAMMINA”. QUESTO POST E’ STATO CANCELLATO, IMMAGINO, SPERO, PER UN ERRORE TECNICO, VI PREGO DI RIPRISTINARLO, ONDE EVITARE CHE SI POSSA PENSARE A CENSURA DELL’ARGOMENTO MONETARIO.

    GRAZIE – Nello De Gennaro

  236. Dario Pironti

    Sono un ragazzo di 20 anni, attualmete in Spagna x Erasmus, ma non riesco a non pensare alla mia Napoli…le cose lontane, sembrano migliori mi dicono…e forse e’ cosi’…

    Da poco ho letto questo post sui borbone…
    Beppe Grillo che parla dei Borbone e dell’orgoglio (ormai sepolto x molti)di essere Napoletani!!!
    Ho sempre pensato ad un Beppe Grillo che parlasse del Risorgimento ma da Napoletano no da Italiano!!! Il massimo!!!

    Spero che nn rimanga solo un post, un argomoneto del giorno, come tanti…parlane in tutta Italia, ma soprattutto a Napoli
    durante i tuoi spettacoli…cerca almeno tu di attenuare questa vergogna insensata che il “napoletano” si porta dietro…
    Non dico “salva Napoli”, ma credo che potresti fare molto…

  237. Alberto Mazza

    Egregio Ettore F.,
    io invece trovo che l’accostamento sia pertinente. Benchè il contesto sia diverso, come fai notare, si tratta pur sempre di un precedente, una sorta di “proto-brigantaggio”.
    Se volete convincermi dell’ipotesi del “brigantaggio come movimento di liberazione” sarà bene che tiriate fuori qualche testimonianza diretta. E’ lecito dubitare delle fonti storiografiche “ufficiali”, ma non mi pare che ve ne siano altre, non mi pare che esistano documenti comprovanti un tentativo organizzato (o disorganizzato) di restaurazione del potere Borbonico nel meridione. Possibile che tutto sia stato cancellato dai “conquistatori”?

    Concedo senz’altro che l’Unità d’Italia possa aver aggravato il divario tra Nord e Sud della penisola, invece che colmarlo.

  238. Daniele Satta

    Forse Vincenzo Lamanna perla della SUA meridionalità e della SUA Campania. Per fortuna non è sempre e dovunque così. Ci son anche posti dove, nononstante le difficoltà, la disoccupazione e l’inefficienza statale si può ancora vivere. Magari non riccamente come al Nord, ma vivere, questo si.

  239. vincenzo lamanna

    Io sono meridionale, ma vivo al nord da 10 anni e non tornerei mai giu’.
    Gran parte delle persone che vivono giù (io vengo da un paese della campania) cercano solo di tirare avanti.Mille espedienti e nessuna voglia di cambiare, mille reati e tanta omertà.Io mi sento Italiano, ma che vergogna essere meridionale.

    1. Giuseppe Simonetta

      La mamma degli ebeti è sempre incinta…
      Grazie a te e a quelli come te che si vergognano ad essere meridionali non si riuscirà mai a fare nulla per il Sud…Dove sta il vostro coraggio? Certo è meglio nascondere la testa nelle nebbie padane e rinnegare le proprie origini che fare qualcosa per far si che qualcosa cambi davvero dalle nostre parti…

    2. Alberto Mazza

      A me pare vero il contrario. Solo “vergognandoci di essere meridionali” (una frase che va intesa nel modo giusto, e non stigmatizzata frettolosamente) possiamo sperare di fare qualcosa di buono per il Sud.
      Quanto a dare dell’idiota a uno che molto probabilmente si è fatto il “mazzo tanto” per guadagnarsi da vivere, non mi sembra giusto, pensaci bene.
      Per il resto son d’accordo con te, Giuseppe, bisogna fare qualcosa. Ma cosa, fino a quando il racket soffoca le imprese, i prezzi dei prodotti agricoli scendono in picchiata per l’aumento delle importazioni, non ci sono le cazzo di infrastutture e milionate di euro vanno a finire nelle tasche della mafia? Però abbiamo un aereoporto alle pendici di un vulcano e si parla di creare un ponte tra due deserti…
      Mi dispiace, ma mi sa che il nostro amico ha proprio ragione di essersi rotto i C…….

    3. Franco Zavaglia

      La Vera vergogna è che esistono meridionali come te. Grazie a Dio, io non sono italiano, ma Duosiciliano borbonico. Insieme a tanti altri amici sparsi per il globo lotto quotidianamente per separarci da questo schifoso stato che ci occupò e ci sottomise nel 1860.
      Della retorica risorgimentale e dei luoghi comuni, ne ho le scatole piene.
      W il Regno delle Due Sicilie
      W il Sud libero ed Indipendente

  240. Arcangelo Malvi

    Non voglio assolutamente contestare che il Regno d’Italia abbia fatto tante pessime cose nel Sud, pero` detta cosi` sembra che il Regno delle 2 Sicilie fosse all’avanguardia. Per quel che riguarda le Ferrovie su Wikipedia si legge:

    “Alla vigilia dell’unità d’Italia , la rete piemontese assommava a 850 Km, quella del Lombardo-Veneto a 522 Km, quella Toscana a 257 Km, quella del Regno delle due Sicilie a 99 Km e quella dello Stato Pontificio era in costruzione. La Sicilia avrà la sua prima, brevissima, ferrovia solo nel 1863 con la Palermo-Bagheria.”

  241. Ettore Fieramosca

    Alberto, qui ci si riferisce a una parte del cosiddetto brigantaggio post unitario; la storia del brigantaggio, in senso lato, si perde nella notte dei secoli ed è estremamente articolata; non tirarmi fuori anche Ruffo e i sanfedisti che qui non c’azzeccano niente.

  242. Alberto Mazza

    Sono d’accordo, non trascinate questo post in uno sterile litigio tra italiani del Nord e del Sud. Senza dubbio c’è del vero in quello che dice Beppe, ma il brigantaggio è un fenomeno troppo complesso e articolato per poterlo definire brevemente. Trovo inesatto definirlo un movimento di liberazione o di resistenza. Spesso si trattava di delinquenti comuni dediti alla rapina. Altre volte si trattava di bande reclutate e fomentate dai signorotti locali o da figure importanti del clero (si pensi al cardinale Ruffo) per combattere il diffondersi delle idee napoleoniche e ugualitarie. E’ facile dirigere il malcontento delle masse ignoranti verso i propri scopi, facendo credere loro che stanno lottando per la propria libertà. ACCADE ANCORA OGGI.

  243. Filippo Noceti

    Carissimi compatrioti!

    Carissimi Savoiardi!

    Potete forse voi spiegare al popolo italiano come mai SOLO dopo l’annessione di un territorio allo stato sabaudo in quel territorio è cominciata l’emigrazione di massa.

    Le prime migrazioni verso le americhe furono infatti quelle dei liguri, ingiustamente e senza alcuna legittimazione, piombati da una Res Publica sotto il giogo di una monarchia assoluta. Man mano che altri territori venivano annessi, questi si spopolavano, o per fucilazione (100.000 morti nel Sannio) o per deportazione, come accadde ai volontari papalini e lombardo-veneti o per emigrazione.

    In effetti chi se ne andò non erano solo straccioni, o se così era non lo erano sempre stati, perchè sennò se ne sarebbero potuti andare anche prima. Quelli che lasciarono in particolare la zona Ligure-Toscana e quelle veneziana e Napoletana-Siciliana era il “KNOW HOW” la media borghesia che se lo poteva permettere, che si poteva permettere di scappare e di mettere in salvo la propria attività, una vita di lavoro e le conoscenze di una classe lavoratrice che portò la propria esperienza (anche e soprattutto quella repubblicana) a far grandi altri paesi nel nuovo mondo.

    Dopodichè partirono quelli che, seppur non ricchi, vivevano della terra o del commercio (che avveniva in gran parte su carri trainati da muli) e che si videro sequestrare i muli e chiamare i figli (a otto anni) per combattere guerre sempre perse sul campo con grandi perdite di giovani.

    In terza istanza vi erano i nemici politici, i nostalgici (dei vecchi regimi che non li impoverivano), i repubblicani (condannati a morte ed in esilio), tutti quei cittadini che sopravvivevano alle stragi perpetuate dai generali sabaudi, incapaci sul campo di battaglia ma valorosissimi contro civili inermi, come il Bava Beccaris a Milano o il La Marmora a Genova.

    Genova e Venezia erano repubbliche neutraliste e Genova, in particolare, non aveva un esercito regolare.

    Viva Savoia, Viva l’Italia!

  244. Filippo Matera

    Caro Beppe,
    la ringrazio tantissimo per aver sollevato una questione che sta molto a cuore a me e a molti meridionali affamati di verità.
    Sono un cittadino lucano che vive ogni giorno, con immensa rabbia e tristezza, il dissanguamento della propria terra.
    L’occupazione del mezzogiorno, a mio avviso, non è solo una pagina nascosta della storia, ma una amara realtà.
    La Lucania, ricca della sua acqua e dei suoi giacimenti petroliferi, si vede espropriata della sua più grande ricchezza: i giovani.
    La maggioranza dei giovani lucani è costretta ad emigrare verso nord da 150 anni, abbandonando per sempre questa terra.
    Le conseguenze dell’occupazione le viviamo tuttora.

    1. Alessandro Benni

      E chi occupperebbe la Lucania ?
      NOn si può continuare a sparare cose così.Se ci sono dei colpevoli lo dica ,La lucania è una delle regioni a statuto speciale con esenzioni sulle tasse pagate dalle altre città.Ma perchè non ve la prendete coi vostri politici che da secoli ciucciano i soldi invece di inventarvi delle cazzate.

    2. Bruno Edeal

      La Basilicata è una Regione a statuto speciale???? Mah! Viva la Repubblica dei Cinque Fiumi.

    3. F.SAVERIO SCHINZARI

      Caro Benni vedo che di asini ce ne sono tanti e pasciuti in questo blog. Suppongo che tu sia uno spocchioso polentone del nord italia, africa del sud per i nordici anglosassoni. La Basilicata non è assolutamente una regione a statuto speciale. Fatti un giro nel mezzogiorno d’italia, lascia il nebuloso, nebbioso e tetro nord a statuto ipercoop. Visita il sud italia, imparerai ad allargare l’orizzonte del tuo minuscolo cervello.

    4. marisa de lillo

      caro Lucano sto rileggendo uno dei più bei libri che sia mai stato scritto sul Sud e nel Sud, mi riferisco a Rocco Scotellaro “L’uva puttanella e Contadini del Sud” . Tranne la pensione sociale non è cambiato grannchè dall’epoca di Scotellaro. anche io nata in provincia di avellino e seppure con un pezzo di carta tra le mani, sono stata costretta a emigrare…

  245. Marco Barone

    Grazie Beppe. Noi meridionali lo abbiamo sempre saputo. L’abbiamo pagata cara per esserci fidati dei settentrionali. E loro ci hanno spazzato via anche la MEMORIA STORICA…ma ricordatevi che la TRADIZIONE non muore mai!
    Utriusque Siciliae

  246. emilio camera

    Il post e’ degenerato nella divisione nordisti sudisti.
    Ragazzi, smettiamola perche’ cosi’ non si va da nessuna parte.
    Ho letto delle grandi verita’ storiche.
    Ma se queste verita’ vengono usate per il nazionalismo-campanilismo, be sappiate che il confronto in questo modo si esaurisce solo a schioppetate.

  247. Fabio Lombardo

    Per correttezza storica, vorrei solo aggiungere che la conquista del sud avvenne senza neanche una dichiarazione di guerra, ma bensì mandando avanti un gruppo di “briganti” ed aspettando di vedere come va (tipico atteggiamento storico dei Savoia). Inoltre la lungimiranza piemontese invece di sfruttare quello di buono che c’era nello stato borbonico ha provveduto per gelosie di corte ad annientarlo – vedi ad esempio la marina militare borbonica che nel mediterraneo era seconda solo a quella inglese

  248. Stefano Paletta

    Cari meridionali, va bene revisionare la storia, ma dire che il Piemonte era più povero del sud è fuori dal mondo. Non inventate la storia! La vecchia Lira (moneta Piemontese) ai tempi dell’unità era la moneta d’oro usata per i traffici inernazionali. Qui abbiamo il catasto da molto prima dell’unità d’italia. Al sud con i Borboni le tasse si pagavano per simpatia e sevivano solo per far vivere bene i vostri amati regnanti. Il Brigantaggio è sempre esistito da voi, i briganti, quelli che vivono al di fuori della legalità sono i vostri eroi di sempre. Per questo c’è gente da voi che pensa che Provenzano sia un galantuomo. La regione sicilia è la regione che produce di meno e che costa di più, con questo tutto è detto…

    1. Bruno Edeal

      Stefano non c’è niente da fare… bisogna STUDIARE!!!!!! non leggere i libri di scuola.
      Il Piemonte era alla bancarotta, le casse delle Due Sicilie erano più ricche di quelle di tutto il resto d’Italia messe insieme. I BOT delle Due Sicilie erano tra quelli che pagavano l’interesse più basso al mondo… lo sai cosa significa, vero???

  249. massimo murolo

    Napoli è ok ma tutto il resto del regno? senza legge e in mano ai nobilotti latifondisti che facevano il bello e il cattivo tempo….mentre al nord esistevano le piccole casse rurali e alcuni istituti bancari che favorivano una certa imprenditoria nel regno tutto cio’ era osteggiato e quindi inesistente.I borboni certo non erano i cattivoni che la storia fatta dai vincitori ci ha tramandato ma altrettanto è certo che furono conservatori e “strafottenti”

  250. Luigi De Benedictis

    Caro Beppe,
    ti ricordi “1984” di Orwell?
    Continuamente chi vince tenta di riscrivere la storia: oggi lo si fa con, film, telenovelas, sceneggiati e colossal.
    Antichi romani, antichi greci ecc…….. che si comportano come americani: fa ridere, ma ce lo beviamo.
    Se una coalizione di potenze straniere ci invadesse militarmente, per aiutarci a combattere la mafia e la camorra, li chiameremmo eroi della pace?
    Il crollo dell’economia americana e stato scongiurato(per il momento) dalle due guerre in Iraq. Perchè continuare a pagare i quotidiani che invece raccontano favole?
    La lista sarebbe infinita.
    Il problema è che ognuno è singolarmente e personalmente chiamato a crescere, a cercare il discernimento, la sapienza, la Verità.
    E’ un lavoro che ci tocca, diventare Uomini.

  251. tommaso mobilia

    Condivido in pieno il post di Beppe, non c’è stata nessuna leiberazione del Sud ma una feroce guerra di conquista verso uno stato legittimo e non bellicoso (tantè che bastarono mille camice rosse per conquistarlo).Poi le cose sono andate come sono andate, forse con i borboni sarebbe stato peggio, ma certo la retorica della liberazione è bene farla passare. I Savoia ci hanno regaleto due guerre mondiali, un fascismo ed eredi sparacchisi e invischiati in storie non propio edificanti.

  252. Clemente Carlucci

    Bravo Beppe! Post azzeccato. Per fortuna, dopo le cagate scritte da Denis Mack Smith sulla storia d’Italia, ci sono parecchi storici seri che hanno cominciato negli ultimi anni a smentirlo. Dopo 150 anni finalmente la verità non viene più nascosta.

  253. Ettore Fieramosca

    Mi rallegro per il post di Beppe, cionodimeno non posso non rilevare che la maggior parte degli interventi di chi vive al nord denotano un’ignoranza tale che giustifica persino l’infinita arroganza. Poverini. Se l’Italia non fosse stata riunificata il nord non sarebbe affatto stato come la Svizzera, come qualche sprovveduto garzoncello ha scritto qui, provate a leggervi quello che gli austriaci pensavano e scrivevano di veneti e lombardi un paio di secoli fa. Studiate, gente, studiate.

  254. Claudio Traino

    Il polo siderurgico di Mongiana (con annessa fabbrica d’armi), in Calabria, era il piu’ progredito ed avanzato d’Italia; l’officina meccanica di Pietrarsa era l’unica a produrre locomotive in Italia. Entrambe furono smembrate all’indomani dell’annessione (perche’ di annessione si e’ trattato!). L’economia del Regno delle Due Sicilie era di gran lunga piu’ florida rispetto al Piemonte (altrimenti perche’ i Savoia avrebbero cercato di annetterselo?). L’occupazione piemontese del Sud ha avuto davvero i connotati della pulizia etnica (la legge Pica docet…): moltissimi soldati ed ufficiali del vecchio esercito del Regno delle Due Sicilie furono deportati a Fenestrelle, in quello che fu un vero e proprio campo di concentramento ed è assolutamente tutto da dimostrare che il fenomeno che i libri di storia etichettano come “Brigantaggio” non sia stato in effetti una vera e propria lotta di liberazione del popolo meridionale all’indomani dell’occupazione. I plebisciti per l’annessione sono stati una farsa e non tutti sanno che mafia e camorra, così come il fenomeno dell’emigrazione, non esistevano prima dell’annessione. Ma questi sono fatti ormai abbastanza noti. La cosa piu’ amara e’ che ci hanno tolto anche l’orgoglio di essere eredi di una grande tradizione; hanno corrotto la nostra classe politica. Napoli era la terza citta’ d’Europa: guarda come l’hanno ridotta!!! Vie d’uscita praticabili? Francamente non ne vedo anche se un revisionismo che riporti a galla la verita’ puo’ alla lunga aiutare almeno a capire da dove veniamo e che non dobbiamo vergognarci di essere meridionali. Vedere nelle nostre citta’ strade vie e piazze intitolate a Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele II fa male (a chi conosce la storia con un minimo di obiettività…). Perche’ qualche coraggioso amministratore meridionale non prende finalmente l’iniziativa di dedicare strade, piazze, universita’ a Ferdinando II, Carlo III, Bernardo Tanucci invece che agli occupanti? Grazie Grillo per la tua onesta’

  255. Sandra Biondo

    Beppe, le tue osservazioni mi hanno ricordato la rilettura di un secolo di storia italiana operata da Don Lorenzo Milani e dai suoi ragazzi. Credo che sarebbe interessante per te e per molti lettori di questo blog andarsela a rileggere: loro la scrissero più di 40 anni fa.
    La trovi qui: http://www.liberliber.it/biblioteca/m/milani/l_obbedienza_non_e_piu_una_virtu/html/milani_d.htm
    (Lettera ai cappellani militari toscani che hanno sottoscritto il comunicato dell’11 febbraio 1965)

  256. Giulio Salvarenato

    Dopo tante discussioni ci siamo però scordati di dire chi sono oggi i NEOBORBONICI.

    Ovvero non chi vuole il ritorno dei Borbone, ma chi vuole che il Sud torni ad essere grande come una volta.

    WWW .NEOBORBONICI. IT

  257. Antonio De Franco

    ATTENZIONE: IL 31-12 SI AVVICINA. RICORDATI DI FARE LA DISDETTA DEL CANONE RAI E SMETTI DI PAGARLO.
    Misuriamo la forza concreta del blogg di Beppe Grillo disdettando e diffondendo la disdetta del canone rai.
    Ripristina lo stato di diritto:disdetta il canone rai
    Alza la testa e apri gli occhi:disdetta il canone rai
    Fai valere la Tua dignità di cittadino:disdetta il canone rai
    Smetti di finanziare il dirigismo delle burocrazie sindacali, dei partiti, dei ministeri e parastatali: disdetta il canone rai.

    Per sapere come si fa il reset del canone rai va su:
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    FAI DISDETTARE IL CANONE RAI.
    DISDETTA IL CANONE RAI
    DISDETTA IL CANONE RAI
    DISDETTA IL CANONE RAI

  258. antonio scorzelli

    Dico ai leghisti e a tutti gli italiani, berlusconiani compresi di leggere questo volume.

    ——————————————————————————–

    LE STRAGI E GLI ECCIDI DEI SAVOIA
    ( ESECUTORI E MANDANTI )
    DI
    ANTONIO CIANO

    IL LIBRO PIU’ATTESO E PIU’ SCONVOLGENTE
    CHE SIA STATO MAI SCRITTO CONTRO I COSIDDETTI PADRI DELLA PATRIA. ANTONIO CIANO PORTA ALL’ATTENZIONE 85 ANNI DI STRAGI ED ECCIDI NASCOSTI ALL’OPINIONE PUBBLICA ITALIANA E ALLA STORIA. NEL 1849 GENOVA SI RIBELLO’ A CASA SAVOIA, I GENOVESI VOLEVANO LA REPUBBLICA, FURONO MASSACRATI BEN 700 CITTADINI. NEL 1860 GARIBALDI FECE FUCILARE CONTADINI ED OPERAI A BRONTE IN SICILIA. BIXIO DA SOLO FECE ESEGUIRE BEN 700 FUCILAZIONI. GLI ECCIDI CONTINUARONO A GAETA CON LA CITTA’ RASA AL SUOLO SENZA DICHIARAZIONE DI GUERRA, I MORTI FURONO 2000.

    Furono eccidiate le campagne del Teramano ed i morti furono 526 e 147 in provincia dell’Aquila. Poi furono incendiate e distrutte: Vena Martello, San Vito, Pagese, San Martino, Paranesi, Leofaro ed altre 50 città del Sud. Una ecatombe che i libri di storia non hanno mai raccontato, un vero genocidio.

    A Vieste centinaia furono i morti.

    A Gioia del Colle, 159

    A Montecillone, 60 fucilati.

    Ad Auletta, 45 morti.

    A Pietrelcina, 45 morti.

    A Paduli altri fucilati.

    A Nola i morti fucilati furono 232.

    A Scurcola, 140 morti.

    A Casamari, 47 partigiani fucilati.

    A Montefalcione, 150.

    A Pontelandolfo, forse un migliaio.

    A Casalduni, centinaia.

    A Gaeta, oltre 2000.

    A Torino, 500 morti nel 1864.

    In Calabria, vi fu fino al 1970.

    In Sicilia forse 5000 morti nel 1866.

    Nel 1869, per la tassa sul macinato,vi furono morti e feriti in Emilia Romagna. In tutta Italia i morti furono oltre 250.

    In Sicilia, nel 1893 centinaia di morti per i fasci siciliani.

    Nel 1998 Bava Beccarsi, su ordine di Umberto I di Savoia, massacrò a Milano oltre 300 operai.

    Oltre 50 mila impiccati in Libia.

  259. antonio scorzelli

    Caor Beppe,
    leggo qui anche commenti di leghisti straccioni, niente a che vedere con i lombardi laboriosi e colti. In passato vi sono stati scrittori che avevano messo mano al “revisionismo” e deputati che in parlamento avevano contestato la storia che ci fanno studiare a scuola, parlo del risorgimento piemontese che fanno passare per italiano e di una unità territoriale fatta dai savoia. I Savoia hanno sventrato non solo il Sud ma anche parti del Nord con stragi ed eccidi. In epoca recente, grazie ad Antonio Ciano di Gaeta, sono stati pubblicati libri come “I Savoia e il massacro del Sud” che ha venduto oltre 150 mila copie e chissà perchè non lo abbiamo mai visto nelle classifiche editoriali. Ciano è stato seguiti anche da scrittori del Nord, come Lorenzo del Boca e Gilberto Oneto ( leghista). Qui non si vuole il ritorno dei Borbone, ma dare a questa repubblica lo status di repubblica. Purtroppo abbiamo ancora leggi fasciste e savoiarde non cancellate ( lo stesso Ciano è stato processato, volevano bruciare il suo libro a Pontelandolfo, città tra le tante messe a fuoco dal generale Cialdini); abbiamo strade e piazze, ospedali e scuole intitolate a quei criminali nostri massacratori.A Gerusalemme la strada principale non è intitolata ad Hitler, a Gaeta è intitolata a Cavour che ha raso al suolo quella città massacrando 5 mila gaetani. E poi, erano monarchici e massoni e liberali ( come Berlusconi. i loiberali, partito che dovrebbe essere soppresso per legge, nel 1860 mandarono nel Sud 150 mila soldati, oggi Berlusconi, con le sue televisioni sta facendo molte più vittime. I morti nel 1860 4e dintorni furono un milione, gli emigranti 24 milioni in 83 anni di regno, oggi le menti ormai geriatriche vengono mortificate da una iindecorosa tv commerciale che è servita al Piduista, massone, liberale Berlusconi a prendere il potere. Se a scuola insegnassero chi ha causato il massacro strutturale del Sud, chi lo ha depauperato,avremmo altra geografia politica.
    A.Scorzelli

  260. max lanzani

    Non c’ero e non posso giudicare, visto che nemmeno ho potuto sentire le FONTI dirette, visto che non ho l’ eta’ per aver conosciuto la generazione che ha vissuto i fatti, pero’ problemi come il brigantaggio c’erano gia’ allora in misura maggiore rispetto al NORD e soprattutto credo che un freno allo sviluppo sia il CALDO : onestamente mi e’ difficile pure a me , grande lavoratore, riuscire a concentrarmi con 40.o …

    1. Andrea Benetti

      Si ok, ma mica ci sono 40° tutto l´anno 🙂

  261. Sebastiano Gernone

    La questione mi coinvolge moltissimo da decenni ormai, visto che mi laureai sul brigantaggio del 1860 – 1870 e che ebbi come maestri Tommaso Pedio e Franco Molfese, i due maggiori studiosi sull’argomento.La lotta politica fu tra i democratici(garibaldini e mazziniani tra loro spesso divisi), moderati (Cavour ) e clerico borbonici (Pio IX e Francesco II). Le decine di migliaia di contadini briganti furono massa di manovra nella lotta di potere.Gli stessi briganti contadini nella parte finale del grande brigantaggio (1863 -1864)si scannarono tra loro: le bande di contadini briganti (quella di Crocco raggiunse più di 2000 uomini) inseguite e sbaragliate ferocemente dai conquistatori piemontesi spesso infierirono sulle ormai impaurite masse contadine, mosse soprattutto alla ribellione per le tasse e il servizio militare obbligatorio imposte da Vittorio Emanuele II.Pisacane che nel suo diario del 1857 poco prima di morire fu chiaro: si batteva per la liberazione delle masse contadine meridionali ma non certo per i Savoia che riteneva peggiori di gran lunga dei Borboni.I conquistatori hanno fatto il resto:
    colonizzazione del Sud, emigrazione di milioni di meridionali per recuperare dalle rimesse degli emigranti i soldi per le politiche interne e internazionali.Altra responsibilità è quella degli asserviti intellettuali:salvo casi eccezionali ( Antonio Gramsci nelle sue note), tra i cantori della falsa unità, lombrosiani, fascisti, istituti risorgimentali e quant’altro poco si è saputo fino allo studio straordinario di Franco Molfese (Storia del Brigantaggio dopo l’Unita). Molfese ritrovo i 2/3 del fondo della Commissione Parlamentare d’Inchiesta del 1863 gettati e parzialmente distrutti in uno scantinato di Montecitorio. Dopo lo studio del Molfese nulla di maggior rilievo è apparso salvo fondi archivistici nazionali ma non quelli militari secretati per decenni, tra i neocrociani Scirocco e Galasso obliano la complessità del br. Siti:
    eleaml.org, brigantaggio.net. sg

  262. alessandro del monte

    In Italia il nuovo che avanza è peggio del vecchio che rimane

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

  263. ernesto orrico

    quella che segue è la presentazione di uno spettacolo che sarà in giro per l’italia (roma, firenze, cosenza, lameziaT) a partire da dicembre… non voglio fare pubblicità in maniera scorretta e quindi non metto il titolo ma magari i curiosi potranno darsi da fare…

    Quattro sedie, quattro uomini. Sullo sfondo potrebbe esserci una porta, la porta di una bottega in cui si vende vino (in una qualsiasi strada di paese).
    I quattro uomini stanno davanti a questa porta immaginaria, e parlano di un tema a caduta libera: il brigantaggio. Ne parlano dispiegando le loro conoscenze e con i modi di cui sono capaci, ne parlano mischiando la Grande Storia dell’Unità d’Italia con le storie riportate da testimonianze inedite o inventate, intrecciando cronache agiografiche, calunnie, leggende, materiali fotografici e documentari e un po’ di spensierato “sentito dire”.
    Il testo è una polifonia che tiene in conto sia le voci contro e sia quelle a favore del brigantaggio, con l’obiettivo di svelare i limiti presenti in una lettura manichea del fenomeno. I briganti non erano solo farabutti ma neanche solo eroi da leggenda, erano innanzitutto uomini che avevano scelto, o erano stati costretti a scegliere, di stare fuori della legge e dalla cosiddetta comunità civile, pagandone poi il prezzo più alto. Accanto a storie note e divenute parte della cultura popolare, ci sono storie di tanti senza nome, che si sono fatti briganti per seguire un sogno, un’ideale, per una vendetta, un motivo d’onore, o solo per sfuggire la fame.
    Il racconto dispiega così una storia frammentata e contraddittoria, che si sviluppa parallelamente a quella ufficiale e alle vicende della Calabria contemporanea. Il dialogo fra passato e presente è continuo, la cronologia netta degli eventi cede il passo alla poesia, i documenti storici sconfinano nei deliri e nei sogni di chi il brigantaggio l’ha vissuto per interposta persona, senza agire, senza scegliere, ma continuando a raccontarlo, in qualche maniera, a can

  264. gianluca pagani

    s ign ora ggi o

  265. antonio roberto

    Ho studiato attentamente e accuratamente il fenomeno del brigantaggio. E’molto più articolato di quanto si pensi. Ho studiato su documenti del Parlamento che contenevano verità a dir poco raccapriccianti, ma lungi da me il voler dire che con i Borboni era tutto rose e fiori. Basti dire che alcuni briganti furono in precedenza anche garibaldini, quindi prima collaboratori e poi oppositori ai governanti piemontesi. Sarebbe troppo difficile spiegare qui quello che nn si è detto o fatto con la dovuta precisione storica, in 150 anni. La verità che ci rimane è una: coloro che ci rimisero la vita, erano in prevalenza, ragazzi tra i 16 e 30 anni, a cui nn importava di Borboni o Savoia, ma volevano una cosa sola: TERRA=LAVORO. A questi che erano la maggiornaza si aggiunsero anche persone senza scrupoli, veri e propri delinquenti e persone che volevano il ritorno di Francesco II. Ma ripeto la maggior parte chiedevano lavoro. Un lavoro che avevo perso come gli ex soldati borbonici o che nn avevano mai avuto a causa della questione demaniale, che privava i contadini delle terre. Ripeto ho poco spazio per spiegare (anche grazie a documenti) tutta la verità, ma ci terrei che si rispettase la memoria di ragazzi che in fin dei conti sono morti e che chiedevano solo di poter vivere una vita migliore, e ai quali poco importava scannarsi per un re o un altro. Un brigante di Ferrandina disse “IO ladro lotto per riportare un ladro sul trono”. Cavour in una sua lettera definì i meridionali come africani, ma io nn me la prendo. Mi ferisce più il fatto che dopo tanto tempo legga ancora le parole TERRONE o POLENTONE. PArliamo di globalizzazione, di europa, ma nn abbiamo ancora imparato ad essere ITALIANI. Sinceramente penso che fino a quando non avremo imparato questa lezione l’Italia rimarrà sempre un paese anacronistico e che assurdo non conosce la propria storia.

  266. Mara Dona

    Si ricorda che saranno eliminati i messaggi anonimi (quindi privi di
    nome e cognome reali)

    Cribbio!!!
    Ma se io mi chiamo Mara(nome) e Dona(cognome) non è colpa mia – andate a censurare i mie genitori !!

  267. fabrizio di lembo

    Vabbé…. tanto adesso noi piemontesi ci stiamo estinguendo sotto la colonizzazione di praticamente tutte le terre emerse…. beh beppe, direi che l’abbiamo pagata con gli interessi no?

    1. Gianfranco Nassisi

      Sei proprio sicuro di essere piemontese? Guarda che Lembo è un cognome molisano. O sono immigrati in Molise dal Piemonte, quando il Regno delle Due Sicilie era terra di immigrazione settentrionale?

  268. gianfranco daluiso

    beppe finalmente un po’ di storia,quella autentica,
    ti ringrazio molto per quello che dici,che poi,penso che sia la verita’,hanno cambiato il nome hai briganti,oggi si sarebbero chiamati disubbidienti,
    partigiani,o forse terroristi. beppe ti voglio bene
    perche’ sei una persona sicera che cerca la verita’
    tu forse non lo sai,ma sei nel cuore di migliaia di italiani- ciao beppe ti abbraccio,un uomo del sud italia

  269. ALESSANDRO TORRE

    Finalmente! Noi oggi siamo tutti italiani figli della repubblica italiana, di un nuovo stato nato dalla resistenza. Una rivoluzione che ha scacciato i Savoia. E pensare che nelle nostre cità siamo piensi di Corsi Umberto I°, il peggiore di tutti ed il più violento con il suo generale Bava Beccaris.
    All’epoca Garibaldi dopo la sua spedizione doveva resistere ai Savoia. Non lo fece e non solo industrie, ma richezze, la flotta più potente e grande di quell’epoca ed altro ancora ci furono rapinate. A noi solo stracci miserie, e intensi ricordi di una storia che dovrà essere riscritta. Ciao Beppe.

  270. ettore muti

    mi sono dimenticato di dire che io non sono un settentrionale.

  271. andrea molteni

    Ma nn c’è stata una guerra mondiale che ha un pò azzerato le tutta l’Italia?

  272. andrea lanza

    @ Stefano Peletta

    Ma qui stiamo solo facendo un discorso storico…
    Che è peraltro giusto affrontare, del resto sarebbe moooolto interessante approfondire la storia di mafia, camorra, ‘ndragheta e sacra corona unita, sopratutto per gli intrecci con politici ed industriali…
    Lo so che è facile scaricare le colpe sugli altri, e troppo spesso una parte di noi tende ad esternalizzare le proprie responsabilità
    Del resto sono pienamente convinto che abbiamo tutte le risorse per farcela da soli.
    Ma, ammettiamolo, è stato molto comodo aver per anni i finanziamenti a pioggia, sulle cui motivazioni potremmo andare anvanti per ore.
    AH! che sbadato nn mi sono presentato . sono un ingegnere siciliano che lavora a Milano (citta affascinante e stressante allo stesso tempo )
    Spero un giorno di aprire una mia attività, ma nn in “padania” ma nella mia adorata Sicilia, dove forse c’è più bisogno di attività che funzionino
    CMQ
    un appunto devo farlo a molti persone del Nord, spesso si sentono “superiori” a noi poveri “terroni” , ed è (purtroppo ) un dato innegabile.

  273. Davide Brazo

    Solo alcune precisazioni:

    Per stato borbonico il più delle volte si intende uno stato arretrato economicamente con una struttura pressochè feudale, e tale era lo stato Borbonico. La prima ed unica ferrovia costruita nel regno delle due sicilie dai Borboni oltre ad essere un tratto abbastanza piccolo era ad uso esclusivo del Re e dei suoi ospiti, non era un mezzo di trasposrto ne per merci ne per persone, era il giocattolo personale del re costruito con i soldi delle tasse.
    Prima dell’impresa dei mille il Piemonte aveva già molti più chilometri di ferrovie usate per il trasposrto regolare di merci e passeggeri.

    L’università in sicilia è una delle più antiche d’Italia ma per questo ha ben pochi meriti il federico secondo di Borbone mentre ne ha molti di più un altro Federico II.

    Il Piemonte una volta conquistato il sud-Italia non si è preoccupato molto della sua economia (che era piuttosto arretrata e quindi non molto competitiva e che finora aveva retto perchè protetta da barriere doganali), non ha pensato di sforzarsi a dare ai nuovi sudditi la possibilità ed il tempo per rinnovare la propria economia, non ha pensato a costruire le infrastrutture che li’ mancavano, ma ha pensato solo a spremere i nuovi territori conquistati.

    Da allora ne è passato di tempo e non si può certo dare la colpa ai Savoia per la situazione di oggi. Noi del Sud abbiamo parecchie colpe tantissime colpe (basta guardare qualche puntata di Report) e il revisionismo di questo post ci da solo alibi a cui aggrapparci. Alibi che nel tempo non ci sono mancati: La Mafia, i politici corrotti…. i mancati investimenti.

    Voglio ricordari che tantissimi miliardi sono stati letteralmente buttati qui a sud. VEdi cassa del mezzogiorno ed altri…

    Dobbiamo solo rimboccarci le maniche e sopratutto vigilare, stare attenti a chi eleggiamo.
    Ciao

    1. ciro vallone

      Alcune precisazioni; l’università che porta il nome dell’imperatore Federico II si trova a Napoli e non in sicilia. Fu fondata dal suddetto imperatore, ed è la più antica università statale al mondo.Per quanto riguarda il resto delle sue considerazioni, mi perdoni la dietrologia, ma termini come “rimboccarsi le maniche” sono piu consone ad un leghista , che non a un meridionale.

    2. Alessandro Bini

      Che il termine “rimboccarsi le maniche ” sia un termine non collegabile ai meridionali non è una bella pubblicità che fa ai meridionali..mentre il punto qui sopra riportato centra perfettamente il problema,basta siamo stanchi dei vittimismi del sud !!!!

    3. napoletano scippato

      Preciso meglio il mio concetto: Rimboccarsi le maniche è indice di operosità e baboriosità in genere, ovvio. Ma , ho notato,forse sbaglio, una certa acrimosità polemica in quel termine,tipica di certi settentrionali. Per quanto riguarda l’università, aspetto ancora ( studiate perbene) la rettifica.

      Saluti.

    4. napoletano scippato

      Comevolevasidimostrare! studiate, studiate, prima di dare aria alla bocca!

  274. paura no, ma ....

    Caro Gaetano io a genova il 23 dicembre ci saro’ (se dai anche l’indirizzo), ma ti avverto che se ci sara’ una forte affluenza, sinonimo di potere, ci tireremo addosso le ire funeste dei nostri aguzzini…

  275. andrea vendrami

    io non ho da lottare contro i soprusi dei pochi perché mi basta stare bene nella mia terra, non ho pizzi da elargire o signorotti da salutar a testa bassa. i miei antenati hanno bonificato quella che cento anni fa era palude e zanzare e ora si chiama litorale adriatico veneto. Leggi spiagge iper affollate ed entroterra carico di gente con voglia di fare. Non di emigrare. Noi polentoni stiamo bene tra noi, se qualcosa non l’abbiamo ce lo costruiamo, non lo mendichiamo al signorotto di turno…

  276. Giancarlo B.

    L’omertà esiste ?
    Chi non ha paura di morire ?
    Chi non ha paura di perdere una persona cara ?
    Chi non ha paura di soffrire ?
    Lo stato non è in grado di difenderci.
    La Mafia ,la Camorra, la ‘Ndrangheta , la Sacra Corona Unita ci uccidono. Quando vogliono e come vogliono (vedi Locri…).
    Noi meridionali sappiamo , tante cose. Potremmo fare tante cose.
    Ma abbiamo paura di morire.
    E’ omerta questa ?

    1. Pietro Filippis

      Caro Luca C. ti voglio ricordare che i coraggiosi uomini del nord che con le loro bellissime imprese stanno lavorando sull’A3 (Salerno-Reggio) ,pagano tranquillamente la mazzetta senza batter ciglio!!!

  277. Daniela D.

    Veramente i settentrionali non si rendono conto di come al sud li vadiamo. (Non tutti, per carita’, perche’ non ci appartiene l’ignoranza di fare di tutta l’erba un fascio). Un po’ ottusi, un po’ rozzi, gente semplice tutto sommato, che non si sforza tanto a pensare: non ne ha tempo, forse, deve mantenere tanta gente che al posto di faticare preferisce prendere un po’ di soldi da te, un po’ dal boss di turno. Suppongo che tu sia giovane, pero’ non puo’ essere una giustificazione al tuo modo di pensare, e’ peccato che ti sprechi cosi’.

  278. davide patti

    vorrei far capire ai settentrionali che si definiscono fortunati di essere nati nel nord, che hanno ragione.

    è come nascere figlio di tossicodipendenti o di persone benestanti.

    solo che noi meridionali fatichiamo due volte: 1) ribellarci ad una famiglia, società omertosa in quanto mal governata da arabi, normanni, svevi, angioini, aragonesi, borboni, sabaudi.
    2) riuscire a campare

    i settentrionali fanno solo la seconda fatica.
    ecco perchè siamo più …”creativi”, per forza di cose.

    “Napoli non dovrebbe pagare le tasse allo Stato. Le paga già alla camorra” (Marco Travaglio).

    “Nascere ala Sud è una sfortuna” (Giorgio Bocca).

    Quindi non ci date del fannulloni o mafiosi, perchè ci fate incazzare!!
    E poi, non mi risulta tutta questa grande ribellione del nord al sistema delle banche di Fiorani, alla P2 di Gelli, alla Parmalat, alle massonerie che regnano nel nord e centroitalia… non mi risulta che al centro nord sia così facile entrare in un pubblico concorso o semplicemente aprirsi un’attività.
    Non mi risulta che settentrionali civili si siano fatti ammazzare per combattere il sistema economico-finanziario che li domina.
    Non mi risulta.
    Mi risulta, invece, un numero a tre cifre di semplici servitori dello stato o imprenditori onesti meridionali massacrati come bestie, nell’indiferenza del nord.

    Smettetela di infierire sui morti e prendeteverla con i vivi che ancora vi sfruttano lassù.
    Noi avremmo anche bisogno di voi per combattere la stessa battaglia, ma spesso, i più ignoranti, preferiscono vigliaccamente fare gli gnorri omertosi e tirare acqua al loro mulino.
    Siete voi i più egoisti e omertosi, divisi per come siete stati nel passato dalle signorie e dai comuni. Noi siamo più uniti. Solo avremmo bisogno che lo Stato sia più credibile. Mentre adesso il meridionale ha l’impressione storica di avere due nemici: la mafia e lo stato.

    Cordiali saluti a tutti gli italiani veri

  279. Giuseppe Simonetta

    Ridicolo sarà lei, caro signore…
    Innanzitutto 150 anni, storicamente parlando non sono nulla…e mi creda, le ferite inferte dall'”Italia Una” sono ancora aperte e sanguinanti…Che cosa ci avete rubato? Praticamente tutto..”Non vi rimarranno nemmeno gli occhi per piangere” disse Francesco II prima di lasciare il Regno agli invasori savojardi e garibaldesi ed evitare alla nostra capitale (Napoli)una sanguinosa guerra civile…Aveva proprio ragione. Si informi, caro signore piemontese, cosa hanno fatto i suoi “fratelli di taglia”…Che cosa ne è stato dei soldati delle Due Sicilie che non vollero tradire il giuramento fatto al proprio Re e alla propria bandiera, e che furono deportati nei lager come quello di Fenestrelle? Il termine “terrone” o “affricano” lo avete coniato voi, o sbaglio? Lombroso..le dice qualcosa questo nome? Roba da nazisti,le assicuro…
    Si, sono passati 146 anni,per essere precisi..146 anni di mortificazioni, vessazioni, emigrazioni, cancellazione della memoria storica, della cultura, delle tradizioni..Non le basta?
    Noi avevamo uno stato, eravamo un popolo, avevamo una bandiera..Conservavamo gli stessi confini da circa 1000 anni,caro signor piemontese!!! Napoli era una vera Capitale Europea al pari di Londra e Parigi, quando Torino era poco più di un paesone.I nostri contadini, non morivano certo di pellagra come dalle sue parti, egregio signore…Si informi prima di aprire bocca. Ci è rimasto il mare e il sole eh? Non ho capito, dovremmo pure ringraziare con un sorriso ebete col mandolino in una mano e la pizza nell’altra? Mi dispiace,civilissimo signor piemontese, la pacchia è finita e la verità fatta di lordure e sangue sta tornando alla luce…Riguardo a tirar fuori le palle,(come dice lei)concordo pienamente e mi auguro che ciò avvenga quanto prima, perchè siamo stufi di questa italietta rissosa ed inconcludente, alla quale abbiamo dato anche il sangue e che in cambio è stata solo capace di tradirci..

    Viva ‘O Rre!!!

  280. davide patti

    sì ma tirati su pure i pantaloni che hai appena defecato una stronzata.

    adesso che avete i cinesi e gli albanesi, che fate emigrate in finlandia?

    o quando vi bruceranno i locali li denuncerete ai carabinieri così poi vi bruciano le famiglie?

    prova a viverci tu nel sud, polentone come ti definisci e duri 5 minuti.

    pensi che sei l’unico coraggioso che si sbatte dalla mattina alla sera per guadagnarsi il pane non rinunciando a lottare contro i sorprusi dei pochi?

  281. antonella lembo

    E dove sarebbe oggi, la “fabbrica” madre dell’economia piemontese e non, senza il lavoro, umile e sottopagato, degli operai venuti dal sud?
    Non avete avuto bisogno di manodopera “straniera” per lavori che molti piemontesi non potevano fare? così come oggi accade con gli extracomunitari?
    Sono siciliana e vivo a Torino e vi assicuro che soffro nel rivedere sempre gli stessi a governare la mia terra, ma non sentitevi superiori: tutti hanno avuto bisogno di aiuto, il Piemonte lo ha avuto 146 anni fa e non certo perché amava i siciliani.

  282. Enzo Riccio

    Ciao Beppe,
    che bello leggere sul tuo blog una cosa che solo pochi meridionali (presi per pazzi dai più…) come me continuano a dire…e veniamo considerati solo dei nostalgici…nostalgici???

    Io non sono un nostalgico , sono un ingegnere napoletano di 40 anni emigrato anch’io per lavoro, anche se nel vicino Stato della Chiesa…;-)

    Possibile che in Italia parlare di revisione delle bugie risorgimentali e’ ancora un tabù?
    Possibile che dopo quasi 150 anni non si può dire che l’unità d’Italia e’ stata pagata col sangue di quasi 1 milione di meridionali ammazzati in 10 anni di resistenza e che c’e’ stata da allora un’emigrazione di più di 30 milioni di meridionali nel mondo intero? Possibile che c’e’ tanta attenzione dei mass-media per le foibe e 0 per i morti meridionali 100 volte piu’ numerosi?

    Possibile che non si può dire che i Savoia invasero uno stato pacifico senza una dichiarazione di guerra più o meno come Saddamm il Kuwait? Che l’eroe dei due mondi in realtà era un mercenario al soldo della massoneria inglese?
    Che furono i denari degli inglesi a comprare la maggior parte degli ufficiali dell’esercito borbonico? Che i soldi dello stato italiano per i 2/3 venivano dalle casse del Regno delle 2 Sicilie? Che i Borbone non erano stranieri ma oramai “napoletani” a tutti gli effetti, parlavano italiano o napoletano mentre i Savoia preferivano il francese…e potrei continuare per ore per spiegare che certo non era il migliore dei mondi e la migliore delle dinastie ma il Sud coi Borbone stava immensamente meglio che con l’Unità d’Italia.

    Questo non vuol dire rimpiangere i Borbone e volere il loro ritorno…vuol dire amore per la verità e per la giustizia.
    Questo non vuol dire neanche che tutti i guai del Sud derivino SOLO da quello, che noi meridionali abbiamo le nostre colpe e’ indubbio, la prima e’ quella di essere stati zitti e non aver reagito per troppo tempo.

    Se ci svegliamo…altro che ampolle sul Po e stronzo-bossate varie…

    Con Stima,

    Enzo Riccio

    1. Dario Fresa

      Caro Enzo, mi fa piacere incontrarti nuovamente sul Blog di Beppe! Casualmente due ingegneri napoletani che non si vedono da 10 anni forse? si ritrovano a commentare su internet circa il “revisionismo” della Storia Meridionale? Sarà una casualità?
      No, secondo me non è solo casualità, è anche perchè i tempi per un RISVEGLIO di tutte le migliori forze meridionali, e non solo meridionali, stà maturando, nell’interesse di tutto il Paese, che è ancora uno dei più belli del mondo, e nell’interesse della VERITA’ e della GIUSTIZIA! AD MAIORA!
      Ti saluto insieme a tutti i presenti e ti invito a leggere il mio commento di stamane.
      dario

    2. ciro vallone

      Grande Enzo, la penso esattamente come te.

  283. Giancarlo Russo

    Salve,sono un siciliano emigrato al nord per lavoro,come tantissimi altri.
    Mi sono sempre chiesto; chi ci ha guadagnato con l’unità d’Italia?
    Di sicuro molti imprenditori del nord e tanti affittacamere senza scrupoli etc..Ma, adesso che il sud è stato ben spremuto,diventando solo un gran recipiente di voti; la storia si ripete,le stesse categorie di cui sopra hanno rivolto le loro attenzioni da farabutto agli extracomunitari per schiavizzarli a basso salario e magari sistemarli in alloggi-lager per riprendersi così la loro già misera paga.
    Non sono andato a votare alle ultime elezioni, non mi possono obbligare a votare gente per la quale non nutro nessuna stima.Sono vecchi e sono sporchi .Via! ,a casa tutta la classe politica/dirigente,via i manager della amministrazione pubblica.Adesso basta!Fate largo ai giovani(magari quelli che meritano),in politica e nell’amministrazione pubblica ,menti fresche idee nuove!
    Grazie signor Grillo per l’attimo di sfogo concesso,grazie di per darmi ancora qualche speranza,grazie di tutto.

    firmato
    Uno studente/lavoratore/emigrato/siciliano/di sinistra/con antenati arabo-normanni-ebrei.

  284. Stefano Peletta

    Veramente i meridionali non si rendono conto di come al nord li vediamo. Senza offesa, ma i vostri discorsi mi fanno un po’ ridere. Sembra che vi arrampicate sui vetri per colpevolizzare gli altri dei vostri mali. Come fate a dire che il Piemonte usa le vostre risorse, che nemmeno voi le usate? Il Piemonte non è fatto solo di grossa Industria che non funziona Fiat, Olivetti, Banche (ladre)o che funziona Ferrero, Martini ecc… Il Piemonte si fonda sulla piccola e media industria, che qui funziona benissimo anche senza i sussidi che avete voi. Il vostro problema è la malavita organizzata che vi gestisce, che si nasconde nella politica e vi garantisce quel minimo senza sforzi. Non vi rendete conto che avete tutto quello che serve ma non lo sfruttate. In molti casi è meglio aspettare il contentino che arriva dallo stato, vero?

    1. Franco Bonfiglio

      1) Beppe Grillo non è meridionale (e non è prudente definire così un genovese…)
      2) voi subalpini sull’ argomento rivelate sempre di avere una coda di paglia inzuppata di benzina, vero? Del resto le vostre piccole e medie industrie prosperavano prima sui meridionali e adesso sugli extracomunitari! (visto che i duosiciliani in quanto -quasi- cittadini italiani possono sempre andare agli ispettorati del lavoro)

  285. clandestinoweb.com

    http://WWW.CLANDESTINOWEB.COM

    SONDAGGI QUOTIDIANI ON-LINE
    entra e guarda i sondaggi di tutto il mondo!!

    Sondaggio del giorno:
    IL CLANDESTINO DI NOVEMBRE
    DANIELE CAPEZZONE

    Nell’editoriale il commento del Direttore Ambrogio Crespi

    NULLA SARà COME PRIMA

    Quanto è accaduto domenica mattina lascerà il segno e se qualcuno pensa che tutto tornerà come prima si sbaglia di grosso. Silvio Berlusconi sta bene, ma prima di tutto il malore di Montecatini cambierà il rapporto con se stesso, il mito della sua invulnerabilità, dell’elisir di lunga vita, della rappresentazione del corpo, della materia che si sono frantumati in cinque minuti e nel suo sguardo perso sul quel palco. E’ in questi momenti che si acquisisce il giusto rapporto…
    CONTINUA SUL http://WWW.CLANDESTINOWEB.COM

  286. Diego Gabriele

    Ciao Beppe,

    la tua considerazione è assai interessante,
    però c’è da dire che la storia non
    è mai da una parte e basta.

    Durante il congresso di Vienna 1815,
    ebbero il coraggio di dire che l’Italia
    non era considerato uno stato, ma solo
    una conformazione geologica. E quindi indegna
    di avere uno stato proprio
    Eppure molti italiani dal nord al sud si sentivano tali. Anche perchè avevo sentito il profumo
    di libertà e di unità, venuta dalla rivoluzione
    francese. Basta leggere lo Jacopo Ortis, con tanto di delusione per la non avvenuta rivoluzione.

    Sicuramente molti italiani del sud si sentivano
    Borbonici, ma come ricorda il Verga:
    “ci avevano promesso le terre”. Quindi
    questi italiani sotto i Borboni non stavano
    proprio bene.

    Concordo che poi l’Italia, tutta, è passata
    da un regno all’altro. Ma vi voglio ricordare
    che in molti sentivano la rivoluzione e la volevano. Leggetevi gli scritti Scapigliati.
    E non avevano tutti i cilindri in molti avevano
    i berretti. W VERDI

    Io accetto il revisionismo, perchè alla fine
    molti soldati sono morti per i Borboni, ma
    in molti la volevano la libertà. Altri
    addirittura guardavano molto più avanti dei
    Savoia e volevano una repubblica.

    Facciamolo si, il revisionismo, ma non dimentichiamo gli ideali, il momento storico,
    come vivevano le persone. Quello che ha portato
    per l’Italia quel momento storico ecc.

    Si al revisionismo, ma non demoniziamo l’altro
    perchè se no siamo di punto e a capo.

    Diego – Firenze

  287. publius valerius

    Quando e come nasce la questione meridionale.
    Che i meridionali siano culturalmente e caratterialmente generosi e patriottici é cosa abbastanza inconfutabile: abituati ad essere parte di una grande nazione dal XII secolo, in poco tempo e nonostante condizioni avverse si sono abituati a sentirsi parte dell’ancora più grande nazione italiana.
    Mentre i settentrionali, se da un lato ben più abituati ed abili a districarsi nelle dure leggi del libero mercato, dall’altro lato non hanno mai maturato un senso di appartenenza ad una grande nazione, divisi come sono stati tra piccole signorie spesso in disaccordo tra loro. Per capire bisogna guardare oltre la siepe, risalire a prima della creazione della famigerata questione meridionale in Italia. E cambiare drasticamente mentalità e cultura, a Sud come a Nord, per rifondare da Sud la nuova Italia prima che le spinte centrifughe ed egoistiche diventino prevalenti nei settentrionali.
    Dopo la conquista del Regno delle due Sicilie, ad opera dei piemontesi, cominciò in nome dell’Unità d’Italia, il pesante saccheggio del più vasto, più potente e più ricco Stato della Penisola; di quello Stato che poteva vantarsi di un’amministrazione pubblica modello e di un patrimonio aureo di poco inferiore al mezzo miliardo di lire, allora coniate in oro, più che doppio di quello complessivo degli altri Stati d’Italia. Stato pacifico che, tra l’altro, non conosceva la coscrizione obbligatoria e la leva in massa, e che si era posto all’avanguardia del progresso tecnico; a esso i Borboni avevano dato la prima ferrovia in Italia, la prima nave a vapore, il primo telegrafo elettrico (sia pure sperimentale) e, alla sua capitale, l’illuminazione a gas, con 10 anni d’anticipo sulle altre città della Penisola.
    L’Unità d’Italia, per il Meridione, significò il crollo della sua agricoltura e quello delle sue industrie -già più sviluppate e floride di quelle del Nord – con conseguenze che si fecero sempre più gravi e tragiche per le popolazioni.

    1. Valerio Cattaneo

      Un solo appunto a questo post: non è per niente vero che i meridionali si sentano cittadini; anche Lucio Villari, se non ricordo male, dice che i meridionali sono da 2500 anni sudditi di una potenza straniera, e quindi pensano allo Stato come ad un padrone da temere e sfruttare. Non è una critica la mia ai meridionali in genere: non credo che il senso civico settentrionale sia molto più alto: un po’ più alto sì, però.
      Come sempre avviene quando si impongono regimi con la forza, anche il Risorgimento non ha cambiato la mentalità dei meridionali, che continuano a pensare allo Stato come una vacca da mungere finché si può.
      Chiedo perdono ai tantissimi meridionali che non si riconoscono in questo stereotipo, che, come ogni generalizzazione, è un’ingiustizia. E puntualizzo che parecchi settentrionali hanno senso dello Stato pari a zero, soprattutto la maggior parte degli imprenditori che fanno di tutto, ma proprio di tutto, per gabbare il fisco, a scapito dei lavoratori dipendenti, loro sì la vera vacca da mungere in Italia.
      Grazie a tutti per l’attenzione.

  288. Roberto Dichio

    Grillo nell’alto dei cieli

    Tempo fa ho scritto una proposta di legge che monetizzava, con la cessione del quinto dello stipendio (o del quinto del guadagno annuo), gli sconti di pena che oggi sono diventati di moda.

    Ho mandato la proposta a Di Pietro, a Casson, a D’Ambrosio e a Beppe Grillo, perché ritenevo potessero essere interessati alla proposta.

    Di tutti, mi ha risposto, gentilmente, solo il Ministro Di Pietro, a cui rinnovo la mia stima. Gli altri, non hanno trovato il tempo per rispondermi.

    Il Ministro Antonio Di Pietro, ha speso un po’ del suo tempo per spiegarmi che non serve far pagare in denaro ciò che invece la certezza della pena rappresenterebbe la conclusione naturale del processo penale… e io sono profondamente grato per essere stato per un attimo ascoltato da un Ministro della Repubblica… che evidentemente è anche lui in carne e ossa e non si crede Dio… ma gli altri?

    Gli altri vorrebbero che pendessimo tutti dalle loro labbra in campagna elettorale, poi però si ritengono troppo in alto per rispondere ad un comune cittadino. Bene, ho registrato questa loro presunzione di superiorità e quindi non li disturberò più.

    MA BEPPE GRILLO ?

    Lui che tiene su un blog kilometrico, fa il prezioso?
    Si stancava troppo se mi diceva almeno : “stai dicendo cazzate. Ciao.”
    Io ho frequentato il suo blog, ma non ho memoria di un suo intervento di replica… sinceramente credevo che almeno lui non giocasse a fare il divo. Certo, lui riceverà centinaia di mail tutti i giorni e quindi non potevo sperare in una sua risposta… ma…. ma, un Ministro non credo sia meno indaffarato di Beppe Grillo; eppure mi ha risposto. Eppoi, sinceramente, scazzerebbe a chiunque sapere di parlare da soli.

    Tutto qui… pensavo che chi pretende di parlare alla gente, usasse almeno la cortesia di ascoltarla e non di usarla solo per far vedere la propria popolarità.

    http://www.bloggers.it/DEUX/

  289. Gennaro Zona

    Ai piemontesi di 150 anni fa si sono sostituiti i settentrionali in genere (o toscopadani come li chima Zitara) che continuano a rubare ancora oggi. Tempo fa mi sono divertito a capire se i soldi della Cassa per il Mezzogiorno erano effettivamente andati al Sud e ne ho ricavato un saggio edito dalla E.S.I. dal titolo “Come ti finanzio il nord”. Ci ho fatto qualche convegno, il libro è finito nelle biblioteche pubbliche, l’ho inviato a molti parlamentari meridionali, però è passato ovviamente sotto silenzio. Aspetto ancora che qualcuno confuti i miei dati. Questi dati, che confermano il perseverare della condizione di colonia in cui è ridotto il Sud, nulla tolgono alla necessità dei meridionali di ribellarsi a questa situazione. La presa di coscienza sta realizzandosi anche se a mio avviso troppo lentamente. Speravo in un aiuto da Bossi con la secessione ma la Lega purtroppo ha capito (o glie lo hanno fatto capire gli industriali del nord) che ciò avrebbe significato la fine della cuccagna ed allora hanno ripiegato sul Federalismo; aiutati in questo dai miserabili parlamentari meridionali,ascari del potere costituito(ossia settentrionale). La soluzione a mio avviso è data da un partito del Sud che rivendichi le ragioni del Meridione.

  290. Domenico Iannantuoni

    Gent.mo Sig. Beppe Grillo,
    con la presente vorrei ringrazioarLa per il Suo “post” revisionista che finalmente inizia a gettare una nuova luce sulla vera storia dell’unità italiana.
    In qualità di presidente dell’Associazione Culturale Due Sicilie di Milano (www.adsic.it) desidero solo aggiungere una piccola considerazione che tutto sommato spiega anche, almeno in parte, il Suo particolare impegno in politica attiva; politica molto vicina alla gente comune e per questo particolarmente apprezzata.
    Quando Lei in calce al Suo “post” conclude …da ecologista a revisionista…in fondo esprime un malessere culturale che ha le sue radici nel non riuscire a capire perchè questo Paese, l’Italia, sia così degradato e privo di valori ed in via di fallimento.
    La disamina sarebeb lunga e qui non abbiamo spazio ma come già ella ha giustamente individuato, in due parole possiamo concludere che l’Italia non è credibile perchè si fonda sulla “Bugia Risorgimentale”; bugia che non può esssere svelata dalla classe dirigente pena la sua autoaccusa con il conseguente crollo di tutta la dottrina patriottarda.
    Non l’Italia, ma il progetto di unificazione dell’Italia è stato un progetto violento. Il Sud altro non è che una “colonia” interna allo Stato ancora oggi, dopo ben 145 anni dalla sua conquista.
    Oggi noi del Sud siamo ca. 18 milioni di persone residenti nel CentroNord e ca. 30 milioni all’estero. Praticamente siamo stati sottoposti ad un’emigrazione biblica che non ha pari nel Mondo occidentale.
    Grazie ancora per questo Suo impegno.

    Domenico Iannantuoni
    (www.adsic.it)

  291. Stefano Paletta

    Vorrei leggere un commento del Sud che dice “MEA CULPA”. Troppo facile dare la colpa ad avvenimenti di 150 anni fa. Cosa vi abbiamo rubato noi Piemontesi? Avete tutto: il mare, le città storiche, la cultura. Non siate ridicoli, tirate fuori le palle e costruitevi un futuro senza aspettarvi l’aiuto di nessuno. E’ così che si fa!

    1. Franco Guarnieri

      dai, diteci quanto volete per il debito che abbiamo col sud, togliamo i soldi già dati e facciamo la colleta, ok?

    2. antonella lembo

      E dove sarebbe oggi, la “fabbrica” madre dell’economia piemontese e non, senza il lavoro, umile e sottopagato, degli operai venuti dal sud?
      Non avete avuto bisogno di manodopera “straniera” per lavori che molti piemontesi non potevano fare? così come oggi accade con gli extracomunitari?
      Sono siciliana e vivo a Torino e vi assicuro che soffro nel rivedere sempre gli stessi a governare la mia terra, ma non sentitevi superiori: tutti hanno avuto bisogno di aiuto, il Piemonte lo ha avuto 146 anni fa e non certo perché amava i siciliani.

    3. Alessandro Trombini

      E tutti i soldi dati al sud nella cassa del mezzogiorno ,signor Simonetta,dove sono finiti ?
      E la mafia cos’è ? E’ fatta dai piemontesi ? Perchè non si sviluppa il sud ? perchè non si investe al sud.E perchè non si investe al sud ? perchè c’è la mafia.
      Ma veramente crede che l’Italia del sud stava così bene in quegli anni.Era così avanzata che non è stata in grado di dfiendersi da mille soldati…comunque a questo punto dividiamoci rifondate il vostro regno e facciamoci due risate .

    4. Giuseppe Simonetta

      Egregio signor Paletta,
      Si, la mafia e la camorra, come la ‘ndrangheta e la sacra corona unita, hanno sicuramente origini meridionali, ma chi ha permesso a queste organizzazioni di fare il salto di qualità e divenire la classe dirigente del Sud colonizzato (e non solo..), sono stati proprio i savojardi con l’aiuto della massoneria britannica. A tal proposito, la invito a documentarsi sul modo in cui vennero condotti i plebisciti farsa per l’annessione al Regno d’Italia, e come furono corrotti alcuni alti ufficiali del Real Esercito delle Due Sicilie…La mafia siciliana ha fatto comodo a Garibaldi per sbarcare a Marsala (ed è servita pure agli americani nella II guerra mondiale..), mentre la camorra di Liborio Romano ha avuto carta bianca per permettere al biondo “eroe dei due mondi” di controllare Napoli..Purtroppo quella schifosa genia schiacciata dai Re Borbone, e portata sugli altari da Cavour e compagni, rappresenta l’origine di quella schiera di amministratori locali arroganti, incompetenti ignoranti e mariuoli, che governano oggigiorno il mio amato Sud…Io spero che la mia Patria, dall’Abruzzo alla Sicilia, rialzi nuovamente la testa e che torni a sventolare il candido stendardo su Gaeta, Messina e Civitella del Tronto…Mi auspico che le Due Sicilie possano essere parte di una Confederazione di Stati Italiani, dove TUTTI possano avere eguale dignità, senza “conquistadores”, senza vincitori nè vinti….Spero che i miei occhi possano veder realizzato questo sogno, signor Paletta….e se lei vuole farsi una risata, si accomodi pure, a me non interessa più di tanto.. Se amare la propria terra, toglierla dal fango in cui è stata gettata dai suoi stessi figli degeneri e dai “fratelli d’Italia” significa essere Borbonico, allora io sono veementemente Borbonico…

      Viva ‘O Rre!!!

    5. Giuseppe Simonetta

      Chiedo scusa al signor Paletta, la mia risposta era rivolta al signor Trombini, che mi chiedeva della mafia, camorra e cassa per il mezzogiorno…

  292. Marco Trognoni

    Fissiamo un punto e cioè che il Risorgimento italiano come la Rivoluzione Francese non siano stati tutto questo successo che ci raccontano i libri di scuola e che come ogni fatto storico è pieno di lati oscuri. Inoltre dire che la questione meridionale in italia è un problema che deriva da cause secolari nonchè quelle dovute alla mal gestione dei movimenti di unificazione dell’ Italia o ,se la si vuole chiamare guerra di occupazione chiamiamola anche così.

    Ma mi sembra un semplificare le cose, come sempre e spesso purtroppo succede quando si parla di revisionismo, nel dire che “il Risorgimento italiano è stato in parte, in gran parte, espansionismo di una dinastia”. Ci scordiamo i moti Carbonari (Mazzini), ci scordiamo di libri come “Le mia prigioni” di Pellico, ci scordiamo il fatto che il Risorgimento seppur con i suoi problemi ha reso l’ Italia un unico Stato nazionale sotto un’ unica bandiera e sotto un’ unica Costituzione (Lo Statuto Albertino).
    Questi sono fatti che non si possono e non si devono dimenticare, nonstante lo sfacelo attuale della nostra nazione che è ben altra cosa rispetto all’ unificazione d’ Italia.
    Sono convinto che in quei giorni, come oggi, su quei morti, su quelle idee ci abbiano mangiato in tanti e che altrettanti abbiano strumentalizzato moltissimo.
    Ma voglio solo ricordarti che senza il Risorgimento regioni come le Marche, il Lazio, L’ Umbria, parte dell’ Emilia Romagna, sarebbero ancora sotto il controllo della chiesa, la quale avrebbe ancora il controllo territoriale di gran parte del centro Italia. Voglio ricordarti, beppe, che forse non esisterebbe nemmeno il concetto di stato Laico.
    La questione meridionale ha origine dal modo quinternato con cui i Savoia e i piemontesi hanno cacciato gli spagnoli dal Sud, ma non mi sembra il caso di attribuire tutte le colpe a questo fenomeno. Cominciamo invece con il far fare un bel esame di coscienza a tutti i politici che ci hanno mangiato per anni nel sud Italia.

    Ciao

    1. Domenico Sapio

      I piemontesi hanno cacciato gli spagnoli dal sud ?
      Gli spagnoli ? …………..?
      La storia non è proprio materia sua !!!!!
      Vada ad informarsi e non scriva bambinate .
      Il suo amato piemonte è di gran lunga più francese che il Sud è spagnolo .
      Incredibile leggere frasi come le sue .

  293. Alvise Fossa

    Ciao Beppe,
    Pultroppo i libri di storia non sono mai veri fino ad un certo punto. Ci insabbaino tutto, oramai anche il cervello con le “alcune” cavolate che ci scrivono, i savoia e borboni ne sono un esempio a mio parere, ma ci sarebbe altro a cui “storicamente” dovremmo levare la polvere e fare chiarezza.
    Vai così Beppe
    Alvise

  294. nicola rullo

    Tutte le guerre sono fatte di vinti e vincitori e i vincitori passano sempre per eroi e i vinti per briganti, terroristi, invasori, oppressori ecc… A proposito di Savoia anche il Veneto avrebbe qualcosa da dire sul fasullo referendum con il quale venne ammosso al Regno, ma si potrebbe fare revisionismo storico fino ad arrivare alle guerre puniche e non si verrebbe a capo di nulla… Invece di star li a rivendicare vicissutudine storiche per giustificare le proprie piccole o grande miserie sarebbe ora di cominciare a guardare avanti e iniziare a fare, una volta tanto, gli italiani (nel senso di popolo SOVRANO italiano). Basta inchinarsi al pappone di turno (Federico II, Garibaldi, Vittorio Emanuele, il duce, Andreotti, Berlsconi, Prodi…), basta Franza o Spagna purchè se magna, basta questione meridionale o settentrionale.
    Sveglia!!!!!!!!!!

  295. paolo nappi

    appofitto del blog e ricordo ai più distratti quanto hanno “fatto” per Napoli i Loupen torinesi “savoia”.

    basti pensare a due avvenimenti su tutti, l’unità d’Italia e la “presa del Banco di Napoli”

    sulla prima non mi pronuncio e lascio agli storici una più precisa ricostruzione del caso, e sulla seconda pongo un paio di domande…

    1 – perché il San Paolo di Torino (azionista unico della Gest Line) a fine anni novanta sborsa la bella cifra di tremila miliardi di lire per acquistare il pacchetto del defunto Banco di Napoli dalla Banca Nazionale del Lavoro ((sottoscritto dall’allora ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi )), che pochi mesi prima lo aveva rilevato, in cordata con l’INA, per appena 61 miliardi?

    (sotto c’è qualcosa che non vuole uscire fuori ma il risultato è che qualcuno si è arricchito ed una delle banche più importanti d’Italia non esiste più ed ora la nuova Banca è SAn Paolo Banco di Napoli(il logo gli serviva per un fatto pscicologico))

    2 – perchè la gest line (società di riscossione crediti presunti e reali e partecipata al 100% dalla San PAolo) riscuote a Napoli, Genova e Venezia utilizzando metodologie da terzo reich (migliaia le ipoteche messe su proprietà dei malcapitati e ganasce fiscali sui beni mobili registrati)…chi glielo consente? perchè le proteste non portano a niente?

    (forse perchè impoverendo un popolo è più facile governarlo)

    ed allora? chi sono i briganti?

    dipende da chi fa le leggi!!

  296. andrea vendrami

    Meno male che la storia non si fa con i se…
    pensate se il vajont e il terremoto in friuli fossero avvenuti in Campania.. pensate ai soldi di finanziamenti o indennizzi che si sarebbero ben che rubati, alle epidemie dilaganti e ai soliti reclami come scusante: “Lo Stato non ci aiuta…”. Mi vengono i brividi.
    Fiero di esser polentone, ma almeno se voglio qualcosa mi tiro su le maniche e non piango per quel che successe ai tempi di Carlo Magno…

  297. ettore muti

    Che si faccia diventare pure il cardinale Ruffo un eroe della libertà del sud la dice lunga sulla vostra preparazione e sull’acume che vi contraddistingue.
    La verità e che vi meritate di essere presi per il culo dal governante di turno, si chiami esso Borbone, Savoia, Berlusconi o Prodi.

    Siete solo dei servi nati. L’attributo “lombardo” di certi paesi, si riferisce ad una fondazione, o comunque una forte presenza, longobarda. Anche la città siciliana di Enna è stata fondata dai longobardi. Tornate a scuola che è meglio

    1. turiddu coppola

      Sarà per questo che è la provincia più sfigata della Sicilia? 😀
      Ops era solo uno scherzo! Un saluto agli ennesi!

    2. turiddu coppola

      Sarà per questo che è la provincia più sfigata della Sicilia? 😀
      Ops era solo uno scherzo! Un saluto agli ennesi!

  298. Antonio Moscatello

    Beh, allora vogliamo dirla tutta? Ancora pochi anni fa si è svenduto l’unica vera banca del sud, il glorioso Banco di Napoli, per 62 miliardi di lire (una miseria…), per salvare la Bnl (banca implicata pochi anni prima nello scandalo d’Atlanta) e per poi rivenderla sempre ai soliti piemontesi del sanpaolo per pochi denari.

    Salvo poi scoprire che le sofferenze del Banco, che erano state la causa della svendita, sono state recuperate nei tempi previsti dalla società ad hoc creata per recuperare quei crediti.

    Certo, non siamo ai tempi dei Savoia, ma un po’ di quella mentalità è rimasta.

  299. Giuseppe Conte

    Io trovo questo scritto irriverente e blasfemo.
    Possiamo dire quello che vogliamo sulla malgestione dei Savoia del ‘900, dello stato italiano, e che per fortuna, alla fine dei conti(brogli o no) siamo una repubblica e non una monarchia. Dobbiamo anche dire che generalzzare col dire che lo stato borbonico e’ sinonimo di degrado, e’ sbagliato, come sbagliato e’ generalizzare, sempre.
    Ma allora se il regno delle due sicilie era leggittimo, raccontatelo agli indigeni sudamericani trucidati con la scusa di non essere cattolici!
    Ho pianto quasi davanti alla tomba di Garibaldi, e questo a prescindere dal fatto che a scuola mi abbiano detto che gli italiani erano i buoni e i borboni i cattivi.. penso che nati liberi non sappiamo forse il significato che la liberta’ ha!
    Garibaldi e i suoi uomini ci hanno dato la liberta’! ora parliamo italiano e non castigliano grazie a loro! In catalunya il catalano non e’ illegale solo da dopo il ’79!
    tutto era leggittitmamente romano allora! o angioino?? o greco?? chi decide chi o cosa sia leggittimo? prima che nella penisola iberica imparassero a scrivere i filosofi dell’antica Grecia, a Taranto insegnavano cose che ancora fanno scuola di vita! e il regno delle due sicilie esisteva leggittimamente?? e come?

    1. Antonio Moscatello

      Su Fenestelle e sulla vicenda dei soldati duosiciliani, c’è da leggere un bellissimo libro: “I lager dei Savoia” di Fulvio Izzo, ed. Controcorrente.

  300. vittorio spagnolo

    Mi sono sempre chiesto da siciliano, abbitando letteralmente in mezzo al Mediterraneo (quindi in mezzo ai traffici commerciali tra est e ovest del nostro mare), come la Sicilia e tutto il meridione d’Italia siano rimasti per un certo verso isolati, rispetto alla vivacità commerciale del nord. Dico questo perchè, insieme ai traffici commerciali, un tempo circolavano anche le idee e le innovazioni e mi sembra molto strano che nessuna di queste, oggi, abbia costruito una superiorità o specializzazione in qualche settore rispetto al resto del paese.
    Ho avuto sempre l’impressione che sui libri di storia delle medie e superiori, non ci fosse scritta tutta la verità riguardo l'”invasione” dei Savoia; poi che Garibaldi fosse un galantuomo ho qualche dubbio, visto che spesso viene visto come un mercenario al servizio della Corona Inglese. Insomma io credo proprio che ci abbiano rubato (e continuino a farlo) le nostre migliori idee e forze. Forse la vera ricchezza del Sud Italia sono proprio gli emigranti che portano con loro un bagaglio eccezionale di esperienze fatte in tutte le parti del mondo. Alcuni saranno imprenditori, scienziati, grandi pensatori, letterati, medici ecc ecc.
    Probabilmente se esistesse una struttura a livello locale che accogliesse queste persone (quando tornano in “patria” per le vacanze), e permettesse loro di esprimere fattivamente le loro capacità e inventiva, ne verrebbe fuori sicuramente qualche buona idea per cambiare dal basso il destino di questa povera Italia che sta andando alla malora.
    Il compito è degli enti locali (cioè dell’Amministrazione Pubblica e del Sindaco) trovare il modo di fermare questi grandi flussi di informazione che volano nel mondo globalizzato.
    Ciò che impedisce questo è al solito: corruzione, mafia, prevaricazione, lassismo, arrendevolezza; tutte cose che sono insite nella mentalità della gente ma che una sola persona con una buona idea da sviluppare può cacciare via!
    Intanto quello che ci fotte è la fuga dei cervell

  301. Laura Maniscalco

    L’argomento è ampiamente trattato nei volumi di Lorenzo del Boca “indietro Savoia” e “Maledetti Savoia” che invito a leggere in quanto altamente istrutttivi

  302. emanuele penacchio

    gli enti locali servono a produrre occupazione. giusto abolire accorpare fondere ma cosa ne facciamo dei dipendenti? li giriamo agli uffici territoriale dello stato?

  303. marina salvadore

    Qui pare che tutti abbiano scoperto l’acqua calda! Nel 1992 (era moderna) ancora c’era chi in Parlamento interpellava circa la colonizzazione del Sud. Dal mio saggio “Vita, morte e miracoli dell’Economia e del sottoSviluppo in Campania 1860-2004” invito alla lettura dell’interpellanza parlamentare dell’on. Angelo Manna http://www.vocedimegaride.it/e-book/InterpellanzaManna.htm
    Caro Grillo, a nome di tutti i meridionalisti propositivi la ringrazio vivamente per aver affrontato il tema del revisionismo; un altro nobile genovese, autore teatrale e “socio” di Marcello Marchesi, Gustavo Palazio, è più volte intervenuto a proposito, con la sue pungenti critiche al sistema e con tutto l’amore che nutre per Napoli; i veneti della Serenissima, con in testa l’illustre prof. Luigi Zanon si sono parimenti espressi (soprattutto a riguardo dei falsi plebisciti) accomunando Venezia a Napoli (la battaglia di Lepanto che fu vinta dai veneziani per il concorso della flotta napoletana, docet circa gli antichi legami storici)… Tuttavia, a cosa serve, quotidianamente, lanciare pietre nello stagno, a proposito delle numerose battaglie civili da combattere se, poi, non ci si prende la briga di dedicarci spontaneamente alla risoluzione di almeno UNA di esse?
    http://www.vocedimegaride.it

  304. Cristiano Dalmasso

    Caro Cilentonovo,

    meno male che ci sei tu che sei una perla di saggezza, tu che ti permetti di darmi dell’ignorante e dell’idiota. Tu che scrivi: “in un posti”, poi “grillo, svizzera e campania” con iniziale minuscola nonostante siano nomi propri, scrivi “inteligenti” con una elle sola, scrivi “espropiate” invece di espropriate, piu senza l’accento. In quattro righe hai scritto 7 cazzate e ti permetti i darmi dell’ignorante.
    Mi spiace, perché avevo espresso un’opinione senza insultare nessuno ma semplicemente prendendo atto dal blog stesso che in tanti siamo concordi nell’affermare che saremmo stati meglio ognuno per conto nostro, mi spiace perché nonostante di cazzate ne abbia lette molte su questo blog (a partire da quello che nega l’olocausto ad ogni post) mai e poi mai ero permesso di insultare qualcuno. Mi spiace perché stavolta mi devo smentire, per dirti di ANDARE A CAGARE!
    TORNA IN TERZA ELEMENTARE. ‘GNURANT!

  305. Joseph Cary

    E se il Borbone fosse in realtà il Savoia?
    E se il Savoia fosse in realtà un barbone?
    Siamo tutti borbonici,
    siamo tutti barboncini,
    con questi politici barboni.

  306. rosario vesco

    Per riferimenti storici, i Savoia avevano avuto una “finestra” temporale di potere in Sicilia con un tal Vittorio Amadeo di Savoia, dopo la sequela di Carlo e di Filippo, a salire storicamente fino a lontani e illuminati re normanni.
    In breve, mi sono documentato e ho trovato questi riferimenti, per chi interessa:

    Re di Sicilia
    • Filippo V. 1700-1707
    • Vittorio Amadeo di Savoia 24.12.1713-2.8.1718
    • Carlo (VI) 2.8.1718-?.7.1735
    • Carlo Bourbon (IV) 15.5.1734-?.8.1759
    • Fernando Bourbon III. (I) 5.10.1759-4.1.1825
    Re delle Due Sicilie
    • Ferdinando III. (I) 22.12.1816-4.1.1825
    • Francesco I. 4.1.1825-8.11.1830
    • Fernando II. 8.11.1830-22.5.1859
    • Francesco II. 22.5.1859-21.10.1860

    Sintesi (poi non intervengo più perchè non dobbiamio qui scrivere un libro di storia e non ne sarei capace):

    La Savoia si trova in Francia.
    I Savoia, come li giriamo li giriamo, hanno provenienza francese.
    Infatti fecero quello che fecero sotto impulso e guida anche dalla Francia.
    Senza i Francesi, oggi l’Austria degli Asburgo oggi vedrebbe sventolare la sua bandiera fino a Torino (e forse fino a Trapani).
    Di più, non credo possiamo quindi dire che i Savoia siano di origine Italiana in prima battuta e che abbiano voluto “unire l’Italia” per fare un favore all’Italia e non a se stessi.

    Quelli validi tra i Savoia, comunque, sono stati una grande risorsa per l’Italia e la storia bisogna leggerla come risultato a posteiori.
    Ma che i Borbone fossero più stranieri dei Savoia non è vero.
    Erano re, come i Savoia. E questo fu la loro valenza ma anche il loro limite storico.

    Di sicuro i Borbone capirono prima le innovazioni scientifiche e tecniche che avanzavano.

    Ma la storia li aveva condannati, credo, da quando lasciarono la Sicilia per avvicinarsi fisicamente a Roma e agli Asburgo, trasferendo la sede del regno a Napoli. La Sicilia si sentì tradita: i veri problemi nacquero da lì, altrimenti la nobiltà non avrebbe appoggiato
    Garibaldi.

  307. lucio aria

    in realtà non esiste argomento storico più “revisionato” del risorgimento italiano, potrei citarvi decine di pubblicazioni, monografie e testi borbonici, filoborbonici e neo borbonici!tutto questo senza che, realmente si riesca a dire chi era ferdinando II, quali erano le sue reali capacità politiche ed amministrative e, soprattutto perche, almeno a partire dalla fine del decennio francese, ci sia stato un progressivo scollamento tra una classe dirigente autoctona intelligente, colta e aperta ed un regime, quello borbonico, prescindendo dai sovrani, chiuso retrivo e arretrato. per giustificare il gap tra il nord e il sud non c’è davvero bisogno di lodare quanto di peggio la storia delle dinastie abbia potuto produrre!nè tantomeno vi è utile santificare una masnada di briganti che, lungi dall’essere dei fautori della giustiia sociale, erano poco più che dei furbi malfattori, nel senso che si appropriavano del malcontento e della disperazione per giustificare le loro meschine opere!

    1. carmine napoli

      visto che sei così sapiente
      spiegaci perchè ci furono CENTOMILA morti
      (la stima è di G. B. Guerri)
      nella prima guerra civile combattuta in Italia
      ovvero la guerriglia contadina fra il 1860 e il 1870

  308. Zagor Tenay

    D’accordissimo con Beppe!!!

    SUD LIBERO, SUD AI BORBONI ORA E SUBITO!!!!

    e così ce li leviamo dai koglioni!

    PS: caro Beppe ammettiamo che vi sia stato un esproprio; lo abbiamo profumatamente pagato e lo stiamo ancora sempre più profumatamente pagando..

    1. Ferdinando Borbone

      Si, Sud libero e al più presto possibile!!!
      Libero anche dai coglioni senza palle che si firmano Zagor (più sfigato di così si muore!!!)
      A proposito Tex Willer, anzi Zagor… si dice BORBONE, hai capito? La famiglia Reale di Borbone, che al plurale non diventa Borboni come Savoia non diventa Savoi…capito, scroto vuoto?

  309. Cristiano Dalmasso

    Già Grillo

    hai proprio ragione. Non sai quanto mi girino le palle se penso che a un metro avevamo la Svzzera e noi ci siamo annessi quello che ci siamo annessi… Con le consegunze che tu hai ben citato sia per loro che per noi.
    Madonna se ci penso mi viene un attacco. Ma un giorno inventeranno la macchina del tempo, prenderemo Vittorio Emanuele e gli faremo vedere che “bel’ov” (bell’uovo in piemontese, vale per “che bella cagata”) che ha combinato, lo rispediremo indietro e speriamo che faccia la cosa giusta: annessione di savoia, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria (anche te Grillo!!), Contea di Nizza, Sardegna alla Svizzera. Non conquista, annessione. Per affinità (savoiardi, valdostani, piemontesi) di tante genti e per uno sbocco al mare ci avebbero accolto a braccia aperte! E saremmo stati tutti più felici e contenti! E lo sai come funziona bene la Svizzera!

    Un saluto

    1. cilentonovo

      Ah caro grillo, certo che gli idioti si incontrano ovunque, perfino in un posti inteligenti come il tuo blog, che pena quel “piemontese” che si lamenta per le sbagliate conquiste dei suoi avi (la svizzera piuttosto che la campania) ma chissà se si è mai chiesto come la prenderebbe se fosse lui, la sua famiglia e le sue cose ad essere annesse da altri, ad essere conquistate, espropiate da altri piu furbi o forti. Davvero cadono le braccia davanti a tanta ignoranza!

    2. Ferdinando Borbone

      L’uovo te lo puoi ficcare dove so io…
      I tuoi rissosi re piemontesi si sono venduti la loro casa (la Savoia) e Nizza (città di Garibaldi)alla Francia, oltre a mandare in giro per le corti Europee un gran numero di aristocratiche puttane, per sovvenzionare ed appoggiare le guerre espansionistiche di un pidocchioso regnetto tutto debiti e malaria….
      Grazie ai sotterfugi ed intrallazzi di Camillo (Penso)di Cavour, archetipo del più viscido e arruffone politicante italiota, il Piemonte si è annesso il Regno più pacifico, avanzato e florido dell’allora penisola Italiana…Non contenti, dopo aver prosciugato tutte le risorse finanziarie delle Due Sicilie,averne divelto fabbriche ed opifici per fondare l’Ansaldo e il vostro stamaledettissimo triangolo industriale, avete azzerato culturalmente e moralmente la popolazione del Sud rendendola schiava e condannandola all’emigrazione o al degrado…
      Ma di quali affinità di popoli vai cianciando? L’unica affinità che riesco a notare è quella con le sanguisughe e le zanzare….principale fauna dalle vostre parti, o sbaglio?

  310. Stefano Di Pasquale

    Con un’Italia così divisa, com’è facile per gli infiniti profittatori sfruttarla!
    Non c’è nemmeno bisogno di dire “Divide et impera”, basta dire solo “Impera”. C’è il comfort del già “diviso”. Più facile di così si muore.

    P.S.
    La scuola deve servire la verità, non servirsene.

    1. carmine napoli

      La scuola deve servire la verità, non servirsene.

      Bella frase, ma la scuola serve quello che c’è scritto
      sui testi disponibili per la scelta da parte dei docenti.
      La favola del Sud arretrato è ormai entrata
      nel nostro dna ed è dura da estirpare
      lo si può fare solo riscrivendo i libri destinati ai ragazzi.
      Lo si sta facendo per la resistenza ma non lo si vuol fare
      per il risorgimento e nessuno si chiede il perchè!
      Per un meridionale sapere che ci fu una guerra civile
      che provocò oltre CENTOMILA morti (stima di G. B. Guerri)
      sarebbe dirompente e comincerebbe a farsi troppe domande
      pericolose per la tenuta di questo stato
      che si sorregge anche su noi meridionali.

  311. Giuseppe Cannizzo

    Le varie culture che si sono succedute dall’alto medioevo fino ai Borboni, hanno rafforzato la nostra cultura rendedola del tutto originale. Sappiamo soffrire con dignità ed abbiamo rispetto per gli altri e ci contorniamo di sani principi. Ma la nostra civiltà è drogata di quella impurità che è ha radici nei secoli passati. Abbiamo avuto un regresso a vantaggio del nord solo perchè al nord non è stata recepita la nostra cultura. Non voglio giustificare la mafia, ma solo nella mafia siciliana ed in nessuna altra c’erano delle regole ferree dettate da forti principi dentro l’oranizzazione. Forse perchè queste regole mancavano nello stato. Oggi è saltato tutto. C’è poca differenza fra politico e mafioso, fra serial killer ed esecutore e dei principi non se ne sa niente. Sono rimasti nella mente di qualche ottantenne. E’ un bene scoprire il passato per riflettere sul presente.

  312. Simona Di Santo

    Ben detto, Beppe!

    Non so se qualcuno lo ha già scritto, ma in Abruzzo, a Civitella del Tronto (TE), ai confini con le Marche (e dunque ai confini del Regno di Napoli) c’è, nella fortezza borbonica, un museo dove sono esposti e documentati i primati del Regno delle Due Sicilie e la barbarie operata per l’unità d’Italia.
    C’è il presidente della cooperativa che gestisce il museo e la fortezza che è preparatissimo e fa da guida spiegando con dovizia di particolari sempre supportati da fonti ineccepibili come è andata in realtà la guerra savoiarda e il bagno di sangue in cui è stato sconfitto (?) il brigantaggio.

    Grazie per aver trattato questo argomento. Noi nipoti dei briganti lo abbiamo sempre saputo, ma sono secoli che ci tappano la bocca. E ci tocca pure sorbirci il tricolore…

  313. emilio camera

    E sono pienamente d’accordo con Arturo bolognini

  314. arturo bolognini

    non mi trovo d’accordo,se fosse come dici tu basterebbe dividere l’Italia e si sarebbe risolto il problema.
    Per me l’Italia territorialmente va bene com’e’
    Le colpe sono da addebitare alle classi politiche che nel susseguirsi degli anni hanno schiavizzato il sud tenendolo nell’ignoranza,negandogli la possibilita’ di crescere perche a loro(i politici) bastava il sovvenzionamento che ricevevano e ricevono tutt’ora per gestirsi il proprio regno(o cosche)
    non c’entra Garibaldi se i politici Italiani facendosi barba della costituzione fanno i propri interessi non curandosi degli ITALIANI non buttiamo via tutto e non bisogna permettere che il revisionismo a tutti i costi ci offuschi la mente altrimenti ci confonderemmo tra vinti e vincitori.

    1. Valentina Ferrigno

      eh si ridividiamo ora l’Italia dopo ke grazie ai savoia, il nord ha inglobato le “nostre risorse economiche”, tanto ormai il portafogli è vuoto e può essere buttato?!?!?!!? da notare che è stato evidenziato il fatto ke le risorse economiche “sono state spostate”… qui nn si parla solo delle amministrazioni “ultime” ma si parte da molto più lontano

  315. marco mecca

    per non parlare di quel pappone dell’erede al trono

  316. francesca ferrante

    siete in assoluto i più furbi! per questo mi chiedo perchè… io sono del centro, e molto spesso mi è difficile comprendere a fondo come fate voi i problemi della vita e trovare soluzioni adeguate, siete SPECIALI e dovreste convincervene di più forse. Ho profondo rispetto e ammirazione.. per tutto quello che siete e che avete sempre fatto, in fondo, per tutti noi! per l’italia, da sempre!

  317. mario bellotti

    Lascia perdere, caro Camera. La storia del gap tra Nord e Sud che con l’unità si é solo “allargato” non regge.
    Non regge com non regge praticamente niente della favoletta risorgimentale.
    Ai settentrionali serve un gran bel bagno di umiltà, proprio un’immersione nell’umiliazione e nella sincera richiesta di perdono a tutti i meridionali.
    Dopo di che, possiamo costruire insieme l’Italia unita. Sempre che ne abbiamo davvero voglia…

    Pace,
    Mario Bellotti (alias Gaetano Filangieri sul mio blog)

    1. francesca ferrante

      un bagno di umiltà anche per i meridionali.. che di occasioni ne hanno sprecate tante.. l’unica cosa che non capisco di loro.. è perchè si perdono così tanto nell’autocommiserazione, potrebbero fare molto di più per se stessi..

    2. mario bellotti

      Temo che non ci siamo: quando dico che i settentrionali devono fare un bagno di umiltà, non mi si può rispondere che devono farlo anche i meridionali.
      Che sono 150 anni che “si autocommiserano” come dici tu, o che chiedono giustizia come invece dico io, e che comunque di umiliazioni ne hanno subite più che abbastanza.

      Umiliatevi, cenere sul capo.
      Chiaro il concetto?

    3. francesca ferrante

      UMILTA’ non umiliazione..
      vabbè, divergenza di punti di vista, in fondo, hai ragione anche tu

    4. arturo bolognini

      ecco perche’l’italia va come va prima vendete i voti poi volete pure le scuse io sono un operaio che lavora a milano e cio che passate voi al sud lo passiamo anche noi qui,da voi usano le armi da noi le cartelle esattoriali(le conosci?)il bagno di umilta’ ed anche le scuse scritte se vuoi fattele dare dai politici che ci mangiano su a roma(scoprirai che non sono ne lombardi ne piemontesi)

    5. Jack Giannotti

      No, infatti quel troglodita di calderoli è di Roma…come maroni, giovanardi, berlusconi, casini o se preferite la loggia, mastella, pomicino ecc…
      Continuate a scannarvi tra di voi (camorristi/mafiosi e piccoli artigiani della val brembana/maestri di sci) ma lasciate in pace la capitale, please;))).

    6. Antonio Moscatello

      Eppure, caro mario, anche se tu hai ragione, a me basterebbe che noi meridionali, almeno noi, la smettessimo di piangerci addosso e cominciassimo a imporre la nostra visione della storia. Che è importante, perché non si può parlare d’un riscatto del sud senza un corretto inquadramento della sua vicenda storica.

      In questo senso, mi serve poco che al nord si cospargano il capo di cenere. Mi basterebbe che la finissero col ricatto secessionista/leghista, che smettessero d’imporre all’agenda del paese una falsa “questione settentrionale” che non esiste (come ha detto bene il presidente della repubblica Giorgio Napolitano), oscuranto la vera urgenza nazionale che va sotto il nome di questione meridionale, in tutte le sue declinazioni (economia-ambiente-criminalità-politica-società).

  318. raffaele mantovani

    Date dei calmanti al sig.Lascala, che mi pare abbia bisogno di aiuto

  319. emilio camera

    L’economia del sud si e’ arenata non per l’arrivo dei piemontesi, che trovarono un medidione gia’ piombato nel terzo mondo da secoli.
    Il sud smise di essere un economia trainante con la crisi del 1600 che colpi’ tutta l’europa, e ne usci esportatore di materie prime e non di manufatti.
    I borbone non riuscivano a governare bene i loro territori che ancora subivano nel 1800 le angherie e gli arbìtri di baroni e signorotti regionali, perche’ cosi era nel sud dal 1100, da quando ancora il sud era sotto il barbarossa.
    Badate bene, lo sanno tutti che i piemontesi non furono angeli e non furono riformatori.
    Il brigantaggio dilago’ perche effetivamente ci fu un peggioramento delle condizioni economiche e sopratutto un aumento della pressione fiscale che il nuovo stato sabaudo impose per diventare una “grande potenza come Francia e Inghilterra”.
    Ma da qui a dire che i Borbone furono esempio di buon governo, c’e ne’ parecchia.
    Invece di andare a cercare nel passato dei buoni antieroi, io guarderei al presente, e guarderei come l’italia in 140 e passa anni sia riuscita a allargare se non a “cronicizzare” questo GAP fra nord e sud che ci portiamo a dietro nel pedegree di italiani.
    L’italia e’ una, le carte sono queste, inutile chiedere al mazziere un altro giro.
    Semmai allora prendi a esempio i MORI, loro si che se ne intendevano:P

    1. mario bellotti

      Lascia perdere, caro Camera. La storia del gap tra Nord e Sud che con l’unità si é solo “allargato” non regge.
      Non regge com non regge praticamente niente della favoletta risorgimentale.
      Ai settentrionali serve un gran bel bagno di umiltà, proprio un’immersione nell’umiliazione e nella sincera richiesta di perdono a tutti i meridionali.
      Dopo di che, possiamo costruire insieme l’Italia unita. Sempre che ne abbiamo davvero voglia…

      Pace,
      Mario Bellotti (alias Gaetano Filangieri sul mio blog)

    2. mario bellotti

      Lascia perdere, caro Camera. La storia del gap tra Nord e Sud che con l’unità si é solo “allargato” non regge.
      Non regge com non regge praticamente niente della favoletta risorgimentale.
      Ai settentrionali serve un gran bel bagno di umiltà, proprio un’immersione nell’umiliazione e nella sincera richiesta di perdono a tutti i meridionali.
      Dopo di che, possiamo costruire insieme l’Italia unita. Sempre che ne abbiamo davvero voglia…

      Pace,
      Mario Bellotti (alias Gaetano Filangieri sul mio blog)

    3. Giulio Salvarenato

      Mantovani, mi sembri un leghista mascherato da tricolore.
      Ma se eravamo un popolo cosi’ abietto e moribondo (da 900 anni mi pare che hai scritto) come mai i piemontesi le porte delle nosttre banche le hanno aperte lo stesso?

  320. Tullio Veca

    Povero ignorante che sei, Grillo, se non ci fossero stati i piemontesi a quest’ora il sud Italia sarebbe uno degli stati meno sviluppati d’Europa.

    1. Enrico Piccolo

      Se non ci fossero stati i piemontesi ora il sud Italia sarebbe stata una delle nazioni più progredite dell’europa. I savoia son stati solo dei colonizzatori, hanno succhiato tutta la linfa vitale di uno stato legittimo, sovrano e pacifico. Se il piemonte vinse la guerra fu soltanto perchè era pieno di debiti ed ebbe l’aiuto delle altre potenze europee che mal sopportavano il regno delle due sicilie. Uno staterello come il piemonte non ce l’avrebbe mai fatta da solo.

    2. Giuseppe C.

      Se non ci fossero stati quelli del sud col cavolo che la FIAT avrebbe superato un decennio!!!!

  321. Angelo Bo

    Caro Beppe,
    mi sembra che cadiamo sempre nello stesso giochino. Invece di concentrarci su un problema e trovare delle soluzioni concrete da mettere imn atto facciamo duemila discorsi e cerchiamo più scusanti di un bambino ladro di marmellata.
    SMETTIAMOLA di attaccarci a cosa è stata una città 10 100 o 1000 anni fa, guardiamo in faccia i nostri piccoli problemi quotiadini e cerchiamo di risolverli senza sgamotti all’italiana. DIAMOCI DA FARE, è finita l’era del posto fisso e delle pensioni con quindici anni di “lavoro”.
    Saluti
    Angelo

  322. Giuseppe Cannizzo

    Ti posso garantire che siamo abbastanza svegli. Non è facile vivere in mezzo ai ricatti; vederti rubare un posto di lavoro solo perchè quel tizio è amico di quel politico. Ci strangolano con il controllo di quello che per te è un diritto e si trasforma in una concessione. E poi il nord partorisce persone come a Calderoli che non hanno capito un c…o del sud e della vita. Siamo stati abbandonati da tutti. Quelli che credono a noi sono pochi

  323. Jack Giannotti

    Beh, è anche vero che i Borboni hanno portato la “cultura” del SUDDITO nel sud d’italia.
    La cultura del…”non ci affanniamo tanto ci pensa il re…il lavoro ce lo trova lui, la soluzione dei nostri problemi nn ci riguarda..”.
    Contrapposta a quella portata dagli austriaci nel nord d’Italia di CITTADINI con diritti e DOVERI.

    Attenzione quindi a non aggrapparsi ad alibi traballanti…

    shalom

  324. alessandro Bini

    Come mai non vi svegliate per farlo ? chi aspettate ? Babbo Natale ?

  325. Alessandro Bini

    Vorrei sapere relamente qual’era questa florida economia che partiva da Palermo e arrivava a Roma..non mi riferisco solo a Napoli ma alla calabria le puglie la sicilia…dai non prendiamoci in giro!!!! Se c’è una mentalità giusta non è una guerra di occupazione che rovina la storia del paese.C’è sempre l’autodeterminazione…

  326. Angelo cobucci

    Salve,
    penso che il dott. grillo abbia pienamente ragione. Io vengo da salerno ed ho visto sin da piccolo vecchie fabbriche di mattoni ceramiche e altro come tesimonianza di un passato glorioso e commerciale. Ora le stanno buttando giù perchè la città ha bisogno di spazio. Si è persa anche quel pò di ricordo glorioso. Borbone da noi è visto come un eroe dei tempi passati. Era un grande economista, aveva un cuore grande ed è stato i primo a concepire l’albergo dei poveri, assistenza gratuita per i cittadini, si riconosceva nel popolo e non prendeva le distanze come fanno i nostri dirigenti. Era capace di mangiare alla stessa tavola di un contadino senza vergogniarsene. A Napoli andava in giro senza scorta perchè tutti gli volevano bene. Poi arrivò il grande garibaldi e finì la pace, la gente veniva trucidata solo per voler rifiutare l’aiuto dei savoia. Signiori miei si stava meglio quando si stava peggio. OMM SE NASCE, BRIGANTE SE MORE.

  327. Giuseppe Cannizzo

    Cara Francesca
    Il motivo è che i politici siciliani sono dei buoni a nulla, selezionati da quei partiti collusi a arreffatori, eredi di quei latifondisti che hanno distrutto la Sicilia ai tempi di Garibaldi

  328. massimo flagiello

    la storia insegna e allo stesso tempo nn lo fà.siamo stati x anni tenuti al giogo con finte storie di chi era il cattivo e di chi era il buono…ha cominciato Pansa…speriamo si vada avanti

  329. GIUSEPPE ANNICCHINO

    grazie grillo

    è utile che le genti del sud siano consapevoli del fatto che la storia la fanno i vincitori

    che la conquista dei savoia è stata una condanna per la nostra economia, favorendo il nostro sottosviluppo

    ma non dobbiamo piangerci addosso

    ormai la frittata è fatta

    la storia (quella vera) ci dia piuttosto la consapevolezza di ciò che eravamo

    ci dia lo stimolo per alzare il capo ed affrontare i problemi della vita consci della nostra forza

    non siamo secondi a nessuno

    e non solo perchè ci danno i palloni d’ oro

  330. ANGELO NUCERA

    CHE BELL’ITALIA CHE E’ QUESTA…. SEMPRE AD APPOGGIARSI TRA FRATELLI… E VORREMMO COMBATTERE CONTRO GLI INVASORI??? SE TUTTO VA BENE FRA POCO NON CE NE SARA’ PIU’ BISOGNO…
    L’ITALIA E’ MORTA…
    L’AMOR PROPRIO E’ MORTO
    GLI ITALIANI SONO UNA SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE…
    E’ TUTTO FINITO…
    E’ QUELLO CHE SI LEGGE QUI NE DA CONFERMA…

  331. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    1. marcello tetro

      Se tu non esistessi ci sarebbe un pirla di meno.

    2. Alessandro Bini

      Abbassa la voce intanto,e poi quando impari a scrivere ci risentiamo.

    3. Alessio Gasparrini

      Forse ciò che lei dice non è sbagliatissimo, forse è vero che noi italiani (se al giorno d’oggi si può dire “noi”) siamo un po’ “pirlotti”, per usare una sua espressione. E’ vero che ci siamo fatti fregare l’Istria, come è vero che in ambito internazionale non contiamo un cazzo, come è vero che in Italia ci sono milioni di rivalità e nessuno pensa al bene comune: fino a che si mangia, nessuno dice niente. Comunque non sono si parla di sinistra o destra, si parla di politici, in generale, la classe più nullafacente d’Italia, da ambo le parti. Comunque è meglio che lei faccia due corsi: uno per imparare a scrivere e l’altro per conoscere il rispetto e non sputare sentenze su cose che forse lei non sa. A scrivere è un ragazzo di 17 anni…

    4. Alessio Gasparrini

      Forse ciò che lei dice non è sbagliatissimo, forse è vero che noi italiani (se al giorno d’oggi si può dire “noi”) siamo un po’ “pirlotti”, per usare una sua espressione. E’ vero che ci siamo fatti fregare l’Istria, come è vero che in ambito internazionale non contiamo un cazzo, come è vero che in Italia ci sono milioni di rivalità e nessuno pensa al bene comune: fino a che si mangia, nessuno dice niente. Comunque non si parla di sinistra o destra, si parla di politici, in generale, la classe più nullafacente d’Italia, da ambo le parti. Comunque è meglio che lei faccia due corsi: uno per imparare a scrivere e l’altro per conoscere il rispetto e non sputare sentenze su cose che forse lei non sa. A scrivere è un ragazzo di 17 anni…

  332. marcello tetro

    Ottimo post.

    Personalmente ho sempre interpretato la lettura del Risorgimento come un grande processo di annessione, da parte dei Savoia, del “resto” degli stati italiani dell’epoca.

    È utile ricordare anche le lotte delle diverse popolazioni per ottenere una Costituzione più umana dalle corrispettive gerarchie di potere. A Roma (così tanto disprezzata per la “deboscia” della sua popolazione) si combatté contro il potere papale nel 1849 proclamando la seconda repubblica romana, affogata poi nel sangue dai francesi. Una lotta che fece da detonatore al resto d’Italia.

    Briganti e simili erano in effetti dei partigiani alla macchia che diedero la vita per la libertà, una libertà che nessuno gli ha mai riconosciuto perché ‘poco’ liberale.

    I signori della Padania che tanto vorrebbero ‘liberarsi’ della ‘Terronia’ facessero un piccolo sforzo di memoria storica e considerassero che i ‘danneggiati’ non sono loro, ma le loro ‘colonie’ che non hanno mai saputo amministrare, né da Torino, né da Roma…

  333. francesca ferrante

    come mai, quando formarono il primo governo e quindi il primo parlamento, la maggioranza dei parlamentari erano del SUD eppure non hanno fatto nulla di buono per la loro terra? e ancora non lo fanno?

  334. Stefano Caiazza

    signori,
    spesso sogno di andare nel regno di Agharti,sono stufo di questo processo di industrializzazione,dello smog,delle finte amicizie,della concorrenza,della tecnologia,quella inutile,che aliena l’uomo….
    ci sono avvisaglie che il sistema sta avendo un vero e propio tracollo…
    a pescara è molto evidente..e nessuna fa niente…
    qualcuno mi riconosce e ha capito che ho capito….
    quelli che detengono il potere,hanno solo quello,nn capiranno mai che adageranno le loro spoglie dove le ho adagiate io…
    che poveri che sono,mi fanno pena…
    c’è ne sono molti di bravi ragazzi come me,che la società sta mettendo silenziosamente da parte,ma che abbiamo una grande dono nel cuore,ma nn sanno vederlo…
    FIX YOU

  335. fuoco di capua

    beppe, tutto vero quello che dici dei Borboni e del regno delle 2 sicilie. Fino al 1860, arrivo di Baffone Garibaldi che combattè per donare il Sud ai Piemontesi SAVOIA!
    A Gaeta vive, opera e scrive un indomabile sessantenne che ha scritto diversi libri-verità sulle tragedie del Sud, dopo l’arrivo dei barbari!
    E si! La storia la scrive il vincitore!
    O chi si impossessa dei beni di produzione di una società!
    O chi oggi possiede i mezzi di DISINFORMAZIONE!
    Coi “SE” non si fa la storia ma si possono capire tante cose oscure del ns passato recente e remoto,del ns presente e pensare al ns futuro, se ci sarà!
    Anche la Santa Chiesa di Roma allora si fece la sua fetta di potere e alla fine chi pagò veramente il conto salato dell’UNITA’ D’ITALIA (1870) fu il popolo del SUD, da Napoli a Palermo!
    Ma tanto è e così va il mondo dei potenti e prepotenti!
    Fuoco

    1. Alessandro tROMBINI

      Fuoco di Capua !!!
      Quand’è che la finite di piangervi addosso e tirate fuori gli attributi ?

  336. Luca Mastellaro

    Vorrei ricordare a tutti gli ignoranti che scrivono su questo Blog che i Borbone non erano spagnoli ma Francesi.. Quando si parla di dominazione spagnola nel Sud – Italia ci si riferisce agli Aragonesi!!

    1. francesca ferrante

      Francesco II (1836 – 1894), Re delle Due Sicilie dal 1859 al 1861, quando viene esiliato
      La casata dei Borboni iniziò a regnare in Spagna dopo la Guerra di Successione Spagnola, provocata quando la Castiglia divenne sostenitrice dei Borboni e l’Aragona degli Asburgo. Avendo vinto i castigliani la guerra, i Borboni abolirono tutte le istituzioni, i privilegi e i diritti fiscali dell’Aragona e iniziarono a governare la Spagna in maniera centralizzata.

    2. alessandro Bini

      L’hai sparata grossa !!!! ha ragione Francesca .

    3. Luigi Costantino

      I Borbone erano francesi, è giusto: al centro dello stemma borbonico, quello delle Due Sicilie come quello attuale del Re di Spagna, campeggia lo scudetto azzurro con tre gigli d’oro, simbolo dei Re di Francia. Il capostipite dei Borbone di Spagna e d’Italia (non solo le Due Sicilie, ma anche il Ducato di Parma) è Filippo d’Angiò (1643-1746), nipote di Luigi XIV di Borbone, il Re Sole.
      Durante il viceregno spagnolo la casa regnante erano gli Asburgo di Spagna, estinti nel 1700, la disputa per la cui successione generò la guerra di successione spagnola.

  337. francesca ferrante

    se l’Italia non è stata fatta nel 1860… allora quando?
    in Regno d’Italia è dunque mai esistito? Forse no.. o forse sì, perchè scommetto che molte persone allora hanno sperato che fosse realtà, hanno lottato per un ideale di unità e credo che rinnegare quegli anni sia in fondo perdere di vista un aspetto importante della nostra identità.
    E’ triste revisionare tutto di una storia che in fondo non riguarda solo una famiglia reale. Come è triste dipingere Garibaldi solo come un mercenario.
    Era un uomo con forti ideali di libertà e di pace, ha dato la sua vita e quella di chi più amava per tutto questo e non serve a nulla rinnegare questo, non serve dar ragione ad una storia fatta solo di arrivismi, mafie, corruzione e rapine.
    Perchè è vero.
    E’ vero che i reali di Savoia erano solo degli sporchi nobili che non avevano alcuno interesse di risanare una terra, non avevano nessuno interesse a sfamare i deboli e a rendere libero il “loro” popolo…
    E’ vero che il popolo del nord ha tramandato solo sottosviluppo e ipocrisia in una terra, il meridione, dove si stava costruendo già un futuro, tutto per loro…
    Ma è pur vero che non bisogna dimenticare chi invece ha sperato in un mondo migliore per TUTTI, nord e sud, ed ha lottato per questo, è caduto per questo ed ha gioìto del coraggio di un popolo che era stanco di appartenere a Spagnoli, Austriaci o Francesi… cosa c’è di tanto sbagliato in questo?

    1. Giuseppe Simonetta

      Cara Francesca,
      sarebbe troppo lungo spiegare cos’era il Regno delle Due Sicilie nel 1860, prima dell’invasione piemontese e savojarda…Il Sud, dall’Abruzzo alla Sicilia era amministrato ottimamente dai Borbone, che, seppure imparentati con i casati più antichi e potenti d’Europa, erano Italianissimi… più Italiani dei Savoia, che preferivano il francese alla nostro idioma…
      Forse non lo sai, ma la corona d’Italia fu offerta in primis proprio a Ferdinando II di Borbone (considerato il sovrano più illuminato d’Italia) che non accettò per non fare torto a nessuno e perchè, diceva lui, il Padreterno gli aveva concesso già di regnare sulle Due Sicilie…
      Riguardo a Garibaldi, beh, forse era l’unico a credere nell’Italia Una…ma era solo un avventuriero, un guerrigliero. Senza la massoneria e l’oro inglese che servirono a corrompere alcuni generali borbonici, non sarebbe mai e poi mai nella sua impresa…Lo stesso Garibaldi, anni dopo l'”unificazione” ebbe a pentirsi di ciò che aveva fatto…E poi, chiediti: come mai il “Padre” della Patria fu relegato a Caprera da quei Savoia ai quali aveva regalato mezza Italia? Perchè i garibaldini non furono mai ammessi nel neo-costituito Esercito Italiano? Se tutti gli Italiani volevano davvero l’Italia Una e Vittorio Emmanuele, perchè quasi tutto l’Esercito Italiano ci ha messo più di 10 anni a soffocare nel sangue la guerra civile fatta passare alla storia col nome infame di “bringantaggio”? Perchè tanti soldati Borbonici furono deportati nei lager piemontesi come quello di Fenestrelle e lasciati morire di stenti solo perchè tennero fede al giuramento fatto al proprio Re e alla loro bandiera? Perchè i “fratelli d’Italia” vestiti da bersaglieri del passavano per le armi gli abitanti di interi paesi (vds Pontelandolfo e Casalduni) solo perchè gridavano “Uno Dio e uno Re”?
      Spero io abbia acceso in te un po’ di curiosità per leggere la Storia con occhi diversi…
      Ciao

  338. Luca Mastellaro

    Caro Beppe, è probabilmente vero che il Risorgimento è stato in parte un atto espansionistico piemontese e in parte si è mosso dal basso; detto questo le malversazioni politiche nel mezzogiorno esistevano già al tempo dei borboni. Sono d’accordo sulla necessità di spogliare il Risorgimento di quelle vesti idealistiche volte solo a glorificare un’esperienza che per certi versi è stata drammatica ( vedi massacro di Bronte)..
    Ma per favore, caro Beppe, la storia lasciala agli storici.. rendi onore alla storia e a te stesso.

  339. ROBERTO BOBBIO

    caro pino grillo da demagogo non consumato ed aspirante politico ti sei lasciato prendere la mano dall’enesima cazzata. la teoria della superiorità del sud sarà sicuramente appoggiata da mezza italiai di origini meridionali, ma a smentirti ci sono il colera le donne discampia , le lotte coi rifiuti e semplicemente la matematica. IL SUD ERA COSI PROGREDITO ED EVOLUTO CHE GARIBALDI LO CONQUISTO’ CON 1088 UOMINI. I CASI SONO DUE O GARIBALDI E BIXIO ERANO SUPERMAN E L’UOMO RAGNO O TU SEI UN CACCIABALLE!!!!!
    PS per aiutarti ti posso assicurare che garibaldi non era allergico alla kriptonite!!

    grillo fai pena!!!!!!!!!!
    grillo fai pena!!!!!!!!!!
    grillo fai pena!!!!!!!!!!
    grillo fai pena!!!!!!!!!!

    1. francesca ferrante

      studiala tu la storia.
      Garibaldi oltre ad avere i soldati aveva la gente dalla sua che sperava che fosse arrivato a liberarli dalle gravose imposte sulla terra che la famiglia Spagnola le emponeva.
      Solo scendendo a patti con la Mafia locale è riuscito a occupare la sicilia e tutto questo anche grazie alle scarse risorse dell’esercito spagnolo che allora combatteva una guerra difficile in patria e negli altri possedimenti.
      DOCUMENTATI

    2. Giuseppe Cannizzo

      Se Garibaldi avrebbe dovuto conquistare la Sicilia con 1088 uomini non sarebbe riuscito a fare 100 mt. dal porto di Marsala. Lo avrebbero buttato in acqua a calci in c…o senza sparare un colpo a lui e ai suoi 1088!!!!!

    3. Ferdinando Borbone

      Emerito cazzone,
      I 1088 di Garibaldi,sono riusciti a sbarcare in Sicilia perchè:
      1. Le navi di Sua Maestà Britannica si interposero tra le imbarcazioni garibaldesi e le navi della Real Marina delle Due Sicilie;
      2. Supportati dalla massoneria inglese e dalla mafia siciliana;
      3. Alcuni alti ufficiali borbonici tradirono il loro Re ed i propri soldati, ritirandosi senza nemmeno sparare un colpo. Alcuni di questi sporchi traditori entrarono senza perdere grado e paga nel neocostituito Esercito Italiano…altri fecero la fine che meritavano e furono fatti a pezzi dai loro stessi soldati (vds Gen. Briganti)
      4. I garibaldini non erano solo ferventi “patrioti”…tra loro vi erano moltissimi soldati piemontesi, inglesi, ungheresi ecc..appositamente “congedati” e (rivestiti con la camicia rossa), oltre a tanti avventurieri in cerca di bottino..In ogni caso quando potevano, si dedicavano allo stupro, all’uccisione di preti “reazionari” e a depredare chiese e monasteri..Fu Garibaldi a definire l’allora Pontefice, un metro cubo di merda, o sbaglio? Lo stesso Garibaldi, falso come Giuda, entrato a Napoli e per aggraziarsi i napoletani, volle rendere visita a San Gennaro…proprio lui, noto miscredente..
      5. Garibaldi, con i suoi adulatori e collaboratori sperperò senza alcun ritegno le ingentissime somme di denaro sottratte al Banco di Sicilia e quello di Napoli…Anche quel bavoso di Cavour indagò su questi fatti..
      6. In ogni caso, il Real Esercito delle Due Sicilie seppe riscattare il proprio onore nella battaglia del Volturno, (dove Garibaldi ci stava rimettendo il culo)a Gaeta, Messina e Civitella del Tronto… I soldati “Napolitani” non si sono svenduti al tricolore sabaudo e rimanendo fedeli a Franceso II e al candido stendardo Borbonico furono deportati in lager come quello di Fenestrelle (Piemonte), altri combatteron (per più di 10 anni)la guerriglia contro il piemontese invasore…Per i “fratelli d’Italia” sono passati alla storia col nome infame di “Briganti”

  340. dario savarese

    “non scordi che i napoletani sono degli orientali, non capiscono altro che la forza.”

    (Bixio a Cavour)

    creare un immagine distorta dell’Altro (orientale, sottosviluppo, sud…) per chiamare se stesso (occidente, progresso, nord…)

    ma la storia (le storie) non si scoccia di ripetersi ogni volta???

  341. carmine contese

    vi ricordate quando V.E di Savoia sbarcò a Napoli con tutta la famiglia? beh io ricordo uno stupendo striscione con scritto “JATEVENNE”

  342. marcellok kkk

    @Ciro Esposito
    ________________________________________________

    Scusa caro Ciro, ma queste prove lampanti di cui parli dove starebbero? Le prove di un SISTEMA INDUSTRIALE a Napoli, nel XIX sec, progettato dai Borbone di Spagna che nemmeno nel loro regno avevano un SISTEMA INDUSTRIALE? Bene, documentalo.
    Io ho madre e padre calabresi e di prove ce ne sono, ma del contrario. Ho già spiegato che il riferirsi alla sola Napoli non basta certo ad esporre una tesi di semi-avanzamento economico in tutto l’ex-regno. Di questo sei cosciente, vero?

    I Borbone regnarono per un lasso di tempo breve?? dal 1738 al 1860 lo chiami breve?? All’austria poco interessava lo sviluppo del regno, ERA SOLO MERCE DI SCAMBIO PER OTTENERE LA PRAMMATICA SANZIONE.

    La marina mercantile risultava più sviluppata delle ferrovie? E grazie! le ferrovie dovevano ancora praticamente nascere sia come mezzo di interconnessione, sia soprattutto per il commercio. siamo nel XIX secolo, ed è LOGICO che la via marittima fosse la più diffusa visto che veniva usata già da secoli.

    Il fenomeno dei briganti non è connesso con la mafia? vabe apri un manuale di storia moderna e contemporanea e leggi, oppure compra un libro sul brigantaggio, anche dalle bancarelle e vadrai che lo sanno pure i muri.

    Era la città più avanzata del sud caro Ciro, ma non reggeva nessun confronto con le grandi capitali. ne a livello economico ne soprattutto a livello sociale.Leggi del Granducato di Toscana, ad esempio, per rimanere in italia.

    1. Alessandro Trombini

      Come al solito si rischia di ricadere nel tutto bianco e tutto nero.
      Come è la lega,cos’ sono quelli del sud che ancora si piangono addosso per le sfighe che gli sono successe…incredibile.Non sono nè leghista nè nordista,ma è incredibile che dei problemi del sud gli abitanti del sud danno la colpa ancora a Garibaldi e allo sporco nord.Fate un raccolta firme,per poter effettuare un refernedum per la seccessione del sud dal nord e vediamo quanti abitanti del sud vogliono l’autonomia……
      Questa mentalità non è savoiarda..non deriva da una dominazione pontifica e borbonica che non ha fatto altro che tenere fuori il popolo dalle decisioni pubbliche non volendo altro che l’ignoranza della gente ? Pensiamo al cattolicesimo nella storia d’Italia..che poi non si possono definire degli eroi e basta gli uomini del risorgimento che i Savoia non hanno fatto niente per niente quello che hanno fatto (nessuno nella storia ha mai fatto una guerra,per fini umantiari senza rendiconti economici) è palese,ma da questo a fare passare gli anni del risorgimento come anni di occupazione fascista,mi sembra un pò dissennato.
      La differenza della storia e delle culture e delle mentalità in ITalia le hanno fatto le diverse dominazioni straniere….

    2. Claudio Traino

      Il polo siderurgico di Mongiana (con annessa fabbrica d’armi), in Calabria, da dove tu vieni (e anche io…) era il piu’ progredito ed avanzato d’Italia; l’officina meccanica di Pietrarsa era l’unica a produrre locomotive in Italia. Entrambe furono smembrate all’indomani dell’annessione (perche’ di annessione si e’ trattato!). L’economia del Regno delle Due Sicilie era di gran lunga piu’ florida rispetto al Piemonte (altrimenti secondo te perche’ i Savoia avrebbero cercato di annetterselo?). Ma questi sono fatti ormai abbastanza noti. La cosa piu’ amara e’ che ci hanno tolto anche l’orgoglio di essere eredi di una grande tradizione; hanno corrotto la nostra classe politica. Napoli era la terza citta’ d’Europa: guarda come l’hanno ridotta!!! Vie d’uscita? Francamente non ne vedo anche se un revisionismo che riporti a galla la verita’ puo’ alla lunga aiutare almeno a capire da dove veniamo e che non dobbiamo vergognarci di essere meridionali. Vedere nelle nostre citta’ strade vie e piazze intitolate a Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele II fa male. Perche’ qualche coraggioso amministratore non prende finalmente l’iniziativa di dedicare strade, piazze, universita’ a Ferdinando II, Carlo III, Tanucci e cosi’ via? Grazie Grillo per la tua onesta’

  343. Antonio Leonelli

    Il revisionismo non serve, nel caso dei Savoia. Si può revisionare la storia, non la cronaca nera spacciata per saga. Quattro provincialotti piemontesi si sono limitati ad estendere su tutta la Penisola le loro attività criminali locali. Nel tempo si sono evoluti, almeno alcuni di loro, ma soltanto in altezza.
    Perché quanto a moralità la loro intrinseca natura, disgustosa, è sotto gli occhi di tutti.
    Ci hanno riempito le piazze di statue equestri, cavalcando dei ponies, visto che dei veri destrieri erano troppo alti per loro.
    Abbattiamole tutte ed erigiamone una soltanto al V.E. contemporaneo. Magari, per essere coerenti con la sua triste storia, all’isola di Cavallo.

  344. Andrea Vendrami

    Beppe e voi tutti amici,
    avete ben ragione a invocare il revisionismo… il tanto celebrato nord con tutti i suoi capitali, imprenditori, imprese, artigiani, banche, impiegati, tutti con quella maledetta voglia di lavorare e produrre per il proprio futuro e per i figli, tutto questo affannarsi consumistico avrebbe ancor più senso se quella volta Cavour si fosse accontentato, i mille fossero rimasti in qualche taverna ad avvinazzarsi e Garibaldi si fosse dedicato alle sue peripezie magari nelle sole Ande…
    La Padania non sarebbe un miraggio e il sud non sarebbe la palla al piede che è…
    I Garibaldi di oggi sono i tanto political-scorrect Calderoli, Castelli, Bossi…
    non gli statalisti senza voglia di far che vivono di sussidi…

  345. Antonio S

    Che dire ..

    sono siciliano e mi vanto di esserlo. Ho vissuto in mezzo “gli incivili padani” per quasi 15 anni e posso dire una cosa che mi dispiace moltissimo “in fin dei conti siamo nella stessa barca” ma con storie diverse, dovremmo solo cominciare a comprendere che il nord non è solo Lega come il meridione non è solo mafia e delinquenza.

    1. francesca ferrante

      hai detto bene, concordo pienamente

  346. Antonio Moscatello

    Da meridionale, sono molto contento di questo post di beppe che condivido. Lo trovo bello, anche perché scritto da un non meridionale (nessuno è perfetto!).

    Solo vorrei porre all’attenzione due elementi di discussione.

    1) Ho visto che qualcuno ha creato un’associazione lotta dei meridionali = lotta del cattolicesimo contro le forze anticattoliche. Non è una similitudine peregrina da un punto di vista storico, intendiamoci, ma credo che ormai sia desueta. Non siamo più a quel punto, né i meridionali del 2006 credo rivogliano i Borbone. Soltanto, sarebbe venuta l’ora a 140 anni dagli eventi di ristabilire la verità storica. Anche perché il riscatto del sud passa anche attraverso un recupero della sua dignità storica.

    2) C’è un rischio: cercare di opporre alla storia-burletta creata dai vincitori, una storia-burletta dei vinti. La seconda non potrà mai essere vincente. Secondo me, andrebbe liberato d’ogni furore ideologico la questione e si dovrebbe cominciare a riprendere in mano i documenti, andare a fare ricerca nel patrimonio della letteratura orale in puglia, campania, lucania, calabria. Sarebbe il momento di cambiare la prospettiva storica. Questo è revisionismo? Sì, ma revisionismo non è una parolaccia. Le revisioni storiche possono essere basate sulla verità o sulla menzogna. Cerchiamo, in questo caso, di scegliere la prima strada.

  347. Andrea Giovannini

    Curiosità storica.
    I “brefotrofi” pare siano la principale fabbrica di cognomi.
    Mi dicono che, a Napoli, cognomi come Esposito e simili per un lungo periodo dopo l’Unità sono stati abbondantemente sostituiti dal cognome Savoia.
    Con la considerazione in cui erano tenuti i trovatelli (bastardi?) a quei tempi l’abbinamento è chiarissimo.
    Mi piacerebbe avere qualche conferma.

    1. Giulio Salvarenato

      A me risultano cognomi come Lombardo o paesi come ad esempio Santangelo dei Lombardi in Campania, forse retaggio di una migrazione tanto vecchia quanto ammonitrice da nord a a sud, ovviamente cerco conferme.
      saluti

  348. Antonio De Iorgi

    DAL PROSSIMO ANNO 2007 INIZIERA’ LA RECESSIONE

    Caro Beppe,
    Per colpa della nuova Finanziaria nel prossimo anno 2007 in Italia iniziera la recessione.
    I conti sono molto semplici:
    In questo anno la crisi ha fatto da padrona, I consumi hanno un decremento a due cifre, le prospettive per il 2007 non sono floride, se a tutto questo si aggiunge un rastrellamento di contanti pari a
    35 miliardi di Euro, la recessione è assicurata.
    Antonio De Iorgi

  349. gio cro

    Per capire come mai studiamo i Savoia come salvatori della patria e Garibaldi come l’eroe dei due mondi bisogna riprendere i programmi scolastici preoparati dalla riforma Gentile (epoca fascista). Il filosofo aveva ideato un sistema scolastico certamente migliore del guazzabuglio attuale, frutto di ripetute riforme scolastiche sovrappostesi, tuttavia nel mettere insieme il programma di storia si trovò di fronte ad uno spaventoso vuoto di secoli durante il quale, l’Italia fu divisa in Stati e Staterelli e di glorioso non aveva nulla da ricordare. La stessa riunificazione sotto i Savoia in realtà era stata un’annessione al regno di Sardegna dato che lo Statuto Albertino fu esteso a tutto il territorio del nuovo Stato (se era uno Stato nuovo, nuova Costituzione) non solo ma Vittorio Emanuele invece di chiamarsi I re di Italia continuò a chiamarsi II di Savoia. Insomma eravamo una conquista dei Savoia. Dato il processo non certo eroico di riunificazione, Gentile dovette racimolare i pochi episodi che vedevano protagonisti 4 nobili esaltati per mettere insieme un po’ di eroismo e rifarsi ad avventurieri come Garibaldi o a faccendieri come Cavour per ricostruire le vicende in modo accettabile per la retorica patriottica fascista. Lo stesso termine Risorgimento fu coniato in questo periodo. Inoltre i Savoia erano i regnanti di allora non si poteva che esalatarli. Tutto qua. Ma noi sappiamo di che pasta sono fatti…da Carlo Alberto in poi non hanno dato certo prova di grande statura politica….
    Le malignità dette sui Borboni sono state dette contro gli Austraiaci, nei cui territori però la burocrazia era estremamnte efficiente e l’istruzione elementare obbligatoria e gratuita per tutti già dal 1700!

  350. Luca Gava

    Le rivoluzioni in ITALIA le hanno decise solo quelli che detenevano il potere politico e/o economico….
    E’ cosi purtroppo…

    PS : E’ morto GIORGIO PANTO l’unico che poteva liberare il nord-est e il nostro Veneto in partricolare

  351. Nico Pompeo

    E’ storia vecchia la guerra d’annessiojne piemontese voluta dall’Inghilterra in funzione anti francese. Ne parlava già il prof al liceo 25 anni fà. Garibaldi un mercenario che abbandonò che forse abbandonò la moglie in punto di morte, e che con 1000 tra cui Bixio il fucilatore di Bronte, e l’aiuto della fotta inglese e della delinquenza organizzata già allora (che ebbe poi anche i suoi capi colegati a ministri e polizia) e i piemontesi semplicemente impreparati a gestire una annessione così complessa.
    Adoperiamoci a creare un’Europa dei popoli unita su basi diverse da quella che ha avuto questo temporaneo ma necessario paese, ben sapendo come Verga e tanti altri quello che veramente ha comportato,l’unità per il sud, compreso i caduti dell’Isonzo per “liberare” altri “italiani” da un Impero Austriaco che forse meriterebbe migliore considerazione per la capacità di unire popoli per il rispetto della legge e non per una supposta appartenenza etnica.

  352. Giuseppe Cannizzo

    Solo una mente aperta ed attententa alle questioni sociali è in grado di capire l’origine della questione meridionale. (Bravo Beppe! Da un Genovese non me lo sarei aspettato)
    Tutto iniziò quando Peppino Garibaldi arriva in Sicilia e non ci capisce un C…o. Chi doveva essere liberato viene perseguitato, e chi doveva essere rinchiuso nelle patrie galere, fa accordi con i predecessori del nostro ultimo savoia, che è esempio di una stirpe! In quei tempi vigeva l’ultima espressione del vassallaggio medievale che, grazie ai Borboni, rei solo di aver ereditato una cultura vecchia di secoli e non erano riusciti a ristrutturarla, era tenuta sotto controllo forti di un potere centralizzato e comunque la ricchezza della terra permetteva di dare lavoro a tutti e garantire il minimo indispensabile, che non era poco considerando la condizione sociale di quei tempi.
    Ad un tratto arriva una ventata di novità, sbarcata da Quarto vicino Genova e mette in subbuglio le menti meridionali. Terre per tutti e chi si unice a quei mille eroi e permette di liberarci dalla tirrannia dei Borboni. Chi mette in circolo quelle voci? Non di sicuro i Borboni e non di certo i contadini;rimangono i latifondisti, vassalli, feudatari gli unici che ci avrebbero guadagnato da questa destabilizzazione.
    Uno zio di mio nonno,il quale me lo raccontava sempre, partìì per aiutare il grande Peppino con forti disperazione della famiglia, illuso che quando sarebbe tornato avrebbe avuto quel pezzo di terra tanto sognata. Non tornò più come tanti giovani di quei tempi, e la cosa che fa più rabbia, ucciso da quelli che gli avevano dato speranza e che lui aveva lasciato tutto per loro.
    Altro che eroi dei due monti.Lui fu il primo esempio di connivenza fra stato e mafia;il primo esempio di asseciazione a delinquere di stampo mafioso culminata con la strage di Bronte. I veri Siciliani sono e siamo quelle persone che riescono a vivere degnamente in mezzo a questa spazzatura ereditata da Savoia e accumulata nei sec

  353. alessandro del monte

    Hanno votato no alla estromissione dei mafiosi dalla Commisione Antimafia 421 deputati

    Hanno votato sì per un totale di 21 :
    14 del PDCI: Bellillo, Cancrini, Cesini, Crapolicchio, De Angelis, Licandro, Napoletano, Paglierini, Pignataro Ferdinando, Sgobio, Soffritti, Tranfaglia, Vacca,Venier
    1di An: Napoli Angela
    1di Forza Italia: Fasolino
    1 di Dc-Psi: Nardi
    2 de L’ulivo: Lomaglio, Samperi

    1 dell’ Idv: Astore
    1 del Movimento Per L’autonomia: Lo Monte

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

  354. Giuseppe De gennaro

    Difficile parlarne. Si conosce solo la prima ferrovia e non tutti i primati italiani, europei e mondiali dell’ex Regno. La gente è morta credendo di battersi per una patria, centinaia di migliaia, mentre la Bamca d’Inghilterra, dopo aver tirato fuori tanto oro per l’unificazione, si fregava le mani.
    Il sud è una polveriera. Lo Stato italiano sà che è in atto un risveglio che viene chiamato revisionismo e le conseguenze cominciano a concretizzarsi. Sud Libero!
    Proteus

  355. Francesco d.

    Qui non si tratta di revisionismo,ma di studiare la Vera storia.
    Quello che noi oggi chiamiamo Risorgimento è stata in realtà una vera e propria guerra civile che a scuola i libri di storia non riportano..
    La ragione è semplice:agli inizi del Novecento e poco prima della Grande Guerra, in cui tanti terroni hanno perso la vita per togliere via dalla merda austro-ungarica i Savoia e i veneti-friulani-trentini (che ora ci ripagano sfruttando la nostra forza lavoro),c’era l’esigenza di far sentire agli italiani l’appartenenza ad un unico stato per poter convincere questi terroni a sacrificare la vita per vincere una guerra in cui non credevano in molti..vuoi per ignoranza,vuoi perchè ancora la maggior parte del Sud non riconosceva i Savoia come propri regnanti legittimi.. Ecco il perchè del successo scolastico di libri come Cuore,o la storia leggendaria di Cavour e del re Savoia liberatore d’Italia!!
    Vero,molte cose negative possono diventare positive nel tempo e forse anche i meridionali come me cominceranno a sentire appartenenza per questo Stato Padano,ma mi chiedo come sarebbe stato se invece dei Savoia il Sud l’avessero liberato gli intellettuali illuministi della Prima Repubblica Partenopea,cento anni prima,secondi solo ai Francesi. Forse oggi staremo a parlare di Questione Veneto-friulana e non meridionale.

  356. Nico Pompeo

    Perfettamente d’accordo da tempo. Aggiungerei l’accorpamento delle Regioni. Es. Abruzzo e Molise, veneto e Friuli, Puglia e Prov. Matera ecc.
    Grazie
    Nico Pompeo -Napoli

  357. bob baralis

    tutto ok.Sono un piemontese da generazioni, ( scusate per il disturbo di esistere), in un paese che non è mai stato una NAZIONE VERA, ma dove le divisioni sono cosi marcate, dove in politica dominava il meridione ed il centro e sostituito ora dalla mafia ed il potere economico, non potevo pretendere di essere considewrato italiano e non sporco piemontese. ormai il revisionismo ha toccato il grottesco, i partigiani sono dei delinquenti ed i torturatori nazi-fasciti delle povere vittime,Craxi ed Andreotti due povere vittime.Mah in effetti devo dire ” A GARIBALDI CHE C…O TI è PRESO DI CERCARE DI UNIFICARE L’ITALIA. Forse era meglio che il sud proliferrasse nella sua ricchezza Borbona ( credo pero’ che il popolo , quello vero, non fosse molto d’accordo)e che anche il nord rimanesse nella sua rozza povera incivilta’.VERAMENTE caro Beppe o chi per te, con i bombardamenti dei disperarti emigranti e con questo RAZZISMO a 360° ai toccato il fondo.
    non è che la troppa impotanza ti ha fatto perdere il cammino semplice che avevi intrapreso.?????
    Certi argomrnti sono troppo complessi per essere trattati come una BURLETTA.
    pazienza spero che sia solo un momento di appannamento. Con AFFETTO ROBY

    1. Giulio Salvarenato

      Caro amico piemontese, l’importante è avere la coscienza pulita, non si dice che tutti i piemontesi sono come Cavour o il Savoia, altrimenti si commette l’errore di dire che tutti i siciliani sono mafiosi e purtroppo molti lo fanno.

      saluti

    2. Giuseppe Cannizzo

      In una cosa mi trivi daccordo: Ma che c…o è venuto a fare il grande Peppino

  358. Nello De Gennaro

    questa è la vera storia, noi meridionali lo sappiamo da sempre, lo leggiamo sui volti della nostra gente, da sempre in prima fila per i lavori più umili, depredati delle ricchezze dalla banda Cavour, oggi derubati anche della dignità, portando in giro una napoletanità fatta di camorra e di malcostume, ma questa è solo una piccola parte di Napoli, quella più facilmente esportabile sui media. Venite a vedere quanti giovani e meno giovani sono impegnati in battaglie dificilissime, perchè tutto si complica su questo territorio, eppure ci proviamo, il meetup ne è un esempio, tra battaglie per l’acqua, inceneritori, ed altro, ultimamente abbiamo creato un gruppo sullo studio della moneta complementare, da realizzare a Napoli, per sopperire alla mancanza cronica di Euro, sì, perchè la nostra economia è stata depredata dell’elemento più importante, la moneta, senza la quale nessuna attività economica è possibile, anche se c’è bisogno di lavoro, e ci sono i lavoratori, se non ci sono i soldi non s’incontreranno.
    Nel meetup di Napoli stiamo creando una moneta complementare che si chiama lo “sconto che cammina”, un supporto all’economia locale, una speranza per i giovani, un punto di partenza per promuovere un circuito virtuoso alternativo al ” o sistema”, noi ci crediamo, Napoli è anche questo, ci facciamo la nostra finanziaria.

    Nello

  359. giovanni anselmi

    Finalmente qualcuno che porta che dice la verità, da quando ho finito la scuola mi sono documentato su tante cose e ho capito che forse a scuola non ci insegnano niente oltre ad essere di regime

  360. Joseph Gary

    E se il Borbone fosse in realtà il Savoia?
    E se il Savoia fosse in realtà un barbone?
    Siamo tutti borbonici.
    Siamo tutti barboni,
    con questi politici disonesti.

  361. silvio de feo

    Consiglio a tutti la lettura di ” Maledetti Savoia ” di Lorenzo Del Boca.

  362. Giulio Salvarenato

    Ma perchè la totalità dei post che criticano l’articolo di Grillo sono scritti da settentrionali?
    Non dovete spaventarvi se la vera Italia sta rialzando la testa, la parte cattolica, la parte che soffre da ormai 161 lunghi anni, chiede oggi a gran vocela sua legittima indipendenza cosi’ come le è stato divinamente concesso per circa 800 anni.
    Mica noi eravamo sotto il giogo straniero, come il lombardo-veneto, i cui regnanti, seppur cattolicissimi ed amati dai Lombardi e dai Veneti(e non mi si dica che non è vero), stavano a Vienna mica a Milano
    Cavour e Vittorio Emanuele erano invece gli zerbini di Napoleone mentre quando cambiava il vento leccavano il culo agli inglesi.

    Il Sud Italia(che da qui in poi chiamo per comodità Due Sicilie) a parte il periodo dei Vicerè Spagnoli, che finì nel 1734, ebbe sempre un proprio Re ora dimorante a Napoli, ora a Palermo.

    Le Due Sicilie, lo stato più grande e più avanzato D’Italia, l’unico “errore” che commise fu il non leccare il culo alla potenza di turno, ora l’Inghilterra massonica poi la Francia settaria.

    Sono loro che ci hanno dichiarato guerra non il miserabile piemonte, loro hanno finanziato la spedizione garibaldina e la corruzione degli ufficiali borbonici.

    Il Regno delle Due Sicilie era una nazione cattolica, avevamo il nostro concordato con lo Stato Pontificio; con il Regno d’Italia la massoneria va al governo e da allora non se ne è più andata.

    Vedo come al solito chi ha il cuore pieno d’odio verso i meridionali, è possibile stare insieme a queste persone?
    L’unica strada è quella della riconciliazione.Ma un giorno la bussola potrebbe girare ancora e tornare ad indicare il Sud, quel giorno il Nord potrebbe avere bisogno del Sud.
    I meridionali sono sempre stati ospitali non trattateli più male perchè un giorno ne potreste avere bisogno…

    I tempi che si prospettano sono duri, euro, cina, petrolio presto ci faranno capire che il vero problema è il pezzo di pane non l’ultimo cellulare Nokia.
    saluti

  363. ettore muti

    Che si faccia diventare pure il cardinale Ruffo un eroe della libertà del sud la dice lunga sulla vostra preparazione e sull’acume che vi contraddistingue.
    La verità e che vi meritate di essere presi per il culo dal governante di turno, si chiami esso Borbone, Savoia, Berlusconi o Prodi.

    Siete solo dei servi nati.

  364. Marco Scardigli

    Caro Beppe,
    sono un tuo lettore affezionato e mi dispiace trovare una simile caduta di stile nel tuo blog. Io sono uno storico e posso assicurarti che nessuno ha ancora scritto una storia attendibile del brigantaggio. Che parta dai Sanfedisti e dalla controrivoluzione del ’48 e racconti perché non sia successo nulla di simile nel ’61. Che spieghi che i piemontesi sono andati in Meridione innanzitutto per fermare Garibaldi e non sapevano nemmeno com’era fatto il Sud. Che tantissimi briganti combattevano contro i notabili locali liberali e non contro i piemontesi. Che tenga conto del ruolo della Chiesa.
    Tanto per fare un esempio: uno dei migliori storici italiani che sta curando una grande opera sulla storia dei conflitti in Italia, non ha trovato nessuno che sapesse trattare la parte.

    Potrei andare avanti ore a farti esempi, ma preferisco metterla su un altro piano. Ho scritto una biografia di un generale piemontese coinvolto (eccome!) in quei fatti. La parte della lotta del brigantaggio mi ha portato via tre mesi di bruciori di pancia a cercare di capire, scavare, confrontare. A cercare di metter via pregiudizi e verità preconfezioante. Mi sono occupato di una piccola zona e ti posso assicurare che – almeno lì – le cose non sono andate come tu dici.
    Anzi: avvalorare falsi storici, analisi incompiute, semplificazioni banali serve solo a nascondere la verità.
    Ad esempio che una fetta importante del malgoverno italiano nasce proprio come corollario a quel conflitto interno.
    Mi accorgo che ho scritto più uno sfogo che una mail. Scusami e complimenti per il resto del tuo lavoro.

    1. Sebastiano Gernone

      Sul brigantaggio esiste una studio molto serio e complessivo – sicuramente non definitivo per l’importanza dell’argomento, una guerra civile che causò molte più vittime delle guerre di indipendenza risorgimentali tutte insieme (SALVEMINI DOCET)- : il libro è quello di Franco Molfese “Storia del Brigantaggio dopo l’Unità” edizioni Feltrinelli ma c’è anche una edizione pirata non autorizzata dagli eredi che la riprende per intero (l’edizione del 1966 ).
      poi ci sono gli atti del convegno nazionale del 1984 a Napoli sul brigantaggio. Altri studi locali sono interessanti, qualche biografia sui personaggi, alcuni repertori archivistici.
      Sebastiano Gernone

    2. luca sessa

      Garibaldi ricevette soldi e nave Rubattino dai Piemontesi, strano che poi volessero fermarlo…

      Visto che siamo in tema, Rubattino per ricompensa ebbe l’esclusiva della navigazione nel Tirreno, a scapito della floridissima Società di Navigazione Meridionale (Regno di Napoli IIa flotta mercantile d’Europa dopo l’inglese). La Rubattino si è trasformata nell’odierna Tirrena.

  365. Roberto Cosenza

    Tra l’altro c’è una curiosità eccezionale: non dimentichiamo che i meridionali con la loro terra, essendo annessi all’Italia nel periodo del fascismo, furono inclusi per forza di cose tra i popoli “puri”. Di conseguenza (INCREDIBILE ma vero!!!) gli italiani che nel frattempo erano emigrati in America vennero finalmente considerati bianchi.

  366. La soria siamo noi

    Caro Beppe, come vedi è vero che la Storia siamo noi,quella vera.Ma purtroppo la storia sui libri l’hanno sempre fatta i vincitori. Anche quella di ogni dopoguerra l’hanno fatta i vincitori.
    Meditate gente, meditate…….

  367. carlo alibrandi

    Purtroppo per quel motivo dal 1860 al 1911 circa
    25milioni di merionali sono scappati dalla fame
    imposta dai savoia.
    Inoltre la criminalità era molto limitata ed i
    savoia poterono governare utilizzando i camorristi che erano confinati nell’isolotto di S. Stefano( di fronte a Ventotene ), che furono liberati ed assegnati a compiti di polizia.

    In qualunque paese dove il delinquente la fa sempre franca, ed è ricco e rispettato, la criminalità prevale. Anche con questo ci dobbiamo confrontare oggi, ringraziando i savoia.
    Quando hanno unito l’Italia, manco l’italiano parlavano. Piuttosto hanno mirato a fregarsi i soldi dei Borbone, per ripianare le
    loro finanze disastrate, in questo aiutati dai massoni di Londra che finanziarono Garibaldi
    e corruppero i generali borbonici.
    Occorrerebbe che qualcuno spiegasse qualcosa
    ai ns. ragazzi. Penso che il meridione si possa riscattare capendo meglio la propria storia, e riscoprendo in essa la forza per affrontare un futuro migliore.

  368. antonio deblazzi

    A dimenticavo, scusate, UN MILIONE di morti ammazzati tra torture, fucilazioni, deportamenti e messi alla fame di interi paesi con assedi tra il 1860 e il 1875. Questa il prezzo della “libertà e fratellanza” piemontese…..

  369. Alessandro Ogheri

    brava Maria Antonietta;
    mi rendi fiero di essere italiano, mentre altri commenti di altre persone mie conterranee mi fanno vergognare di essere veronese, cittá del nord abbastanza spesso RAZZISTA e IGNORANTE, purtroppo….
    ciao
    Alex

  370. antonio deblazzi

    Mi permetto di consigliare un libro su come si è “conquistato” il sud
    “i Savoia e il massacro del sud” di Antonio Ciano edizioni Grandmelò – Roma.
    Una cruda e dettagliata eposizione di massacri, stupri ecc(anche con foto), dove al confronto Hitler, Stalin e Pol Pot sono solo dei semplici dilettanti.
    Senza dimenticare l’incredibile furto di tutto il tesoro del Regno, che non dimentichiamolo riusciva anche a prestare soldi ad altri Stati mentre i savoia erano pieni di debiti.
    Senza contare l’infame patto fatto dal mercenario garibaldi con i camorristi ed i mafiosi per assicurarsi il controllo del territorio, dando mano libera a gente che di solito marciva in galera.

  371. Fabio Barigelletti

    Su questo interessante argomento consiglio vivamente a tutti il seguente testo:
    Martucci R., “L’invenzione dell’Italia unita”, Sansoni
    Nonostante l’aspetto poco accattivante (un mattone dalla carta ispida e gialla), il libro scorre meglio di un best-seller e racconta ciò che molti di noi non hanno mai sentito, a causa degli infiocchettamenti attraverso i quali il “Risorgimento” è stato ripulito.

  372. giuseppe malluzzo

    comunque la pensiate,
    “solo gli stolti e i saggi non cambiano mai idea…”

  373. Ciro Esposito

    Ma la storia l’hai studiata al CEPU? Guarda che la dominazione Spagnola si chiuse con Re Carlo di Borbone che separò in via definitiva le 2 corone. I Borbone di Napoli erano di Napoli, e parlavano Napoletano e se si criticano per la loro provenienza spagnola vi ricordo che i Savoia erano francesi e a corte parlavano francese! Comunque durante il periodo del viceregno non si è mai imposta la lingua spagnola nei regni di Napoli e Sicilia. E’ da notare che la dinastia dei Borbone di spagna comincia con Filippo V nel 1700, quindi nel 1500 i Borbone non hanno governato Napoli e giusto per informazione, per 27 anni, prima che arrivassero i Borbone a Napoli vi fu il Viceregno asburgico durato 27 anni.

  374. Alongi Vincenzo

    Tutti MA PROPRIO TUTTI parlano di “Regno delle due Sicilie”! Di Sicilia io ne conosco una. M’è toccato in sorte di nascerci, fa parte di me e la amo così come è: bella e martoriata. MA ESSA E’UNA, NON BINA NE’TRINA! Parlare di due Sicilie per me è sintomo di sonora sbronza o, peggio, di ancor più sonora fregatura borbonica, savoiarda, italica, ecc. ecc.
    In quanto alla becera sottodivisione dell’Italia in “Terronia” e “Polentonia” figlia naturale (non legittima) dello squallore di coloro che la auspicano, desidero aggiungere che dopo 42 anni di Polentonia (che “fa parte di me e che amo”) continuo a confutare l’esattezza della somma algebrica di tal Giù-fa (filosofo e matematico forse arabo, ma fors’anche cinese o siculo) il quale asserisce che: 1T + 1P = 1C. Cioè: Un popolo di Terroni più un popolo di Polentoni uguale un popolo di Coglioni). Mi scuso per la terminologia greve, grossolana, ma quando ce vo’ ce vo’!!! Meditate gente, meditate!

    1. Ciro Esposito

      Forse non sai che il termine Due Sicilie ha origini antiche, al tempo della disputa dei due regni da parte di Angioini ed Aragonesi. Dovresti essere fiero anzi che il nome di Sicilia sia stato mantenuto nella denominazione del regno che è esistito per ben 7 secoli.

    2. dario de prosperis

      Quel nome era solo un ricordo della storia passata, lo stato era sempre nominato come Regno di Napoli, da secoli.

  375. marcello kkkk k

    ….monumenti, ma sotto i quali pascolavano greggi di bianche e belanti pecore. La ferrovia del regno del sud come qualcuno nel tuo blog ha detto, non era solo verso Portici, quello fu il tratto iniziale. Il sovrano Ferdinando II, organizzò l’intera strada ferrata del sud che è ancora in uso, sino ai più sperduti paesini di montagna. E’ questo stato “piemontese”……

    M Antonietta Terlizzi
    ______________________________________________

    Scusa ma di quale regione stai parlando!? hai raccontato del regno delle due sicilie come se fosse stato il paese più industrializzato del XIX secolo!
    smantellato il sistema industriale???? NEl regno borbonico non esisteva un sistema industriale, che invece stava appena sorgendo. Il Regno era caratterizzato da una rivalità continua tra Napoli e la Sicilia, tanto che più volte nel settecento le truppe napoletane marciarono sul suolo siciliano per sedare le rivolte contadine. La sua economia era basata per l’ottanta per cento sull’agricoltura; solo napoli aveva un tasso di impiego accettabile, commercio movimentato non con le altre città italiane bensì con i maggiori porti esteri. La napoli-portici fu la prima ferrovia ad essere inaugurata in Italia, primato importante quanto inutile ai fini del commercio, praticato per la quasi totalità via mare.
    E comunque la pur economicamente avanzata situazione napoletana NON BASTAVA CERTO A RISCATTARE L’ARRETRATEZZA DI TUTTO IL RESTO DEL REGNO (SICILIA ESCLUSA) ANCORA SOTTO IL GIOGO FEUDALE ED IL BRIGANTAGGIO, ANCHE ORGANIZZATO.

    questo per mettere i puntini sulle i e per coloro che stanno facendo della Napoli del XIX secolo la LONDRA della rivoluzione industriale.

    1. Ciro Esposito

      A parte il fatto che la prova delle industrie presente nelle Due Sicilie è evidente e sotto gli occhi di chi ci vive oltre che ben documentata negli archivi cittadini. Per quanto riguarda la presunta arretratezza del regno bisogna considerarealcuni fattori.

      1) I Borbone regarono per un lasso di tempo relativamente breve ereditando un Regno che era stato soggetto per secoli alla spagna (vicereame spagnolo) e per 27 anni all’austria che non avevano certo lasciato il regno in floride condizioni.

      2) il regno meridionale era più esteso e più variegato della piatta pianura padana senza fiumi navigabili, è per quersto che la marina mercantile risultava molto più sviluppata della ferrovia (tecnologia alquanto nuova) e strade,considerando che anche oggi abbiamo un problema analogo con le nostre infrastrutture se non erro (digital divide, SA-RC).

      Per quanto riguarda la il fenomeno dei Briganti esso è completamente differente da mafia , camorra e co. La stessa storiografia ufficila non nasconde che la mafia ha favorito lo sbarco di Garibaldi che a Napoli non ha esitato ad affidare il controllo dell’ordine pubblico a Salvatore De Crescenzo un noto camorrista dell’epoca.

      C’è da notare che sia per liberarsi dalla polizia “feroce” dei Borbone che dal regime fascista la mafia non ha esitato ad appoggiare i “liberatori” allora è lecito pensare che essa ci abbia guadagnato in entrambe le occasioni.

  376. marcello kkkk k

    ….monumenti, ma sotto i quali pascolavano greggi di bianche e belanti pecore. La ferrovia del regno del sud come qualcuno nel tuo blog ha detto, non era solo verso Portici, quello fu il tratto iniziale. Il sovrano Ferdinando II, organizzò l’intera strada ferrata del sud che è ancora in uso, sino ai più sperduti paesini di montagna. E’ questo stato “piemontese”……

    M Antonietta Terlizzi
    ______________________________________________

    Scusa ma di quale regione stai parlando!? hai raccontato del regno delle due sicilie come se fosse stato il paese più industrializzato del XIX secolo!
    smantellato il sistema industriale???? NEl regno borbonico non esisteva un sistema industriale, che invece stava appena sorgendo. Il Regno era caratterizzato da una rivalità continua tra Napoli e la Sicilia, tanto che più volte nel settecento le truppe napoletane marciarono sul suolo siciliano per sedare le rivolte contadine. La sua economia era basata per l’ottanta per cento sull’agricoltura; solo napoli aveva un tasso di impiego accettabile, commercio movimentato non con le altre città italiane bensì con i maggiori porti esteri. La napoli-portici fu la prima ferrovia ad essere inaugurata in Italia, primato importante quanto inutile ai fini del commercio, praticato per la quasi totalità via mare.
    E comunque la pur economicamente avanzata situazione napoletana NON BASTAVA CERTO A RISCATTARE L’ARRETRATEZZA DI TUTTO IL RESTO DEL REGNO (SICILIA ESCLUSA) ANCORA SOTTO IL GIOGO FEUDALE ED IL BRIGANTAGGIO, ANCHE ORGANIZZATO.

    questo per mettere i puntini sulle i e per coloro che stanno facendo della Napoli del XIX secolo la LONDRA della rivoluzione industriale.

    1. Gianfranco Nassisi

      Ke Kazzo dici tu! Vatti a documentare sul posto, vai a Mongiana e a Ferdinandea! Ma prima fermati a Pietrarsa, e giacchè ci sei, fai un salto a San Leucio (e queste sono solo la punta dell’iceberg della realtà industriale del Regno delle Due Sicilie), per non parlare delle centinaia di cantieri navali: del resto basta leggere il censimento del 1861 per vedere quanti erano impiegati nell’industria a sud e quanti a nord. Arape l’uocchie

  377. fiorentino bevilacqua

    Dallo splendore allo squallore: 5
    -Il primo ed unico bacino di carenaggio in muratura presente in Italia si trovava a Napoli, nell’arsenale del porto. Ad unità (si fa per dire) avvenuta fu chiuso e gentilmente riaperto a Livorno.
    -Delle 600 locomotive costruite dopo l’unità solo 100 furono costruite a Pietrarsa. Le altre furono commissionate all’Ansaldo che prima dell’unità era molto più piccola dell’opificio delle pietre arse.
    -Il polo siderurgico calabrese di Ferdinandea, Stilo e Mongiana chiuse dopo l’unità e, nello stesso periodo, nacquero le acciaierie di Terni.
    -Molti altri opifici, piccoli e grandi, subirono la stessa sorte: persero le commesse a beneficio di analoghi stabilimenti del Nord che aprirono e, talvolta, funzionarono grazie ai macchinari di quelli che al Sud chiudevano. Certo: modo migliore per celebrare la raggiunta unità (!?) coi fratelli non mi viene in mente…
    -Ecc
    -E fu così che la questione settentrionale divenne … meridionale e tale rimase per consentire al nord di far pascere le sue industrie nel sud trasformato in colonia interna.
    -Ah, se il fratello (!?!?) Nord avesse avuto qualche debito di meno…
    -Come dire, che bello se il Nord non avesse avuto bisogno di risorgere! Non avrebbe assassinato il sud Duosiciliano per farlo.

  378. fiorentino bevilacqua

    Dallo splendore allo squallore: 4
    -Il 20 dicembre il deputato San Donato (atto nr.340): “Tutti gli impiegati che da Torino si sono mandati a Napoli non solo sono stati promossi di soldo, ma si è loro accordata, sul tesoro napoletano, due, tre, sino quattrocento franchi al mese di indennità, mentre ai Napoletani traslocati in Torino nulla si è dato non solo, ma lo sono stati con gradi e soldi inferiori a quelli che lasciavano in Napoli”. Nella stessa seduta il deputato Pisanelli: “Non vi è istituzione pubblica, collegi, università, amministrazione, educandati ecc. ecc., a Napoli, che non sieno stati sciolti, unicamente perché non avevano i regolamenti piemontesi.
    -Il ministro della Marina signor Menabrea ha invitato 43 nobili padri di famiglia a ritirare dal collegio di marina i loro ragazzi (che essi vi tenevano da tre o quattro anni messi al tempo dei Borboni), unicamente perché gli è piaciuto dire che questi erano entrati nel 1858 quando a Napoli non vi erano regolamenti piemontesi”.
    -Il 2 febbraio 1867 il conte Ricciardi, eletto a Foggia, e uno dei più tenaci difensori degli interessi del Sud si dimette da deputato, così motivando: “Dopo sei anni di lotta mi persuasi che l’opera mia in Parlamento si riduceva ormai ad un inutile sfogo….una opposizione divisa e acefala…una maggioranza impotente al bene…il governo di nulla di grande e fruttifero mostrasi iniziatore. Continuando io alla Camera mi assumerei una responsabilità tristissima; meglio sarammi tornare all’antico ufficio di scrittore, più umile, ma certo più utile, consolandomi alquanto dè mali di cui sono testimone, di aver fatto ogni sforzo per evitarli”.
    -Il tesoro del regno delle Due Sicilie rinsanguò le finanze del nuovo Stato, mentre l’unificazione del debito pubblico aggravò sensibilmente la situazione meridionale, dato che il Piemonte e la Toscana erano indebitai fino ai capelli e il regno sardo era in pieno fallimento. L’ex regno delle Due Sicilie, quindi, sanò il passivo di centinaia e centi

  379. fiorentino bevilacqua

    Dallo splendore allo squallore: 1
    – Giusto per aggiungere qualcosa all’elenco dei primati del Regno delle Due Sicilie (VIVA!) ché, senza quello che segue, non si capirebbe come da tanto splendore si sia giunti a tanto squallore:
    1. Giustino Fortunato, lucano, senatore del Regno d’Italia, unitarista convinto ma …. solo prima dell’Unità, poi, ad Unità avvenuta scrive, nella lettera n° 89 del 2 settembre 1899 indirizzata a Pasquale Villari:

    2. L. Einaudi, economista (Il buongoverno – 1904):

    3. Giuseppe Garibaldi, lettera ad Adelaide Cairoli, 1868:

  380. marina salvadore

    Eh…vabbe’…bando ai preamboli, ai luoghi comuni ed alla cazzate che ho letto fino ad ora…basta con le parole vuote! Il documentario on line vale più di mille libri scritti. Abbiate solo la cortesia di valutare che sul server su cui è posto ha un ritardo audio di circa 9 secondi, rispetto alle immagini. Questo lavoro fu presentato al Parlamento Europeo in Bruxelles nel 2003 e lasciò TUTTI, italiani di giù e di su ma soprattutto gli stranieri degli allora 25 paesi della UE in lacrime! NAPOLI CAPITALE è al link http://video.libero.it/app/play/index.html?id=2a6fb6ce58e2166d38adef7d4ef2dbaa

  381. ALLAH-AKBAR

    viva lo Stato Pontificio

    solo la Teocrazia Cristiana può rendere l’Essere Umano Felice

    Che sia fatta Luce sul Risorgimento

    La Fede in Dio Onnipotente guidi il Sud verso il Riscatto

  382. Stefano Capitani

    Beh la piemontesizzazione dell’Italia c’è nei testi di scuola, ma è considerata come una versione alternativa, negativa, anacronistica, scartata col tempo. L’unità d’Italia in alcune zone è avvenuta tramite plebisciti, non dimentichiamolo, ma in altre regioni essa è avvenuta come espansione di una casa reale ai danni di un’altra.

  383. Franco Guarnieri

    “A sud sono abituati a mangiare il pesce buono, ben cotto e pure spinato: tutto a cura dello Stato. Ma di mettersi a pescare non se ne parla nemmeno” colpa dei Savoia se qualcuno la pensa così??? ragazzi, datevi una svegliata e non cercate sovvenzioni anche adesso per fatti di 150 anni fa! Quello che voi chiamate maltolto, vi è stato dato indietro (ai politici? alla mafia?) con interessi da strozzini

  384. Giancarlo Bocchetti

    Lei dice che Federico II non aveva concesso una mazza al popolo.Mi permetto di fare una piccola considerazione.
    Nel 1799 i giacobini napoletani rovesciarono il regime Borbonico e solo grazie una fortunata serie di eventi e con l’appoggio degli Inglesi i Borboni riuscirono a ripredersi il potere. Ma come spesso accade in conseguenza di moti rivoluzionari ce ne furono di violentissimi poi anche nel 30 e nel 48)il Sovrano Borbonico dovette poi concedere una Costituzione e diverse leggi che favorivano gli strati sociali + bassi. Sotto i Borboni le terre “demaniali” erano di proprietà dello stato e venivano assegnate ai contadini (a tutti!!anche ai nullatenenti) che le coltivavano e pagavano la decima. Il latifondo nacque dopo il risorgimento quando le terre espropiate ai borboni vennero vendute ai vecchi baroni “italici” che le facevano poi coltivare dai
    braccianti, sfruttandoli (bello il sovrano liberale). Visto che almeno riconosce che la storia è una cosa seria le consiglio di documentarsi.Su documenti appunto, no sui libri di storia delle medie.

  385. mimmo colombo

    Se mi permetti una battuta:il matrimonio e’ spesso una fregatura economica.

  386. Lorenzo Vantaggiato

    Ah dimenticavo… fino al giorno in cui restituirò il passaporto italiano ad un qualunque consolato in un vasetto pieno di escrementi, mi considererò portatore sano di cittadinanza italiana, il peggiore cancro che possa esistere.
    Abbasso garibaldi.

  387. Lorenzo Vantaggiato

    Solo un’osservazione: se io nel 2006 fossi cittadino meridionale (e quindi spagnolo) potrei sposarmi con il mio partner regolarmente e la nostra unione sarebbe chiamata matrimonio e non PACS, invece grazie a garibaldi (minuscolo), terrorista straniero magari finanziato dalla CIA, sono suddito dell’italietta cattolica, apostolica, vaticana, giussaniana e ratzingeriana rappresentata dalle varie Binetti, Rutelli, Santanché, Gardini…
    Il giorno che questo paese va in rovina faccio una bella festa. In Francia probabilmente, dove una donna è candidata presidente e l’autrice di Lettera ad un bambino mai nato (il cui nome io mai pronuncerò o scriverò, damnatio memoriae!) non se la caga nessuno.
    Abbasso garibaldi.

  388. Romaldo Peruzzi

    Siii, bene, rifacciamo il Congresso di Vienna! W Cecco Beppe, con lui sì che si stava bene! L’Italia è solo un’espressione geografica, aveva ragione Metternich! W i Papa Re W gli Zuavi, loro sì che erano buoni! Pisacane zecca komunista, hai avuto il fatto tuo! Karbonari komunisti, vi spezzeremo le reni!
    Ma fai festa bollito! Ora ti sei montato il capo e cominci a sparare kazzate a raffica, ma renditi conto che Bossi ha il copyright, e fra l’altro fa anche più ridere di te.

  389. Omar Monzeglio

    La mafia di oggi non è che il continuo del brigantaggio che ha origini cinquecentesche,quando i borboni di Spagna, con la loro politica di sfruttamento bieco,lasciarono senza alcun intervento il Regno delle Due Sicilie nella più cupa povertà e senza direzione che fosse.L’aver non impiantato una struttura organizzativa,sia a livello di settore primario che secondario,che a livello scolastico,la mancanza di una presenza costante sul territorio di controllo poliziesco,ha favorito lo sviluppo della delinquenza come brigantaggio e clandestinità nelle colline e all’infuori dei centri abitati.A coloro che richiamano come Guerra d’Indipendenza quella che ha visto contrapposti i Garibaldini contro i Borboni in difesa di questi,si ricorda che il Regno delle Due Sicilie non era Italiano,bensì “depandance” della Spagna.Tutti i terreni, monumenti,città e ricchezze erano di proprietà dei Reali di Spagna,non dei napoletani o siciliani, o calabresi che fossero.Complimenti a chi afferma il contrario,i libri di storia esistono per loro informazione.Le diversità tra Nord e Sud ancor oggi esistenti sono sostanzialmente dovuti alla diversa politica coloniale degli spagnoli da quella austriaca,che vedeva nella creazione di industrie e innovazioni tecnologiche anche nelle colonie e territori occupati come elemento positivo e di futuro sostegno in caso di conflitti.Si pensi alle politiche coloniali nel Nuovo Mondo sempre nel Cinquecento per darsene un’idea forse più nota.L’emigrazione per il mondo di tanti italiani soprattutto meridionali è dato da questo gap di sviluppo che a distanza di due secoli ancora oggi non si è riuscito a colmare.Si ricorda che il fascismo ha accelerato il processo di alfabetizzazione del Paese,a contrario dei precedenti sviluppi storici e che di questa necessità per primo se ne rese conto lo stesso Garibaldi nell’affermare come si fosse fatta l’Italia,ma non gli Italiani,essendo tra loro fortemente diversi a livello culturale e intellettuale.Beppe ristudia prima!

    1. napoletano scippato

      Consiglio a tutti gli amici meridionali che conoscono la “vera” storia, di lasciar perdere ….Questi non sanno nemmeno la differenza trà il viceregno spagnolo e la dinastia borbonica! Questi hanno letto i soliti libri. “Timeo hominem unius libri”

  390. Franco Sorrentino

    Visto che,e’ lo sai benissimo, e’ impossibile che tutti i terroni si toglieranno dalle tue preziosissime, per la tua tranquillita ti consiglierei di sgombrare tu dalle nostre.

  391. Mario Mile

    D’accordo con Beppe Grillo!!!!!

    Il vero problema del sud è che abbiamo perso l guerra!!!
    Ma quando parlo di guerra non parlo della II guerra mondiale…. ma parlo della guerra di indipendenza!!!
    C’è qualcuno che mi sa spiegare perchè prima di quella data l’emigrazione dal sud era sconosciuta? Sicuramente lo stato Borbonico non era simbolo di democrazia illuminata come in Francia o Inghilterra… ma nel resto d’Italia non si stava meglio…
    Cìè qualcuno ancora, che mi sa spiegare come mai il brigantaggio (o meglio resistenza…) ha causato più morti che in tutte le guerre di indipendenza messe assieme?
    Era la ribellione ad un occupazione…. più o mno come sta accadendo in Iraq adesso.
    E’ da allora che sono cominiciati tutti i mali del meridione….
    Sarebbe ora di rivedere veramente i libri di storia, ma si sa, la storia viene scritta dai vincitori, non dai vinti
    Saluti

  392. M.Antonietta Terlizzi

    Costruiamo insieme un ponte, troppe sono le nostre lacrime, il nostro sudore, il nostro sangue che hanno reso deserta la nostra finissima civiltà e concimato la vostra Terra.
    M.Antonietta

  393. M.Antonietta Terlizzi

    sta accadendo da 150 anni, ricorda quello che è avvenuto in Cambogia con le armate di Pol Pot. Milioni di menti brillanti, braccia da lavoro, capacità civili, etiche e morali, svuotarono i propri villaggi e città portandole nell’altrove dell’intero globo terracqueo e sono visibili nella ricchezza e nella ingegnosità che hanno saputo sviluppare nei luoghi che hanno abitato. Nessun luogo dopo un uragano non può che desertificarsi se non si concimano le menti e le economie e si drenano continuamente risorse come da noi è avvenuto. Altri predatori, altri sfruttatori del nord e del sud per ragioni di potere non continuano che a lasciare macerie. Molti capitali elargiti per l’industrializzazione sono stati trafugati da industriali del nord , anche grandi come la Fiat, molte grandi marche sfruttano il lavoro in nero gestito dalla camorra,come in modo crudo ma efficace descrive R. Saviano a pag 52 del suo libro Gomorra., di come siamo mercato e bacino di mano d’opera per la vostra ricchezza. Si leggano quale prezzo stiamo pagando, si approfondisca la realtà e non si pronuncino superficiali e beceri giudizi.
    Desidero però parlare ai fratelli del nord, a coloro che sono come Nando Dalla Chiesa che il suo dolore personale di uomo del nord,lo ha trasformato in lotta civile contro la mafia accanto a noi tutti, “gente dell’Italia bassa”. Voglio dire loro di scendere al nostro fianco, quando alziamo la testa, perché per noi è più difficile col macigno che portiamo sulle spalle, voglio dire, non andate alle Maldive in vacanza, ma scegliete oneste attività turistiche del sud, comprate i nostri pomodori, i nostri caciocavalli, le gonne a balzo di Positano, controllate e spronate i vostri politici, finanziate la crescita e la nascita di attività qui, nell’Italia bassa. Incoraggiate i nostri giovani a tornare, non teneteveli stretti li, ma fate che l’esperienza acquisita la riportino a casa, in una casa che è anche la vostra. Costruiamo insieme un ponte, troppe sono le

  394. M.Antonietta Terlizzi

    Caro Beppe
    È stato bello trovare sul tuo blog, sempre interessante,qualcosa che riguardasse il mio sud. Hai reso manifesto ciò che nel silenzio dei nostri pensieri, di “miserabile, delinquente e sfaticata”gente dell’Italia bassa, conosciamo da sempre vivendolo da generazioni nelle sofferenze delle nostre vite e nello sfregio della nostra Terra. Come qualcuno dei tuoi ospiti ha scritto, il nuovo Paese Italia nacque depredando le risorse del tesoro aureo, smantellando il sistema industriale, il tessuto sociale e civile, il sistema economico. Le risorse furono trafugate verso altri regni ed altri portafogli e nacque la questione meridionale che sino ad allora non era mai esistita, l’emigrazione che non era mai esistita, intere classi dirigenti furono trasferite a Roma divenuta capitale, per dar vita ad un’amministrazione dello Stato che nessuno era in grado di dare. Quella stessa Roma che ai tempi dell’unità era solo un piccolo villaggio, ricco sì di prestigiosi monumenti, ma sotto i quali pascolavano greggi di bianche e belanti pecore. La ferrovia del regno del sud come qualcuno nel tuo blog ha detto, non era solo verso Portici, quello fu il tratto iniziale. Il sovrano Ferdinando II, organizzò l’intera strada ferrata del sud che è ancora in uso, sino ai più sperduti paesini di montagna. E’ questo stato “piemontese” che nel 2006 non è capace di modernizzarlo!!Lo stesso Ferdinando II rifiutò la proposta di guidare l’unificazione in luogo dei Savoia, ma la sua rinuncia avvenne poichè ben previde ciò che essa avrebbe comportato per il suo popolo. Chissà la storia come sarebbe andata con la carta economica e geografica rovesciata!Leggete le splendide parole di Francesco II ai suoi nel momento della resa a Gaeta nel bellissimo romanzo di Maria Orsini Natale “Francesca e Nunziata” a pag114. E’ un romanzo splendido che descrive una civiltà. Si comprende come il processo risorgimentale è stata una vera e propria pulizia etnica e culturale che a me guardando ciò che ci s

  395. Franco Sorrentino

    Ma possibile che per vivere sentiate sempre il bisogno che ci sia qualcuno che vi protegga dall’alto, che vegli sui vostri comportamenti e che vi indichi paternamente(sich)la strada da seguire .

  396. emanuele penacchio

    sembra che mel gibson abbia intenzione di girare un film sul brigantaggio dopo l’unita’ d’italia.

  397. Tommaso Maria Patti

    Grillo sta scoprendo l’acqua calda. Gli studiosi di storia del Sud queste cose le conoscono e le scrivono da tempo. Essendo però questo blog uno dei più letti al mondo… che dire? Parliamone… Meglio tardi che mai! Sapere come sono andate realmente le cose non può che essere una cosa positiva. Ma non credo sia utile limitarsi a recriminare sul passato. E’ oggi che sta accadendo il peggio: Lo Stato ormai si sta appiattendo sempre più sugli interessi del Nord. Al di là delle dichiarazioni retoriche non c’é alcuna voglia di combattere le mafie. Non c’é alcuna voglia di dotare il Sud di infrastrutture paragonabili a quelle del Nord. Non c’é alcuna intenzione di rendere il Sud competitivo attraverso un’adeguata fiscalità. Non si vuol favorire un sistema bancario dedicato al Sud. In queste condizioni il Sud si allontanerà sempre più rapidamente dal Nord e finirà per essere di fatto fuori dall’Europa. Vista la velocità di cambiamento del mondo di oggi é mio parere che la questione meridionale, come la conosciamo noi, fin ora é stata solo uno scherzo. La vera questione meridionale sta nascendo adesso ed esploderà tragicamente nei prossimi anni. A meno che i meridionali non si sveglino…. mettano per un po’ da parte la questione DESTRA – SINISTRA e comincino a far politica attiva ed intelligente per il Sud. In Sicilia si sta già smuovendo qualcosa (MPA). Occorrerebbe che anche le altre regioni del Sud si svegliassero e cominciarreso a darsi da fare. Tommaso M. Patti

  398. Franco Sorrentino

    Ma mica lo scopriamo oggi, la storia l’hanno sempre scritta i vincitori,e purtroppo i vincitori non sono sempre quelli giusti, anzi,molto spesso sono quelli con piu’ mezzi(soldi), per cui il popolo e’ sempre gestito come fa piu’ comodo al capitale.

  399. Francesco Furlan

    Giusto, riscriviamo i libri di storia!!!
    e raccontiamo a tutti gli italiani come agli inzi del ‘900 fosse CONTENTA la gente friulana ancora sotto l’impero Austro-Ungarico dell’idea di passare un giorno sotto il regno d’Italia! col c…o che erano contenti! io ho le prove che un paese di confine (quello vecchio:)!), Joannis, scrisse all’Imperatore in persona implorandolo di non farli passare sotto il controllo italiano, poiché dall’altra parte economicamente e non solo si stava molto peggio! questo nessuno lo racconta! non è giusto! io in Austria ci vado spesso e come molti altri friulani non mi sarebbe dispiaciuto vivere in un paese dove i politici fanno gli interessi della gente molto più di qua, dove la legge viene sempre ripettata da tutti,… Perché nessuno dice che qua ci sono associazioni che ogni anno radunano centinaia, se non migliaia di persone, che ricordano i bei temi di quell’epoca cantando il vecchio inno “Serbi Dio l’Austriaco Regno”? non stupitevi, è tutto vero. E poi ci chiedono come mai diciamo che prima di essere Italiani siamo Friulani! Fuarce Friul!!!

    1. Franco Sorrentino

      Guarda che nessuno ti reclamera’ se resti in Austria uno di questi tuoi viaggi.

  400. alessandro del monte

    da http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

    Secondo i nostri parlamentari la commissione antimafia può essere composta anche da mafiosi

    Secondo voi un pedofilo può fare parte di una associazione di tutela dei bambini? Dracula può fare parte dell’Avis? un terrorista di al-quaeda può occuparsi di antiterrorismo negli Usa? un mafioso può fare parte della commissione antimafia? per i nostri parlamentari la risposta non è così scontata. La camera dei deputati ha infatti respinto l’emendamento Licandro, secondo il quale, i Presidenti delle Camere, ai fini della nomina dei componenti la Commissione, possono escludere per ragioni di inopportunità parlamentari sottoposti a procedimenti giudiziari per reati di mafia, per i delitti contro la pubblica amministrazione, per quelli contro l’amministrazione della giustizia e per i parlamentari che prestano assistenza legale a soggetti imputati in procedimenti giudiziari per i suddetti reati. Bisogna tutelare le prerogative e lo status dei parlamentari. Non ci sono parole. Io non mi sento rappresentato da questa gente. Un mafioso non può fare parte della commissione antimafia. Questo dovrebbe essere scontato. Invece i rappresentanti del popolo al fine di garantire le loro prerogative sono disposti ad avere una commissione antimafia con i mafiosi dentro. Per questa volta ci è andata bene solo due condannati in via definitiva per corruzione, tangenti, finanziamento illecito. Questa è la gente che dovrebbe contrastare la mafia? la dignità del parlamento italiano sprofonda sempre di più. Tutto questo avviene nel silenzio dei nostri grandi giornalisti.

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  401. pietro di gennaro

    il 27 gennaio 1861, nelle prime elezioni per il parlamento italiano, nel seggio elettorale di Napoli

    il liberatore Garibaldi raccolse 39 voti

    (Antoniello/Vasapollo – Eppure il vento soffia ancora)

    solo per dare una conferma storica a quanto dice Beppe …

    forse se c’era la Tv … l’eroe dei due mondi sarebbe stato + apprezzato dai suoi “liberati”

    — populismo ? forse il popolo ha solo bisogno di verita’ semplici semplici che piu’ nessuno gli sa raccontare …

    no, caro Beppe reset funzionera’ come slogan per ricominciare il tuo tour (ti auguro da stadio)

    reset … fa solo ricaricare un sistema gia’ programmato … forse il popolo ha bisogno proprio di un nuovo progetto ecco perche’…

    il vento soffia ancora …

  402. Leonardo Migliarini

    CHE BELLO!!

    proprio come Sante Carboni, protagonista del romanzo “I briganti italiani” di Monti, e dell’omonimo film di Mario Camerini, intepretato da Ernest Borgnine_

    Oggi il film avrebbe contro tutti i benpensanti della stampa occidentale_

    Lo chiamerebbero “film complottista”_

    Mi sa che erano più avanzati negli anni ’60_

  403. Anna Malerba

    mandarti in quel posto? e perchè?
    accidenti un “polentone” che spezza una lancia in favore della terronia è raro quanto una mosca bianca!!
    da meridionale doc, sebbene romanissima d’adozione, potrei unirmi anche io al coretto di coloro che hanno stancamente elencato nomi illustri della millenaria storia del nostro sud, ma a che pro? come scriveva il buon Vico, la storia è fatta di corsi e ricorsi, oggi al top sono io, domani tu, quel che conta in realtà sono la zucca ed il sostrato socio-politico e culturale. Oltre ad una buona conoscenza dei comuni trascorsi. Eh, si, perchè è vero quello che scrive il nostro piemontese, i Savoia ci hanno decisamente messi in mutande nel XIX secolo, con la scusa di liberarci all’oppressore e renderci cittadini d’Italia. Eppure il Bel Paese avevano già provato ad unificarlo più di una volta, nei secoli precedenti proprio dei “sudici” come gli Svevi, per non parlare dei longobardi, signori tanto nel nord quanto nel sud, peccato che quel tizio biancovestito che risiede stabilmente in Vaticano lo avesse impedito chiedendo aiuto al resto d’Europa…
    Di fatto la base economica che ha permesso ai governanti sabaudi di tirare avanti è stata costruita con le ricchezze sottratte al sud. Avevamo la mano morta e tanti altri casini ma a quattrini stavamo messi molto ma molto bene… E ancora si consuma la stanca diatriba di un nord raffinato e fattivo contrapposto ad un sud retrgrado, passivo ed ignorante.
    A ben guardare, però, quasi tutti i settentrionali duri e puri hanno cognomi un po’ terruncielli… Un caso? Anche la mammina del senatur è di calabre ascendenze… Forse si vergognano? Ma di cosa? Del mare? Del sole? Della cucina mediterranea? Della filosofia? Della cultura? Della mafia? Quest’ultima bellamente acclimatata anche nel nebbioso nord?…
    L’ignoranza, culturale e mentale non ha provenienza geografica…Continuiamo a fare i campanilisti ad oltranza, rendiamo solo un enorme favore ai nostri goveranti, così ci fregano meglio!

  404. ettore muti

    In certe zone d’Italia, e soprattutto del mezzogiorno, il brigantaggio era endemico. Il caso della zona di confine tra stato pontificio e regno di napoli è emblematico.
    I borboni sono stati abili ad usare queste bande nel momento di invasioni o di moti rivoluzionari. per tutte l’abbattimento della repubblica partenopeo da parte dei cafoni del cardinale Ruffo.

  405. Alfonso Graziano

    La lotta dei “briganti” (termine inventato dai francesi) inizia intorno al 1806, contro i francesi appunto. Con la discesa dei transalpini i meridionali pensavano di aver trovato un alleato nella loro lotta contro i nobili proprietari terrieri.Invece i “liberatori” si allearono coi padroni opprimendo ancor di più il popolo meridionale.Fu un tal Cardinale Ruffo ad intraprendere la lotta contro i francesi e per la democrazia.Da quella data è stato, per decenni, un massacro di uomini e di “verità”. Ma, tantè, la storia la scrivono i vincitori ed il meridione è perdente da sempre.

  406. f.marletta

    E’ necessario prestare attenzione quando si fanno affermazioni del peso del nostro amico e usare almeno un minimo di coerenza con i fatti per lo meno scaturienti dalla mera cronaca. Alcuni, ma non pochi dei tanti morti illustri tra cui non so se volutamente, e perchè, ha dimenticato, Dalla Chiesa, per esempio; sono, si, stati uccisi dalle MAFIE, MA PER ORDINE DI CHI? E quale il vero perchè?
    Prima di fare considerazioni, di peso, che ovviamente sei liberissimo di condividere, ci mancherebbe, forse, secondo me, sarebbe meglio trovare risposte, vere, a domande vere, ma poco gridate, se non occultate, o non a sufficenza. Certe malattie sono veicolate da agenti patogeni non proprio individuabili dai sintomi che rovocano, troppo mascherati da similitudini difficili da individuare. Chissa se riesco a farmi capire? Ciao

    Francesco

  407. Giuseppe Cotugno

    Ah dimenticavo! Corre voce che il rampollo dei Savoia verrà in visita quest’estate ai laghi di Sibari (località estiva jonica nella provincia di Cosenza). Invito tutti i calabresi ad andarlo a fischiare in pubblico. Vi terrò aggiornati.

    1. Franco Sorrentino

      Guarda che ho di molto meglio da fare e cose molto piu’ importanti da pensare.

  408. Giuseppe Cotugno

    Il nord italia(come istituzione)non si è mai interessato alle sorti del sud.Personalmente ritengo che tutt’ora se ne disinteressi.I “politici” del sud non sono altro che un branco di corrotti e arraffoni.Consegnano le sorti del sud in mano a loro stesse.E’ difficilissimo emergere in questo panorama, perché ogni tentativo d’innovazione viene soffocato in quanto mette in discussione i potenti saldamente stratificati sulle loro poltrone.Il governo italiano dovrebbe assumersi le proprie responsabilità.Non si può sperare in un moto di protesta nel sud che lo cambi radicalmente,perché anche ammesso di andare compatti,siamo troppo deboli per fronteggiare mafie e poteri,visto che loro sono armati di pistole e documenti e noi alla prima occasione, “disertiamo” alla ricerca di costruirci un futuro normale in un posto diverso.Lo stato deve smettere di zittire ed ignorare i focolai di protesta contro le mafie, poiché essi sono le prime sacche di protesta e piattaforma principale per un rilancio del meridione.Inoltre è un inutile spreco di risorse e di opportunità:si pensi alla Calabria ,regione al centro del mediterraneo.Essa ha un solo porto sul lato del tirreno.Potrebbe essere collegata alla grecia,all’africa e ai balcani,ottenendo delle rotte di scambio veloci ed affidabili.Ma invece non esiste nessun porto sullo jonio(area calabrese ad alta densità mafiosa e forse tra le più sottosviluppate)ed i collegamente ferroviari sono fatiscenti(per merito di trenitalia che ha deliberatamente evitato lo sviluppo nel teritorio calabrese ed ha smantellato ulteriormente quel poco che c’era).E’ logorante vedere che questa parte del territorio sia usata per scopi militari(tralaltro non italiani).
    Sarebbe utile mettere insieme tutti i movimenti meridionali,con lo scopo di portare all’attenzione del governo e degli italiani questa situazione.Sono stufo di vedere i ragazzi di locri strumentalizzati dai media!!!

  409. f.marletta

    Cambiare credo proprio di nò, sarebbe veramente pretendere troppo. Visto he c’è il tempo, e molti pare hanno tempo da dedicare, è questa comunque una piccola o grande palestra, dipende dalle abitudini di ognuno nel confrontarsi dove e con chi, ove per molti vi è la possibilità di dialogare e confrontare opinioni, o, verificare, anche solo leggendo se le proprie ideee trovano condivisione o meno in altrettanti ipotesi in temi diversificati e pieni di disparati pareri, ciao

    Francesco

  410. Emilio Mola

    Sinceramente non credo che essere stati liberati da un monarca più “liberale” sia stato un male. Ricordiamoci che a quell’epoca il regime di Francesco II era tra i pochi rimasti in Europa a non aver concesso una mazza al popolo e sopprimeva chi combatteva per la libertà. Se poi crediamo che i “briganti” lottavano per difendere il regime borbonico e non invece per procacciarsi la pagnotta quotidiana… allora credo che stiamo un pò lontani dalla realtà storica…

    1. marina salvadore

      Ti esprimi esattamente come un libro di scuola, di quelli scritti dai pennivendoli di regime. Se vuoi conoscere un po’ di storia VERA circa quella grande truffa del Risorgimento, fa un salto sul mio sito; ho scritto qualche libro di storia anch’io!

    2. Maurizio D'Angelo

      Oh, certo, perbacco, è verissimo e infatti:
      Prigionieri “politici” nelle Due Sicilie al 1860
      risultarono 1900 e rotti (tenendo comunque presente che si trattò di statistica posteriore e che vi fu un’importante proliferazione della specie…).

      Prigionieri “politici” nel Regno d’Italia, verso il 1898, regnante Umberto I il “re buono” circa 20,000
      secondo i dati dell’Amministrazione penitenziaria.

      Popolazione Italia poco più del triplo delle Due Sicilie….vedi un pò te, quanto fosse liberale il savoia…

    3. Maurizio D'Angelo

      Oh, certo, perbacco, è verissimo e infatti:
      Prigionieri “politici” nelle Due Sicilie al 1860
      risultarono 1900 e rotti (tenendo comunque presente che si trattò di statistica posteriore e che vi fu un’importante proliferazione della specie…).

      Prigionieri “politici” nel Regno d’Italia, verso il 1898, regnante Umberto I il “re buono” circa 20,000
      secondo i dati dell’Amministrazione penitenziaria.

      Popolazione Italia poco più del triplo delle Due Sicilie….vedi un pò te, quanto fosse liberale il savoia…

  411. Savino Domenico

    In estate a Brindisi di Montagna in provincia di Potenza si tiene il cinespettacolo “La storia bandita” che tratta appunto del Brigantaggio ricostruendo con uno spettacolo a mio giudizio grandioso(400 figuranti)la vita del brigante Carmine Donatelli detto Crocco. Assolutamente da non perdere.
    P.s. Il brigante della foto pubblicata dovrebbe essere “Ninco Nanco”. Nella foto viene ritratto dopo la sua cattura o meglio dopo la sua uccisione da parte dei “liberatori”.
    Domenico

    1. Antonio Moscatello

      Vero, è assolutamente Ninco-Nanco. E’ una di quelle simpatiche foto che i civilissimi piemontesi facevano utilizzando i cadaveri dei briganti ammazzati.

      Spesso, i “liberali” generali savoiardi, poi, a mo’ di monito per i paesi e i villaggi, appiccavano le teste tagliate dei briganti alle entrate dei paesi e le facevano restare là…

  412. prospero gallinari

    “c’è mancato poco…direbbe qualcuno (tanti)
    Ed invece vi ha ispezionato il deretano a tutti Voi, pur non essendo consenzienti, anche questa volta.
    E’ un grande attore,
    il più grande venditore italiota mai esistito (Bocca docet)
    non c’è che dire,
    da rabbrividire…
    quello seppellirà me e tutti quanti voi, questo è certo, grazie a screening mensili degni di cliniche in alpi svizzere e iper dosi di vitamine antiossidanti (Scapagnini e l’età biologica).
    Salute mortali

  413. eugenia akhavan niaki

    caro Beppe su questo post mi dispiace ma ti devo dire che stai prendendo una cantonata in quanto le cosidette guerre d’indipendenza io a scuola le ho studiate come guerre d’espansione sabaude,quello che stai dicendo è un discorso già fatto e assodato cmq sei sempre il migliore
    un saluto Eugenia

  414. gig galli

    Concordo con Bruna. Interventi come il suo sono rari sul blog.
    A proposito è illuminante, per le idee, le similitudini colte e la forma in cui tutto ciò è espresso, quello del sig. lascala, più in basso…
    Continui così. Grazie.

  415. Antonio Latrippa

    Si cari “COMPATRIOTI” del nord avete ragione,devo vergognarmi,devo vergognarmi della mia PATRIA,della mia CAPITALE,della mia GENTE…
    Devo vergognarmi di DUEMILA ANNI di storia.
    Devo vergognarmi di PITAGORA,di ARCHIMEDE.
    Devo vergognarmi di FEDERICO,di re RUGGERO
    Devo vergognarmi di MASANIELLO,di GIORDANO BRUNO
    Devo vergognarmi della antica e gloriosa casa di BORBONE
    Devo vergognarmi dei primati raggiunti dalla mia PATRIA sotto la sua guida
    Devo vergognarmi di due giovani sovrani che a Gaeta onorarono la loro PATRIA
    Devo vergognarmi di centinaia di migliaia di “BRIGANTI” che difesero la loro dignità e il loro futuro fino alla fine….
    Devo andare fiero del FRAMASSONE E STUPRATORE GARIBALDI
    Devo essere fiero del BECCAIO VITTORIO EMANUELE
    Devo essere fiero del MACELLAIO CIALDINI
    Devo essere fiero del CIARLATANO LOMBROSO
    Devo essere fiero dell’ AFFARISTA CAVOUR
    Devo essere fiero dell’AMMAZZAPOPOLO UMBERTO
    Devo essere fiero DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
    Devo essere fiero di BENITO MUSSOLINI
    Devo essere fiero DELLE CAMICIE NERE
    Devo essere fiero DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
    Devo essere fiero DELL’ OTTO SETTEMBRE
    Devo essere fiero DELLA FUGA A BRINDISI
    Devo essere fiero di ANDREOTTI
    Devo essere fiero di CRAXI
    Devo essere fiero di PRODI
    Devo essere fiero di BOSSI
    Devo essere fiero di BERLUSCONI
    Devo essere fiero della JERVOLINO
    Devo essere fiero di BASSOLINO
    Devo essere fiero dei CONIUGI MASTELLA
    Devo essere fiero dell’ EURO
    Devo essere fiero di TELECOM,FERROVIE,ALITALIA
    con i loro “MANAGER”
    Devo essere fiero dei deputati a 40000 EURO AL MESE
    MI VERGOGNO DI ESSERE “ITALIANO”

    1. paolo reginato

      dovresti essere fiero della tua terra e rispettare bossi

  416. Stefano Lo Passo

    Finalmente la verità comincia a tornare a galla.Il meridione è ridotto così esclusivamente per colpa di quella mattanza che fu iniziata nel 1860.
    Vergogna!!

  417. francesca di cesare

    c’è un libro molto bello sull’argomento che ho letto qualche anno fa,si chiama “unità d’italia: storia di una conquista”,ma purtroppo non ne ricordo l’autore,se qualcuno puo’ aiutare la mia scersa memoria ne sarei lieta,grazie

    1. carmine napoli

      Forse intendevi questo?
      http://www.eleaml.org/images/colonia.jpg
      L’unità d’Italia: nascita di una colonia
      di Nicola Zitara

  418. bruna macchiavelli

    Leggo quasi quotidianamente gli interventi sul blog ed è un piacere trovare dei commenti come il suo. Spero di trovarne altri in futuro. Saluti

  419. Massimo Di Bella

    Qualche considerazione storico/economica sull’unitá d’Italia:

    ……Il problema piemontese consisteva nel mancato rispetto della “convertibilità” della propria moneta, vale a dire che per ogni lira di carta piemontese non corrispondeva un equivalente valore in oro versato presso l’istituto bancario emittente, ciò dovuto alla folle politica di spesa per gli armamenti dello stato.

    In parole povere la valuta piemontese era carta straccia, mentre quella napolitana era solidissima e convertibile per sua propria natura (una moneta borbonica doveva il suo valore a se stessa in quanto la quantità d’oro o d’argento in essa contenuta aveva valore pressoché uguale a quello nominale)……

    E ancora:

    ….Quell’oro, invece, attraverso apposite manovre passò nelle casse piemontesi.

    Tuttavia nella riserva della nuova Banca d’Italia, non risultò esserci tutto l’oro incamerato (si vedano a proposito gli Atti Parlamentari dell’epoca).
    Evidentemente parte di questo aveva preso altre vie, che per la maggior parte furono quelle della costituzione e finanziamento di imprese al nord operato da nuove banche del nord che avrebbero investito al nord, ma con gli enormi capitali rastrellati al sud.

    per maggiori approfondimenti:
    http://cronologia.leonardo.it/storia/a1864e.htm

    Giusto per far capire che le guerre lasciano sempre il loro segno e che l’Itlia é fatta e sarebbe ora che ROMA abbia il suo RESET.

    buon lavoro

  420. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    1. antonio ciano

      Il mondo è pieno di ignoranti, ma proprio pieno. Qui si parla di Foibe, ma di quelle slave. nessuno parla della Foiba che la Destra Storica ha perpretata nel Sud Italia nel 1861 ( oltre un milione di morti e 24 milioni di emigranti), solo a Gaeta i morti accatastati in una fossa furono duemila. Poi vi sono altre foibe che il Partito Liberale di Cavour ha perpretato nel tempo, a cominciare da Genova ove morirono 700 (genovesi che volevano la repubblica nel 1849. I genovesi furono chiamati da Vittorio Emanuele II “vile razza di vigliacchi” le stragi e gli eccidi dei Savoia continuaronos enza soluzione di continuità in tutto il Sud: Gaeta quasi 5000 morti, VIESTE, PONTELANDOLFO E CASALDUNI ARROSTITE, MONTEFALCIONE, MONTECILLONE, AULETTA,BAUCO,SCURCOLA,IN UNA SOLA SETTIMANA IL GENERALE PINELLI INCENDIO’ E MASSACRò 22 PAESI NEGLI ABRUZZI, A NOLA I MORTI FUCILATI SEMPRE DAL PINELLI AMMONTARONO A 232 IN UN SOL COLPO. IN SEI MESI FURONO 54 I PAESI BRUCIATI, MOLTI I MONACI FUCILATI, LE TERRE CONFISCATE, I CONTADINI CACCIATI. MANDARONO AL Sud 150 mila soldati a massacrare un popolo che difendeva la sua patria, le sue donne, le proprie chiese. Nel 1893 vi fu la strage dei fasci siciliani, poi quella della tassa sul macinato, quella di bava Beccaris a Milano nel 1898. Poi arrivò il fascismo, nato a milano, ideologia fatta nascere per combattere la sinistra. Il fascismo si macchiò di nefandezze efferate, di eccidi inumani. Mussolini fece invadere la Libia e il maresciallo graziani fu un vero carnefice, i morti in Cirenaica furono oltre centomila e Omar Muktar, resistente libico fu impiccato solo perchè aveva difeso il suo popolo( molti non leggono i libri, ma possono vedere il Film “Il leone del deserto” film proibito in Italia dal liberale Raffaele Costa il quale affermò in commissione difesa che il film era un afronto all0’esercito italiano. Costa è piemontese e nons a che quell’esercito non è stato mai italiano, era piemontese, savoiardo-fascista e monarchico.

  421. bruno de ba

    I nostri padri e i nostri nonni, nel 1946 hanno dimostrato lungimiranza.
    Quando sono stati chiamati a votare per la repubblica o monarchia, hanno dimostrato buon senso.
    BELIN, ve lo immaginate se avesse vinto la monarchia; avremmo come re d’italia quel puttanone discendente dei Savoia ( che tra le altre cose le vuole pagare poco )
    Meglio una cattiva democrazia che una bella dittatura.
    Scignuria

  422. f.marletta

    Visti i tanti cloni, sei tu che mi avevi chiesto dove vivo.

    Siamo direi, in linea Gino, spero solo che possa riprendere ciò che aveva tentato di cominciare. Io sostengo da sempre, che se devo accompagnarmi con qualcuno, nel mio percorso d vita, preferisco un furbo ricco magari ingordo, che mi consenta di vivere bene grazie alla sua voglia del meglio, potendo utilizzare anche tutte le mie capacità, che un onesto si ma pavido e inefficente, che mortificherà le mie ambizioni e ucciderà i miei siogni, e porterà me e se stesso alle privazioni e alla fame, in virtù di un principio di equità non adeguato ai tempi, o, ancor peggio succube di appetiti non direttamente collegati alle sue capacità ma soddisfatti soggiacebndo alle decisioni di altri. Il mondo è popolato dai lupi, gli agnelli saranno mangiati, fino a quando sarà così la scelta è e sarà obbligata. Io non sono mai stato un ipocrita, semmai un realista senza bende agli occhi.
    POI OGNUNO PUO’ SCEGLIERE QUEL CHE VUOLE, non credi? Ciao

    Francesco

  423. f.marletta

    Non sapevo ad oggi che uno diventando il segugio di Craxxi, pagando tutti e tutto con i soldi degli altri senza investire una lira,diventa grande Imprenditore.Se ci penso divento segugio di Prodi, solo che lui non mi può arricchire come in tempi di Mani Pulite,con commesse a iosa e perfino partecipazione a convegni scortato da “privato impenditore” da due volante della Polizia.VEDERE PER CREDERE E SOPRATUTTO CONSTATATO.
    Posso far passare che faceva lavorare i tuoi,quindi soldi,chi non lo riverebbe e lo considererebbe un Grande Imprenditore?

    Roby & 14 26.11.06 18:30 |

    Solitamente no intervengo in polemiche ma queste tue affermazioni mi hanno fatto venire una simpatica per me , non sò oper tè allegoria

    Quando non si hanno argomenti, seri e/o validi, ma dicerie e chiacchiere da bar, o millanterie di uomini di legge in cerca di facili carriere, oltre a sproloqui dileggianti di avversari politici privi di idee, per tentare di distruggere gli AVVERSARI, bisogna prestare attenzione, perchè? Perchè è difficile arrampicarsi sugli specchi senza appigli e ventose, si rischia quasi sempre, se non sempre, di scivolare e cadere inevitabilmente nel ridicolo, ciao

    Francesco

  424. telocaccio giovanni

    non cianno ne un kopeko ne un rublo

  425. Fabio Tonucci

    Chi scrive la storia? Gli storici che l’hanno letta a loro volta da altri storici che l’hanno letta…..piano piano arriviamo ai primi che hanno scritto la storia e sono i rappresentanti acculturati di una qualsiasi “civiltà-cultura” vincente. Non possono che scrivere questa storia anche perchè erano (e quelli attuali sono) membri di classi agiate esenti da problemi e dilemmi popolari, vivevano (e quelli di oggi vivono) una realtà diversa da quella del popolo, avevano (hanno) i loro giri culturali, le loro importanti riunioni e conferenze stampa, le loro vacanze pagate da una qualsiasi fondazione, le loro battute argute e intelligenti, in poche parole sono vincenti come la civiltà che rappresentano (non vorrei farmi prendere la mano ma mi sa che è un discorso che si adatta bene a molte categorie) e come potrebbero parlarne male o impegnarsi un poco in un’indagine alternativa per scoprire non la verità ma almeno un’altra verità? I loro castelli di carta potrebbero crollare inesorabilmente e la loro “pseudocultura del più forte” non darebbe più buoni frutti e graditi privilegi. Anthony de Mello scriveva che se vogliamo essere liberi veramente prima di tutto dobbiamo disimparare quello che ci è stato inculcato nei nostri percorsi educativi. Ovviamente non si riferiva in particolare alla storia (il suo è un discorso più ampio che ha come fine la spiritualità) ma la storia ne fa parte e noi popolo ne abbiamo un’altra. La nostra è fatta di privazioni e violenze, fame e morte, paura e disperazione. Il potere in qualunque mano sia significa rinunce e complicazioni per noi che al contrario degli storici non abbiamo giri culturali, riunioni e conferenze stampa, al massimo qualche chiacchiera al bar con qualche bestemmia verso i potenti di turno, le vacanze, quando ci sono, le paghiamo care in alta stagione e le nostre battute sono sempre le stesse, sono volgari. Con questo non voglio fare di tutti gli storici un fascio ci sono anche quelli seri che a scuola non si studiano.

  426. Paolo Cicerone

    E’ meglio di no, un ritorno di fiamma potrebbe fondergli gli intestini. 😉

  427. ciro gargiulo

    la cosa gira da anni, cerchiamo di essere più originali,perdinci (e anche perbacco).

  428. sasi kant

    avimme pusate chitarre e tambur pecchè sta musica adda cagnà simme brigant e facimme paura e ca scoppetta vulimme cantà e mò cantamme sta nova canzone tutta la gent s’l’adda mparà nun ce n’fotte do’ Rre Burbon a terra è a nosta e nu s’adda tucca.tutte e paise da basilicata s’ sò scetate e vonne allucca mò pur a calabria s’e’arrevutate e stù nemic o’ facimme tremmà.chi ha vist o’lupo e s’è’ mise paura,nun sape bbuon qual’è a verità,o’ vero lupo cca magne e creature e o’ piemuntes c’avimma caccià femmene belle acalat lu core si lu brigant vulite salvà nun o’ cercate scurdateve a nova chi c’ fà guerra nun tene pietà omme s’nasce brigante s’more ma fino all’ultimo avimma sparà e si’ murimme menate nù ciore e nà bestemmia pe’stà libertà(canzone dei briganti come li chiamavano iguerrafondai nordisti,Io li chiamo patrioti)Ai tanti commenti razzisti che ho letto sul blog non vale nemmeno rispondere dico solo informatevi sui veri fatti che successeo 1860 in poi con l’occupazione nordista,ma si sà la storia la fanno i cattivi e i vincitori

  429. f.marletta

    GINO SERIO( the original 🙂 26.11.06 18:12

    Caro Gino non angustiati per Giorgio Sodano, secondo me, non è come pensi, Questo è solo un blog. A parte questa che è una mia opinione, per quel che conosco io Berlusconi secondo me,se potesse parlarti ti direbbe tutto il male possibile del comunismo, ma se un comunista , si fermasse a cercare un accordo per il bene del paese, lui per primo deporrebbe ogni arma e preconcetto, per ascoltarlo. Egli è un uomo dotato della capacità di relazione tra le più spiccate nel mondo. E’ certamente un dono come un difetto è il sottovalutare la sua smodata necessità di piacere agli altri, a volte esagera, ma questa cosa lo rende umano e piace alla gente. I suoi difetti come i suoi pregi sono enormi, ma a lui non importa altro che realizzare il sogno, è sempre stato così e tante volte ci è riuscito , per questo a me piace, Berlusconi ci crede e soprattutto crede in se stesso, e non teme il confronto con nessuno, cosa che, IN MOLTI ALTRI, è rara. Io credo che abbia bisogno vista la sua salute, di un delfino, ma frse è ancora presto, credo che sarà lui stesso ad indicarlo nel momento opportuno. Politicamente è insufficiente, ma a noi non serve un politico, ne abbiamo da vendere, e lui può permettersene diversi e capaci; ci necesita una guida, soprattutto un interprete inyuitivo ed esperto dei mercati, vedi qualcun altro tu? Io per ora no! ciao Gino

    Francesco

  430. Franco Brughera

    Per approfondire l’argomento è illuminante la lettura di un vecchio saggio del 1975 :”Proletari senza rivoluzione” di Renzo del Carria – Edizioni Savelli.
    Carria sottolinea la necessità di una “storia a rovescio” cioè vista dalla prospettiva delle masse subalterne nei momenti delle loro lotte per e contro il potere. Questo punto di vista a mio avviso rende chiarissimo quanto è occorso nella fase storica di generazione del Regno d’Italia alla fine dell’800.
    E poi tutto ne è conseguito.

  431. Paolo Cicerone

    E che è già domenica sera, e pure la ddomenica è fernut’! che tengo ancora o male e capa ro sabbato!
    Chiedo venia pe o napulitano mio.
    O sacc’parlà ma un lo sacc’ scriv’.

  432. Maria Fiore

    bravo, Beppe Grillo, forse tu puoi far capire queste cose a tanti che sputano sempre su di noi .
    Nel meridione ci sono ancore ruderi di fabbriche abbandonate con l’avvento del nuovo stato, che riuscì ad interrompere una millenaria tradizione di eccellenza culturale del sud Italia.
    I Romani mandavano i loro figli nella greca Neapolis a studiare, quando Boccaccio la visitò era più eccellente di Parigi, nelle sue strade ancora risplende la magnificenza del Settecento .
    E se poi si fa qualcosa di buono, mostre ed eventi culturali, Bocca dice che lo si fa quasi per paravento, certo quando ha scritto questo era in cattiva coscienza (Venerdi di Repubblica).

  433. Massimo Romanelli

    A Bari si diceva:

    “meglio in mezzo al mare,
    che in mano a GARIBALDI!”

    E le barche dei baresi all’epoca non brillavano per affidabilita’…

    😉

  434. manuela bellandi

    Ed io, su quest’ultima tua affermazione concordo…queste reazioni di rivalza morale che leggi nei commenti sono appunto …umane…

    Gino,
    queste sono reazioni da uomini…che tu lo ammetta o no.

    Se Berlusconi ha scelto questa strategia aziendale per guidare un popolo, prende dal popolo ciò che l’essere umano sa dare.

    ciao

  435. manuela bellandi

    Ciao Original,
    Silvio Berlusconi, come anche Bossi ed altri, ha incentrato l’ideale politico del suo partito sul suo nome e sulla sua persona…è stato il suo stile prettamente tipico aziendale a indurlo a scegliere questo tipo di strategia megiatica.

    Quello che avviene adesso, il famigerato “odio” per Berlusconi, deriva appunto solo da questo…dalla “personalizzazione” che lui ha fatto della politica…niente di più
    baci

  436. dario de prosperis

    I libri di storia sono altra cosa, la storiografia è una scienza.
    Se poi siete in cerca di appoggiare idee che vi piacciono, allora è un’altra cosa.

  437. Mario Scafroglia

    certo però: fingere un malore per avere applausi e passaggi televisivi è il massimo!
    consiglio tutti gli altri leader della CDL di fare altrettanto…

    1. Mario Scafroglia

      sei compulsiva come il tuo scilvio: accusi gli altri dei comportamenti che hai TE!
      cmq ti ricordo che hai dato il voto ad un mafioso…e questo lo dicono i carabinieri e le intercettazioni telefoniche!
      mica saranno comunisti anche loro?

  438. Paolo Cicerone

    Quoto!

    Chi vuole dei riferimenti riguardo alla tua prima parte su questo stesso sito

    http://www.beppegrillo.it/2006/06/gli_ammastellat.html

  439. Mariano Rigato

    Ritornando ai Borboni, consiglio a tutti di leggersi il bel libro “Indietro Savoia” di Lorenzo Del Boca. E’ molto istruttivo ed aiuta a comprendere molto della storia e dell’attualità.

    1. dario de prosperis

      I libri di storia sono altra cosa, la storiografia è una scienza.
      Se poi siete in cerca di appoggiare idee che vi piacciono, allora è un’altra cosa.

  440. simone bascia

    tu HAI DAVVERO RAGIONE E IO CREDO CHE NAPOLI AVESSE DELLE ENORMI POTENZIALITà…IL PROBLEMA è CHE ADESSO INVECE è TUTTO IL CONTRARIO E NAPOLI NON VA PER NIENTE ANCHE E SOPRATTUTTO PER I SUOI CITTADINI CHE SI ADAGIANO SULL’ASSISTENZIALISMO E NON SI DANNO DA FARE..NAPOLI LIBERA DALLA CAMORRA….BRAMBILLA FATTI UNA CAZZO DI SEGA OGNI TANTO ANZICHè SFOGARTI SEMPRE SUL BLOG.

  441. Antonio Ciardi

    E.T.!!!!!!
    Ma Tu c’hai l’olocausto in testa?
    Non essere cosi’serioso…e che cazz!!!!

    La prossima volta ci metto l’asterisco ,quindi scrivo:
    battutina!!!!!

    Ma trovati una schizofrenica,paranoica,alienata,frustrata e ninfomane

    …rendetevi felici!!!!!

  442. Alessandro Magno

    a vedere il video più che uno svenimento mi è sembrata una pagliacciata bella e preparata ad hoc.
    Tanto che di fianco non si sa come all’ora pattuita si è avvicinato prontamente “uno” per sostenerlo.

  443. Andrea Borgia

    Se il malore avesse malauguratamente colpito Di Pietro Bondi e Casini oggi sarebbero ad esultare.

    Se capita ad un criminale, criminale è chi esulta.

    Viva la Democrazia.

  444. Mario Scafroglia

    Ma Scilvio è morto o no?
    ho già in fresco il Vermentino di Gallura!!!
    si scherza eh?!
    ad augurare la morte si allunga la vita alle persone lo sapete no?!
    un caso per tutti Andreotti…
    Lunga vita al Nanomafiosodaarcore!!!

    1. Antonella Panzardi

      Ciao,
      anch’io stavo aspettando di festeggiare qualcosa
      con un Primitivo di Manduria, appositamente comprato per un evento speciale.
      cose tipo la finale del campionato, per intend.
      “…che abbiano manipolato persino la testata di Zizù al mitico Materazzzzzi? come lo chiama il mio compagno di piso tedesco”.
      Mario mi ha ispirata.
      Monsieur Silviò, veramente, è ora di smetterla, ha oltrepassato i limiti!
      Non voglio che lei crepi: voglio ‘he si levi da’hoglioni! simplement!
      stasera ho letto sull’Unità di Sabato 1 Nov (entregadame da mis amigas italianas in visita in Belgio)la scenata che ha fatto all’assemblea dei giovani imprenditori a Firenze:
      -dico, la videoconferenza!…la barzelletta sul suo ginocchio, l’immancabile invettiva contro un comunismo che ha svincolato dalla sua stessa radice, tanto che non lo trovo rapportabile più a niente; esterefatto di se!
      Silvio, Che cosa sei? ti direbbe Mina. Cosa seee…i! la videoc. all’assemblea non bastava?
      Vado per aprire la posta e sei li: sul monitor del mio computer che svieni restando attaccato alla scrivania..? Povero Silvio, la recitazione a scuola non era il suo forte!Ma la sua bodyguard è irreprensibile!
      monsieurs, credo che a tutti farebbe bene studiare un pò di recitaz. arte, musica e filosofia delle rel. (non religione eh?) a scuola. può sempre servire CHAPPET!
      Ho una soluzione,lei che è sì buono, saggio e catartico, dia il buon esempio agli altri imprenditori, medici, postini, caposale e farmacisti che fanno politica nel nostro paese:
      SI RITIRI ; per davvero! Una professione è assez, bastante!!! Bisogna parlare chiaro,è inut ormai usare termini come conflitto d’interessi, imbr/sbr/br/ogli elettorali, Bossi-Fini: -perchè le minchiate nel nostro paese diventano Leggi? ma questa è un’altra storia.
      Sceglietevi una professione e lavorate fino alla morte;
      come il popolo, in tutte le sue accezioni ha sempre fatto, fin da subito e senza che nessuno glielo ricordasse. IV stato.

    2. Antonella Panzardi

      Ciao,
      anch’io stavo aspettando di festeggiare qualcosa
      con un Primitivo di Manduria, appositamente comprato per un evento speciale.
      cose tipo la finale del campionato, per intend.
      “…che abbiano manipolato persino la testata di Zizù al mitico Materazzzzzi? come lo chiama il mio compagno di piso tedesco”.
      Mario mi ha ispirata.
      Monsieur Silviò, veramente, è ora di smetterla, ha oltrepassato i limiti!
      Non voglio che lei crepi: voglio ‘he si levi da’hoglioni! simplement!
      stasera ho letto sull’Unità di Sabato 1 Nov (entregadame da mis amigas italianas in visita in Belgio)la scenata che ha fatto all’assemblea dei giovani imprenditori a Firenze:
      -dico, la videoconferenza!…la barzelletta sul suo ginocchio, l’immancabile invettiva contro un comunismo che ha svincolato dalla sua stessa radice, tanto che non lo trovo rapportabile più a niente; esterefatto di se!
      Silvio, Che cosa sei? ti direbbe Mina. Cosa seee…i! la videoc. all’assemblea non bastava?
      Vado per aprire la posta e sei li: sul monitor del mio computer che svieni restando attaccato alla scrivania..? Povero Silvio, la recitazione a scuola non era il suo forte!Ma la sua bodyguard è irreprensibile!
      monsieurs, credo che a tutti farebbe bene studiare un pò di recitaz. arte, musica e filosofia delle rel. (non religione eh?) a scuola. può sempre servire CHAPPET!
      Ho una soluzione,lei che è sì buono, saggio e catartico, dia il buon esempio agli altri imprenditori, medici, postini, caposale e farmacisti che fanno politica nel nostro paese:
      SI RITIRI ; per davvero! Una professione è assez, bastante!!! Bisogna parlare chiaro,è inut ormai usare termini come conflitto d’interessi, imbr/sbr/br/ogli elettorali, Bossi-Fini: -perchè le minchiate nel nostro paese diventano Leggi?
      -ma questa è un’altra storia.
      Sceglietevi una professione e lavorate fino alla morte;
      come il popolo, in tutte le sue accezioni, ha sempre fatto, fin da subito e senza che nessuno glielo ricordasse. IV stato.

  445. dario de prosperis

    Il regno di napoli era marcio, bastò un calcione per mandarlo in frantumi.
    Chi afferma il contrario è un povero esaltato ignorante.

    1. dario de prosperis

      Non sono settentrionale, risparmiatevi gli insulti.

  446. Andrea Borgia

    E’ sicura che è lei a mantenere il sud?
    Chi glielo dice Calderoli? oppure Bossi o anzi Bondi!

    La verità e che il sud conviene al nord ed in particolare a Forza Italia e UDC per i voti della mafia che va ad arrichire il nord riciclandolo.

    Berlusconi e Dell’Utri ne sono un esempio, ma anche Craxi movimentò tantissimo denarto della mafia, per non parlare poi di Andreotti e co. che hanno fatto la capitalizzazione azionaria privata di Enel e tantissime altre aziende del nord con prestanomi spesso milanesi.

  447. f.marletta

    RIPOSTO solo per chiedere di non ribaltare le accuse o recriminare il passato, ora è il momento delle RIAPPACIFICAZIONI, SECONDO ME credo, che, Grillo, questo tenta di provocare. Accettare una realtà, oggi, non significa assumersi le colpe dei padri, ma conoscerle ed esorcizzarle, per migliorare e modificare il domani di tutti. SE POSSIAMO CERCHIAMO DI CRESCERE TUTTI E PENSARE IN POSITIVO, ACQUA PASSATA NON MACINA PIU. EVITIAMO NUOVI ERRORI:

    La verità è che ci hanno voluto far credere di essere quello che non siamo. Così rischiamo di perdere se non lo abbiamo, già perduto, quello che ci ha fatto GRANDI nel mondo; la FANTASIA di CREARE il, e/o, un prodotto NON DI FABBRICARLO SOLTANTO, a fabbricarlo sono capaci in molti.

    Ho sempre sostenuto e sostengo con forza che le colpe dei meridionali sono molte e pesanti. Ma con altrettanta forza e convinzione sostengo che non c’è mai stata una colpa meridionale che, per quanto grave, non sia da imputarsi all’originale colpa di un misero, e, miope disinteresse delle autorità di chi fece le scelte al nord per il rilancio economico industrial commerciale dell’Italia. Per ottenere il quale sacrificò una parte del popolo e delle sue possibilità, alle necessità, e, alle convenienze del momento storico, senza poi mai rimediare a quell’errore di cui il Sud porta ancora i segni. La colpa più grave delle popolazioni del sud, prevalemtemente dedite all’agricoltura, è stata di aver creduto in una possibile industrializzazione del proprio territorio già precaria, e, assistita da sempre al Nord stesso.
    Nord in cui la prosperità e la vitalità dei mercati era, come è sostenuta, anche oggi sia pure tra mille difficoltà, dall’artigianato e il medio piccolo imprenditore, i quali hanno pagato, e pagano da sempre, i costi di una politica industriale miope e fallimentare in un paese povero di risorse energetiche e, più che, scarsamente dotato di materie prime, utili all’industria come il nostro. Ciao

    Francesco

  448. Mario Scafroglia

    io sono ben conscio delle mie possibiltà e so perfettamente che arrivare a superare TE e il TUO Scilvio è impossibile…
    la classe non è acqua di fosso!
    complimentoni Cara…

  449. Alessio Laro

    Ben difficilmente si può credere che uno stato avanzato come è stato presentato qui il Regno delle Due Sicilie si potesse far conquistare con una tale facilità, con ben poco aiuto dalle nazioni straniere (Gran Bretagna in primis). Ricordiamo poi che la casa borbonica aveva costruito la prima ferrovia, come è stato scritto, solo per arrivare più facilmente alla propria residenza estiva, che non so se può essere considerato un segno di civiltà o meno; se poi aggiungiamo questo ai panorami che ci lascia Verga nei suoi romanzi, come scrittore verista naturalmente, anche se in parte anche la sua fase romantica potrebbe essere presa come fonte, direi che non si può esattamente parlare di revisionismo e semplificare la Questione Meridionale a due concetti, addossando la colpa alla conquista sabauda. Difatti, un’economia basata sui latifondi e una nobiltà presunta con un notabilato entrambi reazionari come mentalità e molto attaccati al potere non credo possano essere presi come spinta verso una nazione autonoma e florida. Possiamo, invece, ricordare come esempi contemporanei Milano come cuore della cultura italiana romantica e lo sviluppo di importanti industrie nei primi del ‘900 proprio nel triangolo industriale, nonchè in Toscana.
    Sicuramente il regno di Sardegna non si prodigò allo sviluppo del Sud, ma certamente la situazione era già degradata ben prima della conquista, e con radici profonde nelle varie invasioni subite nel corso dei secoli.
    Per i nostalgici di un Sud prospero rispetto al Nord consiglio di ripassarsi la Magna Grecia, tutto il periodo posteriore alla caduta del regno Bizantino in Italia e il 1200 siciliano.

  450. Antonio Ciardi

    Mentre il senatore Marcello Dell’Utri ha spiegato: ”Avete presente un calo di zuccheri? Berlusconi ha avuto un mancamento, non ha perso conoscenza, è stato solo uno svenimento: gli hanno controllato la pressione, che è un po’ bassa”. ”E’ stato il caldo, l’emozione, una serie di concause – ha aggiunto l’esponente del partito di via dell’Umiltà – Chissà, parlava di libertà, se avesse parlato di qualche altra cosa, forse non sarebbe svenuto”.
    —————————————————
    Questa e’ l’Italia
    “don silvio”e dell’utri parlano di liberta’.

    Curiosita’:

    Il medico che ha soccorso “don silvio”Io lo conosco:Papaccioli.

    Il sosia di bin laden!

  451. Paolo Cicerone

    Credo che non sia una prerogativa meridionale quella di non aver voglia di lavorare, sapesse che voglia ci ho io….che sono nato e cresciuto a Milano.

    E che bisogna faticà pe magnà

  452. marista urru

    COME PREVISTO DA CHIG FA ECONOMIA E NO CIALTRONAGGINE : le entrate fiscali crescono ancora, e la favola scema che la gente ora paga le tasse perche’ vede la poco simpatica faccia di Visco, lasciamola per gli ibecilli, quelli di bocca buona che bevono tutto.

    Le tasse , come previsto, che entrano ora, sono il frutto della manovra economica di chi ha preceduto questi VAMPIRI INCAPACI, e quando Economisti indipendenti ve lo sbatteranno in faccia chi sa che altra castroneria tirerete fuori.

    Per ora ADUSBEF ha calcolato che i VOSTRI AMICI VI SI MANGERANNO, NONOSTANTE I RICCHI INTROITI, QUASI TUTTA LA TREDICESIMA, VI LASCERANNO IL 16% .

    Poi vedremo gli effetti di questa bravata sulla economia.

    1. f.marletta

      Ciao, Marista io ormai su questi argomenti specifici non intervengo quasi più, come spiegare a costoro che la finanza creativa aveva previsto, oltre alle entrate, con una moratoria fiscale, e la riapertura dei mercati, con l’iniziale spinta di fiducia all’imprenditoria, crescita dei mercati che noi quasi certamente non riusciremo a sfruttare a pieno a causa di questa prematura e inopportuna stangata che, tutto farà meno che, riassestare il paese, e, promuovere la capacità di intervento della piccola e media industria che penalizzata da subito, vedrà i vantaggi chissa’ quando? E se i mercati tornassero in stagnazione? Dove finiranno gli attuali sacrifici imposti da questa finanziaria. Diverso sarebbe stato contenerla e prendere una immediata rincorsa, mettando semmai in cassa maggiori entrate con maggiori profitti ricavati dalla congiuntura internazionale favorevole e poi, semmai, continuare con le bonifiche e i progetti di rilancio. Ma perchè diavolo hanno fermato tutto, a me sembrano veramente dei pazzi incoscenti. Oltretutto si stanno dilanaiando nel mondo sindacale, al loro interno,vedi GGL. E Fiom, oltre alle contraddizioni e disunioni, nel creare un nuovo partito di che?
      Noi abbiamo l’U.D.C, Ma sospetto che sia una mossa per coagulare al centro risorse che potrebbero andare verso la nascente nuova formazione prodiana. Sbaglierò? Chissà, sai, non ce ne sono mica tanti con cui poter parlare di queste cose E IN QUESTI TERMINI, da come ti leggo credo che ne sai molto più di me su materie economiche, e spero di essere riscito a spiegare il mio punto di vista, ciao

      Francesco

    2. Franco Sorrentino

      Ma guarda che la finanziaria(la prima di questo governo) non e’ ancora stata varata. Guarda che sembri un po astiosa, cosi vivi male. Cerca di sorridere alla vita con piu’ fiducia.

  453. ettore muti

    Morto Giorgio Panto, il suo elicottero è precipitato.

    Memento mori, ricordatelo.

  454. francesco liqu

    ma brava. complimenti. mi piacciono le persone che che come spugne assorbono i luoghi comuni della televisione. seocndo te ce ne frega qualcosa a napoli che hanno ammazzato 7 camorristi in 10 giorni? niente. ci dispiace per quei ragazzi accoltellati dal 16 enne ma quanti omicidi non legati alla malavita accadano nelle altre citta? molti dipiu e peggiori. poi napoli è una fogna a livello organizzativo e di sicurezza questo è vero. però dimenticarsi della gente pulita è offensivo anche per te che sei italiano, e non solo per me che sono napoletano. a napoli nascono centinaia di menti brillanti: nell arte , nella tecnologia,nella politica.queste persone che sono intellettuali on nascono senza un humus che gli permetta di crescere.è cosi:allora bisogna criticare la parte cattiva ma neanche sputare su quello che di ottimo c’è. che è molto in piu che in tante citta di italia.

  455. paolo margari

    concordo! non per dar credito ad un governo straniero (in fondo il regno delle due sicilie era una sorta di colonia dell’impero spagnolo), ma per rafforzare l’idea (criminosa secondo la storia ufficiale) che l’unità è stata la principale causa di arricchimento del nord ed impoverimento del sud, con conseguenze che vanno oltre la semplice questione meridionale, ma che potremmo definire questione mediterranea (un sud italia autonomo e forte avrebbe garantito uno sviluppo differente anche ai suoi vicini).
    mi piace questo intervento, inusuale ma attuale più che mai.
    non è il caso di rispolverare indipendenze, confini, differenze – anticostituzionali, come chi parlava di una restaurazione di ausonia, ma di cominciare seriamente a pensare in modo diverso le ragioni economiche dell’unità e le deficenze dei progetti di sviluppo (ineguale) ad essa sono correlati.
    il revisionismo non è un crimine ma una legittima necessità, se non si vuole fare pura demagogia, negandolo e sulla sua negazione costruendo ulteriori progetti di sviluppo ineguale che affossano, ancora una volta, il sud (e rinforzano chi ci sguazza in quella melma di bugie, errori volontari e finanziamenti).

  456. Marcello Paternesi Meloni

    Ogni individuo che pensa di cambiare il modo di vivere,si carica di seghe mentali così da rendere neutrale un qualche probabile proggetto.Se invece di pensare,decide di alzarsi e cambiare la sua vita,molto probabilmente incontrerà delle resistenze, che se ben radicate mineranno la sua determinazione.Ogni attimo che passa della nostra vita,per molti è un’occasione perduta e una resistenza che vince,ma è anche una nuova occasione per ripartire e vincere su le nostre zavorre.Sono d’accordo con il risorgimento,pensa che dopo appena 40 anni più o meno,dall’unità di Italia li hanno messi insieme napoletani, piemontesi, siciliani,toscani,veneti etc etc e li hanno mandati in Friuli a difendere l’onore e la patria.VIVA L’INTELIGENZA COLLETTIVA

  457. f.marletta

    LIBERO GRASSI

    PEPPINO IMPASTATO

    DON PINO PUGLISI

    GIOVANNI FALCONE

    PAOLO BORSELLINO

    Certo che conosco questi nomi, nonostante ciò questi UOMINI VERI risultano tutt’oggi essere morti INVANO!
    Perché sapete come funziona in Terronia?
    Parla una persona? UCCISA! Non cambia niente!
    Parlano 10 persone? UCCISE! Non cambia niente!
    Ma se parlassero in 20 milioni di persone ovvero TUTTO il SUD, sarebbero le mafie a MORIRE!!!

    SVEGLIA PECORONI!

    C’è un altra possibilità se parlassero 60.000.000
    di persone NORD E SUD l’alternariva potrebbe essere che quelli come te, e come me, di già visti i risultati nel reale, forse non potrebbero più parlare perchè vorrebbe dire che tutto è MAFIA e non quella Sicilia na o calabrese o campana , ma quella che le tiene tutte sotto e che ancora molti come te diversificano dandole più forza, così mentre i picciotti delle varie famiglie si ammazzano, i cervelli pochi e in alto forse proprio al Nord; ingrassano. ciao

    Francesco

    Luigi Bianco 26.11.06 17:28 | Rispondi al commento |

    1. f.marletta

      Scusa Luigi mi è sfuggito il commento, non intendo assolutamente coinvolgere le popolazioni del nord, ne dare a loro alcuna responsabilità, come sai la responsabilità è personale, la gente non ha colpe se non che credere alle balle che da sempre in tanti raccontano. Ciao

      Francesco

  458. Paolo Schena

    L’hai detto a Pansa?

  459. Classe IIIB-LSS Luigi Lanfranconi,Ge-Voltri

    Complimenti Sig. Grillo,stiamo visionando un suo dvd a scuola,e siamo rimasti impressionati dalla sua bravura nel parlare chiaramente alle persone.Ci ha colpito particolarmente il suo parlare delle nuove tecnologie e dell’informatica,complimenti.Anche questo intervento é decisamente interessante.
    Salutoni dalla sua terra ligure!!
    Classe IIIB,LSS Lanfranconi,Ge-Voltri.

  460. graziano zanacchini

    berlusconi ha avuto un malore… ricontate le schede bianche e ce lo togliamo di torno

  461. nicola odoni

    bravo beppe… ma non dimentichiamo la Sardegna, da Eleonora d’Arborea al risorgimento…

  462. andrea vercellis

    Don Carmelo, BELLISSIMO IL TUO POST, ma siam sicuri che il Vaticano approva? Sai con tutti gli sgravi e le evasioni legalizzate che gli ha concesso il precendente ministerio…
    *****
    AJUTO qualcuno mi sa dire come poter trovare il PRIMO POST ASSOLUTO DI QUESTO BLOG? QUELLO DEL VICINO PAZZO E DI BEPPE SVEGLIO ALL’ALBA!!!!
    BEPPE TI PREGO ATTIVATI!!!
    ******
    ultime ore preima che il sondaggio TAV torino lione sì o no venga chiuso, stava per vincere il sì…ora e di nuovo tutto in gioco!!! clicca sul nome per votare

  463. Antonio Ciardi

    Tanta ignoranza e luoghi comuni.
    Peccato non sia nata all’epoca di Darwin!

  464. Luigi Bianco

    ##################################################

    LIBERO GRASSI

    PEPPINO IMPASTATO

    DON PINO PUGLISI

    GIOVANNI FALCONE

    PAOLO BORSELLINO

    ##################################################

    Certo che conosco questi nomi, nonostante ciò questi UOMINI VERI risultano tutt’oggi essere morti INVANO!
    Perché sapete come funziona in Terronia?
    Parla una persona? UCCISA! Non cambia niente!
    Parlano 10 persone? UCCISE! Non cambia niente!
    Ma se parlassero in 20 milioni di persone ovvero TUTTO il SUD, sarebbero le mafie a MORIRE!!!

    SVEGLIA PECORONI!

    ##################################################

    1. Daniela Giordano

      e se invece a parlarne fossero 60 milioni di persone, cioe’ TUTTA L’ITALIA?? buona, la gente come te, a parlare solamente. Voi settentrionali, giustamente, potete disinteressarvene. Non sono affari vostri, giusto perche’ sono fatti che non avvengono nell’orticello nebbioso di casa vostra. Complimenti, bravo, rispecchi in pieno la mentalita’ della tua gente.

    2. SIMONE BASCIA

      TU SEI SOLO UN IGNORANTE E TE NE STAI NELLA TUA CITTADELLA DELLA PIANURA PADANA A FARTI FARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO DAL NANO….FALCONE E BORSELLINO NON LI DEVI NEANCHE NOMINARE PERCHè NON NE SEI DEGNO…SE SEI AL NORD E NON CONOSCI LA VERA SITUAZIONE DEL SUD NON PARLARE..IO SONO STATO IN ENTRAMBI GLI EMISFERI E QUALCOSA PIù DI TE LA SO…PRIMA INFORMATI E POI FORSE PARLA…E NON BERE QUELLO CHE TI DICONO I MANAGER DELLA TUA VITA….INFORMATI E POI FATTI UNA TUA IDEA..NON REPLICARE QUELLE GIA CONFEZIONATE DEGLI ALTRI…INFORMATI.

  465. Alessandro Salvatico

    Beppe…ma va’, va’

    Se un generale dell’esercito (che non credo fosse granché occupante: o l’Italia è stata un’invenzione improvvisa del 1861?) diceva “Questa non è Italia…questa è Africa” (con toni e modi riprovevoli, certo), forse non era poi tutto ‘sto sviluppo, il Meridione.

    Va’, Beppe, va’.
    Decenni di patriottismo, di sforzi per una lingua comune, secoli di sbeffeggiamento per una cosa che secondo te NON ERA SENTITA a livello di penisola? E’ questo che stai dicendo?

  466. Giovanni Paolucci

    Non è revisionismo Beppe e tu lo sai, ma la storia dobbiamo rileggerla tutta, hai citato giustamente l’America colonizzata dagli Inglesi e trasformata da
    colonia manifesta a colonia nascosta.
    http://www.bigeye.com/antonysutton.htm

  467. Antonio Ciardi

    Hai dimenticato qualcosa
    ..ma Io uomo di mondo…
    LA PRIMA PIZZA:Da brandi!
    Dal salone Margherita,nella galleria umberto
    prese piede il cancan:La belle Epoque!!!
    A quei tempi Napoli era la citta’piu’popolosa d’Europa:500.000abitanti
    capitale culturale europea con Parigi e Vienna!!!

  468. toni lombardi

    luigi come parli bene, conosci alla perfezione il termine demagogia! vai tu al sud e proponi iniziative valide,inizia dai piccoli centri, metti in pratica quello che dici…dai, ponzio pilato è morto!!!

  469. Alessandra Crinzi

    Scioccata da questo ultimo commento..
    Da siciliana e conseguenzialmente, da terrona, come ci definisci tu, mi sento tremendamente sconcertata da quello che hai scritto..
    Conigli, vigliacchi??? Migliaia di persone o meglio scusami, terroni, sono morte per combattere camorra e mafia. Non ho parole.
    A parer mio alle volte è meglio rimanere in silenzio, evitando di lasciare commenti di questo tipo in un blog dove le riflessioni sono serie, almeno la gente che ti sta attorno rimane con il dubbio che tu sia stupido e non con la certezza..

    A noi.. hai dato la certezza!!! 😀
    Ciao ciao..

    1. Matteo Pinna

      Ale sono Matteo solo ora leggo il tuo commento su questo blog…dimmi che sei tu, è due anni che cerco di mettermi in contatto con te, mi manchi così tanto…la mia mail è freedom1981.mp@libero.it, ho un miliardo di cose da dirti…

  470. Al Panzini

    Speriamo che sia l’ultima apparizione
    politica del Berlusca, come è stato del Bossi.

    Erano loro i colpevoli di tutto.

    Razzismo, ladrocinio, leggi a personam,
    tele qua telela.
    Stipendi da fame, benzina e sigarette
    alle stelle, guerre, malasanità ecc, ecc.

    Finalmente. Via i razzisti e i lmafiosi.

    Via via… volo via..

    ADESSO SI CHE MI DIVERTO.

    Ve la pierete in saccoccia. Un pugno di mosche nelle misere menti.

  471. Dino Colombo

    Le MAFIE esistono perché vengono alimentate dalla schifosa classicissima OMERTA’ meridionale:
    la VERITA’ è che i terroni sono tutti CONIGLI!
    Tutti sanno TUTTO DI TUTTI ma NESSUNO ha il coraggio di tirare fuori tutta la MXXDA onnivipresente da secoli.
    E più stanno zitti, e più la mafia, la ‘ndrangheta,la camorra, la sacra corona unita e chi più ne ha, più ne metta, continuano indisturbate a fare i CXXXI propri passando su chiunque gli capiti addosso.

    Luigi Biancno 26.11.06 16:42 | Rispondi al commento |

    …………………..

    QUELLA CHE TU CHIAMI OMERTA’ CARO LUIGI FORSE E’ SOLO SACROSANTA PAURA E SPIRITO DICONSERVAZIONE!

    CONOSCI NOMI QUALI:
    LIBERO GRASSI
    PEPPINO IMPASTATO
    DON PINO PUGLISI
    FALCONE GIOVANNI
    BORSELLINO PAOLO
    ECC…

    TUTTA GENTE MERIDIONALE CHE HA PROVATO A FARE QUALCOSA…E SAI CHE FINE HANNO FATTO???
    DALEMA E MASTELLA, I DELINQUENTI E I CRIMINALI CHE HANNO GODUTO DELL’INDULTO PER TORNARE A DELINQUERE LI HANNO CHIAMATI ‘DEI POVERACCI’…
    TANTO A LORO CHE GLIENE FREGA DI METTERE IN LIBERTA’ TANTISSIMI DELINQUENTI?…TANTO LORO VIAGGIANO CON LA SCORTA!!

    E SAI …CI SAREBBE DAVVERO DA RIDERE SE QUALCUNO DI QUESTI ‘INDULTATI’ ANDASSE A FARE QUALCHE ‘REGALINO’ A QUELLI CHE HANNO VOLUTO E VOTATO L’INDULTO!!!..;-)

    DI CHE CAZZ.O STAI CIANCIANDO?…VIENI QUI TU, QUI GIU’ AL SUD PER UN PO’ E PROVA A FARE IL ‘CORAGGIOSO’ E POI NE RIPARLIAMO!

    E INFINE SAPPI UNA COSA…CHE LO STATO -QUANDO VUOLE!!!!!!!!!!- SA COME ARRESTARE I MAFIOSI E I DELINQUENTI!! ( VEDI RIINA PROVENZANO E C.)

    IO SONO UN POVERO CITTADINO INDIFESO E SENZA ARMI!! E COME ME TANTI ALTRI…PROVIAMO A FARE QUALCOSA…A VOLTE PURE SENZA TROPPO APPARIRE PER NN ESSERE SPARATI IN BOCCA…MA PIU DI QUESTO CHE POSSIAMO FARE?…

    NON TI DICO CHE HAI SCRITTO DELLE PURE IMBECILLITA’ PERCHE’ L’ARGOMENTO E’ SERIO…

  472. Andrea Brizzi

    Le risate, che mincihi@ di libto ha letto B.G. stavolta? Sempre così, trova un libro usato su una bancarella, si fa un goccetto e vuole fare il revisionismo storico. E tutta la cagnara del suo blog lo segue insultandosi a vicenda, perchè tanto se l’Italia è un paese di m&rda nessuno si sente di avere la sua parte di responsabilità, né collettivamente né individualmente.
    O.T. Gli è venuto il coccolone, alla fine, al berlusca: troppe batoste. Alle prossime elezioni tra lui e bossi sarà un dramma nella cdl, chi sbava di qua, chi si çaça sotto di là…

  473. gino vicolo

    siete dei martiri e degli eroi. E avete sconfitto la menopausa, visto che in 150 anni avete avuto 3 generazioni anziché 6 come il resto del mondo. Che persone meravigliose.

    secessiooooone!

  474. Dino Colombo

    Don Carmelo, BELLISSIMO IL TUO POST, ma siam sicuri che il Vaticano approva? Sai con tutti gli sgravi e le evasioni legalizzate che gli ha concesso il precendente ministerio…
    AndreA de Vercellis 26.11.06 16:41
    …………………………….

    MA QUANDO MAI C’E’ STATA COMUNICAZIONE TRA IL VATICANO E DIO?…SE MI PARLI DEL DIAVOLO….CASO MAI!…BHE FORSE POSSO PURE DARTI RAGIONE!

    MI SPIEGO: SE IL NANO DI ARCORE ( PACE ALL’ANIMA SUA ) FA REGALI AL VATICANOS ( VEDI LE LEGGI SU ESENZIONE ICI; SOLDI ALLE SCUOLE PRIVATE MENTRE ALLE PUBBLICHE -“CHE SCHIATTINO AL FREDDO E IN AULE SPORCHE STI LURIDI FIGLI DI PROLETARI!!!”-)
    E IL VATICANO LI ACCETTA SENZA BATTERE CIGLIO, NON PENSI CHE EQUIVALE A FARE PATTI COL DIAVOLO?…SOLO CHE MI CHIEDO SE CI SONO PIU DIAVOLI NEL VATICANOS O NELLA DESTRA ITALIANA!!!

  475. Luigi Biancno

    Le MAFIE esistono perché vengono alimentate dalla schifosa classicissima OMERTA’ meridionale:
    la VERITA’ è che i terroni sono tutti CONIGLI!
    Tutti sanno TUTTO DI TUTTI ma NESSUNO ha il coraggio di tirare fuori tutta la MXXDA onnivipresente da secoli.

    E più stanno zitti, e più la mafia, la ‘ndrangheta,la camorra, la sacra corona unita e chi più ne ha, più ne metta, continuano indisturbate a fare i CXXXI propri passando su chiunque gli capiti addosso.
    Ma quali Savoia? Quelli non contano niente.

    Inoltre mi rivolgo a tutti i commentatori:
    continuate ancora a scrivere in massa ed a riempire questo blog con i vostri miseri commenti del NULLA. Continuate pure. Più che postate, meno contate, perché non avete ancora capito come dosare questo spazio stupendo di libertà.
    Classico compotramento da Italiano medio il quale non è in grado di controllarsi:

    “Primo?” Sì sei il primo BISCHERO della giornata.

    Chiaro: quando mancano le idee, per farsi sentire si fa il diavolo a quattro.

    1. davide patti

      Risponderti è un lusso che non ti si concede spesso, vero?

      Per questo, misero tacchino, voglio regalartelo, perchè mi fai un po’ pena.

      E ti rispondo solo così, perchè il tuo post non merita altri commenti, se non quello di conoscere più gente, di uscire dal tuo uovo, di crescere.
      Tacchino

    2. Salvatore Fullone

      Per Luigi Biacno: mi sento toccato sul vivo da quanto dici. La Sicilia è una terra splendida, abitata da persone che si sono da sempre spaccati letteralmente la schiena zappandola per dare da mangiare alla propria famiglia. I Siciliani non sono quelli di cui per lo più si parla, ovvero malavitosi delle peggiori specie, ma persone che antepongono da sempre i Valori primari della famiglia a qualsiasi altra cosa. Forse per questo è stato usato in modo perverso questo termine.
      Quanto al coraggio conigliesco di cui parli, sono pronto a sfidarti in qualsiasi gara in cui le regole siano uguali per entrambi.
      Ma se tu parli di omertà, allora non hai capito cosa significa questo termine.
      Prova TU a testimoniare su un omicidio o qualsiasi tipo di reato del quale sei stato involontario testimone.
      Ricordo di avere letto sul maggiore quotidiano di Palermo il nome e il cognome di qualcuno che aveva fatto ciò; nessuno leggendolo lo ha mai invidiato.
      Pensi che TU al suo posto saresti stato tranquillo e sereno, magari orgoglioso di avere fatto il TUO dovere di Cittadino del NORDITALIA oppure avresti cominciato a pensare dove andarti a rifugiarti per rifare una nuova vita, con un altro nome e al più presto possibile?
      E tutto questo PERCHE’si dovrebbe fare?
      Per essere degno Cittadino di questo Stato?
      A proposito di questo Stato ti invito a guardare la puntata di una trasmissione così a caso… Facciamo magari Report del 19/11/06 oppure La trasmissione 1/2 ora di Lucia Annunziata dello stesso giorno. Penso che siano visibili sul web…
      Oppure una qualsiasi Buona Domenica.
      Ebbene non mi sento di voler rischiare non dico la mia incolumità personale ma assolutamente NULLA di mio per difendere lo stato (minuscolo in tutti i sensi) in cui ci troviamo.

  476. Marco Sicco

    …concordo pienamente, e quando dico pienamente, intendo pienamente, M.S. ps: estenderei questa riflessione alla necessità di una sovranità cittadina che renda libere le Città (nei confronti della macchina burocratica Statal-Nazionale, e Regionale) unendole in un vero Federalismo (non mini-nazionalismo leghista, però) mondiale

  477. Dino Colombo

    ( continua….)

    Pare che ormai facciano parte dell’Associazione molti personaggi di vertice, fra la politica e la finanza canadesi, statunitensi e inglesi, già tutti appartenenti alle principali Associazioni lobbistiche dei propri paesi_
    Dicono di avere un “discreto potere comunicativo” e di voler fare pressione verso il Governo italiano perché cominci a creare un percorso legislativo netto, radicale e categorico, che sia strumento efficace a estirpare con decisione quel cancro tutto italiano che diffonde le proprie metastasi nei valori della civiltà occidentale_

    ( da un commento preso qui sul Blog che non ricordo quando…)

  478. AndreA de Vercellis

    Don Carmelo, BELLISSIMO IL TUO POST, ma siam sicuri che il Vaticano approva? Sai con tutti gli sgravi e le evasioni legalizzate che gli ha concesso il precendente ministerio…
    *****
    AJUTO qualcuno mi sa dire come poter trovare il PRIMO POST ASSOLUTO DI QUESTO BLOG? QUELLO DEL VICINO PAZZO E DI BEPPE SVEGLIO ALL’ALBA!!!!
    BEPPE TI PREGO ATTIVATI!!!
    ******
    ultime ore preima che il sondaggio TAV torino lione sì o no venga chiuso, stava per vincere il sì…ora e di nuovo tutto in gioco!!! clicca sul nome per votare

  479. Alfredo Di Carlo

    OT
    #################################################

    Turchia, stai molto attenta!

    #################################################
    CLICCA SUL MIO NOME PER LEGGERE IL POST.

  480. Dino Colombo

    E CMQ SE IL GOVERNO E LA POLITICA ‘COSIDETTA’ DI SINISTRA ( O QUALCHE ALTRA NAZIONE DI BUONA VOLONTA’ ) NON PROVVEDE PIU CHE SUBITO A EMANCIPARE STO SUD DEL CAXXO FINIRA’ CHE SUCCEDERA’ IL CONTRARIO 8 ANZI STA GIA’ SUCCEDENDO ) E CIOE’ CHE IL SUD STA ESPORTANDO IL SUO SUDICIUME MORALE AL NORD CIVILE (?) E PROGREDITO(?) E ALTRETTANTO STA FACENDO NEL RESTO DEL MONDO!!…

    GRAZIE NOSTRI POLITICI PASSATI E PRESENTI PER IL BEL RISULTATO!!

    Leggete e meditate:

    SPERIMENTO
    ————————–

    TORONTO – Nata da meno di un anno, l’associazione Cittadini per la Civiltà Politica Atlantica (CiPAC) ha subito trovato varie adesioni anche in altri paesi anglo-sassoni: a New York, in Australia e in Inghilterra_ Merito del passaparola telematico_ Non è ancora chiaro se sia stata fondata da appartenenti a una comunità italo-canadese o da altre entità_ Fra i suoi principali obiettivi, l’avvicinamento fra le due sponde dell’Atlantico per difendere i valori politici più “alti” e civili, nati e radicati nell’Occidente moderno_
    Singolare la campagna che sta portando avanti contro il tipico malcostume politico italiano e i nostri governi, indipendentemente dal colore politico_ Dicono che è uno dei programmi a cui tengono di più_ In particolare fanno riferimento al fatto che la Mafia e la Camorra italiane uccidono molto più di qualsiasi Sharia islamica, e fanno molto più danno alla società occidentale di ogni altra organizzazione, perché l’articolazione fra amministrazione pubblica, finanza e gestione mafiosa, corrotta e tipica dell’Italia, sta infettando tutti i processi politici e produttivi occidentali_ Inoltre, da porti come quello di Napoli per esempio entrano nei circuiti commerciali europei merci di ogni tipo, aldifuori da ogni possibilità di controllo_ Per non parlare della gestione dei traffici della droga e dell’immigrazione clandestina di massa, o del torbido e mai chiarito rapporto fra il Vaticano e certa finanza. ( continua…)

  481. don Carmelo Stefano

    GRAZIE SIGNORE DEL TUO AMORE PER IL POPOLO ITALIANO

    per aver colpito il nano PELOSO DETTO P2-MAN,
    GRAZIE SIGNORE

    per renderlo storipo
    GRAZIE SIGNORE
    per rendelo paralitico
    GRAZIE SIGNORE
    per renderlo bavoso
    GRAZIE SIGNORE
    per cOnfinarlo su un letto
    GRAZIE SIGNORE
    per farlo soffrei MA NON MORIRE
    GRAZIE SIGNORE
    per obbligarlo dal letto a vedere quei programmi di merda mediaset
    GRAZIE SIGNORE
    per doversi ascoltare quel pus del tg4
    GRAZIE SIGNORE
    perché la veronika gli faccia le corna
    (e poi scappi con amante e miliardi)
    GRAZIE SINGORE

    SIGNORE, il popolo italiano è indegno tra i popoli
    ma tu nella tua infinita bontà ci hai concesso la GRAZIA per ciò sia resa gloria all’altissimo e baisimo e sbocchi di sangue al bassissimo!

    1. paco de carlo

      Lo si vede benissimo dal suo commento e soprattuttoda quello che ha scritto.

      ps. bisogna dirle per intiero le frasi … sennò la gente non capisce.

    2. manuela bellandi

      Sito interessante…grazie
      baci

  482. giuseppe resoli

    I MERIDIONALI SONO UNA “RAZZA INFERIORE”?

    Non vi è bugia più grande di questa! La motivazione di tale colossale ed intollerabile “equivoco”, neanche a dirlo, è stata la unità d’italia. Capiamo perchè: quando per una follia illuministica e per un becero espansionismo savoiardo fu fatta la unità della penisola italiana (nota 2) il Sud che fino ad allora aveva goduto di UNA FIORITURA CULTURALE ED ECONOMICA NOTEVOLISSIMA si trovò una moneta UNICA, la lira, non più adeguata ed adeguabile alle esigenze ecomoniche di quelle regioni come fonte del declino economico. Inoltre lo spostamento ed accentramento di tutti i poteri a Roma (cosa normale eesendo il Sud considerato una COLONIA che non dovesse avere potere) provocò lo sfilacciamento del senso dello stato nelle DIGNITOSISSIME popolazioni meridionali se non altro per l’inefficenza dello stato unitario. Come conseguenza si ebbe il rifiuto dll’unità nella sua forma statuale ed il fenomeno del banditismo, dell’evasione fiscale, del “malgoverno” e della renitenza alla leva.
    Poichè ne i Savoia ne i governarnti romani volevano ammettere che l’errore stava proprio nella unità nazionale cominciarono a DENIGRARE IL SUD parlando di “terroni” nullafacenti, di “sono tutti mafiosi”, di “qustione meridionale” come se si trattasse di debellare una invasione di cavallette. Ciò convinse anche alcuni meridionali della loro “inferiorità” e necessità quindi dell’aiuto “generoso” di Roma capitale.
    Dal dopoguerra in poi le popolazioni meridionali, niente affatto stupide, in cambio dell’assecondare la unità nazionale si fecero dare un sacco di soldi in termini di cassa per il Mezzogiorno, assistenzialismo, opere pubbliche. In particolare va evidenziato il disastro ambientale generato dal tentativo di “industrializzare il Mezzogiorno” da parte del potere centrale, tanto caro anche ai comunisti i quali speravano così di creare nel Sud una classe proletaria diseredata che potesse poi votare per loro…(CONTINUA)

    DA: http://WWW.FOTTILITALIA.COM

    1. Antonio Ciardi

      E’ certo!
      Stanno al SUD!!!
      Sono situate in basso!!!!!!

  483. Luigi Bianco

    Le MAFIE esistono perché vengono alimentate dalla schifosa classicissima OMERTA’ meridionale:
    la VERITA’ è che i terroni sono tutti CONIGLI!
    Tutti sanno TUTTO DI TUTTI ma NESSUNO ha il coraggio di tirare fuori tutta la MXXDA onnivipresente da secoli.

    E più stanno zitti, e più la mafia, la ‘ndrangheta,la camorra, la sacra corona unita e chi più ne ha, più ne metta, continuano indisturbate a fare i CXXXI propri passando su chiunque gli capiti addosso.
    Ma quali Savoia? Quelli non contano niente.

    Inoltre mi rivolgo a tutti i commentatori:
    continuate ancora a scrivere in massa ed a riempire questo blog con i vostri miseri commenti del NULLA. Continuate pure. Più che postate, meno contate, perché non avete ancora capito come dosare questo spazio stupendo di libertà.
    Classico compotramento da Italiano medio il quale non è in grado di controllarsi:

    “Primo?” Sì sei il primo BISCHERO della giornata.

    Chiaro: quando mancano le idee, per farsi sentire si fa il diavolo a quattro.

  484. Alessandro Magno

    Vestri FIDGERALD macaco

    N A S C O N D I T I

    so che sei li,
    dopo la figuraccia che hai fatto devi tacere ed iscriverti a scuole serali per almeno un mese.

  485. Enrico Piccolo

    Ciao Beppe,
    finalmente anche tu hai capito come sono andate realmente le cose al povero ex-regno delle due sicilie. Suppongo che la foto che hai utilizzato l’hai presa da wikipedia (perchè l’ho caricata io). Hai solo dimenticato di sottolineare che il Banco di Napoli possedeva più denari rispetto a tutto il resto d’Italia e che l’industria napoletana anzi casertana della cosìddetta “Terra di Lavoro” era molto più avanzata di quella del nord.

  486. alessio la ceppa

    Lucia Annunziata è più adatta a fare la velina che la giornalista

  487. emanuele penacchio

    nel dicembre 2001 stavo andando in romagna in treno per tre giorni di ferie in coincidenza dell’immacolata. a modena sale nel mio vagone un signore: capelli grigi, ventiquattrore, cappotto blu’. si siede e incomincia a guardare i viaggiatori con aria tra l’interrogativo e il preoccupato. guarda anche me e mi sento in imbarazzo.
    il signore con i capelli grigi, ventiquattrore, cappotto blu’ scende a bologna.
    qualche mese dopo ho capito chi era quel signore guardando la tv.
    marco biagi ha continuato a usare treno e bicicletta anche quando era minacciato.
    marco biagi era l’unica persona del nostro panorama politico verso cui va la mia stima.

  488. Paolo Cicerone

    Il soggetto in questione non era Max, non voglio però farne il nome.
    Ho fatto in tempo a notare ieri le centinaia di volte che è stata utilizzata la censura, ma ho fatto in tempo a leggere i suoi mex come quelli di un inkazzatissimo “pippis” o qualcosa del genere che parlava sempre di questo con la Bellandi.

    Io non riesco a capire a chi giovi tutto ciò, se loro vogliono rimanere da soli con un unico pensiero questa è certo la strada giusta, ma il fatto che Beppe sia d’accordo è una cosa a cui faccio veramente fatica a credere.

    Non so da dove arrivino le sue “fonti certe”, ma se questo blog dovesse così continuare a scendere di gradimento fino ad avere solo commenti positivi e propositivi di una certa propaganda di sinistra credo che verrà inevitabilmente etichettato da chiunque come un sito non certo affidabile e Beppe ne pagherà inevitabilmente le conseguenze venendo etichettato come persona inaffidabile a causa di questi soggetti con conseguente perdita di contatti, perdita di vendite di DVD, biglietti spettacoli ecc.

    Sarebbe veramente assurdo che avesse scelto questa strada, sarebbe come scegliere il suicidio (mediatico ovviamente) in quanto come tutti sanno, chi è di dx rimane di dx e viceversa.Se tutte le persone moderate vedranno solo ed esclusivamente commenti di propagandismo sinistrorso eviteranno sicuramente di scrivere e successivamente di collegarsi, visto che poi vengono utilizzati questi vigliacchissimi metodi per sputtanare chi non ha lo stesso pensiero.

    Per il resto non mi resta che prendere atto in modo molto sconfortante del fatto che chiunque abbia un minimo di potere in mano, invece che metterlo al servizio della collettività, lo usa contro gli altri, se Beppe è responsabile di questo dovrebbe smetterla di postare e fare un bel AUTORESET prima ancora di tentare di resettare tutto il resto.

    Cordialmente

  489. Alessandro Magno

    Caro Marletta,
    se mi sono permesso di “scherzare” sulla tua punteggiatura è perchè leggo (con interesse) i tuoi post, e non perchè mi piacciono le virgole!
    Spesso mi trovo in accordo con quello che scrivi, a volte no, ma comprendo il punto di vista (a volte anche non colgo appieno, ma sarà per mia pigrizia mentale) perciò non sento necessità di intervenire.
    Se non per dire cazzo le virgoleeeeeee

    ciao 🙂

    1. f.marletta

      Credimi CELIAVO, del resto ci mancherebbe, non me la sono presa affatto e ho capito che se hai visto le mie “esagerate” virgole , vuol dire che mi leggi e quindi nel ringraziarti, concedimi anche di poter scherzare con chi sicuramente, vesso, con il mio modo di postare. Vedi ogni tanto mi scappano pure delle rime, ci mancherebbe che avessi l’ardire per questo, di atteggiarmi pure a poeta. Ciao, grazie, a rileggerti con piacere quando e come vuoi,

      Francesco

  490. Diego Libanese

    Sono un giovane studente di Scienze politiche,studiando la storia delle istituzioni politiche ci siamo imbattuti in questo problema.Il mio professore, uno storico, ha scritto nel suo libro che la forbice dei morti dovuto alla repressione del piccolo e grande brigandaggio venuto dopo l’unificazione italiana va dalle 18.000 alle 80.000 uccisioni. Credo che ci sarebbe da rivedere la figura di Cavour! Grazie di tutto Beppe. Un tuo assiduo lettore.

  491. Antonio Ciardi

    Ho 27 anni, sono alta 1.73, peso 60 kg e uso un bagnoschiuma al miele. Non mi pare di rientrare in nessuna delle categorie da lei citate. Se non risponde a me non cambia niente…il problema rimane suo. Mi sa che io continuerò a dormire sonni tranquilli.

    Oriana Mitili 26.11.06 13:00
    ————————————————–
    Io sono piu’bello di E.T.
    1,82Cm,76Kg
    Carisma,presenza e personalita’!
    ..con 20 anni di garanzia!!
    Con modalita:soddisfatti o rimborsati!!!
    Accattatavill’!!!

  492. Dino Colombo

    ho seguito l’intervista. o “presidente” era ironico o l’annunziata ha dei dubbi sul lavoro di deaglio.
    emanuele penacchio 26.11.06 16:06 |

    Non l’avrei mai detto cha annunziatina fosse tale.Proprio stento a crederci,siete sicuro?
    chissà perchè 26.11.06 16:03 |

    Avete visto l’Annunziata a 1/2 ora?
    Che schifo!!!!!!!!

    alessio la ceppa 26.11.06 16:06
    ………………………..

    RIVEDETEVI SU INTERNET LA TRASMISSIONE QUANDO LA PUBBLICANO E VEDETE DA VOI STESSI!!…( E DIRE CHE
    SCAJOLAX E’ PURE L’ARTEFICE DELLA ‘DOLCE’ REPRESSIONE DEI RAGAZZI AL G8 DI GENOVA!!)…

    ANCHE IO AVEVO UNA CERTA AMMIRAZIONE PER ANNUNZIATINA ( UN PO’ MENO DOPO LO STOP ALLA GUZZANTI CON RAI-OT)

    MA CHE AZZO DI INFORMAZIONE ABBIAMO IN ITALIA IO MI CHIEDO!!…MA DAVVERO CI MERITIAMO TUTTO QUESTO??

    1. emanuele penacchio

      solo la rtsi fa una buona informazione in lingua italiana.
      vai su http://www.rtsi.ch

  493. Andrew Smith

    LA PARTITO-CRAXIA PEGGIO DEI BORBONI E DEI SAVOIA

    NO AL PARTITO-PADRONE

    NO AL PARTITO-COOP

    BASTA CON LA SINISTRA OCCUPATA DA OPPORTUNISTI E FARABUTTI

    BASTA CON I PARASSITI E I MANTENUTI DELLO STATO-AZIENDA

  494. tommaso massai

    Beppe mi fai sempre commuovere. Quando la routine mi fa adagiare eccoti con il colpo di frusta che non ti aspetti. Pensa: se pensassimo il nostro cervello come una ruota mossa da un criceto potremmo allo stesso tempo pensare a che tipo di criceti devono avere in testa certe persone; te l’immagini il criceto del Tronchetto?povero misero cretino-cricetino; il criceto sonnolento del sedicente filosofo Buttiglione; il criceto che inciampa nei suoi grossi e duri coglioni di Bossi(a ogni giro inciampa ed è una cazzata, e questo da una vita!!). Ed io mi immagino il tuo cricetino che è sempre lì: furbo! attento! che mette via i semini da bravo criceto genovese e chbe ogni tanto da una accelerata e tira fuori un post a cui non potevi pensare.
    Saremo sempre dalla parte dei cricetini come il tuo.
    tommaso

  495. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    1. luca ancora

      ma come scrivi tedesco

  496. paolo hendel

    I GERMANICI, I LONGOBARDI, I NORMANNI, I NANNI, I NANI,ED I LANZICHENECCHI VOTANO LEGA !!

    LA PADANIA CON CAPITALE MILANO, NELLA QUALE IL COGNOME PIU’ DIFFUSO E’ UN COGNOME EGIZIANO……….

    NON CI SI ACCORGE QUANDO SI DOVREBBE TACERE.

    Pattu Miera alias FioreMerde 26.11.06 15:30 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione

    @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

    GLI IMMIGRATI A MILANO LI FANNO ARRIVARE APPOSTA PERCHè I COGLIONI COME TE POSSANO DIRE CHE IL COGNOME PIù DIFFUSO A MILANO è UN COGNOME EGIZIANO

    VAI A CAGARE!

  497. r.ionni

    In difesa di e-l-h-u-t….

    Nn sono un negazionista, l’olocausto è una vergogna x l’umanità…ma…

    sulle cifre, nn ci sono “documenti ufficiali”…anche perchè i nazisti li bruciavano appena il pericolo era imminente,anzi nn appoggio solo la teoria di e-l-h-u-t, ma anche quell’opposta:che siano stati uccisi di più, e poi…che sulla “memoria” qualcuno c’abbia mangiato è quasi palese…

    r.ionni 26.11.06 13:06 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione

    bene, se non se negazionista, se non sei antiebreo, se non sei nazista… allora non rimpere più i c… e non dare corda al sig tule impegnato in una personalissima campagna immonda subdola e inutile contro gli ebrei.

    Roberto Staroni 26.11.06 13:39

    andiamo a vedere se qualcuno ha risposto al mio commento….

    Uno, le rompo i c…..i? mi dispiace, ma frequento un blog dove ho la possibilità di esprime opinioni su quello che accade e quello che scrive. Immonda? perchè? il post del Grillo oggi è revisionista, volete vederci chiaro solo su ciò che fa comodo?
    dire che ne erano 3000000 o 6000000, secondo me nn toglie nulla al viscidume della “razza ariana”, ma lei pensa che la storia abbia riportato la verità assoluta su l’olocausto?
    Ho la fortuna di avere uno zio acquisito russo, nato e cresciuto sotto comunismo, e mi ha sempre detto che i documentari che vedeva lui, nella sua casetta a Čeljabinsk, sul genocidio, nn avevano nulla a che fare con i documentari “occidentali” sullo stesso argomento….
    Nn concordo con il sig.t_h_u_l_e, ma nn capisco perchè essere etichettati per nazisti solo per voler verificare la storia…

    Ma probabilmente lei nn sa chi ha liberato Berlino e fa parte della maggioranza che crede che lo sbarco in Normandia sia stato l’evento risolutivo della WW2, tralasciando le grandi e tragiche battaglie di Stalingrado e del Donez….scusi la saccenza, ma se invece di “rompere i c…..i” mi avesse fatto una critica più intelligente e costruttiva…

    1. Roberto Staroni

      caro, devi mollarla via perchè il sig tule parte dalla revisione dei numeri (cosa legittima) per arrivare alla negazione dell’Olocausto (cosa illegittima) … che a sua volta porta dritto dritto all’istigazione all’odio razziale v/so gli ebrei (e non di altri popoli: ma proprio e solo verso gli ebrei).

      Per questo ti invito ancora a non dare corda nè a lui, nè a chi come lui compie questa subdola e viscida operazione.

      Hai capito ora?

      Su certe cose non ci sono mezze misure, gente come tule va fermata e ignorata, punto e basta, esattamente come va fermato (senza se e senza ma) uno che commette qualsiasi altro reato contro un essere umano.

  498. Dino Colombo

    E NO CARO BEPPE, STAVOLTA NN SONO DACCORDO CON TE…
    QUELLO CHE E’ IL SUD OGGI E’ IL NATURALE FRUTTO DEL REGNO DEI BORBONI; SOTTOSVILUPPO, DELINQUENZA ORGANIZZATA, E POTERE ECCLESIASTICO!!!

    FACCI CASO CHE LE ZONE DI INFLUENZA DELLE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI PIU POTENTI ( MAFIA, NDRANGHETA, CAMORRA, SACRA CORONA UNITA ) CORRISPONDONO ESATTAMENTE A QUEL REGNO!!!

    NON PER NIENTE MENTRE IL NORD SI è EMANCIPATO ANCHE VERSO IL VATICANO QUI AL SUD ANCORA SI FANNO LE PROCESSIONI DELLA SETTIMANA SANTA CON GLI INCAPPUCCIATI CHE PORTANO LE BARE ( MA NN C’ERA UNA LEGGE CHE IMPONE DI NON COPRIRSI IL VISO PER ESSERE SEMPRE RICONOSCIBILI, SE SI VOLESSERO FARE LE PULCI!! VISTO CHE POI CI SI SCANDALIZZA PER I CHADOR ALTRUI!!)

    BEPPE RINGRAZIAMO GARIBALDI ( E MENO I PIEMONTESI CHE SE NE SONO SEMPRE F0TTUT.I DEI MERIDIONALI LASCIANDOLI DA SECOLI NEL LORO DEGRADO!!)PERCHE’ SE NON FOSSE STATO PER L’EROE DEI DUE MONDI A QUEST’ORA AL SUD I LAVORATORI SAREBBERO ANCORA TRATTATI A FRUSTATE….PENSACI

    1. gianfranco nassisi

      ma queste belle cose dove le hai lette, su Topolino? e quant’anche fossero vere (e non lo sono), in 150 anni i piemontesi cosa hanno fatto? Tieni presente che i Borbone hanno regnato su Napoli per poco più di 120 anni, dopo 4 secoli di viceregno spagnolo, portando le Due Sicilie a diventare la TERZA potenza economica del MONDO, mentre i Savoia si puzzavano dalla fame loro e i loro sudditi.

  499. alessio la ceppa

    Avete visto l’Annunziata a 1/2 ora?
    Che schifo!!!!!!!!

  500. Nino Polito

    Salve a Tutti e a Beppe…
    In questo momento mi sto guardando il tuo Dvd…mi sono iscritto 10min fa al tuo blog…
    Spero ke il num impressionante di queste persone potrebbero costituirsi davvero,nn dico in 1 partito,ma in un enorme voce ke raggiunga i ns Ministri ke legiferano attualmente sulle loro poltrone guadagnando centinaia di migliaia di € all’anno..skusa se nn c’entra niente con l’argomento della discussione….
    VIVA IL POPOLO…VIVA L’ITALIA

  501. Antonio Ciardi

    La visita del papa in Turchia:

    Ancora una volta la chiesa mette naso nella politica.
    Ancora una volta la chiesa interferisce.
    Ma che se ne fottono milioni di musulmani,della visita del papa?
    Perche’ si deve andare a pestare la coda a un serpente
    che non l’ha richiesto?
    Ma il dialogo e la tolleranza non puo’avvenire semplicemente attraverso
    il rispetto e l’accettazione dell’altro:Bisogna metterlo per iscritto?

    “La via piu’breve fra due persone e’ il sorriso”!

  502. max tubista

    e pensare che in quel momento saranno morte un casino di persone oneste . speriamo nella prossima..tant le vecc

  503. f.marletta

    Meno virgole Marletta meno virgole!

    porcaccialamiseria 🙂

    Alessandro Magno 26.11.06 15:43
    ————
    Grazie Alessandro,

    Capisco che sia faticoso leggermi, ma io faccio molta fatica ad esprimermi concatenando le idee, la politica non è, haimè, una novella e spesso mi tocca faticare per quagliare i pensieri in parole scritte così:
    A me le virgole piacciono che ci posso fare, lieto che tu le abbia notate, speravo ci fosse di meglio, pazienza. ciao

    Francesco

  504. Dino Colombo

    LUCIA ANNUNZIATAX NELLA TRASMISSIONE ‘IN MEZZ’ORA’
    HA CHIAMATO ALMENO 15 VOLTE ‘PRESIDENTE’ ( MA DE CHE??? )L”AMICO’ DI BIAGI, SCAJOLAX.

    AD OGNI DOMANDA LA LUCIA LO CHAMAVA ALMENO 3 VOLTE ‘PRESIDENTE’ ( MA DE CHE???) RASENTANDO IL LECCACULISMO TELEVISIVO DI TANTI GIORNALISTI VERSO I POTENTI CHE INTERVISTANO FACENDO FINTA DI PORGLI DOMANDE IMBARAZZANTI!!…

    E CHE AZZ!!…E QUESTA SAREBBE LA ‘SCHIENA DRITTA’ DAVANTI AI POTENTI DI CIAMPIANA MEMORIA???????

    1. emanuele penacchio

      ho seguito l’intervista. o “presidente” era ironico o l’annunziata ha dei dubbi sul lavoro di deaglio.

    2. Margherita Grassi

      Stendiamo un velo pietoso su Ciampi.
      Come Presisdente della Repubblica, valido difensore delle leggi e della democrazia(!)
      Appena smesso il suo mandato, ha manifestato la sua vera natura.
      Alla larga da questi mistificatori, vero cancro del nostro sistema.
      Si nascondono dietro patine di obiettività, ma all’atto pratico sono assolutamente schierati.
      La popolarità di Ciampi è stata grande, ma ha subito dimostrato quanto fosse fasulla.

  505. mirkare aldo

    Finalmente qualcuno ha il coraggio di dire come è andata davvero la storia
    della repressione fatta da i piemntesi
    e il risanamento del debbito publico fatto dai savoia con i soldi del regno di napoli

    BRAVO BEPPE

  506. Mario Scafroglia

    Margherita Grassi 26.11.06 15:46
    ——-
    brava…vedo che a parlare della materia di cui sei fatta ti esalti e dai il meglio di TE!
    sono felice di darti l’occasione di migliorarti nel tuo essere!
    ciao dolcezza!

  507. Daniela Farnese

    Il meridione continua ad essere una “questione”. Siamo ancora considerati pesi morti da trainare, inoperosi e sfaticati.
    Il Nord che non paga le tasse accusa il sud di vivere sulle sue spalle (senza l’obolo allo stato da trasformare in infrastrutture? Alle spalle della piccola azienda con fatturato in nero?). Il Sud continua a piangere senza sapere – volere reagire.
    Poi ci siamo noi, giovani precari, emigrati al nord e – nonostante il dichiarato benessere – con l’acqua alla gola a Napoli come a Torino.

    Che chiamino lo stato come credano, purché non sia un ridicolo paese dei balocchi.

  508. Alessandro Magno

    Ho avuto un malore per 0,12 Nano-secondi.

    Non me ne sono neanche accorto.

  509. f.marletta

    Spero che mi scusiate di non avervi augurato il buon pomeriggio.

    Avrei sperato di leggere proposte di UNIONI ESORCIZZATO L’ODIO E IL RISENTIMENTO. Le colpe dei padri, SE COLPE CI SONO STATE DA AMBO LE PARTI, non devono n’è possono ricadere sui figli, a patto di prenderne atto e pacificarsi UNENDOSI contro il comune nemico, la politica inciuciona e disonesta che prima di chiedere sacrifici alla gente farebbe bene ad auto censurarsi riducendisi realmente gli emolumenti scandalosi che hanno fatto finta di ridursi. Certo, non così si risolleverebbe il paese, ma io dico sempre che, secondo me, se chiedi a qualcuno di morire di fame, fagli vedere, visto che in tasca hai un panino, di essere disposto a cedergliene una parte per il bene comune, L’ESEMPIO E’ LA CHIAVE CHE INDUCE ALLA SOLIDARIETA’, IL SACRIFICIO SOLITARIO E’ DEGLI EROI, E IL POPOLO DIFFICILMENTE E’ EROICO. Susatemi se ve lo ricordo, siate adulti e professate la tolleranza tra di noi e zero invece contro i furbi e i corrotti, noi siamo la gente , è ora di riconoscere e mandare al diavolo i veri colpevoli, chiunque essi siano, proposte e non proteste, Ciao

    Francesco

  510. Roberto Fogli

    La storia da sempre la scrivono i vincitori… 😉

  511. R. Leo

    Il malore
    ********

    Ho sentito dire che quando si vede la morte in faccia, tutta la nostra vita ci scorre in un attimo davanti agli occhi, come in un film !

    Che dite ? Scilvio avrà visto “Il padrino III” ???

    Trama:

    Alla fine degli anni ’70 Michael Corleone (A. Pacino), ormai miliardario, vuole liquidare le attività criminali del clan.
    Passa il comando a un nipote (A. Garcia), entra in affari con un’immobiliare europea che fa capo alle finanze vaticane (anche se “più in alto si sale, più il fetore aumenta”) sullo sfondo di sanguinosi complotti in cui perde la vita l’amatissima figlia Mary (S. Coppola).
    Si chiude la trilogia dei Corleone con la malinconica morte del padrino.

    AMEN !

    Si scherza nèh ! E’ risaputo che parlando di morte riferito a qualcuno, gli si allunga la vita.

    Evviva il re. Lunga vita al re !

    1. micelli rodolfo

      HAHAHAHAUHAHUUAHUAUAHAHAAAA

      Ma dai :))

      …porka puzzola

      per le risate,hai fatto venire un malore anche a me !

    2. Mario Scafroglia

      ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
      grande Leo!!!

  512. Alessandro Magno

    Meno virgole Marletta meno virgole!

    porcaccialamiseria 🙂

  513. mimmo colombo

    Si tende ad avere l’idea che in un unione ,o ci sia uno che guadagna a dispetto dell’altro ,o che ci sia un guadagno reciproco ,dimenticando spesso la terza possibilita’nella quale si creano svantaggi reciproci e nessuno ci guadagna (per questo “nessuno ci guadagna “la cosa suona strana pero’ succede).

    1. mimmo colombo

      Non so se il “Piemonte” ci abbia guadagnato o no ,ma il Sud di certo no.

  514. Antonio Ciardi

    Scusate se ho avuto questa pausa di mezzora e non
    ho potuto contribuire alla “vita” del blog

    ….ho avuto un malore di 37secondi.
    Mi sono ripreso grazie all’intervento di parenti e amici,che con
    l’aiuto del “rione”,hanno provveduto a darmi un bicchiere
    d’acqua e zucchero.

    ….volevo solo tranquillizzarvi!
    grazie

  515. f.marletta

    basta con sta storia che il nord ha saccheggiato il sud .

    possiamo risolvere il problema salvando capra e cavoli : fateci l’elenco di cosa vi abbiamo rubato dal l’unita’ d’italia a oggi, noi faremo due calcoli su cosa vi abbiamo regalato: alla fine se vi dobbiamo dei soldi vuol dire che faremo altri scarifici e pagheremo il debito.

    poi, dopo, possiamo dare avvio alla secessione ?

    sfruttato del nord 26.11.06 14:47
    ————————
    SPERO TU NON TI OFFENDA.

    Hai ragione BASTA! Ma sperei non come suggerisci tu. Secondo me, niente conti, n’è accuse, n’e recuperi improbabili, ma:

    Fai bene ad essere anonimo, perchè se fai come dici di fare, i dovuti conti , visto che al SUD non avete dato un bel niente, SALVO PROMESSE E FINTI FINANZIAMENTI, E POSTI DI LAVORO IN CAMBIO DI VOTI, ma sempre, alle vostre, condizioni. TROPPO AVRESTE DA PERDERE, E TROPPI NEMICI TI FARESTI. E’ sempre stata una carità pelosa e fasulla, dove le vostre cooperative e le vostre industrie e i vostri politici, complici dei pochi meridionali ipocriti, e ladri, come i vostri politici stessi, e, dei falsi protettori del vostro interesse, (SIndacati venduti al potere), perchè sfruttavano amche voi in accordi che hanno sempre dato 50 per poi recuperare 100, sul costo della vita, quindi di fatto portandoci, tanto voi, quanto noi, in una spirale di rincorse in aumenti irresponsabili, senza fine, e AL SOLO SCOPO DI INNESCARE UNA SPIRALE INFLATTIVA DEFLAGRANTE, dove i furbi hanno sempre incassato e itanti deboli pagato, fino a a dove siamo ora. QUINDI FARE I CONTI NON CONVIENE A NESSUNO. Invece pensare ad unire le forze sane dell’Italia, in un, sia pure, federalismo virtuoso, per riavvicinare le scelte alla gente, e, la gente a chi deve scegliere ciò che è meglio per il popolo, sempre nell’unità imprescindibile secondo me del paese, questo, lo credo giusto e auspicabile. Spero di trovardi daccordo e di leggere altri consensi, Ciao

    Francesco

  516. Ciro Esposito

    Per chi si ostina a non credere:

    “nel secolo precedente, il Meridione d’Italia rappresentò un vero e proprio eden per tanti Svizzeri, che vi emigrarono, spinti soprattutto da ragioni economiche, oltre che dalla bellezza dei luoghi e dalla qualità di vita. Luogo di principale attrazione: Napoli, verso cui, ad ondate, tanti Svizzeri, soprattutto Svizzeri tedeschi di tutte le estrazioni sociali emigrarono con diversi obiettivi personali. Verso la metà dell’Ottocento, nella capitale del Regno delle due Sicilie quella svizzera era tra le più numerose comunità estere”.

    Claude Duvoisin, consolato generale di Svizzera.

  517. F.Daniele

    BEPPE hai dimenticato di citare la fonte, ci penso io:

    http://etleboro.blogspot.com/2006_09_01_archive.html

    scorrete fino a: siamo tutti briganti

  518. Mario Scafroglia

    Berlusconi si è sentito male perchè ha paura che passi il decreto legge sulla trasparenza dei conti in banca…

  519. Alfredo Di Carlo

    OT
    #################################################

    Oggi è proprio il caso di dire, come direbbe il comico Cornacchione: POVERO ILVIO!

    Al momento le condizioni di Berlusconi risultano stabili…
    #################################################
    Clicca sul mio nome per il video.

  520. Mario Scafroglia

    Che ad Arcore sia arrivata la Triste Mietitora?
    Speriamo che affili lo Strale!

    1. Mario Scafroglia

      prima o poi prende tutti…
      questa è democrazia!

  521. F.Daniele

    Bel post BEPPE, peccato che c’è poco di tuo, anzi, sei riuscito a cambiare una parola nel titolo!! da: Siamo tutti briganti, a: Siamo tutti borbonici.
    CHI FOSSE INTERESSATO. vada al lnk:

    http://etleboro.blogspot.com/2006_09_01_archive.html

    Scorra fino a:
    “Siamo tutti briganti”

  522. antonio la nocella

    chissa come sarebbe finita con le ricchezze , il regno delle due sicilie, se non ci fosse stata l’unita’ d’italia ?

    la mafia gia’ esisteva allore ?

    1. carmine napoli

      Il livello di ignoranza della storia di questo paese è abissale, perchè non studiate qualche buon libro prima di scrivere cavolate?
      _________________________________________________

      Con i frutti del saccheggio furono decretate svariate e lucrose pensioni vitalizie: ai vertici della Camorra, di cui la prima beneficiaria fu Marianna De Crescenzo [detta la Sangiovannara] sorella di Salvatore che era il capo assoluto della malavita e che aveva garantito l’ordine pubblico a Napoli dietro l’incarico del ministro Liborio Romano; alla famiglia di Agesilao Milano (mancato regicida nel 1856 e definito “eroe senza esempio tra antichi e moderni, superiore a Scevola” ), ad ufficiali piemontesi e garibaldini; per questi ultimi, grazie all’inflazione dei gradi militari nelle camicie rosse (il rapporto tra ufficiali e truppa era diventato 1:4 quando la regola era 1:20) ci fu un notevole esborso; 800 comandanti non prestavano alcun servizio perché non avevano nessun soldato agli ordini ma percepirono lo stesso il soldo.

  523. Giorgio Sodano

    Come diceva Alex Drastico:
    “ti auguro che rimanga solo la parola per continuare a sparare czzte…”.
    Oggi un pò di cattiveria è consentita a tutti.

  524. ivan mirenda

    giustizia sabauda:da Diario di questa settimana:”..la relazione sulla Asl di Locri,redatta da una commissionne amministrativa dopo l’omicidio Fortugno…è stata tolta dalla circolazione e sono stati denunciati tutti coloro che avevano provato a diffonderla.La digos l’ha sequestrata nella redazione del quotidiano Calabria,..oscurato il sito di Elio Veltri,..fino a Wikipedia e Repubblica.denunciati i responsabili della diffusione,tra cui Vittorio Zucconi e Giancarlo Santalmassi,rispettivamente direttori del sito di Repubblica e di Radio24,l’emittente del Sole 24ore.Larelazione,da un quadro agghiacciate…Pasquale Morabito,psicologo,ha percepito per 10 anni stipendio,pur essendo in carcere per associazione mafiosa(!)..Alla Asl lavorava una schiera di parenti di boss…In sei anni la Asl ha speso 88 milioni di euro,il doppio della spesa massima utilizzabile,finanziando…attività i cui titolari sono noti pregiudicati.MA FAR SAPERE CIO’ E’ REATO!!!!.” NO COMMENT

  525. pietro lascala

    Gent.ma sig.a Patti,
    non so se il suo commento era rivolto a me. spesso non capisco il senso dei suoi scritti.

    Vuol dire che gli infoibati sono stati uccisi da italiani ? Sono stati uccisi da titini e da comunisti fiancheggiatori dei titini.
    Mi risulta inoltre che ci sia stata una bella “pulizia etnica”. C’era probabilmente qualche ragione (i fascisti non sono stati teneri con gli slavi, probabilmente perchè se ne sentivano minacciati).

    Erano altri tempi, e nessun organismo internazionale si è mosso, come ad esempio per il Kossovo, per l’estromissione di centinaia di migliaia di persone dalla loro terra.
    Che dire?
    Se tutto ciò fosse avvenuto adesso, noi avremmo ancora Istria veneziana, non ci sarebbero contenziosi che non verranno mai risolti, non dovremmo accettare di convivere con gente che si è fatta forte dell'”espressione geografica” di Metternich.

    Margherita Grassi 26.11.06 14:15 |

    LA SIGNORA GRASSI HA DETTO IN PAROLE FORBITE,QUELLE DI CUI SINISTROIDI AVETE TANTO BISOGNO,DATO CHE VIVETE DI DEMAGOGIA FRITTA E APPANATA.

    NOI TRIESTINI CI IMBATTIAMO OGNI DANNATO GIORNO NEI SLOVENI E CROATI,CHE ALL’INCONTRARIO DI VOI SINISTROIDI ITALIANI,SONO UNITI LO SANNO CHE HANNO RUBATO…E COME SE DUE VICINI DI CASA,UNO DEI DUE AVESSE RUBATO L’AUTO DELL’ALTRO,E USANDOLA OGNI GIORNO,NATURALMENTE LO SA CHE IL VICINO DERUBATO LO VEDE…E ALLORA COME VI CONPORTERESTE VOI??
    COME FANNO LORO,ANDNATE IN ISTRIA,,E VEDETE COME VI TRATTANO APPENA SENTONO CHE SIETE ITALIANI,,LORO STANNO SENPRE ALL’ATTACCO,SONO OSTILI IN OGNI SITUAZIONE…

    SI MISURANO SUL LORO BRACCIO..

    INVECE DI STARE UNITI,IL SINISTROIDE ITALIANO CHE ALL’ESTERO E SEMPRE CON LE BRAGHE CALATE E LA CODA TRA LE GAMBE (vedi il baffetto che ha appena finito di le..il cu..a gheddafi) SE NON CI MANDAVONO UN MILLE PROFUGHI AL GIORNO,IN ITALIA IL SINISTROIDE E IN UNA CONTINUA GUERRA CIVILE CON GLI STESSI SUI PATRIOTI,APPENA VANNO AL GOIVERNO,TUTTO DI NUOVO DA CAPO…

    E COSI VIA..I PIRLOTTI…

  526. Mauro Bellaspica

    ps: non occorre essere revisionisti, o presagire di poter essere tacciati di simile accusa, è sufficiente essere obiettivi, e si è tali quando dispone della testimonianza che descrive la realtà dei fatti e degli avvenimenti.
    Per similitudine è la stessa differenza che sussiste tra un documentario ed un film: i documentari debbono descrivere una realtà, i film hanno spesso il fine di propinare emozioni alterando la realtà, spesso estremizzandola, a propria discrezione. (Penso che sia utilie per capirsi, l’esempio di quei film in cui a volte i cow boy sono i buoni e gli indiani i selvaggi, ed altri in cui al contrario, aono selvaggi i cowboy e saggi e civilissimi i nativi… ;)).

  527. Alessandro Mereu

    ebbene sì, dobbiamo accettare che il nostro amato eroe garibaldi ad oggi sarebbe quel che chiamiamo “terrorista”…non bisogna sbigottirsi però!!!
    Una sorta di che guevara che girava il mondo (con tutt’altri ideali e moptivazioni si intende ma il modo d’agire era pressapoco lo stesso) combattendo

  528. Alfredo Di Carlo

    OT
    #################################################

    Oggi è proprio il caso di dire, come direbbe il comico Cornacchione: POVERO ILVIO!

    Al momento le condizioni di Berlusconi risultano stabili; aspettando altre notizie sulla salute di Berlusconi, ecco le foto del malore…

    #################################################
    Clicca sul mio nome per la notizia.

  529. Mario Scafroglia

    l’unto dal signore è scivolato…

    1. Mario Scafroglia

      no!
      su TE che come merd@ sei molto più grossa!
      ciao destronxa!

  530. carmine napoli

    Se la verità ha raggiunto Beppe Grillo
    vuol dire che aveva ragione Euripide:
    “Il tempo dirà tutto alla posterità.
    E’ un chiacchierone, e per parlare
    non ha bisogno di essere interrogato.”
    Da quello che ha scritto, Beppe Grillo si candida ad essere
    il nostro Sean Connery, il grande attore scozzese,
    paladino dei diritti della Scozia
    – che sulle spalle reca due tatuaggi Mum and Dad e Scotland forever.
    Vai Grillo! Noi siamo tutti con te.
    carmine napoli

  531. marista urru

    @@@@@@ ….GRAZIE SIGNORE……

    Anche io ringrazio il Signore , che in Italia ci siani tante “persone” per bene, che indipendentemente dalle simpatie politiche, hanno discernimento.

    Ed a tutti gli imbecilli, irresponsabili come te, vorrei ricordare come la Sinistra si deve ancora VERGONARE per la campagna orchestrata contro il Presidente LEONE, tanto che NAPOLITANO, cercando di rimediare TARDIVAMENTE agli ATTACCI VERGOGNOSI, TANTO PIU’ vergognosi, perche’ nascondevano INTERESSI POLITICI, ed erano fatti in TOTALE MALAFEDE E CON LA SOLITA VOSTRA “STOLIDA” CATTIVERA,DICEVO TARDIVAMENTE NAPOLITANO HA DOVUTO FARE “IL PIANTO DEL COCCODRILLO” E AMMETTERE CHE ERA : AVVOCATO E GIURISTA EMINENTE ( SPECIE DI CUI SI SENTE LA MANCANZA!” E PERSONA ESEMPLARE.

    GUARDA UN PO’, CI PENSANO ADESSO…. UN PO’ TARDINO……. ORA CHE STANNO IN DIFFICOLTA’….

    SEMBREREBBE una “CAPTATIO BENEVOLENTIAE” o no?

    NON E’ CHE TRA QUALCHE TEMPO VI RITROVATE A FARE LA SOLITA FIGURA DEGLI “OTTUSI E IN MALAFEDE” KOMUNISTI? VERSO QUALCHE ALTRO PERSONAGGIO?

  532. Dino Biselli

    riprende…

    presentò un disegno di legge teso ad istituire un ordinamento di tipo regionale, cercando così di mantenere una certa autonomia amministrativa in quelli che erano gli Stati pre-unitari. Ma la sinistra e la destra di allora, con molta miopia (caratteristica immancabile nella classe dirigente italiana), bocciarono questo progetto ed introdussero i prefetti. Questo forse è stato il vero scandalo perche se l’amministrazione borbonica era arretrata lo era anche quella piemontese. L’Italia venne piemontesizzata, estendendo ad essa gli ordinamenti e leggi tipiche del Regno di Sardegna, e abolendo i due ordinamenti più avanzati dell’epoca: quello lombardo per l’amministrazione e l’economia, e quello toscano per i diritti civili e politici.
    La natura dei nostri guai è l’aver voluto costruire un monolite di carta, una struttura che doveva essere in grado di controllare tutto il territorio, ma che in realtà non era in grado di farlo se non con leggi eccezionali.
    In tal modo il seme dell’odierna criminalità organizzata si è potuto sviluppare, riuscendo a diventare un importante fattore per il raggiungimento del consenso politico e, pertanto, ad inquinare la vita politica dell’intero paese.
    Prima di morire, Cavour fece questa affermazione: Ai cittadini di quello che era il Regno delle due Sicilie non bisogna prenderli in giro, con tutto quello che hanno sofferto… ma non bisogna lasciargliene passare una.” Ho paura che nel corso della nostra storia, invece, troppo spesso si sia chiuso un occhio, soprattutto con quella parte della classe dirigente meridionale che non è mai stata in grado di mettere a frutto l’ingegno dei cittadini del Sud Italia.

  533. maurizio spina

    Dio c’è, e se lo dico io…

    Giorgio Sodano 26.11.06 14:43

    Può essere anche che ci sia……….Se c’è, quantomeno, non vuole il figlio bisunto fra le palle…….

    Be happy

    1. Matteo Pugliese

      grande maurizio

  534. roberto ba

    X FIOREVERDE E LASCALA

    Alla sig.ra fioreverde e al sig. pietro lascala
    Pur essendo leghisti fin nel midollo avete due teorie in antitesi ,uno ,lascala, dice che lo stato non è presente per garantire i diritti degli italiani, l’altra, fioreverde, dice che lo stato è troppo presente arrivando ad essere oppressore. Il fatto è che potreste essere voi ad essere estremisti. Forse sbaglio?
    Un saluto

    1. roberto ba

      X FIOREVERDE
      quando uno non capisce,un c….come dici tu,è per colpa sua o perche qualcuno,tu, non si è spiegato bene?
      ci vorrebbe sempre un pò di umiltà.
      un saluto

  535. paolo rosario passaro

    L’ALBERO DEVE ESSERE CURATO DALL’INIZIO…
    E NAPOLI COME CITTà ITALIANA DAL SUO INIZIO è SEMPRE STATA PREDA DEI SACCHEGGI PIEMONTESI…
    VI PREGO SPERIAMO LA SECESSIONE…
    SOLO COSì NAPOLI VERRà AIUTATA…
    DARE UNA MANO A NAPOLI E AL SUD CON I SOLDI DEL NORD è INUTILE,VERRANNO SOLO APPAREKKIATE TAVOLE X POCHI INTIMI…
    LASCIATECI DA SOLI…(E NN SAREBBE UNA NOVITà)
    CON LE NOSTRE POCHE ENERGIE…
    E VEDREMO COSA RIUSCIREMO A FARE…
    SUD INSIST CA RESIST!
    CARO BEPPE MEL GIBSON STA PROGETTANDO UN FILM SUI BRIGANTI…
    SPERIAMO BENE!!!
    P.S. MALE CHE VADA.CI PENSERà IL VESUVIO…
    napoletano inkazzato

  536. Mauro Bellaspica

    A sostegno delle tue tesi Grillo, alcuni storici sono propensi a parlare piuttosto che di guerra per l’unificzione d’Italia, di guerra civile… combattuta tra italiani che dipendevano politicamente dalla sovranità spagnola (l’Italia meridioinale) e dalla sovrantità francese (l’area settentrionale): sostanzialmente si è trattato di un conflitto tra due protettorati. Lunificazione d’Italia era dichiarata il 17 marzo, ma a Civitella del Tronto si combattè per tre giorni ulteriori tra piemontesi ed una guarnigione del Regno di Napoli assestata nella fortezza, posta su di un promontorio quale baluardo strategico in terra di confine. In quel periodo come tu accenni l’Italia meridionale era prospera culturalmente ed economicamente, tuttavia noi come popolo siamo stati sempre dominati… forse ti sarà caro il parallelismo tra Iraq sunnita protettorato di Al Qaida e Iraq sciita protettorato americano, tuttavia sciiti sono anche gli Iraniani che rappresentano la minaccia principale per gli stati uniti, che a loro modo hanno combattuto gli iracheni e sono lieti della sentenza di condanna a morte imputata da taluni ideologici a Bush, che secondo il leader politico iraniano rappresenta il grande satana. 😀 In realtà nn è un raffronto così semplice.

  537. Andrea Borgia

    *** 1 per tutti tutti per 1

    Ovvio che di fronte alla morte neanche il più crudele degli uomini civili esulterebbe.
    Noi di sinistra non lo facciamo neanche per la condanna di Saddam.

    Ma se è per il bene della democrazia di una nazione il sacrificio di un solo uomo, è perdonato.
    Specie se colui è l’attentatore della democrazia stessa.

    “Caro Silvio, lei si befferà ancora di noi perchè il diavolo non la vuole, ha paura che lei prenda il suo posto (il potere non si tocca) e sarà ancora tra i piedi, ma spero che lei abbia per una volta provato cosa significa stare male e vedersi la morte (o forse).
    Sappi che (ma anzi lo sà già) che per un’Italia più onorata saranno in molti a fare festa il giorno della sua fine, anche se questa tarderà ad arrivare”.

    Viva la Democrazia. Viva il diritto. Viva la legalità…

  538. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    SIETE COSI EBETI,UN MISCUGLIO DI MAMMONI ITALIANOTTI,PSEUDO BOYSCAUT,CON IDEE POLITICHE PER SENTITO DIRE O SOLO PER MERO INTERESSE.
    CE LO METTONO TUTTI NEL DID..PER COLPA VOSTRA

    1. Pietro la Scala

      Le divergenze di idee e politiche vanno accantonate, quando un uomo importante come Pietro La Scala, nella vita pubblica del paese è colpito da malore.
      Sarò forse cinica, ma se manca un protagonista, la politica italiana è costretta a cambiare.
      La preoccupazione dell’Annunziata va letta in questo senso: non credo che fosse mossa da spirito caritatevole.
      Ed in base a questo si può capire l’atteggiamento di Enzo Gentile.

      Margherita Grassi 26.11.06 14:54

  539. Umberto Veronesi

    Mi chiedo e vi chiedo: e se fossimo tutti affetti dal morbo della mucca pazza?

    Altra spiegazione non so darmi.

  540. Antonio Ciardi

    Erano le 13,10 quando il presidente di Forza Italia si è sentito male. Stava parlando alla convention annuale dei Circoli giovani di Dell’Utri. Il Cavaliere ha avuto ”un malore per la tensione”, ha riferito Irene Pivetti. Che ha poi spiegato: ”Il presidente Berlusconi si sta riprendendo dal malore, ma il medico gli sta sconsigliando di riprendere l’intervento”. La manifestazione al Palasport è stata sospesa. I militanti della Cdl stanno lasciando la struttura in lacrime.
    ____________________________________________________
    Era il “padrino”1 o il 2,dove Marlon Brando
    era “salutato” dai picciotti in lacrime?

    Questo tipo di commozione e’ un “onore”riservato a pochi:
    Pinochet,Saddam,Hitler,Mussolini….

    Alcuni testimoni dichiarano che c’era fini e calderoli,che tentavano di farlo rinvenire,praticando
    una fellatio d’urgenza.
    “Don silvio”avvertendo la “”minaccia”,si e’prontamente ripreso
    e fissando i due malcapitati,si e’lasciato andare ad un deciso:A soreta!!!

    ..I due si sono allontanati..mano nella Mano..
    …rimanendo di nuovo a bocca asciutta!!!!!

    1. Antonio Ciardi

      Fra di noi c’e’una leggerissima e impercettibile differenza:

      Con me Tu usi il condizionale.
      Con te,con voi,c’e’ la certezza!
      Perche’ti scaldi?
      Piu’di una picciotta ha detto che al “don”,farebbe questo e altro!

      …E,TU!Lo faresti?

  541. ivo serentha

    Un po’ giustificativo sulla reale situazione del nostro meridione,ci sono state effettive negativita’, i savoia ed il loro espansionismo, mi pare che sul ventennio ci siano state medesime condizioni sull’accettare questo regime, direi l’emigrazione degli anni 60 fine 50, questa si puo’ aver inciso sul territorio, una politica del dopo guerra basata solo sull’assistenzialismo, cassa del mezzogiorno,grazie mamma dc, anche tu hai contribuito a far danni.

    Ora situazioni insostenibili, tipo napoli e criminalita’ organizzata diffusa e l’impotenza di poter emergere, con tutte le potenzialita’ che quella terra avrebbe, ho idea, passeranno molti decenni ad essere ottimisti, per vedere finalmente la legalita’ e lo sviluppo in coerenza con la media europea.

    Auguri, non ho ricette o bacchette magiche, suggerisco solo una buona politica mirata, ma a piccoli passi.

  542. Russo Giuseppe

    La storia è stata scritta dall’uomo e l’uomo si sa è tentato dal dire quello che più gli conviene e non tuttta la verità nient’altro che la verità. La storia è sempre manipolata da chi alla fine prevale.

  543. Valerio Magliola

    “E il premio sperato, promesso a quei forti,
    Sarebbe, o delusi, rivolger le sorti,
    D’un volgo straniero por fine al dolor?
    Tornate alle vostre superbe ruine,
    All’opere imbelli dell’arse officine,
    Ai solchi bagnati di servo sudor.
    Il forte si mesce col vinto nemico,
    Col novo signore rimane l’antico;
    L’un popolo e l’altro sul collo vi sta.
    Dividono i servi, dividon gli armenti;
    Si posano insieme sui campi cruenti
    D’un volgo disperso che nome non ha.”

    1822

  544. Antonio Cataldi

    Questa è bella.
    Sono a pranzo a casa dei miei genitori,succede il fatto del nano al quale si è abbassata la pressione(BATTUTA),e mio padre(di destra) che guarda l’Annunziata a telefono con Fede, che si informa sulla salute di Berlusconi.
    Ed esclama:
    “Ma ora questa cosa vuole ?
    Prima lo tratta male, e poi si preoccupa sulla sua salute.
    Vai via !
    Porca…… ”

    Roba da matti.

    La rivincita dei destri,ora sono impettiti.
    Comunque, i soliti salamelecchi di falsi preoccupati con lingue a penzoloni.

    Capisc’a me

  545. ivo serentha

    Che bell’esempio di giornalismo ruffiano e leccac.lo da parte dell’annunziata.

    Dopo essere stata abbandonata in malomodo dal messia nell’intervista datata di alcuni mesi fa.

    Ha dato 5 minuti di appassionato interesse sulle condizioni di napoleone, con scaiola in studio e addirittura dellutri in comunicazione telefonica.

    Evidentemente bisogna stare a galla con comportamenti consoni,altrimenti non si lavora nelle reti rai-mediaset.

  546. Alessandro Magno

    Devo dire che probabilmente il Tirolo, prima ancora di bavari e popolazioni germaniche varie,
    doveva essere occupato da un qualche Homo di epoca paleolitica e poi neiolitica e poi delle varie età del ferro bronzo etc…

    Sicuramente proveniente dalla regione Italica- Padana, vista l’accessibilità e le condizioni climatiche maggiormente favorevoli alla sopravvivenza.

    Da questo cosa ne deduciamo?

    che i discorsi della tirolesa son discorsi del cazzo.

    da che mondo è mondo le popolazioni vengono conquistate e sottomesse, a volte le loro culture
    vengono assorbite, e quindi scompaiono e si fondono per formarne una nuova. Qui poi nessuno recrimina perchè son tutti d’accordo.

    A volte queste culture vengono annientate, distrutte, estinte. E anche qui nessuno recrimina perchè non è rimasto più nessuno per poterlo fare.

    Altre volte invece la cultura invasa resiste, non si fonde con quella dominante e poi comincia a recriminare appena le cose non vanno più tanto bene.

    detto in modo semplicistico cosi stan le cose.

    Vedere palestinesi-ebrei invasori come esempio.

  547. Antonio Russo

    Pare che il 1861 sia stato l’anno dell’unità d’Italia. Una dozzina di anni prima – nel 1849 – si costituiva in Piemonte la banca Nazionale degli Stati Sardi, di proprietà privata. Il maggiore interessato, Cavour – che aveva interessi propri in quella banca impose al parlamento savoiardo di affidare a tale istituzione compiti di tesoreria dello Stato.
    Si ebbe così una banca privata che emetteva e gestiva denaro dello Stato! A quei tempi l’emissione di carta moneta veniva fatta solo dal piemonte. Il Banco delle Due Sicilie emetteva invece monete d’oro e d’argento. La carta moneta del Piemonte aveva anch’essa una riserva d’oro – circa 20 milioni – ma il rapporto era: tre lire di carta per una lira d’oro, dunque una “convertibilità in oro” fra virgolette.
    Inoltre, per le continue guerre che i savoiardi facevano, anche quel simulacro di convertibilità crollò, tanto che la carta moneta piemontese – per l’emissione incontrollata che se ne fece – era diventata carta straccia già prima del 1861.
    Ma torniamo ai fatti. Conquistata tutta la penisola, i piemontesi misero le mani nelle banche degli Stati appena conquistati. E dopo qualche tempo fu la banca Nazionale degli Stati Sardi a divenire la banca d’Italia. Con l’occupazione piemontese era stato immediatamente impedito al Banco delle Due Sicilie – diviso poi in Banco di Napoli e Banco di Sicilia – di raccogliere dal mercato le proprie monete d’oro per trasformarle in carta moneta secondo le leggi piemontesi, poiché in tal modo i Banchi avrebbero potuto emettere carta moneta per un valore di 1200 milioni e sarebbero potuti diventare padroni di tutto il mercato finanziario italiano. Quell’oro pian piano passò nelle casse piemontesi, nonostante la nuova banca d’Italia non risultasse averne nella sua riserva, e nonostante appunto tutto quell’oro rastrellato al Sud. Come avevano fatto? Avevano dato a tutto quell’oro una via “sociale”, naturalmente, quella del finanziamento per la costituzione di imprese al nord, oper

  548. Roberto Dilani

    http://www.italia.it……..LA VENDETTA!!!!.

    Dopo la triste vicenda del portale http://www.italia.it, ancora una chimera, ideato come vetrina virtuale della nostra nazione, (e lo è in tutti i sensi!!!) altre vicende ci fanno supporre che i 42.000.000 di euro spesi con i nostri contributi, per tale sito, non saranno gli ultimi.

    Microsoft si inventa l’open standard e chiede soldi all’Italia

    II responsabile del dicastero per l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, insieme al Ministro Fabio Mussi, hanno incontrato il Chief Executive Officer di Microsoft Corporation Steve Ballmer per parlare di una collaborazione tra Governo e Microsoft.

    Collaborazione dalla quale sembra trarre beneficio solo ed esclusivamente Microsoft.

    Ed è qui che casca l’asino, direbbe qualcuno, dal momento che l’intero processo dovrebbe essere accompagnato dalla definizione degli standard in una “logica open standard”. Ma che vuol dire open standard? Sostanzialmente significa che, dopo aver pagato per le licenze, Microsoft resta proprietaria dei codici sorgenti e concede solo ed esclusivamente la possibilità di conoscere qualcosa del codice sorgente.

    Continua…

    CLICCA SUL NOME, LEGGI E LASCIA UN COMMENTO.

  549. Giorgio Sodano

    Il 2 dicembre fasci in piazza.
    La pagliacciata di de Aglio.
    Cossiga che riempe di mrd il capo della polizia, senza che nessuno batta ciglio.
    Scajola che riciccia.

    Con questo clima primaverile anticiperemo la santa pasqua, saltando il natale, e ci apprestiamo alla resurrezione di glopisti in sonno da qualche annetto.

    Dio c’è, e se lo dico io…

  550. Francesco Teodoro

    Beppe sei grande!ti stimo!

  551. Giorgio Sodano

    Poco interessato alle sue sorti quanto lui alle mie.
    Se mi telefona, allora gli auguro pronta guarigione.
    Nel caso gli lascerò a disposizione la segreteria telefonica.
    Saluti devoti, mia quarta internazionale.

  552. Giorgio Sodano

    Poco interessato alle sue sorti quanto lui alle mie.
    Se mi telefona, allora gli auguro pronta guarigione.
    Nel caso gli lascerò a disposizione la segreteria telefonica.
    Saluti devoti, mia quarta internazionale.

  553. alessio la ceppa

    Avevo ragione io.Il mafioso di Arcore ha fatto la sceneggiata.Purtroppo

    1. amedeo nazzarro

      oltre a tutto mediocre anche come attore

    2. alessio la ceppa

      non me ne frega niente della sinistra.Quando non si sopporta Berlusconi si diventa automaticamente di sinistra,scusate ma siete limitati.Non vi siete mai chiesto chi sia realmente Berlusconi? Come sia diventato ricco e a danno di chi? Vi siete mai chiesto come mai nel 96 era in bancarotta (come Tanzi e Cragnotti)di circa 6000 miliardi di lire,oggi è diventato uno dei più ricchi al mondo e a danno di chi? Mi spiace ma voi le domande non ve le fate e non ve frega niente della giustizia.troppe cose avrei da dire ma sò che è fiato sprecato.saluti

  554. Luigi Carloni

    x Patty Ghera alias Fioreverde 26.11.06 14:19 |

    D’altronde cosa aspettarsi da una concittadina di quelli che per tanti anni hanno nascosto e ospitato il dottor Mengele.

  555. Mario Scafroglia

    cacchio…fosse la volta buona che schianta!
    l’erba cattiva non muore mai…

    1. Tonino Molare

      Io ho sempre detestato Berlusconi. Lo detesto ancora come politico. Ma questo non vuol dire che ne voglia vedere la morte. Quando ho visto il video di lui che si sentiva male, mi sono alzato in piedi, ho battuto le mani e mi sono detto “si faccia forza Presidente Berlusconi”.

    2. Mario Scafroglia

      io invece sono un “comunista sanguinario e mangio i bambini” e sicchè lo voglio morto!
      Berlinguer è morto molto giovane e aveva tanto da dare e fare e non era certo uno stalinista, può morire questo mafioso-evasore del caxxo che mi sembra abbia già fatto abbastanza danni!

  556. Patty Ghera

    Non ho conosciuto Devoto ma posso vantarmi di aver conosciuto il Professor Oli e frequentato la sua casa fino alla sua morte.
    Ritengo che lei debba ritornare a scuola ed iniziare dalla materna, che ripeterà sicuramente per diverso tempo

  557. ivo serentha

    Tra pochi giorni il vaticano con il suo primo ministro, il papa.andra’ con il suo staff in terra turca.

    Dalle cronache sembrerebbe a maggioranza gradita la visita, una certa minoranza piu’ rumorosa contesta vivacemente la sua presenza.

    Direi che sara’ un test importante per l’ingresso della turchia in europa, potrebbe essere il primo passo per un avvicinamento di societa’ e cultura tra i due mondi, a patto che tutto fili liscio.

    Non dovesse essere pacifica la visita, lascerei autonoma la cultura occidentale e quella islamica.

    L’economia e gli interessi non possono essere imposti a tutti i costi.

  558. Dino Biselli

    Caro Beppe,
    non stai scivolando nel revisionismo, la tua riflessione al contrario è utile per aprire un dibattito sul nostro passato.
    La situazione dello Stato borbonico all’indomani della spedizione di Garibaldi è veritiera, anche se molto spesso le critiche appaiono troppo eccessive.
    Soprattutto se queste critiche vengono confrontate con la situazione del Regno di Sardegna, che fino agli anni 30 del XVIII secolo non era molto difforme da quella del Regno delle Due Sicilie. Il vero divaricamento fra queste due realtà si è avuto dopo il 1949: il Regno dei Borbone gradualmente abolì quelle timide riforme che erano state precedentemente introdotte, mentre il Piemonte le mantenne, seppure anche queste avessero un carattere prettamente conservatore. Lo Stato di Sardegna, e di riflesso casa Savoia, devono tutto ad un uomo, Cavour, che in quella realtà era “sprecato”. Incompreso dai cittadini, dalla burocrazia, dalla classe dirigente, e molto spesso osteggiato da Vittorio Emanuele,Cavour in poco più che un decennio, riuscì ad introdurre innovazioni che portarono il Piemonte verso la modernità, anche se la società dell’epoca aveva un mentalità così chiusa da non capire buona parte del suo operato.
    Allo scoppio della guerra di indipendenza, l’annessione del Regno delle Due Sicilie non rientrava affatto nei piani di Cavour; anzi, egli ipotizzava addirittura una confederazione italiana suddivisa in tre: un Regno di Alta Italia sotto il controolo dei Savoia, un Regno di Centro Italia, sotto influenza francese, il Papato a Roma e il Regno dei Borbone a Sud. Anche dopo l’annessione dei Regni del centro Italia, Cavour era ancora contrario ad un’unione completa della penisola. Solo dopo che la spedizione di Garibaldi, peraltro da Lui avversata, allora Cavour decise di muoversi, ma per evitare che da Napoli Garibaldi arrivasse a Roma e poi ritrovarsi in guerra con la Francia di Napoleone III. Con l’unità, Cavour , insieme a Farini e Minghetti,

    continua…

  559. Sidney Sonnino

    Caro Beppe se chiedi ad un siciliano con un livello medio di scolarizzazione se erano migliori i borboni o i piemotesi, i francesi o gli spagnoli, gli inglesi o i mussulmani, i romani o i cartaginesi, lui probabilmente ti risponde con la più classica delle “minchie”. Sarebbe come rispondere ad una domanda di Marzullo. Sai perchè? Perchè il siciliano purtroppo ha sempre subito da tutti i colonizzatori (nazionali e internazionali).

    Trovo che il tuo ragionare sui problemi italiani spesso taglia fuori il sud dalla realtà: tu del sud non sai un cavolo! Adesso hai letto qualcosa sulla questione meridionale ed esegui il compitino: se fossi nato al sud non avresti avuto bisogno di leggere alcunchè perchè la questione meridionale ce l’avresti avuta appiccicata sulla pelle. La qestione meridionale è ancora in atto. E’ attuale così come lo era ai tempi dell’unificazione del Regno.
    Brigantaggio? Mi spieghi tu cos’è quello che accade a Napoli? Fortunatamente qualche avveduto ha pensato bene di non inviare l’esercito. La malavita nasce dalla povertà non dal desiderio di essere malvagi. Tu cosa proponi per risolvere il problema della povertà in molte aree meridionali del paese?

  560. ettore muti

    RICORDI MALISSIMO E’ MEGLIO CHE SCRIVI IN ROMANO, FA SCHIFO MA E’ LA TUA LINGUA

    GRUESS ASU WIEN, ICH LIEBE DICH
    Patty Ghera alias Fioreverde 26.11.06 14:19 |

    tutto, ma paragonare il dolce suono della lingua del si al gutturale idioma germanico: signora si curi, lei non sta bene.

    1. Patty Ghera alias Fioreverde

      Non ho fatto paragoni del genere, ho solo detto che la lingua romana è adatta dopo un’abbandante mangiata e libagione.

  561. Aldo Martello

    ho scritto rinascimento al posto di risorgimento.

  562. maurizio spina

    Non amo il lancio indiscriminato di anatemi……

    Speriamo che Gnometto valuti attentamente, d’ora in poi,l’opzione nipotini come prioritaria…….

    Buona parte d’Italia gradirebbe……..francamente non so i nipotini……

    Be happy

  563. Ermanno Bartoli

    LA CACCA

    Scusate se la chiamo a ‘sto modo,
    non è per fa’ ‘l pudico… veramente!
    ma per lasciarla cuocer nel suo brodo,
    che – grazie all’uom – la trovo deprimente.

    Quell’altra, poi, è una parola forte
    e lei di forte ha sol le seduzioni
    di chi nei secoli le fa la corte…
    uomini, donne e un sacco di coglioni.

    C’è chi la vede rivoluzionaria
    e chi verace sempre, senza appelli
    di rivoluzionario ha sol la varia
    stregua di pene e lutti con fardelli.

    Che, tanto per gradir, non vien smentita
    viene affiancata spesso a Dio e al mondo
    e poi menata avant’ogni sortita,
    a far da para-allocchi a tutto tondo.

    Che mai si debba, l’uom, alzar la testa
    guardando in faccia il sole, il proprio viso
    m’a capo chino accettar le gesta
    di chi comanda e ha fatto suo il sorriso.
    Inver lo so, fa parte della vita
    com’ogni altra cosa… più né meno,
    lasciamole giocar la sua partita
    nei campi a far concime, nel terreno!

    Perciò compagni, amici e lo-sa-Dio
    lasciamola al suo posto meritato,
    nessuno glielo insidia – dico io…
    per tutti ci sta un posto nel creato.

    e. b.

  564. Aldo MArtello

    E’ una riflessione che ho fatto molte volte anch’io. Il nostro spirito nazionalistico comunque non è tanto minato da un unità d’italia realizzata da due correnti politiche e risorgimentali : cavouriani e garibaldini, ma dalle divisioni storicamente note del nostro paese che era fino al 1870 diviso in stati e staterelli. Questa divisione non è svanita al’indomani dell’unità d’italia. Direi che persiste ancora oggi. In italia è vivo un patrittismo regionale, se vogliamo un regionalismo, che ci fa di fatto assai poco nazionalisti. Siamo molto lontani dallo spirito nazionale dei francesi assai più radicato del nostro. Il problema dell’unità italiana e del nostro spirito nazionale non va dunque ricercato nelle classi politiche che dal rinascimento ad oggi si sono susseguite, ma appunto nello stesso popolo italiano che non si dimostra essere un popolo coeso e unito.

  565. Giorgio Sodano

    Oggi non disturbatemi…

    Il momento è drammatico.

    Sigh… povero Berlusconi.

    Voi parlate di foibe e lo statista più grande della storia lotta contro i globuli “rossi”.

    E’ proprio vero che ha passato una vita a combattelri, i rossi.

  566. Patty Ghera alias Fioreverde

    X ELISABETTA PATTI

    Tirolo è solo la denominazione di una parte geografica ..ascolti perchè non ci ridanno indietro Londra ..che prende il nome da Londium = Romani ??
    A che epoca dovremmo risalire ..secondo LEI ???
    Non le pare una sciocchezza ??
    Grazie .

    Elisabetta Patti
    **********************************
    Per lei la storia mi pare sia un optiional. Il Tirolo è sempre stato abitato da popolazioni germaniche, prima Celti, poi Longobardi e Bavari. Basterebbe che lei si leggesse il De Bello Gallico. I territori occupati non sono di proprietà di chi li occupa con la forza e la violenza delle armi, bensì di chi vi risiede. Credo che l’unica cosa che appartenga a lei e ai suoi concittadini romani sia il VESPASIANO

  567. roberto ba

    Ot ot ot

    Mi sto sconquassando dal ridere.
    Marcello dell’utri appena sentito in tv dice che berlusconi e tornato ad arcore più sano di prima.
    Il superuomo si vede nelle difficoltà .
    Non vorrei che la prossima pasqua avessimo un’altra persona da adorare
    Un saluto

  568. massimo esposito

    Ancora una volta sono daccordo con te.
    L’unificazione dell’ Italia può essere vista anche come una grande guerra coloniale, e i cittadini del regno Borbonico sono statti soli difronte ad una potenza imperialista (anche se fra le più piccole d’Europa, ovvero i Piemontesi )
    Il sud sta reagendo (con lentezza ma in accelerazione )col sistema più efficiente che esista da sempre : La resistenza, denominata criminalità organizzata.
    La Camorra è l’espressione dell’ odio stipato nei geni di un popolo, e nel flusso della storia le ingiustizie, gli squilibri, le iniquità vengono prima o poi appianate: è solo questione di tempo, e anche i meridionali avranno la loro vendetta, è solo questione di tempo.
    Discorsi di pace e di amore non se ne possono fare più, sono sempre di più le persone che vogliono una rivoluzione, un apocalisse, perchè le ingiustizia, le indifferenze, le invidie, si stanno spaventosamente moltiplicando ovunque, e le “anime belle” oppongono resistenza a tutto questo come oppone resistenza una campanula ad un trattore.
    Grazie Beppe a te e al tuo staff per avermi offerto questo spazio : scusate per i conati di pessimismo, mi piacerebbe essere puro come un bambino: un abbraccio a tutti e

  569. antonio deuterio

    Vorrei risp. al ragazzo che snocciolava dati su Locri, errati, perchè probabilmente non è un residente. Locri ha 13800 abitanti e vi sono solo 3 banche: Monte Paschi, Carime e B. di Napoli. Gli ingenti capitali della ‘ndrangheta non li tengono in loco ma saldamente investiti al nord ed in Germania inoltre se dobbiamo svolgere un processo di revisione storica bisogna analizzare la figura di Garibaldi noto ladro a cui tagliarono un orecchio x le sue scorribande. Grazie anche alle sue “gesta” (ed anche a quelle di Cavour)il nord non troppo opulento come il sud, che commerciava con tutto il mondo proditti agricoli(90% del mercato agrumicolo e monopolio planetario dell’acido citrico), minerali come lo zolfo e manufatti di tutte le fogge e utilita, è potuto assurgere al rango di stato ricco annettendo e depredando quel “regno delle due Sicilie” che prima di loro vissero la rivoluz. industriale( Federico secondo creò la piu grande filanda meccanica d’europa a San Leucio e i Florio in Sicilia erano tra le più ricche dinastie industriali)inoltre, per completare l’opera di sottomissione, ci privarono persino dell’emissione di cartamoneta che sino a quel momento ci garantì un minimo di indipendenza. E’ proprio vero che siamo terroni, per cambiare le cose ci vogliono le rivoluzioni! Forza locri, risorgeremo!

  570. bruno valenti

    alla luce di una storia così frastagliata e piena di incongruenza e alla luce di una profonda ignoranza da parte nostra, io direi che è inutile chiedersi da che parte sta la verità. Non se ne verrebbe mai a capo, perchè ognuno ha la sua porzione di veritàe di torto in pati uguali. Mi duole ascoltare gente che se la prendere con il proprio vicino di casa. Piemontesi contro Siciliani. Triestini contro slavi. Pisani contro Livornesi 😀 . Ci dimentichiamo di una cosa fondamentale. In qualsiasi posto si vada, qualunque sia la cultura, la tradizione, il pensiero, nel più lontano villaggio e nelle grandi metropoli c’è sempre tamta brava gente, a cui non interessa il passato, per quanto deludente possa essere, ma che preferisce guardare al futuro con rinnovata speranza. Io penso che non è importante se l’italia èdivisa o èunita. So solo che le tradizioni possono convivere pacificamente per quante diverse possano essere. Basta essere educati al boun senso ed al rispetto reciproco. Il federalismo va anche bene,ma non dimentichiamoci che nessuno è un isola, ne come individuo ne come società di persone. Ognuno beneficia dei rapporti con gli altri e senza di questi scambi si muore come persone e si muore come istituzioni. Pensare che il veneto o che la sicilia possano prosperare chiudendosi su se stesse è il più grosso sentimento di egoismo che io possa sentire. Chi fomenta questi ideali, non fa altro che compiere il desiderio dei potenti, il cui gioco è proprio quello di vederci divisi a combattere per le loro stolte manie di potere e di predominio politico. So poche cose….ma questo è un concetto semplice, e non c’è bisogno di studiare per comprenderlo.

  571. Roberto Dilani

    http://www.italia.it……..LA VENDETTA!!!!.

    Dopo la triste vicenda del portale http://www.italia.it, ancora una chimera, ideato come vetrina virtuale della nostra nazione, (e lo è in tutti i sensi!!!) altre vicende ci fanno supporre che i 42.000.000 di euro spesi con i nostri contributi, per tale sito, non saranno gli ultimi.

    Microsoft si inventa l’open standard e chiede soldi all’Italia

    II responsabile del dicastero per l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, insieme al Ministro Fabio Mussi, hanno incontrato il Chief Executive Officer di Microsoft Corporation Steve Ballmer per parlare di una collaborazione tra Governo e Microsoft.

    Collaborazione dalla quale sembra trarre beneficio solo ed esclusivamente Microsoft.

    Ed è qui che casca l’asino, direbbe qualcuno, dal momento che l’intero processo dovrebbe essere accompagnato dalla definizione degli standard in una “logica open standard”. Ma che vuol dire open standard? Sostanzialmente significa che, dopo aver pagato per le licenze, Microsoft resta proprietaria dei codici sorgenti e concede solo ed esclusivamente la possibilità di conoscere qualcosa del codice sorgente.

    Continua…

    CLICCA SUL NOME, LEGGI E LASCIA UN COMMENTO.

  572. A. de Vercellis

    SONDAGGIO SU PIEMONTEonLINE.INFO/POLLS.ASP

    IL MALORE DI BERLUSCONI è DOVUTO DA:
    -un ictus
    -stress
    -i colpi che gli mandano
    -la vendetta del BuonDio
    -è una scena

    vota e fai votare e se hai un sec. butta un voto anche sul sondaggio sì_TAV no_TAV

    1. emanuele penacchio

      l’attivita’ politica richiede comunque resistenza fisica emotiva e psicologica. forse, ma dico solo forse, silvio non e’ tagliato per fare il politico.

    2. Simone Grassi

      Tanto e’ elevato il livello di questi commenti che inizio ad avere le vertigino …

      oddio sto male …. flop!!!!

  573. alan ford

    Off topic doveroso:
    GOOGLE SOTTO ACCUSA : vergognosa authority!!
    Un disabile viene picchiato in classe e il problema per questo schifo di politica NON è LA FAMIGLIA,NON è LA SCUOLA,NON SONO I MODELLI SBAGLIATI… ma indovinate cosa?
    IL PROBLEMA è GOOGLE E LA TROPPA LIBERTA CHE VIGE IN RETE.
    OKKIO RAGAZZI : QUESTI DINOSAURI VOGLIONO METTERCELA IN QUEL POSTO,VOGLIONO CONTROLLARE INTERNET.
    NON SOPPORTANO CHE VI SIA UN POSTO DOVE L’INFORMAZIONE CORRE SENZACENSURA:,NON POSSONO TOLLERARE BUCHI NELL’OPERA DI RINTONTIMENTO DELLA GENTE.
    HANNO FATTO LA STESSA COSA CON LE INTERCETTAZIONI:IL PROBLEMA NON SONO I REATI SCOPERTI TRAMITE LE INTERCETTAZIONI,BENSI LE INTERCETTAZIONI STESSE,LA LORO PUBBLICAZIONE.
    DIFENDIAMO IL NOSTRO SPAZIO,LA NOSTRA LIBERTA.

    1. emanuele penacchio

      a me sembra invece che per individuare chi commette reato basti setacciare i video che compaiono in rete.

  574. El Pajarito

    VEDIAMO DOVE NASCE IL DEBITO PUBBLICO!!!!

    COSI CAPIREMO SE DOBBIAMO CONTINUARE AD ABBASSARE LA TESTA E PAGARE.

    LO HANNO IL POTERE PERCHE NOI GLIELO DIAMO:

    SE NESSUNO DI NOI GLIELO RICONOSCEREBBE LORO PARLEREBBERO AL MURO.

    SVEGLIAMOCI, SCIOPERO FISCALE E POLITICO!!!!

  575. garibaldi Beppe

    Ma lo volete capire che tutto quello che fanno i sinistri personaggi sono solo miracoli,non sono persone dedite allo sterminio solamente dedite allo sfoltamento delle presenze.

  576. marista urru

    Berlusconi ha avuto un malore: i protozoi in maglietta rossa avranno di che esercitare quel mini.cervellino, cattivo e stupido che il buon Dio gli ha concesso.

    Non mi è simpiatico D’Alema, lo considero coinvolto in qualche misura con Coop( che a mafiosità non sono mica messe male) e con gli strozzini delle Banche ( vedi banca 121), il malaffare è dimostrato essser CONDIVISO dai due schieramenti E LA MAGISTRATURA PROVVEDERA’. NESSUNO e’ TANTO POTENTE DA SFUGGIRE. E’ SOLO QUESTIONE DI TEMPO:

    MA MAI DIREI LE CRETINATE CHE I VOSTRI CERVELLETTI MALATI TIRANO FUORI

    SIETE I PEGGIORI NEMICI DELLA SINISTRA . ED A BEN PENSARE, IL PENSIERO LIBERALE DALLA VOSTRA INDEGNA ESISTENZA, HA SOLO DA GUADAGNARE.

  577. ANDREA DE VERCELLIS

    RICHIESTA:
    vorrei
    vedere
    il primo
    post di
    questo blog,
    E-P-O-S-S-I-B-I-L-E ?-?-!-!-?-?
    il mytico e storico numero uno:
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    IL MYTICO VICINO,
    CHE POI BEPPE HA FATTO CONOSCERE
    A TUTTA ITALIA E CHE SI è CREATO
    UN BLOG ANCHE LUI:
    http://www.Blogvicinodibeppe.it

    è possibile?
    chi mi dà IL LINK
    DEL PRIMO POST
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    A TROVARE IL PRIMO POST DI QUESTO BLOG!

  578. ivo serentha

    Dopo il grave incendio dell’oleificio in umbria.

    Come la casa delle liberta’ ha chiesto una giornata per commemorare le vittime delle missioni dei nostri militari.

    Chiedo anch’io una giornata per commemorare le migliaia di vittime e gli infortuni con invalidita’ permanente. le morti bianche del lavoro, in questo paese.

    Siamo il fanalino di coda per la mancata sicurezza del lavoro in tutto il continente.

    Questo governo ha dato segnali incoraggianti per seguire e colpire questi imprenditori criminali.

  579. Andrea Parodi

    x pietro la scala (l’immigrato che non sa l’italiano) ha scritto:
    “ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO …AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,”

    qua senza accento!
    un altro senza apostrofo
    gli slavi non i slavi!

    MA SEI DEFICIENTE?
    MA SEI ANALFABETA?
    MA SEI UN MAROCCHINO CHE NON SAI L’ITALIANO!

    MA VATTI A NASCONDERE BAGAROZZO DA III MEDIA
    o torna al paese tuo, noi in italia non vogliamo stranieri che non imparano BENE l’italiano CAPITO?!?!?

  580. Andrew Smith

    NO AL PARTITO-COOP

    NO AL PARTITO-PADRONE

    NO AL PARTITO DELLA BURRO-CRAXIA

    NO AI SEDICENTI DIRIGENTI SEDICENTI DI SINISTRA

    ************************************************

    PER UNA SINISTRA DI SINISTRA

    PER UNA SINISTRA DEI CITTADINI

    PER UNA SINISTRA DEI LAVORATORI

    DIRITTI AI CITTADINI

    DIRITTI AI LAVORATORI

  581. Simone Grassi

    Ma se un giorno si ed uno no infama anche il governo attuale?
    Non leggete solo quello che vi pare prima di commentare

  582. Gianfranco Romano

    Spero che sul calendario che stai preparando ci sia posto anche per qualcuno di quei “briganti” che sono morti per la libertà…

  583. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    SIETE COSI EBETI,UN MISCUGLIO DI MAMMONI ITALIANOTTI,PSEUDO BOYSCAUT,CON IDEE POLITICHE PER SENTITO DIRE O SOLO PER MERO INTERESSE.
    CE LO METTONO TUTTI NEL DID..PER COLPA VOSTRA

    1. pietro la scala

      x pietro la scala (l’immigrato che non sa l’italiano) ha scritto:
      “ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO …AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,”

      qua senza accento!
      un altro senza apostrofo
      gli slavi non i slavi!

      MA SEI DEFICIENTE?
      MA SEI ANALFABETA?
      MA SEI UN MAROCCHINO CHE NON SAI L’ITALIANO!

      MA VATTI A NASCONDERE BAGAROZZO DA III MEDIA

  584. DON CARMELO BASSI

    per aver colpito il nano,
    GRAZIE SIGNORE

    per renderlo storipo
    GRAZIE SIGNORE
    per rendelo paralitico
    GRAZIE SIGNORE
    per renderlo bavoso
    GRAZIE SIGNORE
    per cinfinarlo su un letto
    GRAZIE SIGNORE
    per farlo soffrei MA NON MORIRE
    GRAZIE SIGNORE

    rendiamo grazie a Dio! per la sua potenza
    e la sua bontà verso il popolo italiano!

    1. Simone Grassi

      Inveche che gufare controla la salute degli altri …

      basterebbe augurargli di essere costetto a dire la verita’ per una settimana intera!

    2. Simone Grassi

      Ho appena guardato il video, certo che e’ nato con la camicia, non sviene nemmeno come i comuni mortali, che sbattono la testa o si spaccano i denti (meglio per lui e’), ma sviene quando lo hanno gia’ presto in braccio … ma perche’ il tipo lo prende in braccio che ancora pareva stesse in piedi da solo?

      vabbe’ vabbe’ … sempre a pensare male

  585. Patty Ghera alias Fioreverde

    X MARGHERITA GRASSI

    E che mi dici dei criminali slavi, responsabili degli eccidi delle foibe, o dei massacratori comunisti che hanno trovato rifugio nel paese di Tito?

    Margherita Grassi
    *************************************
    Le Foibe sono arrivate dopo il periodo di occupazione italiota e dei crimini italioti. A volte la gente si fa giustizia da sola. La maggioranza dei profughi non erano altro che occupanti italioti di origine meridionale rispediti, grazie a Dio, al loro paesello.

  586. alessio la ceppa

    qualcuno crede che il mafioso piduista s’è sentito male.altra sceneggiata di un mascalzone che usa tutti i mezzi per tornare al potere e commuovere la gente.questo paese non si potrà mai salvare!!!!

  587. ettore muti

    Vedo che qualcuno si sta svegliando.
    Per quanto quella dei Savoia sia stata un’occupazione militare e sia stata seguita da provvedimenti di governo certamente non illuminati, il sud italia, compreso lo stato pontificio, uscì dal medio evo.
    Non che il nord stesse messo molto meglio, basti pensare alle venezie.

  588. susi neri

    ho visto sulla rai un dossier che riguardava le scuole di trento..fantastiche,sembravano degli alberghi a cinque stelle,si investe moltissimo nell’istruzione e ogni istituto ha collegamenti con le aziende che ricercano personale specializzato..anche gli stipendi degli insegnanti sono superiori di circa cinquecento euro rispetto alle altre regioni..

  589. francesco giusti

    Basta con questa dietrologia improduttiva!
    La situazione del di oggi del Sud è davanti agli occhi di tutti. Pensiamo a risolvere i problemi al posto che azzuffarci sul passato.

    Franco Giusti (ilfaro.org)

    1. Gino Vicolo

      che Dio ti benedica.

  590. GINO SERIO( the original :-)

    LA PROVINCIA autonoma di bolzano costa allo stato italiano quanto la calabria 🙂

    Quidi da classificare come ,regione fuorilegge 🙂

    La cuccagna sta per finire, anche per gli AUSTRIACI .

    w IL FEDERALISMO 🙂

  591. FILOPPO LIERBACH

    X MARGHERITA GRassi che ha pietà di quel HITLER del NANO peloso: VERGOGNATI TU A DIFENDERE UN PIDUISTA, IPERCONDANNATO CHE RUBA DAI SOLDI DELLE TUE TASCHE E TI PRENDE ANCHE IN GIRO, SE C’è UN DIO, E UN DIO C’è, VEDRAI COSA GLI CAPITERà!!!!
    ****************
    A FORZA DI FARE PORCATE IL BUON DIO GLI HA MANDATO UN COLPO, SPERIAMO SI SALVI E RIMANGA PARALIZZATO

    PADRE NOSTRO CHE 6 NEI CIELI FACCI LA GRAZIA CONTRO IL NANO PELOSO

  592. susi neri

    io non sopporto l’illegalita’ e il modo di fregare il prossimo che contraddistingue da sempre napoli..altro che savoia,la maggior parte vive di espedienti illegali

  593. Leone Gagliardi

    Nel mio commento precedente, in cui suggerivo a Beppe (e a tutti i frequentatori del blog) un sito e un libro, ho dimenticato di specificare che criticare e rivedere alcuni tabù come Garibaldi e il Risorgimento non significa volere anacronistiche secessioni o stronzate di questo tipo… personalmente penso che l’Unità d’Italia sia un valore grandioso. Ma, tuttavia, bisogna sapere che il vero Risorgimento non è quello che ci hanno raccontato a scuola… che i molti che l’opinione pubblica considera eroi nazionali in realtà erano solo avventurieri spesso corrotti, che l’Unità è nata è si è affermata anche grazie a stermini e genocidi di popolazioni spesso inermi(masse contadine), che le ingenti risorse di cui godeva il Regno delle due Sicilie, rispetto al quale lo stato piemontese era poco più che una piccola regione, trasmigrarono verso nord… di tutto questo nei libri di storia non v’è traccia…

  594. Alessandro Magno

    Ma cosa c’entrano comunisti e fascisti?

    oh ma siete fissati, c’avete la fobia, parlate a vanvera come i vecchi con la “tersina” come dicono da ste parti.

    A N A C R O N I S T I C I

    Ma finitela! che avete rotto i maroni con ste storie ammuffite di accuse reciproche!

    domani comincio ad accusare la fazione che accoltellò il grande Giulio Cesare cazzo!

    1. luis Riva

      La revisione sul crimine di Giulio Cesare gia la ha fatta Michael Parenti “la morte de Giulio Cesare” Ancora non ho potuto leggere il libro pero per y commenti ti assicuro que si capovolge tutta la storia di Roma como la abbiamo imparata.

    2. luis Riva

      La revisione sul crimine di Giulio Cesare gia la ha fatta Michael Parenti “la morte de Giulio Cesare” Ancora non ho potuto leggere il libro pero per y commenti ti assicuro que si capovolge tutta la storia di Roma como la abbiamo imparata.

  595. Roberto Staroni

    diciamo anche però che, chi e colto l’italiano lo sa… e quindi saperlo, comunque, ci porta nella buona direzione

  596. CARLO TORTAROLO

    ****
    CARO BEPPE,
    VOGLIAMO PARLARE ANCHE DI CIò CHE HA SUBITO LA CHIESA DA PARTE DEI SAVOIA?
    SE PROVI A RIVEDERE LA STORIA RISORGIMENTALE E LO SPIEGHI A SCUOLA, PROVA VEDERE COSA TI SI SCATENA ADDOSSO….
    CIAO A TUTTI
    ****
    MA PER FORTUNA, LA CHIESA è IL DEMONIO!!! W I SABAUDI E IL RISORGIMENTO ANTICLERICALE, ANTRO CHE REGNO DELLE DUE SICILIE, LO STATO PONTIFICIO ERA PEGGIO DEL REGNO DEI TALEBANI, GRAZIE A DIO LO ABBIAMO ABBATTUTO!!!!! W CAVOUR!

    NELLE MARCHE E NELLE EX PROVINCE PONTIFICIE ANCORA LI ODIOANO I PRETI!!! RAZZA DI VIPERE ASSASSINE E PEDOFILI!!!

    MALEDETTI I PRETI: A MORTE TUTTI, NO AI PRETI Sì ALLA VITA

  597. dave merchet

    Come si puo dire che napoli era la terza capitale europea?
    Berlino e l’impero di prussia?
    Londra?
    Parigi?
    Purtroppo il sud secondo me non è mai stato troppo ricco… per lo meno nei ceti bassi…

  598. Jack la Motte

    Aggiungo all’esposizione di Beppe che la cultura e “L’-intellighenzia” meridionale vennero praticamente decimate in perfetto stile SS, le persone di cultura e scienza rappresentavano un pericolo, un ostacolo al saccheggio del Meridione.
    All’epoca Bossi & co vivevano placidamente nelle caverne convivendo insieme a pecore e scarafaggi, mentre Napoli era il più grande centro commerciale al mondo, gli affari e lo scambio di merci avveniva via mare e il nostro porto era crocevia della maggior parte degli scambi commerciali.
    Naturalmente la bellezza della città,la cultura culinaria e l’-innata ospitalità ed ottimismo
    della gente attirava poeti , artisti etc da ogni parte d’-Europa.
    La Secessione come dicono i polentoni non l’ abbiamo mai cercata perché pensiamo sia inutile oltre che un gesto di egoismo controproducente perché la società si avvia verso una convivenza multirazziale che dovrebbe portare a ben altre mete.
    L’immagine della città che ne viene da Santoro
    non è rispondente alla realtà, delude molto ma d’-altra parte come la maggior parte dei giornalisti fa il suo lavoro in riferimento all’odience, con 3 milioni e mezzo di abitanti e altrettanti almeno all estero intervista sempre la gente di Scampia, selezionandoli tra gli analfabeti e non i centinaia di migliaia di laureati che da secoli esportiamo al Nord e nel mondo.., che dire va bene anche così..!!

    By Jack

    1. ciro gargiulo

      svegliati, stai facendo un bel sogno, ma è solo un sogno

  599. A. de Vercellis

    x pietro la scala (l’immigrato che non sa l’italiano) ha scritto:
    “ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO …AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,”

    qua senza accento!
    un altro senza apostrofo
    gli slavi non i slavi!

    MA SEI DEFICIENTE?
    MA SEI ANALFABETA?
    MA SEI UN MAROCCHINO CHE NON SAI L’ITALIANO!

    MA VATTI A NASCONDERE BAGAROZZO DA III MEDIA

    1. pietro lascala

      TANTO ERUDITI E SAPIENTONI,E POI VI FATE FREGARE CASA E TERRA DEL PRIMO SLAVO ..CHE ARRIVA..
      ITALIANOTTI,ILUSI BONACCIONI…

  600. FRANCESCO VILLANI

    CARO BEPPE,
    VOGLIAMO PARLARE ANCHE DI CIò CHE HA SUBITO LA CHIESA DA PARTE DEI SAVOIA?
    SE PROVI A RIVEDERE LA STORIA RISORGIMENTALE E LO SPIEGHI A SCUOLA, PROVA VEDERE COSA TI SI SCATENA ADDOSSO….
    CIAO A TUTTI

    1. Andrea Mencarelli

      MA PER FORTUNA, LA CHIESA è IL DEMONIO!!! W I SABAUDI E IL RISORGIMENTO ANTICLERICALE, ANTRO CHE REGNO DELLE DUE SICILIE, LO STATO PONTIFICIO ERA PEGGIO DEL REGNO DEI TALEBANI, GRAZIE A DIO LO ABBIAMO ABBATTUTO!!!!! W CAVOUR!

      NELLE MARCHE E NELLE EX PROVINCE PONTIFICIE ANCORA LI ODIOANO I PRETI!!! RAZZA DI VIPERE ASSASSINE E PEDOFILI!!!

      MALEDETTI I PRETI: A MORTE TUTTI, NO AI PRETI Sì ALLA VITA

  601. Livio Sutera Sardo

    Caro Beppe, vorrei attenzionarti sull’argomento pensioni. Sai perchè si alluga l’età pensionabile? Perchè nessuno paga più i contributi: tra il lavoro nero degli extracomunitari e tra il lavoro “bianco” della legge Biagi, nessuno più assume a tempo indeterminato e dunque nessuna azienda paga più i contributi. Parliamo ancora di pensioni. Perchè un italiano deve patire la fame per 65 anni mentre un extra comunitario ultrasessantacinquenne può ottnere la pensione sociale nel giro di pochi giorni? Basta avere la carta di soggiorno, facilmente ottenibile se richiesta come causa di ricongiungimento con il figlio o con la moglie. Ma la beffa più grande è che se l’extra comunitario richiede il pagamento in conto corrente bancario, non subisce più alcun controllo: se ne torna a Casablanca e chi si è visto si è visto. L’INPS continuerà a pagare la pensione pur mancando il requisto della residenza in Italia perchè non ci sono mezzi e disposizioni legislative che consentano il controllo. L’INPS pagherà la pensione fino a lla morte del titolare, sempre ammesso che qualcuno comunichi l’avvenuto decesso: viceversa si pagherà la pensione a potenziali ultracentenari extracomunitari.
    Vorrei terminare parlando ancora di pensioni: perchè un parlamentare può avere più vite lavorative e quindi può percepire più pensioni, mentre un cittadino normale può avere una sola vita lavorativa e quindi una sola pensione?. Pericle istituì l’obolo per gli allora parlamentari perchè erano tutti contadini, i quali, allora, avevano certamente il problema dell’aratura o della mungitura o della semina. Ma oggi, poichè consreviamo il posto di lavoro al nostro bravo parlamentare, perchè gli dobbiamo assicuare altre pensioni o altri privilegi dopo la legislatura?. Grazie per l’attenzione e se Ti va di conattatarmi per approfondire sonoa Tua completa disposizione.
    Cordiali saluti. Livio Sutera Sardo

  602. maria rosa

    E’ verissimo!
    E’ arrivata l’ambulanza con le bombole di ossigeno.
    Scapagnini l’ha soccorso.
    e’ svenuto sul palco.

    1. alessio la ceppa

      un’altra sceneggiata da parte del mafioso piduista

  603. giuseppe resoli

    fondi europei free , mafia, politica!!!!

    purtroppo non so perche’ ma e’ cosi.

    i fessi sono al nord: continuano a sognare di vivere legalmente e dignitosamente con il proprio lavoro , mugugnando e pagando tasse

    ivana iorio 26.11.06 12:13
    ——-
    non solo sono fessi ma si alleano con mafiosi del calibro di dell’utri e berlusconi!
    e gli danno pure il voto!
    si a lui che è uno dei primi evasori d’italia…
    dargli del fesso è riduttivo: io gli darei dell’ignorante e sostanzialmente dello strumentalizzato!

    Mario Scafroglia 26.11.06 12:23 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione

    hai ragione! bravo!
    ivana iorio 26.11.06 12:29 |
    Chiudi discussione Discussione

    @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

    CONDIVIDO IN PIENO

  604. ettore muti

    La costituzione degli usa fu ratificata a Philadelphia il 4 luglio del 1776, la dichiarazione dei diritti dell’uomo è del 1789.

  605. Maria Rosa

    Berlusconi si sente male e sviene durante il suo intervento.
    E’ stato colto da malore subito dopo aver dato la sua giustificazione ai BROGLI elettoralòi.
    Si è sbiancato come una scheda bianca.
    Poveraccio.
    Irene Pivetti comunica che non tonerà sul palco.
    Chi glielo fa fare?

    1. alessio la ceppa

      MAGARI FOSSE VERO

  606. emanuele penacchio

    beppe ne ha scritto. per quello che mi riguarda “le dieci cose da fare” servono di piu’ ad affrontare la finanziaria che a salvarsi dall’effetto serra.

  607. Francesco Scuotto

    MA è MAI POSSIBILE CHE NON RIUSCITE A CAPIRE CHE è UN ENNESIMO SPRECO DI SOLDI PUBBLICI??
    CHIEDITI UN ATTIMO…CHI CI GUADAGNA E CHI CI PERDE?=??

  608. emanuele penacchio

    la memoria ufficiale d’italia e’ cieca anche quando si parla del nord: qualcuno per caso si ricorda di qualche commemorazione del centenario della strage di milano del maggio 1898? l’esercito che prende a cannonate i manifestanti per il rincaro del pane?

  609. Leone Gagliardi

    Ciao Beppe, a proposito del tabù sul Risorgimento, volevo segnalarti un sito, http://www.eleaml.org, e un libro scritto dal notissimo storico terrone (di Novara…), Lorenzo del Boca dal titolo “Maledetti Savoia”… Se ne hai voglia dacci un’occhiata. Grazie per tutto quello che fai per aiutarci a conoscere meglio le cose.
    Leone

  610. Valerio Rizzo

    PER ANDREA DA VERCELLI

    Vedo con tantissimo dispiacere che esistono ancora nella nostra società persone ignoranti e barbaramente piene di odio come il sign. Andrea da Vercelli.
    Sappi mio caro ignorante che la deficienza mentale non è data dal titolo di studio o dalla conoscenza della grammatica italiana, ma è data dalla chiusura mentale, dal razzismo, dallo scarso senso di solidarietà.
    Visto che evochi il nazismo, dai un’ennesima prova della tua carenza intellettiva.
    Ti consiglio di rivolgerti ad un centro specializzato per l’igiene mentale.

  611. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    SIETE COSI EBETI,UN MISCUGLIO DI MAMMONI ITALIANOTTI,PSEUDO BOYSCAUT,CON IDEE POLITICHE PER SENTITO DIRE O SOLO PER MERO INTERESSE.
    CE LO METTONO TUTTI NEL DID..PER COLPA VOSTRA

    1. pietro lascala

      E IN TUTTO CIO’ COSA CENTRANO GLI SLAVI..??
      DATO CHE TUTTO QUELLO CHE C’E IN ISTRIA E DIVENTATO STRANAMENTE DA MILLENNI SLAVO??

      SMETTETELA DI FARVI MILLE PROBLEMI PRE GENTE CHE NON SE NE FA NEANCHE UNO PER NOI…

  612. Luigi Erittu

    Salve
    ho letto e per quanto riguarda la parte sui Savoia ti do ragione, ma non credo che le condizioni della gente sotto lo stato borbonico fossero così meravigliose.
    Già tempo fa ti ho scritto che per noi sardi la cosa migliore da fare sarebbe quella di scappare velocemente da questo stato italiano e provare a governarci da soli. Per noi i savoia hanno rappresentato una repressione atroce, e una continua rapina del nostro patrimonio naturale (tutte le ferrovie del nord Italia avevano le traversine in quercia sarda)e culturale. La millenaria cultura sarda è stata sistematicamente eliminata, e ci venne insegnato che noi eravamo un popolo di brutti, sporchi e cattivi. Buoni solo per la prima linea al fronte.
    Recuperiamo la nostra storia e la nostra cultura.
    Ciao
    Gigi

    1. maurizio serpi

      Forza paris!! Viva la Sardegna e i sardi (quelli veri). Essere Sardi non significa esserci nati (siamo un popolo di emigranti), ma avere qui le radici.(mio nonno ha combattuto nella brigata sassari nel 15-18, carne da macello!). sono daccordo con te!

  613. r.ionni

    In difesa di e-l-h-u-t….

    Nn sono un negazionista, l’olocausto è una vergogna x l’umanità…ma…

    sulle cifre, nn ci sono “documenti ufficiali”…anche perchè i nazisti li bruciavano appena il pericolo era imminente,anzi nn appoggio solo la teoria di e-l-h-u-t, ma anche quell’opposta:che siano stati uccisi di più, e poi…che sulla “memoria” qualcuno c’abbia mangiato è quasi palese…

    1. Roberto Staroni

      bene, se non se negazionista, se non sei antiebreo, se non sei nazista… allora non rimpere più i c… e non dare corda al sig tule impegnato in una personalissima campagna immonda subdola e inutile contro gli ebrei.

  614. Rosario Acito

    E Roberto Calderoli,l’uomo che ha una forma di Grana Padano andata a male al posto del cervello,ha definito Napoli una “fogna da depurare”! Come tu stesso ricordi,caro fratello-compagno Beppe Grillo,Napoli era una potenza culturale ed economica tra le prime in Europa;era un “depuratore” essa e non un letamaio da bonificare! Se la “Città ‘e Pulicinella” ha subito un degrado così manifesto è perchè fu saccheggiata,sfruttata, e contaminata proprio dai padri di coloro che oggi la denigrano!
    Ma Napoli risorgerà,insieme all’Italia tutta,dopo la RESET ACTION!

    1. Margherita Grassi

      Non poteva muoversi un po’ prima?

    2. Rosario Acito

      Ti risponderò,mia cara Margherita,con una pillola di rara saggezza:” Meglio tardi che mai”! Eh? Bell’aforisma,no?
      Dobbiamo pur fidarci di qualcuno! Di Prodi e Berlusconi io non ci riesco a fidarmi;di Beppe Grillo sì! Un bacio,Margherita!

  615. susi neri

    e’ sempre colpa dei savoia:colpa loro se il sud e’ privo del concetto di senso dello stato,colpa loro se mafia camorra andrangheta e sacra corona unita detengono in pugno ogni regione,e’ sempre colpa dei savoia se i meridionali di fronte alle difficolta’ preferiscono perdere tempo in pianti e sceneggiate piuttosto che rimboccarsi le maniche,sempre colpa dei savoia se alla maggior parte dei giovani meridionali conviene di piu’ andare a rubare piuttosto che vivere da persone oneste,siamo nel duemila e ancora perdiamo tempo parlando dei savoia…e’ sempre colpa di qualcun altro…povera italia,da roma in giu’ voglia di lavorare saltami addosso…

    1. Susanna Melis

      parla per te…e se stai zitta magari rifletti meglio!!

  616. Oriana Mitili

    Ho 27 anni, sono alta 1.73, peso 60 kg e uso un bagnoschiuma al miele. Non mi pare di rientrare in nessuna delle categorie da lei citate. Se non risponde a me non cambia niente…il problema rimane suo. Mi sa che io continuerò a dormire sonni tranquilli.

  617. Luigi Bianco

    Le MAFIE esistono perché vengono alimentate dalla schifosa classicissima OMERTA’ meridionale:
    la VERITA’ è che i terroni sono tutti CONIGLI!
    Tutti sanno TUTTO DI TUTTI ma NESSUNO ha il coraggio di tirare fuori tutta la MXXDA onnivipresente da secoli.

    E più stanno zitti, e più la mafia, la ‘ndrangheta,la camorra, la sacra corona unita e chi più ne ha, più ne metta, continuano indisturbate a fare i CXXXI propri passando su chiunque gli capiti addosso.
    Ma quali Savoia? Quelli non contano niente.

    Inoltre mi rivolgo a tutti i commentatori:
    continuate ancora a scrivere in massa ed a riempire questo blog con i vostri miseri commenti del NULLA. Continuate pure. Più che postate, meno contate, perché non avete ancora capito come dosare questo spazio stupendo di libertà.
    Classico compotramento da Italiano medio il quale non è in grado di controllarsi:

    “Primo?” Sì sei il primo BISCHERO della giornata.

    Chiaro: quando mancano le idee, per farsi sentire si fa il diavolo a quattro.

  618. Roby Cancelli

    Caro Beppe, sono diversi 3d che mi leggi nel pensiero !
    I Borbone, soprattutto Carlo, furono autori di grandi riforme, in campo economico, tributario e nel settore della giustizia, nonchè di grandi risultati in campo artistico, senza precedenti.

    I Savoia hanno dimostrato ampiamente i loro limiti e in particolare la loro codardia.
    Il Sud, da sempre culla di civiltà. ha accentuato il suo declino proprio a partire dall’avvento dei Savoia, non ci sono dubbi.

  619. Luca Rosso

    Buongiorno,

    Non so quanto sia utile fare revisionismo. Forse certe cose funzionavano, forse tutto.
    Credo piuttosto che il mondo di oggi non sia quello di allora e che dobbiamo lavorare per uscire da un certo stato delle cose, ce la possiamo fare.
    Sarò idealista ma credo non serva la violenza per fare cose giuste e mi piace parlare di ciò che si può fare oggi, non ciò che si può fare “allora”.
    Ora siamo tutti italiani, tutti adulti. Che ognuno si prenda le proprie responsabilità per un mondo migliore, non solo una Italia migliore.

    Buon lavoro 😉

  620. Filippo Noceti

    Rispondo ad Andrea de Vercellis.

    Quello del Piemonte era un Ducato, quella di Torino solo una contea il vero salto di qualità avvenne quando si offrì il Regno di Sicilia a Vittorio Amedeo II Savoia, dopo la pace di Utrecht nel 1713. Nel 1718 Austria e Piemonte che andavano a braccetto si scambiarono Sicilia e Sardegna, come ci si scambia le figurine. Percui quella che ha concesso ai Savoia di essere una dinastia reale non fu nè il Piemonte nè, tantomeno Torino ma la Sardegna che era un regno dal XIII secolo.

    In seguito, secondo l’uso sabaudo, i Savoia voltarono faccia ll’antico alleato e fecero guerra all’Austria.

  621. ettore muti

    1- la dichiarazione d’ indipendenza americana è stata fatta DOPO la dichiarazione dei diritti dell’ uomo e del cittadino.
    2- La Rivoluzione FRANCESE ha fatto da modello a quella AMERICANA, visto che è avvenuta prima
    3- La più grande Democrazia del mondo è l’ India
    se mi dici al più VECCHIA democrazia del mondo allora hai ragione, e con più di 200 anni di vita di acciacchi ne ha accumulati parecchi.

    Andrea Guadagno 26.11.06 12:45 | Rispondi al commento |

    Io ve lo avevo detto che la scuola italiana è in coma profondo, ma forse sbagliavo, è già cadavere.

  622. Domenico Angiola

    I capitali dal sud al nord ci sono ancora oggi,i cari leghisti con le loro aziende continuano a rubare soldi stanziati per il sud costituendo società fittizzie, poi vengono a fare la morale!!!Altro che Roma ladrona!!Nord arraffone!!
    ciao.La Basilicata è presa d’assalto per i suoi soldi che non sa come spendere!Occhi aperti!!!

  623. ivan sessa

    caro beppe,
    perchè non una puntata ad “Annozero” sul tema?

    i programmi scolastici arrivano a far studiare nel migliore dei casi la seconda guerra mondiale.si tratta di programmi preparati e stilati per un’italia degli anni 60-70.
    Se ci allontanassimo un po’ vedremmo meglio un po’ di cose che oggi non hai esitato a postare.

  624. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    SIETE COSI EBETI,UN MISCUGLIO DI MAMMONI ITALIANOTTI,PSEUDO BOYSCAUT,CON IDEE POLITICHE PER SENTITO DIRE O SOLO PER MERO INTERESSE.
    CE LO METTONO TUTTI NEL DID..PER COLPA VOSTRA

    1. annarita botti

      ma basta discutere di destra e sinistra cazzo!!!
      che due palle!!!!!!!!!!!!!!!
      c’è da pensare in collettivo, bisogna vedere il bene del paese e smetterla di farsi la guerra da sinistra a destra! ma che due coglioni!!!
      e quelli di destra che danno dei pirla a quelli di sinistra, e quelli di sinistra che danno degli imbecilli a quelli di destra. BASTA! PENSIAMO A MIGLIORARE LA SITUAZIONE SENZA INCOLPARSI A VICENDA CAZZO!
      (io non parteggio nè per destra, nè per sinistra, perchè non amo molto i politici. io amo la verita)

    2. Francesco Scuotto

      SEI UN RAZZISTA!!!!!!!in poche parole…. e scommetto che ti vanti di dire che 6 cattolico…..

    3. pietro lascala

      sono un razzista,xche’ voglio che a voi ,compresi quelli come te,italianotti,SIA TORNATO QUELLO CHE E’ STATO RUBATO??

      OPPURE TU SEI UN SLAVO CHE LAVORA IN ITALIA,PER POI QUENDO TORNI AL TUO PAESE,CHE poi E ANCHE QUELLO ITALIA(ISTRIA9,FATE TANTO I STRAFOTTENTI…

      L’ITALIANO SI PERDE IN CAZZATE BUONISTE..E VOI SLAVI CI AVETE SEMPRE SGUAZZATO E APROFITTATO.

    4. Francesco Scuotto

      NON è CON L’ODIO E IL RAZZISMO CHE SI OTTENGONO LE COSE…LA STORIA DIMOSTRA CHE CHI HA SCELTO QUESTA STRADA HA FATTO PIù DANNI CHE ALTRO RICORDATELO….

  625. Andrea Guadagno

    Ma studiatela la storia!Ma lo sapete chi erano Beniamino Franklin e George Washington?L’avete letta la dichiarazione d’Indipendenza?Lo sapete almeno che ha fatto da modello alla Rivoluzione francese,su cui si fondano gli stati moderni?
    Prima di sparar minchiate contro la più grande democrazia del mondo pensate un pò almeno..

    ________________________________________________

    1- la dichiarazione d’ indipendenza americana è stata fatta DOPO la dichiarazione dei diritti dell’ uomo e del cittadino.
    2- La Rivoluzione FRANCESE ha fatto da modello a quella AMERICANA, visto che è avvenuta prima
    3- La più grande Democrazia del mondo è l’ India
    se mi dici al più VECCHIA democrazia del mondo allora hai ragione, e con più di 200 anni di vita di acciacchi ne ha accumulati parecchi.

  626. Oriana Mitili

    Da cosa ti deriva tutto questo astio? Sei stato inchiappettato da un ebreo in gioventù o è solo ignoranza? Entrambe?…certamente la seconda. “L’odio è amore non corrisposto” (Alexander S. Neill). Forse dopotutto è vero che sei finocchio.

  627. Andrea deiVercellis

    oh ma dei brogli elettorali non parloma più?
    *************
    chi mi dà il link al primo post di questo blog (il post del vicino, ammesso esista)
    *************
    sei favorevole alla tav? be’ allora dàtti un andi a votare qui: [ http://www.PiemonteOnLine.Info/polls.asp ] perché il sì sta perdendo alla grande.
    *************
    a quando il revisionismo sul naZismo, no perché anche Adolf ha fatto le autobahn, il maggiolino, ha combattuto contro la disoccuazione ecc. ecc. mica se po’ fa de tutt’erba un fascio (o fascismo)
    *************

    1. Paolo Rossi

      A me risulta che stiano vincendo i Si

  628. Domenico Angiola

    Grazie per questi saggi di storia, sei troppo avanti!!!Se vai avanti così caro Beppe ti daranno un premio Nobel!!Ciao

    1. vanni ciocchetti

      S l’hanno dato a Fò, a Beppe lo daranno doppio (o d’oppio, si vedrà).

  629. Filippo Noceti

    P E R F A V O R E ! ! ! ! ! ! !

    Potete smetterla di fare Nordi contro Sud e Sud contro Nord?

    Tutti hanno responsabilità, tutti le hanno avute!
    I grandi eroi del risorgimento sono quelli imprigionati o condannati a morte in contumacia, sono quelli che criticarono i Savoia o che non vollero mai avervi a che fare.

    I Savoia hanno vinto perchè qualcun’altro ha voluto che vincessero e quel qualcun’altro erano i grandi imperi territoriali ottocenteschi, in prima fila Austria ed Inghilterra.

    Scagliarsi però oggi contro gli austriaci o gli inglesi sarebbe un po’ anacronistico, come trovo anacronistico cantare un inno d’Italia nel quale un verso recita”già l’aquila d’Austria le penne ha perdute” alla faccia della concordia e dell’unione Europea che dovrebbe essere Unione dei popoli d’Europa.

    Ma perchè l’Italia nonpuò dare il via alla vera rivoluzione, l’Europa delle micronazioni? O se vogliamo delle regioni, opposta a quella, vetusta e inadeguata degli stati nazionali, figlia degli stati nazionalisti che hanno dato vita a tre guerre planetarie? (perchè quella napoleonica fu il primo abbozzo di guerra mondiale).

    Guardate la repubblica Ceca e la Slovacchia. Guardate le repubbliche baltiche, Estonia, Lettonia, Lituania. Invase, occupate, distrutte dall’URSS hanno mantenuto la loro identità, come le regioni Italiane ed ora viaggiano indipendenti in un’Europa Unita, per quanto essa non mi piaccia sotto molti aspetti.

    Siamo la nazione con più lingue regionali e dialetti del mondo, con il più grande patrimonio culturale che è diventato grande quando l’Italia non era unita. Dopo di allora, gli italiani persa la loro identità non hanno più prodotto cultura, l’hanno assimilata da altri.

    Al sud non c’è mai stata una rivoluzione per la libertà del popolo ed i timidi tentativi sono stati soffocati nel sangue.Ci stiamo tutti un po’ stretti in questa unità,forse un’Italia non costretta a stare insieme,unita dall’appartenenza europea riscoprirebbe la concordia.

  630. Andrea de Vercellis

    in effetti non ho mai capito perché si chiamò prima regno d’Italia e poi repubblica italiana, è un’ipocrisia tipica di noi piemontesi che ci indusse a chiamar Regno di Sardegna un Regno che era invece piemontese (ipocrisia condivisa col regno delle due sicilie in cui il potere non era certo in sicilia!)

    con tutto ciò io direi che il nome giusto per la nostra nazione sarebbe Impero Piemontese, che ne dite?

  631. Andrea de' Vercellis

    in effetti non ho mai capito perché si chiamò prima regno d’Italia e poi repubblica italiana, è un’ipocrisia tipica di noi piemontesi che ci indusse a chiamar Regno di Sardegna un Regno che era invece piemontese (ipocrisia condivisa col regno delle due sicilie in cui il poteter non era certo in sicilia!)

    con tutto ciò io direi che il nome giusto per la nostra nazione sarebbe Impero Piemontese, che ne dite?

  632. Gaetano Criscenti

    E QUELLO CHE NON SAI , E’ CHE LA CALABRIA, PER FARE UN ESEMPIO, ERA TRA LE REGIONI PIU’ INDUSTRIALIZZATE D’ITALIA, UNA INDUSTRIA SENZA MOLTI CAPITALI, MOLTO VICINA ALL’ARTIGIANATO SPINTO, MA ERA CARATTERIZZATA DA UN TESSUTO DI PICCOLE E MEDIE INDUSTRI CHE SI OCCUPAVANO DI PRIODURRE UNA MIRIADE DI COSE :
    SI VA DALLE FERRIERE , ALLE FABBRICHE DI ARMI, ALLORA FMOSE IN TUTTA ITALIA, ALLE FILANDE , ALLE AZIENDE CHE PRODUCEVANO E TESSEVANO DIRETTAMENTE LA SETA , A PARTIRE DAL BACO!!!
    TIPOGRAFIE, DISTILLERIE, ETC. ETC

    EBBENE , DOPO L’INSEDIAMENTO DEI SAVOIA, TUTTE LE INDUSTRIE , SONO STATE , IN UN MODO O NELL’ALTRO, DISTRUTTE, A VOLTE FISICAMENTE, TRASPORTANDO I MACCHINARI IN PIEMONTE, A VOLTE NON DANDO LORO COMMESSE,(VEDI FERRIERE E FABBRICHE D’ARMI) , A VOLTE PROMULGANDO LEGGI E REGOLAMENTI CHE HANNO DI FATTO AVVIZZITO LA CAPACITA’ DI COMPETERE.
    E COSì LA CALABRIA E’ MORTA

    GRAZIE PIEMONTESI!!!!

  633. A. de Vercellis

    NOI DEL COMITATO “Sì_TAV” ABBIAMO INDETTO UN SONDAGGIO SU UN PORTALE PIEMONTESE E QUASI LO ABBIAM VINTO, QUALCOSA VORRA’ PUR DIRE!!! E SE CI DATE UNA MANO, FORSE LA SPUNTIAMO… ANZI, LA BUCHIAMO LA MONTAGNA…

    1. Francesco Scuotto

      io ho votato no…ma in ogni caso penso che si farà perchè ci sono troppi interessi in gioco…siamo deboli contro la politica,sono dei malfattori che ci stanno rovinando e penso che prima o poi noi cittadini ne pagheremo le conseguenze mentre loro si metteranno a riderci in faccia…
      LA POLITICA OGGI SIA A DESTRA CHE A SINISTRA è CONTROLLATA DAI POTERI ECONOMICI, E NOI SAREMO SOLI PURTROPPO…

  634. Paola Bassi

    buongiorno blog

    ..nord, sud, destri, sinistri..

    ..se questo è il modo di fare politica

    (“LiBERATE LA MIA MAMMA”
    dal blog di Jacopo Fo)

    |
    |
    V

  635. riccardo schiavon

    Mi spiace Beppe ma secondo me questo post è un po’ equivoco. Il governo dei Borboni era uno dei peggiori d’Europa e che sia caduto è solo un bene.
    Il punto è che i Savoia hanno promesso terra a tutti quando c’era da combattere, e poi sono diventati uguali ai Borboni. Hanno perso una grandissima occasione e consegnato il sud alla malavita, visto che il senso dello stato, già misero con i Borboni, era (ed è tuttora) scomparso del tutto.

    1. marista urru

      Scusa, ma non sono d’accordo, guardati qualche testo di Storia appena decente, che ti sapra’ indicare luci ed ombre del periodo Borbonico, inquadrato giustamente, nel proprio contesto storico.

      Allora potrai capire il post di Grillo.

    2. Francesco Scuotto

      I SAVOIA ANCORA OGGI SONO IN CONTATTO CON LA MAFIA…VOLETE CAPIRLO…FINCHè CI SARANNO UOMINI CHE PENSANO SOLO AL PROFITTO L’ITALIA E IL MONDO INTERO SARà GOVERNATA DALLE MAFIE…
      VOGLIONO RENDERCI SCHIAVI MENTRE LORO CI SPUTERANNO IN FACCIA….

  636. Antonio De Franco

    UN RESET DA FARE SUBITO:CESSARE IL CANONE RAI
    Il blogg di Beppe Grillo non sono parole al vento. Misuriamone la forza concreta disdettando e diffondendo la disdetta del canone rai.
    Ripristina lo stato di diritto:disdetta il canone rai
    Alza la testa e apri gli occhi:disdetta il canone rai
    Fai valere la Tua dignità di cittadino:disdetta il canone rai
    Smetti di finanziare il dirigismo delle burocrazie sindacali, dei partiti, dei ministeri e parastatali: disdetta il canone rai.

    Per sapere come si fa il reset del canone rai va su:
    w-w-w . m-a-b-o-n-l-i-n-e.o-r-g / c-a-n-o-n-e-r-a-i.p-h-p
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    Per sapere come si fa il reset del canone rai va su:
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    DIFFONDETE LA DISDETTA DEL CANONE RAI.
    INSIEME, MERIDIONALI E SETTENTRIONALI: RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA LIBERTA’ E IMPARIAMO A OSARE!

  637. Piergiorgio Di Persio

    Lancio anch’io una provocazione… e se avessimo perso la prima guerra mondiale?
    Ci saremmo ritrovati con una monarchia di diverso stampo… col circolo di Vienna, Freud e Wittgestein… nessun savoia… fascismo… dc… mafia… ordine… educazione… ed unamentalità europea…etc…
    chissà..

  638. andrea de vercellis (piemontese in esilio)

    Sarebbe bello se i Borboni potrebbero ritornare a riprendersi il sud!!!!!

    giulio terraforte 25.11.06 21:01
    ****************

    …potessero NON potrebbero” studia protasi e apodosi e la loro consecutio, bestia analfabeta!!!
    altro che latino e greco! terùn!

    1. Valerio Rizzo

      PER ANDREA DA VERCELLI

      Vedo con tantissimo dispiacere che esistono ancora nella nostra società persone ignoranti e barbaramente piene di odio come il sign. Andrea da Vercelli.
      Sappi mio caro ignorante che la deficienza mentale non è data dal titolo di studio o dalla conoscenza della grammatica italiana, ma è data dalla chiusura mentale, dal razzismo, dallo scarso senso di solidarietà.
      Visto che evochi il nazismo, dai un’ennesima prova della tua carenza intellettiva.
      Ti consiglio di rivolgerti ad un centro specializzato per l’igiene mentale.

  639. Mario Giampietri

    Beppe seguo regolarmente e con grande interesse il tuo blog, nonostante ogni tanto anche tu manchi, e di grosso, il bersaglio. Questo è uno di questi casi.

    Il regno delle due sicilie non esisteva da secoli, è stata un’ “invenzione” della restaurazione (e infatti i siciliani non erano molto contenti di questo); l’attuale questione meridionale, sicuramente, trova le sue radici nella politica piemontese nel meridione, ma non bisogna dimenticarsi che il brigantaggio in sud Italia era un problema ben prima che arrivassero i Savoia. E non era un problema solo nel sud Italia.

    Insomma a mio modesto parere non c’è bisogno di alcuna opera di revisionismo, nel senso che le biblioteche traboccano di libri che parlano di queste vicende. Insomma vorrei segnalare l’abisso che c’è tra quello che comunemente si pensa che siano i “libri di storia” da parte di chi evidentemente non ne ha mai letto uno (se non il manuale ai tempi della scuola) e i libri di storia veri e propri, che sono presenti in qualsiasi biblioteca nelle nostre città, a prendere polvere, e non aspettano che d’essere letti.

    Una cosa che apprezzo del tuo blog, Beppe, e che non ti stanchi mai di ripetere che esistono mezzi (come internet) che permettono uno scambio di informazioni a costi bassissimi e con mezzi disponibili a tutti. Oltre a questi mezzi nuovi, però, non dimentichiamoci anche di altri luoghi tradizionali, che peraltro vengono mantenuti delle nostre tasche. Noi italiani mostriamo sempre di andare così fieri della nostro patrimonio culturale, beh, oltre a mostrarcene fieri, sarebbe forse il caso di utilizzarlo ogni tanto…

  640. Mirco Gugnoni

    l’odierna condizione del meridione non è colpa dei piemontesi che hanno fatto ‘scappare i capitali dal sud al nord’al tempo dell’unità d’ Italia ma bensì le cause hanno radici anni addietro dalla dominazione spagnola in poi…invece il nord nell’800 era ai vertici dell’industrializzazione europea al pari di nazioni come Francia e Confederazione Germanica..per la prima volta sono in disaccordo con te Beppe..vabbè non si può essere sempre d’accordo 😉

    1. ivana iorio

      questa e’ la verita’…

  641. Mario Scafroglia

    fondi europei free , mafia, politica!!!!

    purtroppo non so perche’ ma e’ cosi.

    i fessi sono al nord: continuano a sognare di vivere legalmente e dignitosamente con il proprio lavoro , mugugnando e pagando tasse

    ivana iorio 26.11.06 12:13
    ——-
    non solo sono fessi ma si alleano con mafiosi del calibro di dell’utri e berlusconi!
    e gli danno pure il voto!
    si a lui che è uno dei primi evasori d’italia…
    dargli del fesso è riduttivo: io gli darei dell’ignorante e sostanzialmente dello strumentalizzato!

    1. ivana iorio

      hai ragione! bravo!

    2. Francesco Scuotto

      HAI RAGIONE….I POLITICI SONO I BURATTINI DEI MAFIOSI….

  642. Adriano Brasiliano

    A Adriano Brasiliano

    Sempre valido il vecchio detto: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

    Se c’è qualcuno condizionato, quello sei tu.

    Margherita Grassi 26.11.06 12:14 |

    Chiudi discussione

    Va bene Margherita, va bene. Ora vai che il TG4 comincia. Ciao.

  643. Andrea Lisi

    Lungi da me l’essere leghista, ma se qualcuno a quel tempo avesse ascoltato e sostenuto Cattaneo, forse le cose adesso sarebbero diverse…

  644. andrea ravizza

    sono d’accordo

  645. A. de Vercellis

    a quando il revisionismo sul nazismo?

  646. andrea de vercellis

    RICHIESTA:
    vorrei
    vedere
    il primo
    post di
    questo blog,
    E-P-O-S-S-I-B-I-L-E ?-?-!-!-?-?
    il mytico e storico numero uno:
    E-P-O-S-S-I-B-I-L-E ?-?-!-!-?-?
    QUELLO CHE LESSE E CI RISPOSE
    IL MYTICO VICINO,
    CHE POI BEPPE HA FATTO CONOSCERE
    A TUTTA ITALIA E CHE SI è CREATO
    UN BLOG ANCHE LUI:
    http://www.Blogvicinodibeppe.it

    è possibile?
    chi mi dà IL LINK
    DEL PRIMO POST
    DEL BLOG

    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
    A TROVARE IL PRIMO POST DI QUESTO BLOG!

  647. andrea ravizza

    L’ideale che conduce a questo genere di espansionismo da parte degli stati più “progrediti” è sempre lo stesso. Al di là dei discorsi sugli interessi economici c’è una matrice comune dietro a queste politiche: il progressismo cieco e la mancanza di rispetto per l’alterità.
    La convinzione di sapere che cosa sia meglio per tutti, vicini o lontani, non ha mai portato a nulla di buono, nel breve ma soprattutto nel lungo termine.

  648. ivana iorio

    Ho visto un benessere, cantieri edili in costruzione, auto nuove, ville opulenti.
    Guardavo in giro, nessuna industria, nessuna fabbrica, niente agricoltura.
    Mi sono chiesto, da dove arriva questo benessere? questi soldi?
    Locri,30.000 abitanti ha 26 banche e 12.000 disoccupati, questo resta un mistero.
    bruno de ba 26.11.06 12:04

    fondi europei free , mafia, politica!!!!

    purtroppo non so perche’ ma e’ cosi.

    i fessi sono al nord: continuano a sognare di vivere legalmente e dignitosamente con il proprio lavoro , mugugnando e pagando tasse

  649. Pier Paolo Soro

    BEPPE!!!!
    MI DISPIACE, ma questo post è completamente fuori di testa?? E non è revisionista: è proprio POPULISTA..
    So che ruberebbe tempo alle tue attività, però ti consiglio di leggerti
    STORIA DELL’ITALIA MODERNA VOL. 1
    Autore: Candeloro Giorgio ed. Feltrinelli
    Buona lettura e scusa se ogni tanto non sono d’accordo.
    I Borboni hanno pagato la loro politica e i Savoia sono stati più fortunati..
    Ciauz!

  650. pietro lascala

    7000 MILA SOLDATI IN ISTRIA,NON IN LIBANO!

    ECCO QUA’ UN’ALTRO POST OVE I SINISTROIDI, GUARDANO AL PASSATO E ALLA STORIA CON I PARAOCCHI.
    NON SO SE I BORBONI HANNO FATTO TANTI DANNI E FIGURE DA PIRLOTTI,COME NEI MOMENTI CRUCIALI DELLA STORIA ,OVE I SINISTROIODI HANNO FATTO PARTE.

    SE VI DICESSI PER L’ENNESIMA VOLTA,CHE PIRLE CHE SIETE STAI CHE AVETE REGALATO L’ISTRIA AI SLAVI….,CHE COME HO DETTO MILLLE VOLTE CI VIVONO SOPRA,E CI FANNO ANCHE I GRADASSI SOPRA…

    MA PENSATE STI SLAVI,CHE VIVONO NELLE NOSTRE BELLISSIME CITTA’ D’ISTRIA…CHE SONO STATE FATTE DAI VENEZIANI,E CHE QUANDO UN TURISTA CI VA,LE FANNO PASSARE PER OPERE ARTISTICHE SLAVE!!

    E POI QUALCUNO DI VOI ERUDITI SINISTROIDI,CHE SE BERLUSCONI NON FACEVA IL FILM SULLE FOIBE,NEACHE NON SAPEVATE COSA SIGNIFICAVA LA PAROLA ‘FOIBA’…TANTO CHE LO SPUTTANATE.
    VOLEVO CHIEDERVI,COME MAI ALLA GERMANIA E STATA TORNATA NEL 2001 LA GERMANIA EST,GRAZIE A GORBACIOV..,MENTRE A NOI NON E STATA TORNATA L’ISTRIA??

    FORSE XCHE’ VOI ITALIANOTI DI SINISTRA ,CHE ANDATE IN GIRO PEL MONDO RAPPRESENTATI DAL BAFFETTO,CON LA BANDIERINE DELLA PACE E LA MEGLIETTA DEL C’E..A BALLARE COME EBETI…A VOI NON VI HA PEL V…NESSUNO…
    XCHE QUANDO ANDATE IN GIRO PEL MONDO,AD AIUTARE POPOLAZIONI,CHE MENTRE GLI AIUTATE,STANNO PENSANDO SE RAPIRVI,O RUBARVI I BEI VESTITI MADE IN ITALY..

    E VOI LA ILLUSI.,
    NOI TRIESTINI VI VEDIAMO QUANDO D’ESTATE ANDATE COME EBETI A REGALARE SOLDI AI SLAVI IN ISTRIA..CHE SE POI NON CI AVESSERRO FREGATO L’ISTRIA ,SAREBBERO ANCORA PIU’ MORTI DI FAME,DI QUELLO CHE SONO..PENSATE CHE PAGATE PER DORMIRE NELLA CASE ,CHE UN PIU’ FURBO SLAVO ,HA FREGATO A UN ITALIANO (magari proprio di sinistra)

    MA PENSATE CHE PIRLE CHE SIETE,..

    MAMMA MIA..NON ESISTE AL MONDO ,E RIPETO AL MONDO!,GENTE COSI’ PIRLA COME LO SIETE VOI…

    SIETE COSI EBETI,UN MISCUGLIO DI MAMMONI ITALIANOTTI,PSEUDO BOYSCAUT,CON IDEE POLITICHE PER SENTITO DIRE O SOLO PER MERO INTERESSE.
    CE LO METTONO TUTTI NEL DID..PER COLPA VOSTRA

    1. steve tubi

      x lascala
      Un corso di lingua italiana no? Se ne trovano anche su internet….

  651. bruno valenti

    è incredibile come la storia sia diventata una scienza così inesatta. MI ricordo che quando studiavo alle medie la storia sembrava tutto così scontato. Napoleone, Garibaldi, Vittorio emanuele, la seconda guerra mondiale. Il libro sembrava filare liscio ed avere un nesso logico.
    In realtà tutto sembra essere smontato da altrettanti documenti non ufficiali. Devo ammetterlo, è difficile credere oramai a cosa sia esatto e cosa sia solo una truffa. In particolare ad esempio mi riferisco alla seconda guerra mondiale. Sembra una moda, ma pare che qualcuno stia tentando di smontare l’ufficialità del massacro nazzista, rivoltando la frittata. Io onestamente non so cosa rispondere, sono abbstanza ignorante, però sono abbastanza stupito del fatto che non si trovi una versione comunemente accettata da tutti, in fondo sono passati solo poco più di 50 anni dal secondo conflitto mondiale. Mah…..però a volte mi soffermo a pensare su un concetto semplice, conosciuto persino dai greci: “La storia la scrivono i vincitori!” . E’ una cosa semplice, ma c’è poco da discutere, è vera. Per questo anche io mi sono da sempre posto dubbi sull’unificazione d’italia. Sarà anche una bella cosa, ma di certo non è convenuta ai diretti interessati, cioè agli abitanti del regno delle due sicilie. E’ inquetante come noi siciliani, ricchi e avanzati culturalmente , rispetto al resto dell’italia, siamo decaduti in così poco tempo,e ora addirittura manca pure l’acqua. Fa pensare lo ammetto. Forse Garibaldi era meglio se si stava a casa.
    ciao

    1. Daniele Pistoni

      Non penso si tratti di portare la verità, piuttosto di non accontentarsi della prima che ci sbattono in faccia a loro comodo!!
      Perchè non credere nell’auto ad aria compressa o in qualunque altra diavoleria. Cristforo Colombo non credeva forse in qualcosa che all’epoca sembrava ridicolo?!
      è per colpa di gente come lei, che non sà guardare le cose con angolazioni diverse e trarre così le sfumature dei colori che la coscienza dell’umanità invece di aprirsi si chuide!

      Il mondo del tutto pronto e delle notizie pre-confezionate ci sta forse portando in un nuovo medioevo…………

  652. ettore muti

    L’incredibile sequela di cazzate scritte in questo post dimostra in modo inequivocabile solo una cosa: il disastro della scuola pubblica italiana.

    la cosa incredibile è che tutti si sentono portatori della Verità, pur essendo dei perfetti ignoranti, ma da gente che ha abboccato all’automobile ad aria compressa non ci si può aspettare di meglio.

  653. Sergente Romano

    Grazie a Beppe per aver detto la veritá che tutti sappiamo ma che non é scritto sui libri delle nostre scuole.

    La banca:
    Al Sud manca una banca che prelevando il risparmio del sud lo reinvesta al sud.
    Oggi abbiamo nel sud banche del nord che prelevano il risparmio al sud lo reinvestono al nord.
    RESET!
    Le Strade e le autostrade:
    Al sud mancano vie di comunicazioni stradali che colleghino il sud al sud, percui e difficile far
    circolare quelle poche merci prodotte dal sud verso il sud verso il sud
    Oggi abbiamo una grande autostrada che dal nord arriva fino a napoli, portando le merci prodotte al nord, e distribuite al sud.
    RESET
    Gli aqueodotti fanno acqua e vorrebbero privatizarli .
    Chi puo comprare un aquedotto?
    Brambilla!
    RESET! RESET! RESET!
    La mondezza:
    Il sud non sa smaltire la mondezza del sud
    ma sa smaltire la mondezza che le fabbriche del nord portano al sud
    RESET!
    La camorra la mafia e le altre organizzazioni criminali:
    possiamo sintetizzare dicendo che sono l esercito irregolare sabaudo per tenere calmo e servile il popolo del sud, o la conseguenza del degrado che la colonizazione toscopadana esercita dal 1860
    RESET
    Ai cittadini del nord:
    dal 1860 sfruttate le terre del sud cagate e pisciate sulle terre del sud, e poi vi lamentate del puzzo, dando voce ai vostri piu illustri intellettuali lombardi che urlano Secessione!
    BASTA RESET!
    Al cittadino del sud:
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti, piglia lu bastone, tira fuori li denti
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti, piglia lu bastone, tira fuori li denti
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti, piglia lu bastone, tira fuori li denti
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti, piglia lu bastone, tira fuori li denti

  654. Massimo Michielotto

    Hai ragione caro Beppe. Fra le altre cose bisognerebbe ricordare i massacri da parte dei garibaldini dei contadini siciliani , ai quali era stato falsamente promesso la fine dell’ordine feudale che ancora vigeva in quelle campagne, e che ancora vivrà per molti anni, bisognerebbe ricordare il fatto che gli stessi garibaldini non sarebbero mai riusciti a sbarcare in sicilia senza la protezione della flotta britannica, e non avrebbero mai trionfato militarmente senza la corruzione di una buona parte di generali e ufficiali borbonici, che poi guarda caso saranno saranno arruolati con gli stessi gradi nel nuovo regio esercito italiano; non dimentichiamo inoltre che nella successiva lotta al brigantaggio interi villaggi del meridione sono stati letteralmente cancellati dalla carta geografica dalla violenza del regio esercito, e che inoltre sono stati creati in quelle zone dei veri e propri campi di concentramento. Ed è giusto inoltre ricordare che per Vittorio Emanuele, il cosidetto “padre della patria” , l’unità di d’Italia è stata effetivamente una semplice espansione dinastica, visto che ha scelto di mantenere nel proprio nome la numerazione dei re di Sardegna, ed è stata estesa in blocco in tutti i territori conquistati la vecchia legislazione piemontese, non curandosi minimante delle diverse consuetudini, e delle diverse realtà economiche e sociali di quei luoghi.

  655. bruno de ba

    Sono stato a Tropea l’estate scorsa, mi sono sciroppato la salerno reggio calabria.
    Ho visto un benessere, cantieri edili in costruzione, auto nuove, ville opulenti.
    Guardavo in giro, nessuna industria, nessuna fabbrica, niente agricoltura.
    Mi sono chiesto, da dove arriva questo benessere? questi soldi?
    Locri,30.000 abitanti ha 26 banche e 12.000 disoccupati, questo resta un mistero.

  656. Adriano Brasiliano

    No, non è vero.
    Sai benissimo di essere in malafede: moltissimi commenti riconoscono che quello che ci è stato insegnato è stato distorto.
    Questo vale per il Risorgimento, come per la Resistenza.
    E se tu accetti la validità del procedimento per una fase storica, la devi riconoscere anche per l’altra.

    Margherita Grassi 26.11.06 11:56 |

    Chiudi discussione

    In malafede è colui che affronta gli argomenti in base alla propria idea politica, come fai tu. Io so che il ventennio fascista c’è stato grazie ai Savoia, che il sud è stato considerato per moltissimo tempo terra di conquista per sfruttarne le ricchezze da utilizzare al nord e questo fino ai giorni nostri, altro che Savoia e Borboni!!!

  657. carlo simonetto

    consiglio anche la lettura de:
    “l’iperitaliano. Eroe o cialtrone? Biografia senza censure di Giuseppe Garibaldi” di Oneto Gilberto, Ed. Il cerchio.

    MOOOOOOOOOLTO INTERESSANTE!!!!
    LEGGETELO!!!

  658. domenico venosu

    grazie beppe (a napoli ti chiameresti peppe) per l’articolo grazie di cuore mimmo napoli

  659. Alessandro Cifariello

    In un paese pieno d’ignoranza vorrei solo dire: lasciate la storia agli storici.
    PS: ho letto un romanzo del 1891 di uno scrittore russo (che nessuno in questo forum e pochissimi, forse nessuno, in Italia ha letto, visto che trattasi di romanzo in russo mai tradotto non presente in alcuna biblioteca italiana e credo neppure europea) che descrive, in alcune pagine, le condizioni di Napoli negli anni ’80 dell’800. Un testimone diretto, un russo, in Italia, amico di nobili e di letterati, Nikolaj Vagner, che scrive di una Napoli di 130 anni fa circa… pare che il tempo non sia passato.
    Cordialmente.
    ps: se volete saperne di più, scrivetemi e vi manderò, fra un paio d’anni (cioè dopo la pubblicazione), parte della mia tesi di dottorato.

    1. ettore muti

      Uno che ha la testa sulle spalle. Complimenti.

  660. Davide Barile

    Beppe, per favore non dire fesserie per andare comunque contro.
    Lo stato borbonico era in evidente degrado rispetto al resto d’Europa…i Borbone non si sognavano nemmeno di aggiornarsi concedendo una costituzione, mentre il Piemonte era invece lo stato italiano all’epoca più avanzato…Tu parli di una conquista tipo Iraq? Peccato che lì i contadini siciliani si fossero uniti a Garibaldi.
    Ti ricorda qualcosa un certo Crispi?
    Basterebbe una lettura di Verga per rendersi conto della situazione meridionale all’epoca.
    Per quanto riguarda la Questione meridionale, benvenuto nel fantastico mondo di cui si parla da allora! Certo che è esistita una “piemontezzizazione” anziché un’unificazione dello stato italiano. Ma la cattiva gestione è stata fatta sia al nord che al sud. I moti di Milano del 1898 furono repressi nel sangue, e Milano non mi sembra al Sud…
    No, il tuo revisionismo è molto sciocco, scusa se te lo dico: o perché sbaglia o perché trito e ritrito.
    Pessimo post.
    Ciao.

  661. cesare laino

    caro beppe grazie per il l’interesse ma al tuo revisionismo almeno noi che viviamo in queste terre tra la lucania, il cilento(attento: cilento e non la campania di re borbone bassolino), l’alta calabria, ci siamo arrivati da un pò. Non Vi arrabbiate ma la nostra appartenenza a questa terra va oltre confini geografici stabiliti per motivi economici.
    P.S.: comunque anche qui c’è qualcuno che vorrebbe la secessione con il trasferimento del basso cilento e vallo di diano alla lucania. il problema è che a capo del movimento c’è un esponente della lega nord! ha ha ha ha ha ciao

  662. andrea ravizza

    Io sostengo questa teoria da anni, ma tutte le volte che la espongo mi danno del leghista…
    Cmq in quest’ottica si dovrebbe rivalutare anche il buon senso di Cavour e, dall’altra parte, riconsiderare i giudizi sul comportamento degòli altri personaggi del risorgimento Italiano.
    Gente che si è buttata a capofitto verso la realizzazione di un ideale senza stare a considerarne la bontà.

  663. stefano brambilla

    A proposito di qsto argomento consiglio due
    libri di Lorenzo Dal Boca (ex inviato speciale
    de La Stampa e presindente della Federazione
    Nazionale dei giornalisti dal 1996) :
    -Maledetti Savoia ,edizioni PIEMME;
    -Indietro Savoia, edizioni PIEMME.

  664. Mario Scafroglia

    O.T. O.T. O.T.

    AVVISO!!!

    “Uccidete la democrazia” di Enrico Deaglio è scaricabile da eMule!!!

  665. Adriano Brasiliano

    Prodi con berlusca per farsi un barbecure assieme a fassino.

    garibaldi Beppe 26.11.06 11:50 |

    Chiudi discussione

    E a fine pranzo Anita si è concessa in un mènage a qua
    ttro!!

  666. Adriano Brasiliano

    Il revisionismo è accettato solo quando c’è da mettere in discussione la Resistenza (vedi gli pseudo-giornalisti stile Pansa); dà invece fastido quando mette in discussione le certezze del grande Nord, vero?

  667. bruno de ba

    Caro Gino, la mia era naturalmente una provocazione, sono molto appassionato della storia romana.
    Ti consiglio di leggere ( se non lo hai gia fatto ) la saga della scrittrice McCulloug, da Mario, Silla e Giulio Cesare.
    ciao

  668. Stefano Del Rio

    Aggiungiamo inoltre che la moneta in corso nel regno borbonico era conversibile in oro mentre quella piemontese era già gravata da debiti. Stefano

  669. Federico Fazzi

    È obiettivamente il post più affascinante degli ultimi tempi.

  670. Adriano Brasiliano

    Chi credete che sia stato a tagliare il 90% degli alberi in Sardegna??

  671. Valentino De Natale

    Che bello…..un salto dal 1860 al 2006….by-passando con attenzione solo una ventina d’anni dal ’22 al ’42 per non sembrare troppo politically uncorrect nel dover ammettere che confino, olio di ricino e prefetti di ferro una mezza ripulita in quelle fogne l’avevano data!

  672. Mario Scafroglia

    per il nazistello di massa-carrara:
    sarà bello il suo di nick!
    cmq sia i culi li conosciamo tutti e Lei lo sembra assai…
    ripeto: occhio alle palle dei cinghiali e alle cappelle dei porcini…fanno infiammare le emorroidi!
    glielo dico nel caso giocasse a nascondino con i suoi amici nibelunghi!
    si porti “dietro” della vasellina!

    p.s.

    Hitler era palesemente omosessuale!

    1. Mario Scafroglia

      ma Luxuria è fiero/a di essere gay, il nazistello di massa-carrara no!
      riesci a capire?
      no eh?!
      vabbè…

  673. Claudio Cosentino

    Finalmente qualcuno tenata di dare un calcio ad una storia come quella del risorgimento italiano da sempre dettata da i vincitori.
    Alcuni parlano di revisionismo storico, ma non è cosi.
    Da sempre questa storia è stata raccontata da una sola parte, quella appunto dei vincitori.
    Ed è anche vero che i problemi di tutto il meridione non sono iniziati dai Savoia, ma tutto iniziò molto tempo fa con la prima dominazione Spagnola che distrusse quel poco di autonomia del meridione che si stava formando (dopo il dominio degli Svevi, specialmente con Federico 2).
    Comunque consiglio a tutti di leggere il seguente libro “Maledetti Savoia” di Lorenzo del Boca editore PIEMME.
    L’autore è laureato in filosofia, ed è stato un giornalistche ha iniziato la sua carriera professionale nel 1972 a Novara. E’ stato capocronista di “Stampa Sera” e inviato speciale de “La Stampa”. Dal 1996 è presidente della federazione Nazionale dei giornalisti (non so se lo è attualmente anche oggi).

  674. Marcello Padovani

    Grande Beppe!!!
    Finalmente anche tu parli di quello che questa dinastia schifona ha combinato al nostro sud.
    Nella mia città, Gaeta, furono almeno 3000 i morti civili (filoborbonici), eccidiati dal generale Cialdini che, anche dopo la resa di Franceschiello dalle nostre alte mura, continuò a bombardare la città (160’000 furono le bombe piovute su questa cittadina)e poi seppellì in una cisterna ritrovata appena nel 1960 2000 e dico 2000 cittadini inermi.
    Voglio solo aggiungere che il regno delle 2 sicilie aveva la 2° marina mercantile d’Europa, e che gli addatti all’industri nel 1° censimento all’unità d’Italia erano 1’500’000 nei territori dell’ex regno delle 2 sicilie ed appena 1’170’000 in tutto il resto d’Italia.
    Se ne volete sapere di più potete leggere “I Savoia ed il massacro del Sud” di Antonio Ciano

  675. Andrew Smith

    LA PARTITO-CRAXIA PEGGIO DEI BORBONI E DEI SAVOIA

    NO AL PARTITO-PADRONE

    NO AL PARTITO-COOP

    BASTA CON LA SINISTRA OCCUPATA DA OPPORTUNISTI E FARABUTTI

    BASTA CON I PARASSITI E I MANTENUTI DELLO STATO-AZIENDA

  676. Mario Scafroglia

    O.T. O.T. O.T.

    AVVISO!!!

    “Uccidete la democrazia” di Enrico Deaglio è scaricabile da eMule!!!

  677. pino ficili

    Non guarderei al problema legandolo esclusivamente a quella che fu una guerra, peraltro poco cruenta, per l’occupazione di nuovi territori; l’equilibrio europeo di quel periodo poteva anche giustificare l’annessione del meridione, la cui riunificazione al resto della penisola e ad una nuova realtà statuale, era sempre stata osteggiata dalla presenza dello stato pontificio.
    Ma il silenzio e la distorta comunicazione nei confronti delle migliaia di morti che hanno provato a resistere all’invasione piemontese, alle leggi di coscrizione obbligatoria ed all’esproprio delle diverse identità, meritano una riflessione seria, al punto da rimettere in una luce distinta la ritrosia tuttora presente nel popolo meridionale (non tutto, chiaramente)al controllo ed alla funzione dello Stato.
    La presenza di bande alla macchia, uomini e donne che non si piegarono alle regole imposte, in nome di un mai visto senso di responsabilità di stato, che nessuno tra francesi, austriaci spagnoli e quant’altro, aveva mai richiesto agli ignari contadini della lucania o del salento, giustificarono massacri ed eccidi mai storicamente affrontati seriamente. Fatte salve le solite posizioni dei nobili di fede spagnola e del clero, toccato nel vivo del proprio potere dal nuovo ordine italiano, che provarono e fomentarono le rivolte, la figura dei briganti è stata tramandata nella maniera peggiore.
    Suggerisco di guardare “Il brigante di tacca di lupo ” di Pietro Germi, film molto populista nel quale si mescolano, anche se in diversa misura, semplici accenni di eroismo del dovere (la visione piemontese), un verismo stile western ed un appena accennato lato romantico
    (la figura dell’ufficiale francese che aiuta il brigante raffa raffa).
    Sono d’accordo….
    Urge revisione!
    Pino
    Pino

  678. evaristo curtis

    STOP A FREGNA, CALCIO & TELE!!!
    DAGLI DIETRO COL FORKELE!!!

    🙂

    REFORK !!!

  679. rosa camuna

    ho paura che nessuno sappia la giusta verita. : secondo me in quegli anni il nord si dava da fare per liberarsi dallo straniero, mentre
    il sud si trovava bene sotto borboni,
    musiche sole pizza , bastava tirare sera e tutto andava bene

    il nord sotto l’invasore austriaca gia’si muoveva nella mentalita’ di lavoro ordine e disciplina

    in modo diverso la realta e’ ancora cosi’.

  680. Antonio Ciardi

    Federalismo e’ un pensiero,un progetto,che si presta a tante interpretazioni.

    Puo’significare tutto o niente.
    Bisogna guardare i contenuti,e poi discuterne.

    Detto cio!!
    Per iniziare delle riforme,bisogna procedere a un opera di “bonifica”
    e risanamento del territorio:Strutturale,morale, civile,legale.

    Garantire un assuefazione del progetto da parte della societa’.

    Chi se la sentirebbe di multare un napoletano…perche’
    non fa la raccolta differenziata?

    Ripulire le strade dalla monnezza e dalla camorra,
    dara una parvenza di vivibilita,di civilta’e senso civico
    ..e poi multare chi non fa la raccolta differenziata.

    Parlare di “questo”tipo di federalismo in Italia,significa fare demagogia e chiudere gli occhi di fronte ai problemi.

    Significa istituzionalizzare il degrado e l’abbandono che per anni i politici hanno praticato e perpretato
    a danno del sud!

  681. dario de prosperis

    L’unica cosa che mi sembra di poca intelligenza qui, è proprio la tua critica, senza sostanziale tesi e volta solo a dire una completa idiozia. Sono di Napoli: e so quanto è ricca la mia terra. Ho vissuto in mezzo a camorra e potilica (a napoli sinonimi), e ho capito che solo un esercito può cambiare le cose del luogo…
    Tommaso Cattolico 26.11.06 11:24 |

    A parte il fatto che Regno di napoli, non è la città di Napoli, ti consiglio solo una cosa: STUDIA, che l’ignoranza è una brutta bestia.

  682. Riccardo Acerbi

    Finalmente, bisogna parlare della storia nella realtà dei fatti senza pregiudizi. Caro Beppe fai benissimo a ricordare l’invasione dei Savoia, purtroppo il popolo piemontese fu messo in piedi dai massoni inglesi che temevano l’ascesa del nostro mezzogiorno… In quel periodo c’erano più soldi nel regno delle due sicilie che in tutto il nord europa…Culturalmente parlando c’erano intellettuali che erano il vanto dell’Italia intera…Nella zona borbonica c’era un bagno ogni quattro persone, forse neanche oggi arriviamo a tanto.
    E’ strano ma bisognerebbe parlarne, quanti danni fece il prezzolato Camillo Benso Conte di Cavour, pedina di un progetto politico anglosassone che portò l’Italia ad una guerra fratricida di dimensioni bibliche, se proviamo ad immaginare cosa è successo nei balcani recentemente possiamo immaginare cosa è successo nel nostro meridione qualche anno fa. Purtroppo per i ben pensanti lo stesso Garibaldi, mercenario in Brasile qualche anno prima, si prestò a quello che fu un vero e proprio scempio, mascherato da Unità d’Italia. Chissà se un giorno qualcuno si prenderà la briga di riscrivere i libri di storia, nonostante l’invasione piemontese, parecchi documenti furono salvati e i nostri meridionali sarebbero ben felici che qualcuno racconti ai nostri figli come sono andate veramente le cose… Si capirebbero molte più cose riguardo la mafia e il movimento industriale nordista…
    Grande Beppe

  683. mario buono

    Concordo,come al solito pochi sono gli intrventi
    che rispettano l’argomento lanciato da Grillo.
    Per tanti potrebbe essere spunto di approfondimento,conoscere la storia ti fa capire il presente e dovrebbe indirizzare per il futuro.
    Leggere i commenti sull’argomento,a tante diverse “verita’”per confrontarsi,si affoga in un
    mare di stupidità.

  684. bruno de ba

    Beppe, già che sei scivolato sul revisionimo, spiegaci della caduta dell’impero romano.
    Eravamo padroni dall’asia alla britannia, come mai i senatori romani si sono fatti fregare i due imperi? ( forse a quei tempi non esisteva un mortadella )
    Una storiella girava in un villaggio turistico: che differenza c’è tra la Roma dell’impero e la roma attuale?
    Risposta; roma prima faceva lavorare gli schiavi, adesso fanno lavorare i lombardi…..
    osssequi

    P.S. BELIN u Zèna u la persu, u la piggiou 3 pere dau Bulogna…

  685. dario de prosperis

    Il regno di napoli era marcio, bastò un calcione per mandarlo in frantumi.
    Chi afferma il contrario è un povero esaltato ignorante.

    1. Tommaso Cattolico

      L’unica cosa che mi sembra di poca intelligenza qui, è proprio la tua critica, senza sostanziale tesi e volta solo a dire una completa idiozia. Sono di Napoli: e so quanto è ricca la mia terra. Ho vissuto in mezzo a camorra e potilica (a napoli sinonimi), e ho capito che solo un esercito può cambiare le cose del luogo…

  686. Renato Casertano

    La descrizione della foto del Blog è la seguente:

    Il “brigante” Nicola Napolitano,ucciso a freddo dallo stesso bersagliere che ne mostra il trofeo.

    Il fatto che il bersagliere esponga il suo trofeo, ma che nella storia si ricordi il nome del Brigante e non quello del bersagliere… Fa riflettere…

  687. Mario Scafroglia

    per il nazistello di massa-carrara:
    ostentare mascolinità è classico degli omosessuali latenti!
    occhio alle cappelle dei porcini…

  688. Antonio Ciardi

    Non dimentichiamo Pontida:Bandiere bruciate,striscioni separatisti
    slogan razzisti,Heider!

    ..Un po’di piu’..che cattiva esposizione del “progetto”.

    E poi..le “poltrone” hanno fatto il resto!!

  689. Marco Calvani

    Questo post è veramente molto triste… riprendere il vecchio luogo comune del Sud più avanzato nel Nord è cosa vecchia e falsa. La ferrovia dei Borbone era un giocattolo del re, le fabbriche erano state impiantate dagli svizzeri in regime di monopolio e con dazi di protezione pari al 100%, le coltivazioni maggiori erano a grano… si che lo Stato era in pareggio col bilancio, ma perché si tesaurizzava senza investire (come faceva il Piemonte, che si indebitò per la costruzione delle ferrovie e delle infrastrutture). Cavour, dopo l’unificazione e dopo aver visitato il basso Po’ (non il Sud!) disse: “fortuna che abbiamo fatto l’Italia senza averla vista prima…”

  690. Andrew Smith

    NO AL PARTITO-COOP

    NO AL PARTITO-PADRONE

    NO AL PARTITO DELLA BURRO-CRAXIA

    NO AI SEDICENTI DIRIGENTI SEDICENTI DI SINISTRA

    ************************************************

    PER UNA SINISTRA DI SINISTRA

    PER UNA SINISTRA DEI CITTADINI

    PER UNA SINISTRA DEI LAVORATORI

    DIRITTI AI CITTADINI

    DIRITTI AI LAVORATORI

  691. paola luzzo

    Io ho scaricato da E-mule “UCCIDERE LA DEMOCRAZIA” (15 ORE)
    MA HO TROVATO I DATI DELLE SCHEDE BIANCHE SUL SITO
    http://WWW.CLANDESTINOWEB.COM
    (C’è un link nella home i dati si possono scaricare)
    SONO IMPRESSIONANTI!!!!!!
    CI HANNO FRAGATO, GUARDATE I DATI E POI MI DITE!!!

    1. Roberto Staroni

      ti auguro di essere accusata di qualcosa di grave e di trovarti accusata e considerata copevole senza processo, senza verifiche, senza controlli, senza prove, su ciò che dice chi ti accusa.

      così forse allora capirai che prima di accusare qualcuino servono delle prove.

      E non importa se il tema è un omicidio, un furto, una violenza sessuale oppure dei brogli.

      le verifiche e i processi vanno sempre fatti

  692. f colombo

    credo ci sia molto di vero. e lo dice uno che è un settentrionale doc. forse il bene degli italiani sarebbe stato mantenere vivi i due stai, nord e sud, ma allora non c’erano gli scrupoli politici di oggi e chi vinceva faceva quello che voleva. però la storia si vendica e i problemi del sud ci costano caro dal punto di vista economico. se fosse sopravvissuto il tessuto economico meridionale, che esisteva sul serio, oggi il sud sarebbe diverso.

  693. rosa camuna

    La prima cosa che fecero i duchi di savoia quando divennero re,fu l’estirpazione di tutte le piante da gelso presenti in sardegna per dare modo al piemonte di avere il primato della produzione in Italia

    daiiiiiiiiiiiii, non esageriamo….

  694. Gino Vicolo

    Il sud aspetta gaudioso la secessione dal Nord!

    Perchè il nord non opera davvero in tal senso?

    Semplice: farebbe la fame!

    marco pighetti 25.11.06 22:28
    ……………………………………………………………………………………

    hai ragione, faremmo la fame senza di voi sanguisughe che lavorate in nero, non pagate le tasse, fate i forestali senza foreste, assumete centomila impiegati alla regione sicilia etc.

    Ma dopo tutto mettersi a dieta fa bene, quindi avrete gaudiosi la vostra secessione, MANGIAPANE A TRADIMENTO, PALLE AL PIEDE DELL’EUROPA. NON ASPETTIAMO ALTRO CHE SEPARARCI DA UN POPOLO DI MAFIOSI CIARLATANI BUONI A NULLA COME VOI.

  695. pietro micca

    Esilarante! Quindi la colpa del degrado di Napoli non è di 12 anni di governo Bassolinocomunista, ma addirittura dei Savoia del nord cattivo, lo stesso nord che da decenni ne raccoglie la spazzatura e vi rovescia contributi a fondo perduto che, attenzione ,non vanno ai napoletani bisognosi, ma nelle tasche dei politicanti locali.Questa è malapolitica, Grillone, non andare indietro nei secoli,parla di Jervolino Bassolino, sii corretto!

  696. francesco carli

    X Ferdinando II,
    vedi discussione ad intervento-Carli-delle ore 10.19
    Sono fatti documentati,niente revisionismo o
    “essere di parte”.
    Se si ha voglia ci si puo’ informare e,per esempio,scoprire che al Borbone fu offerta dai
    Mazziniani l’aiuto per l’unificazione,perchè per
    i tempi,considerato il piu’ democratico,ma
    rifiuto’,considerando anche lo stato Pontificio.Perchè perse il Regno?
    Aveva problemi di politica interna,tradimenti
    di esiliati,intrighi internazionali,l’Inghil-
    terra per esempio.La Sicilia,dove non a caso avvenne lo sbarco,dava problemi insurrezionali per l’indipendenza,ed appoggio’con aiuti ed uomini Garibaldi.Ufficiali stranieri,non all’altezza del loro compito(alcuni furono fucilati dai loro soldati per codardia ed inettitudine),e cosi’con altre cause si arrivo’ alla perdita del regno.
    Un po’ di passione per la storia ed un po’ di
    curiosità personale non fanno mai male.
    Provaci.

  697. mauro longo

    effettivamente in sicilia questa cosa si ricorda da sempre.. così come molti “ricordano” il periodo piu felice dell’isola, quello arabo..
    gli storici già queste cose le sanno, ma l’importante è che le dica lei, signor grillo, che è un comico..

  698. Mario Scafroglia

    AVVISO!!!

    “Uccidete la Democrazia” di Enrico Deaglio si trova su eMule!!!

  699. mary rossi

    caro giacomino, ogni tanto mi fa dispiacere notare come non sei disposto a cambiare una virgola del tuo pensiero. sai che la mia amica, cilena, quando sente la parolina finlandese che bla bla bla bla… cade sempre dalla sedia?

  700. generale garibaldi

    Cosa un pò strana l’ultimo tonno da più di 300 Kili fu catturato proprio nel 1860, successivamente è diminuto, drastcamente, il peso dei tonni grandi.

    Ciro Cuciniello 26.11.06 09:27 |

    gia’ iniziavate a piangere allora del governo savoia che non vi aiutava a sufficenza e vi sfruttava prendendosi i tonni piu’ grandi

    1. Dennis Dalle Mura

      Sì, però mi raccomando… “sufficienza” con la “i”… sennò non si va avanti!

  701. fabio rizzi

    camerata, ma cosa mangi per essere cosi’ instancabile? poveri i nostri testicoli….

  702. Matteo Luzzeri

    Ok, posso capire che Grillo voglia paragonare il nostro degrado statale con quello borbonico dell’800, ma allora spiegatemi questa sua frase del ca..o:
    “Rivalutati i patrioti che persero la vita contro l’esercito piemontese.”
    Questo dimostra che pure lui, tanto proclamatore del pensiero populista, ha ancora troppe radici rosse.
    Ragazzi, non si va da nessuna arte se il rosso rimane un po’ rosso ed il nero rimane un po’ nero.
    Qui si parla di inventare un colore che non esiste, un colore nuovo…
    E non deve essere un derivato ne del rosso ne del nero.
    Luzz

  703. Dante Cruciani

    Stronzate: l’acqua per es. è il nuovo oro del futuro e per essa ci saranno ancora guerre.
    Solo la consapevolezza di una sana ed equa ridistribuzione delle risorse mondiali può scongiurare altri conflitti

  704. fabio maccioni

    Argomento interessante.
    Parliamo allora dei setifici e delle filande.
    La prima cosa che fecero i duchi di savoia quando divennero re,fu l’estirpazione di tutte le piante da gelso presenti in sardegna per dare modo al piemonte di avere il primato della produzione in Italia.Quando divennero re d’italia fu la volta dell’industria tessile del napoletano che era prima al mondo per produzione e qualità.Non solo quindi immiserimento cosciente di interi territori,ma perseveranza criminale nell’attuazione.Problema foreste:intere regioni come la sardegna la calabria la basilicata furono il serbatoio per la costruzione delle ferrovie,traversine,e per il combustibile dei treni,carbone.Diciamo poi che quegli straccioni dei savoia,così li definiva la regina Vittoria,senza l’aiuto dei francesi non sarebbero mai riusciti ad andare al di là del loro piccolo ducato di passo,la savoia.Ai francesi occorreva un paese da contrapporre agli absburgo e l’Italia faceva al caso loro.Interessante anche la parte semantica del post.In sardegna si identifica il diavolo con il termine Boggino che altri non era che il ministro delle finanze del savoia al tempo della costituzione del regno,e,ricordiamocelo sempre,l’unità d’Italia è fondata sulle sconfitte subìte in guerra.
    Va da sè che il regno borbonico non era il paradiso in terra e che miseria e povertà erano ben presenti,ma è altrettanto vero che i savoia hanno peggiorato la situazione accentuando quelle caratteristiche di baronia e latifondo che hanno dato poi vita a fenomeni come il banditismo,il brigantaggio e la mafia nelle sue diverse forme.
    saluti

    1. Matteo Luzzeri

      E’ normale che Napoli si considerasse industria tessile più avanzata del mondo: con il conservatorismo Borbonico si era sempre tutelati e non si doveva rischiare di realizzarsi.

  705. carlo marcs

    Il Grillo è l’oppio del popolo.

  706. Roberto Dilani

    http://www.italia.it……..LA VENDETTA!!!!.

    Dopo la triste vicenda del portale

    http://www.italia.it, ancora una chimera, ideato come vetrina virtuale della nostra nazione, (e lo è in tutti i sensi!!!) altre vicende ci fanno supporre che i 42.000.000 di euro spesi con i nostri contributi, per tale sito, non saranno gli ultimi.

    Microsoft si inventa l’open standard e chiede soldi all’Italia

    II responsabile del dicastero per l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, insieme al Ministro Fabio Mussi, hanno incontrato il Chief Executive Officer di Microsoft Corporation Steve Ballmer per parlare di una collaborazione tra Governo e Microsoft.

    Collaborazione dalla quale sembra trarre beneficio solo ed esclusivamente Microsoft.

    Ed è qui che casca l’asino, direbbe qualcuno, dal momento che l’intero processo dovrebbe essere accompagnato dalla definizione degli standard in una “logica open standard”. Ma che vuol dire open standard? Sostanzialmente significa che, dopo aver pagato per le licenze,
    Microsoft resta proprietaria dei codici sorgenti e concede solo ed esclusivamente la possibilità di conoscere qualcosa del codice sorgente.

    Continua…

    CLICCA SUL NOME, LEGGI E LASCIA UN COMMENTO.

  707. emiliano boni

    ma quale sud!ma quale nord!tutto il mondo è paese!!!compri un gelato e vuoi lo scontrino…compri una casa e vuoi la fattura più bassa…compri un’auto e vuoi lo sconto,la rivendi e non mi dici che un mese prima l’hai demolita contro una quercia!!!ma su dai!!il problema è genetico…pensiamo tutti ai CAZZI NOSTRI e poi veniamo ascrivere sul blog di grillo che il mondo è falso e corrotto cercando addirittura radici storiche a questo”problema”che invece è insito nella natura umana.non c’è risoluzione al”problema”uomo,solo quando la realtà ci obbligherà ad abbassare un pò cresta,allora forse qualcosa si muoverà!!! ciao a tutti i benpensanti e malpraticanti(me compreso).

  708. ivana iorio

    Accorse molta gente, anche per la curiosità di vedere la nuova città, e soprattuto i più vicini. Venne inoltre tutta la popolazione dei sabini, coi figli e le spose. Ricevuti ospitalmente nelle case, dopo aver visto la posizione della città, le sue mura e il gran numero di edifici, si meravigliano che lo stato romani si sia accresciuto in così breve tempo. Quando fu giunto il momento dello spettacolo, e ad esso erano intenti gli animi e gli guardi, ecco scoppiare, secondo quanto era stato predisposto, un tumulto, e al segnale convenuto i giovani romani si lanciano da ogni parte a rapire le fanciulle. Molte furono rapite a caso dai primi in cui s’erano imbattute; alcune particolarmente belle, destinate ai più insigni tra i senatori, venivano portate nelle loro case da uomini della plebe cui era stato dato questo incarico.

  709. Elisa Currino

    SE VOLETE ESSERE SEMPRE INFORMATI SENZA PERDERE TEMPO IN ESTENUANTI RICERCHE IN INTERNET VISITATE

    http://www.risorsetiche.it

    RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA DI NOTIZIE SEMPRE FRESCHE ED UTILI PER UNA PANORAMICA INTERNAZIONALE COMPLETA DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

  710. Francesco Esposito

    Ti ringrazio tanto Beppe per questo Post.
    Per chi volesse apprendere appieno come è cambiata la condizione di vita degli abitanti del Regno delle due Sicilie dopo l’Unità d’Italia, può leggere due bellissime poesie del poeta Ferdinando Russo
    Le poesie si intitolano: “‘O SULDATO ‘E GAETA” (Il Soldato di Gaeta) e “‘O LUCIANO D”O RRE (Il Luciano del Re). Le poesie sono scritte in lingua napoletana quindi spero che abbiate qualche amico campano che possa aiutarvi con la traduzione.
    Ciao Beppe e grazie ancora.

  711. ettore muti

    Antonio Di Pietro: “«per quanto mi riguarda non appoggerò alcuna legge contro il velo, anzi le dirò che vestita così è proprio carina»

    No comment.

  712. paola luzzo

    VIVI LA DEMOCRAZIA

  713. Giovanni Basile

    I fatti parlano da soli. I Borboni rappresentano l’ultimo governo che ha dato lustro e benessere al Meridione. Dopo di loro si sono susseguite “dominazioni” colonialistike ke hanno puntato esclusivamente a sfruttare la forza lavoro senza un briciolo di investimento programmato sul territorio. Solo distaccamenti di industrie con la finalità di usufruire dei mega-sussidi statali, vere cattedrali nel deserto.

  714. paola luzzo

    APPELLO!!!!
    MANDIAMO TUTTI UN MESSAGGIO A BEPPE!!

    —– VIVI LA DEMOCRAZIA ——–

    (PER CONVINCERLO A MUOVERSI SUL TEMA DEI BROGLI)

  715. ivana iorio

    l’oleificio incendiato : come fa una scintilla a far volare in aria e spingerlo a oltre 50 metri ( anche se vuoto) un silos deposito di olio ? per saltare in aria minimo c’era del gas tipo acetilene o idrogeno ? anche se erano vapori di benzina non sarebbe saltato cosi’.

  716. gianfranco dozzo

    Una tra le migliori riflessioni che ho letto in questi ultmi tempi. Complimenti!!

  717. francesco carli

    Grillo ha semplificato di molto una verità storica.Ho letto molti degli interventi e la maggioranza denotano”ignoranza”storica molto forte.Le fonti che riprendono atti ufficiali,
    di quello che è stata l’unificazione,parlano chiaro.Quallo che interessa ai commentatori è il denaro,ecco dei dati accertati,documentati,e riassunti nel libro:”cosi’ finirono i Borboni di Napoli”:..nelle banche erano depositati 33mil.di ducati,nei musei inestimabili tesori d’arte, cosi’ come nelle reggie;c’erano centinaia di navi nel porto,arsenali con tutte le moderne attrezzature,industrie;insomma l’intero patrimonio materiale e morale del piu’ricco paese d’Italia…i governi che si succedettero dal 1861 consideravano il mezzogiorno un secondo eldorado,una inesauribile miniera alla quale attingere a piene mani;e,difatti,vi attinsero con
    conseguenze ancora oggi constatabili..mentre industrie e commerci meridionali venivano asfissiati,il credito polverizzato,il Nord con i capitali trovati al Sud,costruiva la sua rete ferroviaria e finanziava le sue industrie,le quali si avvantagiavano anche,per la posizione
    geografica,nei commerci.Ad aggravare,nella compa-
    gine statale unitaria,maggiormente il Sud concor-
    se la unificazione del Debito Pubblico.E’noto che
    il Reame aveva un Debito irrisorio,quello Sardo
    indebitato fino al collo,nel 1860 era sull’orlo del fallimento finanziario…Si risolse il problema addossando alle popolazioni meridionali(che pagarono,e come!)quel passivo di centinaia di mil.di lire(di allora!).Ma non è finita,nello stesso tempo,sull’economia del sud,si abbatteè anche il sistema fiscale piemontese diverso e piu’ gravoso del vigente nel Regno delle Due Sicilie.Naturalmente,mentre i meridionali cominciarono a gemere sotto il torchio del Fisco Piemontese,i settendrionali,i cui imponibili furono ridotti,cominciarono a respirare.Anche le
    tasse favorirono con “drenaggio di capitali dal
    Sud al Nord”,fenomeno denunziato da Nitti,ad immiserire il Meggiogiorno.

    dove

  718. Luigi Muzii

    Quasi quindici anni fa, Denis
    Mack Smith scrisse “I Savoia re d’Italia”, celebrato allora, ignorato da allora. Oggi si può acquistare in edizione economica BUR per € 9,80. E’ una lettura che male non fa.
    Quanto al revisionismo non c’è niente di male, la storia si fa, per definizione, sulla revisione dei fatti. I fatti. Il DVD di Deaglio poteva durare quanto una normale inchiesta giornalistica, il tempo di esporre i fatti, ma è finito come lo show di Luttazzi o quello della Guzzanti o “Viva Zapatero”: noioso. E anche Grillo rischia di diventare noioso e autoeferenziale.
    Chi ricorda il film di quel contadino scoperto da una talent-scout che cominciò mettendo dischi country e finì a straparlare? Il due dicembre mi troverò qualcosa da fare pur di non sentire l’ennesimo sproloquio di Adriano Celentano, mentre compro già da tempo i DVD di Grillo anziché andare a vedere lo spettacolo: almeno non sono costretto a stare seduto e posso andare avanti, indietro, fermarlo e rimandare a due ore dopo, al giorno dopo, a un anno dopo, a mai.
    Ad maiora

    Luigi Muzii

  719. piero de dominicis

    Siamo nel 2006 d.c. ,
    c’e’ Internet , pensate ancora alla razza umana in termini di divisione razziale.
    Idioti.

    La guerra e’ basata principalmente su questo.
    L’ odio razziale ,
    la prevaricazione del forte sul debole.

    Una faccia , una razza.

    Ora tornatene in una buona scuola per prenderti
    la licenza elementare.

  720. Mario Scafroglia

    AVVISO!!!

    “Uccidete la Democrazia” di Enrico Deaglio si trova su eMule!!!

  721. carmela turiddu

    ma come ha fatto garibaldi con 1000 uomini (del nord ?) persone a conquistare tutto il sud ?

    forse il sud si e’ lasciato conquistare

    1. antonio massa

      Non erano mille,ci fu tradimento ed intrighi po-
      litici,generali borbonici,stranieri, inetti;alcuni fucilati dai soldati per codardia.
      Si comincio’ dalla sicilia perchè c’era un movimento separatista che appoggio’ Garibaldi.
      Informati,si capiranno molte cose interessanti,per esempio tra i “volontari”c’erano ufficiali piemontesi che
      dovevano”controllare”le mosse di Garibaldi,idea-
      lista,pronti ad intervenire se cambiava progetto.

  722. Mario Scafroglia

    ettore muti 26.11.06 10:04
    ——-
    giusto!
    però ricordati anche delle date degli altri genocidi e non solo di quelli fatti da Stalin…
    oppure devo pensare che sei fazioso?

  723. Antonio Ciardi

    A Napoli si sta benissimo, sono i giornalisti che ne parlano male, lo ha detto il Presidente Napolitano.
    Adesso lo dirà anche beppe Grillo e tutto andrà a posto.

    Ma che bel paese.

    italo balbo 26.11.06 09:43 |
    —————————————————-
    I politici sono tutti omertosi
    della peggior specie mafiosa!

    Si coprono il culo a vicenda,negando l’evidenza,conti falsificati
    e collusioni.

    …E poi chiedono al cittadino di rompere il muro dell’omerta’..e denunciare!

    Denunciare e farsi ammazzare:Prima pagina,onori..e al prossimo coraggioso.

    Voglio una citta’NORMALE
    fatta di cose NORMALI
    fatta da persone NORMALI
    Da politici NORMALI
    Da quotidianita’,legalita’e giustizia.

    Non voglio una citta’ malata,corrotta e abbandonata
    una citta’disgraziata
    una citta’che produce depressione,ingiustizie e illegalita’,
    anziche’,benessere e civilta’!

    Una citta’ coi suoi tanti “sacrificati”,fatti eroi o martiri.
    BASTA con gli eroi:Simboli di societa’ represse e umiliate.

    BASTA con gli eroi.
    Voglio una citta’…normale.

  724. Filippo Noceti

    La discussione mi stuzzica.

    In effetti il meridione d’Italia non è mai stato una terra indipendente.

    Greci-Romani-Bizantini-Arabi-Longobardi-Francesi-Spagnoli-Piemontesi-Italiani. Fra questi si inserirono i grandi gruppi economici che controllavano l’oro di Sicilia (il grano) e la felice posizione al centro del Mediterraneo, prima gli ebrei, poi i genovesi, in fine gli inglesi.

    Anche il famoso vespro fu una rivolta organizzata da potenze straniere per far sì che il sud cambiasse padrone.

    L’Angiò, conquistat la west coast adriatica si era insediatto sulla East Coast, nel regno d’Albania e mirava dritto a Bisanzio. Bisanzio era dal 1261 (trattato di Ninfeo) un protettorato dei genovesi che lo avevano strappato ai veneziani, perdipiù gli angioini chiudevano in una tenaglia Provenza-Sicilia Genova e Puglia-Albania Venezia. Seppure quest’ultima vedesse di buon occhio una vittoria angioina su Bisanzio ai danni dei genovesi non poteva vedersi l’Adriatico chiuso da una potenza straniera così non intervenì quando i genovesi, tramando con gli aragonesi sobillarono le popolazioni tramite l’azione degli agenti presenti nelle città siciliane. La Sicilia Cambiò padroni.

    Ed oggi??? Oggi che il sud ha solo padroni plitici e non ecopnomici, cerca il suo sfogo, la propria indipendenza tramita un’azione violenta come violente sono tutte le ascite di un uovo stato.

  725. piero de dominicis

    Grillo ,
    finalmente un post degno di nota come ai bei tempi,
    cosi ti voglio ,
    grande.
    VENDICHEREMO CIRO ANNUNCHIARICO…

  726. ettore muti

    In Ucraina oggi ricordano la “carestia artificiale” del 1932-33.

    Sarebbe bene la ricordassero tutti, ma la maggior parte di voi nemmeno sa cosa sia.

    1. marco butti -como-

      mi bastano le nostre di carestie…. coraggio che abbiamo tra noi un altro fazioso.

  727. tullio pirillo

    VAI BEPPE TI VOGLIAMO ANCORA PIU’CATTIVO,PARLA DELLE DITTATURA MEDIATICA CHE STIAMO SUBINDO IN STILE 1984!!!!!!!

  728. Ciro Cuciniello

    A tutti i blogghisti presenti oggi, andate a firmare la petizione per cacciare previti dal parlamento su http://www.comincialitalia.net
    Saluti.

    Ciro da Salerno.

  729. efisio murtas

    Stirner, aripijate.

  730. Pino Novisa

    Caro Grillo,
    questa volta hai toccato il cuore del problema italiano. La maledizione per l’Italia risale proprio a quella dannata unità che fu solo una colonizzazione. I problemi del meridione derivano proprio da quello; se l’Italia fosse rimasta com’era prima del 1860 oggi il sud sarebbe molto più avanti di com’è, mentre per 150 anni hanno prevalso gli interessi degli “invasori”.
    Se tornassimo ai tre stati il meridione diventerebbe il faro per il Mediterraneo e per l’Europa. Non dimentichiamo che la Magna Graecia ha civilizzato Roma e Roma ha civilizzato il nord ed il resto dell’Europa.
    Pino

  731. Gianluca Sini

    La storia la scrivono i vincitori – da sempre.

  732. giovanni li greci

    Credo che basti leggere il Gattopardo per convincersi che le idee del Risorgimento non fossero quelle sbagliate. Certo le idee.
    Ma anche le idee della Resistenza erano quelle giuste. Ma tra queste non c’era certo quella di dover tollerare chi si vanta di farsi un vulcano artificiale per il proprio compleanno, quando migliaia di famiglie non hanno di come arrivare alla fine del mese. Alla fine del ‘700 molti posero a fondamento dello Stato tre principi: “Libertà, Uguaglianza e Solidarietà”.
    Forse dobbiamo ricominciare da lì.

  733. resoli giuseppe

    Fuggiamo l’attualità, non sappiamo se le schede elettorali saranno ricontate o no, parliamo del brigantaggio ottocentesco, del quale non sappiamo nulla, ma potremo dire tante scemenze in libertà.

    Viva Grillo!!!

    ###################################################

    stai tranquillo le schede non verranno ricontate perchè salterebbero fuori tante di quelle cose che bisognerebbe ritornare a votare!

    il post di Beppe è interessante

    invito tutti quanti a leggere l’articolo:

    I MERIDIONALI SONO UNA “RAZZA INFERIORE”?

    nella sezione ARCHIVIO (a differenza di quante avevo scritto ieri sra)

    su
    http://www.fottilitalia.com/
    il sito anti-italiano per eccellenza

  734. Alessio Ferrante

    Cavolo Beppe, finalmente qualcuno che parla di questa storia.
    Sui libri di scuola c’è scritto questo (almeno su quelli di 15 anni fa) ma semrano prendere più piede le legende metropolitane. Molto spesso ho parlato ai miei amici su come sono andate veramente le cose…macchè, la risposta più colta era sempre quella che la condizione del mezzogiorno è avvenuta solo a causa dei Borboni.
    Gli altri invece mi rispondono…”Li sono tutti terroni”

    Ciao
    Alessio

    1. Alessio Ferrante

      E che voi da me?!…dato che è stato esaurito, fai come ho fatto io…me lo sono fatto prestare!
      Se aspetti domani già lo troverai in rete.

  735. paola luzzo

    A P P E L L O

    I BROGLI ELETTORALI CI RUBANO IL FUTURO!!!
    – IL FILM DI DEAGLI è INTROVABILE DOVE SI PUO’ SCARICARE? CHE DEAGLIO LO RENDA LIBERO (INTANTO HA GIA’ INCASSATO.
    – METTIAMO IN RETE TUTTI I DATI, SCHEDE BIANCHE PROVINCIA PER PROVINCIA.
    – BEPPE BISOGNA CHE TE NE OCCUPI ALTRO CHE IL REVISIONISMO DEI BORBONI A ME PARI ASSOPITO.
    SVEGLIA!!!!!

    1. Mario Scafroglia

      …io l’ho scaricato stanotte da eMule!

  736. gianni barrotta

    Per capire la questione meridionale non serve studiare la storia, basterebbe leggere lo splendido romanzo “I Vicerè” di Federeico De Roberto.
    Prima dell’unità c’erano i Borboni, dopo l’unità i Borboni diventarono senatori…cosa è cambiato?

  737. Ciro Cuciniello

    Caro Beppe,
    hai dimenticato una piccola cosa, nel Regno delle due Sicilie, cioè Borbonico, non esistevano i disoccupati, non solo, ma tutte le aziende funzionavano e producevano ricchezza per tutto il popolo. Cosa un pò strana l’ultimo tonno da più di 300 Kili fu catturato proprio nel 1860, successivamente è diminuto, drastcamente, il peso dei tonni grandi. Ed ancora tutti i più grandi musicisti del mondo se non suonavano a Napoli non diventavano famosi.
    Saluti.

    Ciro da Salerno.

    1. Ciro Cuciniello

      Scu’s Ferdinà,
      ma se ti vai a leggere qualche libro sulla storia dei musicisti classici, un solo esempio, Mozart, ti rendi conto delle cose. Ad Amalfi c’è una cartiera che è di proprietà della stessa famiglia dal 1400 ad oggi, la carta di detta cartiera è la stessa usata per scrivere libri che si trovano in Vaticano. Comunque che importanza ha avere una età per sapere le cose?
      T’ salut’ Ferdinà.

      Ciro da Salerno.

    2. Ciro Cuciniello

      Salve Signora Margherita,
      qualche tempo fà nelle vecchie tonnare in Sicilia, quando si pescavano tonni giganti si usava mettere una targa con il peso del tonno pescato. Berlusconi per me è solo stato prescritto negli ultimi due anni 5 volte, quindi, essendo un condannato dovrebbe andare via.
      La saluto.

      Ciro da Salerno.

  738. Filippo Noceti

    Elio Petrucci-Piero Parodi-Fabrizio De Andrè

    “Ballata triste, ballata accorata, per una città che piange sfortunata.

    Sono più di centottanta le fabbriche chiuse, le ciminiere spente, i cancelli sprangati;
    Perchè la speculazione ha sempre ragione.

    Il porto è in malora ma Roma lascia andare e il privato non investe: vuol solo guadagnare, e in pianura va a spendere quello che a Genova rende.

    Poi fanno vedere che il tonellaggio cresce sempre a rubbi ma è solo petrolio che passa dentro ai tubi
    e va distante, in terra, lasciandoci una pernacchia!

    Ballata triste, ballata accorata, per una città che piange sfortunata.

    Le case di cemento ammucchiate come fieno sui profili ridenti nelle più belle piane,
    che le colline si scrollano di dosso [come nel caso dell collina degli Angeli] ma che gli uomini non smettono [di costruire].

    Le cartiere: sparite.I tessili: chiusi.Il meccanico: in terra.I cantieri: “grattati”.
    San Giorgio e Fossati oramai “Bengodi” di altri.

    Così la [strada] pedemontana con le curve rovinate e la Genova-Savona: una stradina da agnelli.
    L’Aurelia:una biscia che un po’ d’acqua scompiscia [rende impraticabile].

    Ballata triste, ballata accorata, per una città che piange sfortunata.

    Nè posso dire “Che l’inse?”: sarei solo domani a tirare questa pietra rovente che mi brucia fra le mani,
    a denunciare i trucchi di tanti nuovi crucchi [riferimento agli occupanti austropiemontesi scacciati dalla rivolta del Ballilla].

    Se la tiro, oh Genova verrai e ti solleverai ancora come ai tempi dei Doria per il tuo Santo Padrono?
    Sentiremo gridare “Pe Zena e pe San Zòrzo” [Per Genova e per San Giorgio, antico motto genovese].

    Per questo io canto ancora [credo di poter aggiungere “e scrivo questa poesia”-Petrucci-“e la musico”-De Andrè-], per questo resto qui, a chiedere, me lo sento, verranno sempre da te.
    Aspetto suoni l’ora e guai per gli altri allora!

    Ballata triste, ballata accorata, per una città che piange sfortunata.

  739. lucia di girolamo

    Grazie,
    sono napoletana e devastata dal dover sempre difendere la mia terra da chi non si informa, da chi chiude tutto nei rigidi limiti di uno stereotipo. NON vorrei esagerare (ma sì esageriamo pure!) forse l’arretratezza di una città che conserva ancora l’aspetto e lo spirito di una capitale è stata voluta? Secoli di sfruttamento (spagnoli….) e poi la presenza di un sovrano che non ci apparteneva….mah!
    So solo che noi napoletani siamo davvero coraggiosi. Quelli onesti dico. Io sono andata via, ma svegliarsi tutte le mattine e continuare a vivere in una città dove sai che molto andrà male e continuare ad amarla….non è coraggio?
    I napoletani sono soli. E, mi dispiace, continueranno ad esserlo.
    l.d.g.

    1. Roberto Staroni

      coraggio è solo di quelli che in qualche modo sono costretti a star lì.

      per gli altri che restano per altri motivi alla fine si risolve in un connivenza (forzata e meno) con l’antistato.

      coraggio sarebbe andarsene tutti; lasciar morire di inedia chi nella melma ci sguazza; chiamare l’esercito, porre in stato d’assedio il territorio per 10 anni e intanto fare piazza pulita dell’antistato.

      Coraggio “non è” fare mille distinguo e, alla resa dei conti difendere il meridione tout court, il napoletano tout court…

      ma chi ce l’ha questo coraggio

  740. Antonio Ciardi

    E Tu pensi che uno stronzo come te..settentrionale o meridionale
    non fa differenza,sia in grado di catalizzare l’attenzione del blog?

    Hai iniziato con le tue melense lagne,poi hai cercato di “provocare”
    Stirner per “ricevere”attenzioni
    adesso sei passato alle provocazioni.

    Sei una scoreggia che cerca una via di fuga
    altrimenti provochi autocombustione.

    Hai finito i “bonus”.Scompari!!!!

    1. Antonio Ciardi

      Ovviamente era riferito allo sciocco,mi sono dimenticato di
      scrivere il nome…
      comunque..lo sciocco.Attualmente c’e’ ne uno solo sul blog.

      Scusa Ivana,stamattina hai perso la leadership
      ..prenditela con lo sciocco!!!!

  741. gioacchino di filippi

    Caro Beppe, ad integrazione di quanto hai detto sulla vicenda dell’unità d’Italia, una delle operazioni più fasulle della nostra storia, vorrei aggiungere le sequenti perle: stragi di contadini ai quali era stata promessa la terra ad opera del garibaldino Bixio (vedi Bronte, tenuta Nelson); l’oro del banco di Sicila trafugato e consegnato ai piemontesi; vendita della “manomorta ecclesiastica” a bassi speculatori che hanno depredatotutto quanto era possibile per rientrare nei costi, con il risultato di impoverire in maniera irreversibile la sicilia ed i contadini siciliani in particolare, che fruivano delle terre della chiesa versando appena la decima del raccolto e non la mettà come sarebbe dopo successo.Questi fatti assieme ad altri che per bravità non cito renderebbero necessaria un rivisitazione della nostra storia, tutto sommato recente.
    Gioacchino Di Filippi

  742. ambrogio carugatti

    L’Europa dei Banchieri e non della “fratellanza”

    Il grido delle folle contro l’Euro si sta trasformando in Europa in un vero e proprio fronte anti-europeista, che prende forma e avanza anche nella politica.
    I governi più attenti si stanno rendendo conto a poco a poco che questa moneta così forte non serve all’economia degli Stati, perché priva le imprese di competitività e le persone del potere di acquisto. Questo campanello d’allarme ha alla base un malessere e una consapevolezza del male che porta l’Europa, molto più forte di quel che si pensa.
    Le persone non sono stupide, capiscono che stanno mentendo, perché ad ogni promessa non corrisponde un riscontro reale, non benessere per l’Economia, ma globalizzazione, impoverimento e perdita di un’identità nazionale. Hanno intuito che la situazione, allo stato attuale, non può che peggiorare perché i tassi di interesse aumenteranno sempre di più e le pressioni sui governi esaspereranno la situazione, al punto che il ristagno economico non lascerà altra via che affidarsi all’Europa. Non è possibile uscirne oggi, e a maggior ragione domani, resteremo bloccati per una “finzione giuridica”, per un trattato incostituzionale, per via della burocrazia, e dunque delle parole.
    Stanno scrivendo la Costituzione Europea, che non è altro che il “memorandum” dei Banchieri perché al suo interno la parola “banca” appare 176 volte, mentre la parola “fratellanza” neanche una volta. Questo significa che non è un concetto che appartiene a questa Costituzione, che non è l’individuo in quanto essenza della società ad essere salvaguardato, ma il mercato, la concorrenza, il liberismo e la speculazione finanziaria: “libera impresa in libero mercato”, è questo il principio che domina.

    e per far far arricchire sti 4 pirla di banchieri ci fanno anche imparentare con la turchia.
    ovviamente prima bisogna prendersi romania e bulgaria altrimenti la turchia non riesce ad entrare.

  743. Filippo Noceti

    Chiedo scusa un’altra volta.

    Come ho detto in un precedente post, io sono d’accordo sul fatto che i Savoia abbiano governato da pecorai taglieggiatori (quale era il conte Biancamano che controllava i passi della Savoia) prima il Piemonte, poi la Sardegna, poi non paghi il resto d’Italia.

    Se vogliamo essere onesti diciamo anche che il Sud Italia vive e si alimenta di un vittimismo profondamente radicato, non del tutto ingiustificato ma che, dico forse, andrebbe un po’ messo da parte.

    Dal canto loro, se i terroni sono vittimisti, i polentoni dovrebbero stare piuttosto zittini.
    Eh sì. Io sono discendente da famiglie del profondo nord che sono emigrate a Genova perchè vivevano in zone povere ma tanto povere. Quindi ci si chiede come oggi quelle zone siano ricche ma tanto ricche!

    Forse nessuno al nord ama ricordare e ricordarsi cosa sia una zona “Depressa” e come un contadino possa divenire un imprenditore con le sovvenzioni statali per le zone depresse.

    Certo, ne sono convinto, al sud sono andati treni di soldi che una società che non è stata in grado di gestirle come è stato nel nord, non ha sapouto farli fruttare (intendo in modo così omogeneo come al nord). Bisogna però anche considerare che tirare una ferrovia fra Milano e Venezia o costruire una fabbrica in provincia di Reggio Emilia dove tutto è piano non è la stessa cosa che farla sul’appennino (in Liguria lo sappiamo bene).

    Ebbene, scusatemi un po’ di vitimismo Ligure. Quando la grande azienda di stato sfruttava ed ammalava operai e cittadini liguri (ed in parte Piemontesi), lo stato finanziava con ciò che guadagnava il grande Nord Est. C’è una simpatica canzone (scritta da un poeta genovese, cantata e musicata da De andrè) che dice (cliccate il link) “..e in pianura và a spendere quello che a Genova rende…”.Oggi che si chiede loro di pagar le tsse scoppiano casini

    L’Italia è uno stato coloniale,fatto per il Re con pezzi che non potranno mai,per stare bene, stare assieme,per tante ragioni

  744. Matteo Luzzeri

    I caratteri distintivi dei democratici di inizio secolo scorso sono gli stessi della sinistra italiana, così come quelli fascisti in parte sono rimasti adesso nella destra. Ora la destra centrista cerca di tirar fuori ancora lo stato liberale, ma questa tipologia di stato è morta con il fascismo, sua evoluzione più radicale. Così come la democrazia è morta con il comunismo.
    Nel caos generale del 21 sec lo stato a mio parere non coinvolgerà mai in modo radicale il cittadino, se non direttamente coinvolto…

  745. Matteo Luzzeri

    Caro Beppe,
    stiamo tirando fuori un argomento vecchio quanto risaputo.
    Certo che i Borboni non furono i cattivi del momento, era una delle dinastie italiane come le altre a cui non andava di perdere il suo regno. E’ normale, non da elevare ad eroe… no?
    Tu dici di riscrivere i libri di storia: ma non hai mai provato a mettere in parte due libri di storia? E’ uno spettacolo dell’umanità, poiché ti senti preso dagli stessi avvenimenti in modo completamente diverso…
    Io, per quanto possa valere, posso darti il mio parere:
    lo stato borbonico non funzionava troppo bene, o meglio, funzionava per l’elitè di latifondieri siciliani; così come nemmeno i piemontesi terroni (cioè quelli che lavorano la terra, che stanno nei campi) se la vivevano troppo bene, nonostante il capitalismo visto come chiave di successo generale. Al centro c’era un discreto rapporto padrone-contadino grazie alla mezzadria, ma niente si era ancora visto di innovativo e se fosse andato avanti così il centro sarebbe andato al degrado economico, costretto in un conservatorismo che non l’avrebbe aperto all’etero.
    L’Italia l’hanno voluta i democratici, i liberali e qualche politico italiano tra cui spiccano Cavour, Garibaldi (sì, lui era un politico e su richiesta te lo posso dimostrare..) e D’Azeglio (anche se non troppo interessato). L’Italia si fece, e, come disse lo stesso D’Azeglio, “ora bisogna fare gl’italiani”, ma fu compito arduo che tutt’ora non è finito e chissà quando finirà.
    Luzz

    1. Antonio De Franco

      Caro Matteo,
      Ti posso dire che i Borboni erano dei trogloditi, retrogradi, che pur potendolo avrebbero potuto prendersi l’Italia in mano guidando i moti costituzionali nel 1820-21 partiti da Napoli e dai meridionali: ma seguirono i consigli del Vaticano ritirarono la costituzione e chiesero l’intervento austriaco (da cog..oni perché le spese dell’esercito straniero era a carico del bilancio del loro regno).
      Nel 1848 i Savoia capirono che l’unità era una occasione e la colsero.
      TUTTO QUI.

      Pensiamo all’oggi: purtroppo Beppe Grillo ha proprio ragione e tristemente ragione che il corporativismo dirigista e statalista ha reso noi italiani tutti più uguali… in peggio. OGGI POSSIAMO TRISTEMENTE DIRE: SIAMO TUTTI BORBONICI.

    2. Matteo Luzzeri

      In questa chiave concordo a pieno con te e con grillo

  746. ettore muti

    Quello che appare in tutta la sua stridente evidenza, è il contrasto tra la moralità pubblica dei gerarchi fascisti e i padri della repubblica democratica.
    per quanto i primi possano essere didcutibili, in alcune inclinazioni della loro vita privata, per nessuno di essi si può dire che hanno abusato del denaro pubblico, mentre i secondi si distinsero già dall’inizio (basi pensare al cosiddetto “oro di Dongo) per l’abitudine di appropriarsi della ricchezza dello Stato.
    Quanti poi dei cosiddetti “partigiani” dell’ultimora non erano in realtà che borsisti neri? sapet qualcosa della “banda dei vitelli”?

    Parliamone

    1. Matteo Luzzeri

      Io personalmente non sono a conoscenza di quella banda, ma i caratteri distintivi dei democratici di inizio secolo scorso sono gli stessi della sinistra italiana, così come quelli fascisti in parte sono rimasti adesso nella destra. Ora la destra centrista cerca di tirar fuori ancora lo stato liberale, ma questa tipologia di stato è morta con il fascismo, sua evoluzione più radicale. Così come la democrazia è morta con il comunismo.
      Nel caos generale del 21 sec lo stato a mio parere non coinvolgerà mai in modo radicale il cittadino, se non direttamente coinvolto…
      Luzz

  747. Andrea Bocchi

    L’Italia è sempre rimasta divisa, politicamente (forse) unita ma culturalmente diversa

  748. Antonio De Franco

    CHI MI SA RISPONDERE A QUESTA DOMANDA (ALLA FINE DEL COMMENTO).
    Ho sfregato la lampada è uscito il genio e mi ha chiesto tre desideri da far avverare.
    Gli chiesto: a) allaga tutto il Sud d’Italia; b) prosciuga tutto quello che hai allagato; c) allaga di nuovo tutto il sud d’Italia.
    Al che il Genio mi dice: tutti mi chiedono soldi, agiatezza, salute xchè Tu mi chiedi questo?
    Ho risposto al Genio e gli ho spiegato la questione:
    Col primo allagamento sono morti tutti i meridionali che abitano da Roma in giù, isole comprese.
    Col prosciugamento si sono potuti ricomporre i morti e farne i funerali. A tal fine tutti i meridionali nel mondo sono tornati nei loro paesi di origine per provvedere alle esequie e alle sepolture.
    A questo punto col secondo allagamento tutti i parenti meridionali ivi accorsi sono anch’essi morti affogati.
    IN TAL MODO, CARO GENIO, CI SIAMO LIBERATI DAI PEZZENTI MERIDIONALI ED ORA POSSIAMO RIPOPOLARE IL SUD CON UNA POPOLAZIONE MIGLIORE.

    Questa la domanda a cui si deve rispondere (ricevendo gratis una disdetta del canone rai):
    Il redattore di questo commento (che è il sottoscritto avente in nome che risulta in calce)è un meridionale o un settentrionale???

    1. un italiano

      un deficiente

    2. raffaele lavolpe

      MI VERGOGNO PERSINO DI RISPONDERE ALLA TUA PROVOCAZIONE, COSI’ MESCHINA E BECERA….NE’ RIBATTERO’ CIARLANDO TONTERIE SU VOI NORDISTI….PECCATO NON AVER AVUTO COME GENITRICE UNA A.FRANZONI
      (VISTO KE DA VOI, LE FOLLIE DOMESTICHE PSICOESISTENZIALI SONO QUOTIDIANE…PROBABILMENTE IL GELO E LE NEBBIE INCANCRENISCONO QUELLA MISERA MANCIATA DI NEURONI)…..STATT BUN TRIMAUN

  749. ettore muti

    Per una volta, almeno, er,vin ha ragione.
    perchè discutere dei briganti dell’altro ieri e tacere su quelli di ieri? achtung banditen, si diceva: parliamone, chi erano quei banditi?

  750. rocco damiano

    Complimenti a Beppe, che ha riflettuto e ha reputato giustamente – a mio parere – opportuno raccontare nella sua brillante maniera una verità storica che è sempre opportuno ricordare, anche per capire meglio certi problemi attuali. Il vero revisionismo lo fecero, nell’Ottocento, i Savoia e i cosiddetti “uomini del Risorgimento”, alterando di proposito dati di fatto e circostanze storiche al fine di giustificare la loro aggressione, raccontando le favolette che ci hanno ammannito a scuola e che qualche politico tenta ancora pietosamente di rendere plausibili. Un’operazione, dati i mezzi del tempo, non troppo lontana da quella che oggi fanno certi organi di stampa asserviti di fronte a certe circostanze…

  751. ettore muti

    Qualcuno ha scoperto che Tonino Di Pietro è un ignorantone, demagogo furbastro: mi compiaccio, meglio tardi che mai.

    1. Antonio Ciardi

      Sono daccordo
      Infatti e’ l’unico che ha”rifiutato”i “finanziamenti”

      Veramente ignorante:che razza di italiano!!

      …invece di pensare al toupet,vuole fare le strade.
      Che ignorante!!!

  752. Antonio De Franco

    Ecco uno che se la cerca a farsi fregare sempre:
    Bella questa!
    Il bove (cornuto per natura) chiama cornuto l’asino che notoriamente non lo è!!!

    Una riflessione storica è una regressione.
    Invece una spudorata operazione editoriale commerciale fatta con pubblicità occulta mediante il “servizio pubblico” dall’accoppiata corporativa della burocrazia Rai, Deaglio-Annunziata, sarebbe una cosa seria!!!

    Ma cerca di ripensarTi e, se hai un minimo di risipiscenza, provvedi a disdettare il canone rai oppure appartieni a quei beoti che si sono lanciati in edicola a comprare il frutto della schifosa speculazione fatta da Deaglio in modo ipocrita all’insegna della tutela della democrazia!!!
    Io so che l’unico politico (non l’incompetente Deaglio) che ha denunciato dei brogli in Italia è finito ammazzato (Matteotti): invece questi schifosi ne fanno occasione per fare affari!!!

    Ma meriti di farTi fregare sempre…

  753. Filippo Noceti

    GRANDE BEPPE. leggete link e navigate.

    Io sono di Genova, proprio come te, genovese DOC. Eppure trovo che il germe del male per l’Italia provenga dal Nord.

    Occorre però fare dei DISTINGUO.

    Innanzi tutto il male proviene dal Nord Ovest,profondo Nord Ovest,quel Nord Ovest d’Italia che oggi è in Francia,perchè ci è sempre stato.

    Smettiamola una volta per tutte di parlare di guerre di liberazione.I Savoia erano una dinastia straniera, come gli Asburgo e gli Asburgo-Lorena.Solo che quelle erano dinastie plurisecolari e,seppure fossero Monarchie, erano piuttosto illuminate ed efficenti, tanto che il Nord Est d’Italia era, se non più progredito, meglio governato.Vi erano brigate di lombardi e veneti nelle schiere antisabaude.

    Vi è poi da fare un’altra considerazione.

    La sortita napoleonica fu una vera iattura per l’Europa, che affamò col passaggio di centinaia di migliaia di soldati qua e là.Lo fu in particolare per l’Italia poichè grazie alla sua azione vennero soppressi tre stati che costituivano un unicum praticamente in tutto il mondo (se si eccettua la giovane costituzione degli Stati Uniti) ed erano le tre R E P U B B L I C H E di Lucca, di Venezia e di Genova. Forse il messaggio non arriva a tutti ma parliamo di tre “Res Publiche”-in particolare quella di Genova divenne anche Repubblica D E M O C R A T I C A Ligure dopo il 1797-in un mondo di imperi e M O N A R C H I E A S S O L U T E.Fra queste si collocava quella Sabauda.

    Ora beppe,dopo la giusta e strenua difesa del meridione pre unitario,ti prego,fai conoscere la verità sull’annessione della Liguria,uno stato repubblicano e ricco, nel quel i ricchi costruivano ospedali (l’albergo dei poveri è il rpimo ospedale pubblico d’Europa),dove la popolazione poteva “mandare un e-mail” coi soi mugugni al governo,mettendo una lettera anonima in una buca a Palazzo Ducale. Il ongresso di Vienna decise un’annessione che non venne mai firmata dai vecchi governanti nè leggitimata da alcun plebiscito.

  754. ciro acampora

    sono d’accordo e scusate se è poco,hanno fatto l’italia con i beni dei meridionale e,non contenti,continuano ad angheriarci

    1. ivana iorio

      hai ragione: e cosa dovremmo fare per toglierci questo peccato ?

      assumere altri 100000 forestali ? regalare qualche pensione in piu’ ?
      dimmi, cosa possiamo fare ? cosa vorresti in piu’ dalla vita ? mandarvi in ferie 3 mesi all’anno ?

      cosa possiamo fare di piu’ per non “angheriarvi” e cosi non sentirvi piu’ lamentare ?

    2. paolo pini

      non arrabbiatevi però…
      si dice
      “angariare” e “angariarvi”
      non
      “angherire” e “angheriarvi”

  755. Antonio Ciardi

    NO, caro Beppe, Tu e noi NON ABBIAMO BISOGNO DI PIAGNUCOLONI CHE NON SANNO O HANNO PAURA DI MUOVERE UN DITO.
    IL reset ha bisogno di gente CAPACE, RESPONSABILE E CONSAPEVOLE DI CAPACITAZIONE.
    ——————————————
    Non Ho “stralciato”per opportunismo.
    La situazione economica del sud e’ stata pianificata
    sin dal dopoguerra.

    La crescita economica del nord e’stata offerta a piene mani
    dagli allora governanti,e con una semplice equazione,le motivazioni
    dei beneficiari e dei penalizzati,CAMBIA!!

    Non c’e’ nessun segreto o alchimia:
    Se offri lavoro,servizi,assistenza e tutela;mettendoci del tuo
    dopo 20 anni ti ritrovi una societa’sana e vivibile.
    Al contrario:E’sotto gli occhi di tutti!

    Ma cio’che mi fa incavolare,e’che,comunque,noi TUTTI siamo depredati
    e umiliati dai nostri politici:E NESSUNO fa un cazzo!!!

    Pero’i “professorini”con la questione meridionale,SI!
    Quella vi viene bene!!

    Prima di ergervi a giudici,tenete presente una cosa:
    TUTTI SIAMO INC–ATI!IO,Tu,tutti!
    E tutti zitti.QUAL E’ LA DIFFERENZA?
    Forse le caramelle di oggi sono all’eucalipto?
    Indicate per i sodomizzati?

  756. ivana iorio

    Industrie supersovvenzionate del nord che si stabilivano al sud solo per avere contributi a fondo perduto..
    e rafforzare gli stabilimenti del nord…
    MA QUESTE COSE AI CAFONI DELLA LEGA…
    NON RACCONTATELE…
    SONO TROPPO IGNORANTI PER CAPIRE…
    Ma voi di questo sito siete più ottusi e cechi degli zotici della LEGA…

    carlo cimarrusti 26.11.06 03:49

    hai ragione, siamo ignoranti ma pensa se avessero dato i fondi perduti senza fa aprire gli stabilimenti al sud:

    non ci sarebbe in giro un’avvocato o un commercialista del sud o un laureato specializzato per il posto statale, ma in compenso molti camorristi in piu’ e molti politicanti in meno.

    1. Loredana Solerte

      più che ignoranza parlerei di presunzione

      molti laureati possono anche essere figli di povera gente, ma non sono certo solamente i figli degli operai delle industrie del nord.

      l’equazione per cui un tizio senza lavoro diventi per forza un camorrista vale solo per i sempliciotti. La carenza di lavoro ed economia è certamente un terreno fertile per la mafia e la camorra. Ma questo stato di cose non dipende certo dalla povera gente.

      Il Nord non deve assolutamente farci l’elelmosina, come qualcuno sostiene che sia. Il Nord non deve colpevolizzare il Sud, semmai dovrebbe essere il contrario. Certamente non è responsabilità del settentrionale medio come non lo è del meridionale, ma è colpa di chi ha letteralmente governato male.
      Prendersela fra noi cittadini italiani non è assolutamente costruttivo né intelligente.

  757. max amico

    Molto bene, caro, carissimo, grillo salvifico! Dopo il post sulle torri saracene ti sei salvato (culturalmente) in corner. Comunque ciò che hai detto risponde, in gran parte, a verità. Ad esempio, la vera storia di Garibaldi è un po’ diversa da quella ufficiale …

    Quasi ogni giorno apro con il Corriere e chiudo in bellezza questo con immancabile ottimo blog.

    Grazie

  758. Rocchetti Patrizia Annita

    Finalmente a PISTOIA conosciamo la posizione del ministro Di Pietro sugli INCENERITORI!!!

    La sua posizione l’ha dichiarata venerdì 24 novembre in un incontro pubblico al cinema Verdi di Pistoia.
    Noi abbiamo chiesto al Ministro di dichiarare la posizione del partito, sull’argomento, e Lui ci ha risposto quanto riportato dalla stampa il giorno dopo, e cioè…… “dopo aver messo in atto tutti i vari metodi di raccolta differenziata, ognuno, a casa sua il suo INCENERITORE”! Ognuno tragga le sue conclusioni, per quanto mi riguarda personalmente, visto che per dargli il voto avevo “infranto” il PROPOSITO di non andare più a votare, alle prossime votazioni VOTERO’ TOTO’ magari sarebbe il più COERENTE!!!

    Saluti al Ministro dai NOSTRI FIGLI”

  759. Antonio De Franco

    UN RESET DA FARE SUBITO:CESSARE IL CANONE RAI
    Il blogg di Beppe Grillo non sono parole al vento. Misuriamone la forza concreta disdettando e diffondendo la disdetta del canone rai.
    Ripristina lo stato di diritto:disdetta il canone rai
    Alza la testa e apri gli occhi:disdetta il canone rai
    Fai valere la Tua dignità di cittadino:disdetta il canone rai
    Smetti di finanziare il dirigismo delle burocrazie sindacali, dei partiti, dei ministeri e parastatali: disdetta il canone rai.

    Per sapere come si fa il reset del canone rai va su:
    w-w-w . m-a-b-o-n-l-i-n-e.o-r-g / c-a-n-o-n-e-r-a-i.p-h-p
    w-w-w . m-a-b-o-n-l-i-n-e.o-r-g / c-a-n-o-n-e-r-a-i.p-h-p
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    Per sapere come si fa il reset del canone rai va su:
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    Per sapere come si fa il reset del canone rai va su:
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    DIFFONDETE LA DISDETTA DEL CANONE RAI.
    INSIEME, MERIDIONALI E SETTENTRIONALI: RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA LIBERTA’ E IMPARIAMO A OSARE!!!

  760. Nicola Mosti

    Questa sì che è vera informazione Beppe.

    Bravo!

    1. Roberto Staroni

      La vera informazione la trovi sui libri… sveglia!!!

      Dove credi che trovi le sue idee grillo, sulla rete??? quella la usa per pescare nel mucchio tra chi i libri non li legge. Sveglia.

      Consiglio:
      cara amico/a, studia leggi e informati per conto tuo, poi… e soltanto poi, cerca riscontri, conferme o confutazioni ai temi di tuo interesse
      nelle parole dei guru di turno.

      non delegare agli altri “il pensare”, che sia grillo o chicchessia

      grillo dice molte cose giuste ma molte altre le canna di brutto

      Ricorda: per prima cosa pensa con la tua testa sulla base delle informazioni che trovi principalmente nelle librerie (e lascia stare wikipedie varie: l’informazione deve avere sempre un nome e un cognome)… poi tutto quello che vuoi

    2. Antonio Ciardi

      Gia’ solo il fatto di dire:libri di storia
      sarebbe sufficiente a non risponderti.

      Mi sa che pure rimanendo sveglio….

    3. Roberto Staroni

      a parte il resto
      … storia?? ma dove lo vedi scritto “storia” nel mio post???
      lo vedi che devi svegliarti… ripassa verso mezzogiorno…

  761. Roberto Staroni

    GRILLO: UNA SIRENA CHE CI PORTA A SCHIANTARCI SUGLI SCOGLI.
    Margherita Grassi 26.11.06 03:05
    Mi chiedo quale sia lo scopo di questo post.
    Qualche settimana fa c’è già stato, qui sul blog, un dibattito feroce tra gente del Nord e gente del Sud, e quello che è apparso allora è simile a ciò che viene scritto adesso.
    Riandare addirittura al Risorgimento? Per quale motivo? Per rinfocolare astio e divisioni?
    L’azione di revisionismo per ciò che è avvenuto in quel periodo è comunque iniziata da tempo…
    Ma anche riconoscendo che ci sono state insegnate un sacco di fandonie, possiamo forse tornare indietro?… Abbiamo avuto la possibilità di cambiare qualcosa, e l’abbiamo rifiutata.
    Per cui dobbiamo tenerci l’Italia così com’è.

    :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
    parole sante brava/bravo

    Io temo che anche il più sano revisionismo su temi delicati come questo, se fatto in piazza e quindi in modo populista come lo fa grillo, porti più guai che benefici.

    Ancora una volta gli unici a guadagnarci da queste “operazioni verità” saranno i mafiosi (di oggi), e tutti coloro che aspirano a che tutto rimanga com’è per continuare a fare i comodi loro.

    Tutti gli altri, anzichè confrontarsi in modo pacato e costruttivo si scanneranno e coglieranno l’occasione semplicemente per meditare vendette.

    Temo che ancora una volta grillo si stia comportando da cattivo maestro. Lui ora pensa d’essere un
    revisionista, in realtà resta un populista: uno che parla allo stomaco della gente anziché al loro cervello senza preoccuparsi delle conseguenze ultime e vere delle sue parole.

    1. Loredana Solerte

      spesso per apprezzare un quadro nella sua completezza, bisogna osservarlo da ontano

    2. Roberto Staroni

      … e con il dovuto distacco

    3. Antonio De Franco

      Perché vi attendete solo di essere comandati!
      Perchè dal “super ego” Grillo vi dovete attendere di essere istruiti, condotti e guidati.
      Non vedete ciò che è evidente: Beppe Grillo non aspira al potere (come a voi piacerebbe per consitnuare a sentirvi sicuri!) ma aspira a farci ragionare, ad aprirci la mente, a crearci problemi e stimolare un nuovo sforzo di ragionamento.
      Perché vi aspettate da Grillo il ragionamento buonista della politica? Ma quello è il linguaggio del potere che schiavizza.
      Non abbiate paura della vertigine della libertà: internet è anche questo.

    4. Roberto Staroni

      … amen

  762. Ermanno Bartoli

    I TARPATORI D’ALI
    o
    (Della razza mefitica)

    I tarpatori d’ali
    sono molti, a queste bande!..
    ti critican perfino
    il color delle mutande!..
    se ci hai una speranza
    (un sogno) e fai perché s’avveri!..
    ti evocano inghippi
    accidenti e cimiteri!..

    Ad ogni tuo diritto
    trovan tosto un gran rovescio!..
    t’accettan se stai zitto
    e ti guardan di sghimbescio!..
    non lesinano i torti, poi,
    lo sai gliene va a loro!..
    scazzi e giudizi a parte
    sono come il pomodoro!..

    Hanno l’adepto facile,
    cioè chi gli regge il moccio!..
    se non ci fosser loro
    “chi mai tirerà il biroccio”!..

    Ma…
    Spogli degli orpelli,
    del fascino del “semo”,
    appaion ciò che sono
    ben più presto d’un baleno.

    Sprezzanti ed avvilenti,
    l’unica cosa dura!..
    che ci han dell’altrui arbitrio
    un gran fotto di paura.

    e. b.

  763. ivana iorio

    i nord ha depredato il sud anni addietro ?

    puo’ anche essere vero, solo che siamo gli unici al mondo dove il ladro ha restituito alla vittima il maltolto , decuplicato e con interessi.

    1. Loredana Solerte

      ma il maltolto è stato restituito al Sud o solo a determinati individui che “piacciono” al nord?

  764. Antonio De Franco

    Oh Beppe cosa hai fatto!
    Fu la D.C. per prima a dire al bambino cui avevano rubato la caramella: se piangi Te ne daranno un’altra! Abbi fede: aspetta, grida e piangi; non fare nulla, attendi che prima o poi Ti arriva la caramella al posto di quella che Ti hanno portato via!
    La “questione meridionale” non nasce per l’esproprio (che non fu principalmente dei piemontesi verso i meridionali ma fu una lotta di classe interna alla società meridionale e fu del padronato borghese meridionale contro i piccoli proprietari e gli operai meridionali ove i primi ottennero il soccorso dei piemontesi) bensì per l’INCAPACITAZIONE (nel senso in cui lo dice Amartya Sen) dei cittadini e delle classi dirigenti meridionali sprofondate in un “comodo” attendismo che li priva della libertà (prima fra tutte quella di osare).

    Col Tuo post, caro Beppe, ripeti l’atteggiamento di potere della vecchia D.C. e già li leggi i commenti dei tanti meridionali alzare la testa a piangere per la caramella che gli è stata tolta e a reclamare di essere in qualche modo serviti per ripagare del danno che gli è stato fatto!!!
    NO, caro Beppe, Tu e noi NON ABBIAMO BISOGNO DI PIAGNUCOLONI CHE NON SANNO O HANNO PAURA DI MUOVERE UN DITO.
    IL reset ha bisogno di gente CAPACE, RESPONSABILE E CONSAPEVOLE DI CAPACITAZIONE.

    Pertanto la revisione storica deve servire non per cullarsi di allori passati e per giustificare l’attuale rassegnazione bensì per trovare ragioni di un nuovo risorgimento che ci liberi dal corporativismo statalista dei burocrati ministeriali, sindacali, delle imprese pubbliche e del parastato.

    Oggi è il momento di un nuovo risorgimento poiché l’INCAPACITAZIONE E LA MANCANZA DI LIBERTA’ si è andata diffondendo come un cancro nei tessuti della nazione dal sud al nord così che ormai non esiste una questione meridionale ed una questione settentrionale ma esiste un’unica questione nazionale: SUPERARE LO STATALISMO DIRIGISTA E CORPORATIVO CHE INABILITA I CITTADINI.

  765. Nestore Peraga

    ..è una vita che si piangono addosso
    sarebbe ora di smetterla con la storia del sud depresso questa storia è sempre e solo stata la scusa di certi “signori degli anelli” (ovviamente il riferimento è indirizzato a tutta la nostra classe politica borbonica o savoiarda che dir si voglia …tanto è lo stesso) per mungere gli italiani.

  766. Antonio Ciardi

    Alla luce di quanto scritto nel post, sarebbe giusto rendergli ciò che è loro! Io poi metterei su pure una bella aziendina comprando 4 o 5 Hummer H1 blindati per fare dei safari fotografici e non (soprattutto non) a Napoli. Chi mi ama mi segua, son sicuro che farei i miliardi con i miei safari, pensate che frustrazione per i rapinatori quando arriviamo ai semafori con i nostri rolex al polso, loro cercano di rompere i finestrini blindati ed invece prendono la scossa che li tramortisce….Non vedo l’ora che rendiamo ai Borboni la loro terra, in alternativa per sanare il debito pubblico e risollevare le finanze, possiamo vendere il sud alla Libia, ma poi sarebbe difficile organizzare i miei Safari perchè sarebbe un problema portare armi da caccia grossa oltre confine… va beh, ci penseremo al risveglio.

    Valentino De Natale 26.11.06 06:32 |
    ———————————————–
    Mi sa che devo rivedere e correggere la mia
    personale opinione
    sui frustrati.
    Opporre ignoranza,stupidita’ e qualunquismo,
    in quale categoria ti relega?

  767. Roberto Staroni

    parole sante brava/bravo

    Io temo che il sano revisionismo su temi delicati come questo, se fatto in piazza e quindi in modo populista come lo fa grillo, porti più guai che benefici.

    Ancora una volta gli unici a guadagnarci da queste “operazioni verità” saranno i mafiosi (di oggi), e tutti coloro che aspirano a che tutto rimanga come sta per continuare a fare i comodi loro.

    Tutti gli altri, anzichè confrontarsi in modo pacato e costruttivo si scanneranno e si coglieranno l’occasione semplicemente per meditare vendette

    temo che ancora una volta grillo si stia comportando da cattivo maestro. Lui ora pensa di essere un
    revisionista ma resta un populista: uno che parla allo stomaco della gente anziché al loro cervello senza preoccuparsi delle conseguenze ultime e vere delle sue parole.

  768. susi neri

    quindi se il sud e’ carne avariata sarebbe colpa dei savoia?ma perfavore beppe..

  769. Giovanni Fazio

    Revisionismo per revisionismo, già che parli del generale Cialdini, parla un po’ di quello che ha fatto a Bronte il generale Bixio, genovese, che riposa nel Pantheon del cimitero genovese di Staglieno.

    Ma, poi, ricordiamoci anche e soprattutto che sono passati centoquarant’anni, e le gravi colpe dei conquistatori si sono ormai stemperate nelle non meno grdavi colpe dei conquistati.

    Altrimenti non se ne esce, se è sempre “colpa dello Stato” (hai mai sentito gli strilli, consueti nelle tragedie del Sud, su “lo Stato, dov’è”?).

  770. Valentino De Natale

    Ma se invece tutto ciò servisse quale suggerimento ad alzare un bel muro alto-alto a sud di Roma e recintare tutto il Sud? Io non mi opporrei! Alla luce di quanto scritto nel post, sarebbe giusto rendergli ciò che è loro! Io poi metterei su pure una bella aziendina comprando 4 o 5 Hummer H1 blindati per fare dei safari fotografici e non (soprattutto non) a Napoli. Chi mi ama mi segua, son sicuro che farei i miliardi con i miei safari, pensate che frustrazione per i rapinatori quando arriviamo ai semafori con i nostri rolex al polso, loro cercano di rompere i finestrini blindati ed invece prendono la scossa che li tramortisce….Non vedo l’ora che rendiamo ai Borboni la loro terra, in alternativa per sanare il debito pubblico e risollevare le finanze, possiamo vendere il sud alla Libia, ma poi sarebbe difficile organizzare i miei Safari perchè sarebbe un problema portare armi da caccia grossa oltre confine… va beh, ci penseremo al risveglio.

    1. carunchio uno

      E’ proprio vero che anche leggendone gli scritti si può comprendere con chi si ha a che fare!
      Un consiglio tecnico/geografico, però, é d’uopo poichè il muro andrebbe eretto – quanto meno al Nord di Roma – se è verò quanto riportano le cronache. Anche nella Città eterna avvengono le malefatte ( per esempio ruberie di Rolex ) tutte, artatamente, posizionate dal Sud della Capitale in giù.
      Il resto dello sproloquio non meriterebbe attenzione – anche perchè ci sono categorie di persone che è più prudente non contrariare – se non per consigliare loro un invito alla lettura della vera Storia d’Italia, e non solo. In alternativa, una passeggiata mattutina domenicale potrà servire a schiarire le proprie convinzioni che non saranno avversate oltre (“perdonali, non sanno quello che dicono”).

  771. Carunchio uno

    Benvenuto, Sig. Grillo, tra coloro che “leggono” la Storia non solamente sui libri scritti dai vincitori.
    La Questione Meridionale va affrontata e discussa senza i pregiudizi generati dalle condizioni colà lasciate da coloro che depredarono il Sud poichè se è vero che “Cristo si è fermato ad Eboli, è altrettanto vero che costui – il cui insegnamento è stato distorto ed abusato dalla Chiesa di Roma – proveniva dalla Palestina. Quindi da un paese ancora più a Sud del Meridione d’Italia il suo “verbo” sarebbe stato accompagnato, a leggere i libri Sacri e non solo, verso la nostra Penisola.
    Peraltro, salvo sviste, la Storia insegna che dal Nord scendevano i Barbari sulle nostre terre mentre il Sud era permeato di civiltà.
    Voglio dire che il Sud è stato ( lo è ancora )la “culla della civiltà” – Magna Grecia docet ! – ed ancora oggi menti d’eccellenza emigrano altrove per trovare condizioni di vita colà non praticabili per responsabilità ascrivibili a tutta la Nazione. Così come in casa fa comodo avere lo sgabuzzino ove ammucchiare tutto, anche in disordine, nella Nazione italica fa piacere avere il “ripostiglio” Sud.
    Questo non vuol dire che il Sud non abbia le sua, e come, gravi colpe.
    Il Risorgimento, che ebbe il pregio di unire l’Italia – anche per la visione illuminata di personaggi di valore quale G. Garibaldi -, ha lasciato strascichi negativi ed è giusto leggere i Borboni ed il Sud con occhi critici ma spogli da preconcetti.
    Il Brigantaggio va inquadrato nella sua epoca e con gli esatti contorni delineati dai comportamenti dei “piemontesi”.
    I Martiri di Belfiore, Michele Bello, Carlo Pisacane, ecc… hanno diritto ad una lettura scevra da “rigurgiti nordisti” perchè se è vero che in Italia c’è un Nord ed un Sud – non solamente quali espressioni geografiche – è altrettanto vero che il nostro Nord è, poi, il Sud d’Europa. Perciò…….., non avendo altro di utile di aggiungere al momento, ad un discorso che meriterebbe ben più ampia disamina, saluto.

    1. rosario vesco

      Anche all’interno del nord ci sono molti sud.

      Basti pensare allo fuga dalle zone rurali di montagna dei giovani.

      Accade che il modello di sviluppo edonistico corrente chiede sempre nuove vite fascinose, non certo stare in un paesino in mezzo alle montagne: quando si sono accasate le 3-4 ragazze più carine rimangono solo certi mostriciattoli…
      In città hai più scelta..

      E non c’è mai niente da fare la sera in mezzo alle nebbiose colline, se non ubriacarti, drogarti, andare a sparare quattro caz..te al bar con gli “amici”, e con una economia lenta.
      Pochi clienti per chi vende, per chi lavora in una fabbrichetta lo stipendio non basta a soddisfare il desiderio di gioia di una vita e così via.

      E quando da un paese hai tolti i giovani hai tolto quasi tutto.

      Per molti anni il sud era riuscito a fermare la propria corsa all’emigrazione che ora appare ripresa alla grande.
      Ciò accomuna il sud fisico con alcune realtà più delle cavolate che si sentono in giro.

      Pechè dal sud non si va via volentieri: la natura è ben più benevola.
      Da certi paesini del nordi si fugge.

      Ed entrambi ci si ritrova in tangenziale intorno a Milano a fare code di ore, ogni giorno, ogni giorno fino alla pensione.
      Finchè ci sarà, questa pensione!
      Altrimenti saranno cavoli amari per moltissimi, come già oggi avviene per tanti grazie alle solerti scelte della politica che ci illumina dall’alto…

  772. Natalino Cungiazzi

    Sta tornando alla grande! ha aperto i libri
    di storia, sta andando negli archivi,
    Il grillo sta scovando delle cose spaziali!,
    sarà un massacro!… GRILLO TI AMO!!!

  773. vincenzo gallucci

    Infatti: Stato nello Stato è un regalo Savoia.

    I piemontesi al Sud non furono solo un’occupazione militare; ma, non in grado di gestire appieno la conquista, lasciarono il quotidiano alle potenti Famiglie, purchè si salvasse la facciata di uno stato unito e pacificato…

    …ed eccoci qua, a 140 anni da quella scelta , a fare i conti con le Mafie, retaggio di una doppia gestione voluta e organizzata nei primi decenni d’unità.

    In effetti, ci è toccata la sorte del paese coloniale: i Borbone erano un problema, ma erano il NOSTRO problema, ce ne saremmo accorti, prima o poi, e avremmo fatto la nostra bella rivoluzione…

    Il risorgimento ci ha tolto questa opportunità e da sconfitti siamo stati draculizzati dall’esterno e dall’interno! Come un paese coloniale appunto…

    … me l’immagino la scena di chi diceva…Ci siamo fatti l’Italia adesso ci dobbiamo fare gli Italiani…

  774. carlo cimarrusti

    Finalmente esce a galla un pò di verità storica…
    Bisogna inoltre valutare il ruolo che ebbero le classi sociali proprietarie terriere nei primi anni post unione….
    In effetti coloro che erano i latifondisti dell’epoca erano i soli “colti” all’epoca
    i soli col potere sui loro lavoratori e feudi agricoli nel meridione…
    cioè i soli a poter essere votati al parlamento piemontese…poi fiorentino ed in seguito romano..
    Con il voto di scambio (che x la nostra italietta ebbe inizio proprio agli albori della unificazione)i nobili e possidenti dell’epoca
    non solo preservarono intatte le loro terre e poteri feudali sulle masse lavoratrici dell’epoca…ma assursero a veri artefici dell’arretratezza del sud…
    in effetti nel dopoguerra l’arretratezza infrastrutturale accumulata negli anni
    dal sud (in parte sopperita dagli sforzi fascisti…vedere tutti i tombini e fontane della puglia con simboli fascisti…)
    fu barattata nel primo dopoguerra con i DC
    del periodo…guardacaso in molti casi diretti parenti e discendenti dei nobili pre unità…
    Quindi Cassa del mezzogiorno ed altre nefandezze…
    (IN QUEGLI ANNI LE INDUSTRIE DEL NORD E I DC DEPREDARONO IL SUD ALLA GRANDE)…Vedi cassa del mezzogiorno..
    e porcate simili…
    O Industrie supersovvenzionate del nord che si stabilivano al sud solo per avere contributi a fondo perduto..
    e rafforzare gli stabilimenti del nord…
    MA QUESTE COSE AI CAFONI DELLA LEGA…
    NON RACCONTATELE…
    SONO TROPPO IGNORANTI PER CAPIRE…
    Vedono il presente…
    Non ne sanno le origini…
    Vabbè…Ora con Prodi…
    L’italia sprofonderà ancora di più nella merda…
    Ma voi di questo sito siete più ottusi e cechi degli zotici della LEGA…
    P.S.STUDIATE GLI SFACELI DI PRODI…NE VEDRETE DI CAZZATE IN SERIE…Tra qualke anno tutti capirete che è un mezzo mentecatto…
    e lo difendete pure!!!
    VERGOGNA

    1. giuglia tissera

      E tu per chi tieni? Per il pagliaccio coi tacchi? Vergognati tu che rappresenti quest’italietta cialtrona, fatta di disonesti, ladri, evasori e furbetti vari!

    2. paolo reginato

      bossi ste cose le diceva 20 anni fa ca..one,anche delle aziendone corrotte del nord

  775. cesare atzeni

    sono le tre… e un po di piu , già srivere non è il mio debole… ma ci sono domande che a questora se sei sveglio a caso come capita a me ( solo ogni tanto )di pormi , ma anna maria franzoni non era la mamma di samuele un bambino che non cè più?.

  776. Federico Confalonieri

    E’ proprio questo che occorre evitare,soprattutto ora serve che siano chiari gli interessi di questo Paese se vogliamo “sopravvivere” alla globalizzazione dove nessuno ci regalerà niente: l’unità nella diversità sarebbe auspicabile.
    Ti saluto caro Esposito.

  777. Prof John Stuart Mill

    To Mr VINCENZO AMICO with love…

    Dimenticavo: visto che nessuno ne parla (GIORNALI,TV,BLOG popolari come questo o quello del compagno LUTTAZZI),a CHI fosse interessato ad approfondire il tema sulla vergogna di STATO chiamata Sign.ggio, misteriosamente (ma non troppo…)bannata dal dominus di questo BLOG, suggerisco anche questo libro:

    BANKENSTEIN – Tutto quello che non avreste mai voluto sapere sulle banche
    Nexus – gennaio 2006 (284 pag- € 15)

    Anche questo libro è fatto molto bene ed è comprensibile anche per i non addetti al lavoro e/o laureati in ECONOMIA like the undersigned…

    Una cosa Mr VINCENZO AMICO:

    E’ vero quello che dici sul Sign.ggio ma a mio parere il DEBITO PUBBLICO ITALIANO del 110% non dipende solo dai costi della MONETA da te indicati, bensì da un preciso disegno politico di chi ci ha governato in passato,legato al potere e alla corruzione che ha coinvolto tutti,compresa la finta opposizione del PCI,senza che per anni gli utili idioti degli italiani se ne siano accorti e quando lo hanno fatto ormai era troppo tardi.

    Il debito pubblico di uno STATO in genere aumenta a dismisura prima di una guerra o nella fase successiva della stessa per la ricostruzione del paese.

    Da noi invece è aumentato perché la nostra incompetente e corrotta classe politica che ci ha governato fino a Tangentopoli,compreso il PCI a livello locale cara la mia PAULINE BASSI, ha preferito scaricare sulle generazioni future il costo della loro scellerata politica finanziaria elettorale, fatta di sprechi, rapporti clientelari e Enti inutili a cui hanno partecipato attivam anche i SINDACATI DE SINISTRA…

    Per anni abbiamo speso più di quello che producevamo e abbiamo tollerato l’evasione fiscale ma poi,per coprire il crescente disavanzo pubblico,anziché aumentare le imposte(misura impopolare)e/o l’offerta di moneta(misura inflazionistica),si è optato, con l’accordo anche del PCI, per la terza forma di finanziamento del deficit statale,il DEBITO PUBBLICO, illudendo gli italiani ignoranti e caproni che tutto questo li avrebbe arricchiti ulteriormente, grazie agli alti tassi di interesse dei titoli del debito pubblico.

    Ciò ha consentito ai partiti di andare avanti x anni con spese sanitarie folli e fuori controllo,ancora presenti oggi in alcune regioni come ad es.la Sicilia dove in cambio del voto al POLITICO o PARTITO di RIFERIMENTO (DCI, UDC, FI, MARGERITA)è ancora oggi possibile ottenere lavori INUTILI in qualche ASL a spese dello Stato, senza contare poi il SISTEMA PENSIONISTICO folle che abbiamo avuto fino a pochi anni fa con particolari categorie di lavoratori protetti dai SINDACATI che potevano andare in pensione addirittura a 35 anni.

    I partiti hanno poi x anni chiesto agli imprenditori corrotti o concussi TANGENTI in cambio di appalti il cui costo finale,comprensivo della tangente,veniva poi da loro gonfiato a nostre spese,of course!

    Vogliamo parlare poi delle imprese pubbliche inefficienti e a partecipazione statale,vedi ALITALIAtanto per fare un esempio,fatte sopravvivere con soldi pubblici (RICAPITALIZZAZIONI, CASSA INTEGRAZIONE etc… attuate anche dal Governo pseudo liberale di BERLUSCONI)per tenere buoni i SINDACATI DE SINISTRA?

    In sintesi si è creato un circolo vizioso e perverso di questo tipo:

    PARTITOCRAZIA e SINDACATI=SPESE superiori alle ENTRATE=DISAVANZO PUBBLICO finanziato con DEBITO PUBBLICO = VOTI = PARTITOCRAZIA e SINDACATI…. e si è andati avanti così per anni finché non sono arrivati i parametri di MASTRICHT che hanno finalmente svegliato i nostri DIPENDENTI politici, anche se ormai era troppo tardi per raddrizzare la baracca.

    To make things worse, in Italia i problemi derivano anche dal fatto che manca una vera cultura della CONCORRENZA ,difetto per decenni coperto con opportune svalutazioni (ma ora con l’EURO la cuccagna è finita anche per le tue piccole medie imprese, caro il mio PAOLO CICERONE…), con la cassa integrazione (vedi ALITALIA e FIAT), con le rottamazioni salutari agli amici, con le commesse di Stato e le Partecipazioni statali, care a Mr ROVATI (ma non all’ex Presidente dell’IRI BRODI,che ovviam non sapeva nulla del suo SECRET PLAN to get TELECOM out of troubles).
    E’ questo l’ambiente in cui si sono formati e sono emersi molti imprenditori nostrani.

    La nostra borghesia ha preferito che al governo si alternassero elementi fidati e scaltrissimi nel gestire solo il breve periodo, mentre per il medio-lungo periodo erano cazz. delle generazioni future, ossia noi.
    L’intelligenza e il merito erano e purtroppo continuano ad essere un optional, spesso scomodo,mentre la raccomandazione era e purtrpoppo è ancora un MUST.

    Ma ora, nel momento in cui,a causa dell’enorme DEBITO accumulato dallo Stato, gli “aiutini” non sono più così facilmente reperibili, si grida al declino del sistema Italia dando la colpa alla GLOBALIZZAZIONE (vedi i fessi Kolossali NO GLOBAL marxisti come MAX STIRNER, VIVIANA VIVARELLI, PAOLA BASSI,MANUELA BELLANDI,PUDDU,
    Gerrit Boekbinder),all’EURO, ai Cinesi etc…

    Negli ultimi anni, poi,il DEBITO PUBBLICO è aumentato non perché sono aumentate le politiche keynesiane di SPESA PUBBLICA ma perché lo STATO doveva pagare ai possessori di BOT e CCT gli interessi pregressi e tutto ciò sebbene il SALDO PRIMARIO,ossia la differenza tra ENTRATE e USCITE al netto degli interessi, sia stata in AVANZO negli ultimi anni, nonostante l’evasione fiscale che conosciamo.

    CAPISCI perché non ha senso dare la colpa del declino ITALIA solo alle BANCHE,come hai fatto tu nel tuo messaggio, a TIZIO piuttosto che a CAIO o alla DESTRA piuttosto che alla sinistra, come fanno invece i KOGLIONS qui presenti??

    La colpa è di tutti, primi fra tutti gli ITALIANI beceri di dx e di sx che sono sempre andati a votare contro qualcuno (Berlusconi, i KOMUNISTI) anziché per qualcosa, dando poi la colpa sempre agli altri anziché a sé stessi.

    Il dramma è che ora abbiamo politici un pò meno corrotti ma assolutamente più INCOMPETENTI e INCAPACI di quelli della PRIMA REPUBBLICA, essendo semplicemente i portaborse di quelli pre-tangentopoli.
    Insomma, le persone con cervello se ne vanno all’estero a fare carriera(a meno che abbiano una raccomandazione at handy)mentre quelli incapaci se ne stanno qui a tirare a campare con il voto degli utili IDIOTI degli Italiani.

    Dunque inutile inkazzarsi: ABBIAMO LA CLASSE POLITICA CHE CI MERITIAMO e se, da che mondo è mondo, la classe politica è espressione del popolo che la elegge, è giusto che sia così.

    I’m sorry if I gave vent to my feelings but I really needed to let off steam…ENOUGH is ENOUGH even at 3.22 am…. azzzzzo!!!

    Ogni tanto una vocina (che cerco di non sentire) mi ripete che “ABBIAMO LA CLASSE POLITICA CHE CI MERITIAMO”…. e se, da che mondo è mondo, la classe politica è espressione del popolo che la elegge, inizio a pensare che questa vocina non abbia tutti i torti…

    FINE DELLA LEZIONE (gratuita) e DELLO SFOGO.

    Prof John Stuart Mill, LIBERAL ANGLO-SAXON nut

    1. rosario vesco

      Concordo su tutto quello che ho capito, sul resto mi astengo da dare giudizi.

      Aggiungerei anche però che l’entroito di BOT e CCT
      è stato orientato massicciamente a foraggiare amici e parenti: diciamo a Roma e al sud i salotti bene (appunto amici e parenti), a nord i grossi investimenti industriali e naturalmente anche lì amici e parenti, molti dei quali erano stati promossi a manager di aziende pubbliche e di enti inutili (i cosidetti carrozzoni).

      L’IRI poi aveva spopolato nel costruire, comprare e dissipare risorse.

      Al sud, in mancanza di imprese e per scarsa fiducia nella imprenditoria e quindi nella borsa, le famiglie investivano appunto in titoli di stato o tesaurizzavano nel mattone.
      Ciò ha creato lì una economia “lenta”, cioè poca possibilità di crescita.

      Intendiamoci, la crescita c’è stata.
      Sono state costruite (o, meglio, completamente ricostruite) intere città. Porto l’esempio di Palermo, che ha subìto un inurbamento spaventoso intorno agli anni ’60. Credo che tra quel periodo e gli anni ’80 abbia più che raddoppiato la superficie costruita.
      Qui una certa mafia si è inserita facilmente e prepotentemente, favorita dall’esplodere del fenomeno droga e dalla politica conservatrice della dc.

      Ma altrove l’economia legata alle imprese è stata più dinamica. Pertanto l’inflazione al sud ha mangiato i risparmi monetari, mentre la sola protezione, per chi poteva permetterselo, era l’acquisto di una casa.
      Ma ciò, per il conseguente indebitamento a lungo termine con mutui, ha tenuto strangolata (direi meglio appunto “a bassa crescita”) l’economia di chi non apparteneva al mondo bancario, a quello avvocatizio o notarile, o a quel mondo commerciale che aveva un quasi monopolio (farmacie, piccoli supermercati).
      E la politica e la mafia è stata facilitata a mantenere lo status quo.

      Uno dei grossi rischi, oggi, è che la “produzione” di beni è strangolata dalla distribuzione.
      La terra non rende, l’industria nazionale boccheggia. A danno di tutti

    2. Paolo Rivera

      Buon giorno,
      noto con piacere che gli INSULTI sono terminati.

      Posso essere d’accordo su quello che dici in tutto o in parte ma, oggi la cosa che ho apprezzato è stato il rispetto per il blog e per i bloggers.

      In fondo siamo tutti FESSI…

      Da dx e sx dall’alto e dal basso.

      Ci si legge
      (in modo democratico)

  778. raffaele lavolpe

    hai ragione…però sono di un avviso, ke tenere piazze, strade, scuole dedicate a CIALDINI(IL GEORGE ARMSTRONG CUSTER dei Savoia),LAMARMORA, GARIBALDI (ladro di cavalli e truffatore e pirata in Sud America), CAVOUR(il craxi dell epoca), E VITTORIO EMANUELE II (che non parlava ITALIANO ed era filio di una relazione extramatrimoniale…con un macellaio),è PARAGONABILE A DEDICARE PIAZZE, STRADE ETC….A TEPPAGLIA COME HITLER,MUSSOLINI, STALIN, MENGELE, PRIEBKE, PINOCHET,E TANTI ALLEGRONI DI QUESTO STAMPO…..

  779. Giuseppe Basile

    ti dico solo grazie, Beppe.
    per me, per i miei avi, per la mia gente, per la mia terra.
    la mia famiglia è attestata su questo territorio(Giugliano in Campania) dal 1550…
    immagina quante generazioni di contadini ti stanno benedicendo…
    peccato che lo sfascio è inevitabile: le patologie a carico della tiroide, e i tumori, qui sono almeno quadrupli rispetto ai dati nazionali.
    e abbiamo il mare a 9 km.
    immagina.
    e immagian anche che non sono parole al vento, ci sono studi documentati di specialisti che testimoniano cosa sianoe cosa ci sia nelle nostre discariche.
    e una bonifica?
    le ultime bonifiche dalle mie parti le fece un romagnolo che si chiamava mussolini.
    che tristezza!!!!
    non so che pensare.
    ed è dura pensare di dover andar via, ma non per cercare di vivere, per provare a non morire, almeno non troppo presto.
    un abbraccio beppe, peppe

    1. giuglia tissera

      Giuseppe, ti voglio bene!

    2. Giuseppe Basile

      grazie per l’affetto, grazie davvero.
      ciao giuglia… credo tu sia una mia compaesana.
      teniamoci visti, come diceva quel tale, non so come, ma facciamolo…
      peppe

  780. Federico Confalonieri

    Noi fummo per secoli, calpesti e derisi, perchè non siam Popolo, perchè siam divisi….
    è sempre la stessa storia: il “particulare” di Guicciardini davanti al generale.Ma può cambiare,sta già cambiando e cambierà, l’importante è che la presa di coscienza avvenga DAL BASSO e non sia imposta da interessi dall’alto o di parte.

  781. alessandro manzoni

    . . . una gente che libera tutta, o fia serva tra l’alpe ed il mare,
    una d’arme, di lingua, d’altare,
    di memorie, di sangue, di cor . . .

  782. Prof John Stuart Mill

    to Mr VINCENZO AMICO with love…

    ho appena finito di leggere Euroschiavi di marco della luna antonio miclavez,a pag.196 al capitolo”funzioni e costi delle banche centrali di emissione” viene data la spiegazione del nostro debito pubblico.Vado a riportare testualmente.”La stampa di una moneta da 100Euro costa 3 cent.,e la valuta messa in circolo nel 2004 potrebbe essere il 10%del pil(1400miliardi di E.),cioe’ 140miliardi di E.Di questi solo il 2% e’ valuta stampata il resto e’ valuta elettronica.Per cui costo di stampa di 2,8miliardi di E.in pezzi da 100 e’ di 840.000E.Per mantenere il controllo della valuta elett.valutano la spesa in 100.000milioni di E.Questo servizio invece ci costa ben 30miliardi.Tale cifra equivale alla cifra che nel 2004 e’andata a pagare la BCE per”sanare il debito pubblico”ovvero per pagare una percentuale del debito accumulato negli anni.COME MAI?Una banconota costa alla BCE 3 cent.e allo stato 102,5E.Cioe’ lo stato deve restituire il valore nominale della banconota piu’il 2,5% che e’ il “tasso di sconto” che la BCE vuole per effettuare la cessione di denaro allo stato.Sull’erogato ipotetico del 2004(140miliardi)lo stato 3,5miliardi di interessi Per cui se sommiamo tutti i conti richiesti da bankitalia per gli anni precedenti,arriviamo al costo dell’attuale debito pubblico!

    vincenzo amico 26.11.06 01:53

    Azzo VINCENZO…tutte queste parole per dire che hai letto un libro sulla vergogna di STATO chiamata Sign.ggio?

    Io ti consiglio un altro libro più semplice e forse migliore dal punto di vista dell’analisi economica e possibili soluzioni da attuare rispetto a quello che hai letto: si intitola “DURI e PURI” di EUGENIO BENETAZZO (solo 9,5 € per un libro di 124 pag )operatore di Borsa INDIPENDENTE (dunque non servo delle Banche come quasi tutti i nostri GIORNALISTI ed ECONOMISTI leccaKulo, dipendenti delle Banche amiche dell’UNIONE di PRODI e di BEPPE Grillo proprietarie delle maggiori TESTATE italiane…).

    Anyway, tornando al tuo messaggio,non potevi essere più sintetico indicando un link sull’argomento, oppure lo hai fatto per RAGGIRARE il vergognoso BLOCCO di questa parola da parte di questo BLOG?

    Verrà un giorno in cui il nostro comico genovese ci spiegherà perché ha censurato questa parola stando dalla parte delle BANCHE, lui che (a parole) ci ha sempre fatto credere di battersi contro i POTERI FORTI come appunto le BANCHE…altro che MEDIASET!!

    By the way,leggiti anche questo libro :BANCA PADRONA di Vittorio Borelli, edito da RIZZOLI (18 €).

    Good night and good luck (bel film, vero??)

    Prof John Stuart Mill, LIBERAL Anglo-Saxon nut

  783. f.marletta

    Buona notte a tuti, e buona domenica, ciao

    Francesco

  784. Roberto Chelli

    E dopo le divisioni tra destra e sinistra, le divisioni tra nord e sud : il nostro e’ il paese piu’ diviso del mondo !!!

    Abbiamo fatto l’Italia…ma ci siamo dimenticati di fare gli italiani !!!…

  785. f.marletta

    RIPOSTO solo per chiedere di non ribaltare le accuse o recriminare il passato, ora è il momento delle RIAPPACIFICAZIONI, SECONDO ME credo, che, Grillo, questo tenta di provocare. Accettare una realtà, oggi, non significa assumersi le colpe dei padri, ma conoscerle ed esorcizzarle, per migliorare e modificare il domani di tutti. SE POSSIAMO CERCHIAMO DI CRESCERE TUTTI E PENSARE IN POSITIVO, ACQUA PASSATA NON MACINA PIU. EVITIAMO NUOVI ERRORI:

    La verità è che ci hanno voluto far credere di essere quello che non siamo. Così rischiamo di perdere se non lo abbiamo, già perduto, quello che ci ha fatto GRANDI nel mondo; la FANTASIA di CREARE il, e/o, un prodotto NON DI FABBRICARLO SOLTANTO, a fabbricarlo sono capaci in molti.

    Ho sempre sostenuto e sostengo con forza che le colpe dei meridionali sono molte e pesanti. Ma con altrettanta forza e convinzione sostengo che non c’è mai stata una colpa meridionale che, per quanto grave, non sia da imputarsi all’originale colpa di un misero, e, miope disinteresse delle autorità di chi fece le scelte al nord per il rilancio economico industrial commerciale dell’Italia. Per ottenere il quale sacrificò una parte del popolo e delle sue possibilità, alle necessità, e, alle convenienze del momento storico, senza poi mai rimediare a quell’errore di cui il Sud porta ancora i segni. La colpa più grave delle popolazioni del sud, prevalemtemente dedite all’agricoltura, è stata di aver creduto in una possibile industrializzazione del proprio territorio già precaria, e, assistita da sempre al Nord stesso.
    Nord in cui la prosperità e la vitalità dei mercati era, come è sostenuta, anche oggi sia pure tra mille difficoltà, dall’artigianato e il medio piccolo imprenditore, i quali hanno pagato, e pagano da sempre, i costi di una politica industriale miope e fallimentare in un paese povero di risorse energetiche e, più che, scarsamente dotato di materie prime, utili all’industria come il nostro. Ciao

    Francesco

  786. Andrea Caorsi

    Caro Beppe…anche a Genova abbiamo un bel ricordo dei Savoia…. centocinquanta anni fa Vittorio Emanuele II
    ordinò alle sue truppe scelte di reprimere
    nel sangue la ribellione degli insorti che non intendevano subire l’annessione al regno. E ora ha la sua bella statua a cavallo in una piazza del centro!

  787. Vincenzo Laino

    ____________________________________________________

    Andatevi ad informare sul lager di Finestrelle e capirete come è stato “civilizzato” il Meridione.

    Inoltre i soldi e i figli dei contadini portarono ricchezza alle “industrie” del nord.
    I braccianti coscritti portarono carne da macello agli eserciti sabaudi e persino americani.
    E tutti i ribelli furono chiamati “briganti”.

    E il SUD fu DERUBATO per sempre della sua storia e della sua ricchezza.
    __________________________________________________

  788. Massimo Tomassini

    Petizione: Parlamentari senza condanne

    http://www.comincialitalia.net/petizioni_firme.asp?id_petizione=1

    Via Previti dal parlamento

  789. Donato Pino

    Cari amici
    questo non è revisionismo,come dice il buon Beppe, ma frutto di una realtà di molte persone del sud…che si sono visti saccheggiare delle propie ricchezze….morire per la loro patria.
    Consiglia una bella,ma sopratutto piacevole lettura del libro…

    ……”Maledetti Savoia” DEL BOCA Lorenzo…..

  790. vincenzo amico

    ho appena finito di leggere Euroschiavi di marco della luna antonio miclavez,a pag.196 al capitolo”funzioni e costi delle banche centrali di emissione” viene data la spiegazione del nostro debito pubblico.Vado a riportare testualmente.”La stampa di una moneta da 100Euro costa 3 cent.,e la valuta messa in circolo nel 2004 potrebbe essere il 10%del pil(1400miliardi di E.),cioe’ 140miliardi di E.Di questi solo il 2% e’ valuta stampata il resto e’ valuta elettronica.Per cui costo di stampa di 2,8miliardi di E.in pezzi da 100 e’ di 840.000E.Per mantenere il controllo della valuta elett.valutano la spesa in 100.000milioni di E.Questo servizio invece ci costa ben 30miliardi.Tale cifra equivale alla cifra che nel 2004 e’andata a pagare la BCE per”sanare il debito pubblico”ovvero per pagare una percentuale del debito accumulato negli anni.COME MAI?Una banconota costa alla BCE 3 cent.e allo stato 102,5E.Cioe’ lo stato deve restituire il valore nominale della banconota piu’il 2,5% che e’ il “tasso di sconto” che la BCE vuole per effettuare la cessione di denaro allo stato.Sull’erogato ipotetico del 2004(140miliardi)lo stato 3,5miliardi di interessi Per cui se sommiamo tutti i conti richiesti da bankitalia per gli anni precedenti,arriviamo al costo dell’attuale debito pubblico!

  791. Fabio Ricci

    Ciao a tutti,
    leggete i libri di Giacinto De Sivo e poir vediamo se credete ancora alle baggianate di color che invasero uno stato pacifico senza nemmeno prendersi la briga di dichiarare guerra. PRima del 1860 nelle Due Siiclie esistevano opifci e stabilimenti meccanici: Pietarsa, Ferdinadea, Mongiana, le industrie tesili dei Werner a Scafati e a Salerno. Non si conosceva l’emigrazione. Non è vero che dopo i moti del 1848 ci furono molte impiccaggioni, anzi infatti a Settenbrini non fi spezzato il collo, nè andando aventi nel tempo al terrorista (oggi sarebbe definito tale) Nicotera. W Ferdinando II grande Re, simbolo di Napoli, della vera Napoli, quella che era tra le prima città d’Europa.
    Onore agli Eroici difensori di Gaeta, Messina e Civitella, sconfitti dal destino e dai traditori; veri vincitori morali della guerra civile con cui fecero lo stato italiano.
    Solo se non ci vergogneremo più di essere meridionali rialzeremo la testa, abbiamo subito il lavaggio del cervello, vd le boiate di lombroso (antisegnano di mnegele) e dei suoi luridi allievi, alcuni siicliani e sanniti.
    La Nazione fondata dai Normanni rinascerà più bella che mai!

  792. Sergio Scano

    La Cassa del Mezzogiorno avrà pure preso i soldi del Nord,ma le fabbriche che stavano al Nord, gli operai che ci lavoravano da dove venivano?
    Comunque queste sono tutte stupidaggini da bambini deficienti, il mio papà è più alto del tuo e via discorrendo.
    Se nascevo in Palestina magari diventavo un kamikaze,
    invece sono sardo quindi o faccio il pastore, (non ho mai visto una pecora da vicino)oppure il rapitore, attenzione alle orecchie.Ciao e bevete mirto che vi passa.

  793. Fausto Storcibelli

    Beppe non stai scivolando nel revisionismo, piu’ semplicemente hai espresso un concetto che puo’ essere riassunto in una frase :

    -“I Vincitori Riscrivono La Storia”-.

    Il mio vecchio prof. di storia ce lo ricordava tutte le volte che teneva lezione :
    -“Nessun libro vi dira’ mai la verita’ assoluta, ogni verita’ e’ relativa al tempo e al modo di chi la scrive”.

    Un prof. di quelli che lasciano il segno nella memoria dei propri alunni, morto a 87 anni, spesso lo andavo a trovare anche dopo la pensione.

    Un uomo dignitoso, degno di rispetto, che non avrebbe sfigurato nel postare sul tuo blog.

    ciao.

    1. manuela bellandi

      Onore a lui,
      ricorda il suo nome ed i suoi insegnamenti…trasmettili a qualcuno per lui.
      baci

    2. f,marletta

      Pensa fausto come sarebbe interessante e gratificante poter pensare, e io lo spero per tanti, che molti ragazzi di oggi potessero tenere e sentire in sè tanto rispetto e sincera ammirazione per un, sia pur vecchio, insegnante. Forse per qualcuno questo mio dire saprà di retorica, Io credo in tutta onestà, che, invidierei la tua sincerità se non avessi anche io bei ricordi dei miei lontani, e, sofferti anni di scuola, ciao

      Francesco

  794. f.marletta

    La verità è che ci hanno voluto far credere di essere quello che non siamo. Così rischiamo di perdere se non lo abbiamo, già perduto, quello che ci ha fatto GRANDI nel mondo; la FANTASIA di CREARE il, e/o, un prodotto NON DI FABBRICARLO SOLTANTO, a fabbricarlo sono capaci in molti.

    Ho sempre sostenuto e sostengo con forza che le colpe dei meridionali sono molte e pesanti. Ma con altrettanta forza e convinzione sostengo che non c’è mai stata una colpa meridionale che, per quanto grave, non sia da imputarsi all’originale colpa di un misero, e, miope disinteresse delle autorità di chi fece le scelte al nord per il rilancio economico industrial commerciale dell’Italia. Per ottenere il quale sacrificò una parte del popolo e delle sue possibilità, alle necessità, e, alle convenienze del momento storico, senza poi mai rimediare a quell’errore di cui il Sud porta ancora i segni. La colpa più grave delle popolazioni del sud, prevalemtemente dedite all’agricoltura, è stata di aver creduto in una possibile industrializzazione del proprio territorio già precaria, e, assistita da sempre al Nord stesso.
    Nord in cui la prosperità e la vitalità dei mercati era, come è sostenuta, anche oggi sia pure tra mille difficoltà, dall’artigianato e il medio piccolo imprenditore, i quali hanno pagato, e pagano da sempre, i costi di una politica industriale miope e fallimentare in un paese povero di risorse energetiche e, più che, scarsamente dotato di materie prime, utili all’industria come il nostro. Ciao

    Francesco

  795. PAOLO REGINATO

    TUTTI CHE APPLAUDITE A GRILLO OGGI QUANDO BOSSI LE DICEVA 20 ANNI FA:L’iTALIA è UN’ACCOZZAGLIA DI REGIONI DIVERSE UNITE CON L’IMBROGLIO,O IL FEDERALISMO O LA SECESSIONE!X ORA CONATI DI UNITA’ NAZZIUNALE

  796. Roberto Dilani

    ITALIA.IT……LA VENDETTA!!!.

    Dopo la triste vicenda del portale http://www.italia.it, ancora una chimera, ideato come vetrina virtuale della nostra nazione, (e lo è in tutti i sensi!!!) altre vicende ci fanno supporre che i 42.000.000 di euro spesi con i nostri contributi, per tale sito, non saranno gli ultimi.

    Microsoft si inventa l’open standard e chiede soldi all’Italia

    II responsabile del dicastero per l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, insieme al Ministro Fabio Mussi, hanno incontrato il Chief Executive Officer di Microsoft Corporation Steve Ballmer per parlare di una collaborazione tra Governo e Microsoft.

    Collaborazione dalla quale sembra trarre beneficio solo ed esclusivamente Microsoft.

    Ed è qui che casca l’asino, direbbe qualcuno, dal momento che l’intero processo dovrebbe essere accompagnato dalla definizione degli standard in una “logica open standard”. Ma che vuol dire open standard? Sostanzialmente significa che, dopo aver pagato per le licenze, Microsoft resta proprietaria dei codici sorgenti e concede solo ed esclusivamente la possibilità di conoscere qualcosa del codice sorgente.

    Continua…

    CLICCA SUL NOME, LEGGI E LASCIA UN COMMENTO.

  797. Gianni Melis

    Sono d’accordo con te. I Savoia hanno distrutto le risorse del Sud (Sardegna compresa), con la complicità degli Inglesi, (povero Garibaldi).
    E’ tutto documentato leggete “Maledetti Savoia” di L. Del Boca.

  798. Pierpaolo Moro

    COGLIONAZZI !!!!!!!!!!!! CAZZO CAZZO CAZZO !!!!!
    MA PERCHE’ SIETE CIECHI.
    GRILLO BASTA DECIDITI.
    S/I/G/N/O/R/A/G/G/I/O/ PUNTOCOM.
    COME SI FA AD ESSERE COSI SCHIAVI !!!!!!!
    CAZZO.
    TUTTO QUELLO CHE SI DICE ALLA FINE PORTA LI.
    PERCHE AVETE TUTTI COSI PAURA ???
    PERCHE SIETE TUTTI COSI CIECHI ???

  799. Sandro Moretti

    vero,èstata una guerra espansionistica,che ha unificato con la forza popoli di cultura e tradizioni diverse:i tempi sono maturi per dividerci di nuovo.
    una ex elettrice di sinistra

    costantina kava 25.11.06 20:25
    ————————————————-
    Se ci tengono tanto possono separarsi e rifarlo il Regno delle Due Sicilie:una palla al piede in meno per l’Italia!

  800. Sergio Scano

    Purtroppo siamo uniti solo quando gioca la nazionale di calcio.
    Quelli si che sono dei bei momenti tutti uniti da Nord a Sud, Isole comprese.

    1. Marcello Perra

      Ringrazio per la graziosa citazione.

      Cmq è vero Beppe…stai diventando strano…..ti starai montando la testa ?

  801. marco romano

    Prima della guerra solo il 3% della popolazione dell’Alto Adige si dichiarava di madrelingua italiana: è però difficile disporre di dati credibili perché in occasione dei censimenti molti italofoni si dichiaravano di etnia tedesca. Non pochi avevano subito nel corso dell’Ottocento un forte processo di assimilazione, come dimostrano i molti cognomi italiani di famiglie germanofone. (wikipedia)
    Alto Adige crocivia di popoli, regione a statuto speciale, non colonia!

  802. f.marletta

    QUESTO E’ UN FARO NELLA NEBBIA “SECOLARE” DI UNA BECERA E VOLUTA BUGIA NELLA STORIA D’Italia.

    Caro Beppe Grillo, Grazie:

    Meritoria e gradita affermazione di verità, devo ammettere che mi hai sorpreso e ti assicuro che non è cosa facile. Credo anche di poterti dire che sei quel che sei, ma quanto e cosa sei in bene, probabilmente neppure tu lo sai, e per me quello che conta e che ti sò in buona fede.
    Del resto che senso avrebbe parlare di resettaggio se non si cercano di ristabilire verità vitali? Non che tutti ci si assueferanno facilmente o/e volentieri ma una voce , forte e certamente più alta e potente di quella di noi del Sud forse calmerà molti rancori e farà giustizia rivedendo yanti luoghi comuni, se non altro per rimettere i peccati originali a chi li ha realmente commessi. Ciò non ci assolve, ma certamente un poco ci rende giustizia. La brava gente che c’è al Nord, e, al Sud, potrà, secondo me, pensare di agire nel tentativo di liberarsi dai grassatori che infestano il paese, con maggiore coesione, e, con riacquistata onestà intellettuale e non solo. Quegli stessi, haimè, PERSONAGGI, che fautori e artefici interessati degli equivoci, colpevolmente, lasciati maturare nel tempo, e, nella disinformazione voluta dal silenzio di uno Stato, compromesso, complice di una bugia sulla storia della nostra Italia, e, che tratta ancor oggi, cosa sotto gli occhi di tutti, la sua gente con colpevole e interessata indifferenza. Se hanno potuto tanto, cosa possono e potranno se li lasciamo fare ancora. GRILLO amico mio spero che questa tua “sortita” non ti debba costare troppo, hai postato una verità che sicuramente fastidiosa per tanti , auguri di vero cuore, ciao

    Francesco

    1. alessio la ceppa

      france’ giocamo a D M

    2. Giovanni Piuma

      Ciao Francesco,
      visto che il mio commento proprio non passa,
      colgo almeno l’occasione per salutarti e quotarti.

      Giovanni.

    3. f.marletta

      Grazie ricambio il saluto Giovanni, spero prosegua tutto bene.
      Che colpo da Grillo, se il commento non pasa o è colpa di una PAROLA o ci sono difficoltà nel blog , poco fa ho faticato anche io. Ciao

      Francesco
      ————-
      Sergio ma quando ci farai scaricare il videogame
      D.M. almeno spiega come funzione quale è il regolamento e descrivi l’azione , ti pare ?

      Francesco

  803. marullo simone

    Riguardo la questione meridionale vorrei consigliarvi un ottimo scrittore che fa ben capire che succcesse:Vincenzo labanca,tra cui il primo e forse il più bello si intitola:Un brigante chiamato libero

  804. Claudio Calabro'

    Buonasera a tutti.
    sicuramente il mio commento sarà tra i meno colti di quelli che ho potuto leggere fin ora, però veramente a me piacerebbe vedere da persone che possono, meno parole, e più fatti. Io seguo peppe ormai da un pò di tempo, e vedo come sia una persona che coglie veramente molte cose come stanno…. ecco a me piacerebbe cambiare l’italia, questo sistema di politici corrotti, molte volte mi chiedo se veramente l’italia siamo noi, perchè a me sembra tutto il contrario. Un esempio???? Come si può mandare realmente a casa questi ladroni di parlamentari?? A volte rimpiango iniziative come la famosa rivoluzione francese…. se non fosse che sono state sacrificate tante vite…. e probabilmente, tutto questo, non vale il valore di una vita umana.

    Io comunque spero sempre in un italia migliore.

    Claudio

  805. liliana pace

    buonasera giuseppe
    io invece ci avevo un radioregistratore e me li registravo da radio onda rossa, ci avevo pochi soldi per comprare dischi, ero povera, quasi come adesso

  806. marco romano

    La storia si ripete sempre, la storia la scrivono i vincitori… ma che sotria e’mer**

  807. Giovanni Piuma

    Penso anch’io.

  808. Gino Vicolo

    I mean I hadn’t read a post of yours in a long time! good to see you again! Oh, by the way, please don’t mess with the guy below, he’s a total scumbag.

  809. Diego V Macaluso

    Sì..il povero Beppe sta dando i numeri. Il Regno del Sud era uno stato feudale, corrotto, arretratissimo. Non lo rimpiango. Per i diritti civili gli stati più avanzati erano il Granducato di Toscana e il Regno di Sardegna. Tra l’altro va ricordato che l’Italia appena fatta perse Cavour. Nessuno sa come sarebbe stata gestita l’unità d’Italia con Cavour alla guida del paese

    1. marco romano

      vada per cavour, ma i campi di concentramento dei soldati borbonici (soldati italiani), le stragi, l’affamare la popolazione, la tolleranza zero verso i briganti (belligeranti spesso per necessità) sono una relatà esistita e spesso non citata nei libri di scuola, sono problemi mai sollevati!

  810. Dino Grandi

    IL PORTALE “italia.it”…….LA VENDETTA!!!.

    Microsoft si inventa l’open standard e chiede soldi all’Italia

    II responsabile del dicastero per l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, insieme al Ministro Fabio Mussi, hanno incontrato il Chief Executive Officer di Microsoft Corporation Steve Ballmer per parlare di una collaborazione tra Governo e Microsoft.

    Collaborazione dalla quale sembra trarre beneficio solo ed esclusivamente Microsoft.

    Ed è qui che casca l’asino, direbbe qualcuno, dal momento che l’intero processo dovrebbe essere accompagnato dalla definizione degli standard in una “logica open standard”. Ma che vuol dire open standard? Sostanzialmente significa che, dopo aver pagato per le licenze, Microsoft resta proprietaria dei codici sorgenti e concede solo ed esclusivamente la possibilità di conoscere qualcosa del codice sorgente.

    Continua…

    CLICCA SUL NOME, LEGGI E LASCIA UN COMMENTO.

  811. Max Stirner

    DAL BLOG DI ANTONIO DI PIETRO

    24 Novembre 2006

    I costi della politica

    In campagna elettorale uno dei punti del programma elettorale dell’Italia dei Valori è stato il contenimento dei costi della politica.
    L’Italia dei Valori ha presentato tre emendamenti alla Finanziaria per diminuire gli sprechi della politica.
    L’unico emendamento accolto fissa un limite agli stipendi e alle liquidazioni dei manager pubblici, spesso liquidati con milioni di euro dopo gestioni fallimentari.
    Due altri emendamenti per la modifica delle attuali norme sul rimborso elettorale ai partiti sono stati respinti da tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione.
    Il primo chiedeva che il conteggio del rimborso elettorale ai partiti venisse fatto sul numero degli effettivi votanti (quindi riducendolo) e non, come è ora, sugli aventi diritto al voto. Oggi i partiti percepiscono, in funzione dei risultati ottenuti nelle diverse elezioni, la quota parte di quattro euro complessivi per cittadino italiano avente diritto al voto per ogni anno di legislatura: un euro per le elezioni alla Camera, un euro per il Senato, un euro per le Regionali e un euro per le Europee.
    Il secondo emendamento voleva abolire la norma che permette l’erogazione ai partiti, in caso di elezioni anticipate, di un doppio rimborso elettorale, uno per la legislatura interrotta e uno per la nuova legislatura.
    L’Italia dei Valori è apparentemente sola in Parlamento per la riduzione degli sprechi e dei privilegi dei politici. In realtà rappresenta tutti i cittadini italiani, non solo coloro che l’hanno votata.

    Postato da Antonio Di Pietro

  812. Peppe Carpentieri

    Caro Beppe,
    grazie, ma anche i Borboni erano conquistadores, il Sud è sempre stato terra di conquiste.
    Siamo ben coscienti che i libri raccontano balle. Ma i danni più grandi sono al Nord, convinti di aver studiato il giusto, convinti di conoscere la verità. Il problema è questo.

    1. Gino Vicolo

      you guys are so full of pensiero unico shit!

  813. Ugo Rossi

    Garibaldi ma che hai fatto?

    ORGOGLIOSO D’ESSERE ITALIANO!

  814. alessandro del monte

    Secondo i nostri parlamentari la commissione antimafia può essere composta anche da mafiosi.

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

  815. Cecche Rino

    A Teodoro,
    perchè vivere in quella di Bassolino è tutta una goduria!!!!!!!!!!

  816. emanuele penacchio

    caro checche rino,
    ce ne vuole uno per riconoscerne un’altro.

  817. Cecche Rino

    Dev’essere nuovo nuovo uscito ora.

  818. Michelangelo Marchese

    I censori stanno a grillo come la mer da sta al culo

    1. Michelangelo Marchese

      Guarda guarda qualcuno si firma con il mio nome e cognome, “I censori stanno a grillo come la mer da sta al culo” non l’ho mai scritto e mai pensato, come mai caro Beppe non crei una registrazione per lasciare i commenti in maniera da evitare che persone vigliacche si nascondino dietro il nome e il cognome di altri. Saluti.

  819. Riccardo Riccardi

    Promozionale cinematografico:
    Sulla questione meridionale è interessante vedere il film CRISTO SI E’ FERMATO AD EBOLI, con Gian Maria Volontè nella parte di Carlo Levi.

  820. Teodoro Marcianò

    tutta la mia solidarietà. deve essere dura vivere nella città di mastella tenete duro!!!

  821. liliana pace

    hello! what do you mean?

  822. emanuele penacchio

    la malavita per il meridione e’ come il maoismo per la cina: un ostacolo che impedisce lo sviluppo. se cade l’ostacolo son dolori per il nord. quindi la malavita organizzata e’ funzionale al benessere del nord.

  823. Achille Predozzi

    Andrea De Vercellis hai rotto i corbellis

  824. Valerio Sforzini

    Beppe, sei sempre e comunque un grande !!!

  825. M.Gabriella

    BRIGANTE SE MORE

    Ammo pusato chitarre e tamburo
    pecché sta musica s’adda cagnà
    simmo briganti e facimmo paura
    e cu a scuppetta vulimmo cantà

    E mo cantammo sta nova canzone
    tutta la gente se l’adda ‘mparà
    nun ce ne fotte d’o re Burbone
    ma ‘a terra è ‘a nosta e nun s’adda tuccà

    Tutte e paise d’a Basilicata
    se so’ scetati e vonno luttà
    pure ‘a Calabria mo s’è arrevotata
    e stu nemico ‘o facimmo tremmà

    Chi ha visto o lupo e s’e miso paura`
    nun sape buono qual’ è a verità
    o vero lupo ca magna ‘e creature
    è o piemontese c’avimma caccià

    Femmene belle ca date lu core
    si lu brigante vulite salvà
    nun ‘o cercate, scurdateve ‘o nome,
    chi ce fà guerra nun tene pietà

    Ommo se nasce, brigante se more,
    ma fino all’ultimo avimma sparà
    e si murimmo, menate nu fiore
    e na bestemmia pe’ sta’ libertà.

    (Il grande Eugenio Bennato)

    1. Gianfranco Nassisi

      Bennato è un gran figlio di put****, perchè oltre ad impossessarsi di una canzone popolare che, guarda caso, si chiamava “Libertà”, ha sostituito il verso originale “nuje cumbattimme pe ‘o Rre Burbone” con “non ce ne fotte…”, che oltre tutto scombina tutto il senso della canzone, che era appunto il conto di battaglia dei patrioti partigiani lealisti antipiemontesi.

  826. Nando Croce

    e allora voi meridionali ridateci i soldi che per sessant’anni avete abbuscato da noi settentrionali con la cassa del mezzogiorno!

  827. pippo pappo

    Reset mastella!
    Reset mastella!
    Reset mastella!
    Reset mastella!
    Reset mastella!

  828. Michelangelo Marchese

    Sogno o son desto?
    Ho appena lasciato un commento al commento di un tale che parlava di quanto amava la moschea che sorgerà a Colle e poi il suo commento è sparito ed il mio non è mai comparso. Come è possibile? Qualcuno mi sa rispondere?

  829. Cecche Rino

    Caro Poppi Pappo, non disperare. La società mista cui si riferisce il buon Mastellone e la Soc. Mafia & C., così rimane tutto come prima.

  830. Silvia Comello

    Signori io vi saluto, vi auguro di passare una buona notte

  831. gino vicolo

    ciao Lilly, long time no see!

  832. Angelo La Remo

    bravo beppe, proprio un articolo obiettivo, c’ha sempre ragione il meridionale.
    napoli ha avuto un secolo per tornare a essere una citta’ pulita e laboriosa, visti anche i soldi che ha incassato con la cassa del mezzogiorno per sessant’anni. ma non e’ cambiata una virgola, perche’ in fondo, a napoli va bene essere cosi’.
    com’e’ che in altre citta’ del sud si lavora e non ci si lamenta tanto?
    perche’ i napoletani il melodramma, le lagnanze, l’assistenzialismo, il piagnucolare ce l’hanno nel dna.
    tra l’altro informati, che gia’ a salerno nessuno puo’ soffrire i napoletani, e c’e’ un perche’.
    beppe, sei di parte come tutta la marmaglia di giornalisti che attacchi di continuo.
    se un settentrionale fa qualcosa, mettiamolo in croce. se a napoli si uccide, e’ colpa del torinese.
    ma andate a lavorare, va.
    e il primo sei tu, beppe, che e’ un po’ che ti sei montato la testa, chi ti credi di essere per attaccare i piemontesi? l’unita’ d’italia l’abbiamo fatta noi piemontesi, e a quest’ora napoli non sarebbe sovvenzionata con migliaia di miliardi l’anno con la cassa del mezzogiorno, per poi lamentarsi ancora!

    andate a lavorare!

    1. Carlo Bellelli

      EGREGIO SIG. ANGELO LAREMO, LE RICORDO CHE NAPOLI,CAPITALE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, ERA IN POSSESSO DI UN’INDUSTRIA DI PRIM’ORDINE CHE LE FACEVA AVERE UNA DISOCCUPAZIONE PARI A 0. INOLTRE, I DA LEI TANTO VITUPERATI SIGNORI BORBONE CONSERVAVANO TESORI IMMENSI DI INESTIMABILE VALORE, OPPORTUNAMENTE TRAFUGATI NELLA LORO TOTALITA’ DAI SIGNORI SAVOIA. NON MI E’ DATO CONOSCERE LA SUA ETA’ MA DAL TENORE UN PO’ TROPPO GENERALE E ASSAI POCO SPECIFICO DELLE SUE CRITICHE CREDO CHE LEI NON SIA PROPRIO QUELLO CHE SI DICE ‘UNO STORICO’. SI, PERCHE’ ANCH’IO, DA NAPOLETANO DI PADRE SALERNITANO, HO OCCHI PER VEDERE CHE TALUNE CARATTERISTICHE DI NOI NAPOLETANI SFIORANO LA INDISPONENZA E NON VOGLIO CERTO NEGARLO, ANZI. MA LA STORIA E’ STORIA, I FATTI SONO FATTI ED E’ VERGOGNOSO INTERPRETARLI AD UTILE PROPRIO, TRALASCIANDO DI CITARE ALCUNE VERITA’ INNEGABILI. IL BUON VITTORIOEMANUELE ED IL SUO GIOIELLINO EMANUELEFILIBERTO (MA CHE LAVORO FANNO?) SONO MIGLIORI DI UN NAPOLETANO CHE SI FA’ UN CUORE COSI’ PER 1000 €/MESE ? FORSE SE IL BUON GARIBALDI NON FOSSE NATO, ORA STAREMMO MEGLIO SIA NOI CHE VOI…

  833. A. de Vercellis

    **********************
    APOLOGìA DI BORBONISMO,
    **********************
    SIETE TUTTI IN ARRESTO
    **********************

  834. Banno Banni

    Meglio tardi che mai. Bravo Beppe. RESET

  835. andrea DE vercellis

    RICHIESTA:
    vorrei
    vedere
    il primo
    post di
    questo blog,
    E-P-O-S-S-I-B-I-L-E ?-?-!-!-?-?
    il mytico e storico numero uno:
    E-P-O-S-S-I-B-I-L-E ?-?-!-!-?-?
    QUELLO CHE LESSE E CI RISPOSE
    IL MYTICO VICINO,
    CHE POI BEPPE HA FATTO CONOSCERE
    A TUTTA ITALIA E CHE SI è CREATO
    UN BLOG ANCHE LUI:
    http://www.Blogvicinodibeppe.it

    è possibile?
    chi mi dà IL LINK
    DEL PRIMO POST
    DEL BLOG

    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
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    ******************
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    ******************
    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
    A TROVARE IL PRIMO POST DI QUESTO BLOG!

  836. liliana pace

    Tre fratelli contadini di Venosa
    Stormy Six

    Faceva molto caldo in Lucania
    nel Luglio ottocentosessantuno
    e la gente si sentiva già tradita
    da un’Italia non voluta e non capita.

    Quel fucile alzato al cielo e mai usato
    non è pronto per Vittorio Emanuele
    tre fratelli contadini di Venosa
    si rifiutano di metter la divisa.

    Con le foglie dell’autunno sulla strada
    è difficile seguire i loro passi
    già si è sparsa qua e là la loro fama
    coi briganti han firmato un proclama:

    “Contadini rimasti sulla terra
    non avrete proprio nulla da temere,
    su nei boschi siamo tanti e bene armati
    e i soprusi saranno vendicati”.
    con il freddo dell’inverno nelle ossa
    e la voglia del fuoco di un camino
    i fratelli contadini sono stanchi
    e camminano nel chiaro del mattino

    Il ventuno di Gennaio Sant’Agnese
    i soldati hanno teso un’imboscata
    li hanno uccisi a un chilometro da casa
    li han portati sulla piazza di Venosa

  837. Silvia Comello

    @ Alessio
    Se tutti le sanno perchè nessuno le dice?
    Perchè ci sono fascicoli ancora protetti riguardo a quel periodo?Perchè da una parte so tutto e dall’altra non posso sapere niente con certezza?Questi non sono tranelli dei politicanti, ma la volontà di non dire certe cose per paura delle reazioni che possono scatenare.
    Sui libri di storia c’è scritto qualcosa, no.

  838. rosario vesco

    Come mai uno stato così piccolo ecc..

    Una delle possibili risposte è che la Francia di Napoleone III sperava di fare dell’Italia-Piemontese non una nazione ma uno stato satellite, da “rimangiarsi” un po’ per volta.

    Il che fallì quasi immediatamente per la contemporanea disfatta bellica con la Germania e con l’allargarsi del potere dei Savoia grazie allo stato appena conquistato.

    Poi la prima guerra mondiale e tutto il resto fecero accantonare questa (fantomatica ma forse non troppo) idea politica.

  839. Andrea de Vercellis

    Sarebbe bello se i Borboni potrebbero ritornare a riprendersi il sud!!!!!

    giulio terraforte 25.11.06 21:01
    ****************

    …potessero NON potrebbero” studia protasi e apodosi e la loro consecutio, bestia analfabeta!!!
    altro che latino e greco! terùn!

    1. raffaele lavolpe

      …quando da voi si scopriva il teatro…..
      da noi i andava già in teatro….

  840. Michelangelo Marchese

    Le tue parole mi fanno vergognare di essere un essere umano. Vergognati anche te!

  841. alessio la ceppa

    @ silvia e alfredo

    Mi spiace contraddirvi,però nessuno ha nascosto niente.Tutte queste cose si sapevano,siete caduti nel tranello di politicanti che fino a qualche anno fà erano ancora fascisti e hanno cercato nel corso degli anni di accomunare aggressori e aggrediti solo per un tornaconto politico e speculare.Per il resto non sta a me giustificare le reazioni umane ma solo Dio puo’ perdonare(per quello che mi riguarda sono ateo)ma quando ti toccano persone care chi può giudicare le reazioni? Parlando di G.Pansa era un giornalista ormai dimenticato, che incominciò quel filone e riscontrandone un successo ha continuato a cavalcarlo con il plauso della desrta e l’aiuto delle tv berlusconiane(compresa la rai 2001 2006)saluti

  842. Andrea de Vercellis

    La rivoluzione del 1860 creò le basi per un Piemonte e quindi per un’Italia che si riattaccava alla situazione dell’era napoleonica. Come allora vecchi privilegi di casta e camorre municipalistiche furono sbloccati; come allora furono attaccati cattedratici di maniera, codini, o posizioni mentali secolarmente incancrenite. Fioriva di nuovo l’albero della libertà della borghesia giacobina e la minoranza dinamica del Terzo Stato italiano di Lombardia come nel Regno di Napoli vi cantava intorno la Carmagnola, con discorsi demagogici, corteggiando i potenti dell’ora e cercando di soppiantare quanti avevano avuto sino allora il comando. Specialmente l’Italia meridionale si distinse per scarso senso sociale, mentre la decisione del Terzo Stato possidente dell’Italia centrale e la forza militare seppero tener a freno le eterne fazioni di parte nei paesi papalini. Il piemontesismo militarista tradizionale collaborò sin da allora con l’elemento medio intelligente e attivo, ma privo di tradizioni appunto perché rivoluzionario, mentre il Parlamento si popolava, come notava già il Cavour, di esponenti di un ceto dirigente senza opinioni proprie, conservatore in fondo al cuore, ma radicale per paura.
    Quando si dice che l’unità italiana fu voluta da una minoranza, non bisogna pensare…(CONTINUA)
    http://www.polyarchy.org/basta/documenti/cusin.1943a.html

  843. M.Gabriella

    GRANDE! SEI GRANDE BEPPE!
    Hai dato voce ad una parte di storia che chiedeva giustizia per essere stata tramandata nella maniera sbagliata.
    Grazie da parte dei meridionali che sanno che la verità non è quella scritta sui libri di scuola!!!!!!

  844. gino vicolo

    Me piaseria visitar milan
    Oh! ti milan co to naviil
    Oh! ti milan co to madonin
    E paisar pu muntenapulion
    E ti de genti laurator e senatur
    M’embriagherei de nuita’
    Vu non rube’,no!no!no!
    Vu onest et faticateur
    Oh! milan co tu nebbiun
    Scai cori e tempri cape
    Oh! milan co tu fabbricun
    tuti pieni de terun e negrun
    To si che ce sai far
    Viva el milan viva el nord!

    Prof.dott.Giuseppe Esposito
    Linguista dialettale lauera in Milanese.Aulico
    addi 12 dic. 1967 cattolico.liceo Magna Nord

    giuseppe esposito 25.11.06 23:11 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione

    O Conat’e secessiune
    Testo e musica di G. Vicoluto

    aggio venduto o sanguo e o manduline
    peppurtà i sord’ammamma all’oshpedalo
    e mio fradello chillo piccirillo
    gli hanno mozzat ammano sotto o tramme

    io so ogguappo do rione assanità
    tutto chishte iaggiaffà
    pe ppudé riusci a campà
    senza mai lavorà, senza mai faticà

    aggio contrabbandato mia suriella
    l’aggio venduta pure ammarrughini
    aggio buttato o bbabbo in do vesuvio
    subito dope l’ultima erruzione

    io so ogguappo do rione assanità
    tutto chishte iaggiaffà
    pe ppudé riusci a campà
    senza mai lavorà, senza mai faticà

    la secessiò la secessià
    la secessiò la secessià
    iamme iamme ià
    la secessiò la secessiààààààà

    Gino Vicoluto
    compositore di canzune populare nappulidagne
    AD 2006

  845. gino vicolo

    O Conat’e secessiune
    Testo e musica di G. Vicoluto

    aggio venduto o sanguo e o manduline
    peppurtà i sord’ammamma all’oshpedalo
    e mio fradello chillo piccirillo
    gli hanno mozzat aammano sotto o tramme

    io so ogguappo do rione assanità
    tutto chishte iaggiaffà
    pe ppudé riusci a campà
    senza mai lavorà, senza mai faticà

    aggio contrabbandato mia suriella
    l’aggio venduta pure ammarrughini
    aggio buttato o bbabbo in do vesuvio
    subito dop l’ultima erruzione

    io so ogguappo do rione assanità
    tutto chishte iaggiaffà
    pe ppudé riusci a campà
    senza mai lavorà, senza mai faticà

    la secessiò la secessià
    la secessiò la secessià
    iaamme iamme ià
    la secessiò la secessiààààààà

    Gino Vicoluto
    compositore di canzune populare nappulidagne
    AD 2006

  846. paco de carlo

    La storia siamo noi…attenzione

    gianni fed 25.11.06 22:38

    La storia siamo noi bella ciao … che partiamo.

  847. Apolide Apolidissima

    Ho sempre detto di non avere patria! Ed è la verità!

  848. rosario vesco

    @Corrado Sansone
    Visto il tuo post, aggiungo qualcos’altro.

    I Borbone fecero anzitutto come … Machiavelli consigliava.
    Conquistato un regno, ci andarono ad abitare.
    Ciò portò loro un dominio su quelle terre durato molti, moltissimi anni. Ciò portò, indirettamente, floridità al sud di Italia.
    Sotto questo aspetto furono ottimi regnanti.

    Ovviamente i Borbone, da bravi “padroni” ne ebbero la parte migliore, diventando importantissimi nell’elite e nel dominio del “mondo occidentale” di allora.
    Rimando all’altro mio post per questo.

    Circa le leggi citate da Corrado Sansone, provo a dare un mio parere.

    Essendo di caratteristiche intrinsecamente il loro potere nobiliare e post-feudale, le leggi erano feudali e diventarono invise alla gente.
    Ovviamente erano antimoderne e anti democratiche.
    Erano la legge del ricco contro il povero.
    Di democrazia, anzi, ovviamente neanche a parlarne.
    In Europa solo in Francia e poi a valle delle conquiste Napoleoniche si diffuse un’idea democratica.

    E chiudo con una osservazione.
    Dal piccolo furto o dal piccolo spaccio a volte si passa a ben altro.
    Oggi si arriva all’eccesso opposto in cui non si rispetta più il diritto altrui a difendere la proprietà.
    Se un rapinatore entra nel tuo negozio armato e minaccia di uccidere te e la tua famiglia, se reagisci vai sotto processo. Giusto: il processo è finalizzato a verificare i fatti.

    Ma l’eccesso di garantismo non aiuta la gente a credere nello Stato: favorisce la delinquenza.

    Se c’è una minaccia non ai pochi spiccioli che hai in cassa ma alla VITA di un negoziante credo che la legislazione dovrebbe permettere una REAZIONE, QUALUNQUE essa sia.
    Questo fa parte della natura più intima dell’uomo.
    Chi la nega, secondo me è in malafede: o non ha mai subito violenza o è profondamente EGOISTA e spera che tocchi sempre agli altri.

    L’ideale sarebbe seguire il “porgere l’altra guancia”, ma non sempre questo viene capito come “educativo” da un criminale

  849. matteo gottardi

    Sono troppo curioso anche io voglio combattere e sono pronto a tutto mi creda a cosa si riferiva lei quando ha detto che si racconta del falso su quale personaggio storico e perché?

  850. alessandro del monte

    La cosa più grave è che l’occupazione continua…nel senso che lo stato, le istituzioni in generale tollerano il dominio mafioso sul regno delle due sicilie, costringendo il popolo meridionale al sottosviluppo e all’emigrazione!!!

    http://WWW.RIBERAONLINE.BLOGSPOT.COM

  851. paco de carlo

    Sarebbe bello se i Borboni potrebbero ritornare a riprendersi il sud!!!!!

    giulio terraforte 25.11.06 21:01

    Co stocazzo che glielo ridiamo … fino alla morte a difendere la terra natia.

    1. A. de Vercellis

      SE POTESSERO, NON POTREBBERO!!! BESTIA STUDIA APODOSI E PROTASI E CONSECUTIO!

  852. COMINCIALITALIA.NETtella papi

    AI PRESIDENTI DELLE CAMERE

    PREVITI SI DIMETTA
    VIA I PARLAMENTARI CON CONDANNE

    FIRMA LA PETIZIONE

    http://www.comincialitalia.net

  853. matteo gottardi

    MI PUò RISCRIVERE IL SITO GIUSTO CHE VEDO DI COSA STATE DISCUTENDO

  854. Corrado Sansone

    @ Giuseppe Esposito
    ——————-
    Grazie per il commento ma controribattere a certuni almeno da parte mia è inutile perdita di tempo perchè non sono San Francesco.
    Buonanotte.

  855. maurizio serpi

    Credo che sia giusto ricercare la verità storica, ma che sia sbagliato creare degli alibi. Oggi questa è l’Italia con cui ci dobbiamo confrontare responsabilmente.

  856. paco de carlo

    Beppeeeeee te rau nu vasu mmocca …. tieni il caffè pagato domani mattina al bar, pago io.
    Che cappoccione ca tieni, ne sai una più del diavolo … SEI GRANDISSIMO E NON MOLLARE MAIIIIIIIIIIIIIIIII.

    ps. comunque insieme a Di Pietro e Travaglio fonda un partito … sai che goduria?

  857. Cecche Rino

    Fateglielo leggere e addio, almeno la finisce di rompere i cogl ioni, è tutta la sera che sopportiamo questa litania!!!!!!!!!!! E’ proprio vero che i ciucchi sono fuori dal manicomiio

  858. andrea bonsignore

    ciao,
    è da quando ero ragazino che mi domanavo come avesse potuto uno dei più piccoli stati d’europa , peraltro in bancarotta da anni in seguito a disastrose “guerre preventive” che noi chiamiamo guerre di indipendenza ,conquistare tutta la penisola. E che fine fecero coloro i quali tentarono di opporvisi. E perchè si attaccò uno stato sovrano in pace col mondo da secoli.E perchè la seconda capitale d’europa per numero di abitanti divenne capoluogo di provincia in un giorno. E perchè tutto il potenziale di uno stato vasto , ricco e moderno, pur considerando i contestuali paradossi dell’epoca, si sbriciolò in un attimo senza che poche voci avessero l’ardire di farsi sentire. Molti autori hanno risposto a queste domande ma nessuno di loro è noto a tutti. La storiografia ufficiale attuale è stata partorita e nutrita in un’epoca in cui il crescente bisogno di nazionalismo presupponeva una “visione” romantica ed epica della storia d’Italia che , come disse qualcuno , si compì solo nelle trincee fangose della Grande Guerra , 45 anni dopo la presunta unità. Tutto quello che accadde prima fu falsato , coperto , dissimulato , riveduto e corretto , come buona parte di ciò che è seguito fino ad oggi. Suona quanto mai profetica l’aforisma che cita che un popolo senza memoria è come una fortezza senza bastioni …. ma per fortuna vinciamo i mondiali di calcio!

  859. francesco saotu

    la “storia” viene da historia, che a sua volta viene da -id- e quindi dal greco orao-vedere ma anche conoscere. tutto questo per dire cosa vi chiederete voi?
    CHE LA STORIA è CIò CHE SI CONOSCE…E COSA BISOGNA CONOSCERE LO DECIDONO DA SEMPRE I VINCITORI…ALTRA COSA è IL FENOMENO STORICO, CIOè CIò CHE REALMENTE ACCADE, ma questo è, a mio avviso, non definibile in assoluto, è cioè relativo, ognuno di noi ha una sua storia vivo o morto che sia, queste storie si intrecciano tra loro cosicchè accade che ognuno di noi attribuisca una proiezione di storia ancora più relativa e parziale a ciascun altro…la somma di tutto questo ci da il fenomeno storico, ma ditemi voi quale uomo potrebbe conoscerlo e comprenderlo…
    la storia la fanno i vincitori, i potenti, gli stati e non solo, ma soprattutto questi…
    non potrò mai dimenticare 1984 di g.orwell dove gli stati decidevano la pace e la guerra tra loro ed al contempo riscrivevano tutta la storia presente passata e futura preoccupandosi di rimuovere tutte le tracce del fenomeno storico…un attimo prima si era in guerra con l’eurasia e l’attimo dopo si era da sempre stati alleati con la stessa e si era stati da sempre nemici di nuovi nemici…
    per fortuna non ci manipolano ancora sino a tal punto, o forse lo fanno così bene che non ce accoegiamo, ed il bispensiero è solo un’idea astratta ma geniale di orwell…
    qualcuno deve però pur decidere chi sta dalla parte del giusto e chi ha torto…volendo paragonare la storia ad un giudizio si può dire che:
    LA STORIA è LA SENTENZA, GLI STATI SONO LE PARTI IN CAUSA, IL GIUDICE è UNA DI ESSE QUELLA CHE ALLA FINE VINCE O è PIù POTENTE…

  860. andrea de vercellis (piemonteis in esili)

    VERAMENT A ME piemontese in terr… ehm in regione straniera, sul confine tra padania e terronia, di qua, ma pur sempre molto lontano dalla mia patr… ehm regione…

    Be’ m’han mai detto me buono e i meridionali cattivi, ANZI… laverità è che noi piemontesi soma sempr stati discriminà… solo perché soma falsi e curtes… è facile essere simpatici quando si è come i napoletani: piazza, sole e mandolino, è ‘l travaj? ‘un ce penzà, un ce penzà quanno che cc’hai ‘o sole che te fotte ‘el lavoro?

    Povero Piemonte, incompresa e fredda Prussia d’Italia, e povera Italia che non sa esser nazione dopo 140anni!!!!

    1. Pierluigi Rebaudengo

      Io sono nato e vivo i Piemonte colgo l’occasione per smentire il detto “Piemontesi falsi e cortesi”

      in verita’ i piemontesi hanno un carattere di mer-da

      Pierluigi Rebaudengo( un po’ balengo)

    2. Giuseppe Violani

      Io ci lavoro in Piemonte e nulla da dire sulla gente..Cortese,civile..Ma non dare del terrone agli altri quando vivi in mezzo alle risaie e alle zanzare!

  861. Andrea de Vercellis

    w la nazione italiana unica e indivibile sacra e inviolabile, granitica e monolitica!

  862. Patty Ghera

    L’identità e la cultura dei popoli del nord Italia sono 60 anni che sono messi in pericolo dall’invasione romano borbonica

  863. Andrea de Vercellis

    Garibaud non fo assoldato da nessuno: si assoldò da solo e odio’ fino alla morte Re, Cavour e tutta la compagnìa (diede i loro nomi ai suoi asini)

    I savoja (o meglio cavour che era l’unica eminenza grigia) non volevan unire l’italia, ma solo creare uno stato unitario nel nord italia (si vedano le fonti e gli accordi di plombièrs mi pare)

    ma che storia vi insegnano a scuola?????

  864. gino vicolo

    non torno sul fatto che gli eventi citati da Grillo risalgono a 150 anni fa, e che questi 150 anni si potevano spendere meglio che non a piangersi addosso e farsi mantenere.

    Concordo invece sul fatto che il risorgimento è stato una tragedia disastrosa e il fascismo è stata la sua epitome, con il tentativo di trasformare diverse nazioni in un solo melting pot tramite le deportazioni e l’invasione meridionale dell’apparato statale. Il disprezzo per le identità è un punto fermo dei movimenti dittatoriali, non a caso ripreso dai comunisti idagliani.

    L’unico rimedio possibile è lasciare che quest’indegno pastrocchio pseudonazionale chiamato idaglia si dissolva nell’Europa dei popoli, lasciando spazio e ridando dignità di nazioni ai gruppi etnici e alle identità culturali esistenti sul territorio del brutto e sordido paese.

    1. gino vicolo

      sei ironico o davvero ti appassioni per qualcosa di così squallido come l’idaglia?

  865. Andrea de Vercellis

    PA MI!
    el berlusc sì!

  866. gianni fed

    La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
    siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
    La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
    La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
    questo rumore che rompe il silenzio,
    questo silenzio così duro da masticare.
    E poi ti dicono “Tutti sono uguali,
    tutti rubano alla stessa maniera”.
    Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
    Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
    la storia entra dentro le stanze, le brucia,
    la storia dà torto e dà ragione.
    La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
    siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
    E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
    quando si tratta di scegliere e di andare,
    te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
    che sanno benissimo cosa fare.
    Quelli che hanno letto milioni di libri
    e quelli che non sanno nemmeno parlare,
    ed è per questo che la storia dà i brividi,
    perchè nessuno la può fermare.
    La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
    siamo noi, bella ciao, che partiamo.
    La storia non ha nascondigli,
    la storia non passa la mano.
    La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

    Francesco De Gregori

  867. rosario vesco

    Malgrado i messaggi storiografici ufficiali, non credo assolutamente che i Savoia abbiano voluto unificare l’Italia … per unificare l’Italia, ma solo per fare per se stessi in dominio più grande.

    La differenza storica fu che Garibaldi, che aveva operato al soldo di tanti paesi mondiali (con spinte ideali innegabili, perchè certo non era uno che stava volentieri in pantofole davanti ad un fuocherello tutta la giornata) è stato assoldato dai Savoia e non … dai Borboni.

    I Savoia erano poco imparentati agli Asburgo, i Borbone erano imparentati invece con le dinastie reali ed imperiali di mezzo mondo, Asburgo inclusi.

    A quei tempi lo Zar, il Kaiser e gli altri grandi del mondo avevano Roma e Napoli (e prima ancora Palermo) come loro referenti in Italia.

    Un mondo legato alla nobiltà neofeudale, crollato con le guerre mondiali.

    Ad essi erano legati anche i nobili del nord d’Italia.
    Ho sentito dire che per qualche tempo chi voleva acquisiva nobiltà partiva dal nord ad acquistare il titolo a Palermo.
    I Savoia non contavano niente.

    E, più avanti, molte famiglie emigravano dal nord (ad esempio dal comasco) per lavorare a sud; soprattutto sarti, ricamatrici, artigiani perchè a sud il lavoro veniva apprezzato anche dal popolo ed aveva mercato. Il sud muoveva l’economia.

    Dopo la conquista savoiarda le industrie si sono portate a nord, Fiat e altre hanno trainato la volata, grazie anche alle scellerate guerre in cui ci ha trascinati la politica fascista.
    E mentre i Savoia erano (nella sostanza) nelle mani di Mussolini, il sud sprofondava.
    Ma già la prima guerra mondiale aveva depauperato il sud dei suoi giovani per allargare il nord!

    Ad un certo momento la Sicilia intendeva staccarsi dall’Italia: la seconda guerra mondiale prima e la dc poi hanno rinforzato proprio la mafia più retrograda, quella delle campagne; la dc stessa ha fatto la politica dei contentini alla mafia, ed.. eccoci qui.

    La lontananza fisica dall’Europa ha fatto il resto.

  868. Andrea de' vercellis (piemontese in esilio)

    VERAMENT A ME piemontese in terr… ehm in regione straniera, sul confine tra padania e terronia, di qua, ma pur sempre molto lontano dalla mia patr… ehm regione…

    Be’ m’han mai detto me buono e i meridionali cattivi, ANZI… laverità è che noi piemontesi soma sempr stati discriminà… solo perché soma falsi e curtes… è facile essere simpatici quando si è come i napoletani: piazza, sole e mandolino, è ‘l travaj? ‘un ce penzà, un ce penzà quanno che cc’hai ‘o sole che te fotte ‘el lavoro?

    Povero Piemonte, incompresa e fredda Prussia d’Italia, e povera Italia che non sa esser nazione dopo 140anni!!!!

  869. Mar Tin

    Grande Beppe,
    un’altro post di grande cultura e verita’ storica.

  870. Cecche Rino

    I soliti privilegi ai meridionali!!! No. non sono parente ma i toscani in fatto di ironia si assomigliano tutti.

  871. Corrado Sansone

    Agli amanti di Nino Bixio
    ————————-

    Certo è che le cronache sulla Sicilia di Nino Bixio non sono passate alla Letteratura Europea mentre quelle di Goethe sì e non certo perchè l’uno era meridionale rispetto all’altro.Ma il mio discorso è un altro. La fama a Nino Bixio derivò invece per il massacro dei contadini di Bronte. Voglio ricordare che sotto i Borboni vigeva una legge detta ” siccardiana ” che dava il diritto di vita e di morte al proprietario terriero che sorprendeva un estraneo sul suo fondo nell’atto di raccogliere la legna secca caduta dagli alberi.Le rivolte contadine causate dal fatto che i grandi feudi venivano lasciati incolti( come quello di Horatio Nelson donatogli appunto dai Borboni) portarono a sedare nel sangue ogni ribellione.Di questo massacro con relativo processo dei rivoltosi esistono negli archivi storici ancora oggi tutti i verbali compresa la sentenza di morte firmata da Bixio,dei rivoltosi tra i quali per la cronaca vi era anche lo scemo del paese.Non sto scherzando,dico sul serio,lo scemo del paese.Sull’argomento ricordo che esiste un film del 1972 di Florestano Vancini ed un saggio di Sciascia.Quindi sul piano della civiltà tra Savoia e Borboni……..

    P.S.
    Spero che questo post non sparisca come il precedente.

    1. Patty Ghera

      O non capisce o non vuol capire. Un episodio singolo non ha niente a che vedere con la realtà descritta da Bixio e da tantissimi altri. Legga il libro da me citato e non dica più bischerate!

  872. emilio sereni

    perchè dopo un po che una persona diventa personaggio pubblico e si dedica a temi politici sente il bisogno di “difendere” e arrufianarsi, leccarle il meridione?
    Nel meridione non sarebbe mai arrivato il ‘900 senza l’industria, e senza il catasto.

  873. Giuseppe Mortati

    Beppe,
    dimmi la verita’ hai letto il libro di Angelo Manna intitolato “BRIGANTI FURONO LORO:QUEGLI ASSASSINI DEI FRATELLI D’ITALIA”?
    Le cose che hai scritto nel tuo articolo, un Meridionale che si rispetti gia’ le conosce!!!Non solo hanno derubato le casse dello Stato Borbonico(Banco di Napoli…che guardacaso adesso e’ nel gruppo San Paolo-IMI di Torino per ironia della sorte)ma ci hanno derubato la cosa per me, per noi piu’ importante: la nostra dignita di cittadini liberi ed indipendenti.
    E si… quelli che chiamarono briganti sono per noi Eroi Luminosi che per sempre porteremo nei nostri ricordi!

    Ciao

    1. A. de Vercellis

      ME A SUN ED VERCEJ E SAPEVA NEN!!!

  874. michele morini

    @ tutti quelli che dicono ai borboni di riprendersi il meridione e di staccarsi.

    Ricordatevi anche di ripsedire tutti i soldi rubati dal nord dal tesoro borbonico…sono l’equivalente attuale piu o meno di 1000 miliardi di euro… rispedite giu anche quelli oltre i borboni…

  875. Silvia Comello

    La storia non siamo noi, noi creiamo la storia perchè ovunque passiamo noi quello che c’è diventa il passato!

  876. Patty Ghera

    O Esposito mi pare che da bambino tu sia stato troppo alle intemperie esposto

  877. gianni fed

    La storia siamo noi…attenzione

  878. Andrea de'Vercellis

    RICHIESTA:
    vorrei
    vedere
    il primo
    post di
    questo blog,
    E-P-O-S-S-I-B-I-L-E ?-?-!-!-?-?
    il mytico e storico numero uno:
    E-P-O-S-S-I-B-I-L-E ?-?-!-!-?-?
    QUELLO CHE LESSE E CI RISPOSE
    IL MYTICO VICINO,
    CHE POI BEPPE HA FATTO CONOSCERE
    A TUTTA ITALIA E CHE SI è CREATO
    UN BLOG ANCHE LUI:
    http://www.Blogvicinodibeppe.it

    è possibile?
    chi mi dà IL LINK
    DEL PRIMO POST
    DEL BLOG

    VI PREGO AJUTATEMI
    ******************
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    A TROVARE IL PRIMO POST DI QUESTO BLOG!

  879. Al Panzini

    ***

    Senti senti!

    Cosa scrivono certi “becerini”.

    Coloro che si stracciano i sudici vestiti
    per i clandestini cacciati o fuggiti dalla
    loro patria, quelli che difendono gli zingari
    con la più alta percentuale di malaffari, che difendono i cinesi solo perchè, il becero,
    crede che comunismo è uguale… acosa? se
    non la morte se non sei schiavo, quelli che difendono i delinquenti, i deviati, i drogati….
    adesso vengono a difendere le regioni,
    Aveva ragione Il grande Umberto fu Bossi. Allora!!!

    *

  880. giacomo terrone

    Alcuni storici propongono di rivedere i capitoli che riguardano l’insegnamento di alcune pagine del recente passato italiano. In parte è in corso una rivendicazione del ruolo svolto dal sud come finanziatore dello sviluppo industriale dell’ex regno del Piemonte; in altra parte viene accentuato un discorso di storia economica e monetaria come elemento chiave per capire gli squilibri nord-sud. È in questo periodo che il sistema bancario si struttura in modo simile a oggi: un meridione con poche tasse e alta raccolta di risparmi che non vengono investiti nel territorio, ma finanziano le industrie del nord Italia. La tassazione imposta dal regno sabaudo, la stessa del nord estesa al nuovo regno, e ulteriori aggravi come la tassa sul grano, sono considerate causa della massiccia emigrazione che si verificò dopo l’unità d’Italia. L’afflusso di risparmi dagli emigranti alle famiglie fu un importante ammontare di riserve di valuta estera (che valeva molto rispetto alla moneta italiana dell’epoca) che si sommava alle riserve auree integrate con l’acquisizione nella futura Banca d’Italia delle banche del sud. Questi storici vedono nel brigantaggio un sintomo del processo di trasferimento di ricchezza dal Meridione verso il nord.

  881. Cecche Rino

    Perchè dice “vi cancelliamo?” Fa forse farte dello staff? Arlecchino si confessò burlando. Può essere in quanto le sue caxxate non le cancellano mai

  882. Fabio BR

    Rivolto a tutti i lettori del blog…IMPORTANTISSIMO, VI PREGO LEGGETELO!!!!!

    Vi ricordate quante volte ho scritto SALVIAMOLA (la donna che in Arabia Saudita è condannata a morte per lapidazione per aver partorito un bimbo dove il marito è morto da 6 anni)??bene, grazie a quelli che hanno visitato il mio blog, la Comunità di Sant’Egidio oggi mi ha risposto, stiamo programmando un appello urgente, una raccolta di firme per fermare un omicidio…vorrei intanto ringraziare quei pochi che hanno deciso di perdere 5 min della loro vita per visitare il mio blog e quindi provare a salvarla…ORA CHIEDO A TUTTI di fare quel gesto d’amore da padre di famiglia, da marito, da figlio, da donna, da mamma, da figlia…quando venite sul mio sito ponete il vostro commento e la vostra firma. Le manderemo tutte nella speranza che almeno una giovane donna possa crescere con suo figlio!!
    Grazie di cuore.
    Fabio.
    http://italianiestero.blogspot.com/

  883. rudi tori

    di revisionismo in revisionismo chissà dove si può finire….

  884. marco pighetti

    Il sud aspetta gaudioso la secessione dal Nord!

    Perchè il nord non opera davvero in tal senso?

    Semplice: farebbe la fame!

    1. Patty Ghera

      Facciamo tutti il tifo per il sud

    2. Gino Vicolo

      hai ragione, faremmo la fame, ma dopo tutto mettersi a dieta fa bene, quindi avrete gaudiosi la vostra secessione, MANGIAPANE ATRADIMENTO, PALLE AL PIEDE DELL’EUROPA.

  885. Alfredo Reale

    Complimenti Beppe.
    Revisionismo storico?
    Vedo che molti sono scandalizzati. (Vedi l’accoglienza dei libri di Gianpaolo Pansa)
    Purtroppo la storia è sempre stata scritta dai vinti.
    Pansa ha il vantaggio di avere il supporto di molte memorie viventi che finalmente hanno potuto liberarsi del pesante fardello.
    Ma la storia del secolo scorso no.
    Necessita di ricerche molto più approfondite tipo quelle effettuate da Antonio Ciano e raccolte nel suo ultimo libro “Le stragi gli eccidi dei Savoia”.
    Tutto orrendamente documentato.
    Appena letto quel libro non si riesce più a leggere la denominazione di molte strade italiane senza provare disgusto.

    1. Silvia Comello

      Mi dispiace contraddirti ma la storia è scritta dai vincitori…se non come le spieghiamo tutte le omissioni storiche che i simpatici compagni hanno fatto nel primo dopoguerra e che ancora oggi rimangono ben chiuse negli archivi?!?!

    2. Alfredo Reale

      Mi sono riletto ed ho scritto proprio questo che dici tu.

    3. alessio la ceppa

      Pansa non è un revisionista! Pansa ha trovato un filone che gli permette di farsi pubblicità e soldi.Il plauso proveniente da La Russa è tutto dire.Se vogliamo dimenticare quello che hanno fatto i fascisti,e non comprendere umanamente la vendetta di coloro che hanno patito sofferenze atroci per anni,beh……………

    4. Silvia Comello

      ti chiedo scusa ho capito male!
      comunque non riesco a capire il perchè!
      Perchè bisogna aspettare che muoia una generazione intera per sapere la verità su quel periodo…a quel punto non sarà più verità, nessuno potrà dire “no, scusa ma a mio nipote stai insegnando delle stroXXXte”.

    5. Silvia Comello

      Senza offesa ma ti sembra giusto passare sotto silenzio i milioni di morti che ha fatto il comunismo…siamo tutti d’accordo che tra nazzismo e fascismo hanno fatto dei danni incalcolabili…ma il comunismo, ancora vigente in molti stati del mondo continua a mietere vittime…ma questo è meglio non dirlo…

    6. Alfredo Reale

      Io non dimentico cosa hanno fatto i fascisti anche perchè sono settant’anni che me lo ricordano in tutti i modi.
      Ma se gli altri volevano essere compresi nelle loro vendette perchè le hanno tenute nascoste per tutti questi anni?

    7. Silvia Comello

      C’è da dire che mi sembra una vendetta decisamente stupida uccidere i propri concittadini perchè hanno il “DIFETTO” di pensare con la loro testa…certe cose non si possono chiamare vendetta..certe cose vanno chiamate con il loro nome…PAZZIA!

    8. Alfredo Reale

      @ Silvia
      Per correttezza bisogna comunque precisare che le nefandezze ci sono state da entrambi i lati. La nefandezza più grande però è cercare di farsi passare per lindo e puro quando ti sei macchiato di crimini tali e quali se non peggiori del tuo nemico ed hai provato a nasconderli

    9. Silvia Comello

      @ Alfredo

      Sono perfettamente d’accordo con quanto dici.
      Il problema è che le cose non vengono dette.
      Ho ventun’anni,mi sono diplomata due anni fa e a sentire cosa dicevano sembrava che i comunisti fossero dei santi, bisogna insegnare tutto ai ragazzi, il bello e il brutto se no come possiamo veramente capire il nostro paese

    10. alessio la ceppa

      A Silvia dico che forse non ha capito.Che c’entra il pensarla in modo diverso con gli omicidi!I fascisti,loro sì,non sopportavano coloro che avevano libertà di pensiero e uccidevano o massacravano per questo.Mio nonno ne ha prese di botte ma fortunatamente è sopravvissuto,ma un mio zio dopo aver perso quel po’ di benessere che si era guadagnato ha perso in seguito anche la vita perche’ e tutto questo dovuto al fatto che clandestinamente leggeva L’Unità(all’epoca questo era un giornale clandestino che si nascondeva dentro il cappotto o in altri posti).Silvia te le hanno dette queste cose?

    11. Alfredo Reale

      @ Alessio
      La storia della tua famiglia e dei torti subiti merita tutta la mia stima e il rispetto.
      Ma il nocciolo del discorso era che chi ha subito poi ha dato della stessa pasta e lo ha tenuto nascosto (perchè? se pensava di essere nel giusto?).
      Gli stessi che hanno subito allora, nel mondo dove non hanno mai subito, continuano ad uccidere ed a sopprimere in nome di un ideologia, e continuano a nascondere.
      Io qualche dubbio me lo farei venire.

    12. Silvia Comello

      @ alessio
      Come ho detto le cose le sto imparando da sola perchè a scuola mi hanno detto quello che volevano loro, non sto dicendo che i fascisti fossero dei santi, mio nonno è scappato da un camion che lo stava deportando in un campo quindi certe cose le so…dico solo che bisogna dire i danni fatti da tutti e non solo da una parte, è normale voler vendicarsi quando si subiscono perdite importanti o anche solo la repressione che c’era in quegli anni ma non è una giustificazione valida.
      Se si vive con la filosofio del occhio per occhio e dente per dente non riusciremo mai ad uscire dal circolo vizioso creato da due pazzi furiosi e repressi come Mussolini e Hitler.

  886. Patty Ghera

    HANNO VENDUTO LA LORO PATRIA AI FRANCESI IN CAMBIO DEL LOMBARDO VENETO, GRAZIE A TRADITORI (LEGGI RICASOLI FIRIDOLI AMICO DEI MASSONI INGLESI)HANNO PRESO LA TOSCANA CON UN REFERENDUM TRUFFA, HANNO DATO LA POSSIBILITA’ AL PELATO DI PREDAPPIO DI ANDARE AL GOVERNO, HANNO UNIFICATO L’INUNIFICABILE, IL RISULTATO E’ QUELLO CHE VEDIAMO: UN’ITALIA DIVISA IN DUE CHE NON SARA’ MAI POSSIBILE UNIRE. MALEDETTI SAVOIA

    1. raffaele lavolpe

      MI PIACE IL TUO FERVORE…MA SAI KE L’IMMIGRAZIONE ITALIANA IN AMERICA DEL SUD INIZIO’ CON LE POPOLAIONI PIEMONTESI, LOMBARDE, FRIULANE E VENETE??SOLO DOPO L UNITA I NOSTRI SUDISTI INIZIARONO L’ IMMIGRAZIONE ….

  887. Piemontese falso e cortese

    In effetti un po ‘ci assomiglia a Louis De Funes

  888. ettore maiorana

    la storia si ripete ciclicamente. è accaduto sempre, accade tutt’oggi, sempre accadrà.

    Se l’umanità non si sveglia e non impara qualcosa dal proprio passato.

    Buonanotte, che per stasera di tempo davanti allo schermo ne ho passato fin troppo…

    Ettore Maiorana

  889. Silvia Comello

    Elena Cornaro Piscopia..la più grande donna la mondo…veneta…

    1. giorgio ventura

      Salvatore Catapano di napoli , parrucchiere , 3 figli tutti onesti e 2 laureati
      Il piu’ grande uno della terra ………….!!!!!!

  890. Patty Ghera

    Nino Bixio scrive da San Severo alla moglie Adelaide (tratto dal libro “Le due civiltà di Claudia Petraccone editori Laterza) nel 1863 come membro della Commissione Parlamentare sul brigantaggio.

    Abbiamo visita alcuni paesi delle province del Sud. Che paese! Si potrebbero chiamare dei veri porcili! S’io dovessi vivere in queste regioni preferirei di bruciarmi la testa, ti assicuro che nelle province meridionali si darebbe lavoro a metà della popolazione facendo spazzare le strade o quelle che qui chiamano strade. Prima che questi paesi giuntano allo stato dei nostri più miseri villaggi, abbisognano anni e lunghi anni. Non strade, non alberghi, non ospedali, nulla insomma di quanto si vede oggi nella parte meno avanzata d’Europa, Poveri paesi, quale governo Dio ha permesso s’avessero! Manca loro il senso del giusto e dell’onesto, bugiardi sempre, timidi come fanciulli … eppure vi sono ancora dei borbonici! Eppure vi sono dei milionari in ogni villaggio! Eppure si vedono campagne vaste e capaci di tutto, ma l’uomo s’è fatto bruto ed in questo paese i nemici o gli avversari si uccidono, ma non basta uccidere il nemico bisogna straziarlo, bruciarlo vivo a lento fuoco e peggio se possibile. Questo insomma è un paese che bisognerebbe distruggere o almeno spopolare e mandarli in Africa a farsi civili.

    1. Gianfranco Nassisi

      Ma Bixio, prima di arrivare a San Severo (ma che ci faceva a San severo, se non sta sulla strada dalle Calabrie a Napoli?) era già passato da Bronte…
      Quindi non aveva avuto bisogno di ripetizioni: quello che fece a Bronte è tutta farina dei suo sacco….

  891. Patty Ghera

    (tratto dal libro “Le due civiltà di Claudia Petraccone editori Laterza) Carlo Nievo scrive al fratello Ippolito il primo dicembre 1860 da Mola di Gaeta.

    Tolta la dolcezza del clima questi paesi sono orrendi in tutto e per tutto. Gli abitanti sono gli esseri più sudici che io abbia mai visto; fiacchi, stupidi e per di più con un dialetto che muove a nausea tanto è sdolcinato; nei paesi, se si possono chiamare paesi queste informi accozzaglie di catapecchie, non si trova assolutamente nulla; in molti di essi vi è appena l’acqua necessaria per gli abitanti per cui qualche volta fummo assetati come gli ebrei nel deserto.

    1. davide patti

      peccato che chi scriveva se la passava bene e stava in città.
      vai nelle campagne settentrionali, ma vacci ora, e vai a vedere se si lavano!!
      poi, vai in quelle del meridione.
      sarai accolta, ingloriosamente, come una regina, e servita e riverita.
      ma, mi auguro, anche scippata.

    2. antonio scorzelli

      La Petraccone descrive di questa lettera scritta da chi se la spassava mentre gaeta e dintroni erano state squassate da 160 mila bombe e l’esercito piemontese aveva devastato tutto il territorio indicato nel libro. A gaeta per esempio i savoiardi tagliarono oltre centomila ulivi per riscaldare le loro corna, trasportarono i macchinari delle fabbriche sul Lago di Garda e smembrarono gli oltre trecento frantoi della città oltraggiata. Ma ci si vergogni di scrivere quelle stronzate, vorrei vedere la città della Petraccone dopo una guerra, dopo aver subito 160 mila cannonate, e la popolazione camminare sulle macerie prodotte dai cannoni rigati, la vorrei proprio vedere la Petraccone, e poi, Laterza non era l’editore di Benedetto Croce? liberale e massone anche lui, che difendeva l’invasione piemontese e quant’altro?

  892. Max Stirner

    ciao Paola
    a tutti hanno insegnato la storia dei vincitori, ma siamo noi che possiamo ristudiarcela

    Max

  893. Al Panzini

    /
    /

    Il vostro amato Louis de Funés, “Certinotti”
    Faustina, è di quella razza lì.
    Figlio ignoto di nobili ladri.

    ah ah ah… vi ha inchiappettato a tutti.

    Beceri

  894. mario schiavon

    In campagna elettorale uno dei punti del programma elettorale dell’Italia dei Valori è stato il contenimento dei costi della politica.
    L’Italia dei Valori ha presentato tre emendamenti alla Finanziaria per diminuire gli sprechi della politica.
    L’unico emendamento accolto fissa un limite agli stipendi e alle liquidazioni dei manager pubblici, spesso liquidati con milioni di euro dopo gestioni fallimentari.
    Due altri emendamenti per la modifica delle attuali norme sul rimborso elettorale ai partiti sono stati respinti da tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione.
    Il primo chiedeva che il conteggio del rimborso elettorale ai partiti venisse fatto sul numero degli effettivi votanti (quindi riducendolo) e non, come è ora, sugli aventi diritto al voto. Oggi i partiti percepiscono, in funzione dei risultati ottenuti nelle diverse elezioni, la quota parte di quattro euro complessivi per cittadino italiano avente diritto al voto per ogni anno di legislatura: un euro per le elezioni alla Camera, un euro per il Senato, un euro per le Regionali e un euro per le Europee.
    Il secondo emendamento voleva abolire la norma che permette l’erogazione ai partiti, in caso di elezioni anticipate, di un doppio rimborso elettorale, uno per la legislatura interrotta e uno per la nuova legislatura.
    L’Italia dei Valori è apparentemente sola in Parlamento per la riduzione degli sprechi e dei privilegi dei politici. In realtà rappresenta tutti i cittadini italiani, non solo coloro che l’hanno votata.

    Postato da Antonio Di Pietro in Politica

  895. Gianni Battipaglia

    ******per FIOREVERDE*********

    HO hatto appena in tempo a leggere un tuo commento,mi sembri,uno dei pochi che scrive cose sensate.Ti prego di firmarti con nome e cognome(inventalo!),e’ un peccato che ti si cancelli!!

    1. Patty Ghera

      Grazie del suggerimento. Spero ora non mi cancellino. Sarà dura

  896. Silvia Comello

    Non si può sistemare qualcosa se non lo si vuole veramente.

  897. stefano vitali

    Bè Beppe non ha tutti i torti. Come l’abbiamo fatta noi la storia poi…ce ne dovremmo vergognare.

    Ricordiamoci che fummo noi “italiani” ad introdurre per primi l’irredentismo e il nazionalismo romantico perchè l’occupazione austriaca non ci andava bene. Bè, ora che non ce l’abbiamo ci piace di più l’Itaglia?

    Da ricordare ancora che l’irredentismo (nostro) fu copiato tal quale da tutti i staterelli dei balcani e che alla fine sfociò nella Prima Guerra Mondiale al termine della quale più che risolvere i problemi li ha dilagati…

    Evviva la Confederazione Danubiana di Austria-Ungheria-Boemia!!

  898. A. de Vercellis

    RISPOSTA PER IL Gino d’Ignazio e qli anti piemontesi del blog (chiedo venga ISTITUITO IL REATO DI LESA A SUA PIEMONTESITA’)

    *************
    be’ adesso non è che il Piemonte sia tutto “notte e nebbia” suvvia… e anche il sud greco romano, ma anche longobardico, arabo, normanno, punico… eppoi anche il meridione ha le sue belle e grasse colpe, non foss’altro il non aver saputo mettere insieme lui un’unità d’Italia al posto del Regno di Sardegna sabaudico… poi del resto, paragone obbligato colla Germania, anche lì fu lo stato più ottuso e casermaresco a fare l’unità non certo gli intellettuali regni della renania né la progredita austria.

  899. Silvia Comello

    Vorrei citare solo un nome…..Elena Cornaro Piscopia….veneta, di Venezia!!!

  900. Gianni Battipaglia

    Sei uno dei pochi che non scrive idiozie..
    ti prego firmati con nome e cognome(inventalo!),e un peccato che ti si cancelli!

  901. bob costante

    AUSTRO-UNGARICI E PRUSSIANI AL NORD.
    SPAGNOLI AL SUD.
    Tutto sommato penso che abbiano fatto bene Garibaldi
    e chi gli è succeduto a cacciarli a calci nel culo
    dal nostro paese che sarà IMPERFETTO ma è molto
    meglio da STATO SOVRANO.
    Il problema che ci vuole pazienza per radrizzare la baracca,specie a Napoli.

    1. Vittorio Alfiere

      Invece a te piacciono i marocchini
      e luxuria.

      Te lo do io a te che che mi scrivi dei bruciori.

      CULATTONE KOMUNISTA DI MERDA

    2. stefano vitali

      sovrano di chi che non riusciamo a governarci in modo degno…
      Secondo te chi è che regna sovrano nel Sud?
      prodidalemafassinorutelli oppure….

      Austro-ungarici al nord? Guarda che ci siamo tenuti il sudtirolo a costo di fargli fare la regione a statuto speciale, in più parlano e mangiano tedesco. A casa mia si chiama appropriazione indebita.
      Come Trieste.

    3. Silvia Comello.

      Ti appoggio…era meglio evitare tanti morti per avere Trieste…loro stessi dicono di non essere friulani..e neanche italiani..fanno le sfilate con la bandiera italiana e la stella rossa di Tito cucita sopra….

  902. A. de Vercellis

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  903. Paola Bassi

    ivo serentha 25.11.06 20:34 |

    ciao Ivo,
    d’accordo sui danni causati dall’emigrazione fino anni’50 e anni 60 di tanti meridionali al Nord, e successivi ulteriori danni operati dalle amministrazioni clientelari-assistenziali DC

    ma cosa ha causato l’emigrazione dal Sud?

    .. perché il brigantaggio?
    .. la repressione del Gen.le Cialdini
    .. le conseguenze

    alcuni storiografi propongono di rivedere alcuni capitoli dei libri di storia..

    da Wikipedia
    |
    |
    V

    http://it.wikipedia.org/wiki/Brigantaggio#Il_brigantaggio_post-unitario

    1. alberto g.

      E questa è solo l’ennesima dimostrazione della sostanziale mancanza di consistenti disomogeneità genetiche( del resto tutto dipende dal tasso di mutazione e dalla distribuzione della popolazione) nella specie umana. E adesso? Cosa è cosa? I soldi…

  904. Max Stirner

    PER TUTTI E PER NESSUNO

    Max Stirner nell’ottobre 2005 scriveva

    @LUCA VIVESE

    Postato da: Luca Vivese il 28.10.05 23:02
    —————————————–

    QUOTO!
    Il problema caro Luca è che la storia, soprattutto la storia popolare, quella studiata senza approfondimenti, la scrivono i vincitori e vinsero i SAVOIA.
    Sul REGNO DELLE DUE SICILIE, furono scritte grandi menzogne; quel regno era, all’epoca, infinitamente più civile, più avanzato culturalmente ed industrialmente del regno di Sardegna. Se qualcuno avesse dubbi provi ad andare a controllare quando venne costruita la ferrovia Napoli/Portici che, se non erro fu la prima ferrovia europea (non ho voglia di controllare, ma dovrebbe essere così). Napoli era una città civilissima, coltissima e d’importanza internazionale; così fu se vi pare..

    Scusami Luca, ma tu non fosti quello che parificò il “secchione” con il bullo?
    Strano post il tuo, per una persona che considera un ragazzo che impegna tutto se stesso al raggiungimento di uno scopo prefisso con un altro che ha come scopo quello di svilanneggiare gli altri solo sulla base di una forza fisica o villania… stranezze.

    Ciao

    Max Stirner
    P.V.

    Postato da: Max Stirner il 28.10.05 23:40

    1. Paola Bassi

      ‘sera Max,
      e pensare che a scuola in storia prendevo sempre solo la sufficienza, ma come ce l’hanno insegnata ahimé

  905. Roberto Resca

    Sono pienamente daccordo.
    Non c’e’ mai stata una liberazione dell’Italia.
    Non si puo’ liberare una nazione che non c’era e non c’e mai stata.
    E’ stata solo un’occupazione di territori grazie all’aiuto di nazioni straniere che a turno avevano tutto l’interesse a formare uno stato cuscinetto tra i vari imperi piuttosto che questi territori finissero in mano a nazioni nemiche.
    Si spiega cosi’ anche il fatto che a scuola si studia di piu’ gli egiziani e i sumeri piuttosto che la storia di stati come la Repubblica Veneta e il regno delle 2 Sicilie che hanno una storia di secoli.
    Provate a cercare libri sulle cosidette guerre di indipendenza nelle librerie e nelle biblioteche.
    Non ne trovate quasi ci si vergognasse di quello che e’ successo.
    In America libri sulla guerra civile che fu un fatto drammatico per quel paese ne esistono a migliaia.
    Fa comodo ai nostri politici tanto patrioti far dimenticare la storia e le tradizioni di stati che per quanto piccoli nel riascimento si misuravano con gli imperi europei.
    Meglio non far sapere che cosa ci siamo persi in nome di un’unita’ che ci importa solo quando vinciamo ai Mondiali.

  906. marco pighetti

    Bravo Beppe sei sulla giusta via.

    Altro che populismo!

  907. evaristo curtis

    P.S.

    STOP A FREGNA, CALCIO & TELE!!!
    DAGLI DIETRO COL FORKELE!!!

    🙂

    1. alessio la ceppa

      eccetto la prima,il resto va bene

  908. Silvia Comello

    Prendiamo in considerazione una cosa….il meridione era destinato ad un “declino”(non così rovinoso sicuramente) perchè troppo legato all’agricoltura e alla piccola bottega…non che questo sia un male ma si è visto che al mondo non c’è posto per culture più legate alla natura invece che al denaro e all’industria…..

  909. Stefano Morelli

    Sei stragrande Beppe!!

  910. evaristo curtis

    Scivoliamo pure anche sul revisionismo.
    L’importante è non farsi sfuggire di mano il FORCALE!
    Scendiamo in piazza, scivolando su tutto, e DIAMOGLI DIETRO COL FORCALE A TUTTI!!!
    🙂

    W EVARISTO
    NON MI FERMA NEANCHE CRISTO!!!

    🙂

    1. costantina kava

      se scivoliamo nel revisionismo e revisioniamo i piemontesi che diventano i cattivi della situazione,come faremo a stare uniti e correre impugnando il forcale?(sarebbe il tridente?)

  911. Giancarlo Nicoli

    Caro Beppe,
    hai scritto molti luoghi comuni… da parte tua non me l’aspettavo.
    Ti consiglio di leggere il libro “Che cosa è la questione meridionale”, di Giustino Fortunato.
    Altre letture consigliate:
    “l’Etica protestante e lo spirito del capitalismo” di Max Weber
    Con il declino del Meridione, Garibaldi e il Piemonte c’entrano poco.
    Daresti un’occhiata qui? Anche se forse on sembra, è pertinente con il tuo post:
    http://www.artifexlibris.com/bni_2006_11_01_montanelli_staglieno.htm

    Un caro saluto.

  912. A. de Vercellis

    Perche’ dichi questo, cosa ti dice che noi siamo ignoranti e caproni? A me mi pare che noi siamo gente che pensa e sprime opignoni e idee da tutta l’italia anche dal meridione con intelligenza anche.

  913. ANDREA DEVERCELLIS

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  914. Gianni Battipaglia

    Bravo Beppe!
    Ci voleva questo post!
    Ora forse capirai ,che razza di caproni ignoranti,salvo rare eccezioni,sono i frequentatori di questo blog
    (destri e sinistri!)

  915. Roberto Dilani

    Microsoft si inventa l’open standard e chiede soldi all’Italia

    II responsabile del dicastero per l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, insieme al Ministro Fabio Mussi, hanno incontrato il Chief Executive Officer di Microsoft Corporation Steve Ballmer per parlare di una collaborazione tra Governo e Microsoft.

    Collaborazione dalla quale sembra trarre beneficio solo ed esclusivamente Microsoft.

    Ed è qui che casca l’asino, direbbe qualcuno, dal momento che l’intero processo dovrebbe essere accompagnato dalla definizione degli standard in una “logica open standard”. Ma che vuol dire open standard? Sostanzialmente significa che, dopo aver pagato per le licenze, Microsoft resta proprietaria dei codici sorgenti e concede solo ed esclusivamente la possibilità di conoscere qualcosa del codice sorgente.

    Continua…

    CLICCA SUL NOME, LEGGI E LASCIA UN COMMENTO.

  916. Pasquale Rossi

    L’inchiesta di Deaglio “uccidete la democrazia” si basa su fatti palesemente falsi. Collegatevi su http://xoomer.alice.it/broglio

  917. Marco Vitturi

    A dire il vero ai moti del ’48, nel regno borbonico fece seguito una repressione violentissima comprendente l’esiliazione o l’uccisione degli intelletuali che avevano fomentato la rivoluzione: così facendo non solo si eliminò gran parte dell’èlite intelletuale (che a Napoli era particolarmente numerosa), ma si tagliò fuori il regno borbonico dalle spinte liberali e di democratizzazione che circolavano nell’europa del periodo.
    Che poi il Piemonte si sia annesso il regno borbonico prendendolo direttamente dalle mani di Garibaldi è vero. Sono fatti anche questi, ma rivedere non significa per forza stravolgere.

  918. Marco Vicario

    Questa volta Beppe hai toppato; se 1000 (!!) uomini sono riusciti a conquistare un regno grande come mezza Italia era perché la gente era ben contenta di liberarsi dei Borboni.
    Altro discorso sui soprusi dei militari ma questa é la storia comune a tutte le guerre; chi vince é buono, chi perde é cattivo e non vi é nessuna differenza tra questo episodio e 1000 altri.

  919. Maestro Manzi

    Perche’ bisogna per forza commentare se non si conosce l’argomento-

    A scuola capra!

  920. Silvia Comello

    il problema è che continuerà a ripetersi…una volta per motivi più che altro espansionistici…adesso perchè ci interressano le risorse che non abbiamo…e non vogliamo adottarne di nuove perchè è meglio tenerle nei cassetti….!

  921. A. de Vercellis

    RISPOSTA PER IL Gino d’Ignazio

    *************
    be’ adesso non è che il Piemonte sia tutto “notte e nebbia” suvvia… e anche il sud greco romano, ma anche longobardico, arabo, normanno, punico… eppoi anche il meridione ha le sue belle e grasse colpe, non foss’altro il non aver saputo mettere insieme lui un’unità d’Italia al posto del Regno di Sardegna sabaudico… poi del resto, paragone obbligato colla Germania, anche lì fu lo stato più ottuso e casermaresco a fare l’unità non certo gli intellettuali regni della renania né la progredita austria.

  922. Riccardo Giuliani

    Porca paletta !!
    Ma allora non sono da solo a pensare che la storia sia leggerissimamente differente da come ci viene pedissequamente imposta tramite patriottica lobotomizzazione.

    La scuola tecnica sotto i Borboni (una specie di università, ma con le palle) dava veramente l’opportunità, a chi era povero ma capace, di fare carriera; sia chiaro… anche in quell’ambiente c’era del marcio, ma come ce ne può essere in qualunque società: né più né meno.

    La storia si è ripetuta con il fascismo: una volta caduto, il male è solo da quella parte.

    Mi permetto di citare una fase di Ennio Flaiano:
    “In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti”.

    IPSE DIXIT

    Saluti

    1. A. de Vercellis

      PORCA PALETTA?
      🙂
      MA SEI MARCHIGIANO???????????

  923. Gianni Brancolini

    Certo che sarebe bello non aver unito il sud,pensate come staremo qui al nord, meglio che in Svizzera.
    Purtroppo l’unità c’è stata ed è inutile a 150 anni di distanza far trapelare l’illusione che senza i cattivi piemontesi il nord sarebbe ricco e prospero e senza malavita…ma vah!!!.
    Saluti.

    1. Gianni Brancolini

      ovviamente volevo dire “…il sud sarebbe ricco e…”
      Saluti

    2. davide patti

      ma vai a rileggerti le sentenze di mani pulite e vai a visitare in galera anche fazio, previti, ecc. e tutti i suoi amici, e quando vai, fatti sodomizzare da qualche meridionale, così ti svegli.
      ma soprattutto, ogni tanto, ripassati i verbi su topolino

  924. antonio maca

    Complimenti Beppe, bel post.
    E’ vero che il sud non aveva tanto da invidiare al Regno di Sardegna, sebbene sacche di povertà diffusa erano ben presenti anche allora; a dire il vero però la situazione di vaste zone del nord Italia non erano molto diverse (f i o r e v e r d e, vogliamo approfondire le condizioni degli abitanti del Veneto a quei tempi?).
    Le responsabilità dei Savoia ci sono state e sono notevoli; ciò che però noi meridionali abbiamo sbagliato è nel considerare quanto accade come una realtà immodificabile (e non mi riferisco a Napoli, dove davvero non so cosa si possa fare).

    1. Silvia Comello

      diciamo anche che molti meridionali hanno accolto i “libertaori” senza rendersi conto di cosa sarebbe successo poi…..almeno questo è quello che mi è stato insegnato…ma visto come vanno le cosa non mi stupirei se fosse una falsità.

  925. bob costante

    Tutto dipende dai punti di vista.
    I Borbonici erano gli Spagnoli,esattamente come
    cortes e pizzarro che trucidarono TREDICI MILIONI
    di Indios e comparivano ancora dieci anni fa sulle
    pesetas Spagnole,il cui comportamento non differiva
    poi molto dai “GLORIOSI”americani che massacrarono
    tre milioni di Pellerossa che campavano sulla LORO
    TERRA,QUESTI PELLEROSSA VENIVANO DEMONIZZATI IN QUANTO AVEVANO LA BARBARA ABITUDINE DI PRENDERE
    LO SCALPO DEI NEMICI UCCISI IN BATTAGLIA,E PROPRIO
    QUESTA LORO BARBARA ABITUDINE DIEDE SPUNTO AGLI AMERICANI(INGLESI ED IRLANDESI PERLOPIU’)DI MASSACRARLI E (OVVIAMENTE)PIGLIARE LORO LE TERRE.
    GLI EUROPEI POI PER RIVESTIRE GLI AFRICANI E PER AIUTARLI LI LASCIARONO “””SENZA MUTANDE””.
    LA STORIA SI RIPETE IN CONTINUAZIONE…….

  926. Gino d'Ignazio

    Sono colpito dalla tua preparazione, sei sempre più sorprendente Beppe. E’ proprio questa la storia che da anni , o melgio da qualche secolo noi altri meridionali che preferiamo definirci greco-latini, dato che tutto il sud fu territorio greco e poi latino e dunque ricco di doni culturali e di bellezza espropiati dai piemontesi che da allora in accordo con quella gentaglia paludosa e nebbiosa non hanno fatto altro che umiliarci, costringerci ad emigrare in quelle fabbriche ad alimentare e costrurire la loro economia etc. Noi chiamati terroni che poi ha un significato piuttosto contraddittorio nel suo succo , terrone infatti significa colui che è legato alla propria terra, a me sembra che siano i padani il ritratto pergetto di terronismo piuttosto che noi altri che invece siamo sempre stati costretti ad emigrare dovunque discattandoci fisicamente dalla nostra terra.
    Non sarebbe ora di chiedere i danni morali e materiali alle fiat , alle olivetti , alle breda, alle banche che assorbirono il patrimonio del banco di napoli? e quelli morali per le offese e l’abbandono a cui siamo soggetti da anni , dove lo stato non esiste , nei tribunali non hanno neanche la carta idienica nei cessi , devono provvedere gli impiegati , come si può continuare cosi e rimanere inermi e passivi?
    Grazie per la tua straordinaria analisi specie se fatta da un uomo del nord, per fortuna che vivi li sullo stesso mare.

    1. Silvia Comello

      Io non mi intendo molto di storia ma forse il “declino” del meridione sarebbe avvenuto comunque…non in maniera così catastrofica e con tutti quei morti.

    2. A. de Vercellis

      be’ adesso non è che il Piemonte sia tutto “notte e nebbia” suvvia… e anche il sud greco romano, ma anche longobardico, arabo, normanno, punico… eppoi anche il meridione ha le sue belle e grasse colpe, non foss’altro il non aver saputo mettere insieme lui un’unità d’Italia al posto del Regno di Sardegna sabaudico… poi del resto, paragone obbligato colla Germania, anche lì fu lo stato più ottuso e casermaresco a fare l’unità non certo gli intellettuali regni della renania né la progredita austria.

    3. Silvia Comello

      La “colpa”, se così la vogliamo chiamare è che il sud se ne stava bene per i fatti suoi, come tante altre zone d’Italia..invogliate all’unità nazionale per sfuggire da monarchi poco desiderati più che per il desiderio di una nazione….

  927. Sondaggio TAV Torino-Lione

    grande successo del nostro sondaggio TAV Sì TAV No, un po’ scontato forse…

    1. bob costante

      Dobbiamo difendere la natura in ogni sua forma.
      Sia essa una bella valle alpina sia esso il diritto
      dei nostri discendenti di toccare UN PAIO DI TETTE
      VERE,NON DUE PEZZI DI PLASTICA.
      SEMBRANO ARGIMENTI LONTANI,MA SONO ASSAI VICINI.

  928. Louis cartuccia

    Uhé foma nen i balabiot, giò le mano dai Savoja!!!

    che me romp tuc’ el blog

  929. Andrea de Vercellis

    *********
    RICHIESTA: vorrei vedere il primo post di questo blog, il mytico e storico numero uno: QUELLO CHE LESSE CI RISPOSE IL MYTICO VICINO, è possibile? chi mi dà l’indirizzo? danke.
    *********

    sui savoja e i borbone, vi consiglio un bellissimo libro: ANTISTORIA D’ITALIA: per una demistificazione della storia ufficiale.

    di Fabio Cusin, Mondadori
    **********
    un saluto, dal Piemonte

  930. francesco folchi

    Non solo, ma c’erano più dottori per abitanti che in tutto il resto degli statarelli d’Italia.
    La flotta borbonica non aveva nulla da invidiare alle flotte di alri paesi del mediterraneo (flotta che fece poi comodo (e comunque molto maleusata) ai savoiardi)
    E per concludere, la prima fabbrica autogestita del mondo fu una industria di conserve di pelati nel casertano…Il regno delle due sicilie era il regno migliore e più progredito allora, altro che il Piemonte!!!
    Consideriamo che la occupazione militare, per così dire, ha tolto a tutti gli italiani gioielli (quale la reggia di Caserta liberata da pochi anni) poichè trasformati in caserma…
    Forse è proprio vero, i savoia più di tanti altri hanno contribuito a questo sfascio. Però Beppe non dimentichiamo che ci fu una morte precoce che fece prendere un andamento diverso al proceso di unificazione risorgimentale.
    Quella di Cavour.
    Consideriamo inoltre che l’Italia ancora oggi paga caro un altra omissione di casa Savoia. Il non aver dato il comando supremo militare al genio nostrano, quel Garibaldi che ad oggi risulta ancora la massima espressione del genio militare casalingo degli ultimi trecento anni.
    Si forse le nostre pene iniziarono allora.
    Ciao Beppe.

  931. Roberto Dilani

    #################################################

    Microsoft si inventa l’open standard e chiede soldi all’Italia

    II responsabile del dicastero per l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, insieme al Ministro Fabio Mussi, hanno incontrato il Chief Executive Officer di Microsoft Corporation Steve Ballmer per parlare di una collaborazione tra Governo e Microsoft.

    Collaborazione dalla quale sembra trarre beneficio solo ed esclusivamente Microsoft.

    Ed è qui che casca l’asino, direbbe qualcuno, dal momento che l’intero processo dovrebbe essere accompagnato dalla definizione degli standard in una “logica open standard”. Ma che vuol dire open standard? Sostanzialmente significa che, dopo aver pagato per le licenze, Microsoft resta proprietaria dei codici sorgenti e concede solo ed esclusivamente la possibilità di conoscere qualcosa del codice sorgente.

    DESTRA O SINISTRA CONCLUDONO AFFARI CON I NOSTRI SOLDI A BENEFICIO DEI LORO POLITICI!!!.

    CLICCA SUL NOME, LEGGI E LASCIA UN COMMENTO.

    #################################################

  932. geom meneghetti

    e io rirubo ai pirla convinti come ….
    di essere più furbi

  933. Silvio Muccilone

    E dai…ti seguirei ovunque ma ora non fare lo storico, pensa piuttosto a fare la Storia.
    Viva i Savoiardi!!!

    1. antonio rossi

      Biscotti o Puttaniere?

    2. Andrea de Vercellis

      HAI SBAGLIò BATUTA…

      DOVEVI DIRE:

      “GOLOSO O PUTTANIERE?”

  934. Luca per InOpera

    nessun revisionismo Beppe…è giusto così.
    Cavour pensava all’espansione del piemonte, altro che unità d’Italia…il libro cuore ha fatto più vittime di Fede…o meglio, era il Fede di allora!!!

    Io non sono per la divisione, nè per il federalismo, ma non perchè una patria sola oppure perchè “dio patria e famiglia”, ma semplicemente perchè non è la divisione “damblè” ha risolvere mali e problemi, anzi.
    Forse sarebbe il caso di chiedere meno ai cittadini, di non farli diventare eroi, nè martiri, nè santi.
    Semplicemente normali…gente che si deve rompere i coglioni di andare a lavoro con l’autobus puntuale e nessuno che ti scippa dietro l’angolo. Devono morire di inedia, di noia…si devono iniziare a drogare di hobby al ritorno a casa per compensare questa nuova vita lineare e tranquilla.

    Insomma, prima che i cittadini diventino ciò, le istituzioni devono fare qualche cosa di nuovo, di tangibile….ha ragione Travaglio: napoli non deve pagare le tasse allo stato italiano. le paga già alla camorra.

  935. Vincenzo Cavenaghi

    IO NON HO FATTO NIENTE: NON DEBBO NIENTE AI MAFIOSI MERIDIONALI!!!!

    1. davide patti

      ecco.
      e continua a non fare niente.
      che ci guadagnamo tutti.

      deficiente

    2. bernardo bravo

      come minimo gli devi berlusconi, zotico ignorante!

    3. sasi kant

      anche io non ho fatto niente ,ai settentrionali non debbo niente,non vedo perchè mo merito Berlusconi e Bossi .Dell’Utri condannato per associazione in concorso esterno con la M…èmeridionale si ma è il braccio destro di un milanese,e il mafioso Mangano pure è meridionale ma a casa di chi era ospite?da chi era accolto come amicone?dal milanese che conosci bene.Allora pensa e sciacquati la bocca prima di parlare dei meridionali.

  936. Massimo Masone

    …sì Grillo, e la Lunigiana ridiamola ai Malaspina…

  937. giulio terraforte

    ma scusa Beppe il tuo mestiere sta diventando quello di rimescolare la storia? Questa attivita’ e’ piu’ o meno uguale a quella di grattarsi.le…. o il…..

  938. Lorenzo Pretini

    beh, è vero……il sud è stato unificato con la forza, con false promesse e soprattutto per il volere di pochi…..tutto questo perchè l’italia è una sola e indivisibile e mi auguro che rimanga tale.
    non mi sembra che sia revisionismo Storico, ma solo la verità, magari sarebbe meglio non dividere in “buono e cattivo” “savoia e borboni”, ma dire semplicemente come sono andati i fatti il perchè ora c’è un degrado dove prima splendeva cultura e ricchezza (anche se limitata alle corti) spingendo lo studente a trarre una propria conclusione. Non è revisionismo, è solo dire le cose come sono andate.

  939. roc maol

    si riprendessero il sud con tutti i valori(rivalutati) che gli sono stati espropiati (leggi rubati) con l’unità d’Italia non so se il nord ne avrebbe tanto da rallegrarsi

  940. Elena Canta

    La storia la scrivono i vincitori.E’ normale che esista solo un punto di vista.E’ normale..non per questo è giusto.Bisogna ritrovare l’equilibrio.Bisogna fare in modo che sia la gente a giudicare un evento storico.Bisognerebbe rispolverare il Verismo e tentare di rimetterlo in pratica.Magari partendo dalla storia più vicina a noi e quindi più facilmente revisionabile.

  941. giulio terraforte

    ERRORE DI GARIBALDI e SAVOIA, adesso azzi nostri che abbiamo il meridione da sopportare!!!
    Pero’ questa e’ un’idea vecchia di almeno 20 anni, era stata portata alla ribalta dalla Lega negli anni ’80.
    Sarebbe bello se i Borboni potrebbero ritornare a riprendersi il sud!!!!!

    1. Antonio Rossi

      Forse dovresti imparare a scrivere in Italiano. Sarai anche del nord, ma scrivi come un immigrato.

    2. davide patti

      guarda, i meridonali al nord hanno cercato di trasmetterti un po’ di cultura, barbaro che non sei altro.
      e imparalo da solo l’italiano visto che sei così duro, vichingo!

    3. giuseppe marino

      Siamo perfettamente d’accordo, certo ripartendo dalle condizioni in cui il nostro regno era nel 1860 e del quale do solo un dato significativo: fino ad allora non emigrava nessuno da allora in poi a milioni…ma poi siete proprio certi che il Piemonte ri-calato anch’esso nel 1860 sarebbe d’accordo?

  942. stefano fiocchi

    Non si tratta di revisionismo ma di fatti.
    L’esercito piemontese scatenò la sua rappresaglia distruggendo interi paesi, come Venafro in Sicilia, uccidendo migliaia di persone innocenti.
    il numero dei morti nella cosidetta guerra al banditismo non è mai stato divulgato, su di esso è caduto un macigno grande come una meteora che schiaccia la verità da 140 anni… strano…mi ricorda un fatto simile, accaduto nel ’46, quando ad essere occultate furono le stragi nazifasciste in Toscana dal 1943 al 1944…la verità sotto forma di documenti cartacei, fu infilata in un armadio di ferro e murata, riscoperta solo dopo 60 anni, vergognosamente sacrificata alla “ragion di stato”.

    1. Gianfranco Nassisi

      Stefano, te lo dico sottovoce: Venafro è in Molise, non in Sicilia; tanto quegli ignorantoni dei crucchi neanche sanno la differenza tra Molise e Sicilia…
      Gianfranco

    2. Gianfranco Nassisi

      Stefano, te lo dico sottovoce: Venafro è in Molise, non in Sicilia; tanto quegli ignorantoni dei crucchi neanche sanno la differenza tra Molise e Sicilia…
      Gianfranco

  943. mario pasi

    Il SIMEC d’argento come garanzia di stabilità per affrontare l’emergenza di un imminente disastro monetario

    http://sovranitamonetaria.org/home/

  944. michele urban

    il video è superinteressante è fotografa la realtà triste che viviamo…sai dove abita Antonio Miclavez?

  945. luciano bagnoli

    Ai pellerossa è stato fatto di peggio.
    Ora si chiamano : Stati UNITI.
    Ma come sono stati uniti?

    1. franti cattivo

      Agli irlandesi anche di peggio. Sono il paese con lo sviluppo economico e culturale, insieme alla Spagna, più tosto d’Europa. E curiosamente sono due paesi cattolici, in via di emancipazione.

    2. Elena Canta

      Gli stati uniti?Sono così grazie a noi.All’epoca avevano ancora il sangue,l’idea e l’insegnamento della madrepatria europea su come Attaccaredevastaretrucidareannichilire i popoli più deboli.Non è bello puntare il dito incolpandoli di disastri,anche se piuttosto evidenti,senza ricordare ciò che noi in 2 millenni abbiamo fatto in buona parte del mondo.In fondo l’america è il frutto germogliato dal seme di una pianta chiamata EUROPA.

    3. solia nicola

      Signor Moretti, allora di cosa son morti gli Indiani d’America??? Di un eccesso di democrazia, forse?????????????????

  946. franti cattivo

    Non capisco però come mai, sinceramente, Napoli sia Napoli e Torino sia Torino, nonostante i Savoia. E nonostante chi a) possa preferire Napoli, b) si accontenti di una semplificazione del genere. Ciao a tutti.

  947. davide patti

    Ogni giorno mi chiedo se Cavour fece la cosa giusta.

    Chissà a quest’ora cosa sarebbe il meridione.
    In Sicilia, prima dei savoia, c’erano i berretti (la plebe) e i cappelli (nobili).
    Divisi come mai. La fame abbondava.
    Arrivò Garibaldi, promise pane, i berretti aiutarono i 1000 a scacciare i borboni.
    Ma alla fine, pochi cappelli pagarono.
    Bixio, fece fucilare i ribelli alleandosi coi cappelli medesimi.
    E la plebe la pigliò in cul.
    Così, cambiarono occupanti.
    Fuori i borboni, dentro i savoia.
    Ma per il popolo, nulla cambiò.

    La storia si ripete.
    Sempre.
    La stiamo vedendo.

  948. giuseppe resoli

    HA RAGIONE GRILLO.
    PADANIA LIBERA! NO TERRONI BORBONICI! SI AL RICCO NORD!
    SECESSIUN
    REVISIUN
    IGNORANTUN

    marcello arck 25.11.06 20:35 | Rispondi al commento |

    TU SEI IL VERO CRETINO ITALIANO TU SEI IL VERO FRUTTO DELL’UNITA’ NAZIONALE

    IL POST DI BEPPE E’ CORAGGIOSO E PROBLEMATICO
    TORNA A SCUOLE SELVAGGIO!

    LEGGITI

    I MERIDIONALI SONO UNA “RAZZA INFERIORE”?

    IN
    NEWS DEL FUTURO
    SU
    http://WWW.FOTTILITALIA.COM
    IL SITO ANTITALIANO

    1. tucci 61

      Inferiore a CHI??? strunzz, vi’rt n’dù specchio e sput’t n’facc…

  949. malara francesco

    Grande BEPPE post fantastico !

  950. marista urru

    Quando ero a scuola io, sono nata nel 44,quindi il ginnasiol’ho fatto a ridosso degli anni 60, ancora i professori, INSEGNAVANO LA STORIA, ed oltre alla solita tiritera di date, facevano ottime lezioni di “comprensione dei fatti” mel loro concatenarsi, e nell’intrecciarsi di eventi che sempre influivani fli uni su gli altri. La politica NON ENTRAVA NELLE AULE, SI STUDIAVA LA STORIA, PUNTO E BASTA.

    SE SI FOSSE CONTINUATO COSI’, non ci sarebbe stato bisogno di REVISIONISMO. Che poi, come al solito, sara’ limitato “A QUEL CHE SERVE”.

    E ora non sentiremmo giovani e no , dire tante cretinate contro il Sud, la mafia, e le mafie in genere, di cui “storicamente”, non sanno un tubo, E CONTINUERANNO A NON SAPERE, PERCHE’ “A NON SAPERE” SONO STATI ” CON CURA ” ISTRUITI.

    E NON PARLO PER SENTITI DIRE, HO SEGUITO GLI STUDI DI DUE FIGLI, e la cosa più faticosa è stata aiutarli a capire che, ” DI OGNI FATTO” dovevano ARRIVARE A FARSI UNA IDEA DA SOLI, senza scuola, senza mamma o papa’. SOLO DOPO, AVREMMO POTUTO PARLARNE, e magari scontrarci.

    1. Piccola Seya

      sono d’accordo…io vivo ogni giorno in una scuola dove si sprecano le assemblee solo per assistere alle litigate di rappresentanti di istituto o di classe sulle loro idee politiche (sempre se ne abbiano una) affermando con sicurezza di appartenere a un partito o ad un altro…e credendo di difendere ideali che poi di ideale non hanno un bel niente!!

      è un vero peccato che menti giovani non si occupino di cose importanti e diventino veri e propri beppi grilli che lottano per un mondo migliore piuttosto che per futili sciocchezze pensando di fare rivoluzioni e manifestazioni con la maglietta di che guevara addosso e la bandana colorata come se c’entrasse qualcosa!

  951. luigi adamo

    caro beppe, non capisco se un cane nasce violento o se le bastonate lo rendono tale.
    La tua analisi storica la condivido, ed è stato mio oggetto di studio in passato.
    Ma ora noi napoletani abbiamo la rogna. Che fare?
    é vero che la telivisione non lascia trapelare le cose buone della mia città, ma è anche vero che mostra solo una piccola parte del degrado.

    1. Maurizio Caudana

      Un commento come il suo dimostra che a Napoli c’è ancora molto da salvare…

      Auguri.
      Maurizio

      http://www.Zigolo.net

  952. michele urban

    Beppe ti prego apri una scuola, mica il cepu o radioelettra di bossi…Scuola Beppe Grillo dove si insegna la vera Economia, Giurisprudenza , Scienze ecc…cosi ci prepariamo alle class action…fallo per i tuoi figli adottivi ..dai

    1. Matteo Pugliese

      ma che cavolo centra???? mica è un professore di economia, diritto e scienze, non è che solo Grillo le sa ste cose, piuttosto siete voi che non vi informate!!!! ste c….zzate mi fanno in…zzare da morire…. piuttosto ci vuole una SCUOLA DI POLITICA.

    2. michele urban

      non hai capito il senso o forse ho scritto male io. Intendevo una scuola fondata in suo nome che la apra lui in senso di inaugurarla…ora incazzati pure

  953. aldo maurino

    vero.. e chiedete che fine hanno fatto i militari che hanno difeso Civitella del Tronto .. erano solo dei leali soldati borbonici che non si sono arresi… i miei corregionali (sono piemontese almeno da 7 secoli) li hanno fatti morire di freddo e fame ben dopo il 1861 nella prigione del forte di Fenestrelle a 2000 metri di quota.. ciao

  954. marcello arck

    HA RAGIONE GRILLO.
    PADANIA LIBERA! NO TERRONI BORBONICI! SI AL RICCO NORD!
    SECESSIUN
    REVISIUN
    IGNORANTUN

    1. Federica Zaninotto

      ecco un prodotto della mala educazione scolastica e del degrado sociale!tanti morti invano..siamo un unico paese, che ti piaccia o no!ma lo sai che non conosco uno, dico UNO, settentrionale che sia veramente tale? e te lo dice una veneta emigrata a Roma…

    2. Matteo Pugliese

      Non rispondo nemmeno a sto leghista perchè non è degno di risposta.

  955. ivo serentha

    Un po’ giustificativo sulla reale situazione del nostro meridione,ci sono state effettive negativita’, i savoia ed il loro espansionismo, mi pare che sul ventennio ci siano state medesime condizioni sull’accettare questo regime, direi l’emigrazione degli anni 60 fine 50, questa si puo’ aver inciso sul territorio, una politica del dopo guerra basata solo sull’assistenzialismo, cassa del mezzogiorno,grazie mamma dc, anche tu hai contribuito a far danni.

    Ora situazioni insostenibili, tipo napoli e criminalita’ organizzata diffusa e l’impotenza di poter emergere, con tutte le potenzialita’ che quella terra avrebbe, ho idea, passeranno molti decenni ad essere ottimisti, per vedere finalmente la legalita’ e lo sviluppo in coerenza con la media europea.

    Auguri, non ho ricette o bacchette magiche, suggerisco solo una buona politica mirata, ma a piccoli passi.

  956. andrea michetti

    Grande Beppe, mi trovi completaamente d’accordo.
    *************************************************
    P.S.

    PRODI VUOLE FARE LA TAV!!!!
    FERMIAMOLO!!!!

    NO TAV
    *************************************************

  957. Sandro Gambino

    Io nell’aria sento odore di neo-divisione, come se mi dovessi aspettare una secessione meridione-settentrione, come se i tempi fosero maturi per una cosa del genere. Ed io sono sempre stato contrario a tutto ciò La cosa che più mi spiazza di questo mio pensiero, infatti, è che mi immagino che entrambi Sud e Nord ci guadagnerebbero.

    1. Franco Guarnieri

      quoto

  958. marista urru

    finalmente qualcuno che cerca di svegliarli su un vero ladrocinio a danno di noi tutti.
    Io ci ho provato: con parole mie, copiando da colimo, da sito di ADUSBEF lazio centro nord, ma sembrano sordi, non pare capiscano.Forse dovremmo fare qualcosa di piu’?Se hai idee fammi sapere.
    ciao

  959. Massimo Reni

    Attenzione pero` al revisionismo sul brigantaggio. Esistono alcuni briganti che combattevano una guerra contro gli occupanti (con atti di violenza), mentre esiste una buona fetta di essi che erano dei semplici banditi.

    1. Antonio Moscatello

      Scusa, ma tu la guerra come l’avresti fatta? Mettendo dei fiori nei cannoni dei piemontesi?

  960. Paco Lanciano

    Federico II, no Francesco……

    1. antonio maggio

      No!
      Il borbone era Francesco, Federico II era in Sicilia ed era il nipote del Barbarossa Federico di Hohenstaufen.

    2. Francesco Bottai

      Che cazzo dici…Federico II di Svevia dominava il meridione nel XIII secolo. Francesco II detto Franceschiello è il borbone in questione. Se le cose non le sai, evita di mettere confusione. Demente.
      Se questo è il revisionismo siamo sulla via della perdizione. Demente

  961. Francesco Inglese

    forse caro beppe hai ragione………ma sarebbe un discorso troppo ampio da poterlo affrontare in 2 parole.Voglio solo evidenziare come se a Napoli è nata la prima ferrovia dello stato,è anche vero che ora l’italia settentrionale ha una rete ferroviaria ben più sviluppata e che consente più facili collegamenti…e pensare solo che qualcuno vuole la tav,quando io per spostarmi da Teramo a Roma ci metto 6 ore con il treno e sono costretto a usare l’autobus,mi fa un pò arrabbiare.

  962. Federica Zaninotto

    ACCIDENTI!!
    E’ da poco che leggo il tuo blog e questo post mi ha spiazzata…mi aspettavo qualche denuncia ecologista o politica ecc…ecc..e invece fai un salto indietro e ci dimostri che,in fin dei conti, non è cambiato proprio nulla:CONTINUANO A RACCONTARCI LA LORO VERITA’!!
    grazie per avermi fatto riflettere anche oggi.
    federica
    p.s.ma per la legge di iniziativa popolare per mandarli a casa dopo due legislature dove si firma?
    grazie ancora e buona serata
    federica2

    1. Roberto Staroni

      cara amica, studia leggi e informati per conto tuo, poi… e soltanto poi, cerca riscontri, conferme o confutazioni ai temi di tuo interesse
      nelle parole dei guru di turno.

      non delegare agli altri “il pensare”, che sia grillo o chicchessia

      grillo dice molte cose giuste ma molte altre le canna di brutto

      Ricorda: per prima cosa pensa con la tua testa sulla base delle informazioni che trovi nelle librerie (e lascia stare wikipedie varie: l’informazione deve avere sempre un nome e un cognome)… poi tutto quello che vuoi

    2. Matteo Pugliese

      Grande Roberto, sono con te.

  963. costantina kava

    vero,èstata una guerra espansionistica,che ha unificato con la forza popoli di cultura e tradizioni diverse:i tempi sono maturi per dividerci di nuovo.
    una ex elettrice di sinistra

  964. Alessio Scippo

    Uno dei migliori post di Beppe, che qui si fa storico per informare circa la lontana origine, lontana in termini temporali, del problema meridionale.

    W Beppe Grillo!

  965. evaldo amatizi

    ora che ci penso, parte di questo problema l’ho trovato in alcune cose riguardo Giovanni Verga.
    non hai tutti i torti

  966. andrea marras

    grillo presidente subito
    sei un grande
    ci porti le notizie come fanno su movieon
    il rivoluzionario d’ italia

    1. Alberto Gou

      moveon…

    2. antonio maggio

      x alberto gou

      in quel ca..o di link che hai messo sul tuo nome, partono 7000 finestre e richieste di installazione programmi di accesso.

      Non va bene!

  967. luigi Mannus

    Beppe sei grande e ti seguiremo ovunque!!!

    Giuseppe Grilllo Presidente!!!!1

  968. Maurizio Caudana

    Potrebbe essere un nuovo revisionismo storico…. và tanto di moda…

    Maurizio

    http://www.Zigolo.net

    1. giallo rix

      Sono profondamentente sdegnato di questo paese, non mi riconosco in questa bandiere, e poi ditemi ma cosa può avere in comune uno di Bolzano con un Siciliano, cosa ci accomuna il sud solare con il nord cupo….

      Dividiamo l’italia in due, per sempre……

      abbasso l’italia…..

    1. Fabio Cecere

      Per approfondire il revisionismo storico, vi consiglio di farvi un giretto su qst negozio ebay:
      stores.ebay.it/EmporioDueSicilie

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