Carissima signora Anna io la capisco benissimo,ho un figlio con una disprassia e i problemi da affrontare non sono pochi, sia con la scuola che con le istituzioni.L’unica cosa che posso fare e insistere per il bene di mio figlio e pagare una terapia che gli possa permettere di migliorare tra virgolette.Anche mio figlio ha un inteligenza fuori dal comune e una volontà smisurata che gli permette di insistere e che incoraggia noi genitori.Le sono vicino con tutto il mio cuore vedrà che suo figlio
ce la farà.
A mio figlio, dislessico, disgrafico e discalculico diagnosticato in prima media la scuola ha regalato ben poche carezze. Un’elementare presso delle suore che lo hanno abbandonato a sé stesso e una scuola media pubblica in cui ha subito emarginazione da parte dei compagni e di molti professori. “Suo figlio non sa prendere gli appunti, non riesce a scrivere sotto dettatura, scrive bene solo in stampatello, è autistico, è depresso, fa ricreazione da solo”. Mio figlio è cresciuto, nonostante tutto. E’ dolce, sorridente, sensibilissimo. Legge bene, non fa più molti errori di ortografia, ama scienze e la sua prof. di matematica che lo ha sempre aiutato, si diverte con le espressioni, legge libri. Per noi è un miracolo. Adesso fa la terza media e la scuola ha consigliato per lui una scuola professionale. Lo hanno bollato. E il bello è che hanno dato a lui il foglietto con l’orientamento scolastico. E’ tornato a casa e mi ha dato quel foglio. Poi, con gli occhi sgranati e lucidi di pianto mi ha chiesto se da grande potrà fare solo il benzinaio. Qualche compagno di classe deve averlo consolato dicendogli che è il lavoro migliore così non rischierà mai di trovarsi in difficoltà. Lui invece voleva fare il liceo scientifico tecnologico. Ma adesso dice che non lo sa più. E’ confuso, triste. Pensoso. Grazie scuola. Per l’aiuto che ci dai. Grazie per la fiducia che sai infondere nei nostri figli. Grazie di essere lo specchio della società più becera in cui viviamo. Laura
QUALCUNALTRO INVECE A TE CARO, CHE GESTISCE QUESTO BLOG IN MODO DELINQUENZIALE, HA PUBBLICATO IL MIO IP E LA MIA EMAIL SENZA IL MIO CONSENSO….LEI SI’ CHE PUO’ ESSERE DENUNCIATA…
ASCOLTA GIOVANNINO VOSTRINO
Ti ho già spiegato che sono stato molto paziente con te, perché sei indiscutibilmente un soggetto malato, ma non devi approfittarne.
Ti ho già spiegato che non voglio infastidire te come tu fai in tutti i blog dove vai, ma se continui, potrebbe succedere che il tuo computer cominci a fare dei capricci ed improvvisamente cessare di funzionare: HARD DISK rotto! Può succedere…
sono mamma di un bambino dislessico soprattutto discalculico. la mia esperienza suggerisce l’uso del registratore per quanto riguarda la lettura, word per la scrittura(autocorrezione) e l’uso di pietre colorate per quanto riguarda le operazioni di calcolo. La scuola non fa frequentare corsi alle insegnanti, le quali hanno voluto sapere da me come dovevano comportarsi con mio figlio e che metodo usare. Solo una madre può aiutare un dislessico con un lavoro costante, puntando sul recupero dell’autostima e della valorizzazione dei successi ottenuti. I miglioramenti sono assicurati!
Le cose spesso e volentieri non sono come appaiono,la verita dura e cruda è molto piu semplice di quello che potremmo credere e con un`affermazione del genere so che mi attirero le ire di molti,meglio!!Vuol dire che ho colpito il bersaglio per farla breve usiamo montagne di parole e in fondo se andiamo a vedere non diciamo niente e questo è grave ma lo sapete perche? Semplicemente perche da che mondo è mondo
“Gli stronzi galleggiano perche c`è il mare”quindi non lamentatevi non crediate che le vostre piccole azioni non abbiano alcun efetto sulla vita sociale quindi è inevitabile che se le cose vanno male non dipende dal governo dal vicino dalla cultura etc… dipende da voi stessi
mandate un po piu affan… piu persone e vivete un po piu la vostra vita magari con un po di soldi in meno senza il vestito firmato ma vivete la vostra “vita” chiedete meno ai dottori e mandate un po piu affan… i padroni non mandate pallotole per posta a chi dovreste mandare supposte di glicerina perche sono stitici sperando che capiscano le vostre intenzioni e si perche è facile che s`incazzino di piu per due supposte di glicerina che per due pallotolle trovate in una busta.Che ci volete fare sono cosi!!Non hanno il senso dell`umorismo
Inutile fare commenti ulteriori su insegnanti e provveditorato, non ce n’è bisogno, i fatti raccontati li definiscono per quello che sono: incompetenti. Il problema può essere risolto andando alla ASL per la certificazione del problema e richiedere l’aiuto di un insegnante di sostegno che lo potrà seguire sia durante il percorso scolastico sia durante gli esami. L’insegnante di sostegno potrà predisporre metodi e ausili (anche il PC dotato di correzione automatica)per la corretta valutazione degli elaborati prodotti anche in sede di esami. Egli potrà richiedere inoltre tempi più lunghi durante le prove e molto altro. Non bisogna spaventarsi ed identificare l’insegnante di sostegno con l’insegnante per gli handicappati poichè altro non è che un insegnante specializzato nella costruzione di un percorso didattico individualizzato per alunni diversamente abili. Suo figlio anche in presenza dell’insegnante di sostegno potrà seguire il percorso didattico del resto della classe e conseguire lo stesso titolo di studio valido.
Infiniti auguri
Ho letto il post con molto interesse. Anch’io ho alle spalle una storia molto simile. Mia madre si è accorta che mio fratello aveva difficoltà a parlare quando a tre anni cercava di risolvere da solo tutti i piccoli problemi che affrontava piuttosto che chiedere aiuto. A cinque anni siamo arrivati alla diagnosi di dislessia. Mia madre è stata una madre presente e l’ha sostenuto nonostante a scuola tutti credessero che mio fratello nn riuscisse per poca volontà. Quest’anno ha frequentato il primo anno di superiori e possiamo dire che ha recuperato quasi tutto. Ecco il mio vuole essere un messaggio di speranza. Sono orgogliosa del mio piccolo fratellino che ce l’ha fatta grazie alla sua volontà. Di mio fratello che non si è lasciato abbattere dalle difficoltà, che era capace di ripetere esercizi per centinaia di volte fino a che non otteneva il risultato giusto. Grazie fratellino mio, perchè ha dimostrato a tutti e soprattutto a te stesso che la volontà paga e che nn bisogna mai arrendersi di fronte alle difficoltà
Maurizio Gasparri commenta le parole di C aruso e Menapace dicendo che «considerare le leggi sul lavoro causa delle morti bianche è una follia. Il governo Prodi pur di stare a galla si appoggia su tutte le sinistre arrivando ai confini del t errorismo».
Maurizio Gasparri commenta le parole di C aruso e Menapace dicendo che «considerare le leggi sul lavoro causa delle morti bianche è una follia. Il governo Prodi pur di stare a galla si appoggia su tutte le sinistre arrivando ai confini del t errorismo».
LA CDL – Dal centrodestra, se Gianfranco Rotondi lancia un appello bipartisan perché si abbassino i toni, Fabrizio Cicchitto amplia il fronte della polemica: «Il libro di Beppe G rillo costituisce il retroterra culturale dell’infame espressione di C aruso. Per chi conosce la svolta non violenta, anche se caratterizzata da un profondo radicalismo ideologico e programmatico, data da Bertinotti al suo partito risulta evidente che R ifondazione non dovrebbe più accettare C aruso nelle sue fila perché egli esprime e dà voce alla versione opposta di radicalismo, quello fondato sull’estremismo violento».
F rom “C ORRIERE DELLA S ERA” to Mr G RILLO w ith (stra) l ove….e tanti saluti a Mr N APOLITANO, il PRESIDENTE C OMUNISTA di TUTTI GLI ITALIANI…sì, sì…ah,ah,ah!!
Ho letto d’un fiato il post sulla dislessia e più proseguivo nella lettuta più ero convinto che si stesse parlando di mio figlio, o meglio di un caso identico. Il “mio” ragazzo ha 10 anni ed è all’ultimo anno delle elementari. In seguito alla segnalazione dell’insegnate (una ragazza giovane!) ci siamo recati da una specialista. La diagnosi: leggera dislessia corretta con grande sforzo e sofferenza dal bambino stesso che, nonostante le difficoltà, risulta essere in linea con la media della sua età. Baci, abbracci e tutti contenti. O quasi. Già perché il problema sul quale continuo a rimuginare è che la scuola come istituzione non è assolutamente capace di dare aiuto su questioni come la dislessia. Soprattutto quando si va un po’ più in là nel tempo, per esempio licei e anche università. Potrà utilizzare la calcolatrice e il computer, mi è stato detto. Ma dove, rispondo io, in quale angolo dell’universo? Insomma, nonostante si inizi quantomeno a parlare della questione, poco o nulla viene fatto. Probabilmente sono più importanti (leggi popolari) le azioni a sostegno degli insegnanti non di ruolo. Forse bisognerebbe proprio cambiare il “ruolo” dei docenti e di chi sta loro sopra. Non vi pare?
LA SETTIMANA SCORSA E’ DECEDUTA LA MAMMA DELLA MIA COMPAGNA A CAUSA DELLA INCOMPETENZA E NEGLIGENZA DI PROFESSORNI DEL GEMELLI DI ROMA DURANTE UN INTERVENTO( PERALTRO DA LORO CONSIDERATO DI ROUTINE)DI STENOSI CERVICALE. E’ RIMASTA PARALIZZATA ED ATTACATO AD UN TUBO DELL’OSSIGENO PER CIRCA 1 MESE E 1/2 MA POI NON HA RESISTITO. LA NOSTRA SANITA’ E’ IN MANO A QUATTRO RACCOMANDATI DA POLITICI. E’ UNO SCHIFO. FAREMO BATTAGLIA.
ciao, Anna
io sono dilesico, discrsfico, discalulo e disortogradico e anche bilingua. volevo dire che la dislessia non è un handicap come si crede qui in italia, anzi e un donno la dislessia!!
e un donno da valorizare perchè un dilsico sara piu lento nel scrivere ma nel pensare è molto rappido e spesso si associa a sinestesia.
so di cosa dicco perchè ho avutto anch’io dei problemi con le istuzioni scolastiche( sei un fannulone, picro, un anno di bocciatura e nonnostante sono felice) ma ora lavoro e vado all’università traquilamente.
molti grandi pensatori, scenziati e molte persone importanti lo erano!
io vi dico solo di ESSERE ORGOGLIOSI DI VOSTRO FIGLIO!!!! CHE LUI COME ME HA DELLE CAPACITA STRADINAREI!!
P.S. l’italiano è una ligua molto facile x i dilessici, l’iglese è l’incubo non diamo la colpa solo alle scuole e che l’italianno nasconde il dislessico, l’inglese lo evidenzia è una lingua di “non parole”.gli anglo-sassoni su la dilessia ci batto da almeno 2 decenni, ma che avessero una strutura scolatica migliore ma era la ligua che re più dificile. agli inglesi si puo dare il merito di avere organizato scuole, metodi di aprendimento, metodi di detezione a tapetto!
La legge sui DSA è stata approvata, rivisitata, rimodellata, ritaglaita, rimaneggiata, ri…
Ora anche in Italia esistono i DSA!
Ma non molto di più, i nostri dipendenti hanno decurtato qualunque cosa potesse anche solo avere l’ombra di costare una misera liretta nonstante il tesoretto aumenti di giorno in giorno…
Beh… dopotutto non possiamo poi lamentarci più di tanto, anzi gioiamo! La legge era stata poposta dal goveno precedente ed è stata già approvata! Resta comunque un grande passo avanti per il riconosciemnto di alcuni diritti inallienabili a dei soggetti deboli.
Mi ricollego a quello che ha scritto dnaiele, ovvero Daniele Zanoni. E’ vero che non tutti i dislessici sono geni, nè che tutti i geni sono dislessici, ma è pur vero che i dislessici hanno una caratteristica scientificamente provata (RMfI) in comune con le grandi menti: usano prevalentemente l’emisfero destro, quello legato al pensiero creativo. Naturalmente è importantissimo il ruolo della famiglia e della scuola, altrimenti altro che geni…purtroppo le conseguenze potrebbero essere molto pesanti e condizionare la vita di queste persone. Eppure le 15 storie che abbiamo scelto di raccontare hanno una storia di un’infanzia davvero difficile, non hanno certo avuto vita facile! Leggetelo per crederci e soprattutto fatelo leggere ai ragazzi dislessici che credono di essere “soli ed ultimi” in questo mondo legato al facile successo.
Rossella Grenci, logopedista e mamma di due ragazzi dislessici
anch’io ho un figlio dislessico che la scuola non ha riconosciuto e visto. E’ passato come un fantasma davanti agli occhi degli insegnanti. E’ un bambino brillante con una pagella invidiabile ma durante i primi anni di scuola, quando si trovava ad affrontare compiti di lettura e comprensione diventava ingestibile, strappava i compiti davanti alla maestra oppure si chiudeva in sè stesso e piangeva. Io per fortuna mi stavo laureando in psicologia e mi sono accorta subito che in lui c’era qualcosa di diverso dalla “giornata storta” come spiagazione a questo comportamento. In terza elementare è stata diagnosticata la dislessia con un quoziente intellettivo elevatissimo. Come tuo figlio anche il mio aveva elaborato delle strategie per camuffare questa sua difficoltà. Adesso ha appena finito la quinta elementare e le maestre fino all’ultimo hanno rifiutato la diagnosi. Per le medie non so cosa aspettarmi……La cosa che mi attanaglia è sentirlo dire “spero che mia sorella non abbia il mio stesso problema….” oppure ” ma io sono normale mamma???” La scuola è un colabrodo e con l’autonomia è andata ancora peggio. Invece di migliorare è caduta in baratro senza soldi e senza risorse, quelle poche che ci sono le mettiamo noi genitori, pagando le fotocopie e persino la cartaigenica. Figurati se hanno tempo e fondi per quel 4% della popolazione….meglio che resti invisibile e che magari vada a lavorare in fabbrica come precario.. Una cosa solo mi consola, sapere che il mio professore di Teorie e Tecniche dei Test dell’Università di Padova è anche lui dislessico, ed ha frequentato la scuola in un periodo in cui non esisteva nemmeno il termine dislessia, nonostate tutte le difficoltà lui ce l’ha fatta.
Caro Beppe,
sono un educatore sociale e lavore nelle strutture solastiche come faccio “appoggio” a bambini diversamente abili, o con gravi disagi ociali o fisici.
Il mio lavoro mi dà la possibilità di conoscere le problematiche adolescenziali e infantili, esono ormai arrivato alla conclusione che alla base di tutto questo ci sia la mancanza di punti di riferimento, la famiglia in primis, e di figure “di contorno”.
Ormai tutti cercano di legare certi comportamenti o certe difficoltà come può essere la dislessia a patologie..a vere e prorie patologie.Andare da un logopedista ormai ti etichetta, il bambino diventa agli occhi di tutti una persona con gravi difficoltà di apprendimento e co problemi di ritardo (una volta mi sono sentito dire questo da un insegnante), e si è deciso di affiancargl una figura, un educatore, per migliorarne il profitto.
Se quest’insegnante avesse parlato una sola volta con la madre del ragazzo, avrebbe capito che i problemi eano ben altri e di natura familiare o sociale.
Non hanno voluto aiutare il bambino, alm, e invece il ragazzo, per quasi un anno era continuamente preso in giro da i compagni perchè ripreso dall’insegnate che lo faceva passare per un deficiente…
Ho lavorato un anno co questo bambino, Emanuele, ho scoperto cose che immaginavo già dall’inizio.
Che era un bambino che aveva solobisogno di essere ascoltato….i suoi voti sono migliorati “miracolosamente”…e tutti a farsi delle domande…
La vera domanda da farsi è..perchè un genitore deve arivare ad affiancare una figura,logopedista, educatore che sia…al proprio figlio senza cognizione di causa.
Dislessia , psicosi…..i genitori sono terrorizzati da questi termini, e caricano i figli di continue paure e insicurezze..
Peccato che l’OMS, stabilisca che la dislessia è una disabilità di origine neurobiologica che riguarda la componente fonologica della transcodifica da e verso codice scritto.
Il libro: “Storie di normale dislessia 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi”
Apre la collana e racconta delle difficoltà di alcuni dei più grandi grandi geni di tutti i tempi, questo a significare che spesso non è tutto oro quello che luccica e che anche le grandi menti possono aver avuto problemi.
Il libro è il primo di questo genere in Italia, dove si tende ad associare ai DSA solo le problematiche relative alle difficlotà e non al diverso modo di utilizzare il pensiero e ai punti di forza che porta con se il faticare come matti per imparare una cosa “così semplice” come leggere e/o scrivere senza errori.
Mio figlio Luca è affetto da disturbo dell’apprendimento (disortografia, disgrafia, discalculia) diagnosticato molto precocemente, in 1° elementare grazie ad un mamma “scocciante e pignola” e basta…. La scuola italiana non è affatto preparata ad affrontare e gestire i nostri bambini che paradossalmente hanno dei quozienti intellettivi elevatissimi ma capacità di apprendimento assolutamente non corrispondenti. Porto la mia esperienza che rappresenta un’eccezione rispetto ad un panorama altrimenti desolante…. Luca il prossimo anno andrà in prima media e, grazie alla diagnosi precoce e ad un continuo trattamento logopedico per tutte le scuole elementari (in una struttura convenzionata tra l’altro e quindi senza nessuna spesa da parte nostra), ha recuperato quasi al 100% e non è più indietro rispetto ai compagni di classe. E, nel profondo sud (abitiamo in provincia di CT) la Scuola ed il Comune di Gravina di CT, hanno intrapreso un progetto di screening della popolazione scolastica e avviato i bambini identificati come affetti da dislessia ad un programma di recupero. Ogni tanto fa bene anche sentire qualche buona notizia….
Se puo’ esservi utile: la dislessia spesso è un sintomo di “Disorganizzazione Neurologica”. Molti bambini sono riusciti a risolvere questo disfunzionamento attraverso l’organizzazione dei riflessi primari, lateralizzazione etc ….
Io stessa sto facendo organizzazione neurologica per me, ho 43 anni e qualcosa che, per capirci, chiamiamo autismo. Se cercate su google potete farvene una idea piu’ chiara.
Se puo’ esservi utile: la dislessia spesso è un sintomo di “Disorganizzazione Neurologica”. Molti bambini sono riusciti a risolvere questo disfunzionamento attraverso l’organizzazione dei riflessi primari, lateralizzazione etc ….
Io stessa sto facendo organizzazione neurologica per me, ho 43 anni e qualcosa che, per capirci, chiamiamo autismo. Se cercate su google potete farvene una idea piu’ chiara.
la scuola italiana si presenta come un enorme pachiderma che non sa stare al passo con i tempi! mi stupisco quando mi viene detto che i parlamentari si sono aumentati gli stipendi mentre noi non abbiamo i fondi per svolgere quel minimo di attività di recupero su alunni svantaggiati! sulla dislessia, poi, non parliamone: disinformazione e leggi che propongono qualcose di vago senza poi specificare nè dare linee direttive chiare e univoche!!! siamo ridotti male! in più la tv giustamente riporta fatti clamorosi di “malascuola”: è giusto! ma il tutto dovrebbe essere controbilanciato dal lavoro svolto ogni giorni da docenti preparati e seri che ormai quasi svolgono attivtà di volontariato visto gli stipendi e le assurdità da tamponare con il buon senso e la dedizione:
P.S.
una cosa che ricordero sempre per tutta la mia vita era la sensazione che provavo guardando la maestra scrivere alla lavagna…. i miei colleghi copiare e io
NON AVEVO LA PIU PALLIDA IDEA DI COSA ACCADESSE!
mi giravo a guardarli chiedendomi:
– ma cosa stanno facendo?
sapete che ho imparato a contare perche mia madre mi metteva le lenticchie sui quadretti dei quaderni, componendo dei piccoli insiemi geometrici!!!
Cari genitori con figli dislessici, state tranquilli, i vostri figli sono dotati di una memoria e di una fantasia esagerata, sono intelligentissimi, dato che la nostra vita è una lunga ricerca di strategie alternative ad un linguaggio NON IDEOGRAFICO, come quello cionese o giapponese.
eh eh eh eh eh eh
tranquilli se sono riuscita a laurearmi io… e pensate che il mio hobby è “scrivere”!!!!
Ciao a tutti,
ho riso moltissimo leggendo il titolo dell’articolo, perchè non mi ero accorta che l’ordine delle lettere che completano le parole fosse sbagliato…
Sono dislessica!
Oggi ci rido a 31 anni, perche ho avuto la enorme fortuna di avere una mamma dislessica, dei cugini con lo stesso problema.
Per me leggere delle lettere in ordine ed emettere un suono che si leghi ad un idea è inconcepibile, io lego un disegno ad un idea e dunque un immagine ad un concetto.
Alle elementari, alle medie e per i primi due anni di superiori ho sempre pensato di essere pazza… Badate bene, sempre promossa con il massimo dei voti, solo in italiano scritto venivo tacciata di distrazione, cosa che mi è sempre stata perdonata difronte alla ricchezza dei contenuti…. ma venivo comunque punita di un punto per gli errori gragici… (come puntini sui numeri 1 come fossero delle i, la f e v per me non hanno alcuna differenza come p e b …. per non parlare delle sequenze numeriche… ho spesso difficolta a comporre i numeri di telefono che vedo scritti, per chiamare un cliente ci vogliono almeno 3 o 4 tentativi, inverto i numeri).
Alla fine però ho scoperto il grande vantaggio che da la dislessia: abbiamo un cervello “grafico”, ogni idea prende forma in un immagine, ogni immagine ne scatena milioni, come un esplosine…. la mia realtà è straordinariamente ricca.
Ho sempre letto moltissimo, è come una droga.
Ho incontrato dei professori in terza superiore, al liceo linguistico, che si sono inequivocabilmente resi conto che io non sapevo leggere a voce alta, i suoni che emettevo non si coordinavano con la sequenza delle lettere… dopo vari tentativi, si decreto che dovessi leggere 5 minuti ogni ora, ogni giorno, per tutto il corso dell’anno scolastico…
Alla fine ridevo anche io dei miei errori.
Oggi leggo e scrivo abbastanza bene.
Ciao Francesca, sono la mamma di un meraviglioso “vulcano in eruzione”; il mio bimbo ha nove anni, era in seconda elementare quando hanno diagnosticato un disturbo dell’attenzione per iperattività e ora, che fa la quarta, dai test è emerso che è anche dislessico, “dislessia superficiale”. Rispondo al tuo messaggio perchè mi sento un pò “disorientata”, prorio come mio figlio, e mi ha molto incuriosito la frase conclusiva del tuo commento: “mai madre mi ha insegnato il trucco”… Che meraviglia! Anch’io vorrei insegnargli un trucco, ma non ne conosco; che ne dici di condividere il tuo?
Se hai suggerimenti, consigli, idee, trucchi e “magie” sono pronta ad accoglierli.
Cara mamma Anna prova a portare e fai protocollare alla scuola la diagnosi con relazione clinica e le circolari ministeriali MIUR che trovi sul sito “www.dislessia.it ” e poi rivolgiti alla presidente provinciale AID e dille di presentarsi all’esame orale con un insegnante di tua fiducia e con un giornalista e fotografo (dicendo che la stampa vuole pubblicizzare il primo esame di maturità di un dislessico)Non dovrebbe essere mai il genitore a contrattare le cose con gli insegnanti perchè pensano che vogliamo proteggere i nostri pulcini e non che vogliamo solo difendere i loro diritti. Tieni presente che se vuole utilizzare le misure dispensative e compensative durante gli esami le deve utilizzare anche durante l’anno altrimenti non sono ammesse.
scrivermi Nadia
Caro Beppe Grillo è importantissimo parlare di dislessia perchè essendo un handicap non visibile i nostri figli non vengono tutelati,sono anni che l’associazione chiede al governo di approvare la legge (vedi sito http://www.dislessia.it)ma ancora non si riesce ad ottenerla;non riusciamo nemmeno ad ottenere diagnosi decenti,per non parlare poi delle terapie che nelle maggior parte dei casi vongono interrotte troppo presto dalle AOVV e la gente è costretta a portare i ragazzi in privato,sai cosa vuole dire fare 3sedute settimanali dalla logopedista a 40 allora per 3-4 mesi all’anno per circa 3-4 anni? se una famiglia è mono reddito come fa?mangia o aiuta il figlio?per altri handicap ci sono contributi che vengono erogati per i dislessici no ma le spese restano ugualmente.Un’altra beffa sono le agevolazioni ” borse di studio” che vengono erogate agli alunni meritevoli.Il dislessico studia e si impegna più dei compagni,ma siccome la maggior parte degli insegnanti non vuole cambiare il metodo di valutazione(è troppo faticoso poverini!)i nostri figli se va bene si devono accontentare del 6 politico.SAI come sarebbero felici i nostri ragazzi se venisse riconosciuto CON UN PREMIO IL LORO IMPEGNO E IL LORO LAVORO?
ciao
sono la mamma di due ragazzi dislessici il primo affroterà l’esama di maturità tra pochi giorni senza aiuto … i professori sanno della sua dislessia certificata ma lui maggiorenne non vuole “aiuti”…. sono molto preoccupata… il piccolo frequenta il primo anno nello stesso liceo del fratello anche lui dislessico certificato …. con problemi in matematica e nelle lingue (latino e italiano scritto) lo scorso venerdi mi sono sentita proporre da i professori di fare la richiesta per un insegnante di sostegno….. al liceo per un ragazzo dislessico … ma se ci sono stati tagli di ore nel sostegno …per ragazzi con problemi seri sia fisici che psichici .. io devo fare la richiesta per il sostegno per un ragazzo dislessico … ma pieno d’interessi con un intelligenza a detta di tutti i professori spiccata e viva in orale va bene i sui problemi si evidenziano quando deve scrivere …..sono veramente demoralizzata…..grazie
ALLE PERSONE, GENITORI E DOCENTI, CHE SI TROVANO AD AFFRONTARE IL PROBLEMA DISLESSIA, MOLTE VOLTE SENZA AIUTO ALCUNO, SUGGERISCO DI RIVOLGERSI ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA (AID)CON SEDE A BOLOGNA,DOVE POTRETE TROVARE L’APPOGGIO DI PERSONE COMPETENTI IN QUESTO CAMPO!
INOLTRE LA SEZIONE PROVINCIALE DI SONDRIO PROPRIO IN COLLABORAZIONE CON L’AID DI BOLOGNA A BREVE ORGANIZZERA’ CORSI ESTIVI PER BAMBINI E RAGAZZI CON DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO)IN VALTELLINA,PER AVVICINARLI ALL’USO DI STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI CHE LI AIUTERANNO IN AMBITO SCOLASTICO!
PER INFORMAZIONI TEL 339/8961735 ALLA SIGNORA ZAMBON NADIA.
ciao Beppe, sono una terapista di bambini con DSA che lavora aFirenze. Da ben 12 anni faccio questo lavoro e lo amo al di sopra di ogni cosa, xò questi piccoli cuccioli sono abbandonati da tutti, eccetto la loro famiglia, xkè nè lo stato e a volte nemmeno la scuola li aiuta, in più hanno un handicap, nel senso che alla vista risultano ragazzi normalissimi e quindi vengono ancora di più nn capiti. La loro sofferenza in alcuni casi è veramente grande. Il DSA può portate alla depressione infantile, io ho un bambino con questo problema e ti giuro che vedere che la scuola e le istituzioni nn volgiono aiutarlo è veramente triste. In questi anni ho fatto tante lotte, ma avevo pensato insieme a tutti i genitori d’Italia di fare una manifesazione contro l’ignoranza e l’indifferenza che c’è nei confronti di questo problema. Chi è daccordo mi scriva o scriva. La mia casella di posta è: l.raddi@inwind.it
Aiutaci per favore…..
ciao Lisa ho letto solo ora la tua mail a risposta di mamma Anna e del suo fantastico Emanuele,
ho una figlia dislessica riconosciuta solo in 4^ elementare, ora frequenta la 2^ media e la sua
strada è sempre stata in salita e temo lo sarà sempre di piu’. Hai ragione sul fatto di far conoscere meglio e a tutti questo disturbo sconosciuto e soprattutto invisibile.
Facciamoci sentire. Ciao da Antonella.
Caro BEPPE, sono Martina ho 26 anni e vivo Bologna con i miei. il 2/05 c’ero anch’io perchè non posso perderti quando vieni nella “città della Cultura”.
Volevo raccontarti della persona più importante per me..MIA SORELLA! E’ una splendida 16enne dislessica.Nata in una famiglia di sardi non poteva che essere una capa-tosta DOC.Dopo tante ingiustizie subite durante tutto il suo iter scolastico, da parte di prof, compagni di scuola, amici e forse di alcuni parenti, si è iscritta in uno degli istituti superiori più difficili che il nostro panorama scolastico offre ai nostri giovani..l’ISTITUTO TECNICO AREONAUTICO!! mandando a C..GARE tutti quelli che, visto il suo piccolo problema, le dicevano che non avrebbe potuto far altro che un alberghiero o un corso professionale di qualunque tipo. Essendo un istituto Privato, ovviamente paritario,(e non vedo perchè mia sorella debba frequentare un istituto privato per non essere CERTIFICATA dalle ISTITUZIONI, avendo così come UNICI RICONOSCIMENTI un insegnante di sostegno, per togliere del lavoro che sarebbe in più ai prof di ruolo, e un programma basilare NON,e dico NON STUDIATO APPOSITAMENTE PER OGNI STUDENTE CON DISTURBI NELL’APPRENDIMENTO!) e di questo (a parte 411,00euro mensili) siamo felici perchè ha ritrovato la sua personalità, la voglia di vivere e di studiare, che non è poco, anche se con tanta fatica giornaliera,perchè io e mia mamma studiamo con lei tutte le materie, compresa teoria del volo, fisica con i suoi circuiti e circolazione! I suoi prof la aiutano, non favoreggiandola, come meglio possono perchè sono degli autodidatti in “materia” dislessia.Non sarà facile arrivare in V ma ce la faremo grazie alle nostre forze se nessuno farà qualcosa per tutelare i diritti di queste persone IPER-INTELLIGENTI perchè il loro vero problema è SOLO questo! Facciamo che questo sibilo diventi un urlo perchè prof di italiano alle medie non pensino più che la dislessia dia disturbi motorii e sia una tendenza! BEPPE PRESIDENTE!!!!
Cara Anna, sono Riccardo e ho 26 anni, insegno clarinetto nelle bande musicali e da 3 giorni sono insegnante di sostegno di due bambine dislessiche di seconda media. Anche la mia ragazza insegna negli stessi ambinti. Un giorno, puntuale come sempre entra S. e dice a Sara (la mia ragazza):”ciao maestra! Sai che mi hanno detto che sono dislessica? Cioè in pratica….(ci spiega a parole sue i problemi che incontra nel leggere e nello scrivere). In quella banda siamo sempre stati contenti di quella bambina, la sua (fortunatamente precoce) diagnosi di dislessia non crea problemi o ritardi, chi ha creato problemi è stata la mamma della sua compagna che, appena sparsa la voce, chiedeva che la figlia venisse spostata in altri orari perchè S. rallentava “la sua crescita musicale”. In un ambiente come la banda è però facile gestire quste situazioni, mi rondo conto solo ora che insegno alle medie, quali pesi devono sopportare i bambini dislessici. A un mese dalla fine dell’anno, mi chiamano senza neanche dirmi di cosa si tratta e quali materie dovrò insegnare, senza dirmi che avrò a che fare con bambine dislessiche, scopro arrivato lì che c’è anche il francese (lingua per me sconosciuta), faccio subito presente l’impossibilità per me di seguire questa allieva e mi viene risposto:”ma si dai..tanto quante lezioni di francese dovrai ancora fare da qui alla fine dell’anno? Non preoccuparti non fa niente..”. Sono allibito, ho sempre pensato che le persone e in particolar modo i bambini fossero importanti!Mi sento dire da dei docenti di ruolo:”ma si..tanto non è che devi poi fare molto..guardi se fa i compiti..se si distrae..”.È un’ingiustizia troppo grande da sopportare per me, figuriamoci per loro!Sono molto preoccupato per una bambina in particolare, spero non cada in depressione.
vorrei dire alla signora anna con il figlio bislessico; che anche io sono un bislessico, ho avuto molte difficolta a scuola e alle elementari mi hanno anche mandato da uno psicologo. io confondevo e confondo la B con la D, la N con la M e non sento le doppie, con il tempo ho imparato a sapere piu’ o meno dove stanno le doppie, in quali parole si mettono. e comnque alla elementari dopo la seduta dal psicologo la mia maetra affermava che secondo lei ero pazzo!!!, sono andato avanti 5 anni con la nomina di pazzo.
poi cambiando scuola le cose sono migliorate ma ho sempre avuto scarsi voti in italiano. ora ho 21 anni, un lavoro, preferisco scrivere al computer perche’ quando vedi le letere è tutta un’altra cosa, e conduco una vita normale. quindi stringa i denti, dopo le scuole l’ingupo è finito!!!
Capisco il problema della Signora Anna e di suo figlio. Una mia cara amica ha affrontato i loro stessi problemi, il periodo delle medie per lei è stato terribile grazie ad un professore che, a suo parere PER AIUTARLA, ogni giorno la obbligava a leggere a voce alta davanti alla classe. è caduta in depressione…
Ultimamente ha deciso di comprare dalla Francia la penna che, collegata al pc, ti aiuta nella lettura ma in Italia è illegale. Qualcuno è a conoscenza del perchè di questo divieto?
ho già sentito di quell’annuncio in giro…per uno simile un ospedale chiedeva di smetterla con le telefonate e la divulgazione,in quanto il problema non sussisteva,e si intasava solo la linea telefonica,togliendo risorse a chi si trovava in emergenza…prima di divulgare,informatevi
NON INTASATE IL CENTRALINO DI QUELL’OSPEDALE, IL MESSAGGIO E’ FALSO, GLI OSPEDALI NON USANO QUESTO METODO PER COMUNICARE, non lo dico io, le iene nella trasmissione di ieri 30 aprile hanno pregato di ignorare il messaggio.
Grazie.
il messaggio che ti è arrivato è na bufala che gira da anni su internet e a questo punto il bambino ( purtroppo) non ci sarebbe più. basta fare una ricerca sulle bfale su internet e qesta sarebbe una delle prine a saltare fori. prtroppo si tratta di na catena di s. antonio e ce ne sono moltissime altre. andate su http://www.sosinfanzia.org/2005/opinioni/leucemia.asp
ciao beppe,io vorrei chiederti se possibile, visto che tu saprai sicuramente a chi rivolgerti, il motivo per cui tuttici dicono che l’italia è in rosso, siamo in crisi da tutte le parti, ma poi non so da che parte arrivano soldi per sfamare tutto il carrozzone di persone inutili( grande fratello,buona domenica…e tutti quei programmi li..), da dove li tirano fuori quei soldi visto che ci dicono che non son in grado di aumentare le pensioni minime…grazie beppe..6 grandioso.
Sono una studentessa di Medicina al primo anno presso la Sapienza, e da alcuni anni mi tengo costantemente aggiornata nel campo della Programmazio Neurolinguistica e nelle mnemotecniche.
Su un Famoso testo che tratta di Fotolettura (evito di citarne il nome perchè non sò se posso dirlo) è ri portato l’esempio di Rom Davis che, avendo sofferto di dislessia, scoprì che questi, e cito: “non hanno un punto d’attenzione fisso”. In tre anni, costui allenandosi riuscì a reindirizzare la sua attenzione ed innalzare le sue capacità di lettura, scrittura ed ortografia.
Ha scritto anche un libro che ti consiglierei di leggere: The gift of dyslexia.
Tuo figlio può diventare una persona formidabile, ma è necessario che ci creda con tutte le cellule che ha in corpo. Gli altri dicono che una ballerina senza gambe? e tu chiedi alla buona maestrina quand’è che ha perso l’amore nella sua professione!
Il punto della questione è far conoscere a tuo figlio che esistono nuovi metodi di apprendimento, più veloci ed infinitamente più creativi di quelli che la scuola statale propina. Fotolettura, Lettura Veloce, MAPPE MENTALI: Antony Robbins e Tony Buzan. Documentati su questi argomenti, in internet e in biblioteca.
caro beppe, il problema dislessia in italia ha sensibilizzato persone come me, ma lo stato e le strutture competenti stanno ancora a guardare! io seguo e aiuto personalmente i bambini dislessici in quanto ho le competenze per farlo, tutto ovviamente gratis! forse se chiedessi dei soldi per costruire una struttura dove infilarceli dentro e poi buttare la chiave, troverei subito qualcuno pronto a finanziarmi……………il ministero finanzia,+ noi lavoriamo gratis =…. purtroppo per educazione non posso srivere il risultato
Sono una pedagogista specializzata in disturbi di apprendimento. Ho letto alcuni commenti riguardanti la dislessia. Consapevole dell’assenza dello stato in questo campo capisco lo stato d’animo dei genitori. I bambini dislessici sono intelligenti ma non come molti purtroppo ancora sostengono “svogliati”. E’ molto più facile eticchettare un bambino che aiutarlo a risolvere il problema. Purtroppo siamo lontani anni luce dalla soluzione in America si trattava la dislessia quando ancora qui non si conosceva. Si sono fatti dei progressi, ora si conosce…. anche se non tutti sono consapevoli del fatto che un bambino “svogliato” lo diventa nel momento in cui non riesce a fare ciò che i suoi coetanei fanno in modo automatico. Io amo il mio lavoro adoro vedere il bambino “svogliato” trasformarsi in un bambino interressato alla lettura e alla scuola. Lavoro a Roma ma conosco altre realtà in cui, purtroppo, la riabilitazione alla dislessia è quasi utopia.
Questa e’ l’europa che volevamo?
Quel poco di buono che c’era in Italia ce lo stanno togliendo gradualmente da Bruxelles. Si si sempre troppi debiti… dovete tagliare le spese dicono da su. E SONO 20 ANNI C…O che paghiamo tasse a fiumi e non vediamo MAI nessun miglioramente ma solo peggioramenti su tutta la linea.
Alcune nazioni riescono a conviverci con Bruxelles perche’ hanno dei politici almeno un pochino piu’ intelligenti e preparati qui da noi scaricano SEMPRE TUTTO SU DI NOI, i loro fallimenti.
Secondo me prima o poi si sfascia tutto…non puo’ mica durare in eterno LA PAZIENZA.
Un numero crescente di pazienti paga per cure sanitarie private poiché ormai in Gran Bretagna non esiste più un servizio sanitario nazionale gratuito. È la denuncia contenuta in un rapporto firmato da tre medici britannici che rappresentano il gruppo “Doctors for Reform” il quale conta circa mille membri, tutti dipendenti del Nhs, il servizio sanitario nazionale britannico. I medici inglesi hanno scritto un rapporto, riferisce il quotidiano inglese The Independent, e lo hanno spedito ai tre principali partiti politici e al ministro della Sanità Patricia Hewitt.
Cara Anna,
ho letto il tuo intervento e sono rimasta molto colpita da ciò che hai scritto.
Sono una docente referente per la dislessia presso l’istituto tecnico industriale dove lavoro.
Sono diventata referente per la dislessia (D.S.A.)tramite un corso organizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione e l’AID.
Questo corso prevede una formazione on line presso l’INDIRE.
Concordo con te nell’ affermare che poco si è fatto per questi alunni intelligentissimi, ma con disturbo specifico dell’apprendimento, tuttavia dal 2004 in poi sono apparse molte circolari e note del ministero che hanno iniziato a modificare lo stato di abbandono di questi alunni.
Gli strumenti compensativi e dispensativi che tu citi non sono a discrezione dei docenti, tanto è vero che il Cosiglio di Stato nel mese di novembre ha revocato una bocciatura di un alunno dislessico all’esame di terza media, proprio sulla base di quella circolare.
Sono rimasta a bocca aperta per come ti hanno trattato al provveditorato, non ti hanno nemmeno detto che nell’ultima circolare sugli esami di maturità all’art.12 comma 7 si prevede che la commissione tenga in debito conto le situazioni dei candidati dislessici, sia in sede di predisposizione di terza prova che in sede di valutazione delle altre due , prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita l’utilizzazione di apparecchiatrure e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno.
( Ordinanza Ministeriale n.26 prot. 2578 del 15.3. 2007). Un circolare simile è stata pubblicata per lo svolgimento degli esami di terza media.
Inoltre recentemente è stato siglato un accordo con le case editrici, per cui è possibile avere libri di testo per alunni dislessici in formato digitale il sito dove reperire informazioni è http: //aid-boiav.it..
Come vedi qualcosa lentamente si muove, forza e coraggio sono con te. Antonella
Vorrei fare i complimenti alla scuola e all’insegnante che si è formata come referente scolastica per AID io ho provato a far fare un corso di informazione presso la scuola di mio figlio (scuola media) e sono stata trattata come una pazza che voleva proteggere il figlio.
Risultato dopo un colloquio con i docenti a mio figlio è stata tolta calcolatrice e tavola pitagorica per il compito di matematica ….
…vi sono vicina nella condivisione di questo problema o forse con fatica risorsa…sono anch’io dislessica e l’ho scoperto solamente all’Università…come consiglio di esperienza, per traghettarti in questo mare di menefreghismo della scuola è di farti aiutare dall’ AID Associazione Italiana per la Dislessia per avere più informazioni per farti muovere più agevolmente in queste acque.Per esempio, c’è una legge che ti consente, presentato il certificato di diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento..dislessia, di far avere a tuo figlio più tempo agli esami,concorsi per diritto!Oppure consigliarti persone adeguatamente formate per accompagnare negli studi tuo figlio,aiutandolo a far nascere e crescere le SUE strategie di compensazione. Quello che infine ti consiglio, dal cuore è di monitorizzare il livello emotivo di tuo figlio, perchè, per forte che uno sia, sentirsi dire che sei “una ballerina senza gambe” o sei lento,”gnugnu” e quant’altro da un branco di insegnanti o persone con la “i” o la “p” minuscoli lascia, a qualche livello un segno, che se trascurato, oltre il peso della dislessia a scuola,si potrebbe aggiungere quello di un disturbo dell’umore e gli studi parlano di percentuali rilevanti sulla Depressione…anche qui se avessi bisogno di aiuti seri e molto molto validi potresti andare a vedere sul link della SPI Società Psicoanalitica Italiana dove c’è l’elenco per città degli analisti (sono pochi, ma molto molto buoni). Concludo abbracciando te cara Laura ed Emanuele porgendovi quest’immagine che mi sono creata:
“Per una persona “normale” nella vita ci sono per esempio, 10 vie disponibili da percorrere, per un dislessico 20 (forse il doppio), ma con i lavori in corso”..il problema sarà trovare le strategie per muoversi il più agevolmente possibile attraverso questi cantieri, ma poi, quando anche Emanuele ci riuscirà potrà avere 20, il doppio, delle strade possibili da percorrere nella vita e quindi, la dislessia, da problema diventerà risorsa.
Ti ammiro Emanuele…e faccio il tifo per te!
Riuscirai sicuramente nella tua impresa, non ho dubbi.
Per quanto riguarda le istituzioni non posso che dire, ancora una volta, che sono VOMITEVOLI e che chi vi lavora FA ESCLUSIAVAMENTE I PROPRI PORCI COMODI, rubando lo stipendio e il posto di lavoro a chi veramente meriterebbe. Fatevi un esame di coscienza!!!
Il problema, secondo me non è la dislessia in se per se,non voglio sbagliarmi, ma è come gli altri reagiscono a questo problema.
Sicuramente la gente presa delle proprie “faccende” non ha tempo di capire in fondo queste persone e le scarta a priori: scommetteri quello che volete che, se si presentano come ragionieri 2 persone, di cui uno dislessico, il titolare scieglie senza pensarci troppo la persona non-dislessica, pensando probabilmente “ma che c’è venuta a fare questo!!”.
Probabilmente(come accade spesso in Italia) il futuro ragioniere non ne capisce niente di conti, ma sa scrivere il proprio nome!!
Quindi, morale di tutto è che bisogna cambiare la concezione di queste persone sfortunate, e non per colpa loro che non riescono a scrivere correttente, ma non per questo la loro intelligenza è ristretta.
Quindi se ci capita difronte un dislettico e una persona con la “buona-firma” non ci fermiamo all’apparenza ma cerchiamo veramente di capire chi sà “cosa vuol dire il proprio nome…”
Vi racconto la mia storia (con ancora il problema grave che porto)
Fin da piccolo avevo una spiccata inteligenza superiore a gli altri , ma non capivo o rimanevo imbambolato davanti alle spiegazioni dei professori.
Bè dovete sapere che fior fior di psicologi a roma (a via dei isabelli mi pare) studiarono il problema della mia “svogliatessa ” (anche se ho .. o forse avevo secondo loro un quoziente intelettivo , piu sviluppato di altri)
Non riuscendo a capire come mai io non aprendevo bene molte cose, la soluzione fu una ” svogliato”
Mi ricordo però una cosa .. In seconda media avevo una insegnate di sostegno, be! li iniziai a capire molto meglio le cose rispetto a quello che studiavo con i professori che avevo (ero passato da una scuola della casilina , a quella diprima porta)
Io mi domando una cosa, per chi è adulto e ancora si porta dietro tutto quello che non ha potuto studiare da piccolo (e sapendo anche di essere dislessico)
a chi posso rivolgermi (a roma) per risolvere i miei problemi di dislessia ?
Salve sono una pedagogista specializzata in disturbi di apprendimento prossima alla seconda laurea in logopedia, lavoro con ragazzi dislessici a Roma da 4 anni. Ho letto il tuo articolo e sono rimasta colpita dalla diagnosi che ti è stata fatta a via dei sabelli. Si può ancora fare qualcosa. Ovviamente da noi arrivano molti bambini e pochi adulti. Purtroppo, in Italia, è un disturbo che non è preso in considerazione come dovrebbe. Tutti quanti dovremmo avere la possibilità di saper leggere e studiare ma non è cosi, lo stato dovrebbe interessarsi di più perchè per un bambino dislessico non è semplice imparare a leggere, a scrivere e poi a studiare. Infatti molto spesso non continuano gli studi. Noi lavoriamo anche con gli adulti quindi per qualsiasi informazione può contattarmi. Roberta
Vorrei innanzitutto precisare una cosa, dalla dislessia sia esse superficiale o profonda non si guarisce, sembra che la cosa sfugga a molti…
Esistono delle tecniche, tra l’altro nemmeno molto complesse, che consentono in un tempo abbastanza breve di riuscire a leggere e scrivere in modo quasi ‘normale’…E qui sta la mia profonda amarezza, volere che a tutti costi la lingua scritta sia preponderante in tutti gli ambiti, come se si potesse comunicare soltanto attraverso la scrittura. C’è questa ossessione della lingua scritta da parte di molti colleghi, dell’ortograficamente e sintatticamente corretto e in tutta questa fastidiosa pignoleria si perdono di vista i contenuti, quello che c’è oltre le parole, oltre i simboli grafici, oltre i suoni pronunciati.
Cosa dovremmo farne allora degli audiolesi, dei nonvedenti, degli autistici, di coloro che sono affetti da ritardo mentale. C’è la snaturata convinzione che siano oltre la linea della normalità, niente di più sbagliato anche quelle sono forme di normalità che hanno un proprio linguaggio ed un proprio sentire e dai quali c’è tanto da imparare.
Caro Emanuele,
chi prende più rincorsa, fa un salto più lungo. Per questo, prima o poi, sarà la tua Volontà a ripagare i tuoi sforzi facendoti vincere le battaglie che crederai di voler vincere. Per questa ragione un sistema pieno di figli di qualcuno e posizionati per strategia prima che per merito, collasserà su se stesso. Ti chiederanno poi come si fa e dove si può trovare, una volontà così ammirevole ed una intelligenza così potente.
Quando un giorno l’Italia tornerà ad essere un paese normale, è quello che accadrà.
Fino ad allora avrai davanti solo quelli a cui la tua Volontà provocherà fastidio ed invidia. Quegli esserini minuscoli che dovrebbero essere già estinti e che invece per la compassione di un Dio molto dubbio stanno “sopra” di te.
Fino ad allora resisti.
La sorda ignoranza del collegio di professori che tu hai consultato è quanto di più fastidioso e disarmante possa succedere: chi deve essere a conoscenza del problema lo rifiuta e lo rigetta ritenendo di avere qualcosa di più importante da fare e non pensa a tuo figlio, al quale va tutto il mio appoggio il mio rispetto e la mia stima per quanto possa valere, che realmente ha qualcosa da fare, tutti i giorni, tutte le volte che il suo sguardo incontra delle parole, ed è qui forse il nocciolo: parole che incontrano occhi ma che non incontrano orecchie, parole impossibili che tuo figlio quasi traduce e parole semplici che un collegio sordo non vuole sentire. Il problema qui è di micro potere non parliamo di politici o di grandi sistemi ma di un’ umanità, sottolineo umanità e non pietà, che non può mancare a chi nell’ esercizio delle proprie funzioni viene a contatto con i nostri ragazzi. Cmq tuo figlio probabilmente è un genio… un abbraccio francesco
Cara Anna,
la tua lettera mi ha commosso quali fino alle lacrime cosa che per un uomo di 42 anni non e’del tutto usuale. Voglio manifestarti tutta la mia solidarità per quanto possa valere, incoraggiare il tuo ragazzo a proseguire sulla sua strada irta di difficoltà confidando per ora proprio nella sensibilità di chi incontrerà sulla sua strada come mi pare sia già successo… Voglio esprimere anche l’augurio che vostra battaglia civile possa essere d’esempio per molteplici altre situazioni orrende per una nazione democratica e moderna quale si fregia di essere l’Italia.
piero
caro beppe, ho un problema con l’assicurazione.
Il 04/06/06 mio papà ha avuto un infortunio sul lavoro presso la ditta di proprietà della famiglia. Il 05/06/06 si reca da un amico ortopedico per la visita medica, viene ricoverato dal 07 al 09 giugno per lesione del sovraspinoso spalla dx. Viene operato. Procede alle varie visite di controllo. Il giorno 09 giugno invia fax al broker assicurativo per avvisarelo dell’infortunio. Segue colloquio telefonico. Il 26/01/07 viste le titubanze del broker, consegna certificazione ortopedica del medico che ha eseguito l’intervento nella quale è descritto:”la lesione del tendine soivraspinoso spalla dx, repertata e riparata nell’intervento artoscopico del 07/06/06, era di natura traumatica. Il medico dell’assicurazione stabilisce che non si tratta di trauma , ma la sua è una lesione pregressa. Il tutto viene comunicato a voce dal broker.
Mio papà decide di farsi fare due perizie da medici legali.Uno da Faenza (noi siamo di Pordenone) e uno di Pordenone. Ovviamente all’insaputa dei due. Uno stabilisce come inabilità il 15% tabelle ANIA, l’altro il 16.
Chiediamo all’assicurazione il motivo.
Tutto viene inoltrato a Mestre ad un perito dell’assicurazione. Stabiliscono che non si deve liquidare nulla. Ci siamo recati presso uno studio legale per poter avere la copia della perizia del medico dell’assicurazione. Ci è stato riferito che verrà consegnata una parte!
Si è capito che non hanno intenzione di pagare! Il ns. broker assicurativo non sta facendo nulla, anzi sta mettendo i bastoni tra le ruote al ns. legale!
Come ci dobbiamo comportare? E’ giusto che se l’assicurazione, il broker, dicono una cosa, non abbiamo diritto di replica?
Quel che è peggio è che abbiamo il timore che abbiano l’intenzione di temporeggiare, di modo che trascorra un anno dall’infortunio e quindi… di conseguenza archiviare la pratica.
Suggeriscici la dritta! Se vuoi di inviamo l’intero plico in ns. possesso. Aiutaci. Grazie. Ciao
Signora Rosabianca c’e’ poco da pregare, c’e’ da scendere in piazza a fianco degli insegnanti per ricordare a questo governo e a tutti i governi che la scuola non è un oratorio cioè un posto dove parcheggiare i figli, ma il luogo dove si tenta di forgiare la futura società e quindi dovrebbe essere quasi sacro.
Gli insegnanti devono essere pagati da professionisti quali sono a tempo pieno, rispettati e fatti lavorare in modo e condizioni dignitose, allora gli si potrà chiedere di differenziare l’insegnamento.
Con 30 belve scatenate in classe di cui due con handicap, che magari saranno i più tranquilli,
e un numero imprecisato di dislessici, disgrafici etc. etc. cosa cazzo pretendete che un insegnante possa fare ? Dimenticavo con un programma di studio del 15/18 su una realtà di ragazzi che hanno tutti disturbi della percezione perchè bombardati quotidianamente da media & Co.
Carissimo Francesco,
dalla tua reazione credo che tu sia un’insegnante.
Concordo con te nel dire che siete sottopagati, ma fare l’insegnante è come fare il medico, il sacerdote ecc., è una missione nella quale se non state attenti rischiate di rovinare a vita ddelle persone. lo so, non è facile passare sempre sopra alle difficoltà economiche, di gratificazione ecc. ma attento: i ragazzi ti guardano! E capiscono… capiscono il bene che tu vuoi loro a secondo di come tu ti poni di fronte a loro. E quando capiscono che per te loro sono importanti, non dimenticano e ti aiutano e collaborano con te. E per finire, non usare questo linguaggio irriguardoso: un’insegnante deve educare, ed educare vuol dire anche usare un linguaggio consono. ciao mammma Paola.
ma penso che per fare gli insegnanti serva una preparazione seria ovvero la capacità di saper attrarre l’attenzione dei ragazzi e conseguentemente insegnare loro la materia..
quanti insegnanti sanno essere empatici?
quanti insegnanti sanno essere soporiferi?
dovrebbero essere pagati per le loro capacità comunicative e non per la sedia su cui si siedono
Sig. Grillo, sono un promotore finanziario amareggiato dal nostro sistema, con la voglia di cambiare le regole di questo fantozziano sistema,mi farebbe immenso piacere poter dare al mio paese un pò di verità.
Come posso collaborare con lei?.
Mi auguro di sentirla presto.
gentile Docente,
sono mamma di due ragazze dislessiche( diagnosticate subito) e le dò ragione su una cosa : la colpa non è sua. L’unica volta che ho litigato con un insegnante a cui cercavo di spiegare come dovesse approcciare al problema è stato al terzo anno delle superiori. Lui continuava a gridare: “La scuola non è un oratorio! Io sono un ingegnere! Io sono un ingegnere!” e nella foga della discussione io proprio non capivo , mi creda.
Sbollita la rabbia, ho ripensato a quelle parole per me incomprensibili al momento ed ho capito .Aveva ragione, era un ingegnere, abituato a rapportarsi con dei pilastri in cemento armato e non con dei ragazzini.
Lo stato non insegna ad insegnare. Ci sono professionisti che usano l’insegnamento come un “dopolavoro”, poco sanno della psicologia dei bambini cosìdetti “normali”, figuriamoci se possono approcciare ai disturbi specifici dell’apprendimento.
Ma la scuola è obbligatoria, non sarà un oratorio,ma finchè non ci sarà una legge sulla dislessia e una preparazione degli insegnanti a gestire le diversità in generale, le chiedo cosa ne facciamo dei nostri figli?
Non lo dico con sarcasmo, ma gli insegnanti forse dovrebbero pregare lo stato e i sindacati di migliorare le condizioni della scuola e della categoria.
Noi genitori, nel frattempo, usiamo la scuola come un oratorio, supplichiamo il buon Dio di farci incontrare insegnanti capaci di far apprendere i nostri figli, e ai non capaci scongiuriamo un prepensionamento, preghiamo per qualcosa che è un diritto, il diritto alla studio, alle pari opportunità.
Distinti saluti
Rosabianca Leo
…anch’io ho un figlio dislessico…! Finalmente lo sappiamo! Un’insegnate di lettere delle scuole media ha consigliato vivamente di fare una visita “così, per scrupolo, così sapremo se è svogliato o se ha un disturbo”. A 13 anni si è svelato l’arcano! NON E’ SVOGLIATO! Sette anni a sentirsi dire che non legge abbastanza, che non ne ha voglia, colpa dell’apparecchio… Era come se mio figlio stesse per affogare e non con capivamo che aveva bisogno di un salvagente per stare a galla… da quanto ha fatto la visita dalla neuropsichiatra, è tranquillo, consapevole che non è scemo, che un meccanismo dentro di lui lo frena… nella sua classe 6 ragazzi su 18 hanno portato a casa una pagella con sette, 7, insufficienze! e sicuramente saranno promossi… mio figlio lamenta che con la confusione che ha in classe non riesce a tenere quella concentrazione che poi cli permette di studiare meno a casa. Non sarà un problema solo della sua classe, scuola, ormai il caos in aula è all’ordine del giorno.
… mi fermo qui, un saluto a tutti coloro che hanno scritto sull’argomento e a Beppe che ci dà questa opportunità
Non ho letto tutti i commenti in risposta, forse è già stato fatto, ma voglio segnalare sul sito dell’Aid http://www.dislessia.it/ le indicazioni ministeriali relative agli esami di maturità 2007 per i ragazzi dislessici. L’uguaglianza educativa si realizza nella diversità della risposta ad esigenze diverse, ma qui nn si tratta di sensibilità è diritto!!! (Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007)
Lucia
Ciao Anna, sono anch’io una mamma e con molta umiltà ti dico di sentirmi vicina a te, ma voglio soprattutto comunicarti una notizia che andrebbe a semplificare molte problematiche mediche, ma che “la medicina normale” non ha mai tenuto in considerazione. Lo sai che i parassiti intestinali assorbono tutte le sostanze “buone ” e secernono tossine (le loro feci)? Lo sai che le tossine il nostro organismo tende a espellerle e se non ci riesce quelle vànno a creare dei dànni a molti organi? E che se tramite il sangue giungono in un organo lo disturbano fino ad alterarne il suo funzionamento? So che il mio medico, laureato in medicina e specializzato in gastroenterologia e parassitologo ha risolto un caso di dislessia alla sua nipotina, solamente “sverminando” la piccola. Non è certamente un fai da te, perchè la procedura per scoprire il tipo di parassita non è quella semplice dell’analisi delle feci, ma ti assicuro che anche nella mia famiglia ha risolto problemi che purtroppo altri specialisti non erano stati in grado neanche di capire.Spero che questa idea ti possa risultare utile, anche perchè dobbiamo iniziare a cambiare mentalità sulla nostra salute, a cominciare da noi stessi: per esempio ho sempre curato mio figlio con l’omeopatia e non l’ho mai intossicato con antibiotici o cortisone o altro. Certo è una strada faticosa soprattutto per noi mamme che ci assumiamo il compito di “sentire” i figli, ma come diceva un grande ” …siamo in guerra e dobbiamo combattere!”
Hai centrato il problema, la questione è che la famiglia non vuole più farsi carico dei propri problemi e cerca sempre qualcuno a cui scaricarli.
Come dicevano nel film, continuiamo così, facciamoci del male.
esiste una legge dello stato italiano, e noi nella nostra scuola la applichiamo, per cui suo figlio può chiedere agli esami finali di avere più tempo per tutte le prove che implicano la lettura e si ricordi che anche scienziati attori uomini di tutto il globo siono felicemente dislessici la mia dislessica in classe è una raggazzina deliziosa…… meglio spesso della sua vecchia e un pò smemorata insegnante…..
Voglio rispondere al tizio a proposito del commento che ho scritto ieri di come si viveva tra gli anni 70-80.
il mio pensiero si limitava a far capire come nel tempo le malattie si evolvono,se in quel periodo la DISLESSIA colpiva 1% adesso si parla del 5%-6% quindi un motivo ci sara.
non era mia intenzione offendere chi in famiglia ha questi problemi,anzi la signora ANNA ha tutta la mia stima e comprensione e tutti quelli che soffrono a causa di questa malattia perche e di pura e vera malattia che si tratta anche se molti ci girano intorno compreso i stessi dottori per non parlare delle nostre istituzioni.
Visto che la mia persona apprezza la vita piu di te e non scrivo stronzate per passatempo come fai tu che non hai un cazzo a che pensare e QUI MI SCUSO CON TUTTI GLI AMICI DEL BLOG MA QUANDO CI VUOLE CI VUOLE E BASTA.
io caro amico ho superato 2 trapianti di midollo osseo e lungi da me l’idea di offendere gente che ha sofferto che soffre e che purtroppo soffrira.
purtroppo la societa di oggi deve fare i conti con tipi come te anzi molti tipi come te è questo e uno dei millesimi problemi di una societa che non ha sensibilita nei confronti di chi soffre.
quindi concludo caro amico scrivendoti abbi rispetto del prossimo che un bel giono puo capitare anche a te e prima di dare giudizi rifletti e ringrazia ,chi non so? pero ringrazia sempre di avere la fortuna di offendere gli altri.
SALVATORE VISCA-caserta
Sono davvero contenta di leggere qualcosa su questo tema che non sia stato scritto sui siti dedicati in modo specifico all’argomento. Sono toccata da questa realtà umana GRAZIE a mio figlio, 12 anni, mente brillante, carattere solare…fino alla prima elementare. Peccato che per capire i motivi del cambiamento di umore e di approccio a qualsissi attività che potesse in qualsiasi modo ricordargli l’apprendimento o le sue reazioni improvvise nei confronti dei compagni si sia dovuti arrivare alle terza elementare e contro il parere delle insegnanti e, purtroppo, del papà che temeva di ritrovarsi un figlio bollato di malattia mentale o disabilità strane. Ma, meglio ancora, è stato affrontare i tempi della sanità italiana: un anno per avere una diagnosi. Motivo: “stavamo rinnovando il reparto di neuropsichiatria infantile”.
Il problema, è vero, non è ritenuto rilevante. Nonostante la diagnosi è facile sentirsi dire che il ragazzo è pigro svogliato e “assente”. Assente… Ma non stiamo, per l’appunto, parlando di disturbo dell’attenzione?
Sono totalmente solidale con Anna ed auguro a suo figlio tutti i successi che si merita perché, per quello che ho potuto capire io, quello che un dislessico tende a fare se non aiutato, è di mollare e dedicarsi ad altro, ai vivdeogames, alla tv o a qualsiasi altra cosa che lo faccia sentire “valido” in un campo almeno.
La scuola non può fare di più, è vero. Ma per fortuna ho trovato sulla mia strada delle persone disposte a sentire e fare qualcosa per andare incontro alle attitudini di mio figlio che ha una dislessia lieve.
Per ora la cosa è definita come una disabilità e c’e molta strada da percorrere e sicuramente i genitori sono protagonisti perchè alla dislessia si abbinano spesso comportamenti che si possono notare solo a casa: rifiuti, pianti, malumori…
Consiglio a tutti questo libro regalatomi da un’amica dislessica con prole dislessica: “il DONO della dislessia” di Ronald D. Davis (autistico/dislessico) ed. Armando Editore.
La dislessia è di origine genetica, il fatto che non sia considerata un handicap ha solo fatto si che lo stato si senta autorizzato a fregarsene e quindi sono tutti cavoli dei genitori di questi ragazzi, perchè visto come sono trattati gli insegnanti sia economicamente, che come considerazione e apprezzamento della loro attività, ne hanno ben donde di siffatti ciuffoli, ne han pieni i coglioni dei problemi dei vostri figlioli.
Cari genitori, rimboccatevi le maniche e datevi da fare voi una buona volta, invece di delegare sempre tutto alla scuola, i figli in fondo in fondo ma molto in fondo, sono vostri.
Forse non sarà il giusto blog, forse molti di voi che leggeranno le mie parole gli rimarranno indifferenti.Osservo il mondo che mi circonda e mi stanno a cuore i bambini perchè loro sono il nostro futuro, ma sembra che noi non ne vogliamo prendere atto,li vogliamo perfetti già grandi appena nascono,senza difetti é cosi che nascono le nuove “malattie”, che malattie NON sono… disgrafia, disturbo da deficit di attenzione/iperattività dove sembra che l’unica cura possibile siano Rintalin,Prozac,Adderall,Paxin e tanti altri..ma cosi li uccidiamo con le nostre mani uccidiamo la loro creatività la loro gioia di vivivere quella gioia che l’adulto spesso non ha più,é anche per quello che spesso si dice ah! come vorrei tornare bambino..
Fate attenzione,perchè nulla è come sembra, noi siamo un corpo ma non siamo solo questo..
Proviamo a cambiare ottica di interpretazione delle cose, quelle che noi definiamo “malattie” come quelle sopra citate, possono essere un modo che il bambino ha di comunicare con noi di farci capire che ha bisogno di noi, di attirare la nostra attenzione e di farci capire che lui esiste anche per insegnarci qualcosa.Pensate a quanta attenzione si da ad un bambino che noi riteniamo erroneamente non normale…pensate che la loro nascita ha un senso in questo mondo e vorrei che tutti coloro che ritengono di essere persone speciali nonostante le loro “malattie” si leggano dei libri che trattano i BAMBINI INDACO,non dico sia oro ciò che si dice in questi libri ma sicuramente ti danno una lente per capire che non sempre uniformare una persona alla sociètà vuol dire fare la cosa giusta, anzi spesso si rileva il peggiore errore..
Si è sempre detto che se uno viene al mondo un motivo c’è e i bambini indaco ce l’hanno ed anche importante, non diamo sempre la colpa alla scuola o ad altri a volte siamo proprio noi genitori, amici a fare sentire il bambino diverso da tutti, mentre lui chiede solo attenzione.Informatevi sui BAMBINI INDACO,anche solo per curiosità
Mi sembra che lei abbia fatto molta confusione tra sindrome da iperattività e disturbi specifici di apprendimento.Forse è meglio che si informi meglio prima di scrivere….
Nessuno dei dsa necessita di farmaci, lei che magari è miope o astigmatica, assume farmaci? si ritiene una malata? direi di no, mette gli occhiali per adattare i suioi normali occhi ma con il cristallino con un’inclinazione diversa dalla media.
Se lei non avesse bisogno di stare a un tot di metri da una lavagna, dover automatizzare letto-scrittura calcolo, ecc gli occhiali non le servirebbero, gli uomini preistorici se non vedevano come la media, non importava, loro usavano l’udito e l’olfatto per cacciare, il resto non contava…
Esiste la scienza che ha dimostrato con la rmn funzionale e altre tecniche, che il cervello funziona diversamente per letto-scrittura-calcolo, nei dislessici …tutto qui…per modo di dire…
Sono la Mamma di TRE DICO TRE ragazzi dislessici.. la prima ha subito di tutto dalla scuola..(in terza elementare ha smesso di parlare… perchè non riusciva a leggere come gli altri..)adesso ha 17 anni e continuiamo a lottare con la scuola.. mi confronto da 12 anni con l’ottusità del mondo della scuola, di insegnanti che dicono tu sei diversa.. con lacrime rabbia e difficoltà di ogni genere.. stiamo lottando continueremo a farlo, i miei figli sono sereni perchè sanno che non sono soli affrontano il loro problema, anzi il problema degli altri con loro.. (gli insegnanti arrivano a dire.. “eppure sembra normale..”!) con estrema fatica, ma anche con la consapevolezza delle loro capacità. Però Beppe.. sono stanca di lottare tutti i giorni per garantire il loro diritto alla privacy ( non vogliono che i compagni sappiano del loro modo diverso di essere) per garantire i loro diritti.. per garantire le stesse opportunità che si danno a chi non inverte 13 con 31 quando fa i calcoli.. a chi in seconda elementare sa leggere.. a chi in terza media fatica con i verbi scritti e l’insegnante continua nonostante tutto a mettere.. gravemente insufficiente.. basta Beppe basta..
Cara Anna, la tua storia è del tutto simile alla mia e conosco la rabbia e l’umiliazione che tu hai provato, però, considerato che è questo un disturbo diffuso, ma di recente scoperta, è importante riuscire a parlarne e confrontarsi con serenità e fermezza con istituzioni presidi, insegnanti, genitori che si “vergognano” ad esporsi, senza dimenticare mai che il diritto allo studio è sacrosanto ed è diritto di TUTTI.
Condivido completamente i pensieri del tuo ragazzo, è un grande, concedigli tempo e vedrai!
Vorrei far presente – a te Beppe in particolare – che una proposta legge è stata depositata alla camera dei deputati e va sostenuta in ogni modo
( il testo è sul sito AID).
In ultimo, per aiutare la diffusione dei libri di testo e non, che possono essere “ascoltati” con l’aiuto di strumentazioni informatiche sottopongo all’attenzione di tutti i lettori di questo blog, questa sottoscrizione sul sito: http://www.cisad.it/editori/index.php
leggetela e firmatela numerosi
Sono mamma di un bambino dislessico di 12 anni e socio della Associazione Italiana Dislessia.
Sono positivamente colpita dalla miriade di commenti che ho letto perchè importante è parlare di un problema di cui,fino a pochi anni fa nessuno parlava.
Sono vicina a tutti i genitori che come me devono combattere quotidianamente con le difficoltà che la dislessia comporta ma sono convinta che con l’attività che l’associazione svolge quotidianamente, molti passi avanti sono stati fatti. Per questo consiglio a tutti di rivolgersi all’associazione, per non sentirsi soli e per essere comunque sempre supportati nel caso ci sia necessità di affrontare situazioni incresciose che possono crearsi.
Ringrazio in particolar modo per tutto l’aiuto e il coraggio che mi ha trasmesso la Presidente della sezione AID di Bari che con la sua fermezza, la sua intelligenza, la sua dolcezza ma in particolar modo per il suo spiccato senso di altruismo ha permesso a me e a tutti i genitori dell’associazione di sentirsi forti e coesi per affrontare il problema.
Inoltre vorrei ringraziare il Sig.Beppe Grillo per aver accolto la nostra richiesta di aiuto durante i suoi tour a Bari e ad Andria. Ci ha accolto nel suo camerino perchè volevamo denunciare l’uso improprio e dispregiativo del termine dislessia che lui stesso adottava durante i suoi spettacoli senza comprendere la sofferenza che ciò provoca ai nostri ragazzi.
per esperienza personale, non credo che la dislessia sia una invalidità, credo sià un modo diverso nel vedere la realtà.
sono dislessico e mi sono maturato con un po di difficolta al liceo scientifico con esami a settembre in latino ed italiano per tutti i 4 anni di liceo, o problemi di concentrazione durante la lettura, e di norma devo prestare il doppio della concentrazzione durante la lettura di tutto quello che scrivo e leggo.
spesso mi soffermo a pensare come scrivere la s e la z e via discrorrendo.
In ogni caso mi sono accorto di avere un dono speciale, riesco ad avere una visione sui problemi e sulle situazioni più ampia delle persone cosidette normali, una capacità di dialogo maggiore, una capacita di ragionamento migliore.
molti dicono che i dislessici ragionano tridimensionalmente rispetto alle persone normalmente abili, e ciò gli da una marcia in più, prova ne sia che tra i dislessici sono anoverati i più grandi talenti della nostra civiltà, da heinstein a carlo magno.
e normale che una capacità del genere deve essere istruita secondo canoni e schemi diversi dai comuni programmi scolastici, ma questa è un’altra storia.
Vorrei raccontare a questo genitore un fatto a me successo nella mia infanzia.Ho 47 anni e in prima elementare circa 41 anni fa insiema a me adesso non ricordo se addirittura nel mio banco sedeva il mio amico Paolo come dice una canzone:”quel gran genio del mio amico…..”
Le maestre lo avevano subito bollato come bambino difficile per non dire di peggio…situazione famigliare non delle migliori… ecc ecc
E talvolta dimenticato…. lui sorrideva sempre ,come del resto oggi, e quando scriveva aveva la mano pesante tanto da rompere le punte della matita. Per questo, bambino difficile e non degno di attenzione come altri molto piu’ intelligenti.Erano gli anni delle maestre severe, degli scappellotti( … si’ ma a fin di bene…)approvati dai genitori, delle punizioni in ginocchio fuori dalla porta….
Ora questo ragazzo, ormai uomo sposato, gestisce un attivita’ in proprio fa il meccanico di auto in proprio, ma non solo di auto, di moto, di motori Ferrari 12 cilindri,equilibratura e bilanciatura degli stessi ( chi e’ del settore sa’ di cosa parlo!) e’ diventato autodidatta sui sistemi informatici e mi tiene aggiornato su tutte le ultime novita’ del campo.
…..Per le maestre era un disadattato perche’ rompeva le punte delle matite!!!!!
Signora suo figlio diverra’ meglio di tutti quelli che si sono permessi di esprimere un giudizio o un parere su di lui.Si tranquillizzi il tempo gli dara’ ragione poiche’ come e’ arrivato fin qui’, e’ una persona che andra’ ancora molto avanti
Di fronte a professori, presidi, provveditori e ministri simili non si può che non ascoltare la song dei Pink Floyd:
We don’t need no education!!!
Quello che da la scuola non è educazione, non è rispetto, non è parità, ma solo freddi compiti da svolgere come automi!Come in Unione Sovietica!
Fosse per me la scuola non l’avrei mai frequentata, peccato che ai miei tempi non c’era ancora WIKIPEDIA!!!!!
…Dis..qualcosa..sono un’insegnante di lettere delle medie e mamma di un ragazzo con problemi di disgrafia e dislessia. Dal 2001 ci siamo accorti con le insegnanti dell’elementari che accanto ad un problema di iperattività c’erano una serie di disabilità che producevano un deficit di apprendimento. Ho frequentato due corsi di formazione inerenti l’argomento in convegni organizzati dalla casa editrice Erikson di Trento. La mia vita è cambiata e anche quella di mio figlio e di riflesso anche quella dei miei alunni. I “dis” hanno deficit di apprendimento perchè è la scuola che è deficiente sotto tutti i punti di vista! 27 corpi che si agitano in classe fra caldo ormoni e rumore, con lezioni spesso noiose e docenti demotivati lasciati soli a combattere con programmi, circolari, disabilità e integrazioni, dove fare 27 fotocopie diventa un’utopia, non dico poi pensare di fare geografia vedendo google earth… Ma c’è una consolazione in tutto ciò, nella maggior perte dei casi questi ragazzi “dis” sono solo molto intelligenti e veloci per una scuola che si ripete, sta a noi genitori e insegnanti non accanirci troppo, perchè li vogliamo inseriti nella bassa normalità, tanto da fargli credere di essere anormali, falliti, inadeguati. Le persone migliori sono poi quelle che escono dal coro..sosteniamoli con fermezza, spesso è un fattore genetico come gli occhi e i capelli, penso che se la scuola fosse un passo avanti non ci sarebbero “dis” anche perchè le strategie di comportamento da adottare con questi casi esistono e funzionano più del Ritalin..
Cara Anna capisco perfettamente la tua situazione, anche io ho un figlio dislessico,conosco il problema, una cosa che ci aiuta molto è il forum del sito dislessia.org con molti consigli e chiarimenti, la scuola è una tragedia questi bambini sono scomodi perchè faticano a leggere e scrivere ma sono intelligentissimi e soprattutto sensibilissimi, cmq parliamone il più possibile sempre
Ancora una volta la Scuola si dimostra non idonea a svolgere la funzione per la quale è stata creata, ma non mollare assolutamente anche se viene voglia di mandare al diavolo tutto e tutti; io tempo fà lo feci ma proprio per questo ti dico di non mollare; bisogna sempre essere più forti dei forti.
Saluti, Fabio
Non voglio giudicare l’attuale ministro dell’istruzione,non perchè sia di parte,ma perchè non seguendo più di tanto il mondo scuola non posso giudicare i provvedimenti presi in merito. Una riflessione però va fatta sui precedenti ministri (cito i più rappresentativi)Letizia Moratti,Rosa Russo Jervolino….EH EH EH EH EH….. Neanche al circo si era visto tanto.
NEL FASCISMO I PROFESSORI IN ATTIVITA’ ERANO CRESCIUTI PROFESSIONALMENTE INFLUENZATI DALLA ISTRUZIONE ANTECEDENTE AL FASCISMO STESSO DI BENEDETTO CROCE, LA STORIA CI PARLA DI PROFESSORI SCHIAVI DEL FASCISMO MA COMUNQUE BRAVI PROFESSORI.
NEL DOPO GUERRA I PROFESSORI ERANO PROFESSIONALMENTE CRESCIUTI CON IL FASCISTISSIMO E ANTECEDENTE FILOSOFO GENTILE, UN PO’ ESALTATI MA COMUNQUE DEI BRAVI PROF…OGGI I PROFESSORI SONO FIGLI DI QUEL 68!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A VOI L’ARDUA SENTENZA…..E DOMANI? A VOI L’ANCOR PIU’ ARDUA SENTENZA…..SALUTE A VOI TUTTI…..
Cara Anna,
grazie per aver aperto un dialogo su questo tema.
Sono papa’, non biologico, di un ragazzo cui e’ stata diagnosticata la dislessia all’eta’ di 15 anni, grazie alla preparazione e all’interesse della mamma che sospettava da tempo questo disturbo dell’apprendimento. Inoltre, avendo errato molto per il mondo tra idiomi diversi e istituzioni scolastiche diverse, il nostro ragazzo ha anche problemi comprensibili.
L’anno prossimo dovrebbe cominciare le scuole superiori (un anno l’ha perso per i vari cambiamenti di continente) e siamo alle prese come tutti con l’inevitabile dialogo con tutti i professori, con l’adozione di libri parlati (c’e’ poca produzione) e con l’adozione di vari strumenti di sostegno che, come e’ noto, sono tutti a carico delle famiglie. Credo che associarsi sia un passo nella direzione di proporsi come soggetti che aiutano i professori in cio’ che non sanno e spesso non possono sapere, visto che la maggioranza dei professori sono semplicemente laureati ma non preparati a livello pedagogico e tanto meno sulle disabilita’ dell’apprendimento. Come famiglie bisogna darsi da fare (e capisco le difficolta’ enormi che si incontrano) perche’ lo Stato arriva sempre dietro sollecitazione delle persone, specialmente se sono organizzate, e a volte non arriva nemmeno, essendo la politica troppo subordinata all’economia per poter pensare alle risorse e alle potenzialita’ di tutti i cittadini, dislessici compresi, che non sono affatto ritardati, ma che necessitano semplicemente di ausili, peraltro non complessi.
Io penso che proporre aggiornamenti agli insegnanti, favorire la produzione di libri parlati, favorire le organizzazioni che si occupano di dislessia e degli ausili tecnologici, e, soprattutto, cercare di diffondere la sensibilita’ delle istituzioni sia scolastiche che sociosanitarie per diagnosticare precocemente la dislessia, siano obiettivi per i quali vale la pena di impegnarsi. Nessuno lo fara’ se non i genitori che conoscono il problema.
Gentile signora,
sono una neo-insegnante, ancora supplente e con poca esperienza, ma lettere come la sua mi fanno riflettere. A volte il tempo scolastico mi sembra così poco e spalmato così male nella mattinata che ho sempre timore di non conoscere mai abbastanza i miei allievi, di valutarli male, di non capire i loro problemi. Comunuqe se3 la può conoslare le racconto una storia. C’era una volta il mio migliore amico che era dislessico e disgrafico. La scuola è stata un inferno per lui. La maestra delle elementari lo metteva a fare “i disegnini” perché pensava che fosse scemo…si rende conto? Oggi, senza fare cure né andare dal logopedista, parla e scrive quasi correttamente. E sa come ha fatto. Il mio amico ha una passione e un talento eccezionale: è un comico bravissimo. Recitando ha imparato a leggere meglio e scrivendo i copioni dei suoi spettacoli che vanno in scena con successo piano piano sta imparando acnhe a scriverli con ortografia corretta da solo…senza che più nessuno glieli corregga. Miracolo? No passione. La passione muove le montagne. E sono sicura che acneh suo figlio supererà il problema se viene giustamente motivato.
Gentile signora,
sono da poco un’insegnante, anzi ancora una supplente precaria con poca esperienza. Tuttavia la sua lettera mi fa riflettere. Da parte mia già noto nella scuola italiana, rispetto alla mia pochissima esperienza, una disorganizzazione assoluta rispetto alle attività di recupero e sostegno linguistico in generale. Per non parlare poi dell’improvvisazione con cui si organizzano i corsi di italiano per stranieri (sempre più presenti nelle nostre classi e sempre più invisibili, nonostante siano studenti motivatissimi rispetto ai loro coetanei nativi!). Non mi è ancora capitato di riscontrare un problema di dislessia nei miei alunni, ma se la può consolare un po’ le nostre generazioni di studenti in generale hanno un rapporto con la lingua scritta e con la lettura non idilliaco, tutti dai professionali al liceo classico! Tuttavia la chiave di lettura, forse l’unica soluzione possibile è la motivazione. Se suo figlio è motivato nel superare il problema ce la farà. E poi lo sapeva che a volte dietro la dislessia si celano potenziali geni? Ci sono degli studi a riguardo. Infine le porto la mia esperienza personale. Uno dei miei migliori amici, ottimo attore comico, ha avuto grandi problemi di dislessia e disgrafia, e a scuola lo hanno sempre trascurato. Sa come ha affrontato il problema? Recitando e scrivendo i copioni dei suoi spettacoli. All’inizio i copioni erano una catastrofe morfologica e ortografica. Col tempo ha cominciato a sbagliare sempre meno. A volte la passione fa grandi cose…spero lo faccia anche per suo figlio e spero nella mia futura esperienza di docente di essere il più possibile attenta a queste problematica.
Cara Anna, ti capisco benissimo perchè io ho un figlio dislessico di 10 anni e sto lottando con la scuola e con alcuni (fortunatamente non tutti)insegnanti secondo me incapaci di fare il proprio lavoro fin dalla prima elememtare.
Io sono iscritta all’aid (associazione italiana dislessia) e devo dire che stanno facendo molto, ad esempio mi hanno fatto avere i libri di testo in forma digitale, mi sono iscritta al “libro parlato” e ricevo gratuitamente i libri digitali di narrativa e di altri generi che mio figlio ascolta con il pc, purtroppo però non c’è una legge che tuteli i nostri figli e questo è uno schifo, basti pensare che il altri stati sono disponibili i libri di testo in forma riassunta per i dislessici ed inoltre vengono valutati solo oralmente e non per la produzione scritta. Ci sono solo delle circolari (MIUR), ma non in tutte le scuole ne sono a conoscenza e tocca a noi genitori lottare per tutelare i nostri figli.
Sarebbe troppo bello poter buttar fuori a calci quegli insegnanti che si permettono di scrivere in un quaderno di un dislessico disgrafico “SCRIVI MEGLIO E COME SEI SPRECISO) è come dire ad uno zoppo cammina diritto, oppure “CHE SCHIFO NON HAI RICOPIATO QUASI NULLA” quando devono ricpiare dalla lavagna (i dislessici hanno grandi difficoltà a ricopiare dalla lavagna) oppure quando una mamma prepara uno schema sul quaderno per poi farlo completare al figlio e l’insegnante scrive “IL BAMBINO SA SCRIVERE ANCHE DA SOLO” quando la psicologa ha specificatamente detto di preparare il lavoro da svolgere per non far stancare troppo il bambino.
Ce ne sarebbero tantissimi aneddoti da raccontare cosa subiscono i nostri figli a scuola. FORSE SE QUALCHE POLITICO AVESSE UN FIGLIO DISLESSICO, FAREBBE QUALCHE COSA PER FAR PASSARE UNA LEGGE CHE LI TUTELI, MA FINO A CHE I FIGLIO SONO I NOSTRI SOLO NOI GENITORI POSSIAMO RIMBOCCARCI LE MANICHE E LOTTARE PER LORO.
sono mamma di un ragazzino dislessico di 12 anni. Vorrei ricordare che esiste una circolare del MIUR a garanzia del migliore apprendimento nelle nostre scuole. Questa prevede, per i dilessici, misure compensative e dispensative che tengono conto del disturbo specifico e aiutano alla migliore espressione delle capacita’ individuali. Purtroppo non tutti gli insegnanti intendono ‘perdere tempo’ nel rispettare questa legge, obbligatoria, su compiacenza/indicazione dei dirigenti scolastici.
Mio figlio è stato umiliato e parcheggiato nella scuola privata (del buon senso secondo me) di Busnago (MI), perchè gli insegnanti non hanno potuto/voluto accettare la particolarità di questo disturbo. Una manica di incompetenti. Ovviamente abbiamo abbandonato quella schifezza di Istituto e mio figlio ha ritrovato il sorriso e la voglia di fare, migliorando moltissimo, anche nel comportamento.
Sono un’insegnante di sostegno ed ho lavorato con bambini dislessici. Nella circolare del MIUR si parla del diritto degli alunni dislessici e disgrafici ad usufruire di prove di verifica organizzate tenendo conto del loro “problema”. Ciò non vuol dire semplificargli il lavoro, ma renderglielo accessibile. Credo che i docenti di suo figlio siano tenuti a stilare delle prove differenziate poichè suo figlio ha il diritto di affrontare l’esame di maturità. Il punto è che gli insegnanti devono caricarsi di un lavoro che loro considerano extra, ma che in realtà non lo è. Chieda loro di svolgere il proprio lavoro e se non si danno una mossa li minacci. Secondo me sono obbligati ad attenersi alle indicazioni del MIUR.
In bocca al lupo!!!
Non ho letto la valanga di commenti per cui non so se è già stato fatto, ma voglio segnalare alla signora Anna che esiste una circolare a firma M.Moioli del Dipartimento per l’Istruzione, Direzione Generale (Prot. n 4099/A/4 del 05\10\2004 in merito agli strumenti dispensativi e compensativi. Tale circolare sancisce la necessità di valutare i ragazzi dislessici in modo differenziato, prediligendo l’orale allo scritto, non tenendo conto degli errori ortografici ecc. L’utilizzo di tali indicazioni è stato ribadito in un documento dello stesso Dipartimento emesso il 05\01\2005. In sede di esame di maturità i commissari sono tenuti al rispetto di tali indicazioni (non è quindi una questione di sensibilità di uno specifico commissario o presidente).
Io sono un Neuropsichiatra Infantile e fornisco sempre ai genitori e agli insegnanti dei bambini dislessici una copia di tale circolare affinchè ne possano condividere i contenuti e possano confrontarsi sull’applicazione dei medesimi. Nella mia esperienza in genere dopo un’adeguata informazione\formazione, magari con l’ausilio del medico specialista, si riesce ad ottenere una buona collaborazione da parte dei docenti.
Se la signora Anna non ne è in possesso e se le serve, posso mandarle una copia della circolare mediante la quale può esigere che suo figlio venga valutato in modo parzialmente differenziato in occasione dell’esame di maturità.
I miei migliori auguri e complimenti ad un ragazzo che ha imparato ad affrontare le proprie difficoltà impegnandosi e non mollando la presa.
Paolo Negro
Cara Anna mi chiamo Giacomo e anchio come tuo figlio e la magior parte dei miei fratelli sono dislessico.
Io a differenza di Emanuele lo saputo da piccolo 2°o 3° elementare ma questo plutroppo non a cambiato molto le cose. non ho mai avuto nessuna attenzione al mio problema ne tantomeno agevolazioni nonostande lo dicessi hai miei professori,che nella gran parte sono stufi della loro vita, demotivati e con una leggera tendenza a sfogarsi con gli alunni.
Non sono stato bravo come tuo figlio, io la terza volta che m’anno bocciato in 1° soperiore ho smesso di studiare e ho incominciato a rincorrere i sogni sono finito sulla barche a vela e mi sono trovato dei libri in mano e tante ore per leggerli,Be ti diro che la mia vita e gambiata dal momento che ho iniziato a leggere cosa per me molto faticosa e al inizio anche un po deprimente.Ma la curisita che mi anno stimolato i libri di mare mi a aiutato davero tanto.
Ancora oggi ho crossi problemi a scrivere senza rilegere e ve ne sarete acorti perche questa lettera non la corregero, per una volta mi sento libero di farlo.
I gredo che gli insegnanti dovrebbero tratare i dislesici in maniera da non farli sentire diversi (che e’ la cosa che credo ci faccia sofrire di piu da bambini)
e studiare quelle che sono le attivita che aiutano magiormente a superare la dislesia senza il trauma di sentirsi un po tonti.
E poi anche haistain(si scrive cosi?) era dislessico e si dice che sia la malatia dei geni anche se NON e una malatia e una grossa DIFICOLTA. un abraccio Giacomo
ciao Anna,
sono un padre di un bambino dislessico,come certo saprai sono dei bambini dotati di un Q.I. superiore alla media,volevo solo dirti BRAVA e coraggio.Io vivo in Francia dove questo problema non é sottovalutato anzi,ci sono delle strutture apposta per questi ragazzi,ho lasciato l’italia da ben 17 anni e non pensavo che le cose stessero in questi termini é la prima volta che scrivo su questo blog anche se lo leggo spesso ma questa volta non potevo esimermi dal dare il mio anche se piccolo contributo.
La mia compagna insegna in un ITIS al biennio, sa benissimo cosa sia la dislessia, anche perchè a quanto pare a molti ragazzi che hanno questo tipo di disturbo viene consigliato l’ITIS ritenuto più leggero dei licei scientifici o classici. Lei ha non so quanti studenti dislessici disgrafici, alcuni palesi, altri chissà.
L’altro giorno anche se avvisata solo all’ultimo momento, molto responsabilmente, è andata a seguire un corso di aggiornamento sulla dislessia.
Quando il relatore è entrato nel merito di come i dislessici si comportano gli insegnanti si sono guardati tra loro con sguardo allucinato e hanno pensato tutti “i nostri studenti si comportano quasi tutti così”. Come distinguere allora la pigrizia dalla dislessia disgrafia etc. etc.
A quanto pare non è facile nemmeno per chi la studia isolare il tipo di dislessia disgrafia e riconoscerla.
Naturalmente il discorso finale sintetizzato è, la dislessia non è un handicap e quindi sono tutti cazzi vostri.
Quindi con le nuove regole di Fioroni, il ministro più inutile della storia e pure dannoso, in una classe ci potranno essere fino a 30 studenti di cui due con handicap e un numero imprecisato di dislessici disgrafici etc. etc.
Se questo lo mettiamo insieme a come gli insegnanti sono considerati da società e famiglia, praticamente dei falliti, delle merde con stipendi da fame ma a cui si vorrebbero rifilare tutte le incombenze di questo mondo, potete solo immaginare in che stato è tornata a casa la mia compagna, devastata e avvilita.
Grillo gira lo stesso consiglio che hai dato al cda telecom anche al ministro dell’istruzione, visto che riesce solo a fare danni e a minacciare gli insegnanti che già si smazzano delle resonsabilità non indifferenti, che si dimetta e si tolga dai coglioni, magari ci mettono qualcuno meno deficente.
Caar Anna onn aspevo che siestessero i dislessici ma solo grillini ignoranti.
Ma lei non ha mai visto suo figlio scrivere o fare i compiti cosa aveva fatto lo aveva dato in affido ad altri stia zitta e si seppellisca di vergogna!!!
Lei è una piagnona e si deve vergognare!!!
Continui a guardarsi il grande fartello e si goda il suo fardello, lei si è mossa adesso solo perchè qualcuno le ha presentato il conto delle sue responsabilità.
La dislessia non è facilmente diagnosticabile e, di per certo, posso assicurare che, avendo avuto modo di ascoltare leggere ragazzi con questa problematica, non salta all’occhio, soprattutto per chi, per quanto attento, non ha le conoscenze atte a farlo.
Mi chiedo pertanto il motivo di tanta inutile cattiveria nel commentare quello che è un problema vissuto da una madre, come ce ne sono tante, e che, sicuramente, non si è limitata a scrivere ora, dopo tanti anni, ma ha voluto lanciare un ulteriore appello, come avrebbe fatto, per amore, chiunque, sperando in questo modo di poter ottenere qualche risultato.
Non dico, quindi, di farci promotori di ogni causa o problematica esistente, ma, almeno, da parsone civili, trattare gli altri con rispetto e sensibilità sarebbe buona cosa….si parte sempre dai piccoli gesti!
Grazie e scusate per l’intromissione.
Scusi, ma lei come si permette di dare dei giudizi , ha detto bene di non conoscere la dislessia, ed infatti è chiarissimo che lei di questo disturbo NON SA NULLA !
e allora anzichè perdere del tempo a giudicare senza approfondire la sua conoscienza, faccia un bel giro sui tanti siti internet indicati in questi commenti, e cerchi di capire che le difficoltà che hanno tutti questi ragazzi ed i loro genitori, anche io compresa, sono in prima battuta dovute alle persone come lei,
che magari sanno LEGGERE BENISSIMO ma non hanno la sensibilità, rispetto e cuore per comprendere, mettersi in ascolto davanti a quelle che sono PERSONE.
Chi si dovrebbe vergognare è lei, che da quanto scrive appare una persona ignorante e rozza e se lei avesse avuto lo stesso “fardello”, sono sicura che non avrebbe avuto la forza di “reggerlo” per cui le auguro la stessa “fortuna” poi magari, dopo, scriverà un commento diverso!
Se avessi seguito il mio primo istinto di avrei insultato invece ti ringrazio: per la prima volta in vita mia mi ritengo superiore ad un’altra persona e un po’ di autostima fa bene…
Un’altro grosso problema le circolari che regolano il tutto sembra che in alcuni istituti non siano mai arrivati.
Sta a noi genitori far valere i diritti dei nostri ragazzi.
Esistono dei sistemi che anche le scuole possono usare, ma che non si conoscono.
Tipo progetti appositi per ragazzi dislessici.
Purtroppo non essendoci una legge specifica inseriscono questi ragazzi come handicappati.
Perciò per ottenere libri in formato digitale esoneri nello scritto delle lingue straniere
Prima di tutto bisogna avere la diagnosi scritta da un centro neuropsichiatria infantile se no non si può ottenere nulla.
La cosa importante è l’uso dei pc e dei programmi adatti che ovviamente costano tantissimo.
La famiglia deve affrontare tanti costi in più.
La scuola cerca di dare insegnanti di sostegno pur evitando ovviamente aiuti più idonei.
Bisogna aiutare questi ragazzi perchè alcuni di loro potrebbero diventare dei geni del futuro invece per una bocciatura o per un non aiuto da parte dell’insegnanti per ignoranza per mezzi ecc. questi potrebbero smettere di andare a scuola ed è davvero un peccato.
Sicuramente sò che nella vita comunque se la caveranno però secondo me non continuare un’istruzione è un peccato. Peggio ancora possono subentrare per ignoranza altri problemi maggiori (come bulemia, anoressia, depressione, essere presi di mira da bullismo)
Questo è il mio umile pensiero.
L’aiuto è l’unione è combattere l’ignoranza è fare informazione
E’ ottenere una legge giusta che aiuta i nostri figli
cara signora Anna
sono un anche io dislessico da ben 30 anni ormai e anche io come vostro figlio ho sbattuto il muso contro il disinteresse delle istituzioni e l´ignoranza degli educatori! Il ricordo dei vari commenti dei grandi professori incapaci di comprendere qualsiasi cosa esterna al libro di testo, Ricordo ancora di come durante l´esame di stato il membro interno ha sbeffeggiato il mio tema scritto, il professore d´italiano mi diceva “la scuola potrà aver pietà di te ma il mondo no!” (ehh e che é).
Cio nonostante io sono andato avanti non mi sono arreso, e dopo un pessimo diploma ho avuto la mia rivalsa, mi sono laureato con 110/110 e lode e adesso sto conducendo un brillante dottorato con già una pubblicazione sui una rivista internazionale!
Le persone dislessiche di solito hanno un QI maggiore della media e possono ottenere risulti brillanti nelle materie scientifiche (come si sa il liceo scientifico di scientifico ha solo il nome!)
La determinazione non é masochismo!
Spero essere riuscito a darle un pò di coraggio un caldo saluto
Non mi piace questo gioco al massacro nei confronti degli insegnanti. Pare che la colpa sia sempre e solo degli insegnanti, lavoro in una scuola primaria, sono laureata ed ho frequentato un buon numero di ottimi corsi di formazione sulla dislessia e sull’iperattività e come me tanti altri colleghi…Non tralasciamo il fatto che non sempre i genitori accettano il fatto che il bambino o la bambina potrebbe avere qualche piccolo problema, anzi sono pochissimi quelli che non si oppongono al consiglio di un esame approfondito. Le prime avvisaglie della dislessia non sono poi così oscure, nel primo anno di scuola un certo ritardo significativo nell’acquisizione delle capacità di leggere e scrivere già dovrebbe indurre a qualche riflessione e nelle famiglie la cosa dovrebbe essere presa in seria considerazione se già sono presenti dislessici tra la parentela, non solo gli insegnanti ma anche i genitori dovrebbero avere delle perplessità se il proprio figlio nonostante l’impegno nello studio non riesce a leggere e scrivere come dovrebbe. Tutta la mia solidarietà a chi vive questo disagio (non chiamiamolo problema perché i problemi sono altri) con il quale tra l’altro si riesce a convivere benissimo se tutti, scuola e famiglia, si è tempestivi per una diagnosi fatta da personale qualificato e solerti nel far si che il dislessico faccia sue quelle strategie che permettono di leggere e scrivere in modo abbastanza soddisfacente e nei casi più gravi a predisporre tutto il materiale necessario.
Non vorrei sembrare brusca, ma oggi quasi in ogni classe è presente un dislessico, la dislessia non è più una strana parola e le maestre sanno cos’è…mi rincresce dirlo ma molto spesso sono proprio i genitori a non voler vedere.
no non é gioco al massacro é verità! e bellissimo incontrare persone responsabilità, con una sensibilità particolare, ma si tratta sempre di una minoranza, 1 dislessico per classe 1 professore sensibile per istituto.
Ma poi perché la formazione degli educatori su tematiche del genere deve essere lasciata alla iniziativa personale?
La maggior parte delle persone che ho incontrato nella mia vita liquidano il problema attribuendolo alla pigrizia degli studente o sbigottendosi e domandandosi come mai é possibile incontrare persone al 4 o 5 anno di liceo che leggono male o scrivono male, e l´ unica qualità capaci di mostrate é la facile ironia, questo valeva per me 10 anni fa e vale ancora oggi per il figlio della signora Anna!
Cara Professoressa, mi fa piacere sapere che lei è aggiornata e competente. Solo una cosa avrei da dire…CHI è che devo capire se un ragazzo ha problemi e orientare la diagnosi nel senso giusto? i genitori? lei si sbaglia ..forse non è madre o solo ottusina, perchè una madre vorrebbe che la vita del proprio figlio fosse serna e senza ostacoli, e le difficoltà dei bambini spiazzano, spaventano…non tutti sanno cosa sono i disturbi specifici d’apprendimento che in taluni casi, possono essere confusi con un ritardo mentale che è una malattia. Un genitore non può e non deve capire se il figlio ha o non ha ostacoli oggettivi nell’apprendimento.
Le do anche ragione sulla tendenza verso il patologico nel NON voler vedere i problemi dei figli, ma è una percentuale dei genitori. Ma anche quando ci troviamo davanti a genitori che svoglono professioni sanitarie, il ruolo che prevale è quello del genitore, e l’emotività non fa funzionare la mente del professionista ma solo quella del cuore.
Sono anch’io una docente di scuola primaria ed ho seguito diversi corsi di formazione relativi alla dislessia. Tengo a precisare che i corsi sono assolutamente volontari e non remunerati. Mi sono capitati bambini dislessici con genitori senza cervello che non hanno voluto aprire gli occhi ed hanno infilato la testa sotto la sabbia.Questo accresce i problemi dei bambini dislessici e non li aiuta di certo! Cari genitori la dislessia non è una brutta malattia da nascondere al resto del mondo! Se l’insegnante vi dice che ha un sospetto, rivolgetevi a strutture adeguate e fate seguire i vostri bambini! Paola Di Fabio
coraggio signora combatta con tutte le sue forze per il bene di suo figlio dia filo da torcere non si arrenda, io sono 17 anni che combatto contro i muri di gomma delle istituzioni e continuo a combattere per mia figlia che ha 17 anni ed è sulla sedia a rotelle dalla nascita con un quoziente intellettivo molto basso eppure mia figlia si esprime molto bene s’ho i suoi limiti ho fondato una associazione per portatori di handicap ha scuola ho fatto il diavolo a quattro perchè bambini come mia figlia potessero avere il meglio e guarda caso io vivo al sud dove non esiste niente, dove non c’è sensibilità per questi soggetti e vorrei che anche Beppe ogni tanto si interessasse di come vive una famiglia con portatori di handicap con problemi problemi ecc. ed anche con ragazzi normali da seguire, non si sconforti signora siamo nella norma arrivederci.
Cara signora Anna
le scrivo perché potrei essere suo figlio fra dieci Anni:
É vero lo stato non tutela le persone con questo tipo di disturbo, é vero i professori spesso miopi ed ignoranti non capiscono e si limitano a deridere gli “sfortunati”. Questo lo so lo so bene, lo ho provato sulla mia pelle… ma ho tenuto duro e dopo un pessimo diploma ho avuto la mia rivalsa, laureato con 110 e lode e con un dottorato in corso.
Non vi demolarizzate le persone dislessiche hanno di solito un QI piú alto e riscono ad ottenere brillanti risulatati nelle materie scientifiche (quindi non nel liceo scientifico che di scientifico ha solo il nome!).
Forza Signora Anna, non si arrenda così come fà suo figlio. Scusa per quest’Italia così distante dai cittadini. Un sogno/auspicio un giorno spero di essere rappresentato in parlamento da suo figlio.
Andrea
In senato ci sono dei disegni di legge (www.senato.it ricerca: “dislessia”) in sede deliberante, fermi, pensate un po’ alla commissione bilancio… ma vah? ma per le guerre i soldi si trovano? Naturalmente , dopo averla snaturata per spendere meno.
Io ho personalmente iniziato una campagna di sensibilizzazione scrivendo a tutti i senatori, ai parlamentari e ai ministeri, per sensibilizzare al problema i nostri dipendenti. Come vi sentireste se foste zoppo e vi dicessero che siete svogliati e deficienti perchè non correte i 100 metri in 10 secondi? è un paragone un po’ tirato per i capelli, ma più o meno è quello che succede, il problema è che uno zoppo si vede che è zoppo, un dislessico non si vede… Comunque un dislessico fatica ad imparare a leggere e viene letteralmente coperto di insulti impropri dai suoi insegnanti: se mi avessero detto: non sai leggere! Non potevo mica prendermela, era vero, ma mi dicevano che dovevo avere delle lesioni a livello logico, che non sarei mai stato in grado di concludere nulla nella vita, che ero un fannullone, poco intelligente, asino, perché chi non sa leggere la sua scrittura è un asino di natura…. Quando ti succede o ti deprimi o ti agiti… se ti deprimi fai del male quasi solo a te stesso, se ti agiti invece puoi fare del male anche ad altri perché diventi trasgressivo, e puoi fare il bulletto, puoi iniziare a bere o a drogarti, o a rubare… Perché sei intelligente e sei in grado di intendere e di volere che chi dovrebbe educarti è una massa almeno di incompetenti…
I disturbi specifici di apprendimento possono essere un costo sociale enorme invece che un arricchimento per l’inserimento di intelligenze differenti!
Dnaiele
Ho 33 anni sono un “diversamente abile” come è in uso dire oggi. anziché persona.
Carissima signora Anna non si arrenda mai continui in 33 anni io e la mia famiglia come tutti abbiamo avuto momenti di scoramento, ma mai arrendersi o vinceranno loro.
Cara Anna,sono una ragazza di 22 anni dislessiaca.Anke io,come suo figlio,ho voluto frequentare a tutti i costi il liceo scientifico,scuola molto impegnativa.Ora mi viene da pensare ke la mia scelta è stata dettata dal fatto ke mia sorella ci andava e visto ke nn mi volevo sentire stupida e inferiore a lei mi sono iscritta.il risultato è stato:bocciatura in seconda superiore,ritiro in quarta,cambio in una scuola privata dove ho concluso la mia esperienza di liceo con un bel 81.In questa scuola privata oltre ad essere meno,ero molto + seguita ed ero molto + rilassata nell’esporre i miei problemi e disagi.
Il liceo pubblico precedente nn faceva altro ke deprimermi e abbattermi.
Un episodio rilevante avvenne in quarta,ero fuori interrogata e avevo letto malissimo un brano di latinol,il professore mi disse,davanti a tutta la classe,”E si può sapere xkè leggi così male?” sinceramente nn ho idea di che risposta si aspettasse,forse un “Nn ho studiato…” cmq gli risposi “Sono dislessica” e lui disse un semplice”Ah…”e nn aggiunse + nulla.L’interrogazione dopo mi chiese”Scusa,Alessandra,ma nn potresti fare qualcosa x questa lettura?”e io “+ di impararlo a memoria nn so cosa fare!”Ciò dimostra il fatto ke i professori nn hanno la + pallida idea di cosa sia la dislessia.Ma il fatto + grave è ke nemmeno(la maggior parte)i professori delle medie e i docenti elementari nn sanno cosa sia,mentre dovrebbero essere quelli ke la scoprono.Basterebbe una formazione o anche un corso d’aggiornamento sugli insegnanti x fare loro comprendere cos’è un dislessico,come individuarlo e come lo si aiuta.Mia madre,dirigente scolastico,dice ke le scuole nn hanno soldi e bisogna arrangiarsi.Cmq è solo grazie a lei ke adesso frequento l’università e sono al pari con gli esami.Il sostegno dei genitori è importante,quindi aiuti suo figlio a fare ciò ke vuole e vedrà ke lui nn la deluderà, darà sempre il massimo, anke se il massimo è valutato con un 6.
PArlo per esperineza: per imparare a scrivere ho dovuto studiare un sacco di calligrafia. Mi dicevano che se avessi imparato a scrivere dalle aste e dai cerchi magari il mio problema sarebbe stato veramente più lieve…
Non è detto che tutti i metodi vadano bene per tutti.
Quanto all’era del computer, bisogna sempre vedere quello che si deve fare, mi pare che gli insegnanti pretendano ancora che uno usi carta e penna agli esami… Ma è un sacco che non avdo a scuola…
Volevo dire al Signor Giorgio Candelori che ha sbagliato a scrivere la risposta al commento…
Io sono la dislessica di 22 anni… quella sopra… la Signora della calligrafia è quella sotto!
Solo per chiarirsi…
quando vogliono i soldi si trovano “tak..tak..vedi le GUERRE.. delx iugoslavia” dell iraq, dell afganistan ,in libano ecc…quando non si vule perche non GLIENEFREGAUNCAZZZZZOOOOO….non si trovano si temporeggia e si fanno dichiarazioni di intenti “vedi come sono buono io , io vorrei ma non si pùò” la colpa e dell altro che non si è mai interressato al problema ma ci stiamo muovendo nella direzzione giusta.sinistra di merda “io vi ho votato mi venisse un colpo.
Perchè invece alla destra della scuola gliene frega…. siiiii, di quella privata dove crescere una nuova classe dirigente di ricchi, tutti gli altri a zappare la terra e a morire di fame.
MA VALA VALA VALA VALA che lo sappiamo a cosa punta la destra con la scuola.
Certo che Fioroni oltre a far danni non fa proprio un cazzo.
Cara Anna, davvero.
Davvero. Ho memoria scolastica dalla prima media, all’elementari…non ricordo, avevamo un unico maestro per tutte le discipline, ma passavamo l’intera mattina a giocare in cortile. L’unica vosa che ci faceva studiare era l’analisi grammaticale.
Per questo non ho ricordo.
Dalla prima media, si.
Il classico giro di letture. Un brano come altri, un pezzitno a testa.
“Fino al punto, poi continua il compagno di banco.”
Il mio cuore era sotto sopra.
Tocca a me. Leggo con un occhio e con la coda dell’altro vedo quelli di tutti i miei nuovi compagni puntati addosso, anche quello del mio compagno di banco, con il quale giocavo fin da quando avevamo 6 anni. Anche lui esterefatto.
Non si era mai reso conto che balbettassi, che facessi un immenso sforso per tirare fuori le parole.
Ero una capra a scuola, non studiavo perchè tanto non avrei aperto bocca dalla paura, altro che vergogna, paura. Preferivo dire che nn avevo studiato.
Superiori, più o meno stesso copione.
in seguito l’esplosione.
Adesso ho 25 anni, non mi importa di balbettare. Per fortuna lo faccio poco, a volte mi disturba parecchio a volte meno, a volte vorrei strapparmi le corde vocali (è li il problema) a volte mi ritengo fortunato. In ogni caso insisto.
Queste brevi e non esaustive parole sono per suo figlio, per dire che il suo mettere una lettera prima di un’altra è come il mio dire una parola al posto di un’altra che nno ti esce.
Siamo soli nella nostra lotta, qui è il nostro coraggio.
Baci, dario..
Cara Anna, davvero.
Davvero. Ho memoria scolastica dalla prima media, all’elementari…non ricordo, avevamo un unico maestro per tutte le discipline, ma passavamo l’intera mattina a giocare in cortile. L’unica vosa che ci faceva studiare era l’analisi grammaticale.
Per questo non ho ricordo.
Dalla prima media, si.
Il classico giro di letture. Un brano come altri, un pezzitno a testa.
“Fino al punto, poi continua il compagno di banco.”
Il mio cuore era sotto sopra.
Tocca a me. Leggo con un occhio e con la coda dell’altro vedo quelli di tutti i miei nuovi compagni puntati addosso, anche quello del mio compagno di banco, con il quale giocavo fin da quando avevamo 6 anni. Anche lui esterefatto.
Non si era mai reso conto che balbettassi, che facessi un immenso sforso per tirare fuori le parole.
Ero una capra a scuola, non studiavo perchè tanto non avrei aperto bocca dalla paura, altro che vergogna, paura. Preferivo dire che nn avevo studiato.
Superiori, più o meno stesso copione.
in seguito l’esplosione.
Adesso ho 25 anni, non mi importa di balbettare. Per fortuna lo faccio poco, a volte mi disturba parecchio a volte meno, a volte vorrei strapparmi le corde vocali (è li il problema) a volte mi ritengo fortunato. In ogni caso insisto.
Queste brevi e non esaustive parole sono per suo figlio, per dire che il suo mettere una lettera prima di un’altra è come il mio dire una parola al posto di un’altra che nno ti esce.
Siamo soli nella nostra lotta, qui è il nostro coraggio.
Baci, dario..
Cari Anna e Beppe,sono una logopedista e mi occupo anche di dislessia.
Penso che il problema sia a vari livelli:scolastico,medico,statale e familiare.Spesso e sempre di più gli insegnanti non sanno come riconoscere e come comportarsi di fronte ai disturbi dell’apprendimento.Anche gli insegnanti di sostegno che dovrebbero essere specializzati, ormai non lo sono più,poichè insegnanti di ruolo di altre materie vengono nominati al posto degli insegnanti di sostegno,inoltre le ore dedicate a questo tipo di problemi il più delle volte sono veramente irrisorie e spesso,per problemi organizzativi,utilizzate su materie in cui i bambini non necessitano di aiuto.Inoltre non c’è comunicazione e organizzazione nell’equipe scolastica e quindi ci si trova a dover,quasi ogni volta,rispiegare la diagnosi e le caratteristiche del disturbo.
A livello medico spesso i pediatri consigliano di aspettare…Cosa non si sa…Come se fosse una parolaccia dire ai genitori,in caso di dubbio,di effettuare una visita di controllo dal NEUROPSICHIATRA INFANTILE (questo mostro!!!) che dovrebbe diagnosticare il disturbo,indirizzare i genitori e i bambini ad una terapia logopedica, suggerire supporti informatici,fornire consigli psico-pedagocici e infine ma importantissima parte,informare i genitori sui diritti che hanno in ambito scolastico i loro figli.
Altro problema è la diagnosi precoce che è possibile fare,ci sono dei test che si fanno in prima elementare ma questi vegono richiesti solo da dirigenti illuminati o spinti da ASL che intendono effettuare screening sul territorio,ma sono veramente casi rari.
E’ sicuramente un utopia ma visto l’aumento di questi disturbi,forse sarebbe necessario avere un equipè specializzata all’interno delle scuole, così da poter segnalare ed intervenire direttamente sul problema senza far iniziare ai genitori e ai bimbi un balletto tra visite,test e terapie che durano anni tra ospedali e centri di riabilitazione che hanno liste d’attesa spaventose.Ciao a tutti
Ho 29 anni, laureando in ingegneria, un q.i. livello “mensa” e la mia dislessia ipotizzata nei primi anni di liceo da una professoressa è rimasta un’ipotesi… Sono andato avanti con i miei problemi nel leggere e nel parlare e pensavo a dove era arrivato Einstein senza lamentarsi troppo…
Ci vuole coraggio ad ammettere di non essere “normali”, e magari se nessuno ti aiuta a capirlo non è che ci tieni poi tanto a saperlo…
Il fatto che Beppe abbia posto la questione sulla dislessia rappresenta il punto… BISOGNA PARLARNE!!!
C’è chi matura una grande fiducia in se e va avanti, ma c’è chi si arrende e viene abbandonato a se stesso…
D’accordo..molte persone sono divenute grandi a prescindere dalle loro diversità(che li rendevano grandi a priori) però non dobbiamo dimenticarci un punto fondamentale : il cambiamento del tempo e dei periodi..
Percepisco come molti un periodo storico molto intollerante e morto.. Ormai le persone vengono impikkate dentro se stesse , c’è una solitudine immensa e quindi , di conseguenza , una mancanza di attenzione reciproca e una repressione assurda che lascia pochi forti(dentro) in conflitto con una società sempre più frenetica e distratta..
purtroppo il tempo è quello che è , non tutti hanno voglia e possibilità di dedicarsi ad altri anche se DOVREBBERO farlo , per dovere morale o professionale.
Leggevo un messaggio di un certo Enrico che suggeriva fuggire dall’Italia come soluzione : si hai ragione.. ma non potresti pensare ad una soluzione meno precaria (pare ormai sia entrato nel nostro dna)?
non prendiamoci per il culo, infondo oltre al tempo anche il denaro è quello che è.. non tutti possono permettersi TROPPE cose (figuriamoci mantenere quelle condizioni dall’Italia).. quindi..
Al posto di far fuggire tutti dall’Italia cerchiamo di non scrivere solo belle parole in 2000 caratteri disponibili e diamoci da fare affinchè coloro che dovrebbero RAPPRESENTARCI ESEGUANO I NOSTRI ORDINI , ha ragione beppe : quelle merde sono nostri dipendenti , per una volta siamo noi i datori di lavoro…
Stiamo messi proprio male , altro che era dell’oro..
Claudio.
Sono un avvocato e per conto di un mio assistito circa due anni fa ho presentato una denuncia querela alla Procura di Benevento perchè una “fantomatica” Banca stava rastrellando somme di denaro in modo del tutto anomalo. Il mio assistito aveva depositato risparmi di tutta una vita su di un “libretto”, molto simile a quelli usati all’università per annotare i voti degli esami, con la promessa di un interesse al 7%. La Procura un anno fa mi notifica una richiesta di archiviazione adducendo che la questione aveva una mera rilevanza civilistica. Predispongo una opposizione alla richiesta di archiviazione e la discuto avanti il GIP di Benevento. Evidenzio che non si trattava di un caso isolato ma che la questione riguardava l’intero paese del Sannio.
Ero arrivato in anticipo ma presto ci sarebbe stato un “crack”. Fortunatamente il GIP ha accolto la mia richiesta e leggo sul sole 24 un articolo intitolato “La stangata beneventana”. Si elogia la Guardia di Finanza e si parla di arresti e rogatorie internazionali. 5.200 soci truffati e 14.000.000 di euro rastrellati. Ma gli Organi di Vigilanza dov’erano. Un intero Paese in ginocchio. Un tempestivo esame della mia denuncia avrebbe evitato l’esportazione dei capitali nei paradisi fiscali. Sono stanco di abbaiare alla luna. Sono un bravo avvocato se posso essere di aiuto vorrei dare il mio contributo. Filippo Giampaolo
Salve.Sono una mamma di 40 anni. Conosco purtroppo direttamente il problema, mio figlio ha avuto un esordio disastroso con la scuola ma grazie ad una maestra eccezionale che con molta delicatezza ha affrontato il problema mettendo Andrea al centro della classe e non ai margini, oggi posso dire che mio figlio disortografico e lievente dislessico affronta la terza classe elementare con risultati buoni, seguito costantemente dalla maestra e dietro le quinte dalla psicopedagogista che insieme hanno fatto un percorso sia didattico sia di incremento di autostima (che in questi casi purtroppo crolla)a favore di Andrea che oggi non sente il peso degli insuccessi e non viene deriso dagli altri compagni ai quali la maestra oltre che l’italiano e la matematica insegna il rispetto e la soliderietà nei confronti delle diversità. Tutto questo accade in un Istituto Paritario gestito dai Padri Scolopi e non in una scuola pubblica. Non ci sono tre maestre ma una sola (come ai tempi della mia scuola) con 27 alunni che riesce a seguire uno per uno. Sarà solo fortuna ?
CIAO PEPPINO
Ti ricordi gli anni 70-80.
A volte mi chiedo come facciamo a creare ed aumentare malattie che un tempo non superavano 1% della popolazione mi spiego meglio,parlavo degli anni 70-80,ecco come eravamo:ANDAVAMO IN BICI IN 2 A VOLTE ANCHE IN 3 PER FERMARCI USAVAMO LE SUOLE DELLE SCARPE QUANDO CI ANDAVA BENE, OPPURE IL PRIMO ALBERO.
SI BEVEVA ACQUA DEL RUBINETTO FINO A SCHIATTARE ALLORA NON CERANO BIBITE ULTRA PROTEINICHE COME ADESSO.
UNA BOTTIGLIA DI COCA SI BEVEVA IN 4 E NON CI SI MISCHIAVA NESSUNA MALATTIA.
A SCUOLA QUANDO IL PROF. CI DAVA QUALCHE CEFFONE STAVAMO BUONI E ZITTI SENZA RICORRERE A DENUNCIE E STRIZZA CERVELLI.
LA SERA SI GIOCAVA E SI CORREVA IL RIENTRO A CASA ERA PRIMA DEL TRAMONTO SPESSO SI TORNAVA SENZA DENTI HO QUALCHE ARTO ROTTO MA NON SI DAVA LA COLPA A NESSUNO ANZI A VOLTE CERA PURE IL RESTO DEI NOSTRI GENITORI.
SI CREAVANO MACCHINE FATTE DI TUBI E RESTI DI TAVOLE E SE ERAVAMO FORTUNATI LE RUOTE ERANO DI VECCHI PASSEGGINI I MENO FORTUNATI CUSCINETTI IN FERRO.
IN AUTO NON ESISTEVANO CINTURE DI SICUREZZA,E AIRBAG,ANDARE IN AUTO ERA UNO SPASSO SEDUTI DIETRO PERCHE SI VIAGGIAVA SENZA STRES E SENZA ORARI LA GENTE ERA PIU TRANQUILLA RISULTATO POCHI INCIDENTI STRADALI.
I TAPPI DI MEDICINALI ERANO SENZA VALVOLE DI SICUREZZA E COSI ANCHE QUELLI DI DETERSIVI O ACIDI MA NESSUNO DI NOI ANDAVA A BERE GRATIS.
SI PASSAVANO LE GIORNATE A CORRERE E GIOCARE E NON AVEVAMO PROBLEMI DI PESO.
NON AVEVAMO CASCO E GINOCCHIERE E OCCHIALINI DA SBORONE QUANDO ANDAVAMO SUI PATTINI.
NON CERA IL CELLULARE CHE PACE GIOCARE!
NON AVEVAMO MP3,XBOXS,PORTATELI.PC,CINEMA CON SURROUND,MASTERIZZATORI,TV CON 3000 CANALI ECC.ECC.
SIAMO CRESCIUTI NELL ERA DELL AMIANTO,BENZINE CANCEROGENE,PITTURE DELLE NOSTRE CULLE BLILLANTI E PIENE DI PIOMBO ecc. ecc.
PURTROPPO TEMO CHE SARA SEMPRE PEGGIO USCIRANNO SEMPRE PIU MALATTIE COSIDETTE PSICOSOMATICHE E ANGOSCIANTI PER IL SEMPLICE FATTO CHE SI HA PAURA DI VIVERE,NOI NON SIAMO PIU NOI.
VISCA SALVATORE -caserta
Fondamentale nella lotta contro la dislessia è lasciare gattonare a lungo un bambino prima che impari a camminare, questo permette, attraverso l’alternanza del movimento destro e sinistro, la lateteralizzazione del cervello ovvero quale dei due emisferi deve diventare dominante. Noi genitori che vogliamo i nostri figli precoci da subito li incoraggiamo troppo presto ad alzarsi in piedi, inoltre abbiamo paura che posando le manine sul pavimento e poi alla bocca possano prendere dei germi patogeni siamo i primi responsabili dell’eventuale dislessia dei nostri figli. Inoltre il contatto con germi patogeni blandi aiuta ad equilibrare anche il sistema immunitario, ricordiuamoci che le tante allergie che si stanno diffondendo sono dovute a reazioni esagerate del nostro sistema immunitario. Giulio, un padre, un’esperienza personale
che assurdità.
non ho mai impedito a mio figlio di gattonare, semplicemente LUI non ha mai gattonato.
A quattordici mesi si è semplicemente alzato e ha iniziato a camminare, non ha parlato fino a tre anni e poi ha iniziato a parlare con un’appropriatezza di linguaggio sbalorditiva.
Semplicemente è fatto così.
dislessico
sono un insegnante elementare da ormai 8 anni e sto per laurearmi in scienze della formazione primaria. purtroppo la dislessia è un problema frequente, ma nessuno sembra preoccuparsene, in 4 anni di studi universitari, solo in quest’ultimo ci hanno spiegato in cosa consiste e come si riconosce, il fatto è che io davanti ad un bambino dislessico, non so se sarei in grado di riconoscerne i sintomi con certezza e così le mie colleghe universitarie. la dislessia è un problema che con adeguate strategie è superabile o quanto meno ne permette una compensazione, peccato però che l’informazione sia veramente scarsa e i provvedimenti altrettanto. comunque complimenti a suo figlio Emanuele, servirebbero più ragazzi caparbi come lui nella nostra società!
Ho insegnato alle elementari dal ’73 al 2001. Nella mia scuola si testavano i bambini all’ultimo anno della materna e quando arrivavano in prima sapevamo già se c’erano dei problemi e si era già pronti ad intervenire con l’apposito laboratorio di letto-scrittura attrezzato di tutto punto. UN DIRIGENTE CHE FA IL SUO MESTIERE VALE DI PIU’ DI TRECENTO MINISTRI.
Ora sono alle superiori. Mi sono trovato una coppia di gemelli in una terza con evidenti disturbi (poi certificati in seguito ad esami eseguiti su mia indicazione). Il collega d’italiano me ne diceva di ogni: “dagli dei tre: non vedi come scrivono?!” Studiavano moltissimo, sapevano benissimo la storia, ma scrivevano da cani: secondo voi, con dei tre cosa avrei combinato?
Ho pianto a leggere il blog perché sono ritornati tutti gli incubi vissuti.Abbiamo un figlio dislessico,ce ne siamo accorti noi genitori portandolo ,ormai tardi,in un istituto di psicologia in un ospedale per bambini,dove abbiamo trovato competenza e solidarietà.La vita scolastica è stata un disastro,alle elementari la maestra di italiano,che aveva fatto corsi per bambini in difficoltà,ci diceva che eravamo genitori ansiosi,la maestra di matematica chiamava “mummia”nostro figlio di fronte ai compagni,dai quali è stato anche picchiato.Alla scuola media l’insegnante d’italiano,umanamente brava,non credeva alla diagnosi e ci consigliava di lasciarlo stare,l’insegnante d’inglese al primo colloquio aveva esordito con la frase:”Ma suo figlio è handicappato?”,non credendo anche lei alla dislessia e insinuando che in famiglia ci fossero dei problemi.Al liceo scientifico che nostro figlio ha deciso di fare,perché ha grandi progetti ed aspirazioni,abbiamo deciso di non dire nulla e di aspettare di conoscere il tipo di insegnanti con cui saremmo capitati.Invece ci hanno mandato a chiamare perchè dopo i primi mesi si sono accorti che c’era qualcosa che non andava.Alla responsabile di classe,che è anche l’insegnante di matematica,ho allora esposto il problema.In brevissimo tempo ci hanno fatto avere un colloquio col preside,la responsabile dela scuola per ragazzi in difficoltà,che aveva preparato una documentazione per i colleghi su come dovevano agire e quali accorgimenti adottare,la responsabile della classe e noi genitori!Sono andati a parlare con lo psicologo che aveva seguito nostro figlio!Hanno aiutato con buona volontà un ragazzo intelligente e volenteroso,pieno di interessi,ma con questa caratteristica che lo penalizza!Spero che ci sia più sensibilità per porre al pari con gli altri,NON agevolandoli,ma supportandoli e comprendendoli i ragazzi dislessici!Dare a tutti ,quelli che vogliono realizzare il loro progetto di vita,i sogni,le aspirazioni la possibilità di farlo!
Caro Beppe,
e Cara Anna,
ho vissuto e sto vivendo lostesso tuo problema ma fortunatamente per mio figlio io avevo già avuto l’esperienza della dislessia non diagnosticata (la mia sorellina). Non solo le insegnanti non si sono accorte ma preferivano negare che il bambino fosse disgrafico anche davanti allo scrivere da destra a sinistra!!!Mi sono rimboccata le maniche e ho fatto io il lavoro degli “esperti”, documentandomi e inventando…Ora le insegnanti dell’altro mio figlio, con le quali ho parlato, hanno chiesto a me dei consigli su come capire se c’è un problema o no…SONO SENZA PAROLE!
Volevo rispondere a
Alberto Penna 17.04.07 00:33
ma il sito mi da questo errore
“Errore nella pubblicazione del modello ‘Comment Listing Template’: Error in tag: Impossibile trovare il modello di modulo accluso ‘barra-destra’”
La risposta é:
sono daccordo con te. Purtroppo i genitori si fanno troppo facilmente distrarre dalla nostra società consumistica e del business a tutti costi. Ovviamente è contro ogni prncipio della famiglia.
I genitori comprano l’ultimo ritrovato tecnologico hai loro figli pur di non sentirli fiatare. Così stanno da soli davanti alla tv, a giocare con i video game, al tel.ino a spedire migliaia di sms (qui simao tutti dislettici) ecc.
Quando mai si accorgeranno/capiranno se il figlio ha problemi?
C’é un detto: meglio tardi che mai. Forse questo ragazzo non si ammazzerà ubriaco guidando un’auto o creperà sotto gli stupefacenti.
Io non credo di essere dislessico, ma il titolo l’ho capito è letto meglio così che se fosse stato scritto come il sistema comanda.
Caro Beppe,
La mia è una testimonianza come genitore, e come genitore mi sento fortunato per non avere avuto grandi problemi, ma so che il problema esiste e viene sottovalutato…
Il problema della dislessia, che secondo mè stà crescendo, insieme alle problematiche di autismo, è una emergenza nascente e và affrontata con decisione…
Mi associo nel rivlgere appello alle autorità per fare grande attenzione…
I manager di aziende sanitarie in deficit cronico, a causa della loro protervia e dell’inosservanza delle leggi vengono spesso condannati a risarcimenti milionari verso i dipendenti o terzi da loro danneggiati .
Tali risarcimenti influiscono negativamente sul già deficitario bilancio della sanità, perché di questo loro comportamento non debbono darne conto a nessuno ?
Luciano
Ciao sono Antonio e di qui sono nuovo. Ho la terza media e di più non potevo(per colpa mia). Viviamo in un brutto mondo e in un brutto periodo storico. Temo che non interessi a nessuno che fine fà l’ intelligenza dei nostri ragazzi ma interessi solo di che tipo sia. Mi sembra di capire che il figlio sia ormai un omaccione ed è per questo che credo sia ormai tardi. Spero che il ragazzo sia in gamba, per questo non serve la scuola, ed usi la sua intelligenza per accusare chi crede che avere un lavoro “politico” serva alla propria immagine sociale e non ad aiutare chi ha difficoltà. Caro Beppe ti seguo da sempre e non penso sia bello doversi rivolgere a te (che come spesso ci ricordi) sei solo un comico. Aiutaci tu! anche se sò che è una richiesta troppo grande da fare a una persona sola, qui temo ci voglia un esercito di persone come si deve.
Al ragazzo della lettera faccio mille auguri per la vita, non credo che un ragazzo così in gamba si farà frenare nella vita da qualche prof che tira ,solo, alla fine del mese. Se ti è stata data questa intelligenza e perseveranza usala bene, magari un giorno non dovremo vergognarci di vivere qui, e ora.(magari sarà anche merito tuo)
Dimenticavo la cosa più importante. Ci sono leggi che tutelano questi ragazzi in tutto il percorso scolastico. Purtroppo la poca conoscenza della materia non garantisce una ottima collaborazione da parte della scuola. I ragazzi possono sostenere gli esami esclusivamente orale, sono dispensati dal dettato (elementari), dallo studio delle tabelline e della lingua straniera, possono usare il computer in classe e a casa per studiare, l’esame per patente e patentino è in forma orale ed ora molte università, come quella di Catania, Rimini e poche altre per il momento, forniscono i testi di studio in formato audio. Parliamone come di una cosa normalissima quale è! Cosi le notizie si diffondono, se ne parla e si può fare sempre di più. Dare un nome ad un problema, o, come preferisco io, ad una caratteriscica di questi ragazzi da sollievo alle sofferenze dei ragazzi e della famiglia. E si sa come affrontarlo……
Alla prossima.
Salve. Sono una logopedista ed arrivo proprio oggi da un GLH (orrendo acronimo che sta per Gruppo Lavoro Handicap)per un mio piccolo paziente, con tanto di docenti, asl, famiglia e quant’altro.
Per capire cos’è la dislessia basterebbe fare una ricerca internet e tutto sarebbe più chiaro per tutti. L’intelligenza superiore alla norma di questi ragazzi, la possibilità dell’uso di strumenti compensativi come computer, calcolatrice, ecc. il senso di frustrazione che li accompagna quando gli si dice “devi impegnarti di più…sei distratto…(ma loro fanno tutto il possibile e spesso si chiedono perchè gli adulti proprio non capiscono!), la loro aggressività…Ma che motivo avrebbero di causarsi tutta questa sofferenza????Il servizio pubblico, nel quale ho fatto volontariato per oltre un anno e poi ho lasciato parchè mi faceva tanto bene al cuore ma tanto tanto male al fegato ed al sistema nervoso, oggi ha dichiarato che per questo bambino non sono disposti a chiedere più ore di sostegno (ritardo mentale medio-grave).Che cosa puoi dire in questi casi? Sono stata una bambina (ed in parte lo sono ancora) gravemente disgrafica. La frase che mi perseguitava era “…signora, sua figlia è tanto intelligente ma non si applica” “…è intelligente ma potrebbe fare di più” NO NO NO NO che non potevo fare di più. Quello era frutto di tutte le mie energie, era il massimo che io riuscissi a fare ma per loro era nulla!!Ho lasciato la scuola(2 sup)convinta di essere un pò “ritardata e/o lenta”,di poter fare la moglie,la cuoca ma certamente la scuola non era per me,proprio non ci “arrivavo”.Alcune circostanze, e persone, nel corso della mia vita, mi hanno dimostrata che ero più che capace di studiare, ho conseguito un diploma, due lauree ed ora lavoro proprio con quei bimbi che, esattamente come me, soffrono tanto “la vita scolastica”.
E’una guerra ma bisogna combatterla.Contro l’ignoranza, l’incompetenza, la presunzione di quanti ruotano attorno a questo problema.A presto.
ll ministero della sanità è desolante come i mozziconi di sigaretta che galleggiano sulle nere acque delle ingiallite turche dei maleodoranti cessi periferici
nelle varie finanziarie malati inabili diseredati non sono ammessi
NON DARE A CHI NON PUO’ DARE (che sia scritto da qualche parte nella costituzione italiana?)
pensaci Tu fammi sapere dove posso sottoscrivere una donazione
alla prossima
Ciao a tutti!
anche io ho una figlia in prima elementare. ho scoperto che tutta la classe sarebbe stata sottoposta , durante l’anno, ai test per la dislessia. Mi sono subito allarmata. Non mi sembrava giusto il metodo. e per di più non trovo giusto he venga fatto il tutto obbligatoriamente e non faoltativamente.
Ma dopo aver letto il post forse capisco megli che, scoprire la dislessia il prima possibile aiuta molto, soprattutto le famiglie e i ragazzi.
Però mi domando, se è vero che la causa va ricercata nei metodi di insegnamento… allora cosa stiamo facendo a questi bambini???
In che modo li stiamo istruendo??
Ma dico tutti!!!!!
Resto della mia idea.. Chi può scelga la scuola STAINERIANA O PERLOMENO SI DOCUMENTI.
ESISTE UN’ALTRO MODO PER EDUCARE. ESISTE!!!
Tutta la mia solidarietà alla signora, uniamoci e tutti insieme cerchiamo di mandare a casa gli incompetenti che rivestono cariche pubbliche ma che di fatto non le meritano. Registratevi in tanti e cominciamo a fare le cose sul serio. saluto tutti i fedeli al blog
Anna, avanti tutta!!!!Siamo tutti con te e con il tuo amato figlio. Non lasciarti scoraggiare dall’ignoranza diffusa. Ho un collega dislessico, una forma di dislessia molto rara, ti posso garantire che provo per lui un’ammirazione senza limiti. E’ laureato in giurisprudenza, ha un’intelligenza invidiabile, ma soprattutto ha una forza ed una tenacia granitiche. Fanno pena gli ignoranti, fanno molta pena……ciao
PORCA PUTTANA
QUANTE VOLTE VE LO DEVO DIRE
IL FUTURO E’ NELLA ENERGIA SOLARE
E QUELLA GENERATA DAL VENTO
CERTO CHE E’ MOLTO PIU’ FACILE USARE TECHNOGIE GIA’ ESISTENTI, MA E’ L’APPROCCIO DEI PIGRI E COGLIONI A QUELLO CHE SARA’ UNA DELLE PIU’ GRANDI CRISI DELL’UMANITA’……
Concordo con lo sfogo di Anna postato da Beppe. Mia figlia adottata ha avuto sempre dei problemi. Fin dall’inizio (2001-2002) alle elementari abbiamo sospettato che forse aveva dei problemi ma mai nessuno, neanche i servizi sociali se ne sono accorti, per poi fare una diagnosi di comodo, completamente sbagliata, per lavarsene le mani e fare il meno possibile. Poi privatamente siamo riusciti a dimostrare che nostra figlia è dislessica e anche discalculica, ma nonostante tutto gli insegnanti e soprattutto quelli di sostegno hanno continuato a non capire che si deve applicare dei metodi specifici per aiutarli veramente. Metodi nuovi, più impegnativi, ma utili per lei per potergli dare un futuro. Loro hanno continuato con il vecchio sistema convinti che mia figlia è una scema e non può capire e accusandoci di non avere fiducia nei loro confronti. Coglioni ! Può capire tutto basta che utilizziate il giusto metodo di insegnamento per dislessici ! Ma non volete andare al di la del vostro naso. Non volete faticare. In realtà ve ne frega un’accidente dei bambini dislessici ! Scusate per il mio sfogo ma sono ormai sei mesi che ripetiamo all’infinito sempre le stesse cose e non fanno quasi niente per mia figlia
Mio nipote, dislessico, con una dislessia direi di media entità. Con il cerificato che testimonia il problema ha richiesto la possibilità di fare l’esame del patentino orale.. risultato…adesso non può prenderlo perchè secondo la motorizzazione non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra ; cosa ASSOLUTAMENTE non vera e nemmeno verificata. Adesso c’è una causa aperta, ma il problema è il disagio di un ragazzo che non viene aiutato, anzi ostacolato anche nelle attività che in realtà dovrebbero essere concesse. Vi avrei fatto vedere la cattiveria delle persone alla motorizzazione… in seguito abbiamo capito che non sapevano nemmeno cosa significasse il termine “dislessico”. GRAN PAESE IL NOSTRO.
Sono un’insegnante di scuola primaria e, credete, mi fa male leggere tanti commenti e giudizi sulle varie incapacità del corpo docente. Noi non sempre siamo preparati ad affrontare con competenza i vari problemi che ci troviamo davanti,non abbiamo fatto corsi specifici sulla dislessia & Co, sui traumi delle famiglie separate , sulle varie povertà, sul bullismo, sui figli delle ragazze madri , sugli orfani, sugli abusati,sulle famiglie assenti……Sappiamo qualcosa di psicologia per gli studi fatti o perchè ci appassiona, ci teniamo in contatto con qualche “esperto” amico, peroriamo cause davanti al Dirigente ma ci scontriamo sempre più spesso col “cosa possiamo fare noi?” Non ho tempo, la burocrazia scolastica incombe continuamente ( consigli, collegi, registri, colloqui, shede ,progetti..) , le lezioni, gli obiettivi,le pretese di Dirigente , segreteria e genitori, la convivenza spesso difficile con i colleghi…..Scusate lo sfogo ma dopo 25 anni di insegnamento ritrovo ormai ben poco della vecchia grinta che mi ha sempre contraddistinta e semmpre di più solo “problemi”. MA NON VOGLIO MOLLARE: I MIEI ALUNNI DEVONO SAPERE DI POTER CONTARE SEMPRE SULLA LORO MAESTRA E IO VOGLIO LOTTARE PER LORO.
Caro Elio ciao sono Maria Elena volevo dirti che sei unico ed irripetibile e devi essere orgogliosissimo della persona che sei e di tuo figlio la normalità non esiste …forza 🙂 e in bocca al lupo
Cara Anna ciao sono Maria Elena e volevo dirti di non demoralizzarti mai vedrai dall’alto qualcosa si muove sempre…io sicuramente non posso capire perchè non sono ancora madre ma lavorando con persone diversamente abili ho trovato una piccola forza donatami da loro inconsciamente che mi fa riflettere sulle difficoltà che incontro affrontandole in modo diverso…è vero che questo stato non aiuta in realtà nessuno…ma troverai le persone che ti aiuteranno !Qualche anno fa ho letto un libro che si intitola “George e Sam” di Charlotte Moore..una Madre, due figli autistici..un’intensa quotidianità…questa donna mi ha insegnato tante cose se riterrai di leggerlo spero ti dia tenacia quando troverai difficoltà…ti abbraccio
sono una insegnante della scuola primaria e ho un alunno disgrafico e dislessico da noi segnalato già in seconda elementare. Anche lui come tuo figlio ha difficoltà ma Luca(è un nome di fantasia) ha tantissime qualità! Forse il segreto è accettare le disabilità e cercare ciò che di “buono” c’è in ognuno di noi. Luca, per esempio, rivela ottime capacità artistiche e musicali…perchè non puntare a valorizzare ciò che di positivo emerge? Lavoriamo intensamente e con serenità per acquisire obiettivi comuni ma ritengo che, presa coscienza delle difficoltà, sia fondamentale incentivare ciò che di positivo Luca riesce a fare. Cara Anna, sono mamma anch’io e capisco la tua amarezza nel pensare a quello che Emanuele ha sofferto ma sono sicura che troverà la sua strada ed è forse inutile e dannoso puntare per forza sul latino e sul greco…ma se è veramnete così tenace ce la farà! Antonella
Caro Grillo, non riesco a scriverle per dirle: Forza e Bravo per il Suo Intensissimo ed esemplare
intervento a Rozzano Saluti Carissimi Eugenio Critelli.
ANCHIO VOGLIO DARE TUTTA LA MIA SOLIDARIETA’ AD ANNA E A SUO FIGLIO.COMBATTETE PERCHE’ TUO FIGLIO E UNA PERSONA NORMALISSIMA,PIU’ NORMALE DI MOLTE PERSONE CHE SI CONSIDERANO INTELLIGGENTONI,MA CHE NEI FATTI NON LO SONO PER NIENTE.UN ABBRACCIO E AUGURI.
Sono padre di un ragazzo di 14 anni, Maki, coscente delle sua stessa dislessia a 10; stessa “via crucis” di Emanuele. Oggi grazie a questa consapevolezza non si mangia più le unghie e non perde più i “capelli” (è bastato capire che la dislessia non significa essere inferiori a gli altri..anzi!) Io, Elio, ho scoperto grazie a lui di essere anch’io dislessico..e la mia vita è cambiata radicalmente! Non mi sento più “scapocchione”!; non mi chiedo più del perchè il mio istinto non fa mai cilecca!; ora capisco perchè dai primi fotogrammi di un film (al cinema o nella vita reale) so’ gia come finisce!; se sbaglio nel parlare o nello scrivere posso sempre dire: “non fateci caso..sono dislessico”!
Cara Anna, non so, alla fin fine, se vergognarmi di essere Dislessico…o ORGOGLIOSO!
Un abbraccio a Te e tuo figlio,
Elio
signora la capisco, ma lei deve sapere che l’itaia o altri paesi prima di pensare al bene del cittadino pensano a fare guerre! questo è l’essere umano IGNOBILE e SCHIFOSO! CAMBIAMO
Ho letto con tanta emozione e altretanta rabbia la tua lettera. Capisco molto bene la via-crucis che stai facendo. Complimenti comunque per Emanuele,con la sua intelligenza e’ arrivato molto lontano e fara’ sicuramente altretanta strada. Faccio una piccola premessa, sono nata e cresciuta in Olanda, dunque perdonami gli errori ortografici. Mia sorella che abita tuttora li’ ha proprio una figlia dislessica, motivo per cui ti comprendo. Solo noiin Italia abbiamo questo trattamento disumano nei confronti di questi ragazzi. Voglio farti alcuni piccoli esempi come questi ragazzi vengono trattati nelle scuole elementari e superiori. In classe durante un compito hanno un cartellino colorato sul banco, cosi gli insegnanti sanno che devono concedere a loro piu’ tempo per svolgere il compito, i libri di testo per i dislessici sono provvisti di dvd e cassette, in modo che l’alunno puo’ velocizzare il tempo per apprendere cio’ che viene scritto. E “last but not least” perfine con la scuola guida che sta facendo ora, l’esame viene agevolato con questo nuovi metodi visivi.
Sappiamo che qui in Italia siamo sempre, come dice Beppe Grillo, in leggera contratendenza, il mondo all’estero funziona benissimo con persone che hanno il problema della dislessia. Non vengono trattati come persone deficienti, o ritardati, e’ una vera vergogna che gli educatori nelle scuole italianespesso senza conoscenze in merito, esprimono queste sentenze, esperienze che i ragazzi si portanodietro per tutta la vita. I nostri “governatori” nelle scuole farebbero bene ad appassionarequesti ragazzi che con tanta fatica vogliono arrivare dove e’ giusto e doveroso farli arrivare.
Gli italiani farebbero bene a darsi una svegliata, i nostri massmedia invece di far vedere tanti seni bombati, labbre pompate, tanta apparenza e stupidita’, comincino a mettere nelle reti televisive informazioni che aiutano i giovani a crescere, riflettere ed appassionarsi,possibilemente non alle ore 11 di sera! RESET
La scuola italiana è così: esistono solo due percorsi, quello “normale” e quello di chi ha un handicapp e per questo riceve una certificazione, che si porterà dietro nella sua carriera scolastica, e che dà diritto al sostegno. Dislessici, discalculici, disgrafici, tutti bambini e bambine normodotati si trovano così esclusi totalmente dal panorama delle possibilità che la nostra scuola offre. Ci sono due belle circolari, che sta alla sensibilità degli insegnanti prendere o meno in considerazione. Esistono strumenti compensativi e dispensativi che vengono spesso dagli insegnanti ritenuti un “favoreggiamento”non adottabile in aula. Non è questione di favorire, è questione di PORRE SULLO STESSO PIANO. A una persona che si è rotta una gamba vi rifiutereste di dare momentaneamente una stampella ritendo di favorirla rispetto agli altri? Cara Anna esistono validi programmi di letto-scrittura, validi specialisti e anche validi insegnanti. Spero tanto per te e per tuo figlio che alla maturità troviate di questi ultimi.
Un’ultima cosa. Una diagnosi in quinta liceo è francamente vergognosa. Costringere un ragazzo a quello che probabilmente ha passato tuo figlio è assurdo. Non smettere di lottare, fate valere i vostri diritti, perchè sono diritti. Un abbraccio
Camilla
Mi sento in dovere di dare la mia solidarietà ad Anna e a suo figlio e come spesso ho scrito in questo blog sono persone da ammirare e da prendere come esempio.
La signora Anna con questo suo post da la possibilità a tutti i lettori di farsi un’idea su un argomento forse non molto conosciuto e ci fa notevolmente capire che purtroppo quando si ha a che fare con le istituzioni è sempre il solito muro di gomma.
Voglio sperare che ogni persona afflitta da un problema di questo o altro genere trovi la forza e la voglia di parlarne per poter, così facendo condividere questo suo problema con chi sa ascoltare e condividerne il principio della conoscenza.
Cara Anna capisco in pieno la tua situazione.Anche noi come molti altri, abbiamo scoperto da poco che i nostri due figli sono dislessici, disgrafici . L’unica cosa è che uno ha 16 anni mentre l’altro ne ha 12. Per fortuna che un nostro amico ci ha indirizzato verso questo problema,ma intanto il figlio più grande ha perso un anno alle superiori. Vi lascio immaginare che situazione ha dovuto sostenere questo adolescente con continue pressioni, demotivazioni e perdendo la sua autostima. Ora è in terapia e sta reagendo molto bene e se tutto si fosse potuto fare quando era alle elementari sarebbe ” guarito “. Basterebbe un semplicissimo esame di scrittura fatto alle scuole primarie e tutto si potrebbe risolvere. Invece noi poveri genitori ,ignoranti, dobbiamo capirlo da soli….coraggio c’è di peggio nella vita……è l’unica consolazione.
PIENA SOLIDARIETA’ AD ANNA, E A TUTTI QUELLI CHE HANNO QUESTO PROBLEMA. LE PERSONE DI BUON SENSO DEL BLOG, FAREBBERO BENE A LASCIARE SPAZIO A CHI PUO’ SCAMBIARSI OPINIONI E CONSIGLI IMPORTANTI SULL’ARGOMENTO. ANCORA PIENA SOLIDARIETA’ AD ANNA.
Quando ero volontaria al doposcuola del laurentino 38 (quartiere disagiato di roma) avevo una ragazzina di nome Mariangela, che era affetta da dislessia.
I genitori, poverini, non avevano la cultura per aiutarla e per tutta risposta gli insegnati delle elementari e della scuola media CESARE PAVESE l’hanno sbattuta alle differenziali, bellamente fottendosane.
Come, del resto, se ne fottevano di tutti gli altri ragazzini del quartiere povero, concentrandosi sui ragazzi provenienti dal quartiere ricco a fianco.
Io le ho insegnto per 3 anni e posso garantire che Mariangela era intelligente come e piu’ degli altri, ma tant’e’….
Sono Diego Carestiato, insegnante di lettere, da poco laureato con una tesi sulla dislessia.
Conosco molto bene la questione: le difficoltà scolastiche dei ragazzi, la sofferenza ad esse connessa, l’incomprensione da parte dei “soliti increduli”… In Italia qualcosa si sta muovendo in merito alla dislessia, ma purtroppo chi è dotato della possibilità di fare qualcosa spesso si ferma soltanto a inutili e costose analisi del tipo “sì, suo figlio è dislessico, perchè legge ad una velocità troppo bassa rispetto allo standard..” Eppure chi vuole non limitarsi all’analisi riesce a trovare le informazioni che cerca. Per esempio il libro di ronald d. davis “il dono della dislessia” è UN tentativo di trovare una soluzione, ma ce ne sono anche altri.. spesso sono solo strategie sbagliate, o insegnate in modo sbagliato (almeno così ho potuto notare in 4 anni di ripetizioni e tentativi anche riusciti di affrontare la dislessia..), ma qualche volta il problema c’è davvero. Le istituzioni sono sempre le ultime ad arrivare.. anch’io dovrò fare la SISS, ma dal confronto con gli altri docenti ho capito che per risolvere certi problemi l’unica soluzione è mettere insieme più dati possibili per creare da sè le proprie soluzioni
cara Anna, anch’io ho un figlio dislessico, per giunta sono insegnante e, credimi, ho provato disagi e frustrazioni su tutti i fronti – di madre e di docente-
tanto ho lottato per mio figlio con i “colleghi” disinformati (ma incontrando anche persone sensibili che si sono ingegnate a sperimentare didattiche diverse) quanto mi sono prodigata a far capire a genitori spaventati che non dovevano confondere le difficoltà dei loro figli con patologie altro genere tanto meno dovevano ritenerli disabilidi …
la strada è dura, pretendi attenzione e vai avanti: Fulvio adesso ha 17 anni frequenta il 4° anno dell’istituto d’arte e finalmente ama leggere, compra saggi e romanzi! scrive sfondoni al computer, si corregge, ma più di tutto non se ne fa più un cruccio.
saluti
come tutte le cose che riguarda i cittadini, ” i nostri dipendenti” sono sempre occupati a ingrassarsi a farsi leggi su misura, gli interessi degli amici e degli amici degli amici ecc.. ma di fare cose utili per la società non se ne parla nemmeno !
W l’italia .. abbasso la politica italiana e i politici alibaba e un numoro indefinito di ladroni!
Piena solidarietà ad Anna.
Un appello: quando si parla di argomenti delicati come questo, gli odii politici, i messaggi di orgoglio razziale, le vostre ossessioni sulle trame oscure del mondo METTETEVELE NEL CULO, COGLIONI!
Sono mamma anche io di un bambino con seri problemi di linguaggio e posso solo esprimerti la mia vicinanza .Non dobbiamo arrenderci a dispetto di tutto e tutti ,in bocca al lupo
che scandalo !io sono un medico non è detto che la dislessia sia una forma associata a ritardo mentale ,quindi, tuo figlio , che è ,da quanto mi dici, normale di intelligenza se non superiore(non è da tutti arrivare da soli alla soluzione che gli permette di capire come leggere) potrebbe essere un genio della matematica per quanto ne sappiamo, ed è una vergogna che non sia aiutato al pari delle altre persone malate ,lo stato assicura la salute dei cittadini e dovrebbe aiutarlo ….non mollare
Voglio informare la mamma di Emanuele che esistono delle circolari e delle note inviate dal ministero dell’istruzione agli uffici scolastici regionali perchè ne sia data diffusione alle scuole.
Purtroppo è vero che non vengono presi impegni da parte del ministero ma questi documenti, se non altro, danno riconoscimento al problema e invitano docenti e commissioni d’esame a farsi carico del problema e tenerlo nella dovuta considerazione in sede di valutazione finale.
I riferimenti dei documenti sono:
Circolare prot.4099/P4°emanata in data 5/10/2004
Nota 1 marzo 2005 prot.1787 – oggetto esami di stato 2004-05 – alunni affetti da dislessia.
Caro Beppe,
ci serve il tuo AIUTO!. Stiamo appunto facendo i corsi abilitanti riservati speciali SSIS che ci costano un botto e ci richiedono una preparazione veramente speciale, abnorme rispetto a quanto andremo a fare e già facciamo. Il ministro della Pubblica ormai D-Istruzione ci vuol far fare l’esame soltanto a gennaio 2008, in quanto non tutte le facoltà hanno cominciato insieme. Stiamo per terminare i corsi a Roma3 e all’esame di stato mancano un bel po’ di mesi: ci hanno già sconvolto abbastanza la vita. C’era gente che si portava dietro marito e figli da allattare, scene che non dovrebbero esistere in un paese civile. A quarant’anni (la media è questa) ci ritroviamo ancora a pagare per lavorare e a studiare, fino al prossimo gennaio con un gap di diversi mesi. A nulla sono valsi ricorsi e proteste. E ci avevano anche detto che ci avrebbero ridotto le tasse. Promesse di marinai! Scusate lo sfogo
Mio figlio é disgrafico e disortografico, ho impiegato quasi 5 anni a trovare qualcuno che non mi diceva che ero un’iperprotettiva e che dovevo lasciare tranquillo il bambino perchè ognuno ha “i suoi tempi”. Dopo aver lottato in prima media a spiegare agli insegnanti il suo problema (la prof. di lettere faceva girare per la classe il suo diario facendo ridere i compagni sul suo modo di scrivere….da denuncia), mio figlio in 2 ha cambiato il 90% degli insegnanti,comunque ci abbiamo guadagnato.Adesso lavora con una logopedista e anche noi abbiamo cambiato atteggiamento. é difficile perchè pensi sempre di sbagliare e non nascondo le mie ansie per l’anno prossimo quando dovrà scegliere l’istituto superiore. Forza e coraggio!!!!!!!!!
sono psicologo, mi sono laureato queat’anno, e la’argomento dei disturbi dell’apprendimento è un GROSSO argomento.
la prima cosa che va detta è questa:
che della dislessia se ne inizia a capire qualcosa soltanto da qualche anno.è un problema sempre esistito, ma meccanismi e possibili terapie funzionanti solo negli ultimi anni sono state individuate. quindi, anche se è vergognoso lo stato attuale delle cose è uno stato work-in-progress(sicuramente in altri paesi sono anche più avanti, e spendono più tempo e denaro per l’istruzione) quando ho studiato questi disturbi a volte avevo l’impressione che spuntassero come funghi, che ogni cosa si potesse trasformare in un disturbo del genere. noi persone normali non abbiamo minimamente idea di cosa significhi subire la diversità di essere dislessici, l’impossibilità di essere come gli altri,il formarsi della convinzione che non saremo mai capaci di leggere che si trasforma nella convinzione che non saremo mai capaci di fare nulla nella vita, e quindi di essere inutili e senza significato.(cosa che succede non solo con la dislessia, ovviamente) per questo è importante parlare di persone affermate che hanno avuto problemi di dislessia, per far vedere che un’altra vita è possibile. per far vedere che si può migliorare, e che vale la pena provarci.
Ha RAGIONE!
Signora purtroppo la qualitá del nostro corpo docente si rispecchia anche in queste situazioni.
Non si arrenda e combatta, perché esperienza insegna, che le uniche persone che ottengono qualcosa in Italia, sono quelle che si fanno piú sentire.
Per quello che vale, ha tutta la mia solidarietá.
Mi dispiace, non valuto l’intelligenza, ci sono obiettivi di decenza. Ci sono certe cose che gli studenti sono tenuti a sapere e altre che sono tenuti a saper fare. Certo è mio pieno dovere metterli in condizioni di acquisire tali capacità ma non posso di certo sostituirle con altre.
Gli strumenti a mia disposizione per spiegare la matematica e la fisica sono limitati. Il tempo è ancora più limitato perché come tu ben sai le ore settimanali nella realtà sono molte meno di quelle sulla carta.
Tra scioperi, autogestioni, viaggi di istruzione, bidelli che a ogni ora ti entrano in classe per leggere circolari e l’interfono che ti interrompe per dirti che nel parcheggio bisogna spostare una macchina nel preciso momento in cui hai ottenuto l’attenzione di tutti sono ostacoli con cui mi misuro ogni tanto.
Capisco la tua frustrazione dovuta al fatto che i docenti delle scuole che tuo figlio ha frequentato non abbiano adottato delle strategie per lui ma devi aver ben chiaro il contesto in cui lavorano. Mi fa male leggere quello che scrivi perché abitualmente è anche quello che mi sento rimproverare da diversi genitori durante i ricevimenti. Che tuo figlio abbia il diritto all’istruzione e al fatto che gli vengano forniti tutti gli strumenti del caso è indubbio ed hai tutto il mio appoggio. Spero però che tu non pretenda la promozione quando tuo figlio non ha raggiunto gli obiettivi minimi pero’.
Che cos’è in fondo il debito o la bocciatura? Perché viverselo in questo modo?
Io stesso sono stato bocciato in terza liceo eppure quento non mi ha impedito di diplomarmi, laurearmi, vincere un dottorato e poi la cattedra al concorso.
E’ semplicemente il fatto che tuo figlio non ha raggiunto QUEGLI obiettivi in QUEL lasso di tempo, nessuno si è mai sognato di dirti che Emanuele è scemo.
Fanno più comodo forse per certi genitori il comportamento di taluni colleghi che non solo non adottano strategie nell’affrontare disturbi come la dislessia ma sanno chiudere un occhio
ma come si permette! la signora non ha mai chiesto che venga chiuso un’occhio sui risultati di suo figlio, ma solo che sia messo in grado di raggiungerli quei risultati, e non vedo quale e quanto tempo venga tolto ad un insegnante che invece di far fare al ragazzo dislessico un testo scritto di storia lo interroghi o gli consenta l’uso di una calcolatrice nel risolvere problemi che, mi creda, sa risolvere meglio e prima degli altri.Il suo è il classico atteggiamento dell’insegnante che crede che il suo lavoro si limiti a dare delle nozioni e a verificare come queste siano state apprese dagli studenti.
una indignata madre di uno splendido ragazzino dislessico ampiamente e professionalmente sostenuto dalle insegnanti della prima media le quali mai neanche per un istante hanno pensato di chiudere gli occhi.
Temevo che qualcuno si indignasse, anzi ne ero certo. Spero che comunque abbia letto tutto il post e non soltanto la seconda parte.
Perché se lo avesse letto tutto avrebbe sicuramente colto la frase “Che tuo figlio abbia il diritto all’istruzione e al fatto che gli vengano forniti tutti gli strumenti del caso è indubbio ed hai tutto il mio appoggio”
Se UNA MADRE non si accorge della dislessia del figlio io che ho 120 studenti che cambio ogni anno come diavolo faccio ad accorgemene??
Che pretesa è? Il mio concorso a cattedra non prevedeva nessuna competenza pedagogica, ma solo competenze sulle discipline che insegno.
Questo non mi giustifica ma tantomeno giustifica lo Stato per cui lavoro in quanto era SUO carico formarmi prima di assumermi.
Se sono un insegnante coscenzioso mi documenterò e cercherò di affrontare il caso nel miglior modo possibile.
Signora Testa legga bene quello che dice Anna
“Come incoraggiamento per lo sforzo compiuto, in 1° liceo, una sensibile prof. mi ha comunicato che per lei mio figlio era una ballerina senza gambe che voleva danzare alla Scala e gli ha rifilato il debito delle sue materie(italiano e latino)”
Un debito non è né una punizione né un incoraggiamento è solo la constatazione che gli obiettivi minimi non sono stati raggiunti.
Ora, ovvio che si può dare la colpa all’insegnante, ovvero se Emanuele non ha raggiunto gli obiettivi in Italiano e Latino è colpa della sua prof che non gli ha dato gli strumenti necessari.
Se Emanuele non avesse avuto il debito Anna si sarebbe lamentata lo stesso?
Comunque, per criticare un insegnante non c’è nessun bisogno della dislessia; sono tanti i genitori convinti di avere in casa piccoli geni e non si sanno capacitare del fatto che non ce l’abbia fatta; molto più facile pensare di aver avuto un insegnante incapace o di aver avuto a che fare con un prof che, come lei mi insegna “credono che il proprio lavoro si limiti a dare delle nozioni e a verificare come queste siano state apprese” Saluti.
Cara Anna, ho letto il tuo post con molta attenzione sono un insegnante di matematica e fisica e su quanto hai scritto vorrei dire la mia..
Probabilmente non ti piacerà quanto sto per dirti perché sono in netta controtendenza con il tono del resto dei post.
Mi sono laureato ed ho partecipato ad un concorso a cattedra, quindi nel momento in cui sono entrato in ruolo non avevo nessuna competenza
pedagogica.
Nonostante ogni anno ogni docente debba specificare come intenderà aggiornarsi per l’anno corrente non ho NESSUNA preparazione sui disturbi dell’apprendimento come disgrafia, discalculia e nemmeno dislessia.
Io non so quanti figli tu abbia ma ogni anno mi ritrovo in media 4/5 classi diverse con 25 studenti in media l’una. Tieni conto che è da dieci anni che insegno e solo UNA volta ho avuto continuità didattica nelle stesse classi.
Ho a che fare quindi ogni anno con in media dai 100 (quando va fatta bene) ai 130 (quando mi va fatta male) studenti a cui insegnare le mie discipline;
studenti che inizio a conoscere a settembre e che con ogni probabilità non rivedrò dopo giugno.
In ogni classe ho delle situazioni particolari: dal caso di bullismo nei confronti del ragazzo più fragile al caso dell’adolescente che soffre di epilessia e che quindi in ogni momento potrebbe avere un attacco; dall’allergico alle api allo studente straniero che viene inserito in classe
a metà anno quando a malapena capisce l’italiano.
Tieni conto che NON insegno alle elementari, la situazione sarebbe già così problematica se non avessi degli obiettivi didattici.
Cerco di fare il mio lavoro nel miglior modo possibile e, ma ci sono questioni di DECENZA sulle competenze sulle quali faccio veramente fatica a scendere a compromessi.
CONTINUA
Lei parla di cose da sapere e saper fare e proprio qui sta il punto. Sono questi obbiettivi che sono sbagliati, in alcuni casi. in 3° elementare un obbiettivo è sapere le tabelline…oooohhhh che obbiettivo intelligente!!! è sbagliato, si può capire la matematica e non sapere le tabelline, provi a chiedere a certi amici dislessici laureati in fisica, quanto fa 7×8 ….
Tuuti gli obbiettivi andrebbero rivisti, non solo x i dislessici. Sarà naturale x un non discalculico autmatizzare le tabelline, a furia di vederle su un foglio o su una calcolatrice, mentre x un discalculico non sarà così.
E’ un esempio molto semplice ma x un prof di mate dovrebbe fare capire qualcosa, sicuramente lei sa che Einstein non sapeva le tabelline, era dislessico….eppure….
Per Roberta g., e agli altri che hanno commentato il mio post.
Questo limite di 2000 parole, il fatto di riuscire a “beccare” il posto giusto per inserire le mie risposte e il fatto che iniziavano ad essere numerosi mi ha fatto desistere dal pubblicarle qui.
Ho spostato la discussione e ho risposto lungamente su
Alla mamma di Emanuele ragazzo con dislessia.
Sono a mia volta madre di un ragazzo di 17 anni, riconosciuto e certificato bisognoso di sostegno scolastico.
Pur essendomi da sempre attivata come genitore “attento” al suo percorso scolastico finalizzato all’integrazione e anche all’apprendimento, ottenendo ciò che lo stato elargisce.(insegnante di sostegno con rapporto 1a1, sento di aver negli anni attivato un meccanismo a vantaggio esclusivo del corpo insegnante, che si è visto garantire un posto in più, ma ti assicuro senza beneficio alcuno per il ragazzo.
Tutte le risorse spese in tutti questi anni dallo stato per il sostegno, non hanno mai garantito un sostegno di qualità, scippando quindi dei diritti quelli che sarebbero dovuti essere i veri fruitori.
Oltre il danno che in tanti anni mi ha procurato questa mistificazione sotto forma di aggravamento nel mancato apprendimento scolastico, la beffa che la “deficienza” non è mai degli insegnanti che non sanno insegnare, ma dei ragazzi che non vogliono o non son capaci di imparare, ancor più se hanno il “Certificato ASL”
Posso dirti di non aver rammarico per non aver avuto quei “benefici”, in quanto considerati fortunata per non aver preso parte come genitore ad attivare quei meccanismi perversi che ritorcendosi sullo svantaggiato, vanno ad ingrassare la larga schiera di insegnanti impreparati.
Caterina Piras
cara Anna,
cosa pretendevi da un governo schizzofrenico?
Comunque tuo figlio è ammirevole e vedrai che i risultati ottenuti oltre ad essere eccellenti saranno premiati. Il tìfatto che sia arrivato fino alla seconda liceo classico affrontando eccezionalmente greco e latino la dice lunga sull’intelligenza del ragazzo. Le istituzioni dovrebbero esserti vicine, con insegnanti di sostegno, ma questo è un paese che nel corso del tempo è divenuto cinico e non ha sostegno per nessuno (ragazze madri, malati terminali, assistenza per gli anziani ormai abbandonati a se stessi). Se ti può consolare una persona dislettica non vuol dire che non possa raggiungere ottimi risultati ed accedere all’università ed efficacemente al mondo del lavoro dove le cose vedrai cambieranno. Un abbraccio Giuseppe
hO FATTO UN PASTICCIO… DA BRAVA DISLESSICA NON HO LETTO IL LIMITE DEI 2000 CARATTERI.
PASTICCIO FATTO… CERCO DI RIMEDIARE E MANDO IL TERZO MESSAGGIO. CON IL PEZZO CHE MANCA ANCHE
Ricordatevi che i nostri figli HANNO IL DIRITTO di fare altre cose oltre allo studio… mi rendo conto (perche’ anche io ho fatto cosi’ per anni) che se stiamo loro troppo sul collo e se li stressiamo si finisce in un circolo vizioso… e’ poi difficile uscirne fuori.
Beh!
A dire il vero questa storia ha fatto cambiare anche me, anche perché è proprio stato mio figlio a chiedermi di fare qualcosa perché più nessuno debba patire ciò che ha patito lui e fprse è proprio per questo che ora .sono riuscita ad occuparmi di questo argomento anche come ricercatrice del CNR.
Io con tanti altri genitori siamo impegnati in prima persona per ottenere che vengano rispettati i diritti dei nostri figli allo studio alla vita.
GRAZIE e
” Un sogno e’ impossibile se portato avanti da soli. Una promessa vera se realizzata insieme”
Luigi Ciotti
Che fare contro una società che non si accorge essa di essere ammalata, si combatte, ma non sempre purtroppo ci si riesce, troppi di noi sono ipocriti, a volte hanno il problema in casa e lo nascondono x non essere giudicati. Gli altri e vale a dire quella parte di noi che crede di non aver problemi giudichiamo chi ha un problema senza capire che sono i primi loro ad averli. Ragazzi intelligentissimi alla merce di chi non lo è. Sembrerebbe un paradosso, ma non lo è. La piaga più grande è avere un parente ricoverato in una casa di cura psichiatrica, lì sì che si vede i perbeni chi veramente sono.
Ormai è quasi una certezza. la dislessia è il risultato di un metodo di insegnamento della letto-scrittura sbagliato, ma fino a qualche ventennio fa osannato come il migliore in assoluto: il metodo globale! Poveri insegnanti, costretti a voltare la banderuola del loro insegnamento dove spira il vento………………
Un bel giorno , il gg prima del suo compleanno una sua compagna, che log. non ha nessuna colpa, per fargli un dispetto (lui pacifista) gli ha detto che il giorno dopo per il suo compleanno avrebbe organizzato una bella parata militare… lui non poteva strozzarla… e allora e’ uscito di corsa dalla classe si e’ messo a correre nel corridoio… la sua corsa e’ finita contro una vetrata.. 2 tendini e mezzo del braccio recisi.. 3 ore di sala operatoria ecc.. ora braccio tutto ok.. ma poteva essere la fine.
Crisi depressiva forte… mi diceva che lui “ormai non provava piu’ ne gioia ne’ dolore.. (grave per un ragazzino di 13 anni)..
Poi cambio scuola a dicembre della 3 media.. scuola in cui c’erano alcuni ins. da monumento.. lui HA INIZIATO A RIVIVERE (devo dire anche grazie al corso Davis che ha frequentato a Roma che gli e’ servito moltissimo, specialmente per la suoa autostima)
Qualche mese dopo una sera in lacrime mi ha detto che voleva parlarmi e dirmi una cosa… ma era TROPPO BRUTTA.. NON RIUSCIVA a dirmela…
ha confessato che LUI LA VETRATA L”AVEVA VISTA e NON SI ERA FERMATO…. non vi dico cosa e’ passato per la mia mente…. anche se forse qualche idea del genere mi era gia’ balenata… ma noi tutti vogliamo rimuovere le brutte cose.
Da quel giorno lui e’ cambiato… si e’ tenuto dentro per 1 anno un segreto molto pesante… E’ RINATO..
Ora P. fa il secondo anno del liceo artistico Brocca (base uguale allo scientifico senza il latino)
La sua autostima e’ alle stelle (o quasi) si dedica per ben 5 pom alla settimana (3 ore per volta) al canottaggio .. io non lo stresso piu’
.. e’ lui la domenica a chiedermi di aiutarlo a fare schemi o a leggergli qua e la’ delle cose mentre lui finisce i disegni… NON LITIGHIAMO PIU” PER I COMPITI…
Ricordatevi che i nostri figli HANNO IL DIRITTO di fare altre cose oltre allo studio… mi rendo conto (perche’ anche io ho fatto cosi’ per anni) che se stiamo loro troppo sul collo e se li st
Cara Anna,
anche io sono una mamma di un ragazzo dislessico e disortografico.
Ti rispondo per farti conoscere la mia anzi la nostra storia, ma vorrei anche esserti vicina e soprattuuto dirti non farti assolutamente venire sensi colpa.
E voglio esprimere la mia indignazione nei confronti delle persone che ti hanno accusata di non esserti occupata di tuo figlio.
Io faccio la ricercatrice al CNR e andavo in giro per il mare a fare misure, quando mio figlio ha iniziato ad andare a scuola ho praticamente smesso di andare via non capivo il perché, ma sapevo che non potevo lasciarlo dovevo sempre seguirlo per i compiti (Ho anche una figlia più grande e con lei questo non è successo) beh ora capisco il perché. Comunque prendo un messaggio che avevo scritto sul forum
P. e’ stato diagnosticato solo alla fine della seconda media.
Abbiamo capito che aveva un dsa (DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO) non perche’ c’erano grossi prob. di rendimento scolastico (io ero bravvissima a fargli entrare provvisoriamnete alcune nozioni.. IL LAVAGGIO DEL CERVELLO), ma per via di prob comportamentali.. la scuola e noi genitori aggiungevamo la nostra, lo avevamo stressato, lui era diventato insopportabile, non sopportava piu’ nessuno e si irritava per tutto. Quando abbiamo capito da dove arrivassero i suio prob. i prof non volevano crederci, ma lui non ce la faceva piu’.
Ho chiesto un colloquio con i pro ma per 40 gg (come la quaresima… forse dovevamo espiare qualcosa) mi hanno risposto che loro NON AVEVANO TEMPO.. che eravamo a fine anno scolastico e che avevano tante riunioni.. intanto P. che orami aveva capito quali erano i suoi prob. si aspettava un cambiamento repentino di richieste da parte dei prof.. ma questo n cambiamento non arrivava… la tensione saliva..
Un bel giorno , il gg prima del suo compleanno una sua compagna, che log. non ha nessuna colpa, per fargli un dispetto (lui pacifis
Cara Anna, sono il papà adottivo di un bambino stupendo e dall’intelligenza frizzante. Da quando è entrato, a tre mesi, a far parte della nostra famiglia e con l’arrivo dell’età prescolare, abbiamo subito visto la sua grandissima capacità ad usare l’italiano come pochi fanno. Una capacità di organizzare il discorso con l’ausilio di coniugazioni di verbi al congiuntivo ed al condizionale. Entrato a scuola eravamo contenti che fosse una classe di solo 7 alunni, perchè pensavamo che l’esiguo numero di bambini potesse essere più stimolante per le TRE insegnanti a seguire meglio il loro percorso formativo. vedevamo che nostro figlio aveva dei problemi nel fare quei pochi compiti che gli assegnavano a casa, ma le sue maestre ci hanno sempre detto di non pretendere troppo, che ogni bambino ha i suoi temi, che NON DOVEVAMO PREOCCUPARCI perche Michele era volenteroso ed andava bene a scuola. Quando i dubbi sono diventati troppi ci siamo rivolti ad un centro privato per verificare se ci fosserodegli impedimenti alla sua formazione scolastica. Intanto eravamo gia arrivati in terza elementare e Michele scriveva solo in stampatello e leggeva solo lo stampato maiuscolo. Risultato: dislessia.
Adesso io mi domando e dico:
1) tre maestre per sette bambini
2) screening dell’asl per la ricerca di bambini dislessici.
Possibile che nessuno si sia accorto di niente?
Non ti dico poi gli interventi!
Un anno di lista d’attesa per poter accedere al servizio sanitario nazionale e poter fare interventi mirati di Logopedia e psiconeurologia, nel frattempo chiaramente effettuati a pagamento da privati. Adesso contrariamente a prima Michele è consapevole del suo problema e lo ha accettato completamente, prima non lo accettava e si denigrava dicendo che era impedito e che non riusciva a fare niente. In più ho scoperto adesso che per esempio i dislessicinon possono avere ausili particolari per superare alcuni esami scolastici e non. allora mi chiedo: Ma che classe politica abbiamo.Ciao cesare
caro beppe sono un’insegnante di scuola primaria, nella mia classe ci sono due bambini dislessici dei quali sono uno è supportato da un’insegnante di sostegno. La segnalazione per una diagnosi è stata consigliata da me in seconda elementare ai genitori di entrambi i bambini: uno ha la ‘fortuna’ di essere anche iperattivo motivo per il quale ha potuto avere il sostegno, l’altro ‘purtroppo’ è molto tranquillo…nella classe sono presenti inoltre un ‘caratteriale’ e cinque bambini ‘stranieri’su un totale di 24 bambini…giudica un po’ te…
Come si lavora in situazioni del genere? Me lo chiedo tutti i giorni, mi chiedo come faccio ogni giorni a portare avanti una classe così assortita, eppure ci riesco, certo torno a casa che bisognerebbe raccogliermi con il cucchiaino…e, non per essere venale, per 1268 miseri euro al mese
carissimi tutti
siamo tutti ingannati dal fatto che 4 sceinziati nel mondo portano avanti un progresso sempre mirabolante, per la verita molto lento a confronto i veri bisogni eproblemi innescati, comunque a parte cio il meglio del meglio del umo, ovvero come dice la bibbia ,il suo cercare di capire e tesoro di pochi eletti, il resto e brutalita, sport, ignoranza che si sposa e crea altra ignoranza,
professionisti ceh fanno i professionisti solo per i soldi senza un minimo di passione e spesso anche di talento,banalita totale devastante come la bomba h, questa era con grandiose potenzialita ma piena anche di potenziali disastri deve fare solo paura, perche genera soffenza e problemi spesso irrisolvibili,
o che comunque solo la luce degli occchi del buon dio , ovvero coloro che hanno capito che se esiste una chiesa , essa e fatta di gente onesta che ce la mette tutta per cercare sia di risolvere sia di prevenire i problemi, siamo barbari in mezzo ai grattacieli,
in mezzo ai computer, alle tecnologie,barbari non pensanti eche nessuno ha mai stimolato a pensare,invece l’ uomo ha d’ entro di se potenzialita assurde quanto e assurdo il fatto che pochi li cercano ,le trovano e le usano,siamo ignoranti e la cosa peggiore eche i 4 furbi del mondo fanno si che rimaniamo tali e ci riescono alla grande,
l’ economia mondiale ci ha permesso finora di vivere in un limbo di stupidita e di ignoranza,
in fondo serviva mera mano d’ opera , a nessuno nel pianeta finora ha mai importato piu di tanto di promuovere un certo progresso mentale, altrimenti sarebbe tutto diverso,e chi ha cercato di promuovere conoscenza e cultura non ne aveva i mezzi, ecco perche il calcio a preso questa importanza, la religione cattolica , non ne parliamo, dove sta la luce in cio ??? e piu prete il tecnico che mi sistema il computer, cari saluti
CHE FARE?
Combatti, combatti ed alla fine ricombatti!
Sono cresciuto con un fratello spastico ed ora ho anche una meravigliosa figlia, su ruote, che non sa fare molto altro che sorridere e negare ed annuire. Dietro questo poc si vede un cuore meraviglioso.
Combattiamo e duramente, il FAX alle istituzioni e’ la mia arma preferita, la legge 104 fornisce le munizioni e le trincee, troviamo molti alleati ma dopo ogni battaglia ne inizia un’altra.
Non arrenderti, se un ufficio di dice una cosa sentine un altro, se un preside non ti aiuta tu SCRIVI al provveditorato e non parlare ma METTI NERO SU BIANCO, anche sulla carta da bollo.
E soprattutto ringrazia il cielo ( o la tua buona sorte se preferisci) ogni giorno: pensa se era tossicodipendente, pensa che vivi nel 10% del mondo ricco, pensa se… Ne ho incontrati di genitori con le labbra all’ingiu’ per la TRAGEDIA che li aveva colpiti.
Ridi, le tragedie della vita sono ben altre!
A mia nipote e’ stata diagnosticata la DISLESSIA.
Io non sono medico ma neanche stupido.
Puo’ darsi che mia nipose sia veramente dilessica
ma Sicuramente il fatto che a scuola non la
facciano scrivere me che gli vengano fornite
le fotocopie che poi vengono puntualmente
incollate al quaderno non l’aiutano di certo !!!
A parte questo,spero che chi debba creare questi
metodi insegnativi cominci a ragionare da pedagogo e non da politico e che cominci
veramente a dare una mano ai giovani che devono studiare !!!!!
Grande Beppe !!! continua cosi !!!
Con affetto ..
ciao a tutti..
Coraggio, mamma Anna. Sicuramente tuo figlio è in gamba, te l’ha dimostrato!
Purtroppo i problemi della scuola sono tantissimi, enormi rispetto alle risorse umane e finanziarie (anche a livello di qualità) che lo Stato metto in gioco. Sembra che i nostri politici stessi non ci credano nel nostro futuro; non ci investono, dedicano solo il minimo (quando ci arrivano)…
Sono rimasta molto delusa, in questo senso, dal nostro Governo. I fondi per la scuola languono, in compenso si investono 20 miliardi di euro in più per il riarmamento ….
Mah!
Ciao Anna,
quello che hai scritto mi fa ricordare un’esperienza che ho avuto con un ragazzino dislessico al quale era stato diagnosticato in ritardo il suo disturbo, per ritardo intendo prima media inferiore, i suoi risultati scolastici erano mediocri e già perchè il metodo scolastico classico non ha niente a che fare con un corretto costrutto pedagogico per le persone dislessiche e fin qui… la cosa che mi riempe di sdegno è che il metodo per lavorare con i dislessici c’è: il pc, le macchine scriventi, i registratori, gli interventi educativi adeguati e c’è anche un’associazione che aiuta famiglie e insegnanti a trattare questo disturbo. Il ragazzino di cui parlo era stato trattato come un ritardato, con tutto quello che questo comporta e cioè scarsa socializzazione, mancanza di stima di sè, frustrazione, stress e quindi disinteresse allo studio. Il peggio deve ancora venire: M. è stato bocciato il ricorso della mamma non è servito nonostante il certificato della neuropsichiatra che diagnosticava il disturbo e nonostante i test fatti a M. dimostravano che M. aveva un quoziente intellettivo superiore alla norma.Io l’ho conosciuto M. ho provato anche a lavorare con la famiglia ma è stato difficile perchè una mamma che cerca di tutelare un figlio, quando le persone che dovrebbero aiutare lei sono costoro, può perdere la speranza, arrivare a pensare che davvero quel figlio, un pò strano, che si chiude, che non ragiona come tutti gli altri, sia davvero minorato e dall’altra parte chi arriva a portare un intervento diventa un nemico pronto a giudicare, il minore invece che può fare? Arrendersi? Continuare a dimostrare che è come gli altri? Qui non siamo difronte ad una mancanza di professionalità ma siamo davanti al risultato dei danni alla persona. Cara Anna rivolgiti a questa associazione :
Non so se esiste un trattamento per il caso della dislessia, ma LEGGETE “HAMER, LA NUOVA MEDICINA GERMANICA” (si chiama così perché i principi sono stati scoperti in germania e per non confonderla con certe cose new age…). Beppe grillo ne dovrebbe parlare ne suoi spettacoli, non la sento nominare da nessuno. CAZZO LEGGETELA, CERCATELA, FATELA GIRARE.forza.
Cara Anna,
oltre ad essere un’insegnante di sostegno, sono genitore, per cui puoi immaginare quanto mi faccia male il tuo scritto.
Vorrei inoltre cominicare che, dall’anno in corso, è diventata attuativa la legge secondo la quale potranno usufruire di sostegno solo coloro che hanno la 104 o che ne faranno richiesta.
Vi rendete conto?
Beh io Anna sono con te,io sono una professaressa di educazione fisica e vorrei mettere a conoscenza di tante persone che tanto denigrano i docenti (non è il tuo caso) che nella scuola non ci sono solo i docenti incapaci, ce ne sono molti, ma io conosco anche tantissimi bravi docenti, che si accorgono dei problemi dei vari ragazzi, ma ti assicuro che loro non possono fare nulla se non hanno l’appoggio del Dirigente Scolastico, che il più delle volte cerca di scaricare responsabilità e decisioni sui docenti. Se qualche docente cerca di migliorare quasta “magnifica” scuola il più delle volte lo fa a gratis, con ore di straordinario non retribuite, a volte i docenti escono da scuola alle 21 o 22 di sera, o rimettendoci dei soldi perchè molti professori comprano sussidi e materiali scolastici a loro spese ed il più delle volte vengono anche ostacolati in questo dai Dirigenti Scolastici che fanno i conti con i bilanci sempre in rosso della scuola italiana. Molti docenti sono costretti a svolgere mansioni per le quali non sono stati preparati a sufficienza, da mansioni impiegatizie e organizzative, e qui passi, a mansioni di soccorso e sicurezza dove vengono offerti corsi mal organizzati e poco seri, quindi anche qui per prepararsi adeguatamente devono frequentare corsi a loro spese.
Inoltre non solo i ragazzi dislessici vengono abbandonati a loro stessi, presto anche quelli con certificazioni più gravi saranno abbandonati per mancanza di fondi per pagare i docenti di sostegno. Ragazzi preoccupatevi perchè la Scuola italiana sta andando a rotoli e ci andrà presto se non si inizierà a fare qualcosa dall’interno e dall’esterno.
Saluti Catia
anna…
in bocca al lupo.
e se ti puo’ confortare sappi che io sono iscritto all’ultimo anno di fisica e mi sto per laureare, e un mio compagno di corso, che si sta per laureare insieme a me e’ dislessico…ma ce l’ha fatta!
Anna, tieni duro e sostieni tuo figlio. Non è detto affatto che all’esame di maturità troverai professori insensibili. Io vivo nella scuola: è piena di gente in gamba e disponibile. La scuola si regge su queste risorse umane.
I nostri amministratori sono troppo occupati alle loro carriere e alle loro consulenze per accorgersi di noi.
L’intelligenza è difficile da soffocare: in ogni caso tuo figlio emergerà.
Cara Anna…
non mollare mai,avevo un’amica che è dislessica:sa benissimo l’italiano,l’inglese e ora sta studiando lo spagnolo!Avrà qualche difficoltà ad allacciarsi le stringhe ma è di un’intelligenza disarmante!
Incoraggia tu figlio,sempre.
Cara Anna
mi associo anch’io agli altri scrivendo che ti sono vicina. Bello tuo figlio che non molla. Capisco cosa significa sentirsi chiudere le porte intorno. Ti puoi permettere di cedere un pò perchè quel cedimento si renderà molto proficuo alla ricarica della tua rabbia, del tuo orgoglio per rialzarti più agguerrita al fianco di tuo figlio che saluto con amicizia.
Un abbraccio,
Samanta
Ma possibile che Provveditorato e insegnanti stessi siano così ignoranti?? Tra l’altro nella maggior parte dei casi le persone affette da dislessia hanno un’intelligenza più elevata del normale e quando riescono a controllare questo problema hanno risultati migliori degli altri. Conosco un paio di persone dislessiche che sono veramente molto ma molto brave nel loro lavoro.
Spero che la mentalità riguardo a questo disturbo cambi e in fretta. Non è giusto che un ragazzo si debba sentire un diverso e sminuito da gente che probabilmente non vale la metà di lui!
ho una domanda da fare, non inerente all’argomento: vi è mai capitato di fare telefonate dal vostro cellulare ad altri operatori, e di non sentire lo squillo trovando però la chiamata all’improvviso aperta?! se sapete qualcosa illuminatemi, rispondete a questo commento, visto che lo scatto alla risposta costa l’ira di Dio!!
Cara Anna,
ti scrivo solo per dirti che ti sono vicina. il tuo ragazzo è in gamba e ce la farà, con un pò più di fatica del necessario, a superare gli ostacoli che incontrerà. che dire? che è uno schifo? sì diciamolo ancora una volta, perchè il velo del silenzio venga sempre squarciato. grazie Anna del tuo coraggio, tante mamme non ce la fanno e se ne stanno a testa bassa. sii orgogliosa di tuo figlio. ti abbraccio!
Cara Anna
la tua testimonianza tocca il cuore, nostro, perchè ai nostri politici non frega niente, nessun voto (mica sei una corporazione come quella dei tassisti), nessun interesse personale. Nel top list dei loro pensieri c’e’ il partito democratico, l’UDC con la destra o la sinistra, la legge elettorale. A noi cittadini queste cose non possono interessare, magari a noi interessa una classe politica più giovane, che resti in carica per una sola legislatura per non combinare troppi danni, interessano i servizi ma queste cose sono in contrasto con i loro interessi e quindi dobbiamo arrangiarsi da soli. Un caro augurio
Roberto
Dico ad Anna di non arrendersi mai per nessuna ragione al mondo. E le consiglio di trovare un esperto in “massaggio” craniosacrale. Conosco molto bene la tecnica perchè ne sono uno specialista credo che possa fare tantissimo senza colloqui disarmanti e altre cose complicate!
Le sto vicino col cuore!
Ignazio
Cara Anna,so che non serve a molto ma ci tengo a fare l’in bocca al lupo a te ed al tuo splendido ragazzo,la cosa più importante nella vita è la volontà di andare avanti e provare anche solo a combattere il sistema e l’ottusa superficialità dei suoi “lacchè”… Einstein scriveva: “ci sono solo 2 cose infinite: l’universo e la stupidità umana”..
Prima di ricevere risposte “illustri ed autorevoli” piene di ulteriori stronzate psichiatriche & psicologiche, fammi un favore, vitita questo sito: http://www.cchr.org
Rispondera´a tutti gli enigmi…
Il consiglio si estende su chiunque legge questa mia risposta, VISITATE IL SITO
VORREI SEGNALARE la PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE per PROBLEMI AL LINGUAGGIO,ma anche PER CONFLITTI E CRISI di COPPIA,DIPENDENZE DA DROGHE,da ALCOOL,da SESSO,da INTERNET,ANSIE PATOLOGICHE,ATTACCHI di PANICO,DEPRESSIONE…..E’ una TERAPIA CENTRATA su CIO’ CHE BLOCCA LA PERSONA E NON LA FA STAR BENE(a livello mentale o fisico),ED E’ EFFICACE,CHIARA,PRATICA,BREVE E NON COSTOSA,RIESCE A RENDERE UNA PERSONA CAPACE DI GESTIRSI E FARSI PSICOLOGO DI SE’,IMPARANDO delle TECNICHE PER FARLO.Negli U.S.A è USATA anche AL POSTO DEI FARMACI O PRESCRITTA NELLA SCATOLA DEL FARMACO..E’RIVOLUZIONARIA,ad un polo opposto rispetto alla PSICOANALISI,e quindi soggetta anche a molte critiche.
da padre di due bambini, leggendo Anna, mi sono venute le lacrime agli occhi. il mondo va avanti, w il progresso, ma bisognerebbe che qualcuno lo dicesse anche al ministero per l’istruzione in italia, rimasto forse ai tempi dei regi decreti. che tristezza. e poi ti chiedono perche’ vuoi fare l’amniocentesi quando una coppia aspetta un bambino. perche’ in italia se sei disabile e’ come se non esistessi se non per i tuoi genitori. mi dispiace anna, fai i migliori auguri a quel cervellone di tuo figlio e digli che e’ migliore di tutti loro.
Esiste un’Associazione Italiana Dislessia che si occupa del problema e che sul sito mette a disposizione la documentazione riguardante le indicazioni ufficiali per gli Esami di Stato 2007
ESAME ex- TERZA MEDIA – ESAME DI MATURITA’ http://www.dislessia.it/
Tutti noi genitori di bambini con disturbi specifici del linguaggio e dell’apprendimento dobbiamo lottare con una realtà ottusa. Mettendoci insieme è più facile!
Le madri e i padri sono soli ad affrontare anche questo:prima ti assale il dubbio, poi cerchi nella scuola , nei docenti una conferma che non arriva …in genere vieni considerata una visionaria o una che a tutti costi vuole difendere il proprio figlio…io sospettavo una dislessia già durante le elementari,ma la maestra non ha dato ascolto alle mie richieste di aiuto attribuendo le difficoltà di mio figlio a svogliataggine o pigrizia. la forma di dislessia da cui mio figlio è affetto per fortuna è lieve e quindi ancor più difficile da individuare …ma nessuno mi ha aiutato da sola ho cercato i rimedi e le strutture :utile è stato l’inserto del corriere medicina di qualche anno fa : l’associazione di riferimento l’AID sez .di roma mi ha aiutato molto in particolare il dott. Iozzino. Ma è civile che in Paese come questo i docenti ignorino e quel che peggio non considerino questo tipo di formazione come parte fondamentale della loro professione ? Ma dove sono i Maestri di cui tanto i nostri figli hanno bisogno?
Claudia Origoni
Caro Beppe,VORREI SEGNALARTI UN PROBLEMA (tra i tanti!):LA SCARSA PRESENZA DELLO PSICOLOGO SUL TERRITORIO ITALIANO E L’INDIFFERENZA A MONTECITORIO PER I CONCORSI E L’OCCUPAZIONE DI NOI PSICOLOGI.So che pensi degli psicologi ,che esagerano con i loro tests o interpretazioni,MA,CREDIMI SE PUOI,NON SIAMO TUTTI COSI’.C’è GENTA SERIA CHE SA INDIVIDUARE PROBLEMI AL LINGUAGGIO,MEMORIA O AL COMPORTAMENTO,LASCIANDO SPAZIO ALLA “CRESCITA LIBERA DA PROGRAMMAZIONI COMPORTAMENTALI ESAGERATE”,E LO FA PER AMORE DELLA CURA PUBBLICA!!!!Grazie per l’ASCOLTO e IL TUO QUOTIDIANO CORAGGIO IN UN PAESE COME IL NOSTRO!!!!!
Personalmente non stimo gli psicologi ma probabilmente ho conosciuto solo i peggiori.
Sono convinta che ci siano persone per bene ma sono stufa di vedere attorno a me degli incapaci incompetenti che solo perchè laureati devono per forza essere considerati “dottori”
Se questi signori te li ritrovi come insegnanti, medici, avvocati o governanti il risultato è sotto gli occhi di tutti.
… scusate, volevo aggiungere un’ultima cosa, a me hanno consigliato di non andare assolutamente da un logopedista, perchè per la dislessia non va bene (consiglio di psicologi e neuropsichiatri solo loro possono fare una diagnosi certa di dislessia)il lavoro che il logopedista impone ai bambini dislessici è duro e veramente poco efficace.
io ho scoperto per puro caso che mia figlia è dislessica l’anno scorso in prima elementare, le maestre mi hanno preso per una mamma apprensiva e non mi hanno concesso neanche il beneficio del dubbio. Testarda ho portato la mia bimba da una psicologa dell’AID (associazione italiana dislessici) e lei ci ha spiegato che non si può fare una diagnosi certa così presto (solitamente il difetto è evidente verso gli otto anni) ma comunque ha detto che era una “probabile dislessica”, la diagnosi l’ho portata alle maestre di mia figlia che fortunatamente hanno cominciato ad avere un atteggiamento diverso nei suoi confronti da un punto di vista didattico e devo dire che anche se la dislessia non è una malattia e quindi non è curabile (il bambino può solo escogitare il metodo di lettura più semplice per sè, e metterlo in pratica grazie alla speciale intelligenza che possiede)la mia piccola è migliorata molto nella lettura, anche se non legge come le sue compagne, ma, cosa più importante, non si sente una stupida, è consapevole della sua difficoltà ma sa compensarla splendidamente. Per chi volesse sapere qualcosa in più sulla dislessia, consiglio di leggere un libro: Il dono della dislessia di Ronald D. Davis, egli stesso dislessico, io ho compreso molte cose di mia figlia grazie a questo libro.
Mi sento di dare un solo consiglio a tutte le mamme di bimbi dislessici o potenziali dislessici: apprezzateli sempre, anche quando vi sembra che siano svogliati e poco intelligenti, la realtà è tutt’altra!
ho 35 anni e sono un pò dislessica ed un pò discalculica, ma questo non mi ha impedito di fare prima il liceo scientifico e poi laurearmi, 10 anni fa, in ingegneria a padova; attualmete esercito la libera professione. nonostante tutto me la sono sempre cavata discretamente inventandomi di volta in volta metodi di studio, percorsi logici ed ogni altro sistema per far fronte ai disagi che possono creare, tutti i giorni queste due “particolarità”. non mi sono mai persa d’animo, nemmeno quando al liceo il professore di latino mi faceva leggere ad alta voce brani di latino (scusate la ripetizione)seguendo, per giunta la metrica!!! devo dire anzi che questa mia situazione è molto stimolante perchè mi spinge sempre a trovare nuove forme, per la maggior parte non convenzionali, di apprendimento, di memorizzazione, di lettura, ecc.. insomma non lo vivo assolutamente come una limitazione ma come un diverso punto di vista sulle cose! e se a volte mi capita di inciampare sulle parole o sui numeri… ammetto candidamente di essere un pò dislessica ed un pò discalculica.
Caro Grillo e cari Amici, la dislessia come altre situazioni incresciose dovrebbero effettivamente essere gestite da uno stato “tecnicamente” orientato verso la socialità, ma…
L’altro giorno in autostrada sono stato sorpassato in modo indecente da una auto blu con tanto di lampeggiante: trasportava qualche maggiorente. Ma sapete che macchina era? una BMW 330 a benzina (4/5 km litro) il cui interno è piccolo (a livello di una utilitaria e beve come un’ubriaca)Qualcuno sa spiegarmi che senso ha per lo Stato (o il Governo che anch’io ho votato)avere nel suo parco un’auto così? I suoi costi di gestione per un anno coprirebbero di gran lunga i costi, appunto, per i bambini dislessici di una o due scuole. Oppure potrebbero usare quei soldi nel sociale in genere ed utilizzare magari la stessa auto ma diesel o a gas.
Ma forse il “dislessico Mentale” sono io…
cavolo!
ho 35 anni è mi sono accorto con te beppe che soffro da sempre di dislessia.
ho sempre letto male ad alta voce e mi hanno sempre preso in giro.
ho corretto il mio difetto lottando tutta una vita.
Mi sono accorto che leggendo le tue righe in dislessico mi veniva più naturale della scritta normale.
Almeno adesso ho perso coscienza del mio problema.
grazie
Ciao Anna,
sono una ragazza di 24 anni con un problema di dislessia.
Volevo portarti la mia testimonianza per farti capire che non ti devi prooccupare troppo per tuo figlio.
Pur con il mio problema sono riuscita a laurearmi in giurisprudenza. Da bambina ero la più somarella delle classe. Quando dovevo leggere facevo venire “il latte alle ginocchia”. La cosa non è molto cambiata, ma anche io ho imparato a usare un metodo dilettura intuitivo paragonabile al T9 dei cellulari.
Posso solo suggerirti una cosa. Fai usare il più possibile il computer a tuo figlio. E’ un mezzo molto utile per i dislessici.
Un altro consiglio che mi sento di darti è: fagli scrivere SEMPRE in stampatello. Vedrai, io così all’esame di 5 superiore non ho commesso errori.
Non ti preoccupare, la mente umana ha un mare di risorse.
Saluti Francesca
Di cosa stiamo parlando? E’ indubbio che la responsabilità è di tutti dei genitori che non si accorgono in tempo e incolpano la scuola e le istituzioni, la scuola incolpa i genitori e così anche lo Sato, in realtà tutti dovremmo accorgerci di tutto. La scuola, dove i nostri figli passano la maggior parte del tempo, noi genitori troppo distratti dagli impegni lavortativi troppo spesso ci dimentichiamo che lavoriamo per vivere e non il contrario e lo Stato troppo occupato a stare in piedi non pensando che senza di noi con tutti i nostri difetti e le nostre distrazioni, lo Stato non regge. L’insegnante ignorante, quello che ignora cosa significhi educare e insegnare è un pericolo pubblico, così come lo è il genitore che ignora i problemi del figlio così come lo è lo Stato quando parla attraverso la bocca di un medico o di un operatore della USL e ci si sente rimproverare quando invece dovrebbero sostenerci. E chi ci va di mezzo? anche in questo blog non si legge altro che critiche di qua, critiche di là, pochi hanno dato consigli solo chi è il diretto interessato ha teso una mano per dare una speranza nonché un suggerimento concreto! quindi? di cosa stiamo parlando? Chiudiamo stò blog che è meglio
Non si può incolpare nè i genitori nè lo stato per l’emergere della dislessia.
La dislessia è un evento normale dovuto all’introduzione del metodo “globale” di insegnamento.
I docenti non erano pronti a questo fenomeno, nè i genitori potevano conoscere il problema (proprio perchè molto recente).
L’unica cosa importante è trasmettere il maggior numero di informazioni su questo problema.
Volgio sottolineare che non è una malattia.
mio figlio è dislessico ,le maestre più volte mi hanno detto che il ragazzo presentava problemi nella scrittura e nell’apprendimento, mio figlio a 8 anni e stà svolgendo la terza elementare. l’ho portato dalla psicologa che mi ha mandato dal logopedista ed ho preso appuntamento ,ci vogliono circa 20 mesi di attesa per essere chiamati se tutto va bene,sono passati già 5 mesi ,il problema di mio figlio che scrive mancino e a specchio rimane, i soldi per portarlo da un privato non li ho .mi chiedo come sia possibile che lo stato sperperi i nostri soldi per cose demenziali e lascia abbandonati a se stessi i nostri figli ,defraudandoli di tutto,derubandogli il futuro.i nostri dipendenti sono ladri del presente ,distruttori del futuro,i nostri dipendenti verranno cancellati dalla storia di questo paese che in un futuro già presente vuole dimenticare per poter essere normale e vivere con dignita.
Gent.ma Anna,
ho letto per caso il tuo post. Ho 37 anni e -dicono o meglio, hanno detto- che io soffra di dislessia. E, sinceramente, non ho mai approfondito la cosa.
Di sicuro è che quando ero piccolo scrivevo e leggevo al contrario e, cosa che tutt’ora permane, avevo una certa difficoltà nel leggere ad alta voce. Tendo poi a invertire le lettere quando scrivo e, a volte, ho dei veri propri “buchi” quando cerco una parola “semplice” (cose del tipo: “passami quel… “mestolo”).
Ma…
Ma nonostante tutto ciò -e perché no, forse grazie a tutto ciò- sono ingegnere da 10 anni o poco più, e, come lavoro, ho una posizione di una certa responsabilità all’interno di una delle migliori aziende della mia zona. Un po’ per sfida ed un po’ per caso, poi, ho pubblicato su internet alcuni documenti tecnici ed alcuni programmi ritenuti di un certo pregio. Ho perfino partecipato come conferenziere -dicono con successo- ad alcune manifestazioni. Insomma, nonostante io sia un gran rompiscatole, godo di una certa stima a livello professionale (e non solo).
Che voglio dire?
Semplice. Che accanto alla doverosa attenzione alla diagnosi e, se possibile, alla cura e/o mitigazione di questi problemi, credo che sia importante non gettare sulle spalle di chi già soffre più preoccupazione e attenzione di quella assolutamente necessaria.
Io non so se sono effettivamente dislessico. Ma so che per superare le difficoltà di apprendimento (impossibile per me imparare a memoria una equazione e a ingegneria solo quelle bisogna saper scrivere sulla lavagna) ho dovuto, ma soprattutto voluto, creare metodi del tutto miei (spesso grafici) per capire “davvero” quello che stava dietro allo sterile -per me- formalismo grafico.
Cerca di stare serena. Aiuta tuo figlio per quello che puoi, ma senza assillarlo. Aiutalo soprattutto a trovare le sue vie -con qualche sussidio specialistico se necessario- per andare “oltre” al problema. E ogni tanto lasciandolo solo. Ormai è un ragazzo.
Buongiorno,
come madre di un ragazzo dislessico che frequenta la 3.a Liceo Scientifico volevo sottoporre il problema di NON riuscire a reperire i testi scolastici in formato elettronico meglio ancora se letto/interpretato. E questo sì che sarebbe un bell’aiuto per i nostri ragazzi!!!
A mia conoscenza c’è solo un Centro che fornisce tale materiale(di FELTRE).
Se qualcuno ha un’idea…..GRAZIE
L’Associazione Italiana Dislessia si sta muovendo in questo senso chiedendo alle case editrici di produrre i libri in formato elettronico, quasi tutte si stanno uniformando, si possono trovare informazioni sul sito http://www.dislessia.it. Inoltre, volevo segnalare che l’associazione il libro parlato per ipovedenti registra testi e può essere di grande aiuto.
Ciao Anna ed Emanuele,
Ciao a Tutti,
in relazione alla Dislessia, vorrei fare sapere che ci sono dei Fiori di Bach che hanno dato dei buoni risultati nel trattamento di questo problema: Scleranthus, che aiuta la coordinazione degli emisferi cerebrali, diciamo ad archiviare le informazioni al posto giusto; Clematis, migliora l’attenzione e la concentrazione; Chestnut bud, aiuta l’apprendimento, senza dover ripetere troppe volte la stessa esperienza… Poi ci sono fiori che aiutano a non perdere la fiducia in se stessi e l’autostima (Cerato), a non rinunciare per paura di fallire (Larch, a non rimanere traumatizzati da brutte esperienze a scuola o nella vita (Star of Bethlehem), ecc.
Personalmente ritengo che non ci sia aspetto della vita di una persona che non possa trarre giovamento dai Fiori di Bach, che non sono medicine, non rimbambiscono ed anzi aiutano a sviluppare e mantenere in equilibrio la nostra personalità. Anche i bambini con la famosa “sindrome” iperattiva con DDA potrebbero stare molto meglio con i fiori…
Cordialmente,
Biancarosa
Anche io sono dislessica e allora?
Mi accompagnano i ricordi di una carriera scolastica complicata, in cui i miei sforzi non sono mai stati riconosciuti sulla base di una “diversità”, difficoltà e talvolta umiliazioni che sono diventate esperienze che mi hanno segnato al punto da farmi invertire la traiettoria delle mie scelte professionali nel senso di una sfida continua a ciò che ho ritenuto un handicap da superare. Ho costruito la mia personalità sulla comprensione di questo deficit che è diventato nel tempo peculiarità, vezzo, orgoglio. Forgiare il proprio carattere nella conoscienza dei propri limiti è la più grande risorsa che ci distingue in quanto uomini. La letteratura e in particolare il romanzo, per molti anni unica grande passione, mi hanno aperto gli occhi e mi hanno fatto capire che il mondo è fatto di diversità che si incontrano e ognuno porta in se una storia speciale. Per questo resto assolutamente contraria ad un senso di protezione claustrofobico che si nutre di un velato razzismo conformista.
Ho quasi 39 anni e sono disgrafica. E quando me ne sono accorta? 5 mesi fa quando mio figlio, in prima elementare, ha dovuto scontrarsi con questo problema. Vedendo le sue difficoltà nella lettura e nella scrittura mi sono informata e ho scoperto tutto. Ho scoperto da dove arrivano anche le MIE difficoltà nella lettura.
Ho parlato con le maestre di mio figlio le quali si lamentano della sua lentezza dicendo che frena anche i suoi compagni. Ho spiegato loro il problema e ho chiesto di avere pazienza. Ho chiesto loro, cortesemente, di dargli il tempo di cui ha bisogno per copiare le cose dalla lavagna prima di cancellarla in quanto lui deve interpretare alcune lettere. Con mio figlio ne ho parlato apertamente spiegandogli che non deve sentirsi nè stupido nè handicappato. E che se la sua mamma è riuscita, pur con difficoltà, a farcela, lui può farcela ancora di più perchè ora conosciamo il problema.
Tuttavia continuano a lamentarsi della sua lentezza e lo riempiono di compiti a casa perchè pare sia così lento da non riuscire a finirli in tempo in classe. Così lo fanno sentire frustrato.
(Si lamentano anche perchè mangia pure lentamente… E MENO MALE!!! L’ho istruito io a mangiare lentamente!!!)
Insomma, questi sono gli insegnanti con cui dovrà lottare per i prossimi 4 anni e mezzo… che fare?
Ok, solo per la cronaca: la dislessia non è una malattia! Quindi non si cura. è docuta ad una diversa conformazione della corteccia cerebrale, leggere non fa parte del nostro patrimonio genetico, non è come muoversi o mangiare, è un’abilità specifica non naturale. Infatti un bambino sa mangiare fino dalla nascita e impara da solo a cammianre, non è così per la lettura, a meno di alcuni casi piuttosto rari…
Un dislessico può non dimostrare mai problemi linguistici in quanto tali, l’abilità orale può essere nella norma o addirittura superiore e il rendimento scolastico per le prime classi sufficiente, inoltre per essere certificato dislessico è necessario che il quoziente intellettivo deve (misurato con test) essere almeno nella media o superiore. Può capitare che un ragazzo sia sveglio e intelligente e dislessico, e visto che capisce benissimo che fatica a fare quello che per il suocompagno è una cazzata si inventa di essere svogliato, di essere trasgressivo, di fare il bulletto oppure di deprimersi… e tutte quelle belle cose che sono conseguenza della dislessia…
Fate un giretto sul forum http://www.dislessia.org/forum e leggete qualcosina, vi farà bene per capirne di più. grazie.
Sono il Dr. Michele Cirelli che dal 1999 si occupa di Dislessia e di Disturbi specifici dell’Apprendimento nell’ambito scolastico. Vivo a Verbicaro in un piccolo paese della Calabria in prov. di CS è devo dire che nonostante gli sforzi e i continui solleciti alle istituzioni du tali problematiche che sono presenti a scuola ho ricevuto da parte di Sanità e scuole: “Voi psicologi vi inventate le malattie come la dislessia” (un Direttore Sanitario dell’ASL di Paola CS)”A Verbicaro i figli vengono così perchè li concepiscono quando entrambi i genitori sono ubricachi” (Dirigente scolastico Verbicaro) “Ho una bambina in classe che è dislessica, discalculica e disgrafica ecchè ci manca solo che sia disgraziata” (un Insegnante di scuola elem.)…pensate che si possa far crescere un bambino in modo sano se c’è chi pensa tali cose e vuole impartire formazione ai nostri figli?
la dislessia è un disturbo complesso, dalle manifestazioni non univoche , non segue sempre lo stesso percorso e anche nelle difficoltà è plurisfaccettato,se si aggiunge che la scolarizzazzione è un momento complesso di crescita è facile che le sue manifestazioni siano “confuse” con altre problematiche tanto che anche per gli specilaisti nn è sempre semplice identificarlo..quindi forse in questo caso ci vuole rispetto per una madre che pur avendo notato un problema del figlio non sapeva come chiamarlo e non la solita retorica di è “colpa sua”..semmai è merito suo perchè combatte perchè suo figlio abbia le opportunità che gli aspettano!
per caso lei fa l’insegnante????perchè ha molti tratti in comune col profilo medio di questa categoria!!!
A me fa veramente impressione che un genitore si accorga a 16 anni di un problema linguistico del proprio figlio. Mi sembrano un po’ stucchevoli le lamentele sullo stato, che viene chiamato ad essere responsabile al posto di genitori che lo sono sempre di meno. Non so cosa abbiano sbagliato gli specialisti sulla diagnosi tardiva, ma sono sicuro che quel genitore è stato veramente distratto. Sono stufo di genitori così poco autorevoli da delegare, delegare, delegare…
Caro Alberto,
se la dislessia, che è un problema nella lettura, non la riconosce un insegnate che è colui il quale è deputato ad insegnare a leggere, come si può pretendere che sia un genitore che magari non sente mai il figlio leggere ad alta voce?
Grazie.
Una parola da me che sono un’insegnante: non voglio difendere nessun collega che non abbia fatto il suo lavoro bene – ed è uno scandalo che la dislessia sia stata individuata così tardi.D’altra parte devo dire che tante volte quando io -da insegnante- hoindividuato un problema simile, i genitori non lo hanno accettato, spaventati (da cosa, poi?), dicendo che la scuola non capiva il loro bambino e creando all’insegnate tanti problemi con i superiori. Non voglio difendere nessuno, ripeto, ma per piacere non santificate/accusate una sola categoria (genitori/insegnanti). Da un’insegnante innamorata dei suoi bambini dislessici.
Caro mistero buffo, il fatto che tu conosca il titolo di uno spettacolo di Fò e della Rame non significa ne che tu sia più intelligente degli altri ne che tu abbia studiato.
Se ho ben capito sostieni che Grillo racconti delle cazzate, quali?
Dici che quello che fa Grillo è inutile, perchè? alternative? idee da proporre?
Rispondimi per favore.
Trovo assolutamente vergognoso che il nostro governo (presente, ma anche passato, e temo, anche se non spero, anche futuro) sottovaluti a tal punto una malattia come la dislessia. Perchè è una malattia per l’amor del cielo!!
Un tempo nemmeno la depressione era considerata una malattia… Poi i malati di depressione hanno iniziato a manifestare tendenze suicide, ed ecco che la depressione diventa una malattia…
L’anoressia… Sottovalutata anche lei per tantissimi anni.
Ma è mai possibile che le persone debbano morire per avere un minimo di reale attenzione da coloro che dovrebbero pensare al nostro bene e non solo a intascarsi milioni di euro (senza tasse e con mille privilegi) al mese?
Perchè non può essere data anche ai dislessici la possibilità di dimostrare la loro intelligenza, dandogli gli stessi strumenti che vengono dati a un qualsiasi ragazzo “normale”?
E poi si sorprendono se le grandi menti italiane vanno all’estero…
Caro mistero buffo, quanta rabbia!!!
Il fatto che tu sappia che “mistero buffo” sia il titolo di uno spettacolo di Dario Fò e Franca Rame non significa che tu abbia studiato ne che tu sia più intelligente degli altri.
Mi sembra di capire che tu sostenga che Beppe Grillo racconta cazzate?
Se si, sei in grado di spiegarmi in quale contesto?
Dici che il lavoro di Grillo è inutile, perchè?
Rispondimi per favore.
Eccomi qui! Immancabile quando si parla di un problema a me così caro: la dislessia. Grazie mille Beppe per darci voce.
Io mi chiamo Daniele e in arte (dislessica) dnaiele, ho imparato a leggere scrivere e far di conto in modo più o meno autosufficiente a 20 anni circa, mi hanno riconosciuto la dislessia a 15 anni, mi hanno bocciato due volte alle superiori, ho fatto 7 anni di esercizi per imparare a leggere scrivere e far di conto, non so le tabelline nemmeno ora che posso fregiare il mio nome con il titolo di dottore, ma non in Lettere, in Fisica (non voglio sminuire Lettere, anzi, io non sarei mai stato in grado di laurearmi in lettere, solo credo che le tabelline servano meno a lettere che a fisica…)
Come ho fatto? Beh ho dovuto imparare ad imparare… E cosa significa?
mi rendo conto che è un concetto un po’ difficile soprattutto per chi insegna. A scuola non si dovrebbero insegnare delle nozioni, ma dei metodi, delle tecniche di sutdio che permettano il formarsi di una metodologia individuale che consenta di apprendere. Non sono studi di pazzoidi contemporanei, o almeno non solo, sono tecniche che usavano, non ricordo quando, ma credo più di qualche mese fa, Cicerone, Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Leibniz, Gauss Cartesio,…
E allora qui mi incazzo! Perchè se uno non sa chi e stato Tullo Ostilio viene impalato pubblicamente in sala mensa e se invece non è in grado di imparare a memoria le prime trenta cifre del pi grego va bene? Non ho detto che le debba sapere! Ho detto che dovrebbe sapere come si possono memorizzare. Ma vi rendete conto? Ti chiedono di fare senza dirti come puoi fare! La risposta comune è: fai un po’ per giorno leggi e ripeti e ANNOIA_TI! Un docente deve sapere le nozioni, ma che diamine! Dovrebbe conosere i metodi e come insegnarli!
Ragazzi tenete botta! Mi raccomando!
Chi dice che non potete arrivare dove volete è in torto!
Stanno cercando di creare nuove generazioni di malati!!
Stanno “somministrando” questo il termine che usano, TEST nelle scuole di tutta Italia per scoprire la DISLESSIA. ATTENZIONE lo fanno senza chiedere il CONSENZO dei genitori, ed in alcuni casi senza nemmeno informarli, come accaduto nella scuola che frequenta mia figlia.
Nella mia scuola avevano inserito questi TEST in un progetto dal nome carino SCOLEDI’, quando lo abbiamo scoperto, visto che la direzione insisteva a sostenere che fosse DIDATTICA, alcune famiglie abbiamo PROTOCOLLATO alla Direzione Didattica, IL NOSTRO NON CONSENSO.
Raccomando a tutti di visitare il sito ed aiutarci a diffondere questo crimine che si stà “preparando” per il futuro di tutti i bambini.
In America sono stati “avviati” agli PSICO-FARMACI migliaia di bambini, di cui centinaia ne sono morti.
Qualche tempo fà il portavoce di GIULEMANIDAIBAMBINI, Luca Poma è stato ricevuto dal Ministro dell’Istruzione.
Dietro questa faccenda c’è lo zampino delle Industrie Farmaceutiche.
BEPPE ti ringrazio per lo sforzo che stai facendo per RIPRENDERCI la TELECOM, TI SCONGIURO AIUTACI A RIPRENDERCI I NOSTRI FIGLI.
Attenzione!!
Io non stò dicendo che non esiste la DISLESSIA, ma che NON E’ UNA MALATTIA ma una DIFFICOLTA’, mentre il tentativo è quello di far passare dei bambini con difficoltà, per bambini malati.
Inoltre confrontandoci con persone che avevano avuto questi problemi abbiamo scoperto proprio che alcuni esperti dichiaravano che a volte la dislessia può essere provocata PROPRIO DAL METODO D’INSEGNAMENTO DI ALCUNI INSEGNANTI.
Mio figlio Pietro (12 anni) é dislessico.
Ci siamo accorti di questo, io e mia moglie alla seconda elementare, quando alla mia richiesta alla maestra del perché Pietro non leggesse, mi sono sentito rispondere che “aveva i suoi tempi, e che prima o poi avrebbe letto bene”. Questo non ha soddisfatto sia me che mia moglie, e ci siamo attivati con un’amica logopedista, che attraverso un’esperta ha diagnosticato che era dislessico. Siamo poi approdati dal Prof. Cossu dell’Università di Parma (al quale saremo sempre riconoscenti e grati) che ci ha condotto per mano sia noi genitori che Pietro, portando lui fondamentalmente a risolvere questo problema. La scuola ci ha affiancato con il gruppo “K” e con un’insegnante di sostegno (che cambiava tutti gli anni e che spesso non sapeva nenche cosa era la dislessia). Non sono uscito soddisfatto dall’aiuto datomi dalla scuola, ed io ho mollato il gruppo di aiuto “K” già dalla quarta elementare, mentre mia moglie, piu’ brava di me, ha partecipato alle riunioni sempre. Non vi nascondo le storie successe nei vari anni scolastici di Pietro. Un’insegnante mi chiese un giorno se Pietro sapesse chiedere le cose (pietro ha un quoziente intellettivo superiore alla media ed anche lui aveva elaborato un suo metodo di lettura). Un’altra aveva inventato un metodo per farlo leggere, ed era come se a qualcuno che non ha il braccio destro si potesse chiedere di aprire la porta con il braccio mancante. ecc. Ora grazie a Dio Pietro frequenta il primo anno dell’Istituto d’arte di Pescara. Con rendimento non eccezionale, ma tutto sommato questo a noi genitori non importa molto. Coraggio Sig.ra Anna, non si arrenda, i dislessici sono sicuramente piu’ intelligenti degli altri. Un caro saluto
caro mistero buffo
è bello criticare gli altri vero?
visto che tu saresti capace di dare delle notizie migliori e non di parte e blablabla bè..fallo! in italia ce ne sarebbe bisogno visto come siamo messi… (belli i servizi tv su cani e gatti)
e poi visto che nel web c’è molto di meglio…cosa ci fai in questo blog??
forse sei cosi frustrato che hai bisogno di venire qui a vedere l’operato di una persona più “utile al mondo” di te per poi sfogarti dicendo che è una merda e tu sei meglio?
cmq cara anna… so come a volte possono essere inefficienti gli insegnanti e la scuola italiana in generale..
good luck
MA E’ POSSIBILE CHESIANO PIU’ I COMMENTI CHE NON C’ENTRANO NULLA CON L’ARGOMENTO CHE QUELLI SENSATI?
CHE BELLO SE PARLASSE SOLO CHI HA QUALCOSA DA DIRE…E’ UN’UTOPIA?
IN PARTICOLARE MI RIVOLGO AI SOLITI CRIMINALI-NEGAZIONISTI DELL’OLOCAUSTO CHE PERSINO NEL GIORNO DELLE CELEBRAZIONI PER LA MEMORIA, CONTINUANO A SPORCARE IL BLOG CON CA..ATE VARIE!
leggo la lettera della signora anna. si commenta da sè, tutto ciò che mi resta da fare è riflettere (per questo la ringrazio).
leggo poi il commento del sig. mistero buffo, e resto perplesso. perchè, in effetti, dovrei incazzarmi, anzi è proprio questa la mia prima reazione. gli scrivo un post con parole dure. poi per fortuna mi fermo un attimo, proprio in questi casi val la pena pensare prima di agire. cerco di dare un senso a quelle farneticazioni. cerco di andare oltre le parole, vergate in un insolente TUTTO MAIUSCOLO, come se chi scrive avesse bisogno di urlare anche sulle pagine di questo blog per farsi sentire.
ciò che questo signor m.b. ha scritto non merita repliche o discussioni, è pura farneticazione senza argomenti. ma la solitudine (l’odio?) che ne traspare mi inquieta. mi sembra che si stia facendo strada l’idea che il muro contro muro debba essere la norma. che ci sentiamo tutti un po’ diversi, e come tali giustificati nell’aspettarci il peggio dagli altri, quindi nel prevenirne l’aggressività, attaccando per primi.
nulla, era una riflessione.
ringrazio quanti in questo blog dimostrano nei fatti, continuamente, come sia possibile discutere, restando su posizioni diverse, nel pieno rispetto dell’interlocutore.
ho conosciuto anche io un ragazzo dislessico e ti posso assicurare che adesso svolge una vita piu’ che normale, ha una moglie, un lavoro e ha in parte superato il problema; merito della madre che lo ha seguito in un modo esemplare dandogli fiducia ed affetto tanto che da ragazzo introverso come era si è evoluto in una persona brillante (anche troppo :))), con un sacco di hobby e amici. non dico che sia stato facile ma quello che conta maggiormente nella vita sono le persone che ti vogliono bene e che ti danno fiducia. Per quanto riguarda MISTERO BUFFO SEI VERAMENTE UN BUFFONE COME TI DEFINISCI; TANTO PER INCOMINCIARE POTRESTI METTERE IL TUO NOME IN CHIARO SENZA FARE ILROBIN HOOOD DEL CAZZO, POI PROBABILMENTE TI SERVIREBBE CURARE L’INVIDIA CHE HAI PER BEPPE, E’ FACILE CRITICARE CHI HA SUCCESSO E RISCUOTE SIMPATIE E AMMMIRAZIONE, PIU’ DIFFICILE CERCARE DI COSTRUIRE QUALCOSA. POI OGNUNO DI NOI HA I SUOI DIFETTI DIPENDE TUTTO DAL FATTO CHE SIANO O MENO SUPERIORI AI PREGI. VAI TU A FARE GLI SPETTACOLI, APRITI UN SITO WEB, CERCA DI AIUTARE LA RICERCA, E POI NON SPACCARE IL CAZZO
Walter
Cara Anna,non sei la sola ad aver sopportato la cecità e(diciamolo!)l’ignoranza del corpo docente.
Sono una studentessa di lettere,e per fare qualche soldo seguo dei bambini delle elementari dopo la scuola.Uno in particolare,alunno di quinta elementare,mi ha profondamente colpita.Fin dalle prime lezioni dimostrava gravi difficoltà nella lettura:confondeva le lettere(la “v” con la “f”,per esempio),faceva iniziare due parole vicine con la stessa sillaba,invertiva l’ordine di lettura o mischiava lettere vicine(“al” anziché “la”,”mia” anziché “mai”).Insomma,io che non ho diploma magistrale né tantomeno una laurea in Scienze dell’educazione,ho capito al volo che aveva la dislessia.Ne ho parlato subito con la mamma,e l’ho pregata di mandare suo figlio a fare delle visite specialistiche,in modo da esser aiutato adeguatamente.Le ho chiesto come mai NESSUNO dei maestri di suo figlio se ne fosse accorto ed è saltato fuori che:
1)una maestra gli ha consigliato di andare dall’oculista
2)il bambino beccava note a profusione perché non faceva i compiti in classe(certo,non ci riusciva!)
3)una insegnante gli dava dello stupido perché non capiva al volo come tutti gli altri
4)il bambino iniziava ad essere aggressivo e si rifiutava di studiare.
Inutile dire che questo bambino è sveglio ed intelligente come pochi,e che gli insegnanti lo avevano classificato nella pagella come soggetto incapace di inserirsi e con disturbi comportamentali.Posso solo immaginare cosa deve aver passato questo povero bambino in cinque anni di soprusi e pregiudizi da parte di persone che avrebbero dovuto capirlo ed aiutare i genitori nella sua educazione.Io che in futuro dovrei diventare insegnante,mi VERGOGNO profondamente pensando che dovrei far parte della stessa categoria cui appartengono queste persone.
Non possono aggiornarsi,fare dei corsi specifici, informarsi un po’ di più?o semplicemente prestare più attenzione ai figli che affidiamo loro,e non scaricare le colpe addosso ai più deboli?sono basita..
Cerco di riciclare le cartucce di toner, ma scopro, contattando il costruttore della mia stampante che offre questo servizio in tutta Europa, che in Italia non è possibile, senti qua che cosa mi dice il produttore della stampante:
“Buon giorno, purtroppo il programma di raccolta attraverso la Posta non e’ disponibile in Italia per ragioni legislative. Infatti la cartuccia toner esausta e’ considerata un rifiuto e come tale non e’ possibile spedirlo per posta. La invito a smaltire le cartucce esauste attraverso i normali servizi comunali. In considerazione del fatto che la nostra Azienda sta comunque elaborando un sistema proprio di raccolta, la invito a visitare in un prossimo futuro il nostro sito per avere informazioni a proposito. Cordiali saluti”
La Dislessia è un DONO non una deficienza. Neolaureato in Economia e Commercio. Come ragioniamo noi non ragiona nessuno!!!
Dislessici Famosi: Winston Churchill, Leonardo da Vinci, Walt Disney, Albert Einstein, Henry Ford, Quentin Tarantino.. sono solo alcuni tra i tanti.
Ecco le capacità fondamentali condivise da tutti i Dislessici:
1-Sono in grado di utilizzare la loro capacità di alterare e creare le percezioni (capacità primitiva)
2-Sono più curiosi della media
3-Pensano perlopiù per immagini anzichè per parole
4-Hanno molto intuito e introspezione
5-Pensano e percepiscono in maniera multi-dimensionale
6-Possono sentire il loro pensiero come reale
7-Hanno una vivida immaginazione
8-Sono estremamente consapevoli dell’ambiente che li circonda.
Caro Mistero Buffo o meglio caro buffone misterioso, ecco adesso va meglio, perchè non metti la tua bella mail? Visto che sei così carico di idee metti su un bel blog del tipo “Sono così sfigato da insultare le persone buone per farmi sentire”, credo che ci saranno molte persone che fanno al caso tuo per fare un bel blog pieno di notizie interessanti.
Una domanda ancora tuo padre usava la cinghia per farti capire di rompere i coglioni alla gente?
non ci sono parole….
la storia si ripete sempre….
Anna non ti abbattere (anche se ti sembra che il mondo ti stia cascando addosso), xché le soddisfazioni arriveranno in barba a tutti quei coglioni che pensano il contrario.
so quel che dico, ho un fratello con sindrome di down di 27 anni che 7 anni fa si è diplomato.
tuo figlio è in gamba e raggiungerà tutti gli obiettivi che si è prefisso, ne sono certo.
un abbraccio sincero
in bocca al lupo 🙂 🙂 🙂
C’era una volta l’A.S.S.T. (Azienda di Stato per i Servizi Telefonici – unica azienda ad essere in attivo circa 500 miliardi dell’epoca) che gestiva la rete telefonica italiana e c’era la Sip che offriva agli utenti il servizio a telefonare. Nel 1992, l’ASST cambia assetto e diventa Iritel e il 1.1.1994 viene fusa insieme alla Sip divenendo telecom. Cioè, viene fusa la rete e il servizio telefonico. Naturalmente la nuova società provvede da subito a vendere tutto o quasi tutto l’ingente patrimonio immobiliare dell’ex ASST. Pertanto, l’acquisto dell’ASST viene fatta quasi a costo zero. Poi le vicissitudini della Telecom in questi anni le conosciamo bene. Ma veniamo ai giorni nostri. Gli imprenditori italiani non vogliono sganciare un euro per rispondere agli americani i quali con 2,5 miliardi di euro vogliono acquistare la quota di Olimpia che li consentirebbe di controllare la Telecom. A tal proposito io lancio una idea. Perché non l’acquistiamo noi utenti la quota di Olimpia? Perché i dipendenti di Telecom non decidono anche loro di entrare nell’affare e mettere le loro buonuscite anziché aspettare che altri risolvano i loro problemi? Perché, infine, le piccole e medie imprese italiane non entrino anche loro nell’affare? Io dal mio canto, insieme ad una piccola cordata (venti persone) sono disposto a mettere sul piatto 150.000 euro. Chi ci vuole seguire?
Cara Anna,
la tua lettera mi ha colpito e addolorato moltissimo, perché anche mio figlio Gabriele è dislessico,disgrafico,disprassico e discalculico.
Nonostante ciò siamo molto fortunati in quanto Gabriele ha solo 6 anni e già da 1 anno è in terapia con una logopedista. Non siamo stati più bravi di te ad accorgercene, il fatto è che anche mio marito è dislessico e quindi lo abbiamo monitorato da subito.
Purtroppo come te mi trovo di fronte il muro della burocrazia, dei fondi non stanziati e degli insegnanti non preparati.Le specialiste della Asl sono contrarie ad un insegnante di sostegno che non è nemmeno previsto per i disturbi dell’apprendimento specifico.
Anche Gabriele è molto intelligente e sensibile,la sua maestra della scuola dell’infanzia lo ha definito così:”un bellissimo uccellino a cui mancano le ali” c’è molta poesia in questa frase, ma la sostanza non cambia.
Concretamente non ci aiuta nessuno!
Le maestre stanno frequentando corsi di loro iniziativa ed io stessa mi sono messa in contatto con associazioni specializzate, ma sinceramente la tua storia non mi da molte speranze…temo che mio figlio debba essere sempre penalizzato e che, per quanti sforzi faccia,rimarrà sempre indietro rispetto agli altri.
Mi piacerebbe contattarti personalmente per scambiarci informazioni utili.
Ti saluto e ti abbraccio.
Federica
Se il bimbo ha parecchi problemi di dislessia, discalculia la causa potrebbe essere una forma di epilessia latente o infantile.
Ci sono diversi centri specializzati nella diagnosi di queste patologie ed è bene fare una visita completa e approfondita per verificare la presenza di attività elettriche anomale nel cervello.
Non esistono cure certe ma un monitoraggio periodico può essere d’aiuto.
Cosa vuoi dimostrare affermando che Galileo ed altri erano dislessici? Che allora il problema va ignorato perchè è normale averlo, anzi, potrebbe essere un vantaggio?
Allora potremmo sperare di soffrire di epilessia, in quanto ne soffrivano Giulio Cesare ed Alessandro Magno, oppure augurarsi di restare su una sedia a rotelle, poichè il grande Stephen Hopkins è in quelle condizioni…
Se la linea del ragionamento è questa, auguro a chi la sostiene domattina di svegliarsi con uno di questi problemi, chissà magari si sentirà più fortunato….
cara Anna…due parole per dirti che, anche se in presenza di disabilità diverse, anche per mio figlio il liceo è stato un lager…eccoli i lager della democrazia, questo sono divenute nel tempo le scuole.
Non mollare…è mollando che si permette ad una massa di mediocri autoreferenziantisi, autoritari ma non autorevoli, di continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle dei nostri figli.
P.S. insegno da trentatrè anni e non sono “molto amato” tra i colleghi…dai ragazzi ,per fortuna…si
un caro saluto a te e tuo figlio.
Il tentativo di emigrazione in extremis verso gli Stati Uniti accomuna i F/rank a «migliaia di e/brei europei ed in particolare t/edeschi che trovarono le porte sbarrate dalle leggi dell’epoca» osserva Richard Breitman, s/torico dell’American University.
Il premio Nobel per la Pace, E/lie W/iesel, ha dedicato numerosi scritti per imputare all’amministrazione Roosevelt la scelta di non accogliere gli e/brei in fuga dall’Europa n/azista ed il museo della S/hoà di Washington ricostruisce nei dettagli episodi come quello di una nave ,St Louis, con a bordo 937 profughi e/brei salpata da Amburgo nel 1939 e respinta di fronte alle coste della Florida.
ogni istante che passa sono sempre più convinto che NESSUNO dei “nostri dipendenti” meriti lontanamente il potere, il prestigio e i soldi ke gli diamo.
Sono un’insegnante di scuola superiore ma con esperienze alla scuola materna ed elementare; mi è capitato alcune volte di sospettare casi di dislessia in bambini fin dall’ultimo anno di materna, quando si iniziano quelle attività di prescrittura e prelettura che sono propedeutiche alla frequenza della prima elementare. Tutto questo non perché la scuola mi abbia preparato ad individuare questi casi, ma perché mi piace fare con serietà il mio lavoro e mi sono documentata personalmente e a mie spese. Purtroppo che io sappia non ci sono corsi che aiutino noi insegnanti a diagnosticare in fretta questo problema (a meno di non fare quelli per diventare insegnante di sostegno),che ci spieghino quali strategie adottare in classe per favorire l’apprendimento, che evitino di far sentire un dislessico diverso dai compagni.
Signora Anna, tenga duro, ha la fortuna di avere un figlio determinato e intelligente che le sta dando e le darà ancora tante soddisfazioni; vorrei poterle dire che le cose cambiaranno, ma non lo credo affatto, credo però che si possa lottare per provarci, e creda a me, tanti nella scuola si impegnano per far sì che questo succeda!
“Insomma, Beppe caro, chiedo se sia giusto che, in una società di raccomandati, vallette, spioni, deputati ignoranti, una persona volitiva, caparbia e decisamente intelligente debba venire penalizzata per l’ottusità delle istituzioni che ora riducono anche il personale deputato alla diagnosi alle ASL forse per non doversi porre il problema. Un saluto affettuoso.” Anna.”
Purtroppo è così… è ingiusto ma è così.
E’ una delle lezioni che impariamo crescendo… il mondo è ingiusto.
Spero che le istituzioni possano sensibilizzarsi, ma io ne dubito… e dubito anche che la maggiorparte dei professori di liceo siano così bravi da capire i problemi dei loro alunni….
LEGGENDO I VARI COMMENTI OGNI GIORNO MI RENDO CONTO CHE C’E’ UN ODIO INFINITO PER I DIVERSI SIANO ESSI CINESI,RUMENI,SLAVI,ZINGARI,NAPOLETANI,SICILIANI, MERIDIONALI O CENTRO MERIDIONALI O CENTRO SETTENTRIONALI E ANCOR PIU’ VERSO TUTTI GLI OMOSESSUALI. STIAMO IMPAZZENDO SENZA RENDERCENE CONTO? POSSIAMO MAI ESSERE TUTTI LEGHISTI DI RAZZA PURA E ARIANA? STIAMO DIVENTANDO LURIDI NAZISTI SENZA CAPIRLO?
Prof, è vietato ammalarsi, mancano i soldi per i supplenti
Si annuncia una fine d’anno ad alto rischio. In crisi molti istituti italiani che non riescono a far fronte alle spese per le sostituzioni. I dirigenti avvertono: “Costretti ad arrangiarci”. Le accuse dei sindacati: “La situazione è precipitata”
1300 EURO AL MESE PER I SUSSIDI AGLI ZINGARI LADRI E STUPRATORI,
Una ragazza RAPINATA in treno e PICCHIATA dall’aggressore MAGREBINO, tutto NELL’INDIFFERENZA DELLA GENTE
Il fatto avvenuto giovedì sera alla stazione di Rovato (Brescia), sotto gli SGUARDI IMPASSIBILI dei passeggeri.
Hanno lasciato che L’EXTRACOMUNITARIO le sbattesse ripetutamente LA TESTA CONTRO IL SEDILE per poi darsi alla fuga prima che l’Interregionale MiIano-Venezia ripartisse.
La vicenda che stiamo per raccontarvi è emblematica perché riguarda una ragazza rimasta per un anno come volontaria in Sierra Leone, mentre infuriava la GUERRA CIVILE.
Qui in Italia, nel florido triangolo industriale OSTAGGIO DELLA PEGGIORE DELINQUENZA EXTRACOMUNITARIA, LE E’ SUCCESSO QUELLO CHE IN AFRICA NON LE E’ MAI CAPITATO
«A farmi star male è L’INDIFFERENZA GENERALE di tutti i passeggeri presenti in quel vagone aperto, trattandosi di un convoglio Interregionale».
L’Interregionale arriva alla stazione di Rovato attorno alle 20,45. «In quel momento sto seduta, parlando al cellulare che reggo con la mano sinistra. All’improvviso piomba alle mie spalle UN GIOVANE MAGREBINO che mi mette una mano in faccia, mentre con l’altra cerca di strapparmi il telefonino. Ma io reagisco d’istinto facendo resistenza. A quel punto L’AGGRESSORE EXTRACOMUNITARIO diventa così furioso da AFFERRARMI LA TESTA E SBATTERMELA A PIU’ RIPRESE CONTRO IL SEDILE.
Urlo e chiedo aiuto. Parole al vento. I passeggeri sembrano TANTI MANICHINI SENZ’ANIMA».
Un gran bel Paese di VIGLIACCHI, COMUNISTI CONIGLI!
Questo BUONISMO, non dei politici ma ANCHE E SOPRATTUTTO DEGLI ITALIANI E’ LA CAUSA DI TUTTI I NOSTRI PROBLEMI CON LA FECCIA EXTRACOMUNITARIA !!!
Se noi ci mostrassimo UNITI E FORTI, RIEMPIENDOLI DI LEGNATE AL PRIMO SGARRO CHE FANNO, loro non avrebbero NESSUNO SCAMPO, nemmeno con tutti gli AIUTI ANTI-ITALIANI CHE RICEVONO…
ciao beppe
anchio sono dislessico, per fortuna di lieve entità, la diagnosi me la sono fatta da solo perchè tutti i miei professori non lo hanno scoperto ed anzi mi hanno rimandato più volte e scoraggiato ancora di più,
adesso mi sono laureato ed’ho potuto guardare gli stessi professori e dirgli che , non sono fornai , che il loro è un lavoro speciale che se scoraggi una persona più sensibile finisce che gli dai ragione( siamo tutti in piazza per il rinnovo del contratto ma sulla reale voglia di insegnare.. mah)
Un saluto a tutti quelli che hanno problemi con le doppie le m con le n e le b con le p
usiamo il cervello in modo diverso, ma almeno noi lo usiamo…!!
Ps gallileo Leonardo erano dislessici Albert Einstein e anche stato rimandato in fisica..!
domandina, che cosa c’entra questo commento con la dislessia? sei solo un penoso e squallido troll, ammettilo!
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quanto alla sensibilità di certi docenti e delle “istituzioni” di fronte ai problemi dei dislessici io non posso che augurarmi per i loro figli una bella invalidità fisica, così sperimenteranno con gusto la sollecitudine della civile società verso paraplegici o tetraplegici, dalle barriere architettoniche, all’ipocrisia, dall’isolamento affettivo e sociale, al bullismo di chi ti grida in faccia “mongoloide handicappato del cazzo”.
magari se i loro figli in quel frangente incontrassero pure una squadracccia di simpatici delinquenti dal coltello facile e particolarmente inclini a rapinare i più deboli, la lezione – stiamo parlando di pedagogia – sarebbe certamente più salutare e incisiva: “Corri Forrest Gump, corri!!!!!”
non meriterebbero niente di meno. non c’è medicina migliore per certa gente che sperimentare di persona la sofferenza di coloro che ignorano.
mi ricordo quando ero studente universitario a Pisa di aver immaginato come avrei potuto studiare se fossi finito su una carrozzella: sono rimasto sconvolto osservando quanto diventano irrealizzabili il 90% delle manovre che si fanno in biblioteca (scale, ascensori, essere legati alla necessità di chiamare un addetto anziché poter fare da soli – come all’estero) e quanto tempo avrei perso cercando assistenza. tornai in qualche modo trasformato da quell’esercizio mentale, tanto che avrei voluto realizzare un video, con telecamerea nascosta facendo finta di essere paraplegico e cronometrando tempi e risultati di un normale pomeriggio in biblioteca.
Ciao Anna, Tuo figlio merita un premio per la forza e il coraggio, altro che ballerina senza gambe. Parole del genere possono uscire solo da chi non è dotato di cervello!! Mi piacerebbe tanto scrivere due righe a chi ti ha detto questa cosa. con affetto e non MOLLATE!!!
LA DISLESSIA E’ UNO DEI TANTI MALI DI CUI PU0′ SOFFRIRE UN BANBINO O UN GIOVANE E PER I GENITORI DIVENTA SPESSO UNA SPINA NEL CUORE. BIS0GNA RIFLETTERE SU UNA COSA IMPORTANTE. NON TUTTI I GENITORI REAGISCONO ALLO STESSO MODO DI FRONTE AD UN EVIDENTE HANDICAP DEL FIGLIO. CI SONO QUELLI CHE SI DISPERANO PER TUTTA LA VITA ED ALTRI CHE RIESCONO AD AIUTARE E VALORIZZARE IL FIGLIO HANDICAPPATO. QUINDI PER CHI SA REAGIRE IN MODO SAGGIO C’E’ LA GRANDE GIOIA DI RIUSCIRE A VEDERE PERFINO IL FIGLIO FELICE E CONTENTO DI QUELLO CHE LA VITA PUO’ DARGLI. CERCHIAMO DI ESSERE GENITORI ADATTI AD AFFRONTARE SITUAZIONI DIFFICILI E QUASI IMPOSSIBILI PER I PROPRI FIGLI. ABBIAMO UN MERITO GRANDISSIMO DI FRONTE A TUTTI QUANDO CI RIUSCIAMO.
La “sfiga” di non chiamarsi SOFRI o BOMPRESSI.
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La Cassazione conferma la condanna a trent’anni per Bologna a Luigi Ciavardini pur nell’assenza di qualsiasi elemento a carico.
Due volte lo aveva condannato Bologna.
La prima come esecutore materiale della strage (supertestimone Izzo !!!!!);
avendo la Cassazione stabilito che non era possibile che fosse lui, allora come complice per aver restituito al Fioravanti un documento falso che gli aveva prestato per la latitanza.
Per diritto d’usucapione, sostiene la Corte di Appello bis di Bologna (costituitasi apposta per giudicare lui), egli poteva rifiutarsi e se non si era rifiutato questo voleva dire che era funzionale al progetto dei coniugi.
I quali, si sa, vennero condannati per un’illazione, dicasi illazione, di un altro superteste, il bandito Sparti
che scontava una pesante condanna ma che dopo la sua grande rivelazione venne scarcerato per ragioni di salute in quanto affetto da un
tumore terminale.
Al quale sopravvisse quasi venticinque anni, mentre le cartelle mediche che avevano causato la sua scarcerazione scomparivano per sempre.
Con questa logica, per questa teoria secondo la quale Ciavardini poteva non restituire il documento falsificato e non avendolo fatto copriva chissà quale segreto, gli sono stati comminati trent’anni di reclusione; il massimo
assoluto visto che all’epoca era minorenne.
Una sentenza politica?
Sì, senza dubbio; una sentenza politica che avrebbe creato qualche imbarazzo ai tribunali staliniani.
Ma la Cassazione almeno poteva cancellare una sentenza che più o meno tutti coloro che hanno avuto occasione d’incontrare il Comitato Ora della Verità, uomini di centro, di sinistra, di regime, confermarono essere tanto voluta quanto campata in aria.
La Cassazione avrebbe dovuto rigettare quella decisione politica; non lo ha fatto.
E
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Dalle 15.00, conferenza/dibattito con
E
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Nella scuola ci sono tagli in continuazione e non esiste meritocrazia. C’è l’appiattimento più totale e la volontà politica di togliere continuamente energie…..
Sono padre di due gemelli, entrambi dislessici, uno di una forma più grave, l’altro meno (ha recuperato). Ci siamo accorti del problema già in seconda elementare, grazie ad un intervento esterno alla scuola da parte di una dottoressa che era andata a sondare, nella scuola, la possibile presenza di bambini dislessici. La dottoressa ci ha spiegato che c’era la possibilità di un recupero della lettura e quindi di apprendimento. Uno dei ragazzi dopo poche sedute, poichè era meno grave, non ha avuto più bisogno. Con l’altro, invece, continuiamo ancora adesso che è al primo anno delle superiori. Abbiamo avuto da subito un progressivo miglioramento, ma i danni psicologici che ha subito alle materne e nei primi anni di elementari sono ancora oggi visibili. Le maestre lo hanno discriminato, gli hanno fatto pesare questa sua deficenza facendolo studiare a parte, a volte in un’aula da solo. E’ difficile che una famiglia possa accorgersi della dislessia del proprio figlio, dato che non si ha consapevolezza dell’esistenza di questo problema. Le scuole dovrebbero almeno una volta all’anno testare, con personale qualificato, la possibilità che ci siano dei casi da supportare. Nonostante la difficile scoperta dei casi, sono comunque a totale carico della famiglia, tutti i possibili supporti. Io che ho un reddito di un operaio metalmeccanico, mia moglia che prende 300 almese, spendiamo 50 euro per ogni seduta che i nostri figli hanno fatto (8 al mese, a testa per 6 mesi) e che uno continua a fare (4 sedute al mese per 9 mesi). Comunque sosterremo nostro figlio per dargli le maggiori possibili opportunità. Grazie a tutte e tutti per la pazienza, vi saluto Ivan.
Ivan sostieni e dai coraggio a tuo figlio.
Io ho ora 30 anni e sono una dislessica che non ha mollato e ora ho una laurea in storia dell’arte e lavora da guida turistica. grazie alla determinazione della mia famiglia e alla mia cocciutagine sono arrivata a questo risultato.
non scrivo bene ma ho una capacità dialettica buona. i problemi più grandi li ho avuti con i miei coetanei ma sopratutto con me stessa! ancora non mi reputo come gli “altri” ma ho imparato a convivere e a valorizzare le mie capacità che,per compensazione, ho avuto in domo dalla dislessia.
di a tuo figlio che noi siamo testardi e perseveranti cosa che spesso gli altri non sono e dove loro si fermano noi, abbituati al sacrificio andiamo avanti come treni. in bocca al lupo Diletta
x Resoli Giuseppe
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Se è vero che molti giovani al Sud non sanno nè leggere nè scrivere, è in percentuale il Nord ad ospitare il maggior numero di giovani analfabeti, mentre è al Sud che vivono i superlaureati italiani. Da un’indagine condotta dal centro demoscopico ‘Cierre Ricerche’ e basata su dati Istat, quasi 43.000 giovani italiani sono analfabeti, su un totale di 782.342 di persone tra i 15-34 anni, concentrati soprattutto al Nord. In Trentino Alto Adige, che guida la classifica dell’analfabetismo in Italia, vivono 19 analfabeti su 100 . Seguono il Friuli Venezia Giulia con 13,2 giovani analfabeti, la Lombardia con 12,6 unità e il Veneto con 11,7. Ultima della classifica, e quindi detentrice del dato più positivo, è la Basilicata con appena 2 giovani analfabeti su 100. Con un dato di poco peggiore ci sono Calabria e Molise con 3,1 giovani analfabeti e Abruzzo (3,2). In termini assoluti, invece, sono tre le regioni in cui si concentra il maggior numero di analfabeti under 34: poco meno di 1 su 2 vive in Campania, Sicilia e Umbria, dove sono stati rilevati complessivamente 19.684 giovani analfabeti su un totale nazionale di 42.869, pari al 45,9 %. Sul versante opposto, i ‘cervelloni’, quelli che oltre a saper leggere e scrivere, si inscrivono all’università a 19 anni e a 23 sono già laureati, sono solo 32.932 su un totale di circa 3,5 milioni di laureati. Sette regioni, la maggior parte meridionali, superano a media italiana dei superlaureati: a guidare la classifica dei ‘cervelloni’ è la Puglia che con 3.025 superlaureati su un totale di 203.770 laureati raggiunge un peso percentuale dell’1,48 %. A seguire altre quattro regioni del Sud: Campania (1,21%), Basilicata (1,18%), Calabria (1,14%) e Molise (1,02%). Per il Nord, le migliori sono la Lombardia con 5.710 cervelloni su 570.203 laureati pari all’ 1%, e il Veneto (0,99%). In termini assoluti, il maggior numero dei cervelloni risiede in Campania, Lombardia e Lazio: 13.271, pari al 40,3%.
Ok ora interpretiamo i dati.
Al nord ci sono molti immigrati, diciamo che fra in 5 ed il 7 % della popolazione è extracomunitaria, di questi molti sono analfabeti”non sanno leggere e scrivere l’italiano ” per ovvi motivi.
Poi al sud le università sono Molto più facili e poco selettive.
Tanto è vero che alcuni studenti del sud si fanno 1000 km per venire a studiare al nord ed avere una laurea decebnte.
A Giuse’…. ma fammi il piacere, per favore!
Smettila di fare il leghista con me!
Interpretare i dati? I dati sono chiari si parla di studenti universitari (extracomunitari esclusi quindi). Pur volendo ammettere che le università del Nord vengano frequentate da giovani del Sud…non cambierebbe nulla anzi, ne aumenterebbe l’efficienza, credimi.
Ok ora interpretiamo i dati.
I giovani del Sud che scelgono di frequentare le università del Nord sono solo il 9%, e sai perchè? Perchè in alcuni settori è, purtroppo, ancora in auge l’uscire dalla “Bocconi” o dalla “Luiss” che non dal “Pincopallino”.
Infine, ti ricordo, che i più importanti e ricercati ingegnieri provengono dall’Università di Palermo (hai presente chi ha progettato l’aereoporto gallegiante in giappone?), Messina e Bari…. Capito?
Scusami lo sfogo…ma dovremmo difendere la nostra ITALIANEITA’ e non continuare a contenderci le ossa…
Siamo una bella società, una nazione invidiata per le sue bellezze che non sappiamo gestire… oppressi da una vecchia lobby politica che da sessant’anni ci imbroglia.
Voglio un Governo di tecnici e un Presidente del Consiglio che, tra una barzelletta e l’altra, ci aiuti a tirare sù quest’Italia.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che un Parlamento di comici”
(P.S.: Adesso vado a vedere Beppe Grillo e il suo discorso Telecom su SKY TG24)
Ho letto con interesse la nota sul problema della dislessia. La sig.ra viene accusata di essersi accorta troppo in ritardo del problema del figlio e quindi le istituzioni se ne lavano le mani. A me è successa la stessa cosa a mio figlio nonostante me ne fossi accorta a cinque anni. Ho notato subito che qualcosa non andava: scriveva in maniera speculare, i numeri erano tutti rovesciati, leggeva preferibilmente da destra verso sinistra. Eppure mio figlio è molto intelligente. Da allora – oggi di anni ne ha 23 – è iniziato il nostro calvario. Lo portai subito al centro di neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I di Roma.La diagnosi mi arrivò come una pugnalata: mio figlio era dislessico grave e pure disgrafico. Lo portai poi al Bambin Gesù dove facevano delle sedute di sostegno psicologico ai bambini con analogo problema. gli incontri si svolgevano in gruppo e le assicuro che i bambini partecipanti non erano pochi. Affidai poi mio figlio ad una logopedista, esperta in dislessia. A mio figlio fu insegnato un metodo di studio che consentisse la memorizzazione mediante l’ultilizzo della memoria visiva. Chiesi e ottenni l’insegnante di sostegno per tutte le classi anche se mio figlio non voleva essere considerato un ritardato (sue parole!). In seconda media un corpo insegnante, nonostante a conoscenza del problema, lo bocciò con la motivazione che non era maturo!al liceo-lui fece quello artistico per la sua attitudine al disegno-all’esame di maturità pretesi che nella terza prova (i quiz) a lui fosse lasciato più tempo per leggere le domande (i suoi tempi di lettura e comprensione del testo erano maggiori). Il Preside acconsentì e lui fece la prova con un Commissario esterno a fianco. Riuscì bene per fortuna. Ora mio figlio ha vinto dei premi nazionali di pittura, ha vinto un concorso alla Regione Lazio per un corso gratuito di web designer, si sta specializzando in effetti speciali per il cinema e le pubblicità. E’felice, anche se non si laureerà mai. scrivete
Resoli Giuseppe 16.04.07 09:52
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Beccato! E’ vero, Della Valle è nato il 30.12.1953 a Casette d’Ete (AP) e Romiti il 24.06.1923 a Roma. Ma a questo punto devi spiegarmi: dove stà la linea di separazione Nord-Sud? Roma è da intendere Nord o Sud? (visto che non esiste centro).
Comunque sia, dopo aver scoperto una “Squaw” padana, abbiamo quì un bel capo dei “Piedi Verdi”.
Fammi togliere qualche sassolino…
I tuoi cari imprenditori non sono stati “costretti”, nel recente passato, ad aprire fabbriche al Sud… ma le hanno aperte sperando di poter sfruttare la “manovalanza” (prendendo per il collo tanti operai bisognosi di lavoro) sotto costo e poi, dopo le varie rimostranze dei lavoratori, le hanno richiuse perchè poco convenienti per le loro tasche.
Allora hanno trovato un escamotage. Come? Visto che al Sud c’è la “mafia” che non vuole far lavorare nessuno (e tu ci credi), hanno aperto le stesse fabbriche all’estero dove la manodopera “costa” molto meno e si può lavorare 28 ore al giorno.
Un esempio. A Termini Imerese (per citarne una) c’era la FIAT e produceva le “Panda” (oramai in fase di uscita di produziond). Cosa ha pensato la FIAT? Convertiamo il tutto alla produzione della “nuova Panda”? della nuova “500”?… Nooooo!, è più “conveniente” produrle all’estero ed incassare gli utili risparmiati sfruttando la manodopera altrui.
L’esempio FIAT vale anche per tante altre industrie italiane. Alla faccia del “Made in Italy” e della “competitività” del marchio italiano all’estero.
Altro che “mafia”, altro che “meridionali che rubano” (“sui sindacalisti comunisti che li difendono a spada tratta”, potrei essere d’accordo al tuo malcontento).
Alfa Romeo, Fiat non sono fallite (anzi stanno in utile che si stanno spartendo); La Parmalat, dopo il crack si sta riprendendo…e la colpa non è credo sia del Sud.
Quanto al Sud ed alle sue menti… leggi il seguito!
Caro Resoli,
se è vero che molti giovani al Sud non sanno nè leggere nè scrivere, è in percentuale il Nord ad ospitare il maggior numero di giovani analfabeti, mentre è al Sud che vivono i superlaureati italiani. Da un’indagine condotta dal centro demoscopico ‘Cierre Ricerche’ e basata su dati Istat, quasi 43.000 giovani italiani sono analfabeti, su un totale di 782.342 di persone tra i 15-34 anni, concentrati soprattutto al Nord. In Trentino Alto Adige, che guida la classifica dell’analfabetismo in Italia, vivono 19 analfabeti su 100 . Seguono il Friuli Venezia Giulia con 13,2 giovani analfabeti, la Lombardia con 12,6 unità e il Veneto con 11,7. Ultima della classifica, e quindi detentrice del dato più positivo, è la Basilicata con appena 2 giovani analfabeti su 100. Con un dato di poco peggiore ci sono Calabria e Molise con 3,1 giovani analfabeti e Abruzzo (3,2). In termini assoluti, invece, sono tre le regioni in cui si concentra il maggior numero di analfabeti under 34: poco meno di 1 su 2 vive in Campania, Sicilia e Umbria, dove sono stati rilevati complessivamente 19.684 giovani analfabeti su un totale nazionale di 42.869, pari al 45,9 %. Sul versante opposto, i ‘cervelloni’, quelli che oltre a saper leggere e scrivere, si inscrivono all’università a 19 anni e a 23 sono già laureati, sono solo 32.932 su un totale di circa 3,5 milioni di laureati. Sette regioni, la maggior parte meridionali, superano a media italiana dei superlaureati: a guidare la classifica dei ‘cervelloni’ è la Puglia che con 3.025 superlaureati su un totale di 203.770 laureati raggiunge un peso percentuale dell’1,48 %. A seguire altre quattro regioni del Sud: Campania (1,21%), Basilicata (1,18%), Calabria (1,14%) e Molise (1,02%). Per il Nord, le migliori sono la Lombardia con 5.710 cervelloni su 570.203 laureati pari all’ 1%, e il Veneto (0,99%). In termini assoluti, il maggior numero dei cervelloni risiede in Campania, Lombardia e Lazio: 13.271, pari al 40,3%.
Cara Anna la vita e’ altrove. Tuo figlio ha gli strumenti ottenere dei risultati e per aiutare anche altri. Non aspettiamoci nulla da coloro che non sentono, non vedono, non parlano.E’ vero sono molti ma il mondo e’ sempre piu’ piccolo, le voci si spargono, se non per virtu’, molte cose cambieranno per necessita’.Franca T.
BELGRADO – “Quei mafiosi di italiani…”, ghigna Slobodan Milosevic, e si guarda intorno con apparente disinteresse. Intorno, le sue parole hanno già tacitato l’ eccitato chiacchiericcio degli uomini della nomenklatura. E’ il 10 giugno del 1997. Ventiquattro ore prima, senza troppo clamore, l’amministratore delegato della Stet, Tomaso Tommasi di Vigliano, firma l’ingresso di Telecom Italia in Telekom Serbia acquisendone il 29 per cento a fronte di 893 milioni di marchi: 701.770 da pagare nelle successive 48 ore, 117 a sei mesi e 74 milioni di marchi all’atto della licenza per la telefonia mobile (versati a marzo del 1998).
Il dado è tratto, finalmente. A Belgrado arrivano i benedetti soldi, e non solo degli italiani. Anche i greci della Ote (l’ente greco delle telecomunicazioni) hanno voluto stare nell’affare. Sono saltati per ultimi sul carro e pagano pegno con un sovrappiù del 16 per cento. Hanno avuto il 20 per cento e l’hanno pagato 624 milioni di marchi, oltre ai 51 milioni di marchi che dovranno tirar fuori per “la componente mobile”. Un miliardo e 517 milioni di marchi tedeschi, più o meno 1.500 miliardi di lire italiane. E’ una gran bella cifra per la Serbia il cui prodotto nazionale lordo pro capite tocca appena i 1.400 dollari annui.
E’ una manna dopo tante vacche magre. Con quel danaro lo Jul, il partito della signora Milosevic, Mira Markovic, e il Partito socialdemocratico di Slobo vinceranno le elezioni di settembre a dispetto delle manifestazioni organizzate dall’opposizione, notte dopo notte, in piazza della Repubblica. Slobo Milosevic pagherà le pensioni di anzianità e gli stipendi di Stato. Potrà rianimare le riserve in valuta ridotte a soli 200 milioni di dollari. E, quel che più conta, potrà armare l’esercito e la milizia in Kosovo, e gli albanesi del Kosovo avranno quel che si meritano.
mi fa piacere che ci un altro “peppino garibaldi”
comunque circa la scuola tu hai evidenziato il prologo del post , io intendevo citare quanto essa sia despecializzata. E’ divenuto un calderone ove si suole mescolare di tutto e ciò, a discapito della preparazione dei nostri ragazzi. Come si può informatizzare un istituto dove non ci sono i soldi per la carta e le cartucce per le stampanti ? Una software house non pagata da tempo…ha lasciato le aule di informatica di una scuola ad arrugginire…
orbene…parliamo di scuola ma che non sia una pattumiera dove scaricare i problemi sociali !
se abbiamo perso 3400 ragazzi nelle stragi del sabato sera….la cosa va rivista tra genitori e legislatore…….a cosa serve la pezza a colori in classe ?? Nulla …infatti i risultati sono stati deludenti !!
dai nostri inviati CARLO BONINI e GIUSEPPE D’AVANZO
IL 9 GIUGNO del 1997 l’amministratore delegato della Stet, Tomaso Tommasi di Vignano, firma un contratto che sancisce l’ingresso di Telecom Italia in Telekom Serbia. La quota acquisita è il 29 per cento, il prezzo da pagare è di 893 milioni di marchi. Un contratto strano, secretato. Inaccessibile persino all’allora presidente della Stet, Guido Rossi. Da qui si dipana un misterioso intreccio economico-diplomatico, che Repubblica è in grado di raccontare.
Ciao Anna,
anch’io come te ho un figlio dislessico, come a te la segnalazione mi è venuta dalla professoressa di italiano. All’inizio è stata dura perchè mio figlio non l’ha presa molto bene, anche perchè oltre alla dislessia i test hanno rilevato anche tutte le varie sfumature che si porta dietro (discalculia, etc..), si sentiva diverso dagli altri, ma con il tempo siamo riusciti a fargli capire che non aveva niente di diverso ma che forse in tante cose era migliore. Attualmente stà frequentando un centro privato dove segue delle terapie pedagogiche e insieme ai miglioramenti che sta facendo a piccoli passi ha ritrovato la sua serenità di tredicenne insieme ad una maggiore sicurezza che prima aveva perso.
Anch’io come te sono stata criticata sul fatto di avere un figlio dislessico e non essermene accorta, ma quando vai a scuola e manifesti i tuoi dubbi e le maestre ti rispondono che tuo figlio non riesce o riesce male nei compiti perchè non fà esercizio, in poche parole è stato “bollato” vagabondo, tu ne prendi atto e il risultato è che quando lui ti dice che non ha fatto i compiti perchè non gli riuscivano tu gli rispondi che non ha nemmeno provato a farli perchè non ne ha voglia.
Questa storia è andata avanti per circa sei anni e mezzo, quindi puoi immaginare quando penso a quanto ho sgridato mio figlio e a quante volte si è sentito mortificato e come mi sento io quando ci ripenso. Comunque come al solito ci ritroviamo in queste situazioni perchè i nostri figli li mettiamo in mani di persone che non sono preparate, la scuola dovrebbe aiutare gli insegnanti ad affrontare queste nuove situazioni.
Comunque questo è il sistema scolastico che abbiamo e come al solito poi noi genitori dobbiamo farci carico delle lacune degli altri.
Ciao e un bacio
Salve a tutti, vorrei segnalare la petizione:
(da un commento sul sito di Anno zero)
PER LA DECADENZA AUTOMATICA E IMMEDIATA DEI RAPPRESENTANTI ELETTI NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA ALL’INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI;
PER L’ESTENSIONE DI TALI PENE AD ALTRI TIPI DI REATI
Petition to PRESIDENZA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA PRESIDENZA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA.
Mi veniva quasi da piangere mentre leggevo la lettera della signora riguardo il figlio, mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di tutto quello che ci circonda, signora coraggio e non molli ha un figlio in gamba, complimenti.
Questi sono i problemi della gente non vallettopoli…..un po` di tempo fa guardavo un prog. sul 2 che uno psicologo diceva che gli italiani dovrebbero essere indignati per quello che succedeva con vallettopoli….
quello e’ un coglione, io del problema della signora sono indignato anzi disgustato, siamo un paesetto altro che G7,8 o9 o Unione Europea o CEE, da soli ci lasceranno neache in africa ci vorranno per quanto siamo barbari
Io ho scoperto di essere dislessico in 3 elementare (ora sono al terzo anno di ingegneria), quindi ho sempre cercato di scegliere gli studi più adatti a me, ( in materie umanistiche studiavo molto ed arrivavo appena alla sufficienza, e nelle materie matematiche e scientifiche avevo sempre il massimo dei voti senza aprire il libro) prima con un istituto tecnico poi con una facoltà priva di materie umanistiche.
Certo, forse se non avessi avuto questo disturbo sarei potuto andare in una università più prestigiosa, come la Bocconi(Ho la passione per l’economia), oppure in un campus americamo come la berkley o l’ M.I.T. ma comunque mi ritengo soddisfatto del mio percosso formativo.
Una domanda per anna
Ma come mai suo figlio è andato in un liceo classico se non andava molto bene in Italiano?
Il problema è che non sono i dislessici che devono adeguarsi alla scuola , ma dovrebbe essere la scuola in grado di insegnare a TUTTI, dislessici compresi…e invece….
Conosco tanti laureati dislessici che sono riusciti ( fisica, ingegneria, ecc ) ma quanta fatica e quanta forza interiore ci vuole!! non tutti i ragazzini dislessici ce l’hanno, sono persone normale e, come tali, possono essere più o meno forti, più o meno sicuri di sè. Molto può dipendere dalla famiglia molto da l personale patrimonio genetico…
Ma se un dislessico ha una passione che lo costringe a leggere leggere leggere ….non sarebbe necessario che la scuola comprendesse e lo fornisse di strumenti appositi affinchè lui possa, a suo modo, studiare??
cara anna mi dispiace moltissimo che tuo figlio emanuele. purtroppo non è il solo a vivere nell’ambiente corrosivo della scuola. questa è per tanti un luogo in cui si cresce..(male, aggiungerei), per me la scuola è stata sofferenza. sono una ragazza di quasi 20 anni e sono balbuziete, le maestre e professoresse che si sono susseguite nel corso dei miei anni scolastici sono state per lo più incompetenti nell’affrontare la mia situazione diversa dal “normale”. la scuola non mi ha dato strumenti per superare il mio problema, non mi ha concesso un ambiente tranquillo nel quale io potevo esprimermi. la capisco, ma soprattutto comprendo la sensazione di voler continuare che ha emanuele, è espressione di vero coraggio. anch’io ho combattuto per 13 anni e forse sarò costretta a farlo ancora per molto tempo, ma ora studio pedagogia al primo anno di università e ho molti progetti.. il primo obiettivo è cambiare la concezione di scuola selettiva, concorrenziale che viviamo oggi. voglio dare la possibilità a tutti. non ceda mai affinchè suo figlio non debba affrontare il suo futuro, la sua battaglia(per la tutela dei suoi diritti, dimenticati!!) da solo. sono fiera di suo figlio. e vorrei rigraziarla per l’esperienza che ci ha donato perchè è importante sapere che queste cose succedono e bisogna riaffermare quali sono gli obblighi di una società, anche nei confronti dei bambini e dei ragazzi, spesso rinchiusi nelle scuole con insegnanti troppo spesso incapaci di far fronte alle loro esigenze.
la domanda mi sorge spontanea: come puo’ una persona laureata che ha fatto un “semplice” concorso diventare insegnante?
bisognerebbe rivedere un po’ di cose…
grazie. sara
ALLA FACCIA DI TUTTI QUELLI CHE PENSAVANO CHE G R I L L O PENSA SOLO A GUADAGNARE I SOLDI DEI SUOI SPETTACOLI .E PRENSE SOLO PER IL (_O_) I SUOI ADEPTI
GRANDE G.R.I.L.L.O QUESTA VOLTA SEI STATO VERAMENTE DI PAROLA!!
W LA S.h.a.r.e A.c.t.i.o.n DI G.R.I.L.L.O!!
R.Massimo 16.04.07 13:32
GRANDE SUCCESSO???
R.MASSIMO: sai contare? Hai fatto le elementari?
Grande successo non poter rappresentare i piccoli azionisti in ASSEMBLEA per scarsa o nessuna conoscenza del regolamento CONSOB??
Grande successo non poter in ogni caso incidere sulle decisioni strategiche dell’azienda a causa del PATTO PARASOCIALE (che B E P P E e anche l’O n D I P I E T R O hanno dimostrato di non sapere manco cosa sia…)esistente tra gli azionisti di riferimento?????
La “sfiga” di non chiamarsi SOFRI o BOMPRESSI.
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La Cassazione conferma la condanna a trent’anni per Bologna a Luigi Ciavardini pur nell’assenza di qualsiasi elemento a carico.
Due volte lo aveva condannato Bologna.
La prima come esecutore materiale della strage (supertestimone Izzo !!!!!);
avendo la Cassazione stabilito che non era possibile che fosse lui, allora come complice per aver restituito al Fioravanti un documento falso che gli aveva prestato per la latitanza.
Per diritto d’usucapione, sostiene la Corte di Appello bis di Bologna (costituitasi apposta per giudicare lui), egli poteva rifiutarsi e se non si era rifiutato questo voleva dire che era funzionale al progetto dei coniugi.
I quali, si sa, vennero condannati per un’illazione, dicasi illazione, di un altro superteste, il bandito Sparti
che scontava una pesante condanna ma che dopo la sua grande rivelazione venne scarcerato per ragioni di salute in quanto affetto da un
tumore terminale.
Al quale sopravvisse quasi venticinque anni, mentre le cartelle mediche che avevano causato la sua scarcerazione scomparivano per sempre.
Con questa logica, per questa teoria secondo la quale Ciavardini poteva non restituire il documento falsificato e non avendolo fatto copriva chissà quale segreto, gli sono stati comminati trent’anni di reclusione; il massimo
assoluto visto che all’epoca era minorenne.
Una sentenza politica?
Sì, senza dubbio; una sentenza politica che avrebbe creato qualche imbarazzo ai tribunali staliniani.
Ma la Cassazione almeno poteva cancellare una sentenza che più o meno tutti coloro che hanno avuto occasione d’incontrare il Comitato Ora della Verità, uomini di centro, di sinistra, di regime, confermarono essere tanto voluta quanto campata in aria.
La Cassazione avrebbe dovuto rigettare quella decisione politica; non lo ha fatto.
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Dalle 15.00, conferenza/dibattito con
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SIGNORA ANNA, NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE SUO FIGLIO FA PARTE DI UNO STRIMINZITO 4%, E CHE CIO’ LO ESPONE ALLA INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI ED ALLA INCIVILTA’ DI QUALCHE COMPAGNO DI CLASSE.
Suo figlio fa parte di quell’ESERCITO di bambini e ragazzi che sono VITTIME di una INUTILE “ricerca dell’integrazione” a TUTTI i costi; è SOLO il risultato della CHIUSURA di scuole specifiche per bambini e studenti disabili più o meno gravi.
LA FOLLIA del “buonismo”, dell’anti “razzismo”, dell’anti “ghettismo”, sbandierato a vanvera senza sapere NULLA di ciò che si andava a combinare ha portato a questa situazione.
NELLE SCUOLE PUBLICHE E PRIVATE, UN BAMBINO O UN RAGAZZO con difficoltà a deambulare NON VA A LEZIONE se manca L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO, O l’AEC E QUESTO VALE ANCHE PER CHI HA DIFFICOLTA’ AD ESPRIMERSI, O ANCHE LIEVI DISAGI MENTALI!
i sindacati, i “professori”, i “direttivi” del mondo della scuola hanno voluto questo SCHIFO solo PER I SOLDI!
UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO DI RUOLO NON E’ ALTRO CHE UN INSEGNANTE “NORMALE” CHE AVENDO SEGUITO UN CORSO DI “SPECIALIZZAZIONE” ACQUISISCE UNA INTEGRITA’ IN PIU’, CHE TRADOTTO VUOL DIRE VILE DENARO!
UN AEC NON E’ ALTRO CHE UN ATA (ex bidello!), che ha seguito un “corso specifico” E PERCEPISCE UN LIVELLO GIURIDICO SUPERIORE AI “NORMALI” BIDELLI IL CHE SIGNIFICA VILE DENARO! in pratica PERDE l’obbligo di fare le pulizie, la custodia, la manutenzione e PRENDE PIU’ SOLDI DEGLI ALTRI!
….ORA IMMAGINATE IL SISTEMA DI “SELEZIONE” CHE REGNA, che è fatto di raccomandazioni, di piaggeria, di militanza politica, dei soliti amici degli amici, e IMMAGINATE IN CHE MANO STANNO STI RAGAZZI!
chiudere i “ghetti” è stato un gesto nobile, ma concepire un sistema così è stato CRIMINALE.
SAREBBE BASTATO TENERE APERTI POCHI ISTITUTI, DOTARLI DI PERSONALE VERAMENTE PREPARATO E MOTIVATO, DI STRUTTURE ADATTE a tutti i disabili e di consentirne la frequentazione anche a studenti NORMO. … altro che ghetti!
…E tralasciando la partenopeocità del detto… ricercare quello che è l’unico bene veramente fondamentale per il genere umano: il Rispetto!
Spero ne sia rimasto nel vostro io.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
Vincenzo G.
@@@
Normalmente in fase giudiziale si usano :
a) Risultanze autopsia
b) Esami tecnici sull’arma del delitto (le presunte GASKAMMERN)
c) Escussione dei testi
—
xa ) Non è mai stata eseguita alcuna autopsia
xb ) Non esiste alcuna prova tecnica dell’arma del delitto
xc ) I testimoni “principi” si sono auto-contraddetti ripetutamente.
Quindi:
Fino a prova contraria è l’accusa che deve dimostrare il r/eato.
Lei è un potenziale vincitore di CINQUANTAMILA DOLLARI se riesce a dimostrare quello che ,finora, non è stato dimostrato.
NEGO di aver mancato di rispetto a chi veramente ne ha patito le conseguenze.
L’uso ECONIMICO di quella “cosa” è la vera mancanza di principi e rispetto.
Dal OTTO F/RANK in giu’!
Oggi ho letto in un forum un post di una persona che ti dava dell’arrogante uomo di sinistra.
Volevo esprimerti la mia solidarietà per il lavoro che fai per tutti noi.
Una persona che sapeva due anni prima del crack parmalat non può essere un arrogante. Una persona che difende la ricerca scientifica per la prevenzione delle malattie non può essere un arrogante… l’arrogante è che chi crede che ascoltare non serva.
Ciao Anna,per quanto poco possa servire,esprimo la mia partecipazione alla tua vicenda e,in una società come la nostra, così intenta a proporre dei falsi modelli, le qualità e sensibilità che esprimi (ovviamente assieme a tuo figlio) dovrebberò essere prese ad esempio.
Se sei grosso hai tanti amici e tutti si preoccupano per te.Se sei “normale” con qualche problema sei un peso,un rompiballe,sei uno scocciatore che viene a chiedere alla gente senso di responsabilità anzichè andare a fare otto colazioni al bar di fronte a guardare il culo alle colleghe di passaggio…Un’adeguata serie di calci nei denti potrebbero essere propedeutici alla “sensibilizzazione” di molti baroni e baronetti di cui il nostro paese è infestato…
Il tentativo di emigrazione in extremis verso gli Stati Uniti accomuna i F/rank a «migliaia di e/brei europei ed in particolare t/edeschi che trovarono le porte sbarrate dalle leggi dell’epoca» osserva Richard Breitman, s/torico dell’American University.
Il premio Nobel per la Pace, E/lie W/iesel, ha dedicato numerosi scritti per imputare all’amministrazione Roosevelt la scelta di non accogliere gli e/brei in fuga dall’Europa n/azista ed il museo della S/hoà di Washington ricostruisce nei dettagli episodi come quello di una nave ,St Louis, con a bordo 937 profughi e/brei salpata da Amburgo nel 1939 e respinta di fronte alle coste della Florida.
Amen!
—
Dalle ore 15.00 su S k y p e, conferenza dibattito sull’o/loca/usto, con
andazzo scolastico. Non intendo giustificare ma solo evidenziare : i nostri politici tanto indaffarati a litigarsi il potere e i quattrini , delegano ogni inconveniente sociale alla scuola : droga , sesso, bullismo , educazione stradale , alcoolismo…..etc.
Orbene , investita di tanti compiti , la scuola rischia non non portarne a compimento nessuno !
Prova ne siano i nostri diplomati che confondono il condizionale con il congiuntivo !!! E i ragionieri che non sanno cosa sia una fattura. Gli istituti di informatica sfornano diplomati che sanno solo chattare o scaricare musiche !
Lo scaricare i problemi sociali sulla scuola , penso sia una forma di vigliacca inettitudine del nostro legislatore …..il tutto chiaramente si riverbera anche sull’insoddisfazione del corpo docente ……….IL MENO RETRIBUITO D’EUROPA.
So che non c’entra nulla con il post odierno, ma sono così felice che volevo condividere questa mia euforia con tutti voi… dopo 25 anni di schiavitù da fumo ho finalmente spezzato la catena che mi teneva legato e tutto questo grazie ad un angelo che non conosco il quale mi ha regalato un libro e mi ha detto che se lo avessi letto seriamente, avrei avuto ottime probabilità di smettere di fumare… e cosi è stato!!! non è per fare pubblicità, ma il libro si intitola “è facile smettere di fumare se sai come fare” di Allen Carr e vi garantisco che funziona… costa solo quanto due pacchetti e mezzo di sigarette (10) e sono stati i soldi meglio spesi della mia vita!!!!!! Scusate se sono andato fuori tema ma spero che tutti i fumatori che leggono il commento provino la curiosità di leggere il libro. Ciao a tutti… la vita è meglio senza veleno!!!!
E’ ver la notiz che la Moratt insiem a Berluscon sta trattand la res incondizionat coi cines di Chinatown a Milan e che Kakà è stato cedut gratis alla squadr di calc del Pechin?
In italia Si difende a denti stretti tutto ciò che è ( per modo di dire ) PUBBLICO :-).
La verità è che l’enorme apparato pubblico serve a quella fetta di paraculi chiamati KOMUNISTI ,al solo scopo di mantenere quel potere che serve loro per MAGNA’,MAGNA’,MAGNA’ 🙂
I comuni spendono migliaia di euro per addobbare ROTONDE stradali con fiori e piante costose , lo stato continua ad assumere insegnanti precari ( quasi il doppio della germania ) ma le scuole rimangono delle vere e proprie BARACCOPOLI .
IL denaro pubblico in italia è mal distibuito e, assai mal speso , questo per il semplice fatto che passa attraverso TROPPE mani (TASCHE).
cI DEFINIAMO UN PAESE CIVILE e non abbiamo qualche milione di euro da investire “BENE” su quella istituzione che si chiama SCUOLA .
So esattamente di cosa parla. La dislessia non è un disturbo come tanti (c’era un commento a proposito probabilmente scritto da una persona che è ignorante in materia), ma è proprio un problema neurologico che limita l’apprendimento, la lettura, la scrittura in maniera forte.
La soluzione migliore sarebbe stata quella di intervenire con una terapia opportuna negli anni delle elementari e medie.
Purtroppo, dopo lo sviluppo fisico, si può fare poco, io le consiglio comunque di contattare un logopedista (ce ne sono sia privati che nelle strutture pubbliche). Oppure uno piscologo dell’apprendimento.
Esercizi molto utili, da fare ogni giorno, sono i seguenti:
– leggere ad alta voce un testo sillabando, ripeto, bisogna scandire lentamente sillaba per sillaba;
– scrivere una serie di parole su un foglio (circa 20) una sotto l’altra, e cronometrare la lettura con l’obiettivo di migliorare i tempi;
– dettare una serie di parole, trovandosi alle spalle del ragazzo/a; chi scrive non deve poter leggere il labbiale di che detta;
– sottolineare in un testo tutte le parole che contengono una certa sequenza di lettere (ad esempio, tutte quello con “chi”).
Potrei andare avanti, ma non essendo uno psicolgo, le posso soltanto parlare delle mia esperienza.
Ad un bambino sordomuto verrebbe concesso di svolgere le prove d’esame e le intrrogazioni (c’è una legge che tutela i sordomuti); ad un non vedente viene concesso di sostenere le prove oralmente;(altra legge in proposito) perchè un bambino o un ragazzo non dovrebbe poter fare altrettanto, in quanto dislessico?
Non capisc il problem. Quell bambin scriv in mod corrett. Siet voi tutt che scrivet in mod stran, dislessic, con tutt quell vocal in piu’ del necessar. Avet provat a farv visitar da uno specialist in scrittur?
Ciao Anna,
scusa se mi permetto di darti del tu anche se non ci conosciamo. Rispondo alla tua lettera pregandoti di non considerare tuo figlio come un disabile, in quanto la disabilità è un altra cosa. Ti dico questo per lui, in quanto una persona dislessica (come anch’io sono) ha dei grandi sbalzi di umore e potrebbe soffrirne tanto. Comunque, so anche benissimo che tuo figlio è già grande e il lavoro che ci sarà da fare con lui sarà più oneroso di quello che è stato fatto con me (si sono accorti quando avevo 6-7 anni che ero dislessico), ma visto che i dislessici, come me tuo figlio e il ragazzo del commento precedente sono molto testardi e parecchio tenaci (se ci prefiggiamo una cosa è difficile che non la portiamo a termine) sono sicuro che ce la farete e che tuo figlio riuscirà a fare ciò che più gli aggrada. Considera inoltre che parecchi dei personaggi importanti della storia erano dislessici (Leonardo da Vinci, Einstein, Giulio Cesare, Pablo Picasso, Jackie Stewart) quindi ha una scelta ampia di possibilità per il suo futuro. Non demordere e stagli sempre vicina, non ti preoccupare se gli altri ci mettono 1 per capire (per lo studio) una cosa e lui 1,5, perché quando poi la capisce la fa 2 volte meglio. Le cose che ti posso consigliare sono di farlo leggere parecchio, anche se è molto stancante; farlo leggere ad alta voce (anche da solo in camera sua) e contattare associazioni e centri specialistici per cercare un percorso adatto a lui. Ti metto alcuni link utili e incoraggianti:
Ultima cosa per rasserenarti, io sono un laureando in Ingegneria Informatica (laurea specialistica) e sono contento di non aver ricevuto nessun trattamento particolare; anche se non nego che un po’ di aiuto specialmente nella scrittura dei libri (esistono tecniche per scrivere libri facilmente leggibili dai dislessici) mi avrebbe fatto piacere.
Quello che Grillo si ostina a non capire è che le privatizzazioni in Italia sono state semplicemente un modo di prendere i soldi dei cittadini senza passare per le tasse. Vuol dire che, per esempio nel caso Telecom, il “privato” Tronchetti Provera non ha dato allo stato i suoi soldi di privato (che non aveva) ma quelli datigli in prestito dalle banche le quali da dove li hanno presi? Dai depositi dei risparmiatori i quali sono diventati a loro insaputa proprietari di Telecom (senza averne la gestione) e lo stato ha incassato decine di migliaia di miliardi di lire. I “privati” si stanno rifacendo sui cittadini, col CONSENSO dello stato, per rientrare dai soldi avuti in prestito attraverso i balzelli obbligatori come il canone telefonico. A ciò va aggiunto il ricatto degli “stabilimenti del Sud” della Fiat per tenere aperti i quali le banche e lo stato devono continuamente finanziare la azienda automobilistica pseudo-torinese.
avere delle capacità al di fuori del NORMALE è una cosa NORMALE sta però al corpo insegnanti scoprirle ed esaltarle
l’omologazione verso il basso dell’insegnamento ed il rifiuto di comprendere le doti eccezionali di alcuni è lo specchio di un’istruzione volta a far credere che che la diversità sia debolezza e la “normalità” forza quando tutti noi ben sappiamo che è esattamento l’opposto
Apprezzo la sua campagna per la dislessia. Anche io sono mamma di un ragazzo leggermente dislessico.
Come può anche notare dalle risposte su questo blog, la maggior parte delle persone considera la dislessia un handicap, mentre invece va considerata come un MODO DI APPRENDERE DIVERSAMENTE. I ragazzi dislessici hanno la parte artistica molto più sviluppata di quella razionale, quindi apprendono in modo differente, leggendo le parole nella loro totalità e rielaborandole a posteriori.
Moltissimi artisti infatti sono dislessici, quali John Lennon,
Noel Gallagher degli Oasis,
MiKa (la sua canzone Grace Kelly racconta della sua vita da dislessico)
Picasso,
Tom Cruise,
Silvester Stallone,
Kira Knightly,
Jerry Hall e i suoi tre figli
Walt Disney
e molti personaggi famosi quali:
Kennedy e Einstein
pure scrittori:
Agatha Christie
e chissa quanti altri, ma guardacaso…. TUTTI STRANIERI!!!
In America le persone SI VANTANO di essere dislessiche perchè con ciò vogliono dare un’immagine di un personaggio geniale, intelligente e fuori dalla normalità….
E qui in Italia, i ragazzi dislessici, invece di ottenere un percorso che aiuti i ragazzi a spiegare come funziona il loro cervello… si dice di scegliere una scuola più semplice, come fossero DEFICIENTI!
Mi fa piacere dirle, Signora Anna , di non mollare.
Mio figlio è un bellissimo ragazzo di 16 anni, scia meravigliosamente in squadra agonistica, gioca a golf con ottimi risultati, disegna in modo incredibile, tanto che ora sto organizzandogli una personale, e a scuola se la cava, con fatica, ma ce la farà a finire il Liceo Classico, grazie anche all’aiuto della scuola e del Preside.
questo argomento mi colpisce molto. Insegno Tedesco e Italiano in una scuola inglese da 4 anni e non ho mai sentito una cosa del genere.
Tutti gli insegnanti, che possiedono il certificato di abilitazione (QTS) sono a conoscenza di casi del genere ancora prima di intraprendere la carriera.
I genitori NON SONO assolutaente tenuti ad analizzare le capacita’ dei loro figli. E’ compito nostro. Una volta individuato il ragazzo dislettico (che non avviene grazie alla bravura di un qualche insegnante, come nel caso riportato dalla signora, ma grazie alla COMPETENZA E PROFESSIONALITA’ che tutti gli insegnanti in UK hanno), il ragazzo verra’ segnalato alla scuola in modo che tutti gli altri insegnanti ne siano a conoscenza e agiscano di conseguenza. I genitori verranno anch’essi informati.
Se un insegnante dovesse penalizzare un ragazzo, il quale successivamente viene riconosciuto affetto di dislessia, l’insegnante andrebbe sotto processo per essere stato INCAPACE di riconoscere un caso di cui sarebbe dovuto essere perfettamente a conoscenza. Insomma, sono “uccelli senza zucchero” per lui/lei! Inotre la madre puo’ chiedere i danni alla scuola e accusarla di incompetenza.
A volte sento dire che l’Italia è diventata una repubblica delle banane. ATTENTI! Il Congo potrebbe querelarci x diffamazione!
Cara Anna, mi dispiace che tu non ti sia accorta che nella nostra società vige ancora la regola che vanno avanti solo i più forti. I deboli vengono esclusi, emarginati, eliminati! La legge, le tutele, i diritti per le persone che hanno un qualsiasi tipo di problema, in Italia, sono redatte esclusivamente per comparsa. Solo per farci credere che il nostro sistema funzioni. Per farci stare buoni. Un tempo, quando una persona nasceva con un qualche problema, veniva ucciso. Oggi non più, ci siamo evoluti: li lasciamo lì di lato a farli soffrire…
Secondo me non è corretto valutare una persona in funzione degli sforzi fatti per raggiungere un obbittivo, ma va valutata in funzione del riusltato raggiunto. Io x esempio sono dislessico e riconosco che per per raggiungere certi risultati soprattutto nelle materie letterarie dovevo faticare il doppio degli altri.. e allora? è un problema mio, poi magari ci fossero dei fondi per aiutare con corsi gli studenti con questo problema non sarebbe male, ma essere avvantaggiati no. Ognuno sfrutti le sue capacità. Io ero bravo in matematica, fisica.. qaunto studiavo? zero, non facevo compiti, non aprivo il libro nulla.. eppure ero sempre (o quasi) il migliore della classe. In italiano, inglese era diverso mi impeganvo ma al massimo arrivavo a una sufficenza risicata.. bene questo sono i miei valori. Non potro mai fare il poeta, non importa quanto mi sforzi, ma x fortuna posso sfruttare la mia competenza nelle materie scentifiche, non importa se non ho faticato per averle.
Arrivo trionfale per Beppe Grillo all’assemblea di Telecom. Accolto davanti all’ingresso dalla nutrita pattuglia di sindacalisti, soprattutto dei comitati di base, il comico si e’ concesso ai giornalisti. “Tronchetti Provera non si e’ visto neanche stavolta – ha detto Grillo -. E’ la seconda volta che mi sfugge, la prima due anni fa a Siena in un convegno in cui doveva parlare di etica dell’informazione nientemeno che con Giulio Andreotti” ha aggiungo sorridendo. Nel suo intervento all’assemblea di Telecom Italia Beppe Grillo chiedera’ “dove sono finiti i 45 miliardi espropriati ai piccoli azionisti”. “E chiedero’ anche perche’ i piccoli azionisti non possono avere una rappresentanza vera in assemblea. Io ci ho provato – ha sottolineato il comico – ma Consob mi ha mandato tre lettere dicendomi che potevo creare turbativa. Ormai con Cardia (presidente Consob, ndr) ho un rapporto affettivo”. Ai sindacalisti dei Cobas che manifestano con striscioni, bandiere e un grande cartello: “no allo spezzatino”, lo showman genovese ha poi detto: “dovevate venire in 80mila a manifestare perche’ se arriva il messicano (Carlos Slim, patron di America Movil, ndr) vi manda a casa in 30mila”. Il bilancio di Telecom Italia “e’ una cosa da neuropsichiatria. Ormai si sono venduti tutto” ha aggiunto Beppe Grillo. A chi gli chiedeva cosa ne pensases della cordata tex-tex, ha risposto: “Figuratevi se Carlos Slim, il patron di America Movil, uno degli uomini piu’ ricchi del mondo, si compra un cadavere simile. Comunque – ha aggiunto – con il 13% controllorebbe tutta la societa’. Quasi meglio di Tronchetti Provera”. (AGI) – Milano, 16 apr.
per milioni di anni ci siamo preoccupati di insegnare ai nostri cuccioli tutto il nostro sapere
se siamo usciti dalle caverne è grazie al tramandarsi delle informazioni
una civiltà che non si preoccupa di tramandare ai posteri i suoi più profondi principi è destinata a scomparire
Arrivo trionfale per Beppe Grillo all’assemblea di Telecom. Accolto davanti all’ingresso dalla nutrita pattuglia di sindacalisti, soprattutto dei comitati di base, il comico si e’ concesso ai giornalisti. “Tronchetti Provera non si e’ visto neanche stavolta – ha detto Grillo -. E’ la seconda volta che mi sfugge, la prima due anni fa a Siena in un convegno in cui doveva parlare di etica dell’informazione nientemeno che con Giulio Andreotti” ha aggiungo sorridendo. Nel suo intervento all’assemblea di Telecom Italia Beppe Grillo chiedera’ “dove sono finiti i 45 miliardi espropriati ai piccoli azionisti”. “E chiedero’ anche perche’ i piccoli azionisti non possono avere una rappresentanza vera in assemblea. Io ci ho provato – ha sottolineato il comico – ma Consob mi ha mandato tre lettere dicendomi che potevo creare turbativa. Ormai con Cardia (presidente Consob, ndr) ho un rapporto affettivo”. Ai sindacalisti dei Cobas che manifestano con striscioni, bandiere e un grande cartello: “no allo spezzatino”, lo showman genovese ha poi detto: “dovevate venire in 80mila a manifestare perche’ se arriva il messicano (Carlos Slim, patron di America Movil, ndr) vi manda a casa in 30mila”. Il bilancio di Telecom Italia “e’ una cosa da neuropsichiatria. Ormai si sono venduti tutto” ha aggiunto Beppe Grillo. A chi gli chiedeva cosa ne pensases della cordata tex-tex, ha risposto: “Figuratevi se Carlos Slim, il patron di America Movil, uno degli uomini piu’ ricchi del mondo, si compra un cadavere simile. Comunque – ha aggiunto – con il 13% controllorebbe tutta la societa’. Quasi meglio di Tronchetti Provera”. (AGI) – Milano, 16 apr. –
[Mr.] … [E]… 16.04.07 10:45
Che ingrati ‘sti ebrei, quelli gli volevano offrire una vacanza in piscina e loro ricambiavano scappavando portandosi pure dietro i denti d’oro e i capelli…
Se suo figlio ha una difficoltà nella lettura e nell’apprendimento, non vedo perché dovrebbe essere considerato in modo particolare in ambito scolastico. Che questa difficoltà abbia un nome, dislessia, appunto, non mi sembra rilevante.
Tutti noi abbiamo difficoltà di vario genere, ma queste non hanno un nome ufficiale, e ovviamente nessuno pensa di poter ricevere dei trattamenti speciali affinché tali difficoltà non abbiano a incidere sul proprio rendimento (scolastico, lavorativo, universitario, ecc…).
Secondo me, signora, lei sta affrontando la questione in maniera sbagliata. Si rassegni all’idea che suo figlio non sarà mai un premio nobel per la letteratura, e lo lasci vivere una vita tranquilla, senza questa ossessione per essere riconosciuto per il ragazzo intelligente che è.
Lo so che sembra ingiusto, e forse lo è, ma non ci si può fare niente, e bisogna accettare questo limite come i tanti altri che uno si ritrova addosso dalla nascita.
Devo dire che, per una volta, qui il problema, secondo me, non sta tanto nelle istituzioni, quanto nella (morbosa?) ossessione di una madre che non accetta che le persone non riconoscano l’intelligenza del figlio.
Rispondo a Giorgio. Si vede che non conosci questa malattia che in Italia è sottovalutata mentre è presa molto in considerazione nei Paesi anglofoni e francofoni. La dislessia è una difficoltà oggettiva dell’apprendimento. Non la si può liquidare banalmente. Dai test che feci fare a mio figlio – ai quali io fui costretta a sottopormi perchè questa malattia gli scienziati sono giunti a considerarla in massima parte ereditaria – è risultato che anch’io lo sono anche se in forma più leggera e con il senno di poi ho anche meglio interpretato alcuni mio problemi (l’uso delle doppie per esempio). mio figlio ha preso la forma più grave ed è dovere della famiglia e della scuola farsene carico per far crescere serenamente questi ragazzi che altrimenti cadrebbero in depressione perchè facilmente oggetto del bullismo scolastico. A me personalmente, grazie alla mia forza di volontà e alla malattia in forma più blanda, non ha impedito di arrivare a prendere tre lauree di cui una parigi e una new york.Non doveva quindi scrivere che per lei è solo la preoccupazione di una madre intenta a far valutare l’intelligenza del figlio. Chi non conosce non dovrebbe nemmeno parlare. renata
ti consiglio di informarti prima di sputare sentenze o giudizi affrettati.La dislessia è un disturbo OGGETTIVO dell’apprendimento e non un problema di poca intelligenza.Ti consiglio di conoscere e frequentare qualche dislessico e poi di rivedere il tuo giudizio su una madre giustamente in apprensione per il futuro del figlio, come lo sono io.
Signora, perché assume che io non conosca la malattia in questione? Secondo lei si può parlare soltanto di ciò di cui si ha esperienza personale? Io mi sono informato sull’argomento; non sono un esperto, ma penso di avere il diritto di esprimere la mia opinione.
Detto questo, forse nel mio commento originale non mi sono espresso benissimo.
Quello che volevo dire è che riconosco la dislessia come una patologia debilitante (anche se bisogna riconoscere che ce ne sono di più gravi), ma non accetto che debba implicare un trattamento speciale per chi ne è affetto.
So benissimo che i dislessici non sono ritardati, o stupidi… non è questo il punto.
Il punto è che il successo nella vita non si basa solo sull’intelligenza, ma sulla propria capacità di saper fare determinate cose. Se il dislessico non sa leggere (o comunque fa fatica), non potrà avere successo nelle attività che comportano avere dimestichezza con i testi scritti.
E’ triste? Sì. E’ ingiusto? Certamente. Ma non diamo la colpa ai professori, per favore. Chiaramente non giustifico quelli che trattano i dislessici come degli stupidi. Se danno loro brutti voti, però, secondo me non c’è niente da obiettare.
Scusate se vado o.t.
ultimamente sto notando in Italia (e nel mondo) una degenerazione sempre maggiore. Non vedo rispetto per l’uomo e per il pianeta terra. Nel nostro piccolo in Italia, entrambi gli schieramenti alla fine non fanno nulla o se fanno perseguono solo i loro interessi. Come molti di quelli che scrivono qua vorrei cambiare l’Italia, anzi, vorrei migliorare l’Italia. Ho notato che il buon Beppe e molti altri si prodigano per divulgare conoscenza e questo e buono. E vanno bene i meetup e le manifestazioni. Ma penso che non basti. Perchè queste cose non producono grandi cambiamenti nello stato sociale. Occorre invece cambiare e in fretta. Sarò ignorante, ma penso che occorra andare al potere. Penso che il gioco vade seguito secondo le regole attuali, ma con le nostre idee. Su questo sito ho letto di proposte e primare piuttosto valide, quinid mi chiedo: perchè non iniziamo ad organizzarci, casomai fondare un partito, e presentarci alle elezioni? Se siamo in molti a credere nelle nostre idee, forse possiamo veramente cambiare qualche cosa. Mi pare che i tempi siano ormai maturi. Siete d’accordo con me?
Sei davvero ingenuo a pensare che si possano cambiare le cose con i mezzi tradizionali…
Siamo in uno pseudo regime in cui lo spazio per iniziative realmente democratiche è praticamente nullo.
Le persone veramente coscienti di quello a cui stiamo andando incontro sono troppo poche e comunque non facilmente aggregabili sotto una stessa “bandiera”.
Si salvi chi può…
circa l’andazzo scolastico , il mio vuol essere solo un evidenziare tra i tanti , un elemento dissonante :
quando le istituzioni ( impegnate a sbranarsi per il potere e i soldi) non propongono soluzioni , delegano le rogne alla scuola : sesso , droga , bullismo , educazione stradale , alimentazione ………etc. etc..
Di rimando però noto che molti diplomati confondono il congiuntivo con il condizionale !!
Non pensate che delegando troppi ruoli ad un unico soggetto , si rischi che non ne porti a compimento nessuno ?
un esempio : informatica nella scuola ? vi garantisco ( ometto la mia professione) che al 90 % è tempo sprecato e gli insegnanti di questa disciplina ne sanno meno di noi !
Anna tieni duro.
Te lo dice il padre di un bimbo che ha un problema simile originato da una epilessia latente. Fortunatamente mia moglie se ne è accorta alla fine della prima elementare e stiamo prendendo provvedimenti con una logopedista, uno psicologa e con una cura presso un centro specializzato che ci ha consigliato un medicinale che agisce soltanto sull’attivita’ elettrica anomala (senza conseguenze secondarie).
A parte il constatare che la scuola è impreparata a questo tipo di casi e si limita purtroppo a classificare bambini con problemi di letto-scrittura come incapaci mentre dietro potrebbero esserci cause neurologiche anche lievi quello che mi piace farti conoscere è che lo psicologa di mio figlio che lo segue con attenzione e competenza è laurata e specializzata ma è a sua volta dislessica.
La dislessia come tanti altri problemi di questo tipo sono superabili, aggirabili se non completamente curabili. Tuo figlio ha trovato da solo la strada perche’ probabilmente è un ragazzo eccezzionalmente pronto e abile: per questo andrebbe premiato e non punito.
Anna, continua a lottare con tuo figlio e sappi che siamo in tanti ad affrontare questo problema ogni giorno.
Quello che dobbiamo fare e’ far capire anche agli genitori con figli che hanno “problemi” e agli insegnanti che devono “gestirli” che forse non tutti questi problemi sono irrisolvibili.
Aiutiamo gli altri ad aprire gli occhi.
Se suo figlio ha una difficoltà nella lettura e nell’apprendimento, non vedo perché dovrebbe essere considerato in modo particolare in ambito scolastico. Che questa difficoltà abbia un nome, dislessia, appunto, non mi sembra rilevante.
Tutti noi abbiamo difficoltà di vario genere, ma queste non hanno un nome ufficiale, e ovviamente nessuno pensa di poter ricevere dei trattamenti speciali affinché tali difficoltà non abbiano a incidere sul proprio rendimento (scolastico, lavorativo, universitario, ecc…).
Secondo me, signora, lei sta affrontando la questione in maniera sbagliata. Si rassegni all’idea che suo figlio non sarà mai un premio nobel per la letteratura, e lo lasci vivere una vita tranquilla, senza questa ossessione per essere riconosciuto per il ragazzo intelligente che è.
Lo so che sembra ingiusto, e forse lo è, ma non ci si può fare niente, e bisogna accettare questo limite come i tanti altri che uno si ritrova addosso dalla nascita.
Devo dire che, per una volta, qui il problema, secondo me, non sta tanto nelle istituzioni, quanto nella (morbosa?) ossessione di una madre che non accetta che le persone non riconoscano l’intelligenza del figlio.
Anna, leggendo la tua lettera mi sono prima commosso e poi inc .to, e ho pensato: ” cacchio l’ italia è divisa in due , da una parte le persone in gamba che si fanno un mazzo e la mandano avanti, dall’ altra i furbetti incapaci che si spintonano per occupare gli ambiti posti statali.
Senza questa feccia chissà come sarebbe il nostro bel paese?
Saluti Pietro
‘FNCLUO AL MNITSERO DLEL’ ITSRUZINOE!!!
Tom Cruise,prima di essere riconosciuto quasi unanimamente il miglior attore cinematografico di sempre,era dislessico!!! Dalla dislessia,con un minimo di impegno in più da parte anche(soprattutto)delle istituzioni statali,si può guarire in pochissimi anni! Non solo,da quel che ne so le persone affette da questo disturbo sono spesse dotate d’intelligenza superiore alla media;è come se vedessero le cose del Mondo “diversamente” dagli Uomini ordinari!
RESISTERE!VOMITARE!SOVVERTIRE!RESETTARE!
Un abbraccio caldo e rivoluzionario by SognoRosso,per il delegato paladino dei mini-azionisti Telecom Beppe Grillo,e per tutti gli Amici dislessici e caparbi!
a differenza di quello tanto conclamato da cui si è prodotto un businness infermabile,e nessuno si è arricchito raccontando questa VERA tragedia,non come qualche frivolo popolo amante della ricerca del pietismo.
Sign. Anna tenga duro ed insista: il mondo è pieno di persone sensibili ed intelligenti che potranno aiutarla.
D’altra parte se suo figlio è riuscito negli studi fino ad adesso vuol dire che è sicuramente abbastanza in gamba per andare avanti con le sue sole forze.
Non valuti tutto facendo riferimento a ciò che i mass media propongo ogni giorno: vallette, raccomandati, eccetera.
Mi permetto di proporre a Beppe Grillo la creazione una sezione nel suo blog in cui siano evidenziati i fatti (non intendo i drogati) e le persone positive (idem come sopra): di mezzi di comunicazione che sottolineano ed evidenziano solo il male e ciò che non funziona ce ne sono già anche troppi.
Dove è finito il Beppe Grillo di “Te lo do io il Brasile”? Grillo risorgi!
del quale chiedo scusa ma non essendo ferrato in materia ( la dislessia) nè avendo esperienza sul tema, spero mi si consenta di scrivere anche su un argomento diverso, anche se leggo volentieri e condivido molti dei commenti fin qui espressi e che mi permettono di farmi un idea del problema.
MA se ogni volta si deve aspettare un tema di cui siamo esperti o interessati per scrivere sul blog mi sa che possono passare anche mesi per intervenire e potranno scrivere nel merito ben poche persone.
quindi ben vengano anche gli off topic che poi, chi non è interessato a leggerli può saltarli a piè pari.
Suggerisco al limite di chiedere a chi scrive OT di specificarne all’inizio ‘L’OGGETTO’ AFFINCHè CHI NON NE E’ INTERESSATO possa evitare di leggerli.
fino a quando gli insegnanti non saranno considerate VOCAZIONI e non PROFESSIONI la scuola non sarà altro che un’istituzione finalizzata all’inquadramento qualunquista servo di lobbi di potere politico, industriale e soprattutto spirituale
impossibile che un’insegnante elementare dia 4 perchè è almeno dal 1975/76 che non si danno più voti, ma giudizi; lo so anch’io che fa più effetto dire 4.
poi che dire di tutti quei genitori che a fronte di un’insegnante che chiede che venga fatta una “valutazione” da parte di un esperto, quando ravvisa un problema di dislessia/disgrafia…si rifiutano di acconsentire?? perchè la richiesta deve essere fatta dai genitori, solo da loro anche se su consiglio dell’insegnante!Nonostante venga spiegato che il loro figlio non è stupido, ma di intelligenza normale, spesso rispondono che il loro figlio dallo psicologo o dal neuropsichiatra (coloro che devono fare una valutazione ed eventualmente una diagnosi)non ce lo portano!! cosa ne dite?
so che esistono dei software in commercio molto validi per aiutare i bambini affetti da questo problema, solo che sono particolarmente onerosi; sarebbe utile fare pressione perchè questi programmi , che in qualche modo sono come dei farmaci per queste persone, venissero resi gratuiti o fortemente scontati così da renderli disponibili a tutti.
Considerando che a un condannato in via definitiva per collusione con la mafia e voto mafioso se in parlamento non gli succede nulla e quindi considerando anche che i software costano troppo? ,..allora sai che ti dico : viva la pirateria informatica!
Si annuncia una fine d’anno scolastico ad alto rischio caos per la crisi finanziaria in molti istituti
italiani. Budget irrisori rendono impossibili le sostituzioni dei prof. E pagano gli studenti
Scuola, è vietato ammalarsi
mancano i soldi per i supplenti
anch’io sono 1dislessico che ha avuto problemi a scuola e oggi sono 1agente di vendita ed dopo 10anni anche 1ex promotore finanziario…e leggere queste storie ed altre mi porta solo rabbia che non si può tenere dentro per sempre…PRIMA O POI QUESTI POLITICI TUTTI VANNO ELIMINATI TERMINATI…ho visto mio padre lavorare ogni giorno per mantenere la sua famiglia e PAGARE REGOLARMENTE LE TASSE e oggi a 70anni con le mani e il volto segnato dalle preoccupazione e dal lavoro lo stato gli ha “chiesto” soldi, solo perchè un anno mio padre è stato MALE e non ha dichiarato il reddito RICHIESTO…lo STATO (centrale e locale e l’INTERA CLASSE POLITICA) è un USURAIO (vedi INPS) lo STATO è MAFIA …questo stato non ci rispetta quetso stato ci sputa addosso…
Ho scoperto che mio figlio in prima elementare verso natale ancora non sapeva nè leggere nè scrivere perchè era dislessico ( sono psicologo anche se non mi occupo di infanzia) mentre la maestra al pagellino gli aveva messo quattro in italiano!!!!! Dopo quattro anni di insegnante di sostegno ( in gamba ) ha recuperato moltissimo . Ha sviluppato un’intuizione fuori dalla norma diventando un bambino veramente speciale!!!
La sua lettera sig.ra Anna,
mi ha colpito molto forse perchè sono una mamma anch’io anche se le mie figlie non hanno nessun problema del genere, io cmq vedo che anche nella scuola ci sono insegnanti veri e surrogati vari che non saprei come definire.
Quello della dislessia è un problema serio, ma a volte io mi accorgo parlando con altre persone, che c’è davvero poca attenzione da parte degli insegnanti nel riconoscere un problema, e questo porta addirittura alla superficialita’; quando poi si accorgono che esiste un disagio che non hanno ben definito spesso sono pronti a scaricare sulla famiglia tutto! Sono capaci di far sentire in colpa un genitore perchè solo perchè loro non sanno che pesci prendere, i bambini sono “INDIVIDUI” con personalita’ proprie e diverse tra loro e gli insegnanti dovrebbero diversificare con molta attenzione il loro lavoro. Penso che anche nella scuola ci sono persone che insegnano per passione ed altre che si sono “sistemate” con il posto “fisso e sicuro” e tirano avanti. Poi non parliamo dei “fondi” che mancano anche per non far piovere in classe, per non far crollare i muri di certi edifici, ecc, ma questo è un discorso che poi va a finire in politica e credo che di post fuori luogo ce ne siano gia’ molti!
Tanti auguri ed ammirazione per il suo coraggio!
Alba
Anche mio figlio è dislessico ma la stranezza non è lui, ma il sistema che deve affrontare.
La nostra battaglia è rivolta costantemente contro un nemico che non è la dislessia ma l’IGNORANZA, nel senso letterale del termine.
Invito Anna e tutti i lettori del blog un passaggio su unn meraviglioso forum di genitori (lì ho trovato l’umanità e la competenza che purtroppo ancora non esiste nelle scuole italiane).
LA SCUOLA è una fucina dove vengono forgiate le nuove generazioni
L’IMPIANTO é PERFETTO le nuove generazioni saranno forgiate in maniera impeccabile
il 5% saranno perfetti uomini politici
il 6% saranno splendidi managers
il 4% integrerà degnamente la classe dominante
l’87% formerà il substrato sociale, perfettamente in sincrono con quello preesistente e con una regola ferrea impressa nel loro DNA: PASCOLARE TRANQUILLO SENZA ROMPERE I GLIONI.
Beppe Grillo: dov’è Tronchetti?
Piccolo show del comico Beppe Grillo prima dell’avvio dei lavori assembleari di Telecom Italia. Grillo, presente come azionista, ha incontrato la stampa
fuori dai cancelli della sede della Telecom a Rozzano. «Tronchetti non c’è – ha spiegato -, non è venuto neanche questa volta, la prima fu due anni fa a Siena in cui doveva parlare di etica dell’ informazione con Andreotti!». Grillo ha anticipato alcuni argomenti del suo intervento in assemblea: «Chiederò – ha detto – dove sono finiti i 45
miliardi espropriati ai piccoli azionisti e perchè questi non possono avere una rappresentanza vera». Il comico ha quindi ricordato come la Consob «mi ha mandato
tre lettere dicendo che posso creare turbativa, con il presidente della Consob Cardia ormai ho un rapporto di affetto».
Grillo ha quindi mostrato il bilancio Telecom giudicandolo come «una cosa da neuropsichiatria, si sono venduti tutto». A chi gli chiedeva come giudicasse la possibile offerta della cordata formata dagli americani di At&T e dell’America Movil del
miliardario messicano Carlos Slim, il comico ha risposto: «Figurati se uno degli uomini più ricchi del mondo si compra un cadavere simile, comunque con il 13% del capitale della società la controllerebbe, una percentuale ancora inferiore a quella di cui disponeva Tronchetti». Rivolto poi al presidio dei sindacati che stazionano davanti
ai cancelli Grillo ha spiegato: «Dovevate venire qui in 80 mila perchè se arriva il messicano caccerà 30 mila di voi».
del quale chiedo scusa ma non essendo ferrato in materia ( la dislessia) nè avendo esperienza sul tema, spero mi si consenta di scrivere anche su un argomento diverso, anche se leggo volentieri e condivido molti dei commenti fin qui espressi e che mi permettono di farmi un idea del problema.
MA se ogni volta si deve aspettare un tema di cui siamo esperti o interessati per scrivere sul blog mi sa che possono passare anche mesi per intervenire e potranno scrivere nel merito ben poche persone.
quindi ben vengano anche gli off topic che poi, chi non è interessato a leggerli può saltarli a piè pari.
Suggerisco al limite di chiedere a chi scrive OT di specificarne all’inizio ‘L’OGGETTO’ AFFINCHè CHI NON NE E’ INTERESSATO possa evitare di leggerli.
Umberto Tozzi propone di fare la Nazionale del Fondo per l’Infanzia, cioè cento cantanti ed artisti fra quelli che si esibiranno a Milano, in tournee continuata in tutte le città del mondo per continuare la raccolta fondi 365 giorni su 365, che ne dici?
Mi sembra una grande idea. Io come ho già ripetutamente spiegato sono il leader di una non-organizzazione perchè non facciamo riunioni, non abbiamo sedi e non abbiamo membri.
Siamo organizzati in comitati spontanei autonomi nonviolenti autorganizzati autofinanziati con potere decisionale proprio.
Io essendo l’ideatore, il promotore, il generale della setta segreta degli schiettttisti, vengo sicuramente preso in considerazione quando espongo il mio parere.
Però vi assicuro che le mie indicazioni sono sempre state quelle di ascoltare e valutare attentamente le proposte di tutti e di considerare le mie opinioni alla stessa stregua di quelle di tutti.
Se volete la mia opinione sulla proposta di Tozzi, mi sembra una grande idea, successivamente al Festival Mondiale della Culture Popolare di Milano, il Giro del Mondo per la Protezione dell’Infanzia con diritti televisivi, biglietti, raccolte fondi, tolte le spese ed i compensi, da girare dentro nel Fondo Milanese per la Protezione dell’Infanzia.
Questo post mi fa venire in mente quando ero bambino: Avevo 6 anni e in prima elementare e non riuscivo a parlare, o meglio non riuscivo a rispondere. Qualcosa mi bloccava, in certi contesti l’emozione mi dominava.
La mia vista era come appannata e tutti i miei sensi sembravano come alterati, sentivo una voce ma non distiguevo le parole. La maestra come “premio” mi faceva alzare davanti ai miei compagni e mi domandava con arroganza qualcosa. Ma io, niente, non rispondevo. Il comportamento della maestra poi degenerava e dopo minuti le domande erano mutate in tirate di capelli, schiaffi dietro la testa, punizioni dietro la lavagna.
Nessuno mi ha mai assistito, nessuno mi ha mai detto cosa avevo in quel periodo della mia esistenza.
Poi sono cresciuto e oggi, tendenzialmente, diffido dei professori e delle istituzioni.
Ancora oggi, ho difficoltà nel rispondere ma per altre ragioni…
Cara Anna e caro Beppe,
sono un’insegnante elementare che si occupa di sostegno. So che cos’è la dislessia e grazie ad alcuni esami universitari ed ad alcuni corsi, so anche quali sono le strategie per aiutare questi bambini e bambine ad avere un percorso formativo adeguato. Tuttavia, non credo che il problema sia risolvibile con qualche corso di aggiornamento, poichè spesso si perde la visione d’insieme delle cose, anzichè sperare in ricette miracolose che permettano a chi ha qualche tipo di disabilità di non “rompere” in classe, bisognerebbe svitare la testa di molti insegnanti e farcirla con alcuni ingredienti fondamentali:
– la consapevolezza del ruolo di insegnante: non sono gli alunni a dover seguire il maestro, bensì il maestro a modificare le attività in base alle personalità dei suoi alunni;
– la prospettiva che la valutazione non è la finalità dell’apprendimento, bensì un momento di riflessione e di monitoraggio per capire se si sta lavorando nella giusta direzione;
– l’umiltà di riconoscere quando si sbaglia e di conservare una mente elastica, aperta e critica rispetto alle innovazioni pedagogiche dell’ultimo secolo, le quali non sono minacce alla propria autostima, ma strumenti che possono aiutare nel lavoro di tutti giorni.
LA SCUOLA VA RIPENSATA, non bastano quattro circolari striminzite!
Scusate i toni ma l’argomento mi sta molto a cuore.
Taziana, Padova
il vero problema non è la dislessia in sè, ma la percezione che se ne ha a livello scolastico, gli insegnanti dovrebbero essere allenati a riconoscerla il più precocemente possibile, per evitare che la difficoltà di apprendimento di questi bambini non siano attribuite a scarsa intelligenza o a svogliatezza. quanti bambini sono stati emarginati e accusati di non aver voglia di studiare, mentre avevano solo difficoltà di natura neurologica.
eppure basterebbe poco, non è dificile, anch’io ho avuto una figlia dislessica, sono stata io a riconoscerne i sintomi e ad informarmi, trovando gli specialisti giusti per aiutarla, e in una struttura pubblica. ringrazierò sempre il prof. roberto iozzino che con competenza e passione ha seguito mia figlia.
devo dire però che anche gli insegnati sono stati tutti molto comprensivi e consapevoli del problema.
Disturbi specifici dell’apprendimento e legislazioneIl 18 Maggio del 2006, l’On. Fabris presenta alla Camera il nuovo disegno di legge N. 563, approvato dall’Associazione Italiana Dislessia: … http://www.leonardoausili.com/archivio89.htm – 46k
Tutto giusto, ma non esageriamo. Sono un dislessico. Me ne sono accorto tardi, a 21 anni, ma ho capito per fortuna che le mie difficoltà scolastiche non erano dovute al fatto di essere più stupido o svogliato degli altri. Eppure il mio percorso l’ho fatto, magari con più salite, ma questo mi ha permesso di sviluppare di più altre capacità in modo da compensare il mio “difetto di fabbrica”, come una certa velocità di pensiero e una grande capacità mnemonica e di sintesi, per fare due esempi.
Bisogna sempre chiedersi se intervenire sempre per curare e normalizzare non faccia più danni di quanti ne ripari. Da parte mia ritengo che oggi, se fossi stato seguito e curato nell’infanzia e nell’adolescenza, sarei stato probabilmente una persona peggiore, sicuramente più mediocre.
La diagnosi della dislessia non è così semplice e non doveva certamente farla lei,come mamma che non è tenuta ad avere le conoscenze specifiche.Gli insegnanti possono e dovrebbero accorgersi del problema fin dalle elementari e indirizzare le famiglie a centri specialistici per verifiche e diagnosi appropriate(che non sono di competenza degli insegnanti.
Ho discusso molto di questo argomento con mia moglie,insegnante elementare che ha avuto un caso diametralmente opposto a quello in questione.Lei alla fine del primo anno di ciclo (prima elementare) quando i bambini cominciano a leggere e scrivere,ha notato una strana difficoltà in un bambino dall’intelligenza sicuramente superiore alla media.Si è insospettita e si è iscritta ai corsi di aggiornamento sul tema dislessia infantile organizzati dalla scuola ricevendo conferme dei suoi sospetti.All’inizio dell’anno successivo ha tenuto sotto controllo il bambino in questione e,avendo delle continue conferme del problema ha informato dei suoi timori la famiglia.Invitando la mamma ha portare da specialisti il bambino per verificare quanto sospettato e prendere,in caso positivo,tutte quelle misure per facilitare e mettere nelle migliori condizione il bambino per un corretto apprendimento e sviluppo (senza considerare i traumi psicologici di chi non capisce per quale motivo gli altri leggono e lui no…),la mamma le ha risposto che anche il padre aveva questo problema e che era vissuto benissimo senza andare da nessuno,che suo figlio era intelligente e che non avrebbero, anche in caso di diagnodi positiva, assunto alcun provvedimento.Inutile far capire che la dislessia nulla toglie all’intelligenza e alle capacità(maggiori perchè stimolate subito alla compensazione);su quella mamma consapevole nulla è stato possibile.Come vede anche con un tempismo eccezionale nulla si è potuto fare contro l’ignoranza di chi considera vergognosa una “diversità” che se non aiutata rischia di danneggiare veramente le persone.Auguri
Il blog serve anche a questo: cercare di sensibilizzare le persone a problemi che sono di tutti,la percentuale che ne soffre non può e deve essere dimenticata.La dislessia non è un problema personale è un argomento che va trattato perchè non se ne parla mai.
Il suo invece è un problema personale facilmente superabile con confetti lassativi.
Il blog è una cosa seria non lo intasiamo di argomenti non attinenti e stronzate.
Coraggio Anna!
Ho letto con apprensione, indignazione e rabbia quanto da te riportato. Neanche tanto per la mancanza di organizzazione dell’Italia, che come al solito delude qualsiasi aspettativa, ma per la mancanza di sensibilità e comprensione di coloro ai quali ti sei rivolta.
Le persone che ti hanno dato quelle risposte dovrebbero vergognarsi profondamente.
Il tentativo di emigrazione in extremis verso gli Stati Uniti accomuna i F/rank a «migliaia di e/brei europei ed in particolare t/edeschi che trovarono le porte sbarrate dalle leggi dell’epoca» osserva Richard Breitman, s/torico dell’American University.
Il premio Nobel per la Pace, E/lie W/iesel, ha dedicato numerosi scritti per imputare all’amministrazione Roosevelt la scelta di non accogliere gli e/brei in fuga dall’Europa n/azista ed il museo della S/hoà di Washington ricostruisce nei dettagli episodi come quello di una nave ,St Louis, con a bordo 937 profughi e/brei salpata da Amburgo nel 1939 e respinta di fronte alle coste della Florida.
Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog di Beppe Grillo
Non sono consentiti:
– messaggi non inerenti al post
– messaggi privi di indirizzo email
– messaggi anonimi (cioè senza nome e cognome)
– messaggi pubblicitari
– messaggi con linguaggio offensivo
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– messaggi con contenuto razzista o sessista
– messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
ci sono tanti blog in rete.
perchè proprio questo?
ti assicuro che la censura non è a senso unico
spesso ho visto censurare miei commenti o li ho trovati cancellati in un secondo momento
la differenza sta tra chi si lamenta, starnazza e minaccia e chi accetta la “censura” per il semplice fatto che se solo 1 delle regole viene violata si è dalla parte del torto
Anna anche io ho avuto una storia simile a tuo figlio. A me è stata diagnosticata la discalculia che è una forma simile alla dislessia ma con i numeri. Se ne è acorto un docente universitario. Comunque con grande fatica mi sono diplomato e adesso sono all’università, abbastanza in pari e, sempre con difficoltà, ma penso proprio di riuscire a farcela. (studio farmacia, nemmeno una cosa semplice). Sostieni tuo figlio!
Ciao Anna,
io ho una bimba di 6 anni e ho dovuto intuire io che è dislessica.
La maestra è intenzionata a bocciarla perchè (guarda caso) non sostiene il carico di lavoro … non è autonoma.
Quello che mi fa rabbrividire di più,è che l’ho fatta seguire per due anni da una psicomotricista e da una neuropsichiatra perchè ha avuto ritardi nel linguaggio e problemi di mobilità( ad oggi lei non sa correre … cammina veloce)… chiari sintomi di dislessia ma non se ne sono mai accorte.
per l’anno prossimo ho richiesto un’insegnante di sostegno (sperando che me la diano) ma potrà essere presente solo due ore al giorno perchè questo è il tempo che il ministero concede.
Evviva le riforme scolastiche forse si stava meglio quando ci facevano fare le pagine di A,B,ecc.,più che in una democrazia mi sembra di vivere nella giungla dove il più debole sopperisce … agghiacciante
le persone così dette “autistiche” sono più vicine all’illuminazione di quanto non lo siano le così dette persone “normali” appartenenti alla società “civile” in quanto tali sono deliberatamente ostacolate “nell’illusorietà della realtà proposta dalle religioni rivelate” poichè pericolosi; tali persone avendo la grandissima capacità di vedere la verità dietro l’illusione sono nemici pel potere spirituale precostituito
CELEBRIAMO E RISPETTIAMO ALLORA LA DIVERSITA’ COME RICCHEZZA INESTIMABILE DEL GENERE UMANO
Sono un’insegnante di Genova che da cinque anni aderisce al progetto Mus-e, il cui presidente nazionale é Riccardo Garrone.
Mi ha fatto un enorme dispiacere sentire nel corso del tuo spettacolo di sabato 14/04 a Genova di non far entrare Mus-e nelle scuole.
Questo progetto porta l’ARTE nelle scuole e non il sig. Garrone, di cui ai bambini non interessa assolutamente niente (soprattutto se Genoani!!!)
Abbiamo fatto entrare bambini della scuola elementare in teatri come il Carlo Felice, nei musei cittadini, al Conservatorio, luoghi in cui alcuni di loro non entreranno mai più e parlo degli immigrati il cui processo di integrazione é nelle finalità di Mus-e. Bambini autistici (ai quali, mi sembra capire, dedichi una certa attenzione), nelle nostre lezioni parlano, partecipano come gli altri ed anche i dislessici non hanno problemi a dipingere, suonare, muoversi (il ritmo per loro é riabilitativo).
Il linguaggio dell’arte é universale, tutti lo capiscono e tutti ne possono fruire ed é SOLTANTO per questo che entriamo nelle scuole. Ma lo facciamo anche grazie a personaggi come il petroliere Garrone che sponsorizzano l’iniziativa (che faccio notare é a carattere europeo) e ad altri che forse non sono tanto ecologisti.
Comunque cerchiamo di non fare solo pura demagogia, mettiamoci anche dalla parte di coloro che non vivono in villa e che per arrivare alla fine del mese faticano e non poco e che solo da piccoli nella scuola elementare hanno la possibilità di sentirsi uguali agli altri.
Mus-e FA SOLO QUESTO: INTEGRA I DISEREDATI, I DISABILI, GLI IMMIGRATI e per qualche tempo li fa sentire come i compagni più fortunati.
Tutto questo non mi sembra una colpa e allora perché tenere questo progetto fuori da una scuola tanto criticata?
LA SCUOLA è COME L’ECONOMIA….NEL BREVE PERIODO è MOLTO IMPORTANTE IL SINGOLO INSEGNANTE…NEL MEDIO LE STRUTTURE E LA GESTIONE DELL INSEGNAMENTO DA PARTE DEL PRESIDE…MA NEL LUNGO PERIODO LA COLPA DEL MALFUNZIONAMENTO è DELLA POLITICA..CHE IN ITALIA HA TRASCURATO UNO DEI SETTORI CHE IN ALTRI PAESI SONO RITENUTI PRIMARI…ISTRUZIONE E RICERCA!!!
LA MERDA STA IN PARLAMENTO: TUTTI I PROBLEMI NASCONO DA LI!—
Soltanto un pazzo, uno stupido o uno spettatore di Buona Domanica non si accorgerebbe che l’Italia stà ormai finendo come l’Argentina del crack economico-finanziario!!!
Cara squaw padana 16.04.07 08:08
ne ho anche per lei.
Su suo consiglio ho guardato i nomi di alcuni dei “furbetti” di questi ultimi anni: ma lo sa che la maggior parte sono proprio…. oh, oh… sono del Nord!
Tronchetti Provera, Benetton, Prodi, Marchionne, Moratti, Rognoni, Berlusconi, Rossi, Piaggio, Romiti, Della Valle, Merloni, Ligretti, etc. etc…
P.S.: Ha visto, per caso, ieri sera, la trasmissione Format? Provi a collegarsi al sito internet e si aggiorni sugli sprechi/imbrogli industriali/manageriali al Nord.
Per la serie: “Tutto il mondo è Paese”!
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
###############################################
sei il solito demagogo
Della valle e Romiti non sono del Nord
i problemi degli imprenditori del Nord è che sono stato costretti ad aprire fabbriche al Sud che hanno distrutto le loro aziende perchè i meridionali rubano dalla mattina alla sera e se dici qualcosa i comunisti li difendono a spada tratta (come fanno ora con gli stranieri)
Alfa Romeo, Fiat, Parmalat sono cominciatea fallire quando hanno impiantato stabilimenti nel Sud
Il Sud come imprenditori di spicco ha Mastella, Gigi d’ Alessio e Leone di lernia
Beccato! E’ vero, Della Valle è nato il 30.12.1953 a Casette d’Ete (AP) e Romiti il 24.06.1923 a Roma. Ma a questo punto devi spiegarmi: dove stà la linea di separazione Nord-Sud? Roma è da intendere Nord o Sud? (visto che non esiste centro).
Comunque sia, dopo aver scoperto una “Squaw” padana, abbiamo quì un bel capo dei “Piedi Verdi”.
Fammi togliere qualche sassolino…
I tuoi cari imprenditori non sono stati “costretti”, nel recente passato, ad aprire fabbriche al Sud… ma le hanno aperte sperando di poter sfruttare la “manovalanza” (prendendo per il collo tanti operai bisognosi di lavoro) sotto costo e poi, dopo le varie rimostranze dei lavoratori, le hanno richiuse perchè poco convenienti per le loro tasche.
Allora hanno trovato un escamotage. Come? Visto che al Sud c’è la “mafia” che non vuole far lavorare nessuno (e tu ci credi), hanno aperto le stesse fabbriche all’estero dove la manodopera “costa” molto meno e si può lavorare 28 ore al giorno.
Un esempio. A Termini Imerese (per citarne una) c’era la FIAT e produceva le “Panda” (oramai in fase di uscita di produziond). Cosa ha pensato la FIAT? Convertiamo il tutto alla produzione della “nuova Panda”? della nuova “500”?… Nooooo!, è più “conveniente” produrle all’estero ed incassare gli utili risparmiati sfruttando la manodopera altrui.
L’esempio FIAT vale anche per tante altre industrie italiane. Alla faccia del “Made in Italy” e della “competitività” del marchio italiano all’estero.
Altro che “mafia”, altro che “meridionali che rubano” (“sui sindacalisti comunisti che li difendono a spada tratta”, potrei essere d’accordo al tuo malcontento).
Alfa Romeo, Fiat non sono fallite (anzi stanno in utile che si stanno spartendo); La Parmalat, dopo il crack si sta riprendendo…e la colpa non è del Sud visto che tanti poveri azionisti sono proprio del Sud.
In ogni caso, al Sud, abbiamo ed abbiamo avuto le migliori menti di questo secolo. Informati!
A proposito leggi il seguito.
I PIU’ GRANDI FINANZIATORI DEI MOVIMENTI (CRIMINALI) PALESTINESI SONO: USA, UE, PAESI DEL GOLFO E…… ISRAELE !
…CHE SE DIVISI PRO-CAPITE DI PALESTINESE AMMONTEREBBERO A BEN 23MILA DOLLARI !! DOVREBBE ESSERE UNA SVIZZERA MA NON LO E’ PERCHE’ QUESTO ‘TESORETTO’ VIENE REINVESTITO IN IMMOBILI DAI ‘LEADER’ PALESTINESI DI HAMAS, AL’AQSA, E AL’FATHA IN USA, UE E PARADISI FISCALI !
NON SPENDONO NEMMENO NELLE ARMI PER COMBATTERE I SIONISTI, LE ARMI ALLA POLIZIA PALESTINESE GLIELE HA DATE ISRAELE !!
POI MANDANO FIGLIE, MOGLI MADRI A FARSI ESPLODERE E I FIGLI A DIRE IN TELEVISIONE CHE LA MAMMA HA FATTO BENE A SPARARSI CONTRO GLI ISRAELIANI !!
ZERO AIUTI AI PALESTINESI, IN 6 MESI FINISCE QUESTA FARSA MACABRA !!
Forse sembrerò un pò maschilista ma una ragazza dislessica non può che essere un ragazza senza troppe pretese, che non rompe troppo le palle e che ci stà: c’è una lista delle dislessiche?
Erminio Tuletti
Quante sono le prostitute dislessiche? E le pornoattrici? Come al solito ci si guadagna di più ad essere femmina che maschio…
Erminio Tuletti
Ho recentemente scoperto di essere attratto dalle ragazze un pò “difettate”, come lo sono io del resto.
Caro Beppe,
battute esilaranti (e molto italiane), come quella della ballerina senza gambe alla Scala, precisano abitudini trasparenti di un’inadeguatezza mentale di insegnanti, che in gioventù hanno solamente risposto con immediatezza berlusconiana a quiz d’ingresso, a concorsi-farsa per docenti.
Aggiungo frasi da cabaret raccolte durante i miei 49 anni di presenze mondane:
1-suo figlio è meglio che si trovi/a un lavoro!
2-(ad un ragazzo autistico) suo figlio non riuscirà mai nella vita.
3-questo è un bambino troppo buono: dobbiamo farlo diventare un po’ più cattivello!
4-con suo figlio è inutile insistere più di tanto: non capisce niente!
5-il bullismo è solo una moda: non esiste! (un insegnante delle elementari in difesa dei suoi alunni passati in I media e discussi dai nuovi professori)
Se vinci un concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica, più o meno, il giorno appresso sali in cattedra: è bastato rispondere giusto, ed essere un laureato.
Un’ultima cosa. Al posto di un impiegato dell’anagrafe cittadina può accedervi sia un geometra che un ragioniere piuttosto che uno del liceo: non cambierebbe nulla. Hanno tutti e due un diploma.
Giustissimo! La domanda è questa: chi mai si farebbe operare all’appendicite da un architetto?
Eppure, anche lui è un laureato, come il medico!
Un saluto, Domenico Attanasii.
Tutto quello che riguarda la scuola si può riassumere nel detto:
“Fare le nozze con i fichi secchi”
– gli insegnanti sono tra i meno pagati d’Europa
– le scuole sono fatiscenti;
– gli Istituti sono cronicamente lasciati senza risorse economiche;
– libri, corsi, computers per l’aggiornamento se li devono pagare i docenti;
– le S.I.S. (Scuola Interateneo di Specializzazione per la formazione degli insegnanti della scuola secondaria), sono carrozzoni per foraggiare docenti universitari spennando i giovani laureati;
– gli insegnanti di sostegno, per risparmiare, vengono ripartiti tra più allievi;
– non viene premiato chi lavora e cacciato chi non fa nulla (dirigenti compresi).
In Italia non si è mai investito nella scuola, tutti però vorrebbero che fosse all’altezza dei suoi compiti. La scuola norvegese ma a prezzi italiani insomma.
Le nozze con i fichi secchi.
Che mi dice allora di:
– TRE mesi di ferie pagate (quale altra categoria lavorativa ha tale privilegio);
– assenze per malattia (sempre conducibili allo “stress” lavorativo);
– assenze per scioperi di sindacato;
– assenza per problemi familiari;
– gite pagate;
– sconti sull’acquisto di computer;
ed altro???????
Le Scuole, senza questi sprechi, andrebbero sicuramente meglio.
Rispondere a tutto sarebbe lungo. Rispondo a tre cose (se ho tempo, magari più tardi rispondo anche alle altre), anche se mi spiace che tu abbia affrontato l’argomento con tanta superficialità.
1) Ritenere che le assenze per sciopero pesino sul bilancio della scuola è davvero bizzarro.
2) Gite gratis? Io in gita non ci andrei nemmeno se mi pagassero! 24 ore su 24 di responsabilità civile e penale su un branco di minori che sono in gita per divertirsi, bere e fare casino? Ma manco morto ci andrei!
3) Sconti sui computer? Ma quali sconti? Io i computer li ho sempre pagati interamente di tasca mia. Quelli che tu chiami sconti sono convenzioni fasulle in cui, prima alzano il prezzo e poi fingono lo sconto.
Cara squaw padana 16.04.07 08:08
ne ho anche per lei.
Su suo consiglio ho guardato i nomi di alcuni dei “furbetti” di questi ultimi anni: ma lo sa che la maggior parte sono proprio…. oh, oh… sono del Nord!
Tronchetti Provera, Benetton, Prodi, Marchionne, Moratti, Rognoni, Berlusconi, Rossi, Piaggio, Romiti, Della Valle, Merloni, Ligretti, etc. etc…
P.S.: Ha visto, per caso, ieri sera, la trasmissione Format? Provi a collegarsi al sito internet e si aggiorni sugli sprechi/imbrogli industriali/manageriali al Nord.
Per la serie: “Tutto il mondo è Paese”!
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
PP.SS. per Grillo:
Oggi è “il giorno” di Telecom…
…facegli un buci( O )…così.
============================================
Provi a dimostrare quello che afferma,riguardo le gas/kammern!
Ci sono in premio $cinquantamila !
…e non è uno scherzo !
Caro amico (si dice per educazione),
io non devo dimostrare proprio niente… la Storia è questa (come per le leggi) e, fino a quando non vi sono “prove provate”, questa rimane!
Questo magari vi brucerà dentro, ma non bastano i farneticanti scritti con i quali ci assillate per convincere qualcuno sulla “purezza di intenti” del periodo nazista.
Se, invece, avete delle prove “vere e documentate”, con tanto di testimonianze, vi invito ad evidenziarle democraticamente nelle sedi competenti e chiedetene giustizia…non sareste nè i primi nè gli ultimi a sovvertire un giudizio storico/scientifico… intanto, la Storia rimane quella che è.
…Ma questo non credo sia il vostro vero scopo…
…con i vostri irritanti discorsi, fino ad oggi, avete solo dimostrato la mancanza di rispetto verso chi è morto e la costante e cieca istigazione all’unica cosa di cui andate veramente fieri: il razzismo umano e sociale!
Vi invito ad utilizzare un vecchio proverbio napoletano (tanto amato dai nostri “dipendenti” politici): Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato; scurdammece do’passato…
E tralasciando la partenopeocità del detto… ricercare quello che è l’unico bene veramente fondamentale per il genere umano: il Rispetto!
Spero ne sia rimasto nel vostro io.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
Caro amico (si dice per educazione),
io non devo dimostrare proprio niente… la Storia è questa (come per le leggi) e, fino a quando non vi sono “prove provate”, questa rimane!
Questo magari vi brucerà dentro, ma non bastano i farneticanti scritti con i quali ci assillate per convincere qualcuno sulla “purezza di intenti” del periodo nazista.
Se, invece, avete delle prove “vere e documentate”, con tanto di testimonianze, vi invito ad evidenziarle democraticamente nelle sedi competenti e chiedetene giustizia…non sareste nè i primi nè gli ultimi a sovvertire un giudizio storico/scientifico… intanto, la Storia rimane quella che è.
…Ma questo non credo sia il vostro vero scopo…
…con i vostri irritanti discorsi, fino ad oggi, avete solo dimostrato la mancanza di rispetto verso chi è morto e la costante e cieca istigazione all’unica cosa di cui andate veramente fieri: il razzismo umano e sociale!
Vi invito ad utilizzare un vecchio proverbio napoletano (tanto amato dai nostri “dipendenti” politici): Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato; scurdammece do’passato…
E tralasciando la partenopeocità del detto… ricercare quello che è l’unico bene veramente fondamentale per il genere umano: il Rispetto!
Spero ne sia rimasto nel vostro io.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
fai parte di quel nutrito manipolo di madri coraggiose che vanno avanti per difendere i diritti dei propri figli, nonostante gli intralci di un’ottusa burocrazia e di ottusi singoli dipendenti dello Stao.
Per questo, nonostante le difficoltà sono certa che tu e tuo figlio ce la farete.
Vorrei che i preventivi per FARAONICHE INUTILI OPERE PUBBLICHE (chi ha visto Report ieri sera?..) venissero bloccati e i soldi venissero stornati sulla SANITA’ e sulla SCUOLA, incluso il sostegno ai ragazzi con qualche più o meno grave difficoltà.
Certo che le opere in questione sono state imputate nei bilanci dei governi precedenti… ma mi AUGUREREI che l’ottimo MINISTRO DI PIETRO esercitasse tutto il suo potere per BLOCCARE questi fondi che4 ingrassano i SOLITI NOTI COSTRUTTORI: le infrastrutture riguardano in toto il suo ministero!
Io sono logopedista e mamma di due ragazzi dislessici. Mi impegno all’interno dell’Associazione Italiana Dislessia. Ti consiglio di fare riferimento all’associazione, nella sezione più vicina. Ti consiglio anche di entrare nel forum dove ci sono tanti genitori e dislessici che si scambiano le loro esperienze e informazioni molto utili. http://www.dislessia.org/forum
Un bacio
Rossella G.
Il governo cinese ha detto a Prodi di consentire ai loro cittadini residenti in Italia di delinquere, contraffarre e di consentirgli di ignorare ogni nostra legge.
Se ciò non sarà la Cina farà decadere gli accordi commerciali con l’Italia!
Se le cose stanno così i Cinesi in Italia vanno considerati come una forza di Invasione e il nostro Governo un governo fantoccio!
Liberiamo l´Italia dai TONTI:
Martino Estate fai le valigie!!
😀
I cinesi sono davvero presi di mira, se regole vessatorie vengono applicate esclusivamente a loro.
Il quartiere é di fatto un quartiere commerciale e ora non gli si puó impedire di lavorare. Se l´amministrazione comunale voleva che il quartiere rimanesse residenziale, doveva intervenire prima.
Infine, mettersi contro la Cina é una clamorosa e solenne idiozia. Gli unici ad averne danno sarebbero gli italiani.
Piú che Martino Estate… tu sei un Involtino Primavera (andato a male!) hahaha
….Io dirigevo il magazzino di produzione e su precisi ordini di Amore, il marito della sorella di Ligresti, con cui stavo insieme fianco a fianco tutto il giorno, anche 12-14 ore al giorno, preparavo le retine da 5 arance con un’arancia presa da una partita difettosa, o di pezzatura più piccola. Mentre per la preparazione delle buste da 3 chili, usavo una cassetta di arance buone ed una di arance semimarce su suo preciso ordine. Questo avveniva sistematicamente, tant’è che la linea di produzione era quasi sempre ferma perchè le arance marce spappolate intasavano e sporcavano i meccanismi della macchina costringendoci a continue soste per la pulizia….
La Standa continuava a perdere clienti, e sicuramente tra le cause, nella stagione invernale, erano le arance difettose. I clienti in inverno hanno bisogno di arance, e andavano da chi gliele dava buone. Il danno ricevuto prima dai Monzino e poi da Montedison si può calcolare in migliaia di miliardi. Quello subito dai milanesi che si trovavano le retine con le arance marce è immenso, un vero proprio sgarro nei confronti di Milano e dei Milanesi. Il danno subito da tutti gli altri fornitori Standa è incommensurabile. Decine di migliaia di miliardi, forse di più…
La Standa alla fine fu acquistata da Ligresti-Berlusconi per pochi soldi. Un tipico metodo da setta degli ingegneri scientisti. Ti spaccano il vetro e poi casualmente passa il vetraio. Oppure vogliono acquistare il tuo ristorante e ti inseriscono clientela pessima in modo che via via perdano clienti e possano acquistare a metà prezzo….
Su tuo consiglio ho guardato i nomi di alcuni dei “furbetti” di questi ultimi anni: ma lo sai che la maggior parte sono proprio…. oh, oh… sono del Nord! Tronchetti Provera, Prodi, Berlusconi, etc. etc…
in 1° liceo, una sensibile prof. mi ha comunicato che per lei mio figlio era una ballerina senza gambe che voleva danzare alla Scala e gli ha rifilato il debito delle sue materie
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SCOMMETTIAMO CHE SE QUELLA PROF. LO AVESSE DETTO AL FIGLIO DI UN MAROCCHINO DEL CAZZO CHE NON PARLAVA ANCORA BENE ITALIANO,
IL GIORNO DOPO VENIVA CACCIATA E IL FATTO STAVA PER QUALCHE SETTIMANA SUI GIORNALI CON I MIGLIORI EDITORIALISTI CHE SI STRACCIAVANO LE VESTI PER IL GESTO DI IGNOBILE RAZZISMO ?????
RIBELLIAMOCI !!!!!
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per una volta sono d’accordo con fieo
io penso che loro vogliono creare il popolo italiano meticco per dare torto alla Lega e dire che siamo tutti uguali
solo che come si è visto con i cinesi gli immigrati sono qui per fare gli affari loro, non creare il nuovo popolo italiano
X bologna+
LA STRAGE DI BOLOGNA (APPROFONDIMENTO)
La strage di Bologna del 2 agosto 1980 fu una intimidazione della mafia contro il Nord. A quei tempi, fine anni settanta, il PCI (Partito Comunista Italiano) attaccava pesantemente gli intrecci affaristico-mafiosi tra Democrazia Cristiana e Cosa Nostra. Lo scopo era politico, per indebolire la DC, allora dominante al Sud mentre al Nord vi era stata una forte avanzata del PCI nelle elezioni amministrative del ’75 e successive elezioni politiche. Con la strage di Bologna la mafia volle colpire il cuore della regione allora (e tuttora) più rossa per “sparare nei coglioni” ai rompiballe comunisti rappresentanti quella parte di stato che non riusciva a soggiogare.
Nessuna “strategia della tensione” ne “strage fascista” dunque ma il solito modo dei popoli meridionali di farsi rispettare o di imporre la propria volontà: l’uso degli attentati in stile mediorientale. (nota 1)
A Rozzano, l’assemblea di Telecom Italia si annuncia agitata e richiama, per la partecipazione record, quella storica del giugno del ’98, quando il presidente Gian Mario Rossignolo si trovò ad approvare i punti all’ordine del giorno alle sei del mattino e dopo 19 ore consecutive di interventi.
Fra le più attese, le incursioni di Beppe Grillo, Dario Fo e Franca Rame. Mentre anche Sergio Cusani conferma la volonta’ di esser presente “come azionista” e di voler parlare “un po’ di tutto”, dopo aver analizzato sette anni di bilanci Telecom su incarico della Cgil. Lo show, però, sarà soprattutto quello di Grillo, che ha fatto ormai un cavallo di battaglia della vicenda Telecom e del ‘tronchetto’, com’è solito riferirsi al patron di Pirelli Marco Tronchetti Provera. L’iniziativa del comico avrà in questa occasione una valenza soprattutto simbolica, dal momento che potrà esprimere il voto solo per le azioni direttamente possedute.
Berlusconi: “Difendo l’amico Putin, lui vuole la democrazia. Manifestazioni gonfiate ad arte.”
Ha ragione. Del resto intendono tutti e due la parola democrazia allo stesso modo: tutte le TV in mano ad una persona, tutti i giornali idem e una finta opposizione messa li da lui stesso se fosse al governo.
Complimenti come sempre caro Silvio.
a marco aurelio…”non sono certo berlusconiano”.. CREDI DI RIUSCIRE A PRENDERCI PER IL CULO..TU SEI PROPRIO PIERSILVIO..IMPARA DA PAPA’ L ARTE DEL PRENDERE PER IL CULO LE PERSONE!!
Per prima cosa ringrazio quanto riportato da Beppe Grillo.
Per seconda cosa promoziono il sito ufficiale di chi ha problemi relativi ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento: http://www.dislessia.it
Noi genitori ci siamo organizzati con un altro sito: http://www.dislessia-genitori.org
Sperando di poter far luce ai dubbi e per poter essere una guida su come coadiuvare chi si trova in difficoltà. A disposizione.
Orlando Didier
Una scuola che funzionasse secondo i più alti principi democratici dovrebbe essere in grado di fornire a TUTTI le stesse opportunità di preparazione, ma questo significherebbe spendere troppi soldi per dotarsi di personale altamente qualificato. Un dislessico o un qualsiasi diversamente abile dovrebbe avere insegnanti in grado di valorizzare in pieno le sue capacità.
È il solito grosso equivoco dell’uguaglianza = democrazia. La vera democrazia deve dare a tutti le stesse possibilità (scusate se mi ripeto) ma evidentemente non rientra negli obiettivi e negli interessi di chi governa.
Cerca o inserisci un sito in: Arte e cultura, Attualità e media, Divertimento, Economia, Erotismo, Informatica, Istituzioni, Istruzione, Salute, Scienze, Società, Sport
Scusami una semplice domanda:
Ma perchè ripetete sempre le stesse cose?
Questa frase l’avete ripetuta almeno un centinaio di volte! Come quella del centro di villeggiatura per militari nazisti o sulla vostra verità sul numero dello sterminio degli ebrei (in ogni caso, con le vostre parole, confermate che almeno un certo numero sono stati gassati anche se non il numero ufficialmente riportato dai liri “scolastici” di storia).
Sicuramente il Sud e i suoi rapinatori politici hanno le loro colpe ma il Nord e i truffatori industriali non ne escono indenni… basta notare che la maggior parte delle opere rimaste incompiute o per le quali sono stati spesi più di quattro volte il costro previsto inizialmente stanno proprio al Nord… l’autostrada di Brescia ti ricorda qualcosa? (per citarne solo una)
Piccola Squaw…. continua a fare l’indiana padana! (scherzosamente: guarda Striscia ogni tanto!)
va bene Beppe. Ammetto che non conosco a fondo il problema dislessia, ma in questo caso non la farei troppo grossa. In fondo dislessici lo stiamo diventando un po’ tutti, a causa della velocità con cui dobbiamo scrivere restando collegati ad internet, che è un mostro che spesso ci risucchia, avendo noi sempre poco tempo a disposizione per svolgere le pieghe delle nostre idee.
Non sarei un allarmista a piè sospinto e spesso sono gli insegnanti di classe che si fanno carico di tutelare i loro alunni più in difficoltà. Insomma, se i prof sono gente onesta che vive eroicamente la propria missione, sono loro che cercano di far presente le situazioni personali degli alunni così come sono. Non sempre ciò accade, ma ne basta uno (nelle situazioni più paradossali basta una pecora nera) nell’ambito docente di una classe.
Secondo me, poi, ha fatto bene questa mamma ad informarsi per aiutare il proprio ragazzo (l’istinto materno è questo), ma hanno fatto ancor meglio i burocrati del Provveditorato a risponderle in questo modo. Il ragazzo vuole fare la sua battaglia, dimostrare che vale anche in situazione difficile, va aiutato per non rendergliela impossibile ma non distolto dalla prova. Perchè questa prova che lui vuole ingaggiare con se stesso, lo maturerà. Credo che eccessi materni che in fondo volevano una raccomandazione certificata dalla legge, siano controproducenti, e possano indicare la strada a questo giovane non dell’uomo, ma del mammo. Mi sembra che sia quello che vuole anche lui.
ciao, Marco
Da indiscrezioni, sembra che la donna vittima della sanzione abbia raggiunto con il proprio figlioletto in braccio, in un secondo momento, la vigilessa artefice del verbale. Una volta raggiunta, ha colpito il vigile con un pugno e ha gettato il figlio a terra inscenando un’aggressione. In pochi secondi circa 300 connazionali hanno circondato e aggredito le forze dell’ordine.
La folla inferocita ha linciato i vigili prendendoli a calci, pugni e sprangate; qualcuno ha anche cercato di impossessarsi delle pistole di ordinanza.
Dopo l’aggressione i cinesi hanno presidiato la zona con bandiere della Repubblica Popolare Cinese inneggiato slogan contro i vigili e i cittadini italiani accusati di essere razzisti e di usare metodi discriminanti nei loro confronti. In tutta risposta, i residenti milanesi hanno esposto bandiere tricolore. Alcuni facinorosi sostengono che la chinatown milanese non è più territorio italiano ma cinese e che non ci sono regole da rispettare.
I residenti milanesi, ormai una piccola comunità “straniera” all’interno della zona, accusano di essere abbandonati dalle istituzioni locali che non provvedono a far rispettare la legge e le normali regole di convivenza. Lamentano la mancata volontà della comunità cinese di integrarsi con gli italiani.
Il sindaco Moratti, commenta l’accaduto affermando che non devono esistere zone franche e che la legge è uguale per tutti. Parole giuste ma prive di fondamento, visto che l’intera città è ormai piena di queste cosiddette zone: la prossima volta la rivolta potrebbe essere legata alle comunità rom, oppure ai cittadini africani o ai peruviani. Tutta la città non è sicura da eventi come quelli di via Sarpi.
Il capoluogo lombardo è un gran calderone multietnico in cui manca la volontà dei milanesi, delle istituzioni e delle comunità straniere di dialogare, rispettare le regole e d’integrarsi.
La comunita’ cinese di Milano potrebbe indire per i prossimi giorni una manifestazione in difesa dei dirit
be questa e la dura realta.., anche io ho una lieve forma di dislessia, e ho sempre avuto problema con le doppie , la mia maestra dell’elementari era una stronza, oltre che a darmi certe pizzoni non mi ha aiutato a superare questo problema , anzi lei era con la coscienza a posto perchè sapeva che 5 bambini della sua classe andavano bene ( la classe era conposta da 30 BAMBINI ) e se il resto non andava bene non era colpa sua ma degli alunni che non si applicavano, e quindi il problema non era il suo (mi ricodo bene questo discorso ). io anche pensavo che il problema era il mio perchè non mi applicavo, il problema delle doppie me lo porto ancora con me. pensavo di non essere dislessico ma una mia amica che fa la maestra mi ha detto che lo sono, la mia amica sta studiando prorpio questo tipo di problema per i suoi alunni.
oltre ad essere un problema questo della dislessia, una delLe piaghe per i nostri bambini sono queste maestre che non sanno fare il loro lavoro , e questo e grave perchè i bambini crescono con gravi lacune, che poi crescendo difficilmente riusciranno a risolvere , il problema della dislessia va risolto da bambini … e no a 18 , 25 30 anni .
un bacio da lele 28 anni
UN BACIO A TUTTI
Ciao….
Signora Anna a me viene in mente una frase dettami da un responsabile appena prima del test di ammissione alla facoltà di medicina e chirurgia……”Prima ci sono i raccomandati, poi ci sono i Più bravi….e per gli altri non c’è più posto!”….ed era “solo” un test…..figuriamoci in tutto il resto…..Comunque in bocca al lupo
QUANDO I PALESTINESI MANDANO GIOVANI MADRI AL “MARTIRIO” TUTTI ZITTI, QUANDO HAMAS E HEZBOLLAH FANNO LE LORO BASI SOTTO SCUOLE E OSPEDALI, TUTTO TACE, QUANDO I CAPI LADRONI PALESTINESI SPEDISCONO GIOVANI E RAGAZZE AD IMMOLARSI PER I LORO INTERESSI NEGLI USA, IN EUROPA E NEI PARADISI FISCALI TUTTI IN SILENZIO !!
QUANDO I PALESTINESI CATECHIZZANO I BAMBINI ALL’ODIO VERSO ISRAELE NESSUNO DICE BEO !!
Caro Zio, hai l’ignoranza che ti corre appresso con la vanga e te ne bei come tanti, sei la prova tangibile che è dare le perle ai porci è solo uno spreco.
Lettera aperta al sindaco di Rende, Signor Umberto Bernaudo.
h
Prima o poi sapevo che sarebbe successo. Da anni osservo la mia piccola città riempirsi di cantieri, vedo i palazzi spuntare fuori come funghi e mi arrabbio. Mi arrabbio tremendamente. Volevo scriverle già da molto tempo, ma non si preoccupi, non le addosso tutte le responsabilità del caso, in realtà, lo so, avrei dovuto scrivere anche ai suoi predecessori. […]
La scuola è il parcheggio per una miriade di persone insulse e insignificanti che cercano il “posto fisso”
meglio non toccare questo tasto.. si innescherebbe una discussione politica sui sinistri , gennarino e i savoia, nord sud , solo diritti e non doveri appiccicandosi adosso l’etichetta di razzista
Cara signora non si disperi, questo accade perchè le ASL sono gestite da politici che non hanno trovato locazione nei ministeri e l’uomo politico è notorio, non capisce un cazzo per sua natura.
Ne approfitto per uscire lievemente fuori tema pur restando nello stesso ambito:
Questa è l’esatta fotografia di come la maggior parte dell’ordinamento scolastico funzioni in tutte le sue sfaccettature. Questo modo di agire ottuso ed ignorante è ormai da decenni un tutt’uno con la fantastica “classe docenti”, un gruppo di depressi/e insegnanti che rivedono in studenti e studentesse paure e sogni irrealizzati della propria vita. Ovviamente non mi riferisco a una buona percentuale e non ad una valutazione assoluta.
La scuola è il parcheggio per una miriade di persone insulse e insignificanti che cercano il “posto fisso” e che non si rendono conto della loro funzione educativa: imparare a RAGIONARE con la propria testa viene prima di imparare una lezione di una qualsiasi cosa.
Definire dislessico questo ragazzo è definirlo più abile degli altri ragazzi che, facendo lo stesso percorso, magari hanno raggiunto i suoi stessi livelli.. ma senza difficoltà! BRAVO!
Ringrazio l’introduzione dei VIDEOFONINI perchè hanno fatto in modo di DIVULGARE AL MONDO come LAVORANO i “professori”.. caos e incapacità gestionali nelle classi!
I veri professori, quelli che insegnano alla vita, purtroppo c’è ne sono davvero pochi!
** L’antipasto l’ha preparato delicatamente Romano Prodi, il giorno prima. Declamando, tutto sommato, un’ovvietà: «Il mercato non può tutto. Anche i legami sociali, la coesione fra persone, sono la premessa della crescita di un Paese».
**Il pranzo, luculliano, visto che a spese dei privati, l’ha servito invece il fido Paolo Ferrero: anche i volontari usufruiranno di 150 ore l’anno di permessi retribuiti. Il che tradotto significa che lo Stato chiederà alle aziende di pagare i propri dipendenti per svolgere un servizio pubblico.
L’idea, come spesso accade negli ultimi tempi, è di Paolo Ferrero, Solidarietà sociale.
i volontari potranno usufruire di permessi dal lavoro retribuiti». Applausi scroscianti dai 2182 astanti, in rappresentanza di 1764 associazioni e 418 altri enti. Il ministro rispolvera il modello anni ’70 delle «150 ore», quelle per permettere agli operai di studiare senza rinunciare al lavoro.
Secondo Ferrero bisognerà studiare una qualche forma di «flessibilità» per il volontario che lavora sul modello delle «150 ore».
Sappiamo bene che sei il sig. signoragio, un parassita come te si riconosce anche lontano un miglio.
Tu per me hai la patologia del mito, tu sei psicolabile e secondo me potresti anche uccidere ciò che ti ossessiona, potresti agire un pò come chi ha ucciso personaggi famosi o miti della musica.
Spero di non incontrarti mai, pazzo.
apparte che non è il caso di offende e poi quando vedi la gente intorno a te che moie di tumore e vegono finanziati gli inceneritori viene boicottato l’idrogeno e questi cazzo di pannelli solari hanno prezzi fori di testa e non è incerta la cosa e poi cosa mi vui dire dei sildi di beppe saranno anche cazzi sua ,,, io non sto dicendo dei sordi o no sto parlando delle verita che beppe ci fa capire a noi poveri coglioni che si vive in palazzoni popolari tra eternit asfarto e smog e tanta miseria anche curturale
si, perchè quello che ti ho proposto vale molto di più dei tuoi monologhi che tanto non te li legge nessuno….
l’intelligenza guarda oltre tu sei rimasto fermo a qualcosa di cui ci si potrebbe svincolare ma che non provi nemmeno a voler tentare una via di uscita, immaginando un mondo migliore, con soluzioni per un futuro migliore….
si crea sognando, e creando si realizza…
io ti ho proposto di valutare un sistema nuovo, tu con arroganza proponi, a me lettore, qualcosa che ho già lasciato alle spalle, un sistema corrotto non lo cambi postando da grillo, e la gente non capirebbe, non c’è tempo di informare, ci vogliono alternative, e pare tu non ne abbia..
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e cosa avresti proposto di tanto intelligente?
considerando che arrivi con la soluzione al problema con 310 anni di ritardo!!
e ti sbagli tu sei stato tanto tanardo che ho dovuto ripeterti il post 4 volte per farti capire che si eliminerebbero le banche, perchè non hai mai immaginato di poter togliere la fonte dei tuoi problemi, ovvero le banche, che ti ossessionano……
non si tratta semplicemente di usare la tessera magnetica, nessuno ha mai pensato di eliminare le banche, eppure il sistema si può attuare senza compromettere la vita dei cittadini……….
ora a me non importa una sega di chi tira prima l’idea, ti chiedevo soltanto di progettare un sistema di questo tipo, dopo non resterebbe che diffondere il progetto, almeno pensaci…
sono tornato ora da genova ero allo spettacolo di beppe bellissimo ma la cosa piu bella è quando beppone si è appoggiato alla mia spalla mi ha guardato negli occhi cazzo mi sono ghiacciato ma mi sono sentito vivo e nei suoi occhi brillavono le mie le nostre paure le paure di questa societa incerta comunque …..ps la trovero la registrazione dello spettacolo di stasera ..bo ..speriamo è sicuro che non smettero mai di cercarla se qualcuno mi puo aiutare….. a beppe fatti sentire domani..buona notte a tutti
mai quanto te, lo dimostri tutti i giorni con i tuoi copia e incolla…. babbo!
zio pino 16.04.07 03:54
se sei scemo e continui a rompere il cazzo, non posso esimentmi dal mandarti a fare in culo, parli di cose che non conosci, somaro, il mio copia incolla e’ il tuo argomento preferito, non hai altro da dire coglione?
si, perchè quello che ti ho proposto vale molto di più dei tuoi monologhi che tanto non te li legge nessuno….
l’intelligenza guarda oltre tu sei rimasto fermo a qualcosa di cui ci si potrebbe svincolare ma che non provi nemmeno a voler tentare una via di uscita, immaginando un mondo migliore, con soluzioni per un futuro migliore….
si crea sognando, e creando si realizza…
io ti ho proposto di valutare un sistema nuovo, tu con arroganza proponi, a me lettore, qualcosa che ho già lasciato alle spalle, un sistema corrotto non lo cambi postando da grillo, e la gente non capirebbe, non c’è tempo di informare, ci vogliono alternative, e pare tu non ne abbia..
o ma conosci tre parole: coglione, pirla e somaro…
il resto è tutto copia e incolla….
o la si pensa come te o siamo coglioni…
non hai mezze misure, non sei capace a svincolarti da quello che pensi sia utile, che in realtà è ormai futile davanti al progresso tecnologico. Sei un pazzo ossessivo.
E’ proprio vero. D’altra parte che volete? La menzogna, cari signori, è l’essenza del sistema finanziario e praticarla è perfettamente coerente con le regole del potere delle Banche. Non ci credete? Ebbene, pensate alla elementare regola di ogni mercato finanziario per cui è necessario dare fiducia agli investitori pena lo spavento, la crisi, il disastro, la catastrofe. Fiducia a tutti i costi, anche e soprattutto mentendo sapendo di mentire. Il Governatore di Bankitalia mente? Compie il suo dovere istituzionale. Dopo il 1992 il sistema bancario, che si fonda sulla menzogna e sulla truffa del signoraggio, è diventato la fonte dell’etica nazionale. Vuoi campare e avere un po’ di credito per comprare la macchina, il telefonino, la casa, un’azienda, una Banca? Solo se la Banca vuole, altrimenti sei morto. E’ la Banca che decide chi è degno e chi no, secondo suoi inappellabili criteri di giudizio. Il coro unanime del mediatico, ha investito questi signori per oltre un decennio del ruolo di supremi custodi dell’etica e della democrazia della Nazione. Un gruppo di oligarchi, sottratto ad ogni controllo, è divenuto il depositario del verbo democratico, in un paradosso da far impallidire Epimenide, ma assolutamente naturale per i nostri anchorman. L’apoteosi della truffa, perché tale è la creazione di denaro sul debito, perché tale è il signoraggio, Bankitalia, è divenuta la fonte dell’etica nazionale. Ah, se la gente sapesse come viene creato il denaro farebbe la rivoluzione prima di domattina, disse un Rothschild qualche secolo fa. La pubblica menzogna, eletta a sistema, ha custodito tanto bene il segreto che ancora oggi quasi nessuno lo conosce. Per questo non posso che elogiare Mario Draghi, che, con la sua incrollabile fede nella menzogna istituzionale, con la sua strenua difesa della liceità della truffa bancaria, ci ha fatto scoprire che il Re è nudo. Grazie, Mario Draghi!
Beppe… dai fai l’onesto (bha!!), raccontaci del tuo soggiorno a bordo del Britannia del 2 giugno 1992,
quando sei sbarcato dal tender in banchina, hai dichiarato al TG2 che: “hanno detto cose molto interessanti”, ce le vuoi raccontare?
Anche le mille alchimie sul valore delle merci – ricordo, a chi crede che l’abolizione del signoraggio sulle monete sarebbe il toccasana per tutti i mali, che già Marx ne parlò abbondantemente nel “Capitale”, accusando di quella truffa la Banca d’Inghilterra – non mutano il quadro di fondo. Pur essendo consapevole della truffa sul valore delle monete, essa non è altro che il simulacro di un reato ancora più vergognoso che viene perpetrato nei confronti delle nostre stesse vite: l’appropriazione e la mercificazione della vita stessa, reato incommensurabilmente più grave di qualsiasi truffa operata con la carta moneta.
Se non vogliamo finire nel buio pozzo del nuovo grande scontro per il predominio sul pianeta – la vera terza guerra mondiale – non basta cambiare il sistema d’approvvigionamento energetico, non è sufficiente riappropriarci del valore delle monete, bisogna riaffermare con forza che l’uomo è in grado di gestire gli eventi economici programmandoli, e non si venga a dire che perché una masnada di gerarchi con la stella rossa non ci è riuscita ciò non è possibile. Si fanno forti del fallimento dell’URSS per mascherare la verità, ossia che il capitalismo ha anch’esso le gambe molto, molto corte ed inciampa oramai ad ogni piè sospinto: in definitiva, anche un greco od un romano vi avrebbero riso in faccia se aveste proposto l’abolizione della schiavitù.
Nei prossimi mesi, quindi, attendiamoci grandi sorrisi e profonde “aperture” nei confronti della nuova classe politica americana –, mi creda, contessa, così diversa dal quel bifolco vestito a festa di Bush… – e già si preparano grandi festeggiamenti per le nuove aperture “democratiche”, da una sponda all’altra dell’Atlantico.
Il nuovo progetto non si chiamerà più “Nuovo Medio Oriente” bensì “riappacificazione” del Medio Oriente o qualcosa di simile: e chi non ci starà? Beh…per chi è proprio “contro la pace”…anche una guerra – piccina, per carità, insignificante – è giustificata…
Mio Dio, che puzzo di morte si respira nei proclami dei pacifisti professanti della politica nostrana, quale inganno mortifero si nasconde dietro alle nuove, grandi “volontà di pace”! E’ proprio vero che la via dell’Inferno è lastricata di buone intenzioni.
Giustamente, il Ministro italiano degli Esteri D’Alema ha scorto in quei mutamenti interni agli Usa il passaggio dall’unilateralismo dei neocon ad una nuova fase, più vicina al multilateralismo che fu di Clinton.
Non dimentichiamo, però, che quella fase – nella quale Europa e Stati Uniti furono più vicini per gestire i destini del pianeta, come nei Balcani – fu anch’essa una stagione di guerra, anzi: proprio nei Balcani iniziarono ad essere evidenti alcune fratture fra gli Usa e la Francia , la Russia e la Cina.
Ricordiamo che – appena sette anni or sono – diciotto aviazioni europee più quella statunitense non esitarono a bombardare la Serbia per due mesi, dove furono uccisi dalle bombe della NATO 1.200 civili serbi.
Il grande sogno americano di dominare solitari il pianeta è dunque andato in frantumi: non per questo, però, possiamo credere che Washington ceda le armi e s’appresti a chiudersi in sé stessa, ossia a varare una nuova fase isolazionista. Nel pianeta della globalizzazione dei mercati, chi si ferma è perduto.
I prossimi due anni della presidenza Bush – il cosiddetto “regno dell’anatra zoppa” – saranno utilizzati per ricostruire i rapporti fra le due rive dell’Atlantico: consapevoli di non poter raggiungere l’obiettivo in completa solitudine, gli Usa cercheranno nuove alleanze per realizzare i medesimi risultati.
D’altro canto, nemmeno l’Europa desidera che gli Stati Uniti abbandonino lo scenario geopolitico mondiale: l’assenza di Washington dalla scena comporterebbe per Bruxelles un impegno che l’Europa, oggi, non è in grado di reggere.
Cosa possiamo ragionevolmente attenderci dalla nuova situazione?
• Tutti i politici eletti alla guida della Nazione hanno sempre indebitato lo Stato chiedendo denaro in prestito ad una ristretta cerchia di banchieri privati.
• Questi banchieri internazionali creano il denaro dal nulla e senza nessuna contropartita, semplicemente stampandolo.
• Gran parte delle tasse versate dal cittadino servono a pagare gli interessi su quel debito inestinguibile, eterno, costituito da carta straccia.
Perchè?
1. lo Stato non si stampa da solo i soldi?
2. conia le monete metalliche ma non stampa le banconote?
3. emette Obbligazioni invece che stampare moneta esente da interesse?
4. dal 10 AGO 1893, l’elenco dei soci della Banca d’Italia è stato reso disponibile solo il 20 SET 2005?
5. il Senato della Repubblica nei suoi verbali riporta «omissis» quando arriva ad elencare tali partecipanti?
Si potrebbero fare tante BELLE COSE in Italia…
Ma purtroppo il Bilancio italiano chiude sempre in perdita a causa degli INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO, e pertanto la LEGGE FINANZIARIA non può che prevedere TAGLI e AUMENTI DI TASSE…
PS: SE VI INTERESSA, DAL MOMENTO CHE QUESTO POST E’ GIA’ STATO CENSURATO CENTINAIA(!!!!) VOLTE, VI CONSIGLIO DI SALVARE I LINK CHE HO FORNITO PER POI POTER VISIONARE I VIDEO CON CALMA.
Per quasi 50 anni abbiamo vissuto insieme un grande pericolo, all’ombra dell’Unione Sovietica, un paese aggressore che voleva imporre il suo modello politico a tutto il mondo. Diverse volte nella mia vita ho visto per puro miracolo sventare il sogno dell’Urss. Poi abbiamo visto la bestia contorcersi e morire davanti ai nostri occhi. Ma invece di esserne felici, siamo andati a crearci un altro mostro. Questo nuovo mostro è straordinariamente simile a quello che abbiamo appena seppellito. Che cos’era l’URSS? Un’unione di repubbliche socialiste. Che cos’è l’UE? Un’unione di repubbliche socialiste. Tutti i paesi dell’Unione europea tranne la Spagna e l’Austria non avevano governisocialisti. E guardate cos’è successo ll’Austria, quando non ha voluto un governo socialista. E la Spagna con qualche bomba sui treni a Madrid. Chi governava l’URSS? Quindici persone, non elette, che si sceglievano fra di loro Chi governa l’UE? Venti persone non elette che si scelgono fra di loro. Come fu creata l’URSS? Soprattutto con la forza militare, ma anche costringendo le repubbliche a unirsi con la minaccia finanziaria, facendo loro paura economicamente. Come viene creata l’UE? Costringendo le repubbliche a unirsi con la minaccia finanziaria, facendo loro paura economicamente. Per la politica ufficiale dell’URSS le nazioni non esistevano, esistevano solo i “cittadini sovietici”. L’URSS Creò una nuova entità, chiamato popolo sovietico. L’UE non vuole le nazioni, vuole solo i cosiddetti “europei”. In teoria, ogni repubblica dell’URSS aveva il diritto di secessione. In pratica, non esisteva alcuna procedura che consentisse di uscirne. Nessuno ha mai detto che non si può uscire dall’Europa. Ma se qualcuno dovesse cercare di uscirne, troverà che non è prevista nessuna procedura. Nell’Urss esisteva la corruzione tipica di una repubblica socialista: una corruzione organizzata dall’alto. Nell’UE i sintomi della corruzione sono uguali, tipicamente sovietici. http://www.signoraggio.it
Sono stati condannati a morte nel settembre del 2003. Si tratta di un popolo intero, fatto di bambini, uomini, donne e vecchi: gli Anuak della regione di Gambella (Etiopia). La loro colpa? Vivere in una regione ricca di oro e di petrolio.
Nemmeno i migliori servizi giornalistici sull’Africa dicono che i genocidi dei popoli africani vengono pianificati dai governi fantoccio, eppure spesso è così. Il caso degli Anuak non è certo l’unico, basti ricordare gli Ognoni della Nigeria, i Fur del Dalfur o i Pigmei di etnia Baka. [nella foto: donna Anuak]
L’accanimento contro gli Anuak è iniziato alla fine del 1979. Quell’anno, le terre degli Anuak furono confiscate, per costringere la popolazione ad arruolarsi forzatamente o al lavoro coatto nelle fattorie. Gli Anuak cercarono di scappare, ma molti furono uccisi o arrestati.
Se “democrazia” vuol dire trasparenza, come sosteneva Norberto Bobbio nei suoi scritti, come fa il cittadino italiano a credere nella democrazia di fronte alla precisa volontà di non trasparenza istituzionale? Mi riferisco alla legge 241 del 1980, apparentemente nata per promuovere la trasparenza amministrativa negli organi statali, ma paradossalmente generatrice del suo contrario e cioè del concetto di “segretazione”. Se si studiano infatti le “eccezioni” amministrative alla trasparenza, risulta che le “segretazioni” sono la norma, e che la trasparenza è l’eccezione! La nostra repubblica è addirittura fondata sul segreto finanziario e militare: si vedano a questo proposito il decreto Concione per il ministero della difesa, e il decreto D’Alema per i servizi segreti, che portano a 50 anni la durata della “segretazione” di atti attinenti soprattutto alla determinazione ed all’attuazione della politica monetaria: “atti, studi, relazioni e proposte, relativi alle iniziative di finanziamento, previsione e controllo di bilancio e atti che riguardano la posizione italiana nell’ambito di accordi internazionali sulla politica monetaria e sulla politica redditizia e finanziaria”.
Perché queste condizioni di segretezza? Perché il cittadino non deve sapere? Proprio i recenti scandali bancari hanno mostrato retroterra nei quali è percepibile come queste condizioni di “segretazione” di atti concernenti materia finanziaria contribuiscono a rendere particolarmente difficile qualsiasi controllo e verifica dall’esterno. L’Italia dunque poggia “legalmente” sul contrario della trasparenza. E sempre “legalmente” gli italiani sono tenuti a versare lacrime e sangue per pagare l’invenzione dei banchieri, cioè il cosiddetto “debito pubblico”, che con l’avallo di politicanti – per i quali il bianco è uguale al nero – è diventato la ragione dell’imposizione (e già la parola è significativa) di finanziarie sempre più truffaldine e deprimenti l’economia intera, con la conseguente depressione di qualsiasi iniziativa o creatività del cittadino.
Ecco perché se un’eminenza grigia, creatrice di moneta dal nulla (o se chi per essa) dice che il Pil è aumentato dello 0,7, il governo in carica gongola, mentre l’opposizione si rode. Questo è vero. Ma si rode solo perché il messaggio dell’eminenza grigia è il seguente: “Non vincerete alle prossime elezioni, in quanto chi governa ora, rientra nei nostri piani di “ordine mondiale”, e non vogliamo opposizioni ad esso!” Ora infatti, dopo l’Iraq, è la volta dell’Iran… Ed ecco perché Ezra Pound affermava che i politici tutti “sono i camerieri dei banchieri”. Bisognerebbe chiedersi chi è che ha dato per primo la notizia di quello 0,7, e individuandolo, si potrebbe star certi di trovarsi di fronte ad uno 007 con licenza di uccidere. Questo è il mio parere, che ovviamente non cambierebbe se in luogo dello 0,7 si fosse parlato di uno 0,7 con segno negativo.
Credo che se un solo studioso del calcolo del Pil fosse in grado di dimostrarne la scientificità, tale calcolo sarebbe utile, così come è utile il teorema di Pitagora, e l’economia mondiale non sarebbe in crisi com’è. In altre parole, se la fede del politico nel Pil fosse in buona fede, diventerebbe operante, in quanto l’autorità politica sarebbe autrice (da auctor) di qualcosa di valido, vale a dire di opere di giustizia, e la sua parola diverrebbe credibile. Ma poiché il calcolo del Pil è assolutamente ascientifico, nessun politico ha in realtà voglia di impegnarsi, e dunque ci si ostina solo a creare norme economiche, perdendo così il senso della giustizia, che è norma di luce. Pertanto, lo Stato di diritto si muta in diritto di Stato, che distrugge gli agrumi per farne aumentare il prezzo, distruggendo l’economia, e generando, in quanto terrorismo di Stato, risposte terroristiche.
Oggi il Pil è di fatto il “pil-astro” che sorregge la pretesa dei signori tipografi (così si dovrebbero chiamare gli attuali banchieri delle “Banche Bassotti” emittenti) di emettere debito anziché credito, i quali pretendono non solo “prestare” banconote – indebitando così gli Stati del valore nominale di esse anziché di quello meramente tipografico – ma perfino gli interessi! Così avviene che sul pilastro di questa frode (legalizzata, in quanto la “banca d’Italia” – in realtà “banda d’Italia” S.p.A. con scopo di lucro – si è da decenni autonominata Istituto di Diritto), i cittadini sono tenuti all’oscuro, mentre i politicanti di destra, di sinistra e di centro, fanno mostra di credere al Pil, come se il calcolarlo fosse davvero possibile. Hanno interesse a far credere alla serietà di quel pilastro, perché, in base ad esso, possono percepire stipendi dieci volte superiori a quelli del popolo, sempre più ignaro, e sempre più muto seguace di correnti politiche apparentemente litiganti ma in realtà tutte d’accordo nel fregare il cittadino.
La notizia della crescita del Pil (il cosiddetto prodotto interno lordo del cui calcolo nessuno sa niente) paventata da una parte politica, potrebbe benissimo essere smentita dalla parte politica avversa come occultismo di Stato. Ma se l’occulto divenisse palese, il giochetto sarebbe scoperto. Penso al Cicap, comitato per lo smascheramento del paranormale fasullo. A chi è in grado di dimostrare la “scientificità” del calcolo del Pil, il Cicap non dovrebbe forse offrire gli stessi soldi che promette a chi riesce a dimostrare scientificamente un fatto paranormale?
Il calcolo del Pil è infatti una bufala alla Vanna Marchi. Si fa “ad occhio”, in quanto è un’impresa impossibile. Dal 1971 gli economisti si sono infatti “convertiti” al Pil, ma prima di quella data, sapevano ed affermavano in coro che tale calcolo era una vera e propria assurdità scientifica. Cos’è successo dunque nel 1971? È successo che il “pagabile a vista al portatore”, che era scritto sulle nostre vecchie lire, è stato derealizzato, in quanto furono abolite la convertibilità e le riserve auree. E sostituendole col Pil, a mo’ di “garanzia” per la “serietà” delle emissioni di cartamoneta, si continuò (e si continua) ad emettere denaro, come se tale fatto notorio non fosse noto.
È la Banca d’Italia stessa che nella definizione delle “BANCONOTE IN CIRCOLAZIONE” ci racconta che esse sono REDDITO (signoraggio).
Nel momento in cui si pongono nelle passività i suddetti “redditi” succede che gli stessi vengono sottratti al CONTO ECONOMICO, così come definito dall’art. 2425 del C.C.. Significa due cose:
1) il reddito così trattato non viene sottoposto a nessun tipo di imposizione fiscale, né a nessun tipo di rientro nelle casse dello Stato;
2) lo stesso viene fatto sparire dalla contabilità per prendere la misteriosa via del “NERO”.
Il mondo accademico prova a correre in soccorso a bankitalia spiegando meglio la faccenda. Dal libro universitario di economia aziendale (Produzione e Mercato – A. Birolo G. Tattara – Ed. Il Mulino – 1991 – ISBN 88-15-02961-3): “Si osservi che il biglietto di banca rappresenta un debito della banca centrale nei confronti di chi lo possiede. Quando un biglietto torna alla banca centrale, il debito che esso rappresenta è automaticamente estinto; l’eliminazione del debito comporta dunque la distruzione della moneta”.
Quindi è tutto chiaro!? Bankitalia si è sbagliata a definire le “banconote in circolazione” come “reddito” perché in realtà è un debito e quindi fa benissimo a mettere quelle somme nelle passività. La banconota che torna alla banca centrale viene distrutta.
Vengono spontanee alcune domande:
a) da quando in qua un soggetto percepisce gli interessi di un debito da esso stesso contratto?
b) quando un debito non viene richiesto da nessuno è ancora tale? Nessuno infatti ha titolo per andare alla Banca d’Italia ad esigere la restituzione di quel “debito”!
c) da quando in qua un debitore “distrugge” il credito altrui? Quelle banconote sono della collettività e servono per scambiare i beni che la collettività stessa produce.
Il leccaculismo è una pratica sempre molto diffusa, cui si dedica una folta schiera di sbavanti mezzecalzette; donnette e omini inclini al baciastivali.
Costoro, privi di qualsiasi decente dote per emergere, si rifugiano in quella che è diventata una vera e propria disciplina di vita: la leccata.
La slinguata è un’arte; c’è chi la dispensa così frequentemente da acquisirne una padronanza assoluta. Tale sopraffina tecnica si sviluppa e s’impone nel nostro sistema sociale sempre più gerarchicizzato e burocraticizzato. Per piacere agli altri, per far carriera devi evitare d’essere sincero, devi sottrarti dal dire ciò che pensi. Meglio adulare, incensare, ossequiare, lodare, lusingare.
Ci sono diverse categorie, dalla “lecchina lungimirante”, che slingua oggi per incassare domani, allo “slinguatore erga omnes”, che sbava su chiunque, lasciando la scia della sua fetida saliva in ogni dove. Ci sono poi quelli che agiscono per terze persone: i ruffiani, i lenoni, i prosseneti. C’è, inoltre, la signorina starnazzante, la segretaria che decanta la bellezza dell’orrenda cravatta del capo e che è sempre pronta a portargli il caffè; costei, più che a leccar piedi si esalta nel baciar capocchie.
Il leccaculismo fa molti proseliti anche in quei loculi istituzionali che sono gli uffici pubblici. L’impiegatuccio si arruffiana per una vita intera, al fine di diventare qualcuno (anche se più spesso diventa qualcosa). Per lui è normale baciar deretani a ripetizione, pur di raggiungere un traguardo da decantare alla mogliettina insipida o da sventolare in faccia al collega della stanza accanto.
L’allisciamento del prossimo, di colui che ti può servire, che ti può favorire, non è una forma spontanea, bensì un calcolato metodo che esalta l’ipocrisia e il servilismo. Ed è inquietante notare come l’homo lecchinus non abbia pudore di ridurre volutamente la propria dimensione morale.
no no censurano anche me che lo stimo e lo seguo da un pezzo… ovvio poi ho le mie idee ma non è giusto questo tipo di censura, del si…gio fanno benissimo ma io cosa centro?
Caro Grillo: pensi che importi vermente a qualcuno? Speriamo!
purtroppo nonostante i tentativi non saremo all’altezza delle nostre, da troppo tempo, vuote enunciazioni di proponimenti con parole più che fatti nel darci seriamente delle regole che ci differenzino da ciò che noi nella nostra sempre più comprovata presunzione amiamo, compiacendocene definire, connotato di incivile e stupido comportamento proprio da “selvaggi”. Quando cesseremo di preoccuparci di perseguire, ciecamente, il metodo che ci spinge ad apparire anzicche essere, forse capiremo che il disagio degli altri spesso causato dalle nostre egoistiche scelte giustficandoci ipocritamente sempre, persino guardando altrove per non vedere illudenoci di poter poi dire di non sapere. Tutto ciò spesso poi si rivela come la più amara mortificazione di quello che noi chiamiamo benessere perchè, come accade spesso a molti prima o poi, il destino ributterà in faccia senza scampo ciò che distrattamente amiamo disconoscere, allora, quando e se toccati dalla sorte sul vivo, potrebbe essere troppo tardi per chiedere, noi, aiuto e accorgersi solo allora della nostra umana stupidità. ciao
Beh? di pietro è dislessico ed ignorante eppure fa il ministro quindi chi è dislessico basta diventi magistrato ed avrà un futuro assicurato in politica.
Parlando di cose serie che fanno il paio con i problemi anche dei dislessici se vuoi conoscere il disegno di legge dell’onorevole Teodoro Bontempo e conoscere il pensiero della Segolenè Royal sull’europa visita questo link e lascia un commento: http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=136704&f=177
Signora Anna ma lei dov’era quando suo figlio cresceva era intenta a pittarsi la faccia ed abbinare le scarpe con la borsetta o a comprargli il vestitino firmato o il telefonino di marca???
Si VERGOGNI LEI é LA TIPICA PERSONA CHE SI LAMENTA DEL COSTO DEI LIBRI MA NON DEI TELEFONINI.
LA SMETTA DI PIANGERE DAL GORDO GENOVESE E CHI L’HA ACCUSATA DI ESSERE UNA CATTIVA MADRE é STATA FIN TROPPO EDUCATO, IO L’AVREI PRESA A PEDATE NEL SEDERE!!!
(OVVIO IL DISCORSO NON VALE SE LA SUA é UNA FAMIGLIA DISAGIATA TIPO MADRE SOLA CON FIGLIO A CARICO IN QUESTO CASO LO STATO DEVE AIUTARLA!)
LA CONOSCENZA E’ L’ARMA CHE SPAVENTA I POLITICI DISONESTI.
Oggi ricarichi il tuo cellulare senza andare in bancha.
Oggi puoi giocare al lotto anche da casa!
Ma anche il tuo conto corrente potrebbe restare nel taschino.
Soluzione: 3 morti con un solo sparo
Il proiettile è la carta magnetica ricarcabile. Con uno sparo solo si ucciderebbero 3 palle al piede: L’evasione fiscale. Le banche. Il debito pubblico.
Si dovrebbe togliere il denaro fisico in circolazione e introdurre solo carte magnetiche e lettori di carte al posto delle ormai superate casse con scontrini. Il problema della frontiera non si presenta e basterebbe quindi fare il cambio da digitale a moneta e viceversa.
Oggi il tuo conto in banca te lo porteresti nel taschino per cui le banche non avrebbero motivo di esistere e di conseguenza nemmeno il debito pubblico. Servirebbe solo un grande “CED” con un registro dei “dare e avere” da rendere accessibile a tutti per evitare truffe.
(Utopia)
zio pino 16.04.07 02:33
==============
DOMANDA: usi il cervello o il buco del culo per scrivere queste cazzate da bancario lobotomizzato?
se usi il cervello, sei scemo!!
se usi il buco del culo, evidentemente sei senza cervello!!
con l’emissione della moneta virtuale con pagamenti digitali con tessere magnetiche del cazzo, il signoraggio aumenta, prova pensarci o somaro che non sei altro!!
senza il denaro fisico la banca centrale non avra’ nemmeno le spese di stampa, ma il signoraggio e il debito ci sara’ comunque e saremo ancor piu’ schiavi del denaro essendo la banca a controllare ogni nostra spesa.
Ricercatori italiani hanno trovato che la dislessia è legata alla riduzione del volume di materia grigia in aree del cervello che servono per l’elaborazione del linguaggio.
È quanto riferito sulla rivista Neurology dal gruppo di Daniela Perani, del San Raffaele Vita-Salute di Milano, che ha esaminato soggetti con dislessia familiare mettendoli a confronto con individui sani. Le forme ereditarie della malattia risultano riconducibili a questi deficit di dimensioni e rendono ragione dell’utilità di alcune tecniche intensive di recupero che vanno a stimolare proprio le zone cerebrali più ridotte. La ricerca è stata eseguita col supporto dell’Associazione Italiana Dislessia. Le zone interessate da ridotti volumi di materia grigia sono il planum temporale, la corteccia temporale inferiore, il nucleo del cervelletto, porzioni del giro temporale. I ricercatori hanno usato una tecnica chiamata morfometria, basata sui voxel per determinare il volume di materia grigia nelle varie regioni cerebrali in modo più preciso di altri strumenti come la risonanza magnetica. Con la morfometria hanno misurato densità e volume della materia grigia, cioè la parte di tessuto nervoso che contiene i corpi cellulari dei neuroni, di 10 soggetti con dislessia familiare, cioè che avevano almeno un parente stretto a sua volta con dislessia o quantomeno con marcate difficoltà nella lettura, e 11 individui sani. Le anomalie trovate nei dislessici, sostiene la Perani, sono in accordo con i risultati di precedenti studi basati sulla risonanza, che mostravano come esercizi correttivi intensi determinassero l’attivazione di alcune porzioni del giro temporale, necessario per decodificare il linguaggio scritto. Questo studio, conclude quindi l’esperta, indica ancora una volta l’importanza di sottoporre i bambini colpiti da dislessia a cicli di allenamento intenso alla lettura.
Oggi ricarichi il tuo cellulare senza andare in bancha.
Oggi puoi giocare al lotto anche da casa!
Ma anche il tuo conto corrente potrebbe restare nel taschino.
Soluzione: 3 morti con un solo sparo
Il proiettile è la carta magnetica ricarcabile. Con uno sparo solo si ucciderebbero 3 palle al piede: L’evasione fiscale. Le banche. Il debito pubblico.
Si dovrebbe togliere il denaro fisico in circolazione e introdurre solo carte magnetiche e lettori di carte al posto delle ormai superate casse con scontrini. Il problema della frontiera non si presenta e basterebbe quindi fare il cambio da digitale a moneta e viceversa.
Oggi il tuo conto in banca te lo porteresti nel taschino per cui le banche non avrebbero motivo di esistere e di conseguenza nemmeno il debito pubblico. Servirebbe solo un grande “CED” con un registro dei “dare e avere” da rendere accessibile a tutti per evitare truffe.
(Utopia)
La maggiorparte dei professori italiani ha il fastidioso vizietto di classificare gli studenti come intelligenti o come deficienti.
Come se loro potessero capire cos’è l’intelligenza! Nemmeno gli scienziati sono ancora riusciti a rispondere a questa domanda.
Vogliamo anche parlare dei test di ingresso alle Università? Sono uno scandalo! Una vera manna per i raccomandati!
La scuola è maestra di vita anche in questo: ti insegna che l’ingiustizia è sempre dietro l’angolo.
Carlo XVI Gustavo di Svezia attuale Re di Svezia
Carlo Magno
Chad Michael Murray (attore)
Cher (Cantante)
Muhammad Ali (alias Cassius Clay) (pugile)
Harry Bellafonte ( cantante http://en.wikipedia.org/wiki/Harry_Belafonte )
Napoleone Bonaparte (Generale)
Richard Branson (Virgin Group)
George Burns (attore)
William Butler Yeats (Poeta)
Stephen J. Cannel (scrittore)
Hans Christian Andersen (Scrittore)
Winston Churchill (Primo ministro del Regno Unito)
Tom Cruise (Attore)
Leonardo da Vinci (probabilmente)
Albert Einstein (Scienziato)
Walter Elias Disney (Walt Disney Fondatore della The Walt Disney Company)
Henry Ford (Imprenditore)
Galileo Galilei
Noel Gallagher
Danny Glover (attore)
Whoopi Goldberg
Alexander Graham Bell (Fisico)
Anthony Hopkins
Bruce Jenner (campione olimpico decathlon a Montreal)
Ingvar Kamprad (IKEA)
John F. Kennedy
Keira Knightley
William Lear (inventore)
Jay Leno (conduttore televisivo)
Greg Louganis (è considerato il più grande tuffatore di tutti i tempi)
Alyssa Milano (attrice)
Nicholas Negroponte (guru dell’informatica)
Isaac Newton (Fisico)
George Patton (Generale)
Nelson Rockfeller (Imprenditore)
Lee Ryan (cantante)
Charles Schwab
Ashley Scott
Gwen Stefani (Cantante)
Jackie Stewart (pilota di Formula 1)
Quentin Tarantino (Regista)
Ted Turner (AOL Time Warner)
George Washington (Primo presidente degli Stati Uniti)
Woodrow Wilson (Presidente degli Stati Uniti)
Henry Winkler (attore)
W.B. Yeats (Poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1923)
James van der Beek (Dawson, “Dawson’s creek”)
Daniel Powter (cantante)
Pablo Picasso (pittore)
Tim Armstrong (cantante)
Luca Giurato (conduttore televisivo)
un libro che mi ha personalmente aiutato a capire la dislessia e il suo disconoscimento nella scuola e’ “Mio figlio non sa leggere” di Ugo Pirro, scritto oltre vent’anni fa.
E’ sconsolante sapere che ancora oggi la scuola e’ cosi’ ottusa di fronte a una differenza che si puo’ riconoscere, correggere e valorizzare.
Uno sviluppo non simmetrico dei lobi cerebrali provocato da multi-cause (difetti visivi tipo un occhio pigro o uno strabismo non diagnosticato, difetti auditivi, mancanza di gattonamento da bambini, o chissa da cos’altro), difficile da diagnosticare al di fuori della scuola, perche’ i ragazzi dislessici sono per lo piu’ intelligenti e brillanti, e tuttavia non diagnostica perche’ gli insegnanti non sono preparati per riconoscere la dislessia.
Dica al suo ragazzo di insistere – questo io diro’ al mio – e di farsi valere in tutti i casi. La vita e’ fatta per noi che non molliamo (mamme, papa’ e figli).
In bocca al lupo – spero che riesca a ottenere il commissario esterno in grado di discernere tra preparazione e dislessia.
SOno d’accordissimo, ma il tuo post è ugualmente non in linea con quello che tu stesso dici! ^__^
E’ un segnale come troppi sono gli incivili, e pultroppo (anche se non è facile) vengono lasciati fare… sono sempre gli stessi.
(Non serve bannare i commenti o i nick, magari mandando email dove si prega di non r….e i coglioni potrebbe essere un inizio)
Beh? di pietro è dislessico ed ignorante eppure fa il ministro quindi chi è dislessico basta diventi magistrato ed avrà un futuro assicurato in politica.
Parlando di cose serie che fanno il paio con i problemi anche dei dislessici se vuoi conoscere il disegno di legge dell’onorevole Teodoro Bontempo e conoscere il pensiero della Sgolenè Royal sull’europa visita questo link e lascia un commento: http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=136704&f=177
LA CONOSCENZA E’ L’ARMA CHE SPAVENTA I POLITICI DISONESTI.
Ma per piacere!!! Parli di ignoranza e mi tiri fuori questo politico di Alleanza Nazionale. Me lo ricordo benissimo quest’uomo, ebbe il coraggio di definire Mussolini come il più grande statista del secolo scorso.
Vatti a studiare la storia invece che postare sul Blog di Grillo.
Quando tutto un sistema è allo sfascio, sono i più deboli o quelli con più problemi, a rimetterci le penne per primi.
Mandalo via dall’italia, è l’unica soluzione.
Tristemente
Enrico
questo argomento mi colpisce molto. Insegno Tedesco e Italiano in una scuola inglese da 4 anni e non ho mai sentito una cosa del genere.
Tutti gli insegnanti, che possiedono il certificato di abilitazione (QTS) sono a conoscenza di casi del genere ancora prima di intraprendere la carriera.
I genitori NON SONO assolutaente tenuti ad analizzare le capacita’ dei loro figli. E’ compito nostro. Una volta individuato il ragazzo dislettico (che non avviene grazie alla bravura di un qualche insegnante, come nel caso riportato dalla signora, ma grazie alla COMPETENZA E PROFESSIONALITA’ che tutti gli insegnanti in UK hanno), il ragazzo verra’ segnalato alla scuola in modo che tutti gli altri insegnanti ne siano a conoscenza e agiscano di conseguenza. I genitori verranno anch’essi informati.
Se un insegnante dovesse penalizzare un ragazzo, il quale successivamente viene riconosciuto affetto di dislessia, l’insegnante andrebbe sotto processo per essere stato INCAPACE di riconoscere un caso di cui sarebbe dovuto essere perfettamente a conoscenza. Insomma, sono “uccelli senza zucchero” per lui/lei! Inotre la madre puo’ chiedere i danni alla scuola e accusarla di incompetenza.
A volte sento dire che l’Italia è diventata una repubblica delle banane. ATTENTI! Il Congo potrebbe querelarci x diffamazione!
Fossi stato in voi, avrei bruciato la macchina della professoressa che ha messo il brutto voto al ragazzo dislessico.
Quanto meno è discriminazione di disabile (se così si può definire un dislessico) e quindi punibile dalla Legge.
Spero che tuo figlio possa crescere e diventare una grande persona, prendendosi la rivincita su una professoressa disadattata e frustrata.
Cosa vuoi dimostrare affermando che Galileo ed altri erano dislessici? Che alora il problema va ignorato perchè è normale averlo, anzi, potrebbe essere un vantaggio?
Allora potremmo sperare di soffrire di epilessia, in quanto ne soffrivano Giulio Cesare ed Alessandro Magno, oppure augurarsi di restare su una sedia a rotelle, poichè il grande Stephen Hopkins è in quele condizioni…
Se la linea del ragionamento è questa, auguro a chi la sostiene domattina di svegliarsi con uno di questi problemi, chissà magari si sentirà più fortunato….
Chi soffre di dislessia non è assolutamente “penalizzato a priori”. Lo diventa nel momento in cui chi deve gestire la sua formazione non è all’altezza. Una mia cara amica dislessica si è diplomata con un onorevole 77, nonostante l’incapacità dei suoi professori, e adesso frequenta senza problemi l’università.
Due soli consigli:
Emanuele, non mollare! Fai vedere a tutti quegli ipocriti ignoranti di cosa sei capace!
Signora Anna, può sembrare sconfortante, ma non lo è: inizi a chiedere in giro per un buon avvocato sensibile a questi problemi. Non è escluso che Emanuele possa venire ingiustamente penalizzato in sede d’esame. In quel caso sarà anche lei a non dover mollare, e a far vedere ai vari commissari e burocratelli vari che la legge non è un opinione: suo figlio è tutelato, eviti che i vostri diritti vengano calpestati!
Forse sembrerò un pò maschilista ma una ragazza dislessica non può che essere un ragazza senza troppe pretese, che non rompe troppo le palle e che ci stà: c’è una lista delle dislessiche?
Erminio Tuletti
Quante sono le prostitute dislessiche? E le pornoattrici? Come al solito ci si guadagna di più ad essere femmina che maschio…
Non siete in grado di scrivere su un blog. Il blog è: c’è un argomento, lo leggo, scrivo, si discute.
Se non sapete cosa cazzo scrivere sulla dislessia perchè non sapete cos’è NON SCRIVETE NIENTE!
Se non avete argomenti di ordine psicologico, psicodinamico, pedagogico, sociologico psicopedagogico, psicosociopedagogico ecc.. o un’esperienza personale seria evitate commenti senza causa. Fate una figura bellissima.
Imparate ad usare un blog,dai, non ci vuole una laurea..
A meno che non siate in grado di leggere il post.
Allora scusatemi, esiste il logopedista.
Cos’è un logopedista?
Non preoccupatevi, vi può aiutare.
Non ci sono i soldi per questi corsi signora Anna la priorità và prima alle missioni in Afganistan poi vengono gli interessi della Nazione fra cui questi corsi per dislessici.
Purtroppo la fine della lettera di Anna è provocatoriamente vera. Più vado a vanti e più mi sembra che tutto ciò che è statale tenda ad essere sempre meno accessibile, quasi volontariamente. E poi ci si stupisce che qualcuno si incazzi.
OT
Da vero sportivo scaramantico non ti auguro niente per domani, che, considerando l’ora, sarebbe già oggi :D. Niente fortuna, lupi o sederini di balene. Vai e difendi i pensieri dei piccoli azionisti.
Luzz
Forse sembrerò un pò maschilista ma una ragazza dislessica non può che essere un ragazza senza troppe pretese, che non rompe troppo le palle e che ci stà: c’è una lista delle dislessiche?
La società capitalista non ha come obiettivo la qualità della vita del cittadino, questo viene solo indirettamente se c’è abbastanza domanda e offerta: in più quando il capitalismo è malato solo chi riesce a rubare di più vive meglio; la dislessia rende più bravi in tale campo?
Cara Anna,
l’unico commento possibile è: storia di ordinaria ottusità e/o delega ad altri. Quando una persona/famiglia si trova di fronte un problema grande o piccolo, allora compare il muro di gomma delle istituzioni. Comunque non ti arrendere: in bocca al lupo!
Chiedo se tra i visitatori del blog qualcuno ha 1 biglietto per il tour di Torino, nel caso Tel. 3397787162. Grazie….
la scuola italiana è anche questo purtroppo, professori mediocri e burini che pensano ad arrivare a fine mese e non a formare persone.
Non voglio fare di tutta l’erba 1 fascio ma i ragazzini che prendono per il culo i professori e dei quali ci scandalizziamo se vengono messi dei filmati su youtube sono proprio questi, in classe stanno per fare superficialmente 1 programma scolastico e basta!!!RESET
Mi spiace molto per la Signora Anna e per suo figlio, se si può fare qualcosa, può dirlo all’intera comunità di Beppe nel blog.
Purtroppo in Italia sta andando un pò tutto a rotoli, aumentano le spese inutili (la storia delle province riportata su report ultimamente), mentre quelle più importanti diminuiscono ma al tempo stesso aumentano le belle parole fatte di promesse.
Carissima signora Anna io la capisco benissimo,ho un figlio con una disprassia e i problemi da affrontare non sono pochi, sia con la scuola che con le istituzioni.L’unica cosa che posso fare e insistere per il bene di mio figlio e pagare una terapia che gli possa permettere di migliorare tra virgolette.Anche mio figlio ha un inteligenza fuori dal comune e una volontà smisurata che gli permette di insistere e che incoraggia noi genitori.Le sono vicino con tutto il mio cuore vedrà che suo figlio
ce la farà.
A mio figlio, dislessico, disgrafico e discalculico diagnosticato in prima media la scuola ha regalato ben poche carezze. Un’elementare presso delle suore che lo hanno abbandonato a sé stesso e una scuola media pubblica in cui ha subito emarginazione da parte dei compagni e di molti professori. “Suo figlio non sa prendere gli appunti, non riesce a scrivere sotto dettatura, scrive bene solo in stampatello, è autistico, è depresso, fa ricreazione da solo”. Mio figlio è cresciuto, nonostante tutto. E’ dolce, sorridente, sensibilissimo. Legge bene, non fa più molti errori di ortografia, ama scienze e la sua prof. di matematica che lo ha sempre aiutato, si diverte con le espressioni, legge libri. Per noi è un miracolo. Adesso fa la terza media e la scuola ha consigliato per lui una scuola professionale. Lo hanno bollato. E il bello è che hanno dato a lui il foglietto con l’orientamento scolastico. E’ tornato a casa e mi ha dato quel foglio. Poi, con gli occhi sgranati e lucidi di pianto mi ha chiesto se da grande potrà fare solo il benzinaio. Qualche compagno di classe deve averlo consolato dicendogli che è il lavoro migliore così non rischierà mai di trovarsi in difficoltà. Lui invece voleva fare il liceo scientifico tecnologico. Ma adesso dice che non lo sa più. E’ confuso, triste. Pensoso. Grazie scuola. Per l’aiuto che ci dai. Grazie per la fiducia che sai infondere nei nostri figli. Grazie di essere lo specchio della società più becera in cui viviamo. Laura
QUALCUNALTRO INVECE A TE CARO, CHE GESTISCE QUESTO BLOG IN MODO DELINQUENZIALE, HA PUBBLICATO IL MIO IP E LA MIA EMAIL SENZA IL MIO CONSENSO….LEI SI’ CHE PUO’ ESSERE DENUNCIATA…
ASCOLTA GIOVANNINO VOSTRINO
Ti ho già spiegato che sono stato molto paziente con te, perché sei indiscutibilmente un soggetto malato, ma non devi approfittarne.
Ti ho già spiegato che non voglio infastidire te come tu fai in tutti i blog dove vai, ma se continui, potrebbe succedere che il tuo computer cominci a fare dei capricci ed improvvisamente cessare di funzionare: HARD DISK rotto! Può succedere…
TELECOM
Ugolini Massimo
00151 Roma (RM) – Via Rocci Lorenzo, 67
06 65742479
sono mamma di un bambino dislessico soprattutto discalculico. la mia esperienza suggerisce l’uso del registratore per quanto riguarda la lettura, word per la scrittura(autocorrezione) e l’uso di pietre colorate per quanto riguarda le operazioni di calcolo. La scuola non fa frequentare corsi alle insegnanti, le quali hanno voluto sapere da me come dovevano comportarsi con mio figlio e che metodo usare. Solo una madre può aiutare un dislessico con un lavoro costante, puntando sul recupero dell’autostima e della valorizzazione dei successi ottenuti. I miglioramenti sono assicurati!
Le cose spesso e volentieri non sono come appaiono,la verita dura e cruda è molto piu semplice di quello che potremmo credere e con un`affermazione del genere so che mi attirero le ire di molti,meglio!!Vuol dire che ho colpito il bersaglio per farla breve usiamo montagne di parole e in fondo se andiamo a vedere non diciamo niente e questo è grave ma lo sapete perche? Semplicemente perche da che mondo è mondo
“Gli stronzi galleggiano perche c`è il mare”quindi non lamentatevi non crediate che le vostre piccole azioni non abbiano alcun efetto sulla vita sociale quindi è inevitabile che se le cose vanno male non dipende dal governo dal vicino dalla cultura etc… dipende da voi stessi
mandate un po piu affan… piu persone e vivete un po piu la vostra vita magari con un po di soldi in meno senza il vestito firmato ma vivete la vostra “vita” chiedete meno ai dottori e mandate un po piu affan… i padroni non mandate pallotole per posta a chi dovreste mandare supposte di glicerina perche sono stitici sperando che capiscano le vostre intenzioni e si perche è facile che s`incazzino di piu per due supposte di glicerina che per due pallotolle trovate in una busta.Che ci volete fare sono cosi!!Non hanno il senso dell`umorismo
Inutile fare commenti ulteriori su insegnanti e provveditorato, non ce n’è bisogno, i fatti raccontati li definiscono per quello che sono: incompetenti. Il problema può essere risolto andando alla ASL per la certificazione del problema e richiedere l’aiuto di un insegnante di sostegno che lo potrà seguire sia durante il percorso scolastico sia durante gli esami. L’insegnante di sostegno potrà predisporre metodi e ausili (anche il PC dotato di correzione automatica)per la corretta valutazione degli elaborati prodotti anche in sede di esami. Egli potrà richiedere inoltre tempi più lunghi durante le prove e molto altro. Non bisogna spaventarsi ed identificare l’insegnante di sostegno con l’insegnante per gli handicappati poichè altro non è che un insegnante specializzato nella costruzione di un percorso didattico individualizzato per alunni diversamente abili. Suo figlio anche in presenza dell’insegnante di sostegno potrà seguire il percorso didattico del resto della classe e conseguire lo stesso titolo di studio valido.
Infiniti auguri
Ho letto il post con molto interesse. Anch’io ho alle spalle una storia molto simile. Mia madre si è accorta che mio fratello aveva difficoltà a parlare quando a tre anni cercava di risolvere da solo tutti i piccoli problemi che affrontava piuttosto che chiedere aiuto. A cinque anni siamo arrivati alla diagnosi di dislessia. Mia madre è stata una madre presente e l’ha sostenuto nonostante a scuola tutti credessero che mio fratello nn riuscisse per poca volontà. Quest’anno ha frequentato il primo anno di superiori e possiamo dire che ha recuperato quasi tutto. Ecco il mio vuole essere un messaggio di speranza. Sono orgogliosa del mio piccolo fratellino che ce l’ha fatta grazie alla sua volontà. Di mio fratello che non si è lasciato abbattere dalle difficoltà, che era capace di ripetere esercizi per centinaia di volte fino a che non otteneva il risultato giusto. Grazie fratellino mio, perchè ha dimostrato a tutti e soprattutto a te stesso che la volontà paga e che nn bisogna mai arrendersi di fronte alle difficoltà
Maurizio Gasparri commenta le parole di C aruso e Menapace dicendo che «considerare le leggi sul lavoro causa delle morti bianche è una follia. Il governo Prodi pur di stare a galla si appoggia su tutte le sinistre arrivando ai confini del t errorismo».
10 agosto 2007
Maurizio Gasparri commenta le parole di C aruso e Menapace dicendo che «considerare le leggi sul lavoro causa delle morti bianche è una follia. Il governo Prodi pur di stare a galla si appoggia su tutte le sinistre arrivando ai confini del t errorismo».
10 agosto 2007
LA CDL – Dal centrodestra, se Gianfranco Rotondi lancia un appello bipartisan perché si abbassino i toni, Fabrizio Cicchitto amplia il fronte della polemica: «Il libro di Beppe G rillo costituisce il retroterra culturale dell’infame espressione di C aruso. Per chi conosce la svolta non violenta, anche se caratterizzata da un profondo radicalismo ideologico e programmatico, data da Bertinotti al suo partito risulta evidente che R ifondazione non dovrebbe più accettare C aruso nelle sue fila perché egli esprime e dà voce alla versione opposta di radicalismo, quello fondato sull’estremismo violento».
F rom “C ORRIERE DELLA S ERA” to Mr G RILLO w ith (stra) l ove….e tanti saluti a Mr N APOLITANO, il PRESIDENTE C OMUNISTA di TUTTI GLI ITALIANI…sì, sì…ah,ah,ah!!
Ho letto d’un fiato il post sulla dislessia e più proseguivo nella lettuta più ero convinto che si stesse parlando di mio figlio, o meglio di un caso identico. Il “mio” ragazzo ha 10 anni ed è all’ultimo anno delle elementari. In seguito alla segnalazione dell’insegnate (una ragazza giovane!) ci siamo recati da una specialista. La diagnosi: leggera dislessia corretta con grande sforzo e sofferenza dal bambino stesso che, nonostante le difficoltà, risulta essere in linea con la media della sua età. Baci, abbracci e tutti contenti. O quasi. Già perché il problema sul quale continuo a rimuginare è che la scuola come istituzione non è assolutamente capace di dare aiuto su questioni come la dislessia. Soprattutto quando si va un po’ più in là nel tempo, per esempio licei e anche università. Potrà utilizzare la calcolatrice e il computer, mi è stato detto. Ma dove, rispondo io, in quale angolo dell’universo? Insomma, nonostante si inizi quantomeno a parlare della questione, poco o nulla viene fatto. Probabilmente sono più importanti (leggi popolari) le azioni a sostegno degli insegnanti non di ruolo. Forse bisognerebbe proprio cambiare il “ruolo” dei docenti e di chi sta loro sopra. Non vi pare?
LA SETTIMANA SCORSA E’ DECEDUTA LA MAMMA DELLA MIA COMPAGNA A CAUSA DELLA INCOMPETENZA E NEGLIGENZA DI PROFESSORNI DEL GEMELLI DI ROMA DURANTE UN INTERVENTO( PERALTRO DA LORO CONSIDERATO DI ROUTINE)DI STENOSI CERVICALE. E’ RIMASTA PARALIZZATA ED ATTACATO AD UN TUBO DELL’OSSIGENO PER CIRCA 1 MESE E 1/2 MA POI NON HA RESISTITO. LA NOSTRA SANITA’ E’ IN MANO A QUATTRO RACCOMANDATI DA POLITICI. E’ UNO SCHIFO. FAREMO BATTAGLIA.
ciao, Anna
io sono dilesico, discrsfico, discalulo e disortogradico e anche bilingua. volevo dire che la dislessia non è un handicap come si crede qui in italia, anzi e un donno la dislessia!!
e un donno da valorizare perchè un dilsico sara piu lento nel scrivere ma nel pensare è molto rappido e spesso si associa a sinestesia.
so di cosa dicco perchè ho avutto anch’io dei problemi con le istuzioni scolastiche( sei un fannulone, picro, un anno di bocciatura e nonnostante sono felice) ma ora lavoro e vado all’università traquilamente.
molti grandi pensatori, scenziati e molte persone importanti lo erano!
io vi dico solo di ESSERE ORGOGLIOSI DI VOSTRO FIGLIO!!!! CHE LUI COME ME HA DELLE CAPACITA STRADINAREI!!
P.S. l’italiano è una ligua molto facile x i dilessici, l’iglese è l’incubo non diamo la colpa solo alle scuole e che l’italianno nasconde il dislessico, l’inglese lo evidenzia è una lingua di “non parole”.gli anglo-sassoni su la dilessia ci batto da almeno 2 decenni, ma che avessero una strutura scolatica migliore ma era la ligua che re più dificile. agli inglesi si puo dare il merito di avere organizato scuole, metodi di aprendimento, metodi di detezione a tapetto!
La legge sui DSA è stata approvata, rivisitata, rimodellata, ritaglaita, rimaneggiata, ri…
Ora anche in Italia esistono i DSA!
Ma non molto di più, i nostri dipendenti hanno decurtato qualunque cosa potesse anche solo avere l’ombra di costare una misera liretta nonstante il tesoretto aumenti di giorno in giorno…
Beh… dopotutto non possiamo poi lamentarci più di tanto, anzi gioiamo! La legge era stata poposta dal goveno precedente ed è stata già approvata! Resta comunque un grande passo avanti per il riconosciemnto di alcuni diritti inallienabili a dei soggetti deboli.
Cioa a tutti!
Dnaiele
Al Senato, ora dovrà fare un giretto anche alla Camera…
Mi ricollego a quello che ha scritto dnaiele, ovvero Daniele Zanoni. E’ vero che non tutti i dislessici sono geni, nè che tutti i geni sono dislessici, ma è pur vero che i dislessici hanno una caratteristica scientificamente provata (RMfI) in comune con le grandi menti: usano prevalentemente l’emisfero destro, quello legato al pensiero creativo. Naturalmente è importantissimo il ruolo della famiglia e della scuola, altrimenti altro che geni…purtroppo le conseguenze potrebbero essere molto pesanti e condizionare la vita di queste persone. Eppure le 15 storie che abbiamo scelto di raccontare hanno una storia di un’infanzia davvero difficile, non hanno certo avuto vita facile! Leggetelo per crederci e soprattutto fatelo leggere ai ragazzi dislessici che credono di essere “soli ed ultimi” in questo mondo legato al facile successo.
Rossella Grenci, logopedista e mamma di due ragazzi dislessici
cara Mamma,
anch’io ho un figlio dislessico che la scuola non ha riconosciuto e visto. E’ passato come un fantasma davanti agli occhi degli insegnanti. E’ un bambino brillante con una pagella invidiabile ma durante i primi anni di scuola, quando si trovava ad affrontare compiti di lettura e comprensione diventava ingestibile, strappava i compiti davanti alla maestra oppure si chiudeva in sè stesso e piangeva. Io per fortuna mi stavo laureando in psicologia e mi sono accorta subito che in lui c’era qualcosa di diverso dalla “giornata storta” come spiagazione a questo comportamento. In terza elementare è stata diagnosticata la dislessia con un quoziente intellettivo elevatissimo. Come tuo figlio anche il mio aveva elaborato delle strategie per camuffare questa sua difficoltà. Adesso ha appena finito la quinta elementare e le maestre fino all’ultimo hanno rifiutato la diagnosi. Per le medie non so cosa aspettarmi……La cosa che mi attanaglia è sentirlo dire “spero che mia sorella non abbia il mio stesso problema….” oppure ” ma io sono normale mamma???” La scuola è un colabrodo e con l’autonomia è andata ancora peggio. Invece di migliorare è caduta in baratro senza soldi e senza risorse, quelle poche che ci sono le mettiamo noi genitori, pagando le fotocopie e persino la cartaigenica. Figurati se hanno tempo e fondi per quel 4% della popolazione….meglio che resti invisibile e che magari vada a lavorare in fabbrica come precario.. Una cosa solo mi consola, sapere che il mio professore di Teorie e Tecniche dei Test dell’Università di Padova è anche lui dislessico, ed ha frequentato la scuola in un periodo in cui non esisteva nemmeno il termine dislessia, nonostate tutte le difficoltà lui ce l’ha fatta.
Alessandra
Caro Beppe,
sono un educatore sociale e lavore nelle strutture solastiche come faccio “appoggio” a bambini diversamente abili, o con gravi disagi ociali o fisici.
Il mio lavoro mi dà la possibilità di conoscere le problematiche adolescenziali e infantili, esono ormai arrivato alla conclusione che alla base di tutto questo ci sia la mancanza di punti di riferimento, la famiglia in primis, e di figure “di contorno”.
Ormai tutti cercano di legare certi comportamenti o certe difficoltà come può essere la dislessia a patologie..a vere e prorie patologie.Andare da un logopedista ormai ti etichetta, il bambino diventa agli occhi di tutti una persona con gravi difficoltà di apprendimento e co problemi di ritardo (una volta mi sono sentito dire questo da un insegnante), e si è deciso di affiancargl una figura, un educatore, per migliorarne il profitto.
Se quest’insegnante avesse parlato una sola volta con la madre del ragazzo, avrebbe capito che i problemi eano ben altri e di natura familiare o sociale.
Non hanno voluto aiutare il bambino, alm, e invece il ragazzo, per quasi un anno era continuamente preso in giro da i compagni perchè ripreso dall’insegnate che lo faceva passare per un deficiente…
Ho lavorato un anno co questo bambino, Emanuele, ho scoperto cose che immaginavo già dall’inizio.
Che era un bambino che aveva solobisogno di essere ascoltato….i suoi voti sono migliorati “miracolosamente”…e tutti a farsi delle domande…
La vera domanda da farsi è..perchè un genitore deve arivare ad affiancare una figura,logopedista, educatore che sia…al proprio figlio senza cognizione di causa.
Dislessia , psicosi…..i genitori sono terrorizzati da questi termini, e caricano i figli di continue paure e insicurezze..
Peccato che l’OMS, stabilisca che la dislessia è una disabilità di origine neurobiologica che riguarda la componente fonologica della transcodifica da e verso codice scritto.
Dnaiele
Letteratura dislessica!
http://it.wikipedia.org/wiki/Angolo_Manzoni
La casa editrice Angolo Manzoni Editore si è preoccupata di costruire una collana adatta ai dislessici.
http://www.angolo-manzoni.it/collane/collana.asp?ID=65
Il libro: “Storie di normale dislessia 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi”
Apre la collana e racconta delle difficoltà di alcuni dei più grandi grandi geni di tutti i tempi, questo a significare che spesso non è tutto oro quello che luccica e che anche le grandi menti possono aver avuto problemi.
Il libro è il primo di questo genere in Italia, dove si tende ad associare ai DSA solo le problematiche relative alle difficlotà e non al diverso modo di utilizzare il pensiero e ai punti di forza che porta con se il faticare come matti per imparare una cosa “così semplice” come leggere e/o scrivere senza errori.
Dnaiele
Mio figlio Luca è affetto da disturbo dell’apprendimento (disortografia, disgrafia, discalculia) diagnosticato molto precocemente, in 1° elementare grazie ad un mamma “scocciante e pignola” e basta…. La scuola italiana non è affatto preparata ad affrontare e gestire i nostri bambini che paradossalmente hanno dei quozienti intellettivi elevatissimi ma capacità di apprendimento assolutamente non corrispondenti. Porto la mia esperienza che rappresenta un’eccezione rispetto ad un panorama altrimenti desolante…. Luca il prossimo anno andrà in prima media e, grazie alla diagnosi precoce e ad un continuo trattamento logopedico per tutte le scuole elementari (in una struttura convenzionata tra l’altro e quindi senza nessuna spesa da parte nostra), ha recuperato quasi al 100% e non è più indietro rispetto ai compagni di classe. E, nel profondo sud (abitiamo in provincia di CT) la Scuola ed il Comune di Gravina di CT, hanno intrapreso un progetto di screening della popolazione scolastica e avviato i bambini identificati come affetti da dislessia ad un programma di recupero. Ogni tanto fa bene anche sentire qualche buona notizia….
Se puo’ esservi utile: la dislessia spesso è un sintomo di “Disorganizzazione Neurologica”. Molti bambini sono riusciti a risolvere questo disfunzionamento attraverso l’organizzazione dei riflessi primari, lateralizzazione etc ….
Io stessa sto facendo organizzazione neurologica per me, ho 43 anni e qualcosa che, per capirci, chiamiamo autismo. Se cercate su google potete farvene una idea piu’ chiara.
Se puo’ esservi utile: la dislessia spesso è un sintomo di “Disorganizzazione Neurologica”. Molti bambini sono riusciti a risolvere questo disfunzionamento attraverso l’organizzazione dei riflessi primari, lateralizzazione etc ….
Io stessa sto facendo organizzazione neurologica per me, ho 43 anni e qualcosa che, per capirci, chiamiamo autismo. Se cercate su google potete farvene una idea piu’ chiara.
la scuola italiana si presenta come un enorme pachiderma che non sa stare al passo con i tempi! mi stupisco quando mi viene detto che i parlamentari si sono aumentati gli stipendi mentre noi non abbiamo i fondi per svolgere quel minimo di attività di recupero su alunni svantaggiati! sulla dislessia, poi, non parliamone: disinformazione e leggi che propongono qualcose di vago senza poi specificare nè dare linee direttive chiare e univoche!!! siamo ridotti male! in più la tv giustamente riporta fatti clamorosi di “malascuola”: è giusto! ma il tutto dovrebbe essere controbilanciato dal lavoro svolto ogni giorni da docenti preparati e seri che ormai quasi svolgono attivtà di volontariato visto gli stipendi e le assurdità da tamponare con il buon senso e la dedizione:
P.S.
una cosa che ricordero sempre per tutta la mia vita era la sensazione che provavo guardando la maestra scrivere alla lavagna…. i miei colleghi copiare e io
NON AVEVO LA PIU PALLIDA IDEA DI COSA ACCADESSE!
mi giravo a guardarli chiedendomi:
– ma cosa stanno facendo?
sapete che ho imparato a contare perche mia madre mi metteva le lenticchie sui quadretti dei quaderni, componendo dei piccoli insiemi geometrici!!!
Cari genitori con figli dislessici, state tranquilli, i vostri figli sono dotati di una memoria e di una fantasia esagerata, sono intelligentissimi, dato che la nostra vita è una lunga ricerca di strategie alternative ad un linguaggio NON IDEOGRAFICO, come quello cionese o giapponese.
eh eh eh eh eh eh
tranquilli se sono riuscita a laurearmi io… e pensate che il mio hobby è “scrivere”!!!!
(ora torno a fingere di lavorare… ciao)
Ciao a tutti,
ho riso moltissimo leggendo il titolo dell’articolo, perchè non mi ero accorta che l’ordine delle lettere che completano le parole fosse sbagliato…
Sono dislessica!
Oggi ci rido a 31 anni, perche ho avuto la enorme fortuna di avere una mamma dislessica, dei cugini con lo stesso problema.
Per me leggere delle lettere in ordine ed emettere un suono che si leghi ad un idea è inconcepibile, io lego un disegno ad un idea e dunque un immagine ad un concetto.
Alle elementari, alle medie e per i primi due anni di superiori ho sempre pensato di essere pazza… Badate bene, sempre promossa con il massimo dei voti, solo in italiano scritto venivo tacciata di distrazione, cosa che mi è sempre stata perdonata difronte alla ricchezza dei contenuti…. ma venivo comunque punita di un punto per gli errori gragici… (come puntini sui numeri 1 come fossero delle i, la f e v per me non hanno alcuna differenza come p e b …. per non parlare delle sequenze numeriche… ho spesso difficolta a comporre i numeri di telefono che vedo scritti, per chiamare un cliente ci vogliono almeno 3 o 4 tentativi, inverto i numeri).
Alla fine però ho scoperto il grande vantaggio che da la dislessia: abbiamo un cervello “grafico”, ogni idea prende forma in un immagine, ogni immagine ne scatena milioni, come un esplosine…. la mia realtà è straordinariamente ricca.
Ho sempre letto moltissimo, è come una droga.
Ho incontrato dei professori in terza superiore, al liceo linguistico, che si sono inequivocabilmente resi conto che io non sapevo leggere a voce alta, i suoni che emettevo non si coordinavano con la sequenza delle lettere… dopo vari tentativi, si decreto che dovessi leggere 5 minuti ogni ora, ogni giorno, per tutto il corso dell’anno scolastico…
Alla fine ridevo anche io dei miei errori.
Oggi leggo e scrivo abbastanza bene.
Mia madre mi ha insegnato il trucco.
Che mito.
Per fortuna dalla dislessia non si guarisce!!!!
Un bacio a tutti.
Ciao Francesca, sono la mamma di un meraviglioso “vulcano in eruzione”; il mio bimbo ha nove anni, era in seconda elementare quando hanno diagnosticato un disturbo dell’attenzione per iperattività e ora, che fa la quarta, dai test è emerso che è anche dislessico, “dislessia superficiale”. Rispondo al tuo messaggio perchè mi sento un pò “disorientata”, prorio come mio figlio, e mi ha molto incuriosito la frase conclusiva del tuo commento: “mai madre mi ha insegnato il trucco”… Che meraviglia! Anch’io vorrei insegnargli un trucco, ma non ne conosco; che ne dici di condividere il tuo?
Se hai suggerimenti, consigli, idee, trucchi e “magie” sono pronta ad accoglierli.
Grazie.
Un abbraccio.
Natalia
Cara mamma Anna prova a portare e fai protocollare alla scuola la diagnosi con relazione clinica e le circolari ministeriali MIUR che trovi sul sito “www.dislessia.it ” e poi rivolgiti alla presidente provinciale AID e dille di presentarsi all’esame orale con un insegnante di tua fiducia e con un giornalista e fotografo (dicendo che la stampa vuole pubblicizzare il primo esame di maturità di un dislessico)Non dovrebbe essere mai il genitore a contrattare le cose con gli insegnanti perchè pensano che vogliamo proteggere i nostri pulcini e non che vogliamo solo difendere i loro diritti. Tieni presente che se vuole utilizzare le misure dispensative e compensative durante gli esami le deve utilizzare anche durante l’anno altrimenti non sono ammesse.
scrivermi Nadia
Caro Beppe Grillo è importantissimo parlare di dislessia perchè essendo un handicap non visibile i nostri figli non vengono tutelati,sono anni che l’associazione chiede al governo di approvare la legge (vedi sito http://www.dislessia.it)ma ancora non si riesce ad ottenerla;non riusciamo nemmeno ad ottenere diagnosi decenti,per non parlare poi delle terapie che nelle maggior parte dei casi vongono interrotte troppo presto dalle AOVV e la gente è costretta a portare i ragazzi in privato,sai cosa vuole dire fare 3sedute settimanali dalla logopedista a 40 allora per 3-4 mesi all’anno per circa 3-4 anni? se una famiglia è mono reddito come fa?mangia o aiuta il figlio?per altri handicap ci sono contributi che vengono erogati per i dislessici no ma le spese restano ugualmente.Un’altra beffa sono le agevolazioni ” borse di studio” che vengono erogate agli alunni meritevoli.Il dislessico studia e si impegna più dei compagni,ma siccome la maggior parte degli insegnanti non vuole cambiare il metodo di valutazione(è troppo faticoso poverini!)i nostri figli se va bene si devono accontentare del 6 politico.SAI come sarebbero felici i nostri ragazzi se venisse riconosciuto CON UN PREMIO IL LORO IMPEGNO E IL LORO LAVORO?
ciao
sono la mamma di due ragazzi dislessici il primo affroterà l’esama di maturità tra pochi giorni senza aiuto … i professori sanno della sua dislessia certificata ma lui maggiorenne non vuole “aiuti”…. sono molto preoccupata… il piccolo frequenta il primo anno nello stesso liceo del fratello anche lui dislessico certificato …. con problemi in matematica e nelle lingue (latino e italiano scritto) lo scorso venerdi mi sono sentita proporre da i professori di fare la richiesta per un insegnante di sostegno….. al liceo per un ragazzo dislessico … ma se ci sono stati tagli di ore nel sostegno …per ragazzi con problemi seri sia fisici che psichici .. io devo fare la richiesta per il sostegno per un ragazzo dislessico … ma pieno d’interessi con un intelligenza a detta di tutti i professori spiccata e viva in orale va bene i sui problemi si evidenziano quando deve scrivere …..sono veramente demoralizzata…..grazie
ALLE PERSONE, GENITORI E DOCENTI, CHE SI TROVANO AD AFFRONTARE IL PROBLEMA DISLESSIA, MOLTE VOLTE SENZA AIUTO ALCUNO, SUGGERISCO DI RIVOLGERSI ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA (AID)CON SEDE A BOLOGNA,DOVE POTRETE TROVARE L’APPOGGIO DI PERSONE COMPETENTI IN QUESTO CAMPO!
INOLTRE LA SEZIONE PROVINCIALE DI SONDRIO PROPRIO IN COLLABORAZIONE CON L’AID DI BOLOGNA A BREVE ORGANIZZERA’ CORSI ESTIVI PER BAMBINI E RAGAZZI CON DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO)IN VALTELLINA,PER AVVICINARLI ALL’USO DI STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI CHE LI AIUTERANNO IN AMBITO SCOLASTICO!
PER INFORMAZIONI TEL 339/8961735 ALLA SIGNORA ZAMBON NADIA.
ciao Beppe, sono una terapista di bambini con DSA che lavora aFirenze. Da ben 12 anni faccio questo lavoro e lo amo al di sopra di ogni cosa, xò questi piccoli cuccioli sono abbandonati da tutti, eccetto la loro famiglia, xkè nè lo stato e a volte nemmeno la scuola li aiuta, in più hanno un handicap, nel senso che alla vista risultano ragazzi normalissimi e quindi vengono ancora di più nn capiti. La loro sofferenza in alcuni casi è veramente grande. Il DSA può portate alla depressione infantile, io ho un bambino con questo problema e ti giuro che vedere che la scuola e le istituzioni nn volgiono aiutarlo è veramente triste. In questi anni ho fatto tante lotte, ma avevo pensato insieme a tutti i genitori d’Italia di fare una manifesazione contro l’ignoranza e l’indifferenza che c’è nei confronti di questo problema. Chi è daccordo mi scriva o scriva. La mia casella di posta è: l.raddi@inwind.it
Aiutaci per favore…..
ciao Lisa ho letto solo ora la tua mail a risposta di mamma Anna e del suo fantastico Emanuele,
ho una figlia dislessica riconosciuta solo in 4^ elementare, ora frequenta la 2^ media e la sua
strada è sempre stata in salita e temo lo sarà sempre di piu’. Hai ragione sul fatto di far conoscere meglio e a tutti questo disturbo sconosciuto e soprattutto invisibile.
Facciamoci sentire. Ciao da Antonella.
Caro BEPPE, sono Martina ho 26 anni e vivo Bologna con i miei. il 2/05 c’ero anch’io perchè non posso perderti quando vieni nella “città della Cultura”.
Volevo raccontarti della persona più importante per me..MIA SORELLA! E’ una splendida 16enne dislessica.Nata in una famiglia di sardi non poteva che essere una capa-tosta DOC.Dopo tante ingiustizie subite durante tutto il suo iter scolastico, da parte di prof, compagni di scuola, amici e forse di alcuni parenti, si è iscritta in uno degli istituti superiori più difficili che il nostro panorama scolastico offre ai nostri giovani..l’ISTITUTO TECNICO AREONAUTICO!! mandando a C..GARE tutti quelli che, visto il suo piccolo problema, le dicevano che non avrebbe potuto far altro che un alberghiero o un corso professionale di qualunque tipo. Essendo un istituto Privato, ovviamente paritario,(e non vedo perchè mia sorella debba frequentare un istituto privato per non essere CERTIFICATA dalle ISTITUZIONI, avendo così come UNICI RICONOSCIMENTI un insegnante di sostegno, per togliere del lavoro che sarebbe in più ai prof di ruolo, e un programma basilare NON,e dico NON STUDIATO APPOSITAMENTE PER OGNI STUDENTE CON DISTURBI NELL’APPRENDIMENTO!) e di questo (a parte 411,00euro mensili) siamo felici perchè ha ritrovato la sua personalità, la voglia di vivere e di studiare, che non è poco, anche se con tanta fatica giornaliera,perchè io e mia mamma studiamo con lei tutte le materie, compresa teoria del volo, fisica con i suoi circuiti e circolazione! I suoi prof la aiutano, non favoreggiandola, come meglio possono perchè sono degli autodidatti in “materia” dislessia.Non sarà facile arrivare in V ma ce la faremo grazie alle nostre forze se nessuno farà qualcosa per tutelare i diritti di queste persone IPER-INTELLIGENTI perchè il loro vero problema è SOLO questo! Facciamo che questo sibilo diventi un urlo perchè prof di italiano alle medie non pensino più che la dislessia dia disturbi motorii e sia una tendenza! BEPPE PRESIDENTE!!!!
Cara Anna, sono Riccardo e ho 26 anni, insegno clarinetto nelle bande musicali e da 3 giorni sono insegnante di sostegno di due bambine dislessiche di seconda media. Anche la mia ragazza insegna negli stessi ambinti. Un giorno, puntuale come sempre entra S. e dice a Sara (la mia ragazza):”ciao maestra! Sai che mi hanno detto che sono dislessica? Cioè in pratica….(ci spiega a parole sue i problemi che incontra nel leggere e nello scrivere). In quella banda siamo sempre stati contenti di quella bambina, la sua (fortunatamente precoce) diagnosi di dislessia non crea problemi o ritardi, chi ha creato problemi è stata la mamma della sua compagna che, appena sparsa la voce, chiedeva che la figlia venisse spostata in altri orari perchè S. rallentava “la sua crescita musicale”. In un ambiente come la banda è però facile gestire quste situazioni, mi rondo conto solo ora che insegno alle medie, quali pesi devono sopportare i bambini dislessici. A un mese dalla fine dell’anno, mi chiamano senza neanche dirmi di cosa si tratta e quali materie dovrò insegnare, senza dirmi che avrò a che fare con bambine dislessiche, scopro arrivato lì che c’è anche il francese (lingua per me sconosciuta), faccio subito presente l’impossibilità per me di seguire questa allieva e mi viene risposto:”ma si dai..tanto quante lezioni di francese dovrai ancora fare da qui alla fine dell’anno? Non preoccuparti non fa niente..”. Sono allibito, ho sempre pensato che le persone e in particolar modo i bambini fossero importanti!Mi sento dire da dei docenti di ruolo:”ma si..tanto non è che devi poi fare molto..guardi se fa i compiti..se si distrae..”.È un’ingiustizia troppo grande da sopportare per me, figuriamoci per loro!Sono molto preoccupato per una bambina in particolare, spero non cada in depressione.
vorrei dire alla signora anna con il figlio bislessico; che anche io sono un bislessico, ho avuto molte difficolta a scuola e alle elementari mi hanno anche mandato da uno psicologo. io confondevo e confondo la B con la D, la N con la M e non sento le doppie, con il tempo ho imparato a sapere piu’ o meno dove stanno le doppie, in quali parole si mettono. e comnque alla elementari dopo la seduta dal psicologo la mia maetra affermava che secondo lei ero pazzo!!!, sono andato avanti 5 anni con la nomina di pazzo.
poi cambiando scuola le cose sono migliorate ma ho sempre avuto scarsi voti in italiano. ora ho 21 anni, un lavoro, preferisco scrivere al computer perche’ quando vedi le letere è tutta un’altra cosa, e conduco una vita normale. quindi stringa i denti, dopo le scuole l’ingupo è finito!!!
Capisco il problema della Signora Anna e di suo figlio. Una mia cara amica ha affrontato i loro stessi problemi, il periodo delle medie per lei è stato terribile grazie ad un professore che, a suo parere PER AIUTARLA, ogni giorno la obbligava a leggere a voce alta davanti alla classe. è caduta in depressione…
Ultimamente ha deciso di comprare dalla Francia la penna che, collegata al pc, ti aiuta nella lettura ma in Italia è illegale. Qualcuno è a conoscenza del perchè di questo divieto?
Scusate se utilizzo il forum impropriamente ma una mia amica mi ha inviato un sms da far girare urgentemente:
Bimbo di 17 mesi necessita di sangue gruppo B+ per forma di Leucemia Fulminante.
Tel. 055 56621 Riccardo Capaccioli
Auguri di Cuore Piccolo
ho saputo che quel sms che e’ arrivato anche a me era falso inviato da gente senza scrupoli per ottenere indirizzi mail a cui inviare virus
ho già sentito di quell’annuncio in giro…per uno simile un ospedale chiedeva di smetterla con le telefonate e la divulgazione,in quanto il problema non sussisteva,e si intasava solo la linea telefonica,togliendo risorse a chi si trovava in emergenza…prima di divulgare,informatevi
NON INTASATE IL CENTRALINO DI QUELL’OSPEDALE, IL MESSAGGIO E’ FALSO, GLI OSPEDALI NON USANO QUESTO METODO PER COMUNICARE, non lo dico io, le iene nella trasmissione di ieri 30 aprile hanno pregato di ignorare il messaggio.
Grazie.
il messaggio che ti è arrivato è na bufala che gira da anni su internet e a questo punto il bambino ( purtroppo) non ci sarebbe più. basta fare una ricerca sulle bfale su internet e qesta sarebbe una delle prine a saltare fori. prtroppo si tratta di na catena di s. antonio e ce ne sono moltissime altre. andate su
http://www.sosinfanzia.org/2005/opinioni/leucemia.asp
http://www.panzica.it/antivirus.html
http://www.pc-facile.com/forum/viewtopic.php?p=183478
http://search.alice.it
e scoprirete che c’è gente senza scrpoli che specula sul dolore. ciao
volevo solo dire che la storia del bimbo di 17 mesi e’ infondata Stella montecatini
Scusate se utilizzo il forum impropriamente ma una mia amica mi ha inviato un sms da far girare urgentemente:
Bimbo di 17 mesi necessita di sangue gruppo B+ per forma di Leucemia Fulminante.
Tel. 055 56621 Riccardo Capaccioli
Auguri di Cuore Piccolo
ciao beppe,io vorrei chiederti se possibile, visto che tu saprai sicuramente a chi rivolgerti, il motivo per cui tuttici dicono che l’italia è in rosso, siamo in crisi da tutte le parti, ma poi non so da che parte arrivano soldi per sfamare tutto il carrozzone di persone inutili( grande fratello,buona domenica…e tutti quei programmi li..), da dove li tirano fuori quei soldi visto che ci dicono che non son in grado di aumentare le pensioni minime…grazie beppe..6 grandioso.
Sono una studentessa di Medicina al primo anno presso la Sapienza, e da alcuni anni mi tengo costantemente aggiornata nel campo della Programmazio Neurolinguistica e nelle mnemotecniche.
Su un Famoso testo che tratta di Fotolettura (evito di citarne il nome perchè non sò se posso dirlo) è ri portato l’esempio di Rom Davis che, avendo sofferto di dislessia, scoprì che questi, e cito: “non hanno un punto d’attenzione fisso”. In tre anni, costui allenandosi riuscì a reindirizzare la sua attenzione ed innalzare le sue capacità di lettura, scrittura ed ortografia.
Ha scritto anche un libro che ti consiglierei di leggere: The gift of dyslexia.
Tuo figlio può diventare una persona formidabile, ma è necessario che ci creda con tutte le cellule che ha in corpo. Gli altri dicono che una ballerina senza gambe? e tu chiedi alla buona maestrina quand’è che ha perso l’amore nella sua professione!
Il punto della questione è far conoscere a tuo figlio che esistono nuovi metodi di apprendimento, più veloci ed infinitamente più creativi di quelli che la scuola statale propina. Fotolettura, Lettura Veloce, MAPPE MENTALI: Antony Robbins e Tony Buzan. Documentati su questi argomenti, in internet e in biblioteca.
Hai tutto il nostro appoggio!
caro beppe, il problema dislessia in italia ha sensibilizzato persone come me, ma lo stato e le strutture competenti stanno ancora a guardare! io seguo e aiuto personalmente i bambini dislessici in quanto ho le competenze per farlo, tutto ovviamente gratis! forse se chiedessi dei soldi per costruire una struttura dove infilarceli dentro e poi buttare la chiave, troverei subito qualcuno pronto a finanziarmi……………il ministero finanzia,+ noi lavoriamo gratis =…. purtroppo per educazione non posso srivere il risultato
Sono una pedagogista specializzata in disturbi di apprendimento. Ho letto alcuni commenti riguardanti la dislessia. Consapevole dell’assenza dello stato in questo campo capisco lo stato d’animo dei genitori. I bambini dislessici sono intelligenti ma non come molti purtroppo ancora sostengono “svogliati”. E’ molto più facile eticchettare un bambino che aiutarlo a risolvere il problema. Purtroppo siamo lontani anni luce dalla soluzione in America si trattava la dislessia quando ancora qui non si conosceva. Si sono fatti dei progressi, ora si conosce…. anche se non tutti sono consapevoli del fatto che un bambino “svogliato” lo diventa nel momento in cui non riesce a fare ciò che i suoi coetanei fanno in modo automatico. Io amo il mio lavoro adoro vedere il bambino “svogliato” trasformarsi in un bambino interressato alla lettura e alla scuola. Lavoro a Roma ma conosco altre realtà in cui, purtroppo, la riabilitazione alla dislessia è quasi utopia.
Questa e’ l’europa che volevamo?
Quel poco di buono che c’era in Italia ce lo stanno togliendo gradualmente da Bruxelles. Si si sempre troppi debiti… dovete tagliare le spese dicono da su. E SONO 20 ANNI C…O che paghiamo tasse a fiumi e non vediamo MAI nessun miglioramente ma solo peggioramenti su tutta la linea.
Alcune nazioni riescono a conviverci con Bruxelles perche’ hanno dei politici almeno un pochino piu’ intelligenti e preparati qui da noi scaricano SEMPRE TUTTO SU DI NOI, i loro fallimenti.
Secondo me prima o poi si sfascia tutto…non puo’ mica durare in eterno LA PAZIENZA.
INSEGNANTI?: L’80% A ZAPPARE
il futuro che ci aspetta. Viva il liberismo
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=65408
Un numero crescente di pazienti paga per cure sanitarie private poiché ormai in Gran Bretagna non esiste più un servizio sanitario nazionale gratuito. È la denuncia contenuta in un rapporto firmato da tre medici britannici che rappresentano il gruppo “Doctors for Reform” il quale conta circa mille membri, tutti dipendenti del Nhs, il servizio sanitario nazionale britannico. I medici inglesi hanno scritto un rapporto, riferisce il quotidiano inglese The Independent, e lo hanno spedito ai tre principali partiti politici e al ministro della Sanità Patricia Hewitt.
Per chi fosse interessato, un link utile sul tema…
“Italia, Strudle open source contro la dislessia”
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1965554&r=PI
Cara Anna,
ho letto il tuo intervento e sono rimasta molto colpita da ciò che hai scritto.
Sono una docente referente per la dislessia presso l’istituto tecnico industriale dove lavoro.
Sono diventata referente per la dislessia (D.S.A.)tramite un corso organizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione e l’AID.
Questo corso prevede una formazione on line presso l’INDIRE.
Concordo con te nell’ affermare che poco si è fatto per questi alunni intelligentissimi, ma con disturbo specifico dell’apprendimento, tuttavia dal 2004 in poi sono apparse molte circolari e note del ministero che hanno iniziato a modificare lo stato di abbandono di questi alunni.
Gli strumenti compensativi e dispensativi che tu citi non sono a discrezione dei docenti, tanto è vero che il Cosiglio di Stato nel mese di novembre ha revocato una bocciatura di un alunno dislessico all’esame di terza media, proprio sulla base di quella circolare.
Sono rimasta a bocca aperta per come ti hanno trattato al provveditorato, non ti hanno nemmeno detto che nell’ultima circolare sugli esami di maturità all’art.12 comma 7 si prevede che la commissione tenga in debito conto le situazioni dei candidati dislessici, sia in sede di predisposizione di terza prova che in sede di valutazione delle altre due , prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita l’utilizzazione di apparecchiatrure e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno.
( Ordinanza Ministeriale n.26 prot. 2578 del 15.3. 2007). Un circolare simile è stata pubblicata per lo svolgimento degli esami di terza media.
Inoltre recentemente è stato siglato un accordo con le case editrici, per cui è possibile avere libri di testo per alunni dislessici in formato digitale il sito dove reperire informazioni è http: //aid-boiav.it..
Come vedi qualcosa lentamente si muove, forza e coraggio sono con te. Antonella
Vorrei fare i complimenti alla scuola e all’insegnante che si è formata come referente scolastica per AID io ho provato a far fare un corso di informazione presso la scuola di mio figlio (scuola media) e sono stata trattata come una pazza che voleva proteggere il figlio.
Risultato dopo un colloquio con i docenti a mio figlio è stata tolta calcolatrice e tavola pitagorica per il compito di matematica ….
…vi sono vicina nella condivisione di questo problema o forse con fatica risorsa…sono anch’io dislessica e l’ho scoperto solamente all’Università…come consiglio di esperienza, per traghettarti in questo mare di menefreghismo della scuola è di farti aiutare dall’ AID Associazione Italiana per la Dislessia per avere più informazioni per farti muovere più agevolmente in queste acque.Per esempio, c’è una legge che ti consente, presentato il certificato di diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento..dislessia, di far avere a tuo figlio più tempo agli esami,concorsi per diritto!Oppure consigliarti persone adeguatamente formate per accompagnare negli studi tuo figlio,aiutandolo a far nascere e crescere le SUE strategie di compensazione. Quello che infine ti consiglio, dal cuore è di monitorizzare il livello emotivo di tuo figlio, perchè, per forte che uno sia, sentirsi dire che sei “una ballerina senza gambe” o sei lento,”gnugnu” e quant’altro da un branco di insegnanti o persone con la “i” o la “p” minuscoli lascia, a qualche livello un segno, che se trascurato, oltre il peso della dislessia a scuola,si potrebbe aggiungere quello di un disturbo dell’umore e gli studi parlano di percentuali rilevanti sulla Depressione…anche qui se avessi bisogno di aiuti seri e molto molto validi potresti andare a vedere sul link della SPI Società Psicoanalitica Italiana dove c’è l’elenco per città degli analisti (sono pochi, ma molto molto buoni). Concludo abbracciando te cara Laura ed Emanuele porgendovi quest’immagine che mi sono creata:
“Per una persona “normale” nella vita ci sono per esempio, 10 vie disponibili da percorrere, per un dislessico 20 (forse il doppio), ma con i lavori in corso”..il problema sarà trovare le strategie per muoversi il più agevolmente possibile attraverso questi cantieri, ma poi, quando anche Emanuele ci riuscirà potrà avere 20, il doppio, delle strade possibili da percorrere nella vita e quindi, la dislessia, da problema diventerà risorsa.
Ti ammiro Emanuele…e faccio il tifo per te!
Riuscirai sicuramente nella tua impresa, non ho dubbi.
Per quanto riguarda le istituzioni non posso che dire, ancora una volta, che sono VOMITEVOLI e che chi vi lavora FA ESCLUSIAVAMENTE I PROPRI PORCI COMODI, rubando lo stipendio e il posto di lavoro a chi veramente meriterebbe. Fatevi un esame di coscienza!!!
ciao emanuele sei un grande e ti ammiro per la caparbietà con cui hai affrontato questo problema .
Alle istituzioni non dico più nulla nello stato dei fannulloni una persona che tra mille difficolta riesce a farcela è forse inviso
Forse che lo Stato vorrebbe che non fossimo capaci a leggeree Scrivere? eheh
Il problema, secondo me non è la dislessia in se per se,non voglio sbagliarmi, ma è come gli altri reagiscono a questo problema.
Sicuramente la gente presa delle proprie “faccende” non ha tempo di capire in fondo queste persone e le scarta a priori: scommetteri quello che volete che, se si presentano come ragionieri 2 persone, di cui uno dislessico, il titolare scieglie senza pensarci troppo la persona non-dislessica, pensando probabilmente “ma che c’è venuta a fare questo!!”.
Probabilmente(come accade spesso in Italia) il futuro ragioniere non ne capisce niente di conti, ma sa scrivere il proprio nome!!
Quindi, morale di tutto è che bisogna cambiare la concezione di queste persone sfortunate, e non per colpa loro che non riescono a scrivere correttente, ma non per questo la loro intelligenza è ristretta.
Quindi se ci capita difronte un dislettico e una persona con la “buona-firma” non ci fermiamo all’apparenza ma cerchiamo veramente di capire chi sà “cosa vuol dire il proprio nome…”
Capisco bene la situazione.
Vi racconto la mia storia (con ancora il problema grave che porto)
Fin da piccolo avevo una spiccata inteligenza superiore a gli altri , ma non capivo o rimanevo imbambolato davanti alle spiegazioni dei professori.
Bè dovete sapere che fior fior di psicologi a roma (a via dei isabelli mi pare) studiarono il problema della mia “svogliatessa ” (anche se ho .. o forse avevo secondo loro un quoziente intelettivo , piu sviluppato di altri)
Non riuscendo a capire come mai io non aprendevo bene molte cose, la soluzione fu una ” svogliato”
Mi ricordo però una cosa .. In seconda media avevo una insegnate di sostegno, be! li iniziai a capire molto meglio le cose rispetto a quello che studiavo con i professori che avevo (ero passato da una scuola della casilina , a quella diprima porta)
Io mi domando una cosa, per chi è adulto e ancora si porta dietro tutto quello che non ha potuto studiare da piccolo (e sapendo anche di essere dislessico)
a chi posso rivolgermi (a roma) per risolvere i miei problemi di dislessia ?
Salve sono una pedagogista specializzata in disturbi di apprendimento prossima alla seconda laurea in logopedia, lavoro con ragazzi dislessici a Roma da 4 anni. Ho letto il tuo articolo e sono rimasta colpita dalla diagnosi che ti è stata fatta a via dei sabelli. Si può ancora fare qualcosa. Ovviamente da noi arrivano molti bambini e pochi adulti. Purtroppo, in Italia, è un disturbo che non è preso in considerazione come dovrebbe. Tutti quanti dovremmo avere la possibilità di saper leggere e studiare ma non è cosi, lo stato dovrebbe interessarsi di più perchè per un bambino dislessico non è semplice imparare a leggere, a scrivere e poi a studiare. Infatti molto spesso non continuano gli studi. Noi lavoriamo anche con gli adulti quindi per qualsiasi informazione può contattarmi. Roberta
berlusconi colpisce ancora…
ma in che mani siamo???
cliccate sul link…. senza parole…..
http://www.youtube.com/watch?v=XYqU7_jjFdY
Vorrei innanzitutto precisare una cosa, dalla dislessia sia esse superficiale o profonda non si guarisce, sembra che la cosa sfugga a molti…
Esistono delle tecniche, tra l’altro nemmeno molto complesse, che consentono in un tempo abbastanza breve di riuscire a leggere e scrivere in modo quasi ‘normale’…E qui sta la mia profonda amarezza, volere che a tutti costi la lingua scritta sia preponderante in tutti gli ambiti, come se si potesse comunicare soltanto attraverso la scrittura. C’è questa ossessione della lingua scritta da parte di molti colleghi, dell’ortograficamente e sintatticamente corretto e in tutta questa fastidiosa pignoleria si perdono di vista i contenuti, quello che c’è oltre le parole, oltre i simboli grafici, oltre i suoni pronunciati.
Cosa dovremmo farne allora degli audiolesi, dei nonvedenti, degli autistici, di coloro che sono affetti da ritardo mentale. C’è la snaturata convinzione che siano oltre la linea della normalità, niente di più sbagliato anche quelle sono forme di normalità che hanno un proprio linguaggio ed un proprio sentire e dai quali c’è tanto da imparare.
andando
Caro Emanuele,
chi prende più rincorsa, fa un salto più lungo. Per questo, prima o poi, sarà la tua Volontà a ripagare i tuoi sforzi facendoti vincere le battaglie che crederai di voler vincere. Per questa ragione un sistema pieno di figli di qualcuno e posizionati per strategia prima che per merito, collasserà su se stesso. Ti chiederanno poi come si fa e dove si può trovare, una volontà così ammirevole ed una intelligenza così potente.
Quando un giorno l’Italia tornerà ad essere un paese normale, è quello che accadrà.
Fino ad allora avrai davanti solo quelli a cui la tua Volontà provocherà fastidio ed invidia. Quegli esserini minuscoli che dovrebbero essere già estinti e che invece per la compassione di un Dio molto dubbio stanno “sopra” di te.
Fino ad allora resisti.
La sorda ignoranza del collegio di professori che tu hai consultato è quanto di più fastidioso e disarmante possa succedere: chi deve essere a conoscenza del problema lo rifiuta e lo rigetta ritenendo di avere qualcosa di più importante da fare e non pensa a tuo figlio, al quale va tutto il mio appoggio il mio rispetto e la mia stima per quanto possa valere, che realmente ha qualcosa da fare, tutti i giorni, tutte le volte che il suo sguardo incontra delle parole, ed è qui forse il nocciolo: parole che incontrano occhi ma che non incontrano orecchie, parole impossibili che tuo figlio quasi traduce e parole semplici che un collegio sordo non vuole sentire. Il problema qui è di micro potere non parliamo di politici o di grandi sistemi ma di un’ umanità, sottolineo umanità e non pietà, che non può mancare a chi nell’ esercizio delle proprie funzioni viene a contatto con i nostri ragazzi. Cmq tuo figlio probabilmente è un genio… un abbraccio francesco
Cara Anna,
la tua lettera mi ha commosso quali fino alle lacrime cosa che per un uomo di 42 anni non e’del tutto usuale. Voglio manifestarti tutta la mia solidarità per quanto possa valere, incoraggiare il tuo ragazzo a proseguire sulla sua strada irta di difficoltà confidando per ora proprio nella sensibilità di chi incontrerà sulla sua strada come mi pare sia già successo… Voglio esprimere anche l’augurio che vostra battaglia civile possa essere d’esempio per molteplici altre situazioni orrende per una nazione democratica e moderna quale si fregia di essere l’Italia.
piero
caro beppe, ho un problema con l’assicurazione.
Il 04/06/06 mio papà ha avuto un infortunio sul lavoro presso la ditta di proprietà della famiglia. Il 05/06/06 si reca da un amico ortopedico per la visita medica, viene ricoverato dal 07 al 09 giugno per lesione del sovraspinoso spalla dx. Viene operato. Procede alle varie visite di controllo. Il giorno 09 giugno invia fax al broker assicurativo per avvisarelo dell’infortunio. Segue colloquio telefonico. Il 26/01/07 viste le titubanze del broker, consegna certificazione ortopedica del medico che ha eseguito l’intervento nella quale è descritto:”la lesione del tendine soivraspinoso spalla dx, repertata e riparata nell’intervento artoscopico del 07/06/06, era di natura traumatica. Il medico dell’assicurazione stabilisce che non si tratta di trauma , ma la sua è una lesione pregressa. Il tutto viene comunicato a voce dal broker.
Mio papà decide di farsi fare due perizie da medici legali.Uno da Faenza (noi siamo di Pordenone) e uno di Pordenone. Ovviamente all’insaputa dei due. Uno stabilisce come inabilità il 15% tabelle ANIA, l’altro il 16.
Chiediamo all’assicurazione il motivo.
Tutto viene inoltrato a Mestre ad un perito dell’assicurazione. Stabiliscono che non si deve liquidare nulla. Ci siamo recati presso uno studio legale per poter avere la copia della perizia del medico dell’assicurazione. Ci è stato riferito che verrà consegnata una parte!
Si è capito che non hanno intenzione di pagare! Il ns. broker assicurativo non sta facendo nulla, anzi sta mettendo i bastoni tra le ruote al ns. legale!
Come ci dobbiamo comportare? E’ giusto che se l’assicurazione, il broker, dicono una cosa, non abbiamo diritto di replica?
Quel che è peggio è che abbiamo il timore che abbiano l’intenzione di temporeggiare, di modo che trascorra un anno dall’infortunio e quindi… di conseguenza archiviare la pratica.
Suggeriscici la dritta! Se vuoi di inviamo l’intero plico in ns. possesso. Aiutaci. Grazie. Ciao
Signora Rosabianca c’e’ poco da pregare, c’e’ da scendere in piazza a fianco degli insegnanti per ricordare a questo governo e a tutti i governi che la scuola non è un oratorio cioè un posto dove parcheggiare i figli, ma il luogo dove si tenta di forgiare la futura società e quindi dovrebbe essere quasi sacro.
Gli insegnanti devono essere pagati da professionisti quali sono a tempo pieno, rispettati e fatti lavorare in modo e condizioni dignitose, allora gli si potrà chiedere di differenziare l’insegnamento.
Con 30 belve scatenate in classe di cui due con handicap, che magari saranno i più tranquilli,
e un numero imprecisato di dislessici, disgrafici etc. etc. cosa cazzo pretendete che un insegnante possa fare ? Dimenticavo con un programma di studio del 15/18 su una realtà di ragazzi che hanno tutti disturbi della percezione perchè bombardati quotidianamente da media & Co.
Stefano
Carissimo Francesco,
dalla tua reazione credo che tu sia un’insegnante.
Concordo con te nel dire che siete sottopagati, ma fare l’insegnante è come fare il medico, il sacerdote ecc., è una missione nella quale se non state attenti rischiate di rovinare a vita ddelle persone. lo so, non è facile passare sempre sopra alle difficoltà economiche, di gratificazione ecc. ma attento: i ragazzi ti guardano! E capiscono… capiscono il bene che tu vuoi loro a secondo di come tu ti poni di fronte a loro. E quando capiscono che per te loro sono importanti, non dimenticano e ti aiutano e collaborano con te. E per finire, non usare questo linguaggio irriguardoso: un’insegnante deve educare, ed educare vuol dire anche usare un linguaggio consono. ciao mammma Paola.
mi spiace tanto
ma penso che per fare gli insegnanti serva una preparazione seria ovvero la capacità di saper attrarre l’attenzione dei ragazzi e conseguentemente insegnare loro la materia..
quanti insegnanti sanno essere empatici?
quanti insegnanti sanno essere soporiferi?
dovrebbero essere pagati per le loro capacità comunicative e non per la sedia su cui si siedono
Sig. Grillo, sono un promotore finanziario amareggiato dal nostro sistema, con la voglia di cambiare le regole di questo fantozziano sistema,mi farebbe immenso piacere poter dare al mio paese un pò di verità.
Come posso collaborare con lei?.
Mi auguro di sentirla presto.
ho letto il tuo annuncio.
Ti mando un link di un’associazione che forse conosci già, però può essere qualcosa. Ciao
Alba
http://www.colimo.org/
gentile Docente,
sono mamma di due ragazze dislessiche( diagnosticate subito) e le dò ragione su una cosa : la colpa non è sua. L’unica volta che ho litigato con un insegnante a cui cercavo di spiegare come dovesse approcciare al problema è stato al terzo anno delle superiori. Lui continuava a gridare: “La scuola non è un oratorio! Io sono un ingegnere! Io sono un ingegnere!” e nella foga della discussione io proprio non capivo , mi creda.
Sbollita la rabbia, ho ripensato a quelle parole per me incomprensibili al momento ed ho capito .Aveva ragione, era un ingegnere, abituato a rapportarsi con dei pilastri in cemento armato e non con dei ragazzini.
Lo stato non insegna ad insegnare. Ci sono professionisti che usano l’insegnamento come un “dopolavoro”, poco sanno della psicologia dei bambini cosìdetti “normali”, figuriamoci se possono approcciare ai disturbi specifici dell’apprendimento.
Ma la scuola è obbligatoria, non sarà un oratorio,ma finchè non ci sarà una legge sulla dislessia e una preparazione degli insegnanti a gestire le diversità in generale, le chiedo cosa ne facciamo dei nostri figli?
Non lo dico con sarcasmo, ma gli insegnanti forse dovrebbero pregare lo stato e i sindacati di migliorare le condizioni della scuola e della categoria.
Noi genitori, nel frattempo, usiamo la scuola come un oratorio, supplichiamo il buon Dio di farci incontrare insegnanti capaci di far apprendere i nostri figli, e ai non capaci scongiuriamo un prepensionamento, preghiamo per qualcosa che è un diritto, il diritto alla studio, alle pari opportunità.
Distinti saluti
Rosabianca Leo
…anch’io ho un figlio dislessico…! Finalmente lo sappiamo! Un’insegnate di lettere delle scuole media ha consigliato vivamente di fare una visita “così, per scrupolo, così sapremo se è svogliato o se ha un disturbo”. A 13 anni si è svelato l’arcano! NON E’ SVOGLIATO! Sette anni a sentirsi dire che non legge abbastanza, che non ne ha voglia, colpa dell’apparecchio… Era come se mio figlio stesse per affogare e non con capivamo che aveva bisogno di un salvagente per stare a galla… da quanto ha fatto la visita dalla neuropsichiatra, è tranquillo, consapevole che non è scemo, che un meccanismo dentro di lui lo frena… nella sua classe 6 ragazzi su 18 hanno portato a casa una pagella con sette, 7, insufficienze! e sicuramente saranno promossi… mio figlio lamenta che con la confusione che ha in classe non riesce a tenere quella concentrazione che poi cli permette di studiare meno a casa. Non sarà un problema solo della sua classe, scuola, ormai il caos in aula è all’ordine del giorno.
… mi fermo qui, un saluto a tutti coloro che hanno scritto sull’argomento e a Beppe che ci dà questa opportunità
FERMIAMO QUESTI ROTTWEILER ASSASSINI!!!!!!
Antonello da Bosa
Non ho letto tutti i commenti in risposta, forse è già stato fatto, ma voglio segnalare sul sito dell’Aid http://www.dislessia.it/ le indicazioni ministeriali relative agli esami di maturità 2007 per i ragazzi dislessici. L’uguaglianza educativa si realizza nella diversità della risposta ad esigenze diverse, ma qui nn si tratta di sensibilità è diritto!!! (Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007)
Lucia
Ciao Anna, sono anch’io una mamma e con molta umiltà ti dico di sentirmi vicina a te, ma voglio soprattutto comunicarti una notizia che andrebbe a semplificare molte problematiche mediche, ma che “la medicina normale” non ha mai tenuto in considerazione. Lo sai che i parassiti intestinali assorbono tutte le sostanze “buone ” e secernono tossine (le loro feci)? Lo sai che le tossine il nostro organismo tende a espellerle e se non ci riesce quelle vànno a creare dei dànni a molti organi? E che se tramite il sangue giungono in un organo lo disturbano fino ad alterarne il suo funzionamento? So che il mio medico, laureato in medicina e specializzato in gastroenterologia e parassitologo ha risolto un caso di dislessia alla sua nipotina, solamente “sverminando” la piccola. Non è certamente un fai da te, perchè la procedura per scoprire il tipo di parassita non è quella semplice dell’analisi delle feci, ma ti assicuro che anche nella mia famiglia ha risolto problemi che purtroppo altri specialisti non erano stati in grado neanche di capire.Spero che questa idea ti possa risultare utile, anche perchè dobbiamo iniziare a cambiare mentalità sulla nostra salute, a cominciare da noi stessi: per esempio ho sempre curato mio figlio con l’omeopatia e non l’ho mai intossicato con antibiotici o cortisone o altro. Certo è una strada faticosa soprattutto per noi mamme che ci assumiamo il compito di “sentire” i figli, ma come diceva un grande ” …siamo in guerra e dobbiamo combattere!”
Hai centrato il problema, la questione è che la famiglia non vuole più farsi carico dei propri problemi e cerca sempre qualcuno a cui scaricarli.
Come dicevano nel film, continuiamo così, facciamoci del male.
Stefano
esiste una legge dello stato italiano, e noi nella nostra scuola la applichiamo, per cui suo figlio può chiedere agli esami finali di avere più tempo per tutte le prove che implicano la lettura e si ricordi che anche scienziati attori uomini di tutto il globo siono felicemente dislessici la mia dislessica in classe è una raggazzina deliziosa…… meglio spesso della sua vecchia e un pò smemorata insegnante…..
CIAO PEPPINO
Voglio rispondere al tizio a proposito del commento che ho scritto ieri di come si viveva tra gli anni 70-80.
il mio pensiero si limitava a far capire come nel tempo le malattie si evolvono,se in quel periodo la DISLESSIA colpiva 1% adesso si parla del 5%-6% quindi un motivo ci sara.
non era mia intenzione offendere chi in famiglia ha questi problemi,anzi la signora ANNA ha tutta la mia stima e comprensione e tutti quelli che soffrono a causa di questa malattia perche e di pura e vera malattia che si tratta anche se molti ci girano intorno compreso i stessi dottori per non parlare delle nostre istituzioni.
Visto che la mia persona apprezza la vita piu di te e non scrivo stronzate per passatempo come fai tu che non hai un cazzo a che pensare e QUI MI SCUSO CON TUTTI GLI AMICI DEL BLOG MA QUANDO CI VUOLE CI VUOLE E BASTA.
io caro amico ho superato 2 trapianti di midollo osseo e lungi da me l’idea di offendere gente che ha sofferto che soffre e che purtroppo soffrira.
purtroppo la societa di oggi deve fare i conti con tipi come te anzi molti tipi come te è questo e uno dei millesimi problemi di una societa che non ha sensibilita nei confronti di chi soffre.
quindi concludo caro amico scrivendoti abbi rispetto del prossimo che un bel giono puo capitare anche a te e prima di dare giudizi rifletti e ringrazia ,chi non so? pero ringrazia sempre di avere la fortuna di offendere gli altri.
SALVATORE VISCA-caserta
Sono davvero contenta di leggere qualcosa su questo tema che non sia stato scritto sui siti dedicati in modo specifico all’argomento. Sono toccata da questa realtà umana GRAZIE a mio figlio, 12 anni, mente brillante, carattere solare…fino alla prima elementare. Peccato che per capire i motivi del cambiamento di umore e di approccio a qualsissi attività che potesse in qualsiasi modo ricordargli l’apprendimento o le sue reazioni improvvise nei confronti dei compagni si sia dovuti arrivare alle terza elementare e contro il parere delle insegnanti e, purtroppo, del papà che temeva di ritrovarsi un figlio bollato di malattia mentale o disabilità strane. Ma, meglio ancora, è stato affrontare i tempi della sanità italiana: un anno per avere una diagnosi. Motivo: “stavamo rinnovando il reparto di neuropsichiatria infantile”.
Il problema, è vero, non è ritenuto rilevante. Nonostante la diagnosi è facile sentirsi dire che il ragazzo è pigro svogliato e “assente”. Assente… Ma non stiamo, per l’appunto, parlando di disturbo dell’attenzione?
Sono totalmente solidale con Anna ed auguro a suo figlio tutti i successi che si merita perché, per quello che ho potuto capire io, quello che un dislessico tende a fare se non aiutato, è di mollare e dedicarsi ad altro, ai vivdeogames, alla tv o a qualsiasi altra cosa che lo faccia sentire “valido” in un campo almeno.
La scuola non può fare di più, è vero. Ma per fortuna ho trovato sulla mia strada delle persone disposte a sentire e fare qualcosa per andare incontro alle attitudini di mio figlio che ha una dislessia lieve.
Per ora la cosa è definita come una disabilità e c’e molta strada da percorrere e sicuramente i genitori sono protagonisti perchè alla dislessia si abbinano spesso comportamenti che si possono notare solo a casa: rifiuti, pianti, malumori…
Consiglio a tutti questo libro regalatomi da un’amica dislessica con prole dislessica: “il DONO della dislessia” di Ronald D. Davis (autistico/dislessico) ed. Armando Editore.
La dislessia è di origine genetica, il fatto che non sia considerata un handicap ha solo fatto si che lo stato si senta autorizzato a fregarsene e quindi sono tutti cavoli dei genitori di questi ragazzi, perchè visto come sono trattati gli insegnanti sia economicamente, che come considerazione e apprezzamento della loro attività, ne hanno ben donde di siffatti ciuffoli, ne han pieni i coglioni dei problemi dei vostri figlioli.
Cari genitori, rimboccatevi le maniche e datevi da fare voi una buona volta, invece di delegare sempre tutto alla scuola, i figli in fondo in fondo ma molto in fondo, sono vostri.
Stefano
Forse non sarà il giusto blog, forse molti di voi che leggeranno le mie parole gli rimarranno indifferenti.Osservo il mondo che mi circonda e mi stanno a cuore i bambini perchè loro sono il nostro futuro, ma sembra che noi non ne vogliamo prendere atto,li vogliamo perfetti già grandi appena nascono,senza difetti é cosi che nascono le nuove “malattie”, che malattie NON sono… disgrafia, disturbo da deficit di attenzione/iperattività dove sembra che l’unica cura possibile siano Rintalin,Prozac,Adderall,Paxin e tanti altri..ma cosi li uccidiamo con le nostre mani uccidiamo la loro creatività la loro gioia di vivivere quella gioia che l’adulto spesso non ha più,é anche per quello che spesso si dice ah! come vorrei tornare bambino..
Fate attenzione,perchè nulla è come sembra, noi siamo un corpo ma non siamo solo questo..
Proviamo a cambiare ottica di interpretazione delle cose, quelle che noi definiamo “malattie” come quelle sopra citate, possono essere un modo che il bambino ha di comunicare con noi di farci capire che ha bisogno di noi, di attirare la nostra attenzione e di farci capire che lui esiste anche per insegnarci qualcosa.Pensate a quanta attenzione si da ad un bambino che noi riteniamo erroneamente non normale…pensate che la loro nascita ha un senso in questo mondo e vorrei che tutti coloro che ritengono di essere persone speciali nonostante le loro “malattie” si leggano dei libri che trattano i BAMBINI INDACO,non dico sia oro ciò che si dice in questi libri ma sicuramente ti danno una lente per capire che non sempre uniformare una persona alla sociètà vuol dire fare la cosa giusta, anzi spesso si rileva il peggiore errore..
Si è sempre detto che se uno viene al mondo un motivo c’è e i bambini indaco ce l’hanno ed anche importante, non diamo sempre la colpa alla scuola o ad altri a volte siamo proprio noi genitori, amici a fare sentire il bambino diverso da tutti, mentre lui chiede solo attenzione.Informatevi sui BAMBINI INDACO,anche solo per curiosità
Mi sembra che lei abbia fatto molta confusione tra sindrome da iperattività e disturbi specifici di apprendimento.Forse è meglio che si informi meglio prima di scrivere….
Nessuno dei dsa necessita di farmaci, lei che magari è miope o astigmatica, assume farmaci? si ritiene una malata? direi di no, mette gli occhiali per adattare i suioi normali occhi ma con il cristallino con un’inclinazione diversa dalla media.
Se lei non avesse bisogno di stare a un tot di metri da una lavagna, dover automatizzare letto-scrittura calcolo, ecc gli occhiali non le servirebbero, gli uomini preistorici se non vedevano come la media, non importava, loro usavano l’udito e l’olfatto per cacciare, il resto non contava…
Esiste la scienza che ha dimostrato con la rmn funzionale e altre tecniche, che il cervello funziona diversamente per letto-scrittura-calcolo, nei dislessici …tutto qui…per modo di dire…
Sono la Mamma di TRE DICO TRE ragazzi dislessici.. la prima ha subito di tutto dalla scuola..(in terza elementare ha smesso di parlare… perchè non riusciva a leggere come gli altri..)adesso ha 17 anni e continuiamo a lottare con la scuola.. mi confronto da 12 anni con l’ottusità del mondo della scuola, di insegnanti che dicono tu sei diversa.. con lacrime rabbia e difficoltà di ogni genere.. stiamo lottando continueremo a farlo, i miei figli sono sereni perchè sanno che non sono soli affrontano il loro problema, anzi il problema degli altri con loro.. (gli insegnanti arrivano a dire.. “eppure sembra normale..”!) con estrema fatica, ma anche con la consapevolezza delle loro capacità. Però Beppe.. sono stanca di lottare tutti i giorni per garantire il loro diritto alla privacy ( non vogliono che i compagni sappiano del loro modo diverso di essere) per garantire i loro diritti.. per garantire le stesse opportunità che si danno a chi non inverte 13 con 31 quando fa i calcoli.. a chi in seconda elementare sa leggere.. a chi in terza media fatica con i verbi scritti e l’insegnante continua nonostante tutto a mettere.. gravemente insufficiente.. basta Beppe basta..
Cara Anna, la tua storia è del tutto simile alla mia e conosco la rabbia e l’umiliazione che tu hai provato, però, considerato che è questo un disturbo diffuso, ma di recente scoperta, è importante riuscire a parlarne e confrontarsi con serenità e fermezza con istituzioni presidi, insegnanti, genitori che si “vergognano” ad esporsi, senza dimenticare mai che il diritto allo studio è sacrosanto ed è diritto di TUTTI.
Condivido completamente i pensieri del tuo ragazzo, è un grande, concedigli tempo e vedrai!
Vorrei far presente – a te Beppe in particolare – che una proposta legge è stata depositata alla camera dei deputati e va sostenuta in ogni modo
( il testo è sul sito AID).
In ultimo, per aiutare la diffusione dei libri di testo e non, che possono essere “ascoltati” con l’aiuto di strumentazioni informatiche sottopongo all’attenzione di tutti i lettori di questo blog, questa sottoscrizione sul sito:
http://www.cisad.it/editori/index.php
leggetela e firmatela numerosi
“BEPPE GRILLO” sei un GRAAAAAANDE !!!!!!!!!!!
Ce ne fossero come te…. !!!
QUI BISOGNA FARE UNA RIVOLUZIONE … MARCIAMO SU ROMA… e RIPRENDIAMOCI L’ITALIA ^_^
CONTINUA COSì SEI FORTEEEEEEEEE !!!!
Sono mamma di un bambino dislessico di 12 anni e socio della Associazione Italiana Dislessia.
Sono positivamente colpita dalla miriade di commenti che ho letto perchè importante è parlare di un problema di cui,fino a pochi anni fa nessuno parlava.
Sono vicina a tutti i genitori che come me devono combattere quotidianamente con le difficoltà che la dislessia comporta ma sono convinta che con l’attività che l’associazione svolge quotidianamente, molti passi avanti sono stati fatti. Per questo consiglio a tutti di rivolgersi all’associazione, per non sentirsi soli e per essere comunque sempre supportati nel caso ci sia necessità di affrontare situazioni incresciose che possono crearsi.
Ringrazio in particolar modo per tutto l’aiuto e il coraggio che mi ha trasmesso la Presidente della sezione AID di Bari che con la sua fermezza, la sua intelligenza, la sua dolcezza ma in particolar modo per il suo spiccato senso di altruismo ha permesso a me e a tutti i genitori dell’associazione di sentirsi forti e coesi per affrontare il problema.
Inoltre vorrei ringraziare il Sig.Beppe Grillo per aver accolto la nostra richiesta di aiuto durante i suoi tour a Bari e ad Andria. Ci ha accolto nel suo camerino perchè volevamo denunciare l’uso improprio e dispregiativo del termine dislessia che lui stesso adottava durante i suoi spettacoli senza comprendere la sofferenza che ciò provoca ai nostri ragazzi.
Ciao a tutti.
per esperienza personale, non credo che la dislessia sia una invalidità, credo sià un modo diverso nel vedere la realtà.
sono dislessico e mi sono maturato con un po di difficolta al liceo scientifico con esami a settembre in latino ed italiano per tutti i 4 anni di liceo, o problemi di concentrazione durante la lettura, e di norma devo prestare il doppio della concentrazzione durante la lettura di tutto quello che scrivo e leggo.
spesso mi soffermo a pensare come scrivere la s e la z e via discrorrendo.
In ogni caso mi sono accorto di avere un dono speciale, riesco ad avere una visione sui problemi e sulle situazioni più ampia delle persone cosidette normali, una capacità di dialogo maggiore, una capacita di ragionamento migliore.
molti dicono che i dislessici ragionano tridimensionalmente rispetto alle persone normalmente abili, e ciò gli da una marcia in più, prova ne sia che tra i dislessici sono anoverati i più grandi talenti della nostra civiltà, da heinstein a carlo magno.
e normale che una capacità del genere deve essere istruita secondo canoni e schemi diversi dai comuni programmi scolastici, ma questa è un’altra storia.
Vorrei raccontare a questo genitore un fatto a me successo nella mia infanzia.Ho 47 anni e in prima elementare circa 41 anni fa insiema a me adesso non ricordo se addirittura nel mio banco sedeva il mio amico Paolo come dice una canzone:”quel gran genio del mio amico…..”
Le maestre lo avevano subito bollato come bambino difficile per non dire di peggio…situazione famigliare non delle migliori… ecc ecc
E talvolta dimenticato…. lui sorrideva sempre ,come del resto oggi, e quando scriveva aveva la mano pesante tanto da rompere le punte della matita. Per questo, bambino difficile e non degno di attenzione come altri molto piu’ intelligenti.Erano gli anni delle maestre severe, degli scappellotti( … si’ ma a fin di bene…)approvati dai genitori, delle punizioni in ginocchio fuori dalla porta….
Ora questo ragazzo, ormai uomo sposato, gestisce un attivita’ in proprio fa il meccanico di auto in proprio, ma non solo di auto, di moto, di motori Ferrari 12 cilindri,equilibratura e bilanciatura degli stessi ( chi e’ del settore sa’ di cosa parlo!) e’ diventato autodidatta sui sistemi informatici e mi tiene aggiornato su tutte le ultime novita’ del campo.
…..Per le maestre era un disadattato perche’ rompeva le punte delle matite!!!!!
Signora suo figlio diverra’ meglio di tutti quelli che si sono permessi di esprimere un giudizio o un parere su di lui.Si tranquillizzi il tempo gli dara’ ragione poiche’ come e’ arrivato fin qui’, e’ una persona che andra’ ancora molto avanti
Di fronte a professori, presidi, provveditori e ministri simili non si può che non ascoltare la song dei Pink Floyd:
We don’t need no education!!!
Quello che da la scuola non è educazione, non è rispetto, non è parità, ma solo freddi compiti da svolgere come automi!Come in Unione Sovietica!
Fosse per me la scuola non l’avrei mai frequentata, peccato che ai miei tempi non c’era ancora WIKIPEDIA!!!!!
…Dis..qualcosa..sono un’insegnante di lettere delle medie e mamma di un ragazzo con problemi di disgrafia e dislessia. Dal 2001 ci siamo accorti con le insegnanti dell’elementari che accanto ad un problema di iperattività c’erano una serie di disabilità che producevano un deficit di apprendimento. Ho frequentato due corsi di formazione inerenti l’argomento in convegni organizzati dalla casa editrice Erikson di Trento. La mia vita è cambiata e anche quella di mio figlio e di riflesso anche quella dei miei alunni. I “dis” hanno deficit di apprendimento perchè è la scuola che è deficiente sotto tutti i punti di vista! 27 corpi che si agitano in classe fra caldo ormoni e rumore, con lezioni spesso noiose e docenti demotivati lasciati soli a combattere con programmi, circolari, disabilità e integrazioni, dove fare 27 fotocopie diventa un’utopia, non dico poi pensare di fare geografia vedendo google earth… Ma c’è una consolazione in tutto ciò, nella maggior perte dei casi questi ragazzi “dis” sono solo molto intelligenti e veloci per una scuola che si ripete, sta a noi genitori e insegnanti non accanirci troppo, perchè li vogliamo inseriti nella bassa normalità, tanto da fargli credere di essere anormali, falliti, inadeguati. Le persone migliori sono poi quelle che escono dal coro..sosteniamoli con fermezza, spesso è un fattore genetico come gli occhi e i capelli, penso che se la scuola fosse un passo avanti non ci sarebbero “dis” anche perchè le strategie di comportamento da adottare con questi casi esistono e funzionano più del Ritalin..
Cara Anna capisco perfettamente la tua situazione, anche io ho un figlio dislessico,conosco il problema, una cosa che ci aiuta molto è il forum del sito dislessia.org con molti consigli e chiarimenti, la scuola è una tragedia questi bambini sono scomodi perchè faticano a leggere e scrivere ma sono intelligentissimi e soprattutto sensibilissimi, cmq parliamone il più possibile sempre
un saluto carissimo
Ancora una volta la Scuola si dimostra non idonea a svolgere la funzione per la quale è stata creata, ma non mollare assolutamente anche se viene voglia di mandare al diavolo tutto e tutti; io tempo fà lo feci ma proprio per questo ti dico di non mollare; bisogna sempre essere più forti dei forti.
Saluti, Fabio
Non voglio giudicare l’attuale ministro dell’istruzione,non perchè sia di parte,ma perchè non seguendo più di tanto il mondo scuola non posso giudicare i provvedimenti presi in merito. Una riflessione però va fatta sui precedenti ministri (cito i più rappresentativi)Letizia Moratti,Rosa Russo Jervolino….EH EH EH EH EH….. Neanche al circo si era visto tanto.
NEL FASCISMO I PROFESSORI IN ATTIVITA’ ERANO CRESCIUTI PROFESSIONALMENTE INFLUENZATI DALLA ISTRUZIONE ANTECEDENTE AL FASCISMO STESSO DI BENEDETTO CROCE, LA STORIA CI PARLA DI PROFESSORI SCHIAVI DEL FASCISMO MA COMUNQUE BRAVI PROFESSORI.
NEL DOPO GUERRA I PROFESSORI ERANO PROFESSIONALMENTE CRESCIUTI CON IL FASCISTISSIMO E ANTECEDENTE FILOSOFO GENTILE, UN PO’ ESALTATI MA COMUNQUE DEI BRAVI PROF…OGGI I PROFESSORI SONO FIGLI DI QUEL 68!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A VOI L’ARDUA SENTENZA…..E DOMANI? A VOI L’ANCOR PIU’ ARDUA SENTENZA…..SALUTE A VOI TUTTI…..
FILIPPO
Cara Anna,
grazie per aver aperto un dialogo su questo tema.
Sono papa’, non biologico, di un ragazzo cui e’ stata diagnosticata la dislessia all’eta’ di 15 anni, grazie alla preparazione e all’interesse della mamma che sospettava da tempo questo disturbo dell’apprendimento. Inoltre, avendo errato molto per il mondo tra idiomi diversi e istituzioni scolastiche diverse, il nostro ragazzo ha anche problemi comprensibili.
L’anno prossimo dovrebbe cominciare le scuole superiori (un anno l’ha perso per i vari cambiamenti di continente) e siamo alle prese come tutti con l’inevitabile dialogo con tutti i professori, con l’adozione di libri parlati (c’e’ poca produzione) e con l’adozione di vari strumenti di sostegno che, come e’ noto, sono tutti a carico delle famiglie. Credo che associarsi sia un passo nella direzione di proporsi come soggetti che aiutano i professori in cio’ che non sanno e spesso non possono sapere, visto che la maggioranza dei professori sono semplicemente laureati ma non preparati a livello pedagogico e tanto meno sulle disabilita’ dell’apprendimento. Come famiglie bisogna darsi da fare (e capisco le difficolta’ enormi che si incontrano) perche’ lo Stato arriva sempre dietro sollecitazione delle persone, specialmente se sono organizzate, e a volte non arriva nemmeno, essendo la politica troppo subordinata all’economia per poter pensare alle risorse e alle potenzialita’ di tutti i cittadini, dislessici compresi, che non sono affatto ritardati, ma che necessitano semplicemente di ausili, peraltro non complessi.
Io penso che proporre aggiornamenti agli insegnanti, favorire la produzione di libri parlati, favorire le organizzazioni che si occupano di dislessia e degli ausili tecnologici, e, soprattutto, cercare di diffondere la sensibilita’ delle istituzioni sia scolastiche che sociosanitarie per diagnosticare precocemente la dislessia, siano obiettivi per i quali vale la pena di impegnarsi. Nessuno lo fara’ se non i genitori che conoscono il problema.
Gentile signora,
sono una neo-insegnante, ancora supplente e con poca esperienza, ma lettere come la sua mi fanno riflettere. A volte il tempo scolastico mi sembra così poco e spalmato così male nella mattinata che ho sempre timore di non conoscere mai abbastanza i miei allievi, di valutarli male, di non capire i loro problemi. Comunuqe se3 la può conoslare le racconto una storia. C’era una volta il mio migliore amico che era dislessico e disgrafico. La scuola è stata un inferno per lui. La maestra delle elementari lo metteva a fare “i disegnini” perché pensava che fosse scemo…si rende conto? Oggi, senza fare cure né andare dal logopedista, parla e scrive quasi correttamente. E sa come ha fatto. Il mio amico ha una passione e un talento eccezionale: è un comico bravissimo. Recitando ha imparato a leggere meglio e scrivendo i copioni dei suoi spettacoli che vanno in scena con successo piano piano sta imparando acnhe a scriverli con ortografia corretta da solo…senza che più nessuno glieli corregga. Miracolo? No passione. La passione muove le montagne. E sono sicura che acneh suo figlio supererà il problema se viene giustamente motivato.
Gentile signora,
sono da poco un’insegnante, anzi ancora una supplente precaria con poca esperienza. Tuttavia la sua lettera mi fa riflettere. Da parte mia già noto nella scuola italiana, rispetto alla mia pochissima esperienza, una disorganizzazione assoluta rispetto alle attività di recupero e sostegno linguistico in generale. Per non parlare poi dell’improvvisazione con cui si organizzano i corsi di italiano per stranieri (sempre più presenti nelle nostre classi e sempre più invisibili, nonostante siano studenti motivatissimi rispetto ai loro coetanei nativi!). Non mi è ancora capitato di riscontrare un problema di dislessia nei miei alunni, ma se la può consolare un po’ le nostre generazioni di studenti in generale hanno un rapporto con la lingua scritta e con la lettura non idilliaco, tutti dai professionali al liceo classico! Tuttavia la chiave di lettura, forse l’unica soluzione possibile è la motivazione. Se suo figlio è motivato nel superare il problema ce la farà. E poi lo sapeva che a volte dietro la dislessia si celano potenziali geni? Ci sono degli studi a riguardo. Infine le porto la mia esperienza personale. Uno dei miei migliori amici, ottimo attore comico, ha avuto grandi problemi di dislessia e disgrafia, e a scuola lo hanno sempre trascurato. Sa come ha affrontato il problema? Recitando e scrivendo i copioni dei suoi spettacoli. All’inizio i copioni erano una catastrofe morfologica e ortografica. Col tempo ha cominciato a sbagliare sempre meno. A volte la passione fa grandi cose…spero lo faccia anche per suo figlio e spero nella mia futura esperienza di docente di essere il più possibile attenta a queste problematica.
Cara Anna, ti capisco benissimo perchè io ho un figlio dislessico di 10 anni e sto lottando con la scuola e con alcuni (fortunatamente non tutti)insegnanti secondo me incapaci di fare il proprio lavoro fin dalla prima elememtare.
Io sono iscritta all’aid (associazione italiana dislessia) e devo dire che stanno facendo molto, ad esempio mi hanno fatto avere i libri di testo in forma digitale, mi sono iscritta al “libro parlato” e ricevo gratuitamente i libri digitali di narrativa e di altri generi che mio figlio ascolta con il pc, purtroppo però non c’è una legge che tuteli i nostri figli e questo è uno schifo, basti pensare che il altri stati sono disponibili i libri di testo in forma riassunta per i dislessici ed inoltre vengono valutati solo oralmente e non per la produzione scritta. Ci sono solo delle circolari (MIUR), ma non in tutte le scuole ne sono a conoscenza e tocca a noi genitori lottare per tutelare i nostri figli.
Sarebbe troppo bello poter buttar fuori a calci quegli insegnanti che si permettono di scrivere in un quaderno di un dislessico disgrafico “SCRIVI MEGLIO E COME SEI SPRECISO) è come dire ad uno zoppo cammina diritto, oppure “CHE SCHIFO NON HAI RICOPIATO QUASI NULLA” quando devono ricpiare dalla lavagna (i dislessici hanno grandi difficoltà a ricopiare dalla lavagna) oppure quando una mamma prepara uno schema sul quaderno per poi farlo completare al figlio e l’insegnante scrive “IL BAMBINO SA SCRIVERE ANCHE DA SOLO” quando la psicologa ha specificatamente detto di preparare il lavoro da svolgere per non far stancare troppo il bambino.
Ce ne sarebbero tantissimi aneddoti da raccontare cosa subiscono i nostri figli a scuola. FORSE SE QUALCHE POLITICO AVESSE UN FIGLIO DISLESSICO, FAREBBE QUALCHE COSA PER FAR PASSARE UNA LEGGE CHE LI TUTELI, MA FINO A CHE I FIGLIO SONO I NOSTRI SOLO NOI GENITORI POSSIAMO RIMBOCCARCI LE MANICHE E LOTTARE PER LORO.
Secondo me non è una malattia, è solo un disturbo che può essere curato…senza spendere milioni di euro in visite specialistiche.
Una volta lo risolvevano i professori o i parenti!
Io ho un’amica che fa la logopedista, lei li sa risolvere questi disturbi.
http://www.progettosparta.splinder.com
Caro Beppe,
sono mamma di un ragazzino dislessico di 12 anni. Vorrei ricordare che esiste una circolare del MIUR a garanzia del migliore apprendimento nelle nostre scuole. Questa prevede, per i dilessici, misure compensative e dispensative che tengono conto del disturbo specifico e aiutano alla migliore espressione delle capacita’ individuali. Purtroppo non tutti gli insegnanti intendono ‘perdere tempo’ nel rispettare questa legge, obbligatoria, su compiacenza/indicazione dei dirigenti scolastici.
Mio figlio è stato umiliato e parcheggiato nella scuola privata (del buon senso secondo me) di Busnago (MI), perchè gli insegnanti non hanno potuto/voluto accettare la particolarità di questo disturbo. Una manica di incompetenti. Ovviamente abbiamo abbandonato quella schifezza di Istituto e mio figlio ha ritrovato il sorriso e la voglia di fare, migliorando moltissimo, anche nel comportamento.
Forza Anna e forza Emanuele!!!
Ciao Beppe,
Dico solo ad Anna di non arrenderesi, che un giorno o l’altro il nostro stato pagherà per la sua ottusità
Alvise
Sono un’insegnante di sostegno ed ho lavorato con bambini dislessici. Nella circolare del MIUR si parla del diritto degli alunni dislessici e disgrafici ad usufruire di prove di verifica organizzate tenendo conto del loro “problema”. Ciò non vuol dire semplificargli il lavoro, ma renderglielo accessibile. Credo che i docenti di suo figlio siano tenuti a stilare delle prove differenziate poichè suo figlio ha il diritto di affrontare l’esame di maturità. Il punto è che gli insegnanti devono caricarsi di un lavoro che loro considerano extra, ma che in realtà non lo è. Chieda loro di svolgere il proprio lavoro e se non si danno una mossa li minacci. Secondo me sono obbligati ad attenersi alle indicazioni del MIUR.
In bocca al lupo!!!
Non ho letto la valanga di commenti per cui non so se è già stato fatto, ma voglio segnalare alla signora Anna che esiste una circolare a firma M.Moioli del Dipartimento per l’Istruzione, Direzione Generale (Prot. n 4099/A/4 del 05\10\2004 in merito agli strumenti dispensativi e compensativi. Tale circolare sancisce la necessità di valutare i ragazzi dislessici in modo differenziato, prediligendo l’orale allo scritto, non tenendo conto degli errori ortografici ecc. L’utilizzo di tali indicazioni è stato ribadito in un documento dello stesso Dipartimento emesso il 05\01\2005. In sede di esame di maturità i commissari sono tenuti al rispetto di tali indicazioni (non è quindi una questione di sensibilità di uno specifico commissario o presidente).
Io sono un Neuropsichiatra Infantile e fornisco sempre ai genitori e agli insegnanti dei bambini dislessici una copia di tale circolare affinchè ne possano condividere i contenuti e possano confrontarsi sull’applicazione dei medesimi. Nella mia esperienza in genere dopo un’adeguata informazione\formazione, magari con l’ausilio del medico specialista, si riesce ad ottenere una buona collaborazione da parte dei docenti.
Se la signora Anna non ne è in possesso e se le serve, posso mandarle una copia della circolare mediante la quale può esigere che suo figlio venga valutato in modo parzialmente differenziato in occasione dell’esame di maturità.
I miei migliori auguri e complimenti ad un ragazzo che ha imparato ad affrontare le proprie difficoltà impegnandosi e non mollando la presa.
Paolo Negro
Cara Anna mi chiamo Giacomo e anchio come tuo figlio e la magior parte dei miei fratelli sono dislessico.
Io a differenza di Emanuele lo saputo da piccolo 2°o 3° elementare ma questo plutroppo non a cambiato molto le cose. non ho mai avuto nessuna attenzione al mio problema ne tantomeno agevolazioni nonostande lo dicessi hai miei professori,che nella gran parte sono stufi della loro vita, demotivati e con una leggera tendenza a sfogarsi con gli alunni.
Non sono stato bravo come tuo figlio, io la terza volta che m’anno bocciato in 1° soperiore ho smesso di studiare e ho incominciato a rincorrere i sogni sono finito sulla barche a vela e mi sono trovato dei libri in mano e tante ore per leggerli,Be ti diro che la mia vita e gambiata dal momento che ho iniziato a leggere cosa per me molto faticosa e al inizio anche un po deprimente.Ma la curisita che mi anno stimolato i libri di mare mi a aiutato davero tanto.
Ancora oggi ho crossi problemi a scrivere senza rilegere e ve ne sarete acorti perche questa lettera non la corregero, per una volta mi sento libero di farlo.
I gredo che gli insegnanti dovrebbero tratare i dislesici in maniera da non farli sentire diversi (che e’ la cosa che credo ci faccia sofrire di piu da bambini)
e studiare quelle che sono le attivita che aiutano magiormente a superare la dislesia senza il trauma di sentirsi un po tonti.
E poi anche haistain(si scrive cosi?) era dislessico e si dice che sia la malatia dei geni anche se NON e una malatia e una grossa DIFICOLTA. un abraccio Giacomo
Grazie a persone come te posso vantarmi di essere umano!Sei un Grande!
ciao Anna,
sono un padre di un bambino dislessico,come certo saprai sono dei bambini dotati di un Q.I. superiore alla media,volevo solo dirti BRAVA e coraggio.Io vivo in Francia dove questo problema non é sottovalutato anzi,ci sono delle strutture apposta per questi ragazzi,ho lasciato l’italia da ben 17 anni e non pensavo che le cose stessero in questi termini é la prima volta che scrivo su questo blog anche se lo leggo spesso ma questa volta non potevo esimermi dal dare il mio anche se piccolo contributo.
grandi bastardi!
La mia compagna insegna in un ITIS al biennio, sa benissimo cosa sia la dislessia, anche perchè a quanto pare a molti ragazzi che hanno questo tipo di disturbo viene consigliato l’ITIS ritenuto più leggero dei licei scientifici o classici. Lei ha non so quanti studenti dislessici disgrafici, alcuni palesi, altri chissà.
L’altro giorno anche se avvisata solo all’ultimo momento, molto responsabilmente, è andata a seguire un corso di aggiornamento sulla dislessia.
Quando il relatore è entrato nel merito di come i dislessici si comportano gli insegnanti si sono guardati tra loro con sguardo allucinato e hanno pensato tutti “i nostri studenti si comportano quasi tutti così”. Come distinguere allora la pigrizia dalla dislessia disgrafia etc. etc.
A quanto pare non è facile nemmeno per chi la studia isolare il tipo di dislessia disgrafia e riconoscerla.
Naturalmente il discorso finale sintetizzato è, la dislessia non è un handicap e quindi sono tutti cazzi vostri.
Quindi con le nuove regole di Fioroni, il ministro più inutile della storia e pure dannoso, in una classe ci potranno essere fino a 30 studenti di cui due con handicap e un numero imprecisato di dislessici disgrafici etc. etc.
Se questo lo mettiamo insieme a come gli insegnanti sono considerati da società e famiglia, praticamente dei falliti, delle merde con stipendi da fame ma a cui si vorrebbero rifilare tutte le incombenze di questo mondo, potete solo immaginare in che stato è tornata a casa la mia compagna, devastata e avvilita.
Grillo gira lo stesso consiglio che hai dato al cda telecom anche al ministro dell’istruzione, visto che riesce solo a fare danni e a minacciare gli insegnanti che già si smazzano delle resonsabilità non indifferenti, che si dimetta e si tolga dai coglioni, magari ci mettono qualcuno meno deficente.
Caar Anna onn aspevo che siestessero i dislessici ma solo grillini ignoranti.
Ma lei non ha mai visto suo figlio scrivere o fare i compiti cosa aveva fatto lo aveva dato in affido ad altri stia zitta e si seppellisca di vergogna!!!
Lei è una piagnona e si deve vergognare!!!
Continui a guardarsi il grande fartello e si goda il suo fardello, lei si è mossa adesso solo perchè qualcuno le ha presentato il conto delle sue responsabilità.
La mamma dell’imbecille e dell’ignorante e soprattutto del vigliacco, invece è sempre incinta.
Stefano
La dislessia non è facilmente diagnosticabile e, di per certo, posso assicurare che, avendo avuto modo di ascoltare leggere ragazzi con questa problematica, non salta all’occhio, soprattutto per chi, per quanto attento, non ha le conoscenze atte a farlo.
Mi chiedo pertanto il motivo di tanta inutile cattiveria nel commentare quello che è un problema vissuto da una madre, come ce ne sono tante, e che, sicuramente, non si è limitata a scrivere ora, dopo tanti anni, ma ha voluto lanciare un ulteriore appello, come avrebbe fatto, per amore, chiunque, sperando in questo modo di poter ottenere qualche risultato.
Non dico, quindi, di farci promotori di ogni causa o problematica esistente, ma, almeno, da parsone civili, trattare gli altri con rispetto e sensibilità sarebbe buona cosa….si parte sempre dai piccoli gesti!
Grazie e scusate per l’intromissione.
Scusi, ma lei come si permette di dare dei giudizi , ha detto bene di non conoscere la dislessia, ed infatti è chiarissimo che lei di questo disturbo NON SA NULLA !
e allora anzichè perdere del tempo a giudicare senza approfondire la sua conoscienza, faccia un bel giro sui tanti siti internet indicati in questi commenti, e cerchi di capire che le difficoltà che hanno tutti questi ragazzi ed i loro genitori, anche io compresa, sono in prima battuta dovute alle persone come lei,
che magari sanno LEGGERE BENISSIMO ma non hanno la sensibilità, rispetto e cuore per comprendere, mettersi in ascolto davanti a quelle che sono PERSONE.
Chi si dovrebbe vergognare è lei, che da quanto scrive appare una persona ignorante e rozza e se lei avesse avuto lo stesso “fardello”, sono sicura che non avrebbe avuto la forza di “reggerlo” per cui le auguro la stessa “fortuna” poi magari, dopo, scriverà un commento diverso!
Se avessi seguito il mio primo istinto di avrei insultato invece ti ringrazio: per la prima volta in vita mia mi ritengo superiore ad un’altra persona e un po’ di autostima fa bene…
Un’altro grosso problema le circolari che regolano il tutto sembra che in alcuni istituti non siano mai arrivati.
Sta a noi genitori far valere i diritti dei nostri ragazzi.
Esistono dei sistemi che anche le scuole possono usare, ma che non si conoscono.
Tipo progetti appositi per ragazzi dislessici.
Purtroppo non essendoci una legge specifica inseriscono questi ragazzi come handicappati.
Perciò per ottenere libri in formato digitale esoneri nello scritto delle lingue straniere
Prima di tutto bisogna avere la diagnosi scritta da un centro neuropsichiatria infantile se no non si può ottenere nulla.
La cosa importante è l’uso dei pc e dei programmi adatti che ovviamente costano tantissimo.
La famiglia deve affrontare tanti costi in più.
La scuola cerca di dare insegnanti di sostegno pur evitando ovviamente aiuti più idonei.
Bisogna aiutare questi ragazzi perchè alcuni di loro potrebbero diventare dei geni del futuro invece per una bocciatura o per un non aiuto da parte dell’insegnanti per ignoranza per mezzi ecc. questi potrebbero smettere di andare a scuola ed è davvero un peccato.
Sicuramente sò che nella vita comunque se la caveranno però secondo me non continuare un’istruzione è un peccato. Peggio ancora possono subentrare per ignoranza altri problemi maggiori (come bulemia, anoressia, depressione, essere presi di mira da bullismo)
Questo è il mio umile pensiero.
L’aiuto è l’unione è combattere l’ignoranza è fare informazione
E’ ottenere una legge giusta che aiuta i nostri figli
cara signora Anna
sono un anche io dislessico da ben 30 anni ormai e anche io come vostro figlio ho sbattuto il muso contro il disinteresse delle istituzioni e l´ignoranza degli educatori! Il ricordo dei vari commenti dei grandi professori incapaci di comprendere qualsiasi cosa esterna al libro di testo, Ricordo ancora di come durante l´esame di stato il membro interno ha sbeffeggiato il mio tema scritto, il professore d´italiano mi diceva “la scuola potrà aver pietà di te ma il mondo no!” (ehh e che é).
Cio nonostante io sono andato avanti non mi sono arreso, e dopo un pessimo diploma ho avuto la mia rivalsa, mi sono laureato con 110/110 e lode e adesso sto conducendo un brillante dottorato con già una pubblicazione sui una rivista internazionale!
Le persone dislessiche di solito hanno un QI maggiore della media e possono ottenere risulti brillanti nelle materie scientifiche (come si sa il liceo scientifico di scientifico ha solo il nome!)
La determinazione non é masochismo!
Spero essere riuscito a darle un pò di coraggio un caldo saluto
Non mi piace questo gioco al massacro nei confronti degli insegnanti. Pare che la colpa sia sempre e solo degli insegnanti, lavoro in una scuola primaria, sono laureata ed ho frequentato un buon numero di ottimi corsi di formazione sulla dislessia e sull’iperattività e come me tanti altri colleghi…Non tralasciamo il fatto che non sempre i genitori accettano il fatto che il bambino o la bambina potrebbe avere qualche piccolo problema, anzi sono pochissimi quelli che non si oppongono al consiglio di un esame approfondito. Le prime avvisaglie della dislessia non sono poi così oscure, nel primo anno di scuola un certo ritardo significativo nell’acquisizione delle capacità di leggere e scrivere già dovrebbe indurre a qualche riflessione e nelle famiglie la cosa dovrebbe essere presa in seria considerazione se già sono presenti dislessici tra la parentela, non solo gli insegnanti ma anche i genitori dovrebbero avere delle perplessità se il proprio figlio nonostante l’impegno nello studio non riesce a leggere e scrivere come dovrebbe. Tutta la mia solidarietà a chi vive questo disagio (non chiamiamolo problema perché i problemi sono altri) con il quale tra l’altro si riesce a convivere benissimo se tutti, scuola e famiglia, si è tempestivi per una diagnosi fatta da personale qualificato e solerti nel far si che il dislessico faccia sue quelle strategie che permettono di leggere e scrivere in modo abbastanza soddisfacente e nei casi più gravi a predisporre tutto il materiale necessario.
Non vorrei sembrare brusca, ma oggi quasi in ogni classe è presente un dislessico, la dislessia non è più una strana parola e le maestre sanno cos’è…mi rincresce dirlo ma molto spesso sono proprio i genitori a non voler vedere.
no non é gioco al massacro é verità! e bellissimo incontrare persone responsabilità, con una sensibilità particolare, ma si tratta sempre di una minoranza, 1 dislessico per classe 1 professore sensibile per istituto.
Ma poi perché la formazione degli educatori su tematiche del genere deve essere lasciata alla iniziativa personale?
La maggior parte delle persone che ho incontrato nella mia vita liquidano il problema attribuendolo alla pigrizia degli studente o sbigottendosi e domandandosi come mai é possibile incontrare persone al 4 o 5 anno di liceo che leggono male o scrivono male, e l´ unica qualità capaci di mostrate é la facile ironia, questo valeva per me 10 anni fa e vale ancora oggi per il figlio della signora Anna!
Cara Professoressa, mi fa piacere sapere che lei è aggiornata e competente. Solo una cosa avrei da dire…CHI è che devo capire se un ragazzo ha problemi e orientare la diagnosi nel senso giusto? i genitori? lei si sbaglia ..forse non è madre o solo ottusina, perchè una madre vorrebbe che la vita del proprio figlio fosse serna e senza ostacoli, e le difficoltà dei bambini spiazzano, spaventano…non tutti sanno cosa sono i disturbi specifici d’apprendimento che in taluni casi, possono essere confusi con un ritardo mentale che è una malattia. Un genitore non può e non deve capire se il figlio ha o non ha ostacoli oggettivi nell’apprendimento.
Le do anche ragione sulla tendenza verso il patologico nel NON voler vedere i problemi dei figli, ma è una percentuale dei genitori. Ma anche quando ci troviamo davanti a genitori che svoglono professioni sanitarie, il ruolo che prevale è quello del genitore, e l’emotività non fa funzionare la mente del professionista ma solo quella del cuore.
Sono anch’io una docente di scuola primaria ed ho seguito diversi corsi di formazione relativi alla dislessia. Tengo a precisare che i corsi sono assolutamente volontari e non remunerati. Mi sono capitati bambini dislessici con genitori senza cervello che non hanno voluto aprire gli occhi ed hanno infilato la testa sotto la sabbia.Questo accresce i problemi dei bambini dislessici e non li aiuta di certo! Cari genitori la dislessia non è una brutta malattia da nascondere al resto del mondo! Se l’insegnante vi dice che ha un sospetto, rivolgetevi a strutture adeguate e fate seguire i vostri bambini! Paola Di Fabio
coraggio signora combatta con tutte le sue forze per il bene di suo figlio dia filo da torcere non si arrenda, io sono 17 anni che combatto contro i muri di gomma delle istituzioni e continuo a combattere per mia figlia che ha 17 anni ed è sulla sedia a rotelle dalla nascita con un quoziente intellettivo molto basso eppure mia figlia si esprime molto bene s’ho i suoi limiti ho fondato una associazione per portatori di handicap ha scuola ho fatto il diavolo a quattro perchè bambini come mia figlia potessero avere il meglio e guarda caso io vivo al sud dove non esiste niente, dove non c’è sensibilità per questi soggetti e vorrei che anche Beppe ogni tanto si interessasse di come vive una famiglia con portatori di handicap con problemi problemi ecc. ed anche con ragazzi normali da seguire, non si sconforti signora siamo nella norma arrivederci.
Cara signora Anna
le scrivo perché potrei essere suo figlio fra dieci Anni:
É vero lo stato non tutela le persone con questo tipo di disturbo, é vero i professori spesso miopi ed ignoranti non capiscono e si limitano a deridere gli “sfortunati”. Questo lo so lo so bene, lo ho provato sulla mia pelle… ma ho tenuto duro e dopo un pessimo diploma ho avuto la mia rivalsa, laureato con 110 e lode e con un dottorato in corso.
Non vi demolarizzate le persone dislessiche hanno di solito un QI piú alto e riscono ad ottenere brillanti risulatati nelle materie scientifiche (quindi non nel liceo scientifico che di scientifico ha solo il nome!).
Forza Signora Anna, non si arrenda così come fà suo figlio. Scusa per quest’Italia così distante dai cittadini. Un sogno/auspicio un giorno spero di essere rappresentato in parlamento da suo figlio.
Andrea
In senato ci sono dei disegni di legge (www.senato.it ricerca: “dislessia”) in sede deliberante, fermi, pensate un po’ alla commissione bilancio… ma vah? ma per le guerre i soldi si trovano? Naturalmente , dopo averla snaturata per spendere meno.
Io ho personalmente iniziato una campagna di sensibilizzazione scrivendo a tutti i senatori, ai parlamentari e ai ministeri, per sensibilizzare al problema i nostri dipendenti. Come vi sentireste se foste zoppo e vi dicessero che siete svogliati e deficienti perchè non correte i 100 metri in 10 secondi? è un paragone un po’ tirato per i capelli, ma più o meno è quello che succede, il problema è che uno zoppo si vede che è zoppo, un dislessico non si vede… Comunque un dislessico fatica ad imparare a leggere e viene letteralmente coperto di insulti impropri dai suoi insegnanti: se mi avessero detto: non sai leggere! Non potevo mica prendermela, era vero, ma mi dicevano che dovevo avere delle lesioni a livello logico, che non sarei mai stato in grado di concludere nulla nella vita, che ero un fannullone, poco intelligente, asino, perché chi non sa leggere la sua scrittura è un asino di natura…. Quando ti succede o ti deprimi o ti agiti… se ti deprimi fai del male quasi solo a te stesso, se ti agiti invece puoi fare del male anche ad altri perché diventi trasgressivo, e puoi fare il bulletto, puoi iniziare a bere o a drogarti, o a rubare… Perché sei intelligente e sei in grado di intendere e di volere che chi dovrebbe educarti è una massa almeno di incompetenti…
I disturbi specifici di apprendimento possono essere un costo sociale enorme invece che un arricchimento per l’inserimento di intelligenze differenti!
Dnaiele
Ho 33 anni sono un “diversamente abile” come è in uso dire oggi. anziché persona.
Carissima signora Anna non si arrenda mai continui in 33 anni io e la mia famiglia come tutti abbiamo avuto momenti di scoramento, ma mai arrendersi o vinceranno loro.
Cara Anna,sono una ragazza di 22 anni dislessiaca.Anke io,come suo figlio,ho voluto frequentare a tutti i costi il liceo scientifico,scuola molto impegnativa.Ora mi viene da pensare ke la mia scelta è stata dettata dal fatto ke mia sorella ci andava e visto ke nn mi volevo sentire stupida e inferiore a lei mi sono iscritta.il risultato è stato:bocciatura in seconda superiore,ritiro in quarta,cambio in una scuola privata dove ho concluso la mia esperienza di liceo con un bel 81.In questa scuola privata oltre ad essere meno,ero molto + seguita ed ero molto + rilassata nell’esporre i miei problemi e disagi.
Il liceo pubblico precedente nn faceva altro ke deprimermi e abbattermi.
Un episodio rilevante avvenne in quarta,ero fuori interrogata e avevo letto malissimo un brano di latinol,il professore mi disse,davanti a tutta la classe,”E si può sapere xkè leggi così male?” sinceramente nn ho idea di che risposta si aspettasse,forse un “Nn ho studiato…” cmq gli risposi “Sono dislessica” e lui disse un semplice”Ah…”e nn aggiunse + nulla.L’interrogazione dopo mi chiese”Scusa,Alessandra,ma nn potresti fare qualcosa x questa lettura?”e io “+ di impararlo a memoria nn so cosa fare!”Ciò dimostra il fatto ke i professori nn hanno la + pallida idea di cosa sia la dislessia.Ma il fatto + grave è ke nemmeno(la maggior parte)i professori delle medie e i docenti elementari nn sanno cosa sia,mentre dovrebbero essere quelli ke la scoprono.Basterebbe una formazione o anche un corso d’aggiornamento sugli insegnanti x fare loro comprendere cos’è un dislessico,come individuarlo e come lo si aiuta.Mia madre,dirigente scolastico,dice ke le scuole nn hanno soldi e bisogna arrangiarsi.Cmq è solo grazie a lei ke adesso frequento l’università e sono al pari con gli esami.Il sostegno dei genitori è importante,quindi aiuti suo figlio a fare ciò ke vuole e vedrà ke lui nn la deluderà, darà sempre il massimo, anke se il massimo è valutato con un 6.
e dislessici di tutto il mondo… UTINEVI!!!
Per Alessandra Vigna:
Corsi di calligrafia?! Signora, ha sbagliato secolo. Mai sentito parlare di computer, internet, word processor?
Bah….
PArlo per esperineza: per imparare a scrivere ho dovuto studiare un sacco di calligrafia. Mi dicevano che se avessi imparato a scrivere dalle aste e dai cerchi magari il mio problema sarebbe stato veramente più lieve…
Non è detto che tutti i metodi vadano bene per tutti.
Quanto all’era del computer, bisogna sempre vedere quello che si deve fare, mi pare che gli insegnanti pretendano ancora che uno usi carta e penna agli esami… Ma è un sacco che non avdo a scuola…
Volevo dire al Signor Giorgio Candelori che ha sbagliato a scrivere la risposta al commento…
Io sono la dislessica di 22 anni… quella sopra… la Signora della calligrafia è quella sotto!
Solo per chiarirsi…
quando vogliono i soldi si trovano “tak..tak..vedi le GUERRE.. delx iugoslavia” dell iraq, dell afganistan ,in libano ecc…quando non si vule perche non GLIENEFREGAUNCAZZZZZOOOOO….non si trovano si temporeggia e si fanno dichiarazioni di intenti “vedi come sono buono io , io vorrei ma non si pùò” la colpa e dell altro che non si è mai interressato al problema ma ci stiamo muovendo nella direzzione giusta.sinistra di merda “io vi ho votato mi venisse un colpo.
Perchè invece alla destra della scuola gliene frega…. siiiii, di quella privata dove crescere una nuova classe dirigente di ricchi, tutti gli altri a zappare la terra e a morire di fame.
MA VALA VALA VALA VALA che lo sappiamo a cosa punta la destra con la scuola.
Certo che Fioroni oltre a far danni non fa proprio un cazzo.
Cara Anna, davvero.
Davvero. Ho memoria scolastica dalla prima media, all’elementari…non ricordo, avevamo un unico maestro per tutte le discipline, ma passavamo l’intera mattina a giocare in cortile. L’unica vosa che ci faceva studiare era l’analisi grammaticale.
Per questo non ho ricordo.
Dalla prima media, si.
Il classico giro di letture. Un brano come altri, un pezzitno a testa.
“Fino al punto, poi continua il compagno di banco.”
Il mio cuore era sotto sopra.
Tocca a me. Leggo con un occhio e con la coda dell’altro vedo quelli di tutti i miei nuovi compagni puntati addosso, anche quello del mio compagno di banco, con il quale giocavo fin da quando avevamo 6 anni. Anche lui esterefatto.
Non si era mai reso conto che balbettassi, che facessi un immenso sforso per tirare fuori le parole.
Ero una capra a scuola, non studiavo perchè tanto non avrei aperto bocca dalla paura, altro che vergogna, paura. Preferivo dire che nn avevo studiato.
Superiori, più o meno stesso copione.
in seguito l’esplosione.
Adesso ho 25 anni, non mi importa di balbettare. Per fortuna lo faccio poco, a volte mi disturba parecchio a volte meno, a volte vorrei strapparmi le corde vocali (è li il problema) a volte mi ritengo fortunato. In ogni caso insisto.
Queste brevi e non esaustive parole sono per suo figlio, per dire che il suo mettere una lettera prima di un’altra è come il mio dire una parola al posto di un’altra che nno ti esce.
Siamo soli nella nostra lotta, qui è il nostro coraggio.
Baci, dario..
Cara Anna, davvero.
Davvero. Ho memoria scolastica dalla prima media, all’elementari…non ricordo, avevamo un unico maestro per tutte le discipline, ma passavamo l’intera mattina a giocare in cortile. L’unica vosa che ci faceva studiare era l’analisi grammaticale.
Per questo non ho ricordo.
Dalla prima media, si.
Il classico giro di letture. Un brano come altri, un pezzitno a testa.
“Fino al punto, poi continua il compagno di banco.”
Il mio cuore era sotto sopra.
Tocca a me. Leggo con un occhio e con la coda dell’altro vedo quelli di tutti i miei nuovi compagni puntati addosso, anche quello del mio compagno di banco, con il quale giocavo fin da quando avevamo 6 anni. Anche lui esterefatto.
Non si era mai reso conto che balbettassi, che facessi un immenso sforso per tirare fuori le parole.
Ero una capra a scuola, non studiavo perchè tanto non avrei aperto bocca dalla paura, altro che vergogna, paura. Preferivo dire che nn avevo studiato.
Superiori, più o meno stesso copione.
in seguito l’esplosione.
Adesso ho 25 anni, non mi importa di balbettare. Per fortuna lo faccio poco, a volte mi disturba parecchio a volte meno, a volte vorrei strapparmi le corde vocali (è li il problema) a volte mi ritengo fortunato. In ogni caso insisto.
Queste brevi e non esaustive parole sono per suo figlio, per dire che il suo mettere una lettera prima di un’altra è come il mio dire una parola al posto di un’altra che nno ti esce.
Siamo soli nella nostra lotta, qui è il nostro coraggio.
Baci, dario..
Cari Anna e Beppe,sono una logopedista e mi occupo anche di dislessia.
Penso che il problema sia a vari livelli:scolastico,medico,statale e familiare.Spesso e sempre di più gli insegnanti non sanno come riconoscere e come comportarsi di fronte ai disturbi dell’apprendimento.Anche gli insegnanti di sostegno che dovrebbero essere specializzati, ormai non lo sono più,poichè insegnanti di ruolo di altre materie vengono nominati al posto degli insegnanti di sostegno,inoltre le ore dedicate a questo tipo di problemi il più delle volte sono veramente irrisorie e spesso,per problemi organizzativi,utilizzate su materie in cui i bambini non necessitano di aiuto.Inoltre non c’è comunicazione e organizzazione nell’equipe scolastica e quindi ci si trova a dover,quasi ogni volta,rispiegare la diagnosi e le caratteristiche del disturbo.
A livello medico spesso i pediatri consigliano di aspettare…Cosa non si sa…Come se fosse una parolaccia dire ai genitori,in caso di dubbio,di effettuare una visita di controllo dal NEUROPSICHIATRA INFANTILE (questo mostro!!!) che dovrebbe diagnosticare il disturbo,indirizzare i genitori e i bambini ad una terapia logopedica, suggerire supporti informatici,fornire consigli psico-pedagocici e infine ma importantissima parte,informare i genitori sui diritti che hanno in ambito scolastico i loro figli.
Altro problema è la diagnosi precoce che è possibile fare,ci sono dei test che si fanno in prima elementare ma questi vegono richiesti solo da dirigenti illuminati o spinti da ASL che intendono effettuare screening sul territorio,ma sono veramente casi rari.
E’ sicuramente un utopia ma visto l’aumento di questi disturbi,forse sarebbe necessario avere un equipè specializzata all’interno delle scuole, così da poter segnalare ed intervenire direttamente sul problema senza far iniziare ai genitori e ai bimbi un balletto tra visite,test e terapie che durano anni tra ospedali e centri di riabilitazione che hanno liste d’attesa spaventose.Ciao a tutti
Ho 29 anni, laureando in ingegneria, un q.i. livello “mensa” e la mia dislessia ipotizzata nei primi anni di liceo da una professoressa è rimasta un’ipotesi… Sono andato avanti con i miei problemi nel leggere e nel parlare e pensavo a dove era arrivato Einstein senza lamentarsi troppo…
Ci vuole coraggio ad ammettere di non essere “normali”, e magari se nessuno ti aiuta a capirlo non è che ci tieni poi tanto a saperlo…
Il fatto che Beppe abbia posto la questione sulla dislessia rappresenta il punto… BISOGNA PARLARNE!!!
C’è chi matura una grande fiducia in se e va avanti, ma c’è chi si arrende e viene abbandonato a se stesso…
PARLATENE PARLATENE PARLATENE
D’accordo..molte persone sono divenute grandi a prescindere dalle loro diversità(che li rendevano grandi a priori) però non dobbiamo dimenticarci un punto fondamentale : il cambiamento del tempo e dei periodi..
Percepisco come molti un periodo storico molto intollerante e morto.. Ormai le persone vengono impikkate dentro se stesse , c’è una solitudine immensa e quindi , di conseguenza , una mancanza di attenzione reciproca e una repressione assurda che lascia pochi forti(dentro) in conflitto con una società sempre più frenetica e distratta..
purtroppo il tempo è quello che è , non tutti hanno voglia e possibilità di dedicarsi ad altri anche se DOVREBBERO farlo , per dovere morale o professionale.
Leggevo un messaggio di un certo Enrico che suggeriva fuggire dall’Italia come soluzione : si hai ragione.. ma non potresti pensare ad una soluzione meno precaria (pare ormai sia entrato nel nostro dna)?
non prendiamoci per il culo, infondo oltre al tempo anche il denaro è quello che è.. non tutti possono permettersi TROPPE cose (figuriamoci mantenere quelle condizioni dall’Italia).. quindi..
Al posto di far fuggire tutti dall’Italia cerchiamo di non scrivere solo belle parole in 2000 caratteri disponibili e diamoci da fare affinchè coloro che dovrebbero RAPPRESENTARCI ESEGUANO I NOSTRI ORDINI , ha ragione beppe : quelle merde sono nostri dipendenti , per una volta siamo noi i datori di lavoro…
Stiamo messi proprio male , altro che era dell’oro..
Claudio.
Sono un avvocato e per conto di un mio assistito circa due anni fa ho presentato una denuncia querela alla Procura di Benevento perchè una “fantomatica” Banca stava rastrellando somme di denaro in modo del tutto anomalo. Il mio assistito aveva depositato risparmi di tutta una vita su di un “libretto”, molto simile a quelli usati all’università per annotare i voti degli esami, con la promessa di un interesse al 7%. La Procura un anno fa mi notifica una richiesta di archiviazione adducendo che la questione aveva una mera rilevanza civilistica. Predispongo una opposizione alla richiesta di archiviazione e la discuto avanti il GIP di Benevento. Evidenzio che non si trattava di un caso isolato ma che la questione riguardava l’intero paese del Sannio.
Ero arrivato in anticipo ma presto ci sarebbe stato un “crack”. Fortunatamente il GIP ha accolto la mia richiesta e leggo sul sole 24 un articolo intitolato “La stangata beneventana”. Si elogia la Guardia di Finanza e si parla di arresti e rogatorie internazionali. 5.200 soci truffati e 14.000.000 di euro rastrellati. Ma gli Organi di Vigilanza dov’erano. Un intero Paese in ginocchio. Un tempestivo esame della mia denuncia avrebbe evitato l’esportazione dei capitali nei paradisi fiscali. Sono stanco di abbaiare alla luna. Sono un bravo avvocato se posso essere di aiuto vorrei dare il mio contributo. Filippo Giampaolo
Salve.Sono una mamma di 40 anni. Conosco purtroppo direttamente il problema, mio figlio ha avuto un esordio disastroso con la scuola ma grazie ad una maestra eccezionale che con molta delicatezza ha affrontato il problema mettendo Andrea al centro della classe e non ai margini, oggi posso dire che mio figlio disortografico e lievente dislessico affronta la terza classe elementare con risultati buoni, seguito costantemente dalla maestra e dietro le quinte dalla psicopedagogista che insieme hanno fatto un percorso sia didattico sia di incremento di autostima (che in questi casi purtroppo crolla)a favore di Andrea che oggi non sente il peso degli insuccessi e non viene deriso dagli altri compagni ai quali la maestra oltre che l’italiano e la matematica insegna il rispetto e la soliderietà nei confronti delle diversità. Tutto questo accade in un Istituto Paritario gestito dai Padri Scolopi e non in una scuola pubblica. Non ci sono tre maestre ma una sola (come ai tempi della mia scuola) con 27 alunni che riesce a seguire uno per uno. Sarà solo fortuna ?
CIAO PEPPINO
Ti ricordi gli anni 70-80.
A volte mi chiedo come facciamo a creare ed aumentare malattie che un tempo non superavano 1% della popolazione mi spiego meglio,parlavo degli anni 70-80,ecco come eravamo:ANDAVAMO IN BICI IN 2 A VOLTE ANCHE IN 3 PER FERMARCI USAVAMO LE SUOLE DELLE SCARPE QUANDO CI ANDAVA BENE, OPPURE IL PRIMO ALBERO.
SI BEVEVA ACQUA DEL RUBINETTO FINO A SCHIATTARE ALLORA NON CERANO BIBITE ULTRA PROTEINICHE COME ADESSO.
UNA BOTTIGLIA DI COCA SI BEVEVA IN 4 E NON CI SI MISCHIAVA NESSUNA MALATTIA.
A SCUOLA QUANDO IL PROF. CI DAVA QUALCHE CEFFONE STAVAMO BUONI E ZITTI SENZA RICORRERE A DENUNCIE E STRIZZA CERVELLI.
LA SERA SI GIOCAVA E SI CORREVA IL RIENTRO A CASA ERA PRIMA DEL TRAMONTO SPESSO SI TORNAVA SENZA DENTI HO QUALCHE ARTO ROTTO MA NON SI DAVA LA COLPA A NESSUNO ANZI A VOLTE CERA PURE IL RESTO DEI NOSTRI GENITORI.
SI CREAVANO MACCHINE FATTE DI TUBI E RESTI DI TAVOLE E SE ERAVAMO FORTUNATI LE RUOTE ERANO DI VECCHI PASSEGGINI I MENO FORTUNATI CUSCINETTI IN FERRO.
IN AUTO NON ESISTEVANO CINTURE DI SICUREZZA,E AIRBAG,ANDARE IN AUTO ERA UNO SPASSO SEDUTI DIETRO PERCHE SI VIAGGIAVA SENZA STRES E SENZA ORARI LA GENTE ERA PIU TRANQUILLA RISULTATO POCHI INCIDENTI STRADALI.
I TAPPI DI MEDICINALI ERANO SENZA VALVOLE DI SICUREZZA E COSI ANCHE QUELLI DI DETERSIVI O ACIDI MA NESSUNO DI NOI ANDAVA A BERE GRATIS.
SI PASSAVANO LE GIORNATE A CORRERE E GIOCARE E NON AVEVAMO PROBLEMI DI PESO.
NON AVEVAMO CASCO E GINOCCHIERE E OCCHIALINI DA SBORONE QUANDO ANDAVAMO SUI PATTINI.
NON CERA IL CELLULARE CHE PACE GIOCARE!
NON AVEVAMO MP3,XBOXS,PORTATELI.PC,CINEMA CON SURROUND,MASTERIZZATORI,TV CON 3000 CANALI ECC.ECC.
SIAMO CRESCIUTI NELL ERA DELL AMIANTO,BENZINE CANCEROGENE,PITTURE DELLE NOSTRE CULLE BLILLANTI E PIENE DI PIOMBO ecc. ecc.
PURTROPPO TEMO CHE SARA SEMPRE PEGGIO USCIRANNO SEMPRE PIU MALATTIE COSIDETTE PSICOSOMATICHE E ANGOSCIANTI PER IL SEMPLICE FATTO CHE SI HA PAURA DI VIVERE,NOI NON SIAMO PIU NOI.
VISCA SALVATORE -caserta
ma ti rendi conto della marea di st*****te che hai scritto? e di come le hai scritte? “non ci si mischiava”? bah.
si stava meglio quando si stava peggio, già, già.
Fondamentale nella lotta contro la dislessia è lasciare gattonare a lungo un bambino prima che impari a camminare, questo permette, attraverso l’alternanza del movimento destro e sinistro, la lateteralizzazione del cervello ovvero quale dei due emisferi deve diventare dominante. Noi genitori che vogliamo i nostri figli precoci da subito li incoraggiamo troppo presto ad alzarsi in piedi, inoltre abbiamo paura che posando le manine sul pavimento e poi alla bocca possano prendere dei germi patogeni siamo i primi responsabili dell’eventuale dislessia dei nostri figli. Inoltre il contatto con germi patogeni blandi aiuta ad equilibrare anche il sistema immunitario, ricordiuamoci che le tante allergie che si stanno diffondendo sono dovute a reazioni esagerate del nostro sistema immunitario. Giulio, un padre, un’esperienza personale
che assurdità.
non ho mai impedito a mio figlio di gattonare, semplicemente LUI non ha mai gattonato.
A quattordici mesi si è semplicemente alzato e ha iniziato a camminare, non ha parlato fino a tre anni e poi ha iniziato a parlare con un’appropriatezza di linguaggio sbalorditiva.
Semplicemente è fatto così.
dislessico
sono un insegnante elementare da ormai 8 anni e sto per laurearmi in scienze della formazione primaria. purtroppo la dislessia è un problema frequente, ma nessuno sembra preoccuparsene, in 4 anni di studi universitari, solo in quest’ultimo ci hanno spiegato in cosa consiste e come si riconosce, il fatto è che io davanti ad un bambino dislessico, non so se sarei in grado di riconoscerne i sintomi con certezza e così le mie colleghe universitarie. la dislessia è un problema che con adeguate strategie è superabile o quanto meno ne permette una compensazione, peccato però che l’informazione sia veramente scarsa e i provvedimenti altrettanto. comunque complimenti a suo figlio Emanuele, servirebbero più ragazzi caparbi come lui nella nostra società!
Ho insegnato alle elementari dal ’73 al 2001. Nella mia scuola si testavano i bambini all’ultimo anno della materna e quando arrivavano in prima sapevamo già se c’erano dei problemi e si era già pronti ad intervenire con l’apposito laboratorio di letto-scrittura attrezzato di tutto punto. UN DIRIGENTE CHE FA IL SUO MESTIERE VALE DI PIU’ DI TRECENTO MINISTRI.
Ora sono alle superiori. Mi sono trovato una coppia di gemelli in una terza con evidenti disturbi (poi certificati in seguito ad esami eseguiti su mia indicazione). Il collega d’italiano me ne diceva di ogni: “dagli dei tre: non vedi come scrivono?!” Studiavano moltissimo, sapevano benissimo la storia, ma scrivevano da cani: secondo voi, con dei tre cosa avrei combinato?
Ho pianto a leggere il blog perché sono ritornati tutti gli incubi vissuti.Abbiamo un figlio dislessico,ce ne siamo accorti noi genitori portandolo ,ormai tardi,in un istituto di psicologia in un ospedale per bambini,dove abbiamo trovato competenza e solidarietà.La vita scolastica è stata un disastro,alle elementari la maestra di italiano,che aveva fatto corsi per bambini in difficoltà,ci diceva che eravamo genitori ansiosi,la maestra di matematica chiamava “mummia”nostro figlio di fronte ai compagni,dai quali è stato anche picchiato.Alla scuola media l’insegnante d’italiano,umanamente brava,non credeva alla diagnosi e ci consigliava di lasciarlo stare,l’insegnante d’inglese al primo colloquio aveva esordito con la frase:”Ma suo figlio è handicappato?”,non credendo anche lei alla dislessia e insinuando che in famiglia ci fossero dei problemi.Al liceo scientifico che nostro figlio ha deciso di fare,perché ha grandi progetti ed aspirazioni,abbiamo deciso di non dire nulla e di aspettare di conoscere il tipo di insegnanti con cui saremmo capitati.Invece ci hanno mandato a chiamare perchè dopo i primi mesi si sono accorti che c’era qualcosa che non andava.Alla responsabile di classe,che è anche l’insegnante di matematica,ho allora esposto il problema.In brevissimo tempo ci hanno fatto avere un colloquio col preside,la responsabile dela scuola per ragazzi in difficoltà,che aveva preparato una documentazione per i colleghi su come dovevano agire e quali accorgimenti adottare,la responsabile della classe e noi genitori!Sono andati a parlare con lo psicologo che aveva seguito nostro figlio!Hanno aiutato con buona volontà un ragazzo intelligente e volenteroso,pieno di interessi,ma con questa caratteristica che lo penalizza!Spero che ci sia più sensibilità per porre al pari con gli altri,NON agevolandoli,ma supportandoli e comprendendoli i ragazzi dislessici!Dare a tutti ,quelli che vogliono realizzare il loro progetto di vita,i sogni,le aspirazioni la possibilità di farlo!
Caro Beppe,
e Cara Anna,
ho vissuto e sto vivendo lostesso tuo problema ma fortunatamente per mio figlio io avevo già avuto l’esperienza della dislessia non diagnosticata (la mia sorellina). Non solo le insegnanti non si sono accorte ma preferivano negare che il bambino fosse disgrafico anche davanti allo scrivere da destra a sinistra!!!Mi sono rimboccata le maniche e ho fatto io il lavoro degli “esperti”, documentandomi e inventando…Ora le insegnanti dell’altro mio figlio, con le quali ho parlato, hanno chiesto a me dei consigli su come capire se c’è un problema o no…SONO SENZA PAROLE!
Volevo rispondere a
Alberto Penna 17.04.07 00:33
ma il sito mi da questo errore
“Errore nella pubblicazione del modello ‘Comment Listing Template’: Error in tag: Impossibile trovare il modello di modulo accluso ‘barra-destra’”
La risposta é:
sono daccordo con te. Purtroppo i genitori si fanno troppo facilmente distrarre dalla nostra società consumistica e del business a tutti costi. Ovviamente è contro ogni prncipio della famiglia.
I genitori comprano l’ultimo ritrovato tecnologico hai loro figli pur di non sentirli fiatare. Così stanno da soli davanti alla tv, a giocare con i video game, al tel.ino a spedire migliaia di sms (qui simao tutti dislettici) ecc.
Quando mai si accorgeranno/capiranno se il figlio ha problemi?
C’é un detto: meglio tardi che mai. Forse questo ragazzo non si ammazzerà ubriaco guidando un’auto o creperà sotto gli stupefacenti.
Io non credo di essere dislessico, ma il titolo l’ho capito è letto meglio così che se fosse stato scritto come il sistema comanda.
Caro Beppe,
La mia è una testimonianza come genitore, e come genitore mi sento fortunato per non avere avuto grandi problemi, ma so che il problema esiste e viene sottovalutato…
Il problema della dislessia, che secondo mè stà crescendo, insieme alle problematiche di autismo, è una emergenza nascente e và affrontata con decisione…
Mi associo nel rivlgere appello alle autorità per fare grande attenzione…
Luigi Iovino http://www.luigiiovino.it
I manager di aziende sanitarie in deficit cronico, a causa della loro protervia e dell’inosservanza delle leggi vengono spesso condannati a risarcimenti milionari verso i dipendenti o terzi da loro danneggiati .
Tali risarcimenti influiscono negativamente sul già deficitario bilancio della sanità, perché di questo loro comportamento non debbono darne conto a nessuno ?
Luciano
Ciao sono Antonio e di qui sono nuovo. Ho la terza media e di più non potevo(per colpa mia). Viviamo in un brutto mondo e in un brutto periodo storico. Temo che non interessi a nessuno che fine fà l’ intelligenza dei nostri ragazzi ma interessi solo di che tipo sia. Mi sembra di capire che il figlio sia ormai un omaccione ed è per questo che credo sia ormai tardi. Spero che il ragazzo sia in gamba, per questo non serve la scuola, ed usi la sua intelligenza per accusare chi crede che avere un lavoro “politico” serva alla propria immagine sociale e non ad aiutare chi ha difficoltà. Caro Beppe ti seguo da sempre e non penso sia bello doversi rivolgere a te (che come spesso ci ricordi) sei solo un comico. Aiutaci tu! anche se sò che è una richiesta troppo grande da fare a una persona sola, qui temo ci voglia un esercito di persone come si deve.
Al ragazzo della lettera faccio mille auguri per la vita, non credo che un ragazzo così in gamba si farà frenare nella vita da qualche prof che tira ,solo, alla fine del mese. Se ti è stata data questa intelligenza e perseveranza usala bene, magari un giorno non dovremo vergognarci di vivere qui, e ora.(magari sarà anche merito tuo)
Dimenticavo la cosa più importante. Ci sono leggi che tutelano questi ragazzi in tutto il percorso scolastico. Purtroppo la poca conoscenza della materia non garantisce una ottima collaborazione da parte della scuola. I ragazzi possono sostenere gli esami esclusivamente orale, sono dispensati dal dettato (elementari), dallo studio delle tabelline e della lingua straniera, possono usare il computer in classe e a casa per studiare, l’esame per patente e patentino è in forma orale ed ora molte università, come quella di Catania, Rimini e poche altre per il momento, forniscono i testi di studio in formato audio. Parliamone come di una cosa normalissima quale è! Cosi le notizie si diffondono, se ne parla e si può fare sempre di più. Dare un nome ad un problema, o, come preferisco io, ad una caratteriscica di questi ragazzi da sollievo alle sofferenze dei ragazzi e della famiglia. E si sa come affrontarlo……
Alla prossima.
Salve. Sono una logopedista ed arrivo proprio oggi da un GLH (orrendo acronimo che sta per Gruppo Lavoro Handicap)per un mio piccolo paziente, con tanto di docenti, asl, famiglia e quant’altro.
Per capire cos’è la dislessia basterebbe fare una ricerca internet e tutto sarebbe più chiaro per tutti. L’intelligenza superiore alla norma di questi ragazzi, la possibilità dell’uso di strumenti compensativi come computer, calcolatrice, ecc. il senso di frustrazione che li accompagna quando gli si dice “devi impegnarti di più…sei distratto…(ma loro fanno tutto il possibile e spesso si chiedono perchè gli adulti proprio non capiscono!), la loro aggressività…Ma che motivo avrebbero di causarsi tutta questa sofferenza????Il servizio pubblico, nel quale ho fatto volontariato per oltre un anno e poi ho lasciato parchè mi faceva tanto bene al cuore ma tanto tanto male al fegato ed al sistema nervoso, oggi ha dichiarato che per questo bambino non sono disposti a chiedere più ore di sostegno (ritardo mentale medio-grave).Che cosa puoi dire in questi casi? Sono stata una bambina (ed in parte lo sono ancora) gravemente disgrafica. La frase che mi perseguitava era “…signora, sua figlia è tanto intelligente ma non si applica” “…è intelligente ma potrebbe fare di più” NO NO NO NO che non potevo fare di più. Quello era frutto di tutte le mie energie, era il massimo che io riuscissi a fare ma per loro era nulla!!Ho lasciato la scuola(2 sup)convinta di essere un pò “ritardata e/o lenta”,di poter fare la moglie,la cuoca ma certamente la scuola non era per me,proprio non ci “arrivavo”.Alcune circostanze, e persone, nel corso della mia vita, mi hanno dimostrata che ero più che capace di studiare, ho conseguito un diploma, due lauree ed ora lavoro proprio con quei bimbi che, esattamente come me, soffrono tanto “la vita scolastica”.
E’una guerra ma bisogna combatterla.Contro l’ignoranza, l’incompetenza, la presunzione di quanti ruotano attorno a questo problema.A presto.
ll ministero della sanità è desolante come i mozziconi di sigaretta che galleggiano sulle nere acque delle ingiallite turche dei maleodoranti cessi periferici
nelle varie finanziarie malati inabili diseredati non sono ammessi
NON DARE A CHI NON PUO’ DARE (che sia scritto da qualche parte nella costituzione italiana?)
pensaci Tu fammi sapere dove posso sottoscrivere una donazione
alla prossima
Ciao a tutti!
anche io ho una figlia in prima elementare. ho scoperto che tutta la classe sarebbe stata sottoposta , durante l’anno, ai test per la dislessia. Mi sono subito allarmata. Non mi sembrava giusto il metodo. e per di più non trovo giusto he venga fatto il tutto obbligatoriamente e non faoltativamente.
Ma dopo aver letto il post forse capisco megli che, scoprire la dislessia il prima possibile aiuta molto, soprattutto le famiglie e i ragazzi.
Però mi domando, se è vero che la causa va ricercata nei metodi di insegnamento… allora cosa stiamo facendo a questi bambini???
In che modo li stiamo istruendo??
Ma dico tutti!!!!!
Resto della mia idea.. Chi può scelga la scuola STAINERIANA O PERLOMENO SI DOCUMENTI.
ESISTE UN’ALTRO MODO PER EDUCARE. ESISTE!!!
Tutta la mia solidarietà alla signora, uniamoci e tutti insieme cerchiamo di mandare a casa gli incompetenti che rivestono cariche pubbliche ma che di fatto non le meritano. Registratevi in tanti e cominciamo a fare le cose sul serio. saluto tutti i fedeli al blog
Anna, avanti tutta!!!!Siamo tutti con te e con il tuo amato figlio. Non lasciarti scoraggiare dall’ignoranza diffusa. Ho un collega dislessico, una forma di dislessia molto rara, ti posso garantire che provo per lui un’ammirazione senza limiti. E’ laureato in giurisprudenza, ha un’intelligenza invidiabile, ma soprattutto ha una forza ed una tenacia granitiche. Fanno pena gli ignoranti, fanno molta pena……ciao
PORCA PUTTANA
QUANTE VOLTE VE LO DEVO DIRE
IL FUTURO E’ NELLA ENERGIA SOLARE
E QUELLA GENERATA DAL VENTO
CERTO CHE E’ MOLTO PIU’ FACILE USARE TECHNOGIE GIA’ ESISTENTI, MA E’ L’APPROCCIO DEI PIGRI E COGLIONI A QUELLO CHE SARA’ UNA DELLE PIU’ GRANDI CRISI DELL’UMANITA’……
Concordo con lo sfogo di Anna postato da Beppe. Mia figlia adottata ha avuto sempre dei problemi. Fin dall’inizio (2001-2002) alle elementari abbiamo sospettato che forse aveva dei problemi ma mai nessuno, neanche i servizi sociali se ne sono accorti, per poi fare una diagnosi di comodo, completamente sbagliata, per lavarsene le mani e fare il meno possibile. Poi privatamente siamo riusciti a dimostrare che nostra figlia è dislessica e anche discalculica, ma nonostante tutto gli insegnanti e soprattutto quelli di sostegno hanno continuato a non capire che si deve applicare dei metodi specifici per aiutarli veramente. Metodi nuovi, più impegnativi, ma utili per lei per potergli dare un futuro. Loro hanno continuato con il vecchio sistema convinti che mia figlia è una scema e non può capire e accusandoci di non avere fiducia nei loro confronti. Coglioni ! Può capire tutto basta che utilizziate il giusto metodo di insegnamento per dislessici ! Ma non volete andare al di la del vostro naso. Non volete faticare. In realtà ve ne frega un’accidente dei bambini dislessici ! Scusate per il mio sfogo ma sono ormai sei mesi che ripetiamo all’infinito sempre le stesse cose e non fanno quasi niente per mia figlia
Mio nipote, dislessico, con una dislessia direi di media entità. Con il cerificato che testimonia il problema ha richiesto la possibilità di fare l’esame del patentino orale.. risultato…adesso non può prenderlo perchè secondo la motorizzazione non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra ; cosa ASSOLUTAMENTE non vera e nemmeno verificata. Adesso c’è una causa aperta, ma il problema è il disagio di un ragazzo che non viene aiutato, anzi ostacolato anche nelle attività che in realtà dovrebbero essere concesse. Vi avrei fatto vedere la cattiveria delle persone alla motorizzazione… in seguito abbiamo capito che non sapevano nemmeno cosa significasse il termine “dislessico”. GRAN PAESE IL NOSTRO.
Sono un’insegnante di scuola primaria e, credete, mi fa male leggere tanti commenti e giudizi sulle varie incapacità del corpo docente. Noi non sempre siamo preparati ad affrontare con competenza i vari problemi che ci troviamo davanti,non abbiamo fatto corsi specifici sulla dislessia & Co, sui traumi delle famiglie separate , sulle varie povertà, sul bullismo, sui figli delle ragazze madri , sugli orfani, sugli abusati,sulle famiglie assenti……Sappiamo qualcosa di psicologia per gli studi fatti o perchè ci appassiona, ci teniamo in contatto con qualche “esperto” amico, peroriamo cause davanti al Dirigente ma ci scontriamo sempre più spesso col “cosa possiamo fare noi?” Non ho tempo, la burocrazia scolastica incombe continuamente ( consigli, collegi, registri, colloqui, shede ,progetti..) , le lezioni, gli obiettivi,le pretese di Dirigente , segreteria e genitori, la convivenza spesso difficile con i colleghi…..Scusate lo sfogo ma dopo 25 anni di insegnamento ritrovo ormai ben poco della vecchia grinta che mi ha sempre contraddistinta e semmpre di più solo “problemi”. MA NON VOGLIO MOLLARE: I MIEI ALUNNI DEVONO SAPERE DI POTER CONTARE SEMPRE SULLA LORO MAESTRA E IO VOGLIO LOTTARE PER LORO.
ha votato mia figlia!
Archivio e Ultima Estrazione del Lotto, Superenalotto, Superstar, Numero Jolly, Metodi di Gioco
Caro Elio ciao sono Maria Elena volevo dirti che sei unico ed irripetibile e devi essere orgogliosissimo della persona che sei e di tuo figlio la normalità non esiste …forza 🙂 e in bocca al lupo
Cara Anna ciao sono Maria Elena e volevo dirti di non demoralizzarti mai vedrai dall’alto qualcosa si muove sempre…io sicuramente non posso capire perchè non sono ancora madre ma lavorando con persone diversamente abili ho trovato una piccola forza donatami da loro inconsciamente che mi fa riflettere sulle difficoltà che incontro affrontandole in modo diverso…è vero che questo stato non aiuta in realtà nessuno…ma troverai le persone che ti aiuteranno !Qualche anno fa ho letto un libro che si intitola “George e Sam” di Charlotte Moore..una Madre, due figli autistici..un’intensa quotidianità…questa donna mi ha insegnato tante cose se riterrai di leggerlo spero ti dia tenacia quando troverai difficoltà…ti abbraccio
sono una insegnante della scuola primaria e ho un alunno disgrafico e dislessico da noi segnalato già in seconda elementare. Anche lui come tuo figlio ha difficoltà ma Luca(è un nome di fantasia) ha tantissime qualità! Forse il segreto è accettare le disabilità e cercare ciò che di “buono” c’è in ognuno di noi. Luca, per esempio, rivela ottime capacità artistiche e musicali…perchè non puntare a valorizzare ciò che di positivo emerge? Lavoriamo intensamente e con serenità per acquisire obiettivi comuni ma ritengo che, presa coscienza delle difficoltà, sia fondamentale incentivare ciò che di positivo Luca riesce a fare. Cara Anna, sono mamma anch’io e capisco la tua amarezza nel pensare a quello che Emanuele ha sofferto ma sono sicura che troverà la sua strada ed è forse inutile e dannoso puntare per forza sul latino e sul greco…ma se è veramnete così tenace ce la farà! Antonella
Caro Grillo, non riesco a scriverle per dirle: Forza e Bravo per il Suo Intensissimo ed esemplare
intervento a Rozzano Saluti Carissimi Eugenio Critelli.
ANCHIO VOGLIO DARE TUTTA LA MIA SOLIDARIETA’ AD ANNA E A SUO FIGLIO.COMBATTETE PERCHE’ TUO FIGLIO E UNA PERSONA NORMALISSIMA,PIU’ NORMALE DI MOLTE PERSONE CHE SI CONSIDERANO INTELLIGGENTONI,MA CHE NEI FATTI NON LO SONO PER NIENTE.UN ABBRACCIO E AUGURI.
Sono padre di un ragazzo di 14 anni, Maki, coscente delle sua stessa dislessia a 10; stessa “via crucis” di Emanuele. Oggi grazie a questa consapevolezza non si mangia più le unghie e non perde più i “capelli” (è bastato capire che la dislessia non significa essere inferiori a gli altri..anzi!) Io, Elio, ho scoperto grazie a lui di essere anch’io dislessico..e la mia vita è cambiata radicalmente! Non mi sento più “scapocchione”!; non mi chiedo più del perchè il mio istinto non fa mai cilecca!; ora capisco perchè dai primi fotogrammi di un film (al cinema o nella vita reale) so’ gia come finisce!; se sbaglio nel parlare o nello scrivere posso sempre dire: “non fateci caso..sono dislessico”!
Cara Anna, non so, alla fin fine, se vergognarmi di essere Dislessico…o ORGOGLIOSO!
Un abbraccio a Te e tuo figlio,
Elio
signora la capisco, ma lei deve sapere che l’itaia o altri paesi prima di pensare al bene del cittadino pensano a fare guerre! questo è l’essere umano IGNOBILE e SCHIFOSO! CAMBIAMO
Cara Anna.
Ho letto con tanta emozione e altretanta rabbia la tua lettera. Capisco molto bene la via-crucis che stai facendo. Complimenti comunque per Emanuele,con la sua intelligenza e’ arrivato molto lontano e fara’ sicuramente altretanta strada. Faccio una piccola premessa, sono nata e cresciuta in Olanda, dunque perdonami gli errori ortografici. Mia sorella che abita tuttora li’ ha proprio una figlia dislessica, motivo per cui ti comprendo. Solo noiin Italia abbiamo questo trattamento disumano nei confronti di questi ragazzi. Voglio farti alcuni piccoli esempi come questi ragazzi vengono trattati nelle scuole elementari e superiori. In classe durante un compito hanno un cartellino colorato sul banco, cosi gli insegnanti sanno che devono concedere a loro piu’ tempo per svolgere il compito, i libri di testo per i dislessici sono provvisti di dvd e cassette, in modo che l’alunno puo’ velocizzare il tempo per apprendere cio’ che viene scritto. E “last but not least” perfine con la scuola guida che sta facendo ora, l’esame viene agevolato con questo nuovi metodi visivi.
Sappiamo che qui in Italia siamo sempre, come dice Beppe Grillo, in leggera contratendenza, il mondo all’estero funziona benissimo con persone che hanno il problema della dislessia. Non vengono trattati come persone deficienti, o ritardati, e’ una vera vergogna che gli educatori nelle scuole italianespesso senza conoscenze in merito, esprimono queste sentenze, esperienze che i ragazzi si portanodietro per tutta la vita. I nostri “governatori” nelle scuole farebbero bene ad appassionarequesti ragazzi che con tanta fatica vogliono arrivare dove e’ giusto e doveroso farli arrivare.
Gli italiani farebbero bene a darsi una svegliata, i nostri massmedia invece di far vedere tanti seni bombati, labbre pompate, tanta apparenza e stupidita’, comincino a mettere nelle reti televisive informazioni che aiutano i giovani a crescere, riflettere ed appassionarsi,possibilemente non alle ore 11 di sera! RESET
La scuola italiana è così: esistono solo due percorsi, quello “normale” e quello di chi ha un handicapp e per questo riceve una certificazione, che si porterà dietro nella sua carriera scolastica, e che dà diritto al sostegno. Dislessici, discalculici, disgrafici, tutti bambini e bambine normodotati si trovano così esclusi totalmente dal panorama delle possibilità che la nostra scuola offre. Ci sono due belle circolari, che sta alla sensibilità degli insegnanti prendere o meno in considerazione. Esistono strumenti compensativi e dispensativi che vengono spesso dagli insegnanti ritenuti un “favoreggiamento”non adottabile in aula. Non è questione di favorire, è questione di PORRE SULLO STESSO PIANO. A una persona che si è rotta una gamba vi rifiutereste di dare momentaneamente una stampella ritendo di favorirla rispetto agli altri? Cara Anna esistono validi programmi di letto-scrittura, validi specialisti e anche validi insegnanti. Spero tanto per te e per tuo figlio che alla maturità troviate di questi ultimi.
Un’ultima cosa. Una diagnosi in quinta liceo è francamente vergognosa. Costringere un ragazzo a quello che probabilmente ha passato tuo figlio è assurdo. Non smettere di lottare, fate valere i vostri diritti, perchè sono diritti. Un abbraccio
Camilla
Mi sento in dovere di dare la mia solidarietà ad Anna e a suo figlio e come spesso ho scrito in questo blog sono persone da ammirare e da prendere come esempio.
La signora Anna con questo suo post da la possibilità a tutti i lettori di farsi un’idea su un argomento forse non molto conosciuto e ci fa notevolmente capire che purtroppo quando si ha a che fare con le istituzioni è sempre il solito muro di gomma.
Voglio sperare che ogni persona afflitta da un problema di questo o altro genere trovi la forza e la voglia di parlarne per poter, così facendo condividere questo suo problema con chi sa ascoltare e condividerne il principio della conoscenza.
Cara Anna capisco in pieno la tua situazione.Anche noi come molti altri, abbiamo scoperto da poco che i nostri due figli sono dislessici, disgrafici . L’unica cosa è che uno ha 16 anni mentre l’altro ne ha 12. Per fortuna che un nostro amico ci ha indirizzato verso questo problema,ma intanto il figlio più grande ha perso un anno alle superiori. Vi lascio immaginare che situazione ha dovuto sostenere questo adolescente con continue pressioni, demotivazioni e perdendo la sua autostima. Ora è in terapia e sta reagendo molto bene e se tutto si fosse potuto fare quando era alle elementari sarebbe ” guarito “. Basterebbe un semplicissimo esame di scrittura fatto alle scuole primarie e tutto si potrebbe risolvere. Invece noi poveri genitori ,ignoranti, dobbiamo capirlo da soli….coraggio c’è di peggio nella vita……è l’unica consolazione.
PIENA SOLIDARIETA’ AD ANNA, E A TUTTI QUELLI CHE HANNO QUESTO PROBLEMA. LE PERSONE DI BUON SENSO DEL BLOG, FAREBBERO BENE A LASCIARE SPAZIO A CHI PUO’ SCAMBIARSI OPINIONI E CONSIGLI IMPORTANTI SULL’ARGOMENTO. ANCORA PIENA SOLIDARIETA’ AD ANNA.
E a lui e’ andata bene…
Quando ero volontaria al doposcuola del laurentino 38 (quartiere disagiato di roma) avevo una ragazzina di nome Mariangela, che era affetta da dislessia.
I genitori, poverini, non avevano la cultura per aiutarla e per tutta risposta gli insegnati delle elementari e della scuola media CESARE PAVESE l’hanno sbattuta alle differenziali, bellamente fottendosane.
Come, del resto, se ne fottevano di tutti gli altri ragazzini del quartiere povero, concentrandosi sui ragazzi provenienti dal quartiere ricco a fianco.
Io le ho insegnto per 3 anni e posso garantire che Mariangela era intelligente come e piu’ degli altri, ma tant’e’….
Sono Diego Carestiato, insegnante di lettere, da poco laureato con una tesi sulla dislessia.
Conosco molto bene la questione: le difficoltà scolastiche dei ragazzi, la sofferenza ad esse connessa, l’incomprensione da parte dei “soliti increduli”… In Italia qualcosa si sta muovendo in merito alla dislessia, ma purtroppo chi è dotato della possibilità di fare qualcosa spesso si ferma soltanto a inutili e costose analisi del tipo “sì, suo figlio è dislessico, perchè legge ad una velocità troppo bassa rispetto allo standard..” Eppure chi vuole non limitarsi all’analisi riesce a trovare le informazioni che cerca. Per esempio il libro di ronald d. davis “il dono della dislessia” è UN tentativo di trovare una soluzione, ma ce ne sono anche altri.. spesso sono solo strategie sbagliate, o insegnate in modo sbagliato (almeno così ho potuto notare in 4 anni di ripetizioni e tentativi anche riusciti di affrontare la dislessia..), ma qualche volta il problema c’è davvero. Le istituzioni sono sempre le ultime ad arrivare.. anch’io dovrò fare la SISS, ma dal confronto con gli altri docenti ho capito che per risolvere certi problemi l’unica soluzione è mettere insieme più dati possibili per creare da sè le proprie soluzioni
cara Anna, anch’io ho un figlio dislessico, per giunta sono insegnante e, credimi, ho provato disagi e frustrazioni su tutti i fronti – di madre e di docente-
tanto ho lottato per mio figlio con i “colleghi” disinformati (ma incontrando anche persone sensibili che si sono ingegnate a sperimentare didattiche diverse) quanto mi sono prodigata a far capire a genitori spaventati che non dovevano confondere le difficoltà dei loro figli con patologie altro genere tanto meno dovevano ritenerli disabilidi …
la strada è dura, pretendi attenzione e vai avanti: Fulvio adesso ha 17 anni frequenta il 4° anno dell’istituto d’arte e finalmente ama leggere, compra saggi e romanzi! scrive sfondoni al computer, si corregge, ma più di tutto non se ne fa più un cruccio.
saluti
come tutte le cose che riguarda i cittadini, ” i nostri dipendenti” sono sempre occupati a ingrassarsi a farsi leggi su misura, gli interessi degli amici e degli amici degli amici ecc.. ma di fare cose utili per la società non se ne parla nemmeno !
W l’italia .. abbasso la politica italiana e i politici alibaba e un numoro indefinito di ladroni!
Piena solidarietà ad Anna.
Un appello: quando si parla di argomenti delicati come questo, gli odii politici, i messaggi di orgoglio razziale, le vostre ossessioni sulle trame oscure del mondo METTETEVELE NEL CULO, COGLIONI!
Sono mamma anche io di un bambino con seri problemi di linguaggio e posso solo esprimerti la mia vicinanza .Non dobbiamo arrenderci a dispetto di tutto e tutti ,in bocca al lupo
che scandalo !io sono un medico non è detto che la dislessia sia una forma associata a ritardo mentale ,quindi, tuo figlio , che è ,da quanto mi dici, normale di intelligenza se non superiore(non è da tutti arrivare da soli alla soluzione che gli permette di capire come leggere) potrebbe essere un genio della matematica per quanto ne sappiamo, ed è una vergogna che non sia aiutato al pari delle altre persone malate ,lo stato assicura la salute dei cittadini e dovrebbe aiutarlo ….non mollare
Voglio informare la mamma di Emanuele che esistono delle circolari e delle note inviate dal ministero dell’istruzione agli uffici scolastici regionali perchè ne sia data diffusione alle scuole.
Purtroppo è vero che non vengono presi impegni da parte del ministero ma questi documenti, se non altro, danno riconoscimento al problema e invitano docenti e commissioni d’esame a farsi carico del problema e tenerlo nella dovuta considerazione in sede di valutazione finale.
I riferimenti dei documenti sono:
Circolare prot.4099/P4°emanata in data 5/10/2004
Nota 1 marzo 2005 prot.1787 – oggetto esami di stato 2004-05 – alunni affetti da dislessia.
Caro Beppe,
ci serve il tuo AIUTO!. Stiamo appunto facendo i corsi abilitanti riservati speciali SSIS che ci costano un botto e ci richiedono una preparazione veramente speciale, abnorme rispetto a quanto andremo a fare e già facciamo. Il ministro della Pubblica ormai D-Istruzione ci vuol far fare l’esame soltanto a gennaio 2008, in quanto non tutte le facoltà hanno cominciato insieme. Stiamo per terminare i corsi a Roma3 e all’esame di stato mancano un bel po’ di mesi: ci hanno già sconvolto abbastanza la vita. C’era gente che si portava dietro marito e figli da allattare, scene che non dovrebbero esistere in un paese civile. A quarant’anni (la media è questa) ci ritroviamo ancora a pagare per lavorare e a studiare, fino al prossimo gennaio con un gap di diversi mesi. A nulla sono valsi ricorsi e proteste. E ci avevano anche detto che ci avrebbero ridotto le tasse. Promesse di marinai! Scusate lo sfogo
Mio figlio é disgrafico e disortografico, ho impiegato quasi 5 anni a trovare qualcuno che non mi diceva che ero un’iperprotettiva e che dovevo lasciare tranquillo il bambino perchè ognuno ha “i suoi tempi”. Dopo aver lottato in prima media a spiegare agli insegnanti il suo problema (la prof. di lettere faceva girare per la classe il suo diario facendo ridere i compagni sul suo modo di scrivere….da denuncia), mio figlio in 2 ha cambiato il 90% degli insegnanti,comunque ci abbiamo guadagnato.Adesso lavora con una logopedista e anche noi abbiamo cambiato atteggiamento. é difficile perchè pensi sempre di sbagliare e non nascondo le mie ansie per l’anno prossimo quando dovrà scegliere l’istituto superiore. Forza e coraggio!!!!!!!!!
sono psicologo, mi sono laureato queat’anno, e la’argomento dei disturbi dell’apprendimento è un GROSSO argomento.
la prima cosa che va detta è questa:
che della dislessia se ne inizia a capire qualcosa soltanto da qualche anno.è un problema sempre esistito, ma meccanismi e possibili terapie funzionanti solo negli ultimi anni sono state individuate. quindi, anche se è vergognoso lo stato attuale delle cose è uno stato work-in-progress(sicuramente in altri paesi sono anche più avanti, e spendono più tempo e denaro per l’istruzione) quando ho studiato questi disturbi a volte avevo l’impressione che spuntassero come funghi, che ogni cosa si potesse trasformare in un disturbo del genere. noi persone normali non abbiamo minimamente idea di cosa significhi subire la diversità di essere dislessici, l’impossibilità di essere come gli altri,il formarsi della convinzione che non saremo mai capaci di leggere che si trasforma nella convinzione che non saremo mai capaci di fare nulla nella vita, e quindi di essere inutili e senza significato.(cosa che succede non solo con la dislessia, ovviamente) per questo è importante parlare di persone affermate che hanno avuto problemi di dislessia, per far vedere che un’altra vita è possibile. per far vedere che si può migliorare, e che vale la pena provarci.
Ha RAGIONE!
Signora purtroppo la qualitá del nostro corpo docente si rispecchia anche in queste situazioni.
Non si arrenda e combatta, perché esperienza insegna, che le uniche persone che ottengono qualcosa in Italia, sono quelle che si fanno piú sentire.
Per quello che vale, ha tutta la mia solidarietá.
CONTINUA
Mi dispiace, non valuto l’intelligenza, ci sono obiettivi di decenza. Ci sono certe cose che gli studenti sono tenuti a sapere e altre che sono tenuti a saper fare. Certo è mio pieno dovere metterli in condizioni di acquisire tali capacità ma non posso di certo sostituirle con altre.
Gli strumenti a mia disposizione per spiegare la matematica e la fisica sono limitati. Il tempo è ancora più limitato perché come tu ben sai le ore settimanali nella realtà sono molte meno di quelle sulla carta.
Tra scioperi, autogestioni, viaggi di istruzione, bidelli che a ogni ora ti entrano in classe per leggere circolari e l’interfono che ti interrompe per dirti che nel parcheggio bisogna spostare una macchina nel preciso momento in cui hai ottenuto l’attenzione di tutti sono ostacoli con cui mi misuro ogni tanto.
Capisco la tua frustrazione dovuta al fatto che i docenti delle scuole che tuo figlio ha frequentato non abbiano adottato delle strategie per lui ma devi aver ben chiaro il contesto in cui lavorano. Mi fa male leggere quello che scrivi perché abitualmente è anche quello che mi sento rimproverare da diversi genitori durante i ricevimenti. Che tuo figlio abbia il diritto all’istruzione e al fatto che gli vengano forniti tutti gli strumenti del caso è indubbio ed hai tutto il mio appoggio. Spero però che tu non pretenda la promozione quando tuo figlio non ha raggiunto gli obiettivi minimi pero’.
Che cos’è in fondo il debito o la bocciatura? Perché viverselo in questo modo?
Io stesso sono stato bocciato in terza liceo eppure quento non mi ha impedito di diplomarmi, laurearmi, vincere un dottorato e poi la cattedra al concorso.
E’ semplicemente il fatto che tuo figlio non ha raggiunto QUEGLI obiettivi in QUEL lasso di tempo, nessuno si è mai sognato di dirti che Emanuele è scemo.
Fanno più comodo forse per certi genitori il comportamento di taluni colleghi che non solo non adottano strategie nell’affrontare disturbi come la dislessia ma sanno chiudere un occhio
ma come si permette! la signora non ha mai chiesto che venga chiuso un’occhio sui risultati di suo figlio, ma solo che sia messo in grado di raggiungerli quei risultati, e non vedo quale e quanto tempo venga tolto ad un insegnante che invece di far fare al ragazzo dislessico un testo scritto di storia lo interroghi o gli consenta l’uso di una calcolatrice nel risolvere problemi che, mi creda, sa risolvere meglio e prima degli altri.Il suo è il classico atteggiamento dell’insegnante che crede che il suo lavoro si limiti a dare delle nozioni e a verificare come queste siano state apprese dagli studenti.
una indignata madre di uno splendido ragazzino dislessico ampiamente e professionalmente sostenuto dalle insegnanti della prima media le quali mai neanche per un istante hanno pensato di chiudere gli occhi.
Temevo che qualcuno si indignasse, anzi ne ero certo. Spero che comunque abbia letto tutto il post e non soltanto la seconda parte.
Perché se lo avesse letto tutto avrebbe sicuramente colto la frase “Che tuo figlio abbia il diritto all’istruzione e al fatto che gli vengano forniti tutti gli strumenti del caso è indubbio ed hai tutto il mio appoggio”
Se UNA MADRE non si accorge della dislessia del figlio io che ho 120 studenti che cambio ogni anno come diavolo faccio ad accorgemene??
Che pretesa è? Il mio concorso a cattedra non prevedeva nessuna competenza pedagogica, ma solo competenze sulle discipline che insegno.
Questo non mi giustifica ma tantomeno giustifica lo Stato per cui lavoro in quanto era SUO carico formarmi prima di assumermi.
Se sono un insegnante coscenzioso mi documenterò e cercherò di affrontare il caso nel miglior modo possibile.
Signora Testa legga bene quello che dice Anna
“Come incoraggiamento per lo sforzo compiuto, in 1° liceo, una sensibile prof. mi ha comunicato che per lei mio figlio era una ballerina senza gambe che voleva danzare alla Scala e gli ha rifilato il debito delle sue materie(italiano e latino)”
Un debito non è né una punizione né un incoraggiamento è solo la constatazione che gli obiettivi minimi non sono stati raggiunti.
Ora, ovvio che si può dare la colpa all’insegnante, ovvero se Emanuele non ha raggiunto gli obiettivi in Italiano e Latino è colpa della sua prof che non gli ha dato gli strumenti necessari.
Se Emanuele non avesse avuto il debito Anna si sarebbe lamentata lo stesso?
Comunque, per criticare un insegnante non c’è nessun bisogno della dislessia; sono tanti i genitori convinti di avere in casa piccoli geni e non si sanno capacitare del fatto che non ce l’abbia fatta; molto più facile pensare di aver avuto un insegnante incapace o di aver avuto a che fare con un prof che, come lei mi insegna “credono che il proprio lavoro si limiti a dare delle nozioni e a verificare come queste siano state apprese” Saluti.
Cara Anna, ho letto il tuo post con molta attenzione sono un insegnante di matematica e fisica e su quanto hai scritto vorrei dire la mia..
Probabilmente non ti piacerà quanto sto per dirti perché sono in netta controtendenza con il tono del resto dei post.
Mi sono laureato ed ho partecipato ad un concorso a cattedra, quindi nel momento in cui sono entrato in ruolo non avevo nessuna competenza
pedagogica.
Nonostante ogni anno ogni docente debba specificare come intenderà aggiornarsi per l’anno corrente non ho NESSUNA preparazione sui disturbi dell’apprendimento come disgrafia, discalculia e nemmeno dislessia.
Io non so quanti figli tu abbia ma ogni anno mi ritrovo in media 4/5 classi diverse con 25 studenti in media l’una. Tieni conto che è da dieci anni che insegno e solo UNA volta ho avuto continuità didattica nelle stesse classi.
Ho a che fare quindi ogni anno con in media dai 100 (quando va fatta bene) ai 130 (quando mi va fatta male) studenti a cui insegnare le mie discipline;
studenti che inizio a conoscere a settembre e che con ogni probabilità non rivedrò dopo giugno.
In ogni classe ho delle situazioni particolari: dal caso di bullismo nei confronti del ragazzo più fragile al caso dell’adolescente che soffre di epilessia e che quindi in ogni momento potrebbe avere un attacco; dall’allergico alle api allo studente straniero che viene inserito in classe
a metà anno quando a malapena capisce l’italiano.
Tieni conto che NON insegno alle elementari, la situazione sarebbe già così problematica se non avessi degli obiettivi didattici.
Cerco di fare il mio lavoro nel miglior modo possibile e, ma ci sono questioni di DECENZA sulle competenze sulle quali faccio veramente fatica a scendere a compromessi.
CONTINUA
Lei parla di cose da sapere e saper fare e proprio qui sta il punto. Sono questi obbiettivi che sono sbagliati, in alcuni casi. in 3° elementare un obbiettivo è sapere le tabelline…oooohhhh che obbiettivo intelligente!!! è sbagliato, si può capire la matematica e non sapere le tabelline, provi a chiedere a certi amici dislessici laureati in fisica, quanto fa 7×8 ….
Tuuti gli obbiettivi andrebbero rivisti, non solo x i dislessici. Sarà naturale x un non discalculico autmatizzare le tabelline, a furia di vederle su un foglio o su una calcolatrice, mentre x un discalculico non sarà così.
E’ un esempio molto semplice ma x un prof di mate dovrebbe fare capire qualcosa, sicuramente lei sa che Einstein non sapeva le tabelline, era dislessico….eppure….
Per Roberta g., e agli altri che hanno commentato il mio post.
Questo limite di 2000 parole, il fatto di riuscire a “beccare” il posto giusto per inserire le mie risposte e il fatto che iniziavano ad essere numerosi mi ha fatto desistere dal pubblicarle qui.
Ho spostato la discussione e ho risposto lungamente su
http://sughero.wordpress.com/2007/04/17/sulla-dislessia/
Alla mamma di Emanuele ragazzo con dislessia.
Sono a mia volta madre di un ragazzo di 17 anni, riconosciuto e certificato bisognoso di sostegno scolastico.
Pur essendomi da sempre attivata come genitore “attento” al suo percorso scolastico finalizzato all’integrazione e anche all’apprendimento, ottenendo ciò che lo stato elargisce.(insegnante di sostegno con rapporto 1a1, sento di aver negli anni attivato un meccanismo a vantaggio esclusivo del corpo insegnante, che si è visto garantire un posto in più, ma ti assicuro senza beneficio alcuno per il ragazzo.
Tutte le risorse spese in tutti questi anni dallo stato per il sostegno, non hanno mai garantito un sostegno di qualità, scippando quindi dei diritti quelli che sarebbero dovuti essere i veri fruitori.
Oltre il danno che in tanti anni mi ha procurato questa mistificazione sotto forma di aggravamento nel mancato apprendimento scolastico, la beffa che la “deficienza” non è mai degli insegnanti che non sanno insegnare, ma dei ragazzi che non vogliono o non son capaci di imparare, ancor più se hanno il “Certificato ASL”
Posso dirti di non aver rammarico per non aver avuto quei “benefici”, in quanto considerati fortunata per non aver preso parte come genitore ad attivare quei meccanismi perversi che ritorcendosi sullo svantaggiato, vanno ad ingrassare la larga schiera di insegnanti impreparati.
Caterina Piras
cara Anna,
cosa pretendevi da un governo schizzofrenico?
Comunque tuo figlio è ammirevole e vedrai che i risultati ottenuti oltre ad essere eccellenti saranno premiati. Il tìfatto che sia arrivato fino alla seconda liceo classico affrontando eccezionalmente greco e latino la dice lunga sull’intelligenza del ragazzo. Le istituzioni dovrebbero esserti vicine, con insegnanti di sostegno, ma questo è un paese che nel corso del tempo è divenuto cinico e non ha sostegno per nessuno (ragazze madri, malati terminali, assistenza per gli anziani ormai abbandonati a se stessi). Se ti può consolare una persona dislettica non vuol dire che non possa raggiungere ottimi risultati ed accedere all’università ed efficacemente al mondo del lavoro dove le cose vedrai cambieranno. Un abbraccio Giuseppe
TERZO PEZZO
hO FATTO UN PASTICCIO… DA BRAVA DISLESSICA NON HO LETTO IL LIMITE DEI 2000 CARATTERI.
PASTICCIO FATTO… CERCO DI RIMEDIARE E MANDO IL TERZO MESSAGGIO. CON IL PEZZO CHE MANCA ANCHE
Ricordatevi che i nostri figli HANNO IL DIRITTO di fare altre cose oltre allo studio… mi rendo conto (perche’ anche io ho fatto cosi’ per anni) che se stiamo loro troppo sul collo e se li stressiamo si finisce in un circolo vizioso… e’ poi difficile uscirne fuori.
Beh!
A dire il vero questa storia ha fatto cambiare anche me, anche perché è proprio stato mio figlio a chiedermi di fare qualcosa perché più nessuno debba patire ciò che ha patito lui e fprse è proprio per questo che ora .sono riuscita ad occuparmi di questo argomento anche come ricercatrice del CNR.
Io con tanti altri genitori siamo impegnati in prima persona per ottenere che vengano rispettati i diritti dei nostri figli allo studio alla vita.
GRAZIE e
” Un sogno e’ impossibile se portato avanti da soli. Una promessa vera se realizzata insieme”
Luigi Ciotti
claudia
p.s. SCUSATE ANCORA SE HO FATTO IL PASTICCIO
Che fare contro una società che non si accorge essa di essere ammalata, si combatte, ma non sempre purtroppo ci si riesce, troppi di noi sono ipocriti, a volte hanno il problema in casa e lo nascondono x non essere giudicati. Gli altri e vale a dire quella parte di noi che crede di non aver problemi giudichiamo chi ha un problema senza capire che sono i primi loro ad averli. Ragazzi intelligentissimi alla merce di chi non lo è. Sembrerebbe un paradosso, ma non lo è. La piaga più grande è avere un parente ricoverato in una casa di cura psichiatrica, lì sì che si vede i perbeni chi veramente sono.
Ormai è quasi una certezza. la dislessia è il risultato di un metodo di insegnamento della letto-scrittura sbagliato, ma fino a qualche ventennio fa osannato come il migliore in assoluto: il metodo globale! Poveri insegnanti, costretti a voltare la banderuola del loro insegnamento dove spira il vento………………
Un bel giorno , il gg prima del suo compleanno una sua compagna, che log. non ha nessuna colpa, per fargli un dispetto (lui pacifista) gli ha detto che il giorno dopo per il suo compleanno avrebbe organizzato una bella parata militare… lui non poteva strozzarla… e allora e’ uscito di corsa dalla classe si e’ messo a correre nel corridoio… la sua corsa e’ finita contro una vetrata.. 2 tendini e mezzo del braccio recisi.. 3 ore di sala operatoria ecc.. ora braccio tutto ok.. ma poteva essere la fine.
Crisi depressiva forte… mi diceva che lui “ormai non provava piu’ ne gioia ne’ dolore.. (grave per un ragazzino di 13 anni)..
Poi cambio scuola a dicembre della 3 media.. scuola in cui c’erano alcuni ins. da monumento.. lui HA INIZIATO A RIVIVERE (devo dire anche grazie al corso Davis che ha frequentato a Roma che gli e’ servito moltissimo, specialmente per la suoa autostima)
Qualche mese dopo una sera in lacrime mi ha detto che voleva parlarmi e dirmi una cosa… ma era TROPPO BRUTTA.. NON RIUSCIVA a dirmela…
ha confessato che LUI LA VETRATA L”AVEVA VISTA e NON SI ERA FERMATO…. non vi dico cosa e’ passato per la mia mente…. anche se forse qualche idea del genere mi era gia’ balenata… ma noi tutti vogliamo rimuovere le brutte cose.
Da quel giorno lui e’ cambiato… si e’ tenuto dentro per 1 anno un segreto molto pesante… E’ RINATO..
Ora P. fa il secondo anno del liceo artistico Brocca (base uguale allo scientifico senza il latino)
La sua autostima e’ alle stelle (o quasi) si dedica per ben 5 pom alla settimana (3 ore per volta) al canottaggio .. io non lo stresso piu’
.. e’ lui la domenica a chiedermi di aiutarlo a fare schemi o a leggergli qua e la’ delle cose mentre lui finisce i disegni… NON LITIGHIAMO PIU” PER I COMPITI…
Ricordatevi che i nostri figli HANNO IL DIRITTO di fare altre cose oltre allo studio… mi rendo conto (perche’ anche io ho fatto cosi’ per anni) che se stiamo loro troppo sul collo e se li st
Cara Anna,
anche io sono una mamma di un ragazzo dislessico e disortografico.
Ti rispondo per farti conoscere la mia anzi la nostra storia, ma vorrei anche esserti vicina e soprattuuto dirti non farti assolutamente venire sensi colpa.
E voglio esprimere la mia indignazione nei confronti delle persone che ti hanno accusata di non esserti occupata di tuo figlio.
Io faccio la ricercatrice al CNR e andavo in giro per il mare a fare misure, quando mio figlio ha iniziato ad andare a scuola ho praticamente smesso di andare via non capivo il perché, ma sapevo che non potevo lasciarlo dovevo sempre seguirlo per i compiti (Ho anche una figlia più grande e con lei questo non è successo) beh ora capisco il perché. Comunque prendo un messaggio che avevo scritto sul forum
http://www.dislessia.org/forum
dove riassumevo la nostra storia.
P. e’ stato diagnosticato solo alla fine della seconda media.
Abbiamo capito che aveva un dsa (DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO) non perche’ c’erano grossi prob. di rendimento scolastico (io ero bravvissima a fargli entrare provvisoriamnete alcune nozioni.. IL LAVAGGIO DEL CERVELLO), ma per via di prob comportamentali.. la scuola e noi genitori aggiungevamo la nostra, lo avevamo stressato, lui era diventato insopportabile, non sopportava piu’ nessuno e si irritava per tutto. Quando abbiamo capito da dove arrivassero i suio prob. i prof non volevano crederci, ma lui non ce la faceva piu’.
Ho chiesto un colloquio con i pro ma per 40 gg (come la quaresima… forse dovevamo espiare qualcosa) mi hanno risposto che loro NON AVEVANO TEMPO.. che eravamo a fine anno scolastico e che avevano tante riunioni.. intanto P. che orami aveva capito quali erano i suoi prob. si aspettava un cambiamento repentino di richieste da parte dei prof.. ma questo n cambiamento non arrivava… la tensione saliva..
Un bel giorno , il gg prima del suo compleanno una sua compagna, che log. non ha nessuna colpa, per fargli un dispetto (lui pacifis
Cara Anna, sono il papà adottivo di un bambino stupendo e dall’intelligenza frizzante. Da quando è entrato, a tre mesi, a far parte della nostra famiglia e con l’arrivo dell’età prescolare, abbiamo subito visto la sua grandissima capacità ad usare l’italiano come pochi fanno. Una capacità di organizzare il discorso con l’ausilio di coniugazioni di verbi al congiuntivo ed al condizionale. Entrato a scuola eravamo contenti che fosse una classe di solo 7 alunni, perchè pensavamo che l’esiguo numero di bambini potesse essere più stimolante per le TRE insegnanti a seguire meglio il loro percorso formativo. vedevamo che nostro figlio aveva dei problemi nel fare quei pochi compiti che gli assegnavano a casa, ma le sue maestre ci hanno sempre detto di non pretendere troppo, che ogni bambino ha i suoi temi, che NON DOVEVAMO PREOCCUPARCI perche Michele era volenteroso ed andava bene a scuola. Quando i dubbi sono diventati troppi ci siamo rivolti ad un centro privato per verificare se ci fosserodegli impedimenti alla sua formazione scolastica. Intanto eravamo gia arrivati in terza elementare e Michele scriveva solo in stampatello e leggeva solo lo stampato maiuscolo. Risultato: dislessia.
Adesso io mi domando e dico:
1) tre maestre per sette bambini
2) screening dell’asl per la ricerca di bambini dislessici.
Possibile che nessuno si sia accorto di niente?
Non ti dico poi gli interventi!
Un anno di lista d’attesa per poter accedere al servizio sanitario nazionale e poter fare interventi mirati di Logopedia e psiconeurologia, nel frattempo chiaramente effettuati a pagamento da privati. Adesso contrariamente a prima Michele è consapevole del suo problema e lo ha accettato completamente, prima non lo accettava e si denigrava dicendo che era impedito e che non riusciva a fare niente. In più ho scoperto adesso che per esempio i dislessicinon possono avere ausili particolari per superare alcuni esami scolastici e non. allora mi chiedo: Ma che classe politica abbiamo.Ciao cesare
caro beppe sono un’insegnante di scuola primaria, nella mia classe ci sono due bambini dislessici dei quali sono uno è supportato da un’insegnante di sostegno. La segnalazione per una diagnosi è stata consigliata da me in seconda elementare ai genitori di entrambi i bambini: uno ha la ‘fortuna’ di essere anche iperattivo motivo per il quale ha potuto avere il sostegno, l’altro ‘purtroppo’ è molto tranquillo…nella classe sono presenti inoltre un ‘caratteriale’ e cinque bambini ‘stranieri’su un totale di 24 bambini…giudica un po’ te…
Come si lavora in situazioni del genere? Me lo chiedo tutti i giorni, mi chiedo come faccio ogni giorni a portare avanti una classe così assortita, eppure ci riesco, certo torno a casa che bisognerebbe raccogliermi con il cucchiaino…e, non per essere venale, per 1268 miseri euro al mese
carissimi tutti
siamo tutti ingannati dal fatto che 4 sceinziati nel mondo portano avanti un progresso sempre mirabolante, per la verita molto lento a confronto i veri bisogni eproblemi innescati, comunque a parte cio il meglio del meglio del umo, ovvero come dice la bibbia ,il suo cercare di capire e tesoro di pochi eletti, il resto e brutalita, sport, ignoranza che si sposa e crea altra ignoranza,
professionisti ceh fanno i professionisti solo per i soldi senza un minimo di passione e spesso anche di talento,banalita totale devastante come la bomba h, questa era con grandiose potenzialita ma piena anche di potenziali disastri deve fare solo paura, perche genera soffenza e problemi spesso irrisolvibili,
o che comunque solo la luce degli occchi del buon dio , ovvero coloro che hanno capito che se esiste una chiesa , essa e fatta di gente onesta che ce la mette tutta per cercare sia di risolvere sia di prevenire i problemi, siamo barbari in mezzo ai grattacieli,
in mezzo ai computer, alle tecnologie,barbari non pensanti eche nessuno ha mai stimolato a pensare,invece l’ uomo ha d’ entro di se potenzialita assurde quanto e assurdo il fatto che pochi li cercano ,le trovano e le usano,siamo ignoranti e la cosa peggiore eche i 4 furbi del mondo fanno si che rimaniamo tali e ci riescono alla grande,
l’ economia mondiale ci ha permesso finora di vivere in un limbo di stupidita e di ignoranza,
in fondo serviva mera mano d’ opera , a nessuno nel pianeta finora ha mai importato piu di tanto di promuovere un certo progresso mentale, altrimenti sarebbe tutto diverso,e chi ha cercato di promuovere conoscenza e cultura non ne aveva i mezzi, ecco perche il calcio a preso questa importanza, la religione cattolica , non ne parliamo, dove sta la luce in cio ??? e piu prete il tecnico che mi sistema il computer, cari saluti
CHE FARE?
Combatti, combatti ed alla fine ricombatti!
Sono cresciuto con un fratello spastico ed ora ho anche una meravigliosa figlia, su ruote, che non sa fare molto altro che sorridere e negare ed annuire. Dietro questo poc si vede un cuore meraviglioso.
Combattiamo e duramente, il FAX alle istituzioni e’ la mia arma preferita, la legge 104 fornisce le munizioni e le trincee, troviamo molti alleati ma dopo ogni battaglia ne inizia un’altra.
Non arrenderti, se un ufficio di dice una cosa sentine un altro, se un preside non ti aiuta tu SCRIVI al provveditorato e non parlare ma METTI NERO SU BIANCO, anche sulla carta da bollo.
E soprattutto ringrazia il cielo ( o la tua buona sorte se preferisci) ogni giorno: pensa se era tossicodipendente, pensa che vivi nel 10% del mondo ricco, pensa se… Ne ho incontrati di genitori con le labbra all’ingiu’ per la TRAGEDIA che li aveva colpiti.
Ridi, le tragedie della vita sono ben altre!
Combatti e sorridi, e’ primavera!
A mia nipote e’ stata diagnosticata la DISLESSIA.
Io non sono medico ma neanche stupido.
Puo’ darsi che mia nipose sia veramente dilessica
ma Sicuramente il fatto che a scuola non la
facciano scrivere me che gli vengano fornite
le fotocopie che poi vengono puntualmente
incollate al quaderno non l’aiutano di certo !!!
A parte questo,spero che chi debba creare questi
metodi insegnativi cominci a ragionare da pedagogo e non da politico e che cominci
veramente a dare una mano ai giovani che devono studiare !!!!!
Grande Beppe !!! continua cosi !!!
Con affetto ..
ciao a tutti..
Coraggio, mamma Anna. Sicuramente tuo figlio è in gamba, te l’ha dimostrato!
Purtroppo i problemi della scuola sono tantissimi, enormi rispetto alle risorse umane e finanziarie (anche a livello di qualità) che lo Stato metto in gioco. Sembra che i nostri politici stessi non ci credano nel nostro futuro; non ci investono, dedicano solo il minimo (quando ci arrivano)…
Sono rimasta molto delusa, in questo senso, dal nostro Governo. I fondi per la scuola languono, in compenso si investono 20 miliardi di euro in più per il riarmamento ….
Mah!
Ciao Anna,
quello che hai scritto mi fa ricordare un’esperienza che ho avuto con un ragazzino dislessico al quale era stato diagnosticato in ritardo il suo disturbo, per ritardo intendo prima media inferiore, i suoi risultati scolastici erano mediocri e già perchè il metodo scolastico classico non ha niente a che fare con un corretto costrutto pedagogico per le persone dislessiche e fin qui… la cosa che mi riempe di sdegno è che il metodo per lavorare con i dislessici c’è: il pc, le macchine scriventi, i registratori, gli interventi educativi adeguati e c’è anche un’associazione che aiuta famiglie e insegnanti a trattare questo disturbo. Il ragazzino di cui parlo era stato trattato come un ritardato, con tutto quello che questo comporta e cioè scarsa socializzazione, mancanza di stima di sè, frustrazione, stress e quindi disinteresse allo studio. Il peggio deve ancora venire: M. è stato bocciato il ricorso della mamma non è servito nonostante il certificato della neuropsichiatra che diagnosticava il disturbo e nonostante i test fatti a M. dimostravano che M. aveva un quoziente intellettivo superiore alla norma.Io l’ho conosciuto M. ho provato anche a lavorare con la famiglia ma è stato difficile perchè una mamma che cerca di tutelare un figlio, quando le persone che dovrebbero aiutare lei sono costoro, può perdere la speranza, arrivare a pensare che davvero quel figlio, un pò strano, che si chiude, che non ragiona come tutti gli altri, sia davvero minorato e dall’altra parte chi arriva a portare un intervento diventa un nemico pronto a giudicare, il minore invece che può fare? Arrendersi? Continuare a dimostrare che è come gli altri? Qui non siamo difronte ad una mancanza di professionalità ma siamo davanti al risultato dei danni alla persona. Cara Anna rivolgiti a questa associazione :
http://www.dislessia.it/sezioni/genova.htm
e non perdere la speranza che è una grande risorsa.
Con affetto Stella
Non so se esiste un trattamento per il caso della dislessia, ma LEGGETE “HAMER, LA NUOVA MEDICINA GERMANICA” (si chiama così perché i principi sono stati scoperti in germania e per non confonderla con certe cose new age…). Beppe grillo ne dovrebbe parlare ne suoi spettacoli, non la sento nominare da nessuno. CAZZO LEGGETELA, CERCATELA, FATELA GIRARE.forza.
Cara Anna,
oltre ad essere un’insegnante di sostegno, sono genitore, per cui puoi immaginare quanto mi faccia male il tuo scritto.
Vorrei inoltre cominicare che, dall’anno in corso, è diventata attuativa la legge secondo la quale potranno usufruire di sostegno solo coloro che hanno la 104 o che ne faranno richiesta.
Vi rendete conto?
Beh io Anna sono con te,io sono una professaressa di educazione fisica e vorrei mettere a conoscenza di tante persone che tanto denigrano i docenti (non è il tuo caso) che nella scuola non ci sono solo i docenti incapaci, ce ne sono molti, ma io conosco anche tantissimi bravi docenti, che si accorgono dei problemi dei vari ragazzi, ma ti assicuro che loro non possono fare nulla se non hanno l’appoggio del Dirigente Scolastico, che il più delle volte cerca di scaricare responsabilità e decisioni sui docenti. Se qualche docente cerca di migliorare quasta “magnifica” scuola il più delle volte lo fa a gratis, con ore di straordinario non retribuite, a volte i docenti escono da scuola alle 21 o 22 di sera, o rimettendoci dei soldi perchè molti professori comprano sussidi e materiali scolastici a loro spese ed il più delle volte vengono anche ostacolati in questo dai Dirigenti Scolastici che fanno i conti con i bilanci sempre in rosso della scuola italiana. Molti docenti sono costretti a svolgere mansioni per le quali non sono stati preparati a sufficienza, da mansioni impiegatizie e organizzative, e qui passi, a mansioni di soccorso e sicurezza dove vengono offerti corsi mal organizzati e poco seri, quindi anche qui per prepararsi adeguatamente devono frequentare corsi a loro spese.
Inoltre non solo i ragazzi dislessici vengono abbandonati a loro stessi, presto anche quelli con certificazioni più gravi saranno abbandonati per mancanza di fondi per pagare i docenti di sostegno. Ragazzi preoccupatevi perchè la Scuola italiana sta andando a rotoli e ci andrà presto se non si inizierà a fare qualcosa dall’interno e dall’esterno.
Saluti Catia
anna…
in bocca al lupo.
e se ti puo’ confortare sappi che io sono iscritto all’ultimo anno di fisica e mi sto per laureare, e un mio compagno di corso, che si sta per laureare insieme a me e’ dislessico…ma ce l’ha fatta!
spacca!
Anna, tieni duro e sostieni tuo figlio. Non è detto affatto che all’esame di maturità troverai professori insensibili. Io vivo nella scuola: è piena di gente in gamba e disponibile. La scuola si regge su queste risorse umane.
I nostri amministratori sono troppo occupati alle loro carriere e alle loro consulenze per accorgersi di noi.
L’intelligenza è difficile da soffocare: in ogni caso tuo figlio emergerà.
Cara Anna…
non mollare mai,avevo un’amica che è dislessica:sa benissimo l’italiano,l’inglese e ora sta studiando lo spagnolo!Avrà qualche difficoltà ad allacciarsi le stringhe ma è di un’intelligenza disarmante!
Incoraggia tu figlio,sempre.
Cara Anna
mi associo anch’io agli altri scrivendo che ti sono vicina. Bello tuo figlio che non molla. Capisco cosa significa sentirsi chiudere le porte intorno. Ti puoi permettere di cedere un pò perchè quel cedimento si renderà molto proficuo alla ricarica della tua rabbia, del tuo orgoglio per rialzarti più agguerrita al fianco di tuo figlio che saluto con amicizia.
Un abbraccio,
Samanta
Spero moiano tutti i politici, ora!
Ma possibile che Provveditorato e insegnanti stessi siano così ignoranti?? Tra l’altro nella maggior parte dei casi le persone affette da dislessia hanno un’intelligenza più elevata del normale e quando riescono a controllare questo problema hanno risultati migliori degli altri. Conosco un paio di persone dislessiche che sono veramente molto ma molto brave nel loro lavoro.
Spero che la mentalità riguardo a questo disturbo cambi e in fretta. Non è giusto che un ragazzo si debba sentire un diverso e sminuito da gente che probabilmente non vale la metà di lui!
ho una domanda da fare, non inerente all’argomento: vi è mai capitato di fare telefonate dal vostro cellulare ad altri operatori, e di non sentire lo squillo trovando però la chiamata all’improvviso aperta?! se sapete qualcosa illuminatemi, rispondete a questo commento, visto che lo scatto alla risposta costa l’ira di Dio!!
Cara Anna,
ti scrivo solo per dirti che ti sono vicina. il tuo ragazzo è in gamba e ce la farà, con un pò più di fatica del necessario, a superare gli ostacoli che incontrerà. che dire? che è uno schifo? sì diciamolo ancora una volta, perchè il velo del silenzio venga sempre squarciato. grazie Anna del tuo coraggio, tante mamme non ce la fanno e se ne stanno a testa bassa. sii orgogliosa di tuo figlio. ti abbraccio!
Cara Anna
la tua testimonianza tocca il cuore, nostro, perchè ai nostri politici non frega niente, nessun voto (mica sei una corporazione come quella dei tassisti), nessun interesse personale. Nel top list dei loro pensieri c’e’ il partito democratico, l’UDC con la destra o la sinistra, la legge elettorale. A noi cittadini queste cose non possono interessare, magari a noi interessa una classe politica più giovane, che resti in carica per una sola legislatura per non combinare troppi danni, interessano i servizi ma queste cose sono in contrasto con i loro interessi e quindi dobbiamo arrangiarsi da soli. Un caro augurio
Roberto
Dico ad Anna di non arrendersi mai per nessuna ragione al mondo. E le consiglio di trovare un esperto in “massaggio” craniosacrale. Conosco molto bene la tecnica perchè ne sono uno specialista credo che possa fare tantissimo senza colloqui disarmanti e altre cose complicate!
Le sto vicino col cuore!
Ignazio
Cara Anna,so che non serve a molto ma ci tengo a fare l’in bocca al lupo a te ed al tuo splendido ragazzo,la cosa più importante nella vita è la volontà di andare avanti e provare anche solo a combattere il sistema e l’ottusa superficialità dei suoi “lacchè”… Einstein scriveva: “ci sono solo 2 cose infinite: l’universo e la stupidità umana”..
…SIAMO ALLE SOLITE CARO BEPPE!!!…
Prima di ricevere risposte “illustri ed autorevoli” piene di ulteriori stronzate psichiatriche & psicologiche, fammi un favore, vitita questo sito:
http://www.cchr.org
Rispondera´a tutti gli enigmi…
Il consiglio si estende su chiunque legge questa mia risposta, VISITATE IL SITO
http://www.cchr.org
E smettetela di credere a quei CRIMINALI!!!
Sinceramente, G.W.L.
VORREI SEGNALARE la PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE per PROBLEMI AL LINGUAGGIO,ma anche PER CONFLITTI E CRISI di COPPIA,DIPENDENZE DA DROGHE,da ALCOOL,da SESSO,da INTERNET,ANSIE PATOLOGICHE,ATTACCHI di PANICO,DEPRESSIONE…..E’ una TERAPIA CENTRATA su CIO’ CHE BLOCCA LA PERSONA E NON LA FA STAR BENE(a livello mentale o fisico),ED E’ EFFICACE,CHIARA,PRATICA,BREVE E NON COSTOSA,RIESCE A RENDERE UNA PERSONA CAPACE DI GESTIRSI E FARSI PSICOLOGO DI SE’,IMPARANDO delle TECNICHE PER FARLO.Negli U.S.A è USATA anche AL POSTO DEI FARMACI O PRESCRITTA NELLA SCATOLA DEL FARMACO..E’RIVOLUZIONARIA,ad un polo opposto rispetto alla PSICOANALISI,e quindi soggetta anche a molte critiche.
da padre di due bambini, leggendo Anna, mi sono venute le lacrime agli occhi. il mondo va avanti, w il progresso, ma bisognerebbe che qualcuno lo dicesse anche al ministero per l’istruzione in italia, rimasto forse ai tempi dei regi decreti. che tristezza. e poi ti chiedono perche’ vuoi fare l’amniocentesi quando una coppia aspetta un bambino. perche’ in italia se sei disabile e’ come se non esistessi se non per i tuoi genitori. mi dispiace anna, fai i migliori auguri a quel cervellone di tuo figlio e digli che e’ migliore di tutti loro.
l’esame (psicologico) dovrebbero farlo ai dirigenti scolastici anche se il risultato sarebbe scontato… tutti (idioti e beceri)
Esiste un’Associazione Italiana Dislessia che si occupa del problema e che sul sito mette a disposizione la documentazione riguardante le indicazioni ufficiali per gli Esami di Stato 2007
ESAME ex- TERZA MEDIA – ESAME DI MATURITA’
http://www.dislessia.it/
Tutti noi genitori di bambini con disturbi specifici del linguaggio e dell’apprendimento dobbiamo lottare con una realtà ottusa. Mettendoci insieme è più facile!
Le madri e i padri sono soli ad affrontare anche questo:prima ti assale il dubbio, poi cerchi nella scuola , nei docenti una conferma che non arriva …in genere vieni considerata una visionaria o una che a tutti costi vuole difendere il proprio figlio…io sospettavo una dislessia già durante le elementari,ma la maestra non ha dato ascolto alle mie richieste di aiuto attribuendo le difficoltà di mio figlio a svogliataggine o pigrizia. la forma di dislessia da cui mio figlio è affetto per fortuna è lieve e quindi ancor più difficile da individuare …ma nessuno mi ha aiutato da sola ho cercato i rimedi e le strutture :utile è stato l’inserto del corriere medicina di qualche anno fa : l’associazione di riferimento l’AID sez .di roma mi ha aiutato molto in particolare il dott. Iozzino. Ma è civile che in Paese come questo i docenti ignorino e quel che peggio non considerino questo tipo di formazione come parte fondamentale della loro professione ? Ma dove sono i Maestri di cui tanto i nostri figli hanno bisogno?
Claudia Origoni
Caro Beppe,VORREI SEGNALARTI UN PROBLEMA (tra i tanti!):LA SCARSA PRESENZA DELLO PSICOLOGO SUL TERRITORIO ITALIANO E L’INDIFFERENZA A MONTECITORIO PER I CONCORSI E L’OCCUPAZIONE DI NOI PSICOLOGI.So che pensi degli psicologi ,che esagerano con i loro tests o interpretazioni,MA,CREDIMI SE PUOI,NON SIAMO TUTTI COSI’.C’è GENTA SERIA CHE SA INDIVIDUARE PROBLEMI AL LINGUAGGIO,MEMORIA O AL COMPORTAMENTO,LASCIANDO SPAZIO ALLA “CRESCITA LIBERA DA PROGRAMMAZIONI COMPORTAMENTALI ESAGERATE”,E LO FA PER AMORE DELLA CURA PUBBLICA!!!!Grazie per l’ASCOLTO e IL TUO QUOTIDIANO CORAGGIO IN UN PAESE COME IL NOSTRO!!!!!
Personalmente non stimo gli psicologi ma probabilmente ho conosciuto solo i peggiori.
Sono convinta che ci siano persone per bene ma sono stufa di vedere attorno a me degli incapaci incompetenti che solo perchè laureati devono per forza essere considerati “dottori”
Se questi signori te li ritrovi come insegnanti, medici, avvocati o governanti il risultato è sotto gli occhi di tutti.
… scusate, volevo aggiungere un’ultima cosa, a me hanno consigliato di non andare assolutamente da un logopedista, perchè per la dislessia non va bene (consiglio di psicologi e neuropsichiatri solo loro possono fare una diagnosi certa di dislessia)il lavoro che il logopedista impone ai bambini dislessici è duro e veramente poco efficace.
io ho scoperto per puro caso che mia figlia è dislessica l’anno scorso in prima elementare, le maestre mi hanno preso per una mamma apprensiva e non mi hanno concesso neanche il beneficio del dubbio. Testarda ho portato la mia bimba da una psicologa dell’AID (associazione italiana dislessici) e lei ci ha spiegato che non si può fare una diagnosi certa così presto (solitamente il difetto è evidente verso gli otto anni) ma comunque ha detto che era una “probabile dislessica”, la diagnosi l’ho portata alle maestre di mia figlia che fortunatamente hanno cominciato ad avere un atteggiamento diverso nei suoi confronti da un punto di vista didattico e devo dire che anche se la dislessia non è una malattia e quindi non è curabile (il bambino può solo escogitare il metodo di lettura più semplice per sè, e metterlo in pratica grazie alla speciale intelligenza che possiede)la mia piccola è migliorata molto nella lettura, anche se non legge come le sue compagne, ma, cosa più importante, non si sente una stupida, è consapevole della sua difficoltà ma sa compensarla splendidamente. Per chi volesse sapere qualcosa in più sulla dislessia, consiglio di leggere un libro: Il dono della dislessia di Ronald D. Davis, egli stesso dislessico, io ho compreso molte cose di mia figlia grazie a questo libro.
Mi sento di dare un solo consiglio a tutte le mamme di bimbi dislessici o potenziali dislessici: apprezzateli sempre, anche quando vi sembra che siano svogliati e poco intelligenti, la realtà è tutt’altra!
ho 35 anni e sono un pò dislessica ed un pò discalculica, ma questo non mi ha impedito di fare prima il liceo scientifico e poi laurearmi, 10 anni fa, in ingegneria a padova; attualmete esercito la libera professione. nonostante tutto me la sono sempre cavata discretamente inventandomi di volta in volta metodi di studio, percorsi logici ed ogni altro sistema per far fronte ai disagi che possono creare, tutti i giorni queste due “particolarità”. non mi sono mai persa d’animo, nemmeno quando al liceo il professore di latino mi faceva leggere ad alta voce brani di latino (scusate la ripetizione)seguendo, per giunta la metrica!!! devo dire anzi che questa mia situazione è molto stimolante perchè mi spinge sempre a trovare nuove forme, per la maggior parte non convenzionali, di apprendimento, di memorizzazione, di lettura, ecc.. insomma non lo vivo assolutamente come una limitazione ma come un diverso punto di vista sulle cose! e se a volte mi capita di inciampare sulle parole o sui numeri… ammetto candidamente di essere un pò dislessica ed un pò discalculica.
Caro Grillo e cari Amici, la dislessia come altre situazioni incresciose dovrebbero effettivamente essere gestite da uno stato “tecnicamente” orientato verso la socialità, ma…
L’altro giorno in autostrada sono stato sorpassato in modo indecente da una auto blu con tanto di lampeggiante: trasportava qualche maggiorente. Ma sapete che macchina era? una BMW 330 a benzina (4/5 km litro) il cui interno è piccolo (a livello di una utilitaria e beve come un’ubriaca)Qualcuno sa spiegarmi che senso ha per lo Stato (o il Governo che anch’io ho votato)avere nel suo parco un’auto così? I suoi costi di gestione per un anno coprirebbero di gran lunga i costi, appunto, per i bambini dislessici di una o due scuole. Oppure potrebbero usare quei soldi nel sociale in genere ed utilizzare magari la stessa auto ma diesel o a gas.
Ma forse il “dislessico Mentale” sono io…
preso, scusate
cavolo!
ho 35 anni è mi sono accorto con te beppe che soffro da sempre di dislessia.
ho sempre letto male ad alta voce e mi hanno sempre preso in giro.
ho corretto il mio difetto lottando tutta una vita.
Mi sono accorto che leggendo le tue righe in dislessico mi veniva più naturale della scritta normale.
Almeno adesso ho perso coscienza del mio problema.
grazie
Ciao Anna,
sono una ragazza di 24 anni con un problema di dislessia.
Volevo portarti la mia testimonianza per farti capire che non ti devi prooccupare troppo per tuo figlio.
Pur con il mio problema sono riuscita a laurearmi in giurisprudenza. Da bambina ero la più somarella delle classe. Quando dovevo leggere facevo venire “il latte alle ginocchia”. La cosa non è molto cambiata, ma anche io ho imparato a usare un metodo dilettura intuitivo paragonabile al T9 dei cellulari.
Posso solo suggerirti una cosa. Fai usare il più possibile il computer a tuo figlio. E’ un mezzo molto utile per i dislessici.
Un altro consiglio che mi sento di darti è: fagli scrivere SEMPRE in stampatello. Vedrai, io così all’esame di 5 superiore non ho commesso errori.
Non ti preoccupare, la mente umana ha un mare di risorse.
Saluti Francesca
Di cosa stiamo parlando? E’ indubbio che la responsabilità è di tutti dei genitori che non si accorgono in tempo e incolpano la scuola e le istituzioni, la scuola incolpa i genitori e così anche lo Sato, in realtà tutti dovremmo accorgerci di tutto. La scuola, dove i nostri figli passano la maggior parte del tempo, noi genitori troppo distratti dagli impegni lavortativi troppo spesso ci dimentichiamo che lavoriamo per vivere e non il contrario e lo Stato troppo occupato a stare in piedi non pensando che senza di noi con tutti i nostri difetti e le nostre distrazioni, lo Stato non regge. L’insegnante ignorante, quello che ignora cosa significhi educare e insegnare è un pericolo pubblico, così come lo è il genitore che ignora i problemi del figlio così come lo è lo Stato quando parla attraverso la bocca di un medico o di un operatore della USL e ci si sente rimproverare quando invece dovrebbero sostenerci. E chi ci va di mezzo? anche in questo blog non si legge altro che critiche di qua, critiche di là, pochi hanno dato consigli solo chi è il diretto interessato ha teso una mano per dare una speranza nonché un suggerimento concreto! quindi? di cosa stiamo parlando? Chiudiamo stò blog che è meglio
Non si può incolpare nè i genitori nè lo stato per l’emergere della dislessia.
La dislessia è un evento normale dovuto all’introduzione del metodo “globale” di insegnamento.
I docenti non erano pronti a questo fenomeno, nè i genitori potevano conoscere il problema (proprio perchè molto recente).
L’unica cosa importante è trasmettere il maggior numero di informazioni su questo problema.
Volgio sottolineare che non è una malattia.
mio figlio è dislessico ,le maestre più volte mi hanno detto che il ragazzo presentava problemi nella scrittura e nell’apprendimento, mio figlio a 8 anni e stà svolgendo la terza elementare. l’ho portato dalla psicologa che mi ha mandato dal logopedista ed ho preso appuntamento ,ci vogliono circa 20 mesi di attesa per essere chiamati se tutto va bene,sono passati già 5 mesi ,il problema di mio figlio che scrive mancino e a specchio rimane, i soldi per portarlo da un privato non li ho .mi chiedo come sia possibile che lo stato sperperi i nostri soldi per cose demenziali e lascia abbandonati a se stessi i nostri figli ,defraudandoli di tutto,derubandogli il futuro.i nostri dipendenti sono ladri del presente ,distruttori del futuro,i nostri dipendenti verranno cancellati dalla storia di questo paese che in un futuro già presente vuole dimenticare per poter essere normale e vivere con dignita.
Gent.ma Anna,
ho letto per caso il tuo post. Ho 37 anni e -dicono o meglio, hanno detto- che io soffra di dislessia. E, sinceramente, non ho mai approfondito la cosa.
Di sicuro è che quando ero piccolo scrivevo e leggevo al contrario e, cosa che tutt’ora permane, avevo una certa difficoltà nel leggere ad alta voce. Tendo poi a invertire le lettere quando scrivo e, a volte, ho dei veri propri “buchi” quando cerco una parola “semplice” (cose del tipo: “passami quel… “mestolo”).
Ma…
Ma nonostante tutto ciò -e perché no, forse grazie a tutto ciò- sono ingegnere da 10 anni o poco più, e, come lavoro, ho una posizione di una certa responsabilità all’interno di una delle migliori aziende della mia zona. Un po’ per sfida ed un po’ per caso, poi, ho pubblicato su internet alcuni documenti tecnici ed alcuni programmi ritenuti di un certo pregio. Ho perfino partecipato come conferenziere -dicono con successo- ad alcune manifestazioni. Insomma, nonostante io sia un gran rompiscatole, godo di una certa stima a livello professionale (e non solo).
Che voglio dire?
Semplice. Che accanto alla doverosa attenzione alla diagnosi e, se possibile, alla cura e/o mitigazione di questi problemi, credo che sia importante non gettare sulle spalle di chi già soffre più preoccupazione e attenzione di quella assolutamente necessaria.
Io non so se sono effettivamente dislessico. Ma so che per superare le difficoltà di apprendimento (impossibile per me imparare a memoria una equazione e a ingegneria solo quelle bisogna saper scrivere sulla lavagna) ho dovuto, ma soprattutto voluto, creare metodi del tutto miei (spesso grafici) per capire “davvero” quello che stava dietro allo sterile -per me- formalismo grafico.
Cerca di stare serena. Aiuta tuo figlio per quello che puoi, ma senza assillarlo. Aiutalo soprattutto a trovare le sue vie -con qualche sussidio specialistico se necessario- per andare “oltre” al problema. E ogni tanto lasciandolo solo. Ormai è un ragazzo.
Buongiorno,
come madre di un ragazzo dislessico che frequenta la 3.a Liceo Scientifico volevo sottoporre il problema di NON riuscire a reperire i testi scolastici in formato elettronico meglio ancora se letto/interpretato. E questo sì che sarebbe un bell’aiuto per i nostri ragazzi!!!
A mia conoscenza c’è solo un Centro che fornisce tale materiale(di FELTRE).
Se qualcuno ha un’idea…..GRAZIE
L’Associazione Italiana Dislessia si sta muovendo in questo senso chiedendo alle case editrici di produrre i libri in formato elettronico, quasi tutte si stanno uniformando, si possono trovare informazioni sul sito http://www.dislessia.it. Inoltre, volevo segnalare che l’associazione il libro parlato per ipovedenti registra testi e può essere di grande aiuto.
Ciao Anna ed Emanuele,
Ciao a Tutti,
in relazione alla Dislessia, vorrei fare sapere che ci sono dei Fiori di Bach che hanno dato dei buoni risultati nel trattamento di questo problema: Scleranthus, che aiuta la coordinazione degli emisferi cerebrali, diciamo ad archiviare le informazioni al posto giusto; Clematis, migliora l’attenzione e la concentrazione; Chestnut bud, aiuta l’apprendimento, senza dover ripetere troppe volte la stessa esperienza… Poi ci sono fiori che aiutano a non perdere la fiducia in se stessi e l’autostima (Cerato), a non rinunciare per paura di fallire (Larch, a non rimanere traumatizzati da brutte esperienze a scuola o nella vita (Star of Bethlehem), ecc.
Personalmente ritengo che non ci sia aspetto della vita di una persona che non possa trarre giovamento dai Fiori di Bach, che non sono medicine, non rimbambiscono ed anzi aiutano a sviluppare e mantenere in equilibrio la nostra personalità. Anche i bambini con la famosa “sindrome” iperattiva con DDA potrebbero stare molto meglio con i fiori…
Cordialmente,
Biancarosa
Anche io sono dislessica e allora?
Mi accompagnano i ricordi di una carriera scolastica complicata, in cui i miei sforzi non sono mai stati riconosciuti sulla base di una “diversità”, difficoltà e talvolta umiliazioni che sono diventate esperienze che mi hanno segnato al punto da farmi invertire la traiettoria delle mie scelte professionali nel senso di una sfida continua a ciò che ho ritenuto un handicap da superare. Ho costruito la mia personalità sulla comprensione di questo deficit che è diventato nel tempo peculiarità, vezzo, orgoglio. Forgiare il proprio carattere nella conoscienza dei propri limiti è la più grande risorsa che ci distingue in quanto uomini. La letteratura e in particolare il romanzo, per molti anni unica grande passione, mi hanno aperto gli occhi e mi hanno fatto capire che il mondo è fatto di diversità che si incontrano e ognuno porta in se una storia speciale. Per questo resto assolutamente contraria ad un senso di protezione claustrofobico che si nutre di un velato razzismo conformista.
Ho quasi 39 anni e sono disgrafica. E quando me ne sono accorta? 5 mesi fa quando mio figlio, in prima elementare, ha dovuto scontrarsi con questo problema. Vedendo le sue difficoltà nella lettura e nella scrittura mi sono informata e ho scoperto tutto. Ho scoperto da dove arrivano anche le MIE difficoltà nella lettura.
Ho parlato con le maestre di mio figlio le quali si lamentano della sua lentezza dicendo che frena anche i suoi compagni. Ho spiegato loro il problema e ho chiesto di avere pazienza. Ho chiesto loro, cortesemente, di dargli il tempo di cui ha bisogno per copiare le cose dalla lavagna prima di cancellarla in quanto lui deve interpretare alcune lettere. Con mio figlio ne ho parlato apertamente spiegandogli che non deve sentirsi nè stupido nè handicappato. E che se la sua mamma è riuscita, pur con difficoltà, a farcela, lui può farcela ancora di più perchè ora conosciamo il problema.
Tuttavia continuano a lamentarsi della sua lentezza e lo riempiono di compiti a casa perchè pare sia così lento da non riuscire a finirli in tempo in classe. Così lo fanno sentire frustrato.
(Si lamentano anche perchè mangia pure lentamente… E MENO MALE!!! L’ho istruito io a mangiare lentamente!!!)
Insomma, questi sono gli insegnanti con cui dovrà lottare per i prossimi 4 anni e mezzo… che fare?
Ok, solo per la cronaca: la dislessia non è una malattia! Quindi non si cura. è docuta ad una diversa conformazione della corteccia cerebrale, leggere non fa parte del nostro patrimonio genetico, non è come muoversi o mangiare, è un’abilità specifica non naturale. Infatti un bambino sa mangiare fino dalla nascita e impara da solo a cammianre, non è così per la lettura, a meno di alcuni casi piuttosto rari…
Un dislessico può non dimostrare mai problemi linguistici in quanto tali, l’abilità orale può essere nella norma o addirittura superiore e il rendimento scolastico per le prime classi sufficiente, inoltre per essere certificato dislessico è necessario che il quoziente intellettivo deve (misurato con test) essere almeno nella media o superiore. Può capitare che un ragazzo sia sveglio e intelligente e dislessico, e visto che capisce benissimo che fatica a fare quello che per il suocompagno è una cazzata si inventa di essere svogliato, di essere trasgressivo, di fare il bulletto oppure di deprimersi… e tutte quelle belle cose che sono conseguenza della dislessia…
Fate un giretto sul forum http://www.dislessia.org/forum e leggete qualcosina, vi farà bene per capirne di più. grazie.
dnaiele
Sono il Dr. Michele Cirelli che dal 1999 si occupa di Dislessia e di Disturbi specifici dell’Apprendimento nell’ambito scolastico. Vivo a Verbicaro in un piccolo paese della Calabria in prov. di CS è devo dire che nonostante gli sforzi e i continui solleciti alle istituzioni du tali problematiche che sono presenti a scuola ho ricevuto da parte di Sanità e scuole: “Voi psicologi vi inventate le malattie come la dislessia” (un Direttore Sanitario dell’ASL di Paola CS)”A Verbicaro i figli vengono così perchè li concepiscono quando entrambi i genitori sono ubricachi” (Dirigente scolastico Verbicaro) “Ho una bambina in classe che è dislessica, discalculica e disgrafica ecchè ci manca solo che sia disgraziata” (un Insegnante di scuola elem.)…pensate che si possa far crescere un bambino in modo sano se c’è chi pensa tali cose e vuole impartire formazione ai nostri figli?
la dislessia è un disturbo complesso, dalle manifestazioni non univoche , non segue sempre lo stesso percorso e anche nelle difficoltà è plurisfaccettato,se si aggiunge che la scolarizzazzione è un momento complesso di crescita è facile che le sue manifestazioni siano “confuse” con altre problematiche tanto che anche per gli specilaisti nn è sempre semplice identificarlo..quindi forse in questo caso ci vuole rispetto per una madre che pur avendo notato un problema del figlio non sapeva come chiamarlo e non la solita retorica di è “colpa sua”..semmai è merito suo perchè combatte perchè suo figlio abbia le opportunità che gli aspettano!
per caso lei fa l’insegnante????perchè ha molti tratti in comune col profilo medio di questa categoria!!!
A me fa veramente impressione che un genitore si accorga a 16 anni di un problema linguistico del proprio figlio. Mi sembrano un po’ stucchevoli le lamentele sullo stato, che viene chiamato ad essere responsabile al posto di genitori che lo sono sempre di meno. Non so cosa abbiano sbagliato gli specialisti sulla diagnosi tardiva, ma sono sicuro che quel genitore è stato veramente distratto. Sono stufo di genitori così poco autorevoli da delegare, delegare, delegare…
Caro Alberto,
se la dislessia, che è un problema nella lettura, non la riconosce un insegnate che è colui il quale è deputato ad insegnare a leggere, come si può pretendere che sia un genitore che magari non sente mai il figlio leggere ad alta voce?
Grazie.
dnaiele
Sei davvero superficiale nel giudicare cose e situazioni per sentito dire
Una parola da me che sono un’insegnante: non voglio difendere nessun collega che non abbia fatto il suo lavoro bene – ed è uno scandalo che la dislessia sia stata individuata così tardi.D’altra parte devo dire che tante volte quando io -da insegnante- hoindividuato un problema simile, i genitori non lo hanno accettato, spaventati (da cosa, poi?), dicendo che la scuola non capiva il loro bambino e creando all’insegnate tanti problemi con i superiori. Non voglio difendere nessuno, ripeto, ma per piacere non santificate/accusate una sola categoria (genitori/insegnanti). Da un’insegnante innamorata dei suoi bambini dislessici.
Caro mistero buffo, il fatto che tu conosca il titolo di uno spettacolo di Fò e della Rame non significa ne che tu sia più intelligente degli altri ne che tu abbia studiato.
Se ho ben capito sostieni che Grillo racconti delle cazzate, quali?
Dici che quello che fa Grillo è inutile, perchè? alternative? idee da proporre?
Rispondimi per favore.
Trovo assolutamente vergognoso che il nostro governo (presente, ma anche passato, e temo, anche se non spero, anche futuro) sottovaluti a tal punto una malattia come la dislessia. Perchè è una malattia per l’amor del cielo!!
Un tempo nemmeno la depressione era considerata una malattia… Poi i malati di depressione hanno iniziato a manifestare tendenze suicide, ed ecco che la depressione diventa una malattia…
L’anoressia… Sottovalutata anche lei per tantissimi anni.
Ma è mai possibile che le persone debbano morire per avere un minimo di reale attenzione da coloro che dovrebbero pensare al nostro bene e non solo a intascarsi milioni di euro (senza tasse e con mille privilegi) al mese?
Perchè non può essere data anche ai dislessici la possibilità di dimostrare la loro intelligenza, dandogli gli stessi strumenti che vengono dati a un qualsiasi ragazzo “normale”?
E poi si sorprendono se le grandi menti italiane vanno all’estero…
Caro mistero buffo, quanta rabbia!!!
Il fatto che tu sappia che “mistero buffo” sia il titolo di uno spettacolo di Dario Fò e Franca Rame non significa che tu abbia studiato ne che tu sia più intelligente degli altri.
Mi sembra di capire che tu sostenga che Beppe Grillo racconta cazzate?
Se si, sei in grado di spiegarmi in quale contesto?
Dici che il lavoro di Grillo è inutile, perchè?
Rispondimi per favore.
Eccomi qui! Immancabile quando si parla di un problema a me così caro: la dislessia. Grazie mille Beppe per darci voce.
Io mi chiamo Daniele e in arte (dislessica) dnaiele, ho imparato a leggere scrivere e far di conto in modo più o meno autosufficiente a 20 anni circa, mi hanno riconosciuto la dislessia a 15 anni, mi hanno bocciato due volte alle superiori, ho fatto 7 anni di esercizi per imparare a leggere scrivere e far di conto, non so le tabelline nemmeno ora che posso fregiare il mio nome con il titolo di dottore, ma non in Lettere, in Fisica (non voglio sminuire Lettere, anzi, io non sarei mai stato in grado di laurearmi in lettere, solo credo che le tabelline servano meno a lettere che a fisica…)
Come ho fatto? Beh ho dovuto imparare ad imparare… E cosa significa?
mi rendo conto che è un concetto un po’ difficile soprattutto per chi insegna. A scuola non si dovrebbero insegnare delle nozioni, ma dei metodi, delle tecniche di sutdio che permettano il formarsi di una metodologia individuale che consenta di apprendere. Non sono studi di pazzoidi contemporanei, o almeno non solo, sono tecniche che usavano, non ricordo quando, ma credo più di qualche mese fa, Cicerone, Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Leibniz, Gauss Cartesio,…
E allora qui mi incazzo! Perchè se uno non sa chi e stato Tullo Ostilio viene impalato pubblicamente in sala mensa e se invece non è in grado di imparare a memoria le prime trenta cifre del pi grego va bene? Non ho detto che le debba sapere! Ho detto che dovrebbe sapere come si possono memorizzare. Ma vi rendete conto? Ti chiedono di fare senza dirti come puoi fare! La risposta comune è: fai un po’ per giorno leggi e ripeti e ANNOIA_TI! Un docente deve sapere le nozioni, ma che diamine! Dovrebbe conosere i metodi e come insegnarli!
Ragazzi tenete botta! Mi raccomando!
Chi dice che non potete arrivare dove volete è in torto!
ATTENZIONE!!! ATTENZIONE!!!
Stanno cercando di creare nuove generazioni di malati!!
Stanno “somministrando” questo il termine che usano, TEST nelle scuole di tutta Italia per scoprire la DISLESSIA. ATTENZIONE lo fanno senza chiedere il CONSENZO dei genitori, ed in alcuni casi senza nemmeno informarli, come accaduto nella scuola che frequenta mia figlia.
Andate a visitare il sito http://www.giulemanidaibambini.it
Nella mia scuola avevano inserito questi TEST in un progetto dal nome carino SCOLEDI’, quando lo abbiamo scoperto, visto che la direzione insisteva a sostenere che fosse DIDATTICA, alcune famiglie abbiamo PROTOCOLLATO alla Direzione Didattica, IL NOSTRO NON CONSENSO.
Raccomando a tutti di visitare il sito ed aiutarci a diffondere questo crimine che si stà “preparando” per il futuro di tutti i bambini.
In America sono stati “avviati” agli PSICO-FARMACI migliaia di bambini, di cui centinaia ne sono morti.
Qualche tempo fà il portavoce di GIULEMANIDAIBAMBINI, Luca Poma è stato ricevuto dal Ministro dell’Istruzione.
Dietro questa faccenda c’è lo zampino delle Industrie Farmaceutiche.
BEPPE ti ringrazio per lo sforzo che stai facendo per RIPRENDERCI la TELECOM, TI SCONGIURO AIUTACI A RIPRENDERCI I NOSTRI FIGLI.
Patrizia
Attenzione!!
Io non stò dicendo che non esiste la DISLESSIA, ma che NON E’ UNA MALATTIA ma una DIFFICOLTA’, mentre il tentativo è quello di far passare dei bambini con difficoltà, per bambini malati.
Inoltre confrontandoci con persone che avevano avuto questi problemi abbiamo scoperto proprio che alcuni esperti dichiaravano che a volte la dislessia può essere provocata PROPRIO DAL METODO D’INSEGNAMENTO DI ALCUNI INSEGNANTI.
Patrizia
Dislessici di tutto il mondo: untitevi!
Mio figlio Pietro (12 anni) é dislessico.
Ci siamo accorti di questo, io e mia moglie alla seconda elementare, quando alla mia richiesta alla maestra del perché Pietro non leggesse, mi sono sentito rispondere che “aveva i suoi tempi, e che prima o poi avrebbe letto bene”. Questo non ha soddisfatto sia me che mia moglie, e ci siamo attivati con un’amica logopedista, che attraverso un’esperta ha diagnosticato che era dislessico. Siamo poi approdati dal Prof. Cossu dell’Università di Parma (al quale saremo sempre riconoscenti e grati) che ci ha condotto per mano sia noi genitori che Pietro, portando lui fondamentalmente a risolvere questo problema. La scuola ci ha affiancato con il gruppo “K” e con un’insegnante di sostegno (che cambiava tutti gli anni e che spesso non sapeva nenche cosa era la dislessia). Non sono uscito soddisfatto dall’aiuto datomi dalla scuola, ed io ho mollato il gruppo di aiuto “K” già dalla quarta elementare, mentre mia moglie, piu’ brava di me, ha partecipato alle riunioni sempre. Non vi nascondo le storie successe nei vari anni scolastici di Pietro. Un’insegnante mi chiese un giorno se Pietro sapesse chiedere le cose (pietro ha un quoziente intellettivo superiore alla media ed anche lui aveva elaborato un suo metodo di lettura). Un’altra aveva inventato un metodo per farlo leggere, ed era come se a qualcuno che non ha il braccio destro si potesse chiedere di aprire la porta con il braccio mancante. ecc. Ora grazie a Dio Pietro frequenta il primo anno dell’Istituto d’arte di Pescara. Con rendimento non eccezionale, ma tutto sommato questo a noi genitori non importa molto. Coraggio Sig.ra Anna, non si arrenda, i dislessici sono sicuramente piu’ intelligenti degli altri. Un caro saluto
caro mistero buffo
è bello criticare gli altri vero?
visto che tu saresti capace di dare delle notizie migliori e non di parte e blablabla bè..fallo! in italia ce ne sarebbe bisogno visto come siamo messi… (belli i servizi tv su cani e gatti)
e poi visto che nel web c’è molto di meglio…cosa ci fai in questo blog??
forse sei cosi frustrato che hai bisogno di venire qui a vedere l’operato di una persona più “utile al mondo” di te per poi sfogarti dicendo che è una merda e tu sei meglio?
cmq cara anna… so come a volte possono essere inefficienti gli insegnanti e la scuola italiana in generale..
good luck
tim armstrong è un dio
MA E’ POSSIBILE CHESIANO PIU’ I COMMENTI CHE NON C’ENTRANO NULLA CON L’ARGOMENTO CHE QUELLI SENSATI?
CHE BELLO SE PARLASSE SOLO CHI HA QUALCOSA DA DIRE…E’ UN’UTOPIA?
IN PARTICOLARE MI RIVOLGO AI SOLITI CRIMINALI-NEGAZIONISTI DELL’OLOCAUSTO CHE PERSINO NEL GIORNO DELLE CELEBRAZIONI PER LA MEMORIA, CONTINUANO A SPORCARE IL BLOG CON CA..ATE VARIE!
leggo la lettera della signora anna. si commenta da sè, tutto ciò che mi resta da fare è riflettere (per questo la ringrazio).
leggo poi il commento del sig. mistero buffo, e resto perplesso. perchè, in effetti, dovrei incazzarmi, anzi è proprio questa la mia prima reazione. gli scrivo un post con parole dure. poi per fortuna mi fermo un attimo, proprio in questi casi val la pena pensare prima di agire. cerco di dare un senso a quelle farneticazioni. cerco di andare oltre le parole, vergate in un insolente TUTTO MAIUSCOLO, come se chi scrive avesse bisogno di urlare anche sulle pagine di questo blog per farsi sentire.
ciò che questo signor m.b. ha scritto non merita repliche o discussioni, è pura farneticazione senza argomenti. ma la solitudine (l’odio?) che ne traspare mi inquieta. mi sembra che si stia facendo strada l’idea che il muro contro muro debba essere la norma. che ci sentiamo tutti un po’ diversi, e come tali giustificati nell’aspettarci il peggio dagli altri, quindi nel prevenirne l’aggressività, attaccando per primi.
nulla, era una riflessione.
ringrazio quanti in questo blog dimostrano nei fatti, continuamente, come sia possibile discutere, restando su posizioni diverse, nel pieno rispetto dell’interlocutore.
Cara Anna,
ho conosciuto anche io un ragazzo dislessico e ti posso assicurare che adesso svolge una vita piu’ che normale, ha una moglie, un lavoro e ha in parte superato il problema; merito della madre che lo ha seguito in un modo esemplare dandogli fiducia ed affetto tanto che da ragazzo introverso come era si è evoluto in una persona brillante (anche troppo :))), con un sacco di hobby e amici. non dico che sia stato facile ma quello che conta maggiormente nella vita sono le persone che ti vogliono bene e che ti danno fiducia. Per quanto riguarda MISTERO BUFFO SEI VERAMENTE UN BUFFONE COME TI DEFINISCI; TANTO PER INCOMINCIARE POTRESTI METTERE IL TUO NOME IN CHIARO SENZA FARE ILROBIN HOOOD DEL CAZZO, POI PROBABILMENTE TI SERVIREBBE CURARE L’INVIDIA CHE HAI PER BEPPE, E’ FACILE CRITICARE CHI HA SUCCESSO E RISCUOTE SIMPATIE E AMMMIRAZIONE, PIU’ DIFFICILE CERCARE DI COSTRUIRE QUALCOSA. POI OGNUNO DI NOI HA I SUOI DIFETTI DIPENDE TUTTO DAL FATTO CHE SIANO O MENO SUPERIORI AI PREGI. VAI TU A FARE GLI SPETTACOLI, APRITI UN SITO WEB, CERCA DI AIUTARE LA RICERCA, E POI NON SPACCARE IL CAZZO
Walter
Cara Anna,non sei la sola ad aver sopportato la cecità e(diciamolo!)l’ignoranza del corpo docente.
Sono una studentessa di lettere,e per fare qualche soldo seguo dei bambini delle elementari dopo la scuola.Uno in particolare,alunno di quinta elementare,mi ha profondamente colpita.Fin dalle prime lezioni dimostrava gravi difficoltà nella lettura:confondeva le lettere(la “v” con la “f”,per esempio),faceva iniziare due parole vicine con la stessa sillaba,invertiva l’ordine di lettura o mischiava lettere vicine(“al” anziché “la”,”mia” anziché “mai”).Insomma,io che non ho diploma magistrale né tantomeno una laurea in Scienze dell’educazione,ho capito al volo che aveva la dislessia.Ne ho parlato subito con la mamma,e l’ho pregata di mandare suo figlio a fare delle visite specialistiche,in modo da esser aiutato adeguatamente.Le ho chiesto come mai NESSUNO dei maestri di suo figlio se ne fosse accorto ed è saltato fuori che:
1)una maestra gli ha consigliato di andare dall’oculista
2)il bambino beccava note a profusione perché non faceva i compiti in classe(certo,non ci riusciva!)
3)una insegnante gli dava dello stupido perché non capiva al volo come tutti gli altri
4)il bambino iniziava ad essere aggressivo e si rifiutava di studiare.
Inutile dire che questo bambino è sveglio ed intelligente come pochi,e che gli insegnanti lo avevano classificato nella pagella come soggetto incapace di inserirsi e con disturbi comportamentali.Posso solo immaginare cosa deve aver passato questo povero bambino in cinque anni di soprusi e pregiudizi da parte di persone che avrebbero dovuto capirlo ed aiutare i genitori nella sua educazione.Io che in futuro dovrei diventare insegnante,mi VERGOGNO profondamente pensando che dovrei far parte della stessa categoria cui appartengono queste persone.
Non possono aggiornarsi,fare dei corsi specifici, informarsi un po’ di più?o semplicemente prestare più attenzione ai figli che affidiamo loro,e non scaricare le colpe addosso ai più deboli?sono basita..
Abbasso la mediocrità del paese. RESET
Caro Beppe,
Cerco di riciclare le cartucce di toner, ma scopro, contattando il costruttore della mia stampante che offre questo servizio in tutta Europa, che in Italia non è possibile, senti qua che cosa mi dice il produttore della stampante:
“Buon giorno, purtroppo il programma di raccolta attraverso la Posta non e’ disponibile in Italia per ragioni legislative. Infatti la cartuccia toner esausta e’ considerata un rifiuto e come tale non e’ possibile spedirlo per posta. La invito a smaltire le cartucce esauste attraverso i normali servizi comunali. In considerazione del fatto che la nostra Azienda sta comunque elaborando un sistema proprio di raccolta, la invito a visitare in un prossimo futuro il nostro sito per avere informazioni a proposito. Cordiali saluti”
@mistero buffo:
vigliacco.
facile sparare a zero protetto dall’anonimato.
facile strepitare e lanciare insulti senza argomentare.
fatti crescere le palle, bimbo.
La Dislessia è un DONO non una deficienza. Neolaureato in Economia e Commercio. Come ragioniamo noi non ragiona nessuno!!!
Dislessici Famosi: Winston Churchill, Leonardo da Vinci, Walt Disney, Albert Einstein, Henry Ford, Quentin Tarantino.. sono solo alcuni tra i tanti.
Ecco le capacità fondamentali condivise da tutti i Dislessici:
1-Sono in grado di utilizzare la loro capacità di alterare e creare le percezioni (capacità primitiva)
2-Sono più curiosi della media
3-Pensano perlopiù per immagini anzichè per parole
4-Hanno molto intuito e introspezione
5-Pensano e percepiscono in maniera multi-dimensionale
6-Possono sentire il loro pensiero come reale
7-Hanno una vivida immaginazione
8-Sono estremamente consapevoli dell’ambiente che li circonda.
Caro Mistero Buffo o meglio caro buffone misterioso, ecco adesso va meglio, perchè non metti la tua bella mail? Visto che sei così carico di idee metti su un bel blog del tipo “Sono così sfigato da insultare le persone buone per farmi sentire”, credo che ci saranno molte persone che fanno al caso tuo per fare un bel blog pieno di notizie interessanti.
Una domanda ancora tuo padre usava la cinghia per farti capire di rompere i coglioni alla gente?
non ci sono parole….
la storia si ripete sempre….
Anna non ti abbattere (anche se ti sembra che il mondo ti stia cascando addosso), xché le soddisfazioni arriveranno in barba a tutti quei coglioni che pensano il contrario.
so quel che dico, ho un fratello con sindrome di down di 27 anni che 7 anni fa si è diplomato.
tuo figlio è in gamba e raggiungerà tutti gli obiettivi che si è prefisso, ne sono certo.
un abbraccio sincero
in bocca al lupo 🙂 🙂 🙂
C’era una volta l’A.S.S.T. (Azienda di Stato per i Servizi Telefonici – unica azienda ad essere in attivo circa 500 miliardi dell’epoca) che gestiva la rete telefonica italiana e c’era la Sip che offriva agli utenti il servizio a telefonare. Nel 1992, l’ASST cambia assetto e diventa Iritel e il 1.1.1994 viene fusa insieme alla Sip divenendo telecom. Cioè, viene fusa la rete e il servizio telefonico. Naturalmente la nuova società provvede da subito a vendere tutto o quasi tutto l’ingente patrimonio immobiliare dell’ex ASST. Pertanto, l’acquisto dell’ASST viene fatta quasi a costo zero. Poi le vicissitudini della Telecom in questi anni le conosciamo bene. Ma veniamo ai giorni nostri. Gli imprenditori italiani non vogliono sganciare un euro per rispondere agli americani i quali con 2,5 miliardi di euro vogliono acquistare la quota di Olimpia che li consentirebbe di controllare la Telecom. A tal proposito io lancio una idea. Perché non l’acquistiamo noi utenti la quota di Olimpia? Perché i dipendenti di Telecom non decidono anche loro di entrare nell’affare e mettere le loro buonuscite anziché aspettare che altri risolvano i loro problemi? Perché, infine, le piccole e medie imprese italiane non entrino anche loro nell’affare? Io dal mio canto, insieme ad una piccola cordata (venti persone) sono disposto a mettere sul piatto 150.000 euro. Chi ci vuole seguire?
Cara Anna,
la tua lettera mi ha colpito e addolorato moltissimo, perché anche mio figlio Gabriele è dislessico,disgrafico,disprassico e discalculico.
Nonostante ciò siamo molto fortunati in quanto Gabriele ha solo 6 anni e già da 1 anno è in terapia con una logopedista. Non siamo stati più bravi di te ad accorgercene, il fatto è che anche mio marito è dislessico e quindi lo abbiamo monitorato da subito.
Purtroppo come te mi trovo di fronte il muro della burocrazia, dei fondi non stanziati e degli insegnanti non preparati.Le specialiste della Asl sono contrarie ad un insegnante di sostegno che non è nemmeno previsto per i disturbi dell’apprendimento specifico.
Anche Gabriele è molto intelligente e sensibile,la sua maestra della scuola dell’infanzia lo ha definito così:”un bellissimo uccellino a cui mancano le ali” c’è molta poesia in questa frase, ma la sostanza non cambia.
Concretamente non ci aiuta nessuno!
Le maestre stanno frequentando corsi di loro iniziativa ed io stessa mi sono messa in contatto con associazioni specializzate, ma sinceramente la tua storia non mi da molte speranze…temo che mio figlio debba essere sempre penalizzato e che, per quanti sforzi faccia,rimarrà sempre indietro rispetto agli altri.
Mi piacerebbe contattarti personalmente per scambiarci informazioni utili.
Ti saluto e ti abbraccio.
Federica
Se il bimbo ha parecchi problemi di dislessia, discalculia la causa potrebbe essere una forma di epilessia latente o infantile.
Ci sono diversi centri specializzati nella diagnosi di queste patologie ed è bene fare una visita completa e approfondita per verificare la presenza di attività elettriche anomale nel cervello.
Non esistono cure certe ma un monitoraggio periodico può essere d’aiuto.
Cosa vuoi dimostrare affermando che Galileo ed altri erano dislessici? Che allora il problema va ignorato perchè è normale averlo, anzi, potrebbe essere un vantaggio?
Allora potremmo sperare di soffrire di epilessia, in quanto ne soffrivano Giulio Cesare ed Alessandro Magno, oppure augurarsi di restare su una sedia a rotelle, poichè il grande Stephen Hopkins è in quelle condizioni…
Se la linea del ragionamento è questa, auguro a chi la sostiene domattina di svegliarsi con uno di questi problemi, chissà magari si sentirà più fortunato….
NON MOLLATE!!
cara Anna…due parole per dirti che, anche se in presenza di disabilità diverse, anche per mio figlio il liceo è stato un lager…eccoli i lager della democrazia, questo sono divenute nel tempo le scuole.
Non mollare…è mollando che si permette ad una massa di mediocri autoreferenziantisi, autoritari ma non autorevoli, di continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle dei nostri figli.
P.S. insegno da trentatrè anni e non sono “molto amato” tra i colleghi…dai ragazzi ,per fortuna…si
un caro saluto a te e tuo figlio.
Lo dicono LORO!
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Il tentativo di emigrazione in extremis verso gli Stati Uniti accomuna i F/rank a «migliaia di e/brei europei ed in particolare t/edeschi che trovarono le porte sbarrate dalle leggi dell’epoca» osserva Richard Breitman, s/torico dell’American University.
Il premio Nobel per la Pace, E/lie W/iesel, ha dedicato numerosi scritti per imputare all’amministrazione Roosevelt la scelta di non accogliere gli e/brei in fuga dall’Europa n/azista ed il museo della S/hoà di Washington ricostruisce nei dettagli episodi come quello di una nave ,St Louis, con a bordo 937 profughi e/brei salpata da Amburgo nel 1939 e respinta di fronte alle coste della Florida.
Amen!
ogni istante che passa sono sempre più convinto che NESSUNO dei “nostri dipendenti” meriti lontanamente il potere, il prestigio e i soldi ke gli diamo.
Sono un’insegnante di scuola superiore ma con esperienze alla scuola materna ed elementare; mi è capitato alcune volte di sospettare casi di dislessia in bambini fin dall’ultimo anno di materna, quando si iniziano quelle attività di prescrittura e prelettura che sono propedeutiche alla frequenza della prima elementare. Tutto questo non perché la scuola mi abbia preparato ad individuare questi casi, ma perché mi piace fare con serietà il mio lavoro e mi sono documentata personalmente e a mie spese. Purtroppo che io sappia non ci sono corsi che aiutino noi insegnanti a diagnosticare in fretta questo problema (a meno di non fare quelli per diventare insegnante di sostegno),che ci spieghino quali strategie adottare in classe per favorire l’apprendimento, che evitino di far sentire un dislessico diverso dai compagni.
Signora Anna, tenga duro, ha la fortuna di avere un figlio determinato e intelligente che le sta dando e le darà ancora tante soddisfazioni; vorrei poterle dire che le cose cambiaranno, ma non lo credo affatto, credo però che si possa lottare per provarci, e creda a me, tanti nella scuola si impegnano per far sì che questo succeda!
EMANUELE SPACCA TUTTO ! ! !
chi la dura la vince
“Insomma, Beppe caro, chiedo se sia giusto che, in una società di raccomandati, vallette, spioni, deputati ignoranti, una persona volitiva, caparbia e decisamente intelligente debba venire penalizzata per l’ottusità delle istituzioni che ora riducono anche il personale deputato alla diagnosi alle ASL forse per non doversi porre il problema. Un saluto affettuoso.” Anna.”
Purtroppo è così… è ingiusto ma è così.
E’ una delle lezioni che impariamo crescendo… il mondo è ingiusto.
Spero che le istituzioni possano sensibilizzarsi, ma io ne dubito… e dubito anche che la maggiorparte dei professori di liceo siano così bravi da capire i problemi dei loro alunni….
https://skypecasts.skype.com/skypecasts/skypecast/detailed.html?id_talk=701711&return=skypecast.detailed
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LEGGENDO I VARI COMMENTI OGNI GIORNO MI RENDO CONTO CHE C’E’ UN ODIO INFINITO PER I DIVERSI SIANO ESSI CINESI,RUMENI,SLAVI,ZINGARI,NAPOLETANI,SICILIANI, MERIDIONALI O CENTRO MERIDIONALI O CENTRO SETTENTRIONALI E ANCOR PIU’ VERSO TUTTI GLI OMOSESSUALI. STIAMO IMPAZZENDO SENZA RENDERCENE CONTO? POSSIAMO MAI ESSERE TUTTI LEGHISTI DI RAZZA PURA E ARIANA? STIAMO DIVENTANDO LURIDI NAZISTI SENZA CAPIRLO?
RICORDATE LE PROMESSE DEL GOVERNO FRODI DI RILANCIARE LA SCUOLA E FORMARE LE NUOVE GENERAZIONI ???
ECCOLE MANTENUTE…
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scuola_e_universita/
servizi/supplenti/caos-supplenti/caos-supplenti.html
Prof, è vietato ammalarsi, mancano i soldi per i supplenti
Si annuncia una fine d’anno ad alto rischio. In crisi molti istituti italiani che non riescono a far fronte alle spese per le sostituzioni. I dirigenti avvertono: “Costretti ad arrangiarci”. Le accuse dei sindacati: “La situazione è precipitata”
1300 EURO AL MESE PER I SUSSIDI AGLI ZINGARI LADRI E STUPRATORI,
QUELLI PERO’ SI TROVANO SEMPRE…
RIBELLIAMOCI !!!!!
Sei un povero coglione!
ITALIANI POPOLO DI VIGLIACCHI
Una ragazza RAPINATA in treno e PICCHIATA dall’aggressore MAGREBINO, tutto NELL’INDIFFERENZA DELLA GENTE
Il fatto avvenuto giovedì sera alla stazione di Rovato (Brescia), sotto gli SGUARDI IMPASSIBILI dei passeggeri.
Hanno lasciato che L’EXTRACOMUNITARIO le sbattesse ripetutamente LA TESTA CONTRO IL SEDILE per poi darsi alla fuga prima che l’Interregionale MiIano-Venezia ripartisse.
La vicenda che stiamo per raccontarvi è emblematica perché riguarda una ragazza rimasta per un anno come volontaria in Sierra Leone, mentre infuriava la GUERRA CIVILE.
Qui in Italia, nel florido triangolo industriale OSTAGGIO DELLA PEGGIORE DELINQUENZA EXTRACOMUNITARIA, LE E’ SUCCESSO QUELLO CHE IN AFRICA NON LE E’ MAI CAPITATO
«A farmi star male è L’INDIFFERENZA GENERALE di tutti i passeggeri presenti in quel vagone aperto, trattandosi di un convoglio Interregionale».
L’Interregionale arriva alla stazione di Rovato attorno alle 20,45. «In quel momento sto seduta, parlando al cellulare che reggo con la mano sinistra. All’improvviso piomba alle mie spalle UN GIOVANE MAGREBINO che mi mette una mano in faccia, mentre con l’altra cerca di strapparmi il telefonino. Ma io reagisco d’istinto facendo resistenza. A quel punto L’AGGRESSORE EXTRACOMUNITARIO diventa così furioso da AFFERRARMI LA TESTA E SBATTERMELA A PIU’ RIPRESE CONTRO IL SEDILE.
Urlo e chiedo aiuto. Parole al vento. I passeggeri sembrano TANTI MANICHINI SENZ’ANIMA».
Un gran bel Paese di VIGLIACCHI, COMUNISTI CONIGLI!
Questo BUONISMO, non dei politici ma ANCHE E SOPRATTUTTO DEGLI ITALIANI E’ LA CAUSA DI TUTTI I NOSTRI PROBLEMI CON LA FECCIA EXTRACOMUNITARIA !!!
Se noi ci mostrassimo UNITI E FORTI, RIEMPIENDOLI DI LEGNATE AL PRIMO SGARRO CHE FANNO, loro non avrebbero NESSUNO SCAMPO, nemmeno con tutti gli AIUTI ANTI-ITALIANI CHE RICEVONO…
CHISSA’ QUANTI COMUNISTI C’ERANO SUL QUEL TRENO
I PRIMI A RIEMPIRCI DI QUESTA MERDA
I PRIMI A SCAPPARE DAVANTI ALLA LORO VIOLENZA
d’accordo su ogni punto. anch’io ho sentito la notizia.
che bello schifo.
d’accordo su ogni punto. anch’io ho sentito la notizia.
che bello schifo.
cosa c’entra questa storia con il post???????
brutta si, anzi bruttissima ma nn c’entra nulla….coerenza ragazzi…coerenza
cmq sei razzista come pochi…vergognati.
fiero di essere italiano…ma mica tanto fiero dei tuoi natali…abbi il coraggio di firmarti!
ciao beppe
anchio sono dislessico, per fortuna di lieve entità, la diagnosi me la sono fatta da solo perchè tutti i miei professori non lo hanno scoperto ed anzi mi hanno rimandato più volte e scoraggiato ancora di più,
adesso mi sono laureato ed’ho potuto guardare gli stessi professori e dirgli che , non sono fornai , che il loro è un lavoro speciale che se scoraggi una persona più sensibile finisce che gli dai ragione( siamo tutti in piazza per il rinnovo del contratto ma sulla reale voglia di insegnare.. mah)
Un saluto a tutti quelli che hanno problemi con le doppie le m con le n e le b con le p
usiamo il cervello in modo diverso, ma almeno noi lo usiamo…!!
Ps gallileo Leonardo erano dislessici Albert Einstein e anche stato rimandato in fisica..!
ciao
domandina, che cosa c’entra questo commento con la dislessia? sei solo un penoso e squallido troll, ammettilo!
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quanto alla sensibilità di certi docenti e delle “istituzioni” di fronte ai problemi dei dislessici io non posso che augurarmi per i loro figli una bella invalidità fisica, così sperimenteranno con gusto la sollecitudine della civile società verso paraplegici o tetraplegici, dalle barriere architettoniche, all’ipocrisia, dall’isolamento affettivo e sociale, al bullismo di chi ti grida in faccia “mongoloide handicappato del cazzo”.
magari se i loro figli in quel frangente incontrassero pure una squadracccia di simpatici delinquenti dal coltello facile e particolarmente inclini a rapinare i più deboli, la lezione – stiamo parlando di pedagogia – sarebbe certamente più salutare e incisiva: “Corri Forrest Gump, corri!!!!!”
non meriterebbero niente di meno. non c’è medicina migliore per certa gente che sperimentare di persona la sofferenza di coloro che ignorano.
mi ricordo quando ero studente universitario a Pisa di aver immaginato come avrei potuto studiare se fossi finito su una carrozzella: sono rimasto sconvolto osservando quanto diventano irrealizzabili il 90% delle manovre che si fanno in biblioteca (scale, ascensori, essere legati alla necessità di chiamare un addetto anziché poter fare da soli – come all’estero) e quanto tempo avrei perso cercando assistenza. tornai in qualche modo trasformato da quell’esercizio mentale, tanto che avrei voluto realizzare un video, con telecamerea nascosta facendo finta di essere paraplegico e cronometrando tempi e risultati di un normale pomeriggio in biblioteca.
sarebbe ancora un esperimento interessante.
Complimenti a quell’intelligentone che ha messo uno skypecast ad una discussione revisionista sull’olocausto…
Partecipa e contesta!
M d’Este
QUANTI PSICOLOGI PER I DISLESSICI SI PAGANO CON I 1300 EURO MENSILI DI SUSSIDIO DATI AGLI ZINGARI LADRI E STUPRATORI ???
Ciao Anna, Tuo figlio merita un premio per la forza e il coraggio, altro che ballerina senza gambe. Parole del genere possono uscire solo da chi non è dotato di cervello!! Mi piacerebbe tanto scrivere due righe a chi ti ha detto questa cosa. con affetto e non MOLLATE!!!
LA DISLESSIA E’ UNO DEI TANTI MALI DI CUI PU0′ SOFFRIRE UN BANBINO O UN GIOVANE E PER I GENITORI DIVENTA SPESSO UNA SPINA NEL CUORE. BIS0GNA RIFLETTERE SU UNA COSA IMPORTANTE. NON TUTTI I GENITORI REAGISCONO ALLO STESSO MODO DI FRONTE AD UN EVIDENTE HANDICAP DEL FIGLIO. CI SONO QUELLI CHE SI DISPERANO PER TUTTA LA VITA ED ALTRI CHE RIESCONO AD AIUTARE E VALORIZZARE IL FIGLIO HANDICAPPATO. QUINDI PER CHI SA REAGIRE IN MODO SAGGIO C’E’ LA GRANDE GIOIA DI RIUSCIRE A VEDERE PERFINO IL FIGLIO FELICE E CONTENTO DI QUELLO CHE LA VITA PUO’ DARGLI. CERCHIAMO DI ESSERE GENITORI ADATTI AD AFFRONTARE SITUAZIONI DIFFICILI E QUASI IMPOSSIBILI PER I PROPRI FIGLI. ABBIAMO UN MERITO GRANDISSIMO DI FRONTE A TUTTI QUANDO CI RIUSCIAMO.
La “sfiga” di non chiamarsi SOFRI o BOMPRESSI.
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La Cassazione conferma la condanna a trent’anni per Bologna a Luigi Ciavardini pur nell’assenza di qualsiasi elemento a carico.
Due volte lo aveva condannato Bologna.
La prima come esecutore materiale della strage (supertestimone Izzo !!!!!);
avendo la Cassazione stabilito che non era possibile che fosse lui, allora come complice per aver restituito al Fioravanti un documento falso che gli aveva prestato per la latitanza.
Per diritto d’usucapione, sostiene la Corte di Appello bis di Bologna (costituitasi apposta per giudicare lui), egli poteva rifiutarsi e se non si era rifiutato questo voleva dire che era funzionale al progetto dei coniugi.
I quali, si sa, vennero condannati per un’illazione, dicasi illazione, di un altro superteste, il bandito Sparti
che scontava una pesante condanna ma che dopo la sua grande rivelazione venne scarcerato per ragioni di salute in quanto affetto da un
tumore terminale.
Al quale sopravvisse quasi venticinque anni, mentre le cartelle mediche che avevano causato la sua scarcerazione scomparivano per sempre.
Con questa logica, per questa teoria secondo la quale Ciavardini poteva non restituire il documento falsificato e non avendolo fatto copriva chissà quale segreto, gli sono stati comminati trent’anni di reclusione; il massimo
assoluto visto che all’epoca era minorenne.
Una sentenza politica?
Sì, senza dubbio; una sentenza politica che avrebbe creato qualche imbarazzo ai tribunali staliniani.
Ma la Cassazione almeno poteva cancellare una sentenza che più o meno tutti coloro che hanno avuto occasione d’incontrare il Comitato Ora della Verità, uomini di centro, di sinistra, di regime, confermarono essere tanto voluta quanto campata in aria.
La Cassazione avrebbe dovuto rigettare quella decisione politica; non lo ha fatto.
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Dalle 15.00, conferenza/dibattito con
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SENZA PAROLE!
Nella scuola ci sono tagli in continuazione e non esiste meritocrazia. C’è l’appiattimento più totale e la volontà politica di togliere continuamente energie…..
Tutta la mia solidarietà, combatto anch’io queste ingiustizie.
Sono padre di due gemelli, entrambi dislessici, uno di una forma più grave, l’altro meno (ha recuperato). Ci siamo accorti del problema già in seconda elementare, grazie ad un intervento esterno alla scuola da parte di una dottoressa che era andata a sondare, nella scuola, la possibile presenza di bambini dislessici. La dottoressa ci ha spiegato che c’era la possibilità di un recupero della lettura e quindi di apprendimento. Uno dei ragazzi dopo poche sedute, poichè era meno grave, non ha avuto più bisogno. Con l’altro, invece, continuiamo ancora adesso che è al primo anno delle superiori. Abbiamo avuto da subito un progressivo miglioramento, ma i danni psicologici che ha subito alle materne e nei primi anni di elementari sono ancora oggi visibili. Le maestre lo hanno discriminato, gli hanno fatto pesare questa sua deficenza facendolo studiare a parte, a volte in un’aula da solo. E’ difficile che una famiglia possa accorgersi della dislessia del proprio figlio, dato che non si ha consapevolezza dell’esistenza di questo problema. Le scuole dovrebbero almeno una volta all’anno testare, con personale qualificato, la possibilità che ci siano dei casi da supportare. Nonostante la difficile scoperta dei casi, sono comunque a totale carico della famiglia, tutti i possibili supporti. Io che ho un reddito di un operaio metalmeccanico, mia moglia che prende 300 almese, spendiamo 50 euro per ogni seduta che i nostri figli hanno fatto (8 al mese, a testa per 6 mesi) e che uno continua a fare (4 sedute al mese per 9 mesi). Comunque sosterremo nostro figlio per dargli le maggiori possibili opportunità. Grazie a tutte e tutti per la pazienza, vi saluto Ivan.
Ivan sostieni e dai coraggio a tuo figlio.
Io ho ora 30 anni e sono una dislessica che non ha mollato e ora ho una laurea in storia dell’arte e lavora da guida turistica. grazie alla determinazione della mia famiglia e alla mia cocciutagine sono arrivata a questo risultato.
non scrivo bene ma ho una capacità dialettica buona. i problemi più grandi li ho avuti con i miei coetanei ma sopratutto con me stessa! ancora non mi reputo come gli “altri” ma ho imparato a convivere e a valorizzare le mie capacità che,per compensazione, ho avuto in domo dalla dislessia.
di a tuo figlio che noi siamo testardi e perseveranti cosa che spesso gli altri non sono e dove loro si fermano noi, abbituati al sacrificio andiamo avanti come treni. in bocca al lupo Diletta
x Resoli Giuseppe
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Se è vero che molti giovani al Sud non sanno nè leggere nè scrivere, è in percentuale il Nord ad ospitare il maggior numero di giovani analfabeti, mentre è al Sud che vivono i superlaureati italiani. Da un’indagine condotta dal centro demoscopico ‘Cierre Ricerche’ e basata su dati Istat, quasi 43.000 giovani italiani sono analfabeti, su un totale di 782.342 di persone tra i 15-34 anni, concentrati soprattutto al Nord. In Trentino Alto Adige, che guida la classifica dell’analfabetismo in Italia, vivono 19 analfabeti su 100 . Seguono il Friuli Venezia Giulia con 13,2 giovani analfabeti, la Lombardia con 12,6 unità e il Veneto con 11,7. Ultima della classifica, e quindi detentrice del dato più positivo, è la Basilicata con appena 2 giovani analfabeti su 100. Con un dato di poco peggiore ci sono Calabria e Molise con 3,1 giovani analfabeti e Abruzzo (3,2). In termini assoluti, invece, sono tre le regioni in cui si concentra il maggior numero di analfabeti under 34: poco meno di 1 su 2 vive in Campania, Sicilia e Umbria, dove sono stati rilevati complessivamente 19.684 giovani analfabeti su un totale nazionale di 42.869, pari al 45,9 %. Sul versante opposto, i ‘cervelloni’, quelli che oltre a saper leggere e scrivere, si inscrivono all’università a 19 anni e a 23 sono già laureati, sono solo 32.932 su un totale di circa 3,5 milioni di laureati. Sette regioni, la maggior parte meridionali, superano a media italiana dei superlaureati: a guidare la classifica dei ‘cervelloni’ è la Puglia che con 3.025 superlaureati su un totale di 203.770 laureati raggiunge un peso percentuale dell’1,48 %. A seguire altre quattro regioni del Sud: Campania (1,21%), Basilicata (1,18%), Calabria (1,14%) e Molise (1,02%). Per il Nord, le migliori sono la Lombardia con 5.710 cervelloni su 570.203 laureati pari all’ 1%, e il Veneto (0,99%). In termini assoluti, il maggior numero dei cervelloni risiede in Campania, Lombardia e Lazio: 13.271, pari al 40,3%.
Ok ora interpretiamo i dati.
Al nord ci sono molti immigrati, diciamo che fra in 5 ed il 7 % della popolazione è extracomunitaria, di questi molti sono analfabeti”non sanno leggere e scrivere l’italiano ” per ovvi motivi.
Poi al sud le università sono Molto più facili e poco selettive.
Tanto è vero che alcuni studenti del sud si fanno 1000 km per venire a studiare al nord ed avere una laurea decebnte.
A Giuse’…. ma fammi il piacere, per favore!
Smettila di fare il leghista con me!
Interpretare i dati? I dati sono chiari si parla di studenti universitari (extracomunitari esclusi quindi). Pur volendo ammettere che le università del Nord vengano frequentate da giovani del Sud…non cambierebbe nulla anzi, ne aumenterebbe l’efficienza, credimi.
Ok ora interpretiamo i dati.
I giovani del Sud che scelgono di frequentare le università del Nord sono solo il 9%, e sai perchè? Perchè in alcuni settori è, purtroppo, ancora in auge l’uscire dalla “Bocconi” o dalla “Luiss” che non dal “Pincopallino”.
Infine, ti ricordo, che i più importanti e ricercati ingegnieri provengono dall’Università di Palermo (hai presente chi ha progettato l’aereoporto gallegiante in giappone?), Messina e Bari…. Capito?
Scusami lo sfogo…ma dovremmo difendere la nostra ITALIANEITA’ e non continuare a contenderci le ossa…
Siamo una bella società, una nazione invidiata per le sue bellezze che non sappiamo gestire… oppressi da una vecchia lobby politica che da sessant’anni ci imbroglia.
Voglio un Governo di tecnici e un Presidente del Consiglio che, tra una barzelletta e l’altra, ci aiuti a tirare sù quest’Italia.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che un Parlamento di comici”
(P.S.: Adesso vado a vedere Beppe Grillo e il suo discorso Telecom su SKY TG24)
O.T.
ma Franca Rame non si era dimessa?
………..màh……………bòh………
Ho letto con interesse la nota sul problema della dislessia. La sig.ra viene accusata di essersi accorta troppo in ritardo del problema del figlio e quindi le istituzioni se ne lavano le mani. A me è successa la stessa cosa a mio figlio nonostante me ne fossi accorta a cinque anni. Ho notato subito che qualcosa non andava: scriveva in maniera speculare, i numeri erano tutti rovesciati, leggeva preferibilmente da destra verso sinistra. Eppure mio figlio è molto intelligente. Da allora – oggi di anni ne ha 23 – è iniziato il nostro calvario. Lo portai subito al centro di neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I di Roma.La diagnosi mi arrivò come una pugnalata: mio figlio era dislessico grave e pure disgrafico. Lo portai poi al Bambin Gesù dove facevano delle sedute di sostegno psicologico ai bambini con analogo problema. gli incontri si svolgevano in gruppo e le assicuro che i bambini partecipanti non erano pochi. Affidai poi mio figlio ad una logopedista, esperta in dislessia. A mio figlio fu insegnato un metodo di studio che consentisse la memorizzazione mediante l’ultilizzo della memoria visiva. Chiesi e ottenni l’insegnante di sostegno per tutte le classi anche se mio figlio non voleva essere considerato un ritardato (sue parole!). In seconda media un corpo insegnante, nonostante a conoscenza del problema, lo bocciò con la motivazione che non era maturo!al liceo-lui fece quello artistico per la sua attitudine al disegno-all’esame di maturità pretesi che nella terza prova (i quiz) a lui fosse lasciato più tempo per leggere le domande (i suoi tempi di lettura e comprensione del testo erano maggiori). Il Preside acconsentì e lui fece la prova con un Commissario esterno a fianco. Riuscì bene per fortuna. Ora mio figlio ha vinto dei premi nazionali di pittura, ha vinto un concorso alla Regione Lazio per un corso gratuito di web designer, si sta specializzando in effetti speciali per il cinema e le pubblicità. E’felice, anche se non si laureerà mai. scrivete
Resoli Giuseppe 16.04.07 09:52
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Beccato! E’ vero, Della Valle è nato il 30.12.1953 a Casette d’Ete (AP) e Romiti il 24.06.1923 a Roma. Ma a questo punto devi spiegarmi: dove stà la linea di separazione Nord-Sud? Roma è da intendere Nord o Sud? (visto che non esiste centro).
Comunque sia, dopo aver scoperto una “Squaw” padana, abbiamo quì un bel capo dei “Piedi Verdi”.
Fammi togliere qualche sassolino…
I tuoi cari imprenditori non sono stati “costretti”, nel recente passato, ad aprire fabbriche al Sud… ma le hanno aperte sperando di poter sfruttare la “manovalanza” (prendendo per il collo tanti operai bisognosi di lavoro) sotto costo e poi, dopo le varie rimostranze dei lavoratori, le hanno richiuse perchè poco convenienti per le loro tasche.
Allora hanno trovato un escamotage. Come? Visto che al Sud c’è la “mafia” che non vuole far lavorare nessuno (e tu ci credi), hanno aperto le stesse fabbriche all’estero dove la manodopera “costa” molto meno e si può lavorare 28 ore al giorno.
Un esempio. A Termini Imerese (per citarne una) c’era la FIAT e produceva le “Panda” (oramai in fase di uscita di produziond). Cosa ha pensato la FIAT? Convertiamo il tutto alla produzione della “nuova Panda”? della nuova “500”?… Nooooo!, è più “conveniente” produrle all’estero ed incassare gli utili risparmiati sfruttando la manodopera altrui.
L’esempio FIAT vale anche per tante altre industrie italiane. Alla faccia del “Made in Italy” e della “competitività” del marchio italiano all’estero.
Altro che “mafia”, altro che “meridionali che rubano” (“sui sindacalisti comunisti che li difendono a spada tratta”, potrei essere d’accordo al tuo malcontento).
Alfa Romeo, Fiat non sono fallite (anzi stanno in utile che si stanno spartendo); La Parmalat, dopo il crack si sta riprendendo…e la colpa non è credo sia del Sud.
Quanto al Sud ed alle sue menti… leggi il seguito!
Caro Resoli,
se è vero che molti giovani al Sud non sanno nè leggere nè scrivere, è in percentuale il Nord ad ospitare il maggior numero di giovani analfabeti, mentre è al Sud che vivono i superlaureati italiani. Da un’indagine condotta dal centro demoscopico ‘Cierre Ricerche’ e basata su dati Istat, quasi 43.000 giovani italiani sono analfabeti, su un totale di 782.342 di persone tra i 15-34 anni, concentrati soprattutto al Nord. In Trentino Alto Adige, che guida la classifica dell’analfabetismo in Italia, vivono 19 analfabeti su 100 . Seguono il Friuli Venezia Giulia con 13,2 giovani analfabeti, la Lombardia con 12,6 unità e il Veneto con 11,7. Ultima della classifica, e quindi detentrice del dato più positivo, è la Basilicata con appena 2 giovani analfabeti su 100. Con un dato di poco peggiore ci sono Calabria e Molise con 3,1 giovani analfabeti e Abruzzo (3,2). In termini assoluti, invece, sono tre le regioni in cui si concentra il maggior numero di analfabeti under 34: poco meno di 1 su 2 vive in Campania, Sicilia e Umbria, dove sono stati rilevati complessivamente 19.684 giovani analfabeti su un totale nazionale di 42.869, pari al 45,9 %. Sul versante opposto, i ‘cervelloni’, quelli che oltre a saper leggere e scrivere, si inscrivono all’università a 19 anni e a 23 sono già laureati, sono solo 32.932 su un totale di circa 3,5 milioni di laureati. Sette regioni, la maggior parte meridionali, superano a media italiana dei superlaureati: a guidare la classifica dei ‘cervelloni’ è la Puglia che con 3.025 superlaureati su un totale di 203.770 laureati raggiunge un peso percentuale dell’1,48 %. A seguire altre quattro regioni del Sud: Campania (1,21%), Basilicata (1,18%), Calabria (1,14%) e Molise (1,02%). Per il Nord, le migliori sono la Lombardia con 5.710 cervelloni su 570.203 laureati pari all’ 1%, e il Veneto (0,99%). In termini assoluti, il maggior numero dei cervelloni risiede in Campania, Lombardia e Lazio: 13.271, pari al 40,3%.
Cara Anna la vita e’ altrove. Tuo figlio ha gli strumenti ottenere dei risultati e per aiutare anche altri. Non aspettiamoci nulla da coloro che non sentono, non vedono, non parlano.E’ vero sono molti ma il mondo e’ sempre piu’ piccolo, le voci si spargono, se non per virtu’, molte cose cambieranno per necessita’.Franca T.
O.T. TELECOM
berluska mafioso eh?!
BELGRADO – “Quei mafiosi di italiani…”, ghigna Slobodan Milosevic, e si guarda intorno con apparente disinteresse. Intorno, le sue parole hanno già tacitato l’ eccitato chiacchiericcio degli uomini della nomenklatura. E’ il 10 giugno del 1997. Ventiquattro ore prima, senza troppo clamore, l’amministratore delegato della Stet, Tomaso Tommasi di Vigliano, firma l’ingresso di Telecom Italia in Telekom Serbia acquisendone il 29 per cento a fronte di 893 milioni di marchi: 701.770 da pagare nelle successive 48 ore, 117 a sei mesi e 74 milioni di marchi all’atto della licenza per la telefonia mobile (versati a marzo del 1998).
Il dado è tratto, finalmente. A Belgrado arrivano i benedetti soldi, e non solo degli italiani. Anche i greci della Ote (l’ente greco delle telecomunicazioni) hanno voluto stare nell’affare. Sono saltati per ultimi sul carro e pagano pegno con un sovrappiù del 16 per cento. Hanno avuto il 20 per cento e l’hanno pagato 624 milioni di marchi, oltre ai 51 milioni di marchi che dovranno tirar fuori per “la componente mobile”. Un miliardo e 517 milioni di marchi tedeschi, più o meno 1.500 miliardi di lire italiane. E’ una gran bella cifra per la Serbia il cui prodotto nazionale lordo pro capite tocca appena i 1.400 dollari annui.
E’ una manna dopo tante vacche magre. Con quel danaro lo Jul, il partito della signora Milosevic, Mira Markovic, e il Partito socialdemocratico di Slobo vinceranno le elezioni di settembre a dispetto delle manifestazioni organizzate dall’opposizione, notte dopo notte, in piazza della Repubblica. Slobo Milosevic pagherà le pensioni di anzianità e gli stipendi di Stato. Potrà rianimare le riserve in valuta ridotte a soli 200 milioni di dollari. E, quel che più conta, potrà armare l’esercito e la milizia in Kosovo, e gli albanesi del Kosovo avranno quel che si meritano.
CONTINUA SU:
http://www.repubblica.it/online/mondo/serbiatangenti/serbiatangenti/serbiatangenti.html
mi fa piacere che ci un altro “peppino garibaldi”
comunque circa la scuola tu hai evidenziato il prologo del post , io intendevo citare quanto essa sia despecializzata. E’ divenuto un calderone ove si suole mescolare di tutto e ciò, a discapito della preparazione dei nostri ragazzi. Come si può informatizzare un istituto dove non ci sono i soldi per la carta e le cartucce per le stampanti ? Una software house non pagata da tempo…ha lasciato le aule di informatica di una scuola ad arrugginire…
orbene…parliamo di scuola ma che non sia una pattumiera dove scaricare i problemi sociali !
se abbiamo perso 3400 ragazzi nelle stragi del sabato sera….la cosa va rivista tra genitori e legislatore…….a cosa serve la pezza a colori in classe ?? Nulla …infatti i risultati sono stati deludenti !!
https://skypecasts.skype.com/skypecasts/skypecast/detailed.html?id_talk=701711
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alle 15 in diretta dibattito/discussione
O.T.
IL maggiordomo all’assemblea TELECOM?……
mmmmmmmmmhhhh…..
A ME RICORDA LA GRANDE ABBUFFATA…..
La storia dell’accordo segreto Roma-Belgrado
L’affare
Telekom Serbia
dai nostri inviati CARLO BONINI e GIUSEPPE D’AVANZO
IL 9 GIUGNO del 1997 l’amministratore delegato della Stet, Tomaso Tommasi di Vignano, firma un contratto che sancisce l’ingresso di Telecom Italia in Telekom Serbia. La quota acquisita è il 29 per cento, il prezzo da pagare è di 893 milioni di marchi. Un contratto strano, secretato. Inaccessibile persino all’allora presidente della Stet, Guido Rossi. Da qui si dipana un misterioso intreccio economico-diplomatico, che Repubblica è in grado di raccontare.
Andate tutti sul sito:
http://www.repubblica.it/online/mondo/telekomserbia/telekomserbia/telekomserbia.html
.. e poi cercate di immaginare PERCHE’ REPUBLICA, poi, ha smentito pure se stessa .
PERCHE’ DINI (er cicogna) STRINGE LA MANO A MILOSEVICH?????
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http://www.repubblica.it/online/mondo/serbiatangenti/tre/tre.html
PERCHE’ FARNESINA E BELGRADO ERANO COSI’ AMICHE??????
Solo su:
http://www.repubblica.it/online/mondo/serbiatangenti/due/due.html
…. ECCO LA SHARE ACTION!
Ciao Anna,
anch’io come te ho un figlio dislessico, come a te la segnalazione mi è venuta dalla professoressa di italiano. All’inizio è stata dura perchè mio figlio non l’ha presa molto bene, anche perchè oltre alla dislessia i test hanno rilevato anche tutte le varie sfumature che si porta dietro (discalculia, etc..), si sentiva diverso dagli altri, ma con il tempo siamo riusciti a fargli capire che non aveva niente di diverso ma che forse in tante cose era migliore. Attualmente stà frequentando un centro privato dove segue delle terapie pedagogiche e insieme ai miglioramenti che sta facendo a piccoli passi ha ritrovato la sua serenità di tredicenne insieme ad una maggiore sicurezza che prima aveva perso.
Anch’io come te sono stata criticata sul fatto di avere un figlio dislessico e non essermene accorta, ma quando vai a scuola e manifesti i tuoi dubbi e le maestre ti rispondono che tuo figlio non riesce o riesce male nei compiti perchè non fà esercizio, in poche parole è stato “bollato” vagabondo, tu ne prendi atto e il risultato è che quando lui ti dice che non ha fatto i compiti perchè non gli riuscivano tu gli rispondi che non ha nemmeno provato a farli perchè non ne ha voglia.
Questa storia è andata avanti per circa sei anni e mezzo, quindi puoi immaginare quando penso a quanto ho sgridato mio figlio e a quante volte si è sentito mortificato e come mi sento io quando ci ripenso. Comunque come al solito ci ritroviamo in queste situazioni perchè i nostri figli li mettiamo in mani di persone che non sono preparate, la scuola dovrebbe aiutare gli insegnanti ad affrontare queste nuove situazioni.
Comunque questo è il sistema scolastico che abbiamo e come al solito poi noi genitori dobbiamo farci carico delle lacune degli altri.
Ciao e un bacio
a far cosa?
a visitare il Palazzo di Inverno?
all’Ermitage??
….. magari…..
OPPURE…… A PRENDERE A CALCI IN CULO QUATTRO NEO BOLSCEVICHI?????
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!PETIZIONI FRESCHE DI GIORNATA!:
1°) PARLAMENTO PULITO? PETIZIONE DETERGENTE!”
Salve a tutti, vorrei segnalare la petizione:
(da un commento sul sito di Anno zero)
PER LA DECADENZA AUTOMATICA E IMMEDIATA DEI RAPPRESENTANTI ELETTI NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA ALL’INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI;
PER L’ESTENSIONE DI TALI PENE AD ALTRI TIPI DI REATI
Petition to PRESIDENZA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA PRESIDENZA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA.
è possibile firmarla quì:
http://www.petitiononline.com/ddp02/
FIRMIAMOLA TUTTI E DIFFONDETELA!
(Da quanto ho capito è stata appoggiata anche da Jacopo Fò, Elio Veltri, http://www.parlamentopulito.com , moltissimi meet-up.)
2°) Come già evidenziato da molti di voi, ce ne è un’altra per l’introduzione della “class Action”:
APPROVAZIONE DELLA CLASS ACTION:
To: Governo Italiano, Giornali Italiani, TV Italiane.
E’ possibile firmarla qui:
http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.html
(Da quanto ho capito è appoggiata da Jacopo Fò, Dario Fò, Franca Rame, dai meet-up e da moltissime Associazioni dei consumatori)
FIRMATELA E DIFFONDETELA!
saluti,
Paolo
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Mi veniva quasi da piangere mentre leggevo la lettera della signora riguardo il figlio, mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di tutto quello che ci circonda, signora coraggio e non molli ha un figlio in gamba, complimenti.
Questi sono i problemi della gente non vallettopoli…..un po` di tempo fa guardavo un prog. sul 2 che uno psicologo diceva che gli italiani dovrebbero essere indignati per quello che succedeva con vallettopoli….
quello e’ un coglione, io del problema della signora sono indignato anzi disgustato, siamo un paesetto altro che G7,8 o9 o Unione Europea o CEE, da soli ci lasceranno neache in africa ci vorranno per quanto siamo barbari
Io ho scoperto di essere dislessico in 3 elementare (ora sono al terzo anno di ingegneria), quindi ho sempre cercato di scegliere gli studi più adatti a me, ( in materie umanistiche studiavo molto ed arrivavo appena alla sufficienza, e nelle materie matematiche e scientifiche avevo sempre il massimo dei voti senza aprire il libro) prima con un istituto tecnico poi con una facoltà priva di materie umanistiche.
Certo, forse se non avessi avuto questo disturbo sarei potuto andare in una università più prestigiosa, come la Bocconi(Ho la passione per l’economia), oppure in un campus americamo come la berkley o l’ M.I.T. ma comunque mi ritengo soddisfatto del mio percosso formativo.
Una domanda per anna
Ma come mai suo figlio è andato in un liceo classico se non andava molto bene in Italiano?
Mi congratulo con te 🙂 esempio di pragmatismo e poche seghe mentali .
ciao .
Il problema è che non sono i dislessici che devono adeguarsi alla scuola , ma dovrebbe essere la scuola in grado di insegnare a TUTTI, dislessici compresi…e invece….
Conosco tanti laureati dislessici che sono riusciti ( fisica, ingegneria, ecc ) ma quanta fatica e quanta forza interiore ci vuole!! non tutti i ragazzini dislessici ce l’hanno, sono persone normale e, come tali, possono essere più o meno forti, più o meno sicuri di sè. Molto può dipendere dalla famiglia molto da l personale patrimonio genetico…
Ma se un dislessico ha una passione che lo costringe a leggere leggere leggere ….non sarebbe necessario che la scuola comprendesse e lo fornisse di strumenti appositi affinchè lui possa, a suo modo, studiare??
saluti
cara anna mi dispiace moltissimo che tuo figlio emanuele. purtroppo non è il solo a vivere nell’ambiente corrosivo della scuola. questa è per tanti un luogo in cui si cresce..(male, aggiungerei), per me la scuola è stata sofferenza. sono una ragazza di quasi 20 anni e sono balbuziete, le maestre e professoresse che si sono susseguite nel corso dei miei anni scolastici sono state per lo più incompetenti nell’affrontare la mia situazione diversa dal “normale”. la scuola non mi ha dato strumenti per superare il mio problema, non mi ha concesso un ambiente tranquillo nel quale io potevo esprimermi. la capisco, ma soprattutto comprendo la sensazione di voler continuare che ha emanuele, è espressione di vero coraggio. anch’io ho combattuto per 13 anni e forse sarò costretta a farlo ancora per molto tempo, ma ora studio pedagogia al primo anno di università e ho molti progetti.. il primo obiettivo è cambiare la concezione di scuola selettiva, concorrenziale che viviamo oggi. voglio dare la possibilità a tutti. non ceda mai affinchè suo figlio non debba affrontare il suo futuro, la sua battaglia(per la tutela dei suoi diritti, dimenticati!!) da solo. sono fiera di suo figlio. e vorrei rigraziarla per l’esperienza che ci ha donato perchè è importante sapere che queste cose succedono e bisogna riaffermare quali sono gli obblighi di una società, anche nei confronti dei bambini e dei ragazzi, spesso rinchiusi nelle scuole con insegnanti troppo spesso incapaci di far fronte alle loro esigenze.
la domanda mi sorge spontanea: come puo’ una persona laureata che ha fatto un “semplice” concorso diventare insegnante?
bisognerebbe rivedere un po’ di cose…
grazie. sara
R.MASSIMO (della c o g l i o n a g g i n e…)
ALLA FACCIA DI TUTTI QUELLI CHE PENSAVANO CHE G R I L L O PENSA SOLO A GUADAGNARE I SOLDI DEI SUOI SPETTACOLI .E PRENSE SOLO PER IL (_O_) I SUOI ADEPTI
GRANDE G.R.I.L.L.O QUESTA VOLTA SEI STATO VERAMENTE DI PAROLA!!
W LA S.h.a.r.e A.c.t.i.o.n DI G.R.I.L.L.O!!
R.Massimo 16.04.07 13:32
GRANDE SUCCESSO???
R.MASSIMO: sai contare? Hai fatto le elementari?
Grande successo non poter rappresentare i piccoli azionisti in ASSEMBLEA per scarsa o nessuna conoscenza del regolamento CONSOB??
Grande successo non poter in ogni caso incidere sulle decisioni strategiche dell’azienda a causa del PATTO PARASOCIALE (che B E P P E e anche l’O n D I P I E T R O hanno dimostrato di non sapere manco cosa sia…)esistente tra gli azionisti di riferimento?????
Contento te contenti tutti!!!
POVERA ITALIA!! Che pena!!!
J. s. M.
L’importante alla fine è contare gl’incassi degli spettacoli che fa ogni sera il buon Grillo tutto il resto sono solo chiacchiere al vento .
O.T.
maggiordomo!…..
stamane tutti i TG del SISTEMA parlavano di te….
vedo che hai sostituito il “buon” moretti eh?!
….sarapìco!
Signora Anna non molli ne lei ne suo figlio! Fate valere i vostri diritti su questi incapaci che ci governano.
RIVOLUZIONE!
La “sfiga” di non chiamarsi SOFRI o BOMPRESSI.
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La Cassazione conferma la condanna a trent’anni per Bologna a Luigi Ciavardini pur nell’assenza di qualsiasi elemento a carico.
Due volte lo aveva condannato Bologna.
La prima come esecutore materiale della strage (supertestimone Izzo !!!!!);
avendo la Cassazione stabilito che non era possibile che fosse lui, allora come complice per aver restituito al Fioravanti un documento falso che gli aveva prestato per la latitanza.
Per diritto d’usucapione, sostiene la Corte di Appello bis di Bologna (costituitasi apposta per giudicare lui), egli poteva rifiutarsi e se non si era rifiutato questo voleva dire che era funzionale al progetto dei coniugi.
I quali, si sa, vennero condannati per un’illazione, dicasi illazione, di un altro superteste, il bandito Sparti
che scontava una pesante condanna ma che dopo la sua grande rivelazione venne scarcerato per ragioni di salute in quanto affetto da un
tumore terminale.
Al quale sopravvisse quasi venticinque anni, mentre le cartelle mediche che avevano causato la sua scarcerazione scomparivano per sempre.
Con questa logica, per questa teoria secondo la quale Ciavardini poteva non restituire il documento falsificato e non avendolo fatto copriva chissà quale segreto, gli sono stati comminati trent’anni di reclusione; il massimo
assoluto visto che all’epoca era minorenne.
Una sentenza politica?
Sì, senza dubbio; una sentenza politica che avrebbe creato qualche imbarazzo ai tribunali staliniani.
Ma la Cassazione almeno poteva cancellare una sentenza che più o meno tutti coloro che hanno avuto occasione d’incontrare il Comitato Ora della Verità, uomini di centro, di sinistra, di regime, confermarono essere tanto voluta quanto campata in aria.
La Cassazione avrebbe dovuto rigettare quella decisione politica; non lo ha fatto.
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Dalle 15.00, conferenza/dibattito con
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Su S k y p e
SIGNORA ANNA, NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE SUO FIGLIO FA PARTE DI UNO STRIMINZITO 4%, E CHE CIO’ LO ESPONE ALLA INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI ED ALLA INCIVILTA’ DI QUALCHE COMPAGNO DI CLASSE.
Suo figlio fa parte di quell’ESERCITO di bambini e ragazzi che sono VITTIME di una INUTILE “ricerca dell’integrazione” a TUTTI i costi; è SOLO il risultato della CHIUSURA di scuole specifiche per bambini e studenti disabili più o meno gravi.
LA FOLLIA del “buonismo”, dell’anti “razzismo”, dell’anti “ghettismo”, sbandierato a vanvera senza sapere NULLA di ciò che si andava a combinare ha portato a questa situazione.
NELLE SCUOLE PUBLICHE E PRIVATE, UN BAMBINO O UN RAGAZZO con difficoltà a deambulare NON VA A LEZIONE se manca L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO, O l’AEC E QUESTO VALE ANCHE PER CHI HA DIFFICOLTA’ AD ESPRIMERSI, O ANCHE LIEVI DISAGI MENTALI!
i sindacati, i “professori”, i “direttivi” del mondo della scuola hanno voluto questo SCHIFO solo PER I SOLDI!
UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO DI RUOLO NON E’ ALTRO CHE UN INSEGNANTE “NORMALE” CHE AVENDO SEGUITO UN CORSO DI “SPECIALIZZAZIONE” ACQUISISCE UNA INTEGRITA’ IN PIU’, CHE TRADOTTO VUOL DIRE VILE DENARO!
UN AEC NON E’ ALTRO CHE UN ATA (ex bidello!), che ha seguito un “corso specifico” E PERCEPISCE UN LIVELLO GIURIDICO SUPERIORE AI “NORMALI” BIDELLI IL CHE SIGNIFICA VILE DENARO! in pratica PERDE l’obbligo di fare le pulizie, la custodia, la manutenzione e PRENDE PIU’ SOLDI DEGLI ALTRI!
….ORA IMMAGINATE IL SISTEMA DI “SELEZIONE” CHE REGNA, che è fatto di raccomandazioni, di piaggeria, di militanza politica, dei soliti amici degli amici, e IMMAGINATE IN CHE MANO STANNO STI RAGAZZI!
chiudere i “ghetti” è stato un gesto nobile, ma concepire un sistema così è stato CRIMINALE.
SAREBBE BASTATO TENERE APERTI POCHI ISTITUTI, DOTARLI DI PERSONALE VERAMENTE PREPARATO E MOTIVATO, DI STRUTTURE ADATTE a tutti i disabili e di consentirne la frequentazione anche a studenti NORMO. … altro che ghetti!
ULTIME NOTIZIE DA ROZZANO.
RAGAZZI GRILLO STA FACENDO VEDERE I SORCI VERDI ALLA RIUNIONE DI TELECOMITALIA, E’ VERAMENTE UN GRANDE SUCCESSO QUESTA INIZIATIVA DELLA Share Action!!
ALLA FACCIA DI TUTTI QUELLI CHE PENSAVANO CHE GRILLO PENSA SOLO A GUADAGNARE I SOLDI DEI SUOI SPETTACOLI .E PRENSE SOLO PER IL (_O_) I SUOI ADEPTI
GRANDE GRILLO QUESTA VOLTA SEI STATO VERAMENTE DI PAROLA!!
W LA Share Action DI GRILLO!!
Ho appena visto l’intervento di Beppe all’assemblea Telecom. Grandissimo, sono commosso.
Beppe, ti voglio bene!
…E tralasciando la partenopeocità del detto… ricercare quello che è l’unico bene veramente fondamentale per il genere umano: il Rispetto!
Spero ne sia rimasto nel vostro io.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
Vincenzo G.
@@@
Normalmente in fase giudiziale si usano :
a) Risultanze autopsia
b) Esami tecnici sull’arma del delitto (le presunte GASKAMMERN)
c) Escussione dei testi
—
xa ) Non è mai stata eseguita alcuna autopsia
xb ) Non esiste alcuna prova tecnica dell’arma del delitto
xc ) I testimoni “principi” si sono auto-contraddetti ripetutamente.
Quindi:
Fino a prova contraria è l’accusa che deve dimostrare il r/eato.
Lei è un potenziale vincitore di CINQUANTAMILA DOLLARI se riesce a dimostrare quello che ,finora, non è stato dimostrato.
NEGO di aver mancato di rispetto a chi veramente ne ha patito le conseguenze.
L’uso ECONIMICO di quella “cosa” è la vera mancanza di principi e rispetto.
Dal OTTO F/RANK in giu’!
L’Accusa lo ha provato a Norimberga… o per lo meno i suoi assistiti non sono riusciti a scagionarsi dalle colpe a loro addotte.
Credo nella giustizia e non posso immaginare che dei poveri innocenti siano stati condannati senza un regolare processo.
A proposito…. come mai tanti suoi amici sono scappati in Argentina e Brasile?
https://skypecasts.skype.com/skypecasts/skypecast/detailed.html?id_talk=701711
s
k
y
p
e
c
a
s
t
alle 15 in diretta dibattito/discussione e si spieghi liberamente
Oggi ho letto in un forum un post di una persona che ti dava dell’arrogante uomo di sinistra.
Volevo esprimerti la mia solidarietà per il lavoro che fai per tutti noi.
Una persona che sapeva due anni prima del crack parmalat non può essere un arrogante. Una persona che difende la ricerca scientifica per la prevenzione delle malattie non può essere un arrogante… l’arrogante è che chi crede che ascoltare non serva.
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Ciao Anna,per quanto poco possa servire,esprimo la mia partecipazione alla tua vicenda e,in una società come la nostra, così intenta a proporre dei falsi modelli, le qualità e sensibilità che esprimi (ovviamente assieme a tuo figlio) dovrebberò essere prese ad esempio.
Se sei grosso hai tanti amici e tutti si preoccupano per te.Se sei “normale” con qualche problema sei un peso,un rompiballe,sei uno scocciatore che viene a chiedere alla gente senso di responsabilità anzichè andare a fare otto colazioni al bar di fronte a guardare il culo alle colleghe di passaggio…Un’adeguata serie di calci nei denti potrebbero essere propedeutici alla “sensibilizzazione” di molti baroni e baronetti di cui il nostro paese è infestato…
Lo dicono LORO!
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Il tentativo di emigrazione in extremis verso gli Stati Uniti accomuna i F/rank a «migliaia di e/brei europei ed in particolare t/edeschi che trovarono le porte sbarrate dalle leggi dell’epoca» osserva Richard Breitman, s/torico dell’American University.
Il premio Nobel per la Pace, E/lie W/iesel, ha dedicato numerosi scritti per imputare all’amministrazione Roosevelt la scelta di non accogliere gli e/brei in fuga dall’Europa n/azista ed il museo della S/hoà di Washington ricostruisce nei dettagli episodi come quello di una nave ,St Louis, con a bordo 937 profughi e/brei salpata da Amburgo nel 1939 e respinta di fronte alle coste della Florida.
Amen!
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Dalle ore 15.00 su S k y p e, conferenza dibattito sull’o/loca/usto, con
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andazzo scolastico. Non intendo giustificare ma solo evidenziare : i nostri politici tanto indaffarati a litigarsi il potere e i quattrini , delegano ogni inconveniente sociale alla scuola : droga , sesso, bullismo , educazione stradale , alcoolismo…..etc.
Orbene , investita di tanti compiti , la scuola rischia non non portarne a compimento nessuno !
Prova ne siano i nostri diplomati che confondono il condizionale con il congiuntivo !!! E i ragionieri che non sanno cosa sia una fattura. Gli istituti di informatica sfornano diplomati che sanno solo chattare o scaricare musiche !
Lo scaricare i problemi sociali sulla scuola , penso sia una forma di vigliacca inettitudine del nostro legislatore …..il tutto chiaramente si riverbera anche sull’insoddisfazione del corpo docente ……….IL MENO RETRIBUITO D’EUROPA.
cosa darei per essere a rozzano…
comprerei anche 1 azione telecom!!!
vai beppe, fatti sentire.
in bocca al lupo.
So che non c’entra nulla con il post odierno, ma sono così felice che volevo condividere questa mia euforia con tutti voi… dopo 25 anni di schiavitù da fumo ho finalmente spezzato la catena che mi teneva legato e tutto questo grazie ad un angelo che non conosco il quale mi ha regalato un libro e mi ha detto che se lo avessi letto seriamente, avrei avuto ottime probabilità di smettere di fumare… e cosi è stato!!! non è per fare pubblicità, ma il libro si intitola “è facile smettere di fumare se sai come fare” di Allen Carr e vi garantisco che funziona… costa solo quanto due pacchetti e mezzo di sigarette (10) e sono stati i soldi meglio spesi della mia vita!!!!!! Scusate se sono andato fuori tema ma spero che tutti i fumatori che leggono il commento provino la curiosità di leggere il libro. Ciao a tutti… la vita è meglio senza veleno!!!!
E’ ver la notiz che la Moratt insiem a Berluscon sta trattand la res incondizionat coi cines di Chinatown a Milan e che Kakà è stato cedut gratis alla squadr di calc del Pechin?
In italia Si difende a denti stretti tutto ciò che è ( per modo di dire ) PUBBLICO :-).
La verità è che l’enorme apparato pubblico serve a quella fetta di paraculi chiamati KOMUNISTI ,al solo scopo di mantenere quel potere che serve loro per MAGNA’,MAGNA’,MAGNA’ 🙂
I comuni spendono migliaia di euro per addobbare ROTONDE stradali con fiori e piante costose , lo stato continua ad assumere insegnanti precari ( quasi il doppio della germania ) ma le scuole rimangono delle vere e proprie BARACCOPOLI .
IL denaro pubblico in italia è mal distibuito e, assai mal speso , questo per il semplice fatto che passa attraverso TROPPE mani (TASCHE).
cI DEFINIAMO UN PAESE CIVILE e non abbiamo qualche milione di euro da investire “BENE” su quella istituzione che si chiama SCUOLA .
iL FEDERALISMO !!!! è la cura ai nostri mali 🙂
Buon appetito .
L’INSEGNAMENTO dovrebbe essere inquadrato come una MISSIONE e non come una PROFESSIONE
rispondere alla domanda a chi giova che questo non accada è fin troppo facile
So esattamente di cosa parla. La dislessia non è un disturbo come tanti (c’era un commento a proposito probabilmente scritto da una persona che è ignorante in materia), ma è proprio un problema neurologico che limita l’apprendimento, la lettura, la scrittura in maniera forte.
La soluzione migliore sarebbe stata quella di intervenire con una terapia opportuna negli anni delle elementari e medie.
Purtroppo, dopo lo sviluppo fisico, si può fare poco, io le consiglio comunque di contattare un logopedista (ce ne sono sia privati che nelle strutture pubbliche). Oppure uno piscologo dell’apprendimento.
Esercizi molto utili, da fare ogni giorno, sono i seguenti:
– leggere ad alta voce un testo sillabando, ripeto, bisogna scandire lentamente sillaba per sillaba;
– scrivere una serie di parole su un foglio (circa 20) una sotto l’altra, e cronometrare la lettura con l’obiettivo di migliorare i tempi;
– dettare una serie di parole, trovandosi alle spalle del ragazzo/a; chi scrive non deve poter leggere il labbiale di che detta;
– sottolineare in un testo tutte le parole che contengono una certa sequenza di lettere (ad esempio, tutte quello con “chi”).
Potrei andare avanti, ma non essendo uno psicolgo, le posso soltanto parlare delle mia esperienza.
Giorgio Candelori 16.04.07 12:39
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Egregio amico,
E’ quello che voi dite che non ha senso:
Ad un bambino sordomuto verrebbe concesso di svolgere le prove d’esame e le intrrogazioni (c’è una legge che tutela i sordomuti); ad un non vedente viene concesso di sostenere le prove oralmente;(altra legge in proposito) perchè un bambino o un ragazzo non dovrebbe poter fare altrettanto, in quanto dislessico?
Per la Serie: MISTERI DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA
Rino, Napoli
.
Non capisc il problem. Quell bambin scriv in mod corrett. Siet voi tutt che scrivet in mod stran, dislessic, con tutt quell vocal in piu’ del necessar. Avet provat a farv visitar da uno specialist in scrittur?
Ciao Anna,
scusa se mi permetto di darti del tu anche se non ci conosciamo. Rispondo alla tua lettera pregandoti di non considerare tuo figlio come un disabile, in quanto la disabilità è un altra cosa. Ti dico questo per lui, in quanto una persona dislessica (come anch’io sono) ha dei grandi sbalzi di umore e potrebbe soffrirne tanto. Comunque, so anche benissimo che tuo figlio è già grande e il lavoro che ci sarà da fare con lui sarà più oneroso di quello che è stato fatto con me (si sono accorti quando avevo 6-7 anni che ero dislessico), ma visto che i dislessici, come me tuo figlio e il ragazzo del commento precedente sono molto testardi e parecchio tenaci (se ci prefiggiamo una cosa è difficile che non la portiamo a termine) sono sicuro che ce la farete e che tuo figlio riuscirà a fare ciò che più gli aggrada. Considera inoltre che parecchi dei personaggi importanti della storia erano dislessici (Leonardo da Vinci, Einstein, Giulio Cesare, Pablo Picasso, Jackie Stewart) quindi ha una scelta ampia di possibilità per il suo futuro. Non demordere e stagli sempre vicina, non ti preoccupare se gli altri ci mettono 1 per capire (per lo studio) una cosa e lui 1,5, perché quando poi la capisce la fa 2 volte meglio. Le cose che ti posso consigliare sono di farlo leggere parecchio, anche se è molto stancante; farlo leggere ad alta voce (anche da solo in camera sua) e contattare associazioni e centri specialistici per cercare un percorso adatto a lui. Ti metto alcuni link utili e incoraggianti:
http://www.dislessia.org/portale/
http://www.saluteeuropa.it/news/2006/10/1023001.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Dislessia
Ultima cosa per rasserenarti, io sono un laureando in Ingegneria Informatica (laurea specialistica) e sono contento di non aver ricevuto nessun trattamento particolare; anche se non nego che un po’ di aiuto specialmente nella scrittura dei libri (esistono tecniche per scrivere libri facilmente leggibili dai dislessici) mi avrebbe fatto piacere.
Ciao Stefano
–
GRAZIE IACOPO della cronaca, non ti nascondo che sto friggendo…
ciao.
ECONOMIA E PRIVATIZZAZIONI
Quello che Grillo si ostina a non capire è che le privatizzazioni in Italia sono state semplicemente un modo di prendere i soldi dei cittadini senza passare per le tasse. Vuol dire che, per esempio nel caso Telecom, il “privato” Tronchetti Provera non ha dato allo stato i suoi soldi di privato (che non aveva) ma quelli datigli in prestito dalle banche le quali da dove li hanno presi? Dai depositi dei risparmiatori i quali sono diventati a loro insaputa proprietari di Telecom (senza averne la gestione) e lo stato ha incassato decine di migliaia di miliardi di lire. I “privati” si stanno rifacendo sui cittadini, col CONSENSO dello stato, per rientrare dai soldi avuti in prestito attraverso i balzelli obbligatori come il canone telefonico. A ciò va aggiunto il ricatto degli “stabilimenti del Sud” della Fiat per tenere aperti i quali le banche e lo stato devono continuamente finanziare la azienda automobilistica pseudo-torinese.
da L’ANT.IGR.ILLO
http://WWW.FOTTILITALIA.COM
avere delle capacità al di fuori del NORMALE è una cosa NORMALE sta però al corpo insegnanti scoprirle ed esaltarle
l’omologazione verso il basso dell’insegnamento ed il rifiuto di comprendere le doti eccezionali di alcuni è lo specchio di un’istruzione volta a far credere che che la diversità sia debolezza e la “normalità” forza quando tutti noi ben sappiamo che è esattamento l’opposto
Tronchetti è su Luna rossa.
La moglie affaf è con l’imb.ec.ille G.Gnocchi a fare la gran gnocca.
Cacchio gli e ne può fregare a loro di Telecom e di Grillo?
Telecom Italia la regaleranno a Bwrluscoioni.
Gentile Signora Anna,
Apprezzo la sua campagna per la dislessia. Anche io sono mamma di un ragazzo leggermente dislessico.
Come può anche notare dalle risposte su questo blog, la maggior parte delle persone considera la dislessia un handicap, mentre invece va considerata come un MODO DI APPRENDERE DIVERSAMENTE. I ragazzi dislessici hanno la parte artistica molto più sviluppata di quella razionale, quindi apprendono in modo differente, leggendo le parole nella loro totalità e rielaborandole a posteriori.
Moltissimi artisti infatti sono dislessici, quali John Lennon,
Noel Gallagher degli Oasis,
MiKa (la sua canzone Grace Kelly racconta della sua vita da dislessico)
Picasso,
Tom Cruise,
Silvester Stallone,
Kira Knightly,
Jerry Hall e i suoi tre figli
Walt Disney
e molti personaggi famosi quali:
Kennedy e Einstein
pure scrittori:
Agatha Christie
e chissa quanti altri, ma guardacaso…. TUTTI STRANIERI!!!
In America le persone SI VANTANO di essere dislessiche perchè con ciò vogliono dare un’immagine di un personaggio geniale, intelligente e fuori dalla normalità….
E qui in Italia, i ragazzi dislessici, invece di ottenere un percorso che aiuti i ragazzi a spiegare come funziona il loro cervello… si dice di scegliere una scuola più semplice, come fossero DEFICIENTI!
Mi fa piacere dirle, Signora Anna , di non mollare.
Mio figlio è un bellissimo ragazzo di 16 anni, scia meravigliosamente in squadra agonistica, gioca a golf con ottimi risultati, disegna in modo incredibile, tanto che ora sto organizzandogli una personale, e a scuola se la cava, con fatica, ma ce la farà a finire il Liceo Classico, grazie anche all’aiuto della scuola e del Preside.
Mille auguri anche per lei.
Alessandra Segre
Anche il cantante Ligabue, se non sbaglio.
Tronchetti è su Luna rossa.
La moglie affaf è con l’imb.ec.ille G.Gnocchi a fare la gran gnocca.
Cacchio gli e ne può fregare a loro di Telecom e di Grillo.
Salve,
questo argomento mi colpisce molto. Insegno Tedesco e Italiano in una scuola inglese da 4 anni e non ho mai sentito una cosa del genere.
Tutti gli insegnanti, che possiedono il certificato di abilitazione (QTS) sono a conoscenza di casi del genere ancora prima di intraprendere la carriera.
I genitori NON SONO assolutaente tenuti ad analizzare le capacita’ dei loro figli. E’ compito nostro. Una volta individuato il ragazzo dislettico (che non avviene grazie alla bravura di un qualche insegnante, come nel caso riportato dalla signora, ma grazie alla COMPETENZA E PROFESSIONALITA’ che tutti gli insegnanti in UK hanno), il ragazzo verra’ segnalato alla scuola in modo che tutti gli altri insegnanti ne siano a conoscenza e agiscano di conseguenza. I genitori verranno anch’essi informati.
Se un insegnante dovesse penalizzare un ragazzo, il quale successivamente viene riconosciuto affetto di dislessia, l’insegnante andrebbe sotto processo per essere stato INCAPACE di riconoscere un caso di cui sarebbe dovuto essere perfettamente a conoscenza. Insomma, sono “uccelli senza zucchero” per lui/lei! Inotre la madre puo’ chiedere i danni alla scuola e accusarla di incompetenza.
A volte sento dire che l’Italia è diventata una repubblica delle banane. ATTENTI! Il Congo potrebbe querelarci x diffamazione!
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Marcello Caprarelli 16.04.07 01:59
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Buona giornata
Archivio e Ultima Estrazione del Lotto, Superenalotto, Superstar, Numero Jolly, Metodi di Gioco
boia chi banna
Cara Anna, mi dispiace che tu non ti sia accorta che nella nostra società vige ancora la regola che vanno avanti solo i più forti. I deboli vengono esclusi, emarginati, eliminati! La legge, le tutele, i diritti per le persone che hanno un qualsiasi tipo di problema, in Italia, sono redatte esclusivamente per comparsa. Solo per farci credere che il nostro sistema funzioni. Per farci stare buoni. Un tempo, quando una persona nasceva con un qualche problema, veniva ucciso. Oggi non più, ci siamo evoluti: li lasciamo lì di lato a farli soffrire…
equazione : scuola di mer-da= stato di mer-da. ma si può fare anche al contrario. ciao a tutti.
Secondo me non è corretto valutare una persona in funzione degli sforzi fatti per raggiungere un obbittivo, ma va valutata in funzione del riusltato raggiunto. Io x esempio sono dislessico e riconosco che per per raggiungere certi risultati soprattutto nelle materie letterarie dovevo faticare il doppio degli altri.. e allora? è un problema mio, poi magari ci fossero dei fondi per aiutare con corsi gli studenti con questo problema non sarebbe male, ma essere avvantaggiati no. Ognuno sfrutti le sue capacità. Io ero bravo in matematica, fisica.. qaunto studiavo? zero, non facevo compiti, non aprivo il libro nulla.. eppure ero sempre (o quasi) il migliore della classe. In italiano, inglese era diverso mi impeganvo ma al massimo arrivavo a una sufficenza risicata.. bene questo sono i miei valori. Non potro mai fare il poeta, non importa quanto mi sforzi, ma x fortuna posso sfruttare la mia competenza nelle materie scentifiche, non importa se non ho faticato per averle.
Arrivo trionfale per Beppe Grillo all’assemblea di Telecom. Accolto davanti all’ingresso dalla nutrita pattuglia di sindacalisti, soprattutto dei comitati di base, il comico si e’ concesso ai giornalisti. “Tronchetti Provera non si e’ visto neanche stavolta – ha detto Grillo -. E’ la seconda volta che mi sfugge, la prima due anni fa a Siena in un convegno in cui doveva parlare di etica dell’informazione nientemeno che con Giulio Andreotti” ha aggiungo sorridendo. Nel suo intervento all’assemblea di Telecom Italia Beppe Grillo chiedera’ “dove sono finiti i 45 miliardi espropriati ai piccoli azionisti”. “E chiedero’ anche perche’ i piccoli azionisti non possono avere una rappresentanza vera in assemblea. Io ci ho provato – ha sottolineato il comico – ma Consob mi ha mandato tre lettere dicendomi che potevo creare turbativa. Ormai con Cardia (presidente Consob, ndr) ho un rapporto affettivo”. Ai sindacalisti dei Cobas che manifestano con striscioni, bandiere e un grande cartello: “no allo spezzatino”, lo showman genovese ha poi detto: “dovevate venire in 80mila a manifestare perche’ se arriva il messicano (Carlos Slim, patron di America Movil, ndr) vi manda a casa in 30mila”. Il bilancio di Telecom Italia “e’ una cosa da neuropsichiatria. Ormai si sono venduti tutto” ha aggiunto Beppe Grillo. A chi gli chiedeva cosa ne pensases della cordata tex-tex, ha risposto: “Figuratevi se Carlos Slim, il patron di America Movil, uno degli uomini piu’ ricchi del mondo, si compra un cadavere simile. Comunque – ha aggiunto – con il 13% controllorebbe tutta la societa’. Quasi meglio di Tronchetti Provera”. (AGI) – Milano, 16 apr.
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per milioni di anni ci siamo preoccupati di insegnare ai nostri cuccioli tutto il nostro sapere
se siamo usciti dalle caverne è grazie al tramandarsi delle informazioni
una civiltà che non si preoccupa di tramandare ai posteri i suoi più profondi principi è destinata a scomparire
COSA STIAMO TRAMANDANDO NOI?
Arrivo trionfale per Beppe Grillo all’assemblea di Telecom. Accolto davanti all’ingresso dalla nutrita pattuglia di sindacalisti, soprattutto dei comitati di base, il comico si e’ concesso ai giornalisti. “Tronchetti Provera non si e’ visto neanche stavolta – ha detto Grillo -. E’ la seconda volta che mi sfugge, la prima due anni fa a Siena in un convegno in cui doveva parlare di etica dell’informazione nientemeno che con Giulio Andreotti” ha aggiungo sorridendo. Nel suo intervento all’assemblea di Telecom Italia Beppe Grillo chiedera’ “dove sono finiti i 45 miliardi espropriati ai piccoli azionisti”. “E chiedero’ anche perche’ i piccoli azionisti non possono avere una rappresentanza vera in assemblea. Io ci ho provato – ha sottolineato il comico – ma Consob mi ha mandato tre lettere dicendomi che potevo creare turbativa. Ormai con Cardia (presidente Consob, ndr) ho un rapporto affettivo”. Ai sindacalisti dei Cobas che manifestano con striscioni, bandiere e un grande cartello: “no allo spezzatino”, lo showman genovese ha poi detto: “dovevate venire in 80mila a manifestare perche’ se arriva il messicano (Carlos Slim, patron di America Movil, ndr) vi manda a casa in 30mila”. Il bilancio di Telecom Italia “e’ una cosa da neuropsichiatria. Ormai si sono venduti tutto” ha aggiunto Beppe Grillo. A chi gli chiedeva cosa ne pensases della cordata tex-tex, ha risposto: “Figuratevi se Carlos Slim, il patron di America Movil, uno degli uomini piu’ ricchi del mondo, si compra un cadavere simile. Comunque – ha aggiunto – con il 13% controllorebbe tutta la societa’. Quasi meglio di Tronchetti Provera”. (AGI) – Milano, 16 apr. –
[Mr.] … [E]… 16.04.07 10:45
Che ingrati ‘sti ebrei, quelli gli volevano offrire una vacanza in piscina e loro ricambiavano scappavando portandosi pure dietro i denti d’oro e i capelli…
Secondo me questo discorso non ha nessun senso.
Se suo figlio ha una difficoltà nella lettura e nell’apprendimento, non vedo perché dovrebbe essere considerato in modo particolare in ambito scolastico. Che questa difficoltà abbia un nome, dislessia, appunto, non mi sembra rilevante.
Tutti noi abbiamo difficoltà di vario genere, ma queste non hanno un nome ufficiale, e ovviamente nessuno pensa di poter ricevere dei trattamenti speciali affinché tali difficoltà non abbiano a incidere sul proprio rendimento (scolastico, lavorativo, universitario, ecc…).
Secondo me, signora, lei sta affrontando la questione in maniera sbagliata. Si rassegni all’idea che suo figlio non sarà mai un premio nobel per la letteratura, e lo lasci vivere una vita tranquilla, senza questa ossessione per essere riconosciuto per il ragazzo intelligente che è.
Lo so che sembra ingiusto, e forse lo è, ma non ci si può fare niente, e bisogna accettare questo limite come i tanti altri che uno si ritrova addosso dalla nascita.
Devo dire che, per una volta, qui il problema, secondo me, non sta tanto nelle istituzioni, quanto nella (morbosa?) ossessione di una madre che non accetta che le persone non riconoscano l’intelligenza del figlio.
Rispondo a Giorgio. Si vede che non conosci questa malattia che in Italia è sottovalutata mentre è presa molto in considerazione nei Paesi anglofoni e francofoni. La dislessia è una difficoltà oggettiva dell’apprendimento. Non la si può liquidare banalmente. Dai test che feci fare a mio figlio – ai quali io fui costretta a sottopormi perchè questa malattia gli scienziati sono giunti a considerarla in massima parte ereditaria – è risultato che anch’io lo sono anche se in forma più leggera e con il senno di poi ho anche meglio interpretato alcuni mio problemi (l’uso delle doppie per esempio). mio figlio ha preso la forma più grave ed è dovere della famiglia e della scuola farsene carico per far crescere serenamente questi ragazzi che altrimenti cadrebbero in depressione perchè facilmente oggetto del bullismo scolastico. A me personalmente, grazie alla mia forza di volontà e alla malattia in forma più blanda, non ha impedito di arrivare a prendere tre lauree di cui una parigi e una new york.Non doveva quindi scrivere che per lei è solo la preoccupazione di una madre intenta a far valutare l’intelligenza del figlio. Chi non conosce non dovrebbe nemmeno parlare. renata
ti consiglio di informarti prima di sputare sentenze o giudizi affrettati.La dislessia è un disturbo OGGETTIVO dell’apprendimento e non un problema di poca intelligenza.Ti consiglio di conoscere e frequentare qualche dislessico e poi di rivedere il tuo giudizio su una madre giustamente in apprensione per il futuro del figlio, come lo sono io.
Per Renata:
Signora, perché assume che io non conosca la malattia in questione? Secondo lei si può parlare soltanto di ciò di cui si ha esperienza personale? Io mi sono informato sull’argomento; non sono un esperto, ma penso di avere il diritto di esprimere la mia opinione.
Detto questo, forse nel mio commento originale non mi sono espresso benissimo.
Quello che volevo dire è che riconosco la dislessia come una patologia debilitante (anche se bisogna riconoscere che ce ne sono di più gravi), ma non accetto che debba implicare un trattamento speciale per chi ne è affetto.
So benissimo che i dislessici non sono ritardati, o stupidi… non è questo il punto.
Il punto è che il successo nella vita non si basa solo sull’intelligenza, ma sulla propria capacità di saper fare determinate cose. Se il dislessico non sa leggere (o comunque fa fatica), non potrà avere successo nelle attività che comportano avere dimestichezza con i testi scritti.
E’ triste? Sì. E’ ingiusto? Certamente. Ma non diamo la colpa ai professori, per favore. Chiaramente non giustifico quelli che trattano i dislessici come degli stupidi. Se danno loro brutti voti, però, secondo me non c’è niente da obiettare.
O.T.
Scusate se vado o.t.
ultimamente sto notando in Italia (e nel mondo) una degenerazione sempre maggiore. Non vedo rispetto per l’uomo e per il pianeta terra. Nel nostro piccolo in Italia, entrambi gli schieramenti alla fine non fanno nulla o se fanno perseguono solo i loro interessi. Come molti di quelli che scrivono qua vorrei cambiare l’Italia, anzi, vorrei migliorare l’Italia. Ho notato che il buon Beppe e molti altri si prodigano per divulgare conoscenza e questo e buono. E vanno bene i meetup e le manifestazioni. Ma penso che non basti. Perchè queste cose non producono grandi cambiamenti nello stato sociale. Occorre invece cambiare e in fretta. Sarò ignorante, ma penso che occorra andare al potere. Penso che il gioco vade seguito secondo le regole attuali, ma con le nostre idee. Su questo sito ho letto di proposte e primare piuttosto valide, quinid mi chiedo: perchè non iniziamo ad organizzarci, casomai fondare un partito, e presentarci alle elezioni? Se siamo in molti a credere nelle nostre idee, forse possiamo veramente cambiare qualche cosa. Mi pare che i tempi siano ormai maturi. Siete d’accordo con me?
Sei davvero ingenuo a pensare che si possano cambiare le cose con i mezzi tradizionali…
Siamo in uno pseudo regime in cui lo spazio per iniziative realmente democratiche è praticamente nullo.
Le persone veramente coscienti di quello a cui stiamo andando incontro sono troppo poche e comunque non facilmente aggregabili sotto una stessa “bandiera”.
Si salvi chi può…
circa l’andazzo scolastico , il mio vuol essere solo un evidenziare tra i tanti , un elemento dissonante :
quando le istituzioni ( impegnate a sbranarsi per il potere e i soldi) non propongono soluzioni , delegano le rogne alla scuola : sesso , droga , bullismo , educazione stradale , alimentazione ………etc. etc..
Di rimando però noto che molti diplomati confondono il congiuntivo con il condizionale !!
Non pensate che delegando troppi ruoli ad un unico soggetto , si rischi che non ne porti a compimento nessuno ?
un esempio : informatica nella scuola ? vi garantisco ( ometto la mia professione) che al 90 % è tempo sprecato e gli insegnanti di questa disciplina ne sanno meno di noi !
Anna tieni duro.
Te lo dice il padre di un bimbo che ha un problema simile originato da una epilessia latente. Fortunatamente mia moglie se ne è accorta alla fine della prima elementare e stiamo prendendo provvedimenti con una logopedista, uno psicologa e con una cura presso un centro specializzato che ci ha consigliato un medicinale che agisce soltanto sull’attivita’ elettrica anomala (senza conseguenze secondarie).
A parte il constatare che la scuola è impreparata a questo tipo di casi e si limita purtroppo a classificare bambini con problemi di letto-scrittura come incapaci mentre dietro potrebbero esserci cause neurologiche anche lievi quello che mi piace farti conoscere è che lo psicologa di mio figlio che lo segue con attenzione e competenza è laurata e specializzata ma è a sua volta dislessica.
La dislessia come tanti altri problemi di questo tipo sono superabili, aggirabili se non completamente curabili. Tuo figlio ha trovato da solo la strada perche’ probabilmente è un ragazzo eccezzionalmente pronto e abile: per questo andrebbe premiato e non punito.
Anna, continua a lottare con tuo figlio e sappi che siamo in tanti ad affrontare questo problema ogni giorno.
Quello che dobbiamo fare e’ far capire anche agli genitori con figli che hanno “problemi” e agli insegnanti che devono “gestirli” che forse non tutti questi problemi sono irrisolvibili.
Aiutiamo gli altri ad aprire gli occhi.
Grazie Anna e grazie Beppe per questo spazio.
Secondo me questo discorso non ha nessun senso.
Se suo figlio ha una difficoltà nella lettura e nell’apprendimento, non vedo perché dovrebbe essere considerato in modo particolare in ambito scolastico. Che questa difficoltà abbia un nome, dislessia, appunto, non mi sembra rilevante.
Tutti noi abbiamo difficoltà di vario genere, ma queste non hanno un nome ufficiale, e ovviamente nessuno pensa di poter ricevere dei trattamenti speciali affinché tali difficoltà non abbiano a incidere sul proprio rendimento (scolastico, lavorativo, universitario, ecc…).
Secondo me, signora, lei sta affrontando la questione in maniera sbagliata. Si rassegni all’idea che suo figlio non sarà mai un premio nobel per la letteratura, e lo lasci vivere una vita tranquilla, senza questa ossessione per essere riconosciuto per il ragazzo intelligente che è.
Lo so che sembra ingiusto, e forse lo è, ma non ci si può fare niente, e bisogna accettare questo limite come i tanti altri che uno si ritrova addosso dalla nascita.
Devo dire che, per una volta, qui il problema, secondo me, non sta tanto nelle istituzioni, quanto nella (morbosa?) ossessione di una madre che non accetta che le persone non riconoscano l’intelligenza del figlio.
Si informi meglio
forse lei ha tanto bisogno di informazione ma tanta!! e anche tanta umiltà e sensibilità, ma questa non le è stata donata nel DNA, peccato….
http://www.dislessia.it
ma tanto è inutile mi sa…..l’ignoranza genera spesso presunzione…
Buongiorno,
vorrei invitarvi a leggere questo post:
Siamo proprio sicuri di conoscere bene il Vaticano?E il nostro Papa?
ecco il link per l’intero articolo:
http://www.stefanoscargetta.blogspot.com
p.s. ci sono anche alune petizioni da firmare, grazie per chi apporrà la propria.
Anna, leggendo la tua lettera mi sono prima commosso e poi inc .to, e ho pensato: ” cacchio l’ italia è divisa in due , da una parte le persone in gamba che si fanno un mazzo e la mandano avanti, dall’ altra i furbetti incapaci che si spintonano per occupare gli ambiti posti statali.
Senza questa feccia chissà come sarebbe il nostro bel paese?
Saluti Pietro
‘FNCLUO AL MNITSERO DLEL’ ITSRUZINOE!!!
Tom Cruise,prima di essere riconosciuto quasi unanimamente il miglior attore cinematografico di sempre,era dislessico!!! Dalla dislessia,con un minimo di impegno in più da parte anche(soprattutto)delle istituzioni statali,si può guarire in pochissimi anni! Non solo,da quel che ne so le persone affette da questo disturbo sono spesse dotate d’intelligenza superiore alla media;è come se vedessero le cose del Mondo “diversamente” dagli Uomini ordinari!
RESISTERE!VOMITARE!SOVVERTIRE!RESETTARE!
Un abbraccio caldo e rivoluzionario by SognoRosso,per il delegato paladino dei mini-azionisti Telecom Beppe Grillo,e per tutti gli Amici dislessici e caparbi!
buongiorno,aprite questo link,
http://it.wikipedia.org/wiki/Holodomor
io lo ritengo un VERO
o
l
o
c
a
u
s
t
o
a differenza di quello tanto conclamato da cui si è prodotto un businness infermabile,e nessuno si è arricchito raccontando questa VERA tragedia,non come qualche frivolo popolo amante della ricerca del pietismo.
Sign. Anna tenga duro ed insista: il mondo è pieno di persone sensibili ed intelligenti che potranno aiutarla.
D’altra parte se suo figlio è riuscito negli studi fino ad adesso vuol dire che è sicuramente abbastanza in gamba per andare avanti con le sue sole forze.
Non valuti tutto facendo riferimento a ciò che i mass media propongo ogni giorno: vallette, raccomandati, eccetera.
Mi permetto di proporre a Beppe Grillo la creazione una sezione nel suo blog in cui siano evidenziati i fatti (non intendo i drogati) e le persone positive (idem come sopra): di mezzi di comunicazione che sottolineano ed evidenziano solo il male e ciò che non funziona ce ne sono già anche troppi.
Dove è finito il Beppe Grillo di “Te lo do io il Brasile”? Grillo risorgi!
O.T.
del quale chiedo scusa ma non essendo ferrato in materia ( la dislessia) nè avendo esperienza sul tema, spero mi si consenta di scrivere anche su un argomento diverso, anche se leggo volentieri e condivido molti dei commenti fin qui espressi e che mi permettono di farmi un idea del problema.
MA se ogni volta si deve aspettare un tema di cui siamo esperti o interessati per scrivere sul blog mi sa che possono passare anche mesi per intervenire e potranno scrivere nel merito ben poche persone.
quindi ben vengano anche gli off topic che poi, chi non è interessato a leggerli può saltarli a piè pari.
Suggerisco al limite di chiedere a chi scrive OT di specificarne all’inizio ‘L’OGGETTO’ AFFINCHè CHI NON NE E’ INTERESSATO possa evitare di leggerli.
Grazie
fino a quando gli insegnanti non saranno considerate VOCAZIONI e non PROFESSIONI la scuola non sarà altro che un’istituzione finalizzata all’inquadramento qualunquista servo di lobbi di potere politico, industriale e soprattutto spirituale
impossibile che un’insegnante elementare dia 4 perchè è almeno dal 1975/76 che non si danno più voti, ma giudizi; lo so anch’io che fa più effetto dire 4.
poi che dire di tutti quei genitori che a fronte di un’insegnante che chiede che venga fatta una “valutazione” da parte di un esperto, quando ravvisa un problema di dislessia/disgrafia…si rifiutano di acconsentire?? perchè la richiesta deve essere fatta dai genitori, solo da loro anche se su consiglio dell’insegnante!Nonostante venga spiegato che il loro figlio non è stupido, ma di intelligenza normale, spesso rispondono che il loro figlio dallo psicologo o dal neuropsichiatra (coloro che devono fare una valutazione ed eventualmente una diagnosi)non ce lo portano!! cosa ne dite?
Ciao Beppe,
so che esistono dei software in commercio molto validi per aiutare i bambini affetti da questo problema, solo che sono particolarmente onerosi; sarebbe utile fare pressione perchè questi programmi , che in qualche modo sono come dei farmaci per queste persone, venissero resi gratuiti o fortemente scontati così da renderli disponibili a tutti.
Considerando che a un condannato in via definitiva per collusione con la mafia e voto mafioso se in parlamento non gli succede nulla e quindi considerando anche che i software costano troppo? ,..allora sai che ti dico : viva la pirateria informatica!
OT IN TEMA
Si annuncia una fine d’anno scolastico ad alto rischio caos per la crisi finanziaria in molti istituti
italiani. Budget irrisori rendono impossibili le sostituzioni dei prof. E pagano gli studenti
Scuola, è vietato ammalarsi
mancano i soldi per i supplenti
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scuola_e_universita/servizi/supplenti/caos-supplenti/caos-supplenti.html
per la serie state a parlà di acqua fresca
anch’io sono 1dislessico che ha avuto problemi a scuola e oggi sono 1agente di vendita ed dopo 10anni anche 1ex promotore finanziario…e leggere queste storie ed altre mi porta solo rabbia che non si può tenere dentro per sempre…PRIMA O POI QUESTI POLITICI TUTTI VANNO ELIMINATI TERMINATI…ho visto mio padre lavorare ogni giorno per mantenere la sua famiglia e PAGARE REGOLARMENTE LE TASSE e oggi a 70anni con le mani e il volto segnato dalle preoccupazione e dal lavoro lo stato gli ha “chiesto” soldi, solo perchè un anno mio padre è stato MALE e non ha dichiarato il reddito RICHIESTO…lo STATO (centrale e locale e l’INTERA CLASSE POLITICA) è un USURAIO (vedi INPS) lo STATO è MAFIA …questo stato non ci rispetta quetso stato ci sputa addosso…
Ho scoperto che mio figlio in prima elementare verso natale ancora non sapeva nè leggere nè scrivere perchè era dislessico ( sono psicologo anche se non mi occupo di infanzia) mentre la maestra al pagellino gli aveva messo quattro in italiano!!!!! Dopo quattro anni di insegnante di sostegno ( in gamba ) ha recuperato moltissimo . Ha sviluppato un’intuizione fuori dalla norma diventando un bambino veramente speciale!!!
La sua lettera sig.ra Anna,
mi ha colpito molto forse perchè sono una mamma anch’io anche se le mie figlie non hanno nessun problema del genere, io cmq vedo che anche nella scuola ci sono insegnanti veri e surrogati vari che non saprei come definire.
Quello della dislessia è un problema serio, ma a volte io mi accorgo parlando con altre persone, che c’è davvero poca attenzione da parte degli insegnanti nel riconoscere un problema, e questo porta addirittura alla superficialita’; quando poi si accorgono che esiste un disagio che non hanno ben definito spesso sono pronti a scaricare sulla famiglia tutto! Sono capaci di far sentire in colpa un genitore perchè solo perchè loro non sanno che pesci prendere, i bambini sono “INDIVIDUI” con personalita’ proprie e diverse tra loro e gli insegnanti dovrebbero diversificare con molta attenzione il loro lavoro. Penso che anche nella scuola ci sono persone che insegnano per passione ed altre che si sono “sistemate” con il posto “fisso e sicuro” e tirano avanti. Poi non parliamo dei “fondi” che mancano anche per non far piovere in classe, per non far crollare i muri di certi edifici, ecc, ma questo è un discorso che poi va a finire in politica e credo che di post fuori luogo ce ne siano gia’ molti!
Tanti auguri ed ammirazione per il suo coraggio!
Alba
Anche mio figlio è dislessico ma la stranezza non è lui, ma il sistema che deve affrontare.
La nostra battaglia è rivolta costantemente contro un nemico che non è la dislessia ma l’IGNORANZA, nel senso letterale del termine.
Invito Anna e tutti i lettori del blog un passaggio su unn meraviglioso forum di genitori (lì ho trovato l’umanità e la competenza che purtroppo ancora non esiste nelle scuole italiane).
http://www.dislessia.org/forum
Elisabetta
LA SCUOLA è una fucina dove vengono forgiate le nuove generazioni
L’IMPIANTO é PERFETTO le nuove generazioni saranno forgiate in maniera impeccabile
il 5% saranno perfetti uomini politici
il 6% saranno splendidi managers
il 4% integrerà degnamente la classe dominante
l’87% formerà il substrato sociale, perfettamente in sincrono con quello preesistente e con una regola ferrea impressa nel loro DNA: PASCOLARE TRANQUILLO SENZA ROMPERE I GLIONI.
O.T.
Ore 11
Beppe Grillo: dov’è Tronchetti?
Piccolo show del comico Beppe Grillo prima dell’avvio dei lavori assembleari di Telecom Italia. Grillo, presente come azionista, ha incontrato la stampa
fuori dai cancelli della sede della Telecom a Rozzano. «Tronchetti non c’è – ha spiegato -, non è venuto neanche questa volta, la prima fu due anni fa a Siena in cui doveva parlare di etica dell’ informazione con Andreotti!». Grillo ha anticipato alcuni argomenti del suo intervento in assemblea: «Chiederò – ha detto – dove sono finiti i 45
miliardi espropriati ai piccoli azionisti e perchè questi non possono avere una rappresentanza vera». Il comico ha quindi ricordato come la Consob «mi ha mandato
tre lettere dicendo che posso creare turbativa, con il presidente della Consob Cardia ormai ho un rapporto di affetto».
Grillo ha quindi mostrato il bilancio Telecom giudicandolo come «una cosa da neuropsichiatria, si sono venduti tutto». A chi gli chiedeva come giudicasse la possibile offerta della cordata formata dagli americani di At&T e dell’America Movil del
miliardario messicano Carlos Slim, il comico ha risposto: «Figurati se uno degli uomini più ricchi del mondo si compra un cadavere simile, comunque con il 13% del capitale della società la controllerebbe, una percentuale ancora inferiore a quella di cui disponeva Tronchetti». Rivolto poi al presidio dei sindacati che stazionano davanti
ai cancelli Grillo ha spiegato: «Dovevate venire qui in 80 mila perchè se arriva il messicano caccerà 30 mila di voi».
O.T.
del quale chiedo scusa ma non essendo ferrato in materia ( la dislessia) nè avendo esperienza sul tema, spero mi si consenta di scrivere anche su un argomento diverso, anche se leggo volentieri e condivido molti dei commenti fin qui espressi e che mi permettono di farmi un idea del problema.
MA se ogni volta si deve aspettare un tema di cui siamo esperti o interessati per scrivere sul blog mi sa che possono passare anche mesi per intervenire e potranno scrivere nel merito ben poche persone.
quindi ben vengano anche gli off topic che poi, chi non è interessato a leggerli può saltarli a piè pari.
Suggerisco al limite di chiedere a chi scrive OT di specificarne all’inizio ‘L’OGGETTO’ AFFINCHè CHI NON NE E’ INTERESSATO possa evitare di leggerli.
Grazie
Umberto Tozzi propone di fare la Nazionale del Fondo per l’Infanzia, cioè cento cantanti ed artisti fra quelli che si esibiranno a Milano, in tournee continuata in tutte le città del mondo per continuare la raccolta fondi 365 giorni su 365, che ne dici?
da http://domenico-schi,,,etti.blogspot.com/
Mi sembra una grande idea. Io come ho già ripetutamente spiegato sono il leader di una non-organizzazione perchè non facciamo riunioni, non abbiamo sedi e non abbiamo membri.
Siamo organizzati in comitati spontanei autonomi nonviolenti autorganizzati autofinanziati con potere decisionale proprio.
Io essendo l’ideatore, il promotore, il generale della setta segreta degli schiettttisti, vengo sicuramente preso in considerazione quando espongo il mio parere.
Però vi assicuro che le mie indicazioni sono sempre state quelle di ascoltare e valutare attentamente le proposte di tutti e di considerare le mie opinioni alla stessa stregua di quelle di tutti.
Se volete la mia opinione sulla proposta di Tozzi, mi sembra una grande idea, successivamente al Festival Mondiale della Culture Popolare di Milano, il Giro del Mondo per la Protezione dell’Infanzia con diritti televisivi, biglietti, raccolte fondi, tolte le spese ed i compensi, da girare dentro nel Fondo Milanese per la Protezione dell’Infanzia.
Una grande idea.
Questo post mi fa venire in mente quando ero bambino: Avevo 6 anni e in prima elementare e non riuscivo a parlare, o meglio non riuscivo a rispondere. Qualcosa mi bloccava, in certi contesti l’emozione mi dominava.
La mia vista era come appannata e tutti i miei sensi sembravano come alterati, sentivo una voce ma non distiguevo le parole. La maestra come “premio” mi faceva alzare davanti ai miei compagni e mi domandava con arroganza qualcosa. Ma io, niente, non rispondevo. Il comportamento della maestra poi degenerava e dopo minuti le domande erano mutate in tirate di capelli, schiaffi dietro la testa, punizioni dietro la lavagna.
Nessuno mi ha mai assistito, nessuno mi ha mai detto cosa avevo in quel periodo della mia esistenza.
Poi sono cresciuto e oggi, tendenzialmente, diffido dei professori e delle istituzioni.
Ancora oggi, ho difficoltà nel rispondere ma per altre ragioni…
LA SCUOLA è un casino
LA SANITA’ è un casino
LA SICUREZZA è un casino
LA GIUSTIZIA è un casino
IL PARLAMENTO è un casino
niente niente noi italiani siamo tutti papponi?
Cara Anna e caro Beppe,
sono un’insegnante elementare che si occupa di sostegno. So che cos’è la dislessia e grazie ad alcuni esami universitari ed ad alcuni corsi, so anche quali sono le strategie per aiutare questi bambini e bambine ad avere un percorso formativo adeguato. Tuttavia, non credo che il problema sia risolvibile con qualche corso di aggiornamento, poichè spesso si perde la visione d’insieme delle cose, anzichè sperare in ricette miracolose che permettano a chi ha qualche tipo di disabilità di non “rompere” in classe, bisognerebbe svitare la testa di molti insegnanti e farcirla con alcuni ingredienti fondamentali:
– la consapevolezza del ruolo di insegnante: non sono gli alunni a dover seguire il maestro, bensì il maestro a modificare le attività in base alle personalità dei suoi alunni;
– la prospettiva che la valutazione non è la finalità dell’apprendimento, bensì un momento di riflessione e di monitoraggio per capire se si sta lavorando nella giusta direzione;
– l’umiltà di riconoscere quando si sbaglia e di conservare una mente elastica, aperta e critica rispetto alle innovazioni pedagogiche dell’ultimo secolo, le quali non sono minacce alla propria autostima, ma strumenti che possono aiutare nel lavoro di tutti giorni.
LA SCUOLA VA RIPENSATA, non bastano quattro circolari striminzite!
Scusate i toni ma l’argomento mi sta molto a cuore.
Taziana, Padova
la scuola e’ un luogo dove si coltiva la DISCRIMINAZIONE, il PENSIERO OTTUSO, il MALCOSTUME, la CULTURA DELLA SOPRAFFAZIONE.
Ricordo che un giorno mia madre ando’ a parlare con la prof di matematica delle medie.
Era il 1982.
Quella ME RDA UMANA si lamento’ con mia madre perche’ non capiva come mai non fossi mai allegro.
Era colpa mia. Ero io, ad essere diverso.
NON UN TENTATIVO DI CAPIRE PERCHE’ UNA PERSONA SI COMPORTA IN UN CERTO MODO.
Io ero un bambino, lei era la professoressa. Credo che in mondo normale sia’ l’insegnante a guidare i ragazzi, non viceversa.
“Appartieni ad un gruppo eversivo? ”
“Si’. ”
“Quale ?”
“Quello degli insegnanti.”
(dall’ultimo film fi Ermanno Olmi, “Centochiodi”).
il vero problema non è la dislessia in sè, ma la percezione che se ne ha a livello scolastico, gli insegnanti dovrebbero essere allenati a riconoscerla il più precocemente possibile, per evitare che la difficoltà di apprendimento di questi bambini non siano attribuite a scarsa intelligenza o a svogliatezza. quanti bambini sono stati emarginati e accusati di non aver voglia di studiare, mentre avevano solo difficoltà di natura neurologica.
eppure basterebbe poco, non è dificile, anch’io ho avuto una figlia dislessica, sono stata io a riconoscerne i sintomi e ad informarmi, trovando gli specialisti giusti per aiutarla, e in una struttura pubblica. ringrazierò sempre il prof. roberto iozzino che con competenza e passione ha seguito mia figlia.
devo dire però che anche gli insegnati sono stati tutti molto comprensivi e consapevoli del problema.
Disturbi specifici dell’apprendimento e legislazioneIl 18 Maggio del 2006, l’On. Fabris presenta alla Camera il nuovo disegno di legge N. 563, approvato dall’Associazione Italiana Dislessia: …
http://www.leonardoausili.com/archivio89.htm – 46k
Solidarietà Anna e complimenti a tuo figlio per la forza che dimostra. C’è da esserne orgogliosi!
P.S. PER FAVORE CANCELLATE I POST NON ATTINENTI AL TEMA, HANNO ROTTOOOOOO!!!
Signora Anna,
Le sono vicina, vada avanti assolutamente, complimenti a suo figlio ed a lei.
Tutto giusto, ma non esageriamo. Sono un dislessico. Me ne sono accorto tardi, a 21 anni, ma ho capito per fortuna che le mie difficoltà scolastiche non erano dovute al fatto di essere più stupido o svogliato degli altri. Eppure il mio percorso l’ho fatto, magari con più salite, ma questo mi ha permesso di sviluppare di più altre capacità in modo da compensare il mio “difetto di fabbrica”, come una certa velocità di pensiero e una grande capacità mnemonica e di sintesi, per fare due esempi.
Bisogna sempre chiedersi se intervenire sempre per curare e normalizzare non faccia più danni di quanti ne ripari. Da parte mia ritengo che oggi, se fossi stato seguito e curato nell’infanzia e nell’adolescenza, sarei stato probabilmente una persona peggiore, sicuramente più mediocre.
Il mio post aveva un filo logico con l’argomento perchè è stato cancellato?
La diagnosi della dislessia non è così semplice e non doveva certamente farla lei,come mamma che non è tenuta ad avere le conoscenze specifiche.Gli insegnanti possono e dovrebbero accorgersi del problema fin dalle elementari e indirizzare le famiglie a centri specialistici per verifiche e diagnosi appropriate(che non sono di competenza degli insegnanti.
Ho discusso molto di questo argomento con mia moglie,insegnante elementare che ha avuto un caso diametralmente opposto a quello in questione.Lei alla fine del primo anno di ciclo (prima elementare) quando i bambini cominciano a leggere e scrivere,ha notato una strana difficoltà in un bambino dall’intelligenza sicuramente superiore alla media.Si è insospettita e si è iscritta ai corsi di aggiornamento sul tema dislessia infantile organizzati dalla scuola ricevendo conferme dei suoi sospetti.All’inizio dell’anno successivo ha tenuto sotto controllo il bambino in questione e,avendo delle continue conferme del problema ha informato dei suoi timori la famiglia.Invitando la mamma ha portare da specialisti il bambino per verificare quanto sospettato e prendere,in caso positivo,tutte quelle misure per facilitare e mettere nelle migliori condizione il bambino per un corretto apprendimento e sviluppo (senza considerare i traumi psicologici di chi non capisce per quale motivo gli altri leggono e lui no…),la mamma le ha risposto che anche il padre aveva questo problema e che era vissuto benissimo senza andare da nessuno,che suo figlio era intelligente e che non avrebbero, anche in caso di diagnodi positiva, assunto alcun provvedimento.Inutile far capire che la dislessia nulla toglie all’intelligenza e alle capacità(maggiori perchè stimolate subito alla compensazione);su quella mamma consapevole nulla è stato possibile.Come vede anche con un tempismo eccezionale nulla si è potuto fare contro l’ignoranza di chi considera vergognosa una “diversità” che se non aiutata rischia di danneggiare veramente le persone.Auguri
si….però mò non è che ogni problema privato sia da commentare e discutere.
Io non caco da 4 giorni….non è che ne tiro fuori un topic.
Il blog serve anche a questo: cercare di sensibilizzare le persone a problemi che sono di tutti,la percentuale che ne soffre non può e deve essere dimenticata.La dislessia non è un problema personale è un argomento che va trattato perchè non se ne parla mai.
Il suo invece è un problema personale facilmente superabile con confetti lassativi.
Il blog è una cosa seria non lo intasiamo di argomenti non attinenti e stronzate.
Coraggio Anna!
Ho letto con apprensione, indignazione e rabbia quanto da te riportato. Neanche tanto per la mancanza di organizzazione dell’Italia, che come al solito delude qualsiasi aspettativa, ma per la mancanza di sensibilità e comprensione di coloro ai quali ti sei rivolta.
Le persone che ti hanno dato quelle risposte dovrebbero vergognarsi profondamente.
Lo dicono LORO!
___________________
Il tentativo di emigrazione in extremis verso gli Stati Uniti accomuna i F/rank a «migliaia di e/brei europei ed in particolare t/edeschi che trovarono le porte sbarrate dalle leggi dell’epoca» osserva Richard Breitman, s/torico dell’American University.
Il premio Nobel per la Pace, E/lie W/iesel, ha dedicato numerosi scritti per imputare all’amministrazione Roosevelt la scelta di non accogliere gli e/brei in fuga dall’Europa n/azista ed il museo della S/hoà di Washington ricostruisce nei dettagli episodi come quello di una nave ,St Louis, con a bordo 937 profughi e/brei salpata da Amburgo nel 1939 e respinta di fronte alle coste della Florida.
Amen!
x Ne ho piene le palle 16.04.07 03:00
prima di farti venire le palle piene…
Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog di Beppe Grillo
Non sono consentiti:
– messaggi non inerenti al post
– messaggi privi di indirizzo email
– messaggi anonimi (cioè senza nome e cognome)
– messaggi pubblicitari
– messaggi con linguaggio offensivo
– messaggi che contengono turpiloquio
– messaggi con contenuto razzista o sessista
– messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
ci sono tanti blog in rete.
perchè proprio questo?
ti assicuro che la censura non è a senso unico
spesso ho visto censurare miei commenti o li ho trovati cancellati in un secondo momento
la differenza sta tra chi si lamenta, starnazza e minaccia e chi accetta la “censura” per il semplice fatto che se solo 1 delle regole viene violata si è dalla parte del torto
Anna anche io ho avuto una storia simile a tuo figlio. A me è stata diagnosticata la discalculia che è una forma simile alla dislessia ma con i numeri. Se ne è acorto un docente universitario. Comunque con grande fatica mi sono diplomato e adesso sono all’università, abbastanza in pari e, sempre con difficoltà, ma penso proprio di riuscire a farcela. (studio farmacia, nemmeno una cosa semplice). Sostieni tuo figlio!
Ciao Anna,
io ho una bimba di 6 anni e ho dovuto intuire io che è dislessica.
La maestra è intenzionata a bocciarla perchè (guarda caso) non sostiene il carico di lavoro … non è autonoma.
Quello che mi fa rabbrividire di più,è che l’ho fatta seguire per due anni da una psicomotricista e da una neuropsichiatra perchè ha avuto ritardi nel linguaggio e problemi di mobilità( ad oggi lei non sa correre … cammina veloce)… chiari sintomi di dislessia ma non se ne sono mai accorte.
per l’anno prossimo ho richiesto un’insegnante di sostegno (sperando che me la diano) ma potrà essere presente solo due ore al giorno perchè questo è il tempo che il ministero concede.
Evviva le riforme scolastiche forse si stava meglio quando ci facevano fare le pagine di A,B,ecc.,più che in una democrazia mi sembra di vivere nella giungla dove il più debole sopperisce … agghiacciante
Solidarietà ad Anna: madre coraggiosa contro le istituzioni ignoranti e vigliacche
Vergogna
eonardo da vinci e galileo galilei erano dislessici…eppure…
Fabio P.
E newton era schizofrenico: evviva la schizofrenia!!!
Tiziano Sanna
le persone così dette “autistiche” sono più vicine all’illuminazione di quanto non lo siano le così dette persone “normali” appartenenti alla società “civile” in quanto tali sono deliberatamente ostacolate “nell’illusorietà della realtà proposta dalle religioni rivelate” poichè pericolosi; tali persone avendo la grandissima capacità di vedere la verità dietro l’illusione sono nemici pel potere spirituale precostituito
CELEBRIAMO E RISPETTIAMO ALLORA LA DIVERSITA’ COME RICCHEZZA INESTIMABILE DEL GENERE UMANO
sono perfettamente daccordo! Non è che sei buddista? 😉
no grazie,
le religioni rivelate non mi interessano e se accetti il mio consiglio stanne lontano anche te
ciao
Sono un’insegnante di Genova che da cinque anni aderisce al progetto Mus-e, il cui presidente nazionale é Riccardo Garrone.
Mi ha fatto un enorme dispiacere sentire nel corso del tuo spettacolo di sabato 14/04 a Genova di non far entrare Mus-e nelle scuole.
Questo progetto porta l’ARTE nelle scuole e non il sig. Garrone, di cui ai bambini non interessa assolutamente niente (soprattutto se Genoani!!!)
Abbiamo fatto entrare bambini della scuola elementare in teatri come il Carlo Felice, nei musei cittadini, al Conservatorio, luoghi in cui alcuni di loro non entreranno mai più e parlo degli immigrati il cui processo di integrazione é nelle finalità di Mus-e. Bambini autistici (ai quali, mi sembra capire, dedichi una certa attenzione), nelle nostre lezioni parlano, partecipano come gli altri ed anche i dislessici non hanno problemi a dipingere, suonare, muoversi (il ritmo per loro é riabilitativo).
Il linguaggio dell’arte é universale, tutti lo capiscono e tutti ne possono fruire ed é SOLTANTO per questo che entriamo nelle scuole. Ma lo facciamo anche grazie a personaggi come il petroliere Garrone che sponsorizzano l’iniziativa (che faccio notare é a carattere europeo) e ad altri che forse non sono tanto ecologisti.
Comunque cerchiamo di non fare solo pura demagogia, mettiamoci anche dalla parte di coloro che non vivono in villa e che per arrivare alla fine del mese faticano e non poco e che solo da piccoli nella scuola elementare hanno la possibilità di sentirsi uguali agli altri.
Mus-e FA SOLO QUESTO: INTEGRA I DISEREDATI, I DISABILI, GLI IMMIGRATI e per qualche tempo li fa sentire come i compagni più fortunati.
Tutto questo non mi sembra una colpa e allora perché tenere questo progetto fuori da una scuola tanto criticata?
Faccia presente al petroliere Garrone che esistono motori ecologici che vanno ad aria compressa, o a idrogeno o con la forza magnetica..
il petroliere Garrone essendo tale prima inquina l’aria che respirano i ragazzi e poi, quasi per un senso di colpa li vuole aiutare….
il fatto che sia europeo, poi, la dice lunga…
…ma in che mondo vive, su…
LA SCUOLA è COME L’ECONOMIA….NEL BREVE PERIODO è MOLTO IMPORTANTE IL SINGOLO INSEGNANTE…NEL MEDIO LE STRUTTURE E LA GESTIONE DELL INSEGNAMENTO DA PARTE DEL PRESIDE…MA NEL LUNGO PERIODO LA COLPA DEL MALFUNZIONAMENTO è DELLA POLITICA..CHE IN ITALIA HA TRASCURATO UNO DEI SETTORI CHE IN ALTRI PAESI SONO RITENUTI PRIMARI…ISTRUZIONE E RICERCA!!!
LA MERDA STA IN PARLAMENTO: TUTTI I PROBLEMI NASCONO DA LI!—
Retorico…
L’Italietta è proprio un paesaccio….
sta quasi diventando una tautologia…
Soltanto un pazzo, uno stupido o uno spettatore di Buona Domanica non si accorgerebbe che l’Italia stà ormai finendo come l’Argentina del crack economico-finanziario!!!
Si salvi chi può!
E SOCIALE
Cara squaw padana 16.04.07 08:08
ne ho anche per lei.
Su suo consiglio ho guardato i nomi di alcuni dei “furbetti” di questi ultimi anni: ma lo sa che la maggior parte sono proprio…. oh, oh… sono del Nord!
Tronchetti Provera, Benetton, Prodi, Marchionne, Moratti, Rognoni, Berlusconi, Rossi, Piaggio, Romiti, Della Valle, Merloni, Ligretti, etc. etc…
P.S.: Ha visto, per caso, ieri sera, la trasmissione Format? Provi a collegarsi al sito internet e si aggiorni sugli sprechi/imbrogli industriali/manageriali al Nord.
Per la serie: “Tutto il mondo è Paese”!
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
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sei il solito demagogo
Della valle e Romiti non sono del Nord
i problemi degli imprenditori del Nord è che sono stato costretti ad aprire fabbriche al Sud che hanno distrutto le loro aziende perchè i meridionali rubano dalla mattina alla sera e se dici qualcosa i comunisti li difendono a spada tratta (come fanno ora con gli stranieri)
Alfa Romeo, Fiat, Parmalat sono cominciatea fallire quando hanno impiantato stabilimenti nel Sud
Il Sud come imprenditori di spicco ha Mastella, Gigi d’ Alessio e Leone di lernia
Beccato! E’ vero, Della Valle è nato il 30.12.1953 a Casette d’Ete (AP) e Romiti il 24.06.1923 a Roma. Ma a questo punto devi spiegarmi: dove stà la linea di separazione Nord-Sud? Roma è da intendere Nord o Sud? (visto che non esiste centro).
Comunque sia, dopo aver scoperto una “Squaw” padana, abbiamo quì un bel capo dei “Piedi Verdi”.
Fammi togliere qualche sassolino…
I tuoi cari imprenditori non sono stati “costretti”, nel recente passato, ad aprire fabbriche al Sud… ma le hanno aperte sperando di poter sfruttare la “manovalanza” (prendendo per il collo tanti operai bisognosi di lavoro) sotto costo e poi, dopo le varie rimostranze dei lavoratori, le hanno richiuse perchè poco convenienti per le loro tasche.
Allora hanno trovato un escamotage. Come? Visto che al Sud c’è la “mafia” che non vuole far lavorare nessuno (e tu ci credi), hanno aperto le stesse fabbriche all’estero dove la manodopera “costa” molto meno e si può lavorare 28 ore al giorno.
Un esempio. A Termini Imerese (per citarne una) c’era la FIAT e produceva le “Panda” (oramai in fase di uscita di produziond). Cosa ha pensato la FIAT? Convertiamo il tutto alla produzione della “nuova Panda”? della nuova “500”?… Nooooo!, è più “conveniente” produrle all’estero ed incassare gli utili risparmiati sfruttando la manodopera altrui.
L’esempio FIAT vale anche per tante altre industrie italiane. Alla faccia del “Made in Italy” e della “competitività” del marchio italiano all’estero.
Altro che “mafia”, altro che “meridionali che rubano” (“sui sindacalisti comunisti che li difendono a spada tratta”, potrei essere d’accordo al tuo malcontento).
Alfa Romeo, Fiat non sono fallite (anzi stanno in utile che si stanno spartendo); La Parmalat, dopo il crack si sta riprendendo…e la colpa non è del Sud visto che tanti poveri azionisti sono proprio del Sud.
In ogni caso, al Sud, abbiamo ed abbiamo avuto le migliori menti di questo secolo. Informati!
A proposito leggi il seguito.
I PIU’ GRANDI FINANZIATORI DEI MOVIMENTI (CRIMINALI) PALESTINESI SONO: USA, UE, PAESI DEL GOLFO E…… ISRAELE !
…CHE SE DIVISI PRO-CAPITE DI PALESTINESE AMMONTEREBBERO A BEN 23MILA DOLLARI !! DOVREBBE ESSERE UNA SVIZZERA MA NON LO E’ PERCHE’ QUESTO ‘TESORETTO’ VIENE REINVESTITO IN IMMOBILI DAI ‘LEADER’ PALESTINESI DI HAMAS, AL’AQSA, E AL’FATHA IN USA, UE E PARADISI FISCALI !
NON SPENDONO NEMMENO NELLE ARMI PER COMBATTERE I SIONISTI, LE ARMI ALLA POLIZIA PALESTINESE GLIELE HA DATE ISRAELE !!
POI MANDANO FIGLIE, MOGLI MADRI A FARSI ESPLODERE E I FIGLI A DIRE IN TELEVISIONE CHE LA MAMMA HA FATTO BENE A SPARARSI CONTRO GLI ISRAELIANI !!
ZERO AIUTI AI PALESTINESI, IN 6 MESI FINISCE QUESTA FARSA MACABRA !!
MASSI’, CHECCE FREGA, PROMUOVIAMOLI TUTTI, TANTO POI
SARA’ LA VITA A PROMUOVERLI(o a bocciarli…, a meno di raccomandazioni amici e parenti)
TUTTA LA MIA SOLIDARIETA’ ALLA MAMMA…MA NON SONO INFORMATO SULL’ARGOMENTO PER ESPRIMERE LA MIA…MEGLIO UN OT:
Russia, Berlusconi difende Putin
Ma D’Alema: un potere molto forte, rischi autoritari
SAN PIETROBURGO -Silvio Berlusconi appoggia Putin, che ieri ha accompagnato a uno show di arti marziali miste
Forse sembrerò un pò maschilista ma una ragazza dislessica non può che essere un ragazza senza troppe pretese, che non rompe troppo le palle e che ci stà: c’è una lista delle dislessiche?
Erminio Tuletti
Quante sono le prostitute dislessiche? E le pornoattrici? Come al solito ci si guadagna di più ad essere femmina che maschio…
Erminio Tuletti
Ho recentemente scoperto di essere attratto dalle ragazze un pò “difettate”, come lo sono io del resto.
Nasce il “Progetto Magna Grecia”.
Se vuoi sapere di cosa si tratta clicca sul mio nome!
Caro Beppe,
battute esilaranti (e molto italiane), come quella della ballerina senza gambe alla Scala, precisano abitudini trasparenti di un’inadeguatezza mentale di insegnanti, che in gioventù hanno solamente risposto con immediatezza berlusconiana a quiz d’ingresso, a concorsi-farsa per docenti.
Aggiungo frasi da cabaret raccolte durante i miei 49 anni di presenze mondane:
1-suo figlio è meglio che si trovi/a un lavoro!
2-(ad un ragazzo autistico) suo figlio non riuscirà mai nella vita.
3-questo è un bambino troppo buono: dobbiamo farlo diventare un po’ più cattivello!
4-con suo figlio è inutile insistere più di tanto: non capisce niente!
5-il bullismo è solo una moda: non esiste! (un insegnante delle elementari in difesa dei suoi alunni passati in I media e discussi dai nuovi professori)
Se vinci un concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica, più o meno, il giorno appresso sali in cattedra: è bastato rispondere giusto, ed essere un laureato.
Un’ultima cosa. Al posto di un impiegato dell’anagrafe cittadina può accedervi sia un geometra che un ragioniere piuttosto che uno del liceo: non cambierebbe nulla. Hanno tutti e due un diploma.
Giustissimo! La domanda è questa: chi mai si farebbe operare all’appendicite da un architetto?
Eppure, anche lui è un laureato, come il medico!
Un saluto, Domenico Attanasii.
Per favore, potreste fornirmi:
nomi, cognomi e… prove (come dite voi)!
GraSSie!
“L’EBREO USA IL NEGRO COME MUSCOLO CONTRO VOI BIANCHI E CRISTIANI”
Eugene TerreBlanche (compagno di giochi del nostro marmista apuano)
Tutto quello che riguarda la scuola si può riassumere nel detto:
“Fare le nozze con i fichi secchi”
– gli insegnanti sono tra i meno pagati d’Europa
– le scuole sono fatiscenti;
– gli Istituti sono cronicamente lasciati senza risorse economiche;
– libri, corsi, computers per l’aggiornamento se li devono pagare i docenti;
– le S.I.S. (Scuola Interateneo di Specializzazione per la formazione degli insegnanti della scuola secondaria), sono carrozzoni per foraggiare docenti universitari spennando i giovani laureati;
– gli insegnanti di sostegno, per risparmiare, vengono ripartiti tra più allievi;
– non viene premiato chi lavora e cacciato chi non fa nulla (dirigenti compresi).
In Italia non si è mai investito nella scuola, tutti però vorrebbero che fosse all’altezza dei suoi compiti. La scuola norvegese ma a prezzi italiani insomma.
Le nozze con i fichi secchi.
Sei sicuramente un insegnante!
Che mi dice allora di:
– TRE mesi di ferie pagate (quale altra categoria lavorativa ha tale privilegio);
– assenze per malattia (sempre conducibili allo “stress” lavorativo);
– assenze per scioperi di sindacato;
– assenza per problemi familiari;
– gite pagate;
– sconti sull’acquisto di computer;
ed altro???????
Le Scuole, senza questi sprechi, andrebbero sicuramente meglio.
Rispondere a tutto sarebbe lungo. Rispondo a tre cose (se ho tempo, magari più tardi rispondo anche alle altre), anche se mi spiace che tu abbia affrontato l’argomento con tanta superficialità.
1) Ritenere che le assenze per sciopero pesino sul bilancio della scuola è davvero bizzarro.
2) Gite gratis? Io in gita non ci andrei nemmeno se mi pagassero! 24 ore su 24 di responsabilità civile e penale su un branco di minori che sono in gita per divertirsi, bere e fare casino? Ma manco morto ci andrei!
3) Sconti sui computer? Ma quali sconti? Io i computer li ho sempre pagati interamente di tasca mia. Quelli che tu chiami sconti sono convenzioni fasulle in cui, prima alzano il prezzo e poi fingono lo sconto.
Cara squaw padana 16.04.07 08:08
ne ho anche per lei.
Su suo consiglio ho guardato i nomi di alcuni dei “furbetti” di questi ultimi anni: ma lo sa che la maggior parte sono proprio…. oh, oh… sono del Nord!
Tronchetti Provera, Benetton, Prodi, Marchionne, Moratti, Rognoni, Berlusconi, Rossi, Piaggio, Romiti, Della Valle, Merloni, Ligretti, etc. etc…
P.S.: Ha visto, per caso, ieri sera, la trasmissione Format? Provi a collegarsi al sito internet e si aggiorni sugli sprechi/imbrogli industriali/manageriali al Nord.
Per la serie: “Tutto il mondo è Paese”!
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
PP.SS. per Grillo:
Oggi è “il giorno” di Telecom…
…facegli un buci( O )…così.
BEPPE OGGI DA TELECOMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!!!!! FAGLI IL CULO A QUADRETTI BEPPEEEEE!!!!!
YOU HAVE BREAK MY BALLS!!!!
— O.T. —
Gian Franco Dominiyanni (domini) 16.04.07 08:40 |
*****
buongiorno Gian Franco
grazie per il promemoria!
Beppe Grillo anche su Repubblica
(perché poi chiamano “guastatori” gli azionisti che vanno insieme a Beppe? i guastatori veri sono stati ben altri..)
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/economia/telecom3/oggi-assemblea/oggi-assemblea.html
============================================
Provi a dimostrare quello che afferma,riguardo le gas/kammern!
Ci sono in premio $cinquantamila !
…e non è uno scherzo !
[Mr.] … [E]… 16.04.07 08:55
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Caro amico (si dice per educazione),
io non devo dimostrare proprio niente… la Storia è questa (come per le leggi) e, fino a quando non vi sono “prove provate”, questa rimane!
Questo magari vi brucerà dentro, ma non bastano i farneticanti scritti con i quali ci assillate per convincere qualcuno sulla “purezza di intenti” del periodo nazista.
Se, invece, avete delle prove “vere e documentate”, con tanto di testimonianze, vi invito ad evidenziarle democraticamente nelle sedi competenti e chiedetene giustizia…non sareste nè i primi nè gli ultimi a sovvertire un giudizio storico/scientifico… intanto, la Storia rimane quella che è.
…Ma questo non credo sia il vostro vero scopo…
…con i vostri irritanti discorsi, fino ad oggi, avete solo dimostrato la mancanza di rispetto verso chi è morto e la costante e cieca istigazione all’unica cosa di cui andate veramente fieri: il razzismo umano e sociale!
Vi invito ad utilizzare un vecchio proverbio napoletano (tanto amato dai nostri “dipendenti” politici): Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato; scurdammece do’passato…
E tralasciando la partenopeocità del detto… ricercare quello che è l’unico bene veramente fondamentale per il genere umano: il Rispetto!
Spero ne sia rimasto nel vostro io.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
Caro amico (si dice per educazione),
io non devo dimostrare proprio niente… la Storia è questa (come per le leggi) e, fino a quando non vi sono “prove provate”, questa rimane!
Questo magari vi brucerà dentro, ma non bastano i farneticanti scritti con i quali ci assillate per convincere qualcuno sulla “purezza di intenti” del periodo nazista.
Se, invece, avete delle prove “vere e documentate”, con tanto di testimonianze, vi invito ad evidenziarle democraticamente nelle sedi competenti e chiedetene giustizia…non sareste nè i primi nè gli ultimi a sovvertire un giudizio storico/scientifico… intanto, la Storia rimane quella che è.
…Ma questo non credo sia il vostro vero scopo…
…con i vostri irritanti discorsi, fino ad oggi, avete solo dimostrato la mancanza di rispetto verso chi è morto e la costante e cieca istigazione all’unica cosa di cui andate veramente fieri: il razzismo umano e sociale!
Vi invito ad utilizzare un vecchio proverbio napoletano (tanto amato dai nostri “dipendenti” politici): Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato; scurdammece do’passato…
E tralasciando la partenopeocità del detto… ricercare quello che è l’unico bene veramente fondamentale per il genere umano: il Rispetto!
Spero ne sia rimasto nel vostro io.
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
Cara Anna,
fai parte di quel nutrito manipolo di madri coraggiose che vanno avanti per difendere i diritti dei propri figli, nonostante gli intralci di un’ottusa burocrazia e di ottusi singoli dipendenti dello Stao.
Per questo, nonostante le difficoltà sono certa che tu e tuo figlio ce la farete.
Vorrei che i preventivi per FARAONICHE INUTILI OPERE PUBBLICHE (chi ha visto Report ieri sera?..) venissero bloccati e i soldi venissero stornati sulla SANITA’ e sulla SCUOLA, incluso il sostegno ai ragazzi con qualche più o meno grave difficoltà.
Certo che le opere in questione sono state imputate nei bilanci dei governi precedenti… ma mi AUGUREREI che l’ottimo MINISTRO DI PIETRO esercitasse tutto il suo potere per BLOCCARE questi fondi che4 ingrassano i SOLITI NOTI COSTRUTTORI: le infrastrutture riguardano in toto il suo ministero!
Auguri Anna!
Io sono logopedista e mamma di due ragazzi dislessici. Mi impegno all’interno dell’Associazione Italiana Dislessia. Ti consiglio di fare riferimento all’associazione, nella sezione più vicina. Ti consiglio anche di entrare nel forum dove ci sono tanti genitori e dislessici che si scambiano le loro esperienze e informazioni molto utili.
http://www.dislessia.org/forum
Un bacio
Rossella G.
SE VOLETE ESSERE SEMPRE INFORMATI SENZA PERDERE TEMPO IN ESTENUANTI RICERCHE IN INTERNET VISITATE
http://www.risorsetiche.it
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA DI NOTIZIE SEMPRE FRESCHE ED UTILI PER UNA PANORAMICA INTERNAZIONALE COMPLETA DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE
Ma vaffanculo pezzo di merda
OFF TOPIC IMPORTANTE
Il governo cinese ha detto a Prodi di consentire ai loro cittadini residenti in Italia di delinquere, contraffarre e di consentirgli di ignorare ogni nostra legge.
Se ciò non sarà la Cina farà decadere gli accordi commerciali con l’Italia!
Se le cose stanno così i Cinesi in Italia vanno considerati come una forza di Invasione e il nostro Governo un governo fantoccio!
RESISTENZA RESISTENZA RESISTENZA
LIBERIAMO L’ITALIA!!
Liberiamo l´Italia dai TONTI:
Martino Estate fai le valigie!!
😀
I cinesi sono davvero presi di mira, se regole vessatorie vengono applicate esclusivamente a loro.
Il quartiere é di fatto un quartiere commerciale e ora non gli si puó impedire di lavorare. Se l´amministrazione comunale voleva che il quartiere rimanesse residenziale, doveva intervenire prima.
Infine, mettersi contro la Cina é una clamorosa e solenne idiozia. Gli unici ad averne danno sarebbero gli italiani.
Piú che Martino Estate… tu sei un Involtino Primavera (andato a male!) hahaha
*****Video – Un pregiudicato alla cultura *******
Vittorio Sgarbi, Condannato in cassazione ( settembre 2006 ) per aver diffamato Gian Carlo Caselli e altri pm palermitani.
Piero Ricca dice in faccia a Sgarbi quello che pensano milioni di Italiani.
per vedere il video clicca sul mio nome
ho una lettera ma non rimane nel blog…
Che sia scritta con una tastiera “simpatica”?
è importante
3) Che prove hai nei confronti di Ligresti?
da http://domenico-schi,,,etti.blogspot.com/
….Io dirigevo il magazzino di produzione e su precisi ordini di Amore, il marito della sorella di Ligresti, con cui stavo insieme fianco a fianco tutto il giorno, anche 12-14 ore al giorno, preparavo le retine da 5 arance con un’arancia presa da una partita difettosa, o di pezzatura più piccola. Mentre per la preparazione delle buste da 3 chili, usavo una cassetta di arance buone ed una di arance semimarce su suo preciso ordine. Questo avveniva sistematicamente, tant’è che la linea di produzione era quasi sempre ferma perchè le arance marce spappolate intasavano e sporcavano i meccanismi della macchina costringendoci a continue soste per la pulizia….
La Standa continuava a perdere clienti, e sicuramente tra le cause, nella stagione invernale, erano le arance difettose. I clienti in inverno hanno bisogno di arance, e andavano da chi gliele dava buone. Il danno ricevuto prima dai Monzino e poi da Montedison si può calcolare in migliaia di miliardi. Quello subito dai milanesi che si trovavano le retine con le arance marce è immenso, un vero proprio sgarro nei confronti di Milano e dei Milanesi. Il danno subito da tutti gli altri fornitori Standa è incommensurabile. Decine di migliaia di miliardi, forse di più…
La Standa alla fine fu acquistata da Ligresti-Berlusconi per pochi soldi. Un tipico metodo da setta degli ingegneri scientisti. Ti spaccano il vetro e poi casualmente passa il vetraio. Oppure vogliono acquistare il tuo ristorante e ti inseriscono clientela pessima in modo che via via perdano clienti e possano acquistare a metà prezzo….
Su tuo consiglio ho guardato i nomi di alcuni dei “furbetti” di questi ultimi anni: ma lo sai che la maggior parte sono proprio…. oh, oh… sono del Nord! Tronchetti Provera, Prodi, Berlusconi, etc. etc…
in 1° liceo, una sensibile prof. mi ha comunicato che per lei mio figlio era una ballerina senza gambe che voleva danzare alla Scala e gli ha rifilato il debito delle sue materie
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SCOMMETTIAMO CHE SE QUELLA PROF. LO AVESSE DETTO AL FIGLIO DI UN MAROCCHINO DEL CAZZO CHE NON PARLAVA ANCORA BENE ITALIANO,
IL GIORNO DOPO VENIVA CACCIATA E IL FATTO STAVA PER QUALCHE SETTIMANA SUI GIORNALI CON I MIGLIORI EDITORIALISTI CHE SI STRACCIAVANO LE VESTI PER IL GESTO DI IGNOBILE RAZZISMO ?????
RIBELLIAMOCI !!!!!
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per una volta sono d’accordo con fieo
io penso che loro vogliono creare il popolo italiano meticco per dare torto alla Lega e dire che siamo tutti uguali
solo che come si è visto con i cinesi gli immigrati sono qui per fare gli affari loro, non creare il nuovo popolo italiano
X bologna+
LA STRAGE DI BOLOGNA (APPROFONDIMENTO)
La strage di Bologna del 2 agosto 1980 fu una intimidazione della mafia contro il Nord. A quei tempi, fine anni settanta, il PCI (Partito Comunista Italiano) attaccava pesantemente gli intrecci affaristico-mafiosi tra Democrazia Cristiana e Cosa Nostra. Lo scopo era politico, per indebolire la DC, allora dominante al Sud mentre al Nord vi era stata una forte avanzata del PCI nelle elezioni amministrative del ’75 e successive elezioni politiche. Con la strage di Bologna la mafia volle colpire il cuore della regione allora (e tuttora) più rossa per “sparare nei coglioni” ai rompiballe comunisti rappresentanti quella parte di stato che non riusciva a soggiogare.
Nessuna “strategia della tensione” ne “strage fascista” dunque ma il solito modo dei popoli meridionali di farsi rispettare o di imporre la propria volontà: l’uso degli attentati in stile mediorientale. (nota 1)
da
http://www.fottilitalia.com
il sito anti-italiani per eccellenza
Ma come farà tanta merda a stare tutta in una sola testa?
OFF TOPIC ASSEMBLEARE DISASSEMBLATO
A Rozzano, l’assemblea di Telecom Italia si annuncia agitata e richiama, per la partecipazione record, quella storica del giugno del ’98, quando il presidente Gian Mario Rossignolo si trovò ad approvare i punti all’ordine del giorno alle sei del mattino e dopo 19 ore consecutive di interventi.
Fra le più attese, le incursioni di Beppe Grillo, Dario Fo e Franca Rame. Mentre anche Sergio Cusani conferma la volonta’ di esser presente “come azionista” e di voler parlare “un po’ di tutto”, dopo aver analizzato sette anni di bilanci Telecom su incarico della Cgil. Lo show, però, sarà soprattutto quello di Grillo, che ha fatto ormai un cavallo di battaglia della vicenda Telecom e del ‘tronchetto’, com’è solito riferirsi al patron di Pirelli Marco Tronchetti Provera. L’iniziativa del comico avrà in questa occasione una valenza soprattutto simbolica, dal momento che potrà esprimere il voto solo per le azioni direttamente possedute.
Estrapolato da: http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=69051
Berlusconi: “Difendo l’amico Putin, lui vuole la democrazia. Manifestazioni gonfiate ad arte.”
Ha ragione. Del resto intendono tutti e due la parola democrazia allo stesso modo: tutte le TV in mano ad una persona, tutti i giornali idem e una finta opposizione messa li da lui stesso se fosse al governo.
Complimenti come sempre caro Silvio.
Di bugie non si vive, però con le bugie si può fare tanta, tanta, tanta strada.
Un saluto.
Gian Franco
a marco aurelio…”non sono certo berlusconiano”.. CREDI DI RIUSCIRE A PRENDERCI PER IL CULO..TU SEI PROPRIO PIERSILVIO..IMPARA DA PAPA’ L ARTE DEL PRENDERE PER IL CULO LE PERSONE!!
Per prima cosa ringrazio quanto riportato da Beppe Grillo.
Per seconda cosa promoziono il sito ufficiale di chi ha problemi relativi ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento: http://www.dislessia.it
Noi genitori ci siamo organizzati con un altro sito: http://www.dislessia-genitori.org
Sperando di poter far luce ai dubbi e per poter essere una guida su come coadiuvare chi si trova in difficoltà. A disposizione.
Orlando Didier
Una scuola che funzionasse secondo i più alti principi democratici dovrebbe essere in grado di fornire a TUTTI le stesse opportunità di preparazione, ma questo significherebbe spendere troppi soldi per dotarsi di personale altamente qualificato. Un dislessico o un qualsiasi diversamente abile dovrebbe avere insegnanti in grado di valorizzare in pieno le sue capacità.
È il solito grosso equivoco dell’uguaglianza = democrazia. La vera democrazia deve dare a tutti le stesse possibilità (scusate se mi ripeto) ma evidentemente non rientra negli obiettivi e negli interessi di chi governa.
Cerca o inserisci un sito in: Arte e cultura, Attualità e media, Divertimento, Economia, Erotismo, Informatica, Istituzioni, Istruzione, Salute, Scienze, Società, Sport
Scusami una semplice domanda:
Ma perchè ripetete sempre le stesse cose?
Questa frase l’avete ripetuta almeno un centinaio di volte! Come quella del centro di villeggiatura per militari nazisti o sulla vostra verità sul numero dello sterminio degli ebrei (in ogni caso, con le vostre parole, confermate che almeno un certo numero sono stati gassati anche se non il numero ufficialmente riportato dai liri “scolastici” di storia).
Questo problema mi ricorda alcune parole espresse dal carissimo e compianto Giudice Falcone a proposito di azione mafiosa:
Discriminare – Isolare – Eliminare.
Si discrima una persona;
La si isola dal gruppo;
La si elimina (non necessariamente fisicamente)…
… è quello che fa la politica di oggi!
BEPPE GRILLO FOR PRESIDENT!
“Meglio un Comico al parlamento che Parlamentari comici”
Sicuramente il Sud e i suoi rapinatori politici hanno le loro colpe ma il Nord e i truffatori industriali non ne escono indenni… basta notare che la maggior parte delle opere rimaste incompiute o per le quali sono stati spesi più di quattro volte il costro previsto inizialmente stanno proprio al Nord… l’autostrada di Brescia ti ricorda qualcosa? (per citarne solo una)
Piccola Squaw…. continua a fare l’indiana padana! (scherzosamente: guarda Striscia ogni tanto!)
ragionamento logico, non fa una grinza, da persona che vive coi piedi per terra e non sogna il paradiso
purtroppo a dire queste cose dopo ti chiamano razzista.
va bene Beppe. Ammetto che non conosco a fondo il problema dislessia, ma in questo caso non la farei troppo grossa. In fondo dislessici lo stiamo diventando un po’ tutti, a causa della velocità con cui dobbiamo scrivere restando collegati ad internet, che è un mostro che spesso ci risucchia, avendo noi sempre poco tempo a disposizione per svolgere le pieghe delle nostre idee.
Non sarei un allarmista a piè sospinto e spesso sono gli insegnanti di classe che si fanno carico di tutelare i loro alunni più in difficoltà. Insomma, se i prof sono gente onesta che vive eroicamente la propria missione, sono loro che cercano di far presente le situazioni personali degli alunni così come sono. Non sempre ciò accade, ma ne basta uno (nelle situazioni più paradossali basta una pecora nera) nell’ambito docente di una classe.
Secondo me, poi, ha fatto bene questa mamma ad informarsi per aiutare il proprio ragazzo (l’istinto materno è questo), ma hanno fatto ancor meglio i burocrati del Provveditorato a risponderle in questo modo. Il ragazzo vuole fare la sua battaglia, dimostrare che vale anche in situazione difficile, va aiutato per non rendergliela impossibile ma non distolto dalla prova. Perchè questa prova che lui vuole ingaggiare con se stesso, lo maturerà. Credo che eccessi materni che in fondo volevano una raccomandazione certificata dalla legge, siano controproducenti, e possano indicare la strada a questo giovane non dell’uomo, ma del mammo. Mi sembra che sia quello che vuole anche lui.
ciao, Marco
Da indiscrezioni, sembra che la donna vittima della sanzione abbia raggiunto con il proprio figlioletto in braccio, in un secondo momento, la vigilessa artefice del verbale. Una volta raggiunta, ha colpito il vigile con un pugno e ha gettato il figlio a terra inscenando un’aggressione. In pochi secondi circa 300 connazionali hanno circondato e aggredito le forze dell’ordine.
La folla inferocita ha linciato i vigili prendendoli a calci, pugni e sprangate; qualcuno ha anche cercato di impossessarsi delle pistole di ordinanza.
Dopo l’aggressione i cinesi hanno presidiato la zona con bandiere della Repubblica Popolare Cinese inneggiato slogan contro i vigili e i cittadini italiani accusati di essere razzisti e di usare metodi discriminanti nei loro confronti. In tutta risposta, i residenti milanesi hanno esposto bandiere tricolore. Alcuni facinorosi sostengono che la chinatown milanese non è più territorio italiano ma cinese e che non ci sono regole da rispettare.
I residenti milanesi, ormai una piccola comunità “straniera” all’interno della zona, accusano di essere abbandonati dalle istituzioni locali che non provvedono a far rispettare la legge e le normali regole di convivenza. Lamentano la mancata volontà della comunità cinese di integrarsi con gli italiani.
Il sindaco Moratti, commenta l’accaduto affermando che non devono esistere zone franche e che la legge è uguale per tutti. Parole giuste ma prive di fondamento, visto che l’intera città è ormai piena di queste cosiddette zone: la prossima volta la rivolta potrebbe essere legata alle comunità rom, oppure ai cittadini africani o ai peruviani. Tutta la città non è sicura da eventi come quelli di via Sarpi.
Il capoluogo lombardo è un gran calderone multietnico in cui manca la volontà dei milanesi, delle istituzioni e delle comunità straniere di dialogare, rispettare le regole e d’integrarsi.
La comunita’ cinese di Milano potrebbe indire per i prossimi giorni una manifestazione in difesa dei dirit
be questa e la dura realta.., anche io ho una lieve forma di dislessia, e ho sempre avuto problema con le doppie , la mia maestra dell’elementari era una stronza, oltre che a darmi certe pizzoni non mi ha aiutato a superare questo problema , anzi lei era con la coscienza a posto perchè sapeva che 5 bambini della sua classe andavano bene ( la classe era conposta da 30 BAMBINI ) e se il resto non andava bene non era colpa sua ma degli alunni che non si applicavano, e quindi il problema non era il suo (mi ricodo bene questo discorso ). io anche pensavo che il problema era il mio perchè non mi applicavo, il problema delle doppie me lo porto ancora con me. pensavo di non essere dislessico ma una mia amica che fa la maestra mi ha detto che lo sono, la mia amica sta studiando prorpio questo tipo di problema per i suoi alunni.
oltre ad essere un problema questo della dislessia, una delLe piaghe per i nostri bambini sono queste maestre che non sanno fare il loro lavoro , e questo e grave perchè i bambini crescono con gravi lacune, che poi crescendo difficilmente riusciranno a risolvere , il problema della dislessia va risolto da bambini … e no a 18 , 25 30 anni .
un bacio da lele 28 anni
UN BACIO A TUTTI
boyroma79@yahoo.it
REPUBBLICA:
Washington, 22:12
BANCA MONDIALE: PREOCCUPAZIONE PER SCANDALO WOLFOWITZ
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ALLA GOGNA PER AVER RACCOMANDATO L’AMANTE !!
IN ITAGLIA CI SONO PRIMARI E MEDICI RACCOMANDATI (LA MAGGIORANZA!!) DAL POLITICO O DAL VESCOVO A CUI NON DAREI DA BADARE NEMMENO IL MIO GATTO !!
Ciao….
Signora Anna a me viene in mente una frase dettami da un responsabile appena prima del test di ammissione alla facoltà di medicina e chirurgia……”Prima ci sono i raccomandati, poi ci sono i Più bravi….e per gli altri non c’è più posto!”….ed era “solo” un test…..figuriamoci in tutto il resto…..Comunque in bocca al lupo
Israele stato terrorista: civili palestinesi usati come scudi umani,
vedi video on
http://guerrillaradio.iobloggo.com/
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alex arrigoni 15.04.07 23:55
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QUANDO I PALESTINESI MANDANO GIOVANI MADRI AL “MARTIRIO” TUTTI ZITTI, QUANDO HAMAS E HEZBOLLAH FANNO LE LORO BASI SOTTO SCUOLE E OSPEDALI, TUTTO TACE, QUANDO I CAPI LADRONI PALESTINESI SPEDISCONO GIOVANI E RAGAZZE AD IMMOLARSI PER I LORO INTERESSI NEGLI USA, IN EUROPA E NEI PARADISI FISCALI TUTTI IN SILENZIO !!
QUANDO I PALESTINESI CATECHIZZANO I BAMBINI ALL’ODIO VERSO ISRAELE NESSUNO DICE BEO !!
CHI HA FATTO QUESTO IN ISRAELE ORA VERA’ PUNITO !
NELL’ISLAM L’ORRORE E’ LEGGE DELLO STATO !
FORZA ISRAEL !!
Si puo’ rispondere solo in una maniera alla merda che tu hai scritto: GET FUCKED!!!!!!!!
Caro Zio, hai l’ignoranza che ti corre appresso con la vanga e te ne bei come tanti, sei la prova tangibile che è dare le perle ai porci è solo uno spreco.
Lettera aperta al sindaco di Rende, Signor Umberto Bernaudo.
h
Prima o poi sapevo che sarebbe successo. Da anni osservo la mia piccola città riempirsi di cantieri, vedo i palazzi spuntare fuori come funghi e mi arrabbio. Mi arrabbio tremendamente. Volevo scriverle già da molto tempo, ma non si preoccupi, non le addosso tutte le responsabilità del caso, in realtà, lo so, avrei dovuto scrivere anche ai suoi predecessori. […]
…continua: clicca su: http://lacollinetta.blogspot.com/2007/04/lettera-al-sindaco-di-rende-cs.html
il bello e’ che IN TEORIA non c’e lavoro da quelle parti, come diavolo fate a costruire e a chi le vendete le case se non c’e lavoro ?
ringraziate l’europa con i fondi free per il sud.
casso: solo giu’ succedono ste cose.
La scuola è il parcheggio per una miriade di persone insulse e insignificanti che cercano il “posto fisso”
meglio non toccare questo tasto.. si innescherebbe una discussione politica sui sinistri , gennarino e i savoia, nord sud , solo diritti e non doveri appiccicandosi adosso l’etichetta di razzista
Cara signora non si disperi, questo accade perchè le ASL sono gestite da politici che non hanno trovato locazione nei ministeri e l’uomo politico è notorio, non capisce un cazzo per sua natura.
Correggo: Ovviamente non mi riferisco alla totalità ma solo ad una buona percentuale.
Ne approfitto per uscire lievemente fuori tema pur restando nello stesso ambito:
Questa è l’esatta fotografia di come la maggior parte dell’ordinamento scolastico funzioni in tutte le sue sfaccettature. Questo modo di agire ottuso ed ignorante è ormai da decenni un tutt’uno con la fantastica “classe docenti”, un gruppo di depressi/e insegnanti che rivedono in studenti e studentesse paure e sogni irrealizzati della propria vita. Ovviamente non mi riferisco a una buona percentuale e non ad una valutazione assoluta.
La scuola è il parcheggio per una miriade di persone insulse e insignificanti che cercano il “posto fisso” e che non si rendono conto della loro funzione educativa: imparare a RAGIONARE con la propria testa viene prima di imparare una lezione di una qualsiasi cosa.
Definire dislessico questo ragazzo è definirlo più abile degli altri ragazzi che, facendo lo stesso percorso, magari hanno raggiunto i suoi stessi livelli.. ma senza difficoltà! BRAVO!
Ringrazio l’introduzione dei VIDEOFONINI perchè hanno fatto in modo di DIVULGARE AL MONDO come LAVORANO i “professori”.. caos e incapacità gestionali nelle classi!
I veri professori, quelli che insegnano alla vita, purtroppo c’è ne sono davvero pochi!
buon compleann.o PAP.A BENEDETT.O SEDICE.SIMO
cento di questi giorni
** L’antipasto l’ha preparato delicatamente Romano Prodi, il giorno prima. Declamando, tutto sommato, un’ovvietà: «Il mercato non può tutto. Anche i legami sociali, la coesione fra persone, sono la premessa della crescita di un Paese».
**Il pranzo, luculliano, visto che a spese dei privati, l’ha servito invece il fido Paolo Ferrero: anche i volontari usufruiranno di 150 ore l’anno di permessi retribuiti. Il che tradotto significa che lo Stato chiederà alle aziende di pagare i propri dipendenti per svolgere un servizio pubblico.
L’idea, come spesso accade negli ultimi tempi, è di Paolo Ferrero, Solidarietà sociale.
i volontari potranno usufruire di permessi dal lavoro retribuiti». Applausi scroscianti dai 2182 astanti, in rappresentanza di 1764 associazioni e 418 altri enti. Il ministro rispolvera il modello anni ’70 delle «150 ore», quelle per permettere agli operai di studiare senza rinunciare al lavoro.
Secondo Ferrero bisognerà studiare una qualche forma di «flessibilità» per il volontario che lavora sul modello delle «150 ore».
sara’ felice ferrero e gli amanti della cultura/ ricchezza multietcnica
VA BE
Sappiamo bene che sei il sig. signoragio, un parassita come te si riconosce anche lontano un miglio.
Tu per me hai la patologia del mito, tu sei psicolabile e secondo me potresti anche uccidere ciò che ti ossessiona, potresti agire un pò come chi ha ucciso personaggi famosi o miti della musica.
Spero di non incontrarti mai, pazzo.
Scusa Emanuele,avevo scritto una lettera per TE,e mi hanno censurato tutta la notte.
BASTARDI!
Buona notte.
apparte che non è il caso di offende e poi quando vedi la gente intorno a te che moie di tumore e vegono finanziati gli inceneritori viene boicottato l’idrogeno e questi cazzo di pannelli solari hanno prezzi fori di testa e non è incerta la cosa e poi cosa mi vui dire dei sildi di beppe saranno anche cazzi sua ,,, io non sto dicendo dei sordi o no sto parlando delle verita che beppe ci fa capire a noi poveri coglioni che si vive in palazzoni popolari tra eternit asfarto e smog e tanta miseria anche curturale
si, perchè quello che ti ho proposto vale molto di più dei tuoi monologhi che tanto non te li legge nessuno….
l’intelligenza guarda oltre tu sei rimasto fermo a qualcosa di cui ci si potrebbe svincolare ma che non provi nemmeno a voler tentare una via di uscita, immaginando un mondo migliore, con soluzioni per un futuro migliore….
si crea sognando, e creando si realizza…
io ti ho proposto di valutare un sistema nuovo, tu con arroganza proponi, a me lettore, qualcosa che ho già lasciato alle spalle, un sistema corrotto non lo cambi postando da grillo, e la gente non capirebbe, non c’è tempo di informare, ci vogliono alternative, e pare tu non ne abbia..
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e cosa avresti proposto di tanto intelligente?
considerando che arrivi con la soluzione al problema con 310 anni di ritardo!!
http://www.signoraggio.it
e ti sbagli tu sei stato tanto tanardo che ho dovuto ripeterti il post 4 volte per farti capire che si eliminerebbero le banche, perchè non hai mai immaginato di poter togliere la fonte dei tuoi problemi, ovvero le banche, che ti ossessionano……
non si tratta semplicemente di usare la tessera magnetica, nessuno ha mai pensato di eliminare le banche, eppure il sistema si può attuare senza compromettere la vita dei cittadini……….
ora a me non importa una sega di chi tira prima l’idea, ti chiedevo soltanto di progettare un sistema di questo tipo, dopo non resterebbe che diffondere il progetto, almeno pensaci…
ah ah ah ah ah ah ah ahahabhahah ah ah!!!
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ECONOMISTA CINESE SPARATI!!!!!
Luca Grimaldi 16.04.07 02:48
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qui c’e’ troppa isteria… datevi una calmata, masturbatevi!!
ù
sono tornato ora da genova ero allo spettacolo di beppe bellissimo ma la cosa piu bella è quando beppone si è appoggiato alla mia spalla mi ha guardato negli occhi cazzo mi sono ghiacciato ma mi sono sentito vivo e nei suoi occhi brillavono le mie le nostre paure le paure di questa societa incerta comunque …..ps la trovero la registrazione dello spettacolo di stasera ..bo ..speriamo è sicuro che non smettero mai di cercarla se qualcuno mi puo aiutare….. a beppe fatti sentire domani..buona notte a tutti
ciao
mai quanto te, lo dimostri tutti i giorni con i tuoi copia e incolla…. babbo!
zio pino 16.04.07 03:54
se sei scemo e continui a rompere il cazzo, non posso esimentmi dal mandarti a fare in culo, parli di cose che non conosci, somaro, il mio copia incolla e’ il tuo argomento preferito, non hai altro da dire coglione?
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sparisci
si, perchè quello che ti ho proposto vale molto di più dei tuoi monologhi che tanto non te li legge nessuno….
l’intelligenza guarda oltre tu sei rimasto fermo a qualcosa di cui ci si potrebbe svincolare ma che non provi nemmeno a voler tentare una via di uscita, immaginando un mondo migliore, con soluzioni per un futuro migliore….
si crea sognando, e creando si realizza…
io ti ho proposto di valutare un sistema nuovo, tu con arroganza proponi, a me lettore, qualcosa che ho già lasciato alle spalle, un sistema corrotto non lo cambi postando da grillo, e la gente non capirebbe, non c’è tempo di informare, ci vogliono alternative, e pare tu non ne abbia..
o ma conosci tre parole: coglione, pirla e somaro…
il resto è tutto copia e incolla….
o la si pensa come te o siamo coglioni…
non hai mezze misure, non sei capace a svincolarti da quello che pensi sia utile, che in realtà è ormai futile davanti al progresso tecnologico. Sei un pazzo ossessivo.
zio pino 16.04.07 03:39
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zio pino, mavaffanculo!! ignorante!!
mai quanto te, lo dimostri tutti i giorni con i tuoi copia e incolla…. babbo!
ascoltate
” RADIO SIGNORAGGIO NETWORK ”
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lo sentita fa schifo…
Federico :-))) i miei omaggi.
E’ proprio vero. D’altra parte che volete? La menzogna, cari signori, è l’essenza del sistema finanziario e praticarla è perfettamente coerente con le regole del potere delle Banche. Non ci credete? Ebbene, pensate alla elementare regola di ogni mercato finanziario per cui è necessario dare fiducia agli investitori pena lo spavento, la crisi, il disastro, la catastrofe. Fiducia a tutti i costi, anche e soprattutto mentendo sapendo di mentire. Il Governatore di Bankitalia mente? Compie il suo dovere istituzionale. Dopo il 1992 il sistema bancario, che si fonda sulla menzogna e sulla truffa del signoraggio, è diventato la fonte dell’etica nazionale. Vuoi campare e avere un po’ di credito per comprare la macchina, il telefonino, la casa, un’azienda, una Banca? Solo se la Banca vuole, altrimenti sei morto. E’ la Banca che decide chi è degno e chi no, secondo suoi inappellabili criteri di giudizio. Il coro unanime del mediatico, ha investito questi signori per oltre un decennio del ruolo di supremi custodi dell’etica e della democrazia della Nazione. Un gruppo di oligarchi, sottratto ad ogni controllo, è divenuto il depositario del verbo democratico, in un paradosso da far impallidire Epimenide, ma assolutamente naturale per i nostri anchorman. L’apoteosi della truffa, perché tale è la creazione di denaro sul debito, perché tale è il signoraggio, Bankitalia, è divenuta la fonte dell’etica nazionale. Ah, se la gente sapesse come viene creato il denaro farebbe la rivoluzione prima di domattina, disse un Rothschild qualche secolo fa. La pubblica menzogna, eletta a sistema, ha custodito tanto bene il segreto che ancora oggi quasi nessuno lo conosce. Per questo non posso che elogiare Mario Draghi, che, con la sua incrollabile fede nella menzogna istituzionale, con la sua strenua difesa della liceità della truffa bancaria, ci ha fatto scoprire che il Re è nudo. Grazie, Mario Draghi!
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Beppe… dai fai l’onesto (bha!!), raccontaci del tuo soggiorno a bordo del Britannia del 2 giugno 1992,
quando sei sbarcato dal tender in banchina, hai dichiarato al TG2 che: “hanno detto cose molto interessanti”, ce le vuoi raccontare?
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sei il classico tuttologo limitato, senza vedute, immaginazione e fantasia. Morirai sommerso dai tuoi numeri, idiota!
Anche le mille alchimie sul valore delle merci – ricordo, a chi crede che l’abolizione del signoraggio sulle monete sarebbe il toccasana per tutti i mali, che già Marx ne parlò abbondantemente nel “Capitale”, accusando di quella truffa la Banca d’Inghilterra – non mutano il quadro di fondo. Pur essendo consapevole della truffa sul valore delle monete, essa non è altro che il simulacro di un reato ancora più vergognoso che viene perpetrato nei confronti delle nostre stesse vite: l’appropriazione e la mercificazione della vita stessa, reato incommensurabilmente più grave di qualsiasi truffa operata con la carta moneta.
Se non vogliamo finire nel buio pozzo del nuovo grande scontro per il predominio sul pianeta – la vera terza guerra mondiale – non basta cambiare il sistema d’approvvigionamento energetico, non è sufficiente riappropriarci del valore delle monete, bisogna riaffermare con forza che l’uomo è in grado di gestire gli eventi economici programmandoli, e non si venga a dire che perché una masnada di gerarchi con la stella rossa non ci è riuscita ciò non è possibile. Si fanno forti del fallimento dell’URSS per mascherare la verità, ossia che il capitalismo ha anch’esso le gambe molto, molto corte ed inciampa oramai ad ogni piè sospinto: in definitiva, anche un greco od un romano vi avrebbero riso in faccia se aveste proposto l’abolizione della schiavitù.
Continua nella discussione →↓
Nei prossimi mesi, quindi, attendiamoci grandi sorrisi e profonde “aperture” nei confronti della nuova classe politica americana –, mi creda, contessa, così diversa dal quel bifolco vestito a festa di Bush… – e già si preparano grandi festeggiamenti per le nuove aperture “democratiche”, da una sponda all’altra dell’Atlantico.
Il nuovo progetto non si chiamerà più “Nuovo Medio Oriente” bensì “riappacificazione” del Medio Oriente o qualcosa di simile: e chi non ci starà? Beh…per chi è proprio “contro la pace”…anche una guerra – piccina, per carità, insignificante – è giustificata…
Mio Dio, che puzzo di morte si respira nei proclami dei pacifisti professanti della politica nostrana, quale inganno mortifero si nasconde dietro alle nuove, grandi “volontà di pace”! E’ proprio vero che la via dell’Inferno è lastricata di buone intenzioni.
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Giustamente, il Ministro italiano degli Esteri D’Alema ha scorto in quei mutamenti interni agli Usa il passaggio dall’unilateralismo dei neocon ad una nuova fase, più vicina al multilateralismo che fu di Clinton.
Non dimentichiamo, però, che quella fase – nella quale Europa e Stati Uniti furono più vicini per gestire i destini del pianeta, come nei Balcani – fu anch’essa una stagione di guerra, anzi: proprio nei Balcani iniziarono ad essere evidenti alcune fratture fra gli Usa e la Francia , la Russia e la Cina.
Ricordiamo che – appena sette anni or sono – diciotto aviazioni europee più quella statunitense non esitarono a bombardare la Serbia per due mesi, dove furono uccisi dalle bombe della NATO 1.200 civili serbi.
Il grande sogno americano di dominare solitari il pianeta è dunque andato in frantumi: non per questo, però, possiamo credere che Washington ceda le armi e s’appresti a chiudersi in sé stessa, ossia a varare una nuova fase isolazionista. Nel pianeta della globalizzazione dei mercati, chi si ferma è perduto.
I prossimi due anni della presidenza Bush – il cosiddetto “regno dell’anatra zoppa” – saranno utilizzati per ricostruire i rapporti fra le due rive dell’Atlantico: consapevoli di non poter raggiungere l’obiettivo in completa solitudine, gli Usa cercheranno nuove alleanze per realizzare i medesimi risultati.
D’altro canto, nemmeno l’Europa desidera che gli Stati Uniti abbandonino lo scenario geopolitico mondiale: l’assenza di Washington dalla scena comporterebbe per Bruxelles un impegno che l’Europa, oggi, non è in grado di reggere.
Cosa possiamo ragionevolmente attenderci dalla nuova situazione?
La Terza Guerra Mondiale!!
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• Tutti i politici eletti alla guida della Nazione hanno sempre indebitato lo Stato chiedendo denaro in prestito ad una ristretta cerchia di banchieri privati.
• Questi banchieri internazionali creano il denaro dal nulla e senza nessuna contropartita, semplicemente stampandolo.
• Gran parte delle tasse versate dal cittadino servono a pagare gli interessi su quel debito inestinguibile, eterno, costituito da carta straccia.
Perchè?
1. lo Stato non si stampa da solo i soldi?
2. conia le monete metalliche ma non stampa le banconote?
3. emette Obbligazioni invece che stampare moneta esente da interesse?
4. dal 10 AGO 1893, l’elenco dei soci della Banca d’Italia è stato reso disponibile solo il 20 SET 2005?
5. il Senato della Repubblica nei suoi verbali riporta «omissis» quando arriva ad elencare tali partecipanti?
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Si potrebbero fare tante BELLE COSE in Italia…
Ma purtroppo il Bilancio italiano chiude sempre in perdita a causa degli INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO, e pertanto la LEGGE FINANZIARIA non può che prevedere TAGLI e AUMENTI DI TASSE…
…Ed il DEBITO PUBBLICO è dovuto al SIGNORAGGIO…
Come lascia intendere questo “Video introduttivo al signoraggio”:
http://www.youtube.com/watch?v=Idql6gzDMQs
Come spiega lo stesso BEPPE GRILLO in questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=CJJ9rzReXso
E come ribadisce in quest’altro:
http://www.youtube.com/watch?v=jaglFd7D56I
Come conferma Antonio di Pietro:
http://www.youtube.com/watch?v=zIG3BpdJSwU
Come spiega il co-autore del libro “Euroschiavi e i segreti del signoraggio” in questa intervista:
http://www.youtube.com/watch?v=HtNZwjWcHv8
E questo documentario piuttosto dettagliato:
http://www.youtube.com/watch?v=v_SUmlKitMY
Ed è solo l’inizio…
…La verità è là fuori, documentatevi!
PS: SE VI INTERESSA, DAL MOMENTO CHE QUESTO POST E’ GIA’ STATO CENSURATO CENTINAIA(!!!!) VOLTE, VI CONSIGLIO DI SALVARE I LINK CHE HO FORNITO PER POI POTER VISIONARE I VIDEO CON CALMA.
Per quasi 50 anni abbiamo vissuto insieme un grande pericolo, all’ombra dell’Unione Sovietica, un paese aggressore che voleva imporre il suo modello politico a tutto il mondo. Diverse volte nella mia vita ho visto per puro miracolo sventare il sogno dell’Urss. Poi abbiamo visto la bestia contorcersi e morire davanti ai nostri occhi. Ma invece di esserne felici, siamo andati a crearci un altro mostro. Questo nuovo mostro è straordinariamente simile a quello che abbiamo appena seppellito. Che cos’era l’URSS? Un’unione di repubbliche socialiste. Che cos’è l’UE? Un’unione di repubbliche socialiste. Tutti i paesi dell’Unione europea tranne la Spagna e l’Austria non avevano governisocialisti. E guardate cos’è successo ll’Austria, quando non ha voluto un governo socialista. E la Spagna con qualche bomba sui treni a Madrid. Chi governava l’URSS? Quindici persone, non elette, che si sceglievano fra di loro Chi governa l’UE? Venti persone non elette che si scelgono fra di loro. Come fu creata l’URSS? Soprattutto con la forza militare, ma anche costringendo le repubbliche a unirsi con la minaccia finanziaria, facendo loro paura economicamente. Come viene creata l’UE? Costringendo le repubbliche a unirsi con la minaccia finanziaria, facendo loro paura economicamente. Per la politica ufficiale dell’URSS le nazioni non esistevano, esistevano solo i “cittadini sovietici”. L’URSS Creò una nuova entità, chiamato popolo sovietico. L’UE non vuole le nazioni, vuole solo i cosiddetti “europei”. In teoria, ogni repubblica dell’URSS aveva il diritto di secessione. In pratica, non esisteva alcuna procedura che consentisse di uscirne. Nessuno ha mai detto che non si può uscire dall’Europa. Ma se qualcuno dovesse cercare di uscirne, troverà che non è prevista nessuna procedura. Nell’Urss esisteva la corruzione tipica di una repubblica socialista: una corruzione organizzata dall’alto. Nell’UE i sintomi della corruzione sono uguali, tipicamente sovietici.
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Hai fatto la scoperta dell’acqua calda
Beppe!! basta con queste stronzate!!
SPIEGA AL POPOLO BUE (o somaro) IL SIGNORAGGIO
OPPURE CHIUDI IL BLOG!!
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guardate qua:
http://www.signoraggio.it/grillosignoraggio98.html
Sono stati condannati a morte nel settembre del 2003. Si tratta di un popolo intero, fatto di bambini, uomini, donne e vecchi: gli Anuak della regione di Gambella (Etiopia). La loro colpa? Vivere in una regione ricca di oro e di petrolio.
Nemmeno i migliori servizi giornalistici sull’Africa dicono che i genocidi dei popoli africani vengono pianificati dai governi fantoccio, eppure spesso è così. Il caso degli Anuak non è certo l’unico, basti ricordare gli Ognoni della Nigeria, i Fur del Dalfur o i Pigmei di etnia Baka. [nella foto: donna Anuak]
L’accanimento contro gli Anuak è iniziato alla fine del 1979. Quell’anno, le terre degli Anuak furono confiscate, per costringere la popolazione ad arruolarsi forzatamente o al lavoro coatto nelle fattorie. Gli Anuak cercarono di scappare, ma molti furono uccisi o arrestati.
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Se “democrazia” vuol dire trasparenza, come sosteneva Norberto Bobbio nei suoi scritti, come fa il cittadino italiano a credere nella democrazia di fronte alla precisa volontà di non trasparenza istituzionale? Mi riferisco alla legge 241 del 1980, apparentemente nata per promuovere la trasparenza amministrativa negli organi statali, ma paradossalmente generatrice del suo contrario e cioè del concetto di “segretazione”. Se si studiano infatti le “eccezioni” amministrative alla trasparenza, risulta che le “segretazioni” sono la norma, e che la trasparenza è l’eccezione! La nostra repubblica è addirittura fondata sul segreto finanziario e militare: si vedano a questo proposito il decreto Concione per il ministero della difesa, e il decreto D’Alema per i servizi segreti, che portano a 50 anni la durata della “segretazione” di atti attinenti soprattutto alla determinazione ed all’attuazione della politica monetaria: “atti, studi, relazioni e proposte, relativi alle iniziative di finanziamento, previsione e controllo di bilancio e atti che riguardano la posizione italiana nell’ambito di accordi internazionali sulla politica monetaria e sulla politica redditizia e finanziaria”.
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Perché queste condizioni di segretezza? Perché il cittadino non deve sapere? Proprio i recenti scandali bancari hanno mostrato retroterra nei quali è percepibile come queste condizioni di “segretazione” di atti concernenti materia finanziaria contribuiscono a rendere particolarmente difficile qualsiasi controllo e verifica dall’esterno. L’Italia dunque poggia “legalmente” sul contrario della trasparenza. E sempre “legalmente” gli italiani sono tenuti a versare lacrime e sangue per pagare l’invenzione dei banchieri, cioè il cosiddetto “debito pubblico”, che con l’avallo di politicanti – per i quali il bianco è uguale al nero – è diventato la ragione dell’imposizione (e già la parola è significativa) di finanziarie sempre più truffaldine e deprimenti l’economia intera, con la conseguente depressione di qualsiasi iniziativa o creatività del cittadino.
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Ecco perché se un’eminenza grigia, creatrice di moneta dal nulla (o se chi per essa) dice che il Pil è aumentato dello 0,7, il governo in carica gongola, mentre l’opposizione si rode. Questo è vero. Ma si rode solo perché il messaggio dell’eminenza grigia è il seguente: “Non vincerete alle prossime elezioni, in quanto chi governa ora, rientra nei nostri piani di “ordine mondiale”, e non vogliamo opposizioni ad esso!” Ora infatti, dopo l’Iraq, è la volta dell’Iran… Ed ecco perché Ezra Pound affermava che i politici tutti “sono i camerieri dei banchieri”. Bisognerebbe chiedersi chi è che ha dato per primo la notizia di quello 0,7, e individuandolo, si potrebbe star certi di trovarsi di fronte ad uno 007 con licenza di uccidere. Questo è il mio parere, che ovviamente non cambierebbe se in luogo dello 0,7 si fosse parlato di uno 0,7 con segno negativo.
Credo che se un solo studioso del calcolo del Pil fosse in grado di dimostrarne la scientificità, tale calcolo sarebbe utile, così come è utile il teorema di Pitagora, e l’economia mondiale non sarebbe in crisi com’è. In altre parole, se la fede del politico nel Pil fosse in buona fede, diventerebbe operante, in quanto l’autorità politica sarebbe autrice (da auctor) di qualcosa di valido, vale a dire di opere di giustizia, e la sua parola diverrebbe credibile. Ma poiché il calcolo del Pil è assolutamente ascientifico, nessun politico ha in realtà voglia di impegnarsi, e dunque ci si ostina solo a creare norme economiche, perdendo così il senso della giustizia, che è norma di luce. Pertanto, lo Stato di diritto si muta in diritto di Stato, che distrugge gli agrumi per farne aumentare il prezzo, distruggendo l’economia, e generando, in quanto terrorismo di Stato, risposte terroristiche.
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Oggi il Pil è di fatto il “pil-astro” che sorregge la pretesa dei signori tipografi (così si dovrebbero chiamare gli attuali banchieri delle “Banche Bassotti” emittenti) di emettere debito anziché credito, i quali pretendono non solo “prestare” banconote – indebitando così gli Stati del valore nominale di esse anziché di quello meramente tipografico – ma perfino gli interessi! Così avviene che sul pilastro di questa frode (legalizzata, in quanto la “banca d’Italia” – in realtà “banda d’Italia” S.p.A. con scopo di lucro – si è da decenni autonominata Istituto di Diritto), i cittadini sono tenuti all’oscuro, mentre i politicanti di destra, di sinistra e di centro, fanno mostra di credere al Pil, come se il calcolarlo fosse davvero possibile. Hanno interesse a far credere alla serietà di quel pilastro, perché, in base ad esso, possono percepire stipendi dieci volte superiori a quelli del popolo, sempre più ignaro, e sempre più muto seguace di correnti politiche apparentemente litiganti ma in realtà tutte d’accordo nel fregare il cittadino.
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La notizia della crescita del Pil (il cosiddetto prodotto interno lordo del cui calcolo nessuno sa niente) paventata da una parte politica, potrebbe benissimo essere smentita dalla parte politica avversa come occultismo di Stato. Ma se l’occulto divenisse palese, il giochetto sarebbe scoperto. Penso al Cicap, comitato per lo smascheramento del paranormale fasullo. A chi è in grado di dimostrare la “scientificità” del calcolo del Pil, il Cicap non dovrebbe forse offrire gli stessi soldi che promette a chi riesce a dimostrare scientificamente un fatto paranormale?
Il calcolo del Pil è infatti una bufala alla Vanna Marchi. Si fa “ad occhio”, in quanto è un’impresa impossibile. Dal 1971 gli economisti si sono infatti “convertiti” al Pil, ma prima di quella data, sapevano ed affermavano in coro che tale calcolo era una vera e propria assurdità scientifica. Cos’è successo dunque nel 1971? È successo che il “pagabile a vista al portatore”, che era scritto sulle nostre vecchie lire, è stato derealizzato, in quanto furono abolite la convertibilità e le riserve auree. E sostituendole col Pil, a mo’ di “garanzia” per la “serietà” delle emissioni di cartamoneta, si continuò (e si continua) ad emettere denaro, come se tale fatto notorio non fosse noto.
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È la Banca d’Italia stessa che nella definizione delle “BANCONOTE IN CIRCOLAZIONE” ci racconta che esse sono REDDITO (signoraggio).
Nel momento in cui si pongono nelle passività i suddetti “redditi” succede che gli stessi vengono sottratti al CONTO ECONOMICO, così come definito dall’art. 2425 del C.C.. Significa due cose:
1) il reddito così trattato non viene sottoposto a nessun tipo di imposizione fiscale, né a nessun tipo di rientro nelle casse dello Stato;
2) lo stesso viene fatto sparire dalla contabilità per prendere la misteriosa via del “NERO”.
Il mondo accademico prova a correre in soccorso a bankitalia spiegando meglio la faccenda. Dal libro universitario di economia aziendale (Produzione e Mercato – A. Birolo G. Tattara – Ed. Il Mulino – 1991 – ISBN 88-15-02961-3): “Si osservi che il biglietto di banca rappresenta un debito della banca centrale nei confronti di chi lo possiede. Quando un biglietto torna alla banca centrale, il debito che esso rappresenta è automaticamente estinto; l’eliminazione del debito comporta dunque la distruzione della moneta”.
Quindi è tutto chiaro!? Bankitalia si è sbagliata a definire le “banconote in circolazione” come “reddito” perché in realtà è un debito e quindi fa benissimo a mettere quelle somme nelle passività. La banconota che torna alla banca centrale viene distrutta.
Vengono spontanee alcune domande:
a) da quando in qua un soggetto percepisce gli interessi di un debito da esso stesso contratto?
b) quando un debito non viene richiesto da nessuno è ancora tale? Nessuno infatti ha titolo per andare alla Banca d’Italia ad esigere la restituzione di quel “debito”!
c) da quando in qua un debitore “distrugge” il credito altrui? Quelle banconote sono della collettività e servono per scambiare i beni che la collettività stessa produce.
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Il leccaculismo è una pratica sempre molto diffusa, cui si dedica una folta schiera di sbavanti mezzecalzette; donnette e omini inclini al baciastivali.
Costoro, privi di qualsiasi decente dote per emergere, si rifugiano in quella che è diventata una vera e propria disciplina di vita: la leccata.
La slinguata è un’arte; c’è chi la dispensa così frequentemente da acquisirne una padronanza assoluta. Tale sopraffina tecnica si sviluppa e s’impone nel nostro sistema sociale sempre più gerarchicizzato e burocraticizzato. Per piacere agli altri, per far carriera devi evitare d’essere sincero, devi sottrarti dal dire ciò che pensi. Meglio adulare, incensare, ossequiare, lodare, lusingare.
Ci sono diverse categorie, dalla “lecchina lungimirante”, che slingua oggi per incassare domani, allo “slinguatore erga omnes”, che sbava su chiunque, lasciando la scia della sua fetida saliva in ogni dove. Ci sono poi quelli che agiscono per terze persone: i ruffiani, i lenoni, i prosseneti. C’è, inoltre, la signorina starnazzante, la segretaria che decanta la bellezza dell’orrenda cravatta del capo e che è sempre pronta a portargli il caffè; costei, più che a leccar piedi si esalta nel baciar capocchie.
Il leccaculismo fa molti proseliti anche in quei loculi istituzionali che sono gli uffici pubblici. L’impiegatuccio si arruffiana per una vita intera, al fine di diventare qualcuno (anche se più spesso diventa qualcosa). Per lui è normale baciar deretani a ripetizione, pur di raggiungere un traguardo da decantare alla mogliettina insipida o da sventolare in faccia al collega della stanza accanto.
L’allisciamento del prossimo, di colui che ti può servire, che ti può favorire, non è una forma spontanea, bensì un calcolato metodo che esalta l’ipocrisia e il servilismo. Ed è inquietante notare come l’homo lecchinus non abbia pudore di ridurre volutamente la propria dimensione morale.
Grillo, quanti leccaculo hai al tuo servizio?
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ZIO PINO, SEI UN COGLIONE!!
no no censurano anche me che lo stimo e lo seguo da un pezzo… ovvio poi ho le mie idee ma non è giusto questo tipo di censura, del si…gio fanno benissimo ma io cosa centro?
Zio Pino 16.04.07 03:05
==============================
COGLIONE!!
NON ESISTEREBBE NESSUNA BANCA CENTRALE MA UN CED PUBBLICO ACCESSIBILE A TUTTI … TESTONE !!!
zio pino 16.04.07 02:49
ok, come realizzi sta cazzata??
ammesso che tu sia in grado di dire qualcosa di sensato, considerando che stai ragionando con il buco del culo!
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ho capito che sei un pirla, i pirla non li cerco.
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Buona notte a tutti
Caro Grillo: pensi che importi vermente a qualcuno? Speriamo!
purtroppo nonostante i tentativi non saremo all’altezza delle nostre, da troppo tempo, vuote enunciazioni di proponimenti con parole più che fatti nel darci seriamente delle regole che ci differenzino da ciò che noi nella nostra sempre più comprovata presunzione amiamo, compiacendocene definire, connotato di incivile e stupido comportamento proprio da “selvaggi”. Quando cesseremo di preoccuparci di perseguire, ciecamente, il metodo che ci spinge ad apparire anzicche essere, forse capiremo che il disagio degli altri spesso causato dalle nostre egoistiche scelte giustficandoci ipocritamente sempre, persino guardando altrove per non vedere illudenoci di poter poi dire di non sapere. Tutto ciò spesso poi si rivela come la più amara mortificazione di quello che noi chiamiamo benessere perchè, come accade spesso a molti prima o poi, il destino ributterà in faccia senza scampo ciò che distrattamente amiamo disconoscere, allora, quando e se toccati dalla sorte sul vivo, potrebbe essere troppo tardi per chiedere, noi, aiuto e accorgersi solo allora della nostra umana stupidità. ciao
Francesco
Zio Pino eppeb ollirg è nu enoiccic e ovres ied ireihcnab e censura solo:
..S.N.R…P.S.U.C
…A.D.O…A.C.C.I
ESISTONO I DISLESSICI IO PENSAVO ESISTESSERO SOLO GRILLINI IGNORANTI!
Beh? di pietro è dislessico ed ignorante eppure fa il ministro quindi chi è dislessico basta diventi magistrato ed avrà un futuro assicurato in politica.
Parlando di cose serie che fanno il paio con i problemi anche dei dislessici se vuoi conoscere il disegno di legge dell’onorevole Teodoro Bontempo e conoscere il pensiero della Segolenè Royal sull’europa visita questo link e lascia un commento: http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=136704&f=177
Signora Anna ma lei dov’era quando suo figlio cresceva era intenta a pittarsi la faccia ed abbinare le scarpe con la borsetta o a comprargli il vestitino firmato o il telefonino di marca???
Si VERGOGNI LEI é LA TIPICA PERSONA CHE SI LAMENTA DEL COSTO DEI LIBRI MA NON DEI TELEFONINI.
LA SMETTA DI PIANGERE DAL GORDO GENOVESE E CHI L’HA ACCUSATA DI ESSERE UNA CATTIVA MADRE é STATA FIN TROPPO EDUCATO, IO L’AVREI PRESA A PEDATE NEL SEDERE!!!
(OVVIO IL DISCORSO NON VALE SE LA SUA é UNA FAMIGLIA DISAGIATA TIPO MADRE SOLA CON FIGLIO A CARICO IN QUESTO CASO LO STATO DEVE AIUTARLA!)
LA CONOSCENZA E’ L’ARMA CHE SPAVENTA I POLITICI DISONESTI.
Oggi ricarichi il tuo cellulare senza andare in bancha.
Oggi puoi giocare al lotto anche da casa!
Ma anche il tuo conto corrente potrebbe restare nel taschino.
Soluzione: 3 morti con un solo sparo
Il proiettile è la carta magnetica ricarcabile. Con uno sparo solo si ucciderebbero 3 palle al piede: L’evasione fiscale. Le banche. Il debito pubblico.
Si dovrebbe togliere il denaro fisico in circolazione e introdurre solo carte magnetiche e lettori di carte al posto delle ormai superate casse con scontrini. Il problema della frontiera non si presenta e basterebbe quindi fare il cambio da digitale a moneta e viceversa.
Oggi il tuo conto in banca te lo porteresti nel taschino per cui le banche non avrebbero motivo di esistere e di conseguenza nemmeno il debito pubblico. Servirebbe solo un grande “CED” con un registro dei “dare e avere” da rendere accessibile a tutti per evitare truffe.
(Utopia)
zio pino 16.04.07 02:33
==============
DOMANDA: usi il cervello o il buco del culo per scrivere queste cazzate da bancario lobotomizzato?
se usi il cervello, sei scemo!!
se usi il buco del culo, evidentemente sei senza cervello!!
con l’emissione della moneta virtuale con pagamenti digitali con tessere magnetiche del cazzo, il signoraggio aumenta, prova pensarci o somaro che non sei altro!!
senza il denaro fisico la banca centrale non avra’ nemmeno le spese di stampa, ma il signoraggio e il debito ci sara’ comunque e saremo ancor piu’ schiavi del denaro essendo la banca a controllare ogni nostra spesa.
hai capito zio pino? (testa di cazzo)
Ad uno così non vale nemmeno la pena di dargli il voto. Anzi mi vergogno di avere scritto questo messaggio di risposta!
prova
Cervello: deficit materia grigia causa dislessia
Ricercatori italiani hanno trovato che la dislessia è legata alla riduzione del volume di materia grigia in aree del cervello che servono per l’elaborazione del linguaggio.
È quanto riferito sulla rivista Neurology dal gruppo di Daniela Perani, del San Raffaele Vita-Salute di Milano, che ha esaminato soggetti con dislessia familiare mettendoli a confronto con individui sani. Le forme ereditarie della malattia risultano riconducibili a questi deficit di dimensioni e rendono ragione dell’utilità di alcune tecniche intensive di recupero che vanno a stimolare proprio le zone cerebrali più ridotte. La ricerca è stata eseguita col supporto dell’Associazione Italiana Dislessia. Le zone interessate da ridotti volumi di materia grigia sono il planum temporale, la corteccia temporale inferiore, il nucleo del cervelletto, porzioni del giro temporale. I ricercatori hanno usato una tecnica chiamata morfometria, basata sui voxel per determinare il volume di materia grigia nelle varie regioni cerebrali in modo più preciso di altri strumenti come la risonanza magnetica. Con la morfometria hanno misurato densità e volume della materia grigia, cioè la parte di tessuto nervoso che contiene i corpi cellulari dei neuroni, di 10 soggetti con dislessia familiare, cioè che avevano almeno un parente stretto a sua volta con dislessia o quantomeno con marcate difficoltà nella lettura, e 11 individui sani. Le anomalie trovate nei dislessici, sostiene la Perani, sono in accordo con i risultati di precedenti studi basati sulla risonanza, che mostravano come esercizi correttivi intensi determinassero l’attivazione di alcune porzioni del giro temporale, necessario per decodificare il linguaggio scritto. Questo studio, conclude quindi l’esperta, indica ancora una volta l’importanza di sottoporre i bambini colpiti da dislessia a cicli di allenamento intenso alla lettura.
Oggi ricarichi il tuo cellulare senza andare in bancha.
Oggi puoi giocare al lotto anche da casa!
Ma anche il tuo conto corrente potrebbe restare nel taschino.
Soluzione: 3 morti con un solo sparo
Il proiettile è la carta magnetica ricarcabile. Con uno sparo solo si ucciderebbero 3 palle al piede: L’evasione fiscale. Le banche. Il debito pubblico.
Si dovrebbe togliere il denaro fisico in circolazione e introdurre solo carte magnetiche e lettori di carte al posto delle ormai superate casse con scontrini. Il problema della frontiera non si presenta e basterebbe quindi fare il cambio da digitale a moneta e viceversa.
Oggi il tuo conto in banca te lo porteresti nel taschino per cui le banche non avrebbero motivo di esistere e di conseguenza nemmeno il debito pubblico. Servirebbe solo un grande “CED” con un registro dei “dare e avere” da rendere accessibile a tutti per evitare truffe.
(Utopia)
Tutte le discipline relative all’insegnamento sono ormai totalmente abbandonate nel nostro paese.
Niente scuola, niente istruzione, educazione e formazione.
Niente.
Vergogna Stato Italiano.
La maggiorparte dei professori italiani ha il fastidioso vizietto di classificare gli studenti come intelligenti o come deficienti.
Come se loro potessero capire cos’è l’intelligenza! Nemmeno gli scienziati sono ancora riusciti a rispondere a questa domanda.
Vogliamo anche parlare dei test di ingresso alle Università? Sono uno scandalo! Una vera manna per i raccomandati!
La scuola è maestra di vita anche in questo: ti insegna che l’ingiustizia è sempre dietro l’angolo.
Per capire meglio che cosa è la dislessia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dislessia
Visti i voti (ed il mio rispetto per la merda), mi correggo:
Non c’entra niente con il caso in questione!
“Il 4% dei bambini soffre di dislessia”
Beppe, per la Madonna, NON E’ VERO!
I bambini soffrono per ALTRE COSE.
Non possono correre e giocare in un bosco, a meno che mamma e
papà non siano i proprietari di un bosco.
Mandare i propri figli a scuola o all’asilo in una CASERMA equivale a
condannarli ad una VITA DI PLASTICA, che genererà ALTRA PLASTICA.
Tutti sappiamo questo, ma perché “voi” fingete di non sapere?
Scusa gli eufemismi.
Ciao Beppe.
Carlo XVI Gustavo di Svezia attuale Re di Svezia
Carlo Magno
Chad Michael Murray (attore)
Cher (Cantante)
Muhammad Ali (alias Cassius Clay) (pugile)
Harry Bellafonte ( cantante http://en.wikipedia.org/wiki/Harry_Belafonte )
Napoleone Bonaparte (Generale)
Richard Branson (Virgin Group)
George Burns (attore)
William Butler Yeats (Poeta)
Stephen J. Cannel (scrittore)
Hans Christian Andersen (Scrittore)
Winston Churchill (Primo ministro del Regno Unito)
Tom Cruise (Attore)
Leonardo da Vinci (probabilmente)
Albert Einstein (Scienziato)
Walter Elias Disney (Walt Disney Fondatore della The Walt Disney Company)
Henry Ford (Imprenditore)
Galileo Galilei
Noel Gallagher
Danny Glover (attore)
Whoopi Goldberg
Alexander Graham Bell (Fisico)
Anthony Hopkins
Bruce Jenner (campione olimpico decathlon a Montreal)
Ingvar Kamprad (IKEA)
John F. Kennedy
Keira Knightley
William Lear (inventore)
Jay Leno (conduttore televisivo)
Greg Louganis (è considerato il più grande tuffatore di tutti i tempi)
Alyssa Milano (attrice)
Nicholas Negroponte (guru dell’informatica)
Isaac Newton (Fisico)
George Patton (Generale)
Nelson Rockfeller (Imprenditore)
Lee Ryan (cantante)
Charles Schwab
Ashley Scott
Gwen Stefani (Cantante)
Jackie Stewart (pilota di Formula 1)
Quentin Tarantino (Regista)
Ted Turner (AOL Time Warner)
George Washington (Primo presidente degli Stati Uniti)
Woodrow Wilson (Presidente degli Stati Uniti)
Henry Winkler (attore)
W.B. Yeats (Poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1923)
James van der Beek (Dawson, “Dawson’s creek”)
Daniel Powter (cantante)
Pablo Picasso (pittore)
Tim Armstrong (cantante)
Luca Giurato (conduttore televisivo)
Però!
POSTATO DA>Ebppe Acvalletat 16.04.07 00:41
Dvavero ic onos csoí tnati dilsessici?
Io epnsaov hce ofssero oslo afalnabeti… o tsupidi rgillini.
Ebppe Acvalletat 16.04.07 00:41 |
* * * * * * * *
EIS NU MEREITO BIEMCILLE!!!!!
Cara Anna,
un libro che mi ha personalmente aiutato a capire la dislessia e il suo disconoscimento nella scuola e’ “Mio figlio non sa leggere” di Ugo Pirro, scritto oltre vent’anni fa.
E’ sconsolante sapere che ancora oggi la scuola e’ cosi’ ottusa di fronte a una differenza che si puo’ riconoscere, correggere e valorizzare.
Uno sviluppo non simmetrico dei lobi cerebrali provocato da multi-cause (difetti visivi tipo un occhio pigro o uno strabismo non diagnosticato, difetti auditivi, mancanza di gattonamento da bambini, o chissa da cos’altro), difficile da diagnosticare al di fuori della scuola, perche’ i ragazzi dislessici sono per lo piu’ intelligenti e brillanti, e tuttavia non diagnostica perche’ gli insegnanti non sono preparati per riconoscere la dislessia.
Dica al suo ragazzo di insistere – questo io diro’ al mio – e di farsi valere in tutti i casi. La vita e’ fatta per noi che non molliamo (mamme, papa’ e figli).
In bocca al lupo – spero che riesca a ottenere il commissario esterno in grado di discernere tra preparazione e dislessia.
SOno d’accordissimo, ma il tuo post è ugualmente non in linea con quello che tu stesso dici! ^__^
E’ un segnale come troppi sono gli incivili, e pultroppo (anche se non è facile) vengono lasciati fare… sono sempre gli stessi.
(Non serve bannare i commenti o i nick, magari mandando email dove si prega di non r….e i coglioni potrebbe essere un inizio)
Beh? di pietro è dislessico ed ignorante eppure fa il ministro quindi chi è dislessico basta diventi magistrato ed avrà un futuro assicurato in politica.
Parlando di cose serie che fanno il paio con i problemi anche dei dislessici se vuoi conoscere il disegno di legge dell’onorevole Teodoro Bontempo e conoscere il pensiero della Sgolenè Royal sull’europa visita questo link e lascia un commento: http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=136704&f=177
LA CONOSCENZA E’ L’ARMA CHE SPAVENTA I POLITICI DISONESTI.
Ma per piacere!!! Parli di ignoranza e mi tiri fuori questo politico di Alleanza Nazionale. Me lo ricordo benissimo quest’uomo, ebbe il coraggio di definire Mussolini come il più grande statista del secolo scorso.
Vatti a studiare la storia invece che postare sul Blog di Grillo.
Cara Anna
Quando tutto un sistema è allo sfascio, sono i più deboli o quelli con più problemi, a rimetterci le penne per primi.
Mandalo via dall’italia, è l’unica soluzione.
Tristemente
Enrico
Salve,
questo argomento mi colpisce molto. Insegno Tedesco e Italiano in una scuola inglese da 4 anni e non ho mai sentito una cosa del genere.
Tutti gli insegnanti, che possiedono il certificato di abilitazione (QTS) sono a conoscenza di casi del genere ancora prima di intraprendere la carriera.
I genitori NON SONO assolutaente tenuti ad analizzare le capacita’ dei loro figli. E’ compito nostro. Una volta individuato il ragazzo dislettico (che non avviene grazie alla bravura di un qualche insegnante, come nel caso riportato dalla signora, ma grazie alla COMPETENZA E PROFESSIONALITA’ che tutti gli insegnanti in UK hanno), il ragazzo verra’ segnalato alla scuola in modo che tutti gli altri insegnanti ne siano a conoscenza e agiscano di conseguenza. I genitori verranno anch’essi informati.
Se un insegnante dovesse penalizzare un ragazzo, il quale successivamente viene riconosciuto affetto di dislessia, l’insegnante andrebbe sotto processo per essere stato INCAPACE di riconoscere un caso di cui sarebbe dovuto essere perfettamente a conoscenza. Insomma, sono “uccelli senza zucchero” per lui/lei! Inotre la madre puo’ chiedere i danni alla scuola e accusarla di incompetenza.
A volte sento dire che l’Italia è diventata una repubblica delle banane. ATTENTI! Il Congo potrebbe querelarci x diffamazione!
Fossi stato in voi, avrei bruciato la macchina della professoressa che ha messo il brutto voto al ragazzo dislessico.
Quanto meno è discriminazione di disabile (se così si può definire un dislessico) e quindi punibile dalla Legge.
Spero che tuo figlio possa crescere e diventare una grande persona, prendendosi la rivincita su una professoressa disadattata e frustrata.
Cosa vuoi dimostrare affermando che Galileo ed altri erano dislessici? Che alora il problema va ignorato perchè è normale averlo, anzi, potrebbe essere un vantaggio?
Allora potremmo sperare di soffrire di epilessia, in quanto ne soffrivano Giulio Cesare ed Alessandro Magno, oppure augurarsi di restare su una sedia a rotelle, poichè il grande Stephen Hopkins è in quele condizioni…
Se la linea del ragionamento è questa, auguro a chi la sostiene domattina di svegliarsi con uno di questi problemi, chissà magari si sentirà più fortunato….
INFAME!!!
Non c’entra niente con il caso in questione!
“Il 4% dei bambini soffre di dislessia”
Beppe, per la Madonna, NON E’ VERO!
I bambini soffrono per ALTRE COSE.
Non possono correre e giocare in un bosco, a meno che mamma e
papà non siano i proprietari di un bosco.
Mandare i propri figli a scuola o all’asilo in una CASERMA equivale a
condannarli ad una VITA DI MERDA, che genererà ALTRA MERDA.
Tutti sappiamo questo, ma perché “voi” fingete di non sapere?
Scusa gli eufemismi.
Ciao Beppe.
guardate a fondo pagina i dislessici noti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dislessia
Se vuoi ti faccio conoscere la mia amica di cui sopra: sempre ben disposta a smerdare ed eventualmente menare i bastardi come te!
Chi soffre di dislessia non è assolutamente “penalizzato a priori”. Lo diventa nel momento in cui chi deve gestire la sua formazione non è all’altezza. Una mia cara amica dislessica si è diplomata con un onorevole 77, nonostante l’incapacità dei suoi professori, e adesso frequenta senza problemi l’università.
Due soli consigli:
Emanuele, non mollare! Fai vedere a tutti quegli ipocriti ignoranti di cosa sei capace!
Signora Anna, può sembrare sconfortante, ma non lo è: inizi a chiedere in giro per un buon avvocato sensibile a questi problemi. Non è escluso che Emanuele possa venire ingiustamente penalizzato in sede d’esame. In quel caso sarà anche lei a non dover mollare, e a far vedere ai vari commissari e burocratelli vari che la legge non è un opinione: suo figlio è tutelato, eviti che i vostri diritti vengano calpestati!
Forse sembrerò un pò maschilista ma una ragazza dislessica non può che essere un ragazza senza troppe pretese, che non rompe troppo le palle e che ci stà: c’è una lista delle dislessiche?
Erminio Tuletti
Quante sono le prostitute dislessiche? E le pornoattrici? Come al solito ci si guadagna di più ad essere femmina che maschio…
leonardo da vinci e galileo galilei erano dislessici…eppure…
Fabio P.
E newton era schizofrenico: evviva la schizofrenia!!!
Non siete in grado di scrivere su un blog. Il blog è: c’è un argomento, lo leggo, scrivo, si discute.
Se non sapete cosa cazzo scrivere sulla dislessia perchè non sapete cos’è NON SCRIVETE NIENTE!
Se non avete argomenti di ordine psicologico, psicodinamico, pedagogico, sociologico psicopedagogico, psicosociopedagogico ecc.. o un’esperienza personale seria evitate commenti senza causa. Fate una figura bellissima.
Imparate ad usare un blog,dai, non ci vuole una laurea..
A meno che non siate in grado di leggere il post.
Allora scusatemi, esiste il logopedista.
Cos’è un logopedista?
Non preoccupatevi, vi può aiutare.
Ok, hai ragione.
Raramente scrivo post non attinenti all’argomento, e altrettanto raramente mi lancio in sfoghi personali.
Non ci sono i soldi per questi corsi signora Anna la priorità và prima alle missioni in Afganistan poi vengono gli interessi della Nazione fra cui questi corsi per dislessici.
Purtroppo la fine della lettera di Anna è provocatoriamente vera. Più vado a vanti e più mi sembra che tutto ciò che è statale tenda ad essere sempre meno accessibile, quasi volontariamente. E poi ci si stupisce che qualcuno si incazzi.
OT
Da vero sportivo scaramantico non ti auguro niente per domani, che, considerando l’ora, sarebbe già oggi :D. Niente fortuna, lupi o sederini di balene. Vai e difendi i pensieri dei piccoli azionisti.
Luzz
Forse sembrerò un pò maschilista ma una ragazza dislessica non può che essere un ragazza senza troppe pretese, che non rompe troppo le palle e che ci stà: c’è una lista delle dislessiche?
SEI UN DEFICIENTE
…….spiacente di non poter fare niente….
il mio cuore è li con voi.
spero vi dia un pò di forza
matteo
cazzo sei, un fiume in piena? bla bla bla
mai sottovalutare la forza dell’amore di una madre
Un forte abbraccio Anna.
La società capitalista non ha come obiettivo la qualità della vita del cittadino, questo viene solo indirettamente se c’è abbastanza domanda e offerta: in più quando il capitalismo è malato solo chi riesce a rubare di più vive meglio; la dislessia rende più bravi in tale campo?
Cara Anna,
l’unico commento possibile è: storia di ordinaria ottusità e/o delega ad altri. Quando una persona/famiglia si trova di fronte un problema grande o piccolo, allora compare il muro di gomma delle istituzioni. Comunque non ti arrendere: in bocca al lupo!
Chiedo se tra i visitatori del blog qualcuno ha 1 biglietto per il tour di Torino, nel caso Tel. 3397787162. Grazie….
Che paese di m***a…. la minoranza non conta!
PS: Beppe, un in “culo” alla balena per domani.
Possiamo vederti in diretta da qualche parte? (oltre che lì) Così ci facciamo 2 risate!
la scuola italiana è anche questo purtroppo, professori mediocri e burini che pensano ad arrivare a fine mese e non a formare persone.
Non voglio fare di tutta l’erba 1 fascio ma i ragazzini che prendono per il culo i professori e dei quali ci scandalizziamo se vengono messi dei filmati su youtube sono proprio questi, in classe stanno per fare superficialmente 1 programma scolastico e basta!!!RESET
Mi spiace molto per la Signora Anna e per suo figlio, se si può fare qualcosa, può dirlo all’intera comunità di Beppe nel blog.
Purtroppo in Italia sta andando un pò tutto a rotoli, aumentano le spese inutili (la storia delle province riportata su report ultimamente), mentre quelle più importanti diminuiscono ma al tempo stesso aumentano le belle parole fatte di promesse.
leonardo da vinci e galileo galilei erano dislessici…eppure…
I politici soffrono di dislessia perchè quando parlano non si capiscono neanche loro! ihihih