Venticinque anni di sordità grave bilaterale mi permettono di affremare che in Italia c’è un andazzo vergognoso. I costi degli apparecchi sono “gonfiati” anche del.400% e oltre, lo so per esperienza personale e perché sono pratico di acquisti via internet, una volta che conosco il prezzo in Italia e il modello esatto della protesi con pochi passaggi riesco a trovare i prezzi esteri del medesimo apparecchio acustico, le differenze sono enormi, non truffano solo noi audiolesi, ma anche il Servizio Sanitario Nazionale!
E con i 1200 Euro della mutua potrebbero già fornire un apparecchio digitale programmabile con caratteristiche medio alte, invece da noi causa inefficienze a livello di controlli, di leggi, ecc., ecc. funziona così!!!
Otofarma spa ha studiato la soluzione a questo problema, protesi acustiche personalizzate digitali a un prezzo sociale di 850,00. http://Www.otofarmaspa.it
Assicuro che chiunque abbia in animo di esercitare la professione di audioprotesista e lo voglia fare in scienza e coscienza onorando cioè al meglio le conoscenze, le competenze e le esperienze acquisite con il “necessario sentire l’altro da se” che ha bisogno di essere aiutato pur non essendone sempre consapevole, e che è portatore di un problema di udito che, in quanto tale, è diverso da quello di chiunque altro -pur avendo naturalmente segni comuni-, ecco quella persona sappia che dovrà fare molta fatica. Dovrà investire su se stessa incoraggiandosi a prendere decisioni, responsabilità e farsi carico, per quanto umanamente possibile , del problema della persona che chiede il suo aiuto….
Certamente altra cosa è laurearsi per poi andare a cercare di vendere più apparecchi possibile. Ma cosa devono fare questi ragazzi se nessuno valorizza le responsabilità, se tutti senza sapere niente imprecano contro tutti? Se tutti se la prendono con tutto, evocando ovunque diavoli e streghe? Certo che in tanti casi è così: io stesso sono incazzatissimo con la mia categoria professionale (esercito da 37 anni la professione a Pistoia) quando si diventa bottegai…ma conosco colleghi (pochi purtroppo) che sono professionisti rigorosi responsabili ed attenti alla dimensione etica del ruolo.
E’ veramente triste, molto triste, sentir parlare così male delle cose senza discernimento….
Gilberto Ballerini.
Mi chiamo Gilberto Ballerini abito a Pistoia dove esercito la professione di tecnico audioprotesista in forma autonoma da 37 anni. Ho vissuto tutte le vicissitudini -evolutive ed involutive- della professione.
Ho sempre investito sulla professione (nel senso più vero della parola) senza chiedere niente a nessuno e mi sono sempre preso le mie responsabilità’ prima di tutto sul piano etico e morale. A sessanta anni dopo aver immaginato e sognato le modalità con cui si sarebbe dovuta esercitare questa professione, fa male dover leggere queste considerazioni che, pur poggiando su ragioni certe, dovrebbero essere approfondite con un po’ di intelligenza e, soprattutto, di conoscenza e discernimento.
Credo di essere l’esempio vivente che si può fare l’audioprotesista una vita intera, gioendone e patendone, e dormire tutte le sere tra due guanciali come un bambino, ma in scienza e coscienza….
Ha ragione l’esperto di elettronica quando dice che un amplificatore può costare due soldi. Il nocciolo del problema sta proprio qui: acquistare un apparecchio acustico (che non è la stessa cosa di un amplificatore perché in questo caso parliamo di dispositivi progettati e costruiti per lavorare sulla base delle conoscenze acquisite in ricerca sulla fisiologia uditiva) non è la stessa cosa che correggere l’udito. Anzi…è tutto il contrario!
Ma del resto non c’è da meravigliarsi dei commenti: basta parlare con chi esercita una professione in maniera seria per capire a che punto stiamo in tema di percezione di valore!
Per tutte le vostre domande di prestito, non esitate a me contattate. Sono pronto a concedervi un prestito che va da 5.000 a 2.000.000 . Lo contattate per ulteriori informazioni. hanna.bhend@yahoo.com
Ho comprato le protesi in farmacia 2anni fa al costo di circa 2000!Grande delusione! Assistenza scarsa.Ogni volta che avevo problemi dovevo chiamare in farmacia , che a sua volta chiamava l’audioprotesista che quando andava bene si faceva vedere dopo 15 giorni ma e’ capitato anche dopo 1 mese! Dopo 6 mesi il primo guasto sd una protesi, il secondo guasto non era coperto da garanzia, mi han detto che mi facevano un preventivo invece le han aggiustate senza dirmi nulla, passandomi direttamente il conto di 200, e con la ” minaccia” che se non pagavo si rivolgevano ad un avvocato.L ultimo guasto 6 mesi fa e’stato a tutte e due le protesi ,completamente mute all’improvviso! Mi han detto che potrebbero essere i microfoni e comunque minimo dovrei spendere500.Li ho mandati a quel paese e buttato quelle protesi.Mai più in farmacia.Spenderò di più ma preferisco andare all’Amplifon o centri similari.
Sono un Audioprotesta qualificato.Il concetto espresso dalla Signora mi rattrista.Il mio Centro Udire di Catania , via napoli 36 , cerca di venire incontro alle persone con deficit uditivo riconosciuto in convenzione Asp , fornendo protesi acustiche digitali totalmente gratuite ,o con differenze a carico dell’assistito accessibili.Quindi consiglio alla signora di rivolgersi a persone più oneste
Posso chiederle gentilmente visto che è un professionista del settore quali marche di apparecchi sono più affidabili come qualità? E se tutti i fornitori di protesi si equivalgono in quanto a tecnologia e qualità o rapporto qualità -prezzo?Se no quali i migliori? La ringrazio anticipatamente
Ho letto i diversi commenti e mi sembra che i problemi siano 2.
A) il servizio sanitario non è aggiornato, non solo come “prezzi” ma soprattutto come “mezzi” esistenti, e tale “negligenza” si evidenzia in quasi tutte le branchie della nostra sanità;
B) l’esposizione di un prezziario dettagliato da parte degli audio-protesti in cui si evidenzia il costo del solo apparecchio e quello delle varie prestazioni, al cliente decidere se prendere un pacchetto all-inclusive o spendere a seconda della necessità.
La critica è però verso la sanità che dovrebbe fornire per prima tutto il servizio, controllo del difetto uditivo, opportuna protesi ed assistenza, non arrivo a pretendere il 100% del costo a carico della sanità, mancando la ricerca da parte dello stato, il privato deve avere il suo guadagno, ma almeno permettere al paziente di pagare in base al reddito, a rate, e senza chiedere gli interessi.
Io sono un esperto di telecomunicazioni, elettronica, software e audio e sinceramente sentire che una stupida protesi auricolare che amplifica i suoni può costare anche 5 mila euro mi fa drizzare pure i peli del pube!!!
Se non si parla di un impianto cocleare, il costo di una protesi alla produzione dovrebbe aggirarsi intorno ai 15 euro! Quindi dovrebbe costare al pubblico al massimo 60 euro!!!
per certi versi un impianto cocleare è più semplice di un apparecchio acustico(basta pensare che impianto moderni integrano una parte di stimolazione per via aerea con apparecchi acustici per sopperire ai limiti di risoluzione frequenziale).. in realtà non si può nemmeno definire “stupido” da quando hanno impiegato le reti neurali (se non ricordo male circa dal 2004)
🙂
Esattamente!
I nostri genitori ci hanno fatto andare a scuola?
Bene caro Stato, ve la facciamo noi una protesi “statale” e credeteci, sarà la migliore in commercio.
Salve,
sono un Tecnico Audioprotesista e mi dispiace molto dover leggere certi commenti soprattutto perché dettati da una disinformazione a volte esagerata. La asl passa una somma di 1315,28 oppure 1488 euro circa( dipende dal gruppo relativo alla potenza della protesi….gruppo 1 e gruppo 2). Una volta ottenuta l’autorizzazione asl il paziente deve recarsi in un centro acustico dove, a titolo informativo, si provvede ad eseguire una panoramica generale delle varie soluzioni acustiche più adatte alla perdita uditiva del paziente che, dopo essere stato informato sulle differenze tra le protesi “passate dalla asl” e quelle più tecnologicamente avanzate per cui si necessita di una somma maggiore, è LIBERO di scegliere l’ausilio più consono a lui sia dal punto di vista estetico che economico. È assolutamente da marcare il fatto che è il centro acustico stesso a scegliere il tipo di apparecchio cedibile con la sola somma passata dalla asl; ciò vuol dire che il centro acustico A può aver scelto di dare gratuitamente una protesi molto scadente, mentre il centro B può essere riesca a fornire una protesi molto più affidabile e moderna perché magari preferisce avere un guadagno non esagerato ma GIUSTO. Noi (otosystem) abbiamo deciso di adottare il secondo concetto appena espresso proprio onde evitare di speculare su persone che hanno bisogno! Per quanto riguarda invece le differenze di costo tra una protesi acquistata in Italia ed una presa all’estero, è fondamentale chiarire alcuni dettagli…in Italia quando acquistate in un centro acustico, oltre a comprare l’apparecchio, contemporaneamente “acquistate” il lavoro del professionista che prevede incontri su incontri( si tratta di una riabilitazione del sistema uditivo)e di assistenze gratuite sia al centro sia a domicilio praticamente a vita! Quando acquistate all’estero pagate soltanto il costo dell’apparecchio,mentre il lavoro dell’audioprotesista dovrete pagarlo a parte!Il discorso è cmq molto più vasto e da approfondire
Sono un debole d’udito già da 30 anni, devo dire che gli audioprotesisti in Italia pensano quasi solo a vendere apparecchi acustici. Con la scusa delle regolazioni ci capiscono quasi niente, specialmente da quando sono usciti gli apparecchi digitali. Ho fatto vari reclami anche ad Amplifon che mi vendette circa 20 anni fa un apparecchi dei primi digitali Widex modello Senso. Un consiglio che voglio dare ai deboli d’udito: comprate quelli che passa la ASL, se non funzionano bene o se non siete soddisfatti non fateli passare al collaudo e ridateli indietro. Più che altro è una questione anche di abitudine, quelli che passa la ASL devono funzionare bene ugualmente non è come dicono molti audioprotesisti che in Italia vogliono arrochirsi a nostre spese. Pensate solo che lo stesso apparecchio acustico comprato in Italia al prezzo di 7000/ 8000 euro in America costa meno di 2000 euro.
Visitate questo sito. http://stores.ebay.it/hearingaids
Da come scrive, parrebbe possedere meno della licenza di scuola media inferiore. E comunque possedere una laurea non autorizza a rendere proibitivi i servizi offerti.
A gravare ancora di più su questa incresciosa situazione (toccata con mano in quanto ho un collega che ha lo stesso problema) si aggiunge il fatto che lo stato non passa a queste persone invalide l’unica cosa che veramente gli serve: un efficace protesi auricolare ma bensi passa cose del tutto superflue…come nel caso del mio collega che si deve pagare l’apparecchio acustico ma ha accesso ai concerti ma gratuitamente!! (a casa mia si chiama prendere per i fondelli) il dubbio che mi sorge è che questi “benefit” (che non si limitano ai soli concerti) sembra più indirizzati a chi si spaccia invalido piuttosto che chi invalido lo è davvero e dove sono ben altre le assistenze di cui avrebbe bisogno!!
io sono audioproteista da tanti anni certo noi saremo dei venditori ma la protesi io la venderei meno quanto in Germania se poi ogni intervento nostro fosse pagato a parte
no che ci chiamano per ogni stupidata compreso la vigilai di natale o di ferragosto cose che facilmente potrebbero risolvere loro ma tanto ce il dottore che corre gratuitamente perchè sforzarsi ma finiamola noi non siamo venditori
a me una protesi in piu o in meno venduta la vita non me la cambia ma io con il mio operato cambio la vita a chi ancora a un minimo di riconoscenza verso il lavoro che svolgiamo e per cui abbiamo preso una benedetta laurea
se la signora non vuole spendere va in farmacia a comprare le porcate di protesi che la nostra cara italia permette ai farmacisti di vendere
ma io mi chiedo perchè ho dovuto studiare e prendere una laurea se poi sono considerato un venditore e se il mio prodotto puo essere venduto da un farmacista che di udito non ne capisce nulla questa e la nostra cara italia
Il mercato degli apparecchi acustici dovrebbe essere gestito dalla SANITA’ PUBBLICA attraverso la istituzione di centri specializzati, presso le Aziende Ospedaliere, dedicati ai cittadini ipoacusici siano essi da malattia professionale che non.
Indagine accurata, presidi acustici solo a chi ne ha veramente il bisogno, ed il tutto senza costi per l’utenza visto che al di là dell’aspetto umano sulla sordità, che comunque è rilevantissimo, anche i Padri costituenti intesero inserire nell’art. 32 della Costituzione: “La Repubblica garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Finirebbero così tutti quei casi di apparecchi acustici che finiscono nel cassetto del comodino, le differenze di prezzo tra un centro e l’altro e saremmo tutti finalmente d’accordo!!!
Buon anno a tutti
Sono un tecnico e sono perfettamente d’accordo con te.. in questo modo lo stato risparmia e la nostra figura professionale crescerebbe tantissimo anche come qualità.. purtroppo bisogna entrare nell’associazione di competenza per presentare queste idee, ma nn è facile purtroppo a causa delle lobby
Rimane comunque incomprensibile la differenza di prezzo. Discorso simile vale per il latte in polvere. Spiace constatare persone che giustifichino questi comportamenti, mettendo in cattiva luce tutta la categoria. 3.800 è una cifra inaccettabile.
Fare come la Germania vuol dire si avere le protesi ad un prezzo più basso
ma bisognerebbe spiegare alla signora Anna Q. che, in gran parte d’Europa,
l’audioprotesista applica un tariffario che va dalla semplice otoscopia ai
fitting programmati, audiometria etc, pertanto non so quanto converrebbe
acquistare una protesi in Germania. Quelli chelei chiama “venditori” sono
Audiaudioprotesisti, una figura, riconosciuta in Italia, preposta a
riabilitare l’ascolto mediante metodi che possono richiedere anche 12 mesi
di attività. Tutto questo è incluso nell’acquisto della soluzione ed una
soluzione di ultima generazione si presta meglio a riabilitare l’udito.
Purtoppo il percepito di questa signora è di aver speso una cifra troppo
alta per quello che ha avuto, consideri che seva dal fisioterapista che le
chiede 100 eur a seduta. Ma finché vede la figura dell’audioprotesista come
venditore è chiaro che la pensa in questo modo
LE PERSONE NON SI RENDONO CONTO I PROBLEMI CHE INCONTRANO I TECNICI AUDIOPROTESISTI QUANDO DEVONO FARE UN’APPLICAZIONE DI PROTESI ACUSTICHE. IL TECNICO DEVE SVOLGERE UN LAVORO TECNICO E ASSOCIATO A QUESTO, DURANTE IL PERIODO DI RIABILITAZIONE CHE Può DURARE DAI 6MESI AI 12, UN LAVORO PSICOLOGICO SUL PAZIENTE, IL QUALE ALCUNE VOLTE DURA PER MESI E MESI SOLO PER FAR ACCETTARE IL DISPOSITIVO AL PAZIENTE CHE LO DEVE PORTARE,VISITE A DOMICILIO ALMENO PER QUANTO MI RIGUARDA GRATUITE PIù I SEMPLICI COSTI DI GESTIONE PER TENERE APERTA LA SERRANDA COMPRESO ANTICIPARE I COSTI DI PROTESI PER LA FORNITURA ASL, ASPETTANDO CHE PRIMA O POI LA REGIONE TI PAGHI.. SECONDO VOI UNA PROTESI ACUSTICA D A QUANTO DEVE ESSERE VENDUTA PER SOPRAVVIVERE E DARE UN SERVIZIO DI ALTO PROFILO?? QUELLO CHE VI POSSO DIRE CHE Più SI ENTRA IN DELLE AZIENDE GRANDI MAGGIORI SONO I PREZZI, MA QUESTI NON SONO ASSOCIATI NE A PROTESI DI ALTO LIVELLO, ANZI DI MEDIA FASCIA,E NON SEMPRE AD UN SERVIZIO DI ASSISTENZA VALIDO. IL LORO INTERESSE è AVERE L’UOVO OGGI E NON LA GALLINA DOMANI, PERCHè SONO STRESSATI DA OBIETTIVI DI FATTURATO MENSILE DA RAGGIUNGERE. IL GRANDE MARCHIO NON DA UNA SICUREZZA DI RAPPORTO Qualità PREZZO, IN QUANTO IL PROFESSIONISTA VIENE ELOGIATO SE FA UN CONTRATTO DA 6-7-8000 EURO NON SE HA CONSEGNATO DELLE FORNITURE ASL, PURTROPPO POI è A DISCREZIONE DELL’AUDIOPROTESISTA COME SVOLGERE IL SUO LAVORO SE IN MODO ONESTO O MENO E DI ANDARE ANCHE CONTRO LE SCELTE AZIENDALI.
Questa grande porcata italiana oggi Renzo Arbore, che fa tanto il paladino dei sordo-ciechi, non l’ha mica denunciata in RAI. Eccerto va dall’amante della Moretti (Giletti) a pubblicizzare aggratis il suo ultimo disco. E noi finanziamo questa pubblicità (porcata no progresso) con i soldi del canone…
Ma si vergogni, Renzo Arbore da anni si presta a fare da testimonial alla lega del filo d’oro gratuitamente, e ciò non toglie che possa continuare a fare la sua professione. Altri personaggi del mondo dello spettacolo non fanno neanche questo, e i politici ne parlano solo per raccattare voti, anche quelli che non appartengono a partiti tradizionali ma a cosiddetti “movimenti”.
Lei, piuttosto, cosa fa per i disabili?
Intanto mi permetto di dissentire sulla considerazione che l’Audioprotesi sia un settore esclusivamente a vantaggio dei professionisti.
Ma se vogliamo, il discorso si allarga a dismisura includendo anche medici specialisti che non si comportano eticamente (basti vedere le indagini a tappeto in Sardegna proprio in questo settore).
Sono d’ accordo sul fatto che il il ministero della salute dovrebbe ritoccare il nomenclatore tariffario fermo da diversi anni avantaggiando il Paziente.
La signora che apre il dibattito parla di ipoacusia professionale, che a rigore di legge dovrebbe essere gestita da INAIL e non dalle ASL. In caso di INAIL, non tutti sanno che l’Ente può prescrivere diversi tipi di soluzioni acustiche decisamente più adatte a risolvere il problema dell’ipoacusico.
Associandomi alle considerazioni di altri Colleghi, è tutto da dimostrare che una spesa inferiore risulti la migliore.
Mettendola sull’ economico, basti pensare all’ assistenza: io credo che chi fornisce assistenza gratuitamente perché inclusa nell’applicazione condivisa (e non imposta!) della soluzione acustica abbia maggiore interesse a fornire un lavoro serio e duraturo, in quanto il tempo che viene dedicato al paziente di certo non gli viene pagato. Chi invece applica una cifra decisamente più bassa per l’applicazione, ma ad ogni richiesta di assistenza applica una parcella ha certo interesse a rivedere spesso il paziente, ma non credo che tutti siano disposti a fornire un servizio adeguatamente etico.
Vi invito a riflettere anche di questo.
e delicati che per funzionare bene ti devi scordare di avere addosso… ) , meno 1.400 di contributo, hanno significato 10 rate da 560 Eurini sul groppone per quasi un’anno…. e chi non puo’ nemmeno a rate?
Anche io ho avuto notizia che i prezzi di mercato degli apparecchi acustici in Europa sarebbero molto diversi da quelli praticati nel “mercato libero” italiano, e chissa’ perche’ questo non mi stupirebbe….
Il solito meritatissimo APPLAUSO MOVIMENTO 5 STELLE che va a sollevare questioni sensibili nell’interesse DI NOI CITTADINI…..
La mia compagna ora sente molto meglio e vederla piu’ felice mi rende leggera la spesa affrontata, ma signori miei,
A ME ME RODE TANTO ER CULO.
del tuo amico per sapere come va’… e vi assicuro che devi veramente perdere molto tempo e studiare per tenere la situazione in pugno. Non posso pensare agli anziani in difficolta’.
Ovviamente quanto detto riguarda organizzazioni commerciali private, che hanno nel profitto la loro ovvia e giustificata ragione di essere, percarita’; Quello che latita , come al solito e’ lo stato.
E quando lo stato latita, le ragioni di mercato hanno il sopravvento, su tutto, e i soldi diventano tanti.
Sara’ un caso? Non credo. E qui arriviamo al discorso economico.
La asl si limita ad erogare un contributo che nel migliore ( o peggiore ) dei casi corrisponde a 1.400 euro, per i due apparecchi, e non mi spiego perche’ solo un contributo, visto che si parla di menomazioni gravemente invalidanti che spesso intaccano fortemente la psiche, i rapporti interpersonali, e le capacita’ lavorative della persona, e per le quali vengono riconosciute invalidita’ civili con percentuali sempre molto alte se non del 100 per 100…
Comunque, con questa somma si possono acquistare apparecchi veramente basici, molto semplici e poco funzionali, che per alcuni ipoudenti, che soffrono anche di acufeni, non utilizzabili. Stiamo parlando della differenza che c’e’ tra sentire e capire bene il mondo e capire poco e male, vi piacerebbe? E poi voglio dire, ma avendo una tecnologia molto piu’ avanzata a disposizione, perche’ doversi accontentare di roba vecchia e inefficente? Sarebbe come usare un telefono o un computer del 96, o andare in giro con una 127… lo fareste?
Quindi e’ d’obbligo, avendone la possibilita’, scegliere apparecchi piu’ nuovi e performanti, che riportino l’udito quanto piu’ possibile ad un livello normale e che consentano un’ascolto naturale.
I prezzi?
Non li ricordo tutti ma per un paio di apparecchi di fascia medio alta, adatti alla nostra problematica, abbiamo dovuto spendere 6.500 Euro, 7.000 con un’assicurazione ( stiamo parlando di oggetti piccolissimi
Giusto un anno fa e’ stato necessario mettere le protesi alla mia compagna… l’avventura e’ cominciata diversi mesi prima, quando, prima di procedere all’acquisto, abbiamo intrapreso una sorta di pellegrinaggio, in giro per quasi tutti i negozi e i marchi di audioprotesi a Roma. Un mondo nuovo e sconosciuto e per questo tutto da scoprire , prima di acquistare. Non tanto per il discorso economico, non che per noi non fosse importante, altroche’, ma quando nella vita si affrontano problemi di salute di una certa entita’, quello che conta e’ fare la scelta giusta, che risolva il problema, anche se impegnativa.
Cosi’ abbiamo scoperto un mondo molto complesso, fatto di Dottoroni che consigliano, quasi sempre soluzioni e audioprotesisti differenti, in pratica ogni uno ci ha il suo, chissa’ perche’…. di apparecchi interni ed esterni, di case che producono apparecchi americane e danesi , di semplici amplificatori audio e di apparecchi microscopici pieni di microfoni e equalizzatori e connessioni bluetoot, con la TV, col telefonino, … e di tanti, tanti, protesisti che avevano in tasca la soluzione migliore per noi.
Bravi, bravissimi, camici bianchi, ti accolgono, ti coccolano,caramelle e caffe’, toni rassicuranti ma fermi, autorevoli, insomma sanno tutti quali corde toccare in una persona che, avendo un senso come l’udito fortemente diminuito, si trova in una condizione psicologica quantomeno delicata, e sanno anche come trattare il familiare accompagnatore…. pero’ la sensazione che hai quando esci dal centro acustico, e’ un misto tra essere stato dal dottore, ed aver passato 2 ore a tu per tu con Mastrota che ti voleva vendere le sue favolose pentole.
Praticamente e’ come acquistare una automobile, puoi visitare tutti i concessionari che vuoi, di tutte le marche, ogni uno ti proporra’ il suo affare ma, se non metti vero impegno per capire cosa ti serve e cosa veramente ti stanno offrendo, sei nei guai…. ma qui parli della salute e non puoi provare la macchina
Se solo si incontassero seri professionisti e se si aggiornasse un momenclatore tariffario delle protesi fermo al ’99 non staremmo qui a parlarne.
Purtroppo è un discorso valido per tutta la sanità è bene che se ne parli e magari che si agisse politicamente come il m5s ha fatto già da più di un anno chiedendo l’aggiornamento del momenclatore oramai obsoleto ma il governo anche in questo è “SORDO”.
Il costo medio per un apparecchio digitale va dai 180-200 euro ai 5-600 euro. Questi sono solitamente i prezzi comprando dal fornitore e che sborsano i “venditori” di apparecchi. E ve lo posso dire per esperienza personale. Dopodiché vengono rivenduti a 900 euro l’uno nel caso di un entry level o addirittura a 2500 euro SEMPRE L’UNO nel caso di un apparecchio di fascia alta. Fate il conto per 2: il guadagno è doppio. Da laureato in questo campo ho rinunciato alla professione visto che si parlava solo di fare fatturato e di propinare nuovi apparecchi a chi aveva già un apparecchio da almeno 3-4 anni, descrivendolo come l’ultimo ricercato della tecnologia più avanzata, frutto di anni di studi, senza paragoni rispetto a quello già in possesso ecc ecc…Ve lo posso assicurare, di audioprotesisti seri e che tengono veramente al benessere del paziente e non al benessere delle proprie tasche in circolazione ce n’è veramente pochi. Un felice ex audioprotesista che ha deciso di licenziarsi da un giorno all’altro e di non fare più parte di questo “SISTEMA” per fare veramente del bene al prossimo.
Da debole d’udito (per non dire SORDO) ti do pienamente ragione, ne so qualcosa su questo campo.
Per guadagnare bene devono VENDERE, VENDERE e poi vendere. Dopo venduto non vogliono più vederti, anche se si sforzano parecchio per non fartelo capire.
BUONASERA, SONO UN PROFESSIONISTA HO 27 ANNI ED HO APPENA APERTO, INSIEME
AD ALTRI COLLEGHI, UN’AZIENDA IN QUESTO SETTORE. LEGGERE QUESTE COSE MI FA
CAPIRE QUANTO HANNO LAVORATO MALE IN PASSATO, FORSE ANCORA OGGI, ALCUNI
MIEI COLLEGHI DEL SETTORE. LA SCELTA DEGLI APPARECCHI ACUSTICI, CHE VENGONO
FORNITI ATTRAVERSO IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, SONO A DISCREZIONE
DELL’AZIENDA A CUI IL PAZIENTE IPOACUSICO SI RIVOLGE. NON è VERO, QUINDI,
CHE GLI AUSILI FORNITI CON IL S.S.N. SONO OBSOLETI, MA è L’AZIENDA CHE LI
FORNISCE CHE VUOLE FAR CAPIRE QUESTO, PROBABILMENTE PER SPINGERE UN
PRODOTTO PIù COSTOSO. LA SCELTA DELL’APPARECCHIO ACUSTICO VIENE FATTA
TENENDO IN CONSIDERAZIONE IL QUADRO AUDIOMETRICO, ALMENO AUD. TONALE E
VOCALE, LE CARATTERISTICHE DEL CONDOTTO E SOPRATTUTTO LO STILE DI VITA DI
UNA PERSONA. QUEST’ULTIMO CI FA CAPIRE EFFETTIVAMENTE QUAL’è LA TECNOLOGIA
PIù ADATTA AL PAZIENTE , INFATTI SE UNA PERSONA A 91 ANNI UTILIZZERà
L’AP.AC. PER IL 90% IN CASA è INUTILE PROPORLE UNA TECNOLOGIA CHE LE
PERMETTE DI OTTIMIZZARE L’ASCOLTO ANCHE IN SITUAZIONI COME LE RIUNIONI DI
LAVORO, IN QUANTO SONO CARATTERISTICHE CHE NON UTILIZZERà MAI;
QUINDI IL TECNICO CHE HA PROPOSTO DELLE PROTESI DI 5000 NON HA SVOLTO
BENE IL SUO LAVORO LAVORO, MA HA FATTO ESCLUSIVAMENTE IL VENDITORE.
GLI APPARECCHI ACUSTICI IN ALTRE NAZIONI VENGONO VENDUTI IN SUPERMERCATI O
NEGOZI DI ELETTRONICA O ADDIRITTURA SU INTERNET, COSA CHE QUI IN ITALIA NON
SI PUò FARE; FORSE L’ACQUISTO DI APPARECCHI ACUSTICI CONFRONTANDO I PREZZI
SEMBRA PIù CONVENIENTE FUORI DALL’ITALIA, MA UNA VOLTA ACQUISTATO IL
PAZIENTE TEDESCO O STATUNITENSE DOVE VA?? SEMPRE DA UN TECNICO
AUDIOPROTESISTA E SECONDO VOI IL PERIODO DI RIABILITAZIONE E LA “MESSA
APPUNTO” DELL’APPARECCHIO LA FA GRATUITAMENTE?? NON CREDO PROPRIO, QUINDI
NON VI FATE ABBINDOLARE DA QUESTE COSE MA CERCATE TECNICI CHE VI PROPONGONO
SI UN PRODOTTO MA SOPRATTUTTO UN SERVIZIO PRIMA E DOPO IL PERIODO DI
PROVA.
BUONASERATA
Ma lei ha scelto la professione di audiologo in quanto affetto da ipovisione? Se sì, è molto nobile da parte sua, complimenti!
Dovrebbe però farlo notare in calce ai suoi commenti, altrimenti chi non lo sa potrebbe scambiarla per un semplice maleducato, dato che secondo le norme della buona educazione scrivere tutto maiuscolo mentre si è “online” equivale ad urlare, ed il giudizio che si può avere su chi spunta in un luogo pubblico cominciando a urlare, è inequivocabile 😉
Sono un portatore di protesi acustiche ormai da alcuni anni e sono perfettamente daccordo con coloro che vorrebbero a carico completo del servizio sanitario sia il pagamento che la scelta e la cura delle protesi uditive per coloro che ne hanno bisogno. Accanto a trecnici preparati ne esistono sul mercato altri che non lo sono affatto e tendono solamente a fregare gli sprovveduti pazienti. Io sono sfuggito dalle grinfie di uno di questi ultimi che ha tentato di rifilarmi due protesi costosissime che egli stesso non è riuscito a gestire durante il periodo di prova. Per fortuna non avevo sborsato denaro ancora e sono riuscito a defilarmi. Altre persone che conosco non sono state altrettanto fortunate e con lo stesso “tecnico” si sono ritrovate con protesi inutili e senza i soldi. Per fortuna con un’altra persona sono stato piu fortunato e sono grato per il lavoro fatto e la competenza dimostrata. Ho dovuto però integrare profumatamente il contributo pubblico se ho voluto le protesi. Ciò detto però, tengo a precisare che non esiste nessun servizio a cui un paziente possa ricorrere per verificare se quanto fatto dal tecnico audioprotesista è consono con le sue le necessità. In pratica, sulla base della mia esperienza, il piatto è molto ricco; l’ASL non fornisce indicazioni di sorta per ragioni di “imparzialità” il medico non si mette di mezzo, mentre la concorrenza non è affidabile. Una persona anziana o mediamente sprovveduta viene chiamata a sborsare migliaia di euro come integrazione per le sue protesi e può essere gabbata con estrema facilità e nessuno controlla la fine fatta nemmeno della parte del contributo pubblico. Sarebbe ora di daci un taglio netto. Il diritto alla salute è sancito dalla costituzione (per ora). Diamo certamente a Cesare quello che è di Cesare ma mi si spighi piu dettagliatamente come possano costare migliaia di euro apparecchi con un valore intrinseco di poche decine…alla faccia dell’assistenza post vendita
Sono papà di una bimba affetta da sindrome genetica rara e sordità profonda. Devo innanzitutto dire che i rimborsi dell’ASL variano di regione in regione. Io, “fortunatamente”, risiedo in Lombardia, dove viene rimborsato il 70% del costo delle protesi (batterie e auricolari, che soprattutto nei bambini vanno rifatti molto spesso per quasi 100 Euro ogni volta, sono invece a mio carico…).
Devo però aggiungere una cosa: quando ho comprato il terzo paio di protesi per mia figlia, ho “girato” da vari rivenditori (oops, intendevo “quei professionisti che vengono bollati come venditori”) trovando differenze di prezzo enormi. Il bello che dopo aver avuto il preventivo nel negozio da cui andavo di solito, che era di oltre 5000 Euro, ne ho ricevuto un altro per le stesse identiche protesi di 3600. Tornato dal primo per lamentarmi della differenza, questi, secondo lui “dopo aver sentito il rappresentante dell’azienda produttrice”, mi ha fatto lo stesso prezzo.
E, per la cronaca, io per la diagnosi, le regolazioni e tutto il resto vado esclusivamente in ospedale (audiovestibologia di Varese), dove gratuitamente trovo dei grandi professionisti estremamente disponibili.
cambia audioprotesista… sicuramente con 1200 non ti possono dare un prodotto valido, ma te ne possono dare uno ottimo con molto meno di 5000. purtroppo come in tutti i mercati ci sono i disonesti, anche se sono daccordissimo con te che lo stato ti dovrebbe coprire il 100%
BUONASERA, SONO UN PROFESSIONISTA HO 27 ANNI ED HO APPENA APERTO, INSIEME AD ALTRI COLLEGHI, UN’AZIENDA IN QUESTO SETTORE. LEGGERE QUESTE COSE MI FA CAPIRE QUANTO HANNO LAVORATO MALE IN PASSATO, FORSE ANCORA OGGI, ALCUNI MIEI COLLEGHI DEL SETTORE. LA SCELTA DEGLI APPARECCHI ACUSTICI, CHE VENGONO FORNITI ATTRAVERSO IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, SONO A DISCREZIONE DELL’AZIENDA A CUI IL PAZIENTE IPOACUSICO SI RIVOLGE. NON è VERO, QUINDI, CHE GLI AUSILI FORNITI CON IL S.S.N. SONO OBSOLETI, MA è L’AZIENDA CHE LI FORNISCE CHE VUOLE FAR CAPIRE QUESTO, PROBABILMENTE PER SPINGERE UN PRODOTTO PIù COSTOSO. LA SCELTA DELL’APPARECCHIO ACUSTICO VIENE FATTA TENENDO IN CONSIDERAZIONE IL QUADRO AUDIOMETRICO, ALMENO AUD. TONALE E VOCALE, LE CARATTERISTICHE DEL CONDOTTO E SOPRATTUTTO LO STILE DI VITA DI UNA PERSONA. QUEST’ULTIMO CI FA CAPIRE EFFETTIVAMENTE QUAL’è LA TECNOLOGIA PIù ADATTA AL PAZIENTE , INFATTI SE UNA PERSONA A 91 ANNI UTILIZZERà L’AP.AC. PER IL 90% IN CASA è INUTILE PROPORLE UNA TECNOLOGIA CHE LE PERMETTE DI OTTIMIZZARE L’ASCOLTO ANCHE IN SITUAZIONI COME LE RIUNIONI DI LAVORO, IN QUANTO SONO CARATTERISTICHE CHE NON UTILIZZERà MAI;
QUINDI IL TECNICO CHE HA PROPOSTO DELLE PROTESI DI 5000 NON HA SVOLTO BENE IL SUO LAVORO LAVORO, MA HA FATTO ESCLUSIVAMENTE IL VENDITORE.
GLI APPARECCHI ACUSTICI IN ALTRE NAZIONI VENGONO VENDUTI IN SUPERMERCATI O NEGOZI DI ELETTRONICA O ADDIRITTURA SU INTERNET, COSA CHE QUI IN ITALIA NON SI PUò FARE; FORSE L’ACQUISTO DI APPARECCHI ACUSTICI CONFRONTANDO I PREZZI SEMBRA PIù CONVENIENTE FUORI DALL’ITALIA, MA UNA VOLTA ACQUISTATO IL PAZIENTE TEDESCO O STATUNITENSE DOVE VA?? SEMPRE DA UN TECNICO AUDIOPROTESISTA E SECONDO VOI IL PERIODO DI RIABILITAZIONE E LA “MESSA APPUNTO” DELL’APPARECCHIO LA FA GRATUITAMENTE?? NON CREDO PROPRIO, QUINDI NON VI FATE ABBINDOLARE DA QUESTE COSE MA CERCATE TECNICI CHE VI PROPONGONO SI UN PRODOTTO MA SOPRATTUTTO UN SERVIZIO PRIMA E DOPO IL PERIODO DI PROVA.
e cosa dovrebbe fare secondo lei????
A me sembra che Beppe Grillo abbia fatto e stia facendo molto per gli italiani,ma il problema è che gli italiani non contraccambiano e questo lo prova anche la sua affermazione.
Molti hanno già evidenziato gli errori (falsità?) della testimonianza e delle leggende sui prezzi in europa così come è stato evidenziato il costo di far impresa in Italia (questo si che costa molto meno in Germania) ed I tempi di pagamento di ASL e spesso pazienti .Aggiungo,come produttore, qualche informazione sulla tecnologia. Chi dice che gli apparecchi sono solo amplificatori, simili a quelli da 50,che costano 15 davvero non sa di cosa parla. Certo un apparecchio di 20 anni fa,se oggi costruito in india,forse ha quel costo ma gli apparecchi moderni sono dei computer ultrasofisticati (molto,molto di più rispetto all’i-phone citato)che analizzano e gestiscono I suoni in ingresso ed uscita migliaia di volte al secondo per ridare un ascolto il più possibile naturale e non danneggiare chi li porta!!! Al costo di produzione poi(ovviamente diverso se fatto in asia o europa) va aggiunto quello della ricerca che permette di avere prodotti sempre più sofisticati,efficienti ed in grado di aiutare le persone. Sicuramente in giro ci sono sottoscalisti e truffatori che magari spacciano prodotti obsoleti per moderni,che non danno assistenza e che non conoscono il lavoro ma la quasi totalità degli audioprotesisti sono serissimi professionisti che si dedicano al paziente e cercano di aiutarlo così come le principali aziende han tutti prodotti buoni o ottimi ed investono per migliorarli.
Carissima,
Io sono una di quei professionisti che vengono bollati come venditore da persone che forse parlano senza avere la piena cognizione della nostra figura professionale. Mi spiace, io non sono un venditore, sono una figura sanitaria che si occupa di riabilitazione, come un fisioterapista per dire. Mi rammarica che non passi questo concetto è leggere di persone che pensano di avere il medesimo recupero con 50 euro in farmacia, leggetevi il bugiardino e vedrete che ne sconsigliano l’utilizzo per più di tot ore. Sappiate che l’applicazione è per legge compito della nostra figura che, dopo tre anni di laurea, attraverso esame di stato riceve l’abilitazione, conoscendo le ipoacusie e come affrontare il recupero. Chi vi propone l’apparecchio più costoso a priori sbaglia, non è detto che sia il migliore per voi. Purtroppo il tariffario asl è fermo al medioevo e vi vengono date due possibilità. Se fornirvi di quello analogico della mutua o meno, ammesso che vi sia un migliore recupero con il digitale. Che in Germania costi la metà è tutto da vedere, le assistenze sono gratuite? Le pulizie? Il cambio di filtri/tubetti etc? Ha potuto verificare su un listino la? Cercate bene lo specialista a cui affidarvi, e vedrete che il valore aggiunto è proprio il suo lavoro che non finisce quando vi vende gli apparecchi, ma continua finché li indossate, se davvero è
un professionista.
Nel discorso stato non mi addentro, è una tristezza senza fine.
Siete già molti a rispondere cavolate, in Germania, in Inghilterra, con la sterlina a 1,35 costa un decimo, come del resto tutte le prestazioni ed apparecchi. Una valvola mitralica che in Italia costa 5.000 in Inghilterra costa 1.000.
Siete dei venditori senza scrupoli che speculano sulla salute e sui problemi deglia ltri. Assomigliate molto ai politici che vi rappresentano e che vi consentono di spremere persone disabili ben bene.
La vergogna non abita in questo paese, con p minuscola dato che voi come tutti gli altri operatori sanitari non avete alcun problema a mascherarvi da buoni.
Caro signore, forse dovrebbe conoscere le persone che insulta senza nemmeno sapere come operano,con chi operano e le dinamiche del lavoro che svolgono.
Sa quanto guadagno io su un apparecchio venduto? Vuole saperlo? dai 50 ai 100 euro a pezzo, portando a casa poco più di un salario dell’operaio, facendo i conti in tasca per potermi sposare e magari avere un figlio. Nonostante questo faccio il mio lavoro al meglio,cercando di sopravvivere come tutti in un paese dove tutto,non solo gli apparecchi acustici costa caro, non perchè mi piace lucrare sulle disgrazie delle persone ma perchè ho studiato per questo,mi piace quello per cui mi sono formata e sono interessata al mio mestiere.
E’ liberissimo di continuare a parlare a vanvera,senza sapere nulla!Il problema dell’Italia è anche dovuto al fatto che tutti sono professori,tuttologi nella loro ignoranza.
E di che ci si meraviglia? Come si sarebbero altrimenti arricchiti i vari Di Lorenzo ed i Poggiolini? Tutto questo non è forse l’equivalente di quanto costano in questo Paese le autostrade, le opere pubbliche, i servizi, la politica? Paghiamo tutto molto di più di quanto costa la stessa cosa in Europa. Lì non ci pensiamo nemmeno ad allinearci, è lì l’Europa non lo vuole… chiude un occhio. Il popolo ce l’ha l’arma carica per fare smettere questi scandali… una matita! Ma fin quando mormora e poi vota sbagliato… è il popolo che lo vuole!
Su Internet ho trovato un microamplificatore mono canale che ho pagato 22,00.
In precedeva avevo speso bei soldi per ovviare alla mia ipoacusia bilaterale ( 75 dB)senza risultati apprezzabili.
Sono rinato acusticamente.
Se è vero quello che dice, e non ho ragione di credere il contrario, lei ha una perdita di udito importante dal punto di vista quantitativo (75dB), ma sicuramente di tipo meccanico e quindi banalmente recuperabile con la semplice amplificazione. Quindi probabilmente le hanno fatto spendere troppi soldi la prima volta. Ammesso che di troppi soldi si tratti, dal momento che se si è trattato di una applicazione si parla di presidi medico chirurgici che sono costruiti con materiali dedicati, generalmente antiallergici, con le parti di accoppiamento su misura in modo da garantire il confort e la ventilazione necessaria allo salute del condotto uditivo esterno. Senza contare poi il calcolo e la precisione di utilizzo in termini di guadagno di inserzione (che tiene conto delle dimensioni esatte del condotto uditivo e della sua naturale risonanza). Se così non è stato, tutto è possibile: commercialmente tutto si risolve con i soli numeri. Se si usano le lettere per spiegare allora bisogna sapere cosa si dice e cosa si fa.
Come sempre la questione è “SOLO” politica, anche quando è la salute ad essere tirata in ballo, a mio avviso (e la questione mi riguarda da vicino) un paese che, sulla soglia del 2015, si basa su un nomenclatore tariffario vecchio di più di 20 anni merita solo una cosa “IL DEFAULT”… lo Stato con la sanità fa finta di difendere il propri cittadini dalle lobby ma intanto è il primo a piegarli (ai cittadini) con norme risalenti agli anni 40, a indire gare d’appalto per l’assegnazione di protesi auricolari manco (sempre i cittadini) fossero edifici o opere da restauro… d’altra parte poi ho visto aziende marciare e costruire imperi sull’ignoranza dello stato e della sanità, ho visto protesi spacciate per nano-tecnologia d’avanguardia, quando di avanguardia poi c’erano solo le supercazzole.. potrei stare ore a parlare di questo scempio ma tuttavia ho capito che ogni cittadino, aimè, deve purtroppo farsi avvocato di se stesso in questi casi.. la schifezza alla fine qual è? che tu ti rivolgi per curarti e chi ti sta davanti sente (solo) l’odore dei soldi.
L’ho sempre sostenuto, bisogna AFFAMARE LE BESTIE, in tutti i campi. Anche io porto le protesi acustiche più per gli ACUFENI (fischi alle orecchie) che per l’ipoacusia. In dieci anni ho speso tutti i miei risparmi, per questo problema, ho girato l’Italia, fino ad arrivare a Milano, perché su internet si parlava di un centro che poteva risolvere il problema. Ebbene, dopo dieci anni ho capito che, anche gli apparecchi acustici tecnologicamente avanzati, non hanno niente di più di quelli “a manovella”. Mi spiego meglio, io, dopo che le ho provate tutte, ho notato che gli apparecchi che mi ha passato la mutua hanno la differenza che,invece di essere “calibrati”al computer, lo puoi fare tu manualmente e ,tranne che sono un po’ più grandi, hanno la stessa funzione. Dirò di più, ho provato degli apparecchi che vendono in farmacia a 50 o 60 euro e, con mia sorpresa, non ho visto nessuna differenza con quelli che uso attualmente, costati alla collettività intorno ai 1200 euro. Morale della favola, questa GENTAGLIA lucra, da anni, sulla salute della povera gente. Inoltre, sempre per affamare “LA BESTIA” io non compro MAI prodotti pubblicizzati, perché so che “il costo della pubblicità” lo pago io e anche molto salato. Ci sono dei prodotti ai discount che sono di gran lunga migliori di quelli pubblicizzati e costano molto, ma molto meno, basterebbe leggere le etichette, provarli e fare il confronto. Se ognuno di noi desse un piccolo contributo, forse, questo paese potrebbe cambiare in meglio. KENNEDY aveva ragione quando diceva: non chiedetevi cosa fa lo stato per voi, chiedetevi cosa fate voi per lo stato.
HO SCOPERTO CHE SUI PISCIATOI PUBBLICI DI TORINO QUELLI D’EPOCA C’E’ SCRITTO ALL’INTERNO RENZI……….GIA ALLORA SAPEVANO CHE SAREBBE STATO UN CESSO DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO…!!!
SICURAMENTE I COGLIONI PECORONI CHE HANNO VOTATO IL PD DI MERDA E RENZI DI MERDA LO SAPEVANO …….!!!
Salve, io lavoro nel settore,e mi infanstidisce e non poco essere presa per ladra.Gli apparecchi acustici forniti dal sistema sanitario nazionale sono obsoleti e il 90% di quelli forniti finiscono in un cassetto ma non certo per colpa del venditore!!!!! Perché lo stato non si adopera nel rimborso totale dell’importo a chi possiede i requisiti????? Ma d’altronde perché pagare ad un cittadino, che negli anni ha versato le tasse,una cifra che si aggira intorno ai 5000 quando questa stessa cifra serve a nostri politici per il loro quiete vivere??????
Non ne posso più!
In questo maledetto paese non funziona niente o quasi, ogni giorno scopriamo ruberie e schifezze varie.
Vorrei che ad ogni post oltre al nome e cognome dell’autore venga scritto per chi si è votato, perché ho le palle piene di gente che si lamenta e poi il 40% vota l’ebete e il 15% il nano.
Ciao tutti il MV5S auguri a tutti voi per l’anno nuovo io franco vorrei esprimere il mio pensiero riguarda al sistema di sanità!! È sono molto critico su noi Italiani (vorrei fare capire di quello ché scrivo??! La nostra cultura è tutto sbagliato per il DNA di rubare fra di noi ??il Governo, anno sempre RUBATO per loro PRIVILEGI, è DIRITTURA ABBIAMO nello lo Stato MAFIA!!! Il popolo italiani di libero professionista ,io parlo in generale di tutti!!! Cosa fanno gli italiani furbi fanno la guerra dei prezzi gonfiati,trarre la conclusione !!! Il governo CRIMINALI tassano sempre !!! È il libero professionista fanno come il governo al cliente ONESTI ci pensano loro tassare al cliente ed evadano dalle TASSE . il DNA italiani furbi è LADRI!!!
FRANCO WM5S
In risposta alla tua affermazione devo dirti che dopo tanti anni che faccio questo lavoro,non mi sento di essere un ladro anzi i veri ladri sono i politici come te, se lo sei, che non perdono occasione per fare soldi anche sulle disgrazie altrui, vedi scandali sugli alluvionati e sui terremotati quindi di cosa stai parlando?????
Gentile anna. Le suggerisco di recarsi in qualche altro centro audioprotesico. La ditta per cui lavoro, per esempio, le offre la possibilita’ di accedere ad una tecnologia digitale anche con poche centinaia di euro. Consideri che in Italia le protesi acustiche vengono vendute con l’assistenza a vita, ovvero nel prezzo è compreso il lavoro di regolazione e pulizia vita natural durante, cosa che non accade in altri paesi.
Se volesse avere qualche informazione in più, la esorto a contattarmi.
in italia tuto funziona così…da molto tempo.
Un altro esempio, stupido se vogliamo..ma un collante per dentiere che in germania costa 2,90 euro…in italia la trovi a 9,80 euro
Mio padre è morto esattamente dopo tre mesi che aveva acquistato ratealmente per circa quattromila euro(scomputando l’importo “generosamente” passato dalla ASL) la protesi digitale (usata due volte!). Ho provato con la finanziaria suggerita dal venditore a spiegare il fatto ma se ne sono fregati alla grande. Nessuna revisione del contratto e ancora stiamo pagando nonostante l’apparecchio sia stato praticamente inutilizzato…
Sono papà di un bambino sordo (ipoacusia neourosensoriale bilaterale grave-gravissima) che ora ha 13 anni. Vivo in Piemonte, dove da quando abbiamo questo problema e per sordità gravi, certificate, come quella di nostro figlio, la differenza tra il valore delle protesi e il contributo ASL è azzerata dalla Regione. O almeno lo era fino a maggio 2014. Da maggio 2014, per avere il contributo regionale, che è confermato per sordità certificate così gravi, occorre avere una certificazione ISEE al di sotto dei 38 mila euro. Nostro figlio, con le vecchie protesi ormai obsolete, non più adatte e con 1000 problemi, è in attesa da due mesi che l’ASL si esprima e dia l’OK per la fornitura e il collaudo. Due mesi, in età scolare come quella di nostro figlio sono un’eternità, ma tant’è: si aspetta ancora. Unico neo è che tutto questo finirà al compimento dei 14 anni di età, quando anche per sordità gravi-gravissime come quelle di nostro figlio ogni integrazione regionale cesserà, mentre la sordità continuerà purtroppo a vita, con possibilità pressoché certe che peggiori. C’è poi l’aggravante che la sordità a nostro figlio è arrivata dopo una serie di vaccini fatti a 18 mesi, su questo fatto però l’ASL “non ci sente”. Ma questo è un’altro discorso…
Mamma mia che brutta storia ci ha raccontato. Come speculano su tutto, anche sulla salute dei nostri bambini. C’è bisogno del m5s anche per il ministero della salute, questa cosa dei vaccini è vergognosa e c’è troppo silenzio sotto. Auguri per il suo figliolo, speriamo el cose cambino e ci siano maggiori diritti per tutte le categorie bisognose.
Già… prima di quel vaccino: lallazione, prime sillabe, imitazioni dei suoni e delle cadenze, mamma, papà, una ventina di parole, poi… impossibilità a coricarsi e dormire per sei mesi, pianti continui, febbri che vanno e vengono senza motivo e, poco alla volta, il buio sonoro quasi totale. Viaggi della speranza, analisi, esami, test DNA su di noi sempre negativi, le protesi e la logopedia. Specialisti che si stupiscono di come nostro figlio arrivi a parlare e come ora si esprima. Ricorre spesso il capire dall’altra parte gente che pensa: “non sembra un sordo prelinguale…”. Ma non succede nulla. Il vaccino è sacro e non è causa di nulla. Sta di fatto che nostro figlio, nemmeno per sbaglio, non è mai entrato in nessuna casistica sugli esiti funesti dei vaccini. Continuiamo a guardare avanti però.
Ma avete mai fatto un paragone anche sulle fonti energetiche?
Controntate i prezzi in Italia e quelli all’estero.
in Italia OVUNQUE c’è un “contributo” dello stato (anche in forma di agevolazione) non è per l’utente, che continua a pagare a pressi esorbitanti, ma l’agevolazione/contributo è a favore dell’azienda o settore interessato.
Bisona partire dal presupposto che queste “agevolazioni” sono fatte ad hoc per il “mercato” non per l’utente. Chiamiamolo finanziamento occulto dello Stato.
La colpa non é del venditore, che poi é un dottore in audioprotesi, ma dei tariffari asl, che sono del 1990 e non si adattano ai progressi tecnologici. Se vuoi un apparecchio scadente ti devi accontentare di quello che ti passa la mutua, se vuoi qualcosa di meglio, la devi pagare. Ma la colpa é dello stato, non dei tecnici.
Io soffro di ipoacusia, sordità ambolaterale neurosensoriale sui suoni acuti.
Non so come sia la situazione in Germania, ma ciò che dice Anna per quanto riguarda l’Italia è corretto.
Oltretutto mi hanno detto che la protesi dell’ASL non aiuterebbe minimamente a risolvere il mio handicap.
Mi sono stati preventivati addirittura 4500 euro finali (con incentivo già detratto) per la protesi digitale. Poi ci sono le pile, non ricaricabili, e un’assistenza che non va oltre i 5 anni. Ma scherziamo?
A questi costi sono costretto a tenermi il mio problema.
Anche in Puglia purtroppo succede questo per le carrozzelle e tutte le attrezzature per la fisioterapia dei malati di Sclerosi Multipla.E’tutto un marciume.Bisognerebbe indagare su tutto.
Eh, ma qua, pè tradizzione, ce devono magnà tutti: dar produttore ar consumatore, in Itaja, ce stanno ‘na serie de “creste” inelimminabbili, ‘o sanno tutti: e c’è ‘a casa farmaceutica, eppoi l'”informatore scientifico”, ‘o specialista, er rivenditore, n’somma, n’sacco de ggente che vole magnà su le disgrazzie artrui: ‘o sanno tutti, tranne che er Governo e ‘a Maggistratura, ‘i possino……
vai a comprarle in Germania allora, magari sarò ingenuo ma per ma vale la pena partire, farsi un wrrk end da qualche parte e comprare le protesi al prezzo più onesto, ci stai dentro con le spese visto il risparmio che faresti…in bocca al lupo
Tutto giusto, tranne un particolare: per l’ipoacusia da rumore, quella professionale, che è neurosensoriale e non trasmissiva, nessuna protesi è efficace.
Lo stesso successo a mia suocera ,91 anni andata da sola presso il negozio e senza dire niente finchè l’apparecchio non era pronto e si è fatta fregare per l’appunto 5.000 .
Ma a parte i soldi iniziali,certo troppi per un’anziana che vive con una pensione non “d’oro”,
lo scandalo sono i costi continui che l’apparecchio acustico comporta. Un’anziana di 91 anni non ha certo dimestichezza con impianti così delicati,quindi lo maneggia male e ogni tanto rompe qualche cosa.Ovviamente passati i 2 anni di garanzia paghi tutto. E le pile che durano pochissimo e che se ogni tot ore non cambi,non senti niente. E ovviamente,paghi anche quelle ogni volta !
Venticinque anni di sordità grave bilaterale mi permettono di affremare che in Italia c’è un andazzo vergognoso. I costi degli apparecchi sono “gonfiati” anche del.400% e oltre, lo so per esperienza personale e perché sono pratico di acquisti via internet, una volta che conosco il prezzo in Italia e il modello esatto della protesi con pochi passaggi riesco a trovare i prezzi esteri del medesimo apparecchio acustico, le differenze sono enormi, non truffano solo noi audiolesi, ma anche il Servizio Sanitario Nazionale!
E con i 1200 Euro della mutua potrebbero già fornire un apparecchio digitale programmabile con caratteristiche medio alte, invece da noi causa inefficienze a livello di controlli, di leggi, ecc., ecc. funziona così!!!
Otofarma spa ha studiato la soluzione a questo problema, protesi acustiche personalizzate digitali a un prezzo sociale di 850,00.
http://Www.otofarmaspa.it
Situazione a cui metterci mano…
Assicuro che chiunque abbia in animo di esercitare la professione di audioprotesista e lo voglia fare in scienza e coscienza onorando cioè al meglio le conoscenze, le competenze e le esperienze acquisite con il “necessario sentire l’altro da se” che ha bisogno di essere aiutato pur non essendone sempre consapevole, e che è portatore di un problema di udito che, in quanto tale, è diverso da quello di chiunque altro -pur avendo naturalmente segni comuni-, ecco quella persona sappia che dovrà fare molta fatica. Dovrà investire su se stessa incoraggiandosi a prendere decisioni, responsabilità e farsi carico, per quanto umanamente possibile , del problema della persona che chiede il suo aiuto….
Certamente altra cosa è laurearsi per poi andare a cercare di vendere più apparecchi possibile. Ma cosa devono fare questi ragazzi se nessuno valorizza le responsabilità, se tutti senza sapere niente imprecano contro tutti? Se tutti se la prendono con tutto, evocando ovunque diavoli e streghe? Certo che in tanti casi è così: io stesso sono incazzatissimo con la mia categoria professionale (esercito da 37 anni la professione a Pistoia) quando si diventa bottegai…ma conosco colleghi (pochi purtroppo) che sono professionisti rigorosi responsabili ed attenti alla dimensione etica del ruolo.
E’ veramente triste, molto triste, sentir parlare così male delle cose senza discernimento….
Gilberto Ballerini.
Mi chiamo Gilberto Ballerini abito a Pistoia dove esercito la professione di tecnico audioprotesista in forma autonoma da 37 anni. Ho vissuto tutte le vicissitudini -evolutive ed involutive- della professione.
Ho sempre investito sulla professione (nel senso più vero della parola) senza chiedere niente a nessuno e mi sono sempre preso le mie responsabilità’ prima di tutto sul piano etico e morale. A sessanta anni dopo aver immaginato e sognato le modalità con cui si sarebbe dovuta esercitare questa professione, fa male dover leggere queste considerazioni che, pur poggiando su ragioni certe, dovrebbero essere approfondite con un po’ di intelligenza e, soprattutto, di conoscenza e discernimento.
Credo di essere l’esempio vivente che si può fare l’audioprotesista una vita intera, gioendone e patendone, e dormire tutte le sere tra due guanciali come un bambino, ma in scienza e coscienza….
Ha ragione l’esperto di elettronica quando dice che un amplificatore può costare due soldi. Il nocciolo del problema sta proprio qui: acquistare un apparecchio acustico (che non è la stessa cosa di un amplificatore perché in questo caso parliamo di dispositivi progettati e costruiti per lavorare sulla base delle conoscenze acquisite in ricerca sulla fisiologia uditiva) non è la stessa cosa che correggere l’udito. Anzi…è tutto il contrario!
Ma del resto non c’è da meravigliarsi dei commenti: basta parlare con chi esercita una professione in maniera seria per capire a che punto stiamo in tema di percezione di valore!
Per tutte le vostre domande di prestito, non esitate a me contattate. Sono pronto a concedervi un prestito che va da 5.000 a 2.000.000 . Lo contattate per ulteriori informazioni.
hanna.bhend@yahoo.com
Ho comprato le protesi in farmacia 2anni fa al costo di circa 2000!Grande delusione! Assistenza scarsa.Ogni volta che avevo problemi dovevo chiamare in farmacia , che a sua volta chiamava l’audioprotesista che quando andava bene si faceva vedere dopo 15 giorni ma e’ capitato anche dopo 1 mese! Dopo 6 mesi il primo guasto sd una protesi, il secondo guasto non era coperto da garanzia, mi han detto che mi facevano un preventivo invece le han aggiustate senza dirmi nulla, passandomi direttamente il conto di 200, e con la ” minaccia” che se non pagavo si rivolgevano ad un avvocato.L ultimo guasto 6 mesi fa e’stato a tutte e due le protesi ,completamente mute all’improvviso! Mi han detto che potrebbero essere i microfoni e comunque minimo dovrei spendere500.Li ho mandati a quel paese e buttato quelle protesi.Mai più in farmacia.Spenderò di più ma preferisco andare all’Amplifon o centri similari.
Sono un Audioprotesta qualificato.Il concetto espresso dalla Signora mi rattrista.Il mio Centro Udire di Catania , via napoli 36 , cerca di venire incontro alle persone con deficit uditivo riconosciuto in convenzione Asp , fornendo protesi acustiche digitali totalmente gratuite ,o con differenze a carico dell’assistito accessibili.Quindi consiglio alla signora di rivolgersi a persone più oneste
Posso chiederle gentilmente visto che è un professionista del settore quali marche di apparecchi sono più affidabili come qualità? E se tutti i fornitori di protesi si equivalgono in quanto a tecnologia e qualità o rapporto qualità -prezzo?Se no quali i migliori? La ringrazio anticipatamente
Ho letto i diversi commenti e mi sembra che i problemi siano 2.
A) il servizio sanitario non è aggiornato, non solo come “prezzi” ma soprattutto come “mezzi” esistenti, e tale “negligenza” si evidenzia in quasi tutte le branchie della nostra sanità;
B) l’esposizione di un prezziario dettagliato da parte degli audio-protesti in cui si evidenzia il costo del solo apparecchio e quello delle varie prestazioni, al cliente decidere se prendere un pacchetto all-inclusive o spendere a seconda della necessità.
La critica è però verso la sanità che dovrebbe fornire per prima tutto il servizio, controllo del difetto uditivo, opportuna protesi ed assistenza, non arrivo a pretendere il 100% del costo a carico della sanità, mancando la ricerca da parte dello stato, il privato deve avere il suo guadagno, ma almeno permettere al paziente di pagare in base al reddito, a rate, e senza chiedere gli interessi.
Io sono un esperto di telecomunicazioni, elettronica, software e audio e sinceramente sentire che una stupida protesi auricolare che amplifica i suoni può costare anche 5 mila euro mi fa drizzare pure i peli del pube!!!
Se non si parla di un impianto cocleare, il costo di una protesi alla produzione dovrebbe aggirarsi intorno ai 15 euro! Quindi dovrebbe costare al pubblico al massimo 60 euro!!!
per certi versi un impianto cocleare è più semplice di un apparecchio acustico(basta pensare che impianto moderni integrano una parte di stimolazione per via aerea con apparecchi acustici per sopperire ai limiti di risoluzione frequenziale).. in realtà non si può nemmeno definire “stupido” da quando hanno impiegato le reti neurali (se non ricordo male circa dal 2004)
🙂
Esattamente!
I nostri genitori ci hanno fatto andare a scuola?
Bene caro Stato, ve la facciamo noi una protesi “statale” e credeteci, sarà la migliore in commercio.
Salve,
sono un Tecnico Audioprotesista e mi dispiace molto dover leggere certi commenti soprattutto perché dettati da una disinformazione a volte esagerata. La asl passa una somma di 1315,28 oppure 1488 euro circa( dipende dal gruppo relativo alla potenza della protesi….gruppo 1 e gruppo 2). Una volta ottenuta l’autorizzazione asl il paziente deve recarsi in un centro acustico dove, a titolo informativo, si provvede ad eseguire una panoramica generale delle varie soluzioni acustiche più adatte alla perdita uditiva del paziente che, dopo essere stato informato sulle differenze tra le protesi “passate dalla asl” e quelle più tecnologicamente avanzate per cui si necessita di una somma maggiore, è LIBERO di scegliere l’ausilio più consono a lui sia dal punto di vista estetico che economico. È assolutamente da marcare il fatto che è il centro acustico stesso a scegliere il tipo di apparecchio cedibile con la sola somma passata dalla asl; ciò vuol dire che il centro acustico A può aver scelto di dare gratuitamente una protesi molto scadente, mentre il centro B può essere riesca a fornire una protesi molto più affidabile e moderna perché magari preferisce avere un guadagno non esagerato ma GIUSTO. Noi (otosystem) abbiamo deciso di adottare il secondo concetto appena espresso proprio onde evitare di speculare su persone che hanno bisogno! Per quanto riguarda invece le differenze di costo tra una protesi acquistata in Italia ed una presa all’estero, è fondamentale chiarire alcuni dettagli…in Italia quando acquistate in un centro acustico, oltre a comprare l’apparecchio, contemporaneamente “acquistate” il lavoro del professionista che prevede incontri su incontri( si tratta di una riabilitazione del sistema uditivo)e di assistenze gratuite sia al centro sia a domicilio praticamente a vita! Quando acquistate all’estero pagate soltanto il costo dell’apparecchio,mentre il lavoro dell’audioprotesista dovrete pagarlo a parte!Il discorso è cmq molto più vasto e da approfondire
Sono un debole d’udito già da 30 anni, devo dire che gli audioprotesisti in Italia pensano quasi solo a vendere apparecchi acustici. Con la scusa delle regolazioni ci capiscono quasi niente, specialmente da quando sono usciti gli apparecchi digitali. Ho fatto vari reclami anche ad Amplifon che mi vendette circa 20 anni fa un apparecchi dei primi digitali Widex modello Senso. Un consiglio che voglio dare ai deboli d’udito: comprate quelli che passa la ASL, se non funzionano bene o se non siete soddisfatti non fateli passare al collaudo e ridateli indietro. Più che altro è una questione anche di abitudine, quelli che passa la ASL devono funzionare bene ugualmente non è come dicono molti audioprotesisti che in Italia vogliono arrochirsi a nostre spese. Pensate solo che lo stesso apparecchio acustico comprato in Italia al prezzo di 7000/ 8000 euro in America costa meno di 2000 euro.
Visitate questo sito.
http://stores.ebay.it/hearingaids
Da come scrive, parrebbe possedere meno della licenza di scuola media inferiore. E comunque possedere una laurea non autorizza a rendere proibitivi i servizi offerti.
A gravare ancora di più su questa incresciosa situazione (toccata con mano in quanto ho un collega che ha lo stesso problema) si aggiunge il fatto che lo stato non passa a queste persone invalide l’unica cosa che veramente gli serve: un efficace protesi auricolare ma bensi passa cose del tutto superflue…come nel caso del mio collega che si deve pagare l’apparecchio acustico ma ha accesso ai concerti ma gratuitamente!! (a casa mia si chiama prendere per i fondelli) il dubbio che mi sorge è che questi “benefit” (che non si limitano ai soli concerti) sembra più indirizzati a chi si spaccia invalido piuttosto che chi invalido lo è davvero e dove sono ben altre le assistenze di cui avrebbe bisogno!!
io sono audioproteista da tanti anni certo noi saremo dei venditori ma la protesi io la venderei meno quanto in Germania se poi ogni intervento nostro fosse pagato a parte
no che ci chiamano per ogni stupidata compreso la vigilai di natale o di ferragosto cose che facilmente potrebbero risolvere loro ma tanto ce il dottore che corre gratuitamente perchè sforzarsi ma finiamola noi non siamo venditori
a me una protesi in piu o in meno venduta la vita non me la cambia ma io con il mio operato cambio la vita a chi ancora a un minimo di riconoscenza verso il lavoro che svolgiamo e per cui abbiamo preso una benedetta laurea
se la signora non vuole spendere va in farmacia a comprare le porcate di protesi che la nostra cara italia permette ai farmacisti di vendere
ma io mi chiedo perchè ho dovuto studiare e prendere una laurea se poi sono considerato un venditore e se il mio prodotto puo essere venduto da un farmacista che di udito non ne capisce nulla questa e la nostra cara italia
ma dove ti sei laureata? Sintassi, punteggiatura e ortografia sono un optional?
Da come è scritto il post sembra essere una laurea da terza media (senza lode naturalmente!!!)
da come scrivi non sembra tu abbia preso una laurea
Il mercato degli apparecchi acustici dovrebbe essere gestito dalla SANITA’ PUBBLICA attraverso la istituzione di centri specializzati, presso le Aziende Ospedaliere, dedicati ai cittadini ipoacusici siano essi da malattia professionale che non.
Indagine accurata, presidi acustici solo a chi ne ha veramente il bisogno, ed il tutto senza costi per l’utenza visto che al di là dell’aspetto umano sulla sordità, che comunque è rilevantissimo, anche i Padri costituenti intesero inserire nell’art. 32 della Costituzione: “La Repubblica garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Finirebbero così tutti quei casi di apparecchi acustici che finiscono nel cassetto del comodino, le differenze di prezzo tra un centro e l’altro e saremmo tutti finalmente d’accordo!!!
Buon anno a tutti
Sono un tecnico e sono perfettamente d’accordo con te.. in questo modo lo stato risparmia e la nostra figura professionale crescerebbe tantissimo anche come qualità.. purtroppo bisogna entrare nell’associazione di competenza per presentare queste idee, ma nn è facile purtroppo a causa delle lobby
Rimane comunque incomprensibile la differenza di prezzo. Discorso simile vale per il latte in polvere. Spiace constatare persone che giustifichino questi comportamenti, mettendo in cattiva luce tutta la categoria. 3.800 è una cifra inaccettabile.
Fare come la Germania vuol dire si avere le protesi ad un prezzo più basso
ma bisognerebbe spiegare alla signora Anna Q. che, in gran parte d’Europa,
l’audioprotesista applica un tariffario che va dalla semplice otoscopia ai
fitting programmati, audiometria etc, pertanto non so quanto converrebbe
acquistare una protesi in Germania. Quelli chelei chiama “venditori” sono
Audiaudioprotesisti, una figura, riconosciuta in Italia, preposta a
riabilitare l’ascolto mediante metodi che possono richiedere anche 12 mesi
di attività. Tutto questo è incluso nell’acquisto della soluzione ed una
soluzione di ultima generazione si presta meglio a riabilitare l’udito.
Purtoppo il percepito di questa signora è di aver speso una cifra troppo
alta per quello che ha avuto, consideri che seva dal fisioterapista che le
chiede 100 eur a seduta. Ma finché vede la figura dell’audioprotesista come
venditore è chiaro che la pensa in questo modo
Concordo appieno
LE PERSONE NON SI RENDONO CONTO I PROBLEMI CHE INCONTRANO I TECNICI AUDIOPROTESISTI QUANDO DEVONO FARE UN’APPLICAZIONE DI PROTESI ACUSTICHE. IL TECNICO DEVE SVOLGERE UN LAVORO TECNICO E ASSOCIATO A QUESTO, DURANTE IL PERIODO DI RIABILITAZIONE CHE Può DURARE DAI 6MESI AI 12, UN LAVORO PSICOLOGICO SUL PAZIENTE, IL QUALE ALCUNE VOLTE DURA PER MESI E MESI SOLO PER FAR ACCETTARE IL DISPOSITIVO AL PAZIENTE CHE LO DEVE PORTARE,VISITE A DOMICILIO ALMENO PER QUANTO MI RIGUARDA GRATUITE PIù I SEMPLICI COSTI DI GESTIONE PER TENERE APERTA LA SERRANDA COMPRESO ANTICIPARE I COSTI DI PROTESI PER LA FORNITURA ASL, ASPETTANDO CHE PRIMA O POI LA REGIONE TI PAGHI.. SECONDO VOI UNA PROTESI ACUSTICA D A QUANTO DEVE ESSERE VENDUTA PER SOPRAVVIVERE E DARE UN SERVIZIO DI ALTO PROFILO?? QUELLO CHE VI POSSO DIRE CHE Più SI ENTRA IN DELLE AZIENDE GRANDI MAGGIORI SONO I PREZZI, MA QUESTI NON SONO ASSOCIATI NE A PROTESI DI ALTO LIVELLO, ANZI DI MEDIA FASCIA,E NON SEMPRE AD UN SERVIZIO DI ASSISTENZA VALIDO. IL LORO INTERESSE è AVERE L’UOVO OGGI E NON LA GALLINA DOMANI, PERCHè SONO STRESSATI DA OBIETTIVI DI FATTURATO MENSILE DA RAGGIUNGERE. IL GRANDE MARCHIO NON DA UNA SICUREZZA DI RAPPORTO Qualità PREZZO, IN QUANTO IL PROFESSIONISTA VIENE ELOGIATO SE FA UN CONTRATTO DA 6-7-8000 EURO NON SE HA CONSEGNATO DELLE FORNITURE ASL, PURTROPPO POI è A DISCREZIONE DELL’AUDIOPROTESISTA COME SVOLGERE IL SUO LAVORO SE IN MODO ONESTO O MENO E DI ANDARE ANCHE CONTRO LE SCELTE AZIENDALI.
Questa grande porcata italiana oggi Renzo Arbore, che fa tanto il paladino dei sordo-ciechi, non l’ha mica denunciata in RAI. Eccerto va dall’amante della Moretti (Giletti) a pubblicizzare aggratis il suo ultimo disco. E noi finanziamo questa pubblicità (porcata no progresso) con i soldi del canone…
Ma si vergogni, Renzo Arbore da anni si presta a fare da testimonial alla lega del filo d’oro gratuitamente, e ciò non toglie che possa continuare a fare la sua professione. Altri personaggi del mondo dello spettacolo non fanno neanche questo, e i politici ne parlano solo per raccattare voti, anche quelli che non appartengono a partiti tradizionali ma a cosiddetti “movimenti”.
Lei, piuttosto, cosa fa per i disabili?
Intanto mi permetto di dissentire sulla considerazione che l’Audioprotesi sia un settore esclusivamente a vantaggio dei professionisti.
Ma se vogliamo, il discorso si allarga a dismisura includendo anche medici specialisti che non si comportano eticamente (basti vedere le indagini a tappeto in Sardegna proprio in questo settore).
Sono d’ accordo sul fatto che il il ministero della salute dovrebbe ritoccare il nomenclatore tariffario fermo da diversi anni avantaggiando il Paziente.
La signora che apre il dibattito parla di ipoacusia professionale, che a rigore di legge dovrebbe essere gestita da INAIL e non dalle ASL. In caso di INAIL, non tutti sanno che l’Ente può prescrivere diversi tipi di soluzioni acustiche decisamente più adatte a risolvere il problema dell’ipoacusico.
Associandomi alle considerazioni di altri Colleghi, è tutto da dimostrare che una spesa inferiore risulti la migliore.
Mettendola sull’ economico, basti pensare all’ assistenza: io credo che chi fornisce assistenza gratuitamente perché inclusa nell’applicazione condivisa (e non imposta!) della soluzione acustica abbia maggiore interesse a fornire un lavoro serio e duraturo, in quanto il tempo che viene dedicato al paziente di certo non gli viene pagato. Chi invece applica una cifra decisamente più bassa per l’applicazione, ma ad ogni richiesta di assistenza applica una parcella ha certo interesse a rivedere spesso il paziente, ma non credo che tutti siano disposti a fornire un servizio adeguatamente etico.
Vi invito a riflettere anche di questo.
e delicati che per funzionare bene ti devi scordare di avere addosso… ) , meno 1.400 di contributo, hanno significato 10 rate da 560 Eurini sul groppone per quasi un’anno…. e chi non puo’ nemmeno a rate?
Anche io ho avuto notizia che i prezzi di mercato degli apparecchi acustici in Europa sarebbero molto diversi da quelli praticati nel “mercato libero” italiano, e chissa’ perche’ questo non mi stupirebbe….
Il solito meritatissimo APPLAUSO MOVIMENTO 5 STELLE che va a sollevare questioni sensibili nell’interesse DI NOI CITTADINI…..
La mia compagna ora sente molto meglio e vederla piu’ felice mi rende leggera la spesa affrontata, ma signori miei,
A ME ME RODE TANTO ER CULO.
del tuo amico per sapere come va’… e vi assicuro che devi veramente perdere molto tempo e studiare per tenere la situazione in pugno. Non posso pensare agli anziani in difficolta’.
Ovviamente quanto detto riguarda organizzazioni commerciali private, che hanno nel profitto la loro ovvia e giustificata ragione di essere, percarita’; Quello che latita , come al solito e’ lo stato.
E quando lo stato latita, le ragioni di mercato hanno il sopravvento, su tutto, e i soldi diventano tanti.
Sara’ un caso? Non credo. E qui arriviamo al discorso economico.
La asl si limita ad erogare un contributo che nel migliore ( o peggiore ) dei casi corrisponde a 1.400 euro, per i due apparecchi, e non mi spiego perche’ solo un contributo, visto che si parla di menomazioni gravemente invalidanti che spesso intaccano fortemente la psiche, i rapporti interpersonali, e le capacita’ lavorative della persona, e per le quali vengono riconosciute invalidita’ civili con percentuali sempre molto alte se non del 100 per 100…
Comunque, con questa somma si possono acquistare apparecchi veramente basici, molto semplici e poco funzionali, che per alcuni ipoudenti, che soffrono anche di acufeni, non utilizzabili. Stiamo parlando della differenza che c’e’ tra sentire e capire bene il mondo e capire poco e male, vi piacerebbe? E poi voglio dire, ma avendo una tecnologia molto piu’ avanzata a disposizione, perche’ doversi accontentare di roba vecchia e inefficente? Sarebbe come usare un telefono o un computer del 96, o andare in giro con una 127… lo fareste?
Quindi e’ d’obbligo, avendone la possibilita’, scegliere apparecchi piu’ nuovi e performanti, che riportino l’udito quanto piu’ possibile ad un livello normale e che consentano un’ascolto naturale.
I prezzi?
Non li ricordo tutti ma per un paio di apparecchi di fascia medio alta, adatti alla nostra problematica, abbiamo dovuto spendere 6.500 Euro, 7.000 con un’assicurazione ( stiamo parlando di oggetti piccolissimi
Giusto un anno fa e’ stato necessario mettere le protesi alla mia compagna… l’avventura e’ cominciata diversi mesi prima, quando, prima di procedere all’acquisto, abbiamo intrapreso una sorta di pellegrinaggio, in giro per quasi tutti i negozi e i marchi di audioprotesi a Roma. Un mondo nuovo e sconosciuto e per questo tutto da scoprire , prima di acquistare. Non tanto per il discorso economico, non che per noi non fosse importante, altroche’, ma quando nella vita si affrontano problemi di salute di una certa entita’, quello che conta e’ fare la scelta giusta, che risolva il problema, anche se impegnativa.
Cosi’ abbiamo scoperto un mondo molto complesso, fatto di Dottoroni che consigliano, quasi sempre soluzioni e audioprotesisti differenti, in pratica ogni uno ci ha il suo, chissa’ perche’…. di apparecchi interni ed esterni, di case che producono apparecchi americane e danesi , di semplici amplificatori audio e di apparecchi microscopici pieni di microfoni e equalizzatori e connessioni bluetoot, con la TV, col telefonino, … e di tanti, tanti, protesisti che avevano in tasca la soluzione migliore per noi.
Bravi, bravissimi, camici bianchi, ti accolgono, ti coccolano,caramelle e caffe’, toni rassicuranti ma fermi, autorevoli, insomma sanno tutti quali corde toccare in una persona che, avendo un senso come l’udito fortemente diminuito, si trova in una condizione psicologica quantomeno delicata, e sanno anche come trattare il familiare accompagnatore…. pero’ la sensazione che hai quando esci dal centro acustico, e’ un misto tra essere stato dal dottore, ed aver passato 2 ore a tu per tu con Mastrota che ti voleva vendere le sue favolose pentole.
Praticamente e’ come acquistare una automobile, puoi visitare tutti i concessionari che vuoi, di tutte le marche, ogni uno ti proporra’ il suo affare ma, se non metti vero impegno per capire cosa ti serve e cosa veramente ti stanno offrendo, sei nei guai…. ma qui parli della salute e non puoi provare la macchina
Se solo si incontassero seri professionisti e se si aggiornasse un momenclatore tariffario delle protesi fermo al ’99 non staremmo qui a parlarne.
Purtroppo è un discorso valido per tutta la sanità è bene che se ne parli e magari che si agisse politicamente come il m5s ha fatto già da più di un anno chiedendo l’aggiornamento del momenclatore oramai obsoleto ma il governo anche in questo è “SORDO”.
Il costo medio per un apparecchio digitale va dai 180-200 euro ai 5-600 euro. Questi sono solitamente i prezzi comprando dal fornitore e che sborsano i “venditori” di apparecchi. E ve lo posso dire per esperienza personale. Dopodiché vengono rivenduti a 900 euro l’uno nel caso di un entry level o addirittura a 2500 euro SEMPRE L’UNO nel caso di un apparecchio di fascia alta. Fate il conto per 2: il guadagno è doppio. Da laureato in questo campo ho rinunciato alla professione visto che si parlava solo di fare fatturato e di propinare nuovi apparecchi a chi aveva già un apparecchio da almeno 3-4 anni, descrivendolo come l’ultimo ricercato della tecnologia più avanzata, frutto di anni di studi, senza paragoni rispetto a quello già in possesso ecc ecc…Ve lo posso assicurare, di audioprotesisti seri e che tengono veramente al benessere del paziente e non al benessere delle proprie tasche in circolazione ce n’è veramente pochi. Un felice ex audioprotesista che ha deciso di licenziarsi da un giorno all’altro e di non fare più parte di questo “SISTEMA” per fare veramente del bene al prossimo.
ANCHE IO SONO USCITO DAL SISTEMA MA CREANDO UNA COSA PERSONALE.. LE COSE POSSONO CAMBIARE
Da debole d’udito (per non dire SORDO) ti do pienamente ragione, ne so qualcosa su questo campo.
Per guadagnare bene devono VENDERE, VENDERE e poi vendere. Dopo venduto non vogliono più vederti, anche se si sforzano parecchio per non fartelo capire.
BUONASERA, SONO UN PROFESSIONISTA HO 27 ANNI ED HO APPENA APERTO, INSIEME
AD ALTRI COLLEGHI, UN’AZIENDA IN QUESTO SETTORE. LEGGERE QUESTE COSE MI FA
CAPIRE QUANTO HANNO LAVORATO MALE IN PASSATO, FORSE ANCORA OGGI, ALCUNI
MIEI COLLEGHI DEL SETTORE. LA SCELTA DEGLI APPARECCHI ACUSTICI, CHE VENGONO
FORNITI ATTRAVERSO IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, SONO A DISCREZIONE
DELL’AZIENDA A CUI IL PAZIENTE IPOACUSICO SI RIVOLGE. NON è VERO, QUINDI,
CHE GLI AUSILI FORNITI CON IL S.S.N. SONO OBSOLETI, MA è L’AZIENDA CHE LI
FORNISCE CHE VUOLE FAR CAPIRE QUESTO, PROBABILMENTE PER SPINGERE UN
PRODOTTO PIù COSTOSO. LA SCELTA DELL’APPARECCHIO ACUSTICO VIENE FATTA
TENENDO IN CONSIDERAZIONE IL QUADRO AUDIOMETRICO, ALMENO AUD. TONALE E
VOCALE, LE CARATTERISTICHE DEL CONDOTTO E SOPRATTUTTO LO STILE DI VITA DI
UNA PERSONA. QUEST’ULTIMO CI FA CAPIRE EFFETTIVAMENTE QUAL’è LA TECNOLOGIA
PIù ADATTA AL PAZIENTE , INFATTI SE UNA PERSONA A 91 ANNI UTILIZZERà
L’AP.AC. PER IL 90% IN CASA è INUTILE PROPORLE UNA TECNOLOGIA CHE LE
PERMETTE DI OTTIMIZZARE L’ASCOLTO ANCHE IN SITUAZIONI COME LE RIUNIONI DI
LAVORO, IN QUANTO SONO CARATTERISTICHE CHE NON UTILIZZERà MAI;
QUINDI IL TECNICO CHE HA PROPOSTO DELLE PROTESI DI 5000 NON HA SVOLTO
BENE IL SUO LAVORO LAVORO, MA HA FATTO ESCLUSIVAMENTE IL VENDITORE.
GLI APPARECCHI ACUSTICI IN ALTRE NAZIONI VENGONO VENDUTI IN SUPERMERCATI O
NEGOZI DI ELETTRONICA O ADDIRITTURA SU INTERNET, COSA CHE QUI IN ITALIA NON
SI PUò FARE; FORSE L’ACQUISTO DI APPARECCHI ACUSTICI CONFRONTANDO I PREZZI
SEMBRA PIù CONVENIENTE FUORI DALL’ITALIA, MA UNA VOLTA ACQUISTATO IL
PAZIENTE TEDESCO O STATUNITENSE DOVE VA?? SEMPRE DA UN TECNICO
AUDIOPROTESISTA E SECONDO VOI IL PERIODO DI RIABILITAZIONE E LA “MESSA
APPUNTO” DELL’APPARECCHIO LA FA GRATUITAMENTE?? NON CREDO PROPRIO, QUINDI
NON VI FATE ABBINDOLARE DA QUESTE COSE MA CERCATE TECNICI CHE VI PROPONGONO
SI UN PRODOTTO MA SOPRATTUTTO UN SERVIZIO PRIMA E DOPO IL PERIODO DI
PROVA.
BUONASERATA
Ma lei ha scelto la professione di audiologo in quanto affetto da ipovisione? Se sì, è molto nobile da parte sua, complimenti!
Dovrebbe però farlo notare in calce ai suoi commenti, altrimenti chi non lo sa potrebbe scambiarla per un semplice maleducato, dato che secondo le norme della buona educazione scrivere tutto maiuscolo mentre si è “online” equivale ad urlare, ed il giudizio che si può avere su chi spunta in un luogo pubblico cominciando a urlare, è inequivocabile 😉
Sono un portatore di protesi acustiche ormai da alcuni anni e sono perfettamente daccordo con coloro che vorrebbero a carico completo del servizio sanitario sia il pagamento che la scelta e la cura delle protesi uditive per coloro che ne hanno bisogno. Accanto a trecnici preparati ne esistono sul mercato altri che non lo sono affatto e tendono solamente a fregare gli sprovveduti pazienti. Io sono sfuggito dalle grinfie di uno di questi ultimi che ha tentato di rifilarmi due protesi costosissime che egli stesso non è riuscito a gestire durante il periodo di prova. Per fortuna non avevo sborsato denaro ancora e sono riuscito a defilarmi. Altre persone che conosco non sono state altrettanto fortunate e con lo stesso “tecnico” si sono ritrovate con protesi inutili e senza i soldi. Per fortuna con un’altra persona sono stato piu fortunato e sono grato per il lavoro fatto e la competenza dimostrata. Ho dovuto però integrare profumatamente il contributo pubblico se ho voluto le protesi. Ciò detto però, tengo a precisare che non esiste nessun servizio a cui un paziente possa ricorrere per verificare se quanto fatto dal tecnico audioprotesista è consono con le sue le necessità. In pratica, sulla base della mia esperienza, il piatto è molto ricco; l’ASL non fornisce indicazioni di sorta per ragioni di “imparzialità” il medico non si mette di mezzo, mentre la concorrenza non è affidabile. Una persona anziana o mediamente sprovveduta viene chiamata a sborsare migliaia di euro come integrazione per le sue protesi e può essere gabbata con estrema facilità e nessuno controlla la fine fatta nemmeno della parte del contributo pubblico. Sarebbe ora di daci un taglio netto. Il diritto alla salute è sancito dalla costituzione (per ora). Diamo certamente a Cesare quello che è di Cesare ma mi si spighi piu dettagliatamente come possano costare migliaia di euro apparecchi con un valore intrinseco di poche decine…alla faccia dell’assistenza post vendita
Sono papà di una bimba affetta da sindrome genetica rara e sordità profonda. Devo innanzitutto dire che i rimborsi dell’ASL variano di regione in regione. Io, “fortunatamente”, risiedo in Lombardia, dove viene rimborsato il 70% del costo delle protesi (batterie e auricolari, che soprattutto nei bambini vanno rifatti molto spesso per quasi 100 Euro ogni volta, sono invece a mio carico…).
Devo però aggiungere una cosa: quando ho comprato il terzo paio di protesi per mia figlia, ho “girato” da vari rivenditori (oops, intendevo “quei professionisti che vengono bollati come venditori”) trovando differenze di prezzo enormi. Il bello che dopo aver avuto il preventivo nel negozio da cui andavo di solito, che era di oltre 5000 Euro, ne ho ricevuto un altro per le stesse identiche protesi di 3600. Tornato dal primo per lamentarmi della differenza, questi, secondo lui “dopo aver sentito il rappresentante dell’azienda produttrice”, mi ha fatto lo stesso prezzo.
E, per la cronaca, io per la diagnosi, le regolazioni e tutto il resto vado esclusivamente in ospedale (audiovestibologia di Varese), dove gratuitamente trovo dei grandi professionisti estremamente disponibili.
cambia audioprotesista… sicuramente con 1200 non ti possono dare un prodotto valido, ma te ne possono dare uno ottimo con molto meno di 5000. purtroppo come in tutti i mercati ci sono i disonesti, anche se sono daccordissimo con te che lo stato ti dovrebbe coprire il 100%
BUONASERA, SONO UN PROFESSIONISTA HO 27 ANNI ED HO APPENA APERTO, INSIEME AD ALTRI COLLEGHI, UN’AZIENDA IN QUESTO SETTORE. LEGGERE QUESTE COSE MI FA CAPIRE QUANTO HANNO LAVORATO MALE IN PASSATO, FORSE ANCORA OGGI, ALCUNI MIEI COLLEGHI DEL SETTORE. LA SCELTA DEGLI APPARECCHI ACUSTICI, CHE VENGONO FORNITI ATTRAVERSO IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, SONO A DISCREZIONE DELL’AZIENDA A CUI IL PAZIENTE IPOACUSICO SI RIVOLGE. NON è VERO, QUINDI, CHE GLI AUSILI FORNITI CON IL S.S.N. SONO OBSOLETI, MA è L’AZIENDA CHE LI FORNISCE CHE VUOLE FAR CAPIRE QUESTO, PROBABILMENTE PER SPINGERE UN PRODOTTO PIù COSTOSO. LA SCELTA DELL’APPARECCHIO ACUSTICO VIENE FATTA TENENDO IN CONSIDERAZIONE IL QUADRO AUDIOMETRICO, ALMENO AUD. TONALE E VOCALE, LE CARATTERISTICHE DEL CONDOTTO E SOPRATTUTTO LO STILE DI VITA DI UNA PERSONA. QUEST’ULTIMO CI FA CAPIRE EFFETTIVAMENTE QUAL’è LA TECNOLOGIA PIù ADATTA AL PAZIENTE , INFATTI SE UNA PERSONA A 91 ANNI UTILIZZERà L’AP.AC. PER IL 90% IN CASA è INUTILE PROPORLE UNA TECNOLOGIA CHE LE PERMETTE DI OTTIMIZZARE L’ASCOLTO ANCHE IN SITUAZIONI COME LE RIUNIONI DI LAVORO, IN QUANTO SONO CARATTERISTICHE CHE NON UTILIZZERà MAI;
QUINDI IL TECNICO CHE HA PROPOSTO DELLE PROTESI DI 5000 NON HA SVOLTO BENE IL SUO LAVORO LAVORO, MA HA FATTO ESCLUSIVAMENTE IL VENDITORE.
GLI APPARECCHI ACUSTICI IN ALTRE NAZIONI VENGONO VENDUTI IN SUPERMERCATI O NEGOZI DI ELETTRONICA O ADDIRITTURA SU INTERNET, COSA CHE QUI IN ITALIA NON SI PUò FARE; FORSE L’ACQUISTO DI APPARECCHI ACUSTICI CONFRONTANDO I PREZZI SEMBRA PIù CONVENIENTE FUORI DALL’ITALIA, MA UNA VOLTA ACQUISTATO IL PAZIENTE TEDESCO O STATUNITENSE DOVE VA?? SEMPRE DA UN TECNICO AUDIOPROTESISTA E SECONDO VOI IL PERIODO DI RIABILITAZIONE E LA “MESSA APPUNTO” DELL’APPARECCHIO LA FA GRATUITAMENTE?? NON CREDO PROPRIO, QUINDI NON VI FATE ABBINDOLARE DA QUESTE COSE MA CERCATE TECNICI CHE VI PROPONGONO SI UN PRODOTTO MA SOPRATTUTTO UN SERVIZIO PRIMA E DOPO IL PERIODO DI PROVA.
beppe invece di denunciare solo cerca di risolvere qualche problema
e cosa dovrebbe fare secondo lei????
A me sembra che Beppe Grillo abbia fatto e stia facendo molto per gli italiani,ma il problema è che gli italiani non contraccambiano e questo lo prova anche la sua affermazione.
E come fa secondo te se tanti c……i votano PD e tanti altri non vanno a votare?
Molti hanno già evidenziato gli errori (falsità?) della testimonianza e delle leggende sui prezzi in europa così come è stato evidenziato il costo di far impresa in Italia (questo si che costa molto meno in Germania) ed I tempi di pagamento di ASL e spesso pazienti .Aggiungo,come produttore, qualche informazione sulla tecnologia. Chi dice che gli apparecchi sono solo amplificatori, simili a quelli da 50,che costano 15 davvero non sa di cosa parla. Certo un apparecchio di 20 anni fa,se oggi costruito in india,forse ha quel costo ma gli apparecchi moderni sono dei computer ultrasofisticati (molto,molto di più rispetto all’i-phone citato)che analizzano e gestiscono I suoni in ingresso ed uscita migliaia di volte al secondo per ridare un ascolto il più possibile naturale e non danneggiare chi li porta!!! Al costo di produzione poi(ovviamente diverso se fatto in asia o europa) va aggiunto quello della ricerca che permette di avere prodotti sempre più sofisticati,efficienti ed in grado di aiutare le persone. Sicuramente in giro ci sono sottoscalisti e truffatori che magari spacciano prodotti obsoleti per moderni,che non danno assistenza e che non conoscono il lavoro ma la quasi totalità degli audioprotesisti sono serissimi professionisti che si dedicano al paziente e cercano di aiutarlo così come le principali aziende han tutti prodotti buoni o ottimi ed investono per migliorarli.
mi pare che il popolo sia loro complice facendo i conti.
Carissima,
Io sono una di quei professionisti che vengono bollati come venditore da persone che forse parlano senza avere la piena cognizione della nostra figura professionale. Mi spiace, io non sono un venditore, sono una figura sanitaria che si occupa di riabilitazione, come un fisioterapista per dire. Mi rammarica che non passi questo concetto è leggere di persone che pensano di avere il medesimo recupero con 50 euro in farmacia, leggetevi il bugiardino e vedrete che ne sconsigliano l’utilizzo per più di tot ore. Sappiate che l’applicazione è per legge compito della nostra figura che, dopo tre anni di laurea, attraverso esame di stato riceve l’abilitazione, conoscendo le ipoacusie e come affrontare il recupero. Chi vi propone l’apparecchio più costoso a priori sbaglia, non è detto che sia il migliore per voi. Purtroppo il tariffario asl è fermo al medioevo e vi vengono date due possibilità. Se fornirvi di quello analogico della mutua o meno, ammesso che vi sia un migliore recupero con il digitale. Che in Germania costi la metà è tutto da vedere, le assistenze sono gratuite? Le pulizie? Il cambio di filtri/tubetti etc? Ha potuto verificare su un listino la? Cercate bene lo specialista a cui affidarvi, e vedrete che il valore aggiunto è proprio il suo lavoro che non finisce quando vi vende gli apparecchi, ma continua finché li indossate, se davvero è
un professionista.
Nel discorso stato non mi addentro, è una tristezza senza fine.
Siete già molti a rispondere cavolate, in Germania, in Inghilterra, con la sterlina a 1,35 costa un decimo, come del resto tutte le prestazioni ed apparecchi. Una valvola mitralica che in Italia costa 5.000 in Inghilterra costa 1.000.
Siete dei venditori senza scrupoli che speculano sulla salute e sui problemi deglia ltri. Assomigliate molto ai politici che vi rappresentano e che vi consentono di spremere persone disabili ben bene.
La vergogna non abita in questo paese, con p minuscola dato che voi come tutti gli altri operatori sanitari non avete alcun problema a mascherarvi da buoni.
Caro signore, forse dovrebbe conoscere le persone che insulta senza nemmeno sapere come operano,con chi operano e le dinamiche del lavoro che svolgono.
Sa quanto guadagno io su un apparecchio venduto? Vuole saperlo? dai 50 ai 100 euro a pezzo, portando a casa poco più di un salario dell’operaio, facendo i conti in tasca per potermi sposare e magari avere un figlio. Nonostante questo faccio il mio lavoro al meglio,cercando di sopravvivere come tutti in un paese dove tutto,non solo gli apparecchi acustici costa caro, non perchè mi piace lucrare sulle disgrazie delle persone ma perchè ho studiato per questo,mi piace quello per cui mi sono formata e sono interessata al mio mestiere.
E’ liberissimo di continuare a parlare a vanvera,senza sapere nulla!Il problema dell’Italia è anche dovuto al fatto che tutti sono professori,tuttologi nella loro ignoranza.
E di che ci si meraviglia? Come si sarebbero altrimenti arricchiti i vari Di Lorenzo ed i Poggiolini? Tutto questo non è forse l’equivalente di quanto costano in questo Paese le autostrade, le opere pubbliche, i servizi, la politica? Paghiamo tutto molto di più di quanto costa la stessa cosa in Europa. Lì non ci pensiamo nemmeno ad allinearci, è lì l’Europa non lo vuole… chiude un occhio. Il popolo ce l’ha l’arma carica per fare smettere questi scandali… una matita! Ma fin quando mormora e poi vota sbagliato… è il popolo che lo vuole!
Non c´e limite per vergognarsi e per la vergogna.
Pero´ci vergognamo noi e non chi detta le regola e tutte le assurdita´della sanita
Su Internet ho trovato un microamplificatore mono canale che ho pagato 22,00.
In precedeva avevo speso bei soldi per ovviare alla mia ipoacusia bilaterale ( 75 dB)senza risultati apprezzabili.
Sono rinato acusticamente.
Se è vero quello che dice, e non ho ragione di credere il contrario, lei ha una perdita di udito importante dal punto di vista quantitativo (75dB), ma sicuramente di tipo meccanico e quindi banalmente recuperabile con la semplice amplificazione. Quindi probabilmente le hanno fatto spendere troppi soldi la prima volta. Ammesso che di troppi soldi si tratti, dal momento che se si è trattato di una applicazione si parla di presidi medico chirurgici che sono costruiti con materiali dedicati, generalmente antiallergici, con le parti di accoppiamento su misura in modo da garantire il confort e la ventilazione necessaria allo salute del condotto uditivo esterno. Senza contare poi il calcolo e la precisione di utilizzo in termini di guadagno di inserzione (che tiene conto delle dimensioni esatte del condotto uditivo e della sua naturale risonanza). Se così non è stato, tutto è possibile: commercialmente tutto si risolve con i soli numeri. Se si usano le lettere per spiegare allora bisogna sapere cosa si dice e cosa si fa.
Come sempre la questione è “SOLO” politica, anche quando è la salute ad essere tirata in ballo, a mio avviso (e la questione mi riguarda da vicino) un paese che, sulla soglia del 2015, si basa su un nomenclatore tariffario vecchio di più di 20 anni merita solo una cosa “IL DEFAULT”… lo Stato con la sanità fa finta di difendere il propri cittadini dalle lobby ma intanto è il primo a piegarli (ai cittadini) con norme risalenti agli anni 40, a indire gare d’appalto per l’assegnazione di protesi auricolari manco (sempre i cittadini) fossero edifici o opere da restauro… d’altra parte poi ho visto aziende marciare e costruire imperi sull’ignoranza dello stato e della sanità, ho visto protesi spacciate per nano-tecnologia d’avanguardia, quando di avanguardia poi c’erano solo le supercazzole.. potrei stare ore a parlare di questo scempio ma tuttavia ho capito che ogni cittadino, aimè, deve purtroppo farsi avvocato di se stesso in questi casi.. la schifezza alla fine qual è? che tu ti rivolgi per curarti e chi ti sta davanti sente (solo) l’odore dei soldi.
L’ho sempre sostenuto, bisogna AFFAMARE LE BESTIE, in tutti i campi. Anche io porto le protesi acustiche più per gli ACUFENI (fischi alle orecchie) che per l’ipoacusia. In dieci anni ho speso tutti i miei risparmi, per questo problema, ho girato l’Italia, fino ad arrivare a Milano, perché su internet si parlava di un centro che poteva risolvere il problema. Ebbene, dopo dieci anni ho capito che, anche gli apparecchi acustici tecnologicamente avanzati, non hanno niente di più di quelli “a manovella”. Mi spiego meglio, io, dopo che le ho provate tutte, ho notato che gli apparecchi che mi ha passato la mutua hanno la differenza che,invece di essere “calibrati”al computer, lo puoi fare tu manualmente e ,tranne che sono un po’ più grandi, hanno la stessa funzione. Dirò di più, ho provato degli apparecchi che vendono in farmacia a 50 o 60 euro e, con mia sorpresa, non ho visto nessuna differenza con quelli che uso attualmente, costati alla collettività intorno ai 1200 euro. Morale della favola, questa GENTAGLIA lucra, da anni, sulla salute della povera gente. Inoltre, sempre per affamare “LA BESTIA” io non compro MAI prodotti pubblicizzati, perché so che “il costo della pubblicità” lo pago io e anche molto salato. Ci sono dei prodotti ai discount che sono di gran lunga migliori di quelli pubblicizzati e costano molto, ma molto meno, basterebbe leggere le etichette, provarli e fare il confronto. Se ognuno di noi desse un piccolo contributo, forse, questo paese potrebbe cambiare in meglio. KENNEDY aveva ragione quando diceva: non chiedetevi cosa fa lo stato per voi, chiedetevi cosa fate voi per lo stato.
HO SCOPERTO CHE SUI PISCIATOI PUBBLICI DI TORINO QUELLI D’EPOCA C’E’ SCRITTO ALL’INTERNO RENZI……….GIA ALLORA SAPEVANO CHE SAREBBE STATO UN CESSO DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO…!!!
SICURAMENTE I COGLIONI PECORONI CHE HANNO VOTATO IL PD DI MERDA E RENZI DI MERDA LO SAPEVANO …….!!!
Salve, io lavoro nel settore,e mi infanstidisce e non poco essere presa per ladra.Gli apparecchi acustici forniti dal sistema sanitario nazionale sono obsoleti e il 90% di quelli forniti finiscono in un cassetto ma non certo per colpa del venditore!!!!! Perché lo stato non si adopera nel rimborso totale dell’importo a chi possiede i requisiti????? Ma d’altronde perché pagare ad un cittadino, che negli anni ha versato le tasse,una cifra che si aggira intorno ai 5000 quando questa stessa cifra serve a nostri politici per il loro quiete vivere??????
Ma zitta ladra.
Non ne posso più!
In questo maledetto paese non funziona niente o quasi, ogni giorno scopriamo ruberie e schifezze varie.
Vorrei che ad ogni post oltre al nome e cognome dell’autore venga scritto per chi si è votato, perché ho le palle piene di gente che si lamenta e poi il 40% vota l’ebete e il 15% il nano.
Ciao tutti il MV5S auguri a tutti voi per l’anno nuovo io franco vorrei esprimere il mio pensiero riguarda al sistema di sanità!! È sono molto critico su noi Italiani (vorrei fare capire di quello ché scrivo??! La nostra cultura è tutto sbagliato per il DNA di rubare fra di noi ??il Governo, anno sempre RUBATO per loro PRIVILEGI, è DIRITTURA ABBIAMO nello lo Stato MAFIA!!! Il popolo italiani di libero professionista ,io parlo in generale di tutti!!! Cosa fanno gli italiani furbi fanno la guerra dei prezzi gonfiati,trarre la conclusione !!! Il governo CRIMINALI tassano sempre !!! È il libero professionista fanno come il governo al cliente ONESTI ci pensano loro tassare al cliente ed evadano dalle TASSE . il DNA italiani furbi è LADRI!!!
FRANCO WM5S
In risposta alla tua affermazione devo dirti che dopo tanti anni che faccio questo lavoro,non mi sento di essere un ladro anzi i veri ladri sono i politici come te, se lo sei, che non perdono occasione per fare soldi anche sulle disgrazie altrui, vedi scandali sugli alluvionati e sui terremotati quindi di cosa stai parlando?????
That’s italy!
Gentile anna. Le suggerisco di recarsi in qualche altro centro audioprotesico. La ditta per cui lavoro, per esempio, le offre la possibilita’ di accedere ad una tecnologia digitale anche con poche centinaia di euro. Consideri che in Italia le protesi acustiche vengono vendute con l’assistenza a vita, ovvero nel prezzo è compreso il lavoro di regolazione e pulizia vita natural durante, cosa che non accade in altri paesi.
Se volesse avere qualche informazione in più, la esorto a contattarmi.
in italia tuto funziona così…da molto tempo.
Un altro esempio, stupido se vogliamo..ma un collante per dentiere che in germania costa 2,90 euro…in italia la trovi a 9,80 euro
Mio padre è morto esattamente dopo tre mesi che aveva acquistato ratealmente per circa quattromila euro(scomputando l’importo “generosamente” passato dalla ASL) la protesi digitale (usata due volte!). Ho provato con la finanziaria suggerita dal venditore a spiegare il fatto ma se ne sono fregati alla grande. Nessuna revisione del contratto e ancora stiamo pagando nonostante l’apparecchio sia stato praticamente inutilizzato…
fuori le lobbies da questo PAESE!!!!!!
Sono papà di un bambino sordo (ipoacusia neourosensoriale bilaterale grave-gravissima) che ora ha 13 anni. Vivo in Piemonte, dove da quando abbiamo questo problema e per sordità gravi, certificate, come quella di nostro figlio, la differenza tra il valore delle protesi e il contributo ASL è azzerata dalla Regione. O almeno lo era fino a maggio 2014. Da maggio 2014, per avere il contributo regionale, che è confermato per sordità certificate così gravi, occorre avere una certificazione ISEE al di sotto dei 38 mila euro. Nostro figlio, con le vecchie protesi ormai obsolete, non più adatte e con 1000 problemi, è in attesa da due mesi che l’ASL si esprima e dia l’OK per la fornitura e il collaudo. Due mesi, in età scolare come quella di nostro figlio sono un’eternità, ma tant’è: si aspetta ancora. Unico neo è che tutto questo finirà al compimento dei 14 anni di età, quando anche per sordità gravi-gravissime come quelle di nostro figlio ogni integrazione regionale cesserà, mentre la sordità continuerà purtroppo a vita, con possibilità pressoché certe che peggiori. C’è poi l’aggravante che la sordità a nostro figlio è arrivata dopo una serie di vaccini fatti a 18 mesi, su questo fatto però l’ASL “non ci sente”. Ma questo è un’altro discorso…
Mamma mia che brutta storia ci ha raccontato. Come speculano su tutto, anche sulla salute dei nostri bambini. C’è bisogno del m5s anche per il ministero della salute, questa cosa dei vaccini è vergognosa e c’è troppo silenzio sotto. Auguri per il suo figliolo, speriamo el cose cambino e ci siano maggiori diritti per tutte le categorie bisognose.
Già… prima di quel vaccino: lallazione, prime sillabe, imitazioni dei suoni e delle cadenze, mamma, papà, una ventina di parole, poi… impossibilità a coricarsi e dormire per sei mesi, pianti continui, febbri che vanno e vengono senza motivo e, poco alla volta, il buio sonoro quasi totale. Viaggi della speranza, analisi, esami, test DNA su di noi sempre negativi, le protesi e la logopedia. Specialisti che si stupiscono di come nostro figlio arrivi a parlare e come ora si esprima. Ricorre spesso il capire dall’altra parte gente che pensa: “non sembra un sordo prelinguale…”. Ma non succede nulla. Il vaccino è sacro e non è causa di nulla. Sta di fatto che nostro figlio, nemmeno per sbaglio, non è mai entrato in nessuna casistica sugli esiti funesti dei vaccini. Continuiamo a guardare avanti però.
segreteria@liberidisentire.it
si rivolga all’associazione di cui all’indirizzo email qui sopra che le potrà dare le indicazioni giuste per ottenere quanto in suo diritto.
cordiali saluti
Grazie! Lo farò.
E lo stesso discorso vale per i dentisti, gli ottici ecc..Liberiamoci di queste zecche!!!! AUGURI!!
Ma avete mai fatto un paragone anche sulle fonti energetiche?
Controntate i prezzi in Italia e quelli all’estero.
in Italia OVUNQUE c’è un “contributo” dello stato (anche in forma di agevolazione) non è per l’utente, che continua a pagare a pressi esorbitanti, ma l’agevolazione/contributo è a favore dell’azienda o settore interessato.
Bisona partire dal presupposto che queste “agevolazioni” sono fatte ad hoc per il “mercato” non per l’utente. Chiamiamolo finanziamento occulto dello Stato.
La colpa non é del venditore, che poi é un dottore in audioprotesi, ma dei tariffari asl, che sono del 1990 e non si adattano ai progressi tecnologici. Se vuoi un apparecchio scadente ti devi accontentare di quello che ti passa la mutua, se vuoi qualcosa di meglio, la devi pagare. Ma la colpa é dello stato, non dei tecnici.
È da magistratura. (punto)
Io soffro di ipoacusia, sordità ambolaterale neurosensoriale sui suoni acuti.
Non so come sia la situazione in Germania, ma ciò che dice Anna per quanto riguarda l’Italia è corretto.
Oltretutto mi hanno detto che la protesi dell’ASL non aiuterebbe minimamente a risolvere il mio handicap.
Mi sono stati preventivati addirittura 4500 euro finali (con incentivo già detratto) per la protesi digitale. Poi ci sono le pile, non ricaricabili, e un’assistenza che non va oltre i 5 anni. Ma scherziamo?
A questi costi sono costretto a tenermi il mio problema.
Anche in Puglia purtroppo succede questo per le carrozzelle e tutte le attrezzature per la fisioterapia dei malati di Sclerosi Multipla.E’tutto un marciume.Bisognerebbe indagare su tutto.
ENNESIMA VERGOGNA DI UNO STATO LADRO !!!!!
E’ la stessa situazione anche la mia comprati a rate privatamente questa e’la nostra italia povera italia e poveri noi.
Eh, ma qua, pè tradizzione, ce devono magnà tutti: dar produttore ar consumatore, in Itaja, ce stanno ‘na serie de “creste” inelimminabbili, ‘o sanno tutti: e c’è ‘a casa farmaceutica, eppoi l'”informatore scientifico”, ‘o specialista, er rivenditore, n’somma, n’sacco de ggente che vole magnà su le disgrazzie artrui: ‘o sanno tutti, tranne che er Governo e ‘a Maggistratura, ‘i possino……
vai a comprarle in Germania allora, magari sarò ingenuo ma per ma vale la pena partire, farsi un wrrk end da qualche parte e comprare le protesi al prezzo più onesto, ci stai dentro con le spese visto il risparmio che faresti…in bocca al lupo
Tutto giusto, tranne un particolare: per l’ipoacusia da rumore, quella professionale, che è neurosensoriale e non trasmissiva, nessuna protesi è efficace.
Togliere i soldi alla sanità e’ non solo incivile, ma anche criminale.
In Germania la abbiamo pagata alla ocera al costo di 750 euro il resto lo ha pagato la mutua
IL SOLITO MAGNA MAGNA VERTSO LE PERSONE PIU’ DEBOLI E BISOGNOSE
Lo stesso successo a mia suocera ,91 anni andata da sola presso il negozio e senza dire niente finchè l’apparecchio non era pronto e si è fatta fregare per l’appunto 5.000 .
Ma a parte i soldi iniziali,certo troppi per un’anziana che vive con una pensione non “d’oro”,
lo scandalo sono i costi continui che l’apparecchio acustico comporta. Un’anziana di 91 anni non ha certo dimestichezza con impianti così delicati,quindi lo maneggia male e ogni tanto rompe qualche cosa.Ovviamente passati i 2 anni di garanzia paghi tutto. E le pile che durano pochissimo e che se ogni tot ore non cambi,non senti niente. E ovviamente,paghi anche quelle ogni volta !
niente di nuovo le ruberie in italia sono infinite in Olanda le protesi costano ancora meno.